Il Notiziario del Donatore - Giugno 2013
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IL DIPARTIMENTODI AREA VASTA
IL FUTURO DELLASANIT ISONTINA
IL NOTIZIARIO DEL
NOTIZIARI DAL DONATR KRVODAJALSKI VESTNIKn. 1 - ANNO XV GIUGNO 2013
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Direttore responsabile Feliciano Medeot
Redazione Patrizia Zampi
Impaginazione e grafica Punktone
Stampa Poligrafiche San Marco Cormns
IL NOTIZIARIO DEL
NOTIZIARI DAL DONATR KRVODAJALSKI VESTNIK
Associazione riconosciuta iscritta al n. 66 del Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Gorizia
Iscritta al Registro Regionale del Volontariato (D.P.G.R. del 18 febbraio 1997)
Hanno collaborato a questo numero:Marco Bisiach, Egidio Bragagnolo, Daniele Brumat, Michele Calligaris, Stefano Capacchione, Chiara Comuzzi,Marco Fonzar, Luca Mascaretti, Baldassarre Medeot, Feliciano Medeot, Liliana Mlakar, Enzo Mucchiut,Cristina Orlandini, Claudio Roppa, Andrea Sturrm, Patrizia Zampi
Federata
Associazione DonatoriVolontari Sangue
Gorizia
SedeVia Cancelleria Vecchia, 6 - 34071 CormnsRecapito PostaleCasella Postale 38 - 34071 CormnsPosta [email protected] MedeotPresidente onorarioEgidio BragagnoloConsiglieriTiziana Battistutta, Paolo Braini, Daniele Brumat,Stefano Capacchione, Paolo Domini, Marco FonzarFederico Franz, Baldassarre Medeot, Enzo Mucchiut,Benito ToffulRevisori dei contiManlio Bregant, Michela Clinec, Adriano DugaroCollegio dei probiviriClaudio Femia, Gianfranco Lorenzut, Renato PortelliSegretarioMauro Turus
Anno XV Numero 1 - Giugno 2013Registrazione Tribunale di Gorizia n.295 del 20/12/99
SOMMARIOEDITORIALE ......................................... 3
LINTERVISTAUna finestra sul futurodella sanit isontina ............................ 4
SALUTEIl Dipartimento di medicinatrasfusionale di area vastagiuliano isontina .................................. 6
Accreditamento Regionale,la qualit garantita ........................... 8
Ancora un consenso in ospedale ..... 9
IL PERSONAGGIOTullio Vittori.......................................... 10
Adriano Sturli....................................... 11
VITA ASSOCIATIVA ............................. 12
APPROFONDIRELa chiesa di San Valentinosul monte Sabotino ............................ 26
IN PILLOLE ...........................................28
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In questi ultimi mesi sono stati numerosi, sulla stampa locale, gli appelli e le prese di posizione rispetto allavvio dellarea vasta isontino-giuliana del Dipartimento di Medicina Trasfusionale. In questo numero del nostro notiziario ospitiamo un articolo di Luca Mascaretti (fino a qualche settimana fa direttore del Dipar-timento, ora Direttore Sanitario dellAzienda Ospedaliera di Trie-ste a proposito in bocca al lupo per il prestigioso e impegnativo incarico!) che spiega ai donatori cos larea vasta e come fun-
ziona. Molti di questi interventi riportavano pareri contrari, diffidenti, lamentando lennesimo depauperamento della
sanit goriziana. Si pu capire e soprattutto si intende rispetta-re la posizione dei pi diversi interlocutori, ma
fa specie che tutte queste perplessit vengano fuori proprio quando quasi tutto, ormai,
pronto a partire. Non abbiamo ritenuto oppor-tuno far sentire la voce della nostra associazione,
su questo tema, per un semplice motivo: non com-pito dellAssociazione esprimere un parere sul modello
organizzativo proposto dallAmministrazione regionale. compito dellAssociazione, invece, garantire ai donatori lat-
tenzione che essi meritano, garantire che i centri trasfusionali e le unit mobili di raccolta funzionino e siano utilizzati in maniera efficiente, garantire che il personale medico e infermieristico ci sia (come non sempre avvenuto anche in tempi recenti) e che sia messo in condizione di lavorare e di lavorare bene, garantire che tutte le procedure (di prelievo, lavorazione e utilizzo del sangue e degli emoderivati) siano improntate a sostenere la massima sicu-rezza per il donatore e per il ricevente. Vonda monadis dunque e cominciamo a confrontarci su tematiche di sostanza e di prospet-tiva come la programmazione delle donazioni, nellottica di una autosufficienza regionale e nazionale e di una donazione che deve essere sempre pi consapevole e responsabile. Anche per questo, il pi sentito ringraziamento deve essere rivolto agli studenti del Liceo Scientifico Duca degli Abruzzi che lo scorso 15 maggio hanno donato per la prima volta in autoemoteca. Bravi ragazzi e continuate a donare e a donare responsabilmente!
VONDA MONADIS
Feliciano Medeot | Presidente Advsg Gorizia
IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 3
Luca Mascaretti (fino a qualche settimana fa direttore del Dipartimento, ora Direttore Sanitario dellAzienda Ospedaliera di Trieste a proposito in bocca al lupo per il prestigioso e impegnativo incarico!) che spiega ai donatori cos larea vasta e come funincarico!) che spiega ai donatori cos larea vasta e come fun
ziona. Molti di questi interventi riportavano pareri contrari, ziona. Molti di questi interventi riportavano pareri contrari, diffidenti, lamentando lennesimo depauperamento della diffidenti, lamentando lennesimo depauperamento della
sanit goriziana. sanit goriziana.
su questo tema, per un semplice motivo: non compito dellAssociazione esprimere un parere sul modello
organizzativo proposto dallAmministrazione regionale. compito dellAssociazione, invece, garantire ai donatori lat
tenzione che essi meritano, garantire che i centri trasfusionali e le unit mobili di raccolta funzionino e siano utilizzati in maniera efficiente, garantire che il personale medico e infermieristico ci sia (come non sempre avvenuto anche in tempi recenti) e che sia messo in condizione di lavorare e di lavorare bene, garantire che tutte le procedure (di prelievo, lavorazione e utilizzo del sangue e degli emoderivati) siano improntate a sostenere la massima sicurezza per il donatore e per il ricevente. Vonda monadis dunque e
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D Dottor Bertoli, quale sar il futuro della nostra sanit? R Il futuro in Area Vasta con lazienda territoria-le di Trieste. Se lattuale legge territoriale non verr modificata, in regione ci saranno tre aree vaste: una pordenonese, una friulana e una giuliano-isontina. Qui ho trovato una realt veramente interessante, con due buoni ospedali e un territorio che deve es-sere sviluppato. Ma ci vuole una grande riorganizza-zione, non soltanto nella nostra area isontina ma in tutta la regione.
D Cosa vuol dire riorganizzazione?R Riorganizzazione degli ospedali, noi abbiamo ospedali troppo simili e troppo vicini. La medicina, ormai, implica anche un volume di attivit: avere un numero alto e adeguato di malati significa essere in grado di fare medicina moderna ed efficace. Gli
ospedali non devono essere uguali, devono essere complementari. Non possono avere tutte le spe-cialit che hanno adesso e queste specialit vanno riviste. Ci non significa che verranno meno i repar-ti ma i reparti di chirurgia, ortopedia e cardiologia devono riorganizzarsi, cio devono essere capaci di dare risposte, tutte le risposte, ma con vocazioni di-verse, ospedale per ospedale.
D E i reparti di medicina?R Le medicine rimarranno medicine, anche alla luce della popolazione anziana che abbiamo, de-vono assolutamente rimanere. Allo stesso tempo, bisogna essere pi vicini al territori. La popolazione sempre pi anziana, persone che hanno una com-
Sembra ancora incerto il futuro della sanit isontina, nonostante le rassicurazioni giunte dalla neo pre-sidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Il governatore ha ribadito il suo impegno nel tutela-re lazienda sanitaria isontina e la sua volont di bloccare e rivedere in toto la riforma sanitaria regionale avviata dal suo predecessore Renzo Tondo.Nelle settimane scorse abbiamo incontrato il direttore generale dellAzienda Sanitaria n. 2 Isontina, dott. Marco Bertoli, per fare il punto della situazione.
UNA FINESTRA SUL FUTURODELLA SANIT ISONTINA
Intervista al direttore generale dellASS 2 Isontina Marco Bertoli
di Patrizia Zampi
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 5
plessit maggiore quindi dobbiamo andare a do-micilio, dobbiamo essere sul territorio, fare unas-sistenza di tipo infermieristico capillare e continua. Gli attuali servizi di assistenza domiciliare vanno po-tenziati.
D Potenziare lassistenza domiciliare, come?R - Abbiamo inserito nuove figure: linfermiere di continuit assistenziale, un infermiere dedicato che non sta in corsia, ma prende lammalato e lo accom-pagna alle dimissioni e linfermiere di equipe territoriale, quellinfermiere presente sul territorio che riceve il malato che viene dimesso e che non esegue solo pre-stazioni ma agisce da sentinella.
D Cosa intende per sentinella?R la nostra presenza sul terri-torio che ci indica dove stanno le fragilit: pazienti complessi, pazienti che abusano di alcol e stupefacenti, pazienti con problematiche di tipo men-tale, extracomunitari che devono integrarsi nel territorio. Infermieri che indicano non tanto le patologie quanto le fragilit, in modo da poter inter-venire prima che le patologie si manifestino.
D Tutto ci in unottica di ottimizzazione delle risorse e limitazione degli sprechi?R - Andare a domicilio del paziente non automa-ticamente un risparmio anzi, potrebbe essere un investimento che implica una spesa. Ma la riorga-nizzazione degli ospedali e lottimizzazione delle ri-sorse permetterebbero questo tipo di investimenti.
