rassegna del 24-5-2012

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Ufficio stampa

Rassegna Idv ER del 24-5-2012

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extra IDV

Bologna

Reggio Emilia

INDICE

Iren, sulla super penale esposto a Corte dei Conti24/05/12 Gazzetta di Reggio 4

Vicesindaco contro sindaco: «Stop al taglio dei platani24/05/12 Il Resto del Carlino Cesena 5

Bellini lascia: «Il mio successore dalle primarie24/05/12 Il Resto del Carlino Ferrara 6

Gli street bar? Per noi sono un risorsa24/05/12 Il Resto del Carlino Ferrara 7

Ceccarelli: «Tassa sbagliata, manon scendo in piazza col Pd grillino»24/05/12 Il Resto del Carlino Rimini 8

La Casta non viaggia in bus24/05/12 Il Resto del Carlino Rimini 9

Condivide il negozio con i parrucchieri sfollati24/05/12 La Nuova Ferrara 10

Ghelfi si candida per il dopo Alessandri Fiorini commissario, congresso da rifare24/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 11

“Il problema non sono i grillini ma il grande partito degli astenuti”24/05/12 La Repubblica Bologna 12

La polemica Il Consiglio stanzia 2 milioni poi litiga sulla beneficenza24/05/12 La Repubblica Bologna 15

«Delrio responsabile di tutti i disastri di Iren»24/05/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 16

CINQUE STELLE ALLA PROVA L’EMILIA È IL POSTO GIUSTO24/05/12 La Repubblica Bologna 18

Il Movimento 5 Stelle “Sfiducia all’assessore”24/05/12 La Voce di Romagna Cesena 19

Terremoto, Giunta in aula: "colpiti ma non siamo in ginocchio"24/05/12 Bologna2000.com 20

Variante Valico, tutte le parti in commissione24/05/12 Bologna2000.com 23

Lazzaretto, dietrofront Ateneo: il nuovo campus resta a metà24/05/12 Corriere di Bologna 25

Se il pedone sulle strisce sente di dover ringraziare24/05/12 Corriere di Bologna 27

Società di scopo, continua la linea dura24/05/12 Il Corriere Romagna Imola 28

DOPPIA IDENTITA’ Retribuzioni di Hera24/05/12 Il Corriere Romagna Imola 29

Lazzaretto, mezzo stop dall’Ateneo «Rischia anche il People mover»24/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 30

“Il problema non sono i grillini ma il grande partito degli astenuti”24/05/12 La Repubblica Bologna 12

La polemica Il Consiglio stanzia 2 milioni poi litiga sulla beneficenza24/05/12 La Repubblica Bologna 15

CINQUE STELLE ALLA PROVA L’EMILIA È IL POSTO GIUSTO24/05/12 La Repubblica Bologna 18

Iren, sulla super penale esposto a Corte dei Conti24/05/12 Gazzetta di Reggio 4

Politici tutti incapaci? Scontro con Reggiodem24/05/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 31

«Delrio responsabile di tutti i disastri di Iren»24/05/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 16

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Modena

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

Nazionale

No al bilancio 2012, Idv con il Carroccio24/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 33

Ghelfi si candida per il dopo Alessandri Fiorini commissario, congresso da rifare24/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 11

Via Ca’ Rosa: domato incendio24/05/12 Il Resto del Carlino Ferrara 34

Bellini lascia: «Il mio successore dalle primarie24/05/12 Il Resto del Carlino Ferrara 6

Gli street bar? Per noi sono un risorsa24/05/12 Il Resto del Carlino Ferrara 7

Condivide il negozio con i parrucchieri sfollati24/05/12 La Nuova Ferrara 10

Maratona in mosaico24/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 35

Retribuzioni di Hera24/05/12 Corriere Romagna Cesena 36

Vicesindaco contro sindaco: «Stop al taglio dei platani24/05/12 Il Resto del Carlino Cesena 5

Furti: chi vive in periferia non denuncia più24/05/12 La Voce di Romagna Cesena 37

Il Movimento 5 Stelle “Sfiducia all’assessore”24/05/12 La Voce di Romagna Cesena 19

Ceccarelli: «Tassa sbagliata, manon scendo in piazza col Pd grillino»24/05/12 Il Resto del Carlino Rimini 8

La Casta non viaggia in bus24/05/12 Il Resto del Carlino Rimini 9

ANTONIODI PIETRO (Idv)24/05/12 Il Resto del Carlino 38

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Iren, sulla super penale esposto a Corte dei Conti Inceneritore: H consulente Pallante ca Reggio a Parma, e spunta pure Ganapini In Borsa, intanto, i top manager comprano azioni del gruppo per 28rnila euro Grane in arrivo per il sindaco grilli...no di Parma fresco di voto, Federico Pizzarotti, sul nodo in-ceneritore. Lo stop al cantiere del termovalorizzatore iren di Ugozzolo è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elet-torale del primo cittadino, ma ora anche gli altri Comuni soci di Iren (Reggio e Piacenza), vo-gliono vederci chiaro. Se infatd l'impianto fosse bloccato in cor-so d'opera, il Comune di Parma dovrebbe versare una cenale da 180 milioni di euro, vanificando di fatto gli investimenti compiu-ti dalla muli:iutility e dunque da tutti i soci della ex Enia a fondo termovedorizzatore. Un rischio su cui il sindaco di Reggio, Gra-ziano Deirio, intende fare luce anche perché - pare sia la linea del Comune - i dividendi "simbolici" a cui (per ora) le am-ministrazioni hanno dovuto di-re Si derivano proprio dai debiti che stanno in capo a fren. Debiti che risentono dei soldi spesi an-che su Parma. Ieri a scendere in campo è stato il deputato leghi-sta di Piacenza, Massimo Polle-dr:, che ha manifestato l'inten-zione di segnalare la vicenda alla Corte dei Conti con un esposto:

“Voglio vederci chiaro - ha detto - . Oltre a Parma, la penale finirà per pesare sulle casse eli Reggio e di Piacenza». Da qui, la dee:h:io-ne di, muoversi in tal senso. Sem-pre ieri, infatti, il sindaco Pizza-rotti ha precisato che se non si troverà un accordo con Iren sul-la questione (l'impianto è già stato costruito in buona parte), la scelta - che oscilla tra pagare la penale e costruire l'incenerito-

re - passerà ai cittadini con un referendum comunale.

Ma sul 1.1,:onte "nuova giunta" da costruire a Parma, spunta an-che un nome reggiano. E' quello dell'esperto di politiche ambien-tali Walter Gartapini, che per un breve periodo è stato commissa-rio per l'emergenza rifiuti a Na-poli. Il tecnico reggiano, dun-que, potrebbe andare ad occu-pare la casella dell'assessore

all'Ambiente. Pizzarotti, dal can-to suo, ha spiegato che sarà af-fiancato non solo dalla squadra di governo, ma anche da alcuni consulenti esterni. Tra questi, in tema di politiche energetiete, Pizzarotti conferma oggi Mauri-zio Pallante, promotore delle te-orie sulla "decrescita felice" del-le città, che ha collaborato alla redazione del Piano energetico di Reggio.

I top manager di Iren, nel frat-tempo, comprano azioni del gruppo che ieri, mentre la Borsa crollava, avanza del 2,2% a 0,357 euro risollevandosi dai minimi storici toccati la settimana scor-sa. Il presidente Roberto Bazza-no ha acquistato 40mila titoli (per un corrispettivo di circa límila curo) e lo stesso quantita-tivo di azioni era stato comprato dall'Ad Roberto Garbati lunedì scorso. Vogliamo dare un segna-le molto chiaro, ha puntualizza-tu Bazzano: la capitalizzazione di Borsa (che alla chiusura di og-gi si attestava a 422 milioni) non riflette assolutamente il valore industriale di un gruppo solido, che ha un patrimonio netto pari a 1,8 miliardi. (m. i. se.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Agac ed ex Enia, in via Nubi di Magellano a Reggio La sede

press unE 24/05/2012 GAllETTA DI REGGIO

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ANCORA PROTESTE CONTRO L'ABBA I I IMENTO DEGLI ALBERI

Vicesindaco contro sindaco: «Stop al taglio dei pla SE NON È una rottura, poco ci manca. Sul progetto di via Tori-no, l'unione comunale del Pri, in una nota firmata dallo stesso vice-sindaco Bruna Righi si schiera dalla parte dei cittadini che prote-stano, sconfessando di fatto l'ope-rato del sindaco Roberto Buda, Nel documento Pri si legge: «Sul-la decisione dell'Amministrazio-ne comunale di abbattere un va-sto numero di piante in viale Tori-no per ricavare dei posti auto e più in generale anche delle modi-fiche alla viabilità di viale Trento, di fronte alle proposte dei cittadi-ni del quartiere e delle associazio-ni di categoria, riteniamo sia più che opportuno riconsiderare la de-cisione. Siamo infatti convinti che in democrazia sia necessario e fondamentale ricercare un rappor-to con la cittadinanza. In questa direzione vanno le considerazioni del vicesindaco Bruna Righi all'assemblea pubblica, con le qua-li noi concordiamo».

MENTRE prosegue il braccio di ferro tra l'Amministrazione co-munale che, va detto, al taglio dei 26 platani prevede la sostituzione con la piantumazione di 26 giova-ni frassini, il sindaco Buda ieri ha incontrato il prefetto. «Ho incon-trato il prefetto dice Buda sui temi dell'ordine pubblico e della sicurezza non su viale Tori-no anche se di questo tema si è ac-cennato. Escludo azioni di forza e garantisco che, sino a quando ci saranno i manifestanti, i lavori non inizieranno». Intanto il presi-dente del quartiere Centro-Bo-schetto, Massimo Bonoli, invita i

GR LLINI Presenteranno una mozione di sfiducia all'assessore Giovannino Fattori

cittadini a mantenere la calma: «Noi tutti — dice — pensiamo che abbia fitto bene l'amministra-zione a sospendere la volontà di. abbattere gli alberi. Penso che debba anche accettare la richiesta della minoranza di discuterne in consiglio comunale. Sopratutto per ascoltare le ragioni dei nume-rosi cittadini che si sono opposti. al provvedimento e manifestano lungo viale Torino e nei parchi adiacenti. E' una protesta trasver-sale fondata su ragioni di merito e non su convenienze politiche.

are la mano»

Spero che l'Amministrazione non sprechi questa occasione per dimostrare quel buon senso che fi-no ad ora è mancato».

ANCHE IERI mattina un nutri- to gruppo di residenti della zona di Boschetto, ha occupato parte di viale Torino, per impedire il ta- glio dei 26 alberi. Per tre ore un'ot- tantina di persone hanno presidia- to la zona, tra cui anche esponenti del Movimento 5 Stelle, Pd e Pii (Axel Famiglini e Stefano Ange- li). Infine il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, ieri ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore alla viabilità Gio- vannino Fattori, accusato di «non. agire nel rispetto della democra- zia e della volontà dei cittadini».

Giacomo Mascellani

Buda: «Non ho nessuna intenzione di jól \‘‘

PROTESTA Continuano sitin dei residenti su viale Torino per contestare il progetto del taglio di 26 platani

'leysintuo ,yArk. si 11,0. Stop «tg1ig platluti •

press unE 24/05/2012

n Resto del Carlino

CESENA

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LA CR:S: NEL PD ENTRO UN MESE IL CONGRESSO STRAORDINARIO E POI IL NUOVO SEGRETARIO

Bellini lascia: «Il mio successore dalle primarie» DETTO. Fatto. Come anticipato il giorno della sconfitta elettorale, Ga-briele Bellini, e con lui una ventina di dirigenti, ha dato le dimissioni da segretario del Pd comacchiese nel corso del direttivo di martedì se-ra. «E' questione di coerenza, come ho già avuto modo di spiegare — di-ce--abbiamo avuto due chance e ab-biamo perso in entrambe le occasio-ni. L'unica cosa da fare è uscire di scena nel segno e per il bene della politica, che per risollevarsi ha biso-gno di credibilità». Tanti gli attesta-ti di stima, qualcuno arrivato dagli avversari. Un gesto inaspettato. «Mi ha fatto piacere, non lo nego, ma è il momento di lasciare. Non si tratta di una fuga piuttosto, ribadi-sco, di coerenza - continua Non so ancora se andrò in Consiglio, ho bisogno di un po' di tempo per deci-

dere». Gabriele Bellini, 44 anni, ar-chitetto, da otto in politica, si fa da parte, ma non prima di aver avviato l'itcr delle primarie dalle quali usci-rà il nuovo segretario del partito co-macchiese. «Sul tavolo non c'è anco-ra nessun nome, sì vedrà — prose-

«Credevo che partito potesse rappresentare la sodetà &Aie purtroppo non è andata così»

gue —. In dieci giorni convocherò l'assemblea degli iscritti per rulli-cializzazione defini ti va delle diraiS-sioni, entro un mese il congresso straordinario». A fine giugno, è con-vinto, il Pd comacchiese avrà il suo nuovo leader. «Quando sono sceso

DIMISSIONI Dopo la sconfitta elettorale

in politica mi ero dato 10 anni di tempo, ero convinto che il Pd potes-se rappresentare la società civile, non è andata così — dice—. Il proget-to è fallito con le dimissioni di Vel-troni. Non capisco e non condivido il messaggio di Grillo, auguro co-munque buon lavoro a Marco e, a Comacchio, di non rivedere il com-nnssario». Cose da risolvere ce ne sono, sostiene, molte invece ne so-no state fatte. «Abbiamo lasciato qualche problema, tra l'ammini-strazione Cicognani non ha rappie-sentato una giunta di cementificato-ri. Abbiamo detto dei 'no' senza pubblicizzarli. Ho la responsabilità politica di variante di salvaguardia degli indici edificatori, di cui non s'è fatta menzione — conclude -. Sia-mo intervenuti per quel che si pote-va e permetteva la legge».

