n° 04 TremilaSport 22 10 2014

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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI 04|14 magazine www.tremilasport.com 22|10|2014 VESNA BOOM RIVELAZIONE IN ECCELLENZA pag 10 PETRIS, UNA ´FURIA´ DI CAPITANO pag 8 pag 54 LA CAMPIONESSA RACCONTA NICOLE DAL CIELO AL MARE BLASONE, VITA D´ARTISTA pag 41 BASKET AVVENTURA NICOLE FEDELE L’esperienza velica ad Alicante nel diario della campionessa del mondo di parapendio

description

ECCELLENZA – Fenomeno Vesna: ecco il mix vincente | Serie D – Petris, una “Furia” di capitano | PROMOZIONE – Coacci: “A Flaibano tifoseria d’Eccellenza” | PRIMA CATEGORIA – Chiarandini: “Al Real per vincere” | CALCIO FEMMINILE – Meroi: “Serve un cambio di mentalità” | BASKET – Mario Blasone, vita da artista | CICLISMO – Marcolina, il perito che sfreccia | Vela – Nicole Fedele dal cielo al mare | LE BELLE DI TREMILA SPORT: Alice Mattelloni | SPECIALE JUDO E KARATE in Friuli Venezia Giulia

Transcript of n° 04 TremilaSport 22 10 2014

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T U T T O L O S P O R T D E L F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A A 3 6 0 G R A D I

04|14magazine

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m2 2 | 1 0 | 2 0 14

VESNA BOOMRIVELAZIONE IN ECCELLENZApag 10

PETRIS, UNA ´FURIA´ DI CAPITANO

pag 8

pag 54

LA CAMPIONESSA RACCONTA

NICOLE DAL CIELO AL MARE

BLASONE, VITA D´ARTISTApag 41

BASKET

AVVENTURA

NICOLE FEDELEL’esperienza velica

ad Alicante nel diario della campionessa del mondo di parapendio

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SOMMARIO

CALC

IO

10

36-37 UDINESE 6 LEGAPRO 8 SERIED 10-11 ECCELLENZA 14 PROMOZIONE 16-17 PRIMACATEGORIA 22 SECONDACATEGORIA 23 TERZACATEGORIA26-27 GIOVANILI 28 CALCIOA5 29 FEMMINILE

40-41 BASKET

43-45 VOLLEY

51-53 ALTRISPORT

50 CICLISMO

55 TENNIS

46

Le belle di Tremila Sport: Alice Mattelloni

FENOMENO VESNAL’undicidiSantaCrocecontinuaamieterevittimeinEccellenza,easorpresaguidalaclassificainsolitaria.

RUBRICHE

SPECIALI

54 AMARCORD

31-34 LEBELLEDITREMILASPORT

30 NONSOLOSPORT

49 MOTORI

46-47 JUDOINFVG

42 ITINERARISPORTIVI

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organizzano il Convegno

“Attività motoriA e educAzione FisicA: ieri, oggi e domAni”

Lunedì 27 ottobre 2014 dalle ore 8.30 alle 17.30

Gemona del Friuli

“Attività motoriA ed educAzione FisicA sono AssolutAmente FondAmentAli nel processo educAtivo”

Il Convegno è rivolto a:Docenti di Educazione Fisica della Scuola secondaria di I° e II° grado

Insegnanti e Referenti dell’Area Motoria della Scuola dell’Infanzia e PrimariaLaureati in Scienze Motorie

Studenti dei Corsi d Laurea in Scienze Motorie e Scienza dello SportTecnici, Istruttori ed Operatori Sportivi

Dirigenti Sportivi di Federazioni ed Enti di Promozione Sportiva

presentazione del presidente regionale libertas Fvg cav. Bernardino ceccarelli

“motricità spontanea… scuola e società sportive”Associazioni sportive del territorio

“40 anni d’insegnamento di educazione Fisica”

proposta pratica per la scuola dell’infanzia

proposta pratica per la scuola primaria

proposta pratica per la scuola “media” secondaria di i° grado

proposta pratica per la scuola “superiore” secondaria di ii° grado

PROgRAMMA

Per partecipare occorre confermare la propria adesione al Centro Regionale Sportivo Libertas FVG inviando l’apposito modulo a: [email protected] oppure fax 0432.403156

regioneFriuli veneziA giuliA

Gemona del Friuli

Mattino:

ore 8.30Cinema Teatro Sociale

Via XX Settembre, 5 - Gemona del Friuli

ore 11.40 Palestra I.S.I.S. R. D’Aronco

via Praviolai - Gemona del Friuli

Pomeriggio:

ore 14.00 Palestra I.S.I.S. R. D’Aronco

via Praviolai - Gemona del Friuli

regioneFriuli veneziA giuliA

il giocoè scuolA

di vitAUn pallone,

una bicicletta, un canestro,

possono comunicare meglio di tante parole.

in collaborazione con:

Ufficio Educazione Motoria,Fisica e SportivaM.I.U.R. Ufficio VIIIAmbito territoriale per la Provincia di Udine

CdL in Scienze MotorieCdLM in Scienza dello SportUniversità degli Studi di Udine

Comune diGemona del Friuli

“LO SPORT PREPARA A SUPERARE gLI OSTACOLI DELLA VITA”

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 05

EDITORIALE

magazine

Pubblicità

Media Partner TremilaSport

www.tremilasport.com

@TremilasportWeb

facebook.com/tremila.sport

DIRETTORE RESPONSABILE Edi FabrisVICEDIRETTORE Massimo MuzzinEDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 [email protected]

Registrazione Tribunale Udine n. 38/07 del 19.11.2007Responsabile trattamento dati (D.LGS. 30-6-2003 N. 196) Edi Fabris

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 22 ottobre 2014.

Il DirettoreEdi Fabris

....

REDAZIONEViale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 [email protected] www.mondoudinese.com

Mondo UdineseQUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA

LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO

vIDEOrEgIONETELEPOrDENONE04|14

DIZ IONI

MediaTremila EdizioniViale Palmanova 146 - UdineTel. 0432. 33 30 893 [email protected]

organizzano il Convegno

“Attività motoriA e educAzione FisicA: ieri, oggi e domAni”

Lunedì 27 ottobre 2014 dalle ore 8.30 alle 17.30

Gemona del Friuli

“Attività motoriA ed educAzione FisicA sono AssolutAmente FondAmentAli nel processo educAtivo”

presentazione del presidente regionale libertas Fvg cav. Bernardino ceccarelli

“motricità spontanea… scuola e società sportive”Associazioni sportive del territorio

“40 anni d’insegnamento di educazione Fisica”

proposta pratica per la scuola dell’infanzia

proposta pratica per la scuola primaria

proposta pratica per la scuola “media” secondaria di i° grado

proposta pratica per la scuola “superiore” secondaria di ii° grado

PROgRAMMA

regioneFriuli veneziA giuliA

Mattino:

ore 8.30Cinema Teatro Sociale

Via XX Settembre, 5 - Gemona del Friuli

ore 11.40 Palestra I.S.I.S. R. D’Aronco

via Praviolai - Gemona del Friuli

Pomeriggio:

ore 14.00 Palestra I.S.I.S. R. D’Aronco

via Praviolai - Gemona del Friuli

regioneFriuli veneziA giuliA

il giocoè scuolA

di vitAUn pallone,

una bicicletta, un canestro,

possono comunicare meglio di tante parole.

“LO SPORT PREPARA A SUPERARE gLI OSTACOLI DELLA VITA”

Quanti di noi non hanno pensato in alcuni momenti della propria vita di staccare la spina e trasferirsi in altre latitudini per periodi più o meno lunghi? Beh, lei, Nicole Fedele, carnica di Ovaro dalla volontà di ferro, campionessa del mondo di parapendio, ha messo

in pratica quello che per molti rimane un sogno irrealizzato e fra poco andrà a volare per sei mesi nei cieli del Sudafrica, augurando “Buon inverno” a chi rimane. Nel frattempo, dal cielo è scesa al mare, ad Alicante, a provare una nuova esperienza, quella della vela, inviandoci un reportage scritto con piglio giornalistico: a Nicole abbiamo così dedicato una copertina che sa di sole e d’azzurro. In ambito calcistico fa notizia, in Eccellenza, l’exploit della matricola Vesna di S.Croce, altipiano triestino, che sta dimostrando come anche i Gianburrasca possano primeggiare sui club più titolati: se sarà vera gloria lo appureremo nel prosieguo della stagione. Uno spazio speciale, nel basket, l’abbiamo poi dedicato a Mario Blasone, plurititolato tecnico udinese e artista raffinato, che dei suoi viaggi cestistici intorno al mondo ha fatto sempre anche un’occasione per trarre ispirazione per le sue opere. E particolare è anche l’amarcord di un altro personaggio del basket friulano, l’ex arbitro Fausto Deganutti, così come incuriosisce e stupisce il resoconto del viaggio Povoletto-Roma, con successiva partecipazione alla Granfondo nella capitale, di un altro nome eccellente dello sport nostrano, il responsabile del calcio femminile regionale Elio Meroi. Sono i personaggi e quanto li caratterizza, il must del nostro magazine, e in questo nuovo numero i nostri lettori ne potranno incontrare a volontà. Non ultima la “bella” Alice Mattelloni, per dodici anni pattinatrice di livello nazionale ed ora apprezzata fotomodella, che ci regala alcune immagini del suo fresco fascino. Le “visite” dei numeri precedenti ci hanno premiato, ci siamo impegnati per renderci anche stavolta gradevoli.

ENicolehastaccatolaspina

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CALCIOUDINESECALCIOLEGAPRO

PORDENONEURGONO RINFORZI

FANALINO DI CODA

Cresceilmalcontentoperl’ultimopostodeiRamarri,malasquadranecessitàdifiduciaedidueacquistidiqualità

L’importante è restare

aggrappati al gruppo salvezza

“MARCELO MATEOS

LE SETTIMANE INFERNALIDopo l’Alessandria, saranno il Pavia e il Como le prossime avversarie del Pordenone. Due brutte gatte da pelare per mister Foschi perchè le due lombarde puntano dritte a mantenere le posizioni di vertice che hanno in classifica. Si comincia col Pavia che finora in trasferta ha ottenuto una vittoria, due pareggi e due sconfitte.

FOCUS

E alla fine è arrivato l’ul-timo posto solitario in classifica. C’è tanto pes-simismo, si sfiora quasi il disfattismo a Pordenone

per l’ultima piazza dei neroverdi. Eppure non serviva certo essere degli straordinari profeti per sa-pere fin da inizio stagione che il campionato dei Ramarri sarebbe stato molto difficile. Un doppio salto di categoria non è cosa da poco, c’è bisogno di tempo per trovare il giusto rit-mo in un campionato totalmen-te inedito; senza contare il fatto che i giocatori non si conoscono affatto. La rosa naoniana è stata interamente ribaltata in estate, e i meccanismi sono ben lungi dal poter essere definiti rodati. Foschi ritiene che non fosse al “Moccagatta” che Pordenone do-vesse costruire la sua salvezza, e oggettivamente è impossibile dargli torto. Probabilmente non lo sarà nemmeno il prossimo match contro il Pavia. E’ necessario ave-re pazienza, aspettare che i Ra-marri facciano gruppo, condizio-ne imprescindibile per uscire da queste sabbie mobili. In questa fase meglio guardare il bicchiere mezzo pieno: nonostante le sei sconfitte, la zona salvezza per il Pordenone resta a tiro. È quindi fondamentale rimanere aggan-

mente messa a centrocampo: in questo momento la mediana sof-fre tremendamente e se le cose non girano lì in mezzo, non gira-no da nessuna parte. L’attacco non segna, e tutti a stupirsi che capitan Zubin non stia rendendo secondo le attese. In pochi inve-ce a chiedersi se sia lecito dare la croce addosso ad un giocatore di 37 anni che logicamente qual-che fastidio in più a livello fisico lo deve avere. Un conto è giocare in Serie D, un altro in terza serie e con un anno in più sul groppone. In definitiva, non è certo questo il momento per demoralizzarsi.

Massimo Muzzin

ciati al gruppo che lotta per sal-varsi, per poi provare nel girone di ritorno un rush finale decisivo. Ad un certo punto della passata

stagione sembrava che la vitto-ria del campionato fosse ormai impossibile. Poi è arrivata non solo la promozione, ma anche lo scudetto. Quello che i tifosi nero-verdi devono dimostrare in que-sto momento è l’attaccamento alla squadra; fondamentale è non perdere la speranza perchè tutto è ancora ampiamente rimediabile.Da parte sua la dirigenza nero-verde sa che qualcosa sul mer-cato andrà fatto. Le risorse non possono essere quelle di sodalizi più blasonati, questo è chiaro a tutti. Ma è altrettanto certo che un paio di acquisti servano come il pane. Una toppa andrà sicura-

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 07

28

Città di ManiagoComunità Montana

del Friuli OccidentaleProvincia di Pordenone

rallypiancavallo.it

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CALCIOSERIED

FABRIZIO PETRIS,UNA FURIA DI CAPITANO

IL PERSONAGGIO

PerilTamaiunquintopostochevabenoltreleaspettative.Oraloscogliopiùatteso,ilderbissimoconi“cugini”dellaSacilese

Quinto posto in classifica ed un sacco di sogni: Fa-brizio Petris guarda con ottimismo al futuro della sua squadra, reduce da

un pareggio a reti bianche contro il Kras. «Lo 0-0 è stato giusto. Nel pri-mo tempo meglio loro, con Peresson che si è superato con grandi parate - racconta il capitano analizzando l’ultimo match -, nel secondo inve-ce due belle occasioni nostre, con un palo centrato da Dal Bianco allo scoccare del 90’». È un anno in cui le Furie Rosse pos-sono togliersi parecchie soddisfazio-ni, onorando al meglio il ricordo di Riccardo Meneghel, il talento classe ‘95 tragicamente scoparso recente-mente. Ora, però, testa alla Sacilese: «Li affrontiamo nel loro momento migliore visto che stanno rifilan-do gol a tutti (quarti a 4 lunghez-ze dal Tamai ndr). Però è un derby, siamo carichi, e vogliamo riscattare le brutte prestazioni contro di loro della passata stagione. Giochiamo in casa e speriamo di prenderci i 3 punti».- La tua storia col Tamai è lunghis-sima: qui dal 2002 al 2007, poi l’ar-rivederci, nel 2012 il ritorno. Cosa ci racconti di questi anni?«Arrivai dalle giovanili dell’Udinese e mi trovai subito bene. Tante partite e tanti gol in 5 anni mi hanno con-cesso la fortuna di essere chiamato

dall’Itala San Marco in Serie C. Poi però la società fallì e andai al Porde-none. Dopo la parentesi Union Quin-to la chiamata del Tamai: felicissimo di essere stato cercato nuovamente da loro, tornare mi ha riempito di gioia». - Rispetto agli albori, adesso in più c’è una fascia da capitano. Con i giovani usi bastone e carota?«Ne sono davvero orgoglioso anche perché ho fatto quasi 250 partite con il Tamai. La fascia è responsabili-tà, ma la porto molto volentieri. I no-stri giovani sono tutti preparati, poi chiaramente ci sono delle scelte da fare. Ci sarà bisogno di tutti: se sono intelligenti e capiscono che fanno parte di una rosa di Serie D hanno la possibilità di mettersi in mostra per vetrine importanti. Devono giocare 4 giovani, tante volte la differenza la fanno proprio i fuoriquota. Sono loro a spostare spesso l’equilibrio».- Avete un obiettivo dichiarato?«Partiamo per salvarci visti gli ultimi due anni travagliati dove ce la siamo cavata all’ultima giornata. Il gruppo è molto unito e si è rafforzato ancor di più dopo il lutto che ci ha colpito».-Come si supera un momento così duro?«Si tocca un tasto che tornerà co-stantemente fuori e che porteremo sempre dentro: ci ha unito molto. Dobbiamo sempre giocare anche per Riccardo. Nel gruppo era un titolare,

La prossima giornata26|10|2014

Arzignanochiampo Biancoscudati PD FONTANAFREDDA Dro Ac Belluno Giorgione Mezzocorona Clodiense Montebelluna Altovicentino Mori Santo Stefano Legnago Salus TAMAI SACILESE U. TRIESTINA U. Ripa La Fenadora Union Pro NK KRAS REPEN

Scampoli di Serie D

FATICA SPRECATATanto amaro in bocca per la compagine rossonera, uscita sconfitta in pieno recupero dal match di Legnago, quando il punto sembrava ormai messo in cascina. Resta la buona prestazione e da lì bisogna ripartire, senza pensare troppo alle sconfitte consecutive, diventate ora quattro.

CAMBIAMENTI La scorsa settimana la dirigenza carsolina si era fatta sentire. Pazienza per i risultati, ma le prestazioni proprio non erano piaciute. Col Tamai qualche cambio c’è stato, e se non altro, la prova della squadra, soprattutto nel primo tempo, è stata positiva. Ora però servono i tre punti.

NIENTE TRIPPAC’è ben poco di cui essere allegri in casa alabardata. Quella contro il Giorgione è stata la terza sconfitta consecutiva e, non fosse che il Mezzocorona era partito con l’handicap della penalizzazione, ora i giuliani sarebbero ultimi... Ok aspettare tempi migliori, ma è meglio che arrivino in fretta!

SPETTACOLONon si può commentare altrimenti il magico momento dei biancorossi. Un intero stadio in piedi ad inneggiare a Zironelli e ai suoi ragazzi dopo le caterve di gol rifilate dai liventini nelle ultime domeniche. E pensare che un mesetto fa si era vicini alla contestazione...

CICLO D’ORO Disputare cinque partite in quindici giorni non è certo facile. Le Furie Rosse, invece, hanno conlcuso questo rush racimolando ben 8 punti, con due vittorie e un pareggio nelle tre trasferte affrontate. L’unica sconfitta col Padova: scusate se è poco

Nato l’11 maggio 1986, Fabrio Petris è una delle colonne del Tamai. Dopo le giovanili nell’Udinese, vestì la maglia delle Furie Rosse dal 2002 al 2007. Successivamente giocò nell’Itala San Marco, nel Pordenone e nell’Union Quinto. Nel 2012 il ritorno al Tamai. Centrocampista dai piedi buoni, ha notevoli doti realizzative, anche se quest’anno è a caccia della sua prima rete in campionato: «La conservo per il derby con la Sacilese. Per il momento mi consolo con gli assist», scherza il capitano dei liventini.

giovane, ben inserito, è stato un col-po durissimo per tutti. Io porto il 2, la sua maglia, perché eravamo molto uniti: credo sia doveroso indossarla e per me è motivo ulteriore di re-sponsabilità e orgoglio».- Chiudiamo con un pensiero sul mister...«De Agostini è molto preparato e ha carattere da vendere. Sicuramente uno dei migliori che abbia mai avuto. È una persona che tiene davvero a quello che fa: il calcio è la sua passione e ce la trasmette quotidianamente». Luca Feole

BANDIERA DELLE FURIE ROSSE Fabrizio Petris in azione domenica contro il Kras (Foto A. Skrinjar)

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Presidente e Ds Goran KocmanVicepresidente Edoardo ŠkabarMain sponsor Vojmir Kocman (Koimpex)Segreteria Paolo Sarazin, Mauro Zeriali, Bruno MiličSTAFF TECNICOAllenatore Predrag ArčabaViceallenatore Michele Campo

Allenatore portieri Bojan GuličPrep. atletico e sioterapista Matej BombačMedico sociale Katja SimunichMagazziniere Matteo RavbarDirig. responsabile Tullio SimeoniSETTORE GIOVANILEResponsabile Andrej Pahor

ORGANIGRAMMA

Terza stagione in serie D negli ultimi cinque anni. La matricola Kras Repen ci riprova. Con l’entusiasmo di una squadra in gran

parte rinnovata. Dopo la splendida promozione conquistata con la vittoria dei play-o� nazionali di Eccellenza, le furie rosse del Carso, allenate dal riconfermato tecnico Predrag Arčaba, ha collezionato nelle prime sette uscite di campionato quattro pareggi e tre scon­ tte. Un inizio sicuramente al di sotto delle aspettative del presidente e direttore sportivo Goran Kocman che però

non ha mai nascosto l’obbiettivo stagionale: lottare per mantenere la categoria.Per raggiungere la salvezza il Kras è stato fortemente rinforzato rispetto alla scorsa stagione. Il nucleo base ruota attorno alla bandiera Radenko Kneževič, capitano e attaccante sloveno di spicco del sodalizio biancorosso. Assieme a lui confermati il talento romano Capalbo, il fantasista Grujić, il jolly Spetič, il difensore Božič, il possente centrocampista Žlogar e il bomber Corvaglia.Piena ­ ducia anche al gruppo dei giovani “fuori quota” composto dal secondo portiere D’Agnolo, i difensori Castellano e Simeoni, gli attaccanti Maio e Petracci ed il poliedrico italomarocchino Tawgui. I volti nuovi arrivano invece perlopiù dalla vicina Slovenia: il difensore in prestito dall’Udinese Boškovič, l’esterno Komel (ex Cherno More, serie A bulgara), il centrale difensivo Cvijanović (dal Krka Novo Mesto, serie A slovena), il terzino Slavec (ex Domžale, serie A slovena), i centrocampisti Gulič (Ism) e Ranič

(Krka Novo Mesto) e l’attaccante Bordon, prelevato dal Partizan Tirana (serie A albanese). Dal Legnago è tornato invece il portiere Budicin, dal Cjarlins Muzane è giunto in prestito il roccioso difensore Fross.Quest’anno più che mai il sodalizio di Monrupino ha inoltre potenziato il proprio settore giovanile composto da oltre 150 ragazzi,a riprovadel grande sognodel presidente Kocman: quello di vedere la P r i m a s q u a d r a del composta per oltre la metà della rosa da giocatori provenienti dal vivaio biancorosso. Grande attenzione in­ ne è stata attribuita dalla società verso la parte riguardante la comunicazione con i mass media attraverso la consulenza di professionisti e la realizzazione di un nuovo sito internet costantemente aggiornatocon notizie e fotogra­ e dalla Prima squadra ai Piccoli amici.

