POF PRIMAVERA
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anno scolastico 2011 - 2012
piano offerta formativa
pof
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Pianificazione
scolastica
centro Educativo e Scuola Santa Paola Elisabetta Cerioli B
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alunni docenti religiosi collaboratori esperti specialisti
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TERZA PARTE
pianificazione
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Le soluzioni di carattere educativo e didattico del Centro educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli
PIANO GENERALE POF fascicolo 1 Progetto educativo della Congregazione
fascicolo 2 La Scelta educativa (I parte) Percorsi formativi (II parte)
fascicolo 3 Pianificazione scolastica (III parte): pof - Scuola dell’infanzia A pof - sezione Primavera B pof - Scuola primaria pof - Scuola secondaria
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La sezione Primavera (bambini 2 anni) è un ponte tra il Nido e la Scuola dell’Infanzia. Non è più Nido, ma non è ancora Scuola dell’Infanzia. Ha una sua identità e specificità.
La scuola dell’Infanzia ‘Santa Paola Elisabetta Cerioli’ è una scuola cattolica, paritaria, parificata e pubblica, cioè aperta a tutti.
È gestita dai religiosi della Congregazione della Sacra Famiglia, fondata nel 1863 da Santa Paola Elisabetta Cerioli, una madre di fami-glia divenuta, dopo la morte dei suoi figli, educatrice di tanti altri figli.
I religiosi nella loro azione educativa si avvalgono della competen-te collaborazione di docenti ed educatori. Insieme alla necessaria fidu-cia delle famiglie
La Scuola, situata nel paese di Orzinuovi, è inserita in una vasta area verde utilizzata per le attività ricreative e sportive dei bambini/bambine e dei ragazzi. Accanto alla Scuola sorge un centro sportivo di piscine utilizzate durante l’anno scolastico dagli stessi alunni ed aper-te al pubblico.
La Scuola dell’Infanzia con la Primaria e Secondaria comprende circa 600 alunni, provenienti dai paesi del territorio della Bassa Brescia-na, fino a 30 km da Orzinuovi.
La nostra Scuola dell’Infanzia è impostata per SEZIONI OMOGE-NEE per età: PESCIOLINI 2 anni, CONIGLIETTI 3 anni, TARTARUGHE 4 anni, PANDA 5 anni. Questa scelta didattica è stata fatta per calibrare tutto il contesto educativo in funzione delle esigenze specifiche di ogni età, così come il ritmo della giornata, la predisposizione degli spazi e la scelta dei materiali.
ORARIO DI APERTURA DEL CENTRO EDUCATIVO SCOLASTICO da lunedì a venerdì: 07.30 - 18.00
ORARIO DELLA GIORNATA SCOLASTICA da lunedì a venerdì: 08.30 - 16.00
ORARIO EXTRASCOLASTICO
tempo pre-scuola: 07.30-08.30 tempo post-scuola: 16.00-17.30
ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA
da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 17.00
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I N D I C E 1 □□ Infanzia. Un’età della vita
2 □□ La sezione Primavera. Che cosa è ? 1. LE FINALITÀ PEDAGOGICHE E DIDATTICHE 2. LA PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE 3. LA CENTRALITÀ DEL BAMBINO
3 □□ Le scelte metodologiche e didattiche 1. I NOSTRI VALORI 2. I BAMBINI DELLA PRIMAVERA 3. LE DOCENTI E IL LAVORO IN ÉQUIPE 4. COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA 5. GLI ORGANI COLLEGIALI 6. I COLLABORATORI SCOLASTICI
4 □□ La nostra ‘primavera’ 1. LO SPAZIO
> Lo spazio come‘luogo di apprendimento’ /primo educatore > L’organizzazione della sezione > Gli spazi comuni
2. LA GIORNATA > Routine e rituali > “La mia giornata scolastica”
5 □□ I nostri progetti educativi e didattici 1. ACCOGLIENZA E INSERIMENTO 2. LUCI DI STELLE. RELIGIONE 3. PSICOMOTRICITÀ 4. SOLIDIARIETÀ E FESTE 5.CONTINUITÀ: NIDO-PRIMAVERA, PRIMAVERA-INFANZIA 6.BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI 7.PROGETTO SICUREZZA ED EVACUAZIONE
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6 □□ Il progetto dell’anno scolastico 2011-2012 7 □□ Organizzazione della settimana educativa
8 □□ Alcune cose pratiche
1. ISCRIZIONE 2. FORMAZIONE DELLA SEZIONE 3. MENSA
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□□ Infanzia. Un’età della vita
Un bambino, una bambina in braccio a sua madre è l’immagine più eloquente per descrivere il tem-po dell’infanzia. Nelle braccia della madre un figlio, una figlia trova rifugio quando è triste, piange, ha paura. Quell’abbraccio sembra suggerire questo messaggio: Ti basti, figlio mio, la certezza della mia presenza; io sarò per te come una patria assolutamente sicura”. Le braccia della madre costituiscono un’immagine precoce e indimenticabile della speranza che dovrà sostenere l’uomo, la donna nell’arco della loro vita. Quelle braccia diventano metafora per esprimere la cura infallibile che Dio ha del suo popolo, ora e sempre. Nelle braccia della madre si sperimenta anche il mondo come affidabile opportunità. Il ricordo di aver abitato le braccia della madre non può essere considerato un pensiero pericoloso, che alimenti nostalgie infantilizzanti. Quel ricordo custodisce un’immagine preziosa che consente al figlio, alla figlia di immaginare e dire la verità della vita intera. IL TEMPO DELL’INFANZIA è metafora per dire il sen-so della vita. L’esperienza effettiva di questa età è momento indispensabile per accedere al senso complessivo della vita – la sua speranza – non è ovviamente quello di rimanere bambini per sempre. L’infanzia deve invece soltanto dischiudere una verità, che sta oltre quell’età. Il padre e la madre dapprima, insieme ai docenti e a qualsiasi educato-re poi, devono qualificare la qualità del loro rappor-to reciproco perché accada e si realizzi quella spe-ranza della vita di cui ogni figlio, ogni figlia è in at-
