Qui 6 aprile 2011

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quotidiano l’informazione free press Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002 Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it IN DISTRIBUZIONE GRATUITA TUTTI I GIORNI TRANNE LA DOMENICA E LUNEDÌ NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 61 - Mercoledì 6 aprile 2011 - San Celestino Pagina 6 San Salvo: Il centrodestra replica a Marchese on line quotidiano Seguici su www.quiquotidiano.it e scrivici a [email protected] è on line il sito ufficiale di Mario Della Porta, candidato sindaco Pdl-Udc. www.mariodellaporta.it Due anni fa il terremoto che sconvolse L’Aquila. Il ricordo dei due studenti del Vastese vittime tra le macerie Quel maledetto 6 aprile 2009... Davide Centofanti Maurizio Natale I delfini nuotano a Punta Aderci Servizio a pag. 4 Due anni dopo, L’Aquila è ancora in ginocchio. Il ri- cordo della tragedia è pur- troppo sempre vivo e non solo nelle ferite alla chiese, alle strade, alle abitazio- ni: soprattutto questa data ricorda quelle 308 vittime, parte delle quali evitabili, che ci hanno commosso tutti per le loro storie di or- dinaria normalità. Voglia- mo e dobbiamo ricorda- re la tragedia de L’Aquila perché ci è vicina e perché rappresenta un momento di solidarietà verso gli abi- tanti: vogliamo ricostrui- re L’Aquila perché questa ricostruzione rappresenta “La Sfida” tra l’Uomo e la Natura. Vogliamo anco- ra ricordare quei due no- stri ragazzi, all’Aquila per crearsi un futuro migliore, sepolti, dal cinismo di chi non si accontenta, dal- la fretta, dalla burocrazia, dalla approssimazione de- gli uomini che pensano al proprio immediato. Dob- biamo ricordare la tragedia de L’Aquila, perché non si debba ancora piangere, perché si possa dormire tranquilli, perché si possa pensare che i propri figli siano al sicuro nelle strut- ture che li ospitano. Continua a pag. 2

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Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it in distribuzione gratuita tutti i giorni tranne la domenica e lunedì

NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 61 - Mercoledì 6 aprile 2011 - San Celestino

Pagina 6

San Salvo:

Il centrodestrareplica a Marchese

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Due anni fa il terremoto che sconvolse L’Aquila. Il ricordo dei due studenti del Vastese vittime tra le macerie

Quel maledetto 6 aprile 2009...

Davide Centofanti Maurizio Natale

I delfini nuotanoa Punta Aderci

Servizio a pag. 4

Due anni dopo, L’Aquila è ancora in ginocchio. Il ri-cordo della tragedia è pur-troppo sempre vivo e non solo nelle ferite alla chiese, alle strade, alle abitazio-ni: soprattutto questa data ricorda quelle 308 vittime, parte delle quali evitabili, che ci hanno commosso tutti per le loro storie di or-dinaria normalità. Voglia-mo e dobbiamo ricorda-re la tragedia de L’Aquila perché ci è vicina e perché rappresenta un momento di solidarietà verso gli abi-tanti: vogliamo ricostrui-re L’Aquila perché questa ricostruzione rappresenta “La Sfida” tra l’Uomo e la Natura. Vogliamo anco-ra ricordare quei due no-stri ragazzi, all’Aquila per crearsi un futuro migliore, sepolti, dal cinismo di chi non si accontenta, dal-la fretta, dalla burocrazia, dalla approssimazione de-gli uomini che pensano al proprio immediato. Dob-biamo ricordare la tragedia

de L’Aquila, perché non si debba ancora piangere, perché si possa dormire tranquilli, perché si possa

pensare che i propri figli siano al sicuro nelle strut-ture che li ospitano.

