n° 20 TremilaSport 18 11 2015

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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI magazine www.tremilasport.com pag 34 VICENZOTTI, CAPOLISTA IMPREVISTA BASKET BUFERA DOPO LA LEGA PRO VALENTE E IL SOGNO PLAY - OFF pagG 6-7 DOPO LA SQUALIFICA PER DOPING, ANNALISA CUCINOTTA è RIENTRATA AD ALTI LIVELLI ANNALISA CUCINOTTA la pistard di Muzzana del Turgnano di nuovo sul podio. TRIESTINA NEL CAOS: LE RIVELAZIONI DI PISCOPO pagG 8 PAG 46-47 20|15 18|11|2015

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Ciclismo – Cucinotta, fuori dal tunnel e sul podio europeo Basket – Vicenzotti, capitana della capolista imprevista Volley – VolleyBas, obiettivi multipli Lega Pro – Valente: “Sogno i play-off col Pordenone” Serie D – Caos Triestina, le rivelazioni di capitan Piscopo Promozione – Zwolf, assalto alla Sangiorgina Prima categoria – Il Diana aspetta la grande festa Seconda categoria – Il Venzone è tornato e punta in alto Le Belle di Tremila Sport – Cinzia Solazzo, figlia delle nevi Itinerari – Sul Monte Mia e sul Colle di Medea con Romano Paludgnach e Stefano Osso

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PAG 24

T U T T O L O S P O R T D E L F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A A 3 6 0 G R A D I

magazine

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

pag 34

VICENZOTTI, CAPOLISTA IMPREVISTA

BASKET

BUFERADOPO LA

LEGA PRO

VALENTE E IL SOGNO PLAY-OFF

pagG 6-7

DOPO LA SQUALIFICA PER DOPING, ANNALISA CUCINOTTA è RIENTRATA AD ALTI LIVELLI

ANNALISA CUCINOTTAla pistard di Muzzana

del Turgnano di nuovo sul podio.

TRIESTINA NEL CAOS:LE RIVELAZIONIDI PISCOPOpagG 8

PAG 46-47

20|1518 | 1 1 | 2 0 1 5

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TremilaSport+ | 18 11 2015 | 03

1 8 | 1 1 | 2 0 1 5SOMMARIO

CALC

IO

24-25 UDINESE

6-7 LEGAPRO

8 SERIED

8-10 ECCELLENZA

12-15 PROMOZIONE

16-17 PRIMACATEGORIA

18-21 SECONDACATEGORIA

19 GIOVANILI

22 CALCIOA5

23 FEMMINILE

34-37 BASKET

38-43 VOLLEY

46-47 CICILISMO

44-45 ALTRISPORT

8

RUBRICHE26-27 SIDICEVA...

29-32 LEBELLEDITREMILASPORT

28 NONSOLOSPORT

50-51 MONDOLIBERTAS

52-57 GLIITINERARIDITREMILASPORT

11 SPECIALEEDUCAZIONEALIMENTARE

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Le Belle di Tremila Sport:Cinzia Solazzo

DEBORA VICENZOTTILacapitanadellaBasketSchoolallaguidadellasquadraudinese,capolistainSerieB

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EDITORIALE

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DIRETTORE RESPONSABILE Edi FabrisVICEDIRETTORE Massimo MuzzinEDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 [email protected]

Registrazione Tribunale Udine n. 38/07 del 19.11.2007Responsabile trattamento dati (D.LGS. 30-6-2003 N. 196) Edi Fabris

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 18 novembre2015.

REDAZIONEViale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 [email protected] www.mondoudinese.com

Mondo UdineseQUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA

LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO

vIDEOrEgIONETELEPOrDENONE

20|15

DIZ IONI

MediaTremila EdizioniViale Palmanova 146 - UdineTel. 0432. 33 30 893 [email protected]

....

Il DirettoreEdi Fabris

Dalla polvere della condanna per presunto doping alla medaglia d'argento su pista conquistata recentemente agli Europei: per Annalisa Cucinotta una rivincita non da poco su un destino che lei ritiene sia stato altamente ingiusto nei suoi confronti. Ecco

allora la nostra copertina ed un ampio servizio interno a festeggiare il suo ritorno ad alto livello dopo tante pillole amare. Quelle che attualmente sta ingoiando l'allenatore dell'Udinese, Stefano Colantuono, alle prese con una classifica precaria ed un calendario difficile. Ed è al leader della squadra, Totò Di Natale, che la squadra deve avvinghiarsi domenica dando l'assalto alla Sampdoria, sostiene il nostro Cibischino, blucerchiati affidati ad un tecnico dalla tradizione favorevole contro i bianconeri come Vincenzo Montella. Anche la scaramanzia, nello sport, ha il suo peso e al proposito dunque i tifosi facciano gli scongiuri. In riva al golfo di Trieste altri e ben più pesanti sono i problemi, non ultima la defenestrazione di un punto fermo della difesa alabardata come il capitano Piscopo, che nella nostra intervista a cuore aperto esprime la sua amarezza per un'esclusione decisa dal presidente Pontrelli, che in lui ha visto il capro espiatorio della protesta dell'intera squadra sulle troppe carenze societarie riflesse sull'organico. Parlano i personaggi, nel nostro giornale, e nel basket abbiamo dato spazio a due "bandiere" come Lorenzo Bettarini, quest'anno al Feletto di serie D, e Debora Vicenzotti, capitana di una Basket School che sta veleggiando solitaria in testa alla classifica di serie B. Spazio poi come di consueto ad una rubrica molto gradita dai nostri lettori, quella dell'amarcord, stavolta dedicato ad argomenti proposti dal quotidiano Il Gazzettino nel giugno 1996: interessante effettuare un paragone con gli argomenti attuali e notare soprattutto il diverso e più intenso appeal dei nomi dei campioni dell'Udinese di allora rispetto a quelli odierni, perlopiù stranieri di passaggio che vestono il bianconero con lo stimolo primario di approdare in piazze più blasonate e soprattutto meglio retribuite. O tempora o mores ma la sensibilità del tifoso medio sotto questo aspetto ne risente. Buona lettura, dunque, come di consueto.

LarivincitadiAnnalisafuoridaltunnel

TremilaSport+ | 18 11 2015 | 05

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CALCIOLEGAPRO

I PLAY-OFF? POSSIAMO SOGNARLI

NICOLA VALENTE

ruoli?«Sono esterno sinistro di base, talvolta come seconda punta, ma il mio ruolo è quello noto. Certo, sono disponibilissimo, dove mi fa giocare va bene, anche in difesa (ride, ndr), l'importante è far bene». - Quest'anno sei subentrato spesso a partita in corso: come

Diciamolo. Un Pordenone così roboante non se lo aspettava nessuno. I Ramarri stanno dispu-tando una stagione me-

ravigliosa non tanto per i risultati sinora ottenuti quanto per il gioco espresso in campo. Ora è arrivato anche il pareggio con l'Alessandria, che ha svelato un nuovo lato dei neroverdi: la capacità di rimon-tare. Nicola Valente ne è certo: «Siamo una squadra che non ha nulla da invidiare nemmeno alle prime in classifica. È un momento positivo per noi, siamo andati in svantaggio, ci capita raramente, ma siamo stati bravi a rimettere a posto le cose e anzi - prosegue l'esterno classe '91 - a guardare gli ultimi 20 minuti si può quasi dire che il risultato ci sta stretto. Si

vedeva un avversario messo alle corde: dobbiamo essere contenti di come stiamo lavorando». Sereno e soddisfatto, soprattutto dopo lo splendido assist che ha permesso a De Cenco di insaccare per l'1-1 nell'ultima sfida, il ragazzo di Zevio si racconta:- Il mister ti sta provando in altri

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NICOLA VALENTENato il 6 ottobre 1991 a Zevio, è un centrocampista destro arrivato in estate al Pordenone dopo una lunga militanza nel Legnago. Con la maglia della compagine veronese ha disputato cinque stagioni mettendo a segno 32 reti, di cui 25 negli ultimi tre campionati di Serie D. Finora per lui 8 presenze in maglia neroverde.

Qui la competitività è alta: farsi trovare pronti è l'arma

in più per ogni squadra

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06 | 18 11 2015 | TremilaSport+

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LEGAPROCALCIO

LEGA PRO 12^ GiornataALESSANDRIA - PAVIA BASSANO - CITTADELLAGIANA - PRO PATRIAMANTOVA - FERALPI SALO'MANTOVA - CUNEOLUMEZZANE - SUD TIROLPRO PIACENZA - ALBINOLEFFEREGGIANA - PORDENONERENATE - CREMONESE

A PASSO DI SAMBANicola Valente in azione con la maglia dei Ramarri

approcci mentalmente a questa situazione?«Il livello di competitività è alto e farsi trovare pronti è l'arma in più di una squadra. Nei miei anni in serie D ho sempre giocato titola-re, salvo rari casi, però l'approccio giusto è stare sempre concentrati, anche dalla panchina, per capire chi andrò ad incontrare quando entrerò in campo, le caratteristiche dell'avversario. Poi in un ambiente come questo dove ci sono tanti ti-fosi che ti supportano e ti incitano fai fatica a non entrare bene: non è difficile, ti fanno venire una voglia matta. Il salto di qualità lo si fa sia a livello fisico che mentale». - A proposito di Serie D: Legnano Salus...«Un'esperienza lunga e importan-tissima (5 stagioni, ndr): sono cre-sciuto non solo come giocatore ma anche come persona: ho cominciato i primi anni da giovane ed è stata una palestra che mi ha portato ad avere considerazione a livelli alti. Ho avuto dei mister che mi hanno aiutato a crescere: porto un ricor-do molto bello. Arriva il momento in cui però il salto lo vuoi fare ma lo sfiori soltanto, questa è stata l'occasione giusta anzi, forse avrei dovuto farlo prima. Negli ultimi anni ho comunque sfiorato sempre la doppia cifra, sono sempre stato il secondo cannoniere della squa-dra (25 gol nelle ultime tre stagioni, ndr), era un ambiente sano, non potevi avere tanti problemi».- Principali differenze nel cambio D-Lega Pro?«Ritengo sia il ritmo diverso. Il secondo aspetto è che trovi più competitività e tutti i giocatori sono bravi: qui te la giochi, non c'è nessun titolare, chi fa meglio si conquista il posto. Un'altra cosa

che ho notato è il livello altissimo di qualità dei giovani. In D capita di trovare il terzino meno bravo, l'esterno per fare il fuoriquota, qui vedi la differenza: sono già pronti». - La rosa giovane allora può es-sere più un punto di forza che uno svantaggio? «Lo è certamente, chi è entrato fino a oggi ha dato un contributo importantissimo. Abbiamo un gran vantaggio, è come avere una se-

conda squadra in panchina. Tutti possono essere sostituiti e siamo tra le rose più giovani. Ovviamente c'è chi non gioca o gioca poco e per loro può non essere facile, però è qui che si cresce».- Ed è qui che emerge la forza del gruppo.«Lo sto notando molto. Ogni tanto penso 'Come fa ad avere il sorriso?'. Giochi anche per i tuoi compagni, bravi e forti quanto te ma che ma-gari non attraversano un periodo positivo. E vedere che nessuno si lamenta ma si mette a disposizione è davvero bello». - Ora la Reggiana. Cosa ti aspetti?«Hanno subito solo 3 gol, sono terzi, è la prova del nove. Se ne parla benissimo, sanno difendere. Sono certo che il mister ci farà prepara-re al meglio, non tanto per pensare a loro quanto per fare il nostro gioco: andare là per vincere. Sarà un ambiente stimolante ma, come ti ho detto prima, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Perciò zero timori, sereni, e ci proviamo». - Obiettivi personali e di squadra? «Chiaro che si fa un passo per vol-ta, ma sognando in grande sarebbe stupendo disputare i playoff con questa squadra. Sarebbe davvero qualcosa di eccezionale. Ok la sal-vezza, ma ci si può togliere qualche sfizio. Io intanto cercherò di impe-gnarmi ancora di più per trovare maggiore continuità».

Luca Feole

TremilaSport+ | 18 11 2015 | 07

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CALCIOSERIE D

SERIE D - GIRONE C - 22/11/201515^ GiornataABANO - MESTRECALVI NOALE - TAMAICAMPODARSEGO - LEVICODRO - GIORGIONELIVENTINA - FONTANAFREDDALUPARENSE - BELLUNOSACILESE - MONTEBELLUNAVENEZIA - ESTEUFM - UNION RIPAVIRTUS VECOMP - TRIESTINA

ECCELLENZA22/11/201511^ GiornataCHIONS - LUMIGNACCOCORDENONS - CJARLINSMUZANEISM GRADISCA - SANVITESEMANZANESE - GEMONESETOLMEZZO - VIRTUS CORNOTORVISCOSA - RIVIGNANOTRICESIMO - KRAS REPENVESNA - FLAIBANO

PISCOPO, DOVEVAMOSMUOVERE L'AMBIENTE

CAOS TRIESTINA

Nel continuo v ia vai che ha caratterizzato l'inizio di stagione del-la Triestina, viene da chiedersi con quanti e

quali effettivi gli alabardati con-durranno in porto la stagione. Tra gli alabardati anche capitan Luca Piscopo, che così racconta il de-licato momento personale e del calcio giuliano.«È da due settimane che sono fuo-ri rosa, senza motivazione ufficiale. Con il comunicato che abbiamo emanato si sono incrinati i rap-porti con la società e si è fatta passare l’esclusione come scelta tecnica; in realtà non è così. Basti pensare che questa “scusa” faceva riferimento ad un match a cui non ho preso nemmeno parte…». È un Luca Piscopo molto amareg-giato quello che racconta ciò che sta avvenendo nella sua Triestina. La scelta di denunciare pubbli-camente le difficoltà societarie ha portato come conseguenza l’esclusione dalla squadra: «Ave-vamo il diritto di far sapere a tutti in che condizioni andavamo avanti. Rasentiamo il ridicolo. Ho visto allenamenti con 12 persone ed il mister dei portieri districar-si 10 minuti con noi e 10 minuti con i compagni fra i pali. Alla fine non abbiamo ottenuto nulla – ha aggiunto sconsolato il capitano -, anzi, c’abbiamo rimesso. C’è chi è a casa, chi fuori rosa, chi le ha

Il puntoLacostantedelcampionatodiEccellenzaquest'annosembraessereilsoloLumignacco.Im-placabiliirossoblùcontinuanonellorocamminosolitarioalverticedeltorneo,conunoscorediottovittorieindieciin-contri.OrailcalendariolimettecontrounChionschefinoranonèriuscitoadimostrareilpro-priorealepotenziale,alternandoprestazioniinteressantiadaltredecisamentesottotono.IntantoalCjarlinsMuzanesispe-ravachel'arrivodelsergentediferroVittoreportasselatantoagognatascossa:ebbenelascossac'èstata,maèstatapiuttostoeffimerasesipensacheèdurataunasoladomenica.GiànelloscorsoturnocontrolaGemonesegliorangesonotornatiadevidenziaretuttelepecchemesse inmostradurantelagestioneGiatti.Eilprossimoclientenonècertodeimigliori,vistocheFabbroecompagnisonoattesinellatanadiunCordenonsche,zit-tozitto,sièportatodasoloalsecondoposto.OcchiopoiallaGemonese:l'undicidiPittilinofinorasièrivelataunabellis-simasorpresa:laManzanese,prossimaavversaria,èavvisata.

Fabio Pittilino

ECCELLENZA

sentite. Ma dovevamo smuovere l’ambiente». Ora circola la voce della cessione della società da parte del pre-sidente Pontrelli e la situazione potrebbe sbloccarsi: «Domenica il presidente ha parlato ma non ero presente. Mi è stato detto che ha firmato un contratto prelimina-re ma te lo dico in franchezza, in questi mesi ne ho sentite talmente tante che se non vedo non credo. Certo, il fatto di essersi sbilan-ciato sul giornale può essere un qualcosa che fa pensare a fondi di verità. Si è parlato di pagamenti entro giovedì ma c’è qualche con-trosenso. Vedremo. Per me se ci fossero stati i soldi avrebbero già pagato». Inevitabile in una situazione de-

licata pensare al futuro: «Vorrei tornare. C’è tutta la mia disponi-bilità al reintegro, ma credo che valga per tutti i fuori rosa. Se le cose verranno fatte seriamente non diremo di no. Mi auguro che si sistemi tutto, io voglio restare qui. Dopo quattro splendidi anni e oltre 100 presenze sono legatis-simo a questi colori e spero che la tifoseria si possa riavvicinare a noi, in tutti i sensi». La chiusa è sulla situazione in clas-sifica, precaria al momento: «La posizione rispecchia la situazione esterna, il tutto dettato dal caos che c’è in società. Io credo che con il reintegro di tutti ci siano chance concrete di risalire: siamo un gruppo valido che può togliersi soddisfazioni». (l.f.)

