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Cronaca quotidiano l’informazione free press Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002 Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it IN DISTRIBUZIONE GRATUITA TUTTI I GIORNI TRANNE LA DOMENICA E LUNEDÌ NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 31 - Martedì 22 febbraio 2011 - Santa Margherita Pagina 7 Pagina 5 Sport: La Pro Vasto potrebbe rinascere grazie al Real San Salvo San Salvo: Proposte sul centro storico Di Lallo torna in campo Verifiche e controlli dei Carabinieri di Vasto, uni- tamente a personale della Direzione Provinciale del Lavoro di Chieti, in alcu- ni cantieri edili di Vasto e della Marina. Dopo averne ispezionato due di piccole dimensio- ni in località Incoronata, le attenzioni si sono con- centrate su un grosso ed importante cantiere in località Buonanotte sul- la riviera. Un controllo finalizzato ad accertare, in particolare, il rispetto delle norme sulla sicurez- za sul posto di lavoro e la prevenzione degli infortu- ni, nonché il rispetto delle norme in materia di as- sunzione. Al termine delle verifiche i responsabili di tre ditte sub-appaltatrici, due di San Salvo ed una di Vasto, sono stati sanziona- ti per inosservanza delle disposizioni in materia di prevenzione degli infortu- ni. Più esattamente, spie- ga il capitano Giuseppe Loschiavo, è stata disposta la sospensione dei lavo- ri nelle zone interessate alle violazioni accertate ad eccezione degli interven- ti necessari alla messa in atto delle misure di sicu- rezza; è stata riscontrata la mancata redazione del Piano Operativo di Sicu- rezza; l’assenza di pro- tezione in alcuni balconi posti al secondo piano, in modo da evitare pericoli di caduta di persone e di cose; la presenza di una molazza non circondata da riparo atto ad evitare possibili offese agli orga- ni dei lavoratori; l’omessa valutazione dei rischi da elettroconduzione e man- canza di idoneo impianto di terra del quadro elet- trico. Un imprenditore è stato denunciato per violazione delle norme in materia di assunzione. Gli ispetto- ri, infatti, hanno trovato nel cantiere un operaio minorenne non assun- to regolarmente. E’ stata controllata, infine, la po- sizione occupazionale di circa trenta persone, tra operai e tecnici in servizio nei cantieri. Controlli dei Carabinieri nei cantieri edili Le dichiarazioni di Cor- rado Sabatini dell’IdV e dei suoi amici e sodali del partito dipietrista (i lettori possono leggerle a pagina 2) danno lo spaccato esat- to di quanto sta accaden- do a sinistra, molto più in là, intendiamo dire, dello stesso Partito Democrati- co del quale conosciamo lo stato comatoso soprat- tutto a seguito alle dimis- sioni del sindaco Lapenna e delle feroci polemiche che ha originato. Mera- viglia soprattutto lo stato confusionale che pervade tutto il centrosinistra in queste ore e la sua assolu- ta mancanza di saper pro- porre una strategia ed una leadership. Il botta e ri- sposta continuo di ieri tra gli esponenti più in vista dell’Italia dei Valori, Sa- batini, Bontempo e Men- na, rivela che le divisioni ormai sono entrate anche nella dinamica interna di un partito che aveva fatto di tutto, sino al punto di mentire sapendo di men- tire, per nasconderle agli occhi della gente e che esse sono la proiezione esatta delle posizioni evi- denziatesi all’interno del Partito Democratico tra seguaci di Lapenna e sup- porters di Forte. Quel che stupisce tuttavia in que- sto caso, perché manifesta più compiutamente l’at- mosfera da basso impero che si respira a Palazzo di Città in queste ore, è che vi siano, a due mesi dalla fine di questa disastroso quinquennio, ancora litigi per l’accaparramento di una poltrona d’assessore nell’eventualità non remo- ta che Lapenna dovesse ritirare le dimissioni. Me- schinità, si dirà. Appunto, ed il tenore delle polemi- che lo rivela con assoluta precisione confermando che l’IdV non è assoluta- mente diverso dagli altri partiti del centrosinistra. L’Italia dei Valori: come gli altri, peggio degli altri Dopo le dimissioni di Lapenna s’apre sempre di più la voragine nel centrosinistra

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Cronaca

quotidianol’informazione free press

Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it in distribuzione gratuita tutti i giorni tranne la domenica e lunedì

NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 31 - Martedì 22 febbraio 2011 - Santa Margherita

Pagina 7Pagina 5

Sport:La Pro Vasto

potrebbe rinascere grazie

al Real San Salvo

San Salvo:Proposte sul

centro storicoDi Lallo

torna in campo

Verifiche e controlli dei Carabinieri di Vasto, uni-tamente a personale della Direzione Provinciale del Lavoro di Chieti, in alcu-ni cantieri edili di Vasto e della Marina.Dopo averne ispezionato due di piccole dimensio-ni in località Incoronata, le attenzioni si sono con-centrate su un grosso ed importante cantiere in località Buonanotte sul-la riviera. Un controllo finalizzato ad accertare, in particolare, il rispetto delle norme sulla sicurez-za sul posto di lavoro e la prevenzione degli infortu-ni, nonché il rispetto delle norme in materia di as-sunzione. Al termine delle verifiche i responsabili di tre ditte sub-appaltatrici, due di San Salvo ed una di Vasto, sono stati sanziona-ti per inosservanza delle disposizioni in materia di prevenzione degli infortu-ni. Più esattamente, spie-ga il capitano Giuseppe Loschiavo, è stata disposta la sospensione dei lavo-ri nelle zone interessate

alle violazioni accertate ad eccezione degli interven-ti necessari alla messa in atto delle misure di sicu-rezza; è stata riscontrata la mancata redazione del Piano Operativo di Sicu-rezza; l’assenza di pro-tezione in alcuni balconi posti al secondo piano, in modo da evitare pericoli di caduta di persone e di cose; la presenza di una molazza non circondata da riparo atto ad evitare possibili offese agli orga-ni dei lavoratori; l’omessa valutazione dei rischi da elettroconduzione e man-canza di idoneo impianto di terra del quadro elet-trico. Un imprenditore è stato denunciato per violazione delle norme in materia di assunzione. Gli ispetto-ri, infatti, hanno trovato nel cantiere un operaio minorenne non assun-to regolarmente. E’ stata controllata, infine, la po-sizione occupazionale di circa trenta persone, tra operai e tecnici in servizio nei cantieri.

