Pof dalla chiesa 22 01_2016

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II.SS. CARLO ALBERTO DALLA CHIESA LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO ISTITUTO TECNICO ECONOMICO: AMMINISTRAZIONE,FINANZA E MARKETING ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO: AMBIENTE,COSTRUZIONI E TERRITORIO PIANO OFFERTA FORMATIVA aa.ss. 2016-2019

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II.SS. CARLO ALBERTO DALLA CHIESA

LICEO CLASSICOLICEO SCIENTIFICOISTITUTO TECNICO ECONOMICO: AMMINISTRAZIONE,FINANZA E MARKETINGISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO: AMBIENTE,COSTRUZIONI E TERRITORIO

PIANO OFFERTA FORMATIVAaa.ss. 2016-2019

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INDICE

Il presente P.O.F. è strutturato in:• Una parte generale iniziale che dà conto degli elementi di contesto dai quali

prendere le mosse per definire i traguardi di sviluppo dell’O.F. dell’Istituto (esiti del R.A.V. ed analisi degli interessi espressi dai destinatari del servizio)

• Sei parti specifiche legate alle priorità individuate negli Indirizzi per le attività di gestione ed amministrazione del D.S. (Determina n…..del....)

• Ogni Priorità è articolata in Obiettivi strategici da conseguire entro il periodo di riferimento, indipensabili al conseguimento dei livelli di qualità programmata. Agli obiettivi strategici è legata la previsione delle risorse e dei fabbisognI strumentali, professionali e finanziari.

• In ragione degli obiettivi strategici individuati vengono defenite e descritte attivtà/progetti, con l’individuazione dei livelli di fattibilità e di impatto rispetto all’obiettivo programmato.

• Si può accedere ad ognuna delle sei Priorità, con la relativa sezione collegata, direttamente dalla scheda n.

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IDENTITA’

L’Istituto è composto da una sede unica nella quale è ubicato il Liceo Classico e Scientifico, l’Istituto Tecnico Economico “Amministrazione, finanza e marketing; articolazione sistemi informativi aziendali e l’Istituto Tecnico per il settore Tecnologico “Costruzioni, ambiente e territorio”.La popolazione scola-stica è di poco inferiore alle 800 unità.

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CONTESTO

• Prendendo le mosse dalla rilevazione compiuta in sede di definizione del RAV, risulta che il contesto (link alla parte Contesto del RAV) nel quale opera l’Istituto è caratterizzato da un indice ESCS medio-alto, i gruppi sociali sono piuttosto omogenei, sono scarsi i fenomeni di ostilità o devianza, ed il tenore di vita è generalmente buono. Si registra una differenza fra i due indirizzi dell’Istituto, con prevalenza di alte richieste di performance avanzate dalle famiglie degli studenti dei Licei, mentre il livello di attesa, in ragione del successo scolastico, degli studenti iscritti ai Tecnici è mediamente più basso.

• In generale si registrano relazioni di fiducia e di collaborazione sia con le famiglia sia con le altre agenzie/enti del territorio. Le famiglie, in particolare, partecipano alla definizione e sostengono il progetto formativo della scuola anche mediante contributi volontari.

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RISULTATI DELL’AUTOANALISI DI ISTITUTO• Il R.A.V. appena pubblicato ha evidenziato che le priorità del Piano di Miglioramento

dell’Istituto (link al PdM della scuola) devono investire l’area degli esiti. • I processi, che investono le aree dell’organizzazione, della elaborazione del

curricolo e della progettazione dell’O.F., dell’orientamento strategico e gestionale, dei rapporti con il territorio, dell’organizzazione degli ambienti di apprendimento e dell’inclusione degli studenti con difficoltà, hanno ricevuto tutte una valutazione medio-alta (5/6 su 7), evidenziando che in questi ultimi anni molto si è fatto nella direzione dell’organizzazione. L’unica Area, relativa, ai processi, che ha registrato un punteggio definito “con qualche criticità” (3), è quella della Continuità e dell’Orienta-mento, pertanto i risultati raggiunti in questi settori dell’organizzazione scolastica saranno oggetto di implementazione nel corso del prossimo triennio (Priorità strategica n.3 – Orientamento)

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

• Il Piano di Miglioramento (link al Piano di Miglioramento) dell’Istituto individua i settori di intervento nei quali investire per il miglioramento dell’O.F.. Le priorità sono state prevalentemente individuate nei settori:

• Equità degli esiti, con la riduzione del tasso di varianza tra i risultati scolastici dei Licei e dei Tecnici (riduzione della differenza sotto il valore del 10%) e della differenza fra i risultati in uscita, tra Tecnici e Licei, del 2% (in fascia alta)

• Risultati nelle prove standardizzate nazionali, con l’allineamento dei risultati tra Tecnico e Liceo (dalla 3-4 fascia di distribuzione alla 2-3, come i Licei) e con l’aumento generalizzato delle competenze matematiche.

• Le azioni legate al Piano di Miglioramento sono oggetto degli obiettivi strategici 1, 2 e 6 Priorità 1, INCLUSIONE (anche qui link)

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I RISUTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

• I risultati delle prove INVALSI dell’a.s. 2013/14 (link ai risultati) evidenziano…...

Appare elevato il livello di cheating, nelle classi....e ....incide per il....%. Questa dato ha indotto ad una seria riflessione ed a modificare le modalità di somministrazione dei test. Si è adottato una modalità “sincrona”, tipo Esame di Stato, con elevati livelli di controllo a garanzia della veridicità dei risultati.• I risultati della somministrazione dell’a.s. 2014/15 (link ai risultati)

evidenziano…... Scheda da completare

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MISSIONE (art. 1, co 7, L.n.107/15)In relazione ai dati emersi nelle indagini prima descritte, e tenendo conto delle finalità formative e delle indicazioni emerse dal confronto con le famiglie, il Comitato Studentesco e i soggetti del territorio, l’Istituto decide di individuare come prioritari i sottoelencati obiettivi formativi: Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese e alle altre lingue comunitarie (priorità 1- INCLUSIONE)

Potenziamento delle competenze matematiche e scientifiche (priorità 1- INCLUSIONE)

Sviluppo delle competenze legate alla cittadinanza attiva e democratica, attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace (priorità 5- INTERNAZIONALIZZAZIONE);

Potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria, ed educazione all’autoimprenditorialità (priorità 3- ORIENTAMENTO) ;

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero critico e computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei media e delle tecnologie della comunicazione (priorità 2- INNOVAZIONE) ;

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MISSIONE (art. 1, co 7, L.n.107/15)• Potenziamento delle metodologie innovative e conseguente modifica degli

ambienti di apprendimento per lo sviluppo di pratiche didattiche innovative (priorità 2- INNOVAZIONE)

• Sperimentazione di forme di aggregazione per classi e livelli, rimodulazione del monte orario annuale e del monte ore delle discipline (priorità 2- INNOVAZIONE)

• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di insuccesso nei percorsi formativi (priorità 1- INCLUSIONE)

• Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli studenti con bisogni educativi speciali (priorità 1- INCLUSIONE)

• Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese (priorità 4 – ALLEANZE EDUCATIVE)

• Incremento dell’Alternanza scuola lavoro nel triennio di tutti gli indirizzi (priorità 4 – ALLEANZE EDUCATIVE);

• Definizione di un sistema di orientamento (priorità 3 – ORIENTAMENTO)

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INDIRIZZI PER LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA (art. 3, DPR 275/99, così come rivisto dal co 14 della L. n. 107/2015)

I presenti Indirizzi hanno origine: da un’attenta analisi del fabbisogno del territorio e dell’indice ESCS del contesto sociale; fanno inoltre riferimento all’analisi del Contesto effettuata in sede di redazione del RAV da una consolidata programmazione delle attività formative in sinergia con le realtà istituzionali, professionali e produttive del territorio;da una frequente attività di confronto e dialogo con le famiglie, (sia all’interno degli OO.CC., sia in occasioni appositamente organizzate) e con gli studenti, (Comitato Studentesco e strutture di coordinamento interne all’Istituto); dalla continuità del lavoro dell’istituto, sostanziata in sei anni di riflessione e confronto con le figure di sistema, con gli OO.CC., con i docenti che a vario titolo cooperano nella progettazione e nell’organizzazione dell’istituto; dalle necessità di implementare i risultati in situazione di criticità, emersi nell’analisi condotta ai sensi del DPR 80/2013 e dall’urgenza di realizzare gli obiettivi del Piano di Miglioramento individuati nel RAV.

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INDIRIZZI E SCELTE DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE PER LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA (Determina n…..del…..)

Il presente documento individua 6 Priorità (INDIRIZZI del D.S.) alle quali fanno riscontro Obiettivi Strategici (SCELTE DI GESTIONE E AMMINISTRAZIONE) ed Azioni che espliciteranno il P.O.F. dell’Istituto.

PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI

PRIORITA’ 1_INCLUSIONEPRIORITA’ 2_INNOVAZIONEPRIORITA’ 3_ORIENTAMENTOPRIORITA’ 4_ALLEANZE EDUCATIVEPRIORITA’ 5_INTERNAZIONALIZZAZIONEPRIORITA’ 6_MIGLIORAMENTO

Il presente P.O.F. individua, per il prossimo triennio 2016/19, le azioni finalizzate alla piena realizzazione degli obiettivi formativi, di cui ai co da 5 a 26 dell’art. 1 della L. 107/15, e del Curricolo di istituto (co 3, dell’art. 1 della L. 107/15) che è parte integrante del P.O.F.

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INDIRIZZI PER LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA (Determina prot. n. ..del …)

PRIORITA’ 1 INCLUSIONE

Obiettivo strategico 1: STANDARD DI

APPRENDIMENTO

Obiettivo strategico 2:

POTENZIAMENTO DIDATTICO

Obiettivo strategico 3: VALUTAZIONE APPRENDIMENTI

Obiettivo strategico 4: CERTIFICAZIONE

COMPETENZE

Obiettivo strategico 5: BES

Obiettivo strategico 6: RECUPERO

PRIORITA’ 2 INNOVAZIONE

obiettivo strategico 1: ORGANIZZAZIONE

DIDATTICA

obiettivo strategico 3 METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO

Obiettivo strategico 4: MULTIMEDIALITA’

Obiettivo strategico 45 POTENZIAMENTO

Obiettivo strategico 2SISTEMA DI GESTIONE

PRIORITA’ 3 ORIENTAMENTO

Obiettivo strategico 1: PROFILI IN USCITA

Obiettivo strategico 2: INSEGNAMENTI

OPZIONALI

Obiettivo strategico 3: LIFE SKILLS

Obiettivo strategico 4 ECCELLENZE

Obiettivo strategico 5: COLLABORAZIONI

PRIORITA’ 4 ALLEANZE EDUCATIVE

Obiettivo strategico 1: FAMIGLIE

Obiettivo strategico 2: PERCORSI INTEGRATI

Obiettivo strategico 3: CERTIFICAZIONI NAZ.

E INTERNAZIONALI

Obiettivo strategico 4 ALTERNANZA SCUOLA

LAVORO

PRIORITA’ 5-INTERNAZIO-

NALIZZAZIONE

Obiettivo strategico 1: COMPETENZE LINGUISTICHE

Obiettivo strategico 2: PROGETTAZIONE INTERNAZIONALE

Obiettivo strategico 3: INTERCULTURA

Obiettivo strategico4: MOBILITA’

STUDENTESCA

PRIORITA’ 6 MIGLIORAMENTO

Obiettivo strategico 1: RENDICONTAZIONE

Obiettivo strategico 2 NUCLEO DI

VALUTTAZIONE:

Obiettivo strategico 3: VALUTAZIONE MERITO

Obiettivo strategico 4: FORMAZIONE

Obiettivo strategico 5: SEMPLIFICAZIONE

Obiettivo strategico 6: PROGETTI QUALITA’

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PRIORITA’ 1: INCLUSIONEPOTENZIARE LA QUALITA’ DEGLI APPRENDIMENTI E SOSTENERE ADEGUATAMENTE L’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE ESSENZIALI PER TUTTI GLI STUDENTI, ANCHE QUELLI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. ASSUMERE INIZIATIVE CHE GARANTISCANO LA PIENA REALIZZAZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO DI OGNI STUDENTE DELL’ISTITUTO.

OBIETTIVI STRATEGICI1. Garantire elevati standard di apprendimento nelle aree strategiche del

Curricolo (con riferimento al PECUP dei diversi indirizzi dell’Istituto DD.PP.RR. 88 e 89 /2010)

2. Potenziare la didattica e l’approccio metodologico nella fascia biennio (P.d.M.)3. Garantire la trasparenza, l’equità e la tempestività della valutazione degli

apprendimenti (Protocollo di Valutazione)4. Garantire un efficace e trasparente sistema di Certificazione delle Competenze5. Organizzare l’inclusione, porre attenzione ai bisogni formativi degli studenti

(Piano Triennale dell’Inclusione)6. Organizzare percorsi di recupero e consolidamento

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PRIORITA’ 1: INCLUSIONEOBIETTIVO STRATEGICO 1: Garantire elevati standard di apprendimento nelle aree

strategiche del curricolo (PdM)

• ATTIVITA’ 1: Curricolo di Istituto• ATTIVITA’ 2: Individuazione competenze essenziali per i Piani di

Studio personalizzati• ATTIVITA’ 3: Potenziare le competenze di base nell’area logico-

matematica (PdM)

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: vedi RIEPILOGATIVO RISORSE• DOCENTI SOSTEGNO: n. 12• POTENZIMENTO: ---------------• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Curricolo di IstitutoDescrizione: Il curricolo di Istituto è stato elaborato dai Dipartimenti disciplinari, in collaborazione con il C.T.S. ( Comitato Tecnico Scientifico) dell’Istituto. Punto di riferimento, per l’individuazione dei percorsi di apprendimento sono state le Indicazioni Nazionali per il Liceo (allegato al DPR 89/2012) e le Linee Guida per l’Istituto Tecnico (Direttiva MIUR n. 57/2012 e C.M.5/2012). Le linee ispiratrici del lavoro svolto sono state:• aderenza ai Piani di Studio proposti dal riordino della scuole secondaria;• rispetto della storia e delle caratteristiche dell’Istituto;• integrazione degli aspetti comuni ai quattro indirizzi di studio, per la costituzione di

un curricolo caratterizzato da una forte attenzione agli aspetti essenziali del sapere;

• omologazione del curricolo del biennio obbligatorio, fortemente orientato, per tutti e quattro gli indirizzi, allo sviluppo della padronanza relativa alle otto competenze chiave della cittadinanza (D.M. 139/2007) e alle competenze di Asse;

• forte caratterizzazione, nel triennio di indirizzo, relativa alla specificità dei diversi settori;

• curvatura del curricolo del triennio in modo particolare per l’Istituto Tecnico, verso gli orizzonti di inserimento professionale, con specifiche attenzioni rivolte ai percorsi in alternanza scuola-lavoro;

Risultati attesi: Quadro di riferimento forte per tutta la progettazione formativa dell’Istituto. Omologazione delle azioni dei docenti nel rispetto dell’equità degli esiti. Rivisitazione collegiale e periodica del documento a sostegno di una collegialità sostanzialeIndicatori monitoraggio: Validazione dell’adeguatezza delle scelte effettuate, effettuata ogni anno nei Dipartimenti discplinari e verifica, in itinere, nei Consigli di classe.

Allegati: CURRICOLO DI ISTITUTO

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Attività 2: Individuazione competenze essenziali per Piani di Studio personalizzati

Descrizione: Individuazione, all’interno del Curricolo di Istituto, dei percorsi disciplinari essenziali che devono essere assicurati a tutti gli studenti. La chiara condivisione di un curricolo ritenuto “fondamentale”, orienta in modo inequivocabile la progettazione formativa dei Consigli di Classe, anche nel momento della definizione dei Piani di Studio personalizzati, riferiti a studenti i cui bisogni formativi necessitano di un intervento diversificato, ed è la premessa per il consolidamento degli apprendimenti nella fascia del biennio.Attività da delegare ai Dipartimenti, in coerenza con i risultati attesi al termine dei percorsi didattici dei diversi indirizzi di studio.Risultati attesi: Entro il prossimo a.s.: un documento essenziale e condiviso, da allegare al Curricolo di Istituto e da utilizzare come premessa indispensabile per la redazione dei Piani di Studio personalizzati. Indicatori di monitoraggio: nei due aa.ss. successivi: verifica utilizzo e funzionalità delle scelte effettuate. Eventuali modifiche.Allegati: Il Documento sarà allegato una volta elaborato dai Dipartimenti.

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Attività 3: Potenziare le competenze di base nell’area logico-matematica (PdM)

Descrizione: Il Piano di Miglioramento prevede l’innalzamento generalizzato delle competenze di base in matematica per tutti gli studenti dell’Istituto. Tale obiettivo sarà conseguito attraverso la diversificazione delle strategie di apprendimento, dell’organizzazione delle pause e dei recuperi, dell’intensificazione del lavoro legato al sostegno della motivazione e dell’autoregolazione degli studenti (vedi Priorità 1, obiettivo strategico….) e, soprattutto, attraverso la generalizzazione e la collegialità del lavoro di organizzazione delle attività dei docenti di matematica. Sistema di peer education per le competenze logico- matematicheRisultati attesi: innalzamento della fascia dei risultati in matematica nelle prove standardizzate (Invalsi) e negli esiti scolastici. Passaggio dalla fascia 2 alla 3, per gli studenti del tecnico, dalla 3 alla 4 per gli studenti del Liceo.Indicatori di monitoraggio: Analisi dei risultati delle prove standardizzate, somministrate nel corso del tempo.

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PRIORITA’ 1: INCLUSIONEOBIETTIVO STRATEGICO 2: Potenziare la didattica e l’approccio metodologico nella

fascia biennio (P.d.M.)

• ATTIVITA’ 1:Analisi dei risultati delle prove standardizzate nazionali• ATTIVITA’ 2: Definizione dei livelli di ingresso• ATTIVITA’ 3: Utilizzo di strumenti di rilevazione e strategie di

intervento a sostegno del metodo di studio• ATTIVITA’ 4: Attività di accoglienza mirate a sostegno delle

dinamiche del gruppo-classe

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: ------------------------• DOCENTI SOSTEGNO: ---------------------------• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Analisi dei risultati delle prove standardizzate nazionali

Descrizione: I risultati delle prove standardizzate di istituto sono il punto di partenza per una analisi “decentrata” dei risultati dei processi di apprendimento realizzati. L’analisi viene condotta attraverso la tabulazione dei risultati e il confronto con quelli degli anni precedenti. L’attenzione si concentra non solo sui risultati complessivi, ma sulla tipologia delle domande e sul tipo di errore ricorrente o generalizzato, al fine di individuare punti di debolezza nelle scelte curricolari effettuate a livello di istituto.Risultati attesi: L’attività si costituisce come prassi ordinaria, nell’ambito delle attività di programmazione e verifica degli interventi formativi. Il risultato atteso consiste nel miglioramento delle azioni didattiche e nel superamento egli atteggiamenti autoreferenziali nelle verifiche degli apprendimenti conseguiti dagli studenti. Ulteriore risultato atteso è la focalizzazione della didattica sugli aspetti essenziali del curricoloIndicatori di monitoraggio: progressivo incremento dei risultati degli studenti nelle prove standardizzate; diminuzione della distanza fra il Curricolo di istituto e gli elementi delle rilevazioni nazionali. Estensione progressiva dell’utilizzo di rilevazioni internazionali.

