Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

16
Sentenza sul caso FISM www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 43, dal 6 al 12dicembre 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 432 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. FINANZIARIA Per il Sottosegretario Cursi il SSN non è sottofinanziato. “Lo scorso anno - ha dichiarato- sono stati destinati al Ssn 81 miliardi di euro, mentre la Finanzia- ria di quest’anno prevede un finanzia- mento di 88,2 miliardi di euro, vale a di- re 7 miliardi in più, e sono previsti 90 miliardi di euro nel 2006 e 92 miliardi nel 2007”. In base a questi dati, ha concluso, “non si può parlare di sotto- finanziamento’’. COMITATO ALIMENTARE La Conferenza Stato Regioni ha com- pletato le designazioni regionali nel Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare. Designati i sei rappresen- tanti nella Consulta Scientifica e i quat- tro nel Comitato: nella prima entra Ce- sare Bonacina dell’IZS della Lombar- dia. Nel secondo Giovanni Vincenzi dei servizi veterinari del Veneto. AVIARIA Individuato un vaccino adeguato per il virus dell’influenza aviaria. Lo ha an- nunciato Fabrizio Pregliasco, dell’Isti- tuto di virologia dell’Università di Mila- no. Secondo l’esperto potrebbe esse- re sviluppato e prodotto in due tre me- si. Pregliasco ha inoltre affermato che “il rischio dell’influenza dei polli è reale, ma non riguarda questa stagione in- vernale”. REVISIONE DEL 116/92 Lunedì 29 novembre presso la Came- ra dei Deputati l’On. Schmidt ha pre- sentato la stesura definitiva della revi- sione del decreto 116 sulla sperimen- tazione animale. Il documento è stato formalmente firmato da tutti i compo- nenti del Comitato di revisione. Per l’ANMVI ha firmato il Presidente di ANMVI Lazio, Marzio Gargiulo. IRAP Le contrastanti pronunce sulla legitti- mità dell’IRAP non danno chiarezza ai professionisti. L’ultima è della Commis- sione Tributaria dell’Emilia ed è favore- vole al rimborso. Sondaggio di @nmvi Oggi: i veterinari non hanno ancora deciso se richiederlo. FIMMG vs FISM La sentenza con cui il TAR del Lazio ha respinto il ricorso della FIMMG contro il Decreto sulle società scientifiche non convince i medici che parlano di sen- tenza liquidatoria: l’ECM, dicono, ri- chiede un esame maggiore e più pru- dente. INCIDENTE Strage di ovini sulla provinciale che collega Sedilo a Borore. Una Merce- des condotta da un veterinario ha in- vestito un gregge di 30 pecore che procedeva nella stessa direzione di marcia della vettura. Per rimuovere le carcasse degli animali dalla strada so- no intervenuti i Vigili del fuoco di Ma- comer. (ANSA). Brevi C i permettiamo indirizzare questa nostra lettera al Prof. Piero Tosi, presidente della Crui, la Conferenza che riunisce gli 80 atenei italiani. Il Prof. Tosi, in questi giorni, si è espresso in modo molto duro nei con- fronti del Governo e del Miur perché la prossima Finanziaria taglierà i fondi già previsti per l'Università: “Sarà sempre più difficile offrire alle famiglie la garanzia di un servizio universitario efficiente”. Il Miur aveva garantito in- fatti un maggior sostegno al mondo universitario stanziando altri 600 milio- ni di euro che la Finaziaria ha ridotto a 350 e sembra già difficile mantenere questa somma. “Le Università non so- no in grado di andare avanti senza un adeguato aumento di risorse. Diven- tano ingestibili". È difficile non com- prendere i problemi e le difficoltà che il Prof. Tosi giustamente denuncia ma quello che continuiamo a non capire è perché di fronte ad una situazione di grave crisi finanziaria del settore, si- tuazione che si trascina da anni, si continui a pensare di aprire nuove fa- coltà o nuovi corsi di laurea. Perché in Italia dobbiamo avere 14 corsi di lau- rea in Medicina Veterinaria, spesso con gravi problemi qualitativi o di semplice sopravvivenza, mentre in al- tri paesi sono solo 4 o 5 ma di grande livello? Non sarebbe più logica una politica di contenimento o riduzione del numero puntando, al contrario, sulla qualità dei docenti e dei servizi? A questo proposito riportiamo alcune frasi di un articolo apparso sul Corrie- re Università, a firma Maverick. "Assi- stiamo impotenti al proliferare delle università. Negli ultimi 20 anni, le sedi universitarie italiane sono praticamen- te raddoppiate. Una corsa campanili- stica a creare l'università sotto casa. Il modello è davvero un po' casereccio. I requisiti delle troppe università di provincia lasciano spesso a desidera- re e sembrano più improntati alle esi- genze dei docenti”. Ci scusi Prof. Tosi ma non le sembra quindi giusto, oltre a chiedere allo Sta- to più soldi, evitare che il sistema uni- versitario continui a sprecarli su pro- getti che non trovano alcuna logica o giustificazione? Lettera aperta a... A proposito di NAS e deontologia N ei giorni scorsi, i Nuclei Antisofisticazione e Sanità (NAS) hanno scritto agli Ordini Provinciali Veterinari chiedendo provvedimenti a carico di numerosi Colleghi che avrebbero trasgredito l’articolo 52 del Codi- ce Deontologico sulla cointeressenza. Decine gli Ordini veterinari destinatari della nota, nella quale si chiedeva “l’adozione dei provvedimenti ritenuti op- portuni a carico dei sottonotati medici veterinari” (seguivano i nomi, cognomi e recapiti degli interessati). Il Vice Presidente ANMVI, Carlo Scotti ha espres- so perplessità sull’iniziativa dei carabinieri osservando che “l’interpretazione del Codice Deontologico spetta all’istituzione ordinistica”, mentre “nella nota del NAS si va addirittura oltre il chiarimento deontologico, si suggerisce già un “parere” di merito che propende per la violazione e quindi si chiedono provvedimenti”. Secondo il Vice Presidente Scotti “sarebbe bastato prende- re informazioni presso la Federazione, che è al corrente dal 2001 dell’attività della società di distribuzione e del ruolo assunto al suo interno dai medici ve- terinari secondo la formula della cooperativa d’acquisto e nel rispetto della deontologia professionale. Questo avrebbe evitato di esporre tanti Colleghi e di scavalcare l’istituzione ordinistica”. L’ANMVI ha ritenuto di riferire al Mini- stero della Salute quanto accaduto e si aspetta che la FNOVI, prevaricata ed esclusa dalle sue stesse competenze, si muova di conseguenza. Sull’accaduto è intervenuto anche il Presidente del Consiglio di Amministra- zione di COVEL ITALIA, Enrico Chiavassa avanzando le seguenti precisa- zioni. “I recenti fatti che hanno coinvolto la Società COVEL ITALIA, che rap- presento in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione - ha di- chiarato Chiavassa -, in una quanto meno curiosa richiesta di intervento agli Ordini Provinciali dei Veterinari da parte dei Carabinieri del NAS, per pre- sunta inosservanza dell’art. 52 del Codice Deontologico Veterinario, mi in- ducono a chiarire, per chi non la conoscesse ancora, la natura e gli scopi di questa Società. COVEL ITALIA è una Società che fornisce medicinali veteri- nari (di tutte le case farmaceutiche), presidi, materiali di consumo, strumen- ti, attrezzature e servizi ai Veterinari Liberi Professionisti. È di proprietà dei Veterinari Soci (Italiani e Francesi) ed è gestita da un Consiglio di Ammini- strazione composto da 5 Veterinari Liberi Professionisti, che li rappresenta. È nata ed agisce come cooperativa d’acquisto, per promuovere e contribui- re a garantire una crescita professionale, organizzativa ed economica ade- guate a migliorare la qualità delle nostre prestazioni, nella realizzazione e nel rispetto delle regole alla base delle Buone Pratiche Veterinarie, senza limita- re in alcun modo l’indipendenza professionale dei Soci. La consapevolezza dell’importanza del ruolo dei Veterinari nell’ambito di una Società Civile - ag- giunge Chiavassa - ci ispira nel perseguire alcuni Valori che sono alla base del nostro operato: il senso di responsabilità, l’etica, la deontologia, la pro- fessionalità, la qualità, la trasparenza, l’indipendenza, la condivisione, l’ag- giornamento, l’innovazione. Numerosi sono gli impegni che i Veterinari Ita- liani ed Europei devono e dovranno affrontare nel prossimo futuro, per stare al passo con il crescere delle responsabilità e con l’evoluzione di tutto ciò che gravita attorno al mondo veterinario: aggiornamento, strutture, buone pratiche, rischi sanitari, sicurezza e salute… L’esperienza di ciò che i Vete- rinari hanno già realizzato o che stanno realizzando negli altri Paesi Europei - conclude - ci induce a pensare che anche in Italia sia necessario perse- guire gli stessi obiettivi di crescita e sviluppo delle potenzialità della nostra Categoria, conferendo a quello che è ancora considerato da molti un me- stiere del tutto squalificato, una nuova dignità professionale. È per queste ra- gioni che ho deciso di impegnarmi in prima persona e di accettare, circa due anni fa, l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione della COVEL ITALIA”. ECM addio? Per il TAR del Lazio l’obbligo sussiste solo per i sanitari che erogano prestazioni coperte dal SSN. E per il Ministero? A PAG. 3

description

Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

Transcript of Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

Sentenza sul caso FISM

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 43, dal 6 al 12dicembre 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

432ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

FINANZIARIAPer il Sottosegretario Cursi il SSN nonè sottofinanziato. “Lo scorso anno - hadichiarato- sono stati destinati al Ssn81 miliardi di euro, mentre la Finanzia-ria di quest’anno prevede un finanzia-mento di 88,2 miliardi di euro, vale a di-re 7 miliardi in più, e sono previsti 90miliardi di euro nel 2006 e 92 miliardinel 2007”. In base a questi dati, haconcluso, “non si può parlare di sotto-finanziamento’’.

COMITATO ALIMENTARE La Conferenza Stato Regioni ha com-pletato le designazioni regionali nelComitato Nazionale per la SicurezzaAlimentare. Designati i sei rappresen-tanti nella Consulta Scientifica e i quat-tro nel Comitato: nella prima entra Ce-sare Bonacina dell’IZS della Lombar-dia. Nel secondo Giovanni Vincenzidei servizi veterinari del Veneto.

AVIARIAIndividuato un vaccino adeguato per ilvirus dell’influenza aviaria. Lo ha an-nunciato Fabrizio Pregliasco, dell’Isti-tuto di virologia dell’Università di Mila-no. Secondo l’esperto potrebbe esse-re sviluppato e prodotto in due tre me-si. Pregliasco ha inoltre affermato che“il rischio dell’influenza dei polli è reale,ma non riguarda questa stagione in-vernale”.

REVISIONE DEL 116/92Lunedì 29 novembre presso la Came-ra dei Deputati l’On. Schmidt ha pre-sentato la stesura definitiva della revi-sione del decreto 116 sulla sperimen-tazione animale. Il documento è statoformalmente firmato da tutti i compo-nenti del Comitato di revisione. Perl’ANMVI ha firmato il Presidente diANMVI Lazio, Marzio Gargiulo.

IRAPLe contrastanti pronunce sulla legitti-mità dell’IRAP non danno chiarezza aiprofessionisti. L’ultima è della Commis-sione Tributaria dell’Emilia ed è favore-vole al rimborso. Sondaggio di @nmviOggi: i veterinari non hanno ancoradeciso se richiederlo.

FIMMG vs FISMLa sentenza con cui il TAR del Lazio harespinto il ricorso della FIMMG contro ilDecreto sulle società scientifiche nonconvince i medici che parlano di sen-tenza liquidatoria: l’ECM, dicono, ri-chiede un esame maggiore e più pru-dente.

INCIDENTEStrage di ovini sulla provinciale checollega Sedilo a Borore. Una Merce-des condotta da un veterinario ha in-vestito un gregge di 30 pecore cheprocedeva nella stessa direzione dimarcia della vettura. Per rimuovere lecarcasse degli animali dalla strada so-no intervenuti i Vigili del fuoco di Ma-comer. (ANSA).

Brevi

Ci permettiamo indirizzare questanostra lettera al Prof. Piero Tosi,

presidente della Crui, la Conferenzache riunisce gli 80 atenei italiani.Il Prof. Tosi, in questi giorni, si èespresso in modo molto duro nei con-fronti del Governo e del Miur perché laprossima Finanziaria taglierà i fondigià previsti per l'Università: “Saràsempre più difficile offrire alle famigliela garanzia di un servizio universitarioefficiente”. Il Miur aveva garantito in-fatti un maggior sostegno al mondouniversitario stanziando altri 600 milio-ni di euro che la Finaziaria ha ridotto a350 e sembra già difficile mantenerequesta somma. “Le Università non so-no in grado di andare avanti senza unadeguato aumento di risorse. Diven-tano ingestibili". È difficile non com-prendere i problemi e le difficoltà cheil Prof. Tosi giustamente denuncia maquello che continuiamo a non capire èperché di fronte ad una situazione digrave crisi finanziaria del settore, si-tuazione che si trascina da anni, sicontinui a pensare di aprire nuove fa-coltà o nuovi corsi di laurea. Perché in

Italia dobbiamo avere 14 corsi di lau-rea in Medicina Veterinaria, spessocon gravi problemi qualitativi o disemplice sopravvivenza, mentre in al-tri paesi sono solo 4 o 5 ma di grandelivello? Non sarebbe più logica unapolitica di contenimento o riduzionedel numero puntando, al contrario,sulla qualità dei docenti e dei servizi?A questo proposito riportiamo alcunefrasi di un articolo apparso sul Corrie-re Università, a firma Maverick. "Assi-stiamo impotenti al proliferare delleuniversità. Negli ultimi 20 anni, le sediuniversitarie italiane sono praticamen-te raddoppiate. Una corsa campanili-stica a creare l'università sotto casa. Ilmodello è davvero un po' casereccio. I requisiti delle troppe università diprovincia lasciano spesso a desidera-re e sembrano più improntati alle esi-genze dei docenti”. Ci scusi Prof. Tosi ma non le sembraquindi giusto, oltre a chiedere allo Sta-to più soldi, evitare che il sistema uni-versitario continui a sprecarli su pro-getti che non trovano alcuna logica ogiustificazione? ■

Lettera aperta a...

