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    A C Q U IS U R E S TE D E C IN E 0 1 l I B R I Q U A N D O , C O N P O C A S P E S A , P O T E TE A V E R EU N 'I N T E R A B I B l I O T E C A R A C ( H I U S A I N U N U ilC O V O L U M E ?

    Un chiaro giudizio critico sulle operefondamentali, unito ad un sintetico in-quadramento storico, redatto da notispecialisti, costituiscono la guida piysicura per arricchire la vostra cultura euno strumanto di consultazione piacevole,utihssimo a tutta la famiglia.

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    ANNO I N. sAGOSTO 1962

    ra a'Tutti , dlrfttl dl Ilropriet.t letterafla ed artistic. riservati I mao'tsGritlt, '~j5eiln, e re lot\31Sral;e . IInc he Sl!noo p.ubbli ell t I; non ven gene .es tl tu III .leej"iolool espresse in vie d'.etta 0 ;odlretta dagliauloti e collaborater;non ,mllilcane responsiilbilita da .parte del PER lODICO,

    SommarioLASER ,oggio del la mort eViinsegndmo CI . . .CQ le o la r.e Ie boblneRempa di lando RlA 013 .4Fcrnietto per foJegliamlTermometro ele"itronicoDue volvole per un ri~evitore a retuioneFotogrofiam? gli odori.Fiem"'''' verdi e dol piombo ... ,aWergentoPotrere bere J'acquo piovana" .V !... lody-Phone "Micr'ofusione a cera persoPiedistallo per ombrelloneBobir.C!trke per piccoli traslormatoriSi puo creare i! riverbero elettronicomenteCorso di modellismo . Orgoilizzazione e attrezzaturoPronlpario delle volvole eletfronicheConsulenzo lec'lico

    pog. 4. . 10, . 1 8. . 22" 25" 28. . 36, . 40" 4 . 4. . 48. . 5 7. . 60-J) 62. . 66. . 70 16. . . 78.

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    $tra~rdinariaconquistadel progressoscientifico.

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    Si fa un gran parlare, in questi tempi, diquella che deve essere considerate l'ultima, Iastraordinaria conquista del progresso scienti-lieo: II LASER. .Ne parlallo pure inostrl lettori che cl han-n o serine, tempestandoc1 di dornande, chic-dendo il nostro parere, volendo conoscere Iserviii che iI Laser petra rendere, in un pros,sime futuro, aile radiocomunicazioni .. E sem-bred. strano che una Rivi&ta come TeenicaPratlca, spccializzata nelle plccole costruzio-ni, nelle esperienze di ognl genere, nelle pratlcbe applicazion! della tecnica, possa uscire,sia pure con qualehe paiinetta, dal caratteretecnico applicativo finora perseguito e al qua.le intende attenersi can serupolo e serieta, inossequio al programma editcriaie impostosi etanto favorevolmente accolto dai suoi tlfte-zionat! lettori, Tuttavia non potevamo tacere8U un ariomento di cost grande importanza eattuaUta come jJ Laser e, soprattutto, non po-tevamo rispondere singolarmente a quantici hanno serltto in proposito.Non si trettera, peraltro, di una letteraturascientlfica vera e propria ma soltanto di unasernpllce esposizlcne di eoncetti, dati, prosper-rive di pratiche applicazioni future. in un ra -pido compendio che assommi tutte le risposteattese e faccia conoscere, anche al lenore ianaro, Il funzlonamento dell'apparecchioLaser.

    I cultori di fantascienza parlano del Lasercome di una nuova arm a apocalittica, di unapotentisslma sorgente di raigi rnortali, dlun apparato destinate a rivoluzlonare it monodo seientitico intero e rnai come ora 51 sonotravaU nell'affermare ilvero. Ma lasciamo daparte oani espresslone di sapore fantascien-tifico e veniamo alia realta delle eose.Diciamo subito cbe la parola Laser e com-posta can Ie iniziali dell'espressione: LiahtAmplification by Sllmulated Emission of Ra-dlatlon (amplificazlone della luee medianteemissione di radiazion! stimolate). B in' pra-tiea con la parola Laser 5i designa un appa,rato alto non piu di una decina di centime-tri, quindi di dimensioni assai modeste, ilcui atto di naseita e stato siglato nel lUiUOdel 1960 ad opera di un gruppo di tecnicl dluna Compagnia aerea americana.S1 eratta, invero, di un dfspositivo esrrema-

    mente semplice, arande poco piit di un nor-male blcehlere da tavola, the he. 10 scopo diamplificare la luce.

    Com f.ttoII rubino sinterico, dl forma cllindrica,di 3,7 centimetri di lunahena e di 0,6 mill].metri di dlametro, e sospeso nell'interno diuna spiraJe di vetro che, In pratiea, altro none che un'unlta per flash elettronico.II cilindretto, che abbiamo chlamato rubino,chimlcamente e un pezzo di ossido di alluml-nio contenente tracce di creme. Sem:plice dav-vera! 'Ma allora, da dove scaturiseono lequalitacost straordinarle del Laser?Com. funlion.Quando iI flash scatta, inonda iI rubino dilute: una luce intensa, composta di quasitutti icolori che J'occhio umano pub vedere,can una Jenera preponderanza delle frequen-

    ze relative al color verde.II flash ha una potenza di punta di tmegawatt circa e la sue. durata e di 1 mllle-sima di secondo: cioe dura quanta il flashdella macchina fotografica.In questa istante il rubin a si lmbeve di lu-te e, per dirla can una espressione piit stinificativB, il flash pompa. lute nel rubino.Inondato di luce il rubino diventa ampli-ficatore,Proc ... o d i .mplifiullc:m.II rubino piazzato al centro della spiraleluminosa emette dei lampl regolari di luce ver-de. Queste onde luminose, assorbite dagJi ato-m.i di cromo, rimbalzano da un'estrernita al-l'altra della verga dl rubino. riflettendosi. Aclascuna riflessione, I'intenslta delle onde au-menta in segulto ad un compllcato processonucleare, nel corso del quale iliatomi di cro-mo sono stimolati, in modo de. emettcre la loraeDergia sotto forma dl luce rossa. Da qui ilnome di raa-aio rosso attrfbuito al Laser.Sebbene 5 1 trattl di un processo atomlcoveramente complicate, iI risultato e un rag-gio intenso e senza disperaione di Iuce, cheesce dal Laser alla frequenza di SOOmiliardid'onde ininterrotte al secondo,Co.t.nt. mlglior.m.ntoDal primo Laser, costruito nel 1960, chefornlva soltanto una debole energla, s1 e per-venuti oigi a del risultatl sorprendenti, In-tatU st e riusciti a diaframmare ilrag.glo rosso fino a fargli bombardare una rni-

    nuscola superficie di un deeimillesimo di cen-tlmetro quadrate, concentrandovl un'energiadi 100 milioni di watt.5

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    Allc stesso modo, mediante .i raggi sprigro-nati dal Laser, che sviluppano, nel pun to incui si abbartono, una temperatura di 8000gra-di, si e potuto traforare lame di acciaio e vo-latilizzare letteralmente del granuli di piom-boo E questo nel brevissimo tempo di cinquedecimillesimi di secondo,AHa conoscenza di questi sorprendenti ri-sultati rnolti specialisti 'americani in elettro-nica 8 1 sono tuffati sui misteri del Laser, Eoggi almena 400 industrie americane concen-trano lora sforz] nel nuovc universe dellaluce.Onde radioE' alrneno da cinquant'anni che gli -scienzia-ti rlncorrono il Laser. Infatti, dopo che essisono riusciti ad addomesticare Ie onde ra-dio, compresero (e tea iprimi Il nostro Mar-coni) che Ie onde luminose avrebbero potutooffrire dei servigi ancora piu grandi. Fra que-sri due tipi di radlazioni (onde radio e onde "Iuminose), entrambe di origine eletrromagne-rica, in eifetti, non esiste che una differenza difrequenza,E tutto cio che finora si e potuto realizzarecan Ie onde radio, fra non molto ' si potrarealizzare con le onde luminose. con il vantag.gio che queste offrono una flessibilita di mi- Ilioni di volte pill estesa,11 grandeostacolo, l'abisso insormontabile

    che finora ha impedito I'urihzzazione dellaluce per certe applicazionl attualmente di do-minio delle onde radio, e un fatto conosciutodal tempo in cui I'uomo accese il suo primefuoco net fondo di una caverna. Infat t i, laIuce sprigionata da una data sorgente si di-sperdenello spazio e Ia sua energia si diffondeincontroJlatamente in tutte Ie direzioni. Addomesticate i raggi- luminosi signlfica, in ef-fetti, regolare iprocess! atomici che sana allabase del fenomeno della Iuce, in modo da con-centrarne tutta I'energia Iuminosa in un solopunta. Bbbene, iI Laser riesce a fare proprioquesta.Messa a fuocoL'orrda lumm osa- emessa dal Laser, come ab-biamo detto, e ad una sola frequenza raggio CQssO". Si tratta quindi ~i un fascia lu-minosoa raggi quasi perfettarnente paralleliche, attraverso un sistema di lenti, pub essereconcentrato in tm punto Infinftamente piccoloed utilizzato comeproiertore spaziale.Un proiettore normale, si sa, produce unfascio di raggi c;omposto da un centinaio difrequenze diverse e percio tende ad allargarsi:

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    Se si proietta contro un muro VICInO la lucedi una Iarnpada elettrlca, la zona illuminatee brillante e pressoche circolare. Ma se la siproietta contra un muro distante qualche me.tro in piu, il fascia ernesso si allarga e nonrisuIta pHI. a fuoco. La luce emessa dal La-sec, al contrario, con isuoi raggi quasi paral-Ieli, pub essere mantenuta a fuoco per distan-ze che superano ogni immaginazione.Se la luce ernessa da un riflettore nonnalepotesse arrivare fino alia luna, si otrerrebbeuna debole illuminazione su un'area di circa40.000km. quadrati. Can la luce ernessa dalLaser, invece, si otterrebbe una zona brillan-temente illuminata per una estensione inferio-te ai 16krri. quadrati .Tetr'perature pari a quelle del soleLa luce emessa -da l Laser puo essere messaa fuoco su un'area 2 milioni di volte piu pic-cola di queUa di UTIji testa di spillo e percio slpossono ottenere temperature spaventose, LeprevisIoni parlano di 20mihoni di gradi e piu.: E nel produrre tali temperature il rubino am-plificatore della luce non si riscalderebbe,La produzione di calore, infatti, si avrebbesoltanro dopo l'amplificazione, quando iraggidi Iuce vengono concentratl' e messl a fuoco,Questa potentissima luce potrebbe trovaremolte utilizzazioni, non soltantc nei campidella scienza I;: dell'industria, rna anche nelle

    case. Pao darsi che un giorno Ia massaia fae..cia uso in cueina della Iuceatornica del Laser.II futuro della. radiotecnicaQuando sia messo a Iuoco, II raggio lumina-so emesso dal Laser si cornporta come unveicolo di comunicazioni che, a differenza del.la maggior parte delle frequenze oggi impie-gate, porta ad un, ricevitore ogni particolaredella sua modulazione ed ogni quantira dellasua energia elettromagnetica, .Attpalmente, una gran parte di quanto sitrasrnette, mediante le tecniche esistenri, vie-ne perduto. Nessun trasmettitere iii microon-de ad alta frequenza, neppure II Radar; pubmettere a Fuoco il suo .fascio di raggi fn mo-do da colpire can precisiane un'antenna Ion.tana. E' per questa ragione che i trasmet.titori -sono dotatl di grande potenza e risulta-no assal costosi. Ed j radioricevitori, che as-sorbono soltantoin parte quanto viene tra.smesso, devono essere molto sensibili, di ele-vara potenzae capaci di grandissime urnplifr-

    cazioni. Al contrario, un fascia di luce atomi-ca, rnesso a fuoco, puo trasmettere la totalitsdella sua energia, Pub colpire un bersaglie

