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numero 2 – anno XXV I AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA “S. SPIRITO - FONDAZIONE MONTELIL PONTE Settembre 2009

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M ONTEL P ERSONA A ZIENDA P UBBLICA DI S ERVIZI ALLA “S. S PIRITO - F ONDAZIONE ” numero 2 – anno XXV I

Transcript of Settembre 2009

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numero 2 – anno XXV I

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IL PONTE

Settembre 2009

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Nel mese di agosto si è svolto il 6° torneo di bocce

“Giochi in amicizia” organizzato dall’A.P.S.P. S. Spirito per

gli Ospiti della Casa, i familiari, gli Amministratori, i

volontari e gli amici dei gruppi anziani locali.

L’evento sportivo vissuto come momento di scambio, di

interazione, di conoscenza e di coinvolgimento tra giocatori

e sostenitori.

Il torneo per coppie prevedeva l’abbinamento di un giocatore

in rappresentanza dell’A.P.S.P. con un giocatore esterno.

Sono scesi in campo 16 giocatori che si sono sfidati da

mercoledì 20 agosto. La partita finale e la premiazione dei

vincitori è programmata per venerdì 11 settembre.

Durante la premiazione sarà dato un riconoscimento anche

agli “atleti” che hanno partecipato alla 13° Olimpiade

dell’Anziano organizzata dall’A.P.S.P. Suor Agnese di

Castello Tesino.

Dopo otto anni è venuta a mancare Emma

(Valcanover), collaboratrice di questo periodico da

ventiquattro anni , ovvero fin dalle prime edizioni. la

vogliamo così ricordare dedicandoLe una pagina. Il legame

che univa Emma alla Casa nasce dall’aver vissuti nel

palazzo Montel (divenuto poi sede della Casa di Riposo) con

la famiglia nella veste di “fattori” dei signori Montel. Molti

sono i suoi scritti (racconti, storie e poesie) che descrivevano

la quotidianità del tempo pubblicati sul giornalino. Anche

nei prossimi numeri, grazie alla disponibilità dei familiari,

pubblicheremo dei suoi lavori.

Come nelle precedenti edizioni, continua un percorso di

recupero dei ricordi di vita attraverso racconti, aneddoti e

poesie degli Ospiti, ma anche da parte di preziosi

collaboratori esterni.

Attraverso l’editoriale ci preme ringraziare il Consigliere

uscente Marco Casagrande per la collaborazione e la

vicinanza agli Ospiti durante il suo mandato. Formuliamo i

migliori auguri per il suo nuovo incarico di Consigliere

Comunale.

Sommario

La Casa informa 3

In ricordo di Emma Valcanover 4

Rilevazione soddisfazione familiari 16

Pensieri, riflessioni, racconti, ...

Il maestro e il concerto 5

Gli eventi … dell’estate

La cena d’estate di via Marconi 6

La cena d’estate di via Pive 8

Sportivando 9

Piccola cronaca …. 10

I progetti

La classe seconda di Zivignago ... 12

La comunità si incontra 19

Ricordi di scuola ...

Pippo piccolino 20

Dal 3° piano di Via Pive 21

Le associazioni 22

L’angolo della poesia

Clomeri moderni 24

Ecco la vita di tutti noi. …. 25

Concorso 27

EDITORIALE di Bolgia Cristina e Brol Silvano

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Foto di copertina: “Scorci di Pergine” di Maria Teresa Bonacina particolare

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La Casa informa

SETTEMBRE 2009

Stanno per essere terminati i lavori di rea-lizzazione del sottopasso pedonale di Via Barat-tieri e quindi di collegamento delle due strutture residenziali, che l’A.P.S.P. è già pronta per realiz-zare ulteriori interventi straordinari di ristruttura-zione edilizia e di adeguamento tecnico-impiantistici delle strutture ricettive di via Pive e di via Marconi. Nell’ambito della manovra anticrisi messa in atto dalla Giunta Provinciale di Trento, l’A.P.S.P. ha ottenuto un finanziamento complessivo di Euro 470.000.00 per l’effettuazione dei seguenti lavori: 1. per quanto riguarda la struttura di via Pive

verrà realizzato presso il locali dell’ex conven-to del 4° piano un nucleo Alzheimer per una capacità ricettiva massima di 10 utenti. Tale intervento comporterà l’individuazione di una zona dedicata in grado di garantire la massi-ma sicurezza e vivibilità per gli Ospiti residenti. Verrà inoltre ampliata l’ala sud-ovest. Tale in-tervento consisterà nell’ampliamento delle sa-le da pranzo del 1°, 2° e 3° piano garantendo una migliore fruibilità degli spazi. Da ultimo si procederà alle sistemazioni esterne e ad un intervento di sistemazione della copertura del-le sale da pranzo per esterni.

2. per quanto riguarda la struttura di via Marco-ni gli interventi riguarderanno la predisposizio-ne dell’impianto centralizzato dei gas medicali

ed il completamento dell’impianto per il tratta-mento dell’aria con le batterie di raffrescamen-to.

