Newspaper n.4 2010
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Transcript of Newspaper n.4 2010
la strada dell’INFORMATION TECHNOLOGY è sempre più “green” LE ENERGIE RINNOVABILI INCONTRANO L’ INFORMATION TECHNOLOGY:POSSIBILI INTERAZIONI, SCENARI FUTURI E NORMATIVE
l’ EDITORIALEForse ci siamo.
Forse siamo giunti ad un punto in cui l’utilizzo delle energie rinnovabili non è più una questione puramente ecologica bensì funzionale. Si sa, il risparmio energetico e l’ambiente nella nostra cultura sembrano spesso richiamare una sorta di beneficienza: mi costa di più, ho un risultato quasi simile, offro il mio contributo. La “svolta” avviene quando il paradigma costi-benefici si trasforma in Soluzione Alternativa o meglio ancora in Soluzione. Utilizzare il sole e il vento è oggi divenuto un mezzo per risolvere problemi. Zone disagiate, esigenze particolari ed economiche di supporto energetico trovano ora nelle fonti rinnovabili un alleato nel quale l’ICT inizia a credere. Le prove tangibili sono rappresentate dai prodotti ormai presenti nel mercato: Ups che si rivolgono al sole per ricaricare le batterie, ponti wireless e telecamere che traggono alimentazione dai raggi solari e dal vento. In sintesi, prodotti che coniugano la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse energetiche con la soluzione di problematiche tecniche e tecnologiche.
Forse ci siamo.
Andrea Rizzoco-C.e.o. Elmat spa
Codice Risposta Q4/10
NE/PD0017/2008
Un sistema di Videosorveglianza IP D-Link negli Ospedali della Lombardia per garantire la sicurezza di tutti
Aruba Networks presenta OS 6.0 il nuovo software per le reti, progettato per migliorare affidabilità e sicurezza
Networking pag. 4Wireless pag. 3
IL NEWSPAPER n°20Q4/2010
Anno Vcopie 2.500
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a crescente attenzione ver-so l’impatto ambientale per la generazione di energia sta spingendo sempre di più verso l’uso di fonti rinnovabili, ma la
sola produzione di energia spesso non è sufficiente a ridurre questo impatto, e l’ICT (Information e Communication Technology) può dimostrarsi un alleato molto utile, anzi, per molti versi indispensabile per favorirne crescita e diffusione.Le possibili interazioni fra i due mondi, quel-
lo delle energie rinnovabili e l’ICT, sono diverse e molto interessanti. Da un lato le energie rinnovabili possono, infatti, aiutare a soddisfare alcune richieste energetiche del settore ICT, per esempio, nella realizzazione e funzionamento dei data center. Infatti, secondo alcune stime serviranno , solamente negli Stati Uniti, 10 nuove centrali elettriche entro il 2015 per far fronte alle necessità dei prossimi data center. C’è da precisare però che, su questo fronte, un trend in atto da anni per l’ICT è stato quello legato alla riduzione dei consumi di energia, con diverse strategie che vanno dai minori consumi dei dispositivi, per esempio i PC client, a soluzioni di portata più ampia come per esempio quello relativo al consolidamento dei server tramite la virtualizzazione.Per contro, però, è l’ICT che può fare molto per la diffusione delle energie rinnovabili, sopratutto sul versante della gestione delle complesse necessità collegate alla distribuzione.É opinione diffusa, infatti che il contributo più importante dell’ICT allo sviluppo delle energie rinnovabili risieda nelle capacità di controllo dei sistemi per ottimizzarli.
Le energie rinnovabili, infatti, hanno alcune peculiarità poco gradite dal punto di vista dell’efficienza rispetto alle fonti tradizionali, come per esem-pio la discontinuità di produzione (basti pensare alla generazione fotovoltaica che funziona solo di giorno e dipende anche dall’irraggiamento) e sopratutto la generazione distribuita . In pratica ci sono moltissime fonti di generazione di energia, di potenza medio-bassa, collegate ai segmenti di media e di bassa tensione delle reti elettriche, invece di poche fonti di elevata potenza. Il problema è che più si creano fonti di generazione di energia, e più si complica il sistema e si creano difficoltà al gestore della rete. Il potenziamento di questa soluzione distribuita comunque appare come la via principale di sfruttamento adeguato delle fonti rinnovabili.Un primo punto importante dell’interazione fra ICT e energie rinnovabili, è dato quindi dalle capacità di gestione e controllo delle reti elettriche offerto dall’ICT, un elemento che è indispensabile per assicurare alte percentuali di penetrazione della generazione distribuita. Questo fa entrare in gioco in modo importante le reti di comunicazione che, secondo l’opinione di molti, diventeranno un elemento chiave delle reti elettriche del futuro che saranno Smart Grid, cioè reti “intelligenti” per la distribuzione dell’energia elettrica.
Un secondo punto importante nell’interazione fra ICT e fonti di energia rinnovabile è che, se si vogliono ottenere grandi vantaggi nell’efficienza di produzione di energia, occorre tenere conto anche di aspetti come la gestione della domanda di energia, occorre cioè fornire degli strumenti idonei anche sul lato utente.Gli utenti residenziali, infatti, oltre a una scarsa consapevolezza del problema, non hanno ancora strumenti adatti a misurare e ottimizzare i consu-mi. Anche in questo caso però l’ICT può mettere a disposizione una serie ben articolata di mezzi idonei a questo scopo.
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di Francesco Ferrari*
GRAZIE ALLE NUOVE SOLUZIONI SPECTRALINK 8400, CAMBIANO LE UNIFIED COMMUNICATIONSUL LUOGO DI LAVORO
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SOMMARIOARUBAAruba Networks presenta OS 6.0 il nuovo software per le reti, progettato per migliorare affidabilità e sicurezza
ALVARIONAd Acqui Terme una moderna infrastruttura di wideosorveglianza wireless basata su 6 access unite 30 subsidiary controlla la sicurezza della città
D-LINKUn sistema di Videosorveglianza IP D-Link negli Ospedali della Lombardia per garantire la sicurezza di tutti
POLYCOMGrazie alle nuove soluzioni SpectraLink 8400,cambiano le unified communicationsul luogo di lavoro
HUAWEICollaborazione con le principali università lombarde e nuovi “Green switch” nel piano businessdi Huawei
AXISOltre 700 telecamere di rete in un sistema di videosorveglianza per la sicurezza degli autobusdell’ATR di Forlì-Cesena
RADWINI nuovi dispositivi RADWIN 2000 C offrono funzionalità avanzate come QoS, VLAN tagging e massima protezione via Ring Topology
AVMIl nuovo FRITZ!Box Fon WLAN 7390:il più veloce di tutti i tempi - Nuovo modello,nuovi standard per la connettività
AMPAMPTRAC - Un nuovo modo per creare una perfetta corrispondenza fra sistemi automatici di gestione dell’infrastruttura ed ITIL
IL NEWSPAPER
Proprietà intellettuale: Elmat SpAVia Uruguay, 15 - 35127 Padova Z.I.
Realizzazione editoriale a cura di:Cast Adv & Communication SrlImpaginazione grafica: Dario Ferretti - www.darioferretti.it
Stampato da: Tipografia Aster (PD)Diffusione: 10.000 copie/anno
Stampato a Padova a Dicembre 2010
È disponibile in versione PDF sul sito www.elmat.com
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Non solo un sito...
segue dalla prima pagina...