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    anche se questa e distante migliaia di chilo-rnerri, Soli 1 00 watt di potenza sono sufficien-ti per azionare un ricevitore cbe si trovi ameta della distaaza fra Ia terra e la luna.Ma la luce del Laser utilizzata nelle radio-comunicazioni presenta un eltro notevolevantaggio: quello di rendere inintercettabilela trasmissione, II fascia di raggi Messa afuoco sull'area della punt;[ di uno spillo PUQtrasmettere comunicazioni che.' non possonoessere caprate altro che da un solo radlorice-vitore, Uno dei ricercatori di una famosa in-dustria' americana ha affermato recentementeche sara possibile inviare un messaggio dallospazio ad un'antenna sltuata a terra, ed ilfascio dei raggi avra il dlarnerro di un centi,naio di metri, di modo che nessun ricevitore,anche \li.cino, potra ricevere II messaggio, al-l'infuori del ricevitore al quale j) messaggioedestinato.Attual'inente nan si pub trasmettere ad unsolo' radio ricevi tore esclusivarnente ed ifasc;i

    di onde destinati aUa radlodiffusione (anchenella gamma delle onde cortissime) possonovenire intercettati, disturbati e distorti,SvantaggiE' molto improbabile che qualunque inter-ferenza eiettromagnetica, prodorta dall'uomo,possa distorcere il fascio iii raggi ernesso dalLaser. Tuttavia la luce atomica - : i ? _ . u o essere

    bloccata come ogni altra trasmis'sione Iumi-nosa, Essa nan -pub .~forare Ie montagne,ne curvarsl oltre I'orizzcnre, come fanno, in-vece, le onde radio; e neppure pub Infiltrar-si in una stanza 0 in un fabbricato,Trasmettitore e ricevitore devono trovarsiin linea tra lora, senza l'inrrapposizione, lun-go it percorso dei raggi, di aleun ost3.:010materiale,L'interferenza del sole presenta, poi, unaltro problema. Ouando iI sole si trovi diret-tamente sulla linea di trasmisslone, la rice-zione pub divepi're oltremodo diffici Ie.

    b) L'involu~ro Id Illtte ~he clr~ond, l'unlUILdelLII.r contrlbulsce ,II. concentrulone dell'lnt.n-.iti! d.lI. IV~I prodona dal n . s h I II r,"redd mento di qUllt'vltlmo. II rubino ~ubico vs.to nelprimt e'perlmanti rilull.va lvcante per I. ' ! I "."orbit .Prpspettivepli ambienti militarl ameritani e russi nonpotevano, evidentemente, estraniarsi dagli stu-

    di condotti sul Laser. Infatti, i1 Laser, con isuoi raggi che raggiungono di gia una bril-lanza per centimetro quadrate toO rnilionidi volte superiore a quella del sole, offre laprospettiva e li ordlgni bellici fantastici. Il raggio I'DSso e sui pun to di procurare l'ar-rna totale antlmissile, Fra due anni si po-trebbero vedere del Laser giganti zebrare ilclelo di raggi rnostruosi. Tutti irazzi che ve- .nissero sftoratt da quest! micidiali raggt sa-rebbero devlati dalla lara traiettoria, mentre

    .)0" j;-. I i '" . , :" , , ' - " .U.~L.!. J e.~ (,~ RUBI~O-~ I I i I l i I ! j i n I ~ ( (I ( { I!r r IIII .fU~CO c) "--Wellafigur. II vedono, confront_ti1 . 1 iI f.'c.io di raggi del Laser con queUedl un. norm ate so'genle I"minola: Con

    ~ ; J ) ) ) ) ) ) ) ) ) ~ I I I I I I I I I I I I I I ~ ( ( ( ( ( ( ( ( ( ( I I I I I'~" vn. 101. lente " LIMIT produ~. un~ ; 1 punto foclla plc~oli"lmo; f a lampad.normile, Invece, con due lent I non~

    produce che vn punto focale confulo.l':~

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    quelJi che venissero toccati sparlrebbero inun larnpo di. luce rossestra, S siccome i"rag.ai rossi viagiiemo aHa 'veloclta della luce(cloe a 300.000 chtlometri al secondo )nelmomento in cui entrera in funzione il Laserj suoiraaii saranno lontanl mliliaia dl chi-Iomerri. e raagiUl"la:eranno quasi all'istanteI'obiettivo. Un Laser montato su un~atemteartlficia,le potrebbe intercettare Ie nay! co-smtche nemiche, devlarle dalla loro traiettoriaed abbarterle.: I "raiBi rossl potrebbero abobordare elettronicamente le navl cosmiche eprendere iI controllo dalle mani stesse dell'equlpaSgio. Potrebbero sorveghare i landdei razZ} nemici ed abbatterH con un solu aetto dl luce, nell'istsnte della loro partenza , .Altre prevedibili possibiUta dt impieao deiLaser sono i "proiett~ri" vagantl nel cielocon l'incarico di .fotojTafare neUe miilloricondil.ioni di visibiUta iterritorinemici. Sepoi si volesse andare molto lontano nell'or-rore ballico, si potrebberoconcepire dei sa-tcUiti equipaagiati con super-Laser incaricatidi inondare Ie cittA nemiche di rani X 0gamma altamente concentran. Allora it can-cro, la leucemia e altre teITibm malattie sisparserebbero sui suolo nemico con la rapi-dittl volute dai proprietari dei satelliti dellamorte.Ma la fortuna del Laser non e o scltanto unpotenzlale arsenale apocalittico. SoprattuttoaUe appllcazionl pecifiche esse fornira 18 suaprezios," collaborazlone.Su brevlsslme distanze, I raui dei venti lipidi Laser attualmente eststeatl sona risultatlcost intensi ehe 5 i sono potuti utilfzzare perbruclere tumorl dell'occhio di animali e perfo.ndere La retina malata di uomini che sisona prestativoiontariamente all'esperimen-to. Si soana di peter utthzzare in un prosslmo

    futuro j "raiii rossl , 'Piu.pr~cisi di qual.siasl bisturi, in difficili operazioni sul cer-vello. II Laser premette inoltre straordfnarieconquistenel campo dell'astronomia (primache I'uamo abbiaposato il suo plede sullaLuna, iLaser avranno rtpreso delle dettaalia.te e perfette carte del nostro satellite natura-le). 1i.Ittavia it regno del Laser sara soprat-tutto quello delle comunicationi lnterumaneassclute.Perehe? E' molto semplice. La utilizzazionedelle onde lumlnose proiettera 1 0 spettro ra-dio fino Ii delle bande di frequenza 10 milavolte piil elevate di quelle che 5 i sono potuteottenere finora. Attualmente l'estenslone del-Ie frequenze elettromegnetlche va da un mi-hone dl period] al secoadc per Is rat1io com-merciale, a S O milionl di perioQi al secondoper iii.appareccbi scientifiei piil all'avanguer-dla. Pertanto, l'utiUzzazione delle onde lurni.nose fara fare d'un 80loolpo un salto inau-dito, aiudicato di 500.000 mi.Jiardi di periodial secondo, La eosa e estremamente imp or.tante se siricorda che 11 numero del mes-saul" (radio, televisione, eec.) che pu~ par.tare un'onda- e dlrettamente proporzionale 8 1numero dei suoi periodi aJ secondo. Cos\ unsol faseio di rsaii toss! , emessi da un'uni-ea sorgente, potrebbe perrnettere la trasmis,slone simuitanea 'tit eento miUoni < I i messaggiteiefonici, pitt che la totallta delle linee at-tualmente esistentl neali Stati t Jn i_ ti . Un 'a l tr aimport ante quallta rislede nel fatto che iecomunicazioni via luce sarebbero assoluta,mente Ubere da tutti idisturbl paresslt i, e.vantaiiiomilitare, n e disturbate ne intercet-tate da ipotetici nemlci.II Laser offre quindi rlvcluzionarie appli.cazfon] nell'arte militate, rna c'e da BugU-rarsi che esso soprattutto contribuisca' alprogresso pacifico dell'umanHa.

    G. SLOT. tI Oal mlc.rotono .U'or.c.chlo,. Biblioteca tecnicaPhilips iserie divulgativa).E ' un volum.e dig:rattde interesse per gil appaSSi01"lat idella riprod.ullonesonora., Ciascun argomento. contpresotlella Itll1ga catena radioelettrlca che va. dal m leraio no atl'altoparlante,. risutta trattato con tale C l l i a r e r . . r . . 1 l esp.ress ivo.do renders/ imrnediatoanche a1 profano.Senta trascurare 1a parte teoric, l 'opeTa abbonda dtchlari e precisi 90nsigli, praf!ct.' che 00",5enlo110 al tecnicop,ro/esst.oflisla. e a1 dileaante, atls preslt cot! un guasto crt-tico, d - t lrarsid'lmp:o.ceio setl~a d,lspe/~diose perdite dl tem-po.Ed e pure una guitia ricca dlconstgU per gU amatoridi mustca la cui preoccutxuione costant .~ di migllc:waresempre p U l Ca q.u.alit.a del cornplesso one posseggoHo.

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    (51.' siete uomoj Fermare una donnaper strada, dlcendole che la trovatebellisslrna,(Se siete donna) Rimproverare ad altvoce in inj locale pubblico un corteggiatormO/II$/O,

    Dire alla persona che vi stadavanti al cinema di stareferma con la testa.

    En/rare in un negozlo, farvf par/are da! Direttore almenodieci MII'co/ic poi nan comprare nullll,Prendere spontaneamente la parola davanti a un pubbllcodi .piu di 3U perscne.

    Se siete capaci di ccmpiere questea~ioni non avete btsogno di seguiremetodi per vincere la limide1.za, Mil.se una sola di queste a1.ioni vi spa-venta, siere timido (0 tunida) e viangustiate la vita per un dltetroguarihilissimo. Infatti, per la primavolta in Italia, c'e 0Bii 'un Metodoper coerlspondenza per elirninare I.'sradicare la tirnidezza, 11 risultatoe rapido e garal1/flo, e assicura agli~allie"vi una personalite porente. unaassoluta slcurezza di se in qualun-que oceastone.

    Invi Umo iI.i UIIHIIl.u un magn illeeopuscolo ilfulilralo dal tieolo Comevmcere e sradicare la urnidezza inpochl giorni . Qu.es\o opuscolo none in vendita, nonpuu essere acqui-state da' nessuna parte ed (, staresrarnpato in un numero limitate dicopie per essere inviato in ornaggioai lenorl di questa rivista.. Richie-deteto quindi subito t rarnlte lappo-sjto ragllandu.

    Cas, Post. 975, MiI.p.o, P'rego. inviarmi subitoeI'opusccle lIIustrato STatUilo Come vlneere e

    Nome e Coanome . ~---- _.._- -~+ -. -- _ ' -- -- --- '..---- ~~-I- . Via . Nr,I ; ; : : .; ~ : : : ~ ; ~ : ~ l ~ : : ~ ; ; ;; ; ; ; ' ; 6 : ; ~ ; ; ~ ; i ~ ~ i ; - ~ - -- - : - -- : - - ---- ------- ,L . . . , _ . . _ . . . .. . - " " _. . . ._ ~ _ -. ~ _ - _ - _ - _ - -_ _ - J

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    E' un metodograficodi estremasemplicitae molto rapido.