Tutti questi lavori saranno realizzati con la massi-ma urgenza e il minimo disagio per gli Ospiti, fa-miliari e operatori e dovranno essere conclusi entro il 30/06.2010. Entro i primi mesi del 2010 si prevede inoltre l’apertura e messa in funzione della Struttura per Servizi Generali, dove verranno collocate la cuci-na a servizio di entrambe le strutture, il guardaro-ba-lavanderia e gli uffici amministrativi; la stessa sarà quindi collegata alle strutture residenziali di via Pive e di via Marconi attraverso i sottopassi pedonali. In quest’ultimo periodo, oltre ai cambiamenti strutturali ormai in cantiere da parecchio tempo, l’A.P.S.P. ha vissuto anche un cambiamento or-ganizzativo con le dimissioni presentante dal si-gnor Casagrande Marco, a seguito dell’elezione a Consigliere Comunale, e la contestuale nomina del signor Biasi Luciano in sostituzione dello stesso. Al signor Casagrande Marco si augura un buon lavoro nella nuova attività di Consigliere Comu-nale e al signor Biasi Luciano un augurio per il nuovo incarico assunto presso questa A.P.S.P.

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di Giovanni dott. Bertoldi

Elezione dei Rappresentanti degli Ospiti Elezione dei Rappresentanti degli Ospiti In occasione delle “Assemblee” con gli Ospiti e i loro familiari tenutesi nelle giornate del 9 e del 23 luglio sono stati eletti, ai sensi dell’art. 6 del “Regolamento per la definizione delle modalità per l’elezione dei rappresentanti degli Ospiti e la relazione con il Consiglio di Amministrazione dell’A.P.S.P.” approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 4 dd. 24/02.2009, i rappresentanti nelle persone del signor Giuseppe Prati (Ospite 4° piano di via Pive) e del signor Paolo Bonini (Presidente Comitato Familiari Ospiti). Auguriamo a loro un buon lavoro confidando sempre in uno spirito di massima collaborazione e di reciproca fiducia.

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IN RICORDO DI EMMA VALCANOVER

L’è ‘na strega la poesia, a caval de ‘n scoa che luse. La spazza via le ombrie pù scure, ‘mpiturando le nugole de rosa. Ogni tant la salta fòra: sia che la rida

o che la fa ‘na bruta ficia, me godo tuta la magia. La poesia l’è vita e quando sarà ora… la voria pù viva ancora e bòna de ‘mpiturar anca la mort de rosa.

POESIA L’E’

Questa pagina la dedichiamo a Emma

Valcanover ved. Oss Emer che nel mese di

luglio è venuta a mancare.

Fin dalle prime edizioni del Giornalino è stata

nostra sostenitrice e collaboratrice

pubblicando poesie e racconti.

Nel ricordarla con affetto pubblichiamo una

delle sue opere tratte dal volume

“Vardar fòra”

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Pagina 5 IL PONTE

Pensieri, riflessioni, racconti, ...

Il maestro e il concerto di Francio Elena

Il Maestro si è sentito male mentre dirigeva un concerto a Parigi ed è caduto a terra sul

palcoscenico alla fine del concerto.

Il suo medico voleva che andasse nella clinica Svizzera, dove di solito andava, per farsi

curare. Ma il Maestro gli ha risposto: “Lei non sa che io ho Elena a Madrid che mi aspetta!” E

così ha preso l’aereo per tornare in Spagna. Come è arrivato alla porta di casa il maestro

esclamò: “Guarda, Elena com’è ridotto il tuo maestro!” ed è stato messo subito a letto. Io l’ho

curato con cibo leggero e di nutrimento. Gli preparavo il consommé di tartaruga e lo allungavo

col mio brodo ristretto.

Il Maestro aveva fissato un concerto a Madrid e dava l’idea che non lo

potesse fare perché non stava bene. Io l’ho curato così bene che si è

rimesso e dopo dieci giorni è andato a dirigere il concerto.

A casa sono venuti apposta a ringraziarmi alcuni

orchestrali dell’orchestra di Madrid, per le cure che avevo

prestato al Maestro.

E il concerto è stato FATTO!

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Gli eventi … dell’estate

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Giovedì 9 luglio presso la Casa di Riposo di Via Marconi c’è stata una bella festa, cioè la

“Cena in terrazza” con ospiti, famigliari e direzione. Purtroppo causa il tempo si è dovuto farla

nella sala del 2° piano. I tavoli erano preparati in un modo semplice ma raffinato. La cena era

buona e abbondante. Anche la fisarmonica di Mauro Leonardi ci ha allietato la serata. Devo

ringraziare di tutto cuore tutti gli operatori e gli animatori perché mentre noi ci divertivamo loro

instancabilmente hanno lavorato molto e ci chiedevano se tutto andava bene.

Devo dire che questa iniziativa di stare tutti insieme a tavola con i propri famigliari ai nostri

cari ospiti fa bene perché almeno in queste occasioni dimenticano la monotonia e la routine

che gli accompagna giorno dopo giorno.

Ringrazio di cuore tutta la direzione che ci ha permesso con questa cena di stare con i nostri

cari in un modo diverso.

LA CENA D’ESTATE DI VIA MARCONI di Marisa Fronza (figlia di Fiore Gadotti)

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Anche quest’anno abbiamo fatto la cena in terrazzo. In terrazza no, perché quest’anno il

tempo non ce lo ha permesso. C’eravamo tutti, gli ospiti, i parenti, le personalità, gli operatori

ed anche i volontari. Era comunque molto festoso e confortevole. I vari tavoli disposti

allegramente per la sala, addobbati con tovaglie gialle, con fiori e segnaposti. La festa inizia

con un aperitivo per tutti, un bicchiere di sangria. Il menu era molto simile a quello dello

scorso anno: orzetto o canederli in brodo, polenta, salsiccia, spezzatino con pezzo di

bracciola e del bacon, un bel pezzo di gorgonzola, a parte un piatto di verdure, patate, funghi

e zucchine. Quest’anno con mia mamma, la signora Adele e sua nuora eravamo in un

angolino tranquillo in fondo alla sala, di conseguenza non abbiamo molto vissuto il trambusto

della festa. Come sottofondo c’era della musica suonata con la fisarmonica. Silvano passava

fra i tavoli con il buon vino rosso per chi ne volesse.

