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NASCE Il primo “magazine di stagione” LA PELLE D’INVERNO I consigli di Marina Mazzolari RANGE ROVER EVOQUE SW1 Il parabrezza ad effetti speciali STEFANO ZECCHI Il Prof. della “bellezza” Photographer: Nick Zonna CHE VERRÀ Anno 4 - Novembre 2014 • Periodico di Cultura e Società

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NASCEIl primo “magazine di stagione”

LA PELLE D’INVERNOI consigli di Marina Mazzolari

RANGE ROVER EVOQUE SW1Il parabrezza ad effetti speciali

STEFANO ZECCHIIl Prof. della “bellezza”

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LEGGENDE

icordate la storia del Mostro della Ba-gnera, l’ultima esecuzione di un civilea Milano, impiccato nell’800? Ebbenenella città vi erano vari luoghi deputatialle esecuzioni dei condannati a mor-

te. Ad esempio Piazza Vetra, ora parte del parco delleBasiliche, in tempi non lontani era una delle aree piùtemute della città. Dove oggi i milanesi portano apasseggio i propri cani, o i giovani innamorati si scam-biano tenere effusioni sulle panchine, riecheggianole urla degli eretici impic-cati o delle streghe arsesui roghi. Per accedere allapiazza (anticamente Piaz-zale Vetra) che prende ilnome dal canale da cuiera attraversata, bisogna-va passare su un ponte chiamato ‘Ponte della Morte’.Lì infatti, su un lugubre patibolo, per più di 800 anni(dall’anno Mille) vennero condotte e giustiziate mi-gliaia di persone tra assassini, eretici, ladri, stregheed untori. All’epoca vi era ancora la credenza che lapeste si trasmettesse attraverso un unguento maleficospalmato appositamente da persone malvagie per lestrade e sui palazzi (da qui il termine di ‘untore’). Sipuò ricordare l’episodio dell’untore più celebre dellacittà, Giangiacomo Mora (che aveva un negozio dibarbiere in zona di Porta Ticinese), che fu accusato didiffondere la peste e quindi condannato a morte, conuna sentenza crudelissima. Il negozio da barbiere ela casa di Mora furono rase al suolo, e come monitovenne eretta sulle macerie la "Colonna infame" (citatanell’omonimo saggio di Alessandro Manzoni) che fupoi abbattuta nel 1778. Piazza Vetra veniva utilizzata

per la ‘gente comune’ mentre il luogo deputato peri nobili (a cui era riservata la decapitazione e non l’im-piccagione) era Piazza Mercanti. Anche la zona del-l’attuale Corso Lodi era utilizzata come fossa comunedi banditi e ladri condannati a morte, dopo esserestati lasciati per alcuni giorni a penzolare sugli alberi(come monito) per poi essere seppelliti. Negli anni’70 in Corso Lodi sono stati piantati nuovi platani perabbellire la zona, ma sembra che la memoria dell’an-tico passato voglia tornare alla luce. Secondo una leg-genda metropolitana uno di quegli alberi (più o menointorno al civico 75 e 78 dal lato opposto) cominciòad assumere una forma strana, come se una forzamisteriosa interna ne contorcesse il tronco. Lo si ri-conosce oggi facilmente: assomiglia al volto di un uo-mo strangolato, straziato in una smorfia di dolore, edè chiamato il ‘Platano dell’impiccato’.

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PIAZZA VETRAE LA ‘COLONNA INFAME’A cura di PAOLO MINOTTI

Sopra: le esecuzioni in Piazza Vetra; a sinistra: il “Platano dell’impiccato” in Corso Lodi

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IL PERSONAGGIO7 Stefano Zecchi, il Prof. della bellezza

ARTE E CULTURA11 Ottobre alla Scala: Simon Boccanegra,

la Cenerentola per i bambini12 Novembre: i teatri15 Giorgio De Chirico e l’oggetto misterioso16 Novembre: le mostre

FASHION19 I consigli di Marina Mazzolari20 Tendenze moda donna P/E 2015

HOME DESIGN23 Riva 1920 & Michele De Lucchi

MILANO INCONTRA24 Zelig: bentornata Michelle!

INSERTO

MILANO SI RACCONTA25 “Nel tempo” di Vaillant26 Meritalia e Interni: insieme per ‘guardare lontano’28 Riflessioni sul futuro

LUXURY & LUXURY30 Range Rover Evoque SW1 Special Edition

A CASA DI…32 Su palco di Antenna 3 con Sabrina Musiani

MUSICA34 Novembre: i concerti

HI TECH NEWS36 Le novità digitali

LIBRI37 Scelti per voi

COME STAI?39 Cosa mangio dopo l’allenamento?; Biomaxima40 I rimedi dell’omeopatia41 Liberare la mente dal dolore

IL SESSUOLOGO 43 “Sesso, sensi e sentimenti”

L’ERBARIO MAGICO44 Il Ginepro, pianta “benedetta”

NON SOLO 4 ZAMPE 45 Prepariamoci all’inverno

VIAGGI NEL MONDO62 Rio de Janeiro: Cidade Maravilhosa

Anno 4 - No. 9 Novembre 2014

Milano24 orenews.it

Periodico di Cultura e Società

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Cari lettori, da questo numero il mensile che avete seguito con crescente affettoda oltre tre anni, giungerà in una serie di altre importanti cittàitaliane, diventando così “nazionale”. Come a Milano, la rivistasarà distribuita come copia cortesia e indirizzata a nominativicome sempre accuratamente selezionati. Vi chiederete il perché diquesta scelta editoriale. Perché nel 2015, durante i sei mesi del-l’Esposizione Universale, Milano ospiterà il Mondo, prevedendooltre 20 milioni di visitatori fra i quali oltre 2 milioni di giovaniprovenienti da ogni ordine di Scuole del territorio italiano. Fon-damentale il tema scelto per questa edizione dell’Esposizione Uni-versale “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”.

Nasce ‘Italia da Gustare’Vogliamo condividere con voi il no-stro entusiasmo per questa nuova‘avventura’ editoriale appena co-minciata. Aumentano le nostrepagine e al centro della rivista netroverete una nuova : “Italia daGustare”. Non si tratta dell’enne-sima rivista di cucina, ma di unarivista di “cultura del territorio”,di rispetto profondo - potremmo dire - per tutticoloro che grazie al loro impegno e al loro amoreper la terra ci consentono di avere in ogni stagione prodottistraordinari che creano una delle “tavole” migliori del mondo. Mal’Italia da Gustare sarà anche l’Italia della Cultura, delle tradizioni,della musica, dell’arte e delle tante importanti storie italiane presentiqui e nel mondo. La nascita di ‘Italia da Gustare’ è il modo per noipiù bello per dare il benvenuto ad Expo: dopo il 2015 il nuovo magazinecontinuerà sulle stesse tematiche puntando sempre (e soprattutto) avalorizzare le eccellenze di questo nostro ‘stupendo’ Paese.

Carlo Kauffmann

In copertina: Michelle Hunzikerfotografata da Nick Zonna

Direttore Responsabile Dario BordetDirettore EditorialeAlessandro TraniArt DirectorPatrizia ColomboPhoto Editor Nick ZonnaImpaginazioneMilano Graphic Studio S.r.l.Hanno collaboratoMarika De BonisElena FossatiJaquelin Lendorf PolancoPaolo MaricontiGloria MauriMarina MazzolariLuca MediciPaolo MinottiAngela Minutillo BertanzaSergio NovielloMilena PassigatoAlberto ZonnaMedia Partner

Pubblicità, Promozione & PRLe Roy Advertising - MilanoDante ColomboCarlo KauffmannEdizioni Le Roy [email protected] www.24orenews.itStampaBieffe Industria Grafica(Recanati – MC)Periodico mensileReg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11N° iscrizione ROC: 22250Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personaliraccolti direttamente presso di lei o fornitici sarannoutilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nelpieno rispetto dei principi fondamentali dettatidalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 perla tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni edalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99

Eventuali detentori di copywriting sulle immagini- ai quali non siamo riusciti a risalire - sono in-vitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Novembre

NON SOLO MILANO 24ORENEWS

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IL PROF. DELLA “BELLEZZA”

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ato nel 1945 aVenezia, StefanoZecchi è scrittore,giornalista, acca-demico d’Italia.Dal 1984 è Pro-fessore Ordinario

di Estetica presso l’Università de-gli Studi di Milano. Ha insegnatoanche in diverse Università stra-niere di grande rilevanza. Ha ri-coperto molti incarichi prestigiosi:per citarne solo qualcuno, è statoPresidente dell’Accademia di Bre-ra, rappresentante del Ministerodella Pubblica Istruzione pressol’UNESCO, consigliere del Pic-colo Teatro e del Teatro Parenti diMilano e Assessore alla Culturaa Milano. Ha pubblicato più di 20libri. Svolge da una trentina d’an-ni attività di editorialista nei quo-tidiani e nelle riviste settimanalie mensili. L’abbiamo incontratonella sua abitazione milanese peruna piacevole chiacchierata sulla“Bellezza”.

NSTEFANOZECCHIIntervista a cura di CARLO KAUFFMANN

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Professor Zecchi che cosa è la“bellezza”?Forse doveva essere la domanda fi-nale della nostra conversazione. LaBellezza è ciò che dà senso alla no-stra vita. Oggi si usa con molta di-sinvoltura quella frase attribuita aDostoevskij “la bellezza salverà ilmondo”, forse senza ben capire checosa significhi. Ce n’è un’altra, for-se più pregnante, che dice “l’uma-nità […] per vivere non ha bisognoné di scienza né di pane, ma sol-tanto la bellezza le è indispensa-bile…». La questione è tutta qui! “La bellezza salverà il mon-do”: tutti coloro che sosten-nero questa frase finirono ma-lissimo. Perché?Sì, il Principe Myskin finisce maleinsieme ai suoi amici. Questo haun senso molto preciso: Ippolit,che rappresenta il nichilismo, po-ne a Myskin la domanda cruciale“quale bellezza salverà il mon-do?”. Ne “L’Idiota” Dostoevskijnon risponde. A mio parere ri-sponde indirettamente ne “I Ka-ramazov”, quando in fondo si ca-pisce che la bellezza che salveràil mondo è “il bacio di Cristo”, equesto lo si vede nella riflessioneche fa il Grande Inquisitore.Cosa pensa del detto “Non èbello ciò che è bello ma è bel-lo ciò che piace”?Vede, questo è un modo moltosbrigativo quasi per rivendicarela libertà soggettiva nella valuta-zione della bellezza. Quindi tuttodipende dal gusto personale. Se

io riportassi questa frase sugli altridue grandi trascendentali che co-stituiscono la nostra conoscenzaed esperienza - il “vero” e il “giu-sto” - sarebbe molto più interes-sante capire perché non si puòsoggettivizzare. Per esempio potreidire “non è vero ciò che è vero,ma è vero ciò che dico io”, unagrande presunzione, o “non è giu-sto ciò che è giusto, ma è giustociò che dico io” - questo diventaun pericolo pubblico. Il bello fi-nisce per essere puramente il gu-sto personale senza nessun valoreda attribuire all’educazione este-tica, e quindi alla fine piaccionoin realtà delle grandi porcherie.La “bellezza” influisce sui rap-porti umani? E in che misura?La bellezza nei rapporti umani,nella quotidianità non è altro chelo stile, il modo di comportarsi, ilrispetto dell’altro. In fondo chi vio-la la bellezza di un monumento,viola un’idea di civiltà che quelmonumento esprime e quindi, inquesto senso, il rispetto della “bel-lezza” di una vita passata, dellatestimonianza della vita presente.Credo che proprio nell’agire quo-tidiano ci accorgiamo di quantosia tollerato il ‘brutto’ nell’arte eil ‘cattivo gusto’ nelle manierequotidiane.Prof. Zecchi, si continua a di-re: “Bella dentro” “Brutta ma

simpatica”. Non sono frasi su-perate?Quando uno dice “non è bella fuo-ri, ma è bella dentro”… sì, ho ca-pito, ma intanto fuori è brutta equindi come la mettiamo? Pensoche noi abbiamo poca dimesti-chezza con il potere della bellezza,un’affascinazione che indubbia-mente dà potere, dà successo. Unodei miti fondatori della nostra ci-viltà è un concorso di bellezza. Pa-ride doveva giudicare chi era lapiù bella tra Giunone, Minerva eVenere e il suo giudizio scatenòpoi la guerra più crudele chel’umanità avesse conosciuto. Tuttoquesto ci spiega quale potere im-menso abbia la bellezza. In fondosi cerca di arginarlo. Poi forse nonsi vuole capire la crudeltà dellanatura, in senso Leopardiano, chea qualcuno dà la bellezza e ad altrino, a qualcuno dà l’intelligenza ead altri no. La natura non è demo-cratica e così la bellezza non lo èneanche lei.Dal concorso di Paride a MissItalia. Oggi cercano Miss chesappiano recitare, ballare,cantare. Cosa ne pensa?Tutto questo “contorno” non haniente a che vedere con la bellezzadella Miss. In fondo fa parte diun’idea, secondo me sbagliata,dell’emancipazione e della fem-minilità. La bellezza è la bellezza,

«La Bellezza è ciò che dà sensoalla nostra vita»

Da sinistra: Alessandra Filippi, Domenico Piraina, Marcella Logli, Stefano Zecchi e Franco Marrocco

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IL PERSONAGGIO

poi se una sa ballare, cantare, re-citare… Ma questo fatto di nonvoler ragionare soltanto sulla bel-lezza, e di volerci vedere degli altriattributi, spiega appunto il modoin cui la potenza del bello debbaessere controllata, arginata, perchéè una forza che l’uomo non ha maicontrollato fino in fondo. Come è mutato il concetto dibellezza in questi anni?Si è sempre più soggettivizzato,cioè si è perso sempre di più il va-lore dell’educazione estetica. Lanostra educazione è fondamental-mente un’educazione scientificae questa non porta al riconosci-mento del bello. Si dimentica chel’educazione estetica è stata l’edu-cazione dell’uomo almeno fino aun centinaio di anni fa.Lei è un Prof. di Estetica cheparla sempre di bellezza. È unrapporto così inscindibile?Se lei si trovasse di fronte a tre in-segnanti di estetica lei si trove-rebbe davanti a tre modi di inse-gnare totalmente diversi, perché

le discipline umanistiche e soprat-tutto quelle filosofiche hanno unapossibilità di aperture molto dif-ferenti. Quando ho cominciato aparlare di bellezza, allora era untema che non veniva affrontato, labellezza contro la modernità. Nonsi può dire che una cosa è bella,che un quadro di Kandinskij o diPicasso è bello. Cioè la bellezzaera scivolata via dal giudizio este-tico, e ciò senza troppi incidenti.Io intendevo creare qualche inci-dente per tornare a ragionare dibellezza, e metterla di fronte aduna modernità che non avevamantenuto le sue promesse diemancipazione, di progresso, dinuove frontiere per l’umanità, maanzi una civiltà che vedeva in certiaspetti del progresso scientificodegli elementi di forte crisi.Lei è stato Assessore alla Cul-tura del Comune di Milano.Una bella esperienza?Sì, la ricordo con molto piacere. Èstata una esperienza molto forma-tiva con il Sindaco di allora, Alber-

tini, perché aveva capito quello chemolti altri sindaci anche intelligentinon comprendono. Molti sono con-vinti di essere i padroni dei loro co-muni, secondo la legge di elezionedei sindaci. Non è così. Albertinidiede ai suoi assessori deleghe ve-re, per fare delle cose precise. Iomi occupai di restituire alla città ilTeatro degli Arcimboldi, allora ri-dotto a vedere i topi girare per laex platea. Portai a compimento ilrestauro della Scala, anche se nonlo condividevo in toto. Le città pos-sono cambiare, migliorare, con unabuona amministrazione.Se dovesse scegliere una don-na di ieri o di oggi per “incar-nare” la bellezza, quale sareb-be la sua preferita?Vede, per cogliere la sua provoca-zione, la bellezza ha una sua og-gettività ma poi ognuno di noi hala propria sensibilità, che si tra-sforma, se è educata, in gusto. Ioe lei ci troviamo a passeggiare perVenezia durante il Festival del Ci-nema e incrociamo due donne bel-lissime, Sharon Stone e Julia Ro-berts. Due bellezze indiscutibili.A lei piace la bellezza forte, ener-gica e aggressiva di Sharon Stonementre a me piace di più la bel-lezza rassicurante di Julia Roberts.Ognuno di noi ha questa sua ideadi trasferire un sentimento sullabellezza, in cui attraverso la nostraformazione/educazione capiamoche quelle sono due donne belle.Poi però attraverso la nostra di-versa sensibilità, che grazie a Dioesiste, noi trasferiamo in questabellezza il nostro gusto e quindiapprezziamo più questo o piùquello.Era l’ultima domanda, e mi di-spiace. Grazie, Prof. Zecchi.Allora l’aspetto, venga a trovarmiancora. Stefano Zecchi

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ALTRI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE

imon Boccanegra è un melodrammacupo: la prima versione venne pre-sentata al Teatro La Fenice di Venezianel 1857, andando incontro a un insuc-cesso. Ci sono voluti i tempi recenti e un

pubblico più maturo per comprenderne la pro-fondità. Due cast straordinari si alterneranno sulpalcoscenico. Leo Nucci e Plácido Domingo sidividono l’impegno di questa figura chiave dellapoetica verdiana. Amelia verrà interpretata daCarmen Giannattasio e da Tatiana Serjan. StefanoRanzani e Daniel Barenboim ritornano sul podiocon l’elegantissimo spettacolo del regista Fede-rico Tiezzi, di cui si ricordano le preziosità pit-toriche di gusto preraffaelita e il poetico specchioche s’inclina alla fine, con orchestra e spettatoriche entrano nel quadro.

a versione italiana della celebre fiaba di Per-rault dà il via al progetto “Grandi Opere perPiccoli” che proporrà ogni anno un celebre ti-tolo operistico eseguito in forma ridotta e adattataalla curiosità dei più piccoli. L’opera viene ridotta

alla misura dei più giovani ascoltatori (per i bambini e perchi è rimasto giovane), ai quali piacerà un mondo la musicapiù divertente mai scritta. L’adattamento musicale perun’orchestra di 12 elementi e una durata di un’ora è curatoda Alexander Krampe; Maxime Pascal dirige l’Orchestrae i Solisti dell’Accademia Teatro alla Scala. Ulrich Peterfirma la regia, Luigi Perego le scene e Dorothea Nicolai icostumi. Nel cast, in scena fino a maggio 2015, anche gliattori Antonio Albanese e Michele Nani, che avranno ilcompito di guidare il pubblico alla scoperta dell’opera.