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    di ZEFFERINO DE SANCTIS

    ella pratica della radio. come del restoNn ogni disciplina scientifica, esistonodelle difficolta, degH scogli che non tuttiriescono facilmente a superare, E la nostralunga esperienza didattica ci insegna che, perquarito si riferisce agli apparati radio-riceventie trasmittenti, Ie rnaggiori difficolta incontra-te dagli allievi risiedono sernpre nei circuit]ad alta frequenza, E clo si spiega facilmentese si tiene conro che la progettazione e la rea-lizzazlone di tali circuiti e opera delicata, cherichiede buona preparazione per quel che ri-guarda la teoria e perizia tecnica per quantosi riferisce alia prarica, Turtavia, anche inquesti casi il diavolo non e poi tanto nero co-me 10 si dipinge. L'importante e liberarsi daogni forma di prevenzione. di preoccupazionee dare ascolto sempre a chi ne sa di pill. Unpo' di studio e un periodo di pratica arrivitasono assai spe~so sufficienti per superare tantiostacoli. E, badate bene, iI pill delle volte non

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    occorre essere degli ingegnerl 0 dei pen IIper ccrte proget tazicni e per taluni calcoli. Visono delle vie, cosiddet te traverse ", median-te Ie qua li. ignurando di propositc certi calco.Ii cornplicati. si puo arrivare al medesirno tr a,guardo ::11quale arrivano tanto fJcilmenle co-lnro che hanno il cervello imbortito di no-z icni reoriche, eli forrnule, rli principi, di leg-gi scienufiche. Si tratta di organizzarsi, di im.parare un meiodo e di fore till po' el i esercizio.Certarnente i t raguardi che si possono rag-giungerc non sono quelli ardui e Tmpegnatividcgli scienaiari, rna chi colli va la radiorecnica

    Fig. 1 Per iI calcolD graflco elell. bobineoccon. cOnOReN iI valore d . , contHnlatorev.ri.bil. impiega'o nel circurto iI nlor.m.sslmD d.n. lunghuz. d'onda su cui I.vorl II circulto steSlo_per passione SI C, forse, rnai sognato dl sco-piire una nueva lcgge fisica 0 di produrre untcorerna? Ccrtamente no. Le ambizioni sonoassai piu modeste ed nnche l'attivita del ra-diorccnico dilettante e limita ta en r ro precis iconfini, Tu(tavia le difficolta esistono e, comeabhiarno dctto, si concentrano il pill delle vol-te nei circui ti ad alta frequcnza. Ebhene vo-gllarno ora scrnplificare un cornpito piut tostocomplicate, un motive che spesso e causa diinsuccessi, quale e il calcolo delle bohine e li11 Ita t+equenza?Nt"1 Litulu con cui abbiarno int rodorto taleargorneruo si e ('aUo uso del verbo calccla-re rna vedrere, amici le t tori appassionat i e liradio, cbe in pratica non si rrauera e li F[lrotdei calculi nel vero sense della parola, rna diirnparare solranro un metodo rapido, e neliostesso tempo sernplicc. chc pen n e t t a a chi l ln-que rli voi di t:()n()Sl:ere i da ti costrutrivi diuna bohina di sinronia, per uncle medic () cur-

    te, per apparati riceventi. Insornma, per dir.la assai plu sernplicemente, vi insegnererno oraO J calcolare le bobine d'alta frequenza.II calcolo delle bobine, per la veri la , e ope-

    razione assai cornplessa che richiede una buo,na preparazione radiotecnica e una certa fa-rniliarlta con Ill. rnatematica.Ma con il nostro metoda, che c poi un me-todo grafico, si arriva agli stessl risultari. an-che ~t: i dati costruttivi ctrenut] si riferisco-no al It : sole bobine cilindriche e ad un solostralo.E' bene ricordarsi, IU!L3Via, che 5 1 , - 1 con it

    Fig. 2 QUlodo II cOl1den's'af-or. v:"'riil.bl~e, ii icompletllmente .per,to, iI ctrcu.lto riavh. 1:1;-cord.~.o .sui '>:11101'.mi!'lilTlCl di 1u:"g1\e~~. dionlf . Q.uando e chlu.so (fiJi 1) iI clrcuito ,accord. to suI v.lore musjmo di lunghuud'o:nd.

    metoda purarnente matematico sia con quellografico, da noi descritto, non sl riesce maiad avere risultati precisisstmi, rna in ogni ca.so si avra sernpre un risultato abbastanzaprecise per quan to riguarda if nurnero eli spi-re da avvolgerc e le dimensioru del filo dautil izzare,

    Come si determinail velore dell'induttanzaLa grandezza elet irica prl rna che carattcriz-za una bobina e il valore della sua indui tan"za. E la sua 1l1l,il:1 el i misura. come si sa,

    i: l'hcnry. Sottornultiplo rnclio usato C if ~mi-crohern-y , che equivale alla rnilionesirna par-te dell'henry. Si usa pure il millihenry, COl--rispcndente ad un rnilleslrnu di henry.Quando in pratica si \'1101 cosrruire una ba-bina da inse-rirc in un circuit.o n .ciltntorte,

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    NOMOGRAMMA N. 1l.pH K H Z

    occorre. prima di tutto, determinare il val.otedella sua tnduttanza, Ma per arrivare al va-lore dell'Induttanza e necessaria conoscere ilvalore del condensatore variebile inserito nelcircuitc e la gamma di frequenze in cui la-vora ,que! circuito. Conoscendo questi duedati; mediante ilNOMOGRAMMA. N. 1 e fa-cile dedurre il valore dell'mduttanza dellabobina.Nel nomogramma n, I sana riportate trescale. In quella di destra sonoespost.i iva-loti. delle capacita dei condensarori variabi-

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    J .m Cp F ' 1000

    Oneil! mldil

    ll, espress] in pi.cofarad (pF);nella scala cen.trale sana espressi ivalori di frequenza in cuiIavora un circiuto, espressi in cbilohertz (KHz).e db e indicato nella numerazione a sinistra,e sono pure espressl i corrispondenti valori(numerazione di destra), della lunghezza dionda, espressi in metrl (m). Nella scala di si-nlstra sono Indicati i valori dell'induttenzain microhenry,SlIlpponiamo ora didover determinare il va.lore dell'fnduttanza della bobina di sintoniadi un norma1e ricevitore supereterodina. DC-

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    NOMOGRAMMA N. 2

    - - -- - - -- - -

    corre tener prcscutc cne i condensetori va-riablli, nei radloricevltorl, hanno In genere ilvalore di 500 pF; fanno eccezione I ricevltcria clrculto supereterodinaa transistcrt, in cuivengono utllizzatl condensatori variablll a mt-nor capacita,. E , per quanto si riferisce alialunghezza d'onda (0 frequenza), basta ricor-dare che, per le onde medie, il valore messi,rna di Iunghezza d'onda e di clrca 550 metri(llmite estrerno d l gamma raggiunto con 1 1condensatore variablle completarnente chtuso,Can questl dati ora si fairnpiego del nome-

    gramma n. I; in pratica ci si : -; 1, ;1 \ ira di un ri,ghello e sl conglungera il valore d! 500 pF(scala d! destra) con quello di 550 metri (sea-1a al centro). II righello, cos) disposto, passe-ra per Il valore di 180 microhenry circa equesta e iI valore dcll'lnduttanza della bobinache sl deve inserire nel circuito supposto nel-I'esernpio, Nel nornogramrna n. I questo esem-pia e indica to daJJa linea intera che intersecaIe tre scale.Con una bobina di 1&0 mlcrohenry, dunque,e con un condensatore variablle della capacita

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    di 500 pF, completamente chiuso, doe quandole lamine mobili si trovano completarnente in-trodotte fra quelle fisse, la. frequenza di riso-nama del circuito e pari alta lunghezza d'OD-da di SSO metrl, Aprendo il condensatore va-riabile, invece, la f'requenza di : risonanaa delcircuito aumenta gradatamente e dirninuiscela lunghezza d'onda,Teoricamente, con i1 condensatore variahllecompletarnente aperto la capacita dovrebbeessere ridotta a zero; in pratica, pero si hauna capacita residua che si aggira sull'ordinedei 10 picofarad. Inoltre a questa capaci.t a si deve aggiungere quells introdotta dalclrcuito oscillatorio e cioe dalla bobina e daicollegamenti che, come ogni altro componen-te radioe1ettrico, hanno pure un low valorecapacitivo, sia pure e li minima grandezza,Per tali ragioni in un circuito oscillatorio peronde medie e difficile ottenere una capacitaminima complessiva inferiore al 40 -50 pF (ciriferiamo al casu di bobine autocostruire).Nei clrculti ad onde corte, in cui si impie.gano condensatori variabili di minor capaci-ta, anche quelJa residua e logicamente in-feriore. Inoltre per questi circuiti Ie bobinevengono costruite in modo che l'inevitabllecapacita che si forma tra spira e spira sia ri-dotta al minimo e si cerca, altrest, di eff 'et-tuare dei collegamenti tanto pill corti quantominore e la lunghezza d'onda.Come si determina il numero di spireAbblamo imparato, mediante il nomogram.rna n. I, a determinate il valore dell 'indu t-tanza delle bobine. Vediamo ora comee pos-sibile, conoscendo l'induttanza, deterrninareil numero delle spire can cui si deve costrui-re una bohina,Il problema e abbastanza semplice e a cioserve il nornogramma n. 3. Per far uso diquesto nomograrnma, peru, oltreall'induttanzadella bobina, occorre pure conoscere il dia-

    metro della stessa e la lunghezza dell'avvolgi-menta 0, pill precisamente, iJ rapporto Ira ildiamerro della boblna e Ia sua Iunghezza,Per conoscere tali dati si ricorre ad una re-gala ernpirica. Per Ie bobine delle onde mediesi sceglie il valore del diamctro entre i Ii-miti di 2-3 cenrimetri, mentre per Ie onde cor-te e cortissime questi limiti sana di 1-2 centi-metri.Sempre con una regola empirica si determi-na i1 valore del rapporto diametro/lunghezzadella bobina. Ouesto valore va scelro entro ilimiti di 0,5-2. Ovviarnente, una volta fissati ildi.ametro della bobina e it valore del rapportoteste citato, si deduce fa.cilmente la misuradella lunghezza, Ma facciamo sublto un esern-}.1.

    pia. Supponiarno di aver fissato il diametrodella bobina , che sl vuol costruire nella mi-sura di 2,5 centimetri e di aver attribuito alrapporto diarnetro/Iunghezza il valore di 1,5.La lunghezza della bobina si ottiene subi-to dividendo il suo diametro per il valore delrapporto e doe dividendo 2 ,5 per 1 ,5 che dacome quoziente 1 ,66 ceutimetri (2 ,5 : 1 ,5 = 1 ,66centimetr i).Serviamoci, ora, del nomogramma n. 3. Inesso, a comlnciare da destra, nella prima sca-la sono riportate Ie misure dei diametrl dellebobine, espresse in centimetri; nella secondsscala sono riportati ivalori del rapporto dia-rnetro/Iunghezza (D/L), di cui abbiarno arnpia-mente parlato : nella terza seal a sono riporta-ti ivalori delle induttanze delle bobine, espres-si in microhenry e che 51 determinano me-diante iI nomogramma D. 1 ne! modoche ab-biamo insegnato : nella quarta colonna, chesarebbc poi 13 prima a sinisrra, sono riper-tati ivari numeri di spire.L'impiego pratico di -questo nomogramma esemplice .. Si congiunge dapprima il punto del-la scala D, corrispondente al diametro dellabobina, con jJ punta della scala L,. corrispon-dente al valore dell'induttanza gia determine.ta mediante il nomogramma n, 1. QUesta li-nea intersecala linea 'tratteggiata verticale,che si trova fra la scala N e la scala L del no-rnogramrna, in un punto sul quale si fara un

    segno col lapis qualora SI sia fatto uso delrighello nel congiungere la scala D e la sca-la L, senza tracciare alcuna linea per nonsporcare 1 1 nomogramma.Bastera ora congiungere ii punro della sca-la D/B, corrispondente al rapporto diarnetro,'Iunghezza della bobina con 1I punta segnatoa lapis sulla linea tratteggiata, per conosce-re il numero di spire indica to sulla scala Nnel punto in cui essa viene intersecata daJ ri-ghello,Ma spieghiamoci meglio riprendendo l'esern-pio gia citato. Le ccndizioni poste era no leseguenti:rapporto diarnetro/lunghezza (D/B)= = .1,5diametro della bobina (D) = 2,5 centimetri,induttanza (L) = 180 microhenry.Congiungfamo il punto corrlspondente a 2,5-sulla scala D con il punto corrispondente a180 sulla scala L e segnamo con un lapis ilpunta in cui questa congiungente intersecaJa linea verticals tratteggiara,Congiungiamo ora iI punto corrispondente a

    1,5 sulla scala D/B con iI punto prima segnatocol lapis sulla linea tratteggiata verticale : sitrova che questa congiungente intereseca lascala N nel punto contrassegnato con il va-

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    NOMOGRAMMA N. 3N L (pH)

