Percettibilita2

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roberto.mancin@unipd it Tecnologie compensative per l’autonomia e l’integrazione Usabilità e Accessibilità dei siti Dipartimento di Pediatria Salus Pueri e Centro di Ateneo di servizi e ricerca per la Disabilità, la Riabilitazione e l’Integrazione Corso di perfezionamento e aggiornamento Il docente esperto dei laboratori didattici multimediali Dipartimento di Scienze dell’Educazione

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Tecnologie compensative per l’autonomia e l’integrazioneUsabilità e Accessibilità dei siti

Dipartimento di Pediatria Salus Pueri e Centro di Ateneo di servizi e ricerca per la Disabilità, la Riabilitazione e l’Integrazione

Corso di perfezionamento e aggiornamentoIl docente esperto dei laboratori didattici multimediali

Dipartimento di Scienze dell’Educazione

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• Il docente esperto di tecnologie *compensative* per la didattica digitale facilita l’inclusione scolastica dell’alunno con necessità speciali

• La tecnologia fornisce strumenti utili

• La cultura fornisce strumenti necessari

Tecnologie compensative per l’autonomia e l’integrazioneCorso perfezionamento: Il docente esperto dei laboratori didattici multimediali

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• Saper creare contenuti *universali* per la formazione approfondendo il concetto di "didattica aperta e accessibile" inteso nel senso di “progettare contenuti, moduli e risorse didattiche con l'accessibilità e la riusabilità in mente”.

• Saper selezionare tipologie comunicative, codifiche e protocolli informatici per rendere fruibile a tutti i contenuti didattici digitali. Utilizzando formati standard e aperti.

• Saper progettare e promuovere l'uso efficiente ed efficace di un'aula digitale ed in generale di tecnologie didattiche digitali facilmente adattabili e personalizzabili in situazioni di disabilità

Tecnologie compensative per l’autonomia e l’integrazione

Obiettivi

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• Lo scopo principale di questo modulo è quello di imparare come e perché creare contenuti digitali, divulgabili con licenza Creative Commons by-nc-sa e fruibili autonomamente da chiunque con tecnologie standard.

• Questo scopo dovrà essere raggiunto al termine della seconda settimana. Il metodo di lavoro non sarà deduttivo, ovvero dalla teoria alla pratica ma induttivo. L’esperienza personale sul campo e la sensibilità individuale saranno determinanti al di là di conoscenze teoriche, luoghi comuni e stereotipi.

• Per cercare di capire quali sono i reali bisogni di autonomia e di partecipazione attiva dello studente con disabilità e quindi per suggerire la tecnologia compensativa idonea, sono necessarie alcune conoscenze di carattere tecnologico, epidemiologico e culturale che verranno presentate durante la prima settimana.

Tecnologie compensative per l’autonomia e l’integrazione

Struttura del modulo

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1. "Le parole sono importanti!"... giacché chi parla bene pensa bene ed agisce meglio.

2. La disabilità a scuola: per conoscere le necessità speciali dei futuri utenti di aule digitali e multimediali.

3. Personaggi e regole del Web didattico

4. Accessibilità Usabile, personalizzabile e adattabile per un Web 2.0 pediatrico PURO - Percepibile Usabile (Comprensibile) Robusto e Operabile

5. Fame d’aria e Accessibilità Usabile nel Web 2.0: Divari Digitali, inclusione scolastica e personalizzazione

Tecnologie compensative per l’autonomia e l’integrazione 1a settimana: le basi dell’inclusione digitale

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1. Patologie mentali e del comportamento a. ritardo mentaleb. iperattivitàc. disturbi evolutivi (DSA)

2. Neuropatie a. paralisi cerebrale infantileb. epilessia

3. Patologie sensoriali a. patologie dell’orecchiob. oftalmopatie

4. Malformazioni cromosomichea. sindrome di Down

5. Altro a. coscienza, percezioneb. voce, fonazione

Tecnologie compensative per l’autonomia e l’integrazione 2a settimana: accessibilità usabile

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Prima settimana:le basi dell'inclusione

multimediale, multicanalee multimodale

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Attività 1:Le parole sono importanti!

