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Piano dell'offerta formativa

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Via F.lli Giudice TEL\ FAX 0828 941356www.itivalitutti.it e-mail: [email protected]

PIANOPIANODELL’OFFERTADELL’OFFERTA

FORMATIVAFORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2007/08

Approvato dal Collegio dei Docenti il 20 .09.2007 - Adottato dal C .d’ I. il xxx

Il Dirigente Scolastico IL PRESIDENTE del C.d’I.

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Prof. Anna Laura Giannantonio Geppino De Matteis

P R E M E S S A

Il piano dell’offerta formativa, secondo il Regolamento sull’autonomia didattica e organizzativa, è il documento fondamentale della scuola che la identifica dal punto di vista culturale e progettuale e ne esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa. Esso, pertanto, è il naturale sviluppo della pratica didattica e organizzativa di ciascuna scuola e deve essere costruito sui criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo da consentire alla istituzione scolastica di acquisire credibilità nei confronti dei genitori e dell’intera comunità.Il POF oltre ad essere coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale, tiene conto delle esigenze del contesto sociale e nello stesso tempo prevede un’organizzazione della didattica che assicuri il successo formativo di ogni alunno.Il presente documento esplicita la pianificazione annuale dell’insieme delle attività formative e didattiche, le modalità della loro attuazione e gli obiettivi comuni da raggiungere. È un piano di massima dell’attività della scuola, l’espressione della sua identità culturale e progettuale. Sarà compito, infatti, dei consigli di classe e dei docenti delle singole discipline formulare la programmazione didattica annuale e la programmazione periodica con le quali si delineeranno i percorsi didattici relativi alle singole classi e alle singole discipline.I percorsi di programmazione che verranno proposti dai consigli di classe saranno scanditi, comunque, su passi stabiliti dal presente P.O.F. : analisi dei livelli di partenza; scelta dei contenuti; obiettivi minimi, intermedi e finali da raggiungere; adeguati collegamenti tra argomenti affini, classi parallele e i tre dipartimenti disciplinari; scelta metodologica interdisciplinare e organizzazione didattica per moduli; verifica e valutazione: predisposizione griglie per valutazione elaborati, prove strutturate e tassonomia per la traduzione della valutazione in voto. Nell’ITI di Roccadaspide (frequentato da 403 studenti) la progettazione delle attività comprende:

Attività curriculari; Flessibilità del curriculum e dell’orario; Accoglienza ( test d’ingresso comuni per le discipline di italiano e matematica; questionario

di attribuzione; questionario di efficienza allo studio); Integrazione; Orientamento ( presso le scuole medie; alle scelte scolastico - professionali; agli interessi

professionali; alla scelta universitaria.); Recupero; Approfondimento; Attività complementari ed integrative.

Nella organizzazione del POF hanno un ruolo attivo e promozionale i docenti incaricati delle “Funzioni strumentali” che, per il corrente anno scolastico si caratterizzano nelle seguenti aree di competenze:

Area 1: progettazione e gestione POF; Area 2: sostegno Docenti, accoglienza, aggiornamento e innovazione; Area 3: assistenza alunni, accoglienza, integrazione e prevenzione del disagio;

Area 4: rapporti con enti e aziende, tirocinio aziendali e avviamento al lavoro. orientamento in ingresso e uscita e rapporti con l’Università.

Area 5: gestione rete d’Istituto e sicurezza informatica. Area 6:gestione sito web d’Istituto.

Il presente POF è stato un progetto partecipato, per cui il Collegio dei docenti ha tenuto conto, nella sua elaborazione, non solo degli indirizzi generali e della realtà del territorio ma anche di quanto già progettato nel passato A.S. e dell’autovalutazione e valutazione d’Istituto in funzione di verifica e sviluppo delle scelte individuate nei POF degli anni precedenti.

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ESPLICITAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

LA FASE PRELIMINARE

Sono state definite le linee guide del POF e le possibili modalità di coinvolgimento dei docenti soprattutto in posizione di disponibilità ad aderire attivamente allo stesso. Nella formulazione dell’offerta è stata prestata attenzione alla domanda di formazione che viene dagli utenti (valorizzazione del pluralismo culturale e territoriale) assicurando la formazione di base per garantire il carattere unitario del sistema di istruzione. Si sono definiti gli obiettivi ritenuti prioritari ed essenziali ed è stato affidato ad un gruppo di docenti la stesura dello stesso.

LE FASI DI ATTUAZIONE

Il Pof prevede un’articolazione in varie fasi e sarà sottoposto non solo ad una valutazione finale, ma anche ad un’attività di verifica periodica.In questo modo si tiene sotto controllo non solo l’intero processo formativo ma si verifica la rispondenza tra il modello programmato e quello attuato. Si controlla se il servizio offerto risponde ai criteri di qualità e coincide con le aspettative dell’utenza. Poiché le variabili che entrano in gioco sono molte, il progetto come tale deve adattarsi nel tempo, arricchirsi via via nel corso della sua realizzazione, flettersi alle situazioni. La valutazione è il momento che prelude alla riproposizione del progetto stesso. Nella stesura del POF, si rende necessario che la programmazione diventi la concreta condizione d’esercizio dell’autonomia curriculare, al fine di garantire a vantaggio degli utenti una vera e propria produttività culturale in termini di educazione, formazione e proiezione nel mondo del lavoro, anche in vista delle possibilità e delle risorse territoriali. Per quanto innanzi detto, il presente Piano è rivisto ed integrato anche a seguito degli esiti di rilevazioni condotte fra gli utenti e gli operatori. Le proposte di modifica, integrazione, aggiornamento vengono predisposte dai Consigli di Classe e dalle commissioni di lavoro dei docenti (gruppo progetti attività integrative, staff dei coordinatori della programmazione ,le funzioni-strumentali, ecc.). Le proposte stesse sono inviate al collegio dei docenti e al Consiglio di Istituto per la successiva approvazione. La valutazione degli esiti formativi viene realizzata ricorrendo a strumenti formativi diversificati:

Autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività; Analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in

sede del collegio dei docenti; Mappa di qualità; Questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificare l’accettazione

dell’organizzazione didattica; Analisi dei risultati dell’Istituto; Rilevazione della soddisfazione dei clienti/utenti; Eventuali incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto.

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ARTICOLAZIONE DEL P.O.F. IN MODULI

1) Rilievo dei fabbisogni formativi degli allievi in ingresso: ………………..........…

Indagini socio – economiche del territorio Indagini socio – economiche delle famiglie Colloqui con studenti Colloqui con famiglie Rapporti con scuole di provenienza

2) Scelte dell’Istituto: ………………………………………………………………...

Educative Didattiche Organizzative Gestionali

3) Progettazione curriculare: ……………………………………………………… (programmazione d’istituto programmazione di classe piano annuale delle attività)

Discipline e attività fondamentali Attività integrative extracurriculari Attività aggiuntive facoltative Attività di recupero

4) Offerte formative: ………………………………………………………………. Finalità educative Obiettivi generali del processo formativo Obiettivi specifici di apprendimento

5) Programmazione educativa: …………………………………………………… Attività disciplinare Flessibilità-Modularità

6) Piani di ricerca - sviluppo e miglioramento: ….………………………….…… Priorità e risultati attesi Pianificazione Contratto formativo Percorsi e strumenti Verifica e valutazione del P.O.F. ( cadenza

periodica e finale annuale; commissione valutazione interna;)

7) Servizi: Carta delle garanzie: ……………………………………………..…

8) Regole del funzionamento e della gestione della vita dell’istituto………...…

9) Soggetti, tempi, strumenti e modalità per la valutazione dei risultati fissati nel progetto: …. ………………………………………………………………….…

ASPETTI SOCIO – ECONOMICI E CULTURALI DEL TERRITORIOPag.4/65

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Le origini di Roccadaspide sono assai incerte. Il primo nucleo abitativo è forse sorto in tempi assai lontani, ancor prima dell’anno 1000, quando gli abitanti delle antiche città che rifiorivano sulla costa tirrenica, per sfuggire alle incursioni dei Vandali e alle tracimazioni del Sele, si rifugiarono in luoghi sicuri e salubri.

Altre fonti ritengono che Roccadaspide sia stata fondata addirittura intorno al 70 a.C. , dopo che alcuni ribelli di Spartaco ( 71 – 73 a.C. ) si fermarono la dove sorge il castello costruendo le loro dimore sulla parte più aspra del monte roccioso.

La tesi delle origini greche del paese sembrano avvalorate dal rinvenimento in località Tempalta di alcune tombe di guerrieri greci.

Incertezze si hanno anche sul suo nome. Comunque, negli anni compresi fra il 1815 ed il 1820 il paese assunse il nome di Rocca D’Aspro, mutato poi ( chissà perché in quanto di aspidi non vi è stata mai la presenza nella zona ) dapprima in Roccadaspide all’atto dell’unità d’Italia ed ai primi di questo secolo in Roccadaspide e ultimamente ancora in Roccadaspide.

Il comune di Roccadaspide ha una estensione di Ha 6434, con circa 7500 abitanti. Caratteristica particolare del comune è la distribuzione dell’abitato anche in numerose

contrade e in un notevole numero di case sparse, sviluppatosi prevalentemente lungo le principali arterie di comunicazione. Notevole sviluppo hanno avuto e stanno avendo le contrade: Serra, Fonte – Seude, Carretiello, Doglie e Tempalta – Terzerie, che con il cambiamento delle condizioni sociali ed economiche sono diventati dei veri e propri centri abitati, muniti dei principali servizi ed esercizi pubblici.

Gli alunni dell’ ITI provengono dal comprensorio dei comuni di Roccadaspide, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Albanella, Altavilla, Aquara, Capaccio, Felitto, Bellosguardo, Controne, Roscigno, Sant’Angelo Fasanella e Corleto Manforte.

Il comprensorio fa parte della Comunità Montana del Calore Salernitano, con sede in Roccadaspide, e della Comunità Montana “ Alburni “, con sede in Postiglione.

Buona parte del territorio dei comuni ricade all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

In trenta anni la popolazione del comprensorio è rimasta complessivamente costante mentre è in atto un lento spopolamento dei comuni interni a favore di quelli più vicini alla costa ed alle grandi arterie di comunicazione.

Il primario con la produzione agricola di olio, vino e castagne e con l’allevamento di bestiame rappresenta il settore trainante di tutta l’economia dell’intera Valle del Calore.

L’artigianato ed il commercio stentano a ritrovare le giuste condizioni per un auspicato rilancio.

I servizi del comprensorio nel loro complesso sono carenti, soprattutto per ciò che riguarda le vie di comunicazione, l’assistenza in genere, la rete idrica ed elettrica, il livello degli impianti scolastici, le attrezzature sportive e ricreative in generale.

Le potenzialità per uno sviluppo del settore turistico sono notevoli, ma resta tutto da costruire.

I fattori di sviluppo del comprensorio sono principalmente legati: al miglioramento generale dei servizi come ad esempio il potenziamento dell’Ospedale

zonale di Roccadaspide; alla realizzazione dell’ormai troppo discussa strada di “ fondo Valle Calore “; al rilancio delle attività artigianali e di trasformazione dei vari prodotti agricoli, anche se nel

comprensorio meritano menzione le cooperative “ Val Calore ” di Castel San Lorenzo per la produzione del vino e dell’olio e “ Il Marrone “ di Roccadaspide per la lavorazione delle castagne;

alla creazione di un turismo alternativo a quello costiero legato al decollo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Infatti, nel comprensorio “ brillano ” le grotte di Castelcivita, vero tesoro speleologico; i templi ed il parco archeologico di Paestum; il silente borgo di Roscigno Vecchia;

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l’Antece, struttura rupestre, e la grotta di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo Fasanella; Musei naturalistico e della civiltà contadina, gli “ inghiottitoi “ del Cilento.Istituzioni ed Enti con cui mettersi in rete ed interagire per migliorare i servizi formativi ed orientativi e concorrere alla crescita socio culturale del territorio:

Istituzioni scolastiche presenti in Roccadaspide:

Scuola Materna, Scuola Elementare, Scuola Media, Liceo Scientifico, Istituto Tecnico Industriale,

con una popolazione scolastica di circa 1640 alunni.

Enti -Uffici Amministrativi e Servizi - aziende:

Amministrazioni Comunali di Roccadaspide e paesi limitrofi,Vigili Urbani,assessorato alla cultura ed istruzione ,servizi sociali; ASL SA /3 distretto di Roccadaspide ed Ospedale, 118, Dipartimento igiene mentale , Farmacie, Distretto Scolastico, COP e Agenzia per l’impiego ,sedi sindacali ed associazioni culturali;Ispettorato Agrario, studi professionali di categorie;Comando delle Guardie Forestali, Caserma dei Carabinieri, Ufficio Postale,: Ufficio del Giudice di Pace.Comunità Montana Calore SalernitanoComunità Montana AlburniAziende agricole ed artigianali

Banche e Istituti di credito:

Agenzia del Banco di Napoli,Agenzia del Credito Cooperativo di Aquara, Agenzia del Credito Cooperativo di Capaccio.

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CONTESTO SOCIO – CULTURALE E FORMATIVO DELLA SCUOLA

Il progetto, al fine di concorrere allo sviluppo del processo formativo, non può essere astratto e avulso dal contesto in cui esercita la responsabilità formativa e deve agire conoscendo il tessuto educativo nel quale esercita il proprio ruolo. In considerazione degli aspetti del territorio, riportati al paragrafo precedente, l’offerta formativa è stata progettata tenendo conto:1. Della natura del territorio in cui opera;2. Delle risorse sociali, culturali ed economiche del territorio e delle richieste che ne

emergono;3. Delle scelte e delle esperienze compiute dalla scuola;4. Delle esigenze degli allievi concretamente rilevate.

L’Istituto, con sede in Roccadaspide accoglie un bacino di utenza abbastanza ampio ed eterogeneo. Dei 421 alunni, di cui circa il 70% sono pendolari .

I ragazzi provengono, per la maggior parte, da un ambiente culturale modesto. Quasi tutti vivono in piccoli paesi poveri di stimoli culturali. E’ un’utenza non sempre adeguatamente motivata e in alcuni casi presenta carenze nella preparazione di base.

I test di accoglienza hanno rilevato i seguenti livelli iniziali di preparazione: 40% sufficiente; 34% buono; 23% distinto; 3% ottimo e quasi la totalità degli allievi ha studiato sia la lingua inglese e francese.

Inoltre, non mancano lacune nella lingua italiana e in matematica, con livello di preparazione, nelle due discipline, di appena sufficienza. Mediocri sono risultati i questionari sulla motivazione e sulla efficienza nello studio.

Roccadaspide e i paesi viciniori sono centri che possono vantare un’antica tradizione. Sono stati abitati, infatti, fin dai tempi più antichi e furono, nel passato, centri importanti come emerge dalle numerose testimonianze rinvenute.

I paesi che forniscono l’utenza all’Istituto sono situati nelle zone interne, non sono interessati dallo sviluppo che investe invece i centri situati nella pianura. Lo testimonia il fatto che non hanno un’alta intensità abitativa.

La popolazione, quindi, tende a spostarsi verso la piana dove è anche più facile l’occupazione.

Tuttavia, poiché è tutto l’hinderland che vi gravita, essa non riesce ad assorbire tutte le forze lavorative, per cui la disoccupazione e in particolare quella giovanile e diplomata, è abbastanza alta.

È chiaro che i neo diplomati, con una buona preparazione, trovano occupazione più facilmente.

Nei centri asserviti all’istituto, e anche in Roccadaspide che è quello più grande, le offerte formative (teatri, cinema etc.), al di fuori della scuola, sono scarse se non del tutto inesistenti.

Tenendo conto di questi elementi è stata riconosciuta la necessità che il piano si esplicasse: Nella flessibilità del curricolo e dell’orario; Nel potenziamento delle iniziative di recupero; Nell’orientamento; Nelle attività integrative.

Metodologie ed attività queste idonee per assicurare il “successo formativo” e il raggiungimento di un qualificato livello di preparazione professionale adeguato agli standard educativi nazionali riferiti alla tipologia della scuola.

Il progetto è stato pianificato attenendosi ai principi: Di uguaglianza;

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Di educazione alla civile convivenza democratica; Di imparzialità e regolarità del servizio; Di accoglienza e integrazione ai fini del superamento delle situazioni di difficoltà e

disagio degli alunni.L’indagine sul contesto territoriale in cui il nostro istituto esercita la responsabilità

formativa, dovrà indirizzare la programmazione del biennio verso il potenziamento delle capacità di lettura e di scrittura, per quanto riguarda la lingua italiana e al recupero delle nozioni di base per quanto riguarda l’insegnamento della matematica.