Continua a pag. 2

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mercoledì6 aprile 2011 2

Via Maddalena, 9166054 VASTO (CH)

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Dalla prima

Infissi in alluminioe legno/alluminio

di Travaglini Nicola

Con quindici voti a favore della maggioranza di cen-trosinistra, due contrari (Api) e un astenuto (Luigi Marcello che dice di non poter votare in quanto re-sidente nella zona interes-sata), il Consiglio comu-nale di Vasto ha adottato il Piano di recupero del centro storico di Vasto ela-borato dall'urbanista bolo-gnese Pierluigi Cervellati. Un Piano che, con la de-libera di adozione, muove appena il primo passo dan-do il via ad un lungo iter che prevede anche pos-sibili osservazioni prima della definitiva entrata in funzione. Non presenti in aula, al momento della di-scussione ed approvazione degli emendamenti e del voto finale, gli esponenti di Pdl e Udc, i quali hanno assunto questa posizione dopo aver posto prelimi-

narmente la questione pregiudiziale relativa alla impossibilità, sancita da varie sentenze della Corte Costituzionale, di approva-re provvedimenti di questa importanza nel periodo elettorale.

I consiglieri di opposizio-ne spiegheranno nel det-taglio all’opinione pub-blica vastese nel corso di una conferenza stampa i motivi per mi quali hanno detto no al l’iniquo piano Cervellati-Lapenna.

Via libera all'adozione del Piano Cervellati per il recupero del centro storico

Pdl e Udc abbandonano l'aula ritenendo illegittimo il provvedimento

Su un sito web locale si legge una brevissima nota sull’approvazione del co-siddetto Piano Cervellati, presentato un po’ come l’approvazione di un pas-so carraio qualsiasi. Non si dice che, in pratica, un edificio del centro stori-co, con le sue peculiarità strutturali ed architetto-niche, con le sue volte a botte, con la sua … storia, possa essere totalmente svuotato lasciando intatte

le mura esterne. Una drasti-ca operazione culturale che mira ad impagliare o im-balsamare il centro storico di Vasto: una operazione di facciata nel senso lettera-le della parola e, in pratica, l’autorizzazione alla futura realizzazione di “falsi storici” in città. Questo, da parte di coloro che si ergono a numi tutelari del bello, è un vero e proprio crimine culturale, che si va a sommare ai cin-que anni di amministrazio-

ne estranea alla città ed ai bisogni dei cittadini. Ad un solo mese dal cambio della guardia, come ormai pre-teso dalla maggioranza dei cittadini, viene imposto, con sommo disprezzo della in-telligenza e della volontà dei vastesi, un piano che di di-verso da un terremoto avrà solo il fatto che le facciate rimarranno in piedi, men-tre la “storia” di queste abi-tazioni sarà dispersa come macerie di nessun pregio.

Siamo di fronte all’ultima coltellata ad una città or-mai agonizzante: novella “Maramaldo”, questa am-ministrazione vuol farsi ricordare per non aver sa-puto e voluto intervenire su nulla, limitandosi agli slogan e riducendosi a fine legislatura per approvare due strumenti urbanisti-ci, il piano spiaggia ed il piano per il centro storico, che certamente non sono stati pensati per la città.

L’opinione di Elio Bitritto

Informazione a prescindere e piccoli escamotage

E non possiamo non ricordare, in questa occasione, tut-ti coloro che a migliaia di chilometri di distanza, hanno vissuto e vivono le stesse angosce perchè i sentimenti di solidarietà per queste catastrofi sono gli stessi, in ogni parte del mondo ed in ogni tempo. Vasto ed il Vaste-se furono direttamente coinvolti nel dramma del sisma aquilano. Le morti degli universitari Davide Centofanti e Maurizio Natale acuirono patimenti e scoramenti anche nella nostra comunità. A L’Aquila, oggi, è un altro giorno di ricordo.E ci sarà il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a pre-senziare ad alcume delle cerimonie organizzate per que-sta ricorrenza. Una ricorrenza triste, per un giorno che ha segnato indelebilmente in negativo la storia della re-gione Abruzzo.

Quel maledetto 6 aprile 2009...

