Psicologia e comunicazione sociale
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Psicologia e comunicazione sociale
27 aprile 2010
Capitolo 1 - La biopolitica del XXI secolo
http://current.com/groups/vanguard-the-oxycontin-express/
http://www.repubblica.it/esteri/2010/04/26/news/24_nuove_droghe-3633222/
Capitolo 2 - Politica e vita
Vita e non vitaBiopoliticaEugeneticaPopolazioneRischioNorme
Capitolo 3 - Una forma di vita emergenteTimore diffuso:
La conoscenza biomedica sta cancellando la distinzione tra naturale e artificialeDa ciò derivano questioni fondamentali intorno alla natura umana e ai valori morali
Parole chiave:
SUSCETTIBILITA' POTENZIAMENTO
Oltre la terapia:
Kass et al. (2003) 4 aree in cui la tecnonologia biomedica sta andando oltre la terapia verso il potenziamento o trasformazione della vita:
Bambini migliori (diagnosi prenatali, selezione degli embrioni, ingegneria genetica degli embrioni e modificazione del comportamento tramite farmaci (deficit attenzione e iperattività)
Prestazioni superiori negli sport
Corpi senza età
Anime felici (alterazione della memoria, miglioramento dell’umore mediante psicofarmaci –serotonina)
Habermas (2001 - 2002)
Le tecniche della (eu)genetica modifica la distinzione morale tra ciò che si sviluppa naturalmente e ciò che è fatto, i.e. fra il caso e la sceltaStrumentalizzazione della vita prepersonale del nascituro Limitazione della libertà etica della persona geneticamente modificata: impossibilità di concepirsi come unico autore della propria vita Autopercezione etica della specie umana: necessità di considerare i propri simili come membri moralmente equivalenti di un’unica comunità“ciascuno di noi porta l’esclusiva responsabilità della
realizzazione etica della propria vita” vs.
“determinazione esterna” della vita di un futuro individuo
Obiezioni di Rose 1
Filosofi e scienziati come quelli su citati non prendono in considerazione la massa di testimonianze empiriche relative a come gli individui – medici, infermiere, pazienti, potenziali genitori, bambini nati mediante nuove tecnologie riproduttive, consumatori di psicofarmaci – comprendono, esperiscono e valutano eticamente simili problemi nella prassi quotidiana
Obiezioni di Rose 2
Le preoccupazioni dovute alla predizioni e speculazioni della scienza divulgativa sui sempre più straordinari progressi della medicina genomica, delle tecnologie riproduttive, delle neuroscienze, della psicofarmacologia
Obiezioni di Rose 3 e 4
I maggiori progressi nella salute e nell’aspettativa di vita dell’Occidente NON debbono molto a interventi medici ad alta tecnologia Le malattie che affliggono l’umanità NON richiedono soluzioni tecnologicamente raffinate – semplicemente acqua pulita, cibo a sufficienza, stipendi decorosi, politici e burocrati moderatamente competenti
È improbabile che gli sviluppi della biomedicina migliorino tali aspetti
Onesta intepretazione della cultura biomedica
Rose: non si deve prendere alla lettera questa cultura biomedica con le sue allettanti promesse Al contrario: fare attenzione ai modi in cui tali previsioni di trasformazioni fondamentali – imminenti ma sempre “dietro l’angolo” – hanno effetti sul presente Scienze biologiche e biotecnologie prosperano grazie a simili aspettative di cambiamenti epocali imminenti
Effetti di queste aspettative:
PubblicitàRigonfiamento valori azionariMobilitazione fondi di investimentoCarriereCreazione di un senso di eccitazione e missione in chi vi è coinvolto
Avvertimento di alcuni scienziati sociali
Ci sono ben poche prove che stiamo assistendo a un cambiamento epocale delle potenzialità terapeutiche della medicinaPromesse paure e speranze sul potere della biomedicina sono esagerate ma illuminano un punto
Oggi possiamo immaginare, a volte realizzare, la
micromanipolazione di molte capacità del corpo e della mente allo scopo di realizzare aspirazioni e desideri vecchi di secoli
Umano - postumano
Haraway (1991 - 1995): postumanoCapacità di imitare e potenziare la funzionalità del corpo mediante protesi – cyborg
http://current.com/shows/vanguard/89610631_japan-robot-nation.
htm
Rose (1996b): siamo mai stati semplicemente umani? Le ns capacità sono mai state solo naturali?