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tesa. Per questo motivo, il figlio crescendo, riceve il co-mandamento ’onora il padre e la madre’ che possiamo così parafrasare: ‘Riconosci che il padre e la madre assumono nella tua vita la figura di primi e insostituibili interpreti del Padre che è da sempre e per sempre, che solo può dare la vita senza fine; riconoscilo sempre, e non soltanto fino a che sei piccolo e la cosa appare ai tuoi occhi del tutto ov-via.’ La nostra SCUOLA DELL’INFANZIA concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale religioso e sociale delle bambine e dei bambini, e ne promuove la potenzialità di re-lazione, autonomia, creatività e apprendimento nel-la prospettiva di una formazione armonica e inte-grale. Essa costituisce il primo gradino del progetto di formazione e autocostruzione che la persona dise-gna lungo tutto il corso della vita e la sua frequenza va assicurata a tutti. Per questo è valorizzato il tem-po dell’accoglienza, in modo personalizzato e a farsi carico delle emozioni loro e dei loro familiari’. Lo spazio scolastico è varietà infinita di dimensioni, oggetti, simboli, suoni che disegnano uno scenario ove si svolge una parte rilevante dell’esistenza infantile. È luogo della socializzazione di bambine e bambini, ma è anche quello dove essi prendono coscienza che esiste lo spazio degli altri che va ri-spettato. Sono da considerare inoltre i piani personalizzati delle attività educative; la rimodulazione dei tempi; la riorganizzazione delle sezioni.
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2 □□ La sezione Primavera. Che cosa è ? 1. LE FINALITÀ PEDAGOGICHE E DIDATTICHE La sezione Primavera offre un servizio socio-educativo che aspi-ra a superare lo scopo assistenzialistico di custodia. La finalità primaria è quella di promuovere il complessivo processo di cre-scita del bambino/a e il benessere individuale attraverso la co-struzione di relazioni personali significative, proposte ed espe-rienze, per la formazione integrale della personalità.
In questo modo la sezione Primavera diviene motore autonomo di attività d’integrazione all’azione educativa della famiglia durante l’intero anno scolastico.
I bambini/e dovranno poter usufruire di locali idonei sotto il pro-filo funzionale e della sicurezza rispondenti alle diverse esigenze di gioco, riposo, alimentazione e cura della persona. Si prevede un orario di funzionamento flessibile fino a 6 ore, prolungabile fino a 8-9 ore. L'iniziativa prevede inoltre l'allestimento di un programma di consulenza, assistenza tecnica, coordinamento pedagogico, monitoraggio e valutazione, che garantisca la piena affidabilità educativa.
La sezione primavera vede nascere una nuova tipologia, metà asilo e metà Scuola dell'Infanzia. Sul piano pratico, l'inserimento nella Scuola dell'Infanzia di bambini di una fascia d'età anticipata di 12 mesi rispetto a quella dei bambini di 3 anni comporta l'ade-guamento degli ambienti e delle attrezzature ad esigenze parti-colari che vanno, ad esempio, da una diversa organizzazione della sala per le cure igieniche ad una maggiore attenzione per la sicurezza.
2. LA PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE La nostra azione educativa quindi promuove e sostiene:
> La crescita dei bambini attraverso esperienze e scoperte che li aiutino ad esprimere le loro potenzialità, all’interno di un con-testo quotidiano in cui ogni bambino è riconosciuto soggetto competente.
> L’idea di bambino portatore di diritti, persona da ascoltare e rispettare, grande osservatore, capace di cogliere gli stimoli,
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attivo, dinamico e aperto alla relazione.
> Il confronto con la famiglia e il territorio poiché viviamo il nostro servizio come interlocutore privilegiato dell’agire educa-tivo
> La rete con il territorio poiché sentiamo il nostro servizio come centro visibile di promozione e di ascolto della cultura pe-dagogica
> La ricerca di lavoro costante del gruppo per promuovere e attivare sempre nuovi percorsi e modalità di formazione in base alle necessità costringenti al servizio stesso
> Le finalità diventano più specifiche negli obiettivi, che si con-cretizzano in azioni, che fanno parte del bagaglio storico del ser-vizio e in azioni sempre nuove ed elaborate in un permanente pensiero di ricerca pedagogica in continuo divenire.
