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Formigoni inaugura il Palazzo delle Federazioni Grandi sfilate, le novità Walter Chiari Un artista nei cuori dei milanesei Piazza virtuale per 30.000 studenti INAUGURAZIONE 24ORENEWS.IT MODA DA RICORDARE SCUOLA 24 ore Milano n. 0 . marzo 2011 Periodico d’informazione e cultura Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. D.I. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 DCR (Aosta)

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24orenews Milano - Numero zero

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Formigoni inaugurail Palazzo delle Federazioni

Grandi sfilate,le novità

Walter ChiariUn artistanei cuoridei milanesei

Piazza virtualeper 30.000studenti

inaugurazione

24orenews.it

moda

da ricordare

scuola

24 ore Milano n. 0 . marzo 2011Periodico d’informazione e cultura

Poste Italiane SpASpedizione in A.P. D.I. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n.46)art. 1 comma 1 DCR (Aosta)

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DIRETTORE TESTATA Dario Bordet

GESTIONE EDITORIALE Le Roy Milano . mail [email protected] . web www.24orenews.it . testata Infovallée

hANNO cOLLABORATO Dario Bordet . Alessandro Trani . Francesco Vivacqua . Onelio Onofrio FranciosoFiorenzo Locatelli . Marie Bordet . Angela Minutillo . Nicoletta Melis . Lino D’Amore

GRAFIcA E IMPAGINAZIONE Tornago Grafica - Saint-Vincent . www.tornagografica.it

STAMPA Linea Graphica srl Novate Milanese (MI)

24 ore Milano n. 4/2011 . Periodico mensileReg.Trib di Aosta n. 5227-11-88 Poste Italiane S.p.A. in AP D.l 353-2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) Art.1 comma 1 DcB (Aosta)

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte de “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/cE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/cE e dal d.lgs. 185/99

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AttuAlità 8 Inaugurato con Formigoni il nuovo Palazzo delle Federazioni 9 Piazza virtuale per 30.000 studenti eccellenti Diamo merito al talento 2011 11 Smog

ModA 14 Milano è moda

ViP 18 Ghigo Agosti

AMbiente 22 Lombardia: patto filiera, pioppi nostrani

23 Smog, regioni nord chiedono piano aria a governo 25 Vas garantisce lo sviluppo sostenibile PGT MilAno dA Vedere 28 Giovani registi emergenti... 30 Una cella in due 31 La vita felice 33 Le stelle inquiete

MilAno dA sAPere 36 Carnevale ambrosiano 38 Appuntamenti 43 Rotary International 44 Equilibrio... la storia 46 Oroscopo

In questo numero

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editoriale

24oreMilanoDa portale a cartaceo

Presentare una Nuova inizia-tiva Editoriale è sempre una bellissima emozione. L’en-tusiasmo della redazione, la sfida della continua e co-

stante conquista dei lettori, il desiderio e la nostra speranza di poterli accompa-gnare in tanti brevi viaggi che soddisfino sempre i loro interessi e bisogni:tutto ciò anima e colora le emozioni di tutti noi. L’iniziativa prende curiosamen-te spunto dal nostro sito/portale web “www.24orenews.it” che pubblica arti-coli e notizie di vario genere. Nato un po’ per gioco, ha rivelato una crescita di popolarità (nazionale) rapida e sorpren-dente, con un’alta percentuale di ciber-nauti dell’area milanese. Ci siamo chie-sti quali fossero gli argomenti di maggior successo, ed abbiamo iniziato ad analiz-zarli per adattare i temi sempre più alle esigenze dei lettori.24oreMilano nasce soprattutto dal de-

siderio di dar una voce nuova alla città di Milano, di dare risalto ai più impor-tanti avvenimenti che si svolgono nella “Milano da bere”, di raccontare come si vive nella capitale dell’eleganza e del-la moda, da cittadino milanese o “adot-tato”, da turista oppure da lavoratore di passaggio. Non mancano quindi spac-cati vita, luoghi, personaggi, aneddoti, proverbi in milanese e tanti altri aspetti tutti da scoprire. La rivista, elegante e patinata, fornita “come copia di cortesia” in selezionati luoghi e locali di Milano e del suo hinter-land, tratta molteplici argomenti di vivo interesse: dall’attualità alle istituzioni, dal benessere al tempo libero, allo sport e alla cultura, dall’arte al teatro, alla mu-sica e al cinema. Non mancano le agen-de con gli appuntamenti da non perdere e le interviste ai personaggi protagonisti della vita culturale, artistica, sportiva e imprenditoriale della città. Non solo svago e divertimento, insom-

ma, ma un mix di argomenti impegnati e leggeri, con una lente d’ingrandimento sulle problematiche di maggiore attuali-tà e interesse. Il tutto strizzando l’occhio ad un viver sano e rispettoso di ciò che ci circonda. 24OreMilano è probabilmente la prima rivista che si rivolge a tutti, ed è stata re-alizzata anche grazie al contributo dei nostri inserzionisti e lettori web.Gli articoli di 24OreMilano, prodotti da una redazione giovane e dinamica con la collaborazione di professionisti ed esper-ti di vari settori, verranno sempre pubbli-cati anche online.Un ringraziamento a tutti gli Uffici Stam-pa che quotidianamente forniscono le notizie che vengono puntualmente se-lezionate ed elaborate per il media car-taceo. Ulteriori informazioni e il prodotto car-taceo del mensile 24OreMilano sono scaricabili in pdf all’indirizzo: http://www.24orenews.it/24oremilano.pdf

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AttualitàSi è svolta, alla presenza del presidente

della Regione Lombardia Roberto Formigonie dell’assessore allo Sport e Giovani Monica Rizzi,

la cerimonia di inaugurazione del nuovo Palazzodelle Federazioni del Coni a Milano.

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editoriale

Inauguratocon Formigoni

il nuovo Palazzodelle Federazioni:

valori dello sport strumentodi coesione sociale.

internet

Piazza virtuale per30.000 studenti eccellenti.

Diamo merito al talento 2011:nasce una grande web community. Formigoni: lanciamo

un sito che è un inno al capitale umano.

Si è svolta, alla presenza del presidente della Regione Lombardia Roberto Formi-goni e dell’assessore allo Sport e Giovani Monica

Rizzi, la cerimonia di inaugurazione del nuovo Palazzo delle Federazioni del Coni a Milano. Erano presenti, tra gli altri, il presidente del Coni Gio-vanni Petrucci, il sindaco di Milano Letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e diverse personalità del mondo sporti-vo tra cui Adriano Galliani, Massimo Moratti, Edoardo Mangiarotti, Anto-nio Rossi, Roberto Cammarelle, An-drea Monti e Dino Meneghin.Il presidente Formigoni, citando il 150mo anniversario dell’Unità d’I-talia e ribadendo il sostegno della Regione per lo svolgimento delle Olimpiadi di Roma, ha sottolineato il contributo che lo sport offre al sen-timento di unità di un popolo, ricor-dando come esso diventi “simbolo di coesione e identità nazionale”. “La percentuale delle medaglie conqui-state dai nostri atleti - ha detto Formi-goni ricordando i successi degli atleti lombardi - supera il 20 per cento del medagliere olimpico italiano.Nella nostra regione ci sono tantis-simi campioni e molte società spor-tive che si avvalgono del contributo di tanti dirigenti e accompagnatori”.

Il presidente Formigoni ha ricor-dato anche il contributo dello sport alla coesione sociale: “I valori dello sport - ha ribadito - sono anche i va-lori dell’educazione dei giovani, della vita all’aria aperta e di un’attenzione alla salute.Questo palazzo simboleggia questi valori e ci sprona a continuare anco-ra di più a mettere a disposizione dei nostri cittadini degli impianti sempre più adeguati alla passione di tanti dirigenti e di tante società sportive”. L’assessore Monica Rizzi ha sottoli-neato come questo nuovo palazzo sia un simbolo per Milano e per tutta la regione: “Con oggi - ha detto l’asses-sore allo Sport - riportiamo all’interno di un unico palazzo tutte le federazio-ni che avranno una casa comune e un punto di riferimento per le federazio-ni e gli operatori sportivi.Questo palazzo sarà anche un luogo di riferimento sia per i tanti progetti sportivi che si intrecciano fra Regio-ne, Province e Comuni sia per Expo 2015 dove lo sport avrà sicuramente un ruolo di primissimo piano”.All’in-terno del palazzo verranno convogliati gli uffici delle Federazioni Nazionali, quelli provinciali e regionali di Fede-razioni, Discipline Associate, Enti di Promozione e Associazioni Beneme-rite per una migliore razionalizzazio-ne di costi e di efficienze operative.

Una community on line per scambiare idee, opinioni, spunti di ri-flessione e informazioni nell´arco di tre mesi, ol-

tre che per conoscere le esperienze di personaggi eccellenti che, con il loro talento, contribuiscono ogni giorno ad arricchire e a far crescere la società. E´ la modalità scelta quest´anno da Regione Lombardia per celebrare il merito e il talento degli oltre 30.000 studenti lombardi che hanno conclu-so le scuole medie inferiori con una media tra il 9 e il 10, o hanno otte-nuto una media almeno dell´8 nei primi quattro anni delle superiori, o hanno avuto 100 e lode all´esame di maturità. Dopo il grande successo dell´evento che il 18 gennaio 2010 ha fatto registrare il tutto esaurito al

Mediolanum Forum di Assago (con circa 16.000 presenze), il presiden-te della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni invitano quest´anno i giovani talenti lombardi a incontrarsi nella piazza virtuale del sito www.eventomerito.re-gione.lombardia.it/ Formigoni e Ros-soni hanno presentato ieri l´iniziativa a Palazzo Pirelli insieme ad un grup-po di studenti, in rappresentanza dei 30.427 meritevoli di tutte le scuole: presenti, tra gli altri, Mariachiara Pe-rotti (Liceo scientifico Luzzago di Bre-scia, 100 e lode alla maturità), prota-gonista di una intervista doppia con il presidente Formigoni, Elena Pasquali (Liceo classico Arnaldo di Brescia, 100 e lode alla maturità), Lorenzo Guarneri (Liceo scientifico Benedetto

Cairoli di Vigevano, media 8,2) e Fi-lippo Longhi (Liceo Scientifico Faes Argonne, media 8,2). “Questa inizia-tiva - ha spiegato Formigoni - è dedi-cata innanzitutto a esaltare il merito di questi studenti per i loro risultati stra-ordinari e a ringraziarli, perché hanno fatto tesoro del dono dell´intelligenza che hanno avuto. La nostra regione e il nostro Paese hanno bisogno di gente così”. “La meritocrazia - ha prosegui-to Formigoni - non è una parolaccia, ma, al contrario, è l´unica risorsa per salvare la nostra società da una caduta a precipizio. Con questo sito vogliamo lanciare una messaggio fortemente positivo: ci sono cose nella vita che valgono il nostro impegno e le nostre energie. La competizione globale si gioca e si giocherà sempre più sul ca-pitale umano. Questo sito vuole essere

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un inno al capitale umano”. “Anche quest´anno - ha aggiunto Rossoni, ri-volgendosi ai ragazzi - vogliamo dirvi grazie per il vostro impegno e la vostra passione per quello che fate. Il mes-saggio che intendiamo consegnarvi è che c´è una Regione che riconosce e premia questi risultati”.Data l´impossibilità a riproporre l´appuntamento nella forma dello scorso anno (a causa delle ristrettezze di bilancio dovute ai minori trasferi-menti statali), “si è scelto - ha spie-gato Formigoni - di cambiare la mo-dalità, ma di mantenere la sostanza, organizzando un grande evento on line per celebrare il merito di chi ottiene risultati straordinari nello studio. La piattaforma web è stata ritenuta il modo più adatto e vicino al mondo dei ragazzi. Tra l´altro, è la prima volta in Italia che un´istituzione organizza un appuntamento di questo genere”. Tutti i 30.427 studenti lombardi meritevoli hanno ricevuto nelle scorse settimane (attraverso una lettera del presiden-te Formigoni) l´invito a collegarsi - a partire dalle 14.00 del 1 marzo - con il sito dell´iniziativa ´Diamo Merito al Talento´ e a scoprire le varie opportu-nità che vengono offerte. Nella prima ora si sono registrati già oltre 3.000 contatti mentre continuano ad arrivare incessantemente i fax con le liberato-rie dei genitori (1.000 già raccolte) per permettere agli studenti minorenni di registrarsi sul sito. “Non solo è possi-bile scaricare la pergamena persona-lizzata con l´attestato di merito - ha aggiunto ancora il presidente - ma gli

studenti lombardi eccellenti hanno l´opportunità di diventare veri e propri web editor, caricando loro contribu-ti e materiali a seconda dei temi che vengono man mano proposti”. L´idea è appunto quella di creare una piat-taforma on line dove i giovani merite-voli possano accedere a informazioni di vario genere e a loro volta contri-buire con idee, proposte, osservazio-ni, segnalando anche appuntamenti e notizie che ritengano interessanti. Nell´arco di tre mesi verranno pro-posti tre temi chiave (uno al mese) - fotografia, musica e scrittura - su cui sarà chiesto agli studenti di interveni-re. Una sezione è dedicata alle video interviste con personalità importanti della cultura, dell´imprenditoria e della musica, che racconteranno la propria esperienza. On line dai pros-simi giorni il contributo del ministro Mariastella Gelmini, che si affian-cherà all´intervento di benvenuto del presidente Formigoni. Seguiranno poi il fotografo Bob Krieger, il dj Linus, la scrittrice Michela Murgia, gli impren-ditori Saverio Moschillo, Paolo Gerani e Giorgio Squinzi, il giornalista Fer-ruccio De Bortoli, l´alpinista Marco Confortola. Periodicamente sarà an-che proposto un concorso, che metterà in palio biglietti per concerti, teatri o altri eventi culturali. Verrà proposta una domanda, legata alla tematica del mese e i primi che risponderanno correttamente vinceranno il premio. Il regolamento completo sarà disponibi-le sul sito. Mariachiara ha spiegato di ritenere positiva l´iniziativa della web

