Notiziario Cimop giugno 2009

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Anno VII numero 1/2/3 - bimestrale - giugno 2009 www.cimop.it L’accordo-ponte non è il contratto, ma solo un tentativo di limitare i danni e garantire potere d’acquisto degli stipendi e gli aumenti su tutto il territorio nazionale. Ora la sfida più difficile: la trattativa di secondo livello e l’intesa per un nuovo CCNL. LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO DOSSIER

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Notiziario Cimop giugno 2009

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Anno VII numero 1/2/3 - bimestrale - giugno 2009

www.cimop.it

L’accordo-ponte non è ilcontratto, ma solo untentativo di limitare idanni e garantire potered’acquisto degli stipendie gli aumenti su tutto ilterritorio nazionale.Ora la sfida più difficile:la trattativa di secondolivello e l’intesa per unnuovo CCNL.

LA GESTIONE DELRISCHIO CLINICODOSSIER

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L’ESECUTIVO NAZIONALE CIMOP

PRESIDENTE ONORARIODott. BIANCO SPERANZAVia S. Maria Assunta, 28-C24022 Alzano Lombardo (BG)Tel. 06 5004063email: [email protected]

PRESIDENTE NAZIONALEDott. UMBERTO PIGNATIELLO DIMATTEOVia M.ri di Cefalonia, 424121 Bergamo Tel. 333 8483356email: [email protected]

SEGRETARIO NAZIONALEDott. FAUSTO CAMPANOZZI

Via Cardinale Mimmi, 15-A70124 BARITel. 06 5004063email: [email protected]

V. SEGRETARIO NORD ITALIADott. MARCO ALIBERTIC.so Vittorio Emanuele, 6410121 TORINOemail: [email protected]. 011 724769 / 338 4027440

V. SEGRETARIO CENTRO ITALIADott. STEFANO NERIVia Roma Libera, 10tel. 338 2634975

00153 ROMAemail: [email protected]

V. SEGRETARIO SUD ITALIADott. NICOLA CACCAVELLAVia S. Domenico, 380127 NAPOLITEL 0835 23204email: [email protected]

SEGRETARIO AMMINISTRATIVODott. LUCA PUTIGNANOVia Principe Amedeo, 770121 BARITel. 06 5004063email: [email protected]

SEZIONE MARCHESegretario Protempore: dott. ALBERTO GIATTINIVia Verdi, 22 – 62017 PORTO RECANATIE-mail: [email protected]

SEZIONE LAZIOSegretario Regionale: dott. STEFANO NERIVia Roma Libera, 10 – 00153 ROMATel. 338/2634975 – E-mail: [email protected]

SEZIONE ABRUZZOSegretario Regionale: dott. ALBERTO CERASOLIV.le Nettuno, 200 – 66023 FRANCAVILLAALMARE (CH)Tel. 085.815420 – E-mail: [email protected]

SEZIONE MOLISESegretario Regionale: dott. NICOLA MODUGNOVia Rufo, 42 – 00136 ROMATel. 085.815420 - E-mail: [email protected]

SEZIONE CAMPANIASegretario Regionale: dott. PIETRO OTTOMANOVia P. Giannone, 33/a – 80141 NAPOLITel. 081 294488 – E-mail: [email protected]

SEZIONE PUGLIASegretario Regionale: dott. SAVERIO CARABELLESEVia Lippolis, 19 – 70050 BARI-Santo SpiritoTel. 080.5303589 – E-mail: [email protected]

SEZIONE CALABRIASegretario Regionale: dott. FRANCESCO MARINOVia Vetticello, 334 – 87020 BELVEDERE MARIT. (CS)Tel. 0985. 82861 – E-mail: [email protected]

SEZIONE SICILIASegretario Regionale: dott. CARMELO MAIOVia Palermo, 435 – 98121 MESSINATel.328 8476638 – E-mail: [email protected]

SEZIONE SARDEGNACoordinatore regionale: dott. GIUSEPPE PILOVia Maria 56- 07100 SASSARI - Tel. 338.6606343

L’ORGANIZZAZIONE REGIONALE CIMOP Nominativi, indirizzi e numeri telefonici dei Segretari regionali dellaCIMOP, ai quali i medici interessati possono fare riferimento:

SEZIONE PIEMONTESegretario Regionale: dott. RICCARDO IULIANIc/o ospedale Cottolengo, 9 – 10126 TORINOTel. 336 549652 – E-mail: [email protected]

SEZIONE LIGURIASegretario Regionale: dott. LORENZO PAITAc/o Fondazione Don Gnocchi, v. Cisa, 9 – 19038 SARZANA(SP) - Tel. 335 7745985 – E-mail: [email protected]

SEZIONE LOMBARDIASegr. Reg.: dott.CARMELA DE RANGOVia Val di Fassa, 20 – 25123 BRESCIATel. 368 3937798 – E-mail: [email protected]

SEZIONE VENETOSegretario Regionale: dott. ANTONIO MAESTRIVia Olivi, 2 – 30173 MESTRETel. 06.5004063 – E-mail: [email protected]

SEZIONE FRIULI VENEZIA GIULIASegretario Regionale: dott. PETROS PAPANIKOLAUVia delle Ginestre, 12 – 33077 SACILE (PN)Tel. 0434 70946 – E-mail: [email protected]

SEZIONE EMILIA ROMAGNASegretario Regionale: dott. GIORDANO AMBIVERIC/o Casa di Cura S. Giacomo – Via San Bono, 5629028 PONTE DELL’OLIO (PC)Tel. 0523.875117 – E-mail: [email protected]

SEZIONE TOSCANASegretario Regionale: dott. GIUSEPPE BONGIOVANNIVia Uguccione della Faggiola, 6 – 50126 FIRENZETel. 055.6811900 – E-mail: [email protected]

SEZIONE UMBRIASegretario regionale: dott. DINO BIGINIvia Pieve di Campo, 65 – 06087 PONTE S. GIOVANNI (PG)Tel. 340.0659533 – E-mai: [email protected]

CIMOP – SEDE NAZIONALE: VIA CESARE PAVESE, 360 – 00144 ROMA – TEL. 06.500.40.63; FAX 06.502.21.90

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L’EDITORIALE

Cari colleghi,le difficoltà che abbiamo incontrato nella trattativa del rinnovo contrattuale, conclu-sasi a livello nazionale con la sigla dell’Accordo Ponte Economico, e le battaglie chequotidianamente conduciamo nell’affermare il nostro ruolo di medici nell’OspedalitàPrivata, non rappresentano nulla di fronte all’immane tragedia che vivono le popola-zione d’Abruzzo colpite dal terremoto, alle quali va tutta la nostra solidarietà, che

abbiamo espresso anche attraverso lanostra presenza a L’Aquila al fianco dellaFNOM. In particolare voglio esprimere la nostravicinanza e solidarietà a tutti quei colle-ghi, che oggi subiscono gli effetti deva-stanti del terremoto, ma che da tempo,anche col sostegno della SezioneRegionale della Cimop, stanno difenden-do il proprio posto di lavoro e la propriadignità professionale messi a repentagliodalle note vicende giudiziarie che hannocoinvolto la sanità abruzzese.Si è appena conclusa la trattativa nazio-nale con l’ipotesi di un accordo ponteeconomico, anche se con alcuni strasci-chi regionali non previsti, né voluti dallaCimop, che già il nostro impegno è rivol-to alla organizzazione del CongressoNazionale che si terra a MontecatiniTerme dal 9 all’11 ottobre 2009.E’ un appuntamento tradizionalmenteimportante per la Cimop perché rappre-senta la sede naturale del confrontoall’interno del sindacato, la sintesi delpensiero delle varie anime, il laboratoriodal quale nasce la linea politica per iltriennio successivo, appuntamento alquale storicamente nessuno vuole man-care.Il tema politico scelto per la tavolarotonda del congresso riguarderà ilmodello contrattuale. Questa scelta sca-turisce dalla attualità dell’argomento cheè sotto la lente di ingrandimento delGoverno e che ovviamente ci stimola adire la nostra, ma anche e soprattutto

dalla considerazione che l’organizzazione sanitaria del nostro paese è profondamen-te mutata nel corso degli ultimi 10-15 anni, mentre l’impianto dei contratti collettivi,compreso quello nostro, è rimasto fermo a oltre 20 anni fa. Quindi riteniamo chedebba essere fatto uno sforzo per cercare di identificare modelli contrattuali che sianoarticolati in maniera più specifica all’organizzazione sanitaria, dotati di maggiore fles-sibilità nell’ottica dell’efficienza e della qualità, ma che nel contempo conservino il

Oltre il contrattoc’è l’organizzazionesanitaria del futuro

Fausto Campanozzisegretario nazionale della Cimop

Organo ufficiale d’informazionedella Confederazione Italiana Medici

Ospedalità PrivataPeriodico bimestrale

Direttore: Fausto CampanozziDirettore responsabile:

Raffaele Antonio BernardiniVice direttore:Pietro Picerni

Redattore capo:Luca Putignano

Editore:Confederazione Italiana Medici Ospedalità

Privata (C.I.M.O.P.) via C. Pavese, 360 - RomaRedazione:

via C. Pavese, 360 - RomaProgetto grafico, videoimpaginazione e

titolazione:Società Editrice Nicholausvia Dante 277/a 70122 Bari

tel-fax 080 5275879 [email protected]:

Mediatipo srl - Via delle Margherite 26 - Z.I.70026 Modugno - Bari

Registrazione Trib. di Roman. 531/2001 del 4/12/2001

In tipografia:15 giugno 2009 segue a pagina 22

Il tema politico scelto perla tavola rotonda delCongresso nazionale diottobre a Montecatiniriguarderà il modellocontrattuale.Questa scelta scaturiscedalla attualitàdell’argomento che è datempo sotto la lente diingrandimento delGoverno

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L’ACCORDO-PONTE

Mi corre l’obbligo di tentare di spiegare perché dopooltre due anni di estenuante e dura trattativa con leassociazioni datoriali non è stato possibile pervenire

ad un rinnovo del CCNL e la Cimop ha deciso di ripiegare su unaccordo esclusivamente di natura economica nel tentativo dilimitare i danni per i medici, garantendo il potere d’acquistodegli stipendi e l’applicazione degli aumenti su tutto il territo-rio nazionale attraverso il primo livello di contrattazione, cioè

quello nazionale. Di fronte alla assoluta intransigenza delle controparti datoria-li, che a causa della crisi economica del nostro paese non navi-gano certo in buone acque, la cimop ha trovato un compromes-so: congelare la parte normativa del contratto e tentare di recu-perare l’inflazione degli anni scorsi attraverso la determinazio-ne di incrementi contrattuali a regime dal primo gennaio2009.

