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Anno 3 - Gennaio 2013 • Periodico di Cultura e Società CLAUDIA GERINI “Illumina” il Torino Film Festival DARIA PESCE La mia vita «è un cassetto aperto»

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Anno 3 - Ge

nnaio 2013 • Periodico di Cultura e Società

CLAUDIA GERINI“Illumina” il TorinoFilm FestivalDARIA PESCELa mia vita «è un cassetto aperto»

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“Tlac!” Uno scatto e via! Sospintoda una potente molla, el rattin (inmilanese il topolino) si lanciavacon un sibilo nella sua corsa ve-locissima lungo le pareti dell’Ot-tagono, al centro della GalleriaVittorio Emanuele. Cos’era el rat-tin? Era un geniale meccanismoche correva su minuscole rotaieemettendo una fiamma alimenta-ta da un piccolo serbatoio di spi-rito, e passando accendeva unadopo l’altra le seicento fiammelledell’illuminazione a gas. La fiam-ma del velocissimo marchingegno,che era simile a un mini locomo-tore e correva in alto lungo le pa-reti che fanno da base alla grancupola in vetro dell’Ottagono, as-sumeva, vista da giù, le sembianze

di una lunga, guizzante coda ditopo, da cui il nome affettuoso di“rattin”. Il rito si ripeté ogni seraper molti anni, da quel lontano 5settembre 1867, giorno d’inaugu-razione della Galleria Vittorio Ema-nuele. E ogni sera all’imbrunireuna piccola folla di curiosi saluta-va con un applauso la sibilantecorsa del rattin e il brillare festosodi quella corona di luci che s’ac-cendevano. Ma c’è un antefatto aquesta storia, ed è la nascita dellaGalleria. Tutto cominciò negli annidell’Unità d’Italia. In una Milanoin grande espansione e ristruttu-razione urbanistica, che si prepa-rava a sfidare i tempi nuovi dellamodernità, si sentì il bisogno diun collegamento diretto tra il Duo-mo e la Scala, eliminando il dedalodi antiche viuzze e malsani vicoliche ancora sopravvivevano. Il con-

corso internazionale indetto dalComune fu vinto da GiuseppeMengoni, giovane architetto bo-lognese, con un progetto grandio-so che, oltre alla galleria, includevaanche la ristrutturazione di tuttal’area che poi sarebbe diventatal’attuale piazza del Duomo. Pareche il progetto originale prevedes-se una Galleria più bassa, e che ilvolume sia stato aumentato abu-sivamente, in corso d’opera, dallasocietà britannica cui erano ap-paltati i lavori. Di fatto, l’allora sin-daco, Antonio Beretta, a seguitodi una violenta campagna distampa alimentata anche dal pau-roso deficit del bilancio comunale,a galleria ultimata si dimise. Le vi-cende umane oggi sono dimenti-cate; la Galleria nel suo splendoreresta, ed è uno dei monumenti piùammirati e fotografati di Milano.

24oreNews

Leggende milanesi a cura di PAOLO PIVETTI

LUCI IN GALLERIAEL RATTIN

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Anno 3 - No. 1 Gennaio 2013

IL PERSONAGGIO6 Daria Pesce: «Vivo in un cassetto aperto»

ARTE E CULTURA10 Teatro alla Scala: Notre-Dame de Paris, Nabucco11 Falstaff12 Cartellone teatri14 Victor Togliani: fantasie in punta di matita18 L’Arte di Graziano Pastori20 Cartellone mostre

MILANO & FASHION23 Anticipazioni Moda Donna P/E 201324 Milano Moda Uomo A/I 2013-14

MILANO SI RACCONTA26 “32 ricette” per un sorriso28 Scegliamo il “Panino Giusto”30 Sport Movies & TV 201232 VI Concorso Magda Olivero 33 37 artisti in mostra al “Bagutta”35 Bollicine… in galleria36 Ambrogini d’oro 2012

EXPO CHE VERRÀ38 Arriva il supermercato del futuro

SPETTACOLO40 Cartellone concerti

LOCALI STORICI43 Il mondo del “Jamaica”

MILANO DI CARTA44 Dalai Editore 45 Libri

COME STAI?47 Anno nuovo… influenza nuova48 I rimedi dell’omeopatia50 Allergico o intollerante?

GIARDINI MAGICI51 Nocciolo: pianta sacra

GOURMET52 Il salotto in cucina

54 “Giallo Milano”: vince la qualità 57 San Valentino sul Lago Maggiore

FILM FESTIVAL58 “Trenta” e lode al Festival di Torino60 San Marino: Sofia incanta il Titano

VIAGGI NEL MONDO62 Alla scoperta dell’Oman

Milano24 orenews.it

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Giuliano Fujwara

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Direttore Responsabile Dario Bordet

Direttore EditorialeAlessandro Trani

Art DirectorPatrizia Colombo

Photo Editor Nick Zonna

Hanno collaboratoMarie BordetAndrea ColomboRiccardo LagorioGiuseppina Lisa MannoCristiano MessinaAngela MinutilloGiovanna MoldenhauerPaolo PivettiMaria Helena PolidoroSimona TomaselliRosanna Turconi

Pubblicità, Promozione Pubbliche RelazioniLe Roy Advertising - MilanoDante ColomboAndrea ColomboCarlo Kauffmann

Edizioni Le Roy [email protected] www.24orenews.it

StampaBieffe Industria Grafica(Recanati – MC)

Periodico mensileReg. trib. di Milano n. 321 del10/06/11N° iscrizione ROC: 22250Distribuzione GratuitaDesideriamo informarLa che i suoi dati personaliraccolti direttamente presso di lei o fornitici sa-ranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano”nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettatidalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 perla tutela della Privacy nelle Telecomunicazionie dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99Eventuali detentori di copywriting sulle imma-gine - ai quali non siamo riusciti a risalire - sonoinvitati a mettersi in contatto con: Le Roy srlChiuso in Redazione il 10 Gennaio 2013

In copertina: Claudia Gerini fotografata da Nick Zonna

LA FAVOLA DELLE “VALENTINE” CONTINUAChe meraviglia le Valentine! Forse non tutti sanno che in que-

sto giorno specialissimo, il 14 febbraio, oltre un miliardo di per-sone si cimentano a scrivere frasi piene di sentimento, di speranze,di nuovi desideri. Un vero universo umano che consente di col-locare questa giornata di festa, seconda solo al Santo Nataleper invio di biglietti d’au-guri. Cartoline e bigliettiniromanticissimi dal temaamoroso, spedite dai pre-tendenti alla dama deside-rata, fin dall’epoca vitto-riana. Una tradizione an-glosassone che risale allametà del 1800 ma che ri-vive ogni anno negli inna-morati meno giovani e inquelli giovanissimi che, puravvalendosi anche di stru-menti più moderni come sms o e-mail, non disdegnano le anticheusanze. San Valentino è anche occasione di regali, piccoli ograndi, da donare per suggellare una proposta d’amore, oltreai sempre graditi fiori, cioccolatini e cene romantiche a lumedi candela. Questa festa del “cuore” viene anche da più lontano,infatti già nel ‘400 gli innamorati si scambiavano oggetti, veree proprie creazioni, cuori sagomati, lavori di pizzo, ricami, scrittid’amore, definiti “Valentine”. Tutto ciò che avviene oggi nonha cambiato la tradizione e si può ben dire che la favola ro-mantica delle Valentine continua… anche nel nostro supertec-nologico 2013!

Carlo Kauffmann

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Gennaio 2013

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IL PERSONAGGIO

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na donna di suc-cesso. Una pro-fessione sceltanon certo tra lepiù facili. Oltre40 anni di appas-sionate battaglie

premiate sin dall’inizio da grandisoddisfazioni in Italia e all’estero,un amore per Milano e per l’Italia,ma anche una grande ammirazioneper il Portogallo, lo straordinarioPaese che le ha chiesto di rappre-sentarlo in veste di Console Ono-rario. Stiamo parlando di Daria Pe-sce, avvocato esperto di diritto pe-nale, tra i difensori ‘storici’ di Me-diaset ed ex legale di Nicole Minettial “processo Ruby” e della CIA nelcaso Abu Omar. Come Console ono-rario della Repubblica del Porto-gallo (in Lombardia e Trentino-AltoAdige) si occupa di intrattenere irapporti con le istituzioni pubblicheitaliane e portoghesi, favorire le re-lazioni commerciali, turistiche e im-prenditoriali tra i due Paesi, nonchédi sviluppare le relazioni culturalie artistiche. Siamo andati ad inter-vistarla nel suo studio, a due passidal Tribunale di Milano, per cono-scerla più da vicino.

Chi è Daria Pesce? Ci parli di sé.Io vivo di battaglie. Ho improntatola mia vita su una battaglia volta al-

la difesa dei diritti altrui, amo lademocrazia e la libertà, valori cheho sempre fortemente sostenuto.Così ho trascorso 43 anni di profes-sione, con grande passione per ilmio lavoro. Sinceramente, non hoguadagnato cifre folli, perché riten-go che anche la Giustizia debba es-sere equa nelle spese. Ho anchesvolto molte attività di volontariato,attività culturali per il Consolato etante altre cose che quasi fatico aricordare… Oggi voglio difenderei miei diritti. Mi sono candidata nel-le liste regionali come Consiglierecon Gabriele Albertini, in quantoritengo sia davvero una persona cor-retta e mi ricordo di lui come unodei migliori sindaci che Milano ab-bia mai avuto. Uno dei nostri co-muni obbiettivi è far smettere allagente di “rubare” ai cittadini e direndere pubbliche tutte le spese so-stenute dalla Regione. Insomma,cercherò di fare “un po’ di pulizia”,se mi verrà consentito. Sono unapersona libera, ho avuto un figlioda sola, riconoscendolo con il mionome, una vita professionale sod-disfacente fin dall’inizio, dei clientieccezionali: era diverso anni fa maio sono una donna battagliera…Avvocato penalista, una sceltanon facile… certo non ci è ar-rivata per casoPura passione. Mio nonno, mio pa-

dre, nessuno nella mia famigliaera avvocato. Sin da bambina hoimparato diverse lingue e ho co-minciato, appena laureata, a lavo-rare come civilista alla Baker &McKenzie, appassionandomi sem-pre più (per loro sfortuna!) al di-ritto penale. Un amore nato sin daitempi dell’università, un amorecorrisposto. Mi piace difendere co-loro che subiscono delitti controla libertà: di parola, di pensiero,di opinione ma anche la libertàsessuale, soprattutto delle donne.Mi capita anche di occuparmi diomicidi, di cose diverse, compli-cate, intriganti, che portano a con-tatto con una realtà più vera, spes-so più cruda e violenta di quantouno possa mai immaginare. Certoè che ignorare il “male di vivere”che pervade la nostra esistenza al-tro non fa che renderlo più forte.Trovo appassionante vivere ognigiorno quei “casi” che la gente èabituata a vedere nei film e nei te-legiornali: volente o nolente ti ri-porta a contatto col mondo reale,il che male non fa.Una donna di successo comelei, approva l’idea che anchenei CDA delle aziende quotatedebba esserci la regola del50% di presenza femminile?Una legge che ritengo assoluta-mente retrograda e – mi perdoni –

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«VIVO IN UN CASSETTO APERTO»

Intervista a cura di ALESSANDRO TRANI

Daria Pesce

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IL PERSONAGGIO

quasi sessista. Io ho fatto una bat-taglia contro i parlamentari che l’-hanno proposta, una battaglia te-levisiva dicendo che si trattava diun mera sciocchezza, quasi comedire che le donne devono avereuna quota “garantita” dallo Statoperché da sole non sarebbero ca-paci di arrivare. Ogni donna puòaffermarsi con disciplina, lavoro eintelligenza: io sono l’esempio sto-rico di una che si è fatta da sola.È Console Onorario del Por-togallo in Regione Lombardiae Trentino Alto Adige. Che si-gnificato ha per Lei e… comearrivata al Portogallo?L’ex ambasciatore poi diventatoviceministro del governo Porto-ghese mi chiese se volevo diven-tare Console, sapendo che parlavobene il portoghese. Io avevo dettodi no - come faccio sempre - poiper convincermi mi ha detto chenon ci sono moltissimi portoghesiin Italia e quindi il mio impegnonon sarebbe stato enorme. Dun-que, mi sono innamorata del Por-togallo, Paese di una bellezza stu-pefacente, di una grande discre-zione ma di un’altrettanto grandeospitalità. Mi è piaciuto tanto dastudiarne la storia, la letteratura…insomma è diventata una grandepassione.Dove ha imparato il Porto-

ghese?In Brasile. Hovissuto a Riode Janeiro par-te dell’infanziae della miaadolescenza,dai 7 ai 17 an-ni: lì ho impa-rato la lingua esoprattutto lacultura carioca.Spesso mi vie-ne detto chenon parlo il“vero” porto-

ghese, poiché l’idioma brasilianoè quasi un dialetto. Comunque,non ho mai avuto alcuna difficoltàcon la lingua.Le istituzioni del nostro Paesenon valorizzano mai abbastanzail nostro prezioso PatrimonioCulturale. Che cosa ne pensa?Molto spesso le nostre istituzionicapiscono poco di tutto, ancheperché c’è una larghissima partedella classe politica che è di livel-lo molto basso. Siamo un Paesemeraviglioso con una grande cul-tura, una vera miniera d’arte e sto-ria, sapori e tradizioni, ma non c’èuna tutela adeguata per questo au-tentico patrimonio. Se voi andatein Portogallo, c’è un amore per laCosa Pubblica che qui non esiste.Anzi, mi lasci dire che mentre inPortogallo la “cosa pubblica” èconsiderata come se fosse di tuttie quindi tutelata e rispettata, danoi la “cosa pubblica” è vista co-me se non fosse di nessuno, equindi quasi ignorata, o peggio. Ci vorrebbe una nuova Italia?Certo, questo discorso non valeper l’intera penisola, vero è peròche necessitiamo di cambiare nonsolo la politica ma l’intera impo-stazione mentale di noi tutti. InPortogallo vedete cosa sono i mu-sei: una questione di cultura, dellegislatore del parlamentare… e

di tutta la gente… una cosa cheda noi non esiste, non c’è, purtrop-po, una grande sensibilità per lacultura. Una classe politica sca-dente non ne capisce il valore eco-nomico e non valuta quanta offertadi lavoro soprattutto per i giovani,può venire dal mondo dei beniculturali. Sono i giovani che fannola nuova Italia, e a loro mi rivolgo:mantenete l’eccellenza italianache tanto ci invidiano all’estero.Per Lei che viaggia in tantipaesi del Mondo, come vienevista Milano?Milano è vista come una città in-ternazionale, forse l’unica in Italia.Ovviamente, a voler cercare, qual-cosa da migliorare lo si trova sem-pre…Si avvicina il traguardo EXPO2015 e l’opinione pubblicasembra divisa fra entusiasti eperplessi. Secondo lei?Nessuna perplessità. Credo che siauna grande opportunità, così comecredo che Milano sarà perfetta-mente in grado di gestire la com-plessità di Expo 2015, inclusa l’ac-coglienza che sarà determinata delgrande afflusso di persone in cittàe nell’hinterland. Chiaramente, tro-vo che avere una tale opportunitàcomporti non solo la possibilità mail dovere di sfruttarla. Altrimentirischiamo la solita figura “all’ita-liana” che tanto ci incollano ad-dosso i nostri vicini europei.Grazie avvocato non le rubia-mo altro tempo. Avete visto entrando nel mio stu-dio nella stanza di fronte dietroquella porta scorrevole, il mio te-am di collaboratori richiede la miapresenza, abbiamo un processoimportante alle porte. In sala riu-nioni si parla di “liste” e di ele-zioni regionali ed essendo candi-data …devo assolutamente parte-cipare alla riunione. Come vi avevo detto parlando dime… «vivo in un cassetto aperto».

