La Svolta Settembre 2009

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1 Q. - Settembre 2009 ( 0,50 - Solo in edicola ) Anno VII - Numero 8 - ° EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE” DIRETTORE ELENA CARUSO Quindicinale - Tiratura 35.000 Copie Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA DISTRIBUZIONE GRATUITA Elena Caruso Perchè il quindicinale EDITORIALE IL FATTO IL FATTO A PAG. 5 A PAG. 4 A PAG. 3 ATTUALIT À A PAG. 2 VEDERE OTTICA & CONTATTOLOGIA Aci Castello ( CT ) - Via Re Martino, 152 Aci Sant’Antonio ( CT ) - Via Roma, 66/C Acireale ( CT ) - Via Vittorio Emanuele, 135 Cari lettori, il momento storico che ci vede prota- gonisti non è certo dei più favorevoli. La crisi sistemica globale miete le sue vittime e, con molta probabilità, con- tinuerà a farlo nonostante le incorag- gianti riprese di questi ultimi tempi. In tale congiuntura, forse risulterà az- zardata la scelta editoriale che inaugu- riamo con questo numero. Le inevitabili conseguenze degli ec- cessi del sistema capitalistico mondia- le continueranno a farsi sentire e l’onda distruttrice si rialzerà nei prossimi mesi sotto l’effetto della crescente disoccu- pazione, oltre al prevedibile fallimento di numerose banche e imprese. Uno scenario certamente poco confor- tante, ma il nostro new deal prende le mosse dal successo riscosso negli anni passati e, paradossalmente, nel corso di quest’ultimo difficilissimo periodo. Un successo che ha favorito e accom- pagnato la nostra crescita, un successo, da voi decretato, che ha contribuito a diffondere il nostro periodico su tutto il territorio regionale e, adesso, ad in- crementarne il numero raggiungendo quota 35.000 copie mensili. Un traguardo che volevamo condivi- dere con i nostri lettori. L’indirizzo non muta, perseguendo sempre l’esigenza di un giornalismo autorevole e quanto mai obiettivo, in cui è aborrita la critica asettica, le no- tizie “preconfezionate” e l’informazio- ne, per così dire, à polycopier. In sostanza, siamo sempre noi, ma “sdoppiati” nel numero delle pagine e raddoppiati nelle uscite. Due appunta- menti mensili, per seguire gli avveni- menti con un passo meno anacronisti- co e decisamente più attuale. La Svolta c’è e, da oggi, anche più di ieri. Cercatela! Viaggeremo dentro un mondo a due velocità Sulla ripresa notizie rassicuranti, ma ci sarà un calo per l’occupazione Agrigento. Approva- to il progetto “Gio- vani e Legalità” La risposta positiva da Roma alla richiesta di finanziamento Concorso Maphiart 2009/2010: obiettivo museo Raccogliere le espressioni artistiche inerenti alla mafia “Batracomiomachia” Berlusconi e “Repubblica” Drammatici sviluppi di un malcostume che non accenna a scemare ° Agenzia di Misterbianco ( CT ) Via Garibaldi, 481 - Tel. 095 464974 Sicilia, la nostra piccola grande famiglia cresce. La più grande Banca Siciliana dalla parte delle famiglie Agenzia di Misterbianco ( CT ) Via Garibaldi, 481 - Tel. 095 464974 Sicilia, la nostra piccola grande famiglia cresce. La più grande Banca Siciliana dalla parte delle famiglie di Giovanna Raimondo N on sono bastati mesi e mesi di spiegazioni, analisi, valutazioni dei perché e dei per come la Ri- forma Russo andasse fatta. Nessuna comprensione per i dovuti sforzi e nessuna intenzione di placare gli animi. Anzi. Qualsiasi episodio diventa adesso strumento di quell’indegna ba- garre che da mesi sembra caratterizzare i rapporti fra la componente della mag- gioranza che fa capo al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e quella di matrice Pdl, purtroppo troppo intenta ad accusare per ricordarsi, ad esempio, che c’era un preciso piano di rientro e che il lavoro svolto da Russo era molto probabilmente l’unico possibile per “ salvare capra e cavoli”, ossia per rispet- tare il piano garantendo al contempo ai cittadini non solo i servizi essenziali, ma un potenziamento di quelli esistenti. Si è spesso fatto appello alla famige- rata chiusura degli ospedali, famigerata perché irreale, nonché, da ultimo, a un supposto caso di malasanità, dimenti- cando però che il modello ex riforma sarà attuato solo nei prossimi giorni, e gradualmente. Fermo restando che la riforma sani- taria è stata frutto di un confronto, per quanto burrascoso, dove si è dato ascol- to ad ogni proposta, per poi accogliere solo quanto concretamente realizzabile per il raggiungimento degli obiettivi prefissi. Spetterà al siciliano di buonsen- so valutare parole che passano il caso su accennato come il frutto degli errori di un piano sanitario regionale che a tor- to “Chiude gli Ospedali del territorio e concentra tutto nei grandi ospedali delle città”, annunciando richieste di audi- zioni ed interrogazioni parlamentari su cose che, intuitivamente e, prima facie, nulla hanno a che vedere con l’attuazio- ne o col corpus della riforma. Giusta ogni critica, quando riguardi la tutela della vita e della salute, ma cer- tamente molto meno giusto il cercare l’errore “anzitempo”, dal momento che è più opportuno ritenere che se difetti ci sono, nel sistema come riformato, non se ne potrà parlare che fra qualche mese, per valutare il suo funzionamento alme- no dopo le prime fasi di applicazione. Farlo prima, con tutto il rispetto per gli esponenti politici di grande rilievo dai quali provengono le riferite osservazio- ni, ci sembra forse prematuro. Riforma sanitaria ancora nella bufera La febbre del Superenalotto ha dato alla testa È caccia al fortunato vincitore di Silvia Calanna Più di 147 milioni di euro, non c’è da scherza- re. Il sogno di molti italiani, eccezion fatta per il vincitore di Bagnone, si è infranto. Una schedina da 2 euro elaborata dal sistema, come sostengo- no in molti, “senza nemmeno fare lo sforzo di compilarla”. Qui signori siamo di fronte un feno- meno strano, la febbre del superenalotto ha dato proprio alla testa. E in Sicilia quasi si protesta! Come se dei tantissimi soldi spesi (da gennaio ad oggi i siciliani hanno giocato oltre 143 milioni di euro) la colpa fosse di qualcun altro. Un bel business per la regione che essendo a statuto speciale, ha ricevuto dall’erario ben 2,47 milioni di euro. Un trattamento definito da molti un po’ troppo “speciale” che mette la nostra isola tra le regioni italiane “privilegiate” dal governo nazionale, tra polemiche e dubbi di vario genere. A conti fatti, alla regione Sicilia spetta il 12,25% della raccolta locale (in base all’articolo 6 della legge 599 del 1993). Ma senza entrare in polemica, è questa la domanda da porsi: “E’giusto che di fronte alla cri- si che perennemente ci investe, un gioco possa far guadagnare cifre da capogiro? Non sarebbe meglio mettere un freno, limitando l’incasso andato al vin- citore o destinare parte del jackpot a favore di giuste cause?” E non mancano certo i modi di investire parte del montepremi in opere utili come le infra- strutture, la scuola, le politiche per l’occupazione. Ma non tutti sono d’accordo, mentre il Codacons propone di porre un limite ai montepremi esorbi- tanti della Sisal e fa battaglia al Tar, l’Aduc (as- sociazione per i diritti dei consumatori) non ritie- ne giusto questo espediente come deterrente per la dipendenza da gioco con la motivazione che “in un libero mercato chi gioca dovrebbe avere il corrispettivo del rischio”. Ma togliere qualche milioncino, di fronte a cifre di questa portata, non nuocerebbe a nessuno, vincitore compreso. Intanto tutta l’Italia vorrebbe conoscere quel fortunatissimo uomo (o donna che sia). Siamo certi che qualunque sia il suo aspetto, un leg- gero senso di persecuzione non lo abbandone- rà, inoltre, ricordiamo che la vincita produrrà un reddito soggetto a tassazione (e non saran- no “bruscolini”). Speriamo che i siciliani si mettino adesso il cuore in pace e riprendano il giusto senso della misura. E non mettiamo la matematica in mezzo, azzeccare il 6 su 622 milioni di combinazioni pos- sibili è veramente pura utopia. La fortuna sì, quella può arrivare, anche spendendo un solo euro e senza bisogno di vincerne 146 milioni… Giusta ogni critica, quando riguardi la tutela della vita e della salute, ma molto meno giusto il cercare l’errore “anzitempo” ECONOMIA PROVINCE CULTURA Via Mongibello, 154/N - Z.I. Piano Tavola 95032 Belpasso (CT) Tel. 095 7132312 - Fax 095 7133195 Laboratorio: Via VI Aprile, 63/69 - 95100 Catania Tel 095 531888 Raviol D’Oro di Chillemi D. & C. Snc www.ravioldoro.it [email protected] Su Facebook : Periodico La Svolta Sito : www.lasvolta.it Ristorante - Pizzeria - Sala Ricevimenti Via Torretta, 80 - Piano D’Api Acireale ( CT ) Tel. 095 7652677 - www.agriturismoakis.it da noi tutto è all’insegna della tranquillità e per riscoprire i piaceri di un tempo . . .

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La Svolta Editrice

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1 Q. - Settembre 2009 ( € 0,50 - Solo in edicola )Anno VII - Numero 8 - °

EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE”DIRETTORE ELENA CARUSOQuindicinale - Tiratura 35.000 Copie Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it

PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA

DISTRIBUZIONE GRATUITA

Elena Caruso

Perchè ilquindicinale

EDITORIALE

IL FATTOIL FATTO

A PAG. 5

A PAG. 4

A PAG.3

ATTUALITÀ

A PAG. 2

VEDEREOTTICA & CONTATTOLOGIA

Aci Castello (CT) - Via Re Martino, 152 Aci Sant’Antonio (CT) - Via Roma, 66/C Acireale (CT) - Via Vittorio Emanuele, 135

Cari lettori,il momento storico che ci vede prota-

gonisti non è certo dei più favorevoli. La crisi sistemica globale miete le sue vittime e, con molta probabilità, con-tinuerà a farlo nonostante le incorag-gianti riprese di questi ultimi tempi.