Monica Forti

«Gli stae: bar? Fax ne son., una risana,

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it Resto del Carlino

FERRARA

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«Gli street bar? Per noi sono a riso fl sindaco apre ai locali per giovani «nel rispetto delle regole» e accelera sulla giu ta

«GLI STREET bar non sono un problema per il nostro territorio, ma sono una risorsa». E' completa la disponibilità del nuovo sindaco Marco Fabbri per favorire l'apertura dei locali not-turni della riviera comacchiese, che negli ultimi anni è spesso sta-ta ostacolata per via di divieti e multe che hanno portato alla loro chiusura temporanea anche in pie-na estate, quando la stagione turi-stica era nel pieno del suo svolgi-mento. «Non ho ancora avuto modo di in-contrare il dirigente responsabile — dice Marco Fabbri — per la questione che riguarda l'ordinan-za balneare, ma domani avremo un incontro con tutti i dirigenti e si discuterà di molte cose, proba-bilmente anche di questa». L'estate infatti è alle porte e con lei la stagione turistica e balneare, mancano infatti pochi giorni al mese di giugno, che porterà con sé i primi vacanzieri, soprattutto nei campeggi, ma anche negli ap-partamenti e negli stabilimenti con la voglia di mare e di diverti-mento: «I nostri street bar – spie-ga il primo cittadino sono una vera e propria risorsa per l'ammi-nistrazione comunale e la nostra costa vive anche di quelli: saran-no tre mesi estivi intensissimi e bisognerà lavorare bene». Per ogni singola decisione però Fabbri si riserva naturalmente di discuterne con la sua giunta, che ormai dovrebbe essere quasi ulti-mata: :(Stiamo ancora discutendo

AL GOVERNO Marco Fabbri > sindaco da tre giorni

sulle ultime deleghe — accenna ancora vago — ma contiamo di presentare l'intera squadra la pros-sima settimana, quando faremo anche un incontro generale con i dipendenti dell'amministrazio-ne». Rimandati a giunta eletta an-che gli incontri con i diversi con-sorzi volontari turistici dei sette li-di e le associazioni del territorio, oltre naturalmente a prefettura, polizia municipale e a tutti gli en-ti interessati anche all'argomento street bar e ordinanza balneare: «Tutti insieme dovremo venirci incontro affinchè questi locali possano lavorare nel rispetto del-la sicurezza, dell'ordine pubblico, della quiete delle persone ma an-che per il divertimento dei nostri

Altro problema importante da ri-solvere in tempi ragionevolmente brevi, è l'atavica emergenza zanza-re, che già sta colpendo pesante-mente il territorio comacchiese, soprattutto nelle zone di. Lido di Spina e Volano, dove il livello di tolleranza è già stato superato a causa del caldo e delle piogge: «Per il trattamento ormai siamo molto in ritardo – dice Fabbri -: di problemi quest'estate ce ne sa-ranno sicuramente, inutile negar-lo. L'azione andava pianificata per tempo». In tema di eventi e turismo inve-ce la programmazione è già a buon punto: :(La stagione balnea-re 2012 ha un programma di even-ti già approvato e ben delineato dai dirigenti e dal commissario prefettizio Pinuccia Niglio – con-tinua il sindaco -, anche se attual-mente sono sommerso di lavoro da fare, perciò devo ancora pren-dere mano al programma. Co-munque posso garantire che sicu-ramente si svolgerà la manifesta-zione che riguarda il jazz e che lo scorso anno ha avuto buona fortu-na, non posso avere la stessa cer-tezza per quanto riguarda la sfila-ta di Amore e Moda». Le intenzioni di un ricco pro-gramma di offerte turistiche per la stagione 2013 però inizia già a delinearsi tra le fila del nuovo go-verno, anche se tutto è ancora da vedere: zPrima di ogni cosa biso-gnerà farei conti con il Bilancio». E c'è da scommettere che non sa-rà cosa facile.

Vittoria Tonfasi

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presa unE 24/05/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

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press unE 24/05/2012

il Resto del Carlino

RIMINI L

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Ceccarelli: «Tassa sbagliata, ma non scendo in piazza col Pd grillino»

«NON SCENDERO' in piazza coi sindaci del Pd, non condivido certi loro recenti toni `gtillini", vedi riconsegna della fascia tricolore. Lo Stato va sempre rispettato. Anche se condivido da tempi non sospetti i contenuti della prowsta.. l'Imu è iniqua,,federalismo a rovescia, che punisce i comuni virtuosi e premia gli spreconi». Così il sindaco Pdl di Bellaria, Enzo Ceccarelli. Inr.0 iniqua, ma voi rapphcate al massimo. .Perché..' «fio già detto che noi però non applichiamo l'addizionale Irpef, nè tassa di scopo, nè di soggiorno. A conti fatti, contribuente paga meno

*da noi che altrove. L'Imu sulla seconda casa e sulle attività produttive va considerata una sorta di patrimoniale. Mi rammarica invece '.1-mu sulla prima casa, che colpisce tutti e richiede certamente sacrifici, anche se ci sono esenzioni». «Sottolineo però conclude Ceccarelli, che noi abbiamo approvato il bilancio previsionale 201 2 fin dal 2 fi?bbraio, chi ancora aspetta di farlo si ritroverà nell'impossibilità di procedere con tutti gli interventi previsti».

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Noi riminesi di CARLO ANDREA BARNABE

La Casta non via ia in bus PIACEREBBE proprio che uno dei nostri de-putati posasse le proprie onorevoli chiappe su uno dei nostri scassatissimi bus per toccare con mano che fauna sventurata popola la no-stra città dopo una certa ora. Piacerebbe, puta caso, che l'onorevole Marchion i si accomodas-se sugli scomodissimi e durissimi sedili del bus 4 che parte alle 0.18 dalla stazione Trenita-lia alla volta di Maria. Questa gente, questi signori, che viaggiano in prima classe, che - no-tizia di questi giorni - si fanno alla Buvette pranzi luculliani e pagano pochi curo, sono or-mai troppo, troppo distanti dal "paese reale" per capire la realtà riminese e italiana. Che si facciano due passi di sera zona stazione ferro-viaria, nel quartiere arabo, o semplicemente dopo le 11 di sera sul lungomare. Questi qui si spostano in una specie di "percorso preferen-ziale", non vedono le brutture e le storture del. mondo e pertanto non possono correggerle. Stesso discorso per i comunali, promossi or-mai anche l'ultimo degli assessori al rango di "dignitari" con questa nuova bipartizione dell'Italia «o sei dentro o sei fiori»: non si mi-schiano più col "vulgus" metaforicamente gi-rano in carrozza con cocchiere. E sono sempre più lontanti sia dai problemi della gente conm-

ne, carovita e sicurezza esempio; non vedono problemi delle classi meno agiate, che il risto-rante ormai se lo sono scordato e comprano le baguette precongelate da 0.59 e si dicono «di sinistra».

Natalino Galasso

E poi si chiedono perché a Parma hanno vinto i E' populismo? Ci andiamo molto vicini,

ma quello che lei dice è ciò che pensa ormai la mag-gioranza degli italiani. La chiamano antiTpolitica, ma devono spiegare cosa distingue un elettore che vota M5s da uno che sostiene partiti in via d'estin-zione. Non mi sono mai piaciute le mode politiche del momento, diffido dei salvatori della patria che spuntano ogni due-tre anni, ma credo anche che Grillo non sarà un fenomeno passeggero. Almeno fino a quando avremo meno onorevole e più auto-bus decenti.

Le iettere (max 15 righe) vanno indirizzate a

il Resto dei Carlino Piazza Cavour, 4 - 47900 RIMINI TeL 0541 /438111- Fax: 0541-51104

E-mad: cronacarimirAilearlino.net

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press unE 24/05/2012

it Resto del Carlino

RIMINI

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press unE 24/05/2012 la Nuova Ferrara

SI MOLTIPLICANO I GESTI DI SOLIDARIETÀ' DI CITTADINI E ASSOCIAZIONI

Condivide il negozio con i p cchieri sfollati Tanti ragazzi si mettono a disposizione. Il Palio fa la festa ai profughi. Tutti i conti correnti

D 11884114

Era andato al centro operativo comunale per segnalare i prob le-mi di casa p w pila, il patffic:chie-re :Righetti, ma visto che il suo negozio di via Putinati 165 è per-fettamente agibile gli è venuta un'idea; metterlo a disposizione dei colleghi "sfollati", che posso-no contattarlo direttamente per organizzare il lavoro in comune. E' solo una delle storie di solida-rierà e disponibilità raccolte da-gli uomini del centro operativo di via Marconi, «tra gli stessi ope-ratori vi sono dipendenti comu-nali di altri settori che si sono

messi a disposizione fin da do-menica mattina» sottolinea An na Rosa Fava, capo di gabinetto del sindaco, pure in azione dalla prima scossa. In tanti vogliono mettere il loro ma ttoncino nell'edificio dell'emergenza di. queste ore. Ci sono le due giova-ni psicologhe che hanno allesti-to la tendopoli della Rivana, e che dopo l'operazione si sono messe a disposizione per bussa- re alla porta dei ferrare- si ed alle-viare le loro paure. Un gruppo di giovani ferraresi ha dato dispo-nibilità per attività di animazio-ne in favore dei bambini, ed è stato dirottato a Sant'Agostino e

Bondeno. Molti altri ('tantissi-me telefonate» racconta Fava)si offrono per distribuire pasti o andare a trovare gli anziani, ma se non sono organizzati in grup-pi non possono essere Impiega.- ti, L'a.ssocia.zione Giovanni XXI-II ha messo a disposizione 4 po-sti letto a Casaglià, che sono stati già occupati.

I giovani delle contrade dei Palio hanno prima offerto ospi-talità a pranzo di sfollati, poi, non essendo risultata questa la priorità, sono stati messi in con-. tatto con la Croce Rossa del cam-po Sant'Agostino. A loro è sta-to chiesto di partecipare ad una

festa che stanno organizzando per sabato sera, e di svolgere ani- n- lazione per i bambini di Sant'Agostino domenica matti-na e domenica pomeriggio.

Poi ci sono i soldi. Chi vuole offrire somme per [emergenza può contattare la Protezione ci-vile al numero 0532673917. Si moltiplicano i conti correnti aperti a questo scopo: il Monte di Paschi l'ha intestato "pro ter-remotati Emilia Romagna mag-gio 2012", con donazioni sono esenti da spese e commissioni; il Banco Popolare "raccolta fondi pro terremotati emiliani", casua-le fondazione liberale (cui con-

tribuirà la banca stessa). La Cari-tas di Bologna raccoglie a favore delle .farniglie (cic 838409) e la Caritas Italiana un altro cc cori causale "Terremoto Nord Italia 2012", I consiglieri regionali di

1\45S hanno messo a disposizio-ne la parte non ritirata del loro stipendio e aperto un conco cor-rente. Coop Reno e:Da:3par Nord Ovest distribuiranno generi ali-mentari.

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PRIMA PAGINA press unE 24/05/2012 Modena e Provincia

Ghelfi si candida per il dopo Alessandri Fiorini commissario, congresso da rifare

agari il 'super-segre- tario' avrà altro a cui

pensare in questi giorni, dal momento che vive a San Felice. Ma se il dram-ma della Bassa ha fatto passare in secondo piano i fatti politici, resta il fatto che in questi giorni la Le-ga nord di Modena sta vi-vendo momenti di grande fermento che presto porte-ranno a grandi cambia-menti nella gestion.e dei partito: domenica prossi-ma il segretario provincia-le Riad Ghelfi sarà al Classic hotel di San Mau-rizio, a Reggio Emilia, per sfidare il parmense Fabio Rainieri nella corsa per sostituire Angelo A-lessandri alla segrete-ria naziona-le.