Dopo oltre due anni di estenuante e dura trattativa nonè stato possibile giungere al rinnovo del CCNL.Di fronte all’assoluta intransigenza delle partidatoriali, la Cimop ha raggiunto comunque untraguardo: congelare la parte normativa del contratto etentare di recuperare potere d’acquisto dei salari,attraverso aumenti e una tantum, a regime dal primogennaio 2009

Fausto Campanozzisegretario nazionale della Cimop

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L’ACCORDO-PONTE

Il 24 aprile u.s. il Consiglio Direttivo Nazionale della CIMOPha approvato le ipotesi di Accordo Ponte Economico siglatecon le tre Associazioni AIOP, ARIS, Fondazione don Gnocchi.La trattativa si è sviluppata su tre tavoli separati, con dinami-che relazionali del tutto diverse con le tre associazioni, con lanecessità di seguire di volta in volta strategie diverse ai tretavoli e naturalmente con la difficoltà di elaborare accordi deltutto similari che consentissero di mantenere omogenea la

retribuzione di riferimento.Come già detto, la grave crisi economica che ha investito ancheil nostro paese e che non ha risparmiato il settoredell’Ospedalità Privata, non ci ha consentito di trattare il rin-novo contrattuale in un ambito di normalità e comunque hafortemente condizionato le tre associazioni ad assumere atteg-giamenti di difesa ad oltranza con tentativi anche di recuperoeconomico attraverso la revisione di istituti contrattuali con-

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Nei riquadri qui a destra, lacopertina del precedentenumero del Notiziario Cimop,con una pagina interna, nellequali si prospettava la soluzio-ne dell’accordo-ponte, con lerelative richieste, poi effettiva-mente ottenute nella trattativa.

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L’ACCORDO-PONTE

Riapertura delle trattative su tretavoli distinti

Protocollo d’intesa tra Cimop eFondazione Don Gnocchi

L’Aiop presenta la sua offerta,la Cimop la giudice inaccettabile

Proclamazione sciopero generale(poi revocato per atto di responsa-bilità)

Riapertura delle trattative sull’ipo-tesi di un accordo-ponte

Firmata la pre-intesa di accordoeconomico con la Fondazione DonGnocchi a Roma

L’Aiop approva la proposta diaccordo-ponte della Cimop. Laratifica avviene il 23 aprile

Sottoscritto l’accordo con l’Aris,presso la sua sede nazionale aRoma

quistati nel recente passa-to (giorni di aggiorna-mento professionale,intervento nella respon-sabilità civile, ecc.). In un contesto di taleemergenza e di diffi-coltà al dialogo laCimop ha pensato adun rinnovo “straordi-nario” che contem-plasse esclusiva-mente la parte eco-nomica della con-trattazione, rin-

viando gli

aspetti nor-mativi al prossimo rinnovocontrattuale. E’ da queste premesse chenasce l’Accordo PonteEconomico per il biennio2009 - 2010, che non è ilrinnovo contrattuale.Al momento attuale laFondazione donGnocchi ha ratificatointegralmente l’accordo,senza riserve, e lo sta già applicando.L’ARIS porterà a ratifica l’Accordo al primo ConsiglioDirettivo, presumibilmente entro il mese di maggio.Il Consiglio Direttivo dell’AIOP non ha ratificato l’accordo nella formaperché mancava l’unanimità, deliberando però, in maniera anche singo-lare, l’applicazione del 50% degli incrementi contrattuali in tutte le regio-ni e rinviando alla contrattazione di secondo livello (a livello regionale) ilrestante 50%, con l’impegno delle regioni non in sofferenza a ratificaresubito l’accordo al 100%, e di trovare accordi di compatibilità con leregioni che hanno dichiarato gravi difficoltà economico-finanziarie(Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Toscana, Liguria e Sardegna).Le segreterie regionali della Cimop si sono già attivate per avviare la trat-tativa di secondo livello e per consentire di portare a termine l’accordointegralmente.Non è stato facile. L’Accordo Ponte non è il contratto. E comunquemeglio un accordo ponte oggi che nessun contratto.

Fausto Campanozzi

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CONTRATTO

Lo “Tsunami” della crisinel pantano del rinnovo

rienze diverse nell’ambito della professione, dove sollevare

questioni e tentare di risolverle anche attraverso il contributo

di visioni differenti, senza contrapposizioni ideologiche né di

parte.Molti sono i rappresentanti della CIMOP presenti nelle liste

elettorali, vi invito a sostenerli perché saranno anche la vostra

voce.Ad essi nell’incrociare le dita rivolgo i migliori auspici e li

invito a dare comunicazione alla nostra redazione della even-

tuale elezione.Le festività natalizie sono alle porte ed è con amicizia che

auguro a voi e alle vostre famiglie, anche a nome della reda-

zione di Notiziario, un Natale sereno ed un 2009 denso di

soddisfazioni

Fausto Campanozzi

Editoriale/ Continua da pagina 3

Si lavora sull’ipotesidi un accordo ponte inun rinnovato spiritodi collaborazioneL’AIOP risponde all’appellodel Segretario convocando laCIMOP il 10 dicembre u.s.Qui, in uno spirito rinnova-to di collaborazione, si ria-pre la trattativa con lapresenza al completodei vertici del sindaca-to e dell’associazionead attestare lavolontà di trovareuna soluzione.Il resto è storia dioggi e l’ipotesisulla quale stia-mo lavorando equella di una c c o r d o -ponte econo-mico che mantenga il

carattere nazionale del con-

tratto con aumento salariale omoge-

neo su tutto il territorio nazionale, a regime

dal 1° gennaio 2009 per il biennio 2009-2010 e con

possibilità di miglioramenti in singole regioni sulla

base di una contrattazione decentrata di 2° livello che

considererà anche il triennio pregresso mediante

determinazione di una “una tantum” da corrisponde-

re nel corso del 2009.Al momento c’è un accordo di massima su questa ipo-

tesi che andrà perfezionata in un prossimo incontro e

in tempi brevi.A seguire la CIMOP si ripropone di riaprire il dialogo

anche con ARIS e Fondazione Don Gnocchi, al

momento alla finestra.

Lo spiraglio/ Continua da pagina 5

Carattere nazionale del contrattoAumento salariale omogeneo

Miglioramenti possibili attraverso lacontrattazione di 2° livello

In regime dall’1 gennaio 2009 fino atutto il 2010

“Una tantum” a coprire il trienniopregresso

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L’Aiop, rappresentata dal PresidenteNazionale avv. Enzo Paolini, dal capodelegazione dr. Emmanuel Miraglia, dalrag. Fabrizio Polenta, assistiti dal dr.Franco Bonanno, dal dr. AngeloCassoni, dal dr. Filippo Leonardi, daldr. Arnaldo Buratti e dall’avv. SoniaGallozzi, e la CIMOP, rappresentata dalSegretario Nazionale dr. FaustoCampanozzi, dal Presidente Nazionaledr. Umberto Pignatiello, dal capo dele-gazione dr. Vittorio Casamassima e daicomponenti la delegazione: dr. GiuseppeBongiovanni, dr. Giacomo Crudele,dr.ssa Carmela De Rango, dr. GiuseppeMusolino e dr. Luca Putignano riunitiin Roma nel giorno 11 febbraio 2009,

PREMESSOche il CCNL dei medici dipendenti dalleistituzioni sanitarie associate AIOP è sca-duto il 31/12/2005 sia per la parte norma-tiva che per la parte economica;che il quadro di riferimento di crisi econo-mica del Paese è ulteriormente aggravatonel settore sanitario privato, che presentamolte situazioni regionali in cui sono addi-rittura avviati piani di rientro della spesacon commissariamento governativo dellestesse Regioni. Inoltre, altre Regioni sonocontraddistinte da politiche sanitarie ditagli di posti letto e dei budget delle Case diCura. Da ciò scaturisce l’impossibilità diproseguire nei percorsi adottati in passato;che è volontà delle parti dare supporto e

certezze al personale medico dipendente,responsabile principale della qualità del-l’assistenza ospedaliera, in modo da garan-tire dal 1° gennaio 2009 la rivalutazioneeconomica del livello retributivo;per le su citate premesse, le parti convengo-no di pervenire ad un Accordo-PonteEconomico per il biennio 2009-2010 e per-tanto

CONCORDANOper la parte normativa nulla viene innovatoper il biennio 2009-2010 rispetto al CCNL2002-2005 che resta pertanto immodifica-to fino al 31.12.2010;entro il 1° semestre 2010 le parti si impe-

gnano a costituire un tavolo tecnico perindividuare parametri e modalità innovati-ve che definiscano in maniera innovativa laparte normativa del nuovo CCNL per ilquadriennio 2011-2014;dal 1/1/2009 sono in vigore le nuove tabel-

le economiche di cui allatab. 1, con i relativi incre-menti riguardanti il bien-nio 2009-2010;sulla base di quanto con-cordaro in applicazionedel principio di autono-mia contrattuale e dispo-sitiva delle parti, perquanto riguarda il pre-gresso, a saldo e stralciodi qualsiasi pretesa, latab. 2 definisce l’una tan-tum omnicomprensiva

che sarà corrisposta aimedici dipendenti inforza alla data della firmadel presente Accordo.L’una tantum sarà corri-sposta:

4a) – per intero, aimedici in servizio al1/1/2007;

4b) – al personaleassunto successivamenteal 1/1/2007, l’una tantumdi cui sopra sarà determi-nata in proporzione alperiodo di servizio prestato.L’una tantum verrà corrisposta per il 50%entro il 30/06/2009 e il saldo entro il

30/11/2009.Il presente accordo è soggetto a ratifica daparte del consiglio Nazionale.