Da tale indagine è scaturita anche la necessità di prevedere un corso pomeridiano di 40 ore di insegnamento della lingua inglese, con docente madrelingua.

Le vocazioni naturali del comprensorio anche per la bellezza paesaggistica, ricchezza del patrimonio storico e culturale, la sua ubicazione geografica all’interno del territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, la specificità dell’agricoltura e del settore dei servizi sono sempre di più indirizzate verso un turismo socio – culturale di qualità e verso la lavorazione e trasformazione in loco dei prodotti agricoli.

Il comprensorio punta soprattutto sulla valorizzazione del patrimonio storico – culturale, dei siti archeologici e speleologici, delle risorse agricole, delle tradizioni, l’artigianato locale, l’offerta di servizi di qualità, attraverso un grado di preparazione e di formazione degli operatori più elevato e più corrispondente ai bisogni di una società complessa in continuo divenire e progredire.

L’istituto tecnico, quale soggetto integrato nel tessuto sociale, è chiamato ed è disponibile a cooperare con i Comuni, la Provincia, le Pro – Loco, le altre scuole, l’Ente Parco, le aziende, i musei, gli operatori culturali, le cooperative agricole, le cooperative di servizi, le banche, le società turistiche, a partecipare ad un programma di sviluppo socio – culturale condivisibile a promuovere uffici di informazione turistica e attività di formazione per le guide turistico – culturali, a predisporre materiale didattico inerenti gli itinerari all’interno del Parco, ad organizzare una vera e propria attività didattica ad integrazione della formazione curriculare.

Mira ad offrire occasioni di formazione e servizi di qualità, cercando di rispondere alle esigenze formative degli alunni, alle attese delle famiglie e alle aspettative del territorio, potenziando lo studio della lingua inglese e l’apprendimento e l’uso delle nuove tecnologie educative, comunicative e informatiche, ampliando e diversificando l’offerta di attività didattiche.

Punta sulla formazione integrale della personalità dell’alunno sull’ampliamento delle conoscenze, delle competenze e delle capacità a saper fare, saper essere e vivere in comunità.

Gli stages o alternanza scuola – lavoro, a cui può di più mirare il nostro istituto da poco nato come Autonomia Scolastica, sono l’elemento portante di interi sistemi educativi, sono un nuovo modo di concepire la cultura, sono il ruolo formativo della scuola e dell’impresa.

L’alternanza nasce dal superamento della separazione tra momento formativo e momento applicativo e si basa su una concezione, in cui educazione formale, informale ed esperienza di lavoro si combinano in un unico progetto formativo.

Sulla base delle esperienze già realizzate negli ultimi anni scolastici nel campo della formazione, il presente progetto prevede l’attribuzione dell’Area per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni all’Istituto e le Aree di progetto “Ambiente” e “ Multimediale “ per rafforzare la presenza dell’Istituto nel territorio.

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A U T O N O M I A D I D A T T I C A

L’OFFERTA FORMATIVA

L ITI Valitutti ,per il corrente anno scolastico ,oltre al biennio propedeutico per l’ammissione a qualsiasi indirizzo tecnico, offre il corso di specializzazione in

1. perito capotecnico in Informatica . 2. perito meccanico

Come si è ammessi alla frequenza:

Sono ammessi alla prima classe i giovani in possesso della licenza di scuola media inferiore, presentando regolare domanda di iscrizione tramite la segreteria della scuola media.

Sono ammessi alla terza classe i giovani che abbiano superato il biennio di un qualsiasi Istituto Tecnico Industriale o di qualunque scuola superiore, previo, in quest’ultimo caso, un eventuale esame integrativo.

È obbligatorio la conoscenza della lingua inglese.

Profilo professionale in uscita del perito capotecnico informatico e meccanico :

Il perito industriale informatico e meccanico, oltre le competenze specifiche del proprio settore, deve avere la capacità di inserirsi in realtà molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione sia dal punto di vista tecnologico sia da quello organizzativo del lavoro.Entrambi i corsi specializzanti hanno come obiettivo la formazione di tecnici capaci di affrontare in maniera analitica e con celerità le dinamiche di applicazione delle conoscenze acquisite con competenze e creatività, in un sistema lavorativo sempre più complesso e sofisticato.

Sbocchi professionali del perito capotecnico informatico e meccanico:

Il perito industriale sia informatico sia meccanico, oltre a poter accedere a qualsiasi facoltà universitaria o scuola parauniversitaria, grazie alla presenza nel piano di studio di discipline che consentono una formazione culturale amplia e diversificata, tramite concorso, potrà accedere a tutte le Accademie Militari.

Può accedere a tutti i concorsi che richiedono il diploma di Scuola Media Superiore. Può, inoltre, iscriversi all’Albo dei Periti industriali ed esercitare la libera

professione.

Industria, con mansioni di progettazione, amministrazione, manutenzione degli impianti, produzione, acquisti, vendite.

Uffici Tecnici delle Pubbliche amministrazioni.

Insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come Insegnante Tecnico-pratico.

Libera professione dopo esperienza maturata nel settore.

Corsi di formazione professionale post-diploma organizzati dalla Regione, finalizzati all'inserimento immediato nel mondo del lavoro.

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Articolazione del piano delle Attività didattiche

Il corso degli studi,di durata quinquennale , è diviso in biennio comune a tutti gli indirizzi ed un triennio specializzante.Il biennio di base è propedeutico al triennio e presenta un piano di studio valido per tutte le specializzazioni.

Discipline del Biennio

Nel biennio sono presenti insegnamenti necessari per una formazione culturale di base.Sono previsti i seguenti insegnamenti:Italiano, Storia,Diritto, Ed. Fisica, Matematica, Lingua straniera (Inglese), Geografia, Scienze della terra, Biologia, Chimica, Fisica, Disegno, Religione o attività alternativa.

L’insegnamento teorico di alcune discipline è supportato da attività che si effettuano in aule speciali, nel laboratorio informatico multimediale e nei gabinetti scientifici ,attrezzati per le esercitazioni di fisica e chimica.

Gli allievi fanno uso della palestra sia al mattino che di pomeriggio,dei laboratori e della piccola biblioteca.

Discipline del Triennio Perito InformaticoLa specializzazione in capotecnico informatico prevede i seguenti insegnamenti:Lingua e letteratura italiana, Storia, Informatica, Ed. Fisica, Religione o attività alternativa, Inglese, Matematica generale, applicata e laboratorio, Calcolo delle probabilità, Statistica, ricerca operativa e laboratorio, Sistemi, automazioni e laboratorio.

Si affiancano all’insegnamento teorico attività pratiche nei laboratori di:Elettronica;Informatica;Sistemi elettronici.

Gli allievi fanno uso della palestra sia al mattino che di pomeriggio,dei laboratori e della piccola biblioteca,sia per le attività didattiche curriculari che per quelle extra .

Discipline del Triennio Perito Meccanico

La specializzazione in perito meccanico prevede i seguenti insegnamenti:Lingua e letteratura italiana, Storia, Ed. Fisica, Religione o attività alternativa, Inglese, Matematica generale, Meccanica applicata e macchine a fluido, Tecnologia meccanica ed esercitazione, Disegno/Progettazione ed organizzazione industriale, Sistemi e automazione industriale, Economia industriale e diritto.

Si affiancano all’insegnamento teorico attività pratiche nei laboratori di:Elettronica;Informatica;Sistemi elettronici.

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PIANO STUDI E QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE

BIENNIO COMUNE AI DUE INDIRIZZIDISCIPLINE DEL PIANO DI

STUDIOORE SETTIMANALI PER

ANNO DI CORSOPROVE

DI ESAME1° anno 2° anno

EDUCAZIONE FISICA 2 h 2h P.O.RELIGIONE/ATTIVITA’

ALTERNATIVA1h 1h

ITALIANO 5h 5h S.O.STORIA 2h 2h O.

DIRITTO ED ECONOMIA 2h 2h O.GEOGRAFIA 3h 0 O.

MATEMATICA 5h(2h) 5(2)h S.O.SCIENZA DELLA TERRA 3h 0 O.

BIOLOGIA 0 3h O.LINGUA INGLESE 3h 3h S.O.

FISICA E LABORATORIO 4(2)h 4(2)h P.O.CHIMICA ELABORATORIO 3(2)h 3(2)h P.O.TECNOLOGIA E DISEGNO 3(2)h 6(3)h G.O.

TOTALE ORE 36(8)h 36(9)h

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TRIENNIO INFORMATICO

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDIO

ORE SETTIMANALI PER ANNO DI CORSO

PROVE DI ESAME

3° anno 4° anno 5° annoEDUCAZIONE FISICA 2h 2h 2h P.

RELIGIONE/ATTIVITA’ ALTERNATIVA 1h 1h 1hITALIANO 3h 3h 3h S.O.

STORIA 2h 2h 2h O.MATEMATICA GENERALE E

LABORATORIO6(2)h 5(2)h 4(2)h S.O.P.

CALCOLO DELLE PROBABILITA’ E STATISTICA E LABORATORIO

3(1)h 3(1)h 3(1)h O.P.

ELETTRONICA E LABORATORIO

5(3)h 6(3)h 6(3)h S.O.P.

INFORMATICA GENERALE E LABORATORIO

6(4)h 6(3)h 5(2)h S.O.P.

SISTEMI AUTOMAZIONE E LABORATORIO

5(2)h 5(3)h 7(4)h O.P.

LINGUA INGLESE 3h 3h 3h O.TOTALE ORE 36(12)h 36(12)h 36(12)h

TRIENNIO MECCANICO

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDIO

ORE SETTIMANALI PER ANNO DI CORSO

PROVE DI ESAME

3° anno 4° anno 5° annoLingua e lettere italiane 3 3 3 S.O.

Storia 2 2 2 O.Lingua straniera 3 3 2 S.O. (b)

Economia industriale ed Elementi di diritto

- 2 2 O.

Matematica 4 (1) 3 (1) 3 (1) S.O.Meccanica applicata e Macchine

fluido6 5 (4) 5 S.O. (c)

Tecnologia meccanica ed Esercitazioni

5 (5) 6 (6) 6 (6) O.P.

Disegno, Progettazione ed Organizzazione industriale

4 5 (3) 6 S/G.O. (c)

Sistemi ed Automazione industriale 6 (3) 4 (3) 4 (3) O.P.Educazione fisica 2 2 2 P.O.

Religione/Attività alternative 1 1 1 -

Totale ore settimanali 36 (9)36 (10)(4) (3)

36 (10) .

S. = scritta; O.=orale; S.G.=scritto-grafica; P.=pratica

(b) Nel quarto e quinto anno la prova é solo orale.

(c) Le ore di compresenza con il docente tecnico pratico indicate tra parentesi) saranno ripartite rispettivamente tra 3° e 4° anno per Meccanica applicata e Macchine a fluido" e tra 4° e 5° anno per "Disegno, Progettazione ed

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Organizzazione industriale" nell'ambito della programmazione annuale, in base alle specifiche esigenze didattiche, con delibera dal consiglio di classe ratificata dal collegio dei docenti. 

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LA MISSION DELL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

PREVENZIONE DEL DISAGIO E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ FORMATIVA .

Obiettivo ordinario dell’I.T.I. di Roccadaspide è quello di realizzare una migliore qualità dell’offerta educativa e formativa prevenendo anzitutto i fenomeni di ripetenza, interruzione di frequenza, abbandono e dispersione scolastica ,proponendo ,in linea con la nuova normativa del diritto allo studio ed alla formazione,anche percorsi didattici alternativi con la cooperazione della Regione Campania ed Enti accreditati.

Considerando la realtà territoriale in cui i fenomeni di abbandono non toccano punte rilevanti, il Piano, più che a programmi di recupero della dispersione in senso stretto, è rivolto alla prevenzione e al recupero della “dispersione latente”, intesa come quel fenomeno per cui la frequenza delle attività scolastiche è puramente formale e condotta da studenti demotivati.

Il piano, pertanto, si articola in vari punti, assommando in sé sia la prevenzione degli insuccessi che la progettazione educativo - formativa e l’orientamento, considerando quest’ultimo come fattore chiave che può suscitare “motivazione” a combattere la “dispersione latente”.

Il Collegio dei docenti ha individuato le seguenti cause dell’insuccesso scolastico: Carenza dei livelli culturali di partenza; Insufficiente valorizzazione delle potenzialità degli studenti; Insufficiente motivazione; Studio personale insufficiente; Difficoltà di interrelazione docenti – genitori.

Il Collegio dei docenti ha proposto, inoltre, gli strumenti e le metodologie per l’attuazione del Progetto che possono essere suddivisi in sei gruppi fondamentali:

1) COINVOLGIMENTO DEI GENITORI E DEGLI ALUNNI NELLE INIZIATIVE DI ISTITUTO E NELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA.

Nella scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall’identificare la propria utenza, dal rappresentarsene i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. La famiglia entra nella scuola quale rappresentante degli alunni e come tale partecipa del contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli.

2) -STRATEGIE DI RECUPERO E CORSI INTEGRATIVI -SUCCESSO FORMATIVO E LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA.

Le principali cause dell’insuccesso scolastico hanno reso d’obbligo prevedere nel POF l’istituzione dei corsi di recupero e l’attivazione dello sportello didattico.Le caratteristiche più rilevanti per conferire efficacia agli interventi dovranno essere almeno queste: essere mirati; essere flessibili; puntare sulla motivazione. Saranno adottate strategie miste di tipo quantitativo e qualitativo. L’attività di recupero coinvolgerà tutte le materie, con l’intento di fornire agli studenti la possibilità concreta di superare sia le carenze nell’ambito delle singole discipline che quelle di tipo trasversale (carenze d’ordine metodologico).I tempi di attuazione: una 1° fase entro dicembre 2007 e una 2° fase nel periodo febbraio-marzo 2008.Il fenomeno della dispersione scolastica è ad oggi ancora consistente.In molti casi alla dispersione si accompagna, rappresentandone insieme un effetto e una causa,una preoccupante crescita del disagio e della devianza giovanile.

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Il percorso formativo presentato dal POF è finalizzato a consolidare il ruolo della scuola come promotrice di aggregazione sociale e culturale, soprattutto nei luoghi e nelle situazioni a rischio di dispersione, disagio e devianza giovanile e promuover il successo scolastico.

3) Adattamento dei criteri di valutazione alle mutate esigenze formative

Nell’anno scolastico xxx 2005-2006, nel nostro istituto, allo scrutinio finale risultavano promossi 376 studenti con una percentuale dell’86%, di cui a pieni voti erano 223 per una percentuale del 51%, mentre con debito formativo erano 153 per una percentuale del 35%, i non promossi 59 per una percentuale del 14%.

E’ indispensabile, quindi, inserire nel piano dell’offerta formativa una gestione consapevole e programmata del debito formativo, prevedere opportuni momenti di accertamento dei livelli di preparazione nelle materie del debito, anche in considerazione del fatto che la programmazione modulare può consentire il debito su alcuni “moduli tematici” e non su tutti i contenuti curriculari di una determinata disciplina.

Il debito formativo è un elemento strutturale della programmazione didattica ma con gestione biennale che prevede l’impossibilità di essere promosso per due anni consecutivi malgrado l’insufficienza in una stessa materia.

Di qui la necessità di istituire corsi di recupero e relativa valutazione prima dell’avvio ufficiale del successivo anno scolastico per gli studenti dichiarati promossi a giugno nonostante la presenza di lacune in una o più materie: e quindi le promozioni saranno piene o non saranno.

Tale chiarimento deve far parte del contratto formativo e adeguatamente sottolineato a tutte le famiglie ed agli studenti.

4) Corsi di formazione e aggiornamento.

Nel corso dell’anno scolastico 2006-2007 il programma delle attività si articola sul tema “Comunicazione e formazione” (telematica e formazione a distanza). La Formazione per docenti sarà di tipo sia on line che on site e tramite protocollo d’intesa interistituzionale.

5) CORSI PER IL CONSEGUIMENTO DEL CERTIFICATO DI IDONEITÀ PER LA GUIDA DEI CICLOMOTORI E ALLA SICUREZZA.

A partire dal 1984 il ministero della P.I., con C.M. 391, allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale della sicurezza del traffico e della circolazione, obbligava “di inserire nella programmazione curriculare l’educazione alla sicurezza stradale come esigenza dell’uomo contemporaneo di integrarsi responsabilmente con la realtà ambientale e territoriale caratterizzata da una accentrata motorizzazione”.Le programmazioni curriculari di ogni classe dovranno delineare un’ attività di Educazione Stradale nel quadro delle dimensioni trasversali della formazione degli alunni contenute e armonizzate nel presente P.O.F. e nella programmazione del docente referente.La finalità del percorso formativo sarà quella di educare gli allievi al rispetto di sè e degli altri attraverso una conoscenza critica e ragionata dei precetti normativi che disciplinano l’uso di qualsiasi mezzo di trasporto nonché i comportamenti idonei dell’attuale studente e del futuro cittadino.L’attività si realizzerà per classi parallele, con due moduli distinti rispettivamente uno per gli allievi del biennio e uno per quelli del triennio nell’ambito delle attività previste dalla flessibilità.Tra i progetti didattici integrativi saranno inseriti i corsi per il conseguimento del certificato d’idoneità per la guida dei ciclomotori, in ottemperanza al Decreto del 30-06-03.

