NC Apr_Mag 2010

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Anno 4 numero 23 aprile-maggio 2010 Società Editrice ADC Group Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano il giornale della n uova c omunicazione NC Awards 2010 - Best Holistic Campaign - Heineken, un divertimento tutto da bere anno 4 numero 23 apr-mag 2010

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NC è Il giornale della Nuova Comunicazione. Affronta temi come il marketing non convenzionale, la comunicazione olistica, il punto vendita come nuovo ambiente di comunicazione riconducendo la frammentazione dei vari mezzi a una visione d'insieme coraggiosa e innovativa.

Transcript of NC Apr_Mag 2010

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il giornale dellanuova comunicazione

NC Awards 2010Premio Manager dell'Anno

Jane ReeveMentalità integrata

contro

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SILVIAOre 10.20U! cio invia Flaminia

MARCOOre 21.20Monolocaledi Trastevere

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Anno 4 numero 23aprile-maggio 2010Società Editrice

ADC Group

Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano

il giornale della nuova comunicazione

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Awards 2010 - Best H

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anno 4 numero 23 apr-mag 2010

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il giornale dellanuova comunicazione

NC Awards 2010Premio Manager dell'Anno

Jane ReeveMentalità integrata

contro

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SILVIAOre 10.20U! cio invia Flaminia

MARCOOre 21.20Monolocaledi Trastevere

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Anno 4 numero 23aprile-maggio 2010Società Editrice

ADC Group

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Awards 2010 - Best H

olistic Cam

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anno 4 numero 23 apr-mag 2010

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Il premio alla migliore comunicazione innovativa giunge alla quarta edizione. Nonostante una con-giuntura economica negativa, la comunicazione ha proseguito sulla strada dell’innovazione, all’inse-gna di multimedialità e interattività. Il web, infatti, è risultato ingrediente imprescindibile di quasi tut-ti i progetti iscritti. Le campagne sono state esaminate da una giuria di prestigio, composta da 26 trai più autorevoli direttori marketing e comunicazione e rappresentanti delle associazioni più accredi-tate, presieduta da Marcella Bergamini, media director gruppo Danone. Delle 174 campagne iscritte,ben 61 hanno concorso all’assegnazione della Best Holistic Campaign, ovvero sono state veicolate suimezzi di almeno due delle tre aree previste: Tradizionale, Interattiva/Digitale e Media Innovativi.Vince questa edizione degli NC Awards la campagna Heineken ‘Are you still with us?’ firmata daJWT/RMG Connect e declinata su diversi mezzi con un’unica idea portante: ribadire al target di rife-rimento le ‘beer rules’, quelle regole di comportamento che si creano fra amici intorno a una birra.Un’integrazione a 360 gradi, che le ha fatto meritare, con il voto unanime della giuria, il premio co-me Best Holistic Campaign. Complimenti all’agenzia ma, soprattutto, all’azienda che, ancora una vol-ta, ha avuto il coraggio di ‘osare’ e scommettere sull’innovazione.Tra gli altri premi che hanno animato l’edizione 2010, segnaliamo i Premi Speciali, quest’anno di par-ticolare importanza. Il premio Manager dell’Anno va a Jane Reeve, una delle poche donne che hannoconquistato la vetta di una delle più importanti agenzie di comunicazione in Italia, la JWT/RMGConnect. Un’altra donna è protagonista del premio Ambasciatore della Comunicazione: Layla Pavone,oggi presidente onorario Iab Italia. Per sette anni ha condotto l’associazione con grande impegno edentusiasmo contribuendo in maniera determinante alla cultura della comunicazione digitale.Per cavalleria lo citiamo da ultimo, ma non sono da meno i meriti, Paolo Ainio, che quest’anno si aggiudica il premio Media Person ofthe Year. Con lungimiranza, il presidente e ad del gruppo Banzai sta costruendo un innovativo progetto di editoria digitale che, certa-mente, continuerà a far parlare di sé. Complimenti, inoltre, alla Best Holistic Agency e al Creativo dell’Anno che rispondono, rispetti-vamente, al nome di BCube e del suo direttore creativo Francesco Bozza, alla Best Media Agency, Universal McCann, alla Best HolisticCompany, Coca Cola Italia, alla Best Production Company, Casta Diva Pictures, all’Agenzia dell’Anno ‘Davide contro Golia’, Aldo BiasiComunicazione, e a tutti gli altri vincitori di questa prestigiosa edizione!

Salvatore Sagonedirettore responsabile e presidente ADC Group

NC AWARDS, CRESCITA ALL’INSEGNA DELLA MULTIMEDIALITÀ

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ncAWARDS

2010

PAGINA 15_SPECIALENC AWARDS 2010

PAGINA 20_COVER STORYBEST HOLISTIC CAMPAIGN

HEINEKEN, UN DIVERTIMENTO TUTTO DA BERE

PAGINA III_CONTROCAMPOMANAGER DELL’ANNOJANE REEVE_MENTALITÀ INTEGRATA

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7/13_NEWSNOTIZIE, FATTI E PERSONE DAL

MONDO DIGITALE, MEDIA INNOVATIVI,

RETAIL EXPERIENCE

109_EPPUR SI MUOVEDA COMUNICATORE A PROGETTISTA

SPECIALE NC AWARDS 2010

16_I VINCITORI

25_LA GIURIA

32_NIUMIDIA ADV_SPONSORCAMPAGNA ONLINE

34_TELESIA_SPONSOR CAMPAGNA TV

37_CLASS EDITORI_SPONSORCAMPAGNA STAMPA

39_PREMI SPECIALI DELL'EDITORE

42_PREMI SPECIALI

63_PREMI AREA TRADIZIONALE

71_PREMI AREA INTERATTIVA/DIGITALE

77_PREMI AREA MEDIA INNOVATIVI

RETAIL EXPERIENCE

105_PROTAGONISTIALTAVIA_SPAZI COINVOLGENTI

106_CASE HISTORYKIKI LAB_CULTURA, CIBO

E CAMBI GOMME

AREA STRATEGICA

84_PRIMO PIANOPIRELLA, INTELLETTUALE ’10 E LODE'

88_VISIONI OLISTICHEFRANCESCO EMILIANI_L’EMOZIONE

DELL’AZIONE

90/95_PROTAGONISTIOPINION LEADER_CREATIVITÀ

SU MISURA

AGRELLI&BASTA_ELEGANZA CREATIVA

96_CASE HISTORYFUN_EMOZIONI DI UN’ALTRA CATEGORIA

DIGITAL/INTERACTIVE

98_SOCIAL MEDIA TRENDSAGENCY.COM_L’ARTE DELLA DEFINIZIONE

99_INTERNET TRENDSYAHOO! ITALIA_ALLA RICERCA DELLA

PUBBLICITÀ PERFETTA

100_INTERNET INTERNOSTRADEDOUBLER_EFFETTO REACH

102_TOOLSWEB A PROVA DI ‘DWELL RATE’

Pagina 84. Omaggio a Emanuele Pirella,uno dei più grandi pubblicitari

degli ultimi 30 anni

DIRETTORE RESPONSABILESalvatore Sagone [email protected]

COORDINAMENTO EDITORIALEMarina Bellantoni [email protected]

REDAZIONEMario Garaffa [email protected]

SEGRETERIA DI REDAZIONEFrancesca Chittaro [email protected]

ART DIRECTION E REALIZZAZIONEMarzia Bevilacqua [email protected]

HANNO COLLABORATOElena Colombo, Francesca Fiorentino, Paolo Mamo,

Lorenzo Montagna, Ilaria Myr, Franco Ricchiuti, Fabrizio Valente, Gianpaolo Vincenzi

DIRETTORE COMMERCIALEMaria Cristina Concari [email protected]

ACCOUNT DIRECTORAndrea Parmigiani [email protected]

ACCOUNT MANAGERAlessandra Cellina [email protected]

Bianca Chiejdan [email protected] Gervasi [email protected] (Roma)

ABBONAMENTIPaola Morello [email protected] (Resp.)

Natalia Cavina [email protected]

MARKETING E [email protected]

PERIODICO MENSILEn° 23 apr-magg 2010 reg. trib. di Milano n° 93 del 20/02/2007

SOCIETÀ EDITRICE ADC GROUP srlpresidente: SALVATORE SAGONE; amm. delegato: GIULIO BORTOLUSSI

Red. e pubbl.: via Fra Luca Pacioli, 3 - 20144 Milano tel: +39 02 83102315/6 fax: +39 02 36592735 [email protected]

Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 MilanoNC© Copyright 2009 ADC Group srl

FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPALasergrafica Polver via Kramer, 17/19 - 20129 Milano

Finito di stampare nel mese di maggio 2010

Progetto grafico: Davide Lopopolo

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PALERMO, CAMPAGNA ‘PIANO!’ PER IL MULTIPLEX UCI

Piano!, media agency del gruppo Brand Portal, ha firmato la campagna di lancio a sup-

porto dell’inaugurazione del primo multiplex Uci della città di Palermo dotato di sala 3D.

Pianificate 36 uscite sui principali quotidiani locali e 700 affissioni in vari formati posi-

zionate in zone strategiche di Palermo e provincia. La creatività della campagna, piani-

ficata da Marina Boccia e Gaia Ferro, è firmata da Graphicamente.All’insegna de ‘Il mul-

tiplex che mancava’, raffigura una sala ancora da riempire, con un’ipotetica prima spet-

tatrice che, facendosi spazio attraverso uno squarcio nel maxi-schermo, entra nel nuo-

vo multiplex scoprendone i plus (comfort, tecnologia e divertimento). L’headline enfa-

tizza ulteriormente l’aspetto dell’impegno da parte di Uci nel soddisfare i bisogni degli

appassionati di cinema. Programmata anche la distribuzione di coupon sconto presso

atenei, locali aperitivo e la spiaggia di Mondello, e di oltre 15mila volantini con buoni omaggio, in occasione della partita Palermo-

Bologna allo stadio Barbera. L’investimento complessivo si aggira attorno ai 250mila euro.

CAMPAGNA INTEGRATA PER IL LANCIO DEI NUOVI GPS GARMIN

Per rafforzare la strategia ‘revolution’ avvia-

ta lo scorso anno, Garmin potenzia ancor di

più il concept mediatico schierando un team

di sei campioni, testimonial del brand e prota-

gonisti della campagna integrata a supporto

dell’offerta di Gps:Antonio Rossi (canoa),Alex

Zanardi (handbike), Simone Moro (alpinismo),

Marco Begalli (windsurf),Tyler Farrar (ciclismo

su strada) e Marzio Deho (mountain bike). Saranno gli stessi testimonial a parlare del proprio rapporto con il Gps di riferimento: dal pri-

mo giugno, infatti, sul sito www.garminrevolution.it, i sei protagonisti della campagna racconteranno le loro esperienze, affiancando gli

utenti nell’utilizzo del proprio Garmin. La campagna pubblicitaria è pianificata su 36 testate di settore, divise equamente tra magazine

e siti web dedicati allo sport e all’outdoor. Creatività, grafica, realizzazione sito web a cura di Red Hot Ideas.

LA SCOMMESSA DI MEDIA WORLD

Ricordate i Mondiali di calcio 2006? Ricordate la promozione Media World ‘Tifa

Italia e vinci?’. Per i Mondiali di Sudafrica 2010, il mega store dell’elettronica tor-

na in campo con un nuovo concorso per premiare i propri clienti. L’attività è co-

municata attraverso una campagna integrata che prevede passaggi tv, radio, stam-

pa e web, ideata dall’agenzia Cayenne. Il concept creativo è giocato sulla possibi-

lità di scelta del cliente: se credi nell’Italia e pensi che vincerà i campionati mon-

diali, rischi e vinci di più, oppure, se sei meno sicuro, puoi avere subito un premio

minore. Due i testimonial d’eccezione, che rispondono ai nomi di Marco Materazzi

e Giorgio Chiellini, entrambi difensori della nazionale. La campagna coinvolge an-

che i punti vendita Media World che, per l’occasione, saranno completamente ad-

dobbati con sagomati dei testimonial in veste calcistica e a supporto della nostra

nazionale. Il concorso continuerà fino all’inizio delle partite, a giugno.

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T V D I G I T A L E

Cinema e dintorni, il canale digitale free Mediaset ha registrato ottime performance, in particolare nel prime time:

100.305 l’ascolto nel minuto nella fascia oraria 20.30 - 22.302.432.213 i contatti giornalieri nella fascia oraria 7.00 - 2.00

Fonte Auditel - ascolti minuto medio con ospiti28 febbraio – 3 aprile 2010

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ALPITOURWORLD.COM, VACANZE A PORTATA DI CLICK

A un anno dal lancio, con più di 5 milioni di visitatori e 41 milioni di pagine viste, il porta-

le e-commerce Alpitourworld.com si rinnova. Il restyling grafico ha l’obiettivo di rendere più

facilmente fruibile il sito, muovendosi tra le 350.000 possibili combinazioni di viaggio offer-

te. La home page garantisce una miglior visualizzazione del ventaglio proposte con dettaglio

per occasione di viaggio, tipologia vacanza, offerte last minute e low cost. Le altre aree sono

dedicate a news, offerte in tempo reale, modalità di pagamento e a ‘Vacanza Jeans’, una for-

mula di viaggi di qualità a prezzi vantaggiosi.

CALCIOMERCATO.COM RAFFORZA IL VIDEO E CRESCE IN ADV E VISITATORI

Il portale Calciomercato.com potenzia la sua sezione vi-

deo in home page attraverso un accordo con l'agenzia Srweb

di Torino. Grazie all'accordo, il portale, che già vanta un ric-

co archivio di centinaia di filmati, coprirà anche le conferen-

ze stampa pre e post partita di squadre importanti come

Milan, Inter, Juve, Roma, e le loro avversarie. Compresi i vi-

deo della Nazionale italiana di Lippi, in ritiro a Sestriere

(Torino) dal 22 maggio al 7 giugno. Nel corso del primo trimestre del 2010 il portale controllato da Calcio Infinito ha registrato un

incremento del 35% sul primo trimestre 2009, raggiungendo ricavi pari a 180.000 euro. Una crescita importante bissata sul terreno

del traffico, il quale, sempre durante questo primo trimestre, ha inanellato un incremento del 10% delle visite, un +12% di pagine

viste e +29% di visitatori unici.

CARRERA PUNTA SUL WEB

In linea con la nuova strategia di comunicazio-

ne, Carrera - il marchio di occhiali da sole, mon-

tature da vista, e accessori per lo sci e la bici di-

stribuiti dal gruppo Safilo - presenta la nuova

piattaforma web, visitabile all’indirizzo www.

carreraworld.com, studiata per coinvolgere anche

su internet i numerosi fan. Ma non solo. Carrera

si inserisce, infatti, come presenza attiva nei so-

cial network più diffusi, da Facebook a Flickr, pas-

sando per Twitter e MySpace, con applicazioni,

community, repository di immagini e molto altro,

per dare vita a una forte interazione con i vari

utenti. La nuova comunicazione del brand preve-

de anche una campagna web a base di banner, vi-

sibili su numerosi siti e portali di moda e lifesty-

le italiani, spagnoli, tedeschi, francesi e portoghe-

si, nonché la presenza di Carrera sui principali mo-

tori di ricerca.

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MEDIASET PREMIUM NELLE PIAZZE LOMBARDE

Curato da MenCompany, si è svolto, dal 30 aprile al 16 mag-

gio, il tour lombardo di Mediaset Premium. Con l’obiettivo di

creare momenti di informazione e intrattenimento che esal-

tassero il vasto panorama di offerte dell’azienda nel campo

della tv digitale, il tour si è articolato sulla base di svariate ini-

ziative.Tra queste, per gli amanti del cinema, ricordiamo ‘Dop-

piatori allo Sbaraglio’, dove coppie di amici, fidanzati o sem-

plici conoscenti si sono sfidati a suon di battute in performan-

ce di recitazione e doppiaggio di scene di film e serie tv, con

l’ausilio del copione originale o di un copione rivisitato in chia-

ve spiritosa. Per incrementare maggiormente la diffusione del

messaggio, sono stati inoltre utilizzati mezzi mobili, pickup e

biciclette che hanno coperto l’intero territorio lombardo, con

l’obiettivo di raggiungere il target in modo capillare.

MEDIASTREET FIRMA IL LANCIO DEL MEGASTOREKAMI PROFUMI

In occasione dell’inaugurazione del mega store Kami Profumi ad Alba (Cuneo), pres-

so il centro commerciale Big Store Gallery, Mediastreet, società di street marketing

e promozione non-convezionale del gruppo So Simple, ha firmato un’intensa attivi-

tà di guerrilla all’insegna di ‘Segui il senso della bellezza’. Nelle vie centrali della cit-

tà, un team di promoter, a bordo di Segway personalizzati, hanno invitato i passanti

a visitare il nuovo beauty store. Contemporaneamente, cartoncini brandizzati con il

concept 'Mettiti in luce' sono stati applicati a tutti gli specchietti delle auto parcheg-

giate nel centro e vicino al punto vendita, scatenando sorpresa e curiosità. Nella hall del centro commerciale, infine, hostess hanno

accompagnato i visitatori nel nuovo punto vendita, distribuendo leaflet informativi circa la filosofia del brand della torinese Neirotti.

RAMAZZOTTI, GUERRILLA PER IL LANCIO DI RAMATONIC

A maggio, per una settimana, i locali più in voga a Milano,Verona e Padova sono

stati teatro di un’azione di guerrilla marketing promossa da Ramazzotti, con l’obiet-

tivo di insegnare ai barman come si prepara il long drink estivo Ramatonic a re-

gola d’arte. Alla base, ironia e divertimento, stessi principi che hanno ispirato la

recente campagna pubblicitaria di ‘Ranzani’ divenuta un vero tormentone, con

l’aggiunta di una dose di mistero e seduzione. Una sorta di quiz a sorpresa, che

interpreta in chiave attuale la promozione di antica memoria del ‘mistery client’.

E come tutti i giochi che si rispettino, omaggi immediati per i più bravi e, per tut-

ti gli altri, intriganti premi di consolazione.

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La prima concessionaria in Europa

COMUNICAZIONE SENZA FRONTIEREConcessionaria di pubblicità dal 1988 delle principali reti tv in Germania, Spagna,Gran Bretagna e Austria. Al servizio di utenti e agenzie media perpianificazioni e acquisto spazi, ottimizzazione e valutazione ex-post campagna,analisi di mercato e contesti competitivi, ricerche ad hoc, servizi di marketing.

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LTBF E GHOSTZIP, PRIMO MONOMARCA DI MODA RESPONSABILE

Learn To Be Free, onlus nata per iniziativa di Irene Pivetti (nella foto con il sindaco di

Sesto San Giovanni, Giorgio Oldrini), insieme a GhostZip, brand di accessori caratteriz-

zati da un’unica cerniera lampo, hanno annunciato il progetto, patrocinato dal comune

di Sesto San Giovanni (Mi), per il rilancio dell’attività artigianale attraverso la formazio-

ne di giovani (e non solo), ai fini dell’apertura in franchising di negozi GhostZip. L’occasione

è stata l’apertura del primo flagship store GhostZip a Sesto San Giovanni, città natale

del giovane marchio. Ai volenterosi imprenditori che si proporranno verrà data l’oppor-

tunità, nei prossimi mesi, di aprire altri monomarca avvalendosi di agevolazioni e condi-

zioni particolari. Successivamente, verranno reclutati artigiani o giovani desiderosi di im-

parare un nuovo mestiere e di far parte del team dei futuri punti vendita artigianali che

l’azienda auspica di inaugurare nelle più importanti città italiane.

MODULAR ON STAGE A MILANO

Modular, azienda belga di lighting design inaugura il suo

showroom milanese in via Tortona, 37. Si tratta di 320 me-

tri quadrati disposti su due piani progettati dalla società bel-

ga di architettura Rotor. Nello showroom è presente l’inte-

ra collezione tra cui oltre mille articoli a tecnologia Led e

Oled, e i modelli di punta presentati in occasione della de-

sign week di Milano: Spock e O’leaf, progettati dai giovani de-

signer Couvrier & Devos. Modular vanta prestigiosi proget-

ti in tutto il mondo: dall’headquarter Diesel di New York al

punto vendita Miss Sixty di Tokyo, dallo showroom

Lamborghini di Bologna allo showroom Sony Playstation di

Copenhagen, dagli uffici Fairfax Digital di Sydney agli uffici

Bmw Sauber Formula 1.

APRE A SHANGHAI LA NUOVA BOUTIQUECANALI

Canali inaugura una nuova boutique all’interno del lussuoso Peninsula

Hotel sul Bund di Shanghai, quinto punto vendita nella metropoli ci-

nese. Lo spazio, oltre 250 mq disposti su due livelli, offre l’atmosfera

elegante e raffinata del concept architettonico del brand, arricchito da

dettagli studiati appositamente, come il pavimento in legno, che con-

nota aree ben precise, i tappeti preziosi, le pannellature in pelle textu-

rizzata in tonalità naturali, le nuove strutture in vetro fumé con ripia-

ni luminosi e profili in acciaio. Dal 2002 sono 56 le boutique Canali

aperte in Cina in 31 diverse città. Nel mondo, invece, sono 160 con

l’obiettivo di raggiungere quota 200 entro il 2011.

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ncAWARDS

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16. TUTTI I VINCITORI20. BEST HOLISTIC CAMPAIGN

25. LA GIURIA 32. SPONSOR CAMPAGNA ONLINE 'SPREMIO'

34. SPONSOR CAMPAGNA TELEVISIVA37. SPONSOR CAMPAGNA STAMPA

39. PREMI DELL'EDITOREMedia Person of the Year, Ambasciatore della Comunicazione

42. PREMI SPECIALIAgenzia dell'Anno - Davide contro Golia, Sfida dell'Anno,

Creativo dell'Anno, Best Holistic Agency, Best Media Agency,Best Holistic Company, Best Production Company, FondazioneCariplo - Campagna Non Profit/Sociale, Promocard - Cartolinadell'Anno, 'Spremio' Miglior Campagna Online, Miglior Effetto

Speciale, Csr, Anteprima Classica, Anteprima Olistica

63. PREMI AREA TRADIZIONALE71. PREMI AREA INTERATTIVA/DIGITALE

77. PREMI AREA MEDIA INNOVATIVIIII. CONTROCAMPO MANAGER DELL'ANNO

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ncAWARDS2010

nc_speciale nc awards_i vincitori

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BEST HOLISTIC CAMPAIGN

PER L’ASSEGNAZIONE DEL TITOLO BEST HOLISTIC CAMPAIGN, HANNO CONCORSO 61 CAMPAGNE SU 174 ISCRITTE IN QUANTO VEICOLATE SUI MEZZI DI ALMENO DUE DELLETRE AREE PREVISTE DAL BANDO. 24 CAMPAGNE SONO GIUNTE IN FINALE, PER POTER ESSERE RIVALUTATE DALLA GIURIA IN SESSIONE PLENARIA. IL PREMIO BEST HOLISTICCAMPAIGN È STATO ASSEGNATO ALLA CAMPAGNA CON IL PUNTEGGIO PIÙ ALTO.

PRIMO PREMIOCampagna: Are you still with us?

Cliente: Heineken ItaliaConcorrente: JWT/RMG Connect

SECONDO PREMIOCampagna: Tribute to Fashion

Cliente: Coca-Cola ItaliaConcorrente: BCube

TERZO PREMIOCampagna: Io dissuado

Cliente: Fondazione ANIA per la sicurezza stradaleConcorrente: Euro RSCG Milano

Concorrente Cliente Campagna Punti da 1 a 10

JWT/RMG Connect Heineken Italia Are you still with us? 8,32Bcube Coca-Cola Italia Tribute to Fashion 8,28Euro RSCG Milano Fondazione ANIA per la sicurezza stradale Io dissuado 8

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speciale nc awards_i vincitori_nc

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PREMI SPECIALIBEST HOLISTIC AGENCYPRIMO PREMIO: BCubeSECONDO PREMIO: JWT/RMG ConnectTERZO PREMIO: Gruppo DDB

BEST HOLISTIC COMPANYPRIMO PREMIO: Coca-Cola ItaliaSECONDO PREMIO: Telecom ItaliaTERZO PREMIO: Enel

BEST MEDIA AGENCYPRIMO PREMIO: Universal McCann

BEST PRODUCTION COMPANYPRIMO PREMIO: Casta Diva Pictures

PREMIO SPECIALE FONDAZIONECARIPLO PER LA MIGLIOR CAMPAGNA NON PROFIT/SOCIALEPRIMO PREMIO: Campagna: Calendario Cliente: Legambiente Concorrente: Euro RSCG MilanoSECONDO PREMIO: Campagna: Io dissuado Cliente: Fondazione ANIA per la sicurezza stradaleConcorrente: Euro RSCG MilanoTERZO PREMIO: Campagna: Se non lo visiti,lo portiamo via Cliente: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Concorrente: Gruppo DDB

PREMIO SPECIALE PROMOCARD CARTOLINA DELL’ANNOPRIMO PREMIO: Campagna: Tribute to FashionCliente: Coca-Cola ItaliaSECONDO PREMIO: Campagna: Minimizing Cliente: UnileverTERZO PREMIO: Campagna: Ray-Ban PolarizedCliente: Ray-Ban

MIGLIORE CAMPAGNA ONLINE 'SPREMIO' NIUMIDIA ADVPRIMO PREMIO: Campagna: Gli amici sono i fratelliche ti scegli Cliente: Barilla Concorrente:Young&Rubicam BrandsSECONDO PREMIO: Campagna: Balloon Cliente:Telecom Italia Concorrente: Young&Rubicam BrandsTERZO PREMIO: Campagna: Nel mulino che vorreiCliente: Barilla_Mulino BiancoConcorrente: Kettydo

PREMIO SPECIALE ‘CREATIVO DELL’ANNO’VINCITORE: Francesco Bozza

PREMIO SPECIALE ‘SFIDA DELL’ANNO’VINCITORE: Gruppo DDBCampagna: Proiezioni Cliente: Mediaset Premium

PREMIO SPECIALE AL ‘MIGLIOR EFFETTO SPECIALE’ VINCITORE: 1861unitedCampagna: Lacrime Cliente: Sky

PREMIO SPECIALE‘AGENZIA DELL’ANNO - DAVIDE CONTRO GOLIA’VINCITORE: Aldo Biasi Comunicazione

PREMIO SPECIALE ALLA CSRPRIMO PREMIO: Campagna: Gioca il GiustoCliente: Sisal Concorrente: GreySECONDO PREMIO: Campagna: Tutto è fatto per il futuro Cliente: Barilla Concorrente: The Ad Store

ANTEPRIMA CLASSICA 2010PRIMO PREMIO: Campagna: Jamaican FamilyCliente: Fiat Group AutomobilesConcorrente: Leo Burnett CompanySECONDO PREMIO: Campagna: Leaf TyreCliente: PirelliConcorrente: Young&Rubicam BrandsTERZO PREMIO: Campagna: Campagna 'C'Cliente: Costa CrociereConcorrente: McCann Erickson Italia

ANTEPRIMA OLISTICA 2010PRIMO PREMIO: Campagna: 38 MillilitriCliente: VGI- Divisione AudiConcorrente: Verba - Gruppo DDBSECONDO PREMIO: Campagna: Squalo Cliente: Arena ItaliaConcorrente: Young&Rubicam Brands

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PREMI SPECIALI DELL’EDITOREPREMIO SPECIALE ‘MANAGER DELL’ANNO’VINCITORE: Jane Reeve

PREMIO SPECIALE 'MEDIA PERSON OF THE YEAR'VINCITORE: Paolo Ainio

PREMIO SPECIALE ‘AMBASCIATORE DELLA COMUNICAZIONE’VINCITORE: Layla Pavone

PREMI AREA TRADIZIONALECAMPAGNA TELEVISIVA Sponsor: TelesiaPRIMO PREMIO: Campagna: Dritti al puntoCliente: Seat Pagine Gialle Concorrente: SaffirioTortelliVigoritiSECONDO PREMIO EX AEQUO:Campagna: Messaggio di luce - CorporateCliente: Enel Concorrente: EnelSECONDO PREMIO EX AEQUO:Campagna: Chiedi a chi ce l’ha Cliente: ING Direct Concorrente: Leo Burnett Company

CAMPAGNA STAMPASponsor: Class EditoriPRIMO PREMIO:Campagna: Se non lo visiti, lo portiamo viaCliente: Ministero per i Beni e le Attività CulturaliConcorrente: Gruppo DDBSECONDO PREMIO EX AEQUO:Campagna: Ambiente e InnovazioneCliente: Enel Concorrente: EnelSECONDO PREMIO EX AEQUO:Campagna: Green RevolutionCliente: Guaber (Brand Fito) Concorrente: Zero

CAMPAGNA RADIOPRIMO PREMIO: Campagna: Working Like a Machine?Cliente: Nestlè Italiana Concorrente: JWT/RMG ConnectSECONDO PREMIO:Campagna: Crodino - Buon Natale e Buone Feste Cliente: Campari Italia Concorrente: Campari Italia TERZO PREMIO: Campagna: Mutuo BNL 2in1Cliente: BNL Gruppo BNP ParibasConcorrente: BNL Gruppo BNP Paribas + TBWA\Italia

CAMPAGNA ESTERNAPRIMO PREMIO:Campagna: Joy is back Cliente: BMW Italia Concorrente: BCube + Isobar CommunicationsSECONDO PREMIO:Campagna: Aqualandia ti sorprendeCliente: Aqualandia Concorrente: B-DifferentTERZO PREMIO:Campagna: Sponsorizzazione Napoli - MaggiolinoCliente: Volkswagen Concorrente: Gruppo DDB

BRAND IDENTITYPRIMO PREMIO:Campagna: Il benessere prende formaCliente: Jacuzzi Europe Concorrente: The Ad StoreSECONDO PREMIO:Campagna: Sito FilaCliente: Fila Concorrente: Agency.ComTERZO PREMIO:Campagna: Korff Make upCliente: Istituto Ganassini Concorrente: Lumen

SPONSORIZZAZIONEPRIMO PREMIO:Campagna: TIM ti porta in campoCliente: TIM Concorrente: ArmosiA

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ncAWARDS2010

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PREMI AREA INTERATTIVA/DIGITALEPROGETTO DIRECT/MARKETING RELAZIONALEPRIMO PREMIO: Campagna: Proiezioni Cliente:Mediaset Premium Concorrente: Gruppo DDBSECONDO PREMIO: Campagna: Fate il nostro gioco Cliente: Lega del filo d’oro Concorrente: The Ad StoreTERZO PREMIO: Campagna: I 7 peccati civici Cliente: I Cittadini di Napoli Concorrente: Agrelli&Basta

PROGETTO DI PROMOZIONEPRIMO PREMIO: Campagna: The Big Escape Cliente:Nokia Italia Concorrente: JWT

CAMPAGNA RELAZIONI PUBBLICHEPRIMO PREMIO: Campagna: Philadelphia KitchenCliente: Kraft Foods Italia (Brand Philadelphia)Concorrente: Adverteam SECONDO PREMIO: Campagna: Io dissuado

Cliente: Fondazione ANIA per la sicurezza stradaleConcorrente: Euro RSCG MilanoTERZO PREMIO: Campagna: La banca incotra la cittàCliente: Banca Monte dei Paschi di SienaConcorrente: Banca Monte dei Paschi di Siena

EVENTOPRIMO PREMIO: Campagna: Tribute to FashionCliente: Coca-Cola Italia Concorrente: BCubeSECONDO PREMIO:Campagna: Breaking walls_dedicato ai giovani,per i diritti umani e le libertàCliente: Agenzia Nazionale Giovani - Ministero della gioventù Concorrente: The Round TableTERZO PREMIO: Campagna: REDESIGN 2009Cliente: Gruppo CampariConcorrente: Verba - Gruppo DDB

PREMI AREA MEDIA INNOVATIVIAMBIENT MEDIAPRIMO PREMIO: Campagna: Buttalo giustoCliente: Amiat - Azienda Multiservizi IgieneAmbientale Torino Concorrente: Simonetti Studio SECONDO PREMIO: Campagna: PRESS THE 8Cliente: GCAP (Global Call to Action against Poverty)Concorrente: GreyTERZO PREMIO: Campagna: Potenziale digitale -Telecom Future Lab Cliente: Telecom ItaliaConcorrente: Casta Diva Pictures

RETAIL EXPERIENCE/COMUNICAZIONE SUL PVPRIMO PREMIO: Campagna: Una storia italiana dal 1472Cliente: Banca Monte dei Paschi di SienaConcorrente: Banca Monte dei Paschi di Siena +Catoni Associati

GUERRILLA MARKETINGPRIMO PREMIO: Campagna: CalendarioCliente: Legambiente Concorrente: Euro RSCG MilanoSECONDO PREMIO EX AEQUO:Campagna: Il braccio destro che fa per teCliente: Impresa Semplice di Telecom ItaliaConcorrente: Grey

SECONDO PREMIO EX AEQUO:Campagna: Sfida dall'altra parte del mondoCliente: RCS Concorrente: McCann Erickson Italia

PRODUCT PLACEMENTPRIMO PREMIO:Campagna: La nuova Lancia Delta e Angeli e DemoniCliente: Lancia Concorrente: ArmosiASECONDO PREMIO:Campagna: Speciale Mascarpone Cliente:Granarolo Concorrente: Banzai AdvertisingTERZO PREMIO: Campagna: Akuel PleasurelandCliente: Ansell S.A. (Brand Akuel)Concorrente: Adverteam

VIRAL/MOBILE MARKETINGPRIMO PREMIO:Campagna: Offerta Tutto compreso di Enel EnergiaCliente: Enel Concorrente: EnelSECONDO PREMIO: Campagna: WOM against HIVCliente: WOM against HIV Concorrente: Agency.ComTERZO PREMI: Campagna: Gillette Future Champion 2009 Cliente: Procter & Gamble (brand: Gillette) Concorrente: Ebolaindustries

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Richiamare all’ordine i giovani alle presecon la responsabilità della vita adulta: anon perdere, cioè, mai di vista il piacere diuna birra con gli amici e il divertimentospensierato che si crea intorno a quellasemplice bottiglietta. È questo l’obiettivoforte ed esplicito, ma al tempo stesso pro-fondamente ironico, della campagna di co-municazione ‘Are you still with us?’ di Hei-neken, realizzata da JWT/RMG Connect,che quest’anno si aggiudica il premio diBest Holistic Campaign nell’ambito degliNC Awards 2010. Un riconoscimento chearriva dopo quelli ricevuti ai Giovani Leo-ni, agli International of Football Adverti-sing and Communications Awards e, il piùrecente, agli International Andy Awards2010. Da questi, però, quello di Best Holi-stic Campaign si distingue per essere il pri-mo a premiare l’integrazione e la visioneolistica di tutta la campagna.

