Newspaper n5 2013

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#31 DICEMBRE 2013 ANNO VII AXIS AXIS Q1765-LE è LA NUOVA TELECAMERA DI RETE IN FORMATO BULLET RICCA DI FUNZIONALITà INTEGRATE E PRONTA PER L’UTILIZZO IN AMBIENTI ESTERNI WATCHGUARD WATCHGUARD DIMENSION è LO STRUMENTO CLOUD- BASED CHE SEMPLIFICA LA GESTIONE DELLA SECURITY POLYCOM POLYCOM LANCIA UNA CAMPAGNA PER DIFFONDERE UNA CULTURA BASATA SULLE MODERNE SOLUZIONI DI UNIFIED LA COSA PIù PERICOLOSA DA FARE è RIMANERE IMMOBILI WILLIAM BURROUGHS

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Newspaper n5 2013

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#31Dicembre 2013anno Vii

AXISAXIS Q1765-LE è LA nuovA

tELEcAmErA dI rEtE In formAto buLLEt rIccA dI

funzIonALItà IntEgrAtE E prontA pEr L’utILIzzoIn AmbIEntI EStErnI

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bASEd chE SEmpLIfIcA LA gEStIonE dELLA SEcurIty

PolycompoLycom LAncIA

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cuLturA bASAtA SuLLE modErnE SoLuzIonI dI

unIfIEd

LA coSA pIù pErIcoLoSA dA fArE è rImAnErE ImmobILIWilliam Burroughs

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dicembre 2013

anno VI I

Proprietà intellettuale: Elmat SpAVia Uruguay, 15 - 35127 Padova Z.I.

Realizzazione editoriale a cura diOverland Communication S.r.l.Impaginazione e grafica: Enrico Bugin

#31 - dicembre 2013

pagina, 0.6WatchGuarD Dimension è lo strumento clouD-baseD che semplifica la Gestione Della security

pagina, 0.7aXis Q1765-le è la nuoVa telecamera Di rete in formato bullet ricca Di funzionalità inteGrate e pronta per l’utilizzo in ambienti esterni

pagina, 0.8semplicità e performance per le reti azienDali con il clouD Wi-fi firmato aruba netWorks

pagina, 0.9aperta, interoperabile e realizzata con tecnoloGia ip: Questi Gli inGreDienti Della ViDeosorVeGlianza Di nuoVa Generazione seconDo Genetec

pagina, 10combattere oGni tipo Di Distanza: con Questo obiettiVo polycom lancia una campaGna per DiffonDere una cultura basata sulle moDerne soluzioni Di unifieD communications e collaboration

pagina, 11infrastruXure è l’infrastruttura it moDulare firmata apc by schneiDer electric che inteGra alimentazione, raffreDDamento, Gestione e serVizi

pagina, 12Da spectralink soluzioni enterprise proGettate per renDere il laVoro sempre più efficace, proDuttiVo e sicuro

pagina, 13lantech ha implementato nei propri sWitch inDustriali l’innoVatiVo protocollo itu G.8032

pagina, 14Da te connectiVity la miGliore strateGia per la miGrazione semplice e Veloce alla tecnoloGia 40/100Gbe

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preceDenti Del 2013

#27 - Febbraio

#28 - Aprile

#29 - Luglio

#30 - Ottobre

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ArubA nEtWorkS Ed ELmAt, LEgAtE dA unA SoLIdA E profIcuA coLLAborAzIonE, cI rAccontAno IL mondo dEL WIrELESS LAn EntErprISE, vISto dALLA pArtE dEL vEndor E dEL dIStrIbutorE.L’aumento dei dispositivi mobili e la crescente tendenza verso l’utilizzo di applicazioni wireless con requisiti sempre più elevati in termini di velocità di trasmissione, rende essenziale l’impiego di un modello completamente nuovo, basato su un’architettura di rete aziendale totalmente wireless.

1- Nome, qualificaAndrea Rizzo, Socio Fondatore di Elmat Spa

2- Come sta andando il mercato del Wireless LAN Enterprise in Italia?Partendo dal presupposto che il mercato del wireless lan in generale è in continua crescita ormai da anni, la fascia enterprise rappresenta sicuramente la componente con la curva di crescita più recente e più evidente. Ricerche di mercato indicano che le aziende stanno progettando una estensione media del 20% dei punti accesso entro il 2015

3- Quali sono i principali trend tecnologici – intesi anche come “comportamenti” degli utenti nell’uti-

lizzo della tecnologia - che stanno condizionando gli attuali modelli organizzativi azien-dali ?Nel termine “Mobile” si possono forse riassumere questi i comportamenti che determinano a loro vol-ta i trend tecnologici. Un tempo il concetto di mobile era legato prevalentemente all’uso del Laptop per accesso ai documenti aziendali e qualche videoochiamata. Oggi viviamo un concetto di mobile che grazie a Tablet e Smartphone viene spinto ben oltre il business e abbraccia un uso quotidiano della rete a 360 gradi.

4- Fenomeno di BYOD (Bring Your Own Device) e proliferazione di App mobile: un ostacolo o un’opportunità di evoluzione in grado di spingere le aziende ad adottare misu-re di sicurezza più rigide e fornire prestazioni di rete dalle performance adeguate?Dietro ad un fenomeno si nasconde sempre un’opportunità ed un rischio. Ritengo che il BYOD stia già evolvendo dalla posizione di opzione a quella di scelta doverosa quando si mette mano all’infra-struttura esistente o in fieri. A fronte di questa evoluzione le aziende devono rispondere anche con misure di performance e sicurezza adeguate. Non vi è boomerang peggiore dell’innovazione che di-sattende le aspettative.

5- Qual è il grado di penetrazione del Wi-Fi 802.11ac all’interno del tessuto imprendi-toriale italiano?Distinguerei la diffusione degli apparati dall’utilizzo del protocollo. Come sempre accade, prima si dif-fondono gli apparati con a bordo protocolli più performanti e solo a seguire i device iniziano a montare i chip compatibili. Man mano che usciranno device compatibili, le vendite degli apparati 802.11ac migreranno bruscamente a proprio favore.

6- Le imprese stanno imparando ad acquisire il potenziale e le opportunità  che offre la migrazione allo standard 802.11ac? Dove vi sia un interlocutore illuminato e competente, la vendita si sta spostando a favore di apparati 802.11ac con la consapevolezza che al momento possono non venire sfruttate tutte le potenzialità del nuovo standard. La possibilità di un utilizzo definito COMBO, in grado cioè di leggere il protocollo precedente N, non può che facilitare la migrazione.

7- Il Wi-Fi in chiave Cloud, con la sua semplicità di gestione e una velocità di connessione nettamente superiore, rappresenta oggi lo strumento di connessione WLan aziendale per eccellenza?L’opzione Cloud è oggettivamente vantaggiosa per i costi e la gestione. Non sempre ciò che è og-gettivo è poi predominante se poi si scontra una radice culturale che ama vedere fisicamente ciò che acquista e mantiene una punta di diffidenza sulla sicurezza insita nella nuvola. Il futuro non può che chiamarsi Gestione in Cloud.

8- Oltre che per un utilizzo aziendale, perchè il Wi-Fi Cloud si presta per un efficace uti-lizzo anche in grandi appuntamenti come nelle fiere e negli stadi?Sembra un controsenso ma l’utilizzo spinto del Mobile è inversamente proporzionale alla possibilità di evitare spostamenti per la gestione dei sistemi. Eventi delimitati nel tempo rappresentano le oppor-tunità migliori per verificare la convenienza del Wi-Fi Cloud che riduce i tempi di installazione dell’in-frastruttura

9- Quali sono gli strumenti di vendita indispensabili e quali fanno invece fare il salto di qualità?La conoscenza è sempre l’elemento determinante, l’ago della bilancia della diffusione corretta dell’in-novazione. Preciso “corretta” perché la disponibilità e la curiosità nei confronti delle nuove tecnologie è importante ma a volte si rivela un boomerang se non è supportata da un know-how che permetta di proporre, implementare e manutenere prodotti innovativi. Il ruolo del vendor e del distributore do-vrebbe proprio essere quello di trasferire cultura, di preparare il system integrator.

