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Una sfida hi-tech diventa fondamentale interpretare le esigenze delle aziende, soprattutto la maggioranza che non investe in Ict. L’Editoriale Esistono ricette hi-tech contro la crisi? Numeri alla mani, mai come in questo periodo la risposta sta scritta nei progetti di ripresa che accomunano imprese e istituzioni. A fronte di un 2008 chiuso, seppur leggermente, al di sopra di ogni paventata aspettativa, l’hi-tech del Bel Paese guarda avanti forte della filosofia abbracciata nell’ultimo anno dalle piccole imprese, che come confermato da Assinform, hanno reagito alla crisi puntando sulla tecnologia e sui servizi evoluti, innovando con coraggio senza ridurre i propri investimenti. Nonostante i buoni propositi rappresentino più che un positivo punto di partenza, è tuttavia necessario anche un intervento congiunto di politiche che l’innovazione siano in grado di premiarla e di sistemi incentivanti che vadano in aiuto delle imprese che rischiano di rimanere al palo nella corsa alla ripresa. Elmat segue da vicino gli sviluppi della situazione interpretando al meglio il ruolo del fornitore che conosce le esigenze e le problematiche dei propri clienti, ma anche di un’azienda che si propone alle altre aziende per garantire opportunità di ottimizzazione nella gestione e nel controllo dei costi. In un mare in burrasca come quello dell’attuale contesto economico, la buona notizia è data quindi dalle imprese che valorizzano il patrimonio It, allineandolo ai propri business, con i propri piani strategici e con l’offerta di fornitori capaci di offrire gli strumenti per la creazione di un effettivo valore aggiunto. Andrea Rizzo co-C.e.o. Elmat spa Codice Risposta Q1/09 NE/PD0017/2008 Il wireless dell’Università Luspio di Roma è firmato D-Link Networking pag. 7 Le soluzioni Video Analytics di Agent Vi al servizio della sicurezza Networking pag. 4 IL NEWSPAPER n°13 Q1/2009 Anno IIII copie 4.500 Yo! Sushi accetta la sfida dell’Unified Communication V oice www.elmat.com na sostanziale tenuta di strada per un hi-tech che batte la recessione. Merito delle piccole imprese pronte a investire in software e servizi evoluti e a scommettere su una ripresa che fa rima con innovazione . Senza dimenticare il tema strategico delle infrastrutture legate alla banda larga , come ribadito recentemente a Milano dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Tutto nell’annus horribilis di una crisi finanziaria fatta di Borse in affanno e credito risicato, sullo sfondo delle prime ripercussioni sul fronte occupazionale, come dimostra il caso della Motorola che la scorsa settimana ha deciso di chiudere il suo centro d’eccel- lenza di Torino in cui lavorano 370 super-ingegneri. Eppure nel suo complesso, per il 2008, l’hi-tech italiano batte la curva di un Pro- dotto interno lordo che va sotto- zero (-0,2%) e cresce di un timido ma significativo 1,1%, oltre quota 20,4 miliardi. Meglio delle tele- comunicazioni che hanno messo a segno un +0,8% raggiungen- do i 44,5 miliardi, per un merca- to globale – quello dell’Ict – che nell’anno sfiorerà i 65 miliardi di euro (+0,9%). Sono questi i dati del preconsuntivo presentato da Assinform, l’associazione delle imprese dell’Information Technology aderente a Confindustria. Nel 2007 l’informatica aveva corso al ritmo del 2% contro un Pil all’1,7%, un rallentamento dovuto principalmente alla flessione dell’hardware (6.614 milioni di euro), la cui crescita nel 2008 non supererà l’1% quando nel 2007 era stata del 3,6 per cento. Tengono i servizi informatici (+0,2%, 9.332 milioni di euro), mentre sale ancora il software (4.467 milioni di euro, +3,3 per cento). Fra le cause del calo della domanda di hardware c’è una pesante riduzione di spesa da parte delle famiglie alle quali la crisi – fa sapere l’associazione – «sta togliendo risorse da dedicare all’acquisto di beni tecnologici». Le novità positive arrivano dalle imprese fino a 250 dipendenti (il 40% della domanda It viene proprio da loro), che hanno reagito alla crisi puntando sulla U segue in seconda pagina... H.264: vantaggi e prospettive del nuovo standard per la videosorveglianza

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Una sfida hi-tech diventa fondamentale interpretare le esigenze delle aziende, soprattutto la maggioranza che non investe in Ict.

L’EditorialeEsistono ricette hi-tech contro la crisi? Numeri

alla mani, mai come in questo periodo la

risposta sta scritta nei progetti di ripresa che

accomunano imprese e istituzioni. A fronte

di un 2008 chiuso, seppur leggermente, al di

sopra di ogni paventata aspettativa, l’hi-tech

del Bel Paese guarda avanti forte della filosofia

abbracciata nell’ultimo anno dalle piccole

imprese, che come confermato da Assinform,

hanno reagito alla crisi puntando sulla tecnologia

e sui servizi evoluti, innovando con coraggio

senza ridurre i propri investimenti. Nonostante

i buoni propositi rappresentino più che un

positivo punto di partenza, è tuttavia necessario

anche un intervento congiunto di politiche che

l’innovazione siano in grado di premiarla e di

sistemi incentivanti che vadano in aiuto delle

imprese che rischiano di rimanere al palo nella

corsa alla ripresa. Elmat segue da vicino gli

sviluppi della situazione interpretando al meglio

il ruolo del fornitore che conosce le esigenze e

le problematiche dei propri clienti, ma anche

di un’azienda che si propone alle altre aziende

per garantire opportunità di ottimizzazione nella

gestione e nel controllo dei costi. In un mare

in burrasca come quello dell’attuale contesto

economico, la buona notizia è data quindi

dalle imprese che valorizzano il patrimonio It,

allineandolo ai propri business, con i propri

piani strategici e con l’offerta di fornitori capaci

di offrire gli strumenti per la creazione di un

effettivo valore aggiunto.

Andrea Rizzoco-C.e.o. Elmat spa

Codice Risposta Q1/09

NE/PD0017/2008

Il wirelessdell’UniversitàLuspiodi Romaè firmatoD-LinkNetworking pag. 7

Le soluzioni Video Analytics di Agent Vi al servizio della sicurezza Networking pag. 4

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Yo! Sushi accetta la sfidadell’Unified Communication

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na sostanziale tenuta di strada per un hi-tech che batte la recessione. Merito

delle piccole imprese pronte a investire in software e servizi evoluti e a scommettere su una ripresa che fa rima con innovazione. Senza dimenticare il tema strategico delle infrastrutture legate alla banda larga, come ribadito recentemente a Milano dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Tutto nell’annus horribilis di una crisi finanziaria fatta di Borse in affanno e credito risicato, sullo sfondo delle prime ripercussioni sul fronte occupazionale, come dimostra il caso della Motorola che la scorsa settimana ha deciso di chiudere il suo centro d’eccel-lenza di Torino in cui lavorano 370 super-ingegneri. Eppure nel suo complesso, per il 2008, l’hi-tech italiano batte la curva di un Pro-dotto interno lordo che va sotto-zero (-0,2%) e cresce di un timido ma significativo 1,1%, oltre quota 20,4 miliardi. Meglio delle tele-comunicazioni che hanno messo a segno un +0,8% raggiungen-do i 44,5 miliardi, per un merca-to globale – quello dell’Ict – che nell’anno sfiorerà i 65 miliardi di euro (+0,9%). Sono questi i dati

del preconsuntivo presentato da Assinform, l’associazione delle imprese dell’Information Technology aderente a Confindustria. Nel 2007 l’informatica aveva corso al ritmo del 2% contro un Pil all’1,7%, un rallentamento dovuto principalmente alla flessione dell’hardware (6.614 milioni di euro), la cui crescita nel 2008 non supererà l’1% quando nel 2007 era stata del 3,6 per cento. Tengono i servizi informatici (+0,2%, 9.332 milioni di euro), mentre sale ancora il software (4.467 milioni di euro, +3,3 per cento). Fra le cause del calo della domanda di hardware c’è una pesante riduzione di spesa da parte delle famiglie alle quali la crisi – fa sapere l’associazione – «sta togliendo risorse da dedicare all’acquisto di beni tecnologici». Le novità positive arrivano dalle imprese fino a 250 dipendenti (il 40% della domanda It viene proprio da loro), che hanno reagito alla crisi puntando sulla

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segue in seconda pagina...

