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ANSELM KIEFER: I Sette Palazzi Celesti all’HangarBicocca L’HISTOIRE DE MANON alla Scala di Milano L’È VÙN DE LA SENAVRA e altre storie di fantasmi Anno 5 - Novembre 2015 • Periodico di Cultura e Società DANIELA ZUCCOLI BONGIORNO ricordando Mike…

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ANSELM KIEFER:I Sette Palazzi Celesti all’HangarBicoccaL’HISTOIRE DE MANONalla Scala di MilanoL’È VÙN DE LA SENAVRAe altre storie di fantasmiAn

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DANIELA ZUCCOLIBONGIORNOricordando Mike…

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STORIA & LEGGENDA

he ci crediate o no, a Milano si può an-dare a caccia di fantasmi. Sì, propriocosì, la nostra città pullula di fantasmi.Sono solo leggende metropolitane?Eppure ci sono le prove. Ma non è la

prima volta che vi raccontiamo storie a tal riguardo.Tanto per cominciare, chissà quante volte vi sarà ca-pitato di passeggiare per Corso XXII Marzo non sa-pendo che stavate passando davanti al vecchio ma-nicomio di Milano - la Senavra - e, peggio ancora,che avreste potuto incontrare il fantasma di un vec-chio matto che si aggira dalle parti di Piazza Maggi.L’edificio al civico 50 oggi ospita una chiesa, la par-rocchia del “Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo”,ma in passato fu sede di ricovero di persone con‘malesseri psico-fisici’, il primo aperto in città nellontano 1780 che divenne, nella prima metà dell’Ot-tocento, la sede del “Manicomio di Milano”. Tor-nando al nostro “vecchio della Senavra”, fate at-tenzione se passate di lì a tarda sera, perché il suofantasma non attende altro che genti da infastidire.Se non volete incontrarlo (…magari per chiacchie-rare un po’) dovete lanciare una monetina alle vostrespalle: il fantasma si ferma, la raccoglie e poi sparisce.Perciò, se di notte capiterete davanti alla Senavra,tenete qualche centesimo a portata di mano, vi potràservire. Un altro fantasma che si aggira intorno aPiazza Maggi, pare appartenga a una tale Carlina,protagonista di una ben tragica storia di tradimenti.Ancora un racconto degno di nota parla invece di

un enorme cane fantasma nero che gironzola di seraintorno a via Cadore: il molosso aliterebbe sugli in-cauti passanti niente meno che acetilene. Semprein zona XXII Marzo, si narra di altre oscure figureche si aggirano nella nebbia davanti alla chiesa diSanta Maria del Suffragio. Anche altre zone di Milanosono però interessate da misteriose apparizioni. Piùtestimonianze parlano ad esempio dello spettro diun monaco che apparirebbe tra via Sarpi e via Ce-resio, inveendo contro l’immoralità dei costumi odier-ni e richiamando le genti alla conversione. Poco di-stante dal Duomo subito dietro via Larga, in piazzaSanto Stefano, si sentono invece le urla e gli strepitidel fantasma di un uomo che in passato era statomurato vivo nel campanile dell’omonima chiesa.Sempre in piazza Santo Stefano, ove si trova la pic-cola chiesa di San Bernardino alle Ossa, si dice cheogni anno, nel giorno della ricorrenza dei morti - il2 novembre - appaia il fantasma di una bambina icui resti sono lì conservati. Per ora ci fermiamo qui,avete già abbastanza spettri da cacciare, ma prestotorneremo a raccontarvene ancora!

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IL “VECCHIO DELLA SENAVRA”E ALTRE STORIE DI FANTASMI

L’È VÙN DE LA SENAVRAModo di dire milanese equivalevaa tacciare qualcuno di pazzia

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A cura di PAOLO MINOTTI

In alto la Parrocchia del“Preziosissimo Sanguedi Gesù Cristo”, in passato ricovero per malati di mente

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Anno 5 - No . 11 novembre 2015

Milano24 orenews.it

Periodico di Cultura e Società

In copertina: Mike Bongiorno

Direttore Responsabile Dario BordetDirettore EditorialeAlessandro TraniArt DirectorPatrizia ColomboPhoto Editor Nick ZonnaImpaginazioneMilano Graphic Studio S.r.l.Hanno collaboratoRanuccio BastoniRoberto BernorioCinzia BoschieroStefano De AngelisGabriella Fiumani De SimonePaolo MaricontiMarina MazzolariLuca MediciAngela Minutillo BertanzaCamila RodriguesMedia Partner

Pubblicità, Promozione & PRLe Roy Advertising - MilanoDante ColomboCarlo KauffmannEdizioni Le Roy srl - Milano, via Vitruvio 43telefono: 3774695715 e-mail: [email protected]@24orenews.itonline: www.24orenews.itStampaBieffe Industria Grafica(Recanati - MC)Periodico mensileReg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11N° iscrizione ROC: 22250Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personaliraccolti direttamente presso di lei o fornitici sarannoutilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nelpieno rispetto dei principi fondamentali dettatidalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 perla tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni edalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99

Eventuali detentori di copywriting sulle immagini- ai quali non siamo riusciti a risalire - sono in-vitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Novembre

Guarda lenostre gallerycon unsemplice clik

PERSONAGGIO6 A tu per tu con Daniela Zuccoli Buongiorno

ARTE E CULTURA8 Novembre: i teatri

9 Teatro alla Scala: L’Histoire de Manon

10 Novembre: le mostre

11 Anselm Kiefer. I Sette Palazzi Celesti

FASHION12 Anticipazioni moda donna P/E 2016

BEAUTY14 I consigli di Marina Mazzolari

MILANO SI RACCONTA16 Nascerà a Milano “Piazza Allegria”

18 La nuova Fiat 500C tra le star del Milano amfAR galà

19 “Ho vinto il dolore” il nuovo libro di Paolo Mariconti

20 Due abiti per “gli angeli”

GIROMILANO22 Milano da scoprire

SPETTACOLI23 Novembre: i concerti

IL SESSUOLOGO 24 Le fantasie sessuali anonime

COME STAI?25 Mesoterapia e cura del dolore

26 I rimedi dell’Omeopatia Unicista

27 Un “diavoletto” che ci aiuta a stare meglio

ANDATA E RITORNO28 Un week end a Torino

30 La mostra di Monet a Torino

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stata la protagonista dell’autunno mi-lanese, Daniela Zuccoli Bongiorno,vedova dell’indimenticabile Mike: nelgiro di un mese ha organizzato una

grande asta benefica di “memorabilia” del ma-rito ed ha ottenuto dal Comune, a neanchesei anni dalla scomparsa del presentatore, chegli venisse intitolata una strada di Milano. Datempo si diceva infatti che la città di Milano,amatissima da Mike Bongiorno, non avrebbedimenticato il grande presentatore che proprionel capoluogo lombardo aveva raccolto i mag-giori successi, umani e professionali, diven-tando nel tempo quasi un creatore della te-levisione italiana.Daniela Zuccoli Bongiorno si racconta. Se-duta in disparte, in una saletta della casa d’asteIl Ponte che ha “battuto” con grande successoi ricordi e le cose più care di Mike Bongiorno,rievoca con calore la sua vita accanto al grandepresentatore. E questi ultimi sei anni, trascorsinella sua struggente mancanza alleviata dal-l’affetto dei figli e dei nipotini.«Sono stati sei anni difficili - mi spiega Da-niela - perché quando una persona con laquale si è condivisa una vita lunghissima vie-ne a mancare, non è retorico dire che unaparte di te se ne va. Da quando non c’è piùogni volta che prendo un’iniziativa o affronto

un problema mi viene spontaneo chiedere:lui che cosa farebbe? È come se mi seguissee mi desse un consiglio, ancora oggi».Sei anni durante i quali Daniela con i figli,Nicolò, Michele e Leonardo, si è battutaperché non svanisse il ricordo di Mike riu-scendo a convincere il Comune di Milanoa intitolargli anche una strada. La nuovis-sima via Mike Bongiorno, fra i grattacieli ele strade sospese nel cielo di vetro e cemento,di Porta Nuova.«Negli ultimi anni Mike aveva riscoperto ilsuo passato eroico. Gli piaceva ricordare di