A proposito di NAS e deontologia

Nei giorni scorsi, i Nuclei Antisofisticazione e Sanità (NAS) hannoscritto agli Ordini Provinciali Veterinari chiedendo provvedimenti a

carico di numerosi Colleghi che avrebbero trasgredito l’articolo 52 del Codi-ce Deontologico sulla cointeressenza. Decine gli Ordini veterinari destinataridella nota, nella quale si chiedeva “l’adozione dei provvedimenti ritenuti op-portuni a carico dei sottonotati medici veterinari” (seguivano i nomi, cognomie recapiti degli interessati). Il Vice Presidente ANMVI, Carlo Scotti ha espres-so perplessità sull’iniziativa dei carabinieri osservando che “l’interpretazionedel Codice Deontologico spetta all’istituzione ordinistica”, mentre “nella notadel NAS si va addirittura oltre il chiarimento deontologico, si suggerisce giàun “parere” di merito che propende per la violazione e quindi si chiedonoprovvedimenti”. Secondo il Vice Presidente Scotti “sarebbe bastato prende-re informazioni presso la Federazione, che è al corrente dal 2001 dell’attivitàdella società di distribuzione e del ruolo assunto al suo interno dai medici ve-terinari secondo la formula della cooperativa d’acquisto e nel rispetto delladeontologia professionale. Questo avrebbe evitato di esporre tanti Colleghi edi scavalcare l’istituzione ordinistica”. L’ANMVI ha ritenuto di riferire al Mini-stero della Salute quanto accaduto e si aspetta che la FNOVI, prevaricata edesclusa dalle sue stesse competenze, si muova di conseguenza.Sull’accaduto è intervenuto anche il Presidente del Consiglio di Amministra-zione di COVEL ITALIA, Enrico Chiavassa avanzando le seguenti precisa-zioni. “I recenti fatti che hanno coinvolto la Società COVEL ITALIA, che rap-presento in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione - ha di-chiarato Chiavassa -, in una quanto meno curiosa richiesta di intervento agliOrdini Provinciali dei Veterinari da parte dei Carabinieri del NAS, per pre-sunta inosservanza dell’art. 52 del Codice Deontologico Veterinario, mi in-ducono a chiarire, per chi non la conoscesse ancora, la natura e gli scopi diquesta Società. COVEL ITALIA è una Società che fornisce medicinali veteri-nari (di tutte le case farmaceutiche), presidi, materiali di consumo, strumen-ti, attrezzature e servizi ai Veterinari Liberi Professionisti. È di proprietà deiVeterinari Soci (Italiani e Francesi) ed è gestita da un Consiglio di Ammini-strazione composto da 5 Veterinari Liberi Professionisti, che li rappresenta.È nata ed agisce come cooperativa d’acquisto, per promuovere e contribui-re a garantire una crescita professionale, organizzativa ed economica ade-guate a migliorare la qualità delle nostre prestazioni, nella realizzazione e nelrispetto delle regole alla base delle Buone Pratiche Veterinarie, senza limita-re in alcun modo l’indipendenza professionale dei Soci. La consapevolezzadell’importanza del ruolo dei Veterinari nell’ambito di una Società Civile - ag-giunge Chiavassa - ci ispira nel perseguire alcuni Valori che sono alla basedel nostro operato: il senso di responsabilità, l’etica, la deontologia, la pro-fessionalità, la qualità, la trasparenza, l’indipendenza, la condivisione, l’ag-giornamento, l’innovazione. Numerosi sono gli impegni che i Veterinari Ita-liani ed Europei devono e dovranno affrontare nel prossimo futuro, per stareal passo con il crescere delle responsabilità e con l’evoluzione di tutto ciòche gravita attorno al mondo veterinario: aggiornamento, strutture, buonepratiche, rischi sanitari, sicurezza e salute… L’esperienza di ciò che i Vete-rinari hanno già realizzato o che stanno realizzando negli altri Paesi Europei- conclude - ci induce a pensare che anche in Italia sia necessario perse-guire gli stessi obiettivi di crescita e sviluppo delle potenzialità della nostraCategoria, conferendo a quello che è ancora considerato da molti un me-stiere del tutto squalificato, una nuova dignità professionale. È per queste ra-gioni che ho deciso di impegnarmi in prima persona e di accettare, circadue anni fa, l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione dellaCOVEL ITALIA”.

ECMaddio?Per il TAR del Lazio l’obbligo sussistesolo per i sanitari che eroganoprestazioni coperte dal SSN. E per il Ministero? A PAG. 3

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43
Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

Il Tribunale AmministrativoRegionale per il Lazio ha de-positato la sentenza n.14062,

con la quale viene respinto il ri-corso, presentato dalla FIMMG(Sindacato Nazionale dei Medicidi Medicina Generale), contro ilDecreto Ministeriale 31.5.2004per il riconoscimento delle So-cietà Scientifiche ai fini della for-mazione ECM. Le interpretazionidi illegittimità sollevate sono sta-te ritenute prive di fondamento.La sentenza chiude così, a favo-re del Ministero della Salute, uncontenzioso centrato sulla pre-sunta illegittimità del ruolo attri-buito alla FISM nel riconosci-mento delle società scientificheai fini ECM. Ma per il settore veterinario lasentenza è di estrema importan-za per un altra ragione. La sen-tenza contiene un passaggiocruciale (v. box), per stabilire chiè obbligato a rispettare il pro-gramma ECM e chi non lo è. El’assoggettamento all’obbligo sifonda su un Decreto di 12 annifa: il Dlg 502/1992 che ha se-gnato la nascita della Commis-sione Nazionale ECM e del siste-ma della formazione continuaobbligatoria.

Il coinvolgimento dei llppSe il Decreto 502/1992 a cui fariferimento il TAR del Lazio nonha mai posto dubbi sull’esclusio-ne dei liberi professionisti, unacircolare successiva del Ministe-ro della Salute li sollevava,creando così una condizione diincertezza sull’assoggettabilitàdei privati al sistema ECM. Lacircolare in questione (datata 5marzo 2002), alla voce “soggetticoinvolti” annotava: A partire dal1° gennaio 2002, il programmadell’ECM è applicato a tutte le

categorie professionali sanitarie(dipendenti, convenzionati o li-bero professionisti) e cioè a cir-ca 800.000 professionisti. Lostesso sito ufficiale dell’ECM alladomanda “A chi è diretto il pro-gramma nazionale E.C.M.”, ri-sponde a tutt’oggi come segue:Il programma nazionale di E.C.Mriguarda tutto il personale sanita-rio, medico e non medico, di-pendente o libero professionista,operante nella Sanità, sia privatache pubblica. Le previsioni dellacircolare ministeriale del marzo2002 e della Commissione ECMnon sono mai state ufficialmentesmentite, malgrado le richiestedi chiarimento prodotte dal-l’ANMVI a tutte le autorità com-petenti. Ed è appunto in forza di questedisposizioni che la nostra Fede-razione, il 23 ottobre 2002, scri-veva ai presidenti degli Ordiniprovinciali veterinari per confer-mare l’applicazione del pro-gramma ECM anche ai liberi pro-fessionisti. Analoga posizione venivaespressa dal Vice Presidentedella Commissione ECM Raffae-le D’Ari, che, in una nota indiriz-zata al Presidente della Commis-sione iscritti all’Albo degli Odon-toiatri il 14 febbraio 2003, ribadi-va “l’obbligatorietà del program-ma di formazione continua pertutti i professionisti sanitari, siadipendenti sia liberi professioni-sti”. Si allineava così anche lastampa nazionale più autorevo-le. Il Sole 24 ore Sanità scrivevain merito, nel dicembre del 2002,che “il progetto nazionale dieducazione continua in medici-na (ECM) interessa tutti gli ope-ratori della Sanità, indipendente-mente dalle modalità di svolgi-mento della loro attività profes-sionale (in proposito vedasi lacircola del ministero della salutedel 5 marzo 2002)”. Si consideri infine l’atto più re-cente della Commissione Nazio-nale per l’ECM, che nella sedutadell’11 novembre scorso ha pro-posto i 10 obiettivi formativi dellaveterinaria, individuando argo-menti di formazione e aggiorna-mento che nulla hanno a che ve-dere con le prestazioni copertedal SSN, ad esempio il punto 4:sviluppo delle abilità pratichenell’ambito delle discipline clini-che e chirurgiche degli animali; ilpunto 7: sviluppo delle attivitàrelative alle scienze comporta-mentali e all’etologia con parti-colare riferimento alla tutela del-la salute; e il punto 8: sviluppodelle attività relative al manage-ment gestionale di allevamentodegli animali da reddito nei set-tori produttivo e riproduttivo.

Il Ministero si pronunciL’ANMVI ha scritto al Ministerodella Salute e alla CommissioneECM: “La scrivente Associazio-ne - si legge nella nota firmatadal Presidente Paolo Bossi - ritie-ne di dover leggere in questeparole (cfr sentenza del TAR,ndr) un autorevole ed inequivo-cabile responso ad un quesitopiù volte avanzato dalla Catego-ria medico-veterinaria alle com-petenti autorità, anche attraver-so il tramite ufficiale della Fede-razione Nazionale Ordine Veteri-nari Italiani (FNOVI): se gli ope-ratori sanitari privati debbano omeno ritenersi obbligati adadempiere al programma ECM.Osserviamo in proposito che ilTar fonda il proprio parere sugliartt. 16-bis e seguenti del Dlg 30dicembre 1992 n. 502, trascu-rando le disposizioni ministerialisuccessivamente emanate ed inforza delle quali, invece, è statoprevisto il coinvolgimento di tuttigli operatori sanitari senza di-stinguo. Riteniamo pertanto didover richiedere alle Autorità inindirizzo di far conoscere allascrivente Associazione se vadaindividuato nel passaggio sopracitato e quindi nel Dlg 502/1992l’unico riferimento normativo dacui far discendere l’individuazio-ne dei soggetti destinatari del-l’obbligo formativo previsto dalsistema ECM; ossia, se sulla ba-se delle motivazioni espressenella sentenza n. 14062, per al-tro concorrenti a determinare ilrigetto del ricorso, la nostra As-sociazione possa ritenere ine-quivocabilmente esonerati i sani-tari privati dall’obbligo di atte-nersi al programma ECM”. Lalettera è del 2 dicembre.Al momento in cui mandiamo instampa questo giornale, l’ANMVInon ha avuto risposte. Pare peròche la Dott.ssa Maria LINETTI,Dirigente analista di organizza-zione e metodo-Dirigente dell’uf-ficio III educazione continua inmedicina-Segretario della Com-missione Nazionale EducazioneContinua non conosca ancora icontenuti della sentenza e si siariservata di acquisirla e ap-profondirne i contenuti. ■

3ATTUALITÀ

Sentenza del Tar del Lazio

L’ECM non è obbligatorio, il Ministero lo sa?Nessuna sorpresa nelle parole dei giudici TAR. Scotti: “mai avuto dubbi sull’interpretazione del decreto502/1992. Il problema restano le successive indicazioni del Ministero e della Commissione ECM”

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004

Cosa dicono i giudici“L’ECM s’appalesa obbligatoria solo per i sanitari dipendenti dagli entidel SSN, o per quelli che con esso collaborano in regime di convenzio-ne o d’accreditamento, tant’è che questo se ne accolla i costi. Vicever-sa, per i professionisti, che erogano prestazioni sanitarie non copertedal SSN, il controllo della prestazione connesso alla formazione e al-l’aggiornamento è rimesso, oltre che al mercato (ossia all’apprezza-mento, o meno, del cliente-paziente), agli Ordini ed ai Collegi profes-sionali, onde per costoro l’ECM rappresenta un onere, non già un ob-bligo”. (dalla sentenza n. 14062 del 18/11/2004, Tribunale Amministra-tivo del Lazio, sezione 3°-ter: il testo integrale della sentenza è disponi-bile al sito www.anmvi.it)

Il fatto nuovodi Carlo Scotti

Apprendiamo da un Tribunale e in circostanze che possiamo de-finire fortuite una risposta che chiediamo da tempo al nostro

Ministero Nel mese di luglio di quest’anno il Consiglio Nazionale ANM-VI aveva invitato la FNOVI, a risollecitare una dichiarazione precisa daparte del Ministero della Salute sulla obbligatorietà dell’ECM anche peri veterinari liberi professionisti che non abbiano alcun rapporto di con-venzione con strutture pubbliche. Non è mai seguita una risposta daparte del nostro Dicastero di riferimento. In quel documento l’ANMVI siriservava di esprimere in piena autonomia e responsabilità ogni iniziati-va, anche legale, che potesse cambiare le cose. Riteniamo che questasentenza possa aprire un nuovo corso sull’interpretazione di tutta lanormativa e per questo abbiamo già aggiornato i nostri legali”.“La sentenza del Tar pur arrivando casualmente non è certo imprevistae neppure deve meravigliare”. “Comprendo gli entusiasmi e mi sento dicondividerli. Ma che il decreto del 1992 prevedesse l’obbligo di ag-giornamento solo per i sanitari del SSN non è un fatto nuovo. Quella delTAR però è la prima pronuncia autorevole sul coinvolgimento dei sani-tari privati. La novità è questa, insieme al fatto che i giudici non hannoconsiderato nessun successivo atto ministeriale, in particolare quelliche hanno coinvolto i sanitari privati. Il problema ancora aperto è che ilMinistero della Salute e la stessa Commissione ECM non hanno mai so-stenuto le cose che ha detto il TAR. L’ultima parola deve venire dal Mi-nistero della Salute al quale abbiamo inviato, in forza del parere delTAR, una richiesta di chiarimento definitivo e inequivocabile, che rico-nosca che l’unico dettato normativo sull’ECM è il decreto del 1992 eche tutto ciò che ne è seguito, così come non ha la forza per essere og-getto di ricorso, non ha nemmeno forza applicativa”.