Il Presidente del Consiglio Co-munale Manfredi Palmeri: “In caso di pronunciamento posi-tivo del Collegio dei Garanti, la consultazione popolare po-

trebbe tenersi prima di Pasqua” “Il Collegio dei Garanti si pronuncerà entro il 7 marzo, ovvero entro 30 gior-ni dal proprio insediamento, sull’am-missibilità dei cinque referendum consultivi sul traffico e l’ambiente. In caso di pronunciamento positivo, quindi, a Milano la consultazione popolare potrebbe tenersi già nella prima metà di aprile, evitando così la sovrapposizione con l’obbligatoria pausa pasquale”. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palme-ri, precisando che “il voto deve avve-nire in un’unica giornata di sabato, domenica o festiva infrasettimanale, tra il 30° e il 70° giorno dalla scaden-

za del termine per la verifica della re-golarità delle firme da parte del Colle-gio dei Garanti. È possibile la proroga fino a un massimo di 45 giorni per far coincidere eventuali altre consulta-zioni che, se non cambia la legge, non possono essere le Amministrative, e se non cambia il Regolamento comu-nale, non possono essere le Politiche. Il decreto Milleproroghe non rimuove il divieto (l’articolo 8 del Testo Unico degli Enti locali) di sovrapposizione dei referendum consultivi di indirizzo con le operazioni elettorali comunali, circoscrizionali e provinciali, e il tem-po per le modifiche legislative ormai è limitato: ora va minimizzata la durata delle procedure”.

Il Presidente Palmeri ha ricordato che “i tre Garanti, gli avvocati cassazioni-sti Ada Lucia De Cesaris, Leonardo Salvemini e Paolo Giuggioli, hanno

incontrato i rappresentanti del Co-mitato promotore in base a quanto previsto dall’articolo 7 del Regola-mento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare, e hanno già completato la verifica della regola-rità delle sottoscrizioni certificate, dopo l’accertamento tecnico da par-te dell’Ufficio Elettorale comunale”. Ogni quesito ha oltrepassato il quo-rum dell’1,5% dei cittadini iscrit-ti nelle liste elettorali (1.000.173): 22.168 per l’estensione di Ecopass, il potenziamento dei mezzi pubbli-ci e la pedonalizzazione del centro; 21.928 per il raddoppio degli alberi e del verde pubblico e la riduzione del consumo del suolo; 22.060 per la con-servazione del futuro parco dell’area Expo; 21.979 per il risparmio energe-tico e la riduzione dell’emissione dei gas serra; 21.336 per la riapertura del sistema dei Navigli.

ambiente

SMogIl referendum, forse già a metà aprile.

mese parliamo di. Questa sezione cambierà ogni mese per i tre mesi di messa on line del sito. Al suo interno ci sarà il tema principale sul quale si baseranno tutti i contenuti, le intervi-ste, le competition presenti sul sito. Gli argomenti individuati sono appun-to fotografia, musica e scrittura. Sulla base dei contenuti proposti ai ragazzi sarà chiesto di segnalare (con imma-gini, brevi racconti o semplici link) quello che significa o che ha signifi-cato per loro ognuno dei temi. - Tocca a te. In questa sezione i ragazzi vengo-no chiamati a partecipare attivamente alla costruzione del sito. Attraverso i loro post comunicheranno le loro opi-nioni, le loro esperienze e le loro doti a tutta la community. - Video intervi-ste. Rubrica a cadenza mensile, in cui verranno inserite delle videointerviste

realizzate con personalità importanti. Le interviste tratteranno temi inerenti il mondo dei giovani, la cultura, e gli argomenti indicati dal tema del mese. - Scarica la tua Pergamena. Sezione in cui gli studenti, dopo aver effettuato la registrazione e l´accesso, potranno scaricare la pergamena ´Diamo merito al talento di Lombardia´, personalizza-ta con il proprio nome. - Agenda. Tutto quello che succede in Lombardia: un piccolo calendario sempre aggiornato sugli eventi e le iniziative culturali e di spettacolo. - News dalla Regione. Riferimenti e informazioni sui progetti di Regione Lombardia - Gallery even-to Dote Merito 2010. Sezione che con-tiene la galleria fotografica e i video dell´evento svoltosi nel gennaio 2010. - Link utili. Tutti i link consigliati, suddivisi per categorie di interesse

(es: istituzioni, enti culturali, siti di informazione, siti di approfondimento ecc). - Area Download. Sezione in cui è possibile scaricare il logo di Brillan-timenti, in vari formati. - Regolamen-to del sito. Contiene le informazioni inerenti l´iscrizione, l´accesso alla community e l´inserimento dei mate-riali, il regolamento su cui si basa la valutazione dei contenuti ai fini della pubblicazione e le indicazioni relati-ve alla tutela della privacy. Da questa sezione sarà possibile inoltre scarica-re il modulo per la liberatoria per la privacy (per gli studenti minorenni). - Contatti. I contatti della segreteria or-ganizzativa. - I vostri contributi. Area in cui compaiono i contributi degli utenti che sono stati pubblicati, or-dinati cronologicamente a partire dai più recenti.

community e ha ricordato come “di-vertente e interessante” l´iniziativa del Mediolanum Forum dello scorso anno, cui era presente. Elena ha ringraziato dell´opportunità offerta e ha auspica-to di poter proseguire sulla linea dei risultati già ottenuti. Lorenzo ha sotto-lineato come “Regione Lombardia sia la prima a dare applicazione reale al merito” mentre Filippo ha detto che “è un bene che ci sia un riconoscimen-to per la nostra fatica, perché noi non siamo nati secchioni”. Questa la strut-tura del sito e le sue principali sezioni. - Chi Siamo. Introduzione che illustra le motivazioni e gli obiettivi del sito, ne descrive le sezioni principali e in-vita gli utenti a partecipare attivamen-te alla vita della community. - Questo

Stime cgIA di mestre.Moratti: “il federalismo

premia milano”

Il Centro studi della Cgia di Mestre sostiene che dagli effetti econo-mici derivanti dall´applicazione del Federalismo Fiscale, Milano sarà il Comune più premiato con un vantaggio economico di 211 euro per residente. “I dati dello studio della Cgia di Mestre sono un’ulteriore positiva conferma - ha commentato il Sindaco Letizia Moratti - il federalismo premia Milano, e dunque premia i Co-muni virtuosi. Abbiamo sempre creduto in questa Riforma mante-nendo un atteggiamento costrut-tivo verso questo Governo che la sta attuando”. Secondo la Cgia di Mestre la differenza tra i trasferi-menti che saranno soppressi e le imposte devolute ai Comuni pre-mia fra tutti Milano, che da questi calcoli, riceverebbe 211 euro pro capite, al primo posto tra i Comu-ni italiani. Lo studio inoltre evi-denzia che, essendo l’operazione a saldo zero per l’Erario, si tratta di un doveroso riequilibrio nella distribuzione delle risorse sulla base delle imposte prodotte dalla diverse realtà locali. Infatti i circa 11,243 miliardi di euro di trasfe-rimenti che saranno soppressi a tutti i Comuni italiani, saranno devoluti a questi ultimi secondo il gettito delle imposte prodotte sul territorio.

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ModaIl Milano Moda Donna è uno degli eventi più importanti

per il mondo della moda, qui gli stilisti presentanotutte le novità della prossima stagione sulle passerelle

più importanti del mondo.

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milanoè modaP

rima di raccontare la moda nella grande e ricca città milanese, torniamo un attimo alle origini del-la moda vera e propria.

L’11 giugno del 1958 a Roma, in Via Vittorio Emanuele Orlando 3, presso il Grand Hotel, fu costituita la “Ca-mera Sindacale della Moda Italiana”, la quale doveva valorizzare e disci-plinare gli interessi morali, artistici e economici dell’attività professionale delle categorie dei molteplici setto-ri legati alla moda, sia nei confronti delle Istituzioni Pubbliche che delle altre Associazioni nazionali e estere, promuoveva il coordinamento, lo stu-dio e l’attuazione di quanto potesse essere utile alle categorie consociate, con riferimento alle manifestazioni di moda, individuali e collettive che avevano luogo in Italia e all’estero. Un altro impegno, era la graduale co-stituzione dei seguenti settori di com-petenza: Case Creatrici d’Alta Moda Femminile, Case Creatrici d’Alta Moda Maschile, Case Creatrici d’Abi-ti Sportivi Femminili, sartorie d’Alta Moda (femminili e maschili), Pellic-cerie, Case Modiste, Artigiani Acces-soristi della Moda, venne stilato uno Statuto, composto da trentacinque articoli, che regolamentava l’Associa-zione e i Suoi organi: l’Assemblea, il Consiglio Direttivo, il Comitato Ese-cutivo, la Presidenza e il Collegio dei Revisori. Il primo Presidente fu Gio-vanni Battista Giorgini.In seguito, prese il nome di “Camera Nazionale della Moda Italiana”. La

sede dell’Associazione fu stabilita a Roma e, provvisoriamente, in Piazza di Spagna 93, doveva avere la prima-ria funzione di organismo di autocon-trollo a cui le Case di Moda aderivano spontaneamente. Dal 29 settembre 1962, con le deliberazioni di un’As-semblea straordinaria si ridisegnaro-no gli scopi, le finalità e la struttura dell’Associazione che, privata, apar-titica e apolitica, cominciò ad opera-re attivamente nel settore Moda. Lo scopo, così come oggi, era quello di “rappresentare i più alti valori della moda italiana, tutelare, coordinare e potenziare l’immagine della moda ita-liana in Italia e all’estero, nonché gli interessi tecnici, artistici ed economi-ci degli Associati”.Questa associazione si propone come obiettivo quello di rappresentare i va-lori culturali della moda italiana e si propone di tutelarne, coordinarne e potenziarne l’immagine, sia in Italia sia all’estero; è inoltre il punto di ri-

ferimento e l’interlocutore privilegiato per tutte quelle iniziative nazionali ed internazionali volte a valorizzare e a promuovere lo stile, il costume e la Moda italiana.Di recente si sono prese anche intese sul piano internazionale, che hanno portato un accordo tra Italia e Fran-cia, Milano prende il ruolo da prota-gonista insieme alla Camera Naziona-le della Moda Italiana, crescendo sul territorio e aumentando le alleanze anche con Londra e New York.

Collezione A/I 2011-12 a Milano Moda DonnaLa nuova collezione di Giorgio Arma-ni si presenta impeccabile, femminile e romantica, rimane fedele al suo sti-le: proponendo una donna iper fem-minile, chic e ed elegante, amatissimo da star e vip di tutto il mondo. Anche Byblos ha presentato la sua nuova col-lezione, ha proposto una donna decisa e sicura di se, che ama giocare con la

moda e con gli accessori; la pelliccia vista in vari modi e in svariati colori, dalle tinte classiche a quelle più stra-vaganti. Le borse sono poche e preva-lentemente sono handbag e clutch in pelle dalle tonalità scure. Trussardi, presenta la sua collezione autunno-inverno ci propone una collezione ben strutturata, dove si percepisce la profonda ricerca. Ritorno agli anni ‘70La donna che riscopre gli anni ’70, un po’ dandy e un po’ spregiudicata, soprattutto di notte. Dalla donna diva di Gucci che sfoggia strepitosi gioiel-li a proiettile, grandi acconciature, giacche attillate e pantaloni ampi; all’hippy chic di Angelo Marani che veste di abiti lunghi e borse riciclate da tappeti. Il marchio Jo No Fui che propone molti capi della collezione in pellicce o inserti con peli di animali, contestate dagli animalisti della Lav, una donna retrò non solo nei porta-menti e negli abiti ma anche con una moralità. Milano Moda DonnaIl Milano Moda Donna è uno degli eventi più importanti per il mondo della moda, qui gli stilisti presentano tutte le novità della prossima stagio-ne sulle passerelle più importanti del mondo.Due le edizioni annuali:settembre-ottobre (collezioni prima-vera/estate) e febbraio/marzo (colle-zioni autunno/inverno). Ogni edizione di Milano Moda Donna offre lo spet-tacolo raffinatissimo delle collezioni, distribuite in un fittissimo calendario di oltre 230 tra sfilate e presentazioni di aziende specializzate, con la pre-senza di circa 2.500 giornalisti italia-ni e stranieri e oltre 15.000 buyers.

