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Il degrado dei materiali nel restauro architettonico -parte 1- Dr. Arch. Ilaria Burzi Dr. Flavia Tiberi Università degli Studi di Firenze _ CLM Architettura del Paesaggio Corso di Restauro del verde storico Prof. Arch. Mariella Zoppi 22 novembre 2012

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Il degrado dei materialinel restauro architettonico

-parte 1-

Dr. Arch. Ilaria Burzi

Dr. Flavia TiberiUniversità degli Studi di Firenze _ CLM Architettura del Paesaggio Corso di Restauro del verde storico – Prof. Arch. Mariella Zoppi22 novembre 2012

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Il degrado dei materiali nel restauro architettonico _ parte 1CLM Architettura del Paesaggio - Corso di Restauro del verde storico22 novembre 2012 Ilaria Burzi, Flavia Tiberi

Il DEGRADO è una alterazione, rispetto alle condizionioriginarie di impianto, di un oggetto o di un manufatto.

Il DEGRADO può manifestarsi a livello:

MATERICO, se risulta essere modificata la natura del materialeimpiegato per la realizzazione dell’oggetto.

FORMALE, se risultano essere compromesse la struttura, lalavorazione e/o la sistemazione relative all’oggetto.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ DEFINIZIONE

INTRINSECHE E/O CONGENITE =

= legate alle caratteristiche insite nel manufatto stesso.

ESTRINSECHE =

= dovute a fattori verificatisi successivamente alla realizzazione del

manufatto ed indipendenti da essa. Queste sono prevalentemente

connesse all’aggressione ambientale, alle condizioni climatiche ed

alle azioni antropiche.

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a. ERRATA SCELTA DEL SITO

I caratteri propri del sito in cui viene realizzato il manufatto possono essere non idonei

all’utilizzo di determinati materiali, a causa delle condizioni climatiche tipiche e

dell’esposizione agli agenti atmosferici, o all’inserimento stesso dell’opera, per la

conformazione morfologica accidentata o per l’assetto idro-geologico del suolo.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ INTRINSECHE E/O CONGENITE 1/4

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b. DIFETTI DI PROGETTAZIONE

Un progetto errato può portare alla manifestazione di svariate cause di degrado del

manufatto, legate alla scelta errata dei materiali da impiegare, alla mancanza di

adeguate opere di impermeabilizzazione, di canalizzazione e smaltimento delle acque,

alle opere di contenimento del terreno, a difetti di costruzione delle coperture, ecc.

Possono anche influire sulla conservazione del manufatto errori commessi a livello

tecnologico-strutturale, quali il sotto/sovra-dimensionamento della struttura

resistente, l’errata progettazione delle opere di fondazione, la realizzazione inadeguata

delle opere murarie, ecc.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ INTRINSECHE E/O CONGENITE 2/4

Sovradimensionamento delle opere di consolidamento

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c. ERRATA O MODIFICATA DESTINAZIONE D’USO

La scelta della destinazione d’uso di un particolare manufatto deve essere compatibile

con le caratteristiche intrinseche dello stesso ed è un ulteriore indice di valutazione.

Solitamente questa causa di degrado si innesca in seguito alla modificazione della

destinazione d’uso dell’oggetto, modificazione che spesso incorre con il passare del

tempo e con il cambiamento delle esigenze di fruizione.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ INTRINSECHE E/O CONGENITE 3/4

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d. ERRORI LEGATI ALLA SCELTA DEI MATERIALI ED

ALLE TECNICHE ESECUTIVE

L’errata scelta di un materiale e/o la cattiva qualità dello stesso e/o l’accostamento tra

materiali incompatibili provocano, spesso, problemi in termini di degrado.

Sarà, pertanto, necessario controllare che la selezione dei materiali e la metodologia di

esecuzione adottata per la realizzazione del manufatto siano state condotte in maniera

adeguata.

Anche le tecniche di lavorazione, che variano a seconda del materiale utilizzato,

possono infatti compromettere la conservazione dell’oggetto ed il suo perdurare, sia a

livello chimico-fisico che formale, nel tempo.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ INTRINSECHE E/O CONGENITE 4/4

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ classificazione

Le principali cause di degrado dei materiali di carattere estrinseco

possono essere suddivise in tre macro-gruppi, ai quali corrispondono

ulteriori classificazioni interne.

Le tre classi principali sono:

I. Cause naturali prolungate nel tempo o ad azione improvvisa e/o

eccezionale.

II. Cause antropiche ad azione diretta.

III. Cause antropiche ad azione indiretta.

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I fenomeni naturali causa di deperimento materico possono presentarsi in forma

protratta nel tempo o in forma improvvisa ed eccezionale.

