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ANNO ACCADEMICO 2011 - 2012 1 CORSO DI “MECCANICA DELLE TERRE” LEZIONE 2 L’ACQUA NEL TERRENO Prof. Ing. Geol. Eugenio Castelli Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura Università degli studi di Trieste

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  • ANNO ACCADEMICO 2011 - 2012

    1

    CORSO DI

    MECCANICA DELLE TERRE

    LEZIONE 2

    LACQUA NEL TERRENO

    Prof. Ing. Geol. Eugenio Castelli

    Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura

    Universit degli studi di Trieste

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 2

    LACQUA NEL TERRENO

    Le propriet idrauliche e meccaniche regolano il comportamento del terreno variamente

    sollecitato; l'acqua contribuisce con varie modalit a influenzare il comportamento del terreno

    interessa pertanto conoscere le propriet che regolano il suo movimento entro questo.

    Lacqua che viene direttamente a contatto con la superficie del terreno, o raccolta da fiumi e laghi,

    tende ad infiltrarsi nel sottosuolo per effetto della gravit e, se si eccettua una percentuale trascurabile

    che si accumula allinterno di cavit sotterranee, la maggior parte di essa va a riempire, parzialmente o

    completamente, i vuoti presenti nel terreno e le fessure degli ammassi rocciosi. In particolare, nel caso

    di depositi di terreno, si possono distinguere, al variare della profondit, zone a differente grado di

    saturazione e in cui lacqua presente nei vuoti si trova in condizioni diverse.

    Il grado di saturazione delle diverse zone dipende principalmente dalle caratteristiche granulometriche

    e fisiche del deposito, da fattori climatici e ambientali.

    Fatta eccezione per alcune categorie molto particolari di materiali, i vuoti presenti nel terreno sono

    comunicanti tra loro e costituiscono un reticolo continuo, cosicch, generalmente, la zona di falda

    completamente satura; la zona vadosa satura in prossimit della falda per spessori variabili da pochi

    centimetri per le ghiaie a decine di metri per le argille e generalmente ha un grado di saturazione

    decrescente salendo verso il piano campagna. La pressione dellacqua nella zona vadosa inferiore a

    quella atmosferica.

  • Partendo dalla superficie del piano campagna e procedendo verso il basso, si possono generalmente

    individuare:

    1. un primo strato superficiale di suolo vegetale, detto di evapotraspirazione, dove lacqua di

    infiltrazione viene parzialmente ritenuta, ma in prevalenza assorbita dalle radici della vegetazione;

    2. un secondo strato, detto di ritenzione, in cui lacqua presente costituita principalmente da una

    parte significativa dellacqua di infiltrazione che rimane aderente ai grani ed praticamente

    immobile ed detta acqua di ritenzione, che comprende lacqua adsorbita e lacqua pellicolare.

    3. un terzo strato, denominato strato della frangia capillare, caratterizzato prevalentemente dalla

    presenza di acqua capillare, quella che, per effetto delle tensioni superficiali, rimane sospesa

    allinterno dei vuoti, vincendo la forza di gravit.

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 3

    Al di sotto di queste tre zone, che

    insieme costituiscono la cosiddetta

    zona vadosa, si trova la zona di falda

    (o acquifero).

    Zone a differente grado di saturazione in un deposito di terreno

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 4

    Il grado di saturazione delle diverse zone dipende principalmente dalle caratteristiche granulometriche

    e fisiche del deposito, da fattori climatici e ambientali.

    Fatta eccezione per alcune categorie molto particolari di materiali, i vuoti presenti nel terreno sono

    comunicanti tra loro e costituiscono un reticolo continuo, cosicch, generalmente, la zona di falda

    completamente satura; la zona vadosa satura in prossimit della falda per spessori variabili da pochi

    centimetri per le ghiaie a decine di metri per le argille e generalmente ha un grado di saturazione

    decrescente salendo verso il piano campagna. La pressione dellacqua nella zona vadosa inferiore a

    quella atmosferica.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 5

    Differenti tipi di falda in un deposito di terreno

    In relazione alla loro permeabilit i diversi tipi di terreno possono consentire pi o meno

    agevolmente il flusso dellacqua, perci la presenza di strati a differente permeabilit pu

    determinare nel sottosuolo la presenza di diversi tipi di falda. In particolare, si possono

    individuare le tre condizioni di:

    falda freatica falda sospesa falda artesiana

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 6

    La falda freatica delimitata inferiormente da uno strato che non permette il flusso dellacqua (o

    comunque in quantit e velocit trascurabili) ed delimitata superiormente da una superficie, detta

    superficie freatica, in corrispondenza della quale lacqua si trova a pressione atmosferica, come si

    trovasse in un serbatoio aperto. Immaginando di inserire un tubo verticale aperto alle estremit

    (piezometro) allinterno di una falda freatica, ovvero di perforare un pozzo, si osserva che il livello

    statico raggiunto dallacqua nel tubo (detto livello piezometrico) uguale a quello della superficie

    freatica.