Invenzione del linguaggio, tecniche intellettuali e umaneCapacità naturali: non nascono dallla natura umana ma da una serie di rapporti tra esseri umani, cose e artefatti
Nuova forma di vita emergente
Oggi nell’inestricabile connessione tra tra vita umana e biotecnologie siamo diventati più biologici
Né umani né postumani
Concetto di forma di vita
Forma di vita: un certo modo di concepire e condurre la propria esistenza sulla base di determinate regole e premesse Non è semplicemente il concetto di stile di vita Forma di vita = comprende la forma vitale, ovvero l’entità che conduce quello stile di vita e le sue caratteristiche
(forma di vita) emergente
Emergente
Emergente = il presente sebbene non sia radicalmente diverso da quanto lo ha preceduto si presenta come il momento di un processo in cui si modella qualcosa di nuovo
Qualcosa di nuovo dato dall’ intersezione di percorsi molteplici e contingentiNon come conseguenza di uno sviluppo univocoQualcosa di nuovo dato dall’intersezione di modi di pensare e di agire pertinenti ad ambiti diversi: medici, legali, economici, politici, moraliE non è direttamente postulato da nessuno di essi Qualcosa le cui caratteristiche possono essere identificabili ma il cui risultato non può essere previsto
Fino a che punto la nostra è una forma di vita emergente?
Rose restringe la domanda alla medicina
Un tempo il ruolo della medicina non era quello di trasformare le capacità umane ma di ripristinare una normatività perduta (dialettica tra salute e malattia)Ma tale normatività sembra aperta a manipolazioni volontarieNuove norme create da artifici biomedici (es. nuove tecnologie riproduttive che superano limiti naturali di età, infertilità e sessualità)
Un esempio - Psicofarmaci
Non c’è certezza sull’efficacia o prevedibilità degli effettiMa consentono modificazioni dell’umore, dell’emotività, della cognizione e della volontà Normatività che un tempo si ritenevano iscritte nelle leggi della vita organica si spostano nel
campo della scelta con le questioni che la scelta impone
Nuova gestione del Sè
È diventato possibile per gli individui pensare i propri sé incorporati come aperti a modificazioni di nuovo genereFarsi carico di nuovi doveri relativi a una gestione responsabile della propria esistenza biologica e somatica
Ma non è un cambiamento epocale
La medicina oltre la malattia
L’estensione della medicina oltre l’identificazione della malattia e il ripristino della normalità vige da tempo, è antica e così pure l’uso di tecnologie che cercano di manipolare la vita piuttosto che curare le malattie (panacee, pozioni ecc.)
E dunque che cos’è quel qualcosa di nuovo che si avverte?
Due parametri per descriverla, esplorarla: SuscettibilitàPotenziamento
Suscettibilità e potenziamento prima definizione
Suscettibilità: Riassume il gran numero di progetti biomedici che cercano di identificare e curare persone al momento prive di sintomi in nome della prevenzione di malattie o patologie che potrebbero manifestarsi in futuroPotenziamento : tentativi di ottimizzare o migliorare qualsiasi capacità del corpo e della mente umana – forza, resistenza,longevità, attenzione, intelligenza – per aprirla all’ intervento artificiale e includerne la gestione nella competenza della biomedicina in tutti i contesti tribunale, clinica, mercato)
Suscettibilità
Il termine compare come sostantivo al principio del XX sec per indicare una persona a rischio di contrarre - o mancante delle difese contro - una malattia
Predisposizione = termine dellinzio del XVII sec. Condizione fisica che rende una persona suscettibile a una malattia
Canguilhem (1966)“è la vita stessa e non il giudizio medico che fa del normale biologico un concetto di valore e non un concetto di realtà statistica”
= la nozione di norma in medicina nasce dalla normatività della vita stessa Canguilhem (da René Leriche) “la salute è la vita nel silenzio degli organi" “La malattia è ciò che impedisce agli uomini nel normale svolgimento della loro vita e nelle loro occupazioni e, soprattutto, ciò che li fa soffrire” La malattia secondo la prospettiva di Canguilhem è uno stato di sofferenza, un problema umano = Umanesimo
Salute come normatività
La salute non è la normalità ma la normatività – la capacità dell’organismo di adattarsi a condizioni mutevoli La malattia limita tale normatività, la medicina cerca di ristabilirlaLa nozione di suscettibilità nella medicina genomica contemporanea sembra sfuggire a tale logica
Premalattie
Terzo termine tra normale e patologico =
premalattie asintomatiche, impercettibili segni di futuri problemi: speranze diagnostiche e terapeutiche
PrepazientiIn che modo è successo che, contrariamente all’umanesimo di Canguilhem i medici e i consulenti genetici, e ora gli studiosi del genoma e i biobanchieri, abbiano acquisito il diritto, in opposizione al diritto dell’individuo che sta apparentemente bene, di definire e diagnosticare uno stato di malattia potenziale, o protomalattia, e quindi di rendere una persona un “prepaziente”?