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Detti corsi avranno la durata di 20 ore e l’esame sarà espletato da un funzionario del dipartimento per i trasporti terrestri.

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO.

Data l’importanza che l’argomento riveste nella formazione culturale e professionale del Perito industriale, la scuola ha istituito corsi di educazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro che forniscano agli allievi una preparazione specifica sui seguenti temi: gestione dell’emergenza ed elementi di primo soccorso – la Legge 626 e l’analisi dei rischi – antincendio, ecc.Per garantire la sicurezza all’interno dell’ITIS, sia durante l’attività ordinaria sia in caso di calamità, sono stati messi a norma i vari ambienti dell’Istituto ed è stato definito un “Piano sicurezza”. Nei confronti degli studenti, ogni anno, viene svolta un’azione informativa sulla sicurezza e sul piano di evacuazione. Docenti responsabili : MAZZA Giovanni ( responsabile per la sicurezza ) SORRENTINO Alfredo xxx (incaricati del progetto formazione informazione ai lavoratori e agli studenti sui progetti “Sicurezza” e “Primo soccorso” ) Il Piano sicurezza è coordinato da un’apposita Commissione, formata dai docenti suddetti e dal rappresentante dei lavoratori Pepe Carmine.

6) RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI E CON LE DIVERSE REALTÀ ISTITUZIONALI, CULTURALI, SOCIALI ED ECONOMICHE OPERANTI SUL TERRITORIO .

Si deve trattare di una relazione tra istituzione scolastica e realtà territoriale non rimessa all’occasionalità e alla discrezionalità ma l’Istituto Tecnico nei confronti del Territorio deve realizzare il principio di sussidiarietà mediante l’erogazione di servizi che corrispondono il più possibile alle attese del contesto.La relazione con il territorio deve avere caratteristiche di interattività, deve cioè consentire lo scambio.Il territorio, nelle sue potenzialità culturali, deve consentire quella continuità orizzontale del curricolo che ne consente l’arricchimento e l’ampliamento.Lo strumento delle convenzioni, delle intese, dei contratti, nella programmazione territoriale, dell’offerta formativa, deve integrare l’attività ordinaria del nostro istituto supplendo a carenze di servizi o di competenze professionali e mirare all’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro. Il rapporto con il territorio va sintetizzato all’interno di un unico ambito d’intervento: l’ampliamento dell’offerta formativa. La funzione strumentale di quest’area ha dunque principalmente il compito di organizzare e coordinare l’ampliamento delle o.f. di concerto con enti esterni alla scuola quali l’ente locale, aziende, altre agenzie formative. Il concetto di ampliamento dell’ o.f. entra nella logica pedagogica della scuola con il regolamento in materia di autonomia scolastica e ne diventa di fatto elemento indispensabile.Azione pratica: inizialmente, il docente incaricato opera una raccolta, un’analisi di tutte le proposte che provengono alla scuola da enti esterni, selezionando quelle che si presentano come veri e propri progetti.

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Successivamente, all’interno di ogni progetto è necessario ricercare le connessioni con gli obiettivi della programmazione educativa e della programmazione didattica, per garantire un sufficiente livello di pertinenza, sostenibilità, formatività, e continuità tra progetto e attività curriculari. Una volta esaminata la ricognizione il docente incaricato, sentito il direttore amministrativo per quanto riguarda gli impegni di spesa, propone al Collegio un elenco di progetti in base alla priorità d’attivazione. Solo a questo punto inizia la fase di coordinamento della attività legate ai progetti.Al termine dell’anno scolastico il docente incaricato propone al Collegio una sintesi dei progetti attivati con relative valutazioni.

7) CONTRATTO FORMATIVO

Il Contratto formativo si sostanzia delle responsabilità della scuola e della intera comunità scolastica e sociale .Si traduce sul piano operativo in 2 livelli:

1) Dirigente scolastico, 2) famiglie, 3) allievi, 4) comunità esterna:

con la presentazione del Pof e della programmazione d’istituto nella loro proposta globale, per informare sulle scelte educative, culturali, organizzative ed operative dell’istituto.

b) Consiglio di Classe, c) singolo docente ed allievi:

viene presentato il curricolo formativo su cui sono impegnati i docenti e gli allievi sono resi consapevoli dell’iter didattico, dei risultati attesi sul piano formativo e didattico, degli impegni per poter conseguire i risultati dichiarati. Questo momento contrattuale deve essere formalizzato su cartelloni per permettere a docenti e allievi di tenere sottocontrollo il processo di insegnamento/apprendimento, i risultati che si conseguono in itinere, gli eventuali scostamenti della programmazione. Il documento che formalizza il contratto deve essere un utile strumento per l’esercizio di un controllo funzionale da parte di docenti e allievi sul processo e sui risultati, allo scopo di misurare eventuali “correttivi” e/o integrazioni là dove si rendono necessari.

Il contratto formativo si fonda quindi sulla Carta dei Servizi, sul regolamento interno della vita dell’istituto ,sul regolamento delle studentesse e degli studenti ,sul Pof e sulla documentazione relativa agli aspetti didattici della vita scolastica, in quanto diversi sono i momenti contrattuali, perché diversi sono i livelli; Non può e non deve essere un atto formale ma un processo che dura nel tempo con il coinvolgimento attivo e responsabile di tutte le componenti.

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Il progetto non può ridursi a mera informazione e privilegiare il solo ambito delle conoscenze anche se il possesso di un solido patrimonio culturale è garanzia inequivocabile per la comprensione d’altri sistemi di vita.

Il piano si configura come offerta formativa, quindi, è il carattere formativo l’aspetto più significativo.

Esso mira non solo all’istruzione (acquisizione di conoscenze e competenze) ma alla formazione delle capacità e alla maturazione degli atteggiamenti, delle motivazioni, degli interessi e dei valori degli allievi.

I molteplici interventi educativi certamente si muoveranno per attuare una strategia unitaria per raggiungere obiettivi largamente condivisi e utili alla formazione integrale della personalità, considerata nella molteplicità delle sue dimensioni ( obiettivi formativi ), ma anche per il raggiungimento di competenze professionali ( obiettivi relativi alle conoscenze – competenze – abilità ) che la scuola vuole promuovere e trasmettere.

La scuola, però, oltre ad offrire l’opportunità di un diploma spendibile sul mercato del lavoro, deve essere in grado di dare risposte anche a quella parte dei propri iscritti che decidono di intraprendere gli studi in ambito universitario.

Oggi, una parte degli studenti che frequenta questa scuola guarda con maggiore attenzione ai percorsi universitari perché il mercato richiede figure professionali più flessibili, spesso individuate nelle terminalità successive alla Secondaria Superiore.

Ciò determina la necessità che il piano formativo preveda, unitamente ai saperi professionali, la base culturale idonea alla prosecuzione degli studi, per venire incontro a quella parte di utenza che intende proseguire gli studi.

È ovviamente assurdo pensare che debbano essere indicati, in questo documento, tutti gli obiettivi dei corsi e delle materie, perché questo è demandato ai singoli consigli e ai singoli docenti.

È necessario però precisare che gli obiettivi relativi al curricolo obbligatorio sono quelli definiti a livello nazionale e integrati con quelli scelti dalla scuola.

Come a dire: gli obiettivi specifici di apprendimento che devono essere stabiliti dal Ministero sono una cosa, gli obiettivi formativi e le competenze che devono essere identificate da questa scuola ne sono un’altra, ben distinta.

Come suggerisce un’ampia e consolidata letteratura, del resto, gli obiettivi specifici di apprendimento risultano dalla definizione operativa di conoscenze e di abilità (cioè di procedure riguardanti il saper fare).

Essi hanno un valore normativo nazionale e riguardano un alunno”medio” e una scuola “media”che, nella realtà, non esiste.

Gli obiettivi formativi e le competenze, invece, rimandano a ciò che diventano gli obiettivi specifici quando si contestualizzano, entrano in una scuola e in una classe concreta, incontrano gli allievi con le loro peculiari capacità, diventano gli strumenti che noi insegnanti usiamo per promuovere le competenze non degli allievi in generale, ma dei nostri allievi, della nostra classe e hanno valore nella programmazione d’istituto. (La scuola dell’autonomia).

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FINALITA’ EDUCATIVE – OBIETTIVI SPECIFICI

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OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

Crescita e valorizzazione della persona umana ; elevazione del livello di formazione culturale e comportamentale di ciascun alunno; potenziamento della capacità e delle opportunità per tutti gli alunni a partecipare alla

costruzione dei valori della cultura, del lavoro, della civiltà e della convivenza sociale ed a contribuire al loro sviluppo ( abbattimento della dispersione scolastica e dell’emarginazione);

rimozione delle cause che ostacolano il libero e pieno sviluppo della persona umana ( incremento dell’integrazione scolastica e sociale e della tolleranza); avvaloramento del pluralismo culturale, politico, religioso e territoriale (star bene con se

stessi ,con gli altri e nell’ambiente ; diversità come risorsa culturale e formativa ); Partecipazione motivata all’organizzazione programmatica e ordinamentale degli interventi

educativi scolastici tale che rispettino i principi dell’unitarietà, della progressività, della continuità e dell’orientamento;

maturazione globale , psico – fisico- relazionale di ciascun alunno , in rapporto e rispetto dei ritmi e reali possibilità.

OBIETTIVI SPECIFICI COGNITIVI TRASVERSALI

(COMUNI A TUTTE LE DISCIPLINE)

sviluppo della capacità di comprensione di un testo con individuazione di punti fondamentali; sviluppo di capacità di espressione in lingua italiana utilizzando un lessico appropriato alla

situazione comunicativa e di contenuto; potenziamento delle conoscenze comunicative e tecniche della lingua inglese; maturazione di un metodo di lavoro e di studio autonomo e critico,con sviluppo di capacità di

analisi e sintesi; acquisizione delle conoscenze e delle competenze specifiche connesse direttamente ai ruoli e

alle funzioni professionali del Tecnico Informatico e Meccanico; Sviluppo di capacità interattive con il territorio,sapendo leggere i bisogni,cause ed effetti di

fenomeni e proporre soluzioni ai problemi ( problem solving ) ; formazione di figure tecnico-professionali capaci d’interpretare i rapidi cambiamenti della

società dell’informazione e dell’evoluzione tecnologica .

Per quanto riguarda gli obiettivi specifici cognitivi delle singole discipline si rinvia ai Programmi ministeriali ed ai Piani di lavoro annuali e modulari che ogni docente elaborerà in coerenza con le direttive del Collegio dei Docenti e la mission dell’istituto.

ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI DISCIPLINARI

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I contenuti dell’insegnamento, poiché non sono i fini del lavoro educativo ma i mezzi,gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità della azione educativa, sono formulati in riferimento alle finalità precedentemente espresse e utili alla formazione integrale della personalità, considerata nella molteplicità delle sue dimensioni.

Perché questo avvenga gli insegnamenti disciplinari devono essere programmati in modo che non si susseguono e si sommano l’uno all’altro ma realizzano sin dalla progettazione la loro integrazione nella prospettiva della formazione unitaria della personalità.

Particolare rilievo sarà dato alla programmazione per classi parallele e per discipline affini , all’articolazione della didattica modulare, anche per consentire agli alunni di poter recuperare ed approfondire ,nel corso dell’anno, i contenuti i singoli moduli didattici .

Per l’articolazione dei singoli contenuti e delle singole discipline si rinvia ai piani annuali elaborati dai docenti .I programmi ministeriali sono dei riferimenti all'interno degli stessi ogni docente effettua le scelte funzionali al raggiungimento degli obiettivi prefissati;La programmazione disciplinare e di classe deve essere strutturata per finalità, obiettivi, strategie (metodologie,tempi e strumenti), verifica, valutazione.E’ considerata come strumento flessibile e modificabile "in itinere", secondo le esigenze che emergeranno nel corso dell’anno e delle indicazioni periodiche dei genitori e degli alunni.I contenuti saranno organizzati,all’interno dei Consigli di classe , in moduli didattici .

AREA DI PROGETTO

Sia nel biennio che nel triennio, si prevede l'area di progetto, intesa come sintesi metodologica di interventi mirati di più docenti ,con diverse competenze disciplinari ,dello stesso Consiglio di Classe e di classi parallele per l’ attuazione di percorsi didattici multidisciplinari ed il coinvolgimento di alcune o di tutte le discipline, utilizzando, nell’ambito della flessibilità , una parte del loro monte ore (non superiore al 10 % ).

Nel triennio i ragazzi realizzeranno uno dei progetti interdisciplinari scelto dal C.d.C. tra i seguenti proposti ed approvati nei dipartimenti:

a) Prof. Matrone Aniello: Documentazione, con un prodotto multimediale, di un evento tipico del proprio territorio per stimolare le conoscenze del pacchetto OFFICE nelle classi terze.

b) Proff. Di Stasi, Pacifico, Matrone G.: Gestione automatizzata di un processo industriale con l’uso di motore passo-passo, pannelli fotovoltaici e controllori a logica programmabile PLC.

L’attuazione del progetto, articolato per moduli flessibili, conduce alla “collaborazione interdisciplinare“ e favorisce la interiorizzazione delle conoscenze attraverso la loro applicazione pratica.

Ogni insegnante coinvolto può dedicare massimo il 10% delle sue ore annuali nell’ambito della flessibilità e realizza la parte di progetto di sua competenza secondo quanto programmato dall’insegnante responsabile del progetto. Sono previste anche ore di insegnamento non curricolari pomeridiane.

Gli elaborati saranno valutati nei consigli di classe e potranno essere oggetto di discussione e di valutazione anche in sede di esami di stato.

INTEGRAZIONE ED ACCOGLIENZA: Gruppo H

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xxxNel rispetto della L. 5/2/92 n. 104, sono attivati, per gli alunni diversamente abili, percorsi

didattici individualizzati al fine di favorire la loro integrazione nella classe.Risultano iscritti 11 alunni diversamente abili con diverse tipologie.L’integrazione scolastica di questi alunni non può limitarsi alla semplice “socializzazione in

presenza” ma deve garantire apprendimenti globalmente rapportabili all’insegnamento impartito a tutti gli alunni perché il titolo di studio ha valore legale. Tuttavia, nella fase intermedia, gli alunni con handicap psichico, tenuto conto della loro potenzialità, svolgono programmi semplificati rispetto ai compagni.

In tutte le istituzioni scolastiche la presenza di alunni “diversi”rappresenta una situazione diffusa e generalizzata che deve reclamare il passaggio effettivo dall’inserimento nella comunità scolastica, come adempimento formale e amministrativo, all’integrazione come attuazione del pieno diritto della persona all’apprendimento, alla comunicazione, alla relazione e alla socializzazione. Il nostro POF dovrà tenere conto che l’integrazione per essere efficace, non può limitarsi agli interventi di natura didattica e organizzativa “interni” all’istituto, perché destinati ad essere unilaterali e riduttivi. A tal proposito il gruppo H ha curato un progetto che riguarda: la presentazione degli alunni, l’utilizzazione dei docenti, gli strumenti, gli spazi e la metodologia. I progetti per l’integrazione hanno il respiro del concorso integrato di più soggetti e, come contesto culturale di riferimento, hanno il sostegno di interventi formativi per un’educazione interculturale di tutti.

La programmazione d’Istituto prevede, pertanto: la presenza d’insegnanti di sostegno i quali assumono la contitolarità delle classi in

cui operano e sono corresponsabili dell’andamento complessivo dell’attività didattica; gruppo di studio e di lavoro ( GLH ), composto da insegnanti di sostegno e

curriculari; didattica dell’integrazione, che prevede l’adeguamento alla situazione del disabile

con moduli di apprendimento che si inseriscono nella programmazione della classe di appartenenza;

incontro scuola famiglia; utilizzo delle risorse dell’istituto, sia umane che materiali; utilizzo dei laboratori adeguatamente forniti di computer, materiali e strumenti

necessari alle attività. La formulazione dell’orario assicurerà la presenza di almeno cinque insegnanti di

sostegno per ogni giorno della settimana e di almeno due per l’intero orario giornaliero

A seconda del tipo di handicap gli insegnati di sostegno predispongono e attuano dei percorsi educativo – didattici personalizzati, partendo dalle abilità dell’alunno e non dalle sue difficoltà, allo scopo di favorire al massimo la crescita della propria personalità e di sfruttare al meglio le proprie capacità.

