Periodico Il Grillo - anno 3 - numero 38 - 12 dicembre 2009

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Anno 03 - numero 38 - 4000 copie in distribuzione gratuita - web: www.periodicoilgrillo.com - mail: [email protected] - 12 dicembre 2009 S. Giovanna Agenzia di Vasto Bolognese Annalisa, Cristofano Maria, Bolognese Agostino Venanzio S.a.s. Corso Mazzini 31/A - int. 5 - 66054 Vasto (CH) tel. 0873 362323 - fax 0873 364528 Chiedigli come proteggere il tuo mondo. uN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE. segue in seconda POLITICA - VASTO segue in terza di Giacinto Zappacosta di Giovanni Uselli TEATRO segue in seconda di Tiziana Lalla segue in terza La prova del tradimento… “ quel fazzoletto io vidi tra le mani di Cassio”:nei panni del mefistofelico Jago, canta Renato Bruson, sul palco del teatro Globo di Vasto, il 4 dicem- bre, in scena un magnifico “Otello” di G. Verdi, per la regia dello stesso Bruson. Imponente l’allestimento scenico, grandiosa interpretazione degli inter- preti, un pubblico entusiasta: abbiamo intervistato il direttore artistico Fran- cesco Sanvitale che ci ha svelato al- cuni particolari della realizzazione di In scena l’Otello a Vasto, grande successo per Renato Bruson Il laboratorio politico-culturale che si sta formando all’interno del Pidielle, a Vasto e nel comprensorio, potrà avere successo duraturo e non effimero solo se opere- rà con onestà e coerenza politica, senza fraintendimenti Quello che non dovrà accadere Per colpa di qualcuno non si fa cre- dito a nessuno. A Vasto l’Università c’era, esisteva ed era bella che im- piantata. Alcune centinaia di iscrit- ti, ogni anno, al corso per traduttori ed interpreti non erano pochi. Anzi, potevano essere l’inizio di una storia tutta da scrivere. Una opportunità per i ragazzi di Vasto e del Vastese, un indotto che Ricreando gli ambienti di Betlemme nell’incantevole scenario naturale for- nito dalla pineta adiacente all’Istituto, i ragazzi e gli operatori dell’Istituto San Francesco di Gissi hanno organizzato la XIII edizione Tra fantasia e realta’ Ancora l’illuminato e lungimiran- te mezzo coordinatore regionale del Pidielle, con la fissa delle domande. Chiede ai presenti: quale è il participio presente del verbo tagliare? Risposta globale: tagliente! Bravissimi! Coraggiosamente uno dei partecipanti obietta: veramente il participio presen- te del verbo tagliare è tagliante. Risposta: può darsi, ma per noi ta- gliente suona meglio! Ira Diddio Carissimo Direttore, con vivo compiacimento leggo in questi giorni di interpellanze, richieste d’incontro, prese di posizione a difesa dello “scalo ferroviario” Vasto-San Salvo da parte di Amministratori regio- nali, provinciali e locali. La dicitura “scalo” è voluta per- ché è ormai da tanto che quella che abbiamo non è una più una “stazione”. Chiamiamolo effetto domino provocato da Bersani, oppure scetticismo verso un progetto di dalemiana memoria, ma, di fatto, il Pd continua a perdere pezzi. Francesco Rutelli l'aveva preannunciato ed è stato anche il primo a scapparsene. “Cen- trosinistra da prima repubblica” – così l'ha definito il filosofo Cacciari, sindaco di Venezia, al quale questo PD, con l'asse più spostato a sinistra, “non interes- sa culturalmente”. Ma veniamo a noi, che pure non siamo esenti da fughe eccellenti. Anna Paola Sabatini prima, Nicola Del Pre- te poi. La prima, vicina al sen Tommaso Coletti, eletta mem- bro dell'assemblea nazionale in quota Franceschini, il secondo ex vice sindaco di Vasto ed ex leader della Margherita. Sono usciti a segue in seconda Stazione: un declassamento annunciato segue in seconda Recuperiamo l’Università perduta Diaspora nel PD La Sabatini e Del Prete riconsegnano le tessere L’angolo di Ira Diddio GISSI XIII ed. del Presepe Vivente

