NC Ago_Set 2013

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Anno 7 numero 43 agosto-settembre 2013 Società Editrice ADC Group Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano il giornale della n uova c omunicazione NC Digital Awards 2013 Best Digital Integrated Campaign TBWA\Italia, il trionfo del branded content

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NC è Il giornale della Nuova Comunicazione. Affronta temi come il marketing non convenzionale, la comunicazione olistica, il punto vendita come nuovo ambiente di comunicazione riconducendo la frammentazione dei vari mezzi a una visione d'insieme coraggiosa e innovativa.

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Anno 7 numero 43agosto-settembre 2013

Società EditriceADC Group

Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano

il giornale della nuova comunicazione

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NC Digital Awards 2013Best Digital Integrated Campaign

TBWA\Italia, il trionfo del branded content

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L’unico barlume di speranza per la ripresa degli investimenti in comunicazione proviene dal digitale.Lo dicono i dati Nielsen che nei primi 7 mesi dell’anno fanno registrare un calo complessivo del -16%,e le previsioni per l’intero anno parlano di un saldo conclusivo del -12/13%, incertezze politico-econo-miche permettendo ovviamente. A riscaldare questo clima ancora polare ci pensa, dicevamo, internetche sebbene nei sette mesi fa segnare un -2,2%, nel confronto luglio su luglio avanza del +5,1% (me-se su mese il totale mercato riduce la perdita a -5,4%). Ma quello che più è importante è l’attitudinedegli italiani nei confronti dell’ambiente digitale. Come testimoniato da una recente ricerca, ancora diNielsen, emerge che la fiducia nella pubblicità in formati digitali è in decisa crescita. Questo grazie ai si-ti aziendali, sempre meno siti ‘vetrina’ e sempre più veicoli di comunicazione e di informazione; all’e-mail marketing; e ai social media: tre canali che si avvicinano sempre più alla pubblicità televisiva, an-cora regina in termini di autorevolezza. In uno scenario tanto complesso l’aspetto qualitativo fa sem-pre più la differenza per rendere una comunicazione digitale realmente efficace. Non a caso l’anno scor-so ADC Group aveva deciso di lanciare la prima edizione degli NC Digital Awards, il primo premio allacomunicazione digitale dove sono le aziende a decidere chi merita di essere insignito dell’ambito tro-feo. Il successo di questa iniziativa è palese: la seconda edizione registra un +16%. Un incremento a duecifre rispetto a un decremento a doppia cifra degli investimenti in comunicazione. Ben 82 sono le cam-pagne iscritte e giudicate da un autorevole panel di giurati, composto dalle più prestigiose aziende in-vestitrici nella comunicazione digitale, quest’anno guidati dal presidente Nicola Novellone, web & di-gital director Sky Italia. I lavori in concorso, dapprima giudicati attraverso una votazione online che hadecretato i vincitori delle 13 categorie merceologiche di appartenenza e contestualmente selezionatole 29 ‘campagne digitali integrate’ entrate nella shortlist, sono stati votati ‘ex novo’ il 24 luglio pressolo storico Grand Hotel Et De Milan. Nella prestigiosa location sono stati attribuiti i premi di categoria eselezionata la migliore Digital Integrated Campaign. Caso unico nell’affollato panorama di premi lo-cali e internazionali, i rappresentanti delle agenzie hanno potuto illustrare ‘de visu’ ai giurati le strategiedelle campagne iscritte, spiegando gli obiettivi e le modalità di esecuzione messe in atto. A salire sulpodio del premio dedicato alla migliore comunicazione digital integrata tre progetti, all’insegna dellacondivisione, del coinvolgimento e dell’intrattenimento. Ad aggiudicarsi il premio di Digital IntegratedCampaign, la frizzante campagna ‘Balls Dream Band’, sviluppata da TBWA\Italia per Henkel in occa-sione del lancio del prodotto Bref Power Actif 4 in 1. Al secondo posto, il progetto ‘Fastline’ per Fa-stweb, sviluppato da M&C Saatchi che anche quest’anno si conferma quale Best Digital Agency. Lacampagna - già premiata all’ultimo festival di Cannes con due bronzi, nelle categorie Media e Promo &Activation - ha convinto anche questa volta, grazie alla profonda integrazione fra le differenti piattafor-me, offline e online, disponibili oggi per creare engagement. Il terzo premio, infine, è andato al proget-to ‘Un minuto di rumore’ di Young & Rubicam Group per Progetto Itaca, l’associazione che offre sup-porto e riabilitazione a persone affette da disturbi della salute mentale e di sostegno alle loro famiglie.Un ringraziamento a tutte le aziende che hanno creduto nel progetto, tra cui Grand Hotel et de Milan,

Lazzaretti Top Service, Souldesigner, Telemeeting, Ivan Calosso, e a Roberto Silva Coronel, ammini-stratore delegato DigitalEvents, che ha invitato ADC Group a consegnare i prestigiosi riconoscimentiall’interno della prima edizione degli Internet Days. L’appuntamento dunque è per il 2 ottobre pome-riggio presso il Mico Milano-Congressi. Anche quest’anno madrina della premiazione sarà Selvaggia Lu-

carelli, ormai testimonial degli NC Digital Awards. Vi aspettiamo numerosi.

Salvatore Sagonedirettore responsabile e presidente ADC Group

NC DIGITAL AWARDS, +16% IN UN MERCATO CHE VIAGGIA A -16%

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III_CONTROCAMPOWEBADS, 10 ANNI DI EVOLUZIONE

21_SPECIALENC DIGITAL AWARDS 2013

40_BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGNTBWA\ITALIA, ILTRIONFO DEL BRANDED CONTENT

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6/19_ATTUALITÀNOTIZIE SU FATTI E PERSONE DAL

MONDO DIGITALE, MEDIA INNOVATIVI,

RETAIL EXPERIENCE

SPECIALE DIGITALAWARDS 2013

22_LA GIURIA

29_LE AGENZIE

34_TUTTI I PREMI

44_I VINCITORIJWT_AZIENDE, È IL MOMENTO

DI OSARE!

MELORIA, L’ARCA DELL’INTEGRAZIONE

IL PALACONGRESSI DI RIMINI IN TASCA

SISAL, INNOVAZIONE INTEGRATA

52_PREMI SPECIALIE3, CREATIVITÀ E INNOVAZIONE

MAXUS, IL RELATIONSHIP MEDIA

M&C SAATCHI, LE INFINITE VIE

DELLA SEMPLICITÀ

MINDSHARE, ALLUNGA IL PASSO

CON L’ADAPTIVE MARKETING

DIGITAL/INTERACTIVE

82_STRATEGIE DIGITALIMSC CROCIERE, SULL’ONDA

DEL DIGITALE

86/89_PROTAGONISTIEXPONENTIAL INTERACTIVE,

FACILITATORE DIGITALE

LINDBERGH, IL MERCATO ATTRAVERSO

I NUMERI

90_FOCUSMAMADIGITAL, L’OTTIMIZZAZIONE

È UNIVERSALE

92_INTERNET TRENDSYAHOO! SFIDA I ‘BIG DATA’

SKY, L’ENGAGEMENT CORRE SUL DIGITALE

YOUNG & RUBICAM GROUP, THE POWER

OF PARTNERSHIPS

66_PREMI SPECIALI DELL’EDITOREAFFARITALIANI.IT, IL SEGRETO

È RINNOVARSI

EARLYMORNING, IL NETWORK LIQUIDO

GASPERINI, LA TENACIA DEL VISIONARIO

ON COMUNICAZIONE,

CONCEPT PROVIDER CROSSMEDIALE

AREA STRATEGICA

74_PRIMO PIANOCANNES, PER L’ITALIA 19 LEONI.

PUBLICIS LA PIÙ PREMIATA

76_FOCUSPUBLICIS, REGINA DEL FESTIVAL

78_TRENDSMEANINGFUL BRANDS 2013, IL 54%

NON CREDE NEI BRAND

80_FOCUSCONME, CONVERGENZA MEDIALE

DIRETTORE RESPONSABILESalvatore Sagone [email protected]

COORDINAMENTO EDITORIALEMarina Bellantoni [email protected]

REDAZIONEMario Garaffa [email protected]

SEGRETERIA DI REDAZIONEFrancesca Chittaro [email protected]

ART DIRECTION E REALIZZAZIONEMarzia Bevilacqua [email protected]

HANNO COLLABORATOFrancesca Fiorentino, Ilaria Myr,

Serena Roberti

DIRETTORE COMMERCIALEMaria Cristina Concari [email protected]

ACCOUNT MANAGERPaola Morello [email protected]

Elisabetta Zarone [email protected] Gervasi [email protected] (Roma)

Ilaria Granato [email protected] (International)

ABBONAMENTINunzia De Nuccio [email protected]

MARKETING E [email protected]

PERIODICO MENSILEn° 43 ago-set 2013 reg. trib. di Milano n° 93 del 20/02/2007

SOCIETÀ EDITRICE ADC GROUP srlpresidente: SALVATORE SAGONE; amm. delegato: GIULIO BORTOLUSSI

Red. e pubbl.: via privata Vasto, 1 - 20121 Milanotel: +39 02 49766316 [email protected]

Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 MilanoNC© Copyright 2013 ADC Group srl

FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPALasergrafica Polver via Kramer, 17/19 - 20129 Milano

Finito di stampare nel mese di settembre 2013

Progetto grafico: Davide Lopopolo

Pag. 82. Strategie Digitali_MSC Crociere

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Prima o poi doveva succedere Quella cheun tempo veniva chiamata la ‘new econo-my’, oggi semplicemente ‘digital economy’,sta conquistando territori importanti del-l’economia e dell’informazione tradiziona-li. Ha fatto in questo scalpore la notizia diinizio d’agosto dell’acquisizione da parte diJeff Bezos, inventore e patron di Amazon,leader mondiale nell’e-commerce, del leg-gendario Washington Post, forse il più au-torevole quotidiano d’America, che certa-mente passerà alla storia per avere fattoesplodere lo scandalo Watergate. Vuoi perevitare eventuali problematiche di ‘trust’,vuoi per non mettere a repentaglio l’azien-da che lo ha portato a diventare uno degliuomini più ricchi del mondo l’acquisto, co-me ha tenuto a precisare il Post, è stato fat-to a titolo personale per la modica sommadi 250 milioni di dollari. L’evento ha unaportata storica perché chiude un’epoca: quel-la della famiglia Graham, che ne ha gestitole sorti per circa 80 anni (la nascita risale al1877), e quella in cui i giornali dettavanol’agenda per tutti gli altri media. E ne apreun’altra i cui contorni non sono ancora chia-ri. Come noto, gli editori di tutto il mondosono alle prese col grande dilemma: comesopravvivere alla rivoluzione digitale che haminato le fondamenta dell’informazione tra-dizionale, soprattutto della carta stampata?

E, ancora: come rendere profittevole l’infor-mazione erogata attraverso i mezzi digita-li? Si avvererà la profezia lanciata nel 2006dall’Economist, secondo la quale nel 2043

verrà stampata l’ultima copia cartacea?Le risposte di Bezos a queste domande so-no ancora tenute sotto chiave. Soltanto nel-le prossime settimane capiremo se il patrondi Amazon avrà trovato la pietra filosofaleper trasformare in oro ‘digitale’ un businessanalogico che inesorabilmente si sta pro-sciugando. Se e come sfrutterà le sinergiecon Amazon e il suo lettore digitale Kindle,il primo nel suo genere, è ancora da vedere.Ma, senza alcun dubbio, è stata imboccatauna strada senza ritorno, che verrà seguitacon estrema attenzione dagli editori di tut-to il mondo. Andrà a finire come accaddecon l’avvento del motore a scoppio e, quin-

di, delle automobili, inventate non da chiaveva fino a quel momento costruito le car-rozze tirate dai cavalli? Staremo a vedere. Aproposito di svolte epocali il mega mergerannunciato a fine luglio tra Publicis e Om-

nicom in Publicis Omnicom Group nonpotrà non avere un impatto sull’intera in-dustria dell’advertising. Sono diverse le do-mande che gli operatori e gli analisti inter-nazionali si pongono dopo l’annuncio fattoda Maurice Levy, chairman e ceo Publicis eJohn Wren, ceo Omnicom: perché questomerger, da quali esigenze nasce, con qualifinalità, e come cambierà il mercato globa-le della comunicazione? Al di là delle dichia-razioni ufficiali che parlano di una scelta mo-tivata dalla necessità di dare un più ampio,articolato e capillare servizio ai tanti clien-ti in portafoglio con un conseguente saving

I DUE FATTI PIÙ IMPORTANTI DELL’ESTATE, L’ACQUISIZIONE DEL WASHINGTON POST DA PARTE DI JEFF BEZOS, PATRON DI AMAZON, E LA NASCITA DI PUBLICIS OMNICOM GROUP, SEMBRANO ESSERE DESTINATI A CAMBIARE RADICALMENTE LO SCENARIO DEI MEDIA E DELLA COMUNICAZIONE.

BEZOS/WASHINGTON POST E PUBLICISOMNICOM GROUP, LA FINE DI UN’EPOCA

Jeff Bezos, inventore e patron Amazon

DI SALVATORE SAGONE

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valutato intorno ai 500 milioni di dollari al-tre possono essere le più profonde motiva-zioni. Insomma, è il caso di dirlo, niente sa-rà come prima. Siamo tutti in attesa di ve-dere come reagirà l’ex numero uno, il colos-so Wpp, scalzato nella classifica mondialedalla nuova realtà Publicis Omicom Groupche nel 2012 ha raccolto un fatturato com-plessivo di 22,7 miliardi di dollari (fonte: AdAge) contro i 16,5 del gruppo guidato daMartin Sorrell. È proprio da Sorrell che ilmercato si attende la prossima mossa. Chilo conosce bene sa che non rimarrà con lemani in mano, sa che con il rivale d’oltremanica, Levy, c’è una competizione storica,accesissima. E allora? Sulla carta, ma solosulla carta perché in questo caso il conflit-to tra clienti è notevole, per riportarsi in te-sta si dovrebbe comprare il malconcio net-work Interpublic (fino a ieri quarta holdingcon 7 miliardi di dollari) che da tempo ve-niva dato nel mirino di altri gruppi, tra i qua-li la stessa Publicis. Al momento, ovviamen-te, non è chiaro quali possano essere le suemosse ma, in generale, è lecito pensare cheIPG come Havas (sesta holding con 2,3 mi-liardi di dollari) non possano rimanere fuo-ri da questa nuova era di fusioni. Come pu-re è da tenere sott’occhio il gigante giappo-nese Dentsu (quinta holding con 6,4 miliar-di di dollari) che, come noto, ha recente-mente acquisito Aegis Media, ulteriore car-tina di tornasole del nostro assunto sul dri-ver del media in questa fase. Sarà proprioDentsu a sparigliare le carte mettendo a se-gno qualche altro colpo a sorpresa? Comunque vada a finire lo scenario che sidelinea va verso una ulteriore concentrazio-ne e, a breve, credo che non mancherannoaltri inaspettati colpi di scena. I mercati fi-nanziari dopo un’infiammata iniziale hannopreso in qualche modo le distanze dall’ope-razione col risultato che a fine agosto il va-lore di entrambi i titoli è stato inferiore aquello che avevano prima dell’annuncio, e iconcorrenti Wpp e Interpublic hanno fattoregistrare performance migliori. Che si trat-ti di una fase ‘attendista’ per conoscere me-glio l’evoluzione della faccenda o di un ‘giu-dizio’ sulla sua validità è ancora presto perdirlo. In ogni caso Sorrell va avanti per la sua

strada, con una strategia chiara puntandosui nuovi mercati, nuovi media, sulle ricer-che e, ultimo ma non da meno, con un ap-proccio orizzontale. Secondo quanto ripor-tato da Advertising Age, all’indomani del-l’annuncio del merging tra Publicis e Omni-com, il patron di Wpp avrebbe immediata-mente dato ordine ai propri manager di bus-sare alla porta dei clienti sui quali si sareb-be potuto creare un conflitto con aziendesimili. Con quale approccio? Schiacciandol’acceleratore sulla strategia che Wpp pra-tica già da tempo: andare su ogni cliente conun approccio ‘orizzontale’, ossia non propo-nendo questa o quella agenzia ma un teamdedicato prendendo le migliori professiona-lità da ogni sigla e costruendo un abito sumisura per un singolo cliente. Ford, Mazda,

Colgate, Glaxosmithkline, Bank of Ame-

rica, sono soltanto alcuni casi di successoin questo senso dal 2006 a oggi. I team va-riano in dimensioni e struttura: possono es-sere costruiti mettendo insieme agenzie di-verse o creando staff di persone dedicate a

un solo cliente. In totale sono stati creati piùdi trenta team. Questo sistema, per altroadottato sia pure con minore convinzioneanche da Interpublic (Chevrolet, Master-

card e Cadillac) sembra essere destinato asconvolgere il modello di agenzia così comelo abbiamo conosciuto fino a oggi con unaimportanza sempre più rilevante attribuitaai country manager che dovranno compor-re la giusta ‘orchestra’ per convincere i gran-di clienti a sposare questo modello. Signifi-cherà questa evoluzione la fine delle sigleche abbiamo fino a oggi conosciuto, e la na-scita di altre come già avvenuto per il teamDetroit (Ford), Mazda, Red Fuse (Colgate)o Hudson Rouge (Lincoln)? Possibile. D’al-tronde il modello per team, ne sono convin-ti in Wpp, crea più efficienza e risparmi per iclienti. E in ogni caso, come ha dichiarato lostesso Sorrell “non si può fare una frittatasenza rompere le uova”. Come a dire che ilcambiamento, può essere spesso anche trau-matico. E, c’è da scommetterci, assisteremopresto a nuovi, inattesi colpi di scena. nc

Maurice Levy, chairman e ceo Publicis John Wren, ceo Omnicom

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Davanti a una platea di oltre 600 perso-

ne tra imprenditori ed esponenti di rilievodel mondo della comunicazione, il presiden-te Lorenzo Sassoli de Bianchi ha lanciatoalcune proposte per un progetto-Paese diripresa e sviluppo. “Viviamo un momento incui il Paese manca di una idea di futuro, ilmomento della sospensione perenne - haesordito - l’attesa sarà finita quando gli spec-chi saranno chiusi e le finestre saranno aper-te, ovvero quando ognuno smetterà di guar-dare solo al proprio interesse e si aprirannonuove possibilità per tutti”.

SEI I PUNTI CHIAVE DELLA PROPOSTA UPA:

La prima proposta consiste in un tax cre-

dit per gli investimenti pubblicitari incre-mentali, fino a un tetto del 10% per recu-perare gli investimenti persi negli ultimi an-ni (3 miliardi, dal 2007). La ripresa degli in-vestimenti in pubblicità metterebbe al ripa-ro tutta l’editoria italiana da una crisi sen-za precedenti che rischia di minare la stes-sa garanzia democratica. E inoltre la ripresadella comunicazione pubblicitaria sta alla ri-presa dei consumi così come quest’ultimasta alla ripresa della crescita economica epertanto appare davvero necessario un in-tervento in tal senso. D’altra parte, i dati so-no tutt’altro che incoraggianti. "Il primo se-mestre si è chiuso con dati preoccupanti re-lativamente all’andamento degli investi-menti pubblicitari, ma nella seconda partedell’anno ci aspettiamo un rimbalzo tecni-co, anche perché il confronto sarà effettua-to con un secondo semestre 2012 moltonegativo - ha affermato Sassoli -. Per quan-to riguarda le previsioni di chiusura anno, le

nostre stime sono in linea con quelle di As-

socom, secondo cui il 2013 si chiuderà a -12,5%, ovvero con un calo degli investi-

menti più contenuto rispetto a quello at-tuale, pari al 18,5%. Questo, ci sentiamo dipoter affermare, avrà probabilmente un ef-fetto positivo sull’andamento della primaparte del 2014, dal momento che un recu-pero nell’ultima parte dell’anno solitamen-te si riflette su quello successivo". Il tax cre-dit, in ogni caso, è pensato proprio per rida-re slancio agli investimenti. "In Italia il 50%degli investimenti pubblicitari è opera del-le multinazionali - ha sottolineato il presi-dente Upa - , che negli ultimi anni hannopreferito spostare i budget in altri mercati

più redditizi: dobbiamo fare in modo chequeste aziende tornino a investire nel no-stro Paese".Sempre in tema di comunicazione, Sassolisi è rivolto ai centri media, proponendo unaccordo di intesa: da gennaio 2014 far di-ventare i diritti di negoziazione il lascito

mai rimpianto di un’epoca opaca, poichéla ventilata trasformazione dei centri mediain intermediari di spazi è contraria al lororuolo, confonde i clienti e snatura il sistema.Come ha spiegato Sassoli, mai come ora bi-sogna operare in regime di assoluta traspa-renza: c’è una determinazione totale degliassociati ad abolirli, Upa chiederà l’appro-vazione di una legge in tal senso. Il giustofee? Come si era già detto, sarebbe pari al2/3%. Poiché dal mercato arrivano segnaliche indicano una crescita esponenziale deidn, si tratta di un tema che deve essere as-solutamente affrontato. Strettamente lega-to al tema della trasparenza è quello dellegare. "Nel regolamento Upa è scritto chia-ramente che non si possono indire gare conpiù di tre strutture partecipanti e che i co-sti vivi sostenuti dalle agenzie in sede di pitchvanno coperti - ha affermato Sassoli -, dun-que non possiamo che condannare chi nonsi attiene a queste regole. Tuttavia, credoche si tratti di una co-responsabilità di azien-de e agenzie e centri media, poiché spessosono proprio le stesse agenzie a pregare leaziende di coinvolgerle nelle consultazionie a proporsi a prezzi stracciati".La seconda proposta riguarda la banda lar-

ga. Di quale agenda digitale si parla se 400mila aziende anche di settori avanzati sonochiuse in reti telematiche lentissime? Sia-

TEMA DELLA TRADIZIONALE ASSEMBLEA ANNUALE UPA, SVOLTASI LO SCORSO LUGLIO A MILANO, ‘L’URGENZA DI UN PROGETTO’, A TESTIMONIANZA DELLA NECESSITÀ DI CAMBIAMENTI CONCRETI CHECONSENTANO ALL’ITALIA DI USCIRE DALLA STASI SOCIOECONOMICA IN CUI LANGUE DA TROPPI MESI.

IL FUTURO PER UPA. IN 6 PUNTI

Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente UPA

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mo all’87esimo posto al mondo per velo-

cità di banda larga: artigiani con prodottiinnovativi impossibilitati a comunicarli e in-teri distretti isolati e tagliati fuori dalle au-tostrade digitali. È ora di mollare questo fre-no allo sviluppo. È arrivato il momento dimettere in circolo quei soldi stanziati per labanda larga già a partire dal 2006.La terza proposta consiste nello spostarerapidamente le deleghe sul turismo e suibeni culturali al Ministero dello Sviluppo

economico. Tutti i musei italiani, infatti, in-cassano meno del solo Louvre. Con l’attua-le modello di gestione è come se avessimotrasformato il nostro ‘petrolio’ (arte e cul-tura) in un costo per la collettività. Poi, è la volta della Rai, per la quale Upa ave-va già avanzato una proposta di riforma: unaRai pubblica conferita a una Fondazione

in cui siano rappresentati tutti i settori so-cioeconomici e territoriali del Paese. Una re-te generalista senza pubblicità, sostenutaeconomicamente da un canone reso ob-

bligatorio dal pagamento nella bolletta

elettrica. Questa formula permetterebbe al

Paese di continuare ad avere un servizio pub-blico, alla Rai di recuperare efficienza e di-fendere le sue professionalità, ed evitereb-be al Paese una nuova vicenda Alitalia: de-biti per la collettività, incerti ricavi per chis-sà chi. "La Rai ha contribuito a formare lacultura dell’Italia e ha un ruolo importanteche deve essere salvaguardato - ha sottoli-neato Sassoli - . Il primo passo è combatte-re l’evasione del pagamento del canone, pa-ri a 600 milioni. Sicuramente gli italiani sa-rebbero maggiormente disposti a pagare unatv innovativa, pronta a sperimentare che of-fre un canale senza advertising".La quinta proposta è di una virata cultura-le sul ruolo della donna nella pubblicità. L’Isti-tuto di Autodisciplina Pubblicitaria inter-viene sempre con efficacia sanzionando lecampagne a sfondo discriminatorio. Tutta-via ciò non basta a eliminare una residuazona grigia, difficile da regolamentare se noncon una costante azione di tipo culturaleche parta dall’educazione nelle scuole, ecoinvolga l’intero sistema della comunica-zione.

La sesta proposta riguarda la formazione

dei comunicatori di domani e quindi i gio-vani, sempre al centro del dibattito e ai mar-gini delle proposte. Negli ultimi 15 anni ilnostro Paese ha perso circa 2 milioni di gio-

vani qualificati, forse qualcosa non funzio-na, e occorre riflettere su quali saranno lecompetenze dei professionisti della comu-nicazione 3.0. Purtroppo al momento abbia-mo una pletora di facoltà che sfornano illu-sioni e offrono professionalità non sempreinteressanti per un mercato già saturo. Que-sto significa che il sistema formativo in que-sto settore deve essere ripensato. Upa stacercando di dare il proprio contributo in talsenso: quest’anno ha lanciato infatti un cor-so di alta formazione gratuito, ‘Comunica-

re l’azienda nell’era digitale’, proprio perdare la possibilità ad alcuni ragazzi di acqui-sire le competenze necessarie ad affronta-re le sfide che il digitale impone di cogliere.D’altra parte, dalle aziende arrivano segna-li che indicano ancora la mancanza di un ap-proccio sicuro al digitale: siamo in una fasedi apprendimento, si sta cercando di capirequale sia il migliore modello di gestione. Si-curamente, ha affermato Sassoli, servono fi-gure professionali ad hoc che abbiano di-mestichezza con i nuovi strumenti.Infine, il presidente ha proposto anche un’at-tenzione specifica alle ricerche che oggi mi-surano le audience dei media, auspicandoche queste evolvano di pari passo all’evolu-zione straordinaria dei media di cui oggi fac-ciamo esperienza. Anche se il web ha ormaisuperato la stampa diventando il secondo

mezzo per mole di investimenti pubbli-

citari, la televisione resta in pole position

catalizzando il 50% del budget totale inadvertising. Si tratta però di una televisioneprofondamente cambiata, segmentata in ter-mini di canali e di piattaforme - ha afferma-to Sassoli - . Upa sta lavorando insieme adAuditel per trovare una soluzione al proble-ma della rilevazione della fruizione televisi-va su smartphone e tablet e della fruizionefuori casa, fenomeni che non possono esse-re sottovalutati. Gli investimenti in rete?Continueranno a crescere, forse anche gra-zie allo sviluppo dell’e-commerce, che haun grande potenziale di crescita. nc

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smartclip, piattaforma globale per brande video adv multi-screen, in collaborazio-ne con LG Electronics, presenta i risulta-ti del primo studio-pilota sull’impatto del-l’advertising su smart tv. I dati più recenti parlano di oltre 12.7 mi-

lioni di smart tv distribuite in tutto ilmondo nel Q1 2013 e dimostrano il cre-scente interesse dei consumatori nei con-fronti di queste nuove televisioni che gliinserzionisti considerano sempre più co-me nuove piattaforme di investimento edi programmazione. L’indagine è uno stu-dio pilota realizzato attraverso sondaggidi gruppo effettuati da Nielsen nel giu-

gno 2013 che ha coinvolto 2.000 parte-

cipanti di Germania, UK, Spagna, Rus-

sia e Australia e a cui è seguito un pro-

gramma di follow up call e sondaggio on-line. Le domande sono state ideate perogni specifico mercato. “La nostra ricercadimostra che una pianificazione combina-ta di pubblicità su smart tv e tv tradizio-nale è estremamente efficace per il coin-volgimento degli spettatori. La tv conti-nua a essere il medium capace di riunirel’intera famiglia in casa, ma la tv tradizio-nale sta perdendo terreno a favore dellenuove smart tv interattive che sono in gra-do di creare un legame più profondo tralo spettatore e il contenuto che gli vieneproposto, anche quando si tratta di pub-blicità”, commenta Shirlene Chandrapal,SVP Connected tv smart-clip.Notizie e intrattenimento si confermanoi programmi preferiti anche per gli spet-

tatori di smart tv: circa la metà delle per-sone della ricerca ha espresso la propriapreferenza verso la fruizione di questo ti-po di contenuti anche di fronte alle tv dinuova generazione. Come nel caso dellatv tradizionale, la maggior parte degli in-tervistati coinvolti nello studio (il 62%)guarda il mezzo nella fascia serale, con-fermando così il ruolo predominante del-la pubblicità nel cosiddetto prime time an-che quando si tratta di smart tv.Nonostante la proliferazione di diversi stru-menti di comunicazione, la tv continua aessere un mezzo di aggregazione all’inter-no delle famiglie. Anche le smart tv sonotendenzialmente collocate al centro delsalotto, e circa l’80% degli utenti intervi-stati ha dichiarato di guardare i program-

DALLA RICERCA SMARTCLIP E LG ELECTRONICS EMERGE CHE UNA PROGRAMMAZIONE COMBINATA SU SMART TV E SU TV TRADIZIONALE AUMENTA L’EFFICACIA DELLE CAMPAGNE. LA CONNESSIONE ALLA RETE È IL FATTORE DETERMINANTE PER L’81% DEGLI UTENTI DI SMART TV E IL 31% DEGLI INTERVISTATI COMPIE UN’AZIONE DOPO L’ESPOSIZIONE.

L’ADV INTERATTIVA AUMENTA IL BRANDENGAGEMENT

Fonte: ‘Smart tv ad effectiveness’, Nielsen per smartclip e LG Electronics

In the morning(6am - 12pm)

In the afternoon(1pm - 5pm)

In the evening(6pm - 9pm)

At night(10pm - 12am)

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mi sulle nuove smart tv con la famiglia egli amici. Cambia però il profilo di questopubblico che è composto da persone com-prese tra il 20 e 49 anni, di istruzione su-periore alla media, difficilmente raggiun-gibili con una normale programmazionepubblicitaria ma che vantano un alto po-tere d’acquisto. Sensibile all’evoluzionetecnologica, questa nuova audience pro-muove i device che possono connettersialla rete: l’80% degli intervistati ha dichia-rato, infatti, di usare le smart tv per la na-vigazione in internet, mentre l’81% harivelato che la possibilità di connessioneofferta da tali mezzi è stata la caratteri-stica principale che ha guidato l’acquistoverso questi nuovi modelli. “Le funziona-lità di interazione offerte dalle smart tvsono fondamentali per l’efficacia della pub-blicità. Questa ricerca ci ha permesso didimostrare che oggi gli spettatori sono re-almente reattivi dopo il passaggio di unospot e gli inserzionisti devono essere ca-paci di cavalcare questa positiva predispo-sizione. Per esempio, Lg Magic Remote

favorisce l’interazione con uno spot sulloschermo televisivo. Questo strumento of-fre la possibilità di gestire l’interazione at-traverso azioni di pointing, drag & drop,comandi vocali e movimenti del corpo per-

mettendo di vivere un’esperienza moltopiù coinvolgente” dichiara Youngjae Seo,VP Service Platform Division Lg. Le ampiedimensioni dei nuovi schermi fanno ten-denza visto che ben l’80% degli schermidelle smart tv in commercio vanno oltre

i 40 pollici. Lo studio rivela, infatti, che la grandezza

dello schermo, unitamente ai formati dipubblicità interattiva, sono gli elementivincenti che rendono così efficaci le pub-blicità sulle smart tv.Oltre due terzi degli utenti di Smart tv in-tervistati dichiarano di fermarsi a guarda-re le pubblicità interattive pianificate sul-la piattaforma e dimostrano una positivapredisposizione verso questa forma di ad-vertising favorita da contenuti e formatiaccattivanti. Metà degli utenti afferma diaver già interagito con una delle pubblici-tà su smart tv e il 31% conferma di com-piere un’azione dopo la visione di un adsu smart tv.Il 15% di chi ha interagito con una delleadv su smart tv tendenzialmente conta dicomprare il prodotto pubblicizzato, il 20%

commenta il prodotto o il brand e il 24%

cerca su internet maggiori informazionisul brand o il prodotto reclamizzato e, in-fine, il 7% compie subito l’acquisto.

Per emergere, però, le pubblicità devonoessere rilevanti, utili e di facile compren-sione: queste, infatti, sono le caratteristi-che più citate da chi ha partecipato allaricerca. Altro fattore che spinge gli utentia interagire con l’adv su smart tv è l’ac-cesso a sconti e coupon.“Solo creando campagne interattive e ri-levanti per l’audience delle smart tv, leaziende possono facilmente verificare l’in-fluenza esercitata dai contenuti proposti,misurare l’engagement e le azioni intra-prese dagli utenti. Gli spettatori di tuttoil mondo sono alla ricerca di un’esperien-za televisiva fortemente connessa alla re-te, dove applicazioni e internet giocano unruolo fondamentale. È necessario, quindi,che i brand controllino con attenzione sestanno lavorando bene per raggiungerequesto obiettivo: e oggi lo possono faremisurando il grado di engagement. Que-sto studio ha evidenziato l’enorme poten-ziale di coinvolgimento dell’audience del-le smart tv e ci aspettiamo di assistere al-la crescita degli inserzionisti che voglionocapitalizzare questa piattaforma anchecon nuove e più creative modalità”, con-clude Luca Di Cesare, managing directorsmartclip Italia. Maggiori informazioni sul-la ricerca su: www.smart-clip.com. nc

Fonte: ‘Smart tv ad effectiveness’, Nielsen per smartclip e LG Electronics

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NIGHT AND DAY

24 © 2005 Fox and its related entities. All rights riserve. AVVOCATI A NEW YORK II © Walt Disney Pictures. All rights reserved. BONES V © 2009-2010 Twentieth Century Fox Film Corporation. All rights reserved. BOSTON LEGAL V © 2008-2009 Twentieth Century Fox Film Corporation. CANTERBURY'S LAW © CPT Holdings, Inc. All Rights Reserved. CHASE I - © Warner Bros. Entertainment Inc. IL RAPPORTO PELICAN © Warner Bros. Entertainment Inc. COLOMBO © 2000 Universal Studios. FLIKKEN II ©Eyeworks. SHERLOCK IV © BBC. GIUDICE AMY - V - puntata "Danzando nella notte" ©2003 CBS Worldwide Inc. All Rights Reserved HUMAN TARGET II © Warner Bros. Entertainment Inc. L&O Criminal intent IX © 2010 Universal Network Television LLC All Rights Reserved. L&O SVU IX © 2007 Universal Network Television LLC All Rights Reserved. LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE © 1958 Universal City Studios LLC. LIE TO ME III © 2010-2011 Fox and its related entities. All rights reserved. MONK VIII © 2009 Universal Network Television LLC. All Rights Reserved. MOTiVE © Motive Productions I INC.2013. NAVARRO © T.F.1 - Hamster Productions. PRISON BREAK IV © 2008-2009 Twentieth Century Fox Film Corporation. PSYCH VI © 2011 Universal Network Television LLC All Rights Reserved. RESCUE SPECIAL OPERATION I © 2009 Screen Australia, Southern Star Entertainment Pty Ltd. SHERLOCK UNDERCOVERS © Warner Bros. Entertainment Inc. WHITE COLLAR II Motion Picture © 2010-2011 Twentieth Century Fox Film Corporation. All rights reserved.