Controlli dei Carabinieri nei cantieri edili

Le dichiarazioni di Cor-rado Sabatini dell’IdV e dei suoi amici e sodali del partito dipietrista (i lettori possono leggerle a pagina 2) danno lo spaccato esat-to di quanto sta accaden-do a sinistra, molto più in là, intendiamo dire, dello stesso Partito Democrati-co del quale conosciamo lo stato comatoso soprat-tutto a seguito alle dimis-

sioni del sindaco Lapenna e delle feroci polemiche che ha originato. Mera-viglia soprattutto lo stato confusionale che pervade tutto il centrosinistra in queste ore e la sua assolu-ta mancanza di saper pro-porre una strategia ed una leadership. Il botta e ri-sposta continuo di ieri tra gli esponenti più in vista dell’Italia dei Valori, Sa-

batini, Bontempo e Men-na, rivela che le divisioni ormai sono entrate anche nella dinamica interna di un partito che aveva fatto di tutto, sino al punto di mentire sapendo di men-tire, per nasconderle agli occhi della gente e che esse sono la proiezione esatta delle posizioni evi-denziatesi all’interno del Partito Democratico tra seguaci di Lapenna e sup-porters di Forte. Quel che stupisce tuttavia in que-sto caso, perché manifesta più compiutamente l’at-mosfera da basso impero che si respira a Palazzo di Città in queste ore, è che vi siano, a due mesi dalla fine di questa disastroso quinquennio, ancora litigi per l’accaparramento di una poltrona d’assessore nell’eventualità non remo-ta che Lapenna dovesse ritirare le dimissioni. Me-schinità, si dirà. Appunto, ed il tenore delle polemi-che lo rivela con assoluta precisione confermando che l’IdV non è assoluta-mente diverso dagli altri partiti del centrosinistra.

L’Italia dei Valori:come gli altri, peggio degli altriDopo le dimissioni di Lapennas’apre sempre di piùla voragine nel centrosinistra

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Riceviamo e pubblichiamo

A Vasto raggio

Chi più ne ha più ne mette e in una situazione politico-amministrativa che s’ingarbuglia sempre più, con un cen-trosinistra che si spacca ed un centrodestra che s’avvita, “anche le formiche, nel loro piccolo s’incazzano”. Sabato scorso si son fatti vivi persino i Grillini, cioè i seguaci del comico Beppe Grillo, i quali hanno tenuto a battesimo a Vasto il loro movimento, denominato appunto Movimen-to 5 Stelle. Nella Sala Michelangelo di Palazzo d’Avalos i grillini hanno peraltro anche presentato il loro candida-to a sindaco, che è Michele Celenza, sinora noto come il presidente dell'associazione civica 'Porta Nuova'. A dar-ne notizia sono stati Gianluca Vacca di Pescara, Sergio Comparozzi e lo stesso Michele Celenza..

Anche i grillini scendono in campo

In merito al comunicato di Vastoviva sulla necessità di fare le primarie, mi viene spontaneo fare una riflessione pur non essendo iscritto a nessun partito politico. Tale associazione sostiene che le primarie sono competizioni aperte tra proposte per il governo della città, avanzate da persone che si propongono a riferimento di tutta la co-alizione. A leggere le motivazioni secondo le quali il PD dovrebbe fare le primarie si resta sconcertati. I respon-sabili dell’Associazione o non hanno capito la funzio-ne delle primarie o fanno finta di non capire. Le stesse avrebbero un senso se ci fosse un confronto all’interno della coalizione in cui i vari esponenti dei partiti por-tano avanti le loro proposte per il governo della città, sulle quali confrontarsi e chiedere il consenso di iscritti e simpatizzanti. Insistere per fare le primarie all’inter-no del solo PD-tra il segretario del partito e il sindaco uscente – è una sconfitta in termini amministrativi e politici. All’interno del PD non vi possono essere due visioni per il governo della città, una del segretario e l’altra del sindaco. Il programma deve e dovrebbe es-sere uno solo. A me pare che l’insistenza nel chiedere le primarie all’interno del PD equivalga solo a sanci-re il fallimento dell’amministrazione uscente. Se così fosse il segretario del partito avrebbe dovuto da tempo esprimere chiaramente l’insoddisfazione per l’operato del sindaco e della sua amministrazione e annunciarne pubblicamente la non ricandidatura , per chiarezza nei confronti del partito e dei cittadini vastesi.

Gabriele D’Ugo

A proposito di primarie

Sante Cianci, segretario di Sinistra ecologia e libertà di Vasto, è stato eletto dal direttivo abruzzese del partito di Vendola nuovo membro della segreteria regionale. Lo si apprende da un comunicato diramato da Sel locale: "Tra i membri, quattro donne e quattro uomini, in rappresen-tanza della provincia di Chieti sono stati eletti Anna Lisa Settimio, insegnante teatina e Sante Cianci di Vasto.Cianci, 62 anni, già consigliere Comunale e Regionale, è attualmente coordinatore cittadino di Sel Vasto.