Precisato che per 'se-greteria na-zionale' il popolo pa-dano inten-de la segre-teria dell'E-milia Roma-gna, Ghelfi punta a sosti-tuire colui che da dieci. an-ni è il leader assoluto del Carroccio nella nostra re-gione: Alessandri ha infat-ti deciso di non ricandidar-si. «Sto lasciando spazio ai giovani», ha detto il parla-mentare qualche giorno fa. L'appuntamento per scegliere il 'nuovo' Ales-sandri è fissato alle H nell'albergo reggiano, mentre il presidente del congresso sarà Manuela Dal Lago, che assieme a

Roberto Marmi e Roberto Calderoli. sta gestendo que-sta difficile fase di transi-zione del Carroccio, dopo lo scandalo dei finanzia-menti e la ha tosta delle am-ministrative.

Cormnìssariarnento Una decisione che ha a-

vuto una conseguenza im- mediata: il regolamento prevede infatti che chi vuo- le can.didarsi a una segre- teria 'superiore' deve di- mettersi dall'incarico rico-

perto. Quin- di, nel mo- mento stes- so in cui Ghelfi si. è candidato, il suo ruolo di segreta- rio provin- ciale è deca- duto, ed è scattato il commiss a- riamento. E l'uomo scel-

to per il ruolo di commis- sario, come si può leggere sul sito internet 'Lega nord per l'indipendenza della Padania' è Grazia- no Fiorini, consigliere co- munale ed ex candidato sindaco a Vignola. Va detto che il commissariamento non è tanto una scelta po- litica del partito, quando un atto dovuto e soprattut- to temporaneo: nel giro di un.o o due mesi, infatti, Fiorini lascerà il nuovo in- carico e si rifarà il con-

gresso provinciale che il 1 aprile aveva portato all'e-lezione di Ghefi. Congres-so a cui l'ormai ex segre-tario non potrà più parte-cipare, dal momento che quello interrotto nei gior-ni scorsi era già il secondo mandato. Quindi, presto la Lega avrà un volto nuovo alla segreteria provincia-le.

Modena contro Parma Restando all'attualità

più stretta, fra tre giorni il 'bossiano' Ghelfi si gioche-rà il ruolo di successore di Alessandri sfidando sul. 'campo neutro' di Reggio Emilia il deputato di Par-ma Fabio Rainieri, 'maro-niano' di ferro e mai in sin-tonia con il segretario u-scente. Una sfida difficile, dal momento che da una parte c'è un consigliere co-munale e dall'altra c'è un deputato, ma una sfida nel-la quale Ghelfi crede.

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Il bilancio di Merola: "Ecco il mio anno in trincea" Entro la fine del mese sapremo se il governo ci lascerà i 200 milioni di fondi stanziati per il metrò: i nostri progetti sono già pronti

L'INTERVISTA DI LUCIANO NIGRO ALLE PAGINE II E III

Don ini ha ragione quando dice che il Pd deve assolutamente cambiare, il problema però non sono i grillini

ma il grande partito dell'astensione

"Il problema non sono i grillini ma il grande partito degli astenuti" ilbilancio di Merola: "Un anno duro. E ora ci giochiamo ilefiktro "

LUCIANO NIGRO

«È stato un anno impegnativo. Ma il prossimo non sarà più facile perché vanno fatto scelte non più rinviabili, anche a costo di scon-tentare molti». Cravatta allentata, davanti a una tazzina di caffè in casa sua, Virginio Merola spegne la sua prima candelina da sinda-co, ripercorre il film dei suoi dodi-ci mesi a Palazzo d'Accursio e sfo-glia il copione di quelli in arrivo. Le tensioni coi commercianti sui T-Days e coi sindacati sulle scuo-le. La forza crescente dei grillini, la trattativa con il governo dopo il vertice a Palazzo Chigi con Mon-ti. E soprattutto la corsa contro il tempo per salvare i20 O milioni del metrò e presentare entro il 30 maggio i progetti esecutivi della nuova rete filoviaria cittadina e del Sfm. «Stiamo facendo gli straordinari- confessa -, da quan-do il governo ci ha dato appunta-mento al Cipe. Una data chiave per sciogliere nodi antichi e voltar pagina. E subito dopo c'è da sbro-gliare definitivamente la matassa del Civis e superare gli ultimi o sta-coli del People mover».

Dopo il vertice con Monti spe-ra di ottenere qualcosa?

«È necessario. Con la fame di lavoro che c'è, non possiamo per-

Entro una settimana sapremo quanto

ci lascerà il governo dei 200 milioni stanziati

per il metrò: i nostri progetti sono pronti

Il premier ha fatto un passo avanti, ma parte

dell'esecutivo sottovaluta la

drammaticità della situazione nei comuni

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metterci il rigore senza crescita. Noi abbiamo 50 milioni, da inve-stire in opere di riqualificazione della città, bloccati dal patto di stabilità. Almeno in parte vanno lib erati.I1premier ha fatto un p as-so avanti. Ma una parte del gover-no sottovaluta la drammaticità della situazione nei territori. C'è una crisi sociale che rischia di di-ventare crisi democratica».

Si riferisce alvoto?Al boom dei grillini2

«Il vero pericolo e la vera anti-

politica, per me, stanno nella cre-scita dell'astensionismo che può aprire la strada a soluzioni autori-tarie. I grillini preferisco chiamar-li col loro nome, Movimento 5 Stelle: per rispetto, ma anche per-ché sono una forza politica».

Non li teme ora che sono l'op-posizione più forte?

«Sono la vera novità, non c'è dubbio. IlPdlnon si sa dove sia, la Lega che nacque col cappio in Parlamento è stata travolta da se stessa. Coi 5 Stelle cerco un con-

fronto nel merito e, al di là delle differenze, con Bugani mi trovo benissimo. Saranno loro a deci-dere se imboccare la via delpopu-lismo attorno a un capo o radicar-si nelle città. Ma a Pizzarotti e a chi governa, per il bene dei cittadini, auguro di riuscire».

E d'accordo con Donini quan-do dice: o si cambia o si muore?

«Sì, il paese deve sterzare se non vuole sprofondare. Il Pd può essere alla guida del cambiamen-to se interpreta in modo chiaro la

domanda dei cittadini. Come? Se non si fa la riforma elettorale e quella sul finanziamento ai parti-ti, compia gesti esemplari e si au-toriduca da solo i fondi pubblici».

In altri tempi la tensione si sca-ricava sul sindaco. Forse lei non ha avuto una vera luna di miele con la città, ma neppure è bersa-glio di ogni attacco. Come lo spiega?

«Incontro sempre più gente che mi dice: non vorrei essere al tuo posto. Segno di una crescente

I T-DAYS Il Comune va avanti con la p edonalizzazione del centro storico, ma deve fare i conti con l'agguerrita battaglia di Ascom

LA SCUOLA Cresce l'esasperazione dei precari della scuola. Il Comune dovrà discutere coi sindacati per trovare una soluzione

"N iente pagelle, ma un buon voto in condotta" «U N voto in pagella? È un compito che lascio ad altri - risponde Merola -. Per me, e per la mia giunta, conta la condotta. Il nostro è un lavoro di lunga Iena che richiede tempo, te-nacia e risorse. Le prime due non ci mancano. Le risorse sono il cruccio quotidiano. La situazione generale è da allarme rosso, peggio di come me l'aspettavo un anno fa. Per tirar-

cenefuori dobbiamo metterci in gio-co tutti quanti. Come dice Galli nel suo libro: non è il momento di esse-re riluttanti. Né di chiudersi a difen-dere ognuno il proprio pezzettino. Di buono c'è che la città ha dimostrato una consapevolezza superiore al passato. È su questa disponibilità che dobbiamo far leva per affronta-re le sfide dei prossimi mesi».

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consapevolezza. Ma non ho ri-morsi, fare il sindaco è per me un grande onore».

Ora però arrivano le sfide. L'A-scom minaccia una lunga lotta ai T-Days. La Cgil scioperi contro i privati nei nidi.

«Sono al servizio della città, però il mio problema non è di ac-contentare tutti. Metto nel conto reazioni. Ma cambiare è necessa-rio se non vogliamo perdere ciò che abbiamo».

Come affronterà l'opposizio-

ne contro i T-Days? «La T è un progresso, anche se

ascoltiamo ogni suggerimento per migliorarla, ma c'è molto an-cora da fare. Stiamo completan-do gli interventi sulle piazze (Ver-di, Minghetti, San Domenico, cortile di Palazzo d'Accursio). In-vestiremo 200mila euro per il commercio nel centro e puntia-mo a ottenere 4 milioni dalla Re-gione per la riqualificazione ur-bana. La raccolta differenziata nel centro è iniziata. La strada è quel-

la: la bellezza della città è anche un bene per l'economia».

Dall'altra parte i sindacati ac-cusano: sulla scuola salta tutto.

«C'è un'emergenza che va af-frontata per dare certezze a trop-pi precari della scuola. E c'è esa-sperazione. Incontro insegnanti in lacrime che temono di restare a casa. Coi sindacativoglio discute-re su come garantire l'occupazio-ne e superare il precariato, la qua-lità dei servizi e la prospettiva di un contratto che non faccia lavo-

ratori di serie A e B». Questo strumento non doveva

essere la Fondazione? «Ci serve una soluzione transi-

toria per uscire dall'emergenza e poi la Fondazione o un altro stru-mento per rilanciare la prospetti-va di una scuola di qualità con il tempo adeguato per discuterne».

finitaun'epoca, come hadet-to ai funerali di Cevenini?

«È stato un anno segnato da tanti, troppi lutti di amici cari, Fanti, Dalla, Tassinari, Maurizio.

Ha ragione Donini, il Pd deve cambiare. E se il governo non farà le riforme, il partito compia gesti esemplari e si riduca i finanziamenti

Un anno con troppi, lutti: Fanti, Dalla, Tassinari, Cevenini... ma la città ha sempre reagito dimostrando di voler restare unita

In quei giorni tristi, però, Bologna ha ricordato che pure in una crisi che rischia di incattivire tutti, qui c'è voglia di ciò che Caffarra chia-ma "la politica dell' amicizia"».

Un'accusa che le fanno è di es-sersi impegnato, sì, ma di volare basso, senza un disegno per la città.

«La mia scommessa è il piano strategico, il ritrovarsi su obiettivi condivisi, sui quali cercare le ri-sorse disponibili. Ma le idee di fondo le abbiamo indicate: Bolo-gna deve essere una città aperta al mondo, perciò sono pronto a of-frire la Staveco all'Università per un grande progetto. Poi abbiamo detto basta col consumo di terri-torio. S'investa sulle aree dismes-se: e ci stiamo lavorando, con Fer-rovie e Demanio».

Intanto sui trasporti siamo al palo.

«Stiamo facendo i salti mortali per recuperare gli errori del pas-sato. Entro sette giorni dobbiamo portare a casa i fondi del metrò e subito dopo sciogliere i no di di Ci-vis e People mover. Cosìpotranno partire i cantieri e la sistemazione delle strade. Poi selezioneremo i progetti su cui convogliare risorse ed energie. Le idee ci sono, chiedo a tutti il coraggio della verità».

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Il Consiglio stanzia 2 milioni poi litiga sulla beneficenza

NON ce l'hanno fatta a non litigare nem-meno sui fondi per i terremotati i consi-glieri regionali durante l'Assemblea legi-slativa di ieri pomeriggio. La seduta, ini-ziata bene con le lodi alla macchina dei soccorsi, è finita male con un duro batti-becco sui costi della politica, proprio mentre poche ore prima l'Ufficio di pre-sidenza dell'Assemblea decideva di do-nare due milioni di euro ai terremotati. Il caos in aula è scoppiato quando il consi-gliere del Movimento a 5 Stelle Giovanni Favia ha presentato una risoluzione che invitava a mettere on line tutte le offerte ricevute dai partiti per i terremotati, sol-lecitando le forze politiche a destinare anche i rimborsi elettorali del 2011. A quel punto tra i consiglieri è partita la ga-ra a chi aveva fatto più beneficenza. Alla fine la risoluzione è stata bocciata. E Fa-via se n'è andato sbattendo la porta.