UN KRAS TUTTO PEPEall’assalto della salvezza

In alto il jolly slovenoLuka Spetič.Nel riquadro a sinistra l’allenatore Predrag Arčaba.

PORTIERILuca Budicin - Luca D’Agnolo - Dalibor KaranDIFENSORIAleksandar Boškovič - Rok Božič - Simone Castellano - Miroslav Cvijanović - Luca Fross - Sebastjan Komel - Stefano Simeoni - Matic Slavec

CENTROCAMPISTIUlpiano Mattia Capalbo - Milan Grujić - Saša Gulič - Saša Ranič - Luka Spetič - Marouane Tawgui - Anton ŽlogarATTACCANTIPatrik Bordon - Alessio Corvaglia - Radenko Kneževič - Andrea Maio - Gabriele Petracci

ROSA PRIMA SQUADRA

A.S.D. N.K. KRAS REPEN 2014/’15

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CALCIOECCELLENZA

ALLA SCOPERTA DELMIRACOLO VESNA

LA RIVELAZIONE

Ledueanimedell’undicidiSantaCroce,slovenaeitaliana,sonol’ennesimariprovachel’unionefalaforza

Una delle frasi più famose del ce-lebre film di Robert Luketic ben si accosta all’inizio dell’avventu-ra del Vesna nella nuova cate-goria. 7 vittorie su 7 significano

“en plein”, significano 21 punti, significano vetta della classifica di Eccellenza. Un risultato inatteso e al contempo meri-

tatissimo e a ribadirlo è lo stesso presidente Roberto Vidoni: «Se fossero state solo le prime tre

vittorie allora si poteva pensare ad una serie di coincidenze, ma dopo que-sto filotto significa che la strada intrapre-sa sinora è quella giusta».D: Presidente come valuta la sonora vit-toria con l’Ol3?

«Non fa testo dal punto di vista del ri-sultato. La gestione della partita è stata semplice dopo l’espulsione di Nardoni. La partita è stata particolare ed è già da ar-chiviare a mio modo di vedere. Certo re-stano tre punti importanti».D: Venti gol all’attivo e tutti a parlare di miglior attacco. Ma la vera chicca sta nella casella dei gol subiti: uno solo. Alla fine i campionati, si sa, li vince chi non prende gol…

«Concordo, ed è cosa che deve essere sottolineata: grazie ad una difesa organiz-zata alla grande abbiamo ottenuto que-sto risultato. E plauso va fatto al nostro portierone, Edvin Carli, già da quattro anni con noi, che ritengo fra i migliori nel suo

ruolo in tutta la regione. Sono presidente da undici anni e credo che questa sia la difesa più forte che io abbia mai visto. Ora non penso certo al primo posto: l’obiettivo principale resta la salvezza».D: Questa dichiarazione sembra stridere con i super risultati ottenuti sinora. A quanti punti sta la soglia salvezza nella sua idea?

«Statistiche alla mano dire 36 punti. Te-nendo conto di come son messe le cose ovviamente. Quindi ora andiamo a caccia degli altri 15 punti, poi si vedrà. Abbiamo lavorato benissimo, a partire dalla prepa-razione. Il nostro gruppo è davvero affia-tato e anche i nuovi si sono ambientati alla grande». D: Quali sono i principali pregi di mister Zanuttig?

«E’ una persona eccezionale, grande professionista che sa motivare il gruppo ed i singoli. Ha il coraggio di inserire i gio-vani e non è troppo ancorato allo stesso undici: un suo pregio è il saper schierare ogni domenica chi meglio si è comporta-to durante la settimana. La testimonianza del suo lavoro sono i ragazzi che si stanno esprimendo alla grande in queste catego-rie».D: Gemonese, Torre, Virtus Corno, Ism, Zaule Rabuiese, Cjarlins Muzane e ora Ol3. In arrivo il Chions: un pronostico?

«Non mi sbilancio. Giocheremo al mas-simo e metteremo in campo la giusta

DA SANTA CROCE CON FUROREIlVesna?Unautenticociclone.Settevittorieinaltrettantepartitedicampionato,ventigolmessiasegnoafrontediunosolosubito.TralevittimeillustripureilCjarlinsMuzane,principalecandidataalsaltodicategoriaassiemeall’Ufm,esconfittaoltretuttoadomicilio.Cen’èabbastanzapermetterepauraachiunque,madaSantaCrocearrivailsolitovecchiotormentone“Ilnostroobiettivoèlasalvezza”.Lasensazioneèchequestavolta,però,nesiamopococonvintipureloro...

QUEL DIAVOLACCIO DI MATTEO MUIESAN PARE INTENZIONATO A BATTERE PARECCHI RECORD IN QUESTA STAGIONE. IL BOMBER DEI BIANCAZZURRI, CON LA QUATERNA MESSA A SEGNO CONTRO IL MALCAPITATO OL3, E’ RIUSCITO AD ARRIVARE A QUOTA 11 GOL, CONFERMANDOSI CAPOCANNONIERE DEL TORNEO. NIENTE MALE SE SI CONSIDERA CHE SIAMO SOLO ALLA SETTIMA GIORNATA!

IL VESNA può contare sui gol di bomber Matteo Muiesan (Foto Vincenzo Gianneo)

EN PLEINSettimo successo di fila per la banda Zanuttig.

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 11

mentalità sperando di giocare come le ultime 7 (ride ndr). Il Chions è una squadra che ri-entra nelle prime 4/5 forze del campionato quindi domenica sono sicuro che vedremo un grande match, in attesa del derby con l’Ufm di novembre (attualmente secondo a quota 19 ndr)».

Sulla stessa linea di pensiero anche Giu-seppe Del Latte, vicepresidente della società, intervenuto anch’egli con molta disponibilità e cortesia per raccontarci questo momen-to d’oro dell’undici di Santa Croce. Il vice di Vidoni ci tiene a sottolineare soprattutto la coesione di un gruppo che, a detta di tanti, non avrebbe vita lunga per via delle diverse origini. Il Vesna però si rivela prima forza an-che sotto questo punto di vista.«Il successo non era scontato, va detto. Fac-cio l’esempio di Juventus e Sassuolo. Il primo quarto d’ora non ci era piaciuto molto ed è stata importantissima la scossa data dal mister: bisognava mantenere alta la concen-trazione ed i primi due gol ci hanno spianato la strada».D: Cosa ne pensa di questo inizio di stagio-ne devastante?

«Sono solo sette partite, ma è pur sempre un record essendo neopromossi e apparte-nendo ad una cittadina piccola. Siamo una squadra con tanto cuore e poco budget, ci tengo a precisarlo. Siamo partiti con l’idea di

FLASHdaicampidiEccellenza

l’occasione anche per ringraziare l’ex capitano Ferruccio Degrassi».D: I giovani quindi si stanno rive-lando l’arma in più...

«La loro disponibilità è fonda-mentale. Ci stanno mettendo nella condizione di non farci preoccu-pare, e pensando al futuro ci dan-no la possibilità di sognare». D: Il mondo del calcio sta at-traversando un periodo trava-gliato alla luce dei fatti di Ser-bia - Albania. Voi invece siete un perfetto esempio di convivenza multietnica...

«È vero. Questi ragazzi ci in-segnano parecchio: sono molto legati e, al contrario di quello che alcuni, forse troppi, pensano, nello spogliatoio non ci sono due “fazio-ni”. La loro coesione è una cosa bellissima, sono davvero uniti ed è un grande insegnamento. Sono orgoglioso del Vesna perché stia-mo dando un segnale di unione: il calcio è un mezzo per unire, non per allontanare. Questi ragazzi sono eccezionali e danno lezioni di vita a molti “vecchietti”. La ge-nerazione che c’era qui un tempo era prevalentemente slovena: ri-tengo sia giusto non dimenticare le proprie radici, che ci accompa-gnano sempre, ma non per questo bisogna rinnegare tutto il resto. Lo sport deve dare comunicazio-ne contraria rispetto a quanto troppo spesso si vede in televisio-ne. Lo ripeto, sono davvero fiero dell’esempio che stiamo dando e spero che tante persone riescano a capire e a maturare».

Luca Feole

tenere la categoria per mantenere la visi-bilità e premiare dei giovani importanti: la vetrina che offriamo è speciale. Con calma, quindi, anche se ci stiamo prendendo que-sto meritato momento di gloria che riguar-da non solo la prima squadra ma anche un gruppo di giovanili strepitoso: dai Pulcini, passando per gli Esordienti con la collabo-razione del Sistiana, fino ai Giovanissimi e agli Allievi. Ci sono quasi 100 bambini e biso-gna ringraziare tutto il direttivo, dai mister che seguono i fanciulli sino al ds Paolo Soavi e alla segretaria tuttofare Sonja Sirk. Colgo

ATTENZIONEALLAMATRICOLAGRANATA

TORTOLOSTUDIAUNOSGAMBETTOAL“SUO”CORNO

Non solo Vesna tra le rivelazioni del torneo. Anche i granata stanno ottenendo ottimi risultati pur da neopromossi. Quarto posto in classifica con cinque vittorie, due pareggi e ancora nessuna sconfitta. Chapeau al lavoro del direttore sportivo Marco Zanessi e del tecnico Mauro Conte.

A Corno Gianni Tortolo ha lasciato ricordi indelebili. In arrivo però la prima panchina da ex per il mister della Manzanese. Gli orange finalmente si sono sbloccati tra le mura amiche e ora proveranno a tirare un brutto scherzo a Missio e compagni. Assente per squalifi-ca Andrea Osso Armellino.

ICARNICISICONFERMANODATRASFERTA

UFMNELLATANADIUNGRADISCAACACCIADIPUNTISAVEZZA

Bottino pieno fino a questo momento per il Tolmezzo lontano dalla Carnia. L’undici di Fabrizio Damiani ha vinto tutti gli scontri giocati in trasferta ma per poter continuare questa tradizione dovrà ottenere lo scalpo del babau CjarlinsMuzane, sconfitto finora solo dal Vesna.

Un derby è sempre un derby, e spesso i reali valori vengono meno e a contare di più sono spirito di sacrificio e motivazioni. Proprio su questi due fattori dovranno puntare i padroni di casa per sfatare il tabù interno: finora, infatti, per la banda Franti solo sconfitte in casa.

CORDENONS TOLMEZZO MANZANESE DERBY

PORTIERONEEdvin Carli, da quattro anni difende i pali della porta del Vesna.

La prossima giornata26|10|2014

CjarlinsMuzane Tolmezzo Gemonese Tricesimo Ism Gradisca Ufm Monfalcone Ol3 Sanvitese Torre Pn Lumignacco Vesna Chions Virtus Corno Manzanese Zaule Cordenons

ECCELLENZACALCIO

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12 | 22 10 2014 | TremilaSport+

DI BOLDARIN VASCO, CHIANDOTTO GIANFRANCO & CO

Via Beni Comuni n. 4930020 Lugugnana diPortogruaro (Ve)

Via Arturo Malignani n. 333050 Precenicco (Ud)

0431.586028 / 0431.586568 /

ROSA PRIMA SQUADRA

FILIPPO LAVARONI PORTIERE

GABRIELE PAGANI PORTIERE

BIAGIO GUIDONI PORTIERE

DAVIDE CALDATO DIFENSORE

DAVIDE PIASENTER DIFENSORE

DANIELE MIAN DIFENSORE

ELIA PREVARIN DIFENSORE

RICCARDO RIZZA DIFENSORE

ANDREA ZANON DIFENSORE

RICCARDO ZANUTTA DIFENSORE

MARCO BARRACO CENTROCAMPISTA

ALESSANDRO BENVENUTO CENTROCAMPISTA

ALEX CHIANDOTTO CENTROCAMPISTA

VINCENZO GIARRUSSO CENTROCAMPISTA

MICHELE MODOLO CENTROCAMPISTA

ORHAN REDZEPI CENTROCAMPISTA

ENRICO TARDIVO CENTROCAMPISTA

MANUEL ZAMARIAN CENTROCAMPISTA

GIOVANNI AMABILE ATTACCANTE

DARIO CELLA ATTACCANTE

DANIELE COTRUFO ATTACCANTE

ALEXANDER GEOSANU ATTACCANTE

COSTANTIN GEOSANU ATTACCANTE

ZANS MONNELS ATTACCANTE

STAFF TECNICO:ALLENATOREGABRIELE VERRI

VICE-ALLENATOREVINCENZO EVANGELISTA

ALLENATORE PORTIERILUIGI TONIN

MASSAGGIATORE GABRIELLE LENA

DIRIGENTI UFFICIALI:TEAM MANAGER – DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE GIANNI NACCA

DIRIGENTE ACCOMPAGNATORECOSIMO LUNETTA

ORGANIGRAMMA SOCIETARIOPRESIDENTE CHIANDOTTO GIANFRANCOVICE PRESIDENTE ROMA ZENOSEGRETARIA CHIANDOTTO VANESSA

CASSIERE TREVISAN DIONISIO CONSIGLIERIBACCICHETTO PAOLO, DEL NIN BRUNO,GOBBATO TERESA, MARIUSSI RINO, ZAMARIAN STEFANO

Page 13: n° 04 TremilaSport 22 10 2014

TremilaSport+ | 22 10 2014 | 13

DI BOLDARIN VASCO, CHIANDOTTO GIANFRANCO & CO

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0431.586028 / 0431.586568 /

ROSA PRIMA SQUADRA

FILIPPO LAVARONI PORTIERE

GABRIELE PAGANI PORTIERE

BIAGIO GUIDONI PORTIERE

DAVIDE CALDATO DIFENSORE

DAVIDE PIASENTER DIFENSORE

DANIELE MIAN DIFENSORE

ELIA PREVARIN DIFENSORE

RICCARDO RIZZA DIFENSORE

ANDREA ZANON DIFENSORE

RICCARDO ZANUTTA DIFENSORE

MARCO BARRACO CENTROCAMPISTA

ALESSANDRO BENVENUTO CENTROCAMPISTA

ALEX CHIANDOTTO CENTROCAMPISTA

VINCENZO GIARRUSSO CENTROCAMPISTA

MICHELE MODOLO CENTROCAMPISTA

ORHAN REDZEPI CENTROCAMPISTA

ENRICO TARDIVO CENTROCAMPISTA

MANUEL ZAMARIAN CENTROCAMPISTA

GIOVANNI AMABILE ATTACCANTE

DARIO CELLA ATTACCANTE

DANIELE COTRUFO ATTACCANTE

ALEXANDER GEOSANU ATTACCANTE

COSTANTIN GEOSANU ATTACCANTE

ZANS MONNELS ATTACCANTE

STAFF TECNICO:ALLENATOREGABRIELE VERRI

VICE-ALLENATOREVINCENZO EVANGELISTA

ALLENATORE PORTIERILUIGI TONIN

MASSAGGIATORE GABRIELLE LENA

DIRIGENTI UFFICIALI:TEAM MANAGER – DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE GIANNI NACCA

DIRIGENTE ACCOMPAGNATORECOSIMO LUNETTA

ORGANIGRAMMA SOCIETARIOPRESIDENTE CHIANDOTTO GIANFRANCOVICE PRESIDENTE ROMA ZENOSEGRETARIA CHIANDOTTO VANESSA

CASSIERE TREVISAN DIONISIO CONSIGLIERIBACCICHETTO PAOLO, DEL NIN BRUNO,GOBBATO TERESA, MARIUSSI RINO, ZAMARIAN STEFANO

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14 | 22 10 2014 | TremilaSport+

CALCIOPROMOZIONE A B

La prossima giornata26|10|2014

Bannia Flaibano Brian Prata Flumignano Sesto Bagn. Lignano Porcia Pravisdomini Rivignano Pro Fagagna C.Fiume/Bannia Spal Cordovado Reanese Teor Diana

ALa prossima giornata

26|10|2014 Aurora Costalunga Juventina S.A. Muggia Ronchi Cormonese San Luigi Pro Cervignano Sevegliano Com. Gonars Torviscosa S.Giovanni Ts Trieste Calcio Torreanese Valnatisone Sangiorgina

B

LA SCHEDA

COACCI, FLAIBANO TIFOSI D’ECCELLENZAIlcentrocampistasognailsaltodicategoriainmagliagiallonera

Il centrocampista centrale Davide Coacci è uno dei nuovi arrivi di quest’anno in casa Flaibano, con lui i leoni gialloneri puntano decisamente in alto: nel mirino c’è il salto di categoria, l’Eccellenza.

Giunto dalle ceneri del San Daniele, il nuovo nu-mero 4 della formazione allentata da Gianni Piz-zolitto garantisce al gruppo qualità e soprattut-to tanta esperienza in mezzo la campo. «Tutti mi parlavano bene di questo ambiente e ora lo pos-so confermare di persona, è un posto tranquillo in un piccolo paese ma la squadra ha un segui-to numerosissimo e particolarmente caloroso. Il gruppo si sta conoscendo di domenica in do-menica ed è evidente che le cose stanno miglio-rando in fretta, maturiamo costantemente. In estate sono stati acquistati dei grandi giocatori, fra i quali Olsen Gallinelli e Marco Rossi: puntia-mo a migliorare il terzo posto dell’anno scorso anche se per scaramanzia preferisco non spin-germi troppo oltre con le previsioni. Il sogno nel

cassetto? Sicuramente vincere il campionato e approdare in Eccellenza con questa maglia».

Punto oscuro della vi-cenda sportiva di Coacci rimane il veloce passaggio estivo del 2013 all’UFM, con tanto di esordio e di successivo - quantome-no repentino - rimpatrio al San Daniele: «Sì è vero, quella è stata una vicenda particolare - ci spiega Co-

acci -. Purtroppo l’esordio stagionale contro il Vittorio Veneto fu disastroso, una partita totalmente sfortunata, a cui però è seguita la decisione della società di fare a meno di me. La decisione fu di Zoratti, e sul momento mi era parsa quantomeno frettolosa, anche per-ché Zoratti mi aveva già allenato e proprio con lui, al tempo, avevo vinto il campionato di serie D con l’Itala San Marco, ma posso assicurare di non avercela più con nessuno: non porto assolu-tamente rancori verso il mister. Il calcio è fatto anche di queste cose, con lo stesso Zoratti ho avuto in seguito un contatto telefonico in cui mi ha spiegato i motivi della sua scelta: lui è un tec-nico vecchio stile, di stampo professionistico, per cui la priorità è il raggiungimento dei ri-sultati da affrontare in maniera mirata, senza che sia concesso di lasciare spazio a debolezze di tipo sentimentale. È una visione delle cose che posso capire. Le nostre strade da allora si sono divise, ma certo non ci siamo tolti il saluto».

Quindi il rientro immediato all’ultimo amore, il San Daniele: «Sono tornato con i Diavoli Rossi pur sapendo che le cose in società non stavano andando bene. Sinceramente mi dispiace molto per come sono andate le cose, perché a San Daniele l’ambiente era eccezionale e la squadra era davvero competitiva, in due anni e mezzo mi sono tolto delle grandi soddisfazioni con ottimi piazzamenti in campionato e la vittoria della Coppa Italia. Del San Daniele mi è rimasto un ri-cordo bellissimo, in particolare del d.s. Maurizio Rocco, gran persona e professionista esempla-re».

Elia Bianco

DAVIDE COACCINato a Udine il 21 marzo 1988, Coacci ha fatto la trafila delle giovanili a Pozzuolo, Donatello e Itala San Marco, dove ha esordito in prima squadra, vincendo anche il campionato di Serie D al suo secondo anno. In carriera ha vestito le maglie di Lignano, Virtus Corno, San Daniele e Ufm. Da quest’estate è uno dei punti di forza del Flaibano guidato da Gianni Pizzolitto.

