Musicare n. 5/2012

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GIUGNO-AGOSTO 2012 Anno XIV Numero 5 Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza Lei è Yuja Wang , 25 anni, cinese. Il 7 febbraio 2013 sarà al Teatro Comunale di Vicenza per far viaggiare il pubblico col suo pianoforte. Tra prestigiosi debutti e graditi ritorni, ecco il cartellone della 103ª Stagione Concertistica. Emozioni in partenza la musica e le parole della Società del Quartetto di Vicenza Olimpico OpeNights Musica dal vivo e servizio bar al giardino del teatro palladiano: otto sere estive di svago culturale per turisti e cittadini Leon Spierer, “maestro di vita” La ex spalla dei Berliner promuove i giovani allievi di Progetto Orchestra ma boccia un’ Italia che non conosce la musica e non la tramanda

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Musicare è il periodico di informazione della Società del Quartetto di Vicenza

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GIUGNO-AGOSTO 2012

Anno XIVNumero 5

Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza

Lei è Yuja Wang, 25 anni, cinese.Il 7 febbraio 2013 sarà al Teatro Comunale di Vicenza

per far viaggiare il pubblico col suo pianoforte.Tra prestigiosi debutti e graditi ritorni,

ecco il cartellone della 103ª Stagione Concertistica.

Emozioniin partenza

la musica e le parole della Società del Quartetto

di Vicenza

Olimpico OpeNightsMusica dal vivo e servizio bar al giardino del teatro palladiano:

otto sere estive di svago culturale per turisti e cittadini

Leon Spierer, “maestro di vita”La ex spalla dei Berliner promuove i giovani allievi di Progetto Orchestra

ma boccia un’Italia che non conosce la musica e non la tramanda

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...La notaAnno XIV - Numero 5 Giugno-Agosto 2012 coordinamento editorialeGiovanni Costantini

collaboratoriFilippo LovatoPaolo MeneghiniAndrea Scarpari

impaginazioneAlessandra Melisonper le foto l’Editore è a disposizionedi quanti provassero diritti di Copyright

Periodico di cultura, musica e spettacolodella Società del Quartetto di VicenzaDirettore Resp.: Matteo SalinEditore: Società del Quartetto di VicenzaRedazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza - Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546web www.quartettovicenza.orge-mail [email protected] iscritto al registro Stampadel Tribunale di Vicenza n. 977Stampa: Tipolitografia Pavan sncsu carta Passion 13 da 100 g/mq Tiratura 3000 copie

Paolo Pigatopresidente

Riccardo De Fonzovice presidente

Sandro Pupillodirettore generale

Piergiorgio Meneghinidirettore artistico

Antonio Manganotesoriere

Donata Folco Zambelli CattaneoLuciano GiacomelliLuca Trivellatoconsiglieri

Antonio Dal Masorevisore dei conti

organizzazione

Giovanna Reghellinamministrazione

Alessandra Melisoncomunicazione e segreteria

Maria Carolina di Valmaranarelazioni esterne

Giovanni Costantinididattica musicale

Paolo Meneghini ufficio stampa

In copertina: Yuja Wang, pianista, ospite della prossima Stagione Concertistica al Teatro Comunale di Vicenza. Nata a Pechino 25 anni fa, risiede oggi a New York, quando gli impegni artistici non la costringono in giro per il mondo.

Contr’appuntiYou care MusiCaredi Filippo Lovato 4EchiQuante note in un anno!di Paolo Meneghini 5MusicaMeseEmozionarsi, la 103ª voltadi Paolo Meneghini 7NotEventiMetti una sera fuori teatro...a cura della redazione 11Frasi&AccordiLeon Spierer, giovane tra i giovanidi Giovanni Costantini 12TracceAspettando il suono dal vivo...pagina a cura di Filippo Lovato 14

Voleva intitolarsi “Emozioni in arrivo” il Mu-sicare estivo che avete tra le mani. Effet-tivamente la Società del Quartetto porta

a Vicenza una varietà di artisti chiamati ad in-terpretare musica per un pubblico che non deve far altro che recarsi “al solito posto”. Tenendo conto poi che questi musicisti partono da vari punti del globo terracqueo (Belgio, Stati Uniti, Austria, Inghilterra, per citare solo alcune del-le patrie provenienze degli ospiti della prossima stagione), attraversando aeroporti infiniti, co-noscendo taxisti poliglotti e, a volte, sfidando anche le coincidenze di Trenitalia, sembrerebbe davvero opportuno dire che sono “in arrivo”.Guardando bene, però, si sarebbe così andati ad esaltare il notevole dispendio di energie espresso dagli organizzatori, e non invece il risultato fina-le, che è ciò che interessa al pubblico (e dunque agli organizzatori stessi).L’abbiamo detto altre volte: siamo convinti che il musicista che ha la capacità di incollare l’ascolta-tore alla poltrona, isolandolo dai pensieri di una giornata e finanche dai colpi di tosse del vicino, sia il conduttore di un viaggio. Il più delle volte senza precedenti e senza repliche. Ecco allora che, ancora una volta, da Vicenza stanno per decollare - almeno questo ci auguriamo - 900 seggiolini, per 15 viaggi verso destinazioni più o meno note. Arriverà la fine della giornata, e come il bambino trova (o dovrebbe trovare) la voce di una fiaba ad accompagnarlo in un sonno felice, il pubblico del Quartetto troverà la voce di un trio d’archi, di un pianoforte o di un flauto a raccontargli storie mai sentite. L’applauso sarà solo il rito che ac-compagnerà l’atterraggio sul pianeta del Teatro Comunale, il risveglio da un riposo meritato. Più di tanti battiti di mani saranno preziosi i silenzi che si creeranno durante l’esecuzione. Lo sanno bene anche gli artisti in arrivo, dopo il fracasso di ben altro viaggio. ●

