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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258) l'uomo. Su questi ogni intervento è lecito, senza alcun limite, anche quando si fa violenza sull'essere umano innocente, la famiglia, . le relazioni interne ad essa,. la sessualità, la procreazione, la ma- ternità, la paternità. Su tutti ha la precedenza l'interesse o piacere individuale. Come po- tranno le nostre comunità e le prossime generazioni rispetta- re la natura e l'ambiente se non saranno aiutate a conosce- re e rispettare se stesse, la pro- pria natura, le proprie origini, la vita spirituale, la capacità di deci-dere nella libertà, le esi- genze sociali, l'arte, la famiglia e la sua pur fragile fedeltà? L'Occidente non manca degli strumenti per rileggere la sua propria ricca storia. Fa parte della sua cultura il Vangelo della paternità di Dio, della fraternità umana e dell'attesa del Regno annunciato da Gesù, che può colmare di speranza i nostri giorni. Gli eventi straor- dinari e carichi del mistero . del nascere e del morire pos- sono essere, anche per i nostri tem-pi, molto illuminanti e portatori di ottimismo. L'inna- to desiderio della vita è come un fiume carsico che ci accompagna sempre. L'ottimismo cri-stiano va nella giusta direzione della vita. Don Riccardo Chi vive e opera in am- biente cristiano e ancor più nelle aree della Pastorale sen- te necessariamente rispetto e at- tenzione per certi even-ti o movi- menti che, invece, spesso sfuggo- no anche ai più attrezzati centri della comunicazione. Al nascere e al morire viene tolto infatti oggi il titolo di evento importante e quindi da rispettare. All'evento del morire non si offre addirittu- ra alcuna considerazione. Se ne esige invece l’oblio, salvo le morti che fanno noti- zia e riempiono le pagine dei quotidiani, rotocalchi, TV e internet. Così pure si nota il poco inte-resse per l'evento del nascere, al punto che ven- gono emarginati, messi al bando o menzionati con fasti- dio i movimenti popolari, sor- ti a difesa della vita che vuol nascere. L'Europa in partico- lare potrebbe oggi essere defi- nita il continente nel quale non è facile per l'uomo e la donna nascere . C'è chi ha scritto che l'Euro- pa , o l'Occidente, si stia orga- nizzando non più a misura di bambini. Chi ne colma il vuoto attualmente è la nascita di tanti bambini di immigrati africani. L'Europa ha un progetto sul pro- prio futuro? Noi cristiani come Chiesa, quale contributo possiamo offrire in un contesto di società che sembra non avere più interes- se sui grandi temi e avere smarri- to la speranza nella vita e nel fu- turo? La cultura dominante tende ad incollare la persona sul presente, sull'im-mediato e, anche quando essa si rende sensibile e interes- sata all'ambiente, all'ecologia, si limita a rispettare il paesaggio, gli animali, l'habitat, il cosmo, ma abbandona all'estinzione il capo- lavoro della natura, la donna e Gesù Cristo deposto dalla croce di Paolo Farinati

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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258)

l'uomo. Su questi ogni intervento

è lecito, senza alcun limite, anche

quando si fa violenza sull'essere

umano innocente, la famiglia,

. le relazioni interne ad essa,. la

sessualità, la procreazione, la ma-

ternità, la paternità. Su tutti

ha la precedenza l'interesse o

piacere individuale. Come po-

tranno le nostre comunità e le

prossime generazioni rispetta-

re la natura e l'ambiente se

non saranno aiutate a conosce-

re e rispettare se stesse, la pro-

pria natura, le proprie origini,

la vita spirituale, la capacità di

deci-dere nella libertà, le esi-

genze sociali, l'arte, la famiglia

e la sua pur fragile fedeltà?

L'Occidente non manca degli

strumenti per rileggere la sua

propria ricca storia. Fa parte

della sua cultura il Vangelo

della paternità di Dio, della

fraternità umana e dell'attesa

del Regno annunciato da Gesù,

che può colmare di speranza i

nostri giorni. Gli eventi straor-

dinari e carichi del mistero .

del nascere e del morire pos-

sono essere, anche per i nostri

tem-pi, molto illuminanti e

portatori di ottimismo. L'inna-

to desiderio della vita è come un

fiume carsico che ci accompagna

sempre. L'ottimismo cri-stiano va

nella giusta direzione della vita.

Don Riccardo

Chi vive e opera in am-biente cristiano e ancor

più nelle aree della Pastorale sen-

te necessariamente rispetto e at-

tenzione per certi even-ti o movi-

menti che, invece, spesso sfuggo-

no anche ai più attrezzati

centri della comunicazione.

Al nascere e al morire viene

tolto infatti oggi il titolo di

evento importante e quindi

da rispettare. All'evento del

morire non si offre addirittu-

ra alcuna considerazione.

Se ne esige invece l’oblio,

salvo le morti che fanno noti-

zia e riempiono le pagine dei

quotidiani, rotocalchi, TV e

internet. Così pure si nota il

poco inte-resse per l'evento

del nascere, al punto che ven-

gono emarginati, messi al

bando o menzionati con fasti-

dio i movimenti popolari, sor-

ti a difesa della vita che vuol

nascere. L'Europa in partico-

lare potrebbe oggi essere defi-

nita il continente nel quale

non è facile per l'uomo e la

donna nascere .