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• “Quei cittadini infelici e minorati che la natura ha creato diversi e dipendenti dagli altri: handicappati, non vedenti, sordomuti… il cui recupero è oggi affidato in prevalenza ad uomini e donne di buona volontà.” da una mozione presentata il 21 aprile 1994 in Senato

• Attualmente il bambino con limiti a funzioni e strutture corporee non è più lo svantaggiato, l’emarginato, l’eterno perdente nella corsa per la sopravvivenza e per la vita; è sempre più vero l’opposto. Le persone con necessità diverse dallo standard sono sempre di più (anziani, sopravissuti da gravi incidenti stradali, persone con malattie invalidanti) ed una società moderna e civile non si può permettere il lusso di sottovalutare il costo sociale causato dalla mancata integrazione e inclusione di questi cittadini.

Le parole sono importanti!Vecchie parole

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• Inclusione che ancor prima che nei fatti deve essere nelle parole. Accade invece che quando una persona che deve parlare o scrivere di disabilità in un contesto scientifico, accademico o divulgativo, anche se culturalmente preparata ed in buona fede, si trova in grave difficoltà. Usa parole che fanno venire la pelle d’oca alle persone che vivono quotidianamente nel mondo della disabilità.

• Con l’aiuto di Salvatore Soresi, professore ordinario dell’Università di Padova e direttore del Centro d’Ateneo di Servizi e Ricerca per la Disabilità, per la Riabilitazione e per l’Integrazione, cercherò di scrivere delle linee guida per parlare in modo corretto ed efficace di disabilità.

• NB. Da anni, chi scrive, si occupa di questo argomento ma non ha la presunzione di insegnare e imporre nulla a nessuno. Nella normale comunicazione ogni persona è libera di farsi chiamare come vuole (handicappato, disabile, diversabile, menomato, … ). In ambito scientifico, accademico e quando si scrive invece è opportuno evitare brutte figure o peggio (offendere, infastidire, umiliare). Per far questo è sufficiente conoscere ed applicare i documenti dell’OMS votati da rappresentati di tutte le nazioni

Le parole sono importanti!Parole corrette

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Deprecabile gli handicappati, gli orbi, gli incapaci, gli inetti, i diversamente abili, i diversabili (Siamo tutti diversamente abili. Esistono delle persone che presentano in alcuni ambiti di prestazione tassi di discrepanza particolarmente evidenti non in ragione delle proprie e specifiche preferenze ed esperienze, come nel caso di molti di noi, ma a causa della presenza di menomazioni. [Soresi 2006]” )

Tollerabile i disabili, i sordi, i ciechi, i muti, gli schiantati

Un po’ meglio alunni disabili, sordi, ciechi

Ottimo alunni con disabilità, con sordità, con cecità

Le parole sono importanti!plurale: alunni con disabilità

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Le parole sono importanti!singolare: alunno con disabilità

Deprecabile etichette politicamente scorrette: es. Handicappato, orbo, storpio, mongoloide, cerebroleso, sfigato, nano;

Deprecabile etichette politicamente corrette ma insensate: es. ridotto su..., diversamente abile (diversabile), diversamente alto (=basso), div.ricco (=povero) e div.onesto (=disonesto)

Deprecabile etichette sensate solo in un contesto medico: es portatore (sano) di.., soggetto con.., affetto da.., psicolabile

Tollerabile alunno disabile

Scientifico alunno con una ridotta funzionalità delle strutture corporee collegate alla deambulazione

Molto meglio alunno con una ridotta funzionalità degli arti inferiori

Ottimo ma lungo

alunno che utilizza una sedia a rotelle per i suoi spostamenti

Ottimo alunno con disabilità

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Deprecabile abili, normali,

Tollerabile “normodotati”

Un po’ meglio cosiddetti “normodotati”

Ottimo alunni senza disabilità, temporaneamente abili (da TAB – Temporaly Abled Bodied)

Le parole sono importanti!Plurale: alunni senza disabilità

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Le parole sono importanti!singolare: ragazza senza disabilità

Nessuno è in ogni momento della vita un “normo-dotato”.

