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ANNO ACCADEMICO 2011 - 2012 1 CORSO DI “MECCANICA DELLE TERRE” LEZIONE 1 ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE Prof. Ing. Geol. Eugenio Castelli Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura Università degli studi di Trieste

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  • ANNO ACCADEMICO 2011 - 2012

    1

    CORSO DI

    MECCANICA DELLE TERRE

    LEZIONE 1

    ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE

    Prof. Ing. Geol. Eugenio Castelli

    Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura

    Universit degli studi di Trieste

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 2

    I termini terra e roccia per l'ingegnere civile implicano generalmente una distinzione tra due categorie

    di materiali. Con il termine terra (oppure roccia sciolta o terreno sciolto) si indica un materiale

    formato da aggregati di granuli non legati tra loro o che possono essere separati per mezzo di modeste

    sollecitazioni (agitazione meccanica o agitazione in acqua) o per mezzo di un pi o meno prolungato

    contatto con acqua. Con il termine roccia si indica un materiale naturale che, in campioni al di fuori

    della loro sede, dotato di elevata coesione anche dopo prolungato contatto con acqua. Con il termine

    terreno sono in genere indicati la terra o la roccia nella loro sede naturale.

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  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 3

    FORMAZIONE DELLE TERRE

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 4

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  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 5

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 6

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  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 10

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 11

  • Se i processi di formazione e trasporto delle terre sono solo processi fisici le particelle di terreno

    avranno la stessa composizione della roccia d'origine; se si hanno anche trasformazioni chimiche si

    formano altri materiali: i pi importanti nell'ambito della geotecnica sono i minerali argillosi fra i

    quali i pi comuni sono la caolinite, l'illite e la montmorillonite.

    Una prima suddivisione delle terre basata sulle dimensioni dei singoli grani e fa riferimento a terre

    incoerenti o a grana grossa che comprendono la ghiaia e la sabbia, le cui particelle sono riconoscibili

    a occhio nudo, e a terre coesive o a grana fine che comprendono il limo e l'argilla, cio la frazione

    microscopica e submicroscopica.

    La descrizione della sabbia e della ghiaia richiede una stima della quantit di materiale compreso tra i

    vari diametri e la conoscenza della forma e della composizione mineralogica dei grani.

    La forma delle particelle pu essere abbastanza diversa ma si pu dire che mentre per la ghiaia, la

    sabbia e il limo la forma in genere relativamente arrotondata, per l'argilla decisamente lamellare. In

    genere poi i granuli delle ghiaie e delle sabbie grosse sono costituiti da frammenti di rocce mentre

    quelli delle sabbie medie e fini e dei limi sono costituiti da minerali o da frammenti di minerali stabili e

    resistenti (quarzo, feldsfati, mica, ecc.).

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 12

  • 13

    Argilla: la porzione di terra a granulometria fine, costituita da

    particelle con dimensioni colloidali ed elevatissima

    interazione elettrochimica con lacqua.

    Limo: la porzione di terra a granulometria fine, costituita da

    particelle con dimensioni superiori a quelle colloidali ma

    invisibili ad occhio nudo, ed elevata interazione elettrochimica

    con lacqua.

    Sabbia: terreno granulare costituito da particelle di roccia

    (granuli) con dimensioni sub-millimetriche, ma ancora visibili

    ad occhio nudo.

    Ghiaia: terreno granulare costituito da particelle di roccia

    (granuli) con dimensioni maggiori di pochi millimetri, ben

    visibili ad occhio nudo.

    Terreni a grana

    grossa

    fine

    Peso specifico della parte solida: rapporto tra il peso del terreno essiccato ed il volume occupato

    dai soli granuli.

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  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 15

  • Largilla

    L'argilla principalmente un aggregato di particelle minerali microscopiche e submicroscopiche a

    forma lamellare.

    Quando per un terreno si parla di argilla o di limo ci si vuole riferire a materiali che possono

    contenere anche quantit non trascurabili di limo e sabbia per l'argilla e di argilla e sabbia per il

    limo. Sia il limo che l'argilla fanno parte delle terre a grana fine per non tutte le terre a grana fine

    sono coesive; in particolare si possono avere limi non plastici e incoerenti.

