n° 02 TremilaSport 03 02 2016

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Eccellenza – Max Rossi: il Flaibano dopo la delusione Lega Pro – Ingegneri e il Ramarro del poker Promozione – Zavagno: “Coppa Italia obiettivo primario” Prima categoria – Viaggio nel pianeta Ragogna Calcio Donne – Virgili, nostalgia di Chiasiellis Basket – Di Giuliomaria: “APU ok, ma serve prudenza” Volley – Chions, vocazione giovani Sci – Hans Vaccari, il quarto moschettiere Le Belle di Tremila Sport – Genni Martin, modella per caso Itinerari – A rotta di collo lungo la Carrareccia di Reant

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PAG 8

T U T T O L O S P O R T D E L F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A A 3 6 0 G R A D I

magazine

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

LA DELUSIONEDOPO

basket

volley

LEGA PRO

METABOLIZZATA LA FINALE PERSA CONTRO IL VESNA, IL TECNICO DEL FLAIBANO GUARDA CON OTTIMISMO AL FUTURO DEI CALABRONI

MAX ROSSI,una vita da bomber e dallo scorso anno alla guida del Flaibano.

DI GIULIOMARIA,IL RITORNO

chions,vocazione giovane

INGEGNERI E IL RAMARRO

DEL POKER

pagG 34-35

pagG 36-39

pagG 6-7

02|1603 | 0 2 | 2 0 16

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PISCINEdi FELETTO

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TremilaSport+ | 03 02 2016 | 03

02|1603 | 0 2 | 2 0 16SOMMARIO

CALC

IO

24-25 UDINESE

6-7 LEGAPRO

8-9 ECCELLENZA

10-12 PROMOZIONE

14-15 PRIMACATEGORIA

16 SECONDACATEGORIA

17 TERZACATEGORIA

18-21 GIOVANILI

22 CALCIOA5

23 FEMMINILE

34-35 BASKET

36-39 VOLLEY

40-41 ALTRISPORT

6

RUBRICHE26-27 SIDICEVA...

29-32 LEBELLEDITREMILASPORT

28 NONSOLOSPORT

42-43 MONDOLIBERTAS

44-45 GLIITINERARIDITREMILASPORT

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Le Belle di Tremila Sport:Genni Martin

CRISTIAN DI GIULIOMARIAIlgiganteromanoètornatoaUdinearinforzarel'APU,predicandocalma

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EDITORIALE

PAG 8

T U T T O L O S P O R T D E L F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A A 3 6 0 G R A D I

magazine

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

LA DELUSIONEDOPO

basket

volley

LEGA PRO

METABOLIZZATA LA FINALE PERSA CONTRO IL VESNA, IL TECNICO DEL FLAIBANO GUARDA CON OTTIMISMO AL FUTURO DEI CALABRONI

MAX ROSSI,una vita da bomber e dallo scorso anno alla guida del Flaibano.

DI GIULIOMARIA,IL RITORNO

chions,vocazione giovane

INGEGNERI E IL RAMARRO

DEL POKER

pagG 34-35

pagG 36-39

pagG 6-7

02|1603 | 0 2 | 2 0 16

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DIRETTORE RESPONSABILE Edi FabrisVICEDIRETTORE Massimo MuzzinEDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 [email protected]

Registrazione Tribunale Udine n. 38/07 del 19.11.2007Responsabile trattamento dati (D.LGS. 30-6-2003 N. 196) Edi Fabris

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 3 febbraio 2016.

REDAZIONEViale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 [email protected] www.mondoudinese.com

Mondo UdineseQUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA

LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO

vIDEOrEgIONETELEPOrDENONE

02|16

DIZ IONI

MediaTremila EdizioniViale Palmanova 146 - UdineTel. 0432. 33 30 893 [email protected]

....

Il DirettoreEdi Fabris

Smaltita la delusione della sconfitta del suo Flaibano con il Vesna nella fina-le di Coppa Italia, alla quale le due squadre erano giunte peraltro contro ogni pronostico, Massimiliano Rossi guarda al prossimo futuro con gli oc-chiali rosa. E' un personaggio del calcio dilettantistico regionale, il tecnico

giallonero, dopo aver vissuto i suoi momenti di gloria anche in quello professio-nistico prima che un grave infortunio ne bloccasse il percorso. E con un episodio chiave che nel '92/93, quando militava nella Primavera dell'Udinese guidata da Attilio Tesser, costituì per lui trampolino di lancio: a Lauzacco, dove giocavano i giovani bianconeri, contro l'Atalanta venne fatto entrare nella ripresa e al suo ingresso sul terreno di gioco, raccogliendo un cross dalla destra, il prode Max, in rovesciata, insaccò in diagonale il gol della vittoria facendo strabuzzare gli occhi a Giovanni Galeone, allora mister della prima squadra in serie B. Il giorno dopo Rossi venne fatto esordire contro il Perugia. Oggi si fa valere come trainer di un club d'Eccellenza e con buone risultanze. Ci piacciono i personaggi e nel basket ripro-poniamo un "cavallo di ritorno" il cui arrivo ha fatto piacere ai cestofili friulani , Christian Di Giuliomaria, giunto a rinvigorire il reparto-lunghi di un'Apu che ha una gran voglia di A2 e che dopo il blitz di Orzinuovi ha trovato conferma delle pro-prie potenzialità. Ma predica prudenza, l'esperto Di Giulio, niente facili entusiasmi, perchè la strada da percorrere è ancora lunga. E pagina particolare la dedichia-mo pure ad uno dei talenti emergenti dello sci regionale, il ventenne slalomista pontebbano Hans Vaccari, in pole position verso traguardi futuri di riievo. Spazio adeguato lo diamo sempre però anche alle società delle varie discipline che si di-stinguono per capacità ed intenti e nella pallavolo incontriamo in questo numero il Chions, prima squadra femminile in B2 e nutrito settore giovanile, dichiarata vo-cazione primaria del club pordenonese. Vale poi la pena dare un'occhiata anche alle pagine dell'amarcord, dove abbiamo rivolto il nostro interesse ad un uomo di sport come il professor Faustino Anzil e ai suoi libri dedicati ai campioni friulani che hanno disputato le varie Olimpiadi. Spuntano così fotografie, episodi e nomi che hanno fatto la storia del Friuli sportivo di ogni tempo ed è sicuramente un bel ritornare a tempi in cui predominavano le persone sugli interessi economici che caratterizzano il nostro tempo.

QuelgolinrovesciatadiMaxRossi

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CALCIOLEGAPRO

presto il vantaggio, abbiamo creato e siamo stati capaci di gestire. In particolare loro sono molto temibili sulle ripartenze, e li abbiamo bloccati alla grande.

- Raccontaci dei tuoi problemi di inizio stagioneUn vero peccato: ero partito

Un inizio 2016 da urlo per i l Pordenone, unica squadra d i categoria in tutto lo Stivale capace di

chiudere il mese con 4 vittorie su 4 partite disputate (Giana Er-minio, Pro Piacenza, Albinoleffe, Mantova) che sono valse il quar-to posto in classifica. Un solo gol subito, una difesa che tiene e fa sognare. Ed ecco l'incastro: An-drea Ingegneri, difensore classe '92 in prestito dal Cesena, è alla sua quarta partita da titolare consecutiva. Dopo un girone di andata segnato dai problemi muscolari, il ragazzo di Lugo ha ritrovato continuità. E le pre-stazioni sono più che positive.

- Partiamo dalla vittoria col MantovaAbbiamo preparato questa sfida molto bene. In settima-na il mister ci ha avvisato: gli avversari erano forti, la loro posizione in classifica non ri-specchia il loro reale valore. Siamo partiti bene, trovando

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ORA AVANTICOME UN TRENO

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ANDREA INGEGNERINato il 18 gennaio 1992 a Lugo, in provincia di Raven-na, Andrea Ingegneri è un difensore centrale e terzino sinistro, dalla scorsa estate alla corte di Bruno Tedino al Pordenone. In carriera ha vestito le maglie di Forlì, Ce-sena, Bassano e ora quella dei Ramarri. L’unica rete messa a segno in carriera è quella realizzata con la maglia del Forlì nell’allora Serie C2. La sua prima parte di stagione al Pordenone è stata frenata dalla pubalgia, ma in questo ultimo mese è stato tra i mi-gliori dei naoniani.

Pordenone unica squadra di categoria in tutta Italia capace di chiudere gennaio con

4 vittorie su 4 partite disputate

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LEGAPROCALCIO

molto forte in ritiro, davvero motivato, ma dopo la prima di campionato quello che sem-brava un semplice acciacco si è trasformato in un incubo. La pubalgia è un avversario osti-co. In questi mesi ho cercato di lavorare il più possibile seguen-do alla lettera tutti i consigli di fisioterapisti e società, che ringrazio di cuore. Ne sono usci-to bene. Non avevo mai avuto questo tipo di problema, forse ho impiegato più del dovuto per rimettermi in sesto, ma per questo genere di guai fisici non c'è un tempo prestabilito, varia da caso a caso. Io c'ho messo qualche settimana in più perché era interessata anche la zona addominale. La sosta invernale, comunque, mi ha permesso di rimettermi in pari.

- La paura per eventuali ri-cadute c'è?Ora come ora no. Sto bene, fac-cio sempre esercizi propedeu-tici, lavorando in prevenzione. Arrivo un po' prima al campo per fare posture, rinforzando adduttori, inguine e addominali. La paura è passata.

- Dopo 4 partite da titolare e 4 vittorie come ci si sente?All'inizio ero molto timoroso da un lato, carico e teso dall'altra. Sapevo che le aspettative erano tante però grazie ai compagni e al mister che mi han dato dav-vero tanta fiducia, non posso che essere felice. Partita dopo partita sto acquisendo consa-pevolezza e condizione.

- Che ambiente hai trova-to a Pordenone?Me ne avevano par-lato molto bene, in particolare mister Bosi, che aveva al-lenato in passato, mi ha raccontato di una gran società che in realtà vale ben più della Lega Pro. Qui ho trovato una grande famiglia, organizzata nel migliore dei modi. Ottenere risultati così, dimostrando di essere all'altezza dopo i mo-menti difficili, non è da tutti. Mentre ero fuori per infortu-nio guardavo i miei compagni esprimere un bel calcio e dare il massimo durante gli allenamen-ti. Poi ho toccato con mano e non c'è dubbio: la nostra forza è il lavoro settimanale.

- Quindi la domenica è solo la conseguenza di quanto date in settimana?Negli allenamenti mettiamo voglia, convinzione, dedizione.

La partita della domeni-ca è il frutto di quanto seminiamo, per questo non sono stupito dei bei

risultati. Vedo tutti dare l'anima. Gli allenamenti sono

intensi, durano un po' più del solito rispetto alle mie prece-denti esperienze, ma sono molto funzionali e ci permettono di dare qualcosa in più sul lungo periodo.

- Sei in prestito dal Cesena, settima in Serie B. Cosa ti aspetti dal futuro?Nulla, davvero. Di queste cose se ne occupa il mio procuratore, io penso solo a dare tutto e a far bene con il Pordenone. Ho saltato praticamente tutta la prima parte di stagione, non vedevo l'ora di tornare, e ora che ne ho la possibilità penso solo a giocare.

- Prossima sfida con il Rena-te: 4 vittorie in campionato, 3 nelle ultime 5.Vale lo stesso discorso fatto per il Mantova: non va guar-data la classifica nella maniera

LEGA PRO 21^ GiornataRenate – PoRdenoneBassano – sudtiRolMantova – CReMonesePRo PatRia – alBinoleffePRo PiaCenza – CittadellaPavia – CuneoPadova – feRalPi salòalessandRia – luMezzaneGiana eRMinio - ReGGiana

più assoluta. Ci aspetta una partita maschia, ignorante, da prendere subito di petto. E loro sono molto forti in at-tacco, ci sarà parecchio lavoro.- Sei scaramantico o ci dici dove potete arrivare?È giusto volare bassi, ma è sbagliato porci dei limiti. Siamo un gruppo eccezionale, quello è il nostro segreto. Speranze ce ne sono…

Luca Feole

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Dopo una lunga carriera da bomber, Massimiliano

Rossi è da un anno alla guida del Flaibano. Lo

scorso mese ha sfiorato la vittoria in Coppa Italia

IL FLAIBANOè RIPARTITO

MAX ROSSI

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EccELLEnzA - 07/02/201620^ GiornataisM GRadisCa - CHionsluMiGnaCCo CJaRlinsMuzanetolMezzo - CoRdenonsKRas RePen - flaiBanosanvitese - GeMoneseviRtus CoRno - ManzaneseRiviGnano - tRiCesiMotoRvisCosa - vesna

ECCELLENZACALCIO

Il Flaibano ha accarezzato un sogno giocandosi alla grande la finale di Coppa Italia. Il contrac-colpo psicologico in seguito alla sconfitta con il Vesna c'è stato

ma, mister Max Rossi ne è consapevole e fiero, i ragazzi sono stati capaci di ri-alzare la testa. E ora, dopo una vittoria in rimonta per 3-2 contro i diretti rivali per la corsa alla salvezza del Rivignano, si può continuare a giocare con spen-sieratezza per raggiungere il traguardo più scontato per ogni neopromossa: mantenere l'Eccellenza.

- Vittoria fondamentale contro il Rivignano.Sono 3 punti chiave: venivamo da un momento difficile, dovevamo superare la sconfitta in Coppa e recuperare le certezze perdute. Non dimentichiamo gli strascichi dal punto di vista fisico. La sosta invernale e il lavoro in funzio-ne della finale ci hanno tolto molto. La sfida era delicata in ottica salvezza e aver portato dei diretti concorrenti a 7 punti è stato qualcosa di importante. Poi se si considera la sfida in sé, pensa-re che dopo 20 minuti eravamo sotto 2-0 avvalora ancora di più la vittoria.

- Ecco: partita ribaltata nel secondo tempo: come ha spronato i suoi du-rante l'intervallo?Devo dire che i ragazzi sono stati bra-vissimi, io ho solo cercato di tranquil-lizzarli perché il primo tempo è stato davvero ricco di episodi sfortunati. I primi 12 minuti avevamo creato tre situazioni pericolose - tra l'altro compli-menti a Cortiula per la splendida parata -, poi siamo finiti sotto di due gol nel giro di pochi secondi per via di due calci piazzati. La squadra ha continuato a giocare senza perdersi d'animo, la calma è stata premiata, penso che sia una vittoria meritata, anche ai punti l'avremmo vinta noi.