LO SQUADRONE DI ECCELLENZA E PROMOZIONE

Fabio Faganello(PrataFalchi)

Alfonso Zienna(Sangiorgina)

Peter Kalin(Gemonese)

Davide Grotto(Porcia)

Leonardo Uanetto(Sevegliano)

Gianluca Potenza(Vesna)

Andrea Osso (Virtus Corno)

Predrag Arcaba(Ism Gradisca)

Alberto Favero(Tricesimo)

Marko Kocic(Sistiana)

Luca Sirigu(Brian)

VOTA

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UDINESECALCIO

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CALCIOUDINESE

A.S.D. CORDENONS CALCIO - ROSA 2015/2016

COGNOME NOME DATA DI NASCITA RUOLO

AHMETAJ JULIAN 30/05/1988 ATTACCANTE

CAMPANER FABIO 03/01/1977 DIFENSORE

CARLON FEDERICO 24/11/1996 DIFENSORE

CEOLIN MATTIA 07/07/1996 CENTROCAMPISTA

DE NARDI GIOVANNI 31/07/1982 CENTROCAMPISTA

DE PIN FEDERICO 16/05/1991 CENTROCAMPISTA

ENDRIGO DAVIDE 20/10/1997 CENTROCAMPISTA

ERODI MATTEO 21/06/1991 DIFENSORE

FACCA MARCO 16/01/ 1995 CENTROCAMPISTA

FRANZIN MATTEO 26/03/1988 DIFENSORE

GEROLIN LUCA 20 /11/1993 CENTROCAMPISTA

LUVISOTTO ANDREA 22/05/1997 ATTACCANTE

POLOTTO ANDREA 27/07/1986 PORTIERE

POSOCCO ANDREA 14/09/1981 PORTIERE

ROMAN DEL PRETE MANUEL 09/01/1980 ATTACCANTE

RUSSO AMEDEO 14/03/1983 DIFENSORE

SCIAN DINO 09/12/1989 ATTACCANTE

SESSOLO MASSIMILIANO 30/04/1982 ATTACCANTE

SISTI GIULIO 01/07/1997 DIFENSORE

TERPIN ANTONIO 23/04/1998 CENTROCAMPISTA

URBANETTO LUCA 28/07/1994 ATTACCANTE

ZUSSO MATTEO 13/07/1987 CENTROCAMPISTA

DIRIGENTI

COGNOME NOME RUOLO

TURRIN MAURO PRESIDENTE

POLOTTO NADIO V. PRESIDENTE

ZANESSI MARCO DIRETTORE SPORTIVO

ADDESA GIUSEPPE SEGRETARIO

CONTE MAURO ALLENATORE

PIVA ALESSIO ALLENATORE PORTIERI

ROLLO LUCA PREPARATORE ATLETICO

MUCIGNAT FABIO MASSAGGIATORE

TOMASELLA MARCO ACCOMPAGNATORE

A.S.D. CORDENONS CALCIO

eccellenza

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La città friulana, grazie al lavoro di organizzazione del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia e al sostegno dell’Udinese Cal-

cio, ha aperto per l’occasione le porte del nuovissimo Stadio “Friuli” dove si è svolto il convegno di pre-sentazione per i dirigenti, tecnici e medici delle società dilettantistiche del territorio. Dopo l'introduzione al convegno del moderatore Antonino De Blasi, a fare gli onori di casa è stato *Gianni Toffoletto*, presiden-te del CR Friuli Venezia Giulia, che ha voluto ribadire l’impegno della LND per la tutela dei sui tesserati: “*Oggi non era assolutamente pos-sibile mancare a questo appunta-mento perchè si parla di nutrizione, un tema fondamentale che grazie a questa campagna sta tornando al centro dell’attenzione*”. Sono in-tervenuti anche *Ermes Canciani*, Vice Presidente CR FVG, e *Renzo Burelli*, Consigliere federale LND (area nord): “*la LND sta facendo

un lavoro impressionante di pre-venzione per i giovani dando un esempio positivo a tutto il mondo sportivo*”. Nutrizione è salute ha trovato un altro convinto soste-nitore in *Franco Collavino*, Diret-tore Generale Udinese Calcio: “*Va fatto un grande plauso a questa iniziativa e nello specifico a LND e FIGC per averla messa in piedi. Questo significa un miglioramento della mentalità che può solo fare il bene del calcio italiano* ”. Dopo i saluti istituzionali è toccato al dott. *Giovanni Marzaro* della FMSI en-trare nel vivo del tema illustrando il modello alimentare promosso dall’iniziativa e sviluppato per of-frire ai calciatori e agli allenatori le corrette nozioni per affrontare al meglio l’attività agonistica. Tutte le informazioni sono presenti all’inter-no dei kit della nutrizione distribuiti in occasione di ogni convegno, per un totale di 1.500.000 opuscoli per le famiglie e 30 mila manuali per i tecnici. Il dott.* Fabio Tenore, *me-

dico sportivo dell’Udinese Calcio, ha sottolineato come il suo club sia particolarmente attento ai comportamenti a tavola dei pro-pri tesserati, ribadendo come un corretto stile alimentare sia deter-minante tanto in allenamento che in partita: “*L’Udinese ha sviluppato un’area di adattamento agonisti-co che segue in tutto e per tutto i propri calciatori. E’ importante sapere quali alimenti assumere e quando a seconda del momento della giornata*”. A stuzzicare anco-ra di più l’interesse dei tantissimi partecipanti sono stati gli inter-venti di alcuni ex idoli bianconeri come *Alessandro Calori* , *Valerio Bertotto*, oggi lanciati nella car-riera di allenatori, e *Paolo Poggi*, attualmente coordinatore tecnico del settore giovanile dell’Udinese, che hanno rivelato alcuni curiosi aneddoti relativi alla loro esperien-za da calciatori soffermandosi poi sul ruolo del mister per la corret-ta nutrizione dei giocatori. “Da ex

PRESENTATA LA CAMPAGNA DI EDUCAZIONE ALIMENTARE LNDLa campagna di educazione alimentare della FIGC-Lega Nazionale Dilettanti,realizzata con in collaborazione con la Federazione Medico SportivaItaliana, è stata protagonista lunedì sera a Udine

calciatore ho potuto verificare personalmente i benefici di una corretta alimentazione - ha sot-tolineato Poggi - perché influenza in modo determinante le presta-zioni in allenamento e in partita, inoltre permette di recuperare meglio gli sforzi sostenuti”. Dello stesso avviso i due indimenticati capitani dell’Udinese. “La mia prima nutrizionista è stata mia nonna - il commento di Calori - Le famiglie infatti, così come gli allenatori e i professionisti, devono indirizzare i ragazzi a prestare la massima at-tenzione alle abitudini alimentari, sopratutto oggi che sono richieste prestazioni agonistiche continue”. Queste invece le parole di Bertot-to: “Ho capito che per diventare un professionista dovevo curare anche altri aspetti al di fuori del rettangolo di gioco, l’alimentazione era uno di questi. A tutti i ragazzi che alleno cerco di inculcare questa cultura.” *Antonino DE BLASI* *Area Comunicazione - FIGC LND CR Fvg*

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CALCIOECCELLENZA

ASSALTO ALLASANGIORGINAZWOLF

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PRIMA CATEGORIACALCIOPROMOZIONECALCIO

GIROnE A

Ha di che mangiarsi le mani la Pro Cervignano per il pareg-gio rimediato sul campo di un Sevegliano ridotto in inferio-rità numerica praticamente

per tutta la partita. A fare il punto della situazione in casa gialloblù è Davide Zwolf, uno dei punti fermi dell’undici di Pozzar, nonostante la giovane età.- Quanta amarezza c’è per il pari di sabato?«Poteva e doveva essere la partita che ci avrebbe permesso di mettere la testa avanti e uscire da un periodo caratte-rizzato da alti e bassi. Purtroppo non è andata come ci aspettavamo. Fin da subito il match si era indirizzato sul binario giusto con l'espulsione di Bertossi, e avevamo chiuso il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa non siamo stati capaci di chiudere la gara, e con una prestazione di grande orgoglio il Sevegliano è riuscito a rimettere in piedi la partita. Ad ogni modo, all'inizio dell'anno l'obiettivo prefissato erano i pla-yoff. Nonostante la posizione in classifica siamo ancora lì a lottare per il quarto-quinto posto che è a 3 punti. Dobbiamo prima però guardarci sotto e stare attenti a non commettere altri passi falsi».- Cos’ha provato ad indossare la fascia di capitano?«Sono di Cervignano e per me è un grande onore rappresentare la mia città. Essendo assenti Panozzo e Ferro, è toccato a me portare la fascia. Una grande emozione e soddisfazione, ma soprattutto una note-vole responsabilità».- Se dovesse descrivere Pozzar come allenatore cosa direbbe?«È un tecnico molto preparato, nonostan-te questa sia la sua prima esperienza. Durante la settimana lavoriamo molto bene con lui, pretende il massimo e ci dà tanta fiducia, il clima è dei migliori. Sente molto la partita, e soprattutto la prossima contro la Sangiorgina, dove ha militato per molti anni».- Cosa ne pensa di questo campionato di Promozione?«È un torneo molto equilibrato. A parte le

prime tre squadre che stanno scappando, siamo sette squadre racchiuse in 3 punti, quindi, ogni partita è fondamentale e non è mai facile, soprattutto, contro le ultime che tendono a chiudersi e a ripartire. San Luigi e Juventina sono squadre costrui-te per vincere il campionato e si stanno confermando. Il Costalunga è la vera sor-presa. Nessuno se lo sarebbe aspettato. Alla 14esima giornata li affronteremo e vedremo cosa succederà. Tra le prime tre in classifica quella che mi ha impressionato di più è il San Luigi, una squadra compatta e con una mentalità vincente. Penso sia la candidata numero uno al titolo».- Pregi e difetti di questa Pro Cervi-gnano?«Il nostro punto di forza è il gruppo, non ci sono giocatori in squadra che da soli ri-escono a spaccare gli equilibri. Siamo stati capaci di creare grattacapi a chiunque, anche alla capolista. Dal punto ci vista tecnico siamo ben attrezzati, e siamo gui-dati da un grande mister. Sicuramente un nostro punto debole è il cinismo. Ad ogni partita non raccogliamo ciò che seminia-mo. Dobbiamo essere più determinati e consapevoli dei nostri mezzi. E un pizzico di fortuna non ci farebbe male».- Alle porte l’atteso derby con la San-giorgina, da affrontare senza gli infor-tunati Beltrame e Panozzo...«Come ogni derby sarà una partita spe-ciale. È una gara fondamentale per capire dove possiamo arrivare La Sangiorgina è una squadra ben attrezzata e tosta, guidata da un mister preparato e navigato come Scarel, e in campo ha giocatori di spessore come Cojaniz, Tardivo e Zienna. Sarà una bella sfida contro il mio collega Fabrizio Dose, ma mi auguro di batterlo. Noi giochiamo in casa e abbiamo il dovere di imporre il nostro ritmo e il nostro gioco. Una delle nostre armi sono le ripartenze e la fantasia del trio Braidotti-Paneck-Pavan. Dovremo essere cinici e compatti senza concedere opportunità ai rivali. La Sangiorgina non avrà vita facile, ve lo assicuro».

Massimo Muzzin

La sconfitta interna del Pravisdomini contro il Lignano è costata la panchina a Gianluca Rorato. Il trainer veneto non è più l’allenatore degli orange che hanno affidato la squadra all’ex tecnico della Spal Cordovado, Renzo Marzio. Primo ostacolo il derby di domenica contro l’Union Pasiano. Attualmente il Pravisdomini, accreditato ad inizio stagione come una delle potenziali pretendenti al titolo, è relegato al quart’ultimo posto del campionato di Promozione A a soli 9 punti in 10 incontri disputati. Rimanendo nella bassa, ma in quella friulana, altro derby in arrivo è quello tra Lignano e Brian: gara da tripla nonostante la posizione di classifica certamente non idilliaca degli uomini di Muzzin. I biancazzurri hanno però il potenziale per mettere in difficoltà chiunque, capolista compresa. Insidia Spal Cordovado per il Casarsa: i giallorossi sono ancora imbattuti in trasferta e si confermano mina vagante del raggruppamento. Scontro salvezza, invece, tra Bannia e Pro Fagagna. Flumignano a parte, sembrano al momento le due candidate principali a giocarsi l'ultima piazza per non retrocedere direttamente.

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Girone BImpegnodanonsottovalutareperlacapolistaSanLuigicheseladovràvederecontroun'Ol3ancoraimbattutatralemuraamiche.FaedesireducidalpariracimolatoaRonchi,maincasagliorangesonotuttaun'altrasquadra.IlCostalungasperaquantomenoinunpari,inmodotaledapoteragganciareisanluiginiincasodiesitopositivodellaspedizionesulcampodelSanGiovanni.LaJuventinadovràinvecefareiconticonunPrimorecchehacominciatoaprenderelemisureallanuovacategoria.DavanzoecompagnivengonodallabuonavittoriainternacontroilGonars,ealmomentosisonoinquestomodotiratifuoridalleacquetorbidedelbassoclassifica.DopolaprovadiorgogliomessainlucecontrolaProCervignano,ilSeveglianopunteràafarepunteggiopienosulcampodiunoZaulecheincasahafinquiracimolatosolo7puntiin5partite.

PROMOZIONE - GIRONE A22/11/201511^ GiornataBANNIA - PRO FAGAGNACASARSA - SPAL CORDOVADOFLUMIGNANO - FIUMEBANNIAFULGOR - AURORA REMANZACCOLIGNANO - BRIANPORCIA - TORREPRATAFALCHI - SESTO BAGNAROLAUNION PASIANO - PRAVISDOMINI

PROMOZIONE - GIRONE B22/11/201511^ GiornataGONARS - TRIESTE CALCIOJUVENTINA - PRIMORECOL3 - SAN LUIGIPRO CERVIGNANO - SANGIORGINAS.ANDREA SV - SISTIANAS.GIOVANNI - COSTALUNGAVALNATISONE - RONCHIZAULE - SEVEGLIANO

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CALCIOUDINESE

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CALCIOFOTOGALLEY

SeveglianoPro Cervignano’

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promozioneGIR. B

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UDINESECALCIO

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FOTOGALLEYCALCIO

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A.S.D. DIANA DI SAN VITO DI FAGAGNA - ROSA 2015/2016

COGNOME NOME DATA DI NASCITA RUOLO

BANCE VALENTIN 17/07/1995 ATTACCANTE

BARBIERI ANDREA 09/08/1985 DIFENSORE

BULFONE CRISTIAN 21/01/1996 ATTACCANTE

BUTTAZZONI MARCO 05/03/1993 CENTROCAMPISTA

CARNELOS MATTEO 15/02/1992 ATTACCANTE

CHERSICOLA LORENZO 24/02/1990 ATTACCANTE

COLAUTTI KEVIN 29/11/1995 ATTACCANTE

D’ANTONI DIEGO 21/02/1995 DIFENSORE

DI BENEDETTO PAOLO 18/01/1985 DIFENSORE

FALLETTI ANDREA 25/10/1981 CENTROCAMPISTA

JAKUPOSKI ARIF 26/09/1995 ATTACCANTE

MARCUZZI NICOLA 27/11/1991 CENTROCAMPISTA

MASOTTI EMANUELE 12/11/1980 DIFENSORE

NONINO SIMONE 05/06/1996 PORTIERE

PECILE GABRIELE 26/05/1994 CENTROCAMPISTA

PECORARO MATTEO 21/05/1993 DIFENSORE

PONTE ALESSANDRO 30/09/1976 CENTROCAMPISTA

PONTONI NICOLAS 22/07/1990 DIFENSORE

TONIZZO DAVID 13/02/1980 CENTROCAMPISTA

TOPPAZZINI MATTEO 29/04/1992 PORTIERE

TECNICI

COGNOME NOME RUOLO

FOSCHIANI LORIS ALLENATORE

RIGIHINI MAURIZIO AIUTO ALLENATORE

NOBILE MARCO ALL. PORTIERI

DIRIGENTI

COGNOME NOME RUOLO

MARIUTTI BRUNO PRESIDENTE

LAUZANA ROMANO DIR. SPORT.

MAZZUCATO URBANO SEGRETARIO

COIANIS RENATO CONSIGLIERE

MAZZUCATO GRAZIA CONSIGLIERE

FABBRO SARA CONSIGLIERE

MATTIUSSI FRANCESCO CONSIGLIERE

MICOLI FABIO CONSIGLIERE

PIGNOLO MAURO CONSIGLIERE

URBANETTI GIORGIO CONSIGLIERE

PUGNALE LUIGI CONSIGLIERE

VUATTOLO GIORGIO CONSIGLIERE

DOMENICA6 DICEMBRE

ore 11.00 presso Palestradi San Vito di Fagagna

A.S.D. DIANA 1a categoria girone B

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PRIMA CATEGORIACALCIOPRIMA CATEGORIACALCIO

Alla fine è arrivata la prima sconfitta in campionato per il Diana sull’ostico campo dell’Atletico Fauglis. Un 3-1 che comunque non fiacca l’entusiasmo in quel di San Vito di Fagagna, come te-

stimoniano le parole del presidente biancazzurro, Bruno Mariutti.- Presidente, con questa sconfitta si chiude una lunga scia positiva…«Sì, arrivavamo da un’ottima serie di risultati fra Campionato e Coppa. Però la vedo tutto sommato come una sconfitta "positiva", nel senso che ci fa tornare un po’ con i piedi per terra. Ora si spera che sia stato solo un piccolo intralcio nel nostro cammino. Poi a ben vederla è stata una partita strana. Loro hanno meritato di vince-re ma il passivo è stato troppo duro nei nostri confronti. Un primo tempo assolutamente alla pari, anzi, la migliore occasione per passare in vantaggio l'abbiamo creata noi e probabilmente un gol nostro avrebbe cambiato le sorti della partita. Poi è arrivato l'eurogol di Salvador. Il secondo tempo ovviamente abbiamo provato da subito a spingere in cerca del pareggio e ci

siamo sbilanciati troppo, dando l'opportunità a loro di chiudere la partita con altre due belle realizzazioni».- Cosa non ha funzionato?«Penso che da parte nostra si sia sbagliata l'in-terpretazione della partita: non abbiamo giocato come nostro solito palla a terra, abbiamo sempre tentato l'azione tramite il lancio lungo in avanti con scarsi risultati, ed inoltre abbiamo sfrutta-to poco le fasce. Però da sottolineare anche la forza dell'avversario: lo conoscevo poco, e mi ha impressionato soprattutto in difesa, veramente una delle migliori fin qui viste. D'altronde anche loro arrivavano imbattuti e con pochi gol presi. La cosa paradossale, se vogliamo, è che l'attacco forse è il loro reparto più debole».- Una sconfitta che comunque non suona come un campanello d’allarme?«Assolutamente no. Ripeto, in un campionato è normale perdere, gli episodi si bilanciano prima o poi. L'importante è rifarsi subito e mantenere il passo. La classifica è corta e conta mantenere l'attenzione alta già nella prossima insidiosa sfida con la Torreanese. La squadra sta bene ed è

TANTI AUGURIDIANA!