“Ciò dimostra che è fondamentale che cisia un tema portante forte e rilevante, chepossa poi essere veicolato su diversi mezzie con strumenti differenti - spiega PietroMaestri, direttore creativo esecutivo JWT/RMG Connect -. Oggi, invece, in Italia si ten-de ancora molto a realizzare campagne ‘tat-tiche’, che non hanno un’idea importantealle spalle, e che rischiano di essere irrilevan-ti dal punto di vista dei contenuti. A questaforza dell’idea, si aggiunge una grande dispo-nibilità e apertura di Heineken", precisa Mae-stri. L’augurio, ovviamente, è che ‘Are you stillwith us?' trovi in Italia e anche all’estero al-tri numerosi riconoscimenti per la sua origi-nalità. Un importante banco di prova è sicu-ramente il Festival internazionale di Cannes,dove è stata iscritta come campagna inte-grata. “Sicuramente ci speriamo. Intanto ri-maniamo l’agenzia italiana che, dal 2004 aoggi, si è portata a casa il più alto numerodi leoni: sette bronzi in cinque anni”.

Un media mix all’insegna dell’engagementDi fronte ai ragazzi che vanno a guardarela partita dagli amici portandosi dietro la

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Pietro Maestri, direttore creativo esecutivo JWT/RMG Connect

HEINEKEN, UN DIVERTIMENTO TUTTO DA BERELA CAMPAGNA ‘ARE YOU STILL WITH US?’, FIRMATA DA JWT/RMG CONNECT,

DECLINA SU NUMEROSI E DIVERSI MEZZI UN’UNICA IDEA PORTANTE:

RIBADIRE AL TARGET DI RIFERIMENTO LE ‘BEER RULES’, QUELLE REGOLE

DI COMPORTAMENTO CHE SI CREANO FRA AMICI INTORNO A UNA BIRRA.

UN’INTEGRAZIONE ALL’ENNESIMA POTENZA, CHE LE HA FATTO MERITARE, CON

IL VOTO UNANIME DELLA GIURIA, IL PREMIO COME BEST HOLISTIC CAMPAIGN

DI QUEST’EDIZIONE DEGLI NC AWARDS.

DI ILARIA MYR

aw2010

ards Best Holistic Campaign

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fidanzata, o alle altre violazioni delle ‘beerrules’, quelle regole di comportamento chesi creano fra amici intorno ad una birra, Hei-neken lancia un ‘grido di allarme’, per ripri-stinare la giusta situazione di entertain-ment. Da qui l’idea di creare un piano di co-municazione fortemente integrato che, supiù fronti e con diversi mezzi, ribadisca lamentalità fresca e orientata al divertimen-to del maschio e del suo target, compostoprincipalmente da giovani fra i 18 e i 24 an-ni. Spot televisivi, guerrilla e ambient mar-keting, numerosi eventi e molto web, maanche direct marketing, attività sul puntovendita e una sponsorizzazione di un gran-de evento sportivo: questi gli strumenti at-traverso i quali è stato veicolato il messag-gio fondante di tutta la campagna, in unalogica perfettamente integrata che trovaquest’anno negli NC Awards il suo primovero riconoscimento pubblico. Scopriamola genesi e i dettagli del progetto attraver-so le parole di Bruno Bertelli, vice diretto-re creativo JWT/RMG Connect.

Ci descrive la campagna Heineken ‘Areyou still with us?' vincitrice di questo pre-mio? Quali mezzi sono stati coinvolti?L’obiettivo chiaro di questa campagna eracoinvolgere in maniera diretta il target diriferimento, composto dai giovani maschifra i 18 e i 24 anni che, diventando adul-ti, hanno sempre più impegni e responsa-bilità che mettono a rischio i loro momen-ti sacri da passare con gli amici attorno auna birra.Partendo da questo insight universale, ab-biamo dapprima realizzato degli spot tele-visivi multi soggetto, andati in onda dal-l’aprile dell’anno scorso: soggetti molto di-vertenti, come il ragazzo che ‘presenta’ lasua lavatrice agli amici, o quello che va avedere la partita accompagnato dalla ra-gazza.A questi abbiamo affiancato poi una piattafor-ma web, sul sito www.areyoustillwithus.com,per fare confluire le diverse attività realiz-zate e coinvolgere il nostro target, e abbia-mo creato una presenza sui social network.In collaborazione con Radio Deejay sonostati fatti degli scherzi telefonici ai ragaz-zi che secondo i loro amici si ‘erano persi’.Sono state inoltre sviluppate, nel corso deltempo, diverse iniziative di ambient e guer-rilla marketing dall’impronta fortementeironica. Al cinema, per esempio, all’iniziodella proiezione del film d’azione ‘Jijo’, ve-nivano mandati i primi minuti di un filmromantico in stile ‘Via col vento’, seguitidalla domanda ‘Are you still with us?’, chechiedeva implicitamente come mai nonerano già usciti dalla sala. Oppure alla Fnacalcuni film sono stati posti negli scaffali diun genere diverso: ovviamente, chi pren-deva un dvd d’amore nella colonna dei filmpolizieschi aveva diritto alla fatidica do-manda ‘Are you still with us?’, stampatadietro alla copertina del disco. O, ancora,

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Bruno Bertelli,vice direttore creativo JWT/RMG Connect

CREDITS CAMPAGNA ‘ARE YOU STILL WITH US?’_Direttore creativo esecutivo: Pietro MaestriVicedirettore creativo esecutivo: Bruno BertelliHead of art: Cristiana BoccassiniDirettori creativi associati RMG Connect: Davide Boscacci, Massimiliano Maria Longo (Interactive)Art director: Cristiana Boccassini, Marco Viganò, Fabrizio Pozza, Giulio Cuscito (web designer), Alessandro Agnellini, Giulio NadottiCopywriter: Bruno Bertelli, Cristiano Tonnarelli, Francesco Muzzopappa, Jack Blanga,Dario Gargiulo, Davide Iacono, Davide BoscacciWeb: Cesare Malescia (designer); Gianluca Cirone (developer)Casa di produzione e post produzione: FilmMaster (tv), Tool of North America (tv),MoviefarmRegia: Erich Joyner (tv)Mezzi utilizzati: tv, cinema, internet, web (website, banner campaign, social network),guerrilla, stampa, ambient, direct mailCentro media: MCA mediavest

LE ATTIVITÀ PIÙ CURIOSE DELLA CAMPAGNA_• guerrilla marketing ‘University Tonale Village’• operazione alla Fnac• evento sponsorship della Champions League all’Auditorium di Milano• operazione ‘beer gloss’ per San Valentino

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molto divertente è stata l’operazione Uni-versity Tonale Village: durante la settima-na bianca abbiamo creato una finta agen-zia per la ricerca di lavoro, dove i ragazzi sirecavano in giacca e cravatta per dei col-loqui.Certamente, l’iniziativa che ha avuto unarisonanza maggiore in Italia e all’estero èquella sviluppata la sera stessa della par-tita di Champions League Milan-Real Ma-drid, di cui Heineken era sponsor. Grazie all’aiuto di 200 complici abbiamo portatomolti ragazzi ad ascoltare un concerto dimusica classica, con finale ‘a sorpresa’: l’or-chestra da camera ha cominciato a suona-re l’inno della Champions, ed è apparso unmega screen che trasmetteva la partita.Infine, l’ultima operazione in ordine di tem-po è stato il lucidalabbra alla birra, realiz-zato per San Valentino: un regalo origina-le per le proprie fidanzate, distribuito da-vanti ai luoghi frequentati dai ragazzi evenduto anche online, dove è andato esau-rito in pochi giorni.

Quali erano le richieste del cliente perquesta campagna?Come ho detto, l’azienda voleva una cam-

pagna che ‘parlasse’ direttamente al targetcon un linguaggio e temi che appartengo-no alla sua vita di tutti i giorni. Se dunquenella precedente campagna ‘Made to en-tertain’ il focus di tutte le attività di comu-nicazione era incentrato sul brand, ora è in-vece il consumatore il protagonista indi-scusso, a cui ovviamente la birra Heinekensi lega come parte del suo mondo.

Quali sono gli elementi che hanno resovincente questa campagna? Quale la mar-cia in più?L’elemento vincente è sicuramente il fattoche è una campagna molto vera. Non c’èun messaggio che viene imposto, come av-viene invece in molti casi, ma al contrariosi parte da situazioni quotidiane e temi

molto vicini al target, che lo prendono dav-vero nel vivo. In un certo modo, è una cam-pagna ‘antipubblicitaria’, che si pone al li-vello del suo pubblico di riferimento.

Che cosa rende questa campagna davve-ro olistica? In che senso essa è integrata?È una campagna in cui c’è davvero tutto,tradizionale e non convenzionale. Soprat-tutto, è olistica in un modo molto diversorispetto a quello che si faceva in passato:prima si aveva la tendenza a coinvolgeretutti i mezzi senza una scelta strategica

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Gli spot televisivi della campagna ‘Are you still with us?’, andati in onda da aprile 2009, presentano alcune divertentisituazioni di violazione delle ‘beer rules’

Alla Fnac di Milano, nel giugno 2009,alcuni film sono stati posti negli scaffali

di un genere diverso, con dietro stampata la fatidica domanda ‘Are you still with us?’

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precisa. Oggi invece si utilizzano strumen-ti diversi a seconda delle vere necessità,scegliendo quelli giusti per la precisa ope-razione che si mette in campo. Questo ap-proccio al 'channel thinking' è sempre piùimportante in un mondo dove i mezzi e glistrumenti a disposizione sono sempre piùampi e dove diventa sempre più comples-so sapere come creare il mix vincente cheporta i risultati desiderati.

Che percorso ha seguito l’idea creativanella realizzazione di questa campagna?L’azienda ha chiesto all’agenzia di realiz-zare una campagna a 360°. L’agenzia haproposto varie idee e con il cliente si è ra-gionato su quale fosse la migliore. Da lì inpoi c’è stato un vero e proprio lavoro diteam con il gruppo marketing di Heineken,che da cliente è passato ad essere vero eproprio partner nella realizzazione dei va-ri progetti. All’estero se si guardano i cre-dits delle campagne integrate ci sono sem-pre almeno una cinquantina di nomi. InItalia non abbiamo la stessa disponibilitàdi mezzi e persone; per Heineken siamoriusciti a realizzare una campagna del ge-nere solo grazie al commitment del clien-te. Io non finirò mai di ringraziare Gianlu-ca di Tondo, Roberto Giugliano e tutte lepersone di Heineken Italia che hanno con-tribuito alla realizzazione e al successo di'Are you still with us?'.

Quali risultati avete ottenuto?I risultati sono stati positivi su tutte le ope-razioni. Solo per l’evento all’Auditorium diMilano, in occasione della Champions Lea-gue, sono stati coinvolti direttamente 1.000ragazzi, mentre ben 12 milioni sono le per-sone che hanno seguito in diretta o sonovenuti a conoscenza dell’evento, e oltre 5milioni i visitatori unici sul sito web.

La campagna ‘Are you still with us? È desinata a continuare nel tempo?Sicuramente non si è conclusa qui. Sonoallo studio nuove e diverse declinazioni deltema centrale del divertimento, che si pre-sta molto a idee nuove e originali. Al mo-mento stiamo studiando un’evoluzione ‘so-cial’ sul web. Ma è ancora presto per daredettagli. nc

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La sera della partita Milan-Real Madrid,21 ottobre 2009, 1.000 ragazzi sono statiportati a un concerto di musica classica,presso l'Auditorium di Milano, con finale ‘a sorpresa’: un mega screen che trasmettevala partita

Al cinema, nel settembre 2009, all’iniziodella proiezione del film d’azione ‘Jijo’,venivano proiettati i primi minuti di un film romantico, seguiti dalla nota frase ‘Are you still with us?’

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© 2005 FIFA TMWORLD CUP

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AI MONDIALIFIFA 2010.

PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA UNA RADIO PRIVATA

ACQUISISCE I DIRITTI PER LA TRASMISSIONE

IN DIRETTA DEI MONDIALI DI CALCIO.

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‘Work in progress’ per la quarta edizione degli NC Awards, l’ini-ziativa indetta da ADC Group per premiare l’eccellenza della co-municazione in tutte le sue espressioni. Un successo premiatodurante la serata del 7 giugno, all’Auditorium di Milano.Il periodo di riferimento delle campagne iscritte è gennaio-di-cembre 2009, per una competizione aperta, come ogni anno, atutti i soggetti che, a diverso titolo, operano nel settore: dalleagenzie di pubblicità ai centri media, dalle case di produzione al-le agenzie di comunicazione integrata. Inoltre, da quest’anno, sisono aggiunte anche le campagne realizzate nel primo trimestredel 2010, che hanno concorso nelle nuove sezioni ‘Premio SpecialeAnteprima Olistica 2010’ e ‘Premio Speciale Anteprima Classica2010’.Tutte le campagne iscritte quest’anno, 174 in tutto, sono stateesaminate e giudicate da una giuria di prestigio presieduta daMarcella Bergamini, media director gruppo Danone, che ha sele-zionato quelle più meritevoli di vincere uno dei premi in palio.

Di tutte queste ben 61 hanno concorso all’assegnazione dellaBest Holistic Campaign, ovvero sono state veicolate sui mezzi dialmeno due delle tre aree previste:Tradizionale, Interattiva/Digitalee Media Innovativi.Considerando che il 2009 è stato l’‘annus horribilis’ in tutti i set-tori, il bilancio di questa edizione degli NC Awards rispetto a quel-la precedente è sicuramente positivo: pur in una congiuntura eco-nomica pessima, che ha portato a tagli consistenti degli investi-menti, la comunicazione ha proseguito sulla strada dell’innova-zione. E le campagne esaminate dai 27 giurati lo dimostrano be-ne: originalità, multimedialità e interattività sono gli ingredien-ti sostanziali di molti dei lavori iscritti, sia da società note e digrandi dimensioni sia da realtà più ridotte, ma non per questomeno innovative. Soprattutto, è emersa con forza la presenza delweb e del digitale, che l’anno scorso si presentava ancora sottoforma di ‘sperimentazione’. La strada dunque è stata imboccata.Certo, c’è sempre molto da fare. Ma chi ben comincia…

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INNOVAZIONE A PROVA DI CRISIBILANCIO POSITIVO PER GLI NC AWARDS 2010 SIA PER QUANTO RIGUARDA

IL NUMERO DI ISCRITTI SIA PER LA QUALITÀ DELLE CAMPAGNE, NONOSTANTE

LA CRISI CHE HA SEGNATO PESANTEMENTE L’ANNO PASSATO. SOTTO

LA PRESIDENZA DI MARCELLA BERGAMINI, I 26 GIURATI HANNO ESPRESSO

IL VERDETTO DOPO AVERE GIUDICATO 174 PROGETTI, DI CUI BEN 61 IN

CORSA PER LA BEST HOLISTIC CAMPAIGN. ‘OSPITI FISSI’: IL WEB E IL DIGITALE.

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L’INTEGRAZIONE PASSA DAL WEBRIUNITI A MARZO PER ELEGGERE I VINCITORI DEGLI NC AWARDS 2010,

I 26 GIURATI, SOTTO LA PRESIDENZA DI MARCELLA BERGAMINI, MEDIA

DIRECTOR GRUPPO DANONE, HANNO EVIDENZIATO UNA SEMPRE MAGGIORE

PRESENZA DEL DIGITALE NELLE CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE DELLE

AZIENDE, A PRESCINDERE DAI SETTORI MERCEOLOGICI E DALLE DIMENSIONI.

TUTTI CONCORDI NEL DIRE CHE L’INTEGRAZIONE È OGGI UNA REALTÀ,

NONOSTANTE LA CRISI.

Campagne multimediali e interattive, incui il web è spesso un ingrediente impre-scindibile: è questo il trend dominante nel-la comunicazione in Italia, emerso duran-te i lavori della giuria degli NC Awards, ilpremio istituito da ADC Group per le ec-cellenze olistiche dell’advertising tout courtdell’ultimo anno.Venerdì 19 marzo si è riunito presso il Cen-tro Congressi Fondazione Cariplo a Milanoun panel di 26 giurati di grande prestigio,presieduto da Marcella Bergamini, mediadirector Gruppo Danone, per valutare i 174progetti iscritti e decretare i vincitori delletre aree di riferimento: Area Tradizionale,Area Interattiva/Digitale e l’Area dei Me-dia Innovativi. Sono inoltre stati assegna-ti gli Special Awards quali: Best HolisticAgency, Best Media Agency, Best Produc-tion Company, Best Holistic Company,Premio Promocard Cartolina dell’anno,

Premio Fondazione Cariplo per la Miglio-re Campagna Non Profit/Sociale, Premioalla Csr, Premio al Creativo dell’Anno, Pre-mio al Migliore Effetto Speciale, Premioall’Agenzia dell’Anno ‘Davide Contro Go-lia’. Novità di quest’anno il Premio ‘Sfidadell’Anno’, che incorona l’azienda che hasaputo lanciare una sfida vincente in unnuovo mercato grazie a una strategia di co-municazione efficace e innovativa, e la ri-visitazione del Premio Speciale Antepri-ma 2010, che prende in esame le campa-gne uscite nel primo trimestre del 2010, daquesta edizione diviso in due sottocatego-rie, Olistica e Classica.Durante l’intensa giornata di lavori, i giu-rati hanno potuto esaminare con attenzio-ne le diverse campagne proposte e dare ungiudizio sul livello di integrazione raggiun-ta. Dopo avere quindi votato in tre sessio-ni separate i lavori delle diverse aree, la giu-ria si è riunita in sessione plenaria per espri-mersi sul premio dei premi: la Best HolisticCampaign, che ha visto ben 61 campagnecontendersi l’alloro.Nell’attesa di assistere alle premiazioni ilprossimo 7 giugno all’Auditorium di Mila-no, ecco alcuni commenti a caldo dei giu-rati raccolti subito dopo la sessione plena-

Marcella Bergamini, media director gruppo Danone, presidente di giuria

agli NC Awards 2010

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LA GIURIA1 2 3 4 5

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1 - Pinuccia Algeri, direttore comunicazione Mediamarket, 2 - Francesca Amadori, corporate communication Amadori, 3 - Dario Bolis, direttorecomunicazione Fondazione Cariplo, 4 - Fabio Camerano, responsabile eventi Poste Italiane, 5 - Giovanni Cerutti Berti, presidente Promocard,6 - Dario Chirichigno, responsabile business communication Telecom Italia, 7 - Fernando Cocconi, direttore marketing Sammontana,8 - Francesco Cruciani, direttore marketing Campari. 9 - Tea Della Pergola, direttore mktg & comunicazione gruppo Euronics, 10 - Silvia Fellegara,responsabile pubblicità e new media Enel, 11 - Marion Fischnaller, direttore comunicazione Thun, 12 - Paolo Fontana, amministratore delegato Gancia, 13 - Luigi Maccallini, responsabile comunicazione New Media BNL Gruppo BNP Paribas, 14 - Teresa Madeddu, manager mediaItaly/Greece/IBeria Kraft Foods Italia Services, 15 - Andrea Mattei, direttore generale ClassEditori, 16 - Barbara Montepilli, responsabilecomunicazione commerciale Poste Mobile, 17 - Stefania Rosi, direttore mktg & comunicazione Parmacotto, 18 - Maurizio Scibilia, direttore servizio pubblicità e immagine Banca Monte dei Paschi di Siena, 19 - Michael Staskin, direttore marketing e comunicazione Sisal, 20 - FabrizioValente, partner fondatore Kiki Lab, 21 - Giancarlo Vergori, responsabile Digital Media & Advertising Matrix SpA, 22 - Angela D'Amelio, ConsigliereUnicom, 23 - Diego Maria Masi, Presidente Assocomunicazione, 24 - Layla Pavone, presidente onorario Iab Italia,25 - Giovanna Maggioni, direttore generale Upa, 26 - Filomena Rosato, vice presidente Assorel

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ria, da cui emergono spunti e suggerimen-ti interessanti, elogi per il premio, ma an-che qualche critica costruttiva.Marcella Bergamini presidente di Giuria:“Stavolta è stata proprio ‘nuova comuni-cazione’. Ho notato lo sforzo da parte ditutte le campagne di avvalersi di una logi-ca integrata, non solo nell’utilizzo dei di-versi mezzi, ma nel pensiero progettualeche si declina poi sui diversi strumenti. Èemerso anche, con forza, che il mondo webe digital oggi non è più utilizzato solo in af-fiancamento ad altre campagne, ma anzi èspesso il punto di partenza”.Pinuccia Algeri, direttore comunicazioneMediamarket: “È stata la mia prima voltacome giurato agli NC Awards ed è stataun’esperienza molto divertente: ho vistocampagne splendide e ho notato una cre-scita importante della multicanalità. Unconsiglio alle aziende per il futuro: speri-mentate ancora di più l’interattività e so-prattutto il mobile, ancora poco presente”.Francesca Amadori, corporate communi-cation Amadori: “Quello che più mi ha col-

pito in questa prima esperienza agli NCAwards è notare come sta evolvendo la co-municazione e come le aziende stiano adot-tando non solo campagne classiche, ma an-che il web. Un suggerimento per la creati-vità italiana? Le aziende dovrebbero soste-nere di più i creativi innovativi”.Dario Bolis, direttore comunicazione Fon-dazione Cariplo: “Oggi ho capito quanto ilsettore del non profit sia ancora parecchiolontano dai risultati che si possono otte-nere, in un contesto in cui le regole dellacomunicazione non possono esulare daquelle del profit. Ho visto campagne di que-sto settore molto belle, anche se spessoviene stressato eccessivamente l’aspettoemotivo”.Fabio Camerano, responsabile eventi Po-ste Italiane:“Ho notato che alcune campa-gne si proponevano come olistiche, senzaperò che il budget a disposizione lo rendes-se possibile. Credo che per concorrere allaBest Holistic Campaign, infatti, ci voglianoanche risorse economiche adeguate. Ri-spetto alla scorsa edizione c’è una cresci-

ta del web e una maggiore presenza di set-tori merceologici diversi: molte anche lecampagne sociali, alcune delle quali effica-ci e integrate”.Giovanni Berti Cerutti, presidente Promo-card:“Si è visto come la comunicazione nel2009 abbia risentito della crisi economica.Rispetto all’anno scorso non ho visto unagrande evoluzione: c’è ancora un orienta-mento condiviso ad andare verso un certotipo di piattaforme con un’ottica un po’vecchia”.Dario Chirichigno, responsabile businesscommunication Telecom Italia:“L’anno scor-so mi ero augurato di vedere più coraggioda parte delle aziende e più esperimenti diprogetti con budget ridotti: mi sembra chequest’anno ciò sia avvenuto. Ho riscontra-to, però, una certa difficoltà nel giudicarele campagne web solo attraverso immagi-ni statiche, che non facevano capire comeeffettivamente l’operazione fosse stata svi-luppata”.Fernando Cocconi, direttore marketingSammontana:“Ormai siamo arrivati all’in-

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tegrazione: alcune delle campagne che hovisto sono davvero notevoli. In particolaremi ha colpito l’uso del digitale, che perso-nalmente considero più adatto ad alcunisettori merceologici e meno ad altri”.Francesco Cruciani, direttore marketingCampari: “Più che una campagna in parti-colare direi che è il tipo di approccio di al-cuni ad avermi colpito positivamente”.Angela D’Amelio, consigliere Unicom:“Ri-spetto allo scorso anno c’è stato un incre-mento delle campagne in cui sono stati uti-lizzati anche gli eventi e che siano proprioquesti ad aver dato valore aggiunto allapresentazione dei progetti. Le agenzie do-vrebbero presentare le campagne in modopiù completo, senza dimenticare gli ele-menti essenziali”.Tea Della Pergola, direttore marketing ecomunicazione Gruppo Euronics: “È stato

un momento interessante di confronto conaltre aziende e di analisi di molte campa-gne davvero olistiche. Importante è a mioparere che ci sia un’idea creativa che fac-cia da cappello a tutta la campagna, mache venga poi declinata su ogni mezzo informa diversa, tenendo conto delle neces-sità di ogni strumento”.Silvia Fellegara, responsabile pubblicità enew media Enel: “È emerso come il web siaoggi sempre presente nelle campagne dicomunicazione, mentre, anche solo l’annoscorso, non era un denominatore comune:ciò dimostra che il ragionamento olisticoè entrato nel meccanismo di comunicazio-ne un po’ in tutti i settori”.Marion Fischnaller, direttore comunicazio-ne Thun: “La prima volta da giurato è stataper me un’esperienza emozionante e utile.Ho notato come l’approccio olistico stia dav-

vero prendendo piede. Per la mia azienda lasfida sarà quella di trovare la sinergia fra tut-ti i canali di comunicazione oggi disponibi-li e farli convivere con i media tradizionali”.Paolo Fontana, amministratore delegatoGancia: “Abbiamo visto campagne moltostimolanti, come quella di Heineken, unadelle più intelligenti, sia per concept crea-tivo sia per integrazione. Sul web, poi, si co-minciano a vedere forti cambiamenti e siinizia a capire come i consumatori utilizzi-no queste forme di comunicazione”.Luigi Maccallini, responsabile comunica-zione New Media BNL Gruppo BNP Pari-bas:“Sono stati fatti molti passi avanti ver-so l’integrazione in molte industry diverse.I casi di eccellenza sono per lo più legati aimarchi più ‘sexy’ e facili da comunicare, chehanno disponibilità di budget e un ‘worldof mouth’ naturale. È emersa da questagiornata una bella picture della salute del-la comunicazione in Italia che non ha nul-la da invidiare agli altri Paesi”.Teresa Madeddu, manager mediaItaly/Greece/Iberia Kraft Foods Italia Ser-vices: “Mi hanno colpito la professionalitàdegli altri giurati e la multimedialità di mol-te campagne. Oggi si è visto che c’è mol-ta più multimedialità di quanto ci si imma-gini e molte attività sul territorio”.Giovanna Maggioni, direttore generale Upa:“Questo premio è un’occasione per vede-re anche campagne meno importanti dalpunto di vista economico, ma con una qua-lità che è giusto apprezzare. È però spessostato difficile per noi giurati cogliere la fre-schezza della campagna nelle sue singolecomponenti, a causa anche della comples-sità di alcune campagne. Per questo credoche una giornata di giuria possa, per il fu-turo, non essere sufficiente”.Diego Masi, presidente Assocomunicazio-ne: “Una cosa ottima. La giuria era moltocompetente e professionale, e anche lecampagne che ho visto durante la matti-na in cui ero presente erano di buon livel-lo. Un’unica osservazione: le agenzie cheiscrivono le campagne al premio dovreb-bero essere più creative e soprattutto da-re maggiori dettagli sui risultati raggiuntidal progetto. Inoltre dovrebbero fare mag-

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giore attenzione a non fare concorrere unastessa campagna per tante categorie per lequali non hanno le caratteristiche”.Andrea Mattei, direttore generale ClassEditori: “Molte campagne sono davvero in-novative e giovani.Quello che ancora manca è un’ulteriore in-tegrazione tecnologica, che parta dalla tve coinvolga altri mezzi come la televisionedigitale e online: già oggi alcuni produtto-ri televisivi stanno integrando il mezzo te-levisivo con il decoder in maniera da ave-re insieme l’offline della tv con l’online delweb. Sarà cioè possibile portare sulla tvquello che oggi si fa su altri mezzi (iPhone,pc) davanti alla tv accesa”.Barbara Montepilli, responsabile comuni-cazione commerciale Poste Mobile: “Ungrande spunto per noi aziende a guardarela comunicazione da tutti i lati. Belli glispunti di comunicazione integrata, interes-sante l’utilizzo di media non convenziona-li. Ho trovato particolarmente interessan-te anche la sessione Promocard, un mezzoche unisce la creatività alla duttilità del me-dia e che ha mostrato risultati stimolantie curiosi”.Layla Pavone, presidente onorario Iab Ita-lia:“La giornata di oggi dimostra come l’Ita-lia non sia affatto indietro rispetto ai com-petitor internazionali dal punto di vista del-

la creatività e della capacità delle agenzie.Il peso del digitale nelle campagne potreb-be essere però superiore: c’è ancora un po’di paura, anche se dal punto di vista crea-tivo i progetti di quest’anno sono sicura-mente migliori di quello scorso. Oggi non èpiù possibile giudicare una campagna soloper un mezzo, ma si deve tenere conto del-la multimedialità globale, che oggi purtrop-po non ho visto sempre rappresentata”.Filomena Rosato, vice presidente Assorel:"Mi ha fatto molto piacere che in finale siaarrivata una campagna di un'agenzia di pic-cole dimensioni, caratterizzata da una crea-tività incredibile e da un budget impensa-bile. In generale, l'integrazione dei tool dicomunicazione è molto più accentuata ri-spetto agli anni passati, ma ho notato an-cora una scarsa sensibilità nell'esaltare laprogettualità delle relazioni pubbliche nel-l'ambito di una campagna di comunicazio-ne integrata, fortemente ancorata alla crea-tività advertising".Stefania Rosi, direttore marketing e comu-nicazione Parmacotto: “È emersa una si-tuazione completa del panorama pubblici-tario in Italia. I new media più che mai ini-ziano a farsi sentire. Nostro compito di giu-rati è considerare il nuovo panorama, cheriguarda diverse categorie merceologiche,senza distinzioni”.