Giovanni Costantini

La stecca «La musica è la stenografia dell’emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato.» (Lev Tolstoj, 1828-1910)

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I lettori che hanno compilato il questionario di gradimento incluso nel numero dello scorso marzo promuovono Musicare. Forse è bene precisare che, per quanto possano considerarsi lusinghiere le risposte, il risultato non ha valore statistico: non si può in-fatti affermare che i lettori che hanno risposto alle domande costituiscono un campione rappresentativo della platea di quanti consultano la rivista. Ad ogni modo, costoro han-no dedicato del tempo per farci sapere se apprezzano Musicare, per darci dei consigli, per inoltrare delle richieste. A loro va il ringraziamento di tutta la redazione.Ma chi sono questi volenterosi? Sono adulti (68 anni di media, il più giovane 21 il più anziano 86), per lo più donne, con elevato grado di istruzione (88% diplomati o laure-ati). Ricevono il giornale a casa per posta o se lo procurano al Teatro Comunale. Solo metà di loro (per la precisione il 56%) sarebbe attualmente in grado di consultare la rivista in formato elettronico.Come valutano i contenuti? Quasi il 96% di chi ha risposto considera gli articoli o molto interessanti (70%) o discretamente interessanti (26%). L’86% di quanti hanno compilato il questionario giudica buona la qualità dei testi e la redazione editoriale. Per l’83% grafica e formato sono buoni, per il 14 % discreti. Gli articoli poi paiono “giusti” e/o “adeguati” alla maggioranza di chi ha risposto alle domande.Il questionario richiedeva poi di dare un voto a ciascuna delle rubriche che compon-gono la rivista, su una scala di gradimento crescente da 1 a 5. Considerando positivi i voti 4 e 5 si può dire che la rubrica che riscuote più successo è MusicaMese, dedicata ai concerti in programma. I lettori che hanno risposto al questionario (e probabilmente anche chi non l’ha fatto) consultano il Musicare soprattutto per informarsi su ciò che andranno ad ascoltare a teatro. Al secondo e terzo posto nella graduatoria delle ru-briche l’Ouverture, il corsivo d’opinione, e la Nota, l’editoriale con il quale Giovanni Costantini introduce i contenuti della rivista. Poi NotEventi, la segnalazione di altri eventi musicali e non, a pari merito Echi e Tracce, le rubriche di recensione, e in coda, ma distaccata di pochissimo, Registri&Note, lo spazio dedicato alle iniziative che la Società del Quartetto promuove nelle scuole.Detto chi sono i lettori che hanno risposto al questionario e come giudicano Musicare, non resta che riferire sulle loro aspettative riguardo la rivista. Molti di loro vorrebbero trovare più interviste a musicisti e personaggi legati alla cultura e segnalazioni di altri appuntamenti musicali. Un buon numero gradirebbe leggere di musicologia e altri vor-rebbero essere aggiornati sulla politica culturale. Paradossalmente un’esigua mino-ranza di chi ha risposto al questionario richiede che sia riservato uno spazio al dialogo con lettori e abbonati. Nelle domande libere i lettori hanno manifestato i loro gusti. C’è chi vorrebbe che la Società del Quartetto invitasse a teatro Fiorella Mannoia, chi pre-ferirebbe ascoltare maggiormente Ravel, Debussy, Shostakovich e Wagner, stanco di Bach, Mozart, Beethoven e Brahms, chi chiede di leggere le biografie dei compositori. Un lettore della rubrica dei CD suggerisce di stipulare delle convenzioni con qualche negozio. Un altro chiede che si indichi dove acquistare le registrazioni e i prezzi (l’ar-gomento era stato trattato nel numero di luglio-agosto 2011). C’è anche un lettore che ci suggerisce di chiudere la rivista e un altro ci fa sapere che non conosce il Musicare. Ci auguriamo di migliorare, nella speranza di far ricredere l’uno e incuriosire l’altro. A ogni modo a quanti hanno compilato il questionario va il nostro ringraziamento. È anche attraverso il dialogo con chi ci legge che riusciremo a pubblicare una rivista più attraente che sia in grado di informare con un linguaggio chiaro e accessibile. ●

Filippo Lovato

You care MusiCareQuestionario sul periodico. Poche risposte, molti apprezzamenti: lettori colti e interessati

Contenuti e forma promossi, corsivi graditi; la domanda sul web rivela l’età media dei lettori

Quante note in un anno!I numeri del Quartetto 2011-2012: 50 eventi, 450 musicisti, 18 mila spettatori

Da “Progetto Orchestra” a “Musica al Quinto Piano”, piccolo bilancio oltre la Stagione

La Stagione di 15 concerti al Tea-tro Comunale di Vicenza (da ottobre 2011 ad aprile 2012) ha confermato

sia il numero dei quasi 600 abbonati, sia quello degli spettatori che hanno acquistato i biglietti per i singoli eventi, alcuni dei quali hanno fatto registrare il “tutto esaurito” nella sala da 900 posti.Ci fa piacere ricordare, in particolar modo, il successo riscosso da Jordi Savall con il pro-gramma “La Musica alla Corte del Re Sole”; i due applauditissimi concerti dell’Orchestra da Camera di Mantova che hanno inaugurato e chiuso la 102ª Stagione; le voci dei Berlin Comedian Harmonists, con le quali abbiamo ricordato in modo originale “la Giornata del-la Memoria”; le due serate interamente dedi-cate a Bach, con altrettanti capolavori come le Variazioni Goldberg (nella rara versione per due pianoforti) e la Messa in Si minore diretta da Helmuth Rilling.La Stagione concertistica al Teatro Comu-nale, tuttavia, è solo una – seppure la più importante – delle attività nelle quali è im-pegnata la Società del Quartetto ogni anno.