3. LA CENTRALITA’DEL BAMBINO
Al centro di ogni esperienza educativa c’è l’idea di un bambi-no e una bambina quale:
portatore di un proprio bagaglio esperienziale e di cono-scenze;
soggetto di diritti e di bisogni di ordine materiale, affetti-vo-emotivo, relazionale e cognitivo;
essere unico ed irripetibile;
soggetto in crescita che va sostenuto nel proprio percorso
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3 □□ Le scelte metodologiche e didattiche. Le insegnanti utilizzano un metodo non direttivo, propositivo, di regia educativa, flessibile, tale da rispondere alle esigenze dei bambini e alle situazioni del vivere quotidiano. Le insegnanti favoriscono le attività di routine come occasione per sviluppare l’autonomia, la responsabilità, l’autocontrollo e la solidarietà, come aiuto reciproco e di collaborazione. Utilizzano inoltre la metodologia dell’osservazione, del gioco, dell’esplorazione e della ricerca, dell’interazione sociale. Osservazione: è un importante strumento per le insegnanti, al fine di modulare le attività progettuali in modo rispondente alle esigenze formative che il contesto stesso ha evidenziato come necessario al fine di consentire ad ogni bambino di realizzarsi al massimo grado possibile. Gioco: è risorsa privilegiata di apprendimenti e relazioni. Per-mette ai bambini di agire, costruire, ricostruire, acquisendo i meccanismi e le conoscenze di regole; permette di scaricare ten-sioni, di esprimere emozioni,, di acquisire sicurezza, di comunica-re e socializzare. Esplorazione e ricerca: stimola il bambino ad assumere atteggia-menti di curiosità nei confronti del mondo circostante, a formu-lare ipotesi, a porsi domande. Vita di relazione: favorisce gli scambi , sviluppa atteggiamenti di collaborazione e aiuto reciproco. Documentazione: le attività svolte vengono documentate sia dagli insegnanti che dai bambini, attraverso diverse modalità e tecniche: disegni, cartelloni, fotografie, diari, racconti, cd, dvd. Ciò consente -al gruppo docente di rievocare, riesaminare, mo-dificare, diffondere il progetto educativo-didattico; - al bambino di ri-costruire quanto è stato oggetto della sua attività formativa; - alla famiglia di constatare i percorsi e i progressi compiuti dai propri figli.
1. I NOSTRI VALORI
Il progetto educativo della sezione Primavera traduce alcuni valori quali:
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.Il rispetto della persona, con i suoi tempi e peculiarità.
.L’idea di bambino/a come protagonista della propria esperien-za.
.L’attenzione alla globalità del bambino/a, nella sua multidi-mensionalità ( psicofisica, emotivo-affettiva e sociale).
.La continuità e il dialogo con le famiglie, prima risorsa e punto di riferimento per i bambini/e.
.Flessibilità intesa come capacità di accogliere i bisogni del terri-torio, come possibilità di rimodellare il progetto anche in relazio-ne alle richieste delle famiglie.
.La trasparenza e la visibilità delle pratiche operative e dei pro-getti.
.La continuità dei processi educativi con la Scuola dell'Infanzia e nidi del territorio.
.La professionalità e la formazione delle insegnanti.
2. I BAMBINI DELLA PRIMAVERA In quanto ambiente qualificato alla crescita delle bambine e dei bambi-ni, contribuisce alla strutturazione dell’identità, allo sviluppo delle conoscenze e alla promozione di socializzazione. Il bambino è infatti il soggetto, il protagonista principale della vita nella sezione Primavera; attraverso le relazioni, le emozioni e le esperienze, ricerca la propria dimensione nell’affidarsi alle persone che lo accudi-scano. “Il viaggio che porta il bambino ad allargare lo spazio delle mura fa-miliari, non è privo di fatiche, di emozioni belle, di paure. Quando il mondo degli adulti intorno a lui è sufficientemente sicuro, il desiderio di esplorare ed ampliare gli orizzonti, garantisce nei primi passa del suo impegnativo percorso.” L'esperienza della sezione Primavera finalizza il suo progetto e il servi-zio stesso allo sviluppo di quattro bisogni / versanti della dimensione dei bambino: >l'autonomia, intesa come costruzione della capacità di fare e di "stare bene" da solo e di vivere rapporti solidali con gli altri; >l'identità personale, intesa come maturazione di una immagine di Sé
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positiva e di fiducia in se stesso e nelle proprie capacità di relazione con gli altri; >le competenze, intese come costruzione delle capacità di interioriz-zazione e di avvio all'uso dei sistemi simbolico culturali; cittadinanza intesa come promozione di crescita insieme agli altri bambini per giungere poi ad una collaborazione.
3. LE DOCENTI E IL LAVORO IN ÉQUIPE Le insegnanti esercitano il loro ruolo su diversi piani relazionali: con i bambini, con le famiglie e i colleghi insegnanti ed operatori socio-scolastici. Rispetto ai bambini e alle bambine esercitano un ruolo di: una relazione interpersonale calda, empatica e valorizzante l’
intelligenza emotiva di ciascuno; Regia educativa con flessibilità di metodo e di relazione nei con-
fronti dei bambini e nella realizzazione del progetto, osserva, guida in modo non direttivo e sostiene il singolo e il gruppo nel proprio percorso di crescita, fornendo gli ‘attrezzi’ per impa-rare ad imparare;
Facilitatore e mediatore nel processo di apprendimento, soste-nendo le diverse intelligenze, culture di provenienza e i diversi percorsi di scoperta e conoscenza;
Stimolo all’acquisizione di competenze, alla curiosità, all’esplorazione, alla capacità di rielaborare e riflettere su ciò che si fa, al piacere dell’apprendere in reciprocità.
Rispetto alle famiglie: accoglie i bisogni formativi e di sostegno al bambino e alla
bambina espressi dai genitori; Sostiene la corresponsabilità educativa e la collaborazione con
le famiglie; Rende trasparente l’intenzionalità della Scuola al fine di rag-
giungere una piena condivisione del progetto educativo-didattico.
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
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Nella sezione Primavera sono presenti:
1 Direttore
2 insegnanti
2 personale ausiliario (che ruotano sull’intera giornata) come supporto alle docenti
1 specialista in psicomotricità
4.COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA-TERRITORIO Un obiettivo primario è quello di creare quindi una stretta colla-borazione tra Scuola e famiglie, nel rispetto delle specifiche competenze. Infatti il dialogo, la stima reciproca e il confronto favoriscono soluzioni efficaci al conseguimento di risultati sod-disfacenti. A tale scopo la Scuola offre per le famiglie forme e tempi di in-contro, di cooperazione, di formazione e condivisione con una dott. pedagogista.