MEDIANO Arrivato in estate con Olsen Gallinelli,

è punto fermo dell’undici

di patron Picco.

TRA LE FAVORITECon cinque

vittorie, due pareggi e zero

sconfitte, il Flaibano guida il

girone A col Pravisdomini.

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 15

PRIMA SQUADRA. IN PIEDI DA SINISTRA A DESTRA: Andrea Burelli, Davide Coacci, Gianluca Picco, Marco Rossi, Matteo Melchior,Davide Gori, Gianmarco Cortiula, Iacopo Giorgiutti, Massimiliano Rossi, Marco Santarossa, Olsen Gallinelli, Gianni Pizzolitto,Alessandro Tomini, Silvano Piccolotto. IN BASSO DA SINISTRA A DESTRA: Michele Tomini, Matteo Righini, Mario Namio, Oscar Vit,Omar Passalent, Thomas Pontoni, Francesco Degano, Luca Zucchi, Simone Varutti, Nicolas Di Benedetto, Federico Pinzano, Mattia Minuzzo

ASD GS FLAIBANO

F.lliPicco

FALEGNAMERIA ARTIGIANADAL 1970 di

Pic

co V

alen

tino,

Mar

ino

& Sa

verio

snc

• Presidente Picco Marino• Vice Presidente e Dirigente Prima Squadra

Burelli Andrea• Resp. Settore Giovanile Benedetti Amedeo• Consiglieri Bevilacqua Silvana, Cividino Ste-

fano, D’Agostini Mario, Della Vedova Daniele, Della Vedova Lauro, Mattiuz Marco, Picco Ido, Picco Loris, Picco Saverio, Pressacco Enrico, Zanini Dante

• Consigliere e Dir. Juniores Degano Giuseppe• Consigliere e Cassiere Del Degan Luca• Segretaria e Dir. Juniores Melchior So  a• Consigliere e Dir. Juniores Ottoborgo Roberto• Consigliere e Dirigente Pulcini Pecile Atos• Consigliere e Dir. Juniores Pressacco Nicola• Consigliere e Dirigente Prima Squadra Tomini

Alessandro

• Allenatore Pizzolitto Gianni• Allenatore in seconda Tomini Alessandro• Presidente Picco Marino• Vice - Presidente Burelli Andrea• Preparatore Portieri Piccolotto Silvano

LA ROSA

COACCI DAVIDE 1988 CENTROCAMPISTACORTIULA GIANMARCO 1995 PORTIEREDEGANO FRANCESCO 1995 CENTROCAMPISTADI BENEDETTO NICOLAS 1996 CENTROCAMPISTAGALLINELLI OLSEN 1987 DIFENSOREGIORGIUTTI IACOPO 1994 PORTIEREGORI DAVIDE 1994 DIFENSOREMELCHIOR MATTEO 1990 DIFENSOREMINUZZO MATTIA 1994 DIFENSORENAMIO MARIO 1985 ATTACCANTEPASSALENT OMAR 1984 CENTROCAMPISTA

PICCO GIANLUCA 1984 DIFENSOREPINZANO FEDERICO 1994 CENTROCAMPISTAPONTONI THOMAS 1994 CENTROCAMPISTARIGHINI MATTEO 1993 DIFENSOREROSSI MARCO 1981 ATTACCANTEROSSI MASSIMILIANO 1978 ATTACCANTESANTAROSSA MARCO 1983 CENTROCAMPISTATOMINI MICHELE 1982 DIFENSOREVARUTTI SIMONE 1996 CENTROCAMPISTAVIT OSCAR 1996 CENTROCAMPISTAZUCCHI LUCA 1997 CENTROCAMPISTA

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16 | 22 10 2014 | TremilaSport+

CALCIOPRIMACATEGORIA

La prossima giornata26|10|2014

Barbeano Pol. Codroipo Camino Vallenoncello Casarsa Gravis Rivolto S.Quirino Union Pasiano Valeriano V. Roveredo Maniagolibero Vajont Corva Vivai Rauscedo Caneva

A

La prossima giornata26|10|2014

Caporiacco Lav. Mortean Fauglis Ancona Ragogna Buiese Real Ud Est N.Sandanielese Risanese Isontina Rive D’Arcano Fulgor Tarcentina Cassacco U. Martignacco Santamaria

B

La prossima giornata26|10|2014

Breg Aquileia Fo.Re Turriaco Azzurra Go Gradese Domio Muglia S.Andrea SV Primorec Mariano Pro Romans Med Ponziana Sovodnje Isonzo S. P. Terzo Sistiana

C

MATRICOLA TERRIBILECon sei vittorie, un pareggio e zero sconfitte, il Real Udinest ha cominciato la nuova stagione da protagonista. Leader della classifica con una lunghezza di vantaggio sull’isontina, può contare sui gol del bomber Alex Fierro, già a segno 6 volte finora.

TANTI GOL IN CARRIERA, MA SOPRATTUTTO ASSIST PER I SUOI ATTACCANTI: «HO SEMPRE AVUTO SULLE SPALLE IL NUMERO 10, DA

SECONDA PUNTA O COME TREQUARTISTA, MA PENSO CHE LA MIA POSIZIONE DEFINITIVA, QUELLA IN CUI HO MAGGIORMENTE GIOCATO, SIA QUELLA DIETRO

AGLI ATTACCANTI. DARò UNA MANO ALLA SQUADRA DENTRO E FUORI DAL CAMPO, AL DI Là DI QUANTE SARANNO LE VOLTE CHE GIOCHERò. GLI INFORTUNI? PURTROPPO DIVERSI GUAI MUSCOLARI HANNO CONDIZIONATO LA MIA CARRIERA. UN TEMPO ERO UNO SCATTISTA, MA DOPO TRE STRAPPI CI PENSI DUE VOLTE PRIMA DI SCATTARE E TI TUTELI DI PIù».

CHIARANDINI, AL REAL PER VINCERE

Il Real Udinest è una neopromossa, arriva dalla seconda posizione ottenuta lo scorso anno alle spalle del Fauglis nella Seconda Categoria giro-ne C, eppure ora, dopo sette giornate dall’inizio del campionato di Prima Categoria girone B, la

squadra allenata da Claudio Baulini si ritrova sola in vetta con 19 punti, frutto di ben sei vittorie di fila e del pareggio di domenica contro la Risanese. Un inizio di stagione entusiasmante che non ha per nulla l’aria del fuoco di paglia: fra i protagonisti spic-ca Stefano Chiarandini, ex bandiera del Santamaria. Con lui, la squadra di Baulini punta decisamente alla

scalata; così come in alto punta lo stesso tre-quartista udinese: «L’ambizione dichiarata del Real Udinest è l’unico motivo che mi ha spinto a lasciare il Santamaria dopo così tanti anni. Il progetto della società è più che mai serio e mira alla vittoria del

campionato. Non nascondo che questo sia il mio sogno: in tanti anni di calcio non mi

è mai riuscito e, qualora dovessi riu-scirci, potrò chiudere la carriera

appagato».Una squadra solida e attrezzata questo Real, ma consapevole che le avversarie per lo scu-detto non mancano: «Fau-glis, altra neopromossa ma con grandi ambizioni come noi, Fulgor e Ison-tina penso saranno le squadre con cui ci gio-cheremo la vittoria fi-nale; sono le più attrez-zate. Anche Tarcentina e Risanese hanno due belle rose, ma qui al Real Udinest l’ambiente

è estremamente pro-fessionale, c’è molta ambizione e nulla viene lasciato al caso». Guardando al futuro, c’è un sogno

IL TREQUARTISTA EX BANDIERA DEL SANTAMARIANato l’11 febbraio 1980, il trequartista Stefano Chiarandini è uno dei colpi pregiati del mercato estivo del Real Udinest. In carriera ha vestito le maglie di Sangiorgina, in Eccellenza, e Tricesimo, in Promozione. Nel 2001 il primo approdo al Santamaria dove ha trascorso sei stagioni tra Prima categoria e Promozione. Successivamente il salto in Eccellenza con l’Union 91, e le esperienze a Pagnacco, Buia e Torreano. Nel 2011 il ritorno al Santamaria dove, nella passata stagione ha centrato l’obiettivo dei 100 gol in prima squadra.

particolare che a Chiarandini piace-rebbe riuscire a realizzare: «Il tra-guardo dei 100 gol da giocatore in prima squadra l’ho già raggiunto lo scorso anno al Santamaria. Dovessi raggiungere con il Real Udinest la vittoria del campionato, potrei ap-pendere gli scarpini al chiodo e a quel punto mi piacerebbe allenare: il patentino ce l’ho già».Ora però la testa è tutta ai prossi-mi impegni con il Real Udinest, a co-minciare dalla delicata sfida interna contro la pericolosa Nuova Sanda-nielese. (e.b.)

Da scattista a fantasista

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CASSACCO CAPORIACCO

19-10-20144-0PRIMA CATEGORIA GIR B

Page 18: n° 04 TremilaSport 22 10 2014

18 | 22 10 2014 | TremilaSport+

IN PIEDI DA SINISTRA: Felsel Mubarak, Dino Mansutti, Enrico Beltrame, Stephan Ilic, Maxime Malo, Gianluca Biancotto, Luca Clocchiatti, Davide Morassutto, Skerdian Gjini, Stefano Calligaro, Lorenzo Amatulli, Dario Giordano.ACCOSCIATI DA SINISTRA: Roberto Moreale, Fabio Romano, Stephane Bossoka, Kevin Bortone, Gabriele Bassi, Marco Aghina, Giulio Castenetto, Boahen Felixakese.NON IN FOTO: Sasa Dordevic, Yuri Scodeller, Roberto Zanini, Luca Franceschi

La nuova denominazione della squadra di Cassacco SANITARIA CASSACCO nasce dalla collaborazione tra l’ASD Cassacco Calcio e la SANITARIA ZAPPETTI srl, il dott. Zappetti, primo Presidente dell’allora A.C. Cassacco è da sempre sensibile alle necessità della società e dei giovani calciatori del Comune.Si contraddistingue per lo scopo agonistico-

Offre una sana occasione di educazione allo sport, ai valori civili e sociali. Crescita e svi-luppo nella e della Comunità.Si distingue per una mentalità ed una realtà innovativa, desiderosa di emergere e distin-guersi positivamente.Ora la squadra milita in 1ª categoria e l’obiet-tivo è la salvezza.

didattico di offrire ai giovani un ritrovo sano e ricreativo, di educarli alla collaborazione e alla partecipazione ricreando in ogni squadra un embrione di società dove ognuno deve attivar-si per la buona riuscita dell’obiettivo comune.In questo modo, tecnici e volontari dell’ACD Cassacco, attraverso il gioco del calcio, con-tribuiscono a formare nuove generazioni

educandole alla cultura dello sport, a una vita sana e ai valori che permettono una conviven-za in società capace di implementare i rapporti tra le persone e svilupparli a benefi cio di tutti.È un ambiente dinamico, composto oggi dal-le squadre di primi calci, pulcini, esordienti, giovanissimi e una prima squadra militante in prima categoria.

Sanitaria Cassacco

La Sanitaria Zappetti srl, sita in Cassacco estende

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Cassacco (UD) – P.zza A. Noacco 16/11 – Tel. +39 0432 852453 – Fax +39 0432 880787 – Sanitaria +39 0432 854492 – Email: [email protected] – www.farmaciazappetti.it

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 19

IN PIEDI DA SINISTRA: Felsel Mubarak, Dino Mansutti, Enrico Beltrame, Stephan Ilic, Maxime Malo, Gianluca Biancotto, Luca Clocchiatti, Davide Morassutto, Skerdian Gjini, Stefano Calligaro, Lorenzo Amatulli, Dario Giordano.ACCOSCIATI DA SINISTRA: Roberto Moreale, Fabio Romano, Stephane Bossoka, Kevin Bortone, Gabriele Bassi, Marco Aghina, Giulio Castenetto, Boahen Felixakese.NON IN FOTO: Sasa Dordevic, Yuri Scodeller, Roberto Zanini, Luca Franceschi

La nuova denominazione della squadra di Cassacco SANITARIA CASSACCO nasce dalla collaborazione tra l’ASD Cassacco Calcio e la SANITARIA ZAPPETTI srl, il dott. Zappetti, primo Presidente dell’allora A.C. Cassacco è da sempre sensibile alle necessità della società e dei giovani calciatori del Comune.Si contraddistingue per lo scopo agonistico-

Offre una sana occasione di educazione allo sport, ai valori civili e sociali. Crescita e svi-luppo nella e della Comunità.Si distingue per una mentalità ed una realtà innovativa, desiderosa di emergere e distin-guersi positivamente.Ora la squadra milita in 1ª categoria e l’obiet-tivo è la salvezza.

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Page 20: n° 04 TremilaSport 22 10 2014

20 | 22 10 2014 | TremilaSport+

determinate fasce muscolari è suf� ciente modi� care leggermente i propri movimenti dal rinforzare i quadricipiti o rassodare i glutei: per ogni ora di pattinaggio si bruciano � no a 500 calorie!I nostri corsi, per adulti e bambini, portano ad apprendere le tecniche base del pattinaggio in gruppo ed in autonomia in strada. Dalle basi all’approccio alle nuove discipline ma soprattutto con il � ne di creare un gruppo che si diverta in vari modi sulle 8 ruote! La � nalità del corso è quella di formare allievi in grado di affrontare al meglio le uscite.I corsi sono tenuti dagli insegnanti Francesca ed Enrico, certi� cati FIHP con maturata esperienza nell’insegnamento.

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Page 22: n° 04 TremilaSport 22 10 2014

22 | 22 10 2014 | TremilaSport+

CALCIOSECONDACATEGORIA

“Questo doveva essere l’anno 0 dopo il dramma sportivo vissu-to lo scorso anno. E i risultati stanno arrivando. Speriamo che continui così. Anzi che sia

l’inizio della rinascita”. Chi parla è il Presiden-te della Pro Gorizia, Paolo Bressan. Autentici dominatori del girone D di seconda Categoria, i bianco celesti viaggiano a vele spiegate: bot-tino pieno con 7 vittorie in altrettante gare di campionato al pari, nei campionati dilet-tanti della Regione, solo del Vesna che milita in Eccellenza. Una macchina da gol: quasi tre partite a partita (18 reti fatte e solo 3 quelle subite). Detto così, il campionato sembrerebbe già chiuso “ma con il Campanelle nell’ultima di campionato – avverte il numero della società – abbiamo sofferto. Il risultato avrebbe potuto essere più rotondo e invece abbiamo rischia-to di complicarci la vita”. Ma i buoni risultati arrivano anche dal settore giovanile. Gli allievi sono secondi nel proprio girone e i giovanissimi regionali sono alle spalle dei primi della classe. D: Quando rivedremo la Pro Gorizia dei vecchi fasti? E’ possibile imitare il modello Pordenone?

“In questo momento no, per una serie di motivi. Pordenone è una città più grande e con una realtà industriale alle spalle più importante. E poi ha una strut-tura di campi molto valida. Noi giochiamo in “trasferta” a Mos-sa, ad esempio. Quando avremo ristrutturato il nostro impianto a Campagnuzza (nuovi spogliatoi e una tribuna più moderna ndr), spero per il prossimo anno, allora potremmo impostare veramente un programma per il futuroD: Quali altri aspetti mancano per poter tornare nelle serie che con-tano?

“Stiamo cercando di fare in-cetta di dirigenti perché questo è anche il problema grosso del calcio dilettanti. È difficile trovare gente disposta a dare una mano. Alle volte non servono i grandi sponsor ma che ognuno nel suo porti il proprio mattoncino da casa. Solo allora potremo impo-stare un discorso serio”D: E poi c’è il terzo fattore….

“Si, ed è fondamentale. Quello di riportare la gente allo stadio. Ca-pisco i tifosi, la loro delusione, ma a loro dico che questo potrebbe essere realmente l’anno 0.D: Gorizia paga un gap pesante ri-spetto agli altri territori

“Si in questo momento a rap-presentare ai massimi livelli il cal-

cio di Gorizia c’è la Juventina in promozione. Eppure se si unisse-ro le forse si potrebbe fare cose molto importanti. Altrimenti non ci sarà mai il salto di qualità”D: Sta pensando a qualche fusio-ne?

“Sto pensando a una struttu-ra dirigenziale forte che può ar-rivare solo con l’aggregazione di alcune società. Il modello è l’Ufm Monfalcone. Dall’unione di Fin-cantieri e Monfalcone tutti han-no tratto vantaggio. Questo non vorrebbe dire cancellare le realtà presenti, ma stringere delle colla-borazioni per costruire a Gorizia qualcosa di grande”.

Bottino pieno finora: 7 vittorie in altrettante gare di campionato. In Regione

solo il Vesna (Eccellenza) tiene il passo

Ritorno...

Dominatrice incontrastata del girone D:18 reti fatte finora e solo 3 quelle subite

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Prove di rilancio in casa Pro Gorizia dopo aver toccato il fondo. La voglia di tornare ai vecchi fasti, pensando a nuove sinergie nell’isontino

AL FUTURO

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 23

A pari punti (13) in testa al gi-rone B di terza categoria. Tre Stelle e Mereto guar-dano tutti dall’alto verso il basso. E non è più un caso.

Non lo è per il Tre Stelle che con il lavoro di mister Geissa e con una se-rie di giovani del ’96 – ’97 può ambire finalmente al salto di categoria. E le ambizioni aumentano dopo la vittoria nel big match contro i Rangers (reti di Venturini e Magris).

L’altra capolista a formare questa strana coppia al vertice è il Mere-to che ha liquidato nell’ultima di cam-pionato l’Assosan-giorgina (Campre-gher e Baisero).

È un Mereto fortemente rin-novato quello che si è presentato ai nastri di parten-za quest’anno ma anche fortemente ambizioso come ci spiega in questa intervista il Presidente, Michele Top-pano

“Con questo avvio di stagione stia-mo dando seguito alle nostre aspet-tative. Come tutte le squadre iscritte cerchiamo di fare il salto di qualità. Noi più degli anni scorsi”.

La rivoluzione in casa Mereto è ini-ziata lo scorso anno, a partire dalla struttura dirigenziale. “Ci siamo dati due anni per gettare le basi per un

eventuale promozione. E ora ci tro-viamo in buona posizione. Abbiamo infoltito la rosa di giocatori di qualità, con un maggiore tasso tecnico”.

“Noi vogliamo comunque stare – continua il Presidente – con i piedi per terra. Ce la giochiamo con ogni squadra domenica dopo domenica, senza guardare troppo oltre, anche se, secondo me le prossime quattro o cinque gare, diranno chi potrà ambi-re al traguardo”.

La squadra da battere? “Non sa-

prei perché questo girone per noi rappresenta un’incognita. Lo scorso anno eravamo in un altro raggrup-pamento. Quest’anno invece abbiamo più derby e come si sa ogni derby fa la sua storia. Ci sarà da lottare su ogni campo per conquistare i tre punti. Anche domenica con l’Assosan-giorgina non è stata una passeggiata nonostante la classifica dica che tra noi e loro ci sono dieci punti di di-stacco”.

TERZACATEGORIACALCIO

Forse non in molti lo avrebbero pronosticato: Tre Stelle e Mereto sono in testa alla classifica. E non

sembra un caso…

L A STRANA COPPIA

AI RAGGI X

Nel testa – coda della sesta giornata l’Azzurra Premariacco si impone sul Latisana Ronchis al termine di una partita più sofferta del previsto. La Serenissima risponde vincendo sul campo del Centro Sedia, mentre continua a scalare la classifica il Pertegada. In coda alla classifica prima vittoria per la Nuova Pocenia che scavalca così la diretta concorrente Buttrio. Nel girone D non sembra esserci storia con la Pro Gorizia che stacca l’Audax fermato da un ottimo Torre. Perde terreno anche lo Zarja

SUI CAMPI DI SECONDA E TERZA

GIR

A e

BGI

R C

e D

Nel girone A ancora a punteggio pieno l’Azzanese che si sbarazza del Don Bosco. Dietro il vuoto. Il vantaggio sulle inseguitrici è già di 5 punti anche per la sconfitta dei Falchi sul campo di Montereale. Campionato molto equilibrato con 11 squadra raccolte in un fazzoletto di soli tre punti. La Purliliese, ex vincitrice della Coppa Regione, ripiomba nella crisi perdendo sul proprio campo contro il Futuro Giovani. Nel girone B il tre Stelle si aggiudica il big match contro i Rangers e vola a braccetto del Mereto. Dietro è bagarre con ben sei squadre in soli due punti. Lo Zompicchia batte il Ciconicco e vola solitario in terza posizione. Il Nimis coglie la prima vittoria dal ritorno al calcio giocato battendo il Donatello. Nel girone C, infine, la Maranese continua a fare da rullo compressore. Questa volta ad arrendersi è il Poggio. Show dell’Alabarda che rifila una cinquina al Lucinico fermo ancora al palo.