András Schiff e la sua orchestra Cappella Andrea Barca, protagonisti della XV edizio-ne del Festival “Omaggio a Palladio” (dal 27 al 29 aprile), anche quest’anno hanno ri-chiamato a Vicenza appassionati da mezza Europa, con la Basilica di San Felice ed il Teatro Olimpico gremiti di spettatori.Ai giovani diplomati e diplomandi in stru-menti ad arco abbiamo dedicato – da gennaio ad aprile 2012 a Palazzo Leoni Montanari, in collaborazione con Intesa Sanpaolo – un corso di formazione orchestrale tenuto da due eminenti violinisti, Giovanni Guglielmo e Leon Spierer per “Progetto Orchestra”. L’iniziativa, che riprende altre del genere re-alizzate in passato, ha lo scopo di avviare alla professione di “professore d’orchestra” le nuove generazioni di musicisti in un frangen-te di crisi occupazionale che coinvolge anche il mondo dell’arte e dello spettacolo dal vivo.L’impegno per avvicinare alla Musica bam-bini e ragazzi si è concretizzato in una deci-na di eventi didattici (fiabe musicali, guide all’ascolto, partecipazione alle prove e ai con-certi) che hanno coinvolto oltre 2000 ragazzi

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chie decine di insegnanti di tutta la Provincia,

dalle “elementari” alle “superiori”.Per i giovani in età universitaria abbiamo con-fermato una politica dei prezzi di particolare favore: l’abbonamento a 85 Euro loro riserva-to ha infatti permesso di seguire i 15 eventi in stagione al costo di soli 5,60 Euro a concerto.Con la rassegna “Musica al Quinto Piano” abbiamo portato la Musica ai pazienti, ai pa-renti e al personale del reparto di Oncologia Medica dell’Ospedale di Vicenza, un luogo del tutto particolare, dove la sofferenza con-vive quotidianamente con la speranza e la cura, anche sotto l’aspetto psicologico.Complessivamente, da ottobre 2011 a mag-gio 2012, abbiamo quindi realizzato una cinquantina di eventi che sono stati seguiti da 18 mila spettatori. Hanno suonato per la Società del Quartetto 450 musicisti di 30 di-verse nazionalità.Numeri di assoluto rilievo anche quelli della nostra presenza su Internet: i video pubbli-cati dal Quartetto su YouTube (con interviste ai protagonisti ed estratti dei concerti) sono stati visti da 46 mila utenti appassionati di tutto il mondo.E tutti questi numeri siamo a darveli dal nostro mensile, Musicare, che avete ora in mano e che quest’anno ha cambiato il passo, da mensile a periodico, venendo pur sempre stampato nel numero di 3 mila copie circa. E finendo nelle mani di chissà quanti. ●

Paolo Meneghini

Emozionarsi, la 103ª volta

Stagione Concertistica 2012.2013: ecco gli interpreti in arrivo a Vicenza da tutto il mondo

Autori e generi per tutti i gusti, tra graditi ritorni ed importanti debutti: si parte il 28 ottobre

Una nuova Stagione Concertistica, la 103ª, firmata Società del Quartetto di Vicenza. Tra graditi ritorni e importan-

ti debutti, le emozioni in musica sono garantite.L’inaugurazione di domenica 28 ottobre 2012 è affidata agli 80 elementi dell’Orche-stra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, una delle più importanti realtà sinfoniche nazionali, non solo sotto l’aspetto artistico. Oltre che orchestra (il cui direttore onorario è Riccardo Chailly), la “Verdi” è infatti an-che una Fondazione, un Auditorium da 1400 posti, un’orchestra barocca, un coro sinfoni-co e soprattutto un’istituzione che produce musica 12 mesi l’anno valorizzando le nuo-ve generazioni di artisti, italiani e stranieri.

Guidata dalla cinese Zhang Xian, che dal 2009 ne è il Direttore Principale, l’orchestra “Verdi” propone una serata interamente de-dicata a Brahms con due Danze Ungheresi (fra cui la celeberrima nr. 5), il “doppio” Concerto per violino, violoncello e orchestra e la prima Sinfonia.Fitto il calendario del mese di novembre, con tre eventi in cartellone. Si inizia martedì 6 con il parigino Pierre Hantaï, erede del grande Gustav Leonhardt (al quale è dedicato il con-certo, a quasi un anno dalla scomparsa), che affronta con il suo clavicembalo le prime tre Partite di Johann Sebastian Bach.Mercoledì 14 un altro concerto monografico, con una finestra sul ricco e variegato mondo Musica e parole al Quinto Piano del San Bortolo