Dopo tutto questo ben di Dio, un’attesa un po’ lunga. Ci si chiedeva, ma quest’anno non c’è il

dolce? Sarà colpa della crisi? Poi ad un tratto si spengono tutte le luci. Siamo tutti al buio.

Che stà succedendo?

Giungono i nostri operatori in fila indiana, portando per ciascuno un grande vassoio con sopra

una grossa torta a forma di cupola decorata con delle zollette imbevute nell’alcool e accese,

molto suggestivo, improvvisamente un gran battere di mani. Arriva il dessert!! Ci siamo

informate, si chiama “Omelette Svedese”.

Si tratta di un dolce formato da vari strati di gelato e pan di spagna con sopra la panna. Molto

buono. E così è terminata la festa in dolcezza, e per chi lo voleva c’erano anche il caffè o la

camomilla a piacere.

Grazie di tutto, è stato molto bello, arrivederci alla prossima volta.

LA CENA D’ESTATE DI VIA MARCONI di Maria Elena Filippi (figlia di Elfrida Schmidt)

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LA CENA D’ESTATE DI VIA PIVE di Maria Grazia Gavazza (sorella di Ferdinanda Gavazza)

Egregi Signori,

dirigenti, animatori, cuochi, collaboratori vari e tutti.

Sono la sorella della Vostra ospite Ferdinanda Gavazza e, con piacere e gratitudine sono qui

a ringraziarVi per la magnifica serata che avete regalato agli ospiti e a noi famigliari. In quelle

ore ci sentivamo tutti una grande e unita giovane famiglia riunita in allegria.

Il Vostro aiuto per noi parenti è molto prezioso e, anche se talvolta non lo dimostriamo,

vediamo e apprezziamo il valore del Vostro paziente lavoro, sia nel campo pratico che in

quello affettivo (che non manca mai da parte di Voi tutti).

Grazie di tutto a tutti.

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SPORTIVANDO - GIOCHI E SPORT dagli Ospiti “atleti”

E 13!!! “...lo sport non ha età... “ così recita il manifesto delle Olimpiadi dell’Anziano organizzate dalla A.P.S.P. “Suor Agese” di Castello Tesino, presenti fin dalla prima edizione tenutasi presso il Centro Sportivo del paese. Così anche quest’anno abbiamo partecipato con una squadra di “atleti” per ogni specialità. Anche se i giochi sono stati avari di vittorie, noi giocatori possiamo dire che ci siamo divertiti molto nonostante il tempo non sia stato dei migliori... Così ci auguriamo ancora una volta, “... alla prossima...”

Hanno partecipato a questa edizione dei Giochi: Bernabè Mario, Cristoforetti Luigi, Dellai Graziella, Demozzi Livio, Fedrizzi Pia, Floriani Renzo, Lazzeri Giuseppina, Lorenzini Gemma, Magnoli Ines, Moser Giuseppe, Nadalini Fanni, Piazzera Mario, Roat Severina, Simoni Carlo, Valentini Alma, Valentini Casimiro, Vinciguerra Iginio e Zeni Cornelia.

Nadalini Fanni: impegnata alla specialità “canestro”

Roat Severina: impegnata alla specialità “lancio dei cerchi”

Bernabè Mario: impegnato alla specialità “lancio del peso”

Magnoli Ines: impegnata alla specialità “30 metri piani”

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PICCOLA CRONACA DEL TRADIZIONALE INCONTRO ANNUALE NEI BOSCHI DELL’ALBERE’ FRA I SOCI DEL MOVIMENTO PASTORALE DECANALE E UN NUMEROSO GRUPPO DI OSPITI DELLA CASA DI RIPOSO DI PERGINE

Favorita da un splendida giornata di sole, venerdì 7 agosto si è svolta l’edizione 2009 del tradizionale incontro annuale all’aria aperta nei boschi dell’Alberé fra una ventina di soci di questa associazione e un’ottantina di ospiti della Casa di Riposo, qualcuno anche accompagnato da un proprio familiare. Hanno partecipato il Presidente e il Direttore della Casa di Riposo con un buon numero di operatori nei campi dell’ animazione e dell’assistenza che hanno provveduto con alacre tempismo alle incombenze di questa non semplice trasferta. Col Presidente del Movimento Remo Targa, era presente anche il dott. Lino Beber, valido collaboratore da diversi anni della nostra iniziativa mensile di prevenzione sanitaria, mentre quest’anno il Presidente onorario cav. Achille Fruet, che si è detto molto dispiaciuto, ha declinato l’invito ad essere presente.

Fu nell’anno 2004, che si “scoperse” la funzionale e accogliente struttura dell’Alberé, messa a nostra completa disposizione dal Gruppo Alpini di Tenna (negli anni precedenti si erano scelte come mete altre località del Perginese), e da quell’anno il programma dell’incontro non è mutato: all’inizio della giornata trova spazio il “momento” religioso, con la celebrazione della Messa nella cappella degli Alpini, officiante quest’anno lo stesso cappellano della Casa di Riposo, Padre Rinaldo Corn.

Dopo la Messa non sono mancate parole di apprezzamento nei riguardi degli organizzatori dell’incontro da parte del Presidente della Casa, arch. Maurizio Mattivi e del direttore dott. Giovanni Bertoldi.

Nel frattempo un gruppo di solerti nostre socie, ha predisposto il pranzo che prevedeva nel suo menu pietanze tipiche e tradizionali della cucina trentina; un pasto con ingredienti semplici e gustosi, poi distribuito ai partecipanti all’incontro (circa 110 persone), che è risultato di generale gradimento.

