rassegna del 24-06-2011

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BOLOGNA________________________________________pag. 2 - 13 FERRARA________________________________________pag. 14 - 17 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 18 PARMA__________________________________________pag. 19 PIACENZA______________________________________pag. 20 MODENA_______________________________________pag. 21 - 24 AGENZIE_______________________________________pag. 25 - 28 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 24-06-2011

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rassegna del 24-06-2011

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BOLOGNA________________________________________pag. 2 - 13

FERRARA________________________________________pag. 14 - 17

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 18

PARMA__________________________________________pag. 19

PIACENZA______________________________________pag. 20

MODENA_______________________________________pag. 21 - 24

AGENZIE_______________________________________pag. 25 - 28

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 24-06-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

La promessa del sindacoMerola di confermare per unaltro anno la convenzionecon le scuole materne privatesi materializza subito: marte-dì prossimo sarà approvatadalla giunta comunale la deli-bera con la quale si stanzia unmilione e 50 mila euro per ilprossimo anno, la stessa som-ma di quest’anno. E intantol’assessore comunale allaScuola, Marilena Pillati antici-pa la battaglia referendaria in-vitando tutti a «liberarsi dalleposizioni ideologiche» e apensare che «i bambini sonotutti uguali» indipendente-mente dalla scuola che fre-quentano. Per Pillati «la con-ferma della convenzione è unatto dovuto perché ci sonogià bambini iscritti alle scuo-le ed è un segnale di granderesponsabilità». Una respon-sabilità che viene dimostrataanche da Sel che si è detta di-sponibile a votare la deliberae dai presidenti di quartiereche hanno condiviso la sceltadel Comune. Con ogni proba-bilità quando la giunta marte-dì deciderà di stanziare i fi-nanziamenti per le private si

saprà già se si svolgerà il refe-rendum proposto dal comita-to articolo 33.Ed è proprio sulla consulta-

zione referendaria che si apri-rà la bagarre a sinistra. Se ilvento è cambiato per il Pd, ècambiato ancora di più per lasinistra radicale prima cancel-

lata da Parlamento e consiglicomunali e ora, anche sulleali del referendum, tornataprotagonista. Con l’appoggioalla consultazione e alla can-cellazione dei fondi alle priva-te, la sinistra cerca una vitto-ria politica e culturale sul Pd.«Ritengo che su questo tema

—ha detto Pillati ai referenda-ri — ci si debba liberare dav-vero delle posizioni ideologi-che e che serva un’analisi se-ria ed approfondita con stru-menti che ci permettano di ca-pire esattamente di cosa stia-mo parlando e soprattutto ca-pire cosa attraverso una con-

venzione un Comune può ot-tenere in termini di qualità edequità del servizio. E noi dob-biamo avere a cuore tutti ibambini, non solo quelli chefrequentano le scuole che ge-stisce direttamente».Chi chiede la soppressione

dei finanziamenti alle scuoleprivate sostiene che spessoqueste scuole non accolgonoi bimbi disabili ma su questopunto l’assessore dà un nettostop: «L’equazione scuola pri-vata uguale a scuola che nonaccoglie i disabili non è corret-ta. I disabili ci sono. E comun-que si tratta di una questioneche attiene alla parità scolasti-ca e i controlli, che vengonofatti, spettano agli uffici delministero». Ieri sul tema è tor-nato anche il capogruppo delPd, Sergio Lo Giudice che aRadio Tau ha detto: «Si trattadi una questione su cui farem-momale a scatenare la guerraideologica, penso invece chesia molto importante arrivarea soluzioni innovative».Un ruolo chiave per le sorti

del referendum sarà quellogiocato da Sel che pare condi-videre da un punto di vista ge-nerale la volontà di azzerare ifondi alle private. «La proro-ga di un anno ai finanziamen-ti alle private che passerà ingiunta — ha detto l’assessoredi Sel, Riccardo Malagoli — èun atto tecnico, non una scel-ta politica. Ci sono i bambiniiscritti, la proroga è obbligato-ria. Ma poi si aprirà la discus-sione generale sui finanzia-menti alle materne paritarie».Quanto al referendum che stascuotendo il centrosinistra,l’assessore si tiene per ora lemani libere: «Cosa voterò? Ve-diamo la domanda, non sap-piamo neanche se il quesitoverrà approvato». Si smarca-no invece nettamente i refe-rendari. «La proroga dellaconvenzione? Cattive notizieper pessime decisioni» sinte-tizza il vicepresidente del co-mitato articolo 33, MaurizioCecconi. I socialisti infine at-taccano pesantemente il sin-daco Merola sul referendumsostenendo che, «ci troviamodinnanzi a una vera e propriaviolazione dei diritti fonda-mentali dei cittadini», ma sba-gliano completamente il ber-saglio perché, è bene ricordar-lo, Merola non si è opposto inalcun modo alla consultazio-ne referendaria.

O. Ro.© RIPRODUZIONE RISERVATA

E Veronesi attacca Merola: discrimina i gay

Oncologo ed ex ministroUmberto Veronesi, oncologo,direttore scientifico dell’IstitutoEuropeo di Oncologia, è statoministro della sanità

La prima volta

La storia

Nel 1984 fu un successo, nel 1997 un flop. E la consultazione costerebbe 500 mila euro

«Quello omosessuale è l’amore piùpuro, al contrario di quelloeterosessuale, strumentale allariproduzione». Così l’oncologo ed exministro della Sanità, UmbertoVeronesi, risponde alle polemichescatenate in questi giorni dalledichiarazioni del sindaco diBologna, Virginio Merola, oltre che aquelle del sindaco di Sulmona, FabioFederico. Federico aveva equiparatocerti tipi di omosessualità ad una«aberrazione sessuale», mentreMerola aveva sottolineato laresponsabilità in più che c’è nellecoppie sposate, un surplus che perlui deve avere un riconoscimento.Peccato che Merola non si sia mailanciato contro gli omosessuali, etantomeno contro i matrimoni gay,ai quali è dichiaratamentefavorevole. «Io, come potete

immaginare — ha detto Veronesi —la penso all’opposto: l’omosessualitàè una scelta consapevole e piùevoluta. L’amore omosessuale èquello più puro». In quelloeterosessuale, invece, una personadirebbe «io ti amo non perché amote, ma perché in te ho trovato lapersona con cui fare un figlio».«Nell’amore omosessuale invece

non accade — argomenta —, sidicono "amo te perché mi sei vicino,il tuo pensiero, la tua sensibilità e isentimenti sono più vicini ai miei".Quindi sono sul fronte oppostoanche ideologicamente rispetto aMerola». Questa è l’interpretazioneche l’oncologo ha dato alle parole diMerola, parole «discriminatorie»,precisano dall’entourage diVeronesi, perché riferite almatrimonio tra eteressuali, nonpotendo esistere quello tra gay.Merola tuttavia non si è maiscagliato contro i matrimoni traomosessuali. Ad applaudireVeronesi è Franco Grillini dell’Italiadei valori, anche se precisa che «almondo esiste un’unica tipologia diamore».

M. Ama.© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’oncologo: «In realtà l’amore omosessuale è quello più puro»

Ventisette anni fa fu lo stessosindaco Imbeni a promuoverela consultazione, dopouno scontro con i socialisti

Alle urne sulla chiusura alle autodel centro: affluenza al 90%,vincono i sì. Da allora comincianole limitazioni al traffico

Il primo quesito è sul contestatoprogetto di stazione firmatodall’architetto catalano RicardoBofill: solo il 36% al voto. Progettobocciato (e mai portato avanti)

Il secondo quesito è sulle farmaciecomunali: vincono i no allaprivatizzazione, che però fu fatta

I referendari: «La proroga? Pessima notizia»

Lo Giudice (Pd)Sbagliato scatenareuna guerraPuntiamo piuttostoa soluzioni nuove

Malagoli (Sel)Per ora la questioneè solo tecnicaCosa voterò?Vediamo il quesito

L’assessoreLa conferma deifondi un atto dovutoE dobbiamo avere acuore tutti i bambini

Se si rispolverano gli annali, sui re-ferendum consultivi del Comune c’èuna sola certezza: funzionano poco.Anche quando il quorum è stato rag-giunto, il risultato delle consultazioniè stato largamente disatteso da Palaz-zo d’Accursio. Che ha pagato più chealtro il prezzo economico dei referen-dum, come potrebbe accadere anchequest’anno. Se i bolognesi verrannochiamati a pronunciarsi sui finanzia-menti alle scuole paritarie, infatti, ilComune stima di spendere dai 500mi-la euro in su per garantire le procedu-re di voto.

Bisogna tornare nel 1984 per ricor-dare il referendum più famoso nellastoria amministrativa di Bologna,nonché l’unico che abbia mai raggiun-to il quorum: quello sulla chiusura altraffico del centro storico. L’idea ven-ne direttamente al sindaco Renzo Im-beni, ambientalista ante litteram finoall’estremismo green, come ricordal’allora assessore Antonio La Forgia.«D’altra parte — spiega il Democrati-co — la dottrina di allora prevedevaaddirittura di chiudere i parcheggi,considerati attrattori di traffico». Unalinea che oggi farebbe insorgere mez-za città e che allora trovò le resistenzedei socialisti. L’operazione di media-zione tra alleati partorì un quesitosoft, in cui si chiedeva ai bolognesi sevolevano «vietare progressivamentela circolazione delle vetture privatenel centro storico, per consentire iltransito ai mezzi pubblici e ai veicolidei residenti».

Il risultato fu comunque nettissi-mo: il 17 giugno quasi il 90% degliaventi diritto votò e il 69,9% si pro-nunciò per la progressiva chiusuradel centro. Solo sui Colli vinsero i no,toccando il 51%. La concomitanza conil voto alle Europee dell’84 fece da trai-no, ma il risultato non bastò a spegne-re le tensioni in maggioranza. Il vice-sindaco socialista Gabriele Gherardi

mise addirittura in dubbio «l’attendi-bilità dei risultati», innervosendo l’as-sessore del Pci alla Mobilità RobertoMatulli: «Si rivolga ai 340 mila bolo-gnesi che hanno votato». Le resisten-ze politiche, mescolate a quelle delleassociazioni di categoria, fecero nau-

fragare però gran parte delle pedona-lizzazioni che seguirono, come quellache riempì di fioriere via Indipenden-za. Negli anni successivi nacquero laZtl e Sirio, ma come riconosce l’ex sin-dacoWalter Vitali «non erano provve-dimenti sufficienti rispetto alle aspet-tative del referendum».

Nel 1997 l’esperimento referenda-rio fu invece un flop su tutti i fronti.Chiamati a pronunciarsi sulla privatiz-zazione delle farmacie comunali e sul-la stazione disegnata dall’architetto ca-talano Riccardo Bofill, i bolognesi re-starono a casa. In tre giorni votò sol-tanto il 36% degli aventi diritto e la co-

sa forse non dispiacque a nessuno, vi-sti i contrasti che dividevano i gruppiconsiliari anche al loro interno. «Eradifficile raggiungere il quorum fuorida una scadenza elettorale», sottoli-nea l’ex sindaco Vitali. Lo stesso ri-schio che si correrebbe con il referen-dum in discussione oggi. I pochi chevotarono nel ’97 si pronunciarono inentrambi i casi per il no, ma mentre lastazione Bofill scomparve, la privatiz-zazione delle farmacie andò avantiugualmente.

Francesco [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I precedenti Per il centro chiuso votò il 70% (90% di affluenza), per la nuova stazione e le farmacie comunali alle urne solo il 36%

Franco Grillini (Idv)Il professore varingraziato per le sueparole, ma al mondo esisteun’unica tipologia d’amore

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Dal traffico a Bofill, quei duelli sotto le torri

I protagonisti

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Convenzione, rinnovo okLa Pillati: no all’ideologia

1997

1997

1984

Il fronte politico Incassato il consenso dei quartieri: martedì il rifinanziamento va in giunta

3Primo PianoCorriere di Bologna Venerdì 24 Giugno 2011

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

••3BOLOGNAPRIMOPIANOVENERDÌ 24 GIUGNO 2011

VUOL chiudere le scuole cat-toliche?

«No, io difendo l’articolo 33 dellaCostituzione. Il senso è chiarissi-mo: chi non si riconosce nellescuole pubbliche ha diritto dimandare i bimbi nelle private.Senza oneri per lo Stato, però».Maurizio Cecconi, 36 anni, bi-bliotecario, è il portavoce del co-mitato sul referendum, «articolo33». E’ nato nel movimentoLgbt. L’ultima battaglia di cui vaorgoglioso è quella sul testamen-to biologico. Contrario alla proro-ga scrive su Facebook, «cattivenotizie per pessime decisioni».

Tempi del referendum, se cisarà?

«Direi che si va al 2012. Intanto igaranti devono dire se il quesitoè ammissibile. Se sarà così, parti-remo con la campagna da settem-bre-ottobre. Tre mesi per racco-gliere le firme, ne servono alme-no 9.000. Poi il sindaco deve indi-re le consultazioni».

Date per scontato che vinca lavostra posizione?«Noi no, ma leggiamo che lo dan-no per scontato la Fism e la Cu-ria. Poi, è vero, noi pensiamo chea Bologna ci sia una maggioranzalaica».

Dall’altra parte dicono: re-

stano fuori 1600 piccini.«A Bologna c’è un problema. Cisono 250 bambini, e ogni anno lacifra aumenta, che chiedonol’iscrizione alla materna pubbli-ca. Non ci sono posti a sufficien-

za e così questi bambini vengo-no dirottati sulle scuole priva-te. In questo modo si lede il lo-ro diritto costituzionale. Lascuola dev’essere laica e plurali-sta, non confessionale».

Laica ma non laicista.]«Laicista è parola che s’inven-tano i cattolici per denigrarci».

Ma se le scuole cattolichesono costrette a chiuderenon si assicura certo il plu-ralismo.

«Insisto, non accetto che si fac-cia quest’equazione, è una falsi-tà. Prendiamo il Kinder Hou-se. Il contributo del Comune pe-sa per l’8-10%. E i genitori paga-no 800 euro al mese. Di sicuronon parliamo di famiglie pove-re».

ri. ba.

SI CONSOLA: «Il referendumè consultivo. Quindi non c’è au-tomatismo tra la vittoria e l’an-nullamento del sostegno alle pa-ritarie». Rossano Rossi, presi-dente della Fism, la federazionedelle scuole private cattoliche,ammette: «Chiaro che se si deci-de di annullare la convenzionele nostre scuole sono decisamen-te in difficoltà. Valuteremo. E’una prospettiva lunga».

Il sindaco vuol prorogare laconvenzione di un anno.

«Questa posizione mi fa pensareche l’esito di un eventuale refe-rendum non sia scontato».

Dall’altrapartedicono:è fal-so sostenere che togliere ifondi equivalga a chiuderele paritarie.

«Un terzo delle entrate non è ro-ba da poco. Senza la convenzio-ne le scuole al novanta per centosono destinate a chiudere. Maquesto è un discorso molto ragio-nieristico che preferisco non fa-

re».Cosa risponde sul Kinderhouse?

«Fanno sempre lo stesso esem-pio. Lì ci sono due sezioni. In cit-tà abbiamo altre 26 scuole con al-tre 69 sezioni, per un totale di1600 bimbi».

Videfinisconoscuole confes-sionali.

«Sbagliato, abbiamo un progettoeducativo alla luce del sole. Biso-gnerebbe rileggere la carta edu-

cativa di Caffarra, lì c’è scrittochiaramente, nessun bambinodev’essere rifiutato. I nostri1600 bimbi non sono tutti cat-tolici apostolici romani».

Senza di voi?«Oh, i numeri sono quelli. Conil milione che risparmierebbeil Comune potrebbe aprire die-ci sezioni per 250 bimbi. Poiper me c’è un discorso cultura-le molto più profondo. M’im-pegno ad accompagnare Cecco-ni in tutte le nostre scuole. Vor-rei fargli capire che non sonoper ricchi confessionali. Ci so-no le famiglie e i bambini bolo-gnesi. Ne va dell’impostazionedi una città. Senza contrapposi-zioni ideologiche».

ri. ba.