Yuja Wang

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musicale dell’Est Europa: il Trio di Parma inaugura il primo di due concerti che preve-dono l’esecuzione integrale dei Trii con pia-noforte del boemo Antonín Dvořák.Lunedì 26, “raccomandato” da Alfred Bren-del, debutta a Vicenza il Merel Quartet, formazione nata in Svizzera 10 anni fa e già protagonista nei maggiori Festival cameri-stici europei. Gli archi del “Merel” propon-gono i quartetti di Mozart (KV 387 in Sol maggiore), Brahms (in Do minore op. 51/1) e di Sándor Veress, compositore ungherese (1907-1992) considerato il più autentico ere-de di Bartók e Kodály.Il 4 dicembre è la grande serata dedicata a Claude Debussy, compositore francese del quale nel 2012 si festeggia il 150° anniver-sario della nascita. Fra le molte proposte ce-lebrative, la Società del Quartetto ha scelto quella di Bruno Canino e Antonio Ballista, il più longevo e fecondo duo pianistico della storia musicale italiana. Il sodalizio artistico partenopeo/meneghino (60 anni di concerti tenuti nei teatri di tutto il mondo) propone

brani originali e trascrizioni curate dallo stesso Debussy per pianoforte a quattro mani e per due pianoforti fra le quali Prélude à l’après-midi d’un faune, En blanc et noir e Six éphigraphes antiques.Martedì 18 dicembre il pianista Alexander Lonquich sarà accompagnato dai Solisti del-la Mahler Chamber Orchestra alla scoperta delle avanguardie musicali negli anni che prece-dettero lo scoppio della Grande Guerra (1911-1914): l’espressionismo musicale di Schönberg (Pierrot Lunaire), il naturalismo di Debussy (Deuxième livre dei Préludes per pianoforte) e le ampie sonorità di Ravel (Trio in La minore).Dopo lo straordinario successo riscosso la scorsa Stagione da Jordi Savall con la musi-ca “alla Corte del Re Sole”, arriva quest’an-no un altro indiscusso protagonista della mu-sica antica ad aprire la serie di concerti del 2013: Sigiswald Kuijken e la Petite Band. Il gruppo fiammingo propone la degusta-zione di un “cocktail” con due parti di Te-lemann e una di Bach, il tutto “servito” con strumenti originali dell’epoca.

A Salvatore Accardo – quasi una sorta di “violinista in residence”, alla Società del Quartetto di Vicenza – è affidato il concerto per la “Giornata della Memoria” del 28 gen-naio. L’artista partenopeo, assieme al violino di Laura Gorna e alla viola di Francesco Fiore, sarà protagonista di un intenso pro-gramma che attraversa tre secoli: un Mozart poco conosciuto (Duetto per violino e viola), il Tardo Ottocento di Dvořák ed il Novecen-to di Prokof’ev.Attesissimo, il 7 febbraio, il debutto a Vi-cenza della venticinquenne cinese Yuja Wang, autentico fenomeno pianistico pla-netario degli ultimi anni, assieme al conna-zionale Lang Lang. Il suo “Volo del cala-brone” (Rimskij-Korsakov) è fra i brani di musica classica più “cliccati” su YouTube, con 2 milioni e mezzo di visite. Dotata di una straordinaria tecnica e di un virtuosi-smo fuori dal comune, la Wang ha fatto av-vicinare alla “classica” milioni di ragazzini in tutto il mondo. Ma di lei si sono inna-morati anche direttori come Zubin Mehta

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e Claudio Abbado. Fauré, Brahms, Ligeti e Rachmaninov gli autori del programma ufficiale, cui seguirà almeno uno dei suoi famosi “bis”.Un altro giovane, un altro talento, un altro fe-nomeno artistico e mediatico, il 18 febbraio. L’organista statunitense Cameron Carpen-ter ha completamente sconvolto i canoni in-terpretativi del suo austero strumento trasfor-mando ogni concerto in un autentico show. Al “Comunale” di Vicenza Carpenter suona il “Doppio Borgato”, un pianoforte da concerto accoppiato ad un secondo pianoforte azionato da una pedaliera di 37 pedali. Uno spettacolo nello spettacolo, con un programma che parte da Bach ed arriva... allo stesso Carpenter.Venerdì 1 marzo torna nei cartelloni della So-cietà del Quartetto l’Orchestra di Padova e del Veneto (1966, l’anno di fondazione), unica Istituzione concertistico-orchestrale della nostra Regione. Con il violoncellista Enrico Bronzi nel doppio ruolo di solista e di direttore, la formazione patavina esegue la Sinfonia n. 40 di Mozart, il primo Concerto

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Trio di Parma

Alexander Lonquich Sigiswald Kuijken Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Cameron Carpenter Zhang Xian

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Metti una sera fuori teatro...Olimpico OpeNights: otto sere estive di svago culturale al giardino del teatro palladiano

Musica dal vivo e servizio bar per turisti e cittadini in una location davvero esclusiva

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per violoncello e orchestra di Haydn, la Mu-sica Concertante di Ghedini (1963) ed in chiusura la Sinfonia n. 5 di Schubert.Un ritorno anche quello del Quartetto di Cremona, il 13 marzo, con un programma in gran parte incentrato sui Quartetti bee-thoveniani (nr. 6, 11 e 16) ed un inserto “fo-nocromatico” del chitarrista, pittore e com-positore contemporaneo Marco De Biasi, vincitore della prima edizione del Concorso nazionale “Francesco Agnello” per la sezio-ne musica da camera.Autentica istituzione, il complesso vocale The Hilliard Ensemble sarà protagonista del con-certo in programma giovedì 28 marzo. Nel cuo-re della Settimana Santa il gruppo britannico sarà impegnato in uno dei suoi “cavalli di bat-taglia”: i Responsoria di Gesualdo da Venosa.L’11 aprile è in cartellone il più trasgressivo degli appuntamenti della 103ª stagione, con