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Perform Group, azienda specializzata nel-la distribuzione di contenuti sportivi su mez-zi digitali, presenta al mercato i nuovi risul-tati del Global Sports Media Consumption

Report 2013, ricerca, giunta alla sua terzaedizione e realizzata in collaborazione conKantar Media Sport e TV Sports Markets,che ha come obiettivo l’analisi delle tenden-ze di come gli appassionati di sport consu-mano contenuti sportivi in un panoramamedia in continua evoluzione e al momen-to rappresenta uno dei più autorevoli studisull’andamento del mercato dei contenutisportivi a livello mondiale, con focus su 14

mercati nazionali tra cui Australia, Brasile,

Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran Bre-

tagna, India, Russia, Spagna, Usa e Italia. Per quanto riguarda il panorama italiano, se-condo i risultati del Report 2013 oltre l’80%

della popolazione dichiara di seguire alme-no uno sport. La tv rimane il primo canaledi consumo, anche se la fruizione di conte-nuti attraverso altri mezzi sta crescendo no-tevolmente. Il 60% degli appassionati se-guono lo sport online, e il 19% di questi loha fatto attraverso un servizio a pagamen-to negli ultimi 12 mesi. Il mobile è utilizza-to dal 37% di chi consuma contenuti spor-tivi sul (29% nel 2011) e il 29% degli ap-passionati italiani seguono lo sport ancheattraverso piattaforme di social network

(27% nel 2011), come Facebook e YouTube.Venendo ai singoli sport, il calcio è semprequello più popolare, seguito dal 58% dellapopolazione adulta. Al secondo posto si po-siziona la Formula 1, che interessa il 39%

della popolazione, al terzo il Moto GP, conil 34%. Seguono nuoto (27%), tennis

(25%) e pallavolo (25%). Nel complessoin ogni caso, gli italiani non seguono solo eunicamente il calcio: si dichiarano in mediainteressati a cinque diversi sport e spen-dono ben 8,7 ore alla settimana nella frui-zione di contenuti sportivi (nel 2012 la me-dia era 5,8 ore). "Il Global Sports Media Con-sumption Report 2013 - afferma Jacopo To-

noli, managing director Southern Europe

Perform Group - è oggi uno dei più impor-tanti e innovativi punti di riferimento perquanto riguarda i trend di un settore fonda-mentale come quello dei contenuti sporti-vi. Il nostro impegno nella realizzazione diquesto studio ha un obiettivo molto ambi-zioso, ovvero individuare le enormi oppor-tunità che il mercato può dare a brand e in-vestitori in uno scenario sempre più com-plesso e frammentato sia dal punto di vistadei mezzi sia delle audience. Una strategiavincente e capace di coinvolgere grandi mas-se di spettatori oggi deve partire da un ap-proccio neutrale dal punto di vista di cana-li e piattaforme, coscienti dal fatto che losport non viene più fruito solo in tv, ma sem-pre di più attraverso mezzi digitali, mobili einterattivi”. Tutti i risultati del Global Sports

Media Consumption Report 2013 relativial mercato italiano e agli altri Paesi coinvol-ti dalla ricerca possono essere consultati al-l’indirizzo www.knowthefan.com. nc

LA RICERCA REALIZZATA DA PERFORM GROUP IN COLLABORAZIONE CON KANTAR MEDIA SPORT E TV SPORTS MARKETS, CONFERMA LA FORTE EVOLUZIONE DEL MERCATO DELLO SPORT ITALIANO. ACCANTO AD ALCUNE CERTEZZE COME CALCIO E FORMULA 1, SI SVILUPPANO NUOVI MODELLI DI FRUIZIONE, SOPRATTUTTO ATTRAVERSO MEZZI DIGITALI E IN MOBILITÀ.

SPORT, FRUIZIONE OLISTICA

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Jacopo Tonoli, managing director Southern Europe Perform Group

Fonte: Global Sports Media Consumption

Report 2013, Perform Group,

Kantar Media Sport e TV Sports Markets

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Su una popolazione internet attiva di26,2 milioni, dotata di cellulare e che hanavigato negli ultimi 30 giorni, i posses-sori di smartphone sono 18,4 milioni, pa-ri al 70% della popolazione internet di ri-ferimento e, soprattutto, sono 12,9 mi-

lioni le persone che hanno navigato damobile (elaborazioni GroupM su Dati Si-nottica e Mobile Next H2 2012).“È evidente come l’utilizzo dei dispositivimobili sia incredibilmente cresciuto, e inumeri relativi all’Italia restituiscano so-lo parzialmente la reale portata che la dif-fusione di smartphone e tablet sta aven-do nel quotidiano, nonché le implicazionisulla possibilità di renderli parte integran-te di efficaci e coerenti strategie di comu-nicazione - afferma Cristian Coccia, he-ad of digital Mindshare -. I tablet, ma so-prattutto gli smartphone di ultima gene-razione, sono diventati il personal mediaper definizione: il telefonino ha infatti unrapporto con il suo possessore diverso dalcomputer o dalla tv, un rapporto più ‘per-sonale, intimo’. E quest’aspetto è moltoimportante: su un mezzo così vicino al con-sumatore, e così personale, le marche do-vranno studiare modalità di comunicazio-ne basate sulla personalizzazione, conte-stualità (solo messaggi pertinenti) e sullageo-localizzazione.“A complicare questo scenario - continuaCoccia - si aggiunge la proliferazione de-gli schermi attraverso i quali gli utenti in-terpretano la propria vita in mobilità, e perquesto parliamo di mobi-life, una vita du-rante la quale siamo sempre connessi condiversi dispositivi, utilizzati spesso simul-

taneamente: dai tablet e smartphone, pas-sando agli orologi e bracciali fino ai Goo-

gle Glasses, gli occhiali di Google, per av-vicinare il più possibile la tecnologia e ren-dere, di fatto, sempre meno presente l’in-terfaccia che ci separa dal dispositivo. En-triamo, quindi, in un mondo nel quale ladistinzione tra il virtuale - con tutto ciòche rappresenta la Rete - e il reale perdo-no di significato proprio grazie ai disposi-tivi mobili che agiscono come anello dicongiunzione tra i due mondi, nonché co-me ‘abilitatori’ della nostra esperienza di-gitale ovunque sia disponibile una connes-

sione alla Rete. Con tutto il bagaglio di op-portunità e rischi per le marche, che ve-dono davanti a loro nuovi contesti daesplorare”.Durante il primo incontro Mobile Gara-

ge svoltosi a giugno, Paola Marazzini, he-ad of agency Google Italy, ha illustrato lesfide e le opportunità che si apriranno al-le aziende e ai consumatori grazie ai con-tinui avanzamenti tecnologici cui assistia-mo nel mondo attuale. Ha delineato gliimpatti di business e sociali determinatidall’attuale digital landscape, che vedeconvergere tre piattaforme: Cloud Com-

L’INIZIATIVA CONGIUNTA MOBILE GARAGE SI PONE COME LABORATORIO DI PENSIERO PER ANALIZZAREUNA REALTÀ, QUELLA DEL MOBILE, CHE REGISTRA UNA CRESCITA ESPONENZIALE E CHE STA MODIFICANDO PROFONDAMENTE IL MODO DI INFORMARSI E LE ABITUDINI DI CONSUMO MEDIALE.

MOBILE GARAGE, LABORATORIO PER IL MOBILE

Roberto Binaghi, chairman e ceo Mindshare Paola Marazzini, head of agency Google Italy

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puting, penetrazione di internet e dif-

fusione dell’accesso da mobilità.Ha inoltre sottolineato come marketer eaziende possano disporre oggi di informa-zioni in grado di guidarli verso scelte sem-pre più mirate e vantaggiose per il busi-ness. “Ognuno di noi oggi è in grado di ap-provvigionarsi, ovunque e in qualsiasi mo-mento, delle informazioni e dei contenutiche gli interessano. Secondo quanto emer-so dalla ricerca Our Mobile Planet, con-dotta con Ipsos Media ICT, oltre il 41%

degli italiani possiede uno smartphone eil 15% un tablet, e quasi i tre quarti de-gli italiani che possiedono uno smartpho-ne accedono ogni giorno a internet dal pro-prio telefonino. I connected device sonogià oggi parte della nostra vita, eppure so-lo il 20% delle aziende ha un sito otti-

mizzato per il mobile: gli spazi di cresci-ta sono quindi enormi”, ha commentatoPaola Marazzini.

“Ma occorre offrire un approccio consulen-ziale, e Mobile Garage è lo strumento idea-to insieme a Mindshare per guidare le azien-de a trarre il meglio dal mondo mobile”, haaffermato Luciano Cantoni, mobile spe-cialist Google Italy, che ha riassunto il pro-cesso Go Mobile in cinque step:

1. Conosci te stesso. Essenziali l’analisi delcomportamento mobile del proprio uten-te, del proprio sito e dei bisogni da soddi-sfare, con quali contenuti e funzionalità; 2. Parlate di voi, costruite la vostra ‘ca-

sa mobile’. Create una versione del vo-stro sito ottimizzata per i dispositivi mo-bili e focalizzata sui bisogni dei vostri uten-ti in mobilità. Considerate lo sviluppo diapp, inserendole nelle vostra strategie digo to market con obiettivi precisi e fun-zionalità adeguate; 3. Definite i vostri obiettivi. Brand o tran-saction;

4. Definite la vostra strategia mobile

adottando un approccio alla misurazio-

ne in grado di cogliere tutte le opportu-

nità dei nuovi dispositivi. Noi lo chiamia-mo Full Value Mobile; 5. Implementate, misurate e ottimizzate.

“Abbiamo aderito con gran piacere all’in-vito di Google e Mindshare al primo Mo-bile Garage, perché riteniamo sia di enor-me importanza - conferma Umberto Bas-

so, VP new media and advertising di H-

Art - poter fare il punto sul presente e ilfuturo della comunicazione digitale di fron-te a un parterre di spicco. I brand devonoconsiderare che i nuovi dispositivi mobili,sempre più complementari tra loro, pon-gono sfide che finora non sfioravano nem-meno la mente di creativi e planner. Difatto, nella nostra agenzia lavoriamo permettere in contatto brand e consumato-ri tramite il dispositivo più adatto in ognimomento della giornata"."Durante questi incontri - conclude Ro-

berto Binaghi, chairman e ceo Mindsha-

re - abbiamo voluto evidenziare quanto ilmobile sia diventato fondamentale all’in-terno delle strategie di comunicazione e,soprattutto, quanto sia un mezzo che ri-chiede uno specifico know-how per esse-re correttamente pianificato e integratocon gli altri mezzi. Non solo: abbiamo rac-contato come la vita del consumatore stiacambiando grazie all’adozione di questidispositivi, e come si possa sempre piùparlare di ‘mobi-life’ fatta da una plurali-tà di schermi, o meglio dispositivi, sem-pre connessi in Rete. Poiché a breve il numero di persone con-nesse da mobilità supererà il numero diquelle connesse da fisso, sarà inevitabileuna sorta di ‘trasferimento’ da pc a mobi-le, che genererà grandi cambiamenti neiprocessi e nella creatività. E, nello lo spi-rito del Mobile Garage, questi due mo-menti si sono rivelati molto utili per con-dividere con i clienti la nostra curiositàverso il Mobile e, più in generale, per sot-tolineare come le tecnologie emergentistanno amplificando le potenzialità dellamedia industry". nc

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DIGITALAWARDS

a cura di Ilaria Myr

22. LA GIURIA 26. I COMMENTI DEI GIURATI

29. LE AGENZIE30. I COMMENTI DEI CREATIVI

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NC DIGITAL AWARDS 2013, NEL NOME DELL’ENGAGEMENT82 PROGETTI ISCRITTI, 29 DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN IN SHORTLIST

FRA CUI UNA PRESTIGIOSA GIURIA, PRESIEDUTA DA NICOLA NOVELLONE

(WEB & DIGITAL DIRECTOR SKY ITALIA) HA SCELTO I PRIMI TRE VINCITORI:

QUESTI I PRINCIPALI NUMERI DELLA SECONDA EDIZIONE DEGLI NC DIGITAL

AWARDS, CHE HANNO REGISTRATO UNA CRESCITA DEL 16% DELLE ENTRY.

A DIMOSTRAZIONE CHE NEPPURE LA CRISI FERMA LA CORSA DELLA

COMUNICAZIONE DIGITALE.

Condivisione e coinvolgimento: sonosenza dubbio loro i protagonisti indiscussidella seconda edizione degli NC Digital

Awards, il premio alla migliore comunica-zione digitale, interattiva e online ideato daADC Group, che dall’anno scorso intendeporsi come valido sostegno allo sviluppo del-la cultura digitale delle imprese e dei propripartner di comunicazione. Un riconoscimen-to che va a premiare le aziende e le agenzieche hanno saputo sfruttare nel modo piùinnovativo ed efficace le potenzialità del di-gitale di coinvolgimento del target. A con-tendersi i vari riconoscimenti, e, soprattut-to, l’ambito premio di Best Digital Integra-

ted Campaign, quest’anno sono stati ben82 progetti (che hanno aderito anche al-l’Annual della Comunicazione Digitale): un

numero in crescita di circa il 16% rispettoalla prima edizione, che vide candidarsi 70

campagne, e che fa ben sperare per lo svi-luppo futuro di questa comunicazione, an-che in tempi di crisi.Partner degli NC Digital Awards: Grand Ho-

tel et de Milan, Souldesigner,Telemeeting,Ivan Calosso, Lazzaretti Top Service.

Una giuria di qualità

A valutare i lavori iscritti e decretare il vin-citore del premio più alto del podio, un par-terre di eccezione composto da 21 mem-

bri della giuria, guidati dal presidente Ni-

cola Novellone, web & digital director Sky

Italia. La prestigiosa giuria di accreditati pro-fessionisti della comunicazione italiana si è

Iscritti alla seconda edizione degli NCDigital Awards ben 82 progetti, un numero

in crescita di circa il 16% rispetto alla primaedizione, che vide candidarsi 70 campagne

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data appuntamento il 24 luglio presso lostorico Grand Hotel Et De Milan, in viaManzoni 26, per giudicare in sessione ple-naria le 29 Digital Integrated Campaign

(le campagne iscritte in almeno 3 delle 13categorie previste), entrate in shortlist do-po una prima fase di votazione online e incorsa per il massimo riconoscimento del pre-mio di ADC Group. In sala, a illustrare l’effi-cacia delle campagne, oltre alla proiezione

video delle campagne, la presentazione livedei rappresentanti delle agenzie, che hannospiegato ai giurati gli obiettivi del cliente ele modalità di esecuzione messe in atto. Unformat, questo, dal grande valore aggiunto,che già in occasione dell’edizione 2012 de-gli NC Awards, il premio di ADC Group allamigliore comunicazione integrata, aveva su-scitato sinceri apprezzamenti sia da partedei giurati che dei creativi intervenuti. Tra le

principali evidenze emerse dai lavori dellagiuria: un utilizzo imperante dei social me-dia, con Facebook a fare la parte del leone;la necessità di avere, da parte delle agenzie,presentazioni più chiare e complete; e, infi-ne, la mancanza di una vera integrazione frai vari mezzi, sui quali declinare l’idea creati-va sfruttando le peculiarità e le potenziali-tà di ognuno. Su quest’ultimo punto, però,non tutti erano d’accordo: da una parte, in-fatti, vi era chi sosteneva che effettivamen-te ci sia ancora molta strada da fare sul ter-reno dell’integrazione; dall’altra, invece, chiconstatava che molti dei progetti fosseroottimi esempi di integrazione ben riuscita.

DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN

Primo premio

Dopo un’intensa giornata di votazioni, va-lutazioni e animate discussioni, la giuria hadecretato i primi tre progetti che si sonomeritati il podio. Ad aggiudicarsi il premiodi Digital Integrated Campaign, la campa-gna ‘Balls Dream Band’, sviluppata daTBWA\Italia per Henkel in occasione dellancio della tavoletta solida per la pulizia delwc Bref Power Actif 4 in 1. Per coinvolgereattivamente il target - donne, responsabilid’acquisto 30-40 anni - l’agenzia ha creatoun’experience interattiva online con il de-butto di una nuova boyband, la Balls DreamBand e il loro primo video, ‘Please baby flush

it’. Con una canzone d’amore la band invi-ta le utenti a ‘tirare la catena’ che li spoglie-rà di volta in volta. Alla fine dell’experiencel’utente può: comprare il prodotto online,condividere il video sui social o dedicare lacanzone a un’amica con il ritornello perso-nalizzato. Nella fase teaser, la campagna èstata declinata su formati pre-roll su You-

Tube, Promocard e digital pr, per poi esse-re veicolata, nella fase di lancio, su un brand

A valutare i lavori iscritti e decretare ilvincitore del premio più alto del podio, unparterre d’eccezione composto da 21 membridella giuria, guidati dal presidente NicolaNovellone, web & digital director Sky Italia

LE 13 TIPOLOGIE IN CONCORSO AGLI NC DIGITAL AWARDS_• Digital Integrated Campaigns

• Siti Corporate/Istituzionali

• Siti di Prodotto e Micrositi

• Siti e Iniziative di E-Commerce

• Comunicazione Display e Video

• Mobile Communication

• Viral Video Advertising

• Digital PR

• Digital Branded Content

• Social Communication

• Search Marketing

• Dem e E-Mail Marketing

• Altre soluzioni digitali

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channel interattivo, video mobile, guer-

rilla, e minievents. Importanti i risultati ot-tenuti: più di 4 milioni di visite in un me-se, il riconoscimento ‘best practice’ da You-

Tube, e l’adozione dell’experience in 33

Paesi in tutto il mondo.Titolo progetto: Balls Dream Band; clien-

te: Henkel; agenzia: TBWA\Italia; on air: danovembre 2012; direzione creativa esecu-

tiva: Francesco Guerrera, Nicola Lampugna-ni; direzione creativa: Hugo Gallardo, Gi-na Ridenti; direttore creativo digital: Mi-chele La Fiandra; art direction: FrancescoPedrazzini; copywriting: Mara Rizzetto; di-

gital creative: Luca Sala; Flash developer:Riccardo Sallusti; web designer: Chiara Vil-lotta.

Secondo premio

Al secondo posto si è classificato il proget-to ‘Fastline’, sviluppato da M&C Saatchi

per Fastweb. La campagna - già premiataall’ultimo festival di Cannes con due bron-zi, nelle categorie Media e Promo & Activa-tion - ha convinto anche questa volta, gra-zie alla profonda integrazione fra le diffe-renti piattaforme, offline e online, disponi-bili oggi per creare engagement. A risultarevincente è senza dubbio l’originalità del-l’idea: trasformare in una sola notte una fer-mata della metropolitana di Milano (Mo-

scova) in una stazione di Tokyo, per far vi-vere alle persone l’esperienza concreta del-la velocità di Fastweb, in un modo assolu-tamente inedito. Centinaia di comparse,

schermi tv, affissioni in giapponese, tradu-cibili tramite un Qr Code, edicola, giornali ealtoparlanti rendono l’esperienza ancora piùrealistica e sorprendente. Migliaia di km inuna sola fermata, e una domanda di fondo:‘La tua linea va così veloce?’. Con questa ini-ziativa, Fastweb rompe gli schemi della co-municazione nelle telecomunicazioni, spes-so omologata nei codici e nelle offerte, for-nendo una prova tangibile della propria su-periorità tecnologica e rendendo concretoil beneficio della linea internet più veloce. Inumeri, del resto, parlano da soli: 650 mq

di pellicola utilizzati, 16 affissioni, 100 at-

tori che hanno partecipato travestiti dagiapponesi, 17.000 persone transitate, 222

treni, 20.000 accessi al sito immagina-

puoi.it, 3.000 check-in a Tokyo, 1.600 con-

divisioni Instagram, Twitter, Facebook, ol-tre 1.000 like pagina FB Fastweb, Twittertrending topic, Impression 1.500.000, piùdi 200.000 views su YouTube. Titolo progetto: Fastline; azienda: Fastweb;agenzia: M&C Saatchi; on air: gennaio 2013;direzione creativa: Luca Scotto di Carlo,Vincenzo Gasbarro; deputy creative direc-

tor: Paola Morabito; art direction: DarioMarongiu, Luca Fulciniti, Domenico Straga-pede; copywriting: Elisa Binda; web deve-

loper: Davide Reppucci.

Terzo premio

Il terzo premio, infine, è andato al progetto‘Un minuto di rumore’ di Young & Rubi-

cam Group per Progetto Itaca, l’associa-

zione che offre supporto e riabilitazione apersone affette da disturbi della salute men-tale e di sostegno alle loro famiglie. L’inizia-tiva di sensibilizzazione dell’opinione pub-blica è stata realizzata in occasione del 10

ottobre, Giornata Mondiale della Salute

Mentale. L’obiettivo era invitare quante piùpersone possibili, su tutto il territorio nazio-nale, a farsi sentire, facendo un minuto dirumore, nella convinzione che il primo pas-so per affrontare le malattie mentali sia par-larne e farsi sentire. Sono state quindi rea-lizzate diverse iniziative coinvolgendo tutti,attraverso i media e per strada, a farsi sen-tire creando un video - con qualsiasi mezzoa disposizione - da postare sulla fan page opartecipando agli eventi nel centro di Mila-no. I risultati non si sono fatti attendere: lechiamate al numero verde di Progetto Ita-ca sono incrementate fino a quattro vol-

te, mentre le visite sul sito e sui social de-dicati hanno registrato un + 60% rispettoa maggio dello stesso anno. In particolare,si è riscontrato un notevole aumento tra igiovani, i soggetti maggiormente affetti daquesto tipo di patologie.Titolo progetto: Un minuto di rumore;azienda: Progetto Itaca; agenzia: Young &Rubicam Group; on air: ottobre 2012; di-

rezione creativa: Vicky Gitto; art direc-

tion: Lorena Cascino; copywriting: DaniloFragale; digital art directors: Chiara Be-retta, Damiano Povoleri (VML/Young & Ru-bicam Group); sviluppo web: Ronald Sqar-ri (VML/Young & Rubicam Group). nc

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TOP 10 DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN 2013_AGENZIA CLIENTE TITOLO CAMPAGNA

TBWA\Italia Henkel Balls Dream Band

M&C Saatchi Fastweb Fastline

Y&R Group Italia Associazione Progetto Itaca Un Minuto di Rumore

Y&R Group Italia Bavaria Vuota Bavaria

M&C Saatchi Sky Sport HD Tifa 2013

Meloria Agrifarma Arca degli Animali

Maxus Fiat Fiat 500L ‘30 After 30

Chapeaux Group Davide Campari Milano Camparisoda campagna integrata calcio

Earlymorning RS Components Launch of Open-source Arduino Starter Kit

Carat - iProspect - Isobar - MenCompany Halls Mondelez International Halls Respira e... Ruzzle

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Giro di microfono fra i giurati della seconda edizione degli NC Digital Awards per conoscere il loro parere circa i progetti in gara e letendenze principali emerse dai lavori iscritti.

Andrea Cornelli, vice presidente Assorel “Stiamo vivendo un momento di riassetto del mercatodella comunicazione e i lavori che abbiamo visto ne so-no la dimostrazione. Abbiamo agenzie molto diverse fraloro, che presentano lavori molto differenti, ma tutti al-la fine riconducibili a un concetto di comunicazione di-gitale che finalmente è diventato trasversale: i vecchi con-fini, nonché i vecchi budget, non esistono più. Nonostan-te qualche difficoltà, possiamo dire di essere nella dire-zione giusta”.

Luca Corsi, responsabile comunicazione & eventi Vorwerk Folletto“I progetti presentati mostrano come l’Italia stia recupe-rando il percorso sul quale eravamo un po’ indietro ri-spetto al resto d’Europa. Ho notato un grande utilizzo delmondo digital in maniera strutturata, ma sussiste anco-ra la difficoltà di dare un’uniformità di giudizio a questomondo, i cui connotati sono ancora un po’ sfumati. C’ècomunque una grande capacità di progettazione, che dàsperanza per il futuro”.

Federica Bennato, direttore comunicazione,stampa e pr Volkswagen Group“Alcuni dei progetti presentati sono molto interessanti,mentre altri molto meno. Credo che ai fini della votazio-ne del premio bisognerebbe creare una sorta di omoge-neità, sia nelle presentazioni sia nei nostri criteri di giu-dizio. Un’altra riflessione riguarda la possibilità per le agen-zie di presentare le campagne: se un’agenzia rinuncia afarlo si gioca dei punti. Questo però è un valore aggiun-to, che dà la possibilità ai giurati di capire meglio la cam-pagna e apprezzarne pregi e difetti. Credo quindi che cidebba essere equità”.

Barbara Bontempi, associate consultant The Vortex“Riscontro una qualità crescente rispetto all’anno passa-to, in termini di progetti e di presentazione. Resta peròancora molto diffusa la presenza di un’idea creativa chepoi non corona su tutte le piattaforme e i punti di con-tatto. Inoltre, c’è ancora una discreta confusione fra i con-cetti di multicanalità e multipiattaforma: questo invecesarà un punto su cui dovremo concentrarci di più nel fu-turo, perché è quello che fa la differenza. Il digitale non èpiù solo quello che arriva da internet, mobile e social, masempre di più quello che si manifesta su diverse piatta-forme”.

PRESIDENTE DI GIURIA

Nicola Novellone, web & digital director Sky Italia“Giornata veramente molto interessante, giuria fantastica, sono onorato di averla pre-sieduta. Ho riscontrato una certa qualità delle idee che davvero contano. Allo stessotempo, abbiamo visto anche molto ‘channel fulfillment’, cioè una stessa idea applicatasenza una logica. Il giudizio è comunque positivo. Un consiglio per le agenzie: imparatea vendere quello che fate, spiegando qual è stato il vero beneficio per l’azienda e i con-sumatori che hanno usufruito di queste attività di comunicazione. L’engagement nel rac-conto non è ancora all’altezza di toccare il cuore e la mente di chi deve poi deve giudi-care: del resto, non è un caso che i progetti che hanno vinto siano quelli che sono statispiegati in maniera molto coinvolgente”.

Anna Chiara Aisa, direttore marketing Day Ristoservice“Alcuni dei progetti sono ottimi e danno nuove prospet-tive. Forse la difficoltà maggiore per i giurati sta nel fat-to di dover dare dei giudizi su progetti molto diversi edifficilmente paragonabili, realizzati da settori molto dif-ferenti. Il nostro sforzo deve essere quindi quello di va-lutare ogni progetto a sé nel suo contesto, senza cerca-re un terreno comune”.

Francesco Barbarani, head of Fox Networks& Digital Fox International Channels Italy“È una grande soddisfazione vedere aziende di varia na-tura che cominciano ad approcciare questi mezzi conuna strategia e una vision diverse rispetto a qualche an-no fa. I clienti che in passato prendevano in considera-zione queste piattaforme solo in maniera spot, ora lofanno in modo più strutturato, continuativo e strategi-co. Non esistono più media e pianificazioni verticali, maormai solo orizzontali”.

Paolo Cugudda, digital marketing manager Martini & Rossi“Condivisione e coinvolgimento del target di riferimen-to sono le tendenze più evidenti. Molte buone campa-gne, con l’obiettivo di generare senso di appartenenza peril consumatore. Il livello della comunicazione digitale stageneralmente crescendo, offrendo ottimi spunti creativie realizzazioni curate e accattivanti. Ottimi copy e visual.In qualche caso ci sono meccaniche di attivazione un po’complesse e non sempre intuitive, ma si tratta di una mi-noranza. La mia percezione è che il web italiano stia ma-turando molto e migliorando la relazione con il consu-matore/utente”.

Veronica Diquattro, responsabile mercato italiano Spotify Italia“Un aspetto realizzato in maniera non eccezionale è lacapacità di sviluppare campagne davvero integrate, nelsenso di essere presenti non solo su tutti i canali, macon una modalità diversa su ognuno. Importante oggiè identificare come un’idea creativa possa essere decli-nata su un canale, adattandola a esso e anche modifi-candola, se necessario. Altrimenti, il rischio che si correè di replicare semplicemente un’idea sui social o sul-l’online, senza sfruttare davvero la sinergia della cam-pagna integrata”.

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Massimo De Caro, direttore marketing centrale XBox - Microsoft Italia“Le tendenze che ho maggiormente riscontrato nei lavori so-no: integrazione, condivisione, socializzazione, viralità, multi-piattaforma. La comunicazione digitale in Italia negli ultimianni si sta evolvendo rapidamente, muovendo da elementoautonomo a parte di un ecosistema integrato, in cui l’uten-te è al centro di una serie di altre componenti di ingaggio(media classico, attività esperienziali, ecc.). Un grande ruoloviene giocato anche dai social media e dal buzz/guerrilla, mas-sima espressione della ‘prova sul campo’ e della condivisio-ne delle esperienze con la propria rete di contatti”.

Tony Gherardelli, innovation communication manager Intesa SanPaolo“Nei lavori iscritti ho notato un’ottima integrazione a mon-te, un’elaborazione creativa che già dal concept strategicoviene declinata in maniera non passiva sui diversi mezzi. Mol-to spesso, invece, ciò non accade: mediamente una campa-gna viene concepita per un media, e poi viene declinata su-gli altri media. Nonostante ciò, è comunque in atto un’acce-lerazione esponenziale verso una maturazione dell’approcciostrategico alle campagne”.

Patrizia Gilberti, responsabile relazioni esterne Upa“Nella comunicazione digitale c’è sicuramente ancora da fa-re, ma ci sono anche casi molto interessanti, sia sul frontecreativo che su quello strategico. Manca però ancora un’in-tegrazione completa, fondamentale oggi che la comunica-zione digitale ha sempre di più un impatto anche sugli altrimezzi. Inoltre, si deve pensare a un utilizzo nuovo e innova-tivo anche dei media più tradizionali”.

Barbara Montepilli,direttore comunicazione PosteMobile“Finalmente anche in Italia si cominciano a vedere progettioriginali che nascono per il digital e sui quali si investe in crea-tività ed engagement, e non solo adattamenti di campagne eoperazioni atl. Molte marche finalmente hanno deciso di in-vestire partendo dal digitale: questo apre il mercato della co-municazione a un paniere più ampio di player, dal quale nonè escluso nessun brand, perché non entrano in gioco solo i bud-get (che ovviamente penalizzano alcuni e favoriscono altri),ma quello che davvero conta sono le idee e la capacità dellemarche di portare a bordo i consumatori in modo originale”.

Laura Marchini, communication manager Carlsberg Italia“Spesso prevale ancora l’accademia alla reale efficacia dellacampagna, ma è comprensibile: la comunicazione digitale ri-chiede molto impegno e molte risorse per assicurare una buo-na integrazione e una buona resa. Credo però che ci sianoancora ampi spazi di miglioramento, soprattutto per quantoriguarda un uso efficace dei mobile device. In Italia, la comu-nicazione digitale ha bisogno di fare ancora un passo avantiper garantire un’ottimale integrazione nel media mix e por-tare i risultati che le competono. Le sue potenzialità non so-no ancora state sfruttate realmente”.

Gianmarco Molinari, direttore marketing Unieuro“La maggior parte delle campagne presentate sono di socialmarketing, mentre manca la vera integrazione. Molti proget-ti vengono svolti in maniera più ludica che con un vero orien-tamento al risultato, anche perché non esistono metriche chetengano conto in maniera olistica di quale possa essere l’im-patto di campagne di questo tipo. Credo che ci sia ancoramolta strada da fare, soprattutto nel progettare il modo mi-gliore di fare comunicazione su questi mezzi”.

Giuliano Noci, vice director for China and full professor of marketing Politecnico di Milano“Molte delle case history hanno evidenziato come il ruolo deisocial media sia sempre più rilevante nelle strategie di comu-nicazione delle imprese. Mi sarei però aspettato che le cam-pagne avessero una maggiore convergenza mediale, con at-tività plurischermo, e che vivessero su un set di attributi, quel-lo degli individui convergenti, che in Italia sono ormai 20 mi-lioni. Inoltre, i media tradizionali sono un po’ ‘disintegrati’ ri-spetto agli ex ‘nuovi media’, che sono oggi parte integrantedel portafoglio media di un’azienda”.

Layla Pavone, presidente della Consulta Digitale AssoCom“C’è ormai la consapevolezza che il digitale si sia sdoganatocompletamente. Lo stesso ADC Group ha favorito la cresci-ta di questo mondo, e anche gli NC Digital Awards possonocontribuire a prendere coscienza delle possibilità oggi a di-sposizione. Interessante è il fatto che ci sia stata una cresci-ta delle iscrizioni al premio. Siamo in un’era in cui non è sem-plice creare progetti innovativi, e questo grazie - o anche acausa - di internet, dove si trova lo scibile umano. Vedere pro-getti in cui è l’idea creativa a fare un’enorme differenza èquello che ci si aspetta in un award come NC Digital”.

Daniela Pellegri,media manager Mondelez Italia“Ho apprezzato molto la ricchezza delle proposte pervenute,anche se lo sviluppo creativo il più delle volte non si è dimo-strato di alto livello. Forse ciò è dovuto anche al fatto che ilmondo digital è per certi aspetti ancora nuovo, e quindi è ne-cessaria un’attenzione maggiore nello sviluppo delle ideecreative. Molto utile anche il dibattito in sede di giuria sui cri-teri di valutazione: concordo con il presidente sul fatto che igiurati debbano concentrarsi sulla big idea e sulla sua execu-tion, in quanto non abbiamo ancora metriche che ci consen-tano di avere un’opinione omogenea”.

Andrea Pizzola, sales and marketing director Pixart Printing“Nei lavori presentati riscontro una mancanza di integrazio-ne fra i vari social media, con un uso quasi esclusivo di Face-book e Twitter, e uno scarso utilizzo di quelli utili per altre esi-genze: essendo un premio per l’innovazione digitale, mi sareiaspettato che alcune delle aziende avessero iniziato a utiliz-zarli. Manca, insomma, ancora la volontà di andare a prende-re l’utente con il vastissimo mondo di punti di contatto dicui oggi si può disporre, diversificando l’idea su ogni mezzo”.

Cesare Salvini, direttore marketing Mercedes-Benz“Si nota un forte orientamento a un pubblico giovane (un-der 35), tecnologicamente avanzato; è inoltre evidente la pre-senza di numerosi elementi di innovazione, sia nei contenu-ti dei lavori sia nella tecnica realizzativa. La comunicazionedigitale in Italia ha fatto grandi passi avanti: è aumentato ilpeso che riveste all’interno dei piani, così come l’importan-za che le viene riconosciuta. Grandi miglioramenti sono sta-ti fatti nella fruibilità; ciò anticipa la tendenza che la comu-nicazione digitale stia per diventare la principale forma di co-municazione in Italia”.

Simona Zanette,presidente IAB Italia“Ancora una volta vediamo un’evoluzione positiva a livellodella creatività e dell’integrazione di campagne che vannoin maniera sinergica a comunicare anche sulle piattaformedigitali, così come accade sugli altri media: in questo mo-do si crea un circolo virtuoso, che contribuisce al successodelle campagne. Non è mancato qualche progetto in cui siè osato di più, e che ci ha fatto vedere come sia possibilecreare idee originali mai realizzate prima”.

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DIGITALE, TREND E ORIZZONTI VISTI DALLE AGENZIEMOBILE, INTEGRAZIONE E QUOTIDIANITÀ DELLA RELAZIONE FRA BRAND

E CONSUMATORE: SONO SOLO ALCUNE DELLE TENDENZE DELLA COMUNICA-

ZIONE DIGITALE SECONDO I RAPPRESENTANTI DELLE AGENZIE CHE HANNO

PRESENTATO LE PROPRIE CAMPAGNE DURANTE LA SESSIONE PLENARIA

DI GIURIA DEGLI NC DIGITAL AWARDS. SODDISFATTI PER LA CRESCENTE

ATTENZIONE AL MEZZO, AVVERTONO: IL DIGITALE NON È LA PANACEA.

Un treno che corre veloce, che, se non sitiene il passo, si può perdere: per le agen-zie di comunicazione la sfida posta dal di-

gitale è sicuramente simile a questo. Ma,come in ogni challenge, essa è ancheun’enorme opportunità da cavalcare, concuriosità e coraggio, ma anche con grandeconsapevolezza e cognizione di causa. Que-sto, e molto altro, è quello che emerge daun confronto con i creativi e i rappresen-tanti di agenzia che, durante la sessioneplenaria della giuria degli NC Digital Awards,hanno presentato le 29 Digital Integrated

Campaign in corsa per il massimo ricono-scimento del premio di Adc Group.Dalle parole di molti di loro si capisce quan-to, oggi più che mai, le aspettative dei clien-ti nei confronti della comunicazione digi-tale siano alte, e quanto sia quindi impor-tante e necessario compiere continuamen-te sforzi creativi e di innovazione, per of-frire soluzioni in linea con le esigenze e gliobiettivi del committente. In tempi di crisi, però, il rischio che si cor-re è che il digitale venga visto dal clientecome una panacea di tutti i mali, e che, diconseguenza, le soluzioni proposte non ri-

sultino adeguate. Allo stesso tempo, mol-ti fanno notare come, rispetto al passato,sia cresciuta la cultura e l’attenzione delleaziende nei confronti di questi mezzi. Altri,però, sostengono come siano ancora mol-te le resistenze da parte dei clienti, e chedi conseguenza si crei un gap di fondo fral’evoluzione del consumatore verso un con-sumo mediatico molto maturo, e l’incapa-

cità delle aziende di sperimentare nuovestrade. Un altro tema che emerge è quel-lo della possibilità di integrare il digitale

con gli altri mezzi, online e offline, all’in-segna di un’unica idea strategica che sta amonte e che viene declinata sui diversi me-dia, sfruttando le peculiarità di ognuno. Unapproccio, questo, rivendicato da molti deicreativi intervistati, ma che, come si è vi-sto nel precedente articolo, fatica invece aessere riscontrato dai giurati. Interessante,poi, è l’osservazione sul passaggio da uncomunicazione ‘a 360 gradi’ a una ‘a 365

gradi’: a significare quanto oggi sia deter-minante la quotidianità con la quale si co-munica, giorno per giorno, accompagnan-do il consumatore in un vero e proprio viag-gio e creando con il brand un rapporto mol-to stretto. Tutto ciò è possibile grazie an-che all’affermazione del mobile, strumen-to che permette di essere connessi sempree ovunque, e che facilita quindi la creazio-ne di una relazione diretta e continua fraindividuo e brand.L’evoluzione è dunque rapida, e il ritmo mol-to serrato. Stare al passo diventa per leagenzie un must. nc

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Giro di microfono tra i rappresentanti delle strutture che hanno iscritto i progetti agli NC Digital Awards 2013 per fare il punto sullostato dell’arte della creatività italiana, alla luce del digitale, e sulle tendenze in atto nel nostro Paese.