D Parliamo di sanit transfrontaliera.R Dobbiamo partire dallidea che la frontiera non c pi, dobbiamo pensare al territorio come ad una fusione con le realt slovene perch questo ci d la dimensione della popolazione. Perch il punto na-scita non pu restare aperto? Perch ha pochissimi parti, la demografia che ci condanna non le scelte
politiche. Noi confiniamo con la Slovenia, dobbiamo aprirci alla Slovenia a partire dalla sanit.
D Ad esempio con un punto nascita transfrontaliero?R Non dobbiamo considerare solo il punto nasci-ta, dobbiamo parlare di un percorso nascita. Se sa-remo capaci potremo sfruttare un sacco di risorse economiche che lEuropa mette a disposizione per progettualit come quella a cui abbiamo pensato, cio creare un reparto di ostetricia transfrontalie-
ro, co-gestito da professionisti italiani e sloveni. Questo solo lincipit, al di l del percorso
nascita c la possibilit di interessarsi di anziani, bambini, di servizi sociosani-
tari, dare lavoro a persone svantag-giate, tutto ci sotto la legibera di questo consorzio di comuni che gi costituito (Gorizia, Nova Gorica, Sempeter). Il percorso nascita impli-
ca un pre e un post parto, quindi c la necessit di un confronto tra profes-
sionisti italiani e sloveni per valutare le rispettive offerte. Ad esempio, a Gorizia c
la possibilit di effettuare il parto in acqua, oppor-tunit che a San Pietro non esiste, quindi dobbiamo assolutamente conoscere le rispettive potenzialit.
D Per concludere, area vasta toccher il cittadino? R La riorganizzazione non tocca il cittadino una riorganizzazione dei servizi, non succede niente di diverso, nulla viene perso. Chiaro che, alcuni ser-vizi molto specialistici, non possono essere mante-nuti in tutti gli ospedali. Il servizio trasfusionale, ad esempio, sar un servizio di area vasta, questo ramo di azienda verr ceduto allospedale di Cattinara, ma questo non dovr essere minimamente incidente sul cittadino e sulla possibilit di donare. Come del resto succede gi a Udine e Pordenone. Cos acca-dr anche per la farmacia. In area vasta vanno tutti quei servizi tecnico-amministrativi che non interes-sano direttamente il cittadino.
Nel cerchio:Marco Bertoli.Sotto, a sinistra:lospedale di Gorizia.A lato:lospedaledi San Pietro( Slovenia)
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE6
Un unico dipartimento trasfusionale per un ba-cino dutenza di 380 mila abitanti e 5 presidi ospe-dalieri pubblici, con un totale di 1450 posti letto. Il Dipartimento Giuliano Isontino va ad aggiungersi agli altri due dipartimenti della Regione Friuli Vene-zia Giulia, Udine e Pordenone, pienamente opera-tivi da diversi anni, completando in questo modo il Sistema Trasfusionale della nostra Regione che tra i pi avanzati dItalia.I dipartimenti sono strutture organizzative che ac-corpano unit operative semplici e complesse con attivit affini o complementari, con lo scopo di au-mentarne lefficienza attraverso la riduzione delle duplicazioni e sfruttando sinergie al proprio interno. Nello specifico, i Dipartimenti Trasfusionali di Area Vasta rispondono a due esigenze fondamentali: rac-cogliere in modo capillare sul territorio il sangue e gli emocomponenti, ottimizzare e sviluppare lattivi-t clinica di medicina trasfusionale.
IL DIPARTIMENTO DI MEDICINA TRASFUSIONALE DI AREA VASTA GIULIANO ISONTINA
Da un lato, quindi, lobiettivo quello di arrivare il pi possibile in periferia per lattivit di raccolta san-gue e dallaltro ottimizzare, attraverso la centraliz-zazione di alcune attivit quali il servizio di guardia attiva e la reperibilit per lurgenza-emergenza, gli esami di immunoematologia e patologia dellemo-stasi di secondo livello, gli esami di immunogene-tica per la compatibilit trapiantologica, lattivit di aferesi terapeutica e la raccolta di cellule staminali emopoietiche. Lottimizzazione delle risorse pu es-sere perseguita anche attraverso lulteriore sviluppo di tecnologie informatiche e strumentali, come, ad esempio, luso di sistemi automatizzati controlla-ti informaticamente a distanza, per la consegna di unit di globuli rossi nelle ore notturne e festive.
I dipartimenti costituiscono la migliore organiz-zazione possibile per svolgere le molteplici attivit di propria competenza, attivit che possono essere raggruppate in 3 principali macro-aree: produzione, diagnostica e clinica, come illustrato in maggior det-taglio nella tabella seguente.
di Luca Mascaretti
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 7
Per quanto riguarda la capillarit della raccolta del sangue e degli emocomponenti, colonna por-tante di tutti i Dipartimenti Trasfusionali, nel nostro Dipartimento la raccolta garantita da quattro cen-tri di raccolta fissi (Ospedale Maggiore, IRCCS Burlo Garofolo, Ospedale di Gorizia e Ospedale di Monfal-cone) e da due unit di raccolta mobili (autoemo-teche), una di propriet dellAssociazione Donatori Sangue di Trieste che opera nella provincia di Trieste e una gestita dalla struttura trasfusionale dellASS n. 2 Isontina, attiva nelle province di Gorizia, Udine e Pordenone, donata nel 2009 dalla Fondazione Cas-sa di Risparmio di Gorizia, grazie allimpegno dellAs-sociazione Donatori Volontari di Sangue di Gorizia. Nel 2012, il Dipartimento Trasfusionale Giuliano Isontino ha raccolto oltre 24 mila unit di emocom-ponenti, come si evince dalla tabella seguente.
Tuttavia, a differenza degli altri dipartimenti della regione, il sangue raccolto nelle strutture trasfusio-nali che andranno a costituire il Dipartimento Giulia-no Isontino non ancora sufficiente per soddisfare il fabbisogno dei pazienti e nel 2012 si dovuto richie-dere circa 1300 unit di globuli rossi concentrati ai dipartimenti di Udine e Pordenone. Ne consegue che uno dei principali obiettivi del nuovo dipartimento sar quello di lavorare in stretta collaborazione con tutte le associazioni donatori di sangue delle provin-
ce di Trieste e Gorizia, proprio per raggiungere lauto-sufficienza trasfusionale del nostro territorio.
Il consolidamento definitivo dellassetto diparti-mentale permetter un migliore confronto tra i pro-fessionisti delle strutture afferenti, medici, tecnici, biologi e infermieri. Ciascuno, con il proprio bagaglio di esperienza, favorir il miglioramento delle pre-stazioni a beneficio dei pazienti e dei donatori, non-ch ad una indubbia riqualificazione professionale dellquipe.
A breve, dopo un iter durato pi di 10 anni, diventer effettivo il Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Area Vasta Giuliano Isontina nel quale confluiranno le strutture trasfusionali presenti negli ospedali della Provincia di Trieste (Azienda Ospedaliero-Universitaria e IRCCS Burlo Garofolo, peraltro gi unificate nel gennaio 2011) e di Gorizia (Ospedale San Polo di Monfalcone e Ospedale di Gorizia).
Punto prelievo Sangueintero
Plasmada aferesi
Plasma-eritro piastrinoaferesi (multicomponent)
Piastrineda aferesi
Totaledonazioni
AOUTS - Ospedale Maggiore 9556 2147 326 21 12050
Autoemoteca ADS - Trieste 1357 1357
IRCCS - Burlo Garofolo 278 347 237 43 905
ASS n. 2 - Gorizia 3161 653 3814
ASS n. 2 - Monfalcone 2858 608 3466
ASS n. 2 - Autoemoteca(incluso Grado e Cormons) 1421 1000 2421
Totale 18631 4755 563 64 24013
Tipologie donazione
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE8
Nellagosto scorso, il Dipartimento di Medi-cina Trasfusionale di Trieste ha raggiunto un impor-tante traguardo, rappresentato dal rinnovo dellAc-creditamento regionale delle strutture trasfusionali. Cos e cosa comporta questo accreditamento?
Nella pratica stata necessaria la revisione di documenti, il rimaneggiamento dellorganizzazione delle procedure di convalida e della messa a norma di alcuni locali che necessitavano di una ristrutturazione.
I nuovi requisiti hanno toccato anche il funzionamento delle autoemoteche.
Il 31 luglio 2012 stato effettuato il sopralluogo da parte del gruppo di ispettori, costituito da esperti di Medicina Trasfusionale e verificatori con conoscenze in campi diversi quali la Medicina Legale, lorganizzazione sanitaria e la Medicina di Laboratorio. Gli ispettori sono stati molto meticolosi e hanno verificato puntigliosamente ogni singolo ramo della struttura, dalla selezione dei donatori, allesecuzione dei prelievi di sangue, a tutti gli aspetti della lavorazione inclusi i controlli di qualit, alla conservazione delle unit lavorate, ai criteri utilizzati per la distribuzione del sangue, alle procedure impiegate per lesecuzione dei test di laboratorio e alle modalit con le quali si eseguono i prelievi in autoemoteca.
La tracciabilit stato laspetto per il quale stata spesa pi attenzione, in quanto essa garantisce che in tutto il percorso che va dalla vena del donatore (la donazione) alla vena del paziente (la trasfusione) si sappia esattamente cosa stato prelevato, come stato lavorato, come stato conservato (e per quan-to tempo), come stato trasportato e come sta-to deciso di trasfondere quel determinato paziente con quello specifico emocomponente.
Il momento della conferma del buon esito dellispezione stato motivo di grande soddisfa-zione per il personale del Dipartimento. Questo traguardo rappresenta un ulteriore strumento a ga-ranzia di tutti i soggetti che usufruiscono dei servizi della struttura, dal donatore, al medico, allindustria produttrice di plasmaderivati, ma soprattutto dei pazienti, gli utenti pi importanti.