ECM e prestazioni coperte dal SSN

L ’ECM, tecnicamente conosciuta come la strada entro la qualeviaggia la formazione permanente del personale sanitario, è un

obbligo per il dipendente pubblico e per tutti coloro che lavorano “per”il Sistema Sanitario Nazionale; per quest’ultimo caso, significa che tutticoloro che lavorano individualmente per il Sistema o sono inseriti instrutture accreditate dal Sistema, come le cliniche private, vale lo stes-so obbligo. Questo è un principio sancito ope legis in quanto il legisla-tore ha voluto garantire al cittadino un professionista aggiornato. E nonè vero che la struttura, ASL o Azienda ospedaliera, debba garantirequesta formazione; è vero, invece, che sia il professionista a fornirla ob-bligatoriamente! È chiaro che una struttura pubblica che si rispetti met-te il dipendente nelle condizioni di assolvere quest’obbligo e, general-mente, organizza, lei medesima, i corsi di formazione. E’ infine previstonormativamente che il dipendente debba maturare i crediti ECM, penal’esclusione dalla progressione di carriera. (Giancarlo Belluzzi, Consi-gliere ANMVI e AIVEMP)

Fissati i requisiti dei provider

La Segreteria della Commissione Nazionale ECM ha sciolto le riserve e divulgato il documento che stabi-lisce i requisiti e le procedure di accreditamento dei provider. Osserva il Commissario per la veterinaria

Gaetano Penocchio dal sito ufficiale della FNOVI: “La proposta, acquisita dal Ministro ed eventualmente emen-data, verrà discussa in sede di Conferenza Stato Regioni nei prossimi giorni. Quando approvata consentiràl’avvio del nuovo sistema di accreditamento dei provider di formazione residenziale e a distanza a partire dal2005”. Il documento comprende una sezione dedicata a definizioni e principi nella quale si stabiliscono i cri-teri di accreditamento dei Provider ECM e una seconda in cui si elencano gli standard minimi: organizzazionegenerale e risorse, qualità dell’offerta formativa, gestione del miglioramento continuo della qualità formativa. In-fine, le verifiche per mantenere il riconoscimento di provider ECM. Nel documento è prevista anche l’istituzio-ne di un albo nazionale dei Provider ECM.

Il pareredell’ANDI

Dopo cinque anni di dibat-titi l’interpretazione del-

l’Andi risulta essere quella cor-retta. “La formazione continua èun obbligo deontologico per illibero professionista - ha detto ilpresidente Andi, Roberto Callio-ni - non deriva certamente dauna legge di riforma del Ssn. IlTar del Lazio ci ha dato ragio-ne”. L’Andi - conclude la nota -si batterà affinché l’obbligodeontologico sia riconosciutodalle autorità di governo statalie regionali sotto tutti gli aspetti,anche quelli legati alle facilita-zioni fiscali, attraverso la pro-mozione di un modello di ag-giornamento professionale “de-dicato”.

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

“Le immagini trasmesse nel servi-zio di Striscia la Notizia costitui-scono gravi violazioni delle normedi tutela degli animali d’affezioneche sono quotidianamente com-messe allo scopo di ‘far capire’ adun animale che se vuole evitare undolore lancinante deve eseguirecome una marionetta il balletto im-posto dai sedicenti addestratori”.È così che Laura Torriani, segreta-rio ANMVI ha commentato il servi-zio andato in onda su Canale 5 lasera del 25 novembre scorso incui veniva mostrato l’utilizzo delcollare elettrico su un cane a sco-po dimostrativo per la formazionedi addestratori cinofili. Il brevespezzone non è un episodio isola-to, ma purtroppo corrisponde allanormalità per molti centri di adde-stramento cinofili. Al momento at-tuale, anche se è in preparazioneun progetto legislativo che rego-lerà la professione di addestratoried educatori cinofili, non esistononorme che impediscano a perso-ne non preparate e incapaci di la-vorare con un animale e di sbiz-zarrirsi con metodi crudeli e de-stabilizzanti. “I proprietari di caniche li portano nei centri di questogenere - afferma Laura Torriani,vengono di solito convinti da que-ste persone che questo sia l’unicosistema e che l’animale non vengain nessun modo danneggiato, eanche se poi assistono alle tortureinflitte raramente o mai denuncia-no come dovrebbero questi episo-

di di violenza gratuita. I traumi sul-l’equilibrio psicologico dei canisottoposti a tali trattamenti sonouno dei motivi occulti di aggressi-vità incomprensibile”. Accade in-fatti non raramente che cani adde-strati alla difesa, che dovrebberoessere soggetti perfettamenteequilibrati e in grado di discernereil momento giusto per intervenire,rivolgano invece atteggiamentiaggressivi verso persone inermi enon minacciose proprio a causa diaddestramenti di questo genere,che producono soggetti inaffidabi-li per le modalità che tutti hannopotuto constatare. “Il collare elet-trico - sottolinea Laura Torriani - ètuttora uno strumento di tortura au-torizzato e di libera vendita, nono-stante l’approvazione della legge(189/2004) che ha reso penale ilreato di maltrattamento”. Una de-nuncia contro l’uso di collari elettri-ci è stata presentata anche daglianimalisti italiani alla Procura dellaRepubblica, in seguito alle imma-gini trasmesse da Striscia. Gli Ani-malisti hanno chiesto il ritiro imme-diato dal commercio di tutti i colla-ri elettrici, spray e dispositivi simi-lari che possono provocare dolo-re, fastidio e possono cagionarequalunque tipo di maltrattamento,sia fisico che psicologico. Hannoinoltre annunciato, si legge in uncomunicato ANSA, che “l’on. Za-nella e tutto il gruppo Verde pre-senteranno una interrogazioneparlamentare per bandire questi

strumenti di tortura e per far luce,finalmente, sui metodi di adde-stramento, sulla categoria degliaddestratori e su enti che svolgo-no questo tipo di attività”. Dure an-che le prese di posizione dell’EN-CI che ha comunicato l’assolutadeterminazione a perseguire intutte le sedi competenti i propri as-sociati e/o gli esperti giudici cherisultassero coinvolti nella depre-cabile vicenda e dell’APNEC - As-sociazione Professionale Naziona-le Educatori Cinofili che in un co-municato ha condannato l’utilizzo

di qualsiasi strumento che rechidolore o provochi danni all’anima-le. L’Associazione ha inoltre chie-sto alle Istituzioni e alle Associazio-ni che hanno come fine la tuteladegli animali un maggior controllofinalizzato all’eliminazione dell’uti-lizzo dei metodi visti nel filmato. Imetodi di addestramento contenu-ti nel filmato, sono stati condannatianche dal Presidente della SAS,Salvatore Furfaro che ha sospesodalla società gli addestratori delservizio tv. Dell’accaduto, ha co-municato Furfaro, sarà informataanche la Società del Pastore Tede-sco - Germania per i provvedimen-ti del caso. Il Presidente, in una let-tera inviata a Paolo Spiccaci (Re-sponsabile nazionale di Forza Italiadell’ufficio per la tutela dei diritti de-gli animali) e per conoscenza an-che alla Presidenza dell’ENCI haespresso la “ferma condanna dellaSocietà Amatori Schäferhunde, deimetodi di addestramento visti nelfilmato trasmesso dalla nota tra-smissione Striscia la Notizia”. LaSocietà che presiede, scrive, “rico-nosce i regolamenti della FCI (Fe-derazione Cinologica Internaziona-le), dell’ENCI (Ente Nazionale Ci-nofilia Italiana) e della WUSV (As-sociazione mondiale del PastoreTedesco) e insieme si dissocianodall’accaduto, condannando talimetodi deplorevoli e decisamenteinaccettabili per chi come noi amagli animali. Furfaro ha spiegatoinoltre ”che la SAS non aveva mairicevuto richiesta di autorizzazionee mai aveva autorizzato alcun cor-so”. Per quanto riguarda la selezio-ne della razza del Pastore Tede-sco, il Presidente Furfaro ha chiari-to che “vengono effettuati corsi diaddestramento basati sul controllodel carattere e dei comportamentidei cani solo ed esclusivamente at-traverso il gioco, unico mezzo, anostro avviso, per assicurarne lariuscita. Inoltre i nostri cani grazie

alle attenzioni e alla costanza dellavoro dei numerosi addestratoriimparano a socializzare con i pro-pri simili e ad interagire in modo at-tivo ed assolutamente beneficocon gli uomini”. ■

4ATTUALITÀ

Addestramento cinofilo a Striscia la Notizia

Quando l’addestramento è maltrattamentoFerma condanna di ANMVI, APNEC ed ENCI sui sistemi di addestramento mostrati nel servizio. Sospesi dalla SAS gli addestratori del filmato

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004

LA POSIZIONE DELLA SISCAIl 28 novembre scorso il Presidente della SISCA, Corrado Sgarbi ha inviato una lettera al Presidente del Gruppo Ci-nofilo Bergamasco - Sezione Sportiva Utilità e Difesa, Antonio Ghetti e al Direttore responsabile WorkDogs, MarioVittone in riferimento ad alcuni metodi utilizzati nell'addestramento cinofilo.

Sfogliando la rivista WorkDogs n° 146 ottobre 2004 mi sono soffermato, tra gli altri articoli, a leggere quello inerente alla na-scita ed all’affiliazione del nuovo centro di addestramento cinofilo ‘Sezione Sportiva Utilità e Difesa del Gruppo Cinofilo Ber-gamasco delegazione E.N.C.I.’ di pag 54-55-56. Chiara presentazione di un bel centro (da quanto si evince dal testo) conuna serie di lodevoli e condivisibili enunciati con riferimenti a lezioni teoriche rivolte ai conduttori legate alle problematicheinerenti al rapporto uomo-cane, elementi di psicologia canina che ha tra le finalità l’effettuazione di corsi di educazione ci-nofila basati sul “… rinforzo positivo per favorire un rapporto equilibrato fra cane e conduttore”.Non Vi nascondo un profondo senso di stupore, seguito da un’ondata di indignazione, quando, nell’ultima bella fotografiadell’articolo, viene mostrato un rottweiler ritratto in posizione di ‘front‘ al conduttore, con riportelo in bocca, che mostra in-dossato, indiscutibilmente, oltre ad un collare a strangolo, un chiaro collare a punte posizionato tipicamente nella parte altadel collo sotto le orecchie.Reputo questa foto, se correttamente interpretata da me, una palese contrapposizione a quanto pubblicizzato nel testo e mifa pensare che le enunciazioni scritte usando parole e concetti di moda nascondano una tipologia di addestramento vec-chio di almeno una ventina d’anni che, al limite del maltrattamento animale, speravo di non dover vedere mai più. Sono as-solutamente convinto che un collare a punte sia in assoluta antitesi a tutto quanto possa essere racchiuso nel concetto dipsicologia canina/metodi positivi/rapporti corretti ed equilibrati uomo-cane e mi sento ingannato da gruppi cinofili che sven-tolano le bandiere del benessere animale e delle evoluzioni dell’addestramento solo come specchietti per le allodole e cheseguono poi metodologie tipicamente basate sulle coercizioni fisiche.Mi auguro di aver mal interpretato la fotografia pubblicata per poter ridare un po’ di fiducia al mondo cinofilo del lavoro edalla rivista che da tanto tempo lo divulga (Dr. Sgarbi Corrado, Presidente S.I.S.C.A)

COLLABORAZIONEANMVI APNEC

I l riconoscimento professionale degli

addestratori, la delimitazione delle

competenze del veterinario e dell’educa-

tore cinofilo, la questione delle lauree bre-

vi e la formazione. Sono questi i punti

principali su cui lavorerà una Commissio-

ne mista, composta da esponenti di

ANMVI, SISCA, FSA e dell’Associazione

Professionale Nazionale Educatori Cinofi-

li (APNEC).