Nel pomeriggio, per il secondo anno consecutivo, si è reso disponibile il duo musicale Paolo Fontanari – Sergio Froner, fisarmonica e chitarra basso, che ha allietato i presenti “rievocando” con mani particolarmente esperte i brani di musica leggera più conosciuti, prediligendo quelli che erano in voga nella nostra “verde stagione”. Non è mancata qualche esibizione estemporanea del tenore Luigi Gianni che anche in questa occasione (come fa abitualmente con ammirabile impegno nel corso dell’anno all’interno della Casa) ci ha cantato qualche vecchia romanza.

Tirando un po’ le somme della giornata (sarà interessante anche sentire le impressioni di qualche ospite della Casa!), credo che la formula adottata per questi incontri all’aperto sia ormai collaudata e la loro riuscita, specie se il tempo atmosferico è propizio, anche assicurata, in modo tale da meritare l’auspicio che possano essere riproposti anche nei prossimi anni, sempre che rientrino nei programmi della Casa, e nella speranza che il

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Signore ci dia salute e forza per mantenere l’impegno (gli anni passano…e gli acciacchi crescono !).

Mi pare anche doveroso dire qualche “grazie”: innanzitutto agli ospiti della Casa, che ci hanno dato modo di alleviare per qualche ora il loro disagio, trascorrendo con noi, in amicizia e serenità, una giornata un po’ diversa; al Gruppo Alpini di Tenna per l’ospitalità che ci ha accordata; al “ristretto” ed animoso gruppo di socie del Movimento che hanno ammannito il pranzo e a tutti i volontari che hanno collaborato con “giovanile” entusiasmo all’organizzazione dell’incontro, nonché ai soci che l’hanno reso più riuscito con la loro presenza; agli operatori della Casa, che nello svolgere le varie loro incombenze (una “trasferta” – occorre ricordarlo - che comporta una complessa organizzazione logistica) hanno dimostrato chiaramente non solo la loro capacità professionale e un impegno non comune, ma anche il loro “amore” per questi nostri fratelli “più poveri”.

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LA CLASSE SECONDA DI ZIVIGNAGO INCONTRA I BISNONNI

L’ABBIGLIAMENTO Raccontano Lina Demattè e Paolina Laner.

A cura di Monika, Luca ed Alison.

Le bisnonne mettevano le gonne e usavano le giacche. Indossavano dalmedre di legno. Mettevano calzini di lana. Avevano la borsa nera e indossavano le collane di corallo rosso con la croce d’argento. Quasi tutte le bisnonne avevano i capelli castani con la treccia. Sulla testa mettevano i fazzoletti per proteggersi dal sole. Facevano le calze a mano. Usavano il “bombas” = cotone grezzo. Le canottiere erano di cotone. Le bisnonne indossavano le calze con il reggicalze.

I progetti

Nonni e Bambini.Nonni e Bambini.

Pubblichiamo la seconda parte dei racconti con le testimonianze della vita di un tempo

raccolti dai bambini della seconda elementare di Zivignago, durante la visita primaverile

alle “nonne” della R.S.A. S. Spirito di via Pive.

Pensiamo che la narrazione diretta tra anziani e bambini, dia loro modo di avere

una reale ed emozionante conoscenza di momenti di vita del passato.

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I CIBI Raccontano Emma Filippi, Silvia Bragagna e Pierina Tabarelli.

A cura di Alessia, Nicolò ed Elhama.

In famiglia c’erano 14 persone. Faceva da mangiare la mamma. A cena si mangiava la minestra con le verdure, poi c’erano il formaggio e il pane. Alla mattina caffè e latte. A pranzo si mangiava il coniglio o il maiale. La polenta si mangiava tre volte al giorno. Poche torte con le mele, solo quando era festa. Mangiavano le uova di gallina. Non c’erano le caramelle e i cioccolatini. I piatti erano di ceramica, con i fiori. Li compravano a Trento. L’acqua in casa non c’era, la prendevano con i secchi alla fontana. La mamma beveva acqua, il vino era per il papà e per i fratelli più grandi. Non c’era la merenda a scuola. Santa Lucia la mamma metteva nel piatto i semi di zucca.

GIOCHI E PASSATEMPI Raccontano Pia Fedrizzi, Cesira Eccher, Gemma Andreatta e Amalia

A cura di Riccardo P., Alessio B. e Giulia

Facevano le bambole con le pezze. Giocavano a pallone, a biglie e con i tappi di sughero. Giocavano al girotondo, a nascondino e con i sassi. Giocavano a giocoliere e con le palline. Giocavano a carte, a scacchi e a dama. Giocavano con i fratelli, con i cani e con i gatti.