10- Quali sono gli scenari futuri e i possibili campi di applicazione ancora da esplorare?Ci sono diverse opportunità, per certi versi siamo solo agli inizi. In un futuro prossimo ci aspettiamo una crescita esponenziale in settori importanti come quelli commerciali, sopratutto dove vengono coinvolti un elevato numero di utenti. Nella sanità, nella formazione e in altri contesti. Insomma il bello deve ancora venire e noi di Elmat siamo pronti a fare la nostra parte.

1- Nome, qualificaMarco Olivieri Channel Account Manager

2- Come sta andando il mercato della videosorve-glianza in Italia?Il mercato ad oggi e’ in crescita del 30% ma ci aspettiamo a breve un’impennata delle vendite nel mondo wifi e mo-bilità.

3- Quali sono i principali trend tecnologici – intesi anche come “comportamenti” degli utenti nell’uti-lizzo della tecnologia - che stanno condizionando gli attuali modelli organizzativi aziendali ?Attualmente il fenomeno piu’ diffuso e’ il Bring your own

device, cioe’ la tendenza di ognuno di noi e quindi dei dipendenti a qualunque livello, ad utilizzare il proprio dispositivo aziendale all’interno della rete aziendale spesso per fini legati al business stesso.In affiancamento a questo c’è la sempre piu’ alta richiesta di accesso come guest anche nella vita quoti-diana, negli hotel, nei negozi, negli ospedali, durante le code d’attesa agli sportelli, nelle piazze nei bar ecc

4- Fenomeno di BYOD (Bring Your Own Device) e proliferazione di App mobile: un ostacolo o un’opportunità di evoluzione in grado di spingere le aziende ad adottare misu-re di sicurezza più rigide e fornire prestazioni di rete dalle performance adeguate?Questo fenomeno sta assolutamente favorendo la presa di coscienza degli utenti finali relativamente alle potenzialità delle reti mobili. Pertanto queste reti vengono sempre più concepite e studiate in chia-ve di sicurezza ma anche di importanza a livello globale dell’azienda. I responsabili IT si trovano giorno dopo giorno sempre piu’ invischiati in questo processo e devono prendere delle decisioni ferree e sistematiche che portano le architetture mobili ad un grado di impor-tanza maggiore all’interno del network

5- Qual è il grado di penetrazione del Wi-Fi 802.11ac all’interno del tessuto imprendi-toriale italiano?Ad oggi in Italia il nuovo protocollo 11ac e’ ancora agli albori, ma prestissimo tutti i nuovi apparati usciranno con i client 11ac a bordo e questo porterà di conseguenza allo sviluppo delle reti mobili in chiave 11ac

6- Le imprese stanno imparando ad acquisire il potenziale e le opportunità  che offre la migrazione allo standard 802.11ac? In realta’ no, ad oggi in italia c’e molta disinformazione sulle tematiche wifi e sul mondo legato al mo-bile. E’ necessaria una continuativa azione di training e formazione per diffondere cultura a tutti i livelli

7- Il Wi-Fi in chiave Cloud, con la sua semplicità di gestione e una velocità di connessione nettamente superiore, rappresenta oggi lo strumento di connessione WLan aziendale per eccellenza?Bisogna chiarire bene cosa significa cloud wifi. Molti utilizzano questa dizione in modo non appro-priato. Una rete wifi mobile sta diventando e in parte gia’ lo e’ una rete fondamentale di infrastruttura aziendale, diciamo il sistema nervoso sul quale si basa tutto il mondo mobile. Il cloud e’ sicuramente un tema interessate per la semplicita’ d’utilizzo, l’alta affidabilita’ e il modello finanziario che lo guida ma dobbiamo stare attenti che il cloud non vada ad inficiare l’affidabilita’ della rete locale che deve rimanere completamente autosufficiente indipendentemente dalla rete WAN. In Aruba Networks decliniamo il concetto di cloud solamente legato al management e al controllo ma non alle funziona-lita’ attive della rete che rimangono ridondate e locali.

8- Oltre che per un utilizzo aziendale, perchè il Wi-Fi Cloud si presta per un efficace uti-lizzo anche in grandi appuntamenti come nelle fiere e negli stadi?Tramite il cloud possono essere erogati servizi disparati, come lo zero touch provisioning che permette un’installazione facile e autogestita senza l’intervento di personale qualificato oppure servizi che offri-remo a brevissimo, come la gestione del guest via cloud o la gestione degli analytics

9- Quali sono gli strumenti di vendita indispensabili e quali fanno invece fare il salto di qualità?Gli strumenti di vendita essenziali sono la semplicita’ di proposizione alla portata di tutti, l’autogestio-ne delle reti e di conseguenza la capacita’ della rete stessa di auto guarirsi o di auto equilibrarsi in ogni situazione oltre che affidabilita e ridondanza degne di questo nome. Il salto di qualita’ invece lo fanno le funzionalita’ evolute, come il management via cloud, la gestione dei guest, la gestione degli applicativi aziendali direttamente dalle reti mobili, la gestione delle politiche di accesso legate all’utente, al device e all’applicativo.

10- Quali sono gli scenari futuri e i possibili campi di applicazione ancora da esplorare?Gli scenari futuri sono molteplici ma vediamo moltissimo interesse in settori come retail, scuole e sa-nita’. Questi settori stanno esplorando strade proiettate verso il futuro come la localizzazione e la na-vigazione degli utenti all’interno degli stabili, la gestione delle architetture mobili per il tracciamento dell’utente e l’analisi dei comportamenti del consumatore. Si arriverà a fornire servizi a valore aggiunto nelle sale d’attesa degli uffici postali, delle banche, degli ambulatori medici permettendo all’utente di poter gia’ utilizzare i servizi della struttura prima ancora di parlare con il personale addetto. Nel mondo scolastico invece la rivoluzione e’ gia’ cominciata, grazie al registro elettronico e alla possibilità di dare agli studenti dei tablet e di gestire il libro elettronico direttamente dal dispositivo mobile.

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››› corSI

0.4

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0.5

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WatchGuard dimension è lo strumento cloud-Based che semplifica la gestione della security

: networking

0.6

oggi più che mai i professionisti della sicurezza si trovano sempre più sommersi da una quantità di log di dati sulla sicurezza tale per cui il monitoraggio e l’analisi sono diventati davvero ardui da gestire. In tale contesto, riuscire a identificare le proble-

matiche chiave delle reti e prendere decisioni appropriate sulle policy diventa molto dispen-dioso in termini di tempo e risorse.

WatchGuard® Technologies, leader globale di piattaforme di network security integrate e multi-funzione, risponde a tale problematica proponendo al mercato WatchGuard Dimen-sion: una nuova soluzione per la visibilità della sicurezza di rete, già pronta per il cloud pub-blico e privato, che non necessita di installazione. WatchGuard Dimension viene rilasciata come standard con la piattaforma proprietaria UTM e fornisce una suite di strumenti di visi-bilità e reportistica che istantaneamente isola e evidenzia problemi di sicurezza che potrebbe-ro attuarsi e trend, velocizzando così il lavoro dei professionisti delle reti che possono settare importanti policy di sicurezza. Il tutto con uno stile di visualizzazione tipico dei Big Data. La natura stessa dell’UMT consente di avere una piattaforma di sicurezza integrata e multi-funzione con l’agilità necessaria per tenere il passo con tutto, dal cybercrime alle questioni di conformità. WatchGuard Dimension porta tutto ciò a un livello ancora superiore: è attivo e funzionante in pochi click nonché facile da gestire e utilizzare.

WatchGuard Dimension offre agli utenti un menu di opzioni di visibilità e reportistica per presentare le informazioni nel modo che ritengono più intuitivo, come Executive Da-shboard, che consente una vista dell’attività della rete che mostra i top trend, i top client e le viste correlate degli utenti e delle applicazioni top, fino ai dati di log dei singoli se necessario.

Summary Reporting è invece la funzione di reporting attraverso la quale gli utenti possono scegliere tra più di 70 report completi, con entrambe le opzioni di sintesi e di dettaglio su misura per dirigenti di livello C, responsabili IT, responsabili della conformità e piccoli im-prenditori. Le opzioni del rapporto di sintesi includono report specifici secondo gli standard HIPAA e PCI, con in più la capacità di pre-schedulare rapporti per la consegna a soggetti chiave all’interno dell’organizzazione.