Tutti siamo sempre “diversamente abili”

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Attività 2: Disabilità e scuola

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• L’introduzione degli screening, il miglioramento delle cure neonatali ed i progressi della tecnologia in sala parto hanno consentito di ridurre in modo significativo la disabilità in età prescolare.

• D’altra parte è andata aumentando, nel mondo della scuola, la presenza di bambini con disabilità multiple come esito di prematurità estrema o di altre patologie (metaboliche, infettive, traumatiche, genetiche) per le quali l’avanzamento delle cure ha aumentato le possibilità di sopravvivenza.

• Sono in aumento anche le disabilità conseguenti da disturbi non evidenti in età prescolare

Disabilità e scuolaPer capire il futuro…. uno sguardo ai più piccoli

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Disabilità e scuolaAlunni veneti con disabilità certificata: *totale A.S. 08/09 *

Fonte: http://win.istruzioneveneto.it/aris/esiti/handicap/

F7 Ritardo mentale F70 Ritardo mentale lieve 2373

F71 Ritardo mentale medio 949

F72 Ritardo mentale grave 332

F8 Disturbi evolutivi F80 Disturbi evolutivi specifici dell'eloquio e del linguaggio 1356

F81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche (DSA) 2810

F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria 196

F83 Disturbi evolutivi specifici misti 493

F84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico 822

F9 Iperattività F90 Sindromi per cinetiche 574

F91 Disturbi della condotta 218

F92 Disturbi misti della condotta e della sfera emozionale 255

F93 Sindromi e disturbi della sfera emozionale con esordio 400

F94 Disturbi del funzionamento sociale con esordio 207

G4 Epilessia 285

G8 Paralisi Cerebrale Infantile 408

H9 Patologie dell’orecchio 361

Q9 Sindrome di Down 551

R4 Altro 161

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Disabilità e scuolaAlunni veneti con disabilità certificata: *totale A.S. 08/09 *

Fonte: http://win.istruzioneveneto.it/aris/esiti/handicap/

Capitolo dell'ICD-10 ( it.wikipedia.org/wiki/ICD-10) popolazione scolastica 576.353

F7F70

Ritardo mentaleRitardo mentale lieve

3654(2810)

28,6% (18,6%)

F8F81

Disturbi evolutiviDisturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche (DSA)

5677(2810)

44,4% (22,0%)

F9 Iperattività 1654 12,9%

G4 Epilessia 285 2,2%

G8 Paralisi Cerebrale Infantile 408 3,2%

H9 Patologie dell'orecchio 361 2,8%

Q9 Sindrome di Down 551 4,3%

R4 Altro 161 1,3%

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Disabilità e scuolaAlunni veneti con disabilità certificata: *totale A.S. 08/09 *

Fonte: http://win.istruzioneveneto.it/aris/esiti/handicap/

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Disabilità e scuolaAlunni veneti con disabilità certificata: *totale A.S. 08/09 *