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Pagina 14 IL PONTE

Poche generazioni hanno assistito a così ra-dicali mutamenti di tradizioni, d’usi e costumi come la nostra. Tutto è diverso da cinquanta, sessanta anni fa. Il nostro modo di vivere, il nostro comportamento si è radicalmente mo-dificato. Oggi si vive seguendo i dettami di uno sfrenato consumismo. Abbiamo celebra-to gli anni ’50, spartiacque tra un passato che già allora sembrava remoto. Poi è arrivato il nuovo secolo con mutamenti ancor più radi-cali, complici la televisione, gli elettrodome-stici, l’informatica... Il modo di vivere è cam-biato. Gli anziani affermano che in tempi di ristrettezze economiche erano più liberi, più

veri di oggi. Per non perdere autentici valori sarebbe auspicabile ricordare usanze e tradi-zioni che possono trasmetterci un vero patri-monio. Tradizioni e usanze non scritte hanno accompagnato le generazioni nella lotta, a volte dura, per la sopravvivenza. Queste tra-dizioni erano poesia e incanto. Ogni attimo dell’esistenza di un uomo è segnato e carat-terizzato da un profondo legame con i suoni ed i sussurri che le cose e la natura diffondo-no nell’aria. Quando non si usavano i medicinali e, quan-do proprio erano indispensabili, erano prepa-rati dal farmacista accompagnati da pazienti consigli che sostituivano la visita medica. La credenza generale era quella che voleva de-rivante dall’intestino tutto ciò che di patologi-co si manifestava. Un buon purgante ( il fami-gerato olio di ricino) poteva risolvere tutto. Nel secondo e terzo decennio del ‘900 vi era una diffusa povertà. Il cibo base era la polen-ta, il pane appariva sulla tavola, e non sem-pre, la domenica. I ragazzi andavano scalzi da marzo ad ottobre per risparmiare le calza-ture. In inverno erano in uso gli zoccoli, rozza calzatura fatta con zoccolo di legno alto 2 centimetri leggermente incurvato, tomaia in-chiodata sul bordo esterno del legno. La maggior parte della gente dormiva sul paglie-riccio, saccone di tela riempito di foglie tolte dalle pannocchie di granoturco. Ogni cosa,

LE TRADIZIONI DI UN TEMPO. ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO di Leone Chilovi

Storia & storie

Foto di A. Sartori

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ogni indumento veniva sempre accuratamen-te riparato e non finiva nei rifiuti che non esi-stevano affatto! Le scarpe al primo buco era-no riparate dal calzolaio. I vestiti passavano da padre in figlio e dai fratelli maggiori a quelli minori. Giacche e cappotti rovesciati continuavano la loro vita sulle spalle dei nipo-ti. Quando non era più possibile indossarli, erano utilizzati per le suole delle scarpe di pezza. Mesi ed anni erano scanditi da riti ed usanze perpetuati di generazione in genera-zione. Nella settimana Santa erano in uso le “Quarantore”. Si voleva così ricordare il tem-po trascorso da Gesù Cristo nel Sepolcro e tale devozione aveva un contenuto peniten-ziale. Le finestre della Chiesa, illuminata dal-le candele, erano oscurate. I fedeli venivano invitati a partecipare alla propria ora di adora-zione. A ogni ora suonava la campanella e vi era il gruppo destinato a tale ora: o la contra-da, o la categoria (impiegati, dottori, munici-pio, carrettieri, falegnami, calzolai ecc...). Era una Fede e una Religione fatta anche di fol-clore che nulla guastava e che piaceva pro-prio alla gente semplice. Ogni ora aveva ini-zio con una orazione: “Inginocchiati a terra per la maggior compunzione del nostro cuore pregheremo Iddio delle misericordie per i peccati da noi commessi ecc...”. Molto partecipate erano anche le rogazioni. Tre giorni prima dell’ascensione, al mattino presto, una processione raggiungeva le croci ed i capitelli ai margini dell’abitato. I futuri matrimoni venivano partecipati ai fe-deli mediante le pubblicazioni durante la “Messa Grande” e per 3 domeniche. La for-mula veniva letta dal pulpito: “Hanno contrat-

to promessa di matrimonio ... . ... Chi sapes-se esistere qualche canonico impedimento, si ricordi l’obbligo di denunciarlo per tempo”. Alla sera, prima di coricarsi, si intingevano le dita nell’acqua benedetta, contenuta negli “acqua santini” (piccoli contenitori di maiolica appesi accanto al letto) e si faceva il segno della croce. Quante vicende sono scomparse! Sono scomparsi anche i rumori tipici che si udivano nelle campagne, quando si sentiva il profumo del fieno sparso nei prati ad essiccare. Era solito allora udire i colpi ritmati del contadino che batteva la falce, mentre in lontananza echeggiava il canto del cuculo. Rumore ca-ratteristico era quello dei carri agricoli con le ruote di legno cerchiate di ferro, transitanti sulle strade sterrate. Queste vicende e tradizioni fanno parte di un mondo perduto e talvolta guardato con diffi-denza. Come tutti i distacchi, nella vita di tutti i giorni, generano commozione e rimpianti nel ricordare quei tempi di ristrettezze econo-miche si, ma più felici di quelli di oggi, provia-mo doglianza di chi si allontana da un mondo di ricordi con nel cuore un senso di nostalgia per usanze e tradizioni perdute.

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Pagina 16 IL PONTE

La Casa informa

Nel trimestre maggio-luglio è stata realizzata un’indagine di “customer satisfaction” per conoscere la soddisfazione dei Clienti rispetto ai servizi offerti da questa R.S.A. I risultati dell’indagine sono i seguenti: PARTECIPAZIONE:PARTECIPAZIONE: 59.42% (123 questionari presentati su 203) Nel 2007 si era arrivati ad un 33% di adesione all’iniziativa. TIPOLOGIA TIPOLOGIA DEIDEI FAMILIARIFAMILIARI Da quanto tempo il vostro familiare è Ospite della nostra struttura?

Quante volte Lei viene in struttura?

LE LE RISPOSTERISPOSTE ALAL QUESTIONARIOQUESTIONARIO:: 1. Ognuno di noi si impegna ogni giorno per lavorare al meglio. Secondo Lei quali sono le azioni quotidiane del nostro lavoro che meglio garantiscono Qualità all’Ospite?