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

H grilllino Matteo Olivieri punta l'indice contro il sindaco: ha fatto politiche che hanno portato Reggio a non contare nulla

«Deirio responsabile di tutti i disastri di Irene Sul tavolo i debiti di !v, i maxi investimenti, la «scellerata» fusione

A Parma Pizzarotti legge i quasi 200 curricola d.i a-

spiranti assessori che gli so-no giunti da tutt'Italia. Ma in-tanto si attrezza per un brac-cio di ferro epocale con «i po-teri forti» che dice di temere, e che vorrebbero portare a-vanti. il busin.ess milionario del termovalorizzatore. In I-ren, di cui anche i Comuni parmensi sono soci, c'è chi te-nie che le scelte radicalmente ambientaliste del Movimen-to 5 stelle possano rompere le "uova nel paniere" a chi già dava per scontati certi inve-stimenti e certi ritorni econo-mici.

Pizzarotti non è solo. In at-tesa di capire come la Genova di Doria si muoverà, da Reg-gio il M5s alza i toni e spara a zero contro Delrio, tra sinda-co del Comune emiliano so-cio con maggior peso. L'attua-le presidente dell'Anci (quel-lo precedente era, casual mente, l'ex sindaco di Torino Sergio Chi amparino) è accu-sato dai grillini d.i aver fatto scientemente politiche che hanno spostato il potere deci-sionale lontano dall'Emilia (a 'l'orino e Genova) e di aver avallato «tutti i disastri» che, di riflesso, hanno portato il ti-tolo Iren a perdere in Borsa il 40% l'anno scorso e quasi al-trettanto quest'anno.

Olivieri ricorda che «in

un'interpellanza del 2011 la risposta di Iren letta dall'as-sessore Grasselli, che confer-mava l'incognita dei costo del forno di Parma. Dai Il 80 milio-ni iniziali l'Unione Europea ha certificato 3115 milioni di. euro e non. abbiamo ancora fi-nito. 11 rigiratore di frittate Delrio dovrebbe mettere suoi manager sulla graticola per il raddoppio del costo del rigassificatore di Livorno e i 259 milioni di euro del debito di Torino su cui il suo malia-g,ement chiude tutti e due gli occhi». Delrio dunque «ha portato avanti politiche dove

Reggio e le altre realtà emilia-ne non contano più nulla. La prova l'ultima riunione degli azionisti Iren Spa».

Riunione in cui tutte le ri-chieste dei sindaci reggiani (taglio degli emolumenti fa-raonici dei manager e rad.- doppio dei dividendi) sono stati bocciati da Fsu, l.a hol-ding che riunisce Genova e Torino.

"Rigiratore di frittate" Olivieri. descrive Delrio co-

me «l'esecutore di ordini di Partito» che «non ha aspetta-to un nanosecondo per far e-

mergere la sua natura "vec-chia Dc" di abile rigiratore di frittate. E' preoccupato per la fine che farà l'investimento di Iren sull'inutile inceneri-tore di Parma, ma taceva l'an-no scorso quando presentam-mo l'interpellanza. sui costi del forno. In quell'occasione ci rispose l'allora assessore Grasselli leggendo in aula u-na risposta di iren, da cui e-mergeva che non era possibi-le stabilire il costo finale dell'opera». Era ben sotto 200 milioni di euro. Ma «re-centi espressioni dell'Ue, che ha aperto una procedura di infrazione per la realizzazzio-ne dell'inceneritore, danno il costo già oggi a 315 milioni di euro». Che andrebbero a gra-vare sul già mostruoso inde-bitamento che zavorra ken, deprime il titolo e dilata le no-stre bollette.

«Delrio - dice Olivieri - dor-me sui lievitare dei costi, ma si sveglia quando la nuova po-litica (cioè i grillini stessi, n-dr) decide che è ora di far ba-sta con queste assurde opere che salassano i con tribuenti. e chi paga le bollette. Delrio poi dorme e dormiva quando un anno fa una multiservizi o-

landese offriva collaborazio-ne per superare anche il pro-blema inceneritore per Par-ma e riconvertire il progetto. La stessa società ha confer-mato di essere interessata og-gi ad intervenire con la nuova amministrazione d.i Parma».

Rispetto ai conti, il capo-gruppo del M5s in Sala del Tricolore ritiene che «Delrio dorme quando fa finta di non sapere che il debito di Iren è da capogiro, a tutti gli effetti proiettabile ben sopra i 3 mi-liardi di euro, e che un terzo di quell'impegno è determi-nato dal rigassificatore di Li-

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Re: o capitale del bionietano? Idea donata con Torino li protessor Walter Ganapini, esperto di calibro internazionale del ciclo dei rifiuti (oda foto), ha scoperto che Reggio non ha h primogenitura né potrebbe avere l'esclusiva sull'Energy Center dedicato al Biometario, pre-sentata da Iren e giunta Deirio come una delle "competenze distintive" di Reggio in un importante convegno promosso dai Comune nell'ambito dei avori sul masterpian dell'Area Nord. Infatti lren sta portando avanti una iniziativa identica a Torino. Lo scrive l'edizione piemontese del quotidiano "La Repubblica", che racconta come sia stato siglato un accordo tra Comune di Torino e Regione Piemonte per un Energy Center, un centro di ricerca sulle energie rinnovabili. L'articolo dice che Torino sara. la prima città in Italia ad avere un Energy Center. Sara uno spazio di ricerca e test sulle energie rinnovabili e sulle tecnologie perii risparmio dei consumi». E la giunta Fassino afferma: «Ci candidiamo ad ospitare un distretto nazionale greentech». E Reggio? E stata promessa h stessa cosa, identica, «Dobbiamo costruire una filiera„, ma dobbiamo trarne opportunità. di business», li governatore Roberto Cola e il sindaco Fassino stanno per siglare un accordo per un progetto da 20 milioni di euro che coinvolge

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

anche l'università., E Reggio? Avrà ti suo Energy Center, di sicuro, ma la vera domanda è: quale sarà la sua rilevanza? ,■3

vorno». L'impianto è considerato

dai grillini una «opera di con-cezione del secolo scorso». Esso «aveva un costo previsto di 300 milioni di curo, ma tut-te le previsioni danno ad un costo finale almeno raddop-piato. E Tren ha la metà della torta da sostenere», dice Oli-vieri rimandando ad un arti-colo pubblicato sul "Sole -24 Ore" del 7 marzo .

Le bollette non pagate capogruppo del Movi-

mento cinque stelle continua a sgranare il rosario infinito dei. debiti di ken: «Poi c'è debito di 259 milioni del Co-mune di Torino di nuovo in aumento, che non paga da an-

ni le bollette della corrente e-lettrica. Ma per Graziano lo Smemorato esiste solo un grande moloch: si chiama Partito, quello per cui ha scel-to di fare una fusione scelle-rata con. Torino e Genova tar-gati Pd dove Reggio Emilia non conta più. nulla».

Come una cassandra Oli-vierl conclude fosco: «Quan-do la situazione di Tren volge-rà. al peggio, i reggiani guar-dino alla finestra del nostro sindaco. E' lì dentro il respon-sabile politico di tutte queste operazioni fallimentari». Ma forse la luce della finestra sa-rà spenta e Delrio in missione come presidente dell'Anci, o a Roma come parlamentare, forse addirittura ministro.

Sonia Masird: «Manager inadeguati» Sempre controcorrente rispetto ai Comune di Reggio, h presidente della Provincia Sonia Masini - nel corso di un dibattito su Telereggio - ha dichiarato che i manager !reo sono inadeguati. «La verità è che scelte sbagliate dei manager hanno portato i numeri dell'azienda fuori controllo. li patrimonio dei comuni ha avuto una svalutazione del 75%, così come le azioni sottoscritte dai privati», ha detto senza giri di parole per poi affermare che a suo parere «il management di lren non è all'altezza della situazione. Anche direttore generale !fiero non è all'altezza e non ha rappresentato Reggio all'in-terno dei gruppo». Nel corso della stessa tavola rotonda, il sindacalista Matteo Alberini (Cgih ha aggiunto che è grave che «tutte le decisioni sull'energia si prendono a Torino mentre sull'acqua decide tutto Genova... Il Comune di Reggio crede nel controllo pubblico dell'azienda, ma quelli di Torino e Parma da anni vogliono vendere le azioni. E' chiaro che gli interessi con cui i soc,i pubblici si sono avvenurati in questa 'fusione erano divergenti». Il coordinatore del sub-sub patto di sindacato Alessio Mammi è sttao più morbido e ha invece ricordato le indicazioni date ai manager (basta finanza, più attenzione al territorio),

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Cinque stelle alla prova, l'Emilia è il posto giusto GIANCARLACO DRIGNANI

pENSO che sia una buona cosa che la sperimenta-zione delle Cinque Stelle

avvenga in Emilia: la regione sembra rimasta democratica anche se contagiata da quella sfiducia che rivela le difficoltà di capire un mondo che cam-bia (e chi doveva far capire ha tenuto la guida in prima). Si è già visto nella prima tornata elettorale che i grillini non as-somigliano aBepp e Grillo e for-se non condivideranno la sua voglia di demolire senza pro-porre cose sensate per dopo le macerie. Colpisce comunque che anche da noi ci sia gente che, dopo aver votato uno che raccontava barzellette (il patto con gli italiani) e umiliava il Parlamento (a votare la nipote di Mubarak) e un altro che bat-tezzava con l'ampolla del dio Po e vestito della corazza di Pontida alzava la spada del di-to medio, ha dato confidenza a un terzo che - a parte l'invito araldico del vaffanculo - invita a non pagare le tasse, a uscire dall'Europa e dall'euro, a far cadere il governo Monti. Per parlare di Parma, votate Tanzi, tanto gli avete creduto. Pizza-rotti ha subito chiarito che de-ve pensare a Parma e non al B epp e della Stalingrado: sa be-ne che si trova davanti un debi-to di 600 milioni, che le banche non intendono perdere altro e i finanziamenti regionali sono nelle mani del collega Favia.

SEGUE A PAGINA VII

CIl^QUE S PELLE ALLA PROVA L'EMILIA È IL POSTO GIUSTO GIANCARLA CODRIGNANI

(segue dalla prima di cronaca)

I , 5 IPOTESI di riattivare l'indotto locale con aiuti euro- pei è sensata, mentre quella di creare una sorta di va- luta locale complementare all'euro, anche con la col-

laborazione di Loretta Nap oleoni, non è un asso vincente (e in-fatti Pizzarotti l'ha già smentita). Anche perché i 1300 impie-gati del Comune vanno pagati ogni mese e il «fare pulizia degli sprechi» (giustissimo, sempre che ci si renda conto che, senza bacchetta magica, richiede tempi e verifiche non impazienti) potrebbero evocare timori qualche truce imitazione dell'odia-to Monti: non pagare gli stipendi, licenziare...Comunque non carichiamo di pesi i neo eletti che, ovunque, di qualsiasi parte, dovranno misurarsi con i problemi della complessità sistemi-ca moderna e con una crisi fuori dal controllo degli stessi go-verni. Auguri, dunque, e vediamo le diverse sperimentazioni.

Tuttavia, eletti ed elettori siamo dentro società ridotte al-l'assurdo di produrre strumenti e forme di potenzialità enor-mi— dalla medicina alla comunicazione, per fare esempi— e di essere totalmente incapaci di governarle. Idioti al volante di superbe Ferrari, forse in sé inutili, ma il cui motore è un gioiel-lo della tecnica paragonato all'incoscienza del guidatore. Chi amministra si carica di responsabilità che hanno bisogno di buon volere e di onestà. Ma soprattutto di competenze e di stu-dio: i Comuni, anche piccoli, debbono rispettare le direttive europee, gli appalti debbono dare priorità all'interesse econo-mico della cittàmentre le mafie concorrono al ribasso. La com-plessità di ogni sistema, anche familiare ormai, induce a ricor-rere a esperti: risparmiare sulle consulenze è un bene, ma non è detto che essere nelle mani della dirigenza interna sia sicuro e fidato.

Pur consapevoli che le cose vanno male, che l'informazione vacilla e che non è detto che viviamo nel migliore dei mondi possibili, noi cittadini-non-sudditi non possiamo realizzare le nostre aspettative raccontandoci di Biancaneve e il Principe azzurro. La ragione non cerca né illusioni né delusioni. Nè si consola con Maria De Filippi o i cartomanti del Web. Anche perché, continuando così, un giorno o l'altro i buoni cristiani aprendo la televisione troveranno come inAmerica i sacerdo-ti delle sette che ti fanno vedere i miracoli.