La collaborazione si basa sulla ne-cessità di trovare un comune terrenod’intesa su argomenti di pregnanteattualità che discendono dal proget-to di riordino giuridico delle profes-sioni intellettuali e dalla riforma uni-versitaria. Una prima occasione d’in-tesa fra ANMVI e APNEC è già statatrovata e riguarda l’istituzione del pri-mo corso di laurea triennale “Tecni-che di allevamento del cane di raz-za ed educazione cinofila” che saràattivato nell’anno accademico2004/2005 dall’Università di Pisa. Alriguardo sia l’ANMVI che l’APNEChanno espresso contrarietà. Il Presi-dente dell’associazione degli edu-catori, Luigi Polverini, si è infatti di-chiarato in sintonia con la posizionedei medici veterinari (v. ProfessioneVeterinaria 30/2004 ndr) e ha affer-mato: “un corso di laurea breve chevoglia formare culturalmente profes-sionisti di nuovi settori lavorativi de-ve prevedere un percorso non ne-cessariamente legato alle facoltàesistenti e che piloti gli studenti a vi-vere in modo nuovo l’università”. Orale due associazioni sono concordinel condannare i metodi coercitiviutilizzati da alcuni addestratori chenon distinguono l’addestramento dalmaltrattamento. In proposito, ancheper accennare al ruolo del proprieta-rio nell’educazione del proprio ani-male, si vedano le lettere al direttorepubblicate su questo stesso numerodi PV.

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

Sabato 27 novembre si èsvolta a Roma l’Assem-blea dei Delegati provin-

ciali dell’Enpav.Oltre a prendere in esame, comeè consuetudine dell’assemblea dinovembre, il bilancio preventivoper l’anno a venire (bilancio che èstato approvato all’unanimità daiconvenuti), i Delegati hanno licen-ziato alcune importanti modifichestatutarie destinate ad ampliare ea migliorare sensibilmente i servi-zi forniti dall’Ente ai propri iscritti.Modifiche rese possibili anche esoprattutto dal buono stato di sa-lute dell’Enpav, come è desumibi-le dalle risultanze del BilancioTecnico redatto dagli attuari del-l’Ente ed approvato venerdì 26novembre u.s. dal Consigliod’Amministrazione.Secondo il Bilancio Tecnico, il pri-mo saldo negativo (cioè il primoanno in cui le uscite supererannole entrate) si registrerà nel 2026anziché nel 2019, mentre l’esauri-mento del patrimonio dell’Enpavsi realizzerà nel 2041 anziché nel2029. Risultati che, se si conside-ra lo “scenario favorevole” deli-neato dall’Attuario nell’evoluzionedei nuovi ingressi, dei redditi pro-fessionali dichiarati e dei rendi-menti del patrimonio mobiliare,fanno slittare ulteriormente al2032 il primo saldo negativo edallontanano a dopo il 2041, l’annodi azzeramento del patrimonio.La positiva evoluzione dei risultati

dell’ultimo Bilancio Tecnico deveattribuirsi ai seguenti fattori:• incremento del numero degli

iscritti superiore al previsto;• dinamica dei redditi e dei volu-

mi di affari più favorevole ri-spetto alle previsioni;

• riduzione del numero di nuovipensionati nel breve periodo,effetto questo della diminuzio-ne dei soggetti che chiedonodi accedere al trattamentopensionistico di anzianità, acausa dei meccanismi disin-centivanti introdotti dall’Ente inoccasione della riforma del2001.

Venendo alle modifiche statutarie,per quanto riguarda i mutui ipote-cari erogati direttamente dall’En-pav (da non confondere con quel-li da richiedere alla Banca Popo-lare di Sondrio) le novità si posso-no così riassumere:• AUMENTO DELL’IMPORTO

EROGABILE: la cifra richiestapotrà raggiungere i 250.000 €;

• AUMENTO DEL VALORE PER-CENTUALE DELL’IMMOBILEFINANZIABILE COL MUTUO:la cifra ottenibile potrà coprirefino all’ottanta per cento del va-lore dell’immobile;

• AUMENTO DELLA FREQUEN-ZA DI EROGAZIONE: i mutuinon saranno più erogati a ca-denza semestrale, bensì bime-strale;

• MAGGIOR DILAZIONE DEITERMINI DI RIMBORSO: l’Ente

potrà concedere mutui anchea scadenza trentennale;

• ESTENSIONE DELLA TIPOLO-GIA DEGLI IMMOBILI PER CUIÈ CONCEDIBILE IL MUTUO,IN FUNZIONE DELLA DESTI-NAZIONE D’USO: anche se imutui finalizzati all’acquisto dicasa di prima abitazione o diprima struttura veterinariaavranno diritto di precedenza,la richiesta potrà essere fattaanche per l’acquisto di secon-da casa.

Si può dunque dire che le modifi-che statutarie relative all’erogazio-ne, da parte dell’Enpav, di mutuiipotecari sono finalizzate preva-lentemente all’acquisto e alla ri-strutturazione della prima casa edella prima struttura veterinaria,con un occhio di riguardo per icolleghi giovanissimi a cui si èpensato quando si è voluto esten-dere ad un trentennio il termine dirimborsabilità.Si indirizzano, invece, prevalente-mente a chi voglia avviare la pro-fessione o acquistare o ristruttura-re una struttura veterinaria i presti-ti erogati dall’Enpav.Su questo fronte le modifiche dimaggior impatto positivo sugliiscritti sono così riassumibili:• MAGGIOR IMPORTO EROGA-

BILE: fino a 30.000 €;• AUMENTO DELLA FREQUEN-

ZA DI EROGAZIONE: non piùsemestrale, bensì quadrime-strale;

• RIMBORSABILITÀ IN TEMPIMAGGIORI: fino a sette anni,più altri due anni di preammor-tamento;

• EROGABILITÀ ANCHE SENZAGARANZIA IPOTECARIA: l’En-te infatti accetterà, nel caso ilrichiedente lo ritenesse oppor-tuno, anche forme di garanziadiverse dall’ipoteca.

Vale la pena di ricordare che le

condizioni applicate sia ai mutuiipotecari che ai prestiti erogatidall’Enpav sono notevolmente piùconvenienti di qualunque altracondizione riscontrabile sul mer-cato.Un altro importante servizio chel’Enpav intende attivare, in con-seguenza dell’approvazione del-la relativa modifica statutaria, èquello dell’assistenza sanitaria.Anche se la materia è ancora infase di studio, l’orientamento sa-rebbe quello di fornire una co-pertura gratuita agli iscritti perquanto concerne i “grandi ri-schi”, nonché la possibilità diun’estensione della polizza, vo-lontaria e a pagamento, finaliz-zata a coprire altri rischi e/o adassicurare gli altri componentidel nucleo famigliare.Alla fine della fase sperimentalesarà poi disponibile a tutti gliiscritti che la richiederanno l’“En-pavCard”, una comune carta dicredito che, senza la necessità diaprire un nuovo conto corrente,permetterà in più al possessore dipagare “on line” i contributi En-pav, con la possibilità di rateizza-re questo come gli altri pagamen-ti effettuati. Un particolare interes-sante, poi, è la previsione dellacompleta gratuità della carta se siraggiungeranno le 750 adesioninel corso del primo anno di istitu-zione.Infine, nel corso dell’assembleasono stati illustrati alcuni progettiche l’Enpav ha intenzione di svi-luppare in un prossimo futuro:• UNA FORMA DI PENSIONE IN-

TEGRATIVA “INDIVIDUALE”,che consiste nella possibilità diaumentare volontariamente l’a-liquota del proprio contributosoggettivo fino ad un venti percento totale, beneficiando del-la completa deducibilità deicontributi versati dal reddito

imponibile e della maggioreredditività delle pensioni ero-gate dall’Ente rispetto alle for-me previdentistiche integrativeprivate;

• UNA FORMA DI PENSIONE IN-TEGRATIVA “COMPLEMENTA-RE”, da sommarsi facoltativa-mente a quella tradizionale e aquella “individuale”, per laquale l’Ente sta valutando lafattibilità e la convenienza.

In queste forme previdentisticheopzionali potranno essere convo-gliati capitali derivanti, per esem-pio, da redditi di lavoro, da tratta-mento di fine rapporto (TFR) o dapremi originariamente destinati adassicurazioni previdentistiche pri-vate, nella certezza di un rendi-mento maggiore di quello attual-mente disponibile.Infine, l’Enpav intende aumentarequali-quantitativamente il dialogocon i propri iscritti. Per questo mo-tivo prevede di informare capillar-mente e sistematicamente i propriutenti mediante:• LA STAMPA DI CATEGORIA,

non limitandosi quindi al soloinvio del Notiziario Enpav, maanche alla pubblicazione di ar-ticoli sugli altri organi di stam-pa;

• INTERNET, con la ristruttura-zione e il potenziamento delproprio sito;

• IL TELEFONO, con l’istituzionedi un numero verde;

• UN SERVIZIO DI MESSAGGI-STICA (SMS), finalizzata a ri-cordare le scadenze agli iscrit-ti che forniranno all’Ente un nu-mero telefonico abilitato a rice-vere i messaggi;

• LA PREDISPOSIZIONE DISTAND in occasione dei princi-pali eventi di categoria, alloscopo di rispondere sedutastante ad eventuali quesiti chegli iscritti vorranno porre. ■

5ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004

ENPAV, l'Assemblea approva le modifiche statutarie

di Giorgio Neri

Delegato ENPAV di Novara

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

“Considerato che, in caso di movi-mentazione di animali sensibili allaBlue Tongue non vaccinati e desti-nati alla macellazione immediata(in giornata), il livello di rischio nel-le regioni sottoposte alle stesse mi-sure di restrizione, è da conside-rarsi accettabile”, il Ministro dellaSalute Girolamo Sirchia e il Ministroper le Politiche Agricole e Foresta-

li Giovanni Alemanno hanno ema-nato l’ordinanza 25 ottobre 2004Febbre catarrale degli ovini (BlueTongue) - Norme relative alla movi-mentazione degli animali. Il prov-vedimento, pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale n.283 del 2 dicem-bre consente la movimentazione dianimali da macello non vaccinati,provenienti da aziende situate nel-

le zone di protezione, esclusiva-mente verso macelli situati in tuttele regioni sottoposte a misure di re-strizione per la Blue Tongue a con-dizione che siano rispettate seiprecise condizioni: a) sia dato adeguato preavviso alservizio veterinario di destinazionealmeno 48 ore prima dell’invio del-la partita;

b) sia stata effettuata per gli ovi-caprini una visita clinica da partedel veterinario ufficiale prima delcarico con esito favorevole;c) gli animali siano spostati nelleore diurne e siano macellati nellostesso giorno di arrivo; d) qualora non sia possibile rispet-tare limiti orari, in deroga al puntoc), i singoli animali ed i mezzi adi-

biti al trasporto devono essere sot-toposti ad un trattamento con pire-troidi; e) gli animali siano inviati all’im-pianto di macellazione di destinosotto vincolo sanitario; f) l’arrivo a destino della partitadeve essere verificato da parte delveterinario ufficiale della ASL di ar-rivo e l’avvenuta macellazione an-notata in calce sul documento diaccompagnamento (modello 4)della partita stessa e successiva-mente trasmesso ai servizi veteri-nari della ASL di origine. L’ordinanza, si richiama ai principistatuiti nella sentenza n. 12 del2004 della Corte costituzionalecon la quale la Corte, su ricorso ditalune regioni, ha dichiarato chele iniziative per il contenimentodella febbre catarrale degli ovinisono riconducibili alla materia dilegislazione esclusiva dello Statoattenendo alla profilassi interna-zionale e in quanto riguardano an-che profili incidenti sulla tuteladell’ecosistema, anch’essa riser-vata alla legislazione statale; sibasa inoltre sul documento del ta-volo tecnico tra regioni e Ministe-ro del 25 maggio 2004 nel qualevengono fissate specifiche dispo-sizioni per lo spostamento di ani-mali sensibili alla Blue Tongue trale regioni del territorio nazionale.L’ordinanza ha valore fino al 12novembre 2005. ■

BSE, aiutiall’Italia persmaltire l’SRM

La Commissione europea haautorizzato retroattivamente

l’Italia a concedere un aiuto diStato pari a 169 milioni di euro peri costi di distruzione obbligatoriadi materiale specifico a rischio(SRM) e per l’ammasso di mate-riale a basso rischio nonché comeaiuto al reddito per i produttori dibovini diretto a contrastare gli ef-fetti della crisi della BSE del 2001.L’autorizzazione è del 1 dicembre2004. L’aiuto di Stato era statoconcesso nel 2001 senza l’auto-rizzazione della Commissione. Lemisure approvate rientrano nellalegge italiana 49/2001, autorizza-ta in parte dalla Commissione almomento dell’insorgere della crisidella BSE nel 2001. Le restanti mi-sure di aiuto esaminate ora riguar-dano il corretto smaltimento deimateriali specifici a rischio, deimateriali ad alto rischio e dei pro-dotti trasformati/ottenuti/derivatida questi ultimi, l’ammasso pub-blico obbligatorio per le proteineanimali a basso rischio e la so-spensione/differimento dei terminirelativi agli adempimenti tributarie ai pagamenti in materia di previ-denza sociale per gli allevatori dibovini e il settore a valle (macelli,rivenditori all’ingrosso e al detta-glio di carne). (fonte: Commissio-ne UE) ■

6ATTUALITÀ

Nuova ordinanza

Blu Tongue, movimentazione consentita a sei condizioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