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Periodico Il Grillo - anno 3 - numero 38 - 12 dicembre 2009

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Anno 03 - numero 38 - 4000 copie in distribuzione gratuita - web: www.periodicoilgrillo.com - mail: [email protected] - 12 dicembre 2009 S. Giovanna

Agenzia di Vasto Bolognese Annalisa, Cristofano Maria, Bolognese Agostino Venanzio S.a.s.Corso Mazzini 31/A - int. 5 - 66054 Vasto (CH)tel. 0873 362323 - fax 0873 364528

Chiedigli come proteggere il tuo mondo.

uN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE.

REALE_istitVASTO_5_5x6_5.indd 1 3-03-2008 15:03:58

segue in seconda

POLITICA - VASTO

segue in terza

di Giacinto Zappacostadi Giovanni Uselli

TEATRO

segue in seconda

di Tiziana Lalla

segue in terza

La prova del tradimento… “ quel fazzoletto io vidi tra le mani di Cassio”:nei panni del mefistofelico Jago, canta Renato Bruson, sul palco del teatro Globo di Vasto, il 4 dicem-bre, in scena un magnifico “Otello” di G. Verdi, per la regia dello stesso Bruson.Imponente l’allestimento scenico, grandiosa interpretazione degli inter-preti, un pubblico entusiasta: abbiamo intervistato il direttore artistico Fran-cesco Sanvitale che ci ha svelato al-cuni particolari della realizzazione di

In scena l’Otello a Vasto, grande

successo per Renato Bruson

Il laboratorio politico-culturale che si sta formando all’interno del Pidielle, a Vasto e nel comprensorio, potrà avere successo duraturo e non effimero solo se opere-rà con onestà e coerenza politica, senza fraintendimenti

Quello che non dovrà accadere

Per colpa di qualcuno non si fa cre-dito a nessuno. A Vasto l’Università c’era, esisteva ed era bella che im-piantata. Alcune centinaia di iscrit-ti, ogni anno, al corso per traduttori

ed interpreti non erano pochi. Anzi, potevano essere l’inizio di una storia tutta da scrivere. Una opportunità per i ragazzi di Vasto e del Vastese, un indotto che

Ricreando gli ambienti di Betlemme nell’incantevole scenario naturale for-nito dalla pineta adiacente all’Istituto, i ragazzi e gli operatori dell’Istituto San Francesco di Gissi hanno organizzato la XIII edizione

Tra fantasia e realta’

Ancora l’illuminato e lungimiran-te mezzo coordinatore regionale del Pidielle, con la fissa delle domande. Chiede ai presenti: quale è il participio presente del verbo tagliare? Risposta globale: tagliente! Bravissimi!

Coraggiosamente uno dei partecipanti obietta: veramente il participio presen-te del verbo tagliare è tagliante. Risposta: può darsi, ma per noi ta-gliente suona meglio!

Ira Diddio

Carissimo Direttore,con vivo compiacimento leggo in questi giorni di interpellanze, richieste d’incontro, prese di

posizione a difesa dello “scalo ferroviario” Vasto-San Salvo da parte di Amministratori regio-nali, provinciali e locali.

La dicitura “scalo” è voluta per-ché è ormai da tanto che quella che abbiamo non è una più una “stazione”.

