MPN settembre 2009

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La discarica di contrada Collina sta cittadini sorge spontanea. franando. Fin dagli ultimi giorni di Innanzitutto viene da chiedersi chi agosto si sta cercando di mettere a è stato a scegliere quel sito che fin posto le cose, ma la situazione dal primo momento aveva lasciato appare molto complessa. I teli di perplessi. In secondo luogo appare protezione si stanno strappando, opportuno chiedersi chi abbia anche in profondità, ed ora verificato l'idoneità tecnica del sito qualsiasi intervento risulterà quasi di contrada Collina. Un'altra sicuramente un mediocre rimedio. domanda, forse la più importante Una parte della discarica adiacente perchè tocca da vicino tutti i la strada provinciale è rimasta cittadini e specialmente chi da stabile ancorando con il suo peso il quelle parti ci abita, riguarda i danni telo, il corpo di frana evidenzia uno ambientali. Che cosa dovremo scorrimento interno alla discarica, attenderci per il futuro come quindi il telo è sottoposto ad conseguenza per la scelta di aver un'azione tagliante. Va ricordato posizionato una discarica sopra un che questa struttura, sulla quale terreno non adatto? Ora si riaprirà il tanto si è discusso e che ha dibattito politico, con tanto di provocato un acceso dibattito scaricabarile sulle colpe di questa politico, è costata qualcosa come situazione, ma i quesiti dei cittadini, 10 miliardi e mezzo del vecchio probabilmente, sono destinati a conio, naturalmente soldi pubblici, restare senza risposta. Fra tante e ulteriore denaro della collettività inquietanti domande, solo una viene speso per cercare di mettere cosa sembra certa: i danni una pezza alla situazione critica del economici che ne derivano li sito. Qualche domanda a noi stiamo già pagando noi! PRESS NEWS anno III n°8 - settembre 2009 Anno III n. 8 - Settembre 2009 - spedizione A. P. Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Progetto grafico: K-Brush Tolentino - Stampa: Tipografia San Giuseppe NON BASTA L'OTTIMISMO, SERVE UNA SVOLTA VERA di Roberto Scorcella Sarà un settembre difficile. Questo è quello che si dice in giro e questo è anche quello che si trova sotto gli occhi di tutti. E' sentimento comune il pensare che dalle nostre parti la crisi debba ancora far sentire concretamente la sua morsa. I dati statistici usciti a cavallo di ferragosto sull'andamento del Pil in alcuni paesi, però, invitano a qualche riflessione. Il Prodotto interno lordo di Francia, Germania e probabilmente anche del Giappone ha finalmente smesso di crollare, dopo un anno di caduta rovinosa ed ininterrotta, registrando nel secondo trimestre 2009 una lievissima ricrescita rispetto al trimestre precedente. E' una notizia positiva, ma non è la fine del tunnel. L'Italia, in particolare, non ha nulla da festeggiare. Tanto per cambiare, è l'unica ad aver registrato un'ulteriore (seppur lieve) caduta. E' un problema “cronico”: la nostra “capacità competitiva” è da 15 anni almeno inferiore a quella degli altri paesi “ricchi”. Quando il mondo corre, noi camminiamo. Quando il mondo rallenta, noi arretriamo. Quando il mondo cade, noi crolliamo. Rendersene conto non è pessimismo. E' una presa di coscienza, l'unica che può permetterci di risalire. E nel nostro piccolo vale lo stesso discorso. Insomma, la politica, a tutti i livelli, dovrebbe rimettersi in moto, non limitandosi a sperare nell'ottimismo (che pure serve, intendiamoci!). Soprattutto lasciando da parte le boutade di mezza estate. Non è difficile, basta fare un piccolo sforzo in più. LA DISCARICA STA FRANANDO 7500 COPIE DISTRIBUZIONE GRATUITA [email protected] VISUAL COMMUNICATION DESIGN TOLENTINO MC 0733.960401

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La discarica di contrada Collina sta c i t tad in i sorge spontanea. franando. Fin dagli ultimi giorni di Innanzitutto viene da chiedersi chi agosto si sta cercando di mettere a è stato a scegliere quel sito che fin posto le cose, ma la situazione dal primo momento aveva lasciato appare molto complessa. I teli di perplessi. In secondo luogo appare protezione si stanno strappando, opportuno chiedersi chi abbia anche in profondità, ed ora verificato l'idoneità tecnica del sito qualsiasi intervento risulterà quasi di contrada Collina. Un'altra sicuramente un mediocre rimedio. domanda, forse la più importante Una parte della discarica adiacente perchè tocca da vicino tutti i la strada provinciale è rimasta cittadini e specialmente chi da stabile ancorando con il suo peso il quelle parti ci abita, riguarda i danni telo, il corpo di frana evidenzia uno ambientali. Che cosa dovremo scorrimento interno alla discarica, attenderci per il futuro come quindi il telo è sottoposto ad conseguenza per la scelta di aver un'azione tagliante. Va ricordato posizionato una discarica sopra un che questa struttura, sulla quale terreno non adatto? Ora si riaprirà il tanto si è discusso e che ha dibattito politico, con tanto di provocato un acceso dibattito scaricabarile sulle colpe di questa politico, è costata qualcosa come situazione, ma i quesiti dei cittadini, 10 miliardi e mezzo del vecchio probabilmente, sono destinati a conio, naturalmente soldi pubblici, restare senza risposta. Fra tante e ulteriore denaro della collettività inquietanti domande, solo una viene speso per cercare di mettere cosa sembra certa: i danni una pezza alla situazione critica del economici che ne derivano li sito. Qualche domanda a noi stiamo già pagando noi!

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NEWSanno III n°8 - settembre 2009Anno I I I n . 8 - Set tembre 2009 - sped iz ione A. P. Ar t . 2 Comma 20/C Legge 662/96 - F i l ia le d i Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO

Autor. Tr ib . d i Macerata n .466/07 de l 23 Apr i le 2007 - D i re t tore Responsabi le : Rober to Scorce l la - Proget to gra f ico : K-Brush To lent ino - Stampa: Tipograf ia San Giuseppe

NON BASTA

L'OTTIMISMO,

SERVE

UNA SVOLTA VERA

di Roberto Scorcella

Sarà un settembre difficile. Questo è quello

che si dice in giro e questo è anche quello

che si trova sotto gli occhi di tutti. E'

sentimento comune il pensare che dalle

nostre parti la crisi debba ancora far sentire

concretamente la sua morsa. I dati statistici

usciti a cavallo di ferragosto sull'andamento

del Pil in alcuni paesi, però, invitano a

qualche riflessione. Il Prodotto interno lordo

di Francia, Germania e probabilmente anche

del Giappone ha finalmente smesso di

crollare, dopo un anno di caduta rovinosa ed

ininterrotta, registrando nel secondo

trimestre 2009 una lievissima ricrescita

rispetto al trimestre precedente. E' una

notizia positiva, ma non è la fine del tunnel.

L'Italia, in particolare, non ha nulla da

festeggiare. Tanto per cambiare, è l'unica ad

aver registrato un'ulteriore (seppur lieve)

caduta. E' un problema “cronico”: la nostra

“capacità competitiva” è da 15 anni almeno

inferiore a quella degli altri paesi “ricchi”.

Quando il mondo corre, noi camminiamo.

Quando il mondo rallenta, noi arretriamo.

Quando il mondo cade, noi crolliamo.

Rendersene conto non è pessimismo. E' una

presa di coscienza, l'unica che può

permetterci di risalire. E nel nostro piccolo

vale lo stesso discorso. Insomma, la politica,

a tutti i livelli, dovrebbe rimettersi in moto,

non limitandosi a sperare nell'ottimismo (che

pure serve, intendiamoci!). Soprattutto

lasciando da parte le boutade di mezza

estate. Non è difficile, basta fare un piccolo

sforzo in più.