i 7 ottoni del Mnozil Brass. Sketches esi-laranti e dissacranti, parodie, ma soprattutto virtuosismi fuori dal comune sono le pro-messe con le quali approda a Vicenza questo gruppo austriaco nato nei primi anni Novan-ta in un “pub” viennese ed oggi impegnato in 120 concerti l’anno, tutti “sold out”.E per il “gran finale” del 19 aprile ritor-nano i Solisti della Mahler Chamber Orchestra, questa volta in formazione al-largata e con la direzione di Philipp von Steinaecker. Particolarmente avvincente il programma del concerto conclusivo, con il simbolismo del primo Debussy (ancora un omaggio al compositore francese nel 150° dalla nascita), l’espressività sonora di Schönberg, la portata emotiva della Quarta Sinfonia di Gustav Mahler. ●

Paolo Meneghini

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INFO CAMPAGNA ABBONAMENTI E VENDITA BIGLIETTI

BOX OFFICE Biglietteria Teatro Comunaleviale Mazzini, 39 Vicenza - tel. 0444 324442fax 0444 236336 - [email protected] - www.tcvi.it

ABBONAMENTIAbbonamento concertistica (15 concerti a turno unico)Intero 225,00 euroRidotto (Over60) 186,00 euroRidotto (Under30) 96,00 euro

Abbonamento concertistica breve (8 concerti con date fisse)Intero 150,00 euroRidotto (Over60) 130,00 euroRidotto (Under30) 70,00 euro

BIGLIETTIIntero 25,00 euroRidotto (Over60) 20,00 euroRidotto (Under30) 12,00 euro

FASI CAMPAGNA ABBONAMENTIE VENDITA BIGLIETTI

1. RINNOVO ABBONAMENTI(con conferma stesso posto e tipologia della stagione 11-12) da venerdì 22 giugno a venerdì 20 luglio e da martedì 11 a sabato 15 settembre

2. CAMBIO POSTO E/O TIPOLOGIAda mercoledì 19 a sabato 22 settembre coloro che aderiscono a questa opzione non potranno confermare, nella fase di rinnovo, l’abbonamento della stagione 11.12 che verrà automaticamente rimesso in vendita dopo il 15 settembre, termine ultimo per la conferma del vecchio abbonamento

3. NUOVI ABBONAMENTIda martedì 25 settembre

4. VENDITA BIGLIETTIda martedì 2 ottobre

per ulteriori informazioni la Società del Quartetto di Vicenza (vicolo cieco Retrone, 24 - Vicenza) è a disposizione al numero di telefono 0444 543729 ed alla mail [email protected]

Nasce da un’idea di “turismo sera-le”, si sviluppa grazie al know-how della Società del Quartetto di Vi-

cenza, convince l’Assessore alla cultura ed al territorio Francesca Lazzari, riceve l’ok della direttrice dei Musei Civici di Vicen-za, Maria Elisa Avagnina. E, soprattutto, si rivolge ai turisti della città del Palladio quanto ai vicentini in vacanza “residenzia-le” o costretti al lavoro.Ecco “Olimpico OpeNights”, il progetto culturale che mescola turismo, cultura e intrattenimento, tenendo aperto, anche in orario serale, il giardino del Teatro Olim-pico, non solo monumento di richiamo tu-ristico nazionale ed internazionale, ma an-che luogo di svago culturale per i cittadini di Vicenza e provincia.L’apertura del giardino del teatro il vener-dì e il sabato dal 20 luglio all’11 agosto - dalle 21 alle 23.30 - sarà accompagnata infatti da musica dal vivo e servizio bar. Solo il sabato sera, inoltre verrà straordi-nariamente aperto anche l’interno del tea-

tro e, attraverso un percorso tematico gui-dato - con primo turno alle 18.30 e replica alle 19.30 -, verrà data la possibilità, a chi lo desidera, di visitare uno dei più bei gio-ielli palladiani. L’intrattenimento musicale sarà curato da Thelonious, scuola di musica diretta da Michele Calgaro, mentre il servizio bar sarà gestito dal Bar Opera, con la garanzia di trascorrere piacevoli serate in una loca-tion esclusiva. Anche l’illustrazione degli spazi interni del Teatro Olimpico (solo il sabato sera) risponde ad una richiesta “tu-ristica”, col valore aggiunto di una miglio-re conoscenza e comprensione di un pezzo di storia della città anche per chi la abita.L’ingresso per bambini e ragazzi sotto i 14 anni è gratuito, mentre agli altri si chiede un contributo di 5 euro, comprensivo di primo drink. La visita guidata dell’interno del teatro ha un costo aggiuntivo di 5 euro. Per informazioni e prenotazioni si può far riferimento alla segreteria della Società del Quartetto di Vicenza. ●

Mnozil Brass

Il giardino del Teatro Olimpico

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Leon Spierer, giovane tra i giovaniProgetto Orchestra. Intervista al grande violinista tedesco, al termine del corso a Palazzo Montanari

“Il futuro artistico di un paese non sono i ragazzi di 22 anni ma quelli di 2: questo deve capire l’Italia”

