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196 ARMI E TIRO 5/2013 Testo di Giulio Orlandini, foto di Giulio Orlandini e Ruggero Pettinelli D opo un anno di pausa, il Bignami day ha riaperto le porte: saltata l’edizione 2012 per questioni logistiche, a fine marzo decine di armieri e di ospiti provenienti da varie regioni d’Italia hanno ritrovato quello che è ormai diventato un appuntamento fisso e che non pare soffrire in alcun modo della “pressione” esercitata dalle tante fiere di settore, in Italia e all’estero, che nelle stesso periodo coinvolgono anche tanti armieri italiani. Anzi, i numeri paiono dar ragione alla con- solidata formula della haus messe dell’importatore di Ora (Bz), giunta quest’anno alla quindicesima edizione: nella giornata di domenica, è stato regi- strato «il record di presenze per quel che concerne la prima giornata della nostra fiera», ha sottoline- ato soddisfatto Luciano Berti, presidente della Bignami spa. Nel frattempo, sono giunti quasi a termine i grandi lavori che stanno cambiando il volto della storica sede di via Lahn e che erano stati la causa del “sal- to” dell’edizione passata: dalle finestre della palaz- zina che ospita il Bignami day, di fronte, si può apprezzare il grande lavoro di restyling a cui è sta- to sottoposto l’edificio della vecchia sede, rialzato di quattro metri e che all’interno vedrà presto ope- rativo un moderno sistema di gestione del magaz- zino e nuovi uffici. «Si tratta davvero di un grande intervento», spiega Luciano Berti, in una delle poche pause che si con- cede nella tre giorni del Bignami day, «per il quale mi sento di dover rivolgere un particolare ringra- ziamento a mio nipote Marco, che ha seguito tutta la parte progettuale e i lavori. Ma tutti i nostri col- laboratori e dipendenti stanno contribuendo fatti- vamente anche per superare qualche, inevitabile disagio causato dal cantiere: la nuova sede è il simbolo di un percorso molto più ampio che abbia- mo intrapreso da alcuni anni, che ha coinvolto la Dalla palazzina che ogni anno ospita il Bignami day, il nuovo volto che sta assumendo la storica sede Bignami. I lavori della massiccia ristrutturazione sono quasi terminati. Il presidente della Bignami spa, Luciano Berti (a destra), con Ugo Ruffolo, avvocato bolognese grande appassionato di caccia. ATTUALITÀ fiere e saloni Bignami day Le giovani generazioni della famiglia Berti sempre più integrate, la robotizzazione del nuovo magazzino, la sede ristrutturata. Dalla quindicesima edizione del Bignami day la foto di un’azienda in piena salute e pronta per nuove sfide PROGETTO FUTURO

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Testo di Giulio Orlandini, foto di Giulio Orlandini e Ruggero Pettinelli

Dopo un anno di pausa, il Bignami day ha riaperto le porte: saltata l’edizione 2012 per questioni logistiche, a fine marzo decine di armieri e di ospiti provenienti da varie

regioni d’Italia hanno ritrovato quello che è ormai diventato un appuntamento fisso e che non pare soffrire in alcun modo della “pressione” esercitata dalle tante fiere di settore, in Italia e all’estero, che nelle stesso periodo coinvolgono anche tanti armieri italiani. Anzi, i numeri paiono dar ragione alla con-solidata formula della haus messe dell’importatore di Ora (Bz), giunta quest’anno alla quindicesima edizione: nella giornata di domenica, è stato regi-strato «il record di presenze per quel che concerne la prima giornata della nostra fiera», ha sottoline-ato soddisfatto Luciano Berti, presidente della Bignami spa. Nel frattempo, sono giunti quasi a termine i grandi lavori che stanno cambiando il volto della storica sede di via Lahn e che erano stati la causa del “sal-to” dell’edizione passata: dalle finestre della palaz-zina che ospita il Bignami day, di fronte, si può apprezzare il grande lavoro di restyling a cui è sta-

to sottoposto l’edificio della vecchia sede, rialzato di quattro metri e che all’interno vedrà presto ope-rativo un moderno sistema di gestione del magaz-zino e nuovi uffici. «Si tratta davvero di un grande intervento», spiega Luciano Berti, in una delle poche pause che si con-cede nella tre giorni del Bignami day, «per il quale mi sento di dover rivolgere un particolare ringra-ziamento a mio nipote Marco, che ha seguito tutta la parte progettuale e i lavori. Ma tutti i nostri col-laboratori e dipendenti stanno contribuendo fatti-vamente anche per superare qualche, inevitabile disagio causato dal cantiere: la nuova sede è il simbolo di un percorso molto più ampio che abbia-mo intrapreso da alcuni anni, che ha coinvolto la

Dalla palazzina che ogni anno ospita il Bignami day, il nuovo volto che sta assumendo la storica sede Bignami. I lavori della massiccia ristrutturazione sono quasi terminati.

