GeoXperience Novembre 2010

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    TELERILEVAMENTOLe citt che si surriscaldano

    Un mondo pi Preciso

    ERDAS 2011 per lintelligencegeospaziale

    Gli incendi delle forestevisti dal satellite

    DATI DA SATELLITEIl satellite per lapianificazione urbanistica

    Due nuovi, piccoli satelliti:Pleiades

    DEM ad alta risoluzioneper il 3D

    INTEROPERABILIT E SDI

    Le IDT Regionali in Italia

    Infrastrutture di dati spaziali

    PLANETEK 2.0Il Forum Italiano dellOGC

    L'osservazione della Terra in pochi anni passata da una scienza per addetti ailavori a uno strumento usato dagliutenti consumer. Gran merito di questova alle tecnologie che hanno resopossibile questo passaggio.Negli anni settanta trattare i megabytedi dati di unimmagine Landsat era unreale problema che richiedevatecnologie di punta e tempi dielaborazione notevoli. Oggi i nostricellulari hanno velocit di connessionealla rete superiori a quella con cui glielaboratori del tempo accedevano alleproprie memorie di massa.Parallelamente le tecnologie satellitarinon sono state a guardare e ci hannofornito sempre pi satelliti, con semprepi bande, con risoluzioni sempre pispinte e capacit di acquisire areesempre pi vaste in tempi brevi.Ormai per alcuni aspetti il vincolo non neanche pi la tecnologia: il limite dirisoluzione di cinquanta centimetri perle immagini satellitari per uso civile concui riceveremo anche leimmagini dei prossimi

    s a t e l l i t i a d a l t arisoluzione1 un limiteimposto dall'intelligenceamericana, non dallatecnologia. Su altri campici sono ancora margini dimiglioramento, come lacapacit di acquisiregrossi volumi di dati int e m p i b r e v i ec o n g i u n t a m e n t e l acapacit di accorciare i tempi di rivisitadi una stessa area.Su questi aspetti sia la quantit di

    satelliti di osservazione della Terra, incontinuo aumento, sia innovativetecno log ie d i acqu i s i z i one eprocessamento dei dati aerei2 stannocolmando molto le carenze.Ormai i bisogni degli utenti si adattanoa ci che disponibile: risultati basatisu immagini a 5 metri che fino aqualche anno fa soddisfavanoabbondantemente gli utenti, oggirichiedono dettagli di qualchecentimetro. D'altronde le possibilittecnologiche ci sono, e non avrebbesenso non approfittarne.

    A n c h e d a l p u n t o d i v i s t adell'aggiornamento dei dati le esigenzeevolvono e si adattano alla tecnologia(ne ho parlato sul Blog di PlanetekItalia3).La copertina di questo numero unvalido esempio a supporto dellanecessit di avere sempre maggioricoperture temporali: ad oggi (novembre2010) su Google Maps c' una immaginedell'area di agosto 2009 che mostra unenorme cantiere. Gi nella nostracopertina (marzo 2010) l'area ha unaspetto pi vicino a quello attuale, macomunque il centro Ferrari di Abu Dhabi ormai stato inaugurato, e anche ipoch i cant ier i che s i vedononell'immagine di marzo non ci sono pi.Comunque chiunque abbia voglia divedere l'area nel suo stato attuale puchiedere una nuova acquisizione edisporne nel giro ormai di pochi giorni.Ormai i dati ci sono. Potremmo osaredire che sono fin troppi. Ma il dato non tutto.

    Oggi, prima che leinformazioni estratte dai

    dati telerilevati arrivinosulle scrivanie (o suidesktop) di chi deve usarli,passano decine di mesidall'acquisizione. Tempi chesono troppo lunghi perfinoper controllare un bosco,figuriamoci per unarea diespansione urbana.Le tecnologie il loro doverelo hanno fatto. Adesso il

    turno delle innovazioni dal punto divista delle applicazioni, ossia dell'uso diquesti dati. Non basta considerare gli

    aspetti tecnologici, come la disponibilitdi algoritmi di identificazione deicambiamenti o di estrazione dellainformazione: vanno rivisti tutti iprocessi collegati con l'uso di questeinformazioni.Questo comprende i sistemi degli utentiche gestiscono le informazioni, e anche iflussi organizzativi necessari per il lorouso (come ad esempio i collaudi deirisultati da parte delle pubblicheamministrazioni). La sfida grande. Esono certo che anche su questo temanon avremo il tempo di annoiarci.

    In primo piano

    Meno centimetri in meno giorniSergio Samarelli

    Direttore Tecnicodi Planetek Italia s.r.l.

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    Planetek Italia s.r.l.Via Massaua, 12 - I-70132 Bari BApkm002-587-5.0 - Novembre 2010 - Copia omaggio

    Questo documento sottoposto a licenzaCreative Commons che disponibile all'indirizzohttp://creativecommons.org/licenses/by-nd/2.5/it.E possibile riprodurre, distribuire, comunicare ed espor-

    re in pubblico quest'opera attribuendone la paternitall'autore ed evitando alterazioni e/o trasformazioni.

    Planetek Italia - www.planetek.it 3

    In copertina: immagine acquisita dal satelliteQuickBird ( 2010 Digitalglobe) sullarea del FerrariWorld ad Abu Dhabi l11 marzo 2010, con risoluzione70cm in colori naturali.Il Ferrari World stato inaugurato il 27 ottobre 2010.

    1 http://spaceflightnow.com/news/n1008/10ngacontract2 http://www.nearmap.com3 http://blog.planetek.it/2010/07/15/dati-geospaziali-e-dipendenza

    La fotografia

    probabilmente fratutte le forme d'artela pi accessibile e lapi gratificante.Pu registrare volti oavvenimenti oppurenarrare una storia.

    John Hedgecoe

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    Thermography, finanziato dallAgenzia Spaziale Europea(ESA), nellambito del programma quadro DUE.

    Per ciascuna di queste aree urbane sono stati realizzati pro-dotti geoinformativi e servizi con lo scopo di:

    monitorare il fenomeno delle Isole Urbane di Calore a dif-

    ferenti scale e periodicit, usando i dati da vari satelliti apartire dalla bassa risoluzione (qualche chilometro) perarrivare ai sensori aerotrasportati ad altissima risoluzione(da 30 fino a 5 metri);

    stabilire quale sia il rischio di nascita di Isole Urbane di

    Calore durante il periodo primaverile/estivo;

    valutare in near-real time e fare previsioni sul rischio di

    ondate di calore e Isole Urbane di Calore, unitamenteallimpatto delle condizioni meteorologiche sullo stato disalute dei cittadini, attraverso indicatori specifici;

    supportare gli studi sul bilancio energetico e le regolamen-

    tazioni e legislazioni in materia di efficienza energetica,

    attraverso la produzione di mappe termografiche.In particolare nel progetto UHI sono stati realizzati quei pro-dotti-servizi che, messi a disposizione durante il periodo esti-vo, possono contribuire efficacemente alla prevenzione deirischi per la popolazione e per lambiente cittadino.

    Dai dati sulla temperatura dellaria in near real time e quellaprevisionale a tre giorni in aree urbane e periurbane a 1kmdi risoluzione - derivano altri, con la stessa risoluzione e fre-quenza: indici di stress termico, per prevedere limpatto del-le condizioni meteorologiche sullo stato di salute umano;mappe delle Isole Urbane di Calore, per lidentificazione diaree a bassa ed alta emissione di calore allinterno

    dellagglomerato urbano; mappe di pericolo e di rischio diondate di calore, per la definizione di aree urbane ad alto-medio-basso rischio, utilizzando anche dati socio-economicilocali.

    Diffusa cementificazione, superfici asfaltate che prevalgononettamente rispetto alle aree verdi, emissioni degli autovei-coli, degli impianti industriali, dei sistemi di riscaldamento edi aria condizionata ad uso domestico: sono tutte concause, ininterazione tra loro, che determinano il maggior accumulo dicalore nelle aree urbane.

    Le conseguenze pi disastrose di tale effetto sono le tipiche

    ondate di calore che periodicamente colpiscono le nostrecitt in estate, alzando il livello di rischio per la salute e perla sicurezza dei cittadini.

    I dati di Osservazione della Terra e dei modelli climatologicipossono per dare un importante contributo allo scopo di in-vestigare le propriet termiche delle citt. Lintegrazione deidati ottenuti da satellite e da stazioni meteo a terraallinterno di modelli meteorologici e climatici, infatti, utileper supportare le attivit di prevenzione e riduzione dei rischie per studiare il fenomeno, noto come Isola Urbana di Calore(UHI - Urban Heat Island, in inglese), che determina un micro-clima pi caldo, allinterno delle aree urbane cittadine, ri-spetto alle zone periferiche e rurali.

    In generale, leffetto Isola Urbana di Calore si verifica a se-guito della modifica della superficie del suolo, contestual-mente a un importante sviluppo urbano o una forte antropiz-zazione del territorio. Nelle citt il surriscaldamento del pia-neta pi visibile che altrove a causa dell'assenza quasi com-pleta di verde. Un fenomeno che rischia di tradursi in emer-genza sanitaria e di profonda degradazione sociale delle areecittadine.

    Le Isole Urbane di Calore si possono tuttavia prevenire, graziead attivit operative, ma anche informative, di coinvolgimen-

    to e stimolo degli utenti e dei decisori. E illuminante quantorealizzato in dieci citt europee (Atene, Bari, Bruxelles, Bu-dapest, Lisbona, Londra, Madrid, Parigi, Siviglia e Salonicco)nellambito del progetto UHI - Urban Heat Island and Urban

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    TELERILEVAMENTO

    Le citt che si surriscaldanoLe tecnologie di osservazione termica da telerilevamento,integrate con modelli di micro-meteorologia urbana,permettono di identificare le Isole Urbane di Calore

    DOF-PHOTObyFulvio

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    IN EVIDENZAI corsi di formazione di Planetek Italia

    La citt di Bari nel progetto UHI

    Allinterno del progetto UHI la citt di Bari in particolare lasezione comunale della Protezione Civile rappresenta unodegli utenti per cui sono stati realizzati alcuni prodotti (inparticolare la Land Surface Temperature, della temperaturadellaria e di rischio Isole Urbane di Calore su dati storici, innear real time e di previsione). La municipalit barese haattivamente partecipato alla raccolta dei requisiti relativa-

    mente alle caratteristiche dei prodotti ed alla possibilit diintegrarli con i sistemi di monitoraggio gi presenti.