    L'acqua influenza abbastanza il comportamento dei limi, mentre il comportamento delle

    argille essenzialmente dipendente dall'acqua.

    Viene considerato argilla il terreno di dimensioni inferiori ai 2 m, terreno che formato

    prevalentemente dai minerali argillosi con cristalli di dimensioni colloidali, che chimicamente

    sono alluminosilicati idrati con altri ioni metallici.

    La maggior parte dei cristalli argillosi formata da strati di silice e di allumina disposti a formare

    delle lamine; il modo con cui questi strati sono messi insieme, con differenti legami e differenti

    ioni metallici nel reticolo cristallino, d luogo ai differenti minerali argillosi tra i quali si ricordano

    i principali, come la caolinite, la montmorillonite e la illite.

    Gli ioni con carica positiva (cationi di silicio, alluminio, potassio, magnesio ecc.) occupano una

    posizione interna nel reticolo mentre gli ioni ossidrili o di ossigeno con carica negativa occupano

    la parte esterna di modo che la particella d'argilla pur essendo nel suo insieme neutra, presenta una

    carica negativa superficiale che costituisce la forza di superficie che d luogo all'interazione con

    l'acqua e con gli ioni che sono in essa. D'altro lato l'influenza della carica elettrica legata

    direttamente alla superficie della particella e quindi alla superficie specifica.

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 16

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 17

  • Risulta di notevole importanza per i minerali argillosi il parametro superficie specifica poich ci

    aiuta a capire il comportamento delle particelle di terreno, comportamento che regolato sia dalle

    forze di massa (gravit e quindi peso proprio) sia dalle forze di superficie.

    evidente che quanto maggiore la superficie specifica tanto maggiori sono le forze di superficie.

    Si ha cos che la caolinite ha una superficie specifica dell'ordine di 15 m2/g, l'illite dell'ordine di

    80 m2/g e la montmorillonite dell'ordine di 800 m2/g. Si tenga presente che la sabbia grossa ha una

    superficie dell'ordine di 2 x 10-4 m2/g ed quindi evidente che per essa non si hanno forze di

    superficie.

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 18

  • Con deposizione in acqua salmastra la presenza dei sali nell'acqua tende a ridurre le azioni

    repulsive per cui le particelle si aggregano con una struttura flocculata piuttosto stabile e si

    raggruppano in fiocchi con vuoti all'interno dei fiocchi e vuoti tra i fiocchi (figura 2.c).

    La struttura dispersa caratteristica delle argille depositate in acqua dolce con decisa

    prevalenza delle forze di repulsione. Se le particelle sono formate da minerali molto attivi come

    per esempio la montmorillonite le azioni repulsive sono cos elevate che le particelle si dispongono

    quasi parallele, dando luogo ad una struttura orientata (figura 2.d).

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 19

    Figura 2

    La risultante delle azioni di repulsione o di attrazione dipende dalla distanza tra le particelle e

    dall'ambiente chimico di deposizione.

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 20

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 21

  • La distribuzione percentuale dei grani di un campione di terreno secondo le dimensioni,

    rappresentata con una curva, costituisce la granulometria.

    La granulometria determinata con l'analisi meccanica a mezzo di vagli o setacci con maglie

    unificate per il materiale a grana grossa e con il metodo del densimetro, cio misurando la densit

    di una sospensione di terra per il materiale a grana fine.

    I risultati sono usualmente rappresentati in una curva di distribuzione secondo le dimensioni. La

    percentuale, p%, di materiale pi fine di una certa dimensione riportata in ordinata in scala

    naturale, mentre il corrispondente diametro dei grani D in millimetri, riportato in ascisse in scala

    logaritmica. La forma della curva indicativa della distribuzione percentuale, cosicch terre

    uniformi sono rappresentate da linee quasi verticali, mentre terre ben graduate occupano parecchi

    cicli della scala logaritmica.