Il presidente della Bignami spa, Luciano Berti (a destra), con Ugo Ruffolo, avvocato bolognese grande appassionato di caccia.

ATTUALITÀ fiere e saloni Bignami day

Le giovani generazioni della famiglia Berti sempre più integrate, la robotizzazione del nuovo magazzino, la sede ristrutturata. Dalla quindicesima edizione del Bignami day la foto di un’azienda in piena salute e pronta per nuove sfide

Progetto futuro

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terza generazione della nostra famiglia, ma che passa anche dal coinvolgimento di nuovi, giovani collaboratori. «La figura di mio fratello Carlo», continua Luciano Berti, «è stata parzializzata in più persone della famiglia: Manfred (Gruber, marito di Lalla Berti, ndr) è il nostro direttore commerciale nel settore armi corte e law enforcement; mio figlio Achille ha la responsabilità del settore caccia; mentre l’ultima arrivata in ordine di tempo, mia figlia Alice, fa par-te dello staff del marketing con Marco Camilletti e Giovanni Morello, una struttura che stiamo co-struendo passo dopo passo, ma che ha già lavora-to tanto per la creazione del nuovo sito e dei nuovi, curatissimi cataloghi, importanti strumenti per comunicare con i nostri clienti. Senza dimenticare mia nipote Lalla, da anni importante figura all’in-terno dell’azienda». Con le nuove generazioni nei punti chiave dell’a-zienda, la sede completamente ristrutturata e rimo-dulata rappresenta il futuro della Bignami: «La nuova, stimolante sfida è quella di mettere a dispo-sizione dei nostri clienti sempre più efficienza. Dob-biamo continuare a migliorarci, giorno dopo gior-no: dovremo trovare le persone giuste per sostitui-re alcuni, storici agenti che nei prossimi mesi la-sceranno l’azienda; dovremo continuare a miglio-rare il rapporto con il nostro cliente-armiere e la robotizzazione del magazzino va proprio in questa direzione; e stiamo lavorando per migliorare ulte-riormente la fase della spedizione del materiale, anche se da tempo abbiamo già iniziato a farci ca-rico di una parte delle spese di spedizione, per an-dare incontro proprio agli armieri».

Uno dei settori strategici per la Bignami e che sta più a cuore a Luciano Berti è quello delle ottiche: dopo aver stimolato a lungo la Leica per convince-re l’azienda tedesca, nota soprattutto per le qualità ottiche delle sue macchine fotografiche, a investire nella produzione di ottiche di puntamento, l’azien-da di Ora, alcuni anni fa, ha rotto gli indugi sce-gliendo come partner privilegiato la Zeiss e i risul-tati della partnership stanno dando gli ottimi risul-tati che lo stesso Luciano Berti sottolinea: «L’azien-da di Wetzlar ha investito moltissimo sulla qualità di tanti nuovi prodotti, come, per esempio, i can-nocchiali e i binocoli della serie Victory Ht e noi di Bignami ci siamo impegnati a fondo per riportare in alto il marchio: posso affermare che a oggi il

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1. Achille Berti, direttore commerciale dell’area caccia.

2. Manfred Gruber (a sinistra), responsabile commerciale armi corte e law enforcement, con Paolo Brocanelli, pluri campione di Tiro dinamico che, da quest’anno, in gara veste 5.11, marchio distribuito dall’azienda di Ora.

3. Marco Berti (a sinistra, con l’armiere Giordano Perotto di Feltre), amministratore delegato della holding di famiglia, ha seguito il progetto e la realizzazione della ristrutturazione della sede Bignami.