Fonte: http://win.istruzioneveneto.it/aris/esiti/handicap/

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Anno scolastico

Alunni

totali

A. con disabilità certificata

Percentuale

1997/98 4237 60 1,42%

2006/07 5531 87 1,63%

Aumento percentuale 10 anni 15%

Disabilità e scuolaAlunni padovani con disabilità certificata: *infanzia*

Fonte: http://www.istruzionepadova.it

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Anno scolastico

Alunni

totali

A. con disabilità certificata

Percentuale

1997/98 33445 490 1,47%

2006/07 38726 726 1,87%

Aumento percentuale 10 anni 28%

Disabilità e scuolaAlunni padovani con disabilità certificata: *primaria*

Fonte: http://www.istruzionepadova.it

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Anno scolastico

Alunni

totali

A. con disabilità certificata

Percentuale

1997/98 21959 469 2,14%

2006/07 23445 578 2,47%

Aumento percentuale 10 anni 15%

Disabilità e scuolaAlunni padovani con disabilità certificata: *medie*

Fonte: http://www.istruzionepadova.it

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Anno scolastico

Alunni

totali

A. con disabilità certificata

Percentuale

1997/98 31600 157 0,50%

2006/07 34394 311 0,90%

Aumento percentuale 10 anni 82%

Disabilità e scuolaAlunni padovani con disabilità certificata: *superiori*

Fonte: http://www.istruzionepadova.it

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• La legge 517 del 4 agosto 1977 ha fatto diventare l’Italia un modello di integrazione apprezzato in tutto il mondo

• 33 anni dopo:1. aumento disturbi non più ignorati (DSA, ritardi lievi)2. calo numerico delle disabilità “semplici”3. frustrazione dei genitori4. limiti tecnologici, hardware obsoleto, poche risorse 5. gap fra insegnanti di sostegno e curriculari

• Ritorno alle scuole speciali?

Disabilità e scuolaRitorno a scuole speciali?

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• In età pediatrica (0-15 anni), le disabilità neuromotorie, i disturbi nella comunicazione e nell’apprendimento sono sicuramente le più frequenti e visibili.

• Questi bambini possono comunque raggiungere in età adulta un ottimo livello di inclusione sociale, se adeguatamente stimolati.

• Su questo, nella prossima slide, il modello teorico esemplificativo dell’approccio interazionista (Aslin, 1981)

Disabilità e scuolaPer un ottimo livello di inclusione sociale

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Disabilità e scuolaPer un ottimo livello di inclusione sociale

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• grafico bidimensionale dell’andamento del livello di maturazione-sviluppo dalla nascita all’età adulta in funzione dell’esperienza, nei casi di:– assenza di maturazione;– maturazione parziale;– maturazione completa.

• Indurre e facilitare la maturazione di un bambino attraverso interventi educativi può portare ad un livello ottimale di sviluppo e quindi di inclusione sociale.

Disabilità e scuolaPer un ottimo livello di inclusione sociale

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Attività 3: Personaggi e Regolamenti

del Web Didattico

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[email protected] MasterInsegnante

Alunno Sito

Personaggi del web

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Web 1.0

Evoluzione del web: 1.0

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Web 2.0

Evoluzione del web: 2.0

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Web 3.0

Evoluzione del web: 3.0

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RegolamentiLeggi

StandardLinee Guida

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- *Legge “Stanca (Campa-Palmieri)”* “Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”- www.governo.it/Presidenza/web/legge09012004.html- 12 requisiti (non più 22) rivisti nel 2010

- WCAG 2.0: linee guida del progetto WAI del W3C.- www.w3.org/TR/WCAG/

Regolamenti, Leggi, Standard, Linee Guida

Legge “Stanca” e WCAG/W3C

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Attività 4: PURO - Percepibile

Usabile (Comprensibile) Robusto e Operabile

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I seguenti semplici consigli,mostrando l’opposto,

Insegnano come realizzare un

contenuto digitale PURO

http://boobam.org/tetra.htm

Un tuffo nell’accessibilità web

Tetraedro PURO

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Sulla Percettibilità dei colori

Non usare mai il colore per veicolare contenuti

Le frasi corrette sono scritte in verde quelle errate in rosso

Un BYTE è composto da 9 bitUn BYTE è composto da 8 bit

Diventa in stampa e in video per alcuni

Le frasi corrette sono scritte in verde quelle errate in rosso

Un BYTE è composto da 9 bitUn BYTE è composto da 8 bit

1: Sulla percettibilitàMai solo colore per veicolare contenuti

FalsoVero

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• Verificare con una stampa come appare il documento in B/W

• Verificare con una stampa come appare il documento in B/W

2: Sulla percettibilitàStampare a colori costa

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Utilizzare uno sfondo semplice chiaro o scuro e

assicurare la leggibilità dei testi

3: Sulla percettibilitàUsare sfondi semplici

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Quale delle seguenti descrizioni è la più corretta?