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  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 28

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 29

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  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 31

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  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 38

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 39

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 40

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 41

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 42

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 43

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 44

    Nella Figura sono indicate le granulometrie di alcuni terreni tipici

    deposito ghiaioso del Piave(1),

    sabbia dellAdige(2),

    limo argilloso(3)

    argilla(4) di Venezia - Marghera).

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 45

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  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 48

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 49

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 50

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 51

    al denominatore figura il volume del solido che sempre costante

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 52

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 53

    La densit relativa ha unestrema

    importanza nei terreni a grana grossa poich

    ne controlla rigidezza e resistenza al taglio.

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 54

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 55

  • Una delle pi importanti propriet, specialmente delle terre a grana fine, il contenuto naturale

    d'acqua w definito da:

    in cui Pw, il peso dell'acqua e Ps il peso del materiale solido essiccato a 105 C, temperatura alla

    quale evapora completamente l'acqua libera o interstiziale. I terreni sotto la falda freatica, ed alcuni

    terreni fini sopra la falda freatica, sono allo stato saturo mentre la maggior parte dei terreni sopra la

    falda freatica ha i vuoti riempiti parte di acqua e parte di aria. Anche alcuni terreni sommersi

    possono avere delle piccole quantit di aria o gas. Il grado di saturazione definito da:

    Pertanto il terreno pu trovarsi, oltre che nella situazione trifase rappresentata nella figura 1.4,

    anche in una situazione bifase di terreno con i vuoti riempiti solo d'acqua (terreno saturo Sr=100%)

    o solo d'aria (terreno asciutto Sr = 0). Il peso dell'unit di volume una delle pi importanti

    propriet fisiche di un terreno ed definito da:

    dove P il peso totale (compreso cio il peso dell'acqua) e V il volume totale. Se il terreno saturo

    il peso unitario viene indicato con Sat; se asciutto con d dato da:

    s

    w

    P

    Pw

    v

    wr

    V

    VS %

    V

    P

    V

    Psd

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 56

  • In pratica talvolta conveniente determinare il peso unitario indirettamente facendo riferimento al

    peso unitario dei costituenti solidi definito da:

    d pu essere determinato in laboratorio; i valori pi frequenti di d sono compresi tra 26,5 e 27,5

    kN/m3, ma possono variare tra 25 e 29 kN/m3.

    I1 peso unitario dell'acqua indicato con:

    E il peso unitario del terreno immerso con:

    Si ha poi il peso specifico dei grani:

    w

    ssG

    s

    ssV

    P

    w

    wwV

    P

    wsat'

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 57

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 58

  • I1 grado di saturazione dato da:

    Nella situazione di terreno saturo (Sr = 100%) si ha:

    Nella situazione di terreno asciutto (Sr = 0)

    e ancora:

    Nella Tabella 1 sono riportati valori tipici di porosit, indice dei vuoti, contenuto in acqua, peso di

    volume del terreno saturo, peso di volume del terreno asciutto per vari tipi di terreno.

    ws

    wsate

    G

    1

    1'

    e

    wGS sr

    ws

    sate

    eG

    1

    sGwe

    ws

    de1 w

    satd

    1

    Tabella 1

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 59

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 60

    peso specifico dei

    grani

    peso di volume

    naturalepeso di volume secco peso di volume saturo

    G d sat

    (-) (FL-3

    ) (FL-3

    ) (FL-3

    )

    d / ( a + d - sat) d (1 + w) G sat - a) / (G - 1) [1 - (1 / G)] d + a

    S d / (S a - w d) S G a / (S + w G) (S + w) G a / (S + w G)

    d / [(1 - n) a] G (1 - n) a [G - n (G - 1)] a

    (1 + e) d / a G a / (1 + e) (G + e) a / (1 + e)

    S sat / ( a - w (S sat - a)) S sat / (S + w) (S + w) d

    sat - n w) / (1 - n) sat - n a d + n a

    1 + e sat / a) - e sat - [e a / (1 + e)] [e a / (1 + e)] + d

    S n / [(1 - n) w] (S n / w) a n [(S + w) / w] a

    S e / w S e a / [(1 + e) w] (e / w) a [(S + w) / (1 + e)]