- Ha anticipato uno dei temi dell'in-tervista: la sconfitta in Coppa Italia. Come si è preparato alla sfida col Vesna e cosa ha detto ai suoi che, nonostante tutto, non possono che essere elogiati per quanto fatto nel torneo?Siamo arrivati in finale nelle migliori condizioni possibili: in semifinale ab-biamo superato la squadra dell'anno, il Lumignacco, per di più in inferiorità numerica per quasi un tempo. Sarebbe forse stato meglio giocare la finale su-bito senza dover aspettare i 12 giorni della sosta. Siamo una squadra neopro-mossa, abbiamo concesso 20 minuti di follia in quella sfida, ma la squadra ne esce rafforzata, senza dubbio. Qui c'è un'età media di 21 anni e fa tutto parte di un processo di maturazione. Certi

concetti si possono esprimere a parole, ma per far sì che vengano assimilati può anche essere necessario passare per questi momenti. Contro il Corno, subito dopo la finale, abbiamo perso 3-0, ma siamo stati bravi a rialzarci, a reagire. A questi ragazzi bisogna solo fare i complimenti per quello splendi-do traguardo raggiunto e quel sogno sfiorato. Alla fine ce la siamo giocata, non siamo stati spettatori.

- Guardando il campionato e i nu-meri della squadra, la posizione in classifica sembra giusta: lei che vive quotidianamente l'ambiente ha qual-che rimpianto?Purtroppo sì. È vero che la classifica alla fine rispecchia il valore delle squa-dre, ma nel girone di andata ci è stato tolto tanto dai fischietti: penso alla sconfitta di Rivignano con un rigore clamoroso non datoci, o il penalty con-cesso al Tolmezzo, inesistente. Certo, colpe ne abbiamo anche noi. L'esem-pio lampante è la sfida a Gemona, in vantaggio all'89esimo abbiamo perso 2-1. In questa categoria se sbagli vieni punito, non ne esci indenne. Come ho già detto la sosta ci ha fatto un po' male: eravamo reduci da 4 vittorie e 3 pareggi, dopo abbiamo perso un po' il bandolo della matassa. Siamo comun-que orgogliosi del nostro percorso.

- La squadra più ostica affrontata sino ad oggi?Nonostante la Coppa, dico il Lumi-gnacco. È la squadra più difficile da affrontare: ha diverse soluzioni, sono solidi, sono uniti. Poi capitano le partite storte, come questa settimana dove hanno perso 2-0 creando 15 occasioni da rete. Ma per me sono davvero una corazzata. Nonostante tutto però, se dovessi scegliere una favorita per il campionato, confermerei il pronostico di inizio anno: il Cordenons. Conosco tutti i giocatori, alla lunga penso che i valori emergeranno. Chiaro che a 10 giornate dalla fine e tutte le squadre in una manciata di punti la corsa al titolo si fa interessante.

- E ora c'è il Kras.Pinzano sarà squalificato. Parlano tutti bene di questa squadra, ma anche loro soffrono di alti e bassi. La cosa interes-sante è che su quel campo nessuno è riuscito a portare via i 3 punti: sarebbe una soddisfazione e, per la legge dei grandi numeri…(sorride, ndr) (l.f.)

(l.f.)

IL PUNTO

Test decisamente probante per il Flaibano che è atteso nella tana di un Kras che continua ad eviden-ziare pericolosi alti e bassi. Un problema che ha afflitto i carsolini da inizio stagione, pregiudicandone le possibilità di competere per il primo posto. Nella lotta al vertice, il Lumignacco se la vedrà in casa contro il CjarlinsMuzane, mentre il Cordenons proverà a buttarsi alle spalle la delusione del derby con il Chions andando a far visita al Tolmezzo. L’Ism Gradisca è invece intenzionata a cancellare lo zero alla voce vittorie interne, ma per farlo dovrà avere la meglio su un Chions che sembra essere uscito dal letargo. Big match: Torvisco-sa – Vesna, gara decisamente da tripla.

ISM GRADISCAA CACCIA DELLA PRIMA VITTORIAINTERNA

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CALCIOUDINESE

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CALCIOFOTOGALLERY

AURORA REMANZACCOTORRE

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PROMOZIONEGIR A

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Foto:VANNI S

NIDERO

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UDINESECALCIO

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FOTOGALLERYCALCIO

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CALCIOUDINESE

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CALCIOECCELLENZACALCIOprOmOZIONE

PROMOZIONE A - 07/02/201620^ GiornataCASARSA - BANNIAPORCIA - FULGORFIUMEBANNIA - LIGNANOSPAL CORDOVADO - PRATAFALCHIBRIAN - PRAVISDOMINIAURORA REMANZACCO - PRO FAGAGNATORRE - SESTO BAGNAROLAFLUMIGNANO - UNION PASIANO

PROMOZIONE B - 07/02/201620^ GiornataZAULE - GONARSPRIMOREC - COSTALUNGAJUVENTINA - PRO CERVIGNANOSEVEGLIANO - S.GIOVANNIOL3 - S.ANDREA SVRONCHI - SISTIANASANGIORGINA - TRIESTE CALCIOSAN LUIGI - VALNATISONE

LO SQUADRONE DI ECCELLENZA E PROMOZIONE

Roberto Gorgato(Brian)

Antonio Sulay(Bannia)

Nace Kosmac(Vesna)

Simone Rosa Gastaldo(Sanvitese)

Luca Vettoretto(Chions)

Nicolò Millo(San Luigi)

Oscar Vit(Flaibano)

Gianluca Muffato(Tolmezzo)

Thomas Della Ricca(Torviscosa)

Alessandro Osso(Virtus Corno)

Gabriele Lombardi(Trieste Calcio)

VOTA

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C ontinua il buon mo-mento del Casarsa che, dopo aver bat-tuto la capolista Li-gnano, è riuscita a

strappare un punto prezioso sul difficile campo del Sesto Ba-gnarola, al termine di un match molto sentito da entrambe le squadre: «Contro il Sesto è sem-pre una partita molto impor-tante e sentita - commenta il direttore sportivo dei gialloverdi, Alessandro Zavagno -. Ci siamo arrivati con il morale alle stelle, e ora speriamo di continuare in questo periodo di forma».Morale alle stelle ampiamente giustificato dal grande successo del turno precedente contro il Lignano: «È stata una vittoria meritata sotto l’aspetto del gioco – continua Zavagno -. Ovviamente eravamo di fronte ad una formazione che ha ben altre ambizioni rispetto a noi. Dice tutto il fatto che noi ave-vamo una età media intorno ai vent'anni mentre loro si avvici-navano molto di più alla tren-tina. I ragazzi sono stati però bravissimi, l’unico momento di sofferenza sono stati gli ultimi dieci minuti del secondo tempo, quando loro hanno accorciato su un calcio di rigore con con-

seguente espulsione del nostro portiere».Ma intanto si continua a par-lare di obiettivo salvezza: «La squadra sta andando in campo sempre con la mentalità giusta e stiamo facendo un grande lavoro con i ragazzi più giovani. Soprattutto nel sopperire allo stato, quasi perenne, di emer-genza della nostra rosa, che ha comportato un impegno spesso forzato di ragazzi delle anna-te ’96, ’97 e ’98”. L'obiettivo? Restano i 40 punti, sperando che bastino per conservare la

categoria, poi lavoreremo per migliorare ulteriormente. Siamo partiti con un nuovo proget-to soprattutto puntando sui prodotti del vivaio, per ora è importante consolidare que-sto programma, non dobbiamo pensare al nostro stato attua-le di classifica. Raggiungiamo l’obiettivo primario poi vedremo. Un pensierino alla coppa Italia invece dobbiamo farlo: siamo meritatamente in finale e dopo il salto di categoria raggiunto l’anno scorso voglio togliermi anche questa soddisfazione».

ZAVAGNO, COPPA ITALIAOBIETTIVO prImArIO

Non ci si aspetta dunque nessu-no sconto dal prossimo impegno di campionato, che vedrà il Ca-sarsa ospitare un Bannia tor-nato domenica alla vittoria. Per i fiumani le speranze di salvezza sono ridotte al lumicino, ma la voglia di darsi per spacciata in partenza non rientra minima-mente nei piani della formazione di De Pieri. Per quanto invece concerne la corsa al titolo, fari puntati sul-la gara di Fiume Veneto, dove i neroverdi di casa proveranno a mettere i bastoni tra le ruo-te alla capolista Lignano; per contro, il Torre sarà di scena davanti ai propri tifosi contro il Sesto Bagnarola. Occhio poi alla rincorsa del Brian che, battendo l'Union Pasiano, è riuscito a rientrare prepoten-temente ai piani alti: ambire alla vetta, ora, non è più utopia.

CASArSA AmBIZIOSO

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Davide AnastasiaLuca BertoniAngelo BozzettoNicola CasasolaNicolas ConcilMatteo ForaboscoLorenzo GalanteFrancesco GeromettaEros Jogna PratAthos LanfritNicolas Mateuzic

Marco MigottiSimone MillochMichael OduroAlex PerselloMarco PolliClaudio SimonuttiJerry TemporaleSimone ToppazziniFederico ZardiDamiano ZontaIvan Fornasiere (allenatore)

PRIMA CATEGORIA Gir. B

ASD RAGOGNA

Campionato 2015/2016

Indirizzo: Via Ca’ Buttazzoni 43, Ragogna (UD)e-mail: [email protected]: Riccardo MarcuzziVice presidente: Cristian De MonteSegretario: Maurizio ClementeColori Sociali: Rosso-BluCampo di gioco: Via Ca’ Buttazzoni 43, Ragogna

ROSA

GIO

CAT

ORI

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PRIMA CATEGORIACALCIOPRIMA CATEGORIACALCIO

IL PROSSIMO TURNO

GIROnE A - 07/02/201620^ Giornatavalvasone - BaRBeanoGRavis - teoRunion RoRai - CaMinoCeolini - CoRvaPalazzolo - ManiaGoliBeRovaJont - s.QuiRinoCodRoiPo - vallenonCellovaleRiano - vivai RausCedo

GIROnE A - 07/02/201620^ GiornataanCona - azzuRRa PReMaRiaCCoRaGoGna - BeaRziatletiCo fauGlis - BuiesetoRReanese - lavaRianMoRteanRivieRa - Reaneseunion MaRtiGnaCCo - Risanesediana - Rive d'aRCanosantaMaRia taRCentina

GIROnE A - 07/02/201620^ GiornatasovodnJe - doMioPRo GoRizia - fo.Re.tuRRiaCoGRadese - isontinaaQuileia - isonzoCoRMonese - MladostBReG - PRo RoMans MedeaPoRPetto - teRzoMaRiano - zaRJa

Santamaria bestia nera del Rago-gna? Già, proprio così, visto che fino allo scorso turno i collinari avevano sempre perso. Il pari di domenica è però servito ad invertire la rotta,

e porta un buon punto in cascina in vista dell’obiettivo salvezza.“Per quanto riguarda la prima squadra l'obiet-tivo è sempre raggiungere al più presto la salvezza diretta – commenta il presidente Riccardo Marcuzzi -. Per ora c'è soddisfazione per l'andamento del campionato in linea con le aspettative di inizio stagione, peccato aver buttato via qualche punticino in maniera inge-nua e soprattutto l'aver subito una quantità elevata di infortuni”.Collinari fin qui molto più positivi con le “gran-di” anziché con le avversarie che sgomitano per conservare la categoria: “Siamo in una posizione tranquilla però dobbiamo tenere sempre alta l'attenzione perchè il girone è molto livellato ed equilibrato per cui basta

poco per arrivare a trovarsi nel baratro”.“Il mercato? Ci siamo mossi poco: d'altronde considero la rosa già forse troppo ampia. Tra i 22-23 che compongono la Prima Squadra si sono aggiunti anche la ventina di giovani pro-venienti dagli Juniores, per cui siamo eravamo ben soddisfatti del numero a disposizione”.E proprio la formazione Juniores è una delle grandi novità in casa Ragogna: “L'iscrizione al campionato Juniores girone B avviene dopo ben dieci anni di assenza, e sarà un polmone importante per la Prima squadra per far crescere i propri giovani. Per quanto invece riguarda il settore giovanile, è gestito grazie alla collaborazione di 5 comuni: oltre a Ra-gogna ci sono San Daniele, Dignano, Flaibano, Coseano e Rive D'Arcano. Il Consorzio Spazio 6 raccoglie in totale 300 ragazzi che si pre-sentano con il nome di Nuova Sandanielese. L'obiettivo è avere una grande circolarità di ragazzi e arrivare ben presto a qualche risultato importante”.

OBIETTIVO SALVEZZA,LA ROSA È GIà COMPETITIVA

RICCARDO MARCUZZI

L'attività sportiva del Ragogna Calcio nasce negli anni '46-'47 grazie allo spirito del parroco del pae-se, Don Fiorello, che ha portato i ragazzi del paese a partecipare a diversi tornei. Dal 1964 la squadra esordisce al campionato di Terza Categoria grazie all'impegno di Paolo Molinaro, che si presenta sia come allenatore che finanziatore della squadra.Nel 1969 viene realizzato il primo torneo delle frazioni federale, svolto nel periodo estivo, ed era un ottimo punto di ritrovo per tutti gli emigranti che tornavano a casa. Quest'anno sarà la 45°edi-zione e rimane l'unico torneo federale in regione, e verrà svolto tra la fine di giugno ed inizio luglio.La squadra per anni ha militato quasi sempre in Terza Categoria con alcune apparizioni in Secon-da. Ma è il 2013 l'anno clou della società quando in due anni riesce a raggiungere il doppio salto di categoria, battendo il 2 giugno l’Aiello nello spareggio decisivo. Inoltre nello stesso anno c'è la grande soddisfazione della vittoria della Coppa Regione di categoria.