    Attualmente, tali sistemi di monitoraggio consistono nellastazione meteorologica dellAeronautica presso lAeroportodi Bari Palese, pi altre sei stazioni dislocate nel territoriocittadino. Le misure di tali stazioni possono essere poi utiliz-zate dalla Protezione Civile per creare un bollettino di aller-ta sia giornaliero (basato su dati epidemiologici) che previ-sionale, di due giorni, indicante la previsione degli effetti dipotenziali ondate di calore.

    Il vantaggio di utilizzare questi prodotti consiste nella possi-bilit di monitorare la temperatura dellaria e leffetto UHI

    in maniera continua su tutta la citt, con differente cadenzaed a differente risoluzione, avendo la possibilit di operareanche su singole aree. Ci contribuisce alla previsione deirischi ma anche alla mitigazione degli effetti, grazie ad op-portune campagne di informazione e sensibilizzazione dellapopolazione in merito al problema. Inoltre queste risorsesono estremamente utili anche per misurare lefficienzaenergetica delle varie zone della citt, per creare dellemappe utili alla pianificazione e regolamentazione energeti-ca comunale.

    Per approfondimenti disponibile on-line la descrizionecompleta del progetto: www.planetek.it/UHI

    Corso GIS&Telerilevamento, 16 anno

    Dal 6 al 10 Giugno 2011: cinque giorni, per 35 ore complessive,dedicati allo studio dellosservazione della Terra ed allintegrazionedelle informazioni estratte dai dati satellitari nei Sistemi InformativiGeografici. Il corso, giunto alla sedicesima edizione, si prefigge difornire competenze pratiche nelluso di strumenti softwarecommerciali ed open source, applicando le nozioni teoriche incontesti operativi reali.

    I temi sono sviluppati infatti tramite la presentazione di applicazionie la simulazione di un caso di studio reale, con particolareattenzione alla creazione di Database Geografici che integrinoimmagini satellitari e le relative informazioni da queste derivate.La parte teorica comprende una trattazione completa ed organicasulle tematiche del GIS e telerilevamento in cui saranno presentatetutte le nuove tecnologie e le pi recenti applicazioni.

    Le conoscenze teoriche saranno poi perfezionate con la sessionepratica in cui sar analizzato un caso studio reale. Partendodall'elaborazione di immagini telerilevate da satellite, si arriver

    alla creazione di un Sistema Informativo Territoriale. Il tutto senzaperdere di vista i temi legati alla condivisione dei dati sulla basedegli standard OGC e nel rispetto della direttiva INSPIRE e delloscenario normativo nazionale.

    http://www.planetek.it/formazione

    I partecipanti alledizione 2010 del Corso GIS&Telerilevamento

    CHIEDILO A LORO

    Mario MarangiSales Product [email protected]

    Francesca AlbaneseSales Product [email protected]

    Curiosit, dubbi o bisogno di informazioni? Contatta le persone dello staffdi Planetek Italia che si occupano di Telerilevamento e Fotogrammetria.

    Planetek Italia - www.planetek.it

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    Land Surface Temperature sulla citt di Madrid, derivata da Landsat TM

    Planetek Italia realizza anche percorsi formativi personalizzati cherispondano a specifiche esigenze dell'utente. Nellofferta formativadi Planetek Italia rientrano anche corsi di addestramento allutilizzodei prodotti software ERDAS.

    Utilizzo di ERDAS Imagine I

    Le nozioni introduttive per luso delle versioni IMAGINE Essentials eIMAGINE Advantage del software ERDAS. Concetti di base del remotesensing, nozioni per lelaborazione di immagini di osservazione dellaTerra ed il loro uso in ambiente GIS, tecniche di classificazione diimmagini multispettrali, ortorettifica e mosaicatura di dati telerile-vati.

    Utilizzo di ERDAS Imagine IIMaggiori conoscenze su image processing, GIS e le funzionalit diIMAGINE Professional, con nozioni pi approfondite di modellazionespaziale, classificazione di immagini, processamento ed estrazionedi informazioni da immagini radar, analisi topografica, utilizzo difunzioni specifiche del viewer GLT e compressione ECW.

    ERDAS IMAGINE per la Sicurezza e Difesa

    Destinato ad analisti militari per consentirgli di sfruttare al meglio inumerosi strumenti e le tecnologie, offerte da ERDAS IMAGINE edalcuni dei suoi moduli aggiuntivi, per esigenze di Sicurezza e Difesa.

    Scopri tutta lofferta formativa di Planetek Italia suwww.planetek.it/corsi.asp

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    Un mondo pi Preciso

    rienza nella gestione di dati di osservazione della Terra.

    I prodotti della Famiglia Preciso sono progettati e realizzatiper i requisiti di una vasta utenza, al fine di renderli prontiallutilizzo anche da parte di tecnici che non dispongono dicompetenze e tecnologie per la corretta elaborazione ed uti-lizzo dei dati telerilevati.

    Tutti i prodotti della famiglia Preciso si basano su PrecisoItalia, ortofoto satellitare con caratteristiche standardizzateindipendenti dal dato satellitare con cui viene prodotto. Pre-ciso Italia caratterizzato da precisioni metriche di geocodi-fica standardizzate, viene fornito come una unica immaginemosaicata e compressa indipendentemente dalle scene neces-sarie per coprire lintera area di interesse, ed corredato dimetadati standard.

    Per la sua produzione viene adottato il dato satellitare chesoddisfa al meglio le esigenze applicative per cui sar utiliz-zato, selezionandolo tra lofferta dei principali data providerinternazionali. In questo modo possiamo privilegiare, a secon-

    da delle applicazioni, la risoluzione geometrica, il contenutospettrale, la velocit di acquisizione, ecc.

    I prodotti della famiglia Precisosono caratterizzati da:

    Frequenza di aggiornamento elevata: i tempi di rivisitazione

    sono potenzialmente giornalieri

    Tempi di rilascio brevi: i prodotti sono disponibili pochi gior-

    ni dopo lacquisizione dellimmagine satellitare

    Elevato livello di standardizzazione del processo che

    garantisce omogeneit di risultato nel tempo e nello spazio

    Organizzazione ottimizzata del prodotto che viene fornito in

    formati GIS Ready, con struttura in GeoDatabase conforme

    ai regolamenti nazionali, e corredato dei Metadati.

    Rispetto degli standard nazionali ed internazionali,

    ISO e OGC.

    La crescente disponibilit di dati telerilevati da satellite sti-mola il parallelo sviluppo delle applicazioni che ne fanno uso.Pianificazione urbanistica, monitoraggio ambientale, controllie stime delle produzioni agricole e forestali, aggiornamentocartografico, gestione del pre e post emergenza in caso dicalamit naturali ed antropiche, difesa e sicurezza utilizzanosempre pi spesso dati satellitari di osservazione della Terra.

    Ladozione di questi dati si sposta dagli specialisti del remotesensing agli specialisti dei diversi ambiti applicativi, che ri-chiedono dati e livelli informativi da essi derivati prontialluso. Per il loro utilizzo operativo nei diversi ambiti appli-cativi necessario per che questi prodotti geoinformativisiano standardizzati e che siano chiare le prestazioni che pos-sono garantire, come la precisione geometrica, laccuratezzatematica, la conformit agli standard, i metadati ecc.

    Le nostre attivit di ricerca di base ed applicativa condottenellambito di progetti nazionali ed internazionali sono stateindirizzate verso la definizione delle specifiche dei prodottiderivati da immagini satellitari ed alla standardizzazione deiprocessi che sottendono alla loro realizzazione. Queste attivi-t ci hanno consentito di realizzare la Famiglia di prodottiPreciso:: prodotti geoinformativi derivati da immagini teleri-levate da satellite ad alta risoluzione, che soddisfano le diver-se esigenze di conoscenza del trend evolutivo del territorio.Con Preciso mettiamo al servizio dei clienti la nostra espe-

    TELERILEVAMENTO

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    Dai satelliti per losservazione della Terra,prodotti geoinformativi standardizzati, accurati,oggettivi ed aggiornabili velocemente

    www.planetek.it/preciso

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    PRECISO Italia: lortoimmagine satellitarePreciso Italia : ortoimmagine satellitarepronta per l'utilizzo in ambiente GIS, disponibi-le con vari livelli di risoluzione, fino a 50 cmper pixel, in colori naturali RGB o in bandemultispettrali separate ed ortocorrette nel

    sistema di proiezione richiesto dallutente.Preciso Italia fornito sotto forma di una unica immagine indipen-dentemente dal numero di immagini satellitari necessarie per copri-

    re lintera area di interesse attraverso un processo standardizzato dimosaicatura e bilanciamento dei colori. Viene fornito anche in for-mato compresso ECW che garantisce una riduzione significativa(almeno di 10 volte) delle dimensioni del file. corredato di meta-dati in formato standard.

    PRECISOMultibanda: Preciso Italia, in 8 bande multispettraliPreciso Italia Multibanda: ortoimmagine satellitare pronta perl'utilizzo in ambiente GIS dotata di 8 bande multispettrali particolar-mente adatta alle estrazione di livelli informativi con elaborazioniautomatizzate.Linformazione satellitare arricchita di quattro bande multispettrali"inedite" (la Coastal, la Yellow, la Red Edge e la Near Infrared-2 ),che si uniscono alle bande tradizionali Blu, Verde, Rosso ed Infraros-

    so Vicino, rendono Preciso Italia Multibanda uno strumento dianalisi innovativo e utilizzabile in numerosi campi applicativi: ag-giornamento speditivo di cartografia tematica, monitoraggio di am-bienti marini e costieri, agricoltura di precisione, Oil&Gas e studisulla vegetazione e sulle biomasse. Le ortoimmagini Preciso Italia Multibanda hanno una risoluzione spaziale di 50cm.