Schema e nozioni consolidate
Schema datato e consolidato :
costituzione, predisposizione e causa scatenante
Nozioni datate e consolidate :
Eredità e ambiente
Cosa porta Rose a considerare la suscettibilità come una delle dimensioni chiave di una forma di vita emergente?
Ciò che la suscettibilità promette nell’era della genomica è qualcosa di più della valutazione e gestione del rischio – “terapia del rischio” del XX sec
Qualcosa di più dell’intervento basato sulla correlazione tra fattori quali età, peso, dieta, il cui legame con lo sviluppo della malattia può essere labile o sconosciuto
Definire la suscettibilità su singoli soggetti
La suscettibilità è qualcosa che si può definire a livello del singolo soggetto: una variazione nel genoma di un individuo che interessa la sequenza delle basi del DNA e lo predispone a sviluppare una particolare malattia o disfunzione
Rivoluzionare la biologia tramite un approccio sistemico e dar vita a una medicina predittiva, preventiva e personalizzata
La promessa
Mettere in grado i medici di andare oltre le caratterizzazioni epidemiologiche degli indicatori di rischio o l’uso delle varie terapie per tentativi successivi al fine di identificare la precisa sequenza delle basi … responsabile della diversa suscettibilità o della diversa efficacia dei farmaci Permettendo analisi individuali e una “terapia su misura”
Inserisci terapia su misura su google...
ma ci sono dei se...
SE coronati da successo tentativi di “mappatura” genetica delle malattie complesse comuni renderanno possibili analisi diagnostiche di routine che consentano diagnosi presintomatiche e interventi di prevenzione su scala prima inimmaginabileIl SE è da sottolineare ma dalle società che si occupano di questi giungono annunci che fanno pensare che la svolta sia proprio “dietro l’angolo”
Prepazienti e protomalattieTuttavia oggi pare che la diagnosi genomica presintomatica produrrà principalmente informazioni che non sono qualitativamente differenti, quanto a potere predittivo, dalle probabilità basate sull’anamnesi familiare Qualcosa sta succedendo, non tanto nella pratica clinica, quanto nella forma di vita che sta emergendoPerché, anche se non si sono prodotti balzi in avanti nelle terapie, un individuo asintomatico responsabile, una volta che gli sia stata diagnosticata una suscettibilità, è condannato a vita ad avere a che fare con il mondo della medicina, dei test, dei farmaci, dell’autoesame e dell’autodefinizione come
“prepaziente” affetto da una protomalattia (p.147)
Controllo e nuove relazioni eticheForse nel prossimo futuro gli uomini si sottoporranno a nuove forme di controllo che genereranno una nuova relazione etica con il séIn questa forma di vita emergente l’individuo suscettibile potrebbe trovarsi costretto a:
impegnarsi in una gestione responsabile di se stessoa discutere e a giustificare le proprie scelte con gli altria entrare in complessi calcoli di rischi e beneficiad agire nel presente in funzione dei probabili futuri che sono stati portati alla luce
Che giudizio morale verrebbe dato di coloro che scegliessero di vivere nel “silenzio degli organi”?