    Analoghe considerazioni possono essere fatte riguardo alla falda sospesa, che, rispetto alla

    precedente, risulta delimitata inferiormente da uno strato di estensione molto pi limitata.

    Si ha una falda artesiana quando lacqua di una falda freatica viene incanalata tra due strati

    impermeabili. In questo caso lacqua racchiusa nello strato permeabile (che ne permette

    agevolmente il flusso) si comporta come se si trovasse entro una tubazione in pressione, ossia ha

    una pressione maggiore di quella atmosferica. Immaginando di inserire un piezometro fino a

    raggiungere la falda artesiana, si osserva un livello piezometrico maggiore di quello della

    superficie che delimita superiormente la falda.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 7

    In generale, lacqua presente nel terreno pu trovarsi in condizioni di quiete o di moto, sia allo stato

    naturale sia in seguito a perturbazioni del suo stato di equilibrio.

    Nel caso in cui si trovi in condizioni di moto, il flusso pu essere stazionario (o permanente) oppure

    non stazionario (o vario), a seconda che i parametri del moto risultino costanti o variabili nel tempo.

    Nel moto stazionario la quantit di acqua che entra in un elemento di terreno pari alla quantit di

    acqua che esce dallo stesso elemento (filtrazione in regime permanente). Nel moto vario la quantit di

    acqua entrante in un elemento di terreno diversa da quella uscente (filtrazione in regime vario). Se il

    terreno saturo, la differenza tra le due quantit pu produrre il fenomeno della consolidazione.

    Il vettore che caratterizza il moto dellacqua pu essere scomposto in una o pi direzioni nello spazio,

    definendo condizioni di flusso mono-, bi-, o tri-dimensionali; generalmente, nella maggior parte dei

    casi pratici, si fa riferimento ai primi due tipi.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 8

    PERMEABILIT

    Un materiale permeabile se contiene vuoti continui e ogni terra e roccia soddisfa a questa

    condizione.

    Si ha cos che l'acqua passa sia attraverso l'argilla che attraverso la ghiaia, ma tale fenomeno

    avviene nei due materiali con intensit completamente diverse.

    Darcy ha stabilito che la velocit di flusso attraverso mezzi porosi direttamente

    proporzionale alla perdita di carico e inversamente proporzionale alla lunghezza del

    percorso.

    Darcy leg le varie grandezze con la ben nota relazione:

    nella quale v la velocit di scarico, k il coefficiente di permeabilit o coefficiente di

    conducibilit idraulica e i il gradiente idraulico o pendenza della linea piezometrica.

    ikv

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 9

    Carico totale e piezometrico: il gradiente idraulico

    I moti di filtrazione di un fluido avvengono tra due punti a diversa energia (da quello a energia

    maggiore a quello a energia minore). In ciascun punto, lenergia data dalla somma dellenergia

    cinetica (legata alla velocit del fluido) e dellenergia potenziale (legata alla posizione del punto nel

    campo gravitazionale e alla pressione del fluido).

    Nello studio dei moti di filtrazione conveniente esprimere lenergia, potenziale e cinetica, in termini

    di carico, o altezza, che corrisponde allenergia per unit di peso del liquido.

    In particolare, si definiscono:

    altezza geometrica, z, la distanza

    verticale del punto considerato da un

    piano orizzontale di riferimento

    arbitrario (z = 0)

    altezza di pressione, u / w , laltezza di

    risalita dellacqua rispetto al punto

    considerato, per effetto della sua

    pressione, u.

    altezza di velocit, v2 / 2g, lenergia

    dovuta alla velocit, v, delle particelle

    del fluido (essendo g laccelerazione di

    gravit).

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 10

    La somma dei tre termini: denominata carico effettivo (o totale) o altezza

    totale,

    mentre il binomio: detto carico piezometrico.

    Nota: u la pressione dellacqua, w, il peso specifico dell'acqua, v la velocit di flusso, g

    l'accelerazione di gravit, z l'altezza geometrica

    Il movimento permanente delle correnti liquide, ammessa lincomprimibilit, retto da due

    relazioni fondamentali: il teorema di Bernoulli, che una forma particolare del principio di

    conservazione dellenergia, e il teorema delle quantit di moto.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 11

    Teorema di Bernoulli: lungo un filetto di liquido omogeneo in moto permanente, ammessa nulla la

    viscosit (liquido perfetto), ed escluso ogni scambio di calore con la massa liquida circostante

    (processo isotermico) il carico idraulico o totale si mantiene costante. Quindi per due punti

    successivi del filetto:

    22

    2

    221

    2

    111

    22Hz

    g

    vuz

    g

    vuH

    ww

    Il Teorema di Bernoulli assicura che, per

    un fluido perfetto, incomprimibile, in

    moto permanente, soggetto solo

    allazione di gravit, il carico totale

    costante lungo una data traiettoria. Se,

    con riferimento allo schema di Figura

    viene inserito un campione di terreno,

    dotato di sufficiente permeabilit,

    allinterno del tubo di flusso nella zona

    controllata dai due piezometri, si osserva

    che in essi lacqua risale a quote diverse;

    ci significa che tra i due punti di

    osservazione si avuta una perdita di

    carico nel termine h = z + u/w.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 12

    Potendo ritenere trascurabili le perdite di carico dovute al flusso dellacqua in assenza di terreno e

    osservando che per il principio di conservazione della massa la velocit media nelle varie sezioni della

    condotta deve essere costante, la differenza di altezza dacqua nei due piezometri, h, perci una

    misura della perdita di energia totale dovuta al flusso dellacqua nel terreno, ossia dellenergia

    spesa dallacqua per vincere la resistenza al moto opposta dal terreno compreso tra i due punti

    considerati.