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SIMON BOCCANEGRA: APPUNTAMENTI

3 Novembre: 2, 3, 6, 11, 13, 16, 19 - ore 20:00; 9 - ore 15:00

ARTE E CULTURA

3 3 - ore 20:00 Ensemble Intercontemporain3 10, 12, 14, 15 - ore 20:00 Filarmonica della Scala3 28 - ore 18:00 Prima delle prime – Fidelio. Daniele Spini: “Salvataggio sinfonico in extremis”

Giuseppe VerdiDirettori:Stefano Ranzani (31 ott.; 2, 5, 9 nov.) Daniel Barenboim (6, 11, 13, 16, 19 nov.)Dal 31 Ottobre al 19 Novembre 2014Durata spettacolo: 3 ore e 45 minuti inclusi intervalli

LA CENERENTOLA PER I BAMBINI: APPUNTAMENTI

3 Novembre: 4 - ore 17:003 Dicembre: 6 - ore 17:00; 28 - ore 16:00

SIMON BOCCANEGRA

LA CENERENTOLAPER I BAMBINI

Gioachino RossiniDirettore Maxime PascalDal 4 Novembre 2014 al 17 Maggio 2015Durata spettacolo: 60 minuti

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CARTELLONE TEATRI

NAPOLITEATRO S. FERDINANDOLe voci di dentroDopo la lunga tournée interna-zionale della Trilogia della villeg-giatura di Goldoni, Toni Servillotorna alla lavoro sulla dramma-turgia napoletana e in particolareall’amato Eduardo, a dieci annidi distanza dal successo di “Sa-bato domenica e lunedì”. Dall’1 al 9 novembre 2014

ROMATEATRO QUIRINO, VITTORIO GASSMAN Il mercante di VeneziaConflitto fra amicizia e amore,potere del denaro, lealtà e giu-stizia: ancora una volta Shake-speare riesce a scavalcare il li-mite temporale e a fornirci ma-teria per riflettere su di noi e sulnostro presente. Un “Mercante”diretto ed interpretato dal gran-de Giorgio Albertazzi che ha ri-letto l’opera senza alterarne lospirito e l’essenza.Dall’1 al 9 novembre 2014

TORINOTEATRO CARIGNANORe LearUna delle tragedie più intense diShakespeare, una storia che, nel-la sua visione della società, è piùcontemporanea che mai. È la sto-ria dell’uomo, delle civiltà che sicredono eterne ma che fondanoil loro potere su resti di altri po-teri, in un continuo girotondo dicatastrofi e ricostruzioni. Raccon-ta del crollo di tutte le certezzedi un’epoca, lo sgomento dell’es-sere umano di fronte all’ imper-scrutabilità delle leggi dell’uni-verso. Con Michele Placido.Dal 18 al 30 novembre 2014

FIRENZETEATRO VERDIDon Giovanni o il convitato di pietraIl protagonista della commedia

di Molière è il prototipo del se-duttore senza scrupoli, che fadell’inganno ai danni delle don-ne da lui disonorate un vero eproprio vanto, non si cura delleclassi sociali e dei ruoli preco-stituiti ed è spinto da un desi-derio di conquista inesauribilee mai sopito. Un nuovo adatta-mento di un classico che risultaancora oggi molto attuale, inconsiderazione del dilagante re-lativismo della nostra società incui impera l’immagine fine a sestessa e si continua a riscontrareil totale sgretolamento dei va-lori. La regia è di AlessandroPreziosi.Dal 27 al 30 novembre 2014

MILANOTEATROFRANCO PARENTI Sala Acomea Eva contro EvaIl confronto fra tre generazioniimmerso nel senso dell’identitàsociale e della storia. I protago-nisti sono un vecchio partigiano,sua figlia medico, ex terrorista disinistra, e un giovane fascistellodi borgata. Tutti e tre i protago-nisti nell’interagire tra di loroscoprono le proprie debolezze,le paure, l’orgoglio, e ciascunoimpara e insegna.Dall’1 al 9 novembre 2014

TEATRO DELLA LUNALa famiglia AddamsApprodata con successo a Bro-adway nel 2009, l’eccentrica egotica famiglia americana, pro-tagonista di film, serie tv e striscea fumetti, famosa in tutto il mon-do per il brillante umorismo nero,i travolgenti paradossi e la pun-gente satira di costume, si avvaledei testi di Marshall Brickman &Rick Elice e delle musiche di An-drew Lippa. Gli abiti di scena so-no disegnati dallo stilista AntonioMarras.Dal 9 novembre all’8 dicembre

BARCLAYSTEATRO NAZIONALEDIRTY DANCING The Classic Story On StageÈ la fedele trasposizione teatraledell’omonimo successo cinema-tografico con Patrick Swayze eJennifer Grey, e racconta la storiad’amore tra la giovane Baby el’affascinante maestro di balloJohnny in un resort per vacanze;una passione raccontata attra-verso balli sensuali e indimenti-cabili coreografie, come nellascena finale sulle note di “(I’veHad) The Time Of My Life” rima-sta indelebile nella memoria ditutti. La canzone in questione,vincitrice di un Premio Oscar edi un Golden Globe, è solo unodei celebri successi che compon-gono la colonna sonora dellospettacolo, tutti suonati dal vivoda un’orchestra di 8 elementi.Dall’1 novembre al 28 dicembre

TEATRO ELFO PUCCINISala ShakespeareIl vizio dell’arteAuden, omosessuale come l’altro,è genero di Thomas Mann e sache il desiderio estetico, in Mortea Venezia, nasce per un giovanettodi 11 anni. Britten sostiene d’avereparadossalmente paura di un’epo-ca in cui non ci sarà più niente divietato, cosa che può rivelarsi dan-nosa alla creazione artistica. PerAuden l’arte deve riflettere l’uomo,per Britten è consigliabile che cisia sempre un filtro. Torna in cam-po la marchetta, che stavolta legacon Britten. Restano fuori alcuneeccentricità, come una conversa-zione tra due rughe del volto diAuden, o un immaginario dialogotra musica e parola. FerdinandoBruni e Elio De Capitani.Dall’1 al 16 novembre 2014

PICCOLO TEATRO GRASSICirino e Marilda non si può fare Anna Marchesini torna a teatro

con un reading, accompagnatadal trio ‘Aire de Mar’. Protagoni-sta è il solitario prof. Cirino Pa-scarella: “un’incantevole figura”,come racconta la stessa Marche-sini, “candidata a essere com-pletamente travolta da quellaturbolenza di emozioni da cui hasempre procurato di tenersi di-stante”. A complicargli la vitaprova la signora Olimpia, tenu-taria della Pensione Smeraldo,dove il professore vive, decisa afargli sposare la figlia Marilda,ormai quasi quarantenne.Dal 4 al 16 novembre 2014

TEATROFILODRAMMATICICockJohn − quasi trent’anni − nono-stante abbia una relazione e con-viva con un uomo, conosce e siinnamora di una donna della suaetà, separata e maestra elemen-tare. Confessa al suo compagnola sua avventura e si ritrova im-provvisamente diviso tra il desi-derio di realizzare una famigliacon la nuova amante e quello dimantenere la vita agiata e sicurache condivide con il compagno,un broker di successo più grandedi lui di dieci anni. Sull’incapacitàdi scelta di John si concentra tut-ta la pièce; non è tanto l’indeci-sione sull’identità sessuale amettere in crisi John, quanto ildover scegliere tra due diversistili di vita.Dal 9 al 16 novembre 2014

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INDIRIZZI

NAPOLITeatro San FerdinandoPiazza Eduardo De Filippo, 20Orari: mar-sab 21:00; dom 18:00

ROMATeatro Quirino, Vittorio GassmanVia delle Vergini 7 Orari: mar-sab 21:00; dom 17:00

TORINOTeatro CarignanoPiazza Carignano 6Orari: mar-gio 19:30; mer, ven e sab 20:45; dom 15:30

FIRENZETeatro Verdivia Ghibellina 99Orari: gio-sab 21:00; dom 17:00

MILANOTeatro Franco Parenti Sala Acomea Via Pier Lombardo 14 Orari: mar-sab 20:30; dom 15:30

Teatro ManzoniVia Manzoni, 42Orari: mar-sab 21:00; dom 15:30

Teatro della LunaVia G. di Vittorio 6 - AssagoOrari: mar-sab 21:00; dom 15:30

Barclays Teatro NazionaleVia Giordano Rota 1Orari: mar-sab 20:30; dom 15:30

Teatro Elfo PucciniSala ShakespeareCorso Buenos Aires, 33Orari: mar-sab 20:30; dom 16:00

Piccolo Teatro GrassiVia Rovello, 2Orari: mar, sab 19:30; mer-ven 20:30; dom 16:00

Teatro FilodrammaticiVia Filodrammatici, 1Orari: mar, sab 19:30; mer-ven 20:30; dom 16:00

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ARTE E CULTURA

opo un lungo lavoro di re-stauro le splendide saledella Reggia di Monza so-

no pronte ad accogliere un riccoprogramma di attività culturali. Lastagione delle grandi mostre è statainaugurata dalla mostra “Giorgiode Chirico e l’oggetto misterioso”,curata da Victoria Noel Johnson eallestita presso il Serrone della Vil-la Reale ove rimarrà fino al 1° feb-braio 2015. L’esposizione mira aillustrare il ruolo che l’oggetto mi-sterioso ha giocato nella produzio-ne del Maestro metafisico e pre-senta oltre 30 opere (tra cui ‘Inter-no metafisico con pere’, ‘Sole sulcavalletto’, ‘La meditazione di Mer-curio’ e ‘Il poeta e il pittore’) risa-lenti ad un periodo che va daglianni ‘40 fino alla metà degli anni‘70. Giorgio De Chirico è senzadubbio l’artista più importante epoliedrico del panorama italiano

del ‘900: nel corso della sua lungacarriera è stato pittore, scultore,scenografo, costumista, scrittore,illustratore di opere letterarie, co-noscitore della filosofia antica emoderna e amante della culturaclassica. Per tutta la durata dellamostra Simona Bartolena, co-cu-ratrice della mostra, ha propostouna serie di incontri, visite guidatee conferenze per approfondire l’ar-te di questo straordinario artista,pensati per gli appassionati di artema anche per i non “addetti ai la-vori”, con l’obiettivo di avvicinarsialle opere metafisiche per scoprirela vita e la produzione artistica diGiorgio de Chirico. Inoltre, una se-rie di attività didattiche e laboratoricreativi permetteranno anche aipiù piccoli di avvicinarsi all’artedel Maestro. Martedì 4 novembre,alle ore 10, si terrà l’ultimo di 4incontri, dal titolo “Metafisica e

Surrealismo. Un rapporto difficile”,mentre venerdì 7 novembre alleore 20:45 ci sarà la conferenza“Capire Giorgio de Chirico”.

Informazioniwww.dechiricomonza.com

DGrandi mostre alla Reggia di Monza

GIORGIO DE CHIRICOE L’OGGETTO MISTERIOSO

A sinistra: Victoria Noel Johnson e Simona Bartolena curatrici della mostra; la locandina e alcune opere

Visita la galle

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CARTELLONE MOSTRE

ROMAMusei CapitoliniTiepolo: i colori del disegnoOltre 90 opere, soprattutto stra-ordinari disegni, ma anche dipintie acqueforti, raccontano l’arte diGiambattista Tiepolo, che insie-me ai figli Giandomenico e Lo-renzo dette vita all’ultimo grandeatelier veneziano. Grazie a pre-stiti provenienti da collezioni trie-stine, fiorentine e veneziane, vistimolto raramente e poco noti alvasto pubblico degli appassio-nati, Roma celebra per la primavolta il genio del pittore sette-centesco, che fu conteso dallepotenti corti europee per le ma-gnifiche visioni prospettiche e lesplendide cromie.Fino al 18 gennaio 2015

TORINOPalazzo ChiableseAvanguardia Russa. Da Malevic a Rodcenko. Capolavori dalla collezioneCostakis La mostra con circa trecento ope-re esposte - tra cui dipinti, goua-ches e acquarelli, lavori d’arte ap-plicata, documenti e un nucleodi un centinaio di disegni sull’ar-chitettura costruttivista - si pro-pone come una vera e propriaesposizione enciclopedica del-l’Avanguardia russa, rappresen-tativa di tutti i principali movi-menti del tempo (dal Nuovo im-pressionismo e simbolismo al Cu-bo futurismo, dal Suprematismoal Cosmismo), ricca dei capola-vori dei maggiori artisti di queglianni come Malevič, Popova,Rodčenko, Rozanova. Un’immersione totale - curatada Maria Tsantsanoglou e Ange-liki Charistou - per comprenderei cambiamenti radicali e rivolu-zionari di quello che è stato de-finito da Camilla Gray “il grandeesperimento” dell’arte del XX se-colo.Fino al 15 febbraio 2015

PISAPalazzo BluAmedeo Modigliani Et Ses AmisCirca 70 opere appartenenti allecollezioni del Centre Pompidoudi Parigi. La prima tela di Modi-gliani entrò a far parte delle col-lezioni del Museo Nazionale diArte Moderna nel 1932, succes-sivamente verso la fine degli an-ni ‘40 e l’inizio anni ‘50, conl’acquisto di due teste in pietrae della straordinaria temperaraffigurante una Cariatide, si co-stituì una prima significativaraccolta di opere. Seguirono altriacquisti, donazioni e dazioni checontribuirono all’arricchimentodel fondo Amedeo Modigliani.Una quarantina di ulteriori ope-re di Modigliani sono state pre-se in prestito da altri musei fran-cesi, italiani o da collezionistiprivati.Fino al 15 febbraio 2015

MILANOTriennale Palazzo dell’ArteMaTein ItalyMatematici alla scoperta del futuroIn che modo le forme e i numeridella matematica aiutano a com-prendere e interpretare sempremeglio il mondo e in che modoi matematici aiutano a trasfor-marlo? Il percorso della mostraparte dall’antichità e arriva finoa oggi, toccando alcune tappedel pensiero matematico e alcunisuoi protagonisti. MaTeinItaly fa-rà viaggiare il visitatore tra imondi “impossibili” della mate-matica e la scoperta imprevistache l’impossibile invece esiste esi realizza sotto i nostri occhi, inun viaggio emozionante fatto diesperienze immersive e di giochiin cui sfidarsi. Per visite guidate:www.mateinitaly.it Fino al 23 novembre 2014

Palazzo MorandoMassimo GattiÈ divisa in due distinte sezioni lapersonale di Massimo Gatti, fo-tografo di fama planetaria e au-tore di volumi fotografici editida Electa e Skira. La prima - Wit-ness of silence. Early works1998/2005 - comprende imma-gini astratte di oggetti e luoghicomuni, scattate in oltre sei anniin diverse parti del mondo e ispi-rate agli artisti minimalisti italianie americani degli anni ‘70 e ‘80.La seconda - Tracce di presenzaumana_Loneliness - invita a unariflessione sulla solitudine che,secondo l’autore, i moderni mez-zi di comunicazione contribui-scono a provocare nella societàcontemporanea. Un disagio ef-ficacemente espresso dallo slo-gan: “La moderna tecnologia av-vicina le persone lontane, ma al-lontana da quelle vicine”.Fino al 23 novembre 2014

Museo del RisorgimentoNavigando tra gli Ex-VotoUn’affascinante mostra con oltre70 ex-voto marittimi, provenientida tutto il mondo. Un percorsostrutturato per comprendere il fe-nomeno ex-voto come forma d’ar-te “minore” che da millenni ha rap-presentato il ringraziamento perun miracolo invocato e avvenuto.Oltre all’analisi pittorica, la mostraconsente anche un’indagine ar-cheologica sulle tipologie delle im-barcazioni raffigurate e sulle loroattrezzature (dal XV secolo fino adarrivare ai bastimenti e alle navidel 1928) che negli ex-voto spessohanno una delle rare testimonianzedella loro esistenza.Fino al 14 dicembre 2014

Palazzo RealeMarc ChagallÈ la più grande retrospettiva maidedicata in Italia al grande maestrodel ‘900, con oltre 220 opere - pre-valentemente dipinti, a partire dal

1908, data in cui l’artista realizzòil suo primo quadro, “Le petit sa-lon”, fino alle ultime, monumentaliopere degli anni ‘80 - che guide-ranno i visitatori lungo tutto il per-corso artistico di Marc Chagall, ac-costando, spesso per la prima volta,opere ancora nelle collezioni deglieredi, e talvolta inedite, a capola-vori provenienti dai maggiori museidel mondo, oltre a 50 collezionipubbliche e private che hanno ge-nerosamente collaborato.Fino all’1 febbraio 2015

Museo DiocesanoChagall e la BibbiaUna sorta di sezione distaccatadella grande retrospettiva di Pa-lazzo Reale: questo lo spiritodell’allestimento intitolato Cha-gall e la Bibbia, al Museo Dioce-sano. In mostra 60 lavori che l’ar-tista ha dedicato al messaggiobiblico: dipinti, acqueforti, goua-ches, sculture e ceramiche. Im-prescindibile questo approfon-dimento riservato al legame trail pittore e il Libro Sacro, da cuifu intrigato sin dagli anni giova-nili. La Bibbia era per Chagall lapiù importante e affascinantefonte di poesia e di arte. L’artistasi confrontò con questi temi pertutta la vita, sino alla realizza-zione del ciclo sul Messaggio Bi-blico, negli anni ‘60.Fino all’1 febbraio 2015

16 24oreNews

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ROMAMusei CapitoliniPiazza del Campidoglio, 1Orari: mar-dom 9:00-20:00

TORINOPalazzo ChiablesePiazza San Giovanni, 2Orari: mer-dom 10:00-18:00

PISAPalazzo BluVia Pietro Toselli, 29Orari: lun-ven 10:00-19:00; sab-dom 10:00-20:00

MILANOTriennalePalazzo dell’ArteViale Emilio Alemagna, 6Orari: mar-dom 10:30-20:30; gio fino alle 23:00

Palazzo MorandoVia Sant’Andrea, 6Orari: mar-dom 09:00-13:00; 14:00-17:30

Museo del RisorgimentoVia Borgonuovo, 23Orari: mar-dom 09:00-13:00; 14:00-17:30

Palazzo RealePiazza del Duomo, 12Orari: lun 14:30-19:30; mar, mer, ven e dom 09:30-19:30; gio-sab 09:30-22:30

Museo DiocesanoCorso di Porta Ticinese, 95Orari: lun 14:00-18:00; mar-dom 10:00-18:00; gio sino alle 22:30

NOVEMBRE

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RIN

OPISA

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BEAUTY

REPAIR FOAMING WASHSchiuma detergenteriparatrice: la morbidaconsistenza di una schiumaper detergere idratando lepelli delicate.