La Hierarchical TreeMap di WatchGuard Dimension, chiamata FireWatch, è deputata a filtrare il traffico in modo tale che istantaneamente possa mostrare le più critiche informa-zioni sulle connessioni e gli utenti attivi, così come “chi” e “cosa” sta usando più banda, mentre la Global ThreatMap offre viste multiple, interattive e configurabili su una mappa mondiale, rendendo possibile avere una visione in real time delle minacce suddivise per Region. Questo tipo di informazioni sono utili per aiutare gli utenti a definire e sintonizzare le difese contro questi attacchi.

WatchGuard Dimension è disponibile con il lancio della nuova versione 11.8 della piatta-forma di sicurezza XTM di WatchGuard. Altri avanzamenti riguardano l’aggiunta di Data Loss Prevention, l’aggiornamento della Web User Interface compatibile con i device mobili, e una nuova flessibilità nella configurazione di VPNs negli ambienti di rete odierni, sempre più complessi. Grazie al nuovo sistema Data Loss Prevention viene semplificata la conformità con i principali standard normativi in vigore nei più importanti mercati a livello globale. Gli utenti possono scegliere da una libreria preconfigurata con più di 200 regole che monitorano moltissimi tipi di file, standard e dati sensibili. Tra questi sono inclusi i codici fiscali e altre in-formazioni di identificazione personale: è possibile inoltre abilitare complessi controlli con-formi alle direttive HIPAA e PCI con un solo click. Ciò consente alle aziende di proteggere immediatamente i dati e prevenire costose violazioni normative.

l’innoVaTiVa soluzione PeR log e RePoRT neTwoRk secuRiTy cHe TRasfoRMa isTanTaneaMenTe oceani di daTi sulla sicuRezza in infoRMazioni e TRend cHiaVe PeR una VeRa secuRiTy inTelligence

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0.6

Axis Communications – fornitore leader di soluzioni video di rete per sistemi professionali - ha lanciato sul mercato AXIS Q1765-LE: la nuova telecamera di rete, in formato bullet, progettata appositamente per essere installata presso gli edifici per il monitoraggio di entrate, uscite, parcheggi, caselli e stazioni di servizio, nonché per ulteriori scopi legati alla sorveglian-za urbana. AXIS Q1765-LE fornisce immagini di qualità eccezionale, inclusa la conformità agli standard SMPT e HDTV 1080p, flussi video H.264 e Motion JPEG multipli configu-rabili singolarmente. Incorpora, inoltre, una nuova tecnologia LED (850nm) di lunga durata e ad elevata efficienza energetica. Regolabile in termini di angolo e intensità, la soluzione IR incorporata consente di ottimizzare la configurazione per la scena in modo semplice. I quat-tro LED IR dotati di regolazione automatica coprono fino a 15m (50ft), con il campo visivo più lungo, e fino a 40m (130ft) quando la telecamera è in modalità vista full tele. La telecamera è dotata di zoom ottico motorizzato fino a 18x e messa a fuoco automatica, il che la rende particolarmente adatta alla sorveglianza urbana, grazie alla capacità di coprire grandi distanze fornendo, allo stesso tempo, ampie panoramiche e immagini dettagliate a scopi di identifica-zione. Grazie al formato bullet e al design sottile, la telecamera AXIS Q1765-LE garantisce una facile installazione, per la quale necessita di un solo cavo. Questo modello offre, inoltre, consumi ridotti ed ecocompatibili e utilizza un’alimentazione Power over Ethernet standard (IEEE802.3af ) diretta. Compatta e pronta all’utilizzo in ambienti esterni, AXIS Q1765-LE è una telecamera che unisce il design leggero a una resistenza e di classe IP66 e NEMA4X. La funzione Arctic Temperature Control garantisce un avvio sicuro a qualunque temperatura, da 40°C a 50°C (da 40°F a 122°F), rendendo la telecamera perfetta per essere installata in ambienti dalle condizioni climatiche diffici

GuarDa il ViDeo!

AXIS Q1765-LE offre poi livelli di dettaglio estremamente elevati, grazie alle presta-zioni HDTV 1080p in conformità con lo standard SMPTE 74M per la risoluzione di 1920x1080pixel, 25/30 fotogrammi al secondo, fedeltà dei colori di livello HDTV e formato 16:9. Dal momento che HDTV 1080p fornisce un numero di pixel doppio, rispetto a HDTV 720p (1280x740p), combinando le prestazioni HDTV 1080p con uno zoom ottico da 18x, la telecamera AXIS Q1765-LE è in grado di catturare dettagli da distanze maggiori, rispetto a una telecamera HDTV 720p con lo stesso fattore di zoom. Le funzioni per le riprese diurne/notturne delle telecamere AXIS Q1765-LE sono utili per la sorveglianza in ambienti interni ed esterni in condizioni di luminosità variabile. Le funzioni per le riprese diurne/notturne si avvalgono di un filtro IR rimovibile automaticamente presente all’interno delle telecamere. Il filtro si accende di giorno o in condizioni di luminosità intensa, permettendo alla telecamera la riproduzione dei colori così come percepiti dall’occhio umano. Di notte o in condizioni di scarsa illuminazione, il filtro viene rimosso per permettere alla telecamera di sfruttare la luce invisibile vicina agli infrarossi proveniente dalle sorgenti di luce disponibili in modo da

produrre immagini in bianco e nero di buona qualità. Questa funzionalità consente alla te-lecamera di ampliare la loro utilità in condizioni di scarsa illuminazione e permette l’utilizzo degli illuminatori IR (a infrarossi) per migliorare ulteriormente la qualità video all’interno di ambienti bui. Alla ormai nota qualità e affidabilità dei prodotti Axis, si aggiunge oggi un prezioso servizio volto a valorizzare e salvaguardare gli investimenti realizzati per i dispositivi di videosorve-glianza: l’estensione della garanzia dal periodo standard di uno o tre anni, fino a un massimo di cinque anni. Con questo nuovo servizio - valido per telecamere, codificatori e decodificatori video - Axis intende offrire ai propri clienti, system integrator e utenti finali, il valore aggiunto di una copertura in grado di assicurare più anni di funzionamento senza problemi, controllo e affidabilità totali.Nel dettaglio, sono disponibili moduli aggiuntivi a blocchi di 2 anni (part number 0524-600), di conseguenza sui prodotti con di un anno di garanzia è possibile estendere la copertura fino a tre o cinque anni con l’acquisto di uno o due blocchi, mentre per i prodotti con una garanzia di 3 anni si può arrivare fino a 5 anni di garanzia tramite l’acquisto di un singolo blocco. Il co-dice d’acquisto per l’estensione di garanzia deve essere registrato e attivato entro e non oltre i 6 mesi dalla data di acquisto.Per estendere la garanzia è quindi sufficiente: ordinare un codice che include tutte le esten-sioni di garanzia desiderate, per una durata massima di cinque anni; riunire i propri prodotti video di rete nella sezione MyInventory (l’inventario personalizzato di prodotti Axis che aiu-ta a gestire e tenere sotto controllo i prodotti Axis e le rispettive garanzie); inserire il codice di garanzia nella sezione MyInventory. Infine, registrare le estensioni di garanzia per ciascun prodotto video di rete alla sezione MyInventory.

aCCeDi a MyinVentory!