Pasquale Borriello, account director Artattack Advertising“Una tendenza importante è quella della ‘spacchettizza-zione’ dell’attenzione sui differenti schermi - tv, pc, tablet,smartphone - e sui diversi touchpoint: sempre più spes-so si punta, cioè, a sviluppare attività integrate, che han-no il chiaro obiettivo di portare avanti, sui vari mezzi, unanarrazione efficace di brand e di prodotto. Questa è an-che la nostra strategia, da alcuni anni incentrata sui diver-si schermi”.

Lorenzo Castelnuovo amministratore delegato Earlymorning “Lo stato dell’arte della comunicazione digitale in Ita-lia è fluido: c’è sempre maggiore consapevolezza da par-te delle aziende delle potenzialità di questi strumenti.Un progetto come quello che abbiamo presentato (lan-cio dell’Arduino Starter Kit, ndr) dimostra come ci pos-sa essere totale integrazione fra attività di marketing edi business anche nella vendita online di un prodotto -componenti elettriche - di nicchia e di per sé non par-ticolarmente appealing”.

Laura Corbetta, amministratore delegatoYam112003“La questione cruciale per le aziende non è se stare o me-no sul digitale, ma ‘come’ starci: i touchpoint di ingressosono molteplici, e presidiarli tutti non è possibile. Fonda-mentale è quindi capire quali punti di contatto attivarein maniera coerente con i valori del brand e il target. Latendenza è quella di creare uno storytelling, una presen-za digitale non intermittente, ma di lungo periodo. Im-portante, poi, è tenere sempre presente che su questimezzi la creatività è sempre molto connessa alla tecno-logia che la veicola”.

Massimiliano De Fina, copy senior On Comunicazione“Il mondo della pubblicità si trova davanti a una duplicesfida: da un lato, quella di adattarsi alle nuove modalitàdi fruizione, dall’altra, di non farsi fagocitare dalle logichedelle grandi corporation e dei numeri, e di continuare amantenere la propensione alla qualità delle idee, deter-minante nel raggiungere i risultati sperati dal cliente”.

Ivan Graziaplena, advertising manager Mediamond“Il digitale offre ottime possibilità di crescita per alcu-ni settori merceologici. In Italia, ad esempio, molto dipiù che in altri Paesi, la moda e il largo consumo stan-no facendo i primi esperimenti in quest’ambito, svi-luppando operazioni crossmediali in sinergia con gli al-tri mezzi di comunicazione. Mediamond è una conces-sionaria digitale, che sta avviando i primi progetti on-line in sinergia con la tv e la stampa, pensati fin dal-l’inizio in ottica integrata”.

Francesco Guerrera, direttore creativo esecutivo Tbwa\Italia, Milano“Molto interessante è notare come la comunicazione sistia spostando da un approccio ‘a 360’ a uno ‘a 365’: de-terminante non è più solo l’integrazione, ma anche laquotidianità con la quale si comunica, giorno per giorno,accompagnando il consumatore in un vero e proprio viag-gio e creando con il brand un rapporto molto stretto. Isocial? Devono essere usati con cognizione di causa, evi-tando di non fare passi falsi: basta un post sbagliato e sirovina tutto”.

Paolo Fossati, direttore clienti On Comunicazione“La comunicazione digitale sta vivendo un momento dienorme fermento che, soprattutto negli ultimi mesi, hasubito un’accelerazione particolare. Importante è quindiadattarsi per tempo ai mutamenti, proprio per non per-dere questo treno in corsa”.

Davide Giammarino, client service manager Fullsix“In Italia siamo ancora molto indietro rispetto ad al-tri Paesi: scontiamo una generazione manageriale nelmarketing che si trova oggi a occuparsi di digital sen-za esserne all’altezza. Ciò provoca un ‘tappo’ alla crea-tività italiana di tante agenzie volenterose, che vor-rebbero proporre soluzioni nuove e originali, ma chesi scontrano invece con una mentalità che tarpa le ali.Bisogna invece avere il coraggio di osare e sperimen-tare novità tecnologiche che possono aprire nuovi oriz-zonti”.

Andrea Lamberti Zanardi, client service manager Dnsee“Il vero trend è legato all’evoluzione dei social, che sonoda intendere non come uno strumento, ma come un ve-ro e proprio modo di vivere la quotidianità. Questa è un’op-portunità interessante che spero si riesca a cavalcare nel-la comunicazione, in quanto credo che possa far tornarein auge il vecchio advertising rispetto allo sviluppo tec-nologico del digital”.

Davide Maggi, ceo e fondatore Nimai“L’aspetto più interessante del digitale è la possibilità diusare l’utente come un media. Di attualità è anche il te-ma del ‘total digital’, cioè l’opportunità di legare in ter-mini tecnologici, anche con applicativi proprietari, il sitoai social e all’app mobile, in un’ottica integrata. E poi èfondamentale è fare molto tracking, per dare risultati tan-gibili. L’importante, però, è non considerare il digitale co-me la panacea di tutti i mali: questo provoca un grandegap fra chi si sforza di trovare buone soluzioni, e i com-mittenti, che rimangono delusi”.

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Dario Marvulli, ceo Chapeaux Group“Quest’anno le attività digitali vertono in maniera im-portante sui social network; inoltre, è sempre più centra-le il customer care. Oggi, i brand hanno preso coscienzadi questi mezzi e vogliono quindi realizzare su queste piat-taforme delle iniziative complete e di qualità. Ovviamen-te, questa maggiore attenzione delle aziende richiede al-le agenzie uno sforzo molto più ampio”.

Antonella Fidanzio, digital media specialist Davide Campari Milano “Nella comunicazione digitale il mercato italiano è me-no indietro di quello che si pensi, seppure non parago-nabile a quello anglosassone e americano. L’Italia si stacomunque muovendo bene. Rispetto all’anno scorso, siè affermato il Real Time Bidding, che porterà la vera ri-voluzione in questo mercato”.

Alberto Mengora, social & digital pr manager Softec“Importante è il tema dell’efficienza comunicativa: ormaile aziende, dalle campagne che portano avanti, devonotrarre il massimo beneficio non solo a livello di aware-ness, ma anche di business. Vi è poi la condivisione, in-trodotta dai social network: ormai un’azienda non solodeve farsi conoscere, ma deve anche essere capace di in-staurare un dialogo costruttivo con l’utente e, soprattut-to, modulare i contenuti in maniera molto più diretta esegmentata rispetto a quanto si faceva nel passato”.

Alessandro Modestino, ceo e partner Meloria Comunicazione“La comunicazione sul digitale è nata come un’ urgenza- se non eri sul digitale eri in ritardo - e si è rafforzata du-rante la crisi, diventando, a torto, la panacea di tutti i ma-li. Questo ambito sta dimostrando che, se è fatto in mo-do coerente con l’atl più classico, può portare al clienterisultati importanti e tangibili. Al contempo, sta crescen-do fra le aziende la cultura e la curiosità nei confronti diquesto mondo. Dal canto loro, le agenzie devono fare cre-scere le risorse al proprio interno, per riuscire a produrreidee che funzionino”.

Antonella Montesano, digital project manager Maxus“C’è nel mercato tanta voglia di fare e tanta ricerca di in-novazione. Stiamo però vivendo un periodo di crisi, e spes-so è molto difficile realizzare tutte le nostre proposte.Una tendenza oggi sempre più presente è l’attenzione alvideo. Un altro aspetto, che senza dubbio crescerà nelcorso di quest’anno, è l’interfacciarsi del mondo offlinecon quello online: se, ad esempio, si fa un’affissione, sicerca sempre di collegarla non solo a un Qr Code, ma an-che alla nuova tecnologia Vnc”.

Alessandro Moretti, responsabile digital communication Sisal“Il mobile sta dando una nuova spinta alla comunicazio-ne digitale, che si era arenata su investimenti standard esu un utilizzo non corretto del mondo social. Il mobilespinge invece i diversi canali a lavorare insieme, attiran-do anche budget che prima avevano i ‘paraocchi’ rispet-to a questo mondo. Ciò è evidente anche in Sisal, dovegli investimenti si stanno muovendo drasticamente ver-so il digitale. Se, infatti, fino all’anno scorso destinavamoa quest’ambito solo l’1% del budget totale di comunica-zione, oggi il nostro obiettivo è allinearci con il mercato,con una quota fra il 10 e il 15%”.

Luca Piacentini, direttore strategico area unconventionalMenCompany (Gruppo Aegis)“La comunicazione digitale si sta evolvendo in manierasempre più completa e rotonda, integrandosi al megliocon tutto il media mix. La campagna che abbiamo pre-sentato (‘Halls respira e....Ruzzle’, ndr) ne è un esempiosignificativo: partendo da un emblema digitale come Ruz-zle, che ha segnato nell’ultimo anno il mondo del socialgaming, siamo riusciti a sviluppare una campagna piùclassica. Ciò dimostra come il digitale stia diventando untraino della comunicazione tradizionale, e non sia, inve-ce, più solo un punto di arrivo”.

Edoardo Ramella, designer della comunicazione CrowdM“Le aspettative dei clienti nei confronti dei social net-work sono in crescita; per questo le agenzie devonosempre creare qualcosa di nuovo, coinvolgendo al mas-simo gli utenti. Tutto ciò richiede un continuo sforzodi inventiva e creatività nel cercare di cogliere e incon-trare le aspettative e le esigenze degli utenti. Da par-te dei clienti, le resistenze vengono scemando davan-ti a risultati misurabili”.

Matteo Sarzana, direttore generale VML(Young & Rubicam Group)“Ci sono due facce della stessa medaglia: la prima è quel-la dei consumatori italiani, per nulla distanti da quelloche succede negli altri Paesi per consumo dei media di-gitali. L’altra faccia è però costituita dalle aziende, pocoinclini, qui in Italia, a reagire rapidamente ai cambiamen-ti in corso, come avviene all’estero. Fra l’aspettativa delconsumatore e la proposta delle aziende esiste quindi ungap molto forte. Paradossalmente, rispetto al passato sia-mo molto più conservatori oggi che la crisi dovrebbe por-tarci invece a essere aggressivi e a sperimentare”.

Luca Scotto di Carlo,direttore creativo M&C Saatchi Milano“È sempre più ‘comunicazione’ e sempre meno ‘digitale’,intendendo con questo termine non solo dei mezzi, maun vero e proprio modo di avvicinarsi a contenuti, brand,marketing e servizi. Mentre prima bastava il mezzo a fa-re entrare in contatto le persone con le marche, adessocon il sovraffollamento dei media è sempre più necessa-ria un’idea che generi un vero ingaggio. Uno dei trend im-portanti della comunicazione digitale è relativo alla mo-bilità: dal momento che ci si può connettere al web sem-pre e ovunque, l’immediatezza è diventata una leva stra-tegica di questo tipo di comunicazione”.

LE AGENZIE

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DIGITALAWARDS

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Interviste di Ilaria Myr e Serena Roberti

34. TABELLONE VINCITORI40. COVER STORY BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN

44. VINCITORI TIPOLOGIE E CATEGORIE MERCEOLOGICHE52. PREMI SPECIALI

Best Digital Agency, Best Digital Media Agency,

Best Digital Company

66. PREMI SPECIALI DELL’EDITOREAgenzia Digitale dell’anno ‘Davide Contro Golia’,

Agenzia Digitale Integrata Emergente, Manager Digital dell’Anno,

Digital Media Person of the Year, Mezzo Digitale dell’Anno

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BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGNPER L’ASSEGNAZIONE DEL TITOLO ‘BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN’ HANNO CONCORSO 29 CAMPAGNE SU 82 ISCRITTE NELLE 13 CATEGORIE DEL BANDO E NELL’ANNUAL DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE. DURANTE UNA PRIMA FASE DI VOTAZIONE ONLINE SONO STATI DECRETATI I VINCITORI DI TIPOLOGIA. IL GIORNO 24 LUGLIO, IN SESSIONE PLENARIA DI GIURIA, È STATO ASSEGNATOIL PREMIO ‘BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN’ ALLA CAMPAGNA CON IL PUNTEGGIO PIÙ ALTO.

PRIMO PREMIOCampagna: Balls Dream Band

Cliente: Henkel

Concorrente: TBWA\Italia

SECONDO PREMIOCampagna: Fastline

Cliente: Fastweb

Concorrente: M&C Saatchi

TERZO PREMIOCampagna: Un Minuto di Rumore

Cliente: Associazione Progetto Itaca

Concorrente: Young & Rubicam Group Italia

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MIGLIORI CAMPAGNE DIGITALI INTEGRATEPER CATEGORIA MERCEOLOGICA

ABBIGLIAMENTO E ACCESSORIPRIMO PREMIOCampagna: Il native advertising di Grazia.it per Tommy HilfigerCliente: TommyHilfigerConcorrente: MediamondSECONDO PREMIOCampagna: Earthkeepers on the road - Storie di gente fuoriCliente: TimberlandConcorrente: OgilvyOne Worldwide

ALIMENTARI/DOLCIUMI E MERENDINEPRIMO PREMIOCampagna: Halls respira e... RuzzleCliente: Halls Mondelez InternationalConcorrente: Carat - iProspect - Isobar - MenCompanySECONDO PREMIOCampagna: Nutella for BabboCliente: Ferrero - NutellaConcorrente: OgilvyOne WorldwideTERZO PREMIOCampagna: Coffee isCliente: illy caffèConcorrente: illy caffè

APPARECCHI ELETTRONICI E AUDIO/VIDEOPRIMO PREMIOCampagna: Launch of Open-source Arduino Starter KitCliente: RS ComponentsConcorrente: Earlymorning

AUTO E ALTRI VEICOLI PRIMO PREMIOCampagna: Fiat 500L ‘’30 After 30’’Cliente: FiatConcorrente: MaxusSECONDO PREMIOCampagna: Citroën DS3 Cabrio SensationCliente: Citroën ItaliaConcorrente: CrowdMTERZO PREMIOCampagna: Trivial Pursuit Ip Passione AzzurraCliente: Gruppo ApiConcorrente: On Comunicazione

BANCHE E ASSICURAZIONIPRIMO PREMIOCampagna: CheBanca! e FaiCliente: CheBanca!Concorrente: CheBanca!SECONDO PREMIOCampagna: Rata Bassotta e ContoSuIBLCliente: IBL BancaConcorrente: On Comunicazione

BEVANDE (ALCOLICHE/ANALCOLICHE)PRIMO PREMIOCampagna: Vuota BavariaBrand: BavariaConcorrente: Young & Rubicam Group Italia

SECONDO PREMIOCampagna: Camparisoda campagna integrata calcioCliente: Davide Campari MilanoConcorrente: Chapeaux GroupTERZO PREMIOCampagna: Live In Italian On the GoCliente: SanpellegrinoConcorrente: YAM112003

EDITORIA E MEDIAPRIMO PREMIOCampagna: Tifa 2013Cliente: Sky Sport HDConcorrente: M&C Saatchi

SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO PRIMO PREMIOCampagna: FastlineCliente: FastwebConcorrente: M&C SaatchiSECONDO PREMIOCampagna: Pino IllimitatamenteCliente: VodafoneConcorrente: FullsixTERZO PREMIOCampagna: E.ON LuceClick. L’energia ogni volta che ti viene in menteCliente: E.ONConcorrente: Cabiria Brand Universe

VIAGGI E TRASPORTI/INTRATTENIMENTO E TEMPO LIBEROPRIMO PREMIOCampagna: SuperVincitore SuperEnalottoCliente: SisalConcorrente: SisalSECONDO PREMIOCampagna: Eni RacingCliente: EniConcorrente: Dnsee/Interactive ThinkingTERZO PREMIOCampagna: Vivere il Viaggio TelepassCliente: TelepassConcorrente: Softec

NON PROFIT/SOCIALE/CSRPRIMO PREMIOCampagna: Un Minuto di RumoreCliente: Associazione Progetto ItacaConcorrente: Young & Rubicam Group ItaliaSECONDO PREMIOCampagna: Arca degli AnimaliCliente: AgrifarmaConcorrente: MeloriaTERZO PREMIOCampagna: Facciamo luce su EnelCliente: Greenpeace OnlusConcorrente: Artattack Advertising

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PREMI DI TIPOLOGIADEM E E-MAIL MARKETING (advertising via email)PRIMO PREMIOCampagna: Dem Martini RoyaleCliente: Gruppo Bacardi-MartiniConcorrente: E3SECONDO PREMIOCampagna: MINI Paceman - offresi loftCliente: Gruppo BMWConcorrente: E3TERZO PREMIOCampagna: Fai 31 con MINI, Consigli per il rientro, Auguri di NataleCliente: Rete Concessionarie MINIConcorrente: On Comunicazione

DEM E E-MAIL MARKETING (campagne di direct marketing)PRIMO PREMIOCampagna: Dnot dirnk and driveCliente: Gruppo GeneraliConcorrente: JWT ItaliaSECONDO PREMIOCampagna: MINI Paceman - offresi loftCliente: Gruppo BMWConcorrente: E3

COMUNICAZIONE DISPLAY E VIDEO(banner classici, pulsanti, pop up, pop under, rich media, floating ads)PRIMO PREMIOCampagna: Kleenex Temperature does matterCliente: KleenexConcorrente: MindshareSECONDO PREMIOCampagna: Il sapore della vittoriaCliente: DelVerdeConcorrente: On Comunicazione

COMUNICAZIONE DISPLAY E VIDEO(banner e video interattivi e dinamici)Campagna: Nike stippleCliente: NikeConcorrente: Mindshare

DIGITAL BRANDED CONTENTPRIMO PREMIOCampagna: Tifa 2013Cliente: Sky Sport HDConcorrente: M&C SaatchiSECONDO PREMIOCampagna: CheBanca! e Yahoo! special projectCliente: CheBanca!Concorrente: CheBanca!

ECCELLENZEBEST INSIGHTPRIMO PREMIOCampagna: FastlineCliente: FastwebConcorrente: M&C SaatchiSECONDO PREMIOCampagna: Balls Dream BandCliente: HenkelConcorrente: TBWA\ItaliaTERZO PREMIOCampagna: Un Minuto di RumoreCliente: Associazione Progetto ItacaConcorrente: Young & Rubicam Group Italia

BEST MEDIA STRATEGYPRIMO PREMIOCampagna: Balls Dream BandCliente: HenkelConcorrente: TBWA\ItaliaSECONDO PREMIOCampagna: Vuota BavariaCliente: BavariaConcorrente: Young & Rubicam Group ItaliaTERZO PREMIOCampagna: FastlineCliente: FastwebConcorrente: M&C Saatchi

BEST CONSUMER ENGAGEMENTPRIMO PREMIOCampagna: Balls Dream BandCliente: HenkelConcorrente: TBWA\ItaliaSECONDO PREMIOCampagna: FastlineCliente: FastwebConcorrente: M&C SaatchiTERZO PREMIOCampagna: Tifa 2013Cliente: Sky Sport HDConcorrente: M&C Saatchi

BEST EXECUTIONPRIMO PREMIOCampagna: Balls Dream BandCliente: HenkelConcorrente: TBWA\ItaliaSECONDO PREMIOCampagna: FastlineCliente: FastwebConcorrente: M&C SaatchiTERZO PREMIOCampagna: Un Minuto di RumoreCliente: Associazione Progetto ItacaConcorrente: Young & Rubicam Group Italia

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nc digital awards 2013_i vincitori_nc

TERZO PREMIOCampagna: LIB - Leave Impossible BehindCliente: PosteMobileConcorrente: Publispei - PosteMobile

DIGITAL PRCampagna: MINI Paceman - offresi loftCliente: Gruppo BMWConcorrente: E3

MOBILE COMMUNICATIONPRIMO PREMIOCampagna: Dnot dirnk and driveCliente: Gruppo GeneraliConcorrente: JWT ItaliaSECONDO PREMIOCampagna: Conad APPCliente: ConadConcorrente: SoftecTERZO PREMIOCampagna: Scommetti che riesco a far entrare il Palacongressi di Rimini in una tasca?Cliente: Palacongressi di Rimini Concorrente: Convention Bureau della Riviera di Rimini

SEARCH MARKETINGCampagna: Italo Treno Revolution Cliente: Nuovo Trasporto ViaggiatoriConcorrente: iProspect Italy

SITI CORPORATE/ISTITUZIONALIPRIMO PREMIOCampagna: Leroy Merlin WebsiteCliente: Leroy Merlin ItaliaConcorrente: AdactoSECONDO PREMIOCampagna: Panerai Corporate WebsiteCliente: Officine PaneraiConcorrente: AdactoTERZO PREMIOCampagna: Man as MasterpieceCliente: CornelianiConcorrente: JWT Italia

SITI DI PRODOTTO E MICROSITIPRIMO PREMIOCampagna: Camparisoda campagna integrata calcioCliente: Davide Campari MilanoConcorrente: Chapeaux GroupSECONDO PREMIOCampagna: Il mondo di Crodino: l’esperienza in un mondo 3DCliente: Davide Campari MilanoConcorrente: Chapeaux GroupTERZO PREMIOCampagna: Share una volta - Oggi stai una favolaCliente: Fox International Channels ItalyConcorrente: Endeavour Digital Marketing

SITI E INIZIATIVE DI E-COMMERCEPRIMO PREMIOCampagna: Life is a JourneyCliente: BnB GeniusConcorrente: GWC World

SECONDO PREMIOCampagna: Launch of Open-source Arduino Starter KitCliente: RS ComponentsConcorrente: EarlymorningTERZO PREMIOCampagna: e-cadhoc, il buono regalo on-line che ti assomigliaCliente: Day Ristoservice Concorrente: Day Ristoservice

SOCIAL COMMUNICATIONPRIMO PREMIOCampagna: Tifa 2013Cliente: Sky Sport HDConcorrente: M&C SaatchiSECONDO PREMIOCampagna: L’Italiano Balla MaleCliente: Big Picture ManagementConcorrente: Stefano Zanoni & Fabrizio PiccoliniTERZO PREMIOCampagna: La parole sono BaciCliente: Nestlé Italiana - Baci PeruginaConcorrente: Now Available

VIRAL VIDEO ADVERTISINGPRIMO PREMIOCampagna: TricksCliente: BavariaConcorrente: Young & Rubicam Group ItaliaSECONDO PREMIOCampagna: The greatest storyteller Cliente: IED Milano - Istituto Europeo di DesignConcorrente: Ogilvy & Mather AdvertisingTERZO PREMIOCampagna: Forza d’acciaioCliente: UsagConcorrente: Crispi77

ALTRE SOLUZIONI DIGITALI(strumenti interattivi)Campagna: Day tronic Mobile, la tua pausa pranzo sempre più smartCliente: Day RistoserviceConcorrente: Day Ristoservice

ALTRE SOLUZIONI DIGITALI(altre forme di pubblicità)PRIMO PREMIOCampagna: Tifa 2013Cliente: Sky Sport HDConcorrente: M&C SaatchiSECONDO PREMIOCampagna: Demonstrator Aqualtis HotpointCliente: Indesit CompanyConcorrente: JWT ItaliaTERZO PREMIOCampagna: I Like Nuova Classe ACliente: Mercedes-Benz ItaliaConcorrente: Endeavour Digital Marketing

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PREMI SPECIALICAMPAGNA DIGITAL NON PROFIT/SOCIALE/CSRPRIMO PREMIOCampagna: L’Italiano Balla MaleCliente: Big Picture ManagementConcorrente: Stefano Zanoni & Fabrizio PiccoliniSECONDO PREMIOCampagna: The fashion duelCliente: GreenpeaceConcorrente: Grey MilanoTERZO PREMIOCampagna: 1Click per i CuccioliCliente: Giunti EditoreConcorrente: CrowdM Italy

BEST DIGITAL AGENCY PRIMO PREMIO: M&C SaatchiSECONDO PREMIO: Young & Rubicam Group ItaliaTERZO PREMIO: E3

BEST DIGITAL COMPANYPRIMO PREMIO: SkySECONDO PREMIO: HenkelTERZO PREMIO EX AEQUO: Gruppo BMWTERZO PREMIO EX AEQUO: Rete Concessionarie MINITERZO PREMIO EX AEQUO: BavariaTERZO PREMIO EX AEQUO: Gruppo Generali

BEST DIGITAL MEDIA AGENCY PRIMO PREMIO: Mindshare SECONDO PREMIO EX AEQUO: Aegis Media (Carat - iProspect - Isobar - MenCompany)SECONDO PREMIO EX AEQUO: Maxus

PREMIO SPECIALE ‘CREATIVO DIGITAL DELL’ANNO’VINCITORE: Luca Scotto di Carlo e Vincenzo Gasbarro (M&C Saatchi)

PREMI SPECIALI DELL’EDITOREMANAGER DIGITALE DELL’ANNOVincitore: Enrico Gasperini (Digital Magics)

AGENZIA DIGITALE DELL’ANNO ‘DAVIDE CONTRO GOLIA’Vincitore: Earlymorning

AGENZIA DIGITALE INTEGRATA EMERGENTEVincitore: On Comunicazione

MEZZO DIGITALE DELL’ANNOVincitore: Affari Italiani

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“Luisa arriva presto, finisce presto e nonpulisce il water” (spot Gled Magic Water,Johnson Wax, 1982), l’energica donna del-le pulizie che ha il suo asso nella manicaper la pulizia del wc, è ormai un lontano ri-cordo. Eppure, trent’anni dopo questo com-mercial, il linguaggio con cui si comunicaquesta tipologia di prodotto non è poi mol-to cambiato: è sempre la donna - anche sepiù giovane e moderna della Luisa - a es-sere associata a questo tipo di faccendedomestiche. Per questo motivo, fa notiziauna campagna in cui sono invece quattrobei giovanotti, a invitare, cantando nellostile ammiccante e sensuale tipico dellaboy band, il target femminile a utilizzareun prodotto efficace. Questo è senza dubbio uno dei principalimotivi ad avere consentito al progetto ‘Balls

Dream Band’, sviluppato per Bref Power

Activ 4 in 1 (Henkel) da Tbwa\Italia, di‘sbancare’ all’edizione degli NC DigitalAwards: la campagna si è infatti aggiudica-ta il primo premio come ‘Best Digital Inte-

grated Campaign’ e altri quattro riconosci-menti (primo premio nelle categorie ‘BestExecution’, ‘Best Consumer Engagement’,‘Best Media Strategy’, 2° premio ‘Best In-sight’). Ideato per incrementare l’awarenesse l’appealing del prodotto coinvolgendo at-

tivamente il target, il progetto digitale, lan-ciato nel novembre del 2012 e tuttora on-line, ha l’indiscusso merito di rivoluzionareun registro comunicativo ormai consolida-to, comunicando il prodotto in un modounconventional per la categoria. A Francesco Guerrera e Nicola Lampu-

gnani, direttori creativi esecutivi Tbwa\Ita-

lia sede di Milano, il compito di spiegare iplus di questa campagna, la strategia di svi-luppo e i risultati ottenuti.

Partiamo con una breve descrizione del-

la campagna.

(Guerrera e Lampugnani) Per lanciare latavoletta solida per la pulizia del wc BrefPower Activ 4 in 1, abbiamo creato un’ex-perience interattiva online con il debuttodi una nuova boy band, la Balls Dream

Band, e il suo primo video ‘Please Baby

Flush It’. Con una canzone d’amore la bandinvita le utenti a ‘tirare la catena’ che li spo-glierà di volta in volta. Alla fine dell’expe-rience l’utente può comprare il prodottoonline, condividere il video sui social o de-dicare la canzone a un’amica con il ritor-nello personalizzato.

Francesco Guerrera e Nicola Lampugnani,direttori creativi esecutivi

Tbwa\Italia Milano

TBWA\ITALIA, IL TRIONFO DEL BRANDEDCONTENTIL PROGETTO ‘BALLS DREAM BAND’ CONQUISTA IL GRADINO PIÙ ALTO

DEL PODIO DI QUESTA SECONDA EDIZIONE DEGLI NC DIGITAL AWARDS.

A TBWA\ITALIA ED HENKEL IL MERITO DI AVERE RIVOLUZIONATO IL LINGUAGGIO

COMUNICATIVO DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA DEL BAGNO CON UN’EXPERIENCE

INTERATTIVA ONLINE AD ALTISSIMO TASSO DI ENGAGEMENT.

DI ILARIA MYR

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Best Digital Integrated Campaign

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Quali sono a vostro avviso i punti di forza

di questa operazione, che le hanno fatto

meritare questi premi e che l’hanno por-

tata a trionfare?

(Guerrera) Il più importante è sicuramen-te l’esecuzione unexpected su questo pro-dotto. Generalmente questa tipologia vie-ne infatti comunicata in maniera molto tra-

dizionale, senza alcun intrattenimento, conl’utilizzo di mezzi molto classici come tv estampa. In questo caso, è stato invece de-ciso di cambiare totalmente tono di voce,sfruttando un mezzo in piena esplosionecome i brand channel di YouTube, di cui co-nosciamo bene le potenzialità. Un altro plusè l’insight che sta a monte: anziché ripro-

porre il troppo abusato stereotipo delladonna che pulisce il bagno, abbiamo scel-to di cambiare totalmente soggetto, pro-pendendo per la Boy Band. In questo mo-do si va a stimolare l’interesse del targetfemminile responsabile d’acquisto (30-40anni) con un contenuto che è prima di tut-to intrattenimento. (Lampugnani) Importante, poi è che, no-nostante si tratti di un’operazione di rilan-cio di un prodotto, è anche una campagnadi brand, che comunica la sua attitudine.Del resto, la forza di questo progetto eraevidente fin dall’inizio, tanto che il cliente,ancora durante le prime presentazioni, loaveva già sposato in toto. A conquistarlo èstata senza dubbio l’idea della canzone ‘Plea-se Baby Flush It’ che, sia per il testo sia perla realizzazione audio, può davvero sembra-re un tormentone di una nuova boy band.

Qual è la forza del concept?

(Guerrera) Intrattenimento da dove me-no te lo aspetti (il gabinetto, ndr): questaè l’idea portante della campagna, che pro-pone quattro bellissimi ragazzi che canta-no all’interno di un wc. Ognuno di loro èinserito all’interno di una palla, a rappre-sentare le quattro diverse azioni del prodot-

NC DIGITAL AWARDS 2013, I PREMI TBWA\ITALIA_‘Balls Dream Band’ (Bref Power Activ 4 in 1 - Henkel)

1° premio ‘Best Digital Integrated Campaign’

1° premio ‘Best Execution’

1° premio ‘Best Consumer Engagement’

1° premio ‘Best Media Strategy’

2° premio ‘Best Insight’

‘Balls Dream Band’. Cliente: Henkel; Prodotto: ‘Bref Power Activ 4 in 1’; Marketing Director Detergents: MaraPanajia; Media & Marketing ServicesDirector: Irene Larcher; Marketing HomeCleaning: Stefano Pennini; Digital & CRMManager: Manuela Figini;Agenzia:TBWA\Italia; Direttori Creativi Esecutivi:Nicola Lampugnani e Francesco Guerrera;Direttore Creativo: Gina Ridenti, HugoGallardo;Art Director: Francesco Pedrazzini;Copywriter: Mara Rizzetto; Direttore CreativoDigital: Michele La Fiandra; Digital Creative:Luca Sala; Flash Developer: Riccardo Sallusti;Web Designer: Chiara Villotta; Client ServiceDirector: Cinzia Franchi;Account Manager:Cabiria Granchelli; Project Manager Digital:Sara Novellino; Producer: Federico Fornasari;Fotografo: Luca Fontana per First FloorUnder; Casa di Produzione: Bedeschi;Post Produzione: Buff; Regia: Edoardo Lugari;Casa di Produzione Audio: Quiet Please;Musica: Ferdinando Arnò; Parole: TBWA\Italia;Centro Media: MEC; Mezzi: internet,promocard; On Air: 20 Novembre 2012.

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to. L’effetto di spiazzamento che viene ge-nerato è quel ‘quid’ che provoca, in chi nefruisce, interesse e ricordo del brand.(Lampugnani) In questo modo, il messag-gio che viene veicolato è che Henkel, conBref in questo caso, è un’azienda che sacoinvolgere il proprio target. Questo è untema centrale della comunicazione di do-mani: se non si impara a intrattenere dav-vero i consumatori, non si può sperare diavvicinarli al marchio.

Quali formati, piattaforme e strumenti

avete utilizzato? Con quali finalità sono

stati scelti?

(Lampugnani) In una fase teaser, abbiamolanciato un video pre-roll su YouTube, di-stribuito delle Promocard, il tutto affianca-to da un lavoro di digital pr (cd personaliz-zato, t-shirt, poster e magazine) svolto daWe Are Social. Per il lancio vero e propriodell’iniziativa, abbiamo creato un brandchannel interattivo su YouTube, in cui vie-

ne trasmesso il filmato che dura, nella ver-sione integrale, ben 4 minuti; di questo èstata realizzata anche la versione mobile.Inoltre, sono stati sviluppati alcuni mini-eventi da MenCompany e operazioni diguerrilla marketing. In questo modo si ècreato, al contempo, intrattenimento e me-morabilità del prodotto. Ma soprattutto,siamo riusciti a parlare di un’azione noio-sa, come pulire il wc, in un modo diverten-te e coinvolgente. Questa è la magia dellacomunicazione.

Quali sono le maggiori difficoltà che ave-

te incontrato nel svilupparla?

(Guerrera) Quella più grande è stata gesti-re le tempistiche: in questo tipo di opera-zioni, in cui il livello di sperimentazione èmolto alto, è facile incontrare perplessitànel cliente. Nonostante ciò, la collaborazio-ne di Henkel è stata totale fin dall’inizio.

Quante persone dell’agenzia hanno lavo-

rato al progetto? Vi siete rivolti a partner

esterni?

(Lampugnani) Lo sviluppo dell’idea e la rea-lizzazione della campagna sono interni aTbwa\, che ha dedicato al progetto più di die-ci persone, fra direttori creativi, creativi, ac-count e sviluppatori digital interni. La produ-zione del video è di Bedeschi Film, per la re-gia di Edoardo Lugari, mentre la post-produ-zione è firmata Buff. La musica, che accom-pagna il testo scritto da Tbwa\, è stata rea-lizzata dal noto compositore e arrangiatoreFerdinando Arnò, e prodotta dalla casa diproduzione audio Quiet Please. Altri partnersono We Are Social, per le digital pr, e Men-

Company per i mini-eventi.

Quali risultati ha ottenuto il progetto?

Rientravano nelle vostre aspettative e di

quelle del cliente?

(Lampugnani) In un mese sono state re-gistrate oltre 4 milioni di visite al canale

Per il lancio della tavoletta solida per la pulizia del wc Bref Power Activ 4 in 1,Tbwa\Italia ha creato un’experienceinterattiva online con il debutto di unanuova boy band, la Balls Dream Band

IRENE LARCHER (HENKEL): “UN’IDEA CHE RIBALTA LE REGOLE”_“Nel progetto ‘Balls Dream Band’ quello che ha fatto la differen-

za è sicuramente l’idea creativa. Siamo abituati a comunicazioni

che ci presentano donne alle prese con le pulizie domestiche e il

prodotto come alleato per la risoluzione del problema. Tbwa\ ha

ribaltato questo punto di vista: immaginare che una tavoletta per

wc non solo potesse essere interessante, ma anche coinvolgente e

con connotazioni addirittura ‘sexy’ vuole davvero dire sovvertire le

regole”. Questo il commento soddisfatto di Irene Larcher, marke-

ting director laundry & home care Henkel Italia riguardo alla campagna per il Bref Power

Active 4 in 1, vincitrice del primo premio come ‘Best Digital Integrated Campaign’. “Ci sia-

mo subito entusiasmati per la proposta - continua la manager - e abbiamo lavorato a stret-

tissimo contatto con l’agenzia per sviluppare quello che i risultati hanno dimostrato essere

un viral di grande successo, esportato anche in molti altri Paesi nel mondo”. Del resto, l’obiet-

tivo dell’azienda era proprio uscire dagli schemi attraverso una comunicazione dirompente,

che parlasse in modo diverso di una categoria merceologica molto poco ‘esperienziale’.

Grande, dunque, la soddisfazione di Henkel per avere largamente superato le aspettative ini-

ziali. “Quando la campagna è partita ci eravamo prefissati un target che in quel momento ci

sembrava più che ambizioso: 3 milioni di views - continua Larcher -. Obiettivo ampiamente

raggiunto già dopo poche settimane dall’on air; a fine campagna avevamo quasi raddoppia-

to il numero che ci eravamo inizialmente prefissati”.

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YouTube, che l’ha anche riconosciuto co-me ‘best practice’: ma a oggi siamo già aquota 5 milioni. Importante, poi, è il fattoche l’operazione, nata per Henkel Italia, siastata adattata a livello globale in ben 25

Paesi. Sono risultati importanti, che han-no certamente superato le nostre aspetta-tive e quelle del cliente e che dimostranola forza del progetto.

Cosa significano per voi questi premi?