INCONTRI CON LA FAMIGLIA TEMPI
Presentazione proge o inserimen-to per i nuovi iscri
Giugno
Colloqui individuali
per nuovi iscri
per tu
Se embre– Gennaio Gennaio-Giugno
Assemblee O obre
Consiglio d’intersezione Novembre-Gennaio-Maggio
Serate di formazione Marzo-Aprile-Maggio
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-Progetto Paese Mio coinvolgimento docenti e genitori L’obiettivo è quello di creare uno strumento informativo e comunica-tivo per un maggior raccordo tra scuola e famiglia, valorizzando le ri-sorse dei bambini. - Scuola per la famiglia Incontri formativi per i genitori COMPETENZE DELLA FAMIGLIA conoscere l’offerta formativa della scuola Conoscere il percorso didattico-educativo programmato Partecipare agli incontri periodici ( assemblee, colloqui) Cooperare perché a casa e a Scuola il bambino trovi atteggia-
menti educativi analoghi Il genitore ha il diritto di esprimere pareri e proposte nelle dovu-
te sedi (organi collegiali, assemblee, ecc.) Il genitore ha il dovere di partecipare alle assemblee, giustificare
verbalmente le assenze per malattia del proprio figlio; in caso di impossibilità a prelevare il proprio figlio all’uscita. Può delega-re una persona di fiducia con autorizzazione scritta.
COMPETENZE DELLA SCUOLA formulare le proposte educative e didattiche in modo chiaro Informare periodicamente i genitori delle scelte didattico-
educative Individuare iniziative volte al sostegno in situazioni di disagio e
svantaggio L’insegnante ha il dovere di sorvegliare i bambini in ogni situa-
zione, operare in coerenza con la programmazione propria, di plesso e con i regolamenti d’Istituto, attivarsi affinchè ai geni-tori degli alunni assenti pervengano le comunicazioni ufficiali della Scuola
L’insegnante ha diritto al rispetto del suo ruolo e del suo ope-rato, alla cooperazione del personale direttivo, amministrativo e ausiliario nei compiti di supporto all’insegnamento.
Rispetto al collegio docenti e agli operatori socio-scolastici esercita un ruolo di: reale condivisione, collaborazione e complementarietà Co-progettazione competente, che tesaurizzi le risorse umane e
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materiali presenti nella Scuola. Autovalutazione in itinere del servizio erogato al fine di migliora-
re la qualità dell’offerta. 6. GLI ORGANI COLLEGIALI Per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue com-ponenti alla gestione delle attività scolastico-educative, nella nostra Scuola sono attivi i seguenti Organi collegiali: CONSIGLIO DI ISTITUTO DELLA SCUOLA (CIS) È costituito secondo i principi della partecipazione, della rappresenta-tività e della proporzionalità. È composto dalle seguenti categorie: gestore (1) Coordinatori AED (2/3) Docenti (8) 2infanzia 3 primaria 3 secondaria Genitori (8) 2infanzia 3 primaria 3 secondaria Personale non docente (1) COLLEGIO DEI DOCENTI È composto da tutto il personale docente della Scuola ed è presieduto da proprio coordinatore CAED. CONSIGLIO DI CLASSE Un ruolo fondamentale di raccordo tra Scuola e genitori è svolto dal rappresentante di classe che relaziona con tutti i genitori. Il raccordo tra i vari organismi è assicurato dal Dirigente scolastico che è membro di diritto di tutti gli Organi collegiali. 7. I COLLABORATORI SCOLASTICI La scuola si avvale dell’apporto di collaboratori scolastici che collabo-rano con le insegnanti nella cura dei bambini.
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4 □□ La nostra ‘primavera’. - LO SPAZIO Lo spazio come ‘luogo di apprendimento/ primo educatore. Gli spazi e la loro organizzazione caratterizzano e connotano fortemente la vita nei momenti di vita quotidiana, nel gioco e nelle attività, sia sotto il profilo affettivo- relazionale che cognitivo. Lo spazio è quindi elemento fondamentale, ma addirittura soggetto dell’agito educativo e,
proprio perché trasmette ai bambini sia il senso della continuità che della flessibilità, deve essere:
> organizzato nella sua strutturazione e gestione
> fortemente caratterizzato, quindi riconoscibile
> coerente e predisposto per il gioco o l’attività
> funzionale all’attività o al momento
> facilitante per la relazione e l’apprendimento
> accogliente e caldo a livello di percezione e immagine.
La visibilità e l’immagine stessa della sezione Primavera scaturiscono anche dall’organizzazione degli spazi interni, che devono avere le ca-ratteristiche indicate, e degli spazi esterni, che devono essere piacevoli e accattivanti.
Non ultimo, va riconosciuto allo spazio il ruolo di veicolare messaggi riferiti a ciò che la sezione, con la sua visibilità, vuole essere:ambiente educativo in cui sentirsi accolti e stare bene, qualunque sia l’età e il ruolo.
- L’ORGANIZZAZIONE DELLA SEZIONE
La sezione è organizzata in ‘angoli’ di interesse che comprendono: l'area morbida costituita da un grosso tappeto, cuscini e pelu-
ches in cui i bambini, il tutto reso più accogliente da tende, pos-sono trovare uno spazio finalizzato a rispondere al bisogno di contenimento affettivo; nel pomeriggio si trasforma in una tana per il riposo.
l'area del gioco simbolico dove i bambini possono trovare og-
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getti e materiali a valenza simbolica (bambole, carrello della spe-sa, piattini, asse da stiro, tavolo della bellezza, telefoni), struttura-ta per la socializzazione, la canalizzazione dell’ aggressività, l’assunzione dei ruoli, finalizzata a rispondere al bisogno dei bam-bino/a di imitazione dell'adulto e dei "far finta che"; L’ area grafico – manipolativa costituita da tavoli con
sedie, dove i bambini possono colorare, sperimentare tec-niche e materiali vari.