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E il l'ri passa dallaparte dei cittadini I

LA MOZIONE I GRILLINI: "GIOVANNINO FATTORI È UN AMMINISTRATORE ANTI-DEMOCRATICO"

Il Movimento 5 Stelle "Sfiducia all'assessore"

CESENATICO Il Movimento 5 Stelle non si arresta e presenta una mozione di sfiducia all'assessore Giovannino Fattori. "L'articolo 5 dello statuto comunale spiega le funzioni a cui si deve attenere un'amministrazione, ovvero garantire l'ef-fettiva partecipazione dei cittadini all'attività politico-am-ministrativa - spiega il consigliere Alberto Papperini - Inoltre l'articolo 53 recita i principi a cui si deve attenere un'ammi-nistrazione ovvero garantire l'effettiva partecipazione dei cittadini, singoli o associati, all'attività politico-amministra-tiva, economica e sociale della comunità nonchè la tutela dei diritti e interessi nell'esercizio delle funzioni comunali. Si fa poi riferimento al favorisce il collegamento degli organi istituzionali con la cittadinanza attraverso riunioni e as-semblee, garantendo l'informazione e l'accesso agli atti a tutti i cittadini senza discriminazioni". A fronte dei fatti di viale Torino con "centinaia di cittadini che hanno manife-stato e dichiarato ufficialmente il proprio dissenso verso le scelte proposte dall'assessore Fattori, l'amministrazione non ha voluto né ascoltare, né prendere in considerazione la voce e gli atti di manifestazione del dissenso riguardo alle proprie scelte. Un dissenso nato dall'indifferenza mostrata dall'ammini-strazione verso il parere dei cittadini del quartiere e delle categorie". Per questi motivi il Movimento 5 Stelle anche a fronte di "un atteggiamento autoritario e personalistico mostrato dall'as-sessore Fattori in primis e da tutta l'amministrazione" chiede che il consiglio comunale "impegni il sindaco a sfiduciare l'assessore Giovannino Fattori".

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Bologna 2000

Terremoto, Giunta in aula: "colpiti ma non siamo in ginocchio" 23 mag 12 • Categoria Regione - 82

Solidarietà alle vittime, apprezzamento e ringraziamento per l'opera della Protezione civile e dei volontari, soddisfazione per i primi

prowedimenti assunti dal Governo e per l'azione portata avanti dalla Giunta regionale. In Assemblea legislativa si parla del terremoto che ha

colpito l'Emilia-Romagna domenica scorsa, in particolar modo le province di Modena, Ferrara, Bologna (ma danni ci sono stati anche nel

reggiano).

Apre l'assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo ("è stata accertata l'agibilità degli edifici nel 98% dei casi nelle verifiche sinora fatte"),

mentre a chiudere il dibattito e a fare il punto della situazione nella sua informativa all'Aula è il presidente della Regione, Vasco Errani ("Subito

prowedimenti per cittadini e imprese, stanziamenti straordinari e verifiche già in atto in edifici e scuole: siamo profondamente colpiti ma non in

ginocchio").

Un confronto nel quale da ogni gruppo è venuto innanzitutto un riconoscimento per come la macchina regionale si è messa in moto e per come è

stata gestita l'immediata emergenza. Ma dai gruppi consiliari sono venute anche richieste precise, a partire dalla sospensione del pagamento

delle imposte, Imu su tutte, nelle aree colpite, fino al 'no' alla costruzione del deposito gas di Rivara, nel modenese.

Gazzolo: "Verifiche su 2.159 immobili, agibilità nel 98% dei casi"

"Fornire assistenza alla popolazione colpita duramente dal sisma e non lasciare nessuno solo sono state le priorità che ci hanno guidato

nell'affrontare l'emergenza. Un'azione perseguita in modo efficace fin dalle prime ore successive al terremoto grazie ai sindaci, ai volontari e al

coordinamento della Protezione civile territoriale, regionale e nazionale". E' quanto ha sottolineato l'assessore Gazzolo nella sua comunicazione

in Aula. "Altro obiettivo preminente — ha proseguito — è quello delle verifiche sull'agibilità degli edifici: 35 squadre dei Vigili del Fuoco hanno già

compiuto verifiche su 2.159 immobili, certificando l'agibilità nel 98% dei casi. Le strutture che versano in condizione di maggiore criticità sono

sottoposte ad un ulteriore sopralluogo da parte di squadre specialistiche. Riteniamo necessario — ha concluso — che l'attenzione della Regione

non venga mai a calare e che ci sia un filo di continuità dall'emergenza fino alla ricostruzione. Su questo ci stiamo impegnando e stiamo

impegnando il Governo".

Il dibattito: sospensione pagamento imposte; no a deposito gas di Rivara (Mo)

Durante il dibattito seguito all'intervento di Gazzolo, Fabio Filippi (Pdl) ha chiarito come sia necessario acquisire il fatto che le province colpite

non sono solo quelle di Ferrara, Modena e Bologna, ma anche quella di Reggio Emilia. Il consigliere ha esposto un dettagliato elenco dei luoghi

e delle situazioni critiche, innanzitutto nella zona di Reggiolo. Ha chiesto, perciò, che al più presto venga riconosciuto lo stato di emergenza

anche quele zone.

Andrea Leoni (Pdl) si è detto orgoglioso di essere modenese ed emiliano, perché non c'è stata strumentalizzazione del dolore e della tragedia,

nonostante lutti e danni assai rilevanti. La macchina dei soccorsi ha funzionato al meglio; ora sono necessari strumenti efficaci per una pronta

ripartenza, per una ricostruzione che consenta a cittadini e imprese di rialzarsi in piedi. Sospensione delle tasse (a partire dall'Imu) e deroga al

patto di stabilità ne sono elementi indispensabili.

Da Marco Barbieri (Pd) è venuta la sottolineatura della grande dignità nelle risposte a questo dramma per capacità di fare, di attivare energie, di

organizzarle. E non ci sono stati danni più gravi per la storica capacità di questa Regione nel dotarsi di regole serie, innanzitutto in campo

antisismico.

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Bologna 2000

La ricostruzione deve farla lo Stato, e senza accise sulla benzina, ha detto Roberto Montanari (Pd). Anche il presidente del Consiglio, Monti, pare

essere rimasto meravigliato per l'immediatezza della risposta delle istituzioni e delle comunità: la risposta all'emergenza è stata impeccabile,

deve ora seguire una gestione della ricostruzione altrettanto chiara ed efficiente. Ed è necessario lanciare un altro segnale: questo territorio non

è in ginocchio, è in grado di ripartire subito assicurando la migliore accoglienza ai turisti.

Oltre a concordare sulle proposte avanzate (dalla sospensione dell' lmu allo sblocco del patto di stabilità), Silvia Noè (Udc) ha chiesto

esplicitamente alla Giunta di trovare risorse significative da dedicare alla ricostruzione, in fase di assestamento di bilancio. La ricostruzione sarà

complessa e la situazione è molto grave, sia sul piano delle famiglie che delle attività produttive. Serve, inoltre, un gioco di squadra fra

parlamentari, Giunta e Assemblea al fine di modificare, in sede di conversione, il Decreto sulla Protezione civile.

La capacità di reagire delle persone colpite da questa calamità — ha detto Gian Guido Naldi (Sel-Verdi) — è un fatto altamente positivo.

Apprezzabile il lavoro svolto dalla Regione, dalla protezione civile e dal volontariato non solo per l'intervento immediato, ma anche per il supporto

psicologico alle popolazioni colpite. Negativo, invece, è constatare la morte di quattro operai in tre stabilimenti. Occorre — ha sottolineato Naldi —

accertare tutte le eventuali responsabilità in merito alle costruzioni e ai controlli sulla sicurezza.

Apprezzamento anche da Palma Costi (Pd) per la capacita di intervento della Regione. Positiva, in particolare, la messa in campo di una rete di

solidarietà e di comando. Adesso — ha rilevato la consigliera — occorre dare funzionalità a tutto il territorio, verificando l'agibilità delle case e

delle imprese, continuando a mantenere un rapporto stretto con gli Enti locali. Costi ha poi detto 'no' al deposito di gas a Rivara.

Anche Liana Barbati (Idv) si è espressa contro la costruzione di questo deposito nel modenese. Dopo aver ringraziato la Regione per la risposta

positiva ed efficace sul piano dell'emergenza, l'esponente Idv ha chiesto un gesto di solidarietà da parte di tutti i partiti a livello nazionale e un

sostegno forte dall'Europa e dal Governo.

Per Monica Donini (Fds), la solidarietà e la vicinanza ai cittadini da parte della Regione, degli Enti locali e delle associazioni, che si è registrata

in questa tragedia, è stata importante e deve, quindi, continuare. La consigliera, dopo aver auspicato tra le priorità la prevenzione del rischio

sismico, si è espressa anch'essa contro la costruzione del deposito di gas a Rivara.

Positivo anche per Mauro Manfredini (Lega nord) l'impegno e il lavoro che la Regione ha messo in campo per affrontare questa calamità.

Perplessità sono state manifestate dal consigliere sulla presenza maggioritaria dei cittadini stranieri nei luoghi di accoglienza. E anche

Manfredini si è espresso contro la realizzazione del deposito di gas a Rivara.

Un evento straordinario per il territorio ferrarese, considerato a basso rischio sismico, che ha colpito le due principali vocazioni di quella terra:

l'agricoltura e la cultura. Lo ha sottoloineato Mauro Malaguti (Pdl), evidenziando che lo Stato si deve fare carico dei danni, in particolare di quelli

pesantissimi, subiti dal settore agricolo. Anche quando i riflettori saranno spenti la Regione — unitamente al Governo nazionale, su cui si devono

fare pressioni — mantenga la propria attenzione su questa terra i cui problemi già gravi, come la disoccupazione, sono stati acuiti dal sisma.

Orgoglio per la compostezza mostrata dalle popolazioni colpite e per l'impegno delle Istituzioni è stato espresso da Giovanni Favia (Mov5stelle),

che ha comunque invitato a non cadere nell'autocompiacimento, poiché una risposta pronta di fronte all'emergenza dovrebbe essere la

normalità. Ora ci aspettano le riflessioni: sul tema dell'antisismica, su cui si deve fare di più; sul fatto che gli enti locali devono essere liberati dal

patto di stabilità; sul fronte dell' lmu, la cui riscossione deve essere sospesa fino a quando non saranno pronti gli elenchi degli esentati; infine

attivando controlli ulteriori, che tengano conto delle infiltrazioni della criminalità organizzata, sull'opera di ricostruzione che farà convergere

risorse cospicue sul territorio.

Errani: "Profondamente colpiti, ma non siamo in ginocchio. Questa un'emergenza nazionale"

"Subito prowedimenti per cittadini e imprese, stanziamenti straordinari e verifiche già in atto in edifici e scuole: siamo profondamente colpiti ma

non in ginocchio. Anzi, la macchina dell'emergenza ha funzionato da subito con efficienza e la popolazione sta reagendo con grandissima

dignità, manifestando la voglia di riprendere subito le proprie attività, la vita di tutti i giorni". Così il presidente della Regione, Vasco Errani,

nell'intervento con cui ha chiuso il dibattito sull'emergenza terremoto.

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"Questa è un'emergenza nazionale — ha riaffermato Errani —. E' giusto e corretto che insieme alla nostra regione l'intero Paese si faccia carico

della solidarietà, anche in un momento di difficoltà della nostra finanza pubblica".

E dunque, "adesso siamo molto impegnati sulle verifiche relative ai danni, in primo luogo alle scuole, alle abitazioni e alle imprese di ogni

settore, ai beni culturali e religiosi per i quali è essenziale il ruolo della sovrintendenza che, il ministro mi ha assicurato, sarà rafforzata".

"Ma occorre un prowedimento di sospensione in tempi rapidi relativamente a tutti i pagamenti per le case e le imprese lesionate. Poi, ho

avanzato delle proposte per l'economia. La Regione, facendo uno sforzo straordinario anche in relazione all'assestamento di bilancio,

impiegherà proprie risorse e chiediamo che il Governo faccia altrettanto, mentre proviamo a costituire un fondo per cui è stata trovata una

risposta positiva dal sistema bancario, perchè si possano fare investimenti che consentano alle imprese di ripartire subito con la produzione.

Riattivare subito e ricostruire: garantire ammortizzatori ordinari e in deroga per assicurare che nessuno viva un'emergenza nell'emergenza.

Venerdì pomeriggio — ha concluso il presidente della Regione — avremo un tavolo con le forze imprenditoriali e sociali e proveremo a costruire un

prowedimento straordinario che vada in questa direzione".

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Bologna 2000

Variante Valico, tutte le parti in commissione 23 mag 12 • Categoria Bologna - 136

Anning_oo 13.dogr Lavori 3icdcigr Elezioni

Per il comitato dei cittadini di Ripoli si tratta di un "disastro" nato da un "progetto veramente sconsiderato", per Autostrade per l'Italia al contrario

"non c'è nessun rischio per i residenti" e una volta terminati i lavori la situazione ritornerà alla normalità. Secondo i tecnici di lspra e lrpi-Cnr, "la

riattivazione repentina di tutto l'ammasso franoso è estremamente improbabile" ma sono da prendere comunque in considerazione "alcune

modifiche alla modalità di scavo". C'è poi il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, che dal canto suo assicura di "aver sempre chiesto lavori

a norma" ma, per far sì che "questa brutta esperienza passi il prima possibile", si dice non disposto a schierarsi con chi "chiede lo stop dei lavori

e basta".