“ “

LESFIDEDELLASCUOLA FINANZIAMENTIMARTEDÌ VA INGIUNTALAPROROGADIUNANNODEI FINANZIAMENTI ALLESCUOLEPRIVATEL’ASSESSORE: «BIMBI ISCRITTI, UN ATTO DOVUTO»

IL COMITATO ‘ARTICOLO33’HADEPOSITATO ILQUESITOGIÀAMARZOMA ILCOLLEGIODEI GARANTI LOAVEVARESPINTO. IL TRIBUNALE INVECEHADETTO SÌ

I TEMPIIL TRIBUNALEQUINDIHA IMPOSTOAI GARANTI DI DECIDERESULL’AMMISSIBILITÀDELQUESITO: LOFARANNOLUNEDÌ

IL SINDACOMEROLA«PREFERIREI UNAMPIO ANNODI LABORATORIEDISCUSSIONI SENZA L’ASSILLODELSÌ-NOLA SCUOLAHABISOGNO DELLE CONVENZIONI»

LA POLEMICA

Umberto Veronesi:«L’amore

omosessualeè quello più puro»

E’ LA VERA festa delle parroc-chie, dei giovani e del cardinale diBologna. L’arcivescovo Carlo Caf-farra anche ieri, come ogni anno, èstato sommerso dall’abbraccio dicentinaia di bambini nella giorna-ta di celebrazione di Estate Ragaz-zi, a Villa Revedin. Un’occasionedi festa, ma anche di riflessione acui il cardinale tiene in modo parti-colare.

Così, parlando dal palco ai più pic-coli — un prato coloratissimo e vi-vace — ha rivolto l’invito affettuo-so a «seguire sicuri Gesù, perché ciporta a cose bellissime, mentre sen-za di lui ci si perde». Ma ai grandi— forse soprattutto quelli assenti— Caffarra ha ricordato che «sem-pre più famiglie chiedono l’aiutodella Chiesa nell’educazione dei lo-ro figli». Lo dimostrano i numeridi Estate Ragazzi ed è «un segnaleforte». Parole che suonano di stret-ta attualità, misurate proprio suldibattito di questi giorni sui finan-ziamenti alle scuole materne pari-tarie. E in questo settore, del resto,quelle cattoliche giocano la partedel leone.

«Come dimostra anche il numerodei bambini presenti oggi, e doma-ni ce ne saranno molti di più — af-ferma Caffarra — bambini e ragaz-zi hanno bisogno di una guidachiara, forte e affettuosa. Solo cosìil rapporto educativo genera perso-ne libere. Le tante famiglie — pro-segue il cardinale — che chiedonol’aiuto della Chiesa per l’educazio-ne dei loro figli sono un segnaleforte del grande bisogno di educa-zione da parte della società».

PIÙ DIRETTO era stato monsi-gnor Giovanni Silvagni, vicario ge-nerale, a un anno dalla richiestaesplicita di più soldi fatta all’allo-ra: «E’ una questione molto delica-ta con il rischio di un appiattimen-to e di una banalizzazione dentroun quadro ideologico. Meno risor-se tendono a creare separazioni,ma — ha ammonito — il bene co-mune non lo si ottiene eliminan-do uno dei contendenti».A Villa Revedin l’arcivescovo traieri e oggi incontra oltre 20.000 ra-gazzi tra cui anche migliaia di ani-matori, adolescenti impegnati peri più piccoli nelle 250 parrocchiedella diocesi, in modo particolaredurante il periodo estivo, con letantissime iniziative messe in cam-po da Estate Ragazzi. E sempre ri-ferendosi alle virtù, spesso non ci-

tate dei giovani, il cardinale ha ri-cordato i gruppi di ragazzi che inquesti giorni si danno il turno alleporte della Rianimazione del Mag-giore, dove è ricoverato, sempre ingravi condizioni, Pierluigi Scara-ni, il diciassettenne che domenicascorsa è rimasto vittima di un inci-dente con la minicar. I compagnidi studi e gli amici di Pier conti-nuano a sostenere i suoi genitoririunendosi in gruppi di preghiera.«Per sabato — annuncia una ragaz-za — è stata organizzata un’ora diadorazione. Un segno importante,dato l’innegabile richiamo del finesettimana e perchè coinvolgeràgiovani non solo di movimenti cat-tolici».

«Vedere questi ragazzi è un confor-to — ha detto la madre, MarinaRiamo — Sono capaci di arrivanoin ospedale con un vassoio di pa-sticcini... Il gusto della vita li acco-muna tutti, ed è questo che salveràmio figlio»Oggi i cancelli di Villa Revedinaprono alle 8.30 per la seconda co-lorata ondata di ragazzi. L’arrivodell’arcivescovo è previsto per le10.

di RITA BARTOLOMEI

SE REFERENDUM sulle parita-rie sarà, il sindaco Virginio Mero-la andrà a votare? E soprattutto,come voterà? La domanda mettein crisi l’ufficio stampa. Dopoqualche ora di attesa, la risposta èda «palla in tribuna», espressionecara al segretario del Pd RaffaeleDonini. Testuale: «Aspettiamo cisia il referendum. Il sindaco perora non parla».Il quesito formulato dai propo-nenti, il comitato ‘Articolo 33, èstretto in quattro righe. «Qualidelle seguenti proposte (di utiliz-zo dei fondi del Comune) ritienipiù idonea per migliorare la quali-tà della scuola dell’infanzia? 1) de-stinare tutti i fondi disponibili(del Comune) alle scuole comuna-li. 2) destinare fondi (del Comu-ne) alle scuole paritarie private».Il portavoce della rete, MaurizioCecconi, fa capire che se andrà be-ne — per loro —, i tempi sono co-munque lunghi. La raccolta fir-me inizierebbe a fine settembre.Ne servono 9.000 e c’è tempo tremesi. Quasi sicuramente le con-sultazioni sarebbero rimandateall’anno prossimo. La Fism, fede-razione delle scuole materne catto-liche, fa i conti dei 1600 bimbiche accoglie nelle 27 scuoledell’infanzia cittadine e ammette:

«Senza la convenzione al 90% sa-remo costretti a chiudere». Men-tre Massimo Betti del sindacatodi base Usb attacca anche sulla de-cisione della proroga. Non è veroche altrimenti si sarebbero lascia-ti a casa i bambini, questa è una«balla colossale».

PRIMA scadenza lunedì. I garan-ti che dovranno esprimersi sulquesito referendario sono staticonvocati in Comune per le 12.Antonio Carullo, professore ordi-

nario di Diritto pubblico — nelgruppo di cinque esperti che inquesti anni si è dovuto esprimeresu tutto, dal metrò alla moschea— non anticipa nulla ma difendeil lavoro della squadra. «Abbiamoconsiderato il quesito non proce-dibile perché non c’erano sinda-co, presidente di consiglio comu-nale e presidente di commissione— chiarisce —. Quindi abbiamosolo detto: non possiamo decide-re ora, bisogna farlo entro un me-se dall’operatività del nuovo con-

siglio». Fra l’altro il tribunale, cheha ‘ordinato’ una risposta entro lu-nedì, in qualche modo ha tolto lecastagne dal fuoco a tutti. Perchéi garanti sono sempre gli stessi,dai tempi di Sergio Cofferati. Conquella richiesta, dunque, il tribu-nale li ha legittimati.

LA PROROGA di un anno dellaconvenzione — voluta dal sinda-co e dall’assessore alla Scuola, lademocratica Marilena Pillati —passerà in giunta martedì. E’ con-siderato «un atto tecnico, non unascelta politica» dall’assessore ven-doliano Riccardo Malagoli, schie-rato per il referendum con le colle-ghe Amelia Frascaroli e NadiaMonti dell’Idv. «Ci sono i bambi-ni iscritti, la proroga è obbligato-ria», smina la polemica Malagoli.Ma non chiarisce cosa voterà, «ve-diamo la domanda, non sappia-mo neanche se il quesito verrà ap-provato».

INSOMMA per il momento ivendoliani tengono a bada la lottae mostrano il volto di governo.Moderata anche Cathy La Torre,capogruppo di Sel, «non sono cosìsquinternata da pensare di lascia-re a casa 1600 bambini. Chi gover-na una città si assume le responsa-bilità delle scelte che porta avan-ti».

Ogni anno circa 250 bimbirestano fuori dagliistituti pubblici e vengonodirottati su quelli privatiSi lede il loro diritto

«QUELLO omosessuale èl’amore più puro, al contra-rio di quello eterosessuale,strumentale alla riproduzio-ne». Così l’oncologo ed exministro della Sanità, Um-berto Veronesi, intervienenelle polemiche scatenate inquesti giorni dalle dichiara-zioni del sindaco VirginioMerola, e del collega sinda-co di Sulmona, Fabio Fede-rico. In particolare Federicoaveva equiparato certi tipi diomosessualità ad una «aber-razione sessuale», mentreMerola in realtà ha parlatodell’ipotesi di riconoscere al-le coppie sposate più puntinelle graduatorie pubblichecome «riconoscimento socia-le ad un’assunzione di re-sponsabilità» rispetto, adesempio, a quelle di fatto.Per quanto riguarda le cop-pie omosessuali, il sindacoha ribadito la necessità di unistituto riconosciuto dalloStato.«Io, come potete immagina-re — ha detto Veronesi — lapenso all’opposto: l’omoses-sualità è una scelta consape-vole e più evoluta. L’amoreomosessuale è più puro»; inquello eterosessuale, una per-sona direbbe «io ti amo nonperché amo te, ma perché inte ho trovato la persona concui fare un figlio. Nell’amo-re omosessuale invece nonaccade: si dicono ‘amo te per-ché mi sei vicino, il tuo pen-siero, la tua sensibilità sonopiù vicini ai miei’. Quindisono sul fronte opposto an-che ideologicamente rispet-to a Merola». Immediata lareplica del sottosegretarioCarlo Giovanardi che ha par-lato di «delirio estivo chenon metterà a rischio l’ope-ra di milioni di famiglie ededucatori»

Con il milione di euroche il Comunerisparmierebbe tagliandoi fondi, potrebbe aprire10 sezioni per 250 alunni

«Educazione, le famiglieci chiedono aiuto»Il cardinale a Villa Revedin per Estate Ragazzi

Referendum sui fondi alle private«Sepassachiudeil90%»

Ma l’iter è ancora lungo. Ecco cosa propone

MAURIZIO CECCONI PERCHÉ SÌ

«Riconosco il dirittodi mandare i figli alle paritarieMa senza oneri per lo Stato»

L’APPUNTAMENTOOggi la seconda giornatadi festa per i più piccolie per i tanti animatori

LA FOLLAIl cardinale Caffarrastretto nell’abbracciodei ragazzi

LERAGIONINEGATE

LA RIFLESSIONE«Bambini e giovanihanno bisognodi una guidachiara, forte e affettuosa»

IL COMUNELaparola d’ordine èmoderazione. Intantoprorogata la convenzione

I NUMERIA migliaia ieri si

sono radunati nelparco di Villa

Revedin per ladue giorni diinizio estate

Tantissime leiniziative di

Estate Ragazzinelle parrocchie

ROSSANO ROSSI PERCHÉ NO

«Da noi studiano 1600 bimbie certo non tutti cattolici

Ne va della formazione della città»

APROPOSITODINUMERI

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione

4 VENERDÌ 24 GIUGNO 2011

I fondi alla scuolaMartedì la giunta, poche ore dopo il responso sul quesito, darà il via libera alla proroga dei finanziamenti

Subito un milione di euro alle privateL’assessore Pillati: «Basta ideologia, pensiamo prima ai bambini»

«Gli Stati Generali? Noi ci saremo»L’Assemblea delle scuole li vede con favore: «Serve un’alternativa a questo disastro»

Sui finanziamenti alle private ilsindaco Virginio Merola gioca

d’anticipo. Dopo l’annuncio fattomercoledì sulla proroga di un annodelle convenzioni in essere, si pas-sa ai fatti e martedì prossimo lagiunta comunale darà il via liberaad uno stanziamento di un milionee 50.000 euro con cui va aprolungare la convenzionein scadenza con la Fism (lafederazione italiana dellescuole materne private) e aconfermare la stessa cifrainvestita lo scorso anno.Ad illustrare la proroga del-le convenzioni già in esse-re con le scuole cattolicheai presidenti di Quartiere èstata ieri mattina l’a s s e s s o-re all’istruzione MarilenaPillati. «Un atto dovuto per-ché ci sono già bambini i-scritti nelle scuole - spiegaPillati - È un segnale di grande re-sponsabilità». L’assessore rivolgeindirettamente poi un invito alfronte dei referendari, che ha fattobreccia nella maggioranza di cen-trosinistra. «Ritengo che su questotema ci si debba liberare davverodalle posizioni ideologiche - avver-te Pillati - e che si debba fare un’a-nalisi seria ed approfondita construmenti che ci permettano di ca-pire esattamente di cosa stiamoparlando e soprattutto capire cosaattraverso una convenzione un Co-mune che ha a cuore tutti i bam-bini, non solo quelli che frequen-tano le scuole che gestisce diret-tamente, può ottenere in termini diqualità ed equità del servizio». Perl’assessore cioè «siamo di fronte aduna questione che attiene alla vitadei bambini, credo che l’o b i e t t i vocomune debba essere quello di farequalcosa di utile e importante peruna fascia di popolazione che deveavere un rispetto. Occupiamoci deibambini - è la sua sollecitazione -cerchiamo di capire di cosa hannobisogno e quali sono gli strumentipiù efficaci per dar loro delle ri-sposte. In questa discussione iovorrei stare al di fuori delle posi-zioni ideologiche e stare nel me-rito». «Non possiamo - sottolineaPillati - parlare in questo contestodi una contrapposizione pubbli-co-privato. Tutto è pubblico, c’è u-na legge di parità che dice che so-no tutte scuole pubbliche». Perquanto riguarda poi uno degli ar-gomenti in mano a chi è contrarioai finanziamenti alle private, il fattoche una parte di queste non acco-glierebbe i disabili, Pillati dà lostop: «L’equazione scuola privata u-guale scuola che non accoglie i di-sabili - sottolinea - non è corretta ingenerale». Insomma, i disabili nelleparitarie ci sono e il Comune ne hale prove: «Sono questioni che at-tengono alla parità scolastica - con-clude l’assessore - i controlli spet-tano agli uffici del ministero. E ven-gono fatti».

(a.t.)

L’assessoreA sinistra: MarilenaPillati, assessorealla scuola del Comunedi Bologna, haannunciato l’a t todi giunta ai presidentidi Quartiere

di Alessandra Testa

Preferiscono non fare della die-trologia sulla decisione del sin-

daco di prorogare in fretta e furia laconvenzione in essere con le scuo-le private (scade il 19 luglio) quellidel referendum sui finanziamentialle scuole paritarie. «Odio la die-trologia - sottolinea infatti Giancar-lo Vitali, uno dei portavoce dell’As -semblea delle scuole di Bologna -anche se non escludo che con l’im -mediata proroga dei finanziamentila giunta voglia dare un segnalesimbolico vista la possibilità cheBologna vada al referendum». Ma èsolo una riflessione fatta ad alta vo-ce, quella del papà che nel mondodei movimenti che lottano per di-fendere la scuola tutti conosconocome “Ambrog io”. «Prorogare laconvenzione con le scuole parita-rie era inevitabile - ammette Vitali -Non si può risolvere il problema inun mese. Saremmo dei pazzi a vo-ler mettere in discussione l’or ga-nizzazione scolastica del prossimoanno. Le iscrizioni ai nidi sono giàstate fatte. Non si può mandare tut-to all’aria». Oltretutto in un mo-mento in cui fra città e provinciasono quasi mille (943 per l’esattez -za) i bambini in lista d’attesa, di cui307 sotto le Due Torri. «Sappiamobenissimo che la metà di essi avrà

un posto in una scuola privata - ag-giunge - ma un’alternativa a questodisastro va trovata». Per questomotivo “Ambrog io” si dice tuttosommato favorevole alla prorogaannunciata dal sindaco e, soprat-tutto, alla sua idea di fare gli StatiGenerali sulla scuola. «Se Merolavorrà fare un confronto sulla scuo-la per un anno intero ben venga -

dice quasi a voler dimostrare «chela nostra non è una posizione ideo-logica» - Noi ci saremo. E ci saremodal primo giorno. Sono convintoche anche i cattolici vogliano fareuna riflessione seria e approfondi-ta sulla scuola pubblica». Quanto alreferendum, Vitali è straconvintoche se il quesito sarà giudicato am-missibile, «stravinceremo». Sa be-nissimo ovviamente che sarebbesolo una consultazione, ma «la po-litica non potrà non prenderne at-to». «La scuola pubblica è un dirittosancito dalla Costituzione - ricordainfine - L’amministrazione deve re-golarsi di conseguenza. Penso chesia grave che la politica si senta sot-to il “r icatto” del voto dei cattoli-ci».