    Inoltre, poich nei terreni la velocit di flusso, e quindi laltezza di velocit, generalmente

    trascurabile, il carico piezometrico pu essere ritenuto rappresentativo dellenergia totale nel punto

    considerato.

    Si definisce gradiente idraulico il rapporto: che rappresenta la perdita di carico

    per unit di lunghezza del percorso.

  • La relazione di Darcy valida per moto, nei canalicoli del terreno, di tipo laminare. Terzaghi negli

    anni 1915-1925 ha dimostrato l'applicabilit della legge di Darcy a tutti i terreni; pi recentemente

    Tavenas e altri (1983) hanno indicato la validit della legge per gradienti compresi tra 0,l e 50,

    mentre per gradienti inferiori hanno sottolineato l'impossibilit di verificarne lattendibilit a causa

    delle variazioni di volume del campione.

    La verifica sperimentale di questa legge pu essere eseguita considerando il flusso attraverso un

    cilindro di sezione A, riempito con sabbia ed avente due tubi piezometrici alla distanza L (Figura

    1). Si pu scrivere l'equazione dellenergia:

    L

    ww

    hzg

    vuz

    g

    vu2

    2

    221

    2

    11

    22

    Dove: u la pressione, w, il peso specifico dell'acqua, v

    la velocit di flusso, g l'accelerazione di gravit, z

    l'altezza geometrica e hL la perdita di carico.

    Poich la velocit nei mezzi porosi quasi sempre

    estremamente bassa (valori massimi dell'ordine di 0,02

    m/s), i termini cinetici sono trascurabili e la relazione si

    semplifica nella:

    22

    11 z

    uz

    uh

    ww

    L

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 13

    Figura 1 cio la perdita di carico definita dalla perdita di potenziale nel cilindro di sabbia.

  • La Portata, Q, definita come il volume di liquido che attraversa la sezione nellunit di tempo, (in

    metri cubi al secondo).

    Gli studi di Darcy hanno indicato che la portata proporzionale a hL e a 1/L. Introducendo la costante di

    proporzionalit k si ottiene:

    o ancora essendo il gradiente idraulico.

    La velocit v apparente poich il rapporto tra la portata e la sezione totale del mezzo poroso. In via

    approssimata si pu legare la velocit apparente v con quella reale V del fluido mediante la porosit n

    con v = n V. Il coefficiente di permeabilit k ha le dimensioni di una velocit e dipende dal mezzo

    poroso e dal fluido.

    Si ha infatti anche la permeabilit intrinseca o coefficiente di permeabilit kp che una caratteristica solo

    del mezzo poroso, indipendente dalle propriet del fluido ed legata al coefficiente di permeabilit k

    con la seguente relazione:

    nella quale e sono la densit e la viscosit del fluido.

    La densit e la viscosit dell'acqua nel terreno dipendono principalmente dalla temperatura e poich le

    variazioni di temperatura nel terreno, salvo che per gli strati superficiali, sono abbastanza

    piccole, si pu trascurare il loro effetto.

    Sul coefficiente di permeabilit influiscono numerosi fattori.

    La permeabilit varia con le dimensioni dei grani ed molto sensibile alla quantit, al tipo e alla

    distribuzione delle frazioni fini; varia poi per uno stesso materiale (a granulometria costante) in funzione

    della densit cio al diminuire della densit aumenta la permeabilit.

    L

    hkAQ L ki

    L

    hk

    A

    Qv L L

    hi L

    gkk P

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 14

  • La permeabilit influenzata dalla disposizione dei grani nel senso che le particelle possono essere

    pi o meno stratificate e avere una orientazione prevalente; le frazioni fini possono essere disperse

    nel terreno o essere concentrate in modo non uniforme. I depositi naturali di terreno sono sempre

    pi o meno stratificati e disuniformi nella struttura. Ad esempio:

    Le terre che si sono depositate in presenza d'acqua abbastanza spesso sono formate da una serie di

    strati orizzontali che variano per granulometria e permeabilit, cosicch generalmente questi

    depositi sono pi permeabili in orizzontale che in verticale.

    Depositi eolici di sabbie e limi, invece sono spesso pi permeabili in senso verticale che

    orizzontale a causa di vuoti verticali tubolari lasciati da piante ed erbe.