4. Dalla palazzina che ospita il Bignami day si testano le ottiche.

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marchio Zeiss rappresenta il 50% del mercato ita-liano delle ottiche»

Una novità dalla Gran BretaGna E proprio nel settore delle ottiche di puntamento era una delle novità della haus messe con il nuovo vi-sore notturno Nite site. A rappresentare l’azienda britannica, il titolare, di chiare origini italiane, Nick Bortone. L’aspetto che balza immediatamente all’oc-chio è il prezzo dello strumento, meno di mille eu-ro, ma anche dal punto di vista tecnologico il viso-re presenta degli aspetti interessanti; punto debole è senza dubbio l’ingombro. Il Nite site, che pesa poco meno di 500 grammi, si installa sul cannoc-chiale di puntamento, sia con tubo centrale di 30 mm sia di un pollice: dal monitor, le immagini sono a colori di giorno, in bianco nero di notte e in pre-senza di una buona luce lunare, può avere una por-tata fino a 250 metri; l’autonomia varia dalle 5 alle 20 ore, in base al livello di illuminazione impostato (quattro quelli disponibili). Ha una garanzia di due

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anni ed è stato testato con successo fino al calibro .450 Nitro express: Nick Bortone ci ha assicurato che in Gran Bretagna in 18 mesi ne ha venduti tre mila esemplari. Restando nel settore delle ottiche, dopo l’ondata di novità sfornate da Zeiss negli ultimi due/tre anni, quest’anno l’azienda tedesca si è presa una “pausa” e tocca, quindi, agli altri marchi distribuiti da Bi-gnami la vetrina delle novità. Su tutti, certamente, la ceca Meopta che, come anticipato nel nostro re-portage sull’Iwa di Norimberga (Armi e Tiro, fasci-colo di aprile), per festeggiare gli 80 anni della fondazione, ha proposto diverse novità, già tutte disponibili nel magazzino Bignami. Nuovi sono i due cannocchiali di puntamento della gamma Me-ostar, gli R1r 3-12x56 Rd Gr e l’3-12x56 Rd 80th, quest’ultimo versione commemorativa creata proprio per festeggiare gli 80 anni di vita Meopta. Lo si riconosce per l’anello blu sulla campana-obiettivo, per la speciale confezione con il logo degli 80 anni e anche per il borsello con il kit per la pulizia e la

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1. e 2. nick Bortone, inglese di chiare origini italiane, mostra la sua creatura nite site, visore notturno digitale, applicabile su tutte le ottiche e dal prezzo davvero contenuto: meno di mille euro.

3. il fuoriclasse e pluricampione olimpico e mondiale di slittino, armin Zöggeler (a destra, qui con andy de Santis) è un appassionato cacciatore e ospite fisso del Bignami day.

4. le vetrine con tutte le novità e i classici delle armi corte di Cz, Sig Sauer, Smith & Wesson, Sti e Umarex.

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manutenzione dell’ottica. Oltre che nelle ottiche destinate all’attività venato-ria, Meopta da anni è impegnata anche nello svi-luppo di ottiche di puntamento in configurazione tactical, apprezzate sia in alcune discipline sportive del tiro sia nel settore del law enforcement. È il caso dello Zd 6-24x56 con reticolo illuminato, che strizza l’occhio ai tiratori appassionati delle lunghe distanze; oppure del M-rad Fl, il punto rosso Me-opta, al quale è stato aggiunto una sgancio rapido compatibile per le Picatinny-Weaver rail con il “de-flettore” che protegge l’ottica dagli urti accidentali. Scendendo nel segmento più economico, nuovo red dot anche per la giapponese Nikko Stirling che con il Pro T4 Diamond ha lanciato una nuova tecnologia di illuminazione del punto rosso, un design più compatto e un corpo più robusto contro gli urti. Novità anche in casa Nightforce con i nuovi Beast (Best example of advance scope technology), reti-colo sul primo piano di immagine, reticolo illumi-nato ed elevata trasmissione della luce; e il 15-55x52 della gamma Competition, progettato per le gare alle lunghe distanze. Da Bushnell, invece, le nuove versioni One mile della gamma Fusion, binocoli-telemetro dall’eccel-lente rapporto qualità/prezzo. Le tre versioni. 8x32, 10x42 e 12x50, sono in grado di misurare un ber-saglio fino a 1.600 metri di distanza, con sistema Arc per compensare l’angolo di sito.