    - - - -

    o8

    0 . . 1

    ] 5

    4

    0 .5

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    lore 90. B questa numero indica appunto itnumero dl spire con cui deve essere costrultala bobina, Questa esempio e rappresentato, nelnomogramma n, 3, daUe due linee intere chelntersecano Ie varle scale.Per quanto rlguarda iI dlarnetro del file dautiliz:zare per !'avvolglmento,esso 1 0 si dedu-ce dividendo it vatore della lunghezza dell'av-volgimentc, espresso In millimetri, per il nu-mero delle spire; nel nostro esempio 5 1 ha:16,6 : 90 = 0,'18 milllmetrl.Dunque per l'avvolglrnento occorre utlli:-zare file da 0,18 millirnetrl dl diametro.Pretic. con I nomogrammlPer imparare a far usa rapldo del noma-grammi il lettore non dovra accontentarsi del-la sola lettura della nostra espesizlcne. OCC(lr.

    re fare esercizlo con dlversi esernpl prima dldire d'aver perfettamente Imperato a calcolarele bobine e, naturalmente, custodire gelosa-mente inomogrammi da noi riprodottlche,all'occasicne, costitulranno un materiale pre-zioso per II laboratorlo.Comunqueeccoci dl nuove ad inslstere congli esempi,Risolviarno questo problema: Si calcolluna boblna per: onde medie da utlllzzars] canun condensatore variabile da 350 pF .La prima operazlone da fare e la seguenre :determinare i1 valore dell'Induttanza della bo-bina, A questa scope poniamo mano suI De-mogramma D, Ie anniamoci di. un righello.Sappiamo che la capac ita e di .350 pF e sap-piamo pure che la frequenza massima su cuisi accorda il circulto oscillatorio, per quelche rlguarua le onde medle ccrrlspondenu aduna lunghezza d'onda, di 550 rnetri circa. Con-giungiamo 1 1 punto ccrrispondente a 350 sullascala C can il PWlto corrispondente a 550 sullascala centrale del nomograrnma n. 1 . Questacongiungente Interesse la scala L nel puntacorrispondente al valore di .250microhenry: !lquesto i1 valore deU'induttanza della boblnache 5i vuol costrulre (questo esemplo ~ rap-presentato dalla linea tratteggiata nel nome-gramma n. I). .Determlnlsmo or" il nurnero delle spire e

    ALLlBVI DI ltADlOSCVOLE perconiapoad.... RadIoam,torl, ...dlotKDlcI,.~.~~t4li~lCOIlti del30 0 / . .w PI'fIIO dI Uattno dI r.dIo,TV . roaovaJlat., n,utnltorl, etc.ChI"t. gt~ pnat ..DIu.TernDl Vial, R.pubbllca CA..CI~NA ( ..... ). .

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    la sezione del filo ..Poniamo iI diametro della bobina uguale a2 centimetri e 5cegUamo iI rapporto D IB = I(avevamo detto che per i diamelri delle bobi-ne per onde medie si consiglia di scegliere va-lori ccmpresi Ira 2 e 3 centimetri e che i1 rap.porto DIB va scelto Ira i. limiti di 0,5 e 2).La lungheua di questa bobina risulta:2 ; 1 = 2 centtmetrt,Can un righello si conglunge i1 punto 2 del-fa scala 0 del nomogramma n, 3 can i1 punta25Q della scala L e si segn.a can u.n lapis iIpunto in cui questa consiungente imerseca lalinea tratteggiata verticale. 5i cangIuoSc oraII punta 1 della scala D IB can il punto segna-to a lapis e 5i Iegge, sulla scala N, Il valoreccrrispondente al punto in cui questa scala vie.ne Intersecata dal rlghello. Questa valore ccr-risponde alnumero di spire con cui deve es-sere avvclta la bobina: 130 circa (questa esem-pia ~ rappresentato dane due tinee tratteggia ..te sui nomogl'amma. n. 3).Dividendo la lunghezza della bobina, espres-sa in milUmctr! per H nurnero delle spire. siottiene il diametro del fila. Nel nostro easosi ha : 20 : 1 30 = 0,15 mlllimetrl.Bobln. p.r ond. corteLa teoria espostae iii esempl finora cltati

    si sono sempre riferitialla eostruzione dellebobine per ondemedie. Tuttavia sa.ppiamoquanto spesso nella pratlca sl abbia II che farecan bobine per -onde corte e del resto la teo.ria ora esposta sl estende facllmente anche aquesto tipo di bobine, per cui non ci resta cheprodurre un ulterioreesempio eli costruzlonedi boblna adatta per clrcuito oscillatorio adonde corte.II procedimento e sempre 10 stesso, purchesl rlcordl la rel!oiaempirica esposta per laquale, nel caso delle onde corte, sl consigliadi scegliere it diametro delle bobine compte-so tra j valori dl 12 centlmetrl,Un secondo accorglrnentc, da tener presentenella costruzione delle bobine per onde corte,e queilo dl mantenere Ie spire spaziate tra diloro, doe di lasctare un cerro intcrvallo Ira

    VENOO R1CETRAsMEmroRtportatlU46 Me JIIIlIhradlamato-rI 7 Me pNIItld COD ; ~euorl.Scrlv.t. a MERLO UGO YIa Buoz .d 1.4 .ROM A.

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    spira e spica che, in linea di massima, si pubritenere uguale al diametto del filo irnpiegatoper 1'avvolgimento. Ma vedrerno p i u avant.i ca-me ci sl regolera a questa proposito. Intantofacciamo l'esemplo,La cepaclta del condensatore variabile siadi 100 pF e la massima lunghezza d'onda sladi 44 metri,Servtamod del nomogramma n. 2 e can IIselito sistema determlniamo il valore dell'in-duttanza che risulta di 5,5 microhenry,5tabiliamo per Ia bobina un dlametro dl 1,5centimetri e un rapporto D /B = 0,7 da cui r i ocaviarno la lunghezza B della bobina: 1,5 : 0,7= 2,1 em.Faceiamo ora usa del nomogramma n. 3 ccon il solito sistema, ormai ben noto, si deter,mina iI numero di spire che risulta essere di24. QUesto esempio sui nomogramma n. 3 eindicate dalle due linee composte mediantepunti e lineette.Dividendo. ora la lunghezza della bobina,espressa in mlllirnetri, per il numero di spi-re si ottiene iI dlametro del fila da implegare :21 : 24 = 0.87mil1:1metri.Quindi per questa bohina bisognerebbe uti-lizzare fila da 0,87' mlllimetri diametro, Macome abbiamo gill detto Ie bobine per ondecorte debbono essere costruite con Ie spiredistanzlate tra di 10m e cia per diminuire 1810m capacita,Per tale motive, in pratiea, si usa fila di dia-metro n cui valore sia -Ia meta di queUe chcsi deduce mediante I'implego del nomogram-rna. Nel nostro caso S1 utilizzerh. fila di dia-metro 0,87 : 2 = 0,435 rnilllmetri, Questo ac-corgi men to va bene fincM si voglia utlliz-zare filo di tlpo smaltato, doe scoperto. Mail problema si risolve diversamente utilizzan-do filo ricoperto in Iseta 0 in cotone, In que-sto caso it diametro ottenuto mediante ilno-mogramma viene conservatonella realta. In-fatti utilizzando fila can doppia copertura dicotone ilcui diametm esterno sia di 0.85 mil-Iimetri si ha, in pratica, un filo di diametro0,65 mlllimetri circa (diametro reale del filucice diametro interne). La copertura in co-tone del fila funge da distanziatore fra Ie spl-re o E se anche la distanza che separa Ie spiretra di Ioro sara inferiore a quella ccnslgliata(doe pari al diametro del filo), essa sara sufficiente a ridurre la capaclta della bobina en-tro limiti praticarnente accettabili,5i tenga perb presente che l'uso di fila ri-coperto in seta 0 cotone va Iimitato aile bo-bine per Ie ga.mme del 40 e 80 metrl, A.I disotto dei 40 rnetri si consiglia dl lmpiegarefila scoperto, tenendo distanziate Ie spire tradi 10m.

    Non I clat.laafugll,.'Potete dlv.nttn.ln br.v. tempo tecnlco TV .II lecnlco VIS IOLA h. un brltl,nle ,w.nke dav.ntl a Ill:una prof,.,lon. r,ddlll:l, , un lavere ..cll. pi.c ....PYQ.ner. indlp.nd.nla, lavorare ea.! propria, aprlreun na90zl0 dl elettrodome.tie, 0 inse,; ,.1 nel vivo dellaproduzlone do un. grande 8ziende . II 11.10 .... eceo iI"curo polen vn t.cnieo V1510LA, un uomo di si(:ur.competent ..I.erivetayi .ncha vol ai corti p.r corrl.ponoenz. VIS IOLA:Co,.. TV - lezlonl teoriclle e mOIlt8ggl 0 1 un moder-nlni",o TV 1 1 0 - 1 9 0 23 poiliei elle rim.rra diVOlin propriell.Co,.. ~Io - le;zionl t.orlelle a mOMlIggio di yn,. r.dioI trln.iltor che rimlf" di YOltrl proprl.te.eono Strume",tl - I.zlonl teorl.:lI. e monl19910 dl unolclllollOOp 10 perf.tto .d ...ililIimo.le no" delle lezloni lono minime. Allerm!n. de~coni."ete un t.enloo qv.liliCl'to ric"""rete htle.t,to ehe10 comprOVI.L a Souol. V rSIO LA I. ClpO II ,,",nd .:ompl... o 'od,,.trial. Malln,dyn. Kennedy. QUIIe ",1"liorl "."nlil?Riehl.dlte o""i st o II b.lli .. imo opuacolo ".tvltol lIui carol Radio, TV lirumenti) I 5cuoll VI510LA -V II Avellino 3/2 ,. Torino. olaM~!:J tel !.,

    dl el8ttronlc8per CVrri,pondenZ8

    Vi pr.go di .,vilrmij nZ. l.npegno d. p.rte mia, !'opu.colo iIIustrato ~,..tulta.: Nom:~e . ~Co~gn~o~me ~ __ lndiriuo CIt!'

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    R A M P AR L A - 0 1 3 D L A N C IO

    ento indispen-E' uno strum adellista,' I razzomsablle a I'do serveo Ie e so I'd'unzlona amma IUna vasta 9ermodelli.

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    N el nostro precedente articolo abbiamo de-scritto Il -razzo PM.1 ZEUS, tralascian-do volutamente la descrizione del sistemadi Iancio del medesirno, dato che avevarnointenzione di fame ora una trattazione par-ticolare.Di{atti la costruzione di un rampa di lando,ad uso razzomodellistico, e subordinata a di-verse esigenze : in prlmo luogo deve esserefunzionale e utilizzabile per la piu vasta gam-ma possibile di modelli,Pertanto sin dalla progettazione sl debbo-no segui re iparticolari criterl di impiego cuie destinata la rarnpa stessa, Le esigenze co-struttive di una rampa e li lancio ad uso razzo-modellistico (che e sostanzialmente diverseda un modello di rampa di laneio) sono anzl-tutto Ia robustezza e Ia stabilita, La prima si-gnifica solidita dell'assieme e delle parti dlunione e di articolazione. can accurata sceltadei materiali; Ia seconda eonsiste nella res i-stenza a flessioni, torsioni, vibrazioni e nellaefficada del sistema di ancoraggio 0 e li appog-gio al suolo,La prima cosa da stabilire, nella progetta-zione.di una rampa di Iancio, e la forma dellarnedesima, 0 rneglio, quale sia la forma piil.funzionale,Sorgono qui i problemi della trasportabilitadella rampa, della facilita di manutenzionee di approntamenti all'uso, ed anche di faci-lita ed economia di realizzazione,Scarta tl dunque sin da ll'inizro tutti isiste-mi piu elaborati e talvolta addirittura fanta-siosi, dettati plu dal gusto della mintaturizza-zione che dalla pratica concezione del proble-ma, isisterni piu adatti risultano essere due:ilprimo e il sistema della torre di lando, iIsecondo quello del binario orientabile.II sistema della torre di Iancio prevede Iscostruzione di un traliccio in metallo od anchein legno con opportuni rinforzi. entro it quaJesiano sistemate delle guide regolabili che ser-

    vono allo scorrrmento del razzo alia partenzan tutto viene poi ancorato al terrene .a mez-zo di tiranti metallici e di paletti.Tale sistema, che rlsulta abbastanza efficace,e peri'>costoso. oltre ad essere complesso nellacostruzione e di notevole ingombro, quindi dif-ficilmente trasportabile. Benche non manchinoesempi anche brillanti di rampe di lando perrnodelli di razzi di questo tipo, e da preferirequindi iI binario orientabile.II sistema del binario orientabile si cornpo-ne in realta oltre che della rampa vera e pro-

    pria, anche della speciale pattino a vile, chee l'elernento dl sostegno e di scorrirnento delrazzo alia ramps.I vantaggi di (ale sistema rispetto al pre-

    cedente sono una maggiore sernplicita gene-rale, una piil. facile manutenzione e mess a inopera, una maggiore economia eli costruzione,unitamente ad una ottima solidita e a soddi-sfacente stabilita,La rampa e costituita da un cavalletto atreppiede, formate da un elernento princlpalein trafilato di anucorodal, avente sezione ret-tangolare, sui Quale va fissato il binario dlguida; gli altri due elernenti sana Ie gamberealizzate con profilato d'acciaio con sezionea T, II tutto e facilrnente srnontabile esi ri-duce ad un'asta caricabile sul tetto di unaautomobile.