Una via trasformata in un tracciato di corse per auto. E' quello che succede ogni notte in via San Domenico Savio, nei pressi dell'ingresso dell'Oratorio Salesiano di Vasto. I residenti della zona, infatti, si lamentano dei rumori di macchine che sgommano e sorpassano ad alta velocità, rendendo pericolosissimo il tratto di strada in questione. Non pochi sono gli incidenti che avvengono e che coinvolgono anche le autovetture in sosta lungo la strada, utimo dei quali nella notte tra sa-bato e domenica scorsi, che ha visto danneggiate ben tre auto, due delle quali di proprietà della stessa per-sona. "Abbiamo avvertito più volte le forze dell'ordine - di-cono i residenti della zona - ma mai nessun intervento è stato fatto, né nessuna prevenzione attuata. Inoltre, anche durante il giorno, numerosi ragazzi su auto e moto, sfrecciano ad alta velocità; tutto questo in un'area altamente frequentata da ragazzi che si recano in Ora-torio per giocare e bambini che attraversano la strada per andare al catechismo. Non si può continuare così - concludono -. Chiediamo che ci sia un controllo mag-giore lungo via San Domenico Savio e strade limitrofe, per rendere più vivibile e sicuro il quartiere".

Aurelio Marinelli

Le lamentele dei residenti del quartiere

Corse notturne d’auto in via San Domenico Savio

Si è costituito a Vasto, per impegno dell’attivo Nico-la Molino, il Movimento Cst (Caccia, Sviluppo e Territorio), nell’obiet-tivo di “rispondere alle richieste e alle solleci-tazioni di un gruppo di cacciatori stanchi di as-sistere all’inefficienza delle associazioni vena-torie tradizionali”. Scopi principali del movimen-to, per Molino, sono una maggiore tutela del dirit-to alla caccia, alla pesca e alle attività sportive ad esse correlate; la tu-tela del territorio in tut-te le sue componenti e maggiore rapporto con il mondo agricolo e la dife-sa dei diritti dei cacciato-ri e la salvaguardia della loro immagine.

Movimento Caccia,Sviluppo

e Territorio

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mercoledì6 aprile 2011 3

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STUDIO PARRUCCHIERI

L’opinione di G. Bonacci

Guardo poco la televisione e per i quotidiani mi fermo un po’ sulla pagine degli spettacoli. Questa deve essere la ragione per cui non mi sono accorto, se non leggen-do due righe laterali sul Corriere della Sera, che l’ex Amministratore Delegato della Fiat Vittorio Ghidella e’ venuto a mancare qualche giorno fa.Pero’ penso che non sia stata tutta colpa mia.Nel nostro Paese esistono fiorenti testate e ottimi gior-nalisti , dunque credo che la scomparsa di Ghidella non abbia fatto notizia.In questo contesto di enormi problematiche sul fron-te della ristrutturazione della Fiat e del settore auto in generale, non fa notizia un ingegnere che in pochi anni portò la Fiat al quinto posto nella classifica mondiale di costruttori d’auto e prima in Europa.Non fa notizia un uomo che nel pieno del periodo del-le contestazioni nelle fabbriche riuscì a sanare quegli aspetti con un sistema semplice e complesso allo stesso tempo: fece dei nuovi prodotti.Non può esserci in un’azienda un lavoratore peggiore di colui che abbia la sensazione di non lavorare per dei nuovi progetti, per delle nuove idee. Ed e’ impossibile che il piu’ anarchico dei lavoratori ,alla fine, non sia af-fascinato da ciò che sta producendo, di come l’azienda riesca a renderlo parte di una squadra che poi si tra-sforma in sistema di lavoro e dunque di vita.La contestazione operaia puo’ trovare varie derive ma l’embrione sta nella pochezza di chi dirige. Ghidella invece,come tutti i grandi manager non lo troverete mai in ufficio, li trovate alle catene di montaggio.La Fiat Uno conquistò una posizione dominante nel mercato mondiale e la Lancia batteva tutti nei Rally.Anche noi consumatori ci sentivamo affianco a Ghidel-la. Ma quando il suo successo cominciò a “fare notizia” , ecco che si scatena nella Fiat un’altra contestazione. Sordida ma piu’ pericolosa. La lotta degli uomini po-tenti contro gli uomini capaci. Non ci soffermeremo sulle ragioni di questa lotta.Sono note, Ghidella credeva in una forma associativa con la Ford, in processi produttivi diversificati etc Ma tutto cio’ e’ marginale:il vero conflitto era di vedere nell’uomo di successo un potenziale freno all’immagi-ne di altre strutture aziendali. Talvolta anche la lotte tra ricchi si trasforma in una guerra tra poveri, d’animo.Cosi,Ghidella non solo dovette lasciare la Fiat ma , come capita a chi combatte vere battaglie e subisce sconfitte nella vittoria, si rifugia all’estero non per essere dimen-ticato ma per dimenticare.Spero ci sia riuscito. Dai media e tg in Italia credo che abbia vinto l’ultima sconfitta.Mentre i media hanno per-so un’altra occasione di rappresentare un Paese attento ai suoi uomini migliori.