Giorni fa sono stato co-stretto a chiamare unidraulico. L'intervento è

durato tre minuti e mi è stato pro-posto un conto di 120 euro, 100 +IVA. Lasciamo perdere il confrontocon quanto guadagna un medicoveterinario negli stessi tre minuti. Ilragionamento che volevo fare erasolo riferito all'IVA. L'idraulico difronte alla mia perplessità verso i120 euro, per me l'IVA è ovviamen-te un costo, mi ha proposto di dar-gliene solo 90, poi abbassati ad 80,senza fattura. Non vi dico quale de-cisione ho preso, lascio a voi ogniconsiderazione, ma non vi è dub-bio che la proposta era molto allet-tante e conveniente per entrambi.Io risparmiavo 40 euro e lui che neavrebbe incassati 100, dovendoversare i 20 dell'IVA, finiva di gua-dagnarci ancora a prenderne solo80 evitando di doverli dichiarare.Infatti denunciando i 100 una voltapagate tutte le tasse forse glienerestavano 60 e quindi aveva tutta laconvenienza a prenderne solo 80in “nero”. Se ci pensate è veramen-te un sistema assurdo. La stessacosa capita normalmente anchenel nostro settore e la possibilità daparte del proprietario dell'animaledi recuperare fiscalmente parte deicosti sostenuti per le prestazioniveterinarie e per i farmaci non haassolutamente cambiato la situa-zione. Innanzi tutto il limite massi-mo dell'importo che si può detrar-re, se ben ricordo 250 euro, è ridi-colo. È evidente che il proprietarioper cifre di questo livello non haneppure la convenienza a gestirequesta opportunità dovendo tenerei giustificativi, rischiando anchepossibili controlli. Avrebbe al con-trario più senso per somme netta-mente più alte che giustifichereb-bero questa possibilità. Inoltre, nondimentichiamolo, ciò che effettiva-mente si recupera è solo il 19% equindi inferiore all'aliquota IVA del20% che con logica assurda si ap-plica sulle prestazioni veterinarie.Quale cliente di fronte alla possibi-lità di pagare subito, senza fattura,il 20% in meno, il corrispondentedell'IVA, insisterà per avere un do-cumento che gli permetta di recu-perare dopo mesi soltanto il 19%,in più su una somma limitata? I pro-prietari di animali non sono tutti ma-sochisti. La cosa è certamente di-versa quando si tratta di medicinaumana che è esente dall'IVA ed inpiù riferita ad importi decisamentemaggiori. Possibile che all'Agenziadelle Entrate vivano tutti di dema-gogia e non siano in grado di con-siderare i risultati delle decisioniche prendono? La possibilità di re-cuperare le spese veterinarie erastata sbandierata come un segna-le di grande attenzione da partedel Governo, verso la salute ed ilbenessere degli animali e comepossibilità di maggior controllo sullavoro dei medici veterinari privatiche gli organismi fiscali hannosempre ritenuto grandi evasori. Ionon credo che la nostra attivitàpossa o debba stare in piedi eva-dendo le imposte, gestendo il far-

maco in nero, non rispettando il ta-riffario o altre norme del nostro co-dice deontologico, anzi, ho sempresotenuto che i colleghi che vivonoo sopravvivono ai margini del mer-cato con questi sistemi debbanofare un serio esame di coscienzaperché fanno male a loro stessi e atutta la categoria. Penso quindi cheun Governo, minimamente intelli-gente, dovrebbe ridurre l'aliquota

IVA sulle prestazioni veterinarie al-meno al 10%, per rispetto verso ilnostro ruolo sanitario e dimostran-do anche la sua attenzione verso ilbenessere animale di cui negli ulti-mi tempi vuole essere sostenitore.Inoltre questa riduzione, abbinataalla possibilità di recuperare le spe-se veterinarie per somme di alme-no 2 o 3.000 euro, porterebbe aduno sviluppo del settore, rispettoso

delle normative e della professio-nalità, a tutto vantaggio, in prospet-tiva, anche delle entrate fiscali. Inquesti giorni l'UDC, partito di Go-verno, ha lanciato una propostaper limitare l'evasione. Riferendosia tutte le attività artigianali che fan-no riferimento alla casa: idraulici,falegnami, elettricisti, ecc. che ri-sultano essere i più grandi evaso-ri nel nostro paese, aveva pensato

di introdurre la possibilità di recu-perare dalle tasse i costi sostenutiper questi interventi. La propostaprevede una franchigia di 100 eu-ro, un massimo di 1.500 ed unapercentuale di detrazione del25%, più elevata dell'aliquota IVA.Non sono in grado di dire quantofunzionerebbe ma certamentequalcuno, a Roma, incomincia for-se a capire. ■

7laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004RIFLESSIONI

IVA o non IVA? di Luigi Poretti

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

Il Fondo Sanitario ANMVI chiu-de il suo quarto anno di atti-vità con numeri e cifre alta-

mente soddisfacenti. Prima di tuttoper i sottoscrittori che nel 2004 han-no ottenuto liquidazioni per circa370 mila euro. E il dato non è defini-tivo, visto che per la presentazionedelle spese sanitarie sostenutequest’anno c’è ancora tempo. I be-

neficiari delle coperture hanno infat-ti un anno di tempo dalla data diemissione dei documenti fiscali dispesa per chiederne il rimborso.La remuneratività del Fondo interes-sa soprattutto i sottoscrittori di op-zione media e massima, in ragionedella loro ampia copertura, ma an-che la nuova opzione intermedia, aldebutto nel 2004, ha dato buoni ri-

sultati ed è stata scelta da 149 nu-clei familiari. Le adesioni al Fondo SanitarioANMVI danno un totale di 1.209 nu-clei in copertura (il medico veterina-rio e i familiari risultanti dal suo Sta-to di Famiglia) e corrispondono a3.849 persone. A fronte di 64 medi-ci veterinari che nel 2004 sono usci-ti dal Fondo, 235 hanno invece fat-

to il loro nuovo ingresso.

Verifica a che punto è il tuorimborsoASSIDIM, l’Associazione per gli in-terventi assistenziali a cui fa riferi-mento il Fondo, ha messo a dispo-sizione dei singoli medici veterinariun sistema di verifica dell’anda-mento delle liquidazioni. Tale siste-

ma funziona via Internet, attraversoil sito www.assidim.it (v. Area riser-vata ai dipendenti delle aziende as-sociate - area sanitaria). Una sem-plice procedura di registrazioneconsente di acquisire una utenzaad accesso riservato, protetto dapassword individuale, e di accede-re alle pagine riferite al proprio nu-cleo familiare. Da qui si possonocontrollare e monitorare le varie fasidella liquidazione, dalla presenta-zione della domanda di rimborso fi-no all’accredito sul proprio contocorrente.

Adesioni al programma 2005Il Fondo Sanitario ANMVI contatteràvia posta i soci per il rinnovo dellecoperture nel 2005. Saranno cosìrese note la scadenza e le modalitàdi conferma dell’adesione. I socigià aderenti al Fondo possonocambiare l’opzione di copertura manon retrocedere da quella in esse-re. Coloro che volessero iscriversi alFondo per la prima volta nel 2005devono prendere contatto con lasegreteria al numero 0372/40.35.36e verificare la possibilità di sotto-scrizione dal 1 gennaio 2005. Lesottoscrizioni generali infatti riman-gono chiuse fino allo scadere deltriennio 2004/2006, nel corso delquale il Fondo ammette in copertu-ra solo i medici veterinari che nonsono mai stati iscritti nelle anagrafi-che delle Associazioni federateANMVI. La chiusura delle sottoscri-zioni è una misura di cautela e di tu-tela dello stato di rischio che, pergarantire la sostenibilità delle liqui-dazioni, non deve subire movimen-tazioni al di fuori di una program-mazione triennale. Giova anche ri-cordare che l’unico requisito peraccedere alle coperture del Fondoè l’acquisizione e il mantenimentodella qualità di socio di una asso-ciazione federata ANMVI. Le garan-zie sono infatti prestate indipenden-temente dall’ètà, dalle condizioni la-vorative e di salute del medico ve-terinario associato e senza limiti dietà e di composizione numerica delsuo nucleo familiare. Richiedonoperò l’iscrizione ad una delle 16 as-sociazioni federate in ANMVI.

Assemblea dei Soci I Soci del Fondo Sanitario ANMVIsono convocati in Assemblea Ordi-naria il mercoledì 15 dicembre2004 alle ore 15,00 in seconda con-vocazione, qualunque sia il numerodei presenti, presso la sede di Cre-mona in Palazzo Trecchi, per l’Ap-provazione del rendiconto della ge-stione annuale (art. 7, dello Statuto).Per partecipare alla Assemblea val-gono le disposizioni dello StatutoSociale vigente. Si ricorda che, aisensi dello Statuto, ogni socio puòricevere una sola delega da partedi altro socio. Si prega di dare con-ferma della partecipazione, comu-nicando il proprio nominativo allaSegreteria, per e-mail a [email protected] o via fax al numero0372/45.70.91 oppure per telefonoallo 0372/40.35.36, entro e non oltreil 10 Dicembre 2004. ■

8

Fondo Sanitario ANMVI: nel 2004 rimborsi per 370 mila euro

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004ANMVI INFORMA

www.anmvi.it/fondo

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

L’indennità di dirigenza me-dica “va corrisposta an-che ai dirigenti veterinari’’.

Lo ha affermato il Tar del Lazio, ac-cogliendo un ricorso del sindacatodei veterinari di medicina pubblicaSivemp. Con sentenza n. 10684/2004 i giudici hanno osservato cheil Dpr disciplinante l’entità delle in-dennità corrisposte al personalemedico e veterinario “non operadifferenziazioni tra le due categoriequanto all’indennità di dirigenzamedica”, con ciò rispondendo po-sitivamente alle doglianze del sin-dacato ricorrente, che aveva la-mentato l’esclusione della corre-sponsione dell’indennità ai mediciveterinari di posizione dirigenzialestabilita da una circolare della Re-gione Marche in applicazione diuna direttiva del Dipartimento dellaFunzione Pubblica. Secondo il Tarè perciò illegittima la lettura inter-pretativa del Dpr n. 384/1990 “lad-dove esclude dall’istituita indennitàil solo personale medico veterina-rio, in quanto, ove fosse perseguitauna tale impostazione riduttiva, siverificherebbe una ingiustificata di-sparità di trattamento in presenzadi analoga posizione funzionale ecorrispondenti mansioni del perso-nale medico tout court, sia purenell’ambito di distinte specialità’’. Ilricorso, risalente al gennaio del1995, è stato presentato dal Si-vemp contro la Presidenza delConsiglio dei Ministri e il Diparti-mento della funzione pubblica neiconfronti della Regione Marche perl’annullamento, previa sospensiva,della lettera circolare prot. 13062pervenuta alla Regione Marche -Assessorato alla Sanità il 27 ottobre1994. Il Dipartimento della Funzio-ne Pubblica aveva escluso in via diinterpretazione dell’art. 110, D.P.R.384/1990, l’applicazione dell’in-dennità prevista al 5° comma, dellastessa norma, anche nei confrontidei medici veterinari di posizionedirigenziale, rilevando come “allostato dell’attuale normativa, chenulla prevede in proposito, nonpossa essere data positiva soluzio-ne alla problematica proposta”. Peril Sivemp si trattava di indebitaesclusione del personale dirigenteveterinario, dovuta all’omissione diconsiderare «un presupposto de-terminante, essendo intitolata lastessa norma “Indennità del perso-nale medico e veterinario”, a suavolta collocata nel Capo I del citatoD.P.R., intitolato “Trattamento eco-nomico - Stipendi ed indennità”,applicabile ad entrambe le figureprofessionali - medici in sensostretto e medici veterinari - compre-si in un’unica Area medica. Arbitra-ria, sarebbe, l’esclusione del solopersonale veterinario dalla perce-zione dell’indennità in controversia,in violazione della stessa normache l’ha istituita a beneficio di tuttoil personale di posizione funzionaleapicale medico cui, invece, non ècorrisposta l’indennità differenziataprimariale».