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 61

    contenuto in acqua grado di saturazione porosit indice dei vuoti

    w S n e

    (%) (%) (%) (-)

    [(1 / d) - (1 / G a)] S a G w / e 1 - [ d / (G a)] (G a / d) - 1

    S (G a - sat) / [( sat - a) G] w / [n w (1 + w)] (G a - sat) / [(G - 1) a] (G a - sat) / ( sat - a)

    S n / [G (1 - n)] w G / (S + w G) w G / S

    S e / G e / (1 + e) n / (1 - n)

    S [ sat / d) - 1] sat - d) / a ( sat - d) / ( a + d - sat)

    S n a / d w d / ( a S) w d / (S a - w d)

    S [e / (1 + e)] a / d w sat / [(S + w) a] w sat / [S a - w ( sat - a)]

    S n a / ( sat - n a)

    S e a / [ sat + e ( sat - a)]

  • Per i materiali a grana grossa non si hanno forze di superficie e quindi il loro comportamento

    regolato dalle forze di massa. Pertanto per questi terreni le particelle si dispongono dando luogo

    a strutture granulari indicative di sabbia sciolta o di sabbia densa (Figura 5.a, 5.b). I1 grado di

    addensamento dipende dalla forma dei grani, dalla distribuzione delle dimensioni delle particelle

    (granulometria), dall'azione dei carichi esterni o di vibrazioni e dal fatto che la deposizione sia

    avvenuta con acqua in movimento o in quiete.

    All'aumentare della densit aumentano i punti di contatto tra le particelle e il grado di mutuo

    incastro e quindi aumenta la resistenza al taglio e diminuisce la compressibilit.

    Nel caso dei limi si pu avere oltre alla struttura granulare anche un tipo di struttura detto

    cellulare, nella quale il contatto tra le particelle limitato (Figura 5.c) a causa di forze di adesione

    che si sono fatte sentire durante la deposizione. Si tratta di una struttura piuttosto instabile che

    talvolta si ha anche con materiale granulare parzialmente saturo per azione della capillarit.

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 62

    Figura 5

  • La presenza dell'acqua nei vuoti del terreno influenza principalmente il comportamento delle terre

    a grana fine (argille e limi). Ne consegue che importante sia conoscere il contenuto d'acqua in

    un deposito naturale di terreno sia confrontare questo contenuto d'acqua con alcuni valori

    importanti del contenuto d'acqua, valori che costituiscono in un certo modo i limiti del

    comportamento del terreno; in genere si utilizzano i limiti di Atterberg .

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 63

  • I limiti di Atterberg sono dei contenuti d'acqua determinati in laboratorio con procedure

    standardizzate che rappresentano abbastanza bene dei passaggi critici di comportamento del

    terreno. Se si fa variare in aumento con continuit (Figura 6) il contenuto d'acqua w, si vede che lo

    stato del terreno argilloso passa quello di solido fragile a quello di semisolido, quindi a quello

    plastico e infine a quello fluido. A queste variazioni continue di stato possiamo abbinare una

    variazione della risposta deformazionale del terreno.

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 64

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 65

    Stati di unargilla. Maggiore il contenuto dacqua, minore linterazione tra particelle

    adiacenti, maggiore la tendenza dellargilla a comportarsi come un liquido.

    Il contenuto dacqua che marca il passaggio dallo stato semisolido a plastico (limite di

    plasticit) e quello che marca il passaggio dallo stato plastico a quello liquido (limite di

    liquidit) variano con il tipo di argilla e sono generalmente correlabiilil alla risposta meccanica

    dellargilla. Tali indici sono quindi delle propriet indice per le argille.

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 66

    Il contenuto d'acqua che separa il passaggio dal solido fragile al semisolido detto limite di ritiro

    wS, quello dal semisolido al plastico detto limite di plasticit wP e quello dallo stato plastico allo

    stato fluido limite di liquidit wL; la differenza fra il limite di liquidit e il limite di plasticit

    detto indice di plasticit I P = wL - wP e indica il campo di contenuto d'acqua nel quale il terreno

    allo stato plastico.