    Stabilit~e robustezzer

    n pat tino a vire e un piccolo elemento didimensioni standard: esso va avvitato al cor-po del razzo in numero di due esemplari mon-tati aile due estremita, e permerte uno 'scor-rirnento con basso attrito.La nostra rampa di lancio RLA-013 costi-tuisce uno strumento indispensabile a chi siaccosti al razzornodellismo con I'intenzionedi lavorare seriamente, Si tratta infatti di unapiattaforma di ideale stabllita al momenta del

    Iancio: la Junga corsa del binario inoltre as-sicura una precisa direzione di tiro, col risul-tato di una traiettoria precisa (sernprechenon Intervengano fattori esterni come errataallineamento degli impennaggi del missile, cor-renti aeree 0 vortici, errato centraggio delmissile con errata posizionamento del cen-tro di pressione rispetto al centro di gravita,ecc.].La rampa e stata collaudata per carichi mas-simi di 80 kg. e puo tranquillarnente lanciarerazzi il cui peso oscilli fra kg. 0,5 e kg. 20.II pattino a vite e di misura standard perrazzi il cui peso vada da kg, 0,5 a kg. 10. OJ-tre tali pesi bastera modificare il diametro delgambo filettato aumentandolo dai 5 rnm a6 0piu, secondo il peso del rnodello.E' interessante rilevare ora Ie caratterisri-che tecniche del partino a vile: esso si presen-ta simile ad una vite, avente la testa del dia-metro di 10mrn. ed alta 6 mrn., la quale e mu-nita di una scanalatura circonferenzlale il cuidiametro interne e di 6 mm. e posta a 2 mm.

    di distanza dalle estrernita della testa the haforma cilindrlca: la larghezza di tale seana-larura e di 2 mm. Questa testina e di dimen-sioni standard, in quanto e la parte che scor-re nel profilato a C che costitursce la guida,

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    rimenri eliminata risulta la tor-sione, i cuictfeHi possono essere altrettanto negarivi: in-fine il tipo e li materiale usato posslede un ot-tirno rapporro resisInz a/pc-so : di fa tti, scm-'pre restando nei Iimit.i di resistenza meCC

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    zo e li clue strtsce in o tton e , lunghe 1 05 mrn .larghe JO mrnve della spessore (Ii '5 mrn.A 60 mm dall'estrernita esse varmo piqo\"le

    ad un arigolo dj 20 gradi, Vanna prat icat i suesse cinque fori, uno L L l . 7 mm. per II pas-saggio del bullone, ed alt.r i quatt ro fod deldlarnerro e li 4 rnrn, per unire quest ipezzi ailegarnbe.11 bullone di unione e did iarnet ru 7 mm.,lunge 60 mm., in fK_C iaio. e vienc mont a In conclue rondelle in ortone St ringendo i I dar\() rut-to it cornplesso riiuane irr\gidilo nella pusi.

    zione volu II.Ultimo elemento di fombmeni.Jf

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    ~ __ --------__ 5I'

    2 _--II-....;:...._.;~~-:t=-r ---- 7: - - ~ ~ i ~ ~ ~ ~ ~ ~ t S ~ ~ ~ ~ : : : : : : : : ~ ~ E E : :l

    Fig. 1 - Le uratteri~tiche principali diquesto tornietto sene : il banco di le-gno, una capaelta Ira Ie punte di 180mm, ad una altezu. dl punta di 70 mm.rispetto a l banco.

    Fig. 2 Ecco H p.rtleoh". , .. T It In f.rroin cui it. inne,llto I'albero del tornio. L'.lberoterm in. d. un. parr. con un. punt. e dll.1'.ltn con ltn ingranagglo itt prell con quel-10 montatoliull'albero del motore.

    I I tornio C una rnacchina rnolto antica, oraperfezionata e resa automatica. Serve pertagliare legno, metalli ed altri materiali, se-condo profili di rotazione. E per i1 costruttoredilet tante e senz'altrouna delle macchine pi~utili ed interessanti. II tomio, tuttavia, e unamacchina assai complessa e, soprattutro, mol.10 costosa, tanto che pochi possono permetter,sene l'acquisto : bastl ricordare che un sempli-ce torniettu da banco oggi costa almena un

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    torn ie tto pecenunaio di. bigliet ti da mille lire. Ed e que-sto .il princlpale motivo per cui molti di colo-ro che si dedicano aile piccole costruzioni perpassione e diJetto devono rinunciare alia co-modita e all'utilira di questa macchina e ri-correre, ogni volta che ce ne sia bisogno, al-l'aiuto di un'officina,Ma eccoci 1 10 1 , amici Iettori, pronti comesernpre a venirvl in -aiuto e ad offrirvi l'op-portunita di autocostrulrvi un tornietto in le-gno cia banco COil poca spesa e che vi sara uti-lissimo per moltissirni lavorl su legno ed an-che, per qualche sernplice lavoretto su rnetallo,PresentazioneII tomio in legno che VI rnsegnarno a CD-

    struire ha una capacita tra Ie punte di 180millirnetri ed un'altezza di punta di 70 milli-metri rrspetto al banco. L'albero del torniocompte 4500 g in al minute ed e azionato daun rnotore elettrlco da 1/11) di cavallo, iJ cuialbcro motore compie 1500 giri al minuto.L'aumento di velocita da 1500 giri al mlnu-to dell'albero del motore a 4500 giri al minutedell'albero del tornio e ottenuto mediante unmultiplicatore di velocita costltuito da duetngranaggl avenel un rapporto di trasmissioneuguale a 3.La sua costruzione e sernplice ; il banco deltomio e in legno e la macchina permette latornitura di pezzi in legno ed eventualrnentequella di piccoli pezzi in ferro od altro metal-10 utllizzando, ovviarnente, un utensile adatto.CostruzioneIIbanco (pa rt, 1 di figura 1) e costi tui to da

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    r fa legnam iuna tavola di Iegno duro, delle seguenti dirnen-sronl : lunghezza 420 rnillirnetri, larghezza 100milltmerri, spessore 30 rniltirnetri. A questoproposito ricordiamo al let tore che iprincipaliIegni duri usati nei lavori da falegname sonoi seguenti : la quercta, i cas t agno, l'olrno, iIfaggio, j) frassino.II motore eletrrico viene fissaro mediantebullon isu di una ta vo le tt a di Iegno, posta trai IistelJi indicati con le lettere E c B in fi-gura III partlcolare A (fig. I) che sostiene la pun-ta fissa del tomio e il partlcolare C, come. pureidue listelJi E e B, sono fissati al banco rne-diante viti per legno, Sui particolare A vienefissato a sua volta 11 partlcolare 2, che vie-ne costruito in ferro nella forma vislbile infigura 2 .SuI particolare C si fissa il partlcolare H,anch'esso in ferro. Tra i particolari A ed Hsi innestano le guide del tornio, cosf ituite dadue barre in acciaio trafilato con diamet rodi 5 millimetri e fissate mediante viti.La cremaglieraLa crernagliera L PUQ essere recuperata daun vecchio meccanu~. Essa viene fissata sudi un listello (part. P ). La cremagliera perrnet-te jJ movimento del carrello, mediante un

    apposite ingranaggio solidale con una mano-vella, come vedremo in seguito.Albero del tornioTra idue montanti del par t icolare 2 si inrre.sta l'albero del tornio, che da una parte ter-

    H

    c

    Fig. 3 - Vista dull'alto del ternlette.Le guide dillI tornio sono eostitulte dadue barre in ac:eialo trafilato con dla-metro di 5 mm. II! rl.ullano finale me-diante viti.

    Fig. 4 Due !II" dl bloccegglo permettonodIQff,,,, In ,"odo eRlc.c. I. contl'1:lpl)nt..lIe due , I ) Ide III II punta I teln.lI. cont to'-pun'tl.

    rnina con In punta (particulare 3) c dall'altracon lin ingranaggio in presa con quello rnon-tato sull'albero del rnotore.Tra idue montanti vicne fissato. sull'albero

    del tornio, un anello dlstanziatorc mediantevlte, ilcui Sl'OpO equello di rnantenere hI punta(parricolare 3) libera dl ruo tare , rna nello stes,so tempo di evitare che cssa abbia a spostarsisotto l'azione dcll'u tensile. La pun ta (parti-colare 3) cosrruira in acclaio temperate pre-

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    ,_---oN

    Fig. 5 II CI,relio portl.ut.".iII,co.tro.lit4 Inferro, leor,. IUU. due guld. per muzo dl unIngrenlBlo chi I"gran. nelll c.remagll.rl(p.rt. 'I()

    : -< . ' 1 11 , 1 nella PMl.; a l ;OI lU delle aspuritache 1>

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    Rcorrenti. Questo, naturalrnente Iimitandcci alcampo della elettronica spaziale. Ma se esarnt-niamo anche gli altri settori dell'elettronica,trcvlamo che J'appllcazicne del translstore nonha limiti: dal ricevitore portatile a queUe pro-fesslonale, dall'amplificatore al trasmettitore,dall'oscillofono all'oscillatore modulato e tan-H altr! infinhl Impieghl, che qui sarebbe trap.po lunao elencare.Perc, ad onor del veto, rttenlamo aiusto pre-clsare che anche iI transistore ha 1 suoi latlnegativi e dl questo intendlamo parlarvi bre-vemente. IJ peggior dJfetto di questa meravt-ilia del nostro secole e queUo di presentarevarlazloni dJ corrente, in relazione aUa tern-peratura ambiente. In altre parole, se un tran-sistore alla temperatura di 20" assorbe unacorrente dl 0,1 mA, a 40" assorbe certamenteuna corrente superiore. E' questo un dlfetteabbastanaa arave, al quale sl rimedla con unparticclare tlpo dl circulto,Ma iI lato pi" interessante di questo Incon-venlente, e quello dl poterlo sfruttare per, undeterminate usa e doe in un termometro elet-tronice. Come? In un modo molto semplice,cloe utillzzando un circuito che accentul a1massimo l'effetto termico, per cui le variaztc-

    e/ettron/co

    GIorno per giorno, l'avanzata del transl-stori prosegue in ognl campo, sopplan-tando le valvole elettroniche che a sten.to riescono a contenerla e le ragloni dl cio so-no orma! arclnote. Tutti sanno, lnfstt!, che tedimension! di un transistore sono molto piurldotte di quelle di una valvola, per cui, qua-lora 5 1 renda necessaria rea.llzzare un comples-so elettronico di piccole dlmensiom, non sl pubfare i i i . meno dl lmpiegare translstorl, In secon-do ]1.1080, II consume di un transistore e no-tevolmente inferlore a quello di una valvola.Inoltre i1 translstore e piil resistente agli urtl,iquall possono avere eifetti disastrosl per Ievalvole.Tutte queste prerogative fanno del transi-store ilpiil import ante cornpcnente elettroni-co scoperto in questi Il'ltimi tempi. to dimo-

    stra I'impiego inconditlonato ehe se ne fa nelsatelllti artificiaH. Senza di esse, in questocampo, 51 sarebbero trovate difflcolta notevolinell'approntamento delle apparecchlature oc-

    nl d1 temperatura potranno essere I ac t lmen-te rllevate da uno strumento indlcatore. Maesaminiamo piil da vicino 11 nostro circuitc,rappresentato In iii. 1,Comesi vede, ilcircuito risulta estremamen-te semplice ed e composto da un translstotePNP, da una pUa, un intetruttore (52) e da unmilliampl:rometro.Nel circultc e : presente anche una resisten-za e un altro interruttore (51), rna dl questlcomponent! parlererno in segulto,Come abbiamo detto, il fenomeno del ter-mometro elettronico, sfrutta uno dei lati ne-gativi del semiconduttori e cioe I'effetto ter-mice,Esaminanda 10 schema, notiamo che iltrsn,sistore TRI , viene alimentato mediante unapila che si Inserlsce tramite l'interruttore 52.In questa case, il termtnale positive della pi.la vtene connesso direttamente all'emittoredel translstore. Il termlnalenegativo dellapila viene connesso Invece al collettore di