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nc_speciale nc awards_la giuria

Maurizio Scibilia, direttore servizio pubbli-cità e immagine Banca Monte dei Paschidi Siena: “L’esperienza da giurato consentedi cogliere a pieno il lavoro professionaleche sta a monte delle campagne. La pro-fessionalità non è più un optional: da tem-po siamo arrivati a un’integrazione ampiae completa, che tutti i professionisti riesco-no a esprimere bene. Un vincolo è peròspesso il budget”.Michael Staskin, direttore marketing e co-municazione Sisal: “Numerose campagnesono apprezzabili per l’innovazione e la crea-tività, ma sono poco orientate a sottoli-neare i benefici del prodotto. Molti spotpubblicitari, pur riscuotendo grande suc-cesso di pubblico, non riescono a comuni-care il prodotto, perdendo così di efficacia.Ho apprezzato lo sforzo di saper adattarel’idea creativa ai vari formati, mantenen-dola sempre viva.Lo stesso soggetto può trovare declinazio-ne sulla stampa, radio, tv e internet senzaperdere la forza impattante e l’originalitàdel concept creativo. Mi è anche molto pia-ciuto l’ampio uso di media unconventio-nal, che permette di raggiungere il targetin luoghi totalmente inattesi facendo sì chela brand awarness resti sempre alta”.Fabrizio Valente, partner fondatore KikiLab: “Sono soddisfatto che fra i primi tre cisia anche la campagna Ania, che aveva unbudget molto ridotto: uno stimolo a ricor-dare che prima di tutto vengono le idee. Uncaso di eccellenza è anche la campagna Hei-neken. Purtroppo la media dei casi propo-sti rimane però ancora troppo tradiziona-le; mancavano, per esempio, progetti cheintegrassero la comunicazione anche sulpunto vendita che è invece sempre più im-portante nella relazione con il cliente”.Giancarlo Vergori, responsabile digital me-dia & advertising Matrix: “Finalmente ve-do un po’ più di digitale, anche rispetto al-l’anno scorso, con formati diversi e ancheun po’ di mobile. Si è però visto il peso del-la crisi. Un messaggio per le agenzie cheiscrivono le campagne al premio: presen-tate i lavori nel dettaglio, perché altrimen-ti è difficile capire come si evolvono e qua-li sono le loro declinazioni”. nc

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Da sempre Niumidia Adv crede nei proget-ti di qualità a lungo termine. La comunica-zione, l’advertising, la creatività rappresen-tano il suo ossigeno, parte del suo dna, co-sì come seguire i trend. Per la concessiona-ria del gruppo Telecom Italia, la creatività èstrettamente legata anche agli spazi, ai mez-zi e ai contesti sociali che si respirano, ec-co perché una full immersion nell’eccellen-za rappresenta per l’azienda uno stimolo.Andrea Cugnasca, responsabile NiumidiaAdv di Matrix e Giancarlo Vergori, respon-sabile digital media e advertising Matrix,raccontano le motivazioni che, in continui-tà con il 2009, anche quest’anno vedonol’azienda a fianco della migliore campagnadi comunicazione online, grazie allo ‘Spre-mio’, lo spremiagrumi gigante da indossa-re come un sombrero, simbolo di concen-trazione, per ‘spremere il meglio’ della co-municazione.

Quali sono i punti di forza del progetto Ba-rilla ‘Gli amici sono i fratelli che ti scegli’firmato da Young&Rubicam Brands, pri-mo classificato nella categoria ‘campagnaonline’?

(Vergori) Mi ha entusiasmato tutto il pro-getto, curato davvero a 360 gradi. Da ad-detto ai lavori, ho colto un forte coinvolgi-mento dell’azienda: Barilla ci ha creduto eha investito molto in termini di risorse, crea-

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A sinistra Andrea Cugnasca,responsabile Niumidia Adv di Matrix

A destra Giancarlo Vergori,responsabile digital media e advertising

Matrix, società del gruppo Telecom Italia

ONLINE DA SPREMIAREPER IL SECONDO ANNO NIUMIDIA ADV LEGA IL PROPRIO NOME AL PREMIO

CHE ADC GROUP ATTRIBUISCE ALLE ECCELLENZE DELLA COMUNICAZIONE

ONLINE. ANCORA UNA VOLTA, LO ‘SPREMIO’, SPREMIAGRUMI GIGANTE

DA INDOSSARE COME UN SOMBRERO, INCORONERÀ L’INIZIATIVA DI

COMUNICAZIONE PIÙ ORIGINALE DEL MONDO INTERNET. RAPPRESENTATA

QUEST’ANNO DAL PROGETTO BARILLA ‘GLI AMICI SONO I FRATELLI CHE

TI SCEGLI’ FIRMATO DA YOUNG&RUBICAM BRANDS.

DI MARINA BELLANTONI

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ards SponsorCampagna Online

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tività, mezzi ed eventi, molto particolari einnovativi... Abbiamo premiato una cam-pagna davvero olistica che ha giocato mol-to sulla simpatia e sull’autoironia, capacedi coinvolgere le persone, e in particolareil pubblico internet.

Quali caratteristiche deve possedereun’iniziativa online per avere successo?(Vergori) Come per tutte le campagne de-ve far parte di una strategia, ben precisa.Chiari gli obiettivi da raggiungere, i mes-saggi da trasmettere e i mezzi che si vo-gliono usare. Certo bisogna conoscere ilmezzo, internet è più complesso perchépermette una risposta immediata, ma que-sto, che è indubbiamente un valore aggiun-to, a volte si trasforma nel suo limite e il‘click trought’ diventa l’unica misurazione.Grave errore.

Qual è il valore aggiunto che offre Niumi-dia Adv nell’ambito della comunicazioneonline? (Cugnasca) Niumidia Adv è l’unica con-cessionaria in grado di offrire un’offertaestesa a internet, mobile e iptv che si ca-ratterizza per la gestione degli spazi sulportale Virgilio, sui cellulari dei clienti Tim,sui portali mobili Virgilio e Tim e sulla iptvAlice Home Tv. Il mobile è il settore che,grazie alla continua diffusione della navi-gazione degli utenti in mobilità, confermaottime opportunità di crescita. Per questoabbiamo affiancato agli strumenti già so-lidi e utilizzati, come TimSpot,TimSpot Di-rect, sms, mms e video, il display adverti-sing sui portali mobili di Virgilio e Tim. Aquesti si aggiungono le applicazioni Virgi-lio per iphone e Android, tutte contenen-ti spazi pubblicitari.

Quali sono le principali strategie che ave-te adottato nel campo dell’offerta di pro-dotti e servizi? (Vergori) I nostri prodotti, Virgilio in pri-mis, coniugano, da sempre, qualità e vasteaudience. Il portale, infatti, è un brand sto-rico della rete internet in Italia, ma ancheun portale proiettato verso il futuro e incontinua crescita.

In marzo, ha registrato una crescita com-plessiva di mail, ricerca e contenuti, frut-to di buone performance della communi-ty e sintomo di un portale completo, ap-prezzato e con audience affezionate. Nel-l’ultimo mese, ha superato i 12 milioni diutenti unici (fonte AW View Audiweb byNielsen), posizionandosi al primo posto trai portali più navigati in Italia.La community ha registrato oltre 4,8 mi-lioni di utenti unici mensili, uno dei risul-tati più alti nell’ultimo anno.Per quanto riguarda i contenuti, invece, iltrend positivo ha riguardato soprattutto ilcanale ‘news’ e ‘sport’. Bene anche il rin-novato canale ‘economia’ che da febbraioa marzo 2010 è cresciuto del 26%, atte-standosi al terzo posto del ranking di ca-tegoria.Ottimi anche i risultati di Virgilio Musicae Viaggi, che si attestano tra i canali pre-feriti nei rispettivi ambiti di riferimento, ela performance sul versante mobile. Gliutenti unici sono quasi raddoppiati in unanno (+88%) superando la soglia dei

420mila. Il trend positivo è stato accen-tuato dal buon andamento del portale mo-bile e delle applicazioni iPhone: OKNoti-zie è stabilmente tra le più scaricate dellacategoria social network App Store. Tra imaggiori successi in termini di traffico dasegnalare la sezione Fotogallery per iPho-ne con oltre 100mila pagine viste a setti-mana.Per quanto riguarda le novità Niumidia Advquest’anno la parola d’ordine sarà geolo-calizzazione, possibilità di offrire messag-gi pubblicitari localizzati in base alla pro-venienza geografica dell’utente, e maggio-re attenzione alle pianificazioni a target,per permettere ai messaggi di raggiunge-re pubblici mirati e selezionati. nc

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Per il secondo anno, lo spremiagrumisombrero di Niumidia Adv incoronerà

la migliore campagna online agli NC Awards 2010

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Telesia vanta una consolidata esperienza especializzazione nell'outdoor tv: il Gruppo,da circa vent’anni, gestisce tecnologia, con-tenuti e commercializzazione degli spazi.Studi e investimenti continui nello svilup-po del prodotto hanno portato a differen-ziare il medium rispetto agli altri network:gli schermi Telesia sono posizionati in ban-china e ai gate di imbarco, cioè in luoghidi attesa e non di passaggio, dove il pub-blico viene raggiunto in un momento diforte recettività. Il palinsesto comprendeun mix di informazione, intrattenimento epubblicità dove i contenuti editoriali, newse info di pubblica utilità, rappresentano unforte driver attenzionale.

L’Istant Tv gode del favore del pubblico chegli attribuisce valori positivi ‘coinvolgentee interessante’ e non intrusivi ‘tranquilliz-zante e piacevole’ che generano un indicedi gradimento pari all’85,2%.Altri plus: ca-pillarità del network e copertura naziona-le. Tutti valori di cui il mercato ha pienaconsapevolezza come dimostrano i risul-tati positivi raggiunti nel 2009. Un annodi grande criticità, in cui l’outdoor tv si èdistinta, insieme a internet e card, per averchiuso con il segno positivo.“A breve - racconta Gianalberto Zappo-nini, amministratore delegato Telesia -completeremo il restyling del network del-la metro di Milano che consentirà di am-pliare il bacino di utenza.Il raddoppio delle stazioni e l’istallazionedi ulteriori 100 monitor porteranno a unincremento dell’87% della copertura to-tale del circuito e a un aumento del 64%del numero di passeggeri milanesi rag-giunti”.Novità anche per il palinsesto: in cantierenuovi format vivaci e rapidi che renderan-no contenuti e contenitori più accattivan-ti e moderni, offrendo agli investitori nuo-

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Gianalberto Zapponini,amministratore delegato Telesia

AFFINITÀ TELEVISIVETELESIA CREDE PARTICOLARMENTE NEL BINOMIO TV-OUTDOOR TV E

NELL’UTILIZZO CONGIUNTO DEI DUE MEZZI, CAPACE DI AUMENTARE LE

PERFORMANCE DELLA COMUNICAZIONE FINO AL 50%. PER QUESTO, IN

OCCASIONE DEGLI NC AWARDS 2010, LA OUTDOOR TV COMPANY HA DECISO

DI SPONSORIZZARE IL PREMIO PER LA MIGLIOR CAMPAGNA TELEVISIVA,

VINTO QUEST’ANNO DAL PROGETTO ‘DRITTI AL PUNTO’ FIRMATO DA

SAFFIRIOTORTELLIVIGORITI PER SEAT PAGINE GIALLE.

DI MARINA BELLANTONI

aw2010

ards SponsorCampagna Televisiva

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ve opportunità di comunicazione per par-lare ai fast moving consumers.E ancora nuove analisi e ricerche per sup-portare i brand e per raffinare la nuova po-litica commerciale. Gli studi condotti fino-ra hanno definito una serie di indicatoriutili a valutare l’outdoor tv con lo stessolinguaggio dei media classici: contatti, Grp,copertura e Ots di una campagna tipo sul-l'outdoor tv di Telesia sono dati, oggi, di-sponibili.Un’analisi approfondita del profilo dell’au-dience, inoltre, ha permesso a Telesia di in-dividuare Grp specifici per tre cluster delmezzo, i target più appetibili, sui quali si è

concentrata l’attenzione dell’azienda: ler.a. dai 25 ai 54 anni, gli adulti dai 15 ai 34anni e gli uomini dai 15 ai 44 anni. Su que-sti aspetti qualitativi e sulla logica del co-sto per spot si fonda la nuova politica com-merciale aziendale, all’indomani di un an-no difficile, per riportare l’asse centrale del-la competizione dal ‘marketing del migliorprezzo’ alla riscoperta dei target e dei lo-ro valori. Ed è proprio pensando al valoredella creatività e della comunicazione Docche Telesia ha deciso di sponsorizzare ilpremio per la miglior campagna televisivain occasione degli NC Awards 2010.“Il nostro mezzo, l’outdoor tv - spiega Zap-

ponini -, è assimilabile alla tv tradizionaleperché utilizza le stesse logiche di trasmis-sione e lo stesso linguaggio emozionale,ma si posiziona sul mercato come un mez-zo a essa complementare, perché raggiun-ge i target più difficili per la tv classica.La nostra outdoor tv, presente negli aero-porti e nelle metropolitane, è tra i mediainnovativi che colpiscono i target più am-biti e ricercati dai brand: i frequent mover.Crediamo molto nel binomio tv-outdoortv, convinzione maturata grazie a ricerchedi mercato che evidenziano come l’usocongiunto del nostro mezzo con la tv clas-sica aumenti le performance della comu-nicazione fino al 50%. Totalità dei target,obiettivi di quantità e qualità allo stessotempo, questi i risultati raggiunti dal mixdi tv e outdoor tv. Per questo abbiamo de-ciso di legare il nostro nome al premio cheADC Group attribuisce alla migliore cam-pagna televisiva”.Ma come giudica,Telesia, la campagna te-levisiva ‘Dritti al punto’ firmata da Saffi-rioTortelliVigoriti per Seat Pagine Gialle,vincitrice del premio di categoria agli NCAwards? “La campagna è brillante, coinvolgente e,proprio come il pay-off che la caratteriz-za, va dritta al punto, rendendo visibili econcreti, attraverso oggetti e persone, i ser-vizi offerti da Pagine Gialle - risponde Zap-ponini -. Mostrare i protagonisti della ri-cerca, nei diversi profili, e le fasi di consul-tazione del portale in progressione, creaidentificazione nello spettatore che si trova coinvolto a vivere direttamentel’esperienza d’uso. Così come va ‘dritto alpunto’ il nostro mezzo, che, diretto sul tar-get, consente di limitare al massimo la di-spersione dei contatti”. nc

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Telesia, sponsor del premio campagnatelevisiva, progetta, realizza e gestisce i network di outdoor tv presenti negli aeroporti e nelle metropolitane

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Dalla stampa agli eventi, passando per ra-dio, web e televisione. In qualità di casa edi-trice multimediale, Class Editori ha svilup-pato un’ampia conoscenza di tutte le ca-ratteristiche peculiari dei diversi strumentidi comunicazione. Consapevole, quindi, chela capacità comunicativa di un’efficace cam-pagna stampa sia impareggiabile e rappre-senti sempre il modo migliore per emozio-nare, comunicando in modo completo e ap-profondito, sceglie di sponsorizzare il pre-mio per miglior 'Campagna Stampa'.“Abbiamo scelto di legarci a tale premio -spiega Andrea Mattei, direttore generaleClass Editori - perché confidiamo che, an-che in un momento di crisi, l’editoria tra-dizionale mantenga saldo un ruolo inso-stituibile e cruciale”.Un premio vinto quest'anno dalla campa-gna ‘Se non lo visiti, lo portiamo via’, rea-lizzata dal gruppo DDB per il ministero peri Beni e le Attività Culturali.

Attraverso la minaccia della privazione del-l'oggetto del messaggio stesso lo sloganaccentua efficacemente l'importanza el'unicità del patrimonio culturale italiano,normalmente ignorato o quantomeno da-to per scontato perché ‘facilmente fruibi-le’. Una comunicazione d’effetto, come sievince dalle parole stesse di Mattei: “La mo-

dalità visiva individuata è estremamenteefficace e suggestiva sia nella versione car-tacea sia in quella video, attirando in ma-niera curiosa e immediata l'atten-zione e raggiungendo appieno l’obiettivodel messaggio. Anche la scelta dei sogget-ti proposti è ottimale e immediata così co-me il pay off, chiaro, sintetico e diretto”.Scelte vincenti, dunque, per una campagnada podio. Ma quali sono le caratteristicheche deve possedere una campagna stam-pa per avere successo?“Una buona campagna stampa deve esal-tare il rapporto diretto e fisico che si in-staura con il lettore che sfoglia una pagina- risponde Mattei -. Rispetto ad altri stru-menti, la pagina stampata permette al let-tore di soffermarsi, riflettere, fare proprio ilmessaggio veicolato".Una campagna stampa di successo devesfruttare al massimo questa occasione didialogo diretto con il destinatario della co-municazione, attirandolo ed emozionan-dolo nei pochi secondi che ha a disposizio-ne prima che il lettore ‘volti pagina’.Se il messaggio è giusto, l’immagine appro-priata e il copy efficace, il lettore si soffer-ma ad approfondire, in quel momento siinstaura un rapporto diretto quasi un dia-logo e la campagna stampa può essere de-finita un successo. nc

Andrea Mattei,direttore generale Class Editori

EMOZIONI SU CARTACON L’AUGURIO CHE L’EDITORIA TRADIZIONALE RIESCA A MANTENERE SALDO

UN RUOLO INSOSTITUIBILE E CRUCIALE, CLASS EDITORI SCEGLIE DI

SPONSORIZZARE IL PREMIO MIGLIOR CAMPAGNA STAMPA, VINTO DA ‘SE NON

LO VISITI, LO PORTIAMO VIA’, FIRMATO DA DDB PER IL MINISTERO PER

I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI.

DI MARINA BELLANTONI

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ards SponsorCampagna Stampa

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Assegnato alla persona che più si è distin-ta per capacità di visione, innovazione e ge-stione del cambiamento nella vasta area deimedia, il premio ‘Media Person of the Year’va quest’anno a Paolo Ainio, presidente ead Banzai.

Quale significato ha per lei questo ricono-scimento? È un piacere particolare perché è un ritor-no alle origini. Dall'inizio degli anni ‘80 finoai primi anni ‘90, la mia professione è sta-ta quella di media planner e buyer. Dopotanti anni, ritrovarmi dall'altra parte dellabarricata come ‘editore’ nel mondo dei nuo-vi media e ricevere un riconoscimento diquesta portata è motivo di particolare sod-disfazione.

Quali sono le principali attività che han-no caratterizzato la sua attività professio-nale nel 2009?Si è trattato di un anno difficile per tutti imedia, anche per internet, che ha soffertodi un rallentamento della crescita. Nel 2009abbiamo continuato a lanciare prodotti nuo-

vi come Liquida e Saperlo, e abbiamo por-tato a termine qualche acquisizione (Gial-loZafferano e BlogBabel, ndr), ma soprat-tutto abbiamo continuato a investire neiprodotti e nel team, a dispetto della crisi o,meglio ‘contro’ la crisi.

Quali sono le più recenti e significative ini-ziative portate avanti da Banzai nell’areadell’advertising? Nella prima parte dell’anno abbiamo pro-ceduto all’organizzazione della nostra offer-ta advertising con il lancio di Banzai Direct,

dedicata all’email marketing, e la riorganiz-zazione, sotto il cappello di Banzai Adverti-sing, di tutte le attività di vendita. Nella se-conda parte dell’anno abbiamo lanciato unprogetto innovativo nel mondo dello usergenerated content con Liquida Network.At-traverso l’adesione a tale rete, i migliori blog-ger italiani ricevono un compenso propor-zionato alla audience generata, e noi ci as-sumiamo in toto il rischio della vendita. Unaformula che siamo fra i primi al mondo adadottare, per contribuire alla crescita dellenuove forme di contenuto digitale al servi-zio del consumatore e dell’azienda.

In che modo la comunicazione digitale puòfunzionare come leva strategica per l’in-novazione?La comunicazione digitale e interattiva, segestita correttamente, significa interazionee dialogo tra azienda e consumatore. Si trat-ta di un processo che porta innovazione,fidelizzazione dei clienti e riduzione dei costi. Non c’è dubbio che il digitale rappre-senti un potente ‘propulsore’ per l’inno-vazione e, di conseguenza, un modo per affrontare la crisi. Bisogna però avere il coraggio e la voglia di mettersi in discus-sione con umiltà e pazienza. Nelle aziendeitaliane questo atteggiamento è purtroppoabbastanza raro. nc

Paolo Ainio,presidente e ad Banzai

IL CORAGGIO DI INNOVAREVEDE NEL DIGITALE IL PROPULSORE DELL’INNOVAZIONE E HA CONTINUATO

A INVESTIRE NEI PRODOTTI E NEL TEAM NON A DISPETTO DELLA CRISI,

MA ‘CONTRO’ LA CRISI. STIAMO PARLANDO DI PAOLO AINIO, PRESIDENTE

E AMMINISTRATORE DELEGATO BANZAI, INSIGNITO DEL PREMIO

‘MEDIA PERSON OF THE YEAR’ AGLI NC AWARDS 2010.

DI MARIO GARAFFA

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ards Media Person of the Year

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Nell’arco di sette anni, in qualità di presi-dente Iab Italia, Layla Pavone ha contribui-to a rendere l’associazione un interlocuto-re privilegiato, con risposte concrete per leistituzioni, i giornalisti e il pubblico, oltreche un punto di riferimento per gli associa-ti. Negli anni, il mercato italiano è matura-to e i referenti Iab (media, istituzioni, azien-de, utenti) hanno compreso il valore e il po-tenziale rivoluzionario di internet, oltre chele nuove frontiere della comunicazione chel’adv digitale ha aperto. Questa accresciu-ta consapevolezza e conoscenza della co-municazione digitale è anche frutto del co-stante impegno di Layla Pavone e dei nu-merosi professionisti che hanno speso ri-sorse ed energie a supporto di Iab Italia.

Quale significato ha per lei questo ricono-scimento?Credo molto nel ruolo di ‘ambasciatore’. Inquesto momento di transizione dei mediaverso il digitale, chi, come me, ha matura-to competenze trasversali, iniziando un per-corso professionale sui media tradizionali e‘migrando’ su internet sin dalla prima ora,credo abbia il dovere e il diritto di fare da

‘connettore’ o ‘facilitatore’ dei rapporti traoffline e online. Sarà possibile così contri-buire a creare quella ‘solidità’ che internete i media digitali interattivi garantisconoagli investitori pubblicitari e che a volte an-cora non emerge in maniera chiara.

Quali sono state le principali iniziative dalei realizzate nel 2009-2010 per promuo-vere il valore culturale ed economico del-la comunicazione?Come Iab, da un lato abbiamo impostatouna costante attività di education verso gli

attori del mercato per una più efficientesensibilizzazione sui temi internet, adv e co-municazione digitale. Dall’altro siamo im-pegnati sul fronte istituzionale. Gli eventisono un momento di grande impegno e vi-sibilità, e prevedono un lungo lavoro di squa-dra per lo sviluppo di contenuti appealinge di utilità.Tra questi, Iab Forum Milano, IabForum Roma, dedicato al target imprese,istituzioni e operatori del Centro e Sud-Ita-lia, e lo Iab Seminar, che ci ha consentito disviluppare il tema della relazione tra edito-ria online e social network.

Il 2010 dovrebbe essere l’anno dell’uscitadalla crisi. Cosa suggerisce ai protagonistidel settore?Di non limitarsi a osservare e registrare ilcambiamento, ma di comprenderlo e met-tere in atto nuove strategie, in grado di in-tegrare i molteplici strumenti a disposizio-ne. È inefficace rimanere legati a un approc-cio tradizionale, ma altrettanto inutile èpercorrere nuove strade senza comprende-re a fondo quali siano gli obiettivi e le po-tenzialità dei nuovi strumenti digitali. Si ri-veleranno vincenti i progetti e le idee ingrado di interiorizzare e far proprie le evo-luzioni in atto, all’insegna di socialità, en-gagement, partecipazione, condivisione econtaminazione. nc

Layla Pavone,presidente onorario Iab Italia

SPAZIO ALL’INESPLORATOLAYLA PAVONE VINCE IL PREMIO ‘AMBASCIATORE DELLA COMUNICAZIONE’,

PER AVER SAPUTO PROMUOVERE AL MEGLIO IL VALORE CULTURALE ED

ECONOMICO DELLA COMUNICAZIONE PRESSO L’OPINIONE PUBBLICA E LE

ISTITUZIONI. UN RICONOSCIMENTO ALLA SUA PROFESSIONALITÀ E AL

CONTRIBUTO CHE HA SAPUTO FORNIRE AL SETTORE.

DI MARINA BELLANTONI

aw2010

ards Ambasciatoredella Comunicazione

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È un ‘veterano’ del mondo pubblicitarioad aggiudicarsi quest’anno il premio 'Da-vide Contro Golia - Agenzia dell'Anno': lavincitrice è infatti la Aldo Biasi Comunica-zione, l’agenzia fondata nel 1999 da Aldo Biasi, oggi suo presidente. Il riconosci-mento va alla realtà indipendente che nel2009 ha espresso la migliore performancenel mercato della comunicazione in termi-ni di dinamismo, capacità di interpretare icambiamenti in atto, e new business.“Questo premio è un riconoscimento allascelta, fatta qualche anno fa, di puntare suun’alternativa completa alle agenzie tra-dizionali, con un’organizzazione più agile,moderna e contemporanea - commentaBiasi -.

Già allora avevo previsto, con molto anti-cipo rispetto a quello che si è poi verifica-to, che le grandi strutture legate ai net-work internazionali sarebbero andate incrisi. Avendoci lavorato per molti anni, hoindividuato un problema sostanziale: il re-ferente di queste agenzie è sempre menoil cliente e sempre di più, invece, sono lo-ro stesse”.Parole forti, soprattutto se a dirle è unoche è cresciuto professionalmente all’in-terno di grandi strutture internazionali. Do-po avere esordito nel ’69 come copywri-ter nell’agenzia italiana indipendente pereccellenza, la Armando Testa, Aldo Biasipassa nel ’76 in Benton&Bowles come ca-pogruppo creativo e quindi assume la ca-rica di executive creative director. Nel 1981fonda la Impact&Dolci Biasi; dopo cinqueanni, però, entra come executive creativedirector in Leo Burnett, che lascia poco do-po per assumere la carica di co-managingdirector ed executive creative director inPublicis/Fcb. A metà degli anni ’90 iniziaun nuovo viaggio, questa volta in direzio-ne dell’indipendenza: nel 1994 crea, insie-me a Gavino Sanna, la Sanna&Biasi, e cin-

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Aldo Biasi,fondatore Aldo Biasi Comunicazione

L’ABC DELL’INDIPENDENZAITALIANA E, SOPRATTUTTO, SVINCOLATA DALLE LOGICHE DELLE AGENZIE

MULTINAZIONALI: QUESTA È, DA DIECI ANNI, LA ALDO BIASI COMUNICAZIONE:

UN’AGENZIA CHE HA ALLE SPALLE LA TRENTENNALE ESPERIENZA DEL SUO

FONDATORE, E CHE SI PONE COME ALTERNATIVA NOSTRANA ALLE

GRANDI HOLDING. E CHE, CON UN PORTAFOGLIO CLIENTI TUTTO TRICOLORE,

APPROCCIA LA COMUNICAZIONE METTENDO AL CENTRO LA VERA

PROTAGONISTA: LA MARCA.

DI ILARIA MYR

aw2010

ards Agenzia dell'AnnoDavide contro Golia

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que anni dopo prosegue da solo il proget-to con la sua nuova creatura, la Aldo BiasiComunicazione, in qualità di amministra-tore unico ed executive creative director.Sono dunque due i pilastri sui quali AldoBiasi ha voluto, ormai da dieci anni, co-struire la propria agenzia: indipendenza eitalianità, a sottolineare la scelta convin-ta di non legarsi ad alcun gruppo interna-zionale. “Italiana e non ‘italiota’ - precisaBiasi -, non provinciale, ma orgogliosa eprofondamente legata alle ricchezze delBelpaese. E sul fronte economico, ciò si-gnifica tutte quelle imprese medio-picco-le che costituiscono la colonna vertebraledell’Italia”.Non a caso il portafoglio clienti dell’agen-zia è costituito interamente da clienti ita-liani, come Conad, Zonin, Berloni, GranmixFerrari, gruppo Coswell (a cui fanno capoi marchi BioRepair, BlanX e L’Angelica),To-ro Assicurazioni, per azioni mirate, e la Le-ga del Filo d’Oro.A questi si è poi aggiunto a fine gennaio ilpastificio Lazzaroni, che ha scelto l’agen-zia a seguito di una gara.Certo, l’esperienza fatta in precedenza nel-le realtà più grandi ha avuto la sua impor-tanza, ma Biasi ammette: “Ho cercato difar pesare il mio passato il meno possibi-le nella fase di posizionamento della miaagenzia. E poi ‘sbandierare’ esperienze didecenni fa, oggi serve sempre meno, per-ché è cambiata la lingua della comunica-zione: ho dovuto rivedere molte leggi chesembravano immutabili e costruire la miaagenzia su dinamiche nuove”. In questosenso va anche vista la recente nomina deidue figli, Matteo e Lorenzo, ai vertici del-l’agenzia: il primo come amministratoredelegato, il secondo nel ruolo di direttorecreativo. Mentre il fondatore si è tenuto lapoltrona di presidente.“Ho preso ispirazione da molte aziendemie clienti, in cui i figli hanno impugnatodai padri fondatori le redini dei rispettivigruppi - commenta Biasi -. Per la mia agen-zia ho sentito la stessa necessità: lasciare‘la creatura’ in mano a persone certamen-te competenti e professionali, che sappia-no però parlare con i clienti, anch’essi del-

la nuova generazione, il linguaggio di oggi”.Oggi dunque la Abc è un’agenzia con lespalle robuste per l’esperienza di chi l’hacreata e vi lavora, che guarda al futuro par-lando un linguaggio contemporaneo, e chepresta un’attenzione particolare a inter-net e ai nuovi mezzi.Al centro di tutto sta la marca con il suoposizionamento, intorno alla quale l’agen-zia studia la strategia migliore per comu-nicare al consumatore, senza escludere al-cun mezzo. “La campagna pubblicitaria èprima di tutto un modo di intercettare ilconsumatore - spiega Biasi - che deve po-tersi avvalere di tutti gli strumenti adattiper raggiungere gli obiettivi.

Oggi più che mai il consumatore è in con-tinuo movimento, sia fisico che intellet-tuale. Fare in modo che la marca vada dalconsumatore è oggi per l’agenzia un lavo-ro senza dubbio più complesso, ma moltostimolante, perché obbliga a usare tutti glistrumenti possibili”. nc

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Frame dello spot natalizio Conad ‘È già Natale’ e della campagna online

per la Lega del Filo d’Oro.In entrambi i casi, la firma è quella

di Aldo Biasi Comunicazione

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Il 2009 è stato un anno determinante nel-lo sviluppo di Mediaset Premium che ha in-trodotto sulla sua piattaforma digitale nuo-vi importanti contenuti legati al cinema,con il lancio dei nuovi mondi Premium Ci-nema, Premium Cinema Energy e PremiumCinema Emotion, e l’arrivo di Studio Uni-versal. La campagna ‘Proiezioni’ è nata dal-l’esigenza di sviluppare una comunicazionedi grande impatto e memorabilità, in gra-do di promuovere l’offerta e le novità di pro-dotto Premium e affermarne l’autorevolez-za.La vera sfida è stata quella di costruire unacomunicazione di marca distintiva, capacedi dare rilievo a questi importanti contenu-ti delle nuove offerte Cinema e Calcio.La comunicazione è stata sviluppata anchecon l’obiettivo di sfruttare il momento dimercato: il passaggio al digitale terrestre inquattro regioni, tecnologia vissuta fino aquel momento come lontana e complica-ta e da oggi più vicina e semplice.

