Belice c'è - Settembre 2009

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L L ’accelerazione impressa a Palermo ha colto tutti, o quasi, di sorpresa. Come su un autobus che fila tran- quillo, e che all’improvviso ha uno strat- tone, più d’uno ha dovuto afferrarsi al corrimano per non finire a terra. La linea dettata a Palazzo d’Orleans dal presiden- te della Regione è chiara, inequivocabile: un solo Ato rifiuti per provincia. Gli attuali 27 devono diventare 9 (10 al mas- simo se ci sarà quello per le isole minori). Una «dieta dimagrante» imposta con atto amministrativo (un decreto del governo regionale) senza dover passare dalle for- che caudine dell’Ars, dove la Giunta Lombardo teme imboscate. Sulla strada del taglio, il governo isolano s’era mosso già lo scorso anno, ma il progetto di ridu- zione fu accantonato, in modo spicciati- vo, dopo le resistenze dei partiti. Il Parlamento regionale avrebbe dovuto varare una legge di riforma, che ad un anno di distanza ancora non c’è. Ma quali ripercussioni avrebbe il paven- tato smembramento dell’attuale sistema integrato dei rifiuti? «È un suicidio». La risposta, secca, la dà Vito Bonanno, sin- daco di Gibellina e già presidente dell’Assemblea intercomunale di control- lo della «Belice Ambiente». «La riforma – argomenta Bonanno – metterà in ginoc- chio i comuni perché i debiti delle socie- tà d’ambito il primo gennaio 2010 saran- no automaticamente scaricati sui bilanci comunali». I contabili degli enti locali sono già al lavoro: dati certi ancora non ve ne sono, ma è indubbio che per alcuni comuni il dissesto finanziario è un rischio concreto. «Nella migliore delle ipotesi – aggiunge Bonanno – bisognerà tagliare servizi essenziali per garantire la copertu- ra dei debiti». Ecco cosa agita il sonno dei sindaci. Non di tutti però. A Partanna, ad esempio, Giovanni Cuttone, fedelissimo del presidente della Regione, è più diplo- matico: «Sono favorevole alla proposta di riduzione perché in questo modo si andrebbe verso l’ottimizzazione dei costi di gestione». Il sindaco di Partanna, indicando il numero 9 come punto fermo, lascia però uno spiraglio: «Laddove vi siano organismi virtuosi che hanno conseguito importanti risulta- ti, questi debbono continuare ad opera- re». Un riconoscimento a chi, investen- do sulla raccolta differenziata (una vera e propria rivoluzione culturale), ha con- tribuito a ridurre notevolmente il volume dei rifiuti prodotti. Il vicesindaco di Mazara del Vallo sembra però pensarla diversamente: «Da tempo – afferma Giovanni Quinci – abbiamo una posizio- ne ben definita sulla questione, ritenen- do che anche gli attuali Ato non avrebbe- ro dovuto gestire direttamente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Tale servizio – aggiunge Quinci – può essere effettuato solo da società specializzate. Gli Ato si sarebbero dovuti occupare solamente del controllo. Solo una scelta politica li ha fatti diventare gestori dei servizi». Secondo il decreto della Giunta regiona- le, la responsabilità del servizio di ritiro e smaltimento dei rifiuti sarà affidata ai sindaci. Per la gestione degli Ato i primi cittadini si consorzieranno e nomineran- no nel proprio ambito tre di loro: l’inca- rico avrà durata triennale. Sarà il sinda- co del Comune più popoloso a indire la prima riunione. La riduzione per decreto degli Ato rifiuti è resa possibile da una norma della Finanziaria regionale del 2007 che prevede la possibilità di proce- dere per via amministrativa, sentita la commissione Ambiente dell’Ars che, però, sul decreto di Lombardo del 2008 è rimasta in silenzio. Che equivale ad assenso. Ma l’Assemblea regionale non ha intenzione di rimanere a guardare. La conferenza dei capigruppo ha già stabili- to che la questione sarà portata in aula a fine mese. La partita, insomma, è appe- na iniziata. Direttore Responsabile: Lucia Pedone Redazione: Via Santa Croce, 5 - 91018 SALEMI (TP) email: [email protected] [email protected] Tel/Fax 0924.983783 Iscritto al Nr 166 del registro dei giornali e dei periodici presso il Tribunale di Marsala. Anno III n° 8 Pubblicato: Centro Studi Solidale Stampa: "Fashion Graphic" Gibellina Tiratura: 8000 copie Gibellina : V ita : PROFESSIONALITA’ E TRASPARENZA MARSALA Via Verdi, 15 tel 0923 715900 SALEMI Via P. Maurizio Damiani, 15 tel 0924 64386 Cala taf imi COPIA GRATUITA Santa Ninf a : pag. 14 pag. 11 pag. 12 XIV festival internazionale del folklore città di Vita Ampliamento rete del metano Cinema, ormai una rassegna come altre Mostra fotografica dei Ceti Giovanni Loiacono Ritorno alle origini Periodico di Opinioni, Politica, Attualità e Cultura di SALEMI - VITA - CALATAFIMI SEGESTA - GIBELLINA - SANTA NINFA - PARTANNA P ar tanna : pag. 15 Anci, Cuttone nel coordinamento pag. 13 SETTEMBRE 2009 Vincenzo Di Stefano «Dieta dimagrante» per gli Ato Secondo il sindaco di Gibellina, Vito Bonanno, «la riforma metterà in ginocchio i comuni» In stampa il 21 Settembre L L a premiazione per la terza edizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa “Colonna d’Eroma”, indetto dal Comune di Santa Flavia, si è svolta nella Villa Filangeri, alla presenza di numeroso pubblico, il 13 settem- bre. La commissione esaminatrice, compo- sta dal prof. Alfio Inserra (presidente di giu- ria) dalle professoresse Maria Rita Cuccia e Mimma Stabile e dal poeta Salvo Inserauto ha assegnato a Maria Stabile (nella foto) il secondo posto assoluto nella sezione Narrativa per il racconto “La Buona Azione”. La storia, una vicenda realmente accaduta a sua madre, ha come scenario la Colombaia Di Trapani, una roccaforte in mezzo al mare di fronte al porto, che negli anni cinquanta era adibita a carcere. Questo è il sesto premio ricevuto in poco tempo dalla poetessa Maria Stabile, uno straordinario talento da autodidatta espresso in un linguaggio fresco, dai toni delicati e nostalgici nelle descrizioni di ambientazioni e paesaggi del passato. Per questo rac- conto la scrittrice ha vinto a Savona (Menzione d'onore al Premio Letterario Nazionale "Penna e calama- io Zacem" 2009; a Bagheria (PA), secondo posto assolu- to alla VII Edizione del Premio di Poesia e Narrativa "Giacomo Giardina" 2008; a Mistretta (ME) quinto posto ex aequo alla V Edizione del Premio Letterario "Maria Messina" 2008; a Castiglione di Sicilia (CT), finalista alla VIII Edizione del Premio Letterario di Poesia, Prosa e Arti figurative de "Il Convivio" 2008 e a Palermo, secondo posto ex aequo alla IV Edizione del Premio Letterario di Poesia e Narrativa Accademia Nazionale Ruggero II di Sicilia "Ugo Foscolo" 2008. Il sindaco Antonino Accardo ha riservato parole lusin- ghiere alla brillante poetessa: «Maria Stabile - dice il sindaco - onora la nostra comunità e attraverso l’espressione dei veri sentimenti del suo paese, l’attaccamento e il legame sincero e profondo con la propria terra sta cercando di trasmettere alle nuove genera- zioni tutti quei valori positivi che non devo- no rimanere solo un retaggio del passato ma rappresentare anche nella società attuale i pilastri fondanti della comunità. Maria con le sue opere ci sta dando visibilità e lustro e a nome della città le abbiamo già conferito un meritato riconoscimento, certi che ci darà ulteriori soddisfazioni nel campo della cultura portando alto il nome di Vita». Gaspare Baudanza Ennesimo premio narrativa alla vitese Maria Stabile T T oscani que- sta volta ha fatto proprio centro! La manife- stazione "Benedivino" è stata una delle sue intuizioni più viva- ci e meglio riuscite da quando ricopre l'incarico di Assessore alla Creatività a Salemi. Certo Sgarbi ha colto la palla al balzo e ci ha messo un bel pizzico di suo. Vedere il teatro del Carmine, finalmente ben ripulito, brulicante di gente, di cantanti, ballerini, musicisti oltre che di vini degustati in una coreografia di tini e limpide bot- tiglie, notare l'assenza dei nume- rosi ovini che spesso vi pascola- vano attorno e degli extracomu- nitari che ne avevano fatto la loro latrina privata, trovarsi davanti una piscina piena di vino spumeggiante che fungeva da palcoscenico, tutto questo è stato per me una forte emozione, stra- na ma piacevole. E dire che non ho avuto mai una particolare simpatia per quel teatro, sorto sui resti delle case di tante fami- glie, sulle loro testimonianze di un tempo lontano e sui loro ricordi. Fra queste anche la casa dove nacque e visse mia madre con i miei nonni, la casa ove tante volte da bambino anch'io fui accolto tra le vecchie mura. Attraverso una finestrella sul retro si poteva accedere al picco- lo cimitero dei Carmelitani, e da una breccia nell'abside, dentro la chiesa del Carmine dove, fra altari, quadri e lampadari di vetro si trovava ancora intatta la splendida statua della Madonna del Carmine, oggi al Museo Civico priva della testa del Bambino. Non c'è più la lunga gradinata in pietra con alta rin- ghiera di ferro, attraverso la quale si accedeva alla Chiesa, gradinata che mille volte insieme a tanti ragazzi del vicinato ho salito e sceso di corsa, magari con qualche capitombolo! Per questo ho nutrito un certo ranco- re per questa nuova opera, soprattutto perché abbandonata quasi subito dopo la realizzazio- ne all'incuria ed al degrado. Oggi l'ho rivista nella sua veste migliore, tirata a lucido e piena di gente, e la mia visita a quei luoghi, un vero ritorno alle origi- ni, è stata piacevole ed interes- sante. E magnifico è stato lo spettacolo: mancavano solo i fuochi d'artificio, ma qualcuno nella notte ha purtroppo provve- duto! Si, perché gli sfaccendati buontemponi che amano fare scherzi di cattivo gusto, si sono fatti vivi anche in questa occasio- ne, in maniera ancora più pesan- te e pericolosa, ma sempre in modo spregevolmente anonimo. Ci auguriamo che la finiscano una buona volta, e se hanno qualcosa da dire lo facciano alla luce del sole. Il loro non è il modo migliore per la visibilità del nostro paese, proprio quando in tanti si stanno adoperando a far conoscere Salemi in tutto il mondo. L a querelle sulla competenza a determinare la Tariffa di igiene ambientale assomiglia sempre più ad una pratica per azzeccagarbugli. Non è bastata una pletora di decreti legislativi a sbro- gliare la matassa: il potere è delle Autorità d’ambito o dei comuni? In verità, i Codici dell’Ambiente, a partire dal 2006, avevano posto in capo alle Autorità d’ambito la potestà, ma i Codici non sono mai stati seguiti dai regolamenti attuativi. Quindi lettera morta, vacatio legis, in cui proliferano le interpretazioni. Il tutto alla vigilia delle convocazioni dei Consigli comunali, che entro il 30 settembre devono deliberare i criteri per l’applicazione della Tia 2009. Ai consessi civici la competenza l’ha data, inequivocabilmente, il Consiglio di giustizia amministrativa. La «Belice Ambiente» ha quindi predisposto un piano finanziario (accompagnato dal quadro dei costi del ser- vizio e dai coefficienti di determinazione della tariffa) e l’ha trasmesso agli undici comuni dell’Ambito affinché provvedano a determinare la misura della Tia per il 2009. Laddove i Consigli comunali non si pronunciassero, questa sarebbe determinata sulla base dell’ultima tariffa validamen- te approvata. Già, ma qual è l’ultima tariffa «validamente approvata»? Il Comitato Mosaico di Gibellina, che da anni ambisce al ruolo di defensor civitatis, ha inviato ai massimi consessi civici una lettera con la quale illustra, alla luce dell’evoluzione legislativa in materia di rifiuti, i princìpi giuridici vigenti. Secondo uno studio dal Comitato, la nuova Tariffa integrata ambientale prevista dal decreto legislativo 152 del 2006, che la «Belice Ambiente» vorrebbe fare approvare ai Consigli comunali, non può essere applicata prima del 31 dicembre 2009 in mancanza del Regolamento attua- tivo del Testo unico sull’Ambiente (appunto il decreto legislativo 152 del 2006). «Quindi – è il ragionamento dei tecnici di Mosaico – nei comuni gestiti dalla “Belice Ambiente” si applica la Tarsu 2004, quale ultima determinazione valida adottata dal Consiglio comunale negli anni precedenti». Il Comitato non si ferma qui, e, con un documento che ha l’odore sulfureo di un monito ad bellum movendum, proclama che «la Tia relativa agli anni 2005, 2006, 2007 e 2008 è stata illegittimamen- te determinata dalla “Belice Ambiente”, in quanto i vari Consigli comunali non hanno mai discipli- nato e determinato la propria tariffa». In questo caso, però, Mosaico omette di specificare che i Consigli comunali di Gibellina e Santa Ninfa già nel 2006 determinarono i criteri per la misura della Tia 2005. (Vincenzo Di Stefano) Tariffa: per Mosaico si applica la Tarsu 2004

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Edizione di Settembre 2009 del giornale locale Belice c'è

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Page 1: Belice c'è - Settembre 2009

LL’accelerazione impressa a Palermoha colto tutti, o quasi, di sorpresa.Come su un autobus che fila tran-

quillo, e che all’improvviso ha uno strat-tone, più d’uno ha dovuto afferrarsi alcorrimano per non finire a terra. La lineadettata a Palazzo d’Orleans dal presiden-te della Regione è chiara, inequivocabile:un solo Ato rifiuti per provincia. Gliattuali 27 devono diventare 9 (10 al mas-simo se ci sarà quello per le isole minori).Una «dieta dimagrante» imposta con attoamministrativo (un decreto del governoregionale) senza dover passare dalle for-che caudine dell’Ars, dove la GiuntaLombardo teme imboscate. Sulla stradadel taglio, il governo isolano s’era mossogià lo scorso anno, ma il progetto di ridu-zione fu accantonato, in modo spicciati-vo, dopo le resistenze dei partiti. IlParlamento regionale avrebbe dovutovarare una legge di riforma, che ad unanno di distanza ancora non c’è.Ma quali ripercussioni avrebbe il paven-tato smembramento dell’attuale sistemaintegrato dei rifiuti? «È un suicidio». Larisposta, secca, la dà Vito Bonanno, sin-daco di Gibellina e già presidentedell’Assemblea intercomunale di control-lo della «Belice Ambiente». «La riforma– argomenta Bonanno – metterà in ginoc-chio i comuni perché i debiti delle socie-tà d’ambito il primo gennaio 2010 saran-no automaticamente scaricati sui bilancicomunali». I contabili degli enti localisono già al lavoro: dati certi ancora nonve ne sono, ma è indubbio che per alcunicomuni il dissesto finanziario è un rischioconcreto. «Nella migliore delle ipotesi –aggiunge Bonanno – bisognerà tagliareservizi essenziali per garantire la copertu-ra dei debiti». Ecco cosa agita il sonno deisindaci. Non di tutti però. A Partanna, adesempio, Giovanni Cuttone, fedelissimodel presidente della Regione, è più diplo-

matico: «Sono favorevole alla propostadi riduzione perché in questo modo siandrebbe verso l’ottimizzazione deicosti di gestione». Il sindaco di Partanna,indicando il numero 9 come puntofermo, lascia però uno spiraglio:«Laddove vi siano organismi virtuosiche hanno conseguito importanti risulta-ti, questi debbono continuare ad opera-re». Un riconoscimento a chi, investen-do sulla raccolta differenziata (una verae propria rivoluzione culturale), ha con-tribuito a ridurre notevolmente il volumedei rifiuti prodotti. Il vicesindaco diMazara del Vallo sembra però pensarladiversamente: «Da tempo – affermaGiovanni Quinci – abbiamo una posizio-ne ben definita sulla questione, ritenen-do che anche gli attuali Ato non avrebbe-ro dovuto gestire direttamente il serviziodi raccolta e smaltimento dei rifiuti. Taleservizio – aggiunge Quinci – può essereeffettuato solo da società specializzate.Gli Ato si sarebbero dovuti occuparesolamente del controllo. Solo una sceltapolitica li ha fatti diventare gestori deiservizi».Secondo il decreto della Giunta regiona-le, la responsabilità del servizio di ritiroe smaltimento dei rifiuti sarà affidata aisindaci. Per la gestione degli Ato i primicittadini si consorzieranno e nomineran-no nel proprio ambito tre di loro: l’inca-rico avrà durata triennale. Sarà il sinda-co del Comune più popoloso a indire laprima riunione. La riduzione per decretodegli Ato rifiuti è resa possibile da unanorma della Finanziaria regionale del2007 che prevede la possibilità di proce-dere per via amministrativa, sentita lacommissione Ambiente dell’Ars che,però, sul decreto di Lombardo del 2008è rimasta in silenzio. Che equivale adassenso. Ma l’Assemblea regionale nonha intenzione di rimanere a guardare. Laconferenza dei capigruppo ha già stabili-to che la questione sarà portata in aula afine mese. La partita, insomma, è appe-na iniziata.

Dir ettore Responsabile: Lucia PedoneRedazione: Via Santa Croce, 5 - 91018 SALEMI (TP) email:[email protected]@infobelice.itTel/Fax 0924.983783Iscritto al Nr 166 del registro dei giornali edei periodici presso il Tribunale di Marsala.Anno III n° 8Pubblicato: Centro Studi SolidaleStampa: "Fashion Graphic" GibellinaTiratura: 8000 copie

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Gibellina:Vita:

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MARSALAVia Verdi, 15

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SALEMIVia P. Maurizio Damiani, 15

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Calatafimi:

COPIA GRATUITA

Santa Ninfa: pag. 14pag. 11 pag. 12

XIV festival internazionaledel folklore città di Vita

Ampliamentorete del metano

Cinema, ormai una rassegna come altre

Mostra fotograficadei Ceti

Giovanni Loiacono

Ritorno alle origini

Periodico di Opinioni, Politica, Attualità e Cultura di

SALEMI - VITA - CALATAFIMI SEGESTA - GIBELLINA - SANTA NINFA - PARTANNA

Partanna: pag. 15

Anci, Cuttone nelcoordinamento

pag. 13

SETTEMBRE 2009

Vincenzo Di Stefano

«Dieta dimagrante» per gli AtoSecondo il sindaco di Gibellina, Vito Bonanno, «la riforma metterà in ginocchio i comuni»

In stampa il 21 Settembre

LLa premiazione per la terza edizione delPremio Letterario Internazionale diPoesia e Narrativa “Colonna

d’Eroma”, indetto dal Comune di SantaFlavia, si è svolta nella Villa Filangeri, allapresenza di numeroso pubblico, il 13 settem-bre. La commissione esaminatrice, compo-sta dal prof. Alfio Inserra (presidente di giu-ria) dalle professoresse Maria Rita Cuccia eMimma Stabile e dal poeta Salvo Inserautoha assegnato a Maria Stabile (nella foto) ilsecondo posto assoluto nella sezioneNarrativa per il racconto “La BuonaAzione”. La storia, una vicenda realmenteaccaduta a sua madre, ha come scenario laColombaia Di Trapani, una roccaforte inmezzo al mare di fronte al porto, che negli

anni cinquanta era adibita acarcere. Questo è il sestopremio ricevuto in pocotempo dalla poetessa MariaStabile, uno straordinariotalento da autodidattaespresso in un linguaggiofresco, dai toni delicati enostalgici nelle descrizionidi ambientazioni e paesaggidel passato. Per questo rac-conto la scrittrice ha vinto aSavona (Menzione d'onoreal Premio LetterarioNazionale "Penna e calama-io Zacem" 2009; a Bagheria(PA), secondo posto assolu-

to alla VII Edizione del Premiodi Poesia e Narrativa "GiacomoGiardina" 2008; a Mistretta(ME) quinto posto ex aequo allaV Edizione del PremioLetterario "Maria Messina"2008; a Castiglione di Sicilia(CT), finalista alla VIIIEdizione del Premio Letterariodi Poesia, Prosa e Arti figurativede "Il Convivio" 2008 e aPalermo, secondo posto exaequo alla IV Edizione delPremio Letterario di Poesia eNarrativa Accademia NazionaleRuggero II di Sicilia "UgoFoscolo" 2008. Il sindaco

Antonino Accardo ha riservato parole lusin-ghiere alla brillante poetessa: «Maria Stabile- dice il sindaco - onora la nostra comunità eattraverso l’espressione dei veri sentimentidel suo paese, l’attaccamento e il legamesincero e profondo con la propria terra stacercando di trasmettere alle nuove genera-zioni tutti quei valori positivi che non devo-no rimanere solo un retaggio del passato marappresentare anche nella società attuale ipilastri fondanti della comunità. Maria conle sue opere ci sta dando visibilità e lustro ea nome della città le abbiamo già conferitoun meritato riconoscimento, certi che cidarà ulteriori soddisfazioni nel campo dellacultura portando alto il nome di Vita».

Gaspare Baudanza

Ennesimo premio narrativa alla vitese Maria Stabile

TToscani que-sta volta hafatto proprio

centro! La manife-s t a z i o n e"Benedivino" èstata una delle sueintuizioni più viva-ci e meglio riusciteda quando ricopre l'incarico diAssessore alla Creatività aSalemi. Certo Sgarbi ha colto lapalla al balzo e ci ha messo unbel pizzico di suo. Vedere il teatrodel Carmine, finalmente benripulito, brulicante di gente, dicantanti, ballerini, musicisti oltreche di vini degustati in unacoreografia di tini e limpide bot-tiglie, notare l'assenza dei nume-rosi ovini che spesso vi pascola-vano attorno e degli extracomu-nitari che ne avevano fatto laloro latrina privata, trovarsidavanti una piscina piena di vinospumeggiante che fungeva dapalcoscenico, tutto questo è statoper me una forte emozione, stra-na ma piacevole. E dire che nonho avuto mai una particolaresimpatia per quel teatro, sortosui resti delle case di tante fami-glie, sulle loro testimonianze diun tempo lontano e sui lororicordi. Fra queste anche la casadove nacque e visse mia madrecon i miei nonni, la casa ovetante volte da bambino anch'iofui accolto tra le vecchie mura.Attraverso una finestrella sulretro si poteva accedere al picco-lo cimitero dei Carmelitani, e dauna breccia nell'abside, dentro lachiesa del Carmine dove, fraaltari, quadri e lampadari divetro si trovava ancora intatta lasplendida statua della Madonnadel Carmine, oggi al MuseoCivico priva della testa delBambino. Non c'è più la lungagradinata in pietra con alta rin-ghiera di ferro, attraverso laquale si accedeva alla Chiesa,gradinata che mille volte insiemea tanti ragazzi del vicinato hosalito e sceso di corsa, magaricon qualche capitombolo! Perquesto ho nutrito un certo ranco-re per questa nuova opera,soprattutto perché abbandonataquasi subito dopo la realizzazio-ne all'incuria ed al degrado.Oggi l'ho rivista nella sua vestemigliore, tirata a lucido e pienadi gente, e la mia visita a queiluoghi, un vero ritorno alle origi-ni, è stata piacevole ed interes-sante. E magnifico è stato lospettacolo: mancavano solo ifuochi d'artificio, ma qualcunonella notte ha purtroppo provve-duto! Si, perché gli sfaccendatibuontemponi che amano farescherzi di cattivo gusto, si sonofatti vivi anche in questa occasio-ne, in maniera ancora più pesan-te e pericolosa, ma sempre inmodo spregevolmente anonimo.Ci auguriamo che la finiscanouna buona volta, e se hannoqualcosa da dire lo facciano allaluce del sole. Il loro non è ilmodo migliore per la visibilitàdel nostro paese, proprio quandoin tanti si stanno adoperando afar conoscere Salemi in tutto ilmondo.