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Attività 2: Definizione dei livelli di ingresso

Descrizione: L’attività è oggetto del Piano di Miglioramento dell’Istituto, consiste in alcuni passaggi fondamentali che dovranno modificare in modo stabile le metodologie didattiche rivolte al biennio. Un passaggio importante riguarda la rilevazione della situazione di partenza, all’inizio del biennio e della sua progressione nei due anni, facendo ricorso a strumenti standardizzati e identici per tutte le classi dell’Istituto, con riferimento sia alle competenze di base in italiano e matematica, sia agli strumenti emotivi, cognitivi e conativi, relativi al metodo di studio ( Q.S.A. di Pellerey)Risultati attesi: L’azione tende a rendere stabile e garantita nel tempo la metodologia di intervento, dopo una serie verifica dell’impatto misurato sui risultati degli apprendimenti del biennio (prove standardizzate) e degli esiti scolasticiIndicatori di monitoraggio: esiti prove Invalsi, esiti dei percorsi di apprendimento al termine del biennio, esiti di misurazioni standardizzate sulle competenze del curricolo ritenute essenziali

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Attività 3: Utilizzo di strumenti di rilevazione e strategie di intervento a sostegno del metodo di studio

Descrizione: Una volta effettuata una rilevazione dei punti di partenza meno episodica ed autoreferenziale, il Consiglio di classe è in grado di avere un quadro di riferimento piuttosto esaustivo della situazione e programmare interventi mirati e personalizzati, da realizzare con il gruppo classe e con i singoli, per supportare nello studente la consapevolezza rispetto agli strumenti di cui dispone per studiare e aiutarlo a sviluppare la capacità di autoregolazione e autovalutazione del proprio apprendimento (metodo di studio). Il processo compiuto sarà monitorato con verifiche di carattere standardizzato e comuni a tutte le classi, per misurare la progressione degli apprendimenti e delle competenze a sostegno dello studioNel corso del secondo anno di scolarità, il lavoro si concentrerà sullo sviluppo delle competenze essenziali negli ambiti strategici del curricolo, potendo ormai far riferimento su competenze più mature di gestione personale dello studioRisultati attesi: nel corso del prossimo a.s., saremo nel secondo anno del primo intervento e potremmo riavviare lo stesso intervento per le classi prime. L’attesa è che la metodologia diventi stabile e garantita nel tempo, dopo una serie verifica dell’impatto misurato sui risultati degli apprendimenti del biennio (prove standardizzate) e degli esiti scolasticiIndicatori di monitoraggio: esiti prove Invalsi, esiti dei percorsi di apprendimento al termine del biennio, esiti di misurazioni standardizzate sulle competenze del curricolo ritenute essenziali

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Attività 4: Attività di accoglienza mirate a sostegno delle dinamiche del gruppo-classe

Descrizione: Correlati agli interventi descritti nelle precedenti attività, si dovrà porre particolare attenzione al contesto di socializzazione del gruppo classe. Le classi non nascono gruppi, lo diventano in seguito ad esperienze comuni significative ed orientate. Le classi prime di tutti gli indirizzi saranno coinvolte, ogni anno in una esperienza di socializzazione in ambiente strutturato, della durata di almeno due giorni (con un pernottamento), riguardante l’intero gruppo, i docenti di classe e con il supporto di specialisti nelle tecniche di “ice breaking”. L’esperienza di socializzazione viene poi affiancata, durante l’a.s., da interventi didattici finalizzati al progressivo sviluppo delle competenze emozionali.Risultati attesi: Una migliore integrazione del gruppo ed una positiva evoluzione delle dinamiche sociali e personali, rilevate attraverso lo strumento dell’osservazione sistematica condotta dai docenti a livello di Consiglio di classe (nelle valutazioni semestrali i CdC verificano periodicamente l’incidenza dei fattori non cognitivi nel successo formativo dello studente)Indicatori di monitoraggio: grado di integrazione personale, coesione dei gruppi ed iterazione positiva dei sottogruppi all’interno della classe. Diffusione dei comportamenti di autonomia, responsabilità, solidarietà e cooperazione

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PRIORITA’ 1: INCLUSIONEOBIETTIVO STRATEGICO 3: Garantire la trasparenza, l’equità e la tempestività della

valutazione degli apprendimenti (Protocollo di Valutazione)

• ATTIVITA’ 1:Elaborazione di griglie di valutazione di istituto• ATTIVITA’ 2: Utilizzo di strategie di misurazione e valutazione

diversificate• ATTIVITA’ 3: Definizione collegiale dei criteri di valutazione• ATTIVITA’ 4: Partecipazione alla rilevazioni nazionali INVALSI

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Elaborazione di griglie di valutazione di istituto

Descrizione: La misurazione dello sviluppo degli apprendimenti deve essere effettuata in virtù del criterio di equità e trasparenza. Il Collegio dei docenti ha elaborato griglie di valutazione per tutti i tipi di prove, scritte, orali e pratiche, con riferimento alle diverse tipologie di prove ed in coerenza con le competenze da valutare. Le griglie proposte evidenziano gli indicatori di valutazione che saranno considerati per l’espressione del giudizio valutativo, con l’attribuzione del valore (punteggio) che gli stessi assumono sulla valutazione globale della prova. Le griglie per la valutazione delle prove sono rese pubbliche (allegate al P.O.F.) e discusse (proiettate) in classe con gli studenti. Se possibile, sono allegate all’elaborato consegnato allo studente. Nel corso dei prossimi tre anni le griglie saranno oggetto di analisi e validazione, per eventuali modifiche/integrazioni.Risultati attesi: Equità e trasparenza nei processi di valutazione dei risultati di apprendimento, coerenza delle operazioni condotte nei diversi Consigli di classe.Indicatori di monitoraggio: La validità e funzionalità delle griglie, sarà oggetto di analisi da parte dei Dipartimenti, in ragione della funzionalità degli strumenti elaborati, della loro chiara leggibilità ed interpretazione da parte dei soggetti valutati e della capacità di adattarsi alle diverse metodologie di insegnamento dei docenti. Lo scopo è quello di individuare strumenti che possano generalizzare i processi, ma che rispondano alle esigenze professionali di tutti.Allegati: GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI TUTTE LE PROVE DI MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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Attività 2: Utilizzo di strategie di misurazione e valutazione diversificate

Descrizione: La valutazione della progressione degli apprendimenti deve essere condotta con il maggior numero di tipologie di prove possibili, sia allo scopo di facilitare i diversi stili di apprendimento degli studenti, sia per abituarli a confrontarsi con strategie e rilevazioni anche molto diverse da quelle tradizionalmente incontrate a scuola. Le diverse tipologie comprendono le prove tradizionali, e le prove strutturate e semistrutturate. Di particolare importanza la congruenza fra le prove utilizzate nel corso del triennio e quelle relative agli Esami di Stato conclusivi del ciclo di studio (in particolare 2° e 3° prova). Le caratteristiche strutturali delle seconde prove sono comunicate dal MIUR, anche in considerazione della recente riforma delle scuole secondarie. Nel corso del primo anno di attuazione del P.O.F. i Dipartimenti delle discipline interessate analizzano le nuove tipologie ed individuano le Linee guida per l’organizzazione delle prove di valutazione riferite alle discipline oggetto della seconda e terza prova dell’Esame di Stato, alle quali i docenti interessati dovranno attenersi.Risultati attesi: maggiore familiarità con diversi tipi di prove valutative da parte degli studenti e, soprattutto, familiarità e facilitazione per la preparazione degli studenti alle 2 e 3 prova dell’Esame di Stato.Indicatori di monitoraggio: dati relativi al successo nella seconda e terza prova degli esami di stato, rilevati per tutto il tempo di vigenza del presente POF.Allegati: DOCUMENTO ELABORATO DAI DIPARTIMENTI

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Attività 3: Definizione collegiale dei criteri di valutazione

Descrizione: Per espresso dettato legislativo (D.P.R. 122/09), la rilevazione della progressione degli apprendimenti deve essere condotta con riferimento a criteri decisi e deliberati a livello collegiale. Le prove di accertamento (misurazioni), nel numero minimo individuato dal Collegio dei docenti, costituiscono premessa indispensabile per la proposta di voto che il singolo docente porta in Consiglio di classe, per la deliberazione collegiale (dimensione individuale e collegiale della valutazione). L’Istituto ha discusso ed approvato un documento (Protocollo) che sintetizza tutti i criteri, le modalità, le metodologie, anche riferite a casi di particolari bisogni educativi, e che costituisce il punto di riferimento per l’azione di tutti i docenti e di tutti i Consigli di classe, al fine di garantire l’equità dei processi valutativi che la norma impone (art. 1, D.P.R. 122/09).Risultati attesi: equità nelle pratiche valutative da garantire a tutti gli studenti dell’Istituto, indipendentemente dall’indirizzo di studi o dalla classe frequentata.Indicatori di monitoraggio: Utilizzo del Protocollo, verbalizzazione dei processi nel rispetto delle regole individuate e definite collegialmente. Modalità di rilevazione: Presidenza dei Consigli da parte del D.S.

Allegati: PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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Attività 4: Partecipazione alle rilevazioni nazionali INVALSI

Descrizione: La partecipazione alle rilevazioni nazionali (INVALSI), attività ordinaria di Istituto, ai sensi della L. n. 35 del 4/4/2012, costituisce per l’Istituto impegno e preziosa occasione per acquisire dati oggettivi per la validazione dei processi di insegnamento e per il monitoraggio degli esiti. I dati in questione sono oggetto di analisi da parte dei Dipartimenti e del Collegio, fanno parte dei dati dei quali si tiene conto in sede di autoanalisi di istituto e definizione dei Piani di Miglioramento. I risultati delle prove, poi, unitamente ad altre modalità di acquisizione di informazioni (vedi obiettivo strategico 4) sono utilizzate anche in sede di elaborazione di Certificazione delle Competenze al termine del biennio obbligatorio. Le modalità di somministrazione e valutazione delle prove sono illustrate nel documento allegate.Risultati attesi: Regolarità, efficacia ed efficienza nelle attività di somministrazione, correzione e valutazione delle prove. Riduzione del cheating a zero.Indicatori di monitoraggio: risultati delle rilevazioni di anno in anno tabulati a cura del responsabile del settoreAllegati: MODALITA’ RILEVAZIONE/CORREZIONE (in PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI)

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PRIORITA’ 1: INCLUSIONEOBIETTIVO STRATEGICO 4: Garantire un efficace e trasparente sistema di

Certificazione delle Competenze

• ATTIVITA’ 1: Diversificare le situazioni di apprezzamento e verifica• ATTIVITA’ 2: Metodologie per la Certificazione delle competenze del

biennio• ATTIVITA’ 3:Elaborazione del Certificato dello studente

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)• FORMAZIONE

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Diversificare le situazioni di apprezzamento e verifica delle competenze

Descrizione: La certificazione delle competenze prevede che siano appositamente organizzate, in classe, attività mirate all’apprezzamento delle competenze maturate dagli studenti, anche in contesti diversi da quelli dell’apprendimento formalizzato. SI tratta, quindi, di orientare la didattica verso metodologie quali la Flipped Classroom, il Coperative Learning, l’ Insegnamento intervallato, il Complex Learning.In sintesi si chiede una rivoluzione paradigmatica dell’insegnamento e dell’apprendimento, che può essere, nella condizione di questo documento, solo un valore e una finalità a cui tendere. Tutte le priorità, gli obiettivi strategici e le attività, illustrate nel Piano triennale dell’O.F. dell’Istituto contribuiscono, seppure in modo diverso, a supportare ed implementare il raggiungimento di questo obiettivo.Risultati attesi: Incremento delle capacità professionali di diversificare sia le metodologie di insegnamento, sia quelle di valutazione e apprezzamento delle competenze. Modifica radicale della prassi ordinaria, almeno nel biennio.Indicatori di monitoraggio: Generalizzazione dell’utilizzo degli strumenti nominati, attualmente del tutto assenti nella pratica didattica, verifica della funzionalità e dell’efficacia nei Consigli di classe e nei Dipartimenti..

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Attività 2: Metodologie per la Certificazione delle competenze nel biennio

Descrizione: Le metodologie da impiegare debbono incidere prima sull’organizzazione della didattica e dell’apprendimento, e conseguentemente sulle modalità di valutazione. Le prove e le situazioni legate all’osservazione e all’apprezzamento delle competenze, sono molto diverse da quelle normalmente impiegate per la valutazione degli apprendimenti, esse consistono prevalentemente in (dalle Linee Guida): Biografie cognitive; Diari di bordo; Compiti di realtà; Prove esperte; Prove autentiche; Osservazioni sistematiche; Rubriche di valutazione; Portfolio. L’utilizzo di tali prove prevede lo spostamento dell’”asse dell’insegnamento” di tutte le discipline, dallo sviluppo delle sole conoscenze alla maturazione degli schemi di mobilitazione euristici ed analogici tipici del comportamento esperto (con riferimento agli assi portanti degli Assi disciplinari nei quali è suddiviso il Curricolo de biennio). Attualmente le competenze degli insegnati, per questa tipologia di prove, sono estremamente ridotte, pertanto l’impegno che il Collegio assume in tal senso è prevalentemente un impegno di formazione e sperimentazione. Risultati attesi: Messa a punto di una efficace strumentazione per la Certificazione delle competenze nel biennio di tutti gli indirizzi.Indicatori di monitoraggio: Elaborazione collegiale degli strumenti per la certificazione delle Comeptenze, attività di sperimentazione condotte prima in alcuni Consigli di classe e poi, gradualmente, in tutti quelli del biennio.

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Attività 3:Elaborazione del Certificato dello studenteDescrizione: Le competenze da certificare sono individuate nel Documento ministeriale, in vigore in tutte le scuole secondarie, di cui al D.M. n.9/10. I criteri e le modalità di rilevazione sono individuate nell’apposita sezione del Protocollo allegato. La compilazione del documento da consegnare agli studenti viene calendarizzata dal Piano Annuale delle Attività, indicativamente entro la fine di maggio. In fase iniziale i riferimenti per la Certificazione sono: Le prove Invalsi per le Competenze dell’Asse Linguistico e Matematico I test di Lingua livello B2, sempre per l’Asse linguistico Le prove OCSE-PISA per l’Asse Scientifico Le osservazioni sistematiche degli inseganti, per segmenti trasversali (Assi),

nelle altre DisciplineIl Documento viene redatto a monitor da tutti i docenti del Consiglio di classe, poi analizzato e deliberato nel corso degli scrutini finali. Allo scopo di valorizzare il carattere orientativo dello studente, il Documento deve essere discusso ed illustrato ad ogni singolo studente Risultati attesi: Implementazione dell’efficacia delle pratiche legate alla CertificazioneIndicatori di monitoraggio:

Allegati: sezione del Protocollo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

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PRIORITA’ 1: INCLUSIONEOBIETTIVO STRATEGICO 5: Organizzare l’inclusione, porre attenzione ai bisogni

formativi degli studenti (Piano Triennale dell’Inclusione)• ATTIVITA’ 1: Sportello di supporto psicologico e di sostegno ai

bisogni emotivi• ATTIVITA’ 2: Organizzazione inclusone studenti con diversabilità• ATTIVITA’ 3: Organizzazione inclusione studenti con D.S.A.• ATTIVITA’ 4: Profili di personalizzazione• ATTIVITA’ 5: Laboratorio Integrato• ATTIVITA’ 6: Scuola in ospedale ed istruzione domiciliare

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Sportello di supporto psicologico e di sostegno ai bisogni emotivi

Descrizione: La crescita e la maturazione egli adolescenti è condizionata dal benessere psicologico e dalla qualità delle relazione affettive e sociali. L’equilibrio emotivo incide fortemente sula qualità del successo scolastico, per questo motivo l’Istituto offre un servizio di supporto psicologico che funziona sia con la modalità “Sportello”, sia con interventi diretti a tutto il gruppo-classe. Il supporto è esteso anche ai docenti, per un migliore inquadramento delle situazioni problematiche che spesso si trovano ad affrontare, e ai genitori, quale supporto alla funzione genitoriale, particolarmente complessa durante il periodo dell’adolescenza. L’esperto collabora con l’istituto anche per tutte le azioni ci contrasto al bullismo.Risultati attesi: Una maggiore attenzione, da parte del docente, alla complessità dei fenomeni legati allo sviluppo dei ragazzi; un sensibile miglioramento del benessere dello studente nel vissuto e nell’esperienza scolastica, la qualità del clima relazionale complessivo.Indicatori di monitoraggio: numero di richieste e di interventi effettuati, “qualità percepita” degli stessi (rilevazione mediante questionario). Efficacia della collaborazione tra adulti resposabili dello sviluppo e della crescita dei minori.

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Attività 2: Organizzazione inclusione studenti con diversabilità

Descrizione: L’Istituto è sede del Centro territoriale dell’Inclusione, a dimostrazione della qualità dei processi inclusivi attivati. L’intero settore è organizzato e gestito in modo accurato, con la supervisione diretta della dirigenza. Le pratiche inclusive sono caratterizzare dalla specificità degli interventi, in relazione alle diverse esigenze del soggetto che presenta bisogni educativi particolari. Gli studenti con disabilità certificata partecipano a pieno titolo alla vita scolastica, sono al centro delle dinamiche di integrazione e il loro percorso di apprendimento e di sviluppo è affidato a tutti i docenti e a tutta la comunità scolastica. Le pratiche inclusive sono descritte nel Piano dell’inclusione allegatoRisultati attesi: Qualità costante e in progressivo miglioramento, come da descrizione dei processi inserita nel R.A.V. dell’Istituto. Sviluppo di professionalità sempre più adeguate a sostenere i processi di inclusione; innovazione e miglioramento delle metodologie didattiche, a sostegno della differenziazione dei percorsi.Indicatori di monitoraggio: Qualità monitorata dei processi di inclusione realizzati; efficacia, in termini di esiti di apprendimento, degli interventi messi in atto.Allegati: PIANO TRIENNALE DELL’INCLUSIONE (modificare quello che abbiamo aggiungendo i pezzi del POF vecchio che spiegano come ci comportiamo. Allegare anche tutti i documenti che utilizziamo)

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Attività 3: Organizzazione inclusione studenti con D.S.A.