In tale congiuntura, forse risulterà az-zardata la scelta editoriale che inaugu-riamo con questo numero.

Le inevitabili conseguenze degli ec-cessi del sistema capitalistico mondia-le continueranno a farsi sentire e l’onda distruttrice si rialzerà nei prossimi mesi sotto l’effetto della crescente disoccu-pazione, oltre al prevedibile fallimento di numerose banche e imprese.

Uno scenario certamente poco confor-tante, ma il nostro new deal prende le mosse dal successo riscosso negli anni passati e, paradossalmente, nel corso di quest’ultimo difficilissimo periodo. Un successo che ha favorito e accom-pagnato la nostra crescita, un successo, da voi decretato, che ha contribuito a diffondere il nostro periodico su tutto il territorio regionale e, adesso, ad in-crementarne il numero raggiungendo quota 35.000 copie mensili.

Un traguardo che volevamo condivi-dere con i nostri lettori.

L’indirizzo non muta, perseguendo sempre l’esigenza di un giornalismo autorevole e quanto mai obiettivo, in cui è aborrita la critica asettica, le no-tizie “preconfezionate” e l’informazio-ne, per così dire, à polycopier.

In sostanza, siamo sempre noi, ma “sdoppiati” nel numero delle pagine e raddoppiati nelle uscite. Due appunta-menti mensili, per seguire gli avveni-menti con un passo meno anacronisti-co e decisamente più attuale.

La Svolta c’è e, da oggi, anche più di ieri. Cercatela!

Viaggeremo dentro un mondo a due velocitàSulla ripresa notizie rassicuranti, ma ci sarà un calo per l’occupazione

Agrigento. Approva-to il progetto “Gio-vani e Legalità”La risposta positiva da Roma alla richiesta di fi nanziamento

Concorso Maphiart 2009/2010: obiettivo museoRaccogliere le espressioni artistiche inerenti alla mafi a

“Batracomiomachia”Berlusconi e“Repubblica”Drammatici sviluppi di un malcostume che non accenna a scemare

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Agenzia di Misterbianco (CT)Via Garibaldi, 481 - Tel. 095 464974

Sicilia, la nostra piccolagrande famiglia cresce.

La più grandeBanca Siciliana

dalla partedelle famiglie

Agenzia di Misterbianco (CT)Via Garibaldi, 481 - Tel. 095 464974

Sicilia, la nostra piccolagrande famiglia cresce.

La più grandeBanca Siciliana

dalla partedelle famiglie

di Giovanna Raimondo

N on sono bastati mesi e mesi di spiegazioni, analisi, valutazioni dei perché e dei per come la Ri-

forma Russo andasse fatta.Nessuna comprensione per i dovuti

sforzi e nessuna intenzione di placare gli animi. Anzi. Qualsiasi episodio diventa adesso strumento di quell’indegna ba-garre che da mesi sembra caratterizzare i rapporti fra la componente della mag-gioranza che fa capo al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e quella di matrice Pdl, purtroppo troppo intenta ad accusare per ricordarsi, ad esempio, che c’era un preciso piano di rientro e che il lavoro svolto da Russo era molto probabilmente l’unico possibile per “ salvare capra e cavoli”, ossia per rispet-tare il piano garantendo al contempo ai cittadini non solo i servizi essenziali, ma un potenziamento di quelli esistenti.

Si è spesso fatto appello alla famige-rata chiusura degli ospedali, famigerata perché irreale, nonché, da ultimo, a un supposto caso di malasanità, dimenti-cando però che il modello ex riforma sarà attuato solo nei prossimi giorni, e gradualmente.

Fermo restando che la riforma sani-taria è stata frutto di un confronto, per quanto burrascoso, dove si è dato ascol-to ad ogni proposta, per poi accogliere solo quanto concretamente realizzabile per il raggiungimento degli obiettivi

prefi ssi. Spetterà al siciliano di buonsen-so valutare parole che passano il caso su accennato come il frutto degli errori di un piano sanitario regionale che a tor-to “Chiude gli Ospedali del territorio e concentra tutto nei grandi ospedali delle città”, annunciando richieste di audi-zioni ed interrogazioni parlamentari su

cose che, intuitivamente e, prima facie, nulla hanno a che vedere con l’attuazio-ne o col corpus della riforma.

Giusta ogni critica, quando riguardi la tutela della vita e della salute, ma cer-tamente molto meno giusto il cercare l’errore “anzitempo”, dal momento che è più opportuno ritenere che se difetti ci

sono, nel sistema come riformato, non se ne potrà parlare che fra qualche mese, per valutare il suo funzionamento alme-no dopo le prime fasi di applicazione. Farlo prima, con tutto il rispetto per gli esponenti politici di grande rilievo dai quali provengono le riferite osservazio-ni, ci sembra forse prematuro.

Riforma sanitaria ancora nella bufera

La febbre del Superenalotto ha dato alla testaÈ caccia al fortunato vincitoredi Silvia Calanna Più di 147 milioni di euro, non c’è da scherza-re. Il sogno di molti italiani, eccezion fatta per il vincitore di Bagnone, si è infranto. Una schedina da 2 euro elaborata dal sistema, come sostengo-no in molti, “senza nemmeno fare lo sforzo di compilarla”. Qui signori siamo di fronte un feno-meno strano, la febbre del superenalotto ha dato proprio alla testa. E in Sicilia quasi si protesta! Come se dei tantissimi soldi spesi (da gennaio ad oggi i siciliani hanno giocato oltre 143 milioni di euro) la colpa fosse di qualcun altro.

Un bel business per la regione che essendo a statuto speciale, ha ricevuto dall’erario ben 2,47 milioni di euro. Un trattamento defi nito da molti un po’ troppo “speciale” che mette la nostra isola tra le regioni italiane “privilegiate” dal governo nazionale, tra polemiche e dubbi di vario genere. A conti fatti, alla regione Sicilia spetta il 12,25% della raccolta locale (in base all’articolo 6 della legge 599 del 1993). Ma senza entrare in polemica, è questa la domanda da porsi: “E’giusto che di fronte alla cri-si che perennemente ci investe, un gioco possa far

guadagnare cifre da capogiro? Non sarebbe meglio mettere un freno, limitando l’incasso andato al vin-citore o destinare parte del jackpot a favore di giuste cause?” E non mancano certo i modi di investire parte del montepremi in opere utili come le infra-strutture, la scuola, le politiche per l’occupazione. Ma non tutti sono d’accordo, mentre il Codacons

propone di porre un limite ai montepremi esorbi-tanti della Sisal e fa battaglia al Tar, l’Aduc (as-sociazione per i diritti dei consumatori) non ritie-ne giusto questo espediente come deterrente per la dipendenza da gioco con la motivazione che “in un libero mercato chi gioca dovrebbe avere il corrispettivo del rischio”. Ma togliere qualche milioncino, di fronte a cifre di questa portata, non nuocerebbe a nessuno, vincitore compreso.

Intanto tutta l’Italia vorrebbe conoscere quel fortunatissimo uomo (o donna che sia). Siamo certi che qualunque sia il suo aspetto, un leg-gero senso di persecuzione non lo abbandone-rà, inoltre, ricordiamo che la vincita produrrà un reddito soggetto a tassazione (e non saran-no “bruscolini”).

Speriamo che i siciliani si mettino adesso il cuore in pace e riprendano il giusto senso della misura. E non mettiamo la matematica in mezzo, azzeccare il 6 su 622 milioni di combinazioni pos-sibili è veramente pura utopia. La fortuna sì, quella può arrivare, anche spendendo un solo euro e senza bisogno di vincerne 146 milioni…

Giusta ogni critica, quando riguardi la tutela della vita e della salute, ma molto meno giusto il cercare l’errore “anzitempo”

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2 1° Q. - Settembre 2009 LA SVOLTA

Attualità

di Giovanna Raimondo

F a proprio tornare in mente il poemetto attribuito ad Omero, quella comica nar-

razione della“Battaglia delle rane e dei sor-

ci”. Ma è triste realtà. La vicenda delle dieci domande con le quali

“Repubblica” perseguita lette-ralmente il Presidente del Consi-glio dal 24 Maggio scorso lascia passare il messaggio, sempre più dai nitidi contorni, che sia lecito strumentalizzare reali o supposte vicende private a fi ni denigratori di chi gestisce la cosa pubblica. Senza limiti. Senza discrimine. Senza coscienza.

Lungi, come sempre, dal chie-dersi se sia vero o meno quanto si asserisce a proposito del Ca-valiere e rafforzando l’idea che taluni, ipotizzati, comportamenti, andrebbero sempre ben distinti da altri, in alcun modo riconducibili ad immoralità ma inevitabilmen-te immischiati in quell’odioso “di

tutta l’erba un fascio”, resta il co-mune denominatore dell’accesso nell’inaccessibile.