L a querelle sulla competenza a determinare la Tariffa di igiene ambientale assomiglia semprepiù ad una pratica per azzeccagarbugli. Non è bastata una pletora di decreti legislativi a sbro-gliare la matassa: il potere è delle Autorità d’ambito o dei comuni? In verità, i Codici

dell’Ambiente, a partire dal 2006, avevano posto in capo alle Autorità d’ambito la potestà, ma iCodici non sono mai stati seguiti dai regolamenti attuativi. Quindi lettera morta, vacatio legis, in cuiproliferano le interpretazioni. Il tutto alla vigilia delle convocazioni dei Consigli comunali, che entroil 30 settembre devono deliberare i criteri per l’applicazione della Tia 2009. Ai consessi civici lacompetenza l’ha data, inequivocabilmente, il Consiglio di giustizia amministrativa. La «BeliceAmbiente» ha quindi predisposto un piano finanziario (accompagnato dal quadro dei costi del ser-vizio e dai coefficienti di determinazione della tariffa) e l’ha trasmesso agli undici comunidell’Ambito affinché provvedano a determinare la misura della Tia per il 2009. Laddove i Consiglicomunali non si pronunciassero, questa sarebbe determinata sulla base dell’ultima tariffa validamen-te approvata. Già, ma qual è l’ultima tariffa «validamente approvata»? Il Comitato Mosaico diGibellina, che da anni ambisce al ruolo di defensor civitatis, ha inviato ai massimi consessi civiciuna lettera con la quale illustra, alla luce dell’evoluzione legislativa in materia di rifiuti, i princìpigiuridici vigenti. Secondo uno studio dal Comitato, la nuova Tariffa integrata ambientale prevista daldecreto legislativo 152 del 2006, che la «Belice Ambiente» vorrebbe fare approvare ai Consiglicomunali, non può essere applicata prima del 31 dicembre 2009 in mancanza del Regolamento attua-tivo del Testo unico sull’Ambiente (appunto il decreto legislativo 152 del 2006). «Quindi – è ilragionamento dei tecnici di Mosaico – nei comuni gestiti dalla “Belice Ambiente” si applica la Tarsu2004, quale ultima determinazione valida adottata dal Consiglio comunale negli anni precedenti». IlComitato non si ferma qui, e, con un documento che ha l’odore sulfureo di un monito ad bellummovendum, proclama che «la Tia relativa agli anni 2005, 2006, 2007 e 2008 è stata illegittimamen-te determinata dalla “Belice Ambiente”, in quanto i vari Consigli comunali non hanno mai discipli-nato e determinato la propria tariffa». In questo caso, però, Mosaico omette di specificare che iConsigli comunali di Gibellina e Santa Ninfa già nel 2006 determinarono i criteri per la misura dellaTia 2005. (Vincenzo Di Stefano)

Tariffa: per Mosaico si applica la Tarsu 2004

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DDevastato dalle fiamme eormai inutilizzabile. E’ cosìche si presenta oggi, dopo i

due incendi che a metà agosto, adistanza di tre giorni, l’hanno com-pletamente carbonizzato, il parcosuburbano di contrada San Ciro(nella foto a destra), costato ai con-tribuenti la “modica” cifra di unmilione di euro finanziati con fondiregionali. Uno scempio, con ogniprobabilità di natura dolosa, che sisarebbe potuto evitare se quest’an-golo di verde, dotato di aree attrez-zate e illuminate, una zona giochi

per bambini e una guardiola per un eventuale custode, non fossestato vittima da anni dell’incuria e dell’indifferenza che hannoconsentito a un qualunque piromane di passaggio di decretarnela fine, approfittando delle erbacce e delle sterpaglie incolte chenegli ultimi tempi hanno preso il sopravvento. E dire che con unpo’ di attenzione sarebbe potuto diventare un importante “pol-mone” verde in grado di abbellire una zona residenziale altamen-te popolata e al tempo stesso purificarne l’aria grazie alle circa50 specie arboree presenti. Alberi piantati nel 2002 su una super-ficie di oltre quattro ettari e andati in fumo nell’arco di poche ore.Sulla deplorevole vicenda è intervenuto il consigliere comunalee presidente della III Commissione consiliare, MelchiorreAngelo (nella foto), che ha precisato di essersi interessato «dellesorti del parco abbandonato dietro segnalazione dei residenti» edi aver avviato contatti con l’amministrazione per chiedere diaffidare per la durata di sei anni la pulizia e manutenzione delparco all’associazione «Baviera», formata da artigiani e agricol-tori, assegnando al gruppo un contributo di diecimila euro.«L’assessore Calistro e l’ing. Placenza, ai quali avevo espostola situazione, avevano subito effettuato alcuni sopralluoghi epreparato unaproposta di delibera per la Giunta- spiegaAngelo – proposta rimasta però sui tavoli degli uffici comunali,inspiegabilmente ignorata. E a questo punto mi chiedo perchénon sia stata presa in considerazione e di chi sia stata l’inadem-pienza politico-amministrativa, se della Giunta o dei dirigentidell’Ente». Il consigliere Angelo che nell’ultima seduta delConsiglio comunale ha deciso, non a caso, di dichiararsi indipen-dente rispetto alla maggioranza, continua: «Da più di un meseaspetto una risposta dell’amministrazione sulla vicenda e vorrei

anche sapere se il Dipartimento Provinciale dellaProtezioneCivile è stato informato del rogo. Non possiamo chiedere - con-clude - che ci vengano assegnati dei mezzi di pronto soccorsocome il SUVche il Dipartimento Regionale della ProtezioneCivile ha consegnato pochi giorni fa, per poi lasciare che ilparco suburbano bruci completamente». La soluzione propostada Angelo prevede la costituzione di un Centro OperativoComunale (che tutti i Comuni hanno l’obbligo di attivare) comebase operativa della Protezione Civile Comunale e il completa-mento del Piano Comunale della Protezione Civile che compren-de il Piano rischio Sismico, il Piano rischioIdrogeologico e ilPiano Speditivo di Emergenza per la previsione e prevenzionedegli incendi. Ma il rogo del parco è solo l’ultimo di una serie diepisodi verificatisi negli anni in luoghi abbandonati al degrado elasciati a se stessi. Oltre al parco di San Ciro, infatti, non si puònon citare lo stato in cui versa nei pressi di piazza Padre Piol’opera che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere una sorta difontana con cascate d’acqua azionate da pompe di sollevamentoo la struttura realizzata in contrada Filci che in teoria avrebbedovuto ospitare una scuola ma che non è mai stata utilizzata edè ormai ridotta a uno scheletro vuoto e fatiscente. Per non parla-re di opere incomplete come le aree ancora da lottizzare in con-trada Vignagrande e la tanto attesa e mai ultimata area industria-le che dovrebbe ospitare numerose attività artigianali: le cosid-dette aree Pip (Piccoli insediamenti produttivi) che aspettano adir poco dai tempi del terremoto di essere terminate.

Letizia Loiacono

22 Cronache dal comune di Salemi

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Partanna

Gli inquilini non possono ancora acquisirle

RRinviato ancora il comple-tamento del censimentodegli immobili di via

Tiziano. A protestare contro iritardi nelle procedure di accata-stamento degli alloggi popolarisono gli stessi inquilini delle abi-tazioni di proprietà dello Iacp.Finché l’accatastamento delle327 case ubicate nella zonanuova della città non sarà ulti-mato (l’operazione doveva essere completataentro il termine di tre mesi, superati lo scorsomaggio) gli immobili, infatti, non potrannoessere acquisiti dai residenti interessati. A fre-nare i lavori dei tecnici del Comune la richie-sta dello Iacp e del Demanio, contrariamente aquanto deliberato nel mandato iniziale, di nonaccatastare i locali di via Tiziano oggi adibitiad autorimessa come pertinenza degli edificiadiacenti ma come immobili autonomi da ven-dere (o cedere) separatamente rispetto aglialloggi. La precisazione voluta dai due entisembra abbia determinato uno stop nelle pro-cedure, in attesa ormai da mesi che venga for-malizzata la variante all’incarico affidato aitecnici comunali per poter proseguire nellafase del censimento. Sulla vicenda è intervenu-to il responsabile del progetto, l’architettoBaldo Angelo, che spiega: «Il censimento nonè stato ancora terminato perchè durante ilavori sono sorte delle problematiche in meri-to alla destinazione d’uso di alcuni locali chesembra non siano stati consegnati dal dema-nio nemmeno al comune ma che insistononello stesso lotto delle abitazioni. Mi auguroche presto si possa fare chiarezza e completa-re i lavori di accatastamento per consentireagli inquilini di acquisire gli immobili, sbloc-cando così una situazione di stasi che si trasci-na da anni e superando l’inerzia delle prece-denti amministrazioni nei confronti di unavicenda che riguarda numerose famiglie».L’architetto Angelo, al quale nel dicembre

2008 era stato affidato l’incarico di completa-re censimento e accatastamento, in alcune con-ferenze di servizi con gli architetti PaolaD’Aguanno, il Rup (responsabile unico delprocedimento) del Comune, e AntoniaGabellone, in rappresentanza dello Iacp, ave-vano vagliato la possibilità di stralciare dalprogetto i 52 monolocali adibiti ad autorimes-sa per occuparsene poi in un secondo tempo,dopo aver risolto la questione degli alloggi. Lasoluzione del problema quindi c’è e sembra aportata di mano. Resta ancora però da chiarirechi sarà il proprietario dei locali di via Tizianouna volta frazionati e scorporati dai lotti delleabitazioni e a chi sarà affidata la loro gestione.Per evitare ulteriori complicazioni, il comunedovrebbe sollecitare il demanio per la defini-zione dell’iter di cessione. Intanto continua ilvia vai di inquilini che protestano per il ritar-do nell’acquisizione degli alloggi nei quali abi-tano da tanti anni. Gli enti interessati si attive-ranno per evitare ulteriori intoppi e ritardi edefinire anche la destinazione delle ulteriori 52autorimesse e la loro gestione? Perchè il pianodi vendita non è stato ancora definito (questocomporterà ancora mesi di ritardo nella cessio-ne degli alloggi)? Sono domande che attendo-no risposta, nel frattempo Salemi, anche inquesto caso, rappresenta il fanalino di codadella Valle del Belice visto che gli altri comu-ni hanno definito da tempo la cessione degliimmobili.

Gaspare Baudanza

Case popolari, continua l’odisseaImmobili di Via Tiziano

Una delle tante opere pubbliche abbandonate a se stesse

Il parco di San Ciro va in fumo

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LL’associazione teatrale, centro cul-turale e artistico «Proscenio» havinto la seconda edizione della

rassegna del Teatro Siciliano di Lascaricon la commedia dialettale di PinoGiambrone «Cincu fimmini e un tarì». Ilgruppo salemitano, 24 fra attori, costumi-sti e assistenti di scena, ha sbaragliato lealtre dieci compagnie teatrali concorrenti«per talento interpretativo, per la curadei costumi e la sincronia dei movimentiscenici- si legge nella motivazione dellagiuria tecnica -. Tutti gli attori sono riu-sciti ad esprimere la propria verve irresi-stibile ed esilarante grazie anche alladirezione impeccabile del regista DinoManiscalco. Elementi che portano a con-siderare la compagnia tra le migliori del-l’intera rassegna». L’associazione teatra-le ha ottenuto inoltre dei riconoscimentiper gli attori non protagonisti, RinoMaragioglio e Giuseppe Renda, per ilmiglior attore protagonista, Nino Ferro,per la miglior attrice protagonista,Concetta Pecorella e per la regia di DinoManiscalco. «E’un premio - afferma ilregista - che non ci aspettavamo, lamigliore ricompensa per tutti i sacrifici ela dedizione prestati per metter in scenala commedia. Il merito di questo impor-

tante riconosci-mento vaall’autore PinoGiambrone peraverci dato lapossibilità diinterpretare la sua opera ma anche atutto lo staff della compagnia che haspeso tanto entusiasmo, energia e tempoper preparare la pièce». L’attriceConcetta Pecorella, seguita nella recita-zione teatrale dal regista DinoManiscalco dall’età di 15 anni, ha invecesottolineato «l’apprezzamento ottenutoda pubblico e giuria popo-lare e tecnica in un ambien-te che non conoscevamo».«Lascari - dichiara NinoFerro che ha iniziato a reci-tare con la compagnia nel’96 con una piccola parte epoi sempre come protagoni-sta - è stata un momento diconfronto con altre realtàteatrali e al di là del festivall’associazione “Prosce-nio” ha vinto nel raggiun-gere i propri obiettivi:divertirsi e far divertirecome facciamo da oltre

dieci anni». Quasitutti gli attori hannocontribuito alla fon-dazione della com-pagnia che ha esor-dito, grazie all’entu-

siasmo di alcuni giovani e non accomu-nati dalla passione per il teatro, come«Giullari di Francesco» nel 1997, poicostituitasi, nel 2004, come compagniateatrale «Proscenio». Il gruppo è compo-sto da Nino Ferro, Giuseppe Piazza,Concetta Pecorella, Lella Drago,Mariangela Drago, Rina Gandolfo, Paola

Ampola, GiusyV i r t u o s o ,Gianfranco Cordio,Piera Capizzo,Giuseppe Renda,Rino Maragioglio,Cinzia Amico,Gaspare Apparia ePippo Baudanza,supportati dall’assi-stente di scenaCaterina Catala-notto. La scenogra-fia ideata da DinoMiniscalco è statarealizzata in colla-borazione da

Gaspare Apparia e Fabio Rubino che hacurato l’arredamento di scena mentre leacconciature e il trucco sono state operadi Cinzia Amico. La compagnia teatralesalemitana, nonostante la fatica diLascari è riuscita a portare in scena inoccasione dei festeggiamenti dellaMadonna della Confusione un’altra com-media dialettale «Malatu ‘ntesta», un ria-dattamento del famoso «Malato immagi-nario» di Moliere. Anche quest’ultimolavoro di Proscenio ha riscosso un gransuccesso e sarà replicato in varie localitàdella provincia. (Gaspare Baudanza)

DD opo una lunga attesa dicirca dieci anni, ad Ulmi,frazione di Salemi, si è tor-

nata a festeggiare la titolare dellachiesa parrocchiale, venerata con ilnome di Maria SS. di Trapani.Grazie al comitato «Pro festeggia-menti Maria SS. di Trapani», forma-to da giovani e da alcuni veteranidella parrocchia , è stato possibile fartornare viva una tradizione tantoamata tra gli abitanti della contradache ormai rischiava di diventare soloun ricordo. I festeggiamenti che sonodurati una settimana, dal 17 al 23agosto, hanno visto una numerosaaffluenza di fedeli, giunti anche dapaesi limitrofi, i quali hanno assistito

con devozione all’evento.Il programma della mani-festazione è stato moltointenso, sia dal punto divista religioso, con recitadel Santo Rosario e cele-brazione Eucaristica tuttele sere, e sia dal punto divisto artistico, con dueappuntamenti musicalimolto graditi al pubblico.

Infatti, uno di questi ha fatto registrare ben2000 presenze. Si tratta della Corrida, eventoormai di grande successo, organizzata dal-l’associazione “Global Music”, con il patroci-nio del comune di Salemi. Molti i concorren-ti dilettanti allo sbaraglio che hanno avutomodo di dare sfogo alle proprie doti artisti-che, ma ad aggiudicarsi la vittoria un gruppodi ragazzini della contrada, “I magnifici 4”che hanno ballato con proprie coreografie unbrano di musica dance. Naturalmente non

potevano mancare gli ospiti che hanno arric-chito la serata con tanto divertimento. Tra diloro ricordiamo i “Trikke e due”, i CrazyDuck e l’ormai famoso Antonio Spagnolo. Apresentare la serata è stato Enzo Amato daMarsala, coadiuvato dalle vallette CrocettaArceri e Maria Mancuso, mentre la sigla ini-ziale e finale è stata curata dalla scuola diballo “Emidance”. Organizzatori dell’eventoNino Ferrante e Andrea Ardagna. Altromomento importante è stato il sabato, vigilia

della festa, in cui si è vissutoun forte ed intenso momentodi preghiera in Chiesa, men-tre a seguire il gruppo folk“Torre Sibiliana” di Petrosinoha intrattenuto il pubblicopresente con canti e balli tipi-ci siciliani. Ma il giorno incui la festa ha avuto un mag-giore risalto è stata la dome-nica. Ad aprire la giornata laclassica “tammuriniata” perle vie della contrada, seguitadalla celebrazioneEucaristica. Nel pomeriggio,l’associazione «Horse RanchLife» di Vita, in collaborazio-

ne con il comitato, ha organizzato una sfilatadi cavalli, con lanci di caramelle e noccioline.La stessa ha visto impegnati nell’ordine pub-blico anche una pattuglia di Carabinieri aCavallo e l’Associazione NazionaleCarabinieri di Gibellina. Particolarmenteintensa ed emozionante è stata la processionedel simulacro della Beata Vergine Maria,soprattutto molto attesa dai fedeli.Indescrivibile l’emozione e la gioia almomento dell’uscita della statua, la quale hainiziato subito il suo cammino accompagnatada una lunga folla di fedeli. Ad animare lastessa, con canti e preghiera, cono stati iragazzi del coro «Cantate Domino» di Ulmi,accompagnati dai parroci Don Vito Saladinoe Don Calogero Augusta, i seminaristiAntonino Gucciardi e Gianni Cipri, coadiuva-ti sempre dalle Suore di Ulmi. «E’stato unmomento di vera gioia, ma soprattutto unmomento in cui la fede ha prevalso su tutto,rendendo questo giorno un appuntamento daripetere negli anni a venire». Questa è un po’la sintesi di chi ha dato molto per questa festa,ma soprattutto di chi ha un legame moltoforte con la Madonna e si auspica il ripetersidella stessa nei prossimi anni. A concluderela giornata un fantastico spettacolo di gio-chi pirotecnici molto apprezzato dai pre-senti.

Andrea Ardagna

55Cronache dal comune di Salemi

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Proiezioni incomprese Proscenio stravince la seconda rassegna di teatro dialettale di Lascari

La festa di Ulmi tra tradizione, fede e folklore

Il gruppo trionfa e sbaraglia le altre compagnie.Migliori attori protagonisti Nino Ferro e Concetta

Pecorella, non protagonisti Rino Maragioglioe Giuseppe Renda e per la regia Dino Maniscalco

Il gruppo teatrale Proscenio con il sindaco di Lascari Antonio Cesare e l'assessore Giuseppe Schittino

I vincitori della corrida con lo staff organizzativo

Maria SS. di Trapani portata in processione dai fedeli La sfilata dei cavalieri con i carabinieri a cavallo

Padre Vincenzo Di Rocco con il gruppo Proscenio che ha rappresentato «Malatu ‘ntesta»

NN on ha avuto la meritata partecipazione laprima rassegna cinematografica di"Proiezioni" inaugurata il 17 agosto all'au-

ditorium di S. Giovanni dal sindaco Vittorio Sgarbi,il vice-sindaco Antonella Favuzza e l'assessore allaCreatività Oliviero Toscani. Il festival del cinema,in questa prima serie, incentrato sulla tematicamafia e Sicilia, un binomio sempre alquanto discus-so, ha avuto un esito non molto positivo già agliesordi. Nonostante ad essere proiettati fossero deicapolavori del cinema internazionale di FrancisFord Coppola, Pietro Germi, Martin Scorsese,Michelangelo Antonioni, Abel Ferrara, RobertoBenigni, Brian De Palma, Francesco Rosi, LuchinoVisconti, John Huston, Paolo e Vittorio Taviani, laconsiderazione collettiva è stata alquanto scarsa(unico film più seguito Salvatore Giuliano di F.Rosi, circa 40 persone). A pregiudicare l'iniziativaha contribuito la scarsa partecipazione all'organiz-zazione dell'apparato burocratico dell'ente. Sia l'af-fissione del «6 x 3», il grande manifesto pubblicita-rio, sia la cura della gestione delle serate è stata,infatti, affidata allo staff di Toscani che hannodovuto recedere dalle ferie per garantire lo svolgi-mento dell'evento. L'intento era ed è quello di ani-mare la città di Salemi attirando il maggior numerodi persone e visitatori. A muoversi attivamentequindi, ancora una volta i ragazzi del team diToscani, già impegnati nella catalogazione deglioltre 55.000 film donati al Comune dal cinefiloamericano Yongman Kim e che senza farsi prende-re dallo sconforto procedono già nell'ideazione diuna rassegna più originale. Prossimamente è infattiprevista la «Proiezione» dei Concerti Live di gran-di artisti della musica internazionale, tra gli altri,dei Pink Floyd e dei Cure che, considerato il gene-re cinematografico, saranno proiettati nelle variepiazze salemitane. In futuro è anche prevista unarassegna sul genere Horror che metterà in scena trai tanti, alcuni film di Bava e Argento. Purtropponon tutti i film sono in lingua italiana. Comunque,il cinema non è fatto solo di copioni recitati, ma dimusica, trame, valori e insegnamenti morali.Quindi è auspicabile una più concreta partecipazio-ne da parte di tutti, amministrazione comunale com-presa, in modo da dare un giusto riconoscimento adun dono «prezioso» che ci è stato fatto e che costi-tuisce in senso lato per la città un «bene culturale».

Francesca Agostina Marchese

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LLa strada diC o n t r a d aKarbinarusa conti-

nua a versare nel degrado.Alla scarsa manutenzionedella via, infatti, si èaggiunta una frana che haprovocato il cedimentodel manto stradale e chesi è verificata oltre unanno e mezzo fa. Nellazona, transennata persegnalare agli automobi-listi la presenza dellabuca che occupa più dimetà della carreggiata,non è stato ancora predi-sposto alcun intervento di riparazione che permetta ilripristino di una viabilità scorrevole nel tratto. Unasituazione che crea disagi ai tanti agricoltori che la per-corrono quotidianamente per recarsi ad effettuare lavo-ri nei propri fondi, destinata ad aggravarsi nelle prossi-me settimane. A pochi passi dalla frana (che si sta len-tamente trasformando in una discarica a cielo aperto:qualcuno, forse in segno di contestazione, vi ha getta-

to del materiale edile e unvecchio materasso), sitrova, infatti, un Oleificioal quale nel periodo dellaraccolta delle olive nelmese di ottobre si recanoper la molitura numerosepersone che percorrono iltratto stradale con auto-mobili ma anche con trat-tori gommati e altrimezzi pesanti. Con ilpericolo concreto che leridotte dimensioni dellacarreggiata e il maggiorflusso di vetture possanoprovocare il cedimento

dell'intero tratto stradale. «Sarebbe necessario interve-nire prima dell'inizio della raccolta delle olive - spie-gano i proprietari dell'Oleificio - per evitare ulterioridisagi per chi la utilizza o nel peggiore dei casi qual-che grave incidente». L’amministrazione interpellatatelefonicamente ha fatto sapere di aver intenzione dieffettuare un sopralluogo prima di predisporre unintervento.