4: Sulla percettibilitàDescrivere immagini e filmati

1: Isola di san Giorgio sul Canal Grande a Venezia

2: Un bicchiere, un piatto e una forchetta

3: 10 gondole blu

4: altro

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Streaming Multicanale (contenuti sia audio che visivi tramite sottotitoli) dell'intervento con cui Piero Angela il 19 settembre ha aperto nell'Aula Magna dell'Università di Padova il Convegno Berlin 5 su Open Access

5: Sulla percettibilitàMulticanalità vs Multimedialità

Estratto: http://www.youtube.com/watch?v=dtCeVpOgqFY Completo: http://www.webmultimediale.it/play.php?vid=210

E’ importante curare la multi-canalità di un oggetto didattico multi-mediale attraverso commenti, audiodescrizioni o sottotitoli per renderlo PURO

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Evitare slide con troppi concetti e caratteri piccoli

6: Sull’usabilità/comprensibilitàCaratteri grandi e frasi corte!

Una singola slide dovrebbe veicolare un concetto alla volta.

Ognuno, anche dall'ultima fila o senza occhiali, deve poter leggere bene i vostri contenuti. Una singola slide dovrebbe veicolare un concetto alla volta. Ognuno, anche dall'ultima fila o senza occhiali, deve poter leggere bene i vostri contenuti. Una singola slide dovrebbe veicolare un concetto alla volta.

Ognuno, anche dall'ultima fila o senza occhiali, deve poter leggere bene i vostri contenuti. Una singola slide dovrebbe veicolare un concetto alla volta. Ognuno, anche

dall'ultima fila o senza occhiali, deve poter leggere bene i vostri contenuti. Una singola slide dovrebbe veicolare un concetto alla volta. Ognuno, anche dall'ultima fila o senza occhiali, deve poter leggere bene i vostri contenuti. Una singola slide dovrebbe veicolare un concetto alla volta. Ognuno, anche dall'ultima fila o senza occhiali, deve poter leggere bene i vostri contenuti.

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Preferire formati e protocolli per la codifica e la trasmissione di contenuti *standard e aperti*

7: sulla robustezzaFormati e protocolli standard e aperti

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Se vogliamo che i nostri contenuti multimediali siano pienamente accessibili e percepibili ad utenti di cui non conosciamo a priori le abilità sensoriali presenti e future... non è civile e furbo evitare tutto ciò che non è universale e per tutti?

Non è universale il solo uso di attributi del testo (colore, dimensione, grassetto…) per enfatizzare una frase. E’ bene usare degli asterischi ( * ) o underscore ( _ )

Non è universale l’uso di faccine ‘rare’ per esprime un emozione. E’ bene usare quelle classiche precedute da una descrizione testuale (sorrisino ;-)

8: sulla robustezzaFormati e protocolli standard e aperti

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Contenuto fruibile anche con mouse sporco e casse audio rotte

9: sull’operabilitàComputer sempre fruibile

Click per proseguire

Click per proseguire

Click per proseguire

Click per proseguire

.

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Per essere sicuri di aver creato un contenuto digitale comprensibile e

percettibile da tutti, basta selezionarlo, copiarlo,

incollarlo in un editor di testo, stamparlo in bianco e nero e…

farlo leggere ad un bimbo di 6 anni!

Un tuffo nell’accessibilità web

Regola d’oro per un contenuto web PURO

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The power of the Web is in its universality. Access by everyone regardless of disability is an essential aspect.

