rassegna del 29-5-2012

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Ufficio stampa

Rassegna Idv ER del 29-5-2012

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extra IDV

Regionale

Bologna

INDICE

Fabio Rainieri è il nuovo segretario della Lega Nord Emilia... con polemicaww.bolognatoday.it/politica/fabio-ranieri-segretario-lega-nord.html Seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/BolognaToday/16365507369102129/05/12 Bologna Today 5

I grillini: «Cosa deve fare il sindaco con i dipendenti comunali rinviati a giudizio per il Sacro Cuore?»29/05/12 Corriere Romagna Cesena 6

I DUBBI SU GRILLO Come Berlusconi29/05/12 Corriere Romagna Cesena 7

Pd: ribadita l'ipotesi del «triumvirato»29/05/12 Gazzetta di Parma 8

Niente più spazi pubblici per i neofascisti in città29/05/12 Gazzetta di Reggio 9

Multe, caccia a chi non le paga «È recupero dell’evasione»29/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 10

Referendum sui dirigenti indagati29/05/12 Il Resto del Carlino Cesena 11

«Abbiamo perso, ma la Lega di Modena sta con Ghelfi»29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 12

«Collaboreremo, non farò il dittatore»29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 14

Grillini’, cantiere aperto in vista delle elezioni «Sceglieremo i candidati democraticamente29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 15

E la maggioranza si divide sulla Tarsu alle private29/05/12 La Repubblica Bologna 17

Sondaggio grillini Che fare coi dipendenti a giudizio?29/05/12 La Voce di Romagna Cesena 18

L’assessore giustifica la contenzione: «Prescritta dai medici e registrata»29/05/12 Modena Qui 19

I truffati invitano Grillo all'assemblea Parmalat29/05/12 Polis 21

Staffetta tra Pizzarotti e Ciclosi, stasera il passaggio di consegne29/05/12 Polis 22

Il Gcr agli Industriali: "Accettate la sfida dei Cinque Stelle"29/05/12 Polis 23

Fabio Rainieri è il nuovo segretario nazionale della Lega Nord Emilia29/05/12 Reggio:24h 24

Repulisti nella Lega, vince l’ala maroniana29/05/12 Unità edizione Bologna 25

Il MoVimento 5 Stelle di Cesena chiede il parere dei cittadini29/05/12 www.forli24ore.it 26

Senza requisiti guidava la holding del Comune: si dimette politico dell’Idv29/05/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 28

Fabio Rainieri è il nuovo segretario della Lega Nord Emilia... con polemicaww.bolognatoday.it/politica/fabio-ranieri-segretario-lega-nord.html Seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/BolognaToday/16365507369102129/05/12 Bologna Today 5

Peolple mover in bilico: avanti per un solo voto29/05/12 Corriere di Bologna 30

Tarsu alle scuole private, la maggioranza va in tilt29/05/12 Corriere di Bologna 31

Santa Lucia avrà bancarelle ecologiche Concorso per il restyling del mercatino29/05/12 Corriere di Bologna 32

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Parma

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

Ravenna

Riecco Amorosi: Doppi stipendi ai consiglieri"29/05/12 Corriere di Bologna 33

La maggioranza trema sulla navetta E Lisei: «Non è neppure omologata»29/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 34

Multe, caccia a chi non le paga «È recupero dell’evasione»29/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 10

La sinistra si spacca sulla Tarsu per le scuole private29/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 35

E la maggioranza si divide sulla Tarsu alle private29/05/12 La Repubblica Bologna 17

Il Pd alla giunta: ora chiarezza sul People mover29/05/12 La Repubblica Bologna 36

Sconto Tarsu alle private, maggioranza divisa29/05/12 Unità edizione Bologna 38

Repulisti nella Lega, vince l’ala maroniana29/05/12 Unità edizione Bologna 25

Iniziativa pro terremotati del gruppo Pdl in Regione29/05/12 Gazzetta di Parma 39

Iotti: «Sui conti il sindaco chiarisca29/05/12 Gazzetta di Parma 40

Pd: ribadita l'ipotesi del «triumvirato»29/05/12 Gazzetta di Parma 8

I giovani dell'Idv a Pizzarotti: «Mettere in sicurezza le scuole»29/05/12 Gazzetta di Parma 41

I truffati invitano Grillo all'assemblea Parmalat29/05/12 Polis 21

Staffetta tra Pizzarotti e Ciclosi, stasera il passaggio di consegne29/05/12 Polis 22

Il Gcr agli Industriali: "Accettate la sfida dei Cinque Stelle"29/05/12 Polis 23

Prioritario mettere a norma tutti gli edifici pubblici29/05/12 Polis 42

Niente più spazi pubblici per i neofascisti in città29/05/12 Gazzetta di Reggio 9

Il Comune casa di vetri “appannati”29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 43

«Supponente arroganza dei dirigenti»29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 45

LA PRESSA29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 46

«Abbiamo perso, ma la Lega di Modena sta con Ghelfi»29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 12

«Collaboreremo, non farò il dittatore»29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 14

Grillini’, cantiere aperto in vista delle elezioni «Sceglieremo i candidati democraticamente29/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 15

L’assessore giustifica la contenzione: «Prescritta dai medici e registrata»29/05/12 Modena Qui 19

Massimo Medri sui progetti Life «Volani preziosi per l’economia»29/05/12 Il Resto del Carlino Ferrara 47

«Ho fatto quattro errori, scusate»29/05/12 Corriere Romagna Ravenna 48

Il sindaco si assolve «Fatto il possibile»29/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 49

«Cambierò la procedura per le nomine»29/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 50

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Forlì Cesena

Nessuna cartella

'Ho sbagliato'29/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 52

‘Ho sbagliato’29/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 53

I grillini: «Cosa deve fare il sindaco con i dipendenti comunali rinviati a giudizio per il Sacro Cuore?»29/05/12 Corriere Romagna Cesena 6

I DUBBI SU GRILLO Come Berlusconi29/05/12 Corriere Romagna Cesena 7

BENE COMUNE Alzare il tiro29/05/12 Corriere Romagna Cesena 55

Pronte cento nuove bici a disposizione di tutti29/05/12 Il Corriere Romagna Forlì 56

Referendum sui dirigenti indagati29/05/12 Il Resto del Carlino Cesena 11

Sondaggio grillini Che fare coi dipendenti a giudizio?29/05/12 La Voce di Romagna Cesena 18

Il MoVimento 5 Stelle di Cesena chiede il parere dei cittadini29/05/12 www.forli24ore.it 26

«Perché le dimissioni di Allegri?» Trespidi risponde a Raggi:«Rilievi di natura politico amministrativi»29/05/12 Libertà 57

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press LITE 29/05/2012

DOR) 143 5 , '5)

eolegnaTeiday Pelitios

Fabio Rainieri è il nuovo segretario della Lega Nord Emilia... con polemica Si leva un sassolino dalla scarpa il neoeletto: "Da quando sono stato eletto parlamentare sono stato attaccato in ogni modo. Nemmeno l'archiviazione dei procedimenti per 'non avere commesso il fatto li ha fermati"

di Redazione 28/05/2012

Fabio Rainieri, parlamentare parmigiano della Lega Nord e

segretario della commissione agricoltura di Montecitorio e' il

nuovo segretario nazionale della Lega Nord Emilia.

A eleggere Rainieri alla guida del Carroccio emiliano e' stato il

congresso nazionale riunito oggi al Classic Hotel di Reggio Emilia

sotto la presidenza di Manuela Dal Lago, uno dei triunviri

chiamati a guidare la Lega Nord fino al prossimo congresso

federale.

"Sono orgoglioso di avere raccolto la fiducia dei militanti emiliani

- ha detto Rainieri Il legame con la mia terra da leghista e da

agricoltore e' fortissimo. Per questo motivo affronto questa

nuova sfida con rinnovato entusiasmo e con la volonta' di fare

tornare a soffiare forte il vento del cambiamento sulla nostra

terra".

Da quando sono stato eletto parlamentare - ha chiarito

Rainieri - sono stato attaccato in ogni modo da chi ha

cercato di fermarmi gettando fango su di me

come persona prima ancora che come politico. E nemmeno

l'archiviazione dei procedimenti con assoluzione in formula piena

per 'non avere commesso il fatto' ha fermato chi imperterrito

continua a raccontare bugie e a inventare storielle sul mio conto.

Ma questo non mi ha fermato".

PERSONA

Annuncio promozionale

"Sin da ora e al di la' di quella che potrebbe sembrare mera retorica - ha aggiunto il neo eletto segretario

nazionale -, voglio sottolineare che saro' il segretario di tutti. La nostra e' una terra dalle mille potenzialita'

che, insieme, dobbiamo valorizzare. Il tempo delle divisioni e' finito. Ci sono state difficolta', e' vero, ma

adesso dobbiamo tornare a guardare avanti e a

camminare insieme".

"Ad Angelo Alessandri il ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni e a Riad Ghelfi l'invito a

collaborare insieme per difendere la nostra terra".

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press LinE 29/05/2012 di Forlì e Cesena C 2PZ,JACA .,IA • ornere

CESENA. Che cosa deve fare il sindaco Paolo Lucchi con i tre dipendenti comunali rinviati a giudizio per il caso Sacro Cuore? Se lo chiedono i grillini del Mo-vimento 5 Stelle. La linea da te-nere sull'argomento, e da comu-nicare al sindaco, la decideranno le persone interessate all'argo-mento che hanno a disposizione un apposito spazio sul blog dei grillini cesenati. Lo ha comunica-to ieri il Movimento 5 stelle di Ce-sena.

«Sono stati rinviati a giudizio -spiegano - il dirigente del settore sviluppo produttivo e residenzia-le, Emanuela Antoniacci, il fun-zionario del servizio tecnico dello Sportello Unico Cinzia Brighi e il dirigente del settore Risorse pa-trimoniali Gabriele Gualdi.

I reati contestati sono abuso d'ufficio e, per la dirigente Anto-niacci, anche l'omessa denuncia di un reato all'autorità giudizia-ria in quanto non inoltrò alla Pro-cura la segnalazione di irregola-

rità che le era pervenuta dopo un sopralluogo effettuato da tecnici del suo ufficio».

La prima udienza del processo si terrà il 12 novembre prossimo.

«Alla luce di questi fatti il Mo-vimento 5 stelle di Cesena si è chiesto se il sindaco Lucchi do-vrebbe o meno prendere dei prov-vedimenti verso i dipendenti pubblici e ha deciso di rivolgere la domanda ai cittadini di Cese-na.

Per questo motivo verso le ore

22 di domenica, è stato pubblicato sul sito "Cesena5stelle.org" un sondaggio aperto a chiunque vo-glia dare il proprio parere sulla vicenda. Trovate il sondaggio a questo link: http://www.cese-na5stelle.org/?p=2971».

Il Sondaggio rimarrà aperto per 10 giorni e a seguito delle ri-sposte che perverranno il Movi-mento 5 stelle scriverà al Sindaco per chiedergli di applicare il provvedimento deciso dai citta-dini.

wzzzlzazrvr. I grillini: «Cosa deve fare il sindaco con i dipendenti comunali rinviati a giudizio per il Sacro Cuore?»

Il sondaggio

durerà IO giorni

Informaticapiù forte della crisi

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press LinE 29/05/2012 di Forti e Cesella C 2PZ,JAtU o ornere

I DUBBI SU GRILLO Come Berlusconi

Un altro feudatario si affaccia per risolvere i problemi del Paese. Dopo Bossi, Di Pietro, Berlu-sconi...Grillo. Troppe le inquietanti similitudini tra Berlusconi e Grillo. Vediamo: comico, barzel-lettiere, milionario, non risponde ai giornalisti, fa solo monologhi, non par-tecipa a dibattiti, offensi-vo, irridente, volgare, parla ex-palco, proposte poche, demagogia molta, decide tutto lui e i suoi av-vocati, non promuove congressi democratici, si atteggia a Messia, di uguale altezza con ten-denza a una media obesi-tà. C'è una differenza. Nei capelli. Un po' poco.

Federazione Psi di Forlì-Cesena

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Rainier: La Legallord è pronta per ripartire — .

ti Lonorevole Carmen Morta get-ta acqua sul fuoco. «Non è una resa dei conti, è un confronto vero e appassionato», afferma nella se-conda riunione del Pd, convocati ieri sera al circolo Inzani, per fare l'analisi del voto e dettare le linee strategiche del partito per i pros-simi mesi. Da parte sua arriva un sì convinto alla proposta lanciata sabato pomeriggio, dall'ex segre-tario provinciale Roberto Garbi, di un triumvirato (composto da Gabriele Ferrari, Luca Benecchi e Faliero Zambelli) che porti il Pd

verso la convocazione dell'assem-blea cittadina e di quella provin-ciale, e all'elezione di due nuovi segretari.

Massimo lotti, riconfermato in Consiglio comunde, spara a zero in-vece contro la nuova amministrazio-ne e smorza sui nascere ogni pole-mica interna fra le varie correnti (lei democratici. . «Moro programma non vada nessuna parte -taglia colto, par-lando del Movimento 5 Stelle - ed è arrivato il momento di fare opposi-zione a questa giunta». Convinto so-stenitore del programma elettorale

del Pd, assicura piena lealtà agli altri consiglieri di opposizione: «Dobbia-mo stare tutti uniti».

Ai di là degli appelli alla coesione, emergono anche le critiche. «A Par-ma, da troppo tempo, siamo vissuti come un corpo estraneo», afferma Domenico Altieti, sindaco di Fonti-nellato, il quale propone un passo in-dietro non solo dei due segretari, ma anche dei parlamentari del Pd. Fra i tanti interventi, pareri opposti su co-me dovrà comportarsi Vincenzo Ber-. nazzoli: per qualcuno dovrà «rima-nere incollato alla poltrona di con-sigliere», mentre altri, dal palco, in-vocano le sue dimissioni immediate. in chiusura, capogruppo in Con-siglio comunale Giorgio Pagliari ha Lanciato una nuova accusa: «Eespe-rietiza del gruppo consiliare ha detto - è stata sostanzialmente cancellata dalla campagna elettora- le». * P.Dall.

KaOZRIT= IERI SERA NUOVA RIUNIONE

Pd: ribadita l'ipotesi del «triumvirato»

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Niente più spazi pubblici per i neofascisti in città Passa in aula la mozione che vieta l'assegnazione a chi inneggia all'odio razziale Il Pd incassa l'appoggio del Pdl con un cocumento di solicarietà a Finmeccanica E' stato approvato in consiglio comunale il documento che vie-ta l'assegnazione di spazi pub-blici ad associazioni che inneg-giano alla violenza e al razzismo. L'ordine del giorno proposto da Pd e Sel - è passato ieri in sala del Tricolore con i voti (25) dei due gruppi sottoscrittori a cui si sono aggiunti i sì di tre consiglie-ri del Pdl (Cataliotti, Gualtieri e Terenziani). Contraria, vicever-sa, la Lega, astenuti l'Udc, i gril-li" e il consigliere Bassi del Pdl. Contestualmente, tuttavia, sono

passati anche alni due ordini del giorno. Uno chiede l'estensione del provvedimento a ogni asso-ciazione legata a manifestazioni di violenza (proposto dal Movi-mento 5 Stelle e approvato all'unanimità); l'altro di fatto ne-ga convenzioni e rapporti con le associazioni che sostengono ide-ologicamente posizioni di estre-mismo politico, esprimendo so-lidarietà al governo e a Finmec-canica per gli attentati perpetua-,: ai danni di un dirigente dell'Ansaldo e di "Ei.nrneccanica,

A proporre questo secondo odg è stato il Pdl, il quale, incas-sato l'ok (Ed e Sel si sono astenu-ti, e tra i democratici solo i consi-glieri Capelli e Anceschi hanno mostrato pollice verso) ha quindi deciso di appoggiare (ai massimo, di astenersi) l'o:t:dine del giorno principale. Quello, cioè, che prende di mirai nuovi fascismi (nel documento non viene citata Casa Pound) e «esprime una netta presa di po-sizione contro tutte le associa-zioni che promuovono l'odio

razziale e in genere ogni forma di esclusione sociale, essendo tutte queste pratiche opposte ai valori fondamentali dell'ugua-glianza, della libertà e della tolle-ranza sanciti dalla nostra Costi-tuzione,» e che chiede «che a tali associazioni sia pertanto confer-mata l'impossibilità di accede re a sedi istituzionali, comunali e circoscrizionali». Nella prima stesura, tuttavia, documento parlava più genericamente di «spazi pubblici».

CRiPRODUZIONE RISERVATA

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Niente più spazi pubblici per i neofascisti in città

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press LITE 29/05/2012

il Resto del Carlino Bologna

(=UNE GIRO DI VITE CONTRO I FURBETTI

IN DIFFICOLTÀ di cassa, il Co-mune accelera sulla lotta all'eva-sione delle multe, che spesso i ci l-tidiní non pagano. Già nel 2012, l'amministrazione conta di inca-merare «qualche milione in più» dal potenziamento del recupero crediti sulle contravvenzioni. «Le equipariamo al recupero dell'eva-sione fiscale», spiega Mauro Cani-maram, direttore delle Entrate di Palazzo d'Accursio. I1 recupero è stimato in crescita grazie a una doppia azione. «Equi-talia continua a lavorare sui verba-li notificati entro il 2009, noi ci oc-cuperemo delle multe verbalizza-te nel 2010. Così raddoppiamo le energie sugli arretrali». L'azione

Multe, caccia a chi non le paga «E recupero dell'evasione»

è stata illustrata ieri in commissio-ne Bilancio, dove il presidente Marco Piazza (1M5s) ha chiesto lu-mi sull'aumento di gettito stima-to dalle violazioni al codice della strada: 52,4 milioni di curo sul 2012. Oltre all'aumento del recu-pero sul pregresso, l'incremento a bilancio della voce multe è dovu-to a una diversa contabilizzazio-ne. La vicesindaco Silvia Gianni-ni ha annunciato anche una svol-ta sulle sedi concesse gratis alle as-sociazioni. Ci sarà infatti «una

maggiore corrispondenza tra lo sconto concesso e le attività svol-te. , A criticare la concessione gra-mita di sedi ad alcune associazio-ni erano stati i consiglieri comu-nali Stefimo Aldrovandi (civico) e Marco Lisci, capogruppo del Pdl. «La gratuità è incompatibile con le condizioni del Comune — ave-va osservato Aldrovandi —: sareb-be più corretto se l'aniministrazio-ne facesse pagare e desse un con-tributo a seconda delle attività svolte per la città».