AAnche quest'anno grandi plausi per la buona riu-scita della IVedizione di "C'era 'na vota - gio-chi in piazza", la manifestazione organizzata

dalla Pro Loco locale con il patrocinio del Comune.Dieci le squadre iscritte che si sono sfidate nei diecigiochi previsti per le serate del 31 luglio e 1 agosto:gioco di punta sicuramente la corsa dei "carruzzuna"che, svoltasi lungo la via G. Amendola fino ad arrivarein Piazza Dittatura, ha visto il coinvolgimento del pub-blico lungo tutto il percorso. La classifica finale che havisto sul podio più alto due squadre, quella dei beige "Ifantastici 6" e quella dei blu elettrico "The furious" chesi sono aggiudicate ex aequo il primo premio: duemaiali consegnati dall'associazione Pro Loco ad

entrambi i team. Adessere premiateanche le squadre deiblu scuro "The crazyhorses" con unapecora, quella degli"Empire 08" con deicesti offerti dai com-mercianti e il gruppodei rossi "IGaribaldini" vincitoriper il miglior"Carruzzune". Perpremiare la sportivitàe l'entusiasmo di tuttila Pro loco ha donato

una medaglia a ogni partecipante insieme ad alcunipremi speciali in ricordo della manifestazione conse-gnati dai rappresentanti della giunta e del consigliocomunale. Un ringraziamento particolare da parte del-l'associazione Pro Loco va a tutti gli sponsor senza ilcui sostegno non si sarebbe riusciti a realizzare l'edi-zione di quest'anno e a tutti coloro che hanno contri-buito alla buona riuscita delle serate e in particolare aidue presentatori, Gaetano Maniaci e Armando Safinache con la loro disponibilità e simpatia sono riusciti adanimare un'iniziativa che sicuramente ha lasciato unsegno nell'estate salemitana. (Nella foto il team orga-nizzativo della Pro loco)

M. Cristina Drago

66 Cronache dal comune di Salemi

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IV edizione dei giochi in piazza

LLa sesta edizione della «Sagra della Busiata», iltradizionale appuntamento enogastronomicoorganizzato nella suggestiva cornice dei vicoli

del Centro storico, quest’anno ha superato le aspettati-ve sia per l’ottima affluenza di visitatori sia per la ric-chezza dei piatti proposti dai ristoratori locali.

Protagonistaind i scussadell’eventola caratteri-stica busiata,la tipicapasta lavora-ta a mano,d e c l i n a t anelle versio-ni più dispa-rate offertedai cuochi ingara per untotale di oltre700 chili di

pasta gustata da chi ha partecipato alla serata program-mata l’11 agosto scorso dalle 20 alle 23. A concorrereper la miglior ricetta i ristoranti «La Giummara», «AlCiliegio», «L’Eclisse», «La Massara», «Il Melograno»e «Antica Caffetteria» posizionati nei sei punti didegustazione dislocati in via Amendola, PiazzaSimone Corleo, all’in-terno del Chiostro diSant’Agostino, in piaz-za dittatura, piazza SanBartolomeo e nelleimmediate vicinanze diPiazza Alicia. Adaccompagnare le busia-te, (il cui nome derivadalla cosiddetta«busa», il ferro da calzautilizzato dalle massaie

per realizzarle attraverso un procedimento che consen-te di incavare la pasta, facilitandone la penetrazionedell’acqua durante l’ebollizione) sono stati i vini pro-posti dalle aziende vitivinicole «Cantina ColombaBianca», «Azienda agricola Gandolfo», «CantinaHermes», «Azienda vitivinicola Terre di Salemi»,«Cantina Uvam» e «Cantina Trapani». Come ognianno la sfida culinaria è stata «condita» da numerosimomenti di intrattenimento: la sfilata, dalle 20 alle 23,di gruppi folkloristici provenienti dai paesi dell’Est perle vie del centro storico con l’esibizione finale inPiazza Alicia. A promuovere la kermesse il Comuneche ha finanziato l’iniziativa, e l’associazione «Procentro Storico», che grazie all’impeccabile lavoro deisuoi collaboratori ha fornito il necessario supportologistico ed organizzativo. A decretare il vincitore del-l’edizione 2009, premio assegnato quest’anno al risto-rante «Al Ciliegio» nella cerimonia che si è svolta inpiazza Alicia, una giuria presieduta da FulvioPierangelini, chef del ristorante «Gambero Rosso diLivorno (e attuale assessore alle «Mani in Pasta» aSalemi) e composta da Natale Giunta, uno degli chef

siciliani più apprezzatiall’estero, dal presiden-te regionale di «SlowFood» Pippo Privitera eda Antonina Grillo inrappresentanza del-l ’ ammin i s t raz ionecomunale.

gaba

I poeti di Verso Sikania a SperlongaSuccessi per «C’era ‘na vota» II

poeti di "verso" Sikaniacoordinati da RosannaSanfilippo ed il gruppo

archeologico XAIPE direttoda Leonardo Lombardo (nellafoto con il sindaco Sgarbi)hanno rappresentato la città diSalemi e il suo castello aSperlinga in provincia diEnna per la sfilata che si tieneannualmente in occasionedella rievocazione storica deivespri siciliani. Alla manife-stazione, alla quale hanno par-tecipato 30 comuni nei qualisono presenti degli antichicastelli, ha partecipato ancheil sindaco Vittorio Sgarbi. Ilgruppo ha inoltre preso parteper il quarto anno consecutivoal Festival tra Medioevo eRinascenza tenutosi a Carini.

Straordinaria partecipazione di pubblico alla Busiata

Retroscena inatteso

UUn piccolo retroscena ha riguardato l'"Extrabar" e l'Hotel"Villa Mokarta". I titolari delle due attività, Vito

Conforto e Salvatore Cascia, già in passato partecipanti aprecedenti edizioni delle sagra della busiata ma non invitatiall'evento di quest'anno, avevano avanzato la proposta dicreare nella stessa serata della sagra un punto di degustazio-ne autonomo in piazza Libertà, il cui ricavato sarebbe statodevoluto in beneficenza per il Tibet. L’autorizzazione, ini-zialmente concessa dall'amministrazione comunale, è statapoi subito dopo revocata.

SSettecento litri di birra, più dimille persone, musica, artistidi strada e tanto divertimento.

Tutto questo è l'Heineken SummerFestival, appuntamento ormaiannuale tenutosi lo scorso agosto.Ancora la Piazza Alicia con il suo

suggestivo castello da sfondo,ancora il Caffè Moderno organizza-tore della serata. Ma quest'anno unanovità. Protagonisti anche tre gio-vani ragazzi: Flavio Catania,Alessandro Bellitti e FrancescoSavalli. Il loro impegno ha dato vitaad una diversa e movimentata sera-ta nella vuota estate salemitana,attirando l'attenzione non solo dicompaesani, ma anche di giovaniprovenienti da paesi limitrofi. Lalive music dei Fame Kimica e lastreet art di un giovane ragazzo diMarsala hanno completato l'evento.Fiumi di birra accompagnati da unbuon panino sono però stati gli atto-

ri principali di questa calda notteestiva, in cui, senza esagerazioni, ildivertimento e la voglia di stareinsieme hanno portato alla buonariuscita dell'evento. Una parentesi,insomma, di una stagione pocoattraente e, di conseguenza, pocovissuta in particolare dal mondogiovanile. Non resta, allora, chedarci appuntamento al prossimoanno nella speranza che seratecome queste possano non esserepiù singoli e sporadici episodi.(Nella foto gli organizzatori dellamanifestazione)

Viola Palermo

A tutta birra

Frana la strada, nessuno intervieneCedimento pericoloso per il passaggio dei mezzi pesanti

Postazione de «Il Melograno»

Postazione de «La Massara»

Sgarbi premia «Al Ciliegio»

Page 7: Belice c'è - Settembre 2009

NNon si placa la protesta dei residenti di via Ettore Scimemi per la presenzadi numerosi cani randagi che girano indisturbati per la città. "Non abbia-mo nulla contro questi animali - spiegano gli abitanti - il problema è che

spesso sono lasciati liberi di andare in giro e di sporcare le strade con escrementimaleodoranti. In più i cani che generalmente sono innocui se presi singolarmentequando si uniscono in branco possono diventare aggressivi nei confronti dei pas-santi come è capitato in diverse occasioni e incutere timore e paura". Una situa-zione che i residenti lamentano ormai da mesi ma che finora è rimasta inascolta-ta. "Ancora una volta - proseguono - chiediamo all'amministrazione di interveni-re per risolvere definitivamente la questione. Anche noi amiamo gli animali esiamo consapevoli di quanto sia importante averne cura con tutto il rispetto chemeritano ma anche agli uomini, crediamo, sia dovuto altrettanto rispetto. La que-stione non può più essere trascurata soprattutto quando ne va di mezzo la sicurez-za di passanti e residenti oltre all'igiene e al decoro delle strade cittadine". Lasituazione diventerà ancora più critica con l’apertura delle scuole per il transito ditanti bambini che si recano nel vicino istituto Giovanni Paolo II. (dani)

AAll’amo del professore Ninni Pedone, è proprio il caso di dirlo, haabboccato davvero un "pesce grosso". E la magnifica ricciola di 25chilogrammi che campeggia nell'immagine a lato accanto ad un'al-

tra di sette chili è solo uno degli oltre 15 esemplari pescati dall'insegnantedi musica al termine di una stagione contrassegnata da una vera «pescamiracolosa». Le splendide prede, pescate nel mare di Mazara del Vallo,hanno fatto invidia anche ai più esperti pescatori del luogo, sorpresi che abatterli sia stato un collega di collina e di "muntagni di issu". La tecnicache usa Ninni, affinata di anno in anno, è quella della pesca a "traina"mediante l'uso di un'esca viva che sollecita l'aggressività dei predatori piùgrandi. Questo metodo richiede una particolare abilità da parte del pesca-tore che il più delle volte ingaggia una lotta con la preda che può durareanche delle ore. Continuando di questo passo il professore Pedone, appas-sionato ed esperto di questo sport, avrà bisogno di un peschereccio per por-tare a casa i frutti delle sue "battute" di pesca! (Nella foto da sinistra: NinniPedone, Ignazio Conforto, Giuseppe Pedone e Salvatore Cipri) (gaba)

77Cronache di Salemi

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«Benedivino», una manifestazione... inebriante!

Cani randagi, ancora protestePesca miracolosa

SSalemi ha stavolta affrontato sobriamente l'ennesi-ma sua sfida sul territorio, abbracciando il temadella crisi vitivinicola. Tra i più convinti sostenito-

ri dell'iniziativa il sindaco Vittorio Sgarbi e l'assessorealla creatività Oliviero Toscani. Ha così avuto luogo«Benedivino» la prima Kermesse enogastronomica,ambientata in uno dei quartieri più antichi della città: ilCarmine. Nel luogo, infatti, si trova un teatro all'aperto(da tempo in disuso), in cui, per l'occasione, è stata postauna piscina riempita, grazie alla cantina Paolini, con 30mila litri di vino rosso. Si è così creato un ambiente par-ticolarmente suggestivo che ha inebriato le giornate del4, 5 e 6 settembre in cui è avvenuta la degustazione didiversi tipi di vino offerti dalle cantine della zona trapa-nese e l'assaggio di prodotti locali. L'evento che ha volu-to mettere in evidenza proprio la qualità del vino dellaprovincia nelle sue infinite varianti, nonché raccontarlosotto il profilo della storia, delle caratteristiche, dellequalità curative ed estetiche, ha cercato di promuovernela conoscenza aldilà di qualsiasi confine territorialeabbattendo come ha detto lo stesso Sgarbi il processo diuna globalizzazione, assolutamente insensata e contro-producente al giusto riconoscimentodel valore intrinseco del prodotto.Sponsor dell'iniziativa sono statil'Assemblea Regionale Siciliana, laProvincia regionale di Trapani,l'Istituto Vite e Vino, gli assessoratiregionali all'Agricoltura, al Turismo eai Beni Culturali, le Cantine TrapanesiRiunite, Marsalbotti, Sirad, PcaImpermealizzazioni, nonché l'assesso-rato alla Creatività di Oliviero Toscani.È cosi che, puntando sul marketing esulla comunicazione, quel "mare divino" si è voluto porre simbolicamentecome il "mare delle risorse e delleopportunità per quanti vivono e lavora-no nei campi" per un approdo allaconoscenza e all'apprezzamento mon-diale del prodotto. Ostensori dell'even-to, nella prima sera: l'Ambasciatore ita-liano dello champagne Roberto Bellinie l'enogastronauta del Sole 24 Ore non-ché Metassessore al Gusto e al

Disgusto di Salemi Davide Paolini, i quali hannocommentato, con eloquenza, la degustazione "Quelretrogusto di mandorla tostata alle sei del mattino"e il grande attore, regista, autore e direttore artisti-co Stefano Sabelli con Eva Rosaria Sabelli, i quali,accompagnati da Tiziano Palladino al mandolino emandoloncello, hanno declamato un "Elogio allaSbronza Consapevole-De Vinibus NonDisputandum Est". "Perché il Vino ha il velluto inbocca" è stato invece il titolo della degustazionecommentata della seconda sera in cui agli "osti"suddetti si è unito il celebre Chef e Metassessorealle Mani in Pasta di Salemi Fulvio Pierangelini.Alle 21 ha avuto luogo la "Wine Sound System"una performance di vino, musica e teatro di DonPasta con Daniele Bonaventura al bandoneòn. Aseguire la presentazione del libro Wine SoundSystem edito da Feltrinelli. Il sei settembre, la sera-ta conclusiva dell'evento. Vittorio Sgarbi, OlivieroToscani, Fulvio Pierangelini e l'assessorato allaCreatività hanno proceduto alla premiazione dei

vini più "creativi": il Grillo delle cantine Torretta per ilmiglior uso dell'uva e la bassa gradazione alcolicasignificativamente apprezzata da Pierangelini; NeroD'Avola delle cantine Gandolfo. Mentre una menzionespeciale è andata al Sirah frappato delle cantine Paolinie al Terno delle Cantine Gazze Rosse. Salemi ha cosìoriginato un evento qualitativamente positivo che,come ha sottolineato l'assessore Toscani, punta a vin-cere una scommessa, quella in cui "ai produttori divino di questa terra saranno riconosciuti gli stessi ritor-ni economici di chi fa oggi champagne". A rafforzarecon altre ragioni la valenza vitivinicola l'aziendacosmetica Caudalìe, la quale ha esaltato il potere cura-tivo della vite e dell'uva: dai vinaccioli che contengo-no i più potenti antiossidanti del mondo vegetale allalinfa dei tralci di vite che contenente la viniferina, giàin passato usata per attenuare le macchie e illuminarel'incarnato delle ragazze. Molto apprezzato dal pubbli-co presente oltre alle immancabili musiche diGiammarinaro, è stato il suggestivo ballo "Attimi diVite" presentato della celebre ètoile EleonoraAbbagnato a cura della compagnia di danza di CinziaCona con la partecipazione straordinaria del ballerinoCandido Munòz Contreras. Il ballo, sulle musiche diToti Bassi, è stato svolto da nove ballerini i quali, conmovenze ataviche, sembravano rievocare un baccana-

le, la festa chiassosa eorgiastica in onore diBacco. L'apoteosi è stataraggiunta quando i balleri-ni sono discesi nella pisci-na di vino in cui tra balli esollazzi hanno schizzato ilvino fino alla platea coin-volgendo con sprizzi divino e d'allegria l'interopubblico. Si è conclusacosì la singolare manife-stazione dedita al marke-ting e alla comunicazioneche si spera, come ha sug-gerito lo stesso LucioTasca d'Almerita del-l'omonima azienda vitivi-nicola, che non siano tantisolo quelli che produconovino ma anche quelli chelo vendono.

Francesca Agostina Marchese

SSi è svolta il 2 Agosto scorso alle 19 in contradaFontanabianca l'inaugurazione di "Villa dei Girasoli", laCasa protetta per anziani ed inabili gestita dalla Cooperativa

Sociale "Omnia". La struttura ricettiva, realizzata all'interno diun'antica dimora nobiliare risalente al 1900 immersa nel verde diun parco rigoglioso, ha una disponibilità di 16 posti letto e offriràuna serie di servizi di elevata qualità ai propri ospiti. Fra i proget-ti in programma l'organizzazione, in collaborazione con le associa-zioni culturali presenti sul territorio, di numerose attività ludiche,ricreative, manuali e riabilitative rivolte non solo agli ospiti dellaresidenza ma anche a tutti quegli anziani che desiderano coltivarenuovi interessi e che potranno recarsi giornalmente nella residenzaanche per consumare dei pasti rigorosamente improntati allamigliore cucina tipica locale, personalizzata in funzione delle esi-genze di ogni singolo ospite. «Il nostro obiettivo- precisa l'ammi-nistratore Patrizia Croce Angelo - racchiude un'idea semplice masempre attuale: essere presenti e impegnarci nel sociale. Per veni-re incontro alle necessità di persone che, a causa dei ritmi di lavo-ro frenetici di oggi, non possono essere accudite con tutta l'atten-

zione che meri-tano dai proprifamiliari, pro-poniamo un'ac-coglienza in unluogo sereno earmonioso dovet r a s c o r re redelle ore liete. Enello stessotempo offriremodelle nuoveo p p o r t u n i t àoccupazionali atutti gli opera-tori del setto-re».

Inaugurata Villa dei Girasoli

Page 8: Belice c'è - Settembre 2009

LL'assessorato regionale ai Beni Culturali ha inserito il progetto denominato «Calatafimi Segesta, Città - dall'inse-diamento indigeno a Città moderna», tra le iniziative di carattere culturale, artistico e scientifico, direttamente pro-mosse dall'ente. Al comune sarà assegnata la somma di 8.000 euro che verrà utilizzata per promuovere un proget-

to ambizioso e articolato, con l'intento di andare oltre la dimensione della pura e semplice "celebrazione" attraverso unaserie di attività, mirate a valorizzare il patrimonio storico-culturale della città. L'iniziativa, strettamente legata al ricono-scimento da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che con proprio Decreto del 2 aprile scorso haconcesso al comune di Calatafimi Segesta il titolo di Città, ha visto l'interessamento dell' on. Paolo Ruggirello, sensibi-le alle proposte tese a valorizzare il patrimonio storico culturale dell'intero territorio provinciale. (aran)

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LL'associazione A.P.I.S.( Alleati per il sociale) di Calatafimi Segesta ha promosso una manifestazione fieristicacon l'obbiettivo di valorizzare e pubblicizzare le attività imprenditoriali ed artigianali del territorio.All'iniziativa hanno aderito circa 35 espositori dislocati in 4 padiglioni dedicati ai settori dell'artigianato, abbi-

gliamento, gastronomia, auto/moto, arte, industria, ecc. Durante l'evento che si svolgerà dal 23 al 25 ottobre alPalasegesta di Calatafimi sono previste animazioni per bambini con giocolieri, clown e giochi gonfiabili oltre all'esi-bizione di artisti locali e un defilé di moda. L'ingresso sarà gratuito. (dani)

Valorizzazione del patrimonio storico-culturale

EE’’ stato avviato uno studio sulla popolazione generale con l'obiettivo di valutare l'eventuale presenza di pro-dotti fitosanitari in fluidi biologici, di quantificarne le concentrazioni e di individuarne le possibili fonti diesposizione. L'idea è nata dalla constatazione dell'impiego massiccio di prodotti fitosanitari in vari settori,

dall'agricoltura alla disinfestazione domestica passando per i prodotti dedicati al giardinaggio, e sull'inquinamen-to ambientale che ne deriva e che in futuro potrebbe diventare un problema di sanità pubblica. Lo studio sui pro-dotti fitosanitari, fra gli agenti chimici maggiormente presenti nell'ambiente, è stato coordinato dal Dott. GiuseppeCalamusa della Sezione di Igiene del Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute della Facoltà diMedicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Palermo. Un campione di soggetti di tutte le età è stato sele-zionato dall'anagrafe degli assistiti del Distretto Sanitario di Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segestagrazie alla collaborazione dei Medici di Medicina Generale e del Pediatra di Libera Scelta. In particolare, i Medicidi Medicina Generale ed il Pediatra di Libera Scelta hanno illustrato alle persone selezionate le modalità di parte-cipazione allo studio e, secondo un calendario prestabilito, le hanno invitate ad aderire all'indagine.L'identificazione delle fonti di esposizione e dei livelli di fitosanitari nei campioni biologici potrebbe costituire unabase su cui fondare interventi di sanità pubblica, mirati a minimizzare il rischio di patologie correlate a tale espo-sizione nella popolazione generale, in relazione allo stato di salute attuale e pregresso. (marma)

OOltre alla calura estiva una pioggia diinterrogazioni e diverse polemichehanno contribuito a far salire la

temperatura nell’aula del Consiglio comu-nale convocato per i primi di agosto. Atenere banco, infatti, non sono stati i puntiall’ordine del giorno (una variazione dibilancio e una presa d’atto del decreto diconcessione del titolo di “Città”) ma piut-tosto le discussioni accese fra maggioranzae opposizione. A sorpresa è intervenuto inconsiglio anche il Presidente della provin-cia Mimmo Turano (Nella foto) il quale haannunciato che l’Ente parteciperà allaFondazione “Scenario Segesta” per dareslancio al territorio e per collaborare nellagestione degli avvenimenti culturali e hadato la propria disponibilità all’organizza-zione di iniziative in occasione del 150°anniversario delle manifestazioni garibal-dine.A dare inizio alle interrogazioni agostane è

stato il consigliere Vito Gerbino che ha sol-lecitato l’Amministrazione ad una maggio-re cura ed attenzione nei riguardi delle fon-tane delle piazze Duca degli Abruzzi e delPlebiscito e ha proposto un servizio di tra-sporto urbano da effettuarsi in concomitan-za col mercatino estivo che si tiene ognivenerdì mattina in Piazza Santa Maria eche crea ogni settimana problemi alla via-bilità del traffico nelle strade adiacenti.«La decisione di trasferire il mercato aSanta Maria– ha replicato il sindaco – èstata presa con l’intento di rianimare “ilcentro storico”, dopo aver sentito la gente,gli operatori e la Polizia municipale. Per iltrasporto pubblico si sta valutando l’ac-quisto di un pulmino a nove posti guidatoda impiegati comunali da utilizzare anchenei servizi sociali. Contiamo anche di

sistemare al più presto le fontanedell’Acquanuova e di Piazza Plebiscito -ha affermato– per le quali è in itinere unprogetto di ripristino». Il consigliereAntonietta Spataforaha manifestato per-plessità per l’inserimento dello spettacolodi Fiorella Mannoia nel programma delSegesta Festival. Il consigliere LeonardoAguannoha evidenziato l’incresciosa pre-senza di zecche nel teatro e ha chiesto chia-rimenti sulle modalità di disinfestazione. Areplicare è stato l’assessore MimmoScavuzzo che ha ridimensionato l’accadu-to ritenendo che ci sia stato un eccessivoallarmismo. Il comune effettua di solito ladisinfestazione del teatro ma quest’anno hadovuto sobbarcarsi l’onere di intervenire intutta l’area del Parco, visto che non lo hafatto la Soprintendenza. Intervento al

vetriolo del consigliere Cataldo che ha tac-ciato di inefficienza la giunta Ferrara, diincapacità nella gestione dell’ordinariaamministrazione e di portare il paese sul-l’orlo del precipizio. Non da meno la repli-ca del Sindaco Nicolò Ferrara che ha accu-sato il Consigliere Cataldo di recitare,dicendo il falso, poiché il paese è stato inginocchio e allo sbando per dieci anni,durante le precedenti amministrazioni.Infine con sarcasmo ha affermato:«Cataldo non sembra vivere a Calatafimima in un mondo virtuale, quasi del tuttoassente dalla vita sociale viene inConsiglio solo per fare sermoni». Moltoduro anche l’intervento del consigliereBica che ha criticato l’attività di AzioneGiovani e del consigliere Cataldo tendentea strumentalizzare notizie pretestuose perfarsi pubblicità su social network comefacebook.