H.264: vantaggi e prospettive delnuovo standard per la videosorveglianza

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ALL’INTERNO

ArubaAruba Networks.È l’ora delle presentazioni ufficiali

UbiquitiUbiquiti Networks. Parola d’ordine: wireless!

PolycomNuovo SoundPoint IP 670 di Polycom: innovativo display a colori e audio ad alta definizione

AvmFritz!Box Fon WLAN 7270, la centrale di comunicazione per casa e ufficio

AxisH.264: vantaggi e prospettive delnuovo standard per la videosorveglianza

Agent VILe soluzioni Video Analytics di Agent Vi al servizio della sicurezza

AlvarionBreezeACCESS VL SU-Video.Videosorveglianza wireless flessibile ed efficiente per tutte le esigenze

SwyxYo! Sushi accetta la sfida dell’Unified Communication

D-LinkIl wireless dell’Università Luspio di Roma è firmato D-Link

Proprietà intellettuale: Elmat SpAVia Uruguay, 15 - 35127 Padova Z.I.

Stampato da: Tipografia Aster (PD)Diffusione: 20.000 copie

A cura di: MultiPiani • www.multipiani.com

Stampato a Padova il 20 Marzo 2009

È disponibile in versione PDF sul sito www.elmat.com

IL NEWSPAPER

GLOSSARIO

tecnologia. Lo dice l’indagine sul settore effettuata presso le associate Assinform, alle quali sono state chieste valutazioni sui budget tecnologici: la maggioranza ha risposto che non ha tagliato gli investimenti in innovazione nel 2008 e che li difenderà nel 2009. Nelle aziende medio-grandi, invece, prevale una riduzione degli investimenti in hi-tech.Nonostante la tenuta, il settore necessita comunque di un sostegno, tema rilanciato dal presidente del-l’Assinform Ennio Lucarelli: «Servono misure fiscali che premino le imprese che innovano – spiega Luca-relli – con incentivi e provvedimenti che favoriscano l’aumento della loro capitalizzazione, insieme con la promozione di un sistema del credito, la realizzazione di un mercato dei servizi innovativi concorrenziale e selettivo abbandonando la pratica diffusa, soprattutto a livello locale, degli affidamenti in house. Infine chiediamo il rafforzamento dei programmi di ricerca e sviluppo sull’innovazione che favoriscano l’incon-tro cooperativo fra domanda e offerta di tecnologie». Per quanto riguarda i settori, aumentano gli inve-stimenti in hi-tech della distribuzione, insieme con l’industria e le utilities. In calo, invece, l’attenzione alla tecnologia degli altri comparti: dalla pubblica amministrazione alla finanza, passando per tlc e media, che hanno diminuito i budget. Un richiamo forte alla necessità di investire in infrastrutture tecnologiche è arrivato dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che condivide il suggerimento rivolto al Go-verno dal presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, affinché venga varato «un grande progetto nazionale» per la diffusione della banda larga in grado di ridurre il Digital Divide. «In questo Paese servono certamente le infrastrutture materiali - ha detto il numero uno di Viale dell’Astronomia al convegno dell’Assinform - come strade e autostrade, ma anche quelle immateriali come la banda larga che è un elemento essenziale per l’innovazione e lo sviluppo».

Daniele Lepido – IL SOLE 24ORE

Una nuova opportunità per le aziende che progettano, realizzano e gestiscono un cablaggio strutturato evoluto nel Triveneto e dintorni

Cabling Padova 2009 si arti-cola in una giornata di con-vegno con interventi dall’alto valore culturale; l’area espo-sitiva, collocata nelle vicinan-ze della sala convegno, è lo spazio in cui è possibile “toc-care con mano” le più avan-zate soluzioni, discuterne con gli esperti delle società del-l’offerta e sviluppare contatti commerciali.

DIGITAL DIVIDE: il digital divide, ovvero l’esclusione di moltissimi cittadini dal col-legamento veloce a Internet è sempre più legata a doppio filo al concetto di “servi-zio universale”. Le due tematiche mettono in evidenza da un lato la necessità di infra-strutture adeguate che consentano di far arrivare ovunque la banda larga, dall’altro la capacità di restare al passo con lo svi-luppo tecnologico e sociale, assicurando un servizio (di buona qualità e a prezzi ac-cessibili, indiscriminatamente dal reddito e dalla zona) che sta divenendo sempre più indispensabile, al pari di acqua, tele-fono, luce e gas.

Convegno Cabling Padova

Martedì 31 Marzo

Certificazioni ALVARIONGiovedì 2 Aprile - Padova

Venerdì 3 Aprile - Padova

Certificazioni AXISMartedì 21 Aprile - Catania

Giovedì 30 Aprile - Padova

Certificazioni SWYXLunedì 27 Aprile - Milano

Martedì 28 Aprile - Milano

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I Corsi

Gli Eventi

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Aruba Networks.È l’ora delle presentazioni ufficialiIl nuovo vendor di Elmat, tra i leader mondiali nel settore Wireless LAN Enterprise, propone un approccio integrato che associa sicurezza e fruibilità a semplicità d’utilizzo e gestione

Aruba Networks, società con sede in California e con filiali sparse in tutti i continenti, sviluppa soluzioni wireless per network aziendali che permettono agli utenti di avere un accesso sicuro alle applicazioni in qualsiasi posto essi lavorino o si spostino. Aruba è la seconda realtà nel mondo per il settore Wireless LAN Enterprise, con una percentuale di copertura del mercato che si attesta attorno all’11%, ed è stata identificata come “Leader” nel Gartner Magic Quadrant.

Il suo successo, ottenuto focalizzandosi sullo sviluppo di soluzioni WLAN che integrassero tutti gli elementi necessari per un sistema completo di mobilità all’interno di una singola piattaforma, le ha permesso di non sovrapporsi con l’offerta di altri competitors. Aruba impiega le reti cablate già esistenti permettendo nel contempo, grazie alla piattaforma gestionale AirWave, di integrare anche sistemi wireless precedenti.

La soluzione è costruita attorno a tre principi fondamentali:

• La sicurezza della rete deve essere basata sull’utente non sulla porta. Sono gli utenti a causare le violazioni della sicurezza, non le porte. L’80% delle violazioni vengono bloccate prima che accadano se il controllo di accesso è basato sull’identificazione dell’utente e su che cosa gli sia concesso fare. • La connettività di rete deve comprendere il concetto di la mobilità, non ostacolarloLa diffusione dei computer portatili, di dispositivi personali come l’iPhone e di Internet a banda larga ha permesso ai lavoratori di svolgere la propria attività anche al di fuori del proprio tradizionale ambito. Vogliono lavorare in questo senso e sono più produttivi quando lo fanno. Se vogliono lavorare da casa, da un hotel, da una caffetteria, o dal self-service nell’ufficio dell’azienda, devono tuttavia avere un collegamento sicuro alle loro applicazioni aziendali.

• Il wireless fa risparmiare denaroI limiti del wireless (sicurezza, velocità, qualità del servizio, complessità) sono stati da tempo risolti. I tradizionali cavi di rame sono costosi, così come il lavoro necessario per cablare gli edifici. Le reti via cavo ostacolano la mobilità ed è ridicolo pensare che, anno dopo anno, le aziende debbano stanziare del budget in misura necessaria al cambiamento.

I clienti Aruba identificano un elevato numero di fattori chiave che differenziano il vendor statunitense dalla concorrenza:

• Capitale ridotto per l’investimento iniziale:Aruba combina tutti gli elementi chiave (gestione, sicurezza, servizi) in una singola piattaforma integrata. Infatti non sono necessari componenti aggiuntivi al di là di access point, controller e licenze software per creare una soluzione completa. Questo riduce il costo d’acquisto iniziale, ma porta anche a benefici in termini di riduzione delle spese di formazione, supporto e smantellamento di servizi esistenti.

• Costi operativi ridotti:La natura integrata ed il ridotto ammontare di apparecchiature necessarie allo sviluppo e gestione delle soluzioni Aruba porterà benefici agli utenti nella riduzione degli attuali costi di amministrazione della rete. Molti clienti affermano inoltre che l’implementazione di una rete wireless Aruba non ha portato alcuna criticità al dipartimento IT dell’azienda.