LA DISCARICA STA FRANANDO

7500COPIE

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GRATUITAmult i radio@mult i radio. i t

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TIGAMAROUN ESEMPIO DI CRESCITA CONTROTENDENZA

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fattibilità, selezione materiali, metallerie, gestione ed ottimizzazione. Oggi Tigamaro" prosegue Giardini "continua l'espansione. Dallo stabilimento di 1600 mq siamo passati alla nuova sede di 4300 mq con 93 dipendenti più 60 dell'indotto esterno, distribuiti in cinque gruppi artigiani autonomi di filiera cui Tigamaro affida parte delle lavorazioni, mentre per la parte tecnica diamo la preferenza a Mario Cicconi, un esempio di cooperazione tra Industria e Artigianato. Attualmente puntiamo a lanciare sul mercato quattro nuove linee tra cui la prima collezione di piccola, media e grande pelletteria a marchio Overland che uscirà entro il 2010 dopo averne acquisito nel marzo scorso le licenze, da questo segmento arriverà un

incremento del 20% del fatturato. Nel nuovo opificio" Manifattura d'alta qualità, innovazione, industrializza- investimenti in organizzazione e maestranze per conclude Gianni Giardini "sussiste uno spazio zione e tempi rapidi: questa è la formula di successo ottenere ottimizzazione e know-how tecnico di espositivo per le nuove collezioni, punto d'incontro dell'azienda tolentinate Tigamaro, nel cuore del prim'ordine, cercando un giusto break-even anche ove poter instaurare contatti diretti con operatori della distretto marchigiano della pelletteria. Parliamo di un nell'ampliamento del commerciale. L'alto livello moda nazionale ed internazionale in vista di un altro caso che con qualità ed innovazione regge i colpi di d'industrializzazione" afferma Giardini "permette la importante obiettivo, quello di uno spaccio aziendale qualsiasi crisi, un caso in controtendenza non solo per gestione dei tempi di produzione continuamente dove poter acquistare prodotti Tigamaro".i risultati, ma soprattutto per la mentalità con cui il monitorati attraverso l'utilizzo di un sistema

titolare, Gianni Giardini, ha affrontato il mercato informatico Tigamaro coordinato da un ingegnere mondiale quando molti credevano questo settore che, in tempo reale, rileva sia l'avanzamento di tutte le destinato alla sottomissione dei Paesi a basso costo. varie fasi lavorative, sia eventuali discordanze, che in "La costante innovazione tecnologica, mantenendo questo modo si correggono immediatamente. La cura l'alta qualità, ci ha permesso" spiega Giardini "di della progettazione e realizzazione di campionari è entrare nel novero delle aziende più affermate della supportata da tecnologie all'avanguardia tenendo pelletteria. Il nostro modo di pensare sempre orientato conto del design, aspetti estetici, funzionali e costi di a migliorarci è stato premiante, ma ci sono voluti produzione; ogni fase ha uno studio dedicato alla

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L' Associazione Tennis Tolentino, sita in Via Car lo Sant in i , nasce storicamente nel 1966, ad opera dell'allora primo presidente Valerio Ceccarani e del suo consiglio direttivo.Da quel momento in poi e nel corso ormai di più di quarant'anni di attività, il numero di coloro che hanno deciso di praticare il tennis è cresciuto progressivamente.Nell'anno 2009 i tesserati sono 180 , arrivando così ad ottenere un incremento di circa il 40% dei soci negli ultimi 4 anni; incremento che porta il circolo al secondo posto tra i più numerosi della nostra provincia. Ciò si deve anche ad un'intensa attività della Scuola Tennis che ogni anno coinvolge un numero elevato di bambini e ragazzi (nel 2009 circa 80) e di adulti (30). Partecipiamo, inoltre, al PROGETTO SCUOLA-SPORT, che ci vede impegnati per circa 3 mesi con 150 bambini delle scuole elementari (istituto GRANDI, DON BOSCO e BEZZI). Nei mesi di giugno e luglio organizziamo ancora corsi estivi per bambini ed adulti. Lo staff tecnico è a disposizione anche per lezioni individuali.L'associazione è dotata di 3 campi in terra rossa, coperti nel periodo invernale e scoperti (2 su 3) in quello est ivo. Nel l 'at tuale Direzione ricoprono rispettivamente Lupi Massimiliano la carica di presidente e Sa racch in i Marco que l l a d i vicepresidente; gli altri consiglieri sono Ferranti Marco, Lucentini Roberto, Marrese Alfredo, Lupi Luisa e Zazzaretta Italo. Lo staff tecnico è invece composto dal maestro nazionale F.I.T. Sposetti Marco, dagli istruttori di primo livello Pisciotta Marco e Zazzaretta Italo e dalla preparatrice atletica Crocenzi Elisabetta.

ASSOCIAZIONE TENNIS TOLENTINOASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICAVia C. Santini, 10 - 62029 Tolentino - Tel. 0733 972696

Il corso comprende 4 lezioni di tennis ed avrà inizio il giorno14 settembre 2009 (Lunedì).

Per i ragazzi/e dai 4 ai 16 anni i corsi si terranno il Martedì e il Giovedì dalle ore 15 alle ore 18.

Per gli adulti le lezioni si terranno il Martedì e il Giovedì o Lunedì e Mercoledì dalle ore 19 alle ore 21.

Le iscrizioni si accetteranno pressola segreteria del circolo (Tel. 0733.972696)

la settimana precedente: dal 07/09 al 11/09 dalle ore 17 alle ore 20

Per chi volesse poi continuare,le lezioni inizieranno regolarmente a partire dal mese di ottobre.

Nella foto: a partire da sn. Adriana Kelidi, Rocio Mancini Diaz (dell'A.T.Tolentino) e a seguire le avversarie del C.T.Amelia. Foto scattata in occasione dello spareggio interregionale dei campionati femminili Under14

LA SCUOLA TENNIS INIZIA LA PROPRIA ATTIVITÀCON DUE SETTIMANE DI PROMOZIONE (GRATUITE)APERTE A TUTTI COLORO CHE VOGLIONO PROVAREIL GIOCO DEL TENNIS.

Sono stati ottenuti buoni risultati in tutte le competizioni e alcuni rilevanti, quali il traguardo della squadra Over45

laureatasi campione regionale, la promozione dalla D2 alla D1 per l'anno 2009 della squadra femminile, 3 classificati

ai campionati regionali under 8, il titolo di campione regionale per l'Under 14 femminile, che ha perso contro il C.T.

umbro di Amelia lo spareggio per approdare al tabellone nazionale. Lo spareggio dopo i due singolari vedeva le

squadre sull'1 a 1 ed è poi stato perso dalle tolentinati al tie-break del terzo set di doppio tiratissimo. Anche

quest'estate, come tutti gli anni, l'associazione ha organizzato il Torneo di quarta categoria (maschile e femminile)

Città di Tolentino, con un considerevole numero di adesioni: sono stati superati i 90 iscritti. Nella settimana

antecedente il torneo di quarta categoria si è disputato anche quello per gli Under: da notare in questo caso la

presenza tra gli iscritti (circa 90) di alcuni talenti a livello giovanile provenienti da tutta la regione e dal centro Italia.

L’ASSOCIAZIONE TENNIS TOLENTINO PARTECIPA ALLE ATTIVITÀ FEDERALI CON MOLTE SQUADRE:

D1 maschile Sposetti Marco, Pagliari Lorenzo, Cardinali Luca, Pisciotta Marco, Mercorelli Andrea

D2 maschile Ferranti Marco, Miccini Marino, Lucentini Roberto, Piana Alessio, Dignani Matteo, Lupi

Massimiliano, Rapaccini Marco, Rosini Sauro

D1 femminile Lupi Luisa, Santoni Francesca, Mancini Rocio, Kelidi Adriana

OVER 45 maschile Ferranti Marco, Miccini Marino, Lupi Massimiliano, Lucentini Roberto, Rosini Sauro

UNDER 16 maschile Guardati Nicola, Massi Leonardo, Sparvoli Tommaso

UNDER 14 maschile Montanari Riccardo, Pasqualini Mattia, Eleonori Daniel

UNDER 14 femminile Mancini Rocio, Kelidi Adriana

UNDER 12 maschile Ferranti Edoardo, Tardella Giacomo

UNDER 10 mas. e femm. Passarini Iury, Borgiani Andrea, Sposetti Ilaria, Mancini Elisa

UNDER 8 maschile Cicconetti Luca, Quintili Federico, Pagliari Matteo, Cicconofri Leonardo

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IO CITTADINO

IL MONUMENTO DI MASTROIANNI NEL DEGRADOL'ANPI SI RIVOLGE AL COMITATO DI QUARTIERE

Il monumento alla Resistenza di Umberto Mastroianni, situato lungo viale Brodolini nei pressi dell'ospedale, è al centro dell'interesse dell'Anpi tolentinate che lamenta l'incuria nella quale il monumento è caduto. Per questo, il presidente dell'Anpi di Tolentino, Lanfranco Minnozzi, ha preso carta e penna e si è rivolto a Catervo Raponi, presidente del comitato di quartiere "Repubblica", zona nella quale ricade il monumento, chiedendogli di attivarsi presso le autorità competenti per porre rimedio a questa situazione incresciosa. "Il consiglio dell'Anpi" scrive Minnozzi a Raponi "vede il suo quartiere come una sorta di tutore del monumento di Mastroianni e di tutta la struttura che lo circonda, riconoscendogli grande sensibilità e rispetto per ciò che rappresenta: basti ricordare la mobilita-zione nel respingere, qualche anno fa, il trasferimento in altra sede del monumento. Oggi, con rammarico, evidenziamo un abbandono totale della struttura: l'illuminazione è fatiscente e, soprattutto, la piazza è in degrado; il marmo si è sollevato e la crescita dell'erba ha causato il distacco del pavimento. Come Presidente dell'Anpi di Tolentino, venuto a conoscenza del degrado, ho creduto opportuno sollevare il problema e sollecitare la sua persona, data la forte responsabilità del ruolo che ricopre. La inviterei, come Presidente, ad attivarsi con le autorità competenti per ripristinare e risolvere il problema, evitando così che si aggravi ulteriormente. Ricordiamo" conclude nella sua missiva Minnozzi "che l'artista Umberto Mastroianni ha disegnato l'opera con frammenti di marmo di colori diversi, in una sorta di m o s a i c o c h e r i c h i a m a i l monumento eretto in un lato della piazza e che quindi crea un'opera a cielo aperto, di valore inestimabile e riconosciuto in tutto il mondo".