ACCREDITAMENTOREGIONALE, LA QUALITA GARANTITAdi Michele Calligaris
Rinnovo dellaccreditamento regionale delle strutture trasfusionali
Si tratta di un riconoscimento rilasciato dalla Regione Friuli Venezia Giulia che certifica la competenza formale di una struttura per una serie di compiti determinati. Nello specifico questi compiti riguardano la raccolta, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue e dei suoi componenti intesi come globuli rossi, plasma e piastrine. Attualmente, tutti e tre i Dipartimenti di Medicina Trasfusionale della nostra Regione (Pordenone, Trieste e Udine), nonch il Centro Unico di Validazione Biologica di Gorizia (il laboratorio dove si eseguono i test virologici di tutte le unit raccolte), sono accreditati. Questo passaggio formale viene illustrato come lultimo di una serie di altri riconoscimenti che la struttura ha ricevuto per il raggiungimento di standard europei di volta in volta pi stringenti.
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 9
Questo nuovo consenso si riferisce al tratta-mento e alla comunicazione interna allospedale dei dati personali e riguarda lattivit di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, nellambito dellazien-da ospedaliera che ce lo richiede. Viene a costituirsi in tal modo il Dossier Sanitario Elettronico, la raccol-ta di tutti i documenti sulla storia clinica del pazien-te in un archivio informatizzato al quale possono ac-cedere medici, infermieri e tutti i professionisti che hanno in cura linteressato. possibile inserire nel Dossier tutti i nuovi esami effettuati dallinteressa-to dal giorno dellacquisizione del consenso, ma anche possibile inserire tutti quelli effettuati prece-dentemente.
Il consenso si riferisce anche alla comunicazione dei dati ad altri organismi sanitari non solo, quindi, la gestione dei dati allinterno dellospedale ma an-che con strutture pubbliche e private accreditate in regione, costituendo il Fascicolo Sanitario Elettroni-co. Anche in questo caso possibile scegliere se in-serire tutti gli esami o solo quelli nuovi. Inoltre, con questo consenso, possibile gestire lutilizzo dei dati riguardanti la salute dellinteressato nelle attivit di didattica e di ricerca scientifica svolta dallazienda
che sottopone il consenso. Solo ed esclusivamente linteressato cui si riferiscono i dati, pu prestare consenso, oppure chi detiene la potest legale (ge-nitore o tutore). Il consenso viene espresso una sola volta e non ha scadenza, a meno che linteressato non voglia modificarlo o revocarlo. Lespressione del consenso facoltativa.
Di fatto, per, dal punto di vista delloperativit quotidiana, il rifiuto alla compilazione o risposte negative al consenso, rendono difficile lerogazio-ne delle prestazioni richieste. Diventa perci molto importante leggere con attenzione ci che ci viene sottoposto, esprimendo o meno il nostro consenso in modo consapevole. Se, ad esempio, non venisse espresso il consenso alla costituzione del Dossier o del Fascicolo, gli esami non comparirebbero nei si-stemi informatici a disposizione, pertanto, i medici non potrebbero consultare la documentazione e sarebbero costretti ad emettere referti cartacei. Di conseguenza, saremmo costretti a dover conserva-re tutti gli esami in formato cartaceo per permetter-ci di effettuare un eventuale consulto da un nuovo medico.
Poich attualmente non esiste un unico consenso valido su tutto il territorio regionale, ogni struttura ospedaliera regionale richieder il proprio consen-so. Ci significa che, se ci rechiamo a donare sangue allospedale di Gorizia, ci verr richiesto di compila-re un consenso, ma dovremo compilarne uno nuo-vo se ci rechiamo in unaltra struttura della regione, anche per una semplice radiografia.
Dal mese di marzo, oltre agli abituali consensi, pi o meno informati, cui veniamo sottoposti quando ci rechiamo in ospedale, se ne aggiunto un altro, pi generale rispetto agli altri che siamo stati abituati a vedere finora (per esempio il consenso ad un interveto chirurgico) e che consente di gestire i nostri dati per scopi clinici, assistenziali, didattici e di ricerca.
di Chiara Comuzzi
ANCORA UN CONSENSOIN OSPEDALE
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE10
Nato a Sagrado il 6 agosto 1922, sposato con la signora Ave Bressan da cui ebbe tre figli, si trasfer a Gradisca dove, presa residenza in Via degli Eroi, apr un negozio di generi alimentari in Via Dante Ali-ghieri. Poco dopo entr nelle fila dellAdvsg di Gra-disca, ricoprendo dal 1967 la carica di presidente sezionale e, successivamente, negli anni 80, quella di presidente provinciale.
Il suo negozio divenne il ritrovo di tanti donatori e di tanti gradiscani, che si rivolgevano a lui per un consiglio o pi semplicemente per una chiacchiera-ta in un grande clima familiare. La Sezione inizi una costante crescita, anche grazie alle tante iniziative che il vulcanico presidente ideava e promuoveva, trovando sempre massima disponibilit nei suoi col-laboratori. Nacque cos il torneo di calcio tra sezioni donatori dellAdvsg.
Negli anni la Sezione riusc a dotarsi, prima di un pulmino per il trasporto dei donatori al centro tra-sfusionale di Gorizia e poi di unautolettiga per i ser-vizi di pronto intervento.
Lo ricordo ancora oggi mettersi alla guida del pul-mino pieno zeppo di donatori e partire alla volta di Gorizia, ogni gioved, puntuale, alle ore 16.
Lo ricordo anche in momenti difficili e dram-matici, come la terribile notte del 6 maggio 1976, la notte del tragico terremoto in Friuli, impegnato casa per casa alla ricerca di donatori da mandare ai centri trasfusionali. Ricordo anche lapporto e il sostegno che diede alla nascita, in seno alla nostra Sezione, del Gruppo Pescatori Sportivi.
Aperto a tutte le iniziative avviate a Gradisca, fu anche presidente del Moto Club Isontino, visto che in giovent era stato un abilissimo centauro, anche a livello agonistico. Con lui la Sezione di Gradisca, divenuta poi Gradisca e Sagrado, si fece conosce-re anche fuori regione, uno dei motivi per i quali fu insignito dellonorificenza di Cavaliere dell Ordine al Merito della Repubblica. Nel 1983, ormai stanco e con problemi di salute (lo aveva provato molto la tragica perdita di una delle due figlie per un inciden-te stradale), lasci la presidenza a Maria Casalini, da tempo segretaria della sezione.
Mor nella notte tra il 3 e il 4 settembre 1983, la-sciando un grande vuoto nella grande famiglia dei donatori di sangue, famiglia che era stata anche la sua, che tanto aveva amato e per la quale si era tanto prodigato. Questo un piccolo ricordo che, in qualit di presidente in carica e quindi suo succes-sore, ho voluto dedicare allamico Tullio, in occasio-ne del 50 anniversario di fondazione della Sezione.
Un ricordo affettuoso, dettato dal cuore, da una persona che lo ha conosciuto, stimato ed apprez-zato per tutto ci che ha fatto per i donatori e per tutta la comunit gradiscana.Grazie Tullio! Sei e sarai sempre nei nostri cuori.
TULLIO VITTORI:PRESIDENTE CARISMATICO
50 anniversario della sezione di Gradisca- Sagrado
di Claudio Roppa
Nella sezione di Gradisca e Sagrado dell Advsg,il nome di Tullio Vittori rappresenta una pietra miliare nella vita dellassociazione, un nome che, pur essendo passati tanti anni dalla sua scomparsa, ancor oggi sulla bocca di tutti. Ed io, prima da socio ed ora da presidente, mi sento onorato di portare avanti limpegno che, un tempo, era di questo grande personaggio.Grande per le sue capacit, per le sue intuizioni, per il suo entusiasmo, capace di stare con tutti, di parlare con tutti, di farsi voler bene da tutti.
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 11
gno classificato sino a quel momento. Tale scoperta, completando gli studi di Landsteiner, risolse un com-plesso problema di immunoematologia, e (come so-stenne Loris Premuda) non ebbe risonanza in Italia per la scarsa reperibilit che le riviste in tedesco sulle quali vennero pubblicate. Esse, seppur celebri, avevano scarsa circolazione nel regno sabaudo. A tal proposito, basti pensare che negli archivi triesti-ni esiste la collezione quasi completa del periodico scientifico sopra menzionato, ma a Padova si trova solo qualche raro fascicolo.
Sturli merita il nostro ricordo non solo per sco-perta del gruppo AB, ma anche per la stima che ri-cevette da personalit quali lImperatore Francesco Giuseppe dAsburgo, che il medico ebbe in cura a causa di una broncopolmonite che lo colp a Vienna nei primi anni del Novecento.
Negli anni Trenta, al Castello di Miramare ven-ne prescelto quale suo medico dal Duca Amedeo dAosta. A cavallo di due guerre (1909-1947) rico-pr lincarico di primario della II Divisione Medica del Civico Ospedale di Trieste. Questo nosocomio, ribattezzato Ospedale Civico Regina Elena dopo la conquista sabauda, oggi lOspedale Maggiore. In tale sede lavor con Giorgio Nicolich (fondatore dellurologia italiana) e Massimiliano Gortan (inizia-tore della radiologia in Italia). Sturli viene descritto come riservato, introverso e con un tono burbero, ma amava la musica e suonava bene il pianoforte. Mor a Trieste il 24 marzo 1966. Una lapide comme-morativa lo ricorda nelledificio del Centro Immuno-trasfusionale dellOspedale Maggiore.