Sel: Sante Cianci nominatomembro della segreteria regionale

Continua lo scambio di accuse tra gli esponenti del centrosinistra vastese. Adesso è la volta di Corra-do Sabatini dell’Italia dei Valori, assessore ai Lavo-ri pubblici,il quale attacca senza mezzi termini Lucia-no Lapenna."Lapenna - afferma in una nota Sabatini - si è dimes-so contro la sua maggio-ranza, nonostante questa lo avesse ripetutamente sostenuto anche nei mo-menti più difficili". Nel ri-percorrere criticamente i cinque anni di governo del centrosinistra a Vasto, Sa-batini fa autocritica e dice: "passata l’euforia iniziale della vittoria si è assistito al sistematico offuscamen-to del ruolo dei partiti ed alla sostituzione del loro ruolo di rappresentanza politica con la rappresen-tanza personale del sinda-co, relegando i partiti ed i consiglieri comunali ad un ruolo di comprimari, men-tre le scelte progettuali e

programmatiche venivano decise altrove. Ciò ha com-portato, inevitabilmente, il progressivo distacco dei consiglieri dall’attività am-ministrativa e tale deleteria metodologia ha contribuito alla fuoriuscita di Monte-murro, Russi, La Verghetta, D’Adamo, Di Paolo e Picco-lotti che hanno abbando-nato gli schieramenti dove erano stati eletti. Quindi si è passati dall’avere una maggioranza schiacciante ad un sostanziale pareggio (15 a 15), rompendo soprat-tutto gli equilibri e le alle-anze politiche che avevono consentito la vittoria elet-torale. Ai Socialisti è stata tolta la rappresentanza in giunta con la scusa che non avevano rappresentanti in Consiglio, mentre Sinistra Ecologia e Libertà pur non avendo rappresentanza in Consiglio veniva premia-ta con un assessorato….Queste furbate – conclude Sabatini all’indirizzo del sindaco - alla fine si paga-

no e non trincerarti dietro la difesa delle istituzioni, perché sei intelligente, non prenderci per stupidi e so-prattutto non prendere per stupidi i cittadini di Vasto". "Hai pensato di salvare la tua faccia politica e la di-visione che esiste all’inter-no del Pd mortificando il Consiglio e la maggioranza uscita dalle urne, antepo-nendo (oramai a fine legi-slatura dove occorreva al-meno approvare il bilancio e tu sai l’importanza di un bilancio approvato per Va-sto) i tuoi interessi politici a quelli della tua comunità. Hai preferito fare la fine di Sansone". Nel tentativo di giustificare poi la sua pre-senza al governo cittadino (ed evidentemente anche i suoi silenzi passati) il rappresentante del par-tito dipietrista traccia un quadro delle iniziative da lui assunte ma l’elenco è evidentemente deludente. Solo per colpa di Lapen-na?

Sabatini (Idv) attacca Lapenna

Questa che segue è la re-gistrazione delle “coeren-ti” posizioni assunte ieri dall’IDV. Corrado Sabatini: "Non entrerò mai in una nuo-va amministrazione con Lapenna". Bontempo: "Le sue sono considerazioni persona-li. Sabatini non è porta-voce dell'Italia dei valo-ri. Quelle affermazioni, ancorché condivisivbili sotto certi aspetti, sono solo sue opinioni sul-la persona del sindaco. Corrado deve condivi-derle col partito, se vuo-le che le dichiarazioni che rilascia siano riferi-bili all'Italia dei valori e non a un singolo espo-nente di essa. L'Idv non entrerà mai in un'altra

Giunta Lapenna? Questa è una valutazione che deve compiere il partito. Oggi noi un candidato sindaco ce l'abbiamo ed è Patrizia De Caro. Vediamo se que-sto teatrino del Pd finirà". Sabatini: "Che io abbia parlato a titolo personale l'ho precisato subito. Ma voglio anche chiarire che venerdì scorso è stata l'as-semblea cittadina del par-tito a decidere, all'unani-mità, che l'Idv non entrerà mai in una ipotetica, nuova amministrazione Lapen-na". Eliana Menna: "Nella ri-unione dell'Idv svoltasi venerdì 18 febbraio 2011 presso la sede del parti-to in Largo del Fanciullo Corrado Sabatini ha an-nunciato, alla presenza di

numerosi iscritti, la sua non disponibilità a rien-trare in una nuova giun-ta guidata dal sindaco dimissionario Luciano Lapenna. Tutti i presenti hanno condiviso la po-sizione politica di Saba-tini. Inoltre, si è deciso che nessun altro iscritto al partito dell'Idv entre-rà in una nuova Giunta guidata dall'uscente sin-daco.La posizione politica dell'Idv, oltre ad essere chiara, è perfettamen-te in linea con la scelta già fatta da mesi ovvero quella di correre da soli alle prossime elezioni amministrative nel caso il candidato proposto dal Pd fosse rimasto Lucia-no Lapenna".