Vittorio Ghidella

Riconvertire lo stabilimen-to della Golden Lady di Gissi per scongiurarne la chiusura. E' l'appello della conferenza dei 18 sinda-ci dell'Ambito territoriale Sociale 25, con sede a Gis-si, contenuto nella delibe-ra approvata nell'ultima seduta dell'assemblea, su proposta dal sindaco di

San Buono Denisso Cupa-iolo. "Pur nella diversità di pensieri – si legge nella risoluzione - nella diversa dialettica politica presente nei comuni, mai come oggi è necessario unirsi per far in modo che non accada che la conferenza dei sin-daci di Medio e Alto Vastese diventi un organismo per-

manente del disagio sociale del comprensorio. I primi sintomi, in tal senso, credia-mo siano stati già avvertiti nei comuni, viste le tante richieste di borse lavoro da parte di famiglie in difficol-tà economica. La chiusura dell'ospedale di Gissi prima e della Golden Lady ora - si legge nell'appello inoltrato, tra gli altri, ai presidenti di Regione Abruzzo e Provin-cia di Chieti - riporteranno questo territorio indietro di 50 anni. Senza strumenta-lizzazioni di alcun genere, pensiamo sia nostro dovere esporre la drammatica re-altà a cui andiamo incontro, chiedendo alle istituzioni l'impegno concreto affinché in questa zona dell'interno non rimangano solo la cen-trale turbogas e il Civeta".

Crisi Golden Lady, i sindaci del Vastesedicono sì alla riconverisone industriale“Per il territorio il rischio è tornare indietro di cinquanta anni”

"Dalla Re-gione e dalla Pro-vincia, e non solo, n e p p u r e rispondo-no alle mie suppliche in favore

della parrocchia di Fraine, piccolo bor-go dell'alto vastese, chiusa da mesi alla devozione della popolazione e non si sa se e quando potrà essere riaperta. I la-vori sono fermi per mancanza di fondi, promessi e non mantenuti". E' davvero angosciato il parroco di San Silvestro Papa, don Francois Kayiranga, lui che non è abruzzese e viene da una terra lontana, bella e tormentata. "Nemme-no l'elemosina - aggiunge - ci danno". Il professor Guido Brunetti, collabo-ratore del Dipartimento di Scienze

psichiatriche dell'Università di Roma e noto scrittore orginario del picco-lo centro dell'Alto Vastese, ha preso a cuore questa nobile e appassionata crociata del parroco e con una raffica di interventi ha interessato istituzioni, enti, politici, industriali, sindacalisti e altre personalità. Si è rivolto, infatti, anche al presiden-te del Consiglio Berlusconi, al sottose-gretario abruzzese Letta, ai deputati e senatori dell'Abruzzo, ai sindaci della Comunità montana e agli abruzzesi sparsi nel mondo.Ha chiesto un gesto simbolico di so-lidarietà, che è uno dei massimi va-lori della civiltà. Una sfida, quasi una provocazione per verificare il grado di altruismo ed empatia di una socie-tà caratterizzata da anomia, degrado e forte decadenza di valori. Finora, a ri-spondere per primo è stato il senatore pescarese Andrea Pastore.