Per esempio, recentemente è stato possibile vedere all’opera una lavatrice in grado di comunicare tramite il suo sistema interno, con la cen-trale elettrica, per sapere in quale momento il costo dell’energia è più basso, oppure quando rientra nella fascia di prezzo decisa dall’utente, per iniziare le operazioni di lavaggio. Di fatto nella lavatrice c’è un vero e proprio computer, anche se embedded, in grado non solo di gestire il funzionamento dell’elettrodomestico, ma anche di fornire, con un sistema web based, una serie di informazioni all’utente (costi, consumi, fasce orarie eccetera) e di comunicare con l’esterno. In sostanza l’ICT e le fonti rinnovabili potrebbero permettere anche una riduzione delle bollette domestiche, grazie all’introduzione di nuovi dispositivi domotici, in grado di gestire oculatamente i carichi e i consumi, e di fornire altre informazioni all’utente. A livello normativo ci sono diversi interventi che si focalizzano sulle interazioni fra ICT e energia, come, per esem-pio, le linee guida dell’Unione europea in materia di efficienza energetica e sostenibilità ambientale introdotte con il ‘Codice di condotta per l’efficienza energetica dei data center’, rilasciato dalla Commissione europea.A queste si aggiungono altre norme in ambito locale, come per esempio quelle della Giunta regionale della Sardegna che ha approvato le linee guida del progetto “Green Ict” che prevedono l’adozione di soluzioni ecosostenibili nell’ambito dell’innovazione tecnologica.
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*Francesco Ferrari, giornalista professionista, si occupa di tecnologie e dei siti www.enermagazine.it e www.techfromthenet.it
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I Corsi
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approfondimenti tecnici, anche online, riservati al personale specializzato del settore, con l’obiettivo di fornire informazioni, strumenti e materiali di supporto per approfondire la conoscenza delle soluzioni.
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Dallo stile sobrio ma elegante, il sito ELMAT è in grado di guidare l’utente su di un percorso nel quale scoprire le attività fondamentali dell’azienda, sino a visitare in modo esaustivo ogni singolo prodotto ed accedere a tutte le informazioni a supporto dei rivenditori. Sul sito, ricco di contenuti ma di facile consultazione, è possibile visionare con semplicità tutte le promozioni attive, trovare informazioni dettagliate e schede prodotto costantemente aggiornate. Con oltre 5000 mila articoli, al sito possono accedere tutti gli utenti registrati per effettuare ordini e pagamenti on line, ma anche per conoscere le proprie situazioni contabili o la disponibilità di merce. Nella sezione di e-commerce, dedicata comunque al B2B, gli ordini via web rappresentano ormai il 20% del totale, circa il 15% del fatturato ma l’azienda è convinta che la percentuale possa aumentare in tempi brevi.
Registrandosi e utilizzando il sito – www.elmat.com – è possibile dunque trovare tutte le risposte alle proprie domande e risparmiare così tempo e denaro.
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WIR
ELES
SARUBA OS6.0…il futuro perSMARTPHONE, TABLET e MOBILE PC NUOVO SOFTWARE PER LO SVILUPPO DI RETI AD ALTA DENSITÀ E PER LA GESTIONEDI APPLICAZIONI MULTIMEDIALI DEI DISPOSITIVI MOBILE DI NUOVA GENERAZIONE
L’adozione sempre maggiore di dispositivi mobili sta spingendo il mercato verso nuove applica-zioni multimediali, con la richie-sta di una rete Wi-Fi sempre più aggiornata ed efficente. Con più di 497 milioni di dispositivi por-tatili (compresi gli smartphone, tablet media, e PC portatile) nel 2010 e un circa 966 milioni pre-visti entro il 2014, la gestione di una rete business-critical senza fili è una sfida in continua cre-scita per i dipartimenti IT di tut-to il mondo. Per rispondere all’ esigenza di offrire un servizio di alta qualità agli utenti, Aruba Networks ha annunciato l’uscita di Aruba OS 6.0 - software per lo sviluppo di reti ad alta densità - e ha disegnato quelle che sono le linee guida di progettazione per lo sviluppo di queste stesse reti.
“Abbiamo recentemente avvia-to un programma di implemen-tazione - ha dichiarato Dale Potter, Vicepresidente della sezione servizi di informazione e CIO dell’Ospedale di Ottawa (Canada) - per trasferire l’uti-lizzo dell’ iPad anche in ambito medico, dove già è presente un uso intensivo dei telefoni esi-stenti Spectralink e di dispositivi Wi-Fi abilitati. Stiamo parlando di una struttura con oltre 1.200 posti letto, assistenza sanitaria sistema multi-campus con circa 1.200 medici e 3.500 infermieri, quindi sicuramente un ambien-te client-wireless ad alta densi-tà”.
In virtù della perfetta combina-zione tra il portafoglio prodotti di Aruba - leader del settore nei dispositivi 802.11n - e le funzio-nalità avanzate del nuovo Aruba-OS 6.0 è stata presa la decisione di eseguire l’aggiornamento dai prodotti Aruba 802.11 a /b/g ad una soluzione di più facile ge-stione e con un’ottimizzazione delle prestazioni.
Per esempio, recentemente è stato possibile vedere all’opera una lavatrice in grado di comunicare tramite il suo sistema interno, con la cen-trale elettrica, per sapere in quale momento il costo dell’energia è più basso, oppure quando rientra nella fascia di prezzo decisa dall’utente, per iniziare le operazioni di lavaggio. Di fatto nella lavatrice c’è un vero e proprio computer, anche se embedded, in grado non solo di gestire il funzionamento dell’elettrodomestico, ma anche di fornire, con un sistema web based, una serie di informazioni all’utente (costi, consumi, fasce orarie eccetera) e di comunicare con l’esterno. In sostanza l’ICT e le fonti rinnovabili potrebbero permettere anche una riduzione delle bollette domestiche, grazie all’introduzione di nuovi dispositivi domotici, in grado di gestire oculatamente i carichi e i consumi, e di fornire altre informazioni all’utente. A livello normativo ci sono diversi interventi che si focalizzano sulle interazioni fra ICT e energia, come, per esem-pio, le linee guida dell’Unione europea in materia di efficienza energetica e sostenibilità ambientale introdotte con il ‘Codice di condotta per l’efficienza energetica dei data center’, rilasciato dalla Commissione europea.A queste si aggiungono altre norme in ambito locale, come per esempio quelle della Giunta regionale della Sardegna che ha approvato le linee guida del progetto “Green Ict” che prevedono l’adozione di soluzioni ecosostenibili nell’ambito dell’innovazione tecnologica.
“Questo nuovo sistema – conti-nua Potter - contribuirà a man-tenere l’ ospedale nei primissimi posti sia per quanto riguarda la qualità della struttura sanitaria, sia nell’altissimo standard di tecnologie delle comunicazioni applicate a consentire una mi-gliore cura del paziente”.