CENNI STORICI

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CALCIOSECONDACATEGORIA

Duello ricco di colpi di scena quello che si sta consumando in Seconda categoria C. Se da una parte c'è

una Serenissima Pradamano che la scorsa settimana aveva perso terreno nei confronti del Rivolto, questa volta è la capo-lista a dover lasciare sul campo l'intera posta in palio. In comune, oltre all'obiettivo della vittoria del campionato, solo un'altra cosa: il Pertegada. Sia la Serenissima che il Rivolto hanno infatti perso contro i bassaioli che si confer-mano in un ottimo momento di forma: «I ragazzi domenica hanno

dimostrato che la qualità c’è an-cora, non è stata di certo persa – commenta il direttore sportivo, Damiano Buffon -. Soprattutto a livello mentale ottima la prova, c’era la voglia di portare a casa il risultato e tutto sommato direi che la vittoria è stata meritata. La domenica precedente avevo visto una Serenissima non bril-lante come l’avevo vista all’anda-ta, l’ingresso di Gerli a partita in corso aveva cambiato il volto alla squadra».Con questi due ottimi risultati l’undici della Bassa fa un impor-tante passo in zona salvezza: « Due risultati fondamentali in ter-

mini di punti, classifica e soprat-tutto per il morale. Purtroppo la partenza non è stata delle migliori e soprattutto col Sedegliano ab-biamo perso meritatamente, men-tre con la Maranese determinanti sono stati gli episodi».Il buon momento attuale della compagine bassaiola dà ora la possibilità alla dirigenza di riflet-tere su quanto non ha funziona-to nella prima parte di stagione: «Quest’anno ci manca un po’ di equilibrio: abbiamo periodi in cui facciamo molto bene ed altri mol-to meno. Ma bisogna capire che la squadra è giovanissima, metà della rosa è alla prima esperienza in ca-tegoria e ha sofferto il passaggio diretto Juniores – Prima Squadra. Ma il percorso che stiamo facen-do lo definirei più che positivo: la politica dei giovani è la scelta giusta, e non dimentichiamo che siamo stati sfortunati anche con gli infortuni e le squalifiche, alcune evitabili. Quattro titolari sono stati fuori per quasi due mesi e pian piano stanno recuperando. Anche un giocatore importante come Jacopo Mauro, che si è finora

Ci manca un po' di equilibrio, alterniamo grandi prestazioni

a momenti decisamente negativi

PERTEGADAL'AMMAZZA-GRANDIDopo la Serenissima, anche la capolista Rivolto ha dovuto inchinarsi ai bassaioli

sacrificato in difesa, è rientrato domenica scorsa nel suo ruolo naturale di centrocampista, e si è vista la differenza».La prima parte di campionato ha pregiudicato le possibilità per il Pertegada di puntare ai piani alti della classifica, ma resta co-munque la possibilità di togliersi qualche bella soddisfazione da qui al termine del torneo: «Ora l’obiet-tivo è salvarci il prima possibile ma non nego che ad inizio anno si pensava a qualcosa di più, ossia rimanere nella fascia alta della classifica e lottare per un posto ai play-off. Ma ripeto, il gruppo sta lavorando bene e soprattutto è unito, e questo era un punto fon-damentale del nostro percorso».Dopo aver lasciato a bocca asciutta le due capoclassifica, per il Pertegada arriva la sfida contro un Tre Stelle reduce dal pareggio per 2-2 in casa del Le-stizza.. Tre Stelle che fin qui ha vinto sette volte su dieci in casa, Pertegada che invece ne ha vinte due su nove in trasferta: ma ora l'aria nella Bassa sembra essere cambiata.

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TERZACATEGORIACALCIO

FOCUS

Riprende la sua corsa ver-so il salto di categoria lo Zoppola, che dopo aver af-frontato subito una pausa invernale più lunga cau-

sata dal turno di riposo, è tornata al successo battendo domenica la Pro Aviano per 3-2: «Riprendavamo il campionato dopo il turno di pausa con un grosso punto di domanda sullo stato di forma della squadra - ha commentato il direttore sportivo, Massimo Lodi -. Siamo stati fermi un mese e mezzo e per fortuna abbia-mo avuto la coppa regione in mezzo per tenerci allenati. Abbiamo fatto il possibile per arrivare mentalmente concentrati contro la Pro Aviano. Ol-tretutto loro avevano vinto la prima gara del girone di ritorno, avevano il morale alto e tanta voglia di fare uno scherzetto alla capolista».Zoppola dunque ancora avanti di un punto in classifica sul Maniago, ma con una gara disputata in meno. Per l'undici guidato da Michele Bu-set un mercato che non ha portato grandi novità, segno che la dirigenza zoppolana è convinta di avere già in casa il necessario per centrare il salto in Seconda: «Abbiamo ten-tato nel mercato di arrivare ad una punta che ci permettesse un buona dose di gol. In effetti, nonostante una difesa ottima su tutti i fronti, abbiamo fatto poco in fase realizzati-va (solo 21 i gol contro i 5 presi, ndr). Abbiamo acquistato Marco Pin del Valvasone, che non

è esattamente una prima punta ma ci può dare una grossa mano nella seconda metà della stagione. Co-munque per ora stiamo facendo un campionato in linea con gli obiettivi, la squadra è competitiva e c'è la vo-lontà di arrivare al salto di categoria. La società ha lavorato bene per alle-stire una rosa di qualità. Peccato per il mancato arrivo di una punta ma la squadra può farcela senza problemi anche nello stato attuale».Per la capolista è ora in arrivo la sfida contro una Blessanese che sta-zione a ridosso della zona play-off e che in casa ha vinto quattro volte su sette subendo però ben 11 reti. Più semplice l'impegno per la diretta inseguitrice Maniago, che si appresta ad ospitare un Mereto dalle polveri bagnate in trasferta. Una sfida non proibitiva, dunque, per i coltellinai che però già domenica dovevano farcela agilmente contro il fanalino di coda Basiliano, quando invece si è trovata a faticare più del previsto, uscendo sì coi tre punti, ma solo in virtù di uno striminzito 1-0. Stesso discorso per il Brugnera, corsaro in quel di Polcenigo ma che dovrà far vedere di più in casa contro l'Arzino.

LODI: «ZOPPOLA PRONTO E MATURO»

IL PUNTO NEGLI ALTRI CAMPIONATI

Il mercato di riparazione non ha portato punte, ma è arrivato il jolly

offensivo Pin dal Valvasone

GRAN BAGARRE PER IL VERTICELa gara tra Tilaventina e Villanova, disputatasi domeni-ca, è una di quelle che non dovrebbero mai essere con-sigliate ai deboli di cuore. Gol, ribaltoni, espulsioni: le due compagini che guidano la classifica del girone A non si sono fatte mancare assolutamente nulla. Alla fine a prevalere è stata la Tilaventina che con questo successo torna a scavalcare la compagine pordenonese e a rigua-dagnare così la vetta della graduatoria. A sperare in un pareggio e a rimanerne ampiamente delusa è stata so-prattutto l'Unione Smt che si era agevolmente sbarazzata del Don Bosco e che sognava di avvicinare ulteriormente la vetta. A scendere nettamente nel borsino è però il 3S Cordenons, scivolato malamente in quel di Morsano, e ora distante sei lunghezze dalla capolista. Nel prossimo

turno, fari puntati sulla sfida di Cordenons, con il 3S ob-bligato a fare suoi i tre punti, mentre la Tilaventina sarà di scena in quel di Tiezzo, il Villanova ospiterà il Morsano e l'Unione Smt andrà a far visita al SaroneCaneva.Nel girone B, i Grigioneri hanno perso la loro grande occasione per scavalcare in classifica il Tagliamento, fermato a sorpresa dal Pagnacco. Per l'undici di Savor-gnano una vittoria col Cassacco in casa avrebbe signifi-cato primo posto, ed invece ne è uscito solo un 1-1, più utile agli ospiti per tenere a vista la zona play-off. La lotta per il primato vedrà ora il Tagliamento affrontare in casa l'Atletico Grifone, mentre i Grigioneri andranno a far vi-sita al temibile Pagnacco.Nel girone D, il Primorje prende il largo battendo la Ro-ianese e portando così a 5 le lunghezze di vantaggio sul Chiarbola, fermato sull'1-1 dal Montebello. Ora la capoli-sta andrà a far visita ad una Romana che in casa stenta a far faville, mentre il Chiarbola sarà di scena sul campo del Campanelle.

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CALCIOUDINESECALCIOGIOVANILE

Girone AContinua il momento magico del Flaibano che va a vincere per 4-0 sul campo del Pravisdomini e conserva la vetta della classi-fica con tre punti di vantaggio sul Tricesimo. La lotta per la su-premazia nel raggruppamento A sembra ormai riservata a que-ste due compagini, visto l'ampio margine che le separa dal resto delle inseguitrici. Prova a but-tarsi alle spalle alcuni mesi da dimenticare la Sanvitese, che è finalmente tornata alla vittoria battendo per 2-1 il fanalino di coda Torre. Nel prossimo turno, fari puntati sul match tra Flai-bano e CjarlinsMuzane, mentre il Tricesimo dovrà fare i conti con un FiumeBannia fin qui in trasferta ha ottenuto 10 dei suoi 22 punti complessivi.

Girone BQuella del Trieste Calcio è ormai da tempo una corsa in solitaria ed è solo la matematica a tenere al momento ancora vivo il torneo. I lupetti sabato scorso sono an-dati a sbancare il campo della Virtus Corno, ottenendo la 18sima vittoria su 19 incontri dusputati. Numeri da far impallidire chiun-que e che lanciano i giallorossi verso la finale contro la vincente del gruppo A. Nel prossimo turno a cercare di infliggere al Trieste Calcio la prima sconfitta stagio-nale sarà il Kras che finora in tra-sferta si è sempre fatto valere.

JunioresRegionali

CATTARUZZI: LA ROIANESE VOLA DRITTA IN FINALE

È la Roianese ad aggiudicarsi il girone B e ad accedere alle “final three” del Me-morial Cattaruzzi assieme all’Altura ed al San Luigi,

squadra che si qualifica come miglior seconda grazie alla favorevole diffe-renza reti nei confronti del Sant’An-drea. I bianconeri battono per 5 a 2 il Vesna e per 4 a 2 il Sant’Andrea, mentre nella terza gara è il Sant’An-drea ad avere la meglio sul Vesna imponendosi per 3 a 2.

ROIANESE – VESNA 5-2 (2-1)Parte con il piede giusto la Roiane-se nella seconda giornata del Me-morial Cattaruzzi, con i bianconeri che si impongono sul Vesna per 5 a 2. Dopo una prima fase di studio i bianconeri pigiano sull’acceleratore ed al 7° passano in vantaggio con un tiro da fuori area di Mitri. Il Vesna cerca di pervenire immediatamente al pareggio spostando in avanti il proprio baricentro, ma Bressi non corre mai eccessivi pericoli. Al 10° sono invece i ragazzi di mister Ma-stromarino a raddoppiare grazie ad una parabola di Luongo che si infila sotto la traversa beffando Di Nino. Reagiscono i carsolini che un minuto dopo dimezzano lo svantaggio quando Venutti ruba palla al limite dell’area e con un rasoterra a fil di palo trafigge Bressi per il 2 a 1 con il quale si va a riposo. La ripresa di apre con uno slalom di Bonin la cui conclusione fa la barba al palo. Al 4° palla gol per Venutti sventata dalla parata in corner di Bressi. Un minuto dopo il Vesna pareggia con un gol in mischia di Fabro sugli sviluppi del terzo angolo consecutivo battuto

I bianconeri eliminano Sant'Andrea e Vesna, chiudendo al primo posto il raggruppamento B del torneo giovanile

dalla formazione di mister Magan-ja. L’equilibrio dura però solamente due minuti poiché al 7° la Roianese si riporta in vantaggio grazie al tap in vincente in area piccola di Bonin. E’ lo stesso Bonin al 9° a siglare la quarta rete bianconera deviando alle spalle di Di Nino un cross di Luca Franchi. Poco prima del triplice fi-schio finale arriva anche la quinta segnatura roianese messa a segno da Michele Franchi che ribadisce in rete una corta respinta di Di Nino su conclusione di Luca Franchi. VESNA – SANT’ANDREA 2-3 (1-2)Dopo una partita equilibrata e com-battuta il Sant’Andrea batte per 3 a 2 il Vesna, successo che matura nelle battute finali. Partenza razzo quel-la dei ragazzi di mister Curzolo che passano in vantaggio dopo due giri di lancetta con la deviazione vincente sotto porta da parte di Migheli su cross di Zilovic. Passano solamente due minuti ed il Vesna pareggia con

L'atto finale vedrà i bianconeri opporsi all'Altura e al San Luigi, qualificatosi

come migliore seconda

la rete di Fabro il cui gran tiro da fuori si insacca a fil di traversa con Bole che nulla può. Il numero otto carsolino ci riprova all’ 8° ma questa volta la sua potente conclusione è fuori di poco. Ancora insidioso il Ve-sna al 12° quando il tiro di Golemc esce a fil di palo. Sul rovesciamento di fronte il Sant’Andrea si riporta in vantaggio grazie al destro al volo dal limite dell’area da parte di Curzolo. Primo tempo che si chiude sul 2 a 1 per il Sant’Andrea. L’avvio di ripre-sa vede una marcata supremazia territoriale del Vesna che attacca a testa bassa costruendo diverse insidie per la porta di Bole, ma sco-prendosi anche in difesa. Ed infatti al 9° il Sant’Andrea va a bersaglio al termine di un veloce contropiede con Andorno il cui tiro prima di finire alle spalle di Di Nino carambola sul palo. Al 12° è bravo il numero uno carsolino quando si distende in tuffo a deviare in corner un tiro di Andorno, invola-tosi in una veloce ripartenza. Il Vesna accorcia le distanze al 13° con una deviazione sotto misura da parte di Floreani sugli sviluppi di un calcio

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UDINESECALCIOGIOVANILECALCIO

Girone AAviano - Maniago: già di per sè questo derby avrebbe tutte le caratteristiche necessarie per essere considerato caldis-simo: se si considera poi che le due compagini al momento condividono la prima piazza del raggruppamento A ecco che la sfida si infiamma ulteriormente. Per il momento, però, di sfida a distanza si tratta: i coltellinai si apprestano ad ospitare un Sedegliano reduce dal succes-so sudato contro il Lestizza; per l'Aviano, invece, trasferta sulla carta molto abbordabile proprio sul campo del Lestizza, con i padroni di casa che ancora cercano la prima gioia stagio-nale davanti ai propri tifosi. In casa, infatti, il Lestizza ha fin qui racimolato solo un punto.

Girone B Dopo aver chiuso lo scontro di-retto a reti bianche, Udine United e Nuova Sandanielese, capofila a pari merito, cercheranno ora di staccare l'avversaria nelle sfide a distanza. Prociuttai alle prese con un pessimo cliente, visto che si apprestano ad ospitare un'Azzurra Premariacco terza in classifica, e che, in caso di vit-toria, potrebbe ancora coltivare ambizioni di lotta per il vertice; gli udinesi, invece, andranno a far visita alla Fulgor, fanalino di coda e vincente in casa fin qui solo una volta.