PROSSIMO TURnO

Campionato riaperto nel girone A. Il Camino battendo il Vivai Rausce-do nel big match dello scorso turno si è portato a quattro punti dalla vetta. Fari puntati sul derby che op-porrà i ragazzi di Temporini al Teor di Davì, finora quasi impeccabile nelle sue gare interne. Da tripla la sfida tra San Quirino e Vivai Rauscedo con i templari chiamati

a risollevarsi dopo lo scivolone sul campo dell'Union Rorai. In ottica salvezza, invece, assume notevole interesse la gara tra Vallenoncello e Corva, con i pordenonesi ancora a secco di vittorie nelle gare inter-ne fin qui disputate.Nel girone B, il campionato vive nel segno della più totale incer-tezza. Ben otto squadre raccolte

in soli 4 punti. Indubbiamente uno dei tornei più entusiasmanti degli ultimi anni. Sfide da vertice su tre campi: a Risano i bianconeri locali si apprestano ad affrontare il derby con il Santamaria; il Diana dovrà dimostrare di aver smalti-to la scoppola dello scorso turno affrontando l'ostica Torreanese; il Rive D'Arcano dovrà invece mette-

re a posto un po' di cose in difesa in vista della sfida alla Buiese. E in tutto questo ad avvantaggiarsi potrebbe essere la Tarcentina, chiamata all'impegno meno osti-co sul campo del fanalino di coda Azzurra Premariacco.Nel girone C, invece, la neocapoli-sta Pro Gorizia sarà di scena nella tana del Mladost.

al completo, mancherà solo il portiere che si è stirato proprio domenica».- Dove pensa possa arrivare questo Diana?«Il mio obiettivo per ora rimane salvarsi il prima possibile, poi se abbiamo la fortuna e la forza di rimanere nelle prime posizioni, ben venga. L'anno scorso abbiamo affrontato una categoria come la Promozione che forse per noi era proibitiva ma abbiamo lottato fino alla fine e ci hanno condannato solo i play-out. Abbiamo deciso di ripartire con lo stesso mister, di cui abbiamo grande fiducia, e abbiamo rifatto in gran parte la squadra. La nostra è una realtà piccola, in una zona che non ha grosse aziende e che non ci permette di avere grosse risorse. Il Comune, nonostante tutte le difficoltà, ci supporta come meglio può, ma non si possono chiedere miracoli. Ecco perché dobbiamo fare le cose in maniera oculata.».- Quindi non avete intenzione di tornare sul mer-cato a dicembre?«No non ci sarà nessun movimento. L'organico at-tuale è ben assortito ed anzi forse la rosa è anche troppo ampia. Avere un gruppo di 20 persone tutti potenziali titolari porta ad avere grande concor-renza su tutti i ruoli e magari qualche giocatore fra un pò di tempo potrebbe essere scontento dei minuti giocati. Ma mister Foschiani da questo punto di vista sta lavorando bene, ruota almeno un paio di giocatori a partita ed utilizza sempre i cambi a disposizione. Poi se continua ad ottene-re risultati chi può rimproverargli qualcosa. Per quanto mi riguarda la mia prima preoccupazione è far quadrare il bilancio, ora siamo in ordine e non abbiamo ulteriori risorse da investire». - Questo è un anno speciale per il Diana, visto che tra pochi giorni compirà 50 anni…«Sì, il Diana Calcio è nato nel dicembre del 1965. Colgo l'occasione per ricordare che il 6 dicembre presso la palestra di S.Vito di Fagagna, alle ore 11, ci sarà la celebrazione di questo evento. L'obiettivo è portare tutti gli ex presidenti, allenatori e calciatori ad essere presenti a questa iniziativa e di festeg-giare insieme questa ricorrenza. Inoltre ci sarà una mostra fotografica e seguirà un rinfresco per tutti. Spero che anche grazie al vostro supporto arrivi il messaggio”. E allora, tanti auguri Diana!

Massimo Melato

GIRONE A 11^ Giornata22/11/15BARBEANO - UNION RORAIGRAVIS - VAJONTMANIAGOLIBERO - CEOLINICODROIPO - PALAZZOLOS.QUIRINO - VIVAI RAUSCEDOTEOR - CAMINOVALLENONCELLO - CORVAVALVASONE - VALERIANO

GIRONE B 11^ Giornata22/11/15ANCONA - RIVIERAAZZURRA PREMARIACCO - TARCENTINADIANA - TORREANESELAVARIANMORTEAN - ATLETICO FAUGLISREANESE - BEARZIRISANESE - SANTAMARIARIVE D'ARCANO - BUIESEUNION MARTIGNACCO - RAGOGNA

GIRONE C 11^ Giornata22/11/15DOMIO - ISONZOISONTINA - PRO ROMANS MEDEAMARIANO - BREGMLADOST - PRO GORIZIAPORPETTO - CORMONESESOVODNJE - GRADESETERZO - FO.RE.TURRIACOZARJA - AQUILEIA

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CALCIOSECONDACATEGORIA

Tre anni di purgatorio per il Venzone che ora ha de-ciso di cambiare marcia. In estate gli acquisti sono stati mirati. E oggi i risultati

si vedono con il terzo posto alle spalle della corazzata Tagliamento e degli ambiziosi Grigioneri. Lassù tra le pri-ma, direttamente sul podio, almeno per ora, ci sono anche loro i rossoblu, la sorpresa, la squadra rivelazione di questo inizio campionato. Prima del Colloredo, costruito per vincere. Pri-ma della Nuova Sandanielese fresca

di retrocessione e con tanta voglia di riscatto. Paolo Tea, responsabile della prima squadra, al suo primo anno di esperienza in questo ruolo, cerca di smorzare gli entusiasmi che stanno accompagnando l’intero ambiente. “La società ha costruito una squadra per i playoff. Poi vedremo cosa acca-drà. Prima però dobbiamo migliorare in alcune fasi di gioco”.- A che cosa si riferisce?“Creiamo tanto, ma alla fine concre-tizziamo poco. Le partite dovremmo chiuderle già nel primo tempo. Andia-

mo in vantaggio ma invece di met-tere a segno tre gol, non riusciamo a dare il colpo del ko all’avversario e così ci tocca soffrire fino alla fine”.- Questi sono forse particolari che miglioreranno con il tempo. Nel frattempo vi potete godere il terzo posto in classifica, che non è cosa da poco”.“Sì è vero. Questa piazza merita una categoria superiore. Abbiamo spes-so giovani talentuosi nel paese, ma cosa si sa non sempre dai giovani si raccolgono i risultati sperati. Anzi. Così tocca prendere calciatori da altri paesi. Comunque le possibilità ci sono. La società ha deciso di pun-tare su playoff. Ma è ancora troppo presto per stilare un bilancio”.- Quando si comincerà a parlare in termini concreti?“Da gennaio. Il campionato inizia con l’anno nuovo. Anche perché molti ora si rinforzeranno. Il Ciconicco ad esempio ultimo in classifica ha presto in prestito Tiepolo dal campionato carnico. Noi invece non

Il Responsabile della prima squadraPaolo Tea “Invidio il potenziale

d’attacco del Colloredo.Noi? Sprechiamo troppo

È TORNATO IL VENZONEOBIETTIVO I PLAYOFFÈ la squadra rivelazione di questo inizio campionato nel girone B. I rossoblu alle spalle di Tagliamento e Grigioneri. “Non andremo sul mercato come le altre squadre”

ricorreremo al mercato perché la base c’è già. Gli acquisti quest’estate sono stati mirati in base alle esigen-ze della società. Semmai è un po’ difficile far conciliare il lavoro con lo sport. Molti dei nostri giocatori lavorano a turno e quindi abbiamo 5 o 6 defezioni ad allenamento. E, si sa, il lavoro viene giustamente prima”.- Dopo tre anni di chiaro scuro si può comunque puntare in alto.“Sì, anche se l’anno scorso le spe-ranze per poter ripartire c’erano. La squadra era partita altrettanto bene. Poi ha avuto un periodo buio. Ha risalito la china, si è salvata con cinque giornate d’anticipo e for-se sul più bello, quando i playoff potevano essere alla portata si è rilassata”. - Chi potrebbe impensierirvi nella lotta alla promozione“Sono curioso di vedere all’opera il Tagliamento. I Grigioneri sono una buona squadra. E invidio molto il potenziale d’attacco del Colloredo”.

D.V.

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GIOVANILICALCIO

LE ULTIMEDAI CAMPI

Nel girone Acadono le grandiGiornata strana nel girone A di Seconda Categoria, dove cadono tutte le regine. Nel testa – coda il Calcio Aviano subisce la prima battuta d’arresto ad opera del Morsano che agguanta così anche la prima vittoria in campionato. Non ne approfitta per il sorpasso la Tilaventina, sconfitta con il minimo sforzo dal Tre S Cordenons. Va ko anche il Villanova che si fa superare in casa dal Tiezzo. E così dopo dieci giornate la classifica si presenta molto corta con ben otto squadre raccolte in appena sette punti. Bagarre anche nei bassifondi. Solo il Real Castellana rimane a quota zero nella casellina delle vittorie. Nel raggruppamento B nuovo

sorpasso in testa alla classifica. I Grigioneri si fanno sorprendere dall’Atletico Grifone al termine di una gara molto combattuta .Il Tagliamento si impone nel big match con il Forum Julii e diventa la nuova regina. Attenzione però al Venzone che con i tre punti conquistati in casa ai danni dei Rangers sale sul podio. Nel gruppo C il Torre frena la corsa del Rivolto e rimette in gioco la Serenissima che ottiene lo scalpo ai danni del Tre Stelle. Bene anche il Flambro dopo il balck out di domenica scorsa. Pioggia di reti nel girone D. La capolista Primorje ne fa sette contro l’Azzurra Gorizia, la Roianese addirittura nove contro il Sagrado. In terza categoria si conferma il dominio assoluto del Pozzuolo nel girone B con la settima perla conquistata in casa del San Gottardo. Nel girone A si conclude con un pareggio a reti inviolate il big match tra Calcio Zoppola e la diretta inseguitrice Vibate. Infine nel girone C il Fiumicello torna nuovamente al comando

Continua senza soste la marcia del Flaibano che dopo il ko con la Sanvitese ha solamente collezio-nato vittorie. I campioni in carica, insomma, sono tornati e fanno sul

serio. Lo sa bene il Prata, ultima “vittima”, sepolta da quattro reti. Spina nel fianco il Tricesimo che supera anche il temuto – alla vigilia - fanalino di coda, Torre, e rimane a una sola lunghezza di distanza dalla capo-lista. Non perdono colpi il Cjarlins Muzane e la Spal Cordovado mentre il Casarsa dice probabilmente addio a ogni sogno sbattendo contro il coriaceo Tolmezzo. Nel girone B il Trieste Calcio continua a fare campionato a sé comandando la classifica con sei lunghez-ze di vantaggio sul Lumignacco. Autentica bagarre dal terzo posto fino a metà clas-sifica, ma la sensazione, a meno di colpi di scena, è che dopo 10 giornate il campionato sia già chiuso. Nella categoria Allievi la Sa-

cilese ottiene, battendo il Prata, il pass per l’Elite. Bene anche la Nuova Sandanielese. Le furie rosse si impongono con facilità sul fanalino di coda Martignacco e tengono a debita distanza le inseguitrici. Al Donatello va stretto il pari con il Tolmezzo che con una giornata in meno ora può operare il sorpasso decisivo. Tutto invariato nel girone C: Ancona, Tricesimo e Sanvitese sembrano al riparo da ogni insidia. Discorso chiuso nel raggruppamento E con Ism Gradisca e Trieste Calcio già qualificate. Tra i giova-nissimi sofferta vittoria del Fontanafredda sul campo del Tolmezzo. Ma tanto basta per ipotecare l’Elite. Tre punti importanti anche per il Donatello sul terreno del Tre Stelle. Nel girone C i Rizzi tengono aperte le speranze dopo il pirotecnico 5 a 4 in casa del Prata. Tre punti pesantissimi dell’Ancona sul Trieste in un girone, quello D, che vede sempre più al comando il Cjarlins Muzane.

TESTA A TESTATRA FLAIBANO E TRICESIMO

Juniores È una lotta a tre: Udine Ut Rizzi finora ha compiuto solamente un passo falso e co-manda la classifica seguita da Azzurra e Nuova Sandanielese. La Serenissima battuta a sorpresa in casa del Fulgor, alla sua prima vittoria in questo campionato, sembra aver ceduto le redini.

Allievi Nel girone A resiste saldamente al coman-do il Tricesimo inseguito dall’Aurora che domenica ha avuto ragione dell’Arteniese. Resta agganciata al duo di testa la Tarcen-tina corsara in quel di Reana del Rojale. Nel girone B infine resiste la leadership del Forum Julii che però ha una gara in più rispetto al Pagnacco, a quota 19 punti e con

una difesa da primato (solo tre reti subite in sette gare).

Giovanissimi La Majanese sale sull’ottovolante. Ottava vittoria di fila per i gialloblu che questa volta si impongono nel big match con i Rangers. Incollati alla scia della capoli-sta restano ora solo i Deportivo Juniors.Nel girone B il Virtus Corno riapre il cam-pionato fermando la capolista Aurora, al suo primo pareggio, ma il Trivignano non ha la forza per imprimere una svolta de-cisiva, sciupando una grossa occasione in casa contro il Forum Julii. Torna in gioco l’Azzurra Premariacco vincendo contro il Moimacco.Infine nel girone C la Sangiorgina si aggiu-dica il derby con il Gonars e resta in testa.

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LA VITTORIA SUL PORDENONE PORTA A 23 I SUCCESSI INTERNI DI FILA DEI SEGGIOLAI

EXPLOIT GIALLOBLU'

Manzano detta legge nel campionato regionale di calcio a 5: i seggiolai regolano per 2-0 il Pordenone e mantengono con piglio autoritario la vetta della classifica . Al ritmo

dei seggiolai reggono Bassa Futsal e Palmanova mentre perde ancora terreno la Torriana. Ri-sorge il Pentacor Grado e risale anche il Gold Feet: questa la sintesi di una giornata che aveva come campo principale Manzano, dove i ramar-ri del presidente Binot han cercato di fare lo sgambetto alla capolista, missione fallita, un gol di Teixeira ed uno di Torossi sanciscono l’ennesima vittoria, la 23esima di fila in casa, dei gialloblù che mantengono il vertice con sei punti di vantaggio. Alle loro spalle attenzione al Palmanova, altro team in grande salute come testimoniano le cinque vittorie di fila: per il Ta-vagnacco di Polo Grava in Piazzale Cavalleria è notte fonda ed il 6-0 finale testimonia il divario attuale tra i due club. La Bassa Futsal torna invece al successo in trasferta, sbancando in carrozza il campo del Tergesteo per 1-6 e ri-mane in scia alla vetta appaiata agli amaranto; dietro si registra un grande assembramento con la classifica che si accorcia e si compatta:

rinviata Lignano-Futsal Udinese, da registrare in particolare l’ennesimo passo falso interno della Torriana un punto in tre partite, fermata sul 4-4 da una Svt Futsal trasformata dalla cura di mister Odorico, mentre risorge dalle ceneri il Pentalcor Grado: bella prova, quella disputata dai ragazzi del presidente Corbatto a Prata, in una gara da dentro o fuori in pratica risolta da un gol di Susic con la difesa predisposta da Movio che è risultata imperforabile con un Stevanovic in gran forma tra i pali. Nell’altro anticipo del venerdì rocambolesca vittoria del Gold Feet in casa del fanalino Udine City: dopo esser stati sotto per 4-6 decisiva è risultata la mossa di-sperata del portiere volante con Medeot che fa la differenza nel 7-6 finale per la squadra di mister Acampora.Era una gara da non fallire invece quella che attendeva l’Adriatica fanalino di coda nel cam-pionato di serie B contro il Forli: i romagnoli infatti precedevano in graduatoria la squadra del presidente Rizzo, che chiudeva mestamente la prima frazione sotto di quattro reti. Nella ripresa arrivava la reazione dei ragazzi di mister Marega, ed il 5-5 finale per come si erano messe le cose in campo, è tutt’altro che da disprezzare..