(Guerrera) Da un lato sono una confermache se si lavora con impegno e dedizione siottengono risultati anche importanti. Dall’al-tro, ci fanno constatare con soddisfazione cheil nostro digital department, totalmente in-tegrato all’interno dell’agenzia, funziona be-ne: possiamo cioè dire con orgoglio che sia-mo a tutti gli effetti una digital agency. (Lampugnani) Sono la prova chiara e lam-pante che oggi la comunicazione che funzio-na è quella che intrattiene e coinvolge. Que-sto vale per non solo per i consumatori, maanche per i componenti di una giuria: se ven-gono conquistati loro, è già un successo.

Come si inserisce questa campagna nel vo-

stro approccio alla comunicazione digitale?

(Guerrera) È una delle tante tappe di unpercorso di integrazione del digital all’inter-no dei progetti che realizziamo. A monte vi

è la constatazione che i canali digitali sonooggi un medium sempre più importante, equindi obbligatoriamente si deve essere ingrado di presidiarli, comprendendone a fon-do logiche e dinamiche specifiche.

Quali strategie occorre seguire per valo-

rizzare il ruolo del digitale all’interno di

piani di comunicazione integrata?

(Guerrera) Si deve prima di tutto esserecoscienti che oggi fare comunicazione nonsignifica solo pensare a 360 gradi, utiliz-zando tutti i canali a disposizione in un’ot-tica integrata, ma anche ragionare a lungotermine, a 365 giorni: bisogna cioè riusci-re a instaurare un dialogo quotidiano conil destinatario del messaggio, che ne puòfruire ovunque e in qualunque momento. (Lampugnani) Non si deve mai sottovalu-

tare la qualità del prodotto digitale che sirealizza: al contrario, si deve avere semprein mente che se si vuole fare breccia neltarget, è necessario intercettare interessi,bisogni e desideri nel modo più efficacepossibile. L’utente online non è tenero: seun contenuto non è di suo gradimento, inpochi secondi lo chiude e lo dimentica. Riu-scire invece, come è accaduto con ‘BallsDream Band’, a catturare l’attenzione dimilioni di persone per diversi minuti, è sen-za dubbio un importante traguardo, oltreche una grande soddisfazione.

Quali sono le nuove frontiere del digita-

le su cui puntate per il prossimo futuro?

(Lampugnani) Vorremmo puntare sul mo-bile, fronte su cui siamo attivi già da circaun anno: già tutte le campagne che realiz-ziamo online sono mobile adapted. Questoè il medium su cui l’entertainment video,ormai al primo posto fra i contenuti più frui-ti, ‘esplode’ nella sua massima espressione.È un dato di fatto che i formati statici or-mai siano superati: gli unici che funziona-no son i post di Facebook, che hanno sosti-tuito la stampa, ma che in più permettonola condivisione in tempo reale. nc

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Con la canzone d’amore ‘Please Baby Flush It’,la boy band invita le utenti a ‘tirare

la catena’ che li spoglierà di volta in volta. Il video, visibile su YouTube, ha totalizzato

più di 5 mln di visualizzazioni

Al progetto ‘Balls Dream Band’hanno lavorato con impegno più di diecipersone di Tbwa\Italia

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Sergio Rodriguez, direttore creativo esecutivoed executive VP JWT Italia

Agli NC Digital Awards, Jwt Italia si è ag-giudicata premi importanti e significativi, atestimonianza del modus operandi diun’agenzia che in un momento di crisi dimercato globale sceglie la strada dell’inno-vazione e della sperimentazione. Questi ipremi vinti: ‘Dnot Dirnk And Drive’ (clien-te: Gruppo Generali) si aggiudica il 1° Pre-

mio Dem ed email marketing e il 1° Pre-

mio Mobile Communication; a Man as Ma-

sterpiece (cliente: Corneliani) va il 3° Pre-

mio Siti Corporate/Istituzionali; infine, De-

monstrator Aqualtis Hotpoint (cliente: In-

desit Company) vince il 2° Premio Altre

Soluzioni Digitali. Ne parliamo con Sergio

Rodriguez, direttore creativo esecutivo edExecutive VP Jwt Italia. Per Gruppo Gene-

rali l’agenzia ha ideato una campagna in-novativa rivolta ai giovani basata su un gio-co di parole. L’idea è nata da una ricerca del-la Cambridge University, secondo cui l’or-

AZIENDE, È IL MOMENTO DI OSARE!SPERIMENTARE E STUPIRE. PERCHÉ È QUESTO IL RUOLO ORIGINARIO DELLA

COMUNICAZIONE, LA CAPACITÀ DI SUSCITARE MERAVIGLIA. E LO STUPORE

RAPPRESENTA IL FIL ROUGE DELLE CAMPAGNE VINCENTI DI JWT ITALIA

AGLI NC DIGITAL AWARDS 2013, COME CI SPIEGA SERGIO RODRIGUEZ,

DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO ED EXECUTIVE VP JWT ITALIA.

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dine delle lettere di una parola è ininfluen-te per la lettura, purché la prima e l’ultimasiano al posto giusto. “Questo - spiega Ro-driguez - perché il nostro cervello registrain automatico le parole che siamo abitua-ti a leggere.

Nelle serate di S. Patrizio è stato inviato altarget un sms apparentemente incompren-sibile per provocarne l’attenzione, invitan-do gli utenti a non sentirsi sicuri delle pro-prie percezioni e fare l’alcol test contenutonell’app”. In caso di test positivo, l’app per-metteva di chiamare un taxi e non rischia-re la vita. Il progetto aveva l’obiettivo di au-mentare l’awareness e i download dell’appePolizza, ma è stata anche un’iniziativa dairisvolti sociali importanti. “La forza - rac-conta Rodriguez - è stata quella di attirarel’attenzione dei ragazzi con una campagnamobile, sfruttando uno strumento d’intrat-tenimento come lo smartphone per far pas-sare un messaggio di sensibilizzazione”. I ri-sultati? 1.350.000 giovani coinvolti, il 95%

dei destinatari ha aperto il messaggio, -21% di incidenti stradali rispetto allo stes-so periodo dell’anno precedente. Per il clien-te Corneliani l’idea vincente è stata quelladi portare anche sulla piattaforma digitaleil concetto del ‘fatto su misura’ legato allacelebre marca di abbigliamento sartoriale,facendo sentire gli utenti come se si trovas-sero nello showroom e fossero seguiti daun consulente esperto.

Dnot dirnk and drive (Gruppo Generali)1° premio ‘Dem ed e-mail Marketing’

(campagne di direct marketing)1° premio ‘Mobile Communication’

Man as Masterpiece (Corneliani)3° premio ‘Siti Corporate/Istituzionali’

Demonstrator Aqualtis Hotpoint (Indesit Company)

2° premio ‘Altre Soluzioni Digitali’ (altre forme di pubblicità)

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“Per il brand - precisa Rodriguez - è statoil primo debutto online, e il successo del-l’operazione ci ha dato grande soddisfa-zione, stimolandoci ad andare oltre per stu-diare i passi successivi”. Per Indesit la chia-ve di volta è stata l’idea di trasformare ilprodotto in uno show. Come? “Noi crea-tivi - risponde Rodriguez - cerchiamo di‘catturare’ il tempo delle persone, la loroattenzione. Per Indesit abbiamo creato unprodotto accattivante e auto-esplicativoin vari touch point, inserendo un genera-

tore di bolle e uno schermo HD all’inter-no della lavatrice, con l’obiettivo di mo-strare una demo impattante che, attraver-so l’uso di grafiche ed effetti spettacolari,spiegasse il funzionamento della tecnolo-gia Direct Injection e i suoi benefici”. Peril target è stato come sedersi davanti allatelevisione, genitori e bambini si sono fer-mati a osservare con stupore. E lo stupo-

re, la meraviglia, sono gli elementi comu-ni a queste tre campagne, l’offrire quelloche non ti aspetti. “Abbiamo scelto, insie-

me ai clienti, mezzi che fossero i touchpoint giusti per raggiungere l’obiettivo, perveicolare il messaggio al target di riferi-mento - aggiunge il creativo -. Il mobileper Gruppo Generali, una piattaforma a360° per Corneliani e uno schermo hd inuna lavatrice per Indesit. Il nostro plus èlavorare in totale sinergia con il cliente,che diventa a tutti gli effetti un membroaggiunto del nostro reparto creativo, en-tra a far parte della squadra. Facciamobrainstorming continuo. Ci si siede tuttisui divani e si lanciano le idee. Vengonoscritte tutte su un pannello, perché si crei-no associazioni e connessioni. Desideria-mo che tutti all’interno dell’agenzia espri-mano la propria creatività. E il team è con-tento di sentirsi ‘ascoltato’, è un approc-cio fortemente motivante”. “Ci fa grandepiacere aver vinto questi premi - aggiun-ge Rodriguez -, significa che stiamo facen-do un buon lavoro, sono premi che ci con-fermano che stiamo procedendo nella giu-sta direzione. Nei periodi di recessione glo-bale, o stai fermo o sfrutti il momento persperimentare. Questi riconoscimenti sonouno stimolo in più per noi e per i nostriclienti presenti e futuri a cogliere nuovesfide”. Tra i prossimi obiettivi, quello prin-cipale e lavorare con i grandi brand italia-ni innalzandone la comunicazione a livel-lo internazionale. “Desideriamo - conclu-de il creativo - che grandi marche possa-no generare una grande comunicazione,che sia guardata da tutto il mondo conammirazione”. nc

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Dnot dirnk and drive Demonstrator Aqualtis Hotpoint

Man as Masterpiece

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Jack Blanga, direttore creativo Meloria

Sensibilizzare le persone sul tema del-l’abbandono e favorire le adozioni di canie gatti di tutta Italia, attraverso un sup-porto concreto: questo l’obiettivo del pro-getto ‘Arca degli animali’ realizzato dal-l’agenzia Meloria per Arcaplanet, la ca-tena di negozi per animali del gruppo Agri-

farma, che vanta quasi 100 punti vendi-ta in Italia. Un progetto istituzionale dal for-te impatto sociale, per l’azienda il primo alivello nazionale, che si è aggiudicato il se-condo premio nella categoria ‘Sociale/Csr/

Non Profit’ agli NC Digital Awards 2013.“Per posizionare il brand, siamo partiti dauna reale considerazione: tutte le personeche lavorano in Arcaplanet sono realmen-te amanti degli animali - spiega Jack Blan-

MELORIA, L’ARCA DELL’INTEGRAZIONE UN PROGETTO CHE AMA GLI ANIMALI QUELLO CHE HA CONQUISTATO IL

SECONDO PREMIO NELLA CATEGORIA SOCIAL/NON PROFIT/CSR. VINCENTE

IL CONCEPT, CHE HA SAPUTO FONDERE L’ESIGENZA DEL BRAND DI POSIZIO-

NARSI SUL MERCATO CON UN’OPERAZIONE DI SOSTEGNO ALL’ADOZIONE DI

CANI E GATTI ABBANDONATI. TUTTO CIÒ UTILIZZANDO CANALI OFFLINE

E ONLINE, IN UN’OTTICA INTEGRATA.

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ga, direttore creativo Meloria -. Per dimo-strarlo concretamente abbiamo pensato dimettere in piedi un progetto benefico, cheincludesse anche un sostegno economi-

co all’adozione di animali abbandonati -che, in un momento di crisi come quelloattuale, può fare comodo a chi decide diaprire la propria casa a un nuovo amico”. È stato quindi costruito un sito web(www.arcadeglianimali.it) sul quale i ca-nili e i gattili che aderiscono all’iniziativapossono pubblicare le foto e il profilo diogni animale adottabile, consultabili da-gli utenti, i quali, a loro volta, possonoinoltrare alla struttura la richiesta di ado-zione. “Abbiamo coinvolto anche Radio

105 come partner ed endorser dell’inizia-tiva - continua Blanga -, creando con i dj,e in particolare le Kris&Kris, un progettoper rendere protagonista ogni giorno, perdue minuti, un cane o gatto in radio, conl’obiettivo di trovargli una famiglia. E poic’è la pagina Facebook, su cui chi ha adot-tato un animale può raccontare la propriastoria a lieto fine e postare le foto: in que-sto modo, il progetto continua anche do-po l’avvenuta adozione, dando un messag-gio positivo e di speranza. Tutti questi stru-menti, uniti insieme, fanno sì che, comerecita il claim dell’operazione, questa sia‘un’adozione che si fa sentire’”.

Arca degli animali (Arcaplanet)

2° premio ‘Social/Non Profit/Csr’

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Una volta inoltrate, le richieste di adozio-ne vengono esaminate attentamente daogni canile/gattile, nell’ottica di sceglierela persona adatta per ogni animale; il can-didato all’adozione viene poi invitato a co-noscerlo e, se ritenuto adeguato, può poiportarselo a casa, insieme a un buono di150 euro da spendere in tutti i negozi Ar-caplanet. L’integrazione fra online e offli-ne è dunque totale: radio, sito web, pagi-

na Facebook e punto vendita (in cui ven-gono organizzate periodicamente giorna-te di raccolta fondi per gattili e canili) col-

laborano infatti alla divulgazione del mes-saggio del progetto. Tutto ciò è il risultatodell’impegno congiunto di due delle unit

dell’agenzia, adv e digital, che fin dall’ini-zio hanno lavorato a stretto contatto, aven-do ben chiara l’intenzione di fare lavorarela campagna su tutti i canali.

Traguardi importanti

L’operazione, che rimarrà attiva fino a me-tà 2014, è partita a marzo e ha già ottenu-to risultati molto interessanti: a oggi, infat-ti, hanno aderito all’iniziativa 157 struttu-

re, che hanno iscritto più di 900 animali,di cui 133 sono già stati adottati, mentresono oltre 400 le richieste di adozione ar-rivate. Il sito ha invece registrato quasi50.000 visite totali di 30.288 visitatori

unici, per una durata media di visita di cir-ca 6 minuti. “Sono dati molto interessan-ti, soprattutto se si considera che l’opera-zione è stata lanciata a marzo, e che in mez-zo c’è stata l’estate - interviene Danilo Rol-

le, direttore creativo interactive dell’agen-zia -. Quello che è importante è che ne be-neficiano tutti gli attori coinvolti: il mar-chio, che si posiziona sul mercato in un mo-do coerente con i propri valori; il pubblico,che riceve un sostegno economico per co-minciare a coccolare il nuovo venuto in fa-miglia; e, ovviamente, gli amici a quattrozampe, che trovano un padrone e una ca-sa”. Grande la soddisfazione di Meloria, checon questo progetto ha dato prova di sa-pere rispondere alle esigenze dei clienti conun approccio strategico ad alto tasso di in-tegrazione. “Siamo riusciti a far conoscereil marchio Arcaplanet al grande pubblico alivello nazionale, raccontando qualcosa chedavvero coinvolge le persone - concludeBlanga, che prima di arrivare in Meloria halavorato in agenzie di grandi network inter-nazionali -. Da sempre il nostro obiettivo èinfatti creare case history che abbiano unimpatto reale sul pubblico e, al contempo,che ottengano risultati per il cliente. Quel-lo degli NC Awards, anche nella sua versio-ne Digital, è un premio sempre ambito. Soche a questi awards vengono iscritte cam-pagne di alta qualità; quindi essere riuscitia ottenere questo risultato, è per noi mo-tivo di grande orgoglio. E per l’anno pros-simo, puntiamo ancora più in alto". nc

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Arca degli animali. Direzione Creativa: Jack Blanga, Danilo Rolle;Art Direction: Danilo Rolle, Laura Stuardo,Cesare Cocito;Copywriting: Jack Blanga, Marco De Rosa;Account Manager: Giuditta Gandus;Front-end Developer: Cesare Cocito;Digital Development Manager: FrancescoQuarneti;Content Manager: Luca Gallina;Digital Strategist: Michele Giusto;On air: Marzo 2013 (ancora online)

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nc digital awards 2013_i vincitori_nc

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App Palacongressi Rimini3° premio ‘Mobile Communication’

È uno strumento user friendly, che forni-sce al congressista che si trova a Rimini tut-te le informazioni utili per scoprire il Pala-

congressi della città e la destinazione inmaniera semplice e immediata: queste so-no le caratteristiche principali dell’App Pa-

lacongressi Rimini, che si è meritata il ter-zo premio nella categoria ‘Mobile Commu-

nication’. Nata da un progetto di Conven-

tion Bureau della Riviera di Rimini (CBRR)e realizzata da Tecnoconference-TC Group,l’App è strutturata in varie sezioni: il menùmostra come raggiungere il Palacongressicon ogni mezzo e permette di entrare inogni sala della struttura e informarsi sui ser-vizi offerti; la sezione ‘Vivere Rimini’ pro-pone invece diversi itinerari nei luoghi piùbelli della città, mostrando il percorso piùbreve per raggiungerli attraverso il sistemadi geolocalizzazione integrato nella App. Se-guono veloci suggerimenti sulle opportuni-tà di svago e leisure offerte dalla Riviera, maanche indicazioni sui portali di riferimentoper alloggio e ristorazione, così come infor-mazioni sulle più affascinanti mete dell’en-troterra. “Siamo molto soddisfatti del risul-tato ottenuto agli NC Digital Awards - spie-ga Federica Lucini, coordinatore comunica-zione e marketing CBRR - soprattutto con-

IL PALACONGRESSI DI RIMINI IN TASCAL’APP IDEATA DAL CONVENTION BUREAU DELLA RIVIERA DI RIMINI E

REALIZZATA DA TECNOCONFERENCE-TC GROUP OFFRE A CONGRESSISTI

E ORGANIZZATORI IMPORTANTI INFORMAZIONI SIA SULLA STRUTTURA, SIA

SULLA CITTÀ. PER LA SUA FUNZIONALITÀ, SI AGGIUDICA IL TERZO PREMIO

NELLA CATEGORIA ‘MOBILE COMMUNICATION’.

siderando che la nostra App non è un pro-dotto destinato al grande pubblico, ma a or-ganizzatori e visitatori di un centro congres-si, e pertanto manca di quegli elementi lu-dico spettacolari che può avere l’applicazio-ne di un prodotto di largo consumo”. L’Appsi focalizza dunque su quelle che sono le esi-genze prioritarie del congressista in viaggioa Rimini: conoscere in breve il Palacongres-si e sapere in qualsiasi momento come po-ter raggiungere i maggiori punti d’interes-se nel centro storico della città. Suo valoreaggiunto è la possibilità per gli organizza-tori di avere a disposizione, su richiesta,un’area dedicata al loro evento, attivandoi servizi offerti dalla Software Suite con-

gressuale TC Group, come, ad esempio, lapubblicazione del programma e dell’elencorelatori, così come degli atti e delle presen-

tazioni, la selezione dell’agenda preferiti el’upload di contenuti video in modalità liveoppure on demand. “Inoltre, non abbiamotralasciato le modalità di utilizzo tipiche delcongressista - continua Lucini - ossia in cam-mino, in viaggio o al termine o agli inizi diuna sessione congressuale, quindi in con-temporanea ad altre azioni. Abbiamo per-ciò optato per una struttura semplice, e unimpatto visivo basato su fotografie e brevitesti informativi”. A sostegno del lancio del-l’App è stata lanciata la campagna ‘Scom-

metti che riesco a far entrare il Palacon-

gressi di Rimini in una tasca?’, che gioca-va sul contrasto fra la vastità delle dimen-sioni del Palacongressi e la possibilità di vei-colarlo attraverso una mobile applicationper smartphone, e dunque racchiudibile inuna mano, o appunto, in una tasca. nc

App Palacongressi Rimini: tutto in un click

NC 43 Premi spec_Rimini (4)_Nc 23/09/13 16.52 Pagina 49

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Alessandro Moretti, responsabile Digital Communication Sisal

È la perfetta integrazione tra le attivitàoff e online che ha consentito alla campa-gna ‘SuperVincitore SuperEnalotto’ di sba-ragliare le concorrenti della categoria ‘Viag-

gi e trasporti/intrattenimento e tempo

libero’. Ma non solo, nell’ottica di ottene-re un forte livello di engagement con il pub-blico di riferimento, Sisal ha declinato cia-scuna iniziativa sui canali tradizionali in am-bito digitale con messaggi, contenuti e lin-guaggi propri del canale, atti a garantire ilsuccesso dell’attività e un alto coinvolgi-mento di fan e follower. “La ricorrenza dei15 anni di SuperEnalotto - spiega Alessan-

dro Moretti, responsabile Digital Commu-nication -, celebrata anche grazie all’inizia-tiva del SuperVincitore, è diventata unagrande festa per tutti, dal grande pubblicodelle ricevitorie agli oltre 650.000 fan su

Facebook”.

SISAL, INNOVAZIONE INTEGRATATRA GLI ASSET PRINCIPALI DI SISAL VI SONO IL GIOCO DI SQUADRA,

L’INNOVAZIONE E, DAL PUNTO DI VISTA CREATIVO, LA COLLABORAZIONE

CON I PROPRI PARTNER DI COMUNICAZIONE E METODI OPERATIVI STRUTTU-

RATI E INTEGRATI. UN APPROCCIO VINCENTE, CONFERMATO DALL’ORO

VINTO PER IL PROGETTO ‘SUPERVINCITORE SUPERENALOTTO’.

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nc_nc digital awards 2013_i vincitori

L’azienda ha puntato su un videocontestcelebrativo e su un road tour che, tappadopo tappa, ha raccontato le feste organiz-zate nelle ricevitorie di tutta Italia toccate

dalla fortuna. I punti di partenza sono sta-ti due argomenti molto forti: la celebrazio-ne dei 15 anni di SuperEnalotto e una pro-

mozione di otto settimane, per festeggia-re l’evento, che garantiva l’estrazione di unSuperVincitore da 500.000 euro a ogni con-corso, tre volte alla settimana, per un tota-le di 12 milioni di premi assegnati. Condi-visi concept e messaggi chiave, Sisal ha la-vorato sull’interpretazione e la declinazio-ne in ambito digitale concentrando granparte delle attività sulla creazione di formatvideo. “Nella fase di teasing - spiega Moret-ti - abbiamo lanciato il videocontest dedi-cato a videomaker su YouTube, richieden-do di rappresentare 15 anni di sogni italia-ni firmati SuperEnalotto. Contestualmente,su Facebook, abbiamo chiesto agli utentidi scriverci come si immaginavano il loroparty SuperEnalotto e con i loro suggeri-menti abbiamo creato un piano editorialead hoc sulla fanpage. Al lancio della promo-zione SuperVincitore sono stati utilizzativideotutorial interattivi per spiegare il fun-zionamento dell’iniziativa. In contempora-nea, documentavamo su Facebook, in tem-po reale, tutte le tappe del Tour SuperVin-

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SuperVincitore SuperEnalotto (Sisal)

1° premio ‘Viaggi e trasporti/intrattenimento

e tempo libero’

NC 43 Premi spec_Sisal (3)_Nc 23/09/13 16.53 Pagina 50

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citore, l’iniziativa attraverso cui abbiamoorganizzato feste in ciascuna delle ricevi-torie che avevano premiato il vincitore delpremio da 500.000 euro”.Infine, decretati i tre vincitori, i video sonostati proposti alla community. Attraverso icommenti si è anche aperto, in maniera as-solutamente naturale, uno scambio di opi-nioni tra i fan della pagina e i videomakerstessi. I canali online utilizzati sono stati pre-valentemente Facebook, YouTube e i siti

istituzionali (Sisal.com e Superenalotto.it)e di gioco (Sisal.it). Ottimi i risultati: in unmese di campagna è stato triplicato il traf-

fico su Superenalotto.it, sono stati regi-strati oltre 850.000 view sul canale YouTu-

be SuperEnalotto (www.youtube.com/su-perenalotto) e ingaggiati oltre 3 milioni di

utenti su Facebook. “Vincere questo premioagli NC Awards 2013 - precisa il manager -ha per noi un significato molto importantee ne siamo onorati.

Nel mercato dei giochi ci sentiamo precur-sori e, nella nuova era digitale crediamomolto, tanto che, dallo scorso anno, Sisalha impiegato risorse da destinare allo svi-luppo dell’area di digital communicationdedicata esclusivamente a questo canale”.Il team svolge un ruolo di coordinamentoe consulenza interna molto importante perquel che riguarda owned, earned e paid me-dia. Inoltre, con le business unit, sviluppainternamente progetti strategici in ambi-to digital, destinati a creare engagementsulle proprie community, avvicinando sem-pre di più gli utenti online ai propri brand.I risultati ottenuti indicano che la strada èquella giusta e vincere il premio agli NCAwards ne è un’ulteriore conferma. “In Sisal - spiega Moretti - è fondamentaleil ruolo delle persone e il gioco di squadra.L’innovazione è uno dei nostri asset princi-pali e, dal punto di vista creativo, viene ga-rantito sia un coinvolgimento interno al-

l’Azienda sia esterno con i nostri partner dicomunicazione attraverso metodi operati-vi strutturati che ci consentono di raggiun-gere risultati in linea con gli obiettivi”. E peril futuro? Quali sono i progetti in cantiere?È da poco partito un progetto in partner-ship con Vogue Italia con cui l’azienda harealizzato il Vogue’s Game, powered by Win

for Life. Si tratta di un gioco a quiz sui te-mi della moda e del costume cui si può par-tecipare attraverso fanpage Vogue e attra-verso ‘Win for Life’. L’obiettivo è creare engagement sulle ri-spettive audience puntando, da un lato sul-l’appeal glamour del brand Vogue, dall’al-tro sull’esperienza nel mondo dei giochi fir-mata Sisal. “Vogliamo continuare a mantenere un rap-porto diretto con i nostri consumatori fa-cendoli divertire e allo stesso tempo richie-dendo sempre il loro coinvolgimento attivonelle nostre iniziative - precisa Moretti -. A ulteriore conferma di questo nuovo ap-proccio, abbiamo lanciato ‘Storyboard’(http://storyboard.sisal.com, ndr), il blogattraverso il quale dialoghiamo con il no-stro pubblico sui valori in cui crediamo, sul-le storie che ci ispirano e sul nostro impe-gno in ambito sociale. Tutti i post che pub-blichiamo vengono condivisi sulla brandpage su Facebook (www.facebook.com/si-sal, ndr) e sul nostro profilo Twitter (@Si-sal_Group, ndr) che stanno aggregando viavia sempre più utenti. nc

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SuperVincitore SuperEnalotto. Dir. creativo: F. Pepe, S. Siani;Art Direction: C. A. Longhi, L. Iannucci;Copywriting: G. Ferraro, G. Borrelli;Fotografo: FM; Declinazione su siti corporatee di prodotto, mobile e social: OgilvyOne;Direzione Creativa: P. Iabichino;Art Direction: A. Guzzetti;Copywriting: Social@Ogilvy;Cdp: Show Reel; CM;On air: Marzo 2013 (ancora online)

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Innovazione tecnologica e originalità: so-no questi gli ingredienti principali delle duecampagne digitali realizzate dall’agenzia E3,risultate vincitrici di alcuni premi in questaseconda edizione degli NC Digital Awards.Il progetto ‘MINI Paceman - offresi loft’,sviluppato per il Gruppo BMW, si è aggiu-dicato ben tre riconoscimenti: il primo pre-mio nella categoria Digital Pr, e due secon-di premi, rispettivamente nell’Advertisingvia e-mail e nel ‘Direct Marketing’. Per il lan-cio della MINI Paceman, l’agenzia ha rea-lizzato un concorso con in palio un loft aMilano durante il Salone del Mobile; e perpromuoverlo in maniera non convenziona-le, è stata inventata la figura di Mark Pace-

man, proprietario del loft, che ha pubblica-to annunci su siti di cerco/offro offrendogratuitamente la propria abitazione. Per au-mentare la visibilità di questa attività inmodo non convenzionale sono stati attiva-ti alcuni blogger e influential con elevatoseguito, che hanno dialogato in rete per au-mentare il buzz intorno agli annunci pub-blicati nelle due settimane precedenti lapartenza del concorso. La prima risposta al-le mail invitava a pazientare alcuni giorni:quando il concorso è andato online, Markha svelato a chi lo ha contattato che avreb-

E3, CREATIVITÀ E INNOVAZIONE‘MINI PACEMAN’ E LA DEM ‘MARTINI ROYALE’ SONO I PROGETTI FIRMATI E3

(3° PREMIO BEST DIGITAL AGENCY) CHE SI SONO AGGIUDICATI, IN TUTTO,

BEN QUATTRO PREMI AGLI NC DIGITAL AWARDS IN TRE CATEGORIE DIVERSE.

DUE CAMPAGNE DIVERSE PER OBIETTIVI E CONCEPT, ACCOMUNATE DA

UN’ORIGINALE CREATIVITÀ E UN SAPIENTE USO DELL’ECOSISTEMA DIGITALE.

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nc_nc digital awards 2013_premi speciali

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be potuto conquistare il loft tramite l’ini-ziativa MINI. “La verosomiglianza dei fintiannunci che abbiamo creato e l’innesco percreare interesse intorno al progetto hannotrovato subito il gradimento e l’interessedei blogger e degli influencer coinvolti -spiega Maurizio Mazzanti, direttore crea-tivo esecutivo E3 -, che si sono così presta-ti al gioco di sponda per aumentare la vi-ralità dell’iniziativa”. Le attività di digital prhanno generato oltre 500 citazioni fra sha-re, Twitter, Facebook e blog: il solo post diNinjaMarketing ha avuto 150 share. Gli an-nunci hanno portato 84 contatti utili viamail e grazie alle risposte 30 di questi con-tatti hanno partecipato al concorso. L’altracampagna vincitrice (primo posto nella ca-

tegoria advertising e-mail) è la Dem ‘Mar-

tini Royale’, realizzata per il gruppo Bacar-

di-Martini per comunicare al trade marke-ting la partenza della nuova campagna te-levisiva. Per renderla di maggiore appeal ein linea col tema della campagna tv è sta-ta realizzata con la tecnica delle Cinema-graph, ossia dettagli di scene dello spot chevengono convertiti in gif e animati in loop.“Le gif animate stanno tornando alla ribal-ta - continua Mazzanti - e nell’ambito del-l’e-mail marketing sono l’unica soluzionetecnologica per rendere più ‘rich media’ unoggetto che solitamente è statico. Ovvia-mente, è importante che anche la scenaanimata sia visivamente piacevole e coe-rente con il loop dell’animazione”. nc

3° premio Best Digital Agency

MINI Paceman - offresi loft (Gruppo BMW)

1° premio ‘Digital Pr’2° premio ‘Advertising via email’

2° premio ‘Direct Marketing’

Dem Martini Royale (Gruppo Bacardi-Martini)

1° premio ‘Advertising via email’

MINI Paceman - offresi loft Dem Martini Royale

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Massimo De Cesare, coo Maxus Torino

Parlare al target dei 30-40enni significaavere prima di tutto molto chiaro il loromondo, le aspettative e le paure tipiche diquella che è un’età di scelte e responsabi-lità: questo è il punto di partenza del pro-getto “30After30” sviluppato da Maxus peril lancio di Fiat 500L, che si è aggiudicatoil primo premio nella categoria ‘Auto e al-

tri veicoli’ agli NC Digital Awards 2013. Aquesto riconoscimento si aggiunge perl’agenzia il secondo posto ex aequo del pre-mio speciale ‘Best Digital Media Agency’,che conferma la validità del RelationshipMedia, la modalità di lavoro che mette afattore comune tutti gli insight sul consu-matore e sul brand per sviluppare progettidi comunicazione e media coerenti e for-temente innovativi. A Massimo De Cesare,coo Maxus Torino, il compito di spiegaregli elementi vincenti della campagna “30Af-

ter30” e del proprio posizionamento.

MAXUS, IL RELATIONSHIP MEDIARELATIONSHIP MEDIA È LA MODALITÀ DI LAVORO CHE METTE A FATTORE

COMUNE TUTTI GLI INSIGHT SUL CONSUMATORE E SUL BRAND PER SVILUPPARE

PROGETTI DI COMUNICAZIONE E MEDIA COERENTI E FORTEMENTE INNOVATIVI.

IN VIRTÙ DI QUESTO APPROCCIO, MAXUS SI AGGIUDICA QUEST’ANNO IL PRIMO

PREMIO NELLA CATEGORIA ‘AUTO E ALTRI VEICOLI’ CON LA CAMPAGNA

“30AFTER30” E IL SECONDO POSTO EX AEQUO ‘BEST DIGITAL AGENCY’.

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Quali sono le caratteristiche che, secon-

do lei, hanno reso vincente la campagna

Fiat 500L “30After30’’ (1° premio ‘Auto e

altri veicoli’) nell’ambito degli NC Awards

2013?

Credo che abbiano giocato elementi pro-fessionali e congiunturali. Tra i primi l’in-sight sulle aspirazioni e il way of life del tar-get di riferimento, individuati attraverso il

Relationship Media, il metodo di lavoro diMaxus, che riunisce allo stesso tavolo clien-te, agenzia media e creativi. E poi l’ottimaintegrazione tra out of home, azioni di guer-rilla e una piattaforma digitale ben struttu-rata, che ha alimentato la partecipazione.L’elemento congiunturale è stato forse es-sere riusciti a entrare in maniera simpaticae coinvolgente nei pensieri e nelle preoc-cupazioni dei 30-40enni di oggi in Italia: imessaggi ricevuti affrontavano garbatamen-te e ironicamente valori importanti qualil’amore, la famiglia, il lavoro, la situazioneattuale, raccontando a livello emotivo lavoglia di crescere degli italiani in questoparticolare momento storico.

Quale significato ha per voi aver vinto que-

sto premio?

Rappresenta la dimostrazione tangibile dicome sia sempre possibile e necessario in-novare, anche nei contesti e nei mercati dif-ficili. Per farlo occorre lavorare duramente,gomito a gomito con il Cliente - a Fiat vail merito di aver creduto fino in fondo nelvalore di questa iniziativa - e con i partneresterni. Ci conferma ancora una volta che

2° premio ex aequo Best Digital Agency

Fiat 500L “30After30” (Fiat)1° premio ‘Auto e altri veicoli’

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l’innovazione vincente non è quella che na-sce dall’idea del momento, ma è il risulta-to della creatività applicata allo studio ap-profondito del consumatore: il fondamen-to del Relationship Media.

Ci descrive brevemente la campagna?

Quali sono stati i passaggi principali dal

punto di vista creativo, quali le marce in

più dei progetti citati?

Abbiamo giocato sul passaggio cruciale dei30 anni, che porta con sé scelte importan-ti, cambiamenti e responsabilità, ma anchela voglia di non smettere di divertirsi. Ab-biamo deciso di capovolgere un trend mol-

to diffuso in rete - la lista delle cose da fa-re prima dei 30 - offrendo al pubblico lapossibilità di compilare la propria lista del-le 30 cose da fare dopo i 30 anni, “30Af-

ter30”, appunto. I messaggi sono stati rac-colti tramite la piattaforma digitale e i so-cial e pubblicati in tempo reale su di essa esul megaboard interattivo in Corso Comoa Milano. La domanda aperta su cosa faredopo i 30 ha stimolato un’ampia e sentitapartecipazione all’iniziativa di tante perso-ne, che hanno condiviso con Fiat sogni esperanze per il futuro.

Quali mezzi sono stati coinvolti e con qua-

li finalità li avete scelti? Quali erano le ri-

chieste del cliente e quali i risultati rag-

giunti?

L’obiettivo era raccontare la nuova 500L aun target molto specifico: giovani coppie efamiglie con uno stile di vita cool e up-to-date. Abbiamo scelto di raggiungere que-

sto target sul territorio, con un megaboardinterattivo collocato in Corso Como, cui ab-biamo accostato un’azione di guerrilla, econ un hub digitale costituito da minisito(ottimizzato per web e mobile) + Facebo-ok + Twitter collegato in tempo reale al me-gaboard. Quest’ultimo ha raggiunto più di1.240.000 di contatti, mentre si stimanopiù di 500.000 utenti raggiunti sul digitale.

A Maxus va anche il secondo premio ex ae-

quo quale Best Digital Media Agency, un

riconoscimento al lavoro svolto nel 2013.

A tal proposito, secondo lei, quali sono gli

elementi caratterizzanti il vostro approc-

cio creativo e lavorativo che vi consento-

no di raggiungere traguardi come questi?

Il primo elemento fondante è il Relation-

ship Media. Si tratta di un processo checoinvolge intensamente Maxus, il cliente ei partner esterni, che lavorano insieme inworkshop di 1-2 giorni per arrivare al risul-tato. Per quanto ci riguarda, non arriverem-mo a questi risultati se Maxus non avessesviluppato da anni un’organizzazione for-temente integrata dove media supervisor,specialisti digital, strategici e project ma-nager fanno squadra assieme. Tutti i giornie non solo per un singolo progetto.

Quali novità avete in cantiere per il futuro?