Gaspare Baudanza

Caldo Consiglio comunale agostanoPolemiche e contrapposizioni surriscaldano gli animi. In consiglio a sorpresa la visita del presidente della provincia Turano

IIl Calatafimi Segesta Festival cresce e a conclusionedella rassegna firmata dal direttore artistico EnricoStassi dà i numeri dell’edizione di quest’anno che regi-

stra un aumento dell’8,35 per cento degli spettatori. Dal 2al 23 agosto sono stati 17 i titoli in cartellone per un totaledi 22 appuntamenti: 18 le rappresentazioni al TeatroAntico di Segesta (comprese 2 albe), 4 le rappresentazionial Castello Eufemio (compresa un’alba) oltre ad unamostra (aperta dal 13 al 23 agosto, dalle 20 alle 24) allesti-ta presso l’ex Convento San Francesco, nel cuore diCalatafimi Segesta. Escluso il pubblico della mostra valu-tato in 800 visitatori, sono in tutto 10.159 gli spettatori chehanno assistito alle rappresentazioni; di questi 1.500 alCastello Eufemio, dove gli appuntamenti sono stati aingresso libero. Rispetto al 2008 che con un totale di 23appuntamenti, uno in più rispetto a quest’anno, ha registra-to 9.802 spettatori, l’incremento registrato dal CalatafimiSegesta Festival 2009 (organizzato dal Comune con ilsostegno della Regione siciliana, assessorato ai Beni cultu-rali, Soprintendenza di Trapani e assessorato al Turismo),è dell’8,35 per cento per quanto concerne gli spettatori edel 25 per cento sul fronte dei paganti. «Un risultato chepremia la caparbietà con cui abbiamo fortemente volutofare il Festival – spiega il direttore artistico Enrico Stassi–, a dispetto delle limitatissime risorse economiche e dellanecessità di contenere oltre ogni limite le spese gestionalie di logistica. Va sottolineato, infatti, che gli artisti sonovenuti a Segesta ‘a sbigliettamento’e che le spese relativealla comunicazione sono state interamente sostenute dallo

Studio-B di Giusto Bonanno, che ha catalizzato il team disponsor capitanato dalla BancaDonRizzo. L’auspicio, perla prossima edizione, è che si avvii, e non solo per Segesta,un meccanismo virtuoso che tutelato dalle istituzioni pre-poste, consenta di lavorare sempre meglio. Con tempi diprogrammazione adeguati e adeguate risorse. Perché dav-vero la cultura in questa nostra meravigliosa terra, sia vola-no dell’economia». Se il Segesta Festival ha raggiunto esuperato i suoi obiettivi in termini di spettatori altrettantopositivi sono stati i risultati del programma estivo promos-so dal Comune. Gli eventi organizzati dall’assessoratocomunale al Turismo e Spettacolo, retto dall’assessoreSilvio Mazarese, infatti, hanno riscosso l’apprezzamentodi residenti e turisti. Diverse le manifestazioni di successorealizzate, a cominciare dalla sagra del Maccherone che haregistrato oltre 10.000 presenze, la Notte Bianca e gli spet-tacoli proposti al Castello Eufemio, riaperto al pubblico direcente, fino al concerto di Andreucci e Vella programma-to il 22 agosto in piazza Nicolò Mazara. Fra le altre inizia-tive promosse dall’amministrazione comunale da ricorda-re l’originale mostra interattiva “Eneide - La stanza delMare” nelle sale del museo etno-antropologico. «Le inizia-tive organizzate a Calatafimi e la rassegna al teatro anticodi Segesta – ha aggiunto l’assessore Mazarese - stannovivendo una stagione di altissimo livello e di indiscussogradimento grazie all’impegno della città e dell’ammini-strazione che mai come quest’anno si è adoperata per offri-re un’ampia varietà di spettacoli».

Maurizio Marchese

LL'amministrazione comunale ha istituito un centro di raccolta custodito nell'area che ospitava l'ex macello comu-nale, per il conferimento di rifiuti ingombranti, apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il centro è aperto alpubblico dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12,30, nelle giornate di martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle

15 alle 18. La creazione del punto di raccolta è stata decisa dopo aver accertato come il conferimento dei Rifiuti SolidiUrbani da parte dei cittadini avvenisse a qualunque ora del giorno, nonostante la raccolta effettuata quotidianamentedagli operatori ecologici, causando, così, la formazione di cumuli maleodoranti e poco salubri e intralcio alla pubbli-ca viabilità lungo alcune vie del territorio. (dani)

Centro di raccolta dei rifiuti ingombranti e apparecchiature elettriche

Manifestazione fieristica per l’artigianato e le attività imprenditoriali

Studio per la valutazione di preseze di fitosanitari in fluidi biologici

Un’estate ricca di appuntamenti

Ragazzi che hanno partecipato alla XXIII edizione della caccia al tesoro

DDomenica 5 luglio l'Arcicaccia di CalatafimiSegesta, rappresentata dal promotore della manife-stazione sportiva Antonino Scarpinati, ha organiz-

zato la quinta edizione della Gara amatoriale di tiro al piat-tello, presso il campo di tiro a volo "Mothia" in contradaMisiliscemi Guarrato di Trapani. La manifestazione è statarealizzata grazie al sostegno di tanti sponsor ai quali va unun sentito ringraziamento. Un cenno a parte merita inoltrel'artista calatafimese Vita Voi, che ha decorato a mano itrofei per i vincitori, ceramiche con raffigurazioni di scenedi caccia. Alla manifestazione hanno partecipato numero-si appassionati di tiro a volo e cacciatori calatafimesi, chehanno gareggiato raggruppati in tre gruppi: TerzaCategoria, Categoria Cacciatori e Categoria Dilettanti. Lagara si è svolta con cinque batterie, oltre agli spareggi.

Ogni batteria era composta da sei tiratori. Gli atleti chehannop conquistatro il podio sono: per la 3a Categoria: 1°classificato Gianni Accardo (punteggio 20 su 25 piattelli);2° Francesco Morsellino (20/25); 3° Ignazio Coraci(20/25); Categoria Cacciatori: 1° classificato FrancescoGandolfo (classe '80) (punteggio 15 su 25 piattelli); 2°Francesco Gandolfo (classe '81) (13/25); 3° SalvatoreMazzara (11/25); Categoria Dilettanti: 1° classificato VitoAdragna (14 su 25 piattelli); 2° Gabriele Mione (10/25); 3°Giuseppe D'Anna (7/25); Infine, prima della conclusionedella manifestazione, è stato effettuato tra i presenti un sor-teggio di prodotti vari. Vista la riuscita e l'entusiasmodimostrato da tutti i partecipanti alla gara, si riproporràl'appuntamento per la prossima edizione.

Antonino Scarpinati

Arcicaccia: V gara amatoriale di tiro al piattello

DDal 28 al 30 agosto si è svolto a Praga un incontro mondiale del gruppo carismatico San Giovanni Battista.Hanno partecipato tremila persone, fra cui sessanta siciliani, come le coppie calatafimesi composte da AndreaMazarese e Lidia Catalano con la figlia Vitalba, e Pietro Gandolfo con la moglie Angela Catalano.Questo

movimento, fondato da padre Arcagneuz, ha come scopo l'evangelizzazione nel mondo. (Padre Francesco Campo)

Calatafimesi all’incontro mondiale del gruppo carismatico San Giovanni Battista

Foto studio fotograficoAntonella Cascio

SSuor Veronica Savona, che ha lavorato con i nostri giovani per tre anni, è stata trasferita a Catania. La salutiamoe ringraziamo, mentre accogliamo con calore augurandole buon lavoro, suor Pia che dopo venti anni ritorna aCalatafimi, dopo essere stata a Catania, Aronica, Monreale e Palermo. (Padre Francesco Campo)

Suor Pia ritorna a Caltafimi, suor Veronica trasferita a Catania

DDal 15 al 22 e dal 23 al 29 agosto alcuni giovani dell'A.C. di Calatafimi hanno dato una mano ai terremotatid'Abruzzo. A giovani e bambini, adulti ed anziani, i nostri Anna Simone, Giusire e Carlo Calderaro, GaetanoSpatafora, Irene Calamusa, Alessandra Accardo, Gianluca Morsellino e Fabrizio Leo hanno dato il loro sorri-

so ed il loro fraterno aiuto. (Padre Francesco Campo)

L’Azione Cattolica all’Aquila

Page 9: Belice c'è - Settembre 2009

Campo estivo per alcune comunità di Salemi

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Cronache dal Belice

Opportunità di «eccellenza» perstudenti del D’Aguirre di Salemi

IIl 17 luglio mi sono recato a Birgi (Marsala)presso il santuario “Nostra Signora diFatima” per le celebrazioni del 20° anni-

versario dei religiosi “Servi del CuoreImmacolato di Maria”. La signorina AgatinaSammartano, tanti anni fa, desiderava fondareun gruppo di preghiera ispirato a Padre Pio edopo diverse esperienze trovò la disponibilitàdei padri “Servi del Cuore Immacolato diMaria” che cercano di portare nel mondo laspiritualità di Fatima. Nel piazzale antistantec’erano centinaia di macchine e un via vai inin-terrotto di gente. Per l’occasione era stata fattavenire da Fatima una statua della Madonna,delle stesse dimensioni di quella che si venera inPortogallo. La statua era arrivata a Marsala in elicotte-ro e sarebbe ripartita, sempre in elicottero il 19 luglio.La Madonna aveva detto ai pastorelli che sarebbevoluta essere pellegrina per il mondo, e la statua pre-

sente a Birgi era quella che va in giro perl’Italia. Si tratta della Madre che va a trovare ifigli nelle proprie case. Durante la permanen-za a Marsala della statua della Madonna diFatima è stata organizzata una settimana dipreghiere: Messe, rosari,Vie Crucis, adorazio-ni, recita di lodi e vespri, ecc....ogni giornataaveva un tema: Il messaggio di Fatima, glianziani, i malati, i giovani, la famiglia, levocazioni e la pace e la carità. Il 19 LuglioMons. Mogavero, Vescovo di di Mazara delVallo, ha dichiarato Santuario l’ex cantina diAgatina Sammartano, divenuto centro di spiri-tualità, diretto dai padri “Servi del Cuore

Immacolato di Maria. Ogni primo sabato, ed ogni 13 dimese (Da maggio ad ottobre) il santuario richiamamolti devoti. ( Tel 0923/966873 )

Padre Francesco Campo

Un centro di spiritualità mariana

EEsperienza ricca e gratificanteper i 45 partecipanti al campoestivo delle comunità Fede e

Luce "Arcobaleno" e "NuovoGermoglio" che si è svolto a Mazaraall'Oasi Lamia dal 1° al 6 settembre.Il campo estivo che rappresenta ilculmine del cammino spiritualeannuale che inizia a settembre efinisce in estate è dettato da un car-net, un libretto redatto a Parigi daun'equipe internazionale che lo tra-duce poi in diverse lingue e lo distri-buisce in tutti i 70 paesi della terra

in cui c'è Fede e Luce.Il tema del campo di quest'anno è

stato ad "Occhi Aperti…" e peraffrontarlo si è fatto riferimento allafavola di Pinocchio che ha datonotevoli spunti di riflessione e cheha permesso ai partecipanti alcampo, normodotati e non, di essereprotagonisti attraverso la dramma-tizzazione della stessa, di capire ilvero significato cristiano della fidu-cia, del cambiamento o conversio-ne, del darsi gratuitamente, deldonarsi oltre che a raccontare il

senso della vita e delle cose essen-ziali che accompagnano il cammi-no di fede, in cui il Padre ama cosìcome siamo, con il corpo, le pover-tà e le fragilità che ci si ritrovano.Alcuni spunti poi sono stati offertidal piano pastorale Memoria eDono dato alla Chiesa di Mazara daMonsignor Domenico Mogaveroche ha anche partecipato al campo ecelebrato il banchetto Eucaristico.Ogni giorno, infatti, in una chiesasenza tetto, così l'ha definita ilvescovo, perché allestita su un pratoè stata celebrata la Santa Messa gra-zie a don Gioacchino Arena e a donLuigi Accardo. "Un sentito ringra-ziamento - hanno espresso dallacomunità Fede e Luce - va al CNRdi Mazara e al Leoclub di Salemiche con le loro donazioni hannocontribuito alla buona riuscita delcampo". A concludere l'evento èstato il gruppo musicale Crazy Duckcomposto da Antonino e KatiaFerrante e Francesco Caradonnache con la sua musica ha concessouna serata di puro divertimento.(Nella foto il gruppo «Fede e luce»)

Andrea Ardagna

LLe Pro Loco di Salemi e Vita l' 8 e 9 agosto scor-si hanno partecipato alla prima edizione dellamanifestazione, organizzata dalla Fondazione

Annalisa Buccellato, "Di Pane in Pasta", che si è tenu-ta a Castellammare del Golfo, presso il Castello Arabo-Normanno. Un'affascinante e articolato viaggio con ilpane e la pasta di cui sono stati protagonisti indiscussii maestri panificatori, esperti chef, enogastronomi,giornalisti, studiosi e scrittori oltre alle donne delluogo. La prima rassegna ha ospitato un'esposizione di

pani Sacri nella Chiesetta della "Madonna diL'Agnuni" al quale le Pro Loco locali hanno parteci-pato con una mostra dedicata ai Pani di San Giuseppee inoltre nella prima serata c'è stato un momento dedi-cato al "Laboratorio del pane" con la presenza dellesignore Nadia Capizzo e Anna Catalanotto. A vivaciz-zare l'iniziativa anche alcuni spettacoli musicali chehanno attirato l'attenzione degli spettatori che si sonosoffermati ad ammirare i diversi stand espositivi.

Le Pro Loco alla prima rassegna «Di pane in pasta»

UUn'esperienza all'estero oggiha un peso rilevante nellaformazione culturale e pro-

fessionale degli studenti. Lo sannobene i ragazzi del Liceo Classico"F.D'Aguirre" che grazie alla pre-parazione scolastica fornitadall'Istituto hanno preso parte adun progetto interculturale che con-sente a coloro che hanno una mediadi voti particolarmente alta di acce-dere tramite concorso alle scuolepiù prestigiose del panorama inter-nazionale. Studiare in un'altranazione, conoscere lingue e culturedi altri popoli, apprendere discipli-ne e migliorare il proprio bagaglioculturale, artistico e intellettuale èun'opportunità che richiede ungrande impegno e il superamentodi test scritti e interrogazioni oralipresso i campus che accolgono stu-denti italiani. A frequentare le

lezioni negli Stati Uniti e in Brasilesono gli allievi salemitani GiuliaBarbiera e Simone Cascia. I dueragazzi al termine dell'esperienzaritorneranno in Italia per completa-re il percorso di studi al LiceoClassico di Salemi. Una segnala-zione a parte merita invece SergioSciacca, diplomato l'anno scorso apieni voti, ed ammesso al Collegemilanese di Torrescalla, apparte-nente alla fondazione RUI(Residenze Universitarie Italiane),riconosciuta dal MIUR, nel qualepotrà svolgere tutto il ciclo di studiuniversitari. «Per entrare aTorrescalla - spiega Sergio - hopresentato le pagelle degli ultimitre anni scolastici, ho affrontato uncolloquio con il presidente e ilvicepresidente e ho dovuto compi-lare un test: entrambe le cose alloscopo di capire qual è la mia per-sonalità, i miei interessi, valori egusti, le esperienze che ho giàaffrontato e sondare il mio spiritodi collaborazione». I college dellafondazione RUI sono realtà presen-ti in tutta Italia e oltre alla normalefunzione di residenza mirano allacrescita professionale, umana e spi-rituale dell'individuo attraversocorsi formativi che vanno dallafilosofia all'economia; incontri conpersonaggi importanti nel panora-ma politico, economico e religiosonazionale e internazionale. Sul

fronte dell’eccellenza scolastica dacitare i diplomati al D’Aguirre diquest’anno che hanno raggiunto lavotazione di cento: RobertaAccardi, Erica Pedone, SilviaCammarata, Maria Clara Leone,Sergio Sciacca, Valentina Zambito,Anna Maria Blunda eSebinaGrillo. Cento e lode, invece, perNicoletta Benenati, Cristina Noto eMarta Puma. «Siamo pienamentesoddisfatti - ha detto la dirigenteCaterina Mulè - per gli elevatilivelli formativi raggiunti dainostri studenti e per l’impegno e ladedizione profusi dai docenti dellascuola, la cui finalità principale èil conseguimento della qualità edell’efficacia del servizio scolasti-co».

Lucia Pedone

Giulia Barbiera

IInaugurato dall'Ambito Territoriale "Trapani 2" il cen-tro di raccolta cittadino per il conferimento delle fra-zioni nobili. Attraverso l'isola ecologica di Vita con gli

analoghi punti creati a Salaparuta e Poggioreale i cittadi-ni potranno accedere al sistema d'incentivo individualesulla tariffa d'igiene ambientale. "Con l'apertura di questiulteriori tre centri copriamo integralmente l'intero Ambito- ha detto l'amministratore unico, Francesco Truglio - inogni paese, oltre alla raccolta differenziata "porta a porta",ora c'è anche un centro di raccolta. Un'ulteriore occasio-ne per incrementare la differenziata ed accedere ai siste-mi di agevolazioni economiche sulla tariffa. La filosofiadella società è oramai chiara: una bolletta più leggera achi si renderà protagonista di un percorso virtuoso adiscapito di chi si vorrà tirarsene fuori". Anche il sindacoAntonino Accardo ha espresso un giudizio positivo sul-l'apertura del nuovo centro di raccolta. «L'istituzione del-l'isola ecologica sarà utile per incrementare ulteriormenteil processo della raccolta differenziata - ha commentatoAccardo - una strada che l'amministrazione comunaleintende incentivare per agevolare i cittadini, abbattere icosti delle tariffe e tutelare l'ambiente». (Nella foto unmomento dell’inugurazione).(gaba)

Vita, inaugurata l’isola ecologica

SergioSciacca

Un ulteriore riconoscimento per il costante impegno nell'attività professionale si aggiunge al curriculum delVice Brigadiere Fernando Sorio. Al carabiniere il Consiglio comunale ha consegnato una targa per il prestigio-so riconoscimento avuto con il titolo di «Cavaliere della Repubblica». «Questi attestati di stima mi inorgogli-scono e ringrazio per la sensiblità dimostrata dal consiglio comunale». Nando Sorio, quaranta anni di cui ventidedicati all'Arma, presta servizio presso la Compagnia Carabinieri di Alcamo, ed ha ricevuto in passato nume-rosi apprezzamenti per il servizio svolto. (Nella foto un momento della cerimonia con la consegna della targa)

SSi è tenuta presso la fornace Santangelo la II edizio-ne del festival degli artisti organizzata dal gruppoarcheologico Xaipe alla quale hanno preso parte

artisti di fama internazionale come il maestro di liutoRiccardo Farolfi di Bologna. La manifestazione è inizia-ta con un estemporanea di pittura accompagnata dalleperformance degli artisti, si è conclusa con un corteo sto-rico medievale. Per la riuscita dell'evento si ringrazial'amministrazione comunale, il laboratorio di parole diBologna, i poeti di verso Sikania, il cantore Sciupè, ilcantastorie Peppino Castro,il cabarettista MaurilioSavona, la scuola di ballo Emidance, il Gruppo Artisticodi base di Salemi e tutti i pittori e scultori intervenuti.