FLASHKAPUNVIAGGIAVERSO

ILTITOLODIBOMBER

ILMIMETICOSTEVANOVICINGRANDESPOLVERO

MIKLASIRICICLAPORTIERE...EDICLASSE

La doppietta siglata in Sacca dei Moreri contro il Tergesteo permette a Tine Kapun (Bassa) di aumentare il vantaggio sugli inseguitori, tutti fermi con le polveri bagnate, in classifica marcatori. Sono 13 le reti siglate dal pivot sloveno. Con 10 reti segue il terzetto formato da Dimarch (Torriana), Frosutto (Manzano) e Aziz (Maccan)

In campo dall’inizio per l’assenza del portiere titolare Pitta, il gigantesco estremo di origine serba è uno dei principali protagonisti dell’inconsueta vittoria di misura (1-0) in casa del Maccan. Sarà stata la divisa di gioco completamente uguale (maglia e pantalone...ndr) a quella dei giocatori del Maccan ad aver confuso le idee ai giocatori di casa?

E’il 27’ della prima frazione della gara tra Manzano e Pordenone, quando l’estremo nero-verde Ferrin interviene con le mani fuori area, espulsione (la seconda stagionale) e in assenza di un secondo portiere tocca al laterale Mikla indossare i guantoni per oltre un tempo. E a dire il vero l’improvvisato portiere sarà autore di diversi interventi, compresi due tiri liberi parati a Goranovic e Papa, battuto solo dal tocco sottomisura di Torossi.

SERIE C

SERIE C

CATERPILLAR MANZANO

CURIOSITA'

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FEMMINILECALCIO

Dopo l'ottima Coppa Regione disputata, le giallorosse del S.Marco (nella foto) sono incappate in una sconfitta nel derby triestino con il Montebello all'esordio nel campionato di serie C

LA CAPITANAPiera Miani, punto di riferimento della formazione triestina: "Siamo una squadra in continua evoluzione ma con delle potenzialità in grado di formare solide basi per il futuro"

TAVAGNACCO, TRASFERTA IN ALTO ADIGE PER RIALZARE LA TESTA DOPO IL VERONA

La vittoria tennistica di Firenze (0-6) aveva lasciato credere nell'accensione del turbo da parte della formazione di Sara Di Filippo dopo il pari interno dell'esordio contro il S.Zaccaria ma la successiva botta interna (2-7) contro la capolista Verona ha riportato le gialloblù sulla terra, relegandole ad un'attuale anonima posizione di classifica. 4 i punti finora messi in carniere, come quelli

della Fiorentina, con il Tavagnacco preceduto in classifica da Verona e Mozzanica, appaiate in testa a quota 9, Brescia a 7 e S.Zaccaria a 5. Ma

sabato è in calendario la trasferta in Alto Adige contro un Sud Tirol che con un solo punticino in graduatoria si presenta come l'avversario ideale per consentire a Brumana (nella foto) e compagne di mettere fieno in cascina. E a seguire arriverà a Tavagnacco un altro avversario teoricamente abbordabile, il Luserna, attualmente a quota 3. Classifica comunque corta e in evoluzione, quella di serie A.

La Polisportiva S.Marco su più fronti nello sport triestino

Si vince o si impara. Non si perde mai. Questo il leitmotiv di France-sca Ruzic, direttore sportivo della Polisportiva San Marco di Trieste, associazione che conta più di mille

iscritti in diverse discipline sportive. La sezio-ne calcio femminile, uno dei fiori all’occhiello dell’intero movimento, è stata ricostituita tre anni fa dopo qualche stagione di costruttivo letargo. «Vogliamo riproporre il bagaglio di

valori e i modi di operare che ci avevano ca-ratterizzato dal 1997 al 2004, quando eravamo arrivate a giocarci la promozione in Serie A con un organico composto solamente da ra-gazze provenienti dal nostro vivaio (tra cui una certa Sara Gama, la testimone più illustre dell’operato di allora) - racconta la dirigente - . Il nostro obiettivo è quello di proporci come alternativa, nel territorio di Trieste e Gorizia, a Tavagnacco e Pordenone. A differenza delle nostre più illustri colleghe però, noi non vo-

gliamo fare selezione bensì costruzione». Un impegno a 360 gradi, sottolinea la Ruzic: «Alle-niamo persone prima che calciatrici, dando loro un’impronta soprattutto comportamentale. Siamo impegnati in attività di recupero insieme alla cooperativa sociale Albatros con lo scopo di mettere in risalto il valore educativo dello sport e collaboriamo al progetto “La prova del nove”, un consorzio che unisce nove società dilettantistiche maschili che si riconoscono

in un progetto etico co-mune. Siamo consci del fatto che il periodo in cui viviamo non è roseo, un momento in cui regnano l’insicurezza e la difficile attitudine alla fatica, al concetto “più sudi, più ot-tieni”. L’unica cosa che non manca è la passione, quella che da sempre anima la ragazza che vuole gioca-re a calcio, quella che la spinge a enormi sacrifici pur di praticare questo

sport». PROGRAMMAZIONE Un panorama in cui sembrerebbe difficile fare programmi a lun-go termine. «Essendo parte di una Polisportiva molto grande, noi siamo in una botte di ferro – sorride Francesca –. Abbiamo campi e strutture a nostra disposizione e, grazie al “Weekend da leoni”, torneo multi sport che organizziamo a metà giugno, riusciamo ad autofinanziare pra-ticamente tutta la stagione calcistica. Queste sicurezze ci danno così la possibilità di pensare in grande. A luglio abbiamo iniziato a seminare

per ricostruire il settore giovanile che ci aveva portato tanta fortuna negli anni passati. At-tualmente possiamo contare su un’Under 15 composta da una decina di elementi che fanno attività regolare da agosto scorso, senza però partecipare a un campionato. Le 2003/2004 si allenano due volte alla settimana insieme a un gruppo di 2000/2001 che svolge anche una terza seduta con la prima squadra, essendo in età per eventuali convocazioni». LA CAPITANA La prima squadra è partita in Coppa col piglio giusto, chiudendo al secondo posto il girone d’andata. «Siamo partite bene nonostante ci sia ancora molto da lavorare – commen-ta Piera Miani, capitano classe ’85 e punto di riferimento indiscusso della realtà giallorossa –. Abbiamo sofferto in tutte le partite anche se alla fine abbiamo quasi sempre portato a casa il risultato, tranne contro il Pasiano che sta dimostrando di non avere rivali. Siamo una squadra in continua evoluzione perché ogni stagione perdiamo qualche pezzo importante per motivi di studio e di lavoro ma penso che questo gruppo abbia delle potenzialità ancora tutte da scoprire e in grado di formare delle solide basi per il futuro. Per il momento non ci sono ambizioni di promozione, puntiamo a migliorarci di partita in partita». Nel derby di domenica contro il Montebello la S.Marco ha perso di misura nella prima di campionato. «È stato un incontro molto duro contro una squa-dra parecchio migliorata. Per noi uno sprone per continuare a lavorare consce di avere, in Sara Giovannini e Giulia Inglese, entrambe classe ’87, due perni fondamentali per esperienza, qualità e carattere e affiancate da una società sempre presente e pronta a fare mille sacrifici per offrirci tutti i presupposti per far bene». I suoi esordi: «Io ho dato i miei primi calci a un pallone nella San Marco del 1998, negli anni in cui avevamo Pulcine, Esordienti e prima squadra, gli anni d’oro del movimento. Motivi di studio poi mi hanno portata fuori regione ma al mio rientro in quel campo, dopo più di dieci anni, ho provato un’emozione indescrivibile. La mia speranza è ora quella di poter rivivere quegli anni e ridare al calcio femminile l’importanza che merita».

Valeria Degano

GIALLOROSSEA 360 GRADI

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CALCIOUDINESE

Due buone iniziative sul piano locale: l'uso della lingua friulana e le future

sinergie con il Pordenone per far maturare i migliori giovani

Mentre la società cerca fuoriclasse per il marketing, la squadra langue senza certezze. Il capitano deve guidare domenica l'assalto alla Samp

di IDO CIBISCHINO

“L'Udinese cerca due fuoriclasse. L'annuncio, elaborato su un quarto di pagina, è apparso nel numero di domenica del

Messaggero Veneto. Trattasi non di pedatores di vaglia per inner-bare la modesta compagnia di Colantuono, bensì di nuove figure professionali da inserire nell'uffi-cio marketing del club: la prima per coordinare eventi e congressi;

ora auspicabilmente superato nel reciproco interesse e nel rispetto di un'autonomia che il capoluo-go della Destra Tagliamento, in ossequio alla sua mezza anima veneta, ha sempre rivendicato nei confronti di Udine. Gianpaolo Pozzo e Mauro Lovisa, insomma, possono riuscire nell'impegno co-struttivo e di comune vantaggio che la politica non sempre è stata capace di promuovere.

la seconda per gestire i “profili ufficiali del club sui social network sia in una logica informativa che commerciale”.

CI PENSA MAGDA - Non è diffici-le individuare la matrice dell'of-ferta nel nuovo corso impresso alle strategie commerciali e di comunicazione dell'Udinese dalla signora Magda Pozzo. Mentre il fratello Gino sta lasciando a bocca aperta la Premier con il neopro-mosso Watford, la figlia del paron con identico piglio manageriale e visioni di respiro internazionale - secondo vocazione di famiglia - si è assunta il compito di cu-rare e sviluppare tutto ciò che fa immagine e business dentro e attorno al diamante che è il nuovo stadio. Serve gente sveglia pre-parata creativa per far marciare l'ambaradan ed ecco, allora, che

Tutto si muove nella galassia Udinese, tranne la squadra, che dovrebbe essere il traino di tutto il resto. Ma l'immobilismo attua-le, inteso come mancata identità di personalità e di gioco riflessa in una classifica mai così defici-taria nei 21 anni di consecutiva frequenza della serie A, non può durare oltre. L'Udinese è quart'ul-tima a un solo punto dalla zona retrocessione. Domenica, ospi-tando la Samp appena passata da Zenga a Montella, deve alme-no non perdere se proprio non riuscirà a vincere. Dipenderà da tanti fattori, tecnici e ambientali, dipenderà sopratutto dagli uomini e dalla loro volontà. TOCCA A TOTO' - Io aspetto una grande risposta sopratutto da Di Natale: se non ora, quando? Il capitano, fermo all'unico gol se-

nei titoli preferenziali si richiedono bella presenza, la laurea, espe-rienza e la conoscenza dell'inglese. Tra i requisiti non è compreso il maneggio della lingua friulana, il che mi dispiace un po' trattandosi di persone che dovranno operare anche sul territorio. In ogni caso, facciamo il tifo perchè su quei due posti, tanto più preziosi in una congiuntura che obbliga non po-chi all'emigrazione intellettuale, balzino giovani nostrani preparati e di buona volontà. In tal modo verrebbe a ispessirsi anche lo zoccolo friulano del management bianconero: dirigenti ferrati nel-la specifica materia e provvisti delle conoscenze - storiche, di tradizione, antropologiche - per dialogare e interpretare i valori e le sensibilità locali.IMMAGINE - Non vi saranno certo

sfuggite le recenti iniziative con cui l'Udinese ha cercato di re-cuperare immagine coprendo la voragine di impopolarità aperta dall'infelice e rozza idea di ribat-tezzare lo stadio Friuli con il nome dello sponsor: un'idea accanto-nata sull'onda di una sollevazio-ne pressochè generale, e che ci auguriamo sepolta per sempre. Di facciata, ma non per questo meno gradita, quella dell 'uso del friulano nella segnaletica e cartellonistica dello stadio; più pragmatica e densa di sviluppi la seconda, rappresentata dalla sinergia con il Pordenone calcio, al quale dirottare i giovani bianco-neri più promettenti, così da averli sempre sottocchio. Strano è che nessuno ci avesse pensato prima. O forse i tempi non erano maturi anche per via di un campanilismo

ULTIMA ChIAMATA PER TOTòSE NON ORA, qUANDO?

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UDINESECALCIO

gnato al Genoa alla settima di campionato, sa che questo è il momento di dare di tutto e di più: la squadra non ha i mezzi per mettersi a sua disposizione, come ai bei tempi; ora il suo talento e la sua esperienza vanno messi al servizio di un bene superiore all'interesse personale. Se Totò (partito sempre titolare nella partite interne tranne che in quella contro il Pa-lermo) non potrà o non vorrà garantire un tanto, verrà automaticamente a cadere il senso della sua presenza nell'Udinese. Una fiammata qua è là, qualche suggerimento in costruzione, zero tiri in porta, tanta solitudine... : il Totò degli ultimi tempi ha fatto immalinconire anche i più sfega-tati sostenitori. Se questi sono segnali irreversibili lo sapremo nel giro di 180 minuti, lo spazio delle sfide con la Samp, appunto, e poi di Verona sponda Chievo. In

caso di persistente inutilità, aspettiamoci addirittura un'evenienza clamorosa, come una separazione consensuale già a gennaio.

RINFORZI - Dicono che bisognerà virare almeno a quota 20. Nient'altro che un au-spicio, le certezze sono pari a zero. Dalla società, allora, si attendono iniziative di sostanza, l'immagine non fa punti. A gennaio, quando sperabilmente saranno di nuovo disponibili Zapata e Guilherme, ci si liberi delle mezze figure e si recapiti a Colantuono un paio di rinforzi giusti (si vocifera di un ritorno di Pizarro, che TremilaSport suggerì già in estate: oggi andrebbe a sovrappor-si a Lodi e a Guilherme, accentuando la confusione).Non si pretendono campioni, come vogliono quelli del marketing, soltanto giocatori fun-zionali al progetto tecnico di minima: la sal-vezza possibilmente non all'ultima giornata.

UN GOLDa Di Natale,che finora ha realizzato un solo gol, si aspetta il ruggito del campionein una partita-chiave.A destra, l'ex Luis Muriel.Nella pagina a fianco,Thereau a caccia del primo gol al Friuli per far garrire i vessilli bianconeri.

ULTIMA ChIAMATA PER TOTòSE NON ORA, qUANDO?

PRADAMAnOdiBiancamariaGonano

Martedì 10 novembre è entrato uffi-cialmente nella storia l’Udinese Club di Pradamano. L’inaugurazione è avve-nuta nella sede ufficiale, l’Agriturismo “Frascje dai Spadons” che si trova nel paese a sud di Udine. Il taglio del nastro del presidente Stefano Tion e della vicepresidente Imara Bertossi ha aperto i festeggiamenti . La ragazza a soli 21 anni si è laureata in Lettere all’Università di Udine con il massimo dei voti e la lode. La sua unicità sta tutta nel suo sguardo e nelle sue parole pronunciate nell’emozione generale una volta datole il microfono. Ha in-

vitato a tifare Udinese tutti insieme e i giocatori a dare sempre il massimo come ha fatto lei. Ha toccato così i cuori dei tifosi presenti non più abitua-

ti a vivere con passione il bianconero friulano. Imara è nata il 6 dicembre 1991. Dopo pochi giorni è iniziato per i suoi genitori un percorso difficile in cui si sono messi in gioco aiutandola a raggiungere i traguardi più alti, no-nostante le difficoltà legate alla tetra-paresi che le hanno negato l’uso delle mani e quindi la possibilità di studiare e scrivere liberamente, senza aiuti. Ima-ra segue tutte le partite casalinghe dell’Udinese e ha partecipato anche a trasferte. Ha una particolare amicizia con Di Natale gli ex Pinzi e Basta. Alla serata erano presenti numerosi tifosi e

simpatizzanti, alcune associazioni del territorio, diversi Udinese Club e tre giovani giocatori dell’Udinese, Arme-nakas, Insua e Garmendia: “Il Consiglio direttivo ha iniziato, però, a lavorare già dal mese di marzo, sia per orga-nizzare questa serata, sia per pensare agli eventi da proporre prossimamente, convegni, trasferte e serate- ci racconta la segretaria Melissa Blason - . Il Club ha ingranato fin da subito e ora conta già 150 tesserati. Il suo punto di forza è la passione che Imara mette in tutte le cose che fa. Il suo cuore bianconero è il collante che tiene uniti tutti noi.

Mancava a Pradamano qualcosa di di-verso da tutte le iniziative che vengono organizzate, qualcosa che raccogliesse insieme tutte le persone che amano la squadra bianconera. È importante in questo momento difficile per l’Udine-se dimostrare la nostra fiducia. Vuole essere quindi un segno di coraggio e di speranza. Ci potete contattare tramite la nostra pagina Facebook ufficiale “Udinese Club Pradamano” (https://www.facebook.com/Udine-seClubPradamano/) oppure tramite la nostra mail [email protected]."

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Colantuono e le variabiliMuriel-Montella

Era il 10 maggio scorso, quart'ultima di campio-nato, quando Luis Muriel si tolse la maglia e mostrò al popolo friulano un fisico scolpito, statuario: e voi mi davate del ciccione! Una piccola rivincita estetica, dopo quella sul campo. In versione assistman il colom-biano - che dopo un lungo tira e molla Pozzo aveva ceduto in gennaio a Ferrero per 12 milioni - era stato il migliore della Samp che con un perentorio 4-1 aveva appena messo la pietra tombale sulla gestione di Stramaccioni.