L’area delle costruzioni costituita da costruzioni colorate di varia consistenza, forma e misura per stimolare la crea-tività “costruttiva” dei bambini/e
La casetta psicomotoria/travestimenti per rafforzare sem-plici schemi motori di base e per immedesimarsi in vari personaggi.
L’area multifunzionale con libri, animali, bottiglie sonore, per stimolare la curiosità di ogni bambino/a. E’ anche utilizzata per le routine della giornata.
L’area della manipolazione, con materiali di vario tipo (farina, pongo, pasta-sale, terra,…).
L’area dei giocattoli/libri, da esplorare e conoscere attra-verso il gioco e l’ esperienza diretta (nel ’area del salo-ne a noi riservata).
Adiacente alla sezione ci sono i servizi igienici, fornito di piccoli wc e lavandini a misura di bambino/a e un fascia-toio per il cambio dei pannolini.
-GLI SPAZI COMUNI Per spazi comuni si intendono gli spazi di vita quotidiana, legati in par-ticolare, alle routines e che vengono utilizzati da tutti gli utenti e il per-sonale.
Ingresso e atrio
Proprio perché è il primo spazio che si presenta agli occhi di chi entra, è fondamentale che sia accogliente, funzionale e che sia pensato e strut-turato per documentare e rendere visibile l’organizzazione del servi-zio, per informare ed educare i genitori durante l’ambientamento è presente, quindi, uno spazio in cui lasciare gli avvisi, le comunicazioni per i genitori ma anche in cui esporre la documentazione delle attività, delle esperienze e degli eventi significativi.
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Corridoio e zone di passaggio Fungono da collegamento e da aree di passaggio da una zona all’altra e vengono utilizzate per la documentazione alle pareti di esperienze e attività. Sono presenti gli armadietti-spogliatoio. l L giardino Permette le attività all’ esterno, all'aria aperta. Questo spazi sono op-portunamente identificato e separato da quelli utilizzato dalla scuola dell’Infanzia .
1. LA MIA GIORNATA SCOLASTICA Routine e rituali
I rituali e le routine quotidiane hanno un'importanza fondamentale nel-la pratica educativa perché sono gli organizzatori spazio-temporali che permettono ai bambini di orientarsi durante la giornata, ne scandisco-no il ritmo ed hanno, infine, una valenza rassicurante che deriva dalla possibilità di anticipare l'evento introdotto dal rituale stesso. La ripetizione, unita alla valenza rassicurante, supporta e stimola la spinta all'autonomia dei bambini/e nelle varie attività. Per questo è necessaria la puntualità per il rispetto dei tempi di ognu-no. L’orario della giornata è strutturato in modo tale da conseguire gli obiettivi didattici e si caratterizza per la sua flessibilità in relazione alle abitudini di ciascun bambino. Al termine dell’ orario di ingresso e di uscita e durante l’
uscita intermedia, l’accesso alla scuola è consentito solo suo-nando il campanello.
Le famiglie che hanno un figlio/a alla scuola primaria sono invi-tate a ritirare per primo il figlio/a alla sezione primavera
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I BAMBINI RACCONTANO COME SI SVOLGE UN GIORNO
NELLA SEZIONE PRIMAVERA
ore 8:30-9:00 Accoglienza e attività di routine Per noi è uno dei momenti più intensi, perché, soprattutto i giorni dopo l’inserimento non è così facile salutare i genitori… a scuola non siamo soli!!ci sono i Padri, le educatrici, gli amici, i giochi! La nostra nostalgia, il più delle volte passa velocemente e lascia spazio a sorrisi ed allegria! la nostra giornata è cominciata, ci mettiamo tutti in cerchio per iniziare le attività di routine: un primo saluto a Gesù, scopri-re il mese e il giorno, vediamo se ci siamo tutti con l’appello, peschia-mo i contrassegni dei due amici che saranno camerieri ed infine il me-nù! ore 9:20-9:30 Spuntino Ecco il momento di sedersi tutti attorno al tavolo, vicini agli amici che preferiamo. Le maestre hanno già preparato dei piattini contenenti frutta a pezzetti. Noi aspettiamo il nostro turno e, quando ci arriva il piatto, scegliamo un pezzo di frutta e passiamo il piatto al nostro vicino. A volte vorremmo tutta la frutta per noi per non farcela “rubare” da nessuno, ma piano piano impareremo a condividerla con gli altri! ore 9:30-9:45 Igiene personale Dopo aver mangiato la frutta, le maestre chiamano in bagno, alcuni di noi necessitano di essere cambiati, altri invece sono già capaci di utiliz-zare il wc. Dopo i nostri bisogni ci laviamo le mani con il sapone e chi ha sete può bere dal proprio bicchiere contrassegnato. ore 9:45-10:15 Gioco libero e riordino Dopo essere andati in bagno, possiamo giocare insieme rispettando le regole che abbiamo imparato. Bisogna cercare di condividere i giochi con altri bambini ed aspettare il proprio turno, se ciò che vogliamo è nelle mani di qualcun altro. Per entrare in alcuni spazi gioco dobbiamo utilizzare dei medaglioni che regolano il numero dei bambini che possono entrare. Dopo esserci divertiti arriva il momento del riordino, con l’aiuto delle maestre siste-miamo gli angoli e ci prepariamo per l’attività.