Anche se un’agenzia di stampariporta un commento postato sulsuo profilo Facebook («Cattive no-tizie per pessime decisioni»), al te-lefono (non “spiato” via web) il vi-ce presidente del comitato Artico-lo 33 Maurizio Cecconi preferisceparlare solo di referendum, ancheperché quella annunciata da Mero-la «è solo una proroga, non un rin-novo», ci tiene a precisare. «Era i-nevitabile - riconosce Cecconi - O-ra, preferiamo concentrarci sul re-ferendum e restare in attesa delgiudizio dei garanti».

Per la scuola pubblicaA maggio per dieci giorni

i docenti e i genitoridell’Assemblea delle scuolehanno scioperato a staffetta

contro i tagli alla scuolapubblica

PRIMO

Questa la sottolineatura dell’assessore alla casa favorevole al referendum, Riccardo Malagoli

«Non è una scelta politica, ma un atto tecnico»La decisione dovrà comunque passare al vaglio del Consiglio. Sel è pronta a votarlo

La proroga di un anno ai finanziamentialle private che passerà in giunta marte-dì «è un atto tecnico, non una scelta po-litica». Lo precisa l’assessore vendolianoRiccardo Malagoli, uno dei tre compo-nenti dell’esecutivo Merola (gli altri so-no Amelia Frascaroli e Nadia Montidell’Idv) a far parte di forze politiche giàschierate apertamente a favore del refe-rendum. «Ci sono i bambini iscritti, laproroga è obbligatoria», osserva Malago-li. Ma poi, aggiunge, «si aprirà la discus-sione generale» sui finanziamenti allematerne paritarie. Quanto al referen-dum che sta scuotendo il centrosinistra,l’assessore si tiene le mani libere: «Cosa

voterò? Vediamo la domanda, non sappiamo neanchese il quesito verrà approvato». L’atto poi dovrà passarenelle prossime settimane per le forche caudine delconsiglio comunale. Sel è pronta a votarlo, «ma mi ri-servo - sottolinea la capogruppo della lista Frascato-li-Vendola Cathy La Torre - di verificare e approfondirele normative sull’accreditamento e se ci sono i con-trolli sulle paritarie», ad esempio sul tema dei disabili.

Il tema potrebbe essere oggetto di un’istruttoria incommissione. Di certo, non dovrebbero creare pro-blemi Pdl e Lega, che si sono dichiarati a favore deifinanziamenti alle scuole paritarie. Manes Bernardini,segretario e capogruppo del Carroccio a Palazzo d’Ac -cursio, ne ha parlato ieri mattina. «Ritengo - sottolineaBernardini - che oggi come oggi non ci sia bisogno difare delle battaglie ideologiche su questo, i cittadinivogliono altro. Quanto la politica va a cercare sola-mente lo scontro e battaglie ideologiche è distante danoi e non viene capita», avverte. Sulla questione tornaanche il capogruppo del Pd a Palazzo d’Accursio, Ser-gio Lo Giudice: «È un tema su cui faremmo male a sca-tenare la guerra ideologica - dice - penso invece siamolto importante arrivare a soluzioni innovative». «Senon ci sarà alcun impedimento formale si andrà al re-ferendum. A quel punto - prosegue Lo Giudice - saràmolto importante che l’eventuale periodo di discus-sione prima del referendum sia svolto con lo spiritopropositivo di entrare veramente nel merito dellequestioni e trovare il modo migliore per arrivare a so-luzioni positive». Lo Giudice si dice, infine, «favorevo-le al referendum e auspica che «la posizione unitariasarà quella che portiamo poi avanti tutti insieme».

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - InformazioneL’INFORMAZIONE il Domani VENERDÌ 24 GIUGNO 2011 9

Nomine, l’Idv: sindaco ci ripensiNanni contro la norma antiriciclo. I grillini attaccano: «L’Italia dei vogliosi...»

LA POLEMICA

Per ora preferisce tacere, ma Giuseppina Gual-tieri potrebbe rompere il silenzio e interve-

nire direttamente nella partita che la riguarda, ov-vero la riconferma alla presidenza dell'aeroportodi Bologna. È la stessa numero uno del Marconi aventilarlo, a margine di un'audizione nella com-missione regionale dove Gualtieri ha illustrato(come già fatto in Provincia di Bologna) i numeri,tutti col segno più davanti, dello scalo.

La decisione sul suo mandato, ribadisce Gual-tieri, «spetta ai soci. Io valuterò se dire qualcosanelle prossime settimane, anche se preferiscoparlare di merito». In commissione l'argomento èstato sfiorato, visto che alcuni consiglieri hannochiesto se sussistono incompatibilità alla lucedelle nuove norme approvate dal Comune di Bo-logna (che prevedono tra l'altro un 'limbo' di tre

anni per ex sindaci ed ex assessori prima di poteraspirare a posti in società partecipate da Palazzod'Accursio): «Non ho nessun tipo di incompati-bilità - sottolinea Gualtieri - perchè come tuttisanno negli ultimi quattro anni ho fatto la presi-dente dell'aeroporto e non ho avuto incarichi po-litici».

Intanto, contro la norma anti-riciclo adottatadal consiglio comunale di Bologna arrivano le cri-tiche dell’Italia dei Valori. «È giusto fare vagliare icurricula dai garanti - afferma Paolo Nanni, capo-gruppo IdV in Provincia - ma, imporre che chi èstato sindaco o assessore nei tre anni precedenti,non possa essere candidabile, viola il diritto di pa-rità di opportunità e trattamento dei cittadini».Nanni lancia quindi un appello al sindaco Virgi-nio Merola: «Su questo punto, si ravveda. Non

vorrei, è la sua conclusione, che la Lega Nord,proponente dell'emendamento, l'abbia fatto so-lo per rispolverare la vecchia e stantia polemicasu Duccio Campagnoli».

Le linee di indirizzo per le nomine convincono,invece, il capogruppo dei grillini, Massimo Buga-ni: «Ammetto che comunque sono stati fatti no-tevoli passi avanti, il testo approvato è molto mi-gliore di quello approvato due anni fa», scrive suFacebook. Bugani

punzecchia poi Nanni. «Non vorrei che dietrouna dichiarazione del genere ci fosse un Idv ca-muffato da Italia dei 'vogliosi', desiderosi di pol-trone e di potere», attacca il grillino, ricordandoche il consigliere dipietrista in Consiglio comu-nale, Pasquale Caviano, non ha fatto obiezioni e,anzi, ha votato l'ordine del giorno.

AEROPORTO

Giuseppina GualtieriLa presidentedell’Aeroporto potrebbeintervenire direttamentenella partita che lariguarda: la riconferma aivertici dell’Aeropor to.Intanto però assicura: nonc’è alcuna incompatibilitàcon la norma anti-riciclo delComune di Bologna.

PALAZZO D’ACCURSIO

Manes Bernardini: «È stato fatto un buon lavoro»

Lotta a degrado e castaQuello “strano” flirttra la Lega e Merola

Lotta al degrado e magari uncolpetto anche alla casta.

Così scoppia il flirt, forse tuttoestivo, tra la Lega nord “di lottae di governo” e l'amministra-zione guidata da Virginio Mero-la. La premessa è però il gelo trai leghisti e il Pdl, creato in partea dinamiche nazionali e certonon ammorbidito dallo psico-dramma politico in corso per ilquartiere Santo Stefano, chepotrebbe tornare al voto. Di fat-to, se è ovvio che la Lega rimar-rà all'opposizione di Merola, èanche vero che su alcuni im-portanti temi amministrativi siè resa protagonista di una aper-tura di credito nei confrontidell'amministrazione. Insom-ma dialogo e abbandono dei to-ni più grevi. L'esempio più lam-pante è il voto a favore sulle no-mine nelle partecipate, con ac-coglimento di un emendamen-to leghista, tra le proteste deiberlusconani.

«Il Pdl è il Pdl, non siamo laLega - chiosa il capogruppo Ma-nes Bernardini a E'tv - ragionia-mo con la nostra testa e abbia-mo detto: “bene, vi diamo la fi-ducia caro sindaco e cara giun-ta, crediamo in quello ci avetera c c o n t a t o ”. Poi andremo a ve-rificare nome dopo nome se lospirito che ha accompagnato ladiscussione è stato rispettato».In Consiglio comunale, conti-nua, «è stato fatto un buon lavo-ro, oggi c'è un quadro norma-tivo piu' corposo e pregnante,che dà input ben precisi» sullenomine, compresa al discussanorma 'anti-riciclo' degli ammi-nistratori, una misura "di buon-senso" secondo Bernardini.

Ma il dialogo è aperto anchesul salotto del jazz in via Masca-rella, nonostante le critiche e-spresse dalla Lega. «Devo fare i

complimenti all'assessore allaCultura», Alberto Ronchi, «chesubito mi ha chiamato per ca-pire il senso delle nostre paro-le», afferma ancora Bernardini.«Non siamo partiti col piede diguerra nei confronti di Merola,ma con spirito collaborativo.Perchè se a Bologna le cose fun-zionano, funzionano per tutti.Altri hanno un'altra visione - ri-conosce l'esponente del Car-roccio - ma noi abbiamo detto:siamo qua, disposti a dare il no-stro contributo di idee. Chie-diamo di avere un confronto,ma su questo siamo partiti colpiede giusto».

Critiche invece Bernardininon ne risparmia al Pdl per l'af-faire Santo Stefano. «Assisto al-libito a quello che sta succe-dendo. Sul Pdl non so più cosadire, spero che trovino la forzaper fare quel passettino in a-vanti che serve soprattutto a lo-ro, poi serve anche in un'otticadi coalizione. Però lo spettaco-lo del Santo Stefano non soquanto piaccia agli elettori delPdl». Certo la situazione nonsembra risolversi, in vista dellaseconda (e penultima) convo-cazione per cercare di eleggereIlaria Giorgetti, candidata pre-sidente di Pdl e Lega.

Ilaria Giorgetti Lasua elezione allapresidenza delquartiere SantoStefano è saltataper l’opposizione deiconsiglieri vicini aTomassini, ilberlusconiano che siè ribellato ai vertici

n Frecciata al Pdl sull’affaire SantoStefano: «Non so quanto piacciaquesto spettacolo agli elettori. Speroche si trovi la forza di andare avanti»

« L’amore omosessuale è il più puro»

Veronesi con i gay

COPPIE DI FATTO

»Quello omosessuale è l'amorepiù puro, al contrario di quelloeterosessuale, strumentale alla ri-produzione«. Così l’oncologo edex ministro della Sanità, UmbertoVeronesi, risponde alle polemichescatenate in questi giorni dalle di-chiarazioni del sindaco di Bolo-gna, Virginio Merola che avevalanciato un’ iniziativa per la tutela“delle coppie sposate” a dispettodi quelle di fatto. «Io, come poteteimmaginare - ha detto Veronesi -la penso all’opposto: l’omoses -sualità è una scelta consapevolee più evoluta. L’amore omoses-suale è quello più puro”; in quelloeterosessuale, invece, una perso-na direbbe “io ti amo non perchèamo te, ma perchè in te ho tro-vato la persona con cui fare unfiglio. Nell’amore omosessuale in-vece non accade. Sono sul fronteopposto rispetto a Merola».

L’oncologoUmber to

Veronesi: sonosul fronte

opposto rispettoa Virginio Merola

CAFFARRA A FESTAINSIEME

«Le famiglie chiedonoaiuto alla Chiesa

per educare i figli»

Sempre più famiglie chiedono l'aiutodella Chiesa nell'educazione dei loro

figli. Lo dimostrano i numeri di Estate Ra-gazzi ed è «un segnale forte». A sottoli-nearlo è l'arcivescovo di Bologna, il car-dinale Carlo Caffarra, che ieri mattina hasalutato le centinaia di bambini e gli ani-matori arrivati nel parco del seminario, aVilla Revedin, dalle varie parrocchie diBologna e provincia per l'annuale ap-puntamento con "FestaInsieme". Parole,quelle di Caffarra, che suonano di strettaattualità stante il dibattito di questi gior-ni sui finanziamenti alle scuole materneparitarie. In questo settore, del resto,quelle cattoliche giocano la parte delleone. «Come dimostra anche il numerodei bambini presenti oggi, e domani cene saranno molti di più - afferma Caffarra- bambini e ragazzi hanno bisogno di unaguida chiara, forte e affettuosa. Solo cosìil rapporto educativo genera persone li-bere. Le tante famiglie - prosegue il car-dinale - che chiedono l'aiuto della Chiesa

per l'educazione dei loro figli sono un se-gnale forte del grande bisogno di educa-zione da parte della società».

Intanto i centri estivi sono finiti al cen-tro di una protesta. Una trentina di di-pendenti della Coop Dolce ha manifesta-to a Palazzo D'Accursio, nella zona anti-stante l'ufficio del sindaco Virginio Me-rola, contro l'esito dei bandi per la gestio-ne dei centri estivi del Comune. Con piùbandi gestiti a livello di quartiere, la ge-stione dei centri è andata ad associazionie polisportive «e così ci sono già 150 o-peratori a cui non è stato rinnovato ilcontratto a tempo determinato e altri 40lavoratori, con contratto a tempo deter-minato, per cui ora si profila la cassa in-tegrazione». L'amministrazione fa sapereche « i bandi sono già stati fatti dal com-missario e non si può tornare indietro».

CRONACA DI BOLOGNA

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA

CRONACA� XI

@VENERDÌ 24 GIUGNO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.tcbo.itwww.fondazionecarisbo.it

ILARIA VENTURI

GLI artisti bolognesi abituati alpalcoscenico di piazza Maggio-re? «Sarebbe molto bello che por-tassero la loro arte anche fuoriBologna, come già fanno. Quelloche non può passare è la logica se-condo cui il Comune deve lavora-re per gli artisti bolognesi. Sareb-be come se Londra facesse suo-nare solo musicisti londinesi».

Va a ruota libera l’assessore Al-berto Ronchi: dal concerto di Fer-ragosto che non si farà, all’usodelle piazze, al tabù del “tuttogratis” da superare. Sugli ultimi

due spunti, incassa anche l’ap-poggio di Lorenzo Sassoli de’Bianchi, presidente del Mambo:«Sono idee giuste e condivisibili,la regia della cultura in città ades-so è sua. Noi siamo stati i primi amettere in conto che la gratuitàper definizione non poteva esse-re la condizione su cui costruire ilfuturo della cultura».