Come dire che, comunque sia, sempre di interferenze il-lecite nella vita privata si tratta …. Affermare, come purtroppo è stato fatto, che la reazione di Berlusconi nel citare a giudizio il quotidiano romano onde chie-dere ristoro per i danni subiti vada qualifi cata come una sorta di attentato alla libertà di stam-pa, tale da “anestetizzare l’opi-nione pubblica”, è uno sproposi-to assolutamente inconcepibile. Sacra la libertà di stampa. Sacre anche quelle libertà sancite nel-l’art.2 della nostra Costituzione quali diritti fondamentali del-l’individuo. Diritti che non pos-sono in alcun modo essere con-siderati il prezzo da pagare per aver scelto di intraprendere la carriera politica, che va valutata esclusivamente in base al modo in cui si svolgono le proprie fun-

zioni. E a nient’altro.Alimentare la tendenza a bat-

tersi a colpi di inadeguatezze, di specie immorale, quando at-tengano a quelle condotte che ciascuno di noi sa ben qualifi -care, o perfettamente legittime e nell’alveo della moralità, quali

quelle che ad andare in fondo ed a saper bene, i più defi nirebbero ad ogni modo “pulite e sincere” o “comprensibili”, non è certo un buon mezzo per rispettare quei diritti, dall’una come dal-l’altra parte. Le dichiarazioni di esponenti del Pd piuttosto che

dell’Italia dei Valori ne sono un disgraziato esempio. Affondano anziché mitigare, come logico attacco al nemico, ridicolo in quanto inevitabilmente destinato a rinvigorire qualcosa che prima o poi, come subito successo, sarà destinata a “tornare indietro”. Effetto boomerang.

E vien da dire basta. Vien da dire che di fronte all’amarezza di vedere vite passate al micro-scopio per un gusto gossiparo del torbido, senza alcun riguar-do, per bieca curiosità e volontà insopprimibile di colpire e af-fondare, addirittura posponendo quanto di realmente valutabile al privato e non pertinente, la libertà di cronaca sia poca cosa. Giustifi cabile, certamente, ed anzi del tutto auspicabile e di-fendibile quando riguardi com-portamenti in grado di integrare fattispecie penalmente rilevanti. Ma in nessun altro caso. Si criti-chi il criticabile.

Sotto questo aspetto, la deci-sione di Berlusconi appare certo cosa giusta. Ma non abbastanza da scoraggiare un fenomeno che va tempestivamente arginato. Ad esempio con una legge ad hoc, possibilmente bipartisan, che preveda pesanti pene deten-tive ed interdizione perpetua dai pubblici uffi ci e dagli albi pro-fessionali per quanti si macchi-no di atti di puro sciacallaggio e scorretta strumentalizzazione di vicende private.

La prospettiva più giusta. Magari miopemente tralascia-ta in onore di una più comoda schermaglia a suon di morti-ficazione delle più elementari libertà del vivere …

Misera battaglia dei topi e delle rane. Tragicamente ed ingiusta-mente vissuta, spesso, dai pro-tagonisti delle “ accuse” mosse. Perché anche su questo, se non soprattutto su questo, si dovreb-be rifl ettere.

“Batracomiomachia”. Berlusconi e “ Repubblica”:privacy e diritto di cronaca tra comicità e tragediaDrammatici sviluppi di un malcostume che non accenna a scemare

di Patrizia Anastasi

A ncora una tragedia del mare che riaccende i rifl ettori sul problema dell’immigrazione in Italia. Nuovi sbar-chi, nelle ultime settimane, il primo dei quali è stato

tragico: 73 morti, solo 5 sopravvissuti riescono a raggiun-gere le nostre coste, disidratati e provati da un viaggio di-sumano. Gli immigrati erano stati soccorsi da una motove-detta della Guardia di Finanza: erano su un gommone alla deriva, dopo essere rimasti per diversi giorni senza carbu-rante e senza viveri. “Durante la traversata - ha raccontato Habeton, 17 anni, uno dei superstiti - abbiamo incrociato almeno dieci imbarcazioni, alle quali abbiamo chiesto inu-tilmente aiuto. Solo qualche giorno fa un pescatore ci ha offerto acqua e cibo”.

Come dire, siamo alle solite. Da Malta, nessun soccorso, neanche quando le imbarcazioni di fortuna si trovano sul mare di competenza loro. E si consumano le stragi. Qual-che giorno dopo il copione si ripete. Sempre eritrei, in balia del mare. Stavolta, c’è da dire, per fortuna, tutti sono arri-vati vivi sulle coste di Lampedusa, soccorsi dalla Guardia Costiera, evitando una nuova strage di uomini.

E le polemiche, in queste ultime settimane, si sono spre-cate. Ad alzare la voce il giornale dei Vescovi Avvenire, che aveva attaccato: “Occhi chiusi come con la Shoah”. “Nessuna politica di controllo dell’immigrazione consente

a una comunità internazionale di lasciare una barca carica di naufragi al suo destino. E questa legge ordina: in mare si soccorre. Poi, a terra, opereranno altre leggi: diritto d’asilo, accoglienza, respingimento. Poi. Ma le vite, si salvano”.

Durissime le parole di Marina Corradi: “Come in un’abi-tudine, in un’assuefazione. Quando, oggi, leggiamo delle deportazioni degli ebrei sotto il nazismo - scrive Corradi - ci chiediamo: certo, le popolazioni non sapevano; ma quei convogli piombati, le voci, le grida, nelle stazioni di transi-to nessuno li vedeva e sentiva? Allora erano il totalitarismo e il terrore, a far chiudere gli occhi. Oggi no. Una quieta,

rassegnata indifferenza, se non anche un’infastidita avver-sione, sul Mediterraneo. L’Occidente ha occhi chiusi”.

Ma esponenti della maggioranza non sono dello stesso parere. In primis, il ministro Roberto Calderoni: “Credo che siamo su due piani molto diversi: è condivisibile l’ap-proccio della Chiesa, che deve ispirarsi all’amore cristiano, dall’altra parte c’è la necessità che il Paese dia delle risposte e che non siano basate solo su questo, ma anche su risposte concrete. Dobbiamo prendere atto che rappresentiamo la barriera sud della povertà e non possiamo farci carico di accogliere un numero eccessivo di persone”.

Il Portavoce dell’Alto Commissariato dell’Onu per i rifu-giati Laura Boldrini, ha più volte ricordato che quasi tutti gli immigrati che arrivano dall’Africa, hanno il diritto di asilo politico e che in Italia il numero dei rifugiati è tra i più bassi in Europa.

Intanto un nuovo respingimento in Libia è stato deciso dal governo italiano nei confronti dei 75 migranti a bordo di un gommone intercettato il 30 agosto scorso al di fuori delle acque territoriali, a circa 24 miglia a Sud di Capo Passero.

Ma questo è solo uno dei numerosi respingimenti che dal 6 maggio ad oggi si sono attuati dopo l’accordo bilaterale tra Italia e Libia, che ancora non ha arrestato, né trovato un’adeguata soluzione ad un fenomeno che sembra invece assumere dimensioni allarmanti.

Tragedie in mare e respingimenti a catena: l’odissea degli immigratiPolemiche su polemiche, ma un’unica legge da rispettare: in mare si soccorre e le vite si salvano

di Simona Scandura

S icilia al primo posto del-la classifi ca sulle opere incompiute. Sono 395 le

opere pubbliche non terminate in tutta Italia, 156 in Sicilia.

Autostrade, ferrovie, ospedali, scuole, strutture pubbliche ab-bandonate o completate e mai consegnate alla cittadinanza.

Il sud, ancora una volta, con-quista il primato per lo spreco di denaro pubblico. Cosi dopo la Sicilia (che ricopre il 40% delle incompiute), conquista il secon-do posto la Calabria con 53 ope-re non terminate, a seguire, Pu-glia (39), Sardegna (34), Cam-

pania (28) e Basilicata (14). Ruderi di cemento che occupa-

no ampia parte del territorio, za-vorre, da trasportare nel tempo. In Sicilia, non sono di certo trofei, le 156 strutture, potenziali risorse, che se completate, garantirebbe-ro molti posti di lavoro.

Opere pubbliche utili a mi-gliorare la qualità della vita di cittadini in attesa del risveglio dell’amata Sicilia, caduta in un sonno profondo.

Un eterno riposo, conciliato da chi dietro queste incompletezze ci campa, sperperando denaro pubblico.

Il dato allarmante è la man-

cata soluzione al problema delle “incompiute”. Non ci sono le risorse economiche per completare né per abbat-terle. L’unica soluzione per il momento pare quella di ammi-rarle come opere d’arte.

Come l’idea nata quasi per caso da 5 giovani artisti di “Al-terazione Video” che attraverso un indagine artistico- giornali-stica, hanno raccolto, esaminato e catalogato tutti i monumenti dell’incompiuta in Italia, tro-vando la capitale in provincia di Catania, a Giarre.

Tra le brutture della cittadi-na, uno stadio, un campo di

polo, un parcheggio multipia-no, un parco e salone multi-funzionale lasciato a metà. Un primato che ha meritato un assessore al ramo.

Cosi le opere incompiute si trasformano in veri e propri

monumenti. Un’iniziativa che potrebbe trasformarsi in una lezione di vita, dove diventa possibile vedere il bello anche dove non c’è e focalizzare l’at-tenzione sugli errori del passato, almeno per non ripeterli più.

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deLA SVOLTA

3 1° Q. - Settembre 2009LA SVOLTA Economia & Finanza

di Egidio Sidoti

I .prossimi mesi saranno importanti, non tanto per i dati

m a c r o - e c o n o m i c i che via via verranno pubblicati, ma per le cifre dell’occupazione.

Il numero dei senza lavoro è destinato a sa-lire e si assisterà al pa-radosso che mentre si moltiplicheranno le voci rassicuranti sul decorso della crisi, il numero di quelli che perderanno il posto di lavoro sarà destinato ad aumentare con progressione re-golare. In Italia disfarsi dei lavo-ratori in eccesso non è semplice, e molte aziende hanno cercato di tirare avanti nella convinzione che presto le cose sarebbero cambiate, solo che il primo semestre è fi nito e il grande cambiamento non si è visto. L’economia gira ancora a rallentatore, e la domanda è insuf-fi ciente.

Gli economisti hanno cambiato un po’ il tiro e adesso sostengono che le cose (nel senso della crisi) andranno per le lunghe. Allora, in queste condizioni molte imprese decideranno di rompere gli indugi e di ridurre l’occupazione.