MA QUAL’È LA POLITICA TURISTICA DI TOLENTINO?

Scusate vorrei conoscere la politica turistica di Tolentino.... ho saputo di

locali che han ricevuto multe per aver vivacizzato le serate tolentinate, ma

han subito multe per "aver affisso pubblicità all'interno del locale"

costituendo "PERICOLO PUBBLICO PER I CLIENTI" a detta dei Vigili

Urbani dopo qualche giorno ( ma le multe nei locali non vanno fatte subito?

oppure stile autovelox il traffico non permetteva di fermare il trasgressore

perchè era pericoloso per la circolazione?) ... mentre altri no.... organiz-

zando medesime serate.... ( MI DICONO DI LOCALI CHE FAN

PUBBLICITÀ ANCHE CON ANNUNCI AUDIO PER LA CITTÀ) per caso ci

son locali di serie A e B oppure quartieri nobili e quartieri ghetto? esistono

serate speciali in deroga alla legge? oppure ........ chi ha sbagliato

pagherà? cmq sia cambiano gli interpreti ma la politica cittadina... è

sempre la stessa....crisi, turismo in calo, crisi occupazionale....ma non è

ora di cambiar registro? un cittadino veramente allibito di veder na bella

cittadina dell'entroterra marchigiano che si sta buttando via.

QUATTRO ANNI E MEZZO PER UN LAMPIONE CHE ANCORA NON ARRIVA

Nell'aprile del 2005 otto cittadini residenti in via Redipuglia hanno scritto al Sindaco, all'assessore ai Lavori Pubblici e a tutta la Giunta per chiedere di aggiungere un lampione alla via che risultava scarsamente illuminata. Il posizionamento del lampione sarebbe stato concordato con la stessa Amministrazione Comunale. Arrivati ad agosto del 2009 non è cambiato nulla, nessun risultato e la via è rimasta ed è tuttora scarsamente illuminata.

Quanto bisognerà attendere ancora per poter avere un lampione?

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SIETE CONNESSI ?

Press news Anno III n.7 luglio 2009

Elenco incarichi di consulenza e collaborazione

Luca Romagnoli 37000 x 4 anni = 148000 euro

Maurizio Costanzo 8400 x 2 anni = 16800 euro

Totale 164800 euro

Siete connessi?

Il costo totale per la Biennale? (Biennale con serate-

spettacoli penosi in piazza della Libertà. L'unico

decente Giorgio Conte è stato racchiuso in piazza

Madama)

Mi rivolgo al Sindaco e ai nostri amministratori: il lavoro

nostro (unico) è fatto di, più o meno, 13000 euro annui.

Non buttateli via per cose nulle. Spiegate ai tolentinati il

ritorno per Tolentino.

Abbiamo tanti problemi in casa: il Vaccaj prende fuoco

da solo? Le vasche deposito di acqua delle scuole sono

piene? Chi è il responsabile dell'acqua inquinata in via

del Carmelo? E il ponte di Mancinella? Il Politeama

Piceno? Il ponte dell'Addolorata? Prima della fine del

vostro mandato ne risolverete una? Per non parlare,

poi, della situazione lavoro alla quale proprio non potete

fare niente. Siete completamente inermi. Se fate un

buon esame, questi vostri anni di amministrazione sono

stati a dir poco disastrosi, inutili. Danni tanti, titoli zero.

Complimenti!

M.G.

QUESTIONE DI COSCIENZA

Gentile redazione,premetto che amo molto gli animali in genere e che nel passato ho anche avuto cani, pure due contemporaneamente, e che mi sento molto coinvolta nell'argomento. Ho deciso di scrivervi riguardo l'articolo sulla storia di Cipollina pubblicato su Multiradio Press News. Il lavoro dei volontari che si occupano dei cani randagi o abbandonati è lodevole, ma non posso non pensare che esiste sempre un limite invalicabile oltre il quale sarebbe meglio fare un passo indietro. In un momento come quello attuale (e non voglio fare della banale demagogia, ma i fatti sono fatti) in cui famiglie si trovano in difficoltà seria, c'è gente che perde il lavoro e chi addirittura rovista nei cassonetti (anziani visti con i miei occhi a Tolentino, roba da non credere), e solo per guardare da noi senza parlare di problemi ben maggiori a livello internazionale dove c'è chi ancora vive con una ciotola di riso al giorno, beh, leggere che si cerca di raccogliere una cifra rilevante per operare un cane in clinica e fargli fare poi della fisioterapia, mi è sembrato, con tutta la compassione che posso provare, abbastanza esagerato e indecente, soprattutto se spacciato come un appello urgente. Non bisognerebbe fare distinzioni fra forme di vita di serie A o B, esattamente come fra le persone (cosa alla quale ci stiamo lentamente abituando e di cui dovremmo vergognarci), ma in un mondo con molti problemi esistono, secondo me, anche delle priorità dettate dalla coscienza, e la mia coscienza, fra un bambino abbandonato e sommerso da mosche e un cane mi darà sempre e solo una risposta. Spero di non essere fraintesa e colpevolizzata, ma così la penso.

G.E.

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RISPONDE IL DIRETTORE: gentile signora, mi sento in dovere di risponderle per dirle che non è sola e che in tanti la pensano così, compreso chi scrive. Oggi è un po' di facciata manifestare il proprio "buon cuore" sugli animali (e questa affermazione mi tirerà dietro certamente delle critiche), mentre le persone in difficoltà (e come dice giustamente lei ce ne sono tante, anche nella nostra città, che spesso vivono in un dignitoso silenzio) vengono guardate con occhio parzialmente distaccato. D'altro canto, però, non dimentichiamoci delle tante persone che, spesso nell'ombra, quotidianamente si mettono al servizio degli altri a titolo completamente di volontariato. Non vanno in tv, non appaiono sui media, ma a loro va tutto il nostro sincero ringraziamento per quanto riescono a fare.

R.S.

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LA BIENNALECOSTI, POLEMICHE ED EQUIVOCI

Giù le mani dalla Biennale: “I bambini ci... leggono”

Ho 25 anni e sono una tolentinate anche se dopo la laurea ho preferito migrare verso la capitale per specializzarmi e andare a caccia di opportunità e

prospettive. Forse in un futuro non molto lontano sarò anche io parte di quei cervelli che fuggono, un po’ per necessità un po’ perché si crede che la

vita sia talmente ricca di bellezza che sarebbe un peccato limitarsi al proprio quartiere e non sconfinare oltre questa siepe, che da tanta parte

dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Sempre

caro mi fu quest’ermo colle e ovunque vada sono una Tolentinate, fiera e orgogliosa delle proprie radici, torno sempre volentieri nella mia città e

cerco di condividere questo piccolo mondo antico con tutte le persone che incontro lungo il mio cammino. Una città ricca di storia dai Piceni all’815,

dal primo conflitto mondiale all'avvento del fascismo, dalla seconda guerra mondiale al doloroso periodo della Resistenza, dove si è pagato un alto

prezzo in vite umane e sacrifici ed è per questo che Tolentino è anche tra le Città decorate al Valore Militare per la Guerra di Liberazione e che è stata

insignita nel 1994 della Medaglia d'Argento al Valore Militare per gli sforzi realizzati dai sui abitanti nell’attività di lotta partigiana. Tolentino conta