Descrizione: Agli studenti con D.S.A. certificato e non certificato (ma emerso da analisi e osservazioni condotte in classe) sono assicurate tutte le tutele previste dalle norme (L. n.170/2010). A questi studenti è garantito un percorso didattico ed educativo calibrato ai reali bisogni ed orientato alla qualità complessiva del percorso quinquennale frequentato. Il Consiglio di classe è chiamato ad individuare e realizzare percorsi disciplinari centrati sulle competenze essenziali (individuate in sede di elaborazione del Curricolo) e a privilegiare la valutazione complessiva del processo di maturazione delle competenze, piuttosto che porre eccessiva attenzione alle conoscenze legate agli ambiti disciplinari. Gli strumenti di inclusione utilizzati sono individuati nell’allegato Protocollo.Risultati attesi: Miglioramento della qualità dei processi di differenziazione didattica; sviluppo della formazione professionale a sostegno della qualità dei processi inclusivi; maggiore efficacia della programmazione collegale del percorso di apprendimentoIndicatori di monitoraggio: Esiti dei percorsi di apprendimento degli studenti con DSA

Allegati: Modello rilevazione situazione di difficoltà Modello elaborazione PdP PIANO TRIENNALE INCLUS

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Attività 4: Profili di personalizzazioneDescrizione: I percorsi personalizzati, e le specifiche attenzioni nella costruzione e realizzazione dei piani di lavoro didattici, sono riservati a tutti quegli studenti che, per qualsiasi motivo, si trovino in una condizione, permanente o transitoria di particolare bisogno. In assenza di qualsiasi certificazione, perché la maggior parte dei bisogni educativi a cui le norme sui BES si riferiscono non hanno un’origine e una natura definite da strutture sanitarie o sociali, il Consiglio di classe è tenuto a rilevare gli aspetti problematici e/o ostativi allo sviluppo dell’apprendimento e a calibrare l’intervento didattico alle specifiche necessità rilevate. Possono essere costruiti anche Piani di Studio fortemente differenziati nei percorsi, ma equipollenti negli esiti, o possono essere sviluppati particolari Profili di personalizzazione, non necessariamente redatti in forma di Piano di Studio personalizzato, ma ugualmente cogenti in termini di differenziazione e risultati da garantire. L’equità dei processi formativi impone di calibrare le didattiche utilizzate sulle esigenze specifiche del soggetto e non di effettua-re, in modo generalizzato, interventi formativi indifferenti alle diversità individuali degli studentiRisultati attesi: Maggiore qualità negli esiti degli studenti con difficoltà di apprendimento; miglioramento delle pratiche professionali in ordine alla personalizzazione dell’apprendimentoIndicatori di monitoraggio: esiti conseguiti nei processi di apprendimento, riduzione della dispersione e dell’abbandono scolastico, successo formativo legato anche a situazioni di particolare svantaggio.Allegati: PIANO TRIENNALE DELL’INCLUSIONE mettici anche i profili di personalizzazione

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Attività 5: Laboratorio IntegratoDescrizione: L’inclusione è una caratteristica dell’ambiente di apprendimento che anticipa e previene le situazioni di svantaggio e difficoltà, facendo in modo che ogni studente possa trovare nell’ambiente scolastico la dimensione più adatta ai propri bisogni e alle proprie caratteristiche. Il Laboratorio Integrato è il cuore pulsante di tutte le attività realizzate nell’Istituto, ai docenti che gestiscono il Laboratorio, di sostegno e non, è affidata la realizzazione delle più importanti attività dell’Istituto, rivolte ovviamente a tutti gli studenti, e spesso definite a partire dal riconoscimento delle specifiche esigenze poste all’attenzione proprio dalle situazioni di criticità. I docenti del Laboratorio sostengono in ogni modo i processi di apprendimento di tutti gli studenti e contribuiscono significativamente ad implementare la qualità dell’ambiente inclusivo dell’Istituto.Risultati attesi: Il mantenimento della qualità effettiva di tutti i processi realizzati da e per mezzo del Laboratorio. Un coinvolgimento sempre più attivo e presente i tutta la comunità scolastica e una maggiore visibilità della qualità dei processi attivati.Indicatori di monitoraggio: numero delle attività realizzate, prosecuzione dei progetti e delle iniziative, loro rispondenza alle criticità rilevate, incremento delle iscrizioni degli studenti con difficoltà (riconoscimento esterno della qualità dell’inclusione dell’Istituto)Allegati: mettere il progetto del Lab inc dentro il Piano triennale dell’inclusione

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Attività 6: Scuola in ospedale ed istruzione domiciliare

• Descrizione: L’Istituto è in grado di offrire la possibilità prevista dalle Linee Guida nazionali per la scuola in ospedale e a domicilio, al fine di non interrompere il percorso di istruzione nel caso di gravi patologie o ospedalizzazione. L’istruzione a domicilio può essere garantita principalmente con due modalità:

• attraverso la predisposizione di uno specifico progetto da realizzarsi a casa dello studente malato;

• attraverso l’attivazione di un progetto a distanza, supportato e garantito dalle nuove tecnologie.

E’ anche possibile attivare le procedure per sostenere gli Esami di Stato  a domicilio o in ospedale.La richiesta del servizio, esigibile in qualunque momento dell’anno scolastico, deve essere effettuate attraverso la modulistica a disposizione sul sito dell’istituto.Risultati attesi: Riduzione dei fenomeni di abbandono legati a patologie, recupero della persona alla comunità sociale di appartenenza, incremento della qualità dei processi formativi a distanza.Indicatori di monitoraggio: numero dei processi attivati e l’esito.Allegati:

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PRIORITA’ 1: INCLUSIONEOBIETTIVO STRATEGICO 6: Organizzare percorsi di recupero e consolidamento

• ATTIVITA’ 1: Metodologie a sostegno del recupero e del consolidamento

• ATTIVITA’ 2: Organizzazione della Pausa Didattica• ATTIVITA’ 3: Sistema debiti/recupero termine a.s.• ATTIVITA’ 4: Coinvolgere lo studente nel proprio percorso di

apprendimento

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIO• vedi formazione sicuramente tuto deglis tudenti azione 4

PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Metodologie a sostegno del recupero e del consolidamento

Descrizione: L’organizzazione didattica deve essere accompagnata, con tecniche metodologiche sempre più invasive, da momenti di recupero e consolidamento delle competenza attivate. Il recupero viene effettuato in determinati periodi dell’a. s., con la modalità organizzative della sospensione delle attività didattiche (Pausa o corsi estivi) e durante l’a. s., sia in classe, utilizzando metodi quali il lavoro a gruppi, il peer to peer, il tutoraggio, ecc.., sia con l’attivazione di Sportelli di recupero da effettuarsi fuori dell’orario scolastico. L’Istituto sperimenta anche l’organizzazione di classi aperte per una didattica centrata sui gruppi di livello. L’attività didattica è particolarmente concentrata sulla riorganizzazione dei saperi e del proprio apprendimento in vista degli Esami di Stato, nel periodo successivo al 15 maggio.Risultati attesi: L’estensione delle pratiche di supporto ai processi dia apprendimento, intesa più come prassi ordinaria che straordinaria. L’innovazione delle metodologie di insegnamento nella direzione della personalizzazione deli percorsi di apprendimento.Indicatori di monitoraggio: qualità degli esiti raggiunti, innalzamento dei livelli di successo scolastico, diminuzione del numero dei debiti assegnati durante le valutazioni intermedie e finali.

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Attività 2: Organizzazione della Pausa Didattica

Descrizione: La pausa didattica (sospensione dell’attività didattica) è organizzata al termine del primo trimestre, in coincidenza con l’effettuazione degli scrutini intermedi. I corsi di recupero sono attivati nell’orario curricolare, in tutte le discipline nelle quali gli studenti mostrano carenze o difficoltà, e sono tenuti in classe, dal docente titolare, anche attraverso la metodologia del peer to peer (coinvolgimento degli studenti con maggior successo nei percorsi di recupero dei compagni). Contemporaneamente ai corsi di recupero sono organizzati nell’Istituto seminari, attività ricreative e sportive, progetti indirizzati agli studenti che non hanno debiti da recuperare. Risultati attesi: Un sensibile grado di miglioramento della qualità dell’organizzazione delle attività. Tutta l’attività didattica dovrebbe essere suddivisa in “corsi di recupero”, “sportelli” e “potenziamento”, con superamento della suddivisone in classi, e la possibilità, per lo studente, di scegliere autonomamente le attività da seguire. Indicatori di monitoraggio: risultati ottenuti in termini di miglioramento degli esiti dei processi di apprendimento; flessibilità, efficacia ed efficienza nell’organizzazione didattica della settimana della Pausa.

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Attività 3: Sistema debiti/recupero termine a.s.

Descrizione: Al termine degli scrutini finali, per gli studenti che non hanno ottenuto la sufficienza in una o più discipline il giudizio valutativo è sospeso in attesa che siano recuperate le competenze non ancora sviluppate. I corsi di recupero sono organizzati nelle discipline che hanno registrato il maggior numero di insuccessi e possono essere realizzati anche per gruppi di livello di classi ed indirizzi diversi. La frequenza dei corsi è facoltativa. Gli esami di accertamento del superamento del debito si effettuano prima del termine dell’a.s. (31 agosto), secondo una calendarizzazione pubblicata sul sito web dell’Istituto.Risultati attesi: Qualità ed efficacia degli interventi di recuperoIndicatori di monitoraggio: Esiti dei processi attivati

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Attività 4: Coinvolgere lo studente nel proprio percorso di apprendimento

Descrizione: Gli insuccessi scolastici sono prevalentemente riconducibili a pregresse carenze, nella formazione scolastica di base, e metodo di studio inadeguato, spesso associato a fenomeni di demotivazione e frustrazione. Lo studente, nella maggior parte dei casi, non riesce ad organizzare la propria esperienza scolastica, in vista del superamento delle difficoltà che, il più delle volte, si stratificano al punto tale da causare l’insuccesso scolastico, primo passo verso l’insuccesso formativo, la sottooccupazione e l’emarginazione dai processi produttivi e sociali. I docenti non possono risolvere queste situazioni problematiche, se non accompagnando lo studente e portandolo a “prendere la decisione di apprendere”. Un adeguato sistema di tutoraggio, svolto dai docenti del Consiglio di classe (suddivisone dei casi problematici), con lo scopo di sostenere, supportare, incoraggiare, guidare, consigliare, monitorare il percorso di apprendimento degli studenti in difficoltà, consentirebbe ai più di recuperare la propria situazione di svantaggio e riallineare i propri risultati ai livelli di potenzialità più adeguati. Si tratta di un obiettivo ambizioso, in quanto non esistono competenze professionali generalizzate in tal senso.Risultati attesi: Superamento dei livelli di dispersione e di insuccesso scolastico, potenziamento delle competenze professionali dei docenti nell’accompagnamento e sostegno allo sviluppo dei processi di apprendimento.Indicatori di monitoraggio: Esiti dei processi di apprendimento, riduzione drastica degli insuccessi scolastici.

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PRIORITA’ 2: INNOVAZIONEREALIZZAZIONE DI UNA DIDATTICA INTEGRATA, FONDATA SU UNA PROGETTUALITA’ EFFETTIVA DA REALIZZARSI NEI DIPARTIMENTI PRIMA (SCELTE COLLEGIALI, PRODUZIONE DI STRUMENTI, ORIENTAMENTI METODOLOGICI) E NEI CONSIGLI DI CLASSE POI (DEFINIZIONE DI UN PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE COERENTE CON GLI OBIETTIVI DEL P.O.F. DLL’ISTITUTO)

OBIETTIVI STRATEGICI1. Organizzare la didattica in moduli disciplinari privilegiando

l’integrazione dei percorsi e lo sviluppo di competenze di Asse 2. Implementare un sistema di gestione dell’Istituto organizzato in Aree di

servizi e Aree Formative, fondato sul coordinamento e sull’integrazione dei processi (gestione unitaria)

3. Sviluppare l’innovazione e la pluralità delle azioni metodologiche, anche a sostegno dell’inclusione

4. Potenziare l’utilizzo della multimedialità a sostegno dei processi di apprendimento

5. Garantire il potenziamento dell’O.F.

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PRIORITA’ 2: INNOVAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 1: Organizzare la didattica in modelli disciplinari, privilegiando l’integrazione dei percorsi e lo sviluppo di competenze di Asse

• ATTIVITA’ 1:Dipartimenti disciplinari• ATTIVITA’ 2: Individuazione moduli interdisciplinari legati alle

competenze di indirizzo• ATTIVITA’ 3: Coordinamento fra la programmazione di istituto e la

programmazione di classe

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Dipartimenti disciplinari

Descrizione: Il Collegio dei docenti organizza la didattica attraverso strutture collegiali, i Dipartimenti, organizzate per discipline, per Aree o per segmenti (cicli). La composizione dei è definita annualmente e pubblicata nel Piano Annuale delle Attività. Ai Dipartimenti sono affidati compiti di coordinamento, organizzazione, valutazione, validazione e progettazione dei percorsi di insegnamento e delle prove di rilevazione/valutazione degli apprendimenti. Il Dipartimento è coordinato da un docente con delega del D.S. Nel corso del triennio di riferimento i Dipartimenti devono sviluppare un’attività collegiale più incisiva ed orientativa, la tendenza, infatti, è quella di mantenere un ruolo periferico alle decisioni dipartimentali e far prevalere una gestione autonoma dei processi didattici. La complessità e la multidimensionalità de processi di apprendimento, invece, se orientati concretamente al successo di ogni studente, e non solo allo svolgimento del programma concordato, richiedono di superare con urgenza i processi di collegialità apparente per poter disporre di maggiori opportunità di successo. Risultati attesi: Implementazione dei processi collegiali di definizione e controllo del processi di insegnamento-apprendimento, miglioramento nell’area esiti dei processi di apprendimento. Indicatori di monitoraggio: livello di adesione e realizzazione effettiva delle decisioni assunte nei Dipartimenti.

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Attività 2: Individuazione moduli interdisciplinari legati alle competenze di indirizzo.

Descrizione: La formazione della persona richiede un progetto unitario, che sappia superare la frammentazione dei saperi delle diverse discipline e consentire allo studente di contestualizzare gli apprendimenti in progetti di vita. I Dipartimenti costruiranno moduli interdisciplinari da mettere a disposizione dei Consigli di classe, per la programmazione collegiali dei percorsi di insegnamento nelle diverse classi. Nel corso del triennio di vigenza del POF i moduli dovranno essere incrementati in modo che il repertorio possa soddisfare le diverse esigenze dei Consigli di classe. Nel tecnico l’interdisciplinarità deve essere cercata attraverso progettazioni su compiti reali e situazioni legate ai contesti professionalizzanti.Risultati attesi: Maggiore legame fra i percorsi di apprendimento e i contesti professionali di riferimento, maggiore fruibilità dei percorsi disciplinari perché legati a situazioni reali, sviluppo del problem solving Indicatori di monitoraggio: Costruzione dei percorsi e verifica della loro efficacia e fattibilità in sede di Consiglio di classe.

Allegati: MODULI INTERDISCIPLINARI

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Attività 3: Coordinamento fra la programmazione di Istituto e la programmazione di classe

Descrizione: Uno dei livelli di maggiore criticità nell’organizzazione degli istituti scolastici è il collegamento fra la macroprogettazione (POF) e il livello intermedio (Consigli di classe), Nell’istituto è stato elaborato un modello di Piano Annuale di classe, organizzato in forma congruente con il Piano dell’Offerta formativa, in modo che quanto in esso contenuto guidi poi effettivamente le azioni didattiche che si svolgono nelle singole classi. Il P.A.C. viene compilato a monitor, per le parti di competenza dei singoli insegnanti, poi viene analizzato e compilato nelle sezioni comuni, nel corso dei Consigli di lasse di ottobre. La programmazione delle attività formative della classi si apre ad ottobre e si chiude con il Consiglio di novembre, con la definizione del piano delle Visite guidate e la redazione dei documenti di progettazione individuale (P.d.P, P.E.I.). Il P.A.C. può essere modificato, nel corso dell’a.s., per esigenze connesse alla verifica dei percorsi svolti, con necessaria adattamenti/integrazioni. Risultati attesi: Rendere effettivamente collegiale la programmazione dei percorsi didattici che si svolgono in classe, con la necessaria attenzione a tutti quei processi trasversali o di adattamento del piano di lavoro allo studente, che nella programmazione frammentata dell’offerta formativa della classe sfuggono quasi sempre. Gestione collegiale delle dinamiche di sviluppo legate agli studenti del gruppo-classe e verifica dei risultati raggiunti.Indicatori di monitoraggio: Documenti elaborati, funzionalità del sistema di compilazione e di gestione del processo. Funzionalità delle scelte effettuate.Allegati: P.A.C. dei diversi indirizzi

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PRIORITA’ 2: INNOVAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 2: Implementare un sistema di gestione dell’Istituto organizzato in Aree di Servizi e Aree Formative, fondato sul coordinamento e sull’interazione dei processi (gestione unitaria)

• ATTIVITA’ 1: Strutturazione delle Aree di gestione dei Servizi• ATTIVITA’ 2: Staff • ATTIVITA’ 2: Piano annuale delle Attività• ATTIVITA’ 3: Gestione delle attività amministrative e di supporto

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Strutturazione delle Aree di gestione

Descrizione: La gestione di tutte le attività dell’Istituto, l’affidamento delle deleghe e la creazione di una struttura di supporto alla coerenza e congruenza di tutti i servizi e i processi attivati, richiede uno schema chiaro, articolato in modo funzionale e leggibile anche dall’esterno. L’impianto organizzativo dell’Istituto è strutturato in 7 Aree relativi ai Servizi (Dirigenza, Amministrativa, Tecnica, Servizi Ausiliari, Organi Collegali, Sicurezza, Comunicazione e Servizi alle famiglie) e 7 Aree Formative (Successo formativo, Orientamento, Orientamento professionale, Coordinamento O.F., Professionalità docente e personale, Valutazione e progettazione Qualità, Internazionalizzazione Piani di Studio) affidati al coordinamento di docenti e Funzioni Strumentali (nel caso delle Aree Formative), i cui compiti, le deleghe e i risultati da conseguire sono evidenziati in un documento unitario, denominato Piano delle Attività e pubblicato ogni anno sul sito dell’Istituto. Tutti i coordinatori delle Aree fanno parte dello staff del Dirigente, unitamente al D.S.G.A. e ai collaboratori.Risultati attesi: Coerenza organizzativa, controllo dei processi, funzionalità delle decisioni, rendicontazione delle attività e dei risultati organizzativi, ciclo di riprogrettazione delle attività fondato sull’analisi dei risultati raggiunti,Indicatori di monitoraggio: Chiarezza delle funzioni, efficacia dei risultati conseguiti, gestione cooperativa delle attività, processi decisionali condivisi e contestualizzati.

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Attività 2: Staff

Descrizione: L’attività di gestione del Dirigente è affiancata da uno staff formato dei responsabili delle 7 Aree dei Servizi, dalle 7 Funzioni Strumentali delegate dal Collegio dei Docenti., dal D.S.G.A. e dai 4 Collaboratori del Dirigente. Lo staff si riunisce e lavora, in itinere, secondo una logica organizzativa che si fonda sulla circolarità della progettazione, della verifica e della ri-progettazione delle attività e dei processi. Tutti settori rendicontano sull’andamento organizzativo le decisioni che vengono discusse in sede di riunione e in quella sede tutti sono responsabili dei processi unitari e dei risultati i tutti i settori. Lo staff lavora anche nella sua composizione ristretta, i soli 4 Collaboratori del Dirigente, per affrontare situazioni di particolare urgenza o per la gestione della funzionalità quotidiana ed ordinaria delle attività.Risultati attesi: Coerenza organizzativa, controllo dei processi, funzionalità delle decisioni, rendicontazione delle attività e dei risultati organizzativi, ciclo di ri-progrettazione delle attività fondato sull’analisi dei risultati raggiunti, condivisione delle scelteIndicatori di monitoraggio: Chiarezza delle funzioni, efficacia dei risultati conseguiti, gestione cooperativa delle attività, processi decisionali condivisi e contestualizzati.

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Attività 3: Piano Annuale delle Attività

Descrizione: Il Piano Annuale delle Attività è uno dei documenti di gestione più importanti dell’Istituto. Rappresenta qualcosa di più di un semplice organigramma, perché contiene tutte le informazioni utili per la gestione dei processi compresi nelle diverse Aree di gestione. Sono indiciate tutte le funzioni e i nomi dei componenti di tutti i gruppi, gli organi, i settori affidati per il coordinamento. Sono individuate tutte le attività che si svolgeranno, i tempi e i responsabili, Contiene anche la programmazione di tutte le riunione e gli appuntamenti con le famiglie. In genere la sua redazione si chiude con l’inserimento dei nomi dei rappresentanti eletti negli Organi collegiali di durata annuale. Si tratta di un vero e proprio piano esecutivo di realizzazione del P.O.F., ed in questo senso è la premessa indispensabile per la redazione del programma Annuale e la predisposizione del Contratto di istituto.Risultati attesi: Leggibilità e conoscibilità di tutte le attività che si realizzano a scuola, accessibilità dei Servizi da parte dell’utenza, trasparenza nella gestione dei processiIndicatori di monitoraggio: Grado di conoscenza interna ed esterna del documento. Funzionalità ed accessibilità attraverso il sito.

Allegati: PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA

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Attività 4: Gestione delle Attività amministrative e di supporto

Descrizione: La gestione dei Servizi amministrativi e di supporto ausiliario è gestita del D.S.G.A., previa Direttiva dirigenziale. Il Piano dei Servizi, in coerenza con il Piano Annuale delle Attività, organizza tutti i servizi di supporto indispensabile al corretto svolgimento dell’attività ordinaria e straordinaria dell’Istituto. Lo stesso documento, discusso con il personale, costituirà poi premessa per la definizione del Contratto di istituto e la gestione del personale. Risultati attesi: Coerenza organizzative, efficaci ed efficienza delle attività svolte. Trasparenza nella gestione e nella valutazione della qualità dei processi lavorativi realizzati.Indicatori di monitoraggio: Chiarezza delle funzioni, efficacia dei risultati conseguiti, gestione cooperativa delle attività, funzionalità dei servizi, benessere del personale, senso di appartenenza.