A tale scopo per ciascuno alunno con handicap la scuola, in collaborazione e gli specialisti dell’ ASL, predispone un apposito “ Piano Educativo Individualizzato “.

In ogni caso le attività d’integrazione devono riguardare tutta la classe in cui l’alunno è inserito.

Eventuali alunni portatori di handicap gravissimi, per i quali risulta difficoltoso ed incerto il raggiungimento anche parziale degli obiettivi didattici semplificati, verranno stimolati con attività adeguate alle loro capacità residue.

La programmazione di classe potrà prevedere, a titolo sperimentale, la possibilità di alternanza da parte dei docenti di sostegno nelle classi, ai fini di un confronto tra le varie strategie e metodologie didattiche.

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S C E L T E M E T O DO L O G I C H E E DIDATTICHE

Per la realizzazione dei contenuti i docenti si serviranno della lezione frontale, della lezione dialogata, di lavori di gruppo, di ricerche, di discussioni, di prove strutturate, di attività di recupero, di simulazioni, di flessibilità del curriculo e dell’orario.

Le simulazioni, in particolare, nelle quinte classi per consentire agli allievi di affrontare meglio l’esame di Stato.

Saranno impiegate in modo funzionale la interdisciplinarità e la progettazione modulare.Da questo punto di vista, l’insistenza sul carattere pluridisciplinare del nuovo esame di Stato

sembra una conquista importante, che può incidere profondamente anche sullo stile degli studi che lo precedono. Perché, bisogna rendersene conto fin da ora, un effettivo lavoro pluridisciplinare non si improvvisa. È in gioco una forma mentis che solo un lungo esercizio di collaborazione, durante l’intero corso di studi, potrà far nascere e garantire sul campo la vera didattica interdisciplinare.

L’organizzazione modulare dell’insegnamento deve la sua diffusione di << massa >> al regolamento dell’autonomia, dove è indicata come una delle opportunità offerte per superare la rigidezza di orari e programmi / e all’introduzione di percorsi pluridisciplinari per il colloquio del nuovo esame di Stato. Il << modulo tematico >> è diventato una pratica caldeggiata con effetto-traino: e allora perché non fare tutto il programma per moduli?

Con la scuola dell’autonomia si richiede al docente un atteggiamento diverso da quel solipsismo che il programma ministeriale, con la sua fissità e divisione in contenuti, sembrava garantire.Il progetto dell’offerta formativa va verso un ripensamento non solo dei contenuti, ma soprattutto dei modi con cui vanno posti e così balza in primo piano: multidisciplinarità, pluridisciplinarità, interdisciplinarità, simultanea proposta di disciplina tra loro interrelate, coordinazione di tutte le discipline, interrelazione materie e metodi e soprattutto l’importanza dell’équipe nella programmazione flessibile degli interventi didattici.

Occorrerà << definire, con chiarezza le conoscenze e le competenze di base che l’allievo possiede all’inizio del “percorso modulare”, e le conoscenze e competenze che si ritiene possano e debbano da lui invece essere acquisite a conclusione del percorso >>. La progettazione del modulo sarà articolata in modo che l’alunno possa << procedere con una certa gradualità di apprendimento, partendo dalla padronanza di capacità di base per poi giungere a padroneggiare competenze e contenuti in modo via sempre più complesso >>.

L’arricchimento dell’offerta formativa propone un’ organizzazione articolata e flessibile comprensiva di tre curricoli:

percorsi didattici articolati: costituiscono il modello base e prevedono obiettivi comuni a tutta la classe, perseguibili attraverso momenti di lavoro collettivo e momenti di lavoro individuale e di gruppo ( attività di ricerca, recupero e approfondimento );

percorsi didattici differenziati: necessari per rispondere al meglio alle esigenze di alunni svantaggiati o anche particolarmente dotati; prevedono la diversificazione degli obiettivi, delle attività, delle metodologie e delle tecnologie;

percorsi didattici integrativi: si propongono di garantire la personalizzazione formativa; si caratterizzano per la loro rispondenza agli interessi e alle attitudini degli alunni anche in vista dell’acquisizione di crediti scolastici e/o formativi.

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ASPETTI DIDATTICO – ORGANIZZATIVI DEI PERCORSI FORMATIVI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODULARE

Nell’ambito della progettazione dei percorsi formativi,al fine di superare l’organizzazione didattica basata sulla rigida sequenzialità dei contenuti disciplinari , si mirerà a riorganizzare le competenze da acquisire su base modulare, con la sistemazione dei saperi in blocchi organici anche pluridisciplinari.

Il modulo deve rappresentare un’unità di apprendimento fondata sull’acquisizione di un insieme significativo di competenze certificabili che l’allievo potrà spendere anche in età adulta.

La didattica modulare prevede innovazioni che favoriscono il superamento anche della rigidità dell’orario, del gruppo di classe e della separatezza delle discipline

Esso può essere rivolto alla classe intera, ma anche a gruppi temporanei di allievi provenienti anche da classi di corso diversi che abbiano interessi ed esigenze comuni; dovrà facilitare il recupero delle carenze e gli approfondimenti e consentire al docente di certificare l’apprendimento dell’allievo.

Ciascun Modulo prevede:

la formulazione delle competenze che il docente si prefigge di far conseguire agli allievi

l’indicazione dei contenuti atti a far raggiungere gli obiettivi preventivati

l’indicazione dei prerequisiti che gli allievi devono possedere

l’individuazione delle varie fasi di lavoro con l’indicazione dei tempi, dei metodi e dei mezzi

l’indicazione delle forme e degli strumenti di verifica ritenuti più idonei

l’indicazione dei criteri di valutazione in funzione dei livelli di apprendimento prefissati

Sarà compito dei consigli di classe ,su indicazione del C.D., promuovere ed organizzare i contenuti e gli obiettivi specifici delle discipline secondo moduli tematici di saperi sui quali lavorerà l’intera classe e/o gruppi di interesse.

FLESSIBILITÀ DEL CURRICULUM (Compresenza/ contemporaneità)

La caratterizzazione modulare della didattica scolastica introduce all’interno della scuola una flessibilità curriculare, per cui i programmi, gli spazi e lo stesso orario, sono attuati in conseguenza della stessa.(I limiti di flessibilità temporale per realizzare compensazione tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo sono previsti dall’art. 8 del DPR 275/99 comma 1, punto e). Il presente piano consente di togliere al massimo il 20% dell’orario di una disciplina per assegnarlo ad altra disciplina già presente nel curricolo nazionale, per potenziarne l’insegnamento o ad un’attività assente dal curricolo nazionale e stabilita da questa scuola.

La quota del 20% può costituire un primo valore aggiunto al piano dell’offerta formativa sia come specificità della scuola sia come mezzo per corrispondere meglio alle esigenze formative degli alunni e alle attese del contesto sociale di riferimento. Non vi è dubbio che la portata dei programmi didattici è tale da non rendere agevole tale innovazione, per questo la flessibilità, nel biennio, riguarderà il potenziamento delle discipline di inglese e informatica; e nel triennio l’area di progetto.

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Le attività che riguarderanno le flessibilità saranno: accoglienza, orientamento, lettura del giornale in classe, educazione alla sicurezza stradale, uso delle calcolatrici simboliche, uscite sul territorio per confrontare dati teorici con situazioni reali, formazione della persona e del cittadino, ricerca motivazionale all’apprendimento, valorizzazione del diploma.

La compresenza/contemporaneità deve essere intesa come co-docenza e viene fortemente valorizzata in un contesto flessibile.

Essa comporta disponibilità al confronto e alla collaborazione tecnico – disciplinare, abitudine a progettare in équipe, volontà di individuare strumenti e modalità di verifica condivisi e convergenza sugli obiettivi.

La compresenza/contemporaneità è anche un’occasione didattica per il superamento dell’unità classe e la sua riorganizzazione in fasce di livello e/o in gruppi di interesse.

DIDATTICA INNOVATIVA

Prosegue anche per l’anno scolastico corrente il progetto DiGiScuola, promosso dal Ministero per le Riforme e Innovazioni della pubblica amministrazione in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.Il progetto DiGiScuola è una sperimentazione che coinvolge 550 scuole secondarie di secondo grado del Centro-Sud.Il progetto prevede:

1. Formazione degli insegnanti per introdurli all’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica dell’italino e della matematica.

2. L’introduzione della nuova didattica basata sui contenuti digitali (learning-object)3. La diffusione dell’alfabetizzazione digitale nel Paese.

Gli obiettivi sono:1. Introdurre metodologie didattiche innovative2. Ridurre la dispersione didattica3. Creare un mercato elettronico dei contenuti digitali

Viene confermata per le classi prime ed estesa alle classi seconde e terze, in collaborazione con l’università della Calabria, la sperimentazione “Didattica & Computer” che prevede l’utilizzo del software MatCos nella didattica della matematica

SPORTELLO DIDATTICO

Ogni allievo, che ne faccia richiesta, trova nello sportello un insegnante incaricato di assisterlo fuori dall’orario delle lezioni con una consulenza individualizzata, non necessariamente connessa alla disciplina d’insegnamento.

Questo tipo di intervento privilegia il rapporto individuale con lo studente e fa leva in buona misura sulla motivazione: perché l’alunno viene spontaneamente a cercare il docente, per farsi spiegare un argomento non bene assimilato.

Nessuno lo ha obbligato a venire: egli ha scelto liberamente di approfittare di una opportunità che l’Istituto gli offre sia per recuperare carenze che per potenziare studi particolari e specifici.

Modello organizzativo:

Comunicazione dei docenti disponibili per lo sportello;

Prenotazione della “consulenza” da parte degli alunni;

Conferma delle prenotazioni accolte;

Documentazione dell’effettivo svolgimento dell’intervento e dei risultati conseguiti.

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INTERVENTI DI RECUPERO INDIVIDUALIZZATI

Per gli alunni in difficoltà di apprendimento o con gravi carenze strutturali,saranno organizzati ,nell’ambito degli IDEI,interventi di recupero,nel corso di tutto l’anno scolastico di pomeriggio, per alcune ore al mattino ,nell’ambito della flessibilità. Si prevedono :

corsi strutturati, organizzati per piccoli gruppi di alunni della classe e di breve durata, eventualmente replicabili nel corso dell’anno periodicamente, in orario pomeridiano .

interventi individualizzati per il recupero di abilità trasversali di base ,al fine dell’acquisizione delle competenze minime irrinunciabili per ciascun alunno .

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PROGETTAZIONE EXTRACURRICULARE

Nell’ambito dell’autonomia scolastica ,al fine di ampliare e diversificare l’offerta formativa, si realizzeranno percorsi formativi articolati ed attività complementari e integrative,usufruendo dell’apporto anche di esperti esterni e della flessibilità del curriculo.

Alcune iniziative sono strutturate in progetti mirati ed in rete con altri Enti ;altre in attività di completamento per meglio facilitare il percorso formativo degli allievi, individuare le carenze e riprogettare interventi di recupero e di potenziamento.

Non tutte le iniziative saranno obbligatorie ,anzi, per alcune si darà spazio soprattutto alle scelte degli alunni in rapporto agli interessi ed alle capacità.

Per il corrente anno scolastico ,sono previste le seguenti attività e progetti Finalizzati, inseriti nel POF:xxx

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PROSPETTO SINTETICO dell’ AMPLIAMENTO dell’ OFFERTA FORMATIVAATTIVITA’ anno scolastico 2006/07

ATTIVITA’/PROG.DESCRIZIONE/FINALITA’

Doc. Ref.Enti Est. Referenti

Impegno Spese

Presunte

1 --Accoglienza/Integrazione-Orientamento in ingresso

Attività di accoglienza (classi I-III) e integrazione per la lotta alla dispersione scolastica e progetto ponte con esperimento di laboratorio per gli alunni scuola media.

Minella A. Asl SA3-Comuni F.S.

2 I.D.E.I.Sportello Didattico

-Interventi didattici educativi integrativi con verifica del debito formativo.-Attività di Recupero/Approfondimento e di ricerca metodologica nella didattica

Coccaro F.

3 Star bene a scuolaC.I.C.

Centro ascolto e spazio adolescenti:educazione alla salute, educazione alimentare, educazione socio affettiva e sessuale

Minella A. Asl SA3

4 Educazione alla sicurezza stradale

Educazione alla sicurezza stradale e conseguimento idoneità alla guida dei ciclomotori

Sorrentino A. ACIMotorizzaz. CivileVigili Urbani

5 Visite guidate Visite guidate e viaggi di istruzione per un approccio pratico della realtà, crescita umana, sociale e culturale.

Gorrasi G.

6 1.Lingua Inglese Potenziamento dello studio della lingua inglese con rilascio di certificazione TRINITY. Recupero linguistico nel biennio. Conversazione in lingua nel triennio.

Docenti di lingua Docente madrelingua

7 2.Lingua Inglese Conversazione in lingua per esterni. Docenti di lingua Docente madrelingua

Auto Finanziato

8 Progetto Multimediale:Scuola territorio

Tecnologia multimediale applicata alla scuola/ambiente e territorio parco Cilento e Vallo di Diano. Educazione al rispetto dell’ambiente

Palmieri F. Enti locali Associazioni

9 Preparazione esami di Stato Corso di preparazione agli esami di Stato riservato agli alunni delle classi V, con somministrazione di prove simulate.

Coccaro F.

10 Lo sport vince sempre Preparazione e partecipazione ai nuovi giochi studenteschi con la partecipazione al torneo di scacchi e gare scolastiche

Minella M., Sorrentino A.

Asl SA3CONI

11 Lettura giornale Lettura di giornali in classe con analisi critica per il potenziamento delle competenze linguistiche e l’ampliamento delle conoscenze.

Minella A. La RepubblicaIl Corriere

12 Area di Progetto “Assemblaggio PC/Reti” . Automazione di pannelli foto-

voltaici. Banca dati elettronica sull’offerta del

territorio.

Docenti interni

13 Educazione alla legalità Educazione alla legalità, alla cittadinanza e solidarietà per una crescita sociale responsabile e civile.

Pisani Esperti esterni

14 Primo soccorso Intervento di primo soccorso utile per una crescita responsabile e sociale.

Sorrentino A. Asl SA3

15 Olimpiadi della matematica, chimica e informatica

Partecipazione alle olimpiadi dell’informatica, della matematica e della chimica per valorizzare le eccellenze e stimolare alla ricerca e alle innovazione.

Cammarano Coluzzi p.Matrone G.

Università

16 Sicurezza Ambientale Educazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro, per un miglior senso civico e sociale.

Mazza A.

17 -Orientamento-Scuola Lavoro

Alternanza scuola lavoro – stages aziendali-tirocinio. Orientamento agli interessi professionali, alle scelte scolastiche ed universitarie. Attività didattiche extracurriculari finalizzate al recupero di competenze nell’ottica della preparazione alle prove di selezione per l’ingresso all’università.

Schillaci L. Enti LocaliAziende del

territorio

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ATTIVITA’/PROG.

DESCRIZIONE/FINALITA’ Doc. Ref.

Enti Est. Referenti

Impegno Spese Presunte

18 -Teatro/Cineforum-Attività sociali

laboratorio di teatro con rappresentazioni finale e partecipazione della scuola ad attività di cineforum.

Minella A.

19 -Aggiornamento docenti-Aggiornamento ATA

Aggiornamento docenti e personale Ata con formazione sia on site e on line su tematiche individuate dal Collegio Docenti e dall’assemblea Ata e coerenti con la realizzazione del Pof.

Matrone G.

20 “Memorie dal territorio” Ricerca sul territorio, attraverso documenti reperibili, al fine dell’arricchimento delle conoscenze storiche.

Amatuccio G. DeGregorio Y.

21 Borsa di studio “Valitutti” Organizzato con la partecipazione della Provincia di Salerno e il centro di studi di pedagogia “Valitutti” di Salerno, finalizzato a premiare gli alunni che nel corso dell’anno si sono distinti per meriti scolastici.

Dirigente Scolastico Prov. di Salerno

22 Matematica & Computer Il progetto si pone come obiettivo di far apprendere la matematica in modo più attivo, proficuo e piacevole, utilizzando il computer e avviare gli allievi alla programmazione.

Falce N. Università

23 Patente Europea del computer

Preparazione ai 7 moduli della patente europea con conseguimento del relativo certificato; rivolto sia agli alunni interni che ad utenti esterni.

Matrone A. AICA

24 Video conferenza Collegamento in rete con scuole, CSA e Provincia in video conferenza su problematiche culturali e di approfondimento.