Ancora una volta musica alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari di Vicenza. Musica “classica”, mu-

sica dal vivo, musica “offerta” ai giovani, siano essi futuri musicisti in palcoscenico o futuro pubblico delle sale. I primi mesi del 2012 hanno segnato la ripresa di un’i-niziativa storica della Società del Quartetto (agli esordi ancora Amici della Musica, è bene ricordarlo): Progetto Orchestra, cor-so di formazione professionale rivolto a diplomandi e giovani diplomati dei con-servatori italiani. I “ragazzi” sono infatti accorsi da più parti d’Italia (presente co-munque anche una discreta rappresentanza “vicentina”) per affrontare il repertorio per orchestra d’archi dal ‘700 al ‘900. Maestri d’eccezione - “non solo di musica ma an-che di vita”, concordano tutti gli allievi del-la masterclass - i giovanissimi (di spirito, che è ciò che conta!) Giovanni Guglielmo e Leon Spierer. A quest’ultimo, già spalla dei prestigiosi “Berliner”, abbiamo chiesto le impressioni sul lavoro svolto e sulla realtà trovata a Vicenza.Maestro Spierer, non solo ragazzi nelle file dell’orchestra, ma anche tra il pubblico, grazie alle prove aperte. È stato un pro-blema “gestire” tutti questi giovani? Quale momento è più importante per la formazio-

ne di un musicista, la prova o il concerto?“Il momento con il pubblico, senza dubbio. Nella mia vita ho fatto anche dischi con gran-de intensità, in studio di registrazione, ma è un’esperienza diversa quando c’è un pubblico perché si suona per qualcuno e non per l’a-ria. Questo piccolo pubblico al principio era un po’ anonimo ma io ho voluto parlare con i ragazzi, e ho trovato il modo di risvegliare la loro fantasia, la fantasia di ognuno”.E i “ragazzi” dell’orchestra, come li ha trovati?“Molto buona la preparazione tecnica. E poi abbiamo avuto subito un’eccellente opportu-nità: il giorno della prima prova, dopo due

ore e mezza abbiamo avuto un concerto pub-blico, al reparto di Oncologia dell’Ospedale di Vicenza (nell’ambito del ciclo “Incontri al Quinto Piano”, vedi Musicare Aprile-Mag-gio 2012, ndr): era la prima volta che ci ve-devamo e sapere che avremmo avuto questo appuntamento è stato molto motivante e ci ha fatti lavorare bene”.È stato particolare suonare in quel contesto?“No. Abbiamo suonato per delle persone, come facciamo sempre, indipendentemente che fossero malate o non malate. È pubblico, punto. E sempre molto vicino”.Maestro, l’intensità dell’Adagetto della Quinta Sinfonia di Mahler ha colpito un pubblico non avvezzo a concerti di classi-ca: quale formula per far conoscere mag-giormente le bellezze della classica e, ad esempio, un autore come Mahler agli ita-liani?“… Non sapevo che in Italia non si conosce bene Mahler. In Germania non è così, e ne-anche in Venezuela, in tutta Europa... Io non posso comprendere perché in Italia sia così”.Gli orchestrali sono stati entusiasti di quest’esperienza: lei che ricordo si porta a casa?“Questi giovani mi hanno dato tutta l’energia che io credevo di aver perso: mi hanno dato tutte le vitamine dalla A alla Z, di cui avevo bisogno. Sono molto grato a questa gioven-tù. Ed è stato un po’ come rivivere: quando avevo la loro età, a Buenos Aires, non avevo queste occasioni per studiare, o comunque i progetti erano rivolti solo a chi poteva pagare. Ora il futuro artistico di un paese non sono i ragazzi di 22 anni ma quelli di 2 anni. Forse è questo che deve capire l’Italia”. ●

Giovanni Costantini

Si chiama Leonardo Cella il giovane musi-cista vincitore della borsa di studio “Fatima Terzo Bernardi”, offerta dalla famiglia della compianta dirigente delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, nell’ambito di Progetto Or-chestra 2012.Nato a Pesaro nel 1985, inizia giovanissimo lo studio del violino sotto la guida di Fio-renza Rosi. A dieci anni debutta come so-lista con l’orchestra del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e prosegue gli studi con i maestri De Felice e Perpich, diplomandosi con la lode. Vincitore del primo premio ai concorsi nazionali di Ravenna, Brindisi, Fog-gia e Rieti, nel 2005 vince il Primo premio al Concorso Violinistico Internazionale “Città di Schio”. Nell’aprile 2010 è stato scelto da Giuliano Carmignola come primo violino di spalla dell’orchestra da camera “Accademia Mozart”, e sempre il maestro Carmignola gli assegna la borsa di studio “Emma Contesta-bile” dell’Accademia Chigiana di Siena.Ha debuttato come solista con l’Orchestra di Padova e del Veneto col primo concerto per violino e orchestra di Mozart. Nel Giugno 2011 si è diplomato all’University for Music and Drama di Hannover ottenendo il mas-simo dei voti sia in violino che in musica da camera. Da maggio 2012 è primo violino del Quartetto Fauves.A questo giovane artista, e alle sue doti, il ri-conoscimento dei maestri Guglielmo e Spie-rer per il lavoro svolto nel corso di formazio-ne Progetto Orchestra, oltre ai complimenti della Società del Quartetto di Vicenza che, con l’occasione, ringrazia le Gallerie d’Italia Palazzo Leoni Montanari per la partnership e la famiglia Bernardi per la generosità.