Il termine “Medico”Nelle motivazioni che hanno in-dotto i giudici ad accogliere il ri-corso figura anche il fatto “che lascelta di un uso letterale del solotermine medico senza altra ag-giunta o specificazione, non è uti-le di per sé ad escludere che l’in-dennità di dirigenza medica sia

corrisposta anche ai dirigenti ve-terinari, in quanto, ove fosse per-seguita una tale impostazione ri-duttiva, si verificherebbe sul pun-to una ingiustificata disparità ditrattamento, pure in presenza dianaloga posizione funzionale ecorrispondenti mansioni del per-sonale medico tout court, sia pure

nell’ambito di distinte specialità,non voluta dalla normativa con-trattuale per il comparto sanitario,che invece considera e disciplinaunitariamente nella parte secondatutta l’Area medica. Significativo si pone in proposi-to il precedente art. 107, che, intema di ordinamento professio-

nale, provvede a riordinare, contabella allegata, il ruolo sanita-rio, ferme restando le singoleposizioni funzionali ed i profiliprofessionali, di tutta l’area me-dica, costituita, appunto, sia dalpersonale medico che da quelloveterinario, unitariamente consi-derato”. ■

9

L’indennità di dirigenza medica “va corrisposta anche ai dirigenti veterinari’’

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004RUBRICA LEGALE

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

Itirocinanti sono esclusi dalcalcolo e dal conteggio deidipendenti occupati al fine di

applicare determinati istituti o trat-tamenti legali o contrattuali. Faeccezione a questa regola l’assol-vimento degli obblighi di sicurez-za sul lavoro in quanto rispetto atali adempimenti legati alla di-mensione aziendale, i tirocinantidevono essere regolarmentecomputati nell’organico stesso(Min. lavoro circ. 154 del 19 no-vembre 1996 che parla appuntodi utenti dei servizi di orientamen-to e di formazione scolastica, uni-versitaria e professionale, avviatipresso datori di lavoro per agevo-

lare e perfezionare le scelte pro-fessionali). I tirocinanti possono essere inseri-ti per svolgere uno specifico sta-ge anche se disabili (legge68/1999). In tale caso il DM 22gennaio 2001 (art. 6) prevede chei datori di lavoro debbano compu-tare nella quota di riserva le per-sone disabili impegnate in tirocinirealizzati nell’ambito delle con-venzioni stipulate con i Serviziprov. per l’impiego in base all’art.11 della legge n. 68/1999. Glistessi soggetti disabili impegnatiin tirocini realizzati nell’ambito del-le convenzioni di cui all’art. 11della legge n. 68 del 1999 sono

esclusi dalla base di computodella quota di riserva. ■

Patente auto ecambioresidenza

P er variare la residenza e ag-giornare l’indirizzo sulla

patente e sulla carta di circolazio-ne, occorre recarsi al Comune ecompilare un apposito modulo.Sarà il Comune, successivamen-te, a comunicare la variazione al-l’Ufficio Centrale Operativo dellaDirezione Generale della Motoriz-zazione Civile. Ufficio che invieràall’interessato i tagliandi adesivi,sui quali è indicata la nuova resi-denza e che dovranno essere ap-plicati sulla patente e sulla cartadi circolazione. La Motorizzazionecomunica, inoltre, l’avvenuto cam-bio di residenza al P.R.A. (Pubbli-co Registro Automobilistico) cheprovvede, d’ufficio, ad aggiornarei propri archivi.Con la variazione di residenza, ef-fettuata d’ufficio, il Certificato diproprietà o Foglio Complementa-re continuerà a riportare il vecchioindirizzo, senza comunque pre-giudicare la validità di tale docu-

mento. Non è necessario svolgerealcuna pratica al P.R.A Se, però, ilcittadino desidera vedere aggior-nato anche il Certificato di Pro-prietà o Foglio Complementare,può presentare agli sportelli delP.R.A. questa documentazione.Se il veicolo è dotato di FoglioComplementare: - mod. NP-3 -Foglio Complementare - autocer-tificazione. Oppure:- copia dellacarta di circolazione già aggior-nata dagli Uffici della Motorizza-zione; oppure, se l’intestatario sipresenta di persona: documento

di riconoscimento in corso di vali-dità o certificato di residenza.Se il veicolo è dotato di Certifica-to di Proprietà (CdP): - Certificatodi Proprietà (usato anche comenota di presentazione) - autocerti-ficazione. Oppure: - copia della carta di cir-colazione già aggiornata dagli Uf-fici della Motorizzazione, oppure,se l’interessato si presenta di per-sona: - documento di riconosci-mento in corso di validità o il cer-tificato di residenza. (fonte: KatiaMoscano, ADUC, AssociazioneDiritti Utenti e Consumatori) ■

10

I tirocinanti sono soggetti alla 626?

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004RUBRICA LEGALE

Sterilizzazionemicrochip

La nostra ASL dà il permessodi utilizzare anche i microchipscaduti, a patto che si certifichidi averli sterilizzati. Come?(S.P.)La sterilizzazione ha una sca-denza di legge di 5 anni, ma inrealtà non ha limite se opportu-namente conservata in confezio-ne integra. In ogni caso, se si in-tende risterilizzare un microchipoccorrono i raggi gamma; se sitratta di poche confezioni costadi meno acquistarne di nuove.

(Aldo Vezzoni)

Sulle patenti la fiducia è d’obbligo

L e patenti di guida rilasciate da uno Stato membro devono es-sere accettate in via automatica in tutto il territorio dell’Unione

europea. Meccanismi di controllo e provvedimenti di ritiro della paten-te, dovuti a dubbi sui requisiti per il rilascio della licenza, sono in con-trasto con il reciproco riconoscimento delle patenti, strumentale alla li-bera circolazione delle persone. La Corte di giustizia delle Comunitàeuropee, con sentenza del 29 aprile 2004, causa C-476/01, di prossi-ma pubblicazione su “Guida al diritto”, ha sancito il divieto di istituireprocedure nazionali di controllo sulle patenti rilasciate nei diversi Statidell’Unione. Per la Corte, la direttiva 91/439 del 29 luglio 1991 (modifi-cata dalla 2003/59) stabilisce un punto chiaro e incondizionato: gli Sta-ti non possono chiedere al titolare della licenza di guida ottenuta in unaltro Paese di dimostrare il possesso di certi requisiti. Vale quindi unobbligo di fiducia reciproca. (Il Sole 24 Ore).

CARTA ANMVIanche quando paghi fai sapere chi sei

Una carta di credito personalizzata può contribuirea fare “status” per la nostra professione ed asottolineare ogni volta che la togliamo dalportafoglio e la consegniamo ad un operatore per inostri pagamenti che siamo professionisti.Noi medici veterinari siamo i primi, forse gli unici,ad averci pensato.E allora, carta per carta, perché non usare la cartaANMVI? Ci sono 10 buoni motivi per farlo:• possibilità di rateizzare le tue spese• possibilità di usufruire di un fido da 3.000 a

5.000 euro al tasso d’interesse dell’1% mensile(il più conveniente sul mercato italiano dellecarte rateali)

• possibilità di utilizzarla su tutto il circuito VISA• possibilità di utilizzarla come bancomat per il

prelievo di contanti• possibilità di trasferire del contante sul proprio

conto corrente• possibilità di usufruire di vantaggi esclusivi per i

possessori della carta (sconti, agevolazioni,ecc…)

• possibilità d’accedere ad altri servizi CONSELcome prestiti personali e leasing automobilistico

• possibilità di controllare i propri movimenti viainternet sul sito www.e-consel.it nell’areaRiservata ai Clienti

• possibilità di usufruire della coperturaassicurativa “Salvacarta”

• possibilità di usufruire di un numero verde attivo24 ore su 24 per il blocco della propria carta incaso di furto o smarrimento: 800 822056

Per avere il modulo di richiesta contattare:Segreteria ANMVI: Tel. 0372/403536 - Fax 0372/403526

Per eventuali informazioni sulla compilazione e sulla do-cumentazione è attivo il numero verde: 800 000444

averla è molto facile… richiedila

di C. Cottarelli

Consulente ANMVI

RC PROFESSIONALEIn esclusiva per l’ANMVI, Sicura-mente srl (Bernese Assicurazioni-Gruppo Allianz) ha realizzato unaPolizza di Responsabilità CivileProfessionale rivolta ai medici vete-rinari iscritti ad una AssociazioneFederata ANMVI. Per informazioniè attivo il numero verde:

800906377Si veda anche al sito www.sicuramente.it

A.N.M.V.I.

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

La Food and drug admini-stration (FDA) americanaha proposto le linee guida

potenzialmente adottabili dalleaziende farmaceutiche per l’elabo-razione di dati di sicurezza ed effi-cacia riferiti ai farmaci antinfiamma-tori non steroidei (FANS) previstiper l’utilizzo negli animali. L’agenzia chiede il parere pubblicosulle linee guida entro il 24 gennaio2005, in attesa di preparare il do-cumento finale. Tale richiesta se-gue a breve giro il ritiro dal com-

mercio per ragioni di sicurezza delVioxx, un COX inibitore usato nel-l’uomo. Le linee guida, non vinco-lanti, sono accessibili presso il sitoweb della FDA (www.fda.gov/cvm).Il documento fornisce informazionisu come le aziende che intendano

chiedere l’approvazione per unFANS possano sviluppare dati disicurezza ed efficacia negli anima-li, in particolare per gli inibitori del-la ciclossigenasi (COX). La FDAraccomanda che i test di sicurezzadurino almeno sei mesi, che si cer-

chino segni di tossicità gastrointe-stinale e renale attraverso test edesami specifici, inclusa l’endosco-pia, che si valutino i potenziali effet-ti del farmaco sull’aggregazionepiastrinica, e che si faccia luce sul-la sicurezza e biodisponibilità del

farmaco sia a stomaco vuoto sia astomaco pieno. Inoltre invoca studidi campo e di laboratorio e scorag-gia il confronto in vitro dell’attivitàCOX-1 e COX-2 perché non è pro-vata la rilevanza clinica di questavalutazione. ■

11

FANS: linee guida per gli animaliDopo il ritiro del Vioxx, la FDA chiede il parere pubblico sulle linee guida di sicurezza ed efficacia dei FANS negli animali

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzohttp://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

L’identificazioneelettronica

delle pecoreObbligatoria dal 2008 nella Ce, èin via di sperimentazione in In-ghilterra

La proposta della Commis-sione europea di migliorare

l’identificazione e la tracciabilitàdelle pecore include la raccoman-dazione che l’identificazione elet-tronica (EID) divenga obbligatoriadal 1° gennaio 2008. Un progettopilota, condotto dal Defra (Depart-ment for Environment Food andRural Affairs), è in corso in Inghil-terra per valutare l’utilizzo dell’EIDnelle condizioni produttive dell’al-levamento ovino e testare l’effica-cia dell’EID e del trasferimentoelettronico dei dati (EDT) nellarealtà lavorativa dell’industria ovi-na. Lo studio coinvolge alleva-menti ovini commerciali e di razza.Le pecore sono la specie più diffi-cile da identificare e tracciare indi-vidualmente. Poiché l’introduzione dell’EID ri-chiederà uno sforzo enorme all’in-dustria ovina, il sistema dovrà es-sere il più possibile semplice, effi-cace e pratico in qualsiasi realtàproduttiva esistente. Lo studio pilota è iniziato lo scorsomarzo e terminerà nel maggio2005, con un rapporto previstoper giugno 2005. Un rapporto adinterim è già disponibile sul sitoweb di Defra.

di Maria Grazia Monzeglio

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

la

L’utilizzo di animali nella ri-cerca biomedica è un argo-mento che periodica-

mente viene sollevato, sull’ondaemotiva di eventi di cronaca o diiniziative delle associazioni prote-zionistiche. È anche uno di queitemi su cui difficilmente si apreuna discussione critica e obiettivanel vasto pubblico, un po’ comese si trattasse di un tabù, qualco-sa che sappiamo esistere, malontano da noi, da qualche altraparte e che, in fin dei conti, ci ri-guarda poco o nulla.È quindi degno di considerazioneogni tentativo di “aprire una portachiusa” e di costringere le coscien-ze a confrontarsi, senza pregiudizi,con i “lati oscuri” e le contraddizio-ni che questo argomento genera inognuno di noi. È il caso di una re-cente trasmissione televisiva dal ti-tolo: “Uomini e topi” (Report, Rai 3,venerdi 22 ottobre 2004) da cui ab-biamo preso spunto per alcuneconsiderazioni sull’argomento.Nel corso della trasmissione si ècercato di dare un quadro com-plessivo della situazione: Rappre-sentanti di Istituti di Ricerca pubbli-ci e privati, Accademia e Ministerodella Salute, sono stati invitati apresentare le loro attività e le ragio-ni della sperimentazione ed è statodato spazio alle argomentazioni diattivisti delle Associazioni protezio-nistiche in merito all’utilità dellasperimentazione animale. È stato sfiorato l’argomento dellemetodiche alternative, ma solo permettere in evidenza che poi tantoalternative non sono, perché nonancora validate e, quindi, non rico-nosciute ufficialmente.Nonostante la volontà dichiarata didare voce a tutti, la rappresentazio-ne della realtà era chiaramente in-dirizzata ad evidenziare quelloche non funziona, nella sperimen-tazione animale:• la qualità della ricerca (modelli

sperimentali obsoleti, procedurechirurgiche preistoriche, assen-za di predittività del modello ani-male);

• la tipologia degli sperimentatori(l’insicuro, il presuntuoso, il sadi-co, etc.);

• l’inefficienza delle strutture dicontrollo (Ministero della Salutee Istituto Superiore di Sanità);

• l’immoralità delle motivazioni (laricerca del profitto nel caso del-l’industria e degli allevatori, il de-siderio di carriera nell’accade-mico, etc.).

In sostanza, l’inutilità dell’uso dell’a-nimale nella ricerca.È sorprendente che, alla fine dellatrasmissione, la conclusione degliautori sia stata: “nonostante quelloche abbiamo raccontato e mostra-to, non siamo in grado di dire chiha torto o ragione”.