I giudizi sui lavori per la Variante di valico nel tratto che attraversa Ripoli Santa Maria Maddalena, frazione sull'appennino bolognese interessata

dallo spostamento di un fronte franoso, sono quanto mai complessi e diversi tra loro, e proprio per questo motivo la commissione regionale

Territorio, ambiente, mobilità, presieduta Damiano Zoffoli, ha ascoltato oggi, in quattro separate audizioni (per un totale di circa sei ore) tutte le

parti in causa coinvolte nel progetto.

Il Comitato dei cittadini di Ripoli: "Diventeremo un paese fantasma"

Lamentano di venire "sistematicamente ignorati" e che "nessuno ha mai preso in considerazione l'ipotesi di awisare chi abita nella zona";

sostengono che i lavori per la Variante di valico non sono altro che "un disastro", nato da un "progetto originale veramente sconsiderato partorito

nella più completa disinformazione della geologia del territorio", anche se poi "la responsabilità maggiore è di chi ha approvato i lavori": i cittadini

di Ripoli, che si sono costituiti in un Comitato per meglio far valere le proprie ragioni, dicono di non riuscire nemmeno più a dormire tranquilli la

notte causa i movimenti del terreno causati dai lavori per la Variante.

"Vi rendete conto di cosa vuol dire dormire in una casa che si sposta ogni giorno?- spiega Dino Ricci del Comitato- Non bastano le affermazioni

di Autostrade, noi non siamo assolutamente tranquilli". Anche perché "è stato firmato un protocollo di accordo tra le parti, ma senza di noi, non

siamo mai stati riconosciuti come parte in causa- accusano-, ora la nostra prospettiva è di vivere in un paese che diventerà un paese fantasma".

E per questo gruppo di cittadini "l'unica cosa che il sindaco doveva fare era emanare una ordinanza per fermare i lavori": ma del resto, fanno

notare, "anche dall'Assemblea legislativa erano giunte indicazioni precise per la sospensione dei lavori e l'awio di verifiche, ma la Giunta non le

fa proprie".

Autostrade per l'Italia: "Opera strategica, e finiti i lavori si fermeranno i movimenti"

Nessun paese che muore: il fronte franoso che potrebbe essere riattivato dai lavori per la Variante di Valico "si muove di pochi millimetri al

mese" e comunque sia "questo movimento è iniziato coi lavori e coi lavori finirà, com'è successo già solo quando abbiamo interrotto i lavori a

Pasqua": Gennarino Tozzi, condirettore generale Sviluppo rete di Autostrade per l'Italia è sicuro che "non ci sarà nessun rischio per le persone" e

giura che "per gli eventuali danni sarà riconosciuto ciò che è dovuto". Ma di interrompere i lavori, spiega, non se ne parla, perchè la Variante di

Valico è "un'opera che interessa tutto il Paese", perchè "la Bologna-Firenze è una arteria vecchia dove gli incidenti sono superiori dell'80% alla

media nazionale" e quindi la scelta sarebbe tra "fermare tutto" oppure "ridurre i disagi e gli allarmismi e portare avanti una infrastruttura che è

attesa da 30 anni". Autostrade non prenderà in considerazione l'ipotesi di rivedere completamente il progetto, awerte Tozzi, perché "cambiare il

tracciato vuol dire perdere 20 anni di lavori e attenderne altri 10 per le nuove autorizzazioni e il nuovo appalto, è semplicemente improponibile".

Tozzi si dice comunque più che disponibile al dialogo, ma specifica che "per noi il rapporto è con le istituzioni, non con i comitati, e per i cittadini

l'istituzione di riferimento è il sindaco", anche perché, accusa, "il comitato di Ripoli esalta immotivamente la situazione".

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Bologna 2000

Insieme a Tozzi è intervenuto anche Giuseppe Ricceri, presidente dell'Osservatorio ambientale per la Variante di Valico, che assicura di "aver

cercato di prevenire tutte le problematiche e proporre soluzioni alternative". Le misurazioni indipendenti effettuate rivelano comunque "movimento

lenti, per cui è altamente improbabile una veloce evoluzione".

I tecnici: "Riattivaz ione frana quasi impossibile, ma si cambi modalità scavo"

Sono stati chiamati come parte terza per dare un giudizio oggettivo sui lavori della Variante di valico, ma nemmeno per loro è stato possibile

dare un verdetto univoco: secondo i tecnici di lspra (Istituto superiore per la ricerca ambientale) e lrpi (Istituto di ricerca per la protezione

idrogeologica)-Cnr, infatti, da una parte quella di Ripoli "non è una condizione anomala nell'Appennino emiliano-romagnolo, che conta 70.000

frane" e la "riattivazione catastrofica e repentina di tutto l'ammasso franoso è estremamente improbabile", ma dall'altra c'è comunque bisogno

"di ridurre l'impatto della deformazione sulla superficie". E se Autostrade per l'Italia "ha detto di aver preso in considerazione alcune modifiche

alle modalità di scavo", riferiscono, ad oggi comunque "il complesso di raccomandazioni non è stato soddisfatto da Autostrade".

Le istituzioni: il sindaco di San Benedetto Val di Sambro e l'assessore regionale Peri

L'amministratore più prossimo al territorio, il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Gianluca Stefanini, e l'assessore regionale ai Trasporti,

Alfredo Peri, che a vario titolo da più di 12 anni si occupa della questione: sono loro i due rappresentanti delle istituzioni intervenuti nella seduta

della commissione Ambiente, territorio, mobilità. La linea è la stessa per entrambi: attenzione massima sui lavori, e piena disponibilità ad

interromperli in caso di pericolo, ma, come sintetizza Peri, "resta solo il 20% da completare, ci sono ragioni oggettive e certificate per dire 'si

blocca tutto' e venire via da lì?".

L'assessore ricorda come l'interesse della comunità sia "la massima sicurezza, la massima garanzia ma anche la massima velocità", e a questo

proposito è "con la mediazione che si raggiungono punti di equilibrio", fermo restando che "davanti a riscontri troppo negativi rispetto al progetto

si lascia tutto subito". E guai a pensare che la Regione non abbia potere nelle negoziazioni: "Abbiamo firmato un protocollo che impegna

Autostrade a mettere a disposizione preventivamente i fondi per i danni- rivendica-, e anche se Autostrade vorrebbe riprendere lavori subito non

lo fa per quanto messo in campo da noi come fronte istituzionale".

La disponibilità della Giunta è massima, informa Peri: "Rapporto mensile? In commissione ogni due mesi?- conclude- Siamo disponibili a tutto,

non ci deve essere nessun limite al flusso delle informazioni".

Gli interventi dei consiglieri regionali: incolumità dei cittadini al primo posto

Ai tecnici chiedono rilevazioni certe che possano spazzare i dubbi da una parte o dall'altra, ai cittadini assicurano che la loro sicurezza viene al

primo posto, come già testimoniato dalla risoluzione votata all'unanimità in Assemblea: al di là degli schieramenti, non sembrano discostarsi

troppo tra loro le posizioni dei consiglieri regionali intervenuti questa mattina in Commissione.

Marco Monari, capogruppo del Pd, è categorico: "La priorità è l'incolumità dei cittadini- sostiene-, l'opera potrà anche essere strategica, ma noi

diciamo no alla realizzazione a tutti i costi" e proprio per questo motivo bisogna capire "se vada bloccato o meno dalle istituzioni il

proseguimento lavori deciso da Autostrade dopo le indicazioni dei tecnici". Più di un consigliere non esita a schierarsi contro la posizione di

Autostrade: per Andrea Defranceschi, capogruppo Mov5stelle, "è evidente la drammaticità situazione residenti- dice-, e poi perché dobbiamo

distruggere il nostro territorio? Le dichiarazioni di Tozzi sono sconcertanti". Allo stesso modo Sandro Mandini dell' ldv sottolinea non solo come "il

comitato dei residenti, nonostante la continua opera di denuncia e informazione, è stato assurdamente abbandonato dalle istituzioni", ma anche

come "nessuno sappia cosa sta facendo Autostrade nonostante precise indicazioni sui lavori" e come "ci siano numerose lacune nel piano di

monitoraggio dell'Osservatorio". Il consigliere Gian Guido Naldi (Sel-Verdi) chiede ad Autostrade se "lo slittamento del viadotto dell'autostrada e

della galleria rientrano nella norma" e poi sottolinea come "anche se i tecnici escludono il crollo del versante comunque chiedono un sistema di

allerta continuo e lavori meno impattanti".

E se il consigliere del Pdl Galeazzo Bignami si preoccupa soprattutto di assicurarsi che "vengano garantiti risarcimenti totali ai residenti

danneggiati e alle attività commerciali che non riescono a lavorare", la collega Silvia Noè dell'Udc si chiede come "sia possibile che non si

sappia ancora se si può andare avanti o no quando Ripoli è ormai uno dei siti più controllati d'Italia e c'è in campo una pletora di esperti".

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CORRIERE DI BOLOGNA

Lazzaretto, dietrofront Ateneo: il nuovo epus resta a meta' • Non verranno trasferiti due dipartimenti di Ingegneria. Dionigi: pochi soldi L'opposizione: «Addio People Mover». Il Comune: «No, andiamo avanti»

L'Università di Bologna ri-nuncia ad una parte importan-te del suo progetto di espansio-ne al Lazzaretto. L'Ateneo si sfi-la dalla terza fase del piano che prevedeva la costruzione dei dipartimenti di Ingegneria. Civile e Architettura e pianifi-cazione territoriale, un'area di 19 mila metri quadrati destina-ta ad ospitare alcune migliaia di studenti.

Quando nel 2007 l'allora ret-tore Pier Ugo Calzolari inaugu-rò i primi tre dipartimenti di in-gegneria chimica, di chimica mineraria e di ingegneria eco-nomica- gestionale del cani-pus, disse che eravamo di fron-te «alla prima fase di un'opera grandiosa». Oggi si può dire che l'opera grandiosa non si fa-rà più. Perché in tempi di crisi l'ateneo ha deciso di tagliare gli investimenti prefissati. Il rettore ha comunicato formal-mente la decisione al Comune e ieri l'assessore allIrbanisti-ca, Patrizia Gabellini ha spiega-to che la giunta è corsa ai ripari approvando una variante urba-nistica sull'area. Sempre ieri l'opposizione è passata subito all'attacco: «Il People mover non serve più, così saltano le stime di traffico su cui si basa-va il progetto», visto che al Laz-zaretto era prevista l'unica fer-mata intermedia della navetta destinata a collegare la stazio-ne e l'aeroporto. Su questo pun-to però Gabellini ha rassicura-to: «L'opera non è in discussio-ne. È intenzione dell'ammini-strazione dare comunque se-guito allo sviluppo del Lazzaret-to. Per questi motivi it progetto del People mover non subirà al-cuna variazione». Rassicurazio-ni sono arrivate anche dalla vi-cesindaco Silvia Giannini («Il people mover non c'entra»). Pa-role che non convincono però il consigliere regionale del Mo-

vimento Cinque Stelle, Giovan-ni Pavia e Lt capogruppo del Pdl in Comune, Marco Lisci per quali vengono meno le ragioni dell'opera.

Prova a gettare acqua sul fuoco il rettore dell'Ateneo Iva-no Dionigi: «Mi pare che tutto il Paese stia facendo i conti. Do-dici anni fa quando fu lanciato il progetto, il vento spingeva ancora alle spalle mentre ades-so cui pare che spinga in fac-cia». E ancora: «Il progetto era. diviso in tre fasi: compiuta la. prima, riusciamo ad impegnar-ci sulla seconda, che compren-de infrastrutture e studentati, ma non riusciamo a garantire la terza, quella di tutta l'area ci-vile. Questo mi pare sia agire in base al principio di realtà.

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L'assessore Gabeffini i)ark~ comunww

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Dodici anni non passano inva-no. Credo ci sia tutto il dovere e l'opportunità di rivedere il progetto. Con ill Comune ci sia-mo intesi più che bene». Uno che di quest'area se ne intende come Claudio Mazzanti, ex pre-sidente di quartiere e oggi pre-sidente della commissione Ur-banistica del Comune, non ci gira intorno: «Possiamo dire che l'operazione di polo scien-tifico-tecnologico viene ridi-mensionata e messa in discus-sione visto che sono già saltati anche i progetti di sedi per le facoltà di Farmacia e Biotecno-logie in zona Lame-Beverara».