Penso che la piattaforma di comunicazio-ne rappresentata da “30After30” potrebbeavere uno sviluppo ulteriore, magari evol-vendo il trattamento per adeguarsi al lan-cio di nuovi modelli della famiglia Fiat 500.Al momento stiamo inoltre testando un Re-

lationship Media 2.0 che, attraverso l’usodi una piattaforma web, consente di ridur-re considerevolmente i tempi di incubazio-ne dei progetti e di applicare quindi il me-todo Maxus a un numero crescente di pro-dotti e di clienti. nc

nc digital awards 2013_premi speciali_nc

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Un frame dell’homepage del sitowww.fiat30after30.it, sul quale si potevacompilare la propria lista delle 30 cose da faredopo i 30 anni

I messaggi postati su www.fiat30after30.itsono stati pubblicati in tempo reale sullapiattaforma digitale e sul megaboardinterattivo in Corso Como a Milano

NC 43 Premi speciali_Maxus (4)_Nc 23/09/13 16.59 Pagina 55

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Silvio Meazza, interactive partner, Carlo Noseda, managing partner,

Vincenzo Gasbarro e Luca Scotto di Carlo,entrambi creative partner,

e Jonathan Grundy, senior partner

Dopo essersi aggiudicata alla scorsa edi-zione degli NC Digital Awards il primo pre-mio di ‘Best Integrated Campaign’ con il pro-getto ‘Don Natale’, M&C Saatchi fa di nuo-vo incetta di premi, meritandosi quest’an-no il titolo di ‘Best Digital Agency’. Con duesole campagne si conquista infatti ben 11

premi. Al progetto ‘Fastline’ (Fastweb) - giàvincitore all’ultimo Festival di Cannes di dueLeoni di bronzo (Promo&Activation e Me-dia), di un bronzo al New York Festival (uni-co lavoro italiano premiato in un altro gran-

M&C SAATCHI, LE INFINITE VIE DELLA SEMPLICITÀCON I PROGETTI ‘FASTLINE’ E ‘TIFA 2013’ L’AGENZIA SI CONQUISTA BEN

11 PREMI, AGGIUDICANDOSI QUEST’ANNO IL TITOLO DI ‘BEST DIGITAL AGENCY’.

UN RICONOSCIMENTO IMPORTANTE, CHE CONFERMA IL SUCCESSO DI UNA

STRATEGIA IN CUI È L’IDEA A ESSERE LA REGINA E L’INTEGRAZIONE UNA

REGOLA ORMAI ACQUISITA.

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nc_nc digital awards 2013_premi speciali

de contest internazionale) e del primo pre-mio nell’Eccellenza Best Insight alla settimaedizione degli NC Awards - vanno ben seipremi: due primi posti nelle categorie ‘BestInsight’ e ‘Servizi di interesse pubblico’, tresecondi posti come ‘Best Digital IntegratedCampaign’,’Best Execution’ e ‘Best Consu-mer Engagement’, e un terzo posto come‘Best Media Strategy’. A questi si aggiungo-no i cinque premi conquistati dalla canvassApp ‘Tifa 2013’, sviluppata per Sky, che vin-ce ben quattro primi premi (‘Editoria e me-

dia’, ‘Altre forme di pubblicità’, ‘Digital Bran-ded Content’, ‘Social Communication’) e unterzo posto (‘Best Consumer Engagement’).Minimo comune denominatore di questi dueprogetti, molto differenti per obiettivi, con-cept e modalità di sviluppo, è la semplicità

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1° premio Best Digital Agency

Fastline (Fastweb)2° premio ‘Best Digital integrated campaign’

1° premio ‘Best insight’ - 1° premio ‘Servizi di interesse pubblico’2° premio ‘Best Execution’ e ‘Best Consumer Engagement’

3° premio ‘Best Media Strategy’

Tifa 2013 (Sky Sport HD)1° premio ‘Editoria e media’ - 1° premio ‘Altre forme di pubblicità’

1° premio ‘Digital Branded Content’ - 1° premio ‘Social Communication’3° premio ‘Best Consumer Engagement’

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dell’idea che sta a monte: un aspetto, que-sto, che è il pilastro della filosofia dell’agen-zia nata tre anni fa, e il cui claim, ormai bennoto ai lettori di queste pagine, è ‘BrutalSimplicity of Thought’. La parola a Carlo Noseda, managing par-tner, Vincenzo Gasbarro, Luca Scotto di

Carlo, entrambi creative partner, e Silvio

Meazza, interactive partner M&C Saatchi.

In occasione degli Nc Digital Awards 2013

le campagne ‘Fastline’ e ‘Tifa 2013’ hanno

fatto incetta di premi. Quali sono le carat-

teristiche che, secondo lei, hanno reso vin-

centi questi progetti? Che cosa hanno in

comune e in che cosa si distinguono?

(Gasbarro) Si tratta di due progetti moltodiversi tra loro, ma accomunati dal fatto diavere un’anima molto creativa: entrambisono campagne rese vincenti da idee mol-to semplici e immediate. In ‘Fastline’ è ilconcept dell’evento teatrale ad avere fat-to la differenza, mentre in ‘Tifa’ è l’aver in-ventato la possibilità per gli utenti dei so-cial di dire ‘non mi piace’, di dare una ‘nonpreferenza’.

Quale significato ha per voi aver vinto que-

sti premi?

(Meazza) Questo è un riconoscimento da-to dai clienti alle agenzie, e risultare vincen-ti in questo tipo di competizione è senzadubbio fonte di grande orgoglio. Per chi, co-me noi, fa questo lavoro con un occhio mol-to attento ai risultati, gli NC Digital Awardsrappresentano il vero riconoscimento all’ef-fectiveness della campagna, all’essere cioèriusciti a creare un progetto efficace sia dalpunto di vista creativo sia in termini di bu-siness. È, insomma, una conferma che i clien-ti ci riconoscono una capacità digitale di in-tegrazione fra dimensione reale e virtuale,che parte dalla semplice considerazione diquello che è oggi la vita di tutti noi: onlinee offline allo stesso tempo, senza più bar-riere fra i diversi ambiti.(Scotto di Carlo) Due parole sull’esperien-za di presentare i progetti in giuria: per noiè un’occasione molto preziosa per confron-tarci con i giurati, guardare le loro reazionie capire se siamo sulla buona strada e in checosa dobbiamo migliorarci. Il nostro è unmestiere fatto di confronto continuo: perquesto è importante impegnarsi in questotipo di premi.

Quali sono stati i passaggi principali dal

punto di vista creativo, quali gli elementi

chiave e più innovativi dei progetti citati?

(Gasbarro) Per quanto riguarda ‘Fastline’,quello che ha colpito è senza dubbio l’ina-spettatezza: uscire dal treno della metropo-litana a Moscova e ritrovarsi, invece, a To-kyo Shibuia è un’esperienza unica, dal forteimpatto. In questo caso, il plus di tutta l’ope-razione sta proprio nell’aver cercato e indi-viduato un media nuovo, la metropolitana,e averlo utilizzato, facendone esplodere tut-te le potenzialità.

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I plus del progetto ‘Fastline’, realizzato perFastweb, sta nell’aver cercato e individuatoun media nuovo, la metropolitana, e averloutilizzato, facendone esplodere tutte le potenzialità

Con il progetto ‘Tifa 2013’, ideato da SkySport HD, M&C Saatchi ha trovato un modosociale e pacifico di parlare di amore e odioin ambito calcistico

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(Meazza) Per ‘Tifa’, invece, l’uovo di colom-bo è l’aver inventato quello che Marc Zuc-kerberg non ha mai voluto darci: il tasto ‘di-slike’. Abbiamo quindi creato, accanto al ta-sto ‘tifa’, con cui dare la propria preferenzaa una delle squadre, anche quello ‘gufa’, concui potere invece dire ‘abbasso’: dati alla ma-no, ci siamo resi conto che era proprio lapossibilità di poter esprimere questa ‘nonpreferenza’ ad avere il più alto appeal fra gliutenti. Abbiamo, insomma, trovato un mo-do sociale e pacifico di parlare di amore eodio in ambito calcistico.

Quali mezzi sono stati coinvolti e con qua-

li finalità li avete scelti?

(Noseda) Per ‘Tifa’ serviva l’affissione piùbella e visibile di Milano, da rendere il piùpossibile interattiva e ‘dialogante’ con il di-gitale. L’out of home, così come la radio, èinfatti un mezzo che funziona molto benese utilizzato in sinergia con il web, e questacase history lo dimostra. Anche in ‘Fastline’la fusione tra online e offline è stata totale,proprio perché il nostro obiettivo era esse-re ‘totalizzanti’ nel creare l’ambientazionegiapponese, senza tralasciare alcun detta-glio: addirittura, un buco nel pavimento èstato recintato proprio come si fa in Giap-pone.(Scotto di Carlo) ‘Fastline’ è la chiara dimo-strazione di quanto, per rendere un’opera-zione integrata davvero efficace, sia neces-sario un innesco, un elemento differenzian-te che mette in moto tutti gli altri media.In questo caso, è proprio l’evento in sé, latrasformazione della stazione della metro-politana di Moscova, ad avere funzionato da‘scintilla’ che ha portato tutti i mezzi a la-vorare sinergicamente. L’eco è stata tale checi ha addirittura chiamato la televisione giap-ponese per fare un servizio sull’evento.

Quali sono gli elementi chiave della vostra

strategia digital?

(Meazza) La nostra strategia parte da unaconstatazione: oggi, parlare di digitale in con-trapposizione all’offline non ha più senso,perché è la nostra vita a essere ormai total-mente ‘liquida’. Proprio per questo motivo,all’interno della nostra agenzia non esiste

alcun tipo di barriera fisica, ma un unico am-biente, dove lavorano gomito a gomito ac-count, creativi, specialisti digitali, e tutte lefigure necessarie. (Noseda) Per questa ragione, più che ‘BestDigital Agency’ vedrei più appropriato il ti-tolo di ‘Best Contemporary Agency’, nelsenso di agenzia che interpreta al meglio itrend dominanti.

Quanto è importante per voi l’integrazio-

ne fra digitale e gli altri media?

(Scotto di Carlo) Per noi è talmente fonda-mentale che ormai la diamo per scontata. Maattenzione: quando parliamo di integrazionenon intendiamo semplicemente un utilizzo didiversi mezzi - come invece oggi si tende an-cora molto spesso a pensare -, ma un proces-so che nasce da un’idea di base, la brand idea,

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‘Fastline’ (Fastweb)

Obiettivi: rompere gli schemi della comunicazione nelle tlc, spesso omologata nei

codici e nelle offerte. Fornire una prova tangibile della superiorità tecnologica di Fastweb,

rendendo concreto il beneficio che garantisce la linea internet più veloce in Italia.

Soluzione creativa: dall’altra parte del mondo in un attimo: questa è la velocità

di Fastweb. MM2 di Milano: scendi a Moscova, ti trovi a Tokyo. Una stazione

giapponese ricostruita nei dettagli: centinaia di comparse, schermi tv, affissioni in

giapponese, edicola, giornali e altoparlanti. Migliaia di km in una sola fermata: ‘La

tua linea va così veloce?’.

Sviluppo olistico/integrato: geolocalizzazione a Tokyo, affissioni traducibili grazie

a un qr code, highlight in diretta su immaginapuoi.it e tutti i social (##fastline, FB,

Instagram). Su YouTube, migliaia di view del video dell’evento e dei numerosi video

caricati dagli utenti. Promo punto vendita legate a condivisione social.

Risultati: in 12 ore 650 mq di pellicola, 16 affissioni, 100 attori, 17.000 persone

transitate, 222 treni, più di 50.000 accessi al sito immaginapuoi.it, 2.000 condivisioni

Instagram, Twitter, FB; + 1.000 like pagina FB Fastweb, Twitter trending topic;

1.500.000 impression; oltre 400.000 views su YouTube.

Credits: Dir. creativo: L. Scotto di Carlo, V. Gasbarro; deputy creative dir.:

P. Morabito; art dir.: D. Marongiu, L. Fulciniti, D. Stragapede; copy: E. Binda; cdp: (h)

Films; regia: E. Lugari; interactive partner: S. Meazza; strategic planner: M. Capucci;

project leader: M. Pettenuzzo, M. Serrao; head of interactive development:

S. Sabbatini; web developer: D. Reppucci; producer: M. Braganti, A. Sorrisi;

staging: Artout Lab; partner: Igp Decaux, Atm; on air: gen 2013.

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che viene esplosa su tutti i media funzionaliall’obiettivo prefissato. La polverizzazione deimezzi, che caratterizza l’epoca in cui viviamo,impone però di ragionare in modo molto ar-ticolato, tenendo sempre presente le caratte-ristiche specifiche e le modalità di fruizionedi ogni strumento. Un approccio di questo ti-po è sicuramente molto impegnativo, ma dàrisultati molto soddisfacenti.

Quali sono gli elementi che, secondo lei,

rendono vincente una campagna digitale?

Qual è la marcia in più che occorre inne-

stare per avere successo?

(Scotto di Carlo) La rilevanza, insieme alla

rapidità di fornire soluzioni nel momentogiusto, sono gli elementi chiave della comu-nicazione di oggi: in un mondo in cui si ècontinuamente bombardati di continui ag-giornamenti - così ci ha abituati il web - siconquista l’attenzione solo con progetti chehanno un reale interesse e che cavalcano ilmomento. Questo vale in particolare per isocial media e per le App, su cui si ha spes-so l’impressione che alcune strategie sianoimprovvisate, senza avere un vero concettoa monte. (Noseda) Per essere rilevanti, però, è impor-tante anche il meccanismo del ‘reward’, deldare qualcosa in cambio: tanto più le azien-

de capiscono come monetizzare l’azione che,con la condivisione, il consumatore fa perconto loro, tanto più si innesca la dinamicadi interazione e dialogo fra le due parti.

Facciamo un bilancio dell’ultimo anno di

lavoro dell’agenzia. Quali new business so-

no entrati?

(Gasbarro) I nostri sforzi si sono concentra-ti nel mantenere i clienti acquisiti. È un po’come quando si entra in politica: il primoanno si fa la campagna elettorale, il secon-do si vincono le elezioni e il terzo si deve di-mostrare di essere in grado di attuare il pro-gramma con cui si ha vinto. Noi, prima sia-mo sbarcati sul mercato, poi abbiamo ac-quisito clienti importanti del calibro di Sky,Leroy Merlin, Genertel, Autogrill, Fastweb:oggi è il tempo di continuare a dimostrarela qualità del nostro lavoro. Non sono, co-munque, mancati i new business, fra cui illancio del nuovo sito di Fiat 500 nel mon-do. In termini di fatturato registriamo unacrescita a due cifre. (Noseda) Non abbiamo un ufficio new bu-siness e ne andiamo fieri: la soddisfazionepiù grande è infatti essere contattati daiclienti, che sono rimasti colpiti da un nostroprogetto: questo dimostra che i nostri lavo-ri parlando da soli. E farli gareggiare agli NCAwards, che sono sicuramente una fra lequattro attività di new business più belleche si possano fare in Italia, è una grande,importante sfida.

Quali sono gli orizzonti su cui lavorerete

maggiormente nel prossimo futuro?

(Meazza) Sicuramente il mobile, su cui sia-mo già attivi. Già quest’estate, ad esempio,abbiamo lanciato per Fastweb l’App Fa-

stWest, che permette di giocare ai cowboysemplicemente utilizzando il telefono comeuna pistola. Un altro fenomeno che voglia-mo approfondire è quello dei comportamen-ti del mobile verso gli altri schermi e le pos-sibili interazioni fra essi. E poi c’è il mondo dei social media, su cuiintendiamo però muoverci con molta cau-tela: è infatti un ambito in cui si ha suc-cesso solo se si dà veramente un valore ag-giunto. nc

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‘Tifa 2013’ (Sky)

Obiettivi: differenziare l’esperienza di visione di tutti i tifosi della serie A rispetto ai

competitor. Per farlo la chiave è la social tv. Ecco perché è stato scelto di realizzare

un’operazione sociale che coinvolge i tifosi in prima persona, rendendoli protagonisti

di un campionato tutto loro.

Soluzione creativa: Tifa 2013 è una canvass app ospitata sulla pagina ufficiale

Facebook di Sky Sport, in cui si svolge un campionato parallelo a quello di Serie A,

dove, per la prima volta, sono le azioni dei tifosi a decidere le partite: i supporter

possono tifare per la propria squadra e gufare le rivali. Al termine, la differenza tra

‘Tifa’ e ‘Gufa’ determinerà il risultato della partita e la classifica.

Sviluppo olistico/integrato: maxi affissione interattiva a Milano che mostrava in

tempo reale i ‘tifa’ e i ‘gufa’ di Milan e Inter. Su Sky Sport sono andati in onda un

promo e vari spazi editoriali. Campagne Facebook ads e promoted tweet.

Risultati: 80.000 giocatori unici, 232.000 ‘tifa’ effettuati, 180.000 ‘gufa’ effettuati;

+ 300.000 fan sulla pagina Facebook di Sky Sport.

Credits: Dir. creativo: L. Scotto di Carlo, V. Gasbarro; deputy creative dir.: V. Le Moli,

F. Pedroni; art dir.: D. Marongiu, F. Gabellieri; copy: E. Villari; dir. tecnico: S. Sabbatini;

strategic planner: M. Capucci; web designer: L. Carsenzuola, D. Forzinetti;

on air: ago 2012 (ancora online).

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Roberto Binaghi, chairman & ceo Mindshare

“In un periodo ancora complesso, in cui ilmercato fatica a innescare il circolo virtuo-so della ripresa più annunciata del millen-nio, i clienti ci stimolano quotidianamen-te con la richiesta di ottenere quella visi-bilità che li renda unici e distinguibili. Il briefsi potrebbe sintetizzare con la frase “…vor-rei qualche cosa di nuovo…” e rappresen-ta per gli operatori del settore una delle sfi-de più accattivanti, la possibilità di cammi-nare fuori dal sentiero e creare”. Così esor-disce Roberto Binaghi, raccontando qualisiano gli elementi caratterizzanti dell’ap-proccio di Mindshare, agenzia media di cuiè chairman & ceo. Quest’ultima applica unmetodo che oggi viene individuato con iltermine Adaptive Marketing, frutto diun’evoluzione che ha saputo cavalcare, pre-vedere e spesso creare le opportunità of-ferte dal mercato. Tutto ciò si è trasforma-to in un vantaggio competitivo per i clien-

MINDSHARE, ALLUNGA IL PASSO CON L’ADAPTIVE MARKETINGL’AGENZIA MEDIA SI AGGIUDICA IL PRIMO PREMIO QUALE BEST DIGITAL MEDIA

AGENCY, UN RICONOSCIMENTO AL LAVORO SVOLTO NEL 2013 E UNA CONFERMA

PER UNA SQUADRA AFFIATATA E UN METODO EFFICACE. VINCENTI ANCHE LE

CAMPAGNE ‘KLEENEX TEMPERATURE DOES MATTER’ E ‘NIKE STIPPLE’ A CUI VA

L’ORO NELLA TIPOLOGIA ‘COMUNICAZIONE DISPLAY E VIDEO’.

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ti che con il tempo si sono sempre più tra-sformati in partner aperti e curiosi verso lenovità e che il nuovo scenario digitale hareso ancora più ‘voraci’ di innovazione.

Quali sono le caratteristiche che, secondo

lei, hanno reso vincenti nelle rispettive ti-

pologie, le campagne ‘Kleenex tempera-

ture does matter’ e ‘Nike stipple’ nell’am-

bito degli NC awards 2013?

Le campagne Nike e Kleenex sono dueesempi di Adaptive Marketing che hannosaputo coniugare innovazione e visibilità indue categorie merceologiche molto distan-ti tra loro, ma accomunate dalla comuneesigenza di essere differenti. Kleenex comu-nica nel mercato dei fazzoletti di carta, ca-ratterizzato da un basso livello di coinvolgi-mento. L’obiettivo è quello di differenziareKleenex dagli altri competitor, stabilendouna maggiore relazione con i consumatoriattraverso una visibilità ‘inusuale’. Nel casodi Nike l’83% del focus target naviga sulweb durante le partite di calcio e Mindsha-re ha sfruttato questa opportunità offertadal twin screen, creando un immediato linktra giocatore e modello di scarpe.

Ci descrive brevemente le campagne? Qua-

li sono stati i passaggi principali dal punto

di vista creativo, quali le marce in più dei

progetti citati?

L’obiettivo del progetto sviluppato per Ni-ke era contattare i giovani 15-24 anni, sfrut-tando la visibilità dell’evento calcistico del-

1° premio Best Digital Media Agency

Kleenex Temperature does matter(Kleenex)

1° premio ‘Comunicazione display e video’ (banner classici, pulsanti, pop up,

pop under, rich media, floating ads)

Nike stipple (Nike)1° premio ‘Comunicazione display e video’ (banner e video interattivi

e dinamici)

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l’anno, gli europei. Sul sito Gazzetta.it é sta-ta creata una gallery con immagini relativealle partite degli europei di calcio 2012, ca-ricate in real time, ritraendo le azioni conprotagonisti i testimonial Nike. Su ogni im-magine sono stati collocati degli hotspot incorrispondenza delle scarpe Nike. La dina-mica mouse over consentiva all’hotspot dirivelare nome del prodotto, prezzo e graziea un link, rimandare alla Nike e-commercepage. Ottimi i risultati: 6.500 foto visualiz-

zate, 63.000 hotspot mouseover, interac-

tion rate +97%. Per quanto riguarda il pro-getto Kleenex, il brief si è basato sul con-cetto che il raffreddore e l’influenza stagio-nale sono fortemente condizionati dalla tem-

peratura che cambia giorno dopo giorno eda regione a regione e tutto ciò è ancora piùvero in una nazione allungata come l’Italia.È stata definita una partnership con il sito il-meteo.it, ideando il primo esempio di co-municazione guidato dalla temperatura.La creatività è stata realizzata in modo taleche il tradizionale puntatore a forma di frec-cia si trasformasse in un pacchetto di Klee-

nex con hyperlink al sito dedicato e tag ‘Raf-

freddore o influenza’. La temperatura indi-cata dal sito e rilevata nelle singole zone d’Ita-lia stabilisce se il puntatore si trasforma inpacchetto di Kleenex, con una meccanicamouseover. Il puntatore si modifica con tem-perature ≤3°C per il nord Italia, ≤6°C per ilcentro e ≤10°C per il sud, offrendo l’oppor-tunità di comunicare sempre nel correttocontesto di ‘’rischio freddo’’. Questa mecca-nica di comunicazione è legata alla differen-te percezione del freddo che si ha tra nord,centro e sud Italia. Anche in questo caso i ri-

sultati sono stati positivi: è stato triplicato

il valore di Ctr e il tempo medio trascorsosul minisito dedicato è stato di 67’’.

Quale significato ha per voi aver vinto que-

sti premi?

I premi, di per sé, rappresentano sempre unmomento piacevole e di riconoscimento dellavoro fatto. In questo specifico caso, trat-tandosi di un contesto digital per noi signi-fica che la strada che abbiamo deciso di in-traprendere potrebbe essere quella giusta.Uso volutamente il condizionale solo per-ché la velocità con la quale cambiano gliscenari ci impone di metterci sempre e co-munque in discussione, ciò che funziona og-gi non funzionerà domani, e questo signifi-ca che non si può mai smettere di cercarestrade nuove. I clienti si aspettano che leagenzie siano un passo avanti e questo ciimpone di mantenere un passo veloce.

Quali novità avete in cantiere per il futuro?

Il 2013 è per Mindshare un anno a due fac-ce. La prima, che ci vede attualmente impe-gnati sul fronte di due importanti pitch glo-bali con Danone e Wind, per i quali siamol’agenzia incumbent. Consultazioni impegna-tive, ma molto stimolanti, che ci spingono adalzare sempre di più l’asticella della qualitàdel nostro lavoro. La seconda, non meno im-pegnativa, è la continua ricerca di nuove so-luzioni da offrire ai nostri clienti per traghet-tare oltre l’attuale palude, su questo frontestiamo sviluppando approcci innovativi checomunicheremo al mercato nei prossimi me-si. A breve riprenderanno gli incontri del Pur-ple Program, in occasione dei quali condivi-deremo la nostra vision su temi specifici do-po i primi due appuntamenti dedicati alla Tv,che ha visto protagonisti Carlo Freccero,Giorgio Gori e Maurizio Carlotti e il Mobi-

le, in occasione del quale abbiamo condivi-so l’esperienza col supporto di Google. nc

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Per il progetto ‘Kleenex - Temperature DoesMatter’ Mindshare ha definito una partnershipcon il sito ilmeteo.it, ideando il primoesempio di comunicazione guidato dallatemperatura

L’obiettivo del progetto ‘Nike Stipple’ eracontattare i giovani 15-24 anni, sfruttandola visibilità dell’evento calcistico dell’anno,gli europei

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Nicola Novellone, web & digital director Sky Italia

Ricevere il titolo di ‘Mezzo digitale del-

l’Anno’ e di ‘Best Digital Company’ allaprima edizione di un premio per la comu-nicazione digitale è senza dubbio una gran-de soddisfazione. Ma ottenere il riconosci-mento di azienda digitale dell’anno per ilsecondo anno consecutivo alla stessa com-petizione diventa la conferma che la stra-da intrapresa è quella vincente. È il caso diSky Italia, ancora una volta ‘Best Digital

Company’ agli NC Digital Awards, grazie alpunteggio ottenuto con i progetti vincito-ri nelle diverse categorie. E se l’anno scor-so era il Babbo Natale ‘padrino’ dell’ottimacampagna ‘Don Natale di M&C Saatchi adavere fatto incetta di premi - fra cui l’am-bitissimo primo posto come ‘Best DigitalIntegrated Campaign’ - questa volta è il ‘ti-fa’ e ‘gufa’ del campionato parallelo della

SKY, L’ENGAGEMENT CORRE SUL DIGITALEFORNIRE CONTENUTI DI GRANDE QUALITÀ E AD ALTO TASSO DI INTRATTENI-

MENTO, FRUIBILI DA TUTTI GLI STRUMENTI DIGITALI E AL PASSO CON I TEMPI:

QUESTA È LA MISSION DI SKY ITALIA, CHE QUEST’ANNO FESTEGGIA IL DECIMO

ANNO DI VITA AGGIUDICANDOSI, PER LA SECONDA VOLTA CONSECUTIVA,

IL TITOLO DI ‘BEST DIGITAL COMPANY’.

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canvass app ‘Tifa 2013’, sempre a firmaM&C Saatchi, ad avere conquistato la giu-ria. Ma che cosa significa oggi essereun’azienda digitale nel settore televisivo? A Nicola Novellone, web & digital direc-tor Sky Italia, il compito di spiegarlo.

Per il secondo anno consecutivo Sky Ita-

lia si aggiudica il premio di ‘Best Digital

Company’. Cosa rappresenta per voi que-

sto titolo? E cosa significa ‘fare il bis’?

Sicuramente è una conferma della grandeattenzione che diamo al nostro contenuto,all’esperienza dei nostri utenti, ma anche al-l’eccellenza che intendiamo avere nel craf-ting di ogni singola attività digitale. Dai sitiweb ai social media e alle app, da Sky Go aSky On Demand, fino ai contenuti di enter-tainment come il progetto ‘Tifa 2013’: tut-to ciò è la dimostrazione concreta dell’al-tissimo focus che Sky presta all’eccellenzadei contenuti che fornisce agli utenti.

In particolare, la campagna ‘Tifa 2013’ per

Sky Sport si è meritata ben quattro primi

premi (‘Editoria e media’, ‘Digital Branded

Content’, ‘Social Communication’, ‘Altre

soluzioni digitali’) e un terzo premio (‘Best

consumer engagement’). Quali sono i pun-

ti di forza di questo progetto?

‘Tifa 2013’ è un buon esempio di creativi-tà applicata al mondo dei social. La strate-gia vincente è stata stimolare la reattivitàdei tifosi attraverso un campionato di cal-

1° premio Best Digital Company

Tifa 2013 (Sky Sport Hd; Concorrente: M&C Saatchi)1° premio ‘Editoria e Media’

1° premio ‘Digital Branded Content’1° premio ‘Social Communication’1° premio ‘Altre Soluzioni Digitali

(Altre Forme Di Pubblicità)’3° premio ‘Best Consumer Engagement’

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cio parallelo, ma in tutto simile a quello rea-le, costruendo l’interazione sull’insight del-l’amore per la propria squadra e dell'avver-sione per quelle rivali. Determinante per ilsuccesso dell’iniziativa è stata anche la scel-ta di farla vivere come esperienza anche sututti gli altri canali Sky, utilizzandola comecontenuto di engagement.

L’agenzia che ha sviluppato ‘Tifa 2013’ è

M&C Saatchi, che aveva firmato, sempre

per Sky, la campagna ‘Don Natale’, risul-

tata vincente del primo premio come ‘Best

Digital Integrated Campaign’. Quindi

squadra che vince non si cambia?

Con M&C Saatchi lavoriamo ormai da diver-si anni, e proprio prima dell’estate le è statorinnovato l’incarico. Il nostro è un prodottotalmente particolare che è fondamentalecreare una vera consistenza, una ‘learningcurve’ con chi cura la nostra comunicazione.E M&C Saatchi è a tutto diritto il nostro par-tner per la costruzione del futuro.

Quale ruolo svolge il digitale nel media

mix complessivo dell’azienda? Nel futu-

ro, è destinato a crescere?

Sky è un’azienda digitale per vocazione: que-

sto significa che sappiamo utilizzare i nostricontenuti per creare il massimo dell’engage-ment su qualsiasi schermo. In quest’ottica,abbiamo rinnovato nel tempo tutti i siti in-ternet, creandone uno per ogni canale, in mo-do che i contenuti siano fruibili sia dal websia da mobile. Due anni fa abbiamo lanciatoSky Go (il servizio che permette di vivere intempo reale gran parte della programmazio-ne Sky su tablet, smartphone e pc, ndr), a giu-gno dell’anno scorso Sky On Demand (la vi-deoteca a richiesta da guardare quando sipreferisce, ndr) e tutt’oggi proseguiamo inquesta ‘roadmap’ digitale con l’obiettivo dioffrire un intrattenimento di altissima qua-lità e il più possibile verticale su tutti i nostricanali. In dieci anni, da quando è arrivata sulmercato, Sky ha davvero cambiato il mododi pensare la tv nel nostro Paese. E la nostramission continua a essere quella di portarenuovi modi fruizione, sempre più innovativi.

Quali nuove frontiere della comunicazio-

ne digitale intendete esplorare nei pros-

simi anni?

Qualsiasi cosa faremo punterà a dare sem-pre più valore al contenuto e all’engage-ment dei nostri utenti. Ci sono alcune areeancora da esplorare che sono fondamen-tali in termini di innovazione e che seguo-no una logica di verticalizzazione, aumen-tando l’interattività con l’utente finale. Unadi queste riguarda le modalità con cui ren-dere la tv sempre più social e interattiva.Un’altra stimolante sfida è poi come dareai clienti, attraverso il digitale, un serviziopiù veloce e accessibile. Questo dimostraquanto i clienti siano al centro del nostroprocesso digitale: costruiamo, infatti, pro-dotti e servizi che aggiungono veramentevalore all’esperienza di chi li fruisce.

Ciò significa che l’anno prossimo riceve-

rà per la terza volta consecutiva questo

premio?

Mi piace l’idea del ‘non c’è due senza tre’,ma sono cosciente che sarà una bella sfi-da. Mi aspetto però, lo dico con un pizzicodi scaramanzia, che Sky sia ancora fra leaziende a cui si riconosce il merito di sa-pere creare contenuti outstanding e inno-vativi. nc

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Nell’ottica di offrire contenuti sempre più verticali, Sky Italia ha creato un vero e proprio ecosistema di siti web dedicati

ai diversi canali

‘Tifa 2013’ ha stimolato la reattività dei tifosiattraverso un campionato di calcio parallelo,simile a quello reale, costruendo l’interazionesull’insight dell’amore per la propria squadrae dell'avversione per quelle rivali

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Da sinista: Vicky Gitto, executive vicepresident ed executive creative director

Young & Rubicam Group; Matteo Sarzana, general manager VML

‘Best alone, better together’. Dopo laconsacrazione agli NC Awards 2013 comeBest Holistic Agency, Young & Rubicam

Group si riconferma ‘specchio’ del propriomotto salendo sul podio ai Digital NC Awards2013 con un prestigioso secondo posto co-me Best Digital Agency, assegnato all’agen-zia che ha ottenuto il migliore punteggiocon i progetti digitali vincitori nelle diversecategorie merceologiche o eccellenze qua-litative. Il bottino è invidiabile: ‘Facciamo 1

Minuto di Rumore’ (cliente: AssociazioneProgetto Itaca) si aggiudica il terzo premioassoluto ‘Best Digital Integrated Campaign’il primo premio per ‘Non Profit/Sociale/Csr’,e il terzo rispettivamente per ‘Best Insight’

YOUNG & RUBICAM GROUP, THE POWER OF PARTNERSHIPSA FARE LA DIFFERENZA, NEI PROGETTI VINCITORI AGLI NC DIGITAL AWARDS,

CREATIVITÀ E GRANDE LAVORO DI SQUADRA TRA L’AGENZIA E I CLIENTI. UNA

‘SINTONIZZAZIONE’ CHE HA PERMESSO DI OSARE E SPERIMENTARE NUOVI

CANALI OTTIMIZZANDO LE RISORSE.

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e ‘Best Execution’. Il cliente Bavaria, invece,è protagonista delle premiazioni con dueprogetti: ‘Vuota Bavaria’, che vince il primopremio ‘Bevande (Alcoliche/Analcoliche)’ eil secondo per la ‘Best Media Strategy’; l’al-tro progetto è ‘Tricks’ che si aggiudica il pri-mo premio ‘Viral Video Advertising’. “Ad ac-comunare i progetti vincitori - spiega Vicky

Gitto, executive vice president ed executive

creative director Young & Rubicam Group -è stato un grande lavoro di squadra, realiz-zato in tandem con il cliente. Quando s’in-staurano fiducia e sintonia, l’output finalene beneficia notevolmente”. “I due lavori -aggiunge Matteo Sarzana, general mana-ger VML - hanno saputo ottimizzare i cana-li dedicati al target di riferimento. La chiavedel successo? Credo che il segreto stia nel

2° premio Best Digital Agency

Un Minuto Di Rumore (Associazione Progetto Itaca)

3° premio 'Best Digital Integrated Campaign'1° premio 'Non Profit/Sociale/Csr'

3° premio 'Best Insight' e 'Best Execution'

Vuota Bavaria (Bavaria)1° premio 'Bevande (Alcoliche/Analcoliche)'

2° premio 'Best Media Strategy'

Tricks (Bavaria)1° premio ‘Viral Video Advertising’

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fatto che finalmente il mondo della comu-nicazione si plasma ai comportamenti abi-tuali delle persone: la nostra vita non è so-lo davanti alla tv. Ora la marca ti viene a cer-care presso i media che consumi, adottan-do il tuo stesso linguaggio”. Il progetto svi-luppato per Associazione Itaca è stato idea-to in occasione della Giornata Mondiale del-la Salute Mentale. “Il tema era delicato etoccante - sottolinea Gitto -: le malattiementali si autoalimentano nel silenzio, siaper chi ne soffre, sia per chi è vicino al ma-lato. Il modo migliore per curarle è parlar-ne!”. Insieme al cliente, Y&R ha deciso di isti-tuire, al posto del classico ‘minuto di silen-zio’, un ‘minuto di rumore’, invitando la gen-te a ‘farsi sentire’ con un video da postaresulla Fan Page o partecipando agli eventi de-dicati. Un media mix di banner, social, viral,eventi, dem, pr, con campagna tv - il film èandato in shortlist a Cannes - che ha avutol’effetto di quadruplicare le chiamate all’As-sociazione. “La sinergia, in questo caso, ol-tre che col cliente – sottolinea Gitto - è sta-ta perfetta anche con il pool di player cheha lavorato con noi, Filmmaster, Postato-mic, Mai Tai che hanno permesso di ottene-re un livello qualitativo dell’output eccel-lente (il premio Best Execution l’ha confer-mato, ndr). Da sempre sosteniamo i proget-ti di CSR. Come giurato al Festival di Can-nes, quest’anno ho notato che uno degli hi-ghlight è proprio la rilevanza sociale dei pro-getti. Non possiamo più pensare di restareavulsi dal mondo e da ciò che succede in-torno a noi”. Dei due progetti realizzati per

Bavaria, il primo, ‘Vuota Bavaria’, è un lan-cio premiato anche agli NC Awards, che ri-conferma la forza della sua strategia digita-le conquistando anche i giurati dei DigitalAwards. “Bavaria Holland Premium Beer èuna birra Premium dal dna dissacrante e iro-nico - spiega Gitto -, quest’anno al suo de-butto in comunicazione in Italia. Abbiamocolto la sfida puntando sulla creatività, conun media mix di forte engagement per ot-tenere massima visibilità e risultati tangibi-li. Per questo il digital è stato il mezzo pri-vilegiato, poiché ci ha consentito di entrarein contatto diretto con i consumatori e digenerare ‘earned media”. In che modo? Inoccasione delle elezioni politiche del 24-25febbraio, il brand ha voluto cogliere il sen-timento di sfiducia del Paese cercando di of-frire un momento di leggerezza, senza pren-dersi troppo sul serio. Sì è partiti dal buzzcreato dalle miriadi di loghi elettorali conuna campagna ispirata ai linguaggi della co-municazione politica: ‘Vuota Bavaria’. “Nien-te brief. Il progetto è stato seguito con ilcliente passo per passo - spiega Gitto -. Ab-biamo fatto squadra per declinare il pay off‘Out of the Blue’ in varie occasioni, con uncromatismo che già è innovativo rispetto alclassico verde dei prodotti del settore. Ci sia-mo concentrati sull’unexpected, il fuori dal-l’ordinario. Ciò che davvero ha fatto la dif-ferenza è stata la sinergia con il cliente, ilfatto di condividere ogni singolo step, fina-lizzando gli investimenti. Un lavoro tailormade sviluppato giorno dopo giorno congrande coerenza cross media”. I risultati?