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SONDAGGIO ONLINE DEI GRILLINI SUL CASO DEI PRESUNTI ABUSI EDILIZI

Referend sui dirigenti indagati IL MOVIMENTO 5 Stel-le di Cesena lancia un refe-rendum online sul caso dei tre dipendenti comunali rinviati a giudizio per abu-so d'ufficio nell'ambito del caso su presunti abusi edili-zi per la ristrutturazione e l'ampliamento del comples-so del Sacro Cuore. Sono stati rinviati a giudizio: Il dirigente del settore Svilup-po produttivo e residenzia-le, Emanuela A ntoniacci, il funzionario del servizio tec-nico dello Sportello Unico Cinzia Brighi e il dirigente del settore Risorse patrimo-

Natascla Guiduzzi, consigliere comunale

niali Gabriele Gualdi. «Alla luce di questi fatti — spiega una nota dei 'grilli-ni' — il Movimento 5 stelle di Cesena si è chiesto se il sindaco Lucchi dovrebbe o meno prendere dei provve-dimenti verso i dipendenti pubblici e ha deciso di rivol-gere la domanda ai cittadi-ni di Cesena. Per questo motivo domenica 27 mag-gio verso le ore 22, è stato pubblicato sul sito Cese-na5stelle.org un sondaggio aperto a chiunque voglia da-re il proprio parere sulla vi-cenda». Il sondaggio è onli-

ne all'indirizzo www.cese-na5stelle.orgi?p 2971 Alle ore 13 di lunedì 28 maggio avevano già rispo-sto al sondaggio 150 utenti della rete. I 'grillini.' cesenati sottoline-ano che il sondaggio rimar-rà aperto per 10 giorni e a se-guito delle risposte che per-verranno, il consigliere del Movimento 5 stelle Nata-scia Guiduzzi si farà porta-voce dei cittadini e scriverà al Sindaco per chiedergli di applicare il provvedimento che i cittadini avranno deci-so.

press LinE 29/05/2012

n Resto del Carlino

CESENA

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::•'?A :::• ; il Sopra Gheifi con Pilaronl e Bellei. A destra Rainieri e Mantredini.

Sotto Alessandri con Bossi

press unE 29/05/2012

PRIMA PAGINA

Modena e Provincia

INTERVISTA Il leader cittadino Stefano Bellei dopo il congresso della «Nazione Emilia»: «Al nuovo segretario ho chiesto autonomia provinciale»

«Abbiamo perso, ma la Lega di Modena sta con Ghelfi» «Nessuna divisione tra Bossiani e Aliaranioni Nianfreciini? Ha appoggiato Rainieri»

di GIUSEPPE LEONELLI

I giorno dopo la sconfitta A di. Reggio, Riad. Ghelfi. preferisce non parlare: le 93 preferenze incassate non sono bastate a impensierire Fabio .Rain ieri. eletto alla guida della Lega regionale con 173 voti. Oggi al posto di Gheifi parla il segretario cittadino del Carroccio Ste-fano Bellei da sempre in piena sintonia con quello che ora (in attesa di sapere se potrà ricandid.arsi a Mo-dena) è solamente l'ex lea-d.er provinciale.

Bellei, la sconfitta di Gheifi è netta.

«I 93 voti ottenuti diluiti su sei province non sono bastati, ma non va dimenti-cato che quasi tutti i 70 mo-denesi hanno votato per

Rainieri non potrà non tenerne conto».

Eppure Manfredini, a. differenza di Alessandri„ ha appoggiato Rainieri. Che rapporti avete con il consigliere regionale?

«Manfredini può fare quello che crede. A Modena se vuole collaborare con. noi è il benvenuto: è lui che deve scegliere. Anche tra Rainieri e Ghelfi no vi sono particolari frizioni. Siamo tutti della Lega».

Ma come si spiega la candidatura di Gheifi,

quasi in sordina, alla, se-greteria regionale? Nes-suno fino a una settima-na fa ne sapeva nulla.

«Nessuno l'aveva chiesto. Riad. n.e aveva parlato con le persone a lui più vicine. E-ra convinto che se Reggio e Piacenza lo avessero appog-giato avrebbe potuto mette-re in pratica su scala regio-nale il cambiamento che stiamo attuando a Modena. In ogni caso nel direttivo so-no entrati due nostri espo-nenti (Corti e uno tra Albo-resi o Bettuzzi) un membro dei probi viri. e un revisore conti».

Cosa intende con «no-

stri esponenti»? La divi-sione tra correnti nella Lega è quindi ufficiale?

«Con noi intendo sola-mente dire la Lega Nord di Modena, provinciale e cit-tadina: siamo una famiglia sola».

quindi non teme una `maronizzazione lega?

«Sinceramente non capi-sco cosa voglia dire essere Maroniano o Bossiano, Per me la Lega è la Lega, Il pro-gramma di Bossi l'ho sem-pre condiviso a partire dal 1980, sulla linea di Maroni attendo novità»,

Il problema è che Ghelfi ha dovuto rinunciare al-

la segreteria provinciale. Il commissario Fiorini settembre lascerà. Ghelli potrà ripresentarsi al congresso?

«Non n.e abbiamo ancora parlato».

Per alcuni lo statuto im-pedirebbe la sua ricandi-datura,

«Lo statuto vieta di ripre-sentarsi dopo due mandati, ma il secon.d.o mandato di Riad non è completo: è du-rato solo poche settimane. Vedremo cosa deciderà la segreteria federale di Mila-no».

Se Ghelfi non potrà pre-sentarsi chi candidere-

te? «Non lo so. lo sicuramen-

te non sono interessato. Sinceramente spero lui possa ripresentarsi e conti-nuare il percorso che è stato obbligato a interrompere. Mi sembra strano che per

MiggadMAsna nfaa

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PRIMA PAGINA press unE 29/05/2012

correre alla segretaria re-gionale un segretario pro-vinciale debba dimettersi e un parlamentare no. Forse siamo di fronte a una inter-pretazione affrettata dei re-golamenti. Proprio per que-sto Riad domenica ha pre-sentato una mozione che prevede che per la carica di segretario nazionale non possa presentarsi un parla-mentare, lui aveva anche messo per iscritto che non si sarebbe mai candidato a Roma. La richiesta è passa ta è verrà portata al federa-le, ma per questa volta or-mai i giochi sono fatti».

Con Rainieri che rap-porti avete?

«Non ce l'ho affatto con lui: l'è un bon ragaz. Dome-nica gli ho parlato e penso abbia capito che Modena a-veva espresso un segnale forte per Ghelfi. Sono COrl-vinto che ne terrà conto e lascerà alla nostra provin-cia piena autonomia».

Modena e Provincia

Pagina 13

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PRIMA PAGINA press unE 29/05/2012 Modena e Provincia

«Collaboreremo, non faro

H dittatore»

a «pulizia» dentro la Lega Nord ancora non è finita.

•C'è ancora qualcosa da siste-mare», ammette il neo segreta-rio del Carroccio in Emilia Fa-bio Rainieri. Un voto, quello con cui è stato eletto, lontano dall'unanimità, ma che per il deputato maroniano, leader dei Cobas del latte, non é sin-tomo di «spaccatura».

Rainieri, che non ha mai ab-

ba.ndonato la professione di contadino, parla oggi in colle-gamento telefonico con Radio Tau, proprio mentre è in pausa dal suo lavoro nei campi sul trattore: «Nessuna rivoluzio-ne, ma voglia di sistemare la cose come ha chiesto anche la base, e di fare chiarezza su chi ha sbagliato nella gestione». Dopodichè, «riportare la Lega al suo obiettivo, ovvero l'indi-

pendenza della Padania». Ma c'è ancora pulizia da fare,

anche in Emilia-Romagna? «Le questioni risponde Rainieri - vanno risolte dentro le mura del partita. Lo stiamo facendo. C'è ancora qualcosa da siste-mare, e poi bisogna chiudere tutto. Il primo luglio abbiamo il congresso federale e a quel punto si riparte. La Lega - in-calza il successore dì Angelo A-

lessandri - deve tornare a fare la Lega».

Che significa «stare in mezzo alla gente, nei mercati rionali, coi giovani». E a proposito di giovani il pensiero va subito allo sconfitto (Mein, che ha trent'anni: «Tra me e lui ci sa-rà da subito collaborazione». Dunque, conclude, «nessuna voglia o diritto di fare il ditta--tare».

,Abblarm persg, Lla dl Moden sta con GIRS

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PRIMA PAGINA press unE 29/05/2012 Modena e Provincia

• —) oorn o non boom, il mento 5 Stelle ha fatto

botto, almeno in Emilia Ro-magna, dove, dopo aver porta-to in consiglio regionale nel 2010 due consiglieri, oggi. ha. anche un sindaco in un capo-luogo importante come Par-ma. Caratteristica di tutti questi "vincitori" é l'essere praticamente sconosciuti alla politica tradizionale. Provia-mo dunque a prendere un po' di familiarità, con questi volti, e cominciamo con Raffaele Ganzerli, portavoce dei co-siddetti. "grillini" dell'area. nord della nostra provincia.

Cos'é oggi il Movimento 5 Stelle a Modena, e su quali. argomenti sta lavorando?

«Siamo presenti su molti te-mi specifici dal parcheggio al Novi Sad, alla piscina al Parco Ferrar'. E in generale lavoria-mo sulla democrazia parteci-pata. Abbiamo una nostra vi-sione della città. Ci siamo fatti sentire sul tema delle fonda-zioni. per le scuole, perché l'i-struzione per non deve essere svenduta al privato. Siamo presenti sui temi dello svilup-po della connettività e del wi. fi, la salvaguardia del territo-rio, la crescita zero. C'è polli

tema della riduzione degli sprechi dell'amministrazio-ne, a partire dagli stipendi dei dirigenti. La nostra è una po-litica di riduzione dei costi: lo facciamo noi, vorremmo lo fa-cesse anche l'amministrazio-ne. In questo momento poi stiamo promuovendo a livello regionale l'iniziativa per de-volvere alle popolazioni terre-motate. i fondi destinati a Ci-spadana, Bretella, e in gene-rale a opere autostradali».

Quanti at-tivisti ci so-no al mo-mento a Mo-dena?

«Sulla pro-vi.n.cla siamo una cinquanti-na. Non abbiamo sedi, perché secondo noi la politica non. de-ve aver costi. Il nostro centro di raccolta è internet. Ma fac-ciamo anche degli incontri: alcuni solo fra attivisti stori-

ci, altri aperti a tutti, di solito una volta al mese. Due volte all'anno vediamo i consiglieri regionali per la loro relazione semestrale. Mentre gli Incon-tri di area sono una o due volte al mese. Ci siamo infatti dati una struttura ad area, suddi-videndo la provincia in nord, centro e sud. Non c'è un por-tavoce provinciale».

Parliamo di elezioni, cer- cherete alleanze a Modena in vista delle elezioni del

2013 e 2014? «Andremo

sicuramente da soli, cer- cando di uni- re le forze ci-

viche. Dopo il risultato di Par- ma molte di queste si stanno avvicinando, come i. comitati di vario tipo. Ma a differenza dei comitati cercheremo di es- sere presenti anche dove le de- cisioni vengono prese. Le loro

istanze sono corrette, ma vor-remmo andare oltre, per ave-re una visione generale».

Il voto amministrativo: negli altri partiti si parla già dei futuri candida ti, voi avete già dei nomi?

«Gli attivisti della prima o-ra saranno i. più ca.ndidabill. Ma sceglieremo I nostri rap-presentanti democratica-mente dalla base con la logica dell'uno-vale-uno. Al momen-to giusto ci saranno i nomi».

E sul fronte delle elezioni politiche del 2013?

«C'è l'intenzione di creare delle candidature. Faremo delle riunioni tematiche, e de-cideremo. Sempre in modo de-mocratico».

Parma è vicina. Quale so-stegno darà il movimento regionale al neo sindaco?

«Parma è un laboratorio per tutti noi: saremo tutti par-mensi per un po'. Per impara-

:NTEMSTA Parla Raffaele Ganzerli, portavoce dell'area nord dl Modena

‘Grillini' s cantiere aperto in Asta delle elezioni «Sceglieremo i candidati democraticamente»

«Nei Pd è il poliziotto buono e quel lo cattivo»

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CW.ìUj S'z'U.E Raffaele Ganzerli, portavoce Area Nord

PRIMA PAGINA Modena e Provincia

re come si amministra una città, e fare in modo che il ven-to del cambiamento arrivi a Modena. La gente ormai capi-sce che non può guardare la politica dal buco della serra-tura, e che deve metterci la faccia in prima persona».

A Modena però certi temi legati all'ambiente sono presenti anche all'interno del Pd. Basti pensare a Mo-dena Attiva. Come pensate di 'differenziarvi'?

«Nel Pd c'è il poliziotto buo-no e quello cattivo: ci sono quelli che dicono no all'ince-neritore, riduciamo il traffi-co, non facciamo la piscina. e

poi però la parte che trionfa è quella di Sitta e Marino. Una politica ambivalente che è specchietto per le allodole. O si prendono le decisioni, op-pure si rimane sempre nell'ambito dell'ideale, e della protesta in un partito che ha la sua linea ed è quella del ce-mento, del consutno e della ge-stione tradizionale partito-cratica. E' inutile stare dentro a un partito quando la linea principale è nota, e tu sei l'outsider inascoltato, Noi sia-mo una forza esterna e diver-sa proprio perché la politica tradizionale è finita».

(Simona Lonero)

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E la maggioranza si divide sulla Tarsu alle private

È IL giorno della verità per le infrastrutture bo-lognesi. Oggi la giunta approverà i progetti per la ridestinazione dei 227 milioni di fondi ini-zialmente legati à metrò, da dirottare sui tre-nini dell'Sfm e sul sistema dei filobus. Ma pro-prio mentre arriva à giro di boa delle opere pubbliche, la giunta deve fare i conti con le di-visioni nella sua maggioranza, col centrosini-stra che ieri si è spaccato sulla delibera che ta-glia la tassa sui rifiuti per le scuole materne pri-vate.

Il caso è scoppiato ieri sull'abbassamento MEROLA della tassa dei rifiuti alle scuole private. La nor- Il sindaco ma, portata in aula dalla vicesindaco Silvia presenta oggi Giannini, prevede l'equiparazione di scuole il progetto pubbliche e private (primarie e s econdarie) per per I ' Sf m e la quanto riguarda il pagamento della Tarsu, le- rete filoviaria gata al numero di alunni. In precedenza, in virtù di un regolamento approvato ai tempi del commissario Anna Maria Cancellieri, solo per gli istituti pubblici era così, mentre le private pagavano i rifiuti a seconda della metratura. «Non siamo d'accordo - spiega il presidente della commissione scuola Mirco Pieralisi, Sel -perché molte scuole private hanno pochi alun-ni, rispetto alla loro metratura. In questo modo si produce un privilegio a loro vantaggio. Que-ste scuole oltretutto, dove lo spazio è impor-tante, legittimamente producono utili e la de-libera Cancellieri andava mantenuta». Ecco perché, al momento del voto, i quattro consi-glieri comunali di Sel decidono di non parteci-pare à voto, mentre si astengono i due espo-nenti del Movimento 5 Stelle in quel momento in consiglio. La delibera passa col voto di Pd, P dl, Lega e Idv, ma lo scossone in maggioranza si sente, nonostante si provi a sdrammatizzare. «Succede anche nelle migliori famiglie di non essere d'accordo» dice Pieralisi. Ma certo, ag-giunge, «noi contestiamo l'equità di cui si par-la in delibera. Avevamo proposto una modifi-ca per distinguere tra le scuole dell'infanzia, le cosiddette materne convenzionate, che effet-tivamente coprono una domanda che Stato e Comune non riescono a coprire, ma il discorso è diverso per le scuole private di altro ordine e grado, dove iscriversi è una scelta precisa».

(s .b.) C RIPRODUZIONE RISERVATA

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PIERALISI Il presidente della commissione scuola M irco Pieralisi, Sel

press LinE 29/05/2012 LOGNA

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Sondaggio grillini Che fare coi dipendenti a giudizio?