    In depositi ghiaioso-sabbiosi si possono avere straterelli di ghiaia pulita che modificano

    radicalmente la permeabilit rappresentativa del deposito. Si possono pertanto avere variazioni di

    permeabilit in dipendenza delle modalit di formazione dei depositi.

    Discontinuit di vario tipo presenti nei depositi influenzano grandemente la permeabilit; le

    fessurazioni originate da varie cause nelle argille aumentano sensibilmente, ad esempio, la

    permeabilit. Valori indicativi del coefficiente di permeabilit k per vari terreni sono riportati

    nella tabella 1 nella quale si nota un campo di variabilit enorme!

    Nella tabella 2 viene riportata una classificazione del terreno sulla base della permeabilit.

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 15

  • Tabella 1. Coefficiente di permeabilit

    k per vari terreni

    Tabella 2. Classificazione del terreno

    secondo il valore di k

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 16

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 17

    Coefficiente di permeabilit

    Il coefficiente di permeabilit ha le dimensioni di una velocit; esso legato alla resistenza viscosa e

    frizionale alla filtrazione di un fluido in un mezzo poroso e dipende dalle propriet del fluido (densit e

    viscosit) e dalle caratteristiche del mezzo poroso (permeabilit intrinseca). Limitandosi a considerare

    come fluido intestiziale lacqua, e poich la densit e la viscosit di un fluido sono legate

    principalmente alla temperatura, che nel terreno, salvo gli strati pi superficiali o alcune situazioni

    particolari, varia abbastanza poco, si assume il coefficiente di permeabilit dipendente solo dalle

    caratteristiche del terreno.

    Il campo di variazione del coefficiente di permeabilit dei terreni enormemente grande; la tabella

    riporta i valori tipici del coefficiente di permeabilit dei terreni.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 18

    Per i terreni a grana grossa, le cui particelle sono approssimativamente di forma subsferica, il

    coefficiente di permeabilit influenzato prevalentemente dalla granulometria e dallindice dei vuoti,

    che determinano la dimensione dei canali di flusso (diminuisce allaumentare del contenuto di fine e al

    diminuire dellindice dei vuoti).

    Per i terreni a grana fine sono invece fondamentali la composizione mineralogica e la struttura,

    perch questi parametri determinano il tipo di interazione elettrochimica che si stabilisce tra particelle

    di terreno e molecole dacqua (ad esempio la permeabilit della caolinite circa 100 volte maggiore di

    quella della montmorillonite). A grande scala la permeabilit di un deposito dipende anche dalle

    caratteristiche macrostrutturali del terreno (discontinuit, fessurazioni) si veda il confronto tra i

    valori tipici di k di argille omogenee intatte e argille fessurate.

    Anche il grado di saturazione influenza sensibilmente

    la permeabilit; in particolare, sebbene non si possa

    stabilire una relazione univoca tra le due grandezze, si

    pu osservare che la permeabilit cresce al crescere del

    grado di saturazione.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 19

    Permeabilit di depositi stratificati

    Si consideri un deposito di terreno costituito da n strati orizzontali saturi e si indichi con:

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 20

    Nel caso in cui il deposito sia interessato da un

    moto di filtrazione orizzontale, cio parallelo

    allandamento degli strati (filtrazione in parallelo),

    si ha che il gradiente idraulico, i, lo stesso per

    tutti gli strati. Se si assume valida la legge di

    Darcy, la velocit di filtrazione per ogni strato, vi,

    proporzionale al rispettivo coefficiente di

    permeabilit, ossia:

    mentre la portata di filtrazione per ogni strato pari al prodotto della velocit di filtrazione per il

    corrispondente spessore:

    La portata di filtrazione totale, Q, data dalla somma delle portate dei singoli strati, data anche dal

    prodotto della velocit media, v, per lo spessore totale del deposito:

    dove, in accordo con la legge di Darcy, la velocit media di filtrazione, v, il prodotto del coefficiente

    di permeabilit medio, kH, per il gradiente idraulico, i, ovvero v = kH i.

    Sostituendo questa espressione nellequazione relativa alla portata di filtrazione totale ed esplicitando i

    vari termini si ottiene infine lespressione del coefficiente di permeabilit medio in direzione

    orizzontale:

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 21

    Se il moto di filtrazione avviene in direzione verticale, ovvero

    ortogonale allandamento degli strati si parla di filtrazione in serie. In

    questo caso, per il principio di conservazione della massa, se il fluido

    incompressibile, la portata che attraversa ciascuno strato la stessa,

    quindi, essendo uguale anche larea attraversata, la stessa la velocit

    di filtrazione,

    v = kv1 i1 = kv2 i2 = . . . . . = kvn in

    In accordo con la legge di Darcy, la velocit di filtrazione v pu essere

    espressa come il prodotto del coefficiente di permeabilit

    medio in direzione verticale, kV, per il gradiente idraulico medio, im,

    dato dalla perdita di carico totale (h) diviso il percorso di filtrazione

    (H): (1)