Allegati: PIANO DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITA’ DEL DSGA

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PRIORITA’ 2: INNOVAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 3:Sviluppare l’innovazione e la pluralità delle azioni metodologiche.

• ATTIVITA’ 1: Potenziamento delle competenze professionali a sostegno dell’innovazione metodologica

• ATTIVITA’ 2: Sperimentazione di pratiche ed organizzazioni innovative

• ATTIVITA’ 3: Book in Progress

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Potenziamento delle competenze profes-sionali a sostegno dell’innovazione metodologica

Descrizione: Il potenziamento delle competenze professionali è la premessa indispensabile per garantire l’innovazione metodologica. Nell’Istituto saranno organizzati incontri e attività di formazione (come da obiettivo strategica ?, attività?) e sarà sempre implementata, anche utilizzando strategie di flessibilità e facilitazione, la partecipazione dei docenti e del personale tutto ad iniziative ed attività di formazione. Saranno incrementate anche le iniziative di sperimentazione, frutto della collaborazione, delle reti e della progettualità europea. L’Istituto sta dedicando attenzione e sta investendo nella innovazione del progetto-scuola, in particolare per la costruzione di spazi di apprendimento innovativi e tecniche sperimentali di organizzazione della didattica e dei tempi dell’apprendimento.Risultati attesi: Una maggiore funzionalità ed efficacia dell’area processi e pratiche educative, con conseguenti ricadute positive anche nell’Area degli Esiti dell’apprendimento.Indicatori di monitoraggio: Efficacia dei progetti attivati. Spendibilità e trasferibilità delle iniziative.

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Attività 2: Sperimentazione di pratiche ed organizzazioni innovative

Descrizione: L’istituto ha intenzione di partecipare alle iniziative di innovazione promosse dall’INDIRE, “Avanguardie educative”. I settori di maggiore interesse sono:

- Spazio flessibile; aule 3.0- Aule Laboratori disciplinari- Compattazione calendario scolastico- Debate- ICT Lab- TEAL: tecnologie apprendimento attivoSi tratta di settori nei quali le potenzialità dell’Istituto possono trovare idonea collocazione, ma che al momento costituiscono, un forte impegno e un obiettivo molto ambizioso. Per alcuni settori (spazio flessibile 3.0; Debate, Aule Laboratori) esistono già esperienze positive, altri devono essere totalmente esplorati, in una logica di miglioramento degli orizzonti professionali del personale che lavora nell’istituto.Risultati attesi: Implementazione delle competenza professionali degli insegnanti, la creazione di un ambiente di lavoro aperto, flessibile e attento agli sviluppi delle ricerca scientifica e metodologica.Indicatori di monitoraggio: Grado di pervasività dei processi innovativi, adesione e condivisine del personale, gradualità della partecipazione, documentazione delle attività svolte.

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Attività 3: Book in Progress

Descrizione: Il Book in Progress è una rete azionale di istituti secondari e del primo ciclo, che sperimenta, attraverso Dipartimenti nazionali, la creazione di materiali didattici innovativi e tecnologici. I testi, i cui costi per l’utenza sono ridottissimi, possono essere fruiti anche i modalità interattiva e digitale. La finalità principale del progetto è il superamento de Libro di testo come statico riferimento alle conoscenze e competenze da sviluppare, ma il ricorso a materiali plurali, flessibili ed adattabili alle specifiche esigenze della classe o del docente, che sfruttano diversi canali comunicativi per motivare maggiormente gli studenti all’apprendimento e utilizzare i linguaggi che gli sono più vicini. Il nostro Istituto fa parte del Gruppo di Coordinamento, un nostro docente è coordinatore del Dipartimento di Diritto, mentre alcuni docenti collaborano nelle discipline di Storia, Italiano e Filosofia. La metodologia riguarda specificatamente i Tecnici e, nel triennio, si deve tendere ad estenderla anche ad alcune discipline del Liceo.Risultati attesi: Implementazione delle competenze metodologiche del docente, superamento dell’egemonia del libro di testo, sviluppo di competenze negli studenti in merito ad una fruizione attiva del materiale di studio.Indicatori di monitoraggio: funzionalità del materiale, utilizzabilità, gradimento dei docenti e degli studenti.

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PRIORITA’ 2: INNOVAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 4: Potenziare l’utilizzo della multimedialità a sostegno dei processi di apprendimento

• ATTIVITA’ 1: Animatore digitale• ATTIVITA’ 2: Potenziare gli strumenti e gli ambienti• ATTIVITA’ 3: Potenziare le competenze dei docenti• ATTIVITA’ 4: Potenziare le competenze digitali degli studenti• ATTIVITA’ 5: Digitalizzare tutti i servizi

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Animatore digitale

Descrizione: Nell’Istituto opera un Animatore Digitale come responsabile del coordinamento e della promozione di tutte le attività che sono previste nel P.N.S.D. L’Istituto vanta già un alto livello di funzionalità del digitale, per le strumentazioni che possiede, per il grado di digitalizzazione di tutti i servizi che ha realizzato efficacemente in questi anni, per il livello di competenze dei docenti. L’azione dell’Animatore, nello specifico dovrà essere indirizzata alla generalizzazione delle azioni, al coinvolgimento degli utenti esterni (la digitalizzazione dell’Istituto funziona meglio all’interno che all’esterno) e, soprattutto, ad una estensione di tutte le funzioni dal piano organizzativo a quello metodologico-didattico.Risultati attesi: Un maggiore coinvolgimento di tutto il personale, una funzionalità sempre più efficace degli strumenti e dei processi digitalizzatiIndicatori di monitoraggio: efficacia dell’azione in termini di risultati raggiunti (elencati nel Piano allegato)

Allegati: PIANO SCUOLA DIGITALE “DALLA CHIESA”

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Attività 2: Potenziare gli strumenti e gli ambienti

Descrizione: Le dotazioni informatica ed infrastrutturaliGli ambienti BREVE DESCRIZIONERisultati attesi: Mantenere sempre alto il livello di e fficacia e di funaioznalità delle strutture, maggiorare le potenzialità della rete, garantire la fruibilità di tutti i sistemi attivati.Indicatori di monitoraggio: Funzionalità, grado di diffusione nella didattica e nelle attività di amministrazione.

Allegati: PIANO DEGLI STRUMENTI E DEGLI AMBIENTI DIGITALI

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Attività 3: Potenziare le competenze dei docenti

Descrizione: I docenti dell’istituto hanno raggiunto un buon grado di funzionalità a livello di gestione delle attività organizzative, amministrative e di supporto. Tutti i processi che li coinvolgono sono stati digitalizzati, o vengono addirittura fruiti a monitor, e i docenti utilizzano tutti i sistemi con facilità e precisione. Meno presente il settore del personale ausiliario e dell’utenza esterna. L’obiettivo più importante da raggiungere riguarda l’innovazione elle metodologie utilizzate nella didattica che devono passare da analogiche a digitali. In questo senso il grande sforzo da fare riguarda la formazione, non tanto nei corsi da organizzare (tanti se ne sono già fatti ed altri se ne faranno), quanto piuttosto nella sperimentazione attiva delle metodologie con progressivo aumento della presenza del digitale nel quotidiano del lavoro in casse del docente. Molto importanti, quindi, il lavoro dell’Animatore digitale, nel coinvolgere,e motivare, sostenere le sperimentazioni e le attività.Risultati attesi: Potenziamento delle competenze dei docenti nell’utilizzo del digitale nella didattica. Indicatori di monitoraggio: Livello di fruizione di utilizzo, nella didattica in classe, delle strumentazioni e delle dotazioni digitali di cui l’Istituto disponeAllegati: PIANO SCUOLA DIGITALE “DALLA CHIESA”

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Attività 4: Potenziare le competenze digitali degli studenti

Descrizione: Gli studenti non utilizzano gli strumenti digitali e la rete per studiare o per attività formali. Le loro competenze digitali sono molto scarse. L’azione dell’Istituto dovrà orientarsi prevalentemente a moltiplicare le occasioni e la necessità che gli studenti utilizzino le TIC nello studio e nel lavoro. In classe dovrà diffondersi l’utilizzo del B.Y.O.D., dovrà essere generalizzato l’utilizzo delle comunicazioni via mal e molte delle attività proposte ai ragazzi dovranno reperire lo sviluppo di competenze digitali, non solo nell’utilizzo e nella funzionalità, ma soprattutto nella progettazione di percorsi e materiali (codhing). Per il raggiungimento di questo obiettivo è di primaria importanza l’atteggiamento e l’attesa del docente. Sviluppare percorsi specifici legati all’uso legittimo e sicuro della rete e alla prevenzione delle condotto di cyberbullismoRisultati attesi: Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, Indicatori di monitoraggio: Livelli di funzionalità ed utilizzo indicati nel Piano allegato; aumento del numero delle classi che utilizzano il sistema del B.O.Y.D., aumento dei prodotti digitali impiegati nella didattica.

Allegati: PIANO SCUOLA DIGITALE “DALLA CHIESA”

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Attività 5: Digitalizzare tutti i serviziDescrizione: L’Istituto sta lavorando velocemente nella digitalizzazione della produzione, protocollazione, archiviazione e conservazione di tutti i documenti e i processi attivati. Si tratta di un obiettivo strategico che punta molto sullo sviluppo delle competenze del personale amministrativo, ma in generale, anche dei fruitori. Nel nostro istituto quasi tutti i processi di organizzazione della attività funzionali all’insegnamento sono digitalizzate. Sul sito sono disponibili servizi ed una modulistica aggiornata e completa per l’accessibilità e la fruizione dei servizi. Il sto web dell’Istituto è costantemente aggiornato e perfettamente in grado di supportare la digitalizzazione dei servizi. Nel triennio ci si prefigge l’obiettivo di migliorare le tecniche utilizzate, di sviluppare e generalizzare le competenze del personale e di ridurre al 10 massimo 20% l’utilizzo del cartaceo in tutte le attività gestite.Contemporaneamente si dovrà creare un Profilo digitale per ogni studente e per ogni docente, al fine di catalogare e documentare tutto il percorso ed il curriculum di ognuno di loro e consentirne la conservazione e l’accesso, sia agli interessati che all’Amministrazione.Risultati attesi: Creazione di una cultura digitale, sviluppo dell’abitudine a utilizzare il web come repertorio di lavoro e archivio documentale di tutti gli atti. Superamento dell’utilizzo e della produzione del documento cartaceo.Indicatori di monitoraggio: grado di qualità e funzionalità raggiunto e documentate in tutti i processi attivati.Allegati:

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PRIORITA’ 2: INNOVAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 5: Garantire il potenziamento dell’O.F.

• ATTIVITA’ 1: Utilizzo delle quota di autonomia e della quota di flessibilità

• ATTIVITA’ 2: Attività di ampliamento dell’O.F.• ATTIVITA’ 3: Centro Scolastico Sportivo

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Utilizzo della quota di autonomia e della quota di flessibilità

Descrizione: Il Curricolo di Istituto include anche l’utilizzo della quota di autonomia, pari ad un monte ore inferire al 5% del Piano di Studi dell’indirizzo. La quota è destinata al programma relativo al conseguimento dell’ECDL. Altre iniziative del Collegio, realizzate in parte perché condizionate dagli organici provinciali, riguardano l’ampliamento delle ore di insegnamento dell’inglese (inglese tecnico) all’Economico e al Tecnologico e l’inserimento di un’ora settimanale di Diritto ed Economia, nel Liceo Scientifico, con riduzione di un’ora di Storia e Filosofia. Attualmente non si prevede l’utilizzo della quota di flessibilità per attivare Indirizzi specifici, all’interno del triennio dei Tecnici. Coerentemente alle finalità espresse nel P.O.F. , nei prossimi tre anni si deve giungere ad una programmazione più flessibile del monte ore delle discipline, con la previsione di accorpamento in moduli, con l’individuazione di un monte ore obbligatorio e la possibilità, per lo studente, di diversificare il proprio Piano di Studio attraverso la frequenza di moduli disciplinari facoltativi. Risultati attesi: maggiore trasversalità dell’organizzazione delle discipline di studio, maggior coinvolgimento e responsabilità degli studenti, rispetto al proprio percorso di formazione, sviluppo di una concezione del sapere più legata alla specificità del proprio interesse personale che ad astratti e generici quadri di riferimento uguali per tutti.Indicatori di monitoraggio: qualità dei processi attivati, loro funzionalità anche in termini di scelte e adesione degli utenti.

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Attività 2: Attività di ampliamento dell’O.F.

Descrizione: Le finalità dell’istruzione si sono sempre più spostate verso il campo educativo. La formazione scolastica deve puntare non tanto ad acculturare i giovani ma a formare persone ricche nel proprio bagaglio umano, culturale e soprattutto civile e sociale. Pertanto i compiti della scuola sono diventati enormemente più complessi. Nell’ istituto si svolgono numerose attività di ampliamento e qualificazione dell’O.F., educazione alla salute, educazione alimentare, educazione alla pace, alla cittadinanza, alla solidarietà, volontariato, donazioni AVIS, collaborazione con Associazioni del territorio, educazione ambientale… ogni attvità/progetto coerente con queste finalità e con gli obittivi individuati nella sezione di questo POF (Missione) viene realizzata, con los copo di rendere il nostro Istituto una grande comunità educante. Le attivià che sis gno nell’a.s sono puntualmente descritte nel Piano Annuale delle Attività.Risultati attesi: sviluppo di una dimensione educativa globale e coerente con la complessità della attuale vita sociale e professionale, inserimento costante delle attività in un progetto formativo coeso e significativo, implementazione dell’equilibrio tra funzione culturale ed educativa della scuola.Indicatori di monitoraggio: grado di funzionalità delle attività attivate, ricadute sul versante delle competenze e dei comportamenti degli studenti, verifica del gradimento e della partecipazione,

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Attività 3: Centro Scolastico Sportivo

Descrizione: L’educazione al movimento e alla pratica sportiva è uno degli obiettivi cardine dello sviluppo degli adolescenti perché a questa educazione sono connesse tutta una serie di corrette abitudini, di salute e di prevenzione, il cui valore in termini di qualità della vita gioca un ruolo fondamentale nel destino di tutti. Nell’Istituto oltre all’educazione fisica normalmente impartita, funziona un Centro Sportivo pomeridiano, che organizza corsi e attività agonistiche. E’ prevista la partecipazione a gare, tornei ed iniziative relative allo sport e all’orientiiring. L’Istituto organizza anche le attività agonistiche per tutti i soggetti con diversabilità della provincia. L’Istituto potrebbe sviluppare maggiormente le potenzialità che derivano da questa attività, istituzionalizzando una squadra dell’istituto e promuovendo maggiore iniziative legate alla pratica sportiva.Risultati attesi: ampliamento e perfezionamento delle attività organizzate, maggiore fruizione dell’offerta da parte degli studenti superamento delle difficoltà legate agli orari dei trasporti. Indicatori di monitoraggio: numero e qualità delle iniziative realizzate, numero degli studenti che partecipano attivamente e regolarmente alle attività organizzate.

Page 68: Pof dalla chiesa  22 01_2016

PRIORITA’ 3: ORIENTAMENTOGARANTIRE UNA CAPILLARE, SISTEMATICA E STRUTTURALE AZIONE DI ORIENTAMENTO, AL FINE DI “FACILITARE”, PER LO STUDENTE, LA REALIZZAZIONE DEL PROPRIO PROGETTO DI VITA

OBIETTIVI STRATEGICI

1. Definire i Profili in uscita dai diversi Indirizzi di studio e progettare azioni didattiche e formative coerenti

2. Diversificare il Curricolo, offrire insegnamenti opzionali intra ed extra curricolari

3. Potenziare l’azione formativa con lo sviluppo di obiettivi legati alle competenze pro-sociali (life skills)

4. Sostenere le eccellenze con attività e progetti di sviluppo e potenziamento5. Collaborare con Università, Enti di formazione terziaria, mondo

professionale

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PRIORITA’ 3: ORIENTAMENTOOBIETTIVO STRATEGICO 1: Definire i profili in uscita dai diversi indirizzi di studio e progettare azioni didattiche e formative coerenti

• ATTIVITA’ 1: Profilo in uscita biennio• ATTIVITA’ 2: Profilo in uscita Licei (triennio)• ATTIVITA’ 3: Profilo in uscita Tecnici (triennio)

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 70: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1:Profilo in uscita biennio

Descrizione: per rendere efficace ed orientata l’azione didattica e formative è necessario che sia definito, in modo collegiale ed entro i confini tracciati dai riferimenti normativi nazionali, il profilo in uscita dello studente, ovvero gli obiettivi e le finalità che l’azione formativa dovrà perseguir e garantire, come diritto all’apprendimento, ad ogni studente. Il profilo (PECUP) in uscita dal biennio è identico per tutti e quattro gli indirizzi dell’Istituto, in quanto identiche sono le competenze che devono essere certificate al termine del percorso di scolarità obbligatoria, il che significa anche che, al di là delle specificità di goni indirizzo, il fine da perseguire nella formazione delle competenze dei sedicenni, deve essere il medesimo qualsiasi sia il tipo di scuola frequentata.Risultati attesi: orientamento dell’azione formativa ai risultati da garantire, maggiore finalizzazione delle scelte nella progettazione didattica del Consiglio di classe, maggiore congruenze fra gli insegnamenti impartiti (area degli esiti).Indicatori di monitoraggio: congruenza fra le scelte didattico - formative ed i profili individuati dal presente documento.

Allegati: PROFILO IN USCITA BIENNIO (tutti gli indirizzi)

Page 71: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 2: Profilo in uscita Licei (triennio)

Descrizione: Parimenti anche per i trienni, considerati a questo punto formazione di indirizzo, devono essere individuati, a partire dalle indicazioni nazionali dei Licei del 2010, i Profili in uscita da garantire a tutti gli studenti. Valgono le stesse considerazioni effettuate per i profili del biennio. Nello specifico, e per volere della recente l:n.107/15, la formazione del triennio, anche dei Licei, deve essere finalizzata all’acquisizione di competenze orientate alla professionalizzazione e al mondo del lavoro (inserimento delle attività di alternanza scuola-lavoro)Risultati attesi: orientamento dell’azione formativa ai risultati da garantire, maggiore finalizzazione delle scelte nella progettazione didattica del Consiglio di classe, maggiore congruenze fra gli insegnamenti impartiti (area degli esiti).Indicatori di monitoraggio: congruenza fra le scelte didattico-formative e i profili individuati dal presente documento.

Allegati: PROFILO IN USCITA LICEI (triennio)

Page 72: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 3: Profilo in uscita Tecnici (triennio)

Descrizione: Nel triennio dei Tecnici, indirizzo Economico e tecnologico, valgono le stesse considerazioni effettuate per i Licei, con la sottolineatura che nei Tecnici il legame con il mondo delle professioni e a curvatura del profilo in ambito professionale, acquisiscono una valenza più marcata. Risultati attesi: orientamento dell’azione formativa ai risultati da garantire, maggiore finalizzazione delle scelte nella progettazione didattica del Consiglio di classe, maggiore congruenze fra gli insegnamenti impartiti (area degli esiti).Indicatori di monitoraggio: congruenza fra le scelte didattico - formative e i profili individuati dal presente documento.

Allegati: PROFILO IN USCITA TECNICI (triennio)

Page 73: Pof dalla chiesa  22 01_2016

PRIORITA’ 3: ORIENTAMENTOOBIETTIVO STRATEGICO 2:Diversificare il Curricolo. Offrire insegnamenti opzionali intra ed extracurricolari.