È

«È come se Mike mi seguisse e mi desse unconsiglio, ancora oggi»

DANIELA ZUCCOLIBONGIORNO

A cura di RANUCCIO BASTONI

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quando durante l’occupazione tedesca facevala staffetta per i partigiani e finì anche nelcarcere di San Vittore dove fu rinchiuso nellacella accanto a quella di Indro Montanelli.Il suo amore per la città di Milano nascevaanche da queste sue avventurose esperienze».«Ho notato che la “sua” strada a Milano cor-re parallela al Viale della Liberazione… Ungioco del destino? O forse da lassù Mike,con la sua solita ironia, ha un po’ aggiustatole cose?», conclude con un sorriso.Mike era legato a Milano anche e soprattuttoper il suo passato televisivo. Dal capoluogolombardo il presentatore, infatti, aveva te-nuto a battesimo la televisione appena natacontribuendo coi suoi programmi ed i suoisuccessi (chi non ricorda “Lascia o Raddop-pia”?) a farla sviluppare su tutto il territorionazionale. Negli ultimi anni sia la RAI cheMediaset, che gli dovevano moltissimo, sierano un po’ dimenticate di lui. Ma Mikenon demordeva e così, poco prima che mo-risse, accettò un’offerta di Sky riproponendoun programma storico, “Rischiatutto”. Erail mese di marzo del 2009.«Mike era una miniera di idee. Non stavamai fermo un momento. L’esperienza di Skylo elettrizzava. “Sono andato sul satellite”,ripeteva, “Mi sento come un uomo sulla Lu-na”. Lo storico settimanale Grand Hotel glidedicò allora la copertina di Natale vestitoappunto da astronauta».

Daniela ha scritto anche un libro intitolato“Come uno strano profeta”, (un richiamo acome lo aveva ricordato la poetessa Alda Me-rini) il cui ricavato è servito a finanziare unnuovo reparto di oncologia pediatrica al-l’Ospedale San Raffaele di Milano.«Nei primi mesi dopo la sua morte, quandopiù forte avvertivo la sua mancanza, mi sonoscoperta a meditare sul fatto che negli ultimitempi Mike era molto cambiato. Anche secontinuava ad essere allegro ed espansivo,sempre più spesso assumeva un tono profe-tico. Come se sentisse imminente la sua finee volesse mettere in chiaro aspetti e compor-tamenti della sua e della nostra vita. Affron-tava le cose in modo molto profondo e sem-brava che intuisse che ci avrebbe presto la-sciato. L’ultima sera, a Montecarlo, ad esem-pio, durante la cena con una coppia di amici,disse «Glielo dirà poi Daniela…» lasciandotutto in sospeso, come se sapesse che all’in-domani lui non ci sarebbe più stato. La miapiù grande consolazione rimane il fatto chese ne sia andato senza soffrire, all’improvviso,quella mattina dell’8 settembre 2009 a Mon-tecarlo. Mentre facevamo colazione infatti,arrivò sul cellulare la foto della nostra ultimanipote, Luce, nata da due giorni, fotografatanell’incubatrice sotto la lampada per l’ittero.Mike, guardandola, disse: «Che bella, sembritu quando prendi il sole». È stata quella l’ul-tima cosa che mi ha detto».

PERSONAGGIO

MikeBongiornonello studiodella suaabitazione

Sotto: Daniela con i figli,Nicolò,Michele eLeonardo

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CARTELLONE TEATRI

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NEWSIES IL MUSICALAmbientato a New York alla fine dell’800, lo spettacolo è ispiratodal vero “sciopero degli strilloni del 1899” e racconta l’esaltantestoria di Jack Kelly, il carismatico leader di una banda sgangheratadi giovani venditori di giornali. Quando i giganti dell’editoria alzanoi prezzi della distribuzione a spese degli strilloni, Jack raduna i giovanistrilloni della città per scioperare a favore dei propri diritti.1-28 Novembre 2015: Barclays Teatro Nazionale

SALOMÉComposta da Oscar Wilde nel 1891 a Parigi, anarchica, estremistica,insolente, è poco conosciuta in Italia, forse messa in ombra dalla po-polarità della versione operistica di Richard Strauss. È un suggestivoatto unico, con brani tratti dalle ultime opere dello scrittore ma ancheda testimonianze, interviste e dichiarazioni.3-22 Novembre 2015: Elfo Puccini – Sala Fassbinder

QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULOLa malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertàsono temi tutti straordinariamente presenti nello spettacolo di DaleWasserman, tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey, la cui versionecinematografica diretta da Miloš Forman è entrata di diritto nellastoria del cinema.4-15 Novembre 2015: Carcano

SCENDE GIÙ PER TOLEDO“Scende giù per Toledo e va di fretta Rosalinda Sprint, è in ritardocol sarto e deve andare da Marlene Dietrich. Fra mezz’ora e quellanon aspetta. Colpa della Camomilla Schulz...”. Così inizia una dellepiù travolgenti invenzioni letterarie, la storia di un travestito napo-letano, emblema della stravaganza e fragilità di una città e dei suoimutanti abitanti.10-15 Novembre 2015: Verdi

NON TI PAGO!Commedia tra le più brillanti del repertorio eduardiano. Il protagonistaFerdinando, personaggio ambiguo e surreale gestore di un botteghinodel lotto a Napoli, è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato.Al contrario un suo impiegato Mario, suo futuro genero, interpretandoi sogni, colleziona vincite e addirittura un giorno gli capita di vincereuna ricca quaterna di quattro milioni delle vecchie lire.10-22 Novembre 2015: Piccolo Teatro Strehler

IL SIGNOR DI POURCEAUGNACOmaggio a Molière ed alla tradizione comica napoletana, si rifà aicanovacci della commedia dell’arte. Pourceaugnac è un erede dellamaschera campana di cui assume tutta l’umanità, tutte le funzionidissacratorie, comiche e poetiche. È ridicolo, goffo, antipatico a volte,ma lo diventa anche a causa dello sguardo che gli altri portano sudi lui. È dunque il capro espiatorio della società falsa in cui vive.10-22 Novembre 2015: Franco Parenti - Sala 3

CALENDAR GIRLSUna commedia tutta al femminile, grande successo al cinema e daanni sold out al teatro in Inghilterra. Un gruppetto di signore perrealizzare una raccolta di fondi da destinare in beneficenza, realizzaun calendario che le vedrà ritratte in normali attività domestiche,ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti.12-29 Novembre 2015: Manzoni

MAMMA MIA!Torna in Italia il musical dei record, una delle opere più longeve del West-End e di Broadway che ha incantato oltre 54 milioni di persone nel mondo:la prima produzione occidentale ad essere stata tradotta in mandarinoe rappresentata in Cina. In scena il cast originale londinese, con SaraPoyzer nei panni di Donna, interpretata al cinema da Meryl Streep.Dal 24 novembre al 6 dicembre 2015: Arcimboldi

LE DONNE GELOSEÈ la prima commediache Carlo Goldoni scriveinteramente inveneziano. L’attenzionedell’autore si concentrasu una zona circoscrittadella città, un vicinato,un periodo preciso, gliultimi giorni dicarnevale, e su un’unicaclasse sociale dibottegai e mercanti,piccoli borghesi giàsulla sogliadell’impoverimento.Fino al 22 Novembre:Piccolo Teatro Studio Melato

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ARTE E CULTURA

ALTRI APPUNTAMENTI NOVEMBRE

l balletto è basato sul racconto “L’ Histoiredu Chevalier Des Grieux et de Manon Le-scaut” dell’abate Antoine Francoise Prévost.Pubblicato nel 1731, è il settimo e ultimo vo-

lume di “Mémoires et aventures d’un homme de qua-lité” a cui di Manon si sono ispirati anche Auber,Massenet e Puccini per le loro opere liriche. Questosoggetto fu poi ripreso anche in Italia dal coreografoGiovanni Casati, che andò in scena per la prima voltaa Milano al Teatro alla Scala nel 1846 e che ebbe unagrande fortuna negli anni successivi. Le musichescelte per la partitura del balletto di MacMillan sonotutte di Massenet, ma nessun brano è stato estrattodalla sua opera Manon. Anche il balletto nacque coltitolo “Manon”, ma quando fu presentato all’Opéra diParigi nel 1990 si rese necessario trasformare il titoloin “L’Histoire de Manon”, come fermamente richiestodagli eredi del compositore francese che imposero ilnuovo titolo anche per le rappresentazioni scaligeredel 1994. Nella Francia del secolo dei Lumi le fortunesi creano e si disfano con la rapidità di un temporale.Manon, seducente giovane dal fascino pericolosamenteinnocente, cede alle lusinghe della ricchezza e si facalcolatrice e corrotta. Per il fratello Lescaut è “merce

di scambio”, per il vecchio Monsieur G.M. è l’oggettodel desiderio; per lo studente Des Grieux è il vero epuro amore. Il personaggio creato da Prévost, diventatopopolare grazie al melodramma, acquista una nuovae affascinante vita con la danza: in un eccellente esem-pio della sua creatività MacMillan delinea il fascinoe la tragedia della protagonista e crea splendidi ruolimaschili, per un balletto appassionante, vero e coin-volgente sul piano drammatico, psicologico e coreo-grafico. In scena, per tre serate, tornano le étoiles Sve-tlana Zakharova e Roberto Bolle.