Ronchi non ha ripensamenti.«Ci sono tanti spazi e tante piazzea Bologna per fare altre cose, ma

che la città riservi i suoi luoghi so-lo agli artisti bolognesi è il massi-mo del provincialismo», insiste,precisando: «Nessuna polemica,gli artisti bolognesi devono lavo-rare come gli altri». Solo un modoper cambiar passo. L’assessore,che parla a margine di una confe-renza stampa in Cineteca, dettala svolta: «Visione internaziona-le, evitare il provincialismo, at-tenzione al contemporaneo,spendere bene i soldi, senza spre-

chi, per considerare Bolognaquella che è: una grande città chepuò diventare riferimento euro-peo per la cultura». Su PiazzaMaggiore l’assessore non cede.«E’ uno spazio di altissimo pre-gio, in accordo con la Sovrinten-denza dovremo pensare di riser-varlo solo a eventi di qualità. Me-glio lasciarla vuota piuttosto cheprevedere iniziative raccoglitic-ce. Il concerto di Ferragosto, con4-500 persone negli ultimi anni,

non mi pare fosse un appunta-mento così importante. Occorreragionare in altri termini». Si par-tirà dal Capodanno 2011 («Il Co-mune potrà finanziare solo unaparte e trovare chi possa organiz-zare una cosa di alto livello, capa-ce di attirare anche gente da fuo-ri Bologna») e dall’estate 2012,che Ronchi vuole programmataentro febbraio. «Luoghi e attivitàvanno definiti prima, in modo dacondividere con la città e i resi-

Ronchi scarica gli artisti bolognesi“Il Comune non lavora per loro. Suonino anche da altre parti”

L’assessore rompeil tabù del “tuttogratis”: “Bigliettosui grandi eventi”.E Sassoli è con lui

L’annuncio

Via Petroni apertarevocata l’ordinanza

DOVEVA restare chiusaper due mesi, luglio e ago-sto, per consentire a He-ra di bonificare la rete idri-ca e del gas. Ma via Pe-troni resterà aperta: l’or-dinanza di chiusura è sta-ta revocata, troppo pocoil tempo per informaredettagliatamente i citta-dini sul provvedimentoche sarebbe scattato l’1luglio. A breve un incontrotra Comune e quartiereSan Vitale per analizzarele modalità dell’interven-to e informare i residenti.

“Sbagliato farsi da parte adesso”

La polemica

Comunale,Corvino controCammelli«IL Comunale è una delle istitu-zioni culturali più importantidella città. Che la Fondazione delMonte faccia mancare il suo so-stegno, anche solo morale, mipare sbagliato». Così MarcelloCorvino, consigliere d’ammini-strazione nella fondazione lirica,all’indomani dell’annuncio delpresidente Cammelli che ritira laFondazione di via delle Donzelledai soci del Comunale. E’ un altropezzo che se ne va, dopo la Fon-dazione Carisbo (che pure hapromesso un nuovo sostegnoeconomico), con cui il sovrinten-dente Ernani dovrà fare i conti nelprossimo cda, fissato per martedìprossimo, quello in cui verrà pre-sentato il bilancio 2010. I continon sono ancora stati resi noti,ma si parla di un disavanzo che vatra i 3 e i 4 milioni di euro. Ed è pro-prio alla luce di questo che in unincontro avuto ieri con tutte le si-gle sindacali l’assessore AlbertoRonchi ha invitato tutti a «richia-marsi a un principio di realtà», afare un ragionamento di squadraper far fronte alla difficile que-stione economica. Solo di questosi parlerà nella seduta di martedì,dal momento che dall’ordine delgiorno è stata stralciata sia la con-venzione con la Filarmonica delComunale che quella con laScuola dell’opera diretta dall’exsovrintendente Marco Tutino.

(f. par.)

L’assessore comunale alla Cultura Alberto Ronchi

denti la programmazione esti-va». Da prevedere, in alcuni casi(«ma non per il cinema in piaz-za»), il pagamento di un biglietto.«Non si vuole far pagare tutto, manon deve essere un tabù far paga-re qualcosa». Stefano Brugnara,presidente dell’Arci, approva:«Credo non ci sia da scandaliz-zarsi se i risparmi del concerto diFerragosto possono portarerealtà importanti».

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA

CRONACA� IX

@VENERDÌ 24 GIUGNO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.it/quartieresantostefanowww.fondazioneveronesi.it

BEPPE PERSICHELLA

QUESTA volta il banco può sal-tare per davvero. Lorenzo To-massini, ex Forza Italia, conti-nua la sua battaglia e il quartiereSanto Stefano rischia davvero didover tornare di nuovo al voto.La polemica dentro al Pdl non siplaca anzi, se possibile, aumen-ta. Il consigliere comunale è an-dato infatti su tutte le furie leg-gendo l’intervista che il vicecoordinatore regionale del par-tito, Giampaolo Bettamio ha ri-lasciato all’Unità, dove parla diun intervento del ministro Mau-rizio Sacconi per blindare l’ele-zione di Ilaria Giorgetti a presi-dente del quartiere. La querelleè figlia della lotta interna al par-tito a seguito dell’elezione di Va-lentina Castaldini, vicina a Cl,alla presidenza della commis-sione Affari Costituzionali. Unascelta contestata da Tomassiniche, pur avendo preso più votialle amministrative, è rimasto abocca asciutta. Interpellato, ilministro Sacconi tramite il suostaff nega «di occuparsi di que-ste vicende», ma in diversi den-tro il partito confermano l’inte-ressamento. Un appoggio, di-cono da giorni malignamentealcuni nel Pdl senza risparmiarecolpi bassi, non disinteressato:visto che la candidata in pectoredel Pdl è cognata del ministro.Tra l’altro è stato proprio To-massini a rilanciare la parentelapochi giorni fa in radio.

Il consigliere comunale nonmolla nemmeno di fronte allepressioni che avrebbe ricevuto enemmeno di fronte alla possibi-lità di nuove elezioni. «E il parti-to che si assume questa respon-sabilità, io non di certo. E giustoche a questo punto gli elettoritornino alle urne per giudicarequesto manipolo di persone chevuole tutelare la raccomanda-zione e far fare carriera agli ami-ci o ai parenti» attacca furioso. Edi fronte alla minaccia di espul-sione dal partito, risponde amuso duro: «Non ci penso nem-meno ad uscire dal Pdl. Se verròdeferito depositerò la mia ver-sione dei fatti. Delle pressioniromane me ne frego. In questopartito c’è qualcosa di grave emalato e io andrò fino in fondo».Il prossimo consiglio di quartie-re, che proverà per la secondavolta ad eleggere la Giorgetti, èprevisto per il 28 giugno. Se saràfumata nera, come probabile,dopo dieci giorni ci sarà un ter-zo voto, poi solo le urne. Per evi-tare questo scenario si stannomuovendo sotto traccia i diri-genti del Pdl, che ragionano an-che ad una diversa candidatura,quella di Giuseppe Mioni (usci-to dall’aula durante la prima vo-tazione). Il consigliere del Pdl,oltre ai voti del suo partito, po-trebbe infatti portare in dote an-che quello di Gianluca Faggioli,consigliere della lista Aldrovan-di.

Santo Stefano, il Pdl si gioca tuttoIl “ribelle” Tomassini: colpa dei dirigenti, meglio tornare al voto

La reazione della Giorgetti

“Sacconi è mio parente, ma che c’è di male?”«NON mi sento una raccomandata.Ho solo un peccato originale: ave-re una parentela. Ma non c’è nulladi male». Ilaria Giorgetti non ci sta ereagisce agli attacchi del consiglie-re comunale Tomassini, dopo cheil vice coordinatore del Pdl Betta-mio ha parlato di un interessamen-to alla vicenda del ministro Sacco-ni, cognato della candidata in pec-tore per la presidenza del quartiere

Santo Stefano. «Non so cosa diceBettamio, a me non risulta, lo trovouno strumento poco carino nei mieiconfronti», commenta l’interessa-ta. Farsi da parte, per ora, non è untema all’ordine del giorno, a menoche la richiesta non arrivi dai verticidel Pdl. «Sono a disposizione delpartito», conclude la Giorgetti.

(b. p.)

RIVALI

A sinistra Ilaria Giorgetti,designata presidente delSanto Stefano. Sopra,Lorenzo Tomassini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La polemica

«QUELLO omosessuale è l’amore più pu-ro, al contrario di quello eterosessuale,strumentale alla riproduzione. Sono sulfronte opposto, anche ideologicamente,rispetto a Merola». L’oncologo ex ministrodella sanità, Umberto Veronesi, si schiera adifesa dell’amore gay, che oggi non può es-sere ufficializzato dal matrimonio e quindiresterebbe fuori dai “premi” legati all’as-sunzione di responsabilità citati dal sinda-

co Virginio Merola. Veronesi, sposato e conuna “stirpe” di 7 figli e 12 nipoti, non con-divide l’impostazione del sindaco. «Io lapenso all’opposto - ha detto -, l’omoses-sualità è una scelta consapevole e più evo-luta. Nell’amore eterosessuale, una perso-na direbbe “io ti amo non perché amo te,ma perché in te ho trovato la persona concui fare un figlio”. Nell’amore omosessua-le invece non accade: si dicono “amo teperché mi sei vicino, il tuo pensiero, la tuasensibilità e i sentimenti sono più vicini aimiei”. Quindi sono sul fronte opposto an-che ideologicamente rispetto a Merola».Per commentare le parole di Veronesi, ilsottosegretario alla Presidenza del Consi-glio, Carlo Giovanardi, parla di «corsa per ilpremio “delirio d’estate”, vaneggiamenti»,mentre Franco Grillini (Idv) ringrazia l’on-cologo ma precisa: «L’amore è uno solo».

Veronesi boccia Merola“Quello gay è l’amore più puro”

L’ex ministro della Sanità e il dibattito sulle unioni civili

“Più evolutodell’amoreetero, che haal centro lafinalità dellariproduzione”

13P9,485© RIPRODUZIONE RISERVATA

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INFORMATIVO REGIONALE – SUDDIVISA IN 8 LOTTIEnte appaltante: Intercent-ER - Agenzia regionale di sviluppo dei mercati telematici- Regione Emilia-Romagna – Viale Aldo Moro n. 38 – 40127 Bologna – Tel. 0515273081 - Fax 051 5273084 e-mail: [email protected] della gara: Procedura aperta per l’acquisizione di servizi di sviluppo,gestione e manutenzione del sistema informativo regionale, dell’infrastrutturatecnologica, delle postazioni di lavoro, della rete e della sicurezza, suddivisa in ottoLotti:Lotto 1: servizi finalizzati allo sviluppo, gestione e manutenzione evolutiva del sistema S.A.P., Euro 1.791.666,67 IVA esclusa; Lotto 2: servizi di manutenzione hardware e assistenza sistemistica finalizzata alla dismissione del sistema mainframe IBM, Euro 100.000,00 IVA esclusa; Lotto 3: servizi per la manutenzione hardware dei server dipartimentali, la progettazione, implementazione e gestione delle infrastrutture tecnologiche a supporto delle piattaforme applicative del Sistema Informativo Regionale, Euro 1.875.000,00 IVA esclusa; Lotto 4: servizi finalizzati alla gestione, manutenzione hardware e software e manutenzione evolutiva delle postazioni di lavoro client della Giunta regionale Euro 666.666,67 IVA esclusa; Lotto 5: Fornitura di servizi finalizzata al controllo della sicurezza logica del Sistema Informativo Euro 204.166,67 IVA esclusa; Lotto 6: servizi di manutenzione hardware e software delle apparecchiature di rete, progettazione, implementazione e gestione dell’infrastruttura di rete regionale, Euro 291.666,67 IVA esclusa; Lotto 7: servizi di service desk e performance management per i servizi IT erogatidal Servizio Sistema Informativo-Informatico Regionale Euro 416.666,67 IVA esclusa;Lotto 8: servizi finalizzati allo sviluppo, gestione e manutenzione evolutiva dell’infrastruttura geografica regionale Euro 400.000,00 IVA esclusa.Termine presentazione offerte: entro le ore 12.00 del giorno 2 Agosto 2011.L’avviso di gara integrale è stato spedito a GUCE il 8 giugno 2011, è pubblicato su GURI n. 73 del 22/06/2011 ed è disponibile sul sito www.intercent.it sezione “Bandi e Avvisi”.

Il Direttore di Intercent-ER: (Dott.ssa Anna Fiorenza)

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA

CRONACA� VII

@VENERDÌ 24 GIUGNO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.gruppohera.itwww.provincia.bologna.it

Acqua, lite Provincia-Comuni sul rincaro tariffeLa Draghetti: nessuna stangata, i debiti vanno onorati. I sindaci: sistema da rivedereMARCO BETTAZZI

È SCONTRO Provincia-Comunisull’aumento delle bollette del-l’acqua. Mentre perfino Herachiede una «pausa di riflessione»ieri la presidente Beatrice Dra-ghetti ha difeso l’assessore Ema-nuele Burgin dagli attacchi riba-dendo la necessità dei ritocchiper compensare il calo dei con-sumi («I debiti vanno onorati») eha poi lanciato un appello ai sin-daci: «Ci vuole una riflessione pa-cata e approfondita, anche per-ché il 3,5% proposto vale 2,5 euroall’anno. Nessuna stangata».

Ma molti Comuni guardanoda un’altra parte. L’obiettivo deisoci maggiori di Hera dopo il ri-sultato dei referendum è quellodi rivedere il sistema di gestioneanche in virtù della caduta deldecreto Ronchi che obbligava glienti locali a vendere le quote.Una riforma complessiva che

guardi fino al 2021, chiedono tragli altri Bologna, Casalecchio,Budrio e Imola. Intanto ieri Conf-servizi Emilia-Romagna, l’asso-ciazione che riunisce le ex muni-cipalizzate, ha convocato per og-gi una seduta straordinaria dellagiunta per discutere «degli effet-

ti del referendum». Forse ancheper questo il presidente di HeraBologna Luigi Castagna è andatocoi piedi di piombo, mentre il ti-tolo in Borsa ha perso il 16% in unmese. «Ci vuole una pausa di ri-flessione per lasciare depositarela polvere dopo il referendum —

ha detto Castagna — Bisogna at-tendere le nuove leggi tenendoperò presente che le bollette ogginon coprono i costi. Sulle tariffe èmeglio tenere aperte tutte le pos-sibilità», quindi sia il blocco, siagli aumenti.

Strada quest’ultima difesa da

Beatrice Draghetti. «Abbiamo lebollette più basse dell’Emilia-Romagna ma per i consumi mi-nori alle previsioni abbiamo ac-cumulato 17 milioni di debiti tra2008 e 2010. E continua così me-se dopo mese — spiega la presi-dente — Parrebbe quindi oppor-

tuno fermare la divaricazione traentrate e uscite. Da qui la propo-sta di aumento del 3,5%, il rico-noscimento dei costi e la rimo-zione, primi in Italia, della remu-nerazione del capitale. Agli entilocali la responsabilità di affron-tare questi problemi nell’inte-resse vero dei cittadini». Un ap-pello «comprensibile» secondoLoretta Masotti, sindaco di Ozza-no, che però poi riconosce «che ilsistema va rivisto». «Bisogna ac-cogliere le proposte dei referen-dum e avviare una riforma con-divisa della gestione di Hera»,chiede Carlo Castelli di Budrio. Siscatenano anche i partiti. I grilli-ni a Bologna chiedono di toglierela gestione a Hera, l’Idv in Pro-vincia chiede di «abbassare le ta-riffe» mentre Fds annuncia ordi-ni del giorno in tutti i consigli co-munali «per la gestione pubblicadell’acqua».

LA PRESIDENTE

Sopra Beatrice Draghetti,presidente della ProvinciaA sinistra la sede di Hera

Simone Gamberini, sindaco di Casalecchio: i servizi sono efficienti

“Ai cittadini dopo il sì al referendummeglio spiegare bene le nostre scelte”

L’intervista/1

«FACCIAMO una pausa e troviamoun nuovo modello di gestione». An-che il primo cittadino di Casalec-chio Simone Gamberini punta i pie-di di fronte all’ipotesi avanzata dal-la Provincia. «Bisogna capire cosasuccede a livello nazionale - conti-nua - e aprire una riflessione conHera e Regione».