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ARTE E CULTURA

n Verdi frustrato e disperato incontrauna sera l'impresario della Scala Bar-tolomeo Merelli il quale gli consegna il

libretto di Temistocle Solera pregandoloe quasi obbligandolo a prenderlo in consi-

derazione. Verdi non vuole leggerlo ma, vista l'insi-stenza dell'impresario, lo ritira e si reca verso casa.«Mi rincasai e con un gesto quasi violento, gettai ilmanoscritto sul tavolo, fermandomisi ritto in piedidavanti. Il fascicolo cadendo sul tavolo stesso si eraaperto: senza sapere come, i miei occhi fissano lapagina che stava a me innanzi, e mi si affaccia questoverso: “Va, pensiero, sull’ali dorate”». Catturato in-comincia a leggere il testo e la sua mente inizia aprodurre le melodie che sosterranno il testo dell'ope-ra. Il resto va da sé. «Con questa opera si può direveramente che ebbe principio la mia carriera arti-stica», sono le parole che il Maestro scrisse a GiulioRicordi nel 1879 in una ben nota lettera-autobio-grafia che contribuì non poco al “mito” del Nabucco(in origine "Nabucodonosor") come “prima” operadel prossimo venturo “vate del Risorgimento”. ConNabucco, la cui prima ebbe luogo alla Scala il 9 mar-zo 1842, il talento verdiano si rivelò appieno.

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3 1, 3, 5, 9, 13, 15, 20 - ore 20.00; 17 - ore 15.00

APPUNTAMENTI FEBBRAIO3 Febbraio: 10 - ore 15.00; 14, 16,19, 21, 23 - ore 20.00

3 Marzo: 1, 5 - ore 20.00

APPUNTAMENTI FEBBRAIO - MARZO

Giuseppe VerdiDirettore Nicola LuisottiRegia Daniele AbbadoDall'1 al 20 FebbraioNuova produzione Teatro alla ScalaDurata spettacolo: 3 ore e 35 minuti inclusi intervalli

Direttore Paul ConnellyCoreografia e libretto Roland PetitDal 10 Febbraio al 5 marzoProduzione Teatro Bol’šoj, MoscaDurata spettacolo: 2 ore inclusi intervalli

NABUCCONOTRE-DAMEDE PARIS

Esmeralda, Quasimodo, Frollo e Phoebus:quattro grandi personaggi, perni di una vicen-da dalle forti tinte drammatiche e passionali.Il Corpo di Ballo ne sottolinea, quasi come uncoro antico, le dinamiche. E sullo sfondo, pre-senza silente ma incombente, testimone e at-trice di questo dramma, la cattedrale. Notre-Dame de Paris, ispirato al romanzo diVictor Hugo, musica di Maurice Jarre, le sce-ne di René Allio e i famosissimi costumi diYves Saint-Laurent, torna alla Scala dopo oltredieci anni dalle ultime rappresentazioni, a ce-lebrare, ancora una volta, Roland Petit, la suavena artistica, la capacità evocativa e di sintesinel far emergere i nuclei essenziali della vi-cenda. È il trionfo della sua idea di spettacolocome creazione totale: danza, scene, costumi,musica, teatralità.

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algrado la pancia immensa, la scarsaigiene e la calvizie avanzata, il cava-liere Falstaff ritiene che il suo fascino

di soldato-filosofo resista intatto agli at-tacchi del tempo. E corteggiando due si-

gnore - “allegre” secondo Shakespeare, ma in so-stanza molto per bene - reca loro un’offesa che verràvendicata con un paio di brutti scherzi. Falstaff èl'ultima opera di Giuseppe Verdi. Il libretto di ArrigoBoito fu tratto da “Le allegre comari di Windsor” diShakespeare, ma alcuni passi furono ricavati ancheda “Enrico IV”, il dramma storico nel quale per laprima volta era apparsa la figura di Sir John Falstaff.La prima ebbe luogo il 9 Febbraio 1893, al Teatroalla Scala, con la direzione del maestro Edoardo Ma-scheroni. Ha aperto le stagioni operistiche del mas-simo teatro milanese nel 1921, 1936 e nel 1980.Per la commedia “britannica” che tenne compagniaa un Verdi quasi ottantenne si è fatta una scelta mol-to in linea. Innanzitutto dirige l’opera Daniel Har-ding, il massimo direttore inglese del momento. Mol-to “british” anche l’ambientazione - ideata dal ge-niale Robert Carsen (il regista del recente Don Gio-vanni) – che si svolge nel mondo della “caccia allavolpe” degli anni cinquanta del Novecento. Perl’obeso cavaliere-millantatore ci sono Bryn Terfele Ambrogio Maestri, due principi del palcoscenico,le cui argute e irresistibili interpretazioni di Falstaffsono già entrate nella storia.

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3 2, 6, 8, 12 - ore 20.00

APPUNTAMENTI FEBBRAIO

FALSTAFF

«Tutto nel mondo è burla.L’uom è nato burlone»

(Falstaff, Atto III)

Giuseppe VerdiDirettore Daniel HardingRegia Robert CarsenDal 2 al 12 FebbraioNuova produzione Teatro alla ScalaDurata spettacolo: 2 ore e 42minuti inclusi intervalli

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CARTELLONE TEATRITEATRO DEGLI ARCIMBOLDI

SIDDHARTA, THE MUSICAL Liberamente tratto dall’omoni-mo libro di Herman Hesse e ro-manzato dalla cantautrice e re-gista IsaBeau, Siddharta, rac-conta la continua ricerca versol’illuminazione da parte di unprincipe destinato alla sola bel-lezza che, spogliandosi dellesue vesti, lascia il suo castellodorato per scoprire la vera es-senza della vita e le ragioni del-la sofferenza. Un susseguirsi diquadri ed emozioni forti e coin-volgenti, accompagnato da unintreccio di musiche indianedell’epoca con le sonorità mo-derne unite ai suoni di strumen-ti musicali etnici.Dal 7 al 17 febbraio

ALDO GIOVANNI E GIACOMOA sette anni dal successo di An-plagghed, lo spettacolo dal vivocampione assoluto di incassi perla stagione teatrale 2005-06, iltrio delle meraviglie torna a esi-birsi dal vivo in un nuovo im-perdibile show teatrale. La regiadel loro attesissimo ritorno è af-fidata ad Arturo Brachetti, il piùgrande trasformista del mondo,già curatore di lavori teatrali disuccesso del trio.Dal 21 febbraio al 17 marzo

TEATRO ELFO PUCCINISala Shakespeare ROMEO E GIULIETTA di William ShakespeareRomeo e Giulietta, quinto"Shakespeare" dell'Elfo, è ilcapostipite di una linea arti-stica abbracciata dalla com-pagnia che racconta con testi,sia classici che contempora-nei, lo scontro/incontro travecchie e nuove generazioni.La prima versione, che debut-tò nel 2008 nella magica cor-nice del Teatro Romano di Ve-rona, vede nell'edizione 2013un cast per lo più rinnovato

da giovani interpreti.Dal 29 gennaio al 24 febbraio

Sala Fassbinder LA DONNA CHE SBATTEVANELLE PORTEdi Roddy Doylecon Marina MassironiDall’omonimo romanzo dell'ir-landese Roddy Doyle, il registaGiorgio Gallione ha tratto un in-tenso monologo per l'attrice no-ta al grande pubblico per la sualunga collaborazione artisticacon Aldo, Giovanni e Giacomo.Marina qui si confronta con unruolo drammatico e con un te-ma tra i più delicati e attuali, gliabusi subiti dalle donne tra lemura domestiche, ma senza ri-nunciare del tutto alle armi del-l'ironia e "disegnando un ritrat-to di donna difficile da dimen-ticare".Dal 5 al 24 febbraio

TEATRO LITTAL'UOMO DAL FIORE IN BOCCAdi Luigi PirandelloPubblicata nel 1923, è una com-media in un solo atto presentatainizialmente da Pirandello conil titolo “La morte addosso”. Ilprotagonista è un uomo dal de-stino segnato: questa condizio-ne personale, fatale e inaspet-tata, lo spinge a riflettere sulmistero della vita tentando dipenetrarne la sua essenza e ilsuo mistero.Fino al 10 febbraio

TEATRO MANZONIIL GIOCO DELL’AMORE E DEL CASOdi Pierre Carlet de Chamblainde Marivauxcon Paolo Briguglia, Antonia Li-skova, Francesco Montanari, Fa-brizia Sacchi Portato al successo nel 1730 da-gli attori della Comédie italien-ne, è un gioiello della dramma-turgia settecentesca che ha insé il germe della grande tradi-

zione del teatro “all’italiana”.Attraverso uno stile gradevolee raffinato il teatro di Marivauxsi sofferma a descrivere le millesottigliezze dell'amore: al suosorgere o nelle sue ambigue me-tamorfosi, nel suo urtarsi con leconvenzioni sociali e mondane.Una classica commedia degliequivoci.Fino al 17 febbraio

TIEFFE TEATRO MENOTTI

OCCIDENTE SOLITARIOCompagnia Gli IpocritiAmbientato nella cattolicissimaIrlanda, è uno spaccato di vitareale inquietante e cinico. In unmondo immerso nella crudeltà,nell’aggressività e nella dispe-razione, i rapporti tra i perso-naggi sono portati all’estremoe il dramma diventa una com-media nera, dove il delirio e lastravaganza sono tessuti deli-catamente attraverso un umo-rismo eccentrico e ironico. Alcentro della pièce due fratelli ineterno conflitto per la recentemorte del padre, nell'impossibi-lità di vivere senza dispute e ag-gressioni in un’atmosfera quo-tidiana fatta di litigi e piccolevendette.Fino al 10 febbraio

TEATRO NUOVOMI SCAPPA DA RIDEREcon Michelle HunzikerSe esistesse una favola di Mi-chelle Hunziker, comincerebbecon una risata. La brillante e so-lare show-girl ride e fa ridere nelraccontare la propria 'favola',ironizzando su di sè e sulla suacarriera. Nello spettacolo Mi-chelle si mette in gioco del tutto:in versione intimista, sexy, co-mica, invecchiata, ritoccata e -come da inizio carriera - di schie-na. E naturalmente mentre fatutto questo, come sempre… lescappa da ridere!Dal 6 al 10 febbraio

UNA VITA DA STREGAcon Bianca Guaccero e FrancescoVenditti L’intreccio è il tipico della comme-dia degli equivoci a più personag-gi, dove lei è una strega caduta dalcielo che deve redimersi da qual-che errore del passato, causato dalsuo temperamento. Una metaforadivertente sul rapporto tra un uo-mo e una donna, alle prese con ladiversità e gli scherzi di uno stranoe bizzarro destino. La storia prendespunto da un filone fortunato delrapporto di un uomo normale conuna donna un pò speciale: da MaryPoppins a Tutti insieme appassio-natamente, Ho sposato una stregae Vita da strega.Dal 12 al 24 febbraio

TEATRO SAN BABILAGL’INNAMORATIdi Carlo Goldoni con Isa Barzizza, Selvaggia Quat-trini, Stefano Artissunch Commedia divertente e roman-tica che racconta l'amore di duegiovani: Eugenia, appartenentealla nobiltà milanese decaduta eFulgenzio, rappresentante dellaricca borghesia. Opera ricca di si-tuazioni tipiche della commediadell'arte, che critica la società del-l'epoca e indaga le sfumature psi-cologiche tipiche dell'amore. Dal 12 febbraio al 3 marzo

TEATRO PICCOLO STREHLER

IL PANICOdi Rafael SpregelburdLa storia di una strana famiglia alleprese con un’eredità chiusa in unacassetta di sicurezza di cui è statasmarrita la chiave, le vicende diun’agente immobiliare che non rie-sce ad affittare un appartamentoinfestato dagli spiriti e un ensembledi ballerine che sta provando unnuovo spettacolo diventano una,mille, centomila chiavi che apronoaltrettante porte dalle quali spiarel’indecifrabile commedia umana.Fino al 10 febbraio

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INDIRIZZI

TEATRO DEGLI ARCIMBOLDIViale dell’Innovazione, 20SIDDHARTA, THE MUSICAL Orari: gio-sab 21.00; dom 16.00

ALDO GIOVANNI E GIACOMO Orari febbraio: 21, 23, 25, 26, 27,28 ore 21.00

TEATRO ELFO PUCCINICorso Buenos Aires, 33

Sala Shakespeare Orari: mar-sab 20.30; dom 16.30

Sala FassbinderOrari: mar-sab 21.00; dom 15.30

TEATRO LITTACorso magenta, 24Orari: mar-sab 20.30; dom 16.30

TEATRO MANZONIAlessandro Manzoni, 42Orari: mar-sab 20.45; dom: 15.30

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti, 11Orari: 21.00; mer 19.30; dom 17.00

TEATRO NUOVOPiazza San Babila, 1Orari: mar-sab 20.45; dom 16.00

TEATRO SAN BABILACorso Venezia 2/A Orari: mar-sab 21.00; sab anche16.00; dom 15.30 e 19.30

TEATRO PICCOLO STREHLERLargo Greppi, 1Orari: mar-sab 19.30;mer-ven 20.30; dom 16.00

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ARTE E CULTURA

ittore, scultore, scenografo, costumi-sta, musicista, illustratore malato difumetti di fantascienza, costruttore diastronavi, “seguace” di Stanley Ku-brick… Victor Togliani è questo emolto altro ancora, ma prima di tutto

figlio d’arte: un nonno marmista e scultore e il padreMario pittore geniale, che diede il nome allo storicolocale “Giamaica” di via Brera a Milano, che tra glianni ’50 e ‘60 era il rifugio di intellettuali, giornalisti,artisti. L'amore per l'arte come eredità e una passionesfrenata per gli universi che non esistono: viaggiatoreche non viaggia, poiché ogni realtà è meno intensae affascinante del sogno di quella realtà, del suo de-siderio. «Per anni – spiega Victor Togliani - mi sonodedicato alle illustrazioni pubblicitarie, sono statodunque nello stretto "presente" ma poi mi sono svin-

colato. Amavo già la fantascienza e i lavori che of-frivano questa contaminazione. Così ho continuatosu quella strada». Classe 1951, l’artista vive e lavoraa Milano, con la moglie Paola e la figlia Biancanives,in una casa-atelier che è molto più simile a un set diCinecittà: vi puoi trovare un’astronave che pende dalsoffitto realizzata con i pezzi di due televisori e unamiriade di modelli di armi spaziali, mini robot e og-getti di scena o il plastico di una visionaria città allaBlade Runner. Ama moltissimo Milano, ma Victorha nel cuore anche un’altra città: Mantova. Colpadelle radici: suo padre, mantovano, comprò negli anni‘60 una casetta in uno dei vecchi vicoli di Mantova.«Tutte le estati, da ragazzo, mi ritrovavo a passaremolto tempo in città - racconta - e me ne sono inna-morato. Conservo ancora quella casa, nel centro sto-rico. E anche un bel pò di amici».