• Nessuna interruzione delle operazioni: Le architetture Aruba non richiedono interruzioni nei servizi esistenti durante le fasi di installazione. Incanalare tutto il traffico WLAN attraverso un network esistente significa che sono necessari solo cambiamenti minimi (come quelli volti collegare gli access point), e non sono previste importanti operazioni di

configurazione dei router e degli switch (visto che in entrambi i casi essi lavorano in maniera indipendente dalla rete cablata già presente).

• Maggiori soluzioni di sicurezza:Al momento quelle di Aruba sono le uniche soluzioni wireless che hanno conseguito il criterio EAL-2, e le certificazioni FIPS 140-2 e US DOD 8100.2. L’elemento essenziale della proposta di sicurezza Aruba è l’utente, che rappresenta il fulcro del sistema di crittografia. Nel momento in cui la rete wireless si estende al di fuori del network interno all’ufficio, gli access point diventano vulnerabili agli attacchi sia nei luoghi pubblici che semi-pubblici (reception, scale, sale meeting etc.). L’esperienza insegna che i dati non dovrebbero mai essere non criptati se un access point è vulnerabile, e di conseguenza Aruba cifra tutti dati che viaggiano dal client al mobility controller utilizzando una tecnologia costruita appositamente per permettere alla rete di essere estesa ovunque. Ogni utente è separato dall’altro attraverso il firewall integrato, unico nel suo genere tra le piattaforme di settore: l’ISCA Policy Enforcement Firewall, identificato da molti come un vero punto di differenziazione tra Aruba e i suoi competitors.

• Soluzioni scalabili:Le soluzioni Aruba attraverso le differenti famiglie di controller si sono rivelate realmente scalabili e pronte a rispondere alle differenti esigenze dei clienti e alle numerose richieste di mercato, garantendo un’elevato rapporto qualità prezzo sia in piccole reti di pochi access point sia in architetture complesse con centinaia di access point distribuiti geograficamente nel mondo.

• Affidabilità e semplicità:Riconoscendo che per molti ingegneri è importante una facile gestione delle radiofrequenze, Aruba ha sviluppato l’Adaptive Radio Management (ARM) che assicura un ambiente stabile e affidabile e che inoltre:• sia semplice da impiegare• sia completamente automatico • si presti a una facile risoluzione dei problemi, diminuendo drasticamente le richieste di assistenza.

• Soluzioni “verdi”:Di importanza sempre più rilevante per molte organizzazioni, il consumo totale di energia viene notevolmente ridotto nelle soluzioni Aruba attraverso l’integrazione di features appartenenti a differenti piattaforme in un unico e singolo chassis diminuendo così l’assorbimento di elettricità e la necessità di raffreddamento supplementare.

Aruba Networks ha stabilito un nuovo standard per la sicurezza delle wireless LAN: facile da impiegare, maneggevole e gestibile con semplicità. I prodotti Aruba hanno ripetutamente confermato il loro elevatissimo standard tecnico e qualitativo, ritagliandosi importanti riconoscimenti nella maggiori riviste del settore del Networking. Network World Magazine, in particolare, commenta così i risultati dei test effettuati: “Le performance dei dispositivi dell’Aruba sono state state superiori al massimo teorico. Aruba è riuscita nell’intento attraverso la gestione dinamica della radiofrequenza (ARM – Adaptive radio management).”

Nel 2008 Aruba si è aggiudicata il Techworld Award per il migliore prodotto per la sicurezza wireless. Il redattore del magazine, Maxwell Cooter, afferma che “Aruba è un’azienda conosciuta e apprezzata, che ha rilasciato una miriade di buoni prodotti. Il Remote Access Point ha vinto per la sua semplicità di utilizzo, che non richiede un VPN (Virtual Private Network) remoto e separato per terminare la connessione.”

Per ulteriori informazioni visitare il sitowww.arubanetworks.com

Lunedì 27 Aprile - Milano

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Nuovo SoundPoint IP 670 di Polycom: innovativo display a colori e audio ad alta definizionePolycom presenta il telefono SIP di ultima generazione. Interfaccia utente immediata per un’incredibile esperienza audio-video.

Polycom, leader mondiale nel settore della telepresenza e delle audio e videoconferenze, ha di recente annunciato il lancio sul mercato del nuovissimo prodotto della linea SoundPoint IP desktop phone: il SoundPoint IP 670. Il nuovo dispositivo è il top della gamma: un telefono SIP con display a colori ad elevate prestazioni con connettività Gigabit Ethernet (GigE) e la rivoluzionaria tecnologia Polycom HD Voice.

Grazie a un’interfaccia a colori intuitiva una il SoundPoint IP 670 offre ai professionisti una semplice navigazione delle funzioni telefoniche che permette, tra le altre cose, di incrementare la produttività. Il dispositivo può essere considerato a tutti gli effetti la miglior console a colori del mercato ed è infatti caratterizzato dal miglior modulo di espansione a colori, il SoundPoint IP Colour Expansion Module, che consente il funzionamento ottimale dell’interfaccia utente. Questa soluzione incrementa in modo significativo la capacità di gestione del telefono e permette agli utenti di organizzare al meglio le chiamate, essendo in grado di visualizzare lo stato di presenza senza essere necessariamente di fronte al computer. Il SoundPoint IP 670 può inoltre supportare fino a tre moduli di espansione, sempre a colori, per formare una delle più complete console per l’audioconferenza.

Il dispositivo si caratterizza per la presenza di quattordici linee multifunzionali che possono essere configurate per la registrazione di linea, tipologia di

chiamata, velocità di connessione o selezione diretta della stazione (DSS)/busy lamp field (BLF). La soluzione supporta fino a 34 linee di registrazione, 47 linee BLF monitorate e 24 chiamate simultanee. Questo permette all’utente di ricevere, visualizzare, deviare e monitorare in modo semplice e rapido le chiamate in entrata.

Il SoundPoint IP 670 supporta sei linee telefoniche ed include caratteristiche e proprietà SIP avanzate, come il supporto di linee condivise, la possibilità di inviare messaggi di testo e di monitorare la presenza degli interlocutori. Il prodotto offre la possibilità di personalizzare il display con quattordici sfondi a colori di default. Gli sfondi possono essere anche modificati, ad esempio mediante l’applicazione del logo aziendale, in modo da arricchire il proprio desktop con un forte richiamo al brand.

Il telefono include un micro-browser XHTML che permette agli utenti di sfruttare al meglio le applicazioni Web-based e può essere impiegato in combinazione con una piattaforma che Polycom ha recentemente lanciato sul mercato: la Polycom Productivity Suite per i telefoni SoundPoint IP.

“Cerchiamo sempre di trovare nuove modalità per migliorare l’esperienza del consumatore e per offrire soluzioni che consentano di incrementare la produttività e di velocizzare il business,” ha affermato Sunil Bhalla, Senior Vice President e General Manager della

divisione Soluzioni di Comunicazione Voce di Polycom. “Il SoundPoint IP 670 combina un ottimo display a colori con l’audio ad alta definizione di Polycom per offrire ai consumatori un’interfaccia utente piacevole dal punto di vista visivo, un’incredibile esperienza audio e la più innovativa piattaforma dotata della connettività Gigabit Ethernet.”

Il telefono SoundPoint IP è stato certificato per garantire completa interoperabilità ed ampia capacità di supporto alla lista crescente di più di ventiquattro partner per le piattaforme SIP-based di controllo delle chiamate, che già comprende 3Com, BroadSoft, Digium, Interactive Intelligence, Sylantro e altri Partner Polycom per l’Interoperabilità VoIP (VIP).

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SoundPoint IP 560, telefono SIP con display a colori ad elevate prestazioni, la rivoluzionaria tecnologia Polycom HD Voice e la connettività Gigabit Ethernet (GigE)

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Ubiquiti Networks. Parola d’ordine: wireless!Dai primi passi ai recenti successi della giovane società californiana che punta su una gamma prodotto completa e dalle caratteristiche innovative

Ubiquiti Networks è una promettente realtà che si è affacciata sul mercato nel 2005 con la missione di rendere disponibile a una vasta utenza un networking senza fili pervasivo. In poche parole, un networking “con il dono dell’ubiquità”. Un obiettivo perseguito attraverso una proposta eterogenea di prodotti wireless dalle ottime prestazioni, caratterizzati da un design innovativo e un incredibile rapporto qualità/prezzo. Un ventaglio di soluzioni wireless molto ampio, sia per le esigenze del WISP che dell’Installatore di reti private che del costruttore OEM.