C'è chi ha scritto che l'Euro-

pa , o l'Occidente, si stia orga-

nizzando non più a misura di

bambini. Chi ne colma il vuoto

attualmente è la nascita di tanti

bambini di immigrati africani.

L'Europa ha un progetto sul pro-

prio futuro? Noi cristiani come

Chiesa, quale contributo possiamo

offrire in un contesto di società

che sembra non avere più interes-

se sui grandi temi e avere smarri-

to la speranza nella vita e nel fu-

turo?

La cultura dominante tende ad

incollare la persona sul presente,

sull'im-mediato e, anche quando

essa si rende sensibile e interes-

sata all'ambiente, all'ecologia, si

limita a rispettare il paesaggio,

gli animali, l'habitat, il cosmo, ma

abbandona all'estinzione il capo-

lavoro della natura, la donna e

Gesù Cristo deposto dalla croce di Paolo Farinati

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SAGRA E INAUGURAZIONE DEL NUOVO CENTRO

PARROCCHIALE - ORATORIO

"Le Periferie al centro della Comunità"

Giovedì 18 settembre

Ore 07,45 Preghiera delle Lodi

Ore 08,00 Messa

Ore 19,30 Gnocco fritto e salume

Ore 21,00 “ MA CHI L'HA DETT” Commedia comico dia-

lettale in due atti di e con SILVIA RAZZOLI ED ENZO

FONTANESI

Venerdì 19 settembre

Ore 07,45 Preghiera delle Lodi

Ore 08,00 Messa

Ore 18,30 Solenne Messa presieduta dal Vescovo

Inaugurazione e Benedizione del Nuovo Cen-

tro Parrocchiale-Oratorio

Ore 20,00 Ristorante

Ore 21,00 TAVOLA ROTONDA: “Oratorio dei Ragazzi e

Centro Parrocchiale, quale valore per la città”

Interventi: Architetto, Rappresentante della

Conferenza episcopale, Sindaco, Responsabile dioce-

sano degli Oratori. Interventi dell'Assemblea.

Sabato 20 settembre

Ore 07,45 Preghiera delle Lodi

Ore 08,00 Messa

Ore 15,00 Prove Coro Bambini

Ore 16,30 Fattoria degli animali

Ore 19,30 Ristorante

Ore 21,00 "I Marta"

Domenica 21 settembre

Ore 08,30 Messa

Ore 10,30 Messa solenne, con presentazione dei Cresimandi alla Comunità

Ore 12,30 Pranzo delle famiglie (necessaria prenotazione)

Ore 19,00 Ristorante

Ore 21,00 SERATA CON ROMANO PRODI: " Conflitti nel mondo"

Moderatore, Edoardo Tincani

ESPOSIZIONI NELLE SALE DEL NUOVO CENTRO PARROCCHIALE

⇒ Foto "Coppie di matrimonio” ⇒ Quadri Naif di Dino Menozzi ⇒ Africa: il continente visto da due storici volontari ⇒ Arazzi di Francesco Rovacchi e Maria Teresia ⇒ Quadri di autore di Bonacini Orlando ⇒ Modellini di chiese reggiane e modenesi di Luigi C. ⇒ Collezione "Noci di cocco" dei Papi e Santi

Immagine della commedia comica “Ma chi la dett” con Silvia

Razzoli ed Enzo Fontanesi

Ingresso dell’oratorio dei ragazzi della parrocchia

Romano Prodi

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“Periferie cuore della Missione” “Periferie cuore della Missione” “Periferie cuore della Missione” “Periferie cuore della Missione” Il tema che viene proposto a livello nazionale è "Periferie cuore della Missione". L'espressione ricorre spesso nella predicazione di Papa Francesco ed indica con molta concretezza che al centro della Missione ci sono i dimenticati ,gli esclusi, gli ultimi, cioè tutta l'u-manità ai margini, anche dello Spirito. Il Signore ci spinge a uscire da noi stessi per incontrare, nel volto dei fratelli, il suo stesso volto.

Giornata Missionaria Mondiale, domenica 19 otto-bre, con Colletta, a favore di tutte le Missioni del Mon-do.

Veglia Missionaria Diocesana

Sabato 18 ottobre alle ore 21,OO nella chiesa di Regina Pacis tutta la Diocesi è invitata a partecipare alla Vegli Missionaria Diocesana. Il Vescovo darà il Mandato a Don Luca e a Don Gabriele Burani che partiranno alla volta del Brasile.

Martiri tutti insieme, cristiani e musulmani Rileggiamo qualche espressione dell’articolo di Cristiana Dobner, uscito in prima pagina del settimanale diocesano, La Libertà, 12 agosto. Il fondamentalismo , crudele e dissennato, che caratterizza il “Califfato” riporta, tristemente, alla memoria i tempi del na-zismo che credevamo as­sorbiti dalla nostra coscienza storica e umana. Si osservi la carta geografica che il Califfato espone

agli occhi di tutti come proprio program­ma di conquista europeo; si nota che la macchia nera dilaga e distrugge. Non è l'avanzata di una società, ma di una a-civiltà che distrugge dal di dentro, la stessa civiltà mussulmana... Richiamarsi alla legge islamica è una copertura di un'a-vanzata che vuole distruggere l’umanità .Il Corano non conosce queste dimensioni. Lo dimostra il docente uni-versitario, musul­mano, che ha affrontato la morte, ma non si è scagliato contro i cristiani. Crocifiggere una persona è un crimine simbolico che vuole gettare di-scredito sulla religione su Gesù Cristo stesso. Stiamo diventando martiri insieme, anche i musulmani vengono crocifissi perché ritenuti traditori. Noi tutti insieme, cristiani e musulmani, possiamo esse-re luce, essere amore.