“Nasce da qui l’idea creativa delle ‘Proiezio-ni' sui palazzi - spiega Daniele Peccerillo,ceo gruppo DDB Italia -, che mette in sce-na in modo cinematografico, con un lin-guaggio, un trattamento e un codice visivopropri della marca, i valori emozionali e dif-ferenzianti dell’offerta Mediaset Premium.La semplicità, la vicinanza, la passione e ilgrande spettacolo.

Le spettacolari proiezioni dei contenuti diMediaset Premium prendono vita, interagi-scono con le persone e i luoghi più sugge-stivi dell’Italia, con riferimento particolarealle città coinvolte dal passaggio del digi-tale terrestre”.

Cosa rappresenta per lei e la sua agenziail premio ‘Sfida dell’Anno’?Il premio, oltre a farci piacere per il suo va-lore di riconoscimento, è per noi un forteattestato del serio e delicato lavoro svoltoper Mediaset in un anno determinante perla marca in un panorama televisivo effer-vescente e in presenza di un cambiamentoepocale della televisione con l’arrivo dellatecnologia del digitale terrestre. Un annoquindi determinante per Mediaset Premium.Per noi la vera sfida è stata quella di costrui-re fianco a fianco con il cliente la leader-ship della marca.

Che percorso ha seguito l’idea creativa du-rante la realizzazione della campagna?L’idea è nata, come avviene quasi sempre,da una scintilla dei creativi che hanno la-vorato per molti giorni, notti e week-endal progetto, tenendo sempre presenti echiari in mente gli obiettivi strategici del-

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Daniele Peccerillo,ceo gruppo DDB Italia

PROIEZIONI OLISTICHEIL PREMIO ‘SFIDA DELL’ANNO’ VIENE ASSEGNATO A MEDIASET PREMIUM

PER LA CAMPAGNA ‘PROIEZIONI’ FIRMATA DAL GRUPPO DDB. IL PROGETTO,

DI GRANDE IMPATTO E MEMORABILITÀ, SVILUPPATO PER PROMUOVERE

IL BRAND, L’OFFERTA E LE NOVITÀ DI PRODOTTO PREMIUM, CINEMA E CALCIO,

È STATO CAPACE DI COINVOLGERE I CONSUMATORI GRAZIE A UNA STRATEGIA

DI COMUNICAZIONE EFFICACE E INNOVATIVA.

DI MARINA BELLANTONI

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ards Sfida dell’Anno

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la campagna e senza dimenticare il cam-biamento che stava vivendo il panoramatelevisivo italiano con l’avvento della tec-nologia digitale terrestre in quattro impor-tanti regioni.Tutto questo ci ha portati all’idea delle‘proiezioni’ e a far sì che le città coinvoltedal passaggio al digitale terrestre diven-tassero il palcoscenico ‘reale’ della nuovaofferta Mediaset. Il risultato è stato un mo-mento di grande spettacolo, potremmo di-

re spettacolo nello spettacolo: MediasetPremium e le persone.La produzione è stata ovviamente moltoimpegnativa con lo shooting in città dif-ferenti, una meticolosa scelta delle loca-tion e un’accurata selezione delle sceneCalcio e Cinema, che hanno fatto da ‘pro-scenio’ al mondo fantastico delle offertedi Mediaset Premium. La fantasia che tro-va la sua più semplice espressività, intera-gendo con il mondo reale quotidiano.

Il progetto ha avuto uno sviluppo decisa-mente olistico. Quali mezzi sono stati coin-volti e come è stata gestita l’integrazionetra i vari media?L’agenzia ha ideato, strutturato e imple-mentato un articolato progetto di comu-nicazione integrata a più livelli: quello na-zionale e quello locale. Importante è sta-to il lavoro integrato tra il nazionale e il locale, perché quest’ultimo ha sottolinea-to la marca nelle città coinvolte al passag-gio del digitale terrestre, contribuendo arafforzare la leadership di Mediaset Pre-mium anche a livello territoriale. La cam-pagna ha quindi previsto un sviluppo sututti i mezzi classici e non, quali tv, stam-pa, affissione, radio, web; per poi arrivareal punto vendita con il packaging, alla rea-lizzazione di eventi legati al Milano Tele-film Festival e attività nelle stazioni ferro-viarie (Torino e Roma, ndr). Ha contraddi-stinto l’intera campagna la coerenza stra-tegica e creativa che ha così moltiplicatol’impatto globale aumentando l’efficaciadegli investimenti.

La campagna ha ottenuto ottimi risultati,ce li può riepilogare?I risultati sono stati sorprendenti e imme-diati: un aumento della top of mind del65% e un incremento del business delletessere del 35%. Ovviamente questi risul-tati non si possono attribuire esclusiva-mente alla campagna, ma penso si possadire che l’attività di comunicazione cheabbiamo sviluppato su più livelli abbia da-to un forte contributo al loro raggiungi-mento. nc

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L’idea creativa delle ‘Proiezioni' sui palazzi,alla base della campagna MediasetPremium firmata da DDB, mette in scena in modo cinematografico, i valoriemozionali e differenzianti dell’offerta

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Da quasi un anno direttore creativo ese-cutivo e ceo di BCube, Francesco Bozza siè aggiudicato quest’anno l’ambito premiodi miglior ‘Creativo dell’Anno’, nell’ambitodegli NC Awards 2010. Un riconoscimento,questo, che tiene conto del suo impegno inun anno non facile, ma per BCube molto im-portante e prolifico. Nel marzo di quest’an-no, infatti, l’agenzia ha avviato un nuovo cor-so, grazie all’unione con l’agenzia Ideoco-municazione, che ha portato all’ingresso diSimone Ferrari, direttore creativo esecutivocon Bozza, e di numerosi talenti creativi. Aloro si affianca Gianluca Tedoldi, provenien-te da Sara Assicurazioni, nominato mana-ging director della rinnovata BCube.

Quale significato ha per lei l’essere pre-miato quale ‘Creativo dell’Anno’?Diventare direttore creativo, a soli 31 anni(in Lowe Pirella Fronzoni, vedi box, ndr) , èstato per me il coronamento di un sogno:significa gestire i clienti, avere in mano il re-parto, e poter ‘mettere lo zampino’ sulle

creatività. Essere dunque arrivato al titolodi ‘direttore creativo dell’anno’ è un gran-de riconoscimento, anche agli occhi deiclienti. Inoltre, a differenza di altri premi, gliNC Awards sono decisi dai direttori marke-ting delle aziende, che sono coloro che as-segnano i budget alle agenzie.

Quali caratteristiche deve avere un pro-getto di comunicazione per essere davve-ro ‘olistico’ e ‘media neutral’?Deve essere completo. Oggi una campagnapubblicitaria non può prescindere dall’es-sere integrata, altrimenti non funziona.An-cora, però, non esistono strumenti per mi-surare l’efficacia delle operazioni non con-venzionali, e per questo i clienti sono spes-so restii. Per fortuna, BCube ha clienti chehanno da sempre comunicato in modo in-tegrato, come Coca-Cola, Campari, Mini,Bmw. E proprio in BCube ho cominciato adapprezzare di più questo tipo di comunica-zione. D’altronde, da noi vige questa rego-la: ogni volta che dobbiamo presentare del-le proposte, si porta sempre anche un’ideafuori dagli schemi.

Quali modelli e metodi ha messo a puntoper realizzare i progetti di comunicazio-ne? In particolare, qual è lo stile di lavoroche la contraddistingue?In agenzia siamo 40 persone in tutto, di cui15 nel reparto creativo, che hanno impara-to a saper fare tutto. C’è la coppia copy-art,che lavora scandagliando il web, con unagrande apertura a tutte le altre competen-ze. Non è un’agenzia strutturata come quel-

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Francesco Bozza,direttore creativo esecutivo e ceo BCube

TIMONIERE OLTRE LA CRISIHA GUIDATO BCUBE DURANTE L’ANNO PEGGIORE DELLA CRISI, METTENDO

A SEGNO IMPORTANTI ACQUISIZIONI E CONCRETIZZANDO UN NUOVO CORSO

PER L’AGENZIA DEL GRUPPO PUBLICIS. A DISTANZA DI QUASI UN ANNO DAL

SUO INGRESSO NELL’AGENZIA, FRANCESCO BOZZA SI AGGIUDICA IL PREMIO

DI MIGLIOR ‘CREATIVO DELL’ANNO’, NELL’AMBITO DEGLI NC AWARDS 2010.

A DIMOSTRAZIONE CHE QUELLO CHE HA FATTO, LO HA FATTO MOLTO BENE.

DI ILARIA MYR

aw2010

ards Creativo dell’Anno

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le delle grandi holding internazionali, maforse è questa la sua forza. E il modello di-mostra di funzionare: se non fosse così, nonriusciremmo a gestire clienti così grandi eimportanti.

Esiste una ‘formula’ per far sì che una cam-pagna integrata abbia successo? E comelo si misura?Confucio diceva:“Dimmelo e lo dimentiche-

rò; fammelo vedere e lo ricorderò per un po’;fammelo vivere e non lo dimenticherò maipiù”. Questo è l’obiettivo di una campagnaintegrata: far vivere alla persona un’esperien-za legata al brand in mille diversi modi.

Un bilancio di questo suo primo anno inBCube: quali incarichi avete vinto, qualicampagne avete realizzato? In questo mio primo anno in BCube l’orga- nico è passato da 20 a 40 persone, con l’in-

gresso di professionisti come Simone Fer-rari e Gianluca Tedoldi, e di molti creativitalentuosi.Abbiamo vinto importanti inca-richi, come Campari International, Natuzzi,Arexons, Trentinalatte. A questi si sono aggiunti i clienti di Ideocomunicazione, co-me Aperol, Cinzano, Blackberry, Glen Grant.Inoltre, abbiamo cambiato sede, trasferen-doci in via Marco De Marchi 7, a Milano.Con questa nuova struttura, ci prepariamoad affrontare la seconda parte dell’anno,fieri di appartenere a un grande gruppo,ma orgogliosi del nostro approccio da boutique nc

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Firmata BCube, la campagna integrata‘Tribute to Fashion' sale sul podio degli

NC Awards 2010 per le categorie Evento,Promocard/Cartolina dell’Anno, Best

Holistic Campaign e Best Holistic Company

CHI È FRANCESCO BOZZA_36 anni, inizia nel 1999 come junior copywriter in Bgs D’Arcy con Pasquale Barbella e GavinoSanna e lavora su Fiat, Infostrada, Swatch e Ikea. Nel 2001 approda in Lowe Lintas PirellaGottsche: lavora per La Repubblica e L’Espresso, Coop, Aprilia, Muller e Alessi. Nel 2002 fa parte del team che lancia Vanity Fair in Italia. Nel 2003 si sposta in Leo Burnett lavorando su alcuni dei più importanti clienti dell’agenzia: Nintendo, McDonald’s, Telecom Italia eGiovanni Rana. Nel 2006 ritorna in Lowe - diventata nel frattempo Lowe Pirella Fronzoni - con il ruolo di direttore creativo. Nel suo palmarés spiccano numerosi riconoscimenti creativi nazionali e internazionali (Cannes Lions, Clio, Epica, Eurobest e New York Festival).È autore di un libro, ‘Pubblicità Magari’, (Ed. Comix). Dal 2009 è direttore creativo esecutivo e ceo di BCube.

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Bcube nasce nel 2006 come agenzia indi-pendente del gruppo Publicis, unendo com-petenze di società già esistenti in un’unicaagenzia in grado di offrire un approccio crea-tivo, con un alto profilo qualitativo. Con l’ar-rivo, a metà 2009, di Francesco Bozza, in qua-lità di ceo e direttore creativo esecutivo, hainizio una fase di riassetto sotto il profilocreativo e del servizio.Viene creato un nuo-vo team che vede l'ingresso di Simone Fer-rari, in qualità di direttore creativo esecuti-vo, Gianluca Tedoldi, managing director,Ales-sandro Sabini e Arturo Dodaro come diret-tori creativi associati. Una scelta vincenteche fa aggiudicare al nuovo team, in soli 30giorni, cinque gare consecutive. Il suo segre-to? Entusiasmo, voglia di innovare, ricercaossessiva verso un’idea unica, rilevante e ori-ginale. “E alcune certezze - spiega Bozza -:che il viral non è uno spot su YouTube, il mai-ling non è un ammasso di carta da gettarenel cestino, guerrilla non vuol dire addobba-re con pendagli i motorini, un progetto in-ternet non costa necessariamente meno diuna decente produzione tv, un evento non èun corner con hostess che distribuiscono por-tachiavi…”. Un messaggio integrato non de-ve essere declinato sui mezzi snaturandol’idea creativa di base, o mortificando il mez-zo stesso. “Capita spesso - continua Bozza -di vedere un’idea efficace in tv essere decli-nata tale quale su stampa: ‘Bella l’idea delsemaforo con le luci tutte rosse: ci faccio il

STRATEGIE VINCENTISOTTO LA GUIDA DI FRANCESCO BOZZA, DA FINE 2009 CEO E DIRETTORE

CREATIVO ESECUTIVO, L’AGENZIA BCUBE HA INIZIATO UNA FASE DI

RIASSETTO CON RISULTATI VINCENTI. GLI NC AWARDS 2010 LA INCORONANO

‘BEST HOLISTIC AGENCY’ PREMIANDONE CREATIVITÀ, APPROCCIO

STRATEGICO, ATTENZIONE AL SERVIZIO E AI CLIENTI.

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Board Bcube: Simone Ferrari, direttore creativo esecutivo, Gianluca Tedoldi,managing director e Francesco Bozza, ceo e direttore creativo esecutivo

film, lo uso in stampa, lo trasformo in un mai-ling, ci costruisco intorno un sito e poi fac-cio pure dei virali… Magari fosse così sem-plice”. Ma cosa significato per Bcube esserela ‘Best holistic Agency’? “È un riconoscimen-to al metodo - risponde Ferrari -. A un mo-do di lavorare che mette al centro le perso-ne, i loro desideri, le loro abitudini e il mododi relazionarsi tra loro e con una marca. È unriconoscimento a una mentalità: creativa, di-namica, positiva, che guarda avanti senza re-ticenze, preconcetti o retaggi del passato. Ea coloro che ogni giorno lavorano per dare ilmassimo e farlo sempre non è facile. Infine,è un riconoscimento ai nostri clienti con i

quali abbiamo in comune mentalità e ap-proccio vincente”. Come quello dei progettipremiati agli NC Awards 2010. “Con BmwSerie 1 - conclude Bozza -abbiamo trasfor-mato un benefit funzionale (la trazione po-steriore) in un benefit emozionale: gli ultimibanchi a scuola, le ultime file del cinema... ildivertimento ha sempre avuto una trazioneposteriore... Coca-Cola light ‘Tribute to Fa-shion’ ci ha dato la possibilità di saldare il le-game tra il brand e le consumatrici che a noipiace chiamare ‘persone’. Sono progetti dicomunicazione completi, che affrontano ilproblema da un punto di vista originale e lofanno in grande stile”. nc

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‘Next thing now’ ossia ‘quello che faccia-mo oggi, gli altro lo faranno domani’. È que-sta la frase che riassume il posizionamen-to di Universal McCann, premiata nell’am-bito degli NC Awards 2010 come Best Me-dia Agency. Promettendo ai propri clienti èsaper rappresentare già oggi quello che sa-rà il futuro della consulenza nel campo del-la comunicazione, la centrale si è distintaper attitudine all’innovazione e alla speri-mentazione, superando il vecchio concettodi centro media e rompendo definitivamen-te la divisione tra below e above the line.UM sta sicuramente per Universal Media,perché è nell’indiscusso know-how mediache la centrale pone le sue radici, ma UMsta anche per Unconventional Media, per-ché i new media, a cominciare da internet,sono ormai ingredienti imprescindibili perqualsiasi strategia di comunicazione. E an-cora, UM non può non significare UniversalMcCann perché, grazie alla forte parentelacon il gruppo McCann, l’agenzia può con-tare su una diretta conoscenza di tutte lediscipline della comunicazione. Vicina aiclienti con una struttura organizzativa for-temente orientanta al consulting, la cen-trale ha sviluppato una forte specializzazio-ne nell’ambito consulenziale. E conserva unsogno nel cassetto: diventare il primo e piùimportante partner per i clienti nella co-struzione delle strategie di brand e comu-nicazione. nc

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CONSULENTI STRATEGICIPREMIATA COME BEST MEDIA AGENCY, UNIVERSAL MCCANN HA SUPERATO

LA VECCHIA CONCEZIONE DEL CENTRO MEDIA ROMPENDO LO SCHEMA BELOW-

ABOVE, E PROPONENDOSI COME PARTNER NELLA COSTRUZIONE DELLE

STRATEGIE DI BRAND E COMUNICAZIONE DEI CLIENTI. ALLA BASE DEL SUCCESSO

UNA STRUTTURA ORGANIZZATIVA FORTEMENTE ORIENTANTA AL CONSULTING.

UM ITALIAVia Valtellina, 15 - 20159 MilanoTel. 02 0066041 Fax 02 85292605Via dei Magazzini Generali, 18/20 - 00154 RomaTel. 06 50099265 Fax. 06 [email protected] di direzione: Jim Hytner, presidente; Gianfranco Piccolo, amministratore delegato;Alessandra Giaquinta, direttore generale, Marco Rapuzzi, direttore finanziarioNumeri: 50 addetti

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Grazie alla campagna integrata Tribute toFashion, Coca-Cola Italia sale ripetutamen-te sul podio degli NC Awards 2010 aggiu-dicandosi il primo premio nelle categorie‘Evento’ e ‘Promocard/Cartolina dell’Anno’e il secondo piazzamento per la ‘Best Ho-listic Campaign’. Proprio in virtù di tali ri-sultati, l’azienda ha ottenuto anche il pre-mio di ‘Best Holistic Company’, riconosci-mento assegnato all’azienda che ha sapu-to realizzare i migliori progetti di comuni-cazione olistica, iscritti in almeno due del-le tre differenti aree previste dal bando:Tradizionale, Interattiva/Digitale e MediaInnovativi. Nata con l’obiettivo di raffor-zare ancor più il legame tra Coca-Cola Lighte il mondo della moda, la campagna Tribu-te to Fashion ha coinvolto i grandi branddella moda, ciascuno rappresentato da unastilista donna, che ha creato uno stile uni-co per ‘vestire’ le bottiglie Coca-Cola, fat-te poi sfilare in una serata evento in occa-sione dell’apertura della settimana dellamoda milanese.Alla campagna, firmata dal-l’agenzia Bcube, hanno lavorato i copy Fa-bio Andreini e Pietro Putti, e gli art Micha-el Engelbrecht e Daniele Pancetti, con ladirezione creativa esecutiva di FrancescoBozza. nc

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TRIBUTO ALL’INTEGRAZIONECON LA PLURIPREMIATA CAMPAGNA TRIBUTE TO FASHION, FIRMATA

DALL’AGENZIA BCUBE, COCA-COLA ITALIA OTTIENE AGLI NC AWARDS 2010

IL TITOLO DI BEST HOLISTIC COMPANY, RICONOSCIMENTO ASSEGNATO

ALL’AZIENDA CHE HA SAPUTO REALIZZARE I MIGLIORI PROGETTI DI

COMUNICAZIONE OLISTICA. DISTINGUENDOSI PER ATTITUDINE ALL’INNOVAZIONE.

COCA-COLA ITALIATitolo della campagna: Tribute to FashionAgenzia: BcubePremi: 1° Evento; 1° Promocard/Cartolina dell’Anno; 1° Best Holistic Company;2° Best Holistic Campaign

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Capace di coinvolgere il pubblico in unavisione del prossimo futuro della comu-nicazione digitale e farlo riflettere sui cam-biamenti in atto tramite la creazione diallestimenti altamente interattivi e accat-tivanti, Casta Diva Pictures si aggiudica ilterzo posto nella categoria ‘Ambient Me-dia’ e il primo premio nella sezione ‘BestProduction Company’. Riconoscimento,quest’ultimo, assegnato alla casa di pro-duzione che ha realizzato le iniziative piùefficaci dal punto di vista creativo e pro-duttivo. In particolare, Casta Diva Pictu-res si è distinta per la realizzazione di ‘Po-tenziale Digitale - Telecom Future Lab’,uno spazio espositivo modulare finalizza-to alla promozione di una cultura digita-le consapevole. Negli allestimenti, propo-sti nell’area del Porto Antico a Genova epresso l’Auditorium Parco della Musica diRoma, le molteplici applicazioni digitali diTelecom sono state inserite in un percor-so fortemente interattivo, dove i visitato-ri hanno potuto sperimentare i beneficieffetti delle nuove tecnologie digitali sul-la vita quotidiana, nei campi della salute,della sicurezza, della mobilità e della for-mazione, sul lavoro come a casa, a scuo-la e nel tempo libero. nc

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ESPLORAZIONI DIGITALIVINCITRICE DEL PREMIO BEST PRODUCTION COMPANY, ASSEGNATO ALLA

CASA DI PRODUZIONE CHE HA REALIZZATO LE INIZIATIVE PIÙ EFFICACI DAL

PUNTO DI VISTA CREATIVO E PRODUTTIVO, CASTA DIVA PICTURES HA AVUTO

IL MERITO DI SAPER COINVOLGERE IL PUBBLICO FACENDOLO RIFLETTERE

SUI CAMBIAMENTI IN ATTO NEL CAMPO DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE.

CASTA DIVA PICTURESCliente: Telecom ItaliaTitolo della campagna: Potenziale DigitalePeriodo di pianificazione: Genova, Porto Antico, 23 ottobre - 1 novembre 2009;Roma, Auditorium Parco della Musica, 13-17 gennaio 2010 Direttore creativo: Giacomo CarissimiCopywriter: Marina Mucaria

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In occasione dei suoi 30 anni e delle fe-stività natalizie, Legambiente ha lanciatoun’importante iniziativa finalizzata a pro-muovere il valore del riciclo, sensibilizzan-do le persone al consumo responsabile.L’idea creativa, premiata nell’ambito degliNC Awards 2010 con il premio speciale Fon-dazione Cariplo per la migliore CampagnaNon profit/Sociale, è nata da un sempliceriscontro matematico. Dato che ogni 28anni, le date del calendario si ripetono, per-ché non regalare, per il 2010, un calenda-rio del 1982? Per l’occasione, i calendarisono stati timbrati con l’indicazione del-l’anno 2010 e con l’augurio per un ‘FeliceAnno Vecchio’.All’iniziativa, firmata da Eu-ro Rscg Milano, hanno lavorato il direttorecreativo esecutivo Giovanni Porro, i diret-tori creativi Erick Loi e Dario Villa, l’art di-rector Luca Ghilino, e il copywriter Miche-le Picci. Per quanto riguarda i mezzi coin-volti, ci sono stati passaggi stampa, attivi-tà direct, eventi e operazioni di guerrillamarketing. nc

IL VALORE DEL RICICLODATO CHE OGNI 28 ANNI LE DATE DEL CALENDARIO SI RIPETONO,

PERCHÉ NON REGALARE, PER IL 2010, UN CALENDARIO DEL 1982

E SENSIBILIZZARE LE PERSONE AL RICICLO E AL CONSUMO RESPONSABILE?

CI HA PENSATO LEGAMBIENTE, E CON QUESTA INIZIATIVA HA VINTO

IL PREMIO SPECIALE SPONSORIZZATO DALLA FONDAZIONE CARIPLO.

Cliente: LegambienteAgenzia: Euro Rscg MilanoTitolo della campagna: CalendarioPeriodo di pianificazione: dicembre 2009 - gennaio 2010 Direttore creativo esecutivo: Giovanni Porro Direttori creativi: Erick Loi e Dario Villa Art director: Luca Ghilino Copywriter: Michele Picci Fotografia: LsdMusica: ‘All we need to be alone’, The Record’s Mezzi utilizzati: stampa, direct, guerrilla, evento

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Nato con l’obiettivo di rafforzare ancoradi più il legame tra Coca-Cola Light e ilmondo della moda, Tribute to Fashion èun progetto integrato patrocinato dal Co-mune di Milano e sostenuto dalla partner-ship con importanti stiliste. Lo sviluppocreativo, partito dal concetto strategico‘fashion doesn’t cover, fashion reveals’,punta a incrementare la rilevanza di Co-ca-Cola Light per il target femminile esfrutta quella che forse è una delle ‘mo-delle’ più famose al mondo, ovvero la con-tour di Coca-Cola. In particolare, alcunestiliste, in rappresentanza di grandi branddella moda, hanno creato uno stile unicoper ‘vestire’ le bottigliette Coca-Cola, chesono state fatte sfilare in una serata even-to in occasione dell’apertura della setti-mana della moda milanese. L’idea è stataanche la base di uno spot televisivo e diuna campagna stampa. Inoltre, il circuitoPromocard ha diffuso otto cartoline spe-ciali che, con tanto di cartellino di fabbri-ca, hanno presentato le singole contourlimited edition. Iniziativa, quest’ultima,che ha vinto il premio speciale PromocardCartolina dell’Anno nell’ambito degli NCAwards 2010. nc

speciale nc awards_promocard_cartolina dell’anno_nc

MODA E GUSTOOTTO CARTOLINE SPECIALI CHE PRESENTANO, CON TANTO DI CARTELLINO

DI FABBRICA, LE SINGOLE CONTOUR LIMITED EDITION DI COCA-COLA LIGHT.

È QUESTO IL PROGETTO CHE, COMPRESO ALL’INTERNO DI UNA CAMPAGNA

INTEGRATA CHE HA COINVOLTO ANCHE TV E STAMPA, HA VINTO IL PREMIO

SPECIALE PROMOCARD CARTOLINA DELL’ANNO.

Cliente: Coca-Cola ItaliaAgenzia: BcubeTitolo della campagna: Tribute to FashionPeriodo di pianificazione: Settembre 2009Direttore creativo: Francesco BozzaArt director: Michael Engelbrecht e Daniele Pancetti Copywriter: Fabio Andreini e Pietro PuttiFotografia: Paolo FrancoCasa di produzione e post produzione: Movie Magic International Regia: Paolo MonicoDirezione fotografia: Max Gatti Musica: ‘Formidable’ (Charles Aznavour) Mezzi utilizzati: tv, stampa, affissione, Promocard, web, ambient Centro media: Starcom

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Il desiderio di Barilla di far vivere i pro-dotti emozionando attraverso il valore del-la condivisione e attraverso relazioni uni-che, sottolineate, nella campagna televi-siva, da una grande artista come Mina, hastimolato gli utenti della rete alla creazio-ne di numerose iniziative spontanee, daigruppi su Facebook ai video su YouTube.Per sfruttare al meglio questa opportuni-tà, Y&R e Barilla hanno realizzato un’ap-plicazione di Facebook che permette agliutenti di ricreare lo spot ‘Bavette al pesto’con le proprie immagini sull’amicizia, man-tenendo alcuni key element dello spot ori-ginale: il voice over (riportato su cartelli),la musica e il key visual finale dell’insiemeche assolve nel logo Barilla. L’applicazioneè andata on line in concomitanza con il se-condo flight della campagna tv con risul-tati significativi: più di 500 utenti attivi dopo una sola settimana senza attività diseeding. nc

LA PASTA DELL’AMICIZIALA CAMPAGNA ONLINE BARILLA DEDICATA ALLE ‘BAVETTE AL PESTO’, È FRUTTO

DELLA PARTNERSHIP TRA Y&R E VML, MA ANCHE DELLA CREATIVITÀ

SPONTANEA DEGLI UTENTI. IDEA VINCENTE: FAR RICREARE AGLI UTENTI

LO SPOT BAVETTE AL PESTO UTILIZZANDO IMMAGINI SULL’AMICIZIA

E MANTENENDO ALCUNI KEY ELEMENT DELLO SPOT ORIGINALE.

Cliente: BarillaAgenzia: Young&Rubicam BrandsTitolo della campagna: Gli amici sono i fratelli che ti scegliPeriodo di pianificazione: Da settembre 2008Group executive creative director: Vicky GittoDirettore creativo Vml: Danilo PuricelliVice direttori creativi: Mary Apone (copywriter), Marco Panareo (art director)Senior web designer Vml: Alessandro CameddaWeb designer Vml: Chiara BerettaCopywriter: Mary AponeProject manager & back end developer Vml: Stefano FeniniMusica: ‘Il Giardino dei Salici’ (F. Arnò – M. Ayane)Mezzi utilizzati: Facebook Budget totale: 20.000 euro

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La città è completamente allagata ma gliabitanti non sono affatto spaventati, an-zi, giocano e interagiscono in vario modocon l’acqua: c’è chi fa rafting in città, chiacqua-gym in piazza, e chi si fa dare unpassaggio a scuola dal ‘banana school boat’. Solo alla fine dello spot si scopreche l’origine di questa inondazione è ilpianto delle donne davanti al grande ci-nema in Hd di Sky. È questa l’iperbole crea-tiva vincitrice del premio speciale ‘MigliorEffetto Speciale’ agli NC Awards 2010. Al-la base del messaggio, riassunto nella for-mula ‘You can feel the difference’, c’è l’ideache Sky possa garantire ai suoi spettato-ri un’esperienza di visione ‘estrema’, net-tamente distinguibile da tutto il resto. Ol-tre che nella versione ‘cinema’, lo stessoconcept creativo è declinato anche in ri-ferimento al ‘calcio’. In questo secondocaso, il mondo presentato nello spot è sen-za vetri, per poi comprendere che i vetrinon esistono più perché chi guarda il cal-cio Sky esulta così forte da farli esplode-re. La campagna, firmata 1861 United, èstata ideata dai direttori creativi France-sco Poletti e Serena Di Bruno, sotto la di-rezione creativa esecutiva di Pino Rozzi eRoberto Battaglia. La casa di produzioneè Akita film. nc

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VISIONI ESTREMEVINCITRICE DEL PREMIO SPECIALE MIGLIOR EFFETTO SPECIALE AGLI NC AWARDS

2010, LA CAMPAGNA LACRIME GIOCA SULLE EMOZIONI CHE LO SPETTATORE

PROVA QUANDO GUARDA L’ALTA DEFINIZIONE DEI CANALI SKY.

A FIRMARLA L’AGENZIA 1861 UNITED, CON LA DIREZIONE CREATIVA

ESECUTIVA DI PINO ROZZI E ROBERTO BATTAGLIA.

Cliente: SkyAgenzia: 1861unitedPeriodo di pianificazione: 20 settembre - 10 ottobre 2009Direzione creativa esecutiva: Pino Rozzi e Roberto BattagliaDirettori creativi: Francesco Poletti e Serena Di BrunoArt director: Serena Di BrunoCopywriter: Francesco PolettiCasa di produzione: Akita Film Casa di post produzione: XchangesRegia: Xavier MairesseDirezione fotografia: Paolo CaimiMusica: My Heart Will Go On - Celine DionMezzi utilizzati: tv, radio

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Da sempre momento di svago e di diver-timento, Sisal si fa promotrice di un giocoche sia, anche e soprattutto, sano e respon-sabile. Da qui la scelta di promuove la cam-pagna Gioca il Giusto che, lanciata nel set-tembre 2009 e articolata in diversi sogget-ti, evidenzia l’impossibilità di godere di unaqualsiasi forma di gioco, anche la più sem-plice e innocente, se portata all’eccesso.L’iniziativa, che comunica in modo sobrioe semplice il concetto di equilibrio espres-so nel claim ‘Il gioco è bello quando giochiil giusto’, è declinata su stampa nazionalequotidiana e periodica, e tramite affissio-ne, con lo scopo di accompagnare il gioca-tore fin dentro al punto vendita.Vincitriceagli NC Awards 2010 del premio assegna-to alla miglior campagna per comunicarela responsabilità sociale d’impresa, Giocail Giusto si inserisce all’interno di un’am-pia strategia di Sisal fortemente focalizza-ta sui progetti etici. Tra questi, per esem-pio, ‘Sisal Junior Stars’, un progetto di soli-darietà a supporto dell’infanzia in partner-ship con Save the Children, ‘Sisal Academy’,un programma di formazione e lavoro pergiovani talenti, e ‘Sisal per lo Sport’, in so-stegno a tutte le discipline sportive conparticolare attenzione ai giovani. nc

SCOMMESSA RESPONSABILEFORTEMENTE IMPEGNATA NELLA PREVENZIONE DELLE FORME DI GIOCO A

POTENZIALE RISCHIO PER IL GIOCATORE, SISAL HA LANCIATO NEL SETTEMBRE

2009 LA CAMPAGNA GIOCA IL GIUSTO, VINCITRICE DEL PREMIO SPECIALE

CSR. DECLINATA IN SVARIATI SOGGETTI, L’INIZIATIVA È PIANIFICATA

SU STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA, E TRAMITE AFFISSIONE.