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    Planetek Italia - www.planetek.it

    PRECISOCoste: analisi della dinamica costiera conclassificazione della linea di costa e delle opere a mareProdotto tematico dedicato alla caratterizzazione e monitoraggiodella linea di costa e delle opere a mare. Ogni tratto di costa classificato in funzione della tipologia nonch in funzione dellevariazioni (avanzamento, arretramento o stabilit) rispetto allalinea di costa di riferimento dellanno 2000 e 2006 estratta daortofoto. Le opere portuali sono identificate e classificate in baseal tipo e alla destinazione d'uso (porto industriale/commerciale,banchina/pontile, porto canale, porto militare, ecc.) mentre le

    opere di difesa sono censite e suddivise per tipologia progettuale(scogliere emerse/sommerse con varchi/senza varchi, radenti agettata e a muro, pennelli ortogonali emersi/sommersi, foci arma-te, ecc.). Preciso Coste include un report statistico dettagliato.

    PRECISOUrban: analisi evolutiva delle infrastrutture edellurbanizzatoProdotto tematico dedicato al monitoraggio dellevoluzione delleinfrastrutture antropiche sul territorio e alla individuazione di tuttele modifiche che sono intercorse rispetto ad una data di riferimen-to per la quale disponibile una carta tecnica. Dalla carta tecnicadatata vengono estratte tutte le geometrie e raggruppate inlivelli informativi differenti (edifici, viabilit, opere). I nuovi ele-menti sono classificati e rappresentati in modo univoco. Viene for-

    nito sotto forma di GeoDataBase e garantisce la congruit multi-temporale delle basi informative.Pu essere utilizzato per il monitoraggio della dinamica territoria-le, per le attivit di progettazione preliminare di opere e infra-strutture o a supporto delle attivit di programmazione e pianifica-zione del territorio, o semplicemente per laggiornamento spediti-vo cartografico.

    PRECISOLand: luso del suolo per la pianificazioneProdotto tematico dedicato alla redazione e laggiornamento deiPiani Territoriali ed il monitoraggio della Valutazione AmbientaleStrategica (VAS).E un prodotto multilivello che include: copertura del suolo, edifici,rete dei trasporti, aree impermeabili.Preciso Land risponde allesigenza dei Progettisti e delle PubblicheAmministrazioni di disporre di un quadro conoscitivo esaustivo delterritorio, fin dalle prime fasi di analisi, per poter comprimere signi-ficativamente i tempi di rilascio e condivisione dei Piani stessi.Preciso Land soddisfa queste esigenze grazie ai tempi di produzio-ne rapidi, lelevata accuratezza ed oggettivit del contenuto infor-

    mativo, e la standardizzazione che garantisce il massimo della coe-renza tra gli aggiornamenti. Risulta particolarmente idoneo per ladefinizione di indicatori geospaziali per la VAS dei Piani.

    PRECISO Fast: acquisizioni rapide di dati telerilevati per le e-mergenzeServizio di fast procurement di dati telerilevati dedicato a tutti glioperatori che, come Protezione Civile ed Autorit di Bacino, hannola necessit di disporre in tempi rapidi di immagini satellitari, siaottiche che radar, in caso di emergenze. Questo servizio si basa suprocedure di approvvigionamento standardizzate per ridurre drasti-camente i tempi che intercorrono dal verificarsi dellevento allafornitura dei prodotti geoinformativi.I prezzi unitari delle immagini sono bloccati per tutta la durata del

    servizio. Con lattivazione del servizio lutente pu anche predefini-re una lista di aree di interesse con un perimetro preimpostato. Inqualsiasi momento durante lemergenza lutente pu richiedere chevenga attivata la procedura di acquisizione adottando uno dei satel-liti previsti dal contratto.

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    applicazioni per la sicurezza, la difesa, lintelligence e la ge-stione delle emergenze. Le tradizionali capacit di fusione didati acquisiti da piattaforme eterogenee (dati ottici da senso-ri aerei, satellitari, o radar), unite agli strumenti per lanalisie lestrazione di informazioni dai dati geospaziali, pubblica-zione ed accesso in tempo reale a sorgenti esterne, sono statearricchite da nuovi strumenti ed interfacce progettate specifi-

    camente per creare velocemente e facilmente prodotti geoin-formativi.

    Misurare laltezza delle features anche da immagini mono-scopiche, creare viste dinamiche che permettono di zoomareistantaneamente su aree specifiche delle immagini, esportaredati elaborati ed annotazioni direttamente in Microsoft PowerPoint conservando i metadati ed altre informazioni di conte-sto utili come le mappe di Google Earth: queste sono soloalcune delle nuove funzionalit che ERDAS 2011 mette a di-sposizione degli utenti.

    Punto fermo delle soluzioni ERDAS la conformit completaagli standard OGC (Open Geospatial Consortium) per garanti-re la condivisione e interoperabilit tra dati geospaziali. Que-sti standard sono alla base anche dellinteroperabilit deidiversi ambienti che compongono la Suite Erdas, garantendoflussi di lavoro fluidi lungo tutta la catena del valore delleinformazioni geospaziali: dalla produzione delle informazioni,alla condivisione con altri utenti, alla pubblicazione su Web.

    Costante anche lattenzione rispetto alle nuove sorgentidati e sensori, dal LiDAR alle fotocamere digitali di ultimagenerazione, fino ai dati telerilevati del satelliteWorldView-2 della DigitalGlobe. Le 8 bande multispettrali diquesto nuovo sensore sono pienamente supportate in ERDAS

    Imagine ed immediatamente sfruttabili per lanalisi dei datigrazie a combinazioni preimpostate delle diverse bande chene valorizzano immediatamente lalto contenuto informativo.

    Tutte le novit su ERDAS 2011 su www.planetek.it/erdas

    Le informazioni geospaziali svolgono un ruolo essenziale neiprocessi decisionali e preparatori delle politiche per la sicu-rezza. Sia dal punto di vista militare che civile sono un ele-mento chiave nella determinazione della consapevolezza del-le situazioni in atto.

    La crescente disponibilit di risorse geoinformative on-linerichiede, specialmente in ambiti applicativi complessi dove il

    tempo un fattore limitante, la disponibilit di workflowelaborativi consolidati e preimpostati in grado di poter acce-dere, on-the-fly, a risorse computazionali, dati e modelli ela-borativi predefiniti disponibili sulla rete.

    La nuova suite di prodotti ERDAS 2011 consente laccessodinamico a dati eterogenei e incorpora unampia gamma distrumenti per la trasformazione di dati grezzi in informazionie conoscenza che sono alla base del processo decisionale siaper applicazioni in ambito civile che militare.

    ERDAS 2011, nelle sue componenti sia desktop che server,mette a disposizione degli utenti architetture software SOA

    in grado di supportare l'uso di servizi Web per garantire l'inte-roperabilit tra diversi sistemi.

    Le singole applicazioni diventano cos componenti del proces-so di business e soddisfano le richieste degli utenti in modointegrato e trasparente. In questottica va letta la possibilitdi connettersi con ERDAS Imagine ai servizi di catalogo CS-Wesposti da ERDAS APOLLO ed il supporto nativo della connes-sione alla mappe di Microsoft Bing.

    ERDAS APOLLO 2011 pu essere utilizzato in unarchitetturadi sistemi in cluster per assicurare la continuit dei serviziWeb, consentendo anche di organizzare i servizi di gestione epubblicazione dei dati geospaziali in outsourcing attraversouna struttura cloud-based.

    Importanti novit sono state apportate al workflow di analisidelle immagini e particolare attenzione stata posta alle

    TELERILEVAMENTO

    ERDAS 2011 per lintelligence geospazialeLe novit dei prodotti software per costruire valore sui datigeospaziali, dallacquisizione allelaborazione, dallaestrazione di informazioni allo sviluppo di conoscenza

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    IMAGINE Essentials il primo modulo della suite di ERDAS IMAGI-NE, in grado di combinare in modo efficiente differenti tipi di datigeografici ed organizzarli per progetti. IMAGINE Essentials con unbasso livello di investimento mette a disposizione un set di strumen-ti robusti per la correzione geometrica e la geocodifica, lanalisi di

    immagini, la visualizzazione e la produzione di mappe. Altra carat-teristica importante la possibilit di accedere a database relazio-nali quali ArcSDE e Oracle Spatial.

    IMAGINE Advantage il livello intermedio della suite ERDAS IMAGI-NE. Costruito sulle caratteristiche di IMAGINE Essentials, la versio-ne Advantage include gli strumenti per lortorettifica, funzioni diinterpolazione, mosaicatura, image processing, Analisi Spaziale, unClassificatore esperto, ed il Spatial Modeling Language (SML) checonsente di creare modelli di elaborazione di immagini e di analisispaziale che possono essere poi pubblicati come WPS (WebProcessing Services) con ERDAS APOLLO.

    IMAGINE Professional rappresenta la versione pi completa dell'in-tera suite ERDAS IMAGINE. Il pi sofisticato prodotto della suite

    prevede una serie di strumenti per attivit complesse di elaborazio-ne di immagini geospaziali, analisi radar e classificazione di immagi-ni.

    Costruito sulle caratteristiche di IMAGINE Essentials e Advantage,include strumenti per lanalisi spettrale, lelaborazione di immaginiiperspettrali, classificazione Multispettrale e sub-pixel, campiona-mento per frame e creatori di Modelli. Include anche il modulo IMA-GINE Radar Interpreter, indispensabile per lutilizzo di dati SAR eper la loro interpretazione.