Ci sono due modi per giudi-care questa vicenda. Considera-re l'abbandono del progetto complessivo dell'ateneo (anche

la seconda fase che prevede la. costruzione degli stud.entati è tutta da realizzare) come l'enne- simo fallimento della città. E in- serire it Lazzaretto in quella sor- ta di piano strategico delle cose non fatte che comprende tra i tanti progetti, quello della me- tropolitana, del Civis, del Pas- sante, delle Universiadi, della nuova stazione di Isozaki e per ora del progetto di filoviarizza.- zione e del completamento del- l'Sfm. Oppure considerarlo un piccolo incidente di percorso nella rotta indicata. La risposta a questo bivio dipenderà molto dalla reazione e dal progetto al- ternativo di Palazzo d'Accursio.

Olivi° Romanini [email protected]

RPRODUZIONE PISERVAIA

L'infrastruttura il People mover Fiera-stazione avrà una fermata intermedia proprio al Lazzaretto. Ma a questo punto gli utenti universitari caleranno

li nuovo polo, gli altri progetti e la menorestaia

Dietro il Miore Qui si è già trasferita parte della facoltà di Ing,egneria. Ma l'Ateneo ha abbandonato il pezzo più corposo (19 mila metri quadri) del progetto

Alla Staveco Sindaco e rettore non si erano trovati in sintonia nemmeno sul trasferimento di Lettere verso i colli. Proposta da Merola. Dionigi ha frenato

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CORRIERE DI BOLOGNA

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press unE 24/05/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

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SE IL PEDONE SULLE STRISCE SENTE DI DOVER RINGRAZIARE

unedì pomeriggio ero a Buarlo in piazza Filopenti, dove da po- co ho preso la mia residenza, per assistere ai risultati per l'elezio-

ne del sindaco. Subita dopo l'avvenuta conferma della risicata vittorie di Pieri- rd del Pd, un anziano energugneno mili- tante dello stesso partito si è avvicinato con scherno a un gruppetto dei Movi- mento 5 Stelle dicendo loro che l'aveva- no preso « in quel posto» nonostante avessero raccolto tutta la «sbagiuzza» (per i non bolognesi: segatura a tutto ciò di insignificante) dagli altri partiti,

Bene, per decenni ho votato Pci, Pds, De; poi le sinistre alternative al Pd e in- fine, perseverando la distanza di tali partiti dalla gente, da alcun: anni fil Mo- vimento 5 Stelle. Poiché non ritengo che il mio voto sia «sbagiuzza», vorrei ricor-

dare ai maleducato sostenitore del Pd che se il suo partito è così fortementefo-vorevole all'impianto dl biomasse a. Mezzolara ii proprio perché ci sono per-sone come lui che andrebbero proprio «utilizzate» in tale impianto.

Alberto Quarantotto Non mi piace. Non mì piace, a propo-

sito di buona educazione, che lei, dopo avere definito «maleducato» il sosteni-tore del Pd, lo voglia «utilizzato» come sopra. Detto questo, chiaro che nessun voto è «sbagiuzza», se a questo termine si incolla un contenuto denigratorio in quanto minoritario. Aggiungo che non mi sembra una raffinata analisi politica quella espressa dal sostenitore del Pd. Però non mi meraviglia, con tutto quel vediamo notte e giorno in televisione.

Ma dai cosiddetti big,

L e scrivo dopo l'ennesima avventura che quotidianamente devo subire

per attraversare le strisce pedonali da-vanti o casa, nella bellissima via Sara gozzo. Scrivo a lei perché la sento sensi-bile ai problemi dei cittadini e spero che dimeno un vigile legga il Corriere. Con i residenti della via abbiamo notato la tendenza inspiegabile che gli automobi-listi, ma anche i motorinisti, hanno ad accelerare notevolmente quando transi-tano su questa strada. Probabilmente è dovuto al fatto che la strada è lunga e dritta e i semafori sono posizionati a grande distanza l'une dall'altro, Ma non è un'autostrada' Mi è stata rifCrif3 addirittura da residenti in piani più al-ti che a volte tremano i muri di caso.

Per quanto riguarda invece la vita del semplice pedone deve sapere che le strisce sono per lo più ignorate e se qual-che buon'anima ti lascia passare ti sen-ti in dovere di ringraziare come si trat-tasse di un favore. Non è possibile met-tere dei dossi di rallentamento in corri-spondenza delle strisce?

Vanlna Gazulll Confido proprio che siano più d'uno

i vigili urbani che leggono il Corriere. Sono convinto che to faccia anche chi ha compiti e competenza per decidere sulla questione da lei sollevata. Più in generale, esiste il problema di evitare gli eccessi di velocità e quindi di ridurre gli incidenti. In tempo di risparmi, que-sto sarebbe il primo e più urgente taglio da fare.

[email protected]

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Galere

o E CIRCONDARIO

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Società di scopo, continua la linea dura. I lavoratori interessati ribadiscono la contrarietà a stragrande maggioranza

IMOLA. Non è cambia-to di molto il giudizio dei dipendenti comunali sulla nascita della nuo-va società di scopo. Ieri i lavoratori coinvolti nell'annunciato trasfe-rimento alla nuova so-cietà che si occuperà della manutenzione di strade, verde e edifici pubblici si sono riuniti ai magazzini comunali di via Poiano. E dall'in-contro è uscito un ver-

detto che ricalca in so-stanza quello della pre-cedente consultazione: 77 contrari, 4 astenuti e un voto a favore. Insom-ma, i tentativi della giunta e delle forze po-litiche (Pd e alleati di maggioranza) di spinge-

re il progetto rassere-nando gli animi eviden-temente non hanno sor-tito l'effetto sperato.

I sindacati hanno fatto sapere che non parteci-peranno alla trattativa. Anche loro della cessio-ne dei servizi ad una so-

cietà esterna non voglio-no parlare. Al confronto con l'Amministrazione andranno come uditori «al solo scopo di tutelare i lavoratori», hanno scritto in una lettera in-viata al sindaco Manca e al direttore generale Mi-

chele Bertola i segretari di categoria Mirella Col-lina (Fp Cgil), Alessan-dro Lugli (Fp Cisl), Giu-seppe Rago (Uil Fpl), Massimiliano De Gio-vanni (Csa Ral) e Fabri-zio Lombardi (Sulpm).

Ieri intanto l'assessore

al Personale del Comu-ne di Imola Donatella Mungo ha risposto alle domande inviate dal Movimento 5 stelle su fi-nalità ed effetti della nuova società di scopo ribadendo i vantaggi per il servizio di manuten-zione e per le condizioni dei lavoratori che deri-verebbero, secondo l'amministrazione co-munale, dall'operazio-ne.

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A forza di tagli il futuro è incerto

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Carriere o E CIRCONDARIO

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DOPPIA IDENTITA' Retribuzioni di Hera

Martedì 15 maggio il sindaco Balzani e l'as-sessore Bellini hanno ri-tenuto opportuno recar-si a Parma per dare sup-porto alla campagna elettorale del candidato

del Pd che andava al bal-lottaggio con il candida-to del Movimento 5 Stel-le, Federico Pizzarotti.

Fino a qui nulla di male, anche noi abbiamo fatto lo stesso per Pizzarotti. Ma mentre le ragazze e i ragazzi del Movimento 5 Stelle di Parma portano avanti le nostre stesse idee, soprattutto per quanto concerne la lotta contro l'inceneritore e la volontà di arrivare alla sua chiusura, non siamo sicuri che si possa dire lo stesso per il Pd dei due co-muni emiliano-romagno-li.

Il candidato del Pd Bernazzoli è favorevole all'inceneritore e il Pd parmense ha teorie che eufemisticamente po-tremmo definire discu-tibili, quando non addi-rittura fasulle. I rappre-sentanti del Pd a Parma dicono, come dissero nella passata legislatura qua a Forlì i loro omolo-ghi locali, che l'aria in entrata nell'incenerito-re è più sporca rispetto a quella in uscita per quanto riguarda polveri e diossine.

A Forlì c'è il Porta a Porta e avremmo gli strumenti e la forza per togliere il terreno da sot-to i piedi a Hera, ma non lo facciamo. Perché? Perché a questa ammi-nistrazione e al nostro Sindaco mancano e il co-raggio e la volontà poli-tica di portare avanti le proprie idee. Forse è per questo che i nostri am-

ministratori, i quali di-cono di perseguire il fi-ne della riduzione dell'incenerimento, pos-sono stare a fianco di chi fa affermazioni favore-voli agli impianti di in-cenerimento e ne posso-no sostenere la candida-tura. Forse Balzani fa questo perchè si sente solo.

Vorremmo allora ras-sicurarlo dicendogli che se lavorerà per chiudere l'inceneritore di Forlì e per aiutare le imprese locali del territorio nel-la realizzazione di un grande centro per il ri-ciclo e per la produzione di materie prime secon-de non dovrà sentirsi più così solo.

Ci sarà tanta gente che lavorerà assieme, unita, per il raggiungimento del benessere dei citta-dini e del territorio. O forse potremmo trovare la spiegazione di questa incapacità nell'atteggia-mento doppio di alcuni sindaci del nostro terri-torio, e su tutti indichia-mo proprio Balzani e Lucchi.

1110 maggio esce un co-municato in cui Balzani e Lucchi affermano di impegnarsi per ridurre le remunerazioni degli amministratori di Hera. Ma hanno appena vota-to per le remunerazioni del prossimo anno a fa-vore.

Raffaella Pirini Consigliere comunale

DestinAzione Forlì Forlì

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press unE 24/05/2012

n Resto del Carlino

BOLOGNA

Lazzaretto, mezzo stop dall'Ateneo «Rischia anche il People movem

Idv gela Giunta, ma Gabellini: «La monorotaia starà» CHISSA' COSA penserebbe il premio Pritzker Richard Meier, nel vedere il suo progetto per l'area di Bertalia con un bel punto interrogativo accanto. La Bologna che costruisce e pensa allo sviluppo urba-nistico di domani, da ieri ha infatti un punto .fisso in meno: una bella fetta dell'area universitaria in costruzione al Lazzaretto. La disdetta dell'Ateneo, che ri-guarda il grande lotto D (uno dei tre ini-zialmente previsti nell'area, non quello di Meier), è stata recapitata al Comune una. settimana fa e martedì la giunta Merola è corsa ai ripari con un atto d'indirizzo che dà il via libera ad una variante urbanisti-ca. Lo ha annunciato ieri mattina in coni-missione l'assessore all'Urbanistica Patri-zia Gabellini. «L'Ateneo rinuncia ad alci:t-

IL PROGETTO PERDE UN PEZZO L'Università rinuncia a un Lotto IL rettore: «E cambiato il vento» Finzi: «Si impoverisce La città»

ni dipartimenti, quindi quegli edifici non servono piu. L'Università ha deciso di in-- vestire di più sui docenti». Con la variante «non metteremo in discussione il telaio delle strade, ma faremo aggiustamenti sul-le destinazioni d'uso». L'opposizione at-tacca subito. «Il People mover non si fa più, così saltano le stime di traffico su cui si basava il progetto». Al Lazzaretto è in-fatti prevista l'unica fermata intermedia

del People mover. Ma Gabellini assicura: l'opera «non è in discussione, non si torna indietro». Anche se l'Idv tuona: «E' fini-ta».

GLI EDIFICI del lotto D, quello per il quale è arrivata la disdetta di via Zarnbo-ni, dovevano coprire una superfice utile di 9mila metri quadri, su un'area comples-siva di 19mila metri quadri. L'Ateneo for-nisce anche una quantificazione degli stu-denti che non si trasferiranno nelle nuove sedi al Lazzaretto, oltre 3rnila: l'area di In-gegneria civile conta infatti più o meno un terzo degli studenti iscritti alla facoltà, che ha mediamente 2mila matricole all'an-no (dunque, moltiplicati per i cinque anni di corso, un numero attorno ai lOrnila). «Mi pare che tutto il paese stia facendo conti», spiega la scelta il rettore dell'Alrna mater Ivano Dionigi. Dodici anni fa, quando fu lanciato il progetto del Lazza-retto, «il vento spingeva ancora alle spalle e adesso mi pare che spinga in faccia». Ma-gra consolazione: Bologna non perderà uno dei pochi progetti firmati da una star internazionale dell'architettura, perché il dipartimento di Ingegneria industriale di-segnato dal newyorkese Richard Meier non si trova nel terzo lotto ormai desapctre-cido. Sul fronte People mover, Rita Finzi di Ccc e Marconi Express è lapidaria: «La decisione dell'Università, se confermata, non influirebbe in modo radicale sulla sostenibilità economica del People mo-ver, ma è senza dubbio una decisione che impoverisce sensibilmente lo sviluppo ur-banistico del quartiere e la sua atti-attività».

