L'Innovazione non è un'autostrada
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Transcript of L'Innovazione non è un'autostrada

1/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
L’innovazione non è un’autostrada

2/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
I problemi dell’innovazione
Photo By: http://www.flickr.com/photos/aldoaldoz/

3/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Le informazioni provenienti da punti diversi dell’azienda vengono integrate. Lo staff centralizzato ha solo funzione di facilitazione, organizzazione e content management.
Staff Aepw s-
asdlò
Aepw s-
asdlò
Aepw s-
asdlò Tutto ilpersonale
Tra le linee e i dipartimenti
Tra i project
manager
Tra il personalein genere
Redazione allargata
Le sfide di intranet: distribuire il publishing

4/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Reti
Comunità di Pratica
Narrazioni
Conoscenze
Comunità
Comunità
Comunità
ComunitàComunità
Comunità
Comunità
Condivisione esperienze
Saperi pratici
Competenze
Gruppi informali
Nei social network interni le persone possono aggregarsi in modi differenti rispetto alla divisione organizzativa ufficiale, collaborando e condividendo in modo trasversale e geograficamente distribuito
Le sfide di intranet: bypassare la piramide

5/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Hanno competenze simili
Hanno problemi simili
Seguono progetti simili
Sono talenti “nascosti”
Le sfide di intranet: portare alla luce i social networkhttp://www.slideshare.net/TSystemsMMS/enterprise-20-knowledge-management-people-at-the-center

6/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Ogni innovazione è il miglior compromesso possibile tra energie che vanno in direzioni diverse
Il vettore dell’innovazione
MarketingIT
H.R. ComunicazioneManagement
Il caso ideale
Il caso reale
RisorseTecnologie
Organizzazione StrategieBisogni/obiettivi
Cultura interna

7/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Le fasi di sviluppo “ideale” del progetto
Strategia Analisi Progettazione Sviluppo Communitymanagement
1 2 3 4 5
Allineamento aspettative
Illustrazione strumenti e possibilità
Rewiev bozza mappa dei contenuti
Costruzione del gruppo di lavoro
Incontri con i manager
Focus groups
Questionario online
Brainstorming
Quadrante della mappa dei contenuti
Benchmark tecnologico
Card sorting
Architettura informativa
Wireframe
Specifiche funzionali
•Monitoraggio attività
•Help desk utenti
•Moderazione e verifica policy
•Coordinamento verso il cliente
•Raccolta esigenze utenti
•Redazione e publishing.
•Raccordo tra Funzioni aziendali
•Reporting.
• Gestione dinamiche ranking e rating
Realizzazione tecnologica in beta permanente
Testing funzionalità
Raccolta nuovi requisiti
Trasformazione delle esigenze in requisiti

8/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
2
Il progetto “reale”
Strategia Analisi Progettazione
Sviluppo
Communitymanagement
1 3 4 5
Nella maggior parte dei casi vengono “saltati” dei passaggi, ridotte o ingigantite delle fasi
Il progetto si sviluppa secondo vincoli, possibilità e abitudini proprie dell’organizzazione

9/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Che cosa ostacola l’innovazione?
Ignoranza
Autopercezione distorta
Paura
Scetticismo
Scarsa attitudine alla collaborazione
Abitudini organizzative
Ansia di controllo
Fattori culturali Fattori organizzativi
Obiettivi disomogenei
Metodologie approssimative
Fretta realizzativa
Elite intere
Colli di bottiglia
Sovrapposizioni

10/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Va beh, wiki, woki, è lo stesso…
Vorrei un blog che fosse anche un po’ wiki…
Fattori culturali: ignoranza
Fammi capire, ma su ‘sto blog i commenti dobbiamo metterli per forza?
Quelle robe di internet
dove vanno gli adolescenti…
Si, ma Wikipedia non è mica autorevole…

11/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Va beh, wiki, woki, è lo stesso…
Vorrei un blog che fosse anche un po’ wiki…
Fattori culturali: ignoranza
Fammi capire, ma su ‘sto blog i commenti dobbiamo metterli per forza?
L’ignoranza rispetto al tipo di progetto provoca incomprensioni e incapacità di valutarne correttamente la portata
A volte l’ignoranza è mascherata da “finto sapere” legato alle mode del momento
Quelle robe di internet
dove vanno gli adolescenti…
Si, ma Wikipedia non è mica autorevole…

12/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: autopercezione distorta
Forse andrà bene per gli altri , ma noi siamo diversi...
Non siamo ancora pronti per questo genere di cose...
Noi però abbiamo problemi di.. (sicurezza - riservatezza – dati ufficiali – procedure codificate ecc)

13/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: autopercezione distorta
Forse andrà bene per gli altri , ma noi siamo diversi...
Non siamo ancora pronti per questo genere di cose...
Le organizzazioni tendono a percepirsi come uniche nel loro genere anche quando i problemi che hanno sono molto simili.
Spesso costruiscono “un fantasma” rispetto al quale si sentono indietro
Noi però abbiamo problemi di.. (sicurezza - riservatezza – dati ufficiali – procedure codificate ecc)

14/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: paura
E se poi ci criticano?
Come la mettiamo coi sindacati?
Poi arriva la corte dei conti e ci arresta

15/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: paura
E se poi ci criticano?
Come la mettiamo coi sindacati?
Poi arriva la corte dei conti e ci arresta
Le organizzazioni sono - in genere - dominate dalla paura (del mercato, dei clienti, dei dipendenti, delle cose nuove) e internet amplifica questa sensazione

16/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: scetticismo
Facebook non serve assolutamente a niente!
Qui non stiamo giocando, qui si lavora…
Dove sono i ritorni di tutta questa operazione?