Centrosinistra nel tritacarne

La coerenza dell’Idv

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Riceviamo e Pubblichiamo

Segnalazione

Da ben quattro anni, svol-tando da una frenetica e di-namica statale 16,percorro quotidianamente una stret-ta strada della periferia vastese dalle sinuose ed avvolgenti curve che si sus-seguono di tanto in tanto tra canneti, vigneti e ridondan-ti avvallamenti. Sono l’inse-gnante della Casa Circon-dariale di Vasto e la strada in oggetto è quella di via Torre Sinello, in contrada Salotto, dove al numero 23 è ubicata la Casa Circonda-riale di Vasto.In essa vi lavorano 120 agenti di polizia peniten-ziaria che quotidianamente hanno tra i compiti quello delle “traduzioni”. Per “tra-duzioni” si intendono tutti gli spostamenti di accom-pagnamento vigilato degli uomini detenuti con furgoni blindati, chiamati “cellulari”, per consulenze ospedaliere, udienze in tribunale e per trasferimenti. Nella stessa Casa Circondariale lavora, inoltre, del personale civi-le sia impiegato negli uffici amministrativi che in attivi-tà rieducative. Ogni mattina si è costretti a fare lo slalom in una strada delimitata da entrambi i lati da aperti ca-nali tra buche e vegetazio-ne che cresce sempre più

rigogliosa. Per non parlare della retrostante impercor-ribile strada con ingresso dalla contrada Zimarino, cosparsa di mucchi di rifiuti e dal susseguirsi di inevi-tabili fosse. Fastidiosi sono i continui danni riportati alle autovetture e preoccupante è il pericolo di incidenti.La scorsa sera, un agen-te, nel salutarmi mi mette in guardia dicendomi: “Vai piano! La strada è buia e poco illuminata! Attenta alle buche e facile andare fuori strada!”. Ripercorro così la strada del ritorno con maggiore cautela nella guida ed ecco che un cin-ghiale sbuca da un grosso cespuglio, mi attraversa la

strada. Il mio procedere è attento e cauto, sterzo leg-germente e lascio passare incolume il cinghiale. Sono ferma immobile spaven-tata, rivivo ad occhi aperti il ricordo e la scena. Sono in una riserva, certo, sono d’accordo,il cinghiale ci sta! Ma se la strada fosse più illuminata? Sono stata for-tunata! Certo, ma bello sa-rebbe se chi di competenza, non so, Comune, Provincia, Regione, si adoperasse per il rifacimento e la messa in sicurezza di una strada che versa in uno stato. Sentitamente,

La maestra della Casa Circondariale di VastoMiranda Sconosciuto

Si tratta di via Torre SinelloLa strada del lavoro, un percorso infernale

Gentilissimo Direttore spesso mi reco al cimitero di Vasto a trovare i miei cari che non si sono più. Vorrei segnalare il mio disgusto nel vedere su molte tombe i "bisogni" dei piccioni che da come mi hanno detto rovinano i marmi .E' uno schifo !!!! Sabato 12 febbraio avevo pulito la tomba dei miei cari da "bisogni" dei piccioni munito di spugna e un prodotto. Sabato 19 febbraio ho dovuto di nuovo ripulirla.Mi chiedo, ma non si possono prendere provvedimenti seri? Un signore che ha la moglie sepolta vicino alla mia, mi ha detto che lui era andato a parlare con l'ufficio servizi del comune per vedere di prendere provvedimenti. Ma fino ad ora nulla è stato fatto. Ora mi chiedo se tutte le settimane dobbiamo munirci di prodotti spugne e stracci e ripulire le tombe visto che nessuno se ne interessa? Un’ altra cosa volevo segnalare all'ufficio servizi sino a quando si riapriranno i cancelletti il pome-riggio è davvero uno schifo! Può una persona ormai non più giovane fare il giro del cimitero per uscire? Hanno detto che è per mancanza di personale...Quanti giovani sono a spasso...Speriamo che la nuova amministrazione prenda provvedimenti seri sul problema del cimitero!

Domenico Di Tullio

Cimitero abbandonato

Tutti gli automobilisti che frequentano la zona di Sant'Onofrio a Vasto esattamente in via Colli II, in corrispondenza delle “Cantine Jasci” devono procedere a passo d'uomo per la presenza di un gigantesco buco formatosi nel manto stradale. La strada, già notevol-mente dissestata, presenta anche questo ul-teriore handicap. Il buco ha già procurato la sua prima “vittima”, sabato ultimo scorso. Ci auguriamo che il comune agisca al più presto per le riparazioni, visto che la segnalazione è stata già fatta senza alcun riscontro.

Il “buco” di via Colli II

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VASTOquotidiano

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Ritenete che si possa dire – e se non ora, quando... – che anche tali “Belen” ed “Elis” siano state ‘sfrut-tate’ a “SanRemo”, per lo Spettacolo e per tutti gli interessi economici che stanno dietro a tale osten-tata esibizione di formo-sità femminili? Vogliamo dirlo che queste signorine sono state messe lì non per doti artistiche, ma solo per i loro prosperosi seni e torniti sederi (il tutto definito “sex-appeal”) a condimento del bussiness, canoro e televisivo, stuzzi-cando gli ormoni maschili dei telespettatori? Se non ora quando... di-remo che il neo-femmini-smo di sinistra, persegue ora solo suoi interessi di bottega, utilizzando ar-gomenti che nulla hanno a che fare, in casa della politica ...con la Politica?

Forse – e se non ora quan-do... – bisognerà pur am-mettere che, le donne che ‘offrono’ il loro corpo, cer-tamente per “il successo” e dunque per denaro, non sono soltanto quelle certe “Escort” di cui tanto – fin troppo - si dice, si spro-loquia, si scrive, s’indaga, s’intercetta, si giudica, si rompe le ...alla gente, che ha altri e ben più seri problemi, della Nazione e della famiglia, cui pensare e di cui preoccuparsi.E’ scritto (...se ben ricor-do): “Non desiderare la donna d’altri!” Sembra che farlo “E’ peccato”, nè più e nè meno che forni-care corporalmente con esse. Eppure, tutta cer-ta ‘cultura’ spettacolante non fa altro che mettere a frutto la ‘concupiscen-za’ delle forme muliebri (come anche del ‘macho’) esibite per ogni dove...Non solo ora, certo. Da quando? Lo sappiamo tutti: da sempre.... Come sempre va detto - care donne o maschi femmini-sti, pseudo moralisti - non solo ora!