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TEND

ENZE

MOD

A trascorso più di un mese dalle passerelle diMilano Moda Donna e qualcuno sta giàpensando ai primi caldi, alle belle giornate disole e alla brezza tiepida di aprile. Cosa

indosseremo la prossima primavera estate? Lesettimane della moda di New York, Londra, Milano eParigi ci avevano regalato le prime novità… Colorisoft, fantasie floreali, tendenze etniche: la moda dellaprimavera estate 2015 farà un tuffo nei libertini anni‘70 e più precisamente nella cultura hippie che hapadroneggiato il decennio. Roberto Cavalli, Blumarine,Emilio Pucci sono solo alcuni degli stilisti che hannoproposto lo stile hippie sulle passerelle milanesi,mentre Re Giorgio parte dagli elementi naturali dellaterra per dare nuova forma alla donna di oggi,vestendola con leggerezza: stole velate, impreziositecon piccoli frammenti luminosi, avvolte con grandemaestria. Una linea ispirata alla sabbia, alle suetonalità, al suo candore e alla sua lucentezza, a comebrillano i granelli sotto il sole estivo.

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SENSUALITÀ SULLA SABBIA E STILE HIPPIE

A cura di NICK ZONNA

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24oreNews

FASHION

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PRIMAVERA ESTATE 2015

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2324oreNews

HOME DESIGN

A cura di LUCA MEDICI

RIVA 1920 & MICHELE DE LUCCHI

n occasione della “festa del legno 2014” diCantù, Riva 1920 ha ideato una serie di se-rate a tema con alcuni dei massimi espo-nenti del mondo del design. Il 29 settembre,

presso il Museo del Legno Riva 1920, la serata èstata dedicata all’Arch. Michele De Lucchi. Questamagnifica persona si occupa di architettura, designe grafica. Ha disegnato lampade e complementi diarredo per le più conosciute aziende italiane edeuropee, ma non solo, infatti, oltre ad avere vintonel 2006 il prestigioso Compasso d’Oro ha ricevutola Laurea ad Honorem dalla Kingstone Universityper il suo contributo alla “Qualità della Vita”.Quando ho ricevuto l’invito la voglia di partecipareè stata tanta, ho subito pensato che l’abbinata Riva1920 e De Lucchi avrebbe senza dubbio creato unevento unico... così è stato! Il titolo dell’interventoè stato “I miei orribili e meravigliosi clienti” doveMichele De Lucchi, cultore del legno in tutte lesue forme, che ama lavorare anche in prima per-sona, ha raccontato la sua carriera catalizzandol’attenzione di un vasto pubblico che si è recato aCantù per ascoltare l’Architetto. Una persona sem-plice, che ha saputo trasmettere tutta la sua pas-sione, ma anche i retroscena di un lavoro duro,fatto di tanti anni d’esperienza dove solo la dedi-zione costante è stata l’arma vincente per arrivarecosì in alto. Il tutto si è svolto presso il Museo Riva1920, in Via Milano n° 110 a Cantù (Co), una lo-cation che racchiude tantissimi strumenti di lavorod’epoca, tutti caratterizzati da un unico filo con-duttore, la lavorazione del legno. Il mio consiglioè quello di visitare questo splendido museo a duepassi da Milano che, come in un tuffo nel passato,vi farà rivivere situazioni adesso scomparse... cheperò lascia trasparire la passione per il legno cheRiva 1920 ha nel suo DNA da sempre.

I

*[email protected]

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24 24oreNews

MILANO INCONTRA

iovedì 9 ottobre hafatto il suoritorno in TV,Zelig unprogramma

che ha ammaliato per anni(18 per la precisione!)milioni di telespettatori.Senza ombra di dubbioZelig è stata la ribalta piùprestigiosa per tanti comicigiovani che propriopartendo da quel palco sisono imposti al grandepubblico e ha consacrato,se possibile ampliandolo, ilsuccesso di molti altriartisti già conosciuti, macerto oggi ancora più amatidopo le loro performance aZelig. Basti pensare aGioele Dix, a GeppiCucciari, a Gene Gnocchi,a Teo Teocoli, e tutta unaschiera di bravi, superamati personaggi comeSconsi, Ale e Franz, RaulCremona, come EnricoBertolino, solo per citarnealcuni fra i tantissimi chehanno fatto grandissimoquesto divertenteappuntamento televisivo.Quest’anno si è deciso peruna diversa forma diconduzione, infatti sarannosempre diverse le coppiechiamate ad introdurre i

tanti ospiti vecchi e nuovi:da Michelle Hunziker eRocco Papaleo che hannoinaugurato questa nuovaserie, a Bianca Balti e IlMago Forrest (che torneràsul palco insieme aMichelle), e poi EnricoBrignano e Claudia Gerini,Geppi Cucciari e GianniMorandi, Ale & Franz eAmbra, Ficarra & Picone eIlary Blasi… per noncitarli tutti. Nonmancheranno certo lesorprese in questa festa peri 18 anni di Zelig. MichelleHunziker, tanto amata dalpubblico italiano, èarrivata sul palco di Zeligdirettamente dalla“scrivania” di Striscia laNotizia, che (dopo PieroChiambretti) attualmentedivide con Ezio Greggio. Èarrivata quasi di corsacome altrettanto di corsa siè presentata il giornosuccessivo a Bergamo persposare il suo TomasoTrussardi. Michelle allaquale abbiamo dedicato lacopertina di questo mese,ha vinto innumerevolipremi nel corso della suacarriera che attestano lasua grande capacitàartistica e la sua talentuosaduttilità interpretativa.

GA cura di SIMONETTA GUINDANI

MICHELLE!BENTORNATAVi

sita la gallery

www.24orenews

.it

Page 25: Milano 24orenews novembre 2014

[SUCCESS STORIES] EPTA - IL REgnOdEL FREddOEccELLEnzE ITALIAnEnEL MOndO

Salotto in cucinaqUATTRO chIAcchIEREcOn PhILIPPE dAvERIO

Bon TonUnA TAvOLA PEROgnI OccASIOnE

LE VIE DELLE SPEZIESpezie dalla A alla Z

PIÙ SAPORE PIÙ SALUTE

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Page 27: Milano 24orenews novembre 2014

3novembre 2014

indice[ EXPO chE vERRà]6 Che cos’è EXPO 2015?

[ EXPLORAndO]8 Le Vie delle spezie

10 Spezie dalla A alla Z

13 Più sapore più salute

[gOURMET]15 Matteo Torretta: Chef su misura

16 Menabrea Christmas Beer

[ SALOTTO In cUcInA]18 Philippe Daverio: l’Arte a tavola

[ SUccESS STORIES]20 EPTA. Il Regno del Freddo

[ PILLOLE dI BOn TOn]24 The “Nude Table”

[ STILE nATURALE]26 Lago di Garda: Hotel Caesius

[ EcO&SOSTEnIBILE]29 Di che “classe” sei?

[ EXPO chE vERRà]30 News

Dario MartucciAlessandra MatteucciMonica RotaMomi SymonMedia Partner

Pubblicità, Promozione & PRLe Roy Advertising - Milano

EdizioniLe Roy [email protected] Industria Grafica(Recanati – MC)

Periodico mensileReg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12N°iscrizione ROC: 22250

Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoidati personali raccolti direttamentepresso di lei o fornitici saranno uti-lizzati da parte di “Italia da Gusta-re” nel pieno rispetto dei principifondamentali dettati dalla direttiva95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 perla tutela della Privacy nelle Teleco-municazioni e dalla direttiva97/07/CE e dal d.lgs. 185/99.Eventuali detentori di copywritingsulle immagini - ai quali non siamoriusciti a risalire - sono invitati amettersi in contatto con: Le Roy srl

Direttore ResponsabileDario BordetDirettore EditorialeEvelina FlachiViceDirettore EditorialeAlessandro TraniArt DirectorPatrizia ColomboProgetto grafico/ImpaginazioneMilano Graphic Studio S.r.l.Hanno collaboratoGiacomo BiraghiMassimo CaramaniSimonetta GuindaniCarlo KauffmannRiccardo LagorioPaola Maina

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novembre 2014

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[editoriale]

novembre 2014

Care Lettrici, cari Lettori,

sono tanti i libri e le testate che

parlano della nostra

incantevole Italia e molte sono

le notizie che abbiamo

imparato ad apprezzare anche

con l’aiuto dei media televisivi

e delle informazioni turistiche,

ma ora sono felice di

presentarvi un nuovo progetto

editoriale che mi hanno

proposto di dirigere! Per prima

cosa vi devo dire che ho

accettato perché sono rimasta

subito affascinata dal titolo

della testata, “Italia da

Gustare”, che mi ha fatto

subito pensare al gusto ed al

benessere che possiamo

conquistare a tavola se

impariamo a conoscere meglio

anche i valori nutrizionali degli

alimenti contenuti nelle nostre

ricette, molto apprezzate anche

all’estero. Questa esperienza

editoriale ha lo scopo di far

conoscere ed apprezzare ai

lettori anche usanze e costumi

oltre ai prodotti del nostro ricco

territorio. Insieme “gusteremo

l’Italia” dal punto di vista

culturale e produttivo, con

particolare attenzione alla

stagionalità. La nostra

tradizione alimentare

mediterranea che, anche per

me, è stata negli anni una base

culturale sia come nutrizionista

che giornalista, rappresenta

oggi uno dei temi principali di

Expo 2015. Su “Italia da

Gustare” ci occuperemo di

cultura, turismo e stagionalità

del territorio, analizzando

anche argomenti attuali e

sempre in linea con Expo come

lo stile di vita, l’educazione

alimentare, l’eco-sostenibilità,

la sicurezza dei cibi e la

riduzione degli sprechi, temi dei

quali sempre di più dovremo

occuparci per un miglior futuro

del nostro Pianeta.

Buona lettura!

5

di Evelina Flachi

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[EXPO che verrà]

novembre 2014

utti ne parlano, pochi se neinteressano veramente.Che cos’è davvero ExpoMilano 2015? Sarà ungrande Parco Tematico per

giovani e famiglie, un grande evento,un momento di visibilitàinternazionale, ma non solo. Expo ègià iniziata, Expo è una continuaopportunità per far nascere odaccelerare attività e imprese, crearenuove opportunità lavorative,attrarre turisti ed investimenti aMilano e in Lombardia. Poche righeper raccontare tutto ciò che sidovrebbe sapere su Expo 2015, manon si sa a chi chiedere. Cos’èun’Esposizione Universale? Comesarà l’Expo a Milano? Perché saràun successo (anche economico)?Come prepararsi al 2015? Masoprattutto: come cogliere questaopportunità? Quantaconsapevolezza abbiamo delleopportunità che nascono da questoevento? L’Esposizione Universale èun’occasione di visibilità e sviluppoche non si ripeterà per molti anni.Lavorare per viverla nel modomigliore è la direzione! Iniziamodescrivendo il format EsposizioneUniversale per entrare poi nel vivo

dell’Expo Milano 2015 e capire cos’èeffettivamente, cosa si vedrà dalprimo maggio al 31 ottobre 2015; che cosa sarà mostrato nel PadiglioneItalia; quali sono le opportunità per sviluppare od ampliare il propriobusiness; cosa accadrà in città; le iniziative legate al turismo e le attività di internazionalizzazionefino a comprendere cosa sarà del dopo Expo.

Che cos’è EXPO 2015?

T

Un evento per nazioni su scala globale che

si tiene ogni cinque anni in una città del

mondo e che segue una serie di regole

prestabilite dal ‘Bureau International des

Expositions’ o BIE

A cura di Giacomo Biraghi*

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[EXPO che verrà]

Quindi che cos’è un’EsposizioneUniversale?Un evento per nazioni su scalaglobale che si tiene ogni cinque anniin una città del mondo e che segueuna serie di regole prestabilitefissate da un organointergovernativo, il ‘BureauInternational des Expositions’ o BIE.L’Esposizione dura massimo 6 mesie ha come tema un oggetto propostodal Paese organizzatore, un tema diinteresse globale che deveinteressare l’esperienza umana nelsuo complesso, legato allasostenibilità e declinato liberamentedai Paesi partecipanti. Il BIEstabilisce una serie di condizioniprestabilite: la scelta di un’areaespositiva non edificata (che devetornare tale a evento terminato),prezzi di accesso fissi nel corsodell’Expo o il limite agli spazicommerciali all’interno di unpadiglione. Chi può partecipare?Tutti i Paesi membri delle NazioniUnite o di altre agenzieinternazionali. A marzo 2014 168erano gli stati membri sui 193presenti all’ONU. Partecipando adun’Esposizione Universale si hadiritto a costruire un propriopadiglione sul sito espositivo.All’evento Expo possono accedervitutti liberamente: 41 milioni divisitatori a Siviglia nel 1992, 18 adHannover nel 2000, 22 ad Aichi nel2005, un record di 73 a Shanghainel 2010. Un evento che si confermafra i grandi eventi internazionaliassieme a Olimpiadi e Campionatimondiali di calcio.

Nel 2015 l’Expo è MilanoLa storia del futuro. Il mondo interoin una sola città: l’incontro tra ipopoli e la cooperazione tra gli Stati.Per sei mesi scienziati, imprese,governi e cittadini di tutto il mondo

metteranno in mostra le tecnologie,l’innovazione, la cultura, le tradizioni,la creatività del cibo. Il tema “Nutrireil Pianeta. Energia per la Vita” è unanuova grande sfida: è possibileassicurare a tutta l’umanitàun’alimentazione buona, sana,sufficiente e sostenibile? ExpoMilano 2015 sarà il luogo delledomande, delle idee e dellesoluzioni: un evento con una forzadirompente capace di affermare ilnetwork quale strumento digovernance efficace. Sta a noicogliere questa opportunità epartecipare alla creazione del grandesuccesso che sarà Expo, evento disei mesi ed eredità per il territorio. Come farlo è ciò che sapremo neiprossimi numeri!

*Digital PR Expo 2015 S.p.A.

In apertura: il PadiglioneItalia; in alto:l’albero dellavita di MarcoBalich; a sinistra:GiacomoBiraghi

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Dall’alto: un banchetto romano ai tempi diApicio; il canale Heerengracht di Amsterdam;

la rotta delle spezie e sotto: De Coitu; nella pagina a fianco: Vasco da Gama

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[explorando]

9novembre 2014

Fenomeno scatenante delle guerre è (quasi) sem-pre il controllo sulla produzione e sfruttamento dirisorse naturali considerate preziose. Come a metàdel Settecento, quando gli scontri tra Olandesi eFrancesi nelle Molucche, la parte più orientaledell’arcipelago dell’attuale Indonesia, si feceroparticolarmente aspri per lo sfruttamento di vastecoltivazioni di spezie. Già alla vigilia della sua sto-rica rivoluzione, la Francia importava circa 4.500chilogrammi di chiodi di garofano all’anno, l’interoricavato dei quali finiva nelle tasche olandesi.Un’immensa fortuna che è ancora evidente sulloHeerengracht di Amsterdam, il canale dei Signori,canal grande di palazzi appartenuti a mercantinei quali l’élite arricchita dalle spezie nascondevala sua smodata ricchezza dietro austere facciate.Del resto la tentazione della cucina del vecchiocontinente per le spezie aveva già una storia plu-rimillenaria. Dei sessanta condimenti raccoman-dati da Apicio, dieci provenivano da territori situatial di fuori dell’Impero ma alcuni - tra cui lo zenzeroindiano, il cardamomo, il levistico e il pepe - eranofortemente presenti nella cucina apiciana e nerappresentavano un indispensabile elemento alpari delle mediterranee salvia, origano, menta etimo. Molto più protezionista Plinio il quale all’uti-lizzo di aromi esotici nei cibi vedeva un’insidia al-l’espansionismo romano a tutto vantaggio del-l’economia indiana. Anche per questa ragione lacucina ricca di spezie era costosa e distintiva: unlusso che non poteva mancare nel Medioevo per

dimostrare il proprio censo e la propria apparte-nenza sociale. Il più importante e primo cuocofrancese che abbia lasciato documenti scritti nelXIV secolo, Guillame Tirel, fornisce un lungo esem-pio di spezie considerate indispensabili per pre-parare le pietanze: zenzero, cannella, chiodi di ga-rofano, cardamomo, pepe lungo, nardo, zafferano,cumino, galanga. Tre secoli prima di lui Costantinol’Africano, monaco benedettino e maestro pressola celebre Scuola Medica Salernitana, scrive “DeCoitu”, opera scientifica che dà risalto ad un altroaspetto legato alle spezie. Vi si riferiscono infattirimedi contro l’impotenza (un elisir di zenzero, pe-pe, galanga e cannella), per ricostituire il fisico aseguito di impegnative battaglie di Venere (è suf-ficiente mettere in infusione chiodi di garofano nellatte la mattina) e per ringalluzzire un certo appe-tito (un composto a base di galanga, cannella,chiodi di garofano, pepe lungo, rucola e carote).Per queste presunte proprietà i matrimoni medie-vali erano celebrati a vino speziato e nell’Inghilterradel XVIII secolo c’era ancora l’abitudine di servireai novelli sposi un cocktail energetico compostodi vino, tuorli d’uovo, cannella e noce moscata pri-ma che si ritirassero nel talamo nuziale. Alla stessaconvinzione si rifà con ogni probabilità il Corano,dove nella sura 76 riferisce che ai martiri virtuosiverranno servite coppe piene fino all’orlo di vinoaromatizzato allo zenzero che scaturisce dalla fon-te Salsabeel. Perché le spezie sono davvero unalimento… mondiale.