Milano Moda Donnaautunno/inverno 2011/2012 23 febbraio - 1 marzo 2011

Milano Moda Donnaprimavera/estate 2012 21-27 settembre 2011

Milano Moda Donnaautunno/inverno 2012/2013 22 febbraio - 28 febbraio 2012

Milano Moda Donnaprimavera/estate 2013 19-25 settembre 2012

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Tra gli iniziatori del rock in Italia, inseritonel fenomeno beat col suo gruppo Ghigo e i Goghi

e poi convinto e credibile esponente del R&B italiano, trascinante nei suoi concerti dal vivo, personaggio

scomodo e fuori dagli schemi e dalle mode...

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Tra gli iniziatori del rock in Italia, inserito nel fenomeno beat col suo gruppo Ghigo e i Goghi e poi convinto e credibi-

le esponente del R&B italiano, tra-scinante nei suoi concerti dal vivo, personaggio scomodo e fuori dagli schemi e dalle mode, Riccardo Ar-rigo Agosti in arte Ghigo è stato uno dei più interessanti artisti italiani che si sono cimentati con le nuove espressioni musicali, e un punto di riferimento per moltissimi musicisti jazz, beat e R&B che hanno collabo-rato con lui.

La prima curiosità che sorge in chiunque legga la tua biografia ri-guarda gli inizi: a 19 anni, nel 1955, scrivi una canzone che si chiama “Stazione del rock”, il primo disco di Elvis Presley era uscito l’anno prima, assieme allo storico 45 di Bill Haley con i Comets che darà il nome al nuovo genere; la musica in Italia era monopolizzata dai generi

tradizionali, a parte il manipolo di appassionati di jazz; rhythm & blues e musica nera erano generi per spe-cialisti; come eri venuto a contatto con questo genere musicale? Pasqua, Natale e altre festività: riu-nioni familiari da mio cugino Paolo Tosi a Busto Arsizio o casa mia, poi tutti a tavola . «Cugino, caro cugino Paolo, tu, mi suonavi i piano-Boogie e i piano-Blues, tu avevi compreso la mia passione e hai cominciato a regalarmi i dischi USA, di importa-zione, 78 giri che mi facevi trovare a casa tua, casa mia e dei familiari, sempre dischi per me ... » Pertanto il Ghigo (amico della compagnia) una volta andato in Via Pattari 2, 2° piano, e dopo avere stretto la mano del maestro Piero Soffici, messosi al pianoforte, registrate su registratore Geloso le sue canzoni … fece il primo passo. Durante gli anni ‘50 il rock (‘n roll) ha progressivamente conquistato un

suo spazio per merito di altri apripi-sta che hanno seguito il tuo esempio; sono noti i tuoi rapporti con Adriano Celentano, posso chiederti in che relazioni eri con due altri personag-gi che faranno la storia della musica in Italia (se hanno suonato con te, se avete scritto canzoni assieme, se ascoltavate o vi scambiavate esempi stranieri, se c’erano delle rivalità)?

Cominciamo con Giorgio Gaber ... 1954. Festicciola pomeridiana della media borghesia milanese, studen-ti .. media superiore … un ragazzo appoggiato a un muro di una can-tina, arpeggia e gioca accordi con discrezione non ostentata; mi rivolgo a lui : «possiedi musicalità, ti muovi nella direzione giusta; mi piacerebbe suonare con te, lo invito a casa .. lui verrà per molte volte, e non con poca fatica. Il tram n°29-30, che porta all’angolo di via Londogno (n°18 il mio obbiettivo), sulla porta una targhetta …”ragionier Gaberscik”, papà e fratello maggiore mi accolgo-

no sempre con calore, un po’ “tiepi-do” invece è l’amico Giorgio. Lo mar-tellavo e continuavo a martellarlo, lo scopo era jam session a casa mia ed eseguire mie composizioni di caratte-re esclusivamente jazzistico. In quelle occasioni, nessuno di noi si sognava di accennare a canzoni o testi propri, i discorsi musicali e le jam session erano sempre e solo Jazz e natural-mente… se il Blues lo vogliamo con-siderare “rock”, allora in casa mia c’era anche quello. Hai avuto modo negli anni ‘50 di as-sistere a concerti loro o di altri per-sonaggi in Italia o in Europa? Escludiamo a priori Presley, con Little Richard mi sentivo sulla stessa lunghezza d’onda; Jerry Lee Lewis … avvincente l’impatto rock voce-piano. Negli anni ‘50 assorbivo il linguag-gio rock da concerti non etichettati “rock”, mi spiego … nei momenti più caldi dei concerti, le orchestre e i cantanti raggiungevano l’apice dell’incandescenza con riff vocali e strumentali (in genere sul giro di blues) coinvolgendo il pubblico. Già nei primi anni ’50 orchestre come quelle di Lionel Hampton riuscivano a coinvolgere il pubblico e renderlo un tutt’uno con orchestra e cantan-ti: «un “eco” incalzante e ossessivo», praticamente era già nato il Rock, e mi impregnavo di queste ondate di frenetica musicalità, il rock era già là, presso di “loro”; mi comunicava Rock anche l’istrionismo di Dizzy Gillespie con i suoi “scat” di voca-lese, un personaggio a mio avviso molto sottovalutato, compositore, vir-tuoso della tromba, meriti che hanno fatto dimenticare la sua aggressività nello “scat” vocale. Tutta la tua storia musicale si intrec-cia anche con il mondo del jazz, ed in particolare del jazz milanese. Tu ascoltavi e amavi il jazz? Preferivi quello scatenato e immediato delle big-band o apprezzavi anche qual-cosa di più cerebrale come il be-bop? Sono sapori differenti, la musica è a 360°, riuscivo a farmi compenetra-re da tutte le forme musicali valide e di contenuto, che su di me aveva-no un effetto invasivo. Be bop? non

solo, Charlie Parker e co., i gelidi Lennie Tristano e Lee Konitz; beh… Big Band, quelle erano la massima pulsione, Stan Kenton compreso. Prima metà degli anni ‘60, il rock è soppiantato da nuovi generi, dai complessi e dai loro impasti vocali; i Beatles e i Beach Boys sono i nuo-vi modelli che presto si diffondono; come vive Ghigo questa fase? Liberatoria. Ho istintivamente sem-pre evitato i “birignao”. Il mio rock’n roll era già stato scritto, cantato e in-ciso, la cosa più triste per un creativo è il “ripetersi”. In quegli anni avevo formato Ghigo e i Goghi, si suona-va tutte le sere, le canzoni richieste e gradite dal pubblico erano di quei generi e co. I miei chitarristi ne infi-lavano una più bella dell’altra, per me era un bell’ascoltare, in quel pe-riodo nessuno si sognava di chiedere rock’n roll, così potevo strapazzarmi le canzoni altrui in maniera perso-nale e mi andava anche bene, vedevo che il pubblico accettava, era proprio un bel suonare. Metà degli anni ‘60, 1965-1966, gli anni del trionfo del beat anche in Italia. Come viveva Ghigo, iniziatore del rock, l’avvento di questa nuova musica, molte volte meno dirom-pente del vecchio rock, ma con un successo tra i giovani decisamente maggiore? Condivideva la nostalgia e l’aperta opposizione di Celentano al nuovo fenomeno (Tre passi avanti, I ragazzi della via Gluck)? La sofferenza fisica e sentimentale di una “naja” dura e inevitabile, ha soffocato tormenti che potevano deri-varmi dai nuovi orientamenti musi-cali, meglio il coro degli alpini che lo “Yè-Yè” o similari. Tornando a Ce-lentano, non condividevo la sua op-posizione, trovavo i Beatles rivoluzio-nari nel costume e nella musica, pur anche non seguendo personalmente la moda (abbigliamento e capelli). Una domanda che riguarda un po’ tutta la storia musicale di Ghigo: come ti tenevi aggiornato? Compravi dischi di importazione o ascoltavi di preferenza la radio? Chi erano i tuoi “pusher” (di dischi) a Milano e quali radio ascoltavi?

Qui mi fai fare un bel salto indietro nel tempo; anni post bellici, media per famiglie la radio, mezzo in cui riuscivo a trovare delle isole comuni-cative. Alcuni programmi musicali si basavano su ciclici concerti di orche-stre di direttori italiani che avevano una scuderia di cantanti (orchestra di ritmi moderni della RAI, alla quale si alternavano più direttori d’orchestra, Ferrari, Angelici e al-tri). Dulcis in fundo, il direttore si ri-servava un brano per sola orchestra; è qui che prorompeva la “big band” e la passione per il Jazz (con riserva su Angelini), poi ci fu la scoperta di “eclipse” (Piero Piccioni e Nunzio Rotondo). Quanto a dischi, mio cu-gino Paolo Tosi era il meraviglioso “pusher”, poi direttore della Decca London. Una domanda sul look. Negli anni ’60 tutta l’Italia era ossessionata dai capelloni, i ragazzi coi capelli lunghi erano un simbolo difficilmente deci-frabile ma molto netto, tema anche di molte canzoni di varia qualità e credibilità (Che colpa abbiamo noi, Come potete giudicar, I capelloni, I capelli lunghi, ecc.). Era “obbliga-torio” seguire queste mode per non essere “out” oppure c’era, da parte di tutti o della maggior parte dei musicisti dell’epoca, una convinta adesione a questi simboli? Riaccenno, mi stava bene avere il gruppo, mi stava bene che si vestissero alla moda, i loro capelli, ciò che det-tava la moda (primi anni del beat), per quanto riguarda il sottoscritto, mi furono regalate tre parrucche che mettevo autoironicamente in qualche occasione. Più tardi, il vestiario Mi-ster Anima fu una creazione di mia moglie Lisetta.

Parliamo delle collaborazioni e della rete dei rocker e dei jazzisti milane-si. Chi sono i personaggi con i qua-li hai interagito di più e che hanno condiviso la tua proposta musicale? A mia scienza, di cantanti nessuno, quanto a musicisti: Paolo Tomelleri, Bruno De Filippi, Lelio Lorenzetti, Enrico Maria Papes, Guidone (come bassista), Ricky Gianco, i Giganti, Claudio Corazza, Enrico Intra, Lino Patruno e tanti altri.

ambiente

ghigo AgostiUn jazzista milanese DOC

di Nome Cognome

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AmbienteUna lettera al ministro dell´Ambiente,

Stefania Prestigiacomo, affinchéil Governo approvi al più presto

il Piano nazionale per la qualità dell´aria

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ambiente

Lombardia:patto filiera V bosco-legno-energia

valorizzi pioppi nostrani

città

Smog, regioni nord chiedono piano aria a governo

necessario gesto forte, anche UE faccia la sua parte

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Recuperare le produzioni di legno di pioppo della Lombardia, enfatizzan-do le componenti ter-ritoriali e ambientali,

per supplire a necessità di approvvi-gionamento provenienti sempre più dai mercati esteri, assicurando così un minore impatto ambientale e uno sviluppo locale equilibrato alle molte industrie di trasformazione operanti nella nostra Regione.Questa è la necessità espressa dall´Associazione Pioppicoltori Ita-liani e da Assopannelli che si sono confrontati con l´assessore regionale ai Sistemi Verdi e Paesaggio, Alessan-dro Colucci, all´interno dei lavori del Patto di filiera bosco-legno-energia. Come arrivarci? Da una parte, - se-condo il presidente dell´Associazione Pioppicoltori italiani, Fabio Boc-calari - è necessario “Rivedere l´atteggiamento critico verso la piop-picoltura, riconoscere gli aspetti

ecologici positivi ad essa associati evidenziando la capacità di assor-bimento di Co2” e, dall´altra - come sottolinea Nicoletta Azzi, di Assopan-nelli - serve “Trovare, nell´ambito dei fondi comunitari, forme di incentivo per la pioppicoltura certificata in gra-do di riequilibrare l´attuale situazione di sfavore in cui si trova oggi il settore a causa del sostegno fornito ad altre destinazioni d´uso dei terreni”.L´incontro è servito a focalizzare e condividere le prossime azioni, in particolare comunicare meglio le caratteristiche di questa produzio-ne, definire gli incentivi e le misure efficaci e, soprattutto, promuovere un modello organizzativo in grado di garantire una gestione attiva e costan-te della proprietà pubblica e privata, per la realizzazione di una filiera cor-ta del pioppo e un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori del ter-ritorio interessati. “Sono molto soddi-sfatto del clima di operatività e colla-

borazione che si va instaurando - dice Colucci - segno che l´aver risposto alle esigenze espresse dagli operatori con la costituzione di questo strumen-to di lavoro si dimostra una soluzione adeguata. Si tratta ora di proseguire con lo stesso spirito, nella consapevo-lezza che si tratta di un lavoro di lun-ga prospettiva, certamente in grado di fornire risultati positivi in termini di sviluppo economico e di compati-bilità ambientale, al quale Regione Lombardia assicura il proprio attivo contributo”.La legna di pioppo è destinata alla produzione di pannelli compensa-ti (53%), pallett (20%), cassette di legno per ortofrutta 13%), paste per carta (11%) e segati di falegnameria (3%) ed i suoi residui di lavorazio-ne sono destinati alla produzione di energia da biomassa, con una produ-zione nazionale inferiore di più del 20% rispetto alle necessità e purtrop-po costantemente in calo.