Rientrato malconcio dalla trasferta al servizio della na-zionale, oggi Muriel è dato in forse per la trasferta udinese di domenica che segnerà il ritorno sul palcoscenico della serie A di Vincenzo Montella, appena subentrato al chiacchierone Zenga. Non è la sola variabile di cui Colantuono dovrà tene-re conto nel preparare questa partita, delicatissima per l'Udinese. Come giocherà la Samp? In stile Zenga, quindi più votata al lancio per far sprintare negli spazi i velocisti d'attacco; oppure secondo i dettami di Montella, che predilige un gioco manovrato di possesso in stile spagnolo? Di sicuro non sarà la Samp un po' farfallona che con Zenga non ha mai vinto lontano da Marassi (due pari e tre sconfitte).

Fosse l'Udinese una squadra definita e strutturata, potrebbe infischiarsene degli atteggiamenti altrui per imporre le proprie identità e quadratura. Così non è, purtroppo, e perciò bisogna agire anche sulle pieghe degli avversari. Stando così le cose, e visti i precedenti, c'è da aspettarsi all'inizio un'Udinese piut-tosto guardinga; oserà di più nella ripresa una volta pesati forze e modulo doriani. Un gol salterà fuori, magari su rigore: e sarebbe il primo stagionale per l'Udinese, che nella passata stagione ruppe il ghiaccio dal dischetto addirittura al 35° turno, proprio nella partita persa male al Friuli contro la Samp. Resta da vedere, però, se un gol solo basterà per vincere. (i.c.)

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SIDICEVA...SIDICEVA...

si diceva...

ChE BEINOMI...Quando il mercato dell'Udineseera meno sparagnino e lo spettacolo al "Friuli" non mancava

L'Udineseècresciutamolto...c'èperò

unneo,ilsettoregiovanile.Ei

giocatorifriulanifannoamarelasquadradalsuo

pubblico.

E'di quasi vent'anni fa, di mercoledì 19 giugno 1996, la pagina sportiva de Il Gazzettino di Udine che vi proponiamo come

amarcord di un momento di alti e bassi dello sport friulano d'al-to livello. L'Udinese era quella di Alberto Zaccheroni e il calciomer-cato bianconero, affidato allora in prima persona al direttore sportivo Carlo Piazzolla, appa-riva meno sparagnino di quello attuale, fermi restando i principi di buona economia del club dei Pozzo. Si ragionava ovviamente ancora in lire e in pole position c'era l'acquisizione del fantasista Giovanni Stroppa, che l'Udinese intendeva riscattare dal Milan per un miliardo. E poi Paolino Poggi, riscattato dal Torino e firmatario di un quadriennale a 300 milioni a stagione. Una mossa azzeccata, perchè l'attaccante veneziano fu in quegli anni, accanto a Bierhoff e Amoroso, un punto fermo del tridente offensivo del Zac. Negli articoli compaiono nomi rimasti tuttora tra gli affetti della tifo-seria bianconera, da Walem, che venne acquistato dall'Anderlecht, al compianto Genaux, difensore belga dello Standard Liegi. Nomi che invogliavano ad andare allo stadio. E parlando del successi-vo precampionato, spunta pure un personaggio entrato a buon diritto nella storia del calcio de noantri, quel Francesco Guidolin che l'Udinese si sarebbe ritrovato contro alla guida del Vicenza il

4 agosto in un'amichevole nella città berica. E si parla anche di vivaio bianconero e del tourbillon di allenatori succedutisi in que-gli anni alla guida delle giovanili, settore che, come evidenziato in uno dei pezzi, è stato ed è uno dei nei di un club affermatosi come modello di oculata gestione e programmazione. Molti e vari, in sostanza, gli argomenti trattati, non ultimo quello della campa-gna abbonamenti. Un argomento scottante, e non poco, era anche quello del basket, con la Libertas Udine, erede dell'Apu (Associa-zione pallacanestro udinese), ad essere dichiarata fallita dopo la cocente retrocessione in B2. Gli anni d'oro della prima Snaidero erano lontani ma i cestofili non avrebbero dovuto attendere mol-to per rivedere al Carnera, oggi e da tempo malinconicamente chiuso, il basket ai massimi livelli. Nel 1999/2000, infatti, il colore arancione, riportato in auge da Edi Snaidero, ritornerà ad infiam-mare i cuori degli sportivi friulani, quelli che ora sperano nella buona sorte dell'Apu in serie B. Tra tanto calcio e basket ai maggiori livelli non manca comunque un boxino dedicato al campionato carnico, con il match clou di Prima catego-ria Illegiana - Real Imponzo Cadu-nea, derby tolmezzino. L'Illegiana puà giungere ad uno solo punto dalla capolista Arta, si legge, ma il Real non può perdere ulteriore terreno. Come sia finita non ci è dato saperlo. (e.f.)

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SIDICEVA...SIDICEVA...

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NONSOLOSPORT

CULTURANovità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

PIETER ASPE IL CASO DREYSE FAZI EDITOREPatrick Claes, guru del mercato a z i o n a r i o e a p p a s s i o n a t o collezionista di armi antiche, viene tramortito con il calcio di una Dreyse nel suo cottage. La prima a dare l’allarme è la sua giovane e intrigante moglie Judith, che lo crede morto. Quando Claes si riprende, scopre che l’aggressore gli ha portato via la sua pregiatissima collezione di pistole. Il commissario Pieter Van In, aiutato dal fido Versavel, sta indagando sul caso. La trama si infittisce tra maggiordomi che cambiano identità, donne che spariscono e una serie di omicidi che, come in un effetto domino, fa cadere a uno a uno ogni indiziato. Tutti questi fili portano ad Asselberghs, un giallista best seller che ha nello studio una foto di Judith nuda e qualcosa da nascondere.

DON WINSLOW IL CARTELLO EINAUDI2014. Adán Barrera, capo di El Federación, la piú potente rete di cartelli della droga al mondo, si trova in isolamento in una prigione di San Diego. Art Keller, l'agente della Dea che dopo avergli ucciso il fratello e il nipote lo ha sbattuto li dentro, si è ritirato in un monastero in New Mexico, dove vive in solitudine e semplicità facendo l'apicoltore e cercando di dimenticare la sua precedente "vita di menzogne". La tregua si incrina quando Barrera riesce a farsi trasferire in un carcere messicano e l'accordo tra i vari cartelli della droga salta, innescando una guerra intestina di efferatezza mai vista. Con Barrera di nuovo in azione e pronto a qualunque atrocità, pur di riprendere il controllo perduto, Keller finisce risucchiato nel gorgo.

L’ANGOLO DELLA LETTURA

PATRICIA CORNWELL CUORE DEPRAVATO MONDADORI

Cambridge, Massachusetts. Kay Scarpetta riceve sul cellulare un messaggio che sembra arrivare dal numero di emergenza di sua nipote Lucy, con un link a un vi-deo girato da un apparecchio di sorveglianza che riprende la stes-sa Lucy e risale a quasi vent'anni prima. Ma come è possibile? La famosa anatomopatologa si ri-trova così al centro di un vero e proprio incubo dai risvolti molto personali. Comincia a scoprire oscuri e terribili segreti che ri-guardano la nipote che lei tanto ama e che ha cresciuto come una figlia. A questo primo video ne seguono altri, con chiare e pe-

ricolose implicazioni legali, che lasciano Kay in uno stato di isolamento, preoccupazione e confusione. Il suo universo e quello di tutti coloro che lei ama viene messo a repentaglio da un piano diabolico

DONATO CARRISI LA RAGAZZA NELLA NEBBIA LONGANESILa notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l’agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt’altra parte, lontano da Ave-chot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico… Ma allora, cosa ci fa ancora lì? Perché quell’incidente? Ma soprattutto, visto che è illeso, a chi appartiene il sangue che ha sui vestiti?

MIChAEL CONNELLY IL DIO DELLA COLPA PIEMMEMickey Haller è un uomo complicato, con una vita complicata. Deve fare i conti con un passato di eccessi, con una figlia che non vuole più saperne di lui e, più prosai-camente, con le necessità quotidiane, tra cui quella di guadagnare quel tanto che basta a mandare avanti il suo studio. È per questo che, quando riceve un mes-saggio sul cellulare mentre è in un'aula di tribunale, impegnato a difendere il suo cliente dall'accusa di aggressione, la sua attenzione viene immediatamente catturata. A mandarglielo è Lorna, la sua segretaria, e il testo è questo: "Chiamami subito. Si tratta di un 187". Il numero, che in California corrisponde al codice dell'omicidio, cattura immediatamente la sua attenzione. Occuparsi della difesa in un caso di omicidio significa guadagnare un bel mucchio di soldi e l'eventualità non lo lascia certo indifferente…

Poesia, romanzo, cinema, dibattito culturale e analisi socio-politica sono alcuni degli ambiti in cui Pier Paolo Pasolini è stato capace di lasciare la sua profonda e severa

impronta. Dal periodo trascorso a Casarsa, dove venne a contatto con la lingua friulana, che adottò per comporre i suoi primi versi, al trasferimento a Roma, metropoli dove ebbe modo di farsi svariate amicizie con personali-tà di spicco e dove conobbe in prima persona il mondo del sottoproletariato. In occasione del quarantesimo anniversario dalla morte avvenuta a Ostia in circostanze mai chiarite, numerosi sono gli eventi organizzati, soprattutto in queste nostre zone, in memoria di uno dei più rivoluzionari personaggi del panorama europeo del secolo scorso. Il Comune di Pasian di Prato in collaborazione con il Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia ha organizzato a partire da sabato 14 novembre fino a martedì 15 dicem-bre la rassegna “Pier Paolo Pasolini – 40 anni dopo”. Si inizia con Portfolio Pasolini 1972-73, mostra fotografica di Roberto Villa, con sede nella Biblioteca civica di Pasian di Prato. Per continuare martedì 17 alle 18.30 con la presentazione del libro “PPP. Polemica politica potere – Conversazioni con Gideon Bachmann”, testi delle conversazioni fra l’intellettuale e il fotografo e giornalista tede-sco; per martedì 24 è in programma alle 18.30 la presentazione de “Il sogno friulano di Pasolini” di Paolo Gaspari, ossia la vera storia della ribellione di S. Vito al Tagliamento del 29 gennaio ’48; mentre martedì 1 dicembre alle 18.30 sarà la volta della presentazione di “Pasolini ti ricordo ancora”, libro a cura di Giacinto Bevilacqua, in cui vengono raccolte numerose testimonianze che ricostruiscono gli anni della giovinezza friulana del poeta, cruciali per la sua maturazione. Sono poi previsti altri due incontri: Conversazioni su Pasolini, venerdì 27 alle 18.30 all’auditorium Venier; seguito da Pasolini: una chiave di lettura, di Cesare De Michelis, presidente di Marsilio editori, giornalista per Corriere della Sera e Sole 24 ore, nonché docente universitario di letteratura italiana.

Massimo Gaudino

TRACCE DI PPP RASSEGNA

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UDINESECALCIOle belle di TremilaSport

Cinzia

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Figlia delle nevi

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

È figlia di un artista ma del padre, il “pittore delle nevi” Mario So-lazzo, Cinzia non ha acquisito la vena figu-

rativa. “Forse toccherà ai miei figli, quando ne avrò”, considera la bionda modella, che comunque ha nel proprio dna una vena po-etica espressa particolarmente negli anni adolescenziali. “Fino ai diciassette-diciotto anni ho scritto dei versi che mi hanno fatto vincere anche un primo premio – rivela - . Poi il mio impe-gno è stato rivolto altrove. Prima ancora di diventare maggiorenne sono infatti andata a vivere da sola e mi sono laureata in Econo-mia aziendale lavorando”. Coltiva molteplici interessi, Cinzia, non ul-

timi quelli sportivi: “Ho fatto ten-nis, snowboard e palestra – rac-conta – e amo molto camminare. Ascolto poi musica rock e leggo con interesse i thriller storici”. Ed è brava inoltre tra i fornelli: “Si, non mi limito al tradizionale ma mi piace inventare e pren-dere spunti laddove mi vengono proposti”. Del proprio carattere, sanguigno per una parte come quello del padre salentino, Cinzia traccia poi pennellate rapide e significative: “Sono aperta e sen-sibile, credo molto nell’amicizia e come mio padre sono un po’ estrosa. Lui è un tipo diretto ma io, sotto questo aspetto, non ho comunque le sue spigolosità. C’è fra noi un rapporto sincero e affettuoso ma preferisco non

SCRIVEVO POESIE,ORA INVENTOTRA I FORNELLI

mettermi a discutere con lui!”. Ora questa sua esperienza per il nostro giornale, con le sue for-me morbide offerte all’obiettivo di Jenny Taverna, che tra luci e chiaroscuri ha saputo cogliere con l’occhio di un pittore impres-sionista i tratti del volto e le linee del corpo di Cinzia.

CinziaSolazzoeisuoimoltepliciinteressi,

dallosportallaletturaallabuonacucina

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MEM è un bar/ristorante dove puoi com-perare oppure è un negozio dove puoi mangiare; girala o guardala come vuoi la sostanza non cambia! MEM è un locale dove puoi mangiare quattro cose fatte bene, bere una birra o un bicchiere di buon vino ed acquistare quello che ti sta intorno: il tavolo dove stai mangiando, la sedia sulla quale sei seduto, il quadro che vedi appeso alla parete, l’oggettistica esposta, il mo-dernariato che ti circonda, il lampadario che ti illumina... insomma, è in vendita tutto ciò che stai guardando! Fare affari, se ti piacciono le cose originali, stravaganti ed introvabili non sarà diffi cile!

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BASKET

ANNI D'ORODebora Vicenzotti in A2 con il tecnico Abignente

11le stagioni

a Udinedell'atleta

Debora Vicenzotti analizza il magic moment della squadra alla nona vittoria filatadi EDI FABRIS

CAPOLISTAIMPREVISTA

Nove vittorie filate e un primo posto in solitaria nel campio-nato di B femminile, numeri che parlano chiaramente sulla bontà dell’attuale leadership

dell’udinese Basket School, griffata Del-ser, dopo le prime dieci giornate. Ma era sostanzialmente previsto?A grandi linee no, assicura la capitana della formazione guidata da Waldi Me-deot, Debora Vicenzotti: “La società aveva auspicato una stagione da pia-

ni alti ma ritrovarci a questo punto prime da sole in classifi-ca sorprende un po’ anche noi. Sabato a S.Martino di Lupari abbiamo fatto l’exploit, vincen-do sul parquet di una squadra alla quale eravamo appaiate in graduatoria, e grazie anche al blitz monfalconese a Muggia ci siamo ritrovate così in testa al

plotone”.Ma il campionato è comunque molto lungo.“Già, e si concluderà il 10 aprile 2016. L’importante sarà per noi mantenerci

nei piani alti e fare molta attenzione a non commettere passi falsi. A parte tre o quattro di noi più esperte, il grosso del roster è formato da giocatrici giovani uscite dal vivaio, secondo il programma definito dalla società. Quindi attenzione ai peccati di gioventù”.Non ti fa un po’ strano essere conside-rata una veterana a soli ventisei anni?“Beh, un po’ si, certo, ma sono a Udine dal 2004, da quand’ero ragazzina, e il mio ruolo di leader si è così consolidato nel tempo, visto che ho sempre fatto parte di questa società. Direi che sostanzialmente si tratta di un percorso normale”. Il ro-ster, dunque. “E’ coperto in tutti i ruoli e anche in caso di promozione in A2 non penso ci sarebbero degli acquisti con-sistenti. Il momento economico è quello che è e le società per la gran parte si attrezzano strutturando al meglio i loro settori giovanili. Così facciamo anche noi, e devo dire che quest’anno il vivaio si presenta particolarmente forte, pure se il livello raggiunto anni addietro, con anche la conquista dello scudetto Under, è sicuramente inarrivabile”.

Un paio d’anni fa la tua scelta di rima-nere a Udine anziché accettare offerte da categorie superiori: rimpianti?“No, assolutamente, non rimpiango mai le scelte fatte. E poi non è che A1 a A2 abbia-no oggi il livello di qualche anno addietro, quindi mi va bene questa serie B, auguran-domi naturalmente la promozione alla fine della fiera. Oltre a questo, a Udine coltivo altri interessi, studio (sto preparando la tesi per il dottorato in management), lavoro part time in un ufficio e alleno le Under 13 della Basket School, quindi mi ritengo pienamente soddisfatta di com’è impostata la mia vita”. Obiettivo-promozione, dunque: quali a tuo avviso le vostre antagoniste più toste sulla via della A2?“Considero Muggia, che ci tallona a due punti di distanza insieme a Monfalcone e alla stessa S.Martino, un’avversaria partico-larmente solida, forte com’è di un allenatore esperto come Nevio Giuliani e di un roster ben costruito in cui spicca la capitana An-nalisa Borroni. Vedo bene comunque anche Montecchio, a due lunghezze dal gruppetto delle nostre inseguitrici e in grado di dire la sua al momento giusto”.