LE VIE DELLE SPEZIE

A cura di Riccardo Lagorio

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[explorando]

novembre 2014

DALLA A ALLA ZAnice. L’anice comune è una pianta originaria dell’area mediterranea eoggi è coltivato in molti Paesi a clima temperato. I semi hanno un aromamolto forte e un sapore dolce e penetrante. Il suo uso più frequente è comearomatizzante di caratteristici liquori come l’anisetta italiana, l’ouzo greco,i pastis francesi, ed il rakı turco. Cannella. Il vocabolo deriva dalla forma esibita dalla spezia, ovvero lascorza asportata dai rami più giovani, che viene raschiata ed essiccata: siaccartoccia su se stessa assumendo la forma di una piccola canna. È moltofragrante, dolce e delicata, usata nella cucina europea per aromatizzare cre-me, dolci e cioccolato, oppure vini e vermut. In Oriente la cannella occupainvece una posizione centrale nei piatti a base di carne e riso. Cardamomo. I Greci ed i Romani lo utilizzavano per profumare le termeinsieme allo zafferano. Si presenta sotto forma di baccello (verde se man-tenuto protetto dall’aria, altrimenti cambia colore rapidamente e diventacolor nocciola) contenente piccoli semi di colore marrone o nero. Grazie allafreschezza dei semi, è assai utilizzato nel tè e nella preparazione di dolci,tra cui il kolompé di Kerman (Iran), di pasta allo zafferano e ripieno di con-fettura di datteri e cardamomo. Chiodi di garofano. Quelli che comunemente troviamo in commerciosono i boccioli del fiore colti quando sono ancora chiusi: vengono fatti es-siccare fino a che non diventano di colore marrone. Estremamente fragranti,la diffusione dell’uso alimentare inizia nel Medioevo. Oggi sono usati conmoderazione nella cucina occidentale per aromatizzare vini caldi e vivandedi carne.Cumino. Del cumino si utilizzano i semi. Possiede odore forte e gusto dol-ciastro ed è elemento fondamentale per il curry. Ma è ben presente nellapanificazione altoatesina e in alcuni formaggi valdostani. Noce moscata. È il seme del frutto di un albero originario dell’attuale In-donesia. Dopo l’essiccazione la noce moscata assume un colore brunastro,talvolta con sfumature biancastre dovute alla calce con cui viene trattataper proteggerla dagli insetti. L’aroma della noce moscata è dolce e caldo,ma svanisce presto una volta che essa venga aperta.Pepe. Il pepe è la spezia maggiormente usata nella cucina di tutto il mondo.A Roma, nel periodo imperiale, il pepe nero era una spezia diffusa e popolare,tanto da essere inclusa tra quelle non tassabili, perché considerata quasidi prima necessità. Il pepe più diffuso è di quattro tipi: il pepe nero, che siottiene dai frutti immaturi e fatti essiccare al sole; il pepe bianco, che si

SPEZIE

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11novembre 2014

[explorando]

ottiene dai frutti lasciati maturare sulla pianta fino al colore rosso, decorticatied essiccati; il pepe rosso; il pepe verde, raccolto quando è ancora acerboe conservato principalmente allo stato umido. Il più piccante è quello bianco:in particolare quello della regione di Penja in Camerun, assai aromatico, so-stituisce all’uso il peperoncino.Senape. I semi vengono prima fatti macerare in acqua, perché l’aroma dellasenape si sviluppa solo quando entra in contatto con un liquido. In commerciosi trovano, sotto varie denominazioni, due tipi di senape: la media e la forte.La media è preparata utilizzando, oltre i semi, anche il baccello; la forteusando solo i semi. Nella cucina occidentale la senape è preferenzialmenteusata sotto forma di salsa cremosa. Sommaco. È una spezia ancora poco utilizzata in Italia, ma assai apprezzatain Medio Oriente. Ha gusto spiccatamente agro, che deriva dai frutti non an-cora maturi della pianta e fatti essiccare per trarne una polvere. Lo si utilizzain Iran come condimento della carne macinata per il kebab, in Libano perinsaporire il pesce, in Iraq e Turchia per le insalate. Vaniglia. La vaniglia è il frutto, a forma di baccello stretto e allungato, diun’orchidea rampicante, originaria del Messico. Le coltivazioni sono diffusein parecchie aree del mondo zone, ma soprattutto nel Madagascar, che dasolo assicura il 40% della produzione mondiale. La vaniglia è oggi adoperataquasi esclusivamente per aromatizzare preparazioni dolciarie, quali creme,budini, cioccolato, gelati. La vaniglia è una spezia molto costosa, secondacome valore solo alla zafferano. Zafferano. La spezia è costituita dai tre grandi stigmi arancione colti a manoquando il fiore è completamente aperto ed essiccati. Occorrono 100.000fiori per ottenere 5 kg di zafferano fresco e 1 kg di zafferano essiccato: eccoperché questa spezia è la più costosa e la più adulterata sulmercato. La raccolta era molto diffusa in Europa nelMedioevo, ma l’impossibilità della meccanizza-zione ne ha fatto abbandonare la produzione.L’Iran produce oltre l’80% del consumomondiale. In Italia sono tre le aree dovesi coltiva zafferano a Denominazioned’Origine Protetta: l’Aquilano (Zafferanodell’Aquila DOP), a San Gimignano nelSenese (Zafferano di San GimignanoDOP) e in Sardegna (specie nel MedioCampidano; Zafferano di SardegnaDOP). Gli stigmi conferiscono un saporecaratteristico ed amarognolo agli alimentimentre lo zafferano in polvere, oltre ad averperso gran parte dell’aroma, si presta a essereadulterato con il cartamo e con la curcuma.Zenzero. Si coltivata in tutte le regioni tropicali. Peril suo aroma fresco, penetrante e caldo, si sposa bene conpiatti dolci e salati. In Occidente ha goduto il massimo favore nella cucinamedievale. Ai giorni nostri trova largo impiego nella cucina orientale e neipaesi anglosassoni come ingrediente di dolci e di bevande, anche alcoliche.

Kolompè di Kerm

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[explorando]

Oggi le spezie stanno tornandosulle nostre tavole. Ed è un beneperché possiedono molte virtù. So-no salutari: danno più gusto e sa-pore alle nostre pietanze riducen-do l’apporto di sale durante la gior-nata, dannoso, se in eccesso, adipertesi ed a soggetti che soffronodi ritenzione idrica. Tra le speziepiù dotate spicca la cannella: stan-do a una ricerca pubblicata sullarivista scientifica americana Dia-betes Care, aggiungerne un cuc-chiaino ai cibi aiuterebbe a ridurrei livelli di zucchero nel sangue ead abbassare colesterolo LDL etrigliceridi. Un’altra superstar è laradice della curcuma, da cui si ri-cava una polvere gialla che, oltread essere un ingrediente del curry,è ottima per condire, riso, verdure

e pesce. Alcuni studi hanno evi-denziato la sua potente azione an-tinfiammatoria. In più, i ricercatoridel CNR di Catania, dell’universitàdi Pavia e gli scienziati americanidel New York Chemical Collegehanno confermato che gli antios-sidanti contenuti sono in grado dicontrastare l’invecchiamento delcervello. Parente della curcuma èlo zenzero che negli Usa è statoinserito nella lista dei 10 alimentipiù importanti per la prevenzionedel cancro: tra i tanti benefici, paresia un toccasana per la mucosadello stomaco. Infine lo zafferano:deve il suo colore all’altissima con-centrazione di carotenoidi, sostan-ze antiossidanti che contrastanol’invecchiamento delle cellule el’accumulo dei radicali liberi.

PIÙ SAPORE

Quali sono le caratteristichenutrizionali dello zafferano?Contiene carotenoidi, impor-tanti per la protezione dellecellule contro i danni delle os-sidazioni e dei radicali liberi:vitamina B1 necessaria perla crescita, vitamina B2 utileper il metabolismo dei grassi,proteine e carboidrati, oltre autili aromi che contribuisconoa migliorare la digestione.Che ruolo può svolgere lo zaf-ferano all’interno dell’alimen-tazione?Sono sufficienti piccolissimequantità per conferire ai piattiil sapore caratteristico fornitoda un olio essenziale costitui-to da sostanze che possonofavorire la digestione in quan-to esso stimola le secrezionigastriche. Per le sue caratte-ristiche nutrizionali lo dovrem-mo usare con maggior fre-quenza nei nostri piatti.È vero o falso che lo zaffera-no fa dimagrire?Non fa dimagrire! Come tuttele spezie, conferendo saporeal cibo, può favorire una ridu-zione del sale, utile a chi ten-de a trattenere liquidi, o di al-tri condimenti, pratica validaper ridurre le calorie. Esistono rischi per un’assun-zione impropria di zafferano? Non risulta mai dannoso, vi-sto la modica quantità d’uso.

SALUTEPIÙA cura di Evelina Flachi

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novembre 2014

EXECUTIVE CHEFMATTEO TORRETTA

Al nono e decimo piano delBrian&Barry Building San Babila,moderno “department store” (do-dici piani di moda e food) nel cuo-re di Milano, ha casa il ristoranteAsola | Cucina sartoriale, presti-giosa meta gourmet per tutti gliamanti dell’haute cuisine e regnodel noto chef meneghino MatteoTorretta. Lo chef (reduce dal-l’esperienza del V piano nel GrandHotel Visconti Palace) proponeuna vera e propria cucina “su mi-sura”, con una visione sartorialedella gastronomia che si traduceanche nell’architettura originalee innovativa del ristorante stesso.Il locale dai tratti molto raffinatiospita all’interno una settantinadi coperti disposti in moderni ta-voli di noce, un’enorme e spetta-colare cucina a vista e una terraz-

za con panorama mozzafiato sulcuore pulsante di Milano e unastanza vip all’ultimo piano, che fadi Asola un luogo unico a Milano.Matteo Torretta interpreta la gran-de cucina italiana in chiave con-temporanea e internazionale, mala carta non rispecchia la canoni-ca divisione in antipasti, primi esecondi. Altra importante novitàdi questa gemma della ristorazio-ne milanese è che tutti i piatti so-no nel listino con la porzione siaintera che dimezzata, ovviamenteanche nei prezzi!

RISOTTO ALLA MILANESE

2 litri di brodo,50 g di grana grattugiato

50 g di burro4 g di zafferano

200 g di riso carnaroli20 g di midollo

400 ml di vino rosso1 scalogno

10 g di zuccheroprezzemolo

Ricaviamo il midollo dagli ossi.Tostiamo il riso in una casseruolacon un filo d’olio e il midollo. Unabuona tostatura fa sì che il risonon scuocia e preserva la com-pattezza dei chicchi. Tostare il ri-so, infatti, serve a chiuderne i po-ri per aumentarne la tenuta allacottura. Aggiungiamo lo zaffera-no. Iniziamo a bagnare con il bro-do e proseguiamo la cottura, per13-14 minuti, aggiungendo manmano altro brodo. Tritiamo lo sca-logno. Facciamo appassire loscalogno in padella, con il burro.Aggiungiamo il vino rosso, lo zuc-chero e il prezzemolo e facciamoridurre per 10 – 12 minuti. Fil-triamo la salsa. Togliamo il risodal fuoco e mantechiamo conburro e parmigiano. Serviamocon la riduzione al vino rosso.

ASOLA CUCINA SARTORIALEBrian&Barry BuildingVia Durini 28, MilanoTel. 02 92853303

www.asolaristorante.it

SEMPRE PIÙ IN ALTO!

[gourmet]

A cura di Riccardo Lagorio

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16 novembre 2014

[gourmet]

MENABREACHRISTMAS BEER SI VESTE DI NUOVO

Nuovo packagingcon 2 caliciserigrafati a coloriper l’edizione 2014della “rossa” di Natale

Innovazione nel segno della tradi-zione. Per festeggiare l’appunta-mento natalizio, Birra Menabreapropone la celebre ‘Menabrea Chri-stmas Beer’ in un nuovo più accat-tivante packaging, rivisitato sottoil profilo grafico e stilistico. Iden-tica invece la referenza, la rossaspeciale di Natale, ideale per ac-compagnare le numerose oc-casioni di convivialità. LaBirra di Natale nel nuovoastuccio, con maniglia inter-na in cartone, contenente 4bottiglie da 66 cl e 2 caliciserigrafati a colori, è disponi-bile da fine ottobre. Una propo-sta elegante e di qualità per fe-steggiare il Natale nel segno dellamigliore tradizione.

Prodotte nel nord Europa da più di duecento anni, lebirre di Natale sono ormai diventate una tradizionediffusa anche in Italia e in America. Si tratta di birrespeciali, quasi sempre a elevata gradazione, adattealle rigide temperature invernali e alle tradizionali “ab-buffate” che tanto ci seducono durante le magiche fe-

stività natalizie! Queste birre sono abitualmentecaratterizzate da una spiccata aromatizzazioneottenuta con l’impiego dei migliori malti e l’ag-giunta di speciali spezie che arricchiscono il gu-

sto con note di frutta ed evidenti sentori dolci.Comunque sia, queste birre rientrano nella vasta

categoria delle etichette stagionali, a tiratura limi-tata e sono da considerarsi birre d’annata a tuttigli effetti, dal momento che difficilmente si ripre-sentano al consumatore perfettamente uguali aquelle dell’anno precedente.

BIRRA DI NATALEun’antica tradizione

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[salotto in cucina]

In questo nuovo spazio - ‘Salotto inCucina’ - non troverete chef stellaticon le loro prestigiose ricette, bensìpersonaggi esperti in tutt’altri cam-pi di attività. Incontreremo, mesedopo mese, attori, scrittori, sportivi,designer e altri artisti - noti e menonoti - per scoprire quali sono i loro“gusti”, di cosa amano conversarea tavola, se adorano cucinare equal è il piatto più apprezzato dagliamici, o se amano semplicemente‘mangiare’. Ha inaugurato il nostronuovo salotto il carismatico Prof.Philippe Daverio.Prof Daverio, per le ‘Donne delVino’ è «l’Uomo dell’Anno».Qual è stata la motivazione?Semplice, da sempre mi occupo delpaesaggio e sono un grande difen-sore del paesaggio rurale. Sono con-tento di questo riconoscimento.Cosa intendeva con quella bat-tuta sui ‘12 bicchieri in tavola’?Che si stava benissimo anche conil solo bicchiere di una volta, adesempio. Basta esagerazioni in ta-vola. È vero o no che oggi ci sonoper il vino rosso bicchieri così gran-di che sembra ci manchi solo il pe-sce rosso? I francesi hanno bevutoper secoli i loro meravigliosi Borde-aux in piccoli bicchieri con il gamboe l’orlo dorato. Adesso c’è la maniache bisogna sentire nel vino tutti isuoi sapori. Ma perché? Chi l’hadetto?Bere è un rito, soprattutto be-re in compagnia.Sì, certo, però non è necessario fa-re finta di essere tutti esperti dienologia.

QUANDOL’ARTESIEDE A TAVOLAA cura di Monica Rota

»

«È vero o no che oggi ci sonoper il vino rossobicchieri cosìgrandi chesembra ci manchi solo il pesce rosso?

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[salotto in cucina]

Come si mangia, oggi, in Italia?Un secolo fa mangiavano in pochi,ma bene. Oggi mangiano in tanti,ma pochi mangiano bene. In casaè la mamma che insegna a ‘man-giare’: i ragazzi un po’ ribelli quan-do escono passano dal macche-rone all’hamburger e, rientrandoa casa, tornano al maccherone.Poi ricordiamoci che l’Italia espri-me nel mangiare la sua percezio-ne del ‘buon gusto’.Cibo e Arte: com’è cambiatoquesto rapporto?Una volta era diverso perché il ci-bo era necessario, anche il vinoera un alimento perché consenti-va alle persone povere di assume-re rapidamente calorie. Oggi il ci-bo può definirsi un percorso cul-turale. Una volta eravamo un Pae-se povero ma bello, oggi siamomeno poveri e meno belli. Perquanto riguarda la tavola siamo ilPaese ‘più buono’ anche se nonsiamo più il Paese più bello almondo.

Ricordo un bellissimo program-ma tv dove parlava di Arte atavola con alcuni amici, pitto-ri, artisti, critici d’arte…Il programma si chiamava ‘Nottur-no’. Ha ragione, era molto bello, ve-niva registrato in case di Milano edella Maremma: si parlava d’Artema anche del piacere di stare a ta-vola e dell’estetica della tavola. Sicreava un calore, un’atmosfera par-ticolare fra tutti i commensali.Non la farà più?No, perché alla RAI non piaceva.C’era un Direttore… diciamo unpo’ troppo ‘pop’. Trovava questaroba snobistica perché l’avevamogirata in case particolari, pensi aquella - molto simpatica - fatta sultetto della Villa Malaparte. Sa, laRAI è una ditta ‘strana’.I nostri politici di diversi colorisi siedono insieme a tavola?L’Italia è un Paese strano. In Inghil-terra è quasi impossibile vedere apranzo un conservatore con un la-bourista così come in Francia un

gollista con un socialista. Qui è nor-male che destra e sinistra pranzinoinsieme. Il tutto deriva dalla nostratradizione papalina: allora i cardi-nali si battevano fra di loro pereleggere Papa, ma una volta elettotutti a mangiare insieme!C’è un uomo politico con ilquale mangerebbe volentieriinsieme?Sì, con il Presidente Giorgio Napoli-tano, perché ha gusto e soprattuttostile. È nato con una certa classe.In una trasmissione tv dove siparlava di cibo e di politica Leidisse che «solo l’Europa ci po-trà salvare anche grazie allasua ‘tavola’».Sì, certo, io sono un filo-europeistaconvinto, un difensore delle nostreradici. L’Europa è la prima gastro-nomia del mondo. Io voglio che sitorni allo spirito dell’Europa di Ade-nauer e di Schuman, voglio che le‘pommes frit’ dialoghino con lo‘steak au poivre’ e questo con gli‘spaghetti ca pummarola’, perchéin questo campo siamo assoluta-mente imbattibili.Il prossimo 11 dicembre con-cluderemo le nostre “Riflessio-ni sul futuro” con l’incontro“Expo 2015: il mondo a tavo-la”. Si parlerà delle tavole delmondo, dei diversi costumi,delle diverse abitudini, soprat-tutto dei cibi tanto diversi daPaese a Paese. Ci confermache ci sarà?Sì, con grande piacere. Non man-cherò. Grazie, Professor Daverio.

A sinistra in alto: Philippe Daverio con Elena Martusciello Presidente dell’Associazione delle Donne del Vino; sotto: il Professore con MarcoToffolin titolare della Locanda da Lino a Solighetto

19novembre 2014

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[success stories]

novembre 2014

l gruppo vanta una posizione competitiva mon-diale forte e bilanciata sia geograficamenteche nelle diverse aree di business, grazie aisuoi marchi Costan, Bonnet Névé, George Bar-ker, Eurocryor, Misa e Iarp. Con headquarter

a Milano, Epta opera con un organico di 4.000 dipen-denti, una capacità produttiva annua di 100mila unitàed un fatturato di circa 650 milioni di euro. Una realtàdall’identità italiana, dotata di strategici presidi com-

merciali in 35 Paesi e 11 unità produttive di cui: 4 inItalia (a Limana, Solesino, Casale Monferrato e Po-mezia), 3 in Francia e 1 nel Regno Unito, in Argentina,in Turchia, in Cina e in Thailandia. Una capacità com-petitiva che abbraccia tutto il mercato del Freddo eguarda con interesse ai Paesi Emergenti, in cui Eptaè già ben radicata. Abbiamo incontrato il Dott. LucaBallerio, Direttore Sistemi Informativi, per conoscerepiù da vicino questa “eccellenza italiana nel mondo”.

Intervista a cura di Alessandro Trani

I

EPTAIL REGNO DEL FREDDO

ECCELLENZE ITALIANE NEL MONDO

[EPTA È UN GRUPPO MULTINAZIONALE SPECIA-

LIZZATO NELLA LA PRODUZIONE E VENDITA

DI SISTEMI PER LA REFRIGERAZIONE COMMER-

CIALE E OFFRE UNA GRANDE VARIETÀ DI SO-

LUZIONI PER LA CONSERVAZIONE E L’ESPOSI-

ZIONE DI PRODOTTI FRESCHI E SURGELATI.