    Il canale YouTube di ERDASla formazione gratuita in italiano

    Nasce il canale ERDAS video tutorial: il nuovo canale video intera-mente dedicato alla formazione sulla suite ERDAS. Attraverso deivideo della durata di pochi minuti sar possibile scoprire le basidellutilizzo dei software e lutilizzo delle principali funzioni per idiversi usi applicativi.

    Planetek Italia da sempre favorisce la diffusione della cultura geo-matica, attraverso eventi, magazine e sfruttando le opportunitofferte dal web. Oggi propone un canale tematico su YouTube chesi propone di fornire le basi dellutilizzo dei software ERDAS, maanche raccontarne le novit tecnologiche.

    Questa iniziativa ha lobiettivo di supportare sempre meglio i clientiERDAS con una serie di video dimostrativi che illustrano particolarifunzionalit del software, trucchi, suggerimenti, novit ed utilizziapplicativi dei prodotti per lavorare in maniera sempre pi veloceed efficiente.

    Lelenco di tutte le risorse video su ERDAS NEWS Italia:http://erdasnews.planetek.it

    ERDAS Imagine si fa in 3: Essentials,Advantage e Professional

    LE ESTENSIONI DI ERDAS IMAGINETool specializzati per le tue specifiche esigenze: ogni versione di ERDASIMAGINE personalizzabile e potenziabile con Moduli Aggiuntivi. Unamodularit che risponde in modo flessibile e personalizzato alle tuespecifiche esigenze di lavoro.

    IMAGINE DeltaCueanalisi ed interpretazione dei cambiamenti;

    IMAGINE AutoSyncortorettifica e co-registrazione dei dati;

    IMAGINE Objectiveclassificazione object-oriented;

    IMAGINE Feature Interoperabilitylettura diretta di file DGN e conversione da/verso altri formati

    IMAGINE Enterprise Loadercaricare in un database dati accessibili agli utenti IMAGINE ed LPS;

    IMAGINE Enterprise Editorgestire dati via Web collegandosi ad un database Oracle;

    IMAGINE Vectorgestire i file vettoriali in compatibilit con l'ambiente ESRI;

    IMAGINE VirtualGISvisualizzazione ed analisi 3D anche in stereoscopia su monitor 3D;

    IMAGINE Easytracevettorializzazione rapida delle immagini;

    IMAGINE Developers' Toolkitle librerie necessarie per personalizzare ed estendere le potenzialitdi ERDAS IMAGINE;

    IMAGINE MrSID Encodercompressione e gestione dei dati nei formati MrSID;

    Stereo Analystanalisi di stereocoppie ed estrazione dei modelli digitali del terreno;

    Imagizerdistribuire dati a utenti che non usano ERDAS Imagine;

    Map2PDF for IMAGINEcreare mappe di alta qualit in formato PDF in ERDAS Imagine

    ATCOR2 e ATCOR3

    filtri per la correzione atmosferica delle immagini; IMAGINE NITF 2.1

    importare ed esportare dati in formato National ImageryTransmission Format (NITF) version 2.1;

    IMAGINE Radar Mapping Suiteunintera suite di strumenti specifici per il processing di dati SAR:il supporto tecnologico ideale per analisi radargrammetriche einterferometriche, classiche e differenziali.

    LE ESTENSIONI ERDAS PER ARCGISERDAS fornisce moduli aggiuntivi per la suite ArcGIS concepitiappositamente per fornire agli utenti gli strumenti di image processing,estrazione di feature, analisi stereo e produzione fotogrammetrica,mantenendo la continuit con il tradizionale ambiente di lavoro offertodalla suite di ESRI. Scopri tutte le novit delle Estensioni ERDAS 2011:

    Image Analysis per ArcGIS

    estrarre informazioni dalle immagini satellitari e gestirledirettamente in un Geodatabase, con una vasta e aggiornata gammadi strumenti organizzati in un unico e semplice flusso di lavoro;

    Stereo Analyst per ArcGISelaborare stereocoppie in ArcGIS per estrarre FeaturesTridimensionali e Modelli Digitali del Terreno, con la visualizzazioneottimizzata al fine di consentire lediting con gli strumenti picomuni e massimizzare la produttivit;

    Feature Assist per ArcGISstrumenti per la digitalizzazione assistita di Features Tridimensionalicon la possibilit di salvare gruppi di tetti in ESRI Multipatchshapefiles, permettendo cos la costruzione di modelli 3D in scenarirealistici;

    Terrain Editor per ArcGISmodificare Modelli Digitali del Terreno in ArcGIS, gestisce i risultatidello stereo-editing allinterno di file Geodatabase. La nuovaversione fornisce un set completo di strumenti per editing di punti,breakline e aree, incluso uno strumento per autocorrelare nuovipunti.

    Tutti i dettagli e le schede dei prodotti su www.planetek.it/erdas

    Planetek Italia - www.planetek.it 9

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    TELERILEVAMENTO

    Gli incendi delle foreste visti dal satelliteLa Regione Sardegna utilizza le immagini acquisite dalsatellite SPOT 5 per perimetrare le aree boschive percorseda incendi durante la stagione estiva

    superfici percorse dal fuoco si proceduto, oltre con i metoditradizionali, anche attraverso il rilievo da immagini satellitari.Il Servizio di Protezione Civile e antincendio ha, infatti, ac-quisito le immagini satellitari (sensore SPOT4 e SPOT5) diquasi tutta la regione che, grazie alla disponibilit di pibande spettrali nella porzione dellinfrarosso, consentono diottenere numerose informazioni sullo stato della vegetazione.

    Attraverso il loro trattamento dedicato con il software ERDASIMAGINE, le immagini hanno permesso di riconoscere puntual-mente le porzioni di aree bruciate.

    Grazie ad ERDAS IMAGINE infatti possibile processare dati dasatellite multispettrali al fine di individuare una pi precisaperimetrazione delle aree percorse dal fuoco, integrando irilievi a terra laddove questi non sono sufficienti per difficoltdi raggiungimento di alcune aree. Tra gli algoritmi di proces-samento sono stati calcolati gli indici di incendio BAI (BurnedArea Index) e NBR (Normalized Burned Ratio), che hanno datoeccellenti risultati nelle procedure automatiche di vettorializ-zazione delle aree incendiate.

    La piaga degli incendi boschivi in Sardegna durante la stagio-ne secca da sempre un problema di primaria importanza.Ogni anno infatti vanno in fumo diverse migliaia di ettari disuperficie boscosa (si calcolano in media, circa 3.372 incendiallanno per 13.000 ettari di campagne) arrecando danni gravie spesso irreversibili al patrimonio boschivo sardo. Tali dannipossono essere facilmente individuati come una delle cause di

    desertificazione e impoverimento del suolo e di altre com-plesse azioni influenzanti i mutamenti climatici in larga scalae i rischi idrogeologici del territorio.

    La rilevazione delle aree percorse dal fuoco viene eseguitadagli Ispettorati Ripartimentali del Corpo Forestale e di Vigi-lanza Ambientale (CFVA), e dal 2007 i rilievi sono effettuaticon metodi di rilievo a terra, servendosi del sistema di rileva-mento GPS, secondo le disposizioni emanate dalla DirezioneGenerale del CFVA. I rilievi cos eseguiti sono successivamenteriportati su una base cartografica in scala 1:25.000. Conside-rata la vastit di alcuni incendi che hanno interessato linteraregione nelle ultime stagioni estive, per la rilevazione delle

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    Tra queste nuove classi, si ritenuto di adottarne una checonsentisse di individuare gli impianti di produzione di ener-gia elettrica caratterizzati da una notevole superficie, comei campi di pannelli fotovoltaici. Si tratta di una tipologia diuso del suolo non annoverata nella nomenclatura CorineLand Cover, ma che a nostro avviso assumer una sempremaggiore importanza, soprattutto in una regione come laPuglia, che ha puntato sulle energie rinnovabili.

    Oltre alla definizione del quadro conoscitivo, Preciso Land risultato particolarmente efficace nelle fasi di condivisio-ne delle scelte di piano durante le conferenze di servizioe di copianificazione. Lutilizzo di una base certa, aggiorna-ta e di facile lettura come una immagine satellitare ha con-

    sentito di poter condividere serenamente, con i diversisoggetti portatori di interesse, lo stato dei luoghi e le relati-ve scelte di piano. Il contenuto informativo di Preciso Land stato cos adottato come base per la definizione di indica-tori geospaziali a supporto delle attivit di monitoraggiodella VAS del PUG stesso.

    Tra gli indicatori che sono in corso di definizione, il Consumodi Suolo tra quelli di maggiore interesse. Grazie alle proce-dure automatizzate di elaborazione, che sfruttano il conte-nuti informativo multispettrale del dato satellitare ed il suoincrocio con la carta duso del suolo, risulta particolarmenteefficace per rappresentare il fenomeno nel corso del tem-

    po.

    Preciso Land un prodotto geoinformativo, derivato da satelliti adalta risoluzione, per la redazione ed aggiornamento dei PianiTerritoriali e il monitoraggio della Valutazione Ambientale Strategica(VAS). E costituito da un set di dati cartografici, che includonocopertura del suolo, edifici e rete dei trasporti, e fornisce in tempirapidi un quadro aggiornato del territorio grazie ai ridotti tempi direalizzazione.

    Preciso Land risponde allesigenza dei Progettisti e delle PubblicheAmministrazioni che, per la redazione dei Piani, devono poterdisporre di un quadro conoscitivo esaustivo del territorio, fin dalleprime fasi di analisi, per poter comprimere significativamente itempi di rilascio e condivisione dei Piani stessi. quindiindispensabile che il quadro delle conoscenze sia aggiornato perrappresentare lo stato attuale dei luoghi, completo per garantire unidoneo livello di conoscenza, predisposto in modo oggettivo pergarantirne la certezza del contenuto informativo e standardizzatoper poter interoperare con tutti i soggetti che agiscono sulterritorio. Inoltre deve essere in grado di rappresentare le tendenzeevolutive dei fenomeni che insistono sul territorio, attraversoaggiornamenti periodici.