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    TRI, previo inserrmento ,tli lin rrutllumparornc-, tro, it. cui cornph 0 e quello di indicare la cor-rente assorhita dal tranststore.lla .hase di TRI nun viene t rtilizzata, p~r cui'la si Iascera libera.La corrente ussorbita vicue misurata me-diarus un milltemperometro a 0,.1 m.A. Talecorrenre non I e peru proporzionale alla ,tcm-pcrarura. Per ineeuderci, se passiam6 da 16' .119~, notinrno una variazione di corrente pereserrrpio di 20 microampere, menrre passandoda 2 4 " a 1 . 7 " si ha una variazione eli corrente d icirca 30 microampere. Pertan w, per UIl 1.:01"-ret to uso del nosiro termomarro, si renderanecessaria provvedere ad una tarat llrn, dellastcsso con U!1 rerrnorncrro cornune. Allo scoperisultera sufficiente Uppron tare U11\\ tabe llasulla quale, per ogni valore e li oorrente, si rioporta la temperatura retariva. Nel prospe uoche noi riporbiamo (Tabella I). abbiarno indi-caio alcuni dati cia noi r-ilevat] utifizzaudo 1 . 1 1 1transistore OC 70 e una pila da 1,5 volt. U~i~i;>:zando LLL1a _pila -da3 Volt, non 'I sono avutevariazioni apprezzahih alla suddetta [,,!leIla,L'irnpiego di. un rrulliarnperornetro da 0,1rnA Iondo-scala, .ptTl11clterebbe peru i I J misu-rare temperature massime dj circa - 23", percui, volendo e tl ti1I31't_ con trolli dl tI. : !J11 I } . C 1 " , , ture superiorl, OCCOrre inserire 'in parallelo almilliarnperometro una resf stenza, in modo c'a.aumenl

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    Fig. 4 - LI londl, costhuitl dll IUIaUO dl plll'iel conten_nte II tr~n.I.~ore, viani. collep ,III: c -.. ttln. In cui ri,tllt.ftG allot_tf idue Interrutttlri 51 ad S2, 11mun.mperom.tro, I..... I'tenl. R1 ala pHa. A de,tr riportata I. t.beJl. dill. eorrllpondlnn num.riche fr, t_mper.tur. e correnti.rallelo al milliamperornetro. Ne.1 caso la se-conda portata sia di 0,5 rnA, che del restoconsjgliamo, iI valore della resistenza R1 sitrova dividendo per 4 ll valore della resisten-za intern a del milliemperometro, .Se per ipotesi Ia resistenza Interne fosse di1 00 ohm, avremmo 100 : 4 = 25 ohm. Nel casola resistenza interna risultasse di S O O ohm, laresistenza R1 dovrebbe essere da 1 2 5 ohm.Come aware evidente dall'esame della sche-ma, l'Inserirnenro e l'esclusione della resisten-za Rl avviene mediante l'interruttore S1.Riepilogando, -per Ia misurazione di bassetemperature, si esclude Ia . IU, mentre Ia siInserlsce nel circuito mediante 81, quando 5 itratta di misurare temperature superiori a 23.La misuraziene delle temperature plu. bas-se ~ pili. rnfficoltt>sa, in quanta come in pte:eedenza detto, gll spostamentl dell'indice del-1 0 strurnento sono minori. Per misurare quln.di con una certa preclsione temperature in .feriori ai 6~ circa, si consiglia di s.ostituire ilmilliamperometro con qDO pill sensibile, ad'esempio da 50 microampere fonda-scala.CostruzioneLa costruziene non, richiede particolacl ac-corgimenti, L'unica avvertenza ~ quella elirnontare IIransfstore, ehe costituisce la par-

    te sensibile del rermometro, in un tubetto 'diplastica, come si vede 'fn fig, 3 fermanrlo iltutto con un po' di collante. II transistoredovra sporgere dal tubetto, in modo da riosultare esterno al .medesimo. I term inaliE.Bee, dcvranno essere isolatl, .alfine di evl-tare cortocircuiti,

    -1 terminali E e C, e cioe emittore esccllet,tore, verranno collegati, mediante un condut-tore e due capi, ad un mobiletto, nel Qualerisultail milllasnperometro, la pUa, idue in-terrurtori e la resistenza Rl. Cia, al fine dl ot-tenere una maggiore possibilita di movimentoe quindi un piu: razionale impiego.Uso1 1 termometro in oggetto e in grado di ef.fettuare normalmente misurazionl di tempe-ratura comprese tra 5" e 39'. Non e consiglia-bile superare in ogni caso i5 0 " , se si vuolemantenere in efficienza iItransistore,Esso pub servire sia per ilcontrollo dellatemperatura arnbiente, sia come termometrofisiologtco, sia 'per il controllo della tempera-tura dei 1iquidi, posto che Ia massima non su-peri i50" come giil derto ."Se usato quale termometro fislologico, sirenga presente che I'ascella delpaziente dovraserrareIlccrpo del transistore- e nel caso ven,ga usato per la mtsurazfone della temperaturaambiente, sara bene che i1 . corpo del transi-store non sla ,posto a ccntatto con altri carpi,se ai vuole una mlsura precisa,Nella rnisurazione della temperatura dei li-quidl si consiglla di immergere in essi ilcor-po del transistore, ifaceni:1o attenzione che iterminali non vengano sommersi, la qual cosaverrebbe ad alterare il valore, della corrente[etta nel milllamperometro,Per il rilievo. della temperatura occorre' at-tendere circa 4 minuti, doe meno del temponecessario per rilevare curve termiche con uncomune termometro.

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    Vi 1cura IIrlc_zlon.di emltt.ntl Inch. lont.n.con unl Vllt c_lt.di radlotrl.mlnlonl

    II~a~ioricevitore. con. drcu. ito a. reaZl.one co-st1tUJ5Ce sernpre un motlvo dt grande In-teresse per tuHi .ili appassionati dl radio-tecnica. Si tratta invero del circuito di un rt-cevitore di uso molto comune, speclalmentetra colore che coltivano la radietecnica perdiletto e passione, tra Ie nuove leve di questaentuslasmante materia, tra quem, infine, checon poca spesa e magari utillzzando materia-Ie in disuso vogliono ugualmente godersi Ietrasmissloni radiofoniche.E' un ricevitore, questo che presentlamo, dituua sernpliclta che anche I meno espertl inmateria dl radiotecnica potranno facllmentecostruire, certi di raggiungere it successo,II clrcuito e state da noi progettato, r ea -Iizzaro e a lunge collaudato, per cui ognilettore che voglia segulre Ie nostre poche efacili lstruzioni potra essere in grade di auto-costruirsi un ricevitore radjo dal Iunzlona-menta piu che ottimo e dalle prestazlonl moltobuone, compatibllmente can Ie sale due val-vole impiegate. Tra queste citiamo la sensi-bilita del rlcevitore che, esaltata appunto dalparticolare circuito a reazlone e dalla dupH.ce amplificazlone delle due valvole previste28

    dullo schema, assicura Ia ricezione di emltten-tl anche lontane con una vasta scelta dl tra.smlssioni radio, ancor piuaccentuata nelleore notrurne e coll'Implego di una bucna un-tenne,La radloricezicne, prevlsta da questo no-stro progetto, e ottenuta in cuffla per cui i1 riocevitore ben si adatta per l'ascolto notturnodelle trasmlsslonl, quando Invece nei norrnaliapparecchi radio, per ragionl di. rispetto versoH prossimo, si e costretti ad abbassare di mol-to II volume mettendo in con dlzion i di dif-flcolta udltiva iI radloascoltatore,Pre ntlzlon. d.1 cl.rcultoLa due valvole utlllzzate per questa ricevi-lore sono del tipo mlnlature a consume ri-

    dotto (filamento I. 5 volt 25 milliampere): perVI e steta Impiegata la valvola OF 96 e perVl la valvola DL 96. Queste due valvole sonodi uso rnoltocornune negH apparecchi pcrtatilia pile. tanto in uso fino.a qualche anno fa eora quasi superati dai ricevitori pcrtatlll ditlpo tascabile a trans istori. Ed e questa unmotivo per cui a molti leuorl sara facile re -perire queste due valvole a prezzo molto mo-desto, acquistandole come materlale usaropressc qualche radlclaboraterlo prcfesslonale rlcuperendole addlrittura da qualche vecchioricevitore porta tile fuori uso,oMa lasciamo I'argomento valvole e passia-mo senz'altro all'esarne del circuitoelettrlcodl f igura I,

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    I radiosegnali captatl .daU'antenna, applica-ta alia boccola corrispondente del rleevitore(nello schemadi figura 1 b contrassegnata conla dicitura ANT.), vengono introdotti, attra-verso il compensatore CI, nel clrcuito dl sin-tenia, costituito dalla bobina L2 e dal con-densatore varlabile C2. n compensatore Cl.collegate fra l'antenna e la bobina L2. serveper ottenere un perfetto accordo us I'anten-na e n clrculto d'entrata del rlcevitcre e venaregolato durante la fase di mess a a pun to.Regolando invece il condensatore variabi-Ie C2, i1 cui perno costituisce it com an do disintonta del ricevi t o r e , sl seleziona I'emitten-te che si desidera ascoltare, Pertanto dal cir-euito di sintonia n segnale radio -selezionatoviene applicate. tramite il condensatore el,alla griglia controllo (piediDo 6) della primavalvola VI.Nella valvola ilsegnale viene rlvelato e am-plitieato e prelevato dalla sua usclta (pIacea .piedino 2) tramite la bobina Ll che costituiseeIa bob ina di reazione.La bobina LJ, in pratica, e avvoita nellostesso supporto in cui e avvotta la bobina l.2ed e vicina a questa. Questa vicinanza dei dueavvolgimenti fa si che ll segnale radio presence.in U ritornl in L2, . passaado in questa pri-ma boblna per inOuzione. ~atwalrnente questorltorno del segnale da L1 in 12 si .ripete, al-meno reodcamente, UD'in:lihltil. el i volte per cuila val vola continua ad amplifinare uo'infin:it!di volta 10 stesso segnale, B in C ia ecnsiste ap.punta Ia prerogatlva principale di questa lice-vitore, capace dl a.lilplificare notevolmenfe se-gnall radio mol to deboli,

    .) II mont.gglo d.1 rluvltore v. '.tto su ,.1"'0mlt.meo nen. cui p.rte svperJore vanno Ippll~'C.'e I. due valvol., IIbobln., n eonden torev.rl.bU .1I. pile.

    Tnunite iI condensatore C6 il segnaIe rive-lato e aInp!ificato viene prelevato dalla bobt-na di reazlone 1 .1 e applicate alla grigjia COn-trolio (piedin9 6) della valvela V2 ehe svoJgeil compito di arnpllfloatriee del segnale dibassa frequenza e porta Ilsegnale radio ad unlivello e li potenza tale da peter ben pilotarela cuffia.11 condensatore C5 ha il compito dl CODva-gUare a mass a Ia parte aij alta frequenza 'con-tenuta nel segnale rivelato.La poIarlzZliZione della valvola ampIificatricefinale V2 e otten uta mediante la resistenza'R6 collegata fra iImorsetto negative delia pilada 67,5 volt e la massa del ricevitore. La ten.sione di polarizzazicne viene poi prelevata daquesta resistenza e applieata alIa griglia con-trollo (piedino 6) della valvola V2 mediantela resistenza RS.n potenziometro R .3 serve a controllare lareazlone e cloead eliminare l'innesco caratte-risticc nei ricevitori a reazione e, contempo-raneamente, in pratica, funge anche da con.troUo di volume. E' di tipo a filo percbe at-traverse esso passa la corrents di grigliaschermo dl VI.