ADRIANO STURLIUn padre della medicina trasfusionale
di Michele Calligaris
Nato a Trieste nel 1873 e laureatosi allUni-versit di Vienna nel 1899, divenne assistente nellIstituto di Anatomia Patologica della capitale austroungarica che, allepoca, era diretto dal pa-tologo Anton Weichselbaum (lo scienziato che isol il batterio della meningite), e in seguito dal sierologo, premio Nobel per la medicina nel 1930, Karl Landsteiner, che nel 1901 fu lo scopritore dei gruppi sanguigni A, B e 0 (zero). del 1901, in-vece, la pubblicazione sul numero 49 del Mn-chener Medizinische Wochenschrift dello studio Ueber die Isoagglutinine im Serum gesunder und kranker Menschen (trad. Circa le isoaggluti-nine nel siero di persone sane e malate). In que-sto scritto, Sturli, in collaborazione con Alfred von Decastello, scrisse dellesistenza di un IV gruppo sanguigno, il pi raro tra gli individui, ovvero lAB. Questa intuizione fu il risultato ottenuto dallinda-gine dei sieri di 174 persone, 4 dei quali non risul-tavano compatibili con nessun altro gruppo sangui-
Accade spesso che le genti e i fatti che hanno animato e plasmato la storia delle terre di confine siano preda di una dimenticanza che pu essere spesso colpevole, ma in molti casi frutto innocente dellimpoverimento culturale. Questo capita a causa della natura degli uomini che, abbagliati dalle tinte primarie proprie delle bandiere nazionali, finiscono per perdere la sensibilit per i colori sfumati delle identit di mezzo. Questi toni intermedi, attenuati dallessersi abbeverate nei secoli con acque che discendono da fonti diverse, nel 900 sono state preda di pennellate uniformatrici di colore rosso sangue.La sorte di una memoria negligente toccata anche alla storia del medico e ricercatore triestino Adriano Sturli. Il suo nome risulta sconosciuto ai pi ed assai poco noto anche nellambiente medico italiano.
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE12
LIMPRONTA DELLA NUOVA TECNOLOGIA di Beniamino Godeas
Inoltre, stata data particolare rilevanza ai social network Facebook e Twitter: tutti i partecipanti han-no potuto commentare, postare e twittare in tempo reale quanto stava accadendo nel corso dei lavori congressuali, nonch tutti i momenti dellevento 24 ore su 24. Protagonista dellintero apparato tecno-
logico stata lapplicazione FidasToApp, svilup-pata per Android, che ha permesso uninterazione diretta con le pagine Fidas Adsp dei social network, prevedendo anche una sezione maps utile per le at-tivit del sabato pomeriggio.
Ulteriore strategia comunicativa stata quella dellinvio di alcune newsletter nei giorni precedenti e immediatamente successivi al meeting, che hanno offerto a tutti i partecipanti informazioni utili sulla citt di Torino e sugli aspetti organizzativi e logistici dellevento. I dibattiti del venerd hanno riguarda-to temi di carattere medico-scientifico, con nozio-ni su sangue, gruppi sanguigni, emocomponenti e plasma-lavorazione. Tra i relatori il dott. Roberto Albiani, direttore sanitario della Fidas Adsp, il dott. Danilo Medica, Responsabile Kedrion per lItalia e gli altri mercati e la dott.ssa Rosa Chianese, Centro Regionale Sangue Piemonte, che con il contribu-to del presidente nazionale Fidas ha presentato il rapporto tra necessit trasfusionali e donazione. La giornata di sabato, invece, stata interamente de-dicata alla comunicazione sotto la guida del profes-sor Enrico Dalla Rosa dellUniversit Cattolica di Mi-lano. I risultati del XIV meeting e la partecipazione dei torinesi e dei giovani Fidas stata eccezionale.
Molto costruttivi ed interessanti sono stati i la-vori di gruppo per i partecipanti e la connessa at-tivit di propaganda ed informazione sul territorio che risultata di notevole impatto. Un meeting dai numeri importanti: si raggiunto, infatti, un record di partecipazione con oltre 160 presenze di giovani intervenuti da tutta Italia e di un elevato numero di federate Fidas rappresentate.
Lo scorso 15-16-17 marzo si svolto a Torino il XIV Meeting Nazionale Giovani Fidas. Un meeting caratterizzato da una forte impronta tecnologica: potendo usufruire di internet e delle sue piattaforme in maniera libera e gratuita, stato possibile registrare in diretta i momenti formativi, trasmetterli live sulla sezione meeting del sito della federata (www.fidasadsp.it) e rivederli in streaming sia nellapposita sezione del sito, sia allinterno del canale Noi della Fidas su YouTube al linkhttp://www.youtube.com/user/noidellafidas.
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 13
partita il 15 maggio, dal liceo Scientifico Duca degli Abruzzi, la campagna nelle scuole dei dona-tori di sangue di Gorizia, per avvicinare le nuove generazioni alla cultura del dono e proseguire sul-la strada del ritorno a quelle sezioni studentesche dei donatori di sangue che potrebbero garantire un adeguato ricambio generazionale allassociazione sul territorio. Sono stati ben 25 gli studenti delle classi quarte e quinte del liceo goriziano (ovviamen-te tutti dovevano essere maggiorenni) che hanno deciso di aderire alliniziativa, e diventare donatori.
Negli anni scorsi abbiamo gi impostato un simi-le rapporto di collaborazione con lIti Galilei di Gori-zia racconta Feliciano Medeot, presidente Advsg, lorganizzazione che riunisce tutte le associazioni di donatori di sangue dove tra laltro gi stata costi-tuita una sezione studentesca di donatori volontari.
Questa prima esperienza con il liceo scientifi-co invece nata a partire dallo scorso settembre, quando in occasione della manifestazione interna-zionale del volontariato diversi studenti hanno ma-nifestato la volont di donare. Cos ci siamo accor-dati con il centro trasfusionale di Gorizia e la preside
Dandosi coraggio lun laltro, tutti sono saliti a turno sullautoemoteca che stata parcheggiata nel cortile delledificio di piazza Divisione Julia assieme allambulanza de La Salute di Lucinico, che ha fornito il supporto tecnico, e si sono sottoposti al prelievo di sangue, prima di gustare un cannolo siciliano che stato allo stesso tempo premio per la gola e valido ricostituente per il fisico.
del polo liceale Marsoni, che ci ha aperto le porte della scuola. Liniziativa del 15 maggio, tra laltro, si inserisce per il liceo scientifico allinterno del pi ampio progetto di educazione alla solidariet, che listituto porta avanti sotto il coordinamento della professoressa Silvia Russian. Azioni come questa sono fondamentali per potenziare la nostra pre-senza nelle scuole dice ancora Medeot non solo come momenti di educazione alla salute, ma anche per sensibilizzare i giovani al dono. Da qui pu arri-vare quel ricambio generazionale indispensabile a portare avanti le attivit delle nostre associazioni.
E la partecipazione degli studenti stata assolu-tamente convinta ed entusiasta, come spiega an-che il rappresentante distituto Alessandro Cechet: Siamo molto contenti di questa nostra scelta dice e siamo sicuri di riuscire a coinvolgere anche mol-ti altri nostri compagni, per le prossime occasioni. Alcuni di noi, poi, hanno deciso di diventare pure donatori di midollo.
di Marco Bisiach
PRIMA DONAZIONEDI SANGUE COLLETTIVAGrande successo per liniziativa con 25 nuovi donatoridel Liceo Duca degli Abruzzi di Gorizia
Fotografia Pierluigi Bumbaca (SIAE 2013)
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE14
Padre Poiana con il gruppo dei donatori goriziani Gruppo FVG in corte nel centro di Padova
32 GIORNATA DEL DONATORE DI SANGUE
52 Congresso Fidas Padova maggio 2013
Confronti in quanto, come sempre, il Congres-so nazionale Fidas occasione di incontri tra le fede-rate di tutta Italia: realt molto diverse tra loro, non solo per numero di aderenti, numero di donazioni, provenienza geografica e modelli organizzativi. Pro-prio in queste occasioni si rafforza la consapevolez-za che il Friuli Venezia Giulia una realt in cui tutti gli interlocutori del sistema sangue (amministratori,
Il 3 e 4 maggio si svolto a Padova il 52.o Congresso della Fidas, la Federazione Italiana delle Associazioni dei Donatori di Sangue a cui aderisce anche la nostra Advsg. Dopo alcuni anni in cui nel corso dei congressi ci si confrontati sulle modifiche dello statuto della Federazione, ad Abano si trattato finalmente di un congresso di confronti e contenuti.
di Feliciano Medeot
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 15
Il corteo per le vie di Padova
servizi trasfusionali e donatori) lavorano in sinergia con lobiettivo di garantire la massima sicurezza per il donatore e per il ricevente.
Ma stato anche un Congresso di contenuti per-ch, oltre ai lavori assembleari, sabato mattina si svolto un interessante dibattito sul tema Il Sistema Trasfusionale del futuro tra programmazione della donazione, risposte ai bisogni e sostenibilit. In un contesto di contenimento della spesa sanitaria, ne-cessario organizzare la donazione del sangue affinch il donatore volontario, anonimo, responsabile e non remunerato, rientri in una programmazione dellatti-vit secondo tempi e modalit che rispondano alle necessit complessive del Sistema sangue. Nel corso della mattinata si sono succedute le relazioni di Ste-fania Vaglio, Responsabile dellArea ricerca del Cen-tro Nazionale Sangue, di Simona Carli, Responsabile del Centro Regionale Sangue della Regione Toscana, di Antonio Breda, Responsabile Centro Regionale At-tivit Trasfusionali della Regione Veneto, di Giustina De Silvestro, responsabile del Dipartimento Medicina
Trasfusionale dellAzienda Ospedaliera di Padova. Il Congresso si quindi chiuso domenica mattina a
Padova, dove si svolta la 32.a giornata nazionale del donatore. Tra gli oltre 10 mila partecipanti, la nostra Associazione ha partecipato alla giornata con oltre 60 tra donatori e simpatizzanti che hanno raggiunto la citt del Santo partendo di primo mattino da Gorizia.
La giornata si aperta con la Santa Messa, cele-brata nella chiesa di Santa Giustina, a cui seguita la sfilata per le vie della citt di Padova. Nel pomerig-gio il gruppo ha potuto brevemente visitare la citt. In particolare la delegazione goriziana ha visitato la Basilica pontificia di SantAntonio con una guida dec-cezione: padre Enzo Poiana di Corona, rettore della basilica antoniana, che ha accompagnato il gruppo in una visita che stata particolarmente gradita e ap-prezzata da tutto il gruppo goriziano.
Ultima nota per concludere: nel corso dei lavori assembleari si provveduto a designare le prossime sedi del Congresso nazionale Fidas. Nel 2014 la sede congressuale sar Agrigento e nel 2015 Viareggio.