Nella suscettibilità si osservano nuove forme di soggettivizzazione
Nuove comunità biosociali che si formano attorno a tali identità somatiche: genitori e famiglie che raccolgono fondi, finanziano ricerche, fanno campagne di pressione sui politici, interpretano la loro cittadinanza biologica come diritto a essere considerati per i loro specifici disturbi
Altri scenari
Uso dei test di suscettibilità nelle assicurazioniUso dei test su impiegati potenzialmente esposti a rischi chimici o ambientali (afroamericani, anemia falciforme e esercito americano)Test per le suscettibilità nel sistema serotoninergico connesse all’inacapacità di controllare il comportamento (bambini scolarizzati troppo agitati, detenuti per crimini violenti)Somministrazione preventiva di farmaci psichiatriciNuove forme di “governo mediante le suscettibilità” in nome della salvaguardia di terzi dalle conseguenze che esse potrebbero avere
Minority report mall scene
http://www.youtube.com/watch?v=oBaiKsYUdvg&feature=related
Potenziamento
Kass e colleghi americani bioeticisti: Ci troviamo al culmine di una nuova era nella quale non ci accontentiamo più di guarire corpi e spiriti malati edi riportarli alle loro norme organiche e vitali In questa nuova era siamo in grado di rimodellare più o meno a piacimento aspetti fondamentali del funzionamento dei nostri corpi e delle nostre menti
Neuroetica
Fulcro più preoccupante: la manipolazione della mente = neuroetica
Rapporto tra farmaci e felicità Peter Kramer Listening to prozac Sindrome da deficit di attenzione – i bambini del Ritalin
Oliver Sacks
Risvegli http://www.youtube.com/watch?v=VgASb_SfvUI
Rose sugli psicofarmaci
Tuttavia Rose ritiene che:No uso di farmaci psichiatrici per potenziare se stessiColoro che li somministrano e li assumono tentano di trasformare una sofferenza invalidante in un’infelicità quotidianaAlcuni effetti collaterali indesiderati (perdita di libido, no emozioni) = prezzo che si è disposti a pagare
Il sogno di controllo
Tali farmaci operano in un contesto di un regime del sé che è in realtà familiare: prescritti agli individui i quali li utilizzano nella speranza di ristabilire una condizione che sentono di aver perduto NON per esplorare o potenziare nuove forme del sèEtica dell’autenticità identica a quella della precedente epoca di trattamenti psicologici e psicodinamici : ritorno al sé autentico e alla sua realizzazione Ciò che viene venduto al paziente è un sogno di controllo: assumere il controllo delle proprie emozioni, curare le ansie che sono sintomo di malattie, sentirsi di nuovo se stessi, riprendersi la propria vitaQueste le speranze, e i racconti che attivano le relazioni tra chi produce i farmaci psichiatrici, chi li prescrive e chi li consuma
Il potenziamento cognitivo
Ciò avviene anche quando si trattano farmacologicamente i processi cognitivi? Ritalin per potenziare concentrazioneFarmaci per l’Alzheimer per potenziare la memoriaPratiche dopanti Il potenziamento cognitivo è tra i principali interessi della neuroeticaPreoccupazione per l’uguaglianzaFarah (2004, p.423) “paragonato ad altre forme di potenziamento che contribuiscono al divario socioeconomico, quali la buona alimentazione e le scuole di alto livello, il potenziamento cognitivo potrebbe rivelarsi più facile da distribuire in modo equo”
Un futuro possibile… Liberato dal peso delle aspettative, sollevato dal carico eccessivo delle sue promesse, il controllo della suscettibilità per un numero limitato di malattie e per un numero limitato di risposte ai farmaci diventerà senza dubbio una routine integrata nelle normali pratiche medicheLiberata dal pretenzioso discorso bioetico che la circonda la distinzione tra normalizzazione e potenziamento … sarà sostituita da più modesti e oratici problemi su quali interventi siano disponibili, per chi, a quali costi, con che efficacia e con quali tutele
La novità
La novità di questa forma di vita emergente sta nella centralità accordata al soma, alla carne, agli organi, ai tessuti, alle cellule, alle sequenze geniche, alla corporalità molecolare nel nostro modo, individuale e collettivo, di concepirci e gestirci in quanto esseri umaniI nostri corpi sono diventati noi stessi, trovandosi al centro delle nostre aspettative e speranze, delle nostre identità individuali e collettive, delle nostre responsabilità biologiche