17/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: scetticismo
Facebook non serve assolutamente a niente!
Qui non stiamo giocando, qui si lavora…
Dove sono i ritorni di tutta questa operazione?
L’atteggiamento è mediamente scettico ad eccezione di alcune personalità “visionarie”
Internet viene visto come una perdita di tempo e denaro, o come un male necessario

18/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: scarsa attitudine alla collaborazione
Se me lo dice il mio capo lo faccio, se me lo dite voi no
Quello che fanno negli altri settori non lo so, da noi si fa così

19/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: scarsa attitudine alla collaborazione
Se me lo dice il mio capo lo faccio, se me lo dite voi no
Quello che fanno negli altri settori non lo so, da noi si fa così
In genere c’è una tendenza a rinchiudersi nel perimetro del proprio “silos” organizzativo
I diversi settori obbediscono a logiche proprie e si coordinano poco tra di loro

20/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: abitudini organizzative
Ok, faccio un word e te lo mando per e-mail…
Le persone scrivono, il revisore valuta, passa in approvazione allo specialista che valida il contributo, che resta in coda per la pubblicazione…
Creiamo un comitato editoriale che valuta le proposte che arrivano dai settori…

21/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: abitudini organizzative
Ok, faccio un word e te lo mando per e-mail…
Le persone scrivono, il revisore valuta, passa in approvazione allo specialista che valida il contributo, che resta in coda per la pubblicazione…
Creiamo un comitato editoriale che valuta le proposte che arrivano dai settori…
Le organizzazioni tendono ad adottare anche per i nuovi progetti i vecchi metodi di lavoro
Spesso questo vanifica la portata innovativa dei progetti

22/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: ansia di controllo
Il collega ha risposta nel forum? Ma scusa, questo chi l’ha autorizzato?
Dobbiamo riprendere il timone perché qui si è perso il controllo…
Il collega se vuole passa da NOI perché il progetto è in mano nostra…

23/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori culturali: ansia di controllo
Il collega ha risposta nel forum? Ma scusa, questo chi l’ha autorizzato?
Dobbiamo riprendere il timone perché qui si è perso il controllo…
Il collega se vuole passa da NOI perché il progetto è in mano nostra…
Il controllo è potere, e le organizzazioni tendono a conservare il più possibile il controllo, a costo di ritardi e vanificazione del processo collaborativo

24/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: obiettivi disomogenei
Wow!
Cool!
Il marketing
Informatici e aree operative
Uffici stampa e H.R.
CEO
Logo

25/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: obiettivi disomogenei
Wow!
Cool!
Il marketing
Informatici e aree operative
Uffici stampa e H.R.
CEO
Logo
I diversi attori in gioco hanno obiettivi diversi e immaginano il progetto a loro immagine e somiglianza

26/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: metodologie approssimative
Stiamo comprando la piattaforma che ci hanno detto che fa tutto
Quando arriva la bozza grafica?
Dovrebbe essere un incrocio tra Linkedin e Facebook…
Stasera penso al menù di navigazione e te lo mando

27/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: metodologie approssimative
Stiamo comprando la piattaforma che ci hanno detto che fa tutto
C’è una tendenza ad utilizzare metodologie carenti. Il risultato è un peso eccessivo su aspetti (grafica, tecnologia) e scarso peso ad aspetti strategici di analisi, progettazione e governance
Quando arriva la bozza grafica?
Dovrebbe essere un incrocio tra Linkedin e Facebook…
Stasera penso al menù di navigazione e te lo mando

28/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: fretta realizzativa
Intanto andiamo in linea, poi correggiamo in corso d’opera
La deadline è tra 8 giorni
Il Grande Capo ha detto di andare in linea per la fiera della castagna del 12 marzo Non c’è tempo per coinvolgere gli
utenti

29/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: fretta realizzativa
Intanto andiamo in linea, poi correggiamo in corso d’opera
La deadline è tra 8 giorni
Il Grande Capo ha detto di andare in linea per la fiera della castagna del 12 marzo Non c’è tempo per coinvolgere gli
utenti
La fretta realizzativa pone scadenze a volte impraticabili, non rispettose del progetto