CIRCOLO PARROCCHIALE ANSPI “Papa Francesco”

Giornata Storica Domenica 11 maggio è stata giornata bella davve-ro per l'inaugurazione solenne del Circolo parroc-chiale ANSPI "Papa Francesco". All'inizio la Mes-sa parrocchiale alle 10,30, presieduta da Don Car-lo Castellini, presidente del Comitato Zonale della Diocesi, quindi alle 12,00 taglio del nastro all'in-gresso dell'Atrio della sede, da parte del presiden-te, assieme a un giovane universitario della par-rocchie Daniele Caiumi. Infine il rinfresco nella grande Sala parrocchiale e nel cortile nuovo. A conclusione le spassose scenette della mitica equi-pe delle Signore della parrocchia, durante le quali hanno fatto apparire, in persona, Papa Francesco. Iscrizioni al Circolo Parrocchiale ANSPI.

O gni anno la Pa-storale ha una

domenica speciale per il ringraziamento per i doni della natura e del lavoro umano. In parrocchia in questi anni, alla giornata del ringraziamento è stata abbinata quella delle famiglie nuove. Il più bel frutto fra i tantissimi che ci vengono offerti è infatti la famiglia. Sono nuove le famiglie quelle che provengono da altri territori, come quelle che si sono formate durante l'anno con il matrimonio. Siccome poi non è facile cono-scere tutto il movimento dei cambi di residenza, preghiamo chiunque ne fosse a cono-scenza, di renderci noto l'evento bello di famiglie ve-nute ad abitare sul territorio della nostra comunità. La parrocchia provvederà a contattarle perché possano parte-cipare alla gioia della festa. Con i locali nuovi, la comunità potrà pensare ad una giornata più com-pleta rispetto a quella degli anni passati. Quest'anno dunque la Domenica del Ringraziamento e delle Nuo-ve Famiglie sarà il nove novembre..

Domenica 09/11/2014

Don Gabriele Burani Don Luca Grassi

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nche quest'anno è arrivato il campeggino! Siamo parti-

ti domenica 22 giugno dopo la messa delle 10.30. La nostra de-

stinazione era la casa vacanza “il mulino” a Montemiscoso di Ramiseto e dopo un lungo viaggio fi-nalmente siamo arrivati alla meta. Tra educatori e ragazzi eravamo in totale circa settanta. Ma non eravamo soli: sempre accanto a noi c'erano tre valorose mamme, Palma e Milena che cucinavano splendidi piatti e l'Elena Motti che curava ogni male. In più Don Riccardo era sempre con noi e non ci faceva mai mancare la presenza di Dio. Numerose sono state le attività proposte da noi educatori, tra cui al martedì la faticosa gita al lago Calamone ai piedi del monte Ventasso. Ci siamo incamminati alla mattina e in due ore di salita sia-mo arrivati al lago dove abbiamo pranzato insieme e poi c'è stata la messa detta dal Don che corag-giosamente era venuto su con noi a piedi. Un altro punto fondamentale del campeggino è stato si-curamente la serata a tema tanto attesa. Siamo tornati per una sera nell'antica Roma e dagli Egizi. Tutti i ragazzi si sono travestiti, chi da Giulio Cesare chi da Cleopatra, mentre gli educatori faceva-no la parte degli dei dell'Olimpo. La cena è stata tipica Egizia, con anche tanto nettare degli dei. Successivamente abbiamo sfilato intorno al fuoco, facendo balli e danzando con la musica del tem-po. Per coronare la serata abbiamo assistito ai fuochi d'artificio più belli di sempre. Inoltre giovedì sera all'insaputa dei ragazzi abbiamo fatto il gioco notturno. “E' stato il gioco di pau-ra migliore degli ultimi anni” commentano i giovani la mattina successiva. Molti dicono di non aver avuto paura, ma a vedere le loro facce durante il gioco non si direbbe! Come detto in precedenza non è mai mancata la presenza di Dio in mezzo a noi, ogni mattina iniziavamo la giornata con le lodi e cantando il 'Benedetto', ogni pomeriggio insieme al Don c'era la catechesi dove noi educatori preparavamo delle scenette su San Francesco e Santa Chiara, il tema principale di questo campeg-gio. Alla sera prima di andare a letto recitavamo la compieta tutti insieme e la giornata finiva con la ninna nanna cantata dalle nostre migliori voci. Però è arrivato sabato, tempo di lasciarci, e di portare con noi a casa il ricordo di un campeggino indimenticabile! I genitori sono venuti a prendere i bimbi e dopo la messa abbiamo mangiato tutti insieme. Esperienze così non si dimenticano facilmente, e noi educatori speriamo che ogni bambi-no custodisca nel suo cuore un pezzetto della felicità che ha provato in questa settimana per sem-pre.