Come e noto l’ampiezza di ban-da Wi-Fi è una risorsa finita che deve essere condivisa tra i nu-merosi dispositivi che la utiliz-zano. Gli standard 802.11 a/b/g non erano stati progettati per gestiere una così alta densità di dispositivi mobili che fanno par-te di ogni azienda, soprattutto se combinati con una moltepli-cità di applicazioni multimediali. Reti wireless vicine, fonti di ru-more e le minacce alla sicurez-za delle reti wireless possono ridurre la quantità di banda di-sponibile e limitare gravemente le prestazioni delle applicazioni, minando di fatto la produttività aziendale.E’ per questo motivo che Aruba Networks ha lanciato sul merca-to la nuova piattaforma Aruba-OS release 6.0; questa soluzione è stata creata per fornire agli utenti prestazioni di gran lunga
più efficaci e sicure rispetto alle soluzioni attualmente in uso. La soluzione risolve le problema-tiche più importanti sollevate dall’aumento della diffusione del Wi-Fi, tra le quali si segna-lano principalmente lo sviluppo dello standard 802.11n, il gran-de numero di aziende con sedi dislocate e di impiegati che ac-cedono alle risorse aziendali in diverse modalità; l’esplosione del mercato dei devices mobili (iPhone, Android, ecc...) senza porta ethernet oltre all’utilizzo massivo dello spettro RF.
ArubaOS 6.0 si distingue prin-cipalmente per una serie di applicazioni come l’Application Fingerprinting technology che offre il più elevato livello di qualità e performance per stru-menti di collaborazione azien-dale, come BlackBerry Mobile Voice System; il modulo RFPro-tect software license per Aruba Mobility Controller integra in-vece le migliori caratteristiche di sicurezza Wi-Fi, e aiuta a mi-gliorare l’affidabilità e la dispo-nibilità della rete. La licenza RF-Protect sostituisce allo stesso costo, le attuali licenze WIP ed è compatibile con le altre versioni del software ArubaOS.
ArubaOS è disponibile per i Mo-bility Controller di core e per quelli utilizzati dai branch offi-ces delle aziende ed è proget-tato per migliorare “over-the-air” l’affidabilità e la sicurezza della rete soprattutto attraver-so alcune applicazioni innovati-ve come quella Fingerprinting che consente di identificare la voce criptata e protocolli video ed applica la qualità del servizio (QoS) anche in ambito wireless; ma non solo, una soluzione di analisi dello spettro integrata in tutti gli access point 802.11n di Aruba Networks fornisce visibili-tà a tutte le fonti di interferenza RF; chiude il cerchio un sistema completo di prevenzione delle intrusioni wireless che da oggi integra funzionalità avanzate
come il Tarpit e la TotalWatch Technologies ™, consentendo di ridurre eventuali minac-ce più velocemente senza compromettere le prestazioni wireless dell’utente.
Sempre in ambito di reti ad alta densità, sfrut-tando l’esperienza collettiva di più di 11.000 clienti Aruba in tutto il mondo, l’azienda è stata in grado di disegnare alcune guide tec-niche che rendono molto più facile l’adozio-ne di “best practice” per l’implementazione delle reti.A disposizione degli utenti su www.aruba-networks.com si possono trovare numero-sissime guide utili per implementazioni di ogni genere. In particolare la guida “High-Density Reti wireless per Auditorium”, spiega come implementare una rete wireless Aruba 802.11n per offrire un accesso ad alta velo-cità in ambienti ad alta densità di client wire-less di nuovissima generazione. E’ stato recentemente rilasciato, inoltre, un nuovo whitepaper dedicato all’utilizzo de-gli iPads in azienda, che descrive come sia possibile gestire una rete wireless ad elevate prestazioni in un contesto di alta densità di tablets; strumenti, quest’ultimi che stanno avendo un incremento sempre più impor-tante, anche in ambito enterprise.
L’innovazione tecnologica che da sempre Aruba Networks integra nei suoi dispositivi è testimoniata anche dall’elevato numero di riconoscimenti che l’azienda ha ottenuto in quest’ultimo periodo. Aruba Networks ha in-fatti ricevuto il premio come come miglior prodotto Wireless Lan da parte di Nemertes PilotHouse.Il premio Nemertes Pilothouse per la tecno-logia Wireless LAN (WLAN), distingue i for-nitori di access points WLAN, controllers e switch basati sullo standard 802.11 e si basa sull’opinione di professionisti IT che hanno distribuito queste tipologie di prodotti, ai quali è stata richiesta una valutazione sulla tecnologia, sul prezzo e sul servizio al cliente offerto da ogni singolo vendor. Aruba Net-works si è classificata al secondo posto con-fermando di fatto quanto di buono è stato portato avanti in quest’ultimo periodo.
*Francesco Ferrari, giornalista professionista, si occupa di tecnologie e dei siti www.enermagazine.it e www.techfromthenet.it
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Headquarter Aruba Networks
L’analisi dello spettro è integrata in tutti gli AP 802.11n
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IREL
ESS
più di 130 telecamere IP ad alta risoluzione tra le 3 sedi del comune
e i 14 server dislocati all’interno degli uffici centrali e periferici. Le
telecamere sono inoltre collegate in modalità wireless sia alla centrale
dei carabinieri che alla stazione dei vigili urbani, garantendo alle
autorità locali una trasmissione in modalità real time di immagini di
qualità elevata. “Il vecchio sistema analogico – continua il Sindaco di
Acqui Terme - dimostrava molti limiti: le aree riprese dalle telecamere
erano ognuna a sé stante, assolutamente non integrate all’interno di
un unico sistema. Il nuovo progetto di videosorveglianza wireless ha
preso le mosse nel 2006 e, da allora, non si è più fermato. Partiti con la
semplice idea di sostituzione delle vecchie telecamere con apparecchi
IP di nuova generazione, col tempo si è deciso di realizzare un vero e
proprio progetto di integrazione tecnologica. Grazie alle potenzialità
delle soluzioni Alvarion, è stato possibile utilizzare la stessa rete per il
trasferimento dati relativi a telefonia VoIP, immagini e dati”.
BUONA TECNOLOGIA NON MENTE, MA DA SOLA NON BASTA!
Gli apparecchi installati nel 2006 sono gli stessi ancora oggi perfettamente in funzione e, a parte qualche intervento di
controllo sul corretto funzionamento o di miglioramento nelle impostazioni, il sistema non ha mai richiesto interventi
di manutenzione. Una volta ascoltate le necessità del Comune e gli obiettivi che si volevano raggiungere, è stata fatta
un’attenta valutazione della tecnologia che meglio si adattava alla realtà di Acqui Terme e Alvarion ha vinto sotto tutti gli
aspetti presi in considerazione: qualità e performance dei prodotti, velocità di implementazione, flessibilità del sistema
in vista sia di un suo ulteriore ampliamento che dell’integrazione con altre tecnologie. Una demo sul campo, prima delle
fasi di installazione vere e proprie, ha dato conferma che il progetto sarebbe stato indubbiamente vincente.
ALVARION SI ADATTA E FUNZIONA
La tecnologia implementata si è dimostrata subito adatta alle esigenze di applicazione del Comune di Acqui Terme,
che necessitava di una soluzione all’avanguardia ma anche non invasiva, in grado di accostarsi in maniera discreta
su dimore e strutture storiche della città. Ad oggi sono state installate più di 130 telecamere IP per il monitoraggio
di molte zone della città, tra cui il centro storico e alcune fonti termali - spesso oggetto di atti vandalici – ma è già
previsto un ulteriore ampliamento del sistema.