AZZANESE SENZA RIVALI

Terz

a GI

R A,

B e

C

Il Ceolini prova la fuga:batte il Vibate e approfitta del passo falso del Valvasone battuto dal Villanova. Prova a rincorrerlo il Tilaventina. Da segnalare la tripletta di Zanchetta (capocannoniere con 8 reti) per la vittoria del Liventina sul campo del Brugnera. Nel girone B non si ferma la matricola terribile Cussignacco (nella foto) che passeggia contro il Venzone. Tengono botto Riviera e Bearzi

ANTONIO GEISSACon i giovani del Tre Stelle sta stupendo tutti nel girone B di Terza

Page 24: n° 04 TremilaSport 22 10 2014

024 | 22 10 2014 | TremilaSport+

CALCIOUDINESE CUSSIGNACCOASD CALCIO

LUCA GENTILINI PORTIERE

RICCARDO FRACAS DIRIGENTE

TERRY OSADOLOR FLUIDIFICANTE OFFENSIVOMASSIMO ZAMARO CENTROCAMPISTA

FABIO NADALUTTI CENTROCAMPISTASTEFANO DE MASI PORTIERE

FILIPPO CARUSO DIRIGENTE FABRIZIO DONDA ALLENATORE

MASSIMO ZAMARO CENTROCAMPISTA

STEFANO PIZZORNI JOLLY

MASSIMO COLLEDÀ CENTROCAMPISTA

ANTONIO DE IANNI DIFENSORE DANIELE ANGELI DIFENSOREANTONIO DE IANNI DIFENSORE

GIANLUCA LENA DIFENSORE

DANIELE ANGELI DIFENSORE

MICHELE DAL BEN DIFENSORE

BENZAR VASILE ATTACCANTE

TERRY OSADOLORTERRY OSADOLOR FLUIDIFICANTE OFFENSIVOFLUIDIFICANTE OFFENSIVO

LUCA FEOLE ATTACCANTE

ALESSANDRO COSSA TERZINO SINISTRO

GIACOMO MAZZOLINI ATTACCANTEMARCO MELI ATTACCANTE

MICHELE DEL TORRE TERZINO DESTRO AURI GAZZETTA CENTROCAMPISTA CRISTIANO MARTINCIGH CENTROCAMPISTA

DANILO GROSSI PRESIDENTECUSSIGNACCOASD CALCIO

Pradamano (UD)

Via Cussignacco, 80

Tel. 0432.671440

www.lubriservice.it

A.S.D. CUSSIGNACCO CALCIO: L’ATTIVITÀ A 360°Seconda categoria dilettanti

Allievi provinciali giovanissimi provincialiEsordienti a “11” esordienti a “9”

Pulcini 2004 pulcini 2005 “A” pulcini 2005 “B”Pulcini 2006

Primi calci 2007 primi calci 2008/09

Via dei Provveditori, 6 - Grado (GO)Tel. +39 0431 81206 / Fax +39 0431 876104

E-mail: [email protected]

Page 25: n° 04 TremilaSport 22 10 2014

TremilaSport+ | 10 09 2014 | 25

CUSSIGNACCOASD CALCIO

LUCA GENTILINI PORTIERE

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FABIO NADALUTTI CENTROCAMPISTASTEFANO DE MASI PORTIERE

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ANTONIO DE IANNI DIFENSORE DANIELE ANGELI DIFENSOREANTONIO DE IANNI DIFENSORE

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DANIELE ANGELI DIFENSORE

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26 | 22 10 2014 | TremilaSport+

CALCIOGIOVANILEREGIONALE

Juniores,AllievieGiovanissimiintestaneirispettivigironi

Punteggio pieno in tutte e tre le categorie: juniores, allievi e giovanissimi. E’ la Sanvitese dei record. “E’ il miglior risultato di sempre

in avvio di stagione – commenta il ds della società di San Vito al Tagliamen-to, Beppe Calderone”. Un successo che viene lontano, come il progetto avviato anni fa, prima di altre realtà, e che ha consentito di stringere si-nergie con le società di Savorgnano, Pides, Gleris e Prodolone. Un unico grande polo del calcio giovanile che ha il suo quartier generale a San Vito. Lì nascono i talenti in erba, lì vengono fatti crescere insieme fin dai piccoli amici e lì continuano a giocare fino a

spiccare il volo nei dilet-tanti. Così chi gioca oggi negli juniores si conosce da anni, ha sempre gioca-to insieme e soprattutto parla la stessa “lingua”. Già perché dei 220 ragazzi del vivaio ben 200, quindi ol-tre il 90%, è di San Vito. Un miracolo insomma fatto in casa.

“E per noi è motivo di orgoglio – dice il diret-tore sportivo”.

Nella squadra junio-res, che ha totalizzato nelle prime sette gior-nate altrettante vit-

torie, metà squadra è del 96, l’altra metà del ’97 e proviene dagli allievi

“Se ce lo avessero chiesto prima dell’inizio della stagione, avremmo fatto carte false per trovarci primi in tutte le categorie. Non ce l’aspet-tavamo, ma abbiamo lavorato tanto. Manteniamo comunque i piedi per terrra.Ma abbiamo ottime qualità su cui lavorare anche in futuro. Il nostro successo si vede da quanti ragazzi ri-usciamo a inserire in prima squadra”. Infatti dieci dei ragazzi che fanno parte degli juniores si sono già aggre-gati al gruppo della prima squadra e 5 ne fanno parte ogni domenica. A sca-lare, come detto sono gli allievi che si aggregano agli juniores. Acccumulare esperienza per l’anno dopo: questo è l’obiettivo del progetto.

Poi entra in gioco ovviamente il fattore costanza “A ogni allenamento si presentano 18 - 19 ragazzi.I suc-cessi del week end ci costruiscono durante la settimana”

Girone A degli JUNIORES dominato dalla Sanvitese (vedi articolo di approfondimento a fianco). I pordenonesi battono il Tricesimo (alla sua seconda sconfitta consecutiva) nello scontro diretto e centrano il settebello, sette vittorie nelle prime sette gare. Solo il Flaibano sembra in grado di rispondere. Avanzano anche Fiume Bannia e Lumignacco. Nel girone B continua il testa a testa tra la Manzanese e lo Zaule. Mentre gli orange passeggiano sul velluto in casa del Gradisca, i triestini faticano contro il San Giovanni e risolvono la pratica solo nei minuti finali con Camerotto.

Nella categoria ALLIEVI pari patta nel girone A nel derby tra Sacilese e Sanvitese. Ne approfitta il Casarsa che accorcia le distanze. Nell’ultimo giornata c’è gioia anche per il Tricesimo che agguanta la vetta nel girone B mentre il Tolmezzo coglie la cinquina di vittorie battendo seppur a fatica la Nuova Sandanielese. Equilibratissimo il raggruppamento E con tre squadre a 12 punti (Trieste Calcio, San Luigi e Fincantieri Monfalcone).

Infine nei GIOVANISSIMI tutto semplice per Fontanafredda e Sacilese nel girone A, mentre nel raggruppamento B il Donatello si fa ingabbiare dall’Ol3 e non va oltre il pari. Nel gruppo D continua il testa a testa tra Ancona e Trieste Calcio, a pari anche come gol realizzati (23). Solo un pari infine per la Manzanese nel girone E nella gara contro la Pro Gorizia.

Il progetto di unione tra quattro società sta ora

portando i suoi frutti

Allievi Tolmezzo cinquina servita

È LA SANVITESEDEI RECORD

UNA FASE DEL MATCH CHE HA CONTRAPPOSTO L’OL3 AL DONATELLO.

GIOVANISSIMI DELLA SANVITESEcontro i pari età della Manzanese

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 27

GIOVANILEPROVINCIALECALCIO

provincialiinpillole

JUNIORES Il Tre Stelle conferma di attraversare un momento magico e serve il poker di vittorie. Appaiata (ma con una gara in più) viaggia la Nuova Sandanielese che coglie tre punti pesanti a San Daniele. Bene anche l’Ud Ut Rizzi Cormor che ne rifila cinque al malcapitato Buttrio. Ancora a zero punti la Serenissima.

ALLIEVI Nel girone A Pagnacco e Forum Julii fanno il vuoto battendo rispettivamente Moimacco e Nuova Sandanielese. Bel balzo in avanti dell’Oltre che batte l’Union Martignacco e lo aggancia anche al terzo posto in classifica a quota 9 punti, a sei di distacco però dalla capolista. Nel girone B comandano ancora i Rizzi dopo la vittoria sulla Serenissima. Seguono a ruota Sedegliano e Aurora.

Giovanissimi Nimis e Union Martignacco falliscono il sorpasso ai danni dell’Arteniese ferma per turno di riposo. I primi vengono fermati sul pari dalla Pasianese. Va peggio al Martignacco che perde nello scontro in casa con l’UDINESE ACADEMY. Negli altri gironi giornata positiva per Rizzi e Chiavris che comandano il gruppo B, mentre clamorosa la debacle del San Giovanni che in casa perde la testa della classifica (sconfitta per 0 a 3 dal Trieste) a vantaggio del Torviscosa.

La rosa dei Pulcini 2005

LiberoRizzieCormordannovitaaunanuovasocietà.Efinorairisultatipositivinonsonocertomancati

L’UNITED...FA LA FORZA

Si scrive Udine United Rizzi Cormor, si legge “l’unione fa la forza”. Ecco un esempio di come la sinergia funzio-na. Siamo nella seconda

circoscrizione Udinese. I Rizzi hanno una squadra dilettanti e gli juniores, il Cormor ha una rosa di amatori. Si comincia a intavolare un discorso per fare qualcosa insieme. “Il fassìn di bessòi” anche nel calcio ha ceduto a logiche di concorrenza e globalizza-zione. In più c’è la “moria” di dirigenti mentre i costi per mantenere i cam-pi lievitano. A un certo punto, e sia-mo allo scorso anno, viene raggiunto l’obiettivo: nasce la costola giovanile

dell’Udine United. Ormai il percorso è segnato e così all’inizio di questa stagione sorge Udine United Rizzi Cormor. Più lungo a leggersi e scrivere che altro. Perché dietro questo triplice nome ci sono ben 300 tesserati. E molti non arrivano solo da Udine, ma anche da Ta-

vagnacco, Martignacco e Pasian di Prato.

A spiegare il progetto sono il segre-tario Viktor Tosoratti e il responsabile del settore giovanile Nando Martina “I risultati cominciano già a vedersi so-prattutto tra i giovani. Abbiamo squa-dre sopra la media con le formazione degli allievi e dei giovanissimi che po-trebbero anche competere nei regio-nali. Ma la filosofia di base è lavorare bene soprattutto con i più piccoli dai 5 agli 8 anni che sono affidati alle

cure di due istruttori. Questi ultimi rappresentano il valore aggiunto del-la nostra società.

Noi inizialmente non chiudiamo le porte a nessuno. Poi dall’ultimo anno dei pulcini iniziamo a fare una selezio-ne: i migliori con i migliori. Siamo così riusciti a costruire una filiera. L’uni-co “buco” è nell’annata del 2003 che cerchiamo di compensare ora con il lavoro”.

E, come detto, i risultati comincia-no già ad arrivare: gli allievi del giro-ne A dopo il pareggio esterno con la Tarcentina per 2 a 2 sono a quota 7 punti a soli due punti dalla terza piaz-za. Va meglio per pari grado inseriti nel girone B in testa alla classifica. Addirittura straripanti i giovanissimi al comando del girone B con 36 reti segnate in 5 partite!300

i tesserati della nuova

realtà

L’UDINE UNITED è l’esempio di come la sinergia tra società risulti vincente.

Page 28: n° 04 TremilaSport 22 10 2014

028 | 22 10 2014 | TremilaSport+

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PRIMO SCOSSONE

Prova di fuga al vertice del cam-pionato di serie C1 con la Starfi-ve Monfalcone che supera con un gran secondo tempo un Udinese Futsal che, dopo aver imbrigliato alla

grande nel primo tempo le folate dei locali, ad inizio ripresa cinque minuti di amnesia diven-tano decisivi per il 5-1 finale, con lo scatenato Ramirez autore di una tripletta.

Ad un punto dalla vetta (ma con una gara in meno) non molla il Manzano Brn che a Basiliano centra la quarta vittoria in altrettanti incon-tri disputati: Taviani si conferma in gran forma con tre reti di potenza, ed assieme a Goranovic (2 reti) rendono inutile l’unica marcatura dei ragazzi di mister salva, ad opera di Pizzolito.

Si sgrana la classifica, con il Maniago che sale al terzo posto (raggiungendo la Bassa, fer-ma per il turno di riposo) grazie all’insolito 1-0 in un derby tiratissimo con il Pordenone, decide nella ripresa la rete di Ballardin. Torriana abbo-nata ai pareggi: la squadra del ds Cussigh trova la rete del pareggio (5-5) all’ultimo minuto su tiro libero in casa di un Maccan Prata che re-sta intruppato a metà classifica; una tripletta per parte in questa gara vibrante, Vajkic per i locali, Bazato per la Torriana.

Risale la china il Lignano di mister Acampo-ra che a Tavagnacco vede i sorci verdi: sotto anche per 3-0 dopo dieci minuti di gioco, ma nella ripresa impallina i padroni di casa chiu-dendo con un netto 8-4 finale dove risaltano le cinque reti di Modolo. Seconda vittoria ca-salinga consecutiva per la Clark, che vince per 4-2 contro un Pentalcor che recrimina per i quattro tiri liberi (solo uno segnato) concessi alla squadra di Tirindelli che con il 4-2 finale riporta i giallo-verdi a metà classifica. Prima vittoria in campionato per La Tana Udine che con un Braidotti in gran spolvero (due reti) ha ragione per 4-3 sul Tergesteo. Primo successo anche per il Gold Feet che tra le mura amiche nella gara più ricca di reti della giornata porta a casa i tre punti grazie al 7-6 sulla Fiamma Longobarda: sugli scudi il locale Ginocchi auto-re di quattro segnature.

In serie B primo successo 3-2 per il Palma-nova che grazie alle reti di Bearzi, Mancini e Collevati si toglie dal fondo della graduatoria e coglie tre punti importantissimi contro una big come il Chiuppano. Esce tra gli appluasi ma senza punti l’Adriatica, che rende dura la vita alla capolista Menegatti Metalli Zanè: alla fine i veneti si impongono per 5-3

SUPER RAMIREZ, VOLA LA STARFIVE

FLASHGLIACCOPPIAMENTI

DICOPPAITALIA

SALEL’ATTESAPERILSUPERDERBY

MARCOSBISA’ALLAGUIDADELLARAPPRESENTATIVA

Definite date ed accoppiamenti per i quarti di finale di Coppa Italia che si disputeranno tra il 27 ed il 29 ottobre in gara unica ad eliminazione diretta. Starfive-Tavagnacco (27.10), ManzanoBrn-Pordenone (28.10), Pentalcor-Maniago e Torriana-Lignano (29.10) definiranno le formazioni che accederanno alle final four che si disputerà in sede unica nel mese di dicembre.

Si svolgerà sabato alle 15 al Polifunziona-le di Monfalcone il derby tra Adriatica e Palmanova. Chi vi si avvicina col morale a mille è senza dubbio il Palmanova di Dante Noselli, dopo aver ottenuto il primo successo in campionato, ma dovrà rinunciare al nazionale Mordej. Per l’Adriatica (1 punto in 4 gare) sarà invece l’occasione per allontanarsi dai bassifondi della classifica, ma anche in questo caso c’è un’assenza di peso, ovvero quella di Melink pure lui impegnato con la nazionale slovena.

E’ Marco Sbisà il nuovo allenatore della rappresentativa regionale under21 di calcio a 5 che subentra a Giovanni Doria. L’ex tecnico dell’under21 New Team sarà chiamato a ben figurare nel prossimo Torneo delle Regioni che nel 2015 si terrà in via del tutto eccezionale dal 30 maggio al 7 giugno in Lombardia in occasione dell’Expo di Milano. Da inizio novembre inizieranno le selezioni.

SERIE C1

SERIE B

UNDER 21

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 29

FEMMINILECALCIO

LA NOTA

FAVOREVOLE Il presidente regionale guarda positivamente alla scelta di alcune atlete italiane, tra cui le “nostre” Gama e Mauro, di accasarsi in club stranieri, dove possono trovare le condizioni ideali per giocare a livello professionistico.

IlresponsabileregionaleElioMeroirealistamaottimista

Trentadue anni sulla breccia del calcio femminile costituiscono una bella prova di resistenza ma Elio Meroi, ciclista per hobby av-vezzo ai sacrifici in sella, pare non

risentire ancora dell’inevitabile logorio di una militanza su un sentiero non sempre cosparso di petali di rosa. Fondatore negli anni ’70 del calcio a Chiasiellis e per questo particolarmente dispiaciuto della chiusura

dell’attività del sodalizio alla fine della scorsa stagione, il responsabile del football-donne regionale traccia un disegno realistico ma dai contorni sostanzialmente ottimistici del movimento re-gionale e nazionale:

«La crisi economica, si sa, imperversa sugli sport meno seguiti dal grande pubblico ma non sta solo nella man-canza di denaro la difficoltà nel crescere e spesso nel mantenersi a galla del calcio femminile. Il problema è pure

quello di reperire dirigenti e collaboratori, frenati il più delle volte dalle pressanti re-sponsabilità legali che oggi gravano anche su chi dà semplicemente una mano alle so-cietà. Una volta era più facile, oggi anche chi porta in panchina il secchio con la spu-gna è soggetto a incombenze che i più non si sentono di sostenere».

Ma il fattore economico è comunque de-

cisivo nella prosecuzione o meno dell’attivi-tà da parte di società che soprattutto ad alto livello non possono certo pensare di sostenersi con gli incassi e i contributi non elevatissimi degli sponsor.

«Una soluzione potrebbe essere quella, come già avviene all’estero, dell’accorpa-mento dei club femminili in quelli professio-nistici maschili ma qui in Italia i presidenti di questi ultimi sono ancora sostanzial-mente sordi a tale prospettiva, anche se il nuovo presidente della Figc, Tavecchio, si sta adoperando in tal senso – considera Meroi - . Un esempio in positivo è quello del Paris Saint Germain, dove lo scorso anno è andata a giocare la nostra Sara Gama. Un club ricco, dove anche le ragazze possono fare le professioniste e quando occorre, come appunto nel caso di Sara, curarsi e recuperare dagli infortuni con i sanitari che seguono Ibrahimovic, Verratti, Lavezzi e compagnia cantante».

Un’esperienza, quella all’estero, che il primo dirigente regionale consiglia sicu-ramente: «Oltre a Sara Gama anche Ilaria Mauro, che gioca in Germania, ha scelto questa via, che in passato è stata percor-sa con soddisfazione pure da Sara Penzo a Basilea e da altre atlete italiane. In al-cune nazioni il calcio femminile è seguito né più né meno di quello maschile e una prova di questo l’hanno avuta anche le ra-gazze del Tavagnacco che hanno giocato in Champions in Svezia e Danimarca. E poi il movimento negli Usa, largamente diffuso in ambito femminile: là, nei campetti, vedi squadrette di ragazze affrontarsi come

qua un tempo vedevi fare dai maschi. Da sfatare in sostanza alla base, in Italia, una certa mentalità che vuole le donne non adatte ad un gioco considerato da ma-schi».

Il Friuli Venezia Giulia comunque “tiene”, assicura Meroi: «Il Chiasiellis ha appunto purtroppo chiuso i battenti ma in serie A abbiamo pur sempre due squadre, le Gra-phistudio Tavagnacco e Pordenone. In B il Bearzi si sta assestando e ha serie inten-zioni per il futuro e anche in C e D ci sono società come il S.Marco Sistiana, il Pasia-no di Pordenone, il Montebello Don Bosco e il Chiavris che sono ben organizzate. Ma per un deciso salto di qualità ci vorrebbe-ro maggiori disponibilità economiche e più seguito da parte del pubblico, che anche a livello nazionale, in serie A, è sempre solo sull’ordine di qualche centinaio di spetta-tori».

Edi Fabris

«Una possibile soluzione ai mali del calcio femminile potrebbe essere data dall’accorpamento delle società da parte dei club maschili e sotto questo aspetto si sta adoperando il neo presidente della Figc, Carlo Tavecchio»

CAMBIAREMENTALITA’

SARA PENZO AI BOX. PREVISIONI? “DEL TEMPO”?, LEI LA PRENDE CON FILOSOFIA

Prende apparentemente con ironico fatalismo il proprio grave infortunio che l’ha ora costretta ai box per un tempo indefinito, Sara Penzo. Se le chiedi: “Previsioni?”, lei ti risponde: “Del tempo?” e nulla più, lasciando intendere che preferisce forse non parlarne per non

accentuare in lei l’amarezza che inevitabilmente la pervade. Già, non è stato proprio un buon inizio di stagione, quello del portiere di Chioggia, che come altre colleghe gialloblù andate altrove pareva dover cambiare aria, segnatamente a Bruxelles, dove sembrava

cosa fatta il suo passaggio all’Anderlecht. Una nuova esperienza all’estero, dopo la precedente in Svizzera, al Basilea, non sarebbe dispiaciuta a Sara ma il trasferimento non è andato a buon fine. Ora la nuova botta di sfortuna e un campionato da spettatrice, si spera non per molto.