La forza del Web risiede nella sua universalità. Che tutti possano avervi accesso, indipendentemente da eventuali disabilità, ne è un aspetto essenziale"

Tim Berners-Lee

Un tuffo nell’accessibilità web

TBL: La forza del Web

Fine prima parte

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Attività 5: Fame d’aria e accessibiltà

nel Web x.0

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*Usabilità (definizione ISO)* L’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione con le quali determinati utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti.

*Accessibilità (definizione Legge 4/2004)*La capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari;

Un sito accessibile spesso è usabile, un sito usabile raramente è accessibile.

Un sito accessibile, sicuro ed aggiornato è un sito di qualità.

Fame d’aria e accessibilità nel Web x.0Usabilità vs Accessibilità

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La metafora dell’immersione in apnea è un’ottima metafora per ricordarlo

Fame d’aria e accessibilità nel Web x.0Accessibilità + Sicurezza + Aggiornabilità = Qualità

Accessibilità (Web PURO) aria di qualità

La fame d’aria rende traumatica l’esperienza dell’apnea come un Web non PURO ovvero non accessibile è frustante

Aggiornabilità mente consapevole

Una mente consapevole sa quando cercare collaborazione. Nell’apnea e nel Web sempre giacché da soli non ci si salva.

Sicurezza corpo allenato

Un corpo allenato sa affrontare ed evitare imprevisti e incidenti

1.0

2.0

3.0

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Fasi di una lunga apnea statica• Preparazione mentale• 0-3 profonda regressione . Nell'acqua recuperiamo

quella dimensione di acquietamento delle tensioni, di confortevole sicurezza, di pace che avevamo nel grembo materno, nello stato prenatale. Fine della qualità.

• 3-4 *fame d’aria (ipercapnia)* L'aumento della concentrazione dell’anidride carbonica nel sangue ha come conseguenza l'attivazione di contrazioni involontarie del diaframma.

• 4-5 *ipossia* carenza di ossigeno nell'intero corpo genera uno stato di confusione e spaesamento (formicoliosambasincopeanossiamorte).

Fame d’aria e accessibilità nel Web 2.0Apnea lunga… qualità?

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Fame d’aria e accessibilità nel Web 1.0Ieri: *SOLO* per pochi iperdotati

Età

Pro

bab

ilità

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Fame d’aria e accessibilità nel Web 2.0Oggi: anche per “normodotati”

Pro

bab

ilità

Età

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Fame d’aria e accessibilità nel Web 3.0Domani: per TUTTI (Universa UNIVERSIS Patavina Libertas)

Pro

bab

ilità

Età

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Seconda settimana:Disabilità, Disturbi e

Tecnologie compensative

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Attività 6: patologie mentali e del comportamentoF7 ritardo mentaleF8 disturbi evolutiviF9 iperattività

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Attività 7: neuropatie G4 epilessiaG8 paralisi cerebrale infantile

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Attività 8: patologie sensoriali (vista e udito)H00-H59 oftalmopatieH60-H95 patologie dell’orecchio

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Attività 9: malformazioni cromosomicheQ9 sindrome di Down

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Attività 10: altroR40-R46 coscienza, percezioneR47-R49 voce e fonazione

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Tu sei libero di riprodurre, distribuire, esporre in pubblico quest'opera; alle seguenti condizioni:

BY - Attribuzione. Devi attribuire la paternità dell'opera.

NC - Non commerciale. Non puoi usare quest'opera per fini commerciali.

SA - Condividi nello stesso modo. Se alteri o trasformi quest’opera usa una licenza identica o equivalente.

Licenza di utilizzoCC-BY-NC-SA

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Tu sei libero di non seguire questi consigli nel creare contenuti digitali; alle seguenti condizioni:

Spreco. Creare oggetti intrinsecamente accessibili evita costosi adeguamenti.

Miopia. Ogni “normodotato” è abile solo temporaneamente e relativamente.

Inciviltà. Violazione legge 4/2004 e standard internazionali ISO/W3C

Licenza di *non* utilizzo

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Fame d’aria nel Web 2.0 diversamente PURO

Saluti pediatrici