[1] ScalAperta: biglietto sconto 50%

3 2 - ore 20:00 | Pierre-Laurent Aimard e Tamara Stefanovich in Concerto3 3, 6, 11, 13 - ore 20:00; 8 - ore 15:00 | Wozzeck3 4[1] - ore 20:00 | “Falstaff”3 5 - ore 15:00; 18 - ore 11:00; 22 - ore 15:00 | Il flauto magico per i bambini3 5, 7, 9, 10, 21, 22 - ore 20:00 | Filarmonica della Scala3 10 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “L’histoire de Manon”3 12 - ore 17:00 | Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala3 14 - ore 17:00 | Grandi Voci alla Scala: “Piero Cappuccilli”3 15 - ore 20:00 | Christian Gerhaher (baritono)3 16 - ore 20:00 | Maurizio Pollini (pianoforte)3 30 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “Giovanna D’Arco”

L’HISTOIRE DE MANON: APPUNTAMENTI

3 Novembre: 12, 14, 15, 17, 18, 19[1], 20 - ore 20:00; 18 - ore 14:30

Direttore David ColemanCoreografia Kenneth MacMillanMusiche Jules MassenetDal 12 al 20 Novembre 2015Durata spettacolo: 2 ore e 30 minuti inclusi intervalli

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L’HISTOIRE DE MANON

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WE LAND. AMA LA TERRA COME TE STESSOThe Lont T Art Space Via Senato 24, MilanoOrari: lun-dom 10.00-23.00Un monito al mondo intero per ricordare il bisogno di un lento e calmo “ritorno al futuro” intesocome contemplazione e attenzione intima alla terra. Il progresso spesso ha portato con sé i grandiproblemi legati all’ecologia e all’inquinamento. E di fronte a questa folle frenesia dalla seconda metàdel ‘900 alcuni artisti hanno sentito forte il ritorno alle origini, il ritorno alla natura: Antonio Biasiucci,Alberto Burri, Pierpaolo Calzolari, Daniele De Lonti, Walter De Maria, Olafur Eliasson, Hamish Fulton,Mario Giacomelli, Frank Gohlke, Andy Goldsworthy, Michael Heizer, Richard Long, Tancredi Mangano,Ana Mendieta, Giuseppe Penone. Per tutti loro diventa esiziale l’esigenza della ripresa del contattosemplice e immediato con la terra, l’acqua, gli alberi, le pietre, le montagne, le nuvole, i campi.Sino al 15 gennaio 2016

ADOLFO WILDTGalleria d’Arte ModernaVia Palestro 16, MilanoOrari: lun 14.30-19.30; mar-mer, ven-dom 9.30-19.30; gio 9.30-22.30Milano celebra uno dei più originali interpreti della scultura italiana e internazionale a cavallo tra ‘800e ‘900 con una mostra monografica che prosegue l’indagine sui più grandi scultori dell’età modernae contemporanea avviata dalla Galleria d’Arte Moderna con le esposizioni dedicate ad Alberto Giacomettie Medardo Rosso. Nato a Milano in un’umile famiglia di lontane origini svizzere, Adolfo Wildt entraad appena 11 anni nella bottega di Giuseppe Grandi, esponente della Scapigliatura milanese: fu ilprimo contatto con il mondo della scultura, a cui si dedicherà lavorando soprattutto come finitore peri più noti scultori lombardi dell’epoca. Le sculture di Wildt, che ebbe tra i suoi sostenitori la critica Mar-gherita Sarfatti e Gabriele D’Annunzio, portano tutte la memoria della sua formazione di artigiano.Sino al 14 febbraio 2016

LA BELLE ÉPOQUE. LA PARIGI DI BOLDINI, DE NITTIS E ZANDOMENEGHIGam ManzoniVia Manzoni 45, MilanoOrari: mar-dom 10.00-13.00; 15.00-19.00L’affascinante mondo della Belle Époque è al centro della nuova mostra della Gam Manzoni, cheindaga l’opera di 3 eccellenti pittori italiani che seppero confrontarsi con l’arte dell’Impressionismomaturando un linguaggio moderno e autonomo, che fece di loro tra i migliori cantori della Parigifin de siècle: Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi. Dopo essere entrati incontatto con i Macchiaioli, i 3 artisti italiani si trasferirono a Parigi, rispettivamente De Nittis nel1868, Boldini nel 1871 e Zandomeneghi nel 1874, ottenendo ciascuno un successo internazionale.La mostra, che presenta in tutto 35 opere, offre l’occasione di approfondire uno dei periodi più in-teressanti della storia dell’arte dell’Ottocento.Sino al 21 febbraio 2016

FRANCESCO HAYEZGallerie d’ItaliaPiazza della Scala 6, MilanoOrari: mar-mer, ven-dom 9.30 - 19.30; gio 9.30 - 22.30I capolavori di Hayez, tra i protagonisti del romanticismo pittorico italiano ed europeo, arrivano aMilano per una grande mostra a cura di Fernando Mazzocca. Opere come i celeberrimi ritratti delManzoni o della Principessa Belgiojoso, le opere di ispirazione storica, sacra o mitologica, le suggestioniorientaliste, i meravigliosi e sensuali nudi femminili. In tutto 120 opere provenienti dalle maggioricollezioni, pubbliche e private, con numerose novità, a partire dal ‘Bacio’, dipinto-icona dell’arte ditutti i tempi, qui presente per la prima volta nelle 3e versioni realizzate dal maestro, e dalle lunetteaffrescate destinate all’ufficio della Borsa di Venezia, a Palazzo Ducale, mai viste in pubblico.Dal 6 novembre 2015 al 21 febbraio 2016

NOVEMBRECARTELLONE MOSTRE

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ARTE E CULTURA

aestose e imponenti, inquietanti e solenni,eppure illuminanti e leggere. L’emozioneche trasmettono i ‘Sette Palazzi Celesti2004-2015’ di Anselm Kiefer, installazione

permanente allo Spazio “Navate” dell’HangarBicocca,è una sospensione del respiro. Come ha scritto Vin-cenzo Trione su ‘La Lettura’, Anselm Kiefer “sa farsiinterprete del destino tragico della modernità”. Lesette torri, dal peso di 90 tonnellate ciascuna, chesilenziosamente si presentano allo sguardo sono totemdi una realtà inquietante, di una contemporaneitàche ha perso la direzione e della quale rimangonosolo macerie. I grandi artisti hanno un rapporto conla fede molto stretto, profondo, soprattutto privato, avolte consapevole altre inconsapevole. Ma esiste ealla fine esce sempre fuori dalle loro opere. L’instal-lazione di Kiefer, che si completa con cinque granditele realizzate tra il 2009 e il 2013, non può che farzittire l’anima, portare lo spettatore a diretto contattocon Dio nel silenzio con se stessi, in maniera spiri-tualmente coercitiva. La disgregazione della vitanell’opera di Kiefer è potente, il suo ricordare chedel nostro sono rimaste solo macerie è drammatica-mente reale. Perché quello che viviamo ogni giornonon ci appartiene più. Ecco perché di fronte a questoprogressivo sfaldamento morale e fisico Anselm Kie-fer, artista tedesco classe 1945, ripete senza mai stan-carsi che “quando tutto sarà finito, l’arte continueràa esistere”. In una conversazione rilasciata a TimMarlow registrata al Louisiana Museum of Modern