Ubiquiti ha inizialmente mosso i suoi primi passi nel mercato proponendo delle schede wireless in formato mini-PCI, come la Serie SuperRange e la successiva eXtremeRange, che possono essere utilizzate per trasformare un PC oppure un router con gli appositi slot in un apparato wireless, sia Access Point che Client. Queste schede sono ancora attualmente molto apprezzate da tutti gli utilizzatori ed assemblatori di soluzioni wireless basate sulla piattaforma Routerboard della Mikrotik.

Nel 2007 Ubiquiti ha lanciato il suo primo prodotto completo per uso outdoor, la PowerStation, per reti sia Punto-Punto che Punto-Multi-Punto. Munita di antenna integrata oppure esterna e bande da 2,4 Ghz oppure 5 Ghz, la Power Station Ubiquiti è una soluzione che associa a un prezzo competitivo e a ottime prestazioni la tecnologia brevettata Adaptive Antenna Polarity, che consente di poter cambiare la polarizzazione tra Verticale ed Orizzontale

via software. Il prodotto prevede anche una modalità adattativa per il cambio di polarizzazione dinamico ed automatico, che assicura elevate performance anche nei casi di utilizzo in ambienti fortemente disturbati da interferenza, ed è fornito un sistema operativo aperto, l’AirOS, oltre a essere compatibile anche con altri sistemi operativi come OpenWRT, OSWave, Antcor Ikarus, e StarOS.

La consacrazione di Ubiquiti è legata tuttavia alla NanoStation, nelle varianti 2.4 e 5 Ghz, rilasciata nel 2008. Si tratta di una radio full outdoor compatta, leggera, discreta, con antenna integrata ed opzione per collegare un’antenna esterna, che può essere usata anche per piccoli sistemi PtP oppure PtMP e come ideale CPE (Customer Premises Equipment) per un Wireless Internet Service Provider, ad un prezzo talmente competitivo da rendere possibile un ritorno sull’investimento (ROI) in tempi dimezzati rispetto alle altre soluzioni della concorrenza.

In aggiunta ai prodotti già citati, Ubiquiti ha messo a disposizione di system integrator ed assemblatori OEM alcune piattaforme di sviluppo per la creazione di prodotti wireless customizzati. È il caso di LiteStation e WispStation, che possono essere paragonate come caratteristiche alle RouterBoard Mikrotik, con processori e memorie adeguati per far girare sistemi operativi di complessità media, e con l’interfaccia radio ad alte prestazioni di Ubiquiti già “on board”.

Il 2009 sarà un anno di importanti novità per il brand californiano che ha presentato la NanoStation Loco (una versione ulteriormente ridotta nelle dimensioni e nei costi della NanoStation originale, sempre indirizzata al mercato WISP) per proseguire con la PicoStation, il prodotto wireless outdoor più piccolo e compatto del mercato, delle dimensioni di un telefonino, e la RouterStation, piattaforma di sviluppo OEM ad altissime prestazioni computazionali, per sistemi operativi complessi.

La palma del prodotto più innovativo dal punto di vista del design va però, senza ombra di dubbio, al Bullet, che consente di trasformare velocemente una qualsiasi antenna omnidirezionale, settoriale o direttiva in un sistema wireless ad elevate prestazioni e problematiche d’installazione pressoché nulle. Il Bullet si avvita direttamente al connettore dell’antenna, evitando l’utilizzo del costoso cavo coassiale RF, ed è un prodotto full outdoor che non richiede ulteriori protezioni e neanche staffe per l’installazione visto il suo modesto peso. Dotato di LED per il puntamento d’antenna e dell’intuitivo AirOS, rappresenta una scelta facile ed affidabile per qualsiasi realizzazione di reti wireless, sia ad uso privato che per l’abbattimento del Digital Divide.

NanoStation

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Nuovo SoundPoint IP 670 di Polycom: innovativo display a colori e audio ad alta definizionePolycom presenta il telefono SIP di ultima generazione. Interfaccia utente immediata per un’incredibile esperienza audio-video.

Polycom, leader mondiale nel settore della telepresenza e delle audio e videoconferenze, ha di recente annunciato il lancio sul mercato del nuovissimo prodotto della linea SoundPoint IP desktop phone: il SoundPoint IP 670. Il nuovo dispositivo è il top della gamma: un telefono SIP con display a colori ad elevate prestazioni con connettività Gigabit Ethernet (GigE) e la rivoluzionaria tecnologia Polycom HD Voice.

Grazie a un’interfaccia a colori intuitiva una il SoundPoint IP 670 offre ai professionisti una semplice navigazione delle funzioni telefoniche che permette, tra le altre cose, di incrementare la produttività. Il dispositivo può essere considerato a tutti gli effetti la miglior console a colori del mercato ed è infatti caratterizzato dal miglior modulo di espansione a colori, il SoundPoint IP Colour Expansion Module, che consente il funzionamento ottimale dell’interfaccia utente. Questa soluzione incrementa in modo significativo la capacità di gestione del telefono e permette agli utenti di organizzare al meglio le chiamate, essendo in grado di visualizzare lo stato di presenza senza essere necessariamente di fronte al computer. Il SoundPoint IP 670 può inoltre supportare fino a tre moduli di espansione, sempre a colori, per formare una delle più complete console per l’audioconferenza.

Il dispositivo si caratterizza per la presenza di quattordici linee multifunzionali che possono essere configurate per la registrazione di linea, tipologia di

chiamata, velocità di connessione o selezione diretta della stazione (DSS)/busy lamp field (BLF). La soluzione supporta fino a 34 linee di registrazione, 47 linee BLF monitorate e 24 chiamate simultanee. Questo permette all’utente di ricevere, visualizzare, deviare e monitorare in modo semplice e rapido le chiamate in entrata.

Il SoundPoint IP 670 supporta sei linee telefoniche ed include caratteristiche e proprietà SIP avanzate, come il supporto di linee condivise, la possibilità di inviare messaggi di testo e di monitorare la presenza degli interlocutori. Il prodotto offre la possibilità di personalizzare il display con quattordici sfondi a colori di default. Gli sfondi possono essere anche modificati, ad esempio mediante l’applicazione del logo aziendale, in modo da arricchire il proprio desktop con un forte richiamo al brand.

Il telefono include un micro-browser XHTML che permette agli utenti di sfruttare al meglio le applicazioni Web-based e può essere impiegato in combinazione con una piattaforma che Polycom ha recentemente lanciato sul mercato: la Polycom Productivity Suite per i telefoni SoundPoint IP.

“Cerchiamo sempre di trovare nuove modalità per migliorare l’esperienza del consumatore e per offrire soluzioni che consentano di incrementare la produttività e di velocizzare il business,” ha affermato Sunil Bhalla, Senior Vice President e General Manager della

divisione Soluzioni di Comunicazione Voce di Polycom. “Il SoundPoint IP 670 combina un ottimo display a colori con l’audio ad alta definizione di Polycom per offrire ai consumatori un’interfaccia utente piacevole dal punto di vista visivo, un’incredibile esperienza audio e la più innovativa piattaforma dotata della connettività Gigabit Ethernet.”

Il telefono SoundPoint IP è stato certificato per garantire completa interoperabilità ed ampia capacità di supporto alla lista crescente di più di ventiquattro partner per le piattaforme SIP-based di controllo delle chiamate, che già comprende 3Com, BroadSoft, Digium, Interactive Intelligence, Sylantro e altri Partner Polycom per l’Interoperabilità VoIP (VIP).

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SoundPoint IP 560, telefono SIP con display a colori ad elevate prestazioni, la rivoluzionaria tecnologia Polycom HD Voice e la connettività Gigabit Ethernet (GigE)

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Ubiquiti Networks. Parola d’ordine: wireless!Dai primi passi ai recenti successi della giovane società californiana che punta su una gamma prodotto completa e dalle caratteristiche innovative

Ubiquiti Networks è una promettente realtà che si è affacciata sul mercato nel 2005 con la missione di rendere disponibile a una vasta utenza un networking senza fili pervasivo. In poche parole, un networking “con il dono dell’ubiquità”. Un obiettivo perseguito attraverso una proposta eterogenea di prodotti wireless dalle ottime prestazioni, caratterizzati da un design innovativo e un incredibile rapporto qualità/prezzo. Un ventaglio di soluzioni wireless molto ampio, sia per le esigenze del WISP che dell’Installatore di reti private che del costruttore OEM.