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21novembre 2014

[success stories]

Dott. Ballerio, come nasce questa bella storiaitaliana?È la storia di un successo partito dall’Italia nel 1986con il marchio Costan e sviluppato grazie ad unapolitica di espansione basata sull’acquisizione diimportanti brand esteri e sui continui investimentiin ricerca e sviluppo, puntando su soluzioniinnovative e sempre più efficienti, per acce-lerare la crescita nei mercati emergenti econsolidare il business in quelli maturi. Negliultimi anni, Epta ha infatti rafforzato la pro-pria presenza in Sud America, oltre che inMedio Oriente, Arabia Saudita, Europa SudOrientale e Asia Occidentale. Infine, il Gruppo si èesteso ulteriormente negli ultimi due anni grazie al-l’unione, nel 2013 con l’italiana Iarp e, nel luglioscorso, con l’inglese Cold Service Group Limited.Quali sono i prodotti di punta dell’Azienda?Core business del Gruppo è la produzione e com-mercializzazione di sistemi completi per la refrige-razione commerciale, realizzati grazie all’integrazionedi specifiche linee di prodotto proposte dai nostribrand. Dai banchi tradizionali a temperatura positivae negativa, ai banchi a gruppo incorporato, dalle cel-le frigorifere alle centrali di media e grande potenza.Due nuove soluzioni, presentate ad Euroshop 2014,sono “GranVista”, eccellenza della tecnologia REVUP (un banco frigorifero verticale inedito, comple-tamente reingegnerizzato, efficiente e multisenso-riale) e il primo temporary shop refrigerato (uno spa-zio espositivo mobile e completo di banchi frigoriferi,nato dalla collaborazione tra l’Innovation Center diEpta e il Politecnico di Milano).

Qual è il segreto del successo del Gruppo Epta,soprattutto in tempi non facili per le nostremultinazionali?La nostra “formula” per il successo è racchiusa in:innovazione, sostenibilità, e soluzioni tailor-made. Inprimo luogo, l’innovazione tecnologica è una carat-

teristica peculiare dei prodotti del Gruppo Ep-ta e garanzia di importanti traguardi raggiuntinella salvaguardia delle risorse energetichee nella riduzione dell’impatto ambientale.Inoltre, Epta eccelle anche nella personaliz-zazione dell’offerta, coniugando merchandi-sing e sistemi per la refrigerazione di nuova

generazione. Le competenze specialistiche di ognibrand consentono di proporre sistemi ideali per ogniambito applicativo, dai Discount, agli Ipermercati, ainegozi di prossimità fino al settore Horeca.I Sistemi informativi sono centralizzati?Sì. A partire dal 2000, a seguito delle acquisizioni direaltà diverse tra loro, si è resa necessaria l’unificazionedei sistemi e la centralizzazione delle funzioni aziendali.Il driver fondamentale è stato la ricerca di una soluzionein linea con l’obiettivo del Gruppo, che era quello dirazionalizzare e creare un modello ben strutturato masemplice e lineare, facilmente replicabile ed espandi-bile. Cercando soluzioni tecnologiche consolidate, ab-biamo identificato e acquisito il sistema ERP che megliorispondesse alle nostre esigenze, che ha semplificatodi molto i processi e il mondo applicativo. Quanto è importante per la vostra realtà la con-tinuità del servizio?È di vitale importanza. Poiché i nostri prodotti devonodare un servizio continuativo abbiamo dovuto fron-

A sinistra: Luca Ballerio; sotto: GranVista di Costan,protagonista incontrastato del reparto freschi delnuovo punto vendita Oasi a Giulianova (TE)

www.24orenews. i t

GALLERY

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22 novembre 2014

[success stories]

teggiare un problema di continuità di servizio nel ter-ritorio europeo ma anche world-wide. Continuità pernoi significa dare 24 ore di servizio effettivo in ogninostra sede, che si trovi a Roma, in Cina, in Argentinao in altra parte del mondo. Quindi ci siamo dovutidotare di adeguate tecnologie e procedure automa-tizzate, affrontando problematiche che impattavanole logiche di back-up/restore, di lancio delle classicheapplicazioni batch sui sistemi… non ultimo il temadel Disaster Recovery… Nel 2005 siamo passati daivecchi sistemi Digital ai sistemi IBM: attraverso unpercorso di affinamento progressivo nel 2011 ab-biamo completato l’allestimento del sito di DR, concapacità di calcolo ridotta rispetto a quella della sedecentrale, ma capace di erogare tutti i servizi vitali.Con quali partner avete affrontato il DR, e dovesi trova il sito?La sede iniziale è stata Limana, con logica di aggior-namento asincrono (ogni 24h). Oggi la logica asin-crona non è più in linea con le esigenze del moni-toraggio dei punti vendita, le interazioni con gli spe-dizionieri e il controllo di certi processi industriali intempo reale. Abbiamo iniziato, con il nostro partnertecnologico IAN, una revisione massiccia della logicadel DR mettendo in discussione per prima la locationdi DR, soprattutto per un discorso di costi (di tra-smissione dati e spostamento del personale). Ab-biamo quindi optato per il sito di Casale Monferrato(Iarp) che, per caratteristiche e posizione geografica,

consente più veloci tempi di ripristino del servizio.IAN, ‘system integrator’ e nostro partner tecnologicostrategico, ci affianca da diversi anni, conosce benela nostra realtà ed è molto efficiente nel proporci ri-sposte adeguate ad ogni nostra esigenza. È la poli-tica che seguiamo anche con altri partner.L’argomento della refrigerazione è strettamen-te legato alle tematiche di Expo 2015, soprat-tutto in termini di Cultura dell’Alimentazione.Expo 2015 rappresenta per voi una opportunitàinteressante?Certo, Epta infatti partecipa all’interno di ANIMA al Pro-getto di Confindustria nel Padiglione Italia. Expo2015è un’importante occasione per presentare i nostri nuoviprogetti e soluzioni, che si allineano perfettamentecon il tema “Feed the planet. Energy for life”, fil rougedell’Esposizione Universale. I nostri obiettivi principalisono, infatti, la garanzia dei più elevati standard di con-servazione degli alimenti, il continuo miglioramentodell’efficienza energetica, assicurando nel contempouna shopping experience più piacevole per il consu-matore e proficua per il retailer. Un primo esempio èlo “Shop in Shop”, a cui ho già brevemente accennatoprima, lanciato in occasione della Milano Design Week2014. È il primo “temporary store del freddo”, realizzatoin collaborazione con il Politecnico di Milano, idealeper organizzare show cooking, vendite occasionali le-gate ai territori o per specifiche ricorrenze all’internodi centri, ristoranti, nelle piazze, ovunque si voglia.

A sinistra: AdrianWestrup (Coldservice),Alan Betts (Epta),Stephanie Durbin-Wood(Cooperative Group) e il presentatoredell’evento

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www.bijouxdessert.com

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[pi l lole di bon ton]

MASSA MARTANA San Pietro Sopra le Acque è un conventosecentesco con affreschi restaurati, oggidestinato a residenza d’epoca per visita-tori che vogliano godere della serena bel-lezza del paesaggio martano. La partico-larità della zona in cui sorge il borgo diMassa Martana (Perugia) è la ricchezzadi boschi, formati da macchia mediterra-nea. Seriamente danneggiata dal terre-moto del 1997, in una decina d’anni lacittadina ha chiuso quel drammatico ca-pitolo e recuperato tutto quello che servivaper ridare dignità all’antico borgo di origi-ne romana, nato come stazione di sostasulla Via Flaminia. La presenza romana ètestimoniata tra l’altro dal Ponte Fonnaia,del III secolo a.C. Nei pressi del paese èvisitabile uno stupendo sistema catacom-bale del III-V secolo d.C. Dal I al V secolod.C. Massa Martana ospitò vari santi, daS. Felice, a Fidenzio a Terenzio, a Faustino,santa Illuminata. Fu devastata durante leguerre gotico-bizantine subendo la stessasorte della vicina Carsulae, ma, passatasotto il dominio di Spoleto, trovò nuova vi-ta. Degni di nota le mura castellane e poiil pittoresco borgo fortificato Villa San Fau-stino, ove è ubicata la Chiesa omonimadi origini romane e i numerosi castelli echiese disseminati nei paraggi.

THE “NUDE TABLE”Benvenuti nella mia nuova rubrica

in questa rivista molto accattivante

a partire dal titolo “Italia da

Gustare”. Faremo insieme un

viaggio tra i mille incantevoli luoghi

di cui è ricco il nostro Paese, vi

illustrerò simpatiche ‘mise en

place’ e pillole di bon ton per

rendere unica e speciale qualsiasi

occasione. Oggi vi presento con

naturalezza l’allestimento di una

tavola stile “Nude Table”. Ci

troviamo tra le verdi colline umbre,

presso la Residenza d’epoca San

Pietro Sopra le Acque di Massa

Martana, dove possiamo

apprezzare in un trionfo di verde, la

nostra raffinata tavola, pronta ad

accogliere gli ospiti. In questa

occasione, uscendo dagli schemi,

cioè senza il solito tovagliato, ho

potuto mettere in risalto i pochi ma

essenziali e ricchi componenti

della tavola. Al centro, in omaggio

all’autunno, prodotti della terra

melanzane, cavolfiori, uva nera ed

immancabile il candelabro

d’argento che dona un tocco di

eleganza e raffinatezza, come

anche i cristalli colorati che

giocano con la cromia

dell’ambiente. Una tavola va creata

con semplicità, anche nella sua

composizione, il voler inserire un

vassoio con tali primizie, darà

modo ai presenti di poter

commentare la mise en place, che

in questo caso ‘sposa’ fedelmente

l’autunno. Questi e altri particolari

accorgimenti e piccoli segreti vi

proporrò ogni volta nelle mie

creazioni, sempre uniche e diverse.

Non vi resta che seguirmi, e

rimarrete piacevolmente stupiti.Via Flaminia

a Massa Martana,la Catacomba di

Villa San Faustinoe Ponte Fonnaia

Alessandra Matteucci

Wedding Planner

Event Creator

www.alessandramatteucci.com

[email protected]

www.24orenews. i t

GALLERY

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25novembre 2014

[pi l lole di bon ton]

Da sempre considerata il vero focolare del-la famiglia, la tavola è stata in ogni epocail punto d’incontro più importante dellacollettività e del vivere in comune. Quantosi è parlato, discusso, gioito e persino tra-mato attorno ad essa! La tavola era (ed è)il luogo dove festeggiare avvenimenti e vit-torie, discutere di affari, suggellare accordi,dove si appianavano controversie e nasce-vano nuovi amori, ma anche dove si sonointessute congiure e consumate tragedie.Condividere il cibo è un rito di socializza-zione, di aggregazione, un modo unico difesteggiare gli avvenimenti importanti.Nessuno, anche quelli che vengono definiti“indifferenti” al cibo (che considerano ilmangiare solo un rifornimento di calorie),sono totalmente distaccati o emotivamen-te non coinvolti dai rituali del convivio. Tut-tavia non tutto quello che viene portato atavola è gradito allo stesso modo.

L’ARTE DI APPARECCHIAREL’arte di apparecchiare è sempre sta-ta fondamentale, fin dall’antichità.Agli albori della storia la tavola era co-stituita o da una semplice pietra senon dalla nuda terra e gli “arredi” era-no conchiglie, gusci, legni sagomatio rozzi strumenti in selce ed ossidia-na. Nel corso del tempo furono creatiutensili di varie forme, per adeguarlial gusto e alle abitudini dei gruppi so-

ciali che andavano for-mandosi, alle tradizio-ni ed ai cibi che veni-vano preparati. Nel-l’epoca della Roma im-periale le tavole veni-vano agghindate contovaglie colorate, sucui si adagiavano inbella mostra piatti la-

vorati in oro, argento e pietre prezio-se. Nel Medioevo oltre al colore avevanotevole importanza anche la formadei cibi. Erano amati quelli che ripro-ducevano linee realmente esistenti erassicuranti, come per esempio tortee pasticci modellati a forma di anello,ferro di cavallo o lettera dell’alfabeto.Nel periodo rinascimentale la pre-sentazione dei cibi fu ulteriormenteimpreziosita con l’inserimento di sto-viglieria realizzata con materiali in ve-tro o maiolica. A volte il convivio veni-va arricchito persino con la creazionedi macchine e strumenti inizialmentepensati per le scene teatrali (vengonocitate alcune realizzazioni addiritturadi ‘Leonardo’). Infatti, succedeva chedurante i banchetti scenografie a te-ma apparivano e scomparivano dalpavimento, con lo scopo di stupire iconvitati ed esaltare il prestigio delpadrone di casa.

A tavola perdonerei chiunque.Anche i miei parenti

Oscar Wilde

«»

AlessandraMatteucci durante

l’allestimento di una tavola

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[st i le naturale]

novembre 2014

Bardolino, felice borgo sulla spondaorientale del lago di Garda, sorge unapiccola oasi di benessere, l’Hotel CæsiusThermæ & SPA Resort. Grazie a una

struttura magnificamente armonizzata con il verdepaesaggio in cui s’immerge, dallo stile mediterraneo,caldo e luminoso, Caesius è in grado di offrire ospi-talità raffinata e discreta in un’atmosfera di estremorelax. È il luogo ideale per ritornare in armonia conse stessi e con il mondo, con la natura e le stagioni,grazie ad un’ampia gamma di servizi di comprovataefficacia, alla cordialità e all’eccellente competenzadel personale del Caesius Beauty Center, unito aduno dei centri Ayurvedici tra i più completi d’Italia,diretto dal Dr. Silvano Pomari. E per un benesseretotale, dopo un piacevole relax nelle meravigliose pi-scine del Resort, il gusto della buona cucina genuinanel ristorante interno si lega al piacere della salute.

La “Penta-dieta” della dott.ssa Evelina FlachiNovità 2014, presso l’Hotel Caesius Thermae & SPAResort - in esclusiva per il Veneto - è possibile seguirela famosa “Penta-dieta Flachi”, il regime alimentarecombinato con metodologie e trattamenti esteticimirati, messo a punto dalla nota nutrizionista dott.ssaEvelina Flachi e che grazie alla sinergia con l’acquatermale Ceasius, diventa “Penta-Dietox”. Altamentedetossinante ed alcalinizzante, la penta dieta non èsolo una dieta alimentare, ma è una vera metodo-logia che mira a ridurre sovrappeso, ritenzione idricae cellulite andando ad agire in base alla morfologia,la costituzione ed i punti critici di ogni singola per-sona. Basato sul concetto che per stare bene occorremantenere il delicato equilibrio tra i 5 nutrienti utilial nostro organismo, il metodo della dott.ssa Flachivuole perseguire tre obiettivi:

1 Detossinare

2 Favorire le funzioni depurative e metaboliche

3 Stimolare la perdita di peso

La Penta-dieta… punta sul 5! Attingendo dall’azionefunzionale dei cibi per riequilibrare l’organismo che

Hotel Caesius Thermae & SPA ResortUna perla di benessere sul lago di Garda

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GALLERY

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27novembre 2014

[scuola & salute]

nel tempo cambia le proprie necessità energetiche,biologiche, e psicofisiche, il metodo Flachi prevede:

5 pasti (3 principali e 2 spuntini).5 nutrienti (proteine, zuccheri, grassi vegetali, vi-tamine/minerali, fibre)il concetto delle “5 P” (Primi, Pane, Polenta, Pizza,Patate da non assumere mai insieme nello stessopasto)

Il metodo Dietox Flachi può avere una durata di 3 –5 – 7 giorni e prevede durante la giornata l’assun-zione di almeno 8 – 10 bicchieri di acqua oligomine-rale Caesius (anche sotto forma di bevande e tisaneappositamente preparate con estratti fitoterapici).L’acqua oligominerale Caesius è infatti nota per lesue importanti proprietà sull’organismo. Presa perbocca è utile per stimolare i processi digestivi, favorirela depurazione dei reni e del fegato, regolare il me-tabolismo basale e del glucosio e favorire l’elimina-zione degli acidi urici. È inoltre possibile effettuaredei bagni in acqua termale particolarmente utili percontrastare la ritenzione dei liquidi, la cellulite ed ilsovrappeso. Un’alimentazione leggera ma gustosa,con corrette combinazioni alimentari e particolari cibialcalinizzanti, sono alla base dei diversi menù della

Penta-dieta, elaborati e studiati per garantire che ser-viranno a disintossicare l’organismo e favorire il suc-cessivo dimagrimento, senza lo stress di una dietapunitiva e restrittiva, sempre supportati e guidati daimedici e dallo staff del Centro Termale & AyurvedicoCaesius. Il metodo della dott.ssa Flachi può essereinoltre personalizzato anche per ospiti vegetariani,vegani e celiaci. Un clima particolarmente favorevole,un ambiente rigenerante ed una struttura con centroTermale, Ayurvedico e Benessere all’avanguardia, haportato la dott.ssa Flachi a scegliere il Lago di Gardae l’ Hotel Caesius Thermae & SPA Resort di Bardolinocome sede per l’applicazione dei suoi metodi.

Per chi non soggiornain hotel, è possibileeffettuare i trattamentiDetossinante - Anticel-lulite e Detossinante -Snellente e tutte le al-tre metodologie dellaPenta-dieta, presso ilCentro Beauty Termaleed Ayurvedico Caesiusdi Bardolino.

In apertura: un’immaginesuggestiva dell’Hotel;

sopra: lo Staff medico nellacucina; la sauna finlandese

e la piscina termale con idromassaggio;

Antonella Clerici ospitedell’Hotel con EvelinaFlachi; dolci a tavola

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29novembre 2014

Rete Irene, un network di impreselombarde specializzato nella ri-qualificazione energetica, ha con-dotto sul tema una ricercaintervistando circa un migliaio dicittadini milanesi tra i 24 e i 65anni. Ebbene, il 71% degli intervi-stati non sa a che classe di effi-cienza energetica appartienel’abitazione dove vive. Alla do-manda “Cosa si intende per edifi-cio in classe A?” solo il 37% dellepersone dimostra di esserne a co-noscenza. Il 26% risponde sbriga-tivamente che la classe A sta aindicare quanto è nuova la casa eil 18% sostiene che fa riferimentoa un ipotetico grado tecnologicodell’abitazione. Quattro intervistatisu dieci sono consapevoli che unintervento complessivo risulta es-

sere più efficace rispetto a tantipiccoli interventi, anche se (forseper timore dei costi) ad essere piùgettonati sono le sostituzioni degliinfissi (61%) e l’isolamento deimuri esterni (67%). Più di un mila-nese su due (54%) non conoscequanto spende mediamente ognianno per il riscaldamento di casasua anche se talvolta sa perfetta-mente quanto spende per la casain montagna o per il riscalda-mento del monolocale dato in af-fitto. Il tutto a fronte di un 19% diintervistati che dice subito di sì eun 27% che risponde con un vago“più o meno”. Numerosi anche co-loro che non si sono posti il pro-blema di come risparmiare sullabolletta del gas: uno su quattro(23%) non conosce quali siano

queste alternative. Tra i sistemiproposti, la pompa di calore è co-munque quella più pensata (38%),seguita dalla stufa a pellet (32%)mentre un quinto degli intervistati(21%) sarebbe ben felice di utiliz-zare un romantico caminetto(anche se ormai a Milano ne èproibita l’installazione). Ma i mila-nesi sembrano anche essere sem-pre più freddolosi: solo in unacasa su quattro il termostato è po-sizionato sotto i 20° C mentre latemperatura media si aggira at-torno ai 22°C. In una casa su 10(90%) non è mai inferiore i 25° C.Il problema dell’efficienza energe-tica degli edifici è quindi uno deglielementi chiave di quello piùampio e cruciale del risparmioenergetico e del rispetto dell’am-biente. Un manifesto europeo con-tro gli sprechi negli edifici e afavore della riqualificazione ener-getica è stato lanciato da Reno-vate Europe, iniziativa europeache mira a sensibilizzare istituzionie cittadini dei 28 Paesi membri suitemi dell’efficienza energetica. Sitratta di una campagna promossada 31 sostenitori, che riunisconoassociazioni non governative, entilocali, gruppi di esperti e il settoreterziario. A rappresentare l’Italia èappunto Rete Irene.