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 67

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 68

    Il limite di plasticit viene determinato formando per rotolamento dei cilindri che raggiungano

    un diametro di circa 3 mm ed il contenuto d'acqua corrispondente al formarsi delle prime

    screpolature.

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 69

    Il limite di ritiro viene determinato per progressivo essiccamento di un provino, misurando via

    via il volume e l'umidit, ed il contenuto d'acqua per cui non si ha ulteriore riduzione di volume

    e, proseguendo l'evaporazione, l'aria entra nei vuoti del terreno. Deve essere determinato su

    campione indisturbato!

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 70

  • I limiti di Atterberg costituiscono una prova importante perch presentano una notevole fedelt nei

    risultati sperimentali, anche se l'apparecchiatura sperimentale di prova piuttosto semplice. Essi

    vengono determinati sulla frazione passante al setaccio 40 (0,42 mm).

    I valori dei limiti di Atterberg, detti anche limiti di consistenza, ed in particolare di Ip dipendono

    innanzitutto dal tipo di argilla; si ha infatti una corrispondenza tra la composizione mineralogica e

    i limiti di Atterberg come si vede nella Tabella 2. I limiti di Atterberg dipendono dalla percentuale

    di argilla che granulometricamente corrisponde alla percentuale di materiale inferiore ai 2 m.

    Da questo punto di vista si fa riferimento al coefficiente di attivit:

    in base al quale le terre possono essere cos divise:

    terre inattive A < 0,75

    terre mediamente attive 0,75 < A < 1,25

    terre attive A > 1,25

    m

    IA P

    2%

    Tabella 2 Limiti di Attemberg di alcuni minerali argillosi

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 71

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 72

  • Punti rappresentativi di varie argille tipiche in un diagramma Ip- % < 2 m

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 73

  • La consistenza del terreno misurata dall'indice di consistenza

    O dallindice di liquidit IL:

    Questi sono indici che mettono in relazione il contenuto d'acqua naturale con wL e con wP e che

    costituiscono un parametro importante per spiegare il comportamento delle argille.

    Nella Tabella 3 indicata la consistenza del terreno al variare Ic

    P

    Lc

    I

    wwI

    c

    P

    PL I

    I

    wwI 1

    Tabella 3

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 74

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 75

  • METODI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE

    Un sistema di classificazione rappresenta un linguaggio di comunicazione tra tecnici e costituisce

    un metodo sistematico per suddividere il terreno in gruppi e sottogruppi in accordo con il probabile

    suo comportamento.

    Le propriet da usare per la classificazione devono essere indipendenti dalle condizioni di

    sollecitazione e da quelle ambientali; ricadono fra queste propriet la granulometria,

    principalmente per le terre a grana grossa, e i limiti di Atterberg principalmente per le terre a grana

    fine.

    Perch classificare:

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 76

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 77

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 78

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 79

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 80

  • Code of practice for site investigation

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 81

  • Figura 8 Code of practice for site investigation

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 82

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 83

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 84

  • Sistemi di classificazione

    I principali sistemi di classificazione usati nell'ingegneria civile sono:

    sistema di classificazione USCS riportato in Italia nelle raccomandazioni AGI e del sistema

    AASHTO (Associazione americana statale delle strade e dei trasporti) e ripreso in Italia nella

    norma CNR UNI 10006 per i materiali per costruzioni stradali.

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 85

  • Nel sistema USCS le terre a grana grossa sono classificate sulla base della granulometria, mentre

    quelle a grana fine sulla base delle caratteristiche di plasticit (limiti di Atterberg). Le quattro

    maggiori suddivisioni riguardano:

    1. le terre a grana grossa (ghiaie G e sabbie S);

    2. le terre a grana fine (limi M e argille C);

    3. le terre organiche (O);

    4. la torba e altre terre altamente organiche (Pt).

    Le sigle W e P indicano rispettivamente una granulometria ben graduata e una poco graduata.

    Si hanno terre a grana fine quando la percentuale di passante al vaglio n. 200 (0,075 mm)

    superiore al 50%. Si hanno limi (M) quando nel diagramma di plasticit di Casagrande (Figura 9)

    il punto rappresentativo ricade sotto la retta A e argille (C) quando ricade sopra.