    Preciso Land soddisfa queste esigenza grazie ai tempi diproduzione rapidi, lelevata accuratezza ed oggettivit delcontenuto informativo, e la standardizzazione che garantisce ilmassimo della coerenza tra gli aggiornamenti.

    Le caratteristichePreciso Land viene fornito sotto forma di database geograficoinformatizzato, costituito da un set di livelli informativigeoreferenziati, geometricamente congruenti tra loro, chegarantiscono un elevato contenuto informativo:

    Copertura Suolo: livello informativo poligonale della carta di usodel suolo con 36 classi conformi alla nomenclatura Corine

    Edifici: livello informativo poligonale dei singoli edifici

    ReteTrasporti: livello informativo poligonale del reticolo stradalee ferroviario

    Mappa dei Morfotipi

    Mappa del soil sealing (aree impermeabili)

    Ortofoto satellitare

    I livelli informativi sono forniti sotto forma di feature class in unGeodatabase appositamente strutturato, completo di metadatistandard ISO19115 in conformit alla direttiva europea INSPIRE perlinteroperabilit. Questa struttura dei dati consente un utilizzoagevole ed immediato del prodotto nei pi comuni software GIS.

    Le geometrie sono estratte, se disponibili, dalle Carte Tecniche delcommittente. Ci garantisce la congruit geometrica degli stratiinformativi con le basi informative disponibili presso il committente.

    Preciso Land pu essere periodicamente aggiornato, poich vienerealizzato con immagini satellitari di nuova acquisizione. Lutilizzodi sensori satellitari, costantemente in orbita attorno alla Terra edin grado di acquisire immagini di grande dettaglio e ricco contenutospettrale, comporta un duplice vantaggio. Da un lato fornisce unquadro aggiornato in tempo quasi reale del territorio, grazie allavelocit di acquisizione del dato e di realizzazione di Preciso Land.Dallaltro lato la facilit con cui si possono ottenere acquisizioni intempi successivi consente anche lanalisi di tendenze storiche,attraverso gli opportuni indicatori geospaziali, grazie allelevatolivello di standardizzazione che consente il confronto tra

    informazioni relative a periodi o epoche differenti: le procedurestandardizzate infatti garantiscono il massimo della coerenza tra gliaggiornamenti.

    www.planetek.it/preciso

    PRECISO LAND

    CHIEDILO A LORO

    Andrea NavarraAccount Manager

    [email protected]

    Valentina UrbanoSales Product [email protected]

    Curiosit, dubbi o bisogno di informazioni? Contatta le persone dello staffdi Planetek Italia che si occupano di dati da satellite e servizi a valoreaggiunto su immagini telerilevate.

    Planetek Italia - www.planetek.it 13

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    DATI

    DASATELLITE

    Due nuovi, piccoli satelliti: PleiadesUn programma di cooperazione italo-francese per lacostellazione di satelliti ottici che affiancher Cosmo-SkyMedgarantendo acquisizioni rapide in situazioni di emergenza

    difesa e dall'altro nella delocalizzazione dei conflitti, cheormai promuovono a zone di interesse vastissime superfici delglobo terrestre e che rendono utili per le finalit militari im-magini anche a media risoluzione (nel senso degli utilizzimilitari, quindi ad un risoluzione compresa tra 50cm e 1m).

    Mentre il Dipartimento della Difesa americano ha realizzatoattraverso i contratti NEXTVIEW e FUTUREVIEW un approccio

    cosidetto "anchor tenant" costruendo una base di sostenibiliteconomica per DIGITALGLOBE e GEOEYE attraverso il pre-acquisto di ingenti coperture, gli europei perseguono un mo-dello di uso duale in cui la missione condivisa per utilizzicivili e militari attraverso una spartizione delle risorse (temposatellite, capacit di acquisizione, segmento di terra).

    La collaborazione Italo Francese su ORFEO in realt dovevarappresentare un ottimo preludio a MUSIS (MUltinationalSpace-based Imaging System for Surveillance, Reconnaissanceand Observation) che cercava di armonizzare gli investimentidi Francia, Germania, Belgio e Grecia attraverso l'utilizzo di

    un segmento terreno condiviso. Purtroppo MUSIS fallito nelmaggio di questanno a seguito del sovrapporsi di veti incro-ciati e divisioni tra gli stati partecipanti.

    Vi sono comunque molti elementi innovativi dell'accordo OR-FEO, che segna un grande progresso nella cooperazione italofrancese nelle missioni ad uso militare (entrambe le missioni

    hanno un utilizzo duale, sia civileche militare) e prepara il terrenoad una cooperazione spaziale nelsettore della difesa a scala Europe-a. Dobbiamo ricordare infatti cheaccanto alla cooperazione sancita

    da ORFEO esiste una collaborazionesulle missioni di telecomunicazionespaziale attraverso la missioneSICRAL-2.

    La costellazione Pleiades rappresenta la componente otticadell'accordo Franco-Italiano ORFEO, che in un certo sensoriconosce al CNES e ai francesi la leadership sulle missioniottiche ad alta risoluzione, riservando agli italiani una capaci-t nel settore Radar. Pleiades costituita da due "piccoli sa-telliti" che assicurano una risoluzione spaziale di 50 cm perpixel nel pancromatico, e di 2 metri per pixel nelle quattro

    bande multispettrali (Rosso, Verde, Blu ed Infrarosso Vicino).La caratteristica principale di Pleiades , accanto alla risolu-zione geometrica di 50 cm, l'agilit: la costellazione di duesatelliti pu operare acquisizioni ad angoli molto diversi tra diloro e generare stereocoppie, cio viste da angoli differenti,con lo scopo di ricostruire la quota degli oggetti.

    Pleiades rappresenta quindi un eccellente complemento nellasorveglianza dei cambiamenti rispetto alla missione SAR Ita-liana Cosmo SkyMED o SARLUPE tedesca. Infatti mentre lacoppia di satelliti ottici realizza immagini nel visibile e nelmedio infrarosso, raccogliendo informazioni sulla composizio-

    ne dei bersagli, il SAR pi sensibile alle caratteristiche su-perficiali dei bersagli.

    Inoltre, se pure limitata nelle acquisizioni dalle condizionidiurne e dalla copertura nuvolosa, la costellazione Pleiadesdisponendo di due satelliti sulla stessa orbita ha maggioriprobabilit di fare acquisizioni utili su una data area.

    Pleiades rappresenta comunque unamissione di interesse anche per ilmodello di business proposto. Iniziainfatti ad essere diffusa la speri-mentazione di soluzioni che tendo-no a conciliare utilizzi civili e mili-

    tari delle missioni. Le cause di que-sta tendenza sono molteplici, mapossiamo riassumerle da una partenella riduzione dei bilanci della

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    CNES 2003 - illustrazione di Pierre Carril

    Esempio (simulazione) del livello di dettaglio ottenibile con Pleiades

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    DATI

    DASATELLITE

    DEM ad alta risoluzione per il 3DAccurati modelli digitali del terreno per le simulazioni 3D,lanalisi del territorio, la pianificazione ambientale eper laggiornamento di banche dati geospaziali

    finale LIDAR. Le informazioni relative alla quota vengono ot-tenute in modalit a singola scansione utilizzando la differen-za di fase fra due immagini SAR coerenti, ottenute in simulta-nea da due antenne separate da una baseline perpendicolarealla direzione di volo (across-track).

    Con tecnologia IFSAR sono realizzati anche i DEM NEXTMap.A maggio dello scorso anno il programma di copertura tridi-

    mensionale su tutto il territorio europeo si concluso consuccesso, rendendo disponibili 2,4 milioni di km2 di dati omo-genei sui principali stati europei tra cui lItalia.

    Il database NEXTMap comprende modelli digitali di superfi-cie aventi risoluzione di 5 metri, accuratezza verticale di 1metro RMSE e accuratezza orizzontale di 2 m CE95, collaudatie validati direttamente dall'Istituto Geografico Militare Ita-liano. I dati sono inoltre disponibili sia come modelli digitalidella superficie (DSM) che riportano le quote della superficiefisica del territorio, che come DTM, modelli digitali del terre-no, detti anche "bare earth", creati eliminando con strumenti

    digitali tutti gli elementi culturali intrinseci del DSM (edifici,strutture artificiali, gli alberi e tutti gli oggetti presenti sulterritorio).

    Lofferta relativa ai Modelli Digitali del Terreno di PlanetekItalia si ampliata includendo anche i DEM NEXTMap grazieallaccordo sottoscritto con la InterMap Technologies, socie-t leader nel settore del rilievo tridimensionale di grandi e-stensioni di territorio che da pi di trentanni opera per larealizzazione di DEM ad alta risoluzione, con elevato livello diaccuratezza.

    Grazie al loro elevato livello di dettaglio e di accuratezza iDEM NEXTMap fanno oggi parte della linea Preciso, che offre

    in una soluzione unica il modello digitale ad alta risoluzione,le immagini ortorettificate e lo strato informativo relativoalle curve di livello dell'area di proprio interesse.

    www.planetek.it/dem

    In un contesto in cui linformazione geospaziale diventatauna risorsa imprescindibile ed allo stesso tempo facilmenteaccessibile anche per gli utenti meno esperti, sempre cre-scente divenuta la richiesta della terza dimensione.

    Le agenzie di protezione civile che si trovano di frequente adaffrontare situazioni di emergenza in caso di disastri naturali,le compagnie private che si occupano di pianificazione terri-

    toriale, gli enti pubblici regionali e provinciali che hanno ne-cessit di monitorare costantemente le variazioni che avven-gono sul territorio, le grandi societ che operano nel settoredelloil and gas, sono tutte accomunate dalla stessa esigenza:poter disporre di uno scenario pi realistico che sia di suppor-to per le proprie attivit.