    Ma la perdita di carico totale, h, la somma delle perdite di carico in ciascuno strato (pari al prodotto del

    gradiente idraulico per il relativo spessore) ovvero, esplicitando il gradiente idraulico di ciascuno strato:

    Sostituendo questa espressione nellequazione (1) si ottiene infine lespressione del coefficiente di

    permeabilit medio in direzione verticale:

    In presenza di terreni stratificati, il valore medio del coefficiente di permeabilit fortemente condizionato

    dalla direzione del moto di filtrazione. Per filtrazione ortogonale alla giacitura degli strati il valore medio

    molto prossimo al valore minore, ovvero al coefficiente di permeabilit degli strati a grana fine, mentre per

    filtrazione parallela alla giacitura degli strati il valore medio molto prossimo al valore maggiore, ovvero al

    coefficiente di permeabilit degli strati a grana grossa.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 22

    Determinazione della permeabilit mediante correlazioni

    Per i terreni a grana grossa vengono talvolta impiegate relazioni empiriche che legano k ad alcuni

    parametri relativamente semplici da determinare. Esistono ad esempio grafici che legano il coefficiente

    di permeabilit al D50, alla densit relativa, Dr, e al coefficiente di uniformit, C, oppure formule, valide

    per sabbie sciolte, uniformi (C 5), che forniscono k in funzione di qualche diametro significativo

    presente nella distribuzione granulometrica. Tra queste, una delle pi usate per la determinazione del

    coefficiente di permeabilit delle sabbie uniformi la formula di Hazen:

    nella quale k in cm/s e D10 il diametro efficace in cm, diametro al di sotto del quale passa il 10% del

    materiale.

    La permeabilit del terreno pu essere misurata con prove in laboratorio e con prove in situ; tuttavia,

    essendo la permeabilit un parametro fortemente influenzato anche dai caratteri macrostrutturali, per i

    terreni naturali le misure in sito risultano generalmente pi significative e quindi preferibili, a meno che

    non si riesca a riprodurre fedelmente in laboratorio le condizioni esistenti in sito, mentre per i terreni

    utilizzati come materiale da costruzione sono significative anche le prove di laboratorio.

    Inoltre, ogni metodo di misura ha un campo di applicazione ottimale allinterno di un certo range di

    variazione della permeabilit; di conseguenza il metodo di misura pi opportuno deve essere scelto in

    relazione al tipo di terreno, come evidenziato nella Tabella seguente.

    2

    10100 Dk

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 23

    Condizioni di drenaggio, tipi di terreno e metodi per la determinazione della permeabilit

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 24

    Determinazione della permeabilit in laboratorio

    Per la misura del coefficiente di permeabilit in laboratorio vengono generalmente usati tre metodi:

    a) il permeametro a carico costante, per k > 10-5 m/s

    b) il permeametro a carico variabile, per 10-8< k < 10-5 m/s

    c) i metodi indiretti quali le prove edometriche o di consolidazione, per k < 10-8 m/s

  • Con il permeametro a carico costante si misura il volume d'acqua che attraversa il campione di

    terra in un tempo t sotto l'azione di un carico h costante.

    I1 valore di k in m/s dato dalla relazione:

    dove L la lunghezza e A la sezione del campione di terra, C il volume d'acqua raccolto nel tempo

    t e h il carico idraulico costante.

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 25

    iA

    Q

    tAh

    LCk

  • I1 permeametro a carico variabile invece usato per

    prove su materiali a media e bassa permeabilit, poich le

    caratteristiche dell'apparecchiatura consentono di

    eseguire facilmente le misure del carico idraulico e del

    tempo per un largo campo di valori del coefficiente di

    permeabilit.

    I1 valore di k dato dalla relazione:

    Dove: a la sezione del tubo di vetro, L la lunghezza del

    campione, A la sezione del campione, t il tempo, ho e hl il

    carico idraulico iniziale e finale.

    smh

    h

    tA

    Lak /log3.2

    1

    010

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 26

    Le prove di permeabilit in laboratorio devono essere condotte con opportuna cautela ed

    esperienza poich errori di interpretazione possono aversi per varie cause, quali aria nei campioni

    non rappresentativi del terreno sul posto, disturbo arrecato durante il campionamento, difficolt di

    ricostituzione del campione in laboratorio, anisotropia alla permeabilit.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 27

    Determinazione della permeabilit in sito

    Nelle prove in posto la permeabilit di strati di sabbia o di ghiaia sotto la falda freatica viene in genere

    misurata con prove di pompaggio determinando dei coefficienti di permeabilit medi per la zona

    interessata dal pompaggio.

    Per la misura del coefficiente di permeabilit in sito si soliti ricorrere a tre tipi di prove:

    a) prove di emungimento

    b) prove in pozzetto superficiale

    c) prove in foro di sondaggio

  • Prova di emungimento o pompaggio in falda freatica. La prova viene eseguita pompando

    l'acqua da un pozzo, installato nello strato in esame, e misurando gli abbassamenti corrispondenti

    di livello piezometrico in pozzi adiacenti fino a che si raggiunge una stabilizzazione del flusso nel

    pozzo di pompaggio e dei livelli nei pozzi di osservazione. Nel caso di falda freatica il

    coefficiente di permeabilit pu essere calcolato con la relazione :

    .