TanTe, nuove carabine da cacciaIl piatto forte del Bignami day è stato quello delle carabine a canna rigata destinata all’attività vena-toria. Favorito anche dal fatto che la “morte” della commissione consultiva centrale dell’ufficio del catalogo ha praticamente azzerato i tempi di attesa per gli appassionati, ma anche per gli importatori e per le armerie, molte delle novità presentate in an-teprima all’Iwa di Norimberga, soltanto un paio di settimane prima, erano già nelle vetrine di Ora. È il caso delle nuove Sauer S101 sia in versione con calciatura in legno sia polimerica; ma anche le nuo-ve Mauser M12, anche in questo caso con calciatu-

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1. La apc45 è la versione calibro .45 acp della pistola prodotta da b&T.

2. Smith & Wesson (ora acquistabili senza end user), oberland, Heckler & Koch. ce n’è davvero per tutti i gusti tra le carabine “nere”…

3. una delle novità 2013 di bignami sono i kit carabina+ottica dedicati alla caccia di selezione. dal low cost all’alto livello, tutti esposti al bignami day.

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1. Aldo Sclosa, da oltre vent’anni agente Bignami in Friuli e in alcune province del Veneto.

2. Engelbert Zelger, che in Bignami segue il settore Tiro a segno, con la versione della carabina Weihrauch Production dotata della nuova calciatura thumbhole.

3. Presenza a sorpresa al Bignami day dell’ex responsabile della sicurezza di Telecom Italia, Giuliano Tavaroli (a destra, qui con l’amico Lorenzo Lucci).

4. L’agente della Bignami, Maurizio Valetto (a destra), Peter Hunterholzner (a sinistra)della Bignami con William Albenghi, titolare dell’omonima armeria di Reggio Emilia.

5. Il reggiano Giorgio Grasselli, mitico professional hunter che da oltre 50 anni accompagna in molti Paesi dell’Africa cacciatori provenienti da tutto il mondo.

6. L’agente Bignami per il Nord-Ovest, Renato Rocchia (a destra), con Giusto Ambrogio (al centro), titolare dell’armeria Sotto i portici a Varazze, e Giampaolo Freccero, cliente del negozio ligure.

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ra in legno o sintetica, sia nei calibri standard sia magnum. Una scelta impressionate di versioni, comprese varie lunghezze di canna, per i cacciato-ri più esigenti. Pur non trattandosi di modelli nuovi, novità anche per i modelli S202 e S303 di Sauer, con le versioni Hybrid, con le calciature caratteriz-zate dai nuovi inserti antiscivolo. Abbiamo visto anche le nuove Cz 557, bolt action ceca che ha su-bito un aggiornamento nella parte meccanica, che per il momento è disponibile soltanto in calibro .30-06 e soltanto dopo l’estate vedrà completata la gamma dei calibri nelle versioni Lux e Sporter.

Grande spazio anche all’idea studiata dalla Bigna-mi, i kit carabina-ottica dedicati ai cacciatori di tutte le tasche. Dal binomio Weatherby-Nikko ame-no di mille, al Cz-Meopta a poco più di mille euro, fino agli oltre quattro mila euro delle Merkel Rx.Helix con cannocchiale Zeiss. Non sono proprio armi da caccia, ma per restare nell’ambito della canna rigata non si può non ac-cennare della “nuova era” per gli M&P15 della Smith & Wesson che ora possono essere importati con una nuova formula, senza più dover sottostare al penalizzante end user che, finora, ne aveva pra-

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essere diversamente visto l’au-mento esponenziale delle pre-senze di caprioli e daini. Nel-la nostra armeria, soprattutto tra i cinghialai, vanno per la maggiore le cartucce commerciali, ma inizia a raccogliere interesse an-che tra i cacciatori la ricarica».Da una parte all’altra del Nord Italia, dal Nord-Ovest e al Nord-Est con Aldo Sclosa, veterano degli agen-ti Bignami che, oltre al Friuli, copre anche alcune province venete come Belluno, Treviso, Venezia e Padova, che sottolinea il periodo difficile che sta attraversando una delle locomotive economiche italiane: «Si parla spesso della crisi delle grandi aziende, dimenticando quanto stanno soffrendo le medie e piccole imprese che costituiscono l’ossa-tura dell’economia italiana e, in particolare, delle zone in cui lavoro io. Se a questa profonda crisi si aggiungono le scelte fiscali del governo italiano, è facile capire come le regioni che confinano con Paesi stranieri abbiano un motivo in più per lamen-