    Grazie all'informazione tridimensionale contenuta nei modellidigitali di elevazione del terreno possibile generare simula-zioni 3D complesse e realistiche utili per affrontare le pro-blematiche di monitoraggio e pianificazione ambientale, pereffettuare analisi per la mitigazione dei rischi naturali

    (idrogeologico, sismico, etc), per supportare la programma-zione territoriale. In termini pi generali tutti i campi appli-cativi che necessitano analisi di altimetria e morfologia delterritorio e di informazioni altimetriche di dettaglio necessi-tano di DEM accurati e ad alta risoluzione.

    I continui progressi nello sviluppo dei sensori e delle tecnolo-gie di rilevamento e geocodifica hanno consentito di sfruttaresistemi come lIFSAR che hanno reso disponibili dati digitalicartografici tridimensionali di elevata accuratezza e di costocontenuto.

    La tecnologia di rilevamento digitale del radar interferometri-co a scansione laterale IFSAR (InterFerometric Synthetic Aper-

    ture Radar) viene realizzata con sensore aviotrasportato, checonsente di acquisire vaste aree in maniera pi rapida ed effi-ciente e che rappresenta una valida alternativa anche graziealla capacit di integrare i dati di elevazione con un prodotto

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    INTEROP

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    Le IDT Regionali in Italia

    Nuovi portali cartografici da Regione Emilia Romagna eRegione Abruzzo, per realizzare le Infrastrutture di DatiRegionali in conformit ad INSPIRE

    La Regione Emilia-RomagnaCon il lancio del GeoPortale Regionale, chiamato GeoER,lEmilia Romagna ambisce a diventare un punto di riferimentoper il rispetto della direttiva INSPIRE. Lobiettivo primario delGeoER quello di rappresentare lo snodo della conoscenzageo-localizzata regionale, a supporto sia delle attivit isti-tuzionali delle Amministrazioni Locali che operano a livelloregionale che dei singoli cittadini.

    GeoER prevede laccesso libero e la divulgazione dei metadatinel formato internazionale standard ISO 19115 (adottato daINSPIRE e da DigitPA) e Dublin Core, attraverso una serie diservizi che permettono di effettuare ricerche nel catalogo inbase a parametri alfanumerici e geografici e di estrarre dalcatalogo, per la consultazione, i dati di interesse.Il GeoPortale consente la divulgazione, fruizione e distribuzio-ne dei dati e dei servizi di tipo geografico sia al pubblico (oveprevisto, sia gratuitamente che a pagamento) che al persona-le delle Pubbliche Amministrazioni locali e/o nazionali in mo-do conforme alle pi recenti direttive regionali, nazionali(DigitPA, Intesa GIS) ed internazionali (INSPIRE, OGC) in temadi interoperabilit tramite servizi di ricerca, di consultazione,di scaricamento (download) dei dati, di conversione, e serviziche consentano di richiamare altri servizi sui dati territoriali.Un grosso sforzo stato fatto per integrare i sistemi pre-esistenti di gestione e pubblicazione di informazioni geospa-ziali in uso presso la Regione Emilia-Romagna. Lintegrazionedelle tecnologie cosiddette legacy servita a valorizzare gliinvestimenti precedenti e garantire un unico punto daccessoalle informazioni, al servizio sia del cittadino che degli utentiregionali.GeoER stato quindi realizzato con tecnologia interamenteopen source (Plone, OpenLayers, Ratman) ed espone serviziweb conformi in modo nativo agli standard OGC e ISO qualiWeb Map Service (WMS), Web Feature Service (WFS), WebCoverage Service (WCS), Web Processing Service (WPS) e

    gestisce servizi di catalogo di dati Catalog Service Web (CS-W) consultabili da client esterni in modo automatico. Questescelte rendono GeoER una piattaforma interoperabile in gradodi condividere i propri dati sia internamente alla Regione cheesternamente con soggetti terzi.

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    Com ormai noto, lItalia ha recepito la Direttiva 2007/2/CEINSPIRE, che istituisce uninfrastruttura per linformazioneterritoriale in ambito europeo, con lemanazione del D.Lgs. n.32 del 27/01/2010.INSPIRE prevede una struttura di tipo federato costituita dauna rete di (geo)portali afferenti ai singoli stati membri che sibasa su un linguaggio condiviso con il quale i nodi della retedevono poter comunicare. Il linguaggio in questo caso costituito dagli standard secondo i quali le informazioni, i datie i servizi (che tutti assieme costituiscono INSPIRE e di conse-guenza una generica IDT) devono poter viaggiare, dai reposi-tory sui quali si trovano agli altri nodi dellinfrastruttura einfine agli utilizzatori. Dunque standard condivisi e una archi-tettura federata costituita da soggetti interoperabili: questii due requisiti irrinunciabili affinch una IDT possa considerar-si robusta, affidabile e scalabile nel tempo.Scalando a livello italiano lo sviluppo della IDT nazionale analogamente basata sul modello federato nella quale leautorit pubbliche, come le Regioni, sono i soggetti chedevono garantire la disponibilit dei set di dati territoriali,come previsto dal D.Lgs. 32/2010, e lerogazione dei cosid-detti servizi di rete (ricerca, consultazione, scaricamento econversione).Risulta evidente che la scelta delle soluzioni tecnologiche chesottendono alla implementazione della IDT sia esclusivamenteuna questione di opportunit e di scelte strategiche che lestesse Regioni possono (e devono) prendere in maniera indi-pendente e libera. Non esiste una soluzione pi idonea di al-tre e non ci sono elementi che possano fare propendere persoluzioni a priori open source o basate su prodotti com-merciali. La soluzione migliore quella che nel tempo ingrado di soddisfare al meglio le esigenze dellutente, sia otti-male in termini di fattibilit tecnologica e consenta la soste-nibilit da un punto di vista economico.A dimostrazione che scelte tecnologiche anche differenti pos-

    sono analogamente garantire un risultato ottimale, riportiamodi seguito due esempi di implementazione di Geoportali regio-nali che si inseriscono come nodi nella IDT Nazionale. Il primobasato su tecnologie Open source e laltro su tecnologie pro-prietarie, ma entrambi basati su Standard Open.

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    CORSO DI FORMAZIONE SULLE IDT

    INSPIRE e SDI: ora di aggiornarsi

    La recente emanazione del D.Lgs 32 del 2010, che in parterecepisce la Direttiva INSPIRE, costituisce certamente daun lato un onere per le cosiddette autorit pubblichedetentrici di dati geografici, dallaltro una concreta oppor-tunit per esse stesse di dotarsi di Infrastrutture di Dati

    Territoriali che vadano innanzitutto a facilitare il loro lavo-ro, ad esempio nellambito della pianificazione territoria-le, della gestione del rischio, dellanalisi ambientale.

    Per affrontare in maniera efficace la progettazione e losviluppo di una Infrastruttura di Dati Territoriali (anchedetta Spatial Data Infrastructure, SDI), importante sape-re che un portale cartografico, o geoportale, costituiscesoltanto il punto di accesso singolo a risorse geospazialidistribuite.

    Una SDI gestisce infatti anche dati e relativi attributi, me-tadati, e strumenti per rintracciare, visualizzare e anchescaricare i dati stessi. Inoltre progettare una SDI non

    soltanto una questione di geoportali e webservices, poichentrano in ballo accordi istituzionali per il coordinamento ela condivisione delle informazioni a livello locale, regiona-le, e nazionale.

    Il modo migliore per poter focalizzare lattenzione sulleproblematiche inerenti la realizzazione di SDI/IDT e le im-plicazioni che la legislazione comporta in questo processo certamente quello di affrontarle in un contesto che possada un lato essere formativo, dallaltro momento di scambioe condivisione con i maggiori attori, di estrazione commer-ciale e professionale, nel settore.

    Abbiamo quindi progettato un corso di formazione dedica-to a chi ha voglia o necessit di apprendere come realizza-re Infrastrutture di Dati Territoriali coerenti con quantoprevisto dalla Direttiva INSPIRE cos com' recepita dallalegislazione vigente, con il D.Lgs 32 del 2010, e nel rispet-to dei dettami del DigitPA (ex CNIPA) per la gestione deimetadati, ai fini del popolamento del Repertorio Naziona-le dei Dati Territoriali (RNDT).

    Questo corso fornisce le conoscenze utili per la progetta-zione e realizzazione di SDI, approfondendo il contestoorganizzativo e normativo italiano, ed analizzando le tec-nologie esistenti che permettono di rendere disponibili datigeospaziali in modalit Webservice, in maniera interopera-bile e conforme alle specifiche dell'OGC.

    I docenti provengono interamentedallo staff di Planetek Italia, chemette al servizio dei partecipantial corso tutta la sua esperienzad i m e m b r o d e l l ' O p e nGeospatial Consortium (OGC).

    Il principale destinatario di quest'attivit formativa ilpersonale tecnico di Enti che sono interessati a realizzareinfrastrutture di dati territoriali, o a far evolvere i propri

    sistemi di pubblicazione di dati cartografici e webgis versoinfrastrutture di dati territoriali.

    www.planetek.it/formazione

    La Regione AbruzzoIl processo di standardizzazione dei geoservizi della RegioneAbruzzo, da tempo avviato, punta a realizzare una vera epropria piattaforma di digital delivering dei dati geospa-ziali. La creazione della piattaforma per i Geoservizi ha rap-presentato il primo passo verso la creazione diuninfrastruttura regionale per linterscambio e la pubblica-zione dei dati territoriali, che oggi ha il suo cuore pulsantenel GeoPortale della Regione Abruzzo. Il GeoPortaledellAbruzzo espone tutti i dati territoriali, sotto forma di

    servizi WMS, ma anche features mediante il protocollo WFSe dati raster con lo standard WCS.Tutti i webservices ed i metadati ad essi collegati sono orga-nizzati in cataloghi conformi con lo standard CS-W dellOpenGeospatial Consortium, in modo da rendere possibile la vi-sualizzazione, il download e la ricerca delle informazionigeospaziali valorizzate nellInfrastruttura di Dati Territoriali(IDT) dellAbruzzo.