AXIS q1765-lE è la nuova telecamera di rete in formato bullet ricca di funzionalità integrate e pronta per l’utilizzo in ambienti esterni

0.7

: videosorveglianza

aXis PResenTa una nuoVa soluzione di VideosoRVeglianza e annuncia l’esTensione della gaRanzia fino a 5 anni PeR TelecaMeRe, codificaToRi e decodificaToRi Video

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le moderne aziende – di medie e grandi dimensioni – stanno sempre più evolvendo verso un modello organizzativo basato sulla diffusione di tecnologie wireless e di strumenti come tablet e smartphone, dovendo pertanto affrontare tutte le impli-

cazioni tecniche e logistiche imposte da tale, inedito, modo di lavorare. Ecco perché oggi si rende quanto mai necessario rivedere l’intera architettura di rete aziendale classica basata sulle porte di accesso, divenuta ormai insufficiente a gestire il numero sempre crescente di apparati e dispositivi che vogliono collegarsi ad essa.Le soluzioni Aruba Networks – multinazionale di origine californiana specializzata nelle tecnologie per la mobilità orientata alle imprese presente in 130 paesi del mondo e che, solo in Italia, conta circa 500 clienti tra aziende ospedaliere, società del mondo retail e della di-stribuzione organizzata - propongono proprio questo: un modello completamente nuovo basato su una rete di accesso aziendale totalmente wireless.Aruba Wi-Fi Cloud, è la nuova soluzione che combina la semplicità del servizio cloud con le prestazioni e l’affidabilità delle reti aziendali wireless LAN (WLAN). Aruba Wi-Fi per il cloud unisce infatti il nuovo servizio di Aruba Central di gestione del cloud con gli Aruba Instant Access Point (APs), fra cui il nuovo Aruba Instant 155 AP wireless e wired, la nuova serie di access point Aruba Instant 220 AP wireless 802.11ac, e una nuova versione del siste-ma operativo ArubaOS Instant, per soddisfare le esigenze sia della grande azienda sia delle reti delle piccole e medie imprese. Aruba Wi-Fi Cloud permette una gestione semplificata del cloud con una velocità di connessione Wi-Fi di 10 volte più veloce rispetto alle soluzioni della concorrenza, mantenendo tutte le caratteristiche di una tradizionale WLAN aziendale. Il database di Aruba Central è stato infatti progettato con prestazioni web scalabili per con-sentire agli utenti di accedere rapidamente alla gestione di grandi quantità di dati in ambiente cloud. Inoltre, Aruba Networks sta espandendo la propria offerta di switch con il nuovo Aru-ba S1500 Access Switch Mobility, ottimizzato per il Wi-Fi cloud e progettato per le grandi e medie imprese.A differenza delle precedenti generazioni di soluzioni cloud, la soluzione Aruba Wi-Fi Cloud non sacrifica le funzionalità critiche aziendali in termini di prestazioni e flessibilità per sempli-ficare la gestione cloud-hosted. Con questa soluzione, le aziende possono ottenere una ve-locità di connessione nettamente superiore, garantendo le opzioni di uplink failover sia via cavo sia su rete mobile, il 100% di sopravvivenza in caso di un errore di collegamento WAN e la scelta di sottoscrizione al cloud o di gestione on premise. Inoltre, Aruba offre l’unica WLAN che si estende dalla azienda alla sede remota fino alla casa, con una sola architettura e

con un unico punto di gestione e policy. Ciò elimina il dilemma dell’architettura affrontato da molte aziende con sedi remote che stanno cercando un modo per gestire le sedi e i dipendenti in remoto come parte integrante dell’azienda. La soluzione Aruba Wi-Fi Cloud per grandi aziende offre un’architettura distribuita ideale che unisce la gestione centralizzata del business con le policy dell’infrastruttura. Oltre alle aziende con tante sedi periferiche o multinazionali con piccoli uffici commerciali nei vari paesi del mondo, la tecnologia Aruba Networks ben si presta a essere utilizzata anche nelle fiere e negli stadi e in occasione di grandi eventi dove tante persone vogliono collegarsi a Internet dallo smartphone in un’area ristretta.La soluzione Aruba Networks garantisce significativi miglioramenti nelle prestazioni WLAN unendo la tecnologia brevettata ClientMatch e la equa distribuzione della banda (airtime fairness), consentendo a più client di muoversi velocemente sulla rete, con una scan-sione sempre attiva per evitare le interferenze e la diminuzione delle prestazioni, ottimizzan-do l’utilizzo della potenza del canale Wi-Fi per velocizzare le connessioni client.Aruba Wi-Fi Cloud è inoltre l’unica soluzione WLAN che risulta funzionante al 100% sen-za collegamento di rete geografica (WAN) nonché l’unica in grado di offrire collegamenti ridondanti cablati, oltre a collegamenti veloci in VPN failover verso altri siti. Aruba Central è

ospitato in più posizioni con più provider garantendo la massima disponibilità in tutto il mon-do. Con Wi-Fi Cloud Aruba offre dunque l’unica WLAN in grado di fornire una singola ar-chitettura attraverso installazioni Wi-Fi basati su controller e su sistema cloud. Ciò permette alle organizzazioni di implementare una soluzione conveniente e centralizzata con opzioni di gestione degli access point attraverso cloud privati o pubblici.

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Semplicità e performance per le reti aziendali con il cloud Wi-fi firmato Aruba networks

: wireless

0.8

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0.8

nel corso degli ultimi anni l’arrivo delle tecnologie IP e Power-over-Ethernet (PoE) ha notevolmente modificato lo scenario all’interno del settore del control-lo accessi (access control). Da una parte il mercato sta volgendo lo sguardo verso

quelle soluzioni di controllo di rete in grado di gestire in maniera ottimale i punti di accesso fisici utilizzando la rete aziendale preesistente, riducendo così i costi di collegamento. Dall’al-tra anche gli utenti finali sono diventati sempre più esigenti e si aspettano dalle applicazioni di controllo degli accessi loro dedicate la stessa capacità di integrazione e di apertura che sono disponibili con i principali sistemi di videosorveglianza presenti sul mercato. In risposta a tale trend, l’attuale sfida per i produttori è quella di riuscire a rilasciare nuove soluzioni IP che mo-strino di essere all’avanguardia, interoperabili e in grado di fornire la massima flessibilità.Tutto questo implica che oggi gli utenti hanno a disposizione una gamma di opzioni di scelta molto più vasta che in passato sulla cui base poter progettare o migliorare il loro sistema di controllo accessi. E se il passaggio alla più innovativa tecnologia IP risulta innegabilmente la scelta migliore da effettuare, saper vagliare attentamente le opzioni e comprendere in che ma-niera tale miglioramento possa essere realmente utile è la vera fase cruciale. In altre parole, la questione non è tanto se implementare o meno la soluzione più aggiornata di access control, bensì saper individuare quali fattori è importante considerare al fine di ottenere il migliori risultato finale. In tal senso, uno dei criteri principali da tener presente quando si valuta una tecnologia di access point IP è certamente il suo grado di apertura e interoperabilità. Ancora oggi alcuni vendor continuano a proporre e vendere software proprietari che funzionano esclusivamente con di-spositivi di controllo prodotti dal fornitore. Si tratta di un modello di architettura chiusa che limita rigidamente l’utente nel poter cambiare hardware o software, costringendolo quindi a dover rimanere vincolato alla situazione esistente oppure doverla sostituite completamen-te. Altri produttori di access point scelgono invece di offrire le loro API in maniera aperta, consentendo così una facile integrazione alla varietà di software disponibili. Tale approccio rappresenta sicuramente uno step apprezzabile nella giusta direzione, ma è importante tenere a mente che si può parlare di vero e proprio sistema di controllo accessi dall’architettura aperta solo quando viene resa possibile la coesistenza di differenti componenti di diversi produttori all’interno dello stesso ambiente.Proprio nell’ottica di voler agevolare l’utilizzo di sistemi access control ad architettura aperta, Genetec ha realizzato Synergis Master Controller (SMC): il controller IP intelligente pro-gettato per fornire la massima flessibilità e funzionalità per ogni dispositivo di access control. Concepito per orientare la domanda di mercato verso soluzioni non-proprietarie, Genetec Synergis Master Controller supporta i più diffusi moduli di sicurezza access control dei mag-giori vendor e consente agli utenti di poter facilmente modificare l’assetto hardware o sof-tware qualora non siano più soddisfatti del loro attuale sistema. Il tutto senza dover affrontare l’onere economico di un investimento volto a dover intervenire sull’intero sistema. Genetec Synergis Master Controller consente il monitoraggio in tempo reale di accessi ed allarmi.