Luca Verdini

Foto di gruppo all’arrivo della bella camminata

al Lago Calamone

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Un veloce scoop

per i più assi-

dui lettori dell'Incontriamo-

ci: dall'inizio del prossimo

N ell'omelia del 03/06 don Riccardo insi-steva sull'importanza del quesito, ov-

vero la necessità, per i Cristiani, di porsi

domande, e domande profonde e comples-

se. Proprio sotto l'insegna di una doman-

da, " chi sono io?", la settimana prima si

era svolto il campeggio delle medie a Villa Berza, una località di Castelnuovo Monti, in una splendida casa im-

mersa nel verde. Ragazzi tra i 13 e i 14 anni, 2* e 3* media, accompagnati da educatori altrettanto giovani tra i

19 e i 20, e, naturalmente, da don Paolo. Conclusione del cammino di un anno di incontri dei singoli gruppi

,certo, ma non solo. L'incontro tra 2000 e 2001 ha portato qualcosa in più di una regolare somma numerica, la

vita comunitaria di questa settimana ha generato come sempre nuove amicizie e ha rafforzato le vecchie, ma

ha soprattutto aiutato, come in un processo maieutico, ogni ragazzo nel dare risposte a quella domanda, slo-

gan del campeggio. L'incontro con l'altro, con ragazzi appena conosciuti oltre che con "vecchi" amici ha favo-

rito, innanzitutto, una distinzione: io sono quello che vedono gli altri? Insomma, la domanda è diventata :" chi

sono io, veramente?"

Tra momenti di gioco, camminate e catechesi, i ragazzi hanno cercato di definirsi, di fare un autoritratto, qual-

cosa che gli Ricordi la loro essenza

profonda in un'età dove la parola

chiave è " cambiamento"( del cor-

po, della scuola, delle mode ecc...).

E alla fine poco importa se siano o

meno riusciti a dare una risposta

concreta, vittime anche dell'età

poco propensa alle autoanalisi, ma

ciò che conta è che tutti abbiano

cominciato a capire il valore delle

domande vere, dei quesiti che so-

no in grado di cambiare l'essere

umano, o anche solo di aiutarlo a

riscoprire chi é veramente.

Foto di gruppo di 2° e 3° media

durante il campeggio a Villa Berza

Luca Bigi

autunno (anche se non si sa

bene se l'estate sia mai arri-

vata), approfittando dell'i-

naugurazione ufficiale dei

nuovi locali a disposizione,

il quartiere di Regina Pacis potrà tornare a

rivivere le magiche atmosfere dello storico

cinema Capitol! Si, perché è in program-

ma una rassegna cinematografica d'essai

(film selezionati accuratamente) aperta a

tutti, che ci accompagnerà una volta al me-

se - molto probabilmente di venerdì - fino a

primavera 2015 ... Maggiori dettagli verran-

no fomiti durante la Sagra 2014, pertanto

restate sintonizzati sulle nostre frequenze

(anche attraverso il sito internet

www.ParrocchiaReginaPacis.net)!

A presto.

Gli amici del Capitol

Anteprima d’autunno

Riparte il Cinema!?!?

All’interno dell’ingresso dell’oratorio è stato conservata l’insegna nota a

tutta la città

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Le montagne del Piemonte nella prima

settimana di agosto hanno accolto una

cinquantina di ragazzi dalla prima supe-

riore in poi con grande calore... Calore

si fa per dire dato che, ora posso parlare

in prima persona , abbiamo anche trova-

to molta pioggia. Nonostante il tempo

un po' incostante non ci siamo fermati

neanche di fronte a piogge imbattibi-

li ma temerari abbiamo camminato, nel

vero senso della parola, sempre senza

fermarci. In questo campeggio abbiamo

messo a dura prova i nostri limiti : dalla

paura delle altezze per i più fifoni ( com-

presa me) con il ponte tibetano e il parco

avventura alla resistenza e al sudore con

le varie camminate. Non solo, abbiamo anche approfondito la nostra fede facendo ritiri e catechesi , che hanno

contribuito a farci riflettere su temi molto discussi ma soprattutto importanti per noi giovani: che cosa è la felici-

tà ,quanta fede abbiamo, come viviamo il rapporto con Dio… insomma un vero e proprio campeggio al completo .

Inoltre ogni sera c era un attività diversa, pensata per farci divertite dai nostri adorabili educatori a cui è dovuto il

nostro svago durante il campeggio. Che dire è stata un esperienza molto bella , di quelle che rifaresti sicuramente

al 100% nonostante la stanchezza della sera quando proprio non ne potevi più e volevi andare a dormire, nono-

stante la fatica di alzarsi presto in confronto alle mille ore di sonno che noi giovani, beh quelli che ancora vanno a

scuola , ci facciamo e nonostante la nostalgia di casa anche se con gli amici si sa si sta molto bene. Ricorderemo

sicuramente i bei momenti passati insieme anche perché i campeggi di solito sono le occasioni per approfondire i

rapporti con gli altri e in alcuni casi migliorarli. Personalmente Credo che in questo campeggio si siano instaurate

amicizie solide e resistenti e questo è grazie anche a chi ci ha dato l’ opportunità di partecipare a questa bellissi-

ma esperienza.