Anche lei contro gli aumenti?«Non mi scandalizza l’aumento

del 7% annuo, perché bisogna direche corrisponderebbe all’acquistodi qualche bottiglia d’acqua al su-permercato. Ma gli aumenti devo-no essere comprensibili per i citta-dini, soprattutto dopo il referen-dum. Ben consapevoli però che gra-zie a Hera abbiamo già tariffe bassee una rete tra le migliori d’Italia».

All’assemblea dei sindaci dimercoledì quindi non voterà l’ipo-tesi?

«Per il momento non ci sono le

condizioni».Poi come si va avanti?«Assumendosi la responsabilità

di definire un nuovo modello di ge-stione con Hera. Come si controlla,come fai le tariffe, qual è il ruolo deisoci. Oggi finalmente c’è anche ilComune di Bologna, uno dei piùimportanti. E poi il prossimo inter-locutore da coinvolgere è la Regio-ne».

Perché?«Perché c’è bisogno di una revi-

sione delle Ato (le Agenzie d’ambi-to coordinate dalle Province chehanno in carico il sistema idrico-ndr) e lo si può fare solo in un qua-dro più ampio».

Con quali tempi?«Secondo me si può fare entro ot-

tobre. Possiamo cominciare giàmercoledì».

(m. b.)

Il modello

Bisogna assumersila responsabilitàdi definire un nuovomodello di gestionedella multiutility

CASALECCHIO

Simone Gamberini

Daniele Manca, sindaco di Imola: discutiamo gli ammortamenti con Hera

“Aumentare le bollette segnale devastantee poi non spetta a Palazzo Malvezzi”

L’intervista/2

«LA Provincia non ha titolo per de-cidere sulle tariffe, spetta ai Comu-ni. Non può imporci aumenti chenon vogliamo». Durissimo, il sinda-co di Imola Daniele Manca è quelloche alza di più la voce. «La gente noncapirebbe - aggiunge -. Piuttostodefiniamo con Hera un piano diammortamento dei debiti».

Quindi niente aumenti?«Non voglio cristallizzare per

sempre le tariffe, ma con un altroaumento, dopo quello di pochi me-si fa, facciamo capire che se si ri-sparmia acqua crescono le bollette.E’ un messaggio devastante, quan-do invece il referendum ci ha resopiù forti».

In che senso?«Ha cancellato la tagliola del de-

creto Ronchi che ci obbligava a ven-dere le quote di Hera. Ora possiamoaprire una discussione più ampiasul servizio idrico che spazi fino al

2021».Cosa vorrebbe cambiare?«Ci vuole un rapporto trasparen-

te coi cittadini sulla tariffa e sui divi-dendi, facendo capire che è ancheHera che ci permette di costruireasili nido. E la soluzione non è to-glierle la gestione come vogliono igrillini».

La Draghetti dice che così fatealtri debiti.

«Definiamo un piano di ammor-tamento con Hera. E sulla remune-razione non è il caso di improvvisa-re soluzioni che potrebbero rivelar-si inadatte».

Ma la Provincia vorrebbe chiu-dere nell’assemblea di mercoledì.

«Non ha titolo di chiudere nien-te. Le tariffe spettano ai Comuni e diHera discutono gli azionisti. Lorohanno anche venduto le azioni».

(m.b.)

La trasparenza

Il referendum ci ha resoforti e noi lo sprechiamocosì... Invece dovremmofar capire che Hera pagaanche i nostri asili nido

IMOLA

Daniele Manca

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RINNOVO

CAMPIONATURE

VANTAGGIOSE

OCCASIONI

Page 9: rassegna del 24-06-2011

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

CRONACABOLOGNA � II

VENERDÌ 24 GIUGNO 2011

la Repubblica

Il comitato pro-referendum: i cattolici stiano calmi

SILVIA BIGNAMI

ILARIA VENTURI

MENTRE il Comune attende la“sentenza” dei garanti sull’am-missibilità del referendum con-tro i finanziamenti alle materneprivate, prevista per lunedì, arri-va il richiamo del cardinale CarloCaffarra: «Sempre più famigliechiedono l’aiuto della Chiesanell’educazione dei loro figli.Questo è un segnale forte». Paro-le pronunciate a Villa Revedin(davanti a centinaia di bimbi eanimatori per l’annuale appun-tamento con “Festainsieme”),che suonano come un avverti-mento alla giunta, nel pieno deldibattito sui fondi comunali allescuole paritarie private, con la si-nistra della coalizione pronta a ri-mettere in discussione la con-venzione con le private cattoli-che.

Per ora la nuova amministra-zione va avanti sulla strada an-nunciata dal sindaco VirginioMerola. Già martedì la giuntadarà il via libera ai finanziamentiper le materne convenzionate:un milione e 50mila euro per unanno. «Un atto dovuto, tecnico enon politico», hanno ripetuto apiù riprese ieri sia l’assessore allaScuola Marilena Pillati, sia quelloalla Casa Riccardo Malagoli,«perché ci sono bambini iscritti,che a settembre devono andare ascuola». La delibera, sulla qualeconcordano anche gli alleati diSel e Idv (ma non il Psi), non saràdiscusso in consiglio comunale.Ciò non toglie che la giunta sia di-sponibile ad aprire un’ampia di-scussione sulla convenzione,«purché il dibattito non si trasfor-mi in guerra ideologica», avvertea Radio Tau il capogruppo PdSergio Lo Giudice. Lo ripete an-che l’assessore Pillati: «Ci sono dimezzo i bambini, quindi liberia-moci dalle ideologie. Vediamopiuttosto se possiamo migliorarela convenzione, anche se resta ilfatto che noi siamo per il sistemaintegrato pubblico-privato e chei controlli sulle private li fa il Mi-nistero e non il Comune. Ci risul-ta comunque che gli standard di

qualità siano rispettati». Ma al di là degli appelli a non

salire sulle barricate, la battagliapare già iniziata. Se da una parteinterviene il Cardinale Caffarra,dall’altra i referendari sono sem-pre più infastiditi dall’agitazionenel mondo cattolico. «Aspettia-mo almeno di capire cosa dice ilcomitato dei garanti. Non c’è an-cora un referendum e già sonopartiti con la campagna: che stia-no calmi», dice Maurizio Cecco-ni, portavoce di Articolo 33, repli-cando al presidente della Fism

Rossano Rossi. Che aveva profe-tizzato la chiusura delle paritariesenza i contributi del Comune:«Rossi ha idee bizzarre e la bruttaabitudine di dare dati non veritie-ri. Il contributo del Comune rap-presenta per molte delle materneconvenzionate appena l’8% delbilancio. Parliamo invece di dirit-ti calpestati: a Bologna almeno250 bambini chiedono scuolapubblica e ne rimangono esclu-si».

«La Fism dice balle. Nessunbimbo resterà fuori dai nidi» at-

«VOGLIO proporre l’apertura diun’istruttoria pubblica sui finan-ziamenti alle scuole private pari-tarie». Mirco Pieralisi, eletto nellefile di Sinistra Ecologia e Libertà epresidente della commissionescuola a Palazzo d’Accursio, siprepara alla battaglia. Pronto alanciare un dibattito forte e chia-ro sulla convenzione comunaleche assegna ogni anno un milio-ne di euro alle paritarie. «Invitere-mo tutti, dal sindaco alle associa-zioni, ai genitori, agli insegnanti,per capire bene come funziona laconvenzione, e se davvero ven-

gono rispettati i cosiddetti stan-dard di qualità necessari per ave-re i fondi del Comune».

Sel in prima linea, insomma. Ese l’assessore al Welfare AmeliaFrascaroli, favorevole al referen-dum contro i fondi alle paritariesin dalla campagna elettorale,preferisce per ora restare un pas-so indietro, gli eletti del partito diVendola non si fanno da parte. Acominciare da Pieralisi, il primoad esultare su Facebookper la de-cisione del Tribunale di Bolognadi dare via libera al referendumproposto dal comitato Art. 33, e

lui stesso insegnante alle prima-rie dal 1958: «E ne è valsa la pena»scrive sul social network. «Sonod’accordo con la decisione diprorogare per un anno la conven-zione con le paritarie — premette— perché è necessario tutelare ibambini già iscritti». Contempo-raneamente, però, è necessarioaprire una «discussione politica»sui modi in cui il Comune finan-zia le materne private.

«Sono già molto contento —sospira soddisfatto — perché mipare che il confronto di merito suquesto tema sia già iniziato. Ho

molto apprezzato l’apertura alladiscussione dimostrata da tanti,prima fra tutti l’assessore Marile-na Pillati, che dimostra come an-che in giunta ci sia la volontà diriaprire un dialogo sui finanzia-menti». Da sempre critico suifondi assegnati alle paritarie, Pie-ralisi spiega: «Questa istruttoriadovrà accompagnare il referen-dum. Non si tratta certo di chiu-dere i rubinetti della cassa da ungiorno all’altro. Piuttosto biso-gna ragionare sui cosiddetti stan-dard di qualità che vengono ri-chiesti alle materne private per

Il caso

CARDINALE E ASSESSORE

Il cardinale Caffarrae l’assessore Pillati

Lo Giudice: no aguerre ideologiche.L’assessore Pillati:qualità rispettatanella convenzione

Il presidente della commissione Scuola, Pieralisi, lancia un’istruttoria per discutere della convenzione

Sel adesso vuol vederci più chiaro“Chi controlla la qualità degli asili privati?”

tacca anche Massimo Betti, Rdb.Con i referendari anche l’ex as-sessore della giunta CofferatiMilli Virgilio, che ha firmato l’at-tuale convenzione in scadenza:«Non ho promosso il referen-dum, ma mi auguro che si faccia,è doveroso sentire i cittadini, e so-no contro i finanziamenti allescuole private. Inoltre, sino aquando sono stata io assessoreabbiamo sempre soddisfatto lerichieste di scuola pubblica, ognimese pubblicavo le graduatorie».

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I nodi della giunta

Scuola, il richiamo di Caffarra“Le famiglie ci chiedono aiuto”

PRESIDENTE

Mirco Pieralisi, presidentedella commissione scuola

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

La Provincia insiste. Incu-rante delle critiche chenei giorni scorsi erano pio-vute sull’assessore all’am-

biente, Emanuele Burgin, il primoa proporre i rincari all’indomanidel referendum, quasi che fosserouna punizione per chi ha votato sì.Nonostante lo stop arrivato l’altroieri dai sindaci di Bologna e Imola,che ha costretto l’Agenzia d’ambi-to coordinata da Palazzo Malvezzia congelare la terza revisione tarif-faria in due anni.

La prima, del 6,7%, risale al2009. La seconda, del 3,5%, è del-lo scorso aprile. L’ultima è un altro3,5% di adeguamento post-refe-rendum, che si accompagnerebbeal riconoscimento a Hera di un 5%per coprire i costi degli investimen-ti, al posto della precedente remu-nerazione fissa del 7%.

Per la presidente Beatrice Dra-

ghetti, l’ulteriore aumento del 3,5%delle tariffe dell’acqua, che portereb-be 2,5 milioni di euro in più nellecasse di Hera, non sarebbe una«stangata» e neanche una «mazza-ta», ma solo un «moderato aumen-to». Un ritocco «opportuno per fer-mare la divaricazione tra entrate eduscite», perchè «le attuali tariffenon coprono i costi riconosciuti algestore». Così «ogni anno accumu-liamo debiti: 17 milioni nel2008-2010 e altri se ne accumule-ranno nel 2011 se si congelano lescelte».

Draghetti sostiene anche che «lenostre famiglie hanno le bollettepiù basse dell'Emilia-Romagna: 200euro per una famiglia di tre personecon consumo medio, contro una me-dia regionale di 250 e punte di300». Le associazioni dei consuma-tori danno però altre cifre. SecondoFederconsumatori e Cittadinanzatti-va, nel 2010 l’Emilia-Romagna è sta-ta la seconda regione più cara d’Ita-lia, dopo la Toscana, sull’acqua, con319 euro a famiglia per un consumodi 200 metri cubi, contro una medianazionale di 270 euro. Tra i capoluo-ghi, a Bologna il costo del servizioidrico integrato sarebbe arrivato loscorso anno a 264 euro per una fami-glia tipo, costerebbe più del doppiodi Milano (115 euro) e anche più diRoma (204).

Contro la linea Draghetti-Burgin sischiera anche l’Idv, alleato in giun-ta, che col capogruppo annuncia perlunedì la presentazione di un docu-mento in consiglio provinciale nonsolo per evitare i rincari, ma addirit-tura per «ridurre le tariffe a seguitodell'abolizione della remunerazionedel capitale investito» decretata dalreferendum. Analoga iniziativa è an-nunciata «in tutti i consigli comunalie provinciali» della regione dalla Fe-derazione della sinistra, mentre i“grillini” si spingono a proporre di«sottrarre l'acqua a Hera e alle logi-che di profitto», annunciando la pre-sentazione di un apposito ordine delgiorno a Palazzo D’Accursio.

«Basta con i messaggi sbagliati econtraddittori, per di più da una isti-tuzione (la Provincia) che non è nep-pure azionista di Hera», aveva dettoDaniele Manca, criticando in parti-colare la proposta di far pagare dipiù l’acqua a chi ne consuma meno.«Non è il momento di prendere deci-sioni affrettate», aveva aggiunto Vir-ginio Merola. E ieri, in sintonia conloro, lo stesso presidente di Hera Bo-logna, Pierluigi Castagna, si è dettofavorevole «a una pausa di riflessio-ne sulle tariffe», anche perchè dopoil referendum «bisogna attendere ledecisoni nazionali e le nuove leg-gi».❖

Un incontro (tre giorni fa) anco-ra«interlocutorio»conifrancesi

diCitelum(prossimigestoridisemafo-ri e illuminazione pubblica del Comu-nediBologna),maintantoHerahafat-to sapere che non apre la proceduradimobilitàper i 19addettidella suadi-visioneLuce(quellichefinorasieranooccupati del servizio che ora passa aCitelum). È la novità della vertenzache riguarda il cambio d'appalto (ilnuovo gestore subentra ad inizio lu-glio)eper laquale,seHeranonavesseritirato la procedura di mobilità, i sin-dacati erano pronti a mobilitarsi. Pri-ma di venerdì prossimo, il Comune diBolognadovrebbemettereattornoal-lo stesso tavolo i sindacati, Citelum eHera luce e cercare la quadratura delcerchio. I francesi, al momento, sonodisponibili ad assorbire solo 12 dei 19dipendenti in forza adHera luce.

Due giorni fa è entrata nellasquadra del nuovo presidente diUnindustria, Alberto Vacchi. Ieri,Sonia Bonfiglioli, alla guida dell'azienda di famiglia specializzatanella produzione di riduttori, ha do-vuto fronteggiare (ancora) la mobi-litazione dei lavoratori che sciopera-no da cinque giorni e presidiano aturno gli stabilimenti del gruppo, al-cuni dei quali destinati alla chiusu-ra per la volontà dell'azienda di tra-sferire parte della produzione a Vi-gnola.

«La linea di Vacchi all'Ima, dov'èstato firmato all'accordo aziendaleche riconosce il contratto unitariodei metalmeccanici del 2008, non èquella portata avanti qui da Bonfi-glioli, che non concede nessunaapertura e fa come Marchionne, di-cendo “prendere o lasciare” sul pia-no industriale», attacca OttavianoGianplacido, Rsu Fiom dello stabili-mento B3. Il piano prevede la chiu-sura di alcuni reparti nel Bolognese(Tecnoingranaggi, B1 di Lippo e B2di Sala Bolognese) e il concentra-mento a Vignola. Inoltre, c’è sul ta-volo il rinnovo dell’integrativoaziendale.