personalità illustri tra cui Francesco Filelfo umanista, Nicola Vaccaj e Domenico Silverj musicisti, Tullio Colsalvatico scrittore, Saverio Marconi

regista, solo per citarne alcuni e per i quali l’arte ha avuto un ruolo fondamentale contribuendo a fare di Tolentino la città che è oggi. L’espressione

artistica, come potete vedere, è sempre stata parte integrante di questa città e provo un po’ di rabbia quando si tocca l’unica perla di questa piccola

cittadina che è riuscita a farne vanto e primato oltre il livello nazionale, come la Biennale

dell’Umorismo. Perché gettare fango su qualcosa che rende la nostra città unica rispetto alle altre e di

cui dovremmo solo gioire? I bambini ci guardano ma ci leggono anche e confondere una delle poche

istituzioni culturali italiane che esiste dal 1961, al fine di promuovere e divulgare l’Arte umoristica di

ogni tempo e paese, ideata dal tolentinate Luigi Mari e che ha visto succedersi come ospiti e

visitatori, personaggi di fama internazionale con i capricci e le frustrazioni dell’uomo qualunque lo

trovo offensivo. È desolante vedere il proprio paese come da popolo di santi, poeti e navigatori sia

diventato un popolo che disprezza il merito, l’eccezionalità e i talenti. Si critica Tolentino etichettan-

dola come la città del “mulino bianco” e poi si fa di tutto per imporre un modello di città ideale

costituito dalla famiglia ideale a cui interessano solo la casa ideale, la macchina (o meglio il suv)

ideale e la piazza ideale anche a scapito della Biennale. Eppure Tolentino non è solo la città della

famiglia del mulino bianco, appunto, è anche la città dove nascono arte e talenti, quei talenti tanto

sbandierati ma che poi non si è mai disposti a preservare, a far crescere e difendere.

Ammettiamolo: purtroppo gran parte dei cittadini ha un problema col “diverso”, qualunque cosa

esso rappresenti dall’immigrato all’arte, eppure la radice stessa del termine Tolentino dal greco

“thòlos” e quella più recente che lo ritiene derivato da “Tul” richiamano entrambe al tema della

trasmigrazione di popolazioni e culture diverse. Tolentino non è solo piazza è anche cultura, non

toglieteci anche quella poca che in questo paese ne è rimasta! I bambini ci guardano.

Ambra Ruggeri

Risponde il DirettoreQuesta appassionata lettera, della quale ringrazio l'autrice, mi permette di Senigallia. Summer Jamboree, decima edizione del festival dedicato alla fare chiarezza sulla posizione del nostro giornale in merito alla Biennale cultura ed alla musica dell'America anni 40 e 50. Dieci giorni di spettacoli con Internazionale dell'Umorismo nell'Arte. Sgombriamo il campo dagli equivoci: oltre 200 mila presenzeben vengano iniziative come la Biennale. Queste, però, non devono da sole Civitanova Marche. Tuttoingioco, biennale di arte, pensiero e società (dal 10 assorbire tutte le energie destinate alla cultura. Ed è questo quello che da luglio al 6 settembre). La kermesse civitanovese ha visto migliaia di spettatori qualche anno accade a Tolentino. Nessuno "getta fango" su questa iniziativa, che hanno partecipato agli spettacoli (quasi tutti gratuiti). ma investire oltre 150mila euro solo sulla Biennale appare eccessivo. Caldarola. Le stanze del Cardinale, esposizione di circa 40 opere dei maggiori Specialmente in tempi difficili come quello che stiamo attraversando. Al di là artisti del seicento. Solo durante il ponte per la festa della Repubblica ha del fatto che un po' di sobrietà, anche per rispetto di chi ha perso il lavoro o non ospitato oltre 1.500 visitatori.prende lo stipendio, mai come in questa edizione sarebbe stata opportuna, ci E vogliamo aggiungere gli oltre 5.000 coperti della nazional-popolare Sagra troviamo di fronte a spese enormi. Con gli stessi soldi si potevano della Polenta o il tutto esaurito registrato tutte le sere a Montalto di accontentare più cittadini tolentinati per far trascorrere loro un'estate nella Cessapalombo? Forse è proprio questo quello che vuole quello che la lettrice loro città invece di dover emigrare tutte le sere? Probabilmente sì. Scorriamo i definisce "l'uomo qualunque", visto che tantissima gente di Tolentino, numeri degli altri allora, perchè mai come in casi come questo l'erba del vicino amministratori compresi, partecipa a queste manifestazioni. Ma torniamo alle è più verde. spese della Biennale.

IO CITTADINO

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Poi, mettiamoci qualche inconveniente dell'ultimo minuto. Del tipo: il presentatore. iniziativa. Se poi vogliamo “cavillare”, scopriamo che le “abat-jour” posizionate in Il 3 luglio veniva emessa una Determinazione Dirigenziale con la quale per la piazza della Libertà sono costate 8.754 euro + iva e che per la Biennale è stato prestazione artistica di Walter Corda veniva previsto un cachet di 5000 euro + iva al istituito un ufficio stampa autonomo del costo di 5000 euro + iva: i giornalisti del 20% “per la presentazione e conduzione artistica”. Il 9 luglio, due giorni prima posto o quelli con altri incarichi anche comunali evidentemente non sono stati dell'evento, viene emessa una nuova Determinazione Dirigenziale con la quale il ritenuti all'altezza (o costano troppo poco?). Queste sono le storture della Biennale, cachet di Walter Corda passa da 5.000 euro a 9.050 euro + iva al 20%. Il non la manifestazione in sé. Che proprio quest'anno avrebbe potuto raggiungere pagamento è stato effettuato al termine della serata dell'11 luglio. Cosa è cambiato punte di eccellenza: nomi come Antonio Rezza, Riccardo Mannelli, Giorgio Conte dal 3 al 9 luglio per far raddoppiare il cachet del presentatore? Diecimila euro (venti avrebbero potuto caratterizzare positivamente l'evento. Invece, questi nomi sono milioni del vecchio conio) non sono un po' troppi per presentare una serata, visto stati gestiti in maniera incoerente con il risultato di scontentare una buona fascia di che abbiamo anche in casa professionisti capaci di condurre una serata a costi popolazione. Scrive la nostra lettrice “Tolentino conta personalità illustri … per i decisamente più contenuti? Restando in tema della serata dell'11 luglio, scopriamo quali l'arte ha avuto un ruolo fondamentale contribuendo a fare di Tolentino la città che la partecipazione di due personaggi, con tutto il rispetto, non di primissimo che è oggi. L'espressione artistica, come potete vedere, è sempre stata parte piano come Claudio Lippi e Salvatore Marino è costata 3.750 euro + iva per il primo integrante di questa città e provo un po' di rabbia quando si tocca l'unica perla di e 1.190 euro più iva per il secondo. Dulcis in fundo, il buon Arturo Brachetti che per questa piccola cittadina“. Al di là del fatto che Tolentino oggi non è certamente la sua esibizione tolentinate ha ricevuto un cachet di 10.000 euro + iva. Queste le quella di qualche anno fa, per il resto come non essere d'accordo? Soprattutto su cifre di quella che è stata definita impropriamente “Notte Bianca”, costata oltre un fatto: se la Biennale è rimasta l'unica perla di questa cittadina, allora non ci si 25.000 euro. Una sola serata 25mila euro e risorse sottratte a qualsiasi altro tipo di prospetta un grande futuro e ha fatto bene la lettrice a trasferirsi a Roma.

(delibera n.111 /2009 di Giunta Municipale)

USCITE euro ENTRATE euro

COSTI PER PROMOZIONE (di livello internazionale, web - di livello nazionale, quotidiani - di livello regionale/locale, affissioni)

30.000,00COMUNE DI TOLENTINOEsercizio Finanziario 2009

99.000,00

ALLESTIMENTI - LOGISTICA 25.000,00REGIONE MARCHE(già previsto in quota parte al Cap. 553)

35.000,00

UFFICIO STAMPA - RELAZIONI PUBBLICHE 8.000,00PROVINCIA DI MACERATA(già previsto in quota parte al cap. 553)

5.000,00

CATALOGO 10.000,00 ENTI PUBBLICI, ENTI PRIVATI, SPONSOR 12.200,00

INIZIATIVE COLLATERALI (convegni, street art, spettacolo, eventi) 40.000,00

COSTI GENERALI DI GESTIONE: OSPITALITÀ, ASSICURAZIONI, SPESE POSTALI, SPESE GENERALI DI ORGANIZZAZIONE, GIURIA (di cui € 1.000,00 per spese di rappresentanza e ospitalità alberghiera)

10.000,00

CONSULENZE ARTISTICHE: DIREZIONE ARTISTICA DELLA BIENNALE E DIREZIONE ARTISTICA programma Street Art

16.200,00

PREMI 12.000,00

TOTALE 151.200,00 151.200,00

‘'CHEF A DOMICILIO'' Chef a Domicilio è il nuovo servizio che Gran Gourmet Catering si propone di offrire a tutti coloro che , sia privati che commercianti o professionisti, necessitino di un servizio a domicilio per la preparazione di piccoli menù completi, snack o semplicemente per sfiziosi aperitivi in occasione di compleanni, inaugurazione di negozi, feste, riunioni e per ogni altro evento da voi richiesto, con le nostre attrezzature ideate appositamente per lavorare in qualsiasi ambiente desideri inoltrarsi, per occasioni speciali o lavorative. Le nostre attrezzature possono essere anche noleggiate.Per ogni vostra richiesta basta contattare il num. 0733 960522 o 333 4759144.