VIDEOSORVEGLIANZA IP D-Linknegli OSPEDALI DELLA LOMBARDIAOLTRE 130 TELECAMERE CONTROLLANO L’INTERNO E GLI ESTERNI DI QUATTRO STABILIMENTI OSPEDALIERIFRA I PIÙ IMPORTANTI DELLA REGIONE
L’Azienda Ospedaliera di Treviglio,
composta da quattro stabilimenti
ospedalieri, sette poliambulatori esterni,
due unità psichiatriche e cinque centri
di neuropsichiatria infantile, dislocati nel
territorio della provincia di Bergamo,
ha scelto D-Link per la realizzazione
di un Sistema di Videosorveglianza IP,
per garantire sicurezza ai pazienti, ai
dipendenti, ai visitatori e per proteggere
da furti e atti vandalici le strutture degli
ospedali coinvolti.
La Soluzione D-Link adottata presso
l’Azienda Ospedaliera Lombarda è
composta da circa 130 Videocamere
IP per ambienti interni ed esterni
(DCS-3110) e altrettanti sistemi anti
intrusione, interamente gestiti da
un’unica postazione di controllo; da più
di 40 Switch PoE (Power over Ethernet)
24 porte + 2 porte uplink Gigabit (DES-
1228P), per alimentare e centralizzare
le gestione delle videocamere e da circa
40 NVR, videoregistratori di rete (DNS-
726-4), per l’archiviazione temporanea
delle immagini e dei video.
La scelta di installare videocamere IP è
dettata dai numerosi vantaggi che offre
un sistema digitale over IP rispetto ad un
sistema analogico CCTV. Le telecamere
di rete IP, a differenza delle videocamere
analogiche, sono dotate di web server,
che facilitano l’integrazione delle stesse
nella rete Ethernet IP esistente; utilizzano
la tecnologia a “scansione progressiva”,
che consente una raffigurazione chiara
anche degli oggetti in movimento; hanno
risoluzione in megapixel, garantendo
immagini più dettagliate e copertura di
aree più estese; forniscono immagini/
filmati in formato digitale, riducendo
enormemente lo spazio di norma
riservato agli archivi dei vecchi video-
tape e consentono la consultazione
delle immagini da remoto, anche tramite
cellulari e dispositivi 3G.
Per la videosorveglianza di ambienti
esterni le videocamere D-Link DCS-
3110 sono state inserite all’interno delle
custodie D-Link DCS-60, in alluminio, a
tenuta stagna, che offrono protezione
totale alle videocamere. Certificata IP66
(“Ingress Protection” 66), la custodia per
esterno DCS-60 garantisce protezione
dalla polvere, dal maltempo e dal caldo,
poiché dotata di sistema di riscaldamento,
ventilatore e alimentatore incorporato.
Gli Smart Switch D-Link DES-1228P
integrati nel sistema di videosorveglianza
Videosorveglianza ad ACQUI TERMEcon ALVARIONUNA MODERNA INFRASTRUTTURA WIRELESS BASATA SU 6 ACCESS UNIT E 30 SUBSIDIARYCONTROLLA LA SICUREZZA DELLA CITTÀ
Con una popolazione che supera le 20.000
unità, la città di Acqui Terme sorge in
provincia di Alessandria, nella zona sud-
orientale dell’alto Monferrato, sulla riva
sinistra del fiume Bormida. La città ha origini
antichissime: il nucleo più antico, l’attuale
centro della città, risale addirittura all’età del
bronzo e si è poi via via andato sviluppando
sia verso la pianura che verso la collina.
SICUREZZA INNANZITUTTO!
Negli ultimi anni il Comune ha sentito
l’esigenza di potenziare e migliorare il
sistema di videosorveglianza utilizzato fino a
quel momento che, ormai obsoleto, non era
più in grado di garantire le esigenze di ordine
pubblico della città: da un lato la massima
sicurezza dei cittadini e, dall’altro, il controllo
dell’afflusso turistico. Si trattava infatti di un
tradizionale sistema analogico in cui ciascuna
telecamera era collegata a una postazione
centrale di controllo in modalità ISDN. “Pur
essendo Acqui Terme una cittadina molto
tranquilla – afferma Danilo Rapetti Sindaco di
Acqui Terme - anche noi abbiamo problemi
legati ad atti vandalici e a piccoli reati. La
polizia locale offre un servizio di sicurezza 24
ore su 24 molto ben organizzato, che però
non è sempre sufficiente a garantire una
tutela a 360 gradi di tutte le aree sottoposte
a rischio, soprattutto durante il periodo di
maggiore afflusso turistico”.
INTEGRAZIONE DI TELECAMERE E PONTI
RADIO: VIDEOSORVEGLIANZA E MOLTO
ALTRO ANCORA
Per la ricerca della soluzione più adatta alle
nuove necessità, il Comune di Acqui Terme
si è avvalso della consulenza di un system
integrator locale, che ha optato per un sistema
di videosorveglianza wireless, realizzato con
tecnologia wireless di Alvarion.
Grazie al know-how del system integrator, il
vecchio sistema di videosorveglianza è stato
sostituito da una moderna infrastruttura
wireless basata su 6 access unit e 30
subsidiary Alvarion montati sui tetti dei
palazzi e su alcuni monumenti storici, in
grado di supportare il trasferimento e lo
scambio di dati e di immagini generate da
IP dell’ospedale, oltre a gestire gli accessi alla rete, aumentarne la sicurezza e fornire connettività ethernet,
alimentano le videocamere D-Link DCS-3110 grazie alla tecnologia PoE (Power over Ethernet). Lo standard IEEE
802.3af Power over Ethernet consente l’alimentazione dei dispositivi collegati attraverso il cavo di rete, riducendo
il numero dei cavi nel sistema e le prese di corrente.
Gli NVR D-Link DNS-726-4 (Network Video Recorder) installati nel sistema di videosorveglianza IP dell’Ospedale
sostituiscono il corrispondente DVR (Digital Video Recorder), e consentono la registrazione delle immagini/
filmati delle camere in modo continuo, schedulato o ad evento, tramite rilevazione di movimento (Motion
Detection).
La capacità dei dischi fissi del D-Link DNS-726-4 permette la massima flessibilità nella durata della registrazione
video, fino ad oltre 30 giorni di
registrazione continua, dotato
di porta Gigabit Ethernet, l’NVR,
permette l’interconnessione
con la rete Lan, consentendo
l’accesso da remoto e la
connessione automatica alla
centrale di monitoraggio, agli
utenti autorizzati. L’accesso
all’NVR è protetto da password
e consente di creare profili di
accesso utente differenziati. La
dislocazione nelle sedi remote di
NVR permette una gestione locale
della videosorveglianza, riducendo
l’impatto sulle dorsali geografiche
di rete, ottenendo in questo modo
più punti di regia remoti collegati,
tramite la rete esistente, ad un
punto di regia centralizzato.
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Le Access Unit Alvarion operanoin ogni situazione
Integrazione perfetta anche con le esigenze dei centri storici
DCS-3110 Videocamera di rete PoE Day&Night Megapixel
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Polycom, leader mondiale nel settore
delle unified communication, ha
annunciato l’ulteriore espansione del
più ampio portafoglio del mercato
di prodotti voice over Wi-Fi (VoWi-Fi)
grazie all’introduzione della serie di
telefoni Polycom SpectraLink 8400, che
trasformano le unified communication
(UC) in mobilità sul luogo di lavoro. La
serie Polycom SpectraLink 8400 è la
prima del mercato che comprende una
rivoluzionaria piattaforma applicativa
standard-based, il form factor più
affidabile del mercato per l’impiego
aziendale, un lettore di codici a barre
integrato, la rinnovata qualità audio
Polycom e la più ampia interoperabilità
del settore con l’infrastruttura wireless
802.11a/b/g/n e le migliori piattaforme
UC disponibili.