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BASKET

La Pallacanestro Trieste continua a costruire al PalaRubini la propria corsa ai play off in una A2 Est la

cui leadership attuale è tra le mani del terzetto Treviso-Brescia-Mantova, con quest’ultima ad essere guidata dall’udinese Alberto Martelossi. Battendo anche Ferrara, i biancorossi di Dalmasson (nella foto) viaggiano nei piani alti, attesi ora proprio nel capoluogo della Marca da una squadra intenzionata a rifarsi dallo stop di Bologna. In serie B anche l’Apu di Lino Lardo continua ad esternare le proprie intenzioni di promozione, seppellendo al Benedetti la modesta Sangiorgese con un punteggio da campionato giovanile (74-38) e preparandosi ora ad affrontare la terza della classe, Bergamo, sul parquet degli orobici. Campionati ancora molto lunghi, certo, ma che lasciano comunque già intendere quali siano i ruoli riservati alle varie squadre. Così anche in C Gold Tarcento e Ardita Gorizia continuano a farsi rispettare, ritrovandosi nei piani altissimi, con Corno e Jadran alle costole. Un campionato in cui le regionali stanno viaggiando bene, con solo Spilimbergo in affanno in coda. In C Silver, meglio

nota come C regionale, grande equilibrio in vetta, con Latisana, S.Daniele, Breg, Bor e Ubc a condurre la fila. Di questo sempre vivace campionato vi proponiamo a seguire la fotografica sul derby udinese Basket Time – Ubc, vinto da quest’ultima. E anche la serie D, nei suoi due gironi, sta esprimendo le

proprie leaderships, con Aviano nel girone “Pituello” e Goriziana nel “Gaspardo” a tirare la fila. Basket sempre vivo, dunque, quello del Friuli Venezia Giulia, e soprattutto di buon livello tecnico.

CAMPIONATI

SERIE D

FELETTO IN MANOA UNA BANDIERA

In un'ipotetica “hall of fame” del ba-sket udinese (da realizzarsi come via d’accesso al nuovo Carnera?) una mattonella andrebbe assegnata senza ombra di dubbio a Lorenzo

Bettarini, autentico trascinatore dell’Apu anni ’80 in modo particolare con le versioni griffate Gedeco, Australian e Fantoni. Appe-se le scarpette al chiodo negli anni ’90 dopo 234 partite nella massima serie facendo registrare nel complesso il 54,3% nel tiro da due, un notevole 50,3% nel tiro da tre, oltre a un 85,2% nei tiri liberi, si è avviato alla carriera di allenatore dove, a parte l’esperienza dal 1999 al 2004 in qualità di vice dei vari Boniciolli, Melillo e Frates alla guida del secondo ciclo snaiderino, ha cercato di trasferire passione e qualità di gioco ai giovani prospetti della nostra provincia, soprattutto in quel Fagagna e di Tarcento. La stagione iniziata lo vede protagonista in qualità di head coach della Virtus Feletto in serie D. Dopo la bella vittoria contro Cervignano ed il consoli-damento del secondo posto in classifica generale, gli abbiamo chiesto di farci un bilancio di questo avvio di campionato e di dirci quali sono gli obiettivi della sua nuova avventura sportiva. “Sono arriva-to a Feletto con l’obiettivo di allenare e far crescere le potenzialità del gruppo di giovani Under 18 molto interessanti che sono tesserati per la società e di seguito ho assunto anche la responsabilità della prima squadra in serie D, dopo che non si è concretizzata l’ipotesi di disputare la serie C - analizza il tecnico - . Ad oggi il bilancio è assolutamente positivo: la società è ben amministrata dal presidente Caruso e altrettanto ben coordinata da Massimo

Plaino. Con un gruppo di 6/7 ragazzi che sdoppiano l’impegno in due campionati siamo al secondo posto sia in serie D che nel torneo Under, con un ruolino di marcia di tutto rispetto, avendo perso sino ad ora una sola partita fuori casa e per un solo punto. Viste le premesse non possia-mo perciò non guardare che con fiducia all’esito finale della stagione.” In questo primo scorcio d’annata, il fiuto sapien-te e l’occhio esperto di Bettarini hanno individuato tra i suoi ragazzi qualcuno che potrebbe fare parlare di sé in fu-turo? “Il gruppo che ho a disposizione è valido nel suo complesso, ma mi sento di azzardare che Ousmane Diop, un ragazzo senegalese classe 2000, ala-guardia di 2,05, sia davvero un talento con potenzialità che non vedevo dai tempi di Saša Vujačić”, Come vede il futuro del basket made in Friuli, tra Carnera ancora inagibile e serie A assente da tempo? “Passa-re davanti a quello che è sempre stato il luogo di riferimento della pallacanestro friulana e vederlo ridotto in quelle condi-zioni è ogni volta una pugnalata al cuore … inutile dire che la perdita di quella che è la vera “casa” degli appassionati di basket friulani sia un vero e proprio lutto: ci re-sta solo la speranza. Diverso è il discorso per la mancanza della massima serie: qui le prospettive sono decisamente migliori rispetto alla burocrazia che blocca i lavori del Carnera. Società e squadra dell'Apu sono ben attrezzate per riportare Udine dove la tradizione vorrebbe e nel frattempo il movimento cestistico provinciale dalla serie C in giù è ricco di realtà ben gestite e in piena salute.”

Giuseppe Passoni

LORENZO BETTARINI guida il Feletto in serie D con lo sguardo al vivaio

TRIESTE INAFFONDABILEAL PALARUBINI

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CALCIOUDINESE

C SILVER - IL DERBY UDINESEL'UBC ESPUGNA IL PALAVECCHIATTO E VOLA IN TESTA, BASKET TIME IN AFFANNO IN CODAQuattro punti soltanto di

divario finale fra l'Ubc di Andrea Paderni e il Basket

Time di Luca Di Leo (67-71 per i primi) ma quanto basta ai biancoazzurri per volare in testa in compagnia di Latisana, S.Daniele e delle triestine Bor e Breg. Un derby vissuto sul filo dell'equilibrio, quello del PalaVecchiatto, con l'Ubc a punteggi spalmati (Guadagni 13, Bianchini 12, Vischi 11) e il Basket Time ad avere in Bellina (24) il proprio top scorer, con Baldan a quota 13 e gli altri con realizzazioni minori. Match udinese molto sentito, del quale vi proponiamo un ampio servizio fotografico realizzato da Silvano Zandonella. Nel prossimo turno, Ubc al Benedetti contro un Grado fanalino di coda e Basket Time impegnato ancora in casa in un nuovo difficile test, quello contro una delle capoliste, il Breg.

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UDINESECALCIOBASKET

C SILVER - IL DERBY UDINESEL'UBC ESPUGNA IL PALAVECCHIATTO E VOLA IN TESTA, BASKET TIME IN AFFANNO IN CODA

Photo silvano zandonella

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VOLLEY

La prospettiva di molti sportivi che un giorno vedranno arrivare l’ora in cui si ha intenzione di appendere le scarpe

al chiodo è molto spesso quel-la di rimanere nell’ambito della disciplina che per lungo tempo hanno praticato con passione. Elisabetta Ocello, attuale alle-natrice della Volleybas Udine, comincia a calcare il parquet – come ci racconta – appena ragazzina, all’età di dieci anni. A ventidue passa in prima di-visione ai Rizzi e nella stagione 2004-2005 approda alla Volley-bas in serie C e, sotto l’egida di Maria Savonitto, disputa i cam-pionati regionali. Con la società udinese raggiunge la B2 e l’anno

scorso, alla proposta di allenare la squadra, accetta, dopo aver svolto un corso di secondo gra-do per raggiungere tale posi-zione. Proprio a lei chiediamo com’è composta quest’anno la squadra, quali le atlete più rap-presentative. “Posso dire di alle-nare senza dubbio una squadra completa, sotto ogni aspetto. Si distingue in abilità e acutezza il nostro capitano, Maria Zilli, che ha avuto anche un’esperienza in B2; insieme alle altrettanto valide Della Vedova, rientrata recentemente da Belluno; alla Dentesano, per noi nuova ma con un notevole bagaglio di esperienze; e poi Beatrice Squiz-zato, Carol Facile, Laura Isaia, per fare soltanto alcuni nomi.”

Qual è, per lei che “orchestra” la formazione, l’obiettivo da per-seguire in questa stagione? “La final four di Coppa Regione è un nostro chiaro obiettivi. Giungere alla vetta è qualcosa che sentia-mo proprio come una necessità.”Qua l i potrebbero e ssere quest’anno le squadre favorite per la promozione? “Il Porde-none Volley ha una rosa molto variegata; schiera in campo set-te atlete giovani ma esperte e agguerrite. Altre squadre da tenere presenti a questo pro-posito sono la Sangiorgina, che lotta anch’essa per guadagnarsi un posto sul podio, ma anche San Giovanni e Staranzano.”Com’è strutturato il vostro set-tore giovanile? “Abbiamo diverse

PRIMO PIANO

PROTAGONISTENella foto grande la formazione maggiore della Volley Bas, allenata da Elisabetta Ocello(qui sopra).

VOLLEYBAS,

L'analisi dell'allenatrice Ocello e dell'ala Dentesano

OBIETTIVI MULTIPLI

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FOCUS

squadre: under 14 sia maschile che femminile, under 16 fem-minile e under 18 femminile. Il principio su cui sono fondate sono l’approccio all’agonismo e al lavoro costante. Proviamo a far diventare queste ragazze delle atlete con dei buoni risultati.” Queste sono le speranze, ma De-sirée Dentesano, ala e ricevitore della prima squadra della Volley-bas, quest’anno in serie C, è una certezza. “Il mio viaggio prima di giungere qui è stato lungo – spiega la giocatrice. - Ho iniziato nelle giovanili della Sangiorgina, passando quattro anni prima in B1 e poi in B2; è stato poi il momento di Gradisca, dove sono rimasta per altre tre stagioni. E dopo un paio d’anni nei Rizzi adesso è la volta di Udine, alla Volleybas appunto.” In questo contesto sei ormai una vete-rana. Quali sono le tue attuali motivazioni che ti spingono a dare sempre il massimo? “Ho davvero ritrovato la voglia di rimettermi in gioco. Quello del-la mia società è un ambiente che certamente lo permette, e credo che cambiare aria possa

solo che giovare. Mi trovo ora in una squadra dove la cura ri-servata alla tecnica è uno degli aspetti di maggior importanza e so che la mia esperienza sul campo può anche essere d’aiuto per le mie compagne più giova-ni. Inoltre sono contenta per il fatto di essere tornata a casa, qui a Udine.” Quindi il tuo giudi-zio complessivo sulla squadra sembra buono… “Si, siamo tutte molto determinate: abbiamo voglia di crescere e per questo non ci sottraiamo al duro lavo-ro. Siamo un ampio gruppo di circa dodici atlete, formato da persone che hanno giocato in serie B e che comunque fanno del loro meglio in ogni occasio-ne.” A tuo parere, quali sono gli obiettivi che la squadra ha bi-sogno di raggiungere? “Penso di far parte di una formazione molto competitiva, ma che se la dovrà sicuramente vedere con altre per classificarsi fra le prime quattro a fine cam-pionato. L’anno scorso la Coppa regione la vinse Villa Vicentina, ma in questa stagione sarà più combattuta.”

Saranno in palio i titoli italiano e dell’Unione europea dei Massimi leggeri nel cartellone dell’ottava edizione della “Manzano boxing night”, in programma sabato 21 novembre p.v. con inizio alle 19 presso il Palazzo dello sport di Manzano (Udine) e organizzata dalla locale Accademia pugili-stica Distretto della sedia. Ad affrontarsi per il titolo italiano sulle 10 riprese saranno l’udine-se Nicola Ciriani e il romano Si-mone Federici, mentre per quello dell’Unione europea, attualmente vacante, incroceranno i guantoni sulle 12 riprese il torinese Mauri-zio Lovaglio e il ferrarese Damian Bruzzese. Interessanti anche i match di contorno, tutti sulle 6 riprese, a cominciare dal “derby” dei superleggeri fra l’udinese De Prophetis e il triestino Maccaroni. Nel programma anche i match fra i welter Morello e Brussolo, fra i supergallo Rigoldi e Hoppal e, nei leggeri, fra il torinese Balissai e l’ungherese Fekete. Di contorno anche alcuni incontri dilettantistici

ed amatoriali. Prezzi d’ingresso: gradinate 10 euro; bordo ring 20. Le operazioni di peso si svolgeran-no venerdì 20 novembre alle ore 16 presso l’Art Hotel di Udine.Dichiarazione del presidente del club pugilistico manzanese, Flavio Nadalutti:“Dal 2008, quando ebbe luogo la prima edizione dell’evento, a oggi la nostra manifestazione è cresciuta sensibilmente sia a livello di contenuti tecnici che di seguito di pubblico. Nel 2011 pre-sentammo un match che ebbe come protagonista Paolo Vidoz e l’anno seguente ci fu in palio il titolo italiano dei pesi welter. Nel 2013, oltre a presentare il titolo italia-no dei superleggeri, nel sottoclou combattè Nicola Ciriani, il pugile udinese attualmente miglior pro-dotto regionale a livello nazionale e sabato sul ring per il titolo italiano dei Massimi leggeri. Quest’anno abbiamo in programma ben due titoli di prestigio in un cartellone che sicuramente attirerà l’inte-resse degli appassionati di boxe”.

MANZANO BOXING NIGHTSABATO CIRIANI PER IL TITOLO

Siamo competitive ma ci saràda lottare per piazzarci alla fine

fra le prime quattro

PUGILATO

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CALCIOUDINESE

SERIE B1 FEMMINILECDA TALMASSONS Vs LIU JO MODENA 3-0

CDA TALMASSONS - LIU JO MODENA

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UDINESECALCIOVOLLEY

SERIE B1 FEMMINILECDA TALMASSONS Vs LIU JO MODENA 3-0

Photo andrea moratto

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CALCIOUDINESE

SERIE B1 FEMMINILEISUZU CEREA Vs LIBERTAS MARTIGNACCO 3-0

CDA TALMASSONS - LIU JO MODENA

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UDINESECALCIOVOLLEY

SERIE B1 FEMMINILEISUZU CEREA Vs LIBERTAS MARTIGNACCO 3-0

Photo andrea moratto

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ALTRI SPORT

notiziebreviHOKEYSUPRATO

Brutta sconfitta per la Leyli-ne che nel Lazio, complice un secondo tempo inguardabile, concede i primi punti stagio-nali al fanalino di coda San Vito Romano. Discreto il pri-mo tempo dei cantierini che alla vigilia del match possono anche schierare Sumeet, la cui rimanente giornata di squalifi-ca è stata sospesa dal giudice in seguito al ricorso presenta-to dal club Monfalconese (gio-vedì il giudice si pronuncerà definitivamente dopo aver visionato il filmato del match con la Bonomi). Bianco-celesti non brillanti ma molto concreti nel primo tempo tanto che a metà frazione, nel giro di un paio di minuti, si portano sul doppio vantaggio prima con un corto di Sumeet e poi con un bel gol del connazionale Navjosh (per la statistica il n. 250 in bianco-celeste). I padroni di casa non portano pericoli alla porta di Sangalli e le due squadre vanno negli spogliatoi sul doppio vantag-gio degli ospiti. Nella ripresa i cantierini devono rinunciare a Toneatti (infortunatosi poco prima della pausa), mentre i padroni di casa con una gara più attenta mettono in seria difficoltà l'undici monfalco-nese. In sostanza si ripete la gara della scorsa settimana con la Bonomi con i cantierini che spariscono letteralmente dal campo. Sabato penultimo impegno prima della pausa invernale a Monfalcone con-tro il Bologna che, partito in sordina, ha raggiunto i bianco-celesti al quinto posto in classifica a quota 12 punti.

FINCANTIERIDA RIVEDERE

Il campione Ivan Gazzoli spiega la forma di lotta della specialità

O si vince o si impara qualcosa. E' la chiave con cui Ivan Gazzoli tecnico del Gracie Jiu Jitsu Bolzano e responsabile della sede di Udine ci apre le porte di uno sport che impariamo a conoscere approfondendone

storia e contenuti. Nasce a Piacenza nel 1982 e sin da piccolo, grazie ad una tradizione familiare in cui sport è sinonimo di educazione, dinamismo e confronto inizia a prendere contatto con le arti marziali in una palestra di judo. Sei anni è l'età giusta per arricchire il proprio spirito in una disciplina idonea a formare carattere e personalità e sopratutto fare esercizio fisico. Oltre che nel judo eccelle anche nelle due ruote, dove si afferma come campione di ciclismo su strada. Dal judo il passo non e' particolarmente lungo per approdare al Muay Thai (la boxe thailandese in cui si adoperano braccia e piedi).Successivamente passa al jujitsu tradizionale, e nel 2007 la svolta epocale nella sua vita di atleta, quando entra a far parte dell'Accademia Gracie Jiu Jitsu di Bolzano, che lo proietterà nell'elite nazionale ed internazionale di questa martial art nelle sue specialità che annoverano i combattimenti gi e no gi (con il kimono o senza).In questa accademia trova l'opportunità di crescere grazie anche al maestro Federico Alessandro e agli stage con trasferte a Barcellona con i maestri Robin Gracie, Octavio Couto e Dean Lister,Da sottolineare che Ivan Gazzoli è anche istruttore al tredicesimo reggimento Carabinieri di Gorizia, dove pre-para gli uomini per le missioni all'estero.Una vita davvero intensa di lavoro e sopratutto di con-tinuo studio. Oltre il brazilian jiu jitsu si distingue per essere un talento indiscusso anche nel grappling ove nel torneo continentale di Sassari ha acquisito un argento e un bronzo ai recenti mondiali in Turchia. Tra i suoi allori ricordiamo i due primi posti consecutivi 2014 e 2015 agli italiani di brazilian jiu jitsu Figmma classe A. Un successo sempre quest'anno nel torneo Predator nel grappling cage (gabbia) assoluto. Ha partecipato chiudendo in parità al superfight lutador de elite gara ad invito con una selezione dei migliori otto campioni in un confronto di 20 minuti only submission.- Per Ivan Gazzoli una vita davvero intensa tra palestra attività professionale e gare ...