Sara Rainieri

Unità pastorale: Regina Pacis, Roncina, Spirito Santo

Per Adulti / Seminario di Marola Predicatore Don Daniele Gianotti

Tema: riflessioni sulla lettera di Paolo ai Colossesi Tempi: da venerdì 29 agosto a domenica 31 ago-sto Costo: 100,00 euro

Ragazzi/e 1 – 2 superiore / Pieve di Albinea Predicatore Don Paolo Cugini Tema: Signore insegnaci a pregare. Tempi: sabato 6 settembre (pomeriggio)-domenica 7 settembre (pomeriggio) Costo 25 euro

B. Time e dintorni / S.Stefano di Vetto Predicatore: Don Alessandro Ravazzini

Tema: La vita nuova in Cristo. Tempi: Venerdì 24 ottobre (pomeriggio) Domeni-

ca 26 ottobre (pomeriggio) Costo 35,00 euro

Ragazzi/e 3-5 superiore / S. Stefano di Vetto Pre-

dicatore Don Giordano Guccini Tema: Riflessione

sulla Lettera di Paolo ai Colossesi. Tempi: Venerdì 12 sett. - Domenica 14 settem-bre .(da pomeriggio a pomeriggio) Costo: euro 35,00

Giovani universitari e lavoratori / Santo Stefano

di Vetto Predicatore Don Giordano Guggici

Tema: Riflessione sulla lettera di Paolo agli Efesini Tempi: Venerdì 12 novembre.- domenica 14 no-

vembre Costo: eutro 35,00

Gruppo superiori al gran completo nel campeggio del “Piemonte”

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Grazie per il Cinquantesimo

Il Si- gnore costruisce le cose belle del suo Regno con le nostre piccole cose. Così capita a tutti, così è capitato a me quando mi ha fatto ascoltare la voce del mio parroco Don Aldo; nella sua predica, guardando il gruppo dei bimbi e quello dei chierichetti, diceva: "certamente il Signore chiamerà anche fra questi bimbi qualcuno per indi-rizzarlo sulla via del Seminario e della vita del sacerdozio.” La sua piccola semente ... ed ecco ore dopo .... tredici anni di seminario e cinquanta da prete! A Lui il mio ringraziamento con parole e sentimenti assolutamente inadeguati ! Ringrazio la Parrocchia che ha pregato e si è unita al mio ringraziamen-to. La Chiamata al sacerdozio, alla vita religiosa e a quella missionaria non è un problema per nessuno, tanto meno per chi la riceve e si mette a disposizione. Grazie a tutti per la tenerezza dei segni e delle parole.

don Riccardo

Santi Paolo Yung e suoi 123 compagni

Andrea Kim Paolo Khong e

compagni martiri Coreani.

Una Chiesa giovane ma

autorevole Papa France-

sco ha recentemente visi-

tato. Nella sua omelia a

Seul durante la Messa di

beatificazione di Paul

Yung e 123 compagni

martiri, ha ripetuto le parole dell'apostolo Paolo di Tar-

so: "Chi ci separerà dall'amore di Cristo?"

E ha aggiunto "Oggi celebriamo questa vittoria in Paolo

Yung e nei suoi 123 compagni. I loro nomi si aggiungo-

no a quelli dei primi santi martiri coreani. Tutti vissero e

moriro- no per Cristo e ora regnano

con Lui. La vittoria dei martiri, la loro testi-

monianza resa alla potenza dell'amore di Dio

continua a portare frutti anche oggi in Corea. La cele-

brazione dei beati Paolo e compagni ci offre l'opportu-

nità di ritornare ai primi momenti, agli albori della

Chiesa in Corea. Invita voi Cattolici coreani a ricordare

le grandi cose che Dio ha compiuto in questa terra e a

custodire come tesoro il lascito di fede e di carità a voi

affidato dai vostri antenati. Nella estrema provvidenza

di Dio, la fede cristiana non giunse ai lidi della Corea

attraverso missionari; vi entrò attraverso i cuori e le

menti della gente coreana stessa. Essa fu stimolata dal-

la curiosità intel-lettuale, dalla ricerca della verità reli-

giosa. Attraverso un incontro inizia-le con il Vangelo, i

primi cristiani aprirono la loro mente a Gesù. L'appren-

dere qualcosa su Gesù condusse presto ad un incontro

con il Signore stesso, ai primi battesimi, al desiderio di

una vita con i sacramenti ed ecclesiale piena. Questa

storia ci dice molto sull'importanza, la dignità e la bel-

lezza della vocazione dei laici. Oggi sperimentiamo

molto spesso che la nostra fede viene messa alla prova

dal mondo, e in molti modi ci viene chiesto di scendere

a compromessi sulla fede. I martiri ci richiamano a met-

tere Cristo al di sopra di tutto e a vedere tutto il resto in

questo mondo in relazione a Lui.”

I quattordici giovani ordinati da mons. Socche il 28/06/1964. In prima fila seduti, da sinistra: don Carlo Pasotti, don Attilio Vezzani, mons.

Tonino Fornaciari, il rettore mons. William Gregori, il Vescovo Beniamino Socche, mons. Ferrari, don Dino Torreggiani, don Gianni Corradi,

don Luigi Veratti. In seconda fila in piedi da sinistra: don Paolo Ronzoni, don Gianni Bigi, don Riccardo Camellini, don Candido Bizzarri, don

Remigio Ruggerini, don Francesco Dallari, don Giuliano Berselli, don Natale Dallari, don Edmeo Manicardi, don Giovanni Aguzzoli.