Mancanza di fondi e lavori interrotti al sacro tempio del piccolo centro dell’Alto Vastese

Chiesa chiusa a Fraine, la “crociata” del parroco

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mercoledì6 aprile 2011 4

Questa volta lo spettacolo è stato anche ‘immorta-lato‘. Ci sono gli scatti di Paolo Scampoli a docu-mentare la bella 'visita' di alcuni delfini nel tratto di mare antistante la spiaggia di Punta Penna, nel terri-

torio della riserva naturale di Punta Aderci. Qualche giorno fa era stato il rap-presentante del WWF di Vasto Stefano Taglioli, su indicazione di un vastese in giro nell'area protetta, a segnalare la presenza di

un bel gruppo di cetacei che 'sguazzava' in mare, a poca distanza dalla linea di costa. Un'immagine decisamen-te suggestiva ed una con-ferma delle peculiarità e ricchezze di questo tratto di Adriatico. In una delle foto inviate alla nostra re-dazione si nota il delfino con all'orizzonte due piat-taforme estrattive, quasi in una sorta di 'contrasto', nell'ambito di quello che è anche il dibattito sempre in corso, in tema di petro-lizzazione in particolare, relativo al destino della costa di questo nostro ter-ritorio.

Mi.Ta.

Delfini a Vasto:spettacolo

a Punta Aderci“Io ci sto”: si in-titola così il nuo-vo musical che verrà portato in scena dai ragazzi dell’Oratorio Sa-lesiano di Vasto. A p p u n t a m e n t o sabato 8 e dome-nica 9 aprile, alle 21.15 al Politeama Ruzzi, con ingres-so libero. La rap-presentazione è ispirata alla storia di Michele Rua, un ragazzo del primo Oratorio di Don Bosco, che diven-terà il primo sa-lesiano ed il primo successore dello stesso Don Bosco, poi a capo ella nuova Congregazione fondata dal Santo torinese per i giovani. Le canzoni inedite sono state scritte dai salesiani Simo-ne Calvano, Gilberto Driussi e Giorgio Mocci, il testo tea-trale è di Giuseppe Lapergola. L’atmosfera è quella della Torino nella seconda metà dell’ottocento, dove la forte industrializzazione getta per le strade tanti giovani e ra-gazzi. Qui Don Bosco, insieme a Michele e ad altri ragaz-zi, da vita ad un Oratorio, un’autentica casa che accoglie, luogo fecondo di studio, di lavoro e di santità.

Sabato e domenica sera al Politeama Ruzzi

Io ci sto dei Salesiani:il musical su Michele Rua

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mercoledì6 aprile 2011 5

In libreria. rEcEnsionE di luca MEnichElli

Immaginate un giorno di do-ver spiegare a vostro figlio di sette anni che cosa sia la forza di gravità. Un tem-po era sufficiente cercare di destreggiarsi con qual-che fantasiosa quanto ap-prossimativa pseudo-teoria aspettando che la scuola ottemperasse all’onere, ma ora i nostri piccoli, per via dell’onnipresenza della di-vulgazione culturale, si di-mostrano assetati di nozioni scientifiche, con il loro sus-seguirsi di “perché” capaci di mettere in crisi anche il più preparato degli scienziati. Come dicevo, mi sono ritro-vato a dovermi destreggiare con l’incombenza di dover rispondere alla domanda di mio figlio sul “perché le cose cadono?” Sembra facile, ma come soddisfare la voglia di conoscenza di due occhietti verdi aperti sul mondo, ri-spondendo in modo che un bambino possa capire, sen-za né cadere in tecnicismi incomprensibili né, tanto meno, nel banale? Me la sono cavata grazie a questo libro. Il libro di Jean Philippe Uzan La Gravità - o perché tutto cade è una lettura che mi sento di consigliare a tut-ti: genitori, insegnanti, bam-bini o semplici curiosi. Al primo sguardo si capisce su-bito che il target principale sono i piccoli lettori, sia per via del linguaggio che si ar-ticola come un racconto, sia per le illustrazioni a colori con inverosimili personaggi alieni, da Capitan Cosmo al perfido GalLegIon, e quindi potrebbe essere un’alterna-tiva costruttiva per un regalo

di compleanno a un bambino intelligente e curioso. Ma mi sento di consigliare il libro anche a chi deve affrontare l’aspetto didattico dell’argo-mento, appunto insegnanti e genitori, in quanto si tratta di una vera fonte di spunti per articolare un discorso o una lezione sulla forza di gravi-tà. Nella storia raccontata da Uzan, due amici, Sandro e Antonio, giocano nel parco fantasticando sull’esistenza del pianeta Notween in cui tutto galleggia e il mare vola; ma anche la fantasia di un bambino ha i suoi limiti e tra i due amici nasce una piccola discussione sulla possibilità che il pianeta possa esistere. Come risolvono il proble-ma? Si rivolgono a Marie, la sorella di Sandro, laureata in Fisica, che spiega la forza di gravità ai due amici rispon-dendo alle loro domande,