• ATTIVITA’ 1: Curricolo opzionale di lingue comunitarie• ATTIVITA’ 2: Curricolo opzionale di diritto ed educazione economico-

finanziaria• ATTIVITA’ 3: Curricolo opzionale di CAD e CAD 3• ATTIVITA’ 4: Curricolo opzionale relativo a certificazioni

professionali

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 74: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1: Curricolo opzionale di lingue comunitarie

Descrizione: L’Internazionalizzazione dei Piani di studio è una delle priorità e delle finalità formative più importanti che l’istituto si prefigge, Questa attività, infatti, persegue anche gli obiettivi strategici che sono individuati nella Priorità n.5. E’ inserita in questo contesto perché la possibilità di effettuare scelte opzionali sul curricolo, e quindi di personalizzare il proprio piano di studio, curvandolo su interessi o su progetti di studio o di lavoro, costituisce uno degli elementi cardine dell’attività di orientamento. Nell’istituto, quindi, tutti gli studenti potranno scegliere se arricchire il proprio piano di studio scegliendo di studiare, per tutti e cinque gli anni, uno a o più lingue comunitarie, tra francese e spagnolo.Risultati attesi: Incrementare la responsabilità dello studente, costringerlo ad anticipare le scelte future pensando per tempo alle competenze che gli saranno necessarie per affrontare con successo il proprio percorso, Aumentare anche il senso di responsabilità, affrontando con impegno e con profitto un corso extracurricolare.Indicatori di monitoraggio: numero di studenti che scelgono e frequentano regolarmente i corsi, qualità ed efficacia dei corsi, numero di certificazioni linguistiche acquisite.Allegati: CURRICOLO DI FRANCESE E SPAGNOLO

Page 75: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 2: Curricolo opzionale di diritto ed educazione finanziaria

Descrizione: Il diritto e l’educazione finanziaria sono due discipline indispensabili per avere chiavi di lettura adeguate agli sviluppi e alle trasformazioni del mondo attuale. Da più parti se ne richiede un insegnamento diffuso ed approfondito in tutti i corsi di studio. L’Istituto intende estendere questo insegnamento, introducendolo anche al Liceo Scientifico, ed implementarne l’efficacia attraverso sperimentazioni e confronti internazionali uno degli Erasmus attualmente attivo nell’ Istituto, si occupa proprio della costruzione di un curricolo di educazione finanziaria, in chiave europeista, in lingua inglese.Risultati attesi: sviluppo delle possibilità di scelta dello studente, inserimento nel proprio Piano di Studio di una disciplina fortemente caratterizzante. Incrementare la responsabilità dello studente, costringerlo ad anticipare le scelte future pensando per tempo alle competenze che gli saranno necessarie per affrontare con successo il proprio percorso.Indicatori di monitoraggio: numero di studenti che scelgono e frequentano regolarmente i corsi, qualità ed efficacia dei corsi, numero di certificazioni linguistiche acquisite.

Allegati: CURRICOLO DI EDUCAZIONE FINANZIARIA

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Attività 3: Curricolo opzionale di CAD e CAD 3

Descrizione: La possibilità di acquisire la Certificazione Autodesk è una preziosa opportunità sia di sviluppo professionale (Geometri) sia di sviluppo di competenze adatte a particolari percorsi di studio (Architettura). Nel nostro istituto, per tutti gli studenti, è possibile frequentare corsi finalizzati all’acquisizione delle competenze CAD e CAD 3D. Il primo corso è svolto in orario curricolare per i geometri ed extracurricolare per gli altri studenti, ed è tenuto da un docente dell’Istituto. Il corso per la certificazione CAD 3 è svolta per tutti in orario extracurricolare ed è tenuta da esperti del settore esterni all’Istituto.Risultati attesi: Completamento della formazione personale in ambito professionale e supporto adeguato alla prosecuzione degli studi in particolare ambiti specialistici. Aumento del senso di responsabilità, frequentando con impegno e con profitto un corso extracurricolare.Indicatori di monitoraggio: numero di studenti che scelgono e frequentano regolarmente i corsi, qualità ed efficacia dei corsi, numero di certificazioni linguistiche acquisite.

Allegati: CURRICOLO DI CAD E CAD 3

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Attività 4: Curricolo opzionale relativo a certificazioni professionali

Descrizione: Nell’ Istituto gli studenti hanno la possibilità di acquisire numerose certificazioni utili per lo sviluppo professionale e per la prosecuzione degli studi, anche queste opportunità, come altre già descritte, e perseguono numerose finalità tra quelle descritte nel P.O.F. del nostro istituto e , quindi, saranno richiamate più volte, in diverse sezioni, anche allo scopo di evidenziare il loro forte peso formativo. Seguendo queste attività, infatti, sarà possbile sviluppare diverse competenze in più ambiti formativi. Un questa sezione del POF si vuole evidenziare che la frequenza e l’acquisizione di Certificazioni in aggiunta a quelle normalmente rilasciate al termine del percorso di studi, aiutano lo studente ed orientarsi meglio nella prosecuzione dei propri progetti di studio e di lavoro ed aumentano il suo senso di responsabilità nel portare a termine, in modo proficuo, un’attività anche se non obbligatoria. Le certificazioni cui ci riferiamo sono l’ECDL, le certificazioni linguistiche, il CAD e il CAD 3.Risultati attesi: Aiutare lo studente ad orientare il proprio studio e ad essere parte attiva nella propria preparazione. Aumento delle competenze degli studentiIndicatori di monitoraggio: numero di studenti che scelgono e frequentano regolarmente i corsi, qualità ed efficacia dei corsi, numero di certificazioni linguistiche acquisite.Allegati:

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PRIORITA’ 3: ORIENTAMENTOOBIETTIVO STRATEGICO 3: Potenziare l’azione formativa con lo sviluppo di obiettivi legati ale competenze pro-sociali (life skills)

• ATTIVITA’ 1: Protagonismo dello studente• ATTIVITA’ 2: Settimana dello studente• ATTIVITA’ 3: Potenziamento delle life skills

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 79: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1: Protagonismo dello studenteDescrizione: Lo studente a scuola è troppo spesso spettatore passivo, in tutto e per tutto guidato dagli adulti, senza né la possibilità né la responsabilità di prendere decisioni, fare scelte, far sentire la propria voce. Nell’Istituto è attivo e molto dinamico un Comitato degli Studenti, eletto da tutti i rappresentanti di classe, e orientato da un docente che svolge la F.S. legata alle attività dello studente. Viene anche garantita una formazione dei rappresentanti di classe, affinché possa meglio svolgere il proprio ruolo. La D.S. ha dotato ogni classe di una mail con la quale tenere relazioni tra le classe e tra la classe e la D.S. Tutte le Assemblee di classe devono essere richieste su apposito modulo, verbalizzate su apposito modello, inviato poi alla D.S. affinché ne prenda visione. Anche le successive attività descritte hanno lo scopo di individuare precisi spazi di azione nei quali lo studente può esprimere le proprie esigenze e tutelare i propri diritti, in quanto questo tipo di allenamento alla democrazia ed alla responsabilità sociale è fondamentale per lo sviluppo di una cittadinanza attiva ed impegnata. Nel corso del triennio dovrà aumentare il numero e la qualità delle azioni e degli spazi gestiti dagli studenti. Risultati attesi: Ci si attendono specifiche ricadute sulle competenze personali degli studenti autonomia, responsabilità rispetto delle regole democratiche, collaborazione, rappresentanza, sono tutti obiettivi formativi indispensabili allo sviluppo della persona.Indicatori di monitoraggio: numero e qualità delle attività effettuate. Partecipazione attiva e responsabile, numero degli studenti coinvolti attivamente.

Allegati:

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Attività 2: Settimana dello studente

Descrizione: L’ultima settimana dell’ a.s. è destinata, dal Collegio dei docenti, ad attività scelte ed organizzate dagli stessi studenti. Si tratta di una dimensione molto difficile da gestire, gli studenti da soli hanno difficoltà ad organizzare le attività che preferiscono o che vorrebbero realizzare, lasciati da soli non sanno trasformare questa occasione n una preziosa opportunità. Nel corso di questi anni, però, dall’iniziale fuga rispetto alla proposta, si stanno sempre più definendo alcuni settori nei quali gli studenti riescono ad organizzare e a gestire attività in proprio. Si tratta, comunque, di un obiettivo fin ad ora solo parzialmente realizzato, che dovrà assumere, nei prossimi anni, una dimensione più matura e funzionale. Come tutti gli obiettivi formativi, necessità di impegno ed intenzionalità educativa da parte dei docenti.Risultati attesi: Attivare una partecipazione responsabile, saper assumere impegni, saper progettare e realizzare un’attività, aumentare la capacità di collaborazione di lavoro in teamIndicatori di monitoraggio: Organizzazione della settimana, grado di autonomia ed efficacia nella realizzazione, numero delle attività/eventi programmati, partecipazione e funzionalità.Allegati:

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Attività 3: Potenziamento life skillsDescrizione: La formazione degli studenti non può essere solo orientata ad accrescere le conoscenze o le competenze disciplinari per avere successo, nello studio e nella vita, occorre che siano sviluppate alcune competenze, dette anche soft skills, o Life skills, che consentono alla persona di acquisire autonomia, regolazione, capacità di collaborazione, assertività e resilienza. Si tratta di competenze fondamentali ed indispensabili per la riuscita di qualsiasi progetto personale, Per lo più vengono considerate doti della persona, invece sono competenze che possono e debbono essere sviluppate nel corso della formazione scolastica. Nell’istituto queste attività sono numerose, la più importante riguarda il laboratorio di lettura drammatizzata, i corsi di Public Speaking ed il Debate. Quest’ ultima in particolare, ovvero l’arte di difendere, con argomenti circostanziati, ed argomentare in pubblico, riesce ad unire una quantità e qualità di obiettivi formativi davvero sorprendente. Nel corso del triennio le attività saranno potenziate, lo scopo sarebbe quello della loro generalizzazione in tutte le classi e per tutti gli studenti. Risultati attesi: sviluppo di tutte le competenze legate alle sfere emotive, relazionali e sociali. Sviluppo di tutte le potenzialità degli studenti ed aumento dell’autoefficacia e della capacità di iniziativa.Indicatori di monitoraggio: numero delle attività effettuate, efficacia, gradimento degli studenti e partecipazione attiva. Partecipazione a gare ed eventi nazionali d internazionali.Allegati: PROGETTO PUBLIC SPEAKING E DEBATE

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PRIORITA’ 3: ORIENTAMENTOOBIETTIVO STRATEGICO 4:Sostenre le eccellenze con attività e progetti di sviluppo e potenzimento

• ATTIVITA’ 1: Concorsi, gare, competizioni nazionali ed internazionali• ATTIVITA’ 2: Stage in aziende estere

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Concorsi, gare, competizioni nazionali ed internazionali

Descrizione: L’Istituto partecipa a tutte le competizioni nazionali ed internazionali legate allo specifico delle discipline impartite o a competizioni di carattere generale. Poter partecipare a questo tipo di iniziative, infatti, consente agli studenti di mobilitare le proprie conoscenze, di affinarne altre e di mettere in pratica anche una serie di competenze, diciamo, condizionali, che consentono di sostenere lo stress, aumentare la concentrazione, assumere atteggiamenti congrui ai contesti ed alle situazioni, ecc. Molti nostri studenti conseguono risultati eccezionali. L’Istituto tiene un registro delle eccellenze nel quale sono annotate tutte le manifestazioni alle quali partecipiamo ed i nostri risultati. Un importante iniziativa che seguiamo, per poter offrire agli studenti questa importante opportunità, è quella del premio Alfieri del lavoro, organizzato dalla Presidenza nazionale dei Cavalieri del Lavoro.Risultati attesi: dare opportunità alle eccellenze di sfruttare le proprie potenzialità arricchire le esperienze degli studenti, ampliando gli orizzonti del confronto, motivare gli studenti a dare sempre il meglio di se stessi.Indicatori di monitoraggio: numero delle iniziative e della attività alle quali partecipiamo, risultati ottenuti.

Allegati: REGISTRO DELLE ECCELLENZE

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Attività 1: Stage in aziende estere

Descrizione: Attraverso la partecipazione alle azioni KA1 e KA 2 del programma Erasmus+ è possibile, tramite finanziamento di ecirfici progetti, consentire agli studenti di effettuare stage in aziende dell’Unione Europea Si tratta di una attività che è inserita nel nostro P.O.F. tra quelle di Alternanza Scuola Lavoro, ma viene riportata anche in questa sezione perchè evidentemente si tratta di una opportunità che può essere realizzata solo dagli studenti il cui livello di maturazione, autonomia e competenza è molto elevato. Sono esperienze difficili, anche tenendo conto dell’età dei ragazzi e del fatto che devono essere affrontate da soli, infatti i ragazzi vengono collocati in aziende ed organizzazioni diverse, quindi non possono disporre di compagni dello stesso ambiente culturale e di provenienza, per collaborare nel’ereinze. L’attività è subordinata ad approvazione di progetti da parte dell’Agenzia italiana per l’U.E. (INDIRE)Risultati attesi: sviluppo delle competenze personali, autonomia, responsabilità, auteffficia, capacità di inserirsi in un ambiente nuovo e di organizzarsi in vista del perseguimento di un obiettivo. Sviluppo delle competenze linguistiche.Indicatori di monitoraggio: numero di stage attivati, numero di partecipanti, risultati ottenuti.

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PRIORITA’ 3: ORIENTAMENTOOBIETTIVO STRATEGICO 5: Collaborare con Università, Enti della formazione terziaria, mpndo pofessionale

• ATTIVITA’ 1: Orientamento in ingresso• ATTIVITA’ 2: Orientamento in uscita• ATTIVITA’ 3: Gruppo Facebook per orientamento• ATTIVITA’ 4: Almadiploma

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Orientamento in ingresso

Descrizione: L’Istituto effettua attività di orientamento in ingresso, mediante il raccordo e la collaborazione con tutti i docenti che si occupano di orientamento nelle scuole secondarie di primo grado della provincia. Si tratta, quindi, di un’attività di collaborazione sul territorio, condotta ogni anno dai referenti per l’Orientamento dell’Istituto. L’attività comprende anche due o più giornate di Scuola Aperta, durante le quali vengono organizzati incontri, Seminari, manifestazioni e le porte dell’Istituto si aprono agli studenti ed alla famiglie che vogliono conoscere le attività, i professori e gli ambienti nei quale i figli potrebbero continuare gli studi. Le attività di orientamento sono accompagnate da informazione e pubblicità degli eventi programmati. Risultati attesi: Maggiore visibilità per l’istituto ed ampliamento ella propria utenza.Indicatori di monitoraggio: numero dei partecipanti alle iniziative programmate, numero delle iscrizioni nella classi prime dell’Istituto.

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Attività 2: Orientamento in uscitaDescrizione: l’Istituto si occupa anche di riorganizzare attività di orientamento in uscita per consentire agli studenti di conoscere le opportunità formative e professionali connesse al corso di studi frequentato. La collaborazione con le università è molto forte, durante una settimana di dicembre, quella della Pausa Didattica, vengono organizzati dei Saloni dell’Orientamento direttamente dentro la scuola, organizzati con la partecipazione di Enti di formazione ed Università, allo scopo di mettere gli studenti in contatto con le realtà che dovranno affrontare all’uscita dal percorso di studi della secondaria. Le iniziative sono rivolte agli studenti del quarto e quinto anno. La collaborazione è estesa anche agli ITS della zona. Per l’orientamento in uscita è attivo anche un gruppo Facebook dell’istituto, che garantisce informazioni facili e veloci a tutti gli studenti che devono effettuare le proprie scelte.Risultati attesi: ampliamento delle opportunità offerte agli studenti in uscita, ricchezza, tempestività e qualità delle informazioni.Indicatori di monitoraggio: numero di utenti della pagina facebook, partecipazione al Salone dell’Orientamento realizzato a scuola, numero delle collaborazioni attivate.

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Attività 3: Gruppo Facebook per orientamentoDescrizione: Facebook è il modo più semplice, utile ed efficace per comunicare ed interagire in tempo reale con la comunità dei soggetti interessati alle attività di orientamento. Alunni, docenti, referenti avranno così un canale dedicato per informare, discutere e documentare iniziative, incontri, esperienze. I feedback serviranno a tarare con sempre maggiore precisione gli interventi, in modo da pervenire ad un orientamento mirato alle esigenze del nostro Istituto.La creazione di una mailing list consente di raggiungere specificamente i soggetti interessati alle attività di orientamento e di recapitare nella loro casella le sole informazioni di cui necessitano o di cui hanno fatto richiesta. Considerate le potenzialità dello strumento si eviterà un’informazione di tipo superficiale ed indistinto: poter allegare file di adeguate dimensioni consentirà agli utenti di avere a disposizione con immediatezza materiali cospicui facili da esaminare ed archiviare.Risultati attesi: chiarezza e completezza delle informazioni, guida ragionata alle opportunità e sostegno alla scelta orientative degli studenti.Indicatori di monitoraggio: numero dei contatti e dei visitatori della pagina, funzionalità dei contatti attivati, gradimenti degli utenti.Allegati:

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Attività 4: AlmadiplomaDescrizione: il progetto intende fornire agli studenti utili indicazioni ai fini del proseguimento degli studi universitari attraverso la compilazione del questionario “Almaorientati” che consentirà ad ognuno di individuare il percorso di studi più coerente con le sue aspettative ed attitudini. Intende altresì, attraverso la compilazione e l’aggiornamento del questionario “Almadiploma”, favorire l’incontro tra mondo delle imprese e giovani diplomati, ai fini di un auspicabile ingresso nel mondo del lavoro.La partecipazione al progetto Almadiploma consente anche agli studenti del 5° anno di esprimere un giudizio valutativo sulla scuola frequentata. Questo feedback fornisce idonee informazioni al gruppo di coordinamento dell’Istituto per il monitoraggio della qualità dei processi attivati.Risultati attesi: Maggiore consapevolezza degli studenti rispetto alle responsabilità delle scelte che andranno ad effettuare.Indicatori di monitoraggio: partecipazione e gradimento degli studenti alle attività previste dal progetto.Allegati:

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PRIORITA’ 4: ALLEANZE EDUCATIVEORIENTARE L’AZIONE FORMATIVA AI BISOGNI ED ALLE SOLLECITAZIONI DEL MONDO IMPRENDITORIALE E DEL SOCIALE. AMPLIARE LA COLLABORAZIONE CON I SOGGETTI DEL TERRITORIO NON FORMALMENTE O INFORMALMENTE CO-ATTORI DEI PECORSI FORMATIVI

OBIETTIVI STRATEGICI

1. Collaborare in modo intenzionale e sistematico con le famiglie2. Progettare percorsi formativi integrati con Enti e Associazioni professionali

del territorio, partecipare a bandi, progetti, partenariati, reti.3. Inserire nel Curricolo percorsi finalizzati al conseguimento di Certificazioni

nazionali ed internazionali4. Garantire i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro

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PRIORITA’ 4: ALLEANZE EDUCATIVEOBIETTIVO STRATEGICO 1: Collaborare in modo intenzionale e sistematico con le famiglie

• ATTIVITA’ 1: Gestire la comunicazione• ATTIVITA’ 2: Gestire la collaborazione• ATTIVITA’ 3: Servizi alle famiglie• ATTIVITA’ 4: il sito web

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 92: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1:Gestire la comunicazioneDescrizione: Alla comunicazione, interna ed esterna, l’Istituto pone grande attenzione. Ogni riorganizzazione vive di comunicazione e l’efficacia, la velocità, la chiarezza, l’accessibilità della comunicazione sono indicatori importanti della funzionalità dei servizi. La maggior parte della comunicazione avviene attraverso gli strumenti digitali. Tutti i genitori degli studenti hanno depositato il proprio indirizzo mail agli uffici di segreteria e tutte le comunicazioni con le famiglie avvengono via mail o tramite il sito. Il registro elettronico, poi, sempre accessibile da parte delle famiglie, consente di monitorare e tenere sotto controllo l’andamento didattico degli studenti. La comunicazione però, è anche un fatto reale, di contatto personale. Il D.S. convoca con regolarità e frequenza i genitori per discutere ed illustrare le attività della scuola o le opportunità che vengono offerte agli studenti. Risultati attesi: La creazione di una comunità senza confini (dentro /fuori) che interagisce per la qualità dei servizi offerti, Ampliare la qualità e la fruibilità dei contatti e degli scambi comunicativi. Riuscire ad informare in modo accurato e veloce.Indicatori di monitoraggio: qualità delle relazioni e delle comunicazioni realizzate, fruibilità degli spazi degli strumenti della comunicazione, semplificazione dei rapporti.