Una lettera al ministro dell´Ambiente, Ste-fania Prestigiacomo, affinché il Governo approvi al più pre-

sto il Piano nazionale per la qualità dell´aria - peraltro già sollecitato più volte - che comprenda misure e risor-se per la riduzione del Pm10 e degli ossidi di azoto. L´hanno sottoscritta gli assessori all´Ambiente delle Re-gioni del bacino Padano (Manuela Zublena per la Valle d´Aosta, Rober-to Ravello per il Piemonte, Sabrina Freda per l´Emilia Romagna, Mauri-zio Conte per il Veneto, Luca Ciriani per il Friuli Venezia Giulia, Alberto Pacher per la Provincia Autonoma di Trento e Michl Laimer per quella di Bolzano) riuniti a Palazzo Lombardia dall´assessore lombardo Marcello Raimondi. “Da tempo - spiega Rai-

mondi - chiediamo che anche lo Sta-to faccia la sua parte per aiutarci ad uscire da una situazione di stallo che dura da troppi anni. Oltretutto, in as-senza di una regia nazionale, l´Italia rischia di non riuscire a rispettare gli obiettivi di riduzione di concentrazio-ni di Pm10 che la direttiva europea sulla qualità dell´aria ha fissato per il 2015”. “E´ necessario un gesto forte - prosegue Raimondi - perché il rag-giungimento di tali ambiziosi limiti è fortemente osteggiato dalla presenza di condizioni meteo-climatiche e oro-grafiche avverse alla dispersione de-gli inquinanti. Una situazione unica in Europa che rende insufficienti, in alcuni casi, il solo impegno, peraltro oneroso e strutturato, delle singole Amministrazioni”. Il Protocollo Del 2007 - Già nel 2007, infatti, a Roma, queste Regioni avevano sottoscritto

Milano. smog, Formigoni:

respinto ricorso codacons su fap

Il Tribunale di Milano ha re-spinto il ricorso del Codacons, definendolo inammissibile, contro i provvedimenti regionali che concedevano contributi per l´acquisto di filtri antiparticola-to sui veicoli diesel.Lo fa sapere il presidente del-la Regione Lombardia Roberto Formigoni, spiegando che “an-cora una volta i provvedimenti adottati dall´amministrazione regionale sono robusti sul pia-no formale e sostanziale. Solo qualche sprovveduto si ostina a non capirlo”.Soddisfatto anche l´assessore all´Ambiente Marcello Raimon-di, che rimarca come questi si-stemi “siano il miglior rimedio contro le polveri sottili prodotte dagli scarichi dei veicoli die-sel”.“Regione Lombardia - spiega ancora Raimondi - sostiene lo sviluppo e l´utilizzo delle mi-gliori tecnologie disponibili, in tutti i settori, anche nel campo della mobilità. Non si capisce come mai il Codacons si osti-ni a presentare ancora ricorso contro misure a tutela della sa-lute dei cittadini e riconosciute come fra le migliori in Europa. E meno male che il Codacons dovrebbe stare dalla parte dei consumatori”.

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“Ora abbiamo nor-me certe per la p iani f icaz ione territoriale e la Vas (Valutazione

ambientale strategica) costituisce un´opportunità per tutti”. Lo ha detto l´assessore al Territorio e Urbanisti-ca della Regione Lombardia Danie-le Belotti al seminario ´Valutazione ambientale strategica in Lombardia: procedimento e rapporto ambientale di qualità´ svoltosi all´Auditorium Gaber. “La folta presenza di ammi-nistratori e professionisti, che ci ha costretti ad aprire altre sale in vi-deoconferenza per consentire a tutti di seguire il seminario - ha spiegato Belotti - dimostra come sulla legge

regionale 12 del 2005, ed in partico-lare sulla Vas, ci sia molto interesse e bisogno di approfondimenti tecni-ci”. Ad oggi sono poco più del 30 per cento, su 1146, i Comuni lombardi che hanno completato l´iter del Pgt (Piano di Governo del Territorio). La vicenda del caso Cermenate (Co) ha indotto diversi Comuni ad attendere la definizione della vicenda piutto-sto che rischiare di trovarsi con una procedura invalidata e ciò ha creato una situazione di stallo che ha pe-santemente inciso sulle tempistiche di approvazione. “Data la situazione e cercando di andare incontro alle Amministrazioni comunali - ha detto Belotti - abbiamo deciso di proroga-re il termine per l´approvazione dei

Pgt al 31 dicembre 2012. Una sca-denza definitiva e non ulteriormente posticipabile, anche perché ora sus-sistono tutte le condizioni tecniche, affinché i Comuni possano procedere con celerità e determinazione alla predisposizione dei Pgt - non ultimo il Ptr approvato nel 2010, che costi-tuisce il principale riferimento per le scelte territoriali degli enti locali”. “Proprio per questo e per incentivare la conclusione degli iter - ha prose-guito l´assessore - abbiamo anche fissato una scadenza intermedia al 30 settembre prossimo, passata la quale qualsiasi piano attuativo de-gli strumenti urbanistici vigenti sarà bloccato”. “Il caso Cermenate, da cui è emersa la bontà delle politiche del-

Territorio

VAS garantisce lo svilupposostenibile PgT

Regione lombardia auspica le approvazionila scadenza inderogabile fissata al 31 dicembre 2012

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un importante Accordo grazie al qua-le è stato adottato un unico inventa-rio delle emissioni in atmosfera del-le aree del Nord e sono stati assunti impegni sul tema della mobilità, del riscaldamento civile e dell´industria, sia in termini di limitazione e di di-vieto di utilizzo delle tecnologie più obsolete, sia in termini di incentivo e di supporto alla adozione delle mi-gliori tecnologie disponibili. La Lom-bardia, ad esempio, ha vinto una lun-ga battaglia per vietare l´uso dell´olio combustibile nei riscaldamenti e ha varato una vera e propria legge sulla qualità dell´aria che introduce limi-tazioni significative alla circolazione dei mezzi più inquinanti per 6 mesi all´anno. Anche L´ue Deve Fare La Sua Parte - “Occorre dunque - prose-gue Raimondi - che, in ambito comu-nitario, vengano riconosciute quelle caratteristiche peculiari del Bacino Padano che rendono molto difficile il conseguimento degli obiettivi di qualità dell´aria e che richiedono investimenti specifici che non pos-sono essere sostenuti dal solo ambito Regionale o Nazionale”. Per questo, nella lettera si auspica che “La Com-missione Europea si faccia carico dello sviluppo di politiche sulla com-bustione della biomassa in piccoli impianti di riscaldamento e per il controllo delle emissioni di ossidi di azoto dai veicoli diesel che concili-no gli obiettivi di riduzione dei gas climalteranti con quelli di qualità dell´aria in ambiente urbano”. Low Emission Zone - Presto le Regioni del Bacino padano daranno vita alla ´Low emission zone´ più grande del mondo. E´ questa una delle altre no-vità emerse dal Tavolo. E´ stata cioè condivisa una bozza di ´zonizzazione´ omogenea, così da poter adottare le stesse politiche anti-inquinamento nelle zone con peculiarità simili. Sono stati infatti già individuati crite-ri validi per tutto il bacino per defini-re la criticità di un´area specifica. In tal modo si potrà quindi intervenire in maniera omogenea e coordinata, affinché i provvedimenti siano i più incisivi possibili e abbiano un impat-to vasto. La Segreteria Permanente - Le Regioni hanno anche deciso di dotarsi di una Segreteria tecnica per-manente, che coordini i lavori della Regioni e dia continuità alle decisio-ni assunte durante i Tavoli.

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la Regione per la gestione del territo-rio e la programmazione urbanistica, - ha sottolineato Belotti - ci ha, di fatto, imposto un´attività di approfon-dimento, che ha contribuito a consoli-dare nella cultura amministrativa ed urbanistica lombarda, l´importanza della Valutazione Ambientale Stra-tegica nell´ambito dei procedimenti di approvazione dei Piani/program-mi”. “Abbiamo voluto che questo convegno - ha rimarcato l´assessore - avesse un forte contenuto pratico, in linea con ciò che i cittadini e le politiche di governo del territorio oggi necessitano. Sappiamo che la Vas viene spesso percepita più come un obbligo che come un´opportunità, ma nella realtà si tratta di uno stru-mento concreto e necessario a veri-ficare la compatibilità ambientale di scelte urbanistiche che noi am-

ministratori ci accingiamo a fare sul nostro territorio e che avranno effetti sulle future generazioni. Il seminario odierno deve costituire un´ulteriore preziosa occasione di stimolo per i Comuni per cogliere, nel processo di elaborazione dei Pgt, le importan-ti novità qualitative insite nei nuovi strumenti”. “Sotto questo aspetto - ha continuato Belotti - il processo di Vas, costituisce indubbiamente uno dei passaggi più qualificanti nella costruzione di una pianificazione sostenibile. La struttura tecnica re-gionale, in continuità con quanto già fatto all´indomani della sentenza Cermenate, resta a disposizione di tutte le Amministrazioni comunali che necessitano di informazioni tec-niche per l´elaborazione della Vas e del Pgt. “La legge regionale 12 del 2005 con le sue modifiche e il Ptr -

ha proseguito Belotti - rappresentano strumenti fondamentali per lo svi-luppo urbanistico e territoriale del-la nostra regione, uno sviluppo che passa per l´approvazione dei Pgt, la cui sostenibilità è garantita dal pro-cedimento integrato di Valutazione ambientale strategica”. “Come As-sessorato - ha aggiunto l´assessore - abbiamo anche attivato una forte po-litica di condivisione delle scelte con gli enti locali attraverso un Tavolo permanente che valorizza il ruolo dei Comuni”. “Ai Comuni - ha concluso Belotti - abbiamo anche attribuito, con due modifiche alla legge 12 ap-provate nel Collegato Ordinamenta-le, quelle relative agli articoli 51 e 71, maggiori poteri per la tutela dei centri storici e strumenti per evitare che nascano moschee mascherate da centri culturali”.

Milanoda vedere

Cuore di clown è una dolcissima favolache racconta la contrastata storia d’amore

tra un clown e la sua amata.

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Le nostre interviste ai pro-tagonisti è il momento di leggere le parole di Paolo Zucca, regista di Cuo-re di clown con Vinicio

Marchioni, Isabella Ragonese, Pippo Delbono, Vito e la voce di Francesco Pannofino. Paolo Zucca ha una lunga esperienza nel campo cinematogra-fico, con all’attivo cinque cortome-traggi e tantissimi spot pubblicintari. Il suo penultimo corto, L’arbitro, ha vinto il David di Donatello nel 2009 come miglior cortometraggio.

Cuore di clownCuore di clown è una dolcissima favola che racconta la contrastata storia d’amore tra un clown e la sua amata, egregiamente interpretata da Isabella Ragonese e Vinicio Mar-chioni. Quest’ultimo soprattutto, in

una insolita veste comica, è davvero straordinario nel rendere le emozioni semplicemente con le espressioni del viso, come accade nel momento in cui Braciola, il suo personaggio, ha perso di nuovo Gioia e si ritrova a rimurgi-nare su se stesso mettendo a posto gli attrezzi di scena. Molto belle anche la fotografia e le musiche, perfettamente integrate tra loro, tra le quali spicca Quando un inedito dei Subsonica.

Incontriamo Paolo Zuzza, La storia del corto è ispirata ad una delle sto-rie vincitrici del concorso narrativo indetto sul sito di PerFiducia e tu sei uno degli sceneggiatori. Quanto c’è di personale nella sceneg-giatura? Anche se sono partito da un soggetto che non era mio, ho cercato di avvi-cinare il progetto alle mie corde il più

possibile. Ho svolto questo lavoro di appropriazione su ogni singola battu-ta, su ogni singola inquadratura, su ogni dettaglio. La scena che io con-sidero più personale è quella in cui il cattivo, interpretato da Pippo Delbo-no, muore dal ridere. È una scena che ha scritto il co-sceneggiatore Filippo Bologna, eppure è la sequenza che io considero più vicina al mio modo di intendere il cinema. In qualche modo è diventata mia.

Quali scelte hai fatto allontanandoti dalla storia originale?Ho cercato con tutte le mie forze di non girare la scena del clown triste che si strucca. Così ho trasformato questo insopportabile cliché in una scena in cui il clown trova nel suo baule pieno di assurdi oggetti scenici un cappio e lo guarda meditabondo,

cinema

giovani registi emergenti...Incontro con Paolo Zucca.

facendo un evidente pensierino al suicidio. Questo passaggio dalla ca-tegoria del patetico a quella del tragi-comico è una delle scelte drammatur-giche di cui vado fiero. Avendo girato altri lavori in precedenza avrai sicu-ramente notato la differenza legata ad una produzione con maggiori fondi.

È stato tutto più semplice? O hai avu-to particolari difficoltà?Si. È stato tutto più semplice. Ben vengano nel futuro fondi anche mag-giori. Di contro però, dato che le per-sone con cui ho dovuto condividere le scelte artistiche e tecniche erano più numerose, ho dovuto esercitare con maggior intensità e attenzione le mie capacità relazionali. Da questo punto di vista PerFiducia è stata una gran-dissima occasione di crescita profes-sionale.