Art nel 2010 alla domanda «L’arte quindi è un’oc-cupazione spirituale?», Kiefer risponde: «Sì, è così.Perché mette in connessione cose che altrimenti sa-rebbero separate. Un genere di connessione che nonesiste più oggi: gli scienziati sono estremamente spe-cializzati e i saperi sono separati tra loro. L’arte èl’unico modo di ricostruire un contesto». Parole chepesano e che mostrano chiaramente il perché Kiefercreda ciecamente nell’arte per ricostruire l’esistenza.Dall’arte può germogliare nuovamente la vita. E losi vede anche nelle cinque grandi opere esposte ailati dei sette palazzi celesti. All’assenza del temposu paesaggi quasi lunari si contrappone la presenzadi semi di girasole, segno di speranza. L’installazione‘site-specific’ de I Sette Palazzi Celesti deve il suonome ai Palazzi descritti nell’antico trattato ebraico‘Sefer Hechalot’, il “Libro dei Palazzi/Santuari” ri-salente al IV-V secolo d.C. in cui si narra il simbolicocammino d’iniziazione spirituale di colui che vuoleavvicinarsi al cospetto di Dio.

MA cura di STEFANO DE ANGELIS

ANSELM KIEFER.I SETTE PALAZZI CELESTI

HangarBicocca, Spazio “Navate”Via Chiese 2, MilanoInstallazione permanenteOrari: gio-dom 11.00-23.00Ingresso Libero

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MILANO SI RACCONTA

A cura di LUCA MEDICI*

n tanti anni di carriera Mike ha sempre amatopromuovere raccolte fondi per i più bisognosiattraverso le sue trasmissioni, e La Fondazione

Mike, fortemente voluta dalla famiglia, prosegue congrande impegno l’attività benefica a lui tanto cara.La Fondazione ha organizzato lo scorso 20 ottobre,insieme alla casa d’aste Il Ponte, un’asta beneficaper raccogliere i fondi necessari per il rilancio diuna piazza adesso senza nome nel quartiere milaneseGratosoglio. Un progetto avviato dalla FondazioneMike in collaborazione con l'Assessorato alle Poli-tiche Sociali del Comune di Milano: "Piazza Allegria"(è il nome pensato dalla Fondazione) sarebbe un mo-do per attivare una dose di socialità in una zona delquartiere che da anni ormai langue nell'abbandonopiù totale. Con l’aiuto attivo degli adolescenti e deiragazzi del quartiere, si vuole ridare un volto a questapiazza senza nome rendendola fruibile da tutti, masoprattutto creando una zona più verde per miglio-rarne la viabilità. Panchine, fontanelle e giochi perbambini, insieme ad animatori ed educatori, svilup-peranno progetti per fare incontrare nonni e nipotie ridare vita ed anima alla piazza. Portare in questoposto quell’allegria che è stata per Mike non solouna parola, ma un vero stile di vita ed un profondoideale interiore, è stato lo scopo finale dell’asta.L’idea di mettere in vendita questi oggetti è nata

All’asta i ricordi di Mike Bongiorno... I

NASCERÀ A MILANO

Sotto Daniela Zuccoli con Fabio Fazio; in basso: l’assessore Majorino con Daniela Zuccoli e i figli Leonardo e Nicolò Bongiorno

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dalla richiesta di molti suoi ammiratori che hannoscritto alla Fondazione per poter avere un oggetto diMike, qualcosa che potessero toccare e con cui ri-cordarlo, da tenere sempre vicino! Molti dicono cheMike porti bene, tanto che si è creata una sorta dirito popolare per cui molte persone si recano a San-remo oppure a Cervinia a toccare la sua statua.

QUATTROCENTOVENTISETTE LOTTIOggetti di tutti i giorni che hanno accompagnato Mikesia nei momenti più intensi della sua carriera chenei momenti più intimi e di svago, e parte degli arredidella sua abitazione milanese sono stati mesi all’astaa favore della Fondazione. Lo studio, teatro di tanteinterviste, è stato ricostruito con tutto ciò che lo cir-condava, dagli argenti alle immagini dei suoi successitelevisivi e sportivi. Quadri, sculture, ritratti e tantecaricature tra cui un mezzo busto patinato a fintobronzo e una statua ad altezza naturale; fotografie inbianco e nero come quelle di Lascia o raddoppia edel Rischiatutto, foto autografate da Pavarotti e quelleche lo immortalano al fianco di Andreotti, Fiorello oBerlusconi. Grande spazio è stato dedicato anche aicimeli della sua avventurosa vita sportiva: dagli scialle giacche a vento per la scalata del Cervino, dallozaino della spedizione al Polo Nord, alle immaginidelle sue immersioni subacquee. Diverse personalità

di Mediaset e colleghi di una vita come il 'Signor No'Ludovico Peregrini hanno partecipato alla serata con-dotta non a caso dal noto conduttore Fabio Fazio, chela prossima primavera condurrà su RaiTre una suaversione del “Rischiatutto” di Mike. Dei 427 lotti,ne sono stati venduti 314 per un ricavo complessivodi 106.000 euro. "BatMike" - un Batman in gomma-piuma con il volto di Mike, tra i lotti più desiderati,ha avuto un battitore d'eccezione come il Sindaco diMilano Giuliano Pisapia: se lo è aggiudicato lo stessoFabio Fazio per la cifra di 4.500 euro, dopo una scher-zosa contesa in diretta telefonica con Carlo Conti (chealla fine si è aggiudicato una coppa d’alabastro e lastatua del mito televisivo). Al telefono è intervenutoanche Walter Veltroni, che ha ricordato l’amiciziache legava Mike a suo padre Vittorio. Sono state ven-dute con un’offerta libera anche le ultime copie del-l’autobiografia “La versione di Mike”, edita da Mon-dadori, insieme ad altri libri sulla storia di Mike sem-pre a cura della Fondazione (ne cito due: “Il SignorMike” di Giorgio Lazzarini - Frontiera Editore e “Tuttacolpa di Mike” di Edmondo Conti e Nicolò Bongiorno- Ladolfi Editore). Insomma, un’idea fantastica cheha saputo dare nuovamente lustro ad un personaggiotanto amato dagli italiani e adesso, grazie a lui, tantepersone potranno godere di un nuovo spazio apertoa tutti... sì, ma con tanta “Allegria!”.

“PIAZZA ALLEGRIA”

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MILANO SI RACCONTA

nche quest’anno tra sfilate, presentazioni eparty esclusivi, nella Milano della FashionWeek si è fatta largo anche la beneficenza

con la tradizionale serata di gala organizzata dallaFondazione amfAR con il sostegno di Harry Winstone giunta alla settima edizione. Dopo São Paulo, NewYork e Parigi il Galà benefico è andato infatti in scenaal Teatro della Permanente, lo scorso 26 settembre.Tantissime le stelle della moda, del cinema e dellospettacolo e tante star internazionali già in città perassistere ai defilè delle maison più blasonate, si sonoritrovate in via Turati per rinnovare ancora il sostegnoad amfAR nella raccolta fondi a favore della ricercaper la lotta all’AIDS. Protagonisti della serata il mar-chio Fiat e Garage Italia Customs: due esemplari dellanuova 500 sono stati battuti all’asta per una cifra com-plessiva di 250mila euro che saranno devoluti a so-stegno della ricerca sull’AIDS. Acquirenti d’eccezioneRenzo Rosso, patron di “Diesel” e Presidente delgruppo di moda OTB, e David Wertheimer, dell’omo-nima famiglia di industriali francesi. Entrambi po-tranno personalizzare la vettura con i designer di Ga-

rage Italia Customs, nuova società di Lapo Elkannche realizza progetti “su misura” valorizzando la per-sonalità unica di ogni cliente. L’esclusivo galà, arric-chito dall’esibizione live di Debbie Harry e del duosvedese Icona Pop, ha visto la partecipazione, tra glialtri, di Star della moda come Naomi Campbell, Ales-sandra Ambrosio, Emma Miller, Eva Cavalli e HeidiKlum e del cinema, fra cui Michelle Rodriguez e Da-kota Johnson. Tra le star italiane, oltre a Lapo Elkann,anche Valeria Marini, Chiara Ferragni, AlessandraMastronardi, Cristina Parodi e Giorgio Gori, ClaudiaGalanti, Raffaella Zardo, Valeria Bilello e Paolo Kes-sisoglu, per citarne solo alcune.