Guiduzzi, consigliere comunale Movimento 5stelle

CESENA E' di pochi giorni fa la notizia che 3 dipendenti del Comune di Cesena sono stati rinviati a giudizio per abuso d'ufficio. L'accusa si basa su presunti abusi edilizi per la ristrutturazione e l'ampliamento del Sacro Cuore. A essere rinviati a giudizio sono il dirigente del settore Sviluppo produttivo e residenziale, Emanuela Antoniac-ci, il funzionario del servizio tecnico dello Sportello U-nico Cinzia Brighi e il dirigente del settore Risorse pa-trimoniali Gabriele Gualdi. I reati contestati sono abuso d'ufficio e, per la Dirigente Antoniacci, anche l'omessa denuncia di un reato all'autorità giudiziaria in quanto non inoltrò alla procura la segnalazione di irregolarità che le era pervenuta dopo un sopralluogo effettuato da tecnici del suo ufficio. La prima udienza si terrà il 12 no-vembre prossimo. Alla luce di questi fatti il Movimento 5 stelle di Cesena si è chiesto se il Sindaco Lucchi do-vrebbe o meno prendere dei provvedimenti verso i di-pendenti e ha deciso di rivolgere la domanda ai cesenati. Per questo motivo domenica sera, verso le ore 22, è stato pubblicato sul sito Cesena5stelle.org un sondaggio a-perto a chiunque voglia dare il proprio parere sulla vi-cenda. Ieri sera a rispondere erano stati già 206. E il 12% ha risposto "dovrebbe chiedere subito le dimissioni". Il 43% "dovrebbe sospenderli dal lavoro fino alla fine del processo", il 31% "dovrebbe rimuoverli dall'incarico e af-fidarli ad altra mansione in attesa del processo" e il 14% "nessuna azione, sono innocenti". Il sondaggio rimarrà aperto per 10 giorni il consigliere del Movimento 5 stelle Natascia Guiduzzi si farà portavoce dei cittadini.

Pagina 19 CFSEXA

Ilautohasporto perde Mannino ,r; i

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press LITE na a.

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L'assessore giustifica la contenzione: «Prescritta dai medici e registrata» La Maletti a spada tratta, tra le critiche dei consiglieri «Alla Charitas si può stare tranquil-li». Rassicura l'assessore Maletti, ma non tutti la pensano così. Dopo il ca-so del giovane down contenuto nella sua felpa (nella foto in evidenza le ma-ni legate all'interno del maglione) se-gnalato alla struttura e all'opinione pubblica da un gruppo di genitori il Pdl, il capogruppo Adolfo Morandi ha presentato un'interrogazione, ap-prezzata, questa volta anche da alcu-ni compagni del partitone, seduti in consiglio comunale, che hanno chie-sto più attenzione, ascolto e maggio-ri accertamenti sulla struttura. Così, finalmente, sia pure a mesi di distanza, il consiglio comunale ha af-frontato lo scottante tema delle con-tenzioni: un dibattito lungo e parteci-pato che, però, non ha diradato tutte le ombre sulla struttura che ospita persone con disabilità, fisiche e psi-chiche, gravi. La denuncia era stata lanciata, nel mese di febbraio, da un gruppo di fa-miglie con figli ricoverati e ospitati alla Charitas e poichè l'Asp (azienda servizi alla persona) che gestisce la struttura è partecipata anche dal Co-mune ieri l'assessore alle politiche so-ciali ha tentato di dare le sue risposte al malcontento che serpeggia nelle fa-miglie. Sul numero degli operatori, su alcuni servizi che non funzionano e soprattutto sulle misure di conten-zione applicate sui pazienti. L'interrogazione «Dalle segnalazioni dei genitori - ha spiegato Adolfo Morandi nell'inter-rogazione - si evidenziano alcune criticità come l'uso del metodo della contenzione, una mancanza di dialo-go tra genitori e dirigenza, mancanza di personale. Si è fatto qualcosa su queste cose? Per mettere tutto in ordi-ne c'è da cambiare, anche qualche ci-fra sul bilancio? La risposta dell'assessore

«Sul bilancio la situazione è simile a quella delle altre Asp della Regione per via degli alti costi della gestione -ha risposto con tutta tranquillità l'as-sessore Francesca Maletti -. Sulle preoccupazioni emerse nel mese di febbraio, invece, con le ispezioni fat-te si può dire che queste non trovano

fondamento. I parametri regionali (rapporto tra personale ed ospiti) so-no rispettati e, anzi, si è andati oltre gli standard con personale accesso-rio ( costa 200 curo al giorno)». La contenzione Per quanto riguarda invece il punto caldo della protesta dei genitori la Maletti ha fornito la versione ufficia-le: «Sulle misure di contenzione, que-ste sono state attivate su prescrizioni mediche e registrate dai medici in ap-posite schede. E non si è registrato nessun infortunio - ha spiegato l'as-sessore -. Infine le ispezioni (4 tra 2011 e 2010) non hanno evidenziato particolari carenze; solo piccole criticità e qualche cosa da migliorare. I genitori sottoscriveranno il pro-gramma individuale d'intervento mentre sulla mancanza di dialogo so-no stati fatti anche incontri generali a cui hanno partecipato tutte le fami-glie». La lettera di Francesco Rocco (Pd) A rafforzare la difesa della Maletti ci ha pensato, poi, l'esponente demo-cratico legge la lettera di un'associa-zione di familiari (sono due e hanno posizioni diverse, ndr) che si vuole «dissociare dalla strumentalizzazio-ne fatta sulla vicenda e sull'immagi-

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L'assessore giustifica la contenzione: «Prescritta dai inedia e registrata»

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ne non veritiera data sull'istituto». L'attacco di Davide Torrini (Udc) Non è tenero il rappresentante centri-sta con la maggioranza. «Siamo di fronte a un servizio originale, con la particolarità degli utenti che sono ca-si estremamente gravi. Non possono neanche riferire le cose che non van-no». Insomma, troppo deboli per de-nunciare. «Inoltre chi controlla, (Il Comune, ndr) gestisce anche la strut-tura. Dovrei fidarmi dei riscontri for-mali, io non mi fido. Ci sono sempre fantastici riscontri formali, mai non si è mai andati a fondo sulla vicenda. E quelli che protestano, sono da rico-verare anche loro? Come i figli? A me sembra che siamo di fronte a chi gio-

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ca a dividere i genitori, sono impe-gnati alcuni personaggi impegnati a fare carriera politica. Ci deve essere più attenzione. Su questa vicenda bi-sognerebbe invertire l'onere della prova. Non devono essere i genitori che ci devono convincere, ma la ge-stione dimostrarci che vada tutto be-ne. Su questa vicenda la partita non è chiusa. Si misura il grado di civiltà di una società». I dubbi di Andreana e Ricci «Sono preoccupato - ha confermato dal canto suo Andreana -. Alcuni ge-nitori hanno espresso carenze del ser-vizio, altri parlano di servizi adegua-ti. Un tema complicato che conosco bene perché ho una sorella con pro-blemi. Nella stessa identica situazio-ne. Per questo non trascuro il grido di dolore delle famiglie, nonostante il rispetto della norma o del protocol-lo». Poi Ricci: «Condivido l'interven-to di Andreana e sono rimasto tocca-to dalla sua esperienza diretta. Mi fa riflettere sulla componente vocazio-nale di chi fa questo lavoro». Bellei (Pdl) chiede commissione Bellei chiede l'istituzione di una com-missione terza di esperti: per vedere come questi ragazzi vengono trattati. Poichè nessuno può essere arbitro di se stesso. Nemmeno il Comune.

( g.b. n. )

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Tutto ha preso il via da la volonta di un genitore di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare la contenzione costante del proprio figlio ospitato all'istitu- . . . to aritas. Per primo fu il signor Mario, padre dì un ragazzo down di 36 anni: si rivolse al Codacons per segnalare lal ropria situazione, «Non ipotizziamo nessuna forma di rGeaari, v reatobi Pejce ril-mbriento sPiegò Fabio

presidente regionale del Codacons - chiediamo solamente al-la Procura di valutare questi livelli di contenzione». La direzione del Charitas replicò che la contenzione era una misura necessaria per preservare il paziente

Secondo i famigliari del ragazzo in-vece, il ricorso alla contenzione più che ad un preciso orientamento me- dico sarebbe legato alla carenza di personale. Come il signor Mario altri genitori si sono rivolti al Codacons per denun ciare il fatto che i

sarebbero seguiti come dovrebbero; figli non

dovrebbero, Non c'è proprio altro modo per cu- rarli? Si è davvero provato tutto pri ma di arrivare

a contenzioni così

continuative? Domande che hanno spinto gli stessi familiari a chiedere

incontro t h . T t e e la politi ca locale ad intervenire Nessuno dei due momenti, però, sembra aver get- tato abastanza luce sui

L'assessore giustifica la contenzione: «Prescritta dai medici e registrata»

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PO

Beppe Grillo

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I truffati invitano Grillo all'assemblea Parmalat

Gn

iovedì mattina, ome da tradizio- e presso la sede

dell'Unione parmense degli industriali di via al Ponte Caprazzucca, si terrà l'assemblea degli azionisti di Parmalat, la prima dalla conquista francese di Collecchio.

All'incontro ha pro- messo di partecipare an- che Andrea Cogo, porta- bandiera degli azionisti

della vecchia Parmalat, quelli che ancora sono in causa

con la società oggi controlla-ta dalla Lactalis per la truffa perpetrata a loro danno ai tempi di patron Calisto Tan-zi. Cogo ha annunciato che arriverà «così come ci hanno lasciato: verrò in mutande. Ci sentiamo fregati due volte. Li prima quando ci hanno con-vinto a mettere tutti i nostri risparmi in azioni che vale-vano solo in virtù di bilanci falsi. La seconda quando pur con miliardi di euro da parte, la nuova Parmalat non ci ha restituito nulla».

Ma la sorpresa potrebbe essere anche più grossa. Cogo, molto vicino al Movimento 5 Stelle, ha più volte contat-tato Beppe Grillo a nome della sua associazione "Mo-vimento giustizia" insistendo perché anche lui intervenga all'assemblea: «Grillo colga questa occasione per prose-guire l'azione- idea Telecom. Gli ho chiesto di comprare 5 azioni Parmalat e di venire all'assembla per denunciare le ingiustizie che questo colosso nasconde», spiega Cogo.

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Inceneritore. Iren contrattacca. L'ad Garbati: "Non lo fermerete'

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press unE 29/05/2012

C ABIO DELLA GUARDIA

Staffetta tra Pizzarotti e Ciclosi Oggi il passaggio di consegne

Prevista in mattinata anche la verifica di cassa, con l'analisi del patrimonio e della gestione. Quasi ultimata la verifica dei curriculum per gli assessori

di Pierluigi Zavaroni

■ un appuntamento cru- ciale quello di oggi per la neonata amministra- zione Cinque Stelle e

per il sindaco Federico Pizza- t rotti. Tra le mura del Munici-pio avverrà infatti il passaggio delle consegne tra il commissa-rio straordinario Mario Ciclosi e il nuovo primo cittadino, e non si tratta di una semplice formalità. Durante l'incontro i due discuteranno infatti anche della questione più spinosa tra quelle che Pizzarotti dovrà af-frontare nei prossimi mesi, e in particolare da qui all'autunno, quando si tratterà di stendere il bilancio di pre,yisione per il 2012, e cioè il capitolo relativo alla situazione finanziaria del Comune e del debito.

Nel corso dell'incontro che Pizzarotti e Ciclosi terranno questa mattina in Comune si procederà alla verifica straor-dinaria di cassa, una procedu-ra prevista e resa obbligatoria da una legge del 2000 ad ogni volta che un nuovo sindaco viene eletto. Alle operazioni di verifica devono intervenire, sempre per obblighi di legge, gli amministratori che cessano dalla carica, in questo caso il commissario Ciclosi, chi as-sume l'ufficio di Sindaco, in questo caso il Cinque Stelle Fe-derico Pizzarotti, il Segretario Comunale, il responsabile del Servizio Finanziario e i revisori dei conti.

Nella sostanza, durante la verifica di cassa consiste nel controllare la gestione del ser-vizio di tesoreria e di quello degli altri agenti contabili sulla base delle norme stabilite dal regolamento di contabilità, che

IL CASO Tavolazzi insiste: "Pronto a fare il direttore generale" Sembrava destinata a spe- gnere le polemiche la clau-sola del regolamento comunale che impone l'as-sunzione di un laureato in legge o economia per l'in-carico di direttore generale. Valentino Tavolazzi, l'eretico del Movimento Cinque Stel-le, ha infatti ribadito la pro-pria intenzione di mettersi a disposizione del sindaco Fe-derico Pizzarotti. "Se Federi-co non cambia idea — ha di-chiarato a Il Sole 24 ore - io gli ho dato la mia disponibili-tà e la riconfermo. Desidero che agisca nel modo miglio-re per il bene del suo Comu-ne. Il resto conta poco".

prevedono la redazione di ap-posito verbale che deve essere sottoscritto da quanti parteci-pano alla seduta, quindi anche dal Commissario Ciclosi e dal sindaco Pizzarotti.

Sempre durante la verifica, Ciclosi illustrerà a Pizzarotti lo stato di attuazione dei pro-grammi in corso di realizza-zione e la situazione generale dell'ente, non solo patrimoniale ma anche gestionale.

"A BREVE GLI ASSESSORI"

Parallelamente, continua il lavoro di esame e selezione dei curriculum per la scelta dei nuo-vi assessori del Comune di Par-ma. I militanti del Movimento hanno quasi terminato l'esame delle candidature, e secondo quanto da loro stessi dichia-rato, i nomi della squadra di governo potrebbero essere resi pubblici già nei prossimi gior-ni. Unica conferma, per ora, il ruolo del leader di Monumen-ta Arrigo Allegri, che non farà parte della giunta stessa ma affiancherà il primo cittadino come consulente.

il sindaco di Parma Federico Pizzarotti

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PO press unE 29/05/2012

L'APPELLO Il Ger agli Industriali: "Accettate la sfida dei Cinque Stelle" Un appello all'Unione Parmense degli In-dustriali affinché tenda una mano al nuovo sindaco Federico Pizzarotti nella costru-zione di una economia giusta ed econo-micamente sostenibile e nella riconver-sione verde della città è venuto ieri dalla Associazione Gestione Corretta dei Rifiu-ti. "Il sindaco è uno di noi, è cresciuto as-sieme a noi e porterà un messaggio posi-tivo all'Unione Parmense degli Industriali

— afferma il Gcr - Dall'inceneritore passa tutta la nostra vita: ambiente, ecologia, economia, salute, lavoro, stili di vita, glo-bal warming, risorse finite in un pianeta fi-nito. Gli industriali possono creare un bu-siness straordinario nel campo della green economy. Le grandi multinazionali, come la Procter & Gamble, stanno investendo in innovazione proprio per recuperare mate-ria e consentirne la rivendita, creando bu-

siness e posti di lavoro. Mille anni fa Parma era ai vertici per la seta. Oggi non pos-siamo cullarci sull'agro-alimentare. Dob-biamo cogliere la sfida della sostenibilità per ricondurre l'impronta umana dentro a confini che possano garantire alle futu-re generazioni di vivere su un pianeta de-siderabile, non moribondo. I cittadini di Parma sono pronti alla sfida. Anche il sin-daco lo è. Mancano solo gli industriali".

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CAMBIO BELLA GUArttliA

Staffetta tra Pizzarotti e Gelosi Oggi il passaggio di consegne

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press LIETE 29/05/2012

Fabio Rainieri è il nuovo segretario nazionale della Lega Nord Emilia

(lir) verdetto delcongresso nazionale riunitosi

Ore 19 - Fabio Rainieri è il nuovo segretario

nazionale della Lega Nord Emilia. Questo il

oggi al Classic Hotel di Reggio sotto la

presidenza di Manuela Dal Lago, uno dei

triunviri chiamati a guidare la Lega Nord fino

al prossimo congresso federale.

"Sono orgoglioso di avere raccolto la fiducia

dei militanti emiliani - ha detto Rainieri Il

legame con la mia terra da leghista e da agricoltore è fortissimo. Per questo

motivo affronto questa nuova sfida con rinnovato entusiasmo e con la volontà di

fare tornare a soffiare forte il vento del cambiamento sulla nostra terra".

"Sin da ora e al di là di quella che potrebbe sembrare mera retorica - ha aggiunto il

segretario - voglio sottolineare che sarò il segretario di tutti".

Nel finale anche un ringraziamento ad Angelo Alessandri.

Ore 10 - Dopo 10 anni con Angelo Alessandri in veste di segretario, la Lega Nord

Emilia è pronta a eleggere a Reggio il nuovo segretario.

La sfida è tra il deputato di Parma Fabio Rainieri, maroniano e leader dei Cobas

del latte, e Riad Ghelfi, segretario del Carroccio

a Modena. Ma non si esclude che spunti anche il

nome del piacentino Massimo Poliedri.

La presidente del congresso è Manuela Dal Lago

che. insieme a Maroni e Calderoli, sta gestendo

La situazione attuale del partito. L'ex leghista

Marco Lusetti, tuttavia, continua a gettare

ombre sulla Lega emiliana e stavolta lo fa

citando Ghelfi.

Nell'esposto presentato da Lusetti alla Procura

di Reggio in merito alla gestione "allegra" dei fondi leghisti, si avanzano sospetti

sull'incarico di collaborazione, forse fittizio, affidato a Riad Ghelfi dal gruppo del

Carroccio in Regione: 22mila euro dall'aprile 2008 all'aprile 2010. "Ghelfi ha uno

scheletro nell'armadio - secondo Lusetti - Deve fare un passo indietro" e non

presentarsi al congresso.

"Riad Ghelfi aveva un contratto come collaboratore sul territorio. Era tutto

regolare e legittimo. Non so cosa abbia in mente Lusetti, ma se gli scheletri sono

questi... replica il capogruppo della Lega in Regione Mauro Manfredini - Tutti i

gruppi hanno dei collaboratori, non c'è nulla di strano". "Sono orgoglioso di essere

stato attaccato da Lusetti, visto che ho deciso di candidarmi al vertice della Lega

Nord Emilia per ripulire il movimento da quelli come lui" ha aggiunto lo stesso

Ghelfi.