Chiamiamolo effetto domino provocato da Bersani, oppure scetticismo verso un progetto di dalemiana memoria, ma, di fatto, il Pd continua a perdere pezzi. Francesco Rutelli l'aveva preannunciato ed è stato anche il primo a scapparsene. “Cen-

trosinistra da prima repubblica” – così l'ha definito il filosofo Cacciari, sindaco di Venezia, al quale questo PD, con l'asse più spostato a sinistra, “non interes-sa culturalmente”. Ma veniamo a noi, che pure non siamo esenti da fughe eccellenti. Anna Paola

Sabatini prima, Nicola Del Pre-te poi. La prima, vicina al sen Tommaso Coletti, eletta mem-bro dell'assemblea nazionale in quota Franceschini, il secondo ex vice sindaco di Vasto ed ex leader della Margherita. Sono usciti a

segue in seconda

Stazione: un declassamento annunciato

segue in seconda

Recuperiamo l’Università perduta

Diaspora nel PDLa Sabatini e Del Prete riconsegnano le tessere

L’angolo di Ira Diddio

GISSI

XIII ed. del Presepe Vivente

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Direttore responsabile: Giuseppe La Rana

Autorizzazione del Tribunaledi Vasto n. 115 del 17.04.2007

web: www.periodicoilgrillo.commail:

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tel: 0873. 670388 - 393.1239090

Editore: Il Grillo s.r.l

Stampa: Offset Point - Via Tito Livio, 9 - Vasto (CH)

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SEGUE DALLA PRIMA

SEGUE DALLA PRIMASEGUE DALLA PRIMA

quest’opera verdiana.“L’Otello è una delle opere più complesse e difficili del repertorio operistico italiano, pa-radossalmente più dell’Aida, che al di là del momento degli elefanti, è quasi un’opera da camera. L’Otello, invece,è più impegnativo sia dal punto di vista scenico sia sotto il pro-filo vocale: ha bisogno di un terzetto vocale, quello dei protagonisti, di altissimo livello.Come orchestra e come coro è stata una gran-de scommessa che l’organizzazione di Fon-dazione all’Opera ha voluto fare. In Abruzzo questa opera non si fa da 109 anni, e quindi dal 1900, perché è proprio difficile realizzar-la. Noi avevamo la fortuna dell’amicizia di Renato Bruson, che è il più grande Jago vi-vente, e non potevamo non fare questa follia, che però è stata una lucida follia.A Vasto è la penultima recita di sette. E’ stato un trionfo dappertutto, poi resta solo Ortona. Ha funzionato tutto alla perfezione. Qui ab-biamo incontrato problemi di palcoscenico, il teatro è piccolo, abbiamo dovuto ridurre le scene, ma gli spettatori fruiranno dello stesso spettacolo che hanno avuto tutti quanti gli al-tri, molto raffinato, soprattutto nelle scelte sia sceniche che musicali.

Questa opera, assieme al Faust,è il penulti-mo capolavoro di Verdi. Tutti gli elementi di novità dopo sedici anni di silenzio dall’Aida li aveva maturati ed è riuscito a fare un’ope-ra modernissima, dopo la quale è cambiato il linguaggio operistico e sono arrivati Puccini, Mascagni, Leoncavallo.Quindi è anche un’occasione storica per co-loro che possono assistere a questa opera che non si fa neanche più nei grandi teatri, se non raramente; in provincia non si fa mai, e a po-che persone è capitata la fortuna di sentirla cantata da Renato Bruson.”“Personalmente ho avuto modo di conoscerlo a Macerata all’Arena Sferisterio. Fu un’occa-sione per me eccezionale. Mi trovavo lì a la-vorare e fu un’emozione davvero grande…”“E’ uno degli ultimi divi, se non l’ultimo divo della storia dell’opera. E’ un personaggio che gli si confà in maniera particolare, diciamo che lui l’ha stilizzato in un centinaio di repli-che, lo ha fatto con tutti i più grandi direttori, nei maggiori teatri del mondo. Vocalmente , all’età di 74 anni, sembra un bambino, sceni-camente è impressionante, come fisico, come atletica. Ricordiamo che ha curato anche la re-gia, il che è un fatto anche importante, perché