    La linea A divide i limi dalle argille e i materiali organici (torbe) dagli inorganici; fanno eccezione

    le argille e i limi organici che cadono sotto la linea A. Si hanno terre organiche (O) quando il

    rapporto tra il limite di liquidit eseguito sul terreno essiccato in forno e il limite di liquidit sul

    terreno naturale minore di 0,75. Con limite di liquidit inferiore a 50 si ha la lettera L (low) e con

    limite di liquidit superiore a 50 si ha la lettera H (high).

    La linea U nel diagramma di plasticit costituisce il limite , superiore del limite di liquidit e

    dellindice di plasticit; vicino a questa linea ricadono argille attive come la bentonite.

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE

    86

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 87

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 88

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 89

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 90

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 91

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 92

  • USCS Raccomandazioni AGI

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 93

  • L'altro sistema di classificazione,

    largamente usato nel campo

    dell'ingegneria stradale, quello

    AASHTO CNR-UNI10006.

    In questo sistema i terreni inorganici

    sono classificati in 7 gruppi da A-l ad

    A-7; questi a loro volta sono suddivisi

    in un totale di 12 sottogruppi.

    La suddivisione basata sui passanti

    ai setacci 10,40 e 200 e sui valori del

    limite di liquidit WL e dell'indice di

    plasticit IP determinati sul passante al

    vaglio n. 40. Alle terre a grana grossa

    appartengono i gruppi A-l, A-2 e A-3;

    a quelle a grana fine i gruppi A-4, A-5,

    A-6 e A-7.

    LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 94

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 95

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 96

    Figura 10 bis Sistema di classificazione AASHTO CNR UNI 10006.

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 97

    Torbe e terre

    organiche palustri

    A3 A4 A5 A6 A8

    passante al vaglio n.10 (2 mm) 50

    passante al vaglio n.40 (0.12 mm) 30 50 > 50

    passante al vaglio n.200 (0.074 mm) 15 25 10 35 35 35 35 > 35 > 35 > 35 > 35 > 35

    40 > 40 40 > 40 40 > 40 40 > 40 > 40

    Indice di plasticit IP (%)

    non

    plastico 10 10 > 10 > 10 10 10 > 10 > 10 > 10

    IP LL - 30 IP > LL - 30

    0 8 12 16

    (*) L'indice di gruppo Ig si pu definire come un coefficiente di qualit di una terra, ed espresso dalla relazione seguente:

    Ig = 0.2 a + 0.005 a c + 0.01 b d

    a

    b

    c

    d

    Sia i valori di a, b, c, d sia quelli dell'indice di gruppo vengono approssimati al valore intero pi vicino.

    A7-6

    A7

    la percentuale di passante al setaccio 0.075 UNI 2332 meno 35. Se tale percentuale maggiore di 75 si indicher sempre con 75, se minore di 35 si

    indicher sempre con 35

    la percentuale di passante al setaccio 0.075 UNI 2332 meno 15. Se tale percentuale maggiore di 55 si indicher sempre con 55, se minore di 15 si

    indicher sempre con 15

    il valore del limite liquido LL meno 40. Se tale valore maggiore di 60 lo si indicher sempre con 60, se minore di 40 lo si indicher sempre con 40.

    il valore dell'indice di plasticit meno 10. Se tale valore maggiore di 30 lo si indicher sempre con 30, se minore di 10 lo si indicher sempre con 10.

    caratteristiche della frazione passante

    al vaglio n.40 (0.42 mm):

    A1a A1b A7-5A2-4 A2-5 A2-6 A2-7

    TERRENI A GRANA FINE

    (passante al vaglio n.200 >35%)

    Indice di gruppo (*) 0 0 4

    A1 A2

    Limite liquido LL (%)

    TERRENI A GRANA GROSSA

    (passante al vaglio n.200 35%)

    20

    6

    Sistema di classificazione AASHTO CNR UNI 10006: Indice di gruppo.

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 98

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 99

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 100

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 101

  • LEZIONE 1. ANALISI E CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE 102