In sostanza, nei prossimi mesi viaggeremo dentro un mondo a due velocità.

Sul fronte dell’economia ri-ceveremo messaggi sempre più rassicuranti, mentre su quello del lavoro avremo a che fare con

notizie sempre più pesanti.E questo spiega l’appello del pre-

sidente di Confi ndustria, Emma Marcegaglia, perché il governo faccia qualcosa approfi ttando di questo momento per dare una scossa al sistema Italia. Ma è dif-fi cile che questo accada, l’agenda governativa contiene altre cose e il disegno di un’Italia più competiti-va e più effi ciente semplicemente non esiste.

Inoltre, va anche detto che il go-verno si trova a corto di denari, infatti, il defi cit sta salendo a vi-sta d’occhio. L’unica speranza è che la crisi si risolva rapidamente. Prima deve ripartire l’America, questa si deve trascinare dietro la Germania. E quest’ultima infi ne può trascinare l’Italia.

Se fi no a qualche mese fa si pen-sava che l’America di Obama già nel 2010 sarebbe tornata a cresce-re sopra il 3%, adesso si pensa che crescerà solo di qualche punto tra L’1 e il 2%. Il che signifi ca che

L’Europa crescerà nel 2010 solo dello 0,5%. E, in queste condizioni l’Italia può sperare in qualcosa più dello zero.

In sostanza, siamo nei guai e non abbiamo al-cuna arma per poterci difendere. Il momento è complicato anche per chi avesse dei risparmi da parte e desiderasse fare degli investimenti.

I mercati azionari stanno andando incon-tro a diversi mesi di

turbolenza. Questo perché sono cresciuti oltre ogni misura. Esi-ste, per la Casa Bianca e le grandi banche d’affari, la necessità di far salire Wall Street. I prossimi mesi, vedranno all’opera queste due for-ze. Da una parte razionalità dei mercati, che li vorrebbe al ribas-so. Dall’altra parte le mani forti (Casa Bianca e grandi banche) che li vorrebbero più vivaci e al rialzo (per far ripartire l’economia).

Tutto questo determinerà un mercato complessivamente molto instabile e molto terremotato. C’e’ purtroppo anche qualche com-plicazione sul fronte del reddito fi sso. Già nel 2010, infatti, i tassi di interesse potrebbero riprendere a salire. In sostanza, dati i tempi, l’unico investimento abbastanza sensato appare quello dei titoli a brevissima scadenza, in attesa di uscire dal tunnel dei prossimi mesi a venire, e di capire che cosa suc-cede davvero.

Nei prossimi mesi viaggeremo dentro un mondo a due velocità Sulla ripresa notizie rassicuranti, ma per l’occupazione previsto un ulteriore calodi Domenico Gualtieri

L’ottimismo è tornato prepotentemente in borsa. Dopo il crollo del 2008 sembra che gli investitori siano tornati a credere nella

roulette russa della borsa. Dal minimo raggiun-to a marzo del 2009 è, infatti, in corso un rally pazzesco su tutte le borse europee e del mondo. I settori coinvolti sono incredibilmente tutti: ban-che, industria, energia. Ma la situazione econo-mica reale giustifi ca tutto questo? Siamo davvero “usciti dalla crisi economica”?

Cominciamo ad analizzare cosa sta succedendo.

Nel settore bancario, Unicredit ha messo a se-gno un rialzo a dir poco fenomenale se si pen-sa che dopo il fallimento di Lehman Brothers il titolo sembrava sull’orlo di un crack. Infatti dal minimo toccato il 9 marzo, quando il prezzo del-le azioni era sceso fi no a 0,6955 euro, il titolo dell’istituto guidato da Alessandro Profumo ha accumulato un progresso del 270%, portandosi sopra 2,50 euro.

Fra le altre banche italiane hanno sorpreso an-che le ottime performance di Banco Popolare e Intesa Sanpaolo. Quest’ultima ha confermato che «l’utile netto consolidato del 2009 potrebbe ri-sultare non molto inferiore a quello del 2008».

Sembra quindi che la liquidità immessa con i Tremonti Bond ha fatto proprio comodo alle ban-che italiane che sembrano aver sistemato i propri conti. Ma quei soldi non dovevano servire a fi -nanziare le aziende in diffi coltà?

Intanto nella notte di venerdì 28 Agosto sono

fallite altre tre banche negli Stati Uniti, portando a 84 il saldo complessivo dei crack nel 2009.

Nel settore industriale automobilistico invece la fa da padrona la Fiat che sebbene indebitata fi no a qualche anno fa ,oggi se ne va in giro per il mondo a fare spesa di marchi prestigiosi or-mai in bancarotta. Così compra Crysler in offerta “prendi 1 paghi 0”, prova a proporsi per l’acqui-sto di Opel (soffi ata all’ultimo da Magna sebbe-ne ancora non del tutto defi nito l’accordo), arriva fi no in Cina dove con una join venture produrrà in loco per il mercato cinese. Intanto in Italia dal “Lingotto” si parla di cassa integrazione e di tagli di posti di lavoro mentre il titolo in borsa raddop-pia e si porta fi n sopra 8,30 euro.

Sembra infatti che gli incentivi per la vendita delle macchine abbiano fatto bene alle casse del gruppo automobilistico, piuttosto che a stimolare le produzioni presso i suoi fornitori in diffi coltà.

Nel settore energetico tutto è in balia del prez-zo del petrolio ora sopra i 70 $ al barile ma che ha toccato i minimi di 40 $ al barile a marzo. Eni in primis segna un rialzo superiore al 40% portandosi sopra quota 16,50 euro. Bene anche Prysmian, e Saipem tra gli oil, mentre enel dopo l’aumento di capitale avvenuto a giugno sembra mantenersi stabilmente sopra la quota 4 euro.

Dopo questo breve excursus sui principali ti-toli del Ftse MIB riproponiamo la domanda: ma la borsa è davvero impazzita? La risposta è no, magari solo un po’ drogata dai buoni risultati ot-tenuti in questo periodo. Grazie agli aiuti statali e all’enorme liquidità immessa nel sistema dalla Banca Centrale Europea, molti gruppi quotati in borsa hanno subito ripreso fi ato dopo il crollo do-vuto alla crisi economica.

Il consiglio per il breve periodo è di cavalca-re l’onda del rialzo non per più di 2/3 settimane. Dopo si andrà incontro ad un inevitabile e fi siolo-gico periodo dove prevarranno le prese di bene-fi cio. Attenzione ancora al settore Bancario con Intesa e Unicredit in grande spolvero insieme a Banco Popolare.

Titolo Roulette: Cell Therapeutic

Ma la borsa è impazzita?Buone Unicredit, Banco Popolare e Intesa Sanpaolo.Eni segna un rialzo superiore al 40%

4 1° Q. - Settembre 2009 LA SVOLTA

Province

di Renato Malsani

Una buona notizia per il comune di Agri-gento è giunta direttamente dalla Presi-denza del Consiglio dei Ministri.

Il progetto messo in piedi dall’Assessorato alla Solidità Sociale nella persona di Giaco-mo Daina (nella foto) e portato avanti dal sindaco Zambuto, denominato “Giovani, legalità, rappresentanza e partecipazione”, è stato approvato e dunque ammesso al finan-ziamento.

Inevitabile la soddisfazione dell’assessore Giacomo Daina, promotore dell’iniziativa, subito dopo aver appreso la notizia: “Ave-vamo presentato questa candidatura – ha spiegato Daina – nel mese di febbraio, pro-gettando un intervento che prevedeva la ri-strutturazione di un immobile nel quartiere di Villaseta, al fine di poterlo utilizzare come

sportello polifunzionale, centro d’ascolto e aggregazione giovanile.

“Questa amministrazione – ha proseguito l’Assessore alla Solidità Sociale – ha come obiettivo quello di valorizzare i quartieri pe-riferici e prestare attenzione alle fasce a ri-schio di esclusione sociale e questo progetto rientra proprio in quest’ambito.”

“La risposta positiva alla nostra richiesta di finanziamento – ha concluso – ci permetterà di ristrutturare l’immobile e portare avanti le attività, dato che il finanziamento sarà eroga-to per quattro anni”.

Anche lo stesso Sindaco, Zambuto, ha commentato la notizia: “In questo momento di difficoltà economica di tutti gli enti locali, riuscire a portare ad Agrigento un finanzia-mento di un milione di euro è un risultato importante, soprattutto perché a realizzare il progetto sono stati gli uffici stessi del Comu-ne e non esperti esterni”.

É giunta finalmente l’ora dell’inaugurazione di Tor-re Alba. Giovedì 27 ago-

sto è stato finalmente “tagliato il nastro” della torre di avvi-stamento, prestigiosa scultura architettonica sita a Calarossa – Terrasini, denominata appun-to “Torre Alba”.

Da tempo un contenzioso tra il Comune e l’ultimo proprie-tario, condannato per mafia, ha rallentato il restauro, un pro-cesso che ha trovato nel suo percorso parecchie difficoltà. Il restauro e la conseguente inaugurazione di Torre Alba è stato un importantissimo risul-tato per la provincia di Paler-mo che da tempo ambiva a tale obiettivo.

Il sindaco di Terrasini, Gi-rolamo Consiglio, nel corso dell’inaugurazione, ha ringra-ziato i suoi predecessori senza

i quali, a suo dire, l’obiettivo di restituire alla città un com-plesso architettonico di tale valore, non sarebbe mai stato raggiunto.

Il taglio del nastro è stato affidato a Claudia Andreat-ti, la trentenne vincitrice di Miss Italia nel 2006, e la manifestazione, proseguita il

giorno successivo, andrà in onda sui canali Rai, nel corso della trasmissione “Uno Mat-tina Estate”.