I telefoni Polycom SpectraLink VoWiFi
consentono alle persone di rimanere in
contatto e di accedere ai dati facilmente e
in maniera immediata ovunque si trovino
all’interno del network Wi-Fi aziendale.
Le nuove soluzioni sono pensate per
migliorare la produttività e la reattività
dei lavoratori in mobilità, soddisfando
le esigenze di comunicazione critiche
del settore dell’healthcare, del mercato
POLYCOM - telefoni voice-over-wi-fidi NUOVA GENERAZIONE GRAZIE ALLE NUOVE SOLUZIONI SPECTRALINK 8400,CAMBIANO LE UNIFIED COMMUNICATION SUL LUOGO DI LAVORO
industriale e del commercio al dettaglio,
garantendo contestualmente il minor
costo totale di proprietà – fino al
33% inferiore rispetto ai sistemi dei
competitor.
La piattaforma applicativa aperta della
serie Polycom SpectraLink 8400 e le
funzionalità Webkit browser supportano
applicazioni specifiche in un contesto
aziendale ed industriale, come
chiamate del personale infermieristico
negli ospedali, applicazioni di verifica
dell’inventario nella distribuzione e sistemi
di monitoraggio delle dotazioni tecniche
nel settore manifatturiero. I telefoni sono
disponibili con un lettore di codici a barre
integrato, in grado di offrire una soluzione
applicativa, audio e dati innovativa,
diversamente da qualsiasi altro dispositivo
disponibile sul mercato. Ad esempio,
all’interno di un ospedale, il lettore di
codici a barre integrato e l’interfaccia
consentono al personale infermieristico
di scansionare velocemente e trasferire
le informazioni del codice a barre da
una prescrizione. Questa tecnologia
favorisce la realizzazione di best practice
nell’amministrazione medica mediante
codici a barre, che può portare ad una
riduzione degli errori medici fino al 93%.
NUOVI PROGETTI di sviluppo tecnologiconel futuro di HUAWEICOLLABORAZIONE CON LE PRINCIPALI UNIVERSITÀ LOMBARDE E NUOVI “GREEN SWITCH”NEL PIANO BUSINESS DI HUAWEI
In occasione della visita ufficiale del Presidente
della Regione Lombardia, l’On. Roberto
Formigoni in Cina, Huawei, produttore
leader nel settore delle telecomunicazioni, ha
annunciato l’impegno di potenziare la banda
larga di nuova generazione su tutto il territorio
regionale.
La regione Lombardia è infatti considerata
cruciale per le attività di innovazione e sviluppo
di Huawei, come già testimoniato dall’apertura
del centro d’eccellenza globale sulle tecnologie
Microwave e del Core Innovation Centre a
Milano. Recentemente Huawei sta inoltre
investendo, grazie alla partnership con un
importante operatore telefonico italiano, nella
creazione di un Innovation Centre finalizzato
alla ricerca e all’implementazione di tecnologie
e servizi all’avanguardia.
Huawei ha anche annunciato la collaborazione
con alcune delle più importanti Università
lombarde, quali il Politecnico di Milano e
l’Università di Pavia, sia per portare avanti
progetti di ricerca avanzata che per finanziare
borse di studio per studenti selezionati che
avranno la possibilità di svolgere un’esperienza
lavorativa presso i Centri di Ricerca di Huawei
in Italia e Cina.
La Lombardia considera di fatto la banda
larga uno strumento essenziale per il rilancio
dell’economia del territorio. L’obiettivo è di
quello di arrivare nel 2012 a coprire con la
banda larga il 100 per cento della popolazione
lombarda, coinvolgendo attivamente gli
operatori e i fornitori per dare vita a sevizi
innovativi e completare la totale copertura
wireless di diverse città e aree. Grazie anche
all’impegno di aziende private d’eccellenza,
come Huawei, la Lombardia si candida a essere
la capitale dell’Europa del Sud nel settore delle
tecnologie più avanzate.
Le soluzioni di rete di nuova generazione
Huawei, vengono infatti adottate da 45 dei
primi 50 operatori al mondo ed utilizzate
regolarmente da oltre un miliardo di utenti. La
società è impegnata nello sviluppo di prodotti,
soluzioni e servizi innovativi e personalizzati
in grado di generare valore a lungo termine
e ad accrescere il business dei clienti. In
questo contesto di innovazione tecnologica si
inseriscono le quattro nuove famiglie di green
switch, ideali per uno sviluppo più sicuro,
affidabile, efficiente e sostenibile dei network
aziendali,
La nuova gamma di switchEthernet della
serie Quidway è disponibile nelle classi
S2300, S3300, S5300 e S9300; soluzioni che
dimostrano elevate performance sia dal lato
gestionale e operativo sia per quanto riguarda
la protezione e la sicurezza di rete. I prodotti
della serie Quidway S2300 fanno parte di una
nuova generazione di access switch Ethernet,
impiegati nei network IP MAN o enterprise per incontrare
le richieste d’accesso a una rete cablata o a molteplici
servizi Ethernet. Basati su hardware e software di nuova
generazione, e in modo particolare sul sistema operativo
VRP (Versatile Routing Platform) di Huawei, gli switch
della serie S2300 supportano un altissimo numero di
funzionalità di gestione, protezione e sicurezza in grado
di incrementare l’operabilità, la versatilità e la modularità
di ogni soluzione.
I modelli della serie Quidway S3300, evoluti switch Layer 3
Ethernet, sono stati sviluppati da Huawei per soddisfare
le richieste di network enterprise o carriers. Si tratta di
soluzioni estremamente performanti, forti di componenti
hardware e software di ultima generazione, capaci di
offrire avanzate funzionalità e servizi Ethernet.
Gli switch della serie Quidway S5300 appartengono,
invece, alla nuova generazione di switch Gigabit Ethernet
che Huawei ha progettato per far fronte alle richieste di
accesso a banda larga e di convergenza Ethernet multi-
service.
L’offerta si conclude con la linea di switch aggregati di
fascia alta.
Ethernet Huawei S9300 è stata appositamente sviluppata
per network servicefocused con l’utilizzo di tecnologie
multi-layer all’avanguardia, in grado di offrire servizi Layer
2/Layer 3, stabili e intelligenti funzioni di analisi di flusso,
QoS e controllo multicast. Per tutti questi motivi gli switch
Huawei S9300 possono godere di un ampia possibilità di
utilizzo: dalle MAN su rete IP dei più grossi carrier, alle
WAN/MAN di aziende enterprise, nonché nei data center.
IP dell’ospedale, oltre a gestire gli accessi alla rete, aumentarne la sicurezza e fornire connettività ethernet,
alimentano le videocamere D-Link DCS-3110 grazie alla tecnologia PoE (Power over Ethernet). Lo standard IEEE
802.3af Power over Ethernet consente l’alimentazione dei dispositivi collegati attraverso il cavo di rete, riducendo
il numero dei cavi nel sistema e le prese di corrente.
Gli NVR D-Link DNS-726-4 (Network Video Recorder) installati nel sistema di videosorveglianza IP dell’Ospedale
sostituiscono il corrispondente DVR (Digital Video Recorder), e consentono la registrazione delle immagini/
filmati delle camere in modo continuo, schedulato o ad evento, tramite rilevazione di movimento (Motion
Detection).