Torna a Salemi il festival degli artisti

Ancora un riconoscimento per Sorio

Page 10: Belice c'è - Settembre 2009

«AAddio signora America,Addio signora Libertà,Addio signorina

Anarchia». Diciotto agosto 2009.Sono in vacanza a pranzo in com-pagnia di amici. Il televisore èacceso, a volume zero, sintonizzatosul telegiornale di Rai 2. Intravedodelle immagini che ritraggonoFernanda Pivano. Sono immaginiinconsuete per un telegiornale.Intuisco subito la notizia. E’quelladella sua morte, a 92 anni in unaclinica di Milano, con accanto gliamici di sempre tra cui DoriGhezzi. Dico a me stesso e al con-tempo a chi mi sta vicino: “è mortaFernanda Pivano”. Pronuncio quel-la frase con tristezza, una punta didolore, tenerezza. Chi mi sta vicinomi guarda come a dire: “ma di chistai parlando?” e immediatamentedopo mi chiede a quanto sia arriva-to il montepremi del superenalotto.E allora, a colpirmi è soprattutto lareazione di chi mi sta accanto, lasua indifferenza, la sua ossessioneper quella montagna di soldi chemette in secondo piano tutto il

resto, anche quando il resto è lafine di una delle sensibilità lettera-rie più colte e raffinate dell’interonovecento italiano. Certo il nomedella Pivano non è estremamentepopolare, non lo è certo come quel-lo di autori ed artisti ai quali il suonome è facilmente associabile: daEdgar Lee Masters a De Andrè, daHemingway a Pasolini. L’iniziodella sua carriera letteraria, infatti,risale al 1943, quando pubblica perEinaudi la sua prima traduzionedella Antologia di Spoon RiverdiLee Masters, sotto la guida del suomaestro Cesare Pavese, e traduce ilromanzo di Ernest HemingwayAddio alle armi, per il quale saràarrestata sia perché ritenuto lesivodell’onore delle Forze Armate dalregime fascista, sia per un certoantimilitarismo sottinteso nell’ope-ra. Dopo la fine del fascismo il suoimpegno si rivolge soprattutto allostudio e alla traduzione dei mag-giori classici americani tra cuiFrancis Scott Fitzgerald, il citatoHemingway, William Faulkner. Inanni più recenti ha continuato asegnalare al pubblico e alla criticaitaliani gli scrittori americani ditalento che si sarebbero prestoimposti sulla scena letteraria inter-nazionale. È autrice di una quaran-

tina di traduzio-ni, numerosecuratele, antolo-gie, raccolte disaggi e memorie,due romanzi e unnumero impres-sionante di arti-coli, interviste er e c e n s i o n i .Strettissimo, piùche affettuoso, ilsuo rapporto conFabrizio De Andrè. A favorirnel’incontro è un capolavoro del can-tautore genovese quale l’album del’71 “Non al denaro, non all’amorené al cielo”, una raccolta che, oltrea La Collina, raccoglie brani noti, emeno noti, quali Un Giudice, UnMatto, Un Medico, Un ottico, Ilsuonatore Jones, Un Malato dicuore, brani i cui protagonisti sonotutti, in origine, i protagonistidell’Antologia: il giudice SelahLively, l’ottico Dippold, il medicoSiegfried Iseman, Francis Turner ilMalato di Cuore. Ciascuno di que-sti personaggi di Lee Masters,

natura lmente ,viene riletto eadattato da DeAndrè alle esi-genze metriche emusicali dellesue ballate. Malo spunto è chia-rissimo e vigoro-so. De Andrètemette tantissi-mo il giudiziodella Pivano sul

risultato dell’opera, ma questa,affascinata fra l’altro dall’interouniverso di musica e poesia del-l’autore genovese, ne colse imme-diatamente l’originalità e strinsecon Fabrizio un rapporto intensissi-mo che l’avrebbe portata a definireDe Andrè il più grande poeta dellaseconda metà del Novecento italia-no, e in occasione della consegna aFabrizio nel ’97 del Premio Tenco,a pronunciare la celebre frase:“Sarebbe necessario dire che BobDylan è il De Andrè americano,piuttosto di continuare a dire cheFabrizio De Andrè è il Bob Dylan

italiano”. Stretto fu anche il rappor-to tra Fernanda Pivano e il più sco-modo degli intellettuali italianidella seconda metà del novecento:Pier Paolo Pasolini. Difficiledimenticare le parole rotte dal pian-to con cui Fernanda Pivano, aifunerali dell’amico artista assassi-nato, dava sfogo a tutto il propriodolore gridando come i poeti e gliartisti fossero simili ai bambini, ilbene più prezioso che la società cuiappartengono deve saper protegge-re piuttosto che massacrare. E delresto, la morte cruenta di Pasolininon poteva non colpire la sensibili-tà di De Andrè che all’artista delleborgate romane dedicò il brano“Una storia sbagliata”, una storiac-cia da“basso impero” come recitail testo, una “storia un poco sconta-ta”, come dicono anche le cronachegiudiziarie; talmente scontata chela reazione generale fu quasi dilogicità: Pasolini non poteva chefinire così: un ragazzino adescatoin qualche borgata di Roma. Dellecose chieste e rifiutate. E per finire,“Una botta e via”: una pietra sullatesta, quella fu la botta. E poi il“via” di pneumatici che sgomma-no, che passano sopra un cadavere,che lo sfigurano. Processi, giudici,condanne, galere: scene e perso-

naggi di per sè “deandreani”. Aquesto mondo di personaggi liberie percepiti come perdenti al tempostesso, Fernanda Pivano è statalegata per una intera vita. Il mes-saggio vero, segreto di LeeMasters, difatti, è che l’unico verosuccesso lo si ottiene quando siraggiunge la capacità di superare lesovrastrutture delle convenzioniumane, per essere veramente esolamente uomini. Per Masters,che scriveva in un momento in cuiin America imperava la smania delsuccesso, dividendo il mondo infalliti e non falliti, una simile posi-zione era violentemente polemica,tanto più per l’inevitabile conclu-sione che i veri “riusciti”, i veri nonfalliti, sono gli umili, i semplici:quelli che dal problema sono addi-rittura immuni, perché non se lopongono neanche. Riportando, dunque, le parole conle quali il più anarchico e disubbe-diente dei preti cattolici, DonGallo, ha voluto salutare Fernanda,celebrandone le esequie nella stes-sa chiesa di Genova dove dieci anniprima era stato celebrato il funera-le di De Andrè: “Addio signoraAmerica, Addio signora Libertà,Addio signorina Anarchia”.

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Storia & Cultura

Addio signora Libertà

La gente di Gibellina sullo schermo

Lorenzo Monaco

IInserito come "fuori programma" nella rasse-gna "Cinema Sotto le Stelle", promosso periniziativa di "Adaciu", associazione per la

cultura del tempo, con il patrocinio del Comune,"Earthquake '68 - Gente di Gibellina" è un filmdocumentario il cui filo conduttore è il terremotoe la ricostruzione "urbanistica e spirituale" diquelle macerie, in cui il leit motiv della trama èla ricerca di un'identità smarrita, quella degli abi-tanti di Gibellina. Dopo aver partecipato alTorino Film Festival, al "Soleluna Festival" diPalermo ed alla rassegna "L'Italia vista daMilano", "Earthquake '68" è approdato aGibellina. Il film si sviluppa attraverso una narra-zione incalzante, in cui le vicende umane edurbanistiche si intrecciano con la vita quotidiane,le speranze, il pessimismo, l'utopia, le riflessionie le prospettive di vita delle vecchie e dellenuove generazioni. Racconta una città disancora-ta dal proprio tessuto sociale e ricostruita secon-do un'urbanistica utopica, che nulla ha a che farecon le necessità di uomini e donne, una nuovarealtà in cui la popolazione stenta a risocializzaree a riconoscersi. Emanuele Svezia (che del film èregista) racconta la storia di un piccolo paese incui la popolazione, dopo il sisma, è costretta avivere in anguste baraccopoli per lungo tempo,ottenendo alla fine un nuovo centro: un paese-dormitorio a 20 km dalla vecchia Gibellina. Ildibattito sulla ricostruzione del nuovo paese sca-turisce dall'idea del sindaco Corrao che pensa diedificare la nuova identità della città chiamandoa raccolta nomi dell'arte e dell'architettura con-temporanea di tutta Europa. Ma la città-museodiventerà presto un corpo estraneo, aprendo tra lagente un dibattito che sfocia in una battaglia poli-tica a ridosso delle elezioni amministrative. Sullemacerie del vecchio centro, Alberto Burri stendeun lenzuolo di 12 ettari di cemento bianco: il"Grande Cretto"."La storia di questo film - spiega EmanueleSvezia - iniziò casualmente quando capitai aGibellina, davanti all'insegna di un pub chiamato"Earthquake '68". Ero curioso di capire come latragedia fosse entrata nell'immaginario dei giova-ni che avevano aperto quel locale: il terremotoera uno dei tratti fondanti della loro identità, maallo stesso tempo si era scelto di scriverlo ininglese, come se si fosse voluto celarne il signifi-cato agli anziani. Davanti a quell'insegna si acce-se la curiosità che ha generato questo film e benpresto avrei scoperto che la realtà di quella città

andava ben oltre le mie fantasie"."Earthquake'68" è la storia di una comunità e della memoriadelle vecchie e delle nuove generazioni. È il rac-conto di Gibellina e dei suoi abitanti, della rico-struzione utopica, della speculazione edilizia, deivecchi che cercano di adattarsi a un nuovo spaziourbano in una sorta di "esilio", e delle speranzedelle nuove generazioni che invece fanno i conticon il proprio passato e che guardano però conestremo interesse alle opportunità che quelmuseo "en plein air" può dare in un mondo checambia rapidamente. Il film racconta una piccolagrande storia, una "provocazione" lanciata a tuttii gibellinesi, e non solo, ma esportabile anche atutti coloro che tentano di recuperare la propriaidentità.Ottima la regia di Emanuele Svezia, presente allaproiezione. La fotografia è invece di FrancescoMeiosi. Tra gli interpreti (nelle parti di se stessi),Alessandro Parisi, Vito Bonanno, Nicolò Stabile,Gioacchino De Simone, Franco Messina,Vincenzo Fiammetta, Fabrizio Tritico, JoséCarvalho.

Maurizio Marchese

«PPer chia s p i r aal pote-

re, fottere dà unasoddisfazione par-ticolare. Vi diran-no che è cosa per-versa. Che non cisi sazia mai. Voiche l'avete prova-ta, ancora la rim-piangete». A parla-re è Pier LuigiCelli, manager disuccesso ed exdirettore della Rai,che per Mondadori firma Comandare è fottere - manua-le politicamente scorretto per aspiranti carrieristi disuccesso, una sorta di vademecum per manager o aspi-ranti tali che descrive la vita aziendale come una giunglain cui non esistono regole. Il libro, presentato a Salemi loscorso 12 agosto nell'ambito della rassegna di letteratura"Ammirazioni", traccia, con pungente cinismo, le regoleessenziali per chi ambisce a scalare i vertici aziendali.Bando alle storielle sulla meritocrazia e sul rispetto deglialtri, essere "figlio di" aiuta, eccome. Ma se non si è trai pochi eletti, beh in questo caso occorre armarsi d'animoe agire d'astuzia, dosando umiltà e ambizione. Solo chisaprà giocare al meglio le sue carte, sfruttando amici enemici a suo favore, raggiungerà il traguardo della lea-dership. Una volta raggiunto il successo, però, attenzio-ne. Verrà un giorno, infatti, ammonisce l'autore, in cui ilnostro manager dovrà fare i conti con se stesso e solleva-re alcuni punti dolenti della sua vita: la sua famiglia, chenon esiste più, e gli amici, persi per sempre. Quel giornosi guarderà allo specchio senza riconoscersi, e si sentiràfragile e insicuro. E proprio qui, in questa fase confusadella sua carriera, qualcuno si farà avanti a tradimento,lo scalzerà via senza riguardi e prenderà il suo posto. Inquesto insolito manuale machiavelliano, la conclusionenon illude. Niente da fare per chi crede ancora che lameritocrazia paghi e che le raccomandazioni siano dacondannare: nel ciclo vitale del fottere, fottersi ed esserefottuti, mai farsi scrupoli, perché in amore e inguerra…e, soprattutto, dietro la scrivania, tutto è conces-so.

Eugenia Loiacono

Pier Luigi Celli ei comandamenti

del successo

NNonostante la giornalie-ra apertura al pubblicodel nostro maestoso

castello di Salemi, non tutti sisaranno accorti che nell'archi-trave di una finestrella dellasua torre cilindrica è possibilescorgere, per inciso, la scrittain latino che reca i seguenticaratteri I. C. N. C. R. I.Ebbene la scritta che richiamain maniera lampante l'iscri-zione che è stata posta sullacroce del Cristo, ha propriol'identico significato: IesusCristus Nazarenus CrucifixusRex Iudeorum. Naturalmentela scritta non è assolutamentecasuale. Benché infatti icaratteri stilistici del castellosiano di influsso arabo, a farecostruire il castello fuRuggero D'Altavilla re deiNormanni i quali, questi ulti-mi, com'è noto furono coloroche ripristinarono il culto cat-tolico nell'intera isola e che siavvalsero delle maestranzedegli ormai sottomessi arabiper la costruzione dell'interocastello. Il dubbio resta sul

perché questa incisione siaposta proprio su di una fine-strella esterna e su quale sia ilsenso che i Normanni gliattribuirono. Sicuramenteoltre ad essere un omaggioreligioso al sacrificio dellacrocifissione, si pensa abbiasoprattutto assunto la funzio-ne propiziatoria nei confrontidi Cristo e quindi di auspiciocontro le malevolenze ester-ne. Che si possa credere omeno alla valenza di tale atto,è comunque attestato cheancora oggi possiamo grande-mente godere e compiacercidi questo nostro castello neisecoli sempre sopravvissutoalle intemperie non soloatmosferiche e naturali maanche di usi e vandalismiamministrativi che se protrat-ti avrebbero continuato a ren-dere triste l'animo di uncastello che ha ancora vogliadi essere lo scrigno di collet-tive e gradite preziosità.

Francesca Agostina Marchese

Scripta manent...

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DDon Totò Occhipinti avevadue passioni nella vita: lasua bottega di generi ali-

mentari ubicata in via Amendola, apochi passi dalla chiesa diS.Agostino (attualmente vi sorge ilpiccolo bed and breakfast «ConteUmberto»), e la sua moto, unalucente lambretta innocenti 125 dicilindrata, costantemente tirata alucido e amata più di ogni altracosa. Il negozio, negli anni in cui ilCentro storico con le sue attivitàpittoresche e colorate rappresenta-va ancora il cuore del commerciocittadino, era una sicura fonte direddito e garantiva un'esistenzatranquilla e agiata a lui e alla suafamiglia ma era la lambretta, unameraviglia in acciaio cromato com-pleta di specchietti retrovisori posi-zionati in alto sul manubrio, sullostile della «due ruote» americanapiù famosa, la mitica HarleyDavidson, il suo vero orgoglio.Terminata la giornata di lavoro conle sue incombenze e la noiosa rou-tine quotidiana don Totò si trasfor-mava in un esperto centauro pertrascorrere quei momenti di assolu-

ta libertà che solo le passeggiate insella alla sua moto sapevano rega-largli. Contrasti, battibecchi,discussioni, fatiche e seccature diogni genere si dileguavano magica-mente quando a bordo della lam-bretta si apprestava a compiere ilsolito giretto. E la complicata pro-cedura che precedeva la partenzaera tutta un programma. La primafase era quella della lucidatura,accurata e prolungata (operazioneche poteva richiedere ancheun’ora), dagli specchietti al manu-brio non veniva trascurata nessunarifinitura o modanatura in metallo.Alla preparazione della motoseguiva quindi quella di don Totòstesso. Sì, perchè il negozianteaveva l’abitudine ormai consolida-ta di indossare un abbigliamentoconsono alle sue corse, si fa perdire, del tardo pomeriggio. Sicominciava la fase della vestizionecon gli stivaletti di cuoio, poi lecavigliere che legavano i pantalonialla zuava da motociclista, il giub-botto, i guanti, le polsiere, gliocchialoni portati con disinvolturae un caschetto di pelle marrone,immancabile nel guardaroba diogni centauro che si rispetti. Dato

l’ultimo tocco, la strofinata finaledel manubrio, si partiva. Se tutti inpaese avevano notato la smodatapassione di don Totò per la suamoto, sfortuna volle che se neaccorgessero anche alcuni ragazzi,fra i più discoli del centro storico. Imonelli per un po’si limitarono adosservare divertiti le cure e le atten-zioni che il commerciante riserva-va alla sua lambretta. Poi deciserodi passare all'azione con uno scher-

zo che lo avrebbe mandato su tuttele furie. Approfittando dei pochiminuti che don Totò impiegava perchiudere la sua attività, la motodiligentemente parcheggiatadavanti all’entrata del negozio, unragazzino si avvicinò furtivo allalambretta. Uno sguardo all’internodella bottega, poi con un rapidogesto inserì un involto fatto di cartae bucce di patata nel tubo di scap-pamento della due ruote prima di

scappare a tutta birra in un vicolodal quale osservare indisturbatocon gli amici la scena, di certo esi-larante, che ne sarebbe seguita.Uscito dal negozio, infatti, donTotò come da copione si accingevaad avviare il suo bolide, schiac-ciando il pedale della messa inmoto. Provava una volta, due, tre:niente. La lambretta non volevasaperne di partire. Ma come!Quella moto, tenuta al pari di ungioiello, non aveva mai fatto diquesti capricci! Don Totò insisteva,ritentava con più energia, sbuffava,si toglieva i guanti, il caschetto dipelle e gli occhialoni, quindi lirimetteva, non sapeva che fare.Dopo un buona mezz'ora di tentati-vi, ormai stravolto e sudato, e men-tre i ragazzini, da una stradina late-rale non si perdevano una mossa esi sbellicavano dalle risate, donTotò aguzzava l'ingegno e pensava:se la metto in discesa, finalmentepartirà! Detto, fatto, lentamente ilcommerciante iniziava a condurrela moto lungo la strada fino all'an-golo più vicino. Arrivato nel puntodi massima pendenza don Totòspinse con forza il pedale della fri-zione, salì in sella alla lambretta, e

si apprestò a partire. Senza sapereche nel frattempo, a furia di provee riprove, il «tappo» di carta ebucce di patate si era spostato finquasi ad uscire dal tubo di scappa-mento. Pochi metri, un botto assor-dante proprio all'altezza dell'anticafarmacia Rubino e la moto slittavacome un razzo sull'acciottolato delcentro storico con il terrorizzatocommerciante a bordo. Dopo alcu-ni metri don Totò, insospettito, fre-nava bruscamente, uno sguardo aterra e ai frammenti di carta e pata-te sufficiente a fargli capire lacausa di tutto quel trambusto. Eun'occhiata in giro a confermare isuoi peggiori timori: gli "autori"della bravata, all'angolo della via,stavano ancora ridendo a più nonposso per la riuscita dello scherzo.A questo punto, raccontano gliannali, che la reazione di don Totò,noto per l'indole «serafica», fuimprontata alla massima calma:nonostante la mole non proprio dalibellula si mise a correre con unagilità tale da far invidia a un cen-tometrista, e «pacificamente» urlòcon una voce insolitamente tenori-le e con quanto fiato aveva in gola:«Lazzaruna! Disonesti! Si vi pig-ghiu vi smuntu pezza pezza comu’sta lambretta!».

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Storia & CulturaUna delle tante bravate ai danni del negoziante salemitano di via Amendola, simpatico personaggio molto popolare negli anni ’50

Letizia Loiacono

Luxuria e le suefavole per tutti

La lambretta di don Totò

CChissà cosa pen-s e r e b b e r oEsopo, Perrault

e Andersen dinnanzi aquesta altra manieradi parlare all’immagi-nazione, in cui ladiversità dell’eroe nonè tanto legata al suovalore o alla sue virtù,quanto al disagio diuna sessualità negata eall’imbarazzo di unaidentità violata? Le favole non dettediVladimir Luxuria sono sei storie di diversità epregiudizio, scritte con cura e delicatezza,nelle quali un’atmosfera onirica e un mondofantastico accompagnano il dramma dei prota-gonisti. “Le mie favole sono come tutte lefavole, racconti di trasformazione. È ascoltan-do le favole che da bambini si impara comenon tutto sia come appare, neanche le perso-ne”. Introduce così il suo ultimo libro VladimirLuxuria, l’ex parlamentare di RifondazioneComunista che, ospite a Salemi lo scorso 25agosto nell’ambito della rassegna di letteratura“Ammirazioni”, offre al suo pubblico una let-tura originale delle fiabe più note della tradi-zione. Le favole non detteraccontano infattil’infanzia di persone intrappolate in un corpo acui non sentono di appartenere, personaggi lacui diversità diventa prima profonda sofferen-za e poi motivo di riscatto. Così Pinocchio nonè un burattino che vuole diventare un bambinoin carne e ossa, ma un bambino che desideradiventare una bambina. E la Sirenetta non sisente diversa a causa della sua coda, bensìprova vergogna per quella parte del suo corpoche vuole eliminare. E ancora il BruttoAnatroccolo non è soltanto il brutto che si tra-sforma in bello ma è soprattutto una femminache diventa miracolosamente maschio, libe-randosi da una identità che non era la sua.Vladimir Luxuria si dimostra ancora una voltapaladina delle diversità, ma questa volta lo facon garbo e naturalezza, senza gli eccessi delpassato e senza temere di offendere neanche ipiù tenaci tradizionalisti.

Eugenia Loiacono

GGirolamo Mommo Patera e la suaPartanna l'uomo, il poeta, il letterato, èla pubblicazione realizzata da Edivideo

- produzioni e presentata nel chiostro dell'exConvento delle Benedettine. Autori FrancescoLa Rocca, Giuseppe Varia e Mimmo Marchese,con prefazione a cura del prof. Vito Zarzana. Illibro è una raccolta di scritti e poesie che riper-corrono la vita di un intellettuale atipico vissu-to ai primi del '900: Girolamo" Mommo"Patera. Grazie al materiale raccolto nel tempodal dottor Francesco La Rocca, che, durante laserata di presentazione ne ha ricordato la figu-ra, in questa pubblicazione ritorna un lessicodialettale purtroppo perduto, che con il Pateraviene così recuperato ed apprezzato. Il poetacon i suoi i versi vernacolari infatti, ci racconta,personaggi, luoghi ed eventi, rivediamo cosìstrade, lastricate o in terra battuta poco illumi-nate frequentate da personaggi come Turi cac-ciabbuffi o da don Paulinu ciuciamimmucca oda quel mau Sabinu, pseudonimo con il qualeamava firmare le sue opere. La Partanna che"Mommu ci tramanda è una comunità diversa,che Patera spesso descrive, attraverso riflessio-ni, intercalate da una satira pungente, ma piace-vole. Una Partanna antica, pronta nel risponde-re alle sollecitazioni culturali e sociali delmomento, governata da una classe politica bril-lante e dinamica, ma che sa anche ridere di sestessa. Patera fu definito un social-radicale econobbe il fascismo, ma non ne fu attratto. Natoa Partanna nel 1870 da Nicolò e Fara Ingrassiada famiglia paterna di intellettuali, nutriva fer-vidi interessi culturali e sociali e nelle sue liri-che amava parlare un siciliano arcaico. Rimastoorfano da parte di madre, dopo aver frequenta-to le prime classi a Partanna, fu inviato dalpadre a Palermo per seguire gli studi presso ilConvitto Nazionale Vittorio Emanuele. Dopoaver conseguito la maturità classica, si iscrisse,in Medicina, facoltà successivamente abbando-nata per scarsa predisposizione alla scienzamedica. Successivamente frequentò il corso dilaurea in Giurisprudenza, abbandonato, anchequesto incredibilmente, il giorno dell'esame dilaurea. La consapevolezza della scarsa attitudi-ne verso le applicazioni pratiche ed invece uninnato amore verso la latinità lo spinsero aseguire i corsi della facoltà di Lettere. Palermoera, in quel tempo, un apprezzabile centro distudi; il caffè Caflish di via Maqueda ed il barMazzara, sito nell'attuale Piazzale Ungheriadove Girolamo era solito dissertare di storia,

letteratura latina e greca. Eletto al consigliocomunale di Partanna, aderì successivamente almovimento dei Fasci siciliani. Non ancora lau-reato rimase orfano di padre. A causa delle con-dizioni economiche Girolamo, per fronteggiarele necessità della vita quotidiana svendette granparte dei beni rinunciando ad una sicura agia-tezza economica. Lo studio metodico costituivaper lui la principale occupazione ed il conse-guimento della laurea divenne per lui obiettivoprioritario. L'anno successivo ottiene la cattedradi lettere al Ginnasio inferiore di Salemi e sposaGiuseppina Alagna dalla quale ebbe la figliaItalia. Più tardi Patera chiede il trasferimento alGinnasio inferiore a Marsala, città frequentatada bambino al seguito della nonna paterna. Nelfrattempo, rimasto vedovo, sposa la giovanemarsalese Angela Montalto, dalla quale haquattro figli: Galileo, Paolo, Vittoria e Caterina.A Marsala aderisce al partito Radicale diCavallotti, diventando sostenitore del deputatoVincenzo Pipitone. Eletto al consiglio comuna-le ricopre la carica di assessore e fonda, insiemead altri, un giornale locale di ispirazione radica-le "La nuova età". Animo nobile e generoso,combatte quanti antepongono l'interesse perso-nale a quello della collettività e denunzia lemalefatte di un esponente politico e dallo stes-so viene fatto trasferire ad Enna, occupando lapresidenza del Ginnasio di quella città. Nelcapoluogo ennese stringe amicizia conNapoleone Colajanni. La rigidità del clima diEnna, l'antica Castrogiovanni, gli rende peròcagionevole la salute, costringendolo a chiede-re il ritorno a Marsala, dove ottiene la direzionedi un istituto professionale, nell'attesa di passa-re alla scuola classica. A soli cinquantasei annid'età, Girolamo muore prematuramente.Anticlericale nemico dei potenti, Patera attra-verso le pagine de "Il pensiero dei liberi", gior-nale diffuso a Partanna nei i primi del '900attacca e mette in ridicolo il malaffare, i poten-tati e le gerarchie dei tempi in cui visse. Lamanifestazione ha riscontrato un'ottima parte-cipazione di pubblico, attento agli interventi deirelatori ed incuriosito dalla vita e dall'opera delPatera, tra gli altri gli interventi del dott.Domenico De Gennaro assessore con delega aiBeni culturali, ed un nipote del Patera che haringraziato con affetto la comunità partannese,perché per la prima volta è stata promossaun'iniziativa culturale nel ricordo del nonno.