Cliente: SisalAgenzia: GreyTitolo della campagna: Gioca il GiustoPeriodo di pianificazione: Da settembre 2009Direttore creativo esecutivo: Francesco EmilianiArt director: Francesco Fallisi e Andrea Pioppi Copywriter: Claudia Bavelloni e Livia Cappelletti Fotografia: Giacomo BiagiAgente fotografo: Dv MilanoMezzi utilizzati: stampa quotidiana e periodica, affissioneCentro media: Carat Italia

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Per lo spot del nuovo Doblò, Fiat GroupAutomobiles riassolda il team giamaicanodi Bob, già protagonista del lancio del vei-colo nel 2001. Gli stessi atleti che nello spotdi qualche anno fa scorrazzavano sulle as-solate spiagge giamaicane allenandosi perle Olimpiadi tornano protagonisti nel nuo-vo spot firmato Leo Burnett, in onda sulleprincipali reti televisive nazionali. Ma conuna sensibile variazione: nel filmato, am-bientato in Costa Rica, gli sportivi giamai-cani non si stanno allenando per parteci-pare alle Olimpiadi, bensì si preparano amettere su famiglia, perché il nuovo FiatDoblò è diventato il simbolo del ‘family spa-ce’. Sulle note di ‘A message to you Rudy’lo spot, vincitore agli NC Awards 2010 delpremio speciale Anteprima Classica 2010,accompagna lo spettatore in una serie diesercizi con culle, pappette, passeggini epupazzi, fino a far scoprire le inaspettatecompagne degli atleti giamaicani: tre bion-dissime svedesi, incinte di nove mesi. Lastoria della squadra di Bob finalmente sicompleta e gli sportivi giamaicani tornanocon qualcosa di ancora più prezioso di unamedaglia olimpica. nc

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SPAZIO FAMILIAREPER IL LANCIO DEL NUOVO DOBLÒ, FIAT GROUP AUTOMOBILES HA

NUOVAMENTE INGAGGIATO LA FAMOSA SQUADRA DI SPORTIVI GIAMAICANI.

MA QUESTA VOLTA, COME RIVELA LO SPOT VINCITORE DEL PREMIO SPECIALE

ANTEPRIMA CLASSICA 2010, GLI STRAMPALATI ALLENAMENTI NON

SERVONO PER ANDARE ALLE OLIMPIADI, BENSÌ PER METTERE SU FAMIGLIA.

Cliente: Fiat Group AutomobilesAgenzia: Leo Burnett CompanyTitolo della campagna: Jamaican FamilyPeriodo di pianificazione: Dal 17 gennaio 2010 Client creative director: Marco GucciardiDirettori creativi: Riccardo Robiglio e Paolo DematteisArt director: Marco GucciardiCopywriter: Julie CarpinelliAccount director: Riccardo Vavalà Tv producer: Riccardo BiancorossoFotografia: Janusz KaminskiCasa di produzione e post produzione: FilmMaster GroupRegia: David Kellog Musica: ‘A message to you Rudy’

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La campagna integrata ideata dall’agen-zia Verba del gruppo DDB per la motoriz-zazione della nuova Audi A3 TDIe puntatutto sulle capacità del veicolo, sottoline-ando l’elevata efficienza dei consumi e del-le emissioni. Efficienza dimostrata a suondi numeri precisi, rappresentati però in unmodo coinvolgente ed emozionante. Lospot, realizzato da The Family per la regiadi Federico Brugia e on air sulle principaliemittenti televisive, si avvale di un key vi-sual particolarmente suggestivo e visiona-rio per dimostrare come sia effettivamen-te possibile percorrere un intero chilome-tro di strada con soli 38 millilitri. Nel fil-mato si vede, infatti, una boccetta conte-nente 38 ml di liquido capace di generareun magico paesaggio della lunghezza di 1km. L’iniziativa, che ha vinto il premio spe-ciale Anteprima Olistica 2010 agli NCAwards, prevede inoltre passaggi stampasui maggiori quotidiani e periodici nazio-nali, attività online su un minisito dedica-to e una campagna tabellare. Per Verba,sotto la direzione creativa esecutiva di Lu-ca Albanese e Francesco Taddeucci, hannolavorato lavorato l’art director Hugo Gal-lardo Dominguez, e la copywriter ElenaCarella. nc

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LA POESIA DEI NUMERIRENDERE TANGIBILI E MISURABILI I VALORI DELLA NUOVA AUDI A3 TDIE

SOTTOLINEANDO L’ELEVATA EFFICIENZA DEI CONSUMI ED EMOZIONANDO

LO SPETTATORE. È QUESTO L’OBIETTIVO DELLA CAMPAGNA ‘38 MILLILITRI’

FIRMATA DA VERBA DEL GRUPPO DDB, VINCITRICE DEL PREMIO SPECIALE

ANTEPRIMA OLISTICA 2010 AGLI NC AWARDS.

Cliente: Vgi - Divisione AudiAgenzia: Verba - Gruppo DDBTitolo della campagna: 38 millilitriPeriodo di pianificazione: Dal 14 febbraio per tre settimaneDirettori creativi: Luca Albanese e Francesco TaddeucciArt director: Hugo Gallardo Copywriter: Elena CarellaIllustrazione: a cura di Nomoko (Agenzia Pocko)Produzione e post produzione: The Family; XchangesRegia: Federico BrugiaDirezione fotografia: Paolo CaimiMusica: ‘The cat came back’ (Fred Penner)Mezzi utilizzati: tv, stampa, web, outdoorCentro media: Mediacom Budget totale: 350.000 euro

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L’idea creativa di SaffirioTortelliVigoritialla base della campagna ‘Dritti al Punto’,lanciata a fine 2009 nei principali circuiticinematografici e su tutte le emittenti te-levisive nazionali, è la spettacolarizzazio-ne delle funzionalità di ricerca di Pagine-Gialle.it. I protagonisti delle pubblicità so-no ripresi su sfondo bianco mentre sonoal pc e consultano il sito: gli oggetti e lepersone si animano progressivamente al-le loro spalle in modi diversi, per poi spa-rire via via che la ricerca sul web diventapiù mirata e circoscritta, fino ad arrivarealla soluzione giusta. Il pay-off esprime inmodo efficace il grande vantaggio del mo-tore di ricerca, ovvero la possibilità perl’utente di trovare online, con la massimasemplicità e in pochi istanti, prodotti, mar-chi, aziende, località, indirizzi e altre infor-mazioni utili. Una sfida che si pone comealternativa all’indifferenziato bombarda-mento di informazioni a cui l’utente si tro-va esposto sul web, così numerose e scar-samente circostanziate da diventare spes-so inutilizzabili. nc

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DRITTI ALLO SPOTPER PRESENTARE, PER LA PRIMA VOLTA IN TV, IL MOTORE DI RICERCA

PAGINEGIALLE.IT, SAFFIRIOTORTELLIVIGORITI SCEGLIE PER SEAT PAGINE GIALLE

UNO SPOT, PRIMO PREMIO CAMPAGNA TELEVISIVA AGLI NC AWARDS 2010,

SEMPLICE, MA DI GRANDE IMPATTO, CAPACE DI FAR SORRIDERE ESALTANDO

LE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO.

Cliente: Seat Pagine GialleAgenzia: SaffirioTortelliVigoritiTitolo della campagna: Dritti al PuntoPeriodo di pianificazione: dicembre 2009Direttore creativo: Aurelio TortelliArt director: Daniele RicciCopywriter: Michela GrassoCasa di produzione: Movie MagicRegia: Grady HallDirezione fotografia: Paolo CaimiCasa di postproduzione: Motion TheoryMusica: ‘Dreaming of you’ (The Coral)Mezzi utilizzati: tv

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Come dice un detto popolare, ‘L’erba delvicino è sempre più verde’ e gli italiani, sisa, sono esterofili per natura. La tenden-za del popolo dello Stivale, infatti, è quel-la di visitare siti di valore artistico e mu-sei soprattutto se la di là dei confini, snob-bando le bellezze nazionali. Tutto ciò sen-za considerare che il Bel Paese ospita cir-ca il 50% del patrimonio artistico mon-diale. Animato dall’intenzione di invertireil trend negativo dei visitatori italiani, ilMinistero per i Beni e le Attività Cultura-li ha voluto lanciare una provocazione, rac-colta e sviluppata da Gruppo DDB su di-versi mezzi. Il titolo della campagna è di-retto, colloquiale: ‘Se non lo visiti, lo por-tiamo via’, ma a rendere l’idea è soprat-tutto l’immagine, che motiva il premioagli Nc Awards 2010 come migliore Cam-pagna Stampa. Il Colosseo, ad esempio,ma anche il Cenacolo e il Michelangelosmontati e trasportati altrove, a significa-re che, collocati in terra straniera, avreb-bero chance di maggiore appeal sui turi-sti italiani. Un invito a riflettere sulla ric-chezza culturale del nostro Paese arrivadalla spiegazione: ‘In Italia ti aspettano dasempre i più grandi capolavori della sto-ria dell’arte. Riscoprili’. nc

L’ERBA DEL VICINO...PER FAR VISITARE LE OPERE ARTISTICHE NAZIONALI AGLI ITALIANI,

BISOGNEREBBE PROBABILMENTE PORTARLE ALL’ESTERO. QUESTA LA

PROVOCAZIONE CHE ANIMA LA CAMPAGNA ‘SE NON LO VISITI LO PORTIAMO

VIA’, IDEATA E SVILUPPATA DA GRUPPO DDB PER IL MINISTERO PER I BENI

E LE ATTIVITÀ CULTURALI. PER UN’ITALIA DA RISCOPRIRE.

Cliente: Ministero per i Beni e le Attività CulturaliAgenzia: Gruppo DDBTitolo della campagna: Se non lo visiti, lo portiamo viaPeriodo di pianificazione: 23 dicembre 2009 - 8 febbraio 2010Direttori creativi: Luca Albanese e Francesco TaddeucciArt director: Ricard ValeroCopywriter: Alessandro Mian e Matteo GrandeseFotografia: FMCdp e post produzione: spot tv: Uvc; stampa: Rocque e Oplà Production; radio: EcceteraMezzi utilizzati: stampa, gigatotem Grandi Stazioni, affissioni, tv circuito Telesia e Grandi Stazioni, tv nazionale, radio

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Una 'campaign idea' globale, ‘Working Li-ke a Machine?’, a celebrare Kit Kat qualebreak dall’impegno di tutti i giorni, dalle at-tività frustanti e ripetitive come quelle diuna macchina. Dopo le attività teaser (see-ding e rotazione musicale di un videoclip'manifesto' sulla tipica giornata del target,performato da due beatboxer; dem allacommunity Kit Kat e test su Facebook) èpartita l’online brand experience attraver-so un social game sul sito e Facebook.A se-guire online adv, website www.haveabreak.ite trasmissione a rotazione di brano e vi-deoclip su radio e tv satellitari musicali.Trei soggetti (metronotte, museo, aiuto cuo-co) per uno spot radio di 30” accattivantee ironico volto, come il resto della campa-gna, a ribadire il posizionamento storico delprodotto sul break, ma anche a rinnovareil legame e il dialogo tra target-brand, au-mentare le rotazioni di Kit Kat e supporta-re il lancio di Kit Kat Senses.All’insegna delclaim: ‘Working like a machine? Have a bre-ak have a Kit Kat’. nc

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CREATIVI, NON MACCHINEJWT/RMG CONNECT FIRMA PER NESTLÈ ITALIANA UNA CAMPAGNA

INTEGRATA, ‘WORKING LIKE A MACHINE?’, INCENTRATA SUL CONCETTO DEL

KIT KAT COME BREAK DAL LAVORO, DALLO STUDIO O DA QUALSIASI ATTIVITÀ

RIPETITIVA COME QUELLA DI UNA MACCHINA. PREMIATO AGLI NC AWARDS,

LO SPOT RADIO IN TRE SOGGETTI.

Cliente: Nestlè Italiana Agenzia: Jwt/RmgConnectTitolo della campagna: Working like a machine?Periodo di pianificazione: Luglio 2009 - febbraio 2010Direttore creativo esecutivo: Daniela Radice, Pietro MaestriDirettore creativo associato interactive: Massimiliano Maria LongoDirettore creativo associato: Alberto CitterioArt director: Giulio Nadotti, Marco Papale, Gaetano LeonardiCopywriter: Francesco Muzzopappa, Elisa Finocchiaro, Riccardo Garavaglia,Federico Castelli; Multimedia designer: Cesare MalesciaSoftware engineer: Gianluca CironeInformation architect: Andrea MugerliCdp e post produzione: Vergani e Gasco, FilmMaster Clip, La BoiteRegia: Davide Enrico Agosta (Videoclip)Musica: Michele RanauroMezzi utilizzati: tv, internet, radio, in-store promotion, video outdoor, packaging, cinema

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A cinque anni dal lancio, Bmw Italia riba-disce e sostiene il ruolo di Bmw Serie 1 co-me l’auto più originale e distintiva del seg-mento, unica per stile e contenuti, anco-rando il precedente posizionamento ‘Onelike no one’ alla product substance dellavettura, ovvero la trazione posteriore. Perfarlo e per coinvolgere il target più giova-ne con un linguaggio innovativo e distinti-vo, l’azienda sceglie BCube/Isobar Commu-nications e un progetto di comunicazioneche ruota attorno al concetto di ‘Joy is Back’:la trazione posteriore diviene quindi ele-mento ispiratore e celebra l’attitudine ditutti coloro che nella vita si muovono ef-fettuando una spinta, e non subendola. Ilperno centrale dell’operazione è il sito‘www.quellidell’ultimobanco.it’. Tutti imezzi scelti per la campagna, oltre a vei-colare il core concept della campagna, han-no avuto il compito di promuovere il sito:dalla tv al cinema, dalla stampa all’affissio-ne. Scelto per diffondere la creatività an-che unconventional media: dalle promo-card al mobile, dagli aeromobili Airone al-le carrozze dei treni Frecciarossa, fino agliautobus. nc

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TRAZIONE DA PODIOPERNO CENTRALE DEL PROGETTO DI COMUNICAZIONE DI BMW ITALIA

‘JOY IS BACK’, SVILUPPATO DA BCUBE/ISOBAR COMMUNICATIONS, IL SITO

INTERNET ‘WWW.QUELLIDELL’ULTIMOBANCO.IT’. A TUTTI I MEZZI IL COMPITO

DI PROMUOVERLO, COMPRESA L’AFFISSIONE, PRIMO PREMIO DI CATEGORIA

NC AWARDS 2010.

Cliente: Bmw ItaliaAgenzia: BCube/Isobar CommunicationsTitolo della campagna: Joy is BackPeriodo di pianificazione: giugno - dicembre 2009Direttore creativo: Francesco BozzaArt director: Daniele FreuliCopywriter: Fabio AndreiniFotografia: Stefano Gilera Cdp e post produzione: Fargo FilmRegia: Andrea JublinMusica: ‘Forever Young’ (Youth Group)Mezzi utilizzati: tv, stampa, cinema, internet, mobile marketing, promocard, affissione

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4 3 . 2 5 2 . 0 0 3 . 2 7 4 . 4 8 9 . 8 5 6 . 0 0 0c o m b i n a z i o n i p o s s i b i l i .

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Un omaggio ai tifosi, ma anche un’occa-sione per confermare il ruolo del brand Timnel mondo del calcio, attraverso iniziativedi comunicazione interattive.Per la campagna ‘Tim ti porta in campo’ArmosiA ha ideato la 'terza panchina Tim',posizionata a bordo campo accanto a quel-le istituzionali e riservata a ospitare i seivincitori di un concorso online. Previa re-gistrazione a un mini-sito, i partecipantihanno avuto l’opportunità di vincere unposto sulla panchina brandizzata e le ma-glie personalizzate delle tre squadre par-tecipanti al torneo. Per altri fortunati, 50biglietti di tribuna. Il media mix ha previ-sto affissioni a Roma, Milano, Pescara, To-rino, maxi formati e formati speciali (cir-cuito Grandi Stazioni); campagna online(Corriere dello Sport, Gazzetta dello Sport,TuttoSport, siti Juventus, Milan e Inter,Vir-gilio e i siti istituzionali Telecom Italia). Lacampagna ha permesso a Tim di attivareun’operazione di loyalty di grande succes-so, che ha generato una buona coperturamedia con l’attività di ufficio stampa e di buzz. nc

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VINCITORI IN PANCHINADINAMICIZZARE E VALORIZZARE IL RUOLO DI TIM NEL CALCIO LEGANDOLO

A UN CONTEST INTERATTIVO E DI CALL TO ACTION, PREMIARE LA FEDELTÀ

DEI CLIENTI ATTRAVERSO PREMI ESPERIENZIALI. QUESTI GLI OBIETTIVI DELLA

CAMPAGNA FIRMATA DA ARMOSIA PER TIM, CHE SALE SUL PODIO DEGLI

NC AWARDS PER LA CATEGORIA SPONSORIZZAZIONE.

Cliente: TimAgenzia: ArmosiA ItaliaTitolo della campagna: Tim ti porta in campoPeriodo di pianificazione: 15 - 30 luglio 2009Direttore creativo: Vito BelloCasa di produzione e post produzione: ArmosiaMezzi utilizzati: affissione, ambient media

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Allo scopo di creare una nuova immagi-ne e nuovi strumenti di comunicazione perlo storico brand internazionale Jacuzzi Eu-rope, The Ad Store è partita dal logo, rivi-sto in chiave più contemporanea ed essen-ziale, in grado di coniugare i caratteri diavanzamento tecnologico e grande storiae tradizione propri dell’azienda. La nuovabrand image è stata declinata in applica-zioni in cui essenzialità e design sono le pa-role d’ordine, sia per quanto riguarda le ap-plicazioni ambientali sia negli strumenti dipresentazione del prodotto: dai cataloghicoordinati ai nuovi naming di prodotto, fi-no a installazioni d’effetto (stand Cersaie2009, evento Jacuzzi Day Spa a Milano) eai materiali per gli showroom. L’immaginedel brand Jacuzzi è stata legata al benesse-re, per comunicare ai consumatori che ilmarchio non è solo sinonimo di vasca aidromassaggio, ma di wellness totale: im-magini più umane, corporee, reali, in cui ilconsumatore può riconoscersi e identifi-carsi, colori accoglienti e rilassanti, messag-gi di benessere ed eccellenza nella tecno-logia. Diverse le declinazioni: dalla corpo-rate image alla literature di prodotto, da-gli eventi agli strumenti di comunicazionesul punto vendita. nc

OPERAZIONE BENESSERE LA CREATIVITÀ DI THE AD STORE AL SERVIZIO DI JACUZZI EUROPE PER

IL RIPOSIZIONAMENTO DEL BRAND NEI MERCATI EUROPEI. ALL’INSEGNA DEL

LUSSO, DELLA TECNOLOGIA E DELL’INNOVAZIONE, PRENDE VITA UNA NUOVA

IMMAGINE, CARATTERIZZATA DA ESSENZIALITÀ E DESIGN, PREMIATA AGLI

NC AWARDS 2010.

Cliente: Jacuzzi EuropeAgenzia: The Ad StoreTitolo della campagna: Il benessere prende formaPeriodo di pianificazione: Da settembre 2008Direttore creativo: Natalia BorriArt director: Rachel WildCopywriter: Anastasia BrandiMezzi utilizzati: brand identity

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'Mediaset Premium è la tv di qualità cherende semplice l’accesso alle tue passio-ni': questo il concept attorno al quale èstata sviluppata la campagna ‘Proiezioni’,firmata da DDB per Mediaset Premium,che celebra l’essenza del brand eviden-ziando il feeling e il coinvolgimento che isuoi contenuti suscitano nel consumato-re. I protagonisti dei contenuti MediasetPremium prendono vita, si trasformano inenormi e luminose proiezioni che intera-giscono con le persone e i luoghi più sug-gestivi nelle principali città italiane pro-tagoniste del passaggio al digitale terre-stre. Un format di comunicazione capacedi veicolare il nuovo dna della marca e, altempo stesso, i principali contenuti dellaprogrammazione.Attraverso un approccioolistico, è stata sviluppata una campagnaintegrata che coinvolge tutti i media tra-dizionali (tv, stampa, affissione, radio), ilweb, il punto vendita, il territorio (comu-nicazione locale, station domination, even-ti). Risultati 2009: tessere attive: +35%;top of mind: +65%. nc

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PASSIONI ACCESSIBILIIL PAY OFF ‘MEDIASET PREMIUM ACCENDE EMOZIONI’ RACCHIUDE IN SÉ

GLI OBIETTIVI DI ‘PROIEZIONI’. LA CAMPAGNA, FIRMATA DA DDB PER MEDIASET

PREMIUM, TRIONFATRICE PER LA CATEGORIA PROGETTO DIRECT/MARKETING

RELAZIONALE, CELEBRA L’ESSENZA DEL BRAND, EVIDENZIANDO

IL COINVOLGIMENTO DEL CONSUMATORE.

Cliente: MediasetAgenzia: gruppo DDB ItaliaTitolo della campagna: ProiezioniPeriodo di pianificazione: maggio - dicembre 2009Supervisione creativa: Luca Gelmuzzi (copy), Andrea Maggioni (art)Art director: Rosella Tito, Salvatore ZanfriscoCopywriter: Matteo GrandeseCasa di produzione: Movie MagicPost produzione: You AreRegia: Matteo PellegriniDirezione fotografia: Paolo CaimiMusica: Ennio MorriconeMezzi utilizzati: tv, stampa, affissione, tram integrali, radio, station domination,web, punto vendita, street marketing

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Per far sperimentare il servizio di navi-gazione attraverso una meccanica che por-tasse alla registrazione e rinforzasse le di-verse reason to believe del servizio (3Dpoint of interest, pre-plan su maps.ovi.come sync to device, pedestrian navigation),JWT ha realizzato per Nokia Italia un vi-ral in 3D con protagonista un giovane uo-mo che scappa dai luoghi comuni imper-sonati da 'brutti ceffi'. Il video mostra lafuga in una città, chiudendosi con un in-vito a giocare all’advergame ‘The Big Esca-pe’ appositamente realizzato per far pro-vare le mappe 3D. L’utente dovrà aiutareil protagonista e chi termina il gioco ac-cede alla fase concorsuale sita su Ovi. Lacampagna ha previsto attività online (ban-ner, videobanner e seeding in blog e so-cial network, viral), roadshow promozio-nale in quattro città italiane in partner-ship con Bmw, attività di promozione re-tail, circuito Promocard, Nokia own me-dia. 3.887 le iscrizioni uniche al concorsoe circa 5.000 i contatti diretti attività sulterritorio. nc

LA GRANDE FUGA IN 3DIL ROADSHOW ITALIANO IN QUATTRO TAPPE, IN PARTNERSHIP CON BMW,

LE ATTIVITÀ RETAIL E L’EFFICACE UTILIZZO DEL CIRCUITO PROMOCARD

HANNO FATTO DI ‘THE BIG ESCAPE’ DI NOKIA ITALIA UNA CAMPAGNA

PROMOZIONALE DA PODIO, GRAZIE ALLA CREATIVITÀ JWT.

Cliente: Nokia ItaliaAgenzia: JWTTitolo della campagna: The big escapePeriodo di pianificazione: 16 novembre 2009 - 31 gennaio 2010 Direttore creativo esecutivo: Pietro MaestriDirettore creativo associato: Flavio Mainoli/Paolo CesanoArt director: Flavio MainoliCopywriter: Paolo CesanoDirector in charge: Daniela Di MaioAccount director: Manuela ColombiniAccount executive: Leonardo GerminarioCdp e post produzione: Digital TalesRegia: Stefano BuonamicoDirezione fotografia: Andrea RivaMusica: Sing SingMezzi utilizzati: internet, roadshow, retail, promocard, Nokia own media

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Non più solo formaggio spalmabile, maingrediente buono e versatile da consu-mare ‘ricettato’. Ecco l’obiettivo della cam-pagna a supporto del lancio del nuovo packovale Philadelphia e del nuovo posiziona-mento di prodotto, vincitrice del premioper la categoria Relazioni Pubbliche agliNC Awards 2010.Con lo scopo di creare una food experien-ce a 360 gradi, all’interno del progetto‘Philadelphia Kitchen’, Adverteam crea il‘temporary restaurant’, aperto per un me-se presso la California Bakery (Milano, piaz-za Sant’Eustorgio). Un mese di eventi spe-ciali: corsi di cucina per adulti e bambini,degustazioni, serate con aperitivo a basedi tapas e musica jazz live, pic-nic e brunchnel weekend. A supporto, attività di guer-rilla, allestimenti, strumenti di comunica-zione e merchandising con naming e brandidentity studiati ad hoc. Eccellenti i risul-tati: 150 giornalisti accreditati, 20.000gadget distribuiti, 60 cheesecake e 500 bi-scotti preparati, 2.600 consumazioni neitapas time, 11.600 nei weekend, 700 kgdi Philadelphia utilizzati, 60.000 consu-matori coinvolti. Circa 110.000 euro di va-lore redemption media (escluso passaggiweb/radio). nc

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RICETTE DA PODIOUN TEMPORARY RESTAURANT LOCATION DI EVENTI ESCLUSIVI CON IL

PRODOTTO PROTAGONISTA. ALLESTIMENTI, STRUMENTI DI COMUNICAZIONE

E MERCHANDISING SU MISURA. GUERRILLA MARKETING PER IL ‘SAVE

THE DATE’. TUTTO QUESTO E MOLTO DI PIÙ È ‘PHILADELPHIA KITCHEN’,

PROGETTO FIRMATO DA ADVERTEAM PER KRAFT FOODS ITALIA.

Cliente: Kraft Foods ItaliaAgenzia: AdverteamTitolo della campagna: Philadelphia KitchenPeriodo di pianificazione: maggio - giugno 2009Direttore creativo: Lucia SantangeloArt director: Tiziana GuzzeloniMezzi utilizzati: stampa, webBudget: oltre 200.000 euro

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La sfida della campagna Coca-Cola, parti-ta dal concetto strategico 'Fashion doesn’tcover. Fashion reveals', era quella di espri-mere un punto di vista unico sul legametra il mondo della moda e le donne, rinfor-zando la rilevanza di Coca-Cola light per iltarget femminile. Sfruttando una delle 'mo-delle' più famose al mondo, ovvero la con-tour di Coca-Cola, le stiliste di grandi branddi moda hanno creato uno stile unico perle bottigliette, in passerella in una serataevento in occasione dell’apertura della set-timana della moda milanese. Un’idea allabase anche dello spot televisivo per la cam-pagna di lancio declinata su stampa, anchecon speciali formati cartotecnici, e su pro-mocard, con otto cartoline speciali che rap-presentano le singole contour limited edi-tion. A fianco della sfilata evento, ancheun’operazione charity, un’asta il cui ricava-to è stato devoluto all’Abruzzo. Le bottigliegriffate sono entrate nella storia delle limi-ted edition e, successivamente all’evento,sono state collocate in punti strategici del-la città. nc

BOTTIGLIE DA PASSERELLABCUBE VIENE PREMIATA CON IL PRIMO PREMIO CATEGORIA EVENTO

PER ‘TRIBUTE TO FASHION’ PROGETTO SVILUPPATO PER COCA-COLA CON

IL PATROCINIO DEL COMUNE DI MILANO, IN PARTNERSHIP CON LE PIÙ

IMPORTANTI STILISTE DONNE DELLA MODA ITALIANA. OTTIMI I RISULTATI:

INCREMENTO BRAND AWARENESS E VENDITE.

Cliente: Coca-Cola ItaliaAgenzia: BCube/Isobar CommunicationsTitolo della campagna: Tribute to FashionPeriodo di pianificazione: settembre 2009Direttore creativo: Francesco BozzaArt director: Michael Engelbrecht, Daniele PancettiCopywriter: Fabio Andreini, Pietro PuttiFotografia: Paolo FrancoCasa di produzione e post produzione: Movie Magic InternationalRegia: Paolo MonicoDirezione fotografia: Max GattiMusica: ‘Formidable’ (Charles Aznavour)Mezzi utilizzati: tv, stampa, affissione, promocard, web, guerrilla marketing,ambient media

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Riciclo e consumo responsabile. Concettiche passano anche attraverso la valorizza-zione del cosiddetto usato, perché, per com-battere l’inquinamento, nulla è più effica-ce dello sforzo di produrre meno. Alla lucedi questa premessa, l’idea creativa dellacampagna ‘Calendario’, sviluppata dall’agen-zia Euro Rscg Milano per Legambiente, sifa non solo originale, ma anche coerentecon l’obiettivo di sensibilizzare le personealla responsabilità. In occasione del suotrentennale e delle festività natalizie 2009,l’associazione ambientalista ha auguratoun ‘Felice Anno Vecchio’ mettendo il tim-bro ‘2010’ sui calendari del 1982. La moti-vazione è presto detta: ogni 28 anni le da-te del calendario si ripetono, a dimostra-zione che un oggetto già usato può torna-re a essere pienamente funzionale. L’augu-rio è sottinteso: iniziare l’anno all’insegnadel riciclo. La soluzione è stata sviluppatasia con azioni one to one che con un inser-to in periodica tra dicembre 2009 e gen-naio 2010. nc

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FELICE ANNO VECCHIOUN CALENDARIO DEL 1982 PER AUGURARE UN FELICE 2010. I CONTI

TORNANO, PERCHÉ OGNI 28 ANNI LE DATE SI RIPETONO. L’INTUIZIONE

DI EURO RSCG MILANO PER LA CAMPAGNA ‘CALENDARIO’ HA PERMESSO

A LEGAMBIENTE DI SENSIBILIZZARE LA GENTE A INIZIARE L’ANNO NUOVO

ALL’INSEGNA DEL RICICLO. È PRIMO PREMIO PER GUERRILLA MARKETING.

Cliente: LegambienteAgenzia: Euro Rscg MilanoTitolo della campagna: CalendarioPeriodo di pianificazione: dicembre 2009 - gennaio 2010Direttore creativo esecutivo: Giovanni PorroDirettori creativi: Erick Loi, Dario VillaArt director: Luca GhilinoCopywriter: Michele PicciFotografia: LsdMusica: All we need to be alone - The Record’sMezzi utilizzati: stampa, direct, guerrilla, evento

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Contrastare l’abbandono dei rifiuti sulsuolo pubblico, ostacolare l'abbandono deirifiuti intorno ai cassonetti stradali e incen-tivare il corretto conferimento dei rifiuti al-l'interno dei contenitori. Questo l’obietti-vo di ‘Buttalo giusto’, progetto promosso,tra novembre 2009 e gennaio 2010, daAmiat (Azienda multiservizi igiene ambien-tale Torino), la cui comunicazione è stataaffidata a Simonetti Studio.Il messaggio del claim, 'Buttalo giusto', di-retto, sintetico, inequivocabile e modernoha favorito l’impatto e la memorizzazio-ne, grazie anche allo sviluppo di un’ampiagamma di attività promozionali sul terri-torio. Prima tra tutte l’installazione, sul po-dio per la categoria Ambient Media, di unsacco dell'immondizia alto sei metri in piaz-ze e strade italiane per rendere tangibilela fisicità della spazzatura lasciata in stra-da.A rendere ancor più efficace la campa-gna, affissioni in diversi formati, un sitoweb ad hoc (1.600 visite nelle prime duesettimane), mezzi meno convenzionali co-me gli sticker da applicare sui rifiuti fuoriposto, freecard con QR code per smartpho-ne e due video da condividere sui socialnetwork. nc

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DIFFERENZIATA È MEGLIOSIMONETTI STUDIO HA INGOMBRATO PIAZZE E STRADE CON UN

SACCO DELL'IMMONDIZIA AMIAT ALTO SEI METRI PER SENSIBILIZZARE

LA POPOLAZIONE SULL’IMPORTANZA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA.