Pepe C. Consulta Provinciale

25 Stato e mercato Corso base di economia allo scopo di incentivare negli studenti l’auto imprenditorialità come possibile alternativa al lavoro dipendente.

Cerruti L.

26 “E-Learning”: Didattica sperimentale

Corso base di didattica on-line Matrone A.

27 Progetto Icaro “La scuola vola in internet”

Formare gli studenti sulle nuove tecnologie multimediali attraverso Workshop utili alla realizzazione dei siti Web.

Babbaro G. Provincia Salerno

28 E-commerce Sviluppo di commercio elettronico on line tendente ad educare i giovani alla nuove tecnologie e metodologie legate al commercio elettronico e a predisporre software a disposizione delle aziende e degli enti.

Babbaro G. Enti ed aziende del territorio

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CRITERI ORGANIZZATIVI

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE

La scuola dell’Autonomia nasce dal basso, si organizza in rapporto alle esigenze formative del territorio ,alle richieste ed attese delle famiglie ed alla mission che si dà. Si fonda sull’articolazione pianificata dell’attività didattica, sulla flessibilità dei percorsi, sulle strategie interdisciplinari, dove cioè la didattica per progetti e per obiettivi da raggiungere crea relazione, arricchimento trasversale, soggettività formativa. I progetti aggregano docenti, sollecitano ricerca e sperimentazione, rivitalizzano l’attività curriculare, inducono collaborazioni e stimolano ricerche di nuovi percorsi, consentono di aprire nuovi orizzonti formativi e inducono all’implementazione del curricolo, della comunicazione e dei linguaggi. All’interno del piano dell’offerta formativa i progetti devono trovare quindi uno spazio adeguato, come modo diverso, flessibile, dinamico e stimolante per realizzare una maggiore efficacia dell’offerta complessiva.Devono essere orientativi alla crescita personale ed alle scelte che l’alunno opererà.

I progetti, parte integrante del POF, per una proficua ricaduta didattica, dovranno indicare:

Finalità,obiettivi e contenuti

Destinatari, criteri metodologici attuativi

Tempi di svolgimento

Eventuali coinvolgimenti extrascolastici

Eventuali costi

Criteri di monitoraggio e di valutazione

Responsabile del progetto

Saranno inseriti nel POF. i progetti che risponderanno, a giudizio del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto, ai requisiti di:

Ricaduta didattica positiva, congruente con il percorso educativo

Fattibilità concreta;

Accettazione degli alunni;

Copertura economica;

Le attività integrative non sono finalizzate ad offrire ai giovani solo occasioni di incontro extra curriculari o opportunità di un proficuo utilizzo del tempo libero, ma si inseriscono negli obiettivi formativi curriculari della scuola e rappresentano un arricchimento dell’offerta formativa.

Le iniziative complementari e integrative dell’iter formativo degli studenti sono formulate in relazione all’età e alla maturazione degli studenti (Biennio-Triennio).

Al fine di garantire la buona riuscita delle attività si rende obbligatoria la frequenza degli alunni per almeno 2/3 del monte ore complessivo e il limite di partecipazione di ciascun studente a massimo 2 corsi.

La partecipazione alle relative attività è tenuta presente dal consiglio di classe ai fini della valutazione complessiva dello studente.

I consigli di classe si soffermeranno sulla ricaduta didattica dei vari progetti e attività.

L’orario e l’articolazione delle attività saranno affissi alla bacheca dell’Istituto.

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STRUMENTI MEZZI E SUSSIDI DIDATTICI

La sede principale è ubicata in L.go Fratelli del Giudice in Roccadaspide, una struttura solida e ben servita.

Le aule sono tutte cablate, ben luminose, attrezzate per le attività didattiche curriculari e extra.

Sono dislocate su due piani e sono in numero insufficiente per accogliere agiatamente tutti gli alunni.

A partire dall’anno scolastico 2005/06 alla sede principale è stata affiancata una succursale sita in via S.Palomba Roccadaspide.

Come materiale di supporto dei contenuti, gli allievi si avvalgono non solo di sussidi tradizionali ma utilizzano anche le nuove tecnologie informatiche,multimediali e scientifiche.

Il potenziamento e aggiornamento continuo delle dotazione tecnologiche ed informatiche (Laboratori di Informatica, Sistemi, Multimediale/Linguistico, Matematica e Calcolo, Chimica, Fisica, Elettronica, Meccanica) corrispondono alle esigenze del mondo del lavoro che richiede un alto livello di preparazione degli allievi.

La stessa utilizzazione di apparecchiature collegate a P.C., con collegamenti e accessi a reti Internet e Intranet, permette l’adeguamento delle soluzioni tecnologiche e metodologiche che completano il livello e le qualità delle competenze acquisibili dagli studenti.

Il cablaggio e messa in rete dell’istituto permette di condividere e di controllare integralmente tutte le attività e le risorse delle varie postazioni,collegamenti multipli e veloci ad internet.

Corrisponde alle esigenze di utilizzare un laboratorio informatico multimediale per la condivisione di risorse e di accessi a altre risorse tecnologiche presenti in altre aule informatiche collegate in rete nell’ambito della stessa o di più realtà scolastiche.

L’ITIS dispone di oltre 120 PC multimediali messi in rete (intranet ed internet). Questa ricca strumentazione richiede una continua manutenzione software e hardware e necessita della presenza di personale altamente qualificato. In questi anni all’interno dell’Istituto sono maturate valide competenze in questo campo e l’ITIS è diventato punto di riferimento per molte altre istituzioni nel campo delle tecnologie didattiche.

L’aula Multimediale polivalente, adatta anche per lo studio delle lingue, con apparati e sistemi, mette gli studenti in condizione di utilizzare in modo ottimale sia le attività di accesso alla rete Internet, sia la consultazione delle risorse multimediali predisposte o scaricate dai siti Web creati opportunamente per produrre materiale multimediale. La postazione della video conferenza ,unica nel territorio di Roccadaspide che consente di partecipare ed organizzare attività a distanza in collegamento nazionale ed internazionale. Gli obiettivi di apprendimento collegati all’aula multimediale ,oltre all’utilizzo normale di P.C. e delle reti, sono l’acquisizione e l’elaborazione di materiale grafico, audio e video per l’utilizzo di pacchetti multimediali ,maturazione di competenze specifiche richieste dal mondo dell’industria e del lavoro terziario, in sintonia con le nuove tecnologie informatiche che stanno determinando notevoli e rapidi cambiamenti nella realtà attuale anche del nostro territorio: ( Internet, Videoconferenza, Archiviazione di dati, Informazione dai siti Web, Pacchetti multimediali, relazioni e documentazioni su vari temi , ricerche su svariati argomenti). La scuola è dotata di una luminosa ed ampia palestra , attrezzata anche per attività di conferenze e manifestazioni . Manca un’aula magna; tuttavia si fa ricorso all’aula consiliare ubicata nello stesso stabile, previa autorizzazione, sempre concessa fino ad oggi , dell’amministrazione comunale.

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CRITERI ORGANIZZATIVI

Delle visite guidate - viaggi d’istruzione - visite aziendali - stages

Le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative formative complementari ed elettive rispetto all’attività curriculari programmate dal Collegio dei Docenti.

Sarà predisposto un piano operativo delle iniziative evitando ,nel limite del possibile ,che siano organizzate e concentrate tutte nella parte finale dell’anno scolastico.

Saranno effettuate per fini didattici e per accrescere la formazione culturale generale , per l’orientamento universitario, per consentire esperienze di stages e processi lavorativi presso laboratori ed aziende e per una più ampia formazione anche extra scolastica dell’alunno orientato anche all’inserimento nel mondo del lavoro.

Il loro scopo, prevalentemente formativo , cognitivo e culturale, veicola contestualmente processi di socializzazione configuranti anche esperienze di crescita umana,etica e civile.

Le visite guidate e i viaggi d’istruzione richiedono il medesimo impegno profuso negli altri aspetti dell’attività didattica curriculare, per cui i docenti che propongono l’iniziativa all’interno del consiglio di classe presenteranno il progetto articolato ed un’adeguata documentazione del lavoro propedeutico che intendono svolgere, coerentemente con la programmazione del consiglio stesso , con le finalità e gli obiettivi propri dell’istituto.

Dovranno prevedere anche schede operative e questionari finali per la valutazione dell’iniziativa e la ricaduta formativa.

I docenti responsabili collaboreranno, inoltre, con l’apposita commissione nominata dal collegio dei docenti e con l’ufficio tecnico a curare i diversi aspetti organizzativi dell’iniziativa,intessendo i rapporti con Enti,aziende ed associazioni.

Sarà redatto un regolamento comportamentale al quale gli alunni dovranno rapportarsi ed attenersi scrupolosamente al fine di non eludere le aspettative riposte.

All’interno del pacchetto visite guidate si inseriscono anche le attività di scambi culturali con coetanei di altre scuole e paesi sia extra che europei.

Tutto al fine di migliorare l’uso pratico delle lingue europee, alla comunicazione interpersonale, tra coetanei , anche con i mezzi ed i sussidi informatici, allo scambio di esperienze, all’integrazione europea ed alla sprovincializzazione dei nostri giovani, nonché ad un orientamento lavorativo internazionale.

Le visite guidate e i viaggi si configurano anche come scambio di esperienze professionali e di aggiornamento per i docenti e personale tutto della scuola, che vede nella persona del Prof. Gorrasi il docente referente.

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VERIFICA E VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO

La verifica e la valutazione accompagnano tutte le fasi del lavoro e sono momenti delicati e impegnativi dell’attività didattica perché uno sbaglio può provocare problemi che si trascinano nel tempo e arrecano danni irreparabili alle persone.

la valutazione, va elaborata tenendo conto di criteri oggettivi individuati con attenzione, resi chiari e utilizzati in modo controllabile.

Nel corso dell’anno scolastico si effettueranno verifiche su singole unità didattiche o su un gruppo di lezioni per rilevare capacità, conoscenze e competenze acquisite.

Verifica non è soltanto l’interrogazione frontale ma tutte quelle prove o quegli interventi che consentono l’acquisizione di precisi elementi di valutazione.

La verifica effettuata all’inizio dell’anno scolastico assume valore diagnostico, le verifiche in itinere hanno, invece, valore formativo.

Gli alunni sono preventivamente informati delle prove scritte che saranno, poi, oggetto di verifica, revisione, discussione e registrazione formale.

L’individuazione di criteri oggettivi di valutazione va naturalmente collegata con le peculiarità di ogni specifica prova, per cui stabilire quali fattori prendere in considerazione è demandato al singolo docente che stabilisce griglie di valutazione.

Ogni allievo conosce, quindi, in anticipo quali sono gli elementi che saranno oggetto di valutazione.

Anche le prove strutturate sono corredate da criteri di valutazione secondo una tabella di misurazione che gli allievi conoscono prima della prova.

Connesso con le verifiche scritte è il giudizio che deve essere adeguatamente motivato.La valutazione è la verifica finale, rappresentando il percorso formativo dell’allievo dal

momento iniziale a quello finale, si configura, pertanto, come un vero e proprio giudizio di valore sull’intera personalità dell’alunno, da accompagnare con la tassonomia per la traduzione della valutazione in voto.

Il voto di condotta viene attribuito dal Consiglio di Classe tenendo conto dei seguenti indicatori:

- regolarità nella frequenza- diligenza a casa e a scuola

- comportamento con compagni, docenti, personale non docente e rispetto dell’ambiente.

Per valutazioni inferiori a 7, ogni Consiglio di classe descriverà opportunamente l’atteggiamento dell’allievo.

  FREQUENZA

Saltuaria,irregolare con assenze ingiustificate 7

Poco regolare e/o assenze ingiustificate 8

Regolare senza assenze ingiustificate 9

Assidua senza assenze ingiustificate 10

 

DILIGENZA

Inadeguata e scarsa 7

Discontinua 8

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Costante 9

Regolare e tenace 10

 

COMPORTAMENTO

Ripetutamente e gravemente scorretto 7

Non sempre corretto 8

Nel complesso corretto 9

Sempre corretto 10

Corrispondenza tra voto, conoscenza ,competenze e abilità

Valutazione analitica Voto in 10° Voto in 15°

(scritto)

Voto in 35°

(colloquio)

Lo studente rifiuta globalmente qualsiasi tipo di attività, consegna in bianco il foglio delle verifiche, rifiuta l’interrogazione.

1 1 1

Lo studente ha gravissime lacune di base, ha difficoltà a comprendere i più semplici concetti e svolge il lavoro in modo assolutamente inadeguato; si applica selettivamente, ha difficoltà logiche, non utilizza propriamente gli strumenti.

2-3 2-5 2-10

Lo studente ha gravi lacune di base, spesso confonde i concetti; se guidato applica minime conoscenze, ma è discontinuo, spesso fraintende, non ha metodo.

4 6-7 11-14

Lo studente ha conoscenze frammentarie, ma non evidenzia gravi problemi di apprendimento; studia in modo mnemonico, senza rielaborazione personale; applica gli strumenti in modo poco autonomo e/o discontinuo.

5 8-9 15-21

Lo studente conosce gli argomenti superficialmente ed essenzialmente, applica correttamente gli strumenti in modo elementare ed esegue semplici compiti in modo sostanzialmente corretto.

6 10-11 22-23

Lo studente possiede conoscenze adeguate, coglie gli aspetti fondamentali e li elabora correttamente, ma effettua con difficoltà collegamenti interdisciplinari.

7 12 26

Lo studente ha conoscenze ampie, rielabora i contenuti, dà interpretazioni anche personali. Ha padronanza di metodi anche nelle situazioni nuove.

8 13 27-30

Lo studente conosce in modo ampio, appropriato, approfondito i concetti, espone correttamente con proprietà di linguaggio, si muove con destrezza anche nelle situazioni più complesse.

9 14 31-33

Lo studente ha conoscenze complete, con approfondimenti personali; comunica in modo efficace, analizza con rigore e affronta autonomamente i compiti più complessi in modo rigoroso e creativo.

10 15 34-35

Tabella valutazione finale.

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ATTRIBUBIONE DEI CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI

Ai sensi dell’art. 5 della legge n. 425 del 10 dicembre 1997, i consigli delle classi , in sede di scrutinio finale, attribuiranno, ad ogni alunno promosso, un credito per l’andamento degli studi.

I crediti, acquisiti nel triennio , vanno da un minimo di 2 punti ad un massimo di 6 nel primo e secondo anno di riferimento e da un minimo di 4 punti ad un massimo di 8 nell’ultimo anno di studi dell’alunno per un credito massimo triennale di venti punti.

Essi esprimono il grado di valutazione della preparazione culturale ( conoscenze –competenze –capacità ) maturata dagli alunni nel corso degli studi ( media dei voti riportati e valutati in banda di oscillazione) anche in rapporto alla frequenza, all’impegno ed alla partecipazione alle attività proposte dalla scuola , compreso le attività integrative, complementari,aree di progetto e PON.

Saranno presi in considerazione anche eventuali esperienze formative ,coerenti con il percorso degli studi, maturate come credito formativo presso altre agenzie educative ed o aziende.Agli alunni promossi con debito formativo saranno attribuiti i punteggi minimi della banda di oscillazione e solo in sede dello scrutinio finale dell’anno scolastico successivo, il consiglio di classe potrà apportare modifiche, in caso in cui il debito sia stato reso nel corso dell’anno.L’alunno non ammesso alla classe successiva non avrà alcun credito scolastico.

Per i candidati esterni agli esami di stato, il credito è attribuito dalla commissione di esame, sulla base della documentazione presentata e dei risultati delle prove preliminari.

La documentazione riguardante l’attribuzione del credito formativo deve essere presentata entro il 14 maggio presso gli uffici della sezione didattica della segreteria della scuola.

TABELLA CREDITO SCOLASTICO

MEDIA VOTI CREDITO SCOLASTICO – PUNTI

I ANNO II ANNO III ANNO NOTE

M= 6 2 - 3 2- 3 4 -5

6 < M < 7 3 -4 3 -4 5 -6

7< M < 8 4 -5 4 -5 6 - 7

8<M<10 5 -6 5 -6 7 -8

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ATTIVAZIONE P.O.N. –annualità 2006

L’Istituto tecnico Industriale “Salvatore Valitutti”, aderendo al fondo europeo al fine di migliorare la dotazione delle strutture e sussidi della scuola e promuovere la piena realizzazione dell’offerta formativa soprattutto per le fasce più deboli, ha avuto approvato e finanziato il seguente progetto PON che entra a pieno titolo nel POF e che sarà realizzato nel seguente a.s.