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    Ma:

    Fig. 2 - Schema prltico.

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    AIimentazioneL'alimentaalone di questo ricevitore e otte-nuta mediante pile a secco, Per l'accensionedel filamenti, che sono collegati in parallelo,e previsto l'impiego di una pila da 1,5 volt,Per la tensione anodica, invece, e utllizzatauna pila da 67.5.volt,per quanta l'iguarda Ia valvola V2. per laquale e stata impiegata Is amplificatrice .6:naleDL 96, e ci a ricordare che iJ suo filamentopuc essere alimentato in due modi diversi. Si

    pub tnfatti utilizzate l'intero filamente (pie-dIm 1 e 7) appHcando una tensrone ill acc.en.sione di 3 volt can un assorbirnento di cor-rente di 25 milliampere, oppuresi possono uti-lizzare le due meta del fiJamento in parallelo,alirnentandole con una tensione di 1,5 volte in questo caso I'assorbimento risultera ii i50 milliampere, Cosi abbiamo fatto noi e, in-fatti, osservando 10 schema elertrico di fi -gura l, si nota come i terrninali del filamen-to di V2 (piedini 1 e 7) sono stati collegatiassieme e al morserto posirivo della pila, men-tre II terminals centrale (piedino 5) e statecollegato al morsetto negative della pila.,

    Costruzione delle bobinePrima di iniziare il rnontaggio del rlcevitore,il lettore dovra procurarsi tutto i) materialenecessario: valvole, resistenze, condensatori,fili da collegsmento, 'prese di massa, eccetera,L'unfco cornponente che non si trova gia pron-to in commerclo e 1a bobina (Ll-L2), che ora

    insegneremo a costrurre,Un cilindretto di cartone bachelizaato fun-ge da supporto per idue avvolgimenti. Le sue32

    dimensioni dovrauno essere : diametro 25 mil-limetri e lunghezza 40 millimetri circa: SI co.mincera can I'effettuare I'avvnlglmento Ll aduna dlstanza di 5 rnillimetrl da una delle estre-.mita del cllindretto-supporto, Si avvolgeranno30 spire compatte di filo di rame smaltato deldiametro di 0,2 rnillimetri, Le estremita del-l'avvolgimento, fatte passare attraverso forel.lini praticati nel supporto, vanno saldate a sta-gno a due terminali, cos} come si vede in fi-gura 3,Ad una distanza dt 5 millimetri dall'avvol-

    girnento Ll 5i effettua l'avvolgtrnento L2, Que-sto secondo avvolgimento consta di 90 spirecom patte di filo dello stesso tipo di queUo uti-lizzato per l'avvolgimento Ll e cloe filo dirame smaltato ill diametro 0,2 millimetri.Anche in questo caso idue terminal! estre-mi dell'avvolgirnenro (C e D) vengono fattipassare attraversc -due forellinl praticati nelsupporto e poi saldati a due terminali (capi-corda metallici). L'avvolgimento L2. tuttavia,e caratterizzato dalla presenza di un terzoterminale, una presa centrale contrassegnatacon la lettera E. Questa presa va ricavata allatrentacinqueshna spira e cio significa che trai terrmnall o n ed E vi sono 35 spire, mentretra C ed E ve ne sono 55,CablaggioCostruita la bobina L1-LZ e procurato tuttoil materiale necessario, il lettore potra iniziarei1 montaggio del rtcevirore,Ci si servira a tale scopo di un telaio metal-lieo. Nella sua parte superiore vanno appli-

    cate Ie due valvole, la boblna, it condensatorevariabile di sintonia C 2 e le due pile di ali-mentazione,

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    Tutti iii altri componentl vanno applicatinella parte inferiore del telaio, Si comincera,pertanto, coll'applicare al telaio tutte quelleparti che impllcano un lavoro di ordine mec-canico, Iasclando per ulthno U lavoro di cablaggio vero- e proprio.to s'Chema pratico dJ .fiaura2 pu6 essere co.piato integralmentenelJa tealta.seguendo, .Iatdentlca disposizione dei componenti rappre-sentata in figura. Tuttavla qua,lche vartantepotra essere ugualmente appor.tata. dallettore, senza per questo compromettere la rh.l.seita dell'opera.Ricordiamo che una. parricolare diligenzadovra essere posta nell'effettuare icollegarnen-ti per l'accensione delle valvole. Infatti iI con.duttore proveniente dal morsetto positivo del.la pila a 1,5 Volt dovra essere collegato ai pie.dlni 7 delle due valvole, me.ntre il morsetto ne.gativa andra collegato 81 piedino 1 della val-I vola V Ie al piedino 5 della val vola V2 (inquesta valvola ipiedini 1 e 7 vengono colle-gati assieme).Si dovra ancora fare attenzione,nel colle-gare idue condensatorl elettroUUci CS e C9,di rlspettare Ie' lora polarita applicandoli neIsensa indicato nello schema pratlco di figura 4.Coliludo e me .. e IpuntoUltimato ilmontaggio, -sara bene dare un'oc-

    chiata a tutto II clrcuito per accertarsi di nonaver commesso error] in fase dl coltegamentle soprattutrccontrollare che Ie 'Pile sianc sta-te collegate secondo l'esarta polarlta.Dol'o questo ccntrolic, fatto )o~icamentetenendo sctt'occhic 10 schema prance e l i 6 , : :iura 2, 51potrh aceendere it ricevltore agendosull'lnterruttore dappio 51-S2.Nel caso che la reazlone non dovesse inne-scare, cloe nel caso che non $1 dovesse senti- .re ilfischlo carartertstlco, si provers ad in-vertire icollegamenti della boblna 'Ll (A e B).Se poi la ricezlone non dove sse risultaredella porenza desiderata, il lettore potra pro-vare a collegare dlrertamente l'antenna suIterrnlnale C deJla boblna L2,Tuttavia prima di effettuare queste prove,d si dovr8 accertare dell'effettlvo rendimentodel rlcevltore Impiegandolo nel modo corret-to e cioe eseguendo le normali seguenti ope.razioni; si accenda il ricevitore, s t sintonizziuna stazlone mediante il condensatore varia.bile C2. si reBoil la reazlone mediante il po-tenzlometro R3 fino ". far scomparire deltutto 11 fischio. Per ultilllos.1 rJ!Boli 11 com-pensatore Cl; questa regolazi.one i.e certl eastproduce Ull sensibilemialioramento della ri.cezlone,

    R A D I O T f C N I C I

    a an tr ... e lrn oOUIII810 r,Olvort n {olnulil" II voe."I minD VIII Ichi 1 1 01 1 , 'I t" . .. . ) It CAT IILCGO M .. "CUCC I .1 prll-10 dl L. 1110, Illoitr. IIwlltlml O"ATUITAMINTli InIlIbllnlminto II vort'G JlIUno ,d,UI nDvlU I II IIll1noprOlzl III' ptodo'il plr II to Olnll .

    NOM ' COGNOM I ..V IA C ITTA ' .~ , "_ .. .. '" , .._

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    i~Yostri amicie voi stesse lproteremo GRATIS che la Se credete che la memoria sia un donJ di anatura, siete in errore. Non esiste .q,v.abuonaostra memoria e molto piu 0 una cattiva memoria, esiste una memoriaorganizzata 0 no. Ve 10 proveremo senza hidi qU'anto crediate! che voi rischiate una lira.I un ll sem tll im p"'" , , sri/up" ,,, Utili memo,i. " .u tom tltitllil

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    oro quanto pesa, Non, sospetta.voche Ie regolep'et rtcordsra foss:ero ('0-

    semplki ...";ij,afiOiello T... ROlnil

    "V :i 1')1']gr ..'1iglJo8a caz10 del mej's_Son .orso Rd. 0 l'iltlastaadar,I a 'll s tu? ">e f .fir p.Ot .'l". att."!der'e . Uto anSoja ill ",Prell_-re; H . 1 . 1 1 1 Paio .,I'. llletod . 4. 0-d".. .0 Pel' .-e a l . . . . . . l'JCOt~.. e:lla 2 a . . -

    una 80)a ." no IIIjEl . O l t a ; " ,e.Qa C., Vet"""~..a

    L.".recom,~'"ue8,fearrl".lJo , ' o r n . ' m " f t . ' 11.no.lra d epo te te impa ra rl\) I'alfabeto M orse in men'ora ,potete ricordartl tuHe Ie carte gioeate in una p a r t : i t a ,potete apprendei\"e v e l o c e m e n t e I e n o z i o n i d i i n t e r i v o l u m ipo te te r:ico rda re ~ " om i. cifre , n u m e r i de l t e l e f o n o , 'fisionomiepote te impa ra re 1 . \ memoria in te ri dis co rs i, a rtico li, ie tc~pote te uguag lia re e supe rar. icampio ni de i te le qu iz!ti:cerue ll o e le ttronico" aggiuntoat oostro naturale .~,n due mesi! Migliaia di is..itti ,c;inviano lelorocongratul(1zioni > f

    - ,II metoda per ricordare una lunga lista- di Migliai@. di pet~o~e I:iaIDiQaoquisito';sicureuanoml non e che uno del tan ti preparativi del di s e , elastic:ita menralee suceesse sociale eprofesslenale grazie alCerso Radar ..Qu~stoCorso Radar, Ne Imparerete almena 100 tl'io;rfo ,0 1 permette di farvi -provare senzache vi daranno una mernor'Ia stupefacente, rischte aicuno7 ~ taT'punto siamo S t G U r i . delRicorderete Ie Eistono mte dopa un salo risultatl del Gorse Radar}Ritagliate iltagliandc e jnviatecelo, rna rita-sguardo, vocabolart dl lingu e straniere, it gliate anche Hpresente avvisa e conservatelo.contenuto di corsi .scolastlci, regole di rna- Se quanto vi abbtamo promesso non siveri-ternatica, di scienza, di grai nmatica. etc. fichera pienamente, voi nulla cl dovrete l------, ----- ---O II: 'E ,_ _.,.......... _._ "" __ ,..._ __ _ ,,_ ,. _

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    Vi fa ridere un titolo siffatto? Forse clcredete in vena eli umorlsmo? Oppurestate pensando aqualche scherzo possl-bile con Ja macchina fotoa:r:afiea'?Prendetela p'-4re come volete. Presto vi ren .derete conto che non stiamoatfatto celiandoe che abbiamo tutte Ie buone intenzioni perfare suI serio, Gia, perche con lamacchinafotoirafiea 5 J possono fare tante e tali case,talvalta parado5saU, Impensate, che non tuttipossono immaainare. B quelle 4i fotografareali odon costltuisce un esemplo chI.'! vogUa.mo ora Illustrarvi in tutti isuo! deUaiU permettere pure voi, amid lettorl, nelle condi-zionl di dlvenlre .provetti foto irafL. are-matlci,

    Abblamo detto: fOloarafare ali cdori lO. M O lcome 5i' fa a fotoa:rafare un odore che e ' sol.tanto una sensazlone 'prodotta nel nostroodorato da vari corpl e sostanze? Eppure ecesa sempJice. Basta rendere visibile l'odoreche si vuol Iotosrafare,O... rvl.mo "odor. d.lI, 'InforlAvete mal provato a porre un pezzettino dlcanfora sulla superficie dell'acqua contenutain tin qualslasi redplente?Se non loavete malfatto e questa il momento piu opportuno per

    provare.Naturalmente l'~sperienza va fat!a. can ae-Qua pulitissimae ferma; Quindi, dopo averversato I'acqua, ad esempio, in un catinobianco, espeuate qualche minuto in modo ehe3 6

    tuUa la Massa Iiqulda s ia fe rma . Deponetesulla sua superficie un pezzettino di canforae state ad osservare, Vi accorgerete prestodella formazione spontanea di piccoli movl-menti, di lenti vortici.E U fenomeno e ancor p iu appariscente sesl stende suUa superficie dell'acqua un veladi polvere di talco: i piccoli vorrlcl 5i tras-formano in strane figure, chiaramente vi5ibilie quindi fotol{tafahiJi.Tulto eib sl spiega Iacilmente. La canfora,che il l una resina'" odorosissima, agisce suUasuperficie del llquido con I'emanazione delsuo aroma, qua-si come 1a brezza del Mattinao della sera tbe, col suo spirare, increspa Insuperfi.cie di un laio.