Giuseppe F. Pollutri

Da che mondo è mondo le battute, le barzellette hanno sempre avuto un bersaglio: gli uomini di potere ed in parti-colare gli uomini di governo. C’e’ una strana sensazione di compiacimento quando si dileggia qualcuno che ha piu’ poteri di noi. Un grande diret-tore del giornale “La Stampa” raccomandava ai suoi redat-tori di mettere sempre in pri-ma pagina un articolo sulla salute e poi uno contro il Go-verno: faceva vendere.Gli uomini che stanno invece all’opposizione sono meno aggredibili, in quanto meno esposti e fondamentalmente piu’ tristi!In tutta questa strategia ‘commerciale’ deve pero’ es-serci una logica che e’ quella della coerenza d’immagine :la parodia in un avanspettacolo di periferia puo’ essere anche greve, è adeguata al conte-sto. Uno spettacolo televisivo di molti anni fa, ripreso dal palcoscenico del Salone Mar-gherita era caustico,piaceva a tutti, colpiva anche in modo pungente e faceva audience.Riusci ad avere una sera an-che l’Onorevole Andreotti con la sua controfigura,il grande Oreste Lionello. La satira era

elegante senza essere fatua. La canzone di Luca e Paolo su Berlusconi e Fini, con i due volti proiettati in diapositiva gigante, non corrisponde a nessuno dei canoni appena enunciati. E’ fuori dal con-testo. Non si puo’ fare la set-timana sui film di Fellini e nell’intervallo tra il primo e secondo tempo proiettare un film a tre x. Svilisce l’arte di Fellini e non contribuisce in alcun modo a riscattare il film a tre x. La satira presuppone in genere una composizione quasi poetica della struttura narrativa ,la canzone di Luca e Paolo e’ stata una sgradevo-le parodia e una umiliante riproduzione di cose già dette mille volte con toni che nei vari talk show erano forse più sferzanti ma meno volgari.Sono i limiti delle dirette tele-visive e della triste astuzia di voler far ridere, non sempre riuscendoci come accaduto ai

bravi Luca e Paolo.Invece qualche sera fa la brava Lilli Gruber chiedeva all’On.Borghesio:“Lei Onore-vole ha detto che il 17 Marzo sarà una giornata di lutto.Chi è morto?” La risposta dell’Ono-revole Borghesio non merita neanche di essere riportata.Lo stile dell’uomo e’ già insito nella sua affermazione sulla giornata del lutto . La Gruber con una semplice domanda e con cinque secondi ha for-nito agli spettatori un profi-lo di Borghesio fortemente rappresentativo (ogni lettore si farà la sua opinione). Con la presenza dell’interessato, senza diapositive e canzoni, ha ottenuto una dichiarazio-ne ridicola e autocertificata , anch’essa senza farci ridere.

Gianfranco BonacciPs : Borghesio ha anche det-to che lui non paga il canone tv. Attendiamo conferme dal-la Rai.

A proposito di SanremoQuando si dice: “...è peccato!” La prima serata del Festival

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Sabato scorso abbiamo in-contrato Gabriele Di Lallo, ex assessore al commercio ed alla viabilità. Lo abbia-mo trovato ancora un po’ amareggiato per la recente vicenda che lo ha visto pro-tagonista: si è dimesso dopo il duro attacco subìto dall’Idv proprio sulle politiche del suo assessorato. Ma lo abbia-mo trovato anche intenzio-nato a lavorare ancora (sul piano politico) per mettere in atto alcune idee che aveva e che avrebbe tentato di tra-sformare in provvedimenti amministrativi se fosse an-cora rimasto in Giunta. Per la verità ad impedirgli di dare concretezze alle sue propo-ste non è stato tanto la limi-tatezza del tempo della sua carica (è stato assessore per poco più di un anno e mez-zo) quanto – e dice proprio così – “ la delicatissima fase di vita amministrativa, che impone una dose di corag-gio allorquando si propone”. Queste le idee che Di Lallo ci rivela e che vogliono essere un contributo alla discussio-ne sul vecchio centro (che

noi stessi avevamo promosso in un incontro al Quadrila-tero. Vale la pena di tornar-ci sopra, magari anche con un successivo confronto tra attori sociali). Sul parcheg-gio a tempo, l’ex assessore è convinto che funzioni male, “come accade un po’ dapper-tutto. Vale dunque la pena di trasformare l’attuale sosta consentita per mezz’ora e un’ora in parcheggio a paga-mento”. Sulla poca frequen-tazione del vecchio centro, Di Lallo ritiene che ci si debba dotare di piccoli bus elettrici che trasportino gratuitamen-te i cittadini dalle periferie nella zona della Porta della Terra o nella zona di Pisci-celli. “Un’altra idea – ci dice – può essere quella di do-tare l’isola pedonale di una rete wirells ed internet point gratuiti, che porti i giovani al centro”. Sulla viabilità, l’ex assessore pensa che il nuovo piano traffico vada finalmen-te adottato. E poi immagina un senso unico sulla ora-mai super congestionata Via Duca degli Abruzzi o almeno il divieto di transito a bus e

mezzi pesanti. “L’alternativa ? La Nuova circonvallazione, attualmente sotto utilizza-ta”. Infine per la sicurezza dei cittadini bisogna dotare l’area urbana di pi rallen-tatori, a partire dalla parte alta di Corso Garibaldi. Ga-briele Di Lallo, seppure ora è un semplice cittadino, non ha perso il modo di ragiona-re degli amministratori, per cui si pone il problema del-la copertura della spesa dei bus e di internet al centro. E afferma: “Mi rendo conto che l’eventuale attuazione di queste proposte avrà dei costi…Basterebbe non rifare Ariaperta (che ha esaurito la sua funzione) e far compar-tecipare alcuni balneatori ai fuochi d’artificio estivi e si coprirebbero le maggiori spese. E…poi ho in mente un’altra cosa che ci farebbe risparmiare soldi pubblici e movimenterebbe ulterior-mente il centro storico, ma lo dirò la prossima volta”. Ok, alla prossima dunque, asses-sore. “No semplicemente Ga-briele”.