30/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: elite interne e rendite di posizione
Questa cosa l’ha sempre gestita Sistemi Informativi. Bisogna parlare con loro
Abbiamo già il nostro sistema che funziona perfettamente. Fate quello che volete ma non ci toccate il nostro ambiente

31/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: elite interne e rendite di posizione
Questa cosa l’ha sempre gestita Sistemi Informativi. Bisogna parlare con loro
Abbiamo già il nostro sistema che funziona perfettamente. Fate quello che volete ma non ci toccate il nostro ambiente
Spesso ci sono alcune elite interne senza le quali non è possibile agire.
Inoltre altri settori stanno già lavorando a modo loro e sono poco propensi a cambiare sistema

32/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: colli di bottiglia organizzativi
Ho mandato il progetto al capo che lo valuta e ne parla al suo capo. Ci aggiorniamo tra 15 giorni
Per questo è necessario coinvolgere H.R. che però non sa ancora nulla del progetto

33/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: colli di bottiglia organizzativi
Ho mandato il progetto al capo che lo valuta e ne parla al suo capo. Ci aggiorniamo tra 15 giorni
Per questo è necessario coinvolgere H.R. che però non sa ancora nulla del progetto
I fattori gerarchici rallentano il processo e le decisioni conseguenti.
Inoltre alcuni settori hanno in mano alcune chiavi decisionali mo non vengono coinvolti

34/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: sovrapposizioni
Noi stiamo già facendo il wiki, con il supporto di Accenture
La piattaforma la gestisce il fornitore, i contenuti li gestiscono i consulenti, il coordinamento è alle Relazioni esterne, il budget è di IT e Risorse Umane. I destinatari sono quelli del Call Center che nel frattempo usano un sistema progettato internamente

35/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Fattori organizzativi: sovrapposizioni
Noi stiamo già facendo il wiki, con il supporto di Accenture
La piattaforma la gestisce il fornitore, i contenuti li gestiscono i consulenti, il coordinamento è alle Relazioni esterne, il budget è di IT e Risorse Umane. I destinatari sono quelli del Call Center che nel frattempo usano un sistema progettato internamente
Spesso alcuni settori stanno già lavorando in parallelo a qualcosa di simile
Inoltre intervengono attori esterni con propri tempi e proprie modalità di lavoro

36/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009Photo By: http://www.flickr.com/photos/aldoaldoz/
Strategie

37/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
L’innovazione non procede per grandi cambiamenti ma per piccoli movimenti coordinati

38/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
L’innovazione non procede per grandi cambiamenti ma per piccoli movimenti coordinati
“Pensa in grande, realizza in piccolo, muoviti velocemente”

39/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Ambito del progetto
Innovazione per clonazione/variazione

40/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Ambito del progetto
Micro- realizzazionesignificativa
Innovazione per clonazione/variazione

41/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Ambito del progetto
Micro- realizzazionesignificativa
Espansioni progressiveper clonazione/variazione
Innovazione per clonazione/variazione

42/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Accreditarsi “dal basso”
Realizzare una “massa critica” che legittimi la presenza dello spazio
Esibire e diffondere i risultati
Portare progressivamente alcuni processi all’interno dell’ambiente, operando le necessarie variazioni
Gestire eccezioni ed esigenze particolari pur di aggiungere “pezzi” al progetto

43/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Lavorare su più dimensioni
Progetto
Identificare l’ambito di partenzaIdentificare attori ed alleati
Identificare strategie di “evangelizzazione”
Gestire resistenze e scetticismi
CulturaliOrganizzative

44/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Identificare l’ambito di partenza, ovvero:
Di più facile realizzazione
Che risponde ad un bisogno reale
Che coinvolge attori significativi
Che centra un tema-chiave dell’organizzazione
Che ha un minimo di sponsorship manageriale
Che ha un valore simbolico
Che può fare da ponte o testa d’ariete
Lavoro di analisi organizzativa

45/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Trovare alleati, ovvero:
Attori più predisposti alla sperimentazione
Attori con bisogni urgenti da risolvere
Attori che hanno contenuti-chiave da condividere
Manager con una visione
Lavoro di coinvolgimento progressivo delle persone

46/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Gestire resistenze e scetticismi
Valorizzare gli aspetti positivi (maggiore facilità d’uso, maggiore economicità ecc)
Tradurre il progetto in termini comprensibili internamente (es: parlare dei ritorni di efficienza, evitare gergo tecnico)
Lavorare con gli opportunisti (es: promettere visibilità)
Puntare sui vantaggi pratici per i singoli attori (spiegare quale problema viene risolto con l’uso di una nuovo sistema)

47/47 Giacomo Mason – Ottobre 2009
Evangelizzare, ovvero:
Chiedere feed-back continuamente
Diffondere la cultura e le pratiche del 2.0
Portare e diffondere buoni esempi presi dall’esterno
Coinvolgere altri attori partendo da quanto realizzato, partendo da bisogni concreti
Studiare strategie di “porting” dei vecchi sistemi sui nuovi e lavorare con i clienti interni