Utilizzata all’interno della piattaforma unificata di sicurezza Genetec Security Center, SMC permette alle aziende di evolvere verso un approccio unificato di gestione della sicurezza. I clienti Genetec possono così assolvere tutte le esigenze di videosorveglianza - controllo de-gli accessi, riconoscimento delle targhe automobilistiche, monitoraggio anti-intrusione, ecc – tramite un’unica piattaforma centralizzata. Grazie alle funzionalità di protezione avanzata offerte da SMC, gli utenti possono rispondere rapidamente agli eventuali cambiamenti delle condizioni di sicurezza modificando di conseguenza le performance del proprio sistema di sicurezza. I clienti hanno così il potere di limitare o escludere l’ingresso verso un’area specifica o un intero un edificio, così come programmare un blocco totale degli accessi ad un determi-nato momento.Sebbene la funzione originale e primaria di un sistema del controllo di accesso sia quello di sostituire l’esistenza delle serrature tradizionali – eliminando così tutte le conseguenti impli-cazioni nella gestione delle chiavi - si stanno oggi diffondendo in molte aziende e organizza-zioni utilizzi alternativi di tali sistemi che vanno al di là del mero monitoraggio sugli accessi di entrate e uscite. Un esempio è rappresentato dagli ambienti IT dove, oltre ad applicare un lettore all’ingresso della sala server è possibile installare controller e mini lettori nei singoli rack. In questa maniera il responsabile IT potrà sempre controllare non solo chi è entrato nella stanza in questione, ma anche chi ha avuto accesso al rack, a che ora, nonché verificare se tale accesso fosse autorizzato o meno. Utilizzi simili di tali sistemi vengono adottati in ambiti quali gli armadi dove vengono riposte le armi da fuoco nelle strutture delle forze dell’ordine, quelli contenenti i farmaci negli ospedali, o ancora per i banconi dove vengono esposti i preziosi nelle gioiellerie.Ciò che, in definitiva, rende un sistema di controllo accessi efficiente e di qualità risiede nel grado di efficacia e sicurezza che sono in grado di garantire. Le moderne soluzioni IP, in grado di offrire grande velocità e scalabilità, consentono la connettività del sistema in tempo reale e, di conseguenza, la possibilità per il personale IT di essere avvertito degli eventi nel momento stesso in cui si verificano. Optare per dispositivi e software aperti e interoperabili, utilizzare moderne soluzioni IP e saper estendere i benefici di tali sistemi a nuovi campi di applicazioni sono le tre principali tendenze che offrono i presupposti di infiniti possibili scenari nell’utiliz-zo di tecnologie di videosorveglianza.

geneTec Ridefinisce gli asseT PeR una ModeRna concezione di access conTRol sysTeM

Aperta, interoperabile e realizzata con tecnologia IP: questi gli ingredienti della videosorveglianza di nuova generazione secondo Genetec

0.9

: videosorveglianza

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: unified communication

da una RiceRca coMMissionaTa da PolycoM e incenTRaTa sui TRend aziendali eMeRge cHe la VideoconfeRenza sTa diVenTando uno sTandaRd nelle coMunicazioni di business

realizzare soluzioni voce, video e di condivisione contenuti in grado di aiutare le aziende a superare efficacemente ogni tipo di distanza: quella tra uffici distaccati, tra domanda e offerta di mercato, tra un problema e la sua soluzione, tra confusio-

ne e chiarezza. Questo è l’obiettivo di Polycom che, allo scopo di fornire alle organizzazioni un valido strumento utile ad orientarsi al meglio nell’ambito della videoconferenza, annuncia il lancio del progetto Guide to Collaborating Across Borders, una nuova guida ricca di con-sigli creata per aiutare le aziende a comprendere le sfumature del business nelle diverse parti del mondo. La guida - dedicata ai business leader all’interno delle diverse funzioni aziendali, dall’IT alle HR e ai dipendenti di livello C, per capire come la videoconferenza può aiutare le persone a ridurre le distanze e ottenere i propri risultati in maniera più rapida ed efficace – è basata sui risultati di una ricerca condotta su 1.205 business decision maker in 12 paesi. L’indagine, intitolata “Global View: Business Video Conferencing Usage and Trends” e con-dotta da Redshift Research su commissione di Polycom, rivela che la videoconferenza sta diventando uno standard nelle comunicazioni di business: il 96% del management e del top management afferma che la videoconferenza aiuta le aziende a ridurre le distanze e ad abbat-tere le barriere culturali per migliorare la produttività. Quando è stato chiesto di scegliere i metodi preferiti di comunicazione oggi, gli intervistati posizionano la video conferenza al terzo posto (47%), dopo le e-mail (89%) e le chiamate/conferenze vocali (64%), e quegli stessi imprenditori e manager si aspettano che il video sia il loro strumento preferito di collaborazione nel giro di 3 anni (52%), seguito dalle e-mail (51%) e le chiamate/conferenze vocali (37%). Gli intervistati che utilizzano le videoconferenze oggi hanno affermato che i tre maggiori vantaggi sono: una migliore collaborazione tra colleghi dislocati a livello globale (54%), una maggiore chiarezza degli argomenti in discussione (45%) e riunioni che risultano più efficaci (44%). Il 76% dei decision maker sta già utilizzando so-luzioni di videoconferenza con il 56% di questi che partecipano almeno ad una chiamata in video ogni settimana. La ricerca ha rivelato che in Brasile, India e Singapore questo dato risulta ancora maggiore, con i 2/3 degli intervistati che partecipano a conferenze in video almeno una volta a settimana.

Inoltre, l’83% degli intervistati, e il 90% di questi compresi tra i ventenni e i trentenni, utiliz-zano soluzioni video di tipo consumer a casa, e quasi la metà di tutti gli intervistati utilizza la videoconferenza a casa almeno una volta ogni settimana. La crescente popolarità della vide-oconferenza in casa, soprattutto da parte dei cosiddetti Millennials - ovvero la generazione dei giovani nati tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni del Duemila - che entrano a far parte della forza lavoro, rappresenta infatti un importante fattore pilota per la crescita delle preferenze nei confronti dell’adozione della video collaborazione nei luoghi di lavoro. Alcu-ni elementi chiave per rendere il video popolare in ufficio allo stesso livello di quanto lo sia già a casa consistono nel garantire che sia facile da usare, che fornisca una connessione di alta qualità, offrendo sicurezza di livello enterprise, oltre alla volontà dei partecipanti di accettare e adattarsi alle differenze culturali per comunicare oltre le frontiere nazionali. Grazie alla col-

laborazione video le aziende di tutto il mondo riducono ogni giorno le distanze, aumentano la produttività, innalzano l’impegno dei dipendenti e migliorano il time to market.Per quanto concerne l’utilizzo dei device, lo studio dimostra che i computer portatili e de-sktop sono i dispositivi più popolari per le attività di videoconferenza (75% degli intervistati), seguiti dalle sale conferenza (48%) e dai dispositivi mobile (42%). L’indagine ha poi fornito spunti interessanti da parte degli utenti sui fattori ideali per la perfet-ta videoconferenza, e quali invece sono da evitare a giudizio dei decision maker. Tra i criteri per un perfetto meeting in video sono stati identificati: la possibilità di ascoltare tutti in ma-niera chiara (69%); l’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia e semplice da usare (60%); una buona qualità dell’immagine (58%). I maggiori elementi di distrazione, da evitare durante i meeting in video, sono invece risultati essere: cellulari non spenti durante il meeting (58%); partecipare collegandosi da luoghi non appropriati, ad esempio aree pubbliche affollate e ne-gozi (52%); fare più cose contemporaneamente e apparire distratti, ad esempio digitare sulla tastiera (51%); distrazioni di sottofondo tipo il passaggio di colleghi, la presenza di musica e di rumore in generale (50%).La ricerca di Polycom fa inoltre luce sulle diverse opinioni tra gli utenti della video collabo-ration che possono considerare alcuni elementi come fonte di distrazione, mentre in altri vengono accettati. Ciò che un paese ritiene elemento di disturbo, è indifferente in un altro. Quando, ad esempio, è stato chiesto se un abbigliamento non consono agli affari risulti esse-re una distrazione, gli intervistati provenienti da India, Singapore e Polonia risultano in cima alla lista (30, 26 e 21%, rispettivamente), mentre agli ultimi posti si posizionano con il 13%, o meno, gli intervistati nel Regno Unito, Francia, Russia e Olanda. L’India risulta essere il paese in cui le persone considerano la video conferenza come un fattore fondamentale per le attività di new business (60%), seguiti da Russia (49%) e Brasile (44%), mentre nel resto del mondo il numero di queste persone si assesta al 38%. Gli Stati Uniti sono il paese che guidano la clas-sifica per l’utilizzo della video comunicazione per le attività di recruitment, con il 32% degli intervistati che affermano che utilizzano il video per queste attività, seguiti dall’Asia Pacifico con il 28%. Nella regione EMEA (Europa, Medio Oriente ed Africa, gli intervistati usano la video conferenza maggiormente per le possibilità che offre alla flessibilità nel lavoro, seguita dalla possibilità di connettersi con colleghi presenti in altri paesi. L’indagine ha anche dimostrato che gli utenti, in varie funzioni aziendali, utilizzano il video per ridurre le distanze in maniera leggermente diverse l’uno dall’altro. Gli amministratori de-legati e i fondatori delle aziende considerano la flessibilità e la possibilità di comunicare tra gli uffici nella stessa area ragioni fondamentali per l’utilizzo della video conferenza (al 50% entrambi i fattori), seguiti dai meeting internazionali (46%), new business/vendite e riunioni all’interno di una stessa divisione o azienda (entrambi gli ultimi due fattori al 39%). Durante una settimana media, è il reparto marketing ad utilizzare il video maggiormente più di fre-quente (il 64% lo usa settimanalmente), seguito dai reparti IT/engineering e facilities (62%). Nonostante ciò, quando si parla di utilizzo giornaliero del video, è il reparto HR quello che lo utilizza maggiormente (32%), seguito da quello commerciale (28%). I reparti IT/engineering (61%) e manifattura/rifornimenti (58%) preferiscono utilizzare il video più per le comunica-zioni internazionali che nazionali. Tutti gli intervistati, al di là del ruolo ricoperto, usano preva-lentemente il video per le conferenze tra un ufficio e un altro, seguito dai meeting internazio-nali. La stragrande maggioranza ritiene importante provare e conoscere le differenze culturali tra i diversi paesi quando comunicano in video (97%), e l’89% di questi pensa sia necessario stabilire un codice di condotta per aiutare le persone ad utilizzare al meglio la videoconferen-za in ambito lavorativo.