ha potuto costruire secondo il suo pensiero, la sua esperienza, anche la scena e la volontà dei personaggi secondo la volontà di Verdi.Oggi, spesso, noi assistiamo a delle situazioni musicali dell’opera in cui si vuole cercare il nuovo a tutti i costi, però tradendo l’origina-lità drammatica e musicale, invece il rinno-vamento attraverso la tradizione è una cosa difficile da realizzare. Bruson ci è riuscito perfettamente.Credo che questo sia uno spettacolo di una certa importanza, non dovrei dirlo io perché l’ho prodotto. Voglio ricordare anche i can-tanti: Masha Carrera, che è una Desdemona eccezionale, questo giovane coreano che fa Otello, Marco De Carolis, i cosiddetti com-primari che poi non lo sono perchè sono particolarmente difficili tutti i ruoli; il coro è diretto dal maestro Paolo Speca; l’orchestra è un’unione dell’Orchestra Sinfonica Abruz-zese con l’unione dell’Orchestra Giovanile Abruzzese che abbiamo voluto e potuto coin-volgere quest’anno, avendo sede a L’Aquila, proprio come omaggio alla città ferita. Le sce-ne e i costumi sono di Tita Tegano, la moglie di Renato Bruson, scenografa e costumista di fama mondiale”.

del Presepe vivente.Grazie al contributo del Lions Club Vasto Host, della popolazione, delle realtà imprenditoriali e delle istitu-zioni locali, è stato possibile arric-chire e perfezionare la scenografia e i costumi della rappresentazione che si caratterizza per l’esecuzio-ne di un recital nel quale una parte significativa viene assegnata ai ra-gazzi ospitati dal Centro di Riabi-litazione. Il Presepe vivente quest’anno è inti-tolato “Il Re poverello”, espressio-ne cara a San Francesco, ispiratore della manifestazione. Il recital si terrà Domenica, 13 di-cembre 2009, a partire dalle ore 17.00, all’interno dell’Istituto ubi-cato in Gissi, località Rosario n.10.

Siamo ridotti così non a causa delle decisioni assunte da Ferrovie o Trenitalia di questi ultimi giorni ma a causa di decisioni assunte da anni e che un po’ per volta sono serviti a declassarci.Come ricorderà, anche tramite le pagine di diversi giornali locali, da alcuni anni avevo lanciato l’allar-me ma, purtroppo, nessuno, tra quelli avrebbero po-tuto provare ad intervenire, lo ha fatto.Ora siamo ai ….. saluti.Mi domando a cosa serviranno questi sbattiti di coda fatti ora e fatti in questa maniera solo sull’onda della insoddisfazione dei cittadini e degli utenti.Io credo che non sortiranno effetti e serviranno a niente perché spesso il detto “meglio tardi che mai” non è applicabile. In molti casi arrivare “tardi” corri-sponde all’arrivare “mai”.Caro Direttore, è noto a tutti che, negli ultimi 10/15 anni, i nostri rappresentanti c/o il Consiglio Regio-nale, Consiglio Provinciale, Consiglio Comunale, sono praticamente gli stessi.Questi “nostri rappresentanti”, hanno occupato qual-che periodo il banco della maggioranza e qualche altro quelli dell’opposizione però, purtroppo, in nes-suna veste, evidentemente, hanno saputo o potuto difendere Vasto e la dignità dei vastesi.Ora, tramite organi d’informazione, ci fanno sapere che Il Presidente Chiodi, il Presidente Di Giuseppan-tonio, Consiglieri Comunali di maggioranza o mino-ranza, chiedono di rivedere progetti e decisioni già assunte.Potrà servire lei crede?