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FANTASIEIN PUNTA DI MATITA

A cura di STEVEN THOMAS

«La mia immagine per la Milano dell’Expo?Posizionerei dei razzi interstellari sotto il Duomo per farlo decollare,

antica astronave che porta Milano nel futuro» (Victor Togliani)

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ARTE E CULTURA

UN MUSEO PER L’AUTODI NIRVANATogliani ci conduce die-tro le quinte di una vitadominata dalla curiositàe dal bisogno di sfidesempre nuove con lamatita in mano: dallarealizzazione di impor-tanti copertine di libridi fantascienza, fantasye thriller per Mondado-ri, a quelle di album perRicordi e Baby Records(da Elton John a BennyGoodman), dalle cam-pagne pubblicitarie aivideoclip per “Rondò Veneziano” e alla collaborazionecon Gabriele Salvatores - per il quale ha realizzato iveicoli, le armi e gli oggetti di scena nel celebre filmNirvana (1997) - sino alle scenografie del cartoon Aidadegli alberi di Guido Manuli, che molti ritengono abbiaispirato il kolossal americano Avatar di James Came-ron, viste le innumerevoli coincidenze. «Quando fi-nimmo le riprese del film Nirvana – ricorda Togliani- proposi alla troupe tecnica di fare una mostra sulfilm, ma non mi diedero ascolto. Poi arrivò un giorna-lista che mi chiese di fare una mostra al Castello Sfor-zesco: portammo nella loggetta tutte le automobili enel sotterraneo i bozzetti, gli oggetti e altri materialidi scena». A grande richiesta, seguirono tappe in altrecittà (Lucca, Ferrara…). «Le auto erano state createcon materiali deperibili per durare qualche ora, il tem-po delle riprese… invece andarono in giro per quasi3 anni. Avevano bisogno di essere protette, con deicapannoni, ma alla fine ho dovuto demolirle». Tuttetranne una. Alcuni materiali di Nirvana, infatti, erano

stati donati dallo stesso Togliani al Mu-seo Nazionale del Cinema di Torino: l’au-to di Solo (il personaggio interpretato daDiego Abatantuono) e la stazione di ri-fornimento. L’auto, ideata da Victor apartire dallo chassis del maggiolino dellaVolkswagen, ha il futuribile motore, col-locato sul retro della vettura, costituitoda televisori, ventole e computer. È unavettura piccola e buffa, e si inserisce didiritto nella tradizione delle funny-carche hanno caratterizzato la storia del ci-

nema. Grazie ad un accordo di collaborazione siglatocon il Museo Nazionale del Cinema, il Museo Nazionaledell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” ha espostoi materiali del fantascientifico film, restaurati per l’oc-casione, a partire dallo scorso 28 dicembre.

IN VIAGGIO SENZA VIAGGIAREPer Victor Togliani, i mondi da inventare sono infiniti.Armato di matita e pc ha attraversato i secoli senzatemere le insidie di entità aliene o mostri preistorici.Ha creato città avveniristiche e dato forma a universiparalleli. Negli anni le tecniche sono cambiate. «Untempo facevo i disegni iperrealistici con l'aerografo.Adesso, per descrivere in poche parole il mio lavoro,direi che elaboro immagini fotografiche con il com-puter, partendo da un tema predefinito. Il concettosi è ribaltato. Prima facevo sembrare un disegno unafotografia mentre ora è l'immagine che appare stra-ordinariamente simile al disegno. Il pc è un impor-tante strumento, comunque è la mente che crea».

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ARTE E CULTURA

OPERE CHE PARLANO LE LINGUE

DEL MONDOA cura di ANDREA COLOMBO

na considerazione che il maestro Gra-ziano Pastori fa spesso parlando dellesue straordinarie tele. Pastori nascea Rho 74 anni fa, si forma artistica-mente a Roma presso l’Istituto d’Arte,ha tenuto fino ad oggi decine di mo-

stre personali sia in Italia che all’estero operandoprevalentemente negli Stati Uniti. Abbiamo incontratoPastori nel suo studio e siamo rimasti colpiti dallaforza e dalle mille tonalità di colori che si coglievanoguardando le numerose tele che davano una simpaticanota di “disordine” nell’atelier. Visto il nostro stupore,Pastori ci ha subito voluto spiegare che l’arte non èaltro che il diario di una generazione che passa du-rante il tempo che vive. Molti pittori hanno cercato

di dipingere la società, altri hanno tentato di dipingerel’arte. Il grande momento è venuto quando hanno de-ciso di dipingere… semplicemente dipingere. «Neimiei ultimi quadri non c’è casualità, ma determina-zione del gesto sulla tela. In realtà - ci confessa - di-pingi come se ogni pennellata potesse essere l’ulti-ma...». «Sono sempre in qualche punto del quadro,mi muovo nel suo spazio ma sento subito l’esigenzadi uscirne se perdo di vista quello che volevo fare».Graziano Pastori fa dell’arte una ragione assoluta divita. Dall’esperienza figurativa dei primi anni è venutogradualmente a contatto con l’arte degli action pain-ters e dell’espressionismo astratto, per approdare in-fine all’interazione tra i materiali più disparati (sabbia,catrame, giornali…). L’artista ci lascia regalandoci

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Freddo inverno. 2011.

Vinilico su tela. Cm. 120x110

Ascoltero� la tua storia. 2011.Vinilico su tela. Cm. 90x100

Un’estate fa. 2011. Vinilico su cartone riportato su tela. Cm 70x100

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un pensiero che porteremo con noi, nella cornice deiricordi di questo piacevolissimo incontro: «tutto quel-lo che possiamo sperare è di mettere ordine in noistessi. La cosa principale è sapere che in fondo laverità non esiste. Esiste solo l’onestà». Prima di con-gedarci diamo ancora uno sguardo alle sue opere ecapiamo perché sia stato definito un pittore che hail gusto del bello. Si vede chiaramente che la bellezzacon la quale dialoga è quella del colore e del segno.Usciamo dallo studio pensando a come racconteremoai lettori di questo nostro viaggio nell’affascinante“mondo a colori” di Graziano Pastori: l’unica cosacerta è che chiuderemo il nostro servizio con l’afo-rismo letto su una parete dello studio “chi non riescepiù a provare stupore e meraviglia è già morto e isuoi occhi sono incapaci di vedere”.

In alto a sinistra: Roma 1964 - ImmagineTempera su tela. Cm. 60x90; sopra: Il potere e volere. 2011. Vinilico su tela. Cm. 100x70; a sinistra: Paesaggio genetico. 2006. Polimaterico su tela. Cm. 80x70

Sotto: Pittura 2011 Vinilico su tela.Cm. 100x90

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CARTELLONE MOSTREFEBBRAIO

WOW SPAZIO FUMETTO

La Fabbrica di Carosello La pubblicità televisiva che unì l’ItaliaUna mostra-evento dedicata allastoria di Carosello, il mitico pro-gramma televisivo che pervent’anni, dal 1957 al 1977, hatenuto compagnia agli italiani,diventando un vero e proprio fe-nomeno di costume e quindispecchio animato della societàdi quegli anni. Un viaggio che sisnoda tra ricordi e preziose te-stimonianze per la prima voltaesposte al pubblico in omaggioa quel gruppo di pionieri dellacomunicazione che fu appuntola “Fabbrica di Carosello”, daifratelli Pagot (il cui mitico Cali-mero compie 50 anni) a BrunoBozzetto, da Paul Campani adArmando Testa. In mostra pu-pazzi, modellini, sagome, giochi,dischi, bozzetti, disegni originali,cimeli, giornali dell’epoca, do-cumenti d’archivio, lettere pri-vate e naturalmente tanti, tanticaroselli!Dall’8 febbraio al 14 aprile

PALAZZO MORANDOAngiolo D’AndreaDisegnatore, illustratore e pittore,Angiolo D’Andrea ha lasciato aMilano numerosi segni del suopassaggio, come i suggestivi eraffinati mosaici del Caffè Cam-parino in Galleria Vittorio Ema-nuele, le sontuose decorazioni diPalazzo Berri Meregalli, il palazzoincantato di Via Cappuccini, pro-gettato dall’architetto Giulio Ulis-se Arata, e poco fuori città, i de-licati affreschi di Villa Erba, sullago di Como... L'esposizione, acura di Luciano Caramel, richia-ma l'attenzione sul valore for-male, estetico e poetico dell'ope-ra del pittore, grafico e incisorefriulano Angiolo D’Andrea (1880– 1942), protagonista della viva-ce stagione artistica milanese deiprimi decenni del Novecento. In

mostra circa 150 opere tra dipin-ti, disegni e decorazioni di archi-tettura, fra cui i cartoni per il mo-saico del bar Camparino in Gal-leria Vittorio Emanuele, cheD’Andrea eseguì fra il 1900 e il1930. La mostra è un progettodi Fondazione Bracco in collabo-razione con Comune di Milanoe con la partecipazione di SkiraEditore.Fino al 17 febbraio

Giochi da salotto, giochi da osteria nella vita milanesedal 1500 al 1800Il primo piano di Palazzo Moran-do ospita la più grande selezionedi giochi da tavolo in Italia a cu-ra di Alberto Milano. Circa 150gli esemplari esposti, fra cuistampe, cartelle e tavolieri in ar-te povera, matrici da stampa, li-bri, opuscoli, bandi, attrezzi peril gioco, testimoni delle mode fi-gurative che caratterizzarono igiochi più diffusi a Milano tra ilXVI e l'inizio del XIX secolo. Lamostra è promossa e realizzatadall’Assessorato Cultura, Moda,Design del Comune di Milano incollaborazione con Edizioni Ga-briele Mazzotta.Fino al 3 marzo

TRIENNALE DESIGN MUSEUM

Kama Sesso e DesignUna grande mostra che analizzail rapporto tra eros e progetto.Fin dal titolo, che rievoca il dioindiano del piacere sessuale, del-l'amore carnale e del desiderio,Kama prova a fare i conti conuno dei fantasmi più esasperati,ma al contempo più rimossi, del-la contemporaneità. Cuore dellamostra è una rassegna che rin-traccia radici storiche, mitiche eantropologiche per arrivare finoai giorni nostri, con oltre 200 frareperti archeologici, disegni, fo-tografie, oggetti d’uso e operedi artisti e designer internazio-

nali: dai vasi a figure rosse etru-schi agli amuleti fallici di epocaromana, dai disegni di Piero For-nasetti alle fotografie di CarloMollino e di Ettore Sottsass, daldivano Mae West di SalvadorDalí fino al sorprendente e pro-vocatorio “The Great Wall of Va-gina” di Jamie McCartney, for-mato dai calchi dei genitali di400 donne.Fino al 10 marzo 2013

PALAZZO REALECostantino - 313 d.C. Una mostra straordinaria che ce-lebra il 17° centenario dell’ema-nazione a Milano nel 313 d.C. -da parte dei due Augusti Costan-tino e Licinio - dell’editto di Mi-lano, altresì conosciuto comeEditto di Costantino, o “Editto diTolleranza”. Tale pronunciamen-to sanciva, per decreto, il dirittodi libertà di culto e quindi la li-ceità del cristianesimo e di ognialtra fede religiosa in tutto l’im-pero romano. Il percorso esposi-tivo in Palazzo Reale si articolain sei sezioni che approfondisco-no con più di 200 preziosi oggettid’archeologia e d’arte, tematichestoriche, artistiche, politiche e re-ligiose: dalla Milano capitale im-periale, alla conversione di Co-stantino, ai simboli del suo trion-fo. Sono evidenziati i protagonistidell’epoca, l’esercito e i suoi ar-mamenti, la corte, i preziosi og-getti d’arte e di lusso. Un’impor-tante sezione della mostra è de-dicata a Elena, madre di Costan-tino, imperatrice e santa, permettere in risalto la singolaritàdi questa figura femminile all’in-terno della corte imperiale e del-la storia della Chiesa.Fino al 17 marzo 2013

MUSEO DEL 900SPAZIO MOSTRECollezionare il NovecentoLa donazione Gian FerrariL’iniziativa rientra nel ciclo di ap-puntamenti dedicati a importanti

collezioni private dell’arte delNovecento, allestite rievocandola casa del collezionista e ricer-cando il rapporto tra opera e ar-redo tipico della dimora privata.In questa prima occasione verràpresentata la donazione di oltreventi opere del ‘900 delle sorelleGian Ferrari intitolata a ClaudiaGian Ferrari.Fino al 17 febbraio 2013