AA cura di SANDRO NOBILI

In alto: Lapo Elkann; sopra a sinistra: Luca Napolitano e LapoElkann; a destra: Luca Napolitano, Renzo Rosso e Lapo Elkann;sotto: Michelle Rodriguez e Mohammed Al Turki

LA NUOVA FIAT 500CTRA LE STAR DEL MILANO AMFAR GALÀ

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Hotel Château Monfort di Mi-lano ha ospitato a metà ottobrela presentazione del nuovo li-

bro del Dott. Paolo Mariconti, specia-lista della terapia del dolore. Davantiad una numerosa platea che si è stipatanell’elegante Lounge Bar Mezzanottedell’hotel, Cristina Lucchini, DirettoreResponsabile della rivista Glamour,ha conversato con l’autore cercando difar raccontare a Mariconti le battaglie,le ansie, le “scoperte” da lui racchiusenel suo nuovo libro “Ho vinto il dolore”edito da Edizioni Virgilio. L’autore nonsi è certo risparmiato nel cercare di farcapire a tutti i presenti che il dolore(soprattutto il dolore persistente) è unamalattia e non deve mai essere consi-derato come una banale e temporaneafastidiosa sensazione. Le dodici storiedi pazienti che l’autore ha voluto rac-cogliere in questo libro sono la rappre-

sentazioni di altrettante storie di veree proprie battaglie contro il dolore. Sol-lecitato dalla sua intervistatrice PaoloMariconti ha voluto concludere questoincontro con una frase che rappresentabene ciò che vuole fare arrivare allagente: «Stringere fra le mani la meda-glia della propria guarigione è la vit-toria che non bisogna mai smettere divoler conquistare». Nel folto pubblicopresente, oltre al suo editore Elena Ga-staldi, ospiti eccellenti come l’etoilescaligero di fama mondiale RobertoBolle, l’attrice Dalila Di Lazzaro cheha affrontato un lungo e doloroso cal-vario a seguito di un incidente stradale,la cantante Ornella Vanoni, la mogliedi Mike Bongiorno, Daniela Zuccoliaccompagnata da uno dei suoi figli.Paolo Mariconti come molti di voi san-no, lo si può seguire ogni mese sullanostra rivista.

Sotto: la copertina del libro; in basso a sinistra: l’autore firma

le copie dei libri ai presenti; a destra: Paolo Maricondi con

Dalila Di Lazzaro

L’A cura di MOMI SYMON

“HO VINTO IL DOLORE”Il nuovo libro

di PaoloMariconti

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MILANO SI RACCONTA

DUE ABITI PER “GLI ANGELI”entre ancora non si erano spenti i riflettoridi Mode à Paris (che dopo New York, Londrae Milano ha chiuso, come da tradizione, le

Fashion Week dedicate alle anticipazioni della modadonna per la prossima calda stagione), le luci si sonoriaccese sulle passerelle milanesi il 6 ottobre. Oltre200 persone hanno potuto ammirare la nuova colle-zione primavera/estate 2016 di Alta Moda della Sar-toria Angela, nello storico PalazzoVisconti di Modrone. «Fare sarto-ria di Alta Moda richiede passionee spirito di sacrificio» - spiega An-gela Formaggia, titolare della Sar-toria milanese - «Ogni nostra rea-lizzazione è curata nei minimi det-tagli e la tipologia, sia di tessutoche di lavorazione, è frutto di annidi esperienza nella produzione delMade in Italy». La Sartoria Angelada anni lavora con discrezione pergrandi stilisti e per negozi di granprestigio in tutto il mondo. La ti-tolare si reca dalle sue clienti Vipall’estero per seguire personalmen-te le loro prove e per curare ognidettaglio quando indossano gli abi-ti che crea appositamente per loro. Alla sfilata eranopresenti ospiti di caratura internazionale, come i Con-soli Generali a Milano Marisela Morales (Messico),Narcisa Soria Valencia (Ecuador), Karla GeorginaMartinez Herrera (Repubblica di El Salvador) e Co-banaj Luljeta (Albania), la quale indosserà, alla Primadella Scala il 7 dicembre, un abito creato per lei dallaSartoria Angela. Erano inoltre presenti Guamàn Al-lende, Direttore Generale della Sezione Letteraria ePresidente del CEACM “Centro Ecuadoriano de Arte

y Cultura a Milano e tante donne manager come Cin-zia Sasso, Presidente della Associazione Onlus Go-mitolo rosa, Emanuela Palazzani, Presidente di WILEurope (European Network for Women in Leadership)e alcune rappresentanti dell’Associazione Impren-ditrici AIDDA. Per non dimenticare le numerose don-ne dell’alta borghesia e dell’aristocrazia ambrosiana.«Anche quest’anno - dice Daniela Javarone, madrina

dei City Angels - la Sartoria di AltaModa Angela Formaggia ci aiutadonando due abiti per la raccoltafondi a favore dell’impegno costan-te degli “Angeli” e abbiamo invi-tato rappresentanti di altri Stati checondividono con noi il valore dellasolidarietà e dei progetti positivisul territorio».

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SARTORIA ANGELA

ATELIER & SHOWROOM:Viale Luigi Majno, 1920122 Milano �Tel. - Fax +39.02.76008059www.sartoria-angela.eu

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Angela Formaggia e Daniela Javarone con alcuni ospiti di rilievo esponenti di Paesi esteri

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GIROMILANO

CIBO, FIORI, MUSICAIn via Salasco 17, accanto alla Boc-coni, c’è un locale molto speciale: ri-storante, bistrot, ove si può ascoltarebuona musica ma anche… compraredei fiori! Proprietaria del “Potafiori”(così si chiama il locale) è RosalbaPiccinni, fioraia e cantante jazz ber-gamasca, che lo gestisce con il giovanechef Giorgio Bresciani, come lei aman-te della musica. È aperto sette giornisu sette: si può entrare alle 8 del mat-tino per fare colazione e uscire a mez-zanotte dopo l’ultima canzone, l’ultimocalice di vino o l’ultima tisana.

IL “SOFA” DEL NAVIGLIO GRANDEIl Sofa Cafe è nato da una idea di 5giovani amici milanesi. Location d’ob-bligo i navigli, grandi vetrate e luci sof-fuse. Sopra al bancone troneggia unavecchia vespa anni ‘70, l’atmosfera ri-porta ai locali di Soho. Musica soft,rete wi-fi gratuita per chi abbia con séun tablet o un ebook-reader. Non man-cate di informarvi del programma dieventi del “Sofa Sundays”, troveretesicuramente l’occasione per tornare.

IL MONDO DEI VINILI E DEL VINTAGEUn tempo a questo numero 100 di c.sodi Porta Ticinese c’era un negozio disupporti fonografici. Oggi c’è Seren-deepity, uno store che mette insiemelibri e fotografie d’epoca, abiti e ac-cessori vintage con un grande spaziodedicato ai “vinili” di ogni genere mu-sicale, così “rifornito” da fare impaz-zire gli appassionati.

IL BOUQUET FIORITO DI FRIDA’SSe amate i mercatini dei fiori del nord

Europa o le caratteristiche atmosfereche circondano i fiorai disseminati neiboulevard parigini, vi consigliamo difare quattro passi in c.so Garibaldi do-ve in un angolo “delizioso” trovereteFrida’s un piccolo negozio con un nuo-vo modo di proporre i suoi fiori in tantibouquet, dove i colori dei petali di-pingono incredibili tavolozze, quasitutti esposti sul corso. Un piccolo spa-zio da visitare per la scelta di piantee fiori sempre presenti, mai banale.