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Benedizione alle famiglie e alle

loro case

Come tutti già sappiamo le Benedizioni alle Famiglie

e alle loro case iniziano all'inizio della Quaresima e

termineranno pochi giorni prima del Natale. Le par-

rocchie sono molto grandi e il nume-ro dei preti mol-

to scarso. L'arco di tempo che abbracciano è molto

grande. Durante la prima metà dell'anno sono state

visitate le vie a sud di via Gorizia. Nella seconda me-

tà quelle a nord. Le famiglie saranno avvisate con il

tradizionale foglietto.

Rosario nelle

case nel mese

di ottobre

Anche quest'anno il "rosario di casa in casa" farà il bis: dopo maggio, anche ottobre che è il vero mese del Ro-sario, perché il giorno sette è dedicato alla Madonna del

Rosario. Si passerà di casa in casa. Avrà inizio alle ore 20,30. Le famiglie interessate, si rivolgano a V a n n a L u s u a r d i - M o n t a g n i tel.0522.382601/ 349.6841475.

Grazie al Conad “Le Querce”

A conclusione della campagna realizzata a favore della costruzione del Nuovo Centro Parrocchiale-Oratorio dei Ragazzi, in collaborazione con il CONAD LE QUERCE, la par-

rocchia ringrazia innanzitutto il Sig. Rondanini, responsabile del Supermercato, per la sua sensibilità e cordiale disponibilità, e tutte le fami-glie che hanno donato alla parrocchia i punti dei loro acquisti. A conclusione della campagna il Supermercato ha versato 20.000 € a beneficio del Nuovo Centro parrocchiale.

C on l'agibilità dei locali del nuovo Centro parrocchiale, subito dopo il Grest e il Campeggino, è scattato l'Orato-

rio dei “compiti della Scuola per le vacanze”. Le prime due settimane di luglio sono state infatti movimentate al

mattino dai ragazzi e volontari: un'ora e mezzo di compiti, poi giochi al piano terra e nel cortiletto dell'abside della

chiesa. Il resto dei cortili era ancora occupato dal cantiere. L'iniziativa nata sul momento, ha avuto un esito ottimo,

con molta semplicità e impegno. Di conseguenza è sorta l’idea di fare "compiti insieme" ancora nelle prime due setti-

mane di settembre. Il programma sarà più intenso nei compiti della scuola, con un breve intervallo. I ragazzi dunque

delle Elementari e di prima e seconda media potranno partecipare all'Oratorio dei Compiti della Scuola da lunedì

primo settembre a venerdì dodici, dalle ore nove alle dodici. Per completare nel modo migliore i compiti sarà impor-

tante la buona volontà e la continuità nella partecipazione. L'Oratorio ha poi bisogno di volontari giovani, adolescenti

e di qualche adulto.

Gentile pubblico la Compagnia di"Fucina

Pacis" è lieta di annunciare le prossime

repliche de:

Lo spettacolo, tratto dall'omonimo libro di C.S.Lewis, è nato in seno a Fucina Pacis nel 2010, e già in quella stagione totalizzò ben 13 repliche.

La versione 2014 di Berlicche presenta un testo aggiornato e una compagnia freschissima, man-tenendo intatte le provocazioni spirituali dell'opera originale. Ha debuttato con grande successo il 23-24-25 maggio 2014 all'ora-torio di Regina Pacis, per poi essere replicato l'8 giugno presso la sagra della parrocchia dello Spirito Santo.

Matteo De Benedittis

Le prossime repliche saranno:

⇒ il 14 settembre presso la sagra della parrocchia "Sacra Famiglia" di Roncina;

⇒ il 12 ottobre presso il teatro "San Francesco da Paola" ad Ospizio;

⇒ il 29 novembre presso l'oratorio della parrocchia di "San Prospero" a Correggio.

Le altre attività che la Compagnia Fucina Pacis ha in serbo per il 2014-15 sono la gestione di un cartellone teatrale da ospitare presso l'oratorio

di Regina Pacis e un laboratorio di teatro per bambini.

News e maggior informazioni sul sito: www.fucinapacis.it.

“Le lettere di Berlicche”

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INTERVISTA A SUOR RUFINA INTERVISTA A SUOR RUFINA INTERVISTA A SUOR RUFINA INTERVISTA A SUOR RUFINA