alle critiche e ai dubbi che si celano dietro al nuovo strano argomento. Grazie a questo libro, nel bagaglio culturale del bambino entreranno i concetti non solo del perché tutto cada, ma si introdurrà quello di massa, di peso e altre “amenità” fisiche, con la certezza che il piccolo lettore apprenderà in ma-niera semplice e divertente delle nozioni che prima non conosceva. Avete delle per-plessità? Provate a chiedere a vostro figlio se cade più ve-locemente un martello o una piuma. Ha detto il martello? Sono sicuro che la lettura di questo libro gli farà cambia-re idea.La Gravità o perché tutto cadeJean Philippe UzanEdizioni Dedalo, 200672 pp., illustr. a colori€ 7,50

La Gravità o perché tutto cadeImportante riconferma come componente del Collegio dei Probiviri della Federazione Nazionale della Stampa ita-liana per Pino Cavuoti, diret-tore responsabile de Il Nuovo Molise. Il giornalista vastese rappresenterà il Molise per il prossimo triennio. Una ricon-ferma fortemente voluta dal presidente dell’Assostampa del Molise, Giuseppe Di Pietro, a dimostrazione della conside-razione che la delegazione mo-lisana è riuscita a conquistarsi in sede nazionale. Nella seduta di insediamento di ieri a Roma è stato nominato presidente Tony Cembran.

Il giornalista vastese nel Collegio ProbiviriFederazione Nazionale Stampa,

conferma per Pino Cavuoti

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SAN SALVOquotidiano

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“Tutta la droga del mondo non vale un grammo della mia adrenalina”: è questo il commento a caldo di Si-mone Muratore, calciatore vastese, che domenica ha

spento la candelina del-la sua 500esima partita in carriera. Un traguardo importante per il difenso-re, attualmente militan-te nell’U.S. San Salvo, che

prima del fischio d’inizio del match contro la Flacco Porto Pescara, ha ricevuto un mazzo di fiori ed un po-ster per gli anni di onorata carriera nel calcio. Cresciu-to con gli Allievi della Va-stese, Simone Muratore ha militato in diverse squadre come Lanciano, San Mar-tino in Pensilis, Mafalda, Vasto Marina e San Salvo. Tra le esperienze calcisti-che più rilevanti il provino nel Parma dove ha avu-to occasione di conoscere personalmente sportivi del calibro di Zola, Asprilla e Benarrivo. “Al giro di boa

delle 500 esperienze – com-menta – rivedo volti, emo-zioni, sorrisi, lacrime, ricor-di indelebili impressi nella mente e nel cuore, più forti di ogni vittoria. Ringrazio tutti coloro che in questi anni mi hanno sostenuto tecnicamente e moralmen-te ed in particolare mi-

ster Di Santo, con il quale ho condiviso dieci anni di esperienze sportive, mister Vecchiotti, e il mio attuale mister Marcello che ha ri-posto in me ampia fiducia. Dedico questo traguardo a Fiorenza, compagna di sempre, e a Mattia, mio fi-glio... il futuro”.

Le 500 partite di Simone Muratore

Foto di Gino Bracciale

Signor Marchese, sape-vamo che, dopo i nostri nove esempi concreti di gestione di politica perso-nale e del personale, Lei ci avrebbe insultato. Le parole da Lei usate con-tro di noi nella conferenza stampa di sabato scorso (“meschinità, incapacità, nefandezze, incauti, im-prudenti, piccoli”) potrem-mo valutarle per essere segnalate all’Autorità giu-diziaria. Invece, vogliamo considerarle basse si, ma facenti parte di una batta-glia politica e quindi, pro-prio per non trasformare