IL MUSEO DEL FERMO IMMAGINE Ricordate la celebre canzone di Adria-no Celentano, il ragazzo della viaGluck? Proprio in via Gluck al n.45si trova un museo dedicato al cinemaassolutamente da visitare. Il museo,ospita una vasta collezione di mani-festi cinematografici, di libri d’epoca,di gadget, di fumetti, di abiti. Le mo-stre, che si rinnovano durante l’anno,sono dedicate a grandi attori e registi.Un’ultima annotazione non perdete didare uno sguardo alla saletta con i ci-meli del “molleggiato”.

Ecco altresegnalazioni di

locali da scoprirepasseggiando perCorso Garibaldi o

nell’area deinavigli, o in

Corso di PortaTicinese o nella

“mitica” viaGluck. Ma anche

accanto alleUniversità

milanesi c’è di cherimanere

piacevolmentesorpresi…seguiteci!

MILANO DA SCOPRIRE

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CARTELLONE CONCERTI

MAX PEZZALIA due anni dal fortunatissimo “Max 20 Live”,che ha collezionato sold-out in tutte le 30date in calendario, Max è tornato dal vivo conun nuovo spettacolo, che porterà nei palasportdelle principali città italiane fino a metà no-vembre 2015.Venerdì 6 e Sabato 7 - Mediolanum Forum

MOTLEY CRUE E ALICE COOPERCon un’unica data italiana, il tour di novem-bre di una delle più leggendarie ed iconicherock band di sempre sarà l’ultimo della storiadella band e porterà sul palco la più grandeproduzione ed il più importante show di fuo-chi mai visto.Martedì 10 - Mediolanum Forum

SCORPIONSLa band che ha scritto le pagine più importantidella storia con brani come “Wind Of Change”e “Still Loving You”... festeggia i 50 anni dicarriera con il tour “Return to Forever - 50thAnniversary”. Saranno tre le date italiane: Ro-ma (9/10), Milano e Trieste (13/10).Mercoledì 11 - Mediolanum Forum

CESARE CREMONINISono diciotto i concerti che da ottobre a finenovembre riporteranno l’artista sul palco deipiù importanti palasport di tutta Italia, con“Più che Logico Tour 2015”, uno spettacolototalmente rinnovato.Venerdì 13 e Sabato 14 - Mediolanum Forum

SIMPLY REDNato a Manchester l’8 giugno 1960, MickHucknall - leader unico ed indiscusso dei Sim-ply Red - è uno degli artisti più famosi del

mondo per gran parte degli anni ‘80 e ‘90. Havenduto 40 milioni di dischi.Domenica 15 - Mediolanum Forum

TIZIANO FERRODopo aver dominato l’estate con il successode “Lo Stadio Tour” (che in 8 concerti ha por-tato negli stadi oltre 300mila spettatori) l’ar-tista torna live con uno show irresistibile e uncarisma travolgente che lo confermano sem-pre di più performer e artista di caratura in-ternazionale.Lunedì 16 e Martedì 17 - Mediolanum Forum

NEKUn ritorno live attesissimo dai numerosi fandell’artista di Sassuolo, tornato ad esibirsi dalvivo nei più importanti teatri italiani, a distan-za di quattro anni dall’ultimo tour. Il nuovoalbum, “Prima di Parlare” include il brano “SeTelefonando”, tra i più trasmessi nelle radio.Giovedì 19 e Venerdì 20Teatro Degli Arcimboldi

SIMPLE MINDCon oltre 30 anni di carriera e più di 60 mi-lioni di album venduti in tutto il mondo l’ama-ta band scozzese torna in Italia per un’unicadata con un nuovissimo album ed un nuo-vissimo tour; uno show durante il quale saràpossibile gustare tutti i loro più grandi suc-cessi, vecchi e nuovi.Sabato 21 - Mediolanum Forum

BOB DYLANDopo i sold out estivi in Italia, Bob Dylan, pie-tra miliare della musica degli ultimi cinquan-t’anni, ha deciso di allungare e terminare nelnostro Paese il suo tour portando, dopo glistadi e le arene, il suo spettacolo in teatro anovembre.Sabato 21 e Domenica 22Teatro Degli Arcimboldi

JOVANOTTIIl nuovo spettacolo debutterà il 19 novembrea Rimini a pochi mesi dal trionfale successodi Lorenzo negli Stadi, il tour che con un lin-guaggio innovativo ha ufficialmente apertouna nuova era degli spettacoli dal vivo e cheha già conquistato, emozionato, travolto 500mila spettatori.Da Venerdì 27 a Lunedì 30Mediolanum Forum

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IL SESSUOLOGO

L’anonimato può essere il migliore amicodelle fantasie erotiche femminili. Inten-sifica infatti il romanticismo e aggiungequel pizzico di drammaticità che contri-buisce ad aumentare il piacere e ad eli-minare i sensi di colpa, terribili e potentinemici dell’immaginario sessuale. Gli ele-menti di anonimato che si riscontrano nel-le fantasie femminili sono numerosi; ilbuio della notte; un’improvvisa mancanzadi corrente al cinema o al ristorante; lamascherina igienica indossata dal dottore;l’uomo che stimola da dietro in modo danon essere riconosciuto o l’uomo che sepur visibile sia totalmente sconosciuto…Le scene mentali che si costruiscono in-torno al tema dell’anonimato sono quasisempre strutturate nel contesto di un’av-ventura effimera; questo insieme funzionabene nel liberare dai sensi di colpa e nelprocurare al contempo una sensazione dilibertà e grande eccitazione, aumentandole sensazioni di piacere. Il non conoscersi,il non sapere lei chi sia lui e lui chi sialei, riduce entrambi a oggetti sessuali, ri-duce il rapporto a qualcosa di puramentefisico, senza nessun impegno precedenteo futuro e il fatto che tutto avvenga nellospazio temporale limitato di una breve av-ventura viene vissuto come poco minac-cioso per la propria struttura di vita reale;così la donna vede allontanarsi le inibi-zioni e sente l’autorizzazione a viversi nelmondo fantasmatico come un personaggiotrasgressivo rispetto alle sue regole. È dif-ficile parlare di fantasie sessuali senza es-sere fraintesi; il perbenismo del pensierocomune è subito pronto a darne un giudizionegativo ancor prima di aver provato a com-prenderne il significato che hanno o la fun-zione che svolgono. Meglio quindi custo-dirle gelosamente nella propria intimità.

LE FANTASIESESSUALI ANONIME

A.I.S.P.A. Associazione Italiana Sessuologia

Psicologia ApplicataVia Marostica 35, Milano

www.aispa.it

20 novembre - Seminario: “Nutrire il Benessere sessuale”

27 novembre: Inizio nuovi corsi

Mi capita spesso diimmergermi infantasie sessuali chemi danno piacevolisensazioni dieccitazione e dipiacere. Mi sonoaccorta che lamaggior parte diqueste fantasie sonocon sconosciuti; cipuò essere un motivo?Ho provato a parlaredi queste cose con unpaio di amiche ma mihanno dato dellapervertita.

Violetta

Dr. Roberto BernorioSpecialista in ginecologiaPsicoterapeutaSessuologo clinico

www.robertobernorio.it

Ettore e Andromaca, Giorgio de Chirico

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COME STAI?

a mesoterapia, o intrader-moterapia distrettuale, èuna metodica che consi-ste nella somministrazio-

ne locale di piccole quantità difarmaco, che viene iniettato conle stesse indicazioni dell’uso si-stemico in un’area corrispondentealla proiezione superficiale di unorgano o nella sede di un processopatologico. Metodiche similari,anche se in forma differente, eranogià state proposte nel 400 a.C. daIppocrate, ma la sua diffusionenel mondo medico scientifico av-venne negli anni ‘50 grazie aglistudi e all’entusiasmo del medicofrancese Michel Pistor. La meso-terapia consente di ottenere ottimirisultati terapeutici utilizzando do-si ridotte di principio attivo, cheagisce dove serve e a lungo, conuna conseguente riduzione deglieffetti collaterali. I farmaci utiliz-zati possono essere di tipo tradi-zionale, omeopatici o della medi-cina biologica. Vengono iniettaticon punture multiple medianteappositi aghi corti e sottili, gli‘aghi di Lebel’, lunghi 4 o 6 mmcon un diametro di 0,4 mm. Lamesoterapia è indicata in diversiambiti: in dermatologia e medici-na estetica, in flebologia, in me-dicina sportiva e, con ottime ri-sposte, nel trattamento del doloreosteo-articolare e muscolo tendi-neo. Generalmente in Medicinadel Dolore si utilizzano, a seconda

dei casi, anestetici locali, antin-fiammatori, e miorilassanti. I ciclidi cura, generalmente di 6-8 se-dute, prevedono inizialmente se-dute settimanali, con trattamentidi richiamo a cadenza mensile, avolte necessari per consolidare ilrisultato terapeutico e ridurre lepossibilità di recidiva. La meso-terapia a scopo antalgico, quandoassociata ad altre modalità di in-tervento, diventa parte di una stra-

tegia terapeutica complessa. Leindicazioni più comuni sono le co-xalgie e le gonalgie, il dolore cer-vico-lombare, l’artrosi delle mani,la cefalea cervicale, la periartritescapolo-omerale, alcune forme disciatalgia e nevralgia, e il doloremuscolare. Quando praticata damani esperte, gli effetti collaterali,sia locali sia sistemici, sono ge-neralmente transitori e di lieveimportanza.