A Leonardo Cella la borsa di studio “Fatima Terzo Bernardi”

Progetto Orchestra con Leon Spierer alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Vicenza

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Aspettando il suono dal vivo...Quattro proposte per l’estate: cembalo antico, cameristica romantica, grande sinfonica e italiana del ‘900

Bravura interpretativa e lavoro di ricerca:Egarr restituisce il vero Couperin “le Grand”

autori L. Couperintitolo CD Pièces de Clavecininterpreti R. Egarr, clavicembaloetichetta 4CD Harmonia Mundi, HMU 907511.14, DDD, 2011

La bellezza dei paesaggi interiori di Schubertincisi dalla nitidezza di Widmann e Lonquichautori F. Schuberttitolo CD Fantasia in Do magg., Rondò in Si min., Sonata in La magg. interpreti C. Widmann (violino), A. Lonquich (pianoforte)etichetta CD ECM New Series 2223, DDD, 2012

Si può anche dire che i Couperin stiano alla Francia, come i Bach alla Germania: una dina-stia di musicisti che proviene dalla regione del Brie, più citata nei libri di cucina che nei ma-nuali di musicologia. Le stelle della famiglia fu-rono due, Louis (c. 1626-1661) e il figlio di suo fratello Charles, quel François (1668-1733) che si meriterà il titolo di “le Grand”. L’anno scorso, dopo un encomiabile lavoro di studio sui mano-scritti, l’inglese Richard Egarr ha completato per Harmonia Mundi la registrazione integrale dei centoquaranta pezzi per clavicembalo rimastici di Louis. L’interprete scrive sul booklet, che, a suo parere, “le Grand” tra i due non era François e che, anzi, Louis è “the greatest composer for the harpsicord of all time”. Il dibattito è aperto. Certo la posizione di Egarr prova la dedizione che il clavicembalista ha messo nella sua impre-sa. È stato lui a raggruppare in suite più o meno bizzarre i centoquaranta brani, lui a decifrare gli scarni manoscritti che mancano, in taluni casi, anche della divisione in battute, lui a provvedere di eleganti e meditati abbellimenti partiture che sulla carta paiono semplici sequenze di accor-di, lui a scegliere i due clavicembali, copie di quelli che poteva aver incontrato Couperin nel corso della sua breve carriera, copie che, all’uso antico, impiegano la penna d’oca come plettro. Ed è forse anche per merito di questo artificio se il suono pare ammorbidito, meno metallico del consueto. Louis fu musicista più cerebrale di François. Dedito a scelte timbriche radicali, alla dissonanza e a sorprendenti percorsi armonici, al contrappunto, all’arte della variazione che dispiega nelle ciaccone e passacaglie, è d’acchi-to più ostico. Pretende attenzione. La grazia, la bravura, la delicatezza con cui Egarr porge cia-scuno di questi pezzi ne agevolano senza dub-bio l’assimilazione. Rinfrancante. ●

Il viandante non ha meta. La sua meta è il viag-gio. Se c’è stato un autore che ha celebrato più di tutti il “Wanderer”, questi è Franz Schubert. Un lied e la più famosa delle sue fantasie por-tano quel nome. Hans- Klaus Jungheinrich, nel booklet, racconta che l’arte di Schubert, predi-letto dagli Dei perché morto troppo giovane, non si muove in linea retta dal classicismo a qualcos’altro. Il viennese non persegue un’idea dell’avvenire della musica, asseconda piutto-sto l’ispirazione del momento e le circostanze della composizione. Schubert può essere mor-bidamente mozartiano, e poi proiettarsi verso le “divine lunghezze”, esplorare paesaggi sonori rarefatti, o lacerati da un dolore indomabile. Il viandante cammina, incontra dirupi sublimi e pittoresche vallette e di tutto riferisce in vividi racconti. Carolin Widmann e Alexander Lon-quich propongono la Fantasia in Do maggiore D 934, il Rondò in Si minore D 895 e la Sonata in La maggiore D 574, le ultime tre opere che Schubert ha dedicato a violino e pianoforte. La Sonata, del 1817, è nei classici quattro tempi, pensata per un’esecuzione pubblica. Beethove-niana con riserve, perché i due compositori ave-vano temperamenti dissimili. Il Rondò e ancor più la Fantasia, del 1826 e 27, sono frutti più personali del talento di Schubert. Widmann e Lonquich, anche per merito dell’inappuntabile presa del suono ECM, sanno materializzare un suono denso e ricco di sfumature iridescenti, costruito su un equilibratissimo colloquio degli strumenti. Le partiture appaiono come snebbia-te, quasi a sfatare il mito romantico che la poesia presupponga una certa caligine, un velo di mi-stero. Chi ascolti questo CD percepirà invece in tutto il suo fulgore la variopinta, lirica, bellezza dei paesaggi interiori del grande compositore viennese. ●

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Tilson Thomas ci credeed il suo Mahler è da Grammyautori G. Mahlertitolo CD Sinfonie n. 8 e n. 10 (Adagio)interpreti San Francisco Symphony, M. Tilson Thomas (dir.) e altrietichetta 2CD SACD Avie Records, AV82193600212, DDD, 2009

L’Orchestra della RAI valorizza il ‘900 italiano:ecco il neoclassicismo di Petrassi in CDautori G. Petrassititolo CD Concerto per piano e orchestra, La follia di Orlando, Partita interpreti Orchestra della RAI, A. Tamayo (dir.), A. Alberti (piano)etichetta CD Stradivarius, STR 33824, DDD, 2012