Ubiquiti ha inizialmente mosso i suoi primi passi nel mercato proponendo delle schede wireless in formato mini-PCI, come la Serie SuperRange e la successiva eXtremeRange, che possono essere utilizzate per trasformare un PC oppure un router con gli appositi slot in un apparato wireless, sia Access Point che Client. Queste schede sono ancora attualmente molto apprezzate da tutti gli utilizzatori ed assemblatori di soluzioni wireless basate sulla piattaforma Routerboard della Mikrotik.

Nel 2007 Ubiquiti ha lanciato il suo primo prodotto completo per uso outdoor, la PowerStation, per reti sia Punto-Punto che Punto-Multi-Punto. Munita di antenna integrata oppure esterna e bande da 2,4 Ghz oppure 5 Ghz, la Power Station Ubiquiti è una soluzione che associa a un prezzo competitivo e a ottime prestazioni la tecnologia brevettata Adaptive Antenna Polarity, che consente di poter cambiare la polarizzazione tra Verticale ed Orizzontale

via software. Il prodotto prevede anche una modalità adattativa per il cambio di polarizzazione dinamico ed automatico, che assicura elevate performance anche nei casi di utilizzo in ambienti fortemente disturbati da interferenza, ed è fornito un sistema operativo aperto, l’AirOS, oltre a essere compatibile anche con altri sistemi operativi come OpenWRT, OSWave, Antcor Ikarus, e StarOS.

La consacrazione di Ubiquiti è legata tuttavia alla NanoStation, nelle varianti 2.4 e 5 Ghz, rilasciata nel 2008. Si tratta di una radio full outdoor compatta, leggera, discreta, con antenna integrata ed opzione per collegare un’antenna esterna, che può essere usata anche per piccoli sistemi PtP oppure PtMP e come ideale CPE (Customer Premises Equipment) per un Wireless Internet Service Provider, ad un prezzo talmente competitivo da rendere possibile un ritorno sull’investimento (ROI) in tempi dimezzati rispetto alle altre soluzioni della concorrenza.

In aggiunta ai prodotti già citati, Ubiquiti ha messo a disposizione di system integrator ed assemblatori OEM alcune piattaforme di sviluppo per la creazione di prodotti wireless customizzati. È il caso di LiteStation e WispStation, che possono essere paragonate come caratteristiche alle RouterBoard Mikrotik, con processori e memorie adeguati per far girare sistemi operativi di complessità media, e con l’interfaccia radio ad alte prestazioni di Ubiquiti già “on board”.

Il 2009 sarà un anno di importanti novità per il brand californiano che ha presentato la NanoStation Loco (una versione ulteriormente ridotta nelle dimensioni e nei costi della NanoStation originale, sempre indirizzata al mercato WISP) per proseguire con la PicoStation, il prodotto wireless outdoor più piccolo e compatto del mercato, delle dimensioni di un telefonino, e la RouterStation, piattaforma di sviluppo OEM ad altissime prestazioni computazionali, per sistemi operativi complessi.

La palma del prodotto più innovativo dal punto di vista del design va però, senza ombra di dubbio, al Bullet, che consente di trasformare velocemente una qualsiasi antenna omnidirezionale, settoriale o direttiva in un sistema wireless ad elevate prestazioni e problematiche d’installazione pressoché nulle. Il Bullet si avvita direttamente al connettore dell’antenna, evitando l’utilizzo del costoso cavo coassiale RF, ed è un prodotto full outdoor che non richiede ulteriori protezioni e neanche staffe per l’installazione visto il suo modesto peso. Dotato di LED per il puntamento d’antenna e dell’intuitivo AirOS, rappresenta una scelta facile ed affidabile per qualsiasi realizzazione di reti wireless, sia ad uso privato che per l’abbattimento del Digital Divide.

NanoStation

Bullet

FRITZ!Box, l’ormai celebre famiglia di modem/router Adsl anche con access point Wi-Fi integrato, si è arricchita di un nuovo modello ideale per il professionista della piccola e media impresa come anche per l’utente privato più smaliziato. Il FRITZ!Box Fon WLAN 7270 dispone di un dispositivo PBX integrato, che consente di effettuare telefonate sfruttando, a scelta, la connessione ADSL, la linea ISDN o quella analogica. Grazie alle molteplici interfacce è possibile connettere con la massima semplicità i telefoni già presenti in casa o in ufficio. Il 7270 aggiunge ulteriori funzionalità rispetto ai modelli precedenti. Innanzitutto la sezione Wi-Fi, ora compatibile con lo standard 802.11n: grazie alla velocità di trasmissione dati fino a 300 Mbps e alla tecnologia MIMO, il nuovo standard WLAN N è ideale per gestire contemporaneamente dati, voce e applicazioni multimediali su banda larga. La sezione VoIP, vero cavallo di battaglia dei router Fritz!Box, oltre alle funzioni di centralino integra ora anche quelle di segreteria telefonica e dispone di prese telefoniche a cui collegare normali telefoni che potranno essere utilizzati come terminali VoIP. Inoltre, il FRITZ!Box Fon WLAN 7270 integra anche una stazione base per telefoni cordless di tipo Dect con standard Cat iq con un’alta definizione di voce, che permette di accedere ai contenuti (ad esempio Internet Radio, feed Rss e podcast) direttamente dal cordless. La porta Usb host consente di utilizzare il nuovo Fritz!Box come print server ma anche per condividere memorie o dischi

Usb all’interno della rete locale o tramite Internet. Per questo è presente un server Ftp, ed è ora supportato anche il protocollo Samba, che permette di visualizzare il contenuto dei dischi condivisi da un qualsiasi Pc collegato alla stessa rete. Un’ulteriore nuova funzionalità riguarda poi la possibilità di ricevere e inviare fax direttamente dal dispositivo che, una volta configurato, potrà memorizzare i fax ricevuti in una memoria Usb oppure inviarli come allegato ad un determinato indirizzo e-mail. Il 7270 è inoltre in grado di trasmettere file audio memorizzati all’interno di un disco Usb in streaming a qualsiasi dispositivo UPnP. In più tanti altri servizi aggiuntivi, come la funzione di rubrica centralizzata (che mette a disposizione di tutti i telefoni collegati i numeri utilizzati più frequentemente che potranno essere chiamati attraverso dei codici di selezione rapida) il firewall, la funzione child lock, toggling, l’avviso di chiamata, la possibilità di mettere in attesa il chiamante, la deviazione di chiamata e la possibilità di effettuare una conference call a 3 utenti. In poche parole, una vera e propria centrale di comunicazione.Sul fronte sicurezza il nuovo FRITZ!Box Fon WLAN 7270 possiede nuove funzionalità di protezione integrate, come il firewall in grado di tracciare tutto il traffico in entrata e in uscita, la chiave di criptazione Wi-Fi preinstallata e personalizzabile, la rete WLAN protetta di default mediante algoritmi WPA e WPA2 e la possibilità di autorizzare l’accesso alla WLAN solo a determinati computer, non consentendo agli altri di connettersi.FRITZ!Box Fon WLAN 7270 si adegua

Fritz!Box Fon WLAN 7270, la centrale di comunicazione per casa e ufficioTecnologia e innovazione, risparmio energetico e aggiornamenti gratuiti. L’ultimo arrivato in casa AVM è un tesoro di funzionalità in grado di soddisfare ogni tipo di utenza

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H.264: vantaggi e prospettive delnuovo standard per la videosorveglianzaRisoluzione e velocità di trasmissione più elevate per ridurre i costi di memorizzazione e migliorare l’efficienza dei sistemi

Il settore della videosorveglianza accoglie con soddisfazione un nuovo standard di connessione video, destinato a rimanere per molti anni a venire un punto fermo nel mercato di riferimento. Lo standard H.264 è frutto di un progetto congiunto del gruppo VCEG (Video Coding Experts Group) di International Telecommunications e del gruppo MPEG (Moving Picture Experts Group) di ISO/IEC (dove ISO è l’acronimo di International Organization for Standardization, e IEC è la sigla di un’organizzazione che si occupa di definire gli standard relativi alle apparecchiature ed elettroniche).

Lo standard H.264 (talvolta chiamato anche MPEG-4 Parte 10/AVC) è uno standard aperto, acquistabile con licenza, che supporta le tecniche di compressione video più valide attualmente disponibili. L’introduzione di questo nuovo standard offre al settore della videosorveglianza la possibilità di ridurre i costi di memorizzazione e di migliorare ulteriormente l’efficienza generale dei sistemi.