JunioresProvinciali

d’angolo. Nel finale forcing carsolino ma la difesa del Sant’Andrea regge e il risultato non cambia. ROIANESE – SANT’ANDREA 4-2 (2-2)Vittoria in rimonta per la Roianese che batte per 4 a 2 il Sant’Andrea dopo essere stata per due volte in svantaggio nella prima frazione di gioco. Partita molto bella, vivace e giocata a gran ritmo con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto, nonostante la suddivisio-ne della posta in palio permettesse ad entrambe di accedere alle final three. Scoppiettante l’avvio con un continuo botta e risposta e Sant’An-drea che passa in vantaggio al 2° con Curzolo che insacca su una corta respinta di Bressi. L’equilibrio viene ristabilito dopo due minuti da Mitri che finalizza una bella azione corale dei bianconeri con quattro passaggi di prima che mettono l’attaccante roianese nelle condizioni di trafiggere Bole. Al 7° Sant’Andrea che mette nuovamente la testa avanti quando Migheli anticipa l’uscita di Bressi e insacca di rapina. Ancora una volta

la Roianese è costretta ad inseguire e il 2 a 2 arriva al 12° con un tiro dal limite dell’area scagliato da Bonin. Il tempo si chiude con una punizione di Luca Franchi che sorvola la traversa. La ripresa è ancora più spettacolare con le due squadre che si affrontano a viso aperto, nonostante il pareggio consenta ad entrambe di accedere alle final three. La prima emozione in un palo colto da Mitri con una gran tiro dalla distanza. E' quindi Bole a neutralizzare un conclusione a botta sicura di Luca Franchi. Al 6° legno anche per il Sant'Andrea con il palo centrato da Curzolo sugli sviluppi di

un calcio d'angolo. All' 8° la Roianese completa la rimonta con la rete del vantaggio messa a segno da Giraldi, il quale con un gran gesto tecnico si libera di un avversario e dalla distan-za trova l'angolino alla destra di Bole. Il Sant'Andrea non ci sta e attacca nel tentativo di riequilibrare le sorti ma senza impensierire più di tanto Bressi. All' 11° arriva la marcatura del definitivo 4 a 2 messa a segno da Bettini che di petto corregge in rete un cross di Bonin. Allo scadere Roianese ancora pericolosa con una punizone di Agbedjro bloccata in due tempi da Bole.

In alto la foto dell'Altura; qui a fianco

la formazione del San Luigi

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CALCIOUDINESE

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CALCIOFOTOGALLERY

UNION MARTIGNACCOAQUILEIA

31-01-20162-2

giovanissimi sperimentali

Foto:sil

vano zandonell

a

schierate a centrocampo aquileia (in maglia azzurra) e martignacco (in rosso)

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UDINESECALCIO

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FOTOGALLERYCALCIO

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LA CAPOLISTA MANZANO E LA BASSA CONTINUANO NEL LORO SPLENDIDO MOMENTO DI FORMA

COLPO SU COLPO

Terza giornata di ritorno in serie C di calcio a 5 regionale che passa in archivio senza grosse sorprese. In testa continua il duello a suon di vittorie tra il Manzano e la Bassa Futsal; la capolista impiega un tempo e mezzo per

superare un combattivo e mai domo Tavagnacco, de-cide Frosutto autore di una tripletta che blinda il 2-6 finale; senza storia la sfida di Aquileia dove la Bassa Futsal continua la striscia vincente, arrivata ad otto gare, con uno 5-0 che conferma il gran momento della squadra allenata da Criscuolo che tiene dunque il fiato sul collo alla prima della classe. Si riscatta Palmanova, dopo lo scivolone sul campo del Tergesteo, la squadra di Noselli non stecca nella sfida clou della giornata contro una Torriana troppo arrendevole; amaranto che conducono anche per 6-1, nel finale i giallo-blu di Gradisca rendono meno pesante il passivo fino al 6-4 finale; del passo falso degli isontini ne approfitta prontamente la Futsal Udinese che all'ultimo respiro con un gol di Davide Collevati spegne per 2-1 una Svt Futsal comunque da encomiare per il gioco espresso dal team di mister Odorico. Grande prova del Maccan Prata che davanti ai propri

tifosi strapazza con un clamoroso 11-3 un Lignano trop-po brutto per essere vero, prestazione da dimenticare per la squadra di coach Zimolo, ma onore al merito del Maccan autore di una prestazione stellare con ben sette giocatori diversi in rete; esame di maturità fallito invece per il Pordenone che, privo di mister Asquini influen-zato, alza bandiera bianca al cospetto di un Pentalcor che interrompe la serie nera, con il recupero dei molti infortunati il team di Movio torna in sella e rilancia con un 6-4 (triplette per Vodopivec e Pintar) le proprie ambizioni per la zona play off . Discorso a parte invece per la Clark Udine, dopo la mancata presentazione a Manzano il fac totum Tirindelli riesce in qualche modo a mettere in campo 5 giocatori, un espulso dopo pochi minuti e l'inesperienza del resto del gruppo recuperato in extremis sanciscono la disfatta senza precedenti per i gialloverdi contro il Tergesteo, un 1-18 (5 reti per Mariano) che si commenta da solo.In serie B non serve a nulla l'ennesimo cambio della con-duzione tecnica per l'Adriatica, con Mattiussi subentrato a Marega. Contro il Vicenza arriva l'ennesima sconfitta, un 3-8 cha ha tutti i connotati di una sentenza per la quale solo la matematica lascia ancora qualche speranza.

FLASHCLARK,CHIARI

SEGNALIDIINVOLUZIONE

DUEPORTIERIESPULSI

PERMANZANOE'ANCORATABUNERO

sta prendendo una brutta piega la seconda parte della stagione dei giallo-verdi. Prima la mancata presentazione in casa del Man-zano costata lo 0-6 a tavolino e un punto di penalizzazione, poi un 1-18 nel campo amico contro il tergesteo, con gli udinesi costretti praticamente a giocare per 55 mi-nuti in quattro a seguito dell'espulsione di un giocatore e senza cambi a disposizione.

non capita troppo spesso di vedere en-trambi i portieri espulsi in una gara di campionato: è quanto invece accaduto all'adriatica che nella gara interna col vicenza si è vista privare prima di Patti per proteste e poi del suo vice verzegnassi per intervento di mano fuori area. e così per gli ultimi due minuti e mezzo di gara è toccato al bomber Besic andare a difendere i pali della porta.

ancora una volta si rivela un tabù il passag-gio al secondo turno della competizione nazionale per il Manzano. sconfitti per 1-5 nella gara inaugurale del triangolare dallo sporting Castello, i giallo-blu in formazione ampiamente rimaneggiata hanno ceduto per 4-1 anche in casa della Bassa atesina di Bolzano, due risultati che confermano la condizione sottotono di parecchi giocatori cardine della squadra che sembrano aver tirato il fiato dopo la lunga cavalcata.

SERIE C

COPPA ITALIA

PER LA VETTA ADESSOÈ LOTTA TESTA A TESTA

ADRIATICA

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FEMMINILECALCIO

DIFENSOREElena Virgili, classe '95, di Lestizza, è dalla stagione in corso al Vitorio Veneto dopo gli inizi di carriera al Chiasiellis.

Elena Virgili ricorda con piacere i suoi esordi e la serie A al Chiasiellis

Chi era seduto nelle tribune dello stadio Barison sabato scorso ha assistito a una partita combattuta, emozionante e divertente. Un Vit-torio Veneto-Tavagnacco secondo

atto, in una stagione tutt’altro che scontata. Seduta sugli spalti c’era anche una ragazza che avrebbe tanto voluto giocare il suo “derby per-sonale”: Elena Virgili, difensore classe ’95, nata e cresciuta calcisticamente nel Chiasiellis e ora titolare nella neopromossa squadra di mister Fattorel. «Abbiamo perso solo 1-0 contro il Tavagnacco e io ero purtroppo a guardare la

partita dalla tribuna causa l’espulsione rime-diata contro il Riviera di Romagna -riferisce la ventenne atleta di Lestizza -. Essendo friulana doc affrontare il Tavagnacco è come giocare un derby e quindi è una partita che sento mol-to. Avendo “dovuto” osservare il match da una posizione sopraelevata, posso dire che le mie

compagne di squadra si sono comportate mol-to bene; seppur soffrendo in alcuni momenti della gara. La mia friulanità calcistica deriva dal fatto che ho iniziato a giocare col Chiasiellis all’età di 13 anni, prima un anno con le Esor-dienti per poi passare subito in Primavera». E dopo solo due anni l'esordio in prima squadra: «Era la stagione 2011-2012 e si giocava contro la Roma, un’emozione indescrivibile, un sogno realizzato. Fin dalle elementari giocavo con i miei compagni durante le ricreazioni e a casa coi miei due fratelli, Pietro e Diego». Molti anni con la maglia del Chiasiellis ed ora al Vittorio

Veneto. Tra queste due, breve parentesi con la maglia del Bearzi. «Devo molto al Chia-siellis, società in cui sono cresciuta sia umanamente che calcisticamente e che mi ha permesso di esordire in Serie A, quando battem-mo anche 2-0 il Tavagnacco nella mia prima stagione in massima serie. Nella stessa stagione ho avuto l’onore di indossare anche la maglia della Nazionale Under 19, esperienza indimenticabi-le». Non solo momenti felici , però, con la maglia bianco-azzurra: «Ricordo con molto rammarico il giorno in cui la società ufficializzò la chiusu-

ra, nel 2014, ormai il Chiasiellis era per me come una seconda famiglia. La stagione passata poi col Bearzi è stata bellissima: all’inizio del campionato abbiamo avuto alcune difficoltà, i risultati non arrivavano ma col passare del tempo la squadra ha trovato il giusto assetto e la giusta intesa e siamo riuscite a raggiungere

il quinto posto in classifica, un risultato molto soddisfacente. Il salto di categoria si fa sentire soprattutto a livello tattico e fisico e l’inten-sità di gioco tra la Serie A e la B è evidente. Ma è stata una stagione molto positiva per me». Elena quest’anno ha ritrovato la Serie A con le rossoblù del Vittorio Veneto, squadra molto giovane che sta incontrando qualche difficoltà.. «Sì, siamo una squadra molto giovane e ci manca un po’ di esperienza - ammette la Virgili - .Contro le squadre più blasonate è finita in goleada ma con quelle alla nostra portata abbiamo dimostrato che ce la pos-siamo giocare per raggiungere la salvezza, nostro obiettivo primario. Dobbiamo trovare, secondo me, ancora la giusta intesa tra di noi visto che ci sono molte giocatrici nuove nell’organico rispetto all’anno scorso. Altre cose che ci mancano sono un po’ di “cattiveria” agonistica e furbizia che, a mio avviso, in que-sta categoria sono indispensabili». Ha le idee chiare la giovane Elena, studentessa di Lingue e Letterature all’Università di Udine. Sia sul suo futuro scolastico (vorrebbe passare un periodo in Germania per lavorare e affinare il tedesco), sia su come affrontare le prossime avversarie, sabato il Brescia e poi il Bari in uno scontro diretto che si prevede molto caldo: «È quasi impensabile raccogliere punti contro il Brescia ma cercheremo di dare il massimo perché nel calcio nessun risultato è scontato. Con il Bari sarà dura vista anche la lunghissima trasferta che dovremo affrontare: è uno scontro diretto e, indipendentemente dal risultato contro il Brescia, dobbiamo affrontare questa partita imponendo il nostro gioco e limitando al mas-simo le loro potenzialità. Siamo ancora in piena corsa per la salvezza e siamo consapevoli che ogni risultato positivo può valere oro».

Valeria Degano

NOSTALGIA CANAGLIADEL BIANCOCELESTE

«Ricordo quando battemmo 2-0 il Tavagnacco nel derby al mio primo anno di serie A: a fine gara mi ritrovai a piangere dalla gioia»

TAVAGNACCO RITROVATO DOPO I SUCCESSI CON MOZZANICA E VITTORIO VENETO

Tavagnacco ritrovato dopo il successo interno sulla capolista Mozzanica confermato dal blitz di Vittorio Veneto. Le gialloblù di Sara

Di Filippo, qui in una foto d'archivio, sono ora assestate alle spalle del treno della capolista con 20 punti, buon bottino in vista del futuro.

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CALCIOUDINESE

Resta l'equivoco sul nome dello stadio: il Friuli passa in secondo piano con

un'operazione “furbastra” e poco chiara.E la Curva Nord si scatena...

Mercato saggio: investimenti sui giovani (Balic, Samir, Matos) e arrivi maturi e solidi in mediana (Hallfredsson e Kuzmanovic) per non correre rischi

di IDO CIBISCHINO

“Inchieste su espedienti fiscali, polvere di gigantismo negli oc-chi, ritiri punitivi, nervi a fiori di pelle, grandinate di espul-sioni e di gialli, mani addosso

tra compagni, addirittura il serafico Gigi che insegue per menarlo il col-lega team manager laziale, reo di aver apostrofato un raccattapalle. Se questo è il calcio, molto meglio una bella scarpinata tra i vigneti assopiti delle colline di Buttrio e

per tutti. Lo sappiano anche Lega e Federcalcio.

A proposito delle gigantesche “in-segne” apparse fuori dello stadio, in questi giorni il Servizio edilizia privata del comune s'è fatto vivo per lettera intiamando all'Udinese il passo indietro: figurarsi se la Spa s'impressiona per così poco, di sicuro andrà al contenzioso che si trasci-nerà per anni, magari oltre i cinque anni previsti dall'abbinamento. Da

Orsaria, con approdo finale da Na-dalutti per un fermo di qualità. Non fosse che il bello e il buono, anche se meno reclamizzato, vince sempre e fa evaporare la disaffezione, la voglia di dire basta.

ABBRACCIO - Bello è stato l'abbrac-cio collettivo prima della partita con la Lazio. Hanno fatto cerchio non soltanto gli undici titolari, come al solito; ad essi si è unita la panchina tutta e lo stesso Colantuono: così è stato ufficializzato, dopo le tre inglo-riose sconfitte di fila, il patto della rinascita di un'Udinese di uomini, di giocatori finalmente sintonizzati attorno a un obiettivo. Che non è (ma lo sarà ancora?) l'Europa dei bei tempi, ma quello di salvare la pelle, di non precipitare tra le nullità. Sul campo, al netto degli eccessi di nervosismo indotti dalla settima-na di clausura, i bianconeri si sono

come la vedo io, ai “benefattori” si riservi pure uno spazio adeguato, se non infrange leggi e regolamenti anche superiore a quello che oggi ruba l'occhio all'esterno delle due curve. La scritta contenga marchio e nome dello sponsor, mentre non è accettabile la parola “Arena” che si configura a tutti gli effetti come indicativa del nome dello stadio. Con la stessa logica, visto che lo sponsor è lo stesso che appare sulle maglie, l'Udinese non dovrebbe chiamarsi Udinese, bensì Dacia! Resta da chiedersi, allora, che significato dare alle due pagine apparse lunedì 14 dicembre sul Messaggero Veneto in cui, a firma di Gianpaolo Pozzo, si annunciava che “il nome storico Stadio Friuli continuerà a identificare anche il nuovo impianto nella toponomasti-ca ufficiale”. E che “il nuovo stadio

battuti con ardore, voglia agonistica, orgoglio, resistendo anche in dieci alla pressione dei “lotitiani” che non sono riusciti a passare nonostante abbiano schierato alla fine quattro attaccanti (con due torri, Matri e Klose, che andavano a cercare il pic-colo gigante Piris), facendo piovere nell'area bianconera la bellezza di 36 palloni.