Dr. Paolo MaricontiSpecialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del [email protected]

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MESOTERAPIAE CURA DEL DOLORE

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omeopatia unicista èdiffusa in tutto ilmondo e ha due seco-li di meritata storia.

La cura è sempre ‘individua-lizzata’ con il medicinaleomeopatico unitario (detto an-che rimedio unitario) checonsta di un solo principiocurativo alla volta, scelto trapiù di 5000 rimedi unitari. Ilrimedio comprende la totalitàdei sintomi e delle caratteri-stiche del paziente. Esso nonpuò essere prescritto solo sul-la base dei sintomi che il pa-ziente presenta, il che porte-rebbe ad avere un farmacoper ogni disturbo: l’obiettivoè individuare il filo condut-tore che caratterizza il pazien-te e giustifica i vari disturbicomparsi anche in periodidifferenti della vita. Occorrequindi “individualizzare” ilpaziente, che significa consi-derare solo i sintomi peculiari

in lui che lo differenzino datutti gli altri soggetti affettidalla stessa malattia (ad es.la mancanza di sete duranteuno stato febbricitante). In talmodo si riesce a trovare quelristretto numero di rimediche, somministrati ad un sog-getto sano, presentano queisintomi peculiari. Tra questive ne sarà uno in grado di co-prire tutti i sintomi e le carat-teristiche del paziente nellasua globalità (le sue caratte-ristiche ereditarie, il suo tra-scorso come malato, le cureeffettuate, i sintomi mentali,generali e locali, sia presentida sempre che attuali). Du-rante il colloquio col paziente,il medico omeopata mira atracciare un suo ritratto sin-tomatologico completo al finedi poter individuare il suospecifico rimedio. Il medicoconsidera nei minimi parti-colari una moltitudine di

aspetti gli legati agli eventi dimalattia, disturbi, fastidi, sen-sazioni di malessere, ma an-che allo stile di vita e alla sto-ria della persona, il carattere,i desideri e le avversioni, ilsonno e i sogni, l’appetito ela sete, la sudorazione, le rea-zioni ai fattori climatici, ailuoghi chiusi, alle circostanzesociali e molto altro... In talmodo anche la malattia localeapparentemente più comunediviene unica e individuale.La Prescrizione medica diomeopatia unicista contienela denominazione del medi-cinale unitario (ossia il nomedell’unico principio curativopresente) seguita dal grado didinamizzazione o potenza.Poiché non esistono posologiae indicazioni standard, laconfezione del rimedio uni-tario non contiene alcun fo-glietto illustrativo. L’omeopa-tia unicista utilizza esclusi-vamente formulazioni farma-ceutiche in granuli, globuli egocce, da assumere per boc-ca. Per le malattie che duranoda tempo si utilizzano di so-lito medicinali unitari di po-tenza medio-alta, spesso as-sunti in dose unica ogni 30-40 giorni; per le malattie acu-te, medicinali unitari di po-tenza più bassa, ripetuti piùvolte al giorno, secondo l’in-dicazione del medico.

Angela Minutillo BertanzaSpecialista in Pediatria Omeopata Unicista

[email protected]

I RIMEDI DELL’OMEOPATIA L’L’OMEOPATIA UNICISTA

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COME STAI?

Harpagophytum Pro-cumbens, comunementeconosciuto col nome di“Artiglio del Diavolo”, è

una radice preziosa principalmen-te usata per la cura dei reumati-smi. È certamente uno degli esem-pi più eloquenti della ricchezzadi certe medicine empiriche indi-gene che solo in questi ultimi annistanno trovando conferma sullaloro ampia utilità grazie ad appro-fonditi studi scientifici condotti,ormai, da numerosi gruppi di stu-diosi, con sede nelle più svariatenazioni. L’Artiglio cresce sponta-neamente nel deserto del Kalaharie nelle steppe africane della Na-mibia, sviluppandosi fino a un

metro di profondità per cercarel’umido che permette alla ra-dice di resistere al calore edalla disidratazione. Infatti,

da 100 kg di radicefresca, si ottengo-no solo 6 kg di

radice essiccata.Come spesso accade

in questi luoghi, l’Artiglio rien-tra da antichissima data negliusi degli stregoni dell’Africadel Sud. Curiosamente, fuproprio seguendo uno diquesti stregoni che si ven-

ne a scoprire dove lo raccoglievae come lo preparava per usarloprincipalmente per la cura deireumatismi e dei vari dolori arti-colari. Questa pianta fu poi intro-dotta in Europa dagli Inglesi aitempi della rivolta degli Ottentotti(1904 d.C.) confermando scienti-ficamente le virtù medicamentose.Secco, presenta numerose escre-scenze a forma di dita dotate dinumerosi uncini, alcuni rivolti al-l’insù ed altri all’ingiù. Quando ifrutti si seccano, rotolano spintidal vento della savana, quindipossono andare a conficcarsi nellapelle degli animali che, grattan-dosi, non riescono più a liberar-sene, soffrendo molto. Da qui ilnome della pianta come la cono-sciamo. Gli sono riconosciuti deiprincipi attivi come: arpagoside,arpagide e glucochinine che pos-siedono diverse attività. L’arpago-side è principalmente antinfiam-matoria ed anche analgesica. Leglucochinine hanno azione anti-diabetica, probabilmente dimi-nuendo/ inibendo gli enzimi re-sponsabili alla degradazione del-l’insulina. Chi vuole avere un sol-lievo, totalmente naturale, dai fa-stidiosi dolori articolari, lo puòusare tranquillamente sia nella fa-se acuta che cronica.

UN “DIAVOLETTO”CHE CI AIUTA A STARE MEGLIO

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Gabriella Fiumani De SimoneErboristeria Officinale MediolanumVia A. Volta 7 - 20121 MilanoTel. 02 6572882www.erboristeriamediolanum.it

PREPARAZIONE DELLA TISANAMettere un cucchiaio da tavola diradice in 750 ml. di acqua fredda.Portare ad ebollizione e lasciarbollire per 3 minuti. Riposare tuttala notte. Al mattino si filtra e sene beve una tazza prima dicolazione, pranzo e cena.

Di sapore amaro al quale, però, cisi abitua presto. Raramente ha unblando effetto lassativo iniziale,basta ridurne la dose. Dàcomunque conforto sapere che,anche dopo l’interruzione deitrattamenti, sembra che ilprocedimento di miglioramentonon finisca. L’infiammazionediminuisce e i dolori reumatici siriducono sensibilmente.

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imminente edizione di Choccolatò,la manifestazione tutta dedicata alcioccolato made in Italy e interna-zionale che tornerà a Torino dal 21al 30 novembre, è l’occasione giusta

per concedervi un weekend ‘dolce’ ma non solonella capitale sabauda. Oltre ai portici e i negozidove lo “chic” è una normalità, scoprirete quan-to sia bella la città in questa stagione autunnalegrazie ai colori che avvolgono la sua collina ei suoi parchi cittadini. Una visita e una sostasono d’obbligo in uno dei tanti caffè dove si re-spira la “storia” e dove pare che il tempo si siafermato e dove si possono consumare eccezio-nali cioccolate. Passeggerete in una città ro-mantica, forse una delle città più belle da vi-sitare in questo periodo. Naturalmente Torinonon è solo “Choccolatò”. In questi ultimi anniIl Salone del Libro e Il Salone del Gusto sonodiventati appuntamenti internazionali di granderilievo. Il Salone del Libro con i suoi prestigiosiincontri con autori ed editori, Il Salone del Gu-sto, soprattutto dopo la grande avventura di Ex-po Milano 2015, riproporrà i temi che da sem-pre lo hanno ispirato, l’amore, la cultura, lapassione per la propria terra, confermando an-cora una volta con quanto impegno con qualepassione Carlo Petrini e il suo Slow Food hannovoluto questa grande manifestazione. Inoltre,se siete appassionati d’arte, non perdetevi allaGAM di Torino la più grande monografica suMonet mai realizzata in Italia fino al 16 gennaio2016 (articolo a pag. 30).