Maurizio Marchese

Mommo Patera, letterato partannese

QQuello dei mugnai è uno dei tanti ceti che vantano una lunga tradizione aCalatafimi Segesta. La storia dei ceti affonda radici antiche di fede, folclo-re e devozione. Quello dei Mugnai nel lontano 1776 donò al SS. Crocifisso

una Croce d'argento che viene custodita nell'omonima chiesa. Questo ceto ancoraoggi esce in processione per le vie della Città assieme agli altri ceti nel giorno diPasqua, per annunciare la festa del ss. crocifisso. La Croce d'argento dal santuariodel SS. Crocifisso viene portata in processione al santuario di Maria Santissima diGiubino, dal sacerdote più giovane della città dove rimane per 33 giorni. La croceveniva adornata con dei fiori di stoffa dalle suore Benedettine fino al 1929, oggi inmancanza delle religiose ad occuparsi dell'adornamento è l’amministrazione delSS. Crocifisso. In passato, fino al 1727, il ceto della Maestranza in ordinanza mili-tare stava attorno alla croce e sparava con il fucile per esternare la gioia di esserein processione. Nel pomeriggio del 30 aprile la Santa Croce fa ritorno nella chiesadel SS. Crocifisso. Nei giorni 1-2- maggio iniziano i festeggiamenti. Prima si svol-ge la processione Sacro Allegorica Ideale in costumi d'epoca con la quale si rap-presenta un passo biblico. Dopo sfilano i ceti in ordine di appartenenza con costu-mi tradizionali e gettano alla popolazione noccioline, confetti, miliddi, olive, for-maggio e il caratteristico pane votivo «cucciddatu». Il giorno 3 maggio il SS. cro-cifisso, che nell'anno 1657 operò vari miracoli, viene portato in processione soprauna vara d'argento dono della masseria del Marchese don Camillo Di Gregorio nel1728. I grandi festeggiamenti si svolgono ogni 5 anni. Durante le manifestazioniestive di Calatafimi Segesta sono state organizate delle mostre di tutti i ceti, confoto d'epoca, stendardi ed emblemi. (Nella foto il ceto dei Mugnai. Da destraGaetano Fici, Salvatore Gandolfo, Gaetano Carnesi e Gaetano Gandolfo presi-dente del Ceto).

Francesco Simone

Ceti di Calatafimi in mostraFoto studiofotograficoAntonellaCascio

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QQuest'anno a dare inizio alle manifestazio-ni estive promosse dall'amministrazionecomunale è stata l'esilarante e divertente

"Come la Corrida" presentata da Baldo Russo(Campione italiano di Imitazioni). Tante le ini-ziative delle associazioni che hanno collaboratocon il comune. Il Centro d'Incontro Giovani haorganizzato il primo defilè di moda "Vita inPasserella" un'evento che ha coinvolto giovanivitesi che hanno sfilato indossando abiti di alcu-ne attività commerciali locali, "Giochi senzaquartiere" in cui diverse squadre di giovani sisono sfidate per aggiudicarsi il premio finale.Altra manifestazione organizzata è stata " Primopremio Canoro Vito Sicomo", serata all'insegnadella musica, con esibizione di artisti emergentiprovenienti da tutta la Regione; ospite dellaserata è stato il noto cabarettista sicilianoGiuseppe Castiglia, che con le sue barzellette hadivertito il pubblico, accorso numeroso daipaesi limitrofi. Come di consueto è stata orga-nizzata la "Caccia al Tesoro", che per un' interagiornata ha tenuto in movimento circa un centi-naio di ragazzi. Infine, il Centro d'IncontroGiovani ha anche organizzato i tornei di Beachvolley e il 24h di calcio a 5. L'associazione

Horse Ranch Life ha invece organizzato il tor-neo Amatoriale di "Gimkana Equestre". Ilcomune in collaborazione con la nuova compa-gnia teatrale di Gibellina e Trapani arte, hamesso in scena rispettivamente le seguenti com-medie: "Lo Zompo del Grifone " e il "Medicodei Pazzi". Per il quarto anno consecutivo nonpoteva mancare poi il festival canoro "VitaSotto le Stelle", organizzato dall'AssociazioneArtisti Emergenti, che ha visto come protagoni-sti giovani talenti locali, che per l'occasione

hanno interpretato le più belle canzoni dellamusica italiana e non. Ad organizzare il1°Torneo di nintendo Wii Tennis è stata la ProLoco Vitese. La novità ha attirato molti parteci-panti che con passione ed entusiasmo si sonosfidati con grande agonismo. Di particolareinteresse è stata anche la caccia al tesoro orga-nizzata sempre dalla Pro Loco, "Ri…ScoprendoVita". Infine, l'evento più rappresentativo del-l'estate vitese è stato, come ogni anno, il14esimo Festival Internazionale del Folklore"Città di Vita", organizzato dall'AssociazioneCulturale "Sicilia Bedda". Per l'occasione la ProLoco Vitese ha curato le escursioni dei gruppiospiti, nei luoghi più suggestivi della provincia.Il Sindaco ha dichiarato: "Siamo orgogliosi perla buona riuscita di tutte le manifestazioni, chehanno attirato nella nostra piccola comunitàtanta gente proveniente dall'intera provincia".L'Assessore allo sport e Spettacolo, SebastianoD'Angelo si è detto entusiasta per l'impegnodimostrato dai ragazzi del centro d'incontroGiovani e da tutte le associazioni che si sonomesse in gioco e impegnate per la buona riusci-ta delle manifestazioni. (dani)

Attività del Consiglio comunale

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IIl 12 e 13 agostoscorsi presso il cen-tro ippico dell'asso-

ciazione "Horse ranchlife" in contrada Giudeasi è svolto il torneo diGimkana equestre. Lagara, suddivisa nellecategorie senior con 34partecipanti e junior con46, ha richiamatonumerosi cavalieri edamazzoni provenientidai paesi limitrofi. Iconcorrenti di ognicategoria si sono con-frontati in due percorsidifferenti e in alcunicasi i cavalieri più abilisono riusciti a completare la pro-pria gara con ottimi tempi. Dueserate di agonismo equestre nel-l’ambito dell'estate vitese chehanno riscosso l'apprezzamento delpubblico e dei partecipanti. A con-quistare il primo posto per la cate-

goria senior Giuseppe Giglio,seguito da Francesco Agueci e daAntonino Simone, terzo classifica-to. Per il gruppo junior tutti i picco-li cavalieri hanno ricevuto unacoppa ricordo. La sicurezza dellamanifestazione è stata garantita dadue carabinieri del IVReggimento

a cavallo di Roma, in servizio dirinforzo ai territoriali dal 15 luglioal 15 settembre, assegnati ai comu-ni di Vita, Salemi e Campobello diMazara per svolgere compiti dirappresentanza nelle cerimonie esagre organizzate quest'estate daivari comuni. (marma)

Gimkana equestre dell’ «Horse ranch life»Caccia al tesoro della Pro loco «Ri...scoprendo Vita»

UUna caccia al tesoro per far scoprire ai più piccoli i monumenti e i beni culturali del proprio paese. E’l’in-tento della manifestazione organizzata lo scorso 3 agosto dalla Pro loco locale a Vita per trasmettere, attra-verso il gioco, ai tanti ragazzi partecipanti dagli 8 ai 14 anni, la cultura, la storia e le tradizioni della città.

Le squadre si sono dovute cimentare nella ricerca di oggetti, fotografie dei luoghi più suggestivi del paese e nellarisoluzione di indovinelli attinenti alla storia della comunità. La presidente della Pro Loco Vitese, Maria Scavuzzo,si è detta «molto soddisfatta per la buona riuscita della manifestazione che mi auguro possa diventare un appun-tamento fisso negli anni a venire». (Nella foto i partecipanti alla caccia al tesoro con gli organizzatori). (dani)

DDopo la seduta di agosto con laquale è stato approvato ilbilancio consuntivo del 2008,

il consiglio comunale è tornato a riu-nirsi per eleggere i componenti del-l’unione dei comuni «Valle degliElimi» e approvare i regolamenti peril funzionamento del consi-glio comunale e per la con-cessione del «bonus bebè».L’approvazione del consun-tivo è stata contrassegnatadalle contrapposizioni perl’assenza di parte dei consi-glieri di opposizione arriva-ti in aula solo quando laseduta si era già conclusa.Seduta ritenuta eccessivamente pun-tuale per la minoranza e rispettosadel regolamento per la maggioranza.Soddisfazione è stata espressa invecedal vice sindaco Diego Genua (nellafoto) che ha commentato: «Un eserci-zio finanziario virtuoso, frutto di unaprogrammazione preventiva e detta-gliata che unita ad una concreta ereale attribuzione di competenzegestionali dei settori hanno consenti-to una coordinazione più efficace intermini di costo e di risultato».Durante l’ultima adunanza il conses-so civico ha eletto all’unanimità i trecomponenti dell’unione dei comuni«Valle degli Elimi»: SalvatoreDaunisi e Barbara Benenati per lamaggioranza e Giuseppe Internicolain rappresentanza dell’opposizione.«Sono sicuro - ha affermato il vice-sindaco Diego Genua - che questonuovo organismo istituzionale svol-

gerà un compito strategico per il ter-ritorio e i componenti eletti, a cuiauguro buon lavoro, sapranno adem-piere al meglio il loro ruolo nell'inte-resse della comunità». Il regolamen-to del consiglio comunale, dopo esse-re stato emendato all'unanimità per

istituire la procedura dellanotifica elettronica certifi-cata, è stato, invece, votatoa maggioranza con l'asten-sione del gruppo di opposi-zione. Astensione espres-sa per protesta «poiché leleggi e le regole sono trop-po blande e non sanziona-no il Sindaco o

l'Amministrazione comunale quandosono inadempienti». A chiusura dellaseduta è stato anche approvato ilregolamento per la concessione dicontributi alle neo mamme, il cosid-detto bonus bebè. L'iniziativa, riser-vata alle madri residenti da almeno unanno nel comune di Vita, è interamen-te finanziata con fondi comunali eprevede l'assegnazione di 750 europer ogni nuovo nascituro.«L'Amministrazione- afferma l'asses-sore Antonina Simone - si sta impe-gnando a destinare risorse per politi-che sociali fortemente orientate a for-nire risposte alle famiglie, alle donnee alle giovani che devono prendere ladecisione di avere un figlio. E' unapiccola risorsa economica checomunque aiuta le famiglie in unmomento di difficoltà economica eincertezza lavorativa».

Gaspare Baudanza

OOrmai come da appuntamento fisso a Vita, si è svolto il tra-dizionale "Festival Internazionale del Folklore", giuntoalla sua 14esima edizione, il quale ha fatto registrare

un'ottima affluenza di spettatori. I gruppi folkloristici ospiti del-l’evento che si è svolto dal 4 al 9 agosto, quest’anno sono arri-vati da Polonia, Ungheria e Russia. Protagonista della manife-stazione il locale gruppo folk "Sicilia Bedda" che in collabora-zione con il comune di Vita, ha organizzato l'evento. «Lo scopodi questa manifestazione- ha spiegato il sindaco Accardo - èsuperare le differenze di religione, educazione e cultura fra etniediverse al fine di creare un clima di collaborazione e armoniacon gli altri popoli. L'unità fra le nazioni europee, in controten-denza con l'atmosfera di ostilità che si respira di questi tempi neiriguardi di chi è diverso da noi, può essere raggiunta ancheattraverso la condivisione dei valori e delle tradizioni folklori-stiche».

Andrea Ardagna

XIV Festival Internazionale del Folklore città di Vita

Un’estate vitese ricca di spettacoli ed eventi

Un momento della premiazione del «IVFestival canoro Vita sotto le stelle»

Un momento del primo defilè di moda «Vita in passerrella»

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Cronache dal comune di Santa Ninfa 1313

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Benemerenze ai soci e medaglia d'oro a Pietro Augello

NNella seduta del Consiglio comunale del 10 agosto, i consiglie-ri del gruppo di minoranza Mpa-Udc, Giuseppe Spina, CarloFerreri ed Enza Murania (nella foto), hanno proposto un ordi-

ne del giorno con il quale si chiedeva il miglioramento dell’attualesistemazione del mercatino settimanale ridistribuendo i posti per glioperatori dalla via Pio La Torre alla via Piersanti Mattarella compre-sa, lasciando fruibili le corsie laterali e distinguendo i vari settoricommerciali. A parere dei consiglieri di minoranza, tale migliora-mento «è necessario per ridurre al minimo i disagi per esercenti e fruitori». La pro-posta è stata condivisa dagli altri gruppi e alla fine l'ordine del giorno è stato approva-to all'unanimità. (dani)

«Campo solare» per i bambini

«Belice Ambiente omissiva»In Consiglio comunale: ancora la questione Tia

AAnche que-st'anno lar i s e r v a

naturale "Grottadi Santa Ninfa"ha organizzato il"Campo solare",un'attività estivadi educazioneambientale rivol-ta ai bambini dietà compresa tra i6 e gli 8 anni,svolta in collaborazione traLegambiente - ente gestore della riser-va - e il Comune di Santa Ninfa. Iltema proposto ai partecipanti è stato "Ifolletti del bosco", volto a trasmettereil senso del rispetto per la natura. Alcampo hanno partecipato venti bambi-ni, che sono stati coinvolti in giochi edattività finalizzate ad educare, attra-verso il divertimento ed il movimento,al rispetto del mondo vegetale ed ani-

male. Un'intera giornata è stata dedi-cata agli aquiloni: tutti i bambini, conl'aiuto degli operatori, hanno primacostruito e poi fatto volare gli aquilo-ni lungo l'area attrezzata presso l'in-gresso della grotta. A conclusione delcampo si è svolta, presso l'area attrez-zata di Finestrelle, una festa finale coni bambini, genitori, operatori, collabo-ratori del Comune e i volontari delservizio civile. (aran)

L o scorso 11 agosto, alla pre-senza del presidente provin-ciale dell’Avis, Giuseppe

Bivona, di diverse delegazioni delleAvis del territorio, di numeroseautorità, e di tutto il direttivo comu-nale, si è svolta in piazza Fleming latredicesima edizione della Festa deldonatore di sangue. Per il presiden-te, Paolo Pellicane, è stata l’occa-sione per fare il punto sull’attivitàsvolta e sui traguardi raggiunti. Daidati esposti si evince come l’attivitàrealizzata nell’anno precedente è ilrisultato ancora una volta di unanno record per Santa Ninfa, impor-

tante realtà che continua a crescere e migliorare rag-giungendo nuovi primati nelle donazioni di sangue.Basti pensare che l’indice di donazione (rapportoabitanti/sacche raccolte) è di gran lunga il primoassoluto in provincia di Trapani. Quest’anno ha rag-giunto il 14,18%, a fronte di un indice provincialedel 2,32%, regionale dell’1,50%, nazionaledell’1,70%. Oggi l’Avis di Santa Ninfa conta 442soci. Nel corso della serata sono state consegnatediverse benemerenze ai soci donatori: tra esse spiccala medaglia in oro con rubino a Pietro Augello (nellafoto il primo a destra dopo il sindaco Pellicane). Laserata è stata allietata dal concerto eseguito dallabanda musicale dell’associazione “FrancescoMangiaracina” di Castelvetrano.

Gaspare Baudanza

SSi è tenuta anche quest'anno la «Festa dell'anziano», ormai tradizionale appunta-mento che chiude il programma delle manifestazioni estive organizzate dalComune. Alla Casa di ospitalità «Maniscalco-La Rosa» la serata è stata caratteriz-

zata da musica, canti, balli e da uno spettacolo di cabaret di Antonio Pandolfo. Gustosa,ed apprezzatissima, l'esibizione del duo Michele Grimaldi-Giuseppe Vaccara, che hannoallietato i presenti con le loro performance musicali. «Il Comune – spiega il sindaco,Paolo Pellicane – da anni porta avanti una politica sociale che intende valorizzare ilruolo e la figura dell’anziano, fornendo ad esso occasioni concrete per potere esprime-re la ricchezza dei suoi valori, della sua saggezza e della sua competenza». (Nella fotol'assessore Marianna Conforto, l'assessore Giacomo Pellicane, Michele Grimaldi, ilsindaco Paolo Pellicane, l'assessore Giovanni Squadrito, Giuseppe Vaccara). (gaba)

Il primato dell'Avis di Santa Ninfa

La Festa dell'anziano alla Casa di riposoProgetto di

ampliamento perla rete del metano

LLa rete metanifera di Santa Ninfa sarà ampliatafino a raggiungere la zona degli insediamentiproduttivi di contrada Santissimo. Lo ha stabili-

to la Giunta municipale, che ha approvato gli elaboratidel progetto preliminare, predisposto dall’Italgas, dal-l’importo di 388 mila euro. Il progetto sarà finanziatoper il settanta per cento con fondi regionali. Per acce-dere ai quali il Comune ha delegato l’azienda torinesea presentare la richiesta di finanziamento all’assessora-to regionale all’Industria, che nel maggio scorso havarato un programma per l’adeguamento e il completa-mento delle reti di distribuzione del metano in Sicilia.L’Italgas si occuperà poi materialmente dell’amplia-mento della rete metanifera a Santa Ninfa, finanziandocon fondi propri il rimanente trenta per cento del pro-getto non coperto dal contributo regionale. «È intendi-mento dell’amministrazione comunale – spiega il sin-daco, Paolo Pellicane – andare incontro alle esigenze ditutte quelle attività artigianali, commerciali e produtti-ve insediate nell’area Pip».

gaba

Raggiungerà la zona Pip

SSarà inaugurata il 26 settembre, alle16,30, la restaurata ala del castellodi Rampinzeri, di proprietà del

Comune di Santa Ninfa, destinata ad ospi-tare la sede, il Centro di documentazioneed il Centro visitatori della Riserva natura-le integrata "Grotte di Santa Ninfa", gesti-ta da Legambiente. Il castello diRampinzeri fu acquistato, per 500 milaeuro, dal Comune di Santa Ninfa nel settembre del 2007, assieme ai terreni adiacenti, percomplessivi 23 ettari. Per l'acquisto furono utilizzati i fondi del Piano integrato territo-riale "Alcesti". Il finanziamento complessivo dell'assessorato regionale al Territorio edAmbiente era di due milioni e 66 mila euro. Poco più di un milione di euro è stato spesoper il restauro dell'immobile, che necessitava, tra l'altro, di opere di consolidamento. Ladenominazione "castello", per ciò che riguarda la grande masseria di Rampinzeri, èimpropria, non essendo questo munito di fortificazioni. Nell'accezione comune il grandebaglio è chiamato così a causa delle modifiche apportate nell'Ottocento, che lo hanno tra-sformato in un castelletto neogotico. Edificato sulle vestigia dell'edificio sorto ad inizioSeicento, il baglio subì numerose trasformazioni nel corso del Settecento edell'Ottocento. Il casamento, che sorge su un'altura, ha due cortili: uno minore, interno,ed uno maggiore, esterno. Il 17 agosto del 1937, l'allora re Vittorio Emanuele III, accom-pagnato dal figlio Umberto e dal duca Amedeo d'Aosta, assistette dal terrazzo del bagliodi Rampinzeri, unitamente al suo Stato Maggiore ed al capo del governo, BenitoMussolini, alla fase conclusiva delle grandi manovre militari. (gaba)

Si inaugura castello di Rampinzeri restaurato

Il Consiglio approva odg sul mercatino

AAncora la Tariffa di igie-ne ambientale al centrodella discussione nella

seduta del Consiglio comunaledel 4 settembre. Una sedutaconvocata dietro richiesta deiconsiglieri del gruppo di mino-ranza Mpa-Udc GiuseppeSpina, Carlo Ferreri ed EnzaMurania, per stabilire le inizia-tive da intraprendere per l'ap-plicazione della Tia determina-ta per il 2005 anche per gli annisuccessivi, come stabilito conl'approvazione, nella seduta del28 maggio, di un ordine delgiorno in tal senso. GiuseppeSpina, capo del gruppo Mpa-Udc, ha ribadito che «l'unicatariffa valida è quella approva-ta dal Consiglio comunale peril 2005». Tesi condivisa daCarlo Ferreri, Enza Murania(entrambi Udc) e Vincenzo DiPrima (Mpa). Per quest'ultimo

«alla luce delle sentenze ema-nate e considerata la validitàdelle tariffe deliberate, devonoessere attivate azioni anchepesanti, se è il caso di naturalegale, nei confronti dellaBelice Ambiente, dato che lasocietà d'ambito rimane sordaalle richieste del Consigliocomunale di Santa Ninfa». Ilpresidente del massimo conses-so civico, Giuseppe Lombardi-no (Pd), ha dal canto suo ricor-dato che è stato chiesto allaBelice Ambiente il piano deicosti relativi al Comune diSanta Ninfa, in modo da poterdeterminare la misura della Tia.«La società - ha aggiuntoLombardino - ha risposto a talerichiesta in modo incompleto,omettendo di inviare quantorichiesto». Il presidente delConsiglio ha poi ricordato che«entro il 30 settembre saremochiamati ad approvare la tarif-fa di igiene ambientale per il2009, ma per fare ciò deveesserci una proposta di delibe-ra redatta dai funzionari del-l'ente, delibera che deve esserecorredata dai pareri di regola-rità tecnica e contabile. Peroperare in tale direzione occor-rono i dati dalla BeliceAmbiente, in mancanza deiquali non si può che applicarel'ultima tariffa valida, che èquella del 2005». Enza

Murania ha spiegato che il pro-blema per gli anni dal 2006 al2008 non è tanto per le utenzedomestiche, quanto per quellenon domestiche, «per le qualisono arrivate cartelle dagliimporti sproporzionati». Ilcapogruppo di maggioranza,Francesco Bellafiore (Pd), nelritenere «che il problema realenon sia tanto nella persona diTruglio, quanto piuttosto nellapolitica complessiva dellasocietà», ha proposto di ribadi-re quanto stabilito nella sedutadel 28 maggio. Alla fine, dopouna sospensione dei lavori perconsentire ai capigruppo di rag-giungere una posizione condi-visa, si è approvato un ordinedel giorno che «ribadisce laassoluta e prioritaria necessitàdi acquisire la documentazionerichiesta per poter deliberarela Tia 2009» e chiede allaBelice Ambiente «per gli annidal 2006 al 2008 l'applicazionedella tariffa come determinataper il 2005».La seduta si èchiusa con la trattazione diun'interrogazione presentata daiconsiglieri del gruppo Pdl-Mpa, prima firmataria SilvanaGlorioso, che ha chiesto chiari-menti al sindaco sulla sommaquantificata dall'ente per l'usodi alcuni locali di proprietàcomunale da parte dell'associa-zione di volontariato "Amico

soccorso", la quale ha organiz-zato un'attività estiva rivolta aibambini dai 2 ai 6 anni. Il sin-daco ha risposto che la Giuntaha applicato il Regolamentovigente, nel quale è previsto ilrimborso delle spese vive per laconcessione in uso a terzi dilocali comunali; spese quantifi-cate dagli uffici competenti.«Da notizie non ufficiali- haconcluso il sindaco - sembra,inoltre, che l'attività svolta dal-l'associazione non sia stata atitolo gratuito, ma che la stessaabbia chiesto alle famiglie unasomma di circa 130 euro». LaGlorioso, dimostrando di essereben informata sui fatti, si è giu-stificata asserendo che lasomma richiesta è servita percoprire le spese per il materialeacquistato.