ORA E SEMPRE FRIULI - Bellissimo è stato lo spettacolo della Nord, una muraglia di colori e di sonorità rombanti che hanno fatto da co-lonna sonora, trasmettendo fiumi d'energia e di coraggio. Avrei voluto essere tra i nordisti quando a più riprese hanno scandito “Ora e sem-pre stadio Friuli”. Mi sono commosso, sì, alzandomi in piedi ad applaudire dopo che avevo rigirato malinconi-camente tra le mani il foglio ufficiale delle formazioni dov'era indicato il

nome dello stadio di Udine, non più stadio Friuli. Beh, è stato stupendo avere conferma che l'anima della Nord vive senza rinnegare il passato e la Storia, che la Curva ha una testa sua non manovrabile e non compra-bile perchè i valori non si vendono, neppure allo stadio delle meraviglie.

Bloccata sulla soglia del consiglio co-munale per le reazioni della piazza, la seconda denominazione (diventata prima nella furia da marketing del-la società) è entrata dalla finestra con un'operazione strisciante che il sindaco Honsell in prima battuta si è affrettato a vidimare minimizzando infastidito ogni valutazione contra-ria. Beh, voglio sperare che l'assem-blea cittadina, secondo coscienza e convenzione alla mano, metta le cose in chiaro, scongiurando l'irrispetto-so e ridicolo equivoco odierno. Se il nome è stadio Friuli, tale deve essere

COI FRU-FRU SI VA GIùECCO L'UDINESE-PANZER

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UDINESECALCIO

dell'Udinese avrà come sponsor Dacia”. Spon-sor, appunto, e nulla di più. Da come sta evolvendo la faccenda appare chiaro che qualcuno ha sorpassato a sinistra il paron. MERCATO - Sul campo la paura non è cessata, posto che la salvezza è ancora tutta da conquistare se dietro neppure il Verona si arrende. E che si temano agguati e ulteriori colpi bassi della sorte lo si evince anche dalla sessione invernale di mercato appena conclusa che ha visto l'Udinese attiva anche in entrata come poche altre volte in passato. Mentre con gli ingaggi del venti-duenne Matos (seconda punta veloce ceduta dalla Fiorentina), del ventunenne difensore Samir (prelevato per 4 milioni dal Flamengo, è stato prestato al Verona) e sopratutto del diciannovenne talento croato Andrija Balic, stoffa da grande centrocampista, si prova a rimettere benzina nella macchina sforna campioni e plusvalenze indispensabili per l'autofinanziamento, i Pozzo hanno voluto ga-

rantirsi per il presente con giocatori maturi di pronto impiego. Sopratutto solidi di gamba e di cuore, con cui puntellare la mediana, frequentata finora da troppi personaggi fru-fru (Marquinho, Evangelista), o inadeguati (Iturra) o disadattati (Kone).Kuzmanovic ha lasciato una discreta impres-sione all'esordio (si era persino materializzato in zona gol, rarità per i nostri centrocam-pisti), se il pelatone islandese Hallfredsson è lo stesso che teneva su mezzo Verona diventerà inamovibile, potrà tornare utile Armero dal quale la società ha avuto garan-zie di testa a posto. Così come Matos offrirà nuove soluzioni offensive a Colantuono. Mi pare di poter dire che le cose sono state combinate con intelligenza e, fatto non secondario a testimoniare la fiducia del club nel tecnico, in sintonia con le esigenze di Colantuono. Che vuole una squadra maschia. Così si diceva una volta perchè oggi mi pare che il genere abbia perso un sacco di punti.

ORA E SEMPRESTADIO FRIULI

COI FRU-FRU SI VA GIùECCO L'UDINESE-PANZER

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“LE ZEBRE” diBiancamariaGonano

“la forza delle donne non può finire mai!” non sono solo le pa-role di una canzone ma è la de-scrizione di una squadra di donne davvero speciali: “le zebre”. for-za, passione, entusiasmo elegan-za e gentilezza le accompagnano da più di trent’anni. l’udinese Club femminile “le zebre” na-sce a Gonars il 26 febbraio 1985

come ci racconta la vicepresi-dente Jessica fantini: “ siamo un udinese Club formato da

sole donne, dal direttivo alle socie tesserate alle simpatiz-zanti, esattamente il terzo club

femminile in italia. il primo è il club femminile di Pescara, con il quale siamo gemellate e prima di tutto amiche. da trent’anni siamo presenti allo stadio a sostenere e tifare l’udinese .non ci limitiamo ad essere solo delle semplici tifose ma siamo attive anche nel nostro paese nel campo della solidarietà e della cul-tura, con sano senso sportivo. vi organizziamo la “Pedalata Gonarese” ricordando il nostro amico, fotografo e pubblicista

Mario Boemo. a natale, arriva con noi il “Babbo natale” che porta i doni ai nostri bambini e fa tappa anche al “Piccolo Cottolengo” di santa Maria la longa. e poi gestiamo la “fe-sta delle torte” e la cucina del pesce nel corso della “sagra Paesana”, e aiutiamo altre associazioni in molte manife-stazioni, sostenendo con un contributo annuale la scuola materna san Giovanni Bosco di Gonars. Questo e molto, molto altro...".

UDINESE CLUB FEMMINILE

Chi ne aveva preso le misure, ballando sulle sue debolezze, d'ora in poi dovrà rifare i conti perchè si troverà di fronte un'Udinese diversa, meno mallea-bile e sopratutto meno leggera a centrocampo, da subito rivelatosi il tallone d'Achille in questa stagione. Colantuono, da buon aziendalista, ha sempre evitato di lavare i panni sporchi in pubblico, difendendo i suoi uomini anche in presenza di deficienze macro-scopiche, ma le recenti operazioni ed epurazioni nel mercato invernale sono indicative più di ogni parola.

Il nuovo corso dell'Udi-nese “pesante” avrà nel prossimo turno il battesimo del fuoco a San Siro in casa di quel Milan che all'andata passò al Friuli per 3-2. Quel-la partita, che lo vedeva al debutto da titolare dopo il ritorno in rossonero dal Li-verpool, la vinse si può dire da solo Ballotelli. Marione si pro-curò e realizzò la punizione che già al 5' sbloccò la partita, costrinse al giallo quattro dei nostri, nascose il pallone nel finale in forcing dei bianco-neri, capaci nella ripresa con Badu e Zapata di riaprire una partita sepolta già nei primi 45' dalle reti di Balotelli, ap-punto, di Bonaventura e dello Zapata rossonero.

Sarà un'Udinese diversa, ma anche il Milan è cambiato con la benedizione del derby stravinto sull'Inter: più squa-dra, riferimenti precisi, Miha-jlovic sembra aver trovato le chiavi di gioco e morali per dare la sua impronta. E' probabile che Colantuono attivi qualcuno dei nuovi (Hallfredsson in particolare, magari Matos) e qual-che ragionamento dovrà farlo su Danilo: il perno della difesa è fuori fase, moltiplica le ingenuità e il nervosismo mettendo in difficoltà tutti. Meglio rinunciarvi in attesa che torni ai suoi livelli, posto che le alternative non mancano.

La curva Nord si è schierata per la storica denominazione dello stadio. A fianco, il nuovo centrocampista Hallfredsson. Nell'altra pagina, Danilo espulso e Totò che dà il benvenuto ad Armero.

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è meglio che Danilonon incroci Balotelli

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SIDICEVA...SIDICEVA...

si diceva...

ALLE OLIMPIADIC'ERO ANCH'IOI campioni friulani raccontati nei libri di Faustino Anzil

Di Olimpiadi, da protagonista, il professor Faustino Anzil ne ha vissute parecchie ed è stato così quasi naturale per lui trasferire le proprie

esperienze ed emozioni in due libri (del 2013 e 2014) dedicati ai campioni friulani. Tricesimano, diplomatosi con lode all'istituto superiore di educazione fisica di Roma, insegnante, allenatore e preparatore atletico (in Udinese, Lazio, Triestina e Padova), Anzil ha collaborato con allenatori affermati come Comuzzi, Lovati, Giacomini, Buffoni, De Sisti, Bianchi, Milutinovic, Sonetti e Vinicio e con Allodi a Coverciano. In veste di programmatore nazionale del settore salti della Fidal ha partecipato appunto a Olimpiadi e importanti eventi sportivi mondiali e tra i suoi "assistiti" figurano nomi importanti quali quelli di Del Forno e Di Giorgio, primatisti nazionali dell'alto. E anche in veste di scrittore ha saputo distinguersi per competenza e pulizia dello stile, pubblicando vari libri di sport, tra cui appunto i due dedicati ai friulani alle Olimpiadi. Attivo anche nell'associazionismo, Anzil è motore degli atleti Azzurri d'Italia, patrocinatori delle due pubblicazioni cui abbiamo voluto dedicare la nostra attenzione. Nel resoconto delle sue esperienze affiorano nomi di atleti noti e meno popolari agli sportivi, tra i primi sicuramente quello di Pierino Fanna da Moimacco, che da "pulcino" dell'Udinese, nel 1970/71, fu allenato proprio da Anzil, che incontrò anni dopo alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. In quell'occasione l'Italia

del calcio non vinse nulla ma maggior fortuna, sottolinea l'autore nelle sue pagine, ebbe invece un altro friulano doc, Franco Bertoli da Adegliacco, che salì sul terzo podio con la nazionale di pallavolo. Molti altri furono i campioni incontrati da Anzil nelle competizioni a cinque cerchi, non esclusi quelli della neve, da lui trattati nel secondo volume dallo stesso titolo. E qui vi si raccontano epopee lontane, con curiosità che portano anche al sorriso come quella

di Fides Romanin, di Forni Avoltri, classe 1934, fondista che fu portabandiera azzurra a Oslo '52 e che per poter partecipare all'evento ottenne il placet familiare dopo che il Parroco aveva ottenuto le opportune assicurazioni dalla Federazione sulla serietà dell'ambiente della manifestazione. O tempora o mores. Una cavalcata, quella dell'uomo di sport tricesimano, che attraversa varie Olimpiadi fino a quelle di Vancouver 2010 alle quali presero parte otto rappresentanti friulani: Boccacini, Colloredo, Giorgio Di Centa, Michielli, Morassi, Piller Cottrer, Pittin e Silvia Rupil. E in ultima pagina un arrivederci a Sochi 2014, la storia più recente.

e.f.

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SIDICEVA...SIDICEVA...

"Propatriaestdumluderevidemur",mentresembrachegiochiamo,operiamo

perlapatria(mottodellesocietàsportivein

Germania)

Nella foto a destra, il professor Faustino Anzil con Donatelle Bulfoni, una delle massime espressioni dell'alto italiano negli anni '70.

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NONSOLOSPORT

CULTURANovità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

CLIVE CUSSLER HAVANA STORM LONGANESIM e n t r e s t a i n d a g a n d o insieme ad Al Giordino, suo inseparabile compagno d’avventure, su una terribile e misteriosa epidemia che dilaga nel Mar dei Caraibi e che rischia di minacciare gli Stati Uniti, Dirk Pitt, l’Indiana Jones dei mari, si trova coinvolto suo malgrado in qualcosa di infinitamente più pericoloso: una lotta per il controllo del potere nella Cuba post Castro. Nel frattempo i suoi figli, l’ingegnere navale Dirk jr e l’oceanografa Summer, s o n o s u l l e t r a c c e d i un’antichissima pietra azteca che potrebbe condurre alla scoperta di un tesoro dal valore incalcolabile

LIONEL DAVIDSON LE MONTAGNE GHIACCIATE DI KOLYMA MONDADORIUno scienziato morente, impri-gionato in un laboratorio sovie-tico perduto in un'immensa e desolatissima Siberia, fa perve-nire un disperato messaggio in codice a Johnny Porter, indigeno canadese del popolo Gitskan, erudito, scienziato e profondo conoscitore dei dialetti siberia-ni: lo supplica di raggiungerlo in segreto, a tutti i costi, lui, lui solo. E Porter, agente dei ser-vizi segreti americani, accetta la sfida; compie un viaggio impensabile, rischia la vita per un segreto cifrato e poi tenta la più grande fuga di tutti i tempi, quasi impossibile.

L’ANGOLO DELLA LETTURA

ROBERTO COSTANTINI LA MOGLIE PERFETTA MARSILIO

Roma 2001. Due coppie: il ma-tematico italoamericano Vic-tor Bonocore e Nicole Steele, il magistrato Bianca Benigni e il marito Nanni; due crisi familiari. Tra loro una ventenne perico-losa, Scarlett. Intorno, la terra di mezzo del sordomuto e del puncicone, gli appalti pubblici, il poker, l'usura. Una ragazza violentata e uccisa. Sembra tutto chiaro, ma seguono altri morti. Balistreri indaga insieme a Bianca Benigni. La miscela è esplosiva, l'esito disastroso. L'arresto delle sorelle Steele incrina le relazioni italoame-ricane. Roma 2011. Solo con il tempo Balistreri riuscirà a

ricomporre la verità. Se non è tardi per la giustizia, forse non lo è neanche per l'amore.