    2

    1

    2

    2

    1

    2ln

    hh

    r

    r

    qk

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 28

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 29

  • Prova di emungimento o pompaggio in falda artesiana. Nel caso di falda artesiana si adopera

    la relazione :

    12

    1

    2ln

    2 hh

    r

    r

    D

    qk

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 30

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 31

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 32

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 33

    Prove in pozzetto superficiale

    Esistono due tipi di prova: a carico costante

    e a carico variabile. Nel primo caso viene

    immessa nel pozzetto una portata dacqua

    costante q, tale che a regime il livello

    dacqua sia costante; nel secondo caso, dopo

    avere riempito il pozzetto, viene registrato

    labbassamento del livello dellacqua nel

    tempo. In relazione alla forma del pozzetto e

    al tipo di prova, vengono impiegate formule

    semiempiriche, valide nellipotesi di terreno

    omogeneo e isotropo, con k > 10-6 m/s.

    Si tratta di prove speditive, di facile esecuzione, che, per contro, hanno un campo di utilizzo limitato, in

    quanto forniscono misure del coefficiente di permeabilit limitate agli strati pi superficiali e si

    eseguono in genere su terreni che costituiscono opere di terra durante la loro costruzione, aventi

    permeabilit maggiori di 10-6 m/s, e posti sopra falda. Il pozzetto uno scavo di forma circolare o

    quadrata. La dimensione della sezione in pianta legata al diametro massimo presente nella

    granulometria; in particolare il diametro, d, (o il lato, b) del pozzetto deve risultare maggiore di 10 15

    volte il diametro massimo presente nella granulometria. La distanza del fondo del pozzetto dalla falda,

    H, deve essere pari ad almeno 7 volte laltezza media (hm o h) dellacqua nel pozzetto durante la prova,

    che a sua volta deve risultare maggiore di d/4, per pozzetto circolare (o b/4, per pozzetto a base

    quadrata).

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 34

    Dove: h1 e h2 sono le altezze dellacqua nel

    pozzetto rispettivamente agli istanti t1 e t2,

    e hm = (h1 + h2)/2 laltezza media

  • Prove in foro di sondaggio. Altri metodi per controllare il coefficiente di permeabilit a

    profondit relativamente piccole sono stati sviluppati da vari studiosi. Essi consistono

    principalmente nell'abbassare con il pompaggio il livello dell'acqua dentro un piezometro, un

    pozzo od un foro fatto con una trivella, e nel controllare la velocit di risalita dell'acqua; o

    viceversa nell'aggiungere acqua nel pozzo e controllare la velocit di abbassamento del livello;

    oppure nel misurare la portata necessaria per mantenere costante un livello dell'acqua nel foro,

    livello superiore a quello stabilizzato o inferiore a quello stabilizzato; nel primo caso l'acqua viene

    immessa nel foro, nel secondo caso viene emunta. Questi studiosi hanno dato delle formule

    approssimate con le quali possibile ricavare h. Ad esempio, con riferimento a piezometri e a tubi

    si ha:

    nella quale t1 t2 il tempo necessario affinch l'acqua salga dal livello h2 al livello h1 R il raggio

    del piezometro o del tubo, A una costante geometrica che ha le dimensioni di una lunghezza.

    Si fanno anche prove di permeabilit con il micromulinello, cio con uno strumento che misura la

    velocit di circolazione verticale dell'acqua all'interno di un piezometro a tubo aperto (misure di

    velocit dell'acqua tra 0,1 2,0 m/s).

    2

    1

    12

    2

    lnh

    h

    ttA

    Rk

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 35

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 36

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 37

  • PRESSIONE TOTALE, EFFETTIVA E NEUTRALE

    Il terreno un materiale multifase che, se sotto certi aspetti lo possiamo considerare un continuo ideale,

    sotto altri aspetti dobbiamo tenere conto del fatto che un materiale costituito da particelle e da vuoti e

    che l'acqua nei vuoti pu essere in pressione.

    Per capire il comportamento del terreno necessario stabilire una legge di interazione tra le varie fasi;

    tale legge stata proposta da Terzaghi che l'ha definita principio delle tensioni efficaci / effettive.

    Se consideriamo un elemento di terreno, le forze che agiscono in esso possono essere divise in due parti:

    quelle che sono trasmesse direttamente da grano a grano (dette pressioni intergranulari o effettive o

    efficaci) e quelle che agiscono attraverso il fluido che riempie i vuoti (pressioni dell'acqua dei pori o

    pressioni neutre).