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ore 10:15-11:00 Attività In base ai diversi periodi dell’anno, ci dividiamo in gruppi per svolgere un’attività. ore 11:00-11:30 Gioco libero o gioco organizzato Terminata l’attività, abbiamo ancora un po’ di tempo per poter gio-care liberamente in uno spazio della sezione, cercando di non litigare per il possesso dei giochi e chiedendo il permesso, se vogliamo vedere un gioco personale di altri amici,accettando a volte il loro no. In alcuni giorni, abbiamo la possibilità di correre liberamente in uno spazio più grande della nostra sezione: la palestra, oppure di giocare attraverso un percorso strutturato con diversi materiali (cerchi, palle, sedie,ecc…), qui possiamo trasformarci in tanti animali diversi: strisciare come dei serpenti, saltare come delle rane…. ore 11:30-12:00 Servizi igienici e preparazione al pranzo Dopo aver giocato e riordinato, è giunto il momento di prepararci per il pranzo. Le educatrici chiamano per andare in bagno. Dopo aver fatto i nostri bisogni, ci rimbocchiamo le maniche e laviamo le mani facendo attenzione a non bagnarci i vestiti, soprattutto le mani-che. Molte volte, però, la tentazione di bagnarci con l’acqua è troppa, e capita di bagnarci. Ci ritroviamo tutti insieme sul tappeto verde, per la consegna delle ba-vaglie. L’educatrice prende una bavaglia e ci fa indovinare a chi appar-tiene; intanto, i due bambini che sono camerieri, indossano il grembiuli-no e aiutano la signora Elena ad apparecchiare i tavoli. Quando tutti hanno indossato la propria bavaglia, la maestra inizia a chiamare al tavolo i bambini partendo da chi sa rispettare la regola… ore 12:00-12:45 Pranzo Ognuno di noi sceglie dove sedersi, poi l’educatrice ci versa l’acqua. Prima che arrivi il pranzo, ringraziamo Gesù cantando una canzone. Quando la signora Elena inizia a portarci il primo, le educatrici distribui-scono ad ognuno di noi il primo piatto di pappa. Dopo averla fatta raffreddare, iniziamo a mangiare da soli, perché sia-mo grandi, anche se a volte chiediamo un po’ di aiuto per finire. Quando quasi tutti hanno finito il primo, si toglie il piatto fondo e si mangia il secondo. Inizia il compito dei camerieri…distribuire il pane e successivamente la
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frutta, cercando di non dimenticare nessuno! Finita la frutta puliamo bene la bocca con la bavaglia, l’educatrice ci consegna la busta per metterla apposto: ora possiamo sistemare le sedie sotto il tavolo. ore 12:45-13:30 Gioco libero Abbiamo ancora del tempo per giocare: all’esterno della sezione, o in giardino, quando il tempo lo permette. ore 13:30-13:45 Riordino e preparazione al sonno Dopo aver giocato è arrivato il momento del riordino, per prepararci alla nanna. A gruppetti veniamo chiamati in bagno per il momento del cambio del pannolino e per fare i nostri bisogni. ore 13:45-15:05 Sonno Ognuno di noi si sdraia nel suo lettino. Le nostre maestre passano a rimboccarci le coperte, spegniamo le luci, e con una musica rilassante e un po’ di coccole…,ci addormentiamo! ore 15:05-15:15 Risveglio Pian piano, ci svegliamo, anche se qualcuno di noi vorrebbe dormire ancora! Siamo tutti contenti, perché tra poco incontriamo la mamma, ci alziamo dal nostro lettino e proviamo ad infilarci le pantofole. ore 15:15-15:30 Servizi igienici e merenda Dopo essere andati in bagno, ci sediamo ai tavoli, perché c’è la me-renda. (Di solito mangiamo il pane, ma in occasioni speciali, come il complean-no, mangiamo una fettina di torta). È quasi arrivata l’ora del ricongiungimento, perciò ci puliamo bene la bocca e le mani, se abbiamo sete, andiamo a bere. ore 15:30-15:45 Aspettando le mamme Ci sediamo sul tappeto verde e scegliamo una storia da raccontare, una canzone oppure un gioco da fare tutti insieme. ore 15:45-16:00 Ricongiungimento Una dopo l’altra arrivano le mamme, papà, i nonni e, dopo averci salu-
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tato calorosamente, chiedono all’educatrice come è andata la giorna-ta. Noi possiamo mostrare alcuni nostri lavori o i giochi della sezione, ma presto arriva il momento di mettere le scarpe e salutare… abbiamo vis-suto una bella giornata! 5 □□ I nostri progetti educativi e didattici 1. ACCOGLIENZA E INSERIMENTO Nel considerare che l’obiettivo dell’ambientamento è la creazione di una situazione di benessere per i soggetti coinvolti, è fondamentale passare attraverso i diversi bisogni:
> del bambino che deve essere aiutato a costruire nuovi legami, transitando la situazione familiare- nota a quella sociale- nuo-va ;
> della diade mamma-bambino che deve sentirsi riconosciuta, ac-colta e supportata avendo a disposizione il tempo necessario per affrontare il distacco;
> dell’educatrice che deve comprendere i segnali del bambino e riconoscere i sentimenti della mamma costruendo le relazioni.
Di fronte a una situazione nuova che il bambino deve affrontare, sap-piamo che è naturale una manifestazione di ansia e di disagio che a volte perdurano anche dopo l’esperienza alla sezione primavera, cioè quando fa ritorno a casa. Per facilitare l’inserimento e cercare di renderlo il più positivo e sere-no possibile abbiamo elaborato un calendario di inserimento che si propone di aiutare i bambini nei primi giorni di frequenza alla sezione Primavera e contribuisca a creare un positivo rapporto educatrice– bambino-genitore, seguendo il fondamentale criterio della gradualità.
I tempi organizzativi Per poter costruire le relazioni con i bambini e i genitori, il tempo dell’ambientamento, va programmato e scandito in varie fasi, che consen-tono di avvicinarsi alla nuova esperienza con gradualità. L'inserimento si svolge in due periodi dell’ anno, Settembre e Gen-naio , e viene preceduto da alcuni incontri con i genitori, per preparare tale evento delicato:
- una riunione collegiale indicativamente a fine giugno in cui
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viene illustrato il servizio e vengono forniti ai genitori tutte le informazioni necessarie; - colloqui individuali per la raccolta delle informazioni specifiche sul bimbo da inserire.