UN’INIZIATIVA IMPATTANTE ED EFFICACE, PREMIATA COME MIGLIOR

CAMPAGNA AMBIENT MEDIA AGLI NC AWARDS 2010.

Cliente: Amiat-Azienda multiservizi igiene ambientale Torino Agenzia: Simonetti StudioTitolo della campagna: Buttalo GiustoPeriodo di pianificazione: novembre 2009 e gennaio 2010Direttore creativo: Carlo SimonettiArt director: Giulia RichettaCopywriter: Stefano RoncoRegia: Erik Gillo Musica: Andrea DamianoMezzi utilizzati: affissione, internet, viral marketing, sticker, ambient media, promozioneBudget: 19.000 euro di cui 8.000 circa per media innovativi

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Una storia tutta italiana, dal 1472. Mon-te dei Paschi di Siena punta sul linguaggiodella narrazione per comunicare i valori divicinanza al territorio, tradizione, solidità,ma anche capacità di innovare e di guar-dare avanti. E lo fa attraverso un ampio ven-taglio di media, a partire da ‘casa propria’,ovvero dalle filiali, ‘vestite’ per ricordare isoggetti della campagna. L’obiettivo di ‘Unastoria italiana dal 1472’ è raccontare vicen-de di vita quotidiana accomunate dalla pre-senza discreta, ma allo stesso tempo soli-da e rassicurante, della banca. Il tutto at-traverso un linguaggio cinematografico, digrande impatto.A seguire passo passo l’isti-tuto di credito, l’agenzia Catoni Associati.Il primo step è stata la stipulazione di ac-cordi di co-branding con Piaggio, Bialetti,Sammontana, Giunti. Il giorno del lanciodella campagna, tutte le filiali sono statepersonalizzate con le locandine dei sogget-ti che sancivano gli accordi suddetti, men-tre i bancomat mandavano in loop i moti-vi della campagna. Con Piaggio (Moto Guz-zi), in particolare, l’accordo è diventato dico-marketing: una moto è stata posiziona-ta nelle filiali e per i clienti Mps è stato ac-cordato uno sconto del 20% sull’acquistodella moto stessa e un finanziamento adhoc. nc

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UNA STORIA DA NARRAREESISTE DA PRIMA DELLA SCOPERTA DELL’AMERICA, E HA UNA LUNGA VICENDA

DA RACCONTARE. BANCA MONTE PASCHI DI SIENA HA SCELTO UN LINGUAGGIO

CINEMATOGRAFICO PER COMUNICARE I VALORI DI TRADIZIONE E SOLIDITÀ.

COMPRESA NEL MIX DELLA CAMPAGNA REALIZZATA CON CATONI ASSOCIATI,

LA VESTIZIONE DELLE FILIALI, CHE MERITA IL PREMIO RETAIL EXPERIENCE.

Cliente: Banca Monte dei Paschi di SienaAgenzia: Catoni AssociatiTitolo della campagna: Una storia italiana dal 1472Periodo di pianificazione: nov. 2009 (interventi olistici da giugno) - 15 dic. 2009Direttori creativi: Mario Catoni, Francesco LeoniniArt director: Marco Michelini, Carlo VigniCopywriter: Francesco LeoniniProduzione e post produzione: Flying Film Production; TdbRegia: Marco BellocchioDirezione fotografia: Daniele CiprìMusica: ‘Il cielo è sempre più blu’, Rino Gaetano, Giusy FerreriMezzi utilizzati: tv, radio, internet, stampa, maxi affissioni, filiali banca, eventi,co-marketing, musica spot su centralini e cellulari aziendaliBudget totale: 10 milioni di euro

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4 3 . 2 5 2 . 0 0 3 . 2 7 4 . 4 8 9 . 8 5 6 . 0 0 0c o m b i n a z i o n i p o s s i b i l i .

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Per potenziare il lancio della nuova Lan-cia Delta, Fiat realizza un’attività di pro-duct placement e branded integration nel-la produzione cinematografica ‘Angeli eDemoni’ di Sony Pictures. Le location delfilm, girato prevalentemente a Roma e nel-la Città del Vaticano, ha consentito unaperfetta contestualizzazione del prodot-to, elemento caratterizzante del percorsonarrativo, grazie alla sua funzionalità ri-spetto alle scene in cui è stato inserito.Lancia Delta, infatti, è l’autovettura delcomandante Olivetti (Favino) che scortail prof. Langdon (Hanks) in tutti gli spo-stamenti che porteranno alla risoluzionedel caso. In questo modo, l’autovettura èpresente in tutte le scene di azione risul-tando elemento essenziale e indispensa-bile all’evoluzione filmica.L’auto, essendo parte integrante del film,ha consentito la realizzazione degli spotdi promozione del prodotto e del film, re-so possibile grazie a un estratto delle sce-ne in cui era presente la vettura, e ha per-messo di strutturare un piano di comuni-cazione integrato che consentisse al branddi sfruttare le immagini del pp per realiz-zare una campagna Atl e Btl a livello ita-liano ed europeo. nc

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IL PARADISO PUÒ ATTENDEREPER POTENZIARE IL LANCIO DELLA NUOVA LANCIA DELTA, FIAT SCEGLIE,

COADIUVATA DA ARMOSIA ITALIA, IL PRODUCT PLACEMENT NEL FILM ‘ANGELI

E DEMONI’. PERFETTA LA CONTESTUALIZZAZIONE TUTTA ITALIANA

DEL PRODOTTO, ELEMENTO CARATTERIZZANTE DEL PERCORSO NARRATIVO,

MERITEVOLE DEL PRIMO PREMIO DI CATEGORIA AGLI NC AWARDS 2010.

Cliente: LanciaAgenzia: ArmosiA Italia Titolo della campagna: La nuova Lancia Delta e Angeli e DemoniPeriodo di pianificazione: 22 aprile - 10 maggio 2009Cdp e post produzione: Agenzia Testa Mezzi utilizzati: affissione, internet, viral marketing, sticker, ambient media, promozioneBudget: 4 milioni di euro

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RESTARE NELLA TUA TAGLIA TI CONVIENE, OGNI ANNO. Da oggi, rispettare l’ambiente ti premia senza rinunce. Enel Energia ti premia ogni anno: scegli la taglia di cuihai bisogno in base ai tuoi consumi. Se eviti gli sprechi e rispetti nell’anno la somma dei consumi previsti per la tua taglia, ne ricevi una gratis. Due se la rispetti tutti i mesi. Con la nuova offerta Energia Tutto Compreso Green scegli un’energia naturale interamente prodotta da fonti rinnovabili*.Con la chiarezza di un prezzo mensile tutto compreso, IVA e imposte escluse. E tu, di che taglia sei?

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Protagonista della campagna Enel dedi-cata all’offerta e alle novità ‘Tutto Com-preso’ Neri Marcorè capace di raccontar-le con ironia e garbo, giocando con il con-cetto di taglia. Da podio le attività virali(divertenti 'director’s cut' della campagnatv con Marcorè) per una campagna real-mente integrata.Tv, cinema e radio sono state scelte perportare le offerte 'a casa' dei clienti, gra-zie alle citofonate di Marcorè; la stampaper rendere memorabile l’offerta attraver-so i visual degli interruttori e dei fornelli;l’ambient media per raccontare l’offertacon incisività attraverso affissioni dina-mica e statica e presidiare i maggiori ae-roporti, stazioni, cinema; internet per in-vitare i clienti ad approfondire l’offerta.All’insegna dell’ecosostenibilità il concor-so a premi basato sulla creatività della ta-glia, realizzato in collaborazione con Ra-dio DJ, promosso grazie a divertenti spotradio con Platinette. Eccellenti i risultati:62% di gradimento, +117% chiamate in-bound, +2,3% top of mind, +56% advawareness, 50% riconoscimento totale,80% associazione brand Enel. nc

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INTEGRAZIONE COMPRESADUE LE SOLUZIONI CREATIVE COMPLEMENTARI E SINERGICHE SCELTE DA ENEL

PER COMUNICARE IL PRINCIPALE PLUS DELL’OFFERTA ‘TUTTO COMPRESO’

(ATTIVA DALLA PRIMAVERA 2009) E LANCIARE LA NUOVA ‘TAGLIA XL’.

UNA SCELTA VINCENTE E PREMIATA AGLI NC AWARDS CON IL PRIMO PREMIO

PER LA CATEGORIA VIRAL/MOBILE MARKETING.

Cliente: EnelAgenzia: Saatchi & SaatchiTitolo della Campagna: Offerta TuttoCompreso di Enel EnergiaPeriodo di pianificazione: 22 novembre - 31 dicembre 2009Direttore creativo: A. Toscana, A. OrlandiArt director: F. Risolo (tv, cinema), G. Scamporrino (stampa, affissione), L. Marri (web)Copywriter: L. Palombi (tv, cinema), F. Delizzos (stampa, affissione), L. Cotti (web)Fotografia: Lsd; Direzione fotografia: A. Castiglioni (tv, cinema)Casa di produzione e post produzione: BRW Filmland; Frame By FrameRegia: Bosi e Sironi (tv), S. Giulidori (spot interattivo)Musica: ‘Canine Capers’ (Munro, Universal Music Publishing/Ricordi-BMG)Mezzi utilizzati: tv, stampa, radio, web, cinema, esterna

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È stato un grande maestro della pubblici-tà italiana, Emanuele Pirella. Il verbo al pas-sato solo per indicare che, dal 23 marzo, ilfondatore e presidente della Lowe Pirellae de La Scuola, è scomparso, ma la sua ere-dità culturale al mondo dell’advertising ècosì vasta e preziosa, il ‘popolo dei creati-vi’ che a lui si ispira così numeroso, da ri-chiedere, in realtà, un verbo al presente:Emanuele Pirella resta, e resterà il pubbli-citario italiano ‘10 e lode’. Un appellativonon casuale, perché richiama una delle suepiù note campagne, quella per la BananaChiquita, parte di quel prezioso scrigno dimodelli di pubblicità ironica, geniale, allu-siva, che Pirella ha consegnato alla storiadella creatività e che da sola esprime l’ec-cezionalità dell’autore, arricchita dalle te-stimonianze raccolte in suo ricordo.

È per questo che, per ricostruire il perso-naggio Pirella in tutte le sue innumerevolisfaccettature di pubblicitario, uomo di cul-tura e autore di satira, vogliamo che sianoinnanzitutto le sue campagne a parlare.

Il noto Sono un caleidoscopico ventaglio di creati-vità parlanti le campagne di cui Pirella è sta-to autore nella sua lunga carriera. Ricordia-mo le più celebri, quelle che con i claim d’ef-fetto, l’ironia e la leggerezza, hanno ritmatola storia pubblicitaria italiana, meritandosi ri-conoscimenti e generando dibattiti.In qualità di direttore creativo di Italia/Bbdo,fondata con Michele Göttsche e GianniMuccini, ideò alcune delle campagne piùoriginali e aggressive degli anni Settanta.Suo il discusso spot dei Jeans 'Jesus' deglianni '70 con la ragazza in hot pants ('Chimi ama mi segua'), il tormentone 'È nuo-vo? No, lavato con Perlana!', che ha valica-to i confini del mondo pubblicitario per en-trare nel linguaggio comune.Nel 1981 fondò la Pirella Göttsche, diven-tata poi Lowe Pirella. E ideò il celebre slogan‘O così o Pomì’ e altre campagne indimen-ticabili come lo spot con il veterinario del-l’amaro Montenegro. Menzione d'onore me-ritano le campagne dei tortellini di Giovan-ni Rana, dove il prodotto viene sponsorizza-to da Rana in persona, che da imprenditoresi trasforma in amato volto pubblicitario.

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Emanuele Pirella

PIRELLA, INTELLETTUALE ‘10 E LODE’ LA SCOMPARSA DEL GRANDE MAESTRO DELLA PUBBLICITÀ ITALIANA,

NON CANCELLA I SUOI SLOGAN SENZA TEMPO, ‘O COSÌ O POMÌ’, ‘È NUOVO?

NO, LAVATO CON PERLANA’, CHE RESTANO INDELEBILI, A RACCONTARE

LA RAFFINATEZZA, L’IRONIA E LA LEGGEREZZA DELLA SUA ARTE.

DI LUI PARLANO LE CAMPAGNE PIÙ CELEBRI, LE RUBRICHE SU L’ESPRESSO,

MA IL RICORDO PIÙ VERO È QUELLO DI CHI HA INTRECCIATO CON LUI

LAVORO E RISATE.

DI ELENA COLOMBO

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Sì servi anche di toni forti rivolgendosi di-rettamente al potere. Per il quotidiano la Re-pubblica la sua agenzia ideò una campagnastampa dal messaggio chiaro: sopra l’imma-gine dei principali uomini di potere in Italiain atteggiamenti stanchi e assonnati cam-peggiava la scritta 'Repubblica sveglia l’Ita-lia'. Tra le campagne che più amava, quellaopen realizzata per Panorama: una serie dimanifesti in affissione in metropolitana, suiquali appariva la scritta: ‘Scrivi qui cosa pen-si della politica, scrivi qui cosa pensi delladroga’, portando in primo piano il dialogocol pubblico.Non mancarono i premi: la sua agenzia haricevuto vari Leoni al Festival di Cannes: unBronzo nel 1997, un Oro nel 1998, un Bron-zo nel 1999, un Argento nel 2000 e ancoraBronzo nel 2002, oltre ai maggiori ricono-scimenti italiani.

Il risaputoQuesto patrimonio creativo testimonia co-me Emanuele Pirella abbia tinteggiato lanostra pubblicità con un tono più ironico,colto, sottilmente allusivo nei giochi di pa-role, arricchito da letture personali e dalpatrimonio di conoscenze derivanti dallalaurea in Lettere Moderne a Bologna.Votato alla carriera letteraria, ai suggeri-menti di Elio Vittorini e di Italo Calvino sideve il suo ingresso, a Milano, in pubblici-tà, prima nell’agenzia CPV, nel 1965, poi inYoung&Rubicam, fino al ’71 e in seguitocome direttore creativo nell'AgenziaItalia/Bbdo, fondata con Michele Göttschee Gianni Muccini. Nel 1981 creò, con Mi-chele Göttsche, la Pirella Göttsche, diven-tata poi Lowe Pirella ed oggi Lowe PirellaFronzoni. Nel 1990 è stato presidente del-l’Art Directors Club Italiano.Nato nel 1940, originario di Reggio Emilia,Pirella è stato anche raffinato uomo di cul-tura, giornalista e sottile autore di satiracon il disegnatore Tullio Pericoli per Linus,l’Espresso, Il Corriere della Sera e La Repub-blica con la fortunata strip 'Tutti da Fulviasabato sera'. Per l’Espresso curò la rubricadi recensioni televisive per 12 anni, con cuivinse il premio Flaiano nel 2000.I suoi progetti per il 2010 erano di dedicar-

si alla 'sua' Scuola: non solo un'agenzia, maanche un laboratorio di nuovi talenti. A que-ste giovani promesse dell’advertising, maanche ai più accreditati direttori creativi dioggi, resta il compito, quasi il dovere, di pro-seguire o di ispirarsi all’arte Pirella, fatta diidee, testi e parole, come ricordano i suoititoli a cui, regolarmente, metteva il punto.Come sollecita Marco Ferri, che con il mae-stro ha lavorato e scherzato: “E allora, for-za! Ci sono tanti titoli, testi e idee che de-vono ancora saper onorare quel punto. Luilo ha messo per sempre, a noi inventare an-cora qualcosa che abbia la dignità di me-ritarsi 'il punto Pirella'.

Il mai dettoCose mai dette, conosciute, forse mai rac-contate. L’immagine di Emanuele Pirellasembra incompleta senza quegli aneddoti,i retroscena e gli episodi condivisi con ami-ci e colleghi, che gli stessi spolverano nelloro ricordo di questo personaggio ecce-zionale. Abbiamo raccolto i contributi piùsignificativi che aggiungono i pezzi man-

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Uno dei soggetti della campagnapubblicitaria per Artemide, firmatadall'agenzia Pirella Goettsche Lowe nel 1999, con le foto di Elliot Erwitt

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canti di un puzzle volto a ricomporre unprofessionista poliedrico, elegante, raffina-to e di grande discrezione, attraverso mo-menti di vita professionale in cui si intrec-ciano lavoro, amicizie e creatività.

Marco Ferri, copywriter, fondatore di Consorzio Creativo“Per noi, che per lui abbiamo lavorato, in-ventato annunci e campagne pubblicitarie,le parole avevano un peso, perché nasce-vano nella testa, attraversavano il braccio,scaturivano dalla mano, fiottavano dallapenna e riempivano un foglietto di cartabianca. Pronto a essere appallottolato ebuttato, poi ripescato e riaperto, poi rilet-to e magari riscritto, poi ragionato e nega-to, assolto e condannato, e magari appro-vato, e poi consegnato all’annuncio. E allafine visto, stampato, guardato con la diffi-denza di chi poteva, magari aver fatto me-glio. O al limite, aver scritto una cavolata.Si amava il lavoro.

Quello del copy. In Italia senza Pirella sarem-mo ancora alle frasette d’ effetto, magariscritte senza che finissero con il punto”.

Till Neuburg, copywriter, giornalista,scrittore, consigliere Art Directors ClubItaliano“Il suo unico e grande antagonista è statoPasquale Barbella. Un giorno, il loro lungotesta a testa di qualità, di ambizioni, di sti-

le, era sfociato in un'autentica dichiarazio-ne di stima (quasi d'amore) di Pasqualequando pubblicò un annuncio con la head:‘Perché Pirella è meglio di Barbella’. Come‘brand’ Pirella, Pasquale parafrasò visiva-mente nientemeno che il mitico logo Pi-relli (con la P allungata). L'ultimo volta l'-ho visto di persona, alle otto di sera, a par-lare con l'altro Lele nella sua ‘Scuola’. Di-scutevano del peggior cliente che in asso-

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Emanuele Pirella è stato uno dei più grandipubblicitari degli ultimi 30 anni. Celebri

le campagne Jesus Jeans e Loro Piana

Marco Ferri, copywriter,fondatore Consorzio Creativo

Till Neuburg, copywriter, giornalista, scrittore,consigliere Art Directors Club Italiano

Massimo Costa, chairman & ceo Y&R Brands Europa ed Emea

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luto può capitare a un creativo. Beh, intra-vedendo, per un breve, fugace saluto, il gran-de Pirella a perdere tempo per un clientac-cio di quel tipo, m'era venuto il magone.Ma come, mi ero detto, perché uno comelui non se la spassa a divertirsi solo conclienti di qualità? O a scrivere libri? O a te-nere conferenze strapagate?E invece no.Emanuele era un lottatore. Gli piacevanole sfide. Anche quelle dure. Amava espri-mersi con, a volte micidiale, ironia, a vocebassa, spesso in modo laconico. Sapeva an-che ascoltare, rarissima qualità. Era, facilea dirsi oggi, un gentleman duro”.

Massimo Costa, chairman & ceo Y&R Brands Europa ed Emea“Emanuele era un tipo tosto, non facile avolte, molto dolce e sornione altre. Era unimprenditore amico e confidente di im-prenditori.Tra i più grandi pubblicitari in as-soluto in Italia e nel mondo.Lo voglio ricordare come in uno dei tantiassolati venerdì pomeriggio di inizio esta-te mentre si appresta a lasciare Milano al-la volta dell'amata Portofino. Un saluto aDuccio, Nicoletta sorridente che già siedeal volante, e lui che canticchiando si avvia

verso la macchina augurandomi buon wee-kend. È felice.Ma Emanuele è incondizionatamente inte-rista e io profondamente milanista. So giàche lunedì ci aspetterà l'ennesima discus-sione calcistica irrazionale e partigiana, ti-pica dei tifosi che ragionano di calcio conil cuore. E tra una sigaretta e un caffè si par-lerà di quante coppe e scudetti alla fine ledue squadre hanno collezionato, ricordan-dosi nomi ripescati nella memoria degli al-bum delle figurine Panini che avevano lefacce delle glorie di altri tempi. Forse que-st'anno è la volta buona che l’Inter riescea vincere la coppa dei campioni”.

Aldo Cernuto e Roberto Pizzigoni,direttori creativi esecutivi Cernuto Pizzigoni & Partners“Soprattutto ricordiamo la capacità cheaveva di uscire creativamente dalle situa-zioni. Un aneddoto: un giorno chiamò uncliente per conoscere la sua headline inquanto insoddisfatto dei contributi ricevu-ti fino a quel momento. Allora, Pirella fecefinta di cercare un foglio e, facendo finta di leggerlo, improvvisò di sana pianta l’hea-dline per il cliente, lasciandolo pienamen-te soddisfatto”.

Giorgio Ciani, executive producer and external relations ITC Tools “Da cliente lo stimavo moltissimo, lo am-miravo, eppure non ho mai lavorato conlui. Un professionista gigante fra i grandi,ma prima ancora un uomo raffinato, ele-gante, curioso e tranquillo. Lo incontrai aCannes, avevo appena terminato una ga-ra per assegnare il nostro budget più im-portante dell’anno, la sua agenzia non ave-va vinto e lui lo sapeva, mi invitò a cena.Accettai volentieri, rinunciando alla solitaserata sfavillante del Martinez... Fu una ce-na gradevole, io avevo quasi la coda di pa-glia per come era andata la gara ma lui nonci pensava più, era oltre, avendo studiatomolto la storia, il profilo, la vision della miaazienda (Granarolo, ndr), si era un po’ ap-passionato ed era curioso di saperne an-cora. Ricordo che dissi “peccato che la ga-ra sia finita” e lui semplicemente “... ma lavita continua...”.Finì che mi rassicurò sulla bontà della miascelta parlandomi molto bene dell’agen-zia concorrente uscita vincitrice e dando-mi qualche spunto strategico che mi è tor-nato molto utile in tempi recenti. Ecco, unuomo curioso, che amava ascoltare e ri-flettere. Merce rarissima oggi”. nc

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Aldo Cernuto e Roberto Pizzigoni, direttori creativi esecutivi Cernuto Pizzigoni & Partners

Giorgio Ciani, executive producer and external relations ITC Tools

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“La fiducia nella comunicazione è tutta da-ta dalla cultura che ne abbiamo e che si ve-de ogni giorno: dai giornali alla televisione.Siamo in un presente che non regge il con-fronto con il passato. E purtroppo spessonoi pubblicitari pensiamo ancora che la so-luzione sia il divismo o le campagne inven-tate, ancorandoci a modelli antichi di unmondo che invece sta correndo passi da gi-gante. Così è davvero dura”. Così FrancescoEmiliani, executive creative director GreyItaly, introduce il suo viaggio virtuale neimeandri della comunicazione contempora-nea, ancora lontana dall’essere realmenteintegrata, digitale, avanguardistica e in cuii manager veri sono merce rarissima.“Se neavete uno a fianco - spiega - , litigateci, par-lateci, ma tenetevelo stretto”. Solo in un te-am forte e coeso, infatti, si arriva a vederela luce. “Non mi preoccupa il presente, miterrorizza il futuro”.

Come stanno evolvendo i media in termi-ni di integrazione? Rendiamoci conto che siamo indietro.Anzi,siamo nella più totale retroguardia. Peggio,direi che siamo nel catenaccio della comu-nicazione. Quindi francamente oltre alla te-levisione e alla televisione vedo davvero po-che cose. La stampa perde su tutti i fronti,affissione idem. Internet in Italia non è an-cora un vero investimento. I clienti lo nomi-nano ma frequentarlo è un altro discorso.

Quale ruolo sta giocando e giocherà il di-gitale?Dovrebbe giocare un ruolo fondamentale.Ma avete mai fatto un giro nei licei italianie controllato il piano di studio di classico oscientifico? Invito a farlo, per capire che ruo-lo gioca il nostro digitale. Oggi è materiaaccademica e teorica. Deve diventare pra-tica quotidiana. Materia vitale di aggiorna-mento per tutti.

In questo scenario, il ruolo delle agenzie èdestinato a cambiare?Le agenzie internazionali ci provano, spinteda paesi decisamente più avanti del nostro

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Francesco Emiliani,executive creative director Grey Italy

L’EMOZIONE DELL’AZIONERAFFORZARE IL LATO CREATIVO, CON FIGURE NUOVE E DINAMICHE.

SMETTERLA CON ATTEGGIAMENTI ACCADEMICI, PRESUNTUOSI E TEORICI.

AZIONE ED EMOZIONI, PER UNA COMUNICAZIONE IL CUI FUTURO È SEMPRE

PIÙ LEGATO AL FATTORE MONITOR: TV, COMPUTER E TELEFONINO.

IMPEGNO, CULTURA, PASSIONE E CONTEMPORANEITÀ DOVREBBERO ESSERE

GLI OBIETTIVI DELLE AGENZIE. PAROLA DI FRANCESCO EMILIANI,

EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR GREY ITALY.

DI MARINA BELLANTONI

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ma siamo sul serio un paese unico al mon-do. E cambiare oggi è necessario e dovero-so anche se la direzione è la sola e sempli-ce teoria. Nella pratica non abbiamo ricam-bi generazionali, non esistono culture pro-fessionali, ci muoviamo solo grazie ai pochie veri talenti professionali che ci sono. Ladirezione dovrebbe essere impegno, cultu-ra, passione e contemporaneità. Aggiorna-mento su tutti i fronti.

Come spiega il proliferare negli ultimi an-ni di agenzie indipendenti di piccole e me-die dimensioni? Ben vengano gli stimoli ma, da ex piccoloimprenditore quando di anni ne avevo 36,credo che anche qui siamo abbastanza in-dietro. Osiamo quando si esce dalle agen-zie, quando l’età ci porta a fare delle scelteche andrebbero forse affrontate in età piùintraprendenti. Purtroppo la crisi porta aconsiderare nostri competitor anche sigleche poco hanno a che fare con la culturadella comunicazione a 360 gradi. Noi lo sia-mo, siamo usciti allo scoperto, abbiamo di-

mostrato al mercato di esserci e abbiamorispetto delle realtà innovative di qualsiasidimensioni ma deve essere il cliente a ca-pire che la crisi si combatte con la qualità.E la qualità ha un prezzo.

Come si posiziona l’Italia rispetto al restodel mondo in termini di innovazione nellacomunicazione?È un vero peccato perché qui i talenti, la cul-tura vera esiste e c’è. I geni non sono solo ol-tre confine. Siamo il paese che siamo e que-sto è il nostro vero freno. Riusciamo a farciinvidiare tutto, tranne la comunicazione.

I vostri clienti chiedono strategie a tuttotondo?Le aziende vanno educate, non influenzatetroppo da quello che si vede e che si legge.Ci stiamo provando e lo facciamo con gran-de entusiasmo e competenza. Non è sem-plice ma possiamo e dobbiamo farcela. Il di-battito è aperto e ampio, siamo un’agenziaaperta, lo dichiariamo da tempi non sospet-ti. E il dibattito è diventato pratica con clien-

ti come Sisal e Impresa Semplice di TelecomItalia, passando per Gcap e il Pressthe8.

A tal proposito, quali strumenti e soluzio-ni mettete in campo? Quali novità avetein serbo?Rafforzare il lato creativo, con figure nuovee più open. Solo così si pensa e si agisce inmodo laterale. Da parte di tutte le figure ereparti dell’agenzia. Smetterla con atteg-giamenti accademici, presuntuosi e teorici.Facciamo parlare l’emozione dell’azione.

Quale futuro dobbiamo attenderci per lacomunicazione?Intanto attenderlo è già un risultato. Pessi-mista? Direi che dobbiamo attenderci un fu-turo sempre più legato al fattore monitor:televisivo, computer e telefonino. Nell’atte-sa di quello strano strumento che si chiamaiPad. In ogni caso il nostro futuro lo vedo.Su tutti e tre i monitor. Forte e chiaro. nc

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Campagna stampa, soggetto Nonno,realizzata da Grey per Sisal Machpoint

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Nata 22 anni fa con l’obiettivo di fornireservizi di comunicazione integrata, OpinionLeader ha nel corso del tempo valorizzatoquesto posizionamento assumendo le sem-bianze di un vero e proprio partner di bu-siness, capace di accompagnare il clientein ogni elaborazione strategica e in ciascunpasso operativo. La chiave del successo del-l’agenzia risiede nel coraggio di cambiare,reinventandosi continuamente. In tal sen-so, anche la recente crisi economica, cheha messo in ginocchio l’economia e, conessa, il settore della comunicazione, si è tra-mutata in un’opportunità, spingendo Opi-nion Leader verso la ricerca di nuove solu-zioni e nuovi approcci, decisamente foca-lizzati sull’utilizzo dei new media. Ne par-liamo con Alberto Vergani, presidente eamministratore delegato Opinion Leader.

Quali modelli e metodi avete messo a pun-to per realizzare i progetti di comunica-zione? In particolare, qual è lo stile di la-voro che vi contraddistingue?Ogni progetto nasce innanzitutto dal buonsenso, ingrediente fondamentale del no-stro metodo. Il punto di partenza è la de-finizione della strategia, necessaria per da-re identità e un preciso posizionamento aciascuna azienda, attraverso un’analisi delprodotto e dello scenario in cui si inserisce.Opinion Leader si distingue per la flessibi-lità che utilizza in ogni fase della comuni-cazione integrata. Ciò significa ritarare, divolta in volta, l’operatività sulla base delleesigenze del cliente. Un servizio sartoriale,si potrebbe dire, per garantire l’abito per-fetto in ogni occasione.

Quali caratteristiche deve possedere unprogetto per essere davvero ‘olistico’?Deve esserci una filosofia, un concept uni-co che identifichi il prodotto con il brand.Se, per esempio, dico Ferrari mi riferisconon solo a una macchina, ma a un mondo,un brand ben preciso, che è identificativodi uno stile di vita, di un target. Condivisa

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Alberto Vergani, presidente e amministratore delegato Opinion Leader

CREATIVITÀ SU MISURACON UN APPROCCIO ALLA COMUNICAZIONE DI TIPO SARTORIALE,

OPINION LEADER MODULA LE SUE STRATEGIE CREATIVE SULLA BASE

DELLE ESIGENZE DEI CLIENTI, BADANDO ALLA CONCRETEZZA E PUNTANDO

AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI COMMERCIALI. PRESENTE SULLA

SCENA DA 22 ANNI, L’AGENZIA HA MANTENUTO LA ROTTA ANCHE NEI MESI

IN CUI LA CRISI ERA PIÙ FORTE, CHIUDENDO IL 2009 CON L’ACQUISIZIONE

DI NUOVI CLIENTI, TUTTI DEL SETTORE LUSSO.

DI MARIO GARAFFA

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la filosofia portante la si declina nelle suediverse forme, adattandola ai canali di co-municazione: adv, below the line, promo-zioni, eventi, tutti dovranno avere un co-mune denominatore che li uniformi per es-sere riconoscibili.

Quali sono stati i risultati dell’agenzia nel2009 rispetto all’anno precedente? Come per tanti, anzi tutti, il 2009 è statoun anno difficile. Ciononostante abbiamocomunque mantenuto la rotta, pur con uncalo dei numeri, ma preservando le risorsedell’agenzia, che è già una bella vittoria.L’essere indipendenti ci ha aiutati, e soprat-tutto l’aver sempre agito valutando bene inumeri, ha fatto sì che non ci si sovraespo-nesse.

Il 2009 di Opinion Leader si è concluso conl’acquisizione di nuovi clienti. Quali sonoi vostri obiettivi e le aspettative per il2010?Già alla fine dello scorso anno abbiamo av-vertito i primi segnali di una, seppur lenta,ripresa: abbiamo acquisito nuovi clienti, tut-ti del settore lusso, e ciò ci ha portati a in-traprendere un nuovo cammino con entu-siasmo e curiosità. Si tratta di Marco Va-lente, creatore e produttore di alta gioiel-leria, nonché distributore del marchio Dior,Filippetti Yacht, specializzato in imbarca-zioni di lusso, Serralunga, che opera nel-l’ambito dei complementi d’arredo e deldesign, e poi ancora Caleffi e Fisker. Un par-terre di rilievo che ci guida verso nuove sfi-de. Ovviamente, la voglia è quella di cre-scere sempre di più, ma il vero scopo è rag-giungere l’obiettivo assieme al cliente. Unodei nostri valori è, infatti, la creatività con-creta, ovvero mettere a disposizione la no-stra consulenza per raggiungere obiettivicommerciali, seguendo passo dopo passole aziende.