2. Quali sono le azioni quotidiane del nostro lavoro che meglio garantiscono Qualità alle famiglie?

Meno di 1 anno27%

Da 1 a 3 anni38%

Da 4 a 8 anni28%

Oltre i 10 anni7%

Tutti i giorni36%

Più giorni alla

settimana41%

1 volta alla settimana

17%

Non risponde

6%

21%

21%

18 %

17 %

12 %

9 %

2 %

1%

St imo lare le sue capacit à residue

Sodd isf are i suo i b isogni p r imar i

Ef f et t uare corret t ament e le t erap iee le cure

A sco lt are con at t enz ione ciò che sid ice

Personalizzare l ' assist enza

D ed icare p iù t empo all ' Osp it e

R ispet t are la sua p r ivacy

A lt ro …

2 8 %

2 6 %

18 %

12 %

8 %

8 %

0 %

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

Inf o rmare d elle p rest az io niero gat e

Garant ire un amb ient e sicuro ,p ro t et t o e ad eg uat o

C o nd ivid ere i l p ianop erso nalizzat o sull 'Osp it e

Org anizzare inco nt ri p er io d ici d iinf o rmazio ne e scambio

D are sp az io alla vo ce d ellef amig lie

F acilit are g li ad emp imet nib uro crat ici

A lt ro …

RILEVAZIONE SODDISFAZIONE FAMILIARI— anno 2009 di Cristina Bolgia

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SETTEMBRE 2009 Pagina 17

3. Le informazioni che Vi sono state date al colloquio prima dell’ingresso sono state sufficienti e chiare?

4. Le informazioni che Vi sono state date al colloquio post-PAI sono state sufficienti e chiare?

5. Che tipo di informazioni ritiene siano particolarmente importanti al momento del PAI/colloquio post-PAI:

6. Vorremmo conoscere la sua opinione su alcuni aspetti del servizio erogato:

7. A suo parere, quali servizi funzionano meglio nell’Ente? (indicare massimo 3 servizi)

A bbastanza35 %

M o lto60 %

P o co1%

P er nulla0 %

N o n rispo nde

4 %

N o n rispo nde

10 %P er nulla

0 %P o co3 %

M o lto50 %A bbastanza

37 %

3 %

10 %

2 3 %

3 0 %

3 4 %

sugli aspett iamministrat iv i / buro crat ic i

sulle at t ività di animazio ne

di t ipo riabilitat ivo

sulle at t iv ità assistenziali

di t ipo sanitario

0 % 1 0 % 2 0 % 3 0 % 4 0 % 5 0 % 6 0 % 7 0 % 8 0 % 9 0 % 1 0 0 %

Il personale si rivolgeagli Ospit i con

cortesia

Il tempo di rispostaalle necessità degliOspit i è adeguato

La cura quot idianadegli Ospit i è

accurata

La privacy dell'Ospiteviene salvaguardata

Le stanza e gliambienti della casa

sono adeguatamentepulit i

La qualità e la quantitàdei past i sono

adeguate

Le att ività dianimazione sono varie

e adeguate

Ott imo B uo no Suff ic iente Insuff ic iente N essuna rispo rta

1%

2 %

3 %

5%

7%

8 %

10 %

11%

12 %

18 %

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M anut enzione

Trasport o

A mminst rat ivo

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Guardaroba-lavanderia

Puliz ie

R ist o raz ione

M edico

A nimazione

Inf ermier ist ico

A ssist enz iale

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Pagina 18 IL PONTE

8. Le aspettative che aveva prima dell’ingresso sono state soddisfatte?

9. Che voto darebbe alla Qualità complessiva del servizio della nostra struttura?

Il voto medio è 8.21 10. Sarebbe disposto a sostenere un aumento di retta per avere una migliore qualità del servizio?

11. Avete mai pensato di cambiare struttura?

12. Se si (nr. 3 su 107) , perché: − aspettative non soddisfatte (2)

− carenza dei servizi

− poca disponibilità del personale (3)

13. La “Carta dei Servizi” rappresenta in modo corretto e veritiero la quantità e la qualità dei servizi offerti?

14. È a conoscenza che la nostra Azienda ha un sito Internet?

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M o lto58 %

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SETTEMBRE 2009 Pagina 19

I progetti

LA COMUNITA’ SI INCONTRA dal gruppo creativo - espressivo

Venerdì 31 luglio nel giardino tra la A.P.S.P. S. Spirito e la sede di “Atelier”, si è tenuto l’incontro con un gruppo di giovani di diversi paesi europei, accolti dai rappresentanti dell’Associazione “Atelier “ ed Ospiti della R.S.A. S. Spirito Fondazione Montel.

Lo scambio culturale pomeridiano era inserito nel Programma Gioventù in Azione (Unione Europea) del Comune di Pergine, che ha organizzato lo scambio giovanile multilaterale tra giovani di diverse Nazioni: Serbia, Turchia, Bosnia I Erzegovina, Italia. L’iniziativa è nata per dare spazio e liberare la creatività dei giovani, delle varie nazioni, creando un lavoro in comune (mosaico) pur mantenendo le proprie peculiarità d’origine (materiali nazionali) . E’ stata così organizzata la visita alla sede dell’Associazione “Atelier “ Centro aperto di Attività Creativo – Espressive che collabora con l’A.P.S.P., disponibili ad offrire un momento di confronto e condivisione culturale tra il gruppo dei giovani, i soci dell’Associazione e una rappresentanza di Ospiti della R.S.A. S. Spirito.