PROGETTO LUCI DI STELLE La nostra Scuola dell' Infanzia in continuità con il ruolo primario e fon-damentale della famiglia, è il luogo dove i bambini e le bambine, com-piono esperienze educative per un equilibrata crescita personale, cre-scita nelle relazioni con le persone che ci sono accanto, portando loro ad accogliere e rispettare tutti. E' per questo che insieme a Padre Antonio, noi insegnanti vogliamo favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, in particola-re, promuovendo la maturazione dell' identità anche nella dimensione religiosa, con un amico speciale Gesù. PROGETTO SOLIDARIETA'E FESTE (Gemellaggio tra Italia / Brasile e Italia /Mozambico) Il progetto Solidarietà porta a realizzazione nella Scuola dell' Infanzia l'anelito della congregazione, di avvicinare i bambini e le bambine della nostra Scuola, e indirettamente le loro famiglie, al problema della soli-darietà, dell'attenzione cioè all'altro e, in modo particolare al diverso e allo svantaggiato. La nostra istituzione opera in contesti missionari (Brasile e Mozambico), che permettono di far filtrare direttamente all' interno dei vissuti dei nostri bambini, i problemi che agitano il sud del mondo. Pertanto, la possibilità di svolgere una bancarella della Solidarietà, in collaborazione con i genitori, da la possibilità ai bambini, attraverso il gioco e i laboratori creativi, di entrare in contatto con problemi ,di ca-rattere universale che toccano grandi e gravi situazioni di rapporto fra le nazioni. Tutto questo si concretizza nel periodo natalizio, attraverso un Banca-rella della Solidarietà. Si è creato un ponte con i bambini che vivono in Mozambico e in Brasile per rendere l'esperienza più viva.
CONTINUITA’ Nido — SEZIONE PRIMAVERA
Dove sarà necessario e possibile si incontreranno le maestre del Nido
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da cui provengono i bambini della sezione Primavera. CONTINUITA’ SEZIONE PRIMAVERA-SCUOLA DELL’INFANZIA
Un percorso di continuità per accompagnare il passaggio dalla sezione Primavera alla Scuola dell’Infanzia. Premessa Ai bambini/e della sezione Primavera nella nostra Scuola, costituisce un valido vantaggio per il passaggio alla scuola dell’infanzia, perché essi vivono il cambiamento in modo “quasi naturale” in quanto alcuni luoghi, alcune esperienze e alcune relazioni sono in comune. Motivazione Il progetto vuole mettere in atto una continuità maggiore, costruita sulla condivisione di vita per favorire una conoscenza globale dell’ambiente. Obiettivi Il progetto vuole favorire il raggiungimento dei seguenti obiettivi: -Condividere momenti di gioco e di canto -Conoscere maggiormente l’ambiente scolastico relativo alla scuola dell’infanzia. -Condividere momenti di routine (es. appello , gioco libero, pranzo) con le future maestre di sezione. INTEGRAZIONE PER I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI E STRANIERI □ □ Per i bambini e le bambine ‘diversamente abili’: - viene steso un Piano Educativo Personalizzato in collaborazio-ne con la famiglia e gli operatori socio-sanitari; - vengono organizzate tutte le risorse riferite alle persone (insegnanti di classe, assistente per l’autonomia) e ai materiali (sussidi didattici, computer, testi facilitanti) ai fini della realizza-zione del Piano. □□ i bambini e le bambine stranieri il progetto si articola in diver-si interventi: 1. Lavoro di sostegno linguistico/cognitivo: viene garantito a tutti gli alunni che necessitano di un supporto di approfondi-mento prolungato.
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2. Lavoro di alfabetizzazione linguistica: viene organizzato ogni volta che un nuovo alunno straniero si iscrive a scuola e non co-nosce la struttura linguistica minima per la comunicazione. PROGETTO SICUREZZA ED EVACUAZIONE Durante l'anno scolastico, nella nostra Scuola, si attua il progetto sicu-rezza. Un progetto che coinvolge tutto il personale docente e non do-cente, oltre che i bambini. Le norme di sicurezza sono state adottate per garantire la piena tran-quillità e serenità, di una piccola ma importante comunità come la Scuola dell'Infanzia. Tutte le insegnanti hanno seguito corsi di pronto intervento e antincendio, e uno studio approfondito sul modo migliore di presentare ai bambini un tema così delicato. Attraverso una storia simpatica si spiega ai bambini quali sono le nor-me da rispettare in caso di emergenza.
PROGETTO ANNUALE
2011/2012
COSTRUIAMO LA STORIA… INCONTRANDO I NOSTRI BIS BIS BIS!
IDEA DI PARTENZA
E’ risaputo che i dinosauri nelle loro varietà più molteplici
stimolino, la curiosità, l’interesse e la meraviglia nei bam-
bini; sottoforma di giocattoli, libri illustrati e immagini da
colorare. I bambini con la loro curiosità pongono quesiti,
con la loro fantasia inventano storie, situazioni, giochi fa-
volosi. Da questo loro innato interesse verso il mondo ani-
male e l’ambiente naturale dove abitano, attraverso un
approccio ludico e creativo (dalla manipolazione all’
iconografia), il progetto mira ad avvicinare i bambini alla
scoperta delle proprie autonomie e delle regole che ci ac-
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compagnano nella vita di relazione, come l’
identità personale e di gruppo (maschio-
femmina, sezione dei pesciolini); il corretto
utilizzo dei giochi e dei materiali, il momento
del pranzo insieme… …
RINFORZO AL PROGETTO
Un rinforzo al progetto sarà dato dai laboratori( psico-
motricità, orticoltura, Luci di stelle) e dalle uscite didat-
tiche, le quali stimoleranno i bambini a: - Prendere coscienza del proprio corpo
- Prendere coscienza del proprio spazio
-Prendere coscienza degli altri
I bambini potranno prendere coscienza delle proprie
capacità e della possibilità di modificare ciò che li cir-
conda conoscendo in modo dettagliato l’ambiente
circostante, i materiali a loro disposizione e le regole
per una buona convivenza.