    La polvere dl talco elimina irifless] e ren-de meillio visibile il fenomeno, E fotografan-do queste strane ed origlnali (:onfiguraziani5 i pub dire di fotograf'sre l'odore della can-fora.Fotogr.fi.mo II profumo del florlAltre essenze, slano esse natural! ad artificiall, si c:omportano allo stesso modo dellacantora, determmando .sempre, sulla supertl.de deli'acqua, strane eonliaurazioni, plil 0meno slmili, piu 0 rneno appa.riscenti, rna ingrado dl attrarre I'Interesse di un osservatoreacuto.I perche, dunque, Is superiicje di un liquj.do non dovrebbe reagire in maniera simile

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    quando viene invesuta daJ profumo meno in-tense. rna piu sottile, di un tiore?Per 1ft veriia, questa idea venne per la pr'i-rna volra ad un professore di scienze dell'Unj.versita di Bordeaux che,

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    Lr~T~" A : CD r Z'U ~ ~ LE

    20 em.

    Fig. 1 ' Clu.sto 1 0 .ch.m. _I pl'Obdim.n.to tecnlco-fologr.f\co plir r.ltrar... l. (mm.$linI 4egU odorl. La . ml.cchrna 'VI ,.nuta aduna dbl,.nn dl 2D em.. dan. I"plimel. dtl" . e q l l a :coais!eva nel fatto che, per Ia rnassa liquid..lnecessaria all'esperimento, veniva usato mer-curio contenuto in una baclnella: e cio percheil mercuric si era dirnostrato piu adattcalloscop,*II procedlmento fotografico e i1 seguente:su di una lastra di vetro comune 0 dl altromateriale rigido e trasparente si fissa, median-te nastro adesivo, i1 fiore di cui si vuol fo-tografare il profumo, S' I stende sulla superficiedel mercuric ua Ieggero strato di polvere ditalco. Si cnpoyO'}ge la Iastra dl vetrc sepra la

    superficle del mercuric; in modo che it ~flore.sia quasi a ai~t'HtocqneSsa. Appena U fioresi trova a. qualche mUli-mstro ill distanza dal-Ia sup.erncie del mercuric, si osserva t i l forms-zicne di lent! movi.me.nti vorttcosi sulla SUoperficie liquida e sepra il velo di talco siformano delle figure the per ogni odore se-guono schemi abbastanza slmlli,La figura che rappresenta if profumo del.fiore siforma in poChi rninuti ed oecupa, nor-malmente, una superficie di circa un deci-metro quadrate, abbastanza grande, quindl,per essere fotografata con macchine fotogra-fiche normall, munite di lente addizionale.Nella figura 1 e rappresentato 10 schema diquesta procedlmento recnico-forografico con

    1 0 1 sola variante di aver sostftuito il mercuric,38

    malta costoso e diffidle a trovarsi in com-mercio, con l'acqua,Tecnica fotograf'icaLa lente addizfonale che si- deve applicarealla rnacchina fotografica dev'essere da 5 dtot,trie (per miopi) e l'oblettivo va regolato al-l'infinito, La macchina fotografica va monta-ta poi .su un cavalletto, alla disranza di venticentirnetri dalla bacinella contenente il mer-curio .Q\J.csti dati tecnici .vanno bene per tutti iti-pi di macchine fotografiche, purche 5 i tengapresente che la distanza di 20 centimetri vapresa fra la superficie llquida del rnercurto (0dell'acqua), dov~ ai fcrrna l'immagine del-l'odore, e II dorsa dena ..macchina stessa, 13dove si trova iI piano della pellicola e nonIra fa superficie del liquidae I'obtettlvo,

    Diversi metodiLe irnrnagini chesi formano sulla superfieiedel mercuric eosparsa di talco hanno il pre-glo diessel"e molto stabilie df coaservarsiper qualche tempo. Bsistono, tuttavia, altriJnl::l:odicapaci di renders visibili e qLlindil.utograJabili gli adorl. 51 tratta ill metodilmsafisult'it'ppiego dei "apo;rj d'acqua 0 dellalrto umano, E 1 vapori; essendo compostida goccioline ancor 'piu minute degli stessi

    granellini di talco. permettono di ottenere im-magirri di odori con una maggiore ricchezzadi part icola ri, .C'e uno svantaggio tuttavia: n vapore e vo-latile e svanisce facllmente col calore dellelarnpade usate nella ripresa fotografica, Pertale ragione Ie irnmagini degJi odori, cosi ot-tenute, vanno ~catturate in pochi secondi,Un altro metoda, che. (!poi quello da noiseguito per ottenere" Ie foto rlprodorte inqueste pagine, consiste nel posare diretta-mente suUa superficie del mercuric il fioread un suo petalo epone poi sopra la super-fide del mercuric, alIa distanza di alcuni mil-Jimetri, .il coperchio tolto da una pentola incui sta bollendo I'acqua. Con questa sistemasi riesce a formare, in un ambiente rlsrrerto,un'atrnosfera umida e tiepida, col risultatodi far condensare il vapore suUa superficiedel mercuric e di mettere quindi in evidenzaIe esalazioni del fiore.La fotografia va scattata sabito dopa averrolro il coperchio, perche le lmmagini degliodori, ottenute secondo questa metodo, passu-no conservarsi, al massimo, per un minuteprimo.

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    questa P gIvolt~tela,perche:

    Se ilvostrrnon

    In

    : .. vi indicheremo la via per rea lizzarlo. Eccovi 27 guide esperte,sicure e collaudate, di autori specializzati: 27 vie aperte al sue-cesso, 27 volumi dl palpitante, vitale interesse. ehe vi Iarannortusctre in c i o ell e l'i sta pill a ('UOT':

    I C ome fa rs i. un a per{eHII ed\ . l~a7.1 l ;me ebrillare in societa2 Come fras!ormar" i! fi,danz:amellla infflQrl"imonio:I Cod Ice dei 'idanl';.ati perfett]4 CaDle mc,onla.rO! ron successo Ie bur-zeUefU5 Come vince re radlcalmente Ia dmj.dezza6 Come s('riverl' "no bella !"It~rll d'n-mort'1 Comeevttare gli errori di ortografia e -di ,i"ammaticafI .!l COllie ('onqlli.ortare Iii donne (in due 110lurni)10 Come dl\',enrille unac'uoca pertetta11 Taran~pQlI"!le)t,!e, b'rQn'{1I .., . r!LI~""e mrr-ni (rae-diaio a I~mpo rilcQ'rd1 2 Come arresrare la o calvizle e far ere-s te rc lc l I ])E '11 i13 Come di1...lttarl' !lUdell ,cI1Iefflcr1o,gra/i.cl!'1 4 CO rnE ' i[) terpre ' lare iS1 ? .Iln i ,.

    15 Comj!' pr"d're ,.'ill1o.lhbilmt'nfe i. l I i i -IU~O16 Come formar-si una vasta eultura in po-co tempo '17 Ceme.at(!rare la simjJdrill .. tarsi Ino/Iiamici .18 Come suscltaree rnantenere viva 18tlamma d'ell'amore

    19,Come impnrll.re a bonnre per-filtra1H"rI~II 1 n 8 !lj orl'l I .20 Come elfminarc 11'1 pancia. in brevetempo21 Com ' divellltlrO! (ollvlmla!ori brillallfi22 L'i~glese In 30giorni23 100 moase irlfa.Wbill per a'lnielliareqW:llsiani avver~ario (JU-Jir.SII.)24 Come diventare scrrttor]'25 Come dil'e,'lfare alton' d)1ematoprlltico2t Come aumentare d! statura27 Come abbordate garbafomE"nfe unadonna

    Questa e una serie organica di volumi, che vi da l~ soruztcne ra-pida, sicura, efficace di ogni problema praneo. Pet la prima volta in lta[ia. una collezrone dedicata al saper .fare e a l successo:al surcessc in ajJari , al successo in am o re , a lsu ('c esso nella vita'TAOLIANDO 'fit "'CIVIII

    , GRAT IS 1I Clt.togO complefO dell. c Blbliolecl Prlti.ce De Vthi. (con I. conplz[on' di V'endit.'l

    2 un buono-5con'o d'ie d:\ diriHo ,e un volume.Orelis seelle.

    (he... , , , " " 0 ' " 4 . r . f I I , . m.,n.... ~ 01 I C C " ' IOIYO Vi. V.a.n ,," 75 MILANONome e Cognorn .. , , " ., ,..............Indi.ilO ,.._._ ........... :...~ " ..

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    f iammeACIOOSOLfORICO

    AC IQO BORICO+ A L C O O L

    I I nu s tTo_ prograrnrna chirn ico . s e gu ito LU I~arande ueresse da una bUOn.8 pane ellleHol'i e tanto anew rnens ilrnente sulla Ri-vista, P'J"h1 sua ol-iginalita e per il caratrervdi passarempo divertente. conrinua. 1 1 1 q ue s t"nurne ro, con due irueressanti esperienze chcnon mancheranno di certo di errtusiasmare (.e l i creare in casa uno speu acoio con cui int rat-tenere allegrarnerue gJi ospiti the. ignari inmateria di chimica, non sapranno darsi ra.gione dl certi tenorneni pit! vicini' 'all'illusio-nisrno e alb rnagia che non alia chi mica vera epropria.Voglirimo insegnarvi. questa volta, amici lEH.tori, il sistema per otrenere delle fiamrne con.rmue, di varia lunghezza e di colur.; verde e,come econda esperienza, L . 4 trasformazioneistantanes del piombo in ... argento . narur li -mente, 1 darerno pure ogni det taglia t a spieg

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    piombo ... II'S ono due orig in .1 i esperienze di facile attu~zione e des tina te a crea re spettaeolo

    Flamm. veni t ..E cominciamo can la prima esperienza, Vidiciamo subito che non sana necessarie spesee che forse tutto quanta vi occorrera 1 0 avretegia in casa a portata di mano.Procuratevi, quindi, un po' di acido solfo.rico. La 'poteete acquistare, in drogheria op-

    pure potreteaverlo da un elettroauto. Vim-portante eche si rratti di acido solforico con-centrato e non o i queUo g r a diluito in acqua,L'elettroauto 10 usa per gli accumulatori del-le automobili e provvede egli stesso a diluirel'acido concentrate in acqua j percio rivol-gendovi presso un elettroauto Insistete nelchiedere aeido concentrato. Altro ingredientenecessario all'esperienza e un po' di alcooldenaturato e questa senz'altro 10 troveretein cas a vostra. Poi occorre un po' di acido bo-rico. L'acido : borico 10 potrete acquistare infarmacia (ne' bastano pochi gramrni}: esso sipresenta allo stato solido i.n forma di tantescagliette che 10 rendono molto sornigliantealla naftalina. Del resto molti lettori cone-sceranno gia i'aeido borico per averlo spes-so usato per l'Igiene degli occhi, Serve, infatti,'per lavare e disinfettare l'organo della vistaspecial mente quando si e affetti da qualchemalartia. Per ultimo occorre un pezzetto dipietra pomlce, quella che Ie massaie usano incucina per pulire e lucidare stoviglie e tegaml,In possesso di questi pochi e cornuni lngre-dienti siamo ora in grado di effettuare laesperienza delle... fiamme verdi.Prendete percio una provetta ben pulita edasciutta e introducete in essa un po' di acldoborico, due dita dl alcool denaturato e un ditodi , acldo solforlco concentrato. L'acido sol-forico va versa to nella provetta con lentezzae con molt a precauzione. Introducete ora nel-la .provetta un pezzetto di pietra pornice, Lapietra pomice ha 1 0 scopo di regolarizzare laebolllzione

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    PIOMBOr U S D

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    Da! piombo ... allarqentoAncbe in questo caso sl tratta di unaespe-rienza altrettanto apparrscente quanta la ' pri-rna