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ila A iaDa

Repulisti nella Lega, vince l'ala maroniana PAOLA BENEDETTA MANCA pbroarica@grriailcorn

Dopo gli srid,ali romani che hanno travolto Umberto Bassi, la sua famiglia e il 'Cerchio Magico', arriva la resa dei conti anche in casa della Lega Nord emiliana e colpisce proprio i leader di fede bossialia ,

Da ieri, nella poltrona di segretario nazionale della Lega Emilia siede Fa-bio Rainieri, deputato parmigiano del Carroccio vicino a Maroni e segretario della commissione agricoltura di Mon-tecitorio. A eleggerlo, il congresso na-zionale rillnif053 domenica scorsa a Reggio Emilia, sotto la presidenza di Manuela Dal Lago, uno dei triunviri chiamati a guidare la Lega fino al pros-simo congresso federale.

I vertici del Carroccio l'hanno scelto 'Facendolo vincere al posto di Riad (lei-h, modenese e "bossiano" ad oltranza, sostenuto da Angelo Alessandri, d se-gretario uscente vicino a Rosi Mauro che ha guidato la Lega Emiliana per 10 anni. Anni piuttosto turbolenti dove non sono mancati scontri all'ultimo sangue all'interno delle due fazioni, espulsioni in abbondanza e accuse, an-che nei confronti di Alessandri, di inala gestione del denaro della Lega e di fir-

NN \\ N\N\N

ArRiva Raìnieri Da le , nella segni tea. tnAom2e dei Lega EtnNb skAe Fallo Raheú, deputato perrinenn ne Larrocan v§cino a Mambl

:ne false raccolte per le liste elettorali. Riad Ghelfi ha scontato la vicinanza

ad Alessandri e i metodi militareschi con cui ha gestito la segreteria provin-ciale del Modenese, e colpi di epurazio-ni e richiami all'ordine dei rappresen-tanti locali del Carroccio (guarda caso maroniani) , tanto che sotto la Ghirlan-dina sono rimasti in pochi quelli che hanno resistito. Basti pensare che in Comune, a Modena. all'inizio della legi-slatura c'erano quattro consiglieri le-ghisti, ora ne è rimasto solo uno.

Ghelfi era anche uno dei leader del Carroccio indicato, insieme all'ex se-gretario della Lega Emilia, nell'espo-sto di Marco Lusetti (ex-vice di Alessan-

dri anche lui espulso dal partito) pres-so la Procura di Reggio Emilia. In parti-colare Lusetti aveva avanzato sospetti sull'incarico di collaborazione, secon-do lui fittizio, affidato a Gbelfi dal grup-po del Cartoccio in Regione: 22mila eu-ro dall'aprile 200 all'aprile 2010.

Tutte queste lotte intestine, dopo il ciclone che ha travolto la Lega Nord a livello nazionale, hanno avuto il loro epilogo nella fortissima batosta alle ele-zioni amministrative. In tutt'Italia, il Carroccio ha mantenuto solo il gover-no del Comune di Verona.

Anche il neo-segretario della Lega emiliana, Fabio Rainieri - conte gli ha rinfacciato Lusetti ha avuto qualche problema in passato. L'anno scorso era stato accusato del reato di «em iss io-

ne di fatturazioni false per operazioni inesisten ti al fine di non pagare in qualità di presidente della cooperati- ,

va Giuseppe Verdi 2001. È stato però assolto.

«Sono orgoglioso di avere raccolto la fiducia dei miliand emiliani - ha di-

tempo delle d isso na . C kM:b..i.),„ dessi dobbiamo tornare a gua

chiarato dopo la vittoria -. Affronto questa nuova sfida con rinnovato entu-siasmo e con la volontà di far tornare a soffiare forte il vento del cambiamento sulla nostra terra». Ma soprattutto il nuovo segretario, da tempo critico ver-so la gestione di Alessandri, si ripropo-ne di portare l'unità in seno al Carroc-cio. Compito per niente facile.

«D tempo delle divisioni è finito - an-nuncia -, Ci sono state difficoltà, è vero, ma adesso dobbiamo tornare a guarda-re avanti e a camminare insieme'. «Nessuna rivoluzione - spiega ma vo-glia di sistemare la cose, come ha chie-sto anche la base, e di fare chiarezza su chi ha sbagliato nella gestione»

Da Bologna, intanto, Manes Bernar- capogruppo a Palazzo D'A cenNi O

e maroniana convinto, esulta per la vit-toria di Rainieri, :41 capitolo di conflit- ti:tal i tà all'in tern o della Lega - dice de- ve assolutamente chiudersi e bisogna ritrovare l'unità, passando per una revi-sione delle responsabilità politiche e degli errori del passato, ma senza rese dei conti». Nella nuova Lega emiliana, dunque, a differenza del passato, ci do-vrà «essere spazio per il confronto e il pluralismo,. Ma soprattutto - si augura Bernardini - per mettere a punto final-mente un programma concreto e serio della Lega Nord sul territorio, che fino-ra non c'è stato.

Pagina 24 •

MoveE, anche PeE Z.E.W• "S• chiede ;unii alla giunta -I;

press LinE 29/05/2012

l'Unità

Emilia Romagna

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press LinE 29/05/2012

FORLI'240RE.it

Pubblicato su Forlì24ore (http://www.forli24ore.it)

Scritto da R1 Aggiunto in data 05/28/2012 - 13:15

Inviato da R1 [1] il Lun, 28/05/2012 - 13:15

Il MoVimento 5 Stelle di Cesena chiede il parere dei cittadini

Aperto un sondaggio per decidere i provvedimenti sui dipendenti comunali accusati di abusi

[2] 28 maggio 2012 I Cesena [3] I Cronaca [4] I Politica [5] Società [6] I La partecipazione democratica del MoVimento 5 Stelle di Cesena trova sulla rete una interessante prospettiva: i grillini chiedono agli internauti di esprimersi sulla possibilità, che il primo cittadino, prenda provvedimenti verso i dipendenti pubblici accusati, di abusi.

Di pochi giorni fa la notizia che 3 dipendenti del Comune di Cesena sono stati rinviati a giudizio per abuso d'ufficio. L'accusa si basa su presunti abusi edilizi per la ristrutturazione e l'ampliamento del complesso del Sacro Cuore.

"Sono stati rinviati a giudizio: Il dirigente del settore Sviluppo produttivo e residenziale, Emanuela Antoniacci, il funzionario del servizio tecnico dello Sportello Unico Cinzia Brighi e il dirigente del settore Risorse patrimoniali Gabriele Gualdi", spiegano dal MoVimento.

I reati contestati sono abuso d'ufficio e, per la Dirigente Antoniacci, anche l'omessa denuncia di un reato all'autorità giudiziaria in quanto non inoltrò alla procura la segnalazione di irregolarità che le

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FORLI'240RE.it

era pervenuta dopo un sopralluogo effettuato da tecnici del suo ufficio.

La prima udienza si terrà il 12 novembre prossimo. (Fonte Resto del Carlino di sabato 12 maggio.)

Alla luce di questi fatti il Movimento 5 stelle di Cesena si è chiesto se il Sindaco Lucchi dovrebbe o meno prendere dei provvedimenti verso i dipendenti pubblici e ha deciso di rivolgere la domanda ai cittadini di Cesena.

"Per questo motivo ieri sera, domenica 27 maggio verso le ore 22, è stato pubblicato sul sito Cesena5stelle.org un sondaggio aperto a chiunque voglia dare il proprio parere sulla vicenda", continua Natascia Guiduzzi, capogruppo in consiglio comunale del MoVimento.

(Trovate il sondaggio a questo link: http://www.cesena5stelle.orgap=2971 [7])

Alle ore 13 di questa mattina avevano già risposto al sondaggio 150 utenti della rete.

Il Sondaggio rimarrà aperto per 10 giorni e a seguito delle risposte che perverranno, il consigliere del Movimento 5 stelle Natascia Guiduzzi si farà portavoce dei cittadini e scriverà al Sindaco per chiedergli di applicare il provvedimento che i cittadini avranno deciso.

Al momento in cui vi scriviamo, la scelta più "gettonata" è "sospensione dal lavoro fino alla fine del processo" (48%, 76 Votes)

Tags: Comune di Cesena [81: cultura [91, dipendenti comunali [in Movimento 5 Stelle [1.1], Natascia Guiduzzi [12], partecipazione democratica [13], poitica [1.41: politica [15], società [16], sondaggio [17L

Collegamento sorgente: http://www.forli24oreAtinewsIcesena/0022920-movimento-5-stelle-cesena-chiede- •Es -dei-ci 3di ni

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Senza requisiti guidava la holding del Comune: si dimette politico dell'Idv "Su di me scatenato un gioco al massacro ingiustificato, se mi hanno dato quel posto me lo meritavo", scrive su Facebook Davide Zagonara. E tra le proteste di alcune componenti del suo stesso partito, il sindaco di Faenza tra i responsabili della scelta "professionale" conferma: "La sua nomina frutto di un accordo tra i partiti di maggioranza. Che male c'è?"

di Enrico Bandini I Ravenna 128 maggio 2012

Si è dimesso Davide Zagonara. Il referente dell'Idv faentino e neo amministratore delegato della sri Aser (azienda di onoranze funebri di Ravenna e Faenza, totalmente controllata dalla spa Ravenna holding) ha abbandonato la sua poltrona. La decisione non deriva da un atto di autocritica, ma è scaturita in seguito alle pressioni politiche e mediatiche che si sono riversate sul trentatreenne esponente dell'Italia dei valori.

Zagonara ha scelto di spiegare il suo passo indietro in una lettera: "Chi voleva la mia testa —scrive- è accontentato: mi dimetto da amministratore delegato di Aser. Non lo faccio perché mi sento inadatto o inadeguato al ruolo, ma perché il gioco al massacro che si è scatenato su di me in

questi giorni mi impedisce di lavorare con la necessaria serenità".

Ha fatto troppo rumore, in tempi in cui piace la politica partecipata dal basso, nem'ffine fldudaha de r -ampodo taendno„ Poco ìpote. se -come ave,,a asscU a.to E Gasperon phgsd.gote d avenna ho

Zagonara awebbe avuto T)k) un "ruolo di predisposizione dei modelli organizzativi interni, di gestione dei rapporti coi fornitori" e le mansioni amministrative-contabili sarebbero rimaste di competenza della holding ravennate. Zagonara sulla prestigiosa poltrona dell'azienda di pompe funebri ci è arrivato direttamente paracadutato dall'alto e il suo nome è stato imposto anche ad altri esponenti del suo partito, che avevano sollevato da tempo forti dubbi sul curriculum del neo assunto.

Come gesto di dissenso Silvia Bandini, ex capogruppo nel consiglio comunale di Faenza per l'Idv, si era dimessa: un segnale chiaro al partito, per rimarcare l'esigenza di tracciare una linea di discontinuità con "un metodo che prevede che una serie di poltrone, di ogni grado e livello, comunali, provinciali, regionali, nazionali, siano oggetto di un terribile mercanteggio sottobanco fra i partiti, privo di ogni dignità". Ma Zagonara, da parte sua, non accetta di farsi immolare sull'altare dello scambio fra i partiti: "Non ci sto a fare da capro espiatorio per un sistema —dichiara nella sua lettera, così come invito a riflettere su chi improvvisamente viene folgorato sulla via di Damasco".

"La vicenda —prosegue- mi ha ferito profondamente: sono stato additato come il responsabile dei mali di Faenza e dell'Italia, insultato e denigrato. Per cosa? Non ho fatto nulla di cui rimproverarmi, ho accettato un incarico che mi è stato proposto e che ha avuto l'ok di amministratori autorevoli, quali i sindaci di Ravenna e Faenza e il presidente di Ravenna holding, dai quali ho ricevuto attestati di stima. Evidentemente, mi hanno ritenuto idoneo alla copertura di quel ruolo".

Le reazioni sul web al comunicato stampa di Zagonara sono divise fra chi loda "l'onestà del gesto" e chi invece attacca direttamente l'a.d. dimissionario: "Zagonara —scrive Antonio sul sito di faenzanotizie.it- aldilà delle tue considerazioni, che possono essere più o meno condivisibili, resta fermo un fatto essenziale in questa vicenda: hai un curriculum imbarazzante. Non avresti nemmeno dovuto accettare quell'incarico. Invece ti sei fatto fregare dall'occasione di trasformare il tuo impegno politico in un lavoro ben retribuito. Hai pensato: "lo intanto mi sistemo...", dimenticandoti che la politica va intesa come un servizio verso la propria comunità, non uno strumento per aiutare se stessi".

L'annuncio delle dimissioni di Davide Zagonara è salutato da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, come "una buona notizia, anche se il vero nocciolo del problema —ritiene Ancisi- è il sistema indecoroso delle nomine politiche nelle società di capitali possedute dai Comuni".

Ad essere in discussione, per il leader di LpR, non era Zagonara ma coloro che, avendo responsabilità politiche ed istituzionali, lo hanno scelto, sponsorizzato, designato e infine nominato con quel curriculum ad occupare un incarico manageriale estraneo alle sue competenze e stabilito per lui un compenso in denaro

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pubblico molto superiore al dovuto".

Tra costoro vi è anche Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza, il quale ancor prima che Zagonara lasciasse l'incarico si sentiva di rassicurare i suoi "cari amici di Facebook" scrivendo: "Molti di voi mi hanno giustamente evidenziato che sul territorio esistono certamente tanti giovani con curriculum ed esperienze professionali di qualità. Nessuno lo può negare. Però non potete neanche negare che in democrazia, gli amministratori di società pubbliche vengono nominati sulla base di intese politiche fra le forze che compongono la coalizione di maggioranza, fermo restando il necessario possesso delle attitudini richieste".

"Nel febbraio 2010 —prosegue il primo cittadino- quando raggiunsi con l'Idv l'accordo di coalizione elettorale per sostenermi alle elezioni, mi impegnai ad affidare a esponenti di tale partito, in caso di elezione di suoi rappresentanti in consiglio comunale, un assessorato e un incarico amministrativo in una società partecipata".

Nessun mistero ormai. Ecco da dov'è saltata fuori la nomina di Zagonara. Ma è proprio contro questa consuetudine di scambi tra i partiti, di cui non manca chi rivendica la legittimità alla luce del sole, che si scagliano coloro che vorrebbero rivoluzionare dalle fondamenta i meccanismi dell'azione politica. I grillini della lista civica Fatti sentire lanciano una raccolta di firme "per chiedere al sindaco che le nomine spettanti al Comune in società pubbliche vengano stabilite mediante selezione pubblica, sulla base di requisiti di competenza e professionalità".

Fa eco loro Silvia Bandini lanciando un invito ai vertici del suo ex partito: "Vorrei invitare Di Pietro e l'onorevole Silvana Mura, oltre a Gabriele Rossi (coordinatore Idv per la provincia di Ravenna ndr), a venire a Faenza in assemblea pubblica per spiegarci come si declinano, a livello locale, le linee guida ("Abbiamo proposto, presentando in Parlamento una apposita mozione, una procedura trasparente che consenta, sul modello di quanto avviene nel Parlamento europeo, di rompere la logica dei conciliaboli segreti tra i vertici dei partiti") tanto spavaldamente sbandierate a livello nazionale".

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press LITE 29/05/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

L navetta Bloccata in extremis la richiesta di una moratoria

People mover in bilico: avanti per un solo voto

Avrà probabilmente ragione il governatore Vasco Errani quando dice che Bologna deve vincere la sfida dell'ultimo mi-glio. E cioè deve smetterla di mettere in discussione le opere all'ultimo momento. Ma il pro-blema è che l'ultimo miglio du-ra talmente a lungo che su ogni singola infrastruttura non fa al-tro che ingrossare il partito de-gli scettici e dei critici. Paradig-matico in questo senso è quan-to sta succedendo al People mo-ver, Un'opera voluta addirittura dalla giunta Cotrerati e che ieri

Caso metrò Oggi in Comune la giunta approverà la delibera che chiede di riutilizzare i fondi

Come sarà Un rendering del People mover

ha rischiato di essere stoppata dal consiglio comunale. La ri-chiesta di una moratoria sull'in-frastruttura, chiesta dal Pdl do-po il pesante ridimensionamen-to del progetto dell'ateneo al Lazzaretto, è stata bloccata per un solo voto. A chiedere un ri-pensamento era stato il consi-gliere del Pdl Michele Facci. La richiesta non è stata ammessa ai lavori dell'aula per un solo voto. La richiesta del Pdl è stata votata anche dal Movimento Cinque Stelle. Il centrosinistra, nonostante i fortissimi dubbi di Sei e Idv sull'infrastruttura, ha tenuto per un pelo viste le as-senze nel gruppo del Pd. «Vista l'importanza dell'argomento — ha spiegato il consigliere Pd, Tommaso Petrella. riteniamo sia necessario che parli l'asses-sore Per questo chiediamo che l'odg venga mandato in com-missione».

Nel corso della giornata poi è intervenuto il responsabile Mo-bilità del Pd, Daniele Ara a riba-dire che «il People mover resta un'opera strategica» e anche il

vicepresidente della Provincia, Giacomo Venturi ha spiegato che «un collegamento veloce tra la stazione e l'areoporto ri-mane indispensabile». Ma nel fronte dei critici ci sono anche i sindacati. Da tempo è contrario il segratrio della Cgil, Danilo Gruppi («Ormai ho esaurito le parole») ma ieri ha espresso perplessità anche il segretario della Cisl, Alessandro Alberani. Oggi intanto è il giorno in cui il Comune approverà la delibera con cui mette fine al progetto del rnetrò e chiede al governo la rimodulazione dei 220 milio-ni di euro stanziati per il com-pletamento del servizio ferro-viario metropolitano e per il progetto di filoviarizzazione. Da quanto è emerso sarebbero aumentate le risorse inizialmen-te previste per il completamen-to dell'Sfm. Poi si attenderà la delibera del Cipe che recepisce la richiesta del Comune.