La presidente prof. Maria Teresa Natale dopo il saluto di benvenuto e la presentazione dell’operato di “Atelier”, (tradotto in lingua inglese dalla interprete del gruppo), sono stati dati degli assaggi di dolci tradizionali locali; esposti in visione i lavori eseguiti dagli associati e l’esecuzione di alcuni canti con la recita di una poesia, hanno stemperato la difficoltà di comunicazione tra i presenti, che parlavano lingue ldiverse.

A testimonianza dell’amicizia nata, sono stati offerti dei lavori di ricamo eseguiti dalle socie di “Atelier”ai rappresentanti/responsabili dei gruppi giovani e ad ogni giovane e stato dato in omaggio il calendario da collezione con segnalibro, dove erano rappresentati i lavori eseguiti dalle varie associazioni del nostro territorio.

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Pagina 20 IL PONTE

Ricordi di scuola …

C’è Pippo piccolino 

seduto sul gradino 

con la scodella piena, 

e l’anima serena 

sorride alla sua pappa 

che è tanta e buona assai 

ma vengono le galline 

e qui cominciano i guai: 

s’avventuran sulla pappa, 

fameliche e sfacciate, 

e Pippo invan le scacciò 

con forti cucchiaiate! 

Il bimbo chiama aiuto 

ma poiché nessuno risponde 

le ladre si son fatte più vili 

e furibonde! 

A salvar Pippo e pappa 

accorre un bel mastino, 

e le vigliacche fuggono, 

ma mentre il piccolino 

guarda le fuggitive 

con occhio ancora mesto, 

quatto s’avanza il gatto 

e mangia tutto il resto! 

 

PIPPO PICCOLINO da Anna Sartori (via Marconi)

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da Ospiti, familiari e operatori del 3° piano di Via Pive

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NINNA NANNA BEL POPIN

FA’ LE NANE NEL LETIN

FALE BEN, FALE MALE

FALE TUTTE FIN DOMAN

STELLA STELLINA

LA NOTTE SI AVVICINA

LA FIAMMA TRABALLA

LA MUCCA E’ NELLA STALLA

LA MUCCA HA IL VITELLO

LA PECORA L’AGNELLO

LA GALLINA IL PULCINO

LA MAMMA IL SUO BAMBINO

OGNUNO HA LA SUA MAMMA

E TUTTI FAN LA NANNA

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Pagina 22 IL PONTE

CROCE ROSSA ITALIANA VDS PERGINE VALSUGANA Graziella, Maria, Rina, Lucia B., Erina, Franca, Ines, Gianna, Rita, Erina,

Donatella, Lucia L., Antonio, Lucia I., Romina, Vittoria.

Sono trascorsi in fretta questi ultimi vent’anni dal nostro ingresso in quella che una volta si

chiamava Casa di Riposo Santo Spirito fondazione Montel ora Azienda Pubblica di Servizi alla

Persona.

Era il 1989 quando alcuni di noi, dopo aver svolto attività complementari al servizio di fisioterapia

presso la Civica Casa di Riposo di Trento, si sono chiesti: perché non andare nella Casa di

Pergine e fare qualcosa per i nostri concittadini? Nel gruppo di Croce Rossa infatti c’era il

desiderio di essere utili anche in qualche cosa che non fosse solo servizio in ambulanza, ma

attenzione e aiuto alle persone.

Dopo un iter di richieste, autorizzazioni, ecc. ecco che finalmente siamo pronti ad entrare e farci

conoscere: dapprima in punta di piedi ma con orgoglio e determinazione in via Pive una volta in

settimana, poi due! Ci siamo tutti ambientati e amalgamati bene con i fisioterapisti (nostre guide),

animatori, dirigenti e in modo speciale con gli ospiti sempre felici di comunicare con noi.

Un periodo un po’ particolare si è avuto durante lo spostamento di un gruppo di ospiti a Susà:

poteva essere un problema per viaggi andata e ritorno, mezzi di trasporto, ecc. invece è stato

superato non senza qualche

difficoltà grazie alla collaborazione

di tutti ed alla gioia degli ospiti nel

vederci al loro fianco.

Passato qualche tempo, entrati

nella nuova sede di via Marconi, il

nostro operare ha dovuto subire

delle modifiche in modo tale da

poter essere utili in tutte e due le

realtà continuativamente per tutto

l’anno; ora siamo il mercoledì in via

Marconi ed il venerdì in via Pive. Ci

Le associazioni

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SETTEMBRE 2009 Pagina 23

consultiamo spesso con i fisioterapisti e ci aggiorniamo alle loro lezioni (Ines) per essere sempre

efficaci ed efficienti nel nostro agire.

Con il coordinamento degli animatori, specialmente di Silvano, ci troviamo ogni anno per

festeggiare la Befata con canti, poesie, piccoli doni e momenti di allegria per tutti.

Noi volontari di Croce Rossa siamo soddisfatti del rapporto che nel corso di questi primi vent’anni

si è creato con APSP: dirigenti, animatori, fisioterapisti, operatori.

Con gli ospiti, attraverso deambulazione, dialogo e ascolto, si è creato qualcosa di speciale: noi

diamo un po’ del nostro tempo e loro danno molto anche a noi, tanto da farci sentire sempre

apprezzati ed appagati per il nostro ruolo.

Augurandoci di poter essere utili ancora per molto tempo e di giungere a maggiori traguardi,

ricordiamo a tutti i sette principi di Croce Rossa nel 150° anno di fondazione:

Universalità Umanità Imparzialità Neutralità Indipendenza Volontarietà Unità

100 anni 100 anni

Buon compleanno!!!!Buon compleanno!!!! Il 29 agosto ha raggiunto i 100 anni la sig.ra Marsilli Adelaide di Vigolo Vattaro festeggiata da parenti, Ospiti e operatori della Casa. Per l’occasione il festeggiamento è stato inserito nella “Festa dei compleanni” che la Casa organizza.