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Attività 2: Gestire la collaborazioneDescrizione: In un’organizzazione complessa come la scuola autonoma la collaborazione e la cooperazione per il comune perseguimento delle finalità assegnate, costituisce risorsa indispensabile da attivare. L’Istituto promuove la collegialità e la collaborazione in tutte le attività, è attento al clima organizzativo ed alla qualità delle azioni umane. Le decisioni sono sempre trasparenti, motivate e partecipate, nei limiti del rispetto delle norme che regolano gli uffici amministrativi. Le attività indirizzate allo sviluppo della collaborazione includono anche tutte le iniziative indirizzate alle famiglie, dalla firma del Patto di Corresponsabilità educativa tutte le forme di coinvolgimento esperite e intenzionalmente predisposte. L’Istituto, poi, calendarizza regolarmente e incontri e colloqui informativi. Un momento molto significativo della collaborazione tra scuola e famiglia è rappresentato dalla Festa di fine corso per la consegna dei Diplomi dell’Esame di Stato.Risultati attesi: sviluppo del senso di appartenenza e di una comunità di pratiche, facilitazione dei rapporti, implementazione della qualità dei servizi attuati. Indicatori di monitoraggio: qualità percepita relativa alle relazioni ed al clima organizzativo e relazionale.

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Attività 3: Servizi alle famiglie

Descrizione: L’Istituto cura con molta attenzione i Servizi alle famiglie, da quelli relativi alla cura degli aspetti amministrativi e della carriera scolastica dello studente, a quelli relativi alla comunicazione, I servizi riguardano prevalentemente la comunicazione, l’informazione, la gestione degli aspetti amministrativi, la partecipazione agli organi collegiali. I docenti sono sempre disponibili ad incontrare i genitori, anche oltre le normali settimane di colloqui calendarizzate, le attività di incontro sono comunque organizzate tenendo conto delle esigenze degli studenti del servizio. Le famiglie partecipano, oltre che alle riunioni degli organi collegiali, a tutte le attività che continuamente vengono organizzate per coinvolgere le famiglie nelle iniziative e nei progetti che la scuola organizza. Gran parte delle relazioni vengono gestite attraverso il sito. Risultati attesi: L’implementazione dei rapporti e l’intensificarsi della collaborazione.Indicatori di monitoraggio: quantità e qualità delle relazioni (qualità percepita)

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Attività 4: Il sito web

Descrizione: L’Istituto dispone di un sito molto aggiornato e completo attraverso il quale rende noto, informa, costruisce relazioni con il territorio e con tutti gli utenti della scuola. Il Sito è costruito come un importante repository, all’interno della quale è possibile trovare tutti i documenti e tutte le informazioni utili per rendere accessibile e fruibile il servizio scolastico. La tempestività, la completezza, la fruibilità delle informazioni pubblicate sul sito, contribuiscono notevolmente alla fluidità ed alla qualità dei rapporti. Il sito è anche il punto di partenza di tutti i servizi d supporto alla didattica ed ai docenti. Numerose attività possono essere fruite direttamente a monitor dal sito, inoltre nel sito è sempre presente ed aggiornata la modulistica utile alla gestione dei rapporti con l’utenza, sia internaRisultati attesi: l’estensione della fruizione del sito ad un numero sempre maggiore di utenti, compresi gli studenti, abitualmente utilizzatori di altri canali comunicativi.Indicatori di monitoraggio: qualità percepita e riscontri in merito alla consultazione del sitoAllegati: www.dallachiesa.it

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PRIORITA’ 4: ALLEANZE EDUCATIVEOBIETTIVO STRATEGICO 2:Progettare percorsi formativi integrati con Enti e Associazioni professionali del territorio, partecipare a bandi, progetti, partenariati, reti

• ATTIVITA’ 1: Comitato Tecnico Scientifico• ATTIVITA’ 2: Laboratori Territoriale integrati• ATTIVITA’ 3: Istituto Tecnico Superiore• ATTIVITA’ 4: Progetto Geoschool• ATTIVITA’ 5: Est Film Festival• ATTIVITA’ 6: Partecipazione a reti, consorzi, convenzioni, accordi

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 97: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1:Comitato Tecnico ScientificoDescrizione: L’Istituto dispone di un Comitato tecnico scientifico formato dai rappresentanti delle Associazioni professionali del territorio, da un rappresentante delle organizzazioni a supporto dei servizi per l’impiego, da un rappresentante del settore aziendale del territorio, e dai docenti delle discipline di indirizzo. Il CTS fornisce indicazioni di lavoro in merito all’organizzazione dei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, all’inserimento di percorsi formativi orientati alla professionalizzazione ed all’inserimento nel mondo del lavoro. Fornisce consulenza per le materie che il Collegio dei docenti intende sottoporgli e contribuisce alla progettazione delle attività legate alla collaborazione con il mondo delle professioni (Seminari per studenti e genitori).Risultati attesi: Un deciso impulso alle attività realizzate ed una collaborazione meno occasionale e superficiale da parte sia dei docenti sia degli esterni (unica eccezione il Collegio dei geometri).Indicatori di monitoraggio: numero e qualità dei contatti attivati, numero delle attività organizzate e funzionalità delle stesse.

Page 98: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 2: Laboratori Territoriali integratiDescrizione: E’ necessario registrare una eccezione alle lacunose ed episodiche collaborazioni con il territorio a proposito del Laboratorio territoriale integrato realizzato dagli istituti della provincia nei quali funziona il corso di CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) ed il Collegio e la Fondazione Geometri. Da due anni funziona un collaborazione molto attenta e positiva, sfociata in un progetto specifico di supporto al placement del corso CAT. Altri Laboratori Territoriali per l’occupabilità sono stati oggetto di accordi e reti appena stipulati, per il finanziamento e l’attivazione delle attività richieste. La funzione prevalente dei Laboratori ai quali l’istituto ha partecipato è quella di fornire un incubatore di attività per gli studenti realizzate in collaborazione con il mondo delle imprese e dei settori professionali congruenti ai corsi di studio dell’Istituto, allo scopo di orientare ed avviare i giovani al lavoro, nel rispetto del fabbisogno e della vocazione del territorioRisultati attesi: Dal RAV dell’Istituto emergono ancora dati negativi circa il tempo di attesa tra il diploma e l’inserimento nel mondo del lavoro. I risultati attesi riguardano l’accorciamento dei tempi di attesa e il miglioramento della qualità dell’inserimento professionale.Indicatori di monitoraggio: numero di studenti occupati diplomati, nei settori congruenti al titolo di studio conseguito.

Allegati: PROGETTI LABORATORI INTEGRATI PER L’OCCUPABILITA’

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Attività 3: Istituto Tecnico SuperioreDescrizione: Nella nostra provincia funzionano due Istituti tecnici Superiori, uno legato all’agroalimentare e l’altro all’internazionalizzazione di Impresa. L’Istituto ha aderito alla Fondazione di partecipazione dell’Istituto superiore per il marketing, l’internazionalizzazione delle imprese. La collaborazione riguarda la possibilità di informazione e sollecitazione agli studenti, affinché venga presa in considerazione questa importante occasione di stabilire un rapporto proficuo tra formazione e lavoro, acquisendo un titolo riconosciuto in ambito nazionale ed internazionale. L’Istituto si è anche occupato proprio dell’orientamento verso questa modalità di prosecuzione degli studi secondari. La collaborazione, però, tende ad esser poco stabile nel tempo, anche a causa delle forti resistenze culturali ad accedere a corsi professionalizzanti.Risultati attesi: Implementazione della collaborazione e sviluppo di un piano di informazione/motivazione più significativo. Consolidamento della collaborazione per lo sviluppo di attività di più sistematiche orientate alle finalità descritte.Indicatori di monitoraggio: qualità della relazione e della collaborazione, costanza e funzionalità dei rapporti. Numero di studenti dell’Istituto che si iscrive e frequenta regolarmente i corsi.

Allegati: OPUSCOLO ITS e link sitohttp://www.itssi.it/marketing-e-internazionalizzazione-delle-imprese.aspe

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Attività 4: Progetto Geoschool Descrizione: SI tratta della collaborazione del Progetto più significativo dell’Istituto, per quanto attiene alle collaborazioni stabili con il mondo delle professioni del territorio. Tutti e cinque gli istituti, la nostra scuola è capofila della rete, hanno stipulato, con il Collegio Geometri, una forma di Accordo stabile per garantire, nel biennio attività di sensibilizzazione e di motivazione alla specificità degli sbocchi professionali futuri, nel triennio periodi di alternanza scuola lavoro, sia nell’a.s. che nei periodi estivi, di almeno 15 gg per tutti gli studenti dell’istituto. La collaborazione stabile con gli studi professionali del territorio si costituisce come un importantissimo impulso alla professione. Per i diplomati il Collegio Geometri fornisce corsi di preparazione al supermento dell’Esame di Abilitazione alla professione e corsi per l’acquisizione delle Certificazioni utili all’esercizio della professione. Risultati attesi: l’implementazione e lo sviluppo della proficua collaborazioneIndicatori di monitoraggio: numero delle attività organizzate, funzionalità dei percorsi di Alternanza e delle attività realizzati e elle attività indirizzate al biennioAllegati: ACCORDO DI RETE GEOSCHOOL

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Attività 5: Est Film FestivalDescrizione: Un collaborazione molto significativa è stata sviluppata tra l’Istituto e l’Est Film Festival, importantissima manifestazione che si svolge a Montefiascone, tutti gli anni nel periodo estivo. La collaborazione pevede attività da svolgersi a scuola e inserimento lavorativo dei migliori studenti dell’Istituto durante la manifestazione. Gli organizzatori dell’Est Film, tutti giovani, propongono, durante l’a.s. agli studenti delle classi 5, la visone di documentari su temi economici, sociali e di attualità, che saranno rappresentati al Festival ed organizza per gli studenti incontri con i registi dei documentari. L’esperienza rappresenta l’occasione di un valido approfondimento culturale e forse materiale prezioso per la predisposizione del percorso individuale da presentare agli Esami di Stato. Inoltre il progetto prevede anche l’assegnazione di una Borsa di Studio allo studente che produce il miglior lavoro interdisciplinare da presentare agli Esami di stato.Risultati attesi: l’implementazione e la prosecuzione della collaborazione.Indicatori di monitoraggio: quantità e qualità delle attività realizzate, partecipazione degli studenti, numero di tesine presentate sui temi oggetti degli approfondimenti culturali condotti con gli organizzatori del festival.

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Attività 6: Partecipazione a reti, consorzi, convenzioni, accordi

Descrizione: L’Istituto attua una politica di collaborazione con il territorio e con gli istituti scolastici che perseguono finalità congruenti. Le reti spaziano dalle attività di formazione rivolte al personale, alla progettazione di interventi a sostegno delle finalità istituzionali che sono comprese nel P.O.F. del’Istituto. Le Reti e gli Accordi esprimono forme di collaborazioni stabili che consentono ala scuola di ampliare i propri orizzonti e confrontarsi con soggetti esterni alla propria realtà, per migliorare la qualità delle azioni realizzate. In alcuni casi l’Istituto è il soggetto proponente dell’Accordo e svolge le funzioni di capofila.Risultati attesi: La prosecuzione di tutte le attività programmate e degli Accordi attivi. L’implementazione delle collaborazioniIndicatori di monitoraggio: numero e qualità degli Accordi stipulati e delle collaborazioni avviate.

Allegati: ELENCO DELLE RETI ATTIVE

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PRIORITA’ 4: ALLEANZE EDUCATIVEOBIETTIVO STRATEGICO 3: Inserire nel Curricolo percorsi finalizzati al conseguimento di Certificazioni nazionali ed internazionali

• ATTIVITA’ 1: Certificazioni linguistiche• ATTIVITA’ 2: ECDL• ATTIVITA’ 3: CAD• ATTIVITA’ 4: General Certificate

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 104: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1: Certificazioni linguistiche

Descrizione: Tutti i corsi di insegnamento delle lingue comunitarie prevedono la possibilità di sostenere gli Esami di Certificazione linguistica i livello B1 e B2. Il livello B1 dell’inglese è assicurato a tutti gli studenti dell’istituto in orario curricolare. In forma opzionale, invece, sono attivati anche corsi per il conseguimento del First. Anche i corsi di spagnolo e di francese prevedono al preparazione per gli esami DELE (A2 – B1) e DELF (A2 – B1) .Risultati attesi: l’aumento del numero di studenti che partecipano ai corsi di lingue a che sostengono gli esami di certificazione.Indicatori di monitoraggio: numero delle Certificazioni conseguite

Allegati:

Page 105: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 2: ECDL

Descrizione: La Patente europea del Computer è stata completamente rinnovata nei percorsi e nell’organizzazione degli Esami. Le modifiche sono intervenute per rispondere alle mutate condizioni della realtà tecnologica ed informatica al modo con il quale si interagisce con questi strumenti. La nuova Certificazione offre nuovi moduli di insegnamento ed una maggiore flessibilità, per favorire l’apprendimento permanente. Ogni Certificazione attesta competenze diverse, a livello qualitativo e quantitativo, nell’ambito dell’ICT. Le diverse competenze possono essere così riconosciute attraverso tipologie di certificazione predefinite o personalizzate. Secondo le necessità professionali, formative e personali di ciascuno. L’Istituto svolge questo insegnamento in tutti gli indirizzi in orario curricolare e fornisce la Skills Card a tutti gli studenti. Risultati attesi: Il miglioramento della qualità dei percorsi attivati. La percentuale di superamento degli esami non è soddisfacente. I docenti faticano ad inserire le attività all’interno del proprio orario di insegnamento. Migliorare la qualità della collaborazione dei docenti all’importante obiettivoIndicatori di monitoraggio: qualità dei percorsi attivati, numero di esami superati.Allegati: Prospetto Curricolo/Attività ECDL

Page 106: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 3: CAD

Descrizione: CAD, ossia progettazione e disegno assistiti da computer, è il ricorso alla tecnologia informatica per la progettazione e la documentazione del progetto. Il software CAD sostituisce il disegno manuale con un processo automatizzato. Tali applicazioni consentono di esplorare idee di progettazione, visualizzare concetti con rendering fotorealistici e simulare il funzionamento di un progetto nel mondo reale. Lo studio e l’applicazione del CAD propone delle nuove esperienze che vanno ad approfondire e a mettere in pratica alcune conoscenze acquisite nel corso del curriculum scolastico. La possibilità di rappresentare una entità grafica in due e tre dimensioni, metterà a contatto lo studente con gli sviluppi pratici delle nuove tecnologie, nell’ambito del percorso formativo degli allievi futuri geometri/architetti /ingegneri, e sull’efficacia degli strumenti grafici in quanto sintesi delle materie di indirizzo del proprio corso di studi . Risultati attesi: Sviluppo negli studenti di competenze legate all’utilizzo di software professionaliIndicatori di monitoraggio: esiti degli esami e numero di Certificazioni conseguite.Allegati: SCHEDA PROGETTO CAD

Page 107: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 4: General Certificate• Descrizione: Il Cambridge IGCSE (International General Certificate of

Secondary Education) è la certificazione internazionale più conosciuta al mondo rivolta agli studenti dai 14 ai 16 anni. Si basa sul diploma GCSE (General Certificate of Secondary Education) che gli studenti britannici conseguono a 16 anni dopo aver frequentato il primo biennio di studi nella scuola superiore. IGCSE è la versione internazionale di questo diploma ed ha lo stesso riconoscimento del diploma GCSE. Il diploma IGCSE è conseguibile dopo aver seguito un corso e sostenuto il relativo esame finale con esito positivo in almeno 7 materie scelte in ambiti disciplinari diversi. E' possibile conseguire anche le certificazioni IGCSE per singole materie indipendentemente dal diploma. Gli studenti possono scegliere di conseguire anche una sola certificazione, ad esempio IGCSE English a Second language. L’Istituto non ha esperienza in tal senso, non ha ancora organizzato nessuna attività, ma ritiene che possa essere uno degli sviluppi possibili del proprio operato.

Risultati attesi: analisi concreta della disponibilità e della fattibilità organizzativa per la realizzazione del progettoIndicatori di monitoraggio: avvio del processo

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PRIORITA’ 4: ALLEANZE EDUCATIVEOBIETTIVO STRATEGICO 4: Garantire i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro

• ATTIVITA’ 1: Alternanza scuola lavoro Licei• ATTIVITA’ 2: Alternanza Scuola Lavoro I.T. Economico• ATTIVITA’ 3: Alternanza Scuola Lavoro I.T. Tecnologico

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Alternanza Scuola Lavoro LiceiDescrizione: Le attività di ASL (Alternanza Scuola Lavoro) realizzano uno degli obiettivi ritenuti fondamentali dalla recente riforma: avvicinare i giovani al mondo del lavoro, consentire loro di apprendere attraverso l’esperienza (tirocinio formativo). Le attività di ASL sono fortemente strutturate dai documenti ministeriali, per il Liceo sono previste 200 ore di attività, da svolgersi nel triennio, anche considerando eventuali attività da svolgersi in orario extrascolastico. La proposta di ASL per i Licei si basa su collaborazione prevalentemente orientate a sviluppare, sempre con riferimento ai contesti culturali, le competenze che solitamente si sviluppano in un contesto di lavoro. Gli studenti realizzeranno percorsi turistico- culturali, in più lingue, cooperando con i Comuni, con le Pro Loco e le associazioni civili che operano nel settore. Le attività sono riorganizzate secondo quanto previsto dalla Legge n. 107/15 e la Guida operativa pubblicata dal MIUR. Eventuali stage all’estero andrebbero ad aumentare il budget da accantonare per la rendicontazione.Risultati attesi: l’incremento di alcune competenze di natura personale, indispensabili nel mondo del lavoro. L’accostarsi ad una esperienza diversa, già di per sé. Si rivela un forte impulso allo sviluppo di competenze trasversali e professionali.Indicatori di monitoraggio: qualità e quantità delle iniziative adottate e realizzate.

Allegati: PROGETTO ALTERNANZA LICEI

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Attività 2:Alternanza Scuola lavoro I.T. EconomicoDescrizione: Nel settore economico stiamo sperimentando, ormai da due anni, una forte collaborazione con le agenzie di supporto e consulenza al lavoro. Per il secondo anno consecutivo siamo stati finanziati e, quindi, possiamo portare a termine l’attività. Le iniziative riguardano l’analisi di impresa e del bilancio, Lo scorso anno i ragazzi hanno lavorato al bilancio sociale della scuola, quest’anno è prevista un’attività più marcatamente indirizzata a sviluppare le competenze in ambito economico. Le ore da garantire sono 400 in tre anni: la nuova regolamentazione ha messo fortemente in crisi l’impianto organizzativo proprio delle scuole. Nei prossimi anni sarà necessarie estendere la collaborazione.Risultati attesi: acquisizione e riconoscimento della qualità formativa dei processi attivati in Alternanza. Indicatori di monitoraggio: Numero di iniziative realizzate e grado di funzionalità nella collaborazione con il tutor esterno e l’azienda.Allegati: PROGETTO ALTERNANZA TECNICO ECONOMICO

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Attività 3: Alternanza Scuola lavoro I.T. TecnologicoDescrizione: L’Istituto tecnologico, per l’ASL, si basa unicamente sugli Accordi e sulle attività già programmate dal Laboratorio territoriale permanente e dalla rete Geoschool. La collaborazione con gli studi professionali del territorio consente non solo l’acquisizione delle competenze indispensabili per il confronto con il mondo del lavoro ma anche di mettere in contatto domanda ed offerta, al fine di sviluppare anche una rete di conoscenze ed informazioni utili all’inserimento lavorativo mirato. Esperienze positive, infatti, possono trasformarsi in attività più durature. Inoltre gli studi professionali e gli Uffici tecnici dei Comuni hanno una esperienza consolidata sulle attività del settore in ambito locale.Risultati attesi: acquisizione e riconoscimento della qualità formativa dei processi attivati in Alternanza. Indicatori di monitoraggio: Numero di iniziative realizzate e grado di funzionalità nella collaborazione con il tutor esterno e l’azienda.