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Via Tambroni, 7 Tolentino MC Tel. 0733.960522 • •

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PRESS

NEWS

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OPERAZIONE TRASPARENZAquesti gli stipendi dei dirigenti comunaliPubblichiamo in questo numero i dati diramati sul sito del Comune in merito alla "Operazione Trasparenza" voluta dal ministro Renato Brunetta. In rete, infatti è oggi possibile reperire i dati del personale, gli organigrammi, i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail, anche i curricula, le retribuzioni lorde dei dirigenti e i tassi di assenza per ufficio.

VIA PARISANICENTRO CITTÀ

TOLENTINO

RETRIBUZIONE ANNUA LORDA RISULTANTE DAL CONTRATTO INDIVIDUALE

Amministrazione: COMUNE DI TOLENTINO

€ 34.950,00 € 37.185,00 € 0,00 € 0,00 € 43.609,38 € 115.744,38

dirigente: MARCHEGIANI SILVANO

incarico ricoperto: Responsabile - Direttore Generale

stipendio tabellare posizione partefissa

posizione partevariabile

retribuzione dirisultato

altro*TOTALE ANNUO

LORDO

stipendio tabellare posizione partefissa

posizione partevariabile

retribuzione dirisultato

altro*TOTALE ANNUO

LORDO

dirigente: ANDREOTTI GAETANO ENZOincarico ricoperto: Responsabile - Lavori Pubblici e Servizi Manutentivi

€ 40.130,00 € 20.390,00 € 0,00 € 7.406,02 € 1.159,73 € 69.085,75

*ogni altro emolumento retributivo non ricompreso nelle voci precedenti

stipendio tabellare posizione partefissa

posizione partevariabile

retribuzione dirisultato

altro*TOTALE ANNUO

LORDO

€ 40.130,00 € 0,00

dirigente: BINI PAOLOincarico ricoperto: Responsabile - Economico-Finanziaria

€ 19.391,24 € 1.969,03 € 0,00 € 61.490,27

stipendio tabellare posizione partefissa

posizione partevariabile

retribuzione dirisultato

altro*TOTALE ANNUO

LORDO

dirigente: MIGLIORISI ANTONIO ROBERTOincarico ricoperto: Responsabile - Servizi per lo Sviluppo Economico

€ 40.130,00 € 27.184,00 € 0,00 € 2.382,89 € 0,00 € 69.696,89

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Lu Spì

A Sergio Ercoletti

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PRESS

NEWS

Via Filelfo, 7 - 62029 Tolentino (MC) - Tel. 0733.968501

Ehi Sergio... ci sei? Segui le mie istruzioni e obbedisci. So che puoi sentire tutti noi. Prendi gli occhiali e stai molto attento a ciò che leggi. Mi raccomando, non distrarti perchè è molto importante per noi che tu sappia cosa è significato averti vicino in questi anni che sembrano molti ma sicuramente non sarebbero stati mai abbastanza per stancarci di averti al fianco. E' strano ritrovarsi a cenare tutti insieme intorno ad un tavolo, ridere, scherzare per poi girare lo sguardo e cercare nella tua foto un tuo sorriso e, soprattutto, una delle tue solite battute, spesso anche imbarazzanti, che ci lasciavano ogni volta senza respiro dalle risate... ma il tuo sguardo resta sempre vigile e serio e a noi che ormai non possiamo più vederti non resta che imparare a sentirti. Come puoi immaginare è molto difficile! E' triste sapere che il "famoso barzellettiere" che sei, come molti di noi ti ricordano, ha smesso di intrattenerci con i suoi 1001 cavalli di battaglia... Questo è uno dei tanti aspetti che mancherà di te alle persone che hanno avuto la fortuna di starti vicino. Ma la cosa più importante che vogliamo farti notare è che tutti hanno sempre riconosciuto in te è il senso di protezione e la cura che hai sempre rivolto alla tua famiglia e ai tuoi cari: ai tuoi figli, a tua moglie, a tua madre e alle tue sorelle, ai tuoi nipoti, agli amici.

Ciao Pè! ma no tuntu! Che 'i capito? truccatu adè lu scappamentu de lu motore, Ciao Renà! nel senso che adè stappatu e quanno che passa te rincojonisce anche li E' un pezzu che non ce vidimo! Dò si statu in ferie? surdi!A Tulintì... Dò voli che vada quanno che c'ho a disposiziò un paese de Per furtuna che c'aimo li vigili che vigila cò l'occhio vigile e le recchie... cura, soggiorno, turismo e culla de cultura? pure! Tanto adè vero che se ne vede pochi in gniro a faje le multe e a C'hai rajò. Chi vene ecco è come se stesse in Paradiso... sequestrà li muturì!Eh eh eh... li jardì adè perfetti per ordine e pulizia e stato de li jochi. Le C'è un gruppittu in particolare che se raduna jornu e notte do che c'è lu strade e li marciapiedi richiama quella famosa scultura de posteggiu davanti la farmacia Solimani, che magna, bee, piscia e fà Michelangelo... cunfusciò freghennosene de chi sta de casa li sopre, tanto non je dice Che vurristi dì? gnente gnisciùChe vojo dì? Ma La Pietà naturalmente! Scì... ma duvristi sintì come vestemmia vè! Pare proprio come li granni! Senza parlà dell'educaziò de la jente a cumincià da quilli che butta la Pori cocchi quanto se duvrìa sintì importanti...cartaccia e le vuttiglie vote dò je capita e quilli che fà cacà li cà pè strada Che voli fà? Lu munnu adesso va cuscì. beatu te che 'i passato un'estate e 'no rcoje le "pietanze" indimenticabile...Per furtuna che li vardasci compenza tutto: c'ha li muturì truccati! Ciao Pè!Cò le ciglie finte, lo rossetto e le mesce? Ciao Renà!

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PRESS

NEWSTOLENTI(BLASO)NATI

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di Enzo Calcaterra

QUEL TRENO CHIAMATO FUTUROQUANDO LE IDEE AVEVANO FRETTA

Ma dove vanno in vacanza i trapassati? Questo volevo chiedere un mesetto fa al Conte Giovanni Benadduci appena salutato. Poi mi sono risposto come te, raro ma affezionato lettore di queste chiacchierate: più importante farsi raccontare le vicende della sua famiglia. Perché le ferie sono fatti privati, le opere dei nostri antenati (illustri o no) ci toccano tutti.

Ben ritrovato, Conte. Vogliamo continuare il nostro viaggio nel tempo?Grazie, caro concittadino. Ma dove eravamo rimasti? Per me non è mica facile questo andirivieni tra passato e presente, aldilà e aldiqua! Agli ospiti illustri passati da casa Benadduci, per l'esattezza.Ah, sì! Compito onorevole quanto gravoso, accogliere i potenti nel proprio palazzo. Re, papi, cardinali, principi, principesse... Per gente abituata ad avere il massimo ovunque, bisognava mettere il meglio a disposizione.Ma già alla visita di Pio II voi Benadduci e i Parisani presiedevate la “Commissione per le abitazioni e i letti”.Vero. Però quel 1464 non portò bene al Papa. Un vero Papa-Re: colto, protettore delle arti, ambizioso, con un’italica tendenza al nepotismo. Voleva bandire una crociata contro i Turchi, ma i sovrani cristiani gli risposero picche.Come andò il suo viaggio in terra marchigiana? Ahimè, per lui fu l’ultimo! Arrivò a Tolentino con una processione di prelati a fine giugno. Ci si svenò per accoglierlo bene. Ma in luglio, già malato, morì ad Ancona. Una malasorte davvero!Ma la vostra ospite più importante credo sia stata la regina di Svezia Cristina. Vogliamo parlarne?Volentieri. Una donna piena di contraddizioni. Coltissima, abile nel governo. Ma dopo un po’ prese a... sbandare.