+318% di engagement su FB; + 33% like

e oltre 8.000 condivisioni in due settima-ne; più di 1.000 slogan postati dagli uten-ti; buzz spontaneo su blog e giornali; +11%

di awareness vs 2012. Infine, ‘Tricks’, sem-pre per Bavaria, ha saputo portare tra la gen-te il concetto di ‘Out of the Blue’: irrompe-re nella routine quotidiana creando un mo-mento divertente e inaspettato, e comuni-care una nuova personalità di marca man-tenendo una visione realistica della vita. Èstato creato un set itinerante per sorpren-dere le persone nella loro quotidianità: men-tre prendono la metropolitana, o corrono alparco… inaspettatamente si sono ritrovatia essere i protagonisti della situazione, co-me vincitori di una maratona, con tanto ditraguardo e tifo, attori sul red carpet osan-nati dalla folla e dai flash…Un approccio cheha previsto video sul web, FB, canale YouTu-be, con attività di seeding. La campagna èstata declinata anche in affissione con for-mati speciali, web e in attività di guerrilla.Già solo nelle prime due settimane, la brandawareness si è duplicata: + di 100.000 view

su YouTube; + di 71.000 like sulla paginaFB.“Si tratta di progetti dove a trionfare so-no stati la creatività - conclude Gitto - e unrapporto sinergico con i clienti. Perché la for-za di Young & Rubicam Group è proprio quel-la di saper fare squadra, mettendo a dispo-sizione dei brand team disegnati ad hoc sul-le esigenze del cliente, seguendo il proces-so creativo e produttivo fin nei minimi det-tagli, perché l’output sia sempre di altissi-

ma qualità”. nc

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Tricks Un Minuto Di Rumore Vuota Bavaria

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Angelo Maria Perrino, fondatore e direttore Affaritaliani.it

Un premio prestigioso per una testatastorica, che, fin dal 1996, con la sua infor-mazione croccante e la sua indipendenza, èun punto di riferimento e un brand dellanuova editoria online. Al timone, un esper-to comandante, il fondatore e direttore An-

gelo Maria Perrino, laureato in filosofia emaster al Politecnico di Milano, che agli NC

Digital Awards 2013 ritira il premio asse-gnato ad Affaritaliani.it per il Mezzo Digi-

tale dell’Anno, attribuito, in accordo con lagiuria, ‘al mezzo pubblicitario digitale che siè particolarmente distinto nel corso del 2012per qualità ed efficacia’.

Quali sono gli ingredienti e i plus che han-

no fatto crescere il giornale in questi anni

e gli hanno consentito di conquistare una

reputation e mantenere il primato dell’au-

dience?

Affaritaliani.it ad aprile del lontano 1996 èstato ufficialmente riconosciuto e registra-

AFFARITALIANI.IT, IL SEGRETO È RINNOVARSIUN’AFFERMAZIONE, QUELLA DI AFFARITALIANI.IT, CHE NASCE DA UNA

CONSOLIDATA ESPERIENZA E DALLA CAPACITÀ DI RINNOVARSI SENZA

SACRIFICARE I CONTENUTI. NEL 2012 LE NUOVE NEWS PER VIRGILIO, IL

SUCCESSO CERTIFICATO DA AUDIWEB, LE ATTIVITÀ EDITORIALI LIBRARIE E

LA WEB RADIO HANNO FATTO DEL GIORNALE ONLINE IL MEZZO CHE PIÙ SI

È DISTINTO PER QUALITÀ, TEMPESTIVITÀ E AUTOREVOLEZZA.

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to come testata giornalistica dal tribunaledi Milano, la prima online d’Europa. È sta-ta una grande intuizione che ci ha consen-tito di partire con forte anticipo, consoli-dando la nostra esperienza nel tempo. Al-l’epoca nessuno sapeva cosa fosse internet,che in realtà era una delle più grandi rivo-luzioni della storia dell’umanità. Siamo sta-ti dunque noi a concepire e dare un nome,una grafica, un’organizzazione editoriale

manageriale e imprenditoriale a un formatfino a quel momento assolutamente sco-nosciuto. L’immediata comprensione dellepotenzialità della rete come modalità nuo-va di produrre e distribuire informazione harappresentato un grosso vantaggio compe-titivo, il vantaggio del first mover. Credo cheil punto di forza sia stato l’aver teorizzatoe poi messo in pratica l’idea che internetfosse da vivere più come innovazione di pro-cesso che non di prodotto. Il mio obiettivoè stato dunque da subito chiarissimo: nien-te mode, niente destrutturazioni dell’ideadi informazione. Ho voluto produrre e pro-porre semplicemente un giornale, organiz-zato e pensato alla vecchia maniera nellesue strutture di base, fatto da bravi giorna-listi per lettori curiosi e intelligenti. Il web,di suo, ci avrebbe regalato l’incredibile pos-sibilità di fornire notizie in tempo reale el’interattività dei lettori. Quindi, un giorna-le come s’era sempre fatto, con le cinquew, i titoli un po’ gridati, le sezioni, le inter-viste e via dicendo ma con il web come ‘kil-ler application’, utile a superare l’incredibi-le anomalia del cartaceo di obbligarci a leg-gere l’indomani le notizie di oggi. Infine, do-

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Mezzo Digitale dell’Anno

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po un lungo e formativo passato nei gior-nali tradizionali (sono stato assunto dal gran-de Lamberto Sechi a Panorama nel ‘77 e holasciato il cartaceo nel ‘94 da vicedirettoredi MF-Milano Finanza, passando poi per laconduzione televisiva) ho deciso di investi-re tutto il mio tempo e la mia esperienzain questa nuova avventura, puntando su unaredazione ‘fatta in casa’, formata in una spe-cie di scuola interna, per poter disporre diuna squadra giovane e nativa digitale. Manon sottovaluterei l’essere noi editori indi-pendenti e puri, come erano una volta iMondadori, i Rizzoli, i Rusconi. Ciò ci rendeindipendenti dal potere politico e da quel-

lo finanziario, che controlla i grandi giorna-li. E consente di essere nè di destra nè di si-nistra, ma avanti.

Quali sono i principali fatti che hanno ca-

ratterizzato le vostre recenti attività e che

vi hanno portato a ottenere questo rico-

noscimento agli NC Digital Awards 2013?

Innanzitutto, quest’anno abbiamo consoli-dato la nostra partnership con il portale Li-bero uscendo per la prima volta con la no-stra url sui dati mensili di Audiweb. Con ri-sultati lusinghieri: sono ben 429 mila gli ita-

liani che tutti i giorni, per informarsi, scel-

gono le news di Affaritaliani.it, con due mi-

lioni e 142 mila pagine viste al giorno. Unacomunità di otto milioni di unique browseral mese, un italiano su tre. Siamo nel grup-po ‘di testa’ al quarto posto dopo Repubbli-ca, Corriere della Sera e Tgcom24, battendotestate nazionali come La Stampa, il Sole24Ore, l’Ansa, Il Fatto. Inoltre, quest’annoabbiamo iniziato a fare le news anche per

Virgilio, abbiamo lanciato attività editoria-li librarie di grande successo come l’e-bookdedicato a Papa Francesco due giorni dopo

la sua elezione, e da pochissimo siamo onair con la nostra web radio, mezzo in cui cre-do molto, perché la parola è ancora più ve-loce della scrittura. E l’arrivare per primi conla notizia è il sale del buon giornalismo. Nonc’è nulla di più virale dell’anteprima giorna-listica, si propaga da sè col passa parola.

Quale significato ha per voi questo pre-

mio?

A maggio scorso, a Capri, ho ricevuto il pre-mio Biagio Agnes nella sezione ‘Nuove fron-tiere del giornalismo’, un riconoscimentoprestigioso arrivato dall’establishment. Inquesto caso, il vostro premio ha lo stessovalore simbolico di una laurea che arriva dalmondo della comunicazione e dei media,dei professionisti dell’editoria e del marke-ting. Questo rafforza la fiducia nel nostrolavoro, anche perchè arriva alla vigilia delnostro diciottesimo compleanno.

Quali strategie avete messo in atto in que-

sti anni per stare al passo con l’evoluzione

della comunicazione digitale?

Fare bene e farlo sapere, ho applicato la vec-chia regola di base della buona comunica-zione. Non mi sono fatto condizionare dal-le mode. Abbiamo un indirizzo web moltoconosciuto, chi desidera leggerci sa dove tro-varci, nel mare magnum della rete. Mettia-mo in rete verità falsificabili, dalle fonti, conle quali, in stretta collaborazione, costruia-mo l’approdo conoscitivo.

Quali obiettivi, novità e piani di sviluppo

avete messo in campo per l’anno in corso?

Sono da sempre innamorato del mondo del-la creatività, dei media, della comunicazio-ne e del marketing. Il mio sogno è lanciareun canale dedicato a questo settore, chemerita la massima attenzione e visibilitàperchè è uno dei motori trainanti della no-stra economia. nc

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Sono ben 429 mila gli italiani che tutti igiorni, per informarsi, scelgono le news diAffaritaliani.it, con due milioni e 142 milapagine viste al giorno

DATI GIORNO MEDIO INTERNET AUDIENCEBrand Channel Utenti unici Pagine viste (.000)

La Repubblica 1.174.465 8.176

Corriere della Sera 989.330 6.786

TGCom24 538.093 3.421

Affaritaliani.it Affaritaliani.it 429.777 2.142

La Stampa.it 382.294 1.898

Quotidiano.net La Nazione, 357.910 1.556Il Resto del Carlino, Il Giorno

Ansa 357.096 2.579

Il Sole 24 Ore 352.838 1.743

Il Messaggero 256.936 999

Il Fatto Quotidiano 239.883 818

Lettera43 221.189 813

Il Giornale 163.327 552

Libero Quotidiano 125.547 550

Leggo 119.337 480

DagoSpia 65.303 483

TGCom24 panorama.it 61.326 188

Il Secolo XIX 60.160 320

l’Unità Online 40.986 140

La Gazzetta del Mezzogiorno 19.910 55

Linkiesta.it 18.702 31

Fonte: Audiweb Database, dati luglio 2013 - Audiweb powered by Nielsen

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Lorenzo Castelnuovo, ceo Earlymorning

In soli due anni è riuscita a fare il proprioingresso in un mercato in difficoltà, riuscen-do a registrare una crescita costante degli af-fari e a costruire un portafoglio clienti di tut-to rispetto. È in virtù di tutto ciò che Early-

morning si aggiudica quest’anno il premiodi ‘Agenzia digitale dell’Anno - Davide con-

tro Golia’, assegnato da ADC Group, in ac-cordo con la giuria, all’agenzia digitale in-dipendente che nel 2012 ha espresso la mi-gliore performance nel mercato della co-municazione in termini di dinamismo, ca-pacità di interpretare i cambiamenti in at-to e new business. L’agenzia nasce nel 2011

dall’incontro fra due professionisti della co-municazione dal profilo differente: Loren-

zo Castelnuovo, con esperienza manage-riale in aziende internazionali, e Ivan Vaghi,specialista di organizzazione collaborativasul web e digital strategist. A loro si aggiun-ge poi Alessandro Innocenti, titolare di

EARLYMORNING, IL NETWORK LIQUIDOINTERNAZIONALITÀ E MULTICULTURALITÀ SONO LE PAROLE CHIAVE

DELL’AGENZIA A CUI VA IL PREMIO ‘AGENZIA DIGITALE DELL’ANNO - ‘DAVIDE

CONTRO GOLIA’. NATA NEL 2011 DALL’INCONTRO DI DUE MANAGER CON

ESPERIENZE DIVERSE, EARLYMORNING SI PROPONE SUL MERCATO COME

NETWORK LIQUIDO COMPOSTO DA PROFESSIONISTI, CHE COLLABORANO

A LIVELLO INTERNAZIONALE. PUNTO DI PARTENZA INDISCUSSO: IL DIGITALE.

DI ILARIA MYR

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un’agenzia di pubblicità e btl. Ed è proprioquesto mix variegato di diverse competen-ze, che fa di Earlymorning un’agenzia per-fettamente integrata al passo con i tempi.Lo dimostrano anche gli altri due premi con-quistati agli NC Digital Awards 2013 con illancio del Starter Kit Arduino del cliente RS

Components (primo premio ‘Apparecchielettronici e audio/video’ e secondo premio‘siti e iniziative di e-commerce’). La parolaa Lorenzo Castelnuovo, ceo dell’agenzia.

Quali sono i valori e le parole chiave del-

l’agenzia? Qual è il vostro posizionamen-

to sul mercato e quale valore aggiunto ga-

rantite ai vostri clienti in termini di comu-

nicazione digitale?

Il primo nostro indiscusso valore è che il di-gitale è per noi ‘first’: questo è il punto dipartenza di qualsiasi nostro progetto. Sia-mo infatti convinti che oggi non si possa piùadattare al digitale altre attività pensate perla comunicazione più classica. Per questo ciconsideriamo un’agenzia pubblicitaria cala-ta nel digital, non una web agency e non so-lo una social media agency. Un secondoaspetto è che il nostro è un network liqui-do composto da professionisti, che collabo-rano a livello internazionale senza gerarchiema con una chiara accountability: ciò checonta è la competenza di ognuno per il sin-golo progetto. In Italia, siamo circa 20, men-tre a livello globale circa 60 persone, con se-di a Milano, Londra, Valencia e una partner-ship a Shanghai per il mercato cinese. A que-sto si lega il terzo plus della nostra agenzia:la sua multiculturalità. Non solo tutti gli ita-liani hanno avuto un’esperienza internazio-nale, ma lavorano da noi anche moltissimi

Agenzia Digitale dell’Anno ‘Davide contro Golia’

Launch of Open-source ArduinoStarter Kit (RS Components)

1° premio ‘Apparecchi elettronici e audio/video’

2° premio ‘Siti e iniziative di e-commerce’

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stranieri: americani, serbi, cinesi, slovacchi,albanesi, irlandesi, e qualche milanese...Que-sto ci permette di avere un team davverovariegato, con al suo interno visioni e back-ground molto diversi, e con tanti potenzia-li network con cui collaborare. A monte c’èla convinzione che il mondo sia una ‘rete dicittà’ e non, invece, di nazioni: un’agenziamilanese, ad esempio, può avere una mag-giore affinità con un partner a New York chenon con un’altra struttura italiana. Quelloche fa la differenza è l’approccio, il più pos-sibile aperto e internazionale. L’ultimo fon-damentale valore per noi è chiedersi sem-pre il perché, cercare cioè di sviscerare conil cliente il motivo di certe richieste: questoperché non ci proponiamo come semplici

esecutori, ma veri e propri partner.

Cosa rappresenta per voi questo premio?

Certamente molto: è prima di tutto la con-ferma che l’impegno la determinazione ela dedizione permettono di raggiungere i ri-sultati che ci si è prefissi. L’anno scorso ave-vamo chiuso l’anno con un fatturato di cir-ca 400mila euro, mentre per l’anno in cor-so prevediamo di chiudere a 1,4 milioni.Inoltre, i nostri clienti sono quasi tutti mul-tinazionali, che seguiamo a livello interna-zionale. Sono risultati importanti, che in so-li due anni di vita è una grande soddisfazio-ne avere raggiunto. Speriamo che a questopremio ne seguano molti altri.

Quali sono i progetti e le principali attivi-

tà che vi hanno fatto conquistare il pre-

mio?

In generale credo che sia stato l’approccioche abbiamo nei confronti delle esigenze delcliente, nel cercare le sue motivazioni pro-fonde e i suoi obiettivi ultimi, piuttosto cheavere un approccio tattico. Certamente de-terminanti sono stati la proiezione interna-

zionale dell’agenzia e la qualità dei clienti edei progetti sviluppati con e per loro.

Qual è la vostra previsione per la chiusu-

ra dell’anno, in termini di fatturato e di

espansione del portfolio clienti?

Come dicevo, credo che chiuderemo intor-no a 1,4 milioni di euro, in crescita del 135%sull’anno scorso e con un aumento del 35%circa del portafoglio clienti.

In un contesto in cui le aziende sono sem-

pre più esigenti, quali caratteristiche de-

vono possedere le agenzie per andare in-

contro alle esigenze dei clienti e distinguer-

si tra le altre per la creatività espressa?

Credo che l’approccio alle esigenze del clien-te sia, come è sempre stato, l’aspetto fon-damentale. Una competenza profonda re-lativamente agli aspetti tecnici, di marke-ting e di business, integrate da una profon-da e nativa conoscenza delle logiche di co-municazione nel web, ci permettono di of-frire una progettualità assolutamente dif-ferenziante.

Quali sono, dal suo punto di vista, le prin-

cipali tendenze che caratterizzeranno lo

scenario digitale interattivo dei prossimi

mesi?

Sicuramente il mobile la farà padrone: qua-lunque strategia di comunicazione - dallosviluppo di un sito a una vera e propria cam-pagna - oggi deve partire dal mobile ed es-sere declinata sul web, prestando molta at-tenzione alle specificità del mezzo. Se quin-di oggi si parte dal web per mettere in pie-di un progetto di comunicazione, domani ilpunto di partenza sarà il mobile. La sfida perchi fa comunicazione non finisce mai. nc

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Launch of Open-source Arduino Starter Kit. Direttore Creativo: Ivan Vaghi;Production Director/Special Project:Maximiliano Donzelli;Social Media Specialist: Beatrice Tagliaferri,Valerio Uccellani;Video Production Account Executive: Li Zhu;On air: ott-dic 2012

Progetto ‘La scatola dei giocattoli’ per Mattel: ottimizzazione Seo, content marketing, social media activatione sviluppo web

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Enrico Gasperini, fondatore e presidente Digital Magics

È senza dubbio uno dei primi manager inItalia ad avere intuito e compreso, in tempipoco sospetti, l’importanza della Rete per losviluppo e la crescita della comunicazione di-gitale e, più in generale, del ‘sistema Italia’: inquesti anni Enrico Gasperini si è impegnatopersonalmente nella costruzione e nella dif-fusione della cultura digitale, mettendo a di-sposizione le sue conoscenze per le associa-zioni di categoria - AssoCom, Audiweb - efondando, nel 2004, Digital Magics, un incu-batore di start up innovative di cui è presi-dente. Oggi che il mondo digitale è ormaiuna realtà imprescindibile, può raccoglierecon soddisfazione i frutti del suo intenso la-voro: a luglio la quotazione in Borsa di Digi-tal Magics, e ora l’assegnazione del PremioSpeciale di ‘Manager Digitale dell’Anno’, nel-l’ambito degli NC Digital Awards 2013.

GASPERINI, LA TENACIA DEL VISIONARIOCORAGGIOSO, UMILE, E SOPRATTUTTO PERSEVERANTE: COSÌ DEVE ESSERE IL

MANAGER DIGITALE SECONDO ENRICO GASPERINI, FONDATORE E PRESIDENTE

DIGITAL MAGICS, CHE, GRAZIE A QUESTE CARATTERISTICHE E A UN GRANDE

INTUITO, HA CONTRIBUITO IN MODO IMPORTANTE ALLO SVILUPPO E ALLA

CRESCITA DELLA CULTURA DIGITALE IN ITALIA. NON È UN CASO, QUINDI,

CHE VENGA PREMIATO QUEST’ANNO COME ‘MANAGER DIGITALE DELL’ANNO’.

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Il Premio ‘Manager Digitale dell’Anno’ vie-

ne assegnato, in accordo con la giuria, al

professionista di agenzia o di azienda che si

è distinto per meriti particolari nell’area di-

gitale nel corso del 2012. Cosa rappresen-

ta per lei questo riconoscimento?

È senza dubbio un grande onore per chi, co-me me, ha sempre lavorato a cavallo fra il di-gitale, l’innovazione e la comunicazione in-

terattiva. E poi, sapere che ad assegnarmeloè ADC Group insieme a una giuria di qualità,è sicuramente una grande soddisfazione.

Quali caratteristiche deve possedere oggi

il manager di successo, per affrontare le sfi-

de di mercati sempre più complessi e con-

sumatori sempre più attivi?

Il manager di oggi cresce in un ambito diver-so rispetto ad alcuni anni fa. Deve essere in-nanzitutto un visionario, sapere cioè portarein azienda una visione specifica; inoltre deveessere umile e sapere ascoltare, ma anchebravo nell’individuare i talenti nel proprio te-am. E, poi, deve necessariamente essere ‘al-lacciato’, connesso con la società e con ilmondo social, e avere una grandissima capa-cità di ‘sporcarsi le mani’, perché non è più iltempo per capi che non conoscono a fondoil mercato. Si tenga poi presente che chi la-vora nell’ambito digitale ha a che fare con unmedia straordinario che connette tutto e tut-ti a livello globale: è quindi importante cheun manager abbia una visione a 360 gradi diquest’ambito, e che sia, al contempo, capa-ce di un approccio competitivo e cooperati-vo a quello che avviene in tutto il mondo.

‘Manager Digitale dell’Anno’

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Page 71: NC Ago_Set 2013

Può raccontare quali fatti hanno caratte-

rizzato la sua attività professionale nell’ul-

timo anno (2012-2013), con particolare ri-

ferimento all’area digitale?

Questo è stato certamente un anno moltoimportante per la mia attività: a luglio siamoriusciti, dopo anni di lavoro, a quotare in Bor-sa Digital Magics, l’incubatore di start up in-

novative da me fondato nel 2004. Il fattostesso di essere arrivato a questo traguardocon un hub dedicato all’innovazione, in unmomento di stallo e di cinismo imperantenel nostro Paese, è per me una grande sod-disfazione, e costituisce uno step importan-te nella creazione di una piattaforma che fa-

ciliti l’innovazione a livello nazionale. Paral-lelamente, ho continuato l’attività nella vitaassociativa, in cui ho sempre creduto. In As-soCom, in cui ricopro la carica di vicepresi-dente e co-presidente ad interim (fino alleprossime elezioni, che si terranno il 18 di-cembre, ndr), ci siamo trovati ad affrontareun momento critico di ridefinizione e rilan-cio sul mercato dell’associazione (in seguitoalle dimissioni di Massimo Costa dalla presi-denza e all’uscita di alcune agenzie, ndr). L’im-pegno in Audiweb, poi, continua a essere perme come un hobby, che svolgo in nome del-la mia passione per la numerologia digitale.Importante è che quest’anno siamo stati iprimi al mondo ad avere realizzato un siste-ma di misurazione per tutti gli schermi digi-tali, cioè pc, smartphone e tablet: in questomodo offriamo agli investitori un’unica so-luzione, che permette di pianificare la comu-nicazione sui diversi screen.

Quali sono, a suo avviso, le maggiori sfide

oggi per chi si occupa di comunicazione di-

gitale?

La sfida più grossa è capire come muoversiin un contesto in cui tutta la progettualità ei servizi in ambito digitale si stanno globaliz-zando. La questione centrale per i manageritaliani è quindi come essere global o glocal,in un quadro di competizione sempre più glo-bale. A monte, rimane il fatto che nel mer-cato italiano, ancora arretrato rispetto ad al-tri Paesi sul fronte digitale, ci sono ancoramolte opportunità di crescita.

Quali consigli darebbe a un giovane mana-

ger che aspira a una carriera come la sua?

Essere coraggiosi, accettare le sfide, essereottimisti e umili. E, soprattutto, crederci: pun-tare quasi con paranoia a un obiettivo e per-seguirlo fino in fondo, senza arrendersi. Cer-tamente il nostro Paese non enfatizza e nonpremia il talento e il merito; dato però chenel nostro settore le idee competono fuoridai confini nazionali, bisogna avere tanto co-raggio ed essere capaci di farsi notare. Primao poi i risultati arrivano.

Quali saranno le principali tendenze della

comunicazione digitale interattiva di do-

mani? Quali sono i settori che ritiene mag-

giormente strategici e perché?

Per fare la differenza gli operatori della co-municazione devono trasformarsi in piatta-forme digitali: in un momento in cui i big da-ta e il pagamento digitale sono sempre piùcentrali, diventa necessario disporre di unatecnologia importante per automatizzare iprocessi e diventare per i clienti dei partnerstrategici per presidiare il mercato. Questovale per le strutture di tutte le dimensioni eper tutti i mezzi di comunicazione, anchequelli più tradizionali. Chissà, magari in ungiorno non lontano si arriverà a usare il RealTime Bidding anche per la televisione... nc

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Il team di Digital Magics davanti a PiazzaAffari il 31 luglio 2013 durante la cerimoniadi quotazione in Borsa della società

Lo screenshot del sito di Digital Magics che annuncia la quotazione in Borsa della società

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Paolo Donà,amministratore delegato On Comunicazione

In poco più di dieci anni di attività sul mer-cato, On Comunicazione si è conquistatauna posizione importante fra le agenzie di-gitali che operano con un approccio inte-grato. Nell’ultimo anno, in particolare, l’agen-zia ha raggiunto ottimi traguardi, meritan-dosi così il Premio Speciale di ‘Agenzia Di-

gitale Integrata Emergente’ agli NC Digi-tal Awards 2013. A questo successo si ag-giungono ben quattro riconoscimenti in al-trettante categorie: secondo premio in ‘Ban-

che e Assicurazioni’ (con ‘Rata Bassotta e

ContoSuIbl per IBL Banca) e in ‘Comuni-

cazione Display e video’ (‘Il sapore dellavittoria’ per DelVerde), e terzo premio nel-la categoria ‘Auto e altri veicoli’ (‘TrivialPursuit IP Passione Azzurra’ per Gruppo Api)e in quella ‘Dem e e-mail marketing’ (‘Fai31 con Mini’, ‘Consigli per il rientro’, ‘Augu-ri di Natale’, per BMW). La parola a Paolo

Donà, amministratore delegato On Comu-

nicazione.

ON COMUNICAZIONE, CONCEPT PROVIDERCROSSMEDIALEIL CONTINUO DIALOGO FRA ONLINE E OFFLINE È UNO DEGLI ASSI PORTANTI

DEI PROGETTI DELL’AGENZIA MILANESE CHE SI AGGIUDICA QUEST’ANNO IL

PREMIO SPECIALE DELL’EDITORE ‘AGENZIA DIGITALE INTEGRATA EMERGENTE’.

A MONTE VI È UN APPROCCIO DI TOTALE PARTNERSHIP CON IL CLIENTE,

PER DEFINIRE LA STRADA MIGLIORE DA PERCORRERE SUI MEDIA DIGITALI.

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Quali sono i valori e le parole chiave del-

l’agenzia? Qual è il vostro posizionamen-

to sul mercato e quale valore aggiunto ga-

rantite ai vostri clienti in termini di comu-

nicazione digitale?

Vicinanza, metodo, dinamismo: queste le pa-role chiave, gli asset che ci caratterizzano eche determinano il nostro posizionamentosul mercato. L’estrazione ‘marketing orien-ted’, la capacità di relazionarci e interagire

con i clienti, uniti alla capacità di elaborareconcetti creativi che trovano applicazioni oli-stiche dall’offline all’online, rappresentano ilnostro valore aggiunto. Per i nostri clienticerchiamo di porci come ‘concept provider’,generatori di concetti creativi, che vengonoconcepiti, nascono e si sviluppano per tro-vare applicazioni nella realtà di oggi, multi-dimensionale e crossmediale. Definiamo in-sieme all’azienda la strada migliore da per-correre sui media digitali, partendo dall’ana-lisi del suo modello di business e del suo rap-porto con il mercato. Diamo forma e con-cretezza alle opportunità del web, con l’obiet-tivo di presentare con chiarezza ed efficacial’azienda e la sua proposta di valore. Questoapproccio, secondo noi fondamentale perrappresentare ed essere una realtà attratti-va e interessante per i committenti, è un mo-do di essere e interfacciarsi con il mercato.

Il premio di ‘Agenzia Digitale Integrata

Emergente’ viene assegnato, in accordo

con la giuria, alla struttura che, nel 2012,

ha espresso la migliore performance nel

mercato della comunicazione in termini di

dinamismo, capacità di interpretare i cam-

Agenzia Digitale Integrata Emergente

Trivial Pursuit IP Passione Azzurra (Gruppo Api)3° premio ‘Auto e altri Veicoli’

Rata Bassotta e ContoSuIbl (IBL Banca)2° premio ‘Banche e Assicurazioni’

Fai 31 con MINI, Consigli per il rientro, Auguri di Natale (Rete Concessionarie MINI)3° premio ‘Dem e e-mail Marketing’ (advertising via email)

Il sapore della vittoria (Delverde)2° premio ‘Comunicazione Display e Video’ (banner classici, pulsanti,

pop up, pop under, rich media, floating ads)

NC 43 Premi speciali_ON Comunicaz (3)_Nc 23/09/13 17.10 Pagina 72

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biamenti in atto e new business. Cosa rap-

presenta per voi questo riconoscimento?

Il 2012 è stato un anno di grosse opportu-nità e di crescita per l’agenzia. Il premio ri-cevuto è la testimonianza che il lavoro, leenergie e le scelte effettuate sono andatinella giusta direzione. Conferma e accrescel’autostima dell’agenzia (che aumenta) e delclima interno (che migliora). Conferma lavalidità dell’avere intrapreso, con vigore edeterminazione, quel costante sviluppo cheoggi, e ancor più domani, farà la differenzain termini di rapporto con i clienti.

Quali sono i progetti e le principali attivi-

tà che vi hanno fatto conquistare il pre-

mio? Quali sono i loro plus?

Innanzitutto, vi è il progetto di comunica-zione integrata, sviluppato per la consulta-zione indetta da IP Gruppo Api, per suppor-tare la promozione realizzata in occasionedegli Europei di calcio 2012. On Comunica-zione si è aggiudicata l’incarico con un pro-getto di comunicazione integrata crossme-diale, che ha previsto attività online, offline,ma anche eventi di intrattenimento del tar-get e coinvolgimento di circa 2.000 impian-

ti di rifornimento della rete commerciale IP.A questo si aggiungono le numerosissimeattività di comunicazione in ambito web perIBL Banca che riguardano il sito internet, larealizzazione di banner e Dem, i video, la de-clinazione delle campagne sui principali por-tali e social network. Ogni operazione sulweb lavora in perfetta sintonia con l’offline(stampa, affissione, punti vendita, ecc.), dan-do luogo a un progetto unitario di comuni-cazione molto familiare e rassicurante peril consumatore. Con il risultato di aver ot-tenuto un significativo incremento degli ac-cessi al sito e delle iscrizioni sui social net-work e una conseguente crescita dei presti-ti erogati anche attraverso il canale online.Infine, On Comunicazione realizza quotidia-namente una serie di materiali specifici perle singole concessionarie del gruppo BMWe Mini, legate ai diversi momenti dell’annoo a iniziative particolari. I progetti sono rea-

lizzati ad hoc per le esigenze specifiche del-la concessionaria.

Qual è la vostra previsione per la chiusura

dell’anno, in termini di fatturato e di espan-

sione del portfolio clienti?

Ci aspettiamo una conferma dei risultati inlinea con quelli dello scorso anno, così co-me una crescita dei clienti e un incremen-to dei progetti legati, in particolare, all’areadigitale.

Quali sono, dal suo punto di vista, le princi-

pali tendenze che caratterizzeranno lo sce-

nario digitale interattivo dei prossimi mesi?

Oggi, l’orizzonte digitale è definito da diver-se tecnologie il cui scopo è aumentare sem-pre di più l’opportunità di comunicare e con-dividere esperienze e informazioni. I prota-gonisti dei prossimi mesi saranno sempre isocial network e le tecnologie web oriented,ma i nuovi paradigmi saranno quelli che le-gano la tecnologia agli oggetti comuni del-la nostra vita. Applicazioni per smart devi-ce indossabili, soluzioni digitali per l’adver-tising dinamico e realtà aumentata potreb-bero rivoluzionare tutto il mondo della co-municazione digitale. nc

nc digital awards 2013_premi speciali dell’editore_nc

_73_

Le numerose attività di comunicazione inambito web sviluppate da On per IBL Banca

riguardano il sito internet, la realizzazionedi banner e Dem, i video, la declinazione

delle campagne sui principali portali e social network

Per supportare la promozione IP realizzatain occasione degli Europei di calcio 2012,On Comunicazione ha realizzato unprogetto di comunicazione integratacrossmediale, con attività online, offline ed eventi di coinvolgimento di 2.000impianti di rifornimento

NC 43 Premi speciali_ON Comunicaz (3)_Nc 23/09/13 17.10 Pagina 73

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CANNES, PER L’ITALIA 19 LEONI. PUBLICIS LA PIÙ PREMIATASONO 19 LE AZIENDE CHE HANNO BRILLATO A CANNES E 51 I LAVORI ENTRATI

NELLE DIVERSE SHORTLIST. DOPO L’ECCELLENTE EXPLOIT DEL 2010 (14 LEONI),

LA RICADUTA DEL 2011 (UN ARGENTO E TRE BRONZI), LA NETTA RIPRESA

DEGLI ULTIMI DUE ANNI AUTORIZZA UN CAUTO OTTIMISMO SULLO STATO

DI SALUTE DELLA CREATIVITÀ NOSTRANA. UN RISULTATO RAGGIUNTO ANCHE

GRAZIE AL LAVORO DI SQUADRA DEI GIURATI ITALIANI.

DI SALVATORE SAGONE

Il numero dei progetti complessivamenteentrati in shortlist ammontano a 51, chesignifica il 10,5% del totale dei lavoriiscritti (487). Nel 2012 la percentuale eradell’8,3% sul totale dei 494 progetti par-tecipanti.Certo, c’è da riflettere sul fatto che nellesezioni Creative Effectiveness, Innovation,Mobile e Press nessun lavoro ha superatola prima selezione.Ancora una volta guida la classifica Publicis

con 20 lavori, seguita da Saatchi & Saatchi

con 7, e da M&C Saatchi e McCann World

Group con 4. A quota due troviamo B Cube,

Leo Burnett e Tbwa. A quota 1 leone sicollocano Lowe Pirella, H-57, Mec, Young

& Rubicam Group, Burson Marsteller,

Barabino & Partners, Edelman, Ogilvy &

Mather, Havas Worldwide e D’Antona &

Partners. È da sottolineare e apprezzare il grande la-voro di squadra condotto dai giurati italia-ni, o dalla quasi totalità di essi, nel faresquadra per presentarsi all’appuntamentopreparati e agguerriti. Un plauso, dunque,all’Art Directors Club Italiano, che, con l’ini-ziativa Good Fellas, aveva proprio l’obiet-

tivo di creare un fronte di pressione che,evidentemente, ha dato i suoi frutti.

8 leoni a Publicis, seguono McCann e

Saatchi con tre

Passiamo dunque alle performance dellesingole agenzie. Publicis, i cui direttoricreativi esecutivi sono Bruno Bertelli eCristiana Bocassini, ne ha ottenuti ben ot-to (1 oro, 2 argenti e 5 bronzi, grazie a ununico cliente, Heineken). Il soggetto ‘The

Candidate’ ha conquistato un oro nellasezione Relazioni Pubbliche, due argenti

nel Promo & Activation, e due bronzi nelFilm e Integrated. Con la campagna ‘The

Real Master of Intuition’ si è portata a ca-sa due bronzi nell’Outdoor e nel Direct,il bronzo è andato a ‘The wall of Op-

portunity’ nella sezione Design. Al secon-do posto, abbiamo McCann World Group

Milano, di cui è direttore creativo esecuti-vo Alex Brunori, con tre leoni di bronzo

con Fiorucci Foods: nel Media, Direct eFilm (Casa di produzione Mercurio Cinema-tografica). A pari merito Saatchi & Saatchi

(direttore creativo Agostino Toscana) contre leoni per la stessa campagna non pro-

nc_area strategica_primo piano

Ammontano a 19 i leoni portati a casadall’Italia alla sessantesima edizione del

Festival della Creatività di Cannes. Peccatoche il Grand Prix del Design andato adAuchan Italia, non abbia avuto una creati-vità italiana (è stata infatti firmata daServiceplan Munich in collaborazione conla sede milanese della sigla). Come pure,l’azienda italiana Geox ha ottenuto un oronel Cyber con l’agenzia norvegese SFMB.Un bilancio comunque positivo, e almenoin termini quantitativi superiore all’annoscorso. Dei 19 leoni uno è d’oro, 3 d’ar-

gento, e 15 di bronzo. Nell’edizione 2012i leoni furono complessivamente 17, ai qua-li si aggiungeva il Grand Prix assegnato nel-la sezione Press alla campagna Unhate perBenetton. Dei leoni nove furono d’oro, e 5di bronzo.Un discorso a sé merita l’argomento del-le shortlist, un importantissimo riconosci-mento al Festival di Cannes data la nume-rosità dei competitor e dei lavori iscritti(in totale 35.765 candidature provenien-ti da 92 Paesi). Ebbene, l’Italia quest’annoha fatto decisamente meglio rispetto al-l’anno scorso.