    Dal punto di vista tecnologico sono state adottate soluzionicommerciali basate, tra le altre, sulla suite enterpriseERDAS APOLLO per la pubblicazione dei servizi nativamenteconformi agli standard OGC.Grande attenzione stata riservata ai metadati che vengono

    pubblicati attraverso il GeoPortale e sono fruibili dallutentesia in formato standard ISO 19115 che in maniera coerenterispetto alle specifiche del Repertorio Nazionale dei DatiTerritoriali istituito da DigitPA.In particolare il GeoPortale della Regione Abruzzo proget-tato per connettersi a catalog services esterni, in modo darendere accessibili tutti i metadati disponibili in cataloghi didati remoti, che vengono collegati e gestiti e quindi sonointerrogabili mediante lo standard catalog service (CS-W).Il vantaggio per lutente del GeoPortale che in fase di con-sultazione non ha importanza a quale catalogo afferiscono idati che si sta visualizzando, o quelli che si ottengono comerisultato di una ricerca: lIDT dellAbruzzo mette a disposi-zione le risorse geospaziali diffuse sul territorio in un unico

    ambiente di consultazione ed accesso, assicurando cos lapiena interoperabilit con altri sistemi.

    CHIEDILO A LORO

    Mimmo LaforenzaBusiness [email protected]

    Massimo ZottiSales Manager

    [email protected]

    Planetek Italia - www.planetek.it 19

    Curiosit, dubbi o bisogno di informazioni? Contatta le persone dello staffdi Planetek Italia che si occupano di condivisione dei dati su Web.

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    INTEROP

    ERABILIT

    ESDI

    Infrastrutture di Dati SpazialiI dati prodotti dalle missioni interplanetarie su Martesono fruibili oggi mediante un singolo punto daccesso:il Planetary Radar Operation Center

    nella implementazione di una SDI, come, ad esempio, servizidi ricerca, consultazione, download e di conversione.

    I dati, una volta processati nei singoli centri operativi SHOC,MOC e C-PAD, vengono catalogati, convertiti e archiviati nelsistema di dissemination del PROC. Successivamentelamministratore decide se pubblicare tali dati su web, atti-vando, quindi, servizi OGC quali WMS, WFS, WCS, WMC e Ge-oRSS.

    Il PROC quindi strutturato ed opera come una vera SDI(Spatial Data Infrastructure) che consente di catalogare edarchiviare in maniera automatica prodotti in formato standardscientifico (formato PDS), trasformarli in formato JPEG2000 erenderli fruibili via Internet attraverso servizi di mappa OGC.Le tecnologie utilizzate sfruttano lo stato dellarte sia di pro-dotti FOSS come Plone, PostGIS e GeoServer che commercialicome ERDAS Image Web Server.

    Il PROC rappresenta un primo passo verso la adozione dellalogica SDI a dati planetari. Questo approccio mira a valorizza-re gli investimenti fatti per acquisire, attraverso missioni pla-netarie, dati utili a caratterizzare la superficie e il sottosuolomarziano.

    Lanalisi multidimensionale e multiparametrica che pu deri-vare da analisi multisensore rappresenta infatti lunica in gra-do di garantire la massima estrazione del contenuto informa-tivo anche allinterno di archivi complessi, come quelli di datiplanetari. La fruizione agevole degli archivi attraverso una

    unica porta di accesso, alla base delle infra-strutture SDI, una strada da applicare agliarchivi planetari che le diverse missioni stan-no realizzando.

    Grazie al lavoro svolto, lAgenzia SpazialeItaliana (ASI), in sinergia con i partner diprogetto, ha voluto valorizzare limpegnoitaliano nelle missioni planetarie semplifi-

    cando laccesso a informazioni normalmenteristrette allambito scientifico e al tempostesso fornendo agli scienziati uno strumentoche favorisca il dibattito accademico.

    20 GeoXperience - novembre 2010

    Il pianeta Marte stato oggetto di numerose missioni per laraccolta di dati relativamente alla superficie e al sottosuolofinalizzati alla ricostruzione del profilo altimetrico superficia-le, alla mappatura di acqua sotto la superficie, sia in fasesolida che liquida e alla identificazione delle strutture geolo-giche. Questi dati sono propedeutici alla pianificazione e pro-gettazione di missioni per lesplorazione in situ con rover e adeventuali successive esplorazioni umane.

    Le principali banche dati derivano rispettivamente dalle mis-sioni Mars Reconnaissance Orbiter (sensore SHARAD), MarsExpress (MARSIS) e Cassini-Huygens (sul satellite Titano diSaturno). LAgenzia Spaziale Italiana (ASI), anche attraverso ilsupporto delle principali industrie nazionali del settore comeThales Alenia Space Italia, ha svolto un ruolo attivo nella mes-sa a punto dei sensori radar sottosuperficiali e altimetrici chesono stati adottati in queste missioni.

    Poich i centri operativi che gestiscono le banche dati prodot-te da ogni singola missione, rispettivamente SHOC (sensoreSharad), MOC (Marsis) e C-PAD (Cassini) consentono la gestio-ne, elaborazione e distribuzione esclusivamente dei dati dellasingola missione, emersa la necessit di consentire lanalisi

    congiunta dei dati delle diverse missioni per incrementare ilcontenuto informativo dei singoli archivi.

    A tal fine lASI ha avviato il Planetary Radar Operation Center(PROC) che nasce con lobiettivo di consentire la fruizionecompleta delle informazioni delle tre missioni attraverso ununico punto di accesso attraverso lo sviluppodi una SDI. Il programma PROC vede coinvol-ti quali partner di progetto Thales AleniaSpace Italia (prime contractor), PlanetekItalia, Corista e Infocom.

    Il sistema PROC si configura come una tipi-ca Spatial Data Infrastructure (SDI), con laparticolarit che il dato spaziale prodotto

    consiste in dati trasversali al terreno (dati disottosuolo georiferiti) mentre le mappe ter-ritoriali costituiscono il contesto di analisidei radargrammi. Il PROC implementa il setminimo di servizi che sono indispensabili

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    APOLLO 2011 per il Cloud Computing

    Secondo la definizione di Wikipedia, con il termine CloudComputing si intende un insieme di tecnologie informati-che che permettono l'utilizzo di risorse hardware (storage,CPU) o software distribuite in remoto. In particolare unadelle tipologie di Cloud Computing quella cosidetta SaaS(Software as a Service) che consiste nell'utilizzo di pro-grammi in remoto, spesso attraverso un server web. Questo

    acronimo condivide in parte la filosofia di un termine oggiin disuso, ASP (Application service provider).

    Si tratta insomma di accedere e utilizzare risorse hardwaree software come servizi condivisi, eliminando cos i costi diacquisto e manutenzione. Calato nel nostro mondo, signifi-ca potersi collegare ad un sito internet dove si trovano siadati geospaziali che gli strumenti per poterne estrarre del-le informazioni, senza dover spendere soldi per acquistaren i dati, n il software, n l'hardware per farli girare.

    In ERDAS lapproccio basato sul Cloud Computing risale giad un paio di anni fa, da quando stata introdotta la fun-

    zionalit di preparazione, in ERDAS Imagine, di algoritmi dielaborazione di dati e modelli di analisi spaziale, che pos-sono essere poi pubblicati come WPS (Web Processing Ser-vice, uno standard OGC) su un server con ERDAS APOLLO.Con la nuova versione di ERDAS APOLLO 2011, oggi dispo-nibile finalmente un modello di Cloud Computing, basatosu Apollo, che mette a disposizione degli utenti un'Infra-struttura come Servizio (cosiddetta IaaS): non solo dati,non solo software, ma anche hardware, risorse di elabora-zione e di archiviazione, cui l'utente accede "in affitto", acosti noti, noleggiando quindi un servizio.

    A riprova che questa tendenza si pu concretizzare anche

    per i dati geospaziali, la ERDAS ha annunciato recentemen-te la disponibilit per il mercato USA del prodotto ERDASAPOLLO "on the Cloud". In breve si tratta di una soluzioneSaaS che, attraverso la sottoscrizione di un abbonamentomensile, permette di accedere ad un ERDAS APOLLO Pro-fessional in hosting. Effettuando l'Upload dei propri dati sulserver remoto, si pu cos creare una "IDT on-the-cloud".La pagina web di riferimento :

    http://erdas.thegismarketplace.com

    Oggi che il Ministero dell'Ambiente, nel Portale Cartografi-co Nazionale, inizia a pubblicare servizi WCS (essenziali per

    supportare il processing dei dati raster), non difficileimmaginare uno scenario imminente in cui, quando tra idati esposti ci saranno anche coverage di foto aeree o im-magini satellitari multispettrali, un utente possa accederea on-demand a servizi di elaborazione dei dati: collegando-si ad un sito web con uno smartphone, ed usare gli algorit-mi di change detection gi preconfezionati e pubblicati daquel sito web per confrontare i dati esposti dal PCN, e tro-vare al volo l'informazione desiderata.

    Sar tuttavia pronto il mercato italiano per una modalit dilicensing a pagamento tipo "pay-as-you-go", o in abbona-mento mensile, che comporti l'invio dei propri dati ad unprovider esterno di servizi per tenerli in hosting su serverche non si possiedono fisicamente?

    www.planetek.it/apollo

    IL PORTALE WEB DEL PROC

    Il portale Web un tipico portale informativo tematico erappresenta lunico punto daccesso alle informazioni e aidati per gli utenti PROC. Laccesso al sito web del PROC puessere libero o autenticato. Il portale offre informazionimultimediali relativamente alle missioni e i sensori gestitidal PROC e lutente pu usufruire dei servizi di community,come la registrazione e lutilizzo delle diverse newslettergestite dal sistema, delle mailing list (ad accesso pubblico o

    riservato) e dei forum di discussione.Tutte le informazioni (dati/documenti) consultabili sonoscaricabili attraverso il servizio di Download.