MUSEO NAZIONALEDELLA SCIENZA EDELLA TECNOLOGIA

Tecnologie che contanoAlan Turing tra macchine e computerUna mostra dedicata alla storiadel calcolo automatico e del-l’informatica. Vengono presen-tati i momenti più significativi,i personaggi più rappresentati-vi, le macchine e le innovazionitecnologiche più importanti chel’hanno caratterizzata. Il com-puter è diventato di fatto unostrumento imprescindibile dellanostra quotidianità: ad Alan Tu-ring dobbiamo la formalizzazio-ne del principio di funziona-mento degli elaboratori moder-ni e la visionaria previsione dimacchine un giorno in gradoforse di pensare.Fino al 28 febbraio 2013

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WOW SPAZIO FUMETTOViale Campania, 12Orari: mar-ven: 15:00-19:00;

sab-dom: 15:00-20:00

PALAZZO MORANDOvia Sant'Andrea 6Orari: mar-sab: 09:00-13:00;

14:00-17:30

TRIENNALE DESIGN MUSEUMViale Emilio Alemagna, 6Orari: mar-dom: 10:30-20:30;

gio-ven: 10:30-23:00

PALAZZO REALEPiazza del Duomo, 12Orari: lun: 14:30-19:30;

mar-mer-ven-dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30

MUSEO DEL 900 - SPAZIO MOSTREPalazzo dell'ArengarioVia Marconi, 1Orari: lun: 14:30-19:30;

mar-mer-ven-dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30

MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIAVia S. Vittore, 21Orari: mar-ven: 09:30-17:00;

sab e fest: 09:30-18:30

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Nasce Terzo Piano, nuova lineadi abbigliamento che si rivolgead una donna sicura che amafarsi notare nel segno del gu-sto. Ideata e prodotta total-mente in Italia la collezione sicompone, nella sua prima usci-ta, di miniabiti e t-shirt in jer-sey vendibili singolarmente oabbinati a stole in seta e borsein pelle. Protagoniste assolutesono le stampe create in esclu-siva per Terzo Piano, quasisempre piazzate e spesso diispirazione naturalistica, rin-novate da contaminazioni tipofiori tappezzeria, geometrieanni ‘70 o motivi di antiche ce-ramiche. Il brand si propone difornire continui flash in mododa soddisfare la sua clientelacon proposte sempre nuove edallettanti, in linea con le ultimetendenze moda.Per info: Terzo Piano +39 02 76000617

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La moda è sempre un passo avanti e dobbiamocominciare a pensare a cosa sarà trendy l'annoprossimo. Milano è una città legata a doppio filocon la moda: si sono infatti appena spente le lucisulle passerelle al maschile e già fervono ipreparativi delle sfilate Autunno Inverno 2013-14 diMilano Moda Donna, che si terrà dal 20 al 26febbraio. Cresce intanto l’attesa di buyer, giornalistidel settore e degli appassionati del look curiosi discoprire quali saranno le nuove tendenze delladonna che sa distinguersi.

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A cura di ROSANNA TURCONI

Piquadro by Antonio Marras

Dario, Diego e Luca Rossetti

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MILANO & FASHION

SOBRIETÀ E UN “TOCCO DI AUSTERITY”

Sono ancora calde le luci delle sfilate di Milano Moda UomoAutunno Inverno 2013-14, dopo la pioggia di modelli che dal12 al 15 gennaio ha inondato le strade della nostra città. Ibuyer hanno espresso la loro soddisfazione sottolineando diaver visto collezioni “molto belle”. Certo, l’aria di “austerity”si è fatta sentire: c’è stata una certa sobrietà, con una modameno urlata, un atteggiamento meno stravagante. Sullepasserelle, look eleganti e rigorosi si sono affiancati ad outfitbizzarri e insoliti, a seconda della fantasia e del gusto dellamaison di scena. L’uomo trendy della prossima stagione èmolto pratico, funzionale, quotidiano, normale, senza troppofashion, né troppo sportswear. Domina, al posto del nero,una palette di colori dai toni classici: cammello, grigio,marroni e blu scuri con dei tocchi di colore un pò spentiispirati a paesaggi annebbiati: bordeaux, verde pino, salvia,blu-grigio. Il pullover, presente in quasi tutte le collezionidiventa il vero pezzo forte, che cambia a seconda dei colori edei tessuti. Le sneakers, sparite quasi del tutto, sonosostituite da solide scarpe con suola oversize. Quasi tutte lecollezioni propongono tessuti classici: Principe di Galles,tweed sale e pepe, panno, flanelle, pied-de-poule, tartan.

Piquadro by Antonio Marras

Ermanno Scervino

Giuliano Fujwara

Enrico Coveri

Missoni

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ncontrarsi davanti ad unbuon pasto a tavola è dasempre un importante mo-mento sociale di grande

convivialità, una occasione per pas-sare piacevolmente del tempo infamiglia, con gli amici o per discu-tere di affari. Ma il cibo e la cucinatalvolta favoriscono un momento disolidarietà, per fare del bene e perdonare un sorriso a chi non può sor-ridere. È il caso di “A tavola con le

Quattro Stagioni”, il secondo librodella collana "Le ricette del sorriso"scritto da Gloria Brolatti, capore-dattore di “Tu Style” e Monica Sar-toni Cesari, di “Cucina, No pro-blem”. 32 gustose ricette divise perstagione e portata, per una delletantissime iniziative a sostegno diOperation Smile Italia Onlus, bran-ca italiana di una fondazione cheda trent'anni realizza missioni uma-nitarie in diversi paesi del mondo

restituendo a migliaia di bambinila gioia di vivere ed aprendo lorouna porta verso il futuro, grazie al-l’opera di medici, infermieri e altrioperatori sanitari. Sono oltre 5000i volontari che finora hanno effet-tuato gratuitamente più di 200.000interventi chirurgici per correggeregravi malformazioni facciali comeil labbro leporino e la palatoschisi,esiti di ustioni e traumi. Un librodi cibo, amore e amicizia, come l'ha

32 RICETTEPER UN SORRISO

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MILANO SI RACCONTA

A cura di ALESSANDRO TRANI

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definito Gloria Brolatti, realizzatoa costo zero, grazie a una fruttuosaraccolta fondi. È disponibile sul sitowww.operationsmile.it, su quellodell’editore Morellini e nelle libre-rie, su ordinazione. Il ricavato delle

vendite andrà a sostegno della Smi-le House di Milano (presieduta daSanto Versace) e dei bambini in cu-ra presso il centro multispecialisticoospitato presso l'Ospedale San Pao-lo di Milano.

A sinistra: la copertina del volume,Gloria Brolatti e Vanna Meroni di Meritalia;

sopra: Diego Dalla Palma; a destra: Santo Versace con Giulia Ligresti;Gloria Brolatti e Monica Sartori Cesari ;

sotto da sinistra; la location dellapresentazione del libro; Vera Castagna;

Gloria Brolatti e Evelina Flachi

“A TAVOLA CON LE QUATTRO STAGIONI”È stato presentato alla fine di novembre in via Durini, a Milano,presso lo show room Meritalia, la celebre azienda di arreda-mento “made in Italy” specializzata nel design di altissimo li-vello, grazie anche alla collaborazione di stilisti di calibro in-ternazionale come Gaetano Pesce. Presenti molti sostenitoridi Operation Smile, la stampa, giornalisti e alcuni volti noti tracui Santo Versace (Presidente di Operation Smile Italia Onlus),Diego Abatantuono, Vera Castagna, Diego della Palma, GiuliaLigresti ed Evelina Flachi, che ha dato “saggi consigli” per lanostra corretta e sana alimentazione. Alla presentazione è se-guito un piccolo rinfresco allietato dai vini Lugano e Amaronedi Gerardo Cesari. Un grazie di cuore anche a Meritalia, in par-ticolare a Vanna, Giulio e i loro figli Francesca e Stefano, chehanno generosamente ospitato l’evento.

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MILANO SI RACCONTA

usto e design nel cuoredi Milano. Il noto branddella ristorazione italiana“Panino Giusto” ha inau-gurato, verso la fine dello

scorso anno, una nuova location delgusto in Largo Carrobbio. Un nuovovolto più internazionale, una per-sonalità distintiva per ogni locale:a partire da quello di Largo Carrob-bio infatti, i nuovi locali di PaninoGiusto racconteranno l’essenza e la

storia del brand in maniera diversa,sempre nel rispetto dell'identità del-la fortunata catena che continuagiorno dopo giorno a conquistare unpubblico vasto e affezionato. L’am-biente è rilassante e accogliente,con raffinati richiami al mondo deldesign negli elementi d’arredo: lam-pade, sedute e librerie sono infattiispirate agli oggetti cult dei piùgrandi designer milanesi ed italianidegli anni ’70. Un omaggio a Mila-no, capitale italiana della moda, deldesign e delle nuove tendenze, chenel 1979 ha visto nascere il primoPanino Giusto, un locale pionieri-stico in piena sintonia con l’atmo-sfera frizzante e dinamica della città,un passo avanti a tutti.

IL PANINO “BORGHESE”Aperto tutti i giorni dalle 12 all’1di notte, il locale di Largo Carrob-bio è uno spazio piacevole doveassaporare in ogni momento dellagiornata i panini che hanno fattola storia di Panino Giusto da oltre30 anni. I clienti potranno inoltreassaporare piatti caldi, freddi edolci fatti in casa, per la delizia

di ogni palato. Per inaugurarequesto nuovo locale, lo chef Ales-sandro Borghese, nuovo testimo-nial di Panino Giusto, ha creatoin collaborazione con i Maestridel Panino (gli esperti gastrono-mici di Panino Giusto) il “Borghe-se” di Pollo, il primo di una serielimited edition di panini gourmetche si potranno gustare solo daPanino Giusto. Antonio Civita,Amministratore Delegato e azio-nista di maggioranza ha così com-mentato la scelta del noto chef te-levisivo come nuovo volto di Pa-nino Giusto: «Lo chef AlessandroBorghese è un personaggio italia-no e allo stesso tempo un cittadinodel mondo. Questa duplice animasi sposa perfettamente con la no-stra filosofia che da un lato man-tiene vivi i valori della storia edell’italianità e dall’altro dimostrauna forte apertura internazionale».«Inoltre - continua Civita - Ales-sandro è uno chef innovativo efuori dagli schemi, che però ap-prezza la semplicità a tavola, latradizione del nostro paese e gliingredienti genuini».

SCEGLIAMO IL “PANINO GIUSTO”

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MILANO SI RACCONTA

opo il successo a Pechino del “30World FICTS Challenge – BeijingWorldwide Final of Cinema andSport Television”, Milano ha festeg-giato – lo scorso dicembre - i 30 an-

ni della FICTS attraverso “Sport Movies & Tv 2012- 30th Milano International FICTS Fest”, Campio-nato Mondiale del Cinema, della TV e della Culturasportiva, momento conclusivo del Circuito che siarticola in 14 tappe in altrettante sedi distribuitesui 5 Continenti. Tre le location che hanno fatto dacornice al Festival: l’Auditorium del “Palazzo Lom-bardia”, nuova Sede della Regione Lombardia, cheha ospitato la cerimonia di inaugurazione; lo storico“Palazzo Giureconsulti”, cuore della manifestazionee sede delle proiezioni delle opere in concorso e“Palazzo Cusani”, che ha accolto la cerimonia dipremiazione.

NUMERI DA RECORDUn bilancio lusinghiero perun successo internazionale (dicritica e di pubblico) superio-re ad ogni aspettativa, e unaeccellente qualità delle operepartecipanti provenienti dai 5 continenti: questi glielementi che hanno caratterizzato questa edizione2012. Numeri da record: 1000 campioni sullo scher-mo, 158 proiezioni (provenienti da 54 Nazioni) chehanno illustrato 55 discipline sportive, 30 Premiazioni,97 Case di Produzione e 62 Network Televisivi perun totale di 130 ore di intrattenimento tra reportage,fiction, documentari, cartoon, spot televisivi ecc…

PRESTIGIOSI VOLTI DELLO SPORT,DEL CINEMA E DELLA TVNel corso delle 5 giornate del Festival sono interve-

DA cura di DARIO BORDET

MILANO CAPITALEDELL’IMMAGINE

SPORTIVA

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nuti ospiti d’eccezione del mondo sportivo, cinema-tografico, istituzionale e della comunicazione. Tragli altri: Ottavio Missoni stilista “sportivo”, GiuseppeRighini FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio,Alessandro Nannini ex-pilota di F1, Giampiero Bo-niperti, il “Capitano” dell’Inter Javier Zanetti, MaxBiaggi, alcune medaglie d’oro olimpiche di Londra2012 e gli assessori del comune di Milano ChiaraBisconti e Franco D’Alfonso.

TRE INEDITE MOSTREIn occasione di “Sport Movies & Tv 2012” sono stateallestite a Palazzo Giureconsulti tre inedite mostreche hanno visto una notevole affluenza di appassio-nati e curiosi: “The best of London 2012”, le fotodei momenti più emozionanti e delle performancedegli atleti ai Giochi Olimpici di Londra 2012; “30Film per 30 anni”, i poster dei migliori film sportividal 1982 ad oggi e “FICTS 30 e Lode”, 50 pannelliper i 30 anni della Federazione nel mondo.

La Sig.ra Franca eAlessandroCannavò, vedova efiglio dello storicoDirettore della“Gazzetta dellosport”, hannoconsegnato il“Premio CandidoCannavò per loSpirito Olimpico” aClaudio Bonafederegista e CarloMilazzi produttoredel film “Il re dispade – EdoardoMangiarotti”. IlPremio “SportsAction Infront” èstato assegnato a“Fuorigioco”(Federico MonzaniFimi Produzioni -Italia). “Del Piero persempre, la favola diPinturicchio” (RAIRadiotelevisioneItaliana / TgrPiemonte – Italia) haricevuto il“Gentleman Fair-Play Award”.