Intanto le voci soliste dell’Ottava. I tre soprani sono Erin Wall, Elza van den Heever e Laura Claycomb; i due contralti Katarina Karnéus e Yvonne Naef. Nel reparto maschile Anthony Dean Griffey (tenore), Quinn Kelsey (baritono) e James Morrys (basso). Poi ci sono i tre cori: il San Francisco Symphony Chorus diretto da Ra-gnar Bohlin, il coro di voci bianche Pacific Boy-choir preparato da Kevin Fox e il coro femminile San Francisco Girls Chorus guidato da Susan McMane. A capo di tutto MTT direttore della sinfonica di San Francisco che ha completato uno dei più celebrati cicli mahleriani degli anni 2000 (è in vendita il cofanetto di 17 CD – Avie AVSFS 0039 – con tutte le sinfonie e i lied). Nel 2010, assieme a Beyoncé Knowles, Rihanna, Ja-son Matz e ai Green Day, MTT e gli interpreti di cui sopra si sono aggiudicati il Grammy per il miglior disco nella sezione classica. Quando si tratta di Mahler, bisogna crederci. Il direttore è un fervido mahleriano e, se pecca, lo fa ex abundan-tia cordis. La grandiosa tessitura contrappuntisti-ca del Veni Creator, la prima parte dell’Ottava, non ammette smagliature. E anche se il tempo scelto risulta azzeccato, incalzante, talvolta MTT rallenta, magari per sottolineare un dettaglio liri-co, trasmettendo la terribile sensazione del vuoto d’aria. La cura dell’articolazione lo premia nel sublime adagio che introduce la seconda parte, la scena conclusiva del “Faust”. L’atmosfera rarefatta, ultraterrena, pare giovare alle scelte in-terpretative di MTT che si accordano alla perfe-zione con il tono dolente, in questo caso funebre, dell’adagio della decima. Qui Michael Tilson Thomas e l’orchestra sono al massimo. Le side-rali lentezze dell’inizio lasciano presumere che Kubrick avrebbe potuto anche mettere questo Mahler al posto di Khachaturian nella colonna sonora di “2001: Odissea nello spazio”. ●

Goffredo Petrassi, di Zagarolo, morì novan-tanovenne nel 2003. Decano dei compositori italiani sviluppò uno stile tutto suo, distaccato e originale. Non aderì al serialismo, né all’ato-nalità, né alla dodecafonia. Eclettico, impiegò le tecniche che riteneva più efficaci a una certa resa espressiva. All’inizio della carriera, negli anni ‘30, fu neoclassico. La damnatio memo-riae che impedisce di riconoscere a Piacentini, Morpurgo, Del Debbio e Foschini il titolo di grandi architetti, non condanna le prime partitu-re di Petrassi. Eppure la Partita del 1932, che gli valse la vittoria al concorso della Società inter-nazionale di musica contemporanea di Amster-dam, partecipa di quello stile: solida, incisiva nei ritmi, decorata di intemperanze armoniche. Fu Massimo Mila il primo a mettere in relazio-ne il neoclassicismo di Petrassi allo stile aulico di Piacentini. Oltre alla citata Partita, questo CD accoglie anche il primo dei due concerti solisti-ci del compositore romano, per piano e orche-stra (1936-39), e la suite dal balletto “La follia di Orlando” del 1942-43, uno dei pochi esempi di musica per le scene del nostro. Il concerto, che Petrassi col tempo arrivò a criticare, risente della lezione di Ravel. La centrale Arietta con variazioni è incantevole e riporta alla mente l’Adagio del concerto completato dal francese nei primi anni ‘30. Il giovane Alfonso Alberti scivola sulla tastiera con sicurezza e tiene te-sta alle insidie della complessa parte pianisti-ca. “La follia di Orlando” è una partitura ricca di colore, ma meno scapigliata degli esercizi di Stravinskij di vent’anni prima. L’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI guidata da Ar-turo Tamayo merita un encomio, non solo per la compattezza dei ranghi, ma anche per essersi impegnata nella valorizzazione del patrimonio musicale italiano del Novecento. ●

pagina a cura di Filippo Lovato

Page 9: Musicare n. 5/2012

il periodico Musicare è realizzato grazie a:

la carta di questa pubblicazione è gentilmente offerta da

COMUNE DI VICENZASETTORI MUSEI CIVICI, CULTURA E TURISMO

Venerdì e Sabatodal 20 luglio all’11 agoSto 2012

aperture Serali Straordinariedel gioiello di andrea palladio

muSica dal ViVo e SerVizio bar nel giardino del teatroVenerdì e Sabato dalle ore 21:00 alle 23:30

ViSite guidate all’interno del teatroil Sabato alle ore 18:30 e 19:30

OLIMPICO OpeNights

BIGLIETTI- INGRESSO AL GIARDINO (compresa una consumazione) € 5,00 (ridotto € 3,00 per i partecipanti a Silent play - Pietre che parlano*)- VISITA INTERNI € 5,00- VISITA INTERNI + INGRESSO GIARDINO (compresa una consumazione) € 10,00- ingresso gratuito fino ai 14 anni

INFOSocietà del Quartetto di Vicenzavicolo cieco Retrone, 2436100 Vicenza

dal lunedì al venerdì 9-12 e 15-17tel. 0444 543729e-mail [email protected]

in caso di maltempo l’organizzazione si riserva di apportare modifiche al programma

* SILENT PLAY - Pietre che parlano | Piccoli itinerari per turisti del terzo millenniovenerdì 27 luglio - venerdì 03 e 10 agosto | ore 21Itinerario con partenza da Casa Cogollo (Corso Palladio, 165) e arrivo al Teatro OlimpicoINFO Ufficio Teatro Astra: tel. 0444 323725 / www.teatroastra.it

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