Quali sono i principali progetti su cuistate lavorando quest’anno? Per qualiclienti?Premesso che per noi ogni lavoro ha la stes-sa importanza, dal biglietto da visita allacampagna affissione, recentemente siamo

stati impegnati sul fronte design con lacreazione dei materiali Serralunga per il Sa-lone del Mobile: dallo stand fino alla nuo-va immagine coordinata. Ed è stato solol’inizio di una collaborazione che siamo si-curi ci regalerà grandi soddisfazioni.

Considerando la rivoluzione digitale incorso e i cambiamenti nel comportamen-to dei consumatori, quali sono, secondolei, i principali trend del mercato dellapubblicità?

Nel nuovo contesto in cui operiamo, la pub-blicità si deve adeguare a un modello difruizione sempre più immediato, interatti-vo e veloce. In tal senso, a cominciare dalweb, ogni canale digitale diventa dominan-te rispetto a quelli tradizionali.

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Copertina dell’edizione invernale della rivista Opinion Leader Magazine con l'immagine di uno dei gioielli Dior

limited edition

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E ciò anche per una questione di sosteni-bilità e di risparmio ecologico. Inoltre, ilmezzo digitale permette di raggiungere tar-get molto vasti, eterogenei e, addirittura,mondiali.

Ci descrive alcune case history partico-larmente rappresentative del vostro mo-dus operandi?Tra le iniziative del 2009 (settembre, ndr)spicca sicuramente il progetto podcast svi-

luppato per il cliente Deha, gruppo Mee-ting. Si tratta di una piattaforma dove ca-ricare contenuti audio e video, che per-mette di diffondere la propria comunica-zione in modo semplice e immediato at-traverso un collegamento ad iTunes, dacomputer, iPhone oppure iPod. Quindi, ca-taloghi, sfilate, video e backstage, tutti aportata di mano. Ne è nato un progettoche ha dato la possibilità di comunicare inmodo realmente alternativo, rispondendo

all’esigenza del cliente di raggiungere ilproprio target, compreso quello estero,rientrando in costi accessibili.Un altro caso interessante (giugno 2009,ndr) è quello del ritorno di Sergio Tacchi-ni, che si è presentato con un nuovo brand,Sandys, e un prodotto del tutto rivisto inchiave urban, per un target metropolita-no. Per questo nuovo progetto ci siamo oc-cupati di sviluppare la strategia di comu-nicazione e la filosofia portante del brand,riassumibile nel claim ‘Sandys.Ht, High TechHigh Touch’, ovvero un prodotto di quali-tà, dalla tecologia avanzata che soddisfal’ego e il desiderio di fashion di chi lo in-dossa.Infine, la terza case history di cui vorreiparlare è quella relativa a Marco Valente,approdato alla nostra agenzia per un ritor-no d’immagine e con la nuova collezione‘Marco Valente design’. Anche in questocaso siamo partiti dalla definizione strate-gica del marchio per poi svilupparne il lo-go e l’immagine corporate. Si tratta diun’esperienza molto interessante che ci haintrodotti nel mondo luxury e in cui il gio-iello è diventato una vera e propria operad’arte, colorato e caratterizzato da fortepersonalità. Con Valente abbiamo realiz-zato anche un’interessante operazione tra-mite la nostra rivista Opinion Leader Ma-gazine. In occasione della presentazioneitaliana della collezione Dior, limited edi-tion, presente con solo 20 pezzi in tutto ilmondo, è stato organizzato un eventoesclusivo nelle terre di Franciacorta a cuihanno partecipato i grandi nomi dell’im-prenditoria italiana e non. Sulla rivista ab-biamo dedicato uno speciale all’evento ein cover abbiamo inserito uno dei pezzidella collezione. Il tutto è stato poi invia-to ai top client di Dior e di Valente. Insom-ma, un’operazione di direct marketing ve-stita a lusso che ci ha aperto le porte delmondo dell’alta gioielleria. nc

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Firmato Opinion Leader, il progetto podcastsviluppato per il cliente Deha mette a disposizione degli utenti cataloghi, sfilate,video e backstage, accessibili tramitecomputer, iPhone e iPod

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Perché fermarsi a qualchestudente, quando puoi averela facoltà di prenderli tutti?

Che siano futuri ingegneri, commercialisti, dottori o astronauti ogni giorno li trovi tutti insieme, online. Dove trovano informazioni, consigli, curiosità e notizie dedicate al mondo degli studenti. Se vuoi sapere dove, noi te lo suggeriamo!

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Qualcosa in più di un semplice business,Agrelli&Basta è un progetto di vita anima-to dalla forza di giovani creativi che nonhanno ceduto alla tentazione di emigrareverso territori, professionalmente parlan-do, più floridi. Ed è per questo che in Agrel-li&Basta ogni campagna è vissuta comeuna sfida da inseguire con autentica pas-sione.Fondata a Napoli nel 2002 da ClaudioAgrelli, l’agenzia sta fronteggiando la crisicon fiducia perché, come afferma Agrelli,“se in cinese la parola ‘crisi’ significa ‘peri-colo e opportunità’, in italiano la radice de-riva dal greco krino, che vuol dire ‘decide-re’: dunque, speriamo che il mercato deci-da in base al merito, cosicché chi è bravopossa cogliere la sua opportunità”.

Partiamo da ‘Città di Partenope’. Lancia-to nel 2008, il progetto di responsabilitàsociale continua a riscuotere grande suc-cesso. Quali obiettivi volete raggiungere? Con questo progetto abbiamo voluto mi-surarci con la più ardua tra le sfide: conver-tire a livello mondiale l’immagine negati-va di Napoli e dei napoletani che si è dif-fusa negli ultimi anni. Un modo per dimo-strare che la nostra agenzia non ha limiti,ed è pronta a gestire anche campagne pub-blicitarie nazionali e internazionali. Il tuttocon budget contenuti. ‘Città di Partenope’è un'idea coinvolgente che viaggia inarre-stabile anche attraverso la rete per porta-re alla ribalta l’‘altra Napoli’. A oggi, la no-stra comunità virtuosa, con oltre 3.300iscritti all’anagrafe, ha ricevuto più di130.000 visite da 109 paesi del mondo(fonte Google Analytics, ndr), attirando per-fino l’attenzione della Bbc.Il successo di Partenope è dovuto non so-lo alla singolare idea di rifondare una nuo-va città, con tanto di cittadini dotati di car-ta d’identità, ma anche alla declinazionecross mediale di un’idea che si diffonde inmodo virale.

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Claudio Agrelli,fondatore Agrelli&Basta

ELEGANZA CREATIVAOLTRE I CONFINI E GLI SCHEMI, ECCO L’AGENZIA ‘OLTRE LA LINEA’.

TROPPO RIGORE E PRECISIONE PER ESSERE NAPOLETANA. TROPPO ESTRO

E INVENZIONE PER ESSERE NORDICA. AGRELLI&BASTA NEL DISORDINE

DELLE PULSIONI INSERISCE L’ORDINE DELLA CREAZIONE. E LO FA CON

METODO, SULLO SPARTITO MUSICALE DELL’ELEGANZA, DOVE L’IMMAGINAZIONE

DIVENTA ARMONIA. NEL 2009, NONOSTANTE LA CONGIUNTURA ECONOMICA,

IL FATTURATO È AUMENTATO DEL 20%.

DI MARIO GARAFFA

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Partenope si pone obiettivi ambiziosi, tracui combattere il malcostume, rovesciarela campagna pubblicitaria negativa fattacontro Napoli e i napoletani, contare quan-ti sono i cittadini virtuosi e dare loro voce.In altre parole, identificare attraverso unacampagna pubblicitaria permanente unavasta popolazione che spesso resta nel si-lenzio, ma che di fatto è il vero polmonedella città: gente poco visibile forse perchétroppo normale.

Quali metodi avete messo a punto per rea-lizzare i progetti di comunicazione? In par-ticolare, qual è lo stile di lavoro che vi con-traddistingue?Il concetto di creatività è di solito associa-to con quello di geniale sregolatezza, maper noi la creatività ha bisogno di trovareun ordine nel disordine. Agrelli&Basta ha

sempre cercato di offrire un servizio pun-tuale e completo di ogni dettaglio, per farrisparmiare tempo ai propri interlocutori.Dal 2004, grazie a un’innovativa piattafor-ma interattiva, abbiamo aperto un ‘custo-mer care online’: un sistema in grado di ri-durre in modo decisivo i tempi di consegnadegli elaborati, evitare riunioni superflue edeludere possibili fraintendimenti. Quest’an-no la nuova piattaforma ha trasformato il‘customer care online’ in una ‘lounge area’,ossia un luogo virtuale dove tenere sottocontrollo la propria comunicazione azien-dale condividendola tra soci o responsabilid’azienda, affiancati dall’agenzia. Il nostroapproccio creativo è istintivo e distintivo,senza mai prescindere dall’eleganza.

L’esplodere della crisi economica vi ha in-dotto a modificare le strategie di busi-ness? In quale direzione? Abbiamo adottato una politica orientata aoffrire ai nostri clienti formule flat estre-mamente vantaggiose. Meno preventivi epiù soluzioni dirette, mirate al successo del-le campagne. Ma la novità è stata la for-mula ricaricabile ‘Basta-una-ricarica’, cheha permesso a piccole e medie imprese di

approcciarsi a un sistema da ‘fee d’agen-zia’ senza un vero e proprio budget annua-le.

Quali sono stati i risultati dell’agenzia nel2009 rispetto all’anno precedente? Il trend è positivo, lo si vede da un aumen-to del fatturato del 20% rispetto al 2008,e anche dalla qualità dei clienti in portfo-lio. In particolare, l’agenzia annovera tra isuoi partner realtà istituzionali come l’Uni-versità di Napoli Federico II, l’Università diCassino, l’Api, il Consorzio Technapoli, l’Or-dine degli Architetti di Napoli, I-Italy, e trai clienti Acea,Alenia Aeronautica, Novartis,Equitalia Polis, Felmar e De Luca Group.

Quali sono i vostri obiettivi e le aspetta-tive per il 2010? Trovare sempre più, come agenzia, un po-sizionamento a livello nazionale, anche do-po i riconoscimenti ricevuti: nel 2009 sia-mo stati premiati agli NC Awards e chia-mati come giuria al premio Mediastars. Cre-diamo di avere una doppia anima, una par-tenopea e una nazionale forgiata da me-todi, rigore e ritmi paragonabili a quelli del-le grandi agenzie internazionali. nc

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Firmata Agrelli&Basta, la campagna ‘Sii Saggio, Guida Sobrio’, patrocinata dal Ministero dei Trasporti, sensibilizza i giovani sul tema della sicurezza stradale.Sulla destra, un’immagine del progetto ‘Città di Partenope’

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Il progetto ‘Waiting for Glory’, ideato e co-ordinato dall’agenzia FUN, nasce dall’acco-stamento dei valori del calcio giocato suicampi di pozzolana, come tenacia, umiltà eonestà, a quelli del marchio Dacia. Una brandactivation sviluppata sul territorio e sul web,frutto della partnership tra il costruttore diautomobili e l’Udinese Calcio, attraverso cuisostenere la squadra prescelta e vincere mol-teplici premi. “Il calcio dilettantistico si ba-sa su virtù vere e pulite - spiega Andrea Palma, business partner e project manager FUN -, sul gioco di squadra e sul senso diappartenenza a un team affiatato: con que-sto progetto di comunicazione Dacia ha voluto associarsi a una realtà capillare sulterritorio e vissuta da tantissimi ragazzi, perregalare loro un sogno.

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Da sinistra in alto in senso orario:Pier Paolo Roselli, partner e general manager;

Stefano Pulcini, art director;Andrea Palma, business partner

e project manager;Lara Mandurino, senior account FUN

EMOZIONI DI UN’ALTRA CATEGORIA8.000 SQUADRE DI CALCIO DILETTANTISTICO PRESENTI SUL SITO, PIÙ DI

8.500 ISCRIZIONI, 10.000 VIDEO E 1.200 FOTO PUBBLICATE. ECCELLENTI,

IN TERMINI DI AFFLUENZA SUL SITO E CREAZIONE DELLA COMMUNITY,

I RISULTATI RAGGIUNTI DA ‘WAITING FOR GLORY’, PROGETTO FIRMATO DA FUN

PER IL BRAND DI AUTOMOBILI DACIA. TARGET DELL’INIZIATIVA: SQUADRE

DI CALCIO A 11 APPARTENENTI ALLE CATEGORIE DELLA LEGA NAZIONALE

DILETTANTI.

DI MARINA BELLANTONI

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E il sogno di ogni giocatore dilettante è dipartecipare a un’amichevole con una squa-dra di Serie A e giocare contro i campioni,quelli veri. L’emozione di scendere in cam-po in uno stadio vero contro una squadradi professionisti, scambiarsi le maglie, met-tersi in mostra, raccontarlo agli amici. Conquesto progetto si è voluto dar voce a chi,con passione, cerca di realizzare il propriosogno”. L’idea si è tradotta quindi nell’ini-ziativa ‘Waiting for Glory’.“Per giocare - racconta Stefano Pulcini, artdirector FUN - bastava registrarsi sul sitowww.waitingforglory.it e sostenere la pro-pria squadra. Il sito è stato sviluppato conlo scopo di creare una community nellaquale gli user, caricando video e foto, po-tevano accumulare punti individuali e perla propria squadra al fine di scalare il ran-king e poter vincere numerosi premi.Alla squadra con il miglior piazzamento, lapossibilità di sfidare l’Udinese allo stadioFriuli, per un’amichevole indimenticabile.L'opportunità è stata vinta dalla C. G. Tra-monti, squadra di prima categoria della pro-vincia di Salerno, che ha disputato il matcha Udine il 6 maggio alla presenza dellastampa locale e di Sky. In palio, inoltre, con

una meccanica instant win, 3.000 premiimmediati (cappellini, felpe e polo Dacia-Udinese), seguiti da altri settimanali (ma-glietta dell’Udinese, biglietti per la squadradel cuore, noleggio gratuito della DaciaStepway e Dacia Duster, un weekend perdue ‘Udinese’ e un buono sconto per lagamma Dacia). Estrazione finale per unweekend a Madrid e i biglietti per la finaledi Champions League.

Aspettando la gloriaFUN ha realizzato un progetto chiavi in ma-no. Partendo dall’ideazione del conceptcreativo, è stato realizzato il logo e namingdell’evento, ovvero Waiting for Glory, di-ventato anche il nome del dominio del si-to web dell’iniziativa. Realizzato e imple-mentato da Xister, l’agenzia ne ha coordi-nato l’implementazione e l’andamento del-l’iniziativa per tutta la durata dell’opera-zione.“L’iniziativa - spiega Lara Mandurino, se-nior account FUN - si è composta di variefasi. Nel pre-lancio sono stati realizzati mes-saggi video con i giocatori dell’Udinese, ingrado di catturare l’attenzione del target,mentre la campagna di lancio è stata co-struita attraverso l’elemento della sfida edell’attesa. Questo meccanismo ha per-messo di tenere viva l’attenzione sull’ini-ziativa e di generare un effetto teasing”.“La brand activation - precisa Pier PaoloRoselli, partner e general manager FUN -è stata supportata da un articolato pianodi comunicazione integrata, composto dauna campagna stampa, radio e web (ban-

ner, ndr) e dall’invio di dem agli iscritti. Laparte relativa al concept creativo è statasviluppata da Publicis, con cui abbiamo col-laborato per questa iniziativa”. Inoltre, permassimizzare la visibilità del progetto sulterritorio, l’agenzia ha gestito un’intensaattività di guerrilla fuori dagli stadi. “Primae dopo le più importanti partite di campio-nato - continua Roselli - abbiamo distribui-to pacchetti di figurine di calciatori, dove iprotagonisti erano giocatori di squadre difantasia”.Molteplici gli obiettivi del progetto: incre-mentare l'awareness e il posizionamentodi Dacia come brand low cost vicino aiclienti sfruttando la partnership con Udi-nese e coinvolgere numerose società di cal-cio iscritte alla Lega Nazionale Dilettanti.Inoltre, creare un database contenente lesquadre di calcio in ambito dilettantisticoal fine di poter attuare azioni di crm e rea-lizzare un’iniziativa promozionale sul terri-torio nazionale che mettesse in palio lasponsorizzazione del brand Dacia per unanno.“Avvicinare Dacia al mondo del calcio di-lettantistico - spiega Palma - ha fornito lapossibilità al brand di legarsi a valori di one-stà e impegno. Il legame Dacia-Udinese, giàunite da un contratto di sponsorizzazione,ha rafforzato l’affermazione del valore dimarca più importante, l’essere una marcaautomotive low cost. La squadra di Udine,infatti, rispecchia lo stesso modello, essen-do un team principalmente italiano, coningaggi non eccessivi, una storia solida eun forte codice etico”. nc

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Screenshot del sito www.waitingforglory.it e un momento della partita Udinese-C.G.Tramonti, squadra vincitrice dell'iniziativaonline (Udine, 6 maggio 2010)

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Oggi parliamo di definizioni. Il consolida-mento dei social media quali canali di co-municazione attraverso cui definire, e quin-di implementare, strategie di comunicazio-ne e di engagement efficaci ha portato al-la luce la necessità di definire meglio sia icanali che i target di riferimento secondoun parametro preciso, il loro comportamen-to sociale (social behaviour).Wikipedia offre questa definizione di socialbehaviour: “In sociology, ‘behavior’ itself means an animal-like activity devoid of social meaning or social context, in contrastto ‘social behavior’ which has both. In a so-ciological hierarchy, social behavior is follo-wed by social actions, which is directed atother people and is designed to induce aresponse. Further along this ascending sca-le are social interaction and social relation.In conclusion, social behavior is a processof communicating”. Si tratta quindi di unprocesso di comunicazione che gli individuiadottano fra di loro e che li spinge a intra-prendere azioni sociali (quali, ad esempio,la condivisione e la raccomandazione).

Come uomini di marketing e comunicazio-ne, queste azioni sociali rappresentano ilfulcro della nostra attenzione, il vero obiet-tivo delle iniziative che le marche promuo-vono all’interno del generico mondo deisocial media.In realtà, questo mondo è molto meno ge-

nerico di quanto sembri. Negli ultimi dueanni sono stati fatti passi in avanti moltoimportanti nel garantire una classificazio-ne più precisa. Possiamo quindi iniziare aparlare di canali social media (social mediachannels) e profili di comportamento suisocial media da parte dell’universo utentiinternet. Ecco, per fornire qualche esempio,le categorie di social media channels più si-gnificative in Italia, anche se in realtà ce nesarebbero molte di più. Per l’area ‘social’ ab-biamo Facebook, Netlog, Bebo e MySpace;nella categoria ‘niche’ abbiamo LinkedIn eSalesforce; in quella ‘documents’ Slidesharee Scribd; in ‘videos’YouTube e Vimeo; in ‘pic-ture’ Flickr; e, infine, in ‘microblog’ si distin-gue Twitter. Ognuno di questi channels de-ve trovare un proprio ruolo all’interno di unacorretta strategia social media. Il che si tra-duce in una presenza del marchio che siacontestuale e rilevante per l’utente che fre-quenta quel particolare canale social. Lascelta di come affrontare i diversi social me-dia channels in virtù dell’obiettivo di mar-keting o di comunicazione rappresenta unodegli aspetti più interessanti nella definizio-ne dell’architettura di marketing.Nel prossimo numero affronteremo il temadei profili di comportamento sui social me-dia. Come sempre, sono benvenuti com-menti, critiche e/o suggerimenti. nc

nc_digital/interactive_social media trends

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Franco Ricchiuti,ceo Agency.com; [email protected]

L’ARTE DELLA DEFINIZIONEDI PARI PASSO CON LO SVILUPPO DEI SOCIAL MEDIA SI IMPONE LA

NECESSITÀ DI DEFINIRE, CON MAGGIORE PRECISIONE, SIA LE

CARATTERISTICHE DEI DIVERSI CANALI SIA I TARGET DI RIFERIMENTO.

MA, PER COMPIERE QUESTA OPERAZIONE DI CLASSIFICAZIONE, OCCORRE

ADOTTARE UN PARAMETRO PRECISO: IL COMPORTAMENTO SOCIALE.

DI FRANCO RICCHIUTI

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digital/interactive_internet trends_nc

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A cavallo tra due eventi come il ‘Festivalof Media’ di Valencia e il ‘Cannes LionsAdvertising Festival’ si fa un gran parlare dicreatività in rete.Tutti sono alla ricerca del-la ‘pubblicità perfetta’, del colpo di genioche apra le porte della diffidenza e intera-gisca con il consumatore-utente. La giustaricetta? Non esiste. O meglio, sappiamoquali ingredienti sono necessari e come com-binarli tra loro, ma il risultato è un’alchimiasconosciuta.Da sempre Yahoo! è, nel mondo, il partnerideale nella pianificazione di una campa-gna. Solo nel mondo ‘purple’, infatti, è pos-sibile ottenere il mix perfetto di ‘science’,‘art’ e ‘scale’. L’advertising, infatti, che inYahoo! può essere declinato su svariati for-mati, è un combinato di creatività umanae di tecnologia sofisticata.Quello che gli utenti vedono, il video o l’im-magine che spinge al click, la domanda chenecessita di una risposta o il form da com-pilare per partecipare a un concorso sono ilrisultato finale di algoritmi, strumenti di tar-

geting e tanta esperienza. Come tutti bensanno, non basta avere il prodotto miglio-re, è necessario comunicarlo nel modo giu-sto e, soprattutto, al pubblico giusto. E qua-le audience migliore di quella raggiunta daYahoo! che vanta 600 milioni di utenti intutto il mondo?

È meglio ‘impressionare’ o essere discreti?Raggiungere una vasta audience o comuni-care a un target mirato? Il flusso di comu-nicazione tra il brand e il consumatore de-ve esaurirsi con la durata dello spot o l’espe-rienza deve proseguire in uno scambio vi-cendevole di feedback? I dubbi sono tanti.E solo la chiarezza di intenti da parte del-l’azienda che intende pianificare può, casoper caso, aiutare l’account, la concessiona-ria o l’agenzia media, a ‘confezionare’ le so-luzioni migliori. Spesso, quando navighiamoin rete, ci capita di essere interrotti nel belmezzo della lettura da un banner o un vi-deo a tutta pagina. Una cattiva user expe-rience che peggiora tanto più quanto è na-scosto il tasto ‘chiudi’. Come verrà recepi-ta questa creatività, seppur interessante einnovativa, dall’utente? Quale sarà il suosentimento verso il brand che l’ha promos-sa? Con le infinite possibilità che il web offreagli operatori del mercato oggi si può 'osa-re' ma non bisogna esagerare. Metà dellapopolazione italiana è in rete. Questo si-gnifica che più di 23 milioni di persone co-noscono ormai fin troppo bene i mecca-nismi del web. La sfida è creare engage-ment e intrattenere l’utente attraversol’advertising, ricevere feedback e offrirgliun’esperienza originale e irripetibile. nc

Davide Mitscheunig,agencies & direct sales director Yahoo! Italia

ALLA RICERCA DELLA PUBBLICITÀ PERFETTAAGITARE, MESCOLARE E SHAKERARE. MA NON FATEVI ILLUSIONI, LA RICETTA

PER LA PUBBLICITÀ ‘PERFETTA’ NON ESISTE. CERTO, LA CHIAREZZA

DI INTENTI DA PARTE DELL’AZIENDA CHE PIANIFICA È UN PRESUPPOSTO

FONDAMENTALE, MA ANCHE AVVALERSI DEL PARTNER GIUSTO

È ALTRETTANTO IMPORTANTE. UN PARTNER, PER ESEMPIO, COME YAHOO!.

DI DAVIDE MITSCHEUNIG

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In comunicazione con il termine reach (oin italiano, copertura) si intende il numerodi persone raggiunte ed esposte almeno unavolta al messaggio. La reach su internet èla misura di quanti utenti navigano in undeterminato contesto nel periodo preso inconsiderazione. Secondo i dati comScore,leader mondiale nella misurazione dell’uni-verso digitale, la reach di Google in Europasi aggira attorno al 93%. Nel mese di mar-zo, Facebook ha superato Google in Ameri-ca e il Financial Times ha titolato che ‘la so-cievolezza vince sulla ricerca’. Il dato anco-ra più sorprendente è che, solo 12 mesi fa,Facebook rappresentava meno di un terzodella copertura di Google. E, tenendo con-to che quest’ultimo è cresciuto anche ne-gli ultimi mesi, ciò rende il sorpasso anco-ra più clamoroso. Il problema che si pone di

fronte a chi pianifica la rete, a chi utilizzainternet come mezzo pubblicitario è comecapitalizzare al meglio una copertura stra-ordinaria. In questa sede non ci si vuole sof-fermare sulle modalità di comunicazione,sulla parte creativa, sul messaggio, sebbe-ne parole come engagement, user genera-ted e 2.0 abbiano riempito negli ultimi me-si libri, manuali, riviste specializzate e semi-nari. Per i publishers si pone il problema dimonetizzare il traffico generato. SebbeneFacebook abbia superato Google in termi-ni di audience, i ricavi rimangono ben lon-tani (si stima un decimo) di quelli del co-losso di Mountain View. Se ovunque assi-stiamo a un progressivo spostamento di te-ste, utenza, persone verso la rete e a un sem-pre maggiore consumo della rete stessa, ilfenomeno che fino a qualche anno fa ap-pariva marginale ma ineluttabile oggi ap-pare quantomai consolidato e stupefacen-te. Possiamo sostenere con certezza che gliinvestimenti sono ancora pochi in relazio-ne alla massa sempre crescente di trafficoe utenza. Il punto centrale e scarsamenteconsiderato è che la rete non è solo Face-book e Google, Microsoft e Yahoo!.

nc_digital/interactive_internet internos

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Gianpaolo Vincenzi, sales directorand head of campaigns Tradedoubler

EFFETTO REACHPROTAGONISTI COME FACEBOOK E GOOGLE ATTIRANO SULLA RETE ENORMI

QUANTITÀ DI UTENTI. MA COME VIENE VALORIZZATO E MONETARIZZATO

IL TRAFFICO GENERATO DAI TANTI BLOG TEMATICI SPARSI PER INTERNET?

CIÒ CHE È CERTO È CHE GLI INVESTIMENTI SULL’ONLINE SONO ANCORA POCHI

RISPETTO AL TRAFFICO COMPLESSIVO. EPPURE, OGGI ABBIAMO L’OPPORTUNITÀ

DI LEGGERE, CON PRECISIONE, I COMPORTAMENTI DEGLI INTERNAUTI.

PECCATO SPRECARLA.

DI GIANPAOLO VINCENZI

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Questi attori sono sicuramente enormi ca-talizzatori di traffico ma non gli unici. La re-te è democratica, è di tutti, è immensa; co-sa succede al traffico generato dalle centi-naia di migliaia di blog tematici sparsi perinternet? Dove vanno a finire le teste cheogni giorno leggono e contribuiscono allacrescita di migliaia di forum di discussione?Come viene valorizzata l’utenza che postafoto, che scambia commenti, che scrive del-le proprie passioni, che condivide con altrii propri contenuti? Cosa ne è di quella massa spersonalizzatadi individui che contribuiscono alla ricchez-za dei contenuti originali. Il patrimonio dicopertura della long tail di internet non siperde; gli addetti ai lavori stanno assisten-do alla proliferazione di ad network e di blindnetwork, enormi calderoni di traffico rac-colto dalla rete; uno dei futuri possibili èproprio nello sfruttamento commerciale diquesti network che devono però evolvere enon rimanere semplici aggregatori. La po-tenzialità per il mercato pubblicitario disfruttare realmente la coda lunga e i com-portamenti dei consumatori esiste.Oggi possiamo realmente intercettare un

grande numero di consumatori che cerca-no sulla rete il loro prossimo acquisto. Og-gi, come mai prima, siamo in grado di leg-gere i comportamenti degli utenti, di ascol-tarli. Disponiamo degli strumenti per cate-gorizzarli e parlare loro in un modo nuovoe personalizzato. Diamo loro risposte nelmomento in cui si pongono le domande. Sipensi, ad esembio, alle tecnologie di Inte- rest Based Advertising (Iba) o di retargeting.

Grandi network che categorizzano in tem-po reale le abitudini di navigazione degliutenti e che somministrano loro messaggipubblicitari dedicati, basati su reali profili diinteresse e intenzione d’acquisto. Il sognodel microtargeting degli albori della rete diventa realtà potendo appoggiarsi a una reach e a una capacità di analisi impensa-bili solo 10 anni fa. Sono gli operatori pro-fessionali del settore che devono metterein condizione il mercato di fruire in modosicuro del patrimonio di contatti che i gran-di network possono disporre. Gli investi-menti in comunicazione premiano e pre-mieranno sempre gli attori in grado di ga-rantire effettivamente ampia copertura, maassistiamo sempre di più alla ricerca di qua-lità, di quel passo ulteriore che solo la reteè in grado di fornire. Non è più sufficientela sola copertura chirurgica del target sociodemografico. Tecnologicamente possiamoavere quel coinvolgimento e quella atten-zione che mezzi con una reach più ampianon riescono a garantire. nc

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‘La socievolezza vince sulla ricerca’ è iltitolo usato dal Financial Times per

sottolineare come, nel mese di marzo, inAmerica, Facebook abbia superato Google

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La comunicazione online è oggi semprepiù interattiva e coinvolge l’utente in atti-vità del tipo più diverso. I formati rich me-dia, infatti, (ovvero gli annunci interattivi,con audio, video e altre soluzioni innovati-ve) puntano all’engagement diretto, cre-ando una forma di ‘attenzione’ molto di-versa da quella generata invece dalla sem-plice azione di cliccare sul banner.Nonostante, infatti, gli utenti non clicchi-no necessariamente sugli annunci pubbli-citari come avviene con le campagne di-rect response tradizionali misurate trami-te click through rate, accade spesso chepassino una notevole quantità di tempo ainteragire con l'annuncio.

Ma è proprio verso la creazione di conte-nuti di questo tipo che i marketer si stan-no sempre più spostando, incoraggiando iconsumatori a interagire con i brand in ma-niera più attiva ed esplorativa.

I sistemi di misurazione oggi esistenti, click-through e page view in primis, si basanoperò proprio su questo tipo di azione, nonconsiderando invece la reale interazione fral’utente e l’annuncio.

nc_digital/interactive_tools

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WEB A PROVA DI ‘DWELL RATE’IN UN’EPOCA IN CUI SI MOLTIPLICANO ONLINE I FORMATI INTERATTIVI,

I SISTEMI DI MISURAZIONE BASATI SUL ‘CLICK THROUGH RATE’

SI DIMOSTRANO LIMITATI. DIVENTA QUINDI NECESSARIO L’UTILIZZO DI UN

NUOVO PARAMETRO, CHE SI CONCENTRA SULLA DURATA DELL’INTERAZIONE

CON L’ANNUNCIO PUBBLICITARIO. NELLA CONVINZIONE CHE IL ‘GUARDARE’

UN ANNUNCIO ONLINE E IL ‘FARE’ DELLE AZIONI SU DI ESSO SIANO

DUE COSE MOLTO DIVERSE.