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE16
CAROLINACRISTINACERNICLorgoglio della sezione di Gradisca-Sagrado
M i presento, sono Carolina Cristina Cernic e il 20 febbraio scorso ho conseguito la laurea in Scienze del Servizio Sociale, discutendo la tesi Per-cezione e vissuto dellabuso da parte degli studenti della Scuola Secondaria di 1 grado: spunti per un possibile intervento dellAssistente Sociale nella promozione della salute.
Largomento non stato assolutamente facile da trattare, c sempre una certa riluttanza a trattare argomenti cos difficili e controversi. Purtroppo, nel mio percorso di lavoro, il senso di impotenza sar messo a dura prova e quotidianamente dovr af-frontare situazioni delicate e problematiche. Noi assistenti sociali sappiamo di non essere dei pala-dini di giustizia, dei supereroi che devono salvare il mondo, siamo esseri umani chiamati ad aiutare il prossimo, per affrontare al meglio le difficolt del-la vita, quella capacit dazione per raggiungere il benessere sociale che noi chiamiamo empower-ment. Fin da piccola mi sono sempre resa disponi-bile allaiuto, alla disponibilit verso gli altri. Infatti ho contribuito a dar vita e a far crescere unassocia-zione che lavora e si impegna giornalmente sul no-stro territorio per regalare un sorriso alle persone in difficolt. Una missione che negli anni ha trovato
la sua maturazione attraverso limpegno sociale dei ragazzi in diverse case di riposo per anziani della provincia di Gorizia e Udine.
Grazie a questo impegno e agli ottimi risultati ot-tenuti, in me e negli altri giovani del gruppo, si cre-ato un forte sentimento di appartenenza al progetto che ci ha permesso di contagiare amici e coetanei. Uno stare assieme unico e diverso che si rivela-to un vero e proprio motore aggregativo alternati-vo allo sport, al gioco, alla musica, alle sale prova e agli eventi concertistici. Tuttora, infatti, ricopro due cariche per me molto importanti: la prima come vi-cepresidente dellAssociazione Incontriamo Onlus di Sagrado e la seconda come vicepresidente del-la Sezione Advsg di Gradisca dIsonzo Sagrado. La laurea stata una delle gioie pi importanti della mia vita, un obiettivo personale raggiunto non sen-za difficolt, ma affrontato in piena autonomia.
Abbiamo il piacere di conoscere la nostra vice presidente, Carolina Cristina Cernic, con la consapevolezza che, come ricordato anche da Papa Francesco, le nuove generazioni non si presentano come proposta per il futuro ma come garanzia per il presente.
Gradisca-Sagrado
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 17
FESTEGGIO IL MIO18 COMPLEANNODONANDO SANGUE
Un diciottesimo compleanno da ricordare, per Arina e sicuramente anche per la sezione donatori sangue di Gorizia.
Ma vediamo come si svolta questa emozio-nante avventura. Un sms ricevuto al numero della sezione Remo Uria Mulloni verso fine marzo e che, pi o meno, diceva cos: Buongiorno, ho cercato su internet informazioni per donare sangue e cera questo numero. Come faccio per la prima dona-zione?. Non succede di frequente ricevere sms di
questo tipo, sono riscontri importanti che vanno ad avvalorare la nostra attivit di promozione della vita. A scrivere lsms era stato Mirko, il fidanzato di Arina. Una volta ricontattato, Mirko si era subito di-mostrato ben informato sulla donazione volontaria di sangue. E stato sufficiente fornire soltanto alcuni dettagli: che colazione fare prima della donazione e gli orari di accesso al centro trasfusionale goriziano.
E pensare che Mirko si era lasciato coinvolgere dallintenzione di donare grazie alla fidanzata che, proprio nello stesso giorno del suo diciottesimo compleanno, desiderava effettuare la sua prima do-nazione di sangue.Una grande emozione nel sentire quelle parole e una gioia infinita di fronte alla splen-dida notizia, un gesto che avrebbe sicuramente lan-ciato un messaggio forte a tutti i giovani potenziali donatori. Le incognite, specialmente per i nuovi do-natori, sono molteplici e possono portare ad incom-prensioni sulle cause di esclusione o non idoneit. Motivazioni che ci hanno spinto a seguire da vicino e con entusiasmo lesperienza della giovane coppia, decidendo di rimanere al loro fianco in modo che tutto procedesse nel migliore dei modi per Mirko e Arina.
La data fissata per la donazione era quella di mar-ted 19 marzo. Alle 8 del mattino, puntualissimi e come promesso, i due giovani sono stati accolti al centro trasfusionale dove, dopo le consuete visite di routine, sono stati giudicati idonei ed hanno po-tuto effettuare, con forte emozione, la loro prima donazione. Una grande dimostrazione di responsa-bilit quella di Arina e Mirko, un gesto di cui anda-re fieri e di cui la nostra sezione orgogliosa. Per questo ci sentiamo di augurare ai neo-donatori che anche tutte le prossime donazioni possano essere una festa, una giornata speciale in cui gioire come nel giorno del loro compleanno... da parte nostra, continueremo a rimanere al loro fianco.
Gorizia
Arina festeggia la maggiore et con la sua prima donazione di sangue al Centro Trasfusionale di Gorizia
di Marco Fonzar
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE18
Negli ultimi anni il volontariato ha registrato unevoluzione quantitativa e qualitativa di grande im-portanza, anche nelle piccole comunit presenti sul nostro territorio.
Sotto il profilo quantitativo le organizzazioni loca-li di volontariato, che svolgono gratuitamente i loro servizi, si contano a decine. Sotto il profilo qualita-tivo le organizzazioni di volontariato come i donato-ri di sangue, evidenziano un tratto fondamentale di crescita, di stabilit, di continuit e di competenza professionale su cui si innestano i valori persistenti della gratuit, della condivisione e della solidariet. E importante ribadire che il volontariato non rappre-senta la ruota di scorta del settore pubblico, la sua funzione non quella di tamponare le carenze del si-stema sociale, sostituendosi al potere statale quando questo assente o inefficiente
Associazioni di volontariato come la nostra non possono prescindere, ad esempio, dal coinvolgere il mondo dello sport, uno dei pochi canali seguiti da tutti, capace di educare, insegnare e trasmettere va-lori come la responsabilit, la tolleranza e la giusti-zia. I giovani che praticano sport possono entrare nel mondo del volontariato per promuovere e diffondere il messaggio di cultura della solidariet e della citta-dinanza attiva. Per diventare cittadini della comuni-t sufficiente abbattere il muro dellindifferenza,
aprendo gli occhi sulle realt che ci circondano e lo sport pu essere, davvero, un canale preferenziale e una fonte inesauribile di educazione e di conoscenza dellaltro. Lo sport, inoltre, rappresenta un bellesem-pio di integrazione sociale, offre lopportunit di so-cializzare ed imparare a conoscere lavversario sen-za preconcetti culturali, ma per ci che dimostra in campo. Le regole sono uguali, per tutti. Lo sport e la cultura della solidariet hanno numerosi punti di contatto e qualunque disciplina sportiva, soprattutto se basata su un gioco di squadra, perfetta per tra-smettere i valori legati al volontariato. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile, in prima persona, per ci che accade intorno a noi, proprio nel nome di un gio-co di squadra comunitario: insieme si gioca la partita e ciascuno si impegna per s e per gli altri.
Queste riflessioni, per noi donatori, non sono solo considerazioni generali. La nostra sezione cerca di metterle in pratica concretamente organizzando con grande impegno e passione il torneo di calcio Me-morial L. Luisa che vede ladesione di molte squa-dre dellisontino. Anche la corsa campestre raccoglie grandi consensi tra atleti, amatori e simpatizzanti. Ma la nostra punta di diamante sicuramente il gran-de campione Dino Zoff, costante presenza al nostro fianco da lungo tempo. Uomo di sport ed esempio reale per i numerosi giovani che riconoscono in lui correttezza e fair play dentro e fuori dal campo di gio-co. Quindi, per quanto sar possibile, la nostra sezio-ne sosterr e favorir sempre la partecipazione dei giovani alle attivit che mettiamo in campo per la comunit durante lintero anno.
SPORT E VOLONTARIATO:UN BINOMIO VINCENTE
Calendario delle manifestazioni
MEMORIAL L. LUISAvenerd 5 luglio 2013
CORSA CAMPESTRE del DONATOREdomenica 29 settembre 2013
44ESIMA GIORNATA del DONATOREMariano, domenica 26 maggio 2013
di Enzo Mucchiut
Mariano
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 19
Un grazie a tutti i donatori per la sensibi-lit, la seriet e la costanza dimostrata, commenta soddisfatto il direttivo della sezione che, nellarco dellintero anno si impegnato per creare, in un clima sereno e di collaborazione costante, le innu-merevoli manifestazioni che contribuiscono alla promozione del dono del sangue.
Tra le novit dello scorso inverno, la partecipa-zione alla staffetta di Telethon ha ottenuto grande riscontro. La manifestazione benefica a sostegno della ricerca sulle malattie genetiche rare si svol-ta a Udine il 14 e 15 Dicembre. E stato un evento emozionante dove abbiamo respirato unatmosfera felice e gioiosa commenta il presidente sezionale Andrea Sturm. Il percorso si snodato attraverso le vie del centro storico di Udine rese ancor pi sug-gestive grazie agli addobbi e allatmosfera natalizia. La citt era invasa dagli atleti piazza 1 Maggio si trasformata in una grande hospitality con tendoni, gazebo e camper per dare ristoro agli sportivi, con-clude Sturm.
I 24 staffettisti della sezione si sono alternati nelle 24 ore di gara percorrendo complessivamente 249 Km, la gran parte sotto una pioggia battente. La
gratificazione pi grande stata quella di vedere un meraviglioso gruppo di donatori e amici alternarsi con il sorriso, portando i colori della nostra associa-zione e testimoniando, ancora una volta, gli impor-tanti valori di solidariet che ci contraddistinguono.
Oltre al risultato sportivo, il gruppo di Capriva del Friuli ha raccolto e devoluto a Telethon circa 700 euro grazie al contributo dei corridori stessi e a quello delle aziende agricole locali che hanno soste-nuto la squadra. Visto lottimo risultato raggiunto, la sezione sta gi pensando alledizione 2013, certa di poter coinvolgere ancora pi persone, con grande divertimento ed una sana competizione.