SCariCa la GuiDa per capire come la videoconferenza può aiutare le persone a ridurre le distanze

combattere ogni tipo di distanza: con questo obiettivo Polycom lancia una campagna per diffondere una cultura basata sulle moderne soluzioni di unified communications e collaboration

dei decision-makersdicono che Videoconferenza migliora

la produttività e riduce le distanze

dei decision-makersutilizzano la videoconferenza

al lavoro

dei decision-makersche usano il Video oggi, partecipano ad almeno

un video meeting alla settimana

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le moderne esigenze informatiche fanno sì che i responsabili IT debbano quotidia-namente affrontare questioni quali le minacce della rete, i continui cambiamenti tecnologici e i guasti delle apparecchiature informatiche. La mancanza di risorse,

l’aumento delle richieste di disponibilità e i cambiamenti della distribuzione informatica, inoltre, contribuiscono ad aggravare ulteriormente la gestione di tali problematiche.

Una valida ed efficace risposta a tale contesto viene da APC by Schneider Electric™ con In-fraStruxure™: un’infrastruttura IT semplice, adattabile, gestibile e completa, in grado di far risparmiare tempo ai Responsabili IT. In-fraStruXure è un’architettura innovativa per NCPI (Network-Critical Physical Infrastruc-ture) che basandosi su un approccio “a blocchi” aperto e a componenti modulari standardiz-zati, integra completamente alimentazione, raffreddamento, gestione e servizi all’interno di un design ottimizzato per rack. La soluzione

è concepita come sistema di facile implementazione che garantisce un’eccellente flessibilità nella gestione e nella distribuzione fisica delle risorse informatiche, abbattendo al tempo stes-so i tempi di fermo.

InfraStruXure consente di installare solo i componenti necessari al momento e di garan-tire la scalabilità e l’adattabilità alle esigenze future. Inoltre, tale architettura aumenta il li-vello di disponibilità del sistema, riducendo i tempi di progettazione e installazione da mesi a giorni. Le soluzioni InfraStruxure si adatta-no a qualunque spazio informatico, mentre il monitoraggio in remoto e le chiare funzio-nalità consentono di controllare attivamente l’infrastruttura fisica informatica in qualun-que momento, da qualunque parte del mon-

do. I problemi di distribuzione, di configurazione delle risorse informatiche e della capacità di alimentazione e raffreddamento risultano particolarmente pressanti. Ecco perché sfruttando anni di esperienza e di ricerche sul campo, APC by Schneider Electric ha sviluppato apposite

guide per l’implementazione di soluzioni standard, ideali per spazi informatici di limitate dimensioni. Una volta creato il progetto, l’im-plementazione dell’infrastruttura fisica è estremamente semplice. Ogni soluzione InfraStruxure è concepita come sistema integrato “chiavi in mano”, per cui l’installa-zione non crea disagi all’attività. I cambiamenti nell’implemen-tazione delle apparecchiature informatiche, inoltre, richiedono l’adattamento dell’infrastruttura fisica a una vasta gamma di scena-ri: per esempio, lo spostamento

da un ambiente grande a uno piccolo, la migrazione al cloud, la virtualizzazione dei server, il consolidamento e così via. Le soluzioni InfraStruxure rispondono efficacemente anche a tale esigenza e possono infatti essere adattate a qualsiasi configurazione informatica, in qualunque momento. Esistono, ad esempio, armadi compatibili con apparecchiature di altri fornitori, disponibili in diverse profondità, altezze e larghezze, installabili negli ambienti informatici piccoli e grandi, laddove c’è spazio, in ambienti dedicati ma anche in Data Center di dimen-sioni notevoli. Dalle tendenze attuali del Settore IT, come ad esempio la virtualizzazione e il consolidamento, emerge chiaramente che vi sarà sempre più una compresenza di apparec-chiature informatiche diverse negli stessi rack. Tutti i rack e gli armadi APC by Schneider Electric tengono conto di questa esigenza e forniscono un’infrastruttura in grado di ospitare apparecchiature eterogenee in modo flessibile ed efficiente. Con InfraStruxure la gestione locale e remota è notevolmente semplificata, grazie al con-trollo delle prese degli UPS, al monitoraggio integrato dell’infrastruttura IT e dei consumi energetici: il tutto in un’unica soluzione pronta all’uso. La gestione tramite web e le funzioni di report consentono di prendere atto dei problemi in tempo reale e di risolverli con rapidità, da qualunque parte del mondo. In tal modo, non solo si ottiene un controllo totale degli spazi informatici, ma è possibile monitorare e gestire con estrema rapidità il funzionamento delle apparecchiature.

un’arChitettura on DeManD aDatta aD aMbienti Di tutte le DiMenSioni: DaGli arMaDi Di CablaGGio ai GranDi Data Center

InfraStruXure è l’infrastruttura It modulare firmata APc by Schneider Electric che integra alimentazione, raffreddamento, gestione e servizi

: cabling e data center

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InfrAStruXurE conSEntE lA GEStIonE IntEGrAtA PEr un controllo totAlE E In tEmPo rEAlE GrAzIE AllE Pdu PEr rAck A rISPArmIo EnErGEtIco.