La capacità dei dischi fissi del D-Link DNS-726-4 permette la massima flessibilità nella durata della registrazione
video, fino ad oltre 30 giorni di
registrazione continua, dotato
di porta Gigabit Ethernet, l’NVR,
permette l’interconnessione
con la rete Lan, consentendo
l’accesso da remoto e la
connessione automatica alla
centrale di monitoraggio, agli
utenti autorizzati. L’accesso
all’NVR è protetto da password
e consente di creare profili di
accesso utente differenziati. La
dislocazione nelle sedi remote di
NVR permette una gestione locale
della videosorveglianza, riducendo
l’impatto sulle dorsali geografiche
di rete, ottenendo in questo modo
più punti di regia remoti collegati,
tramite la rete esistente, ad un
punto di regia centralizzato.
La serie Polycom SpectraLink 8400 è stata
realizzata grazie ad un rilevante input da parte
degli utenti. I telefoni dispongono di un ampio
display a colori, un’interfaccia utente semplice
ed intuitiva, durabilità studiata per l’impiego
aziendale ed un’ampia gamma di accessori di
supporto, come auricolari, set per le batterie,
ecc.
Grazie a costi amministrativi inferiori, l’estrema
affidabilità e un programma di garanzia ancora
più ampio, Polycom offre un costo totale di
proprietà inferiore fino al 33% rispetto alle
soluzioni dei competitor. La serie Polycom
SpectraLink 8400 offre la potenza combinata di
una radio ricetrasmittente, un cercapersone,
un lettore di codici a barre, un interfono e
funzionalità di conferenza di alto livello in un solo
dispositivo altamente integrato. La soluzione
SpectraLink 8400 offre modalità di gestione
e approvvigionamento semplici, la migliore
garanzia disponibile e servizi di manutenzione
e assistenza, per la protezione dell’investimento
nel lungo periodo.
I telefoni dispongono di una radio integrata
802.11a/b/g/n con performance certificate
Polycom Voice Interoperability for Enterprise
Wireless (VIEW) dell’infrastruttura aziendale
wireless LAN e un ampio supporto call server per
una vasta gamma di piattaforme di UC.
VO
ICE
NET
WO
RK
ING
Nuovi switch Ethernet: affidabili, versatilima soprattutto “green”
Serie Quidway S3300 Switch evolutiLayer 3 Ethernet
Tutta la qualità dei nuovi dispositivi VoWiFi
Polycom SpectraLink 8400
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la VIDEORSORVEGLIANZA...sale sull’AUTOBUSOLTRE 700 TELECAMERE DI RETE AXIS PER LA SICUREZZA DEGLI AUTOBUSDELL’ATR DI FORLÌ CESENA
ATR, azienda pubblica di proprietà degli
Enti Locali del bacino Forlivese e Cesenate
che gestisce tutti i servizi di mobilità
collettiva, sempre attenta alle esigenze e
alla salvaguardia della sicurezza dell’intera
clientela e dei conducenti ha deciso, in
accordo con le Forze dell’Ordine della
provincia di Forlì-Cesena, di dotare i
propri mezzi pubblici di un sistema di
videosorveglianza all’avanguardia, al fine
di migliorare il livello di sicurezza a bordo
mezzo, nonché tutelare il patrimonio
pubblico. Tale iniziativa aveva come obiettivo
quello di sviluppare un’efficace azione
dissuasiva nei confronti dei potenziali autori
di comportamenti antisociali ed antigiuridici,
prevenire e contrastare fenomeni di
vandalismo, salvaguardare il patrimonio
aziendale di mezzi pubblici e contribuire
a contrastare fenomeni di criminalità. Per
risolvere le proprie esigenze di sicurezza, ATR
si è affidata alla qualità dei prodotti video di
rete Axis, in collaborazione con Gencom, che
in qualità di Solution Gold partner del vendor
ha fornito le telecamere e gli switch PoE con
gli alimentatori.
OLTRE 700 TELECAMERE DI RETE
SU 290 AUTOBUS
L’esigenza primaria era quella di aumentare sia
la sicurezza attiva, come deterrenza, che quella
passiva. “Già in diverse occasioni - ha detto
Claudio Cozzolino, Responsabile Operativo
dello Sviluppo tecnologico di ATR - le Forze
dell’Ordine ci hanno richiesto le immagini
registrate dalle telecamere in seguito ad episodi
di criminalità avvenuti sui nostri mezzi”. La
scelta di installare un sistema di rete è dovuta
al fatto che sui mezzi esistevano già apparati
su IP, oltre ad un sistema di bordo integrato
con gli AVM con il quale se l’autista si trova
in difficoltà, può contattare la sua centrale
operativa di riferimento e all’occorrenza
può trasmettere a questa sia le immagini
che l’audio in real time. Sui 290 autobus della
flotta, sono state installate oltre 700 AXIS
209 FD-R, telecamere compatte e resistenti
progettate appositamente per la sorveglianza
in movimento, poichè racchiuse in una custodia ultrapiatta anti- manomissione, in grado di tollerare vibrazioni, umidità,
polvere ed escursioni termiche tipiche degli autobus. “Conoscevamo già Axis – continua Claudio Cozzolino - perchè
utilizziamo le loro telecamere di rete per la videosorveglianza perimetrale delle nostre sedi e dei nostri depositi, e ne
apprezziamo molto la qualità. Abbiamo valutato anche i prodotti offerti dagli altri Vendor che hanno partecipato alla
gara di appalto, ma alla fine abbiamo scelto Axis per ragioni di tipo tecnico e per la versatilità che contraddistingue i suoi
prodotti, anche in riferimento alla necessità di integrare il sistema di videosorveglianza al sistema AVM di telerilevamento
già presente a bordo degli autobus”. Le telecamere normalmente sono posizionate in corrispondenza delle porte, o
in modo da riprendere quanto più possibile tutto il mezzo; il supporto per Power over Ethernet ha consentito di
alimentarle direttamente dalla rete, eliminando così la necessità di usare cavi di alimentazione, abbattendo i costi e
ottimizzando i tempi di installazione. Il conseguente miglioramento del livello di sicurezza dei conducenti e dei cittadini
che usufruiscono del trasporto pubblico locale, per prevenire e contrastare fenomeni di vandalismo e criminalità, che
ha creato le condizioni per il pronto intervento in caso di chiamata da una delle due centrali operative. Il protocollo
prevede che le riprese effettuate non lede comunque la riservatezza delle persone perchè grazie ad un protocollo
d’intesa con la prefettura di Forlì-Cesena è previsto che le immagini, criptate e registrate sul supporto informatico di
bordo, siano trattate e conservate secondo quanto previsto dalla normativa in essere. L’utilità e concretezza di questa
importante installazione è stata immediata: a seguito delle denunce promosse per un atti dolosi o per reati commessi
a bordo di alcuni autobus, le Forze dell’Ordine possono
attivare la procedura richiedendo i filmati. Le immagini - di
ottima qualità – possono così essere utilizzate nell’ambito
delle indagini per ricostruire le dinamiche del fatto oggetto di
reato. La registrazione delle immagini riprese dalle telecamere
è affidata al software di Mizar Automation, partner di Axis, che
offre soluzioni tecnologicamente avanzate per il controllo del
traffico e la gestione dei trasporti; Grazie a questo software è
pertanto attivo un sistema di videosorveglianza che gestisce
le immagini in modalità “live” e registrata, con un’innovativa
funzionalità di antieffrazione. ATR si è dimostrata pienamente
soddisfatta dei risultati ottenuti, e sta pensando ad uno
sviluppo futuro del sistema, rivolto anche ad applicazioni di
Intelligent Video, quali il conteggio dei passeggeri a bordo dei
propri mezzi.