il Comune in Aula di Tribu-nale, resteremo nell’ambito della politica, MA POLITI-CA DEMOCRATICA, Signor Marchese. Noi del centro-destra apparteniamo al Par-tito Popolare Europeo, che democratico lo è da sempre. E siamo cristiani. Non spe-culiamo su chi ha bisogno e sappiamo che l’esercizio dei diritti democratici è sancito dalla nostra Costituzione e, prima ancora, dalla Dichia-razione dei diritti univer-sali, scaturiti dalle Rivolu-zioni americana e francese. Esse, fondando le società moderne, sancirono il pas-

saggio dei diritti politici dai Signorotti (Re, Conti e… Marchesi) alla libera scelta di tutti gli uomini. Per que-sto vorremmo pensare che Marianna Della Penna (vice presidente di Mille Sport), Giuliana Trivilini (dipende-te della Futura dal ’95 e due anni prima consigliere del Pds), Licia Zulli (collabo-ratrice del Comune, che ha portato progetti innovativi), Michela Ciavatta (da Lei scelta ed assunta come ad-detto stampa del Comune) militino nella Sua corrente del direttivo del Partito de-mocratico solo in virtù delle

loro convinzioni personali. E questo perché noi, amanti della Libertà, vorremmo che tutti (compreso le quattro menzionate Sue collabora-trici) fossero libere da ogni condizionamento, finanche da quello che potrebbe deri-vare dal collaborare con un sindaco, che è anche il capo della loro corrente politica. Noi sappiamo quanto Lei che i concorsi pubblici e le selezioni delle borse lavoro sono tenute da funzionari pubblici, ma anche il più ir-reprensibile dei funzionari pubblici può sentirsi ed es-sere condizionato quando

vi partecipano la moglie di un collega, la figlia di un ex assessore, la ni-pote acquisita di un vice sindaco o i germani di un assessore in carica. Noi del centrodestra siamo cristiani e vorremmo che si aiutassero per davvero i più bisognosi. Per questo vorremmo che le centina-ia e centinaia di migliaia di euro spesi e/o gestiti da chi sa Lei siano arri-vati davvero ai bisognosi. Ma è cosi ? “Lo vedremo, vivendo”… come cantava Battisti.Centro-Destra -San Salvo

Vero esercizio dei diritti democratici

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SPORTquotidiano

l’informazione free pressmercoledì

6 aprile 2011 7

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I ragazzi di coach Giu-seppe Della Godenza, alla vigilia della delicata sfida casalinga contro il Città di Airola, avevano promesso che non avrebbero molla-to e così è stato per tutta la durata della gara e, a fine partita, è stata indescrivi-bile la gioia dei biancorossi che hanno ottenuto quello che volevano, conquistan-do due punti che fanno ri-alzare la testa alla BioFox, rilanciando le quotazioni in termini di salvezza e, possibilmente, evitando l’antipatica coda dei play-out. Al PalaBCC di Vasto, Desiati e compagni hanno piegato la terza forza del campionato nazionale di Serie C Dilettanti, girone G, con un rotondo 93-78, arri-vato al termine di una gara quasi a senso unico per i padroni di casa che hanno interrotto il “digiuno forza-to” di risultati. L’unica nota stonata dell’undicesima giornata di ritorno è il suc-cesso, maturato negli ulti-

mi minuti, del Trinitapoli contro il Lucera, diretta avversaria nella lotta per evitare lo spareggio con il fanalino di coda Sulmona. La nota positiva, comun-que, è aver vinto e con ben cinque biancorossi in dop-pia cifra: D’Alessandro, Bonaiuto, Campi, Mariani e Sammartino. Domeni-ca prossima trasferta in terra molisana: Desiati e compagni affronteranno il Venafro. Avanti la BioFox fin dalle prime battute (+6: 15-9 all’inizio del setti-mo minuto) per rimanerci sino al suono della sirena finale, accumulando van-taggi arrivati a +21 (64-43) a una manciata di secondi al termine del terzo quarto; l’ultimo parziale si è chiu-so sul 29-33, con gli ospiti protagonisti di un tentati-vo di rimonta prontamen-te stroncato dai padroni di casa che hanno saputo gestire il cospicuo vantag-gio per portare a casa due punti importantissimi per

lo scontro a distanza con il Trinitapoli che, come det-to, ha vinto e divide il pe-nultimo posto in classifica proprio con la BioFox che, per quanto visto domeni-ca al PalaBCC, ha larghi margini per ottenere la

permanenza nella catego-ria, quando mancano due turni al termine della sta-gione regolare, chiudendo il campionato prima delle feste di Pasqua: quale mi-glior regalo.