DI CHE “CLASSE” SEI?A cura di Max Caramani

[eco&sostenibi le]

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30 novembre 2014

PROFUMO DI SPEZIE

Il modello da seguire per molti Paesi in via disviluppo (e non solo per loro) è quello deiCluster di Expo Milano 2015. La firma delcontratto fra Expo e Sultanato del Brunei,certamente Stato florido e in crescitaeconomica, ne è la prova. Il Sultanato avrà unospazio espositivo importante di 375mq su duepiani nel padiglione dedicato alle Spezie.Mostre ed eventi animeranno gli spazi comuniche il Brunei condividerà con le isole Vanuatu,Tanzania e Afghanistan, che hanno giàconfermato la propria partecipazione.

ILLY, INNO AL CAFFèL’Azienda triestina, partnerufficiale di EXPO Milano 2015, stapreparando un grande allestimentoper il cluster del caffè, portando inquesto progetto le conoscenze,l’esperienza e le relazioni maturatein oltre ottant’anni di storia. Cisaranno 39 Paesi produttori e 147Paesi consumatori perché il caffèè un simbolo universale diitalianità e esotismo, è il raccontodel nostro stile di vivere. Laricerca dell’eccellenza, lapassione, l’innovazione el’orientamento allo svilupposostenibile di illy sono i motori dell’iniziativa.

ARRIVA LO ‘SCOOTER SHARING’Dopo lo straordinario successo del ‘Bike Sharing’ edel ‘Car Sharing’, Milano prepara un bando per darea diverse aziende del mondo degli scooter la possi-bilità di fornire almeno 1000 motorini entro l’aperturadi Expo 2015. Il capoluogo lombardo si deve prepa-rare ad accogliere oltre 20 milioni di persone per isei mesi dell’Esposizione Univarsale di Milano e lamobilità è una priorità nelle preoccupazioni di tuttele istituzioni cittadine. Questo progetto dello ‘scootersharing’ sarà sicuramente d’aiuto per agevolare lospostamento dei visitatori italiani e stranieri.

SCONTO BIGLIETTI PER LE SCUOLEUn prezzo agevolato, di 10 euro (il bigliettoordinario costa 32 euro) per le scolarescheche nel corso del semestre si incontrerannonei padiglioni milanesi di Expo 2015. Sonodue milioni gli studenti italiani e stranieriattesi, da scuole di ogni ordine e grado. Aloro sono dedicati percorsi didattici di edu-cazione alimentare e soluzioni di visita adhoc, con itinerari e la possibilità di acqui-stare pacchetti che prevedono ingresso,transfer, pasto e albergo.Info su: www.progettoscuola.expo2015.org

[EXPO che verrà]

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2524oreNews

MILANO SI RACCONTA

er due giorni,dal 3 al 4 otto-bre, Milano haospitato un’in-

teressante mostra sullastoria di Vaillant, brandleader nel settore del ri-scaldamento e del con-dizionamento domesti-co, che quest’anno ce-lebra 140 anni di attivi-tà. In occasione dell’im-portante ricorrenza ilgruppo tedesco ha datovita all’evento itinerante‘Nel tempo. Retrospet-tive e visioni future’ chesta toccando importanticittà nel mondo. Dopole tappe in Germania,

Regno Unito, Francia,Romania, Russia e Ci-na, il leprotto di Vaillantha fatto finalmente tap-pa in Italia, a PalazzoGiureconsulti di Milano.La mostra è un’affasci-nante viaggio che riper-corre la storia del-l’azienda attraverso sug-gestivi scatti e immaginipubblicitarie d’epoca:dalla fondazione a operadi Johann Vaillant nel1874 alla nascita dellaprima caldaia per il ri-scaldamento domesticonel 1924, ai prodottidelle più recenti gene-razioni fino ai nostri

giorni e ai progetti futu-ri, all’insegna sempredell’innovazione respon-sabile. Non solo, nellestazioni multimedialidel Future Studio, pre-disposte per l’occasione,il visitatore aveva lapossibilità di creare lapropria “visione del fu-turo”, in uno stimolantelaboratorio interattivosugli scenari di domani.Da 140 anni Vaillantascolta i bisogni della

gente cercando di asse-condarli nel miglior mo-do possibile: non ha maismesso di crescere, dipensare, di creare desti-nando sempre di più gliinvestimenti nella pro-duzione di energie rin-novabili. Perché Vail-lant da sempre rispettala Natura… e ‘sa guar-dare lontano’.

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“NEL TEMPO” DI VAILLANT

Per saperne di più:www.140yearsvaillant.com

A cura di MONICA ROTA

140 anni di innovazione

A sinistra: Gherardo Magri CEO di Vaillant; sopra: la fabbrica nel 1874; a destra la pubblicità del primo scaldabagno brevettato

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arola d’ordine: “Non mancare”. Clas-se, Eleganza, Stile, Divertimento e…(perchè no?) un tocco di Glamour:quando Meritalia ti invita ad una se-rata nel suo straordinario showroomdi via Durini 23, nel cuore di Mila-no, di sicuro sarà un evento esclu-

sivo a cui non vorrai mancare. Non più tardi di qual-che settimana fa, l’elegante spazio ha accolto nume-rosi ospiti eccellenti alla serata organizzata in col-laborazione con ‘Interni’, il prestigioso magazine in-ternazionale di Design e Architettura d’interni diMondadori. Lo scenografico spazio espositivo pro-gettato da Mario Bellini - pluripremiato Architettoe Designer di fama internazionale - ha fatto da sfondoa un susseguirsi di architetti, designer, giornalisti eospiti d’eccezione che hanno animato l’happeningtra cultura e divertimento. Ha “rotto il ghiaccio” ildirettore di Interni, Gilda Bojardi, dando il benvenutoagli ospiti e svelando come è nata l’iniziativa in col-laborazione con Meritalia. Dopo alcuni minuti la pa-rola è passata a Bellini che non ha esitato a ripre-

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MERITALIAE INTERNIA cura di ALESSANDRO TRANI

INSIEME PER ‘GUARDAREAL FUTURO’

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Per certi versi pare quasi che Marcel Proust siastato precursore della filosofia sposata daMeritalia 27 anni fa. Un credo che ha permessoall’azienda tra i leader del settore di crescere inun contesto di Innovazione, Ricerca e Originalità,tra sperimentazioni formali e proposteanticonvenzionali. Nuovi occhi per un designnuovo fatto di caratteri eclettici, colore e gustoper l’osare. Tutti tratti fondamentali che hannomarcato la storia del design firmato Meritalia eche hanno reso i suoi prodotti icone dallo stileunico e riconoscibile.

MERITALIA: 27 ANNI DI ECCELLENZATradizione Innovazione Futuro

sentare i due veri protagonisti della serata: ‘Opera’e ‘Freud’, rispettivamente tavolo e divano da lui di-segnati per Meritalia. Due pezzi di design, dallo stileraffinato ed elegante, destinati a lasciare una tracciasignificativa nel mondo dell’arredamento e due mo-tivi di orgoglio in più per l’azienda produttrice. Ilprimo, Opera, più che un tavolo una vera e propria“opera” di ebanisteria realizzata attraverso un giocodi 24 parti e 40 incastri. Un’incredibile struttura inlegno massello che si intreccia sotto il piano cristalloe che conferisce al tavolo una doppia vita, sopra esotto il piano. Il secondo, Freud, è un divano elegantee versatile, dalla struttura importante, quasi rigorosa.All’occorrenza però si trasforma. Con un tocco per-mette di avere una seduta rilassata e confortevole.Il segreto? Un meccanismo semplice che offre conpraticità infinite possibilità di seduta. Non potevamancare l’intervento di Francesca Meroni, respon-sabile della comunicazione di Meritalia, che conl’usuale energia ha presentato l’allestimento delloshowroom appositamente studiato per la serata. Hapoi sottolineato il lavoro svolto da Meritalia dalleorigini ad oggi, evidenziando le caratteristiche del-l’azienda e i principali punti di forza nello svilupposia della divisione retail che della divisione contract.Un vero e proprio percorso-mostra, quello dell’altrasera, che ha permesso agli invitati di ripercorrere i27 anni di successo di una tra le aziende leader nelpanorama del design italiano. Un evento molto ap-prezzato e ben riuscito che ha dimostrato, ancorauna volta, la voglia di fare e la sinergica ‘visione delfuturo’ di due brand d’élite del nostro tempo.

Nella pagina a fianco in basso: Gilda Bojardi, Francesca eVanna Meroni con Lucia Valerio; in alto: Dario Bordet conMarta Marzotto; In questa pagina in senso orario: VannaMeroni con Marco e Ita Klinger; Marta Marzotto; Mario Belliniparla delle sue idee e di come sono state sviluppate

«L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi,ma nell’avere nuovi occhi»

MILANO SI RACCONTA

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MILANO SI RACCONTA

roseguono con successo gliincontri di questa secondaedizione di “Riflessioni sulfuturo – Scienza per unavita migliore”, organizzata

da Milano 24orenews in partnershipcon il Gruppo Bayer in Italia, in col-laborazione con l’Accademia di Bre-ra e le università Bicocca, Statale,e Politecnico e con i patrocini dellaProvincia e del Comune di Milano.A tutti loro la nostra sentita grati-tudine per il supporto e la preziosacollaborazione. Come sempre i veriprotagonisti degli incontri sono igiovani, in questo caso gli studentidel quinto anno del Liceo GaetanaAgnesi di Milano, che hanno dibat-tuto sui temi della Cultura (Acca-

demia di Brera, 23 settembre) e del-la Comunicazione (Palazzo Isimbar-di, 20 ottobre) con prestigiosi par-terre di relatori, conquistando gran-de interesse del pubblico in sala.Ringraziamo tutti i relatori per i bril-lanti interventi e la grande disponi-bilità dimostrata, tutte le realtà checredono in questa nostra iniziativae i media partner. Il ciclo di incontriproseguirà mercoledì 26 novembrecon “La Ricerca: saremo più Sanie più Belli?” - ove si parlerà di Stilidi Vita, Bellezza, Salute e Benessere- per concludersi, giovedì 11 dicem-bre, con “Expo 2015: il Mondo aTavola”, dedicato all’avvenimentointernazionale più importante delprossimo anno.

RIFLESSIONI SUL FUTURO

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“DI CULTURA SI VIVE?!”“COMUNICARE: IERI, OGGI, DOMANI”

Info, Cartella Stampa e foto su: www.milanoincontra.it/press/download

Dall’alto: Palazzo Isimbardi; FrancescaPisani, Flavio Biondi (IGPdecaux),Valentina De Poli (Disney), Tommaso Valle(McDonald’s) e Elena Palieri (blogger);studentesse del liceo Gaetana Agnesi

Sopra: l’Accademia di Belle Arti diBrera; Francesca Pisani introduce il

tema della Cultura; studentesse delLiceo Gaetana Agnesi di Milano Ev

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LUXURY & LUXURY

ange Rover propone da sempre mo-delli 4x4 adatti ad ogni tipo di ter-reno, ma con la Evoque ha esploratoe proposto un nuovo concetto di au-to... il fuoristrada adatto alla città.Dimensioni compatte, un design ac-cattivante ed una trazione che non

fa rimpiangere i modelli più blasonati della casa.Evoque non è solo un’automobile, è un concetto nuo-vo di mobilità 4x4, adatto nelle vie del centro fashiondi Milano, ma adatta sulla neve come anche sullosterrato, circondati da comfort e tanta tecnologia.L’Evoque ha conquistato, ad oggi, ben 161 ricono-scimenti internazionali e con i suoi 340.000 clientiin tutto il mondo, è diventata il fast-seller Land Ro-ver di tutti i tempi. Oggi vi presento l’ultima evolu-zione di questo modello di successo, la Evoque SW1Special Edition, prima di una serie “Ispirata alla

Gran Bretagna”, che ha debuttato al Salone dell’Au-tomobile di Parigi. Firmata dal pluripremiato teamdi progettisti Jaguar Land Rover, che offrirà nuoveopportunità di personalizzazione ai clienti Evoquein ogni parte del mondo, propone l’inconfondibilegrafica dell’Union Flag ed i suoi colori offrono untema perfetto ad un grande successo britannico qualeè l’Evoque.

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RANGE ROVER EVOQUE SW1 SPECIAL EDITION

A cura di LUCA MEDICI*

Un display sul parabrezza

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Il DesignL’ Evoque SW1 Special Edition a colori presentaconfigurazioni coordinate degli esterni e degli interni.Questo modello, basato sull’allestimento Dynamic,sarà disponibile nei colori Firenze Red, Fuji White,Loire Blue, Santorini Black e Corris Grey, con tettoFuji White a contrasto e cerchi in lega Fuji Whiteda 20”. L’elegante grafica Union Flag compare sullospoiler posteriore e sulle calotte bianche degli spec-chietti. Gli adesivi sulla carrozzeria sono bianchi,tranne che per il colore Fuji White dove diventanorossi. Il tema Union Flag si ripropone all’internodell’abitacolo, nei rivestimenti dei sedili in pelleTaurus Ebony, negli inserti delle portiere, bracciolie plancia impunturati a contrasto Cirrus. Nei veicoliequipaggiati con la trasmissione automatica a 9 rap-porti il selettore del cambio ed i paddle al volantesono anodizzati in rosso, mentre nelle versioni contrasmissione manuale la leva del cambio presentaun esclusivo inserto a tema. Le finiture dei poggia-testa riprendono la grafica a colori dell’Union Flag,ripetuta anche sui tappetini bordati Ebony. Cometocco finale, la versione monocromatica del simboloappare incisa sulle soglie delle portiere e sulle chiavidel veicolo. Nella Special Edition Monocromatica,l’Evoque SW1 presenta una variante del trattamentostilistico Union Flag, con particolari e grafica in ununico colore. Questo modello, basato sull’allestimentoPure, sarà disponibile nei colori Santorini Black,Fuji White e Corris Grey; questi ultimi due con tettonero a contrasto. Anche su questo modello cerchi inlega da 20”, rifiniti in bianco lucido e decalcomanie.I rivestimenti interni dei sedili, delle portiere e dellaplancia sono in colore Ebony. Il selettore rotativodella trasmissione ed i paddle anodizzati in rosso of-frono un contrasto cromatico di grande risalto.

Head-Up DisplaySulla Range Rover Evoque è oggi disponibile l’avan-zato Head-Up Display (HUD) a tecnologia laser, undisplay secondario che proietta le informazioni utilialla guida direttamente sul parabrezza, esattamentenel campo visivo del guidatore. Per la prima voltaquesto sistema olografico laser garantisce saturazione

dei colori, contrasto

e luminosità a un livello superiore rispetto a quellodei sistemi concorrenti, con ingombri e pesi ridottis-simi. Inoltre questo innovativo sistema laser è anchemolto meno soggetto all’effetto “washout”, dovuto al-l’abbagliamento della luce solare che penalizza la vi-sione in sistemi inferiori a tecnologia LED. L’HUD,che si aggiunge alla già ricca suite di tecnologie Ran-ge Rover Evoque, offre al guidatore una chiara visionedella strada e contemporaneamente gli fornisce in-formazioni rilevanti quali velocità, rapporto della tra-smissione, istruzioni del navigatore, riconoscimentodei segnali stradali, velocità predeterminata dal cruisecontrol automatico, etc... Poiché il sistema è comple-tamente configurabile, ogni funzione può essere in-serita o esclusa a piacimento; la luminosità è rego-labile dal menu a tendina, così come anche la posi-zione verticale del display. «Il sistema deriva da quel-lo impiegato in campo militare, mai usato fino ad oranell’industria automobilistica» dichiara MurrayDietsch, Direttore Programmi Land Rover, che ag-giunge: «il nostro Brand è impegnato nella preven-zione degli incidenti riducendo le possibili distrazionidel pilota. Il sistema col quale l’HUD presenta le in-formazioni evita al guidatore la necessità di distoglierelo sguardo dalla strada, costituendo quindi un passoimportante nel percorso Land Rover verso il veicolointelligente del futuro». L’HUD può da oggi essereordinato sulla Evoque. Grazie al prezzo competitivo,all’efficiente gamma di motori benzina e diesel, al si-stema 4x4 ‘On-Demand’ Active Driveline ed alla tra-smissione automatica a 9 rapporti ZF, l’Evoque con-tinua a collezionare premi in tutto il mondo.

*[email protected]

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A CASA DI…

hiamarla tv locale ètroppo poco. Antenna3, negli anni, ha sem-pre saputo dimostrarecome abbia avuto in-vece un ruolo princi-

pale, portando nelle case dei lom-bardi quell’allegria e quella varietàdi trasmissioni che poco ha da in-vidiare alle reti principali. Questomese ho voluto intervistare Sabri-na Musiani, vulcanica conduttrice,ma non solo, di “Voci in Piazza”e “Canta Lombardia”, due conte-nitori di musica folcloristica, bar-zellette e detti popolari (stupendiquelli raccontati in dialetto mila-nese), band di successo, interviste,tanta voglia di stare con la gente...ma con semplicità. Da circa unmese all’interno di “Canta Lom-bardia” c’è anche uno spazio perla buona cucina, regionale si in-tende, con sfumature e varianti di-rettamente suggerite dai telespet-tatori. In compagnia di Sabrinatroviamo anche il “suo papà mu-

sicale”, Enrico Musiani e Gian-carlo Caiani, proprietario del Ra-sciada Club di Castelsardo (Sar-degna), dove il pubblico delle duetrasmissioni è abituato ad andarea fare vacanze. Da qualche annoinfatti, l’ultima settimana di set-tembre, lo staff di “Voci in Piazza”fa la chiusura di stagione con se-rate divertenti, condite di sola buo-na musica. Adesso però lasciamospazio all’intervista.