LUCINDA RILEY ALLY NELLA TEMPESTA GIUNTILa giovane Ally, velista esperta, è distesa al sole di uno yacht in mezzo all'Egeo e sta vivendo uno dei momenti più emozionanti della sua vita: l'intesa professionale con il famoso skipper Theo Falys-Kings si è da poco trasfor-mata in un amore appassionato. Ma la loro felicità viene bruscamente interrotta dalla notizia della morte di Pa' Salt, il magnate svizzero che ha adottato Ally e le sue cinque sorelle e che ha lasciato a ciascuna una serie di indizi per mettersi sulle tracce del loro passato. Ally è troppo sconvolta per esaudire la volontà di suo padre; vuo-le solo abbandonarsi nelle braccia di Theo e ritrovare un po' di serenità: non sa però quello che sta per succederle

ANGELA MARSONS

URLA NEL SILENZIO NEWTON COMPTONCinque persone circondano una fossa vuota. A turno, ognuno di loro è costretto a scavare per dare sepoltura a un ca-davere. Ma non è il corpo di un adulto, è troppo piccolo. Una vita innocente è stata sacrificata e un oscuro patto di sangue è stato siglato. E il segreto delle cinque persone sarà sepolto sotto quella terra. Anni dopo, la direttrice di una scuola viene uccisa brutalmente: è il primo di una serie di agghiaccianti delitti che stanno insanguinando la re-gione di Black Country, in Inghilterra. Nel corso delle indagini, ritorneranno alla luce anche i resti del corpicino sepolto tempo prima da quel misterioso gruppo di persone

Pinot rosa per ricreare l'incarnato, Merlot, Cabernet, Terrano per i grigi e i violacei, Cirò per il rosso rubino, Pignolo per l’am-bra; aggiungiamo infine un po’ di bianco per diluire il colore e pulire i pennelli. Si

può concepire una pittura che utilizzi come materia prima il vino? Per alcuni artisti certamente si, e il risultato è inaspettatamente realistico e carico di pathos. Mariateresa Pirillo, acquerellista di origine calabrese ma residente a Udine da molti anni, ha instaurato uno stretto rapporto con il disegno e la pittura già in età scolare, quando si divertiva a riempire quaderni interi di caricature ritraenti inse-gnanti e compagni di classe. “Ma nel ’91 è avvenuta la vera svolta” spiega. “Sono divenuta allieva del grande maestro Favotto, insieme al quale mi sono subito appassionata alle tecniche ad acqua, quelle che rendono la pittura immediata, trasparente. Per questo motivo è però necessaria una conoscenza approfondita e dettagliata del proprio soggetto: un errore e si getta via il proprio lavoro”. Diverse sono state le mostre individuali e collettive della Pirillo, una delle quali nel 2012 le diede modo di vincere il terzo premio alla IV Biennale “Pittura col mosto” presso l’azienda vinicola Ferrin di Camino al Tagliamento. Senza dimenticare l’impegno sociale della presentazione personale “Right to be”, l’esposizione e perfor-mance pittorica alla XX Serata d’arte di Cirò marina con vittoria della Targa d’Onore, o ancora la personale “Uvaggi d’Arte” all’Antica osteria “I Frati” di Udine; e poi la più recente performance al “Caffè Desiderio” di Settignano, non lontano da Firenze, luogo frequentato da personaggi quali Michelangelo e Gabriele D’Annunzio, rappresentato in pagina. I soggetti prediletti della pittrice calabrese sono le acque, siano esse mari o lagune, come quella di Venezia che tanto l’ha affascinata. Ma anche ritratti o scorci della nostra città. L’influenza di artisti come Turner e Canaletto si può percepire, ma come lei stessa dice, “per mezzo dell’acquerello trasporto il mio cuore sulla carta” e per ognuno esisterà quindi una sfumatura o un chiaroscuro diversi.

Massimo Gaudino

PIRILLO, IL VINO NELLA SUA ARTEPERSONAGGI

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UDINESECALCIOle belle di TremilaSport

GenniFamily girl

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

GenniMartin,ragazzasempliceesolare,amaballare,pedalareinmountainbikeeandareallostadio

Il suo nome proprio e il cognome letto con l’accento sulla “a” po-trebbero far pensare ad una bellezza d’ol-

treoceano ma Genni Martin è invece di S.Vito al Taglia-mento e i suoi non sono so-gni da star ma da ragazza della porta accanto, come lei stessa tiene a sottoli-neare: “Spero in un futuro assolutamente normale, da moglie e madre. Un traguar-do peraltro difficile da ta-gliare in un mondo in cui nei ragazzi della mia genera-zione predominano i modelli negativi e sostanzialmente privi di contenuti. Io invece, con i miei genitori entrambi lavoratori, sono in pratica cresciuta con i nonni e da essi ho appreso dei princìpi

esistenziali fatti di semplici-tà e concretezza che sono felice di aver fatto miei”. Genni è una che lavora sodo,

SONO UNAMODELLA PER CASO

anni, insegnandola anche”), andare a teatro e pedalare in mountain bike, uscendo spesso insieme al padre Edi. Senza contare la sua passione per il calcio, che segue in televisione e, quan-do le è possibile, allo stadio Friuli: “Sono di fede juven-tina – ammette - ma vado a vedere anche l’Udinese. E’ pur sempre la squadra della mia Regione”.

in un’azienda produttrice di lenti per occhiali e nei week end come barista in loca-li del pordenonese e ama dichiaratamente le proprie scelte di vita: “Faccio dei la-vori faticosi e senza orario ma non mi lamento, anzi è un modo per conoscere tante persone e divertirmi. E poi, per una che vive da sola come me, si tratta an-che di arrotondare. A fare la modella ci sono arrivata di recente quasi per caso, grazie ad un fotografo che me lo chiese, ma non coltivo al proposito grandi aspet-tative. Anche questo mi piace ma lo considero fon-damentalmente un hobby”. E nel seppur poco tempo libero, Genni ama ballare (“Ho fatto danza per dieci

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MEM è un bar/ristorante dove puoi com-perare oppure è un negozio dove puoi mangiare; girala o guardala come vuoi la sostanza non cambia! MEM è un locale dove puoi mangiare quattro cose fatte bene, bere una birra o un bicchiere di buon vino ed acquistare quello che ti sta intorno: il tavolo dove stai mangiando, la sedia sulla quale sei seduto, il quadro che vedi appeso alla parete, l’oggettistica esposta, il mo-dernariato che ti circonda, il lampadario che ti illumina... insomma, è in vendita tutto ciò che stai guardando! Fare affari, se ti piacciono le cose originali, stravaganti ed introvabili non sarà diffi cile!

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BASKET

CAMPIONI IN CARICALa formazione dell

Malignani, squadra da battere anche nella nona

edizione del Cernich

9le edizioni

del Memorial Ezio Cernich

Al via la nona edizione del torneo studentesco dedicato alla figura di Ezio Cernichdi EDI FABRIS

CACCIAAL MALIGNANI

Come Beethoven. Maurizio Ivancich ha messo in atto la nona sinfonia del torneo dedicato alla memoria di Ezio Cernich (nel tondo) e l'ha fatto all'insegna di uno spettacolo,

messo in scena all'Auditorium Zanon, fatto non solo di basket ma anche di performan-ces di ballo, pattinaggio e show circense di un gruppo di studenti di elevato spessore artistico. Festa grande, insomma, per un evento cestistico molto sentito e che riper-corre le orme del mitico "Burei" degli anni '50 e '60 e che nella scorsa edizione è stato vinto dal Malignani in un'appassionante finale

al Benedetti contro il Marinelli, a sua volta vincitore di precedenti edizioni. A prendervi parte, sud-divise nei gironi di Eccellenza ed Elite, sono12 istituti superiori udi-nesi: nel primo raggruppamento, la serie A del torneo, sono Malignani, Marinelli, Marinoni e Copernico, mentre nel secondo, che regalerà la promozione alla squadra vinci-trice, giocano nel girone A Strin-gher, Zanon, Uccellis e Volta e nel

B Stellini, Ceconi, Bearzi e Deganutti. Nella prima giornata, iniziata il 1° febbraio con gli incontri Malignani-Marinoni e Copernico-Ma-rinelli, si affronteranno pure Zanon-Uccellis e Stringher-Volta (il 3 febbraio) e Stellini-Ceconi e Bearzi-Deganutti (il 4 febbraio). Una kermesse che si concluderà con le finali di

sabato 21 maggio nella tradizionale, storica cornice del palasport Benedetti, con alle 9 la finale Elite e alle 11 quella di Eccellenza. SALUTI DI EX A far sentire via skype la loro vicinanza ad una manifestazione che rimane anche a distanza di tempo nel cuore di chi vi ha partecipato, sono stati anche alcuni giocatori che dopo le scuole superiori hanno rag-giunto la serie A o comunque livelli elevati: così, in video e in viva voce, a rivolgere l'in bocca al lupo ai più giovani colleghi che disputeranno il Cernich sono stati i fratelli Davide e Marco Pascolo, il primo a Trento e il secondo negli Usa, Giacomo Zilli, pivottone lui pure a farsi le ossa negli States, Daniele Mastrangelo e Francesco Candussi, mentre sul palco sono saliti al-tri protagonisti di precedenti edizioni, quali Petiziol e Vischi, che grazie ad una borsa di studio di Apu ieri vissero l'esperienza del basket studentesco stelle e strisce a Syra-cuse, Croce, Pellarini, De Monte, Codermaz e Martinuzzi, con quest'ultimo ad ammettere di aver preferito rispondere alla chiamata del prof Ivancich anzichè partecipare ad un meeting scientifico, lui che studia fisica, in programma a L'Aquila. Quando si dice at-taccamento a determinati valori. CHI ERA LUI E' stato un ex zanoniano e giocatore di basket, oggi affermato commercialista,

Mario Savino, a delineare sul palco la figura del professor EzioCernich, che militò come atleta nell'Apu prima di diventare allenato-re. Un uomo tutto d'un pezzo, ha descritto Savino, dai solidi principi morali e maniacale

nell'insegnamento dei fondamentali. E chi non rigava dritto con lui non aveva

vita facile. Un'altra testimonianza giunge da Rino Bruni, classe '49, che fu allievo di Cernich nella Libertas Udine negli anni '60 e che da lui ricevette preziosi insegnamenti e consigli che gli tornarono utili anche du-

rante la successiva carriera in serie A e B: "Ricordo che quando

mi convocarono per una selezione della nazionale juniores lui mi consigliò

di valorizzare al massimo le mie doti di pe-netratore e tiratore: non passare la palla, fai tutto da solo, mi disse, ed ebbe ragione perchè io fui uno dei prescelti". IL PROGETTO Alla base del torneo c'è un progetto, quello che vuole promuovere lo sport della pallaca-nestro attraverso le strutture studentesche, risvegliando uno spirito di appartenenza al proprio istituto utile e necessario ad un processo di integrazione, di benessere e di maturazione personale e sociale. Obiettivo negli anni sicuramente centrato, visto l'at-taccamento degli ex studenti e giocatori dei vari istituti e il tifo caloroso che sostiene le squadre in ogni occasione.

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BASKET

Una vittoria, in cui solo pochi irridu-cibili credevano alla vigilia, quella dell'Apu sul parquet della capolista

Orzinuovi, un successo che proietta gli udinesi in vetta alla B grazie alla miglior differenza canestri con la formazione bresciana. Domenica al Benedetti ar-riva l'abbordabile Fiorentina ma guai a sedersi. Un primato, quello di Poltroneri & C., che fa il paio con quello in C Gold del Tarcento di Alberto Andriola (nella foto), che vincendo a Oderzo sopravanza di 4 punti la diretta inseguitrice Rucker Sanve. Più sotto, ma comunque in buona posizione, anchle le altre regionali, com-preso lo Spilimbergo, rientrato in gruppo dopo un avvio di stagione difficoltoso. Ed è primato friulano anche in B femminile, con la Basket School Delser a guidare il gruppo con 2 punti di vantaggio sul Monfalcone di Banello. Magic momen-ti friulano, in sostanza, mentre anche Trieste, in A2, sorride. Ora i biancorossi di Dalmasson viaggiano a due passi dalla zona play off dopo aver violato il presti-gioso parquet della Fortitudo Bologna,

facendo uno sgarbo al trie-stinissimo alle-natore Matteo Boniciolli. In C Silver continua la marcia di un'altra trie-stina, il Breg, ma S.Daniele non molla ed è l ì , seppure staccata di 4 lunghezze. Ar-rancano su l fondo, invece, Grado e Porde-none, con soli 4 punti all'attivo. E poi la serie D,

con Cordenons in vetta al girone Pituello tallonata a 2 incollature da Aviano e le altre piuttosto staccate. Maggior equi-librio nel raggruppamento Gasparo, con Sokol Duino in testa con 20 punti, Pontoni Monfalcone e Santos a 18 e il terzetto Goriziana-Cormons-Cuttazzo Trieste a 16.Nel Pituello prima udinese è il Trice-simo, quinto, mentre nel secondo l'unica della provincia è il Perteole, terzultimo.

(e.f.)

CAMPIONATI

All’indomani della pirotecnica vit-toria di Orzinuovi (66-93) che ha permesso all’Apu di conquistare la vetta della classifica in virtù della differenza canestri negli scontri

diretti, Christian Di Giuliomaria, vecchia co-noscenza degli appassionati friulani di basket e da nove giorni alle dipendenze di coach Lardo, smorza subito gli entusiasmi: “Dob-biamo immediatamente archiviare la vittoria senza rimanere a specchiarci troppo sulla prestazione, pur notevole, di Orzinuovi: se il risultato è importante sulla strada che ci deve portare a concludere la regular season in testa con la prospettiva poi di avere la bella in casa durante i play-off, ancora nulla di decisivo e definitivo è stato raggiunto. Cul-larsi sugli allori in questo momento sarebbe assolutamente deleterio, si deve perciò tor-nare in palestra consapevoli che rispetto all’obiettivo finale non abbiamo ancora fatto nulla.” Ha battuto molto su questo concetto il trentaseienne pivot romano, indimenticato capitano della Snaidero dal 2005 al 2009 (131 partite in arancione condite da 872 punti complessivi nel quadriennio), protagonista in carriera su varie piazze storiche come Varese, Sassari e Roseto e con 49 gettoni in azzurro e un oro ai Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005: “Nella mia carriera ne ho viste tante e i campionati e le promozioni si decidono ai play-off, momento in cui davvero tutto si rimette in discussione e le sorprese sono la regola, diventando determinanti dei fattori oggi imprevedibili come ad esempio gli infortuni, le motivazioni e le batterie ancora

cariche o meno. Quindi calma e avanti giorno per giorno senza mollare la presa.” Chiarito il concetto gli abbiamo chiesto quali motivazioni lo abbiano fatto rientrare a Udine dopo sette anni: “La voglia di riscattare la retrocessione del 2009 ha avuto un grande peso nella scel-ta, così come la possibilità di riavvicinarmi a casa e alla mia famiglia è stato un fattore determinate per lasciare una piazza come Campli proprio adesso. La decisione è stata difficile ma alla fine mi sono lasciato con-vincere dal progetto affascinante di Udine, dove ho trovato una squadra ben attrezzata per la promozione, fatta di ragazzi molto determinati, con tanta voglia di vincere e che mi stanno aiutando ad inserirmi al meglio.” L’inserimento di un pivot puro come Di Giulio-maria dovrebbe consentire al tecnico Lardo di mettere a punto nuovi schemi offensivi e di aumentare le opzioni d’attacco, accanto a quelle già egregiamente garantite dai “4” Vanuzzo e Castelli, proprio in vista della fase decisiva della stagione. Christian regala poi una cartolina del periodo snaiderino: “Di mo-menti memorabili ce n’è stati molti, ma quello a cui sono maggiormente legato è fuori dal palazzetto e risale alla mia prima stagione a Udine: una grigliata nel garage di casa mia con tutta la squadra, lo staff, il presidente Edi Snaidero e alcune autorità cittadine e regionali. Un gruppo eccezionale, un’atmosfera indimenticabile".E che tutti gli sportivi friulani si augurano di rivedere, magari sfruttando ancora una volta l’ospitalità di Christian Di Giuliomaria a fine campionato.