Orazio di Stefano

Rodolfo Della Porta, salva-nese verace, ha ingaggiato una dura battaglia contro il Governo, per la liqui-dazione delle spettanze ai “prigionieri cooperato-ri” di guerra . Sentiamo il racconto dalla diretta voce dell’interessato. “Fui fatto prigioniero dagli alleati sul litorale romano di An-zio, il 25 maggio 1944, du-rante l’ultima disperata resistenza per contrastare il passo degli alleati ver-so la capitale e portato ad Hareford. Il campo di pri-gionia era circondato da due recinti, quello interno circondato da fili con cor-rente elettrica e diviso in quattro settori: nel primo vi erano i prigionieri che si rifiutavano di lavorare; nel secondo si trovavano i cosiddetti “cooperatori”, un terzo serviva da smi-stamento per i sottuffi-ciali, mentre nell’ultimo c’erano gli ufficiali. In quel campo furono inter-nati anche scrittori: Gae-tano Tumiati, Dante Troisi e Giuseppe Berto, che in queste baracche, su una cassa rovesciata scrisse i suoi primo romanzi ( “Le opere di Dio e “Il cielo è rosso”). Un notevole grup-po di prigionieri, circa 4 mila fu inviato nelle Ha-wai. I campi di prigionia nell’isola di Oahu erano cinque. Io facevo parte della 16^ compagnia ed ero nel campo quattro. Come cooperatore svol-si lavori in una grande

lavanderia. Così potei abbandonare la vecchia uniforme blu scura per la regolare uniforme caki dell’esercito americano, con un piccolo contrasse-gno tricolore e la scritta “Italy”. Rientrai in Italia il 24 febbraio 1946 a bordo della nave olandese “Kota Inten” che salpò da Hono-lulu e arrivò nel porto di Napoli. Il governo ame-ricano ad ogni fine mese dava un terzo della paga, mentre i due terzi veni-vano depositati in un fon-do (Prisoner’s Found) con la promessa di un saldo al rientro dei prigionieri in patria”.“Per più di 50 anni - conti-nua Della Porta, residente a Cesenatico - quei soldi restarono bloccati. Ma non mi detti per vinto. Scrissi al Ministero delle Finanze. Indagai presso la Direzio-ne Generale per i danni di guerra, fintanto che la pratica arrivò al Ministero del Tesoro. Informai il se-natore Massimo Bonavita, il quale propose una in-terpellanza, nel frattempo la vicenda passò all’atten-zione del sottosegretario al Tesoro. L’interessamen-to del Tesoro si estese poi alla Ragioneria Generale dello Stato e infine anche alla Banca d’Italia. Sono contento di ciò che sono riuscito a fare ” . L’indomito ex- pow Ro-dolfo Della Porta, per 50 anni, solo e senza mai rassegnarsi, ha dato bat-taglia alla burocrazia; alla fine ha vinto, infatti gli ex-prigionieri hanno potuto mettere nelle loro “sac-cocce”, gli arretrati degli emolumenti. Ci voleva un salvanese testardo! Bravo, Rodolfo!

Michele Molino

SCERNI - L’uomo che dava nomi al grano se n’è andato all’improvviso. Forte e semplice come la sua terra, rigoroso e limpido come pochi. Natale Di Fonzo era nato a Scerni, 60 anni fa. Fino all’estate scorsa era a Roma, al Ministero dell’Agricoltura, a dirigere il Di-partimento di Biologia e produzione vegetale del Consiglio Nazionale per la Ricerca e la Sperimentazione. E tutta la sua vita l’ha dedicata alla genetica vegetale, in particolare al lavoro per il miglioramento dei cereali. La terra e la scienza, indissolubili sin dagli anni all’Istituto Agrario di Scerni, dove si era diplomato nel ’69. E poi la laurea – in Agraria, con lode - alla Cattolica di Piacenza. Di qui il via alla ricerca, con esperienze negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Germania, in Spagna e poi negli istituti di Fiorenzuola d’Arda, di Bergamo e a Foggia, sempre mantenendo legami con scienziati di tutto il mondo, com-presa l’Africa. In Puglia è rimasto per quasi 15 anni. Quando lo incontravi a ridosso dell’estate sapevi che era inutile chiedergli dove sarebbe andato in vacanza. La sua mas-sima gratificazione era in quello che faceva, nelle domeniche passate a svolgere anche i lavori più umili in istituto. E negli anni arrivano Turchese, Chiara, Sorriso, Sfinge, Ghibli e altre ancora. Varietà di frumento, brevetti, il grano che si fa migliore. La schietta essen-zialità del seme, la bellezza di una umile e potente fertilità. La terra e la scienza erano inestricabili, dentro Natalino. La fiducia perseverante e disinteressata nella ricerca, nel futuro e assieme la sapienza delle sue radici vivono, in chi lo ha conosciuto e gli ha voluto tutto il bene che merita. I funerali di Natalino sono stati celebrati a Scerni ieri pomerig-gio, nella chiesa parrocchiale di San Panfilo.