I dipendenti in sciopero hanno

presidiato la sede centrale di Lippodi Calderara. «I lavoratori sono ri-masti tutti fuori, tranne qualche di-rigente che è riuscito ad entrare»,racconta il delegato. A dar man for-te alla protesta dei lavoratori delB1, gli addetti degli altri reparti pro-duttivi, compresi quelli della Tec-noingranaggi di San Giovanni inPersiceto e i delegati di alcune dellepiù importanti aziende metalmec-caniche bolognesi, dalla Ducati Mo-tor alla Verlicchi. Un presidio impo-nente, insomma, tanto che sono ar-rivati anche i carabinieri, spiega illavoratore. Se la riunione di marte-dì «non andrà bene, inizieremo unalotta ancora più dura», avvertel'esponente Fiom. «Dicono di nonvoler licenziare nessuno, ma chi vie-ne da fuori, dal Ferrarese per esem-pio, sarà costretto a licenziarsi. Èmatematico e loro lo sanno», prote-sta Gianplacido. ❖

RINCARIACQUADraghetti insiste:«Sì al nuovo aumento»L’alleato Idv contrario

Beatrice Draghetti presidente della Provincia di Bologna

SAMUELE LOMBARDO

[email protected]

Hera Luce, nientemobilitàper i lavoratori a rischio

Il caso

La presidente: «Nessuna stangata, unmoderatoadeguamento necessario ad equilibrare i conti»Coro di critiche. I dipietristi annunciano battaglia

Presidio operaioalla Bonfiglioli:«Si comporta comeMarchionne»

Piano industrialeSi vuole concentrare laproduzione a Vignola,chiudendo a Bologna

Si riunisceConfservi-zi

Stamattina si terràunaseduta straordinariadellagiuntaesecutivadi Confservizi dell'Emilia-Romagna. «Comeunicopuntoall'ordinedel giorno, si discuteràdegli effetti del refe-rendumsull'organizzazionee la gestionedei servizi pubblici locali a rilevanzaeconomica»,fa sapere dal suo sito Confeservizi, l'associazione che riunisce le exmunicipalizzate.

VVENERDÌ

24GIUGNO2011

Page 11: rassegna del 24-06-2011

11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

La maggioranza in Comuneva alla prova del referen-dum sui finanziamenti allescuole materne paritarie.

Lunedì prossimo, il collegio dei ga-ranti di palazzo d’Accursio dovràesprimersi sull’ammissibilità o me-no dei quesiti, con cui il Comitatoarticolo 33 vorrebbe fermare il con-tributo di 1 milione l’anno alle ma-terne parificate. Una posizione con-divisa, a oggi, da Sel e Idv presentiin Consiglio, oltre che dal Prc. L’as-sessore alla scuola Marilena Pillati(Pd) va però in un’altra direzione:«Non capisco questa distinzione trapubblico e privato, il sistema inte-grato - di cui le paritarie sono parte -

è tutto servizio pubblico».È su questo punto che si sposta il

confronto, mentre non viene conte-stata la scelta del sindaco VirginioMerola di prorogare di un anno laconvenzione (e dunque i fondi) conle materne paritarie. La delibera an-drà in giunta martedì, poi dovrà ot-tenere l’imprimatur del Consiglio.«Un atto di grande responsabilità»,chiosa Pillati. Che sul referendumpoi mostra di condividere in sostan-za il richiamo della Curia («sarebbemeglio evitare lo scontro del referen-dum»). L’assessore invita a «conside-rare anzitutto quello che è utile dalpunto di vista dei bambini. Il puntoè farsi carico della qualità del servi-zio, indipendentemente da chi lo ge-stisce». Poi certo, «possiamo riflette-re sull’efficacia della convenzione,ma bisogna partire da un’analisi nel

REFERENDUM

www.unita.it

ll testLunedì i garantidel Comunedecidonosull’ammissibilitàdei quesiti del Comitatoart. 33 per il taglio aifondi comunali allematerne parificateconvenzionatePillati: «Nonha sensocontrapporre pubblicoe privato». Pieralisi (Sel):«Occasione per bussarealla porta dello Stato»

ScuoleprivateMaggioranzadivisa al votoL’assessore:«No a ideologie»

Si discute sulla qualità dei servizi offerti dalle scuolematerne pubbliche e parificate

ADRIANA COMASCHI

[email protected]

LO SPILLO«I controlli sulle materneparitarie non sono dicompetenza del Comune,ma come i criteri perl’accreditamentodipendono dalMinistero».MARILENAPILLATI, assessore

Primo pianoII

VENERDÌ24GIUGNO2011

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Facebook

dettaglio delle singole realtà. Direinvece ad esempio, generalizzando,che le materne private non accolgo-no bimbi disabili è un’equazionenon corretta. Abbiamo i dati e cono-sco casi specifici, non è così».

L’assessore dunque invita allaprudenza, e respinge alcune delleargomentazioni del comitato artico-lo 33 - come appunto quella sulla di-versa, e spesso inferiore, accoglien-za garantita a bimbi stranieri o disa-bili nelle paritarie. E in ogni caso, Pil-lati difende l’impostazione - già illu-strata dal sindaco Virginio Merola -che mette tutte le realtà sullo stessopiano. Così non è, per i referendari.Come spiega Mirko Pieralisi, neoeletto con Sel in Comune, maestrodell’Assemblea delle scuole di Bolo-gna. «Nessuno vuole nessuna guer-ra di religione, è assurdo che si di-

scuta di questo - obietta all’assesso-re, ma soprattutto alla Curia - . Il di-ritto di scelta delle famiglie è fuoridiscussione, casomai il problema èche oggi questo non è garantito acentinaia di nuclei, che chiedono unposto nelle scuole dell’infanzia pub-bliche e non riescono ad averlo, fi-nendo giocoforza nelle private».

Pieralisi ricordapoi ilprincipioda cui partono i referendari: «Darela parola ai cittadini è una straordi-naria occasione di riaprire un dibat-tito, per fare un bilancio di 15 annidi sistema integrato. Per dire, in unmomento in cui non si investe sullascuola pubblica, che bisogna torna-re a farlo». Insomma il referendumcome pungolo. Senza conseguenzeestreme. E quasi a lanciare un segna-le “pacificatore”, Pieralisi sposa la li-nea di Merola: «È fuor di dubbio chesi debba prorogare di un anno l’at-tuale convenzione, non si possonofare cambiamenti sull’anno in cor-so». Quanto al voto, «non è che sevince il “sì” dieci minuti dopo si tol-gono i fondi alle paritarie, ci deveessere la necessaria gradualità. Tral’altro, è ovvio che il milione dato aloro non basta a capovolgere la si-tuazione di quelle pubbliche. Quin-di la strada maestra rimane bussarealla porta dello Stato che deve torna-re a fare la sua parte, dandoci inse-gnanti per aprire nuove sezioni». Emagari compensando le spese soste-nute ogni anno dal Comune per de-cine di milioni per la gestione diret-ta di scuole che sono parte del siste-ma dell’istruzione, come le mater-ne.

È il tasto su cui batte anche il capo-gruppo Pd Sergio Lo Giudice: «L'ar-gomento veramente centrale è il to-tale disimpegno dello Stato sullescuole d'infanzia. Tutta la città di do-vrebbe aprire una vertenza moltoforte, a costo di andare a fare unConsiglio comunale in piazza Mon-tecitorio col sindaco in fascia tricolo-re. È uno scandalo che a Bologna cisia solo il 16% di materne statali».❖

Martedì la giunta Merolaapproverà lo stanzia-mento di 1.055.000 eu-ro alle scuole private pa-

ritarie convenzionate. La cifra è lastessa dello scorso anno ed è cresciu-ta del 400% da quando è stato intro-dotto con la delibera comunale 452del dicembre 1994 il «sistema pubbli-co integrato di scuola dell’infanzia agestione mista comunale, statale, au-tonoma». La delibera stabiliva chel’entità del finanziamento deve esse-re proporzionale al «costo medio an-nuo di funzionamento per sezionedelle scuole comunali». Fino a quelmomento i contributi erano erogatisolo dallo Stato, che dava 4 milioni dilire a sezione per la funzione di sup-plenza svolta dalla materne privatedisposte ad accogliere almeno unbambino gratuitamente. Dal ’95 ini-ziano anche Comune e Regione, nel1998 il governo Prodi raddoppiò icontributi statali e il governo D’Ale-ma e il ministro Berlinguer nel 2000approvarono la legge di parità (L.62) che li raddoppiava ulteriormen-te. Nel 2007 la Giunta Cofferati ha ri-visto le convezioni triennali, spostan-do la cifra introdotta dalla giuntaGuazzaloca per i buoni scuola (circa200.000 euro) sul finanziamento di-retto.

Mainchemodovengono distribui-ti questi soldi pubblici tra le scuoleprivate a Bologna? Il Comune ha unaconvenzione in essere con la Fism, as-sociazione che rappresenta le scuoleprivate cattoliche e le sezioni che viaderiscono oggi sono 73. La conven-zione prevede che le scuole privaterispettino dei requisiti tali da“parificarle” a quelle statali. Ad esem-

pio: l’accoglienza di tutti bambiniin età, secondo quanto previsto dal-la legge 62/2000, l’adozione degliorientamenti educativi della scuoladell'infanzia statale, il mantenimen-to di livelli di qualità. Il Comune pe-rò non ha nè ha mai avuto alcunacompetenza relativa al controllodell’offerta scolastica delle scuoleparificate né è dotato di personaleispettivo adeguato al controllo del-la qualità dell'offerta scolastica, cheè di piena competenza statale. Oggiquindi l’amministrazione spendeuna cifra annuale di circa 12.000 eu-ro per sezione, più 70.000 per scuo-la, più 100.000 di incentivi, oltre a2.500 euro per scuola finalizzato almantenimento del servizio di coor-dinamento pedagogico, per un tota-le di circa 1.022.000 euro nell’eser-cizio 2009, divenuti 1.055.000 nel2010 e anche nell’anno in corso.

I contributi sono erogati senza te-ner conto dell’offerta scolastica edelle spese sostenute dalle famiglieper accedervi: le rette vanno da 200euro a 800 al mese a famiglia. Rice-vono fondi anche scuole esclusivecome la Kinderhaus (circa 900 euroal mese) e la S. Luigi che sollevò po-lemiche qualche anno fa perché ri-fiutò l’iscrizione del figlio di Massi-mo Ciancimino. La questionedell’accoglimento di tutti i bambiniè un punto critico, perché esistonoscuole interamente femminili comele Cerreta e quelle come la Kinde-rhaus dove non c’è neanche un bam-bino disabile. Una sezione di mater-na comunale costa, secondo i datiforniti da Cgil- Slc, circa 40 mila eu-ro. Con i fondi dati alle private quin-di si potrebbero finanziare poco piùdi 26 sezioni pubbliche che nonchiedono rette alle famiglie, ma so-lo il contributo per la refezione sco-lastica.❖

Umberto Veronesi«Quello omosessuale è l'amore più puro, al contrario

di quello eterosessuale, strumentale alla riproduzione»,dice sulle polemiche suimatrimoni gay anche a Bologna.

Togliere i finanziamenti allescuole paritarie non lascerà i

bambini fuoridalleclassi, «èunaballacolossale».CosìMassimoBetti, leaderregionale del sindacato di base Usb,replica all'assessore Pillati: «Si trattasolo di non pagare con soldi pubblicile rette delle scuole private». QuindiBettiaccusa:Merolaprimahacercatodi «cavalcare lo straordinario lavorodeicomitati referendari»,poiperòsièopposto al quesito referendario.«Quando è arrivata la sentenza delgiudice sull’obbligo dei garanti a pro-nunciarsi sul referendum - concludeBetti- i gattopardismisononaufragatimiseramente».

FrancoGrillini (Idv)Un grazie a Veronesi «per affermare che anche

l'amore omosessuale è legittimo e puroma almondoesiste un'unica tipologia di amore, che è uguale per tutti».

Comeviene divisoilmilione di europer le paritarieIl Comune versa fondi per ciascuna delle 73 sezioni accreditateoltre a una quota fissa per istituto e a 100mila euro di incentiviNon conta l’offerta scolastica, rette da 200 a 800 euro almese

VALERIA TANCREDI

[email protected]

Gli schieramenti

Sempre più famiglie chiedono l'aiutodella Chiesa nell'educazione dei lorofigli. Lo dimostrano i numeri di EstateRagazzi ed è «un segnale forte». Cosìil cardinale Carlo Caffarra, ieri a «Fe-staInsieme». Parole che suonano distrettaattualitàneldibattito sui finan-ziamenti alle scuole materne parita-rie (inbuonapartecattoliche). «Tantefamiglie chiedono l'aiuto della Chiesaper l'educazione dei loro figli, c’è ungrande bisogno di educazione».

Caffarra: «Le famiglie chiedonol’aiuto della Chiesa a educare»

Sperate che ilreferendumvengaammesso?Ditelo su Fb.

Betti (Usb): «I tagli alle privatenon lasciano a casa dei bimbi»

Ferri guidale Elette inComune

È Raffaella Ferri del Pd la nuova presidente della commissione Elette del Comune.Tra i temiprioritaridadiscutere indica«l’usodelcorpodelladonna inpubblicità».Compre-so,spiega,quellodelmanifestonazionalePdper laFestadell’Unità(unadonnatienefermalagonnache si solleva, con la scritta «Cambia il vento»), criticatoda«Senonoraquando».

IIIVENERDÌ

24GIUGNO2011

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

FERRARA - Carlino

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

FERRARA - Estense.com

Stupore e incredulità. Sono i sentimenti che

campeggiano all’interno del Comitato per l’Acqua Pubblica di Ferrara dopo le esternazioni di Italia dei Valori e Sinistra

Aperta all’indomani del referendum. A far scattare sulla sedia i portavoce Marcella Ravaglia e Davide Scaglianti sono

state le dichiarazioni Daniele Civolani (Sa) e Giorgio Scalabrino Sasso (Idv) a sostegno della modifica dello Statuto

comunale sul tema dell’acqua, votato a grande maggioranza dalla Commissione competente il 17 giugno, con la sola

opposizione di Ppf e Prc.

I due consiglieri comunali avevano indetto una conferenza stampa per dire che “la gestione del servizio idrico non

deve essere assoggettata alle norma del libero mercato, ma a quelle del “mercato regolato”). I due esponenti di SA e

Idv affermano che tale modifica rappresenta un obiettivo importante poiché lascia libertà alle singole comunità di

scegliere quale formula adottare (pubblica o privata) per la gestione dell’acqua. Si aggiunge inoltre che il referendum

ha abrogato l’obbligo di dare ai privati quote sostanziali dell’acqua, ma non ha istituito l’obbligo di renderla pubblica,

dove questa sia stata già esternalizzata, come a Ferrara (vai all’articolo).

“Ci troviamo di fronte a veri e propri slalom linguistici – criticano Ravaglia e Scaglianti -: i due consiglieri comunali

sanno benissimo che, se è vero che dopo il referendum nessuna norma obbliga alla gestione pubblica, è ancor più vero

che nella campagna referendaria, sostenuta anche da loro, il Comitato ha promosso i referendum con l’esplicito

obiettivo di ripubblicizzare il servizio idrico e con questa parola d’ordine, insieme ad altre ugualmente chiare (“fuori

l’acqua dal mercato”, “fuori i profitti dall’acqua” “per una gestione interamente pubblica e partecipata dell’acqua”, “né

partitica né privata, ma pubblica partecipata”) ha avvicinato e convinto i cittadini a votare Sì ai referendum”.

“Attuare la modifica dello Statuto così come è stato fatto dalla Commissione e sostenerla con le dichiarazioni rilasciate,

significa davvero tradire la volontà popolare – ribadiscono i portavoce del comitato -, creare delusione e ulteriore

disaffezione nei confronti dei partiti che prima sostengono una campagna referendaria che si presenta con chiare

parole d’ordine e poi cambiano le carte in tavola interpretando a modo loro un chiaro pronunciamento popolare”.