Com’è cominciata la tua car-riera televisiva? Per anni e anni sono stata ospitein molte trasmissioni locali, questarealtà meravigliosa che amo molto.Ho avuto la fortuna di parteciparea qualche trasmissione RAI e Me-diaset cantando qualche mio brano(scaricato da YouTube una miriadedi volte dai miei fan che amo mol-to). Nel 2002 ho iniziato a presen-tare “Casa Musiani”, in onda indiretta ogni sabato sera su Canale6, frequenza gestita dalla stessa

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Tutti in piazza... SU ANTENNA 3 CON SABRINA MUSIANI

A cura di LUCA MEDICI*

Voci in Piazza è unatrasmissione “casareccia”musicale. Il termine Casareccionasce da una realtà spontanea,un gioco in diretta tra pubblicoe presentatrice, unatrasmissione dove se si sbagliaqualcosa non serve giustificarel’errore in quanto ilpubblico/gli artisti e lapresentatrice stessa voglionomantenere la propriaspontaneità e genuinità. Gliartisti cantanti / ballerini chene fanno parte cambiano dipuntata in puntata e sialternano con canzoni e ballitutti accompagnatidall’allegria e dal sorriso delpubblico.

Tutte le domeniche dalle 16.00 alle 19.00

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Antenna 3, un salottino di intrat-tenimento musicale alternato achiacchiere e risate. Poi mi è stataaffidata la conduzione di “Voci inPiazza”, ideata per accontentareil nostro pubblico “casereccio”,quelle persone che amano ascol-tare musica attuale e “d’annata”.Insieme a me c’è anche la validapresenza di due pilastri della can-zone italiana, Giancarlo Caiani,fantastico cantate melodico conuna esperienza artistica che partedagli anni 60 ad oggi ed EnricoMusiani, mio padre artistico, can-tante all’italiana con ben 3 dischid’oro alle spalle.Com’è nata l’idea di crearetrasmissioni di successo come“Canta Lombardia” e “Voci inPiazza”? Per quanto riguarda “Voci in Piaz-za” in realtà è nata dal Direttoredi Antenna 3, Fabio Ravezzani,che voleva una trasmissione sem-plice, diretta, veloce, spiritosa, contante canzoni e poche chiacchie-re… lo abbiamo subito acconten-tato con una trasmissione giocosaed educata, con l’umiltà di piacerealla casalinga e a coloro che vo-gliono passare una piacevole do-menica pomeriggio o sera con mu-sica e ballo. Mentre Canta Lom-bardia è una trasmissione semprerichiesta dal Direttore, nata dalsemplice fatto che voleva una tra-smissione prettamente lombarda,per mantenere vive le origini e letradizioni di questa regione.Siete in onda tutte le settima-ne. Qual è la forza della vostrapresenza così costante?Sì, siamo in onda la domenica po-meriggio con “Voci in Piazza” dal-le 16:00 alle 19:00 e dalle 20:30alle 23:00 mentre con “CantaLombardia” il sabato sera e il lu-nedì sera dalle 20:30 alle 23:00.La forza sta semplicemente nel-

l’essere una famiglia. Chi ci segueda sempre ha avuto modo di affe-zionarsi a noi, ai visi che vedonocostantemente… ti dirò di più,quando manchiamo ci scrivonochiedendoci come mai non siamoandati in onda e se stiamo tutti be-ne, insomma le famiglie lombardemi hanno adottata come se fossiuna loro nipotina!Fare televisione oggi… Com’ècambiato il pubblico e cosacerca?Penso che non sia cambiato moltodalla prima televisione al giornod’oggi, il mitico Mike Bongiorno si

proponeva all’italiano in manieramolto semplice e diretta, allegro epronto a sorridere con le sue gaf-fe… noi stiamo proponendo la buo-na tv, quella appunto nata con igrandi personaggi che purtroppovanno scomparendo. Le grandiemittenti ora propongono reality etrasmissioni non sempre dal tonoeducato. Ho sempre sostenuto ilbon ton come arma vincente e credofermamente che dovremmo educareal bello chi ci segue assiduamente,non dare loro volgarità, mantenendocosì una trasmissione pulita.Saluta i nostri lettori, magarisuggerendo come parteciparealle vostre trasmissioni… Ringrazio tutti coloro che ci seguo-no, nonostante il mio essere mattae le mie mille papere (che non ven-gono mai tagliate!) perché sono lo-ro i veri protagonisti di queste tra-smissioni. Senza di loro io non sa-rei nessuno, così come le nostretrasmissioni che crescono di pun-tata in puntata. Mi scuso se nonriesco ad accontentare tutti quanti,ma gestire canzoni e cantanti nonsempre è semplice. Se volete par-tecipare come pubblico alle nostretrasmissioni basta semplicementeseguirle e chiamare il numero checompare in sovrimpressione, ricor-do loro che per partecipare non sipaga nulla, basta prenotare e ve-nire con la voglia di ballare eascoltare buona musica…un ab-braccione forte, anzi, più forte an-cora… la vostra Sabrina.

Come avete visto la “sprintosa” Sa-brina ci ha lasciati con un invito,ma vi ricordo che anche noi di “Mi-lano 24orenews” saremo in direttaper voi sabato 8 e domenica 9 no-vembre... vi aspettiamo a bracciaaperte, naturalmente “in piazza”!

*[email protected]

Canta Lombardia è unprogramma basato su unpercorso musicale Lombardoche vedrà protagoniste tuttele nostre città, con cantipopolari, dialettali, tantoFolklore e cabareth. ConduceSabrina Musiani detta“Cesira” con lapartecipazione di Walter DiGemma, cantautore-raccontastorie milanese etanti altri artisti provenientida tutta la Lombardia .

Tutti i sabati dalle 20.30 alle 23.00

In apertura: Enrico Musiani e Giancarlo Caiani (colonne portantidi “Voci in Piazza” e “CantaLombardia”; sopra: Sabrina Musiani

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CARTELLONE CONCERTI

in ITALIA…ANASTACIADove: Padova - Gran Teatro Geox Via Giuseppe Tassinari, 1Quando: 1 novembre - ore 21:30Una voce assolutamente inconfondi-bile che ti cattura, che ti fa venire i bri-vidi. Dal suo esordio ha pubblicato 5album e una raccolta, vendendo circa85 milioni di dischi in tutto il mondo.

CESARE CREMONINIDove: Bari - Palaflorio Viale Archimede Quando: 9 novembreDel maggio 2013 “La teoria dei colori”(4° album della sua discografia soli-sta), che include i vari singoli “Il comi-co (sai che risate)”, “Una come te” e“La nuova stella di Broadway”.

SUBSONICA Dove: Torino - Palaolimpico Corso Sebastopoli 123Quando: 13 novembreLa band torna con un disco e un tournei più importanti palasport. Nella loromusica l’elettronica, il dub, la dance eil rock si mixano in un insieme unico eoriginale.

BIAGIO ANTONACCIDove: Rimini - Stadium 105 Piazzale Renzo Pasolini, 1cQuando: 23 novembreA metà aprile dell’altr’anno è uscitol’undicesimo album in studio “Sapessidire no” lanciato dal singolo “Ti dedicotutto”.

CLAUDIO BAGLIONIDove: Roma - PalaLottomaticaPiazzale Pier Luigi Nervi, 1Quando: 28 novembreUna voce e “Dieci dita”, quelle chescorrono sui tasti del pianoforte e toc-cano le corde della chitarra e che rap-presentano altrettanti modi di raccon-tare un’avventura fatta di successistraordinari e grande musica.

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KASABIANDove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 1 novembre Band indie-rock britannicacon 5 album all’attivo (4 instudio e uno dal vivo), ultimodei quali “Velociraptor!” (set-tembre 2011) anticipato dalsingolo “Switchblade Smiles”.

FRANCO BATTIATODove: Teatro NazionaleVia Giordano Rota, 1Quando: 3 novembre Il Maestro torna con “ApritiSesamo Live”, tour a suppor-to del nuovo album d’inediti“Apriti Sesamo” (suo 28°),uscito a ottobre e anticipatodal singolo “Passacaglia”.

LADY GAGADove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 4 novembre - ore 19:30Partito lo scorso 4 maggio dalNord America, dopo aver at-traversato Stati Uniti e Cana-da con decine di tappe tuttesold out, Lady Gaga ha co-minciato a girare il mondo colsuo quarto tour in carriera asupporto del terzo album diinediti Artpop.

MARINA REIDove: Biko Club Via Ettore Ponti, 40Quando: 6 novembreIn attività dal 1987 con un re-pertorio dance e lo pseudoni-mo Jamie Dee, il cambiamen-to nel 1995 con “Sola” dai rit-mi soul-acid-jazz, la consacra-zione l’anno dopo a Sanremocon “Al di là di questi anni”.E la svolta, sempre a Sanre-mo, ma nel 1999, con “Un in-verno da baciare”. Il suo al-bum più recente è “La conse-guenza naturale dell’errore”(2012), suo 8° album d’inediti.

PFM - PREMIATA FORNERIAMARCONIDove: Gran Teatro Linear4ciakViale Puglie/Via TertullianoQuando: 6 novembreLa rock band torna con “Statidi Immaginazione” e altri gran-di successi. Con loro sul palcoLindsay Kemp (il grande mimo,regista e coreografo famosoper il suo contributo ai tour diDavid Bowie, Genesis e KateBush), Mel Collins (King Crim-son), Le Orme, Agorà e I Fiaba.

LENNY KRAVITZDove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 10 novembre Cantautore, polistrumentista,

produttore discografico edattore statunitense, è consi-derato uno degli artisti poprock di maggior successo del-la storia della musica, con piùdi 30 milioni di dischi venduti.Nella sua musica si ispira adartisti come John Lennon, JimiHendrix, Elton John e Prince.

PAOLO NUTINIDove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 15 novembre Nato e cresciuto in Scozia, dapapà di origine toscana emamma inglese, all’ultimo Fe-stival di Sanremo aveva con-quistato tutti cantando Scre-am-Funk My Life Up, ma so-prattutto con la sua struggen-te interpretazione di Carusodi Lucio Dalla.

ONE REPUBLICDove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 17 novembre - ore 19:30Quintetto statunitense alt-rock che s’è fatto conoscerenel 2007 col singolo “Apolo-gize” remixato da Timbaland(oltre 7 milioni di copie ven-dute nel mondo). A inizio2013 è uscito il terzo album“Native” con “Feel again”, “IfI lose myself” e “CountingStars” i singoli estratti.

STEFANO BOLLANIDove: Blue NoteVia Pietro Borsieri, 37Quando: 19 novembreL’eclettico artista milaneseproporrà una serata di “pianosolo”, il suo terreno preferitoche gli dà modo di dar liberosfogo all’improvvisazione in-teragendo col pubblico.

EMMA MARRONEDove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 25 novembreLa giovane cantante pugliesein febbraio ha fatto uscireuna special edition dell’albumd’esordio “A me piace così”(ottobre 2010), aggiungendo-vi “Arriverà” (meritato 2° po-sto a Sanremo coi Modà) e i2 inediti “Io son per te l’amo-re” e “Per sempre”.

PAOLO CONTEDove: Conservatorio G. VerdiVia Conservatorio, 12Quando: 27 e 29 novembreL’album più recente risale al2011, la raccolta “Gong-Ho”con 18 brani del passato (macon una nuova versione di“Via con me”) e l’inedita “Lamusica è pagana”.

FRANCESCO RENGADove: Teatro degli ArcimboldiViale dell’Innovazione, 20Quando: 29 novembreL’artista friulano a febbraio2013 ha pubblicato la sua pri-ma raccolta, “Fermoimmagi-ne”, contenente oltre ai suoiprincipali successi il brano pre-sentato a Sanremo 2012 (“Latua Bellezza”) e 3 inediti.

a MILANO

Inizio concerti ore 21.00

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NOVEMBRE

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La nuova posta, appena an-nunciata dal team Gmail, ri-voluzionerà il concetto di po-sta elettronica? Non sostitui-sce Gmail ma sarà un’appli-cazione separata, costruitacomunque sopra il serviziodi posta elettronica di Goo-gle per catalogare i proprimessaggi e renderli più sem-plici da trovare e organizza-re. Attualmente Inbox è ac-

cessibile solo su invito, nonostante l’app sia facil-mente reperibile su Android e iOS. Per utilizzarlaè necessario, almeno per ora, un invito speciale:per richiederlo, dovrete inviare una mail all’indi-rizzo [email protected] e una mail di risposta viconfermerà che sarete “in lista”.

INBOXdi ALBERTO ZONNA

Trovare un lavoro negli ultimi anni è diventataun’impresa difficile, soprattutto in Italia, ed è questoche spinge molti giovani a trasferirsi all’estero, pertrovare un lavoro adatto alle proprie competenze e la propriaindipendenza economica. Utile soprattutto per i professionisti ele aziende che cercano dipendenti qualificati, può rivelarsi‘Economic Graph’, nuovo progetto presentato dal socialnetwork LinkedIn, che raccoglie i dati presi da circa 175 milionidi profili della piattaforma creando una mappa, relativa ad USAed Europa, dei diversi lavori più ricercati nei rispettivi Paesi,spaziando dal campo medico all’ingegneria, ma anche settoreenergetico, finanza, marketing, computer e tanto altro ancora.

Internet è uno strumento dallepotenzialità infinite ma può rivelarsianche decisamente pericoloso, un“luogo” dove ogni giorno sinascondono anche migliaia dipedofili in cerca di una nuova preda.E proprio per contrastare la semprepiù dilagante cyber-pedofilia è nataSweetie (Dolcezza), la riproduzionein 3D, decisamente realistica, di unabambina filippina di 10 anni, creatain laboratorio alcuni anni fa(dall’organizzazione olandese TerreDes Hommes) dopo mesi di lavoro eanimata da operatori che la mettonoin relazione con gli uomini che lacercano proprio “come se fossevera”. Nel corso di circa un anno diattività, sono stati circa 1000 gliuomini in 71 paesi che Sweetie èriuscita a scovare, fino alla primacondanna (in Australia) di unpedofilo, pochi giorni fa.

SWEETIE

È una piattaforma mobile gratuita basata sull’uso della RealtàAumentata, la tecnologia che sovrappone contenuti digitali agli oggettidel mondo reale. Cattura i contenuti da qualsiasi genere di supportostampato o fisico (dalla pagina di un quotidiano alla locandina di unfilm, da un’insegna a un’etichetta, a un edificio), per farceli vederedirettamente sullo schermo del nostro dispositivo. Scaricata

l’applicazione, si inquadra il supporto, si fa il download delcontenuto e in pochi secondi si può iniziare a interagire con lavarietà di video, suoni, giochi, informazioni che appaiono inrealtà aumentata sul nostro device.

AR-CODE

HI TECH NEWS

LINKEDIN ECONOMIC GRAPH

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Marco MalvaldiIL TELEFONO SENZA FILI(Sellerio)Tornano i quattro vecchietti del BarLume da mesi “inoperosi”; dalle loroparti non ammazzano più nessuno e conloro torna la bella e giovanecommissaria Alice Martelli che ha unnuovo caso per le mani. Un nuovo giallodi misteri, partite a briscola e comicità.Lo scrittore pisano, ex chimico, strizzal’occhio al costume dei nostri tempi e almondo del web e dei social.

Libriscelti per voi

Benedetta ParodiMOLTO BENE(Rizzoli)Velocità, fantasia e praticità sono gliingredienti più importanti perpreparare una buona cena e sono glielementi fondamentali di questonuovo libro di Benedetta Parodi, chespiega come si possono crearemeraviglie in cucina anche sedisponete solo di 15, 30, 45 minuti opoco più. Tutte le ricette sonoorganizzate in base al tempo dipreparazione e troverete semprequella che vi sarà utile.

Marco Klinger – Rodolfo ColariziLA CHIRURGIA PLASTICA IN 600 RISPOSTE(Sperling & Kupfer)Plasmare il corpo per realizzareil proprio ideale di bellezza,cancellando le imperfezioni e isegni dell’età: chi non l’ha maisognato? Questo è uno deicompiti della chirurgia plastica,complessa specialità medica chesi occupa del nostro fisico, siadal punto di vista estetico chericostruttivo. Due aspetti chequotidianamente migliorano laqualità della vita delle personee donano risultati gradevoli enaturali. Chi desidera sottoporsia un intervento di chirurgiaplastica è spesso incerto eintimidito; molte domande chevorrebbe porre al medicodurante il primo appuntamentosvaniscono ancor prima diessere formulate. Questo librorisponde ai numerosi quesiti chesono stati posti al Dr. Klingerdurante la sua carrieraprofessionale, con un linguaggiocomprensibile a tutti.

Chiara GamberaleARRIVANO I PAGLIACCI(Mondadori)Allegra Lunare è una ventenne romanache sta traslocando dalla casa in cui havissuto fin dalla nascita. Prima di lasciarel’appartamento, decide di scrivere unalettera ai nuovi inquilini, per raccontare lasua storia e quella della sua famiglia,cercando di racchiudere in pochi ricordi isuoi vent’anni e gli eventi che l’hannoportata verso questo cambiamento.

3724oreNews

Sophia LorenIERI, OGGI, DOMANI, LA MIA VITA

(Rizzoli)Sophia Loren “aprendo” la sua

autobiografia ha scritto: «Se penso allamia vita, mi sorprendo che sia tutto vero.Una mattina mi sveglierò e capirò di aver

solo sognato. Non è stato facile. È statobello, è stato duro, ne è valsa la pena. Il

successo ha un peso, che bisogna impararea gestire. Nessuno te lo insegna; la

risposta, come sempre, sta dentro di te».

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3924oreNews

COME STAI?

Un’innovativa strategia per ilringiovanimento della pellebasata su di unabiorivitalizzazione cutanea abase di acido jaluronico adalto peso molecolare,aminoacidi, vitamine eoligoelementi, somministratiinsieme mediante sottilissimiaghi con tecnica amicropomfi a differenti livellidi profondità per un’azionetridimensionale. Questosistema curativo contrasta epreviene l’invecchiamentocutaneo ed è caratterizzata dauna forte azione idratante,tonificante e ristrutturante,che opera con particolareefficacia sui fibroblasti e sullostimolo antiossidante contro iradicali liberi. Il trattamento èambulatoriale. Modestoarrossamento e qualcheleggera ecchimosirappresentano le leggereconseguenze del posttrattamento. Basterannoquattro sedute, una ognitrenta giorni, per permetteredi ristabilire l’equilibrio dellapelle, un maggior grado dicompattezza, turgore edelasticità. Indicata sia per ilvolto (Biomaxima Face) cheper altre zone del corpo(Biomaxima Body) interessateda ipotonicità o rilassamento.Oggi rigenerare volto e corpoè possibile grazie aBiomaxima.