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 38

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 39

  • Poich dipende dal peso di tutto il materiale sovrastante (acqua + terra) viene chiamata pressione

    totale e Terzaghi ha mostrato che legata alla pressione effettiva/effettiva ' ed alla pressione

    neutrale u dalla relazione:

    satw zh1

    u'

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 40

    La pressione effettiva allora:

    I1 termine (sat - w) come chiamato peso di volume del terreno immerso e indicato con '. Si

    pu perci scrivere:

    Si consideri lo schema a lato si abbia un recipiente riempito per

    l'altezza h2 con materiale granulare e per l'altezza (h2 + h1) con

    acqua. Al fondo del recipiente attaccato un tubo collegato con

    un serbatoio nel quale l'acqua allo stesso livello del recipiente

    con il materiale granulare; non vi quindi alcun movimento

    dell'acqua. Sulla sezione AA alla profondit (h1 + z) la

    pressione verticale data da:

    dove w, il peso unitario dell'acqua e sat il peso di volume del

    terreno saturo.

    )()(' 11 wsatwsatw zzhzhu

    '' z

  • Un'interpretazione fisica della pressione effettiva per i materiali

    granulari stata data da Skempton schematizzando il fenomeno nel

    modo indicato in Figura. Si considerino due grani di sabbia a

    contatto e sia A l'area totale del terreno soggetta al carico P.

    I due grani sono per a contatto su una piccola area AS e le aree di

    contatto tra solido e acqua e tra solido e gas sono Aw e Ag. Le

    pressioni nella fase solida, nella fase liquida liquida e nella fase

    gassosa siano pS, pw, e pg. L'equilibrio delle forze normali all'area

    A dato da (Figura 7):

    dividendo tutto per A si ha:

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 41

    ggwwss ApApApP

    gws pappaA

    P)1(

    essendo la pressione totale ed a, e (1 - a ) i rapporti tra l'area del solido, del liquido e del gas e

    l'area totale. evidentemente legato al grado di saturazione. L'espressione precedente pu anche

    essere scritta nella forma equivalente:

    Se il terreno saturo (1 - a ) = 0, si pu scrivere:

    Nelle terre, per le condizioni che interessano i nostri problemi, il rapporto a molto piccolo di modo

    che (1-a) praticamente eguale alla unit. Tuttavia pS, cio la pressione nell'area di contatto dei solidi,

    molto elevata e probabilmente quasi eguale al carico di rottura del materiale solido in modo che il

    termine apS non si annulla, ma rappresenta la pressione effettiva '. Si pu scrivere

    = apS + (1 - a) pw = ' + u cio la relazione di Terzaghi .

    ))(1()1( wgws ppapapa

    ws papa )1(

  • La relazione (1) pu essere modificata secondo Lambe in una relazione pi generale:

    dove R rappresenta le forze di repulsione ed A le forze di attrazione che agiscono nei materiali

    fortemente plastici. Nel caso di materiale saturo = apS + (1 - a)pw + R - A.

    Nel caso di materiali sabbiosi, limosi ed argillosi di bassa plasticit le forze R ed A sono

    trascurabili. Nel caso di materiale argilloso molto plastico (montmorillonitico) a struttura molto

    dispersa = (1 - a)pw + R - A.

    L'importanza del principio delle tensioni efficaci risiede nel fatto che il comportamento del

    terreno (compressione, distorsione, resistenza al taglio) dipende dalla combinazione dei

    valori delle tensioni totali e neutrali e non dai loro singoli valori, cio dipende dalle variazioni

    di ' = -u.

    Pertanto il principio della pressione effettiva riguarda sia i terreni a grana grossa che quelli a grana

    fine.

    ARpappa gws )1(

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 42

  • Passiamo ora ad esaminare la situazione delle pressioni neutre ed effettive quando vi un moto di

    filtrazione e consideriamo lo schema sotto riportato; se mantenendo fisso il livello dell'acqua nel recipiente,

    si abbassa di h il serbatoio, si ha un movimento d'acqua dal recipiente verso il serbatoio.

    Poich la perdita di carico avviene praticamente tutta nel materiale granulare, la pressione neutrale al

    fondo del recipiente pu essere espressa da u = (h1 + h2 - h) w; come si vede la pressione neutrale

    diminuita di h w, rispetto a quella che si ha con acqua ferma.

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 43

    D'altra parte poich la pressione totale al fondo del recipiente

    determinata soltanto dal peso del terreno e dell'acqua al di

    sopra di esso, significa che rimasta sempre la stessa e la

    pressione effettiva aumentata di hw. Sul generico piano AA

    aumentata proporzionalmente di

    Questo incremento della pressione effettiva, dovuto al flusso

    dell'acqua attraverso i vuoti, indicato come pressione di

    filtrazione. La perdita di carico tra la superficie superiore del

    materiale granulare e la profondit z data da hz/h2; il

    gradiente idraulico corrispondente i = h/h2.

    La pressione di filtrazione pu essere allora espressa con izw e la pressione effettiva da ' = z' + izw, .

    whh

    z

    2

  • Se il serbatoio viene alzato di h rispetto al recipiente cosicch l'acqua fluisca dal serbatoio

    attraverso il materiale granulare, la pressione dell'acqua alla base del recipiente aumenta di hw;

    quindi la pressione effettiva sul piano AA ridotta a ' = z - izw . Se si aumenta il gradiente

    idraulico alzando il serbatoio, la pressione di filtrazione aumenta fino ad un valore z' per cui la

    pressione effettiva a si annulla.