Ma le cose stanno davvero così?Il buon senso suggerisce agli au-tori della trasmissione, così comeallo spettatore neutrale, che la ri-sposta è (forse) no, che non c’èmai una linea netta, fra il giusto elo sbagliato. Forse, quindi, anchein questo spinoso problema, cosìcome nella vita di tutti i giorni, laragione non sta tutta da una partesola.Tuttavia, al di là del buon senso co-mune, ci pare che esistano deglielementi oggettivi che vanno sotto-lineati e discussi per poter valutareserenamente se nella sperimenta-zione sugli animali, è davvero tuttoda buttare.Una prima riflessione dovrebbe ri-guardare il contesto entro cui deveessere inquadrata la sperimenta-zione animale.L’utilizzo degli animali destinati allasperimentazione o ad altri finiscientifici è una attività che, nel cor-so degli anni, ha evidenziato unrapporto costo/beneficio tale percui le Autorità, in rappresentanzadei Cittadini, lo hanno ritenuto ac-cettabile, quindi autorizzato e rego-lamentato attraverso Leggi e De-creti emanati da Organi competen-ti. In molti casi (valutazioni di sicu-rezza, efficacia, etc.) le Autoritàhanno ritenuto questa attività inde-rogabile e obbligatoria nell’interes-se di tutti.Il dettaglio della regolamentazionevaria a seconda della sensibilitàdelle varie comunità nazionali, main nessun Paese al mondo la speri-mentazione animale è considerataillegittima.Se è vero, quindi, che la sperimen-tazione animale è una questionedolorosa ma necessaria, il passosuccessivo è cercare di trarre ilmassimo beneficio (a favore dellacollettività) da ciò che indubbia-mente costituisce un onere moralee materiale per la Società civile.Riconsideriamo per un attimo gliargomenti utilizzati per evidenziarequello che non va, nella sperimen-tazione animale. Sostenere che laqualità della ricerca è insufficientecontrasta in maniera stridente conle notizie che tutti i giorni vengonoriportate dai mezzi di informazione:nuovo farmaco scoperto o nuovatecnica messa punto per la cura eprevenzione di malattie che, fino apoco tempo fa, erano ritenute incu-rabili…Ma, al di là delle notizie e delle sen-sazioni, la qualità della ricerca giàda molto tempo è andata consoli-dandosi attraverso l’applicazionedi due normative fondamentali.La prima (D.Lvo 120/92), è relativaall’applicazione delle Buone Prati-che di Laboratorio (GLP) e di tuttauna serie di norme affini per spiritoispiratore alle Buone Pratiche diFabbricazione (GMP) e alle Buone

Pratiche Cliniche (GCP), emanateallo scopo di rendere rintracciabilie riproducibili nel tempo e nellospazio, i risultati di ogni singoloesperimento. Queste norme, sep-pure obbligatorie solo per le provedi carattere “regolatorio”, costitui-scono un punto di riferimento an-che per la ricerca di base.La seconda (D.Lvo 116/92), riguar-da le leggi sull’utilizzo dell’animaledestinato ai fini sperimentali. In talenorma, vengono definiti esattamen-te gli ambiti, le modalità ed i limitientro cui è ammessa la sperimen-tazione sull’animale. Inoltre, si pre-vede, tra l’altro, la necessaria pre-senza della figura del Medico Vete-rinario Responsabile, il cui ruolo èvigilare affinché vengano rispettati icriteri di ammissibilità dell’esperi-mento, soprattutto dal punto di vi-sta del benessere animale. Da notare che tali provvedimenti acarattere nazionale furono emanatiin recepimento di normative comu-nitarie già in vigore da diversi anni(Dir. 86/609/CEE) e il loro contenu-to è disponibile a tutti coloro chevogliano farsi un’idea indipendentesull’argomento (G.U. CEE18.12.1986, N.L.358/1; G.U. Suppl.Ord. N.40 del 18.02.1992, D.L.vo116/92).È evidente a tutti che una norma,per quanto ben fatta, non è effica-ce se non c’è un effettivo controlloda parte delle Autorità preposte. Allo spettatore, non è certamentesfuggito che, in diverse occasioni,le Istituzioni in cui viene fatta lasperimentazione, hanno rifiutato dirispondere ai giornalisti. È, quindi,inevitabile pensare che chi chiude icancelli abbia qualcosa da na-scondere, ma è anche vero che icancelli sono sempre aperti (perlegge) a chi ha il compito istituzio-nale di fare i controlli (Ministero del-la Salute, ASL, Prefettura, NAS). Seil controllo è poco efficiente ci saràchi applica la norma in maniera vir-tuosa ed invece chi la disattende e,se questo accade, forse il mecca-nismo di controllo va rivisto. Inoltre,quando si configurano conflitti diinteresse (il controllore e il control-lato sono le stesse persone), sicu-ramente è possibile rivedere le pro-cedure stesse, così come i ruoli ele competenze istituzionali.Un altro aspetto spesso trascuratonei dibattiti sulla sperimentazioneanimale sono le iniziative di chiopera in questo settore per seguiree anticipare i cambiamenti che ilnaturale evolversi delle conoscen-ze impone a questa disciplina. Forse pochi sanno che in Italia è at-tiva una Scuola di Specializzazio-ne in Scienza e Medicina degli Ani-mali da Laboratorio, una disciplinanata proprio per approfondire e svi-luppare le conoscenze per la cura,la tutela dello stato sanitario, la re-

visione delle tecniche e delle pro-cedure sperimentali, l’applicazionedi principi etici e la ricerca di meto-diche alternative e/o complementa-ri. Inoltre, proprio quest’anno, si ècostituita la SIVAL (Società ItalianaVeterinari Animali da Laboratorio),affiliata ad ANMVI, che, tra i propriscopi, prevede la diffusione delleconoscenze scientifiche e dellenorme per il corretto utilizzo deglianimali, secondo il principio delle3R (Reduction, Refinement Repla-cement - Riduzione del numero dianimali, Raffinamento delle proce-dure sperimentali e Sostituzionecon metodi alternativi).La SIVAL, inoltre, sostiene ed inco-raggia la collaborazione, secondole proprie competenze specifiche,con le Autorità e le Istituzioni pre-poste alla regolamentazione ed alcontrollo della sperimentazioneanimale.Esistono poi corsi di formazioneper Ricercatori e Tecnici, organiz-zati da Associazioni di categoriacome AISAL (Associazione ItalianaScienze degli Animali da Laborato-rio), che operano in collaborazionecon l’Università e che hanno con-seguito un riconoscimento a livelloeuropeo (FELASA, Federation ofEuropean Laboratory Animal Asso-ciations).Anche l’aspetto normativo è in fasedi evoluzione. A breve, una proposta di revisionedel D.Lvo 116/92 verrà presentatain Commissione Parlamentare. Laproposta è il frutto di un lavoro pre-paratorio durato diversi mesi a cuihanno partecipato tutte le particoinvolte nella sperimentazione:Università, Industria, Ricercatori,Associazioni di categoria, Rappre-sentanti del mondo veterinario eanche le Associazioni protezionisti-che. A seguito di tale revisione, sa-ranno introdotti nuovi aspetti noncontemplati dall’attuale normativaquali: la formazione degli operatori,gli animali geneticamente modifi-cati, il problema del recupero deglianimali a fine sperimentazione, etc.A conclusione un’ultima conside-razione relativa all’atteggiamentopsicologico nei confronti di questotema. Si tratta di un argomento“scomodo” sul quale, tuttavia non ècostruttivo nascondere la testa sot-to la sabbia. Ogni anno, campagne di stampa evarie “maratone” vengono dedica-te alla raccolta di fondi a favore del-la ricerca per questa o quella ma-lattia. Iniziative certamente condivi-sibili e necessarie, durante le quali,però, è tassativamente proibitoparlare di “sperimentazione anima-le”, anche se tutti sanno (o posso-no immaginare) che, una parte del-le risorse che vengono raccolte,saranno utilizzate anche per “quel-lo” scopo.

È comprensibile il desiderio di nonturbare le coscienze delle personepiù sensibili o “schierate”, ma nonsarebbe meglio dare a tutti la pos-sibilità di compiere una scelta con-sapevole, da Cittadini adulti e re-sponsabili senza nascondersi die-tro un dito? Non sarebbe meglio spiegare che,allo stato attuale delle conoscenze,della sperimentazione animale nonse ne può (ancora) fare a meno?La prova più recente è contenutanel Piano Europeo 2004-2010 perla Salute e l’Ambiente(COM/2004/0416) il quale, basan-dosi su documenti precedente-mente elaborati (COM/2003/0338 eCOM/2001/0088), impone alle in-dustrie di fornire informazioni ag-giornate su trentamila sostanzecon cui siamo quotidianamente incontatto, (incluse le caratteristichetossicologiche). Tale programmaprevede inoltre che, per almeno il20% di quelle sostanze, dovrannoessere effettuati studi ad hoc volti adefinirne il potenziale canceroge-netico.In questo ambito come si collocanoi Medici Veterinari? Quelli che tra noi operano in questosettore, sia in veste di controllati(Istituzioni di ricerca pubbliche eprivate) sia in quella di controllori(ASL, Ministero della Salute), pos-sono contribuire, “aprendo quellaporta”, a far conoscere dall’internoe senza le lenti distorte del pregiu-dizio, un mondo che ci riguarda davicino, molto più di quanto siamoindotti a credere. Noi della SIVAL ci siamo presi que-sto impegno.

Il Direttivo SIVAL

PROFESSIONE VETERINARIA 43/200412DALLE ASSOCIAZIONI

Il punto di vista di SIVAL sul dibattito sulla sperimentazione animale

Sperimentazione animale: non aprite (così) quella porta!Le ragioni, i pregiudizi, le omissioni e le contraddizioni di chi opera e di chi giudica

La SIVAL è un’Associazione

rivolta a Medici Veterinari

che operano nell’ambito degli

animali da laboratorio. L’Asso-

ciazione, costituita il 21 giugno

2004, è un’organizzazione non

commerciale e senza scopi di

lucro che persegue finalità

scientifiche e culturali. La SI-

VAL, ha sede in Cremona, via

Trecchi, 20, e sin dalla sua co-

stituzione ha chiesto di essere

affiliata all’ANMVI, Federazione

delle Associazioni Professionali

Veterinarie Italiane, L’Associa-

zione, è diretta ed organizzata

da un Consiglio Direttivo, com-

posto da tre membri: Presiden-

te - Massenzio Fornasier, Vice

Presidente - Alberto Petrocelli,

Segretario e Tesoriere - Fran-

cesco Carù. È già possibile

iscriversi alla SIVAL per l’anno

2005.

Per informazioni telefonare allo

0372/403541.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

“Elettrico” ed“elettrostatico”Purtroppo non ho potuto vedere ilservizio (Striscia la Notizia edizio-ne del 25/11 us, ndr) ma mi è sta-to descritto. Un orrore inaccettabi-le. Quello su cui vale la pena di ri-flettere è che spesso i proprietarinon si rendono conto dell’impattodi questi strumenti sul loro anima-le e sulla relazione con il mondoesterno - persone, altri cani, sti-moli ambientali. Soprattutto nonhanno gli strumenti per valutare,in generale, quello che si sta loroproponendo di fare. Moltissimistrumenti attualmente in uso cheapparentemente possono sem-brare innocui procurano danni al-trettanto gravi (metodi di adde-stramento messi in atto senzaconsiderare le caratteristiche delsoggetto, collari a spruzzo di ci-tronella o di aria compressa...).Per non parlare dell’uso di collaricon le punte. Purtroppo i proprie-tari non denunciano, non denun-ciano perché si sentono accusatiloro stessi. Loro hanno comperatoil collare e loro lo hanno messo alcane (sempre su consiglio diqualcuno ovviamente, magari delnegoziante). C’è da chiedersi per-ché sia concessa la vendita diquesti strumenti e chi ne attestal’innocuità. Ho diverse brochure diquesti collari e non leggi quasimai la dicitura “collare elettrico”ma piuttosto “collare elettrostati-co”. La scossa viene definita co-me solo distraente. Ovviamentenon è vero, sono delle vere e pro-prie scariche elettriche. Nel no-stro ambito veterinario un primogrande passo in positivo dovreb-be essere quello di spiegare aiproprietari che se vogliono porta-re il loro cane a fare un addestra-mento sportivo o un corso di edu-cazione fondamentale che si rifiu-tino di usare qualsiasi mezzo dicontenzione diverso dal normalecollare e guinzaglio e si rifiutino diaccettare di mettere in atto puni-zioni fisiche. Ci sono mezzi diver-si e accettabili dal punto di vistadel benessere (per esempio lecapezzine) ma sempre meglioche un cane con problemi - anchesolo di gestione - sia prima vistoda un medico veterinario espertoin etologia e comportamento. Iproprietari dovrebbero essereinformati così rischierebbero dimeno ed eviterebbero di buttaretempo e soldi. I buoni educatorinon hanno paura e non si oppon-gono a questo “check up com-portamentale”, gli altri sì. Un oc-chio al mezzo di contenzione che

il cane ha indosso e una doman-da veloce al proprietario del tipo:“lo porta ad addestrare?” potreb-bero salvare molte situazioni. Fat-to sistematicamente potrebbe es-sere un grande apporto per argi-nare questi problemi. Poi (anziprima, subito) ovviamente biso-gna puntare a vietare il commer-cio dei collari elettrici.