AXIS 209 FD-R,un occhio vigile sulla sicurezza
Soluzioni ideali ancheper l’utilizzo in zone remote
La telecamera AXIS è piccola,compatta e di semplice installazione
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Topologia ad anello RADWINuna soluzione ALTERNATIVAI NUOVI DISPOSITIVI RADWIN 2000 C OFFRONO FUNZIONALITÀ AVANZATE COME QoS,VLAN TAGGING E MASSIMA PROTEZIONE VIA RING TOPOLOGY
Quando si usa una topologia ad anello gli
utenti aziendali sono collegati a cascata
in una catena di collegamenti punto-
punto. Il traffico degli utenti è trasportato
all’interno dell’anello fino a raggiungere la
destinazione desiderata. Una topologia ad
anello è, in pratica, una topologia a bus
dove le due estremità sono unite tra loro a
formare un anello. In una rete che utilizza la
topologia ad anello, tutti i Pc sono collegati
tramite un unico cavo che rappresenta un
anello logico. Il segnale viaggia attraverso
l’anello in una sola direzione attraverso i
computer che costituiscono i nodi della
rete fino a raggiungere il Pc di destinazione.
Ogni nodo funge così da ripetitore del
segnale che viene amplificato di passaggio
in passaggio.
Quando i collegamenti in tutto l’anello
sono operativi, uno dei link è volutamente
disattivato per evitare un sovraccarico di
traffico. I siti aziendali sono collegati alla rete
utilizzando un lato del ring o l’altro. In caso
di fallimento di un link sull’anello, sia a causa
di malfunzionamento delle apparecchiature,
sia a causa di potenti interferenze, la
disattivazione del collegamento viene
automaticamente attivata al fine di garantire
il passaggio continuo del traffico dati.
Quindi, la connettività IP è fornita attraverso
una modalità alternativa per assicurare
un’elevata disponibilità di rete.
L’architettura di rete ad anello presenta
molti vantaggi rispetto ad altre: lo spettro
di frequenze è salvato e può essere
riutilizzato più volte all’interno dell’anello;
per una migliore CapEx è necessario solo
un collegamento aggiuntivo per garantire
la protezione dei servizi, mentre ne servono
due in caso di topologia 1+1; la torre hub
è alleggerita e il numero di unità esterne
e/o antenne necessarie prefissato (una o
due) indipendentemente dal numero di
siti aziendali supportati. Inoltre la topologia La famiglia di dispositivi RADWIN 2000 C
ad anello protegge non solo i collegamenti che connettono ai
siti aziendali, ma anche le torri all’interno delle quali è previsto un
sistema di backup per una migliore protezione.
La topologia ad anello richiede un certo livello di “intelligenza” in
ogni punto del percorso per consentire la gestione della protezione.
Le soluzioni RADWIN offono funzionalità di protezione integrate
nell’anello, per consentire un risparmio della spesa aggiuntiva di
interruttori ed eliminare gli oneri di gestione. Sono molte le tipologie
di rete supportate da RADWIN per assicurare che il fornitore di servizi
o l’ISP possa soddisfare le esigenze specifiche dei clienti.
In ogni sito dovrebbe essere utilizzata almeno una IDU (Indoor unit),
sia essa IDU-C o la nuova IDU-E. La IDU a sua volta, in prossimità di
ogni sito aziendale, alimenta due ODUS (Outdoor unit), di cui una
attraverso il dispositivo PoE. Di queste una è rivolta verso il luppolo
“ovest” del Ring, mentre la seconda verso il luppolo “est”. L’IDU si
interfaccia con la LAN aziendale e la funzionalità ad anello è integrata
con la Rete di Management System (RNMS) di RADWIN per una
semplice gestione e la manutenzione.
Le soluzioni punto-punto di RADWIN forniscono dunque protezione
alla connettività Ethernet utilizzando lo schema 1 +1 e una topologia
ad anello unica nel suo genere, che introduce numerosi vantaggi
operativi per i fornitori e gli ISP.
Molte delle nuove soluzioni offrono una potente combinazione
di connettività ad alta capacità e per lunghe distanze integrando
proprio la topologia ad anello. La nuova versione RADWIN 2000 C
è in grado di offire funzionalità avanzate come QoS (qualità del
servizio), VLAN tagging e massima protezione via Ring Topology e
1+1. I sistemi operano dalla banda 2,3 GHz fino a 6 GHz, utilizzando le
diverse frequenze sullo stesso apparato radio RADWIN multi-banda.
In termini di prezzo e valore delle prestazioni, i prodotti RADWIN
2000 C-Series sono quindi leader nel backhaul per le reti wireless.
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il NUOVO FRITZ!BOX FON WLAN 7390:il PIÙ VELOCE di tutti i tempi
NUOVO MODELLO, NUOVI STANDARD PER LA CONNETTIVITÀDI ABITAZIONI E PICCOLI UFFICI
Con il suo nuovo top di gamma, il
FRITZ!Box Fon WLAN 7390, la AVM non
solo combina in un unico dispositivo
WLAN, centralino telefonico, stazione
base DECT, server multimediale e NAS,
ma consente di accedere alla banda
larga con velocità fino a 100 Mbit/s
(qualora erogata dal provider): la
nuova generazione di FRITZ!Box è la
piattaforma di comunicazione ideale
per gli utenti che vogliono il massimo
da internet e dalla propria rete.
NAS INTEGRATO, DUE PORTE USB E CONNETTIVITÀ GIGABITIl FRITZ!Box Fon WLAN 7390 è il primo
della serie a disporre di quattro porte
Gigabit per la LAN veloce e due porte
USB per collegare e rendere disponibili
in rete stampanti, dischi esterni e altri
apparecchi USB, riducendo i costi per
l’acquisto di più dispositivi.
Con il suo disco di rete interno da 512
MB, il FRITZ!Box 7390 consente a tutti gli
utenti della rete di accedere ai messaggi
della segreteria, ai fax ed ai contenuti
multimediali o ai documenti ivi archiviati
attraverso la funzione NAS (Network
Attached Storage), e, con l’apposita
impostazione, gli utenti possono
accedere a tali contenuti anche da
remoto, in modo protetto.
Una caratteristica unica del FRITZ!Box
è la gestione intelligente della banda,
che consente l’impiego
contemporaneo di
applicazioni IP come VoIP,
Internet-TV (IPTV), lo
streaming multimediale o
il download di contenuti
senza compromessi
in termini di qualità
d e l l ’ a p p l i c a z i o n e ,
c o n t r i b u e n d o
concretamente alla
realizzazione di reti Triple
Play (voce, dati, video).
TELEFONIA VOIP IN ALTA DEFINIZIONECome tutti i modelli della gamma FRITZ!Box Fon, anche il FRITZ!Box Fon WLAN 7390 integra un centralino
telefonico per la telefonia VoIP e tradizionale (analogica/isdn), una stazione base DECT per fino a 6
telefoni cordless, supporta fino a 5 segreterie con servizio di inoltro dei messaggi alla casella di posta
elettronica („voice to mail“) ed include il fax con inoltro dei documenti alla casella di posta elettronica
(„fax to mail“).