Michele Spadaccini

pugni chiusi, sbattendo la porta, dopo l'elezione di Giuseppe Forte alla segreteria vastese. Accusano un PD reo di essersi ‘fuso’ con l'Amministrazione, senza mante-nere una propria autonomia de-cisionale e gestionale. Del Prete, dal canto suo, corteggia il disegno di Rutelli, volta le spalle alla si-nistra e lancia ammiccamenti alla destra moderata. “A Vasto non c'è un centro destra” dice, accusando di eccessivo frazionamento un'ala che, con scarsi risultati, cerca da tempo di trovare un rim-pasto.Riparte a bocce ferme su una scacchiera che vede la stra-grande maggioranza dei poli-tici locali paralizzati nei mo-vimenti, imbalsamati. Non sono un grande giocatore di scacchi, ma personalmente non condivido quel 'randagi-smo politico' cui assistiamo troppo spesso. Se è vero che anche un semplice pedone può mangiare la regina, è an-che vero che il gioco termina con lo scacco matto. E Del Prete cercherà di attaccare Lapenna fino a quando non si potrà più difendere. Almeno

fino alla prossima competizione elettorale. La partita, si sa, non può terminare in pareggio. Molto dipenderà dalle posizioni e dallo spessore politico che riusciranno a mantenere nei prossimi mesi. Dicevamo, il pedone può mangia-re la regina ma, diversamente da come muove, in avanti, effettua la cattura solo in diagonale. Ed il faccia a faccia, a quel punto, po-trebbe costare caro.

Sigfrido

La Confesercenti, ha promosso un progetto che andrà nella direzione di aumentare la sicurezza degli eser-cizi commerciali, attraverso l’introduzione presso gli stessi, di un sistema in grado di effettuare tramite telecamere, il monitoraggio dei locali commerciali, con possibilità di collegamento con le centrali opera-tive delle Forze dell’Ordine. «In questi ultimi tempi - si legge in una nota stampa - è aumentata l’attenzione alle problematiche della microcriminalità e della sicurezza delle strutture commerciali, con l’esigenza diffusa degli operatori economici di ampliare la soglia di sicurezza dei pro-pri esercizi commerciali anche attraverso l’adozione di strumenti tecnologicamente avanzati.»Pertanto è stato chiesto un incontro al Comune di Vasto per presentare il progetto che vede la parteci-pazione dell’Associazione anche a livello nazionale, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, ol-tre che la possibilità di un impegno economico, per agevolare gli investimenti che le attività produttive andranno ad affrontare.

In scena l’Otello a Vasto, grande successo per Renato Bruson

SEGUE DALLA PRIMA

XIII ed. del Presepe Vivente

Stazione: un declassamento

annunciato

Diaspora nel PD

Video-sorveglianza: la Confesercenti ha

un progetto

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Il Grillo è a Vasto, San Salvo, Cupello, Casalbordino, Pollutri, Scerni, T. di Sangro, Monteodorisio, Gissi, Castiglione M.M., Schiavi d’Abruzzo, Torrebruna e Celenza sul Trigno

L‘ANGOLO DEGLI EVENTISALUTE

Ewa Kopacz è il ministro della Salute del Governo della Polonia. Al contrario di tutti i Ministri della Salute delle “ricche” e “progredite” Nazioni dell’Europa Occidentale, non ha ritenuto utile acquistare e far somministrare, per la propria Nazione, il vaccino anti-H1N1, per contrastare la fantomatica e terribile pandemia suina, incombente sul pia-neta. Non solo non ha acquistato il vaccino, ma, riferendo al suo Parlamento, ha parlato di “clausole” e di “accordi” tra le Istituzioni e le Aziende Farmaceutiche produttrici, che rendono almeno discutibile e poco trasparente la com-mercializzazione del vaccino. Il Vice-ministro alla Salute del Parlamento Italiano, Ferruccio Fazio, ha osservato, a riguardo, che le disposizioni emanate dal Ministero Italiano sono state conformi alle raccomandazioni dell’Organizza-zione Mondiale della Sanità e dell’Agenzia Europea del Farmaco, attribuendo le osservazioni del Ministro Polacco unicamente a demagogia politica. Non sappiamo cosa ne hanno pensato e cosa hanno osservato i Ministeri delle altre Nazioni e la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità! Tuttavia, Ewa Kopacz (al contrario di tanti altri Ministri