R. M.

CALTANISSETTA. Il consigliere Vincenzo Cascino, vice pre-sidente del Consiglio provinciale di Caltanissetta, è intervenuto a proposito degli eventi di Mazzarino: “Sono particolarmente vicino alla comunità mazzarinese in questo momento di grande agitazione per le sorti del locale ospedale, oltre che alla famiglia del giovane tragicamente scomparso. Ricordo di avere presentato una mozione con cui ho invitato l’Amministrazione provinciale a costituirsi parte civile per difendere il diritto alla salute dei citta-dini di Mazzarino, Butera, Riesi e Sommatino, a seguito dei prov-vedimenti del governo regionale di rimodulazione delle reti ospe-daliere siciliane, con cui è stata tra l’altro decretata la cessazione dei servizi da parte dell’Ospedale “Santo Stefano” di Mazzarino che finora ha accolto l’utenza dei predetti comuni.”

ENNA. Appalti lavori di realizzazione del percorso meccaniz-zato per il collegamento tra Enna Bassa e Enna Alta. L’importo complessivo dei lavori del progetto posto a base di gara è di €. 39.465.315,00.L’importo dei lavori del 1° stralcio funzionale, oggetto dell’af-fidamento mediante appalto concorso sull’intero progetto è di € 23.211.400,00. Scadenza: giorno 25/09/2009 ore 10,00.

MESSINA. Avviso pubblico di acquisizione di disponibilità per la selezione di n. 29 componenti effettivi e n. 29 supplenti in seno alla Commissione provinciale Pari Opportunità. Si precisa che la data di trasmissione della domanda sarà comprovata da timbro a data dell’Ufficio Postale accettante.Il Regolamento della Commissione provinciale Pari Opportuni-tà tra uomo e donna può essere visionato presso l’Ufficio Albo della Provincia regionale di Messina e sul sito internet all’indi-rizzo www.provincia.messina.it

RAGUSA. In relazione alla convocazione del consiglio pro-vinciale aperto sui temi della crisi del settore agricolo per il 21 settembre alle ore 18, il presidente del Consiglio Giovanni Occhipinti conferma la volontà dei capigruppo consiliari di di-scutere le tematiche che sono motivi di preoccupazione per i produttori agricoli e per l’indotto esprime la convinzione che il “massimo consesso non perderà quest’opportunità di confronto con i parlamentari nazionali e regionali iblei”.

SIRACUSA. Riparte, dopo la pausa d’agosto, l’attività del Tavolo tecnico sull’Economia voluto ed istituito dal presidente della Provincia di Siracusa On Nicola Bono. La nuova riunione si è tenuta martedì 1 settembre, al fine di individuare metodi e obiettivi condivisi, per una piattaforma di interventi atti a deter-minare il rilancio economico, produttivo ed occupazionale del nostro territorio.

TRAPANI. Durante la seduta del Consiglio Provinciale di gior-no 26 agosto 2009 è stata approvata la delibera sul rendiconto dell’esercizio finanziario 2008. Il presidente della Provincia di Trapani, on. Mimmo Turano al termine dei lavori d’aula, che hanno censito l’approvazione del documento finanziario pro-posto, con 20 voti favorevoli e 7 contrari ha dichiarato: “Sono soddisfatto per quanto è accaduto ieri in Consiglio provinciale. L’approvazione del rendiconto finanziario 2008 ci consente di proseguire il percorso intrapreso nel recupero delle somme rela-tive all’avanzo d’amministrazione”.

B uste e bottiglie di pla-stica, cassette di legno e di plastica, tronchi,

copertoni, bombole di gas. Circa 800 chili di spazzatu-ra in totale, è il risultato del-la raccolta effettuata nello specchio d’acqua del mar Jonio (da Fiumefreddo sino alla foce del fiume Simeto) dal battello ecologico mes-so a disposizione dall’Amp (area marina protetta) Isole Ciclopi in accordo con la Provincia regionale di Catania.

I dati sono stati resi noti nel corso di una confe-renza stampa tenuta nei locali del laboratorio naturali-stico “Natura e Scienza” di San Gregorio, dal presidente della Provincia, Giuseppe Castiglio-ne, dall’assessore provinciale all’Ambiente, Giovanni Bulla, dal presidente dell’Amp An-gelo Messina e dal direttore Cutgana, Concetto Amore, dai responsabili del Centro radioe-lettrico sperimentale Gugliel-mo Marconi (Cresm) di Roma, in presenza dei consiglieri pro-vinciali della V Commissione consiliare, del dirigente pro-vinciale all’Ambiente, Valerio Saitta e da diversi studiosi e operatori de settore.

“Abbiamo iniziato una sor-veglianza costante del nostro

mare – ha affermato il presi-dente della Provincia, Giusep-pe Castiglione- per migliorare la qualità delle nostre acque. I risultati del primo mese di in-terventi nella fascia costiera catanese ci stimolano a con-tinuare e a migliorare questa collaborazione virtuosa con l’Università di Catania e con gli organismi ad essa collegati, per inibire i trasgressori e sti-molare la popolazione a mante-nere pulite le coste”.

L’accordo tra Provincia e Uni-versità-Cutgana (Centro univer-sitario per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agro-ecosistemi) prevede, inol-tre, l’installazione nelle strutture della Provincia, quali il Centro

direzionale Nuovaluce, Palazzo Minoriti, alcune casette, bat-box, adatte all’insediamento dei pipistrelli per permettere una mirata conoscenza delle abi-tudini dei chirotteri finalizzata a contrastare il calo delle loro popolazioni, probabilmente do-vuta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento dell’ambiente anche elettromagnetico; a favo-rire una lotta biologica contro gli insetti volanti estivi, primi tra tutte le zanzare; e a educare le popolazioni alla “conviven-za” con questi abitanti della notte da sempre indicati quali protagonisti di false negative leggende.

“I due progetti nati dalla sensibilità delle istituzioni nei

confronti dell’ambiente hanno dato la possibilità alla Provincia di potere monitorare il territorio terrestre e marino a van-taggio della pulizia e sal-vaguardia della costa, del mare e del suo ecosiste-ma – ha detto l’assessore provinciale alle Politiche dell’ambiente, Giovanni Bulla - Inoltre, per una maggiore tutela marina e terrestre, stiamo studiando la possibilità di realizza-re un’unica “riserva” che comprenda la Timpa di Acireale sino alla riserva dei Ciclopi di Acicastello,

anche su sollecitazione degli enti territoriali”.

Per completare il monito-raggio marittimo, l’accordo di programma prevede, inoltre, l’utilizzo del radar in possesso del Cutgana in grado di rileva-re versamenti di idrocarburi in mare.

Attraverso questo sistema a codici particolari è possibile capire la posizione delle navi, la rotta e se disperdono mate-riali in acqua. Diventerà, così più difficile, smaltire rifiuti di ogni genere e rimanere im-puniti. Tutto ciò a tutela del mare, bene prezioso per la vita e fonte di lavoro per le comunità.

P oesia, arte e musica, letture poetiche che s’intrecciano con

espressioni musicali e ar-tistiche in location spes-so poco valorizzate, ma molto suggestive.

“IsolaPoesia 2009”, è tutto questo oltre che un Festival, organizza-to dall’assessorato alle Politiche culturali della Provincia regionale di Catania e dall’associa-zione culturale Intermi-nati Spazi.

Per questa terza edi-zione l’associazione ha istituito il premio Isola-Poesia consegnato a Mariano Deidda, musicista e autore, che ha dedicato la sua energia alla trasformazione in musica dei versi di grandi poeti. Il suo con-certo ha chiuso la prima serata, giovedì 27 agosto nel chiostro di Palazzo Minoriti.

Il Festival si è avvalso di alcu-ne tra le voci più autorevoli del-la poesia italiana contempora-nea: Milo De Angelis, Antonella Anedda, Francesca Merloni, Loretto Rafanelli, Davide Ron-doni; insieme ai siciliani Maria Attanasio, Antonio di Mauro e Angelo Scandurra.

A curare i testi del catalogo di IsolaPoesia 2009, è stato il fi-losofo dell’arte Giuseppe Fraz-zetto.

“Grazie all’accurata pianifica-zione del Festival e degli eventi successivi ad esso legati – ha dichiarato l’assessore Nello Ca-talano - la Provincia ha ridotto di un terzo la spesa complessi-va, migliorando in maniera si-gnificativa il livello qualitativo. Consideriamo il programma del Festival ancora in evoluzione: siamo pronti ad accogliere le proposte di altre associazioni culturali che vogliono spendersi sul territorio”.

Province in breveAGRIGENTO. La Presidenza del Consiglio dei Ministri approva “Giovani e Legalità”La risposta positiva alla richiesta di finanziamento per ristrutturare l’edificio sede dello sportello polifunzionale, centro d’ascolto e aggregazione giovanile

PALERMO. Il taglio del nastro per “Torre Alba”Restituito a Terrasini un complesso architettonico di grande valore

CATANIA. Grazie al battello ecologico migliorala qualità del nostro marePositivo il mese di prova. Il presidente Castiglione:“ Abbiamo iniziato una sorveglianza costante”

CATANIA“IsolaPoesia 2009”L’assessorato alle Politiche Culturali pronto ad accogliere le proposte delle associazioni che vogliono spendersi sul territorio

Assessore Nello Catalano

di Maria Sambataro

U n progetto ambizioso sta alla base di Maphiart 2010: rea-lizzare, attraverso il supera-

mento di varie fasi, il primo “Mu-seo Internazionale della Maphia”.

Lo scopo è quello di far emerge-re senza censure i sentimenti e le espressioni che la dura e ignobile realtà della mafi a provoca nelle co-scienze degli artisti, e di dare voce artistica a una realtà troppo spes-so inespressa, taciuta, invisibile, inesistente, fermamente convinti

di quanto l’arte sia strumento di espressione libero e mezzo di mi-glioramento spirituale e socio-cul-turale.