Lo straordinario rapporto di compressione tipico dello standard H.264 offre numerosi vantaggi, a seconda delle esigenze applicative. Attualmente gli utenti tendono spesso a scegliere una velocità di trasmissione in fotogrammi e una risoluzione minori per potersi mantenere nei limiti applicativi. Ciò ha tuttavia un impatto negativo sulle immagini che sono spesso sfuocate o presentano un minor livello di dettaglio. L’uso di sistemi di videosorveglianza che supportano lo standard di compressione H.264 in applicazioni di questo tipo offrirebbe il vantaggio di poter usare velocità di trasmissione in fotogrammi

e risoluzioni elevate diverse, e di disporre al tempo stesso di immagini di alta qualità.La drastica riduzione delle dimensioni dei file ha un impatto significativo sui requisiti di memorizzazione e di larghezza di banda. A parità di quantità di dati video e di qualità delle immagini, un sistema di videosorveglianza che supporta lo standard di compressione H.264 è praticamente in grado di ridurre i costi di memorizzazione e di larghezza di banda fino al 50% rispetto ai sistemi che utilizzando tecnologie di compressione tradizionali. Ciò spiega perché in futuro questo standard è probabilmente destinato a diventare un elemento di differenziazione molto importante, soprattutto se si considera la progressiva diffusione di sistemi sempre più grandi e della necessità di trasmettere immagini di qualità elevata a velocità di trasmissione in fotogrammi sempre maggiori.

Lo standard H.264 è sicuramente destinato ad accelerare l’uso di telecamere con risoluzione megapixel nel settore della videosorveglianza, tenuto conto che uno degli elementi che sta attualmente ostacolando l’adozione di questo tipo di telecamere è rappresentato dalle dimensioni dei dati delle registrazioni video. Lo standard H.264, come spiegato in precedenza, è in grado di ridurre le dimensioni dei file senza compromettere la qualità delle immagini. Quindi, è altamente probabile che questa straordinaria tecnologia di compressione venga rapidamente adottata in applicazioni che richiedono risoluzioni e velocità di trasmissione in fotogrammi elevate, quali quelle usate per la sorveglianza di aeroporti, punti vendita, banchi e casinò.

Attualmente l’H.264 è già stato implementato con successo in numerosi dispositivi elettronici come cellulari e lettori video digitali e integrato in molti settori e applicazioni personali e professionali (come QuickTime, Flash, YouTube, iPod e PlayStation 3). Lo standard H.264 rappresenta uno straordinario avanzamento nell’ambito della tecnologia di compressione video ed è probabilmente destinato a sostituire rapidamente tutti gli standard e i metodi attualmente disponibili. D’altro canto la progressiva integrazione di questo standard nei sistemi di videosorveglianza spingerà i progettisti e gli integratori di sistema a verificare che prodotti e produttori siano in grado di supportare tale standard.

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Confronto tra la velocità di trasmissione in bit di un flusso video della durata di 115 secondi offerto dai vari standard di compressione video, a parità di qualità delle immagini. I codificatori che utilizzano lo standard H.264 sono tre volte più efficienti rispetto a quelli che utilizzano lo standard MPEG-4 senza compensazione del movimento e fino a sei volte più efficienti rispetto allo standard Motion JPEG.

FRITZ!Box Fon WLAN 7270 + FRITZ!WLAN USB Stick N

perfettamente alle nuove normative dell’Unione Europea in tema di risparmio energetico. Grazie alla funzione Eco-mode, il dispositivo riduce il consumo di energia attraverso diversi accorgimenti quali la riduzione automatica dell’alimentazione quando il dispositivo è in stand-by o la modalità che permette di ridurre il consumo sulle porte LAN inutilizzate, abbassando considerevolmente l’assorbimento energetico.Come tutti i prodotti FRITZ!Box, anche il 7270 è coperto dall’eccezionale garanzia di 5 anni che AVM fornisce oltre alla possibilità di aggiornamenti continui gratuiti, che permettono all’utente di implementare nuove funzionalità aggiuntive (dalla sveglia programmabile ai report delle chiamate per email, dai print server agli FTP integrati nella porta usb) attraverso firmware update.

Tra le altre, per FRITZ!Box Fon WLAN 7270 è ora disponibile la funzionalità di VPN IPSec. Semplicissima da installare e completamente documentata all’indirizzo http://www.avm.de/en/vnp.

Per ulteriori informazioni:www.fritzbox.eu

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BreezeACCESS VL SU-Video.Videosorveglianza wireless flessibile ed efficiente per tutte le esigenzeIl mercato accoglie l’innovativo sistema di videosorveglianza di Alvarion.Elevate prestazioni e connettività senza fili a 5 GHz

La Subscriber Unit VIDEO di Alvarion è l’ultima nata nella famiglia BreezeACCESS VL, un’infrastruttura wireless flessibile flessibile e ad alte prestazioni creata per soddisfare le diverse esigenze nel mercato della videosorveglianza sempre più in cerca di soluzioni efficienti, facili da implementare e a costi contenuti. Grazie alla connettività senza fili, strategica per le applicazioni esterne e capace di supportare una vasta gamma di telecamere e sensori, questo nuovo sistema garantisce servizi di videosorveglianza altamente efficaci utilizzando la banda dei 5 GHz.

La connettività wireless offre soluzioni di videosorveglianza che consentono di ridurre i costi di distribuzione, flessibilità nel posizionamento delle telecamere e ottimizzazione dell’allocazione della larghezza di banda. La lunga esperienza di Alvarion nello sviluppo e nell’implementazione di sistemi di comunicazione wireless personalizzati garantisce soluzioni mission-critical poten ti e affidabili, progettate e ottimizzate per il mercato della videosorveglianza.

La soluzione BreezeACCESS VL per la videosorveglianza è costituita da due unità principali: ACCESS UNIT e SU-VIDEO.

L’ACCESS UNIT (AU) è una stazione MASTER in grado di supportare due configurazioni ottimali:• microstazione base standalone• chassis universale per stazione base a shelf modulare con capacità fino a 6 moduli AU.Ciascuna configurazione include unità per uso interno ed esterno. L’unità interna è collegata alla rete attraverso un’interfaccia

Ethernet 10/100BaseT (RJ-45) standard e all’unità esterna tramite un cavo CAT-5.

La Subscriber Unit-VIDEO è l’unità subscriber che consente la connessione semplice di una o più videocamere (nonché dispositivi PoE aggiuntivi) alla stazione base. La piattaforma garantisce elevata qualità del servizio sempre attivo ad alta velocità e bassa latenza e supporta un collegamento video asimmetrico di 8 Mbps in uplink e 2 Mbps in downlink. L’unità subscriber è collegata alla rete attraverso un’interfaccia Ethernet 10/100BaseT (RJ-45) standard e alla parte esterna tramite un cavo CAT-5.

Caratteristiche del sistema:• Soluzione PTMP Premium 5 GHz• Larghezza di banda ottimizzata per la videosorveglianza• QoS per applicazioni video e vocali• Connettività sicura (certificazione FIPS 140-2)*• Affidabilità e disponibilità del collegamento esterno di classe carrier• Massima versatilità ed efficacia• Tecnologia TDD OFDM, a supporto delle distribuzioni NLOS• Copertura fino a 20 km (antenne settoriali 90° per AU, CLEAR LINE OF SIGHT)• Capacità fino a 33 Mbps per AU• MIR/CIR configurabile per CPE per direzione• Configurazioni scalabili in base alle esigenze di crescitaI vantaggi di BreezeACCESS VL SU-Video:

• Connettività di qualità elevata: Allocazione della larghezza di banda asimmetrica ottimizzata per lo streaming video e la connettività a costi convenienti.

• Flessibilità: Le telecamere possono essere posizionate esattamente nel punto richiesto e successivamente spostate, se necessario, in quanto il sistema è indipendente da qualsiasi infrastruttura cablata e garantisce comunicazioni tattiche complete con qualsiasi configurazione.

• Integrazione rapida: Soluzione basata su standard in grado di proteggere l’investimento nell’infrastruttura e garantire il funzionamento ottimale con tutti i tipi di telecamere e applicazioni di videosorveglianza.

• Sfida aziendale: Necessità di un numero inferiore di stazioni base e di eliminare le complesse operazioni di cablaggio e montaggio, riducendo i costi di installazione e manutenzione continua.

• Modularità ottimizzata: Supporto NLOS, capacità di larghezza di banda elevata, maggiore copertura, profili multisubscriber nello stesso settore e rete.