PON AUTORIZZATI xxx

MISURA 6 azione 6.1 2006 “Multimedialità e computer”

Il Collegio dei Docenti ha approvato il suddetto progetto PON perché largamente integrato agli obiettivi enunciati nel POF e alle attività curricolare delle singole classi.Il collegio, inoltre, formula l’impegno all’integrazione dei risultati dell’attività negli scrutini intermedi e finali delle classi interessate; alla definizione di crediti specifici (vedere tabella allegata) e agli accordi con scuole, enti e strutture competenti per la spendibilità dei crediti assegnati.I consigli di classe interessati delibereranno l’integrazione dei progetti nell’attività curricolare della classe; l’integrazione dei risultati dell’attività negli scrutini intermedi e finali della classe e la definizione di crediti specifici.

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PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER xxxL’Istituto è abilitato a rilasciare la Patente europea dell’informatica (ECDL) ed effettua in sede gli esami per il rilascio di tale patente.

Questo servizio è rivolto a chiunque ne faccia richiesta, ma in particolare agli studenti dell’ITIS, per i quali vengono organizzate attività specifiche, che li aiutano ad acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per ottenere la certificazione.

La European Computer Driving Licence (ECDL) è un certificato comprovante il possesso delle conoscenze di base dell’informatica e la capacità di utilizzare il personal computer nelle applicazioni più comuni.

L’ECDL è una certificazione di carattere internazionale riconosciuta in tutti i paesi europei.Possedere questa certificazione è pertanto molto importante per i diplomati di qualsiasi specializzazione, anche in previsione di una eventuale partecipazione a concorsi. I corsi e gli esami sono rivolti anche a studenti di altre scuole e ad utenti esterni tutti.Docenti responsabili : Proff. Matrone A. e Matrone G.

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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI E PERSONALE ATA

L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico.E’ finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere l’innovazione didattica. Più specificatamente deve tendere all’arricchimento professionale in relazione

alle modifiche di ordinamento previste dal nuovo contesto dell’autonomia, allo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, ai metodi e all’organizzazione dell’insegnamento, all’integrazione delle tecnologie nella didattica ; alla valutazione degli esiti formativi. nuove metodologie didattiche e organizzative Multimedialità e nuove tecnologie didattiche

Nel corso dell’anno scolastico 2007-08 il programma delle attività si articolerà su diversi temi:

1. “Comunicazione e formazione” (telematica e formazione a distanza ForTic2).2. “E-Learning” corso di formazione docenti per una nuova didattica on line.3. “Programmatore di PLC” corso avanzato di formazione per i controllori a logica

programmabile.

regolamento per la partecipazione ai corsi residenziali:

- Utilizzo di max.5 giorni l’anno per l’aggiornamento personale che dà diritto

ad essere sostituiti d’ufficio, previo parere favorevole del Dirigente

Scolastico e compatibilmente con le esigenze didattiche.

- Rimborso spese di solo trasporto ed iscrizione ai corsi ,se documentate.

- Pagamento, anche, di quote di iscrizione ai corsi di aggiornamento on line ,

compatibilmente con il budget dell’istituto , dietro parere favorevole del

Dirigente Scolastico, del Collegio dei docenti.

Il docente incaricato delle funzioni strumentali preposto curerà ,innanzitutto ,l’analisi dei bisogni formativi dei docenti e,poi ,l’attivazione dei corsi di aggiornamento ,avendo cura di verificarne la ricaduta positiva sull’attuazione del POF.

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PRINCIPI E REGOLE essenziali DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA( sintesi dal regolamento d’Istituto -)

Xxx falce

La scuola, come luogo di esperienze condivisibili e di formazione culturale e civile, richiede, da parte di tutte le sue componenti, l’osservanza di norme che regolano una positiva convivenza e favoriscono un ordinato svolgimento dei vari momenti della vita scolastica.

I docenti comunicano agli allievi gli obiettivi intermedi e finali di ogni disciplina; comunicano agli allievi gli obiettivi trasversali, cognitivi e comportamentali stabiliti dal consiglio di classe.illustrano i criteri di misurazione e di valutazione delle prove e i criteri di valutazione finale.devono responsabilizzare gli studenti ad una partecipazione attiva a tutte le proposte didattiche.devono favorire l’autocorrezione e l’autovalutazione; l’errore non sarà determinante, ma utilizzato per modificare il comportamento del singolo. incoraggiano il progresso nell’apprendimento e stimolano la fiducia dell’alunno nelle proprie possibilità.

Gli alunni devono attenersi al regolamento interno dell’Istituto ed al contratto formativo Sottoscritto,partecipando alla vita della scuola con diligenza e puntualità.Le assenze vanno regolarmente giustificate sull’apposito libretto.La firma del genitore che giustifica deve essere depositata in segreteria.

I genitori devono collaborare con la scuola per la crescita culturale e formativa dei propri Figli,anche con suggerimenti e proposte operative Devono partecipare agli OO.CC. Richiedere l’autorizzazione per l’uscita anticipata o posticipata dei loro figli compilando il modulo preposto.Prendere visione dell’andamento didattico e deI profitto dei risultati del primo quadrimestre comunicati alle famiglie attraverso incontri scuola-famiglia o individualizzati.La data e l’orario degli incontro è notificato alle famiglie con avviso scritto.I rapporti con le famiglie sono regolati dall’ora di ricevimento settimanale fissata da ogni insegnante in un giorno della settimana e da incontri periodici “scuola-famiglia” , con la partecipazione di tutti i docenti della classe,su convocazione del dirigente scolastico e comunicazione alle famiglie tramite il diario degli alunni . Inoltre, le famiglie sono informate su provvedimenti urgenti con contatti telefonici e attraverso la normale corrispondenza. Si sperimenterà per qualche classe anche il registro on line,con attivazione di password ,che sarà data a ciascun genitore per i contatti scuola -famigliaLa scuola resta aperta nelle ore pomeridiane per cinque giorni la settimana, per tre ore al giorno,quando sono organizzate le attività didattiche extrascolastiche; di norma ed in assenza di attività didattiche pomeridiane ed incontri collegiali ,resta aperta nei pomeriggi di martedì e di giovedì. Durante queste ore gli allievi svolgono attività integrative e possono usufruire degli sportelli di segreteria.Gli uffici di segreteria restano aperti nelle ore antimeridiane tutti i giorni.L’accesso al pubblico è consentito anche nei giorni di martedì e di giovedì , di pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Il quadro orario dell’apertura degli sportelli di segreteria sarà esposto all’albo dell’istituto e comunicato all’utenza.

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I consigli di classe hanno cadenze mensili e si avvalgono della partecipazione dei rappresentanti dei genitori e degli alunni.

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A U T O N O M I A O R G A N I Z Z A T I V A

CALENDARIO SCOLASTICO DURATA E ARTICOLAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO

La scuola garantisce ai suoi studenti i giorni di lezione stabiliti per legge e in tale periodo svolge ed ultima la propria programmazione curriculare ed extracurriculare.L’orario delle lezioni è di cinquanta minuti con rientro nelle ore pomeridiane per svolgere attività integrative, di potenziamento e di recupero, nell’ambito dell’autonomia didattica.

Le lezioni iniziano alle ore 8,20 terminano alle ore 13,20per consentire a tutti gli alunni pendolari di far rientro a casa con i mezzi pubblici trasporti .Giornalmente gli allievi svolgono sei unità orarie di lezione ,tra impegni frontali ,di gruppo elaboratori.La scuola resta aperta per tutto l’anno scolastico

il martedì ed il giovedì pomeriggio dalle ore 14,30 alle ore 18,00

per attività didattiche pomeridiane elettive ,corsi di recupero e di potenziamento.All’occorrenza il servizio agli studenti sarà garantito anche negli altri pomeriggi lavorativi della settimana secondo, le esigenze emerse e la programmazione delle attività.

Calendario scolastico

L’anno scolastico ha inizio il primo settembre 2007 e finisce il 31 agosto 2008.Le attività didattiche iniziano il 17 settembre 2007 e terminano il 7 giugno 2007.La prima metà di settembre 2007 sarà dedicata alla verifica del superamento del debito formativo. Nell’ambito dell’autonomia organizzativa ,il C.d’ I., in coerenza con il calendario scolastico nazionale e regionale, ha deliberato le sospensioni delle attività didattiche nei seguenti giorni:

31-10-2007 (fiera di tutti i Santi) 02-11-2007 (giorno dei Defunti) 03-11-2007 (Ponte) 05-02-2008 (Carnevale) 18-03-2008 (Fiera di S.Giuseppe) 26-04-2008 (Ponte)

Le lezioni di inizio anno sono utilizzate per la realizzazione dei progetti di accoglienza e di integrazione,per verificare le conoscenze di base degli alunni e programmare gli interventi perequativi.Nel corso dell’anno si attiveranno interventi didattici educativi integrativi e lo sportello Didattico in orario pomeridiano.

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L’anno scolastico è diviso in due quadrimestri al fine di consentire la valutazioni dei progressi formativi e dei risultati sulla base di un congruo numero di verifiche e di osservazioni sistematiche.

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R I S O R S E P R O F E S S I O N A L I DELLA SCUOLA

RUOLI e FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL P.O.F. ORGANI COLLEGIALI

L'UFFICIO DI PRESIDENZA

L’ufficio di presidenza ( formato dal dirigente scolastico, collaboratore vicario, collaboratori, responsabili dei dipartimenti , docenti delle F . S. ), con il supporto della segreteria, coordina le attività didattiche ed amministrative della scuola .Prende decisioni ed assume responsabilità in ordine alla realizzazione del POF e dell’organizzazione scolastica.

UFFICIO DI PRESIDENZA

Dirigente ScolasticoIl Dirigente promuove,organizza e controlla le attività dell’istituto.Ha la responsabilità della vita della scuola,della gestione delle risorse umane e finanziarie. Rappresentanza della scuola e tiene i rapporti con tutte le amministrazioni del territorio.Presiede il collegio docenti, il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, i consigli di classe, la giunta esecutiva del consiglio di istituto.Cura dell’attuazione delle deliberazioni prese dai suddetti organi collegiali. Procede alla formazione delle classi, definisce l’orario scolastico, coordinare le attività didattiche, di sperimentazione ed aggiornamento di tutto il personale.Nell’esercizio delle proprie funzioni ,si avvale della collaborazione dei docenti da lui individuati e dei docenti incaricati delle funzioni strumentali.

Riceve i seguenti giorni lunedì mercoledì e venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00

Il collaboratore vicario prof. GORRASI Gennaroè delegato alle seguenti funzioni :

1. In caso di assenza del D. S ., lo sostituisce in tutte le sue funzioni; 2. Collabora alla gestione organizzativa e didattica della scuola;3. Alla gestione delle risorse umane e materiali dell’Istituto.

Il collaboratore vicario sede distaccata prof. xxx

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MONACO Pasquale DIRIGENTE SCOLASTICO [email protected]

GORRASI GennaroCOLLABORATORE VICARIO

[email protected]

COLLABORATORE VICARIO

xxx COLLABORATORE

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è delegato alle seguenti funzioni :4. In caso di assenza del D. S ., lo sostituisce in tutte le sue funzioni; 5. Collabora alla gestione organizzativa e didattica della scuola;6. Alla gestione delle risorse umane e materiali dell’Istituto.

Il collaboratore prof. xxxè delegato alle seguenti funzioni :

1. Coordinamento delle attività educative pomeridiane;2. Rapporti con enti, alunni e famiglie.3. Sostituzione docenti assenti.

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FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

FUNZIONI STRUMENTALI

Tali funzioni sono identificate e attribuite dal Collegio dei docenti, in coerenza con il Pof.Lo stesso collegio determina le competenze necessarie per il perseguimento di tali funzioni, i parametri e le cadenze per la valutazione dei risultati attesi; designa altresì il responsabile di ciascuna funzione, sulla base della valutazione comparativa sia di comprovate esperienze professionali e culturali, sia di specifici corsi di formazione.

La realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, nella fase di predisposizione, richiede un impegno da parte del collegio dei docenti che non è totalmente gestibile attraverso riunioni plenarie. Diventa, quindi, indispensabile l’individuazione di docenti con funzioni di coordinamento e di predisposizione del lavoro, le cosiddette “funzioni-strumentali” al piano dell’offerta formativa. Per l'anno scolastico 2006-2007, il Collegio dei docenti ha individuato n. 6 funzioni strumentali, le cui mansioni sono esplicate nelle seguenti aree di intervento:

1) Gestione e monitoraggio del Piano dell'Offerta Formativa (POF) 2) Formazione e aggiornamento – accoglienza ed assistenza docenti 3) Attività di sostegno studenti e prevenzione dell’insuccesso scolastico 4) Scuola e territorio, alternanza scuola lavoro, stages visite aziendali. Orientamento scolastico5) Gestione rete d’Istituto e sicurezza informatica.6) Gestione sito Web.

Ciascun docente incaricato della Funzione Strumentale, nel proprio ambito di competenze, opera in collaborazione con le Commissioni per raggiungere gli obiettivi attesi ed esplicitare per ciascuna area come di seguito indicato.

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DOCENTE AREA di INTERVENTO

COCCARO FELICIAGestione del piano dell’offerta formativa

Coordinamento delle attivitàValutazione del Pof

MATRONE GIOVANNISostegno al lavoro dei docenti-Accoglinza docenti- Aggiornamento- Innovazione- ricerca.

MINELLA ANNAMARIA Interventi e servizi per studenti- Accoglienza- Integrazione- Prevenzione disagio

SCHILLACI LANFRANCOScuola territorio, stages e visite aziendali, tirocinio e avviamento al lavoro. Orientamento scolastico in ingresso e in uscita

MATRONE ANIELLO Gestione rete e sicurezza informatica d’Istituto

BABBARO GABRIELE Gestione sito web d’Istituto

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F. S. "GESTIONE E MONITORAGGIO DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA"

1) Predispone, con il gruppo di progetto, il POF ed il piano operativo.2) Coordina la gestione del POF, riferendo periodicamente e producendo la documentazione

necessaria.3) Procede, in collaborazione con il gruppo di lavoro POF, all'esame analitico di ogni progetto

sulla coerenza, fattibilità e sostenibilità dei progetti presentati.4) Provvede alla pubblicazione dei progetti e delle relative schede di valutazione. 5) Procede ,con il gruppo POF, al monitoraggio e alla revisione del Piano dell'Offerta Formativa,

aggiornando dati, tabelle, quadri orari, progetti.6) Raccoglie e mette a disposizione della scuola la documentazione esistente .7) Coordina il gruppo di lavoro per l'autovalutazione d'Istituto e coordina la commissione di

valutazione.8) Elabora questionari per le famiglie, gli studenti, i docenti, non docenti, finalizzati al rilevamento

di processi di qualità. 9) Sottopone al Collegio dei docenti, al termine di ogni anno scolastico, una relazione finale sui

risultati raggiunti rispetto agli obiettivi fissati.

Docente incaricato : prof.ssa Coccaro Felicia

F. S. N. 2. "FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI"

1) Raccoglie le richieste dei docenti ed elabora il Piano delle Attività Formative di Istituto e ne cura la realizzazione

2) Promuove le attività di autoaggiornamento necessarie alla realizzazione della scuola dell'autonomia

3) Costruisce una banca dati, raccoglie e mette a disposizione della scuola la documentazione esistente (anche su Internet) relativa a corsi di formazione in servizio e aggiornamento anche on line.

4) Promuove la realizzazione e segue le attività di costruzione dei moduli didattici.5) Cura l’organizzazione degli IDEI e dello sportello didattico.6) Svolge opera di accoglienza e tutoring nei confronti dei nuovi docenti7) Favorisce le attività di scambio e confronto con docenti di altre scuole8) Sottopone al Collegio dei docenti, al termine di ogni anno scolastico, una relazione finale sui

risultati raggiunti rispetto agli obiettivi fissati

Docenti incaricato: prof. Matrone Giovanni

F. S. N. 3 "ATTIVITÀ DI SOSTEGNO STUDENTI "

1) Progetta ed elabora le fasi dell'accoglienza , dell'orientamento e del ri-orientamento2) Coordina la fase di accoglienza per le classi dell'obbligo.3) Promuove e verifica gli interventi per prevenire il disagio giovanile e gli insuccessi scolastici.4) Coordina le attività dei tutor ed organizza la formazione (incontri con esperti ).5) Collabora con enti esterni alla scuola e ne cura i rapporti per la raccolta di materiale e

informazioni por l’organizzazione di percorsi di apprendimento integrati .

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6) Collabora con l’ASL e gli enti locali e famiglie per l’integrazione degli alunni diversamente abili.