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara

VENERDÌ, 24 GIUGNO 2011

Pagina 21 - Cronaca

I COMITATI A IDV, SA E PD

«Acqua, è un tradimento»

Stupore, incredulità e, alla fine, «profonda amarezza». Sono questi i sentimenti che i leader del

comitato per l’acqua pubblica, Marcella Ravaglia e Davide Scaglianti, provano ora nei confronti dei

rappresentanti di Idv e Sinistra aperta («e aggiungiamo anche il Pd») per come stanno applicando il

dettame referendario, con particolare riferimento allo scontro sul nuovo Statuto comunale. Non va giù

ai referendari che Sa e Idv abbiamo appoggiato la proposta Pd di trasformare la gestione idrica dal

libero mercato al «mercato regolato», senza istituire l’obbligo di renderla pubblica «dove questa sia

stata già esternalizzata, come a Ferrara. Ci troviamo di fronte a veri e propri slalom linguistici», dicono,

«i 65mila ferraresi che hanno votato Sì al referendum, hanno espresso con chiarezza la volontà di

metter la parola fine alla gestione di tipo privatistico dell’acqua; attuare la modifica dello Statuto così

com’è stato fatto dalla commissione e sostenerla con le dichiarazioni rilasciate, significa davvero tradire

la volontà popolare». Il comitato si augura quindi un ripensamento «verso la ripubblicizzazione del

servizio idrico», con una trasformazione del testo di modifica dello Statuto.

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

BOLOGNA - Nuova Ferrara

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18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

FORLI’ CESENA - Voce

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

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Di fronte a una collettività sem-pre più indivi-dualista, quasi ripiegata su se

stessa, in cui l ’altruismo e la solidarietà sembrano quasi essere stati dimenticati in soffitta, è un vero e proprio modello alternativo di socie-tà quello proposto dal Comu-ne di Fontevivo con il pro-getto europeo, elaborato insieme al Distretto socio-sanitario di Fidenza e all ’U-nione Terre Verdiane, dal titolo Network on the Role of Volunteering in local Welfa-re and Integration Policies. Un modello di società che può essere efficacemente descrit-to dall ’immagine di «un vil-laggio in cui c’è amore per il prossimo», evocata dall ’asses-sore ai Servizi sociali di Fon-tevivo, Paola Zilli. È in questo quadro che si inserisce l ’in-tento di sostegno e collabo-razione con il volontariato, che è l ’obiettivo dell ’inizia-tiva, quale risorsa contro il depauperamento della socie-tà e del territorio: «A causa dei tagli effettuati da questo governo - dice l ’assessore Zil-li - è necessario poter conta-re su una forte rete di asso-ciazioni». La sensibilità nei confronti di questo mondo è anche dell ’Unione Europea, che ha proclamato il 2011 anno del Volontariato. «Il progetto - spiega Nicolet-ta Mestieri, coordinatrice dell ’area socio-sanitaria del Distretto di Fidenza, - è nato all ’interno della rete Sern

Iniziativa nata all’interno della rete Sern tra comuni di Emilia-Romagna e SveziaL’assessore Zilli: “Rappresenteremo in Europa non solo il nostro territorio, ma tutta Italia”

Fontevivo dalla parte del volontariato con il progetto “Network on the Role”

(Sweden Emilia Romagna Network), una rete di Comu-ni di Emilia Romagna e Sve-zia che, con il tempo, ha as-sunto una dimensione europea». Il confronto ha portato a una rif lessione sul-la necessità di creare relazio-ni stabili tra Pubbliche Am-ministrazioni e associazioni di volontariato, esigenza avvertita soprattutto da Pa-esi del Nord Europa come Svezia e Finlandia, che si sono mostrate interessate a cono-scere le modalità italiane di interazione tra i due sogget-ti. «Il progetto avrà ripercus-sioni notevoli: il Comune di Fontevivo, capofila, si trove-rà a rappresentare in Europa non solo se stesso o il nostro territorio, ma tutta Italia» aggiunge Paola Zilli. Molto caldeggiata è la neces-sità di sensibilizzare i giova-

ni nei confronti del volonta-riato: «Queste iniziative devono entrare nelle scuole e negli oratori» sottolinea con forza Raffaella Pini, assesso-re alla Pubblica istruzione di Fontevivo. In termini concreti, sono pre-visti sei eventi, finanziati dall ’Unione Europea per un totale di 92.000 euro, da or-ganizzare in due anni e deci-si a livello internazionale, insieme, cioè, agli altri terri-tori coinvolti: la Comunità comprensoriale Oltradige Bassa Atesina, la regione del-la Sud Ostrobothnia (Finlan-dia), il comune di Coruna (Spagna), e quelli di Trollhat-tan e Molndal (entrambi in Svezia). All ’interno di questo percorso verranno coinvolte attivamente le associazioni di volontariato del territorio, in primo luogo quelle del comu-

Il primo obiettivo è fare il punto sulla situazio-ne. Individuare le zone

più colpite, gli orari, le possibili modalità di azio-ne dei ladri al fine di pre-venire le loro razzie. Il fiume Po è il protagonista dell’incontro che si svol-gerà oggi nella sala Con-siliare del Comune di Polesine tra le istituzioni del territorio e gli organismi dello Stato deputati al controllo e alla sicurezza dei citta-dini. Ci sono già state riunioni precedenti, ma la novità del colloquio odierno è l’intenzione di portarne i risulta-ti anche in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Dei problemi del Grande fiume si è parlato infatti ieri mattina in prefettura. «In provincia non ci sono situazioni patologiche – ha detto il prefetto Luigi Viana (nella foto) – ma lungo il Po si sono ultima-mente verificati diversi episodi di furto e pesca illegale dei siluri. Il territorio parmense risulta meno colpito del-le vicine province, come Cremona e Mantova, ma la si-tuazione deve essere monitorata. Della questione si stan-no occupando i vari sindaci dei territori, che lavorano con polizia provinciale e corpo forestale dello Stato, ma dopo l’incontro di domani (oggi, ndr) vedremo come potreci muovere anche come tavolo tecnico».«Abbiamo già fatto alcuni incontri – aggiunge l’assessore provinciale alla Sicurezza Francesco Castria – ma voglia-mo allargare i controlli anche con il personale dell’Arma presente sul territorio anche perché la prevenzione è par-ticolarmente difficoltosa a causa della vastità dell’area e della difficoltà ad accesso alle zone anche per chi deve effettuare i controlli. I fenomeni di furto, comunque, in-teressano soprattutto le forze di polizia mentre il lavoro di sindaci e polizia provinciale verte soprattutto la pre-senza di campeggi abusivi che deve essere contrastata». (Ilaria Ferrari)

Po: furti e abusivismo se ne parla a Polesine

Il tavolo Un momento dell’incontro

di CRISTINA CASTELLANI

Da ieri e fino alle 19 di lunedì 27 giugno sarà chiuso al traf-

fico il sottopasso di Villa-chiara, in località San Fau-stino, per consentire urgenti e indifferibili lavori di manutenzione e sostitu-zione delle griglie di sgron-do delle acque superficiali.La viabilità alternativa sarà indicata da apposita segna-letica.

Fidenza: fino a lunedìchiuso il sottopassodi Villachiara

A “firmare” gli eventi ed il coordinamento dei primi “vent’anni di gemellaggio” che ha unito - in un sodalizio ricco di eventi, scambi cultur-ali e scolastici - il parmense e la Baviera è Gianni Lombardi, classe 1986, che insieme al vicesindaco Francesco Trivelloni porta avanti obiet-tivi e finalità della neonata Associazione. Lombardi lavora in un’azienda di Fontanellato e ha lavorato all’estero proprio in Germania per alcuni mesi. Soddisfazione è stata espres-sa, a nomina fresca da Gianni Lombardi: «Dopo il grande successo che ha riscosso la festa dell’anno scorso qui a Fontanellato, ci aspettiamo una grande partecipazione

Gianni Lombardi e il Comune per gli scambi interculturali

FONTANELLATO

di fontanellatese alla tras-ferta settembrina che stiamo organizzando a Kisslegg - ha dichiarato Lombardi - sarà un momento importante di ami-cizia e di ulteriore conoscenza reciproca».ferta settembrina che stiamo organizzando a Kisslegg - ha dichiarato Lombardi - sarà un momento importante di amicizia e di ulteriore conoscenza recip-roca».

ne di Fontevivo, ma non solo: tutte le realtà del Distretto di Fidenza e dell ’Unione Terre Verdiane, rappresentate alla conferenza da Alberto Man-zoli, referente dei progetti europei, saranno chiamate in causa. «Possiamo vedere que-sto programma come un pri-mo passo per conoscere la realtà del nostro territorio e quella degli altri Paesi, per poi predisporre nuovi even-tuali progetti futuri. I percor-si non si fermano qui; sono in continua crescita ed evo-luzione. Ci auguriamo di di-ventare un esempio da segui-re», aggiunge Nicoletta Mestieri. Chiude gli interven-ti il vicesindaco di Fontevivo, Angelo Agoletti, coniando un proprio slogan del volonta-riato «comunità, solidarietà e gratuità», che ne evidenzia i valori fondamentali.

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 24 - 06 - 2011

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L’ASSESSORE CARBONE

«Eternit a S.Antonio,attesi i rilievi di Arpa»■ «Il Comune è in attesadei risultati dei rilievi di Arpacompiuti nell’area adiacenteal “Bosco degli alpini” diSant’Antonio, per poter av-viare le corrette procedure dismaltimento del materialeche è stato trovato». Dopo lanotizia apparsa ieri su LIbertàl’assessore all’Ambiente Pie-rangelo Carbone rassicura icittadini, preoccupati dallapossibile presenza di rifiutipericolosi in una zona accan-to all’area verde dove in pas-sato era presente un vivaio.«La situazione è sotto l’atten-zione della Polizia Municipa-le, dell’Asl e di Arpa: posso as-sicurare – continua l’assesso-re Carbone – che sono stateattivate procedure di control-lo che rispondono alle indica-zioni degli organi di vigilanza.In due distinti sopralluoghicompiuti circa un mese fa, èstata verificata la presenza diaccumuli di lastre in amiantoprobabilmente risalenti allavecchia attività di vivaio e al-cuni contenitori di materialeancora da identificare. Sonoiniziate così le verifiche, conla raccolta di campioni da a-nalizzare affidata ad Arpa.Siamo in attesa di conoscerela natura dei materiali – con-clude Carbone – per poter co-sì attivare le procedure per uncorretto smaltimento».

A MEDOLE

Testimoni di Geovaal congresso annuale■ I testimoni di Geova pia-centini stanno invitando tuttigli abitanti della zona ad assi-stere al programma della loroassemblea di distretto annua-le a Medole, in provincia diMantova. Il primo di 89 con-gressi di tre giorni che si ter-ranno in Italia da giugno asettembre inizierà oggi alle9,20 del mattino. Ognuna del-le tre giornate avrà un temabasato su un diverso passodelle Scritture: rispettiva-mente Matteo 4:17, Matteo6:33 e 2 Pietro 1:11. L’obietti-vo principale del programmasarà rafforzare la fede nellarealtà del Regno di Dio. L’in-gresso è gratuito. Le assem-blee dei testimoni di Geovasono sostenute interamenteper mezzo di donazioni vo-lontarie. Si calcola che circa6.000 persone raggiungeran-no la Sala delle Assemblee diMedole nel corso di questo fi-ne settimana per assistere alprogramma biblico. In Italiale 89 assemblee di distrettosaranno ospitate in 17 cittàdiverse.

NotizieIn breve

A sinistra: imotociclistipiacentini alloro arrivo aPechino; adestra e sotto,altre duesplendideimmagini delraid da 7milachilometriattraverso settePaesi

■ Decolleranno domani, perrientrare in Italia domenica, i seipiacentini che hanno raggiuntoPechino in motocicletta. Si è in-fatti concluso cinque giorni fa,addirittura con 24 ore d’anticipo,il raid che ha portato Enzo Me-nani, Giampietro Mancini con lamoglie Lorenza Maccini, DinoMaccini, Pietro Rossi e Pietro Au-ditore a ripercorrere l’antica Viadella seta descritta nei raccontidi Marco Polo.

Erano le 14 di domenica scor-sa, le 8 da noi, quando la comiti-va ha fatto il proprio ingresso nel-la capitale cinese, dopo aver per-corso oltre 7mila chilometri at-traverso sette Paesi. Come i caro-vanieri del passato, alle spalle imotociclisti si sono lasciati le in-terminabili piste accidentate tra iroventi deserti dell’Iran, le tem-perature sotto zero del Kirghizi-stan, alcuni importanti centri re-ligiosi islamici, i gioielli artistici earchitettonici di città millenariecome Samarcanda e pure qual-

che difficoltà che non ha tuttaviacompromesso l’esito del viaggio.Una traversata senza dubbio al-l’insegna dell’avventura, inquanto organizzata senza alcunsupporto logistico lungo parte diquella rete di itinerari su cui permillenni si sono snodati gli scam-

bi commerciali tra Europa e Asia.«In Iran – fa sapere Dino Mac-

cini, artista noto per l’utilizzodella tecnica del mosaico - ab-biamo avuto problemi a Sarakhs,al confine con il Turkmenistan,risolti oltrepassando la frontieranei pressi di Baygiran. A causa di

questo inconveniente abbiamoallungato il tragitto di 500 chilo-metri e perso due giorni sulla ta-bella di marcia. Ma nonostantetutto siamo riusciti a recuperarenelle tappe successive. Una cu-riosità notata durante la nostra e-sperienza è invece quella di non

essere stati bagnati da una solagoccia di pioggia in più di un me-se».

L’avventurosa spedizione erapartita di fronte al palazzo Farne-se nella prima mattina del 14maggio, dopo mesi di meticolosapreparazione da parte di Menanie Mancini, veterani dei viaggi inmoto ai quattro angoli del globo.Diciannove giorni dopo, in con-comitanza con la nostra Festadella Repubblica del 2 giugno, lemoto addobbate con le bandieretricolori hanno toccato il suolocinese. In perfetto orario, dun-que, con la scadenza fissata dalgoverno di Pechino, che ad atten-derli aveva inviato un funziona-rio incaricato di accompagnarli esorvegliarli per tutta la perma-nenza in Cina.

Terminati anche gli ultimigiorni di riposo nella “capitale delNord”, i sei membri della spedi-zione atterreranno all’aeroportodi Milano Malpensa.

Filippo Columella

Amedeo Nasalli Rocca tra i 150migliori Servitori dello StatoIl profilo pubblicato ieri sul sito del Ministero■ Il profilo del piacentino A-medeo Nasalli Rocca è stato pub-blicato ieri sul sito del Ministeroper la Pubblica Amministrazionee l’Innovazione (http: //www. in-novazionepa. gov. it/lazione-del-ministro/il-centocinquantena-rio-dellunita-ditalia/al-servizio-dei-cittadini. aspx) nell’ambitodell’iniziativa voluta dal ministroRenato Brunetta per ricordare, inoccasione del centocinquantesi-mo anniversario dell’Unità d’Ita-lia, i migliori 150 servitori delloStato. Uomini e donne che nelcorso della storia unitaria del no-stro Paese hanno dedicato la pro-pria vita al servizio della colletti-vità in tutti i rami della pubblicaamministrazione: a livello cen-trale e a livello locale, nei mini-steri e negli Enti, nelle varie arti-colazioni della magistratura e

delle forze dell’ordine, nelle aulescolastiche e universitarie, nellestrutture sanitarie, nei musei enelle istituzioni culturali.

Amedeo Nasalli Rocca nasce aPiacenza il 2 agosto 1852 daun’antica famiglia che si fregiadel titolo di conti di Corneliano.Descrive la sua lunga attività alservizio dello Stato nel volume“Memorie di un prefetto”, cheverrà pubblicato vent’anni dopola sua morte a cura del nipoteCarlo Trionfi e che si distingueper lo stile vivace e finemente i-ronico. Si segnalano fra l’altro lesue pagine sull’arretratezza dellezone interne della Sardegna e so-prattutto quelle sui guasti pro-dotti dal latifondo in Sicilia. Un’a-nalisi, avvalorata dall’esperienzadiretta dell’autore, è poi dedica-ta al funzionamento dell’ammi-

nistrazione centrale e perifericadello Stato, all’influenza dellamassoneria sulle carriere deifunzionari e all’azione dei prefet-ti quali “agenti elettorali” del go-verno Giolitti. Muore il 30 no-vembre 1926.