”Mariùte” Zuliani, prodotto Tavagnacco

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NONSOLOSPORT

CULTURANovità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

JOHN HARDING L’INGANNO DELLE PAGINE SEGRETE GARZANTI

L’istituto con le sue antiche torri svetta solitario sull’isola sferzata dal vento. Quella è l’unica casa che Jane conosce. Perché Jane, bellissima e silenziosa, non ricorda chi è, ma sente come uno strano richiamo che la attira verso la biblioteca. Quel luogo in cui non può entrare. È proibito. Fino al giorno in cui arriva qualcuno in grado di aiutarla: il dottor Shepherd. Tuttavia la sua attenzione per Jane nasconde qualcosa di più oscuro. E quando fra i corridoi dell’istituto cominciano a riecheggiare rumori sinistri e avvengono morti misteriose, non c’è più tempo. I loro destini sono legati.

FIONA Mc FARLANE L’OSPITE NOTTURNO EINAUDI

Con i figli lontani e il marito scomparso da tempo, Ruth vive nella casa sul mare in compagnia dei gatti e della propria svagata immaginazione. I ricordi d’infanzia nelle isole Fiji, gli amori passati e i pensieri di una vita fanno parte delle sue giornate al pari delle telefonate e delle faccende da sbrigare, in un morbido sfumare tra fantasie e realtà. Fino all’arrivo, un giorno, di un’ospite inattesa che, senza chiederle nulla in cambio, comincia ad aiutarla in tutto. Una presenza che per Ruth si rivela ben presto assai preziosa anche se forse un po’ assidua, decisamente troppo assidua...

VALENTINA GIAMBANCO PRIMA DELLA FINE NORD

25 anni fa. Le mani legate, gli occhi bendati, nell’aria l’odore intenso del cloroformio. Non appena riprende i sensi nel retro di un furgone, il piccolo John Cameron capisce subito di essere stato rapito insieme con i suoi due amici. Poi anche James Sinclair rinviene, mentre David Quinn rimane immobile. Non si sveglierà più. Seattle, oggi. Nel bosco che costeggia le sponde dell’Hoh River, la polizia individua i resti di un bambino. Prima ancora di ricevere la conferma, il detective Alice Madison sa già che si tratta di David Quinn. Ciò che non può immaginare, invece, è che David non è morto per una crisi cardiaca, com’era stato ipotizzato all’epoca in base alle testimonianze. David è stato ucciso.

ROBERT GALBRAITH IL BACO DA SETA SALANI

Londra. L’eccentrico scrittore Owen Quine è scomparso e la moglie decide di assumere l’investigatore privato Cormoran Strike per riportarlo a casa. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c’è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n’è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Appassionante e ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese.

L’ANGOLO DELLA LETTURA

CARLO MARTIGLI LA CONGIURA DEI POTENTI LONGANESI

Worms, 1521. Costretto dall’imperatore ad abiurare le sue tesi eretiche, Lutero si rifiuta e difende la propria critica radicale alla decadenza della Chiesa di Roma. Esposto alle minacce più diverse, Lutero trova rifugio presso l’uomo più potente della Germania, il banchiere

Jacob Fugger, il “re di danari”, l’artefice della carriera di tutti i potenti d’Europa, dal papa allo stesso imperatore. E Fugger ha molte ragioni per far sì che Lutero sopravviva e, soprattutto, che esegua la sua volontà... Ma a casa Fugger arriva anche un uomo dal passato tormentato e con un incarico segreto.

“La mia non è una carriera artistica, è una raccolta di disegni che raccontano il mio interesse verso conoscenze e fatti che mi hanno colpito e/o emozionato, quindi una raccolta molto personale: un libro,

un film, un’immagine su un libro di storia, una mo-stra di un grande della pittura, un mio viaggio indi-menticabile, una serie a fumetti che mi ha accompa-gnato per molti anni, un volto, un amore, una carta geografica. Emozioni, appunto”. Così l’artista udinese Erasmo Frascaroli descrive se stesso e la sua ope-ra, figlia di un’ispirazione nata e cresciuta negli anni dell’infanzia. “È con l’incontro delle carte geografiche che sin da ragazzo ho maturato la volontà di far-ne una professione - rivela - e sono stato fortunato perché per quarant’anni ho fatto il mestiere che ho desiderato, raccontando il territorio con estrema precisione. Parallelamente ho continuato a divertirmi con il segno, riportando i miei sogni sulla carta, rigo-rosamente in bianco e nero”. Da qualche anno gli si è aperto lo spazio per sperimentare il colore: “Lo desi-deravo da tempo e mi sono avvicinato all’acquerello, senza abbandonare le penne a china nera o addirit-tura sposando le due tecniche sullo stesso dipinto”. Molte le sue collettive, a Udine, Lignano, Latisana e Grado, e personali all’Einaudi a Udine e a Pagnacco.

FRASCAROLI, EMOZIONI A CHINA E ACQUERELLO

ARTISTI

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UDINESECALCIOle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSportle belle di TremilaSport

Occhi a mandorlaAliceMattelloni

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

tasse duraturo nell’ambito dello spettacolo, la presentatrice di eventi”. Ora Alice ci regala alcune splendide immagini della sua bel-lezza fresca e suggestiva, esotica e allo stesso tempo friulana doc.

Solare, sempre di buonu-more, concreta, amante della gente, dei viaggi, del mare e… del buon vino, soprattutto bian-

co, da degustare durante le gite in collina: così si definisce, con rapide pennellate, Alice Mattel-loni, ventiduenne fotomodella e studentessa di Giurisprudenza di Percoto dalla carnagione ambra-ta e dai tratti somatici esotici e personalissimi. “Molti pensano che io non sia italiana ma sono invece friulanissima, con solo ascendenti salernitani per parte di madre”, lei precisa. Alle spalle di “Ali” ben do-dici anni di pattinaggio artistico, alcuni dei quali a livello agonistico, nelle file del Roll Club Percoto: “Ini-ziai a sei anni, arrivando in seguito ai campionati italiani – ricorda – ma ad un certo punto l’impegno divenne inconciliabile con i miei studi e decisi di lasciare. Ora sono al quarto anno di Legge e dopo il dottorato vorrei dedicar-

mi all’insegnamento universitario o comunque rimanere nell’avvo-catura”. Il suo è comunque an-che un presente da apprezzata fotomodella, grazie ad un corpo ben plasmato e ad un volto e ad

un sorriso che “bucano”: “Ma per ora lo faccio principalmente per aiutarmi a mantenermi agli stu-di – precisa Alice - , anche se un pensierino alla partecipazione al prossimo concorso di Miss Ita-lia confesso di averlo fatto”. Ma altre sono comunque le attività che rendono piene le giornate della “piccola Venere” di Perco-to, fra l’altro hostess e ragazza-immagine in occasione di eventi e manifestazioni e assidua frequen-tatrice di una palestra: “In ambito universitario sono vicepresidente a Udine delle attività accademiche dell’Elsa Italy – riferisce – e oltre a questo c’è dell’altro che ho fatto in televisione e in varie sedi e che in futuro mi piacerebbe diven-

HO VOLATO SUI PATTINI

«HomilitatoperdodicianninelRollClubPercoto,disputandoancheicampionatiitaliani”

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Sarebbe da criminali spara-re su una squadra “nuova” quinta in classifica e che, con 13 punti nelle prime sette partite (avendo tra

l’altro già affrontato Juve, Napoli e Lazio), sta facendo meglio delle due versioni precedenti nello stesso seg-mento di campionato. Semmai c’è da stupire per tanta grazia se pen-siamo che il bottino è stato messo assieme giocando decentemente - cioè avvicinandosi a come dio co-manda - soltanto la metà del tempo a disposizione: primi 45’ di attesa al minimo sindacale, riprese più sciolte e propositive. E anche produttive se è vero che dei nove gol finora realiz-

MA ALZATELAQUELLA DIFESA!

Stramaccioni lamenta sofferenze nel gioco aereo. E allora alleggerisca

la pressione sulla difesa alzando il baricentro della squadra

IL COMMENTO

zati ben sei sono arrivati nei secondi tempi, e tutti decisivi, con un tasso realizzativo altissimo rispetto alle occasioni create.

Bravura nel cogliere l’attimo, miracoli di Karnezis, dabbenaggini altrui, fortuna... di tutto un po’. La speranza era che durasse, che tut-te queste componenti restassero a braccetto a benedire il nuovo cor-so stramaccioniano. Il primo colpo di piccone all’impalcatura l’ha dato, prima della sosta, un colossale erro-re arbitrale. Alla ripresa del campio-nato a incidere non sono stati fat-tori esterni. La sconfitta di Torino, la seconda nella fatal Torino dopo quella “scontata” contro la Juve, è farina esclusiva del sacco biancone-ro. Gli errori indiduali sono evidenti,

Finoralaclassificahasorriso,madaTorinoarrivaunbruttosegnale:Udineserinunciatariaesenzapersonalitàdi IDO CIBISCHINO

che va alimentato da una squadra compatta e pro-

positiva: con 50 metri davanti, dove può

andare il povero Totò? A questo punto, mentre bussa

l’Atalanta e si profila la successiva sagoma della Fiorentina, ci pare di aver isolato un primo problema sul quale lavorare: senza escludere il ritorno alla difesa a tre (pensateci cento volte prima di rinunciare a uno come Domizzi) l’Udinese deve prendere coscienza di un potenziale che non è quello visto contro il Ce-sena o a Torino, sopratutto prende-re coraggio e metri, alzarsi verso un calcio migliore. Fuori dai denti: quello di oggi non ci piace.

tutta roba francese: così com’erano stati decisivi nel colpire e affonda-re il Parma, Heurtaux (sovrastato di buoni 10 centimetri da Quagliarella in occasione del gol partita) e There-au (scarpata indecente a pochi me-tri dalla porta spalancata) lo sono

stati in negativo all’Olimpico granata. Ma il conto presentato a Torino

induce riflessioni più generali, par-tendo dall’atteggiamento di squa-dra: l’Udinese, dopo quasi due mesi di campiona-to, resta indecifrabile, non ha consolidato un s u o marchio di gioco e di carattere, sta ancora cercando un’anima, fusione tecnica e di personalità. Un’identità che ancora sfugge. L’impronta di Stramaccioni? E’ giovane e in for-mazione pure lui. Qualcosa di meglio, in verità, gli avremmo preteso pro-prio a Torino, dove invece è emer-so il mestieraccio di Ventura, bravo a incanalare la partita sul binario più adatto ai suoi uomini. L’Udine-se lo ha agevolato non poco: resta

da vedere se per discutibili scelte strategiche di Stramaccioni, o per le paure di giocatori che non sanno ancora bene cosa fare, oltre a di-fendersi. Un’Udinese così schiaccia-ta indietro, con il baricentro tanto basso, era ciò che di meglio poteva

sperare Ventura una volta rispolve-rato nell’intervallo il vecchio cuore Toro. E’ stato come portarsi il nemi-co in casa, a considerare la fisicità di Amauri e l’abilità nello stretto di Quagliarella. “Soffriamo nel gioco ae-reo” ha commentato alla fine Stra-maccioni. E allora, benedetto mister, non chiuderti in trincea, alza un po’ l’ultima linea, rinforza la parte me-diana così da creare un argine alto e non pesare in toto sugli uomini di retroguardia, come consigliava e praticava ai tempi ruggenti Zacche-roni. In aggiunta, un atteggiamento tanto passivo (e nell’occasione la scarsa vena degli uomini di fascia) è un controsenso se schieri Di Natale,

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CALCIOUDINESE

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“ANDREA CODA” di FAGAGNA

MA SALITE ! Totò richiama la squadra a un atteggiamento più coraggioso

diBiancamariaGonano

Tace da due partite, quelle seguite alla doppietta rifilata al Parma. Ma Di Natale, salvo rare eccezioni, non ama i silenzi prolungati, tanto meno nei quattro giorni che già potrebbero portarlo a quota 200, al settimo posto tra i bombardieri di sempre. Quattro giorni, quelli che intercorrono tra gli incontri ravvicinati con Atalanta (domenica al Friuli) e di Firenze nel nuovo turno infrasettimanale. Ora è a quota 197, mancano appena tre gradini per arrivare sul pianerottolo riservato ai grandissimi. Giusto un anno fa, e proprio contro l’Atalanta, Di Natale siglò su rigore la rete numero 184 con cui raggiungeva il mito viola Batistuta. Da allora ha lasciato dietro anche Del Piero e Signori (188) e un altro viola “antico” come Hamrin (190). Scollinata quota 200, Totò partirà all’attacco di Baggio, sesto in classifica con 205 marcature.

LA CIMA TOTòIN QUATTRO GIORNI

3RIENTRI Per le prossime due sfide con Atalanta e Fiorentina Stramaccioni (4) avrà a disposizione Domizzi (2), Kone (3) e Muriel (5) per rinforzare difesa (1) e centrocampo. Nella foto in basso, Thereau, che ha fallito un gol clamoroso a Torino.

UDINESECALCIO

Il club è uno dei più storici e presenti a fianco della squadra bianconera, essendo nato nel 1978 per iniziativa di Nives Pitassi e Paolo Ziraldo. La signora Nives, la postina di Fagagna diventata famosa anche per le sue partecipazioni alle trasmissioni di Fabio Fazio negli anni 2000, è la mamma di Giuseppe Marcon, oggi il presidente dell’attuale direttivo composto da dieci persone. “Le iniziative del club comprendono principalmente trasferte negli stadi

italiani ed europei per seguire l’Udinese in campionato e nelle competizioni internazionali. Tra le molte cito Praga, Amsterdam e Dortmund, anche se la più avventurosa è stata sicuramente quella di Poznan, per la neve perenne, e quella più prestigiosa di Barcellona - dice Marcon - . Ricordi indimenticabili di chilometri macinati con passione e senso di attaccamento alla maglia bianconera che speriamo possano ripetersi con la squadra nuovamente impegnata in gare

internazionali”.Nel 2011 il direttivo ha deciso di intitolare il club al calciatore Andrea Coda per consolidare con il giocatore un sodalizio, ormai duraturo, non solo professionale ma anche umano. Andrea ha avuto contatti frequenti con gli amici del suo club, e in particolare con il presidente, anche in occasione delle sue recenti esperienze con altre casacche. Si tratta di un’amicizia sentita e partecipata. Il club ha una sede molto attrezzata in

cui riunirsi con i soci affiliati, ad oggi circa 220, e assistere alle partite dei bianconeri. Notevoli anche le cene organizzate dai cuochi del club, che non hanno nulla da invidiare ai grandi ristoranti. Il “Coda” si occupa anche di beneficienza, con l’adozione a distanza, da ormai sei anni, di un bambino brasiliano oggi dodicenne. Per questo campionato sono state programmate sei trasferte: Milano, Parma, Bergamo, Sassuolo,Verona e Roma.

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Quella che prenderà il via domenica 2 novem-bre non sarà una competizione qualsiasi. Ne è passata di strada sotto le scarpe dei podisti dal 2007, anno della prima edizione dell’Euro-Marathon targata Evinrude.La mezza maratona transfrontaliera che uni-va Muggia a Capodistria, dallo scorso anno, si è trasformata in “eco-trail della penisola di Muggia”. Un rinnovamento fortemente voluto dal presidente del sodalizio rivierasco Graziano Ferlora, che ha valorizzato un tracciato ideato e disegnato da Luciano Comelli, re-sponsabile della sezione di corsa in montagna dell’Evinrude e pre-sidente del Cai-Sag di Muggia.Un percorso spettacolare che si sviluppa fra l’Ita-lia e la Slovenia e che chiude il calendario nazionale delle corse in montagna, un’or-ganizzazione di livello messa in piedi grazie a un ottimo staff e a una numerosa squadra di vo-lontari, un parterre de roi eccezionale, compo-sto dai migliori in-terpreti di questa disciplina: sono questi i principali ingredienti di una corsa che, anche quest’anno, por-terà a Trieste di-verse centinaia di atleti provenienti da tutta la peni-sola.

Alla partenza dal neonato comune di Ancarano, in Slovenia, ci saranno Jonathan Wyatt, atleta olimpico neozelandese, vero guru della corsa in montagna nella quale ha vinto sei ori mondiali, la moglie Antonella Confortola, iridata nella versione sulle lunghe distanze, i fratelli campioni sloveni Mitja e Mateja Kosovelj, insieme ai due compagni di nazionale Simon Alic e Jost Lapajne. Un’altra coppia nella vita proverà a fare propria la gara. Si tratta del pluricampione mondiale Marco De Gasperi e della forte Elisa Desco. A difendere i colori triestini, invece, ci sarà Riccardo Sterni, ritornato di recente ai massimi livelli. Se non si tratta di un campionato mondiale, insomma, poco ci manca.Il tracciato di 23 chilometri, che prevede alcune deviazioni rispetto allo scorso anno, si sviluppa lontano dalle strade asfaltate, attraverso sen-tieri e carrarecce che dalla partenza conducono al Centro commerciale Montedoro Freetime di Muggia. La competizione, infatti, si concluderà all’interno del negozio Decathlon, che verrà raggiunto al termine di 400 metri disegnati fra i corridoi del centro commerciale.Il tracciato seguirà la dorsale dei colli muggesani, tra vigneti, uliveti e zone boschive: percorrendo 800 metri di di-slivello, gli atleti toccheranno punti di notevole interesse storico e naturalistico, quali il Bosco Ressel (Resslev Gaj), la

valle di San Bartolo-meo (Sveti Jernej) con i vigneti della Vi-nakoper, il sentiero

naturalistico Ivan Jug (Ivana Juga Pot) in Slovenia, il Parco arche-ologico di Muggia Vecchia, il monte Ca-stelliere (Kaštelir), il punto più alto della penisola di Muggia,

con la Traversata mug-gesana, la Cava Renice, la Parenzana (Porecanka),

lungo Rio Ospo, il bosco Vi-gnano, i paesi di Prebenico e Caresana. La manifestazione, organiz-zata grazie al contributo della

Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste, del Comune di Muggia, e con la col-

laborazione della Sd Katarina e del Planisko Drustvo di Ancarano,

sarà preceduta da numerose iniziative collaterali.Sabato 25 ottobre, a partire dalle 9.30, prenderà il via l’EuroParenzanaBike, un’uscita guidata in mountain bike proposta dalla Asd Running World. Il giorno successivo, sempre dalle 9.30, sarà la volta dell’EuroCamminata, un’escursione guidata attraverso i sentieri dell’eco-trail, a cura del Cai Muggia.Mercoledì 29 ottobre, dalle 18, toccherà inve-ce alla novità dell’EuroNightTrail, una corsa alla luce delle pile frontali fino al castello di

San Servolo, mentre venerdì 31 la Nuova Oma pattinaggio artistico darà vita a “Skate, Fun & Elegance”.Il sabato antecedente alla gara sarà dedicato all’Euro Junior Marathon, presso il Montedoro Freetime, e all’Euro-Orienteering, competizione organizzata dal Cai XXX Ottobre, valida come Campionato regionale Centri storici.L’eco-trail partirà domenica alle 10, contem-poraneamente al Memorial Rodolfo Crasso di marcia del Gs San Giacomo, alla EuroDog Trail dei Mushers Friulani e all’EuroMini Trail non competitiva.Le iscrizioni si possono effettuare su www.euro-marathon.it oppure presso il negozio Decathlon nei due giorni antecedenti la competizione.Addetto stampa EuroMarathon: Luca Saviano +39 347 7720226

EuroMarathonEco Trail della Penisola di Muggia

AL VIA L’OTTAVA EDIZIONE DELL’EUROMARATHON,CON LA PARTECIPAZIONE DEL GOTHA MONDIALEDELLA CORSA IN MONTAGNA

Presentatoil ricco calendariodi manifestazioniche anticiperannola competizionedel 2 novembre

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BASKET

Brutto tonfo di Fogliano (foto, il tecnico Piera Mazzoli) nel derby di B femminile a Pordenone contro Montereale. Le isontine pagano a caro prezzo una serata di percentuali scadenti al tiro. Domenica 26 ottobre alle 18 a Fogliano la Geoclima riceve le venete del Ponzano Basket.

L’allenatoredell’AbfMonfalcone,Fabio Banello,lamentadefezioniimportantiesperanelritornodialcuneatlete

Basterebbe tornare indietro nel tempo solo di pochi giorni e fer-mare le lancette dell’orologio a do-menica pomeriggio per dipingere uno scenario con tutt’altri colori.