L’ACCORDO-PONTE

ECCO IL VERBALEDELL’ACCORDOCON L’AIOP

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CONTRATTO

Lo “Tsunami” della crisinel pantano del rinnovo

rienze diverse nell’ambito della professione, dove sollevare

questioni e tentare di risolverle anche attraverso il contributo

di visioni differenti, senza contrapposizioni ideologiche né di

parte.Molti sono i rappresentanti della CIMOP presenti nelle liste

elettorali, vi invito a sostenerli perché saranno anche la vostra

voce.Ad essi nell’incrociare le dita rivolgo i migliori auspici e li

invito a dare comunicazione alla nostra redazione della even-

tuale elezione.Le festività natalizie sono alle porte ed è con amicizia che

auguro a voi e alle vostre famiglie, anche a nome della reda-

zione di Notiziario, un Natale sereno ed un 2009 denso di

soddisfazioni

Fausto Campanozzi

Editoriale/ Continua da pagina 3

Si lavora sull’ipotesidi un accordo ponte inun rinnovato spiritodi collaborazioneL’AIOP risponde all’appellodel Segretario convocando laCIMOP il 10 dicembre u.s.Qui, in uno spirito rinnova-to di collaborazione, si ria-pre la trattativa con lapresenza al completodei vertici del sindaca-to e dell’associazionead attestare lavolontà di trovareuna soluzione.Il resto è storia dioggi e l’ipotesisulla quale stia-mo lavorando equella di una c c o r d o -ponte econo-mico che mantenga il

carattere nazionale del con-

tratto con aumento salariale omoge-

neo su tutto il territorio nazionale, a regime

dal 1° gennaio 2009 per il biennio 2009-2010 e con

possibilità di miglioramenti in singole regioni sulla

base di una contrattazione decentrata di 2° livello che

considererà anche il triennio pregresso mediante

determinazione di una “una tantum” da corrisponde-

re nel corso del 2009.Al momento c’è un accordo di massima su questa ipo-

tesi che andrà perfezionata in un prossimo incontro e

in tempi brevi.A seguire la CIMOP si ripropone di riaprire il dialogo

anche con ARIS e Fondazione Don Gnocchi, al

momento alla finestra.

Lo spiraglio/ Continua da pagina 5

Carattere nazionale del contrattoAumento salariale omogeneo

Miglioramenti possibili attraverso lacontrattazione di 2° livello

In regime dall’1 gennaio 2009 fino atutto il 2010

“Una tantum” a coprire il trienniopregresso

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L’ACCORDO-PONTE

Due importanti ragioni hanno con-tribuito a far si che l’accordoponte definito il 7 aprile 2009 sia

stato uno dei più complessi nella storiaultratrentennale delle relazioni sindacalitra Aris e Cimop:1) per la prima volta le associazionidatoriali si sono presentate alla trattati-va non unite,

2) non poche istituzioni associateversano in una grave condizione finan-ziaria, essendo state sottoposte negliultimi tempi a drastici tagli dei postiletto e dei tetti di spesa, tali da metternein dubbio persino la sopravvivenza.In questa situazione di estrema incer-tezza, l’accordo è stato raggiunto solograzie al grande sforzo profuso da Aris eCimop, che hanno entrambe rinunciatoalle rispettive piattaforme contrattuali esi sono accontentate di sottoscrivere unaccordo ponte economico, meramentefinalizzato al recupero dell’inflazione.L’accordo non è ancora operativo, inquanto è sottoposto alla necessaria rati-fica, ma è ragionevole pensare che gliorgani deliberanti di Aris e Cimop sap-piano dare il giusto rilievo agli sforzicompiuti dalle due delegazioni edapprezzare gli elementi positivi di questa

intesa.Ad ogni modo, l’Aris rimane inten-zionata a riattivare entro il piùbreve tempo possibile il confrontoper modificare il testo contrattuale,ormai assolutamente superato inmolte parti.In particolare, oltre alle modifi-che che si rendono necessa-rie a seguito delle novitàintervenute nella legisla-zione del lavoro in questiultimi anni, l’Aris ritieneindifferibile l’introduzio-ne della dirigenza medi-ca: questo ccnl, infatti,è l’unico contratto col-lettivo dell’area medicache ancora non harecepito le innovazioniintrodotte nel lontanoanno 1992 dal d. lgs502. Al riguardo, l’Arisha presente le perples-sità dei medici, chedall’introduzione delladirigenza intravedonosoprattutto le possibiliconseguenze in tema distabilità del rapporto dilavoro, trascurando forse

Busta paga,io ti salverò

Cosa c’è dietro uno degli accordi piùcomplessi negli oltre 30 anni di storia direlazioni sindacali tra Cimop e Aris Giovanni Costantino,

responsabile delle relazionisindacali dell’Aris e, inbasso, equipe chirur-

gica al lavoro.

Giovanni Costantinoresponsabile relazioni sindacali Aris

Page 9: Notiziario Cimop giugno 2009

Il giorno 7 aprile 2009, presso la sedenazionale Aris, in Roma al largo dellaSanità Militare n°60, tra ARIS, nelle per-sone del capo delegazione avv.Giovanni Costantino, e dei compo-nenti la delegazione dottor JoseParrella e dottor Paolo Moscioni,con l’assistenza del segretario generaledottor Raffaele D’Ari,e CIMOP, nelle persone del segretarionazionale dottor Fausto Campanozzi,del presidente nazionale dottorUmberto Pignatiello Di Matteo, delcapo delegazione dottor VittorioCasamassima e dei componenti ladelegazione dottor GiuseppeBongiovanni, dottor GiacomoCrudele, dott.ssa Carmela DeRango, dottor Giuseppe Musolino edottor Luca Putignano, è stato rag-giunto l’accordo di definizione dei valoritabellari riferiti al biennio economico2009-2010, decorrenti dall’1 gennaio2009.Detto accordo è condizionato alla ratificada parte degli organi deliberanti, entro enon il 15 giugno 2009.

Premesso cheil ccnl del personale medico della sanitàè scaduto sin dal 31 dicembre 2005,tra l’Aris e la Cimop è in corso da lungo

tempo un confronto per verificare la pos-sibilità di procedere al rinnovo,è intenzione delle parti definire i valoriretributivi decorrenti dall’1 gennaio2009, pur nella consapevolezza del par-ticolare momento di crisi economica chesta attraversando il settore della sanitàprivata, oggetto di politiche sanitarieparticolarmente penalizzanti,al fine di assicurare ai medici l’adegua-mento dei valori tabellari, le parti con-cordano circa l’opportunità di rinviare ilconfronto sulle modifiche normative daapportare al ccnl, i cui istituti normativirestano pertanto confermati fino al 31dicembre 2010.

Tutto ciò premessocon il presente accordo le parti defini-scono le nuove tabelle economiche, chesono riportate nell’allegato sub 1, e devo-no intendersi riferite al biennio2009/2010.Dette tabelle hanno decorrenza dall’1gennaio 2009 e saranno immediatamen-te applicate su tutto il territorio naziona-le, salvo quanto precisato nel documentoallegato sub 3.L’allegato 2, invece, definisce l’una tan-tum, che ha la finalità di risarcire i lavo-ratori per il disagio derivante dalla ritar-

data sottoscrizione del contratto colletti-vo: detta una tantum dovrà essere corri-sposta al personale in servizio alla datadell’1 gennaio 2009, in proporzione alservizio prestato nel periodo di vacanzacontrattuale (2006-2008), e salvo quan-to precisato all’allegato 3.Letto, confermato e sottoscritto

ARIS CIMOP

Allegato 3

Le parti firmatarie del presente Accordo-ponte economico, considerata la peculia-re situazione economico-finanziariarelativa alle Regioni: Lazio, Campania,Abruzzo e Sicilia, fermo restando quantodefinito in merito ai valori economici edalle decorrenze,

concordanodi demandare ai rispettivi Organi terri-toriali delle Regioni sopra individuate ladefinizione entro il 31 maggio 2009 deitempi e delle modalità per l’effettivaapplicazione dell’Accordo sopra richia-mato.A tal fine i Presidenti Regionali Aris con-vocheranno la Cimop per l’attivazionedel confronto.

L’ACCORDO-PONTE

L’INTESA TRAARIS ECIMOP CHEDEMANDAAGLI ORGANI TERRITORIALI

tutti i benefici che questa radicale inno-vazione apporterebbe alla gestione edall’organizzazione, oltre che alla posizio-ne ed al prestigio degli stessi medicidipendenti.Tuttavia, poiché il modello ipotizzatodall’Aris prevede (per i medici oggidipendenti) la conferma delle tutele pre-viste dall’art. 18 dello Statuto deiLavoratori, non sembra irragionevolesperare che il restiling contrattuale possainfine andare in porto senza troppe diffi-coltà.

Giovanni CostantinoResponsabile Relazioni Sindacali Aris

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In data 6 febbraio 2009 si sono riuniti presso il cnetro S.Maria della Pace in Roma le delegazioni della Fondazionedon Carlo Gnocchi Onlus (FDG), nelle persone di SilvioRiboldazzi, Salvatore Provenza, Mauro Mattiacci,Enrico Mario Mambretti, edella CIMOP, nelle persone di Fausto Campanozzi,Vittorio Casamassima, Luca Putignano, GiuseppeBongiovanni, Carmela De Rango, Luigi Iorio,Umberto Pignatiello:per stabilire criteri ed entità di un accordo ponte economi-co relativo al periodo contrattuale 2006-2010, secondoquanto già ampiamente discusso nei precedenti incontri,fermo restando vigente la parte normativa dell’attuale ccnl

fino al 31 dicembre 2010.In particolare, avendo come riferimento l’accordo dell’8gennaio 2008 di anticipo sui futuri miglioramenti contrat-tuali del quinquennio di riferimento (2006-2010), le partisi assumono l’impegno di avviare un processo di revisionedell’impianto normativo, ritenendo che sia necessario con-tinuare e incrementare un processo di crescita e di valoriz-zazione delle risorse mediche, risorse primarie per laFondazione in questo momento di significativo sviluppo especializzazione delle attività. La scelta di portare a compi-mento un percorso di rinnovo contrattuale avviene in unafase di estrema precarietà che caratterizza il settore dellasanità privata accreditata, a seguito delle continue incertez-ze in merito all’adeguamento tariffario, ai volumi di attività,alla liquidazione dei crediti maturati, che creano notevoliproblematiche di sostenibilità economica agli Enti gestori.