Giuseppe Passoni

CRISTIAN DI GIULIOMARIA È ARRIVATO A TONIFICARE IL REPARTO LUNGHI DELL'APU

IL RITORNO

DI GIULIO RACCOMANDACALMA E GESSO APU, TARCENTO,

BASKET SCHOOL, UDINE COMANDA

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VOLLEY

36 | 03 02 2016 | TremilaSport+

L'associazione Polisportiva Comunale Chions nasce nel 1972 per volontà di alcuni appassionati provenienti dalle varie frazioni, con il

fine di promuovere lo sport nel Co-mune di Chions.La prima affiliazione alla F.I.P.A.V. è avvenuta con la stagione sportiva 1995/96 con l’iscrizione di una sola squadra Allieve. Ben presto con l’im-pegno di dirigenti e tecnici altamen-te qualificati, molte ragazze si sono avvicinate allo sport permettendo l’iscrizione ai campionati Allieve, Ra-gazze e 2^ Divisione e di partecipare ai raggruppamenti di Minivolley. Ha ospitato nel proprio palazzetto dello sport nell’estate del 2001 le nazio-nali femminili Pre-Juniores di Italia, Argentina e Giappone, per la parte-cipazione ai Campionati Mondiali di Pola (Croazia) e nell’estate del 2002 le nazionali femminili Juniores di Italia e Repubblica Ceca per la parteci-

pazione ai campionati Europei di Za-gabria (Croazia). Nel 2004, il Chions ha ricevuto l’incarico dalla Fipav di organizzare il torneo delle 8 Nazioni per nazionali femminili Pre-Juniores. Il Consiglio federale, nella riunione dell'11 marzo 2006, ha conferito alla società pordenonese il "Certificato di Qualità Settore Giovanile" per l'anno 2006-2007 e successivamente ri-confermato questo merito per gli anni 2008-2009 e 2010-2011. A set-tembre 2010 viene ufficializzata la nomina a Scuola di pallavolo Federale diventando così l’unica associazione provinciale a potersi vantare di tale titolo. Negli ultimi anni molte atlete uscite da questa realtà hanno parte-cipato e partecipano a selezioni della Nazionale e del Club Italia e giocano da protagoniste in categorie come la serie C, la B2 ( Ilaria Corazza Ilaria a S.Lazzaro di Savena (Bo), Valeria Zuccato e Sara Perrone in forza alla Domovip Porcia), la B1(Letizia Poser in

PRIMO PIANO

CHIONS, MISSIONE GIOVANIPassi da gigante della società pordenonese dalla fondazione del 1972 a oggi

forza all’Atomat Udine) fino alla serie A1 (Anna Grizzo a Pavia).LA MISSIONIl responsabile del settore giovanile Massimo Callegari ci spiega la mis-sion e i punti di forza basati su una proficua collaborazione fra due re-altà distinte ma limitrofe che hanno deciso di unire le forze: “La Pallavolo Chions collabora da 11 anni con Fiume Veneto e nel 2004 è nata la collabo-razione tra le due società. Dal 2004 il Progetto Chions/Fiume Veneto viene indicato e riconosciuto, ad oggi, come la miglior società qualificante a livello giovanile del Friuli Venezia Giulia. Il lavoro capillare dello staff tecnico e la precisa organizzazione e collabora-zione tra le due società permettono lo svolgimento di un percorso tecnico d’elite che consente alle ragazze di affrontare un impegno nello sport sereno ed appagante". E poi l'obiettivo dichiarato: "Quello di giocarsela per entrare nelle prime otto squadre in

L'allenatoreSimone Molinaro è l'allenatore della formazione maggiore del Chions in B2.

La squadra di B2 del Chions

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VOLLEY

FOCUS

Italia, cercando di competere con società aventi bacini di utenza mol-to più grandi. Mettendosi al servizio dei migliori tecnici della regione ogni ragazza avrà, al termine del percorso sportivo, tutti i mezzi per giocare nelle massime categorie di aspira-zione (dalla Prima divisione alla serie A1). La Scuola di pallavolo di Chions e Fiume Veneto nell’ ultima stagione ha ottenuto sei titoli provinciali (U12, U13, U14, U15, U16 e U18) e due regionali (U16 e U18), la vittoria della Winter Cup Anderlini categoria U18 e due ottimi piazzamenti alle finali nazionali con U16 e l’U18, rispettivamente 11a e 21a. Complessivamente abbiamo 135 atlete con un’età massima di 19 anni divise in 11 gruppi che partecipano a 16 campionati, oltre al mondo del minivolley con 45 piccole atlete".STAFF TECNICO"Gli allenatori sono 16 - continua Cal-legari - con un rapporto tecnico/atleta di 1 a 6, sicuramente unico caso in regione e anche nel Triveneto. I dirigenti sono 25. La nostra prima squadra attualmente occupa il deci-mo posto del campionato nazionale serie B2 girone D, non in vetta ma questo non è importante: il nostro obiettivo è disputare le finali nazio-nali di categoria e vincerle. Molto bene sta facendo invece l’Under 16, seconda nel campionato regionale di serie D giocato prevalentemente con ragazze di 15 anni. Dall’estate 2015 abbiamo in atto una collaborazione con il Talmassons di B1 che prevede di prelevare le loro ragazzine, farle crescere nella nostra scuola e con la maturità dei 18 anni farle giocare in B1. Il desiderio del nostro presi-dente sarebbe la costruzione di una squadra solo friulana".POTENZIALITÀ"In B2 non abbiamo i soldi del calcio e chi fa il salto di categoria deve pur-troppo spesso rinunciarvi. E’ il caso del Porcia ad esempio. Per pagare le giocatrici che vengono da altre regioni l’esborso è notevole perciò è necessario puntare su atlete cre-sciute in casa. Ma guardiamo anche oltre con l'ormai datata collaborazio-ne con la Foppa Pedretti di Bergamo. La finestra è aperta quindi sulla A1 e sulla A2 ma lavoriamo dalla base, qui, in zona”.L’allenatore della prima squadra, Si-mone Molinaro, fa il punto della si-

tuazione: “ Sono soddisfatto, anche se a dire il vero abbiamo perso per strada tre punti. Stiamo facendo il nostro dovere ma abbiamo perso delle partite in maniera stupida a causa dal fatto che giochiamo con 4 Under 19 e tutte le altre sono Under 18 o addirittura 17. Giocando contro squadre esperte nei momenti clou come i set tirati o i tie break succede che loro hanno le idee più chiare e maggiori risorse e riescono sempre a prevalere . Il nostro girone si esten-de fino a Ravenna, mentre Trento è esclusa perché si trova nel girone C. Le nostre giocatrici studiano, sono quasi tutte friulane, tranne quat-tro che vengono dal Veneto. Una di loro vive a Belluno ma è ospitata in famiglia. A questo proposito proba-bilmente ci sarà un’evoluzione con la creazione di una sorta di tutoraggio". Anche in prima squadra seguiamo la filosofia della società, aggiunge Mo-linaro - : tutte le ragazze disputano un doppio campionato, e anche le nostre infatti giocano la B2 e l’Under 18. Una visione che oggi accomuna tutte le formazioni di vertice con le squadre giovanili presenti anche nel campionato senior. Il nostro obietti-vo primario è arrivare tra le prime

Puntiamo a costituire in un prossimo futuro una prima squadra

tutta friulana

dieci giovanili a livello nazionale. Si tratta di una programmazione costruita negli anni e non casuale. E’ importante inoltre avere uno staff di livello e anche elevato nel numero in modo da essere sem-pre almeno tre in palestra". Le strutture ci sono e buone, precisa il tecnico: "Normalmente si gioca la domenica pomeriggio in casa nella palestra di Villotta di Chions, una struttura completa con sala pesi, sala video e sala riunioni e in estate il campo di beach volley. Devo dire che la zona è molto ric-ca di infrastrutture. La classifica ci vede quasi a ridosso della zona retrocessione ma non mi preoc-cupo: abbiamo perso gli scontri diretti ma abbiamo solo tre punti in meno di tutti i punti realizzati in tutto lo scorso campionato, il che ci lascia ben sperare per la salvezza. In sintonia con la socie-tà ci tengo a dire che scegliendo di giocare con le giovanili i cam-

pionati di alto livello la classifica non c'interessa molto. Il nostro è un laboratorio per crescere e per far vedere alle ragazze cosa c’è oltre la rete. Quest’anno lo staff tecnico della prima squadra è cambiato: per me è il primo anno in B2 così come per il secondo, Federica Chiopris Gori. Anche il gruppo è un po’ cambiato con il passaggio di qualche elemento in B1 al Martignacco e l’innesto di 5 nuove atlete classe ’99". E c'è dell'altro, chiude Molinaro: "Lo scorso fine settimana abbiamo disputato uno stage di due giorni con la squadra dell’Argentario di Trento di Luca Pieragnoli, fino al 2006-7 allenatore nazionale delle pre juniores. Sono occasioni im-portanti di crescita che capitano spesso, come gli stage itineranti dell’Under 14 a Bergamo presso la Foppa Pedretti o all’Anderlini di Modena".

Biancamaria Gonano

La formazione Under 16 del Chions

Il gruppo dell'Under 18

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CALCIOUDINESE

COPPA REGIONE DI SERIE CESTVOLLEY Vs PALLAVOLO STARANZANO 3-0

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UDINESECALCIOVOLLEY

COPPA REGIONE DI SERIE CESTVOLLEY Vs PALLAVOLO STARANZANO 3-0

Photo ALESSANDRO SAIN

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Lo slalomista pontebbano Hans Vaccari è uno dei talenti emergenti dello sci friulano

UNO DEI QUATTROMOSCHETTIERIPer Hans Vaccari (in azione nella

foto) lo sci non è nient’altro se non grandi, stupende emozio-ni, come lui stesso ammette: “Certo, è una disciplina dove

non sempre i risultati soddisfano, uno sport dove non in ogni gara si può avere la meglio. Bisogna sempre lottare con se stessi per raggiungere l'obiettivo a cui si punta. In ogni caso per me è il miglior sport del mondo, è positività e divertimen-to allo stato puro. Lo sci mi regala davve-ro rare sensazioni di benessere e molta adrenalina".Hans fa parte del quartetto di giovani talenti creatosi nel panora-ma dello sci friulano, insieme a Emanuele Buzzi, Arianna Stocco e Lara Della Mea. Slalomista di Pontebba, classe 1996, fa parte del Gruppo Forestale dello Stato, e nel GP Italia di Folgaria si è guadagnato una decima posizione, a suo dire però non completamente soddisfacente. Ma l'età è comunque dalla sua parte: “Sono salito sugli sci per la prima volta quando avevo tre anni - racconta - . In realtà fino ai dieci-dodici anni ho giocato anche a ho-ckey su ghiaccio, che si è dimostrato però

non essere la mia vera, grande passione. Nel 2010 un infortunio al ginocchio mi ha bloccato per qualche mese, ma poi sono ripartito, cercando di dare sempre il me-glio. Ho praticato, e continuo a praticare ancora, lo slalom gigante: la necessità di specializzarmi in una disciplina precisa mi ha fatto virare verso lo slalom, che è diventato il mio favorito". Quali sono quindi i tuoi sogni per quanto riguarda l’ambito sportivo? “Un mio grande de-siderio, che spero si possa avverare in un futuro prossimo, è poter partecipare

alla Coppa del Mondo. Ad ogni modo mi piacerebbe sciare fino a quando mi sarà possibile. Ciò che per me è veramente importante è poter rimanere comunque all’interno del mondo dello sci, anche un domani, una volta smesso". Fra pochi mesi compirai vent’anni e sei anche diplomato. Stai continuando a studiare? “Purtroppo ho capito che non è per nulla facile far combaciare la vita da sportivo ad alti livelli con quella dello studente, universitario soprattutto. Avrei voluto iscrivermi alla facoltà di Lingue straniere a Trieste o a Udine, ma ho dovuto rinunciare per de-dicarmi allo sport che non abbandonerei mai".Quindi devi dedicare la maggior parte del tuo tempo ad allenarti. Ma hai degli altri hobby o passatempi che occupano le tue giornate? “Si! D’estate, in particola-re, mi dedico ad allenamenti di altro tipo: tennis, camminate e mountain bike sono tre attività che mi piace molto praticare. Mentre d’inverno la mattina la passo quasi esclusivamente sugli sci, nel pomeriggio preferisco un po’ di lettura oppure mi siedo davanti al computer.”

Massimo Gaudino

SPORT VARI

Lo sci mi regala benessere e

adrenalina, è uno sport che non

abbandonerò mai

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SPORT VARI

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D'intesa con il vicepre-sidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, e la direzione gene-

rale del Giro d'Italia, è stato parzialmente modificato il percorso della 13^ Tappa del Giro d’Italia Palmanova-Cividale del Friuli, in programma il 20 maggio, con

l'inserimento di un tratto inte-ressante il Comune di Pulfero. Il nuovo tragitto prevede che, provenendo dal primo passaggio

a Cividale del Friuli, al Ponte di San Quirino si svolti

a sinistra per inse-rirsi sulla strada che – attraversate due frazioni in Comune

di Pulfero - raggiun-ge il ponte di Biacis riportandosi sulla S.S. 54 verso San Pietro al Natisone.Per effetto del la suddetta integra-zione la lunghezza

della tappa sarà

di Km. 170, con partenza anticipa-ta alle ore 12.30 da Palmanova.Sono stati definiti anche i tra-guardi volanti di San Pietro al Natisone al km. 41,8 e di Atti-mis al km. 129,7, mentre il ri-fornimento sarà effettuato in località Ponte San Quirino km. 102\105, praticamente alla fine del tratto interessante le Valli del Natisone. Pubblichiamo in pagina la nuova plani\altimetria con le indicazioni sopra segnala-te essendo confermato che i GP della Montagna Monte Maggiore e Cima Porzus saranno di Pri-ma Categoria, mentre quelle di Crai\Drenchia e Valle di Seconda Categoria.

Vincenzo Nibaliuno deiprotagonistidel prossimo Giro d'Italia

SIGNORI,SI CAMBIA

La lunghezzadel percorso sarà

di 170 km,con partenzada Palmanova

alle 12,30

Giro d'Italia, tappa friulana modificata

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IN BREVE

VELA ANCHE PER I DISABILILa delegazione di Pordenone - San Vito della Lega navale italiana annuncia la predisposizione di un corso indirizza-to anche a persone disabili. L'invito è in particolare rivolto a tutte le società sportive affiliate al Centro provincia-le Libertas. I partecipanti alla fase pratica del corso verranno tesserati dal Centro velico Alto Adriatico. Lo stage di teoria si terrà a Pordenone, e la prima lezione è prevista per martedì 29 gennaio (ore 18) presso un'aula del Centro direzionale di viale Grigoletti 74. Gli argomenti previsti (che verranno trattati in complessive quattro giornate) permetteranno di affrontare la parte pratica, che si ter-rà alla GeTur di Lignano Sabbiadoro. Alla base nautica, oltre le prove di sicurezza in piscina, sono previste uscite in mare sia con imbarcazioni classe 2.4 e Access 303, sia d’altura. Per info, e-mail [email protected].