In che senso?Cominciò a premiare i peggiori, a cedere agli intrighi, a scialacquare le finanze pubbliche. Soprattutto a favorire i suoi favoriti. Degli uomini diceva: "Mi piacciono gli uomini non perché sono uomini, ma perché non sono donne”. Bel tipino, eh?Ma non ebbe a che fare anche con quel genio di Cartesio? A che fare, dici?! Il poveraccio tirò le cuoia per una polmonite presa nel recarsi la mattina presto a dar lezioni alla sovrana. Un bel rimorso! Ma proprio Cartesio avvicinò lei, luterana, al cattolicesimo. E la

tutt’intero!Non esattamente, Conte mio. Solo fino agli anni Novanta del secolo (per me) scorso. Ma non mi dire! E poi?Tra soppressioni di corse, smantellamento di stazioni e minaccia di chiusura della linea (uno dei “rami secchi”!), la nostra strada ferrata è stata tutta in salita. Altro che corsa nei secoli! Dunque, noi i fatti e voi?...Vi risponderei come il comico Cevoli, ma ripiegherò su un "soprattutto chiacchiere”. Non fatemi dire di più. Intanto siamo arrivati al Novecento. A tal proposito, sento l’obbligo morale di ricordare un altro Benadduci. Se ci riferiamo a Giancarlo, concordo pienamente. Anche lui, vissuto in tempi non facili, ha fatto le sue scelte con dignità e coraggio.Giusto. Tempi bui, tra fascismo, guerra e via di seguito.Ma tra voi nobili e fascismo non mi sembra ci siamo stati mai grossi contrasti. Non generalizziamo. Anche i blasonati, nei momenti difficili, hanno preso posizione. E non sempre per opportunismo, caro mio.Potete farmi qualche nome, di grazia?Francesco Saverio Bezzi, caduto nel '44 da partigiano. L’artista Paolo Pace: prima nella Resistenza, poi uno dei migliori sindaci del dopoguerra. Il nostro Giancarlo, per l'appunto. Tutti nobili di schiatta e d’indole.Faccio ammenda, Conte. Eccezioni di tutto rispetto. Ma parliamo di Giancarlo.Certo. Avvocato, studi dai gesuiti, credente e cattolico osservante. Poi, nel '44, maturò posizioni più laiche, entrando attivamente nel Comitato di Liberazione di Tolentino.Considerando tempi e circostanze, direi una scelta piuttosto... scomoda.Non una folgorazione sulla via di Damasco, ma sofferta e meditata. Portata però fino in fondo, senza clamori né svolte dell'ultim’ora. Io ho ben capito l'antifona, Conte. Tuttavia, qualche rischio fu inevitabile.Rischio?! I fascisti lo sospettavano e dopo l'eccidio di Montalto misero sottosopra la nostra casa alla sua ricerca. Riuscì a sfuggire alla loro caccia qui e in Veneto, dove si rifugiò. Poi collaborò con la Resistenza di quelle parti, da cui ebbe incarichi importanti.Encomiabile! Come finì? C’era una tale fiducia in Giancarlo da affidargli le trattative per la resa del comando tedesco di zona. Siamo arrivati in stazione, Conte. Voi Benadduci avete scritto con Tolentino tante belle pagine. Non solo sulla carta, con tutto il rispetto per la vostra emerita opera di studioso. Potremmo allora dire che il “ben condursi” del vostro cognome significa infine questo: un insieme di operosa d isc rez ione (g l i i ng les i l o ch iamano “understatement”) e consapevolezza, senza ostentazione, del bene compiuto. Che ne pensate?Da tolentinate a tolentinate, non posso che essere d’accordo.E alla faccia delle mezzefacce!Di ieri e di oggi!

(2 - fine)

misura fu colma. Cioè, il malcontento popolare arrivò alle stelle?Indovinato. In quel fatidico 1655 venne a Roma per ufficializzare col Papa la sua conversione. La Svezia non la rivide più e lei poté dedicarsi alla cultura indisturbata. Morì cattolica, apostolica, romana, nel 1689. Ma, onestamente, non fu quel che si dice un'osservante stretta. Anzi. A Tolentino si saranno fatte faville per la sua visita.Puoi ben dirlo! Alloggiò in casa Benadduci il 10 e 11 dicembre. Tra ornamenti, cerimonie e botti, Tolentino fu per due giorni capitale d'Europa. Il solito Benadduce (quello dei quadri su commissione) fece e ci fece fare un figurone. Ma che conto salato ci costò, la sora Cristina!Del Settecento abbiamo già parlato. Ma credo che l'Ottocento sia stato uno dei momenti più significativi di quest'intreccio tra storia cittadina e familiare. Che ne pensate?Effettivamente, Tolentino conobbe il progresso in tutti i sensi. Ci impegnammo tutti perché questo avvenisse, pur tra mille problemi. Caro Conte, sento che la vostra raffinata modestia vi mette in imbarazzo. Fatto è che uno dei grandi protagonisti di questi eventi siete stato proprio voi. Perciò sarà inevitabile ricordare i vostri meriti, senza nulla togliere a quelli di molti altri contemporanei. Lo ammetto: provo un certo disagio nel rievocare imprese che hanno fatto della mia città un fiore all'occhiello mentre la amministravo. Ma tant’è. Parliamo pure di quell'età piena di idee, sogni, progetti, soprattutto realizzazioni.Cominciamo dai numeri. In quale periodo siete stato Sindaco?Praticamente dal 1876 al 1901.Vogliamo ricordare almeno alcune novità che hanno trasformato un paesotto di provincia in una cittadina proiettata verso il futuro? Non è facile, ma ci proverò. La crescita delle industrie, i ponti, le strade, le modifiche edilizie. E poi l'elettricità, i servizi, i trasporti...Anche con qualche problema, suppongo.Altroché! Le condizioni degli operai, le lotte sociali, il lavoro minorile, l'emigrazione. Non si poteva trascurare nulla, né io lo feci.

C'è un evento che li riassume tutti, Conte esimio?Decisamente la ferrovia! Il nostro orgoglio, un'impresa per la quale movemmo “e cielo e terra”. Ma il cavallo d’acciaio passò per Tolentino, portando velocità, progresso, benessere. Era il 23 ottobre 1888. Ci scorreva davanti un secolo per attraversarne un altro

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Amicizia, viaggi, due ruote:questi gli ingredientidel gruppo H-DIC di Tolentino

C'è un luogo comune da sfatare per il quale quando si incontra un

motociclista (soprattutto in Harley) con un gilet addosso si tende a

pensare che sia un poco di buono. Il gruppo Old Wheels H-dic

Marche, composto per la stragrande maggioranza da giovani

tolentinati, è l'esatta dimostrazione del contrario.

Dal 1994, anno della fondazione, H-Dic promuove in Italia ed in

Europa ideali di fratellanza, passione motociclistica e amore per i

lunghi viaggi. Ad oggi il club conta centinaia di iscritti divisi in 12

regioni e fa parte della federazione Europea dei club Harley.

Nelle Marche il club si è insediato poco dopo la sua nascita

dando vita a numerose manifestazioni per lo più nella zona del

pesarese. Nel 2005 la maggioranza dei soci è risultata essere

della provincia di Macerata, ed è cosi che si è deciso di spostare

la sede a Tolentino dove, ormai da tre anni si dà vita all'Old

Wheels, una sorta di raduno al quale partecipano centinaia di

motociclisti, contribuendo così fattivamente, peraltro, anche alla

promozione del territorio e della città.

Nel corso di questi raduni non si sono mai verificati episodi spiacevoli e tutto si è sempre svolto nella massima tranquillità. Gli amanti delle due ruote, in

particolar modo dell'Harley, sono soprattutto grandi amici che amano le due ruote e amano viaggiare in giro per il mondo. Si ritrovano al Pirata (anche se

sono alla ricerca di una sede fissa) e non precludono l'accesso al loro gruppo a nessuno: l'unica limitazione riguarda l'iscrizione al club. In questo caso

bisogna avere una moto, altrimenti si può tranquillamente salire con loro e partire.

A Tolentino, finalmente, i luoghi comuni hanno iniziato a dissiparsi, vuoi perchè alla fine i bikers sono conosciuti da tutti, vuoi perchè non sono mai stati al

centro di episodi discussi. E, anche grazie al loro contributo, il nome di Tolentino viaggia per tutta la penisola e anche oltre.