Con questo spirito gli organiz-zatori cercano artisti che vogliano esprimere un loro parere, un pen-siero e uno stato d’animo relativo ad un fenomeno che appartiene e coinvolge tutti. Chiunque è invitato a collaborare al progetto con qual-siasi forma d’arte: pittura, scultura, cortometraggi, installazioni, poesie, etc…Sarà loro compito organizzare

il materiale raccolto e renderlo frui-bile alla società tutta.

Non essendo stato ancora dato un adeguato spazio a tutte quelle spin-te attive e creative che in passato si sono espresse su questo tema, l’obiettivo primario del progetto

è di raccogliere qualsiasi espres-sione artistica inerente la mafi a in uno spazio culturale polifunzionale che possa essere un punto di rife-rimento storico, artistico ma anche turistico; istituire quindi un “Mu-seo della Mafi a”. L’incontro delle differenti produzioni artistiche sarà un’occasione di confronto tecnico e stilistico che senz’altro produrrà un’inevitabile crescita professio-nale e umana e contribuirà a dare anche un’immagine diversa della Sicilia.

Giunta alla quindicesima edizione, il premio “Ragu-sani Nel Mondo” ha visto quest’anno la presenza di due rappresentanti delle più importanti istituzio-ni di italo-americani: il presidente della Niaf di Washington, Joseph Del Raso, e il presidente della Fondazione Columbus di New York, Louis Tallarini. Insieme agli ospiti stranieri sono saliti sul palco anche il cantante Lucio Dalla e la

Banda dei Carabinieri.L’edizione 2009 del pre-

mio ha assegnato i ricono-scimenti al chirurgo ocu-lista Ronald Gentile, alla cantante di musica country Kathy Chiavola, molto nota negli States, ai fratelli Occhipinti, musicisti affer-mati in Canada e nell’inte-ro Nord America e al gio-vane Stefano Giaquinta.

Un premio speciale è an-dato al noto giornalista ed anchorman televisivo Luca

Giurato, ragusano di se-conda generazione.

Kathy Chiavola, di origi-ne iblea per parte del non-no, nata a Chicago il 7 mar-zo del 1952, è una delle più apprezzate artiste america-ne nel campo della musica country, bluegrass e acusti-ca. Attualmente insegna canto all’università ed è tra i direttori della federazione di artisti americani della radio e della televisione. Autrice di diversi album di successo, nell’ultimo della serie “Somehow”, inciso nel 2007, ha registrato tutte le canzoni originali che si richiamano a diverse in-fl uenze, bluegrass, blues, jazz, musica latina e coun-try, con un cast straordina-rio

I fratelli Roberto e Mi-chael Occhipinti, musicisti di straordinaria esperienza e versatilità, compositori

e fi ni interpreti di diversi generi musicali, rappresen-tano un esempio tipico di italiani di seconda genera-zione fortemente legati alla terra dei loro padri. Ap-partengono a una famiglia ricca di musicisti. Insieme al fratello maggiore Peter e un cugino David apprezzati chitarristi, si sono esibiti in band e orchestre sinfoniche di assoluto livello, riportan-do anche signifi cativi rico-

noscimenti e meritando il rispetto e la stima dei critici e degli ascoltatori. La loro musica spazia dalla classica alla contemporanea al jazz. Eccellenti come interpreti, compositori e produttori di numerosi dischi di succes-so, si sono anche esibiti a fi anco di cantanti ed artisti di fama mondiale quali Pa-varotti, Carreras, Domingo e Bocelli.

M.S

5 1° Q. - Settembre 2009LA SVOLTA Arte & Cultura►

U n borgo di montagna lontano dal paese, con poche case, cir-condato da prati e boschi.Teresa, ottantenne, vedova da cinque anni, con due fi gli

che vivono lontano da lei, seduta su una panca in un assolato pomeriggio di piena estate rievoca in solitudine i suoi tempi felici. In mano tiene la foto del suo Luigi, l’uomo che aveva sposato in seconde nozze dopo che era rimasta vedova di guerra con due fi gli da crescere. Uno dopo l’altro affi o-rano alla sua mente i momenti più belli della sua vita.

Sembra che nien-te e nessuno pos-sa apportare una qualche modifi ca alla sua routine di anziana, sola e con molta stanchezza sulle spalle.

Ma la vita riserva sempre delle sor-prese, e non fa di-stinzioni di età.

In attesa del Para-diso, il secondo ro-manzo breve della scrittrice lombarda, racconta di una tenera storia di solidarietà e amicizia tra due ottantenni che scoprono di avere piacere di dividere le loro solitudini e di poter ridare insieme senso alle loro vite. Insieme comprendono che invece di lasciarsi andare ai ricordi, questi è meglio conservarli nel proprio cuore e sfor-zarsi di vivere al meglio il presente.

La condizione degli anziani, trattata con tono delicatamente elegiaco dalla scrittrice, fa da sfondo sociale al romanzetto che, tra le righe, si chiude con un grande messaggio umano: solo la solidarietà e il conforto ci salveranno dal baratro della solitudine esistenziale.

Semplice, dimesso, silenzioso il ritmo della narrazione; quasi in rispetto dei personaggi e delle loro vicende; o forse affi nché il lettore possa meglio gustare la serenità dei loro animi e del-l’ambiente naturale in cui la vita li ha destinati a vivere.

Maria Sambataro

Ornella Beretta. Editrice Italia LetterariaIn attesa del paradiso

Conclusosi l’appuntamento con “Ragusani nel mondo”Ospiti d’eccezione i presidenti della Columbus Fondation e della Niaf

Louis Tallarini

kathy Chiavola

I fratelli Roberto e Michael Occhipinti

Concorso Maphiart 2009/2010: obiettivo museoRaccogliere qualsiasi espressione artistica inerente la mafi a in uno spazio polifunzionale

di Mariella Palmeri

G iunte alla loro XIV edizione, le feste medievali hanno tornato a dipingere le vie del paese.

Antiche atmosfere, dal sapore me-dievale, rafforzano ogni anno di più quella che ormai è già divenuta tra-dizione. Storia e folclore si uniscono in un connubio perfetto, mentre me-nestrelli e giullari donano sorrisi tra le vie, e i bambini, con il naso all’in-sù, regalano gioia ai saltimbanchi.

Musicisti e sbandieratori di ogni rione illuminano del proprio colore i loro quartieri, mentre una folla di visitatori rende omaggio al loro im-pegno.

In quest’estate 2009, il rione Gio-vani Maestri (campione ad Artena) ha proposto “La Sicilia del gran

conte Ruggero, Il Malik”, con il consueto appuntamento con il Palio dei Martini, lunghe sfi late di musi-ci e sbandieratori, banchetti tipici e spettacoli di stregoneria.

Il maestoso cartello “Mocta” apri-va invece il borgo antico del rione Casa Normanna che quest’anno li ha visti impegnati nel programma “Miti e Leggende”. Danza del ven-tre e balletti medievali, cena a cor-te, musici e sbandieratori sono stati gli ingredienti principali della loro festa, conclusasi con una rappre-sentazione teatrale, “Lu focu di lu mostru”, volta a interpretare il mito di Tifeo, che narra della nascita del vulcano Etna e dell’intera Sicilia, sorretta dalle braccia di Tifeo per punizione di Zeus. Un merito va ri-

conosciuto agli animatori del rione che si sono tinti di un’aura interpre-tativa, non affi dandosi a compagnie teatrali esterne, ma portando loro stessi il mito sulla scena.

Il rione Panzera,(prossimo a do-sputare la XXVIII Parata Nazionale della Bandiera a Motta e Catania)

con tema “Borgo in festa”, ha inve-ce tinto di rosso e bianco il proprio quartiere, con sfi late di musici e sbandieratori, danzatrici del ventre e banchetti vari. Anche per loro la proposta di un piccolo spettacolo in cui si scontravano le forze del bene e del male, tra leggeri tocchi di dan-za e magistrali colpi di bastoncini infuocati.

Una nota anche per la nuova am-ministrazione che, da poco insedia-ta, punta alla crescita di queste tradi-zioni che trasformano il paese in un via vai di forestieri, da sfruttare per la crescita d’immagine di quello che forse è ancora un piccolo paese, ma capace di grandi riuscite.

Non ci resta che rimandare l’ap-puntamento alla XV edizione.

Dalla lettura dell’articolo a fi rma della sig.ra Aurora Mannino, sul Santuario di Belpasso, di cui sono il rettore, fi nalmente sono riuscito a capire perché il popolo d’Israele sotto la guida di Mosè non entrò nella Terra Promessa. Nella desolazione del deserto non era riuscito a fare esperienza di Dio perché i luoghi di culto, sotto il sole battente, non avevano una fi orente vegetazione né tanto meno fi oriere (come avrà fatto la sig.ra Mannino, che da diverso tempo non si reca al Santuario, a vedere le fi oriere, ivi collocate da meno di un anno e tolte in questa estate per indecenza?). Ed io che pensavo fosse stato per aver dubitato di Dio. L’incontro con Colui defi nitosi “Pace a voi” apparendo ai discepoli, che è un dono di Dio e non un merito del luogo né un artifi cio dell’uomo, suppongo sia stato il motivo che ha attirato tantissime per-sone da ogni parte d’Italia, e non, durante tutta questa estate raggiungendo presenze inaspettate soprattutto a ferragosto. Tutte queste persone hanno recitato molte “Salve Regina”, dove per valle di lacrime si intende la patria terrena. Peccato che la sig.ra Mannino non menzioni mai i numerosi momenti di preghiera del Santuario, unico vero strumento per elevare lo spirito (vedi il sito web www.madonnadellaroccia.itPer quanto riguarda il problema dei cani randagi, invece, concordo con la sig.ra Mannino in quanto evidenzia un comportamento poco rispettoso nei confronti degli animali e della proprietà altrui da parte di quanti in questi ultimi “dieci anni” han-no abbandonato i loro cani in terreni privati, trasformandoli in veri e propri canili ed addirittura in discariche. Ecco perché ho provveduto a mettere bene in evidenza che è opportuno rispettare la proprietà privata tanto la nostra quanto quella degli altri. La memoria corta causa una visione distorta del presente. Ed inoltre, al termine Cappella, che in genere è uno spazio chiuso adibito al culto con un proprio altare, sarebbe da preferire il termine edicola; per la verità, sono pochissimi coloro che usano defi nire così il Santuario Madonna della Roccia. Ho diverse volte invitato la sig.ra Mannino a prendere la parola di fronte all’assemblea liturgica, ma gli appelli sono caduti nel vuoto, forse perché gli articoli, le emails e le lettere ci permettono di evitare l’assunzione di responsabilità, come quando i bambini tirando le pietre, poi, ritirano la mano per non farsi scoprire.