(mdp)

L’unico vero verdetto certo della quindicesima giorna-ta di ritorno dell’Eccellen-za è la promozione del San Nicolò e con due giornate d’anticipo. Per il resto, con i play off decisi a metà, tut-to è rimandato agli ultimi 180 minuti della stagione regolare per quanto con-cerne la parte bassa della classifica che non ha sen-tenziato ancora nulla. La Virtus Cupello di Gigi Ca-rosella, intanto, al termine della sfida casalinga tra pericolanti, ha ottenuto un buon punto contro l’Angi-

zia Luco e resta al terzulti-mo posto, sopra proprio ai marsicani.La gara non ha offerto grosse emozioni, ma non dimentichiamo che i ros-soblù sono scesi in campo con una formazione de-cimata dalle squalifiche e con un reparto avanzato tutto da inventare. La sal-vezza passerà attraverso i play out, ma è importante stare lontano dall’ultimo posto che equivale alla re-trocessione diretta. Nel campionato di Promo-zione, dove si è giocata an-

che la 15esima di ritorno, il girone B regala un’altra bella e convincente affer-mazione del Vasto Mari-na che ha battuto (3-0) in trasferta l’Amatori Passo Cordone, formazione che ha intrapreso un ‘brac-cio di ferro’ con l’Unione Sportiva San Salvo per la conquista del quinto posto, l’ultimo a disposizione per disputare i play off.I biancorossi di mister Massimo Vecchiotti hanno interpretato bene la parti-ta, sbloccando il punteggio con il centravanti Nicola

Sputore. Nella ripresa ar-rivano i gol di Mario Luon-go e Roberto Contini. Con la vittoria del San Nico-la Sulmona, restano due i punti che separano le due ammazza campiona-to. I biancazzurri di Nicola Marcello non sono anda-ti oltre l’1-1 con la Flacco Porto Pescara, ma il pareg-gio rispecchia quanto visto in campo. Prima della gara, sono stati consegnati un mazzo di fiori e un poster al difensore sansalvese Si-mone Muratore per la sua 500esima partita in carrie-

ra. Il momentaneo vantag-gio sansalvese arriva con Alberico. C’è da registrare, in precedenza, un compor-tamento non giustificabile in casa San Salvo: mister Marcello decide di sostitu-ire German Torres che non accetta di buon grado il cambio e si strappa la ma-glia; il gesto fa arrabbiare il patron Valerio Torricella il quale, dalla tribuna, richia-ma al rispetto il giovane argentino. Per ‘solidarietà’, Roman, fratello di German Torres, si toglie la maglia e, gettandola a terra, abban-dona il terreno di gioco.In settimana saranno prese delle decisioni. Con l’uscita dei fratelli Torres, il tecni-co biancazzurro ha inseri-to Cardarella e Costantini che hanno permesso alla squadra di essere più velo-ce e lucida, così da passare in vantaggio.“Merito alla Flacco - am-mette l’allenatore Marcel-lo - che è riuscita a crearci qualche problema, special-mente alla fine quando avevamo speso quasi tutte le energie. L’avversario ha iniziato la gara con ben sei fuori quota. C’è da dire che il gol l’ab-biamo subito su palla inat-tiva ed è già accaduto altre volte quest’anno, quindi dobbiamo stare attenti e lavorare sodo, special-mente ora che abbiamo guadagnato un altro punto sul Passo Cordone, diretta concorrente per i play off”. Domenica, per la penulti-ma giornata, l’U.S. farà vi-sita al Torre Alex e, in caso di vittoria, brinderebbe ai play off con una giornata d’anticipo. Risultato a reti bianche, invece, tra il Real San Salvo di Roberto An-tonaci e lo Scerni di Nino Monachetti.

Michele Del Piano

Basket serie C - I vastesi tornano a sperare nella salvezza senza i play out

La Biofox rialza la testa

Il punto della situazione in Eccellenza e Promozione - Buon pareggio per il Cupello

Vasto Marina, avanti così

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