Com’è avvenuta la scelta del cast, in particolar modo di giovani artisti come Isabella Ragonese e Vinicio Marchioni?Isabella è la mia attrice italiana pre-ferita: è stata una scelta condivisa immediatamente e all’unanimità. Per quanto riguarda il ruolo del pagliac-cio Braciola, il protagonista, la scelta è stata un po’ più complicata perché l’orientamento iniziale delle persone coinvolte nel progetto era quello di rivolgersi a un comico, a un perso-naggio dichiaratamente simpatico in partenza. Io invece non ero del tutto convinto di questo tipo di impostazio-ne e ho lottato fino alla fine per ave-re un attore più versatile, capace di toccare anche corde diverse. Adesso sono sicuro di aver fatto la scelta giu-sta: Vinicio è un attore di grandissimo talento. Un vero professionista con il quale spero di poter lavorare ancora. Vorrei citare anche Pippo Delbono, un attore tanto talentuoso e carisma-tico in scena quanto amichevole e di-vertente dietro le quinte.

E la scelta di Pannofino come voce fuoricampo?Una voce inconfondibile. È il numero uno. E poi sono un fan di Boris. Mi piacerebbe moltissimo coinvolgere Pannofino anche in qualità di attore, non solo di doppiatore.

Com’è stata l’aria sul set? Hai degli aneddoti da raccontarci?

Io vivo sempre il set con estrema ten-sione e concentrazione, per cui non so dirvi quale fosse l’atmosfera gene-rale. Un aneddoto però ve lo posso raccontare: c’è una scena in cui Pip-po Delbono stringe in mano un topo. Dato che era un pò restio a farlo, ho cercato di abbindolarlo con dei di-

scorsi un po’ filosofici. “Pippo” – gli ho detto- “per te che hai portato sul palcoscenico teatrale i dimenticati, gli ultimi, i barboni, i reietti… questa è un’occasione per dare dignità cine-matografica all’ultimo degli animali, al topo.” Lui mi ha guardato storto e mi ha subito liquidato: “Con me non

attacca. Se non lo prendi in mano pri-ma tu non lo prendo neanche io.” E così è stato.Prima il David di Donatello e ora l’op-portunità di collaborare con grandi registi come Salvatores, Olmi e Sor-rentino. Quali sono invece i tuoi pro-getti futuri? C’è un lungometraggio nel cassetto?

Sto preparando il mio primo lungo-metraggio. Si tratta di un film diretta-mente ispirato al cortometraggio L’Ar-bitro, che vinse il David nel 2009. È una commedia sul calcio di terza categoria, già finanziata dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali come Opera Prima. Di Interesse Culturale Nazionale.

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si in ruoli da attori in cui si ritrovano completamente inadatti, con battute stupide e volgari e con un ritmo che non esiste. Location e attrezzature da commedia anni ’70 ma fatta male è difficile trovare qualcosa di positivo in questo lavoro, se non il fatto che comunque tutti hanno fatto con one-stà il loro dovere ma ripeto senza riu-scire ad ottenere nulla. A parte i due protagonisti sembra che tutti gli al-tri attori, o presunti tali, siano li per sbaglio: amici, conoscenti, starlette della tv e frequentanti delle notte ro-mane, giocatori di Roma e Lazio cer-cano di ravvivare la scena, in più un Massimo Ceccherini versione Psycho che pronuncia tre parole e compie

È uscito nei giorni scorsi La vita faci-le, l’ultimo film di Lucio Pellegrini, già ospite di questi spazi

in occasione dell’uscita di Figli del-le stelle. Per l’occasione ho fatto una nuova chiacchierata con il regista che molto gentilmente ha risposto alle mie domande e ci ha svelato i retroscena della sua ultima impresa.

Dopo Figli delle Stelle, La vita facile sembra una nuova analisi dei quaran-tenni smarriti dalla situazione insta-bile della società italiana. È così?Più o meno ma con una differenza: Fi-gli delle stelle era il racconto di chi ancora non ha trovato un posto nel mondo, La vita facile è uno sguardo più sul mondo borghese. Nel film ci sono due amici (Accorsi e Favino) che hanno studiato medicina insieme ma in un momento cruciale della loro vita hanno fatto due scelte diametral-mente opposte: uno ha deciso di far carriera nella nostra società sporcan-dosi un po’ anche le mani, l’altro ha mollato tutto e ha deciso di dedicare

la sua vita e le sue cure ad un ospeda-lino in Africa, anche a seguito di una grossa delusione sentimentale. Dopo una decina di anni i due si rincontra-no e riemergono tutti i ricordi. Volevo raccontare due italiani in un contesto distante dall’Italia che amplifica mol-to la loro italianità le loro differenze. In un certo senso è uno sguardo sulla nostra società da un’altra prospettiva e con altri sogni.

A proposito dell’Africa, ultimamente è una location molto in voga tra i re-gisti italiani (vedi il caso di Un altro mondo o persino Natale in Sudafrica): a te cosa ha attirato di questo conti-nente?Tengo a precisare che il film ha esat-tamente lo sguardo opposto di Un al-tro mondo, non c’è lo sguardo dell’oc-cidentale che si pente di non aver mai pensato ai problemi di un paese più sfortunato. È uno sguardo cinico so-prattutto dal punto di vista di Favino che è costretto ad andarci e quindi c’è anche un po’ di ironia sulla situazio-ne che c’è in quei posti, ma non c’è retorica: a me interessava soprattutto

È al cinema dallo scorso weekend Una cella in due, un film di Nicola Barnaba con Enzo

Salvi, Maurizio Battista e Massimo Ceccherini. Due uomini camminano in mutande per le campagne laziali, cosa li ha portati fino a lì? Vite com-pletamente diverse: Angelo Zingoni (Maurizio Battista) vive una continua situazione da precario sul piano lavo-rativo e sentimentalmente è preso da Monica, che però lo considera solo un amico, mentre Romolo Giova-gnoli (Enzo Salvi) è un avvocato che per far andare dritti i suoi affare usa spesso pratiche illegali, trova lavoro a parenti e amici, è sposato con Ilde e ha una giovane e bellissima aman-te. Saranno vari i fatti che porteran-no questi due uomini così distanti a confrontarsi dentro ad una cella, con la compagnia di uno psicopatico serial-killer, e ancora di più accadrà quando i due per sbaglio coinvolti in un evasione faranno di tutto per rien-trare in carcere.

Enzo Salvi e Maurizio Battista sono da anni tra i comici romani più amati e conosciuti sia dal pubblico tele-visivo che cinematografico. Questa volta da una sceneggiatura dello stesso Salvi insieme a Luca Biglione cercano di formare l’ennesima cop-pia di successo sul grande schermo. Purtroppo però al contrario di quello che diceva Totò la somma non fà il totale, visto che tutti e due lasciano le loro doti da caratteristi per infilar-

gesti orripilanti per 90 minuti. Mau-rizio Battista, Enzo Salvi e Massimo Ceccherini. L’unico giudizio positivo è stato che noi presenti all’ antepri-ma abbiamo avuto la fortuna di assi-stere ad una conferenza stampa ve-ramente esilarante, dove per assurdo si sono viste per la prima volta le qualità di Salvi e Battista. Come ul-tima cosa vorrei dire che questo film ha anche avuto a disposizione i fondi dei beni culturali (!!!!!) e un piacere personale vorrei, visto che il nostro sito lo permette, avere un commento da uno spettatore che abbia riso e si sia divertito con questo film…se mai fosse possibile vorrei avere almeno una logica spiegazione!!!

in sala

Una cella in duedi Nicola Barnaba

con Enzo Salvi, Maurizio Battistae Massimo Ceccherini

perchè era un teatro perfetto per rac-contare in un altro modo dei perso-naggi profondamente italiani. E poi mi piaceva perchè il film ricorda lon-tanamente un film di Ettore Scola de-gli anni ’70 con Alberto Sordi e Nino Manfredi che mi sta molto a cuore (Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? n.d.r). Volevo fare qualcosa di contemporaneo e moderno lavoran-do su cose su cui hanno lavorato an-che i nostri padri putativi.

Parliamo un pò del cast: hai di nuovo con te Pierfrancesco Favino e poi la coppia Accorsi/Puccino di nuovo in-sieme dopo Baciami ancora. Come sei arrivato a loro tre?Con Pierfrancesco c’era già una buon affinità e avevamo anche la possi-bilità di lavorare su un personaggio esattamente opposto a quello di Figli delle stelle: comunque brillante ma con delle caratteristiche diverse. Con Stefano c’era il desiderio di lavorare insieme da tanti anni ma non c’era mai stata l’occasione giusta. Questo ruolo è esattamente tagliato sulle sue potenzialità e l’ha fatto benissimo. Poi avevo il personaggio di una manipo-latrice, una piccola mantide e volevo che ad interpretarlo ci fosse un’attri-ce che invece trasmette naturalmente positività ed empatia. Mi è piaciuta l’idea di lavorare su questo contrasto e Vittoria mi sembrava la più giusta per cui il fatto che avesse già lavora-to con Stefano e Pierfrancesco non è stato assolutamente rilevante. Ha fat-to una buona interpretazione e sono

in sala

La vita faciledi Lucio Pellegrini

con Pierfrancesco Favino,Vittoria Puccini e Stefano Accorsi

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molto contento di quello che ha dato al personaggio: vedrete una Puccini inedita.Il film è prodotto da Domenico Pro-cacci, uno dei capitani coraggiosi del mondo dei produttori italiani. Com’è lavorare con lui?Domenico Procacci è un produttore artistico al contrario della maggior parte dei produttori che sono solo economici e che quando entrano nel campo dei contenuti non sono parti-colarmente ferrati. Domenico è vera-mente un produttore d’altri tempi da questo punto di vista. È uno che ha le idee, conosce molto bene il cine-ma e nel momento in cui si approccia alla produzione di un film è molto ri-spettoso di tutti i ruoli ma allo stes-so tempo ha delle opinioni che sono quasi sempre giuste e lascia la libertà di espressione come pochi altri. Io mi sono trovato benissimo e spero di la-vorarci ancora.

Per La vita facile sei venuto a girare in Puglia. Com’è stato? Ci torneresti?La Puglia è un posto fantastico, mi piace molto, ci ho lavorato solo in questa occasione ma ci sono stato tante volte e continuo a tornarci. Mi

piacerebbe lavorarci ancora perchè ho trovato una grande passione per il cinema, una film commission (l’Apu-lia Film Commission n.d.r.) estrema-mente dinamica e la possibilità di la-vorare in un territorio che è anche un teatro di posa. Per esempio abbiamo ricostruito un pezzo d’Africa in una masseria e abbiamo trovato un clima,

un’attitudine, una professionalità e un’attenzione al nostro lavoro davve-ro speciale. La film commission ha poi persone dinamiche e sveglie, che sanno attrarre le produzioni e hanno sviluppato professionalità molto buo-ne. Dal punto di vista economico è un’industria da tener presente perchè porta molto lavoro.

“Le stelle inquiete” è la quinta pelli-cola diretta da Emanuela Piovano, che narra del particolare quanto parzial-mente inedito episodio della vita del-la filosofa francese Simon Weil (Lara Guirao) che nell’estate del ’41, in piena secona guerra mondiale, è stata ospite nella tenuta agricola di Gusta-ve e Yvette Thibon (Fabrizio Rizzolo e Isabella Tabarini). Simon Weil è un arguta insegnante di filosofia che co-niuga una sentita fede religiosa con un appassionato coinvolgimento riguardo l’ideologia comunista, con la sua forte e distruttiva personalità sconquassa l’anonima e tranquilla vita familiare di Gustave e Yvette. Il ritratto che da Emanuela Piovano dell’indimenticata filosofa è delicato nel rispettarne le prerogative principali ma allo stesso modo sufficientemente tagliente nel discriverne la coinvolgente e talvolta irrazionale vita. La Weil fa violen-za su se stessa quanto l’uomo ne sta facendo al mondo. Simon mette alle stretta il suo essere, per sentirsi viva è costretta a sopprimere i suoi bisogni primari e vivere nel sacrificio. Il film è un opera indipendente puramente intellettuale, che usufruisce di un’ ot-

in sala

Le stelle inquietedi Emanuela Piovano

tima sceneggiatura. La guerra e l’an-goscia che causa nel chi la subisce e la vive in questa pellicola sono quasi praticamente assenti o almeno “tra-sparenti”, infatti la tenuta agricola di Gustave e Yvette sembra un piccolo universo felice dove in apparenza le persone si accontentano di quello che hanno e dove i conflitti vengono tenuti a bada per le stesse condizioni socia-li in cui vivono i protagonisti che ne causano un artificiale complicità. Si-

mon analizza la “sua” realtà con mi-nuziosa scrupolosità mettendo a nudo la vita delle persone che la circonda-no, la sua forza intrusiva contagia la superficiale intelletualità di Gustave e alimentano la gelosia di Yvette.

Pubblico e privato entrano in conflit-to, attirandosi a vicenda ma non di-venendo per questo complementari, anzi gli sforzi profusi in uno dei due campi finiscono per causare l’autodi-struzione dell’essere umano nell’altro. Emanuela Piovano dipinge i connotati di un personaggio forte, estremo come lo è il tempo in cui vive.

“Le stelle inquiete” è un film con un linguaggio prettamente letterario e filosofico che rischia però di pagare questa scelta dell’autrice dal punto di vista del puro intrattenimento cine-matografico.

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Milanoda sapere

Carnevale Ambrosiano, che la festa abbia inizio.Ricco di eventi il programma

che animerà la città con iniziative di incontroe giochi dedicati a grandi e piccini.