Marco Di Fonzo

Proposte sul centro storico

Di Lallo torna in campoLa liquidazione ai “ prigionieri di guerra”Merito del salvanese Rodolfo Della PortaCatturato durante lo sbarco di Anzio

In ricordo di Natale Di Fonzo

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VASTOquotidiano

l’informazione free press

martedì22 febbraio 2011 6

La storia del giornale. Nato gracilino nel 2003, un solo foglio, due faccia-te, distribuzione artigiana-le e familiare, si presenta oggi con il passaggio dalla stampa piana alla rotati-va e dal bianco e nero al colore, come un prodotto moderno e tecnicamente ineccepibile sotto l’aspetto grafico. Tutto ciò, in rapida ed efficace progressione, ha fatto sì che il giornale, aperto senza preclusioni a tutte le opinioni, sia ormai entrato nella mente e nel cuore di tanti lettori, va-stesi e non. La creazione da ultimo di un giornale on line e d’una web tele-vision, (www.quiquotidia-no.it) che si affianca ogni giorno al cartaceo, ha ri-chiamato attorno ad esso anche una vastissima pla-tea di giovani.L’esigenza di crescere e durareIn parallelo con lo svi-luppo e la crescita di Qui-quotidiano, si sta manife-stando, più di quanto non si fosse palesato prima d’ora, un problema di tol-lerabilità di costi, comune peraltro a tutti i giornali che non godono di finan-ziamenti pubblici. Per tro-vare una soluzione idonea a sopportarne la crescita senza minacciare l’indi-pendenza del giornale, è nata l’idea di proporre ai

lettori un “azionariato po-polare”.L’azionariato popolareCon l’azionariato popo-lare Quiquotidiano passa direttamente nelle mani dei lettori, almeno nella misura del 49%. Anche con una sola azione si potrà diventar proprietari del giornale ed aver diritto a partecipare alle periodi-che riunioni dell’assem-blea dei soci ed aver in quella sede diritto di pa-rola e di controllo. In pra-tica i lettori, acquisendo-ne una ancorchè minima partecipazione, diventano editori a pieno titolo della testata giornalistica.Le modalità di parteci-pazioneLa proposta di azionariato popolare si sostanzia nel-la cessione ai soci, i quali danno vita alla Associa-zione denominata Amici di Quiquotidiano, del 49% della proprietà del gior-nale. La quota minima di partecipazione viene in-dividuata in 50 euro (una tantum) e l’acquisizione anche d’una sola di esse dà diritto a partecipare alla gestione dell’azienda con diritto d’intervento alle assemblee annua-li della società editrice. È esclusa ogni responsabili-tà dei soci anche in ordi-ne ad eventuali ripiani di passività

La proprietà di una sol-tanto delle quote dà inol-tre diritto:- ad avere diritto ad inserzioni gratuite sul giornale;- al 30% di sconto sulle pubblicità, se il socio è azienda commerciale o impresa:- al 50% di sconto sulle pubblicazioni delle Edizioni Q;- ad avere informa-zioni su tutte le iniziative della Società editoriale (convegni, mostre, etc.).I versamenti potranno avvenire mediante con-segna del modulo pre-stampato direttamente presso gli uffici di Qui-quotidiano in Corso Italia, n.1, Vasto,oppure tramite bonifico bancario presso la Banca Popolare di Lan-ciano e Sulmona, sede di Vasto, con i seguenti rife-rimenti.Iban IT 97K0555077910 000000 456366 AdesioneLa richiesta di adesio-ne all’Associazione degli Amici di Quiquotidiano va consegnata o inviata in busta chiusa a:Direzione e Redazione di Quiquotidiano, Corso Ita-lia, n.1, 66054 VASTOTel./ fax 0873 362742 e-mail: [email protected]

Un azionariato popolare per QuiQuotidiano

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SPORTquotidiano

l’informazione free pressmartedì

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Nutrizione e Dietetica

Corso Italia 34/36Tel. 0873/361795

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Dopo la vittoria dell’anda-ta, alla BioFox Basket Va-sto non riesce il bis con la Pallacanestro Pescara che, al cospetto del proprio pubblico, al PalaElettra, ha battuto i biancorossi per 73-66. E’ tanta la rab-bia in casa BioFox, tant’è che coach Giuseppe Del-la Godenza, a meno di un minuto dalla sirena finale, ha spaccato la sua lava-

gnetta sul parquet. Anco-ra un brutto risveglio per Desiati e compagni che hanno incassato l’enne-sima debacle in trasferta. Al PalaElettra di Pesca-ra, dunque, i due punti in palio vanno ai padroni di casa che erano reduci da due sconfitte consecuti-ve. A nulla sono valsi i 18 punti di Sammartino, i 15 di Bonaiuto, i 12 di Mariani

e gli 11 di Campi che, evi-dentemente, non ha dato quanto ci si aspettava. Di-spiace ancor più aver per-so perché la squadra del presidente Giancarlo Spa-daccini aveva interpretato bene il difficile derby, al cospetto di una delle mi-gliori realtà del girone G del campionato nazionale di Serie C Dilettanti, an-che se non sono mancati degli errori evitabili. Una sconfitta che proprio non ci voleva e lascia i vaste-si al penultimo posto in classifica. Domenica pros-sima, al PalaBCC, arriva il Monteroni ed è vietato fal-lire. Tra i presenti al pala-sport pescarese, c’era pure Claudio Capone, colonna della pallacanestro locale e protagonista di alcune indimenticabili stagioni con la maglia della BioFox. Ancora un’occasione per-sa, dunque, per la squadra vastese opposta ad una Pallacanestro Pescara che,

