RUDERE novembre 2010

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n.03 novembre 2010

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Se per te Alvar Aalto è solo la prima voce dell'enciclopedia e Frank Lloyd Wright un assicuratore di Londra, e se, almeno una volta nella vita, hai acquistato un Billy Ikea o hai provato a farti un letto con i bancali allora Rudere è la rivista che fa per te. Rudere racconta di case e di persone e di come non bisogna prendere troppo sul serio l'architettura, il design e l'arredamento

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ARREDARE VINTAGE E T O C C O B R I T I S HProfumo d’Oriente nella camera da letto dove l’armadio classico e obsoleto è stato sostituito con una più comoda e pratica barra come si vedono nei negozi del centro. Il pavimento è originale e ridipindo dal padrone di casa, che tanto è a casa e non lavora e ha un sacco di tempo libero.La cassettiera è stata recuperata da lei all’angolo tra via Balms e corso Jules e strappata dalle mani di due zingare che ne rivendicavano il possesso.

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U n a g rot t a p e r d u eQuesto mese Rudere entra delicatamente e in punta di piedi nel buen retiro di una coppia di creativi torinesi.Se fossimo negli anni ’80, se fossimo a Milano, la casa di due pubblicitari sarebbe un lo�, un luminoso a�ico oppure un appartamento ricercato, ma siamo a Torino, c’è la crisi, un logo oggigiorno lo sa fare anche un ragazzino delle medie e questa è quella che i suoi abitanti chiamano “la Gro�a”.

TESTI. C.E.A. - FOTO C.E.A.

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“Sì, la Grotta perché appena l’ho vista mi si è crepato lo sguardo e ho urlato: in quel buco di culo ci vai a vivere tu! Non è una casa, è una grotta!” ci spiega sorridente C. accogliendoci nell’ingresso che è anche cucina, e sala da pranzo. Il tu si riferisce a D. con il quale C. divide questa casa.

La prima cosa che salta all’occhio sono i particolari, disseminati ovunque.“Credo che il suo piano sia quello di riempirla di roba all’inverosimile occupando qualsiasi spazio, compreso il mio ovviamente”, parole di D. padrone di casa pronto a farsi un po’ più in là per lasciar spazio ad una cappelliera, ad un quadro o l’ennesima sedia.C. è una compratrice onnivora, gli unici requisiti per i suoi complementi d’arredo sono quello di avere più di 30 anni e di essere il frutto di una serrata contrattazione con un robivecchi, una zingara o un qualsiasi losco individuo pronto a fare affari lungo le vie del Balon.

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C. legge una rivista

d’attualità comodamente

seduta su una poltroncina

anni ’60. La parete è

rivestita con carta da parati

anno ’70 per coprire un

muro non levigato.

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La Grotta comprende, oltre all’ambiente polivalente nel quale siamo stati accol-ti, una camera da letto soppalcata che è anche soggiorno, cabina armadio, e biblioteca ed un bagno che, fortunata-mente, non riveste altre funzioni.

La tavola è imbandita: incredibilmente questa minuscola casa riesce ad acco-gliere degli ospiti. Sul vecchio tavolo in legno comprato su e-Bay, piatti spaiati con decori in oro, bicchieri in policarbo-nato colorato effetto cristallo, posate in Sheffied anni ’20 e parecchie bottiglie vuote.Oltre alla maniacale tendenza ad accu-mulare oggetti C. sembra pervasa anche da un’inesauribile desiderio di essere acclamata come un’indiscussa regina della convivialità … “Riceviamo ospiti almeno un paio di volte alla settimana, mentre io cucino e lavo i piatti C. adora sorseggiare bicchie-ri di Chardonnay di Puglia e intrattenere i malcapitati. Solitamente dopo cena si schianta sul letto proferendo parole incomprensibili… la mattina dopo non

ricorda nulla, ma non fateglielo notare”.

Il vanto della casa: il lampadario con uccellini floccati che aleggia sul tavolo della cucina. La domanda che C si sente rivolgere più spesso è :“Come fai a pulirlo”, la risposta di questa s t r a o r d i n a r i a padrona di casa è : “ Semplice, non lo pulisco”.

Fiori freschi, un vezzo di C. che ha fatto la fortuna della fioraia di corso Tassoni.

SOPRA A LATO

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La scaletta che sale sul soppalco e che contiene dei cassetti per riporre gli indumenti. Accanto sulla sinistra, una piantana in metallo lucido trovata in una cantina abbandonata o semplicemente con la porta aperta. Dipende dai punti di vista.

D. si dedica con entusiasmo al lavaggio dei piatti dopo una cena fra amici. D. indossa un elegante e funzionale grembiule realizzato dalla mamma di C. su cui è stato ricamato il motto “D, il re della casa ma anche marinaio e pescatore”.

Finiti i mestieri il padrone di casa si rilassa nella zona soggiorno, letto, bibblioteca, cabina armadio.....

SOPRA

A LATO

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Ruderedi novembre r ingrazia