della Salute) è un medico, con una grande esperienza alle spalle e, nella sua attività ministeriale, si avvale della col-laborazione di una Commissione di Esperti. Cosa devono pensare i tanti Cittadini della Nuova (e sempre vecchia) Europa? E’ stato utile vaccinarsi, oppure sono stati sottratti miliardi alle risorse sanitarie e regalati ad Industrie che ri-escono a cavalcare opportunamente malattie, parlamentari ed istituzioni? Probabilmente, non sarà difficile dirimere i dubbi: se la Nazione polacca soccomberà presto, sotto l’on-data della pandemia suina, il suo ministro ha fatto demago-gia, quindi dovrebbe lasciare il proprio dicastero ed essere condannato; se invece i cittadini polacchi non subiranno danni, Kopacz dovrebbe diventare Responsabile dell’Orga-nizzazione Mondiale della Sanità, con nomination al No-bel, perché ha avuto ragione a sostenere che la famigerata “suina”, in realtà, rappresenta soltanto un grosso inganno ed un losco affare… Comunque, in fondo, per noi Italiani non dovrebbe essere difficile accettarlo: nel nostro lessico, il termine ‘suino’ è sinonimo di ‘porcata’.

L’affare “suina”:tante incognite, poche certezze

e derive scissioniste. Infatti il gruppo si colloca all’interno del Pidielle, non a fianco o nei paraggi. E tale dovrà restare nella buona come nella cattiva sorte.Onestà e coerenza politiche che non sono da intendere come sot-tomissione e bovina accettazione di imposizioni maggioritarie malviste e non condivise. Al contrario, questo nuovo pensiero politico-culturale, collocandosi su posizioni diverse, se non ad-dirittura opposte, potrà elaborare e proporre, in maniera auto-noma il proprio modello. Poi, come al solito saranno i numeri a decretare il successo o il fallimento.Detto con altre parole, è molto meglio perseguire i propri obiet-tivi combattendo all’interno di un partito, piuttosto che farsi buttare fuori e sperare che la gente ti segua. Perché di questi tentativi, nella vita politica nazionale, se ne sono visti e contati a centinaia. E con risultati poco lusinghieri.Non è proponibile adesso né sarà accettabile domani il proposito di ricorrere a liste civiche per contrastare la candidatura di per-sone, verso le quali la nostra stima politica è prossima allo zero. Così come prossime allo zero saranno le possibilità di successo, e molto alte quelle di andare incontro a fallimenti annunciati. Valga per tutti l’esempio, assai recente, vissuto a Vasto ai tempi di Forza Italia. Quando un nostro concittadino e uomo politico

di primo livello, rompe, per motivi suoi, con il partito che pure lo aveva mandato in regione. Non solo. Ma a seguito di questa rottura, nel 2006, corre alle elezioni amministrative cittadina con una lista civica fatta apposta per contrastare la stessa Forza Italia. Né bisogna tacere sul comportamento ambiguo tenuto in quel-la fase dai dirigenti regionali e provinciali di FI. I quali, solo all’ultimo momento, e sicuramente a malincuore concessero il simbolo del partito al proprio candidato. Sappiamo come andò a finire. Cosa rimane, oggi, di quel disastroso conflitto? Macerie. Solo macerie. E una serie non ancora interrotta di sconfitte elet-torali di Forza Italia prima e del Pidielle dopo. A cosa serve, dunque, minacciare fuoruscite e formazioni di li-ste civiche se non a riproporre un nuovo scisma con conseguen-te sconfitta elettorale? Non ci basta la lezione che l’elettorato cittadino ci ha inflitto nel 2006, con tutte le conseguenze che abbiamo vissuto e che in parte stiamo ancora vivendo? Io credo di no. Questo non dovrà accadere. Poi va da sé, che mena la danza chi ha più obiettivi e interessi personali da salvaguardare. Ma questa non è politica. Né tantomeno è cultura. Questa è una danza. Anzi no. Questo è un balletto. Il balletto del dentro o fuo-ri a seconda della convenienza. E finiamola, una buona volta.