THE WINNER IS…

Da sinistra in apertura: FrancoAscani con alcuni atleti Olinpici;qui sotto: locandina dell’evento;Max Biagi e Carlos ArthurNuzman; Antoine de Nacelle DeCoubertin ritira la ExcellenceGuirlande d'Honneur; Franco Ascani, PierandreaChevallard e GiampieroBoniperti; Franco Ascani e Ottavio Missoni con alcunirappresentanti dei paesi Olimpici

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MILANO SI RACCONTA

rano undici voci tuttestraordinarie quelle chelo scorso anno si sonoesibite a Milano, nellostorico Palazzo Cusani,

alla finale della VI edizione delConcorso Magda Olivero, accom-pagnate da lunghi applausi di uncaloroso pubblico. Il concorso 2012è stato come sempre organizzato daldirettore artistico dell’AssociazioneNazionale Lirica Domani, VincenzoPuma. La prestigiosa Giuria, cheha avuto come presidente onorarioil grande soprano Magda Olivero,mito vivente della lirica e fondatricedel Concorso, affiancata dalla si-gnora Cristina Mazzavillani Muti,era composta da Katia Lolova (mez-zosoprano), Kuniko Nakagawa (so-prano), i tenori Paolo Barbacini eNicola Martinucci, Daniela Java-rone, Francesco Saverio Borrelli,Maurizio Barbacini (direttore d’or-

chestra) e i docenti Edda Ponti eKazuhiko Umezawa. La giuria halavorato per cinque giorni con gran-de impegno fino ad estrapolare inomi dei vincitori tra i cento e oltregiovani artisti provenienti da ogniparte del mondo. Ad aggiudicarsiil primo premio di 5.000 euro, vo-tata all'unanimità, è stato il sopranoaustraliano Kiandra Howarth, men-tre seconda è arrivata Ji Won Yeo,soprano dalla Corea, che ha vinto3.000 euro. Al terzo posto, premiodi 1.500 euro, il tenore portogheseCarlos Cardoso. Molti altri premisono stati attribuiti dalla giuria pro-prio per l’alto livello qualitativo re-gistratosi nel corso delle cinque se-rate milanesi. L'enorme affluenzadi pubblico, che ha caratterizzatola serata conclusiva, ha conferman-do ancora una volta il già consoli-dato successo del Concorso. Arri-vederci alla settima edizione!

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VI CONCORSO MAGDA OLIVERO

Sopra da sinistra: Antonio Pennino,Vincenzo Puma; i concorrenti del

concorso; i componenti della giuria;sotto: la vincitrice Kiandra Howarth

A cura di SERGIO MONDONICO

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MILANO SI RACCONTA

ilano sa ancora dareagli artisti la possibi-lità di farsi conosceresenza impegno onerosodagli operatori cultu-

rali e dal pubblico interessato all’ar-te e alla cultura. Così lo scultore Gi-no Masciarelli, dal suo studio storicoin via Solferino, ha dato vita al mo-vimento artistico “in-flusso” che hatrovato in Marco Pepori un illumi-nato neo-mecenate, esponente diuna dinastia che lega la sua storiaanche alla famosa Trattoria Bagutta,sede del celeberrimo Premio lette-rario Bagutta. Quindi una ricono-sciuta istituzione nel panorama ar-tistico letterario italiano di prestigiomondiale. Il Pepori, credendo inquesto nuovo progetto culturale diarti visive, ha permesso la realizza-zione allestitiva della mostra a tema“Contemporaneità figurativa” cheha coinvolto 37 artisti e si è svoltadal 12/12/12 al 10 gennaio pressoil Cenacolo di Bagutta, con grandesuccesso di pubblico e critica. Dalcelebre Bagutta sono passati innu-merevoli personalità della storia, ar-tisti e intellettuali di ogni genere,

scrittori e personaggi della politicae dell’imprenditoria. Bagutta è untransatlantico di stili di vita inter-nazionale, ecco perché si è decisodi proseguire il percorso anche nellearti visive e di comunicazione in ge-nere come riportato anche in una

frase di Orio Vergani scritta sui muridel ristorante. Oggi l’obiettivo di “in-flusso” coincide col concetto di va-lorizzazione delle arti visive del no-stro secolo, dove la comunicazionee le arti espressive hanno iniziatoad evolversi in modo esponenziale.Nasce allora una forte necessità co-rale di divulgare la bellezza e l’im-portanza dell’arte nella società, coni suoi valori sempre più richiesti dal-la cittadinanza. Questa nuova asso-ciazione culturale artistica vuole an-che sottolineare nel suo propositoprincipale la volontà oggettiva di so-stenere i più giovani artisti emer-genti, provenienti da tutto il mondo,che hanno difficoltà a incanalare leproprie forti energie in una societàsempre più complessa e spesso di-spersiva. All’interno del movimentoè presente una giuria qualificatacomposta da docenti dell’Accademiadi Brera, scrittori e giornalisti delCorriere della Sera e Designer, checonsiglia e seleziona i meritevoli,spronandoli a produrre Arte, grandefonte di vita creativa.

Per contattare “In-flusso”:e-mail: [email protected]

A cura di SIMONA TOMASELLI

“IN-FLUSSO”37 ARTISTI IN MOSTRAAL “BAGUTTA”

M

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Antipasti Rollè di bufala con cuore

rosso

Cuoricini con salumi

PrimoRisotto fragole e Champagne

SecondoFiletto di manzo in crosta di sesam

o,

con senape di Digione

ContornoConnubio di funghi e pat

ate

Dolce

Cuore fondente di cioccolato con petali di fragol

e

Bevande

Una bottiglia di vino e una di acqua ogni 2 persone

€ 25,00 a persona

San ValentinoCena

Cactus JuiceVia G. Fantoni, 7

Milano

Tel. 02 5060407

www.cactusjuice.it

La serata sarà accompagnata dalle più dolci musiche di sottofondo

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3524oreNews

MILANO SI RACCONTA

Nel mese di dicembre ol-tre 20 cantine della Fran-ciacorta hanno riempito dibollicine la Galleria Vit-torio Emanuele di Milano.L’idea, nata grazie a Ma-riuccia Ambrosini, pro-prietaria insieme al fratel-lo Sergio di Tenuta Am-brosini, una delle cantineaderenti all’iniziativa, èstata realizzata anche gra-zie all’intervento dell’As-sociazione Salotto, che co-ordina le attività commer-ciali della Galleria cheper l’occasione hanno ar-ricchito le loro vetrine conpregiate bottiglie targateFranciacorta. Ormai rico-nosciuto in tutto il mondo,lo stile Franciacorta è sta-to gustato dai clienti ita-liani e stranieri dei seiprestigiosi ristoranti dellaGalleria (Biffi, Galleria,Bar Sì, Locanda del GattoRosso, Savini e Salotto),

che lo hanno abbinato amenu appositamente stu-diati dai vari chef. Ancheil turista internazionale hapotuto così apprezzarequanto il Franciacorta sisposi molto bene con lacreatività dei piatti della

tradizione gastronomicamilanese. L’evento è statopresentato in anteprimapresso l’Urban Center do-ve il numeroso pubblicopresente ha potuto cono-scere anche altri prodottidel variegato paniereagroalimentare bresciano:dai salumi della Macelle-

ria Polastri di Capriolo aiformaggi dell’AziendaAgricola Danesi di Ospi-taletto, dai grissini di maisBelgrano dell’AziendaAgricola Falappi di Caste-gnato al caffè di Lucaffè,prestigiosa torrefazionepresente anche in diversimercati esteri. Tra gli

sponsor, che hanno per-messo la migliore realiz-zazione dell’evento mila-nese, vogliamo sottolinea-re la presenza della Bancadi Credito Cooperativo diPompiano e della Francia-corta. Una maniera origi-nale di portare la campa-gna in città!

IN GALLERIABOLLICINE…

A cura di RICCARDO LAGORIO

Dall’alto, a sinistra:Margherita Peroni e Mariuccia Ambrosini; a fianco l’Assessore durante il suo intervento;sotto: un altro momento dell’evento

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36 24oreNews

MILANO SI RACCONTA

Milano il 7 di-cembre, giornodedicato a San-t'Ambrogio, pa-trono della cit-tà, si è svoltocome da tradi-zione il rito del-

la consegna dei cosiddetti “Am-brogini d’oro”, le benemerenze chela città attribuisce ai cittadini piùmeritevoli. La cerimonia si è tenu-ta al Teatro Dal Verme: in un teatrogremito di pubblico, associazionibenemerite, professionisti e artistia vario titolo distintisi, uomini edonne impegnati nel sociale, anchea titolo volontario, hanno ricevutoi riconoscimenti accompagnati dameritati applausi. Sul palco il sin-daco Giuliano Pisapia, il Presiden-te della Commissione delle Civi-che Benemerenze e del ConsiglioComunale, Basilio Rizzo, i membridella Commissione e, per la letturadegli attestati, due giovani attoridella Scuola di Teatro Paolo Gras-si. Il Sindaco ha consegnato 63Ambrogini, due Medaglie d’Oroalla Memoria, 28 Medaglie d’Oroe 33 Attestati di Civica Beneme-renza. «Un premio ai cittadini chefanno bella Milano», ha detto Pi-sapia nel suo discorso di apertura:«Ricordare che con la nostra la-

boriosità siamo stati capaci di di-ventare la capitale morale ed eco-nomica del paese, ci riempie nonsolo di orgoglio ma anche di spe-ranza”, ha poi sottolineato. Omag-gio alla memoria per Silvano Ca-vatorta, autore e critico cinemato-grafico, fondatore del festival Fil-mmaker e insegnante della CivicaScuola di Cinema, e a Nicolò Sa-varino, il vigile urbano ucciso il12 gennaio 2012, mentre era inservizio. Tanti i volti noti che han-no ricevuto dalle mani del primocittadino la medaglia, fra loro lapresidente Rai Anna Maria Taran-tola, lo scrittore Raul Montanari,

Gianmario Longoni direttore arti-stico e anima del Teatro Smeraldo,l’imprenditore Pierluigi Bernasco-ni, il filosofo Salvatore Veca,l'astronauta dell'Agenzia SpazialeEuropea Samantha Cristoforetti, ilDirettore Musicale dell’OrchestraSinfonica Giuseppe Verdi di Mi-lano Xian Zhang. Uno degli atte-stati di benemerenza è andato per“Il giovedì” all’avvocato AugustoBianchi Rizzi, scrittore e dramma-turgo che da oltre vent’anni orga-nizza regolarmente nella propriacasa, il giovedì sera, un salotto mi-lanese, vero e proprio cenacolo dirilievo nella cultura milanese. Atutti loro il Sindaco Pisapia ha de-dicato le seguenti parole di ringra-ziamento: «Voi qui siete l’esempiodi questa ricostruzione già in atto,Milano è con voi, Milano è con tut-ti coloro che cre-dono veramenteche si può andareavanti senza la-sciare mai indietronessuno. Grazieper la vostra pre-senza, grazie perla vostra vicinan-za. Grazie a tuttiper quello cheavete fatto per lanostra Milano».

A

AMBROGINI D’ORO 2012

A cura di DARIO BORDET

«UN PREMIO AI CITTADINICHE FANNO BELLA MILANO»

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Un Ambrogino d'oro, massima onorificenza delcomune di Milano, è stato consegnato anche alProf. Mauro Alberto Buscaglia, primario diOstetricia e Ginecologia all’Ospedale San Carlodi Milano, che si è spento il 29 dicembre dopouna lunga malattia, all’età di 66 anni. A lui va ilnostro saluto e ringraziamento per il preziosoimpegno nella Sanità Pubblica a tutela dellasalute e dei diritti delle donne e dei bambini.

ADDIO AL PROFESSOR BUSCAGLIAIL GINECOLOGO “AMICO DELLE DONNE”

Dall’alto in senso orario: Anna Maria Tarantola; Augusto Bianchipremiato per “Il Giovedì”; Gianmario

Longoni; Gabriele Albertini con le alte istituzioni

di Finanza, Areonautica e Carabinieri;Samantha Cristoforetti

con il Sindaco Pisapia e Basilio Rizzo; la premiazione di Xian Zhang

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38 24oreNews

Coop il “Food DistributionPartner” di Expo Milano2015. La prima catena ita-

liana della grande distribuzione saràprotagonista, insieme al Massachu-setts Institute of Technology (MIT),di una delle aree tematiche più in-novative dell’Esposizione Universa-le. Avrà il compito di co-progettareil Future Food District, il supermer-cato del futuro. Acquisto tramiteportali e videowall, display che trac-ciano la provenienza di ogni prodot-to, schermi tattili e flessibilità neipagamenti sono alcune delle solu-zioni che Coop svilupperà per ren-dere tecnologica e personalizzatal’esperienza della spesa per i visi-tatori dell’Expo di Milano. Grazie aquesta partnership, del valore di cir-ca 13 milioni di euro cui si aggiungel’accordo per la vendita del primomilione di biglietti di ingresso al-l’Esposizione Universale, il super-

mercato del futuro di Expo Milano2015 diventerà un modello di soste-nibilità sociale e ambientale da re-plicare in altri contesti. L’obiettivo,fino ad oggi utopistico, è raggiungerel’autosufficienza energetica. «Siamoorgogliosi di partecipare» ha spie-gato Vincenzo Tassinari, presidentedel Consiglio di Gestione di CoopItalia ufficializzando la partnershipcon EXPO 2015. «D’altra parte pen-siamo che i valori di Coop siano as-solutamente coerenti con il temadell’esposizione ‘Nutrire il pianeta.Energia per la vita’. Coop non è unsemplice distributore di prodotti aprezzi convenienti, bensì è un mo-dello economico che ha dimostrato– anche in tempi di crisi come gliattuali - quanto sia di vitale impor-tanza saper coniugare le logiche dimercato con la responsabilità socia-le. Ora la partecipazione a Expo2015 ci impegnerà nella progetta-

zione di una nuova visione di super-mercato, una scommessa che noi ri-teniamo necessaria di fronte ai cam-biamenti comportamentali che giàoggi registriamo fra i nostri soci econsumatori. In questa sfida saremoaffiancati dai migliori produttori ita-liani e svolgeremo una formidabileazione di promozione delle eccel-lenze italiane in una manifestazioneche avrà più di 20 milioni di visita-tori da tutto il mondo». GiuseppeSala, Amministratore Delegato diExpo 2015 S.p.A, ha dichiarato cheIl Future Food District sarà un’areainnovativa dedicata ai nuovi consu-mi alimentari. Il fatto che a collabo-rare con noi alla progettazione delsupermercato del futuro sarà una ca-tena di distribuzione italiana ci ren-de molto orgogliosi, perché dà la mi-sura del ruolo fondamentale che ilnostro Paese gioca a livello interna-zionale in tema di ‘food’.

È

CHE VERRÀ

ARRIVA IL SUPERMERCATO DEL FUTURO

Giuseppe Sala e Vincenzo Tassinari

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40 24oreNews

CARTELLONE CONCERTI

FRANCO BATTIATO

LUCY

ROS

E PA

RTON

BILLY COBHAM

DAVID GUETTA

JOE BONAMASSA

NICCOLÒ FABI

SIGU

R RO

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4124oreNews

DAVID GUETTADove: Rho Fiera Milano (Pad. 1 e 3)Strada Statale 33 del Sempione, 28Quando: 1 febbraio - ore 22.00Dell'agosto 2011 il suo albumpiù recente, "Nothing but theBeat", autentica fucina di su-persingoli: "Where them girlsat" (featuring Flo rida e NickiMinaj), "Little bad girl" (fea-turing Taio Cruz e Ludacris),"Without you" (featuringUsher), "Titanium" (featuringSia) e "Turn me on" (featu-ring Nicki Minaj).