    Ci avviene quando z iczw = 0 e quindi:

    w

    ci'

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 44

    Il gradiente idraulico con il quale la

    pressione effettiva diventa nulla chiamato

    gradiente idraulico critico; nelle condizioni

    corrispondenti al gradiente idraulico critico un

    terreno granulare non pu sopportare alcun

    carico e le particelle di sabbia vengono a

    galleggiare ed a muoversi nell'acqua.

    Questo fenomeno, che in certe situazioni viene

    indicato come sifonamento, si verifica ogni

    volta che si raggiunge e supera il gradiente

    idraulico critico e particolarmente al fondo di

    scavi sotto falda, in problemi di dighe in terra,

    arginature.

  • UMIDIT DEL TERRENO E CAPILLARIT

    Il livello dell'acqua in un pozzo d'osservazione infisso nel terreno viene indicato con vari nomi, fra

    i quali superficie libera dell'acqua, livello della falda freatica, superficie freatica o alle volte

    semplicemente falda freatica. La falda freatica pu essere anche definita come il livello al

    quale la pressione neutrale eguale alla pressione atmosferica, cio u = 0.

    Questa definizione valida indipendentemente dal coefficiente di permeabilit del terreno.

    Sotto la falda freatica il terreno completamente o quasi completamente saturo; sopra la falda

    freatica il grado di saturazione dipende dalle condizioni climatiche, dalla granulometria del terreno

    e dalla distanza dalla falda freatica.

    I terreni a grana grossa sono parzialmente saturi anche immediatamente al di sopra della falda

    freatica, mentre i terreni a grana fine possono essere saturi anche per una notevole altezza sopra la

    falda.

    Se fosse solo la gravit ad agire nell'acqua del terreno, il terreno sopra la falda freatica dovrebbe

    essere completamente asciutto salvo quando precipitazioni recenti facciano percolare l'acqua verso

    il basso. L'acqua per soggetta alla tensione superficiale, dovuta all'attrazione tra le sue molecole

    che si manifesta sulla superficie di separazione aria-acqua. La tensione superficiale combinata con

    l'attrazione tra l'acqua e la maggior parte delle sostanze solide costituisce una forza che si oppone

    alla gravit e tende ad attirare o trattenere l'acqua al di sopra della falda freatica.

    Questo fenomeno chiamato capillarit.

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 45

  • Il fenomeno particolarmente evidente quando si immerge un tubo

    capillare, cio con diametro dell'ordine dei decimi di millimetro,

    nell'acqua. L'acqua sale nel tubo fino ad una altezza che dipende

    dal diametro del tubo e dalla purezza delle sue pareti e questa

    altezza si chiama altezza di salita capillare Se ora indichiamo con T

    la tensione superficiale, con w il peso specifico dell'acqua, con r il

    raggio del tubo e con l'angolo tra la superficie dell'acqua e la

    parete del tubo, l'equilibrio richiede che:

    Cio secondo la legge di Jurin:

    cos22 rTrh wc

    cos2

    w

    cr

    Th

    cos)(

    15.0

    cmrhc

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 46

    Il valore di T diminuisce leggermente all'aumentare della temperatura. Alle temperature ambienti

    comuni pari a circa 0,075 g/cm; per cui assumendo w = 1 g/cm3 la legge di Jurin espressa in cm

    diventa:

    Sopra il livello libero la pressione nell'acqua u negativa rispetto alla pressione atmosferica. Ad

    una altezza z si ha u = - z w, cio un aumento di pressione effettiva che d luogo ad una coesione

    apparente.

    Nel terreno ed in altri materiali porosi i vuoti continui hanno larghezza variabile; essi comunicano l'uno

    con l'altro in ogni direzione e costituiscono come una ragnatela di vuoti. Se questa ragnatela invasa

    dall'acqua dal basso la parte pi bassa comincia a saturarsi, mentre nella parte pi alta l'acqua riempie

    solo i vuoti pi piccoli e i pi grandi restano pieni d'aria.

  • LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 47

  • Al diminuire del diametro dei grani e, quindi, anche dei vuoti, l'altezza di salita capillare aumenta;

    l'altezza hC all'incirca data da:

    in cui e l'indice dei pori, D10 il diametro efficace e Cs una costante empirica che dipende dalla

    forma dei grani e dalle impurit delle superfici e varia tra 0,1 e 0,5 cm2. Tuttavia poich la

    diminuzione di permeabilit associata alla diminuzione delle dimensioni riduce la velocit di salita

    capillare, l'altezza alla quale l'acqua salir in un certo tempo ha un massimo per un certo diametro;

    ad esempio, in 24 ore l'altezza di capillarit massima per le sabbie fini ed i limi.

    10eD

    Cshc

    Valori indicativi di risalita capillare

    LEZIONE 2. LACQUA NEL TERRENO 48