religiosa nata in Nigeria

e che per un mese è stata

parrocchiana

di Regina Pacis

Parlaci di te, della tua famiglia. Sono nata a Awo-omamma, nel comune di Oru L.G.A, nella regione di Imo, in Nigeria, il 14 Novembre 1965 e sono stata battez-zata il 16 Dicembre dello stesso anno. La mia è una famiglia cattolica; mio nonno, Nduka Stephen, portò il cattolicesimo nella nostra città, perché fu tra i primi ad acco-gliere i Padri Bianchi. Lavorò con loro e da loro ricevette la prima educazione, con loro imparò a leggere e a scrivere e diven-tò un insegnante. Da loro ricevette anche i fondamenti della fede cattolica e fu da loro battezzato. Quando ero una bimba, vede-vo i Padri Bianchi, amici di mio nonno, venire sempre a casa nostra. Quando nac-que il mio unico fratello, nel 1969, il 5 ago-sto, la messa per la sua nascita fu celebra-ta a casa nostra. Noi siamo sette sorelle e un fratello e siamo stati quasi tutti battez-zati dai missionari bianchi. Come si è manifestata la tua chiamata del Signore alla vita religiosa? Quan-do? Subito dopo la fine della scuola supe-riore, avevo 19 anni, sentii la chiamata del Signore, ma pensai che, se fossi entrata subito in convento, non avrei potuto stu-diare. Tutti nella mia famiglia hanno stu-diato: i miei genitori sono insegnanti, mio padre era dirigente in una scuola elemen-tare. Lasciai allora da parte il mio desiderio di vita religiosa, ma ne parlai con una mia cugina che rise perché era sicura che, giocherellona e un po' matta come ero, non avrei mai potuto diven-tare una suora. Ma io amavo pregare da quando ero una bambina. Dopo pochi anni, entrai nella scuola per infermiere e dopo divenni ostetrica: Poi lavorai per 5 anni in tre ospedali e nell'ultimo fui responsabile dell'intero ospedale. Durante il quinto anno , nulla mi dava gioia, tranne le cose buone che facevo per aiutare le per-sone bisognose. Per alcuni problemi interruppi il lavoro

nell'ospedale dove ero la responsabile e andai a lavorare in un ospedale dove si facevano aborti e, per questo motivo, la-sciai il lavoro. Smisi di lavorare in tutti gli ospedali privati dove si praticavano aborti e decisi che avrei cercato lavoro in un grande ospedale governativo o nelle clini-che legate alle compagnie Shell, Total, Agip. Nel frattempo, mentre aspettavo il lavoro, vendevo miele. Prendevo la vita come veniva ed ero tranquilla. Il miele mi faceva guadagnare tanti soldi, ma non mi sentivo realizzata e pregavo di riuscire a capire cosa avrei dovuto scegliere: il matri-monio o la vita religiosa. Propendevo per il matrimonio perché avevo conosciuto alcu-ne suore molto severe durante il corso per diventare infermiera. Durante questo peri-odo di incertezza, tante persone pensava-no che io potessi diventare suora, ma io dicevo di no. Anche il mio parroco ne era convinto. Mi ricordo molto chiaramente che nel 1998, una domenica dopo Pasqua, la domenica del Buon Pastore, il nostro parroco fece l'omelia sulle diverse vocazioni e spiegò come le persone possono seguire il Signo-re. Ascoltandolo dissi a me stessa: " La vita religiosa è la mia vocazione!" e decisi di entrare in convento. Un giorno nel pas-sato, durante il catechismo, lo stesso par-roco ci aveva raccontato di una congrega-zione che si prendeva cura dei poveri e dei bisognosi, specialmente delle giovani ra-gazze senza aiuto che aspettavano un bimbo e dissi a me stessa" Se diventerò suora, entrerò in quella congregazione". Allora andai immediatamente in quel con-vento, senza dirlo a nessuno, nemmeno alla sorella con la quale vivevo, e pregai

che, se Dio mi stava chiamando, mi pren-dessero anche se avevo già 31 anni. Pre-gai anche che mia madre non si preoccu-passe e che riuscissimo a raccogliere il denaro per la mia formazione. E Dio ripose subito a queste tre preghiere: quando andai a chiedere alla congregazio-ne, mi dissero di presentarmi. Dopo un esame scritto e un colloquio, mi accettaro-no, senza periodo di prova. La tua congregazione è di origine nige-riana? Qual è il suo carisma? La mia congregazione si chiama" Holy Family Sisters ofthe Needy" ( Sorelle delle Santa Famiglia dei Bisognosi) ed è stata fondata nel 1983 in Nigeria. Le nostre pa-role guida sono: Amore verso Dio e verso l'Umanità. Abbiamo una casa per ragazze madri, assistiamo gli orfani e i disabili mentali e fisici. Abbiamo anche una casa per persone anziane che non hanno aiuto. Distribuiamo cibo ai poveri tutti i giorni e paghiamo tasse scolastiche per i bambini bisognosi. Gestiamo un asilo nido, una scuola materna, una scuola elementare, una scuola media e una scuola superiore. Siamo più di 240 suore, non so il numero esatto perché alcune hanno preso i voti il 2 agosto scorso. Nella vita pastorale della parrocchia o della diocesi, quale compito svolgete? In parrocchia prepariamo le coppie al ma-trimonio, facciamo catechismo, aiutiamo ad animare le messe, dirigiamo i canti, lavoriamo nelle nostre scuole e aiutiamo anche nelle scuole della diocesi come in-segnanti e presidi. Ci sono vocazioni? Nella nostra congregazione ci sono voca-zioni; noi cerchiamo le giovani che vera-

mente hanno la vocazione e so-no tante quelle che hanno anche meno di vent'anni. La chiesa nigeriana come vive la relazione con le altre religio-ni? Quali sono le relazioni tra le diverse chiese cristiane? Le relazioni tra i cattolici e le altre chiese cristiane (anglicana, pen-tecostale, chiesa spirituale) sono cordiali; abbiamo dei movimenti ecumenici che si riuniscono per parlare dei problemi religiosi in generale e per migliorarsi, anche se non celebriamo insieme. I musulmani, che sono numerosi,