DI ILARIA MYR

Grafico 1.Il grafico spiega come le campagne

con un Dwell rate elevato siano tre volte più efficaci nello stimolare attività

di ricerca del brand rispetto alle campagnecon lo stesso dato più basso

Bran

d Se

arch

es

4

Low Dwell

+12%

High Dwell

+39%

3 times m

ore search

Fonte: Dwell on Branding Research di Microsoft Advertising

More Dwell = More Search

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Ecco dunque che diventa necessario ricor-rere a un’altra unità di riferimento per cal-colare l’attenzione che il lettore pone neiconfronti del banner e il tempo che essotrascorre effettivamente con esso. In que-sto modo si avrebbero utili informazionisull’impatto che la creatività di determi-nate operazioni online ha sul consumato-re, e quindi sulla reputazione che egli hadel brand.Tutto ciò è oggi possibile con il ‘Dwell ra-te’, una metrica che tiene in grande con-siderazione il tempo che un utente passaonline interagendo con il brand (‘to dwell’in inglese significa appunto ‘dilungarsi, sof-fermarsi’). C’è cioè una differenza fra il‘guardare’ una pubblicità online e il ‘fare’delle azioni su di essa, passandovi del tem-po. Ed è proprio questa attività a dovereessere tenuta in considerazione, perché èda essa che si genera attenzione e cono-scenza del brand.Il dato è facilmente calcolabile: moltipli-cando la quantità di tempo trascorso daun utente su un annuncio pubblicitario (ilcosiddetto ‘dwell time’) per il tasso di in-terazione si ottiene il tasso di engagementdell’utente su una determinata attività di

comunicazione online, che fornisce infor-mazioni importanti sul comportamentodell’utente in seguito all’esposizione a unmessaggio pubblicitario.

Un’opportunità per gli investitoriA dimostrazione dell’efficacia di questostrumento, Microsoft Advertising ha con-dotto, insieme alla società di marketing di-gitale Eyeblaster, un’indagine su un cam-pione di 20 diverse campagne pubblicita-rie online uscite in Europa nell’arco di seimesi, che combina dati EyeBlaster conquelli comScore.“I mezzi tradizionali di misurazione sonoparziali - spiega Anita Caras, head of re-search Emea Microsoft Advertising -: il click-through e le page impression, infatti, so-no utili, ma solo nelle campagne di directresponse.Il web però permette un engagement at-tivo dell’utente, che con questi strumentinon viene considerato in modo preciso edefficace. C’è bisogno dunque di uno stru-mento diverso”.Lo studio sottolinea come le campagnecon un Dwell rate elevato siano tre voltepiù efficaci nello stimolare attività di ri-

cerca del brand rispetto alle campagne conlo stesso dato più basso (vedi grafico 1).Soprattutto, più alto è il dwell rate, più cre-scerà il traffico sulla campagna (vedi gra-fico 2), raggiungendo così l’ambizioso obiet-tivo di fare ‘passare il messaggio’.Grazie a questo sistema, che prescinde dalclick through rate, gli inserzionisti posso-no avere una risposta definitiva alla fati-dica domanda: "Gli utenti guardano i mieibanner?".I marketer sono probabilmente molto piùentusiasti di sapere che 100 persone han-no speso più di un minuto per scoprire ilprodotto pubblicizzato su un banner piut-tosto che sapere che tre persone ci hannocliccato sopra.La misurazione con il dwell rate permettedunque agli investitori di avere dei daticoncreti sull’effettiva interazione genera-ta dalle loro campagne online.“Sottovalutando l’efficacia del Dwell rate- commenta Massimo de Magistris, agen-cy sales director Microsoft Advertising -agenzie e inserzionisti perdono l’oppor-tunità di misurare in modo più preciso l’ef-ficacia della pubblicità digitale rispetto aimedia tradizionali, quali televisione, stam-pa e radio.Il Dwell rate è una misura molto precisadel tempo effettivamente speso su un an-nuncio pubblicitario e in tal senso è simi-le alle tradizionali ‘opportunity to see’ uti-lizzate in altri contesti di comunicazione.Per questo è più semplice da capire e va-lutare”. nc

digital/interactive_tools_nc

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Grafico 2.Più alto è il dwell rate, più crescerà il traffico sulla campagna, raggiungendo così l’ambizioso obiettivo di fare ‘passare il messaggio’

Bran

d Si

te V

isits

4

Low Dwell

+10%

High Dwell

+17%

70% more tra

ffic

Fonte: Dwell on Branding Research di Microsoft Advertising

More Dwell = More Search

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retail experience_protagonisti_nc

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I best retailer hanno compreso che il brandnon è solamente un logo, un nome o unosnappy slogan, ma un valore sia tangibilesia intangibile che il consumatore attribui-sce al retailer stesso. Per questo le imprese‘a rete’ da sempre attente alla relazione, alcontatto e alle scelte del consumatore, og-gi stanno diventando veri e propri brand. Inbase a questa evoluzione, le nuove strate-gie concorrono a trasformare lo spazio daluogo reale a luogo ideale, e le superfici del-la Gdo diventano, secondo la loro nuova vo-cazione, ambienti creativi, empatici, ludicie, finalmente, coinvolgenti.Alle diverse forme dell’evoluzione tecnolo-gica nell’ambito dei mezzi di comunicazio-ne corrisponde un’identica accelerazionenell’evoluzione del punto vendita, a pienotitolo vero realizzatore delle aspettative sot-tese alla shopping experience. I retailer so-no i veri interpreti delle nuove esigenze deiconsumatori, che diventano, da semplicispettatori, protagonisti di un’esperienza diconsumo che trae valore dal luogo in cui è vissuta.

Il lungo expertise di Altavia nel retail le hapermesso di consolidarsi particolarmentenelle attività di comunicazione per la gran-de distribuzione, settore che in Italia si af-ferma come modernizzatore del commer-cio.Attraverso le ricerche di AltaviaLab, os-servatorio permanente sul marketing e il

Paolo Mamo, presidente e ad Altavia Italia

SPAZI COINVOLGENTISULL’ONDA DI UNA POTENZIALE RIPRESA POST CRISI, LE STRATEGIE

DI COMUNICAZIONE SI CONCENTRANO SUL PUNTO VENDITA, PIATTAFORMA

RELAZIONALE DOVE IL CLIENTE VIVE UN’ESPERIENZA MULTISENSORIALE

ED EMOTIVA. UN VERO E PROPRIO MEDIUM DOVE SI COLGONO E SI LANCIANO

IDEE, VALORIZZANDO IL RUOLO ATTIVO DEI CONSUMATORI.

DI PAOLO MAMO

consumatore, vengono analizzati i territoridi contatto tra le aziende e i clienti qualiluoghi privilegiati per veicolare informazio-ni, trasmettere emozioni e infondere fidu-cia. Secondo le recenti stime, tra i bisognispecifici dei retailer della grande distribu-zione figura la necessità di ampliare le mo-dalità di dialogo con il consumatore finale,la volontà di uscire dalla guerra di prezzo edalle ‘promozioni ogni giorno’, e la deter-minazione a superare la crisi di identità chestanno attraversando le principali insegne.Per rispondere adeguatamente alle istanzeche emergono da questo nuovo scenarioche si va profilando, sono necessari stru-menti innovativi in grado di cogliere le op-portunità messe in atto dai processi di cam-biamento e rispondere alle mutevoli istan-ze espresse dai consumatori, anticipando-le.Altavia mette a disposizione il suo know-how per tradurre i segnali che arrivano dalmercato in strumenti concreti e performan-ti, con sistemi di nuova generazione ludicie interattivi di teatralizzazione per il puntovendita. Altavia sceglie il mondo del retailcome vetrina d’elezione per presentare lesue nuove proposte, per attirare lo sguardooltre le apparenze, oltre le risposte sconta-te, oltre un vecchio modo di fare comuni-cazione. Oltre le solite agenzie. nc

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Tra i sei casi finalisti al Retail InnovationAward, il riconoscimento assegnato nel-l’ambito del World Retail Congress, che ognianno riunisce i protagonisti della scena re-tail a livello internazionale, spiccano duecasi italiani. Si tratta di Spazio Ambascia-tori e Diablo Rosso Store.Nel primo caso le due parole chiave sonocultura e cibo. Sviluppato in 1.450 metriquadrati su tre piani, lo Spazio Ambascia-tori offre cibo, libri ed esperienze di socia-lità e cultura per i diversi momenti dellagiornata. Il progetto nasce a Bologna doveCoop Adriatica ha vinto la gara per la riqua-lificazione di un edificio storico, da tempoinutilizzato, grazie a un concept che inte-gra una libreria Coop con Eataly, il centroitaliano di enogastronomia di qualità. Dalconnubio è scaturita un’area retail dai trat-

ti decisamente innovativi, valorizzata consapienza dal progetto dello studio RetailDesign di Paolo Lucchetta.In particolare, al piano terra dello spazio sitrova la zona più ‘convenience’, adatta peruna fruizione veloce e provvista di un set-tore dedicato agli incontri. Il primo piano,invece, è destinato al tempo libero e ai vi-sitatori disposti a trascorrere più tempoall’interno dello spazio.Il format prevede che libri sui viaggi e sulturismo si integrino con ‘La trattoria di Ea-taly’, che propone piatti semplici della tra-dizione italiana, sviluppati in collaborazio-ne con l’associazione Slow Food. All’ulti-mo piano, la sezione dedicata ai libri sullescienze umane e per ragazzi è inserita al-l’interno dell’‘Osteria del vino e della bir-ra’ di Eataly, dov’è possibile consumare eacquistare le varie selezioni di vini e birre.Inoltre, lo Spazio Ambasciatori proponequotidianamente un articolato program-ma di eventi e attività culturali: dalle pre-sentazioni di volumi e ricette, con scritto-ri e chef affermati, ai concerti e alle atti-vità per ragazzi, passando per iniziative in-novative come ‘Librai per caso’, in cui pro-

nc_retail experience_case history

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Fabrizio Valente,partner fondatore Kiki Lab

CULTURA, CIBO E CAMBI GOMMESELEZIONATI DA UNA GIURIA DI ESPERTI INTERNAZIONALI PRESIEDUTA DA

FABRIZIO VALENTE, PARTNER FONDATORE DI KIKI LAB, SPAZIO AMBASCIATORI

E DIABLO ROSSO STORE SONO I DUE CASI ITALIANI FINALISTI AL RETAIL

INNOVATION AWARD, IL PREMIO ASSEGNATO NELL’AMBITO DELLA QUARTA

EDIZIONE DEL WORLD RETAIL CONGRESS, CHE SI SVOLGERÀ IN OTTOBRE

A BERLINO. DUE ESEMPI DI ECCELLENZA NEL CAMPO DELL’INNOVAZIONE

E DELLA CREATIVITÀ.

DI FABRIZIO VALENTE

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fessionisti di mestieri diversi, accumunatidalla passione per i libri, vengono invitaticondividere con il pubblico la propria li-breria ideale.In conclusione, il progetto Ambasciatori èriuscito a superare l’approccio classico dico-retailing integrando su tutti e tre i pia-ni l’offerta di cibo e cultura, arricchendo lashopping experience complessiva, e favo-rendo lo scambio della clientela e gli ac-quisti d’impulso. Il successo del primo an-no - oltre 850.000 visite - premia il corag-gio di un concept multi-target e ‘situazio-nista’, capace di attirare un pubblico tra-sversale per età e occasione di visita.

Quanto a Diablo Rosso Store, il protago-nista è Pirelli che a Milano, nella città conpiù motocicli in Italia, ha aperto il suo pri-mo temporary store, con l’obiettivo di di-mostrare che un cambio gomme può es-sere una brand experience positiva e pia-cevole, contrariamente allo stereotipo cheassocia questo tipo di operazione a occa-sioni non proprio entusiasmanti. La loca-tion, situata in corso Garibaldi, è un nego-zio a due vetrate in una zona della cittàricca di studi di design e luoghi alla moda.Il progetto firmato dallo studio Mp Groupha permesso di ottenere un rivenditore dipneumatici reale, ma con l'atmosfera co-

ol desiderata. Trasformando radicalmentel'esperienza dell'utente finale durante ilcambio gomme, Diablo Rosso Store hapuntato su elementi come alta tecnolo-gia, stile e passione per lo sport, che iden-tificano la marca Pirelli. Inoltre, l’iniziativaè stata anche l’occasione per lanciare ilnuovo prodotto Diablo Rosso, un pneuma-tico supersport per il motociclista urbano,che cavalca una moto naked o sportiva.Oltre alla possibilità di acquistare e sosti-tuire le gomme, come in un ‘normale’ ri-venditore di pneumatici, il concept preve-deva l’organizzazione di eventi speciali perintrattenere gli ospiti, come la mostra fo-tografica di Rapdour, la serata communi-ty di viaggi, il party Diablo Rosso e la fe-sta Ducati. Nel negozio, in cui venivano of-ferte bevande gratuite (ma non alcolichedurante il giorno), con la presenza di dj edi modelle, sono stati inoltre presentati icapi di abbigliamento e gli orologi della li-nea Pzero.Da sottolineare, infine, che l’area tecnicadove fisicamente veniva effettuato il cam-bio gomme è stata posizionata in vetrina,trasformandolo in un ‘bene premium’ daesporre. In merito alla comunicazione, imotociclisti sono stati informati su que-sta iniziativa a tempo limitato tramite in-vio di e-mail, pubblicità stradale, bannerinternet e uscite stampa. Nei 12 giorni incui il negozio è stato aperto, si è registra-ta l’affluenza di circa 6.000 persone. nc

retail experience_case history_nc

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Il ‘cambio gomme’ nella vetrina di DiabloRosso Store, il ‘temporary’ di Pirelli a Milano.Sotto, l'ingresso di Spazio Ambasciatori

Si ringraziano per la collaborazioneNicola Farinetti (Eataly), Paolo Lucchetta

(Retail+Design), Domenico Pellicanò (Librerie.Coop),Francesco Pietrangeli (Pirelli Tyre)

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eppur si muove_nc

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“Today, you have to run faster to stay inthe same place”, è uno degli ultimi afori-smi che ci ha regalato il marketing guruPhilip Kotler. L’affermazione è decisamen-te attuale e nel magico mondo del marke-ting e comunicazione tutto questo si tra-duce in complessità.Siamo sempre stati abituati a ragionare intermini di marketing mix in un paese do-ve i mezzi di comunicazione di massa, te-levisione in primis, hanno assorbito la fet-ta più rilevante.Credo che la sintesi di questa ‘consuetudi-ne’ che ha ‘normato’ il mercato negli ulti-mi decenni sia ‘semplicità’.Pochi mezzi, dati certi e attendibili, hannoinfluenzato anni di piani di marketing, cor-redati da un marketing mix che ha sempreavuto quattro mezzi di riferimento (quellisopra la riga) e una pletora di mezzi acces-sori (quelli sotto la riga).Oggi la situazione sta cambiando (per al-cuni è già cambiata).Gli investimenti si riducono e diversifica-no. Il risultato è una crescita iperbolica del-la complessità nel redigere un marketingmix che sia il migliore e più efficace. Perquesto motivo, mi sono ritrovato ultima-mente a parlare di architettura di marke-ting piuttosto di insistere sul concetto dimarketing mix.Oggi la marca è ovunque perché tutto sicomporta da medium.Occorre decidere come progettare la pre-senza della marca e soprattutto l’esperien-za che innescherà in ognuno dei media incui si manifesterà.Progettare l’architettura di marketing suimedia digitali è un’attività costante.

I media digitali definiscono il proprio com-portamento in virtù del contesto in cui lamarca si esprime e sono poliformi, muta-no secondo la chiave di lettura che ogniutente riconosce loro.E così una campagna banner può suppor-tare attività di brand awareness e contem-poraneamente invitare ad agire (direct re-sponse) fino a interagire con l’utente quan-do la stessa campagna si collega ‘dinami-camente’ con i social media a cui quel-l’utente è registrato.Ma la campagna banner viene sempre ac-compagnata da una landing page dovel’utente atterra una volta cliccato sul ban-ner e lì si innesca un’esperienza che puòessere multiforme, fermo restando che imedia digitali mettono a disposizione unpunto di contatto che poi l’utente decide

come e quando utilizzare. Le aziende do-vrebbero chiedersi: “Ho chiara in mente lamigliore architettura di marketing per sfrut-tare ogni punto di contatto a mio vantag-gio, in un mercato sempre più competiti-vo con utenti/clienti sempre più esigenti?”.Progettare l’architettura di marketing suimedia digitali è un obiettivo centrale in ter-mini di posizionamento, di organizzazionee processi aziendali.Sono d’accordo con Erik Qualman, autoredi ‘Socialnomics’ quando dice: “In the nearfuture we will no longer search for productsand services; they will find us through so-cial media”, ma anche con Edna Mode chedice a Mr. Incredibile: “La fortuna arride achi si prepara”.

Franco Ricchiuti, ceo Agency.com

I MIEI FIGLI FATICANO A SPIEGARE AI LORO AMICI IL LAVORO DI PAPÀ. LA RAGIONE È MOLTO SEMPLICE:IL NOSTRO LAVORO È IN CONTINUA EVOLUZIONE. UN ESEMPIO? LA PIANIFICAZIONE DEL MARKETING MIX È SEMPRE PIÙ COMPLESSA; OGGI, QUINDI, SAREBBE MEGLIO PARLARE DI ARCHITETTURA DI MARKETING. VEDIAMO PERCHÉ.

DA COMUNICATORE A PROGETTISTA

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di prendersi dei rischi.E,soprattutto se par-liamo di giovani italiani,consiglierei loro diessere disposti a muoversi,lasciare la pro-pria città,andare all’estero,e scoprire nuo-ve opportunità,spingendosi sempre a farecose nuove.Occorre essere alla ricerca del-la perfezione.Non certo per avere la pre-sunzione di raggiungerla,bensì come sti-molo per migliorarsi sempre più.È fonda-mentale avere l’umiltà di capire che lavo-rare in team moltiplica le capacità indivi-duali,determinando un risultato che è su-periore alla somma delle parti.

Quale presente sta vivendo oggi il mon-do della comunicazione? Che ruolo ha la

pubblicità rispetto ai media innovativi?Il mondo della comunicazione è entrato inuna nuova fase.Ma è importante chiarireche nel rapporto tra media innovativi e pub-blicità,quest’ultima,pur perdendo centra-lità,mantiene una sua importanza strategi-ca.A cambiare sono piuttosto gli equilibri,irapporti di forza.E poi,in questo discorso,si inserisce anche la figura di un consuma-tore sempre più attivo,critico e dotato dipotere.Con il vecchio sistema di regole,lacomunicazione era ‘one way’dal brand alconsumatore,oggi,con il 2.0,i consumato-ri diventano parte attiva nella definizionedel brand,contribuendo incisivamente alsuo successo.

Secondo lei,può la comunicazione,in par-ticolare quella digitale e interattiva,fun-zionare come leva strategica per l’inno-vazione,capace di guidare le aziende fuo-ri dalla crisi?

Sicuramente sì,è ciò che sta già accaden-do.Oggi i clienti hanno cambiato il loromodo di vedere la comunicazione,dimo-strando un atteggiamento di maggioreapertura nei confronti delle sperimentazio-ni.E questo anche in conseguenza della cri-si economica,che sta funzionando comeun acceleratore di innovazione.Può ancheessere che inizialmente le aziende abbianoscelto di usare i media innovativi solo perrisparmiare qualcosa sul budget,ma arri-vati i risultati hanno compreso il valore ditali sperimentazioni.

Ci può fornire qualche anticipazione suun vostro progetto in lavorazione?Per rimanere nell'area interactive posso ci-tare l'operazione,on air da quest'autunno,che stiamo progettando per Nestlé,nellospecifico per Kit Kat.In continuità con ilpercorso di successo intrapreso dal brandinsieme a JWT/RMG Connect,anche que-st'anno il piano di comunicazione di KitKat sarà caratterizzato da una piena inte-grazione tra media off e online,da una for-te impronta digitale e non mancherannocomponenti di innovazione,sia di mezziche di contenuti.

Si fa un gran parlare di ‘green commu-nication’.Qual è la sua opinione a riguar-do? Credo che il rispetto e la maggiore sensi-bilità nei confronti dell’ambiente in cui vi-viamo non siano una semplice moda,ben-sì una tendenza di carattere duraturo.Ilsuccesso di un’azienda o di un’agenzia nondipende solo da variabili strettamente eco-nomiche,ma anche dalla responsabilitàetica con cui si affronta la propria attivitàprofessionale.

Che profilo deve possedere il ‘managerdell’anno’?Il ‘manager dell’anno’deve avere la chia-ra consapevolezza che da solo può faremolte cose,ma in team può fare molto dipiù.Il vero manager di successo è colui cheriesce a scegliere e coordinare bene unasquadra,motivando e stimolando tutte lepersone a dare il loro meglio.nc

nc_controcampo_manager dell’anno

_VI_

Immagine del filmato diffuso on e offline apartire dall’aprile 2010 per Nestlé-Maxibon.L’iniziativa è curata da JWT/RMG Connect,con la direzione creativaesecutiva di Pietro Maestri e Daniela Radice

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In basso,annuncio stampa della campagna‘Comic Strips’,ideata per il Museo Nazionale

del Fumetto di Lucca da JWT/RMG Connect

traverso social network,Facebook,iPho-ne,ecc.,è impensabile non utilizzare inprima persona questi mezzi,per compren-derne le dinamiche di funzionamento.Essere semplici osservatori non basta.Un’altra qualità che è necessario posse-dere è il pragmatismo.I clienti non voglio-no una creatività fine a se stessa.Certa-mente,siamo sempre alla ricerca dellacreatività ma allo stesso tempo non di-

mentichiamo che il nostro ruolo è aiuta-re i clienti a raggiungere gli obiettivi com-merciali che si sono posti,comportando-ci da veri business partner.

Cosa rappresenta per lei questo premio?Sono molto lusingata.Si tratta di un rico-noscimento ricevuto dalla comunità deiprofessionisti del settore.Nonostante l'im-portanza del premio,lo vivo comunque

non come un punto di arrivo,bensì comeun traguardo da cui subito ripartire.Unmanager di successo non può mai dirsi sod-disfatto,deve sempre aspirare a superarsi.Chi si ferma pensando di essere arrivato ègiunto alla propria fine.Per cui,anche que-sto premio è per me uno stimolo ad an-dare avanti.

Quali consigli darebbe a un giovane ma-nager che aspiri a una carriera come la sua?Quali caratteristiche è necessario posse-dere per essere realmente competitivi?Ai giovani manager dico di essere curiosi e

controcampo_manager dell’anno_nc

_V_

In alto,frame dello spot tv firmato da JWT/RMG Connect per Kellogg Italia.

Al progetto hanno lavorato l’art PinkyMascetti e il copy Salvatore Li Vecchi,con

la direzione creativa esecutiva di PietroMaestri e associata di Fabrizio Granata

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società separate,abbiamo rivoluzionato glischemi creando un sistema concentrico.Tale sistema è caratterizzato da un nucleo,l'Experience Unit,che raccoglie tutte le va-rie expertise specifiche del mondo digita-le (creative technologist,experience desi-gner,information architect,communitymanager,digital strategist,ndr) ed anche

le figure di cool hunter,digital e non.Fun-ge da reparto sperimentale coinvolto intutti i progetti di comunicazione,creandoconnessioni con le quattro dimensioni con-centriche contigue,ossia gli account,i crea-tivi,la produzione e il planning,ciascunatrasversale all'agenzia,senza inutili barrie-re.Questa stretta collaborazione tra le dueagenzie sta già fornendo ottimi risultati,acominciare da una maggiore apertura men-tale:le persone,lavorando gomito a gomi-to,in stretto collegamento,apprendonosempre più il know-how di chi sta loro ac-canto.Quanto a RMGConnect,che guidodal 2003,posso dire che nel 2009,nono-stante la congiuntura economica,abbia-mo raggiunto il nostro migliore risultato.Non mi è consentito fornire il dato preci-so,ma posso dire che è stato un risultatoampiamente in doppia cifra.

Quali sono le caratteristiche necessarieoggi al manager di successo per affron-tare le sfide di mercati sempre più com-plessi e consumatori sempre più attivi?In un mercato complesso com’è quello incui operiamo,è fondamentale avere gran-de lucidità di pensiero,apertura mentalee capacità di adattarsi al contesto mute-vole.Occorre essere flessibili e non dareniente per scontato.E poi,altro elemento fondamentale,è ne-cessario essere direttamente e attivamen-te coinvolti nei fenomeni di cui si parla.Visto che trattiamo di comunicazione at-

nc_controcampo_manager dell’anno

_IV_

BIOGRAFIA_Jane Reeve inizia la propria carriera professionale nel retail presso il gruppo inglese Marks& Spencer.Un’esperienza di cinque anni in una società di consulenza di marketing,MarketingSolutions,anticipa il suo arrivo a Milano nel 1987,allettata dalla posizione di managing director della neo-nata Amc Italia,agenzia non-advertising del gruppo Tbwa.Dopo tre anni,Wunderman Italia la invita a unirsi al proprio board in qualità di general manager.Successivamente,intraprende una nuova sfida professionale come brand consultant al-l’interno del gruppo Omnicom.In qualità di general manager svolge un ruolo fondamentalenella crescita di Interbrand Milano,trasformandolo in uno dei protagonisti del mercatoitaliano per la corporate identity.Nominata ceo di Rmg Connect nel 2003,sviluppa per il gruppo crm offerte sia offline sia online.Nel 2009,in seguito all’integrazione globale tra JWTe RMG Connect,Jane diventa anche presidente e ceo di Jwt Italia.Nel corso degli anni ha ricoperto vari ruoli istituzionali nell’industria italiana,prima come rappresentante dell’European Federation of Sales Promotion,successivamente come membro giurato del Cannes Direct e dell’Eurobest Direct & Integrated.Recentemente è stata scelta come rappresentante diAssoComunicazione all’European Advertising Council Association.Nel tempo libero pratica varie attività sportive,dallo sci alla ginnastica,passando per la mountain bike.Ama viaggiaree godere del meglio che il vino e cibo italiano possono offrire.

DICONO DI LEISilvia Fellegara,responsabile pubblicità e new media Enel Jane è una persona specia-le.La conosco da tempo elavorare con lei e le sueequipe è sempre molto sti-molante.Una cosa che ap-prezzo particolarmente è la

sua predisposizione per il nuovo e per il bello.È una persona che si proietta sempre nel futu-ro,che guarda avanti.Questo fa di lei una pro-fessionista con cui è sempre utile confrontar-si.Il nostro primo incontro risale a qualche an-no fa,quando Jane operava in Interbrand.Poi cisiamo rincontrate in Enel dove mi ha confer-mato la sua passione per la comunicazione.Forse però il motivo per cui la ammiro di più èla sua grande grinta e determinazione:ama lasana competizione e il mettersi sempre in gio-co.Sa conquistare i suoi obiettivi con passionee senza mollare un istante.Deve essere ancheper questo che sono contenta di averla comeamica e non come avversaria!

Geraldina Marzolla,head of brand &advertising Vodafone ItaliaDi Jane mi colpisconol’energia e la vivacità chesprigiona in ogni momentoe occasione.È una personadisponibile all’ascolto e re-

attiva difronte a difficoltà o esigenze specifiche.Come ceo di Rmg,con il suo team a noi dedica-to,è scesa più volte in campo in prima personaper ascoltarci e per capire le nostre esigenze,perrispondere prontamente a ogni richiesta.Stiamo per iniziare il quarto anno di lavoro conlei,è sempre molto concreta e vicina al nostrobusiness.È il partner di comunicazione ideale.

Locandina dell’iniziativa ‘Come and danceRihanna’,firmata da JWTper il clienteNokia Italia,in partnership con la cantante

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controcampo_nc

_III_

La rivoluzione digitaleha trasformato ilmondo in cui viviamo.Le vecchie regolenon sono più valide,ma non si è ancoraaffermato un nuovo paradigma.Per capi-re quali sono le tendenze in atto e in chedirezione sta andando il mercato abbiamoparlato con Jane Reeve,presidente e ceoJWT/RMG Connect,premiata come ‘Ma-nager dell’Anno’agli NC Awards 2010.“Pri-ma - afferma Reeve - i diversi mezzi di co-municazione vivevano in compartimentistagni,l’advertising la faceva da padrone etutto il resto era secondario.Oggi invecesiamo in una fase liquida,destrutturata e ilnuovo sistema non è caratterizzato da re-gole certe”.Però,alcuni trend sono chiari.Tra questi,la necessità di aumentare il li-vello di misurabilità di ogni disciplina dellacomunicazione,per regolare la composizio-ne dei media mix sulla base di dati ancor

più precisi,e la sempre più alta focalizzazio-ne dei clienti sul raggiungimento dei risul-tati,piuttosto che sulla creatività fine a sestessa.

Raggiungimento degli obiettivi,capacitàdi coinvolgimento delle risorse umane einnovazione nell’approccio al business.So-no questi i criteri in base ai quali le è statoassegnato il premio ‘Manager dell’Anno’.Quali fatti hanno caratterizzato la sua at-tività professionale nel 2009? E quali,inparticolare,le novità da lei introdotte?Il2009 è stato l’anno in cui le due agen-zie JWT e RMG Connect hanno intensifi-cato la loro collaborazione per promuove-re la creatività e i risultati misurabili.Il no-stro obiettivo principale è garantire un’of-ferta sempre più integrata,portando a sin-tesi le specifiche caratteristiche delle dueagenzie:da una parte JWTcon il suo dnafocalizzato sulla gestione del brand,e dal-l’altra RMGConnect con la sua specializ-zazione nel relationship marketing e neldigital.In particolare,abbiamo cambiatoil modello di business,invece di puntare suun sistema verticale caratterizzato da due

Jane Reeve,presidente e ceo JWT/RMG Connect

MENTALITÀINTEGRATALUCIDITÀ DI PENSIERO, APERTURA MENTALE, PRAGMATISMO E CAPACITÀ

DI ADATTARSI AI CAMBIAMENTI. SONO QUESTE ALCUNE DELLE QUALITÀ

CHE I MANAGER DEVONO POSSEDERE PER AVERE SUCCESSO.

PAROLA DI JANE REEVE, ‘MANAGER DELL’ANNO’ AGLI NC AWARDS 2010

E PROTAGONISTA DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE TRA JWT E RMG CONNECT:

UN NUOVO MODELLO DI AGENZIA IDEATO PER PROMUOVERE LA CREATIVITÀ

E I RISULTATI MISURABILI.

DI MARIO GARAFFA

aw2010 ards Manager dell’Anno

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GENNAIO

1.650.000

Utenti Unici

100%

VER

TICA

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Perché scegliere i solitiquotidiani se i lettori nonscelgono più le solite notizie?

C’è un luogo dove più di 27.000 bloggers creano la più grande redazione del mondo e dovele notizie non hanno mai un solo punto di vista. Questo è il nuovo stato dell’informazione, e la notizia è che noi sappiamo dove trovarlo!

MILANOOre 21.00Ristorante

VENEZIAOre 11.40Aereoporto

ASTIOre 21.00Ristorante

RIMINIOre 15.30U! cio

POTENZAOre 18.00Centro Commerciale

PISAOre 13.00Pranzo di lavoro

TORINOOre 23.00PC di casa

FIRENZEOre 11.40Aereoporto

ROMAOre 18.00Centro Commerciale

NAPOLIOre 10.20Sala riunioni

CAGLIARIOre 15.30U! cio

PALERMOOre 13.00Pausa pranzo

Vieni a trovarci suliberoadvertising.libero.it

Da oggi, puoi moltiplicare i tuoi contattiweb e raggiungerli anche su mobile.Il tuo target si muove sempre più in fretta. Per restare al passo, scegli Libero Advertising, la prima tra le concessionarie di pubblicità che ti consente di moltiplicare i tuoi contatti portando qualsiasi sito su tutti i cellulari e garantendo una perfetta integrazione tra web e mobile.Così, puoi raggiungere il tuo target ovunque e in qualsiasi momento della giornata.

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il giornale dellanuova comunicazione

NC Awards 2010Premio Manager dell'Anno

Jane ReeveMentalità integrata

contro

cam

po

SILVIAOre 10.20U! cio invia Flaminia

MARCOOre 21.20Monolocaledi Trastevere

ANNAOre 15.00Shopping invia del Corso

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Anno 4 numero 23aprile-maggio 2010Società Editrice

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anno 4 numero 23 apr-mag 2010