Psicologia Sociale e della Comunicazione

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Comunicazione Non Verbale

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For the Birds - https://youtu.be/vZYAHGwS3mA

Inclusione e Ridondanza

Comportamento = qualsiasi azione motoria di un individuo, percepibile in qualche maniera da un altro Inclusione: ogni comunicazione è un comportamento, in quanto si esprime attraverso azioni manifeste Informazione: il comportamento può essere considerato come un elemento di informazione, ad esempio circa le caratteristiche della fonte (attribuzione causale) Ridondanza: la comunicazione è un’attività complessa che fa riferimento a una molteplicità diversificata e contemporanea di differenti sistemi di significazione e di segnalazione

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Comunicazione non verbale (CNV)

Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

Psicologia Sociale e della Comunicazione

Quale ruolo per la CNV?

La visione disgiunta di CNV e comunicazione verbale suggerisce alcune caratteristiche Funzione connotativa (opposta a quella denotativa del linguaggio)? Il inguaggio veicola i contenuti (il “che cosa”), CNV veicola la modalità (il “come”) Espressione motivata (opposta a quella arbitraria del linguaggio)? C’è un rapporto di similitudine fra l’unità non verbale e quanto viene espresso, mentre il linguaggio è arbitrario Dimensione analogica (opposta a quella digitale del linguaggio)? CNV presenta variazioni continue e graduate in modo proporzionale

E una domanda di fondo, è Essenziale o Ancillare?

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Quale ruolo per la CNV?

Interdipendenza tra sistemi – Onomatopee – Flessibilità del linguaggio

Autonomia e interdipendenza dei sistemi favoriscono

Sintonia, focalizzazione, attribuzione di pesi differenti,

calibrazione situazionale

... in sintesi

EFFICACIA COMUNICATIVA

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Comunicazione non verbale (CNV)

Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

La voce è una sostanza fonica 1. riflessi (lo starnuto, la tosse ecc.), i caratterizzatori vocali (il riso, il pianto ecc.) e vocalizzazioni (le “pause piene”) 2. Le caratteristiche extra-linguistiche (caratteristiche anatomiche permanenti ed esclusive dell’individuo) 3. Le caratteristiche paralinguistiche (insieme delle proprietà acustiche che accompagnano la pronuncia di un enunciato, variabili, situazionali)

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Comunicazione non verbale (CNV)

Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

Tono: frequenza fondamentale della voce; l’insieme delle variazioni di tono determina il profilo di intonazione Intensità: volume della voce; accento enfatico Tempo: successione dell’eloquio e delle pause; comprende

durata (tempo necessario per pronunciare un enunciato, comprese le pause),

velocità di eloquio (numero di sillabe al secondo comprese le pause), e di articolazione (numero di sillabe al secondo escluse le pause),

pause piene = uso di vocalizzazioni tipo mhm, ehm ...; pause vuote = periodi di silenzio

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Comunicazione non verbale (CNV)

Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

Silenzio Modo strategico di comunicare. Il suo significato varia in funzione di

Situazioni, Relazioni, Cultura di riferimento

Ha valore grazie alla sua ambiguità • Legami affettivi (unione/separazione) • Funzione di valutazione (approvazione/disapprovazione) • Processo di rivelazione (trasparenza/opacità) • Funzione di attivazione (concentrazione/dispersione)

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Comunicazione non verbale (CNV)

Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

Gestiscono la relazione Sistemi di contatto – fortemente connotati culturalmente (culture della distanza/vicinanza) - organizzazione e uso dello spazio e della distanza interpersonale Angolo nella comunicazione faccia a faccia (45° - 180°) Allineamento o disallineamento - cooperazione mt. 0 -------------- 0.5 -------------- 1 -------------- 3,5/4 -------------- zona intima personale sociale pubblica - gestione del territorio, area geografica che ha significato, personalizzata Restare dietro la cattedra o davanti? - azioni di contatto fisico con gli altri

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Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

Percezione e uso del tempo (culture veloci / lente) Orientamento della prospettiva temporale: Futuro (obiettivo distale) Passato (tradizione)

Presente (obiettivo prossimale)

Attività Vincoli temporali, organizzazione Compresenza e scarsa (monocronia) specializzazione

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Comunicazione non verbale (CNV)

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Registro espressivo es. esprimere fierezza, mortificazione

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Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

Attività motorie coordinate e circoscritte Deittici: indicare un certo oggetto, una direzione a distanza Iconici: “illustratori”, idiosincratici, es. mimare di bere Simbolici: sono notevolmente convenzionalizzati e codificati, OK Batonici: movimenti ripetuti in successione e ritmici Manipolatori e Automanipolatori: favorire la concentrazione, alleviare la tensione

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Comunicazione non verbale (CNV)

Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

Segnale efficacie per regolare le interazioni - Segnalazione dell’intenzione, richiamo dell’attenzione e appello - Sincronizzazione, turn taking, sovrapposizioni - Monitoraggio, fornire informazione e acquisire feedback - Regolazione, rapporto di vicinanza, intimità, interesse (dilat. pupillare)

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Comunicazione non verbale (CNV)

Insieme di fenomeni e di processi comunicativi l  Qualità prosodiche e paralinguistiche della voce l  Prossemica e aptica l  Cronemica l  Postura l  Gesti l  Mimica facciale l  Sguardo l  (abbigliamento e trucco)

sistema privilegiato per la manifestazione di stati mentali, esperienze emotive, atteggiamenti, relazioni interpersonali

Ipotesi globale

Le configurazioni espressive del volto per manifestare i diversi stati emotivi sono - gestalt unitarie e chiuse, - universalmente condivise, - sostanzialmente fisse, - di natura discreta, - specifiche per ogni emozione - controllate da definiti e distinti programmi neuromotori

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Esercizio. In treno – Analogico e Digitale Ma, non tiene in conto i processi e le variazioni culturali e convenzionali sottese alla produzione e alla regolazione della CNV; anche i sistemi non verbali presentano aspetti di arbitrarietà e sono influenzati dagli standard culturali

Quale ruolo per la CNV?

La visione disgiunta di CNV e comunicazione verbale suggerisce alcune caratteristiche Funzione connotativa (opposta a quella denotativa del linguaggio)? Il inguaggio veicola i contenuti (il “che cosa”), CNV veicola la modalità (il “come”) Espressione motivata (opposta a quella arbitraria del linguaggio)? C’è un rapporto di similitudine fra l’unità non verbale e quanto viene espresso, mentre il linguaggio è arbitrario Dimensione analogica (opposta a quella digitale del linguaggio)? CNV presenta variazioni continue e graduate in modo proporzionale

E una domanda di fondo, è Essenziale o Ancillare?

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Quale ruolo per la CNV?

Interdipendenza tra sistemi – Onomatopee – Flessibilità del linguaggio

Autonomia e interdipendenza dei sistemi favoriscono

Sintonia, focalizzazione, attribuzione di pesi differenti,

calibrazione situazionale

... in sintesi

EFFICACIA COMUNICATIVA

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La Mimica Facciale

Movimenti del volto: sistema semiotico privilegiato; manifestazione di determinati stati mentali del soggetto, esperienze emotive, atteggiamenti interpersonali

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Ipotesi dinamica delle espressioni facciali

Processo sequenziale e cumulativo presente in ogni espressione facciale;

risultato della progressiva accumulazione e integrazione dinamica degli esiti delle singole fasi della valutazione della situazione interattiva ed emotiva

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Ipotesi dinamica delle espressioni facciali

Espressioni facciali = configurazioni motorie momentanee,

dotate di una elevata flessibilità e variabilità,

in grado di adattarsi attivamente e in continuazione alle condizioni contingenti della situazione

Tali configurazioni assumono un valore modale, essendo ricorsive e presentando una certa uniformità in riferimento alle interazioni comunicative

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La Mimica Facciale

Ipotesi globale delle espressioni facciali

Le configurazioni espressive del volto per manifestare i diversi stati emotivi sono Gestalt unitarie e chiuse, universalmente condivise, sostanzialmente fisse, di natura discreta, specifiche per ogni emozione e controllate da definiti e distinti programmi neuromotori innati

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La teoria neuroculturale

Ekman

l  Livello molecolare: movimenti, anche minimi, dei numerosi muscoli del volto. Regola l’azione del programma nervoso motorio

l  Livello molare: configurazione finale. Intervengono regole di esibizione e modificazione dell’espressione emotiva

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La teoria neuroculturale

Neuro: “programmi nervosi” specifici per ogni emozione, assicurano l’invariabilità e l’universalità delle espressioni facciali associate a ciascuna emozione

Culturale: Regole di esibizione (display rules)

- Intensificazione

- Attenuazione

- Inibizione

- Mascheramento

l  Vedi la lettura di Freud del Mosé di Michelangelo

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Le 7 Espressioni Universali (per Ekman)

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Facial Action Coding System (FACS, Ekman e Friesen)

Sistema di osservazione e di classificazione di tutti i movimenti facciali visibili in riferimento alle loro componenti anatomo-fisiologiche corrispondenti

Continuum indifferenziato dei movimenti facciali: 44 unità di azione (AU) analisi di oltre 7000 movimenti ed espressioni facciali in tutte le loro combinazioni

NB: MENTIRE è UN COMPORTAMENTO, NON UNA EMOZIONE

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Facial Action Coding System (FACS, Ekman e Friesen)

Facial Action Coding System (FACS, Ekman e Friesen)

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Le emozioni di base secondo Inside-Out

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