Nel primo caso, la pericolosità risiede proprio nell’azione prolungata nel tempo, per

cui anche una lieve intensità delle manifestazioni può portare a danni evidenti, se

costantemente presente (es: sollecitazioni meccaniche o alterazioni chimiche).

Nel secondo caso, invece, è proprio l’eccezionalità e la rapidità dell’azione a costituire il

fattore prevalente; il danno in questo caso è, di solito, contraddistinto da rilevante

gravità e diffusione.

Per distinguere le conseguenze prodotte dal primo o dal secondo caso è, dunque,

indispensabile confrontare i risultati di costanti monitoraggi (considerazione della

variabile temporale).

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

IMPROVVISA/ECCEZIONALE

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a. PRESENZA DI ACQUA:1. Umidità di risalita capillare (ascendente) dal terreno.

Risalita dell’acqua dal sottosuolo nei sistemi murari porosi, per capillarità.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

IMPROVVISA/ECCEZIONALE

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a. PRESENZA DI ACQUA:2. Umidità da condensa.

Causa di degrado dovuta alla quantità di acqua presente, sotto forma di vapore,ed alla temperatura dell’ambiente.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

IMPROVVISA/ECCEZIONALE

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a. PRESENZA DI ACQUA:3. Umidità di costruzione.

Umidità presente nell’ambiente legata al prosciugamento non concluso dellemurature, degli intonaci e delle altre opere di completamento della struttura.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

IMPROVVISA/ECCEZIONALE

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a. PRESENZA DI ACQUA:4. Umidità da infiltrazione meteorica.

Originata dall’acqua piovana che può (a causa di forti precipitazioni o persconnessioni nei sistemi di copertura) bagnare le superfici, esterne ed interne, delmanufatto. Solitamente visibile sui solai e le pareti in contatto con l’esterno.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

IMPROVVISA/ECCEZIONALE

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a. PRESENZA DI ACQUA:5. Umidità da infiltrazione accidentale.

Fenomeno riconducibile alla presenza di carenze costruttive o di impianti difettosi,a rotture accidentali degli impianti o alla mancanza di manutenzione. Benriconoscibile su solai e pareti di delimitazione interna.

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PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

IMPROVVISA/ECCEZIONALE

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b. FATTORI METEOROLOGICI E CLIMATICI NATURALI:1. Pioggia.

Causa erosione meccanica (amplificata in caso di precipitazioni intense) edilavamento per “ruscellamento” delle superfici. Può essere combinata all’azionemeccanica del vento ed i danni possono essere accentuati dalla presenza diinquinanti chimici nell’atmosfera.

2. Nebbia.

La nebbia, con un’azione pressoché nulla dal punto di vista meccanico, si rilevainvece dannosa, soprattutto in caso di atmosfera inquinata, per il prolungatoeffetto bagnante sulle superfici esposte all’aperto. Le sostanze nocive sidepositano sulle superfici, in seguito all’evaporazione della componente acquosa,ed attaccano il materiale con cui sono a contatto.

PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

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b. FATTORI METEOROLOGICI E CLIMATICI NATURALI:3. Vento.

L’azione eolica può essere causa di sollecitazioni meccaniche dirette e di azioniabrasive indirette (provocate dalle particelle trasportate dal vento), che usurano lesuperfici esposte. Il vento può, altresì, provocare gravi dissesti e sconnessioni inzone specifiche, quali manti di copertura, cornici, pluviali, ecc.In caso di eventi meteorologici eccezionali (tifoni, uragani, ecc.), le sollecitazionimeccaniche e le azioni abrasive prodotte dal vento raggiungono alti livelli dipericolosità.

4. Irraggiamento solare.

Può provocare alterazioni cromatiche (decolorazione, ingiallimento,imbrunimento, ecc.) delle superfici esposte e dilatazioni termiche (uniformi odifferenziate) nei materiali, causando deformazioni e microfratturazioni.

PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

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b. FATTORI METEOROLOGICI E CLIMATICI NATURALI:5. Gelività e variazioni termiche.

Le variazioni della temperatura atmosferica sono responsabili di stress meccanici edella formazione di fratture e decoesioni localizzate, soprattutto a causa dei cicli diescursione annui/stagionali/giornalieri.

6. Fulmini.

Tra i fattori meteorologici ad azione improvvisa, i fulmini (che colpiscono inprevalenza edifici o alberi di notevole altezza) sono estremamente rilevanti; il loroeffetto distruttivo è connesso alla presenza di umidità contenuta nei materiali edalla sua rapidità di trasformarsi in vapore.Le murature e gli apparati lapidei sono soggetti alla comparsa di lesioni, mentre leparti lignee sono a rischio di incendio.

PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

IMPROVVISA/ECCEZIONALE

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c. INQUINAMENTO NATURALE:L’inquinamento naturale è inteso come l’interazione di elementi gassosio particellari che non rientrano nella miscela naturale dell’atmosfera oche vi sono in proporzioni superiori alla norma.I meccanismi di alterazione relativi all’inquinamento di origine naturalesi rivelano simili a quelli prodotti dall’inquinamento fisico-chimico, magli effetti sono meno evidenti.

d. AGGRESSIONE BIOLOGICA:Essa concerne i meccanismi di degrado prodotti dalla micro e dallamacroflora.

e. INCENDI.

PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

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f. FATTORI GEOLOGICI ED IDROGEOLOGICI:Le alterazioni geologiche a carattere progressivo sono i bradisismi(= lenti movimenti del terreno verso l’alto o verso il basso, spessopreceduti da eruzioni vulcaniche) e le subsidenze (= abbassamenti delterreno, dovuti ad eventi locali; possono essere causate anchedall’azione antropica, ad esempio da scavi, da creazione di pozziprofondi, da lavori di bonifica, ecc.).Gli effetti più evidenti consistono nel dissesto statico del manufatto,spesso in conseguenza al cedimento delle fondazioni.Le alterazioni geologiche ed idrogeologiche a manifestazione improvvisasono gli eventi sismici, le eruzioni vulcaniche (sollecitazioni sussultorieed ondulatorie), le frane, gli smottamenti e le alluvioni.Queste ultime tre manifestazioni sono quasi sempre connesse all’attivitàumana.

PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE I:CAUSE ESTRINSECHE NATURALI PROLUNGATE NEL TEMPO O AD AZIONE

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a. ATTI VANDALICI.

b. MODIFICAZIONI DELL’EDIFICIO O DEL MANUFATTO:sopraelevazioni, tamponamenti, tagli, nuove aperture, riduzioni della sezionemuraria, ecc.

a. MODIFICHE DEL CARICO IN RELAZIONE A VARIAZIONI D’USO O ADUN UTILIZZO IMPROPRIO DEL MANUFATTO.

b. INCOMPATIBILITÀ CHIMICO-FISICA DEI MATERIALI AGGIUNTI:anche in relazione alle differenti caratteristiche di resistenza meccanica,dilatazione termica, porosità, elasticità, ecc.

a. MANCATE O CARENTI OPERAZIONI DI MANUTENZIONE.

b. PROCESSO DI USURA DOVUTO AL CALPESTIO (FRUIZIONE).

c. EVENTI BELLICI.

PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE II:CAUSE ESTRINSECHE ANTROPICHE AD AZIONE DIRETTA

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a. INQUINAMENTO.

b. SOLLECITAZIONI SISMICHE ARTIFICIALI:vibrazioni, di natura artificiale (es: traffico veicolare), che si trasmettono dal suoloal manufatto. In caso di opere in cattive condizioni di conservazione anchevibrazioni di modesta entità possono produrre gravi danni.

c. CORRENTI VAGANTI:sono definite “correnti vaganti” quelle correnti elettriche, disperse in genere nelterreno, che derivano dalla perdita di condotti elettrici, linee ferroviarie,centraline, ecc. L’effetto più rilevante è rappresentato dalla determinazione didifferente potenziale elettrico, con la conseguente attivazione o accelerazionedella corrosione dei metalli.

PRINCIPALI CAUSE DI DEGRADO _ ESTRINSECHE _ CLASSE III:CAUSE ESTRINSECHE ANTROPICHE AD AZIONE INDIRETTA

III. 1/1

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LEGNO.

MATERIALI LAPIDEI.

VETRO.

MATERIALI METALLICI.

LATERIZI.

STUCCO.

MALTA/CALCE.

INTONACI.

CONGLOMERATI VARI.

I MATERIALI ARCHITETTONICI _ PRESENTAZIONE

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a. LEGNO.

Gli apparati lignei possono essere utilizzati come scheletro della struttura portante di

un edificio (travi, colonne, capriate, ecc.) o come parti di rifinitura e decorazione delle

superfici (pavimentazioni, pannellature, controsoffittature).

Solitamente gli arredi lignei si presentano impreziositi da intarsi ed impiallacciature,

ordite a formare disegni articolati (per gli intarsi) o motivi geometrici anche

estremamente complessi (per le impiallacciature).

I MATERIALI ARCHITETTONICI e LE TECNICHE di LAVORAZIONE 1/8

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b. MATERIALI LAPIDEI _ CLASSIFICAZIONE GEOLOGICA

ROCCE MAGMATICHE:

dalla solidificazione di magmi fusi.

ROCCE SEDIMENTARIE:

deposito e consolidamento.

ROCCE METAMORFICHE:

dalla trasformazione per alta P e T.