Ovo Romaninì 01ivioromanini.(cPresit

e RIPRODUZIONE RISERVATA

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pressunE 29/05/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

La delibera passa coi voti del cetrodestra

Meno Tarsu alle scuole private Alt di Sei e maggioranza in tilt

La maggioranza di Palazzo d'Accursio si divide ancora sulla scuola. La giunta ha promosso l'equipara-zione delle materne private a quelle pubbli-che in relazione al pa.- gamento della Tarsu.

Sei è contraria e non ha partecipato al voto, mentre l'opposi-zione di centrodestra ha votato con Pd e Idv.

A PAGINA s Far:addì

Comune I rifiuti si 9agheranno solamente in base al numero degli a u -i i, senza distinzioni

Meno male che il Comune di Bologna ha chiuso nei gior-ni scorsi la complicata verten-za con i sindacati sul tema. dei precari delle scuole del -- l'infanzia Innanzitutto per il bene dei lavoratori che ver-ranno assunti almeno per il prossimo anno dall'Asp Iri-des ma anche per la tenuta. della stessa maggioranza che governa Palazzo d'Accursio. Se questa partita non fosse stata risolta positivamente ben altro impatto avrebbe avuto infatti quello che è suc-cesso ieri a Palazzo d'Accur-sio. La, giunta ha infatti deci-so di abbassare la tassa sui ri-fiuti alle scuole private e que-sta. scelta ha mandato in tilt la maggioranza perché i quat-tro consiglieri di Sinistra e Li-beit à non hanno votato la de-libera che ha avuto i voti in-vece di Pd, Idv, Pc1.1 e Lega. Nord (astenuto il Movimen-to Cinque Stelle). Anche se stiamo parlando di un tema specifico come la tassa dei ri-fiuti il tema assume e avreb-be potato assumere ancora di più a vertenza aperta un si-gnificato politico e simbolico molto importante. «Succede nelle migliori famiglie di ave-re opinioni diverse» ha spie-gato il presidente della com-missione Istruzione, MirCO Pieralisi della lista Vendo-la-Frasca.roli. Sinistra e Liber-tà aveva infatti proposto di. correggere la delibera nella riunione della commissione ma la proposta non è stata raccolta dalla giunta.

La norma portata in aula ie-ri dalla vicesindaco Silvia

ne era guidato dal commissa-rio Anna Maria Cancellieri so-lo per gli istituti pubblici era così mentre le private pagava-no i rifiuti a seconda della metratura, «Avevamo chie-sto una modifica ha, spie-gato Pieralisi — per distin-guere tra scuole dell'infanzia convenzionate, che effettiva-mente coprono una doman-da che Stato e Comune non riescono a coprire, e le scuo-le private di ogni ordine e

grado, dove iscriversi è una scelta precisa. Que- ste scuole, dove lo spa- zio è impor- tante, produ- cono legitti- mamente uti- li e la delibe- ra Cancellieri andava man- tenuta».

Con ogni probabilità quanto è suc- cesso ieri in aula non pro- durrà altre conseguenze politiche ma verrà messo agli atti co- me uno dei. tanti segni di distinzione

del secondo partito della coa-lizione. Per la giunta si è trat-tato di una scelta di «equità», ma non ha convinto Sei che resta perplessa. Il tema delle scuole private resta uno dei temi chiave del mandato. Per-ché, nonostante l'accordo ponte con i sindacati, la dire-zione di marcia della giunta Merola verso una profonda modifica del sistema di ge-stione dei servizi educativi re-sta obbligata.

OMo Romanini Olil,i0.TOManíni@res,it

Materne Bambini alla scuola gestita dalla coop Azzurra in via della Beveraro a destra il vicesindace Silvia Giannini a, sette, il consigliere di Sei Urge Pieralisi

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Tarsu alle scuole private, la maggioranza va in tilt Sei contro il taglio: no all'equiparazione al pubblico

Giannini prevede l'equipara-zione delle scuole pubbliche e private per quei che riguar-da il pagamento della Tarsu, che viene legata al numero degli alunni. In precedenza, in -virtù di un regolamento approvato quando il Comu-

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Santa Lucia avrà bancarelle ecologiche Concorso per il resi restyling del mercatino

Un concorso per rifare il look al mercatino di Santa Lucia. Ascom e Co.Fi.Bo, l'associazione dei fieristi bolognesi, sono a caccia di idee per rinnovare gli stand della fiera natalizia al Portico dei Servi. Il bando

rivolto ad architetti e ingegneri iscritti ai rispettivi ordini — resterà aperto fino al 15 giugno. Se tutto andrà secondo i tempi, i frutti del resyling si vedranno nel Natale del 2013. L'obiettivo è rendere più attraenti, omogenei e ordinati i banchetti della fiera, che dovranno essere disposti in maniera più razionale e costruiti con materiali di riciclo, semplici da montare e a basso consumo. Il tetto massimo di spesa per il rifacimento è di 150 mila curo, in parte a carico degli espositori, in parte a carico di sponsor pubblici e privati (ancora da individuare). «In un momento in cui il centro sembra essere abbandonato al suo destino, non

stiamo a piangere ma ci rimbocchiamo le maniche», ha detto il presidente di Ascom Enrico Postacchini. Pier Giorgio Giannelli, presidente dell'Ordine degli Architetti, che collabora all'iniziativa, ha aggiunto: «Il concorso è lo strumento migliore per riqualificare l'area, perché garantisce trasparenza e meritocrazia». La giuria sarà coordinata dall'architetto Massimo Tosa Gbini, da Cannelli e da Francesco Evangelisti, responsabile comunale della Tutela e Gestione del centro storico. Per conto di Palazzo d'Accursio, ci sarà anche l'assessore al Commercio Nadia Monti, Al primo classificato andranno 4 mila euro, 2 mila al secondo e 1.5o0 al terzo. Le informazioni per partecipare si trovano sul sito: concorsLarchibo.it/santalucia,

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LineNesta L'ex assessore torna ad attaccare i costi della politica comuna e: nel mirino stavolta i r --torsi per i giorni d avoro persi

Ricco) Amorosi: «Doppi stipendi ai consiglieri» 11 titolo Exclusivo, Casta senza

vergogna, doppi stipendi ai politici italiani forse era un po sopra le ri-ghe. Ma di certo l'inchiesta. per il si-to intemet Affari italiani fatta in tandem da Antonio Amorosi, ex as-sessore e oggi fustigatore della poli-tica, e dal consigliere comunale del Pdll Lorenw Tomassini qualche ri-flessione la potrebbe produrre. I due hanno scoperto che solo nel 2011 il Comune di Bologna ha dovu-to pagare circa 300 mila euro per rimborsare i consiglieri comunali per i giorni persi sui lavoro a causa dell'impegno istituzionale. Intendia-moci: non c'è nulla di illegale e nul-la di nuovo pecchi quel rimborso viene erogato in base ad una legge del 2000. Solo che questa legge, co-me molte altre, non è conosciutissi-ma. E in tempi di altissima attenzio-ne contro gli sprechi della politica

può far storcere il naso a qualcuno sapere che oltre ai gettoni di presen-za gli eletti percepiscano anche lo stipendio. Il tema però non è così semplice perché c'è anche da dire che senza questa legge sarebbe effet-tivamente un problema per una per-sona con uno stipendio normale fa-re politica visto che con i soli getto-ni si fa fatica a far quadrare i conti.

L'elenco di chi percepisce il «dop-

111 conto salato Solo nel 2011 Palazzo d'Accursio ha dovuto pagare circa 300 mila euro Nessun illecito, il compenso viene erogato in base ad una legge del 2000

pio stipendio, è molto lungo per: il semplice fatto che sono molti i di-pendenti pubblici o privati in politi-ca. Un diritto di cui .beneficiano le-gittimamente anche gli esponenti del Movimento Cinque Stelle sem-pre agguerritissimi contro i privile-gi della politica. Qualche esempio? li Comune ha speso 4.30o curo per il rimborso del consigliere gridino Marco Piazza per i mesi di s-ettern- bre e ottobre che non ha potuto fare alla Zucchetti Axess Sila e ha speso 2.492 curo per il rimborso di:Federi-ca Salai relativo alle assenze dai la-voro del periodo giugno-settembre dalla Decor Line. Nelle carte raccol-te da Tomassini ad Amorosi ci sono i rimborsi passati per Salvatore La-canna e dell'ex capo di gabinetto Marco Lombardelli, assunti dal par-tito e di Siriana Suprani assunta a suo tempo dalla Fondazione Gemi- All'attacco Anlonlo Amorcr:A

sci. Tra gli ex consiglieri comunali l'articolo pubblicato su Affari Italia-ni cita i casi di Gianguido Naldi ora consigliere regionale e ai tempi di-pendenti della dai e di Serafino D'Onofrio che avrebbe avuto un rimborso complessivo di circa 73 mila euro per un periodo di due an-ni. Tra gli attuali consiglieri in cari-ca Affari italiani citai casi degli in-segnanti Sergio Lo Giudice (Pd) e Mimo Pieralisi (Sei) e della neoelet-ta Daniela Torci (Pd), dirigente sco-lastica, È bene ribadire che tutte queste persone usufruiscono sem-plicemente di un diritto. Ma di sicu-ro qualcosa di meglio si potrebbe fa-re e chissà se tra le tante mali arriva-te al ministro Pietro Giarda alle pre-se con la spendind review ce n'è an-che qualcuna che consiglia una ri-formulazione di questa legge.

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1- a maggior a trema sulla navetta E I ,isei: «Non è neppure omologata> Aeroporto-stazione: il Pd chiede lumi alla giunta, dubbi dei sindacati di LUCA ORSI

IL PDL in Comune chiede alla giunta di «sospendere l'esecuzio-ne del progetto» del peopie .mover. «Non di rinunciare», precisa Mi-chele Facci. Che, però — dopo la rinuncia dell'Università a comple-tare le facoltà del Lazzaretto, do-ve era prevista una fermata della navetta stazione-aeroporto —«una pausa di riflessione è inevitabile». L'ordine del giorno con la richiesta del Pdi viene respinto dal consiglio comunale, ma di un solo voto: le numerose assenze fan-no tremare il centrosini-stra. Il Pd (nonostante i dubbi di Sei e Idi') riesce di un soffio a deviare l'odg de Pdl in commissione. Ma, con Tommaso Petrella, avverte l'a giunta: «Vogliamo sapere che co-sa propone come alternativa», vi-sto il radicale cambio di prospetti-ve per l'area del Lazzaretto. Di cui il progetto specie dal punto di vista della sostenibilità econo-mica — dovrà tenere conto. Una frenata decisa viene anche dai sindacati. «Se ci sono incertez-ze— commenta a Radio Tau Ales-sandro Alberani, segretario della

Cisl — è meglio ri-pensare il tutto e fa-

re un nuovo progetto, tenendo conto dei nuovi

dati: passeggeri diminuiti al Mar-coni, il ritiro dell'Università dal Lazzaretto...».

ANCHE Danilo Gruppi, segreta-rio della Cgil, invita a fermare tut-to. «In tempi non sospetti — af-ferma, sempre a Radio Taro — ave-vo avanzato grandi perplessità, perché ero convinto che il collega-mento» fra stazione e aeroporto «potesse essere realizzato con il Servizio ferroviario metropolita-

IL CONSIGLIERE P01 «Si rischia grosso Proprio come per il Civis» Gruppi: «Ripensare tutto»

no e non con un'opera costosa su cui ci sono ancora tutt e le inco-gnite sui conti e sulla non esposi-zione del Comune». Ora si aggiun-gono ragioni in più «per ripensa-re a quella scelta».

IL PDL, intanto, agita lo spettro di un caso Civis bis. Dal documen- to di approvazione in linea tecni-

ca del progetto esecutivo del Co-mune, del 9 febbraio 2012, spiega Marco Lisci (nel tondo), capo-gruppo pdl a Palazzo d'Accursio, «emerge come il sistema tecnologico deve essere oggetto di venfica e appro-vazione ai fini della sicurezza e della Jimzionaltà trasportistica, da parte del ministero delle infraszaiture e dei trasponi». Insomma,: a tutt'oggi, avverte Li-sci, «esiste solo il nulla osta tecni-co ai fini della sicurezza sulle sole opere civili e il parere favorevole sul solo progetto delle opere di si-stema e impiantistiche. Tradotto: «Manca l'omologazione del siste-ma in merito alla sicurezza, alla prevenzione incendi e 'autorizza-zione all'esercizio». Come prassi, l'omologazione avverrà sulla base di quanto determinalo dalla Com-missione sicurezza, nominata dal ministero ad inizio lavori. «Questo — commenta Lisci —vuol dire che c'è il serio rischio che accada quanto accaduto per il Civis. Cioè che ci dicano che il mezzo non è idoneo a circolare, con la differenza che con il Civis ci sono rimaste delle banchine che in qualche modo vengono uti-lizzate, qui ci rimangono dei pilo-ni di cemento alti sette metri».

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il Resto del Carlino

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IN CONSIGLIO IL PD APPOGGIATO DA PDL, LEGA E CIVICI

La sinistra si spacca sulla Tarsu per le scuole private IL COMUNE abbassa la tassa sui rifiuti alle scuole private e la maggioranza di centrosinistra fa crac, mentre Pdl e Lega votano a fianco di Pd e idv. Le modifiche al regolamento Tarsu, approvate ieri in Consiglio comunale, non sono passate senza scossoni. La li-sta Vendola-Frascaroli, forza del centrosinistra, ha manifestato «perplessità» sul provvedimento e alla fine ha finto mancare il pro-prio voto. Quattro consiglieri del gruppo hanno optato per il non voto, mentre si sono astenuti i due esponenti del Movimento 5 Stelle in quel momento in aula. «Succede nelle migliori famiglie avere opinioni diverse», minimiz-

za il presidente della commissio-ne Istruzione Mirco Pieralisi (Vendola-Frascaroli), ma di fatto la correzione proposta in commis-sione dalla sinistra della coalizio-ne non è stata raccolta e si è arriva-ti al voto difforme in aula. La nor-ma portata in aula dalla vicesinda-co Silvia Giannini prevede l'equi-parazione di scuole pubbliche e private per il pagamento della Tarsu, legata al numero di alunni. Prima invece le private pagavano i rifiuti a seconda della rnetratura. Il provvedimento è così passato in pochissimi minuti con 28 sì del Pd, del Pdl, della Lega e del civico Stefano Aldrovandi. Ha vo-tato a favore anche il sindaco Vir-ginio Merola.

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il Resto del Carlino

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Ancora polemiche sul tram sopraelevato. L 'Odg contrario non passa per un solo voto in Consiglio

TI People mover rischia lo stop il Pd alla giunta: "Fate chiarezza"

LA MAGGIORANZA trema sul People Mover. Il centrosinistra ha respinto ieri, con un solo voto di scarto, l' odg del Pdl che chiede-va di "sospendere" l'opera. E il Pd ora chiama la giunta in commis-sione per capire come farà a far tornare i conti al Lazzaretto, dove l'Ateneo ha cancellato il terzo po-lo universitario e dove era previ-sta una fermata della navetta.

BIGNAMI A PAGINAV

Il Pd alla giunta: ora chiarezza sul People mover In consiglio comunale respinto per un solo voto odg delPd1per sospendere l'opera

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FACCI Il consigliere Pdl Michele Facci ha presentato un odg per chiedere la sospensione del People mover, respinta da Pd, Sel e Idv per un voto

FINZI La presidente della Marconi Express, Rita Finzi, incalza: "I dubbi non aiutano gli investitori che stiamo cercando, e nemmeno le banche"

SILVIA BIGNAMI

LA MAGGIORANZA trema sul People mover. L'ordine del gior-no presentato dal Pdl p er chiede-re una "sospensione" dell'opera, dopo che l'Ateneo ha cancellato il terzo polo universitario al Lazza-retto, viene bocciato in consiglio comunale per un solo voto. Non basta. Ora è lo stesso Pd a chiede-re conto alla giunta di come cam-bi il piano di so stenibilità econo-mica dell'infrastruttura, dopo che è saltato tutto l'indotto previ-sto nella stazione intermedia del-la navetta, proprio al Lazzaretto. L' o dg è stato spedito in commis-sione. «Vogliamo sapere dalla giunta qual è l'alternativa al polo universitario», avverte il consi-gliere Pd Tommaso Petrella.

È sempre più in salita la strada del People mover. La giunta, fi-nora, ha dichiarato divoler anda-re avanti con la costruzione della navetta aeroporto-stazione, ma gli ostacoli si moltiplicano. Oltre ai dubbi sull'assetto societario, con Palazzo d'Accursio a chiede-re che Tper (l' exAtc) detenga non più del 25% delle quote di gestio-ne dell'opera (per evitare che il ri-schio di impresa ricada sulle cas-se comunali), ora la cancellazio-ne del terzo polo del Lazzaretto,

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Zases;smìbl3;à ceem .usúca

deciso dall'università, rende an-cor più fragile l'equilibrio econo-mico dell'opera. Ieri, a mettere il dito nella piaga, è stato il consi-gliere Pdl Michele Facci, che ha presentato un odg per chiedere una "moratoria" sul People mo-ver, in attesa di analizzare bene l'impatto economico della ri-nuncia dell'Ateneo al Lazzaretto sull'infrastruttura.