• Accesso potente: Sistema ampiamente collaudato e affidabile per garantire il miglior servizio, incluso lungo raggio e alta capacità.

• Sicurezza: Crittografia integrata FIPS-197 (AES) e host con funzioni di autenticazione e gestione sicure.

• Affidabilità: Solida soluzione (IP67) in grado di supportare un ampio intervallo di temperature (-40° C, + 55° C).

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BreezeACCESS VL SU-Video antenna

Le soluzioni Video Analytics di Agent Vi al servizio della sicurezzaUltimamente, accanto al termine Videosorveglianza viene sempre più spesso associato quello di Analisi Video Intelligente, tecnologia che si impegna nell’analisi a posteriori di video e dati multimediali

Gli scienziati dovevano ancora capire completamente come il cervello umano fosse in grado di processare le immagini visive, riconoscendo figure e formati, movimenti ed azioni, che già ingegneri di ricerca e altri visionari erano al lavoro per provare a sfruttare nuovo tecnologie e lo sviluppo esponenziale dei microprocessori per generare sistemi video di intelligenza artificiale. Gli sforzi iniziali si sono concentrati sullo sviluppo intenso di algoritmi informatici capaci di elaborare delle quantità enormi di dati catturati dalle videocamere. Calcolatori con potenza di elaborazione, larghezza di banda e finanziamenti virtualmente illimitati, avrebbero potuto essere programmati per “vedere„.

La tecnologia a circuito chiuso ha dominato la sicurezza industriale per quasi quattro decadi, con un numero di videocamere di sorveglianza stimato tra gli 80 e 100 milioni in tutto il mondo. Tuttavia, i sistemi di questo tipo hanno sempre sofferto due limiti: 1) gli studi dimostrano che le persone non riescono a guardare e concentrarsi su molti monitor per più di 20 minuti all’ora; 2) le registrazioni risultano utili soltanto per scopi legali, ma non per la prevenzione del reato. Il risultato è che la tecnologia a circuito chiuso è insufficiente per prevenire le violazioni della sicurezza. Un particolare, questo, ritenuto poco rilevante sia per il settore pubblico che per quello privato fino a quando lo scopo è stato quello di proteggere le attrezzature e le persone da furti e altre attività criminali. Fatti recenti, non da ultimo il ricordo dell’11 settembre, hanno incrementato

l’urgenza per l’ottimizzazione di migliori sistemi di sicurezza.

Negli Stati Uniti, come nel resto del mondo, lo sforzo dei dipartimenti di R&S è stato volto ad accelerare lo sviluppo di sistemi di sorveglianza che integrassero l’intelligenza video alle videocamera per la sicurezza. Le soluzioni di Analisi Video di prima generazione hanno permesso di intendere la videosorveglianza in un modo nuovo, identificando le potenziali minacce in tempo reale e consentendo alle organizzazioni di governo e alle imprese di rispondere immediatamente, prevenendo serie violazioni della sicurezza. Dal momento che la Analisi Video è basata sulla tecnologia digitale, la videosorveglianza è quindi migrata dal mondo analogico del sistema a circuito chiuso all’ambiente digitale basato su IP.

Proprio mentre la tecnologia stava migliorando, la Analisi Video ha incontrato però un problema imprevisto: la disponibilità limitata della larghezza di banda. Poiché i sistemi di sicurezza tradizionali si erano sempre basati su reti separate, non erano stati presi in considerazione i requisiti di larghezza di banda necessari per la nuova tecnologia di sorveglianza, alla quale non sono state inizialmente assegnate le risorse adeguate.

Incaricata di superare le limitazioni tecnologiche e i costi elevati che affliggevano i classici sistemi di Analisi Video, Agent Vi ha sviluppato la tecnologia IPoIP (Image Processing over IP), che elimina il fastidioso compromesso tra una

qualità superiore di intelligenza e costi eccessivamente elevati, assicurando nel contempo affidabilità e funzionalità senza precedenti a fronte di una richiesta di banda significativamente minore.

Integrabili facilmente con i sistemi analogici e pensate su misura per le esigenze delle imprese, le soluzioni Agent Vi forniscono innovative funzionalità di analisi della scena, rilevazione automatica degli eventi e degli allarmi permettendo al settore pubblico e privato di affrontare la sfida del 21esimo secolo: quella di associare il business alla sicurezza.

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Esempio di integrazione con la piattaforma di video management Milestone

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Yo! Sushi accetta la sfida dell’Unified CommunicationPer venire incontro alle esigenze della celebre catena di ristoranti giapponesi, Swyx ha pensato a un’infrastruttura telefonica di facile gestione, che ha ridotto i costi operativi e incrementato la produttività

YO! Sushi è una delle catene di ristoranti cresciute più rapidamente nel mondo. Fondata 10 anni fa dall’imprenditore Simon Woodroffe, è divenuta famosa per il sistema del nastro trasportatore, che prevede il passaggio delle portate su di un tapis roulant, con la libertà del cliente, seduto al bancone adiacente, di scegliere quale piatto consumare. Nel Regno Unito, l’azienda ha circa 35 ristoranti e ha in programma 15 nuove aperture per i prossimi 12 mesi.

Con l’incremento del numero dei ristoranti si è subito palesata la necessità di implementare una soluzione in grado di abbracciare a tutto tondo le esigenze operative della catena, come la gestione del traffico telefonico, dati e PoS in un unico network basato su Ip. Billy Waters, manager Yo! Sushi, chiarisce le esigenze dell’azienda: “Fino a poco tempo fa ogni ristorante aveva un sistema chiave collegato alla nostra sede principale attraverso le tradizionali linee telefoniche. Un ristorante tipico aveva in genere due linee per la telefonia, una per il fax, due dedicate alla carta di credito più una linea ADSL. A questo vanno aggiunti gli elevati costi di gestione e manutenzione che andavano ad incidere pesantemente sulle spese generali. L’occasione di un ampliamento del numero dei ristoranti ha permesso di rivedere la nostra strategia generale di telecomunicazioni”.

La scelta di affidarsi a Swyx è nata dall’apprezzamento per una soluzione basata su licenze software piuttosto che hardware, che se considerata all’interno di un contesto di espansione come quello di YO! Sushi, implica un modo concreto per centralizzare la gestione del traffico telefonico.

L’estrema funzionalità e la semplicità di utilizzo anche delle opzioni di teleconferenza permettono inoltre di soddisfare tutti criteri e le esigenze dell’azienda, come afferma lo stesso Waters: ”L’implementazione della soluzione Swyx è stato un grande successo, abbiamo drasticamente ridotto i costi delle telecomunicazioni, migliorando la nostra efficienza complessiva e consentendo di mantenere alti i nostri valori di marca. Con un anno impegnativo come quello che abbiamo davanti dobbiamo necessariamente mantenere un programma serrato. Scegliendo un sistema di comunicazione unificato e basato su IP abbiamo semplificato il processo, con la possibilità di pianificare in anticipo ogni nuova apertura e assegnare i numeri di telefono senza la necessità di un intervento di terzi.

I benefici più evidenti dell’operazione YO Sushi! Possono essere sintetizzati così:

• Significativa riduzione dei costi generali delle telecomunicazioni. L’azienda non è più costretta a pagare una linea multipla e tutte le chiamate fra la sede principale e i ristoranti sono gratuite.

• Miglioramento l’accessibilità del personale al sistema telefonico centrale

• È stata evitata la necessità di delocalizzare il business del “take away” implementando il call centre di proprietà, risparmiando denaro e migliorando il servizio ai propri clienti

• Riduzione delle spese di manutenzione mensili. Tutti gli interventi e i cambiamenti possono essere effettuati a distanza dalla sede principale

• La funzione di comunicazione in teleconferenza ha permesso ai responsabili regionali di tenere riunioni virtuali con i responsabili dei ristoranti evitando spese per viaggi, trasferte etc.

Conclude Billy Waters: “Contiamo di recuperare l’investimento effettuato in circa due anni, e siamo convinti di non avere ancora capito quanti benefici possa portare già nell’immediato, un sistema di comunicazione unificato come quello di Swyx.”