Ma le iniziative sezionali non sono finite. Subito dopo il periodo natalizio tra la Fugarela, i vari brul augurali ed il concorso dei Presepi, stata la volta del Carnevale del Bambino in collaborazione con gli educatori dellAcr e con la musica e lanimazione di Dj Gulto. Il 24 marzo, domenica delle Palme, inve-ce, la sezione stata impegnata nel lancio dei pal-loncini della pace. Nonostante la giornata fredda e piovosa, liniziativa ha attirato un folto pubblico, tra cui un gran numero di bambini e ragazzi. Nelle set-timane successive, inoltre, in collaborazione con il Comune e altre realt associative del paese, c sta-ta la festa dellanziano, tradizionale appuntamento di Capriva del Friuli. Energia, entusiasmo e passio-ne questi gli ingredienti che contraddistinguono il gruppo di Capriva che, accompagnati dallindispen-sabile passaparola, contribuiscono a fare squadra ed ottenere ottimi risultati.
LA STAFFETTA DEL DONODI CAPRIVA DEL FRIULI
Bilancio positivo per la sezione di capriva del friuli. Il 2012, infatti, stato un anno da record: 254 donazioni e 15 nuovi donatori. Numeri che fanno guardare al futuro con ottimismo e maggior speranza.
di Andrea Sturm
Capriva
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE20
Cos nata la proposta di svolgere unora di ginnastica, due sere a settimana, nella palestra ex Fermi di via Diaz a Gorizia. Le lezioni avevano come focus lallenamento funzionale cio il miglioramento della condizione fisica per agevolare tutte le azioni quotidiane con maggior sicurezza e benessere fisico generale.
E stato certamente un modo per tenersi in al-lenamento e socializzare ma anche un passaggio stimolante per avvicinarsi al mondo della donazione dimostrando che anche chi dona sangue pu prati-care sport in totale sicurezza.
Ma le iniziative dei donatori di sangue della sezio-ne di Gorizia non finiscono qui: infatti il tema dello sport sar riproposto anche in occasione della Terza Donazione di Sangue Transfrontaliera in program-ma sabato 15 giugno 2013 in piazza della Transalpi-na in co-organizzazione con il Comune di Gorizia ed in sinergia con la Croce Rossa di Nova Gorica. La do-nazione collettiva inizier alle ore 08:30 fino alle ore 14:00 e saranno presenti circa 50 donatori, tra cui italiani, sloveni, austriaci e croati. Come nelle pas-sate edizione, il Comune di Gorizia ha aderito con entusiasmo alliniziativa e, a margine della donazio-ne di sangue, a partire dalle ore 9.30 in piazza della Transalpina, si esibiranno scuole di danza, fitness e arti marziali in collaborazione con alcune realt pre-senti sul nostro territorio. Inoltre, allinsegna del-lo sport, alle ore 10 dalla piazza della Transalpina, prender il via la 12^ edizione della Gorizia in Bici - pedalata cicloturistica cittadina non competitiva che attraverser le citt di Nova Gorica e Gorizia in un percorso agevole per partecipanti di ogni fascia di et. Ai partecipanti della Gorizia in Bici verr of-ferta una pastasciutta a fine pedalata. Verso le ore 11.30 prevista lesibizione del gruppo folkloristico Danzerini di Lucinico e a seguire la banda Citt di Cormns che introdurr il saluto delle autorit e la premiazione della pedalata cicloturistica.
BILANCIO POSITIVO PER IL PROGETTOSPORT DELLA SEZIONEDI GORIZIALo sport protagonista del convegno della Terza donazione di sangue transfrontaliera di Cristina Orlandini
Gorizia
E terminato il percorso iniziato, nellottobredello scorso anno insieme ad un gruppo di volenterosi sportivi donatori e non, che hanno aderito con serieted impegno al progetto ADVSG SPORT.Tutto partito da unidea molto semplice:perch non unire lo sport e lidea di donazioneprogrammando un corso di fitnessper donatori di sangue e simpatizzanti?
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 21
ATTIVIT PRIMAVERILEDEDICATA AI GIOVANI
Farra dIsonzo
Nel mese di aprile la sezione di Farra dIsonzo ha promosso un interessante incontro tra gli alunni della classe 5 della locale scuola primaria e i vo-lontari dellassociazione La Salute di Lucinico che, in modo semplice ma estremamente coinvolgente, hanno illustrato ai bambini le tematiche pi impor-tanti connesse a l primo soccorso. Grande entusia-smo anche per la gita programmata a fine aprile in Germania, in occasione del 30 anniversario della sezione, che ha portato soci e simpatizzanti alla sco-perta delle bellezze di Monaco e della natura moz-zafiato della Baviera.
Non mancheranno anche questanno i classici appuntamenti sportivi. Sono in programma, infatti,
il Torneo di calcio a sei e il Torneo misto di pal-lavolo del 24 maggio nellarea del campo sportivo comunale. Sport per tutti i gusti in un clima di festa e di grande allegria!
Ulteriore appuntamento dedicato ai giovani sar quello di venerd 19 luglio quando, a margine dei festeggiamenti della sagra della Madonna del Carmine, nel parco della scuola materna si terr il concerto rock di un gruppo musicale selezionato proprio dai componenti pi giovani ed esperti del direttivo sezionale.
Sabato 20 luglio, invece, verr celebrata la tradi-zionale Giornata del Donatore, importante momen-to dincontro e di festa per tutti i soci. Sar loccasio-ne per il presidente di relazionare sullattivit della sezione che, al momento, sta dando ottime soddi-sfazioni sia a livello di numero di donazioni che di nuovi donatori. Infatti, dopo alcuni anni in cui i dati sono rimasti praticamente stabili, la sezione di Farra dIsonzo ora tornata a crescere risultati che ci danno nuovi stimoli per migliorare ulteriormente. Questa la strada giusta da percorrere e nonostan-te i tempi attuali siano difficili, non dobbiamo mai dimenticare che siamo donatori e dobbiamo sem-pre trovare il tempo per il nostro periodico appun-tamento al centro trasfusionale.
Michela Clinec, revisore dei conti ADVSG mandamentale con la sua splendida famiglia. Michela e Stefano Mazgon sono donatori iscritti alla sezione di Farra dIsonzo. Nella foto il giorno del battesimo della piccola Lisa, nata il 29 ottobre 2012
di Daniele Brumat
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE22
Festeggiare a tavola! Durante la consueta cena sociale annuale, infatti, la sezione Girolamo Para-van di San Lorenzo Isontino ha voluto rendere ono-re alla prospera attivit che lha contraddistinta gi dai primi mesi del 2013.
Un bilancio quanto mai lusinghiero, una grande famiglia che cresce di giorno in giorno ha sotto-lineato il presidente sezionale Baldassarre Medeot. Nel 2012 abbiamo recuperato buona parte dei do-natori non attivi, tutti pronti a collaborare per dare nuova linfa vitale alle donazioni. Le donazioni sono in aumento e lincremento stato di 14 unit di pla-sma continua Medeot. Nei primi mesi dellanno, inoltre, abbiamo registrato un forte trend positivo che trova vigore anche grazie allarrivo di due nuovi giovani donatori condizione che ci fa ben sperare per il futuro , conclude il presidente di San Lorenzo.
Una simpatica serata conviviale che ha raggiunto lobiettivo di rafforzare ulteriormente il legame fra gli associati, cercando di coinvolgere nuovi amici nel nobile gesto del dono del sangue. In questi delicati momenti ha rimarcato Medeot stringersi e creare gruppo un qualcosa di fondamentale. C bisogno di riscoprire il piacere di stare insieme, con sempli-cit. Attorno alla tavola imbandita si sono ritrovati
una cinquantina di soci in un clima allegro e festoso. Come da tradizione, musica e balli non sono manca-ti ed hanno accompagnato la tradizionale lotteria a sostegno della sezione. I premi in regalo sono stati donati dalle attivit commerciali del paese.
DONAZIONI IN AUMENTONEL 2013 A SAN LORENZO
San Lorenzo
Il momento della torta durante la cena sociale
di Baldassarre Medeot
Fiocco rosa tra i donatori di San Lorenzo.Lo scorso 12 aprile nata Emma Franco, primogenita di Monica Malagnini e Gianluca Franco (donatore e componente del direttivo della locale sezione Girolamo Paravan dellAdvsg). Auguri alla neonata con la certezza che tra 18 anni sar una dei nostri!
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 23
Nellambito delle iniziative di divulgazione e promozione del dono del sangue, la sezione di Cor-mns dellAdvsg ha avviato una collaborazione con lIstituto Comprensivo di Cormns per sensibilizzare i giovani studenti alla donazione del sangue. Lini-ziativa si sviluppata su alcuni incontri in classe per spiegare, insieme ad esperti del settore sanitario, come si svolge la donazione del sangue e tutti i be-nefici che essa porta per la cura delle malattie e per la salute delluomo.
A presentare la lezione sono stati il dottor Dario Franchi del Centro Trasfusionale di Gorizia e il pre-sidente della sezione donatori sangue di Cormns, Egidio Bragagnolo, affiancati da due donatori, tra cui un neo pap. Largomento della donazione sta-to introdotto dalla visione di un filmato a cui ha fat-to seguito una conversazione guidata dal personale esperto.
In seguito c stata la visita allautoemoteca per la raccolta del sangue che, per loccasione, ha fatto sosta nella sede scolastica cormonese. Infine hanno avuto luogo le premiazioni del concorso di disegno dedicato al dono del sangue per i ragazzi delle classi
quinte delle scuole elementari e per le classi terze della scuola media.
E stata unoccasione per sensibilizzare ed avvi-cinare i donatori in potenza ad una realt sem-pre pi presente sul nostro territorio e, attraverso il passaparola, attivare gli adulti, ha commentato il presidente sezionale Egidio Bragagnolo.