SVILUPPO DEL PROGETTO
Attività da svolgere con i bambini, diversificate sia come
tempi che come grado di difficoltà attraverso i campi
d’esperienza educativa:
essi sono gli ambiti del fare e dell’agire del bambino;
> in essi sviluppo il suo apprendimento;
> ognuno presenta propri percorsi metodologici;
> ciascuno implica una pluralità di opportunità. SONO:
a) Il sé e l’altro(le grandi domande, il senso mo-
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Ogni anno viene ela-borato un p r o g e t t o di lavoro seguendo questa me-todologia: individua-z i o n e d e l l ’ a r e a del biso-gno, indi-viduare le f i n a l i t à , reperimen-to fonti.
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rale, il vivere insieme)
b) Il corpo in movimento (identità, autonomia, salute)
c) Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, mul-
timedialità)
d) I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)
e) La conoscenza del mondo (ordine , misura, spazio, tempo, na-
tura)
RIFERIMENTI TEORICI
Corso di formazione per docenti: “
Riviste mensili “Nido o-3 anni” Ed. Del Borgo
• Guida didattica: “Con le mani, con il corpo, con la mente” Ed.
Junior
• “I Centri di Apprendimento” Ed. Junior
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
> Favorire la scoperta degli ambienti, della propria identità e autono-
mia
> Mostrare curiosità, esplorare, sperimentare, esprimere verbalmente
le proprie emozioni
RISORSE UMANE
Tutte le insegnanti Il direttore
Il personale ausiliario
L’esperto in psicomotricità
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
potenziare la capacità di osservazione, scoprendo ele-
menti della realtà
comprendere racconti
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favorire la scoperta e la condivisione delle regole
scoprire ed interiorizzare la propria identità personale e di
gruppo.
METODOLOGIA
Per avviare i bambini alle prime esperienze di “vita relazionale” la
metodologia che seguiremo è la seguente: • esplorazione, manipolazione e sperimentazione dei materiali, degli
ambienti e dei giochi
• esperienze artistico- espressive
• osservazione delle immagini
• manualità
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE
Tutte le attività e gli elaborati dei bambini sono oggetto di osservazio-
ne sistematica e di verifica da parte delle insegnanti, sia per quanto ri-
guarda le abilità che le competenze individuali. In base alle esigenze del gruppo la progettazione in modo flessibile,
verificandone le competenze acquisite attraverso gli elaborati svolti dei
bambini.
TEMPI da settembre a giugno
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7 □□ alcune cose pratiche
1. ISCRIZIONI E FORMAZIONE DELLE SEZIONI
Nella sezione Primavera si possono iscrivere i bambini e le bam-bine che compiono 2 anni entro dicembre.
E’ possibile iscriversi in qualsiasi mese dell’anno chiedendo un appuntamento telefonico con il direttore della scuola. Data la richiesta elevata vi sollecitiamo a prevedere l’iscrizione almeno un anno o due prima dell’ingresso di vostro figlio/a.
In caso di eccedenza di iscrizioni si procede alla compilazione di una lista d’attesa rispettando l’ordine d’età.
ACCOGLIENZA Per facilitare l’inserimento dei bambini iscritti al primo anno di scuola, la frequenza avviene in forma graduale sia nell’arco della giornata, sia nel primo mese, prevedendo anche forme di orario ridotto. In alcuni casi molto particolari l’orario ridotto può protrarsi per alcuni mesi. MENSA SCOLASTICA
Nella scuola è attivato un servizio mensa con cucina interna e menù periodicamente controllato dall’ASL. Il pranzo viene consumato in sezione alla presenza di due insegnanti. Si garan-tisce una cucina per ogni necessità certificata e un servizio per-sonalizzato e curato dal personale.
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4. VALUTAZIONE DEL POF
Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA è oggetto di valutazione conti-
nua da parte dei Docenti e trova nelle Commissioni costituite all’in-
terno del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituito gli organi
competenti per una analisi e per la sua attualizzazione.
Per quanto non espressamente previsto nel presente documento,
vale il riferimento alle norme vigenti.
VALIDITA’
Il presente P.O.F. è stato approvato dal Collegio Docenti per la parte didattica in data 6 settembre 2011 e dal C.I.S. per la parte organizzativa in data 16 maggio 2011.
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le docenti della Sezione Primavera Elisa Fizzardi Serena Pellegrini Andrea Martinelli
le docenti della Scuola dell’Infanzia
sezione AZZURRA
Antonia Ferrari Gloria Bronzi
sezione ROSSA
Giuliana Calzavacca Stefania Bonissi
sezione GIALLA
Ilaria Bergamaschi Stefania Torchiani
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centro Educativo e Scuola Santa Paola Elisabetta Cerioli
via Milano 75 25034 Orzinuovi Brescia tel. 030-94.10.36 fax. 030-99.40.462 [email protected]
i responsabili p. Michelangelo Moioli Superiore generale p. Antonio Consonni Superiore locale, gestore della Scuola direttore Scuola Infanzia Scuola Primaria Preside Scuola Secondaria P. Luca Direttore della scuola secondaria
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centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli
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