ruotava attorno alla presenza studentesca, se si pensa, magari banalmente, al consumo di caffè, bibite e panini. Una opportunità per la Città nel suo complesso, che poteva contare sulla cultura per farsi conoscere, anche dal punto di vista turistico, al di fuori dei confini provinciali e regionali. Ma così non è stato: passata la festa, gabbato lo Santo. In realtà, come tutti sanno, l’Università “D’Annunzio”, accolta in pompa magna dalle autorità municipali di allora, è stata, a beneficio di qualcuno, il trampolino di lancio verso prestigiosi incarichi politici. Persistendo la morosità del Comune, all’epoca, il Rettorato pensò bene di rompere i ponti con Vasto. E come dargli torto? Anche se Giuseppe La Rana, direttore di questo settimanale, che ha messo in piedi un comitato per il ritorno dell’università a Vasto, non lo dice, è sicuro che quando in ambienti accademici si parla della nostra città, più di uno storce il naso. Intanto, il comitato c’è e si sta muovendo, cercando una utile sinergia tra il pubblico e il privato. La speranza di tutti è che possa riuscire nel suo intento di riportare una facoltà a Vasto, una città che ha bisogno di cultura. Molto più delle prefiche con l’uzzolo dei calendari.

60 ANNI DEL GENOVA RULLI. Per festeggiare i ses-sant’anni del “Genova Rulli”, l’associazione “Amici del Genova Rulli” ha organizzato un convegno pubblico che si terrà domenica 13 dicembre alle ore 16,00 presso il teatro delle Suore Figlie della Croce in Via Madonna dell’Asilo a Vasto. Per informazioni: 0873380410 - 3683718782 - [email protected]

LA VASTESE TIZIANA SCOPANO IN MOSTRA. Esporrà le sue opere di decorazione, dal 12 al 26 dicem-bre, presso la saletta Vittoria Colonna in Piazza del Popolo a Vasto, l’artista vastese Tiziana Scopano. 38enne, diplo-mata presso l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila con una tesi sui fotogrammi, Tiziana Scopano si sta dedicando interamente a questa sua passione. Insieme a lei, sempre nella sala Vittoria Colonna, esporrà le ceramiche di Castel-li, anche l’artista Daniela Faioni.

DI BATTISTA E IANERI A LA TAVERNA. Sabato 12 dicembre, alle ore 22.30, il palco de La Taverna, in Via Sondrio, a Vasto ospiterà il duo formato da Marco Di Battista al pianoforte e da Carmine Ianieri ai sassofoni. I due musicisti presentano Witch Hunt, il disco dedicato alle composizioni di Wayne Shorter e pubblicato nella scorsa primavera. Info e prenotazioni: +39.0873.364165; +39.339.3085786

AL CENTRO BENESSERE IL CONCERTO DI BAS-SIGNANO. E’ in programma presso il Centro Benessere di Vasto,con ingresso libero, per sabato 12 dicembre alle 17.30 il concerto del cantautore Ernesto Bassignano.L’evento, ideato e coordinato dal Dott. Andrea Ledda, di-rettore del centro di Via S.Onofrio, sarà introdotto dal sim-patico cabarettista e musicista Nduccio che ben volentieri ha accettato l’invito a presenziare alla serata. Per infor-mazioni sull’evento rivolgersi a Silvia ed Anna al numero 0873/378600.

FESTA DI AUGURI AL CIRCOLO PENSIONATI “M. ZACCARDI”. Si terrà venerdì 18 dicembre dalle ore 16.30 in poi, presso la sala Celenza di via Valloncello, la tradizionale “Festa dell’Incontro augurale natalizio” orga-nizzata dal circolo comunale pensionati “M. Zaccardi”. Dopo la S. Messa celebrata da Don Antonio Bevilacqua (ore 16.30) ci sarà la conviviale (ore 19) allietata dal com-plesso musicale ‘Rich Dance’. La quota di partecipazione è di 6 euro e le adesioni dovranno pervenire entro il 14 dicembre al sig. Carmine, gestore del Centro.

di Diana Morasca

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