FRANCO BATTIATODove: Conservatorio Giuseppe VerdiVia Conservatorio,12Quando: 1 e 2 febbraioIl Maestro torna con "ApritiSesamo Live", tour a suppor-to del nuovo album d'inediti"Apriti Sesamo" (suo 28°),uscito il 23 ottobre e antici-pato con il brano "Passaca-glia" interpretato con Elisa-betta Sgarbi.

NICCOLÒ FABIDove: Teatro Dal VermeVia San Giovanni sul Muro, 2Quando: 4 febbraioDopo il singolo di lancio "Unabuona idea" (settembre), ainizio ottobre è uscito "Ecco",7° disco di inediti del cantau-tore romano che presental'inizio di "Ecco Tour 2013",che lo vedrà, in una prima fa-se tra gennaio e febbraio2013, sui palchi dei miglioriteatri italiani.

ARISADove: Teatro degli ArcimboldiViale dell’Innovazione, 20Quando: 4 febbraioUn 2012 molto intenso che l'-ha vista partecipare al Festi-val di Sanremo (2° posto con"La notte"), c'è poi stata

l'uscita del suo 3° album"Amami", s'è poi dedicata al-la scrittura del suo 1° roman-zo "Il Paradiso non è granché(Storia di un motivetto orec-chiabile)", è stata riconfer-mata giudice a "X-Factor", hapubblicato il singolo "Mera-viglioso amore mio", a no-vembre è uscito l'album"Amami Tour", e gran finaled'anno con la partecipazioneal cinepanettone "Colpi difulmine" di Christian De Sica.

BILLY COBHAMDove: Blue NoteVia Pietro Borsieri, 37Quando: 7, 8 e 9 febbraioTalentuoso e innovatore bat-terista oltrechè raffinatocompositore panamense dal-la carriera ultraquarantenna-le costellata da una corposadiscografia (oltre 40 album)e da innumerevoli collabora-zioni (Miles Davis, GeorgeBenson, Quincy Jones, JamesBrown, John McLaughlin,Stanley Clarke, Peter Gabriele altri).

THE JACKSONSDove: AlcatrazVia Valtellina, 25 Quando: 12 febbraioJackie, Tito, Jermaine e Mar-lon Jackson (ma virtualmenteci saranno anche Michael eRandy) di nuovo assieme, sulpalco, a riproporre uno stra-ordinario repertorio di R&B,soul, pop, disco e una serie dihit single d'incredibile suc-cesso: da "I want you back"('69) a "ABC" e "I'll be there"('70), oltre a tantissime altre.

SIGUR ROSDove: Mediolanum Forum AssagoVia Giuseppe Di Vittorio, 6Quando: 19 febbraioIl gruppo post-rock torna in

Italia con due date annuncia-te per il 2013 a Jesolo e a Mi-lano. Si son sprecate le eti-chette per catalogare la mu-sica di questo quartetto islan-dese in attività dal 1994: dre-am-pop, space-rock, ambient,art-rock... "Valtari" è il loroalbum più recente (il 6°) usci-to nello scorso anno.

STADIODove: Teatro nazionale Piazza Piemonte, 12Quando: 19 febbraioPer la festa dei trent'anni hanfatto uscire a ottobre il singolo"I NOSTRI ANNI" duettata conFabrizio Moro (suo il testo),canzone che anticipa il nuovoalbum dal vivo "30 I NOSTRIANNI" che contiene 3 inediti(uno con Luca Carboni).

LUCY ROSE PARTONDove: Circolo MagnoliaVia Circonvallazione Idroscalo, 41Quando: 21 febbraioÈ l’unico appuntamento italia-no del tour 2013 della giovanecantante inglese (classe 1989).Dopo aver contribuito agli al-bum dei Bombay Bicycle Club,ha deciso di intraprendere lacarriera solista, pubblicando -lo scorso settembre - il suoalbum di esordio “Like I UsedTo”, un concentrato di folkrock. I suoi live hanno registra-to “sold out” ovunque, i suoivideo sono finiti nelle hits diyoutube e il suo album è sta-to acclamato dalla critica in-glese come uno dei miglioriesordi dell’anno!

MARTHA REEVES AND THE VANDELLASDove: Blue NoteVia Pietro Borsieri, 37Quando: 22 e 23 febbraioUna leggenda del soul e delR&B, uno dei punti di forzadella mitica etichetta Mo-town.

BAUSTELLEDove: Teatro degli ArcimboldiViale dell’Innovazione, 20Quando: 25 febbraioGruppo indie-rock toscano (diMontepulciano) in attività dal1996 col nuovo album "FAN-TASMA" (il 6°) in uscita a finegennaio.

CANNIBAL CORPSE DEVIL DRIVER Dove: AlcatrazVia Valtellina, 25 Quando: 26 febbraioLi abbiamo visti sul palco diGods Of Metal 2012 e a granderichiesta le due band america-ne torneranno insieme in Italia.I Cannibal Corpse, definiti i“Motorhead del death metal”presenteranno, oltre ai grandiclassici della loro carriera, i bra-ni del nuovo e micidiale album“Torture”. Mentre i Devildri-ver, dopo “Beast”, stanno pre-parando il loro sesto album cheuscirà nel prossimo autunno.

JOE BONAMASSADove: AlcatrazVia Valtellina, 25 Quando: 28 febbraioTalentuoso chitarrista blues-rock statunitense (dotato an-che di una particolarissima vo-ce) in attività dal 2000 che nel2012 ha fatto uscire 2 lavori: ilsuo 11° album in studio "Dri-ving towards the daylight" (amaggio), e il suo 5° dal vivo"Beacon theatre: live from newyork" (a settembre).

FEBBRAIOInizio concertiore 21.00

BILLY COBHAM

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4324oreNews

LOCALI STORICI

uanti anni haveramente il“Jamaica”, illocale che èda sempre nelcuore dello

storico quartiere di Bre-ra? Alla fine dello scorsoanno si sono spente 100candeline di complean-no, ma c’è chi sussurrache gli anni sono di più,102 o 103. Non esistonorisposte, per fortuna esi-ste da un secolo questoincredibile centro di in-contro fra artisti, poeti,letterati, semplici studen-ti, uomini e donne senzaetà giovani e maturi, unitiin una amalgama specia-le, quella voglia di discu-tere, di sollevare proble-mi, di criticare mode ocostumi. Intorno ai suoitavoli di ferro al Jamaicasono passati Quasimodoe Hemingway, PieroManzoni con le sue “fecid’artista”, Bruno Cassi-nari, Cesare Peverelli,Lucio Fontana con la“follia” dei suoi tagli,Ennio Morlotti, Gianni

Dova, Roberto Crippa,Dino Buzzati, Ugo Mulas,Allen Ginsberg (il poetadella Beat Generation) etanti altri registi, attori escrittori. Sul tavolo del“Jamaica” Luciano Bian-ciardi iniziò a scrivere ilsuo romanzo “la vitaagra”. Elio Mainini , pro-prietario del locale,scomparso nel 2001, ere-ditò da suo padre unavecchia bottiglieria, “Ilponte di Brera”, alla qua-le cambiò nome appuntoin “Jamaica”. Con gran-de intuizione voleva chei suoi clienti, fra una par-tita a carte (scopetta so-prattutto) un bianchino,un aperitivo, un caffè…si intrattenessero più alungo a discutere e so-gnare mari lontani e sco-nosciuti. Al “Jamaica”tutti potevano parlare ditutto perché come dicevaEnrico Baj “non c’eranoclassi sociali”. Lina Sotisdisse di Mainini “gene-roso e irascibile… è statouno dei grandi protago-nisti di Brera”. Con Elio

bisogna ricordare la sua“mamma Lina”, straordi-naria figura di questa leg-genda del Jamaica. Spes-so a mezzanotte si spo-stava in cucina per pre-parare una pasta e fagioliper tutti, anche per quellipresenti senza una lira.Ad aprire la lista dei de-bitori è stato nel lontano’22 Benito Mussolini.

Mamma Lina è scompar-sa nel 2002. La leggendadel Jamaica continua conVittoria, moglie di Elio,con la figlia Micaela e lanipote Carolina: stessoimpegno, stesso entusia-smo, stessa atmosferapulsano oggi nel cuore diBrera, in questo labora-torio di umanità, di fan-tasia, di talento.

100 ANNI DI LEGGENDA

A MILANO

IL MONDO DEL “JAMAICA”

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44 24oreNews

MILANO DI CARTA

uesto titolo di uno degli ultimi libri-inter-vista della grande Rita Levi Montalcini ciè parso “perfetto” per introdurre questapagina della Milano di Carta dedicata a

Dalai editore, già Baldini, Castoldi, Dalai. Questa èuna delle più antiche case editrici, nata nel lontano1897 grazie ad una decisione presa dai due fondatoriEttore Baldini e Antenore Castoldi e alla immediataadesione di alcuni amici di sempre come il poeta GianPietro Lucini. La sede aprì i suoi uffici in Galleria Vit-torio Emanuele nel cuore della nostra città. La qualitàdella sua produzione portò alla pubblicazione di autoricome Antonio Fogazzaro, Salvator Gotta e Guido daVerona. Nel 1940 Enrico Castoldi assunse la direzioneeditoriale subentrando ad Enrico Baldini, cercandodi internazionalizzare la produzione con nuove collane,fra le quali una dedicata ai migliori autori ungheresi.L’operazione non decolla e nel 1970 la Baldini e Ca-stoldi subisce un grave rallentamento nella sua attivitàe vede calare notevolmente le sue vendite, tanto damettere in dubbio la possibilità di continuare a stare

sul mercato editoriale. Fortunatamente per il patri-monio culturale dell’editoria italiana, la Baldini e Ca-stoldi evita la chiusura e nel 1991 avvia una grandeazione di rilancio del marchio, soprattutto grazie al-l’arrivo di Alessandro Dalai già amministratore dele-gato di Adelphi, di Electa e di Einaudi, che si assicurala preziosa collaborazione di Oreste Del Buono. Unagrande attività ricca di nuove iniziative editoriali, l’ar-rivo di nuovi importanti autori e la diversificazionedei mercati di vendita riportano in vita il nome dellagloriosa casa editrice milanese, tanto che oggi la DalaiEdizioni, questo è il nuovo nome della società, è unadelle più importanti case editrici italiane. Autori comeSusanna Tamaro, Giorgio Faletti, Aldo Busi, AntonioPennacchi e molti altri italiani e stranieri, ne testimo-niano oggi la sua importante produzione libraria im-preziosita dalla presenza delle opere firmate Rita LeviMontalcini. Questa la storia di oltre cent’anni di vitadi una casa editrice nata e sempre vissuta nel cuoredi Milano. Come in una “clessidra della vita” tuttostava per finire e tutto è iniziato di nuovo.

Q

“LA CLESSIDRADELLA VITA”A sinistra: il libro

di Rita LeviMontalcini

e Alessandro Dalaicon la giornalistaTiziana Ferrario

A cura di CARLO KAUFFMANN

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Andrea CamilleriIL TUTTOMIO (Mondadori)Un nuovo romanzo del “padre”del commissario Montalbano,dove non agisce il celebre com-missario. La vicenda narrativaprende lo spunto dalla scabro-sa storia dei marchesi Casati-Stampa che l’autore ricostrui-sce tra fantasia e realtà. Un ro-manzo sorprendente che si leg-ge tutto d’ un fiato.

Cristina ComenciniLUCY (Feltrinelli)Questo raccontoriguarda tutti, è lastoria dei “nodi” chestringono le nostrevite. Delle tanteimposizioni chesubiamo nel corso

degli anni. Di tutto ciò che ci lasciamo scorrereaddosso senza più combattere. Eppureleggendo queste pagine, scopriamo con quantasemplicità i nostri “nodi” si possono sciogliere.

Fabiana GiacomottiLA MILANESE CHIC(Dalai editore)Una passeggiata per Milano allascoperta di tante curiosità. I negozidove si vestono persino gli stilisti,le bici in affitto, le camiciaiesegrete, i calzolai magici, i maestridi yoga. La ricerca del bar dove sibeve il cappuccino perfetto, ilristorante dove bisogna esserci oforse no. Che bello essere unamilanese chic!

John GrishamL’EX AVVOCATO (Mondadori)“Io non conoscevo il giudice Flogletre, ma so chi

l’ha ucciso e perché.Sono un avvocato eora sono in prigione.È una lunga storia.”Inizia con queste pa-role l’avvincente le-gal-thriller di JohnGrisham, un roman-zo avvincente, intri-gante, ben scritto eben costruito checonquisterà il lettorefino all’ultima riga.

LIBRI

Efrem Raimondi e Thoni TorimbertTABULARASA (Mondadori)Un racconto per immagini lungoventisette anni della vita del grandeVasco. Una straordinaria cavalcata nelVasco più intimo, nel Vasco icona delrock, nel Vasco più autocritico. Unpercorso emotivo e intelligente nellavita di un uomo molto complesso.Tabularasa ci consegna un Vasco Rossimai visto prima.

Julie OtsukaQUANDO L’IMPERATORE ERA UN DIO (Bollati-Boringhieri)Questo è il racconto di unavicenda che non troveremo mainei libri di storia. È ladescrizione di un universopopolato dalle migliaia dicittadini di origine giapponese,internati nei campi di lavorodell’Utah, dopo l’attacco aPearl Harbour. Un libro toccantescritto da una delle penne piùdelicate del nostro tempo.

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COME STAI?untuale come sem-pre all’inizio dellastagione invernalearriva l’influenza.Una infezione vira-le che appare tanto

diversa dal comune raffreddore peri sintomi che manifesta, febbre(spesso alta) mal di testa, dolori ar-ticolari e grande senso di stanchez-za. L’influenza si può affrontare an-che mettendo in pratica pochi es-senziali rimedi naturali. Ai primisintomi non uscire di casa, ma met-tersi a letto al caldo, bere molti li-quidi e utilizzare il paracetamoloche è un antidolorifico per alleviarei dolori. Evitare di assumere subitoantibiotici come, purtroppo, si fatroppo spesso. È invece importantevaccinarsi contro l’influenza. Ognianno i ricercatori mettono a puntovaccini specifici per debellare iceppi influenzali sempre diversiche attaccano il nostro organismo.Se si vogliono ottenere risultati ot-timali da questi vaccini è necessa-rio avviare la profilassi al massimoentro la prima settimana dall’iniziodell’inverno, senza aspettare quindil’arrivo dell’influenza, perché ilvaccino agisce non prima di duesettimane. Ci sono alcune categoriedi persone che dovrebbero ogni an-no vaccinarsi contro l’influenza, gliover 65, i malati cronici (soprattuttodi cuore o di polmoni) gli ospiti del-le Case di Cura, il personale medi-co e paramedico.