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Il wireless dell’Università Luspio di Roma è firmato D-LinkL’infrastruttura di rete dell’ateneo capitolino è frutto di avanzate soluzioni di networking in grado di garantire la comunicazione a studenti, docenti e visitatori

D-Link, azienda leader mondiale nel campo della progettazione, sviluppo e produzione di soluzioni di rete, broadband, elettronica digitale e prodotti per la trasmissione di voce e dati, ha collaborato all’implementazione dell’infrastruttura wireless dell’Università Luspio di Roma. La necessità alla base dello sviluppo e della realizzazione del progetto è stata quella di consentire all’intera popolazione dell’Ateneo - studenti, docenti, personale TA e ospiti - di accedere a Internet e tutti i servizi resi disponibili dalla rete in modo facile, sicuro e trasparente.

Grazie alla tecnologia D-Link è stato reso più immediato e sicuro il flusso di informazioni tra le diverse aule, laboratori, studi ed uffici collocati in tutto l’edificio dell’Ateneo romano, che si sviluppa su 5 piani. Questo permette a chiunque abbia un personal computer di fruire dei servizi interni della rete universitaria, dei contenuti didattici disponibili in Internet e di numerose informazioni, sia tramite un sistema wireless che una tradizionale rete LAN. Il network realizzato all’interno della Luspio viene gestito interamente a livello centrale, garantendo elevati livelli di sicurezza e molteplici vantaggi, tra i quali un monitoraggio costante di ciò che avviene nella rete, un controllo delle potenze, la possibilità di guidare ogni singolo utente all’interno di un percorso specifico in base alle credenziali inserite ed infine, nel caso si verifichi il furto di un Access Point, di garantire la sicurezza dei dati dal momento che questo non conterrà alcuna informazione salvata al suo interno.

Per soddisfare al meglio le esigenze dell’istituto accademico, sono stati sostituiti alcuni switch già presenti con switch D-Link. Si tratta di

prodotti di ultima generazione come il DGS-3048 Layer 2 e l’apparato D-Link DXS-3350R, un Layer 3 con Uplink a 10 GBE, che grazie alla sue elevate prestazioni diventa il fulcro della rete ed è stato posto come nuovo centro stella. Gli Access Point scelti sono della serie D-Link DWL-3500 e supportano il protocollo PoE, e vengono configurati e gestiti centralmente dal Wireless Switch DWS-3024. Questo Switch Wireless permette di soddisfare molteplici esigenze:

• tracciare e mantenere l’autenticazione dell’utente durante il roaming all’interno della rete; • configurare e gestire centralmente tutti gli Access Point connessi e le loro potenze, in modo da garantire una maggiore sicurezza dei dati e l’equilibrio dell’intero sistema;• gestire in modo centralizzato le politiche di sicurezza e autenticazione degli utenti; • dividere gli utenti all’interno dei diversi gruppi virtuali in base alla loro identità autenticata; • ampliare l’infrastruttura poichè è in grado di gestire fino a 48 Access Point, fornendo anche funzionalità di roaming IP nel caso l’utente si dovesse spostare all’interno dell’Ateneo.

All’interno della rete wireless coesistono simultaneamente diverse reti virtuali che permettono agli utenti di avere dei profili di utilizzo diversi e sicuri. Questo è reso possibile da un Captive Portal che gestisce gli accessi in base a credenziali specifiche già utilizzate per le postazioni fisse tradizionali, e che permettono a studenti, docenti, personale TA e guest di accedere e fruire di risorse differenziate.

Dopo un breve periodo di sperimentazione, a seguito di un utilizzo regolare della rete da parte

di 1490 utenti potenziali, tra studenti e docenti, la Luspio sta attualmente implementando l’infrastruttura di rete con l’aggiunta di ulteriori Access Point firmati D-Link. Per il futuro si prevede di poter raggiungere un numero ancora maggiore di Access Point, già configurati per il supporto del prossimo standard Wireless N.

Maggiori informazioni sul sito www.dlink.it

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Visio-diagramma rete wireless luspio-100708

Biblioteca

Le soluzioni Video Analytics di Agent Vi al servizio della sicurezzaUltimamente, accanto al termine Videosorveglianza viene sempre più spesso associato quello di Analisi Video Intelligente, tecnologia che si impegna nell’analisi a posteriori di video e dati multimediali

Gli scienziati dovevano ancora capire completamente come il cervello umano fosse in grado di processare le immagini visive, riconoscendo figure e formati, movimenti ed azioni, che già ingegneri di ricerca e altri visionari erano al lavoro per provare a sfruttare nuovo tecnologie e lo sviluppo esponenziale dei microprocessori per generare sistemi video di intelligenza artificiale. Gli sforzi iniziali si sono concentrati sullo sviluppo intenso di algoritmi informatici capaci di elaborare delle quantità enormi di dati catturati dalle videocamere. Calcolatori con potenza di elaborazione, larghezza di banda e finanziamenti virtualmente illimitati, avrebbero potuto essere programmati per “vedere„.

La tecnologia a circuito chiuso ha dominato la sicurezza industriale per quasi quattro decadi, con un numero di videocamere di sorveglianza stimato tra gli 80 e 100 milioni in tutto il mondo. Tuttavia, i sistemi di questo tipo hanno sempre sofferto due limiti: 1) gli studi dimostrano che le persone non riescono a guardare e concentrarsi su molti monitor per più di 20 minuti all’ora; 2) le registrazioni risultano utili soltanto per scopi legali, ma non per la prevenzione del reato. Il risultato è che la tecnologia a circuito chiuso è insufficiente per prevenire le violazioni della sicurezza. Un particolare, questo, ritenuto poco rilevante sia per il settore pubblico che per quello privato fino a quando lo scopo è stato quello di proteggere le attrezzature e le persone da furti e altre attività criminali. Fatti recenti, non da ultimo il ricordo dell’11 settembre, hanno incrementato

l’urgenza per l’ottimizzazione di migliori sistemi di sicurezza.

Negli Stati Uniti, come nel resto del mondo, lo sforzo dei dipartimenti di R&S è stato volto ad accelerare lo sviluppo di sistemi di sorveglianza che integrassero l’intelligenza video alle videocamera per la sicurezza. Le soluzioni di Analisi Video di prima generazione hanno permesso di intendere la videosorveglianza in un modo nuovo, identificando le potenziali minacce in tempo reale e consentendo alle organizzazioni di governo e alle imprese di rispondere immediatamente, prevenendo serie violazioni della sicurezza. Dal momento che la Analisi Video è basata sulla tecnologia digitale, la videosorveglianza è quindi migrata dal mondo analogico del sistema a circuito chiuso all’ambiente digitale basato su IP.

Proprio mentre la tecnologia stava migliorando, la Analisi Video ha incontrato però un problema imprevisto: la disponibilità limitata della larghezza di banda. Poiché i sistemi di sicurezza tradizionali si erano sempre basati su reti separate, non erano stati presi in considerazione i requisiti di larghezza di banda necessari per la nuova tecnologia di sorveglianza, alla quale non sono state inizialmente assegnate le risorse adeguate.

Incaricata di superare le limitazioni tecnologiche e i costi elevati che affliggevano i classici sistemi di Analisi Video, Agent Vi ha sviluppato la tecnologia IPoIP (Image Processing over IP), che elimina il fastidioso compromesso tra una

qualità superiore di intelligenza e costi eccessivamente elevati, assicurando nel contempo affidabilità e funzionalità senza precedenti a fronte di una richiesta di banda significativamente minore.

Integrabili facilmente con i sistemi analogici e pensate su misura per le esigenze delle imprese, le soluzioni Agent Vi forniscono innovative funzionalità di analisi della scena, rilevazione automatica degli eventi e degli allarmi permettendo al settore pubblico e privato di affrontare la sfida del 21esimo secolo: quella di associare il business alla sicurezza.

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Esempio di integrazione con la piattaforma di video management Milestone

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www.axis.com

Fai salire a bordo dei tuoi veicoli gli esperti in videosorveglianza.Axis fornisce telecamere speciali appositamente progettate per l’installazione su autobus e treni, che non solo tollerano bene vibrazioni, polvere e umidità, ma dispongono anche di un allarme antimanomissione attivo. Inoltre, sono estremamente compatte e non hanno spigoli, ma in compenso generano immagini ric-che di dettagli e si adattano a tutti i tipi di rete. In altre parole, sono perfette per scoprire cosa è accaduto e ottenere immagini utilizzabili come prove inconfutabili. Per risolvere i problemi di sicurezza sui mezzi di trasporto, basta rivolgersi ad Axis, leader mondiale nel settore della tecnologia video di rete.

Scarica le note sull’applicazione dalla pagina Web www.axis.com/anybus

Qualsiasi autobus,ma non telecamere qualsiasi.

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