Suor Rifina, dopo l’ultima messa a Regina Pacis

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Con il Battesimo ha ricevuto

la nuova vita:

∗ Stasolla Giada di Michele e Stefania Delnunzio

∗ Costi Chiara di Daniele e Bene-detta Riboldi

∗ Frontera Sofia di Gabriele e Marina Manzo

∗ D'Amico Concetta di Carmine e Francesca Visconti

∗ Davoli Emanuele di Paolo e Michelina Montefusco

∗ Mammi Samuele di Enrico e Emanuela Paletta

∗ Luke Eric Elochosa di Juliet Luke

∗ Palermo Angelica di Giovanna Petrone

Anagrafe parrocchiale

Deceduti in attesa della risurrezione: Magliani Olga anni 92 vedova di Michele Magliani

Corradini Giannina anni 94 vedova di Angiolini Bonilauri

Bertolini Vanda anni 92 nubile

Corradini Vilma anni 103 vedova

Mairilli Alessandra anni 38 nubile

Angeli Maria anni 91 vedova di Gialdi Renzo

Levrini Umberto anni 83 vedovo di Anna Pregheffi

Fantini Rosina anni 100 vedova di Pietro Bertani

Montanari Esterino anni 86

Campani Paola anni 66 vedova di Ermes Corradini

De Pietri Elena anni 56 sposa di Luciano Corradini

Panciroli Eugenia anni 86 vedova Motti

Panisi Adolfo anni 70 sposo di Silvana Dalmazzi

Lombardini Renzo anni 91 sposo di Alba Bertani

Masini Dimma anni 79 sposa di Bruna Lana

Morini Paola anni 63 vedova di Maffei Mario

Pavarini Benito anni 88 vedovo di Ebe Fiorani

Marci Gianni anni 78 Sposo di Olga Incerti

Lerose Luigi anni 23 celibe

17 marzo 2014

∗ Compieta e lettura del cap. 152 Evangeli Gaudium

∗ Sagra. Il Diacono Roberto fa presente che dovrebbe essere

imminente il rifacimento della scala interna, ma non i campi da

gioco ... potrebbero non essere pronti per il Grest. Quando fare

la Sagra?... Maggio o Settembre? Fare Sagra e Inaugurazione

insieme? Piacerebbe a diversi fare la Sagra a maggio e l'Inaugu-

razione a Settembre. Qualcuno spera che l'agibilità arrivi magari

ai primi di aprile. Tutti ritengono che si debba salvare il Grest.

∗ Circolo Parrocchiale. Andrea Rinaldi chiede quando il Circolo

partirà. Don Riccardo pensa che possa partire quando gli spazi

che lo riguardano saranno pronti; potrebbe partire anche prima

della Sagra, esempio la do-menica 11 maggio, dopo la Messa

delle 10,30. Diversi fanno presente che le richieste della Sala

grande (Sala parroc-chiale) sono già diverse. Il gruppo del Teatro

ha già fatto richiesta per ben tre sere consecutive.

∗ Campeggio estivo famiglie. Alberto Conforti fa presente che

negli ultimi anni è stato molto faticoso organizzarlo. Chiede che

si rifletta sulla ragione per cui diverse famiglie non danno impor-

tanza a questa iniziativa pastorale. Quali le cause? Si deduce

che sia necessario un cammino preparatorio: è una vacanza, ma

è pure un servizio per alcune persone in disabilità ... poi offre

l'occasione per conoscersi. E' forse necessario trovare la forma

per coinvolgere le tre parrocchia dell'Unità pastorale. E' già stato

parlato con Don Paolo per fare un cammino da ora verso l'anno

prossimo 2015; si potrebbe quindi riprenderlo prossimamente.

Daniela Ferretti suggerisce di organizzare intanto un fine setti-

mana per le famiglie.

∗ Famiglie giovani. Manuela Prati domanda come mai le famiglie

giovani non si aggregano. Marco Vinceti fa presente che a lui

pare che le esigenze siano diverse: ... tempo limitato per il lavo-

ro precario e incerto ... Forse si potrebbe pensare a formule

nuove. Si fa notare che è anche vero che ci sono famiglie da

poco arrivate in parrocchia desiderose di aggregarsi. Si inserisce

la proposta già avanzata di un lavoro di DonPaolo con le famiglie

delle tre parrocchie dell'Unità pastorale. Anche il Diac. Roberto

pensa che debba essere un lavoro a livello di unità pastorale. Si

pensa di fare qualcosa in occasione della Festa della Famiglia,

domenica 4 maggio

∗ La Liturgia e i Giovani. Don Riccardo ribadisce ancora che è

necessario fare tutto il possibile perché i giovani siano protago-

nisti nel momento centrale della vita della parrocchia, l'Eucare-

stia. Purtroppo l'aula liturgica non ci aiuta. Si può tuttavia fare tanto.

∗ Stazione quaresimale a Regina Pacis: 11 aprile. Mentre la gen-

tre reciterà il Rosario in chiesa, i giovani con don Paolo faranno

la camminata dalla Casa della carità portando una grande Croce.

Seguirà la Messa animata dagli stessi giovani.

∗ Prossimo Consiglio: 28 aprile.