VELA

JUDO: VILLANOVA PORDENONE PROTAGONISTA ALLA COPPA FRIULI

■ Portacolori della polisportiva Villanova Libertas di Pordenone protagonisti alla Coppa Friuli di Tarcento. Sono infatti rincasati con l'oro al collo gli esperti Kenny Bedel, Giovanni Boscaia e Davide Toffoli. Argento per Nicolae Bologa e Mat-teo Visentini, bronzo per Marvin Be-del, medaglia di legno per Francesco Sanapo. I più giovani rappresentanti del club naoniano sono invece scesi sui tatami di Fagagna per l'8° trofeo internazionale Shimai. In gara quasi duecento judoka delle classi under 13 e 15, appartenenti a una tren-tina di società, provenienti anche da Slovenia e Croazia. Si è trattato della prima prova stagionale per gli esordienti B, preparatisi ad hoc con ben quattro giorni di ritiro alla succursale di Andreis. Una soluzione tesa ad ammorbidire il cambio di classe d'età dei cinque giovanissimi iscritti alla manifestazione, che si

sono poi comportati discretamente nelle relative categorie, peraltro molto affollate e combattute. Ale-xandra Iordache si è classificata seconda, mentre Emre Bentekes e Vincenzo Castoro hanno chiuso al quinto posto. Nei 50 chili di peso hanno partecipato Alessandro Viva e Axel Andrejcuk, e quest'ultimo ha traguardato il gradino più alto del podio. Da segnalare anche il ricono-scimento di miglior atleta femminile assegnato a Elena De Bortoli, tes-serata dello Skorpion Pordenone.

■ È iniziata nel migliore dei modi la stagione 2016 per il tandem azzurro di kata composto dal portogrua-rese Marco Dotta e dal sanvitese Marco Durigon, portacolori del Kiai Atena Portogruaro, seguiti dal ma-estro Maurizio Scacco. Quarantotto coppie provenienti da dodici regio-ni d’Italia (oltre che da Giappone,

Svizzera, Francia e Portogallo) si sono confrontate nel Gran Prix internazionale “Città di Giaveno”, manifestazione organizzata dal Co-mitato regionale di Piemonte e Val d’Aosta, nobilitata dalla presenza di pluricampioni mondiali giunti dal Sol Levante. Il tandem Dotta – Du-rigon è stato protagonista assoluto nella specialità del kodokan goshin jitsu, lasciandosi alle spalle la forte coppia portoghese Concalves – Mo-reira, gia quarti ai mondiali. L’oro conquistato permette ai vincitori di raccogliere anche i primi 10 punti nella classifica generale del Gran Prix Italia. Le successive cinque tappe si svolgeranno nei prossi-mi mesi a Catania, Pordenone (13 marzo), Reggio Emilia, Tarcento e Bologna, un percorso che si com-pleterà con il torneo internazio-nale Eju di Pordenone (12 marzo). L’obbiettivo di Dotta – Durigon è

la qualificazione agli europei di Olbia a maggio, nonché i Mondiali che presumibilmente si terranno nell’assolata Florida.

■ Quest’anno è anticipato a do-menica 28 febbraio il Trofeo Città di Porcia (giunto alla 21esima edi-zione) abbinato a Coppa Libertas e Trofeo Samurai, sempre sotto la regia della locale polisportiva Libertas Porcia. La sede è sempre il palasport Cornacchia in via De Pellegrini, che ospiterà percorsi tecnici, gare di kata (le forme) e ku-mite (combattimento), sia individuali che a squadre. La manifestazione è aperta alla partecipazione dei tes-serati Fijlkam. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 18 febbraio con pagamento da effettuarsi in sede gara. Il responsabile organizzativo è Paolo Marostegan, raggiungibile al 329-1110385.

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■ Vasta e attenta partecipazione all'iniziativa della Libertas Regionale per la formazione tecnica rivolta ad allenatori, docenti e laureandi del Corso di ScienzeMotorie dell'Università di Udine che in tre lezioni articolate in due giornate ha raccolto quasi duecento presenze. "La Libertas - aveva ricordato in apertura il presidente dell'Ente di promozione sportiva del Friuli Venezia Giulia, Bernardino Ceccarelli - ha tra le sue missioni prioritarie la formazione ed a conferma di ciò il Centro regionale inizia l'anno organizzando due sabati mattina di allenamento pratico con tre docenti di assoluto prestigio". Il primo appuntamento aveva visto in cattedra la dottoressa Manuela Benelli, considerata tra le tre migliori palleggiatrici al mondo, premiata ai mondiali 1990, oltre che vincitrice di 11 scudetti di fila con l’Olimpia Teodora, 5 coppe Italia, 2 coppe Campioni e un Mundialito per Club, la quale aveva sviluppato il tema delle tecniche del palleggio. Il primo appuntamento del corso, che in apertura aveva riscosso l'apprezzamento dell’Assessore allo sport Catia Pagnutti intervenuta a portare il saluto del Comune di Martignacco, aveva richiamato sugli spalti del palasport Atleti Azzurri d’Italia di Martignacco, oltre ottanta

persone. Le successive due lezioni pratiche consecutive del corso sono state svolte dal professor Renato Barbon, per dodici anni allenatore della Sisley Treviso maschile e per 9 anni selezionatore del Veneto per i settori giovanili, dove ha vinto 3 titoli nazionali, andando inoltre sempre a podio; e dal professor Alberto Andreoli, preparatore fisico del Centro di Qualificazione Nazionale del Coni, preparatore fisico del Volley Treviso e docente della Fipav del Veneto. Questo duplice appuntamento aperto dalla lezione sulle tecniche del bagher svolta del professor Barbon e proseguito dal prof. Andreoli, che ha proposto gli esercizi necessari per preparare fisicamente un atleta di pallavolo, ha visto la partecipazione di quasi 120 persone.

BEN DUECENTO PRESENZEAL CORSO LIBERTASPER TECNICI DOCENTI E STUDENTI

VOLLEy

■ Dopo la figlia (la "mamma sprint" Raffaella) e le nipotine, è stata la volta di nonno Pierino Gava a essere premiato. Presso il teatro comunale di Gradisca d'Isonzo si è infatti officiata la cerimonia di consegna delle benemerenze sportive del Coni a beneficio di società, dirigenti e atleti friulani. A Pierino Gava è stata tributata la Stella d'argento nella categoria dirigenti, in virtù della proposta pervenuta direttamente dalla Federazione italiana hockey e pattinaggio (Fihp). La festa dello sport friulano è stata aperta dal presidente regionale del Coni, Giorgio Brandolin, che ha ribadito come il Friuli Venezia Giulia, pur essendo geograficamente e demograficamente una tra le più piccole regioni d'Italia, sappia raggiungere con costanza traguardi agonistici in varie discipline. In particolare, Pierino Gava è da sempre il presidente della Pattinaggio Libertas Porcia, società fondata nel 1984. Nel corso della sua storia, il sodalizio ha praticamente sviluppato tutte le discipline Fihp, mentre attualmente i suoi tesserati concorrono nelle specialità dell'artistico (settore classico su rotelle) e della corsa (sulle ruote in linea). Gava è anche artefice del pattinodromo comunale, struttura che ospita ciclicamente manifestazione tricolori. Ogni anno, i giovanissimi portacolori della Libertas Porcia (finemente preparati dallo staff tecnico) raggiungono podi di rilievo, tanto nell'artistico che nella corsa.

PATTINAGGIO: ONORIFICENZA DEL CONI PER PIERINO GAVA

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TREMILAITINERARI MTBwww.natisoneinbici. it

A ROTTA DI COLLOGIù PER LA CARRARECCIA DI REANT

Fino a non troppi anni fa, paesi aggrappati ai fian-chi delle montagne come Reant, non erano quasi abbandonati come oggi,

ma abitati da decine e decine di persone. Non c’erano però né auto né tanto meno comode strade asfaltate per raggiungerli ma solo sentieri larghi a sufficienza per il transito di animali e di piccoli car-ri. In questo giro proponiamo la riscoperta di una di queste “car-rarecce”, da qualche anno segnata e ripulita: la “Carrareccia di Reant”.

Partiamo da Torreano, a 6 km da Cividale, pedalando verso nord, ma, per non fare lo stesso per-corso sia all’andata che al ritorno, saliamo a Reant lungo una bella pista forestale che risale il fianco del monte Noas tra castagni e spettacolari boschi di latifoglie. Man mano che si procede i pa-norami si aprono fino ad avere viste a volo d’uccello sulla vallata sottostante, solcata dal Chiarò, e sulle ex cave di Marna.Un veloce tratto in leggera disce-sa segna la fine della pista, giusto

a cura di STEFANO OSSO

Forra sul Chiarò

Carrareccia

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ITINERARI MTBTREMILA

A ROTTA DI COLLOGIù PER LA CARRARECCIA DI REANT

DAL SATELLITELa zona è coperta dalla cartografia 1:25.000 con la cartina Tabacco, foglio “041 – Cividale e Valli del Natisone” mentre la scheda completa del giro con traccia GPX è disponibile su http://www.natisoneinbici.it/?p=2118 mentre la sola traccia anche su Google Maps (sul natisoneinbici.it c’è il link diretto).

INFO UTILIIl giro, che è lungo 14 km, di cui 6 su sterrato, e ha un dislivello di 550

metri, richiede un po’ di allenamento e di tecnica sia per alcune rampe durante la salita, con pendenze costanti superiori al 10%, che per alcuni tratti in discesa che richiedono il controllo del mezzo. La mountain bike è d’obbligo e anche gli appassionati di downhill si possono divertire scen-dendo lungo la carrareccia.

Data la bassa quota è percorribile durate tutto l’anno, bisogna però fare attenzione in caso di pioggia o forte umidità perché parecchie zone sono coperte da foglie e quindi possono essere molto scivolose.

Non ci sono punti di appoggio lungo il percorso ma a Torreano si può trovare tutto quello di cui si può avere bisogno. La scheda completa del giro è su www.natisoneinbici.it/?p=2118 dove ci sono anche i link per scaricare la traccia per il GPS o visualizzarla su Google Maps. La carto-grafia di riferimento è la solita Tabacco 1:25.000 foglio 041 “Cividale del Friuli–Valli del Natisone”.

per riprendere fiato prima un un ripido chilometro di salita su asfalto che culmina appena sotto Reant. La strada aggira il paese fino ad arrivare alla piazza con la fontana, un bal-cone sul Friuli orientale, e poi si prosegue a vista tra le case fino alla chiesa e quindi all’imbocco della Carrareccia. Dopo qualche metro si viene sopraffatti dallo stupore per trovare, nascosta dalla vegetazione, questa vera e propria strada lastricata che tra ponticelli, terrapieni e rampe,

scende veloce lungo il fianco della vallata solcata dal torrente. Più avanti, per poche decine di metri, l’asfalto prende il sopravvento ma poi si imbocca l’ultimo tratto che culmina con aerei passaggi sulla forra del Chiarò e del rio Reant, prima di sboccare, quasi all’improvviso, sulla strada di fon-dovalle, nei pressi della Cava della Gnìviza. Una sosta per leggere il cartello che racconta l’epopea di questo luogo e poi, via, sul filo dei 60 all’ora, fino al punto di partenza.

CURIOSITàIn prossimità dell’arrivo della carrareccia a fondo valle, sulla sinistra orografica, si può vedere quel che resta della Cava della Gnìviza, dove, a partire dal 1903, su iniziativa di Arturo Malignani, si cominciò a estrarre marna per la fabbricazione del cemento di tipo “Portland”. Nel 1913 venne costruita una teleferica per portare la marna fino alla stazione di Cividale da dove proseguiva in treno per Udine. Nel 1946 lavoravano nella cava circa 160 operai però 10 anni dopo, a causa di problemi economici della Italcementi, proprietaria del sito, l’attività estrattiva venne sospesa.

IL PERCORSOSi parte da Torreano ri-salendo il Chiarò verso nord lungo la provincia-le per Masarolis. Dopo poco più di un chilometro si svolta a sinistra e si sale il fianco del monte Noas lungo una bella pista forestale fino a incontrare, dopo 4 chilometri, la strada asfaltata che si segue per un paio di chilometri fino a Reant. Dopo aver attraversato il pa-esino scendendo tra le case, si imbocca la “Carrareccia di Reant”, che, costeggiando il Rio di Reant scende fino al ponticello sul Chiarò in pros-simità delle Cave della Gnìvi-za. A circa metà discesa, per 400 metri, si segue la strada asfaltata per poi riprendere la carrareccia che scende ripida a destra.Una volta arrivati a fondovalle si rientra a Torreano lungo la provinciale la cui pendenza consente di raggiungere velo-cità elevate anche in mountain bike per cui è facile entrare a Canalutto correndo ben oltre ai limiti previsti per le auto.

Da Reant alle Cave della Gnìvi-za alcune tabelle indicano la Carrareccia però non sono presenti in tutti i punti in cui sarebbero necessarie. In

ogni caso è difficile perdersi e in qualche modo si arriva comunque a Case Rieka o a Canalutto e quindi al punto di partenza.

Chiarò

Valle

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TremilaSport+ | 03 02 2016 | 45

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Mai più! Sentire ma non Capire®

Soundlens un apparecchio acustico endoauricolare digitalenascosto nel condotto uditivo

Progettato:• SECONDO LA CONFORMAZIONE

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SoundLens è un apparecchio acustico endoauricolare digitale nascosto nel condotto uditivo. È progettato secondo la conformazione del meato acustico, è facilissimo da usare e così potrete godere di un ascolto chiaro, naturale e confortevole. La soluzione più semplice che c’è vi aspetta presso i nostri studi: in Udine P.zza XX Settembre, 24 - Tel. 0432 25463, in Codroipo Via IV Novembre, 11 - Tel. 0432 900839, in Tolmezzo Via Matteotti 19/a - Tel. 043341956, in Cividale Via Manzoni 21 - Tel. 0432 730123, in Sacile in Viale Trieste, 10 - Tel. 0434 730022, a Latisana in Via Vendramin, 58 - Tel. 0431 513146, a Pordenone in Viale Libertà, 29 - Tel. 0434 541380, a Maniago in Via F. da Maniago, 8 - Tel. 0427 709403 e a San Vito al Tagliamento in Via A. L. Moro, 17 - Tel. 0434 876072 per presentarvi la nuova tecnologia SoundLens. In questa occasione sarà a voi riservato uno SCONTO ECCEZIONALE DEL 25%AUTORIZZATO DALLA SEDE CENTRALE FINO AL 27 DI QUESTO MESE.

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