I RIMEDI DELLA NONNANonostante l’uomo viaggi alla sco-perta di altri pianeti migliorandocon le sue ricerche e le sue inven-zioni anche le condizioni per porrerimedio ai suoi problemi di salute,scopriamo che tante cosiddette “so-luzioni della nonna” presentano an-cora oggi aspetti assolutamente po-sitivi anche se non risolutivi perl’influenza e i suoi malanni colla-

terali. Per l’influenza è utile berevino cotto, zucchero, caramello. Peril mal di gola un vero toccasana na-turale è rappresentato da gocce dipino, eucalipto, lavanda o camomil-la. Per facilitare il respiro la nonna“prescriveva” un suffumigio di eu-calipto e salvia, decongestionanteper le vie respiratorie. Per la tosseche ti assilla, utilizzare per calmar-la, del succo di limone con un cuc-chiaino di miele. Per tutto il decorsodi queste piccole patologie faranno

comunque molto bene il thè verde,le spremute di agrumi, i kiwi. Do-vendo stare in casa per alcuni giornidurante il decorso dell’influenza,umidificate adeguatamente i vanidell’abitazione e ricordatevi di beresempre molta acqua. Provate ad in-tegrare la praticità e l’esperienzadelle nonne con i vaccini prodottigrazie alla sperimentazione e allaricerca della moderna medicina eforse l’influenza sarà sempre menopreoccupante.

PANNO NUOVO… INFLUENZANUOVA

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48 24oreNews48

COME STAI?

SPECIALISTA IN PEDIATRIAOMEOPATA UNICISTATel./Fax 02.2131008

[email protected]

Questo caso tratta di un ar-gomento un pò insolito, elo presento volentieri per-ché mette in evidenza gli

illimitati aspetti dell’Omeopatiaunicista. Vi scrive un’omeopataconvinta, appassionata, sempre unpò stupita e divertita dalle infinitesfaccettature corporee e mentalidi noi umani e di come il rimedioomeopatico costituzionale possaintervenire sugli aspetti più sottilidegli stessi. Questo non significache l’omeopatia non sia in gradodi intervenire e curare patologiegravi ed importanti e lo sottolineoperché chi non ha avuto modo diapprofondire questo argomento af-ferma con un desiderio di confer-ma che l’omeopatia va usata sola-mente per le patologie poco im-portanti. A tal proposito per un ap-profondimento sull’OmeopatiaUnicista è in rete “Piccolo Vade-mecum di Omeopatia” nella sezio-ne “Salute & Benessere” del sitowww.24orenews.it che concisa-

mente espone che cos’è, raccontacome è stata inventata, cosa puòcurare e altro ancora.

“Causticum”… per un insolito casoRacconterò ora il caso della signo-ra Maria Teresa. Il suo problemaprincipale è iniziato da qualchemese in concomitanza con il cli-materio. Questa condizione non leha procurato grossi fastidi, qualchevampata e poco altro. Il poco altroè insolito. La signora presenta sem-pre gli stessi sintomi ogni volta cheassume bevande alcooliche di qua-lunque genere. Avverte immedia-tamente i sintomi e il fastidio diuna oculorinite, naso chiuso esgocciolante e occhi rossi che la-crimano e prudono, il giorno dopoquesto sintomo scompare ma av-verte una grande spossatezza. Leprescrivo “Causticum”, un compo-sto minerale. La signora Teresa nonè assolutamente una bevitrice divino o altre sostanze alcooliche, ma

all’occasione beve volentieri unbicchiere di vino. Inoltre spesso ilrimedio omeopatico viene prescrit-to in gocce e il solvente è una so-luzione di acqua e alcool etilico al18%. Al primo controllo telefonicola signora mi dice che riesce ad as-sumere tranquillamente il rimedioin soluzione alcoolica e che ha avu-to occasione di bere bevande al-cooliche senza la comparsa dei sin-tomi fastidiosi che l’hanno spintaa ricorrere all’omeopatia. I succes-sivi controlli hanno sempre con-fermato questa guarigione. Causti-cun è un rimedio che non esiste innatura, è stato inventato dallo stes-so Hahnemann e preparato chimi-camente distillando calce spenta,bisolfato di potassio e acqua. Chi-micamente viene chiamato idratodi potassio. Gli aspetti mentali deipazienti che traggono beneficio daquesto rimedio sono: una grandesensibilità alla sofferenza altrui eun profondo e fattivo risentimentocontro l’ingiustizia.

I RIMEDI DELL’OMEOPATIA A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

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COME STAI?

Dottor Messina Cristianowww.studimedicivercelli.it

a principale doman-da che ogni pazienteinteressato ai testper le intolleranzealimentari fa al me-dico è quale sia la

differenza tra essere intolleranti oallergici. La risposta è che la dif-ferenza è la stessa che passa tral’assunzione di un veleno e l’intos-sicazione dovuta ad una scorpac-ciata di un alimento. L’allergia ècome l’assunzione di un veleno, dàinevitabilmente disturbi anche seassunto in minima dose, con con-seguenze immediate e talvoltadrammatiche come può capitare nelcaso dello shock anafilattico. L’al-lergia, una volta che si manifesta,è definitiva, il più delle volte il pa-ziente ne è consapevole ed eliminaautonomamente la sostanza incri-

minata: può parzialmente essere li-mitata nelle sue manifestazioni dal-la vaccinazione desensibilizzanteassumibile per via intradermica oultimamente anche per via orale.L’intolleranza è come una intossi-cazione, si è mangiato troppo otroppo spesso un alimento e l’orga-nismo ne è rimasto bloccato, comeun motore imballato. I disturbi pos-sono essere i più diversi: gonfioreaddominale, prurito, stipsi, dissen-teria, sonnolenza, insonnia, dispep-sia. Variano molto in base all’ali-mento assunto, alla sua quantità ealla combinazione tra più alimentia cui si risulta intolleranti. Per ri-solvere le intolleranze è necessarioeffettuare un periodo cosiddetto diprivazione, tutti gli alimenti a cuisi risulta intolleranti vanno elimi-nati per un periodo di circa 2 mesi,

per poi essere reintrodotti un pò pervolta, senza mai esagerare neiquantitativi. Tutto relativamentesemplice quando le intolleranze ri-guardano mele, cioccolato, coniglio,molto più impegnativo quando leintolleranze riguardano prodotti diuso comune come frumento, lievito,latte o formaggi. L’ideale per evitareil crearsi o il ripetersi delle intol-leranze sarebbe mettere in atto unadieta il più possibile variata man-giare a rotazione manzo, pesce, co-niglio, riso, pasta, maiale, latticini,carne bianca. Chiaramente in unasocietà che si basa ormai semprepiù su panini, pranzi veloci, ciboin scatola o cibo congelato, questoappare sempre più difficile ma sa-rebbe utile riacquisire il culto delcibo di qualità e la giusta tempisti-ca dei pasti.

LALLERGICO

O INTOLLERANTE?

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GIARDINI MAGICI

olti giardini se ne adornano anche se pochiconoscono le sue proprietà curative. Infattidalle sue gemme si estrae un vero e proprio“antibiotico naturale”, utilissimo in questo

periodo dell'anno. Il nome botanico del - Corylus Avel-lana - deriva dal greco“corys” - ovvero casco - poichéquesta è appunto la forma della foglia o brattea che rac-chiude la nocciola. Nel corso dei secoli sono state sco-perte alcune interessanti proprietà della pianta: in par-ticolare lʼolio di nocciole è stato usato per le bronchitie a livello cutaneo per le artralgie. Il Nocciolo, uno deglialberi più comuni nei nostri boschi è un arbusto che puòraggiungere alcuni metri di altezza, con numerosi fioriche si dipartono da un ceppo unico. La pianta è tra lesette piante magiche che deve essere presente in ungiardino benefico e già gli antichi di varie culture lo uti-lizzavano e consideravano una pianta sacra. Il ramo delNocciolo con attorcigliati due serpenti è il simbolo dellaMedicina. Nel Medio Evo era utilizzato per invocare ilDemonio e stringere patti con le forze del male. Un ramodi Nocciolo, reciso da un coltello mai usato, serviva aimaghi per far parlare i morti o per evocare una personascomparsa. In Germania si raccontava che, adoperando

delle bacchette di Nocciolo, era possibile obbligare lestreghe a restituire la fecondità ad animali e piante aiquali l'avevano tolta con i loro sortilegi.

PROPRIETÀ ED UTILIZZOLa corteccia, astringente e ricca di tannini, venne pre-scritta come febbrifugo nelle febbri intermittenti, men-tre per uso esterno come cicatrizzante di ulcere, piaghee ferite. Le foglie hanno proprietà depurative a antidiarroiche per uso interno, mentre esternamente ven-nero usate come astringenti dei dotti sebacei e sudorali,cicatrizzanti e antinfiammatorie. In forma di infuso odecotto a dosi di 15-30 grammi per un litro di acqua,sono un ottimo depurativo e cicatrizzante e danno buo-ni risultati nelle malattie della pelle. I fiori maschili(amenti) sono sudoriferi, antidiarroici e dimagranti.La medicina popolare usa l'infuso preparato con gliamenti maschili, raccolti al momento della fioritura,che è assai precoce precedendo la comparsa delle fo-glie, come diaforetico nella cura di affezioni febbrili,dell'apparato respiratorio e come antidiarroico.

M

PIANTA SACRANOCCIOLO

*BIOLOGA E NATUROPATA • Info: 347.4401763

A cura della dott.ssa GIUSEPPINA LISA MANNO*

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o stile contemporaneo delleabitazioni prevede di inse-rire l’ambiente, dedicatoalla preparazione dei cibi,in soluzioni aperte piutto-

sto che nel locale dedicato. In questiarredamenti open space l’angolo pran-zo suggerisce convivialità, condivisio-ne, atmosfera.

Chantal di Febal ha uno stile che fonde, al tempo stesso, tra-dizione e modernità. La base con la penisola, le colonne del-l’armadio a parete e i pensili determinano soluzioni compo-sitive orizzontali e verticali dove la materia e i colori sotto-lineano forme e compongono volumi. Il noce in versionebrandy dei diversi elementi e il laccato bianco lucido confe-riscono un aspetto raffinato alla composizione completatadagli elettrodomestici e dalle attrezzature interne. L’armadioa parete, chiuso da ante a soffietto, contiene dal frigoriferoalla cantinetta, dal ripostiglio alla lavastoviglie a colonna. Lazona living è arredata dagli elementi a giorno, dai pensili edalle vetrine. È possibile completare la composizione con ta-voli, sgabelli e sedie coordinati con gli altri elementi. Il pro-getto disponibile in diverse materie, finiture e colori è del-l’architetto Alfredo Zengiaro.

L

WAY - CHANTALNUOVI PROGETTI IN CUCINA

A cura di GIOVANNA MOLDENHAUER

UN’ATMOSFERA TUTTA DA GUSTARE

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Way di Snaidero è una cucina cheunisce la linearità tipica dell’archi-tettura d’interni moderna, al tem-po stesso ricercata ed elegante,alle soluzioni tradizionali dellaboiserie e della base in legno dirovere nella finitura smoke conevidenti venature. L’aspetto estre-mamente naturale della finiturae i diversi colori sono ottenuti conuno speciale trattamento che tra-sforma la tonalità naturale del-l’essenza in una colorazione chevaria dal nocciola al marrone scu-ro. I pensili sospesi, le sottili men-sole, i capienti armadi ad incasso,completi di elettrodomestici, rea-lizzati nella finitura laccato opacometallizzato grigio piombo crea-no un raffinato contrasto. Il pianodi lavoro della base è in quarzite.Completa la zona giorno il tavolo,disponibile su misura in lunghez-za e con profondità da 70 o 90 cm,che ripropone materie, colori e li-nee della composizione. By Snai-dero design.

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GOURMET

iallo Milano” 2012:un successo supe-riore alle aspettati-ve, nel segno dellaqualità. La quinta

edizione del concorso che ha vistocimentarsi 43 chef - di altrettanti ri-storanti - nella preparazione del “ri-sotto alla milanese”, si è conclusa loscorso il 21 dicembre al Palazzo del-

la Regione Lombardia, con la pre-miazione dei vincitori. La vera vin-citrice della rassegna è però la risto-razione milanese: infatti, dalla primaselezione di quasi 50 ristoranti hannoavuto accesso alla finale ben 9 con-correnti con valutazioni tra i 95 e 100centesimi, seguiti da altri 15 con voticompresi tra 87 e 94 centesimi. Unriferimento importante per Giallo Mi-lano, al di là della competizione, è ilsostegno dei ristoratori stellati chehanno accettato di partecipare allapromozione del risotto alla milanesee che con la loro presenza hanno au-mentato il prestigio e la risonanzadella manifestazione. In 5 edizionidi Giallo Milano il livello dei con-correnti è salito in misura esponen-

AL CONCORSO “GIALLO MILANO”VINCE LA QUALITÀ

“G

Da sinistra: Giovanni Bozzetti, il terzo classificato David Galantini del ristorante “Ambrosiano”, il vincitore Angelo Nasta del ristorante“Il Vico della Torretta”, Dario Guidisecondo classificato della “AnticaOsteria Magenes”, Giuseppe Elias e Stefano Bolognini; sopra: Claudio Sadler e Davide Oldani

A cura di GIOVANNA MOLDENHAUER

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24oreNews

ziale: la qualità raggiunta nell’ese-cuzione dei risotti e l’attenzione de-dicata alla gara confermano che Gial-lo Milano non è la celebrazione diun piatto storico, né un nostalgicotempio della tradizione, ma l’espres-sione viva di una ristorazione lom-barda in continua evoluzione positi-va. Quest’anno la kermesse ha vistola presenza dei prodotti Biologici diLombardia promossi da RegioneLombardia Agricoltura, coadiuvatada ERSAF, con il Ministero delle Po-litiche Agricole Alimentari e Fore-stali e da un altro grande protagonistadella tradizione meneghina: Ramaz-zotti. «Questa iniziativa – ha spiegatol’Assessore al Commercio, Turismoe Servizi di Regione Lombardia Gio-vanni Bozzetti - unisce l’impegnodelle istituzioni, delle associazionidi categoria e dei ristoratori per pro-muovere la nostra Regione. La Lom-bardia è la regione italiana con ilmaggior numero di ristoranti stellati:dobbiamo puntare su questo grande

patrimonio come elemento di pro-mozione turistica anche in vista diExpo 2015». «Un concorso al qualeabbiamo voluto rinnovare la nostraadesione più convinta perché pro-muove le migliori espressioni dellaristorazione milanese unite alla co-noscenza di un prodotto agricolo, ilriso lombardo, che vede la nostra re-gione tra i principali produttori a li-vello nazionale ed europeo e che, intutte le sua varietà, si distingue perqualità e caratteristiche organoletti-che dal riso che è prodotto nel restodel mondo», ha commentato l’Asses-sore all'Agricoltura della Regione,Giuseppe Elias.