Avremmo trovato tinte calde e vivaci, toni chiari adatti a descrivere una realtà serena e motivata che aveva incominciato la nuova stagione cavalcando la stessa onda densa di entusiasmo sulla quale aveva finito quella ap-pena passata. Purtroppo però il tempo scorre e, in una domenica sera di metà ottobre, le pennellate si fanno più frenetiche, le tonalità

si scuriscono e il dipinto diventa un po’ più cupo e melanconico del previsto. Il capolavoro in questione si chiama Abf Mon-falcone del pittore-allenatore Fabio Banello, la neopromossa terribile che solo qualche mese fa aveva sorpreso tutti chiu-dendo il campionato di serie B al quinto posto, guadagnandosi così l’accesso ai play-off. «Sono molto amareggiato per la parti-ta di domenica – commenta un

Banello che non ha ancora digerito la sconfit-ta di misura sul campo dell’Oma Trieste (62 a 59 dopo un tempo supplementare intriso di polemiche) –. È stata una gara combattuta fino alla fine durante la quale abbiamo dovuto fare i conti non solo con una squadra forte e

organizzata, ma anche con la sfortuna e un metro arbitrale più che discutibile». Sono tan-te le ferite da curare dopo il derby di domeni-ca, quella più profonda è sicuramente il grave infortunio di della play classe ’88 Chiara Croce, ex di turno. «Chiara purtroppo ha subito la rottura del tendine d’Achille; è stata operata d’urgenza ma dovrà stare lontano dal parquet per 60-90 giorni circa. Il suo infortunio è una grossa tegola per noi dato che Kopka, sua so-stituta naturale, non è disponibile per proble-mi di lavoro. Fortunatamente possiamo con-tare su una Quargnal in ottimo stato di forma e su due colonne come Giulia Furlan e Rosso, giocatrici eclettiche capaci di reiventarsi in ruoli non loro pur di aiutare la squadra». E dire che fino ad ora le cose sembravano girare per il verso giusto... «Dal precampionato avevamo ottenuto segnali molto confortanti: il duro la-voro svolto in palestra ci aveva permesso di battere squadre del calibro di Cussignacco e Udine per aggiudicarci il primo torneo “Città di Monfalcone” e di arrivare alla prima gara di campionato contro la Mestrina in uno stato di forma più che invidiabile. I trenta punti di differenza testimoniano l’ottima preparazio-ne, mentale e fisica, delle mie ragazze nonché la voglia di ripetersi ad alti livelli. La sconfitta di domenica non è da considerarsi un pas-so indietro bensì un avvertimento, un moni-to per imparare dai nostri errori e restare, come sempre, coi piedi ben saldati a terra. Ammetto che il morale non è dei migliori ma lavoreremo in palestra per ritrovare convin-

zione e soprattutto per studiare un nuovo sistema di gioco che ci permetta di far fron-te alle numerose assenze. Oltre all’eclettismo di molte giocatrici abbiamo anche un paio di giovani interessanti, delle esterne provenienti dall’Under 17 con buone potenzialità anche se ancora acerbe per la categoria. Non ho certo intenzione di chiedere alla società di interveni-re sul mercato, preferisco utilizzare le risorse che già possiedo e puntare su uno spogliatoio unito e volenteroso». Com’è trovarsi da matri-cola sconosciuta a possibile protagonista? «Di certo aumentano le pressioni, ma noi restia-mo fedeli all’obiettivo salvezza che ben ci aveva portato l’anno scorso. Il campionato è molto competitivo, molte squadre si sono rinforzate come l’Oma di Cumbat, Trimboli e Samec e il Marghera del tecnico Nani. Noi ci giocheremo le nostre carte, seppure a ranghi ridotti. Do-menica contro le giovanissime del San Martino avremo la possibilità di rialzare subito la testa e accantonare le difficoltà fin qui riscontrate. E, magari un ritrovato entusiasmo potrebbe convincere qualche giocatrice del recente passato, vedi Trevisani, Franzoni, Garofalo, a riprendere il proprio posto in quintetto. De-siderio o speranza? Solo il tempo ce lo dirà».

Valeria Degano

«LA ROTTURA DEL TENDINE D’ACHILLE DI CHIARA CROCE E’ UNA BRUTTA TEGOLA E ANCHE LA KOPKA NON E’ ATTUALMENTE DISPONIBILE. MA QUARGNAL, GIULIA FURLAN E ROSSO PER FORTUNA SONO IN OTTIMA FORMA»

PROCEDIAMOIN EMERGENZA

CORNO A TUTTO GAS, FALCONSTAR DI RINCALZO, ARDITA ANCORA AL PALO

Il -34 rimediato nell’ultimo turno dall’Ardita a Corno di Rosazzo relega la formazione goriziana all’ultimo posto in classifica. Il momento è difficile, e il tecnico Beppe D’Amelio (foto) non si nasconde dietro al classico dito, indicando il modo per cercare di uscirne: “Dobbiamo lavorare duramente, sperando di

recuperare tutti gli assenti ed essere in dieci. Servono unità d’intenti, carattere e dare sempre il 100% e anche di più”. Domenica alle 18 l’Isogas Ardita ospita al palaBigot il Petrarca Padova in un match che oppone le due squadre ancora a quota zero in classifica nel girone C. Viaggia a gonfie vele invece Corno di Rosazzo, a

punteggio pieno dopo tre turni, mentre la Falconstar, stoppata nel derby a Spilimbergo, è d’immediato rincalzo. Pordenonesi che nel prossimo turno proveranno a ripetersi a Bolzano, mentre non dovrebbe avere vita difficile il Centrosedia a Padova contro la Virtus. Duretta per la Falconstar a Oderzo.

C MASCHILE

SERIE B FEMMINILE

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BASKET

Gongola, il presidente Dario Colosetti, per il primato in C regionale di Fagagna in coabitazione con Codroipo

e S.Daniele, ma senza fantasiosi voli pindarici, con concretezza tutta friulana: «Un primato certo non programmato e sostanzialmente imprevisto - ammette il primo dirigente collinare - . Una piacevole sorpresa soprattutto per come abbiamo ottenuto l’attuale posizione, con la recente vittoria sul tosto Breg a conferirci la certezza di essere competitivi per le posizioni nobili della classifica». Una sorpresa fino ad un certo punto, però, in considerazione di un organico qualificato da importanti nuovi inserimenti: «Beh, certo, gli arrivi di Campanotto in guardia, di Rossi sotto

canestro e di Castellano in play non sono poca cosa - ammette Colosetti - ma in linea generale è la compattezza del gruppo ad aver pesato sul nostro buon inizio di stagione, con l’allenatore Enrico Musiello ad avergli conferito un’impronta molto positiva. Ed è stata in primis la difesa la base dei nostri successi». Obiettivi? «Non ci esaltiamo, comunque - sottolinea il presidente - . Il cammino è ancora lungo, certo è comunque che puntiamo ai play off e se non riuscissimo a raggiungerli ci sentiremmo un po’ delusi». Alle spalle della formazione maggiore, poi. un settore giovanile che tira: «Schieriamo le formazioni Under 13, 15, 17 e 19 ma abbiamo chiuso la collaborazione con S.Daniele, aprendo invece un nuovo rapporto con lo Spilimbergo, dove tre nostri ragazzi giocano nell’U19 Eccellenza». (e.f.)

COLLINARE FAGAGNA CAPOLISTA, MA STEP BY STEP

Come il Phileas Fogg del romanzo di Verne, anche Mario Blasone (nella foto, davanti al suo murale) ha mi-surato l’intero globo terracqueo per allenare squadre e tenere clinic, ma

certamente in qualcosa di più degli ottanta giorni del lord inglese.

Un itinerario cestistico, il suo, iniziato come giocatore e proseguito poi come tecnico dal palmarès nutritissimo e prestigioso alla guida delle nazionali giovanili azzurre e in seguito di altre senior tra le quali Egitto e Arabia Saudita. E poi appunto i clinic anche in luoghi lontani e suggestivi come Costa d’Avorio, Guinea Equato-riale, Haiti, Paraguay e Trinidad e Tobago, solo per citarne alcuni di un elenco lunghissimo. Tappe di basket e di vita che hanno costituito fonte costante d’ispirazione per le sue opere pittoriche, quelle che adornano le pareti e vari angoli della sua abitazione udinese, con anche un murale raffigurante le bellezze architet-toniche della sua amata città ad abbellire un muro di cinta della palazzina in cui vive.

“In campo artistico sono un autodidat-ta – ammette il tecnico - , con un’ispirazione spontanea che esercitavo anche sui banchi di scuola del liceo Marinelli, quando i compagni più bravi mi passavano i compiti di matematica permettendomi nel frattempo di disegnare”. Un’ispirazione che maggiormente fuoriusciva in lui quando si ritrovava immerso in luoghi suggestivi e situazioni professionali intense: “Soprattutto alla vigilia di impegni importanti mi era difficile dormire – rivela – così mi scari-cavo dipingendo. Ma un’altra importante fonte d’ispirazione è sempre stata per me anche la caccia, in particolare quella nella laguna vene-ta, nella tenuta di Valle Drago dell’amico Bepi Stefanel, quando il barcaiolo ci portava in piena notte nelle botti attrezzate dalle quali punta-vamo le anatre”.

“Ogni Paese ti offre qualcosa, anche uno po-verissimo come Haiti”, considera Blasone, indi-

cando fra i ricordi di viaggio una preziosissima ascia nera di pietra vulcanica di migliaia di anni acquistata nell’isola caraibica. Il suo presente, dopo tanto girovagare, è però nell’alveo, nella sua Udine, dove poter gustare un frico e un buon bicchiere di vino e dove dedicarsi all’in-segnamento dei fondamentali cestistici alle nuove leve, quasi una mission per lui:

“Dopo aver concluso con la Fip udinese il programma che la scorsa stagione mi aveva portato ad operare in alcune società ora in-tendo comunque continuare tale percorso rispondendo alle chiamate dei club interessati – anticipa - . Tre sono i livelli del mio lavoro, quello sui fondamentali, quello medio e quello alto. Un contributo professionale, il mio, che, è giusto sottolinearlo, andrà retribuito soprat-tutto perché non concepisco che una persona debba lavorare gratis et amore dei, non è eti-camente concepibile”.

E poi un’idea sul reclutamento arbitrale: “Si dovrebbe puntare sui giocatori che smettono o che sono infortunati: uno che ha giocato è in grado d’interpretare al meglio le varie situa-zioni, evitando gli errori in cui invece incappano i neofiti”.

La mente di Mario Blasone torna poi a quel 1976 in cui, esonerato Mullaney, venne chiama-to al capezzale della Mobiam di A2 impegnata a Trieste contro Mestre in un drammatico (sportivamente) spareggio-salvezza: “Il venerdì precedente facemmo un bruttissimo allena-mento – confessa – e con Mestre avevamo fino a quel momento sempre perso, quindi dentro di me non è che ci fosse grande fiducia sull’esito finale dell’incontro. Invece vincemmo di 23 e ci salvammo. Ma comunque ringraziai Mullaney, perché da lui avevo imparato moltis-simo”. Già, il valore dell’esperienza, quello in cui Mario Blasone crede fermamente: “Di giovani allenatori ce ne sono parecchi – sostiene – ma prima di definirli bravi bisogna far fare loro tanta gavetta”.

PITTORE, TI VOGLIO PARLARE...

PERSONAGGI

MarioBlasone,unavitatraarteepallacanestro

di EDI FABRIS

Carte vincenti, l’allenatore Enrico Musiello e il presidente Dario Colosetti.

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ITINERARISPORTIVI

850chilometri percorsi

DI FRONTE AL PAPAElio Meroi e la sua bici all’arrivo nella capitale, in sosta di purificazione davanti a S.Pietro e alla residenza papale.

PANORAMI ITALIANISosta panoramica dell’uomo di calcio durante il tragitto che l’ha portato da Povoletto a Roma per la Granfondo.

MAREA SU DUE RUOTE Quattromila i partecipanti alla manifestazione romana sui 140 chilometri del percorso.

L’avventurasullestradeitalianedelresponsabiledelcalciofemminileregionale

COME GIRARDENGO

LA BICI DI ELIO MEROI ( NELLA FOTO SOPRA, IN PRIMO PIANO) DURANTE UNA SOSTA BUCOLICA NELL’AVVICINAMENTO DEL “CICLISTA PER CASO” ALLA CAPITALE.

La passione per la bicicletta ti por-ta spesso a sognare di percorre-re il nostro stivale in lungo e in largo, ed è questo che insieme al mio compagno di avventura Lui-

gino Branz, abbiamo fatto. Con la scusa di partecipare alla Granfondo Campagnolo di Roma, che si è svolta domenica 12 ottobre, ci abbiamo messo un po’ di pepe, deciden-do di andarci direttamente da casa, con le nostre biciclette. Scartata l’idea di avere un supporto tecnico logistico al seguito, per mancanza di volontari, ci siamo organizza-ti stipando dello stretto necessario i nostri zaini. Zavorrati al massimo, martedì 7 otto-bre siamo partiti alla volta di Marina Romea (Ravenna) dove dopo 9, 25 di sella e 265 chilometri percorsi con il buio incombente,

abbiamo concluso la prima tap-pa, molto impegnativa anche per le strade molto pericolose per-corse (molta Romea...). Il giorno 8 sveglia molto presto e par-tenza con attraversamento di Ravenna e Cesena, per inserirci sulla vecchia strada che porta al

Verghereto e passo Montecoronaro. a 865 metri sul livello del mare.Dopo numerosi saliscendi spezza gambe, siamo transitati per Sansepolcro e Città di Castello, per ter-minare la seconda tappa, dopo 200 km, a Umbertide, in Umbria. Il giorno 9 tappa re-lativamente corta (172 Km) ma con salite e discese per tutto il percorso. Da Umbertide ci siamo mossi alla volta di Deruta e dopo aver sfiorato la periferia di Perugia, abbia-mo toccato Todi, Colle Valenza e Sangemini. Dopo aver attraversato Terni, ci siamo di-

retti in provincia di Rieti, dove il percorso si è fatto molto impegnativo con molte salite, compresa l’ultima che ci ha portati a Torrita Tiberina (Roma). Dall’alto di questa località, si intravedevano già le luci della capitale, che il giorno seguente avremmo raggiunto. Gior-no 10 ottobre, venerdì, si parte per l’ultima tappa che dopo due ore sui pedali, ci fa ve-dere il cartello con la scritta Roma: ormai è fatta! In un traffico infernale dalla periferia ci dirigiamo verso Villa Borghese, da dove ci affacciamo su Piazza del Popolo e incomin-ciamo ad immortalare la capitale in tutte le sue sfaccettature. Grande soddisfazio-ne passare con le nostre biciclette per Via Veneto, Fontana di Trevi, su al Quirinale, al

Colosseo e Piazza di Spagna, per concludere la corsa a Piazza S.Pietro. Sabato giornata di riposo e turismo (a piedi) per la città, in attesa della corsa di domenica che con altri 4000 colleghi ciclisti, ci ha portati da Roma a scoprire i colli che la circondano per oltre 140 chilometri con tappa e avvicinamenti. Alla fine di questa insolita settimana ciclisti-ca, abbiamo percorso, con grande soddisfa-zione e tanta fatica, 850 chilometri! Alla fine di questo mio racconto, non posso non sot-tolineare, lo stato di disastro in cui si tro-vano le strade italiane e purtroppo questa è una conferma di come la nostra nazione, a livello economico, abbia toccato il fondo!

Elio Meroi

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VOLLEY

la capitana Lara Caravello - A tratti, purtroppo, ci siamo per-se in banalità.. Siamo giovani e dobbiamo maturare.. Sicura-mente un set potevamo por-tarlo a casa». Obiettivo salvezza con meno patemi d’animo della passata stagione? «Speriamo di raggiungere la salvezza al più presto, ma non sarà facile nem-meno quest’anno. Cerchiamo di giocare partita per partita sen-za pensare all’avversario».

In B2 Talmassons ha confer-mato di attraversare un buon

È iniziata la nuova sta-gione con le gare che contano. Dopo il bro-dino della Coppa Italia che ha visto il passag-

gio alla fase successiva di Por-cia e Martignacco per la B1, e di Talmassons per la B2, sabato e domenica si è giocata la pri-ma di campionato. Pronostici rispettati. Bene Porcia che ha tarpato Le Ali al Padova con un buon 3-1. Naturalmente è soddi-sfatto il neo coach Mauro Ros-sato: «Soddisfatto dell’intensità e dell’attenzione mostrate nei primi due set – ha dichiarato a fine gara -, dove abbiamo mes-so in pratica molto bene tutto quello che avevamo provato in settimana. Dobbiamo ancora migliorare molto in battu-ta, stabilizzare la ricezione e lavorare meglio sulle alzate dopo difesa del palleggiato-re. Stiamo lavorando e siamo consapevoli di poter migliorare. Quali le favorite? Penso che per valutare complessivamente la qualità di tutte le squadre sia necessario aspettare qualche giornata».

La Pav Udine di Marco Re-lato, nuovo pure lui, ha vinto al Benedetti per 3-1 con l’Union Volley del friulano Cristiano Pa-voncelli. Punti pesanti perché le due squadre hanno come obiettivo primario la perma-nenza in B1. «Con Jesolo punti “utili”, ma per quale obiettivo lo potremo stabilire solo a dicem-bre – confida Relato -. Impor-tanti, confortanti, positive ed incoraggianti la reazione dopo il primo set ed i progressi che si continuano ad evidenziare nella costruzione, realizzazione e finalizzazione del gioco. Se ri-uscissimo ad eliminare qualche pausa potremmo toglierci an-cora più soddisfazioni anche in termini di classifica!». Ma que-sto si vedrà cammin facendo. I mezzi ci sono.

Cade, ma in piedi, l’Itas Città Fiera a Modena con l’Emilbron-zo. Il risultato finale è stato di 0-3 ma la formazione di coach Jacopo Cuttini non ha demeri-tato. «A Modena abbiamo avuto alti e bassi, a tratti molto bene tenendo testa a una squadra molto esperta - ha dichiarato

momento di forma e di candi-darsi a protagonista del girone. Perentorio 3-0 in casa delle padovane della Full Spot. Top scorer dell’incontro Bon con 20 punti grazie anche ad una otti-ma Berasi in cabina di regia che non ha dato punti di riferimen-to agli avversari..

Cambiano gli anni, cambiano le stagioni, cambiano alcune at-lete ma lo spirito rimane sem-pre quello. Indomito. Questa è la Sangiorgina che ha superato per 3-2 al termine di una vera e propria maratona pallavolisti-ca le bellunesi dello Spes. L’op-posta Flammini superstar del match con ben 30 punti. Vitto-ria sofferta per 3-2 anche alla neopromossa Libertas Trieste a Molveno mentre la Friultex ha perso tra le mura amiche per 2-3 per mano dell’Itas Giorgione.

In campo maschile la neopro-mossa Prata è stata sconfitta per 1-3 dal Motta, in B2 la ne-opromossa Gorizia vince per 3-1 il derby con lo Sloga mentre Cordenons espugna vincendo 3-0 il campo della Pallavolo Pa-dova.

E’ iniziata la stagione anche per le compagini della serie C femminile. Un lungo cammino per le 16 formazioni che si giocheranno l’unico posto disponibile per salire in B2. Una prima giornata che ha confermato alcune previsioni di inizio anno. Volleybas micidiale in casa, si è imposto per 3-1 sulla Pulitecnica Friulana, mentre il Rizzi ha superato per 3-1 il “diesel” del campionato ( ci ha abituato a grandi ritorni), con le veterane della Credifriuli che non si sono lasciate pungere dalle api della Apicolt Tricesimo. La Farmaderbe ha strapazzato vincendo 3-0 l’Est Volley: «Partire con una vittoria è importante, ma c´è sempre il rischio che prevalga il compiacimento per la prestazione e il rilassamento - ha commentato coach Mannucci -. Bisogna tenere i piedi ben saldi a terra visto che il campionato è appena iniziato ed è molto lungo. Già sabato prossimo c´è la difficile trasferta a Trieste contro il Sant´Andrea che è andato a vincere al tie-break a Staranzano».

MANNUCCI: «EVITIAMO I COMPIACIMENTI»

PORCIA FA SUL SERIOIniziopositivoperleragazzediRossato,sulvellutoconPadova

MAURO ROSSATO, tecnico di Porcia, vincente nella prima giornata di campionato contro Padova.