I MATERIALI ARCHITETTONICI e LE TECNICHE di LAVORAZIONE 2/8

-INTRUSIVE (graniti, sieniti, ecc.)

- EFFUSIVE (porfidi, basalti, ecc.)

-ROCCE SCISTOSE (ardesie, quarziti, ecc.)

- Marmi, oficalci, serpentini, filladi

- DEPOSITO CHIMICO (travertini, alabastri, ecc.)

- DEPOSITO ORGANICO (calcari compatti, dolomie, ecc.)

- CLASTICHE (arenarie, argille, ecc.)

- PIROCLASTICHE (tufi vulcanici, pozzolane, ecc.)

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b. MATERIALI LAPIDEI _ CLASSIFICAZIONE COMMERCIALE (UNI 8458)

GRANITO (graniti, dioriti, seleniti, gabbri, serizzi, gneiss, ecc.):Roccia compatta, lucidabile, da decorazione e da costruzione.

MARMO (marmi, calcari, dolomie, alabastri calcarei, oficalciti, serpentini):Roccia cristallina compatta, lucidabile, da decorazione e da costruzione.

TRAVERTINO:Roccia calcarea sedimentaria di deposito chimico, caratterizzata da struttura vacuolare.Da decorazione e da costruzione, alcune tipologie sono lucidabili.

PIETRA:Roccia da costruzione e da decorazione, in genere non lucidabile.A sua volta è suddivisa in due categorie: PIETRE DURE E/O COMPATTE (porfidi, basalti, quarziti, ecc.) PIETRE TENERE E/O POCO COMPATTE (tufi, calcareniti, arenarie a legante calcareo, ecc.)

I MATERIALI ARCHITETTONICI e LE TECNICHE di LAVORAZIONE 3/8

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b. MATERIALI LAPIDEI.Ridotti in lastre, modellati per formare la struttura portante o finemente decorati, imateriali lapidei costituiscono uno dei principali materiali architettonici, utilizzatidall’antichità fino ai nostri giorni.

A seconda delle caratteristiche prevalenti della composizione chimico-fisica, possonoessere impiegati in molteplici campi, dalla decorazione di superfici alla definizionedegli arredi ed alla realizzazione delle opere murarie.

I MATERIALI ARCHITETTONICI e LE TECNICHE di LAVORAZIONE 4/8

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c. STUCCO.Con il termine “stucco” si intendono tutte le decorazioni in rilievo, eseguite con lamalta. Il termine può anche essere applicato agli intonaci sottili che rivestono lecolonne scanalate e a tutte le decorazioni utilizzate su pareti e volte. Si tratta di unamiscela di calce e polvere di marmo, oppure di calcari bianchi di vario tipo.

Gli stucchi hanno solitamente bisogno di una struttura di supporto, che ne garantiscela connessione al muro; questo scheletro è composto da chiodi di diversa lunghezza oda cavicchi di legno, inseriti in profondità nella struttura muraria. La modanaturaveniva eseguita con l’aiuto di una sagoma, che permetteva di seguire il profilo nelsenso della lunghezza, o di stampi, per le decorazioni più complesse.

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d. CONGLOMERATI VARI (compresi pietre e marmi artificiali).I conglomerati sono tutti quei materiali la cui composizione deriva dalla miscela dimalta (o di calce) e di inerti, ossia frammenti di materiale lapideo di varie dimensioni(granulometria fine, grossa o variabile). I conglomerati cementizi vengono utilizzati perla realizzazione delle opere murarie, dei giunti di allettamento e per le decorazioni (es:volta del Pantheon).

Conglomerati ottenuti con inerti di grossa granulometria, invece, sonoprevalentemente impiegati per pavimentazioni o decorazioni degli arredi, giungendoanche alla definizione di motivi geometrici o grafici molto complessi (opus lapilli).

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e. OPERE MURARIE ANTICHE.

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f. INTONACI E LA DECORAZIONE DIPINTA.Gli intonaci sono sempre stati impiegati sia per la decorazione (decorazione dipinta)che per la protezione delle parti portanti realizzate con materiali lapidei e giunti dimalta.

I rivestimenti ad intonaco vengono realizzati in tre strati successivi: il rinzaffo, l’arriccioed il velo. Questi tre strati si differenziano a seconda dei materiali impiegati (variazionedella composizione materica e della granulometria degli inerti), in modo da ottenereuno strato più resistente all’interno (rinzaffo) e, gradualmente, uno più leggeroall’esterno (velo), che costituiva la decorazione vera e propria.

I MATERIALI ARCHITETTONICI e LE TECNICHE di LAVORAZIONE 8/8

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DECORAZIONI CALCAREE, STUCCHI, SPUGNE E ROCAILLE.

MATERIALI IMPIEGATI PER LE DECORAZIONI