tarsi: noi, per esempio, vediamo molti clien-ti “emigrare” verso le armerie di Austria e Slovenia, facilitati dalle normative comuni-tarie in fatto di importazioni, anche delle armi da fuoco. Nonostante questa premessa, il mercato tiene bene: dalle nostre parti è in leggero calo la canna rigata, perché in giro c’è molto usato che satura il mercato. In compenso, è in forte aumento la richiesta di armi corte, anche grazie alla nascita di nuo-ve strutture di tiro. Dalle mie parti, va forte la Cz Sp-01, ma io sono molto soddisfatto delle performance che stanno registrando le ottiche Zeiss».Ci spostiamo un po’ verso il centro con Mau-rizio Valetto, agente Bignami per l’Emilia Romagna, regione in cui la caccia di sele-zione e al cinghiale ha conosciuto negli ul-timi dieci anni una vera e propria esplosione: «Ci sono tanti capi ed è per questo che mol-ti cacciatori si sono diretti verso questa cac-cia. Da questo punto di vista, l’offerta Bi-gnami è davvero di alto livello e completa. Nella mia zona, ha registrato un rallenta-mento nelle vendite di prodotti, carabine e ottiche, della fascia media di prezzo, mentre vanno sempre forte i prodotti della fascia bassa e quelli della fascia alta. E non ha mai rallentato il mercato delle armi corte, dove con i marchi Cz, Sti, Glock e Smith & Wesson non temiamo rivali».

ticamente impedito la diffusione in Italia. Alcune versioni dell’Ar15 di S&W, tra l’altro, andranno in vendita a prezzi veramente concorrenziali, intorno ai mille euro. Bignami mette a disposizione anche una gamma di accessori destinati a equipaggiare i cloni Ar15, alcuni dei quali prodotti dalla svizzera C&T, come nel caso degli handguard quad rail, disponibili nelle lunghezze 180, 234 e 318 millime-tri; sono disponibili anche un nuovo compensatore per il calibro .223 Rem e il blocchetto recupero gas basso, che permette di installare un handguard lun-go su carabine con recupero gas normalmente per astine lunghe 7” (180 mm). Anche tra le armi corte, a tenere banco è stato il marchio Smith & Wesson con i “cannoncini” calibro .500 S&W; il singolare revolver The governor, in grado di utilizzare cartucce calibro 36, .45 long Colt e .45 acp; e l’altro revolver camerato per il più ita-liano dei calibri, il 9x21, e costruito su telaio “L”, lo stesso del 686 in .357 magnum, pensato per il Tiro informale, ma anche per le discipline action come l’Idpa e l’Ipsc. Tutte presenti le repliche di Umarex dalla vintage P38 alla moderna Ppq; non sono an-cora arrivate a Ora, invece, le semiautomati-che della nuova Xseries della Sig Sauer, ma per gli appassionati delle pistole tedesche l’attesa dovrebbe essere molto breve.

Il polso della sItuazIoneIl Bignami day è l’occasione migliore per la rete vendita dell’azienda di Ora per incon-trare gli armieri, ma anche i presidenti di Tsn e altri invitati, avendo a portata di mano i prodotti dello sterminato catalogo Bignami. Noi di Armi e Tiro abbiamo approfittato di questa occasione per tastare il polso a due figure della filiera della vendita delle armi sportive, da caccia e delle munizioni: gli agenti e gli armieri. Con Renato Rocchia, agente per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, incontriamo Giusto Ambrogio, titolare dell’armeria Sotto i por-tici a Varazze (Sv), che fotografa uno dei cambiamenti più evidenti registrati negli ultimi anni: «La nostra è sempre stata una zona a vocazione canna liscia, ma da alcuni anni uno dei settori in forte espansione è quello della canna rigata, in particolare ri-ferito alle carabine semiautomatiche utiliz-zate nella caccia al cinghiale. Cresce anche la richiesta delle bolt-action e non potrebbe

1. È dedicato al tiro alle lunghe distanze il nuovo nightforce 15-55x52, con reticolo sul secondo piano focale e un’elevata trasmissione della luce grazie alle lenti ed.

2. Inesauribile la vena creativa di umarex che ha clonato la ppq, semiautomatica di famiglia, con la replica Co2 4,5 mm.

3. la ammo plant è la versione della torretta automatica lock-n-load di Hornady, completa di alimentatore automatico per le palle.

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