TANTO PREMESSOLe parti concordano di avviare da marzo 2009 un“Laboratorio Permanente” per la definizione del contratto

nazionale di riferimento per l’area riabilitativa, che indivi-dui a partire dalla specificità dei settori sanitario riabilitati-vo, socio sanitario e assistenziale e socio educativo, attra-verso:nuovi percorsi di sviluppo e valorizzazione delle competen-ze e delle responsabilità dei medici;percorsi di carriera e di crescita professionale in rapportoalle esigenze delle strutture e dei medici;individuazione di sistemi premiati individuali e di gruppoin relazione al raggiungimento di obiettivi preventivamen-te definiti e concordati;individuazione di elementi retributivi differenziati rispettoalle specificità dei singoli settori di attività.Premesso dunque che quanto individuato nel presenteaccordo potrà subire variazioni e integrazioni, qualoraemergessero significative differenze con quanto separata-mente CIMOP andrà a concordare con ARIS e AIOP, permantenere nei limiti del possibile un unico contratto collet-tivo nazionale di riferimento, considerando d’altronde chenon è più procrastinabile una decisione nel merito almenodella parte economica del contratto stesso, le parti concor-dano di confermare quale incremento della paga base del2008 le quote individuate nell’accordo citato dell’8 gennaio2008, e individuano quali somme incrementali sullo sti-pendio base per il 2009-2010 a decorrere dal mese di gen-naio gli ulteriori importi lordi sotto riportati per tredici

mensilità:Le parti concordano che il nuovo stipendio base come sopradefinito potrà subire variazioni, in aumento o in decremen-to, a seguito della stipulazione di eventuali futuri accordi daparte di ARIS e AIOP: ciò al fine di garantire un’immedia-

Cimop e FDG d’accordo per una revisione delle normeIL TESTO DELLA PREINTESA FIRMATA AROMA

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L’ACCORDO-PONTE

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L’ACCORDO-PONTE

E’ oramai da più di due anni che la sanità privata vive una situa-zione di estrema incertezza e problematicità, dovuta a scenariinimmaginabili solo qualche anno fa.La sostenibilità economica del settore è stata messa a duraprova anche e soprattutto da una inconsueta inerzia degli Enti

istituzionali preposti al governo del sistema sanitario; tale iner-zia ha determinato la mancanza di adeguamento del sistematariffario di compensazione delle prestazioni, ma anche unaperlomeno dubbia politica di revisioni dei budget di attivitàassegnati, con abbattimenti ex post, ritardi insostenibili neipagamenti, incertezza di assegnazione di equi livelli di attività,poca attenzione alla forte capacità innovativa nei servizi daparte dei soggetti privati accreditati, e scarsa attenzione a tuttoil mondo socio assistenziale educativo.Il primo segno della confusione esistente nel settore socio sani-tario considerato nel suo complesso è la coesistenza di più con-tratti collettivi nazionali applicati dai soggetti gestori e regolar-mente sottoscritti con le Organizzazioni sindacali, determinan-

Un laboratorio contrattualepermanente

ta, automatica riconduzione dello stipendio base qui pattui-to a quello che sarà convenuto nei suddetti futuri accordi conARIS e AIOP, accordi ai quali le Parti dichiarano sin d’ora divolersi conformare, almeno quanto all’individuazione degliimporti, indicati come stipendio base.Ove, a seguito dell’applicazione del sopra descritto meccani-smo di adeguamento, l’importo attribuito come stipendiobase dal presente accordo dovesse venire ridotto, le differen-ze tra quanto previsto nel presente accordo e quanto pattui-to negli eventuali futuri accordi tra ARIS e AIOP sarannoautomaticamente ricomprese, una volta sottratte allo stipen-dio base, in una voce specifica di riferimento definita “alme-no integrativo specifico FDG”.Per quanto concerne gli arretrati 2006-2007 le parti concor-dano di riconoscere al personale medico in servizio alla datadel 31 dicembre 2008 – a titolo di saldo omnicomprensivo –gli importi una tantum sotto riportati, da erogarsi in misuraproporzionale al periodo di servizio effettivamente prestato,

nei termini di maturazione mensile dei ratei di tredicesimacome previsto all’art. 50 del vigente CCNL.I tempi di erogazione degli arretrati vengono così individua-ti:Con la retribuzione di marzo 2009-05-06: 50% dell’impor-to;Con la retribuzione di luglio 2009-05-06: 50% dell’importo.Per quanto riguarda il Fondo Pensione CAIMOP le particonvengono di definire la retribuzione annua di riferimentoper la determinazione del contributo al fondo stesso (art. 55)con la prossima sottoscrizione dell’intesa definitiva.Letto, confermato e sottoscrittoRoma, 6 febbraio 2009

SILVIO RIBOLDAZZI FAUSTO CAMPANOZZISALVATORE PROVENZA VITTORIO CASAMASSIMAMAURO MATTIACCI LUCA PUTIGNANOENRICO M. MAMBRETTI GIUSEPPE BONGIOVANNICARMELA DE RANGO UMBERTO PIGNATIELLO

Enrico Maria MambrettiDirettore Personale Don Carlo Gnocchi onlus

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Credo di essere un uomo mansueto o quanto meno noncosì predisposto alla facile ira. Amo inoltre così tanto lamia professione che da sempre considero tutti i Medici,quindi tutti i Colleghi, come persone “speciali”, degni diogni considerazione e dunque meritevoli di stima edammirazione....fino a prova contraria.

Da che mi occupo, per caso, di sindacato, laprova contraria che più frequentemente mi fa nascere unmoto di autentica rabbia e nel contempo di sensazione disconfitta è il sentire un collega proferire la fatidica frase:“...ma a queste cose deve pensarci il sindacato”.

Prima di procedere specifico che ho deliberata-mente scritto che mi occupo “per caso” di sindacato per-chè nella mia formazione umana, culturale e sociale dasempre il termine Sindacato mi fa nascere un moto istinti-vo quantomeno di diffidenza, per non dire peggio. Ancoraoggi alcuni movimenti di pensiero espressi anche in unacerta letteratura (come esempio cito “L’altra casta”) nonsono lontani dal mio sentire.

Qualche anno fa un mio caro amico e collega michiese di occuparmi di questo Sindacato perchè, mi disse,“questo è un Sindacato diverso” anzi, precisò, questo non èun Sindacato ma una Rappresentanza di Colleghi per iColleghi...accettai.

Riflettiamo dunque un istante su quello che noisiamo, su quello che è la nostra Rappresentanza, anzi,

scusate, Sindacato, insomma su ciò che la CIMOP deve,può e non può fare per noi.

Vi propongo un’ultima riflessione: chi sono iSindacalisti in genere? Sono persone che, elette dalla basedei lavoratori, prestano la loro opera per organizzare egestire l’organizzazione stessa. In poche parole essi lavo-rano per il sindacato e conseguentemente da esso vengo-no remunerati.

Se dunque questi sono i veri sindacalisti anche i“nostri sindacalisti” sono fra questi? La risposta è moltosemplice: assolutamente no.

Nessuno di noi, dal Presidente fino a ogni singolorappresentante RSM di ogni singola azienda, percepisceun solo centesimo per il lavoro che svolge.

Tutte queste persone prestano la loro opera gra-tuitamente sacrificando tempo, fatica, famiglia e profes-sione. Cosa ancora più importante e, credetemi, pesanteessi mettono la loro faccia ed il loro nome per esserecomodamente usati da bersaglio da parte della contro-parte (varie Direzioni Generali).

Non dimentichiamo che nella maggior parte deicasi le realtà locali sono rappresentate da Case di Cura dimedie-piccole dimensioni con pochi assunti. In questestrutture la RSM è ancora più “esposta”. Dunque questiColleghi meritano tutto il nostro sostegno e ringraziamen-to. Non è infrequente invece, perlomeno nel mio Ospedale,

Ma a queste cose deve pensarci il sindacato!RIFLESSIONI DI UN SINDACALISTA PER CASO

do di fatto dei dislivelli dei costi generali(alcuni contratti nazionali hanno delleremunerazioni inferiori a quelle dellasanità privata anche di più del 20%) e lapresenza di più soggetti trattanti pur se diestrazione non sanitaria. Si è anche assistito spesso a una enfatiz-zazione delle cattive e truffaldine gestionidi pochi e isolabili soggetti, che hannofavorito una sorta di demonizzazione delsettore privatistico accreditato dellasanità italiana, favorendo il riflusso dialcuni pregiudizi, tipici di soggetti astori-camente proiettati verso un ritorno allacompleta statalizzazione dei servizi, efacilitando un ingiusto processo di svalu-tazione della serietà e dell’impegno che inmolteplici casi diversi soggetti profit e noprofit hanno garantito ai cittadini, ero-gando prestazioni di eccellenza ad inte-grazione e perfezionamento di quantogarantito dal sistema sanitario pubblico.In uno scenario così difficile, si è dovuto

purtroppo registrare anche un inevitabi-le, ma pernicioso rallentamento dei con-fronti sui ccnl di settore. Alcune prese diposizione distintive dei soggetti sia dato-riali che sindacali hanno determinatoperiodi di vacanza contrattuale imbaraz-zanti quanto inopportuni.In questo complicato quadro, che merite-rebbe più approfondimenti in questomomento non fattibili per ovvie esigenzedi spazio, la Fondazione Don CarloGnocchi Onlus, storicamente presente aitavoli di trattativa nazionale dei contrattidi Area sia medica che non medica da piùdi 20 anni, ha deciso di promuovere unastrategia positiva e aperta al massimodialogo con le parti interessate (sia dato-riali che sindacali), in continua ricercadelle opportune soluzioni che tenesseropresente sia l’inevitabile nodo della“sostenibilità economica” di un rinnovocontrattuale in presenza di scarsissimerisorse economiche pubbliche, sia della

situazione economica difficile permigliaia di famiglie, il cui reddito risulta-va legato anche ai destini degli incremen-ti contrattuali da troppo latitanti.Gli esiti di tale orientamento strategico sisono materializzati nelle due significativesottoscrizioni degli accordi nazionali perla parte economica contrattuale, in data22 dicembre 2008 per l’Area non medica,e in data 6 febbraio 2009 per l’Area medi-ca. La scelta di porre tali firme, nonostan-te la non presenza a quei tavoli delle altreAssociazioni Datoriali, comunque coin-volte e informate, ha voluto essere unsegnale forte di stabilità e di serietà, in unmomento di crisi e disorientamentogenerale latente nel Paese.In particolare la condivisione di alcunifondamentali decisioni contrattuali per imedici con la CIMOP, che hanno riguar-dato quasi 250 medici operanti nellestrutture della Fondazione, è nata e si stasviluppando su alcuni binari caratterizza-

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ti da precise e innovative prospettive.In effetti Fondazione e CIMOP hannodeciso, in base a valutazioni impregnatedi un necessario realismo e in relazioneanche alle difficoltà di creare un tavolounico contrattuale tra i soggetti storica-mente di riferimento, di “congelare” laparte economica del CCNL mantenendovivi gli istituti del precedente accordo, edi puntare innanzitutto a un significativoaggiornamento del livello stipendiale: al 1gennaio 2009 la retribuzione base è lievi-tata del 10% rispetto al valore in vigore al31 dicembre 2005.Ma l’elemento di maggior spicco, aperta-mente condiviso tra parte datoriale e sin-dacale, ha comportato l’assunzione di unrischio proiettivo, finalizzato all’introdu-zione di importanti e radicali aspettiinnovativi nella dinamica contrattuale.Fondazione e CIMOP infatti hanno con-diviso la decisione di istituire unLaboratorio contrattuale permanente perla definizione del contratto nazionale diriferimento per l’area riabilitativa e socio-assistenziale-educativa, costituito da rap-presentanti della Fondaizone e dei medi-ci iscritti alla CIMOP. Si tratta di unainnovativa e peculiare modalità di impo-stazione di un processo di revisione com-plessiva dell’impianto normativo contrat-tuale, finalizzato da una parte allo svilup-po di nuove logiche gestionali per i medi-ci, rispetto a percorsi di carriera, sistemipremianti, implementazione delle com-petenze, e per altro verso di valorizzazio-ne della specificità dei settori in cui operala Fondazione, ben diversi per singolaritàrispetto ai contesti ospedalieri volti all’a-cuzie. In effetti le parti in causa hannocomunemente verificato che l’attualeimpianto contrattuale risponde di fatto anecessità organizzativo-gestionali più

proprie del mondo dell’acuzie ospedalie-ra, ben diverso dai settori sanitari e assi-stenziali in cui insistono la Fondazione enumerosi altri soggetti privati accreditati.