NC 43_AS_post Cannes (2)_Nc 23/09/13 17.10 Pagina 74

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fit promossa da Coordown ‘Dammi più vo-

ce’: un argento nella categoria Media e due

bronzi, nella Promo&Activation. Al quarto posto M&C Saatchi (direzionecreativa di Luca Scotto di Carlo e VincenzoGasbarro, vedi intervista) con un due bron-zi per Fastweb nel Media e nella Promo &

Activation. Con un leone di bronzo abbia-mo, invece, TBWA (direttori creativi Fran-cesco Guerrera, vedi intervista video, eNicola Lampugnani con McDonald’s

‘Together for Construction’ nel Promo &

Activation; Havas Worldwide con la cam-pagna Loveville Durex nelle PR; e H-57

con ‘Life in 5 seconds’ per Quercus Booksnella sezione Design.

Nulla di fatto per i giovani leoni

Unica nota stonata la mancanza di ricono-scimenti nel concorso Young Lions dove,negli anni scorsi, l’Italia ha raccolto moltipremi. Ricordiamo, ad esempio, l’oro nel2012 nel Film conquistato dalla coppia for-mata da Livio Basoli e Lorenzo Picchiotti,rispettivamente copy e art di M&C Saatchi.

O ancora l’argento nel Design di Marco Tironi(Hagakure) e Ileana Infantino di AdmCom.Mentre nella Cyber Competition OlivieroPiccoli e Giorgia Fattoracci di M&C Saatchihanno vinto il Bronzo. A bocca asciutta tor-nano da Cannes Giulio Frittaion (art) eMassimo Paternoster (copy) di Saatchi &Saatchi, in concorso nella categoria Film;Santi Urso (art) di Publicis e Alessandra Oddi(copy) di Superegg, nella categoria Cyber;Tancredi Antonio Fileccia (art) e MartinaRicciardi (copy) di HMNS nella categoriaPrint; Angelo Marino (art) e Marta Policastri(copy) di Lowe Pirella nella categoria Design;e Carlo Tumino di Havas Media e VeronicaScottoni di Initiative nella categoria MediaSpecialist. Il successo degli ultimi anni è sta-to dovuto, è lecito supporlo, anche graziealla spinta data dai giovani. Se questa do-vesse esaurirsi sarebbero di nuovo dolori!Missione compiuta per il giurato italianonella sezione Film, Vicky Gitto (Young &Rubicam Group). Grande è la soddisfazio-ne per la missione italiana alla sessantesi-ma edizione del festival di Cannes. “Abbiamo

superato il record dell’anno scorso in ter-mini di leoni conquistati (19 contro 18) edi short list (a conti fatti 51 contro 41, ndr).Un risultato raggiunto grazie al migliora-mento della qualità creativa della comuni-cazione italiana, e all’evoluzione dell’archi-tettura del Festival, che ha introdotto nuo-ve sezioni, e ha dato maggiori possibilità dicompetizione con lavori diversi”. Ma la spiegazione più importante riguardail gioco di squadra che i giurati hanno sa-puto fare: “Siamo arrivati preparati all’ap-puntamento perché è impensabile parteci-pare alle giurie del Festival senza sapere chisono i colleghi, quali lavori hanno fatto, qua-li sono quelli presentati dal proprio paese,e le motivazioni che servono per spingerli.Partecipare a una qualunque giuria rappre-senta un privilegio unico e si deve essereassolutamente pronti e preparati”. Qualeruolo hanno le lobby tra paesi all’internodelle giurie? “Non sono lampanti, ma è inu-tile nascondere che si confrontano frontidiversi, come quello latino, anglosassone eresto del mondo”. nc

area strategica_primo piano_nc

FESTIVAL DI CANNES 2013 - MEDAGLIERE ITALIANO_SEZIONI GP Leoni d’Oro Leoni d’Argento Leoni di Bronzo

2013 2012 2011 2013 2012 2011 2013 2012 2011 2013 2012 2011

Promo & Activation 0 0 0 0 1 0 2 1 0 4 1 0

PR 0 0 0 1 2 0 0 0 0 1 1 0

Direct 0 0 0 0 3 0 0 1 0 2 1 0

Radio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Outdoor 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1

Media 0 0 0 0 1 0 1 0 0 2 0 0

Press 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0

Cyber 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0

Design 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0

Titanium & Integrated 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0

Film Craft 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Creative Effectiveness 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Film 0 0 0 0 1 0 0 0 0 2 1 2

Branded Content 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

Mobile 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Innovation 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 0 1 0 1 9 0 3 3 1 15 5 3

Publicis e Heineken (cat. Pr, Promo & Activation, Film e Integrated; Outdoor e Direct; Design), Saatchi & Saatchi e Coordown (cat. Media e Promo & Activation), McCann World

Group Milano e Fiorucci Food (cat. Media, Direct e Film), M&C Saatchi e Fastweb (cat. Media e Promo & Activation), Havas Worldwide e Durex (cat. Pr), H-57 e Quercus Books

(Design) ,TBWA e McDonald’s (cat. Promo & Activation). Diciannove leoni per sette aziende a cui se ne aggiungono altre 12, entrate in shortlist. Le ricordiamo: Birra Ceres, IDI

Farmaceutici, Cartiere Tronchetti, MTV, Marchon Eyewear, Henkel, Coca Cola, Toyota, Associazione Itaca, Webank, Ied.

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PUBLICIS, REGINA DEL FESTIVALIL LEONE DEL PUBLICIS ITALIA HA RUGGITO BEN OTTO VOLTE ALL’ULTIMO

FESTIVAL DI CANNES, CONQUISTANDO RICONOSCIMENTI CON TRE DIFFERENTI

CAMPAGNE SVILUPPATE PER UN UNICO CLIENTE HEINEKEN. TRE PROGETTI

MOLTO DIVERSI FRA LORO, INNOVATIVI E ORIGINALI, CHE TESTIMONIANO LA

CONTINUA RICERCA, DELL’AGENZIA E DEL CLIENTE, DI SOLUZIONI NUOVE E

ORIGINALI, SEMPRE AL PASSO CON I TEMPI E CON I TREND INTERNAZIONALI

PIÙ AFFERMATI.

DI ILARIA MYR

“Siamo molto contenti di avere raggiuntoquesto traguardo, soprattutto con un clien-te che ci spinge sempre a cercare nuovi mo-di di comunicare - dichiara Bruno Bertelli,direttore creativo esecutivo Publicis Italiainsieme a Cristiana Bocassini -. Il Festivaldi Cannes è sicuramente una lotteria, in cuinon sai mai se vincerai. D’altra parte, alcu-ni dei nostri progetti facevano ben spera-re: ad esempio, ‘The candidate’, che avevagià avuto molti riconoscimenti anche al-l’estero, e ‘The wall of opportunities’, cheaveva riscosso un grande successo di pub-blico e di critica durante l’ultima settima-na del design a Milano”. Entrando nel merito delle campagne vin-citrici, ‘The candidate’ è un progetto inter-nazionale, nato per comunicare come an-che all’interno di Heineken esista il perso-naggio del ‘man of the world’. “La campa-gna ha funzionato talmente bene che hafatto letteralmente il giro del mondo - con-tinua Bertelli -. La chiave del suo successoè l’aver utilizzato un canale fuori dagli sche-mi come le job interview, solitamenteuguali e ripetitive, rivisitato in chiave iro-nica e originale”. Alla soddisfazione di ave-

nc_area strategica_focus

Il bilancio è, ancora una volta, di quelli cla-morosi. Ben otto leoni, di cui uno d’oro

nelle Relazioni Pubbliche, due argenti nel-la Promo & Activation, cinque bronzi nelDirect, Outdoor, Design, Film e Integrated

con le campagne ‘The Candidate’, ‘The Real

Master of Intuition’, e ‘The wall of oppor-

tunities’, tutte realizzate per Heineken. Per non parlare delle altre 20 entrate inshortlist. Publicis è l’agenzia che tra quel-le italiane ha raccolto più leoni alla 60a edi-

zione del Festival Internazionale della

Pubblicità di Cannes, avvicinandosi allastraordinaria performance del 2010, quan-do a fare man bassa fu la famosa campa-gna Heineken ‘Auditorium’, che da sola con-quistò ben 10 statuette (l’anno scorso ilbrand gestito da Publicis ha portato a ca-sa un argento). Anche quest’anno, dunque,Heineken fa ruggire il leone, logo/simbolodi Publicis.

Bruno Bertelli, direttore creativo esecutivo Publicis Italia

NC 43_AS_Publicis (2)_Nc 23/09/13 17.11 Pagina 76

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re conquistato con questo progetto ben

cinque leoni - un oro nella sezione Relazio-ni Pubbliche, due argenti nel Promo & Acti-vation, e due bronzi nel Film e Integrated -,si aggiunge per Publicis Italia l’orgoglio diessere stata scelta da un cliente così impor-tante per sviluppare la creatività interna-zionale. “Siamo un po’ un’anomalia in Ita-lia - commenta il direttore creativo -: sia-mo, infatti, gli unici nel nostro Paese a svi-luppare campagne worldwide per ‘giganti’come Heineken e Coca-Cola. Tutto ciò èpossibile grazie anche al nostro internatio-nal hub interno, di cui fanno parte, fra glialtri, un planner tedesco, un account fran-cese e uno brasiliano. Lavorare su clienti in-ternazionali ci permette di confrontarci construtture straniere di altissimo livello e ci

spinge a migliorarci continuamente. Su Hei-

neken, ad esempio, competiamo con Wie-

den+Kennedy, l’altra loro agenzia di rife-rimento, senza dubbio una fra le migliori almondo”. Allo stesso tempo, grande è l’or-goglio di avere rappresentato al Festival lacreatività italiana, che sta recuperando lastima dei colleghi stranieri, andata forse unpo’ scemando negli ultimi anni. “Come an-che l’anno scorso, l’Italia ha dimostrato diessere molto creativa nelle nuove aree del-la comunicazione - spiega -, mentre siamoancora forse un po’ più indietro sull’advclassico. Rimane ancora il neo del digitale,ambito nel quale noto un grande gap ri-spetto agli altri Paesi”. Pensata per il mer-cato italiano è la campagna ‘The real ma-

ster of intuition’, sviluppata per rilanciareun’app che nel nostro Paese non era fun-zionata molto bene. Qui l’ingrediente vin-cente, che le ha fatto meritare due bronzinell’Outdoor e nel Direct, è stato il diver-tente coinvolgimento di personalità comeBilly Costacurta e Martina Colombari, alleprese con il commento delle partite in cor-

so. Di tutt’altro stampo è ‘The wall of op-

portunities’, interessante case history rea-lizzata per la settimana del design (9-14aprile 2013), che si è aggiudicata un bron-zo nella categoria Design. “L’azienda vole-va mettere in piedi un’efficace operazionedi brand, nell’ambito di questo evento ri-conosciuto a livello internazionale - spie-ga Bertelli -. Partendo dal pay off ‘Open

your world’, si è quindi pensato di realiz-zare un gigantesco muro, su cui si apriva-no tante porte, dietro a ognuna delle qua-li si svolgeva una storia diversa. Un modo,insomma, innovativo e teatrale di fare sto-rytelling”. Ed è proprio questa tendenza dioggi a raccontare storie a essere emersacon forza anche in questa edizione del Fe-stival: un vero big trend che sempre più sitrasforma in story whispering. “Oggi, piùche urlare, creare ‘buzz’, è forse più effica-ce parlare sottovoce per essere ascoltati -commenta il creativo -. Se una volta si guar-dava con molta attenzione al ‘rumore’ chesi creava, oggi si è tornati all’essenza delmessaggio e alla relazione emotiva che siriesce a creare con il destinatario”.Forte dei successi ottenuti a Cannes, Publicisprosegue dunque sulla propria strada, con-tinuando a offrire soluzioni efficaci e inno-vative ai propri clienti, e puntando ad ac-quisire sempre più new business. Il futuro,non c’è che dire, è roseo. nc

area strategica_focus_nc

‘The candidate’, a cui sono andati cinqueleoni, è un progetto internazionale

sviluppato per Heineken incentrato sulsoggetto del colloquio di lavoro, rivisitato

in chiave ironica e originale

Esempio eloquente di storytelling è il progetto ‘The wall of opportunities’,realizzato per Heineken durante lasettimana del design, che si è aggiudicatoun bronzo nella categoria Design

NC 43_AS_Publicis (2)_Nc 23/09/13 17.11 Pagina 77

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MEANINGFUL BRANDS 2013, IL 54% NONCREDE NEI BRANDL’EDIZIONE 2013 DELL’INDAGINE REALIZZATA DA HAVAS MEDIA GROUP

METTE IN LUCE I TOP BRAND PIÙ AMATI. A LIVELLO MONDIALE PRIMEGGIANO

GOOGLE, SAMSUNG, MICROSOFT, NESTLÈ E SONY, ACCOMPAGNATI DA IKEA,

DOVE, NIKE, WAL-MART, DANONE, PHILIPS E P&G. I CONSUMATORI RISULTA-

NO SEMPRE PIÙ ATTENTI, BEN INFORMATI ED ESIGENTI, MA ANCHE MENO

FIDUCIOSI RISPETTO AI BRAND.

DI FRANCESCA FIORENTINO

Nata 5 anni fa per monitorare la percezio-ne da parte dei consumatori del climatechange sulle imprese, l’analisi MeaningfulBrands si è ampliata progressivamente percapire quali brand siano davvero ‘meanin-gful’, ovvero significativi per i consumato-ri, aggiungendo rispetto all’ultima edizio-ne ben 10 mercati e oltre 400 brand. Ogginon registra semplicemente il gradimentodelle marche, ma misura l’effettiva perfor-mance percepita su molteplici tipologie diattributi che riguardano l’impatto sul pia-no personale, tra cui salute, felicità, benes-sere economico, relazioni e senso di appar-tenenza a una società.La sintesi della performance dei marchi ri-levati viene espressa dal Meaningful Brand

Index: a livello globale emerge che la per-formance finanziaria dei brand con il mag-giore MBI è stata del 120% superiore ri-spetto alla media del mercato azionario,dimostrando in termini finanziari come esi-sta una correlazione tra salute del rappor-to marca-consumatore e risultati econo-mici di brand.Tuttavia, a livello mondiale si registra ne-gli ultimi anni un calo di fiducia: il 54%

nc_area strategica_trends

Tra i marchi più amati dagli italiani svet-tano Mulino Bianco, Ferrero, Barilla, Ikea eNivea seguiti da Decathlon, Lavazza, Coop,Dove e Garnier, mentre a livello mondialei top brand in classifica sono Google,Samsung, Microsoft, Nestlè e Sony accom-pagnati da Ikea, Dove, Nike, Wal-Mart,Danone, Philips e P&G. Sono questi i principali risultati dell’inda-gine ‘Meaningful Brands 2013’ realizzatada Havas Media Group che ha intervista-to oltre 134mila consumatori in 23 Paesiper verificare quale sia il reale impatto dicirca 700 marchi internazionali nella lorovita quotidiana, misurandone parametriquali la rilevanza personale e collettiva ol-tre alle performance di prodotto.

Isabelle Harvie-Watt, ceo Havas Media Group in Italia

NC 43_AS_Meaningful Brands (2)_Nc 23/09/13 17.12 Pagina 78

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degli intervistati non crede nei brand. Ilprincipale trend emergente è quello di unconsumatore non solo sempre più atten-to e ben informato, ma soprattutto più esi-gente rispetto a quanto i brand possonofare per migliorare la propria vita. Il rischioper le aziende che non si adeguano a que-sta evoluzione è quello di venire travolteda una disaffezione della marca, che si tra-duce in perdite di quote di mercato per iloro prodotti.I brand davvero significativi a livello mon-diale sono, infatti, una minoranza: il 73%

dei consumatori non si accorgerebbe se lemaggiori marche analizzate sparissero esolo il 20% ritiene abbiano un impatto po-sitivo sulla propria vita. Il grado di attac-camento alla marca in Europa è in dimi-nuzione, passato dal 12% dell’ultima edi-zione all’attuale 7% così come negli Usa,

dove ha perso ben il 10% rispetto al 18%

del 2011. In realtà, la fotografia che neemerge è molto diversa a seconda delledifferenti aree territoriali con un forte ecrescente divario tra mercati sviluppati edemergenti. Tra i più scettici troviamo glieuropei per cui il 93% è convinto di poterrinunciare ai brand (rispetto al 92% negliUsa, 52% in America Latina e 49% in Asia),contro un 5% che riconosce loro un ruo-lo rilevante nel proprio quotidiano. Il 71%

degli intervistati a livello mondiale e benl’83% degli italiani crede però che azien-de o marchi dovrebbero svolgere un ruo-lo maggiore nel migliorare il loro benesse-re e qualità della vita. A livello globale la top 10 delle marche più‘meaningful’ - quelle a cui i consumatoririconoscono un ruolo importante nel mi-gliorare la propria vita quotidiana - è do-

minata dai brand tecnologici, che occupa-no metà delle posizioni tra cui le prime trecon Google, Samsung e Microsoft. La no-vità rispetto allo scorso anno è la crescitaimportante di quei marchi che lavoranosul rapporto che ognuno ha con il propriocorpo: tra i brand di vertice quelli con lapiù importante crescita sono stati Nike,Adidas e Dove. In Italia, dove l’indagine hacoinvolto quest’anno 40 brand, i settorimonitorati sono stati Distribuzione, Ali-mentari & bevande, Abbigliamento, CuraPersona, Energia&Petroli e Telecomuni-cazioni. In cima alla classifica troviamo pro-prio i marchi food, tra cui Mulino Bianco,Ferrero e Barilla; inoltre Coca-Cola è quel-lo che ha conquistato più posizioni rispet-to all’edizione precedente, salito dal 20 al14° posto.“I brand food - ha commentato Isabelle

Harvie-Watt, ceo di Havas Media Groupin Italia - piacciono agli italiani non soloperché sono gratificanti e rappresentanouna vera e propria soddisfazione immedia-ta, ma anche grazie al loro profilo etico eall’impatto positivo che hanno sull’econo-mia locale. I marchi retail mantengono unaforte significatività nella mentalità degliitaliani, soprattutto quando offrono qua-lità e soluzioni intelligenti a prezzo equo:per esempio Ikea, che registra il punteg-gio più alto proprio in Italia, e Decathlon

che ottiene una valutazione eccezionalevicina ai risultati di Coop”. nc

area strategica_trends_nc

A livello globale emerge che la performancefinanziaria dei brand con il maggiore MBI è stata del 120% superiore rispetto allamedia del mercato azionario, dimostrandoin termini finanziari come esista unacorrelazione tra salute del rapporto marca-consumatore e risultati economici di brand

ITALIA: TOP 25 BRANDS PER MBI 2013_SETTORE BRANDS MBI Index 2013

1 Alimentari/Bevande MULINO BIANCO 77,4

2 Alimentari/Bevande FERRERO 76,8

3 Alimentari/Bevande BARILLA 76,6

4 Distribuzione IKEA 76,3

5 Cura Persona NIVEA 75,2

6 Distribuzione DECATHLON 75,0

7 Alimentari/Bevande LAVAZZA 74,1

8 Distribuzione COOP 73,6

9 Cura Persona DOVE 73,3

10 Cura Persona GARNIER 71,3

11 Alimentari/Bevande DANONE 71,3

12 Cura Persona LOREAL 70,3

13 Alimentari/Bevande COCACOLA 70,1

14 Alimentari/Bevande ILLY 69,9

15 Distribuzione CONAD 69,8

16 Energia/Petroliferi ENEL 68,5

17 Abbigliamento OVS 68,4

18 Distribuzione ESSELUNGA 68,3

19 Abbigliamento H M 67,8

20 Abbigliamento ZARA 67,4

21 Energia/Petroliferi ENI 67,0

22 Abbigliamento BENETTON 67,0

23 Auto TOYOTA 65,1

24 Alimentari/Bevande NESPRESSO 63,6

25 Telecomunicazioni VODAFONE 63,2

Fonte: Meaningful Brands 2013, Havas Media Group

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CONME, CONVERGENZA MEDIALEARRIVATO ALLA 3° EDIZIONE, IL LABORATORIO CONME, FRUTTO DELLA

COLLABORAZIONE TRA LA SCHOOL OF MANAGEMENT DEL POLITECNICO

DI MILANO E MAKNO/ABIS, HA MATURATO UN KNOW-HOW CHE INTEGRA

COMPETENZE MASSMEDIOLOGICHE CON UNA VISIONE DI MARKETING

STRATEGICO. IL TEAM DI RICERCA LAVORA IN MODO CONGIUNTO AL FINE

DI COMPRENDERE E MONITORARE IL FENOMENO DELLA CONVERGENZA

MEDIALE E I SUOI EFFETTI SULLA COMUNICAZIONE E SUI SISTEMI EDITORIALI.

DI FRANCESCA FIORENTINO

alta, in ragione del maggior tasso di attivi-tà. Si tratta di un target fortemente coin-volto nei comportamenti di mobilità casa-lavoro: l’85% dei convergenti si sposta ognigiorno. La mobilità diviene allora un temamolto importante: crea, infatti, nuove for-me di tempo disponibile, negli spostamen-ti, nelle attese, dove ora nascono attivitàdi relazione, di intrattenimento e informa-zione molto diverse. Il cambiamento nonriguarda solo i nuovi media che entrano ingioco, ma anche i nuovi processi che, ripe-to, cambiano il nostro stare al mondo e lanostra vita di relazione”.

E dal punto di vista del mondo dell’edito-

ria e della marca? Quali sono i cambia-

menti portati dalla mobilità?

Diremo addio alla vecchia struttura del tem-po, alla cosiddetta ‘dieta mediale’ con il suopicco temporale nella fascia serale del pa-linsesto televisivo, con i momenti della gior-nata dedicati alla lettura del quotidiano odel libro: un contesto prevedibile in cui erarelativamente agevole per la marca indivi-duare come e quando raggiungere un de-terminato target di mercato.

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In primavera a Milano, con il convegnopresso il Politecnico di Milano, ConMe,Laboratorio di ricerca strategica sulla con-vergenza mediale, attivo dal 2011 e fruttodella collaborazione tra la School ofManagement del Politecnico di Milano eMakno/Abis analisi e strategie, ha contri-buito a segnare una svolta in tema di con-sumatori convergenti. Ne parliamo conGiuliano Noci, professore Ordinario diMarketing al Politecnico di Milano.“Sono circa 19 milioni gli italiani, tra i 15 e64 anni, che usano più mezzi di comunica-zione nei più diversi contesti di vita - hacommentato Noci - . Li chiamiamo consu-matori convergenti perché dotati di tecno-logie, e votati a consumi mediali, al di so-pra della media nazionale. Fino a 34 anni ipotenziali convergenti hanno una penetra-zione uguale tra uomini e donne; oltre i 35anni la concentrazione tra gli uomini è più

Giuliano Noci, professore Ordinario di Marketing al Politecnico di Milano

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Le nostre ricerche mostrano come l’atten-zione e il coinvolgimento fra individui e me-dia non si realizzino più davanti alla tv enello spazio del soggiorno, ma proprio nel-la mobilità. La fruizione di un video su te-lefono rende in qualche misura lo smart-phone assimilabile a una televisione, quan-do si è in mobilità. L’esperienza televisivaora può viaggiare con noi ed è sempre piùframmentata nel tempo, tutto il giorno, enello spazio.

Più precisamente?

È una trasformazione che impatta sulla na-tura del business dell’editoria, sui program-mi di comunicazione del mondo della mar-ca: editori e brand devono porsi il proble-ma di come sfruttare questa nuova risorsadel tempo della mobilità in termini di con-tenuti e relazioni. Tornando alla televisio-ne: i meccanismi dell’attenzione degli in-dividui sono profondamente diversi ancherispetto al recente passato. Questa è altain specifici contesti - la mobilità, ad esem-pio - quando non esistono possibilità di at-tività alternative, mentre rischia di ridursisignificativamente negli ambienti tradizio-nali di fruizione televisiva - il soggiorno al-la sera, in primis - quando ha i device a por-tata di mano (notebook, smartphone o ta-blet). Insomma, editori e tv devono fare i

conti con logiche di fruizione di uno speci-fico contenuto frammentate, lungo l’arcodella giornata, e su più schermi, mentre nel-la mente dell’individuo queste si esprimo-no secondo una logica di continuità.

Sembra di capire che la stessa idea di tar-

get subisca un cambiamento...

Le tradizionali categorie sociodemografi-che non detteranno più l’agenda dei con-sumi: più giovani, meno giovani e anziani,seguono ora, sempre più spesso, esperien-ze simili. Mentre individui della stessa età,cultura o reddito possono esprimere desi-deri di aggiornamento, approfondimentoe intrattenimento completamente diver-si. Dunque è in discussione il significatostesso di target. La variabilità delle situa-zioni e dei contesti in cui un individuo sitrova cambia la prospettiva di analisi delmercato. Parliamo infatti di ‘esperienza me-

diale’, come della combinazione di conte-nuto e canale/device.

Una nuova segmentazione dunque?

Una nuova unità di osservazione che noichiamiamo il ‘contesto di vita’, in praticauna situazione, fisica o virtuale, pubblica oprivata, dentro o fuori uno spazio, in cuinell’arco del proprio tempo un individuovive la propria esperienza mediale. Da qui,la necessità di definire e classificare i con-testi per avere un quadro delle diverse espe-rienze mediali con i loro diversi fattori co-stitutivi e attributi. E fornire la base per unnuovo modello di segmentazione.

Ha fatto prima riferimento al tema del-

l’attenzione...

Dall’attenzione dipendono tanto parame-tri classici - una volta primari - quali il gra-dimento, il ricordo, ecc. quanto nuovi co-me l’ingaggio o la rilevanza. Parametri che,in una Audi del futuro, daranno a chi pia-nifica strumenti e un modello di riferimen-to chiave per scelte e investimenti.

In conclusione che fare?

Una metà del cielo della società possiamoimmaginarla ancora beatamente esposta aimedia verticali, a cominciare da quello te-levisivo. Ma il cambiamento è molto velo-ce: i convergenti crescono di un punto per-centuale al mese e, come ben sanno le azien-de, giovani e responsabili d’acquisto stan-no sempre più in questa nuova metà delcielo. Assistiamo a una discontinuità forte,che richiederà del tempo per essere digeri-ta dal mondo della marca, delle agenzie edell’editoria. Ma la strada è tracciata; il cam-biamento è irreversibile e mette in discus-sione modelli di business di interi compar-ti, tutti quelli legati al mondo della comu-nicazione, e il ‘business scope’ delle azien-de industriali che devono in qualche modotrasformarsi loro stesse in editori. nc

area strategica_focus_nc

Nel corso dei due anni l’attivitàlaboratoriale di ConMe ha messo a puntonuovi modelli di lettura e di comprensionedei fenomeni mediali, fornendo risposteoperative a supporto di scelte strategiche

Le ricerche ConMe mostrano comel’attenzione e il coinvolgimento fraindividui e media non si realizzino piùdavanti alla tv e nello spazio del soggiorno,ma proprio nella mobilità

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Da sempre, le sue navi solcano i mari e glioceani del mondo, per far vivere esperien-ze uniche ai passeggeri: MSC Crociere èsenza dubbio uno dei protagonisti indiscus-si del mondo dei viaggi in mare, che, fortedel successo ottenuto negli anni in Italia eall’estero, di recente ha deciso di salpare avele spiegate nel mare magnum del web,nella convinzione che molte siano le op-portunità interessanti da cogliere. “Da circa un anno e mezzo, MSC punta mol-to sugli ambiti social e digital - spiega An-

drea Guanci, direttore marketing -, svilup-pando sia operazioni di branding sia di ve-ra e propria selling proposition. Alla base diquesta scelta, c’è la constatazione che og-gi sempre di più il digitale è uno strumen-to utilizzato anche per le crociere: o prima

o durante il processo di acquisto c’è sem-pre un passaggio dal web, sotto forma disiti, blog, forum o anche social media, do-ve è possibile avere feedback da altri uten-ti. Si è quindi deciso di potenziare e lavo-rare sul nostro sito web e sulla pagina Fa-cebook”. I risultati non si sono fatti atten-dere: in poco più di un anno il sito web ha

raddoppiato il numero di visitatori unici almese, raggiungendo quota 400.000. Ma è soprattutto sul fronte social che si èregistrato un vero e proprio ‘boom’: +500%

di fan della pagina Facebook, raggiungen-do quota 1,5 milioni, con un trend in co-stante crescita. “L’errore che spesso si commette è quellodi utilizzare i social network con la stessalogica del web - continua il manager -. Ab-biamo invece cominciato a elaborare verie propri piani editoriali, sulla base dei qua-li creare contenuti sulle località toccate dal-le nostre navi: in questo modo, abbiamocreato una connessione fra quello che ac-cade sulla nave, onboard, e quello che suc-cede fuori, offboard. Così facendo, è cre-sciuta l’interazione fra l’azienda e gli uten-ti, ed è esploso il numero dei fan”. Facebook, però, non è solo engagement: ilsocial network più popolato al mondo è in-fatti anche un ottimo mezzo per fare co-noscere i propri prodotti e potenziarne lavisibilità. Con l’utilizzo dello strumento ‘Of-

fer’, per esempio, l’azienda ha rafforzato levendite delle minicrociere, che vivevano unmomentaneo periodo di sofferenza. Met-

nc_digital interactive_strategie digitali

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MSC CROCIERE, SULL’ONDA DEL DIGITALESEMPRE PIÙ INTERATTIVA E SOCIAL, LA COMUNICAZIONE MSC CROCIERE

PUNTA A SFRUTTARE LE INFINITE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAI MEZZI DIGITALI,

E IN PARTICOLARE DAI SOCIAL: PRIMA FRA TUTTE, QUELLA DI SEGMENTARE

I MESSAGGI, PUR PARLANDO A MILIONI DI PERSONE. UTILIZZANDO I DIVERSI

STRUMENTI DI FACEBOOK, L’AZIENDA HA AMPLIATO LA PROPRIA OFFERTA

DI MARKETING, CREANDO DELLE BEST PRACTICE UNICHE. UN ESEMPIO?

LA ‘NAVE DEI GIOVANI’.

DI ILARIA MYR

Andrea Guanci, direttore marketing MSC Crociere

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“Facebook è un’ottima piattaforma per fa-re mass marketing profilato, o, se si prefe-risce, direct marketing di massa - commen-ta Guanci -. Esso permette, infatti, di par-lare a milioni di persone, ma in maniera as-solutamente profilata. E oggi più che maila segmentazione è un approccio vincen-te”. Nell’ottica di sfruttare l’enorme traffi-co che circola su Facebook rientra anche lacampagna ‘Buon compleanno’, che con-sente a chi compie gli anni nel periodo del-la crociera di andare accompagnato su unanave MSC al prezzo di una sola persona. Lacampagna, pubblicizzata solo sul social, haottenuto risultati a dir poco esplosivi: perogni euro investito nella campagna, ne so-

no entrati 100, premiando così la strategiadell’azienda di creare una ‘reason why’ perfare una crociera, appunto l’occasione delproprio compleanno.Un altro importante step della strategia di-gital di MSC è il lancio del programma MSC

Social Partner, che mette in contatto suFacebook le agenzie di viaggio, canale fon-damentale di vendita delle crociere, conl’utente finale. “Il social network diventacosì un vero marketplace, con vantaggi perentrambe le parti - spiega Guanci -. Da unlato, MSC beneficia dell’essere l’unica azien-da di crociere presente su questa piatta-forma social; dall’altro, le agenzie di viag-gio hanno la possibilità di venire a contat-to diretto con i consumatori”.È dunque un successo costruito nel temposul social network quello ottenuto da MSCCrociere, inizialmente attraverso attività adalto tasso di engagement, per aumentaregiorno dopo giorno la sua base fan, moltoattiva sulla pagina; e, successivamente, uti-lizzando tutti gli strumenti di marketingmessi a disposizione dal social network. Edè proprio questo utilizzo innovativo e di-versificato di Facebook ad aver fatto me-ritare all’azienda diversi riconoscimenti: adesempio, la menzione su Facebook Marke-ting dell’offerta per le minicrociere fra lestorie di successo, e l’inserimento nella topten dei brand italiani con maggiore enga-gement sui propri fan stilata dalla societàSocialBakers, leader nell’elaborazione dianalisi e statistiche dei social media. A mon-te, vi è l’assiduo impegno della divisionemarketing dell’azienda, che lavora a stret-to contatto con i team dei social networke con l’agenzia napoletana Quadronica,che cura i contenuti e la parte grafica.

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Con l'immagine di una nave impacchettatacome un regalo MSC ha lanciato l'offerta‘Buon Compleanno’ utilizzando solo gli strumenti social

Da circa un anno e mezzo, MSC ha potenziato la propria presenza in ambitosocial con ottimi risultati: +500% di fanFacebook, raggiungendo quota 1,5 milioni,con un trend in costante crescita

tendo insieme attività editoriale e adver-

tising virale, MSC Crociere ha raggiunto insoli quattro giorni 2,5 milioni di persone

per questa offerta e oltre 127.000 richie-

ste di preventivo, registrando il tutto esau-rito per le cabine in promozione disponibi-li sulla minicrociera.

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La 'Nave dei Giovani', studiata ad hoc dalla divisione MSC Entertainment, spazia dal divertimento puro a contenuti più didattici come il corso di inglese

Obiettivo giovani

Forte della sua presenza nel digital, MSCCrociere ha fatto una grande scommessa:lavorare sul suo storico ‘antitarget’, i gio-vani (18-34 anni). “Molto spesso la crocie-ra è percepita come prodotto per un pub-blico senior - spiega Guanci -. Per coinvol-gere il target giovane abbiamo quindi de-ciso di introdurre il concetto strategico del‘tema esteso’: anziché una crociera tema-tica di una sola settimana, un unico temache dura mesi e riguarda tutte le rotazionisettimanali di una nave. Per fare ciò, è ov-

viamente necessario un enorme sforzo crea-tivo per creare contenuti appealing, ma al-lo stesso tempo facilmente replicabili du-rante i quattro mesi di navigazione”. Il pro-gramma di bordo della ‘Nave dei Giovani’,studiato ad hoc dalla divisione interna MSCEntertainment, spazia dal divertimento pu-ro (feste a tema, momenti aperitivo, torneisportivi, ecc…) a contenuti aggiuntivi piùdidattici come, ad esempio, il corso di in-glese. Numerosi sono i partner coinvolti nelprogramma, tutti assolutamente in perfet-ta linea con il target: si va dal media par-

tner Radio 105 a Skuola.net, dal Campio-

nato Italiano Beach Soccer - di cui la Na-ve dei Giovani è sponsor - a Study Tours,tour operator internazionale leader nellaformazione linguistica, che porta a bordocorsi di inglese certificati tenuti da inse-gnanti madrelingua. A questi si aggiungo-no anche alcune università italiane, comela Luiss, l’Università Cattolica di Milano

e l’Università di Macerata.A supporto di questa importante e inno-vativa operazione di differenziazione del-l’offerta, non poteva mancare un massic-cio utilizzo dei social media e del digitale,mezzi prediletti dal target giovane. “Per crea-re interazione fra i partecipanti prima an-cora di partire, abbiamo, ad esempio, crea-to il ‘Calendario di viaggio’ - spiega il ma-nager -, in cui si può cominciare a cono-scere i futuri compagni di viaggio e invita-re i propri amici. Inoltre, ampio spazio epossibilità di restare aggiornati anche frale pagine degli altri social network: su Twit-

ter per esempio, abbiamo istituito un hash-tag ufficiale (#navedeigiovani), e saremopresenti anche su Instagram, YoutTube eGoogle+”.Ma la traversata della Nave dei Giovani nonè certo finita: nei prossimi mesi l’aziendalancerà due nuove rotte, nelle Isole Cana-rie e negli Emirati Arabi, all’insegna di con-cept innovativi e in linea con le destinazio-ni, e in cui il digitale avrà sempre un ruolodi primo piano. Il viaggio di MSC nella comunicazione di-gitale è solo all’inizio. nc

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Tra gli sponsor della 60esima edizione delFestival Internazionale della Creatività diCannes quest’anno figurava anche Expo-

nential Interactive, azienda nata nel 2001a San Francisco, che oggi conta su un teamdi 800 persone operative in 28 Paesi. La so-cietà si pone sul mercato come facilitatoreprofessionale per la comunicazione digita-le, aiutando le aziende a sviluppare il pro-prio business in rete e a comunicare attra-verso internet a livello globale nel modo giu-sto e, soprattutto, alle persone giuste. “Exponential è una piattaforma tecnologi-ca in grado di offrire ai clienti un’ampiagamma di servizi - spiega Pascal Zähner,managing director Emea -. In particolare, èstrutturata in quattro divisioni: Tribal Fu-

sion, che offre formati rich media estrema-mente impattanti e flessibili a seconda del-l’obiettivo della campagna; Firefly Video,piattaforma rich media disponibile a Cpe

(cost-per-engagement, si paga solo per l’at-tenzione attiva del target), con cui i brandpossono valorizzare al meglio i loro conte-nuti o video pubblicitari, declinandoli in ad-unit accattivanti; AdoTube, unit specializ-zata nella pubblicità in-stream per il mer-cato del video preroll interattivo e App-

snack, focalizzata sul mobile, con formatiinnovativi e coinvolgenti pensati per rag-giungere il target su smartphone e tablet,attraverso operazioni di brand experience

full-screen e personalizzate”. Così struttu-rata, la piattaforma raggiunge in tutto 500

milioni di utenti al mese e categorizza 100

milioni di pagine; inoltre, grazie al monito-raggio del comportamento degli utenti on-line, raccoglie moltissime informazioni, cherendono possibile effettuare delle micro-segmentazioni del target. “Ciò ci consentedi effettuare campagne particolarmente mi-rate - continua Zähner -. Quando si iden-tifica un segmento particolarmente inte-

EXPONENTIAL INTERACTIVE, FACILITATOREDIGITALEFORNITORE GLOBALE DI INTELLIGENCE PUBBLICITARIA E SOLUZIONI MEDIATICHE

DIGITALI PER LE AZIENDE, OFFRE SOLUZIONI DI VARIO TIPO PER SVILUPPARE IL

BUSINESS IN RETE E COMUNICARE, ATTRAVERSO INTERNET, A LIVELLO GLOBALE,

NEL MODO GIUSTO, IN MANIERA SEGMENTATA. CON BASE A EMERYVILLE IN

CALIFORNIA E SEDI IN 28 PAESI DEL MONDO, LA SOCIETÀ DA CIRCA UN ANNO

MEZZO È OPERATIVA ANCHE IN ITALIA, DOVE PUNTA AD AMPLIARSI.