PRESS

NEWS

Page 12: MPN settembre 2009

UNITREUNIVERSITÀ

DELLE TRE ETÀdi TOLENTINO

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

XIX ANNO ACCADEMICO

2 0 0 9 / 2 0 1 0

La segreteria riceve le iscrizioni

dal 21 al 25 settembre 2009 presso la Sala Nerpiti

e dal 28 settembre al 9 ottobre

nella segreteria di Traversa S. Catervo, 3

tutti i giorni feriali, tranne il Sabato,

dalle ore 17.00 alle ore 19.30

Quota associativa € 60,00

Non sono richiesti titoli di studio

Età minima 25 anni

Le lezioni inizieranno il 12 ottobre

Traversa S. Catervo, 3 • TOLENTINOTel. e Fax 0733.966056

SEGRETERIA

(L.R. 23/91)

Comunità Montanadei Monti Azzurri

IL CAPITANO STANGARONE LASCIA TOLENTINODopo circa tre anni, a breve lascerà il capitano Eugenio Nicola Stangarone lascerà il comando della Compagnia Carabinieri di Tolentino per un nuovo incarico presso la Compagnia di Pescara. Il capitano Stangarone nel periodo tolentinate si è distinto per diverse brillanti operazioni, su tutte l'arresto delle due romene accusate di aver ucciso la giovane Vanessa Russo nella metropolitana di Roma. Il nuovo comandante della Compagnia di Tolentino sarà il capitano Cosimo Lamusta. Al capitano Eugenio Stangarone il nostro saluto affettuoso unito a un sincero augurio di buon lavoro per il suo nuovo incarico.

PRESS

NEWS

CENTRO STORICO E DEGRADO DELLE STRADEun brutto biglietto da visita per la cittàChi viaggia abitualmente a piedi, in bicicletta o in motorino lo sperimenta ogni biglietto da visita per una delle attrazioni culturali più importanti della nostra

giorno sulla sua pelle. Molte strade di Tolentino sono disastrate, sia in centro città. Se si vuol diventare un polo di attrazione turistica, infatti, sarebbe

che nella periferia. Le immagini di questa pagina, scattate a distanza importante che soprattutto le strade del centro si presentino in perfetto stato di

ravvicinata, sono impressionanti come un quadro cubista ma quelli che manutenzione. Invece, i lavori in corso o già realizzati altro non sono che

svelano non sono gli effetti di un cataclisma naturale o di un bombardamento. palettate di bitume scaraventate alla bell' e meglio dentro ogni buca senza

Le pietre sono ridotte così per semplice incuria, consunzione, mancata neppure osservare la minima regola di decoro. Non parliamo di estetica ma di

manutenzione, accumulo negli anni di interventi tampone privi di efficacia. Le elementare geometria, del rispetto di lati ed angoli, del catrame circoscritto in

vie e le piazze sono piene di buche, variamente profonde, inclinate, perimetri chiusi e non gettato a caso con pennellate sbilenche che escono da

ammaccate, sconnesse ma tutte ugualmente pericolose. Tormentone ogni parte e disegnano per terra un tappeto di macchie scure dai contorni

quotidiano delle conversazioni al bar e tormento delle colonne vertebrali di chi spezzati, grigio antracite colato sopra i vecchi lastroni di pietra serena, effetto

ha la sventura di passarci distrattamente sopra a velocità un po' sostenuta le patchwork. Non si è mai contenti, proprio vero. Però la gara tra la

buche sono anche, a tratti, oggetto di attenzione politica. In particolare sgradevolezza delle buche tappate e di quelle ancora aperte è in pieno

vogliamo rivolgere lo sguardo alle strade del centro storico, diventate delle svolgimento, il confronto è sotto gli occhi di tutti. Un declino che potrebbe

vere e proprie trappole, specialmente per le persone anziane e per chi ha essere contrastato con interventi nemmeno troppi costosi, basterebbe la

problemi di deambulazione. Nella centralissima via della Pace, più o meno di volontà di intervenire e proteggere le opere pubbliche prestigiose già

fronte a Palazzo Parisani - Bezzi, si sono aperte delle buche estremamente restaurate, da atti vandalici e dagli agenti atmosferici anche nel rispetto dei

pericolose per chi passa a piedi da quelle parti. E non è certamente un bel cittadini che vi abitano.

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I NOSTRI FIGLI

LA TELEVISIONE E L'EDUCAZIONE DEI NOSTRI FIGLIdi Luciana Zengarini

PAROLA CHIAVE:ALL’ARREMBAGGIO!Il coraggio di ascoltare noi stessi

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In questi ultimi tempi, più che mai, i nostri programmi televisivi propinano atti violenti , senza che ci si renda conto degli effetti nocivi che possono produrre sui bambini. "Gli ascolti sono alti" questo è importante, proprio così, gli adulti avvallano certe scelte dei dirigenti TV, seguendo programmi sciocchi, dove gli atteggiamenti ed i comportamenti aggressivi diventano più intensi e frequenti, il tutto incorniciato da un linguaggio colorito e alquanto volgare.Da una ricerca di alcuni studiosi che hanno analizzato i contenuti delle trasmissioni televisive nell'arco di sei anni, si è notato che gli scontri fisici e gli atti violenti sono aumentati in modo eccessivo. Il 70% circa dei programmi contiene un episodio di violenza, mentre gli atti aggressivi si susseguono al ritmo approssimativo di otto all'ora. Ciò che è più grave , i comportamenti violenti vengono presentati come un mezzo efficace per risolvere problemi, l'unico mezzo che fa sentire" grandi e forti", alcune volte anche famosi. Non ci meravigliamo se poi una banale lite fra adolescenti finisce nel sangue .Occorre prevenire certi atteggiamenti sbagliati ,poiché spesso sono i nostri giovani a farne le spese, perché sono essi l'anello più debole della società. La violenza dei programmi televisivi da un lato incita i bambini all'aggressività, con effetto cumulativo a lungo termine, effetto che si manifesta in episodi successivi , dall'altro è fonte di ansie .Spesso nel ragazzine si attua un meccanismo di difesa: le ansie nascono per controllare l'incitamento alla violenza, prodotto dall'ambiente o dai mass-media. L'osservazione di scene violente influenza l'autocontrollo, la cooperazione, la tendenza ad aiutare

gli altri, la capacità di condividere le proprie cose. Ricordiamoci sempre che la personalità di un bambino si "FORMA" grazie anche all'ambiente in cui vive, quindi è bene dare spazio a stimoli costruttivi ed interazioni amichevoli, non violente.."Ogni trasmissione televisiva insegna qualche cosa. Il problema è uno soltanto: che cosa? "si chiede Nicholas Johnson, uno dei membri della commissione federale delle comunicazioni. Vigilare sulla qualità di ciò che vedono in tv i nostri figli è un nostro dovere!La televisione deve essere un mezzo di comunicazione realmente al servizio della comunità e la si potrebbe usare per promuovere un comportamento sociale positivo, perché i bambini IMITANO sempre i personaggi dei film o dei cartoni preferiti, nel linguaggio e nel comportamento . Diamo loro esempi buoni, tolleranti e rispettosi delle regole, le basi di un vivere sociale responsabile e costruttivo si formano sin dai primi anni di vita.Noi adulti per primi dobbiamo imparare a dire "BASTA!!!" a certi programmi di infima qualità, per non cadere nel qualunquismo di massa. Proposte di VALORI POSITIVI ed IDEALI DI VITA SALDI vengono considerate sorpassate, ma se vogliamo costruire "qualcosa di bello" per i nostri figli , crediamoci e diamo loro l'esempio.