Le unità PDU monitorate forniscono ai responsabili IT dati immediati a livello di rack, consentendo il controllo dell’alimentazione e garantendo la massima efficienza energe-tica, rack per rack; rappresentano uno strumento di gestione energetica fondamentale che fornisce la granularità necessaria per monitorare le risorse energetiche e di raffredda-mento e scoprire la possibilità di incrementare l’efficienza delle apparecchiature infor-matiche. Le PDU commutate sono attivabili e disattivabili in remoto: si possono spe-gnere quando l’alimentazione non è necessaria, ad esempio durante i fine settimana, o quando è opportuno disattivare apparecchiature meno importanti per risparmiare ener-

gia; inoltre abilitano il ripristino in remoto dei server bloccati, l’avvio sequenziale degli UPS con attivazione e disattivazione delle prese in determinati momenti durante il riav-vio o l’arresto del Data Center. Garantiscono un livello di sicurezza supplementare, dal momento che le prese inutilizzate vengono spente: in questo modo non risulta possibile alimentare apparecchiature sovraccaricandole, specialmente in ambienti non presidiati. GuarDa questo video sulla soluzione infraStruxure

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Spectralink, multinazionale specializzata in soluzioni wireless appositamente con-cepite per le esigenze di comunicazione del personale di lavoro, pone da sempre quale propria mission saper offrire ai propri clienti soluzioni aggiunte estensibili

che possono essere personalizzate e modificate nel tempo per rispondere sempre ai reali bi-sogni wireless di ogni tipo di impresa e organizzazione. Che si tratti di strutture mediche, commerciale o industriali, l’obiettivo di Spectralink è quello di fornire allo staff i più innovativi strumenti che li mettano in grado non solo di es-sere produttivi, ma soprattutto di svolgere le proprie mansioni con soddisfazione, efficacia e in tutta sicurezza. Tutte le soluzioni di telefonia enterprise realizzate da Spectralink sono concepite per ridurre il più possibile i tempi di stallo produttivi e i ritardi di risposta, andando così a migliorare l’efficienza complessiva della catena aziendale. Ogni tipo di ritardo è infatti in grado di compromettere il risultato finale, il lavoro delle risorse impiegate, nonché la stessa reputazione aziendale.

La tempestività, il costante contatto, il corretto flusso di informazioni, sono elementi essen-ziali per una corretta gestione delle cure mediche. Quando il personale infermieristico, i me-dici, il personale ausiliario nonché i pazienti stessi, ottengono le informazioni di cui hanno bisogno in tempo reale, ciascun soggetto è in grado a sua volta di rispondere in maniera più veloce e ottimale. Per questo realizza soluzioni dedicate agli ambienti ospedalieri che con-sentono il collegamento diretto senza compromettere la mobilità, affinché la comunicazio-ne risulti sempre agile ed efficace. Spectralink REACH è la soluzione integrata che unisce il sistema di chiamata verso il personale infermieristico con la telefonia wireless consentendo ai pazienti di contattare comodamente dal proprio letto lo staff di assistenza in mobilità, in qualunque ambiente dell’edificio si trovi. Tale accesso diretto e immediato consente agli infermieri di rispondere alle chiamate dei pazienti senza bisogno di doversi spostare fisica-mente. La soluzione Spectralink REACH contribuisce così a eliminare gli inutili sprechi di

tempo, riduce significativamente gli elementi di stress dei pazienti nonché del personale di assistenza medica, andando a creare un ambiente di guarigione più tranquillo e armonico. Disponibile per i modelli Spectralink DECT e Wi-Fi, Spectralink REACH funziona effi-cientemente all’interno delle reti di comunicazioni mobile esistenti, il ché implica il vantag-gio di una facile implementazione e gestione. La soluzione comprende inoltre una gamma di suonerie uniche e diversificate che consente al personale infermieristico di attribuire priorità di risposta alle chiamate dei pazienti, assicurando così un’ottimale assistenza medica.

Un valido strumento per la salvaguardia della sicurezza del personale che lavora in ambienti medici e industriali è poi rappresentato da Spectralink SAFE: la soluzione che consente di allertare in tempi rapidissimi gli addetti alla sicurezza e il personale nel momento in cui viene rilevata una situazione problematica, sulla base di una vasta gamma di allarmi predefiniti e altamente configurabili. Il sistema è infatti in grado di rilevare con estrema immediatezza eventi come un corpo che cade, che smette di muoversi o che inizia a correre. Anche Spec-tralink Safe Solution si integra perfettamente con l’infrastruttura di comunicazione mobile preesistente senza che siano necessarie spese aggiuntive, consentendo con estrema semplici-tà e convenienza alle aziende di provvedere in maniera efficace ed economica alla sicurezza del proprio staff.

E poiché, si sa, il cliente viene sempre e comunque prima di tutto, meritando ogni priorità e attenzione, Spectralink offre soluzioni wireless appositamente dedicate alle esigenze di chi lavora nei negozi e ha bisogno di strumenti che gli consentano di poter rispondere alle chia-mate ed essere sempre in contatto con il cliente anche mentre è impegnato nei vari reparti dello store. Quelle sviluppate da Spectralink sono soluzioni specifiche di Costumer Care che vanno ben oltre il concetto di cercapersona, telefonia cordless o walkie talkie, bensì of-frono agli esercizi commerciali - di piccole e grandi dimensioni – un vero e proprio sistema di telefonia aziendale intuitivo e progettato per agevolare l’attività in movimento, consentendo performance sempre efficaci e veloci durante ogni spostamento nel luogo di lavoro.

le soluzioni wiReless di sPecTRalink offRono VelociTà di RisPosTa, Riduzione dei TeMPi MoRTi e ToTale MobiliTà

da Spectralink soluzioni enterprise progettate per rendere il lavoro sempre più efficace, produttivo e sicuro

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: unified communication

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Iprotocolli di ridondanza Ethernet noti come Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP) e Multiple Spanning Tree Protocol (MSTP) hanno rappresentato la soluzione necessa-ria per connettere switch multipli all’interno di una configurazione ad anello. L’anello

infatti forma una sorta di “loop chiuso” e sia il protocollo RSTP sia quello MSTP sono in grado di calcolare il percorso di backup più rapido e di creare una soluzione detta “Ethernet Ring Switching”.Tuttavia una problematica relativa a tale schema di protezione è che si rende necessario gene-rare una cosiddetta broadcast storm per stabilire quale link sia il più appropriato per evitare di creare un loop all’interno di tutti gli switch. Nei casi in cui si sviluppi una struttura ad albero, i relativi calcoli e tempi di risposta aumenteranno in proporzione alla crescita della rete e po-tranno durare tra i 2 e i 120 secondi, fino a raggiungere i 5 minuti.Questo tempo di ripristino diventa inaccettabile in certe infrastrutture e applicazioni criti-che quali ad esempio quelle che regolano i comandi nei sistemi di aviazione o dei semafori

stradali, dove la perdita di connessione anche di un solo secondo può risultare fatale. La risposta del mer-cato è stata la creazione, da parte di ciascun brand, di soluzioni in grado di migliorare il tempo di recovery entro un range tra i 10 e i 50ms. Alcuni grandi fornitori di sistemi Ethernet stanno lanciando protocolli di recovery pro-prietari - come ad esempio CISCO RPR (Resilient Packet Ring), Extreme Network EAPS (Ether-net Automatic Protection Switching). L’assenza di interoperabilità da marca a marca, tuttavia, comporta non solo una minore ca-

pacità di recovery all’interno dell’infrastruttura di rete ma anche un maggiore investimento economico complessivo. Oltre tutto i risultati riscontrabili non riescono a dare conferma di quale prodotto funzioni realmente meglio degli altri. Al fine di risolvere le problematiche legate all’interoperabilità, l’International Telecommuni-cation Unit (ITU) ha elaborato un protocollo chiamato G.8032 Ethernet Ring Protection Switching (ERPS) compatibile con gli standard Ethernet e in grado di migliorare il tempo di recovery a meno di 50ms. Lantech – azienda costantemente impegnata a fornire soluzioni di rete di alta qualità dota-te di funzionalità innovative – ha provveduto a implementare lo standard ITU G.8032 nelle serie 3/5 dei suoi switch industriali, offrendo così ai propri clienti tutti i vantaggi di soluzioni che non richiedono alcuna configurazione, in quanto abilitate al settaggio automatico verso i migliori parametri senza bisogno di intervento manuale, onde evitare errori di conteggio. Grazie a tale implementazione viene anche garantita l’integrazione multicast: a differenza dell’attuale anello che aggiorna unicamente la tabella di indirizzi Mac (invece di IGMP) in caso di failover, l’anello con G.8032 recupera il link video in meno di 20ms, ripristinando au-tomaticamente il client video disconnesso e aggiornando il path entro un intervallo di 60-180 secondi senza attendere la richiesta. Il protocollo G.8032 fornisce inoltre protezione per il traffico Ethernet in una topologia ad anello, assicurando al contempo che non ci siano loop all’interno dell’anello la cui formazione viene impedita bloccando il traffico su un link predeterminato o su un link danneggiato.