Don Giuseppe LongoRettore del Santuario “Cuore Immacolato di Maria Regina della Pace”

alla Roccia di Belpasso

Articolo di risposta a quello pubblicato nella rubrica “Riceviamo” dell’edizione luglio-agosto 2009 dal titolo: “Incuria e degrado al Santuario di Belpasso”

6 1° Q. - Settembre 2009 LA SVOLTA

Catania & HinterlandCome ogni anno, fi no al 13 set-

tembre con manifestazioni collate-rali, Ognina è in fermento per la tra-dizionale festa “d’a Bammina”, un evento a cui gli abitanti del borgo dei pescatori non vogliono proprio rinunciare.

Tantissime persone attorno al por-to, in onore di una ricorrenza, l’8 set-tembre, giorno della “Svelata”della Madonna, considerata dai catanesi seconda per importanza solo a S. Agata. Il calendario, come da con-suetudine, è all’insegna di una rigo-rosa organizzazione che si è messa in moto molto prima del 4 settem-bre, giorno della partenza uffi ciale dei festeggiamenti.

Si può assistere alla processione a mare a bordo di un peschereccio, suggestiva come poche grazie ai

giochi di luci e colori, e apprezzata in tutta la Sicilia.

Le barche illuminate, su cui viene riposto il gonfalone della Madonna, percorrono il golfo di Ognina fi no ad arrivare alla Scogliera.

Il tutto accompagnato dai mazzi di fi ori gettati a mare in onore dei caduti, nonché da canti, preghiere e dai tradizionali fuochi di artifi -cio (da non perdere gli spettacoli del 12 e 13 settembre). Ma insie-me all’evento puramente religioso, questa ricorrenza è accompagnata da feste pagane: si svolgerà la V sagra del tonno rosso a partire dal 4 settembre, simbolo del lavoro dei pescatori nostrani.

Il pesce proprio in questi giorni, verrà venduto all’aperto ad un prez-zo simbolico. Anche la gara delle

barche, la cosiddetta “regata stori-ca”, giorno 6 settembre con la fi nale e la premiazione, sarà un momento altamente simbolico: uomini (detti “picciriddi”) e donne (“fi gliozze”), rispettivamente cinque persone in ogni barca, si sfi deranno per rag-giungere l’ambizioso traguardo.

Un mix di devozione e tradizione resa possibile grazie alla Parrocchia Santuario Santa Maria di Ognina, alla collaborazione dei pescatori, dei commercianti e degli abitanti di Ognina e dal gruppo di volonta-ri della Misericordia e dal gruppo Fratres. Una collaborazione che permette la riuscita di un evento che scuote per una volta l’anno, il bor-go marinaro più antico della città di Catania.

S. C.

C on le vacanze che giungono al termine, è tem-po di bilanci. Bilanci che con le strade vuote e lontano dal tram tran quotidiano, è più facile

stilare non senza amarezza. Sì perché ciò che nor-malmente viene nascosto dai passi affrettati di una città in fermento, viene a galla quando la città si spopola e fa fatica a ripartire. La rifl essione di fi ne estate è sotto gli occhi di tutti: strade poco affol-late e cassonetti vuoti ma con i sacchi di spazza-tura fuori (troppo sforzo alzare la mano), spiagge affollate, ma mare inquinato proprio da chi ama tuffarcisi. Non si sa perché le vacanze creano una caduta dei freni inibitori e qualche carta in più ci scappa, peccato che la stessa carta la ritrovere-mo a fi ne estate, forse nello stesso punto in cui l’abbiamo lasciata e che ci starà qualche anno ad essere smaltita dall’ambiente.

La domanda che viene in mente è “siamo così incivili?”. Avete mai provato ad andare in una del-le spiagge libere di cui il nostro litorale ci allieta? Un vero e proprio incubo che inizia con 1 euro e 50 preteso dal posteggiatore abusivo e termina con una bella infezione presa in mare a causa dei “soliti noti”. Eppure la gente è contenta, nuota tra pezzi di legno, cicche di sigarette, sacchi di plastica e pro-cede giuliva godendosi il sole, tra pasta al forno e bambini poco educati. Ma la sporcizia è solo una delle cattive abitudini in tempo di vacanza. Cattive abitudini che iniziano al mattino quando il vicino di casa, credendo che tutti sono in vacanza, mette la radio a tutto volume fi no alle 2 di notte. Tanto è esta-te e siamo tutti più tolleranti…Se poi avete bisogno di un po’ di calore, niente paura, abbiamo pensato anche a questo: qualche cassonetto bruciato qua e là e qualche incendio doloso nei nostri bei boschi risolverà il problema. Se invece volete godervi il fresco dei centri commerciali, sappiate che non siete gli unici ad aver avuto questa idea e potete persino rischiare di litigare per posteggiare l’auto.

Scappate da questa città, fi n quando siete in tempo ma non prendete mai l’autostrada Cata-nia-Messina, perché lì se restate a piedi, la cabina SOS non darà nessuna risposta, le gallerie non hanno aerazione a norma di legge e rischiate di avere qualche carta in faccia lanciata da un’auto in corsa. Inoltre, sperate anche di non aver biso-gno dell’assistenza di banche, poste e soprattutto di un medico…Gli ospedali in questo periodo pro-cedono molto lentamente. Il concetto di legalità è molto labile. Un esempio su tutti sono le riaper-ture dei lidi della Playa, considerati non a norma con le autorizzazioni. Ma tutti i giovani amano frequentare la vita notturna e tra un bicchiere e l’altro (naturalmente gettato fuori dagli appositi cassonetti) siamo tutti più allegri…

di Simona Scandura

P aternò passa agli onori della cronaca nazionale a causa del possibile scioglimento del consi-glio e dell’amministrazione comunale per in-

fi ltrazioni mafi ose.La notizia è balzata in alcuni organi di stampa na-

zionali, dove, trapelano indiscrezioni, sulla relazione fatta dai tre componenti della commissione d’inchie-sta, inviata dal Ministero dell’Interno, che per 90 gior-ni hanno ispezionato gli atti del comune di Paternò.

La relazione come rivela il settimanale Panorama è già sulla scrivania del ministro Maroni.

Subito da chiarire, rispetto a quanto affermato però da Panorama, che per adesso non c’è nessuna richiesta di scioglimento per mafi a. La legge, infat-ti, prevede che una tale, eventuale, richiesta, possa essere avanzata solo dal prefetto, dopo aver letto la relazione dei tre commissari, ed aver consultato, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e il procuratore di Catania.

Nella fase attuale, il prefetto di Catania, Vincen-zo Santoro, appena insediatosi, non ha ancora let-to la relazione dei tre commissari. Ricostruendo la vicenda, tutto comincia dopo l’operazione padrini, che ha fatto scattare le manette ai polsi per 24 per-

sone, tra queste l’allora assessore ai servizi sociali Carmelo Frisenna. Il comune di Paternò da allora è in subbuglio.

Il 2 Aprile arrivano al comune tre commissari. Si tratta del vice prefetto Enrico Galeani, del capitano

dei carabinieri del comando provinciale di Catania, Vincenzo Letizia, e del tenente del comando pro-vinciale della guardia di fi nanza di Catania, Vincen-zo Schembari.

Ai tre, il compito di analizzare gli atti e stilare una relazione per accertare eventuali infi ltrazioni mafi o-se all’interno dell’amministrazione comunale.

I commissari spulciano pratiche, atti e delibere che riguardano l’attività politica dell’assessore Fri-senna, ma non solo, a loro il compito di controllare tutta l’attività politico amministrativa del comune.

L’attività certosina si completa il 30 giugno.Da qui prima il silenzio, poi lo scorso fi ne settima-

na, la calma piatta di quest’estate paternese, è stata scossa da indiscrezioni di Repubblica e Panorama in cui si parla di possibile scioglimento per infi ltra-zioni mafi ose. Nel frattempo il consiglio comunale in toto si dichiara estraneo alla vicenda e chiede ulteriori chiarimenti al prefetto di Catania. Anche il sindaco Pippo Failla ha chiesto di incontrare il prefetto per avere ulteriori chiarimenti sulla vicenda e nel frattempo, proprio il primo cittadino ha stilato una lettera dove esprime tutto il suo dissenso e ram-marico per le infondate notizie date in pasto dalla stampa.

Silvia Calanna

Ma siamocosì incivili ?