La volontà di superarei vecchi schemicontrattuali sicoagula inizial-mente attorno a

quattro linee cardine, sulle quali iniziareil percorso di valorizzazione del ruolo deimedici nelle organizzazioni sanitarie nonospedaliere:nuovi percorsi di sviluppo e valorizzazio-ne delle competenze e delle responsabi-lità dei medici;percorsi di carriera e di crescita profes-sionale in rapporto alle esigenze dellestrutture e dei medici;individuazione di sistemi premianti indi-viduali e di gruppo in relazione al rag-giungimento di obiettivi preventivamentedefiniti e concordati;individuazione di elementi retributivi dif-ferenziati rispetto alle specificità.Il traguardo ambizioso è dunque quello diconiugare le esigenze di flessibilità e dut-tilità organizzativa e gestionale (propriedel Gestore) con lo sviluppo delle compe-tenze e responsabilità dei medici, senzatralasciare lo spazio necessario al merito

individuale, quale elemento troppo spes-so sacrificato – in ambito contrattuale – avantaggio di un’appiattente e scoloritaequità orizzontale.La Fondazione guarda con entusiasmo epositività a questa nuova modalità dicostruire gli accordi contrattuali, benconscia che il percorso è complicato,lungo, sperimentale, che non sarà oltre-tutto di facile e condivisa comprensioneal di fuori dei promotori; ugualmente col-tiva la certezza che su tempi medi, dopouna necessaria osmosi concettuale, irisultati che si otterranno dal lavoro delLaboratorio (i cui componenti si attive-ranno per far conoscere in tempo reale losviluppo dei lavori e le ricadute contrat-tuali) saranno in grado di offrire un saltoqualitativo per i medici che hanno optatoper un contratto da dipendente nell’am-bito del mondo dei soggetti privati sanita-ri; per la prima volta un contratto di areamedica introdurrà la possibilità di regola-re il rapporto con il proprio Datore dilavoro non più solo in termini gerarchico-esecutivi, ma i medici si vedranno anchevalorizzati per le responsabilità esercitatee per i risultati conseguiti. Ogni novità contrattuale necessita indub-biamente di tempi di validazione nonbrevi, ma le comuni volontà datoriali esindacali di promuovere visioni e regoleinnovative non potrà che apportare deicambiamenti culturali e gestionali di cuitutti sentiamo il bisogno, in un settoreestremamente delicato per missione,orientato a servire le persone in stato dibisogno, un settore nel quale gli obiettivid’interesse comune devono tendenzial-mente prevalere su logiche particolari esettoriali.

Enrico Maria MambrettiDirettore Personale Don Carlo Gnocchi

L’ACCORDO-PONTE

che quando si scopre un problema certuni si sentono inpieno diritto di proferire la fatidica frase... Ma come èpossibile dunque che essi non realizzino che una organiz-zazione come la nostra non è una Sindacato “normale”.La CIMOP più che un sindacato deve essere consideratada tutti noi una associazione di professionisti che cercanodi tutelare i loro diritti nei confronti di una contropartespesso dura da affrontare. I nostri rappresentati sonocolleghi che hanno sentito la necessità morale di poterfare qualcosa di più per tutti. Nessuno di questi ha avutoo avrà un tornaconto economico, una promozione sociale

o politica: solo qualche grana e qualche mugugno con lamoglie quando viene indetta una riunione serale o disabato.

Dunque, Colleghi, la CIMOP siamo noi, ciascunodi noi. Ciascuno di noi ha il dovere morale di far qualco-sa, anche di piccolo, per poter aiutare la causa comune.

Vi prego, dunque, la prossima volta prima didire “...ma a questo deve pensarci il Sindacato” pensate seuna anche pur minima cosa potete farla anche voi.

Marco Aliberti(sindacalista per caso e discretamente permaloso)

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L’ACCORDO-PONTE

L’accordo-ponte con l’Aiop sul biennio 2006-07, definitodopo la negoziazione dal segretarionazionale Cimop, Fausto

Campanozzi, un “onorevole compro-messo”, neanche a dirlo, ha scatenatole critiche partigiane della Cgil invece digioire per le sorti della sanità privatafinalmente con uno straccio di accordo alposto del solito pugno di mosche che hafatto ingoiare amaro per trentasei mesi.“Una forma compromissoria – diceCampanozzi - “che tiene conto sia delleoggettive difficoltà del datore di lavoro, siadell’esigenza dei dipendenti di avere unmiglioramento salariale tre anni dopo lascadenza dell’ultimo contratto”. Apriti cielo,al paventarsi di un altro accordo separato,così come avvenuto per l’Aris, i sacerdoti del-l’intransigenza non hanno perso l’occasioneper stracciarsi le vesti e scatenare una querel-le. Il panegirico della Cgil, nella sostanza,suona più o meno così: gli aumenti negoziatidalla Cimop sono inferiori a quelli ottenuti nel-l’ultimo contratto dal comparto sanità privata. Per dovere di cronaca riportiamo, addebitando-lo alla CGIL, quanto pubblicato sulla rivista ASI professioni nelnumero di aprile (n.15) di quest’anno:il testo dell’accordo concederebbe solo un forfetario “una tan-tum” per gli arretrati di tre anni (2006-08) senz contratto, concifre che tengono conto solo delle difficoltà della proprietà.Mentre per le figure prevalenti in questa realtà (aiuti e dirigen-ti) si parla di un arretrato lordo, per tre anni di circa 950 euroe di aumenti pensili di 180 euro lordi, a fronte di un accordogià sottoscritto unitariamente per il comparto della sanità pri-vata che prevede per gli infermieri per lo stesso triennio unamedia di 2800 euro con un aumento mensile di 110 euro lordi.L’accordo siglato dalla CIMOP (nel settore privato è sufficien-te la firma di un sindacato per chiudere un contratto, senzanessun vincolo di rappresentatività per l’organizzazione fir-mataria. Del resto come ammette la stessa CGIL, la CIMOPrappresentativa, essendo il più forte sindacato dei dipendenti)sarebbe una sconfitta per i medici e creerebbe un precedentenella sanità privata che non è stato mai accettato da nessunadelle altre categorie. Dopo il caso ARIS si confermerebbe ilcarattere di separatezza del settore privato accreditato, che, al

contrario, dovrebbe muoversi verso un’equi-parazione con il contratto dei medici dellasanità pubblica.La CGIL invita la CIMOP ad accettare lasfida-----------Fortunatamente esiste il diritto di replicaed infatti, nel numero successivo (n.16)della stessa rivista, puntuale, la replica diFausto Campanozzi: “Abbiamo salvato ilpotere d’acquisto e l’esigibilità a livellonazionale degli aumenti”.Ecco i tratti salienti della replica diCampanozzi:“I dati forniti dai nostri criticisono parziali: quando la Cgil parladi aumenti mensili da 180 euro lordi,si riferisce alla categoria contrattual-mente più svantaggiata, quella deimedici a tempo definito, che rappre-sentano solo il 30% del totale. Ilrimanente 70% ha un contratto a

tempo pieno: per questi ultimi gli aumen-ti da noi pattuiti vanno da 215 a 353 euro mensili lordi.

Ben più dei lavoratori del comparto. Senza contare che i dipen-denti non medici dell’Aiop, l’80% del totale, non hanno ancorarinnovato il contratto. I dati della Cgil si riferiscono solo aidipendenti Aris, che sono una minoranza. Al contrario i medicisono riusciti, grazie al nostro sindacato, a siglare accordi contutte le tre grandi associazioni datoriali dell’ospedalità privata”.Non solo: i medici, diversamente dai lavoratori del comparto,dall’86 beneficiano di un fondo di previdenza integrativa paga-to per la maggior parte dal datore di lavoro. Infine, se si con-frontano gli ultimi contratti rispettivamente firmati, i medicihanno ottenuto aumenti del 10% contro il 6% del comparto. “Insostanza il confronto tra le cifre brute degli aumenti, senza tene-re conto di altri fattori, non è un metodo esaustivo per parago-nare la forza contrattuale di due categorie di lavoratori. E perconcludere che una è più efficacemente rappresentata di un’al-tra dal punto di vista sindacale”. Accordo “separato”: “è dal ’76 che i contratti dei medici delsettore privato sono firmati dalla sola Cimop”. Inoltre nonabbiamo firmato un vero contratto, ma un accordo puramenteeconomico necessario a tamponare un’emergenza”. In condizio-ni per giunta difficili: stavolta, a differenza del passato, le tre