Ogni anello Ethernet è composto da un in-sieme di nodi connessi ad anello, ciascuno connesso ai nodi adia-centi tramite due indi-pendenti link ad anello, il quale impedisce la formazione di loop nella rete. L’anello uti-lizza uno specifico link per proteggere l’intero anello Ethernet, chia-

mato appunto Ring Protection Link (RPL). La funzione di protezione dell’anello provvede non solo a impedire la formazione di loop bensì attiva anche meccanismi di apprendimen-to, inoltro e filtraggio del database. L’impedimento di loop è ottenuto assicurando che, in ogni momento, il traffico scorra in tutti i link ad ac-cezione del Ring Protec-tion Link (RPL). Lo standard G.8032, ol-tre ad aver ridotto i tem-pi di recovery a meno di 50ms, funziona efficace-mente all’interno di im-plementazioni di brand differenti, garantendo così quell’interoperabili-tà che consente all’uten-te di ottimizzare costi e risorse.

gRazie allo sTandaRd iTu g.8032 gli swiTcH di nuoVa geneRazione lanTecH offRono: Riduzione dei TeMPi di RecoVeRy , funzioni di sicuRezza aVanzaTa e Piena inTeRoPeRabiliTà

lantech ha implementato nei propri switch industriali l’innovativo protocollo Itu G.8032

: networking

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nel corso dell’ultimo decennio abbiamo assistito a un vertiginoso incremento di abitudini multimediali connesse all’utilizzo di Internet e al boom di reti mobili, sia per quanto concerne lo svago privato sia il traffico dati di tipo business. Una

crescita che non accenna ad arrestarsi e che, al contrario, prevede che da qui al prossimo anno il nostro mondo andrà a creare, elaborare e memorizzare più dati di tutta la storia precedente dell’umanità.

I Data Center costituiscono il vero e proprio “centro nevralgico” dell’enorme quantità di dati aziendali che dovranno essere trasmessi , elaborati e memorizzati. I collegamenti in fibra ot-tica sono di vitale importanza per fornire la larghezza di banda e le velocità necessarie per trasmettere l’enorme quantità di dati, da e verso un gran numero di risorse. Una maggiore larghezza di banda è necessaria anche per sostenere l’uso della virtualizzazione che consolida più piattaforme informatiche su singoli server fisici per ridurre la quantità di attrezzature e migliorare l’utilizzo degli spazi. Mentre i responsabili dei Data Center si sforzano di fornire la larghezza di banda di cui hanno bisogno, le velocità di trasmissione degli switch di core sono in aumento e le infrastrutture di backbone vedono un significativo aumento della quantità dei collegamenti di cablaggio in fibra ottica. Le velocità di trasmissione tipiche del data center si stanno proiettando oltre i 10Gbit/sec . Poiché la quantità di dati che viaggia nei Data Center si avvia a segnare un massimo storico, i manager IT devono prepararsi a migrare verso 40/100-GbE. Vista anche la crescente apprensione per i costi di aggiornamento e di gestione della complessità tecnica, i manager dei Data Center hanno bisogno di soluzioni che semplifichi-no i processi di aggiornamento e forniscano un migliore ritorno sugli investimenti, attuali e futuri. Sapendo che l’adozione intensiva delle applicazioni40 e 100-GbE è proprio dietro l’angolo e per alcuni, già una realtà, molti gestori di Data center stanno cercando di determinare quale soluzione a livello fisico può supportare i 10-GbE oggi, fornendo il migliore e più efficace percorso di migrazione a 40 e 100-GbE. Mentre molte soluzioni sul mercato raccomandano l’uso di trunk multimodali a 12 fibre tra switchdi core e la zona di distribuzione nel Data Cen-ter, TE Connectivity raccomanda e offre un ulteriore percorso di migrazione basato sull’u-tilizzo di cavi trunk a 24 fibre terminati su connettività MPO-24. Sfruttando la tecnologia insita nei trunk con modularità 24 fibre, un tale sistema offre il giusto percorso di migrazione 10-40-100GbE con caratteristiche quali: supporto per 10, 40 e 100 Gigabit Ethernet; massi-mo utilizzo delle fibre disponibili; risparmio di spazio e riduzione delle congestioni di cavi; migliore gestione dei flussi d’aria e maggiore efficienza energetica rispetto ad altre opzioni di cablaggio; aumento della capacità nei pannelli in fibra ottica; uno schema di migrazione facile e conveniente; un maggiore ROI.Con l’uso di cavi trunka 24 fibre i manager di Data Center possono infatti arrivare ad utilizza-re tutte le fibre e sfruttare completamente i loro investimenti. Poter attivare tre collegamenti 40 GbE su un singolo cavo trunk a 24 fibre permette di utilizzare tutte le 24 fibre del cavo. Questo consente di recuperare il 33% delle fibre, percentuale che sarebbe persa con l’impie-go di permute dirette con bretelle MPO a 12 fibre, fornendo così un migliore ritorno sugli investimenti. Per 100-GbE, che richiede 20 fibre, un totale di 4 fibre sono lasciati inutilizzati quando si utilizzano due MPO a 12 fibre oppure uno a 24 fibre. Un altro vantaggio dell’impiego dei cavi trunk a 24 fibra è di ottenere percorsi di distribuzio-ne e aree di gestione delle connessioni ai pannelli meno congestionate. Lo spazio è prezioso nei Data Center, e una distribuzione congestionata dei cavi può rendere la gestione dei col-legamenti più difficile e impedire una corretta articolazione dei flussi d’aria, necessaria per mantenere efficiente il raffreddamento e migliorare l’efficienza energetica .La soluzione basata su cavi trunk e connettori MPO a 24 fibre offre un percorso di migrazio-

ne da 10GbE a 40 e 100-GbE semplice e conveniente, fornendo prontamente supporto per le tre generazioni di apparati attivi. Con i cavi trunk a 24 fibre che supportano efficacemente le tre applicazioni, non vi è alcuna necessità di programmare la sostituzione dei collegamenti fra i pannelli dell’area core e dell’area distribuzione; tutti rimangono disponibili per gli impieghi aggiornati e non devono essere sostituiti. Ciò significa che i manager dei Data Center posso-no facilmente migrare a velocità più elevate , con meno tempo e complessità. Con i trunk a 24 fibre che offrono prestazioni migliorate garantite per il 10, 40 e 100- GbE, l’aggiornamento

delle infrastrutture di cablaggio consiste semplicemente nell’aggiornamento dei cavi Hydra o dei cassetti modulari e delle bretelle di connessione degli apparati attivi.La soluzione per i Data center basata su cavi trunk e connettori MPO a 24 fibre è ottimale per impianti di medie e grandi dimensioni e adatta a tutti i mercati, dalla sanità alla finanza fino alla video distribuzione e i servizi governativi. La tecnologia MPO-24 è infatti ottimale per chiunque preveda la necessità di aggiornare le tecnologie di comunicazione da 10 a 40/100-GbE in futuro. Con il supporto garantito per tutte e tre le applicazioni, la possibilità di utiliz-zare efficientemente le fibre disponibili, la riduzione della congestione dei cavi e una minore interazione con i flussi d’aria, una maggiore densità di porte nei pannelli in fibra e un semplice schema di migrazione, il Data Center che adotta la soluzione con cavi trunk e connettore MPO a 24 fibre, si predispone ad una riduzione dei costi operativi e funzionali anche per il futuro. A differenza di altre soluzioni sul mercato che lasciano un terzo degli investimenti in fibra inutilizzato, passaggi cavo e accesso ai permutatori ed agli apparti iper congestionate, la soluzione con cavi trunk e connettori MPO a 24 fibre aiuta i manager dei Data Center a predisporre un supporto efficiente ed efficace per le esigenze di alta velocità attuali e future. I trunk a 24 fibre eliminano la necessità di riconfigurazioni complete e complesse per tutti i componenti di collegamento, assicurando un metodo facile e conveniente per l’aggiorna-mento da 10-GbE a 40 e 100-GbE.

la soluzione di inTeRconnessione PeR i daTa cenTeR basaTa su caVi TRunk e conneTToRi MPo a 24 fibRe, oTTiMale PeR iMPianTi di Medie e gRandi diMensioni

da tE connectivity la migliore strategia per la migrazione semplice e veloce alla tecnologia 40/100GbE

:cabling e data center

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Page 15: Newspaper n5 2013

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