Dott. Sergio NovielloChirurgo estetico specialista

in microchirurgiawww.milanoestetica.it

Quando ci alleniamo il nostro corpo perde energie, le fibremuscolari sono le più sollecitate, perdiamo glucosio e tantaacqua, è necessario integrare le riserve perse assumendocarboidrati come cereali, fette biscottate, frutta, pane, comesuggerito da molti studi medici. La quota di carboidrati equi-vale attorno ad 1 gr di carboidrati per kg di peso corporeo;quella di proteine varierà dai 15 ai 30 gr totali a secondadel tipo di sport. Qualche esempio? Per una persona di 70kg che pratica uno sport aerobico (corsa, nuoto, ciclismo):70 gr di carboidrati + 15 gr di proteine. Per uno sport misto(calcio, basket, pallavolo, tennis...): 70 gr di carboidrati +20-25 gr di proteine, mentre per uno anaerobico (pesi, alzatedi potenza): 70 gr di carboidrati e 30 gr di proteine. Perquanto riguarda le proteine, che non possono mai mancare,è preferibile consumare carne bianca, meglio sedi pollo o tacchino. Bene anche il tonno o il pesceperché hanno pochi grassi e si possono cucinarein maniera leggera. Possiamo una volta alla set-timana sostituire questi alimenti con i legumi (ric-chi di proteine). Molti chiedono se dopo l’allena-mento è possibile fare uno spuntino. La rispostaè certamente sì sempre stando attenti a cosa si as-sume. Bene la frutta secca, noci, nocciole, portanola giusta energia placando il senso di fame (potete

prepararvi un mix di frutta secca dacontenere in appositi sacchettini

in modo da averli pronti do-po l’allenamento). Benefette biscottate con mar-mellata o miele, unfrutto e uno yogurt.Bene pane bianco eprosciutto magro.Anche se siete moltostanchi evitate di as-sumere zucchero, me-glio una semplice bana-

na! Grazie per avermi se-guito, alla prossima.

Jaquelin Lendorf PolancoFitness Trainer

www.caribesoundfitness.itwww.jackiechannel.tv

BIOMAXIMARigeneriamo la pelle del volto e del corpo

Dall’alto: Jaquelin Lendorf

Polanco eSergio

Noviello

COSA MANGIO DOPO L’ALLENAMENTO?

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40 24oreNews

iei cari lettori, in questo pe-riodo ho avuto la fortuna dioccuparmi di alcuni ragazziche, oltre ad avere problemifisici, avevano anche diffi-coltà caratteriali e di studio.

Di alcuni ho già parlato nei miei precedentiarticoli e, con mia grande gioia, tutti - ma pro-prio tutti - sono stati promossi. Alcuni di lorohanno superato l’esame di maturità, compresoun ragazzo che proprio negli ultimi mesi hacontratto una mononucleosi acuta e di lungadurata. La mononucleosi è una malattia chedi solito passa inosservata o viene confusacon una faringo-tonsillite, solo in pochissimicasi si manifesta come malattia acuta e lungache comporta sempre grande stanchezza eapatia, con l’impossibilità di svolgere qua-lunque tipo di attività fisica e mentale.Oggi vi parlerò di Biagio, un ragazzo di 22anni al 3° anno di Ingegneria Energetica.Biagio viene da una cittadina pugliese. Lasua è una buona e affettuosa famiglia, la suaresa scolastica è sempre stata ottima e il pa-dre lo definisce un bravissimo ragazzo. Dalpunto di vista fisico è affetto da alcune al-lergie e una costipazione cronica. Ama molto

studiare, ha la necessità di approfondire edi conoscere bene qualunque materia ed èabituato ad eccellere negli studi come è av-venuto negli anni del liceo. L’impatto con ilPolitecnico, però, è stato duro. La frequenzaè obbligatoria per lezioni e laboratori, rimanequindi poco tempo per studiare ogni materiad’esame nel modo approfondito che gli eraabituale. Al terzo anno non aveva ancora fi-nito gli esami del secondo. Il suo vissuto eradi grande scoraggiamento, avendo maturatola convinzione che non sarebbe riuscito neglistudi e nella vita professionale, deludendola sua famiglia. Era sempre molto preoccu-pato per i suoi sintomi fisici, pensando a gravimalattie. Il suo rimedio, ‘Lycopodium Cla-vatum’ ha guarito i suoi disturbi fisici e gliha fatto accettare il suo modo di essere, con-sentendogli di studiare senza sensi di colpa.Per un laboratorio si è proposto come capo-gruppo per fare un progetto di statistica, haavuto come voto 28 conquistando la completaapprovazione del suo professore. È molto se-reno e prosegue i suoi studi con soddisfazio-ne. Questa è l’Omeopatia Unicista. Ristabi-lisce la salute fisica e l’armonia interiore. Sesiete incuriositi e volete approfondire poteteleggere “Il Piccolo Vademecum di Omeopa-tia” on line nella sezione “Salute e Benes-sere” del sito www.24orenews.it.

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SPECIALISTA IN PEDIATRIAOMEOPATA UNICISTATel./Fax [email protected]

A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

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Page 73: Milano 24orenews novembre 2014

4124oreNews

COME STAI?

er controllare il dolorecronico si usano tratta-menti diversi che agisco-no in modo complemen-

tare. La strategia vincente è infattiquella in grado di integrare le dif-ferenti terapie fra loro, per esaltarel’efficacia di ognuna contenendo-ne gli effetti collaterali. Immagi-niamo di poter regolare la perce-zione del dolore come il volumedella radio. Con la manopola “sta-to mentale” possiamo controllarneintensità e qualità. Se il male fossetroppo forte e martellante, per ren-derlo meno fastidioso si potrebbecercare di alzare la soglia percet-tiva modificando i nostri processimentali. Come accade quando sia-mo distratti da qualcosa che ci in-teressa. Ma se la mente è liberadi concentrarsi sulle sensazionifisiche ed il malessere psicologico,il disagio può diventare insoppor-tabile. È ormai noto come fattoriculturali ed emotivi modifichinola percezione della sofferenza. Ildolore può quindi essere oppor-tunamente controllato agendo an-che su emozioni, motivazioni easpettative, e quindi le metodichedi intervento psicologico fannoparte di una moderna e correttastrategia di trattamento. La curapsicologica può essere più o menostrutturata: ad alcuni pazienti è

utile un rapporto solido con il pro-prio medico, altri invece necessi-tano di un approccio più speciali-stico che utilizza le metodiche del-la psicoterapia. In terapia del do-lore lo scopo è concentrare l’atten-zione su aspetti di vita gratificantie lontani dalla sofferenza, control-lare ansia, depressione e stress, emodificare i comportamenti e leabitudini sbagliate conseguenti al-la persistenza del dolore. In alcunicasi sono utili strategie di tipo im-maginativo che permettono di rag-giungere il rilassamento fisico epsichico, come il training autoge-no. In altre situazioni si ricorre consuccesso alla terapia cognitivo-comportamentale o al biofeedback.Il training autogeno sviluppa leabilità di rilassare i muscoli e lamente. Inizialmente guidato dalterapeuta, il paziente successiva-

mente raggiunge il rilassamentoprofondo in totale autonomia. Conla terapia cognitivo-comportamen-tale attraverso il colloquio il tera-peuta indaga e mette in discussio-ne le convinzioni e i comportamen-ti sbagliati del paziente riguardoalla propria sintomatologia. Il bio-feedback è invece un processo diapprendimento spontaneo. L’ad-destramento prevede l’uso di stru-menti di registrazione che misu-rano gli effetti sull’organismo deiprocessi emotivi attraverso sensoricollegati alla cute. Lo strumentoripropone mediante segnali visivie uditivi l’intensità di parametricome sudorazione, temperatura otensione muscolare, e il pazienteutilizza tali informazioni per mo-dificare in un secondo tempo e inmodo autonomo il proprio statomentale.

Paolo MaricontiSpecialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del [email protected]

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LIBERARE LA MENTEDAL DOLORE

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24oreNews

arola di Woody Allen. E se antropo-logicamente la sessualità istintiva,scissa dal sentimento, era prerogativamaschile, mentre la sessualità affet-tiva era tipicamente femminile, oggile cose sembrano cambiate. A partiredall’introduzione della pillola con-

traccettiva, che ha definitivamente separato la sferadella procreazione dalla sessualità, anche le donnehanno cominciato ad avere accesso ad una sessualitàludica, spesso disgiunta dal sentimento. Ecco quindila comparsa dell’ “amico di letto”, ribattezzato daglianglosassoni “friendship with benefit”, una figura chesta tra l’amico e l’amante, da chiamare al “bisogno”e con il quale si intrattiene una relazione puramentefisica senza un particolare coinvolgimento emotivo.Appagante? Forse lo sarà per chi non ha ancora trovatola propria isola felice. L’amore sembra rimanere infattiil più potente afrodisiaco per la coppia, e la complicitàe l’intesa gli ingredienti principali per una sessualitàappagante. Amore da non confondere con dipendenzacome spiega Willy Pasini: «La passione amorosa èun sentimento che coinvolge il soggetto senza travol-gerlo e libera una tale energia che modifica la quoti-dianità dell’innamorato. Altra cosa è quando la pas-sione si trasforma in una dipendenza dal partner, quinon c’è più passione ma ossessione che può esserealtamente distruttiva». Di questo ma non solo si par-lerà nel Convegno dal titolo “Sesso, sensie sentimenti” organizzato da A.I.S.P.A.(Associazione Italiana di Sessuologia ePsicologia Applicata) che si terrà il pros-simo 21 novembre a Milano. L’amore è

un freno o un valore aggiunto per la sessualità? È pos-sibile risvegliare i sensi assopiti dopo anni di convi-venza? Quanto conta l’olfatto nella scelta del partner?Possono le microespressioni facciali rivelarci l’au-tenticità dei sentimenti? A queste e ad altre domandesi cercherà di dare una risposta attraverso l’esposizionedei più recenti studi scientifici sui temi correlati alrapporto tra sesso, sensi e sentimenti.

Dr.ssa Milena PassigatoPsicologa - Sessuologa clinica

[email protected]

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A.I.S.P.A. Via Marostica, 35 – MilanoPresidente Prof. Willy PasiniInfo: www.aispa.it

Seminario:21 novembre 2014 | ore 8.30Sesso, Sensi e Sentimenti

SESSO, SENSIE SENTIMENTI

IL SESSUOLOGO

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«Il sesso senza amore è un’esperienza vuota,

ma fra le esperienze vuote è una delle migliori!»

Page 76: Milano 24orenews novembre 2014

L’ERBARIO MAGICO

ianta molto diffusa inItalia, il ginepro è sem-pre stato consideratodalla medicina popola-re un rimedio naturale

per la cura di diversi disturbi. Lesue bacche, dette anche galbuli,possono essere consumate quoti-dianamente in varie forme: infusio tisane, capsule, lozioni o pomate.L’olio essenziale è perfetto per unmassaggio rilassante ed emolliente,soprattutto se unito a quello dimandorle o di jojoba. La rivista me-dica ‘Pharmacognosy Research’ af-ferma che le bacche di ginepro so-no grandi antiossidanti per il corpoche possono aiutare a contenere iradicali liberi, che sono spesso re-sponsabili di molte malattie. Que-ste bacche hanno proprietà anti-batteriche, antivirali, diuretiche eantisettiche piuttosto potenti e ingenerale sono considerate moltoutili per alleviare condizioni di sa-lute associate a reni, vescica o trat-to urinario. In cucina, il gineproera molto amato già al tempo del-l’antica Roma e Apicio lo indicavacome spezia indispensabile nella

cucina di un cuoco e ottimo sosti-tuto del pepe. Le bacche del gine-pro hanno un sapore acidulo (il no-me deriva dalla parola celtica ‘ju-neprus’ che significa ‘acre’) perquesto smorzano bene cibi forti co-me la selvaggina e i crauti; sonomolto apprezzate anche per insa-porire preparazioni di patate o pe-sce al cartoccio. Il ginepro è anchemolto utilizzato nella preparazionedi alcolici (ad es. l’acquavite) - fa-cendo fermentare il succo dellebacche e quindi distillando - e perfare liquori tramite distillazionedello spirito sulle bacche (gin). Illegno, molto profumato, è frequen-temente scelto per affumicare i sa-lumi (è il caso del rinomato speckdel Trentino) e posto nei forni a le-gna per dare aroma al pane durantela cottura. Attenzione! In tutte lesue forme, il ginepro non dovrebbeessere mai assunto in gravidanzae qualora si soffrisse di varie pa-tologie a carico dei reni. Per tuttele informazioni sulle controindica-zioni, gli effetti collaterali e le in-terazioni con i farmaci, è bene con-sultare il proprio medico.

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IL GINEPROPIANTA “BENEDETTA”A cura di MARIKA DE BONIS

Protagonista di una favoladei fratelli Grimm e di

diverse storie e credenzepopolari, questa piantasarebbe stata l’unica

(secondo una leggendamedioevale) a dare riparoalla Sacra Famiglia durante

la fuga in Egitto e perquesto il ginepro fu

benedetto dalla Vergine.La tradizione popolare ha

sempre attribuito alginepro il potere di tenerelontane malattie, streghe espiriti maligni, per questo isuoi rami venivano appesialle porte delle stalle perpreservare la salute delbestiame, venivano posti

sul tetto delle case appenacostruite e Greci e Romanili bruciavano come fosseroincensi per purificare l’aria.

CREDENZE POPOLARI

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4524oreNews

NON SOLO 4 ZAMPE

nche se le temperature diquesti giorni sono lontanedal farci pensare ad un in-

verno rigido imminente, è impor-tante ricordarsi che il freddo si na-sconde dietro l’angolo e sarà pron-to a colpire anche i nostri amicianimali. Sì, perché ovviamente an-che loro patiscono il “cambio sta-gione” e come noi, quindi, devonoessere protetti al meglio in basealle loro esigenze individuali. Oltreai più comuni amici a quattro zam-pe, di cui abbiamo finora ampia-mente parlato, molti di noi hannoavuto, almeno una volta, un ani-maletto da gabbia: dal semplicecanarino ai più sofisticati uccelliesotici, come i pappagalli, per nondimenticare i piccolicriceti, porcellini, co-niglietti, ecc... Le gabbiecon questi piccoli amicisono spesso posizionateall’esterno dell’abita-zione, in balcone o ingiardino, e pertantobisogna proteggerledalle temperatu-re più rigide.Un semplicesistema è quello diutilizzare dei fogli di ple-xiglass (acquistabili pres-so un qualsiasi ferramenta o fai date) da tagliare nelle giuste dimen-sioni e applicare intorno alla gab-bia, su tre lati della stessa e nellasua parte superiore, usando unsemplice filo verde da giardinag-gio, o spago. In questo modo glianimaletti saranno riparati dalle

correnti d’aria più rigide e potran-no meglio sopportare le basse tem-perature. Che dire, poi, delle tar-

tarughe d’acqua o da terra,oggi molto comuni? Questetenere creature sono solite

andare in letargo daottobre-novem-bre fino a pri-mavera: come

possiamo aiutarle? Se vivonoin casa non preoccupiamoci ec-cessivamente, perché essendo natee cresciute in cattività, a seguitodelle variazioni di umidità e tem-peratura cadranno in stati di son-nolenza ed inappetenza simili, manon paragonabili a quelli del veroletargo. Diversamente dobbiamocomportarci con le testuggini o tar-tarughe d’acqua che vivono all’ariaaperta, nel giardino del condomi-nio o in un piccolo laghetto. La-sciamo che le nostre bestiole tra-

scorrano il periodo del letargo ne-gli spazi da loro scelti, ma siamovigili per controllarne il peso, lasalute e che il luogo sia riparato esicuro. Possiamo riporre le testug-gini in una grossa cassetta (di le-gno o cartone) riempita parzial-mente con terriccio pulito e umido,ricoperto con uno strato di foglie,giornali o trucioli di legno. Per letartarughe acquatiche un laghettoprofondo almeno un metro e undiametro non inferiore a due saràl’ideale, in modo che l’acqua possaraffreddarsi gradualmente. È im-portante identificare la razza delletartarughe per determinare il modomigliore per far passare loro lafredda stagione. Il letargo di questianimali non è strettamente neces-sario e può rappresentare una mi-naccia per la loro salute, per cuiè bene consultare in ogni caso unveterinario.

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PREPARIAMOCIALL’INVERNO

A cura di GLORIA MAURI

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46 24oreNews

VIAGGI NEL MONDO

dagiata poco a nord del Tropico del Capri-corno nel punto di incontro di tre catenemontuose con l’Oceano Atlantico, Rio de Ja-neiro, la “Cidade Maravilhosa”, porta d’ac-

cesso al Brasile è per molti la città più bella e spet-tacolare del pianeta. Le spiagge di Copacabana e Ipa-nema, il Cristo Redentor, il Pan di Zucchero, la Flo-resta Tijuca (la più grande foresta all’interno di un’areaurbana) e il celeberrimo Carnevale di Rio, sono soloalcune delle attrazioni turistiche più famose al mondo.Una popolazione di 11 milioni di persone, i cariocavivono tra colline dalle curve inverosimili e acque chesi affacciano invadenti nell’entroterra della metropoli.Foreste lussureggianti che ricoprono il territorio allato delle seicento favelas e delle cime dei grattacieli;lagune che contendono al mare i riflessi del cielo;spiagge oceaniche che disegnano mondi differenti inun universo più vasto; una vita culturale che non hauguali in nessun’altro luogo del mondo. Un popolo,quello carioca, che si distingue per la sua bellezza ela sua grande voglia di vivere. Inaugurato il 12 ottobre1931, il Cristo Redentore è una delle massime attra-zioni del Brasile intero, visitato ogni anno da milionidi turisti. Con i suoi 38mt di altezza e oltre 1000t dipeso, la maestosa statua liberty di Gesù si affaccia dai

710 metri di altezza della cima del Corcovado (mon-tagna simbolo di Rio de Janeiro). Il panorama che sigode all’ombra della statua è inimmaginabile. Dal2007 il monumento è entrato nel circolo delle 7 me-raviglie del mondo moderno. ll Pan di Zucchero (Pãode Açucar in portoghese) è una montagna dalle lineeche emozionano. Le sue pareti di roccia salgono dalterreno, arrivano fino alla cima alta 396 metri slm eriscendono prepotentemente per tuffarsi nel blu delmare di Rio. È il luogo più romantico di Rio de Ja-neiro: salire con la funivia del Pan di Zucchero (difabbricazione italiana) è un’esperienza mozzafiato. Aipiedi della montagna si svolgono numerose attività fi-siche come il trekking, l’arrampicata e la pesca, senzacontare che a Praia Vermelha (davanti all’accesso allafunivia) si possono fare molti sport da spiaggia. Perquanto riguarda la tintarella, i tuffi e gli sport acquatici,a Rio c’è l’imbarazzo della scelta. Decine di spiaggeper tutti i gusti: sabbia fina e scogli, spiagge con hotel(Copacabana e Ipanema) e grandi palazzi che affac-ciano sull’oceano e calette appartate, arenili dalle ac-que calme e altri dalle onde impetuose, tranquillespiagge per le famiglie e spot per il kitesurf e il surf,spiagge insulari e anche una spiaggia per il naturismo.Vacanze da non perdere.

AA cura di ELENA FOSSATI

RIO DE JANEIROCIDADE MARAVILHOSA

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