LADURA RISPOSTA DELLACIMOP ALLE POLEMICHE

La Cgil? Critiche strumentaliEd è sempre la solita musica

(continua a pag. 23

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DOSSIER

Le opportunità offerte dallaFondazione ONAOSI (OperaNazionale Orfani Sanitari Italiani)

rappresentano un’occasione per iSanitari e per le loro famiglie assoluta-mente da non perdere. Lo affermo inqualità di Segretario amministrativo delnostro sindacato ma lo dico anche allaluce della mia esperienza personale divita. Figlio di medico e orfano in teneraetà, ho personalmente avuto modo diconstatare l’efficacia dei servizi erogatidalla Fondazione, Ente benefico, nato sulfinire dell’Ottocento per iniziativa delmedico forlivese Luigi Casati, mosso nelprogetto da sentimenti di solidarietà eprevenzione. A distanza di oltre un seco-lo le prestazioni si arricchiscono e intan-to lo scopo primario resta costante edefficace. Sostegno, educazione, istruzionee formazione degli orfani dei Sanitaricontribuenti diventa l’impegno dellaFondazione. Capite bene quanti e quali ivantaggi: proteggere il futuro proprio edei propri figli credo sia ancor di più oggi,in tempi di crisi economica, esigenza con-divisa e primaria. La Fondazione propo-ne una reale “polizza assicurativa” com-plementare, che a suo tempo si diffuse inItalia per la sua estrema modernità, e cheoggi appare come necessario e vantaggio-so investimento per il futuro.Obbligatoria per tutti i medici chirurghi, imedici veterinari, i farmacisti e gli odon-toiatri dipendenti del Servizio Sanitario eda altri Enti Pubblici, l’iscrizione

all’ONAOSI è invecefacoltativa per i dipen-denti dell’ospedalitàprivata. Dunque a voitutti va il mio suggeri-mento, perché cono-sciate e aderiate allalunga e prestigiosastoria dellaFondazione, in gradodi fornire una forma diassistenza-previdenzaintegrativa economi-camente conveniente.Rende merito allaFondazione anche unaltro aspetto: la capa-cità di adeguarsi allenuove realtà. Da que-sto presupposto nascela recente estensionedei benefici assistenziali anche a figli diun contribuente vivente in situazione digrave difficoltà economica, a figli di con-tribuenti anche in caso di decesso delgenitore non sanitario, e ancora a contri-buenti in disagio economico o professio-nale o disabili. Come si intuisce, il ventaglio di interessiche muove l’impegno dell’ONAOSI èampio ed efficiente toccando sfere delica-te alle quali noi tutti teniamo.

Nata per assistere sanitariL’esterno della nuovis-sima sede Onaosi di

Orbetello.Sotto: Luca Putignano

e l’interno di una stanza

Luca PutignanoSegretario amministrativo Cimop

La Fondazione ONAOSI(Opera Nazionale OrfaniSanitari Italiani) rappresentaun’occasioneassolutamente da non perdere

CONTATTI

INFO: 075 58.69.235075 58.69.511

FAX 075 50.17.056

MAIL: [email protected]

SITO: WWW.ONAOSI.IT

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DOSSIER

Lo sviluppo della medicina modernacome scienza biotecnologica e dellasanità come complessa rete di ser-

vizi alla persona e alla collettività, haprofondamente mutato le caratteristichetecnico-professionali dell’atto medico,compresa la natura dei possibili errori edei relativi profili di responsabilità.La complessità tecnico organizzativa

delle attività, la molteplicità delle rela-zioni intra ed interprofessionali, l’invasi-vità delle nuove tecniche e tecnologie didiagnosi e cura, definiscono un sistemache tende a produrre al suo interno con-dizioni favorenti il manifestarsi di errori.In questo senso, senza nulla voler sot-trarre agli ambiti di responsabilità indi-viduale, laddove presenti, le azioni rivol-te alla sicurezza delle cure devono innan-zitutto far emergere e correggere i cosid-detti errori latenti, quelli cioè che appar-tengono all’area organizzativo-gestionaledei processi clinico assistenziali; in que-sta prospettiva il “fattore umano” rap-presenta quasi sempre l’ultimo anello diuna catena di difetti del sistema; in altreparole è il mero effettore dell’eventoindesiderato.Questa moderna visione dell’errore

consente di rappresentare in modo più

realistico il fenomeno del rischio clinicoe soprattutto di sviluppare efficaci politi-che della sicurezza, laddove l’attenzioneviene fortemente indirizzata, oltre chesugli operatori, sulle organizzazioni delleattività sanitarie. Concordiamo nelritenere che la promozione della sicurez-za delle cure rappresenti un diritto deipazienti, un dovere dei professionisti edun obbligo delle strutture sanitarie equindi esprimiamo l’esigenza di inserirein uno specifico dispositivo legislativo,quell’insieme di norme e provvedimentifino ad oggi assunti avari livelli , con modalità e finalità nonsempre coerenti e coordinate, auspican-done un veloce iter di approvazione.Riteniamo che tale provvedimento

debba essere coerente ad una visione disistema, convinti come siamo che la curadell’errore in sanità richieda terapierivolte a più fattori causali, per alleviare

più sintomi ma soprattutto per sventaredue gravi conseguenze : la perdita difiducia dei cittadini e le pratiche difensi-ve dei professionisti.

LE NOSTRE PROPOSTE

1) Produrre e trasmettere ai professioni-sti la cultura positiva dell’errore, delrischio clinico e della sicurezza dellecure.2)- Rafforzare ed estendere la diffusionedelle buone pratiche cliniche e la valuta-zione delle attività sanitarie misuratecon indicatori di processo e di esito.3) - Progettare le organizzazioni sanita-rie ed orientare la loro gestione alla sicu-rezza delle attività.4)- Ridurre costi economici e sociali delcontenzioso sanitario garantendo l’acces-sibilità a procedure di risarcimento deldanno. eque, tempestive e trasparenti.Di pari interesse ed utilità ci appaiono

Mettiamoci al sicuroLa gestione delrischio clinicotra errori umani ederrori dei sistemi:una sintesidel documentoFnomceo

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DOSSIER

quelle proposte che prevedano, in casodi azioni di responsabilità professionale ,l’espletamanto preventivo di proceduredocumentate di transazione extragiudi-zialeIn caso di accordo tra le parti, la transa-zione, alla stregua della conciliazione, vadefinita con un atto negoziale ai sensidegli articoli 1965 e seguenti del codicecivile, satisfattivo di ogni pretesa e dirit-to avente causa nei fatti oggetto dellaconciliazione.In ambito libero-professionale gli Ordiniprofessionali dovrebbero invece rivestireun ruolo fondamentale nella composizio-ne ed operatività delle CommissioniConciliative.Gli obiettivi da conseguire con la diversi-ficazione di tali strumenti di risoluzionedei contenziosi e di riconoscimento deirisarcimenti a danni ingiusti sono:- velocizzare i tempi di indennizzo colduplice scopo di tutelare i cittadini dan-neggiati e recuperare il rapporto di fidu-cia;- incentivare le Strutture Sanitarie asviluppare tutto il sistema della sicurezzaposto che le risorse eventualmenterisparmiate vanno reinvestite in attivitàdi Prevenzione e Gestione del RischioClinico;- ‘calmierare’ il settore assicurativoinvertendo il trend di crescita dei premie dei risarcimenti,- ridurre il ricorso a cause civili e penaliche spesso hanno come movente princi-

pale la legittima esigenza di vedere risar-cito il danno.

I PROFILI DI RESPONSABILITÀ

Il timore di un contenzioso medicolegale incoraggia tra i professionisti pra-tiche difensive caratterizzate dall’abusodi procedure inutili e dall’elusione diquelle efficaci ma gravate da rischi rite-nuti inaccettabili.

L’obiettivo di un risarcimento inco-raggia invece un complesso universo diveri o presunti aventi diritto (pazientie/o familiari di questi, studi legali e peri-tali) ad intraprendere azioni risarcitoriea fronte di qualunque evento o esitodelle cure non previsto, magari acceden-do a procedure penali, più rapide e menocostose, non pregiudicando l’eventualesuccessivo accesso a vie civili.Per tali motivi riteniamo che, limitata-mente alla responsabilità professionalesanitaria, non deve essere consentito ilpatrocinio legale attraverso i patti inquota lite.Autorevoli giuristi indicano comerimedio plausibile, per arginare il feno-meno sempre più diffusivo della conflit-tualità giudiziaria, un intervento di rifor-ma normativa, che, calibrato sulle inne-gabili peculiarità della prestazione medi-ca, catalogata come obbligazione dimezzi e non di risultato, sostituisca l’at-tuale assetto normativo, orientato alladisciplina della responsabilità in chiavegenerale.

Occorre infine prevedere nuovi princi-pi in tema di formazione dell’albo deiconsulenti tecnici (figure fondamentali,come è noto, nei processi per responsa-bilità medica e la cui caratura professio-nale e scientifica deve essere imprescin-dibilmente assicurata.A tale scopo si ritiene utile la istitu-

zione di apposito Albo Regionale, artico-lato per branche specialistiche, dei periticertificati dagli Ordini professionali cuidovrebbero afferire coloro che lo richie-dono e ne hanno titolo e al quale leAutorità dovrebbero di norma attingereper le loro esigenze.

Medico con il suopaziente (nella paginaaccanto), un dettagliodi un monitoraggio cli-

nico e (in basso), lacorsia di un’ospedale.

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DALLE REGIONI

LombardiaIntegrando la delibera 8/8501 del 26 novembre 2008, la delibera 8/9012 del 20 febbraio 2009 determina la decorrenzadei termini nella modalità di 90 giorni dalla pubblicazione della delibera che approva la precedente proposta 8/8503.