I RISTORANTISTELLATI

I VINCITORI A Giallo Milano hannopartecipato i ristoranti diMilano e provincia che hannovoluto gareggiare nellapreparazione del risotto giallo.Dopo una prima selezioned’ammissione, una giuria digiornalisti gastronomi ebloggers del settore food hadegustato i risotti preparatidagli chef dei ristorantiselezionati, stilando unpunteggio dettagliato suipiatti. Il confronto fra le varievalutazioni, espresse con unvoto, ha consentito alla giuria,coordinata dal giornalista AlexGuzzi, con la collaborazionestraordinaria di Davide Oldani,di selezionare i tre miglioriclassificati. Al premio dellagiuria si è affiancato ilgradimento del pubblico chenei tre giorni dellamanifestazione si è recato neiristoranti che hannopartecipato al concorso perassaggiare il tipico piatto dellatradizione milanese. Oltre aordinare le proprie portate dalmenù del ristorante i clientiche si sono fermati per la cenahanno potuto degustare lospritz preparato con AperitivoRamazzotti, un’entrée dirisotto realizzato con il risoBIO di Lombardia, un calice divino rosso delle Cantine ConteVistarino o dei produttori divino Biologico di Lombardia e,a conclusione del pasto, unbicchiere di Amaro Ramazzotti.Il confronto fra le varievalutazioni della giuriaespresse con un voto incentesimi, ha consentito diselezionare i 3 vincitori: Il VicoDella Torretta (98,75 punti),Antica Osteria Magenes (98,50punti) e Ristorante Ambrosiano(97,75 punti). Ai premi per ilprimo, secondo e terzoclassificato è stata aggiunta lamenzione speciale“L’Innovazione nellaTradizione” per il “Risotto daPasseggio” di Claudio Sadler(Chic’n Quick).

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Anche i ristoranti stellatiD’O, Devero Hotel, Il LuogoDi Aimo e Nadia, InnocentiEvasioni, Joia, Osteria DelPomiroeu, Pierino Penati,Ristorante Cracco, Sadler,Tano Passami L’olio e Unicocontribuiscono al successodell’iniziativa, nonpartecipando al concorso,ma preparando per la loroclientela, in onore di GialloMilano, una personaleinterpretazione del tipicorisotto giallo.

A sinistra il vincitore dell’edizione 2012;sotto il secondo classificato e in basso ilrisotto giallo classificatosi al terzo posto

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ANDATA E RITORNO

San Valentino sul Lago MaggioreIl giorno più romanticodell’anno merita unalocation davverospeciale per festeggiarecon chi si ama. Pochiterritori come quelli chesi adagiano lungo ilLago Maggiore offronoquesta opportunità.Antichi borghi, oasinaturali, weekend dibenessere, navigazionedel lago, stazionisciistiche…rappresentano un

ventaglio di occasionicosì diverse fra loro cheper il vostro SanValentino c’è solol’imbarazzo della scelta.Qualche suggerimento:una passeggiata alpiccolo lago d’Ortacertamente il piùromantico d’Italia e allasua isola di San Giulio,vi aspettano ristorantidove cenare a lume dicandela, negozi disouvenir dove trovare un

ricordo delvostro SanValentino. E chedire se la sceltacadesse sulle offertebenessere delle molteSPA esistenti lungo ilLago Maggiore. Lagoche potreste scegliere dinavigare in battello peruna super romanticacrociera al tramonto!Siamo ancora in invernoe quindi perché nonpassare il San Valentino

in montagna?Macugnaga vi aspettacon una gradevolissimaofferta, “lo skipass perdue”: uno paga e unoscia gratis… dopotutto èSan Valentino.

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FILM FESTIVAL

“TRENTA” E LODE

È stato un traguardo prestigiosoper l’ex Cinema Giovani, dal 1998diventato Torino Film Festival: tredecadi di presenza forte nel pa-norama cinematografico italiano

e internazionale, grazie all’offertadi cinema il più delle volte indi-pendente, d’avanguardia, ricco digiovani registi e artisti internazio-nali. Giunto alla XXX edizione,il festival non è affatto invecchiatoné in crisi come il tipico trentenneitalico. Anzi, è maturato molto be-ne e molto in fretta confermandosiun appuntamento imperdibile perla cinematografia nazionale e in-ternazionale. I dati definitivi han-no confermato il successo dellaedizione 2012 conclusasi (dopo 9giornate) lo scorso 1 dicembre.Gianni Amelio lascia la direzionedel TFF con risultati lusinghieri(+16% gli incassi, +18% i bigliet-

AL FESTIVAL DI TORINO

È

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ti, +15% gli accrediti), una cre-scita su ogni versante. Senza dub-bio un’edizione di grande qualità,con la città pacificamente invasada addetti ai lavori e appassionatiche, come sempre, hanno riempitole sale del Massimo, del Reposi,del Lux. Ad inaugurare il festivaluna madrina d’eccezione, la bravae bellissima Claudia Gerini: tac-chi a spillo, lungo abito nero, bril-lante e con una scollatura da ca-pogiro, anzi con due scollature,una davanti e l’altra dietro. Ha se-dotto tutti.

IL FESTIVAL DEI GIOVANIS’inaugurò il 25 settembre del1982, ideato e diretto da AnsanoGiannarelli e Gianni Rondolino: sichiamava “Festival InternazionaleCinema Giovani” e si concentravasoprattutto sulla cultura, le storiee i linguaggi dei giovani. Giovanicineasti e giovani spettatori, in unarco che, a 360 gradi, copriva pae-si, identità, idee, stili diversi. Il fe-stival è stato il punto di partenzadi moltissimi cineasti, ed è restatoun momento di scoperta, riflessio-ne, analisi e curiosità anche quan-

do, dalla XVI edizione, ha cambia-to il proprio nome in Torino FilmFestival. Da Torino sono passati iprimi film di registi del calibro diJane Campion, Laurent Cantet, Le-os Carax, Matteo Garrone, DanieleVicari, Michael Winterbottom, Ta-keshi Kitano. E, anche negli ultimianni, sono continuate le confermedi autori che hanno esordito al Tffe si sono poi affermati nei circuitiinternazionali, da Pablo Larrain aPietro Marcello a Debra Granik.Arrivederci alla trentunesima edi-zione. (N.Z.)

Nella pagina accanto, da sinistra: Gianni Amelio conClaudia Gerini; Kyle R.Scott con la moglie; Piero Fassinoe Ettore Scola; Scott Graham; Paolo Sorrentino, GuidoGabrielli e Mario Balsamo; sotto: Valeria Golino conCosimo Terlizi; a sinistra Ambra Angiolini

VINCE SHELL DI SCOTT GRAHAMLa giuria, composta da Paolo Sorrentino (Presi-dente, Italia), Karl Baumgartner (Germania), Fran-co Piersanti (Italia), Constantin Popescu (Roma-nia), Joana Preiss (Francia), ha assegnato i se-guenti premi:Premio Miglior Film a “Shell” di Scott GrahamPremio speciale della Giuria ex-aequo a “Noinon siamo come James Bond” di Mario Balsamoe a “Pavilion” di Tim SuttonPremio per la Miglior Attrice a Aylin Tezel peril film “Am Himmel Der Tag / Breaking Horizons”di Pola BeckPremio per il Miglior Attore a Huntun Batu,per il film “Tabun Mahabuda / The First Aggre-gate” di Emyr ap Richard, Darhad Erdenibulag.

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n successo annunciato e mantenuto: ilgrande Cinema è arrivato nella Repub-blica di San Marino. Una magica at-mosfera da Hollywood ha infatti carat-terizzato il “San Marino Film Festival”,la nuova rassegna cinematografica che

si è tenuta dal 10 al 15 dicembre scorso presso l’au-

ditorium del Palace Hotel. Madrina della kermesse,insieme alla grande Sofia Loren, è stata l’attrice LuciaBosè che ha ricevuto il premio alla carriera e ha pre-sentato, in prima italiana, il suo film “Alfonsina y elmar” di Davide Sordella e Pablo Benedetti. La Bosè,prima Miss Italia del dopoguerra (1947), è stata la musadei film di Federico Fellini, Michelangelo Antonioni,

U60 24oreNews

SAN MARINO FILM FESTIVAL SOFIAINCANTA IL TITANO

Sophia Loren e Roberto Valducci

Il Palazzo del Cinema

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FILM FESTIVAL

Francesco Rosi, i fratelli Taviani e tanti altri. La primaedizione del Festival è stata dedicata a Tonino Guerra,sceneggiatore e poeta scomparso un anno fa, con unasezione dedicata ai suoi capolavori (tra cui “Matrimonioall’italiana” e “Amarcord”) e l’altra intitolata “Incantatida Tonino”: quattro film di tre maestri del cinema ani-mato russo creati con Guerra. Inaugurazione in grandestile, quindi, che ha visto tra gli altri la presenza delmaestro Pupi Avati, Presidente di giuria del Festival.«Pupi Avati è un grande del cinema italiano, direi frai più “moderni”. Per questo mi è sembrato necessariocontattarlo: i giovani registi presenti devono riusciread ascoltare i maestri». Chi parla è Romeo Conte, re-gista e direttore artistico del Festival: una solida espe-rienza nella direzione di festival del cinema, Conte ma-stica cinema fin da bambino. «Sono cresciuto a “panee cinema”: mia madre aveva un chiosco dentro la salacinematografica del mio paese. Da bambino, portavole bibite nel cinema. La svolta capitò nel 1997: all’in-terno di un progetto in cui 5 grandi registi tenevano abattesimo 5 registi esordienti, fui affibbiato al grandeMario Monicelli. Fui onorato da tre giorni di lavoro conlui, da cui scaturì il mio primo lavoro, La crepa». Conteha portato sul Titano un totale di 70 film, tra "lunghi"e "corti", e tanti altri grandi nomi, tra cui Ivano Ma-rescotti, Simona Izzo, Alvaro Vitali, Marco Paolini, En-nio Fantastichini, Luca Zingaretti. L’evento ha destatol’interesse massiccio della Repubblica intera che perla gara dei lunghi ha messo in palio dei premi in denaro(al “Miglior film” 8.000 euro). (N.Z.)

PREMI E NOMINATIONLungometraggiMiglior film a "Io sono lì" di Antonio Segre (Titano d’oro)Miglior regia a Pippo Mezzapesa per il film "Il Paese delle Spose infelici", Miglior attore a Luca Zingaretti nel film "La kriptonite nella borsa" Miglior attrice a Laura Morante in "Appartamento ad Atene". CortometraggiMiglior film "La sera prima" di Masimo Fallai. Premio speciale della giuria a Giorgio Colangeli per il film "La seraprima" di Massimo Fallai.Premio Tonino Guerra per la migliore sceneggiatura è andato al film"Alfonsina y el mar" di Davide Sordella e Pablo Benedetti.

Nella pagina a fianco, da sinistra: FrancescoBonsembiante; Lucia Bose; Pippo Mezzapesa;sopra: Pupi Avati

Sopra dall’alto: Isabella Baudo, Roberto Valducci e Romeo Conte;Davide Sordella e Pablo Benedetti; Lucia Bose con TeodoroLonfernini e Denise Bronzetti

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hi di noi non ha mai sentito parlare della Regina di Saba, di Simbad ilmarinaio, della via dell’incenso? Ma quanti sanno che stiamo parlandodell’Oman? Questo paese, situato all’estremo sud ovest della PenisolaArabica e grande il doppio dell’Italia, è ricchissimo di storia e di cultura.Fin dal 5000 a.C. il sud del paese, l’odierno Dhofar, costituiva il fulcrodel lucroso commercio dell’incenso; la linfa di queste piante era ritenuta

talmente preziosa che, a quanto si narra, la leggendaria Regina di Saba ne fece donoal re Salomone. Grazie al sapiente lavoro di modernizzazione e promozione che ilSultano Qaboos ha svolto negli ultimi decenni, l’Oman è diventata una meta turisticamolto alla moda perché giunti a destinazione si può avere di tutto. Oltre 1700 km dispiagge incontaminate che si affacciano sul mare d’Arabia e sullo stretto di Hormuz,lambite da acque color smeraldo. Le coste sono inseguite da isole e isolotti, baie edinsenature ideali per numerosi sport acquatici tra cui immersioni, snorkeling e pesca.Oltre alla regione di Muscat, la capitale, le spiagge più belle si annoverano a nord nelMusandam, e all’estremo sud nella regione del Dhofar, vicino Salalah. Il desertoomanita che ammalia nella sua autenticità, costituito da dune sabbiose e disteserocciose (le hamadas), ricopre l’80% della superficie dell’Oman e racchiude tesori ebellezze straordinarie. I deserti dell’Oman si estendono nella parte interna del paese,arrivando a lambire le coste affacciate sull’Oceano, offrendo spettacolari paesaggi. Sipuò programmare un’escursione giornaliera nel deserto, anche se per apprezzareappieno il suo fascino è preferibile passare almeno una notte all’ombra delle dune,che raggiungono anche i 100 metri di altezza. Ma l’Oman non offre solo mare e deserto:ma anche numerose riserve naturali dove è possibile ammirare alcune specie animaliin via d’estinzione ed essendo tutta la zona nord del paese attraversata da una catenamontuosa, si ha la possibilità di cimentarsi con l’arrampicata.Il periodo migliore per visitare l’Oman è compreso tra novembre e marzo.

CConti Tour ha selezionato un viaggio propostoda Atitur conpartenza da Milano il 24 febbraio 2013per 7 giorni ad un prezzoveramenteinteressante:

1.590,00 euro

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VIAGGI NEL MONDO

A cura di MILENA POLIDORO

ALLA SCOPERTA DELL’OMAN

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A cura di MILENA POLIDORO

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