BOTTA E RISPOSTA TRA UNIONE DI CENTRO E ITALIA DEI VALORI

Cassinari (Udc):comunali 2012,da noi nessuna alleanza con l’Idv■ (mir) Continua il botta e ri-sposta polemico tra i rappre-sentanti locali di Udc e Italia deivalori. «Il segretario cittadinodell’Idv Zanetti non deve preoc-cuparsi: non esiste alcuna pro-babilità che l’Udc possa allear-si con loro». Lo scrive il coordi-natore cittadino dei centristiBruno Cassinari, spiegando che«il segretario provinciale Galli-ni in una intervista ha sempli-cemente espresso stima neiconfronti di due possibili can-didati del Pd (Dosi e Cacciatore,

ndr), senza prefigurare possibiliappoggi, che risulterebbero dif-ficilmente percorribili all’inter-no di alleanze comprendentipartiti incompatibili con unaforza moderata e centrista comel’Udc. Credo che l’Unione dicentro debba innanzitutto con-tribuire con altre formazioni na-zionali, locali e civiche a ricerca-re un candidato sindaco in gra-do di rappresentare la vasta areaculturale, politica e sociale chesi riconosce nei valori del popo-larismo europeo».

Da Piacenza a Pechinorombando sulle due ruoteConcluso il raid che ha portato il gruppo concittadino aripercorrere l’antica Via della seta dei racconti di Marco Polo

Domenica la comitiva dei motociclisti torna in Italia dopo aver percorso oltre 7mila chilometri attraverso sette Paesi

Il libro di Amedeo Nasalli Rocca

LIBERTÀVenerdì 24 giugno 201120

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MODENA - Modena2000

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Modena 2000quotidiano online

Chieppa (IDV): Castelfranco Emilia avrà la tenenza deiCarabinieri· giovedì 23 giugno 2011

E’ stato ottenuto uno dei risultati piùimportanti del programma elettorale dellacoalizione di centro sinistra in materia disicurezza. Dopo tanti anni di tentativinessuno più ci sperava, perché troppocomplicato, troppo desiderato e ambito;forse proprio per questo diventato quasiirrealizzabile.

Eppure la svolta c’è stata: la trasformazione della Stazione di Castelfranco in“Tenenza” riveste un significato di fondamentale importanza perché il nostro territorio,per la sua vastità, dislocazione strategica e per il numero di abitanti dei comuni diCastelfranco e San Cesario, meritava un incremento delle forze dell’ordine.Un’Amministrazione Comunale disposta a fare tutti gli sforzi economici necessari peril raggiungimento di questo traguardo, con un Sindaco che ha sempre creduto inquesto obiettivo e con un’Assessore alla Sicurezza che, passo dopo passo, giorno dopogiorno, chiusa in un silenzio assordante, ha tessuto la tela infinita di un successo chelascerà il segno.

Un doveroso grazie va all’Arma dei Carabinieri per la sensibilità manifestata e per glisforzi profusi al proprio interno che hanno permesso di ottenere un successomemorabile per tutti i cittadini di Castelfranco Emilia e San Cesario.

Una nota in particolare vogliamo riservarla all’Assessore alla sicurezza dell’Italia deiValori Barbara Padovan, per la tenacia e la costanza che ha messo in campo anchequando il percorso presentava ostacoli difficili da affrontare, dimostrando così leproprie capacità e rispondendo con i fatti alle parole di critica feroce spese nei suoi

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MODENA - Modena2000

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Modena 2000quotidiano online

PD, IDV, PRC e Sinistra per Novellara replicano al PDLsulla piazza· giovedì 23 giugno 2011

Come volevasi dimostrare, per il PdL di Novellara tutti gli argomenti sono buoni perinnescare polemiche gratuite. In una nostra recente nota avevamo ipotizzato che unadelle possibili future battaglie dei Fantinati-Boys avrebbe potuto essere “l’invasionedei gamberi nei canali di bonifica”.

In effetti abbiamo sbagliato, ma solo per le dimensioni dell’animale implicato inquanto, come si può leggere nella loro replica sull’argomento “Valli”, non di gamberisi trattava ma bensì di nutrie.

Nella rassegna stampa di oggi invece troviamo Roberto Minotti, ed è un vero piacerescoprire che nel PdL non è solo la Fantinati che parla, ergersi a paladino dei soliti“tanti cittadini” che hanno segnalato un problema davvero grave e del qualel’amministrazione non “vuole” farsi carico: ovvero la mancanza di ombra in piazzaUnità d’Italia.

A questo punto però, lasciata la smania di notorietà del neo-consigliere Minotti algiudizio dei posteri, cogliamo l’occasione e proviamo a discutere seriamente delproblema della piazza principale della nostra città.

Noi non pensiamo di certo che la situazione attuale sia la migliore in assoluto, masiamo certi che se davvero c’è un’emergenza, questa non vada ricercata in tutto ciòche Minotti dice e che il PdL sostiene nell’interrogazione presentata in consiglio (egirata alla stampa).

Per noi l’unico, vero e urgente problema della nostra bellissima piazza (riconsegnataall’antico splendore a seguito degli ultimi interventi eseguiti, tra l’altro, sotto lasupervisione dei Beni Culturali) è il traffico motorizzato e le tante auto che in tutte leore del giorno la percorrono e la ammorbano con i loro gas di scarico.

(Partito Democratico, Italia dei Valori, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistraper Novellara)

Articolo pubblicato il 23 06 2011 alle ore 4:42 pm inserito in Politica, Reggio Emilia

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MODENA - Gazzetta

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MODENA - Gazzetta

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AGENZIE

(ER) COMUNE BOLOGNA. NOMINE, IDV: INGIUSTA LA NORMA ANTIRICICLONANNI: VIOLA IL DIRITTO DI PARITA’ DI TRATTAMENTO E OPPORTUNITA’

(DIRE) Bologna, 23 giu. - La norma antiriciclo approvata lunedi’da Comune di Bologna, che esclude per tre anni dalle candidaturesindaci e ed ex assessori in carica fino al mandato precedente,non piace al capogruppo dell’Idv in Provincia, Paolo Nanni. “E’giusto fare vagliare i curricula dai garanti, ma, imporre che chie’ stato sindaco o assessore nei tre anni precedenti, non possaessere candidabile, viola il diritto di parita’ di opportunita’ etrattamento dei cittadini”, sostiene il dipietrista, che daconsigliere regionale presento’ una proposta di legge in materiadi nomine che fu “cassata” in commissione. “Si e’ volutoscopiazzare la vecchia norma che vietava per tre anni ai nominatinei cda degli enti pubblici di assumere incarichi in aziende delsettore: questa si’ che aveva un senso”, ragiona Nanni, lanciandoun appello al sindaco Virginio Merola: “Su questo punto, siravveda. Non vorrei, e’ la sua conclusione, che la Lega Nord,proponente dell’emendamento, l’abbia fatto solo per rispolverarela vecchia e stantia polemica su Duccio Campagnoli”. Le linee di indirizzo per le nomine convincono, invece, ilcapogruppo dei grillini, Massimo Bugani: “Ammetto che comunquesono stati fatti notevoli passi avanti, il testo approvato e’molto migliore di quello approvato due anni fa”, scrive suFacebook.

(ER) SCUOLA BOLOGNA. LO GIUDICE: NON FACCIAMO GUERRA IDEOLOGICA“TROVIAMO UNITA’ NEL PD, MA LA VERA PROTESTA E’ DA FARE A ROMA”

(DIRE) Bologna, 23 giu. - “E’ un tema su cui faremmo male ascatenare la guerra ideologica, penso invece sia molto importantearrivare a soluzioni innovative”. Parola del capogruppo Pd inComune Sergio Lo Giudice, alle prese con la grana del referendumsui finanziamenti alle scuole paritarie che divide ilcentrosinistra e i democratici. “Se non ci sara’ alcunimpedimento formale si andra’ al referendum. A quel punto- hadetto stamattina Lo Giudice su Radio Tau- sara’ molto importanteche l’eventuale periodo di discussione prima del referendum siasvolto con lo spirito propositivo di entrare veramente nel meritodelle questioni e trovare il modo migliore per arrivare asoluzioni positive”. Niente crociate insomma. Lo Giudice si dice “favorevole” al referendum come istituto,

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AGENZIE

“per quanto riguarda questo referendum- precisa poi- noi come Pdragioneremo su come gestire la nostra posizione, su qualeposizione assumere. Auspico che la posizione unitaria sara’quella che portiamo poi avanti tutti insieme”. Una posizione cheda un lato dovra’ tenere conto della linea dell’amministrazioneMerola (si’ ai finanziamenti; apertura su come debbano esserefatte le convenzioni), dall’altro del malcontento conto i soldialle private che serpeggia nel mondo della scuola, nelcentrosinistra (Idv, Lista Frascaroli-Vendola) e in settori dellostesso Pd.(SEGUE)

(ER) SICUREZZA MODENA. ALCOL, PIGHI EMETTE ORDINANZA ‘URGENTE’ -2-

(DIRE) Modena, 23 giu. - Per quanto riguarda i provvedimenti“ordinari”, cioe’ quelli che non hanno a che fare con situazioniurgenti, Pighi ha trovato un’altra via d’uscita: l’inserimento diqueste norme (in particolare su prostituzione, accattonaggiomolesto e somministrazione di alcolici ai minori) all’interno delregolamento di Polizia urbana. Questo e’ possibile perche’ sitratta di norme che adattano sul territorio locale delledisposizioni nazionali, senza derogare alle norme giuridiche(come previsto dalla Corte Costituzionale). Cosi’, all’articolo42 bis del regolamento, ad esempio, si legge che “sono vietati lasomministrazione, la vendita, la cessione di bevande alcoliche diqualsiasi gradazione ai minori di 16 anni”. Il codice penale,spiega Pighi, “vieta solo la somministrazione e lascia fare ainegozi di alimentari. Allora abbiamo precisato questa cosa nelregolamento di Polizia urbana”. Inoltre, il sindaco ci tiene asottolineare il fatto che lo stesso regolamento e’ statoapprovato quasi all’unanimita’ dal onsiglio comunale (tuttifavorevoli, compresi Pdl e Lega, e solo due astenuti: Idv eModena5stelle.it). “Dopo la sentenza della Corte Costituzionale abbiamo dovutoriscrivere completamente la strategia, e siamo andati avantinonostante non ci sia una legge. Siamo i primi in Italia ad averadottato questa soluzione e spero ce ne siano degli altri”,afferma Pighi.

(ER) SCUOLA BOLOGNA. MALAGOLI (SEL): LA PROROGA? UN ATTO TECNICO“COSA VOTO AL REFERENDUM? VEDREMO”, LEGA PER SI’ AI FINANZIAMENTI

(DIRE) Bologna, 23 giu. - La proroga di un anno ai finanziamentialle private che passera’ in giunta martedi’ “e’ un atto tecnico,

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non una scelta politica”. Lo precisa l’assessore vendolianoRiccardo Malagoli, uno dei tre componenti dell’esecutivo Merola(gli altri sono Amelia Frascaroli e Nadia Monti dell’Idv) a farparte di forze politiche gia’ schierate apertamente a favore delreferendum. “Ci sono i bambini iscritti, la proroga e’obbligatoria”, osserva Malagoli. Ma poi, aggiunge, “si aprira’ ladiscussione generale” sui finanziamenti alle materne paritarie.Quanto al referendum che sta scuotendo il centrosinistra,l’assessore si tiene le mani libere: “Cosa votero’? Vediamo ladomanda, non sappiamo neanche se il quesito verra’ approvato”. L’atto poi dovra’ passare nelle prossime settimane per leforche caudine del Consiglio comunale. Sel e’ pronta a votarlo,“ma mi riservo- sottolinea la capogruppo della listaFrascatoli-Vendola Cathy La Torre- di verificare e approfondirele normative sull’accreditamento e se ci sono i controlli sulleparitarie”, ad esempio sul tema dei disabili. Il tema potrebbeessere oggetto di un’istruttoria in commissione. Di certo, nondovrebbero creare problemi Pdl e Lega, che si sono dichiarati afavore dei finanziamenti alle scuole paritarie. Manes Bernardini,segretario e capogruppo del Carroccio a Palazzo D’Accursio, ne haparlato questa mattina alla rassegna stampa di E’tv-RadioNettuno.(SEGUE)

(ER) PROVINCE. DA BERSANI PROPOSTA COSTITUZIONALE PER ABOLIRLE

(DIRE) Roma, 23 giu. - Sull’abolizione delle Province scende incampo direttamente Pier Luigi Bersani. Ieri il segretario del Pdha depositato alla Camera una proposta di legge costituzionaleper “Modifica all’articolo 133 della Costituzione, in materia dimutamento delle circoscrizioni provinciali e di soppressionedelle province, nonche’ norme per la costituzione delle citta’metropolitane e il riassetto delle province”. L’abrogazione delle Province e’ un tema da tempo all’esame diMontecitorio. Finora i gruppi che avevano spinto per la loroabrogazione sono stati Idv e Udc. Il Pd non si era mai esposto,pur avendo in campo alcune proposte. Anzi, proprio pochi giornifa, il 15 giugno, l’aula ha approvato una richiesta delcapogruppo Dario Franceschini per rinviare, “perapprofondimenti”, l’esame della materia in commissione dove e’ferma da circa due anni.

(ER) COMUNE BOLOGNA. NOMINE, M5S PUNZECCHIA “ITALIA DEI VOGLIOSI”BUGANI: IL DIPIETRISTA CAVIANO NON HA SOLLEVATO OBIEZIONI IN AULA

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(DIRE) Bologna, 23 giu. - Il capogruppo in Comune a Bologna delMovimento 5 stelle, Massimo Bugani, punzecchia il consigliereprovinciale dell’Idv, Paolo Nanni, che oggi ha pesantementecriticato le norme per le nomine nelle partecipate di Palazzod’Accursio che escludono per tre anni gli ex amministratori. “Nonvorrei che dietro una dichiarazione del genere ci fosse un Idvcamuffato da Italia dei ‘vogliosi’, desiderosi di poltrone e dipotere”, attacca Bugani, ricordando che il consiglieredipietrista in Consiglio comunale, Pasquale Caviano, non ha fattoobiezioni e, anzi, ha votato l’ordine del giorno. “Non vedo dove sia il problema se si vieta di essere candidatonei cda a chi nei tre anni precedenti e’ stato sindaco oassessore, mi sembra una regola di buonsenso”, ribadisce il‘grillino’, che auspica che presto siano i cittadini “con voto online” a scegliere i rappresentanti del Comune nei cda dellepartecipate.

(ER) LAVORO BOLOGNA. HERA LUCE, IDV: BENE LO STOP ALLA MOBILITA’

(DIRE) Bologna, 23 giu. - Il coordinatore provinciale dell’Idv diBologna, Sandro Mandini, accoglie “con grande soddisfazione” lanotizia sullo stop di Hera Luce alla procedura di mobilita’ per isuoi 19 dipendenti. “Questo e’ indubbiamente un primo importante passo, ma lapartita vera e propria si giochera’ la settimana prossima traHera Luce, Citelum, sigle sindacali e Comune di Bologna. Auspicopertanto- afferma il dipietrista in una breve nota- che con lasupervisione del sindaco Merola si riesca finalmente ad arrivarealla soluzione piu’ indolore per tutti”. L’Idv, spera che lasoluzione “tenga conto dei sette addetti che potrebberoeventualmente non essere assorbiti dalla ditta francese e a cuiabbiamo il dovere etico di garantire la piena occupazione”.