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Carnevale Ambrosiano, che la festa abbia ini-zio. Ricco di eventi il programma che animerà la città con iniziative di

incontro e giochi dedicati a grandi e piccini. Sarà la fantasia e la creatività dei cit-tadini, con la loro personale scelta di colori, suoni e maschere a dar vita al Carnevale Ambrosiano 2011. Ricco il programma che dal 10 al 12 marzo animerà la città con iniziative di fe-sta dedicate a grandi e piccini. “Dopo le diverse tematiche ispiratrici delle passate edizioni – spiega l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Identità Alessandro Morelli – per il Carnevale 2011 abbiamo voluto dare libero sfogo alla fantasia e all’inven-tiva dei milanesi, chiamandoli a co-lorare e trasformare la città con ma-schere magari ispirate a personaggi e situazioni della storia, dell’identità e

dell’evoluzione di Milano”. “Un di-vertimento consapevole – aggiunge Morelli - che testimonia l’attenzione che da sempre la città ha nei confronti della creatività. Milano intende entra-re nel circuito dei principali carnevali italiani e internazionali, coinvolgendo in prima persona i milanesi e i tanti turisti che sempre più scelgono la no-stra città quale meta per una fine set-timana all’insegna del divertimento”.

L’info-point Un primo anticipo delle atmosfere carnascialesche si avrà già domani, martedì 8 marzo, con l’allestimento in piazza Mercanti della “Foresta Ma-gica”, l’info-point dell’Assessorato al Turismo che promuove tutte le inizia-tive del Carnevale Ambrosiano 2011. Un luogo deputato al divertimento dei più piccoli con alberi animati e altri divertimenti; all’interno si potrà as-sistere a una breve rappresentazione

costume

carnevale ambrosianodal 10 al 12 marzo

delle tradizioni del Carnevale Ambro-siano.

Il Circolo della stampa Il Circolo della stampa di corso Ve-nezia 48 ospiterà due serate in ma-schera: una dedicata al Carnevale Novecento Musica e maschere del secolo scorso – in programma giovedì 10 marzo ore 21.00 – l’altra al Car-nevale Ottocento Musica e maschere del melodramma italiano, che si terrà venerdì 11, sempre alle 21.00. Palaz-zo Reale, in occasione della mostra dedicata all’Arcimboldo, propone “Gioca con la natura, faccia di ver-dura!”, iniziativa rivolta a bambini e ragazzi fra i 4 e i 12 anni che avranno la possibilità di realizzare maschere e copricapi ispirati ai famosi dipinti dell’artista. Gran finale sabato sera in piazza Duomo con il gruppo Le due e 1/4, affiancato dai Mitoka Samba, dai ballerini di Perypezye Urbane e “Bar-roco Roll”. Sfilata dei carriLa sfilata dei Carri allegorici, in pro-gramma sabato 12 marzo alle ore 15.00, ripercorrerà il più classico de-gli itinerari: Giardini di via Palestro, corso Venezia, piazza San Babila, corso Vittorio Emanuele e il perime-tro di piazza Duomo, dove si conclu-derà verso le ore 17.30. Ad aprire il

corteo, come da tradizione, la carroz-za di Meneghino e Cecca che per la prima volta ospiterà anche Ondina e Burlamacco le maschere del Car-nevale di Viareggio. Subito dopo un folto gruppo di sbandieratori seguiti dai portatori di labari delle sei porte storiche della città, accompagnati da un nutrito gruppo di dame e cavalieri e dal gruppo Renzo e Lucia, composto da 25 figuranti ispirati ai personaggi di Manzoni. Sfileranno poi gli Oratori Milanesi, che con i loro 800 ragazzi e 15 carri, proporranno come tema

MedinItali150 anni di creatività italiana, un simbolico omaggio all’anniversario dell’unità del Paese. Ad accompagna-re la sfilata anche il gruppo “Barroco Roll”, la corte più pazza del mondo, seguiti dai 50 giovani danzatori di Perypezye Urbane che daranno vita a uno spettacolo itinerante, e dai 20 percussionisti dei Mitoka Samba con i loro ritmi brasiliani. Spazio anche alle danze e alle coreografie del sud ame-rica grazie alla presenza di 4 gruppi folkloristici boliviani. Chiuderà il cor-teo il carro ispirato a “Lombardo”, la storica nave che condusse i Mille da Quarto alla volta della Sicilia realiz-zato dall’Associazione Villa Aperta di Quarto Oggiaro.

teatrale, protagonisti il saggio Grillo, la chiacchierona Cicala e il grande Albero parlante.

Carnevale negli ospedaliSarà Carnevale anche per i bambini ricoverati grazie al progetto “Semel in anno licet insanire, ovvero, una volta all’anno è lecito impazzire”, realizza-to da By your side che porterà l’alle-gria della clownterapia in 5 ospedali: San Paolo (clinica pediatrica e day hospital), De Marchi (day hospital, dialisi, chirurgia pediatrica, reparti di degenza pediatrica), Macedonio Mel-loni (reparto di degenza pediatrica), Fatebenefratelli (degenza pediatrica) e Ospedale Sacco (reparti di degenza pediatrica e ambulatori).

Atelier di truccoNei tre giorni di festa l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele ospiterà, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, il tra-dizionale Atelier di trucco e masche-ramento con il duo spagnolo Osadia esperto in maquillages e acconciature. Altre 4 postazioni saranno allestite in piazza San Carlo, corso Vittorio Ema-nale, via Mercanti e Piazzetta Reale a cura dell’Accademia del Trucco. Gio-vedì 10 e venerdì 11 marzo in piazza Castello, con partenza alle ore 15.00 e alle 16.00, prenderà il via “Carne-vale in Tram: Milano in maschera”: un coloratissimo tram condurrà adulti e bambini alla scoperta della storia e

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PALAZZO REALE29 gennaio - 28 febbraio 2011

SHIRIN NESHATDonne senza uomini | Women without MenPalazzo Reale - Sala delle Cariatidi

Un’opera monumentale, a cui Shirin Neshat ha lavorato dal 2004 al 2008, e che si basa sull’omonimo romanzo della scrittrice iraniana Shahnush Parsipur, pubblicato nel 1989 e bandito in Iran. L’artista ha progettato per la Sala delle Cariatidi un’installazione multimediale che presenta in una forma totalmente inedita i materiali a cui si è ispira-ta per la realizzazione del film omonimo, premiato a Vene-zia. Attraverso l’utilizzo di un lungo nastro di 15 schermi, le 5 installazioni vivono contemporaneamente in un flusso continuo e sincronico di immagini, suoni, luci e poesia.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | Change Performing ArtsUfficio Stampa: Laura Artonitel. 02 48194494 | [email protected]

10 febbraio - 22 maggio 2011

ARcIMBoLDoPalazzo Reale

La prima mostra su Arcimboldo realizzata a Milano, sua città natale, restituirà l’artista al suo contesto d’origine spiegando le ragioni della sua chiamata alla corte degli Asburgo, precisando le radici culturali delle sue teste composte e approfondendo il ruolo dell’artista nello svi-luppo della natura morta e delle “pitture ridicole”.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | SkiraA cura di Sylvia FerinoUfficio Stampa: Lucia Crespi tel. 02 89415532 / 02 89401645 | [email protected]

25 febbraio - 12 giugno 2011

ALBERTo SAVINIoLA COMMEDIA DELL’ARTEPalazzo Reale

La mostra adotta un taglio trasversale nel tentativo di in-dividuare un codice che possa decifrare la produzione

saviniana. Artista difficilmente definibile, Savinio ha at-traversato tutta la prima metà del XX secolo, anticipan-do il postmoderno in vari settori artistici e creando nelle sue opere un mondo nuovo e affascinante, con elementi prelevati dalla realtà e trasformati in forme personali e ri-conoscibili. La mostra sarà accompagnata dalle parole di Tony Servillo, la cui voce declamerà testi scelti di Savinio dedicati a Arte e Teatro.

Una mostra Comune di Milano - Cultura | 24Ore Cultura Gruppo 24OreA cura di Vincenzo TrioneUfficio Stampa: Giulia Zanichellitel. 02 30223739 | [email protected] marzo - 19 giugno 2011

IMPRESSIoNISTICapolavori della Collezione Clark Palazzo Reale

Per la prima volta in Italia una straordinaria mostra dedi-cata agli Impressionisti approda dagli USA a Milano.73 capolavori inaugurano a Palazzo Reale il primo tour mondiale in assoluto della nota collezione americana del Sterling and Francine Clark Art Institute, che comprende le più grandi opere francesi del XIX secolo, tra cui ecce-zionali dipinti di Renoir, Monet, Degas, Manet, Morisot e Pissarro.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | Arthemisia GroupA cura di Richard RandUfficio Stampa: Alessandra Zanchi tel. 02 6596888 | [email protected]

22 marzo - 19 giugno 2011

PALADINo Palazzo Reale

Per la prima volta una mostra raccoglie i lavori che si ri-feriscono alle sperimentazioni spaziali di Paladino negli anni Settanta (quando il maestro si trasferisce a Milano), molto vicini alla poetica concettuale. Con la svolta pittori-ca di fine del decennio, in particolare con la presentazione di alcune delle opere che la critica ritiene centrali per lo sviluppo della pittura italiana, inizia anche la vicenda del-la Transavanguardia, subito dopo la Biennale di Venezia del 1980. I dipinti scelti illustreranno i diversi passaggi tematici e stilistici del maestro, fino alla produzione più recente, con alcuni importanti inserti scultorei.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | CivitaA cura di Flavio ArensiUfficio Stampa: CLP Relazioni Pubbliche tel. 02 433403 | [email protected]

16 marzo - 4 aprile 2011

WILLIAM KENTRIDgEPalazzo Reale – Sala Otto Colonne

Un grande progetto di William Kentridge, chiamato a Milano nel 2011 per le scenografie e la regia del Flauto Magico alla Scala. La mostra si aprirà con il concerto del musicista Philip Miller che suonerà a quattro mani con la pianista Idith Meshulam e con Vincenzo Pasquariello, mentre verranno proiettati 8 film di Kentridge e lo stesso artista parteciperà al concerto con due momenti perfor-mativi. In mostra la proiezione dei film Breathe, Return, Dissolve realizzati da Kentridge nel 2008. Il progetto si amplia ad aprile con lo spettacolo Wojzeck sull’Highveld, tratto dalla tragedia di Georg Büchner, per la prima volta in Italia al Teatro Verdi /Teatro del Buratto.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | 24Ore Cultura-Gruppo 24OreA cura di Francesca Pasini e Giordano SangiovanniUfficio Stampa: Giulia Zanichelli tel. 02 30223739 | [email protected]

18 marzo - 29 maggio 2011

PRogETTo UNITA’ D’ITALIAPalazzo Reale

All’interno del grande progetto in occasione del Centocin-quantenario dell’Unità d’Italia, che focalizzerà la propria attenzione sugli episodi e i personaggi più significativi del nostro Risorgimento, di particolare rilievo sarà l’esposizio-ne delle 11 tele restaurate dalle Civiche Raccolte Storiche che documentano l’epoca Risorgimentale e le sanguinose battaglie d’indipendenza. Le tele tornano ad essere visibili dopo anni ridando vita alla Galleria della Battaglie di Pa-lazzo Reale.

Ufficio Stampa: Comune di Milano Francesca Cassani Tel. 02 88450177 [email protected] | Elena Conenna Tel. 02 88453314 [email protected]

6 aprile – 1 maggio 2011

ARPremio Ariane de Rothschild - Milano MMxIPalazzo Reale

Per la quinta edizione del Premio Ariane De Rothschild, trampolino di lancio per giovani talenti artistici emergenti, è stata scelta Milano, città che ha rivolto nel corso degli ultimi anni una particolare attenzione verso i linguaggi ar-tistici contemporanei, promuovendo numerose iniziative e favorendo l’apertura di importanti spazi espositivi pubblici

e privati. Al vincitore del Premio verrà offerto un program-ma di residenza presso la Central Saint Martins (CSM) prestigioso istituto di Arte, Design e Performance di fama internazionale nel cuore di Londra.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | Fondation Ariane De Rothschild | CivitaA cura di Laura Barreca e Marcello SmarrelliUfficio Stampa: Barbara Izzo - Arianna DianaTel. 06 692050220-258 | [email protected]

maggio - giugno 2011

MANoScRITTI DEL DESERToPalazzo Reale

La prima esposizione in Italia dedicata ai manoscritti del deserto, espressioni della grande cultura sviluppatasi in ambito sahariano per diversi secoli e tuttora documentata da preziosi, antichissimi codici. Questi manoscritti, buona parte dei quali conservati in territorio mauritano, proven-gono dalle straordinarie biblioteche del Sahara e il valore è stato ufficialmente riconosciuto dall’UNESCO che li ha proclamati patrimonio dell’umanità. Una mostra Comune di Milano-CulturaUfficio Stampa: Comune di MilanoFrancesca Cassani Tel. 02 88450177 [email protected] | Elena Conenna Tel. 02 88453314 [email protected]

giugno-settembre 2011

MATERIA PRIMARusskoe bednoe: arte contemporanea dalla RussiaPalazzo Reale

Per la prima volta in Italia una mostra collettiva di arte russa contemporanea tra le più articolate mai realizzate. Ideata in collaborazione con il Museo per l’arte Contem-poranea di Perm, la mostra raccoglie le opere degli artisti russi più affermati degli ultimi venti anni, che hanno scelto come elemento fondamentale della propria ricerca alcune delle risorse naturali della Russia: legno, carbone, ferro e petrolio. In mostra dipinti, sculture, installazioni, video e fotografie insieme al alcune opere site specific create ap-positamente per le sale di Palazzo Reale.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | Museo per l’ArteContemporanea di PermA cura di Marat Guelman

estate 2011

XUL SoLARPalazzo Reale

La mostra ripercorre la carriera artistica di Xul Solar, pseudonimo per Oscar Agustín Alejandro Schulz Solari, pittore e intellettuale argentino che durante gli anni della Grande Guerra entrò in contatto con i futuristi in Italia e

eventi

Appuntamentia Milano

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fece la sua prima mostra importante nel 1920 in una gal-leria di Milano, in coppia con lo scultore Arturo Martini.