Tra le attivit di promozione della sezione cor-monese, sono da sottolineare la campagna di sen-sibilizzazione alla lotta contro le leucemie, linfomi e mielomi dellAIL con la vendita delle stelle di Natale e la tradizionale mescita del vin brul sul sagrato del duomo di Cormns dopo la messa natalizia di mez-zanotte.
Tra le altre iniziative, da segnalare il riuscitissimo incontro conviviale del marzo scorso con la parteci-pazione di oltre un centinaio di persone tra donato-ri, familiari e simpatizzanti.
Queste ed altre iniziative di promozione della do-nazione, hanno concorso alla sensibile crescita delle donazioni: nel 2012 sono state 643 le donazioni to-tali, 421 di sangue intero e 222 di plasma, contro le 548 del 2011. Inoltre, dato ancor pi significante, i nuovi donatori sono stati 37.
GIORNATE DI PROMOZIONEDEDICATE ALLE SCUOLE
Una classe davanti allunit mobile raccolta plasma
Lintervento in classe di Egidio Bragagnolo
Cormns
di Egidio Bragagnolo
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE24
di Michele Calligaris
DONARE FIDUCIALa sezione di Romans dIsonzo investe sui giovani
Romans dIsonzo
Nellassociazionismo, la ricerca di giovani leve e il loro coinvolgimento nelle attivit rappresentano una priorit. Il sodalizio che si occupa della donazio-ne di sangue soffre pi di altri la mancanza di rin-novamento per le svariate motivazioni che possono portare al termine del contributo attivo di un dona-tore. In questo spazio vogliamo condividere le scel-te che hanno portato a un radicale ringiovanimen-to del consiglio direttivo di Romans e delle attivit organizzate. Ci stato possibile grazie ai membri dellex direttivo che hanno scelto di non ricandidarsi dando fiducia ad una piccola folla di under 35. La scelta dellex presidente Gianfranco Bernardi di ce-dere il timone, stato un atto coraggioso in unepo-ca e in un paese che crede poco nelle capacit dei giovani. La sua presenza, i suoi insegnamenti e con-sigli, uniti a quelli di Fulvio De Alessi e del vulcanico Roberto Plani, rappresentano i punti di riferimento per gli ultimi arrivati.
Le nostre attivit
La sezione stata attiva nellorganizzare la prima donazione in autoemoteca nel nostro Comune il 17 novembre 2012. Levento, grazie alla professionali-t e alla simpatia dellquipe del Centro Trasfusio-nale dellASS2, stato particolarmente apprezzato da tutta la comunit che ha sollecitato di ripetere lesperienza. Durante la fiera di Santa Elisabetta ci siamo impegnati con la campagna regionale Il Dono un Nodo, infatti Romans stata lunica del-le dieci tappe del tour ad aver ottenuto materiale promozionale bilingue (italiano/friulano). Il periodo natalizio ci ha visti impegnati nella realizzazione di una casetta nel presepe allaperto di Romans. La struttura, abitata dalla mascotte Gocciolino in ve-ste di Babbo Natale, era completata da pannelli in-formativi sulle attivit associative e sulle modalit di donazione del sangue. Durante le festivit, inoltre, abbiamo organizzato une festicciola per i bambini delle scuole primarie, donando alle strutture due impianti hi-fi portatili.
Il 1 maggio le informazioni sulla donazione sono state consegnate ai neo diciottenni che, com uso nel goriziano, si apprestano ad innalzare il Mai. Questo appuntamento particolarmente prezioso perch loccasione perfetta per intercettare chi compie 18 anni, requisito minimo di et per effet-tuare la prima donazione. Contemporaneamente, la squadra di calcio della nostra sezione si classificata al terzo posto nel torneo di calcio organizzato dalla Consulta Giovani del Comune. Concludiamo con le prossime attivit: li torneo di calcio e tennis tra do-natori il 28 giugno, evento sportivo organizzato in collaborazione con le societ sportive ASD Pro Ro-mans-Medea e Tennis Club Romans e, a luglio, la 3^ gita a Lako (Slovenia) in occasione della festa della Birra e dei Fiori (sono aperte le adesioni). Infine, la Giornata del Donatore della nostra sezione si svol-ger sabato 7 settembre.
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IL NOTIZIARIO DEL DONATORE 25
Ma il grande successo arriva con Advent Choral Meeting di Praga, una manifestazione tradizionale alla quale, ogni anno partecipano pi di 40 cori di diversa nazionalit e di notevole caratura tecnica. Con un repertorio di spiritual, canti natalizi e can-ti popolari friulani, il coro ha incantato il numeroso pubblico presente portando oltre confine anche un po di friulanit. Questanno, il coro ha partecipa-to alla rassegna Primavera di voci al Teatro Paso-lini di Casarsa della Delizia, manifestazione definita come la vetrina del meglio della coralit giovanile in Friuli Venezia Giulia.
La direttrice del CORO
Laura Belviso, diplomata in pianoforte al Con-servatorio G.Tartini di Trieste, insegna musica e pianoforte nella scuola primaria di Villesse. Inizia lo studio del pianoforte ed entra in contatto con il coro di voci bianche del suo paese IO TU NOI diretto dalla prof.ssa Godigna Baldassarri. Ha svolto attivi-t dinsegnamento e ha frequentato corsi di perfe-zionamento e di aggiornamento in pedagogia mu-sicale, didattica musicale, formazione della voce e direzione corale sotto la guida di nomi illustri come Nicola Conci, Cristina Fedrigo, Maurizio Spaccazoc-chi e ultima,in ordine di tempo, Maria Grazia Abb.
CORO GIOVANILE IO TU NOIVillesse
Il coro IO TU NOI fa parte dellassociazione musicale Banda dei Donatori di Sangue di Villesse. Lobiettivo del coro, nato per sole voci bianche ed evolutosi in coro giovanile, quello di trasmettere la grande gioia nel fondere le voci in una continua armonia di suoni e di emozioni. Apprezzato in nu-merose rassegne musicali dei teatri pi famosi, il coro stimato anche fuori regione grazie alla gran-de qualit ed alle pure emozioni che sa trasmettere. Il coro IO TU NOI nasce nel 2005 sotto la guida della Maestra Laura Belviso nella scuola di musica di Villesse. Dal 2006 il coro iscritto allUnione Societ Corali Italiane e partecipa attivamente a numerose manifestazioni corali.
Nel 2010 si distinto in Una giornata per cantare insieme, rassegna corale di voci bianche a margine della manifestazione regionale dellU.S.C.I. Inoltre si classificato al primo posto nella manifestazione Primavera di voci, guadagnando il diritto alla par-tecipazione ai concerti di gala al Teatro Giuseppe Verdi di Pordenone e nella prestigiosa sala Tripco-vich di Trieste. Nel 2011 ha partecipato alla realiz-zazione di due CD con alcuni brani popolari friulani: Sfumature friulane e Gocce di note. Il 3 giugno 2012 ha partecipato alla 36^ edizione di Venezia in coro, un concerto corale itinerante e suggestivo con numerosi cori provenienti da tutta Italia.
Riconoscimenti nelle pi importanti rassegne, portando la voce dei donatori di sangue
di Stefano Capacchione
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LA CHIESADI SAN VALENTINOSUL MONTE SABOTINOdi Liliana Mlakar
Cercando lorigine del nome si sono fatte va-rie ipotesi. Il termine sloveno lutje significa giovane bosco di tigli, quindi saluatin potrebbe derivare da zalutjan, cio coperto da un giovane bosco, come poteva essere stato nel passato, scambiando nella parlata popolare la z con la s. Studi non molto re-
centi hanno sostenuto in modo un po fantasioso che la primitiva denominazione del monte fosse San Valentino, per gli sloveni San Baltin, San Bautin e infine Sabotin. Quindi Sabotino sarebbe la risolu-zione slava, poi italianizzata di San Valentino, cui era dedicata lantica chiesetta che sorgeva a quota 535 m. sul pendio del monte.
Il San Valentino
A sud-est la cresta del Sabotino si conclude con la vetta del San Valentino che raggiungibile a pie-di partendo dalla localit di San Mauro. Lass alla fine del XIV secolo sorgeva una chiesetta meta di pellegrinaggi con annessi edifici abitativi. Nel 1619 vi officiava Giovanni Battista Bensa, nel 1742 il cap-pellano Jurij Gomiek che successivamente diverr curato di San Mauro.
Il monte, il pi alto con i suoi 609 metri della corona di alture che da tre lati circonda Gorizia, fa da sfondo alla citt per chi vi arriva da sud. Dietro il Sabotino si intravede il Monte Santo con il suo santuario e, attraverso la fessura che li separa, lIsonzo irrompe nella pianura.
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La leggenda
Raccontano che in tempi molto lontani il Monte Santo e il Sabotino formavano ununica montagna e lIsonzo, che oggi scorre tra i due monti, seguiva un altro percorso. Esisteva lass un santuario molto fre-quentato dai pellegrini. Durante una funzione religio-sa un terribile terremoto spacc la grande montagna e lIsonzo si rivers nella spaccatura. I monaci che vi-vevano lass costruirono allora la chiesetta dedicata a san Valentino e sullaltro monte, quella dedicata alla Vergine. Il priore del convento del San Valentino era spesso assalito da lotte interiori che lo portarono alla perdita della fede ed al desiderio ardente delle feli-cita mondane. Una volta, verso mezzanotte, mentre era affacciato ad una finestra che dava sullIsonzo gli apparve un diavolo che gli promise aiuto in cambio dellanima di un pellegrino che, per ogni gruppo, visi-tava il convento. In cambio il priore avrebbe goduto le gioie pi grandi di questa terra. Il patto si concluse ed il diavolo port il priore in un paese dove avrebbe potuto godere di tutti i piaceri pi impensati. I con-fratelli nel frattempo non riuscivano a spiegare la sua assenza e pregavano Dio e celebravano messe finch un giorno un monaco raccont di aver sognato che un angelo aveva portato il priore in cielo. Questo an-nuncio attir molti pellegrini e regolarmente in ogni gruppo ne spariva uno. La preoccupazione anda-va aumentando finch un giorno scomparve anche limmagine della Madonna. La ritrovarono sul Mon-te Santo. I monaci poi abbandonarono il sito ed una cinquantina di anni dopo, quando il priore chiese al diavolo di riportarlo lass, trovo tutto in rovina.