Catania. Aperti i festeggiamenti nel borgo marinaroLa “Festa da Bammina” a Ognina,seconda solo a S. Agata

Parrocchia Santuario S. Maria di Ognina CT

RICEVIAMO

PATERNÓ. Infi ltrazioni mafi ose al comune, possibile scioglimento?Le rivelazioni del settimanale Panorama scuotono una calma apparente

Dal 14 al 22 Agosto Motta ha indossato i suoi abiti medievaliMOTTA SANT’ANASTASIA. Le feste Medievali

Sindaco Pippo Failla

Nuove specialità siciliane

Ingredienti e quantità per 6 paxPer il fi letto: n°1 Gomitolo di spago per arrosti, Filetto gr 800, Olio d’oliva gr 50, Pepe qb, Sale qbPer la marmellata: Cipolle gr 300, Zucchero gr 150, Aceto gr 50Per il bouquet: Patate n°3 , Sale, pepeProcedimentoPer il fi letto: Legare la carne per bene in modo da essere compatta. Massaggiarla con olio sale e pepe. Appena fi nito disporre la carne in una terrina e infornare a 200°-220° per circa 20 minuti.Per la marmellata: In un pentolino far bollire l’aceto e lo zucche-ro. Pulire le cipolle, tagliarle a listarelle aggiungerle al composto di prima e lasciar cuocere per circa 20 minuti. Appena è freddo, il composto è pronto per l’uso. Per il fi letto: Mondare le patate e tagliarle fi nissimamente a mò patatine chips. Friggere in olio abbondante e lasciar raffreddare.Vini consigliati: “Etna Rosso”

Filetto di manzo con confettura di Giarratana e bouquet di patate chipsIN CUCINA

Dopo le vacanze la ripresa del lavoro vi farà bene: sarà l’occasione per mostrare le vostre capacità. Siate concreti.

Riallaccerete vecchi rapporti che vi torneranno utili in futuro: qual-cosa sta cambiando starà a voi se cam-

bierà in meglio.Non adagiatevi troppo sugli

allori e cercate di riprendere i vostri ritmi: presto arriveranno interessanti novità.

Riprendete contatto con vec-chie conoscenze, potrebbero portarvi bril-lanti novità soprattutto dal punto di vista

lavorativo.Usate la vostra grinta per ri-

prendere gli impegni che avete tralasciato in agosto: sappiate cogliere i tanti impulsi

positivi.Dopo il movimento di ago-

sto adesso è l’occasione per rifl ettete su ciò che avete fatto e non ripetete gli errori

del passato.Fate attenzione a chi vi sta

attorno, potrebbe esserci qualcuno che vi ha notati, dategli la giusta attenzione.

Questo è il periodo giusto per dedicarvi ai vostri affetti: non trascu-rate la vostra famiglia e dedicatevi alla

vostra vita sentimentale.Utilizzate questo mese

per rifl ettere e per riprendere confi denza con la routine quotidiana che vi manca.

Un mese movimentato più delle vostre aspettative: non trascura-te voi stessi e la vostra salute.

Avete lavorato davvero tan-to nei mesi precedenti ed ora potrete tran-quillamente concedervi una pausa.

Tornate alla quotidianità: riallac-ciate vecchie conoscenze e non manche-ranno piacevoli sorprese per farvi felici.

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PesciPesci

Settembre 2009a cura di

Settembrea cura di

SettembreGiorgi

SettembreGiorgi

SettembreGiorginoGiorginoGiorgi (S.D.

Settembre(S.D.

Settembre(S.D.)

Settembre)

Settembre

L’OroscopoNasce a Paternò il 26/11/1989. e vive a Belpasso..Formatosi pro-

fessionalmente presso l’Istituto Alberghiero di Nicolosi, ha avuto come guida insegnati e noti cuochi, Emmi Robert e

Antonio Lo Coco. Ha appreso, in par-ticolare, l’arte culinaria dal maestro Gianluca Mignemi, più volte medaglia d’oro d’Italia.Sebbene giovanissimo ha partecipato

con successo a diversi concorsi re-gionali e nazionali; più volte è infatti salito sull’ambito podio.

Vincenzo Cimbali

Rubriche.

7 1° Q. - Settembre 2009LA SVOLTA Spettacolo.Regia: David YatesSceneggiatura: Steve KlovesAttori: Daniel Radclif-fe, Emma Watson, Rupert Grint, Helena Bonham Car-ter, Alan Rickman, Bonnie Wright, Jessie Cave, Julie Walters, Tom Felton, Jim Broadbent, Warwick Davis, Michael Gambon, Evanna Lynch, Maggie Smith, Fiona Shaw, Timothy Spall, David Thewlis, Ralph Ineson, Mark Williams, Robbie ColtraneTrama del filmTempi oscuri minacciano il mondo dei maghi e quello dei babbani. Dopo il ritorno di Voldemort e la tragica morte di Sirius Black, Harry trova conforto, guida e consolazione nell’abbraccio di Silente, che

lo conduce ad Hogwarts e lo invita alla condivisione dei suoi ricordi. Nel Pen-satoio Albus fi ltra per Harry l’infanzia di Tom Ridlle in cerca di un indizio che possa aiutarli a distruggerlo per sempre.

La chiave della loro indagine è però custodita e mai rivelata nella memoria di Horace Lumacorno, professore in pensione di Pozioni.

L’allettante possibilità di insegnare all’Eletto, lo conduce di nuovo in cattedra e lo persuade fi nalmente a rivelare il segreto dell’Oscuro Signore.

Soltanto un passo separa il celebre mago dall’epilogo e dal confronto fi nale con Colui che è ormai nominabile. Albus Silente, il più grande mago dell’era moderna e preside di Hogwarts, riveste nell’episodio del principe mezzo sangue un ruolo genitoriale e di rilievo, è il suo abbraccio ad Harry ad aprire il fi lm ed è il profi lo insistito del suo corpo dipartito a chiuderlo.

La struttura del racconto è estremamente elementare: i cattivi di turno, i Man-giamorte, portano il caos nel regno degli uomini e in quello dei maghi, costrin-gendo i prodi eroi a combattere di nuovo con tutte le loro forze e tutta la loro magia per riportare l’armonia e separare per sempre la luce dalle tenebre. Ma da copione e da romanzo, la pace, il benessere e la riconquista del paradiso sono ri-mandate alla prossima puntata, perché Silente “perderà” la bacchetta, indebolito dalla ricerca degli Horcrux, e soccomberà al malefi cio di un ambiguo traditore.

Con un mago senza magia, Hogwarts è senza un “re”, è luogo vulnerabile e per la prima volta espugnabile. Inizia allora da una perdita incolmabile e dalle torreggianti torri della scuola la ricerca di ciò che è perso e di ciò che deve essere distrutto, condotta da Harry e fedeli compagni fi no ai limiti dei due mondi. Giuliana Sotera

di Giuliana Sotera

I l polivalente centro com-merciale Etnapolis, per tutto il mese di settem-

bre, si trasforma in un pre-stigioso palcoscenico che ospiterà uno degli eventi più attesi della stagione autunna-le siciliana, la trasmissione “Stasera si ride”.

Per l’occasione è stato alle-stito sul lungo lago del centro commerciale un megapalco con oltre 2.500 posti a sedere per il pubblico, che potrà re-carvisi ad ingresso libero.

Al timone della conduzione del programma, in onda su Telecolor, anche per l’edizione del 2009, è stato riconfermato il grande cabarettista e mattatore Sasà Salvaggio che per l’occa-

sione sarà affi ancato da due gio-vani bellezze siciliane, Ornella Bellia e Ramona Risina.

La trasmissione vedrà esibirsi, nel corso di ogni puntata, cin-

que concorrenti, che garegge-ranno per contendersi il titolo di “Più divertente dell’anno”, il tutto condito con interessanti novità, a cominciare dall’inau-

gurazione dell’area fi eristica Etnaexpo, in occasione della prima puntata.

Inoltre, ancor più delle pas-sate edizioni, la trasmissione quest’anno potrà contare su ospiti d’eccezione: da Irene Fornaciari agli SugarFree, da Tony Esposito ai Ragazzi di “Amici”, Cristiano Mal-gioglio, i Beans, Fiordaliso e molti altri ancora.

E per fi nire in bellezza sono previsti gli affascinanti giochi d’acqua ed i fuochi piromusi-cali “Notti di fuochi e note barocche” della ditta Vaccal-luzzo Events.

Insomma, un appuntamento imperdibile che ci condurrà nel modo migliore in autunno: con il sorriso sulle labbra.

Harry Potter e il principe mezzosangue “Stasera si ride” riparte dal centro EtnapolisUn megapalco con oltre 2.500 posti a sedere allestito sul lungo lago

L o stile per l’autunno- inverno 2010 ormai alle porte è l’ulteriore conferma che la moda è un trend che si ripete ciclicamen-

te. Primo elemento- capo che più degli altri anni

è tornato alla ribalta è la pelliccia. Dopo il pe-riodo di auge vissuto negli anni ’80, quello che è forse il capo più controverso in assoluto, è tornato in tutte le salse.

Lo scopo che si sono riproposti gli stilisti è stato quello di riportare la donna ad una fem-minilità assoluta, che possa dare quindi l’addio ai pantaloni, in favore del ritorno incontrastato di gonne e tailleur, possibilmente tempestati di borchie e strass oro e argento, per un effetto hol-lywoodiano che non può passare inosservato.

Proprio per questo, punto d’attenzione sa-ranno le spalle, che dovranno essere comple-

tamente scoperte. Molti gli abiti proposti che le evidenziano, e per chi non ha le spalle perfette niente paura: la nuova moda propone il ritorno delle spalline imbottite, a martello, a farfalla, enfatizzate a palloncino, drappeggiate o rivesti-te di pelliccia.

I colori must vanno dall’immancabile total- black al cammello, al bordeaux. L’oro e l’ar-gento invece saranno i protagonisti assoluti durante le feste

“Impossibili” poi le calzature proposte. Tac-chi altissimi, fi no a 18 centimetri in materiali improbabili, come legno o acciaio, con pla-tform. Gli stivali saranno lunghi ed aderenti e alti anche fi no a metà coscia.

Insomma, un mix per tutti i gusti e per tutte le tasche, con una sola parola d’ordine: fem-minilità. G. S.

La moda ripropone pezzi che ne hanno segnato la storiaIl ritorno della pelliccia…in tutte le salse!

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1° Q. - Settembre 2009 LA SVOLTA