Gaspare Baudanza

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Page 14: Belice c'è - Settembre 2009

1414 Cronache dal comune di Gibellina

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Polemiche per l'articolo di Paolo Rumiz Ugl: Cambioper Cascio

VVi t oCascio(nella

foto), capo-gruppo dimaggioranzaal Comune diGibellina, giàs e g r e t a r i op rov inc ia lescuola e com-ponente dellaGiunta nazionale dell'Ugl-scuola dellaprovincia di Trapani, è stato elettosegretario provinciale dell'Ugl-pensio-nati. Fanno parte del consiglio diretti-vo Giacomo Savona, Giuseppe Meo,Michele Monaco e Antonino Ferreri.Cascio, nel suo intervento al congres-so provinciale, invitando i congressistia confermare il segretario generaleuscente dell'unione territoriale deilavoratori, Giuseppe Monaco, hadichiarato che lasciava l'incarico disegretario provinciale della scuolasenza rammarico a Tonino Di Blasi edai dirigenti sindacali Miriam Avila,Dina Maria Bianco e Calogero Cicio.Illustrando il suo impegno nella caricadi segretario provinciale dei pensiona-ti, Cascio ha manifestato l'intenzionedi creare altri sportelli del patronatoEnas in provincia, a partire dal suoComune, Gibellina. Gli sportelliavranno la funzione di centro polifun-zionale per il disbrigo pratiche di qual-siasi natura, comprese vertenze e/oricorsi, e saranno punti di ritrovo per ipensionati, che potranno usufruire del-l'assistenza domiciliare o telematica dipersonale medico, paramedico evolontari, compreso il trasporto inaziende ospedaliere o convenzionate.A tal fine sarà previsto un punto tele-fonico, dove i pensionati potrannorichiedere assistenza, informazioni osoccorso al personale preposto. E'intendimento di Cascio, infine, avviaredegli incontri sia nella stessa sede sianelle scuole pubbliche, finalizzati allaspiegazione delle normative riguar-danti il rispetto dell'ambiente, la lega-lità e la disabilità. (gaba)

"FFestival Gibellina: Cinema sotto lestelle. Da mercoledì al 16 "Cinemasotto le stelle" a Gibellina. In una

sala all'aperto con 3.500 posti si proiettanogratuitamente 7 film di produzione europea e 7americani, nonché videoshort su grandi con-certi rock". Apriva così il "Corriere della Sera"la sua quattordicesima pagina nell'ormai lonta-no primo agosto 1994. Erano tempi in cui l'af-fluenza alla manifestazione era di carattereinterprovinciale, la gente veniva dalla nostra edalle due province confinanti. All'epoca erauna manifestazione unica nel suo genere equindi colpiva l'interesse collettivo e se neinteressavano anche i media nazionali. La crisiha raggiunto anche questa manifestazione,vuoi per la scarsa pubblicità, vuoi per la crisidel settore cinematografico causata dall'ormaiinarrestabile avanzata dei film in divx e dvdscaricati illegalmente da internet.

PUBBLICITPUBBLICIT AA’’Un tassello della manifestazione in disuso. Idepliant stampati sono stati appena 1.200, unnumeretto per una manifestazione che da duedecenni è il fiore all'occhiello di Gibellina nelmese di agosto. Si contano senza fine e volon-tà le persone dei paesi confinanti che doman-dano: "Ma il cinema quest'anno si fa?".Classica è la risposta del nostro concittadino:"Certo", per poi sentirsi rimproverare"Siccome non ho visto nessuna pubblicità, eche film fanno?". Ed è lì che il gibellinese vor-rebbe cambiare argomento, perché non hanessun depliant sulla macchina per farsi un po'di pubblicità. Due decenni fa il Comune paga-va la benzina a tanti ragazzi per andare finoalle porte di Palermo e di Agrigento a distri-buire manifesti giganti e depliant nelle attivitàcommerciali. Nessuna pagina pubblicitaria sul"Giornale di Sicilia" e sulle varie testate gior-nalistiche locali, anche perché il programma èstato deciso ad appena due giorni dall'iniziodell'evento. Un piccolo esempio: l'8 agosto aSanta Ninfa si è svolta la Sagra della Salsiccia;inutile dire che il Comune di Santa Ninfa hapubblicizzato nel migliore dei modi l'evento,attraverso manifesti appesi dovunque e pub-blicità di fondo nella prima pagina della cro-naca di Trapani del "Giornale di Sicilia".A questo punto i cittadini si chiedono, ma per-

ché il nostro miglior evento di agosto non puòe non deve essere pubblicizzato al meglio?

AATTIVITTTIVIT AA’’ COMMERCIALICOMMERCIALIUn Comune che si rispetti dovrebbe averecome obiettivo principale lo sviluppo econo-mico del proprio territorio e quindi delle attivi-tà commerciali site su di esso. A Gibellina non

esiste questo obiettivo, addirittura se ilComune può guadagnare sulle attività non cipensa due volte. E così è stato. Un bar vuolemontare la "baracchedda" nel Sistema dellePiazze per tutta la durata della manifestazione?Benissimo, 280 euro di suolo pubblico, 150euro una tantum di allacciamento Enel, e per

finire i soldi della luce consumata. Quindi, concirca 430 euro il gioco è fatto! Ma perché nondire "Cari proprietari dei bar e similari, voleteessere presenti nel Sistema delle Piazze?Benissimo, questo posto è vostro, il suolo pub-blico, compreso l'allacciamento dell'Enel e laluce consumata sono a carico del Comune.Buon lavoro e buoni affari!". Sarebbe unalodevole azione politica/amministrativa afavore dei commercianti e in ricordo degli annipassati, quando a metà degli anni Novantanella seconda piazzetta del Sistema dellePiazze si contavano due paninoteche, tre bar edue venditori di frutta secca. Domanda, perchénon si è potuto fare? O sarebbe più giustodomandare, perché non si è voluto fare?

ILIL FUTUROFUTUROSicuramente continuando con questa organiz-zazione, il futuro dell'ormai storico "CinemaSotto le Stelle" è molto incerto. Nel lontano1987, quando iniziò la manifestazione, lavisione di un film con determinate caratteristi-che (gratuito, sotto le stelle all'aria fresca,megaschermo, qualità ottimale da "cinema")era unico nel suo genere in tutto il territoriodella Sicilia occidentale. Adesso, molti paesidella zona organizzano la stessa manifestazio-ne, anche con durata superiore, e quindi sorgespontanea una domanda: perché il Cinema diGibellina dovrebbe essere preferito a tutti glialtri? Non esiste al momento una risposta vali-da, quindi bisogna inventare un qualcosa chelo renda di nuovo unico. Le idee possono esse-re numerose, per esempio una a caso l'inseri-mento all'interno della manifestazione di unconcorso di giovani filmakers (sull'onda di unFestival di Torino o di Milano). Però ultima-mente a Gibellina viene preferita la politica delnon fare, di conseguenza queste idee vengonosmorzate ancora prima di prendere forma.

LE OCCASIONILE OCCASIONIPerché durante la rassegna cinematograficanon si utilizza la piazza della "rivolta contadi-na" dove sorge l'arco di Nanda Vigo per orga-nizzare una fiera dell'artigianato locale? Inmaniera da mettere in mostra alla gente cheproviene dai paesi confinanti i nostri prodottilocali.

Agostino Polizzano

Ormai è una rassegna come tante altreIl cinema a Gibellina: quello che fu, quello che è

IIl cinema a Gibellina aveva altre caratteristiche, che lo rendevano unico. In particolare,non si limitava a mettere assieme, in modo raffazzonato come si fa da qualche anno aquesta parte, pellicole senza alcun legame, senza alcun filo conduttore, finendo quindi

per ricalcare gli schemi del cinema commerciale che riempie le sale durante i mesi inver-nali. Il cinema a Gibellina aveva un’«anima». Accanto al cartellone principale, che si carat-terizzava comunque per il mix tra pellicole di grande consumo e pellicole d’autore, c’era-no infatti le ampie retrospettive, che proponevano film in anteprima assoluta per la Sicilia(in alcuni casi addirittura per l’Italia meridionale: successe nel 1998 con «Il cineamatore»di Krzysztof Kiéslowski). Tutto ciò attirava l’attenzione della stampa nazionale e delle tele-visioni (Rai compresa). Allora, però, c’era una direzione artistica, e financo una segreteriaorganizzativa. C’erano, insomma, professionisti, usi ad occuparsi di cinema. Tutto ciò hafunzionato in particolare sotto la direzione artistica di Roberto Andò (regista cinematogra-fico egli stesso), tra il 1991 e il 1993. Ed ha continuato a funzionare quando a curare la ras-segna ci sono stati, dal 1994 al 1999 (con l’eccezione del 1997), due giornalisti esperti dicinema come Nino Ippolito (curatore artistico) e Vincenzo Di Stefano (coordinatore dellevarie iniziative), supportati da uno dei maggiori critici cinematografici italiani, GregorioNapoli. In quegli anni le retrospettive erano il punto di forza della kermesse: sul cinemamediterraneo (1992), su Gianni Amelio (1993), sul neorealismo (1995), su Pier PaoloPasolini (1996), sul cinema polacco (1998), sul cinema bellico (1999); retrospettive spessoaccompagnate da convegni con la presenza di registi e critici, premi (si ricordi quello aDamiano Damiani nel 1998), pubblicazioni e cataloghi. La rassegna per i giovani «filma-kers» si è invece già sperimentata con la rassegna «Corto sotto le stelle», tra il 2002 e il2003; nel 2002 fu anche proposta un’interessantissima retrospettiva su Silvano Agosti(direttore artistico era Francesco Paolo Ottoveggio, altro esperto di cinema). Non bastano,quindi, solo risorse economiche ed idee. Ci vogliono anche le professionalità. (gaba)

Mancano le professionalità

MMartedì 4 Agosto 2009, tra le pagine delquotidiano "La Repubblica" Paolo Rumizintitola un articolo "La scossa che spostò

un accento". Gela il sangue solo a leggere il primorigo "Di notte Gibellina diventa un paese di cani."Questa è la triste impressione che Gibellina Nuovainduce nel cuore di un forestiero che approda fra lenostre strade. Se lo scopo era di attirare l'attenzio-ne del lettore, è stato raggiunto. Più difficile saràraggiungere un altro scopo, cioè smuovere lacoscienza della gente e del gruppo che ogni cinqueanni si impegna a "migliorare il paese". Niente dinuovo su questo fronte. "L'abilità politica è l'abili-tà di prevedere quello che accadrà […] l'annoprossimo. E di essere così abili, più tardi, da spie-gare perché non è accaduto." affermava WinstonChurchill. Si potrebbero riassumere così anni diamministrazione dove a regnare è stata maggior-mente la politica del non fare.Non si può certo dare ragione a qualcuno che pas-sando due giorni a Gibellina esprime giudizi cosìduri come quelli che contiene l'articolo, ancoraconsultabile dal sito internet della testata giornali-stica, poiché non è passando poche ore tra lenostre strade che si può percepire l'essenza diquello che è stato. Una rinascita seguita ad una tra-gedia, una conquista attesa ben più di 10 anni, unariconferma del diritto di un popolo ad avere unacasa, questa è la Nuova Gibellina, sebbene intornoalla ricostruzione aleggi l'ombra della speculazio-ne, cosa può fare un giovane d'oggi davanti a que-

ste mura? Amare il nostro paese è istintivo diràqualcuno. Ma nel nostro caso è qualcosa di più.Sappiamo cosa hanno passato i nostri genitori,quali lotte hanno portato avanti i nostri nonni perpermetterci di vivere sotto un tetto che si potessedefinire tale.Ma qualcuno ha fatto di più. Seppur incompreso,nell'articolo di Rumiz, qualcuno ha intuito che alpaese non servivano soltanto case e in un tentativodi rinascita culturale ha dotato la nostra cittadinadi un patrimonio invidiato da tutti ma sfruttato danessuno nel giusto modo. Da unico paese in Italiaa custodire un tal numero di opere d'arte contem-poranea, a paese denigrato su una testata giornali-stica nazionale, oltre che, per esempio, in un servi-zio del settimanale "Terra" andato in onda suCanale 5 quest'inverno. E' questo che si merita? E'questo che vogliamo continui a pensare chi visitale nostre vie? Presto vedremo se i gibellinesihanno voglia di cambiare o vogliono abitualmenteandare a sbattere contro una mentalità opportuni-sta e antiquata che non ha la minima intenzione diporre in essere essenziali cambiamenti per il futu-ro di un paese stupendo ma stanco. E soprattuttoper quei giovani che si ostinano a voler restare qui,a non emigrare, e credono, anzi, pretendono di piùdagli inquilini del palazzo del "potere", di più pergli interessi della collettività. Non staremo a guar-dare mentre lascerete svanire il sogno di Ludovicoe magari anche il nostro…

Flavia Tramonte

Non è un paese di soli cani

FFondi strutturali e crisidel settore vitivinico-lo all'esame della

Giunta dell'Unione deicomuni del Belice, presie-duta dal sindaco diGibellina, Vito Bonanno(nella foto). Nella sua ulti-ma riunione, la Giunta del-l'organo sovracomunale hadeciso di adottare dueimportanti provvedimenti.«Anzitutto - spiegaBonanno - intendiamo pre-sentarci non più come singoli comuni,ma come Unione dei comuni, per lastesura degli strumenti di program-mazione territoriale per l’accesso aifondi europei». Il che sa tanto di svol-ta. Una linea, quella dettata daBonanno, che ricalca in qualche modoquella che negli anni è stata seguitaper i finanziamenti al Belice. L’altroprovvedimento concerne l’istituzionedi un "tavolo tecnico" sulla viticoltu-ra. In questo caso si mira a mettereassieme un team che analizzi le pro-blematiche che riguardano il compar-to e stenda le linee-guida di una pro-

posta, condivisa dagli ope-ratori del settore, da pre-sentare direttamente alpresidente della Regione eall’assessore regionaleall’Agricoltura. Tale pro-posta servirà poi per l'ele-borazione di una piattafor-ma d'indirizzo per la spesadei fondi strutturali. Fineultimo la riforma organicadel settore vinicolo.«Abbiamo deciso di muo-verci come Unione dei

comuni- precisa Bonanno - per aiuta-re gli agricoltori a risolvere i loroproblemi. Lo scopo è quello di evitareche le risorse stanziate siano dispersein molteplici rivoli e in aiuti a pioggiache non inciderebbero. Come sindacidell’Unione - conclude Bonanno -abbiamo invitato il presidenteLombardo e l’assessoreall’Agricoltura Cimino a visitare ilterritorio della Valle del Belice perconstatare di persona quali sono leproblematiche che stanno mettendo inginocchio il settore».

Gaspare Baudanza

Le proposte per la crisi vitivinicola

Lombardo e Ciminoinvitati nel Belice

SSi terrà domenica 27 settembre apartire dalle ore 8 nella P.zza XVGennaio '68 la seconda edizione

del "Meeting Ci-nofilo Gibelli-nese".L'inizia-tiva, patrocinata dal comunedi Gibellina, è dell'Associa-zioneCulturale & Cinofila (ACCG) Lagara, alla quale sarà possibile iscriver-si fino alle ore 10 del 27/09, si svolge-rà attraverso la selezione dei cani dirazza, in base alle loro caratteristichemorfologiche, fino a individuare ilmigliore assoluto della giornata. I caniverranno quindi valutati da due giudi-ci allevatori e sarà rilasciato ai loropadroni un giudizio recante le qualitàdel soggetto. Si precisa che alla mani-festazione potranno partecipare sia iMeticci che i cani non muniti di pedi-gree e che si prevede un numero dicirca duecento cani iscritti. Per le prei-scrizioni e ulteriori informazioni con-tattare i numeri 348.8340547 -380.6804749 o visita il sito www.pino-sta.spaces.live.com.

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Page 15: Belice c'è - Settembre 2009

1515Cronache dal comune di Partanna

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«PPizzuddi di cori», edito dalla Casa editrice"Magi" di Patti, è il titolo del libro di poesiedella poetessa partannese Maria Molinari

(nella foto). Il volume è stato presentato nei locali delcastello Grifeo per iniziativa del Comune nell'ambitodella rassegna "Artemusicultura 2009". Oltre al sinda-co, Giovanni Cuttone, e all'assessore alla Cultura,

Mimmo De Gennaro, sono intervenuti l'ispettore del Ministero dellaPubblica istruzione Vito Piazza e il critico letterario Luigi Ruggeri. Nelcorso della serata si è esibto il musicista Franco Giacomarro. La poesia diMolinari è memoria e ricordo struggente, malinconia per un mondo chenon tornerà più. La poetessa parla di piccole cose, dei resti di una civiltàcontadina intrisa di valori che non interessano più. (aran)

Presentato il libro di Maria Molinari

Lavori alla «Carlo Collodi»

LLa scuola elementare "Carlo Collodi" sarà sottoposta ad opere dimessa in sicurezza e di consolidamento statico. Si tratta di una ini-ziativa della Giunta municipale. Le opere saranno finanziate per

circa 360 mila euro concessi dall'assessorato regionale alla Pubblica istru-zione. L'ufficio tecnico ha predisposto le due gare di appalto ed è moltoprobabile che all'inizio dell'anno scolastico i ragazzi che frequentano lascuola siano trasferiti in un'altra sede: è il risultato di una serie di incon-tri che il sindaco Cuttone ha avuto con i dirigenti scolastici delle duescuole, Antonino Battaglia e Stefano Nastasi. Alcune classi frequenteran-no il plesso "Santa Lucia". Le altre classi saranno ospitate, presumibil-mente, presso l'Istituto commerciale di via Antonio Gramsci. "Un sacrifi-cio - ha spiegato l'assessore alla Pubblica istruzione, Antonino Termini -che dovranno affrontare i genitori e le famiglie, ma un sacrificio necessa-rio per la sistemazione definitiva del Collodi". (gaba)

Cuttone nel coordinamento Anci Diventerà spazio culturale

In Consiglio solita ridda di interrogazioni

"Chateau Jazz" fiore all'occhiello

UUna delegazione di partannesi residenti a New York facenti parte delcircolo "Concordia", presieduto da Tony Mulé, è stata ospite del-l'amministrazione comunale in piazza Falcone-Borsellino, dove si

è esibito il gruppo folkoristico trapanese. Presenti, oltre al sindacoGiovanni Cuttone e al vicepresidente della Provincia, Enzo Culicchia, gliassessori Angelo Bulgarello, Nicola Catania, Graziella Causi e SebastianoZinnanti, i sindaci di Santa Ninfa e Santa Margherita Belice. "Una serataimportante - ha commentato Cuttone - in quanto bisogna rinsaldare i rap-porti con la comunità dei partannesi residenti in America, i quali hannodato vita ad un circolo che ha 103 anni di vita e che si è prodigato per aiu-tare le persone meno abbienti". Culicchia, dal canto suo, ha ricordato ilviaggio negli Stati Uniti compiuto dallo stesso e da una delegazione diassessori nel marzo del 2006, in occasione dei 100 anni della fondazionedel circolo "Concordia". Mulé ha asserito di essere felice di ritornare nellasua città natale, "città che non abbiamo dimenticato, tanto che organizzia-mo le feste come la processione di San Francesco di Paola e la realizza-zione degli altari di San Giuseppe". Sul palco, oltre ai politici, il medicoJohn Forte, warden degli italo-americani residenti in provincia. (marma)

I partannesi di New York in città

AAlla fine di agosto a Partanna si è tenutoun raduno bandistico regionale in occa-sione del trentesimo anniversario della

fondazione della banda cittadina "VincenzoBellini". Alla manifestazione hanno partecipatole bande Caravaglios e Mangiaracina diCastelvetrano, la banda di Calatafimi Segesta equella di Montevago. I gruppi di musicisti hannosfilato per le vie principali del paese per riunirsiinfine nella piazza Falcone e Borsellino dandovita ad un magnifico concerto. A rendere ancorapiù avvincente la serata c'è stata l'esibizione deiBersaglieri di Trapani. (Nella foto ElenaFelicello e Vera Morsellino della banda diCalatafimi)Vito Gerardi

Approvato ordine del giorno sull'esonero dalla Dia per gli agricoltori

SSono cinque i membri delcoordinamento trapanesedell'Anci Sicilia eletti il

primo settembre scorso nelcorso di un'assemblea tenutasial Castello Grifeo. Si tratta diCamillo Iovino, sindaco diValderice, Gianni Pompeo, ilprimo cittadino di Castelve-trano, Giovanni Cuttone, sin-daco di Partanna (nella foto),Paolo Pellicane, primo cittadi-no di Santa Ninfa, e Nicola Causi, consi-gliere comunale a Trapani. Ai lavori del-l'assemblea dei comuni della provinciahanno preso parte, tra gli altri, il vicesin-daco e il vicepresidente del Consigliocomunale di Partanna, Nicolò Catania eGiuseppe Libeccio, il sindaco e il presi-dente della Provincia di Trapani, MimmoFazio e Girolamo Turano, il sindaco diAlcamo Giacomo Scala, quello diCastellammare del Golfo MarzioBresciani. A margine si è tenuto un con-

vegno sul tema "Le propostedei comuni per superare lacrisi". Hanno relazionato, tragli altri, Andrea Piraino,segretario regionale dell'AnciSicilia, per il quale "occorredare vita ad un processo dimodernizzazione degli entilocali", e Fabio Bongiovanni,che dell'Anci Sicilia è vicepre-sidente. Duro l'intervento diGianni Pompeo: il sindaco di

Castelvetrano ha sottolineato che "vi èuna sovrapposizione di enti, province ecomuni e questi ultimi non hanno la pos-sibilità di sfruttare le proprie risorse".Pompeo ha criticato il governo regiona-le, sostenendo che "occorre una classepolitica che decida il destino della nostraRegione e dell'intero Paese, che sviluppil'economia sociale e che cerchi di scon-figgere la criminalità organizzata e tuttele forme di devianza giovanile".