PRIMO PIANO

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VOLLEY

TRIESTE MEGLIO DI MODENA Ilpubblicogiulianoharispostoallagrandeallakermesseiridata,soprattuttonellaprimafasedellamanifestazione

AI RAGGI X

Sono passati pochi giorni dalla con-clusione dei campionati mondia-li che si sono disputati in Italia, Trieste è stata sede di due fasi e il pubblico ha risposto positiva-

mente. Ha avuto più spettatori di Modena e per Brasile - Serbia ha registrato il tutto esaurito. E’ stata penalizzata nella seconda fase con nomi non di grande attrazione. Ecco i resoconti delgli incassi per le singole partite.PRIMA FASE: Pool A (Roma)Totale 59.500, Pool B (Trie-ste) 23 settembre: Canada-Camerun 900, Serbia-Tur-chia 1.700, Brasile-Bulgaria 2.200.24 settembre: Turchia-Canada 1.100, Came-run-Brasile 1.500, Serbia-Bulgaria 2.500.25 settembre: Canada-Brasile 2.900, Came-run-Serbia 700, Turchia-Bulgaria 700.27 settembre: Bulgaria-Camerun 900, Ser-bia-Canada 2.600, Brasile-Turchia 3.700.28 settembre: Camerun-Turchia 700, Bulga-ria-Canada 3.500, Brasile-Serbia 6.700.Totale 32.300Pool C (Verona) Totale 24.200, Pool D

(Bari),Totale 18.100.

SECONDA FASE: Pool E (Bari),Totale 32.700, Pool E (Trieste) 1 ottobre: Cro-azia-Giappone 1.000, Germania-Cina 1.200. 2 ottobre: Germania-Giappo-ne1.600, Croazia-Cina 3.200. 4 ot-

tobre: Germania-Belgio 2.600, Croazia-Azerbaijan 3.800. 5

ottobre: Germania-Azer-baijan 2.200, Croazia-

Belgio 2.500.Totale 18.100.

Pool F (Verona)Totale 24.400, Pool F (Mode-na)Totale 27.300SPETTATORI E INCASSI PER SEDE: Mila-no 92.100, € 1.125.907,50; Roma 59.500, € 371.235,50; Bari 50.800, € 253.145,50; Trie-ste 50.400, € 224.788,50; Verona48.600, € 232.059,50; Modena 27.300, € 164.518,50

Il match tra Brasile e Serbia ha fatto registrare il tutto esaurito

FLAMMINI 8 – L‘opposta della Sangiorgina trascina le sue al successo. 30 i punti alla fine fatti. Prestazione mostre. TALMASSONS 8-Anche se è la 1^ di campionato, dopo il successo per 3-0 a Padova, non può nascondersi dietro il dito. È tra le favorite. MONDIALI 8 CON RISERVA- Sono stati belli, ora però bisogna vedere quanto hanno seminato. TRIESTE 10- Lo meritano tutti i protagonisti per come hanno organizzato e gestito l’evento.

LE PAGELLINE DELLA SETTIMANA

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www.ceccarelligroup.comUDINE | TRIESTE | PADOVA | MILANO | PRATO

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QUI SOPRA, L’ESULTANZA DELLA NAZIONALE STATUNITENSE. SOTTO L’ASSO BRASILIANO JAQUE.

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VOLLEY

CAMPIONATO NAZIONALE D1FFIUMICELLO Vs LATISANA 1-3

Photo: Andrea Moratto

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EXNAZIONALEEnzo De Denaro è Presidente in carica della Fijlkam dal 1997 con l’unica parentesi nel 2002 del compianto Frattini. Prima Presidente del judo, poi è diventato presidente della Federazione. Ex nazionale azzurro pratica questo sport da 50 anni da quando ne aveva solo 5. E’ ancora judoka e insegna questa disciplina da 30 anni

Il judo è un’arte marziale, uno sport da combattimento ed un metodo di difesa per-sonale giapponese formal-mente nato in Giappone con

la fondazione del Kōdōkan da par-te del Prof. Jigorō Kanō, nel 1882. I praticanti di tale disciplina sono denominati judoisti o più comune-mente judoka

Il jūdō è in seguito divenuto uf-ficialmente disciplina olimpica nel 1964 in occasione delle Olimpiadi di Tōkyō, e ha rappresentato alle Olimpiadi di Atene 2004 il terzo sport più universale con atleti da 98 diversi Paesi, mentre alle Olim-piadi di Londra hanno partecipato 387 atleti da 135 diversi Paesi.[

Il judo, il karate, le arti marziali e la lotta formano un’unica federa-zione, la Fijlkam, con oltre quattro-mila tesserati e una certa stabilità nelle iscrizioni “cosa non da poco di questi tempi - come spiega il

state quelle di Francesco Pizzati (Dlf Yama Arashi) nei 60 kg, Annali-sa Doriguzzi del Judo Club Tolmez-zo che ha gareggiato nei 57 kg e di Asia Golosetti del Judo Club Kuroki Tarcento in gara nei 52 kg.

“Lavoriamo molto con le scuole – continua il Presidente – Sono le stesse società a farsi promotrici con gli istituti. Per questo riu-sciamo a cogliere buoni risultati. Poi abbiamo una manifestazione, denominata Criterium, che coin-volge circa 500 bambini e li avvia all’agonismo”.

Il Friuli Venezia Giulia si confer-ma anche a livello organizzativo una regione molto vivace, sull’onda dell’esperienza del 2005 dell’Eyof di Lignano. Una delle manifestazioni più importante è il Memorial Tibe-ri ed il Trofeo Città del Mosaico di Spilimbergo organizzato ormai da 50 anni dal club Fenati. Quest’an-no i trofei sono andati rispettiva-

JUDO, SOGNANDO LE...OLIMPIADI DI RIO

IljudoèunosportolimpicomailFriulinonèancorariuscitoaqualificarealcunatleta.IlkarateinvecenonècompresocomedisciplinadeiGiochi

Presidente della Federazione Fvg, Enzo De Denaro”.

I risultati non mancano per la nostra regione

Basti pensare che, tanto per fare l’ultimo esempio, due meda-glie d’oro, una d’argento e tre di bronzo sono arrivate da Lugo dalle under 15 FVG in occasione del 27° Trofeo internazionale Romagna Judo, prova del Circuito Italia ri-servato alla classe Esordienti. Le medaglie d’oro sono andate al col-lo di Elisa Toniolo (Ginnastica Trie-stina), prima nei 63 kg e di Betty Vuk (Judo Club Tolmezzo) prima nei 70 kg. Secondo posto nei 44 kg per Cristina Visentin della Ginnstica Triestina, mentre le tre medaglie di bronzo le hanno meritate Bea-trice Musizza (Ginnastica Triesti-na) nei 44 kg, Michelle Kamano nei 57 kg ed Arianna Stacco nei 63 kg, entrambe del Dlf Yama Arashi Udi-ne. Altre prove degne di nota sono

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JUDO KARATE IN FVGSPECIALE

JUDO, SOGNANDO LE...OLIMPIADI DI RIO

betta Fratini impegnata in Kazakistan nel Grand Prix ad Astana – prosegue la Perrucci – nonostante ci tenessi-mo costantemente in contatto, la gestione delle gare è stata molto impegnativa, ma in casa Fenati la solidarie-tà e la collaborazione sono nel Dna e tutto, alla fine, è andato per il meglio”. “Abbiamo voluto ringraziare Bru-no Carmeni, maestro di judo 73enne che nel 1964, nelle stesse settimane in cui il Città del Mosaico disputava l’edizione numero 1, gareggiò nelle Olimpiadi a Tokio, pri-mo fra i judoka italiani assieme a Nicola Tempesta. E la presenza di Carmeni a Spilimbergo è stata per noi un bellissimo regalo che abbiamo voluto ricambiare con affetto. Un altro pensiero l’abbiamo riservato a Tiziano Tieppo e Mirko Tambozzo, due arbitri regionali recen-temente promossi in categoria nazionale, ed è stato un modo per farci sentire vicini alle soddisfazioni ed ai sacrifici di tutti, nel più ampio spirito di condivisione”. Il comportamento in gara degli atleti regionali è stato particolarmente soddisfacente, con un riscontro di 45 medaglie, 9 d’oro, 13 d’argento, 23 di bronzo

Solo una cosa manca in casa Fvg: la partecipazione alle Olimpiadi. Il judo a differenza del karaté figura nei Giochi ma il nostro territorio non è mai riuscito a qua-lificare un suo atleta. Chissà, forse per Rio 2016…

Davide Vicedomini

mente al Leanyvari (Ungheria) ed al Bezigrad (Slovenia). E per le due manifestazioni ospitate nel palaz-zetto dello sport di Spilimbergo è stato un altro successo, con 392 atleti in gara e cinque nazioni rap-presentate da Croazia, Ungheria, Romania, Slovenia ed Italia. “Pen-sare che ad una settimana dalla gara gli iscritti erano soltanto 150…” racconta al sito www.fijkam.com, Maria Grazia Perrucci, capo dell’organizzazione targata Fenati, ma anche vicepresidente del set-tore judo Fijlkam Fvg. “Con Elisa-

Nelle foto, alcuni momenti salienti della manifestazione di karate a Lignano: alcune foto relative alla competizione del kumite e alla straordinaria partecipazione dell’Esercito Italiano al raduno internazionale.

Non c’è crisi che possa resistere alla crescita esponenziale del karate. Un vero e proprio fenomeno sportivo che ha sbaragliato finora in 170 paesi del mondo con centinaia di migliaia di atleti. Una passione che coinvolge grandi ma anche piccini grazie ai corsi ministeriali nelle scuole, ma anche per l’educazione e il senso della sicurezza che solo questo sport può donare. Una disciplina che ha fatto balzi enormi in avanti anche sotto il profilo sanitario e medico. Basti pensare, tanto per fare un esempio e sfatare un mito, che il karate è una delle discipline con meno infortuni e ricorsi da parte degli atleti all’assicurazione. “La scienza - spiega il vice Presidente della federazione Fijikam del Friuli Venezia Giulia, Roberto Ruberti - è entrata appieno anche grazie allo staff della nazionale che vanta al suo interno personaggi del settore di tutto rilievo”. Insomma il karate è sicuro.Ci sono poi i successi, quelli di tutti i giorni. L’Italia è prima a livello mondiale e proprio nel nostro Paese si svolgeranno il prossimo anno le olimpiadi continentali dove potrebbero fare bella figura alcuni atleti della nostra regione, come il campione italiano, Nicò Armanelli della società Bushido Udine. Una sorta di omaggio, queste olimpiadi, a una nazione, l’Italia che solo agli ultimi europei, dove hanno partecipato 52 Paesi, ha collezionato ben 16 medaglie.- E il Friuli come sta?“Bene. Basti pensare che in Friuli si svolge la più grande manifestazione al mondo di karate.Per il trentesimo anno siamo riusciti a portare a Lignano 1800 atleti. All’evento abbiamo anche accolto 4 reggimenti delll’esercito che hanno fatto una full immersion sulle tecniche del karate. Questo è stato reso possibile grazie a una collaborazione tra il Coni e il Ministero della Difesa. - Quanti sono gli iscritti?“Circa 3000, ma la grande novità è che nel 2015 si tessereranno con noi altre 15 società raggiungendo il numero di 40. Un vero e proprio record per una regione piccola come la nostra, presa ad esempio anche dalle altre, tanto che il direttore tecnico della nazionale viene spesso qui, per scovare i talenti del domani. Tra gli iscritti, c’è poi una nutrita partecipazione femminile presente a stage e alle gare”-C’è però un cruccio….“Sì le Olimpiadi. Non siamo ancora riconosciuto come sport olimpico. Ma faremo di tutto per poter partecipare”

KarateLACRESCITAESPONENZIALEDELKARATE,ISUOISUCCESSI,IGUINESSDEIPRIMATIEL’UNICOCRUCCIO:IGIOCHIOLIMPICI

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ALTRI SPORT

Sono Alice Flaibani e Cristina Miani i gioiel-lini del Yoseykan Budo di Cividale che ai recen-ti campionati italiani di

specialità di Verona hanno con-seguito rispettivamente una me-daglia d’oro e una di bronzo.Un risultato di grande eccellenza che regala un’immensa soddisfazione al club di Cividale e naturalmente al maestro Paolo Busi che ne ha curato la preparazione.Ricordia-mo che il Yoseikan Budo è un’ar-te marziale che concentra diversi stili di combattimento di calcio, proiezione e lotta a terra, quindi completa e di grande spettacola-rità. Alice Flaibani, che gareggia nella categoria Under 12, dopo soli tre anni di attività si laurea così campionessa italiana bissando il

successo dell’edizione precedente in Trentino.

Nativa di Palmanova, è la clas-sica ragazzina tutto pepe dove grinta, determinazione e voglia di emergere in uno sport che l’ha rapita prima al calcio poi alla ginnastica e infine al Hip Hop per proiettarla sul tatami di gara.

Due allenamenti alla settimana, nella palestra di Cividale e il de-siderio di raggiungere nuovi tra-guardi. La stoffa c’è, come si suol dire in questi casi, e si vede: un ti-tolo italiano dopo solo tre anni di attività non nasce per caso, quindi le speranze sono quelle di una cre-scita con ambizioni davvero im-portanti per la nostra Alice che ha dispetto del suo nome non ci deve più meravigliare se non con nuovi successi. Nel tempo libero studio e

naturalmente il divertimento con i suoi coetanei.

Cristina Miani medaglia di bronzo a Verona, studentessa al primo anno all’Istituto per ragio-nieri Zanon di Udine, nasce a San Daniele del Friuli nel maggio del 2000, da ormai quattro anni è nel team del maestro Paolo Busi e combatte nella categoria Under 15 .

Il bronzo è stato un successo di prima importanza su cui aveva mirato alla manifestazione trico-lore. Al Yoseikan Budo è appro-data tramite un amico che la ha accompagnata in palestra....amore a prima vista come si dice in que-sti casi. Anche a lei, com’è logico immaginare, la grinta non fa difet-to, gli allenamenti spesso a causa del ridotto numero di ragazze in

palestra lo effettua anche con i maschi e sul tatami tutti diventa-no avversari nel rispetto della le-altà che questa disciplina insegna ai suoi atleti.

Grande appassionata di calcio, tifosa dell’Udinese con il suo ido-lo Toto’ di Natale, non nasconde la sua simpatia per questo sport che da sempre l’appassiona e la fa soffrire quando la squadra bian-conera scende in campo. Anche per lei due allenamenti settimana-li, ciniche preferite quelle di calcio che se assestate in modo efficace possono risolvere un incontro.

Obiettivi per il futuro veri e propri non ne ha, se non quello di migliorare e puntare alla prossima edizione degli italiani alla medaglia d’oro.

Gianfranco Borghesu

JUDOLe ragazzine tutto pepeAliceFlaibanieCristinaMianisulpodio,loYoseykangongola

Via dei Mille, 18 – Trieste – Tel. 040 946016 – E-mail: [email protected]

Se l’entusiasmo di una persona è contagioso, quello di un bambino rende possibile qualunque impresa. E così incoraggiati dall’interesse spontaneo dei bambini della scuola materna Casetta Incantata di Trieste, spettatori partecipi di una nostra dimostrazione di Judo, nel luglio 2009 abbiamo aperto l’ASD DOJO TRIESTE. Il progetto di una palestra di Judo in cui i bambini, ma anche gli adulti potessero trovare un luogo accogliente per conoscere e praticare questa arte marziale, ha trovato

realizzazione grazie alla disponibilità della Parrocchia di S. Caterina da Siena.In questi anni abbiamo collaborato con l’Istituto comprensivo T.Weiss di Trieste offrendo a bambini e ragazzi la possibilità di sperimentare dei brevi corsi di Judo e di difesa personale.L’attitudine a vivere il judo più come momento di aggregazione ed educazione che non di semplice pratica sportiva, ci ha permesso di progettare nel 2013-2014 interventi integrati di sport ed alimentazione

con il Comune di Trieste e l’Azienda Sanitaria ASS1 presso i Ricreatori Nordio e Collodi, vivendo con i bambini sul tatami due giorni la settimana e imparando ancora una volta come il Judo sia un fantastico canale di comunicazione tra bambino e bambino e tra adulto e bambino.Riconoscimenti sono arrivati anche in campo scientifi co. Nel gennaio 2014 Urbani e Sist hanno conseguito a pieni voti il Master in Teaching and Coaching Judo (Università Tor Vergata, FIJLKAM ed EJU), discutendo due tesi su stress ossidativo ed antiossidanti in atleti di judo. I risultati sperimentali sono stati presentati agli Europei di Judo 2014 a Montpellier ed il lavoro è stato premiato con il 2° posto, aggiungendo soddisfazione al 1° posto dell’anno precedente a Budapest con un lavoro di termografi a presentato con Fabio Capelletti e seguito dal prof. Sacripanti.Dopo cinque anni di intensa attività, di partecipazione attiva e contagiosa di bambini, ragazzi, adulti e, non

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ultimi, dei genitori abbiamo ripensato al piccolo tragitto percorso insieme con la certezza che attorno ad un cammino completo ed appassionante come il judo si possa progredire assieme per migliorare se stessi ed il rapporto con gli altri, convinti che lo sport sia un tassello importante nella vita di ogni individuo.

Ranieri Urbani e Paola Sist

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 49

NONSOLOSPORT

MOTORILe novità del mercato automobilistico

MASSIMA ESPRESSIONE DELL’ELEGANZA LANCIA

NUOVA LANCIA YPSILON ELLE

Presentazione meneghi-na per la nuova nata di Casa Lancia, la Ypsilon ELLE, massima espres-sione dell’eleganza di

Lancia, oltre che testimone del-la sua continua ricerca di nuove forme contemporanee e innova-tive. L’evento ha offerto un pun-to di vista non convenzionale sul mondo dell’auto e, in particolare, ha messo in risalto l’anima fem-minile della Ypsilon ELLE, la serie speciale che nasce dalla rinnovata partnership con il magazine Elle, il punto di riferimento per il pubbli-co femminile che vuole conoscere le anticipazioni ed i nuovi trend del mondo della moda, dello stile e del benessere.

Forte del successo riscosso del-la prima edizione lanciata nel 2010, oggi la nuova edizione “ELLE” pro-pone vernici, materiali e rifiniture esclusive in linea con il DNA fashion della vettura. Dunque, rappresen-ta l’alto di gamma del modello e ripropone in chiave contempora-nea i segni distintivi del marchio. Ad esempio, l’introduzione di tre nuovi colori creati per esaltare le linee raffinate e la personalità

distintiva di Ypsilon: il Cipria Glam - un rosa più morbido e cangian-te ideato dal centro Stile Lancia in esclusiva per il modello - il Bianco Glacè e l’immancabile bicolore in cui il Cipria Glam viene esaltato dal contrasto netto ed elegante del tetto Nero Vulcano.

Poi, come ogni donna ben sa, l’eleganza è soprattutto una que-stione di dettagli. Ecco allora fini-ture dark chrome - su calandra, cornice dei fari antinebbia e ma-niglie - specchietti nello stesso colore della carrozzeria e cerchi in lega da 15”diamantati o da 16” diamantati color Cipria. Sui mon-tanti spiccano il logo “ELLE” in dark

chrome e l’esclusiva grafica a Pied De Poule che reinterpreta in chia-ve attuale un classico dell’elegan-za.

Raffinatezza e benessere a bor-do sono le linee guida che hanno caratterizzato il lavoro dei desi-gner per creare un ambiente in-terno che rispecchiasse il gusto della “donna Ypsilon ELLE”. Lo di-mostrano l’attenzione per la qua-lità di finiture, dettagli e materiali che sono specifici e trasmettono sensazioni piacevoli al tatto e alla vista. In particolare, i fasciami dei sedili, la plancia e i pannelli porta sono rivestiti in pelle Cipria, con grane materiche che ne esaltano

il lato naturale, mentre volante e cambio sono in pelle nera con im-punture in filo Cipria per garantire il perfetto abbinamento cromati-co.

Un discorso a parte meritano i nuovi sedili - caratterizzati dal logo ELLE per i poggiatesta anteriori e le sedute - che alla pelle Cipria ab-binano la pregiata Alcantara per sedute e schienali. Si tratta di un importante ritorno dell’Alcantara nella gamma, un grande “classi-co” dell’eleganza contemporanea Lancia che fece il suo debutto nel lontano nel 1984 sull’ammiraglia Thema e poi presente in tutte e quattro le generazioni di Ypsilon.

Aldebuttoanchel’esclusivacollezionediaccessoridimodainAlcantara,verieproprigioiellidigrandefascino

Al debutto anche

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CICLISMO

HOT NEWS

50DEFIBRILLATORIAUDINEEPORDENONE

MUGGIA-CAPODISTRIACAMBIAVOLTO

“Anche una sola vita salvata ogni cinque anni varrà lo sforzo che stiamo facendo”: queste le parole che hanno concluso l’intervento del presidente del Coni Fvg, Giorgio Brandolin, nella Sala Convegni della Fondazione Crup a Udine in occasio-ne della sottoscrizione dell’accordo fra il Comitato Regionale del Coni e la Fondazione Crup che completa la fornitura di 50 defibrillatori. Venti sono stati consegnati venerdì scorso a Pordenone, i rimanenti trenta a Udine e in entrambi i casi i dispositi-vi sono stati assegnati ad altrettanti Comuni i quali, a loro volta, li hanno affidati (o lo faranno a breve) a Società Sportive che gestiscono un impianto particolarmente utilizzato e che hanno completato i corsi di formazione. “È stata una scelta di valori e di condivisione – ha sottolineato Lionello D’Agostini, presidente della Fondazione – con il Coni, le amministrazioni locali, le famiglie per fare le cose in maniera sistematica ed organizzata, un segnale di coesione e collaborazione per rispondere ad una richiesta che ci era prevenuta da più parti. Questi sono i primi 50 e se ci saranno le condizioni nel 2015 potremmo cerca-re di soddisfare ulteriori richieste”.