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

iL CASO Valeria Montanari (Pd) e Fantuzzi (Idv) perplessi dalla ozione di iniziativa popolare "anticasta"

Politici tutti incapaci? Scontro con Reggiodem «Non vogliamo ridurre i costi, ma cambiare i costumi politici»

n alto, Francesco

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kntonio Casella

cceso scontro sulla mo- zione di iniziativa popo-

lare di Reggio Democratica, per la quale si stanno racco-gliendo firme, contro l'occu-pazione da parte di politici delle poltrone negli enti di se-condo grado, nelle controlla-te e partecipate. Con la mo-zione si intende escludere i professionisti della, politica, a.favore di criteri di selezione improntati al merito e alla trasparenza. Per Francesco Fantuzzi, responsabile regio-nale economia. dell'Idv, si tratta di "popoulismo". E in-cassa il plauso della consi-gliera comunale Valeria Montanari (Pd).

Ma su Eacebook Antonio Casella (ex Pd, ora in Reggio democratica) attacca: «Pren-diamo atto che per Fantuzzi la Montanari le nomine nei consigli di amministrazione delle municipalizzate devo-no essere fatte dai partiti. Leggittima posizione. Consi-glierei alla signora di rispet-tare le opinioni dei cittadini (parlare /proporre a vanve-ra) essendo lei una loro rap-presentante». Poi riporta il passaggio più importante della mozione per informare i cittadini.

Fantuzzi allora gli ribatte: «Reputo prezioso il vostro la-voro e ho stima. di te e di Zeno Panarari, che conosco da tempo. Credo tuttavia che la vostra proposta parta da un preconcetto: la politica e i partiti non devono e non. sono in grado di fare le nomine. Tutto è migliorabile, anche nella pur civilissima Reg-giù». Fantuzzi dice che «rico-noscere il problema» e indica tre vie per la riduzione dei co-sti della, politica locale: «Ma, al di là del fatto che mi riguar-di personalmente, il caso di Rete conferma che le nomine tengono conto anche delle competenze: i curricula, su

mia propo-sta., sono sul sito dell'en-te. Ripartia-mo di qui e non gettiamo tutto nei ri-

fiuti». Zeno Panarari. (altro ani-

matore di re giodem ed ex dell'Idv) dice secco: «Forse non hai capito il senso della mozione. La mozione non é volta a ridurre i costi, ma a. cambiare i costumi. E' inne-gabile che tu sei lì (a Rete, n-dr) prima perché Idv e poi perché competente, ed essen-do la tua nomina scaturita da una delle ultime riunioni a cui partecipai in IdV». E ag-giunge amaro: «Ti posso assi-curare che per altri il fatto che tu fossi competente era per molti secondario. Il fatto è che tu dovresti avere il dirit-

io di servire la comunità pri-ma perché competente, poi, ma non necessariamente, perché. IdV. Per fare questo si deve pur rompere qualcosa di questa catena inconfiltabi.- le che lega il valzer delle pol-trone e poltroncine locali. Poi se mi dici che la politica locale centra sempre le per-sone migliori, per carità, chi sono io per metterlo in dub-bio, ma credo che sia dovero-so aprire a tutta la società la possibilità di gestire con competenza la res-pubblica., indipendentemente dalla tes-sera che si ha in tasca». E per far questo, ribadisce Panara-ri, «come sono ineleggibili i parenti stretti del. Sindaco, così lo devono essere anche i politici che in qualche modo, per indubbie e reali pressio-ni consociative, possono alte-rare gli equilibri selettivi».

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provinc

Rintuzzi non molla la pre-sa. e rilancia: «Caro Zeno, non sono contrario alla vostra proposta e l'ho anche argo-mentato alla stampa. Ciò che contesto è lì principio per il quale la nomina partitica sia in sè un male da combattere con ogni mezzo». Poi, parlan-do di sé aggiunge: «Tanti, co-me il sottoscritto, che hanno deciso di impegnarsi in que-sto durissimo ambito non lo fanno con l'obiettivo della poltrona e partono comun-que da un bagaglio di compe-tenze significativo e verifica-biie oggettivamente. Poi da-temi atto che non ho mai at-tribuito al Governo Monti, che pure aborrisco, tutte le responsabilità dell'attuale difficile situazione, ritenen-do che localmente possiamo rendere più efficiente la mac-china pubblica».

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PoihA tal incagi?Solgrocolt Regglodem

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PRIMA PAGINA press unE 24/05/2012 Modena e Provincia

PIAZ24LESEDECOCC.:4 gruppo con hare bocca la manovra d prevsone

No al bilancio 2012 1 Bello; «Tante tasse e pochi taqIi. E si

itív con H carrocclo

può risparmiare anche sul welfare» v a Lega ,dicenoel elbouilu bilancio

previsione d

La manovra è stata discw,sa durante il Consiglio della Cir coscrizione centro che nito ieri sera in piazzale '111-

cocca. «La nostra za Rede.-

Bmaartr3edrainl icaager'')I.;jrnu'apiplao rSKte t fLafniro-

spiega la Le,„, :a contrarietà

dal segretario munale Stefano Beilei cc- dai i

consiglieri di circoscrizione Fabrizio CaVarii, Michele Gandolfi, Paolo Ba-raldi , Francesco Malagol i, Paolo Marsch ek, Luca Bagnoli e Anna Ferrar-t Verri parte dal -la stessa scelta strategica del Comune, ch e fronte di un calo di entrato d

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poco 131:1 di '3 milioni di • per " b i lancia o ha pr eferito r

raggiungere agire n:uelrl sulla lepvaalfiscale"e ggi()deì

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La riduzione del 3 7' settore in emergenza

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della sicurezza, riqualificazione perplessi , Così come non si

ficazione urbana come q e cen- quello

capisce .storico las cia mes

possa ridurre del 13,1% il bud- get dell'ambiente quando l'Europa ci impone

di incentivare la differenziata per farla arrivare al 65%.

Le entrate fanno affidamen- to - spiega ancora il rjCarroccio r

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Via Ca' Rosa: domato incendio INCENDIO domato rapidamente nell'area ex «Eco3» di via Ca' Rosa: per cause ancora da accertare, cumuli di pneumatici hanno preso fuoco ma è bastato ieri mattina l'intervento dei vigili del fuoco per evitare anche il mini-mo problema. L'innesco delle fiamme è stato spento in pochi minuti, e non ci sono state conseguenze neppure sotto il profilo ambientale. La sensazione è stata comunque quella di una catastrofe scongiurala, come ha rilevato l'as-sessore all'Ambiente Rossella Zadro; non ieri, viste le dimensioni ridotte dell'incendio, ma per il fatto che sino ad un paio di mesi fa negli stessi capan-noni erano stoccate oltre 8mila tonnellate di pneumatici abbandonati. Una discarica bonificata solo grazie all'intervento del Consorzio Ecopneus.

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DOPPIA IDENTITA' Retribuzioni di Hera

Martedì 15 maggio il sindaco Balzani e l'as-sessore Bellini hanno ri-tenuto opportuno recar-si a Parma per dare sup-porto alla campagna elettorale del candidato

del Pd che andava al bal-lottaggio con il candida-to del Movimento 5 Stel-le, Federico Pizzarotti.

Fino a qui nulla di male, anche noi abbiamo fatto lo stesso per Pizzarotti. Ma mentre le ragazze e i ragazzi del Movimento 5 Stelle di Parma portano avanti le nostre stesse idee, soprattutto per quanto concerne la lotta contro l'inceneritore e la volontà di arrivare alla sua chiusura, non siamo sicuri che si possa dire lo stesso per il Pd dei due co-muni emiliano-romagno-li.

Il candidato del Pd Bernazzoli è favorevole all'inceneritore e il Pd parmense ha teorie che eufemisticamente po-tremmo definire discu-tibili, quando non addi-rittura fasulle. I rappre-sentanti del Pd a Parma dicono, come dissero nella passata legislatura qua a Forlì i loro omolo-ghi locali, che l'aria in entrata nell'incenerito-re è più sporca rispetto a quella in uscita per quanto riguarda polveri e diossine.

A Forlì c'è il Porta a Porta e avremmo gli strumenti e la forza per togliere il terreno da sot-to i piedi a Hera, ma non lo facciamo. Perché? Perché a questa ammi-nistrazione e al nostro Sindaco mancano e il co-raggio e la volontà poli-tica di portare avanti le proprie idee. Forse è per questo che i nostri am-

ministratori, i quali di-cono di perseguire il fi-ne della riduzione dell'incenerimento, pos-sono stare a fianco di chi fa affermazioni favore-voli agli impianti di in-cenerimento e ne posso-no sostenere la candida-tura. Forse Balzani fa questo perchè si sente solo.

Vorremmo allora ras-sicurarlo dicendogli che se lavorerà per chiudere l'inceneritore di Forlì e per aiutare le imprese locali del territorio nel-la realizzazione di un grande centro per il ri-ciclo e per la produzione di materie prime secon-de non dovrà sentirsi più così solo.

Ci sarà tanta gente che lavorerà assieme, unita, per il raggiungimento del benessere dei citta-dini e del territorio. O forse potremmo trovare la spiegazione di questa incapacità nell'atteggia-mento doppio di alcuni sindaci del nostro terri-torio, e su tutti indichia-mo proprio Balzani e Lucchi.

1110 maggio esce un co-municato in cui Balzani e Lucchi affermano di impegnarsi per ridurre le remunerazioni degli amministratori di Hera. Ma hanno appena vota-to per le remunerazioni del prossimo anno a fa-vore.

Raffaella Pirini Consigliere comunale

DestinAzione Forlì Forlì

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press unE 24/05/2012 C 293"12, • ornare

di Forlì e Cesena

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C'erano malumori per l'assenza del capo dei vigili, Ernesto Grippo

Furti: cali sive in peliteria non denuncia nal m.

SICUREZZA I presidente dei quartieri parlano in Comune. La gente non ha più fiducia nelle istituzioni, molti pensano che sia inutile reagire

Furti: chi vive in periferia non denuncia piu u na situazione che ha

superato il livello d'al-larme. Così l'hanno descritta i presidenti

di quartiere chiamati martedì se-ra in commissione consiliare per discutere la situazione sicurezza in città, soprattutto in periferia. Le testimonianze hanno spinto sulla necessità di avere presidi delle forze dell'ordine in zone maledette per quel che riguarda furti, rapine, ruberie, sortite not-turne in case, appartamenti e a-ziende, sequestri lampo, gente tenuta sotto scacco e percossa brutalmente, blitz di bande de-terminate e organizzate.

I malviventi colpiscono in pre-valenza nei cosiddetti quartieri di "frontiera", quelli che fanno da cuscinetto tra la prima periferia e le zone di transito verso il mare: Oltresavio, Cervese Nord e Sud, Martorano, Ronta, Al Mare. Ma, fatto altrettanto allarmante, secondo i presidenti dei quartieri, non tutti questi fatti sono denunciati alle forze dell'ordine. Perchè? Manca la fiducia, sia nella certezza della pena che nell'a-zione di contrasto, è la risposta. C'è chi ha raccon-tato di persone che si sono recate a sporgere de-nuncia e si sono trovate ad uscire dalla stessa por-ta e contemporaneamente con i malviventi che li

avevano presi di mira, di bambini traumatizzati dall'esperienza di trovarsi col ladro accanto al letto a notte fonda, di gente che ha do-vuto assistere al picconamento dei muri per estrarre la cassafor-te. Per questo, hanno ribadito sia i presidenti dei quartieri che gli esponenti delle forze politiche presenti in commissione, la ri-chiesta di sicurezza sta diventan-do pressante.

I vigili, è stato detto, presidiano il centro, ma ignorano la perife-ria. E' arrivato il momento di at-tivare strumenti di contrasto e di difesa, è stato il leit motive: un numero verde per chiamate prio-ritarie, gruppi di controllo, servizi notturni più efficaci, perlustra-menti più ravvicinati. L assessore alla sicurezza Ivan Piraccini, però, ha allargato le braccia: "Il

Comune ha prerogative limitate in tema di sicu-rezza. Le bande agiscono con un basista in loco e colpiscono con rapidità. Vengono da fuori e cam-biano costantemente raggio d'azione". Nulla che possa infondere fiducia nei cittadini, così come è apparsa del tutto ingiustificata l'assenza del co-mandante della Polizia Municipale Ernesto Grip-po.

Elide Giordani

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press unE 24/05/2012 il Resto del Carlino

ANTONIO DI PIETRO (Idv): «Alleanza tra Berlusconi e Montezemolo? No Due galli non stanno nello stesso pollaio»

Pagina 7 n.i piFyl allka ealtdra s.aGnibia

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