ANgIoLo D’ANDREAPalazzo Reale

Prima mostra antologica su Angiolo D’Andrea che espo-se per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1908 un’opera dal titolo “Nube rossa”, acquistata poi dal Re, mentre nel 1910 all’Esposizione di Brera vinse il premio Fumagalli con il dipinto “Mattino a Nemi”. Alla Biennale di Venezia nel 1920 espose “Orbe”, al quale fu assegnata la medaglia d’oro, come anche al dipinto “Gratia plena”.

Una mostra Comune di Milano-CulturaFondazione BraccoA cura di Luciano Caramel

BoB KRIEgERUna voltaPalazzo Reale

Una grande retrospettiva del percorso artistico di Bob Krieger, uno dei più famosi fotografi di moda italiani ed europei. Dai celebri scatti dei più grandi stilisti nazionali,ad una selezione dei suoi ritratti, passando attraverso la ricerca artistica sui nudi, la mostra celebra oltre 40 anni di carriera fino alle sue opere più recenti, in cui ha speri-mentato nuovi soggetti insieme all’uso della materia stessa e la sovrapposizione di diverse tecniche.

Una mostra Comune di Milano-CulturaA cura di Daniele Pescalied Elisabetta Tremolada

estate 2011

BoRgESPalazzo Reale

Mostra di fotografie scattate nei viaggi di Jorge Luis Bor-ges e Maria Kodama per il mondo. Oltre un centinaio di immagini tratte da album di viaggi invitano ad un nuovo avvicinamento al mondo e alle infinite realtà che animano i racconti e le storie dello scrittore argentino.

Una mostra Comune di Milano - CulturaA cura di Soledad Urquia

settembre - ottobre 2011

EVANgELARI coNTEMPoRANEIPalazzo Reale

Un libro dei Vangeli con immagini che, come le miniatu-re dell’antichità, accompagnino la lettura. Oggi la sfida è rivolta però ad una selezione di artisti contemporanei cui sono stati affidate alcune pagine del Vangelo per produrre

opere elaborate ispirandosi al testo loro consegnato. Gli artisti sono Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Ettore Spalletti, Giovanni Chiaromonte, Nicola Samorì, Nicola Villa. Queste nuove opere saranno confrontate con le ec-celse testimonianze del passato e dopo la mostra saranno rilegate nell’unica copia assolutamente originale, dedicata alla Cattedrale di Milano. Una “Camera delle Meraviglie” in cui si potranno ammirare opere veramente uniche.

Ufficio Stampa: Comune di MilanoFrancesca Cassani Tel. 02 88450177 [email protected] ConennaTel. 02 88453314 [email protected]

settembre - novembre 2011

DA KANDINSKY A STALIN Avanguardie e Realismi in Russia 1910-1940Palazzo Reale

Un centinaio di opere selezionate ripercorrono la gran-de avventura che, negli anni Dieci del XX secolo, vide la Russia zarista protagonista di un’irripetibile stagione artistica, in cui fiorirono movimenti come il Raggismo, il Suprematismo, il Costruttivismo e il Cubofuturismo, ai quali dal 1914 si aggiunse la lezione dell’astrazione lirica di Kandinskij.La mostra rilegge la parabola che, dai capolavori delle avanguardie (scelti fra quelli più raramente visti in Ita-lia), portò all’ “arte di Stato” dello stalinismo, dimostrando come alcuni artisti seppero farne un’arte priva di retorica e di enfasi declamatoria.

Una mostra Comune di Milano-CulturaFondazione Antonio MazzottaA cura di Ada MasoeroUfficio Stampa : Alessandra Pozzitel. 02.878380 | [email protected]

settembre 2011 –gennaio 2012

ARTEMISIA gENTILEScHIPalazzo Reale

La prima antologica italiana dedicata ad Artemisia Gen-tileschi, artista protagonista del Seicento europeo, che ha atteso tre secoli per essere internazionalmente apprezzata per le qualità di pittrice. La rassegna dà spazio non solo ai suoi quadri da camera, ma a tutta la sua produzione artistica con circa 40 opere esposte, mostrando un’artista completa che ha saputo affrontare una gamma di generi pittorici e di temi molto ampia. La scenografia e l’allesti-mento sono a cura di Emma Dante, regista e drammaturga di fama internazionale.

Una mostra Comune di Milano Cultura24Ore Cultura - Gruppo 24OreA cura di Roberto ContiniUfficio Stampa: Giulia Zanichelli tel. 02 30223739 | [email protected]

settembre - novembre 2011

MILANo ANNI 60Il laboratorio delle arti come avanguardia Palazzo Reale

La mostra ricorda come Milano negli anni Sessanta fu la-boratorio ed epicentro creativo non solo dell’arte e del suo mercato, ma dell’avanguardia internazionale. Da Fontana a Manzoni, alla sperimentazione optical e cinetica, al Nou-veau Réalisme e alla Pop Art in cui i protagonisti milanesi, grazie al sistema delle gallerie, incontrano l’internazionali-tà. Un momento unico, che ha connotato la Milano contem-poranea e le sue nuove generazioni.

Una mostra Comune di Milano – Cultura | Arthemisia GroupA cura di Luca Massimo BarberoUfficio Stampa: Alessandra Zanchitel. 026596888 | [email protected]

settembre - ottobre 2011

RoBERTo cIAccIoInter / VallumPalazzo Reale – Sala delle Cariatidi

L’esposizione è l’ultima tappa di un progetto dell’artista che ha visto coinvolte Berlino nel 2006 e Roma nel 2008. A Milano la mostra si costituisce come opera/installazione site specific in stretto rapporto all’identità architettonica della Sala delle Cariatidi: il ritmato scandirsi intervallare delle Cariatidi, la rendono quanto mai appropriata alla po-etica del tempo, della traccia e della “revenance” espressa dall’opera di Roberto Ciaccio. Soglie, aperture, specchi della Sala interagiscono con le opere in un percorso ar-chitettonico illusionistico e musicale, intriso di tempo, di riflessi, di visioni e di suoni.

Una mostra Comune di Milano - CulturaA cura di Remo Bodei, Kurt Forster, Arturo SchwarzUfficio Stampa: Comune di MilanoFrancesca Cassani Tel. 02 88450177 [email protected] ConennaTel. 02 88453314 [email protected]

ottobre 2011 - febbraio 2012

cEZANNELes ateliers du MidiPalazzo Reale

In occasione dell’anniversario della morte di Cézanne, la prima mostra museale a lui dedicata a Milano ricostruisce il lavoro che il maestro svolse tra i due “Ateliers du Midi” (Jas de Bouffan e Lauves). Una sessantina di dipinti, ac-compagnati da una trentina di lavori su carta, propongono una rassegna di ampio respiro a partire dalle sue prime opere realizzate attorno al 1860, presentando poi i temi a lui più cari e congeniali come i ritratti, i paesaggi, le indi-menticabili nature morte.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | SkiraA cura di Rudy Chiappini, con la collaborazione di Denis CoutagneUfficio Stampa: Lucia Crespi tel. 02 89415532 / 02 89401645 | [email protected]

novembre 2011 - gennaio 2012

JAPANcoNgoIl duplice sguardo sulla Collezione PigozziPalazzo Reale

La più grande collezione al mondo di arte contemporanea Africana, unica nel suo genere e iniziata da Jean Pigozzi 20 anni fa, si è arricchita nel tempo delle opere di numerosi artisti giapponesi. La mostra propone un confronto inedito tra una selezione di arte africana della sola Repubblica Democratica del Congo e le nuove opere d’arte giapponesi della Collezione per sottolineare similitudini e differenze tra due realtà artistiche emergenti, uniche nel loro genere.

Una mostra Comune di Milano-CulturaA cura di Carsten Höller

novembre 2011 - gennaio 2012

coDIcE RESTAPalazzo Reale

Prosegue la collaborazione di Palazzo Reale e la Biblioteca Ambrosiana con l’esposizione dello straordinario Codice Resta: 290 opere grafiche di inestimabile valore storico e artistico, delle scuole toscana, veneta, emiliana e lombar-da collezionate dal milanese Sebastiano Resta. Il Codice - entrato nel 1709 nella Biblioteca Ambrosiana - è un vero e proprio museo itinerante nel quale è possibile seguire le tracce degli stili e degli artisti dell’arte italiana da Giotto fino all’epoca del collezionista passando da Leonardo da Vinci, Masaccio, Piero della Francesca, Perugino, Filippo Lippi, Ghirlandaio, Michelangelo Buonarroti, Botticelli, Tiziano, Dürer, e molti altri.

Una mostra Comune di Milano – Cultura | Biblioteca Ambrosiana

novembre 2011 - gennaio 2012

ENNIo MoRLoTTIPalazzo Reale

Una grande retrospettiva monografica, evento di punta che chiude le celebrazioni per il Centenario della nascita di Ennio Morlotti, protagonista indiscusso del Novecento ita-liano. La mostra aprirà in concomitanza a due mostre di grande richiamo dedicate a Tiziano giovane e a Cézanne, di cui Morlotti è l’ultimo esegeta della medesima tensione figurativa.

Una mostra Comune di Milano-Cultura | Archivio Morlotti

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Per conoscere più da vici-no questa realtà abbiamo incontrato il Prof. Angelo Gianfranco Bedin Presi-dente di un importante

Rotary Club a Milano: il Rotary Scala.d. come è strutturato il Rotary? I Rotariani sono soci dei Rotary Club che a loro volta, fanno parte dell’or-ganizzazione internazionale nota come Rotary International. I club, luogo in cui viene svolta la maggior parte del lavoro, sono raggruppati in 530 Di-stretti che comprendono diverse Pro-vince o Regioni. Il Distretto 2040, di cui il Rotary Scala fa parte, comprende 86 club e rappresenta le provincie di Milano, Monza, Lecco e Bergamo. Solo a Milano ci sono oltre 35 club. d. È vero che il Rotary è un club per soli uomini?È nato come tale, ma dal 1989 il Ro-tary ha aperto le porte anche alle don-ne, che oggi sono 145 mila nei club di tutto il mondo.d. come si può accedere al Ro-tary ?Il Rotary è un club di persone chia-mate a farne parte, si può entrare so-lamente se proposti da altro socio del club per la predisposizione a condivi-dere azioni sociali. d. Ma cosa fa il Rotary Scala per distinguersi ?Il Rotary Scala , sorto 15 anni fa, conta 70 soci che si ritrovano il lunedi’ sera al ristorante 4 Mori a Milano per le loro riunioni. Da diversi anni sostiene la Comunita’ di bambini Fata sia attraverso contri-buti economici che facendo per loro set-timanalmente la “spesa”. Ai bambini sotto tutela del Tribunale dei minori,

il Rotary affianca degli educatori che li accompagnano a teatro o in gita. Di più un sostegno per la costruzione di Stanze per la stimolazione sensoria-le (Snoezelen) alla Fondazione Don Gnocchi, per quei bambini che a se-guito di traumi o di lesioni perdono la capacità linguistica. Sostiene gli anziani con dei progetti sui malati di Alzheimer, in questo momen-to contribuendo alla realizzazione di un giardino sensoriale al Pio Albergo Trivulzio di Milano il cui Presidente è il Prof. Trabucchi e la Vice Presidente la Dott.ssa Francesca Zanconato.Sono previsti anche contributi per la ricerca scientifica con una Borsa di Studio al centro ematologico dell’o-spedale Niguarda diretto dalla socia Enrica Morra oltre che all’Istituto Mario Negri.d. cosa c’è di nuovo quest’anno ? Gli obiettivi sono quelli di incremen-tare i progetti rivolti ai giovani . Gra-zie a diversi soci che si occupano di pubblicita’, allievi del grande Gavioli, l’inventore del Carosello, metteremo a disposizione un premio per il miglio-re spot pubblicitario realizzato dagli allievi della scuola del Centro Speri-mentale di Cinematografia. Inoltre condivideremo con la Famiglia Bre-veglieri, noto pittore degli anni 30/50 un premio per una borsa di studio di 10 mila €. per consentire a giovani pit-tori di studiare all’estero. Sarà offerta agli studenti dell’Accademia delle Bel-le Arti di Milano.d. E per i giovani talenti che vo-gliono avvicinarsi al lavoro ? Pensiamo di aiutare anche 6 ragaz-zi laureati: 3 provenienti da Milano e 3 da regioni del Sud, offrendo loro

un aiuto economico per pagarsi il sog-giorno a Milano e fare pratica profes-sionale con imprenditori o professioni-sti soci del nostro Rotary club.d. com’è la vita del Rotary Scala? È una vita di progettualità per tutto ciò che riguarda il sociale nel territo-rio. Per meglio conoscerlo invitiamo relatori che ci evidenziano aspetti che malgrado viviamo a Milano ci sfuggo-no o sono spesso sconosciuti. È il caso di Bandazhevsky, fisico nu-cleare di Cernobyl che ci parlerà dei rischi radioattivi. Grazie al socio Ing. Pino D’Agostino ex direttore tecnico in Ferrari, vedremo da “vicino” la Ferra-ri e la sala macchine. d. Ma come è venuto a conoscen-za del Rotary ?Quand’ero giovane ho avuto l’oppor-tunita’ di godere di una borsa di stu-dio del Rotary. Questo positivo ricordo indelebile, mi ha spinto ad accettare quando mi hanno avvicinato e propo-sto di far parte del Rotary.d.. chi l’ha introdotto nel club?Francesco Vivacqua che è stato Presi-dente 2006/2007 oltre che responsabile Raccolta Fondi per il Distretto 2040.d. Si può “assaggiare” una serata rotariana?Chi volesse partecipare ad una delle conferenze, nell’ambito delle convivia-li rotariane, al prezzo di euro 45, avrà la possibilità di socializzare e conoscere imprenditori e professionisti di succes-so. Contattando la segreteria del Rota-ry Milano Scala al n. 3664510366 o scrivendo a: [email protected] si può richiedere il program-ma del Club e prenotarsi per ciò che interessa.