Il Pd, che contava ieri numero - se assenze compresa quella del capogruppo Sergio Lo Giudice,

La navetta People Mover

risponde proponendo di riman-dare l' odg alla discussione in commissione, ma la mozione Democratica, sostenuta anche da Sel e Idv, passa per un solo vo-to: 14 a 13. Un brivido, con Da-niele Ara, responsabile mobilità del Pd, costretto a ribadire più tardi, con una nota, che peri De-mocratici «l'opera resta strategi-ca». Intanto però si alza la voce di chi vorrebbe rivedere l'opera. Ie-ri mattina il segretario della Cgil D anilo Gruppi ha ribadito ai mi-

crofoni di Radio Tau le sue per-plessità: «Sul People mover ho quasi esaurito le parole. La vicen-da del Lazzaretto aggiunge altri elementi che dovrebbero indur-re a rip ensare la scelta di realizza-re quella navetta». Stesse parole del leader Cisl Alessandro Albe-rani: «Non mi convinceva sin dal-l'inizio, ripensiamoci».

Dubbi che innervosiscono sempre di più Marconi Express (la società di cui fa parte il Ccc, vincitrice dell'appalto per la co-

struzione dell' opera) che attende l'esito della trattativa tra Tper e Ratp, la società di trasporti pari-gina intenzionata a entrare con quota di maggioranza nella ge-stione del People mover. «Certa-mente questi ripensamenti non aiutano gli investitori, e nemme-no le banche - ragione Rita Finzi, della Marconi Express -. È ora che il Comune si muova. Non solo con le dichiarazioni, ma anche coi comportamenti».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 5 11Pdallatunta: or chianyza sulPeople rnover

LaGualtierilanciailoolossoregionale uninficuAsadadRIERomagualloda

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Sconto Tarsu alle private, maggioranza divisa Il Comune di Bologna abbassa la tassa sui rifiuti alle scuole priv-ate e la maggio-ranza di centrosinistra si divide, men-tre P0 e Lega votano a fianco di Pd e Idv. Le modifiche al regolantento 'Far-si', approvate in Consiglio comunale, non sono passate senza scossonl. La Sta VendOla-FraSCarOli, seconda forza del centrosinis tra, ha manifestato tutte le proprie «perplessità» rispetto al prov-vedimento e alla fine ha fatto mancare

proprio voto, Quattro consiglieri co-munali del gruppo hanno optato per il non voto, mentre si sono astenuti i due esponenti del Movimento 5 si:elle in quel inomento in aula. «Succede nelle migliori famiglie a-vere opinioni diver-se», ininintizza il presidente della. COM-missione Istruzione Mirco Pieralisi (Vendola-Frascaroli), iria. di fatto la. cor-rezione proposta in commissione dalla sinistra della coalizione non è stata rac-colta e. cosi si è arrivati al voto difforme in aula. Di cosa si tratta. La norma por-tata in aula dalla tiicesindaco Silvia GnnInini prev-ede l'equiparazione scuole pubbliche e pritiate per quanto riguarda il pagamento della 'Farsu, lega-ta al numero di alunni. in precedenza, in virtù di un regolamento approvato ai ternin del COnnEliSSafin Anna Maria Cancellieri, solo per gli istituti pubblici era così, mentre le private pagavano i rifiuti a seconda della metratura. «Ave-‘,rarno proposto una modifica- racconta Pieralisi- per distinguere tra le scuole dell'infanzia convenzionate, che effetti-vamente coprono una domanda che Stato e Comune non riescono a coprire, e le scuole private di altro ordine e gra-do, dov-e iscriversi è una scelta. precisa. Queste scuole, dove lo spazio è impor-tante, legittimamente producono utili e la delibera Cancellieri andava mante-nuta». L'amministrazione però ha tira-to dritto, adducendo «una equità. che io irti perirtetto c:ontestare nel ine.rito», racconta ancora Pieralisi. La spaccatu-ra coiriunque era nell'aria, tanto che nè la relatrice (la vicesindaco Silvia Gianni-

nè altri esponenti del centrosinistra hanno ritenuto di intervenire sull'at•go-inerito. Il provvedimento è così passato in pochissiini minuti con 28 sì del Pd, del Pdl, della Lega. e del civico Stefano Aldmvandi

Pagina 1 EmIlla Rornagna

kka. Poaple Mayer, la frenata dei Pti

laRegiane allarme agricoltura

-

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rUnità

Emilia Romagna

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Rainieri: «La Lega Nord è pronta per ripartireN

APERTO UN CONTO CORRENTE

Iniziativa pro terremotati del gruppo Pdl in Regione

«Dando corso all'impegno as-sunto dal Gruppo assembleare Pdl di intervenire tempestiva-mente in aiuto dei cittadini delle province dell'Emilia, colpiti dal devastante evento sismico del 20 maggio scorso, ho provveduto ad aprire un conto corrente p res - so la filiale Unicredit di viale Al-do Moro, 20 a Bologna».

L'iniziativa, è del consigliere regionale e presidente del grup-po consiliare del Pdt in Regione,

Luigi Giuseppe Villani. «Il conto corrente è intestato

a: Gruppo assembleare Pdl, Re-gione Emilia-Romagna, IBANIT 12 02008 02460 000102093052. All'iniziativa hanno aderito i consiglieri regio-nali, i senatori e i deputati del Pdl eletti nella nostra regione. Il Gruppo regionale invita gli eletti negli enti locali, i militanti, gli iscritti, i simpatizzanti e gli elet-tori del Pdt in Emilia-Romagna

ad aderire alla campagna di rac-colta fondi, della quale verrà da-ta ampia divulgazione da parte delle strutture territoriali del partito e della quale il Gruppo regionale, nella persona del Pre-sidente, garantisce riguardo a trasparenza, informazione e buon fine. In considerazione de-gli ingenti danni prodotti dal si-sma, che ad una prima stima ani-montano a svariate centinaia di milioni di euro, riteniamo che concorrere fattivamente a ga-rantire un'immediata disponibi-lità finanziaria alle popolazioni terremotate sia quanto mai utile per consentire un pronto avvio dei lavori di ristrutturazione de- gli immobili lesionati e di rico- ., struzione degli edifici distrut-ti». •

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Rainieri: «La Lega Nord

tpronta per ripartire._

P) IL CONSIGLIERE COMUNALE ALL'ATTACCO

lotti: «Sui conti il sindaco chiarisca»

«Dopo l'uscita dell'ex commis-sario Ciclos i sui conti risanati, preoccupano i silenzi del sinda-co: è davvero tutto a posto? Si assume il primo politico di Par-ma ogni responsabilità futura su debiti e dissesto?»

Il consigliere comunale Mas-simo lotti del Partito democra-tico scrive al sindaco Pizzarotti.

«Sono passati quattro giorni dalle sorprendenti dichiarazioni dell'ex commissario CiPlosi, con le quali affermava che i conti co-munali sono a posto e sotto con-trollo e gli allarmi infondati - continua lotti - A questo punto pare altrettanto sorprendente il

silenzio del s indaco sul tema. Pa-re forse superfluo rammentare che l'accettazione senza rilievi o eccezioni da parte di chi governa la città, equivale d'ora in poi ad una piena assunzione di respon-sabilità ella situazione dei conti comunali. Ogni altra situazione deficitaria a questo punto sarà da ritenersi dovuta per effetto delle decisioni della nuova am-ministrazione».

lotti chiede al sindaco fare chiarezza sugli «stipendi»: quel-li di «maggio sono stati pagati, ma la crisi di liquidità si rende pù grave dal mese di giugno. Riu-scirà a far fronte agli impegni

retributivi, o sarà costretto a fer-mare altri pagamenti contrat-tualmente dovuti?»

Quindi lotti pone altre do-mande: «Il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, annunciati da Ciclosi, ma colpevolmente non riconosciuti nel consuntivo 2011, ci sono o non ci sono? Con il taglio di quali risorse saranno coperti? Intende avviare azioni di respon-sabilità nei confronti di chi ha prodotto eventuali nuovi debiti a bilancio? E' proprio infondata la crisi di liquidità, ora ridotta a soli 22 mil. di euro? E' da ritenersi tutto a posto tenendo conto che ogni mese servono più di 18 mil, per compensare costi fissi e che le potenziali entrate sono sempre più a rischio? Allora non c'è ri-schio che a giugno ci si veda co-stretti a pagare o gli stipendi o i fornitori? i fondi ex metro come sono stati utilizzati sinora e come, in totale mancanza di trasparen-za, sono stati nel frattempo de-stinati ad altre spese?».

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COMUNE LETTERA APERTA INVIATA AL PRIMO CITTADINO

I giovani dell'Idv a Pizzarotti. «Mettere in sicurezza le scuole» «Come primo atto amministrativo controllare tutti gli edifici pubblici»

Un gruppo di giovani dell'Uv scrive al sindaco di Parma chi le scrive sono i ragazzi dell'Ido di Parma per chiedere che tra i suoi primi atti amministrativi ci sia «la messa a norma ed il controllo strutturale di tutti gli edifici pub-blici, con particolare attenzione alle scuole, edifici universitari e biblioteche».

Il giovani dell'Idv, che firmano la nota, si congratulano con Piz-zarotti per la sua elezione a ain-daco: «Questa scelta da parte del popolo parmigiano rappresenta senza dubbio un evento di svolta per il futuro della nostra città. I suoi programmi di governo han-no diversi punti di contatto con i nostri; e quindi la realizzazione degli stessi è per noi motivo di compiacimento, indipendente-mente da chi li realizzi. Essendo a conoscenza del fatto che il dia-

logo e la trasparenza sono punti prioritari dei suo programma, siamo sicuri che accetterà di buon grado qualsiasi forma di dialogo, compresa questa lettera. E' augurandole buon lavoro che ci permettiamo di "consigliarle" da dove iniziare. Ed è precisa-. mente da pagina 50 dei suo pro-gramma, in cui si parla di messa a norma degli edifici scolastici in materia di norme antisismiche».

«La vera rivoluzione è la nor-malità - scrivono i giovani del-l'Idv E normalità è anche :fre-quentare gli edifici universitari senza timore di una scossa lieve di terremoto, senza improbabili e poco rassicuranti evacuazioni rigorosamente effettuate dopo ogni scossa (come successo in oc-casione dei terremoti di gennaio) o essere tranquilli quando si la-sciano i propri figli a scuola».

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PO press unE

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Prioritario mettere a norma tutti gli edifici pubblici GRUPPO GIOVANI IDV DI PARMA Caro Sindaco, chi le scrive sono i ragazzi dell'Idv di Par-ma. Ci tenevamo a scriverle questa nostra (prima) lettera, innanzitutto per congra-tularci con lei per la sua elezione a Sin-daco: questa scelta da parte del popolo parmigiano rappresenta senza dubbio un evento di svolta per il futuro della nostra città. Come Lei sa, i suoi programmi di governo hanno diversi punti di contat-to con i nostri; e quindi la realizzazio-ne degli stessi è per noi motivo di com-piacimento, indipendentemente da chi li realizzi. Essendo a conoscenza del fatto che il dialogo e la trasparenza sono punti primari del suo programma, siamo sicuri che accetterà di buon grado qualsiasi for-ma di dialogo, compresa questa lettera. E' augurandole buon lavoro che ci per-mettiamo di "consigliarle" da dove ini-ziare. Ed è precisamente da pag 50 del Suo programma, in cui si parla di messa a norma degli edifici scolastici in mate-ria di norme antisismiche. Ci piacerebbe quindi che tra i suoi primi atti ammi-nistrativi ci fosse la messa a norma ed il controllo strutturale di tutti gli edifici pubblici, con particolare attenzione alle scuole, edifici universitari e biblioteche. La vera rivoluzione è la normalità! E nor-malità è anche frequentare gli edifici uni-versitari senza timore di una scossa lieve di terremoto, senza improbabili e poco rassicuranti evacuazioni rigorosamente effettuate DOPO ogni scossa (come suc-cesso in occasione dei terremoti di gen-naio) o essere tranquilli quando si lascia-no i propri figli a scuola. Sicuri di aver ricevuto la Sua attenzione, e augurando-le ancora Buon Lavoro, le porgiamo i no-stri saluti.

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

TRAPARENSA Via libera alla mozione del grillino Matteo Olivieri, ma con tre importanti riserve

Il Comune casa di vetri "appannati" Problemi su cletermir e , blando delle partecipate e curricula dei nominati dì LUCA SOLA

' l Comune una "casa di vetri"? Sì, ma perlomeno appannati. Il

consiglio comunale di Reggio ha infatti approvato all'unanimità la mozione presentata da Matteo O-livieri (Reggio 5 Stelle) che impe-gna il Municipio alla maggiore trasparenza offline, Tutto bene, dunque? in parte, perché le deter-mine dirigenziali non rimarran-no pubblicate per più di 15 giorni, il curriculum di chi è stato nomi-- nato dal sindaco potrà essere pub-blicato solo prev io via libera, e i bilanci delle partecipate saranno visibili solo dal 2014, Subito dopo l'estate una commissione invoca-ta dal grillino proverà ad abbatte-re queste ultime resistenze, ma le speranze non sono molte,

«La mozione che ho presentato - ha spiegato Olivieri neil.a presen-tazione del documento mira alla trasparenza assoluta degli atti, dei documenti e delle informazio-ni del Comune. Essa è stata autoe-mendata grazie al contributo di numerosi consiglieri comunali di opposizione e di maggioranza, in un lavoro di squadra che porterà indubbi benefici per il controllo dei cittadini sull'istituzion.e». Ma i toni concilianti sono cambiati dopo il parziale stop alla mozione intimato dall'assessore Filomena De Sciscio (Idv).

I paletti dell'Italia dei Valori L'assessore De Sciscio ha prima

elogiato la mozione, ma ha poi ti-rato il fren o sulla sua integrale ap-plicaziOne,

«Provvederemo prossimamente a pubblicare i curricula di quanti sono nominati dal sindaco presso le società partecipate» ha affer-mato, specificando però che que-sto avverrà solo «una volta ottenu-to il consenso degli interessati». Rispetto alle determine dirigen-ziali, «è in fase di implementazio-ne il nuovo software che da giugno ne consentirà la pubblicazione

all'Albo pretorio on-line sul sito dell'Amministrazione per una du rata di 15 giorni, come previsto dal Garante per la protezione dei dati personali». E per quanto riguarda il bilancio delle partecipate: «Sa-ranno «resi disponibili sul sito a partire dal 2014, quando diverrà obbligatoria la predisposizione del. bilancio consolidato a seguito della sperimentazione delle dispo-sizioni sulla contabilità».

44S1 torna h Commissione» «In. questo modo si rischia di ri-

petere gli errori del passato - ha re-plicato Olivieri nella dichiarazio-ne di voto -: ma tanto prima o poi il Comune sarà costretto a fare quel-lo che è scritto nella mozione».

Ed è quindi entrato nel partico-lare delle questioni sollevate dall'assessore. Per quanto riguar-da le determine di impegno di spe- sa, «è assurdo lasciarle online solo 15 giorni visto che riguardano questioni la cui validità ammini-strativa può durare anni. Addirit-tura gli effetti dell'atto possono durare decenni. Quindi mi sem-bra una cosa illogica, anche per-ché quei documenti non contengo-no nulla di particolare e di così personale».

I-Ta definito poi «incomprensibi-le» il fatto che i bilanci delle par-tecipate «vengano pubblicati sul sito del Comune solo dal 2014. E non è vero, come afferma l'asses-sore, che si possono già da ora sca-ricare liberamente dal sito della Camera di Commercio: l'accesso è a pagamento».

Per questo il grillin.o ha annun-ciato che chiederà presto la corwo-cazion.e della Commissione di Controllo e Garanzia «per ridiscu-tere di questi temi» e vedere come

Il consigliere comunale grillino Matte° Olivieri; a

lato, una immagine del consiglio comunale dì ieri

eliminare «le problematiche solle-va te. Marcheremo stretto sull'at-tuazione della mozion.e: son.o in-fatti convinto che tutto possa esse-re fatto se non domani, già dopo-domani»,

»Controllo da patte dei cittadini» Per Oliv ieri l'utilizzo del denaro

pubblico d.eve avvenire sempre in maniera «oculata e trasparente». Attraverso gli strumenti della mo-derna tecnologia come internet è possibile oggi arrivare «alla mas-sima pubblicità su ogni atto o elar-gimento di denaro pubblico e mo-vimento degli stessi all'interno della pubblica amministrazione», Questo può stimolare i pubblici amministratori «a una gestione più oculata, parsimoniosa e tra-sparente del denaro pubblico e delle istituzioni», Al tempo stesso rende i cittadini «più partecipi al-

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

la vita pubblica stimolando il loro controllo sugli eletti e i funzionari pubblici».

i punti cardine della mozione Ma cosa prevede nel dettaglio la

mozione? Tra le novità più impor-tanti che vengono introdotte vi è appunto la pubblicazione deil.e de-termine dirigenziali di impegno di. spesa, cioè gli strumenti con cui il Bilancio comunale si traduce in azioni concrete. Offline anche i curricula formativi professionali di tutti i nominati dal sindaco, previa autorizzazione. Viene poi previsto il monitoraggio delle au-to blu, e la possibilità di vedere non solo gli stipendi ed emolu-menti di tutto il personale politi-co, ma anche l'elenco dei benefit del personale politico e ammini-strativo comprensivo di rimborsi spese e dettagliato per attività ge-neriche svolte. Sarà quindi possi-bile monitorare le presenze dei consiglieri comunali alle sedute del Consiglio e delle Commissio-ni, così come sarà possibile vedere i dettagli di spesa annuali dei bud-get a disposizione dei Gruppi con-sigliari e della Presidenza del Con-siglio. Verrà quindi introdotta un'apposita sezione del sito web del Comune che riporterà l'intera cronistoria amministrativa delle opere pubbliche più importanti, con i relativi atti. Per analizzare dati riassuntivi dei bilanci delle partecipate, se rimangono i. palet-ti piantati dalla De Sciscio, biso-gnerà invece aspettare 112014.