Gestione Servizio socio-sanitario

Integrando la delibera 8/8501 del 26 novembre 2008, la delibera 8/9012 del 20 febbraio 2009 determina la decorrenzadei termini nella modalità di 90 giorni dalla pubblicazione della delibera che approva la precedente proposta 8/8503.La delibera 8/9014 del 20 febbraio 2009, per quanto riguarda i controlli delle prestazioni, prevede che le ASL comuni-chino ogni tre mesi ai medici di base i dati delle prestazioni erogate e della farmaceutica. Il contratto tra medico e strut-tura sanitaria pubblica e privata deve essere improntato sui criteri di appropriatezza, efficacia ed efficienza senza creareconflitto di interesse. Tra le altre norme: nell’allegato 3 sono indicati i contenuti da seguire per redigere le cartelle clini-che; nella prescrizione della specialistica deve essere correttamente esplicitata la diagnosi o il sospetto diagnostico. Lestrutture devono avere un Direttore medico di Presidio in possesso di titoli secondo la normativa vigente. Inoltre lestrutture con oltre 250 posti letto e due presidi e le strutture dotate dei DEA o EAS devono disporre di un Direttoresanitario secondo le disposizioni di cui al D.Lgs. 502/92. Le strutture senza il P.S. e l’U.O. di Anestesia e Rianimazionedevono prendere accordi con una struttura dotata di tali servizi. Gli allegati 4 e 5 contengono le novità circa gli aspettiorganizzativi; il 6 riguarda requisiti autorizzativi e di accreditamento; il 7 concerne i periodi di contratto quinquennale.L’intero provvedimento è disponibile sul sito web della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia.(da Regionando n. 95)

Controllo prestazioni sanitarie e requisiti di accreditamento

La manovra approvata con delibera di Giunta n. 1-10802 del 18/2/09 fa riferimento a spesa farmaceutica, assistenzaintegrativa, assistenza ospedaliera erogate dalle Case di cura, assistenza specialistica ambulatoriale, personale dipenden-te, acquisto di beni e servizi.Riportiamo stralci del capitolo inerente all’assistenza ospedaliera erogata dalle case di cura private:“L’obiettivo regionale è di mantenere il costo complessivo del 2009 pari a quello registrato nell’an-no 2008 […] L’obiettivo può essere perseguito partendo dall’analisi dei fabbisogni a livello locale,che evidenziano eccessi di capacità produttiva per acuti […] Relativamente all’area della neuropsi-chiatria il calcolo del fabbisogno è definito dall’apposito accordo sperimentale approvato con DGRn. 33-8425 del 17/3/2008 […] L’obiettivo vale sia nel campo dell’acuzie che delle postacuzie”.(da Regionando n. 95)

Manovra di contenimento dei costi

Piemonte

L’obiettivo è perseguito dal progetto denominato “START-Toscana” della durata di tre anni. Il primo anno si è conclusocon risultati positivi, ossia l’acquisizione di nuovi strumenti necessari alla terapia intensiva, distribuiti alle aziende sani-tarie toscane. In conseguenza di ciò, con delibera n. 1009 dell’1/12/2008 la Giunta Regionale ha assegnato 120.000,00euro all’Istituto “Mario Negri” di Milano che collabora con la Regione Toscana e che coordina il progetto. (daRegionando n. 95)

Miglioramento e appropriatezza dei ricoveri in terapia intensiva

Toscana

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DALLE REGIONI

In conseguenza all’acquisizione, dal 1° gennaio 2009, dell’aggiornamento della classificazione, delle diagnosi e degliinterventi, ICD IX CM 2007, sono state apportate modifiche al flusso informativo della SDO. Le principali sono conte-nute nella circolare n. 2 del 4 marzo 2009 e nel relativo disciplinare tecnico e riguardano:- aggiornamento di codifica delle diagnosi e degli interventi-procedure;- adozione del sistema di classificazione dei DRG;- trasmissione delle informazioni a livello regionale (con cadenza mensile);- scadenze anche per la trasmissione delle prestazioni in day hospital medico;- valutazione del “Livello di Istruzione” del paziente;- riorganizzazione del ritorno informativo.(da Regionando n. 95)

Norme per la gestione Sdo anno 2009

Emilia Romagna

La Giunta Regionale ha deciso l’accorpamento delle aziende Sanitarie Locali con le deliberazioni nn. 504 e 505. Pertantole AA.SS.LL da 13 sono diventate 7 (tre per Napoli e una ciascuno per le altre Province), e i distretti 97. Tranne che perla Asl di Benevento, per tutte le altre sono stati nominati i nuovi Commissari Straordinari. Questi i nomi: Asl Napoli 1centro, Grazia Falciatore; Asl Napoli 2 nord, Lia Bertoli; Asl Napoli 3 Sud, Loredana Cici; Asl Avellino, Albino D’Ascoli;Asl Caserta, Mario Vasco; Asl Salerno, Fernando De Angelis.

Accorpamento Asl e nuovi commissari

Campania

In conseguenza ad un incontro tra Aiop Campania, iFunzionari del Settore Programmazione Regionale e i rappre-sentanti dell’Agenzia Regionale Sanitaria, si è deciso che in viaprovvisoria si potrà procedere alla remunerazione dei nuoviDrg, secondo una tabella di corrispondenza elaboratadall’ARSAN. Questa modalità di tariffazione dovrà essere appro-vata dalla Giunta regionale e dai Ministri; intanto è stata tra-smessa alle AA.SS.LL con circolare n. 460/SP del 10/2/2009.(da Regionando n. 95)

Sistema di codifica ICD 9 e CM Vs 24

Sono stati approvati con nota regionale del 2 marzo 2009 che ha approvato le proposte delle strutture pubbliche e priva-te accreditate. La data di inizio dell’erogazione è stata il 1° marzo. (da Regionando n. 95)

Pacchetti di prestazioni per day service ambulatoriale

Veneto

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VITA SINDACALE

Ma non perchè non ami, come te,ciò che faccio, io adoro fare ilmedico, per giunta il pediatra, a

contatto con creature meravigliose...no,sono deluso dal rapporto di lavoroinstaurato con una casa di cura privataaccreditata. E dopo trent’ anni di pro-messe e di inganni, quando alla fin deltuo ciclo lavorativo scopri di aver datotanto e ricevuto solo ingiustizie, in quelmomento ti rendi conto che i tuoi sogni sisono infranti proprio lo stesso giorno incui hai accettato quell’incarico.Si, perchè anche tu scoprirai, come me,di essere stato ingannato, sin dai primianni, perchè, pur svolgendo un lavoro dadipendente, garantendo anche la coper-tura delle reperibilità per 365 giorniall’anno, non sei stato assunto, ed haiperso quattro anni di versamenti previ-denziali. E quando, dopo questo periodo ti hannofatto un contratto da subordinato, lohanno limitato a 15 ore settimanali, chetu consumavi in due giorni!Perdendo altri anni di contributi pensio-nistici...E dopo nove anni di questa “presa per ifondelli” sei stato costretto a forzare leparti datoriali, presentando le tue dimis-sioni, per ottenere il riconoscimento diun rapporto di lavoro a tempo definito ela qualifica inesistente di “aiuto respon-sabile”!!! Una qualifica che non è riportata inalcun contratto, inventata per darti glioneri e le responsabilità di responsabilee lo stipendio di aiuto, inferiore di852.00 euro al mese!!! Una farsa, ideata da chi non ha avutoalcuno scrupolo di sfruttare la tua pro-fessionalità e la tua fiducia!Una genialata, che scopri dopo sedicianni, dopo aver atteso con pazienza la

consacrazione ufficiale a responsabile,con la cancellazione del titolo di aiuto! Una vita di promesse e di sotterfugi perpagare le tue prestazioni il meno possibi-le, una lotta continua per far valere i tuoidiritti. Ecco cosa è stata la tua vita pertrent’anni. Una rincorsa al raggiungi-mento di una meta che veniva continua-mente spostata, con un costante ricorsoa promesse mai mantenute e ad accordifantasma, giocando sul significato equi-voco delle parole e sulla legge della jun-gla. Ai tuoi timidi e signorili tentativi di

protesta, poi, hanno risposto con chiaremanovre di allontanamento dal gruppo,cercando di demansionarti.Non solo, se protesti, cercano di farti lescarpe, ti umiliano e ti scatenano controcolleghi e dipendenti della Amministra-zione, e sopratutto ti aizzano contro ildirettore sanitario, che, pur di ottenerele grazie del padrone, si inventa le rego-le contro di te, e te le impone per iscritto,obbligandoti a fare quello che vuole lui,con tecniche di tortura raffinate nell’at-tribuirti i giorni di ferie, nel concederti ilpermesso per i congressi, nell’organizza-re il lavoro di reparto o nell’importi col-laboratori incapaci. E tu puoi protestare quanto vuoi, nessu-no, nessuno ti presta ascolto, (vox cla-mantis in deserto). Per avere visibilità cideve scappare il morto... Ma allora, nonsolo ti abbandonano, ma addirittura tiaccusano di essere il responsabile diquella perdita. Ed attorno a te vedi il vuoto...Tutti hanno paura di perdere il loroposticino di lavoro sottopagato, pochi tirivolgono la parola e tu, come un appe-stato, devi trovare in te stesso la forzaper reagire a questa situazione di “mob-bing” verticale ed orizzontale. La casa dicura che consideravi come la tua casa, eper la quale ti sei battuto in mille occa-sioni, diventa insopportabile, speri diarrivare al più presto a fine settimana,per avere un giorno di riposo dalla pre-senza dei “bravi” e del loro capo, il Griso.Ma ecco che un piccolo gruppo di corag-giosi si rivolge al giudice del lavoro peravere riconosciuti i loro diritti, troviconforto in queste persone, che dopododici anni e una sentenza dellaCassazione vedono riconosciuta la loroposizione di dipendenti. Finalmente una vittoria contro i padro-

Ebbene sì, son scontentoCARO SEGRETARIO...

di Giuseppe PiloCoordinatore Cimop Sardegna

Lo scorso 29 dicembre 2008 aMessina durante l’AssembleaRegionale della Cimop Sicilia, ilConsiglio Direttivo ha eletto i mem-bri del nuovo Esecutivo Regionale, iConsiglieri Nazionale e i rappresen-tanti presso enti e Istituzioni. Gli eletti sono: per l’EsecutivoRegionale: Carmelo Maio, SegretarioRegionale; Campo Giovanni,Vicepresidente Regionale; RussoSalvatore, Vicesegretario Regionale;e Musolino Giuseppe, SegretarioAmministrativo Regionale.per i Consiglieri Nazionali: CarmeloMaio, Musolino Giuseppe, RussoSalvatore (supplente).per i rappresentanti presso enti eIstituzioni: Carmelo Maio, MusolinoGiuseppe e Campo Giovanni.Infine il delegato Aziendale cheassieme alla R.S.M. d’Istituto rappre-senta la Cimop presso la A.S.L. diappartenenza può essere invitato afar parte della delegazione.