7) Sottopone al Collegio dei docenti, al termine di ogni anno scolastico, una relazione finale sui risultati raggiunti rispetto agli obiettivi fissati

Docente incaricato : prof.ssa Minella Anna Maria

F. S. N. 4 "SCUOLA – TERRITORIO-STAGES-ORIENTAMENTO"

1) Costituisce e Coordina i lavori del gruppo di progetto “Alternanza scuola-lavoro”: 2) Costruisce una banca dati e raccoglie le proposte delle aziende, trasmette le informazioni di

interesse comune, mantiene i collegamenti , esegue sopralluoghi ,relaziona.3) Promuove iniziative all’interno e all’esterno dell’Istituto per valorizzare il progetto “Alternanza

scuola-lavoro”.4) Prepara e coordina stages , visite aziendali e tirocini formativi.5) Controlla, anche attraverso i suoi collaboratori, che le attività di tirocinio mantengano la loro

valenza formativa.6) Cura l’avviamento al lavoro dei giovani diplomati.7) Sottopone al collegio dei docenti, al termine di ogni anno scolastico, una relazione finale sui

risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati.8) Cura l’orientamento in entrata ed in uscita.9) Sottopone al Collegio dei docenti, al termine di ogni anno scolastico, una relazione finale sui

risultati raggiunti rispetto agli obiettivi fissati

Docente incaricato : prof. Schillaci Lanfranco

F. S. N. 5 "RETE E SICUREZZA INFORMATICA"

1) E’ responsabile sulla gestione della rete d’Istituto e di internet.2) Controlla e verifica il funzionamento della rete dell’Istituto.3) Controlla l’efficienza dei laboratori con l’aiuto degli assistenti tecnici.4) Gestisce i processi per la sicurezza informatica.5) Sottopone al collegio dei docenti, al termine di ogni anno scolastico, una relazione finale sui

risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati.

Docente incaricato : prof. Matrone Aniello

F. S. N. 6 "GESTIONE SITO WEB"6) E’ responsabile sulla gestione del sito web d’Istituto.7) Sottopone al collegio dei docenti, al termine di ogni anno scolastico, una relazione finale sui

risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati.

Docente incaricato : prof. Babbaro Gabriele.

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COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti in organico per un numero complessivo, per il corrente anno scolastico , di 65 unità di cui:

48 a tempo indeterminato 18 a tempo determinato 13 insegnanti tecnico pratico; 8 docenti di sostegno; 2 docenti di religione con contratto a termine.

Il Collegio dei Docenti è presieduto dal Dirigente scolastico o un suo delegato . .

Ha potere di deliberare in materia di funzionamento didattico.

E’ responsabile delle scelte didattiche dell’Istituto

Formula proposte in merito alla formazione delle classi e dell'orario delle lezioni

Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'attività didattica

Provvede all'adozione dei libri di testo ed alla scelta dei sussidi didattici dopo aver sentito i Consigli di Classe

Promuove iniziative di aggiornamento e di sperimentazione

Per il corrente anno scolastico, il Collegio dei Docenti si è articolato in tre dipartimenti operativi, con compiti precisi di interventi preparatori ai lavori collegiali e con scadenze periodiche in rapporto ai tempi di decisione attuazione dei compiti propri del Collegio dei Docenti, da settembre 2007 fino a giugno 2008.

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ORGANICO DOCENTI - A.S. 2006/07 xxx

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COGNOME E NOMECLASSECONCORSO

1. ALFINITO LUISA A3462. AMATUCCIO GIUSEPPINA A0503. AURICCHIO FRANCESCO A0474. BABBARO GABRIELE A0425. BUONO GIOVANNI A0476. CAFARO GIOVANNI A0387. CAMMARANO FRANCESCA A0478. CANTALUPO GIOVANNI ADO39. CAPUTO ANNA A34610. CERRUTI LAURA A04811. CIMINO DOMENICO A02912. COCCA FERNANDA AD0313. COCCARO FELICIA A04714. COLUZZI PATRIZIA A01315. CONTE IVAN A04216. CORAGGIO MARIA A34617. CUCCARO ANTONIO C31018. D’AGOSTO COSIMO A04219. D’ANGELO GIUSEPPE A03420. DE GREGORIO IVONNE A05021. DE PRISCO LUIGI C32022. DE RAGO DOMENICO C24023. DEL GAISO GERARDA A05024. DI STASI ANTONIO A03425. ESPOSITO GIOVANNI C29026. FALCE NICOLA A04727. FIUME LUCA C31028. GATTO FRANCESCO M. C31029. GORGA MICHELE A01930. GORRASI ROSALBA A05031. GORRASI GENNARO A07132. IANNONE ROSA A04233. IANNUZZELLI IVANA C31034. IULIANO STEFANIA AD0135. LEMBO ELENA A04736. MARI ROSA A04237. MATRONE ANIELLO A04238. MATRONE GIOVANNI A04239. MAZZA GIOVANNI RES.UFF.TECNICO40. MIGLIORINO CARMELINA F. A05041. MINELLA ANNAMARIA A05042. MINELLA MIMÌ A02943. MUCCIOLO FRANCESCO AD0344. MUCCIOLO FIORENZO C320

45. NAPOLI M. ROSARIA AD0146. NIGLIO MARIAROSARIA ADO347. PACE NICOLA A04248. PACIFICO GIOVANNI A03449. PALMIERI FRANCO C26050. PALUMBO M. IRENE R.C.51. PEDUTO LUIGI A03452. PEDUTO LUISA AD01

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53. PEPE ELENA AD0254. PICIRILLO FLORA A06055. PINTO MASSIMO C26056. PISANI GIANFRANCA A01957. SCHILLACI LANFRANCO A048

58. SENATORE ANGELA A01359. SERINO AUGUSTO A03860. SORRENTINO ALFREDO A02961. TAIANI BONAVENTURA DOP A07162. TANCREDI ATTILIO A05063. TEDESCO ANTONIO R.C.64. VERLOTTA CARMINE AD0165. VIOLA ANNA A05066. VITIELLO ANNA A34667. VITOLO GIUSEPPE C31068. ZAMBRANO ELVIRA A04269. ZIMEO GIUSEPPE C310

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DIPARTIMENTI

Programmano attività, concordano obiettivi e criteri di valutazione per ogni disciplina o area disciplinare

Definiscono i criteri di utilizzazione degli strumenti didattici

Formulano proposte di adozione di libri di testi o di nuove attrezzature

Redigono le prove di verifica per l’estinzione dei debiti formativi

Formulano proposte di innovazione e sviluppo dell’offerta formativa di istituto nell’ambito di indirizzo di competenza

Definiscono le linee guida operative di indirizzo

Attuano tutte le iniziative di coordinamento che consentano il raggiungimento degli obiettivi di indirizzo

DIPATIMENTI COORDINATORI DOCENTI 1^DIPARTIMENTO LINGUISTICO ESPRESSIVO

Prof. ssa MIGLIORINO CARMELA

Docenti di lettere .lingue, diritto, religione ,ed. fisica ,

2^DIPARTIMENTO LOGICO MATEMATICO- SCIENTIFICO

Prof.ssa LEMBO ELENA

Docenti area scientifico-matematica del biennio

3^DIPARTIMENTO TECNICO INFORMATICO

Prof. reMATRONE GIOVANNI

Docenti dell’area scientifica, logica e tecnica specializzante del triennio

C

COMMISSIONI DI LAVORO

I docenti esplicano le loro funzioni connesse all’insegnamento anche in commissioni e gruppi di lavoro ,oltre che con responsabilità individuale quali referenti di aree o di progetti. Le commissioni sono coordinate e presiedute da un docente ed attendono alle attività organizzative della vita dell’istituto e delle iniziative didattiche.

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ORGANIGRAMMA DOCENTI REFERENTI INCARICHI SPECIFICI - COMMISSIONI

ATTIVITA’ DOCENTE REFERENTE

COMPONENTI COMMISSIONE

COLLABORATORI

DIRIGENTE SCOLASTICO

GORRASI GENNARO

xxx

RESPONSABILI dei LABORATORI DOCENTE DIRETTORE ASSISTENTE TECNICO

MULTIMEDIALE BABBARO GABRIELE PEPE CARMINE

CHIMICA- FISICA DE RAGO DOMENICO ANDREIUOLO DONATO

MULTIMEDIALE SEDE STACCATA D’AGOSTO COSIMO CAPOZZOLI ATTILIO

SISTEMI MATRONE ANIELLO BUONO LUIGI

INFORMATICA MATRONE GIOVANNI MARINO ANTONIO

ELETTRONICA P.T. DI STASI ANTONIO MUCCIOLO MARIA

ELETTRONICA P.1 PALMIERI FRANCO DI FILIPPO FRANCO

TECNOLOGIA E MATEMATICA DE PRISCO LUIGI MODICA FRANCESCO

COMMISSIONE FUNZIONE STRUMENTALE

ALFINITO L. – DI STASI A.

FUNZIONI STRUMENTALI COCCARO FELICIA

MATRONE GIOVANNI

MINELLA ANNAMARIA

SCHILLACI LANFRANCO

MATRONE ANIELLO

BABBARO GABRIELE

COMMISSIONE VERIFICA REGOLAMENTO D’ISTITUTO

GORRASI G.

MINELLA A.M. -

GENITORI: DE MATTEIS GEPPINO

STUDENTI:

UFFICIO TECNICO MAZZA G.

LEGALITA’ xxx

AMBIENTE PALMIERI F.

STRADALE – PATENTINO GUIDA SORRENTINO

BIBLIOTECA MIGLIORINO

INVALSI TANCREDI - COCCARO

COMM. FORMAZIONE CLASSI GORRASI xxx PEDUTO Luisa -LEMBO – MINELLA A.

COMMISSIONE ORARIO SERINO BUONO

ATTIVITA’ DOCENTE REFERENTE

COMPONENTI COMMISSIONE

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COMITATO VALUTAZIONE CORAGGIO M.

SERINO A.

AMATUCCIO G.

MEMBRO EFFETTIVO

MEMBRO EFFETTIVO

MEMBRO SUPPLENTE

GRUPPO PROGETTO POF

COCCARO FELICIA

TANCREDI A. -PEDUTO Luisa

MATRONE G. – MIGLIORINO

COCCARO F. –LEMBO E.

COMMISSIONE PON GORRASI GENNARO PALMIERI F. – MATRONE A.

GRUPPO H PEDUTO LUISA CANTALUPO – COCCA – IULIANO –

NAPOLI – PEDUTO Luisa – PEPE E.

DIPARTIMENTI COORDINATORI

I°DIPARTIMENTO MIGLIORINO CARMELINA F. LINGUISTICO – ESPRESSIVO –GIURIDICO

2° DIPARTIMENTO LEMBO E. LOGICO – SCIENTIFICO

3° DIPARTIMENTO MATRONE GIOVANNI TECNICO - INFORMATICO

SICUREZZA MAZZA PEPE C.– SORRENTINO A. –

CANTALUPO N.

SALUTE MINELLA ANNA MARIA

VISITE GUIDATE GORRASI MINELLA M.- DE RAGO – CORAGGIO M.

ORIENTAMENTO SCOLASTICO MINELLA A. PALMIERI –LEMBO – COCCARO –FALCE – CAMMARANO

COMM. AUTOVALUTAZ. D’ ISTITUTO COCCARO – TANCREDI

COMM. ACQUISTI MAFFIA PALMIERI – MAZZA-PEPE-GORRASI

COMM. COLLAUDO SERINO CAFARO – PACIFICO

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C O N S I G L I D I C L A S S E

Sono composti dagli insegnanti della classe, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti degli alunni.

Presiede il Dirigente scolastico o un docente da lui delegato (Coordinatore di classe)

Hanno il compito di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni

Formulano proposte al Collegio dei Docenti relativamente all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione

Determinano gli obiettivi comuni e trasversali delle varie discipline, definiscono le metodologie e gli strumenti per raggiungerli e fissano i criteri di valutazione

Progettano attività integrative e pluridisciplinari ed iniziative per prevenire l’insuccesso scolastico

Verificano i livelli di apprendimento ed effettuano le valutazioni periodiche e finali degli allievi

Propongono l’adozione dei nuovi libri di testo al Collegio dei Docenti

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE

Coordinano la programmazione di classe con gli obiettivi del P.O.F. e le indicazioni dei gruppi disciplinari, promuovendo gli adattamenti alle specificità delle classi,in rapporto alle esigenze formativi ed agli obiettivi prefissati .

Coordinano le attività delle classi (curriculari ed extra )

Hanno la funzione di raccordo e coordinamento tra studenti, genitori, docenti e dirigente scolastico

Curano gli aspetti comportamentali e disciplinari degli studenti

Individuano con gli altri docenti gli alunni che devono recuperare il debito formativo ed attivano le iniziative di recupero e di sportello didattico.

Avvalendosi di un segretario, redige i verbali delle riunioni e si rapporta al dirigente scolastico,al gruppo di progetto POF ,al coordinatore dei dipartimenti ed ai docenti incaricati delle funzioni strumentali.

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CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO

1°A Minella Anna Maria Cafaro Giovanni

2°A xxx De Rago Domenico

3°A Lembo Elena Palumbo

4°A Tancredi Attilio xxx

5°A Coccaro Felicia xxx

1°B De Gregorio Caputo Anna

2°B Gorrasi Gennaro Pepe Elena

3°B Falce Nicola Cuccaro

4°B Gorrasi Rosalba xxx

5°B Auricchio Francesco Gatto Francesco

1°C Migliorino Sorrentino Alfredo

2°C Cammarano Francesca De Prisco Luigi

3°C Matrone Giovanni xxx

4°C Amatuccio Giuseppina Peduto Luisa

5°C Iannone Rosa xxx

1°D Serino Augusto Pisani Gianfranca

2°D Buono Giovanni Xxx

3°D Pace Nicola D’Angelo Giuseppe

4°D Cerruti Laura Vitolo Giuseppe

5°D Alfinito Luisa xxx

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L A F U N Z I O N E D O C E N T E

La funzione docente si esplica,innanzitutto nelle attività di insegnamento ,di promozione ediffusione di cultura.Il docente attiva processi ed iniziative volti ad accrescere conoscenze e competenze e capacità degli alunni .Contribuisce alla maturità culturale globale e tecnica, alla formazione umana e critica della Personalità degli alunni ; favorisce la loro partecipazione attiva al processo di apprendimento e di formazione;Connesse alla funzione propria del docente sono tutte quelle altre attività (oltre all’insegnamento) inerenti all’attività didattica ed alla organizzazione e partecipazione alla vita della comunità scolastica ,che si espletano in azioni personali e collegiali :

Cura l’aggiornamento culturale e professionale, partecipa alle riunioni degli organi collegiali, partecipa ai lavori delle commissioni d’esame o di concorso. Promuove e realizza iniziative educative dell’Istituto, cura i rapporti tra scuola e famiglia . Propone l’adozione dei libri di testo; Elegge il comitato di valutazione ; All’inizio di ogni anno scolastico, redige un “piano di lavoro didattico ” preventivo

indicando : gli argomenti che si intendono svolgere,

gli obiettivi, la metodologia di lavoro, i criteri di valutazione, i tipi di verifica che intende adottare ; le strategie di recupero. aggiorna il proprio registro, comunica l’ora del ricevimento settimanale alle famiglie,

alla fine dell’anno scolastico, redige una relazione finale sul lavoro svolto. Si organizza e vi partecipa, in modo attivo , in Collegio dei Docenti ,Dipartimento

disciplinare,Consiglio di classe ,commissioni di lavoro,gruppi di progetto. Assume gli incarichi conferiti dagli OO.CC. e dal Dirigente scolastico per conto

dell’Istituzione .

COMITATO DI VALUTAZIONE

Ha scadenza annuale e viene eletto dal collegio dei docenti .Esprime parere sulla validità dell’anno di prova degli insegnanti di nuova nomina in ruolo, è presieduto dal dirigente scolastico e composto da due docenti effettivi ed un docente supplente.Per l’anno scolastico in corso è composto dal dirigente scolastico e dai seguenti docenti:Prof.ssa Migliorino Carmela;prof.re Serino Augusto;prof.ssa Amatuccio Giuseppina;

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I L C O N S I G L I O D ’ I S T I T U T O

Il Consiglio d’Istituto è costituito da 15 membri: 6 docenti, 2 rappresentanti personale A.T.A., 3 rappresentanti dei genitori, 3 rappresentanti degli studenti ed il dirigente scolastico. Viene presieduto da un rappresentante dei genitori eletto alla prima seduta dal consiglio stesso. Al suo interno viene eletta una giunta esecutiva composta da 1 docente, 1 personale A.T.A. 1 genitore, 1 studente, il dirigente scolastico ed il responsabile amministrativo, con il compito di predisporre il bilancio preventivo e consuntivo, preparare i lavori del consiglio di istituto e determinare l’organico del personale tecnico. Il consiglio ha potere deliberante sull’organizzazione e programmazione della vita dell’istituto: adotta il POF ed del regolamento di istituto, provvede all’acquisto di attrezzature e materiale di consumo, definisce il calendario scolastico, indica criteri per la programmazione e l’attuazione di attività integrative, visite guidate,scambi culturali e viaggi di istruzione, promozione di attività culturali, attività sportive e di contatto con scuole e altre realtà territoriali, criteri per la formazione delle classi e la formulazione dell’orario. Gli atti del C.d.I. e i verbali sono pubblici.