Disperato e pentito si inerpic su una roccia vicina, guard verso lIsonzo e con un urlo si butt nel vuoto.
Le ricerche archeologiche.
Negli anni 80 del secolo scorso il Centro per le ricerche archeologiche e storiche del Goriziano ha tentato di far rinascere linteresse per quel luogo che fino alla Prima guerra mondiale si era conservato solo come scheletro, ma che riusciva sempre ad atti-rare molti visitatori. La chiesetta si trova in territorio sloveno mentre gli edifici adiacenti in quello italiano. Per proseguire ad un recupero, il Centro per le ricer-che archeologiche e storiche del Goriziano dovette agire in collaborazione con lIstituto per la salvaguar-dia dei beni naturali e culturali di Nova Gorica ed il Goriki Muzej. Con i contributi dellUnione europea, del Ministero della cultura della Repubblica della Slo-venia e del Comune di Nova Gorica negli anni 1999 e 2000 sono iniziati ampi scavi archeologici che hanno portato alla luce le mura perimetrali della chiesetta. Nel 2001 i lavori di ricerca archeologica furono este-si anche ai vicini edifici abitativi, grazie al gruppo di lavoro denominato SABOTIN 2001, cui hanno parte-cipato studenti provenienti dalla Slovenia, dalla Ger-mania, dallAustria e dallItalia.
In collaborazione con Istituto di Storia Sociale e Religiosa - Gorizia
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Lo scorso 15 aprile si svolta a Lu-cinico, nella sala Luigi Faidutti del Credito Cooperativo di Lucinico Far-ra e Capriva, lAssemblea dellAdvs Gorizia. Oltre allapprovazione del bilancio consuntivo dellanno 2012 sono stati affrontati diversi temi. Tra questi stata assegnata alla sezione di Grado lorganizzazione del primo congresso mandamenta-le che si svolger nellisola doro il prossimo 20 ottobre.
A seguito di segnalazioni pervenute ad alcu-ni dirigenti sezionali, relative ai tempi di ricezione dei referti delle analisi a seguito della donazione di sangue o altri emoderivati, si ricorda che il persona-le medico del centro trasfusionale valida i risultati delle analisi del sangue effettuate in occasione delle donazioni tendenzialmente entro 5 giorni lavorati-vi dal giorno della donazione. Successivamente le analisi vengono stampate e inviate alle procedure di spedizione.I risultati delle analisi, trasmesse tramite posta or-dinaria, dovrebbero arrivare allindirizzo del dona-tore entro 20 giorni dalla data di donazione (salvo disguidi di carattere postale).
Tuttavia si precisa che: in caso di anomalie riscontrate, il personale me
dico del centro trasfusionale contatter imme-
diatamente il donatore per quanto del caso, ivi compresa la ripetizione di alcuni esami;
facolt e diritto del donatore recarsi di persona presso il centro trasfusionale per richiedere copia delle predette analisi, anche nel caso in cui non abbia ricevuto le analisi per disservizi postali.
A questo proposito si rammenta che il personale medico titolato a fornire informazioni sullesito delle analisi e a fornire copia delle stesse solo ed esclusivamente al donatore interessato.Si approfitta, infine, delloccasione per confermare che le analisi complete di laboratorio vengono ef-fettuate una volta allanno (comprese trigliceridi, colesterolo HDL, ecc.), mentre le analisi ematiche direttamente connesse alla donazione vengono co-munque garantite ad ogni donazione.
A GRADO IL CONGRESSO MANDAMENTALE
ANALISIDEL SANGUE
IN PILLOLE
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IL PAESE DEL DONO:INIZIATIVA DIDATTICA PER LE SCUOLE DELLINFANZIA
RIMBORSIAL GALILEIIL CONCORSO CINE DONO
stato assegnato allISIS Galileo Galilei di Gorizia il premio Cine Dono promosso dalla Advs Go-rizia con il sostegno della Fonda-zione Cassa di Risparmio di Gori-zia. Il concorso intende premiare la migliore sceneggiatura per un breve spot/documentario per la promozione del dono del sangue e la tutela della salute tra i pi giovani. A settembre, con il rien-tro sui banchi di scuola, si potr procedere con la registrazione del video clip.
Da alcuni mesi viene utilizzato da parte dei Centri Trasfusionali dellAss n. 2 Isontina un nuovo mo-dello per il rimborso spese di viaggio.Questo modello, unico a livello regionale e sosti-tuisce quello precedente, prevede la possibilit di scelta da parte del donatore tra una serie di opzioni: accettare la somma spettante, devolvere la somma allAssociazione cui si iscritti, devolvere la somma al Dipartimento di Medicina Trasfusionale, devolve-re la somma ad altri.Per cui, nel caso in cui si voglia devolvere la som-ma allAssociazione e alla sezione a cui si iscritti si deve quindi: tracciare una X sulla opzione devolvo la somma
allAssociazione cui sono iscritto scrivendo poi ADVSG e il nome della sezione;
firmare il modello.
Si invita quindi tutti i donatori associati a seguire que-sti semplici accorgimenti al fine di evitare equivoci.
LAdvs Gorizia sta sviluppando un programma plu-riennale per approfondire la conoscenza del dono del sangue nelle scuole per i diversi livelli distruzio-ne (infanzia, primaria, secondaria inferiore, secon-daria superiore).La prima realizzazione di questo progetto sar quel-la dedicata alle scuole per linfanzia, con la pubblica-zione di un racconto e la predisposizione di alcune proposte per attivit didattiche. In particolare verr stampato un piccolo volume per bambini, conte-
nente il racconto Il Paese del Dono, scritto dalla maestra Nadia Reitano di Cormns e riccamente il-lustrato con i disegni di Federica Pagnucco di Valva-sone, con il coordinamento della pedagogista Ales-sia Nemaz di Cormns.Questo lavoro sar a disposizione delle sezioni dellAdvsg per la successiva diffusione, probabil-mente gi a settembre, nelle diverse scuole dinfan-zia presenti sul nostro territorio.
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RCLAME.MANIFESTI E BOZZETTI DEL PRIMO 900DAL FONDO PASSERO-CHIESA
La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Gorizia con ingresso gratuito e visitabile fino al 29 settembre, propone attraverso lesposi-zione di manifesti pubblicitari, straordinari bozzetti, volumi e tavole illustranti vedute di varie citt, gli ambienti e le atmosfere del territorio friulano e giu-liano, i costumi, le tendenze nazionali e internazio-nali dellepoca.La mostra presenta al pubblico parte del ricco cor-pus di manifesti e bozzetti di propriet della Fon-dazione, prodotti presso lo storico stabilimento tipografico Passero-Chiesa di Udine. La rassegna espone inoltre alcune tabelle in latta realizzate delle Officine Grafiche Monfalconesi E. Passero & C, of-frendo una panoramica completa sulla produzione pubblicitaria dellepoca. Ogni sabato, domenica e festivi, alle 17.30, sono previste visite guidate gra-tuite alla mostra. Per ulteriori informazioni possibile visitare il sitohttp://www.mostre-fondazionecarigo.itoppure scrivere allindirizzo [email protected]
GIORNATESEZIONALI 2013
SAN LORENZO 15 GIUGNOMEDEA 29 GIUGNOFARRA 20 LUGLIOVILLESSE 1 SETTEMBREROMANS 7 SETTEMBRELUCINICO 15 SETTEMBRECAPRIVA 13 OTTOBRE
TORNEI SPORTIVI
TORNEI DI CALCETTO
ROMANS 28 giugno 2013
MARIANO 5 luglio 2013
CAPRIVA DEL FRIULI 19 luglio 2013
TORNEI DI PALLAVOLO MISTO
FARRA DISONZO 24 maggio 2013
CORSA CAMPESTRE
MARIANO DEL FRIULI 29 settembre 2013
IN PILLOLE
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S.I.T. di Goriziac/o ospedale San Giovanni di Dio via Fatebenefratelli, 34 Gorizia tel. 0481 592990 (per info fino ore 13.00)da luned a sabato orario 8.00 -10.30Prenotazione necessaria per plasmaferesi
Centro di raccolta di Cormns c/o distretto sanitario tel 0481 629270 venerd (alternato con Grado)orario 8.00-10.00 sangue intero 10.00-12.00 plasma
Centro di raccolta di Grado c/o distretto sanitario tel 338 8988930 venerd (alternato con Cormns) orario 8.00-10.00 sangue intero 10.00-12.00 plasma
Centro di raccolta di Monfalcone c/o ospedale San Polo via Galvani, 1 - Monfalcone tel. 0481 487658/59 da luned a sabato orario 8.15-10.15Per la prima donazione dal luned al venerd alle 8.00
S.I.T. di Udine c/o A.O.U. S. Maria della Misericordia p.le S. Maria della Misericordia - Udine tel. 0432 552341 prenotazione plasma e piastrine tel. 0432 552346 da luned a domenica orario 7.30-11.00 sangue intero 9.00-13.00 plasma
Centro di raccolta di Cividale c/o A.S.S. 4 Medio Friuli via Santa Chiara - Cividale tel. 0432 708333 da luned a sabato (no marted) orario 8.00-10.00
Centro trasfusionale Palmanova c/o A.S.S. 5 Bassa Friulana via Natisone - Jalmicco, Palmanova tel. 0432 921262 prenotazioni plasma tel. 0432 921262 da luned a sabato e prima domenica del mese orario 8.00-9.30
Ospedale Maggiore di Trieste via della Piet, 2/3 - Trieste tel. 040 3992858 da luned a sabato orario 8.00-11.00
Ospedale Burlo Garofolo di Trieste via dellIstria, 54 - Trieste tel. 040 3785274 da luned a venerd orario 8.00-11.00
DOVEDONARE
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ISTANTANEE DIVITA ASSOCIATIVA