Che ne dite di tirare le che siamo padroni della nostra vita, maturi; sciocchi come credete? somme di quest’estate? partiamo armati, e non, verso una meta Farsi mille domande per Sembra che gli italiani sconosciuta. Abbiamo paura? No. Siamo solo ogni cosa, rimuginare ore e abbiano preferito fare emozionati, entusiasti, in frenesia. Chiamatela ore su di una decisione che, altri tipi di rinunce, sconsideratezza la nostra, o anche stupidità, giusta o sbagliata, è ormai stata magari cambiare i loro infantilismo. Io trovo tutto ciò semplicemente presa, secondo voi è la tattica più intelligente? “c lass ic i ” i t inerar i , affascinante; solo in questi anni della nostra vita

Certo non sempre le scelte vanno prese di ridimensionare qua e là le spese, ma tutti, siamo infatti in grado di fare delle scelte

petto, non a caso l’essere umano è - o indistintamente, hanno cercato di ritagliare un istintivamente, senza troppo pensare, senza comunque in generale dovrebbe essere- dotato piccolo spazio di vacanza-relax. È stato un anno tante “seghe mentali” – come diciamo di solito – di un cervello, tuttavia sono fermamente difficile, pullulante di imprevisti, momenti di crisi, sono emozioni che vanno provate ora o convinta che alle volte spendiamo troppo tempo proteste e paure, quindi come non mai abbiamo rimpiante per tutto il resto della nostra a pensare e di conseguenza ce ne rimane sentito l’esigenza di staccare la spina e di esistenza. Non abbiamo bisogno di alberghi di

allontanarci dall’opprimente realtà, anche se lusso, comfort di ogni genere e via dicendo, ci troppo poco per vivere veramente. Spendiamo per un illusorio istante. L’estate è fatta per occorre solo una valigia – abbastanza grande troppo del nostro breve tempo a rimuginare, sperimentare, per soddisfare quelle richieste se siamo ossessionati dalla moda – e contestare, rimpiangere, ma la vita non è nel insensate dell’anima che normalmente naturalmente un certo numero di pazzi passato né nel futuro, tutta la nostra vita, in mettiamo a tacere. L’estate è l’unico periodo scatenati che come noi abbia voglia di quanto esseri mortali e finiti, è nel presente che dell’anno in cui abbiamo TEMPO, tempo per imbarcarsi in qualche eroica impresa. Non stiamo ora, in questi preciso istante, assaporan-essere noi stessi e per trovare la nostra possiamo e non vogliamo prevedere cosa ci

do. Quindi perché no? Perché non vivere come tranquillità, tempo per ascoltare, forse per la accadrà, ci accontentiamo semplicemente di

se fosse sempre estate? Perché non cercare, prima volta nell’anno, quelle disperate urla che viverlo, attimo per attimo, senza farci troppe

anche in mezzo agli affanni della nostra provengono dal nostro io, ingiustamente domande. Siamo troppo giovani direte, troppo macabra quotidianità, quello spiraglio di luce segregato. In particolare per noi giovani il giovani per comprendere il senso della parola che ci dia lo spirito di affrontare qualsiasi buio, in periodo estivo è un’avventura, abbiamo responsabilità, troppo scapestrati per essere i fin dei conti il buio altro non è che l’annuncio di finalmente l’opportunità di dimostrare che padri e le madri delle generazioni future. Ma ne

siamo in grado di ottenere quello che vogliamo, siete sicuri? Siete proprio sicuri che siamo così una nuova alba.

PRESS

NEWS

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PRESS

NEWS

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LA STRADA (CICLABILE) VERSO IL PARADISO

pista ciclabile. E probabilmente non è un caso. Il

percorso attuale, infatti, è disseminato di pericolosi

tombini che se affrontati con una normale bicicletta

da passeggio possono far rischiare veramente di

terminare la passeggiata dritti verso l'obitorio. A

questo punto, infatti, era forse più corretto

chiamarla pista per mountain bike o per

ciclocross, visti gli avvallamenti che si devono

superare. Insomma, se il tentativo di far

attraversare la città da una rete di piste ciclabili

è indiscutibilmente interessante, appare

evidente che la stessa deve avere una propria

razionalità e, soprattutto, possa essere E' proprio vero che non ce ne va bene una... però funzionale allo scopo. Nei numeri scorsi ci certe volte sembra che determinati rilievi uno se li eravamo già occupati della pista ciclabile in vada proprio a cercare! Non poteva, infatti, contrada Pianibianchi che, partendo dal Ponte certamente passare inosservata la nuova pista del Diavolo dovrebbe condurre in direzione del ciclabile realizzata in viale della Repubblica. Che di lago delle Grazie. Anche in quel caso, la pista si pista ciclabile, a dire il vero, ha ben poco. Prima di estende per qualche centinaio di metri prima di tutto le dimensioni. D'accordo che questo primo interrompersi bruscamente all'altezza dello stralcio fa parte di un progetto più ampio che svincolo della superstrada. La prosecuzione fino dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) prolungarla al lago delle Grazie è affidata al coraggio di chi ulteriormente lungo via Dante Alighieri. Questo voglia affrontare una delle strade più disastrate primo pezzo realizzato, però, non brilla certamente della città. Affidiamoci allora alla speranza che la per funzionalità. Partiamo dalla collocazione. pista ciclabile di viale della Repubblica un giorno Volendo fare dell'ironia macabra ma efficace, vista possa trovare la sua prosecuzione e possa così come è stata realizzata sembra più una corsia essere percorsa in tranquillità e sicurezza da preferenziale verso la camera mortuaria che una famiglie e bambini.

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Page 15: MPN settembre 2009

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Una volta valutate le diverse offerte economiche, bisogna stipulare con l’impresa un contratto di appalto che disciplini i rapporti

fra il committente e l’impresa da tutti i punti di vista. Come si è detto la base del contratto di appalto è il capitolato delle opere che,

dopo essere stato quotato e prezzato, diventa il preventivo esecutivo e deve essere allegato al contratto. Dal punto di vista

economico, i contratti possono essere chiusi a forfait o a misura. Nel primo caso significa che tutto quanto descritto nel capitolato

delle opere è incluso e per chiarezza, è meglio stralciare da questo documento le quantificazioni economiche delle singole voci.

Nel caso che il contratto sia chiuso a misura, verrà allegato il preventivo con l’esplicitazione delle quantità e del prezzo unitario

per unità di misura (Euro/mq). Aspetto importante del contratto è il paragrafo inerente la tempistica: si deve stabilire entro quale

data avranno inizio i lavori, ma soprattutto entro quale data avranno termine. Al di là di normali problematiche di traslochi e

disdette di precedenti affitti per cui si rende necessaria al committente una data certa per l’occupazione della sua casa, bisogna

tenere in considerazione che ci sono alcuni tipi di lavori che prevedono autorizzazioni supplementari, che hanno scadenze

temporali e sono difficilmente rinnovabili in tempi brevi. Per esempio, per i lavori che prevedono il montaggio di un ponteggio su

strada, oltre all’autorizzazione necessaria per l’inizio dei lavori, bisogna presentare un permesso separato per il ponteggio che

prevede il pagamento di oneri per l’occupazione del suolo pubblico. È buona norma, proporzionalmente all’importo dei lavori

chiusi a contratto, stabilire una penale giornaliera per ogni giorno di ritardo sulla consegna del cantiere.

IL CONTRATTO DI APPALTO DEI LAVORI

Page 16: MPN settembre 2009

PRESS

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MOLTO RUMORE PER NULLAForse è proprio il caso di dire "molto rumore per nulla". Stiamo parlando della pizzeria al parco Isola d'Istria di cui tanto si è discusso nei mesi scorsi. Tuoni, fulmini, strali e discussioni politiche per una vicenda dove le colpe non sono certamente da ricercare nella voglia di investire, di lavorare e di fare delle due titolari dell'attività commerciale. L'apertura è arrivata nel periodo ferragostano, dunque con un po' di ritardo rispetto alle previsioni, ma quello che vorremmo rilevare è il mantenimento degli impegni assunti. Le titolari hanno portato avanti il loro investimento e l'impegno assunto con il Comune, e quindi con tutti i cittadini, e contestualmente all'apertura del chiosco hanno iniziato a ripulire e curare il parco come da anni non avveniva. In questi primi giorni, inoltre, molte persone hanno

manifestato alle titolari il loro affetto e sostegno per una vicenda che le ha viste, senza volerlo, proiettate in una polemica a tratti anche feroce. Resta, però, una considerazione da fare, al di là dell'apprezzabile impegno per ridare al Parco Isola d'Istria una sua dignità. Improvvisamente intorno a questa vicenda è calato il silenzio, dopo tante urla e strepiti, dopo manifestazioni e minacce di interventi legali. Qualcosa che non ha funzionato nella gestione di questa vicenda c'è stata fin dal principio. Da quando l'area individuata era stata quella del parco Pace fino allo spostamento al parco Isola d'Istria, del quale nessuno sapeva niente in quanto non è passato per il consiglio comunale. Gli atti per la concessione dell'area sono stati tutti fatti a norma di legge? Nessuno ha da rimproverarsi qualcosa in questa vicenda? Lasciando fuori dalla storia chi ha avuto il "torto" di voler semplicemente lavorare, resta l'amarezza (ora fagocitata da un silenzio imbarazzante) di chi, comitato di quartiere o semplici cittadini, ha dovuto ancora una volta prendere atto del fatto che le sue richieste sono rimaste inascoltate.