GIUNTA ESECUTIVAE’ composta da:

Dirigente scolastico,che la presiede;Responsabile Amministrativo, un rappresentante dei docenti, uno dei genitori, uno degli allievi uno del personale A.T.A.

Provvede a:

Preparazione dei lavori del Consiglio di istituto

RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA DELL’ISTITUTO R.S.U.

E’ composta da: Dott.ssa Contaldi Raffaella per lo SNALS xxx Prof. Falce Nicola CGIL P.I. Pepe Carmine UIL

Ricevono da parte del dirigente scolastico informazione sulle materie indicate nel C.C. N.L.

Partecipano alla contrattazione integrativa d’Istituto,insieme alle rappresentanze sindacali provinciali.

Individuano un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ( Pepe Carmine ) .

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GLI STUDENTI DELL’ ITI VALITUTTI

Gli alunni iscritti all'ITI Valitutti nel corrente anno scolastico sono 403, distribuiti in 21 classi.Il trend è costante di anno in anno, raddoppiando quasi il numero degli iscritti rispetto all’anno dell’acquisizione dell’autonomia scolastica. Il bacino d’utenza parte dalla piana del Sele ed arriva fin nella alta Valle del Calore ed alle Pendici degli Alburni e del Cervati.Il pendolarismo è marcato e diffuso :gli alunni pendolari rappresentano il 75 % della popolazione scolastica.In particolare si registra un elevato numero di allievi, non residenti nel comune capoluogo, che sono costretti a lunghi ed estenuanti tragitti per raggiungere la sede scolastica o per rientrare nei loro paesi di dimora .Il pendolarismo e la distanza creano problemi organizzativi ed impongono per garantire tutte le attività didattiche antimeridiane la scelta dei moduli orari da 50 minuti. Le attività pomeridiane, in particolare quelle di recupero e sostegno all'attività didattica, devono essere organizzate e tenendo conto di questo aspetto e non tutte sono frequentate dalla massa di alunni,vanificando ,un parte gli sforzi organizzativi messi in atto dalla scuola e le attese di recupero della evasione scolastica.Anche le attività elettive ,organizzate di pomeriggio,spesso ,per carenze di trasporto pomeridiano , non possono essere frequentate da tutti gli alunni. Grazie agli interventi di recupero e ad una didattica diversificata ,il numero degli allievi respinti rispetto agli anni precedenti è diminuito pur restando ancora troppo alto.Quest’analisi impone che la scuola si attivi con maggior vigore per combattere la dispersione e per consentire a tutti gli alunni il successo formativo.

Gli alunni rappresentano la prima risorsa dell’Istituto ed occupano un ruolo centrale nel sistema scolastico.Sono e devono essere soggetti attivi ,responsabili e partecipi nei processi decisionali ed organizzativi della vita dell’Istituto anche attraverso i loro rappresentanti nei consigli di classe ,nel consiglio d’Istituto e nella consulta degli studenti,consapevoli di rappresentare non solo se stessi ma anche tutti i compagni ,la comunità scolastica e sociale,il territorio nelle sue articolazioni.Lo studente deve essere responsabile del proprio progetto formativo,impegnandosi seriamente negli studi e sapendo usufruire delle risorse che la scuola mette a sua disposizione.

Deve contribuire alle scelte didattiche e condividerne gli obiettivi, strategie e modalità operative , perché possa essere capace di riflettere sul suo percorso formativo e sull’andamento del suo status di discente, responsabilizzandosi sempre di più.

Deve partecipare attivamente e con continuità alla vita scolastica ,offrire un apporto costruttivo sia in fase di progettazione che di verifica dei percorsi e delle attività,collaborando ed impegnandosi anche ai fini del prosieguo degli studi o nell’orientamento alla professione.

Ha l’obbligo di contribuire a che l’ambiente scolastico sia sempre più,pulito, promozionale,sicuro e che consenta lo "stare bene a scuola ,con se stesso ,con i compagni e gli operatori scolastici tutti" .

Deve attenersi alle regole democraticamente sottoscritte, al contratto formativo sottoscritto con i docenti ed ai regolamenti dell’Istituto ,dei laboratori e delle iniziative extrascolastiche,anche per preservare il nome dell’Istituto .

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ANAGRAFE ALUNNI

0

100

200

300

400

500

1999

/00

2000

/01

2001

/02

2002

/03

2003

/04

2004

/05

2005

/06

2006

/07

Numero Alunni

Maschi

Femmine

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

2002/03 2003/04 2004/05 2005/06

Iscritti

Promossi

Respinti

Ritirati/Trasf.

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AREA FUNZIONALE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVIORGANIGRAMMA PERSONALE DI SEGRETERIA E FUNZIONI

MAFFIA Elio

DIRETTORE

DEI SERVIZI

AMMINISTRATIVI

E GENERALI

- organizzazione dei servizi amministrativi;- responsabilità diretta degli atti amministrativo-

contabili e di economato;- coordinamento e vigilanza del personale addetto

al servizi amministrativi e generali;- rilascio di certificazioni, di estratti e di copie;- predisposizione e cura tecnica del bilancio

dell'istituto.

N: 6 ASSISTENTIAMMINISTRATIVI

AREA di COMPETENZA

FUNZIONI AMMINISTRATIVE

ARCARO Maurizia

SETTORE DEI SERVIZI CONTABILI

Gestione finanziaria,Impegni, liquidazioni e pagamenti delle Spese. Accertamenti e riscossioni delle Entrate. Attività negoziali e contrattuali. Istruttoria. esecuzione e adempimenti connessiTrattamento economico al personale Adempimenti contributivi e fiscali, Gestione TFR .Gestione Fondo d’ Istituto , Altre indennità trattamento di missione,Gestione del patrimonio della scuola, Gestione della Biblioteca,Tenuta degli inventari e del facile consumo .Forniture sussidi, rapporti con i consegnatari, discarico dei beni

DI STASI Letizia

PROTOCOLLO

ARCHIVIO

Gestione del Protocollo,Cura, smistamento e archivio della corrispondenza, anche elettronica,Cura dell’albo Attività sindacale, Assemblee, rapporti con RSU. Funzionamento degli Organi Collegiali interni,elezioni, decreti costitutivi, convocazioni, Cura del calendario delle attività scolastiche, Rapporti con il Comune, Cura, manutenzione e gestione locali

LOFFREDO Antonietta

ANDROPOLI M.Antonietta

GESTIONE

del

PERSONALE

Gestione del Personale Assunzioni a T.D./T.I. Cura fascicolo personale e stato di servizio.Adempimenti immessi in ruolo, Anno di formazione, Periodo di prova,Documenti di rito Conferma in ruolo.Gestione ricostruzioni di carriera,Anagrafe delle prestazioni, Gestione assenze del personale e adempimenti connessi,Infortuni al personale,Procedimenti di riconoscimento causa di servizio. Procedimenti di computo/riscatto e ricongiunzione servizi,Rapporti INPDAP,Cessazioni dal servizio .Variazione stato giuridico, Collocamento fuori ruolo.limiti di età, anzianità di servizio, dimissioni volontarie, decesso, decadenza, Inidoneità fisica o didattica.Gestione del contenzioso, Controversie individuali di lavoro,Gestione mobilità del personale, Gestione graduatorie interne e individuazione soprannumerari Assegno nucleo familiare, Detrazioni per carichi di famiglia,Trattamento di missione.Gestione degli scioperi.Gestione TFR

PEDUTOFrancesco

CONTALDI Raffaella

AMMINISTRA-ZIONE

ALUNNI

SUPPORTO ALLADIDATTICA

Gestione alunni,iscrizioni, frequenza, trasferimenti, assenze, certificati, controllo fascicoli e corrispondenza con le famiglie. Gestione assicurazione e infortuni alunni.Centro Territoriale Permanente.Gestione scrutini, esami, valutazioni e pagelle. Gestione adozioni libri di testo. Attività medico – psico – pedagogica; sostegno portatori di handicap.Gestione organici. Gestione ex LSU – Piano di ottimizzazione. Organico/ classi/ insegnanti.formazione delle classi.Organizzazione della scuola.Visite guidate e viaggi di istruzione; scambi culturali.Programmazione didattica generale.Progetti e attività.Supporto e raccolta documentazione. Attività sportiva.esoneri e partecipazione ad attività

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AREA FUNZIONALE DEI SERVIZI TECNICI

UFFICIO TECNICO

RESPONSABILE FUNZIONI

Prof.MAZZA GiovanniL’ufficio tecnico raccoglie e coordina le richieste di acquisto e manutenzione provenienti da tutti i settori dell’istituto; predispone i conseguenti piani di intervento finanziario da sottoporre alla Giunta Esecutiva ed al Consiglio di istituto, acquisisce i preventivi e prepara gli atti per la comparazione e il successivo acquisto.L’ufficio esprime pareri sulle materie dl propria competenza, raccoglie la documentazione in un “archivio tecnico” a disposizione dell’utenza.

ASSISTENTI TECNICI DI LABORATORIO

Gli assistenti tecnici svolgono le seguenti principali mansioni :- attività di supporto tecnico alla funzione docente, allo svolgimento delle attività didattiche ed

alle relazioni con gli studenti;- programmazione ,predisposizione e conduzione tecnica dei laboratori, garantendone

l'efficienza e la funzionalità;- riordino e conservazione del materiale e delle attrezzature tecniche;- collaborazione con l'ufficio tecnico per acquisti e rinnovo delle attrezzature e loro collaudo.

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1. ANDREIUOLO Donato

Responsabile Lab. CHIMICA- FISICA

2. DI FILIPPO Franco “ Lab. ELETTRONICA

3. PEPE Carmine “ Lab. MULTIMEDIALE

4. MARINO Antonio “ Lab. INFORMATICA TRIENNIO

5. MODICA Francesco “ Lab. BIENNIO

6. MUCCIOLO Maria “ Lab. Elettronica P.T. 7. CAPOZZOLI Attilio “ Lab. Succursale8. BUONO Luigi “ Lab. SISTEMI

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AREA DEI SERVIZI AUSILIARI e DI COLLABORAZIONE

COLLABORATORI SCOLASTICI

I Collaboratori scolastici svolgono le seguenti le mansioni :

- sorveglianza e vigilanza sugli alunni nelle aree comuni ed in caso di momentanea assenza dell'insegnante nelle classi ,in palestra e nei laboratori;

- accoglienza e sorveglianza nei confronti del pubblico;- collaborazione con i docenti per l’organizzazione delle attività didattiche e con gli uffici

amministrativi e tecnici;- pulizia dei locali dell'istituto, degli spazi scoperti e degli arredi;- servizio di apertura e chiusura dell'Istituto, portineria e centralino,laboratori;- compiti di piccola manutenzione dello stabile e delle suppellettili ;- organizzazione degli ambienti didattici e dei laboratori con custodia delle attrezzature;- servizi esterni, accompagnamento degli alunni in palestra ed anche in luoghi esterni all'istituto.- Collaborazione con l’ufficio di presidenza per la realizzazione delle attività pof ed il

miglioramento della qualità della vita dell’istituto.

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1. CANTALUPO Nicola

2. COVIELLO Antonia

3. DE MATTEIS Geppino

4. DI BELLO Giovanni

5. DOTO Costanzo

6. MASI Carmela

7. MUCCIOLO Guido

8. MUCCIOLO Luigi

9. PEDUTO M .Grazia

10. SCORZIELLO Antonia

11. VENTURIELLO Antonio

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VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL P.O.F.

Si individuano i seguenti blocchi di operazione di monitoraggio e di verifica del POF che l’équipe metodologica deve valutare, perché ritenuti essenziali e praticabili:

a) operazioni di verifica di funzionamento delle strutture interne alla scuola ( biblioteca, attrezzature scientifiche, laboratori ecc);

b) operazioni di verifica sulla produttività dei vari organismi attorno a cui ruota l’attività della scuola (Collegio Docenti, consiglio d’istituto, di classe, dipartimenti, funzioni-strumentali, commissioni ,équipe metodologica,uffici di segreteria,ufficio tecnico ,);

c) operazioni di verifica sulla produttività delle attività curriculari ed extra;

d) verificare l’attuazione e i risultati dei singoli progetti;

e) individuare i punti di forza e quelli di debolezza nell’organizzazione complessiva del nostro Istituto;

f) individuare nuove modalità di intervento per migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione didattica al fine di favorire il successo scolastico e l’elevamento del livello formativo degli studenti.

La mappa di qualità si rende necessaria per ri-gettare il POF e per rispondere alle esigenze della valutazione dell’azione educativa e didattica che presuppone sempre un punto di raffronto, un traguardo rispetto a cui esprimere un giudizio di efficacia o di inadeguatezza.L’autovalutazione dell’Istituto avverrà secondo le seguenti modalità:

Somministrazione di questionari agli alunni, personale ATA e famiglie. Analisi e verifica negli O.O.C.C. dei dati ed osservazioni riscontrati.

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PROCEDURA DEI RECLAMI

I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, a mezzo fax e devono contenere o indicare generalità, indirizzo, qualifica e reperibilità del proponente.I reclami avanzati per via orale, telefonica o fax devono comunque essere successivamente formalizzati con la sottoscrizione di un documento originale.Di norma non vengono presi in considerazione i reclami anonimi.Il Capo di Istituto, dopo aver esperito le opportune indagini ed aver acquisito i necessari elementi di valutazione, risponde in forma scritta entro quindici giorni. Se il reclamo è fondato, il Capo di Istituto attiva le procedure per rimuovere le cause che lo hanno provocato, fornendo, ove necessario, le indicazioni relative.Il capo di Istituto relazione annualmente al Consiglio di Istituto in ordine ai reclami ed ai provvedimenti adottati.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il presente POF, approvato dal C. D. il 13.09.05 ed adottato dal C.d’I. 30.09.05 nella stessa data, è esposto all’albo dell’Istituto con la Carta dei Servizi ed il regolamento interno ,per visione e notifica;è altresì in rete sul sito web dell’Istituto ( www.itivalitutti.it )per la consultazione e la riproduzione.Una copia è conservata negli uffici di segreteria per la riproduzione cartacea, a richiesta degli interessati.

ALLEGATI INTEGRANTI IL POF

CONTRATTO FORMATIVO CARTA DEI SERVIZI REGOLAMENTO INTERNO DELL’ISTITUTO PROGRAMMA ANNUALE CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA PROGETTI

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INDICE

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PAGINA 1PREMESSA 2 ESPLICITAZIONE DEL PIANO D’OFFERTA FORMATIVA 3ARTICOLAZIONE DEL POF 4ASPETTI SOCIO-ECONOMICI E CULTURALI DEL TERRITORIO 5CONTESTO SOCIO-CULTURALE E FORMATIVO DELLA SCUOLA 7AUTONOMIA DIDATTICA :L’OFFERTA FORMATIVA 9PIANO DI STUDIO E QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE 11LA M ISSION dell’ ISTITUTO 12FINALITA’ EDUCATIVE - OBIETTIVI SPECIFICI 16ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI DISCIPLINARI 18INTEGRAZIONE ED ACCOGLIENZA 19SCELTE METODOLOGICHE e DIDATTICHE 20ASPETTI DIDATTICO- ORGANIZZATIVI DEI PERCORSI FORMATIVI 21PROGETTAZIONE EXTRACURRICULARE 24PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ a.s.2006-07 25CRITERI ORGANIZZAZTIVI ATTIVITA’ INTEGRATIVE 27STRUMENTI – MEZZI – SUSSIDI DIDATTICI 28CRITERI ORGANIZZATIVI VISITE GUIDATE 29VERIFICA E VALUTAZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI 30

PON – ATTIVAZIONE ANNUALITA’ 2006 33AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI 35PRINCIPI E REGOLE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 36AUTONOMIA ORGANIZZATIVA – CALENDARIO SCOLASTICO 37RISORSE PROFESSIONALI e ORGANI COLLEGIALI 38

FUNZIONI STRUMENTALI 40 COLLEGIO DEI DOCENTI 43

ORGANIGRAMMA DOC. REF. INCARICHI-COMM. 44 CONSIGLI DI CLASSE 49

FUNZIONE DOCENTE 51IL CONSIGLIO D’ISTITUTO 52 GLI STUDENTI DELL’ITIS 53ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI 55VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL P.O.F. 58PROCEDURA di RECLAMI 59

ALLEGATI INTEGRANTI IL POF

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