    Tra le sezioni alfanumeriche pi interessanti del portale,soprattutto dal punto di vista delle prospettive geomaticheche apre, il motore di ricerca GeoAlfanumerico che con-sente la ricerca di un documento indipendentemente dallasua tipologia, sia essa un video, un pdf, un articolo, un servi-zio di mappa, un radargramma.

    Inserendo i termini da ricercare nellunica casella di ricercail motore fornisce la lista dei risultati che possono essereconsultati. Lutente seleziona il documento di suo interessee il client che si aprir dipender dal tipo di dato seleziona-to: per i video un player Flash, per le mappe uno specificoclient WebGIS, e per un radargramma si aprir il client pro-fessionale SpaceGIS.

    SpaceGIS un prodotto del CMS Plone specificatamente svi-luppato da Planetek Italia per la consultazione interattiva didati geografici planetari, appositamente specializzato peruna consultazione integrata di dati superficiali (mappe) condati di sottosuolo (radargrammi) o altimetrici. AttraversoSpaceGIS possibile gestire i sistemi di riferimento dei di-versi pianeti o lune del nostro sistema solare che fanno rife-rimento non pi al classico sistema EPSG, ma allo IAU2000.SpaceGIS sfrutta pienamente la potenza e la versatilit degli

    standard OGC (WMS, WFS, WCS, WMC e GeoRSS) che sonostati adottati sia per esporre i dati gestiti dal PROC che iservizi cartografici OGC messi a disposizione da enti esternicome, ad esempio, il JPL della NASA.

    Planetek Italia - www.planetek.it

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    PLANETEK2.0

    Il Forum Italiano dellOGCMassimo Zotti racconta Su blog.planetek.it liniziativaavviata da Planetek Italia tra i membri italiani dellOGCper la creazione di un Forum nazionale

    Giovanni Biallo sorrido, penso alle poltrone rosse del caff lette-rario.

    Se a Biallo gli metti un paio di baffi, uguale a Costanzo ride.

    Giovanni pi snello e soprattutto pi appassionato, di. Comcambiato da allora il nostro modo di comunicare..? Oggi c il blogdi Planetek, c il mio blog, c Facebook insomma tante inizia-tive che ci stanno aiutando a creare una comunit di gente chedialoga, si scambia informazioni e cresce. Come diceva Dan Zadra:

    Se due persone si scambiano un dollaro, si ritrovano con un dolla-ro a testa; se si scambiano unidea, si ritrovano con due idee atesta.

    Lui mi guarda pensoso, mentre finisce il suo caff. Andiamo via. Lacassiera sorride ancora, sta leggendo un sms. Ci sono messaggi cheandrebbero protetti, se riescono a provocare certi sorrisi.

    Allora abbiamo visto che in Italia cera questo buco, continuo ed abbiamo provato a smuovere le cose. Ne ho parlato con MauroSalvemini, perch lui oltre che presidente di AMFM anche consi-gliere dellOGC, ed era entusiasta. Lo stesso appoggio lho trovatonei colleghi di Intergraph, nei nuovi membri italiani dellOGC, ed intanti italiani che aderiscono al Consorzio in strutture straniere ointernazionali. Allora mi sono detto: facciamolo. Creiamo un fo-rum, diamoci delle regole di organizzazione anche blande per ora,

    e partiamo. Tu dici che servir a qualcosa?La disillusione, proprio quella che voglio combattere, la riconosco, siavvicina, tentatrice.

    Servir a parlare di standard, ma in ita-liano. dico Di buone pratiche, progettipilota, gruppi tematici, come diceva Cristo-foro mesi fa, ma nella nostra lingua: che unificante, e ci aiuter ad aumentare laconoscenza, e la consapevolezza, in meritoagli standard, in chi si interessa di ste co-se.Mi entusiasmo mentre ne parlo. Ci credo,penso al tempo che stiamo dedicando ed

    allincitamento continuo di tutti quelli concui mi confronto, come nemmeno Nibalisulla Bola del Mundo lha avuto.

    Il Consiglio Scientifico di ASITA spiego ci ha anche dato lopportunit di dedicare

    Il bar della Provincia affollato e rumoroso. Odore di caff nellaria,la cassiera sorride. Un morbido pomeriggio di inizio autunno.

    Ma come t venuta in mente questidea del Forum ItalianodellOGC?

    Il mio cliente sorride. E snello, nella sua camicia bianca senza cra-vatta. Io allento la stretta della mia cravatta ed invidio la sua formafisica. Penso che dovrei fare oggettivamente un po di sport in pi.Anzi, un po di sport e basta.

    Facciamo innovazione in tempo di crisi. Ch uno linnovazione selaspetta da Planetek, no?

    Eh mi ricordo ancora quando siete usciti con quel sistema del Mini-stero dellAmbiente, come si chiamava..?

    Atlante Italiano. Quella per era innovazione tecnologica. Adesso tisto parlando di un cambiamento nel nostro approccio al mercato.

    Arriva il nostro caff, bollente ma nella tazzina tiepida, come piace ame. Altri la preferiscono rovente, mah. La crema ha un rassicurantecolore dorato.

    Da quando siamo diventati membri dell OGC spiego abbiamodato unocchiata a come sono organizzati, e mi sono accorto chenegli altri stati europei hanno creato i Forum nazionali, in Francia,Inghilterra, per conoscersi, discutere, lavorare insieme. Si muovo-no, funziona. In Italia invece?

    In Italia c stato il decreto per INSPIRE e c tanta confusione. scuote la testa Entro dicembre bisogna avere pronti i primi meta-dati, e mica sono sicuro che tutti siano pronti a questa scadenza.

    Bravo. E a proposito dei metadati, pen-siamo anche a tanti webservices chesulla carta sono conformi agli standard,ma allatto pratico non hanno un meta-dato vicino e se li metti in una SDI di-ventano anonimi e si perdono. Alloraserviva dare una smossa. Nello stessomomento stavamo avviando un cambia-mento nel nostro modo di comunicare.

    Mi ricordo, sai? dice lui il Social

    Meeting a Roma, lanno scorso Sem-brava il Maurizio Costanzo Show.Si, forse quello era stato linizio. La co-struzione di una community geografica.

    Al posto di Costanzo, per cera

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    una sessione della conferenza di Brescia, un intero workshop,unora e mezza, a spiegare gli standard, a far vedere come fun-zionano, a parlare tra i membri italiani, a conoscerci e farciconoscere. Ci sarai, il 10 novembre?

    Il mio cliente resta un attimo in silenzio. Ci sta pensando. Guardafuori, il vento soffia morbido sulle foglie ancora verdi degli alberi,qualcuno in corridoio fischietta il Don Giovanni.

    Ti voglio dare una mano, v. si illumina, e questa volta sono ioa restare senza parole Chi dice che non si pu fare, non do-vrebbe mai interrompere chi lo sta facendo.

    Lo ringrazio, ci salutiamo con calore, ci stringiamo la mano, unapacca sulla spalla, e arrivederci a Brescia.Questautunno ci sar tanto da fare, ma ci divertiremo.

    Planetek Italia - www.planetek.it

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    LEmilia Romagna ed il Design ThinkingLa vera innovazione non in ci che fai ma nel modo in cui lo fai,

    perch linnovazione principalmente nei processi e solo marginal-mente nei prodotti.

    Alfredo Abrescia, sul nostro Blog, spiega che nello sviluppo diGeoER, il GeoPortale regionale dellEmilia Romagna (vedi a pag.20)abbiamo adottato un approccio innovativo nella conduzione delprogetto, basato sul Design Thinking, mettendo a fruttolesperienza fatta in diverse iniziative portate avanti negli anniprecedenti.

    Il Design Thinking, in quanto processo creativo che ruota intornoalla costruzione delle idee, si differenzia dal metodo lineareanalitico che prevede l'esecuzione sequenziale delle fasi di analisi,progetto, sviluppo, collaudo e manutenzione. Fa spazio, al contra-rio, a fasi non lineari che possono avvenire simultaneamente oessere ripetute.

    Questo processo iterativo utile per conoscere i bisogni nascostidegli utenti ed il progetto GeoER stato vissuto come un processogenerativo che ha prodotto molte idee, in collaborazione con gliutenti finali, tra le quali sono state selezionate quelle migliori.Queste hanno consentito limplementazione di un sistema, condivi-so sia con il committente che con gli utenti del portale, e quindidotato di tutte le funzionalit che sono rese disponibili allutentecos come lui si aspetta che siano.

    Questo approccio iterativo si basa sul rilascio continuo di prototipiper condividere con lutenza le scelte implementative che si vo-gliono adottare, facendo emergere e talvolta costruire i veri desi-derata degli utenti.

    In alcuni momenti stato necessario rompere con il passato, ovve-ro si reso necessario non guardare come le cose erano state fattefino a quel momento, altrimenti il rischio era quello di continuare afarle nello stesso modo. Questo approccio ci ha stimolati a trovarecontinuamente soluzioni creative e di mantenere sempre altolentusiasmo per il progetto sia del team di sviluppo che degli uten-ti del sistema.

    Abbiamo cambiato la prospettiva con cui guardare al sistema chestavamo pian piano realizzando, mettendoci dal punto di vistadellutente e non della tecnologia svolgendo un ruolo proattivo enon di meri esecutori. Nel corso del progetto pi di 80 utenti(regionali, liberi professionisti, studenti, cittadini, imprese) hannoeffettuato una serie di test di usabilit sui prototipi che hannoconsentito di cogliere sul nascere le necessit di miglioramento delsistema e, contestualmente, coinvolgere fin dalle prime fasi pro-gettuali gli utenti finali del sistema.

    Leggi larticolo completo su blog.planetek.it

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