Per la telefonia VoIP in particolare il dispositivo è compatibile con il nuovo standard CAT-Iq per l’alta
definizione. Questo standard è integrato in tutti i FRITZ!Box Fon e consente, con accessori AVM o terminali
compatibili di altri vendor, di avvalersi della telefonia in HD, di leggere le mail o i feed RSS sul telefono di
casa/ufficio e di ascoltare la musica o il giornale radio, come già facciamo con i nostri smartphones.
SUPERVELOCEIl FRITZ!Box Fon WLAN 7390 è il primo modello della gamma che impiega simultaneamente le bande di
frequenza WLAN da 2,4-GHz e 5-GHz. I vantaggi della frequenza da 5 GHz sono la maggiore velocità di
trasferimento dati e l’inferiore livello di interferenze dovute alla presenza di altre reti wireless o di altri
dispositivi che inviano segnali sulla frequenza da 2,4 GHz come il babyfon o il telecomando del garage.
CON IL FRITZ!BOX 7390 GLI UTENTI RISPARMIANO DENARO E RISORSEGli utenti FRITZ! trovano nei prodotti AVM soluzioni altamente innovative, integrate e soprattutto
funzionanti, che consentono loro di beneficiare della banda larga, risparmiando tempo, denaro e risorse
grazie alla forte semplificazione dell’infrastruttura di rete e di telecomunicazione. Il FRITZ!Box Fon WLAN
7390 può infatti sostituire fino a 8 dispositivi tradizionali, ognuno col proprio alimentatore e consumo
elettrico. Allo stesso tempo la funzione “eco” del FRITZ!Box riduce automaticamente la potenza del
segnale WLAN, DECT e Ethernet in base alle fasce orarie, abbassando ulteriormente il fabbisogno
energetico del router.
A PROVA DI FUTUROAnche il FRITZ!Box Fon WLAN 7390 viene fornito con la garanzia quinquennale del produttore. I
regolari aggiornamenti del firmware, disponibili gratuitamente, consentono agli utenti FRITZ! di fruire
costantemente, anche dopo l’acquisto, di nuove e utili funzioni e perfezionamenti.
Il complesso delle reti aziendali del 21 ° secolo è
diventato il nucleo centrale su cui si basano le or-
ganizzazioni di successo e da cui derivano il loro
vantaggio competitivo. L’assoluta rilevanza del-
la rete aziendale è indubbia e la sua importanza
come fonte principale di attività commerciale
e di comunicazione è in crescita esponenziale.
Di conseguenza, vi è una crescente aspettati-
va nella fornitura che le infrastrutture di rete
debbano fornire per i servizi in linea con i livelli
rchiesti dalle attività aziendali. Questa richiesta è
alimentata anche dalla progressiva convergen-
za di voce, dati e servizi video verso un’unica
struttura di supporto, una migrazione che sarà
possibile solo quando si arriverà a gestire quasi
il 100% della disponibilità del servizio.
La migrazione verso l’obiettivo di una completa
disponibilità e convergenza delle reti aziendali
è sicuramente una sfida importante richiesta
da tutti coloro che desiderano sfruttare gli
indubbi vantaggi operativi. Per raggiungere
questo obiettivo si dovranno applicare sistemi
che riducano i downtime in misura superiore
all’80%, ed è estremamente improbabile che
miglioramenti di questa entità possano essere
conseguiti con una gestione tradizionale del-
le infrastrutture e dei processi attualmente in
uso. Se l’alta affidabilità e le applicazioni conver-
genti devono diventare una realtà, è necessario
un cambiamento fondamentale nell’approccio
al controllo, alla configurazione e al processo di
gestione dei cambiamenti.
La consapevolezza che la disponibilità del 100%
dei servizi deve assumere un ruolo sempre più
importante ha portato alla introduzione dell’ “IT
Service Management”.
Mentre in passato i tentativi di miglioramento
dei servizi sono stati principalmente focalizzati
sugli investimenti in tecnologia, l’approccio ITIL
si differenzia in quanto definisce i processi en-
tro particolari servizi da distribuire, in modo da
fornire un quadro di ‘best practice’ per assicu-
rare continuità e affidabilità nella distribuzione
e gestione dei servizi IT.
Le basi delle indicazioni ITIL sono costituite dai
processi relativi al controllo della configurazio-
ne della rete e alla gestione delle modifiche
(vedi Fig. 1). La precisione e la qualità delle in-
formazioni contenute all’interno del Configu-
ration Management Database (CMDB) è fon-
damentale per garantire efficacia, efficienza e
qualità di tutti i servizi di gestione IT associati,
in particolare in ambienti complessi. Allo stesso
modo, la gestione delle modifiche di queste
informazioni è di vitale importanza, perché gli
amministratori di rete devono conoscere le
esatte implicazioni conseguenti a qualsiasi cam-
biamento prima che questi si verifichino. Evita-
re il potenziale effetto domino quale risultato
di una gestione non attenta nei cambiamenti o
nella gestione ordinaria, è essenziale per assicurare una totale disponibilità dei servizi IT.
La creazione di tali sistemi e processi, basati su un metodo tradizionale di gestione dell’infrastruttura di cablaggio, è un com-
pito impossibile in quanto le informazioni sulla connettività, gli asset contenuti in strumenti tradizionali e la documentazione
dei vari processi, essendo gestiti manualmente, sono inevitabilmente imprecisi, non aggiornati e quindi non possono essere
integrati nel nucleo CMDB. Questo crea un ampio grado di incertezza nella connettività dei dispositivi di rete, limitando
notevolmente la qualità della distribuzione dei servizi IT.
Adottando la giusta tecnologia ‘intelligente’ e attraverso un’attenta gestione degli strumenti offerti dal software come chia-
ve fondamentale nella strategia nelle infrastrutture di cablaggio, le organizzazioni possono creare una piattaforma capace di
affrontare queste problematiche, disponendo di uno strumento per acquisire informazioni precise su connettività e asset,
in tempo reale e attendibili.
Tali informazioni possono essere inte-
grate nel CMDB e di conseguenza negli
strumenti e nei processi di IT Service
Management. Eventuali cambiamenti
dei collegamenti fisici nella rete sono ag-
giornati automaticamente e si riflettono
in tutti i processi di gestione, favorendo
la icomunicazione per l’organizzazione
delle attività e il loro coordinamento.
L’ottimizzazione dei processi ITIL e i
conseguenti miglioramenti in pro-
duttività ed efficienza delle attività,
assicurano che automatizzare e inte-
grare la gestione del livello fisico come
parte integrante della piattaforma di
gestione dei servizi IT, permetterà di
raggiungere l’obiettivo di continuità
di erogazione dei servizi IT e unque di
massimizzare il ritorno (ROI) nel com-
plesso degli investimenti IT.
FRITZ!Box Fon WLAN 7390
con AMPTRAC, creare una piattaforma “best practice”per garantire la continuità delle infrastrutture IT è POSSIBILE
UN NUOVO MODO PER CREARE UNA PERFETTA CORRISPONDENZA FRA SISTEMI AUTOMATICI DI GESTIONE DELL’INFRASTRUTTURA ED ITIL (IT INFRASTRUCTURE LIBRARY)
Schema dell’infrastruttura IT AMPTRACK
VO
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CA
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