L’organigrammaCimop in Sicilia

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ni, finalmente un po’ di giustizia...No, malgrado la decisione del magistra-to, vengono licenziati e cacciati con igno-minia dalla Casa di cura, con comunica-zioni pubbliche di non mettere più piedenei “locali tecnici” della struttura, condenuncia di violazione di domicilio edintervento dei carabinieri per la loropresenza. Una lezione che serva di monito a tutti.Ecco come finisce in Sardegna il tentati-vo di opporsi ai padroni della Sanità,con una denuncia per violazione didomicilio in una Casa di cura privata

accreditata nei confronti di sanitari chehanno osato sfidare le parti datoriali. E tu, amico e collega sei testimone diquesta vergogna e non puoi neancheesprimere solidarietà, e tu iscritto allaCimop ti senti ribollire il sangue di fron-te a tanta ingiustizia, ma anche tu, cometutti ...”tieni famiglia”, devi lavorare esai che essere considerato un ribelle pre-giudica il tuo futuro. Chiedi aiuto allaCimop, che non può aiutarti se non hail’appoggio degli altri iscritti, ed alloraabbandoni tutto e non rinnovi la tua tes-sera...contribuendo a rafforzare chi

della sanità ha fatto un affare e chi tisfrutta per lustri per un tozzo di pane.La struttura accreditata viene conside-rata di proprietà privata degli azionistidi maggioranza, non degli ammalati. Violazione di domicilio, art. 614 del c.p.,nei confronti di sanitari che con la loropresenza confortano, assistendoli, i pro-pri pazienti.Contro ogni loro diritto, contro ognicarta del malato, contro ogni tutela delcittadino, tutte le regole di civiltà, tutte lenorme di umanità, tutti i principi diumanizzazione vengono calpestati con

VITA SINDACALE

TOSCANA

Sospiro di sollievo, la Cimopferma i licenziamentialla Santa Chiara di FirenzeIn data 7 maggio 2009 si sono incontrati presso la sede dell’AIOP della Toscana irappresentanti della casa di cura S. Chiara Firenze S.p.a. dr. Francesco Matera edil rag. Baronti con la delegazione CIMOP rappresentata dai d.ri GiuseppeBongiovanni ed Antonio Occhioni rispettivamente segreta-rio e vicesegretario regionale CIMOP.Si è discusso sui licenziamenti dei quattro medici dipen-denti della casa di cura S. Chiara. I rappresentanti CIMOPchiedono la revoca dei licenziamenti in quanto non risultadalle loro informazioni che il tavolo della trattativa conl’Azienda Sanitario Fiorentina per il rinnovo del contrattosia ancora in atto; si prevede anzi che le tabelle presentatedall’ASF saranno riviste, notizia appresa dalla direzionesanitaria dell’Azienda. I rappresentanti AIOP confermanoche il tavolo della trattativa è stato abbandonato dalle rap-presentanze associative delle case di cura in quanto le pro-poste dell’ASF non erano ritenute accettabili. Durante que-sto periodo di stallo i rappresentanti della casa di cura S.Chiara ritengono di sospendere i provvedimenti di licenzia-mento intrapresi nei confronti dei quattro medici dipenden-ti, in attesa di avere una visione più chiara dei progetti sulrinnovo dei contratti per le case di cura da parte dell’ASF.Dopo ampia e vivace discussione le parti (CIMOP - AIOP )concordano nel sospendere i provvedimenti di licenziamento intrapresi nei con-fronti dei medici sopracitati. L’Azianda casa di cura S.Chiara provvederà con attoscritto ad inviare una lettera di comunicazione ai singoli medici.Le parti si impegnano a rivedersi non appena ci saranno novità in merito alla trat-tativa contrattuale aperta con ASF.

La clinica SantaChiara di Firenze,dove si è svolta latrattativa.

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VITA SINDACALE

Oltre il contratto, la sanità del futurosistema irrinunciabile della tutela per i lavoratori dipendenti.Un esperimento in tal senso lo stiamo conducendo attraverso i lavori di una com-missione paritetica costituita da Cimop e Fondazione don Gnocchi, che attraver-so la costituzione di un “laboratorio permanente” tenta di identificare un model-lo contrattuale specifico per l’area riabilitativa e socio-assistenziale, che valorizzii medici attraverso le proprie specificità e attraverso l’identificazione di percorsiprofessionali e di carriera, con l’obbiettivo di migliorare ulteriormente l’efficien-za del sistema e la qualità del proprio lavoro.Ritengo l’iniziativa estremamente interessante che, se confermata nelle premes-se, potrebbe aprire la strada ad ulteriori esperienze.Consentitemi una nota polemica con la CGIL che attraverso il segretario dellaFunzione Pubblica ha criticato l’ipotesi di Accordo Ponte da noi siglato per imedici dipendenti.Se fossi la CGIL mi preoccuperei di cercare di chiudere il contratto per il perso-nale non medico che immagino rappresenti a pieno titolo, piuttosto che criticaregli accordi salariali raggiunti in altre aree in cui non ha alcuna rappresentatività.Tanto meno accettiamo lezioni di democrazia da chi ostinatamente pretende disedersi ad un tavolo contrattuale e di parlare per conto dei medici dell’ospedalitàprivata, che non rappresenta in quanto ad espressioni di delega, e che da tempohanno optato per un proprio sindacato autonomo di categoria, credibile in quan-to a difesa del settore di appartenenza, come l’alta percentuale di adesione allaCimop attesta.Chiariamo una volta per tutte che non abbiamo alcuna preclusione nei confrontidi altre sigle sindacali, CGIL compresa, purché siano realmente rappresentativedei medici secondo le norme vigenti (numero degli iscritti nel settore professio-nale), e che siano coerenti con le politiche di valorizzazione e di sostegno del set-tore privato, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori.

Fausto Campanozzi

Rimborsi più equi: sì, ma l’Aris diceanche due cose lontane dalla realtàCaro Direttore,in riferimento all’articolo a firma Paolo Viana comparso il 25 marzo “Aris: rim-borsi più equi per un servizio migliore”, pur condividendo il larga misura quan-to detto circa la qualità dei servizi erogati va detto che non risponde a verità, oalmeno a tutta la verità, l’informazione che è stata trasmessa sul fatto che l’ARISabbia assolto l’impegno circa l’equiparazione dei titoli di studio e di carriera deimedici operanti nelle Case di Cura e Presidi Ospedalieri ARIS. Ancora più lonta-na dalla realtà è l’affermazione che tali medici godano del medesimo trattamen-to economico dei colleghi “pubblici”.Non è stato infatti detto che i Medici dipendenti dalle strutture ARIS, di cuiMario Bonora è alto esponente; sono senza contratto 39 mesi! Tanto dovevo percorrettezza e completezza di informazione.

Marco AlibertiVice Segretario CIMOP Nord Italia

Editoriale/ Continua da pagina 3arroganza e prepotenza da quattro igno-ranti che si considerano i depositari dellalegalità.E da novelli inquisitori infliggono torturepsicologiche e vessazioni morali non soloai propri ricoverati, calpestando gliaccordi stipulati con la regione, maanche la professionalità dei medici, cheper anni hanno contribuito alla loro ric-chezza ed al loro potere.Lo sfruttamento dell’uomo sull’uomoprima, il suo allontanamento dall’am-biente di lavoro in un secondo tempo, lasua distruzione professionale successiva-mente ed infine la sua persecuzionemorale, ricorrendo per assurdo a quellalegge che dovrebbero temere, con l’accu-sa inverosimile di violazione di domicilio. Come se l’Ospedale sia una loro abitazio-ne privata!L’Ospedale è dei pazienti, dei malati e inloro funzione tutti dovrebbero svolgere ilproprio compito, senza invadere compe-tenze altrui, senza abusi di potere e senzaoffese personali nei confronti di chi inquesto ospedale offre la propria profes-sionalità. E questo è il quadro delle condizioni in cuisiamo finiti. Medici nelle mani di ammi-nistratori incapaci ed insolenti, mediciche hanno perso non solo il diritto adavere un posto macchina, ma anche lasperanza della gestione della medicina.Ormai sono i padroni del vapore o i diret-tori generali a gestire la sanità, sullabase di un ricavo personale per i primi odi un merito ricompensabile per i secon-di. Sempre alla ricerca del profitto!E tu rimani una rotella del grande ingra-naggio che fa girare miliardi di euro ed ituoi sogni di giovane laureato, si sonoinfranti, come marosi, contro le scoglieredi granito della burocrazia o dell’interes-se.Ecco perchè sono scontento, per aver get-tato trent’anni di lavoro alle ortiche, peressere stato sfruttato e per essere vittimadi atteggiamenti vessatori da parte di undirettore sanitario che dovrebbe tutelar-ti, non solo per amore della verità, maanche e sopratutto per quel codice deon-tologico a te tanto caro, ma non facenteparte del suo patrimonio culturale emorale.

Giuseppe Pilo

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Dalla Cgil critiche strumentali/ Continua da pagina 14

associazioni datoriali hanno trattatoseparatamente. “Ma siamo riusciti,lavorando su tre tavoli separati, achiudere accordi economici con tutte.L’emergenza è dovuta a precise situa-zioni oggettive. “La sanità privata –ammette Campanozzi – è in crisi: letariffe dei rimborsi per le prestazionidelle cliniche accreditate sono fermeda dieci anni; e soprattutto molteRegioni, ultraindebitate, sono costret-te a ‘tagli’ draconiani per rispettare ipiani di rientro. E’ chiaro che tutto ciòpesa terribilmente sulla disponibilitàeconomica della controparte”.

A cosa deve puntare dunque unsindacato che vuole ottenere deirisultati? Secondo Campanozzi, al momento gliobiettivi irrinunciabili sono due:“Garantire il potere d’acquisto deglistipendi e l’esigibilità degli aumenti sututto il territorio nazionale. Per questoil nostro accordo-ponte è incentratosul recupero dell’inflazione degli anniscorsi; e per questo abbiamo rispostono quando ci è stato proposto di dele-gare tutto alla contrattazione regiona-le. Al limite, su questo punto, siamodisposti ad accettare tempistiche diffe-

renti nell’erogazione di aumenti earretrati. Ma solo se l’Aiop ci presen-terà un calendario certo”.L’accordo comunque è firmato. Ora siattendono le ratifiche delle controparti(oltre all’Aiop, anche l’Aris e la DonGnocchi), i cui consigli direttivi si riu-niranno e decideranno entro aprile. Quanto alla sfida lanciata dalla Cgil,che invita la Cimop a sottoporre l’ac-cordo a referendum, Campanozzi nonsi scompone: “Noi siamo in costantecontatto con i nostri iscritti. Le rispo-ste della base sono assolutamentepositive”.

DAL 9 ALL’11 OTTOBRE 2009 AMONTECATINI

La sanità del terzo millennioal centro del 17° CongressoNazionale della CimopDal 9 all’11 ottobre 2009 si terrà aMontecatini Terme, presso il CentroCongressi Vittoria (nella foto a destra), il17° Congresso Nazionale della Cimop.Nell’ambito delle manifestazioni congres-suali sarà organizzata una tavola rotondache avrà per tema “il CCNL: qualemodello per la sanità del 3° millennio”. Alla tavola rotonda, alla quale è statoinvitato il Ministro della Salute, parteci-peranno esponenti del mondo politico esindacale medico, rappresentanti delleassociazioni della sanità privata, espo-nenti del mondo dell’informazione.

VITA SINDACALE

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