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oro. Soprattutto, pe- preoccupam gli ana-

10 stallo strategico inP cui sembra trovarsi la soeretà 9 aire corto non :è u

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

nal i L'Italia dei Valori all'attacco dell'amministrato delegato Roberto Garbati

«Supponente arroganza dei dirigenti» Appello alla politica reggiana: «Faccia pesare il suo ruolo»

)blend per I- . uri articolo di

t di Aiiilanc Finariza in-fatti si parla dei "numero-i nodi da sciogliere," della ocietà. "Il dato di fatto è

;ho il titolo i•en e calato di oltre il 2,1°/0 nelle ultitne due settimane e la cosa più preoccupant-e è, che Fu-tility guidata da Roberto 13azzano ha di fronte a st numerosi nodi da scioglie-re" si legge sul quotidia-no,

"Il gruppo to dalla fttsio

municipalizzate di Tori-Genova, Parma, Pia-

Reggio Emilia lavo Finanza -

chiuso la prima trimestra-le con utili in calo da 93,7 a 55 milioni e con una ero-

Ara dell'indebitamento finanziario netto dai 2,6 iniliardi di fine 2011 ai 2,9 (lel 31 marzo 2012", "Una vOCe di bilancio molto preoccupante, spiega A-xia Research, visto che la società ha palesato un'ero-sione del capitale circo-

ormai sempre più pale-«,k,,; se la supponente arro-ganza di un gruppo dirigente che non riconosce più il ruolo sociale di iren e dei propri a-zionisti pubblici, credendo per di più di sanare l'ormai evi-dentissimo spread con un co-smetico e risibile acquisto dia-zioni. dell'azienda». Lo denun-cia Francesco Fantuzzi, dipar-timento Economia e Finanza Idv Emilia Romagna, sulla multintility da settimane nel-la bufera per questioni come il compenso dei dirigenti, lavori appaltati ad imprese in odore di mafia, bollette pazze sul te-leriscaldamento.

«La chiusura dell'affare Edi-sonEdipower, con il relativo far-dello debitorio, e le prime di-chiarazioni sul tema rappresen-tano una risposta piuttosto e-splicita da parte degli ammini-stratori di Iren alle istanze a-vanzate dalla politica reggiana, delle quali siamo stati peraltro buoni ma inascoltati precurso-ri» spiega Fantuzzi..

E sottolinea che l'ad Garbati a fronte della richiesta di una si-gnificativa riduzione dei com-pensi a consiglieri. e dirigenti (che Idv vorrebbe agganciare a precisi criteri economici e so-ciali) ha «replicato assumendo, novello superman, anche la ca-rica di presidente Edipower (partecipata da Iren al 21% )».

Della necessità di recupera-re un rapporto più stretto coi nostri territori «ha risposto

iunciando l'intenzione di crescere con Edipower soprat-tutto sui mercati esteri, tra-sformando la partecipazione da finanziaria a una con "forte valenza industriale"». Dei bi-lanci di Iren ed Edipower, già gravati da un pesantissimo in-debitamento, «ha confermato il pervicace, intendimento di

fare ulteriori investimenti. in. un settore ormai maturo, se non cotto per il nostro Paese, come quello della produzione di energia (peraltro per la maggior parte non rinnovabi-le)». «Oltretutto - aggiunge -non si comprende il motivo per cui ifinanziamenti ottenu-ti (1.216 milioni di un. puoi di enti creditizi dove spiccano la presenza della Cdp e l'assenza. di. Intesa san Paolo) siano di gran lunga superiori al debito complessivo dell'azienda nei. confronti dei propri soci (1.100

Per tutto ciò i'Idv di reggia-na rilancia un «allarmato ap-pello al mondo politico reggia-no. Prima che sia troppo tardi, come anche l'ultima assem-blea ha impietosamente evi-denziato».

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PRIMA PAGINA Modena e Provincia

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:1 ?finirli a Modena si preparano. Volti nuovi e nomi sconosciuti entre-ranno con ogni probabili-ta in parlamento. Sotto la Ghirlandina il Pd conti-nua a snobbarli. Una «macchina da guerra; che di Kgioioso ) ormai ha ben poco.

Pagina 1 PRIMA PAGINA

Napahm Acuii abbandeúme

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Page 47: rassegna del 29-5-2012

•‘^q"•\ DEL DELTA

Massimo Medri sui progetti Life «Volani preziosi per L'economia» TANTA gente, compreso l'assessore regionale all'Am-biente Sabrina Freda, e una mattina ricca di informazio-ni, riflessioni e contributi, in quasi quattro ore di dibattito. Il workshop organizzato dall'Ente regionale per la ge-stione e la biodiversità-Parco del delta, andato in scena sa- bato alla Manifattura dei Ma-rinati in occasione dei vent'anni dei progetti Life, ha dato modo di fare il punto su uno strumento che in due decenni ha davvero cambiato il volto del Parco, permetten-do la realizzazione di progetti importantissimi sia in termi-ni di gestione e valorizzazio-ne ambientale, che in termini di sviluppo economico e turi-stico. Basti pensare che sono stati realizzati lavori per 38 milioni di euro, come ha ri-cordato Massimo Medri, fun-zionario incaricato del Parco ed ex prtesidente: «Hanno rappresentato anche un im-portantissimo volano econo-mico per le imprese del terri-torio, a maggior ragione in an-ni difficili come i più recen-ti». Ricordiamo che circa 18 di questi 38 milioni sono arri-vati da finanziamenti europe-ri. All'incontro sono stati illu-strati tutti i 21 progetti Life attivati dal 1992, compreso lo stato dell'arte di quelli tutto-ra in corso. Ma si è parlato an-che del futuro: perché, sem-pre considerando la difficilis-sima situazione economica, sembra davvero che lo stru-me nto Life possa rimanere una sorta di isola felice: dal. momento che l'Unione Euro-pea pare abbia messo in can-tiere, nel periodo 2014-2020, un budget complessivo per nuovi progetti superiore ai tre miliardi di euro. Ora spet-ta al l'arco (naturalmente in costante collegamento con la Regione) e a tutti i soggetti pubblici e privati interessati, continuare a lavorare alacre-- mente per proporre nuove idee, che possano ulterior-mente valorizzare l'ambiente deltizio e, al tempo stesso, la sua economia.

si torna a a S.,

press LinE 29/05/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

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di Ravenna ~ere press LinE

29/05/2012

Il sindaco

Giovanni

Malpezzi

è intervenuto

ieri in

consiglio

comunale

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«Ho fatto quattro errori , scusate» Il sindaco: ma dimettersi sarebbe sfuggire alle responsabilità del momento

FAENZA. In "Rimini", Fabrizio De Andrè ammet-teva di aver commesso due errori (ma di saggezza): A-bortire l'America e poi guardarla con dolcezza. Giovanni Malpezzi, sul "caso Zagonara" in consi-glio comunale, ieri ne ha ammessi ben quattro.

Primo errore. «Ho sotto- valutato la spaccatura in-terna all'Idv - ha ammesso il sindaco -. Non pensavo che una contrapposizione poli-tica, potesse degenerare in una avversione fra persone

così dura e cattiva. Questa è una lezione per me e per tut-ti noi, a qualunque forza po-litica apparteniamo».

Secondo errore. «Potevo comunicare meglio con i miei cittadini. Mi riferisco al mio post su Facebook, pubblicato sabato 19 mag-gio. L'ho scritto alle cinque del mattino, dopo una setti-mana particolarmente im-pegnativa e travagliata. Ho cercato di rispondere in ma-niera esaustiva e senza ipo-crisie, ma ho ingarbugliato ulteriormente una situazio-

ne già difficile di per sé». Terzo errore. «Non ho ca-

pito adeguatamente che il sentimento dei cittadini è cambiato. In un momento di grande difficoltà per tut-te le persone e in un mo-mento di delegittimazione dei partiti, ogni azione che abbia il sapore di vecchia politica non è più accettata. Per questo avrei dovuto op-pormi alla candidatura di Davide Zagonara, non tan-to per il suo curriculum, quanto per l'inopportunità di una coesistenza col ruo-

lo politico da lui rivestito, troppo evidente. Di questo ne sono profondamente di-spiaciuto e chiedo pubbli-camente scusa a coloro che si sono sentiti urtati».

Quarto errore. «Non ho ancora dato attuazione al programma di mandato, nel punto in cui si dice: "Le nomine in enti, consorzi e società partecipate do-vranno essere effettuate sulla base di procedure co-dificate e pubblicizzate, va-lorizzando criteri di merito e competenza". Questa vi-cenda mi ha duramente se-gnato e mi induce ad atti-varmi urgentemente per e-vitare che l'assenza di pro-cedure trasparenti possa e-sporre l'azione ammini-strativa a nuove critiche».

Riconosciuti gli errori, il sindaco ribadisce che a suo parere Davide Zagonara a-veva le competenze per «svolgere benissimo svol-gere quell'incarico» e giu-dica «vergognosi gli attac-chi alla persona portati a-vanti per mera strumenta-lizzazione politica». Quan-to alla richiesta di dimis-sioni «lo farò senza indugio nel momento in cui perderò la fiducia della maggioran-za dei consiglieri. Dimet-tersi, oggi, sarebbe un gesto di irresponsabilità. Sareb-be un fuggire di fronte alla difficoltà del momento».

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«I Salesianittinunno anche conio sport»

«Ho fatto quattro errori, semole•

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Il sindaco si assolve «Fatto il possibile»

Sindaco Matteucci í aRa-venne è retrocesso gn Eccel-lenza al termine di una sta-gione in cui e successo dav-vero di tutto. Si sente in qualche modo responsabi-le?

«Abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità, ovvero .manifestando forti perplessità su Aletti. Di più non era nelle nostre facoltà, visto che si tratta-va di un accordo fra privati».

Dunque lei non à sente respon-sabile?

«Assolutamente no».

Sicuro? «Lo dico in maniera oggettiva. Sono i al-ti che parlano. Per me è stato un disa-stro annunciato, del resto basta andarsi a prendere le copie del Carlino. Ricordo perfettamente che, all'inizio, la piazza non fu tene-ra, né col sottoscritto, né con 'voi...».

Ricorda anche qualcos'al-tro?

«Sì, ricordo lo sconcerto dei tifo-si ad agosto, la sera del famoso 'duello' allo stadio Benelli».

Le prime crepe arrivarono

proprio in quella occasio-ne.

«Volevano mettermi in difficol-tà, ma ad uscirne a pezzi non fu certo il sottoscritto».

Tifosi e sportivi non hanno iù lacrime per piangere-

ecrirninare serve a poco. E mi spiace aver avuto ragione».

Ora cosa avete in mente per dare un futuro al calcio cittadino nell'anno del cen-

tenario? «Ci vuole un Raven-na calcio nuovo».

Siete già al lavo-ro?

«L'assessore allo sport Guido Guerrie-ri segue da tempo la vicenda. Le strade so-no due: o Aletti pas-sa la mano o daremo il nostro appoggio per la nascita di un

nuovo Ravenna acquisendo i di-ritti di Eccellenza».

Fusione in vista con la Ri-belle di Castiglione di Ra-venne?

«Non è un'eventualità presa in considerazione. Bisogna riparti-re da zero e ci appoggeremo alla cooperativa che fa capo a Gior-gio Bartolini».

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press LIETE 29/05/2012

a Resto del Carlino

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a Resto del Carlino

RAVENNA CASO ASE3 IERI IL SINDACO GIOVANNI MALPEZZI HA RISPOSTO ALLE INTERROGAZIONI

bierò la procedura per le nonne» li primo cittadino: «E' una vicenda che mi ha duramente segnato»

«HO COMMESSO errori, chie- do scusa a chi si è sentito urtato». L'ttminissione di Giovanni Mal- \

pezzi sul caso Zagonara — gesto, va detto, oggettivamente raro per un amministratore pubblico —ar-riva in consiglio comunale, dopo lunghi giorni di silenzio. Neppu-re nel giorno delle dimissioni del coordinatore Idv dalla carica di amministratore delegato di Aser — dopo la bufera seguita alla sua nomina il primo cittadino ave-va voluto intervenire. Ieri ha do-vuto farlo davanti all'assemblea di palazzo Manfredi, risponden-do a tre interpellanze (presentate da Raffaella Ridolfi del Pdl, Mau-ro Monti della Lega e Maurizio Montanari di Fatti sentire). Si alza in piedi, Malpezzi, «per te-stimoniare rispetto per il consi-glio comunale, e per dimostrare simbolicamente che il mio sedere non è incollato alla poltrona». Il sindaco riconosce i suoi «quat-tro errori»: «Il primo esordisce — è stato sottovalutare la spacca-tura interna all'Italia dei valori. Non pensavo che la contrapposi-zione politica potesse degenerare in uno scontro fra persone così du-ro e cattivo». Il riferimento è alle dimissioni dal consiglio di Silvia Bandirli, eletta con l'Idv, ma con-traria a una nomina derivante da accordi politici e non — questa la critica — dalla valutazione di tito-li e capacità. Ieri la Ban.dini — so-stituita sullo scranno di consiglie-re da Claudia Berdondini — era

presente, come annunciato, fra il pubblico, assieme a una ventina di 'indignados' armati di fazzolet-to bianco (si tratta della cosiddet-ta 'panolada', il modo in cui i tifo-si di calcio spagnoli contestano le loro squadre).

IL SECONDO errore, continua il sindaco, «è stato di comunica-zion.e», soprattutto per quanto ri-guarda il messaggio su Facebook del 19 maggio, che giustificava la nomina come derivante da un ac-cordo pre-elettorale con l'Idv: «Capisco che il post, scritto alle 5

§t COMUNE Sopra, il sindaco Malpezzi. A lato, dall'alto Berdondini (ldv), subentrata in consiglio a Baldini (sotto): i drappi bianchi sono per protesta

del mattino, possa aver ingarbu-gliato la situazione». Terzo sba-glio, «non aver capito che il senti-mento della città era cambiato: in un momento di difficoltà come questo, ogni azione che abbia il sa-pore della vecchia politica non viene accettata». E l'autocritica più forte da parte di Malpezzi, che ammette: «Avrei dovuto op-pormi alla proposta di nominare Zagonara. Non per via del suo cur-riculum, ma per l'inopportunità di affidare l'incarico al coordinato-re di un partito». Quarto e ultimo capitolo del mea culpa: «Non ho ancora dato attuazione a un pun-

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a Resto del Carlino

RAVENNA

to importante del mio program-ma elettorale, ovvero l'adozione di criteri di merito e competenza per le nomine nelle società parte-cipate. Ma questa vicenda — ag-giunge —, che mi ha duramente segnato, mi spinge a proporre una procedura codificata per le nomi-ne, che sottoporrò presto al consi-glio».

MA IL SINDACO non ci sta a ce-dere su tutta la linea, e nella secon-da parte del suo intervento preci-sa: «Zagonara era in grado di svol-gere quel ruolo. Ha un diploma di

LE ROLE «Ho commesso degli errori Ma Zagonara poteva fare L'ad A Lui, attacchi vergognosi»

geometra, e ha superato 29 esami su 32 in ingegneria a Bologna, non a Tirana (qui scatta l'applau-so polemico dei contestatori con fazzoletto bianco, ndr). Gli attac-chi personali sono stati vergogno-si: prima della lotta politica c'è il rispetto della persona». Infine la risposta a chi chiede le dimissio-ni: «Sarebbe irresponsabile». Titoli di coda, tutti e tre gli inter-pellanti si dichiarano insoddisfat-ti ((Qui le coalizioni vengono cre-ate per distribuire poltrone, non sulla base di un programma politi-co», dice Montanari). Resta una domanda: chi siederà sulla poltro-na — a questo punto bollente — di ad all'Aser?

IL RIASSUNTO

La nna IL coordinatore Idv Davide

Zagonara (foto) viene nominato ad di Aser"

società pubblica di serv' cimiteriali. La collega

di partito Ganci'ln si dimette per protesta l

e , Bandirli sostiene che

Zagonara (studente fuori corso e poca esperienza)

non abbia r ti od R sindaco si difende su

Facebook: «E un accordo politico con L'Idv»,

le d:,,:ss,t5ts.y!

Dopo una settimana di fuoco, Zagonara

si è dimesso venerd' datrincarko (3imita cura

Lordi aLranno): «impossibne contìnu a Lavorare con serenità» >;

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sbagliato'

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Ravenna

,, o deciso di pronun- ciare questo mio in- tervento in piedi, per il rispetto che

porto a questa Istituzione, ai suoi cit-tadini e per dimostrarvi che il mio se-dere non è per nulla incollato a questa poltrona".