"In questi ultimi anni gli impegni si sono assommati per una serie di scelte che ho deciso di affrontare, la mia attività al tredicesimo reggimento Carabinieri di Gorizia dove formo e preparo gli uomini che dovranno partire per le missioni all'estero nei territori più insidiosi. Poi gli allenamenti, la palestra a Feletto del Gracie Jiu Jitsu e gli stage a cui mi impegno ad essere presente oltre che le competizioni a livello nazionale ed internazionale essendo membro della rappresentativa nazionale.- Ci puoi spiegare cosa è il Brazilian Jiu Jitsu?" Il Brazilian Jiu Jitsu è una forma di lotta che predilige il suo sviluppo nel combattimento a terra finalizzato alla sottomissione che può avvenire attraverso strangolamen-to, leve articolari ponendo l'avversario nella condizione di cedere. Nato dal distacco dal Ju Jitsu giapponese e fatto conoscere al mondo grazie alla famiglia brasiliana dei Gracie che ne sono indiscussi rappresentanti"- Come ti prepari per una competizione e quando si arriva ad una forma ottimale?“La preparazione è abbastanza complessa, non conosce sosta essendo le mie giornate sempre piene. Mi devo spostare parecchio per affrontare sparring partner di diversa natura ed impostazione per essere pronto e raggiungere una condizione ottimale”- Ci racconti un episodio curioso che ti è rimasto in mente?“Ce ne sono tanti...Ricordo un combattimento contro un atleta che nonostante la frattura ad una gamba conti-nuava a gareggiare con una intensità fuori dal comune, riuscendo in un momento di disattenzione e stanchezza da parte mia ad avere ragione e vincere”- Qual è la strada del successo per chi pratica questa disciplina?“Nel Bjj la voglia di apprendere, insieme alla costanza e alla determinazione che premiano sempre. In questo sport non ci sono punteggi che determinano il salto di qualità, nè esami che devono essere superati: il maestro vede e decide il momento in cui uno è giunto per il passaggio di cintura o grado”- Il sogno nel cassetto di Ivan Gazzoli?“Strappare il biglietto per Abu Dhabi per i prossimi mon-diali, poi si vedrà".

Gianfranco Borghesu

ALLA BRASILIANAJIU JITSU

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UDINESECALCIOEuroMarathonLO SLOVENO KOSOVELJ CALA IL TRIS E VINCEPER IL TERZO ANNO CONSECUTIVOL’EUROMARATHON

ALL’AZZURRA CONFORTOLA LA VITTORIA AL FEMMINILE

OLTRE 600 ATLETI ALLA PARTENZA DELLA 25 E DELLA 10 CHILOMETRI

Mantenendo fede all’adagio popolare del “non c’è due sen-za tre”, lo sloveno Mitja Kosovelj ha conquistato per il terzo anno consecutivo l’EuroMarathon, eco-trail della penisola di Muggia targato Evinrude.Non è bastata la concorrenza del neocampione mondiale di skyrunning Tadei Pivk e del fuoriclasse neozelandese Jonathan Wyatt per spodestare dal trono il trentunenne di Nova Gorica. Kosovelj, infatti, ha tagliato il traguardo dopo 1h45’05” di falcate in solitaria.Una cavalcata imperiosa, la sua, che ha aperto la strada a 600 atleti, giunti all’arrivo del centro commerciale Mon-

tedoro Freetime dopo aver percorso i 25 chilometri della competizione clou, i 10 chilometri della EuroEasyTrail e i 7 chilometri della EuroFamily non competitiva.La vittoria al femminile è andata invece alla “regina delle nevi” Antonella Confortola. L’atleta della Forestale, moglie del campione Wyatt, ha bissato la vittoria del 2013, chiu-dendo i conti con le avversarie già alla prima salita e an-dando a vincere in 2h04’33”.«È stato uno spettacolo». Il presidente dell’Evinrude Gra-ziano Ferlora non riesce a nascondere la felicità per la ri-uscita di una manifestazione che, in sole nove edizioni, è diventata una classica delle competizioni in montagna. I numeri gli danno ragione e anche la 10 chilometri, novità del 2015, è stata una sua scommessa vincente.«Tutto merito di uno staff che lavora con entusiasmo, pas-sione e che si intende al volo con una sola occhiata», si schernisce Ferlora.L’EuroMarathon si è chiusa nel segno della sicurezza, gra-zie ai runner del Team Bls, una squadra di podisti abili-tati a svolgere manovre di rianimazione e defi brillazione,

e all’inclusione sociale, con un gruppo di richiedenti asilo afghani ospiti dell’Ics che si è messo volontariamente a di-sposizione dell’organizzazione.Il trail di 10 chilometri è stato vinto in 49’53” dal triesti-no Corrado Rovis (Trieste Atletica), davanti a Enrico Carli (52’41”), ventenne all’esordio in una competizione di corsa. Terza piazza per Denis Tabas (52’46”), davanti a Riccardo Giostra (53’52”) e ad Andrea Babici (54’42”).Elisabetta Giacomelli (Cus Trieste) ha conquistato il primo posto fra le donne in 56’22”, davanti alla bellunese Giulia Titton (57’57”), alla slovena Anja Robavs (58’51”), alla cus-sina Michela Facchin (1h42’) e alla monfalconese Amina Bizmana (1h01’30”).

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CICLISMO

Lo scorso mese l’Italia ha portato a casa da Grenchen una bella medaglia agli Europei di ciclismo su pista: Annalisa Cucinotta ha infatti conquistato, nella giornata finale, l’argento nell’eliminazione. La ventinovenne

di Muzzana ha disputato una gara intensa, lottando ad armi pari con tutte le favorite e rimanendo nelle posizioni di testa nella prima parte, lottando poi su ogni sprint nel finale, fino a conquistare il secondo gradino del podio. L’azzurra, tesserata per l’Alè-Cipollini-Galassia e per la Forestale, impreziosisce così un’ottima stagione nella quale ha vinto anche una tappa al Ladies Tour of Qatar e soprattutto una al Giro Rosa: nel suo palmarès anche due vittorie in Coppa del Mondo nello scratch e un titolo europeo junior in questa stessa specialità: “Era da parecchio che non disputavo un Campionato Europeo, gli ultimi erano stati da Junior e Under, mai da Elite - gongola l'atleta friulana -. Sono molto felice del risultato e ci speravo perché mi sono sempre trovata a mio agio in questa gara particolare in cui devi prestare molta attenzione, avere tanta testa e nel finale si vede chi sta meglio. Nella prima parte serve destrezza e nel contatto si riescono a risparmiare tante energie che servono nel finale. E’ una gara breve ma molto intensa, me la sento mia naturalmente perché non

ho mai avuto problemi a stare in mezzo al gruppo. Ho corso sem-pre davanti, al secondo o massimo terzo posto al massimo”. Annalisa sta vivendo un ottimo periodo di forma ed è riuscita a superare alla grande l’amarezza per l’accusa di doping di qualche anno fa. Ac-cusa che lei del resto ha sempre respinto in nome della sua inno-cenza. Positiva al boldenone ad un controllo durante la prova di Cali, in Colombia, della Coppa del Mon-do su Pista 2008-2009, era stata squalificata dal T.N.A. del Coni per due anni, fino 2010, con la revoca della vittoria nello scratch ottenuta proprio in quell’occasione. Periodo buio superato con forza e il soste-gno del fratello Claudio, allenatore che le ha ridato la voglia di risalire in bicicletta: “Ho riscontrato un net-to miglioramento in questi ultimi anni, con la maturazione fisica a condurre anche ad una maturazio-ne mentale - considera Annalisa - .

OLTRE IL DOPINGLa pistard muzzanese si è sempre dichiarata innocente dopo essere stata trovata positivaal boldenone nel 2009 in Colombia.

Annalisa Cucinotta ritorna protagonista d'alto livello dopo un periodo buio

IL MIO PODIO EUROPEO

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CICLISMO

Con l’età si acquisisce maggiore resistenza e nel mio sport, basa-to sull’endurance, è fondamentale. Ultimamente sto puntando molto sulla quantità rispetto alla qualità, macino tanta strada in previsione della preparazione invernale, pre-diligo il volume piuttosto che le ri-petute. Ora nei mesi freddi lavorerò molto sulla forza in palestra nel mio paese, Muzzana del Turgnano, o nel velodromo di Montichiari, nel bresciano, quando sono in ritiro con la Nazionale. E abbino a que-sto lunghe pedalate giornaliere al mattino nelle ore centrali. Da noi in Friuli il clima è umido e spesso piovoso e appena posso emigro o da sola o con la nazionale al Sud Italia, in Sicilia vicino a Trapani dove piove raramente e, essendo sul mare, le condizioni sono ideali”. Il cognome di Annalisa ha il suono tipico della terra di Trinacria, non ci si può sbagliare, ma lei è nata in Friuli e ci vive da sempre. “E’ stata una stagione lunga sia su strada che su pista- continua l’azzurra - ho viaggiato molto per gare in-ternazionali in Cina, Sud America, a Londra per la Coppa del Mondo su pista nella disciplina olimpica Om-nium e a Parigi per i Mondiali dove sono arrivata sesta nello scratch. Ero stanca e dobbiamo rivedere la preparazione per non rifare ancora

Mi sento cambiata e non sose si tratti di semplice maturazione

atletica o anche caratteriale

gli stessi errori. Poco prima ave-vo partecipato alla prima tappa del Tour del Qatar su strada dove non ho fatto la fatica degli anni scorsi ma la sfortuna e un problema meccanico mi hanno ostacolato, rischiando di farmi cadere. Recentemente mi sono concessa una pausa di una set-timana e quando stacco lo faccio completamente. Non voglio nem-meno vedere la bici”.Come sono le giornate di An-nalisa?:“Già la sera programmo mental-mente quello che farò il giorno seguente. Poi al mattino, dopo la colazione, se ho riposato a suffi-cienza, parto per tre ore di bici. Al ritorno pranzo tardi e mi rilasso con le cose di casa, le amicizie e la lettura. In ritiro e prima delle gare divoro i libri e li preferisco all’e-book per il piacere del con-tatto con la carta e perché mi stanco di meno”.Prossimi programmi?“Dicembre sarà dedicato solamen-te all’allenamento tranne per un gara internazionale di Omnium in Portogallo prima di Natale che abbiamo scelto per migliorare i punti del ranking in vista della Coppa del Mondo e per avvicinar-mi al ritmo gara. Gennaio mi vedrà

impegnata ad Hong kong in Coppa del Mondo e, dopo qualche ritiro, marzo di nuovo al Tour del Qatar e nella preparazione ai Mondiali su Pista di Londra”. Ma Annalisa cosa sceglierebbe fra Pista o Strada? : ” In realtà non so più cosa mi appartiene di più. Fino allo scorso anno dicevo la Pista; quest’anno vedo che allenandomi su strada non sono male e mi piace molto. E’ come vivere un’esperienza nuova, una sensazione nuova”.Insomma un’identità sportiva ancora in divenire ma, a ven-tinove anni, si può tracciare già un primo bilancio:“Mi sento cambiata e non so se si tratti di semplice maturazione atletica o caratteriale. Vivo mol-to di più alla giornata rispetto a prima che programmavo di più. Sono serena e felice di quello che faccio e sto bene con la mia fami-glia. Mio fratello è il mio primo fan e quando faccio bene è il primo ad essere contento perché, come preparatore, vede che il suo la-voro funziona e quindi ne è orgo-glioso. Per ora penso alla bici fino al 2016 anno in cui si concluderà il quadriennio olimpico. Poi tirerò le somme analizzando i pro e i contro e deciderò”.

Biancamaria Gonano

IL MIO PODIO EUROPEO

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CALCIOUDINESE

EVENTICSEN E ASU INSIEME PER PROMUOVERE LA GINNASTICAPromuovere la ginnastica tra le nuove

leve e dar loro modo di cimentarsi con i primi passi nell'attività agonistica: con

questo scopo primario, Csen (Centro sportivo educativo nazionale) e Asu hanno organizza-to la scorsa domenica nel nuovo palazzo ai Rizzi una gara sperimentale che ha coinvol-to numerose società regionali di ginnastica artistica e ritmica, con la partecipazione di 250 giovani atleti ed atlete. "E' stata una manifestazione che ci ha dato molta soddi-sfazione - considera il presidente dello Csen, Giuliano Clinori (a sinistra nella prima foto del servizio realizzato da Silvano Zandonella) - . E' stato piacevole veder impegnati con tanta passione ed impegno ragazzini e ragazzine delle scuole elementari e medie che hanno potuto essere così protagonisti nelle rispet-tive gare a prescindere dai risultati ottenuti. Un evento che ha suggellato al meglio un fine settimana in cui l'Asu, sabato a Prato, si è piazzata terza a livello nazionale con la sua formazione di A1, conquistando pure la permanenza nella massima categoria anche nella prossima stagione". A rappresentare l'Asu, la più antica società sportiva cittadina, fondata nel 1875, erano nella manifestazione udinese i consiglieri Sebastiano Parmeggiani e Umberto Meroni, con Clinori nelle foto.

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UDINESECALCIOGINNASTICA

Photo silvano zandonella

EVENTICSEN E ASU INSIEME PER PROMUOVERE LA GINNASTICA

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IN BREVE

ROSSETTI E SISANI CONQUISTANO I GALLONI IN EMILIA Il PalaCotonella di Salsomaggiore Terme ha ospitato l'affollata finale dei circuiti federali Grand Prix Giovani di pattinaggio corsa. La manifestazione (dai contenuti più sociali che agonistici) vedeva confrontarsi tre Rappresentative interregionali, e in quella del Nordest figuravano tre portacolori della Libertas Porcia: Cristian Rossetti, e le sorelle Aurora e Alexia Sisani, che hanno conquistato i "galloni" in virtù dei positivi risultati traguardati nel corso delle precedenti tappe del circuito. "Anche se le compagini di Nordovest e del resto d'Italia l'hanno fatta da padrone, l'esperienza è stata utile e divertente - commenta Raffaella Gava, segretaria societaria - abbiamo notato che il Nordest segna un piccolo gap nelle categorie giovanili, causa la differenza di numeri a livello di vivaio, i nostri tre rappresentanti hanno comunque combattuto fino alla fine in tutte le tre gare che hanno disputato".

PATTINAGGIO

A Piancavallo il Campionatonazionale di sci alpino

■ Il comprensorio turistico del Piancavallo si conferma polo nazionale di riferimento per gli eventi agonistici invernali sotto l'egida Libertas. Vi si terrà infatti il 19 e 20 marzo la 41esima edizione del Campionato nazionale di sci alpino, grazie alla puntuale organizzazione del Centro provinciale Libertas di Pordenone e della Asd Ski Safari Experience di Porcia, un pool di cinque giovani maestri indipendenti e altamente qualificati che operano nei migliori ski resort alpini. I tricolori Libertas (che il Piancavallo ospita per il terzo anno consecutivo) sono una manifestazione open, possono quindi partecipare anche i club affiliati ad altro ente, e saranno ammesse tutte le categorie, dai mini baby ai master. La

kermesse è incentrata su una gara di slalom gigante in unica manche, che sarà disputata domenica 20 marzo (ore 10) lungo la pista Busa Grande (a quota 1.500 metri e con un dislivello di 300), ma per baby e pulcini ci sarà un tracciato ad hoc. Il giorno prima, però, a mezzogiorno ci sarà spazio per il puro divertimento con "Catch the color", una variopinta caccia al tesoro (anzi, al colore) ovviamente sugli sci, che avrà per teatro la Busa del Sauc. In palio una felpa griffata "Born for snow". Le iscrizioni (costo di 10 euro) vanno effettuate compilando il modulo scaricabile dai siti internet (www.libertasnazionale.it e www.libertasfvg.it) e va poi inviato via fax al numero 0434-1705278 o alla e-mail [email protected].

■ Un'Italia dal clima astrattamente mite e la conseguente impossibilità di usufruire di neve (neppure artificiale) costringono la giovane squadra agonistica friulana a intraprendere trasferte oltralpe. Avrà infatti luogo il 18 e 19 novembre sul ghiacciaio austriaco di Moelltaler uno stage riservato alle categorie Ragazzi e Allievi, al quale parteciperanno i migliori atleti per annata, selezionati sulla base delle classifiche finali maturate nei circuiti regionali della scorsa stagione. Per lo Sci Club Pordenone sono stati convocati i promettenti Ginevra Pase, Renato Moretti ed Enrico Colombo. Gli atleti saranno accompagnati dall'allenatore societario Loris Simonetti.