Quella che prenderà il via domenica 2 novembre non sarà una compe-tizione qualsiasi. Ne è passata di strada sotto le scarpe dei podisti dal 2007, anno della prima edizione dell’EuroMarathon targata Evinrude.La mezza maratona transfrontaliera che univa Muggia a Capodistria, dallo scorso anno, si è trasformata in “eco-trail della penisola di Mug-gia”. Un rinnovamento fortemente voluto dal presidente del sodalizio rivierasco Graziano Ferlora (foto), che ha valorizzato un tracciato ide-ato e disegnato da Luciano Comelli, responsabile della sezione di corsa in montagna dell’Evinrude.

CONI

MEZZA MARATONA

Il velodromo di Montichiari (Brescia) ha recentemente ospitato i campionati italia-ni assoluti su pista e nell’inseguimento a squadre, nella categoria Open maschile, il friulano Piergiacomo Marcolina ha con-

quistato il titolo tricolore salendo sul gradino più alto del podio, dopo il secondo posto nello scratch di due giorni prima alle spalle di un altro corregionale, Alex Buttazzoni.

E’ un periodo denso di soddisfazioni per il ventiseienne nativo di Tolmezzo ma residente da sempre a Domanins, in provincia di Porde-none. Eppure, solo qualche mese fa, Piergiacomo sembrava meditare il ritiro dal ciclismo, come lui stesso ci racconta: «Pur essendomi preparato bene tutta l’estate non pensavo di vincere e di

indossare la mia prima maglia tricolore: è stata un’emozione enorme, soprattutto nel momen-to dell’inno nazionale. Quest’inverno sono stato fermo e ho preso parecchi chili in seguito ad una delusione per una proposta di una squa-dra estera che avevo ricevuto e che poi non si è concretizzata. Avevo quasi deciso di chiudere con le due ruote, poi la chiamata della mia socie-tà, la Palazzago Fenice di Bergamo, mi ha cam-

biato la vita. Dopo molti anni nei dilettanti ero ad un bivio e dovevo capire se potevo imboccare la strada del professionismo, come poi è stato: oggi vivo praticamente quasi sempre in Lombardia dove mi alleno con la mia squadra tutti i giorni dalle tre alle sei ore a seconda delle condizioni del tempo. E’ molto bello uscire in venti e, così fa-cendo, la strada sembra meno dura e faticosa».

Piergiacomo ha iniziato a correre in bici da bambino assistendo ad una gara vicino a casa e muovendo i suoi primi passi nel Valvasone, pas-sando poi per sei anni nel Pasiano. Alterna stra-da, pista e la specialità dello scratch: «La pista è senz’altro più divertente ed adrenalinica con gare corte e spettacolari, ma è la strada che ti permette di allenarti e di conoscerti a fondo. Lo scratch è l’unica gara su pista che assomiglia ad una gara su strada, con sessanta giri e la volata finale. E’ una gara molto difficile e per questo il mio secondo posto a Montichiari dietro a uno dei più forti della specialità è un bel risultato, anche se avrei preferito la vittoria o il terzo posto...». Il perito chimico di Domanins vorrebbe arrivare a più alti livelli ma sa che non è facile: «Chi vive di ciclismo oggi conosce la situazione in cui si trovano molte società, costrette a chiudere per mancanza di sponsor. Io ci provo, in ogni caso sono fortunato perché eventualmente conti-nuerò a portare avanti l’azienda di famiglia». Nel tempo libero il giovane ciclista si dedica come animatore all’oratorio del paese o esce in bici da solo per godersi i panorami: «Il ciclismo è liber-tà e una grande opportunità di scoprire scenari naturali magnifici. Sono molto fortunato perché ho girato parecchio sia in Italia che all’estero».Ormai la stagione su strada si sta chiudendo e il suo prossimo impegno sarà il campionato ita-liano Derny il 13 dicembre. Pensando ai suoi miti, Savoldelli e Ullrich su tutti.

Biancamaria Gonano

UN PERITO CHE SFRECCIA IN PISTA

Marcolina,tricolorenell’inseguimentoasquadre,puntaoraapiùaltilivelli

CICLISMO

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 51

ALTRI SPORT

ATLETICA LEGGERA Il Fabretto è l’impianto goriziano di punta.

Con la partecipazione alla Maratona città del vino si è chiusa l’ennesima stagione per i soci della Motostaffetta Friulana del presidente Daniele De Corte.Il 2014 aveva avuto inizio con l’organizzazione del 7°Meeting delle Motostaffette del Friuli Venezia Giulia. Il club è sempre in prima linea sul tema della sicurezza.

Nel doppio turno nel Lazio, i biancocelesti conquistano i primi tre punti a San Vito Romano battendo per 1-0 il Romeo Gigli. A Roma impresa sfiorata contro la capolista Tevere Eur: due volte in vantaggio i monfalconesi vengono superati su corto all’ultimo minuto (3-4 il finale). Sabato prossimo ennesima trasferta, a Cagliari contro il Cus. In serie B L’HC Trieste perde a Monfalcone (1-5) con i padovani del Camelot.

Pordenone ospita sabato 25 sul Noncello le gare regionali di discesa, valide per la coda del Campionato friulgiuliano. Gli equipaggi si ritroveranno all’altezza del ponte di Adamo ed Eva per la partenza (ore 15), mentre l’arrivo è collocato 3 chilometri a valle, laddove esisteva la Vecchia Dogana. Saranno ammesse tutte le categorie individuali federali.

MOTOSTAFFETTA

HOCKEY PRATO

CANOA

notiziebreviVARIE

BASKETL’Ardita (a sinistra il campione Michele Mian con il presidente Diego Falzari) è attiva nelle iniziative.

PAROLA DI CIOTTA«Nel rapporto impianti-popolazione le strutture danno spazio a tutti»

Ciotta:«Goriziasportivadeveevitarelaframmentazione»

Gorizia è città di grande cultura sportiva. Oggi nella situazione di mancanza di risorse economiche, Beppe Ciotta, consigliere delegato allo Sport del capoluogo isontino,

propone di offrire più visibilità ai settori giova-nili, che potrebbero diventare il motore trai-nante di nuove prospettive nel mondo sportivo goriziano. Ciotta sottolinea inoltre l’importan-za delle infrastrutture cittadine: «Nel rappor-to popolazione-impiantistica sportiva, Gorizia può vantare spazi più che abbondanti. Su una popolazione di 32 mila abitanti, abbiamo infatti sei campi di calcio e sette palestre, senza con-tare tutti i poli sportivi e gli impianti all’aperto: c’è quindi veramente spazio per tutti. Ci sono poi delle possibilità di recuperare anche altre strutture attualmente non utilizzate. Dobbia-

mo, a mio avviso, evitare di fram-mentare le attività sportive. Oggi esistono svariati doppioni per ogni singola attività e se cerchiamo di accorpare il più possibile le asso-ciazioni evitiamo la divisione delle poche risorse disponibili».”

Per quanto riguarda la gestione dei contributi allo sport, il Comune

di Gorizia con il Sindaco Ettore Romoli cerca comunque di prestare le dovute attenzioni alle varie manifestazioni, favorendo i progetti seri che lascino benefici sul territorio. Recente-mente il comune ha inaugurato una palestra di arrampicata, che è stata data in gestione al Cai, club che si occupa di sport anche in mon-tagna e al di fuori della città. Esistono mol-te manifestazione estive come la pallavolo in piazza e per l’anno prossimo si progetta anche

il Beach Volley trasportando la sabbia in

FACCIAMOSINERGIA!

ATLETICA LEGGERA Il Fabretto è l’impianto goriziano di punta.

13impianti

disponibili

loco. E poi le tradizionali manifestazioni di atletica e le marce competitive come la “Vi-vicittà”, ma anche manifestazioni di livello internazionale come il campionato di kayak. Ciotta ricorda anche che il Comune, in colla-borazione con la società di basket Ardita del presidente Diego Falzari e con l’ex azzurro Michele Mian, abbia sviluppato l’idea di ripri-stinare i noti campetti di basket degli oratori, per offrire agli appassionati la possibilità di giocare all’aperto. Anche quest’anno l’ Ardita” schiera cinque squadre giovanili: l’Under 13, le Under 14 maschile e femminile, l’Under 17 Ec-cellenza e l’Under 19 Elite. I gruppi Under 14 e 17 fanno parte del progetto Let’s go basket condotto da Michele Mian. Il gruppo Under 13, formato esclusivamente dai nati nel 2002 e affidato a Drazen Grbac e Maurizio Leban, è frutto dell’accordo Ardita-Ugg.. Molte quindi le opportunità a disposizione delle nuove leve sportive isontine.

Marta Prokuda

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52 | 22 10 2014 | TremilaSport+

ALTRI SPORT

DAL CIELOAL MARE

La campionessa del mondo di parapendio, Nicole Fedelescrive per noi il diario della sua esperienza velica ad Alicante alla vigilia della Volvo Ocean Race

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 53

ALTRI SPORT

SQUADRA«Il parapendio è specialità individuale mentre nella vela è fondamentale lo spirito di squadra per arrivare ad un risultato condiviso»

11 ottobre 2014 Alicante, Spagna. Un clima di euforia generale animato da grida d’incoraggiamento, vol-ti radiosi, sorrisi genuini, abbracci intensi e anche qualche lacrima per salutare i componenti dei sette equipaggi che in questa giornata di metà ottobre

hanno lasciato il porto di Alicante per la più dura in as-soluto di tutte le regate oceaniche: la Volvo Ocean Race. Si tratta di una prova estrema che prevede la circum-navigazione del globo su barche monotipo di 65 piedi, at-traversando cinque oceani, toccando quattro continenti e facendo tappa in 11 porti fino a coprire una distanza totale di 38,739 miglia nautiche. L’arrivo è previsto a Gothenburg in Svezia a fine giugno 2015. Un’avventura unica che richie-de anni di preparazione e moltissimi sacrifici.

Alberto Bolzan, ex timoniere di Esimit Europa 2 e unico velista italiano di questa edizione, è uno degli otto mem-bri che compongono il Team Alvimedica, il più giovane fra gli equipaggi partecipanti alla VOR. Pur vantando un lungo curriculum di tutto rispetto, questo appuntamento rap-presenta per Alby un’esperienza nuova pertanto la ten-sione e l’eccitazione sono palpabili con l’avvicinarsi dell’ora della partenza. Ho seguito da vicino i suoi costanti allena-menti negli ultimi mesi, in mare ma anche a terra. L’ho visto motivato, determinato, sicuro di sé e felice di intraprende-re questa nuova ed avvincente sfida. D’altro canto avere degli obiettivi ambiziosi - che sia nella vita quotidiana o in ambito professionale - è il motore che stimola l’energia, l’ispirazione e dà, talvolta, la forza di superarsi ed eccellere.

Nei giorni precedenti alla partenza ho avuto modo di salire a bordo del VOR 65 di team Alvimedica e sono rima-sta impressionata dagli spazi ristretti in cui questi “lupi di mare” vivranno nei prossimi nove mesi. E’ tutto ridotto ai minimi termini com’è probabilmente normale che sia per una gara di questo livello.

Abbiamo simulato una regata dimostrati-va con un paio di boe a ripetizione di fronte al porto di Alicante insieme agli altri sei mo-notipi VOR65 (SCA, Brunel, Abu Dhabi, Mapfre, Dongfeng, Vestas): mi ha meravigliato molto la somiglianza con le competizioni di para-pendio che pratico oramai da diversi anni a livello agonistico. C’è solo un elemento in più: l’acqua! Il vento, le decisioni, la tattica, la concentrazione, la resistenza fisica e men-tale sono punti in comune. È stato anche molto interessante osservare come un af-fiatato gioco di squadra porti ad un risultato condiviso e raggiunto grazie all’aiuto di tutti i membri del team, cosa che invece nel para-pendio non esiste essendo uno sport molto più individuale.

È stato un piacere vivere e condividere, anche se solo marginalmente, questa espe-rienza e vedere più da vicino l’ambiente della barca a vela. La Volvo Ocean Race 2014-2015 ha riscosso un incredibile successo mediati-co, diverse migliaia di persone tra cui fans, curiosi e giornalisti sono accorsi ad Alicante in occasione della partenza. Il pubblico calo-roso e festante ha salutato le sette imbar-cazioni nel momento in cui hanno staccato gli ormeggi, lo stesso pubblico che troveran-no ad aspettarli al loro arrivo a Cape Town fra poco meno di un mese.

Forza Team Alvimedica! Forza Alby!Nicole Fedele

DAL CIELOVOLVO OCEAN RACE «È la più dura in assoluto di tutte le regate, con la circumnavigazione del globo»

AL MARE

PROTAGONISTA Nicole Fedele, qui sopra, alla sua prima esperienza velistica.

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54 | 22 10 2014 | TremilaSport+

amarcord di FAUSTO DEGANUTTI

POLIEDRICOFAUSTO DEGANUTTI (QUI SOPRA) È STATO ARBITRO DI SERIE A PRIMA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA FIP DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. È ANCHE AFFERMATO PITTORE.

Quarantacinque anni di arbitraggio attivo, in giro per mezzo mondo, sono un pozzo di ricordi.

Quest’anno forse smetto del tutto dopo aver diret-to poco più di 1200 partite ufficiali, cioè con maglietta grigia addòsso.

Nel 1983 la Virtus Roma vince lo scudetto con Valerio Bianchini in panchina come allenatore.

In campo, a guidare quella squa-dra, c’era Larry Wright e sotto il canestro un certo Clarence Kea (nella foto grande).

Di questo colosso, circa due metri ma forse meno, molto poco è stato detto: era un giocatore esemplare.

Questi due straordinari perso-naggi vennero a Udine, nella stagio-ne 85/86, ebbi modo di conoscerli meglio in quanto andavo quasi ogni pomeriggio ad allenarmi con

La vocina di KeaL’exarbitroudineseconservaunricordoironicodelcolossod’ebano

“Faceva tenerezza vedere il buon Clarence portare la sacca

a Larry Wright, suo idolo nell’Nba

la squadra, loro giocavano e io fi-schiavo, molto spesso con Giorgio-ne Gorlato.

Kea, un monumento dal punto di vista fisico, aveva una vocina quasi imbarazzante che lo rendeva an-cor più simpatico di quanto non lo fosse.

Vederlo arrivare al Carnera mentre portava la sacca degli in-dumenti a Wright, che lui conside-rava un idolo per quanto aveva già fatto nell’NBA, faceva tenerezza ma

soprattutto faceva capire lo spirito che molti giovani dovrebbero avere nei confronti dei propri compagni ma anche dello sport in generale.

Clarence lasciò Udine per appro-dare a Firenze alla Neutro Roberts.

Così una domenica che io andai ad arbitrare una partita proprio a Firenze lo ritrovai, mi venne in-contro salutandomi e dandomi una pacca sulla spalla mi disse “ Ehi man, good job”.

Fantastico.

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 55

TENNIS

A TRICESIMO, LA COLLINA VA IN FESTA

L’immersione nel verde ritorna nell’ap-puntamento della Federazione tennisti-ca regionale per la chiusura dell’attività agonistica annuale: dai green del Golf Club di Grado alle suggestioni dell’anfi-

teatro morenico dentro uno scenario raffinato come la secolare Villa Miotti de Braida. Una splen-dida “location” baciata da un sole dardeggiante che esalta il verde intenso dei giardini freschi di taglio e fa risaltare l’affascinante magione. Tutta armonia naturale per tratteggiare la passerella dei Campioni regionali che affluiscono in nume-ro superiore alle precedenti edizioni, innervati dai migliori protagonisti dei tre Master. Il primo intervento è della padrona di casa, donna Cristina Miotti Pillan che, nel dare il benvenuto ai numerosi ospiti, sorprende piacevolmente i nu-merosi presenti con l’anticipazione della prossima costruzione, nel vasto complesso del parco, di due

campi di tennis e di una piscina bal-neabile. Il bilancio della soddisfacente stagione agonistica, ormai agli ultimi rintocchi, tocca al presidente del Co-mitato regionale Antonio De Benedit-tis che ne illustra anche le fasi salienti in sviluppo, come l’attuale Centro pe-riferico giovanile, appoggiato ai club di Aurisina e Tarcento e la cui sinergia con il settore tecnico nazionale pre-

vede frequenza trisettimanale gratuita per i sele-zionati. Il manager ricorda l’imminente ripetizione dell’evento internazionale del gruppo “Euroregio-ne”, allargato con inviti ad altre rappresentative under. Menziona la riproposizione dell’apprezzata e combattuta coppa invernale Cà D’ORO, la riedi-zione dei circuiti con le prove clou Master e la vo-lontà di organizzare in regione un evento di vero livello planetario come la Fed Cup o la Coppa Davis!

Sempre con una visione positiva e di compiaci-mento per il dinamismo del tennis territoriale, l’intervento del numero uno del Coni regionale, l’onnipresente Giorgio Brandolin, motivato nel esemplificare il movimento e le sue continue pianificazioni. Così come si dichiara disponibile ad appoggiare i molteplici progetti dello sport della racchetta anche il consigliere del Friuli Venezia Giulia, Diego Moretti. La numerosità degli attestati (ben 77) richiede tre ondate di presentazione con cluster di premiati omogenei, operazioni intervallate da aperitivo e pranzo sui prati. La lunga carrellata si apre con la chiamata dei migliori agonisti regionali di ambo i sessi: i giovani under dai 10 ai 16 anni, seguiti da-gli otto campioni veterani ed esteso al tandem di doppio.Il premio varato dal Coni va a premiare il “Talento Sportivo” del triestino 17enne Gianluca Grison, gio-catore da tempo nel giro nazionale ed in produtti-vo avanzamento nei tornei internazionali juniores. Per le buone prestazioni nei Campionati nazionali

individuali di categoria, il riconoscimento investe la dodicenne Sara Ziodato (quarti) e l’undicenne Angelo Rossi (semifinali), mentre per il quinto po-sto tricolore scatta l’applauso per le ragazzine dodicenni dell’Atomat Tennis Udinese, come per il quarto gradino delle ladies 55 in forza alla Libera e per gli atleti dell’Eurotennis Club, finalisti nel dif-ficile main draw degli Over 45. Di assoluto livello la doppia performance dei due team del Tc Triestino, capaci di conquistare la serie B con le formazione femminile e la serie A2 con quella maschile. Si riprende con i vincitori delle manifestazioni Ma-ster. Prove conclusive come quelle giocate al Tc Grado per il circuito “Tennis Team Trieste”, arri-vato alla dodicesima edizione e allargato su tre province e come il Circuito “Young Cup”, un lungo viaggio attraverso la regione della linfa verde ten-nistica con dodici tappe spalmate su nove mesi di competizioni ed esaurito al Tennis Natisone. Si passa al “Master Veterani”, circuito dai 35 ai 75 anni, di quattro sessioni, le cui supremazie Master emergevano sui rossi di Grado. L’ultimo cluster in programma é dedicato alle squadre campione. Vola il riconoscimento ai vincitori di serie C: il team rosa del Tc Triestino accanto a quello dei super amici del Tc Grignano. E’ il momento di accogliere le sette migliori formazioni under, da quella mista dei teneri decenni per salire fino alle agguerrite schiere dei sedicenni. Chiudono la serie i sodalizi dei più maturi giocatori che, oltre le appassiona-te Ladies 40 e 50, vedono sette compagini degli indistruttibili “evergreen” calamitare l’entusiasmo dei presenti. La riuscita festa è alla conclusione, le ultime note del trio musicale solleticano l’aria, il sole si abbassa all’orizzonte, tra i tavoli echeggia-no ancora alcuni ricordi della stagione agonistica, mentre già si dà la stura alle future sfide. Fausto Serafini

A SINISTRA, il presidente del Coni regionale, Giorgio Brandolin premia Angelo Rossi e Francesca Vogrig e il cerimoniere Fausto Serafini.A destra il pubblico accorso in occasione delle premiazioni, e il consigliere Fonda premia le promozioni femminili (in B) e maschili (in A2) del Tc Triestino.. Sotto, Sergio Paroni premia alcuni interpreto del Master Young Cup.

77gli attestati rilasciati alle premiazioni

Sisonosvolteloscorsofinesettimanalepremiazionideltennisregionale

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056 | 22 10 2014 | TremilaSport+

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