con la nuova guida tecni-ca del montenegrino Ra-zic, ottiene il massimo con il minimo sforzo perché i biancorossi hanno regala-to troppi palloni a Pepe e compagni. La gara, valida per il sesto turno di ritor-no, è stata in sostanziale equilibrio con gli ospiti un po’ più intraprendenti che arrivano a +5 e lo man-tengono per circa quattro minuti prima di subire un piccolo break di 8-0 che riporta avanti i padroni di casa (21-18) con l’orologio all’ultimo suo giro; Campi da sotto per il -1 (21-20) e squadre al primo mini riposo. Al terzo della se-conda frazione, la BioFox si rimette avanti con la tri-pla di Mariani (24-25), ma i locali spingono di nuovo: 3 liberi su quattro e due triple di Leonzio valgono per il +8 (33-25) mantenu-to, poi, fino al riposo lun-go (42-34). Si riprende e i pescaresi arrivano al loro

massimo vantaggio (+12: 50-38) a metà terzo quar-to, ma devono tirare il fia-to e accusano un parziale (1-11) che riporta i vastesi a -2. La BioFox continua a inseguire, ma non riuscirà più a mettersi avanti, com-mettendo qualche errore di troppo nei tiri da sotto, dalla media e dalla lunga distanza, anche nei tiri li-beri. All’ultimo momen-to non si è aggregato alla squadra Marinaro, Laccet-ti è rimasto in panchina, Celenza e Desiati hanno inciso poco in termini di punti. Restano ancora set-te giornate alla fine della stagione regolare.La classifica: Mola di Bari e Virtus Termoli 30, Città di Airola 24, Pallacanestro Pescara 22, JuveTrani e Monteroni 20, Pallacane-stro Giulianova, Roseto Sharks e TorreGreco 18, Venafro e Trinitapoli 16, BioFox Vasto e Lucera 14, Polisportiva Sulmona 6.

Ad otto giornate dal termi-ne della stagione regolare dei due massimi campio-nati regionali di calcio, a Vasto si continua a parlare della rinascita del calcio a certi livelli, dopo la scom-parsa della Pro Vasto dal panorama professionisti-co, rinascita che sembrava dovesse passare con l’ap-poggio della Virtus Cupel-lo prima (idea naufragata) e del Vasto Marina poi (in-comprensioni non risolte), anche se le indiscrezioni portano pure a San Salvo, sponda Real che, partito con ottimi propositi, ha ral-lentato la corsa nel girone B di Promozione, arrivan-do, nelle scorse settima-ne, dopo che sono andati via il direttore sportivo,

l’addetto stampa e il me-dico sociale, ad esonerare l’allenatore Ugo Dragone. Parliamo ora di calcio gio-cato. Nel torneo di Eccel-lenza, la Virtus Cupello è uscita sconfitta dal proprio campo: 4-1 il risultato im-posto dal Martinsicuro che ha messo a segno la sesta vittoria di fila. Dopo la tri-pletta dell’ex sansalvese Rossi Finarelli e la rete di Capretta, per i rossoblù di Carosella ha realizzato il gol della bandiera Cam-pli. La Virtus Cupello re-sta al terzultimo posto, a un punto dalla coppia di coda formata dallo Spor-ting Scalo e dai bianco-rossi del Morro d’Oro che hanno vinto per la prima volta quest’anno, a spese

del Montorio 88. Potreb-bero esserci delle novità in settimana. Nel raggrup-pamento B di Promozione, delle quattro formazioni del Vastese, invece, vince solo la vice capolista Va-sto Marina, anche se i tre punti sono arrivati dopo una lunga sofferenza che è andata avanti per tutta la durata della gara: in quel di Pianella, infatti, gli uo-mini di mister Vecchiotti si sono trovati in svantaggio per ben due volte. In avvio di partita, sono i padroni di casa ad andare in vantag-gio, poi c’è il pari di Man-zi. Nella successione delle reti di nuovo avanti i pe-scaresi, quindi la rimonta dei biancorossi del presi-dente Grassi con due reti,

su altrettanti calci piazzati, firmate da Cau e Ambro-secchia, quest’ultimo con un perfetto colpo di testa al 42’ della ripresa. Il Va-sto Marina resta in secon-da posizione ma ancora a 5 lunghezze dalla capoli-sta San Nicola Sulmona che ha superato per 5-0 la Flacco Porto Pescara. Ter-mina a reti inviolate, inve-ce, l’incontro tra l’U.S. San Salvo di Marcello e il fana-lino di coda Moscufo che sta esprimendo un buon gioco negli ultimi tempi. La formazione biancaz-zurra, priva dello squalifi-cato capitano Farina, con il punto conquistato resta in zona play off, anche se ora divide il quinto posto con il Passo Cordone. La porta di

Cianci è rimasta imbattuta anche questa volta. L’U.S. San Salvo tornerà in cam-po mercoledì per l’ultimo turno di Coppa Italia, con-tro la Folgore Sambuceto. Alla compagine di patron Torricella basterebbe un pareggio per accedere a una storica finale di Cop-pa. Pareggia 1-1 il Real San Salvo di Roberto An-tonaci contro il Torre Alex: per la compagine sansal-vese, priva di 4 squalificati, tra cui il bomber Mainella, è andato a segno il centra-vanti vastese D’Ainzara. Perde ancora (2-3, Di Mar-tino e Benedetti) lo Scerni di Roberto Cesario che, in casa, ha ceduto le armi al Passo Cordone.

(mdp)

Eccellenza e Promozione - Nona di ritorno

La Pro Vasto potrebbe rinascere grazie al Real San Salvo

BioFox - Sesta di ritorno

Brutto risveglio per i vastesi sconfitti a Pescara

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