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SPECIALE LIBERTAS

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■ Premiante partecipazione per gli alfieri dello Skorpion Club Pordenone impegnati al trofeo Città di Treviso. I primi a salire sul tatami sono stati gli esponenti delle categorie juniores e seniores. Marco Vendramini ha conquistato il primo posto sbaragliando gli avversari con due triplette di incontri, una tra gli junior, l'altra tra i senior. Alberto Ciardo ha raccolto la medaglia d'argento tra i junior, replicando l'impresa nella categoria superiore. Leonardo Puppini è salito sul gradino più alto del podio tra i senior, mentre Francesca Roitero è rincasata con un bronzo, ma la società si attendeva di più da questa atleta di valore internazionale. Tra gli esordienti A, Veronica Piticco ha conquistato il primo posto. Il più nutrito gruppo degli esordienti B ha invece collezionato una medaglia d'argento con Carlo Rosso, e una di bronzo con Mattia Vendramini, che ha vinto due incontri, fermato poi dal compagno di club. Tra le ragazze ha gareggiato Elena De Bortoli, conquistando la medaglia di bronzo, frutto dell'incontro perso con la vincitrice di categoria. La rappresentativa pordenonese (che indossa una divisa dalla caratteristica tinta giallonera) è infine andata a medaglia nei cadetti con Riccardo Lagni (un oro risultato di tre incontri vinti con ippon fulminei) e Giovanni Rosso (argento). Una messe di titoli che ha permesso allo Skorpion Pordenone di traguardare la seconda posizione nella classifica finale per società.

■ Giovani atleti della Polisportiva Montereale in luce al torneo interregionale Città di Porcia, svoltosi al PalaCornacchia. Tra gli Esordienti A, successo pieno per Alessandro D'Odorico (nella categoria di peso 50 kg), seconde piazze per i compagni di club Adrien Frisan (45 kg) e Mattia Boscolo (over 73). Nel gruppo pre agonisti sono andati a podio Giulia Rossolato, Emi Magris, Iole Alzetta, Lodovico e Leonardo Mazzega (primi), Mattia Bertolo, Bryan Bagnariol, Davide Favetta e Matilde Frisan.

■ Sono gli alfieri di punta della polisportiva Villanova Libertas di Pordenone, tanto sul tatami che nel quotidiano. Stiamo parlando dei fratelli Marvin e Kenny Bedel, che hanno recentemente partecipato alla Vittorio Veneto Kata Cup, chiudendo al 3° posto sulle 19 coppie in lizza. Il risultato riveste maggiore rilevanza se si pensa che i Bedel non competono esclusivamente nel kata, gareggiando anche per le competizioni della Shiai. "I due fratelli sono un ottimo esempio per i giovani della nostra Polisportiva - commenta orgogliosa la presidente Franca Bolognin - infatti, oltre che nell’attività sportiva, sono sempre in prima linea anche nel collaborare alle varie manifestazioni, anche solidali, che la società organizza, prodigandosi nel contempo con buoni risultati scolastici". Il prossimo 6 dicembre Marvin affronterà l’esame di cintura nera primo dan.

Incetta di medaglie per i gialloneri dello Skorpion

ARTI MARZIALI■ Partirà dal quartiere pordenonese di Villanova la nuova iniziativa dedicata agli adulti che hanno voglia di trascorrere del tempo insieme all'aria aperta, praticando uno stile di vita sano, in compagnia di chi è meno fortunato. "Passeggiate solidali" è il titolo del progetto predisposto dall'Avis comunale di Villanova in sinergia con il Centro servizi volontariato del Friuli Venezia Giulia, la Polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone, l'Unione italiana ciechi e il Comitato Paralimpico. Si tratta di una serie di passeggiate guidate da svolgere una volta alla settimana, ogni giovedì mattina, da questo mese e fino a maggio 2016. L'iscrizione è gratuita."Il quartiere di Villanova, un tempo caratterizzato da forte marginalità sociale, sta vivendo nuovamente una situazione di crisi dovuta alle difficoltà economiche, oltre al diffuso individualismo e alla mancanza di reti di solidarietà - argomentano gli organizzatori - in particolare, gli anziani tendono a rimanere chiusi in casa, impauriti e isolati. Questa fetta di popolazione trascura così non solo gli aspetti della socialità, ma anche la cura della propria salute e del proprio corpo. Anche molti disabili restano spesso esclusi dalla vita sociale". L'iniziativa "Passeggiate solidali" nasce proprio per creare nuove occasioni di incontro nel quartiere, e per rafforzare le reti di sostegno tra i soggetti deboli, combattendo l'esclusione sociale. "Si praticherà uno stile di vita sano, combinato ai valori del volontariato e della solidarietà - rimarcano i promotori - ciò è anche in linea con quanto recentemente sottoscritto nella convenzione nazionale tra l'Avis e l'ente di promozione sportiva Libertas con lo scopo di portare avanti azioni congiunte per la promozione di stili di vita sani, della pratica sportiva, del dono e della solidarietà".

NASCE IL PROGETTO PASSEGGIATE SOLIDALI

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TREMILAITINERARI MTB

a cura di STEFANO OSSO Solitario, nella pianura che si apre alle pen-dici del Collio, il Col-le di Medea si erge come un’isola in un

mare di campi. In questo giro raggiungeremo la sua sommità, che ospita l’Ara Pacis Mundi e il Parco della Pace, sfruttando la rete di percorsi ciclopedo-nali realizzati negli ultimi anni e indicati come “Ciclopedona-le Versa–Judrio”: una serie di strade secondarie e agricole,

www.natisoneinbici. it

SUL COLLE DI MEDEALUNGO LA CICLOPEDONALEVERSA–JUDRIO

INFO UTILIIl giro è lungo 27,4 km praticamente

pianeggianti (esclusa la salita al colle di Medea) ed è su strade secondarie con fondo in ghiaia compatta o asfalto leggero; con calma lo si può percor-rere in poco più di un paio d’ore. La salita all’Ara Pacis è lunga un paio di chilometri ha un dislivello di 100 metri e una pendenza media del 5% per cui, se affrontata con calma, è fattibile da chiunque. Come bicicletta si può utilizzare, oltre alla MTB, anche una city-bike; è sconsigliata invece la bici da corsa. Le strade sono tutte se-condarie e gli attraversamenti delle arterie maggiori tutti ben segnalati. L’unica criticità è il guado sul Corno tra Villanova e Chiopris: se nei giorni precedenti ha piovuto parecchio biso-gna fare la deviazione lungo la strada asfaltata anziché la ciclopedonale che in questo tratto corre tra i campi.

Non ci sono problemi a reperire acqua lungo il percorso così pure nel trovare punti di appoggio quali negozi, bar, trattorie, ristoranti o agrituri-smo, che magari non saranno proprio lungo il percorso, ma distanti non più di qualche centinaio di metri.

Il periodo migliore per fare que-sto giro è dalle vendemmie all’inizio dell’estate, mentre è meglio evitare i mesi più caldi in quanto c’è poco riparo dal sole e sia il Judrio che il Versa sono in secca.

Non c’è cartografia specifica a bassa scala di questa zona per cui bisogna rifarsi ai servizi on-line op-pure a carte in scala maggiore (la più dettagliata è la Tabacco 1:100.000). In ogni caso la traccia del percorso è visualizzabile su http://www.bikemap.net/en/route/3335669-sul-colle-di-medea-lungo-la-ciclopedonale-versa-judrio e scaricabile da http://tracce.natisoneinbici.it/ciclopedonale_ver-sa_judrio.gpx

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che uniscono i vari paesi della zona. Dalla Stazione di Cor-mons ci si dirige verso nord-ovest lungo la poco trafficata strada per San Giovanni che si abbandona subito dopo il pon-te sul Judrio per prendere una tranquilla stradina tra i vigneti fino a Villanova. Da qui si pro-segue per Chiopris e quindi a Medea dove si sale sul Colle. La salita può sembrare lunga ma quello che si trova sulla sommità ripaga ampiamente

lo sforzo fatto. Il Parco della Pace con l’Ara Pacis Mundi sono un luogo veramente uni-co dove aleggia una tranquil-lità che contrasta con la vio-lenza degli eventi bellici a cui è dedicata la zona. All’interno del monumento una grande arca contiene campioni di ter-ra proveniente dai cimiteri di guerra di tutto il mondo e la scritta, incisa sull’arca, “L'odio produce morte, l’amore ge-nera vita” mai suona attuale

come in questo periodo.Ridiscesi da colle si segue per un po’ il Judrio per poi entrare in paese e quindi raggiungere il Versa che si risalirà lungo il margine destro. A Fratta si passa sul lato sinistro del fiume che si continua a co-steggiare passando per Ma-riano, per il nuovo ponte della circonvallazione, e ancora più su fino alla strada per Mora-ro. A questo punto si passa nuovamente sul Versa e ci si

dirige verso la località Boatina da dove, lungo la strada se-condaria di Corona, si torna a Cormons.La ciclopedonale è molto ben indicata e volendo si posso-no fare “variazioni sul tema” magari allungando fino ad Angoris o a Borgnano oppure facendo un giro per Cormons, una cittadina mitteleuropea dove non mancano luoghi di interesse, negozi, enoteche e locali.

COME RAGGIUNGERE CORMONSCormons è a 25 km da Udine e a 13 km da Gorizia lungo la Strada Regio-nale 56 che unisce i due capoluoghi. È facilmente raggiungibile in treno, con trasporto bici, in quanto è fer-mata anche per i Regionali Veloci. La partenza del giro è proprio dal piazzale davanti alla stazione.

SUL COLLE DI MEDEALUNGO LA CICLOPEDONALEVERSA–JUDRIO

DAL SATELLITELa zona è ben segnalata sui servizi on-line e la traccia è disponibile, oltre che su bikemap.net anche su http: tracce.natisonebici.it/ciclopedonale_versa_judrio.gpx

Lungo il Versa

Mulino sul Judrio

Pozzo a Villanova

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TREMILAITINERARI

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Splendidi scenari sui monti Mia e Matajur, divisi dal corso del fiume Natisone

Lassù dove volano le aquile

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ITINERARITREMILA

a cura di ROmANO PALuDGNACH

Per questo Itinerario abbiamo pensato a tre soluzioni così da accon-tentare qualsiasi esigen-za a seconda del proprio

gusto personale, essendo la zona adatta a soddisfare le aspettative di famiglie con bambini piccoli e con tanta curiosità. Qui troviamo per-corsi suggestivi di varia difficoltà, un territorio dalla natura incon-taminata, storia, tradizioni e una gastronomia genuina ed unica, le cui antiche tradizioni sono state tramandate per via orale. Qui ci tro-viamo immersi nelle fantastiche Valli del Natisone vicini al confine con la Slovenia, in un’area interessante dal punto di vista storico, geografico e culturale. Il comune di Pulfero, in un raggio territoriale abbastanza ristretto, offre varie idee dal punto di vista dello Slow Trekking e turi-stico. Qui ci troviamo a 10 Km da Cividale del Friuli e quindi a Nord-Est di Udine e siamo avvolti dai rilievi montuosi, delle Prealpi Giulie, che sono costituiti dal Monte Mia, che raggiunge l'altezza di 1.237 m s.l.m. ed il versante Ovest del Monte Matajur, la cui cima è posta a 1.641 m s.l.m . Ai piedi di queste due cime scorre il fiume Natisone che li separa a volte con la sua irruenza in piena ed a volte con il suo scorrere calmo e tranquillo con il suo colore blu tur-chese. Il nostro itinerario principale ci porterà in cima al Monte Mia, dalla cui vetta possiamo osservare

come il Natisone riesce ad avvolgere questa montagna per quasi il 75% della sua circonferenza, in maniera molto originale. Non è il Natisone l’attrattiva più suggestiva anche se questo fiume che nasce in Italia scorre un breve tratto in Slovenia e rientra in Italia nei pressi del valico di Stupizza con il letto già abba-stanza largo e ghiaioso, che scor-re sinuoso ed arriva subito dopo a Loch di Pulfero, sulle cui sponde ci

si può rilassare immergendosi in queste acque incontaminate, pare sia considerato il secondo fiume più pulito d’Italia, molto ambito anche dai pescatori. In zona si può visi-tare a pochi km le Grotte d’Antro sempre nel comune di Pulfero, ma anche alcuni musei sia relativi alla Grande Guerra a Caporetto come anche Musei che ci raccontano le tradizioni locali.Li vicino nei pressi di Stupizza tro-

PUNTO DI APPOGGIO

Trattoria Alla Trota

viamo il Centro Visite “il Villaggio degli Orsi situato sulla sponda del Natisone da cui parte l’Itinerario che ci porterà verso la vetta del Monte Mia e la Valle del Pradolino seguendo il percorso segnato 754, affascinante con una vegetazione dai colori molto forti e pietre rico-perta dal muschio e con il percorso che corre a tratti anche su una comoda mulattiera lastricata che ci riporta indietro nel tempo.

Il nostro punto d’appoggio si trova presso l’Albergo Trattoria “Alla Trota” a Specognis, e per raggiun-gerlo basta oltrepassare il Ponte sul Natisone quando ci si trova nella località di Loch nel comune di Pulfe-ro. Tre generazioni si sono alternate nella gestione di questo locale che vera-mente può dirsi frutto di una tradizione di famiglia, nell’arte dell’accoglienza e della gastronomia. Il ri-storante riserva ai propri ospiti una eccezionale sala panoramica ed un'ampia

terrazza affacciate sul corso del fiume Natisone. Questo locale è ideale per gli amanti della pesca, in-fatti la proprietaria Patri-zia e la figlia sono molto gentili e sempre disponibili per fornire indicazioni ri-guardo lo stato delle acque e soprattutto li potrete acquistare direttamente da loro i permessi di pesca. Qui potrete trascorrere una vacanza anche di più giorni per vari percorsi di Trekking, con visite ai musei in zona, come an-che all’acquisto di succu-

lenti souvenir gastronomici tra cui la famosa Gubana Dolce tipico delle Valli del Natisone, ma anche as-saggiare i locali formaggi caprini direttamente nelle aziende in zona, e le spe-

cialità della tradizione di questa Valle incantata tra cui le “palacinke”, gli “slicin-jaki - gnocchetti di farina - oppure lo “stakanije”, pre-parato con purè di patate e verdura di stagione; tra

le specialità c'è anche la gustosissima mela Seuka. Presso la Trattoria po-trete degustare anche la Selvaggina, funghi di sta-gione, pasta fatta in casa e la trota, regina del fiu-me e specialità del locale, che rappresentano solo alcuni esempi di quanto vi offre una gastronomia a tutti gli effetti casalinga, semplice, fatta con ingre-dienti naturali e frutto di una tradizione agricola e contadina.

Albergo RistoranteAlla TrotaInformazioni sul contattoIndirizzo: via Specognis, 10Pulfero - ItaliaTelefono: +39 0432 726006www.allatrota.com

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Lassù dove volano le aquile

UN PERCORSO ALL'INSEGNA DI STORIA E TRADIZIONE CULINARIA

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TREMILAITINERARI

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STUPIZZAQuesto Slow Itinerary – Itinerario lento offre tantissimi spunti, e, cu-riosità, con scorci davvero unici in ogni dove si vuole osservare con il proprio sguardo attento. Chi volesse per comodità, ma anche per neces-sità, può recarsi anche direttamen-te sulle sponde del fiume Natisone recandosi nella vicinissima località di Stupizza. Appena entrati nel Bor-go si prende una stretta stradina che porta ad un piazzale proprio prima del ponte che attraversa il Natisone ai piedi del Monte Mia. L’Itinerario è ben segnalato in tut-ti i punti di svolta, con descrizione davvero dettagliata ed esaustiva, con cenni storici e naturalistici, ma anche dal punto di vista scientifi-co per chi volesse immergersi in una escursione come attività di ricerca, personale oppure in una nuova forma di turismo scolastico grazie al Centro Visite di Stupizza, attualmente sede del “Villaggio degli Orsi” un centro didattico-divulgativo che si trova oltre il ponticello sul Natisone sulla sinistra. Per iniziare il sentiero verso il Monte Mia si pren-de a destra. Qui il centro offre la possibilità di visitare la ricostruzione di una tana di orso, ma anche quella di partecipare ad attività culturali ed iniziative ricreative finalizzate a far conoscere e conservare le ricchezze della biodiversità locale.

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ITINERARITREMILA

slowitinerarytrekking.blogspot.it/ it-it.facebook.com/romano.paludgnach twitter.com/paluroma www.youtube.com/user/paluroma

mune di Pulfero (UD).

“Un albero il cui tronco si può a

Lao Tse

Sentiero CAI 754Stupizza - Valle di Pradolino - Monte MiaPrendete ispirazione per le pros-sime vostre passeggiate, cammi-nate, Trekking o allenamenti per il Trail, immersi nella natura ancora incontaminata in una zona unica delle Valli del Natisone nel comune di Pulfero (UD).

“Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio.Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra.Un lungo viaggio di mille miglia si comincia col muovere un piede.”

Lao Tse

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UDINEP.zza XX Settembre, 24 - Tel. 0432 25463

ORARIO: dal LUNEDÌ al SABATO 8.30-12.30 –15.00-19.00

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ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30 – 14.00-18.00 SABATO 9.00-12.00

SACILEViale Trieste, 10 - Tel. 0434 730022

ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 14.00-18.00

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