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Rotary Internationalamicizia e professionalità al servizio di cause importanti

a favore dei più bisognosi

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Fu l’avvocato Paul P. Harris di Chicago a fondare il primo Ro-tary nel lontano febbraio 1905 con l’obiettivo di promuovere la pace tra nazioni tramite la dif-fusione di relazioni amichevoli fra esponenti delle varie attivi-tà economiche e professionali. Ancora oggi un rappresentante Rotary siede all’Assemblea del-le Nazioni Unite.Prima organizzazione di servizio mondiale presente in oltre 200 paesi ed aree geografiche, Il Rotary International conta più di 33 mila club con oltre 1,2 milioni di soci risultando l’orga-nizzazione di raccolta fondi per il sociale più grande in assolu-to. I soci costituiscono una rete internazionale di imprenditori, professionisti che dedicano vo-lontariamente il loro talento al servizio delle comunità. L’affia-tamento che li contraddistingue consente loro di realizzare im-portanti progetti di solidarietà. Si occupano di servizi umanita-ri, incoraggiano a rispettare ri-gorosi principi etici nell’ambito professionale e contribuiscono a diffondere il messaggio di so-lidarietà nel mondo.Il Rotary ha contribuito a de-bellare la polio, progetto avviato dall’idea di un socio italiano di Treviglio; ha garantito lo svi-luppo sociale sia nell’Africa sub sahariana che recentemen-te durante il terremoto di Haiti. Un altro dei grandi progetti in-ternazionali è l’alfabetizzazione di migliaia di giovani attraver-so la costruzione di scuole e il sostegno anche economico agli insegnanti. Così come lo scam-bio internazionale fra giovani attraverso borse di studio.

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manutenzione, grazie al lavoro di bi-lanciai in pensione; si mette a dispo-sizione dei collezionisti per fornire informazioni su oggetti e per favori-re l’incontro tra domanda e offerta e svolge un’intensa attività didattica. Il Museo in valigia, ad esempio, è un piccolo oggetto che sembra uscito dalla pirotecnica inventiva di Marcel Duchamp, ideatore del Museo Por-tatile delle proprie opere: la valigia consente, grazie al formato mignon, di compiere esperienze laboratoriali all’interno della classi, senza dover per forza andare in loco. Si aggiun-gono l’Itineriario storico, La bilancia di Moquis - un percorso tra narrazio-ne, arte e scienza in mostra sino al 22 maggio- , Pe(n)sare con le mani –in cui l’uso della bilancia diviene lo strumento per l’uso delle mani e per procedere alla formulazione e speri-mentazione di ipotesi e alla loro ve-rifica. E ancora Una, dieci, cento bi-lance, e Il peso del corpo, il peso dei corpi – che conduce alla fondamen-tale presa di coscienza dell’esistenza di forze che interagiscono e ci condi-

zionano. Tra le particolarità allestiti-ve spiccano il Mu.Mu. (Museo Multi-mediale), che permette di accedere ai contenuti compiendo semplici gesti, grazie all’interazione sviluppata con le tecnologie digitali; la sezione de-nominata “Labirinto dei fenomeni” dove è possibile pesarsi non solo sul-la Terra, ma anche (in modo simula-to) sulla Luna e su Giove; oppure “Il Canale della Storia” dove le bilance sono esposte seguendo un criterio cronologico ed è possibile ammirare rarità come una bilancia a forma di penna del 1856-57, un pendolo pesa-uova e un piatto richiudibile per pe-sare il pesce vivo durante le gare di pesca. Gli intrecci sono molteplici, non c’è che da lasciare spazio alla cu-riosità e all’immaginazione. Due peculiarità che pesano in manie-ra simile, una volta posate sui piat-ti della bilancia. Apertura sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 (15.30-19 ora legale).Apertura su richiesta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12; sempre aper-to su prenotazione.

costume

Equilibrio...LA SToRIA

A Campogalliano(MO9 Il Museo della Bilancia

una ricca e sorprendente raccoltatra passato, civiltà e scienza

Iniziamo questa nostra rubri-ca con una gita fuori porta a Campogalliano in provincia di Modena in questo ridente paese troviamo una simpatica

curiosità, il museo raccolta di bilan-ce.La bilancia, per quanto siamo as-suefatti alla sua presenza e ce ne serviamo quasi quotidianamente, è uno strumento straordinario. La sua invenzione nell’antichità può essere paragonata a quella dei computer in epoca contemporanea: una vera ri-voluzione dei rapporti sociali, com-merciali e di svariato altro genere. L’uso della bilancia segna infatti il passaggio da una società primitiva – dove non c’è certezza di rapporti e manca un potere organizzato – a una società più evoluta e ramificata, e in cui la moneta regola gli scambi. La necessità di pesare i metalli preziosi è probabilmente l’innesco della sua invenzione. La comparsa di questo congegno, sgombrato il campo da tut-te le leggende che la circondano, è da collocarsi al tempo delle più lontane manifestazioni di vita associata. In Oriente comparve già in epoca ne-olitica, per poi penetrare in Europa nell’età dei metalli (2000-1500 a.C.). Simboleggiò, e simboleggia ancora, l’equilibrio, la necessità di una armo-nia complessiva, sia sul piano spiri-tuale che su quello civile. Non a caso è l’incarnazione iconografica della

giustizia. Nella Divina Commedia Dante paragona gli ipocriti a bilance che cigolano sotto i pesi.Considerate tutte queste stratifica-zioni, l’importanza di un luogo che valorizzi e sottolinei il peso di uno strumento simile è evidente. Il Mu-seo della Bilancia di Campogalliano (Mo) nasce con questa volontà e con quella di creare uno spazio ad hoc sul territorio che dal 1860 le produce. L’esposizione di 200 bilance - dall’e-poca romana ai giorni nostri - tra le quasi mille conservate e visitabili su prenotazione, permette di scoprire curiosità e di assaporare le sfaccet-tature del tempo e del lavoro dell’uo-mo. Oltre a consentire di ammirare la bellezza di oggetti costruiti con una accuratezza quasi impareggiabile. Basta dare un’occhiata alla gamma dei campioni presenti per rimanere stupiti dalla varietà delle applicazio-ni e dalla incessante necessità di af-ferrare peso e massa di cose, persone, piante e animali. Si va dalla bilancia per pesare il carbone, al ventometro utilizzato per la lavorazione della ghisa, fino a quella per il calcolo per-centuale dell’acqua nel burro, a quel-le pesafilo, pesatabacco e pesagru. Il catalogo è ricchissimo. Ma il Museo non si limita certo all’esposizione: è dotato di una biblioteca e di un cen-tro documentazione ben forniti, in cui si trovano anche opere del 1500 e del 1700; svolge operazioni di restauro e

Per informazioni

Museo della BilanciaVia Garibaldi 34/A - 41011 Campogalliano (MO)

[email protected] - www.museodellabilancia.it www.comune.campogalliano.mo.it

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oroscopo Marzo 2011 di Venere

PEScITanta tranquillita

E’ il momento per voi, di mettervi in gioco. Le occasioni in questo marzo 2011 non mancheranno di certo e starà a voi far capire agli altri di vo-ler cambiare e volerlo fare davvero sul serio. Il lavoro potrebbe subire piacevoli svolte che nemmeno voi vi aspettereste. Approfittate fino a che potete del meglio che vi si proporrà in ogni ambito, in primis sul lavoro

cANcRoVero valore

Sarà un mese di transizione. Siete nella condizione di non acconten-tarvi più della posizione che avete ricoperto finora e vi siete finalmente resi conto di valere davvero di più di quanto non vi fosse tributato. Coglie-te l’occasione, per riscattarvi e far vedere agli altri quello che valete. L’amore e i sentimenti infatti proce-deranno davvero a gonfie vele.

gEMELLIPiacevoli imprevisti

Novità alle porte in questo marzo. Piacevoli imprevisti vi potrebbe-ro capitare in ambito affettivo e di amore, e potreste riscoprire davvero vicino a voi persone la cui distanza rappresentava uno standard. Gli affa-ri procedono davvero bene.

ToRoMassimo delle aspettative

Il 2011 è iniziato per voi al massimo delle vostre aspettativa. Dopo un pe-riodo in discesa a fine 2010 il nuo-vo anno prosegue in questa linea e marzo 2011 ne sarà la dimostrazione pratica. Tanti i vecchi rapporti appro-fonditi, tante le nuove opportunità di lavoro. Non trascurate gli affetti, in famiglia avete sempre avuto qualcu-no che vi ha dato una mano ed è giu-sto riconoscere.

ARIETELavoro gonfie vele

Il vostro lavoro procede a gonfie vele e riuscirete a dedicare lo spa-zio giusto anche alla vita privata, che ultimamente avete un po’ troppo trascurato. La vita sociale per voi del segno dell’Ariete è davvero attiva in quest’ultimo periodo: il massimo che vi ci vuole per intraprendere nuove strade per voi inedite.

SAgITTARIoPeriodo di trasizione

Da un periodo di recente passato di tranquillità a un periodo di gran mo-vimento, positivo, si intende, durante il quale il corso degli eventi potrebbe far svoltare in meglio la vostra vita, per lo meno lavorativa. In amore que-sto mese procede davvero bene: il rapporto con il vostro partner non ha davvero nulla di cui aver bisogno in aggiunta alla vostra attuale felicità.

BILANcIARiscatto

Voi della Bilancia avete in questo mese la possibilità di recuperare al massimo qualche occasione persa in passato: un legame mai approfondito, un’amicizia che avrebbe potuto di-ventare un amore e, in ambito lavora-tivo, l’occasione per svoltare a livello professionale, come avete sempre desiderato.

VERgINETutto si rafforza

Il mese che dimostra a voi del se-gno di stare bene: avete bisogno di dimostrarlo agli altri, di farvi valere e di rafforzare le posizioni che avete conquistato nel tempo. Il vostro amo-re e i vostri rapporti sentimentali pro-cedono davvero a gonfie vele, ve ne rendete conto e fate di ciò la vostra forza per superare qualche difficoltà che si potrebbe presentare in ambito lavorativo, ma che troverà facile solu-zione verso la fine del mese.

LEoNEPossibilita’ illimitate

Dopo le brillanti novità che vi hanno visto trionfanti nei mesi precedenti, state cercando di fare il massimo per mantenere le posizioni acquisite con fatica. Le incertezze che negli ultimi tempi avevano riguardato i vostri af-fetti e il vostro amore per una deter-minata persona stanno venendo meno ed è giunta per voi l’ora di chiarire definitivamente la vostra posizione.

ScoRPIoNEGran periodo

Iniziative brillanti per voi dello Scor-pione. In passato non sempre avete saputo cogliere il meglio delle occa-sioni che vi si sono prospettate, avre-te la possibilità di riscattarvi. Date spazio al vostro amore, che comun-que sta dando i suoi frutti anche ina-spettati. Non tralasciate mai la vostra salute che in passato è stato spesso il vostro punto di forza

cAPRIcoRNoAspettative a frutto

Avete pianificato davvero molto ed è giunto finalmente il periodo di met-tere a frutto quanto avete seminato. Cambiare qualcosa in ambito lavora-tivo, cercare la tanto auspicata svolta in meglio ed attuare i propositi in am-bito sentimentale, non fatevi indurre in tentazioni. Per cercare tranquillità sarebbe opportuno prima di tutto cer-care la pace con voi stessi.

AcQUARIoRiscoperta di voi

Voi state attraversando un perio-do di transizioni che vi vedrà uscire però trionfanti. Le tante aspettative che avete riposto in voi stessi non vi deluderanno e vi renderete conto di poter avere la fiducia in voi stessi che forse in passato vi era venuta meno. In amore cercate il dialogo, con chi vi sta attorno.

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