Allegati: PROGETTO ALTERNANZA TECNICO C.A.T.

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PRIORITA’ 5: INTERNAZIONALIZZAZIONEINTERNAZIONALIZZARE I PIANI DI STUDIO, PROMUOVERE UNA CITTADINANZA PLURIMA, NAZIONALE, EUROPEA, MONDIALE, FONDATA SUI VALORI (SOLIDARIETA’, PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, RISPETTO) E SUI DIRITTI (ALLA PACA, ALLA LEGALITA’, ALLO SVILUPPO, AL LAVORO)

OBIETTIVI STRATEGICI

1. Potenziare le competenze linguistiche degli studenti2. Internazionalizzare l’esperienza formativa ampliando gli orizzonti delle

attività e dei progetti3. Sostenere l’ intercultura e sviluppare una cittadinanza plurale, nazionale,

europea e mondiale4. Implementare la mobilità internazionale degli studenti

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PRIORITA’ 5: INTERNAZIONALIZZAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 1: Potenziare le competenze linguistiche degli studenti

• ATTIVITA’ 1: Corsi lingue europee e Certificazioni linguistiche • ATTIVITA’ 2: Gemellaggi• ATTIVITA’ 3: Progetti Erasmus/PON• ATTIVITA’ 4: CLIL

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Corsi di lingue europee e Certificazioni linguistiche

Descrizione: Nell’Istituto sono realizzati corsi di lingue comunitarie, sia nel Curriculum scolastico, sia come corsi opzionali, in orario aggiuntivo. I corsi di lingue, la cui frequenza è estesa, in modo indifferenziato agli studenti di tutti gli indirizzi, sono comunque finalizzati all’accrescimento delle conoscenze e competenze di natura disciplinare. L’Istituto, però, organizza anche moltissime attività, come nelle schede seguenti, che fungono da occasione ed opportunità per un esercizio funzionale della lingua, il più possibile allargato a diversi contesti, formali e non, nelle quali gli studenti possono mettere in pratica le conoscenze acquisite. A fini di orientamento, e per l’arricchimento del Profilo digitale dello Studente, è sempre possibile, per ogni corso di lingua frequentato, essere preparati per il superamento degli esami di Certificazione linguistica (livelli A2, B1 e B2.Risultati attesi: Un generalizzato aumento delle competenze linguistiche degli studenti e della loro capacità di utilizzo della lingua in situazione, soprattutto in situazioni afferenti gli ambiti professionali. (Area degli Esiti)Indicatori di monitoraggio: esiti delle valutazioni degli apprendimenti nelle lingue studiate; riscontro del grado di autonomia e competenze nelle situazioni specifiche nella quali gli studenti hanno agito le proprie competenze.Allegati:

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Attività 2: GemellaggiDescrizione: Una delle situazioni concrete entro le quali gli studenti sono chiamati ad agire le proprie competenze legate all’utilizzo di una delle lingue studiate, sono i gemellaggi. L’Istituto vanta una lunga tradizione di gemellaggi, alcuni professori che oggi sono attivi nell’organizzazione di queste esperienze le hanno a loro volta vissute, come studenti, in questo Istituto. Le attività sono organizzate in proprio o con l’aiuto di Intercultura. I Gemellaggi effettuati, (Spagna, Olanda, Ungheria, Germania) per ora sono stati circoscritti alle aree più note dell’U.E. Non si esclude, in seguito, una estensione anche ad altri contesti geografici e culturali. Le famiglie degli studenti sono ormai consapevoli della valenza culturale ed educativa (in termini di educazione interculturale) delle iniziative promosse dalla scuola e partecipano attivamente. I docenti offrono la propria disponibilità, consapevoli che si tratta anche per loro, di una preziosa opportunità umana e formativa. Risultati attesi: Sviluppo di atteggiamenti aperti e cooperativi nei confronti delle altre culture, capacità di relazionarsi con persone nuove ed adattarsi a contesti non noti; sviluppo dell’autonomia e della responsabilità degli studenti che partecipano. Incremento delle competenze linguistiche.Indicatori di monitoraggio: qualità e quantità delle esperienze effettuate. Monitoraggio delle attività svolte, osservazione dei comportamenti e degli atteggiamenti degli studenti, miglioramenti registrati sugli esiti dei percorsi di insegnamento delle lingue.Allegati:

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Attività 3: Progetti Erasmus/PONDescrizione: L’Istituto partecipa attivamente al nuovo programma di progettazione europea Erasmus+ , ottenendo ottimi risultati. Attualmente stiamo realizzando 4 Progetti, uno coordinato dall’Istituto, indirizzati agli studenti di tutti gli indirizzi. Sono impegnati circa 40/50 studenti e 1°/12 insegnanti. I partenariati riguardano la Francia, la Germania, la Turchia, la Romania, la Bulgaria, la Polonia, le Lettonia, il Portogallo, la Spagna. Sono attive nel frattempo avanzate altre proposte progettuali, sempre in partnership, sia sulle azioni KA 1 sia sulle KA 2. Sono stati finanziati anche due progetti PON presentati dall’Istituto, mentre un altro è in attesa di finanziamento. La partecipazione è costante e continua. Al momento abbiamo un esperto esterno che coopera con gli inseganti per la progettazione e la rendicontazione delle attività, nei prossimi anni l’obiettivo da raggiungere è la propria autonomia del corpo docente nelle attività legate alla progettazione europea. Risultati attesi: Implementazione delle esperienze e delle competenze degli studenti, si in ordine alla competenze linguistiche sia in ordine alla competenze interculturali e di settore (ogni progetto sviluppa uno specifico contenuto, il più delle volte legato a tematiche di carattere professionale). Sviluppo delle competenze professionali dei docenti, sia in ordine alle competenze di co-progettazione dei percorsi formativi, sia in ambito linguisticoIndicatori di monitoraggio: numero di progetti finanziati e attivati. Rilevazione delle competenze specifiche degli studenti (Area Esiti), aggiornamento dei CV dei docenti.Allegati: PROGETTI ERASMUS E PON APPROVATI

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Attività 4: CLILDescrizione: Il riordino della secondaria impone che nelle classi 5 di tutti gli indirizzi di studio siano impartiti insegnamenti di DNL in uno delle lingue studiate dagli studenti. Nel nostro Istituto i moduli di insegnamento in CLIL iniziano già dalla classe 4 e sono consolidati nelle classi 5. Nel tecnico Economico questi moduli riguardano la disciplina Economia, nel tecnico Tecnologico Gestione del cantiere, nei Licei le Scienze. Le attività sono progettate dai docenti di DNL in collaborazione con i docenti di lingua europea del Consiglio di classe. I Moduli, una volta costruiti e progettati, con contenuti, obiettivi, finalità e metodologie, sono messi a disposizione sul sito web della scuola, area riservata, per la fruizione da parte di tutti i docenti nelle classi coinvolte. Lo scopo, nel triennio, è quello di costruire una repository di moduli CLIL tale da implementare qualità e quantità degli insegnamenti. Le competenze linguistiche degli insegnanti di DNL dell’Istituto non sono molto elevate. Per questo motivo l’Istituto affianca, al docente di DNL, un insegnante madre lingua durante la lezione in CLIL. Nel frattempo sono partiti dei corsi per l’apprendimento delle lingue, sia a livello di USR, sia nell’Istituto, ed i docenti stanno perfezionando le competenze di base di cui dispongono per poter garantire una proficua attività in lingua straniera. Alcuni docenti stanno anche frequentando i corsi specifici di metodologia CLILRisultati attesi: miglioramento delle competenze linguistiche degli studenti, maggiore autonomia nello studio (metodologie CLIL). Implementazione delle competenze linguistiche dei docenti, innovazione delle metodologie didattiche.Indicatori di monitoraggio: numero di moduli costruiti ed utilizzati nella classi, qualità della progettazione, qualità della realizzazione, risultati ottenuti nell’ambito dell’area degli esiti. Allegati: MODULI CLIL

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PRIORITA’ 5: INTERNAZIONALIZZAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 2:internazionalizzare l’offerta formativa, ampliando l’orizzonte di attività e progetti

• ATTIVITA’ 1: Visite Guidate e Viaggi di Istruzione • ATTIVITA’ 2: Partecipazione a progettazioni nazionali ed

internazionali

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Visite Guidate e Viaggi di IstruzioneDescrizione: Le attività di apprendimento e le esperienze formative sono arricchite, nell’Istituto, con le Visite Guidate e i Viaggi di istruzione, che sono organizzati nel rigido rispetto del Regolamento di Istituto. Le visite hanno per destinazione luoghi o eventi che sono connessi alle attività formative realizzate dalla scuola. L’esperienza riveste finalità di socializzazione e di facilitazione dei rapporti tra docenti e studenti. Le mete e le attività vengono decise con i rappresentanti dei genitori e con gli studenti e, in genere, vengono realizzate nella stessa settimana dell’anno, in modo tal da non interrompere per troppo tempo l’attività didattica. Sono affiancate, alle V.G., anche esperienze formative come l’avviamento alla pratica sportiva e gli stage linguistici. Risultati attesi: sviluppo della socializzazione, dell’autonomia e della collaborazione fra gli studenti del gruppo classe, fra gruppi classe diversi e con i docenti che accompagnano. Incremento delle conoscenze legate ai contesti nei quali si sviluppa l’esperienza.Indicatori di monitoraggio: numero delle Visite effettuate, qualità dell’organizzazione e degli obiettivi conseguiti, coordinamento della realizzazione, percezione di qualità degli utenti.

Allegati: PIANO VISITE GUIDATE (metterlo nel Piano Annuale delle Attività)

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Attività 2: Partecipazione a progettazioni nazionali ed internazionali

Descrizione: A livello di ministero dell’istruzione, di politiche sociali e formative generali, di enti ed organismi nazionali d internazionali, la scuola è continuamente sollecitata da più parti ad aprire i propri orizzonti, a collaborare con realtà e prospettive diverse, ad incrementare le esperienze di formazione offerte ed a proiettarsi in scenari nuovi. L’Istituto attua una politica di apertura all’interazione sociale e culturale, quindi partecipa selezionando con attenzione tutte quelle attività che hanno stretta attinenza con il P.O.F. programmato. Spesso la possibilità di utilizzare quanto appreso a scuola in contesti diversi, o affrontando situazioni nuove, consente agli studenti di sviluppare quelle competenze e che a scuola non trovano occasioni idonee di sviluppo. Dalla partecipazione a progetti e sollecitazioni che provengono da altri contesti, poi deriva alla scuola quel valore aggiunto che le consente di conoscere la società ed il paese verso il quale sta indirizzando i propri giovani.Risultati attesi: maggiore contestualizzazione dei saperi e delle competenze sviluppate negli studenti, flessibilità aggiornamento, accrescimento generale dei riferimenti culturali degli operatori scolasticiIndicatori di monitoraggio: numero e qualità delle progettazioni attivate, collaborazioni realizzate e qualità delle relazioni attuate. Valore aggiunto i termini di qualità dell’O.F.Allegati: PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

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PRIORITA’ 5: INTERNAZIONALIZZAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 3: Sostenere l’intercultura sviluppando una cittadinanza plurale, nazionale, eurpea, mondiale.

• ATTIVITA’ 1: Studenti con cittadinanza non italiana• ATTIVITA’ 2: Educazione alla Cittadinanza• ATTIVITA’ 3: Educazione interculturale

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 122: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1: Studenti con cittadinanza non italianaDescrizione: Nell’Istituto frequenta un numero ridotto di studenti con cittadinanza non italiana e normalmente, senza troppe difficoltà in rodine ai processi di socializzazione e di apprendimento linguistico, in quanto trattasi di stranieri di seconda generazione. Il fenomeno, per, anche a livello sociale, tende ad intensificarsi, pertanto l’Istituto ha disposto piani organizzativi idonei a garantire un proficuo inserimento dello studente. Normalmente viene inserito nella classe corrispondente per età, o successiva all’ultimo livello di scolarità frequentato con successo nel paese di provenienza La validazione dei titoli di studio, se non coincidente con l’uscita dai gradi di istruzione (Esami di Stato) è effettuata dalla scuola. L’inserimento tiene conto del contesto relazionale anche extrascolastico e l’Istituto attiva tutte le forme di collaborazione con il contesto sociale del territorio, al fine di tutelare al massimo i diritti del minore. Le relazioni con le famiglie di queste studenti sono spesso difficoltose, ma sono condotte con la massima attenzione al rispetto delle culture di provenienza. Gli aspetti metodologici e didattici dell’inserimento scolastico sono descritti nel Profilo di Personalizzazione allegatoRisultati attesi: Qualità dei processi di inclusione degli studenti con cittadinanza non italiana, a tutti gli effetti studenti con bisogni educativi specialiIndicatori di monitoraggio: esiti dei percorsi di apprendimento rilevati nella valutazioni riferiti agli studenti con cittadinanza non italiana.

Allegati: PROFILO DI PERSNALIZZAZIONE STUDENTE CON CITTADINANZA NON TIALIANA

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Attività 2: Educazione alla CittadinanzaDescrizione: I docenti si propongono di educare alla Cittadinanza e alla Costituzione anche attraverso la formazione nelle classi al cui interno siano presenti ragazze e ragazzi con provenienze, storie, tradizioni e culture diverse, per dare significati nuovi e profondi alla convivenza ed elaborare percorsi che costruiscano identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione: diventare in sintesi cittadini d’Italia e del mondo. Rientrano a pieno titolo tra le attività di “Cittadinanza e Costituzione” anche la partecipazione attiva degli studenti in attività di volontariato, le attività di educazione alla tutela dell’ambiente, alla competizione sportiva corretta e quelle di educazione alla legalità. Attraverso tutte queste attività l’Istituto tenderà a diffondere una cultura della cittadinanza e della convivenza civile, per il rispetto della legalità, nonché la formazione di una coscienza storica del patrimonio culturale di valori, norme e tradizioni, su cui si fonda l’identità della comunità locale e nazionale Risultati attesi: Sviluppo delle competenze civiche, sociali e culturali degli studentiIndicatori di monitoraggio: qualità delle attività e dei progetti realizzati, esiti in termini di condotte sociali acquisite, autonomia, solidarietà e capacità di collaborazione. Rilevazioni nei Consigli di classe.

Allegati: i progetti stanno nel Piano delle Attività

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Attività 3: Educazione InterculturaleDescrizione: Educare ai diritti umani, alla democrazia, all’ intercultura ed alla convivenza, alla solidarietà, allo sviluppo, alla non violenza, alla eliminazione dei conflitti, alla legalità, è diventata uno dei compiti più importanti della scuola. L'educazione interculturale e al rispetto dei diritti umani crea le basi per la formazione di cittadini responsabili, consapevoli dei diritti e dei doveri di ciascuno e impegnati per la loro tutela ed è il risultato dell’azione congiunta, coordinata, continuativa di tanti soggetti diversi per collocazione, finalità istituzionali, posizione e ruolo sociale: autorità scolastiche, Enti Locali, Regioni, studenti, insegnanti e organizzazioni di volontariato. Le attività che verranno di anno in anno organizzate ed integrate al quadro complessivo organico dell’ Offerta Formativa dell’Istituto, hanno pari dignità e importanza rispetto alle attività curricolari, rientrando appieno nelle finalità formative istituzionali obbligatorie. Molte delle attività descritte in questa sezione del POF perseguono le medesime finalità.Risultati attesi: Sviluppo negli studenti di una mentalità critica, aperta, tollerante ed inclusiva. Indicatori di monitoraggio: Esiti degli apprendimenti in termini di competenze acquisite ed utilizzate nei vari contesti. Rilevazioni nei Consigli di classeAllegati:

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PRIORITA’ 5: INTERNAZIONALIZZAZIONEOBIETTIVO STRATEGICO 4: implementare la mobilità internazionale degli studenti

• ATTIVITA’ 1: Studenti in mobilità in uscita• ATTIVITA’ 2: Studenti in mobilità in entrata

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: n. di docenti per le attività curricolari• DOCENTI SOSTEGNO: n. docenti di sostegno• POTENZIMENTO: n. docenti organico potenziato• PERSONALE ATA: --------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• DIPARTIMENTI • ORE DI PROGETTAZIONE (Piano annuale attività)

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• PREVISIONE IMPEGNO FINANZIARIOPROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 126: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1: Studenti in mobilità in uscita

Descrizione: L’istituto incrementa e facilita in ogni modo la mobilità studentesca, sia in entrata che in uscita. Le esperienze condotte dagli studenti che frequentano un anno scolastico, o parte di esso, in una scuola estera, hanno una portata formativa notevolissima, denotano una spiccata autonomia ed iniziativa dello studente che, in questo modo, mette alla prova le sue abilità ed amplia considerevolmente i propri orizzonti umani e culturali. Ogni a.s. vengono svolte nell’Istituto attività di formazione, rivolte agli studenti ed alle famiglie, svolte con la collaborazione di Intercultura, associazione nazionale che cura gli scambi e la mobilità studentesca, per informare e sollecitare gli studenti ad effettuare l’esperienza. Tutte le attività di sostegno al Piano di studi che si svolge nella scuola straniera sono condotte secondo il Protocollo dell’Istituto, redatto con riferimento alle Linee Guida del Ministero. L’Istituto fa parte di una rete di scuole laziali, PROMOSSI, che sostiene la mobilità studentesca.Risultati attesi: aumento significativo del numero di studenti dell’Istituto che effettuano l’esperienza, qualità de processi attivati a sostegno della mobilità.Indicatori di monitoraggio: numero degli studenti in uscita, rispetto da parte del personale della scuola di tutte le procedure a sostegno dell’esperienza, qualità dei risultati raggiunti dagli studentiAllegati: PROTOCOLLO STUDENTI IN MOBILITA’- USCITA

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Attività 2: Studenti in mobilità in entrataDescrizione: Anche l’accoglienza degli studenti stranieri che vengono a fare l’anno di studio nel nostro istituto è, per tutta la comunità scolastica, una grande occasione di arricchimento e l’occasione per incrementare le attività a favore dell’educazione interculturale. Anche per gli studenti “in entrata” deve essere messo in atto un preciso protocollo che regola tutte le azioni a supporto dell’inserimento, del riconoscimento dei tioli di studio posseduti, del rapporto da tenere con il tutor della scuola di provenienza, delle informazione da predisporre ecc.. In ogni classe frequentata, sia dallo studente che parte dalla nostra scuola, sia dallo studente che viene nella nostra scuola, è istituita una figura, tutor, a cui si fa particolare riferimento per la qualità dei processi inclusivi. Lo scopo è anche quello di mettere, per il tramite degli studenti in scambio, in relazione le due classi di precedente frequenza in modo da ampliare gli effetti positivi dell’esperienza.Risultati attesi: aumento significativo del numero di studenti stranieri che effettuano l’esperienza di studio nella nostra scuola, qualità dei processi attivati a sostegno della mobilità.Indicatori di monitoraggio: numero degli studenti in entrata, rispetto da parte del personale della scuola di tutte le procedure a sostegno dell’esperienza, qualità dei risultati raggiunti dagli studenti ospitati.