Dott. Lorella Notari, master inmedicina comportamentale degli

animali d’affezione

InformazionepositivaIl problema dei centri di addestra-mento mi si presenta molto spes-so durante le visite comportamen-tali. Nella mia esperienza il pro-blema principale è dovuto ai me-todi coercitivi, con punizioni, fisi-che o psicologiche. Ho avuto al-cuni soggetti in terapia comporta-mentale che hanno sviluppatogravi forme di ansia (intermittenteo permanente) nella maggior par-te dei casi associate a iperattac-camento (motivo della visita: il ca-ne non sta solo!). In altri casi i ca-ni (pastori tedeschi timidi e quindiaddestramento all’attacco perrenderli più coraggiosi!!) hannosviluppato fobia sociale. Tutti isoggetti la seconda o terza voltanon volevano andare nel campodi addestramento e cercavano difuggire ma venivano costretti aforza. I metodi si basano sullacorrezione degli atteggiamenti“sbagliati” con punizioni (urla,stattoni al gunizaglio, ginocchiate,pedate, sberle). Queste punizionipossono essere lievi o intense,ma ciò che io discuto è l’imposi-zione negativa. Il mio metodo pre-vede il lavoro in stimolo (boccon-cino tipo esca), in condiziona-mento (correggo un’azione inde-siderata chiedendo al cane dieseguire un comando che cono-sce e poi lo rinforzo) e soprattuttoin rinforzo (il cane esegue sponta-neamente la cosa e l’atteggia-mento mentale corretto e vienepremiato senza che si aspetti ilpremio). Il proprietario deve im-porre una buona leadership: nonsignifica che deve urlare i coman-di più forte, ma che deve mostra-

re al cane che è lui a gestire le ri-sorse e prendere le decisioni. Tut-to questo certi addestratori non loconoscono e soprattutto neganola sua efficacia, per questo utiliz-zano metodi coercitivi. Il proble-ma è che i proprietari sentono so-lo parlare di che utilizza metodicoercitivi. Cerchiamo di avere unainformazione positiva e diffondia-mo nella lista e presso i colleghi inomi di chi utilizza i metodi corret-ti. Il negozio vicino a casa miavende i collari a scossa elettrica.Cosa faccio? Il food dispenserche ho chiesto di vendere costa 7euro, il collare 280 euro... secon-do voi perché lo vendono?

Dott. Raffaella Tamagnone, Alessandria

TestimonianzeNon ho visto l’inserto di Striscia……ma purtroppo, occupandomisolo ed esclusivamente di com-portamento, so benissimo chemolti per così dire “addestratori”lo utilizzano (ne ho uno vicino acasa mia!!!). Sebbene portino dame a riparare i danni psicologiciche il collare elettrico ha fatto sulloro cane, non ho ancora trovatonessun proprietario disposto a te-stimoniare. Io so che sono di libe-ra vendita.

Dott. Bertini Federica, Carrara

Conchectomiaed eticaprofessionaleLa piccola polemica tra i colleghilivornesi ed Oscar Grazioli na-sconde in realtà un conflitto cheva oltre la piccola querelle perso-nale. Se personalmente mi trovopienamente d’accordo con Oscar,devo anche io ammettere comelui che questo tipo di intervento èstato largamente da me praticatoper tutti gli anni ’80, prima di giun-gere alla conclusione che era edè una inutile sopraffazione sull’a-nimale. Eppure, caro Oscar, an-che noi siamo stati in quegli annicome dire succubi dell’andazzogenerale, un po’ appiattiti sullenecessità sia dell’allevatore siadel cliente che quello ci chiedeva,

ed i nostri conto corrente, in quelperiodo, ...ci hanno detto grazie. Ma se noi prendiamo simili posi-zioni, cari colleghi livornesi cheavete il diritto anche voi di pensa-re ai vostri conti, vi prego di nongabellarci come degli incapaciverso una chirurgia “così in vista”,perché è come accusare duevecchi gatti (due di quelli che i te-sticoli cercano di non farseli to-gliere) di non sapersi arrampicaresu una sedia! Così come noi cer-chiamo di comprendere le vostreragioni parlandone, voi cercate lavostra difesa senza insinuazioniche - viste dalla nostra età - sem-brano puerili.Il fatto nuovo è, a parer mio, chequesta nostra discussione sia fi-glia di quel grande vuoto legislati-vo che ha sino ad oggi permessoche solo al medico veterinario edal “proprietario” anche quando al-levatore fosse lasciata la decisio-ne riguardante la necessità o me-no di taluni interventi (eutanasiainclusa). Oggi una legge nuova(per quanto perfettibile perché la-cunosa) si è affacciata sul pano-rama desolato dei diritti degli ani-mali nel nostro paese, e con essadobbiamo imparare a convivereed a fare i conti in ogni nostraazione. Dovremo cioè interrogarciin certe nostre decisioni se ciòche stiamo facendo - anchequando perfettamente in buonafede professionale - possa inqualche modo andare contro lasuddetta legge. L’obiezione di co-scienza - cari Cancelli e Mori - èun qualcosa che anche il medicodegli animali può fare, non solo ilmedico umano... ed è bene cheanche i medici veterinari - quandonon convinti di ciò che viene lorochiesto - comincino ad usarla coni propri clienti per la protezione diquelli che sono i loro veri pazienti.Chi, se non il medico degli anima-li, è infatti in prima linea nella pro-tezione dei diritti dell’animale? Unpezzettino di cartilagine da toglie-re in anestesia generale? Se sa-pessimo poi quanti punti di ago-puntura e quale mappa di aurico-lo-punti stia in quel pezzetto... Main ogni caso perché dobbiamo to-glierlo al legittimo proprietario (ecioè il cane) solo perché “altri-menti non si vende” o “lo standard

della razza ne risente”? E questo -cari colleghi tutti - può valere in ef-fetti anche per la coda a qualun-que età e con qualunque stradaanestesiologica venga tolta per fi-ni non terapeutici.Ognuno faccia come crede? Anco-ra per poco e comunque oggi -giustamente - con molta più atten-zione di ieri: potrebbe essere infattiun giudice del tribunale a rispon-dere se ciò che abbiamo fatto siagiusto o meno. Da oggi infatti puòsuccedere che sia un tribunale adecidere se quel “…SENZA NE-CESSITÀ...” che recita la legge aproposito della sofferenza (o anchedella morte) inflitta ad un animalesia stato violato oppure no. Mi sem-bra giusto sottolineare un punto ecioè come per “sofferenza” il giudi-ce non necessariamente debba in-tendere SOLO il livello di analgesianel momento del taglio e della su-tura chirurgica ma possa anche in-tendere quella relativa alla qualità emodalità ed integrità di vita suc-cessiva del soggetto.Con tutto questo, non intendo sa-lire in cattedra con i colleghi di Li-vorno che - ripeto - rispetto nelleloro convinzioni, ma solo ricordareloro che anche se una volta i mo-torini non avevano la targa, siguidavano senza patentino, e sipoteva scorrazzare senza cascoanche su una maximoto (tutte coseche gente come Oscar e come meha fatto), non è detto che sia perquesto giusto farlo anche oggi. Grazie ai cambiamenti dei giorninostri, voi più giovani di noi potetemigliorare ed essere in tante cosemigliori di noi, senza dovervi porta-re il nostro bagaglio di errori ed an-che di rimorsi per i nostri sbagli.

Leandro Borino, libero professionista, Bari

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/2004 13LETTERE AL DIRETTORE

@

Qualsiasi sperimentazione clinicanon si fa sull’uomo

senza essere passati prima pergli animali.

Girolamo Sirchia

Dopo il servizio sull’addestra-mento cinofilo abbiamo ricevutonumerose lettere. Ringraziamoquanti hanno privatamente in-viato le loro considerazioni. Ri-portiamo qui, invece, due inter-venti già apparsi sulle nostre li-ste telematiche, che portanonuovi contributi al dibattito. Ag-giungiamo il contributo dellaCollega Bertini indirizzato diret-tamente all’ANMVI.

Carlo Scotti

collegati con la tua professioneper iscriverti

http://www.anmvi.it/servizi/liste/index.html

VETLINKLista telematica

A.N.M.V.I.

Gli annunci si possonoricercare e pubblicare

anche on line

www.anmvi.it/servizi/vetexchange

www.anmvi.it/servizi/vetjob

Vendo a € 10.000: ECOTOMOGRAFO Esaote AU 4-Idea

Color e power-DopplerStampante a colori

Quattro sonde: Convex da 3,5 MhzLineare da 7,5 Mhz

Endocavitaria da 6,5 MhzCardiologia da 2,5 Mhz

Per informazioni: Ernesto Boltro Tel. 011/841072 - Email [email protected]

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

laPROFESSIONE VETERINARIA 43/200414CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

[email protected]

Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga,

Sabina Pizzamiglio,Aldo Vezzoni

RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

Segreteria di RedazioneLara Zava

[email protected]

GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

26100 CremonaIscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva per la pubblicitàEV srl, Cremona

[email protected]

StampaPress Point, Abbiategrasso - MI

[email protected]

Prezzo di copertina: € 3,00Prezzo Abbonamento annuo:

€ 62,00 per l’Italia;€ 92,00 per l’estero

Servizio abbonamenti: 0372-403507

Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 3 dicembre 2004

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA: ECM, ADDIO?

ATTUALITÀ• QUANDO

L’ADDESTRAMENTO ÈMALTRATTAMENTO

• ENPAV, L’ASSEMBLEAAPPROVA LE MODIFICHESTATUTARIE, di G.Neri

• BLU TONGUE,MOVIMENTAZIONECONSENTITA A 6CONDIZIONI

ANMVI INFORMA• FONDO SANITARIO

ANMVI: NEL 2004RIMBORSI PER 370MILAEURO

RUBRICA LEGALE• L’INDENNITÀ DI

DIRIGENZA SPETTAANCHE AI VETERINARI

• I TIROCINANTI SONOSOGGETTI ALLA 626?, di C. Cottarelli

DALLE ASSOCIAZIONI• SPERIMENTAZIONE

ANIMALE: NON APRITE(COSI’) QUELLA PORTA

LE RUBRICHE• LA RASSEGNA DI VET

JOURNAL• LETTERE AL DIRETTORE

12dic.

12dic.

12dic.

13dic.

18dic.

18dic.

28-30gen.

28gen.

18dic.

13-15gen.

15-16gen.

29-30gen.

30gen.

30gen.

30gen.

3-5feb.

5-6feb.

6feb.

6feb.

13feb.

13feb.

16-19feb.

20feb.

20feb.

20feb.

23-26feb.

23-24feb.

26feb.

26-27feb.

27feb.

28 feb.1 mar.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Novotel Firenze Nord Aeroporto, Sesto Fiorentino - ViaTevere23 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA L'ARTE E LA SCIENZA DELLA CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA - Hotel Leonardo Da Vinci, Milano - Via Senigallia, 6 -ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI CAMPANIA RAPPORTI VETERINARIA PUBBLICA E PRIVATA - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - Strada Statale, 87 Sannitica -ECM: No crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP SARDEGNA FILIERA CONTROLLATA E RINTRACCIABILITÀ - Auditorium Comunale, Ghilarza (OR) - Via Matteotti - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIOCE SEMINARIO SIOCE (SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E CHIRURGIA EQUINA) - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR PIEMONTE LE MASTITI AMBIENTALI NELLA BOVINA DA LATTE - Foresteria Del Santuario, Moretta (CN) - Piazza Carlo AlbertoGrosso, 82 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI - Ordine dei medici veterinari di Trento -IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -

E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA DEL GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV CORSO AVANZATO MALATTIE ENDOCRINE CON INTERESSAMENTO CUTANEO DEL CANE E DEL GATTO - Centro StudiSCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE 11° CONGRESSO MULTISALA SIVE / 11TH SIVE CONGRESS - Palazzo dei Congressi dell'Università di Pisa - ViaMatteotti, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP MOLISE TECNICHE DI QUALITÀ NELL'ATTIVITÀ DEL MEDICO VETERINARIO NEL SSN - Ordine dei medici veterinari di Isernia - ECM:Richiesto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI DIAGNOSTICA E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE CHIRURGICHE VESCICALI E URETRALI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA CONSIGLI PRATICI DI DERMATOLOGIA - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ESAME CLINICO, DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO CHIRUGICO DELLE PIÙ FREQUENTI PATOLOGIE ORTOPEDICHEDELL'ARTO ANTERIORE E POSTERIORE DEL CANE - Hotel Leonardo Da Vinci , Milano - Via Senigallia, 6 - ECM: Richiestoaccr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI VENETO LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONE VETERINARIA - ParkHotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: Richiesto accreditamento - Per informazioni: Lara Zava -Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ODONTOSTOMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC CHIRURGIA D'URGENZA: DALLA STABILIZZAZIONE ALL'INTERVENTO - Grand Hotel Duca D'Este, Bagni di Tivoli (RM)- Via Tiburtina Valeria, 330 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIODOV ENDODONZIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC UMBRIA MEDICINA E CHIRURGIA DELLE TARTARUGHE - Centro Studi SCIVAC/AVULP, Perugia - Via Morettini, 19 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO E DEL GATTINO - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV TIVA, REALTÀ O FANTASCIENZA? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO AGGIORNAMENTI IN OFTALMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DISCUSSIONE DI CASI CLINICI DERMATOLOGICI AFFRONTATI CON L'APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA - IN COLLABORAZIONE CON AMVETPA Sala Polivalente - Bagnolo san Vito (MN) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR PRATICA VETERINARIA SUINA - SUINICOLA LOMBARDO VENETA - Nogarole Rocca (Verona) - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIANA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ZOPPIA: DAI CASI CLINICI LE LINEE GUIDA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE - Hotel Excelsior, Bari - Via GiulioPetroni, 15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA CASI DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

CORSO SIVAR ESAMI COMPLEMENTARI ED ANALISI NELLA CLINICA BOVINA - Sede COVEL Italia - Marene (Cuneo) - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43

Auguri e Felice Anno NuovoAA..NN..MM..VV..II..

Auguri e Felice Anno Nuovo

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 43