PALAZZI, PIAZZE, MUSEI E… IL PO Un week end a Torino vi darà l’imbarazzo dellascelta nelle visite da fare., La Mole Antonel-liana, simbolo della città con il suo Museo delCinema, piazza Castello, vero cuore storicodella città, il Palazzo Reale e i suoi giardinila galleria dell’Armeria, un vero tuffo nel pas-sato, il Teatro Regio, il Palazzo Madama, ilDuomo intitolato a San Giovanni, patrono dellacittà, che custodisce la Sacra Sindone. Pernon dimenticare il Parco del Valentino con ilsuo Castello, lo straordinario Museo Egizio,recentemente ristrutturato ed ampliato, se-condo solo a quello del Cairo, il Teatro Cari-

L’A cura di CARLO KAUFFMANN

UN WEEK END A TORINO

TORINO, CITTÀ DAI MILLE VOLTI.ANTICA CAPITALE SABAUDA,CULLA DEL RISORGIMENTO,CAPITALE DELL’INDUSTRIA,

CITTÀ D’ARTE E DI CULTURA,POLO DELL’INNOVAZIONE

CON IL SUO IMMENSOPATRIMONIO EREDITATO

DA SECOLI DI STORIA

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ANDATA E RITORNO

gnano, il Museo dell’Automobile che consentedi ripercorrere la fantastica storia dell’auto.Sul tetto del vecchio Lingotto una idea spa-ziale di Renzo Piano per raccogliere i dipintidella Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli. Inquesta piccola pinacoteca potrete trovare di-pinti di Canova e Tintoretto, opere dei futuristiitaliani e di grandi impressionisti francesi. Epoi lo spettacolo che offre la collina di Torinoche trovi dolce e gradevole al di là del Po. Eancora l’estrema eleganza di Piazza San Carloe di via Roma... senza dimenticare mai a To-rino di far visita ad una delle sue “botteghe”di formaggi. Torino merita assolutamente unlungo week end sarebbe la scelta migliore pervivere questa città “magica”, non solo perchési è sempre respirata l’aria delle arti magiche,ma perché oggi la si deve osservare con la vo-glia di scoprirla passo dopo passo, camminan-do per le sue strade e stradine, i viali e le piaz-ze anche in quelle alle quali i torinesi hannocambiato nome, come la piacevolissima PiazzaCarlina, in realtà Piazza Carlo Emanuele II,situata poco vicino al Museo Egizio e con lasua Chiesa di Santa Croce oggi dedicata alrito ortodosso. Non si deve essere appassionatidi calcio per fare una visita allo Juventus Sta-dium, un vanto della città primo stadio in Italiasenza barriere architettoniche. Non si può vi-sitare Torino senza ricordarsi magari versol’imbrunire di affacciarsi sullo scorrere lentodel Po provando la sensazione davvero magicadi percepire nello scorrere delle sue acque letante storie e le tante favole di questa città.

LA REGGIA DI VENARIA REALEEssere a Torino e non visitare la Reggia sa-rebbe una grave mancanza che vi obblighe-rebbe a tornare perché è uno straordinariogioiello architettonico. L’imponente complessodella Reggia si sviluppa su un tracciato di 2km, notevoli la Galleria Grande e la Cappelladi San Uberto (santo dei cacciatori) meravi-gliosi i giardini del grande parco. Un partico-lare da sapere la Reggia di Venaria Reale èstata dichiarata dall’UNESCO patrimoniodell’umanità ed è fra i primi 5 siti culturalipiù visitati del nostro Paese.

IL CAPOLUOGO PIEMONTESEOFFRE AL VISITATORE UNAPERFETTA COMBINAZIONE

DI GIOIELLI ARCHITETTONICI E MONUMENTALI, MUSEI,GALLERIE D’ARTE, EVENTI

DI FAMA INTERNAZIONALE

Nella pagina a fianco:uno scorcio della cittàsul fiume Po; a sinistra: la MoleAntonelliana con il Museo del Cinema;sotto: la Reggia di Venaria Reale

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ANDATA E RITORNO

on ci si stanca mai. Questala verità. Vi sono artisti ecorrenti che sono capacidi annullare il tempo, o

meglio di rimanere sempre con-temporanee a quest’ultimo. Aspet-to che vale più che mai per l’Im-pressionismo, la cui sorprendenteattualità estetica è puntualmenteconfermata dal consenso globaleche riceve ogni qualvolta vieneallestita una mostra che ne rac-conti un periodo o uno dei suoitanti protagonisti. Così come ac-cade oggi alla GAM, la Galleriad’Arte Moderna di Torino, che si-no al prossimo 31 gennaio ospitauna rassegna monografica dedi-cata al maestro Claude Monet(1840-1926), capofila della gran-de stagione impressionista accantoa Manet, Renoir, Degas, Pissarroe Cézanne. Curata da Guy Coge-val, Presidente del Musée d’Orsaye del Musée de l’Orangerie, Xa-vier Rey, Conservatore presso ilMusée d’Orsay, e Virginia Berto-ne, Conservatrice della GAM diTorino, la mostra ripropone la fe-lice coproduzione fra la città diTorino, la GAM e Skira, consen-tendo questa volta di cogliere al-cuni tratti decisivi dell’evoluzioneartistica di Monet attraverso qua-ranta dipinti provenienti delle col-lezioni del Museo d’Orsay di Pa-rigi, dei quali sette per la primavolta esposti in Italia, tra cui il o‘Le dejeuner sur l’herbè’. Datafondamentale per l’Impressioni-smo e la sorte di molti artisti fu il

15 aprile 1874, quando al numero35 del boulevard des capucinespresso la casa del fotografo FelixTournachon, detto Nadar, si aprìla mostra degli artisti che avevanoaderito alla società “Las Chroni-que des Arts et de la Curiosité”.Monet, figlio di un piccolo com-merciante parigino di generi colo-niali, partecipò all’esposizione in-sieme a Cézanne, Degas, Renoir,Pissarro e Sisley, presentandol’opera ‘Impression, soleil levant’,dalla quale il critico Louis Leroyprese spunto per coniare, ironica-mente, il termine di «impressio-nismo», senza sapere che quel mo-vimento avrebbe cambiato la sto-ria dell’arte. La pennellata, i colori,la luce, gli spazi, gli orizzonti. Tut-to fa di Oscar-Claude Monet, nato

a Parigi il 14 novembre 1840 e tra-sferitosi dopo pochi anni a Le Ha-vre in Normandia, un esempio uni-co di rottura e innovazione delpensiero pittorico, capace di rin-novare drasticamente la rappre-sentazione della vita moderna edella figura umana. ‘Le dejeunersur l’herbè’ (1865-66), ‘La Pie’(1868-79), ‘Les Villas à Bordighe-ra’ (1884), ‘Essai de figure en pleinair Femme à l’ombrelle tournéevers la droite’ (1886), ‘En norvé-gienne’ (1887), ‘Fête du 30 juin1878’ (1878) sono solo alcuniesempi della modernità e della for-za espressiva di Monet, conside-rato il padre dell’Impressionismosì, ma quel che più conta fedelealla sensazione visiva, dipingendodirettamente l’oggetto sulla tela.

A cura di STEFANO DE ANGELIS

MONET

Claude Monet, (1866) olio su tela, 124×181; Musée d’Orsay, Parigi

N

GAM TORINOVia Magenta 31, TorinoSino al 31 gennaio 2016

Orari: mar-mer-gio-ven-sab-dom 10.00-19.30

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