“Nulla si ripete e ciò che ieri hai lasciato ha gettato un filo sul tuo divenire. Raccogli solo quel filo che sale a spirale verso il futuro e vive nella pienezza di ciò che ti porta. Quella che ti sembra l’inesorabile crudeltà del tempo è una scala che inizia col primo gradino proprio davanti ai tuoi piedi …” Francesca

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Pagina 24 IL PONTE

L’angolo della poesia

CLOMERI MODERNI di Massimo Dorigoni

Tei vedi caminar a dondolon

dent soto i porteghi

‘n la piazza, per la strada,

i fa passoni longhi da chi a lì

e par che i ciapa tuta la contrada.

Vestidi su de zento e pù colori

con sandaloni strazi, mezi roti,

cargadi come muli de tapedi

de pezze de cosina e de calzòti,

i sona al campanel,

i bate po’ a la porta,

nessun che ghe risponde,

la casa la par morta.

Alor a testa bassa

i gira el pass e i và

i cambia via, cancel,

i cambia cà.

Tei vedi caminar a dondolon

con el soriso grant e i sandai roti

cargadi come muli de tapedi

de pezze de cosina e de calzòti.

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SETTEMBRE 2009 Pagina 25

ECCO LA VITA DI TUTTI NOI ECCO I SEGRETI DEL CUORE di Emma Zoro

Levando un angolo del velo che copre la realtà della vita di tutti noi,

c’è amarezza incomprensibile, nostalgia infinita,

solitudine che tu non comprendi, angosce che tu non capisci, affetto che tu non conosci, dolore che tu non ti accorgi, lontananza che tu non misuri,

ricordi che tu non li sai, gioia che tu non la vedi,

dolori che bisogna risolvere.

E attingendo la punta del cuore in una lagrima

si vede arrivare la vecchiaia accompagnata da solitudine

e ricordi di tempi che furono, ero straniera, sono straniera

e parto straniera verso quel paese senza ritorno.

Attraverso queste vie dritte o storte

Ero sola, accompagnata da quel buon Dio Che mai mi ha lasciata sola,

e con Lui ho diviso tutte queste cose, e con Lui me ne andrò per sempre.

Emma non piangere,

ma rifletti perché la vita è questa.

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Pagina 26 IL PONTE

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Pensieri, riflessioni, racconti, ...

Page 27: Settembre 2009

SETTEMBRE 2009 Pagina 27

Concorso

MA CHE DIRE DELL’ACQUA ALLA FONTANA DEL PAESE?

Tutti rimaniamo incantati nell’ascoltare le storie che racconta Gabriella. La fontana di una volta

era il miglior punto di aggregazione femminile, ovverosia il posto più fecondo per trasmettere

tutte le novità, le notizie, le maldicenze e le calunnie tra persone. E così racconta della Signorina

Felicita, della “Milanesa”, della perpetua di don Don, della Pia e della sua figlia illegittima, della

partenza per la guerra del Tonin, il figlio minore di Oliva e Eduino, della sua cartolina arrivata dal

fronte per dire che era ancora vivo ma che el Felize era stato centrato da una fucilata nemica e

che non sarebbe più tornato né dai suoi né al paese. Gabriella racconta di una bega in famiglia

per un carro di fieno passato in campi altrui. Delle ruberie di fasci di povera legna da ardere, della

malattia ai polmoni della figlia di un postino della Valsugana, del matrimonio del figlio della

contessa con una popolana e così via. La fontana, rimarca Gabriella era come la televisione di

oggi, la radio, il giornale, che abbiamo oggi. Le lavandaie lavoravano sì sempre con le mani e i

panni in acqua, ma si accordavano sul da farsi tra famiglie, si aiutavano reciprocamente,

mettevano a disposizione le loro povere cose per gli altri, combinavano matrimoni, ma, a volte,

disgregavano famiglie con maldicenze e brutti discorsi.

L’attenzione di tutti i partecipanti al gruppo dell’Amicizia rimane alta e Daniela che ha vissuto a

Bolzano è rammaricata di non essere mai andata alla fontana, perché in città ha sempre avuto il

lavandino con tanto di rubinetto per l’acqua corrente e così poteva fare tutto standosene

tranquillamente dentro le pareti di casa sua, ma ripete di pentirsi di non aver avuto l’occasione di

tutti i suoi amici del gruppo.

Foto di A. Sartori

Page 28: Settembre 2009

PROGRAMMA AUTUNNALE

PROGRAMMA AUTUNNALE

COMITATO EDITORIALECOMITATO EDITORIALE: Cristina Bolgia, Silvano Brol, Sandra Moser e Andrea Zuccatti

CURA REDAZIONALE E IMPOSTAZIONE GRAFICA: Cristina Bolgia e Silvano Brol

STAMPA: Publistampa di Casagrande S. e C. s.n.c.

SI RINGRAZIANO TUTTI COLORO CHE HANNO DATO IL LORO APPORTO PER LA REALIZZAZIONE DEL PERIODICO

IL PONTE

Mese di settembreMese di settembre

“Torneo di bocce” Finale e premiazione dei giochi

Mese di ottobreMese di ottobre

“Festa dei nonni”

”Festa del volontariato”

“Castagnata”

Mese di novembreMese di novembre

“L’Amministrazione in ascolto” Caffè con il Presidente e il Direttore nei nuclei

Ogni mese in entrambe le sedi

“Festa dei compleanni”