DI ILARIA MYR

Pascal Zähner, managing director Emea Exponential, ed Elisa Lupo,

sales director Exponential Italy

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ressante, si lavora su quello con una strate-gia media ad hoc, studiando le modalità mi-gliori per creare brand awareness, brand af-

finity e direct response”. Tutti i produttoridi contenuti diventano quindi partner di Ex-ponential, che si differenzia dalle altre strut-ture presenti sul mercato in quanto è in gra-do di fornire alle aziende un servizio com-pleto, rispondendo a tutte le loro esigenzein ambito di comunicazione digitale. “Ci oc-cupiamo principalmente di veicolare adver-tising sul nostro network - prosegue il ma-nager -, ma all’occorrenza, se è necessarioampliare ulteriormente l’audience, possia-mo gestire anche il media buying per con-to degli stessi centri media”. Exponential og-gi può contare su un diverso grado di reachin ogni mercato in cui opera. La strategiaconsiste nell’aumentare la quota lavorando

con i publisher locali. In Italia, la società, sbar-cata nel marzo del 2012 con il nome di Tri-

bal Fusion, ha nel tempo ampliato la pro-pria offerta, arrivando a offrire tutte le suenumerose soluzioni. “L’Italia è tra i tre/quat-tro Paesi più promettenti in Europa per ilbusiness di Exponential - spiega Zähner -.L’accoglienza dei prodotti proposti è statafinora positiva: la società collabora già conmolti importanti player italiani e conta almomento su un team di sei persone, a cuipresto se ne aggiungeranno delle altre”.

Formati e soluzioni multi-screen

Sbarcata in Italia nel mese di marzo 2012,attraverso l’apertura di un ufficio a Mila-

no sotto il marchio Tribal Fusion, da seimesi Exponential rende disponibili a inser-zionisti e centri media tutto il proprio ar-

senale di formati e soluzioni di comunica-zione multi-screen.“Questo è stato un anno in cui io e Anna

Angiolini, account supervisor responsabiledel project management e dei servizi al clien-te, abbiamo visto il nostro ruolo in Italia cre-scere dal livello di start up - spiega Elisa Lu-

po, sales director Exponential Italy -. Abbia-mo dovuto costruire tutto da zero, dalla ri-cerca della potenziale sede a Milano al po-sizionamento dell’azienda, fino a lavorarecon le principali agenzie pubblicitarie e congrandi inserzionisti, italiani e internaziona-li. Ciò si riflette nella notevole quantità dicampagne di cui ci stiamo attualmente oc-cupando, dal servizio qualitativo e dal gros-so interesse verso i nostri prodotti da partetutti i maggiori brand del mercato”. Diversisono i clienti che scelgono Exponential percomunicare in vari Paesi: fra questi vi è Nis-

san, che per il recente lancio in Italia dellanuova Nissan Leaf, ha scelto il ‘Polite Pre-

Roll’, uno dei nuovi formati interattivi tar-gati AdoTube lanciati nel nostro Paese daExponential. Oltre a incorporare il video dilancio della campagna, la speciale creativi-tà elaborata con il contributo degli specia-listi di AdoTube abilita l’utente a una fortebrand experience all’interno dell’ad unit, conapprofondimenti e fotogallery che svelanole caratteristiche salienti della nuova gam-ma Nissan Leaf ed efficaci call-to-action cheindirizzano al sito del cliente. In questi me-si Exponential ha costruito un team moltovalido con l’ingresso di professionisti quali-ficati come Lorena De Marco, provenienteda Zanox, Matteo Ferrara, da NetMedia-Click, ed Elisa Belmonte, ex sales accountper Advit. “Il nostro obiettivo per il 2013 èposizionare il brand nel cuore del mercatoitaliano, anche attraverso l’aiuto di uno staffche nei prossimi mesi verrà ulteriormenterafforzato del 50%”, conclude Lupo. nc

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Per il lancio in Italia della nuova Nissan Leaf,è stato utilizzato il ‘Polite Pre-Roll’, uno deinuovi formati interattivi targati AdoTube(Exponential), che offre all’utente una fortebrand experience all’interno dell’ad unit edefficaci call-to-action che indirizzano al sito

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Dopo aver affrontato negli scorsi nume-ri, insieme al Gruppo Roncaglia, argomentiquali la crescita in termini di new businesse di risultati, la nascita della settima agen-zia e la nomina quale ‘Agenzia dell’Anno -Davide contro Golia’ agli NC Awards 2013,presentiamo in queste pagine Lindbergh

Communication, agenzia del Gruppo spe-cializzata in marketing relazionale, loyalty,promozioni e incentive, cresciuta in modosignificativo nell’ultimo anno. “Lindbergh - racconta Giulia Roncaglia, am-ministratore unico - è nata proprio quandosi cominciavano a percepire importanti cam-biamenti nel settore della comunicazione.Emergeva già allora la necessità di sviluppa-re nuove modalità di relazione, sempre piùqualificate e di impatto diretto con il con-sumatore. Da qui, la scelta di innovare pio-neristicamente nella direzione della relazio-ne. A distanza di 10 anni, la nostra scelta si

è rivelata corretta”. Lindbergh, cresciuta nel2012 del 45%, conta oggi uno staff di die-ci persone coadiuvato, nello sviluppo dellecampagne, da specialisti di social media, pro-grammazione software, planning media e ri-cerche. “I primi sei mesi del 2013 - precisaRoncaglia - hanno mostrato un interessan-te livello di sviluppo di opportunità. La re-cente stipula dell’intesa con il gruppo Ised–

B2X, attivo nello sviluppo di piattaforme die-commerce nel settore alimentare e turi-

stico, per i quali seguiamo lo sviluppo Crmdella customer base nazionale e internazio-nale del portale lovetaly.it, rappresenta unulteriore passaggio evolutivo verso l’inte-grazione tra sviluppo commerciale e mar-keting relazionale. La crescita degli investi-menti nell’area one-to-one e direct marke-ting per clienti come Bnl Finance e il con-solidamento delle azioni di customer deve-lopment e crm per la catena retail Optissi-mO confermano un andamento positivo.

LINDBERGH, IL MERCATO ATTRAVERSO I NUMERIUNA CRESCITA SIGNIFICATIVA, QUELLA CHE HA CARATTERIZZATO L’AGENZIA

DEL GRUPPO RONCAGLIA NATA 10 ANNI FA E SPECIALIZZATA IN MARKETING

RELAZIONALE, LOYALTY, PROMOZIONI E INCENTIVE. UN TEAM CARATTERIZ-

ZATO DA COMPETENZE E SPECIALIZZAZIONE, GRAZIE A PROFESSIONISTI

FOCALIZZATI SULLA CREAZIONE DI OPERAZIONI INNOVATIVE E UNA FORTE

CAPACITÀ DI INTELLIGENCE.

DI MARINA BELLANTONI

Giulia Roncaglia, amministratore unico,Giuseppe Ardizzone, direttore Lindbergh

nc_digital/interactive_protagonisti

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A questi aggiungiamo l’integrazione con leaziende del gruppo, con cui la collaborazio-ne è sempre più stretta, su progetti comeMercedes-Benz e smart. Va aggiunto, infine,che abbiamo appena ottenuto una serie dipremi che ci inorgogliscono e ci spingonoulteriormente a pigiare il pedale dell’acce-leratore creativo”.

Un approccio olistico

“In misura sempre crescente - spiega il di-rettore Giuseppe Ardizzone -, le aziendehanno bisogno di implementare sistemi dicomunicazione incentrati sulla misurazionedei risultati della comunicazione e la valu-tazione del Roi. Queste necessità, domina-te dall’avvento delle nuove tecnologie, e lacentralità del consumatore hanno modifi-cato i paradigmi strategici, richiedendo unanuova visione che proprio in Lindbergh va-lorizza tutte le discipline del marketing re-lazionale verso un approccio olistico, capa-ce di integrare i processi della comunicazio-ne, dall’awareness alle vendite, secondo unametodologia rigorosa e supportata da stru-menti tecnologici per la misura e il control-lo dei risultati e di ritorno degli investimen-ti. Oggi, del resto, non esiste più un confinenetto tra mondi della comunicazione. Si af-ferma il concetto di touch point attraversoil quale il cliente entra in contatto con lamarca e l’offerta che va dal fisico punto ven-dita al social network digitale e ai portali die-commerce”. Quello che qualifica dunquela proposta di Lindbergh è la capacità di leg-gere nei numeri del mercato, creare campa-gne impattanti, restituire misurazioni sui tas-si di conversione delle operazioni. “Il Crm,

inteso nella sua accezione più completa diCustomer Relationship Marketing è diven-tata la chiave delle nostre strategie - affer-ma Roncaglia -. Per intenderci, Lindbergh hafatto evolvere il modello di agenzia versol’integrazione tra le soluzioni comunicativee la capacità di conoscere il consumatoreattraverso le informazioni. Ogni progettopone al centro il cliente”. I team creativi diLindbergh sono oggi affiancati da compe-tenze specializzate nelle aree business intel-ligence, database management, geomarke-ting, direct marketing, promozioni, incenti-vazione ed eventi, che arricchiscono di va-lenze chiave la proposizione comunicativa.Parlando invece di retail, l’agenzia mette adisposizione un nuovo modello di interven-to teso a facilitare il consolidamento delleattività di vendita, amplificando il valore del-la marca. Le innovative soluzioni integratedi relazione che combinano competenzemarketing, research, information technolo-gy e creatività applicata alla comunicazio-ne interattiva, puntano a qualificare il vita-le rapporto con il cliente nel tempo, attra-

verso specifiche strategie di acquisizione eretention. “Puntiamo strategicamente - rac-conta Ardizzone - a rimettere al centro delprocesso di comunicazione l’intelligence sulconsumatore, l’amplificazione della profita-bility commerciale e la sua fidelizzazione neltempo, attraverso una profonda valorizza-zione delle informazioni e la loro gestionein chiave di business. Questo approccio stastimolando l’interesse del mercato, al pun-to che abbiamo sollecitazioni continue chein questo momento si traducono in dieciprogetti che coprono differenti settori mer-ceologici integrando marketing interattivoe comunicazione”. Tra le case history più si-gnificative, Ardizzone sceglie di parlare didue recenti campagne caratterizzati da ot-timi risultati. “Un caso emblematico - spie-ga il manager - è rappresentato dalla mo-dellistica di misurazione dei Roi elaboratasui sistemi di incentivazione standard e disocial Crm. Una recente campagna condot-ta durante il mese di gennaio 2013, svilup-pata esclusivamente su social network, afronte di un investimento indicizzato paria 100, ha prodotto un risultato di fattura-to pari a 600, risultato confermato da azio-ni successive che vedeva l’integrazione trastrategie Crm promozionali sui canali digi-tali, l’utilizzo della spinta pubblicitaria suisocial network, l’integrazione dell’opera-zione sui punti vendita e la generazione dilead qualificati per l’alimentazione dei da-tabase aziendali. Un’altra azione, invece, unincentive annuale sulla rete vendita, ha pro-dotto un incremento di sell-out del 30%,a testimonianza del fatto che un’accuratacombinazione di strategie comunicative te-se a massimizzare le vendite, attraverso uncoinvolgimento creativamente e tecnica-mente studiato, rappresentano una chia-ve vincente per lo sviluppo di businessaziendale”. nc

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Il Gruppo Randazzo (insegna OptissimO) ha scelto di affidare a Lindbergh lo sviluppodelle attività di crm, business intelligence,comunicazione interattiva e lo sviluppo della presenza sui social media

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Progetto di Direct Mail per BNL Finance. Target: pensionati Inps, Inpdap e altri enti previdenziali

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‘Integrazione’, ossia una visione fortemen-te integrata della Rete, delle sue logiche edei suoi strumenti: questa la parola chiaveche contraddistingue Mamadigital. Graziea questo approccio sistemico e globale, chia-mato Universal Optimization®, che com-prende Seo, produzione editoriale, Social

media marketing, campagne paid search

e display, anche via Rtb, la new media agen-cy è in grado di ottimizzare l’intera presen-za online dei brand e, quindi, ogni tipo dicontenuto, non solo testuale, ma anche vi-deo, immagini, tweet, status. Insieme adAndrea Rogani, ceo e co-founder e Simo-

ne Rinzivillo, cto e co-founder, facciamo ilpunto sulle soluzioni che l’agenzia offre inambito search engine marketing e comu-nicazione online innovativa.

Quali sono le diverse soluzioni che offrite

nell’ambito del marketing digitale?

(Rogani) Obiettivo principale del nostroapproccio al digital marketing è aiutare ibrand a trovare in Rete le proprie audience,ossia quei cluster di utenti privilegiati e pre-ferenziali. Parliamo di audience al pluraledato che questi gruppi di persone possonoesprimere un livello di vicinanza differenterispetto al brand. Ecco, quindi, che il nostroapproccio integrato consente di intercetta-

re audience diverse con gli strumenti piùappropriati quali azioni di Pr online e di So-cial media marketing, campagne displayparticolarmente innovative, search enginemarketing, in particolar modo Seo e attivi-tà editoriali, cioè un sistema di soluzionisartoriali che permettono di supportare ibrand in tutta la filiera della visibilità onli-ne a partire dall’ascolto con un servizio col-laudato di brand monitoring e un team spe-cializzato nella web analytics.

MAMADIGITAL, L’OTTIMIZZAZIONE È UNIVERSALETRA LE PRINCIPALI NEW MEDIA AGENCY CHE OPERANO NEL MERCATO

ITALIANO, MAMADIGITAL SI È FIN DA PRINCIPIO DISTINTA PER IL FORTE ORIEN-

TAMENTO SEMCENTRICO SU CUI SI BASA L’EFFICACIA DEI SERVIZI OFFERTI NEL-

L’AMBITO DEL MARKETING DIGITALE, A CUI INTEGRA L’ADV ONLINE INNOVATIVO

E LA GESTIONE STRATEGICA DEI SOCIAL MEDIA. IL SUO ASSO NELLA MANICA?

L’APPROCCIO SISTEMICO E GLOBALE DI UNIVERSAL OPTIMIZATION®.

DI MARINA BELLANTONI

A sinistra Andrea Rogani, ceo e co-founder,a destra Simone Rinzivillo, cto e co-founder

Mamadigital

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In particolare, con quale approccio affron-

tate l’area Search Engine Optimization?

(Rinzivillo) L’approccio integrato propriodell’Universal Optimization® viene decli-nato in strategie specifiche, ideate e cali-brate in base alle esigenze del singolo brand,a come il suo target si comporta nei mo-tori di ricerca e alla competitività propria diogni settore. L’approccio al Seo è decisa-mente evoluto e comprende sia interventitecnici sia la realizzazione e l’ottimizzazio-ne di contenuti editoriali di qualità anchenei social media, entrambi strumenti ne-cessari per una strategia Seo efficace. Il tut-to supportato da costanti aggiornamentida parte del team sui cambiamenti intro-dotti negli algoritmi di Google e nei socialmedia, ma anche sulle novità in ambito tec-nologico. Per esempio, la diffusione dei de-vice mobili che hanno reso i contenuti ac-cessibili ovunque e in qualsiasi momento.In ottica Seo, le versioni mobile dei siti de-vono essere appositamente ottimizzate af-finché questa opportunità non si trasformiin un ostacolo per la corretta indicizzazio-ne dell’intero sito, rispondendo così in ma-niera adeguata ai differenti modi di cerca-re degli utenti mobile.

Quali diverse soluzioni di Seo offrite ai vo-

stri clienti?

(Rinzivillo) La search engine optimizationha subito profondi mutamenti nel corso de-gli ultimi anni. In primis, gli algoritmi di Goo-gle - di cui Panda e Penguin sono solo i piùpubblicizzati tra oltre 400 update l’anno delmotore di ricerca - hanno chiesto un serioripensamento delle tecniche di link buildingutilizzate fino a poco tempo fa, imponen-do una maggiore attenzione alla qualità eall’utilità dei contenuti. Questi mutamen-ti, tuttavia, non hanno fatto altro che valo-rizzare l’approccio qualitativo e sartorialeproprio dell’Universal Optimization® percui agli interventi di ottimizzazione tecni-ca affianchiamo la costante produzione dicontenuti ottimizzati per il sito, il blog e iprofili Social. Da questo punto di vista, Ma-madigital è in grado di supportare i propripartner anche in progetti ad alto coefficien-te di difficoltà come nel caso di settori for-

temente competitivi, di query space con si-ti molto trusted oppure se il sito in questio-ne ha attuato in passato pratiche poco le-cite ed è stato penalizzato o se è a rischiopenalizzazione. Detto questo, nel contestodelle nostre strategie, la link building rap-presenta un aspetto fondamentale che siavvale di un’attività di digital Pr estrema-mente mirata e curata, promuovendo cita-zioni di qualità e il più possibile spontanee,con una precisa selezione delle fonti a se-conda del target che si vuole incontrare edel settore preso in considerazione.

Come si è organizzata l’agenzia al suo in-

terno per occuparsi di questo ambito? Ave-

te un team dedicato?

(Rinzivillo) Di fronte ai cambiamenti già ac-cennati, è sempre più necessario conciliareuna spiccata creatività con specifiche cono-scenze tecniche dei singoli strumenti. Ciòha spinto Mamadigital a creare un team tec-nico Seo altamente specializzato, costruitonel corso di questi anni di lavoro nel setto-re e sviluppato attraverso un articolato per-corso formativo interno basato sulle espe-rienze dirette ottenute sui progetti. Coeren-temente al nostro approccio di UniversalOptimization®, questo team si interfacciacostantemente con quello social e Seo con-tent, una divisione dove operano esclusiva-mente giornalisti e risorse editoriali quali-ficate nell’ottimizzazione di contenuti edi-toriali dal punto di vista Seo.

Ci può citare qualche cliente che si è affi-

dato a voi per progetti di Seo?

(Rogani) Con piacere e passione Mamadi-

gital segue e cura la visibilità online, nonsolo nei motori di ricerca, di tantissimeaziende tra cui brand nazionali e interna-zionali e molte importanti realtà che ab-biamo visto crescere, seguendole nel corsodegli anni. Per citarne alcune PosteVita,

Iulm, Meridiana, Fabi Shoes, TeamSystem,

F.lli Orsero, Kaspersky Lab, Bip Mobile,

Zoomarine, Bakker Italia.

Può fare un esempio di progetto Seo da

voi sviluppato?

(Rogani) Un caso esemplificativo e recen-te di un progetto Seo è quello di Bakker Ita-

lia. La collaborazione con l’azienda interna-zionale, specializzata nella vendita di pro-dotti per il giardinaggio per corrisponden-za e online, è iniziata a fine febbraio 2013.La strategia, elaborata insieme al team ita-liano e allo staff tecnico olandese di Bak-ker, prevede una serie di interventi tecnici

Seo volti a perfezionare l’infrastruttura delsito, migliorandone l’indicizzazione nei mo-tori di ricerca, ma anche all’ottimizzazionestrategica dei contenuti dell’e-commerce

in modo da rispondere alle ricerche onlinedegli utenti. Nei mesi di aprile e maggio

2013 il traffico Seo sul sito di Bakker Ita-lia è cresciuto rispettivamente del 47 e del45% mentre il fatturato da traffico organi-co ha registrato un più 22 e 18%. nc

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Per Bakker Italia Mamadigital ha sviluppatouna serie di interventi Seo volti a

ottimizzare l’infrastruttura e i contenuti del sito, migliorandone l’indicizzazione

nei motori di ricerca

digital/interactive_focus_nc

NC 43_Digital int. Mamadigital (3)_Nc 23/09/13 17.18 Pagina 91

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nc_digital/interactive_internet trends

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Ogni giorno, produciamo in tutto il mondouna media dati pari a 2,5 quintilioni di bytee questa quantità già enorme si espande sem-pre più velocemente. L’insieme di tutti que-sti dati genera quel che si chiama ‘Big Data’:una grande aggregazione di dati provenien-te da molteplici fonti (customer data, com-petitive data, online data, ecc.), la cui molerichiede strumenti specifici per essere aggre-gata, analizzata e interpretata in modo chele aziende possano effettuare analisi predit-tive e individuare i trend di consumo poten-zialmente più interessanti. “I Big Data - com-menta Davide Mitscheunig, director Sales Yahoo! Italy - possono oggi rappresentareuna risorsa incredibile per tutti i marketer:occuparsi di analisi di mercato ed effettuaredelle previsioni fondate e verosimili è ormaidiventato un fattore critico di successo”. Gra-zie al monitoraggio dell’immensa mole di da-ti proveniente dal Web, ad esempio, è possi-bile monitorare costantemente il sentimentdel mercato su determinati prodotti, capire

come hanno reagito determinati segmenti diconsumatori al lancio dell’ultima novità lan-ciata da un brand, oppure individuare poten-ziali crisi o contestazioni prima che diventi-no irrisolvibili. “Il vantaggio dell’analisi dei BigData - continua Mitscheunig - sta nel fattodi poter effettuare delle interrelazioni tra lediverse fonti, fornendo informazioni impos-sibili da ottenere da un’analisi su piccole se-rie di dati e che permette di effettuare ana-lisi predittive e di individuare dei trend di con-sumo potenzialmente più interessanti e in al-cuni casi di migliorare il proprio customer

service e monitorare i feedback dei clienti,attraverso anche il monitoraggio delle atti-

vità sui social media. La diffusione di questatendenza, insieme alle incredibili opportu-

YAHOO! SFIDA I ‘BIG DATA’I ‘BIG DATA’ RICHIEDONO STRUMENTI SPECIFICI PER ESSERE INTERPRETATI

IN MODO CHE LE AZIENDE POSSANO EFFETTUARE ANALISI PREDITTIVE E INDI-

VIDUARE I TREND DI CONSUMO. QUESTO INSIEME DEI DATI PRODOTTI IN

TUTTO IL MONDO OGNI GIORNO RAPPRESENTANO PER YAHOO! L’OCCASIONE

PER NUOVI SPUNTI PER RISPONDERE IN TEMPO REALE ALLE RICHIESTE

DEI CONSUMATORI.

DI FRANCESCA FIORENTINO

nità sta ponendo allo stesso tempo anchenuovi problemi: analizzare grandi quantità didati cercando di trarre informazioni rilevantiè un’operazione difficile, che spesso può in-trappolare i marketer più curiosi in lunghe

analisi, non sempre utili. Inoltre, la velocitàcon cui questi dati sono raccolti rende indi-spensabile doverli elaborare in modo altret-tanto veloce per poterne sfruttare i vantag-gi. Ciò diventa una grossa sfida per molte im-prese”. Yahoo!, da sempre, investe molto intecnologia, persone e prodotti necessari persfruttare al meglio i dati condivisi, per forni-re esperienze profondamente personalizzatee coinvolgere in modo continuativo e mira-to i suoi milioni di utenti. I Big Data rappre-sentano quindi l’occasione per trovare nuovispunti ed essere sempre pronti a risponderein tempo reale alle richieste dei consumato-ri, rendendo quindi l’esperienza su Yahoo! sem-pre più coinvolgente sia per quanto riguardail lato editoriale sia quello dell’advertising.“Per Yahoo! - conclude il manager - compren-dere a fondo quali sono le esigenze dei con-sumatori, le loro abitudini e comportamen-ti, sempre nel totale rispetto della privacy, èquindi una priorità per offrire servizi funzio-nali ed efficaci, contenuti rilevanti e per rea-lizzare campagne di successo”. nc

Davide Mitscheunig, director Sales Yahoo! Italy

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Page 93: NC Ago_Set 2013

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Divertimento e creatività sono le chiavidel successo di questo brand che attual-mente conta più di 100 milioni di utentiregistrati nel mondo e che molti adverti-ser già apprezzano per creare engagementcon questa tipologia di target.

Come si articola la proposta mobile?

Attualmente il nostro network mobile éla declinazione online del nostro networkweb, e anch’esso suddiviso in canali te-matici. Questo, per offrire copertura su piùdevice al messaggio pubblicitario. Le pos-sibilità creative sono molteplici, si parlanon solo di banner, ma anche di rich me-dia, contenuti, gallery, da utilizzare per ipiù diversi obiettivi di comunicazione.

Come si pone WebAds nel nuovo sistema

del Real Time bidding?

Se si pensa a concetti quali efficienza delprocesso d’acquisto ed efficacia del mes-saggio pubblicitario, il Real Time Biddingé particolarmente interessante e impor-tante per un mercato come il nostro chesta ancora prendendo confidenza con lapubblicità in Rete. La percezione attuale éche, essendo la spesa contenuta per l’in-serzionista, si rischia di continuare a spin-gere verso il basso il valore della pubblici-tà online, ma tecnicamente é possibile e

tutelare il valore dell’inventario dei nostrieditori, e professionalmente riteniamo giu-sto farlo. Per questo abbiamo strutturatola nostra offerta con diversi floor price perarea e per formato, in modo da preserva-re il pricing del nostro listino. Credo chenel momento in cui il mercato sarà piùsviluppato, l’asta per aggiudicarsi la sin-gola impression potrà raggiungere valoriinteressanti di ecpm. Abbiamo ritenutoopportuno fornire questo ulteriore servi-

zio per completare la nostra offerta a in-serzionisti e publisher.

Come sta andando il 2013 per la vostra

azienda? Quali sono le previsioni di chiu-

sura?

Il 2013 é partito molto a rilento, ma, no-nostante l’ottimismo iniziale, non vedoveri segnali di ripresa. Si continua a nonavere visibilità sul futuro e tutti siamomolto cauti, mi sembra, nel fare previsio-ni. Personalmente, date queste premesse,considero l’attività di WebAds, svolta fi-no a luglio, in positivo. Guardando al pri-mo semestre del 2013, non posso fare al-tro che complimentarmi con il mio team.Se proseguiremo su questa strada, in ter-mini percentuali chiuderemo l’anno inampia crescita rispetto alla crescita tota-le del mercato. nc

La sede centrale di WebAds, ad Amsterdam.In Italia, gli uffici sono stati inaugurati

nel 2003

WebAds festeggia nel 2013 i 10 anni di presenza in Italia. Nell’immagine il logocelebrativo

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(marketing). Ho voluto mantenere unastruttura piccola e flessibile per risponde-re in maniera più efficiente e organizzataalle richieste dei nostri clienti. La nostraofferta oggi abbraccia il digitale a 360 gra-di, sempre in riferimento alla proposta pub-blicitaria, ed é importante che ciascunodei professionisti che fa parte della miasquadra abbia le competenze necessarieper interfacciarsi con richieste differenti.Oggi, WebAds Italia é una realtà autono-ma e consolidata, ma continuiamo a dia-logare costantemente con il nostro head-quarters, ma anche con gli altri uffici eu-ropei. Condividiamo, infatti, case history,expertise, conoscenze. Lo scorso aprile, inoltre, abbiamo lanciatouna nuova partnership con United Inter-

net Media, sales house tedesca leader nel-la pubblicità digitale. Il know-how interna-zionale é da sempre uno degli elementichiave della proposta di WebAds. La pre-senza dei nostri uffici in Europa ci garanti-sce già la possibilità di proporre pianifica-zioni che abbracciano più Paesi, ma questanuova partnership con United Internet Me-dia ci dà un presidio maggiore particolar-mente sul mercato tedesco, austriaco e sviz-zero, in cui in questo momento vediamoampie opportunità di crescita.

Quali sono i servizi che offrite alle azien-

de? In particolare, quali sono i siti che

proponete maggiormente ai clienti?

WebAds si posiziona come una concessio-naria di siti premium che offre spazi pub-

blicitari facilmente pianificabili su più de-vice. Per questo motivo, abbiamo scelto ilsupporto dei migliori partner tecnologiciper implementare nuove soluzioni che van-no incontro alle nostre esigenze. La nostraofferta include proposte di brand, audien-ce e performance, oltre che in ambito vi-deo e mobile. Non proponiamo più fre-quentemente un sito piuttosto che un al-tro, ma valutiamo quali sono le richiestedel nostro cliente e definiamo quella chea nostro avviso é, all’interno del nostronetwork, la pianificazione migliore.

Come integrate il mondo social all’inter-

no della vostra offerta?

Linkedin, di cui siamo business partner dal2009, é la punta di diamante della nostraofferta social rivolta ai professionisti. Ilcliente che usa Linkedin sa che può dialo-gare direttamente con un target di pro-fessionisti altamente profilato. Company

Page e Groups sono alcuni degli strumen-ti a disposizione degli inserzionisti per ot-tenere dei risultati tangibili post campa-gna. Attualmente Linkedin conta più di cin-que milioni di membri iscritti ed ha avu-to una forte crescita negli ultimi anni, tan-t’é che é fortemente apprezzato dai plan-ner del digital che riconoscono il valoreaggiunto nell’associare la propria comu-nicazione a questo brand. Stardoll.com brilla invece nel panoramadell’offerta social rivolta alle ragazze ado-lescenti e pre-adolescenti. È, infatti, unmondo virtuale di fashion e intrattenimen-to in cui i membri possono esprimere lapropria creatività sul mondo della moda,delle celebrity, dello shopping virtuale. Leutenti, che navigano in un ambiente alta-mente sicuro, possono giocare con abiti,gioielli, make up e molto altro per le pro-prie ‘Stardoll’.

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Stardoll.com è un mondo virtuale di fashione intrattenimento in cui le utenti possonoesprimere la propria creatività sul mondodella moda, delle celebrity, dello shoppingvirtuale

NC 43_controc WebAds (3)_Nc 23/09/13 17.20 Pagina V

Page 97: NC Ago_Set 2013

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Dal 2009, Linkedin rappresenta la punta di diamante dell’offerta social WebAdsrivolta ai professionisti

Muzu.tv, social music video network, fa parte della proposta video di WebAds

Quali sono state le difficoltà maggiori che

avete incontrato nell’affermarvi in un mer-

cato come quello italiano, un po’ più len-

to rispetto all’estero sul fronte digitale?

WebAds é olandese di nascita e, come énoto, i Paesi Bassi sono un mercato mol-to evoluto dal punto di vista digitale.Quando ho aperto gli uffici in Italia, la dif-ficoltà principale é stata proprio quella diparlare di formati e idee che per me era-no ormai realtà consolidata, scoprendo in-vece che in Italia mancava ancora un per-corso di educazione digitale, senza conta-re il gap relativo alla banda larga. Il lavoro di alfabetizzazione digitale svol-to da IAB durante questi anni é stato mol-to importante, così come il lavoro quoti-diano di tanti professionisti del digital neicentri media e nelle aziende, che ha fattosì che il digitale sia percepito in manierapiù positiva e come parte importante delmedia mix. Ovviamente anche il contesto

economico ha influito molto, accrescen-do l’interesse verso questo mezzo.

In particolare, come si è evoluto l’atteg-

giamento dei clienti nei confronti delle

vostre offerte?

I nostri clienti si sono sempre affidati con

fiducia alle nostre proposte, sia in materiadi spazi sia di formati. L’evoluzione che no-to e che mi fa molto piacere é che oggi c’émolto più dialogo con centri media e clien-ti diretti e molto confronto tra quelli chesono gli obiettivi del cliente e la nostra of-ferta pubblicitaria. Si tratti di web, mobileo tablet il cliente é molto più attento diqualche anno fa, perché é più consapevoledel mezzo che utilizza. Come sempre, però,la problematica dei prezzi é quella che an-cora influisce sulla scelta dell’utilizzo dellamaggior parte dei canali - quantità versusqualità - ma la nostra offerta, grazie al net-work di siti premium e all’elevato livello diconsulenza e servizi che offriamo, viene per-cepita a valore aggiunto.

Oggi che tipo di struttura è WebAds in

Italia? Quante persone conta? Che inte-

razione ha con il network internaziona-

le di cui fa parte?

WebAds in Italia conta diciotto persone

e due macro divisioni sales e product

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WebAds in Italia é nata da un’intuizio-ne. Lavorando in una start up che si occu-pava di consulenza in marketing strategi-co, Constantijn Vereecken, oggi mana-ging director, si è stabilito nel Bel Paesetredici anni fa per seguire un progetto inmateria di pagamenti online sul mercatoitaliano, intuendo, grazie ai suoi studi sulsettore della pubblicità interattiva, le gran-di potenzialità del nostro mercato. “In Olanda - spiega il manager - un miobuon amico aveva già intrapreso l’avven-tura nel mondo dell’online aprendo We-bAds ad Amsterdam e ho pensato che sa-rebbe stata una buona opportunità apri-re un ufficio anche in Italia.

Dopo l’Olanda, l’Italia é stata il secondoPaese a ospitare i nostri uffici. Oggi, sia-mo presenti anche a Madrid e Londra, e

abbiamo partnership con agenzie di altriPaesi europei”. WebAds é un’interactive sales house in-

dipendente, ovvero rappresenta sul mer-cato editori di siti web e mobile senza aver-ne la proprietà. Questo le permette di es-sere totalmente super partes nelle propo-ste di pianificazione, una peculiaritá chele consente di proporre il miglior canaledi comunicazione ai propri clienti.

Quali sono i principali traguardi che ave-

te raggiunto in questi anni?

Abbiamo nel nostro portfolio i migliori pu-blisher presenti sul mercato italiano e in-ternazionale: Linkedin, Autoscout24, BBC,

Ryanair solo per citare alcuni tra i brandinternazionali più conosciuti. Abbiamo col-laborazioni durature e molto proficue conpublisher italiani di elevato livello, quali ilgruppo Wolters Kluwer Italia, Edisport

Editoriale, 2night, Ninja Marketing e mol-ti altri. La fiducia che ogni anno ci rinno-vano i nostri editori é sempre il traguardopiù bello e più difficile da raggiungere.

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Constantijn Vereecken,managing director WebAds

WEBADS, 10 ANNI DI EVOLUZIONEREALTÁ AUTONOMA E CONSOLIDATA, WEBADS É UNA INTERACTIVE SALES

HOUSE INDIPENDENTE CHE FESTEGGIA QUEST’ANNO I 10 ANNI DI PRESENZA

IN ITALIA. TOTALMENTE DEDICATA AL DIGITAL, LA SUA OFFERTA INCLUDE

PROPOSTE DI BRAND, AUDIENCE E PERFORMANCE E ABBRACCIA VIDEO,

MOBILE E SOCIAL. EXPERTISE E CONOSCENZE INTERNAZIONALI SONO

ELEMENTI CHIAVE DI QUESTA CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ DAL

RESPIRO EUROPEO.

DI MARINA BELLANTONI

NC 43_controc WebAds (3)_Nc 23/09/13 17.20 Pagina III

Page 99: NC Ago_Set 2013

FOR FURTHER INFORMATION: MCSAATCHI-MILANO.COM

Page 100: NC Ago_Set 2013

il giornale della nuova comunicazione

controcampo

10 anni di evoluzione

NC 43 Controcover OK (3)_Cover 23/09/13 17.22 Pagina 1