Allegati: PROTOCOLLO STUDENTI IN MOBILITA’- ENTRATA

Page 128: Pof dalla chiesa  22 01_2016

PRIORITA’ 6: MIGLIORAMENTOMONITORARE COSTANTEMENTE GLI ESITI DEI PERCORSI DI FORMAZIONE, AL FINE DI INTERVENIRE SUI PROCESSI ORGANIZZATIVI E SULLE PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE. GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO COME AZIONE DI SISTEMA

OBIETTIVI STRATEGICI

1. Garantire adeguati processi di rendicontazione2. Implementare e sostenere l’attività del Nucleo Interno di Valutazione3. Valorizzare il merito professionale4. Sviluppare adeguati Piani di formazione5. Semplificare l’azione amministrativa6. Attivare progetti Qualità

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PRIORITA’ 6: MIGLIORAMENTOOBIETTIVO STRATEGICO 1: Garantire adeguati processi di rendicontazione

• ATTIVITA’ 1: Sistema delle deleghe • ATTIVITA’ 2: Rendicontazione di gestione• ATTIVITA’ 3: Analisi organizzativa

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI: --------------• DOCENTI SOSTEGNO: --------------• POTENZIMENTO: N. 1 DOCENTE AREA UMANISTICA• PERSONALE ATA: -----------------

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• LABORARATORI MULTIMEDIALI• LBORATORIO INTEGRAZIONE

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

• Dal F.I.S. risorse per attività di progettazione• Dal P.A. risorse per collaborazione con esperti esterni• Acquisti dotazioni multimediali, o materiali, ecc

PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Sistema delle delegheDescrizione: La complessità organizzativa della scuola autonoma, come una delle complesse amministrazioni pubbliche, per la quantità, la rilevanza e la quantità delle relazioni e dei processi attivati, necessita di un sistema di gestione molto efficace e di professionalità adeguate da impiegare nei versanti dell’organizzazione e del coordinamento. L’Istituto, come già specificato, è articolato in 14 Aree di gestione, a cui corrispondono altrettanti livelli di coordinamento con settori di intervento delegati. Le deleghe comprendono anche gli obiettivi da raggiungere e le modalità di rendicontazione in merito ai processi attivati ed ai risultati raggiunti. All’interno dell’Istituto il docente/operatore delegato gode di autonomia ed ampio riconoscimento sia dal delegante sia da tutto il personale della struttura, gestisce direttamente il settore delegato e coopera con il personale assegnato o che è coinvolto nelle attività. Il sistema delle deleghe è descritto nel Piano Annuale delle Attività e attraverso nomine individuali nelle quali sono indicate anche i compensi per l’incarico svolto, definiti in sede di Contrattazione di Istituto.Risultati attesi: Efficacia ed efficienza dei processi gestionali, conduzione partecipata dei processi decisionali, trasparenza delle azioni legate alla organizzazione di tutti i servizi, apprendimento organizzativo.Indicatori di monitoraggio: qualità dei processi realizzati, percezione dell’efficacia e dell’efficienza della gestione, funzionalità de servizi, conoscenza dei processi decisionali e dei risultati da parte di tutti gli operatori scolastici.

Allegati: PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

Page 131: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 2: Rendicontazione di gestioneDescrizione: Il Rendiconto di gestione è uno degli elementi fondamentali di una corretta gestione dei processi organizzativi. La scuola, come ogni organizzazione complessa, deve tener sotto controllo, monitorare, validare tutti i processi che attiva ed i risultati che raggiunge, al fine di poter intervenire in itinere per correggere gli effetti negativi esogeni ed endogeni, e al termine delle attività per trarre, dall’analisi dei processi, gli elementi utili per una corretta riprogettazione.. Il Rendiconto di gestione, quindi, si prefigge un duplice scopo, da una parte render conto della quantità delle azioni e de processi attivati, quindi del cosa si è fatto, quando e da chi, dall’altra analizzare gli effetti e la qualità dei risultati della gestione di ogni singolo processo. L’Istituto dispone di un sistema di Rendiconto a monitor, tutti gli operatori scolastici sono abilitati a rendicontare nei settori delegati o nei quali hanno agito. Dirigente scolastico e DSGA accedono a tutti i settori per i controlli e gli atti di natura amministrativo contabile connessi.Risultati attesi: Efficacia, efficienza e regolarità dei complessi processi amministrativi e contabili connessi alla gestione dell’Istituto. Tempestività della rendicontazione, coinvolgimento in itinere di tutte gli operatori scolastici, qualità delle informazioni raccolte e loro spendibilità nell’autovalutazione.Indicatori di monitoraggio: correttezza e completezza dei processi di rendicontazione, qualità delle informazioni raccolte, funzionalità de sistema e dell’analisi dei dati

Allegati: link alla piattaforma (per gli esterni?)

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Attività 3: Analisi organizzativaDescrizione: L’analisi organizzativa viene condotta in itinere ed in apertura e chiusura dell’a.s., per monitorare tutte le attività realizzate o da realizzare e riorientare i processi. Lo staff analizza i risultati del monitoraggio inserito da tutti i soggetti coinvolti, nella piattaforma utilizzata per il Rendiconto di Gestione, e predispone schede riassuntive, per ogni Area, che danno conto del lavoro svolto, dei punti di forza e dei punti di debolezza registrati. In sede di staff, poi, si analizzano tutte le schede predisposte dai Referenti di Area e si discute in merito alle analisi condotte ed ai risultati raggiunti. Delle decisioni si tiene poi conto in sede di riprogettazione delle attività. L’analisi organizzativa è una corretta procedura di gestione e risponde alle esigenze di miglioramento continuo tipico delle organizzazioni.Risultati attesi: Qualità dei processi attivati, continuità ed implementazione dei processi, efficacia dei risultatiIndicatori di monitoraggio: materiale prodotto, sistemi di validazione ed analisi delle schede progettuali, qualità dell’andamento organizzativo.Allegati:

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PRIORITA’ 2: MIGLIORAMENTOOBIETTIVO STRATEGICO 2: Implementare e sostenere l’attività del Nucleo Interno di

Valutazione

• ATTIVITA’ 1: Nucleo Interno di valutazione• ATTIVITA’ 2: Rapporto di Autovalutazione e Piano di Miglioramento

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI• DOCENTI SOSTEGNO• POTENZIAMENTO• PERSONALE ATA

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Page 134: Pof dalla chiesa  22 01_2016

Attività 1: Nucleo Interno di ValutazioneDescrizione: Il Nucleo Interno di valutazione, istituito ai sensi della L. n.107/15, assolve al compito di valutazione della funzione docente. La valutazione avviene alla fine dell’ a.s. per assegnazione, da parte del DS, del bonus attestante il merito professionale, alla fine dell’a.s., per valutare l’anno di prova dei docenti neoassunti, e nel corso dell’a.s., per valutare, su richiesta, il servizio dei docenti, ai fini del D.Lgs 297/94. Il Nucleo, inoltre, si occupa del processo di autovalutazione delle attività di istituto, in relazione al Rapporto di Autovalutazione che deve essere stilato, al termine del ciclo triennale. Il Nucleo coadiuva il DS nell’analisi dei risultati dell’autovalutazione ed esprime gli orientamenti in merito ai Piani di Miglioramento necessari per implementare e qualificare l’azione dell’Istituto.Risultati attesi: Trasparenza e qualità de processi di monitoraggio e autovalutazione. Sistematicità ed efficacia dell’azione, condivisione delle prospettive e degli obiettivi da raggiungere.Indicatori di monitoraggio: Qualità dei processi attivati, loro funzionalità ai fini della valutazione del servizio e della professionalità, trasparenza delle decisioni e condivisione.Allegati: COMPOSIZIONE NUCLEO INTERNO DI VALUTAIZONE DELL’ISTITUTO

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Attività 2: Rapporto di Autovalutazione e Piano di Miglioramento

Descrizione: Il R.A.V. deve essere redatto alla fine di ogni ciclo di gestione, con lo scopo di definire, in relazione ad Aree e Processi ben definiti, i livello dei risultati raggiunti dall’Istituto. Il RAV è compilato da parte del Nucleo di Valutazione sul format messo a disposizione dall’INVALSI e consente alle scuole di confrontare i dati relativi ai risultati di gestione con quelli delle scuole dello stesso indice ESCS, con le scuole dello stesso indirizzo della Provincia, della regione e dell’Italia. Questo tipo di valutazione “esterna” fornisce indicatori e dati di riscontro più oggettivi, rispetto all’autovalutazione. Sempre su format messi a disposizione dall’INVALSI le scuole redigono il Piano di Miglioramento, con l’indicazione delle priorità sulle quali intervenire, degli obiettivi di processo da conseguire e con l’esplicitaizione delle azioni da mettere in atto per garantire il conseguimento dei risultati individuatiRisultati attesi: Miglioramento continuo dei risultati dell’azione formativa ed organizzativa, trasparenza dei processi valutativi, delle azioni legate al miglioramento e condivisione del bilancio sociale.Indicatori di monitoraggio: efficacia delle analisi condotte, coerenza dei Piani di Miglioramento in relazione agli obiettivi da perseguire, qualità degli strumenti utilizzati per le rilevazioni.Allegati: RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORA-MENTO DELL’ISTITUTO

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PRIORITA’ 6: MIGLIORAMENTO

OBIETTIVO STRATEGICO 3: Valorizzare il merito professionale

• ATTIVITA’ 1: Funzioni di coordinamento e organizzazione• ATTIVITA’ 2: Docenti tutor• ATTIVITA’ 3: Anno di prova• ATTIVITA’ 4: Criteri per la valutazione del merito

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI• DOCENTI SOSTEGNO• POTENZIAMENTO• PERSONALE ATA

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

•Formazione dei tutor vedi scheda

PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Funzioni di coordinamento ed organizzazioneDescrizione: All’interno dell’Istituto le professionalità docenti possono essere valorizzate attraverso l’assunzione degli incarichi di coordinamento ed organizzazione di specifici settori ed attività. Gli incarichi sono assegnati dal D.S., sentendo anche il Collegio dei docenti, e tenendo conto delle specifiche professionalità presenti nell’Istituto. I docenti hanno elaborato il proprio Curriculum Vita dal quale sono estratte tutte le informazioni necessarie a valorizzare le competenze di ciascuno. Agli incarichi svolti corrisponde un compenso accessorio definito in sede di Contrattazione di Istituto. Il sistema del conferimento di incarichi di coordinamento, e connesse responsabilità organizzative e di risultato, consente ai docenti di esercitare e sviluppare tutte quelle competenze di ricerca, sperimentazione, documentazione e valutazione, connesse al profilo professionale, Risultati attesi: Un alto coinvolgimento dei docenti nell’organizzazione e nella gestione delle attività della scuola, la coerenza delle scelte di gestione, legate alle specifiche esigenze ella docenza e dei percorsi di apprendimento, lo sviluppo del senso di appartenenza mediante la condivisione dei processi di gestione.Indicatori di monitoraggio: Gli indicatori di monitoraggio della qualità delle azioni effettuate sono legate agli incarichi svolti. Indicatori per il monitoraggio del sistema di assegnazione delle funzioni e valorizzazione del personale sono relativi al raggiungimento dell’efficacia legata ai diversi settori di intervento.Allegati:

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Attività 2: Docenti tutorDescrizione: Le funzioni di tutoraggio si stanno sviluppando come una delle diversificazioni delle funzioni docente. Sul versante professionale il tutor accompagna i docenti in anno di prova, coordina i Consigli di classe, collabora con i tirocinanti, accompagna i colleghi per l’introduzione di particolari metodologie innovative. Sul versante degli studenti, i docenti svolgono funzioni di tutor per le esperienza di mobilità internazionale, per l’Alternanza Scuola Lavoro, per l’affiancamento degli studenti in difficoltà. Nel corso del triennio l’Istituto intende potenziare il ruolo e le funzioni del tutoraggio, investendo molto sul piano dell’accompagnamento alla professione e sul piano dell’affiancamento degli studenti in difficoltà. Sarà istituita una figura, appositamente formata, che dovrà sostenere nel processo di apprendimento, lo studente che non sa organizzare il proprio lavoro, che ha bisogno di incoraggiamento, mediazione con gli altri docenti, semplificazione dei percorsi. Dovrà esercitare più un sostengo emotivo che didattico. Tale misura è assunta in vista di una progressiva diminuzione dei fenomeni di dispersione scolastica.Risultati attesi: Semplificazione dei processi di inclusione e relazionali. Valorizzazione delle professionalità esistenti. Miglioramento dei risultati di apprendimento dei soggetti con difficoltà generiche di apprendimento, funzionalità delle procedure affidate.Indicatori di monitoraggio: Esiti dei risultati di apprendimento dei soggetti a rischio di dispersione; qualità del percorso di accompagnamento dei docenti, qualità del coordinamento dei Consigli di classe.

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Attività 3: Anno di provaDescrizione: L’anno di prova, ai sensi della legge n.107/15, ha assunto un valore più significativo. L’esperienza non può essere ripetuta per più di due volte, il DS assume la responsabilità di una valutazione piena della professionalità dell’insegnamento del neo assunto, il tutor svolge un ruolo strategico nell’accompagnare l’insegnamento nel Bilancio delle competenze utili all’esercizio della funzione nell’affinamento delle criticità o degli aspetti più deboli, nei percorsi di formazione. L’accompagnamento si concretizza anche in attività di codocenza e di visite didattiche effettuate in classe. L’Istituto assume con impegno la responsabilità dell’accompagnamento alla professione dei docenti che iniziano la loro carriera in una professione estremamente difficile e delicata. Nell’Istituto esistono le figure dei tutor ed è stata designata anche una figura di coordinamento dei tutor interni, al quale sono stati affidati delicati compiti di accompagnamento ed inserimento anche per tutti quei docenti che i trovano per la prima volta a lavorare nell’IstitutoRisultati attesi: Qualificazione della professione, condivisione di buone pratiche, sviluppo della formazione “on the job”. Indicatori di monitoraggio: Qualità percepita dei docenti in anno di prova, efficacia dell’azione di accompagnamento, sia sul versante del rispetto delle procedure interne, sia sul versante dello sviluppo professionale del neoassunto Allegati: PROTOCOLLO INSERIMENTO DOCENTI NEOASSUNTI E PROTOCOLLO ACCOGLIENZA

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Attività 4:Criteri per la valutazione del merito

Descrizione: Risultati attesi: Indicatori di monitoraggio: Allegati:

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PRIORITA’ 6: MIGLIORAMENTOOBIETTIVO STRATEGICO 4: Sviluppare adeguati piani di formazione

• ATTIVITA’ 1: Piano di formazione legato al POF• ATTIVITA’ 2: Piano di formazione integrativo• ATTIVITA’ 3: Piano di formazione del personale ATA

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’

• DOCENTI CURRICOLARI• DOCENTI SOSTEGNO• POTENZIAMENTO• PERSONALE ATA

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

PROGRAMMAZIONE RISORSE STRUMENTALI

E MATERIALI

PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

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Attività 1: Piano di formazione legato al P.O.F.Descrizione: Il Piano di formazione triennale legato al P.O.F. svilupperà le seguenti priorità legate agli obiettivi di miglioramento e di qualificazione individuati in questo documento. Le priorità del Piano di formazione dovranno essere indirizzate a sviluppare le competenze professionali legate all’innovazione didattica e metodologica, al sostengo dei processi di apprendimento degli studenti con difficoltà, alle metodologie per il potenziamento delle competenze di base del biennio in italiano e matematica, all’integrazione dei diversi percorsi formativi (Alternanza scuola-lavoro), allo sviluppo di competenze utili all’esercizio delle funzioni di tutor, (a tutti i livelli), all’incremento delle metodologie CLIL, ai processi di insegnamento legati allo sviluppo delle life skills. Le metodologie dovranno evitare la modalità della trasmissione delle conoscenze in modalità conferenze e privilegiare la ricerca azione, la sperimentazione assistita, la condivisione di buone pratiche ed il tutoraggio da parte di docenti più esperti.Risultati attesi: potenziamento e qualificazione della funzione docente, miglioramento sul piano degli esiti i apprendimento, in relazione allo sviluppo professionale dei docenti Indicatori di monitoraggio: qualità e quantità delle iniziative organizzate, numero dei partecipanti, trasferibilità delle pratiche acquisite, modifica delle pratiche professionaliAllegati: PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE

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Attività 2: Piano di formazione integrativoDescrizione: Al Piano di formazione che accompagna il POF, e che costituisce obbligo di servizio per i docenti, sono affiancate anche altre iniziative, facoltative, realizzate anche con il contributo della Carta del docente. Le iniziative afferenti riguarderanno lo sviluppo di competenze professionali a carattere personale, come il potenziamento delle competenze informatiche e multimediali, lo sviluppo delle lingue europee, con particolare attenzione alla lingua inglese, percorsi facoltativi legati alle didattiche disciplinari, partecipazione a Seminari, Convegni, Manifestazioni nazionali ed internazionali, legati ad eventi istituzionali o di cultura generale. Le attività saranno organizzate, di anno in anno, in base alle richieste dei docenti.Risultati attesi: L’ampliamento delle competenze professionali, sia per la vita che per il lavoro, il miglioramento dell’Offerta formativa derivante dalla maggiore qualità de processi attivati, lo sviluppo di competenze professionali trasversali, come le capacità organizzative, progettuali, la possibilità di prendere parte a meeting internazionali, ecc..Indicatori di monitoraggio: qualità e quantità delle iniziative organizzate, numero dei partecipanti, trasferibilità delle pratiche acquisite, modifica delle pratiche professionali

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Attività 3: Piano di formazione personale ATADescrizione: Il personale ATA svolge un ruolo cruciale per la qualità e la funzionalità del servizio scolastico. Al momento il ruolo di questo personale è diventato strategico, soprattutto a sostegno di tutti i processi di digitalizzazione dei servizi ed a fronte delle continue innovazioni nelle procedure, nelle norme, negli obiettivi da garantire, nelle pratiche da sviluppare. L’eccessiva concentrazione di processi amministrativi, contabili, finanziari, normativi e tecnologici, chiede a questo personale uno sforzo continuo e costante di aggiornamento e di studio personale. Le attività formative saranno organizzate prioritariamente in relazione alle innovazioni introdotte ed alle scadenze da rispettare. Saranno comunque garantite assistenza e supporto all’intensificarsi del lavoro. Tale situazione riguarda anche gli Assistenti Tecnici, che svolgono un ruolo altrettanto essenziale in un Istituto nel quale la gran parte delle procedure sono digitalizzate. Il Piano di formazione sarò rivolto, con tematiche specifiche individuate in base alle richieste, anche al personale ausiliario.Risultati attesi: Qualità ed efficacia dei singoli processi attivati e del lavoro nel suo complesso, efficienza nelle relazioni e nell’esecuzione dei compiti.Indicatori di monitoraggio: qualità e quantità delle iniziative organizzate, numero dei partecipanti, trasferibilità delle pratiche acquisite, modifica delle pratiche professionali

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RIEPILOGATIVO PRORAMMAZIONE RISORSE

• DOCENTI CURRICOLARI: 88? Vedi sviluppo allegato (LINK)• DOCENTI SOSTEGNO• POTENZIAMENTO• PERSONALE ATA

PROGRAMMAZIONE RISORSE UMANE

• RISORSE STRUMENTALI• RISORSE MATERIALIPROGRAMMAZIONE

RISORSE STRUMENTALI E MATERIALI

• PROGRAMMAZIONE FIS• PROGRAMMAZIONE FONDI FUNZIONAMENTO• PROGRAMMAZIONE FONDI PROGETTAZIONE

INTERNAZIONALE……..PROGRAMMAZIONE

FINANZIARIA