Giuseppe Petralia

Calato il sipario su «Artemusicultura»Raduno bandistico

EE'' stata presentata ufficialmente al pubblico, loscorso 5 settembre, la restaurata statua di SanNicolò di Bari (nella foto) commissionata nel

1500 dalla famiglia Planeta e restaurata, nel 2000, periniziativa della stessa sotto la direzione di MauroSebastinelli. La manifestazione si è svolta nelle scude-rie del castello Grifeo alla presenza delle autorità civili,religiose e di tutti i componenti della famiglia Planeta.Per il sindaco Cuttone "la nostra città continua a vivereil suo momento di risveglio culturale grazie anche alrecupero di opere d'arte che la valorizzano". Per l'asses-sore alla Cultura, Mimmo De Gennaro "il restauro della

statua ha significato riallacciare i rapporti con una famiglia storica diPartanna; famiglia che risiede attualmente a Menfi e che ha restituito allanostra città un'opera che si trovava nella diruta chiesa di San Francescod'Assisi e che verrà collocata nella chiesa di San Rocco, restituita alla pub-blica fruizione". (mg)

Restaurata la statua di San NicolòSSu proposta dell’assessore aiLavori pubblici, NicolaCatania, la Giunta munici-

pale ha inoltrato due progettiall’assessorato regionale aiLavori pubblici finalizzati all’ot-tenimento di altrettanti finanzia-menti per un importo complessi-vo di due milioni e seicentomilaeuro. Il primo progetto riguardal’acquisizione e la ristrutturazio-ne del cinema “Astro”; il secondola riqualificazione dell’area adia-cente la chiesa di San Francesco.Il cine “Astro” sarà destinato adattività teatrali, musicali e cultu-rali, e sarà interessato dal restau-ro conservativo della facciata, dinotevole interesse artistico–mo-numentale, nell’ambito di unariqualificazione generale dell’as-se viario principale della città.

Per le stesse finalità viene attuatoil piano di lavoro che riguarda ilrecupero della memoria dellachiesa di San Francesco e del-l’annesso ex convento. PerNicola Catania “si tratta di unapartecipazione ai bandi relativialla programmazione europea2007/2013 che vedranno la parte-cipazione del nostro Comune conun parco progetti mirato essen-zialmente alla riqualificazione evalorizzazione del nostro patri-monio storico-monumentale”.Per il sindaco, Giovanni Cuttone“tali progetti rappresentano altridue tasselli essenziali nella riqua-lificazione della nostra città, sem-pre più punto di riferimento e diattrazione di flussi turistico-cul-turali”. (gaba)

CCon lo spettacolo "Jazz tribute", del gruppo musicale guidato daGiuseppe Milici, nei locali del castello Grifeo, si è conclusa larassegna "Chateau Jazz", organizzata dal Comune ed inserita

all'interno della settima edizione della rassegna "Artemusicultura".Rassegna che ha avuto il patrocinio dell'assessorato regionale alTurismo, di quello ai Beni Culturali, e dalla Provincia di Trapani. Peril sindaco Cuttone «quella di quest'anno, in crescendo, è stata una ras-segna culturale che si è imposta come una delle migliori in Sicilia eche ha visto crescere, in maniera esponenziale, l'interesse attorno adessa non soltanto da parte dei partannesi, ma anche da parte degliappassionati dell'intera Sicilia, che l'hanno assunta come riferimen-to». Un cartellone che ha registrato il tutto esaurito per artisti del calibro di MassimoRanieri (che ha messo in scena il suo spettacolo "Canto da 40 anni perché non so nuotare"),del jazzista Francesco Cafiso, degli Stadio, e Nek (entrambi si sono esibiti in piazzaFalcone-Borsellino con ingresso gratuito), dei Pooh (al loro ultimo concerto a quattro dopola decisione del batterista Stefano D'Orazio di lasciare il gruppo), e della Premiata ForneriaMarconi (questi ultimi spettacoli si sono svolti al teatro di contrada "Montagna"). Per ilvicesindaco, Nicola Catania (nella foto) «le manifestazioni estive rappresentano il momen-to finale di un progetto mirato a creare tutti i presupposti per uno sviluppo economico alter-nativo che guarda sempre più all'incremento turistico del territorio. Il cartellone- prosegueCatania - èstato un elemento di proposta di parecchie offerte turistiche che si sono presen-tate, ad inizio anno, in apposite Fiere unitamente agli albergatori della zona, con i quali ilComune ha sottoscritto un protocollo di intesa». Fiore all'occhiello la rassegna "ChateauJazz", svoltasi nei suggestivi locali del castello Grifeo, che ha registrato la presenza, fra glialtri, di Vincenzo Palermo, Francesco Buzzurro, degli Swing Café. Per l'assessore alTurismo, Angelo Bulgarello «si è trattato di una rassegna che ha avuto riconoscimentiimportanti come il servizio del Tg3 trasmesso il 30 agosto, che ha incrementato notevol-mente la presenza turistica nella nostra cittadina". (Mimmo Guzzo)

Nuova vita al cinema «Astro»

LLa solita ridda di interrogazio-ni ha caratterizzato la sedutaconsiliare del due settembre,

conclusasi con l'approvazione di unordine del giorno con il quale sichiede al governo regionale di eso-nerare dall'obbligo della dichiara-zione d'inizio attività, le piccoleaziende agricole con un volumed'affari inferiore a 7.000 euro. Laquestione era già stata sollevata edibattuta in altri comuni: in sostan-

za tutte le imprese agricole cheoperano nella produzione primaria(uva, olive, cereali, coltivazioni inserra), secondo una recente norma-tiva, devono presentare al ServizioIgiene degli alimenti dell'Aziendasanitaria locale una dichiarazionedi avvio attività. Il rischio è quellodi aggravare i costi (anche burocra-tici) delle piccole e piccolissimeimprese agricole. E’ per questo chesi chiede alla Regione, per sempli-ficare le procedure, di individuaredei criteri di esen-zione, tra cui,appunto, un volumed'affari inferiore aisettemila euro.Sul piano più squi-sitamente politico,il Consiglio ha trat-tato le interrogazio-ni presentate daidue consiglieri delPartito democraticoSalvatore Leone eBenedetto Biundo,da Giuseppe Nasta-

si (ex candidato del Pd ed oggi con-sigliere del gruppo "Sviluppo eSolidarietà"), da Nicola Caracci("Impegno per la città"), e da NinoDistefano ("Sviluppo e Solida-rietà"). Interrogazioni che verteva-no sulla pulizia della città, "sullostato di degrado in cui versanoalcune arterie cittadine" e sullamancata manutenzione delle stradedi campagna. Il sindaco Cuttone hainformato i consiglieri della suapartecipazione, a Palermo, ad una

riunione operati-va con i funzio-nari dell'Asl edella ProtezioneCivile, aggiun-gendo che prestosi darà il via adun intervento dibonifica dell'areadell'ex baracco-poli Santa Lucia.A rispondere aiquesiti relativialle strade dicampagna e alla

cura del verde pubblico, ci hannopensato gli assessori SebastianoZinnanti e Nino Termini, che hannoinformato i consiglieri che è stataindetta una gara di appalto di 20mila euro per la sistemazione dellaviabilità rurale e che si procederà,quanto prima, ad un'opera di puli-zia dell'intera città.

Gaspare Baudanza

SSi è costituito a Partanna il "Club Juventus" intitolato al centro-campista ceco Pavel Nedved e sarà affiliato ai Club Doc dellasquadra riconosciuti dalla Società. I sostenitori bianconeri che

vorranno iscriversi devono affrettarsi per l'iscrizione poichè entro il 15ottobre si comunicheranno alla società Juve i nominativi per il rilasciodelle tessere Club Doc. Il Club Ufficiale non ha solo lo scopo di segui-re la squadra nelle partite di Campionato e Champions League, maanche di essere un centro di aggregazione per tifosi e simpatizzanti pertrascorrere qualche ora nelle attività di svago. Per info: BenedettoFontana (Presidente del Club) CEFOP320-0216397, Salvo Li Vigni(Vice Presidente) Radio MVM331-3744079. (mg)

Nuovo club Juventus

Da sinistra Giuseppe Culicchia, Salvo Livigni, Michele Casciola,Benedetto Fontana, Giovanni Casciotta, Gaetano Amodeo

GiuseppeAccardo

NinoTermini

NicolaCaracci

Page 16: Belice c'è - Settembre 2009

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«CCome eravamo» ritrarrà momenti unici e irripetibili del passato, proposti dai lettori. Invitiamo tutti gli interessati a rivolgersi allaredazione di «Belice c’è» per chiedere di inserire le immagini d’epoca. Le fotografie più curiose e interessanti saranno pubblica-

te ogni mese sulle pagine del nostro periodico. Ringraziamo quanti si sono giàprodigati per fornirci le foto per questo numero.

A richiesta deilettori, dedi-chiamo que-

sto spazio agliannunci. Il servi-

zio è gratuito e leinserzioni verrannopubblicate compati-bilmente con lo spa-zio a disposizione, inordine di arrivo inredazione.

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Calatafimi - 1950.Giuseppe Castiglia.(Archivio studio foto-grafico AntonellaCascio)

Vita - 1928. Banda musicale di 50 elementi, fondata dal PodestàDomenico Perricone, diretta dal Maestro Azzurelli. Foto scattata il giornodella festa del SS. Crocifisso, davanti la chiesa di S. Francesco. Al centroindicato dalla freccia si riconosce Sebastiano Buffa padre del dott.Francesco Buffa (Archivio fotografico del dott. Francesco Buffa)

Salemi - 1960. Manifestazione per il centenario della spedizione deiMille. Si riconoscono: Gaspare Drago, Antonino Pecorella, Prof. Angelo,Antonio Salvo, Vito Mangogna, Antonio Biondo, Gaspare Di Benedetto,Salvatore Lo Castro, Antonino Rizzotto, Michele Corso, GiacomoTrapani, Armando Genna, Ignazio Crimi, Mario Lampasona, GiovanniAccardi, Drago, Elio Nuccio, Giuseppe Portogallo, Mimmo Augugliano,Filippo Salamone. (Archivio fotografico Rizzotto)

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Katia Agueci tiene inbraccio la sorellina Annail giorno del battesimo.

Ex studentesse della V A dell'istituto magistrale "DanteAlighieri" di Partanna si rivedono dopo 50 anni per festeg-giare la ricorrenza. Alcune di loro non si vedevano dal-l'estate 1959, quando si diplomarono. Da sinistra: GinaAbate, Pierina Ampola, Nina Anatra, Gian Tusa, Elisa DiMaria, Maria Ferrara, Lilla Leggio, Autilia Mangiaracina,Teresa Roppolo, Anita Monteleone, Pina Armata.

Il piccolo Paolo Cappello siè battezzato. Nella foto conil papà Nino e la mammaEleonora. Luciano Favuzza ha festeggiato il settimo compleanno. Nella foto con i cugini e gli amici.

D e c i m oanniversa-rio dimatr imo-nio perV i t oMessina eVita MariaTerranova.

Elena Palermo ha compiu-to sette anni.

Giorgia Ferro ha festeggiato il secondo compleanno. Nella foto coni compagnetti.

Antonino Armata ha compiuto 5 anni il15 luglio. Nella foto con la sorellinaSimona e i cuginetti Francesca eGiuseppe. Auguri da mamma e papà!

La classe quinta della scuola elementare Francesco Vivona di Calatafimi. Insieme dopo33 anni Enzo Taranto, Paolo Verghetti, Diego Gandolfo, Ignazio Bianco, VincenzoTaranto, Gaspare Ponzo, Peppe Tumminia, Filippo Calderaro, la Maestra 'Nzina Agueli,Francesco Mazara, Lina Calamusa, Franca Lentini, Nino Gerbino e Dina Gerbino.

I cuginetti Claudia e Salvatorefesteggiano l'arrivo del piccoloAlessio Abate.

A Michele e Caterina Di Bartoloche si sono uniti in matrimonio il 29agosto a Calatafimi, tantissimiauguri dagli zii e cugini Aguanno.

Battesimo perElisa Riserbato.

Ciro e Daniela hanno coronato il loro sogno d'amore. Auguri dalleex compagne di scuola. Da sinistra: Tiziana, Nicoletta, Annalisa,Giusy, Gisella, Valeria, Giada, Vincenza e Tatiana.

"Infiniti auguri a Caterina e Nicolò Isca per il loro 50°Anniversario di matrimonio, dai figli Rosanna eFrancesco e i nipoti Daniela e Giampiero"

Auguri alla famiglia Nastasi checompie gli anni nello stesso giorno.Quattro anni Claudia, 31 Margheritae 38 Orlando.

Sophia Fratelloha ricevuto ilpremio della cri-tica al IVFestivalCanoro “Vitasotto le stelle”

Villa dei Girasoli ha festeggiato i novelli sposi Mimmo e LuciaOrlando, insieme ai loro genitori ospiti della struttura.

Francesco Scimemi e EnzaGrassa hanno festeggiato il50° anniversario di matri-monio.

Vito Curia e Annie Cisarò dopo tanti annidi insegnamento vanno in pensione pergodersi il meritato riposo.

Marcia nuziale per il mae-stro Rosario Rosa e SilviaCappello. Dopo i fiorid’arancio «musica nuova»per i neo sposi!

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La pagina sportiva Settembre 2009

EEdue! La squadra dell'"Agenzia Viaggi Rosso-melograno" bissa il successo

dell'anno scorso nel torneo estivodi calcetto, svoltosi a Santa Ninfa,splendidamente allenata da PaoloCatalano. Quest'anno in finale habattuto per 7 a 2 il "Bar GardenCafè". Il lungo torneo estivo havisto la partecipazione di sedicisquadre, in un girone all'italianache ha mostrato un buon calcio eottime prestazioni, in una cornicedi pubblico attento e divertito.Giovanni Russo, Paolo Navetta,Nino Caraccia, Vincenzo Pellicane,Mario Di Maria, Andrea Caccamo,Mario Pecorella, GiuseppeGiambalvo e Federico Bellissimasono gli atleti che hanno alzato alcielo la coppa della vittoria!

Rossomelogranofa il bis

La squadra santaninfeserivince il torneo di calcetto

SSi è svolto a Partanna ilsettimo trofeo di scac-chi “Valle del Belice”.

La manifestazione, patroci-nata dal Comune ed organiz-zata dall’Associazione Arca-dia, pur non essendo inseritanel calendario delle manife-stazioni estive è riuscitacomunque a catturare l’inte-resse e la partecipazione nonsolo degli appassionati maanche di alcuni turisti in visi-ta nella cittadina. La discipli-na sportiva conta ormai, anche in provin-cia di Trapani, parecchi appassionati cheseguono assiduamente le gare e le squa-dre impegnate nei vari campionati. Il tor-neo si è svolto in piazza Falcone-Borsellino, proprio con l’obiettivo diavvicinare il maggior numero di personealla disciplina degli scacchi: disciplinache predilige doti quali la concentrazione,la riflessione e la strategia. Un buon risul-

tato è stato ottenuto daSergio Pandolfo (tesseratoArcadia), che ha totalizzato7 punti su otto partite; alsecondo posto si è classifica-to Alfredo Bilardello diMarsala, con 6 punti su otto;terzo il mazarese DomenicoCusumano (Scacco ClubMazara, una tra le squadrepiù forti squadre nel panora-ma siciliano). Premi al paler-mitano Loreto Fiorella e alpartannese Giuseppe Panta-

no. Migliore giocatrice del torneo è stataValeria Asaro, di Mazara del Vallo. Il par-tannese Stefano Caruso è stato premiatocome primo non tesserato. Il torneo èstato arbitrato dal mazarese AntoninoProfera, arbitro nazionale. Il torneo diPartanna segue la conclusione delCampionato regionale individuale assolu-to di scacchi. (Maurizio Marchese)

Ottimi piazzamenti per i partannesi

Trofeo di scacchi “Valle del Belice”

GGià dai primi anni '90 c'è stato il tentativo diutilizzare i campi da tennis comunali inmaniera regolare e controllata.

L'associazione Punto Idea, che si occupava di sporte pubblicità, si è interessata per lunghi mesi di averele autorizzazioni necessarie, stabilendo turni edorari, oltre che tornei e gare. La cosa è andata avan-ti bene per un certo periodo di tempo, e molti sisono avvicinati al tennis, ma le solite pastoie buro-cratiche e gli ingorghi procedurali oltre che disser-vizi di natura tecnica, hanno pian piano fatto nau-fragare il sogno di tanti giovani appassionati. Cheoggi il Leo Club Valle del Belice, presieduto daStefano Tantaro ed il Circolo Tennis Alicya rettodalla presidente Rita Piazza stiano tentando di farrisorgere questo sport fra i tanti giovani di Salemi,con tornei e manifestazioni, non ci può fare altro che piacere, e ci auguriamo vivamente che possano riuscirea dare nuovo slancio a questo sport a Salemi. Spettacolo, gioco e tanti partecipanti appassionati al torneo di

tennis Leo Club Valle del Belice di Salemi orga-nizzato dal 21 al 30 agosto scorso in collabora-zione con il Circolo tennis Alicya a.s.d. Il rica-vato della manifestazione è stato devoluto inbeneficienza all'Associazione Fede e Luce pre-sieduta da Paola Gandolfo e finanzierà uncampo estivo a Mazara per ragazzi disabili. Lafinale si è svolta il 30 agosto tra FrancescoPuma e Paolo Gandolfo ed è stata vinta dalprimo, dopo una gara entusiasmante durataquasi due ore. In contemporanea si è svolto untorneo under 16 vinto da Salvatore De Marco,in finale con Daniele Caradonna, ed un torneo aspecchio vinto da Vito Caradonna in finale conVincenzo Leone. (aran)

Ritorna il tennis a Salemi

Stefano Tantaro, Francesco Puma, PaoloGandolfo e Rita Piazza.

Antonino Caradonna, Salvatore De Marco, DanieleCaradonna, Vito Caradonna e Vincenzo Leone

IIl nove agosto 2009 sarà ricordato a Santa Ninfa come il festival del cicli-smo regionale, potendosi la cittadina del Belice vantare di esserne stata lacapitale per tutta la giornata, in un susseguirsi di gare appassionanti.

L'incarico dell'organizzazione sportiva è stato affidato alle società della provin-cia, la A.S.D. Proca di Marsala e il G.S. Fiorello di Salemi, che hanno lavora-to splendidamente, assieme al Comitato Provinciale UDACE di Alcamo, per lariuscita della manifestazione. Grande impegno hanno profuso il sig. VitoBiondo, vicepresidente della Fiorello di Salemi ed il sig. Girolamo Adamo dellaParisi Ingoglia di Trapani, entrambi di Santa Ninfa, che hanno dato il massimoper il corretto svolgimento delle gare. Presenti il sindaco Paolo Pellicane (nellafoto) ed l'Assessorato allo Sport, che hanno dato un grande sostegno perché tuttoandasse per il meglio soddisfacendo il numerosissimo pubblico presente. Ainastri di partenza anche il campione di Santa Ninfa Gabriele Biondo dellaFiorello, che ha ottenuto un meritatissimo secondo posto nella gara dei giova-nissimi. Sempre in primo piano, con la sua dinamica presenza, il Presidente della Fiorello, NinoMaragioglio. Prima gara alle 10 con gli Esordienti, organizzata dall'ASD Proca di Marsala, del primo esecondo anno: Primo anno 1° Pierpaolo Carrubba (Polisportiva Proca), 2° Carpitelli Gianpaolo(Polisportiva Proca). Secondo anno 1° Pasquale Spada (Rinascita Ornelli Siracusa, 2° Salvo CristianProca Marsala). Alle ore 15 ha avuto luogo la gara riservata ai Cicloamatori, organizzata dalla UDACE diAlcamo, che ha visto al via ben settanta atleti. 1° classificato Matteo Salute (Asd memorial Giorgio diPalermo), 2° classificato Salvatore Solina (Calagni Sport), 3° classificato Filippo Bianco (CiclotourPalermo). Nel pomeriggio alle 18 la gara degli Esordienti, in sei categorie, organizzata dalla Fiorello diSalemi. Ecco i vincitori: G1Grifeo Marco (Soc. Mori); G2 Leone Marco (Asd Airone Palermo); G3Valenza Fabio (Bucalo Menfi); G4 = Vola Donatello (SD Trecc. Cast.); G 5 1° Provenzano Vincenzo (AsdProca Marsala), 2° Gabriele Biondo (GS Fiorello Salemi); G6 1° Germanà Simone (Asd Team Toscano).Visto il successo della manifestazione, auguriamo un arrivederci al prossimo anno. (aran)

Santa Ninfa capitale del ciclismo regionale

LLa storia della usd «DonBosco» continua, la squadracalatafimese è stata iscritta

regolarmente al campionato fede-rale di prima categoria. Quel desti-no che fino ad agosto sembravaincerto oggi è stato delineato dallanuova dirigenza che mira a fare undignitoso campionato. Il progettodella formazione trapanese è a lungo termine, si sta cercando di creareuna società solida e motivata, per ridare alla prestigiosa squadra calata-fimese, fondata da don Francesco Campo nel lontano 1964, il ruolo chele compete. Il primo obbiettivo della società è quello di dare ai giovanidi Calatafimi Segesta una valida alternativa sociale, tutti dietro ad unpallone lontani dalle tentazioni dei nostri giorni. Il nuovo progetto metteassieme i calciatori, dirigenza, enti locali e privati, non a caso l'incontrofra queste figure è avvenuto nell'aula consiliare del comune, dove l'am-ministrazione comunale oltre a ribadire la collaborazione con la societàDon Bosco ha messo sul tavolo un progetto di 1.500.000 euro che pre-vede il ripristino e il potenziamento dello stadio comunale. I calciatoritutti riconfermati, fra gli altri il capitano Giuseppe Costa, hanno garan-tito il massimo impegno mentre è certo ormai l'innesto di un paio dibravi giocatori forestieri e il ritorno del bomber calatafimese ValentinoSimone. La squadra è stata affidata a mister Bruccoleri che sta guidan-do la preparazione atletica dei calciatori, e sta preparando l'incontrod'esordio contro il Capaci, quotato avversario; per tutto il campionato lasocietà promuove l'iniziativa "Vieni allo stadio, i bambini e le donneentrano gratis". Allora tutti allo stadio domenica 27 settembre alle ore15. (Nella foto da sinistra Giuseppe Costa e mister Bruccoleri)

Rosario Vivona

Nuovi traguardi per l'u.s.d.Calatafimi Don Bosco

BBartolo Mistretta e Andrea Cangemi,si sono imposti nel Trofeo Renault,Girone Centro Sud, grazie al suc-

cesso nel Gruppo R3 in terra laziale alRally di Pico, disputatosi lo scorso finesettimana. I due piloti partannesi hannointerpretato al meglio le insidie del traccia-to, riuscendo a portare al sesto posto inclassifica generale la Renault Clio delTeam Sab, di Alex Broccoli. Tutta la sta-gione si è svolta sotto l'egida dellaScuderia A.S. Sporting Club di Partanna.La vittoria nel monomarca è stata raggiun-ta grazie al lavoro corale di ben tre team.Mistretta e Cangemi hanno, infatti, corsodurante la stagione, sedendosi sulle vetturedel team palermitano gestito da GiovanniTusa, della squadra messinese FerraraMotors e del team sammaarinese Sab,gestito da Alex Broccoli. La stagione non èperò ancora finita, con i due alfieri delloSporting Club che si trovano ancora inlizza per portare a casa il successo nelloChallenge di Zona, prima di disputare lafase finale del Trofeo Renault, a novembre,in occasione del Rally Internazionale diMonza, che si disputerà nel parco dell'au-todromo brianzolo e dove i due sono attesial confronto con il meglio del rallysmodella penisola italica.

Giuseppe Petralia

Affermazione dipiloti partannesi