Inizia così il pomeriggio di passione del sindaco Giovanni Malpezzi davanti al Consiglio comunale, dopo il caso-Zagonara. "Quando accade una vicen-da come questa una persona deve chiedersi dove ha sbagliato. Pensan-doci ho rilevato almeno 4 errori". C'è molta umiltà in questo cospargimento di ceneri. Per come la vediamo noi è stato uno sbaglio più ingenuo che ma-lefico, non doveva capitare ma può ca-pitare; allo stato dell'arte, Malpezzi era e resta la miglior soluzione possibile per la poltrona da sindaco. Natural-mente noi continueremo a non fare sconti a lui, all'Idv e a chi commette errori di qualunque fede politico esso sia. Torniamo al sindaco e al suo di-scorso. I 4 errori. "Per prima cosa ho

sottovalutato la spaccatura interna al-l'Idv. Non pensavo che una contrap-posizione politica potesse degenerare in avversione tra persone così dura e cattiva. Ho imparato che relazioni po-litiche cattive (non curate) generano una cattiva politica. Una lezione per me e per tutti noi; 2) Potevo comuni-care meglio con i cittadini: penso al mio post su Facebook di sabato 19 maggio, scritto alle 5 di mattina dopo una settimana travagliata. Potevo ri-sparmiarmelo, certo, ma 2 anni fa ho deciso di costruire un filo diretto con la gente, ora non posso nascondermi se la gente chiede conto del mio ope-rato. Ho cercato di evitare ipocrisie: e ho ingarbugliato di più la situazione; 3) Non ho capito che il sentimento dei cittadini è cambiato: in un momento di gran difficoltà per tutte le persone e di delegittimazione dei partiti, ogni azione col sapore di vecchia politica non è più accettata. Avrei dovuto op-pormi alla candidatura di Zagonara: non per il suo curriculum ma per l'i-nopportunità di una co esistenza col

ruolo politico da lui rivestito troppo e-vidente. Non l'ho fatto. Non mi sono accorto che stavo urtando la sensibi-lità dei cittadini. Sono profondamente dispiaciuto, chiedo pubblicamente scusa; 4) Non ho ancora dato attuazio-ne al 4° capoverso del par. 2.2 del pro-gramma di mandato ('Le nomine in enti, consorzi e società partecipate do-vranno essere effettuate sulla base di procedure codificate e pubblicizzate, valorizzando criteri di merito e com-petenza'): questa vicenda mi ha dura-mente segnato e mi induce ad attivar-mi urgentemente".

Le risposte "La consigliera Ridolfi mi chiede se, prima della nomina dell'ad di Aser, l'Ufficio legale del Co-mune abbia eseguito tutte le verifiche (competenza,professionalità): le ha compiute Ravenna Holding, Aser non è una partecipata diretta del Comune di Faenza, ma è controllata dall'hol-ding il cui Statuto prevede che la pro-posta degli incarichi societari nelle controllate spetti al Presidente del-l'holding. Ma ciò che importa è chie-dersi: l'amministratore aveva compe-tenza e professionalità al ruolo?".

Difesa Zagonara "La mia risposta è sì: Zagonara poteva benissimo svolge-re l'incarico, anche senza una laurea -possiede il diploma di geometra e ha superato 29 esami su 32 di Ingegneria Edile all'Università di Bologna, che non è in Albania - tenuto conto che la gestione amministrativa e finanziaria e le funzioni di controllo di Aser sono esercitate direttamente dall'holding. Fino a oggi in Aser esisteva un Diret-tore Generale con retribuzione ben su-periore alla nuova figura di a.d. che comporterà un risparmio di 30mila euro annui. Ritengo poi che gli attac-chi alla persona di Zagonara, portati per mera strumentalizzazione politica, siano vergognosi. Mai dimenticare che prima della lotta politica viene sempre il rispetto per la persona".

"I consiglieri della Lista Fatti Sentire mi chiedono di informare sugli accor-di presi, per esser sostenuto alle ele-zioni, con le altre forze di coalizione. L'impegno politico pre-elettorale con

IL SINDACO E IL CASO ZAGONARA

`Ho sbagliato' MALPEZZ I in Consiglio comunale ammette: "Da parte mia ci sono stati almeno 4 errori. E' stata una dura lezione, chiedo scusa a tutti. Dimissioni? Non sono incollato alla poltrona ma neppure fuggo"

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sbagliato'

press unE LAVOCE.,.' 29/05/2012

Ravenna

,, o deciso di pronun- ciare questo mio in- tervento in piedi, per il rispetto che

porto a questa Istituzione, ai suoi cit-tadini e per dimostrarvi che il mio se-dere non è per nulla incollato a questa poltrona".

Inizia così il pomeriggio di passione del sindaco Giovanni Malpezzi davanti al Consiglio comunale, dopo il caso-Zagonara. "Quando accade una vicen-da come questa una persona deve chiedersi dove ha sbagliato. Pensan-doci ho rilevato almeno 4 errori". C'è molta umiltà in questo cospargimento di ceneri. Per come la vediamo noi è stato uno sbaglio più ingenuo che ma-lefico, non doveva capitare ma può ca-pitare; allo stato dell'arte, Malpezzi era e resta la miglior soluzione possibile per la poltrona da sindaco. Natural-mente noi continueremo a non fare sconti a lui, all'Idv e a chi commette errori di qualunque fede politico esso sia. Torniamo al sindaco e al suo di-scorso. I 4 errori. "Per prima cosa ho

sottovalutato la spaccatura interna al-l'Idv. Non pensavo che una contrap-posizione politica potesse degenerare in avversione tra persone così dura e cattiva. Ho imparato che relazioni po-litiche cattive (non curate) generano una cattiva politica. Una lezione per me e per tutti noi; 2) Potevo comuni-care meglio con i cittadini: penso al mio post su Facebook di sabato 19 maggio, scritto alle 5 di mattina dopo una settimana travagliata. Potevo ri-sparmiarmelo, certo, ma 2 anni fa ho deciso di costruire un filo diretto con la gente, ora non posso nascondermi se la gente chiede conto del mio ope-rato. Ho cercato di evitare ipocrisie: e ho ingarbugliato di più la situazione; 3) Non ho capito che il sentimento dei cittadini è cambiato: in un momento di gran difficoltà per tutte le persone e di delegittimazione dei partiti, ogni azione col sapore di vecchia politica non è più accettata. Avrei dovuto op-pormi alla candidatura di Zagonara: non per il suo curriculum ma per l'i-nopportunità di una co esistenza col

ruolo politico da lui rivestito troppo e-vidente. Non l'ho fatto. Non mi sono accorto che stavo urtando la sensibi-lità dei cittadini. Sono profondamente dispiaciuto, chiedo pubblicamente scusa; 4) Non ho ancora dato attuazio-ne al 4° capoverso del par. 2.2 del pro-gramma di mandato ('Le nomine in enti, consorzi e società partecipate do-vranno essere effettuate sulla base di procedure codificate e pubblicizzate, valorizzando criteri di merito e com-petenza'): questa vicenda mi ha dura-mente segnato e mi induce ad attivar-mi urgentemente".

Le risposte "La consigliera Ridolfi mi chiede se, prima della nomina dell'ad di Aser, l'Ufficio legale del Co-mune abbia eseguito tutte le verifiche (competenza,professionalità): le ha compiute Ravenna Holding, Aser non è una partecipata diretta del Comune di Faenza, ma è controllata dall'hol-ding il cui Statuto prevede che la pro-posta degli incarichi societari nelle controllate spetti al Presidente del-l'holding. Ma ciò che importa è chie-dersi: l'amministratore aveva compe-tenza e professionalità al ruolo?".

Difesa Zagonara "La mia risposta è sì: Zagonara poteva benissimo svolge-re l'incarico, anche senza una laurea -possiede il diploma di geometra e ha superato 29 esami su 32 di Ingegneria Edile all'Università di Bologna, che non è in Albania - tenuto conto che la gestione amministrativa e finanziaria e le funzioni di controllo di Aser sono esercitate direttamente dall'holding. Fino a oggi in Aser esisteva un Diret-tore Generale con retribuzione ben su-periore alla nuova figura di a.d. che comporterà un risparmio di 30mila euro annui. Ritengo poi che gli attac-chi alla persona di Zagonara, portati per mera strumentalizzazione politica, siano vergognosi. Mai dimenticare che prima della lotta politica viene sempre il rispetto per la persona".

"I consiglieri della Lista Fatti Sentire mi chiedono di informare sugli accor-di presi, per esser sostenuto alle ele-zioni, con le altre forze di coalizione. L'impegno politico pre-elettorale con

IL SINDACO E IL CASO ZAGONARA

`Ho sbagliato' MALPEZZ I in Consiglio comunale ammette: "Da parte mia ci sono stati almeno 4 errori. E' stata una dura lezione, chiedo scusa a tutti. Dimissioni? Non sono incollato alla poltrona ma neppure fuggo"

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press unE lAVOCLot: 29/05/2012 Ravenna

IdV è stato il medesimo assicurato agli altri alleati. Qualsiasi coalizione è fon-data sulla condivisione di un program-ma politico e su impegni di rappresen-tatività" sennò "rischia di essere un programma senza gambe".

A ciascuno il suo "A ogni forza della coalizione ho assicurato una rappre-sentanza in Giunta proporzionata al consenso elettorale ottenuto. Sulle no-mine in Enti o Società partecipate ho detto agli alleati che avrei esaminato le candidature senza applicare rigidi criteri di proporzionalità e riservando-mi l'autonomia della decisione finale. Un criterio concretizzato con IdV solo dopo le elezioni con l'impegno a valu-tare la designazione di un candidato per un incarico in una partecipata, fer-mi restando i requisiti richiesti".

E si arriva alla Lega Nord. "Il consi-

gliere Monti chiede perché non era an-cora stato informato il Consiglio sulla predetta nomina: visto che la forma-lizzazione dell'incarico al Registro del-le Imprese è avvenuta solo la settima-na scorsa, ne avrei dato conto in un successivo Consiglio".

Trasparenza a ogni costo "Cerco sempre di esser trasparente nelle mie azioni anche a costo di subire critiche dalle minoranze e anche da alcune forze che mi sostengono. Un sindaco non è immune da errori. L'importante è riconoscerli e trarre i giusti insegna-menti per evitarne il ripetersi. Vi chie-do di condividere con me la proposta di adottare una procedura codificata per le nomine in enti e società parte-cipate che intendo presentare in Con-siglio. Una materia non semplice quel-la delle nomine: lo conferma quanto

Giovanni Malpezzi faentino doc, 46 anni da compiere ad agosto, sposato, quattro figli, è stato eletto sindaco di Faenza nel 2010

avvenuto a Parma" dove la prima gra-na del neo-sindaco Pizzarotti "è stata la nomina del Direttore Generale del Comune. Non basta proclamare la meritocrazia: per ambire a quel posto occorre essere organici al capo cari-smatico del Movimento".

Dimissioni? "A chi mi ha chiesto di dimettermi dico: lo farò senza indugio se perderò la fiducia della maggioran-za dei consiglieri. La fiducia non è un voto in più o in meno, ma attiene alla considerazione sulla persona, sulla sua moralità, sulla sua capacità. Dimettersi oggi sarebbe un gesto di irresponsabi-lità, un po' come fuggire".

Pagina 19 FAENZA

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press LinE 29/05/2012 di Forti e Cesella C 2PZ,JAtU o ornere

BENE COMUNE Alzare il tiro

Io credo che oggi la con-dizione basilare per di-mostrare che la politica può risorgere stia nella volontà di chi la fa, a Forlì come a Roma, di tendere il più possibile alla verità in ogni sede e sito. E la ve-rità, quando si tratta di bene comune, non può es-sere particolare e circo-scritta, ma oggettiva, e senza confini. Così come ci tengo al bene comune della mia città e grido for-te quello che va, e pari-menti quello che non va, se voglio essere credibile e testimone di avere in te-sta l' interesse generale e non "altri", mi spiace, ma su temi dir ompenti nazio-nali come la giustizia, il finanziamento ai partiti, la lotta alla corruzione, le riforme devo fare allo stesso modo. Lo so che è più difficile, molto meglio fare battaglie nel proprio orto e chiudere gli occhi sul resto perchè questo agire mi metterebbe in cattiva luce nei palazzi romani, ma il vero pas-saggio chiave sta qui. Nel-la mia capacità di incide-re sulla politica naziona-le, la quale incide sempre ed in ogni caso anche sul mio orto, sul mio risana-mento di una scuola, per esempio, sulla mia possi-bilità di rafforzare il Pia-no Neve. Altro esempio. Ma ci pensiamo, l'urto che creerebbero politici locali di ogni parte, am-ministratori pubblici (e anche privati), mille Con-

sigli comunali che all' unisono senza paura di perdere posto e consenso uscissero dai loro physi-que du role per denuncia-re per esempio: che la nuova legge sui finanzia-menti ai partiti votata al-la Camera è solo un modo per tirare a campare, le-vando il meno possibile. Si fa credere di aver ridot-to del 50% la spesa pub-blica per lo Stato. Così non è: perché se è vero che il finanziamento di-retto è stato dimezzato, è anche vero che nel frat-tempo è stata aumentata fino al 26 per cento la ri-duzione delle tasse che devono pagare i privati e le imprese che danno il fi-nanziamento privato ai partiti. Quindi, lo Stato in realtà non risparmia niente. Semplicemente prima dava i soldi diret-tamente al partito, adesso al partito glieli dà il pri-vato, però poi il privato non li deve dare più allo Stato. E per quale ragione poi le società a capitale pubblico, gli enti pubbli-ci, i soggetti pubblici, pos-sono finanziare diretta-mente o indirettamente la politica? Queste sono le imprese e le attività che maggiormente finanzia-no i partiti. Possono farlo perché non hanno rischio d'impresa; e sulla ridu-zione del numero dei par-lamentari? Come si fa a non capire e a lasciar fare senza interventi? Poi ci si lamenta se cresce Grillo?

Giancarlo Biserna (Fo rlì)

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press LinE 29/05/2012 di Forti e Cesella C 2UalIU ID ornere

Pronte cento nuove bici a disposizione di tutti

Imminente l'avvio Biserna: «Un mezzo dell'originale servizio alternativo di "Bike sharing"

da incentivare»

A ricordarlo è il vice-sindaco, e assessore alla viabilità, Giancarlo Bi-serna, evocando «una po-litica che favorisca la mo-bilità sostenibile e nell'ambito di un proget-to regionale che coinvol-ge diversi capoluoghi».

Le biciclette saranno di-stribuite in vari punti della città in siti specifici e potranno essere prele-vate con una apposita tes-sera per poi essere ricon-segnate in uno qualsiasi degli altri punti. «Il bike sharing - prosegue Biser-

na - prevede piattaforme in diversi punti della cit-tà. L'utilizzo obbligatorio di una tessera, e la conse-gue registrazione, do-vrebbe scoraggiare i fur-ti. Alla fine dell'utilizzo la bici può essere riportata in un'altra postazione do-

po una prima mezz'ora o ora gratuita e una tariffa minima per il tempo suc-cessivo. Il progetto, quin-di, mira ad incentivare l'uso del mezzo a pedali anche in una città, come Forlì, già all'avanguardia da questo punto di vista.

Pagina 8 o -

Servizio civile, -sbloccati" 114 giovani •

Pronte cento nuove bici a dhpommu dl luto

Anche a Forlì il servizio di "Bike sharing"

FORLÌ. Prenderà il via breve anche a Forlì il servizio di "bi-ke sharing" (bici condivisa nella sua traduzione in italia-

no ndr) promosso dal Comu-ne. Un centinaio i mezzi, venti dei quali elettrici, che saran-no messi a disposizione.

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press unE 29/05/2012

LIBERTÀ

«Perché le dimissioni di Allegri?» Trespidi risponde a Ra i: «Rilievi di natura politico amministrativi» PIACENZA - in apertura di consiglio un minuto di silenzio dedicato alle vittime della crisi «ai suicida-ti per la la crisi» ha detto Roberto Pasquali. alle vittime del terremoto, per i fatti di Brindisi e anche per la morte di un dipendente della Provincia Davide Ferri, scomparso pro-prio ieri.

Nella discussione è tornato al centro dell'at-tenzione il caso Allegri. Torna con un'interroga-zione presentata da Sa-muele Raggi (Idv). «In un'intervista rilasciata nello scorso mese di aprile - ha segnalato Raggi rivolgendosi a Trespidi - ha dichiarato che le di-missioni d.ell'ex assessore Davi-de Allegri sono arrivate su sua di-

retta richiesta perché "si era rot-to il rapporto di fiducia" che ci deve essere con un assessore. La cosa mi ha lasciato a bocca aper-

ta perché dapprima si e-ra parlato di dimissioni per un impegno di ca-rattere lavorativo. Credo che questo consiglio - ha aggiunto Raggi - abbia

etto il diritto di cono-scere le motivazioni di quelle dimissioni. Esclu-dendo che il presidente fosse a conoscenza di fatti rilevano, quali sono allora le ragioni delle di-missioni? »

«All'allora assessore Allegri - ha risposto Trespidi - avevo conte-stato il modo di condurre l'asses-sorato nella delega da me affida-ta». Trespidi nella risposta al.l'in-

terrogazione ha parlato anche di «sconfinamenti negli altri asses-sorati, oltre che di una contesta-zione per il suo ruolo nella giun-ta di Cortemaggiore. E' in via di queste contestazioni che ho di-chiarato la perdita di fiducia. E l'allora assessore Allegri ha deci-so di dimettersi. Le contestazioni avanzate sono state di natura po-litico-amministrativa non essen-do stato a conoscenza di cose di rilevanza altrimenti avrei avvisa-to le autorità». Il presidente Tre-spidi ha poi citato le parole del procuratore Colonna. «Mi hanno fatto piacere perché hanno rico-nosciuto il lavoro del presidente. L'inchiesa - aveva detto. - è scatta-ta dopo le dimissioni. La stessa provincia e il presidente aveva al-lontanato una persona che non incarnava la linea dell'ammini-strazione. Nella vicenda - ha con-cluso Trespidi - ci sono parti co-perte dal segreto istruttorio su cui non intendo derogare». Rag-gi soddisfatto? «No non soddi-sfatto. Su questa vicenda - ha det-to - ancora una risposta diversa».

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