Luglio-Agosto

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n. 7/8 - luglio/agosto 2012 | anno XVIII | Registrazione del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 gennaio 2001 www.diocesidipozzuoli.org | www.segnideitempi.it SEGNIdeiTEMPI giornale di attualità sociale, culturale e religiosa Il club sportivo, bene sequestrato ai clan, è stato affidato dalla Procura a Sos Impresa per diffondere i temi della legalità DA QUARTO UN CALCIO AL PIZZO Cuomo: «È una vera svolta, restituiamo la squadra ai cittadini onesti e agli imprenditori sani» N uova avventura dello sport flegreo nel segno della legalità e della trasparenza: la Ssd Quarto diventa un club che porterà in giro per la Campania un messaggio antica- morra, insieme ai parroci di Quarto. Dopo il sequestro disposto un anno fa dalla Direzio- ne distrettuale antimafia, in quanto ritenu- to un bene indirettamente nella disponibilità di presunti affiliati del clan camorristico dei Polverino, la società sarà ora gestita dal coor- dinatore di Sos Impresa Luigi Cuomo. Una storia particolare in un territorio assediato dalla cosca egemone di Marano che, secondo le accuse dei pm della Dda Antonello Arditu- ro e Marco Del Gaudio, avrebbe controllato per anni anche il sodalizio sportivo. Tra i beni sequestrati ai Polverino l’anno scorso c’era in- fatti anche la Ssd Quarto, società calcistica che aveva anche stipulato con il Comune un contratto di comodato per l’uso dello stadio intitolato a Castrese Carandente Giarrusso, ex sindaco e padre dell’attuale primo cittadi- no. La squadra ha partecipato ai campionati minori (Eccellenza e Serie D) sotto la presi- denza dell’imprenditore Castrese Paragliola, arrestato nel maggio 2011 nell’ambito dell’o- perazione “Polvere”. Paragliola ha sempre negato ogni addebito ma, secondo le accuse ora al vaglio della magistratura, dietro il para- vento della squadra di calcio locale ci sarebbe stato il gruppo quartese capeggiato da Rober- to Perrone, ora collaboratore di giustizia. (continua a pag. 7) Nello Mazzone Ambiente flegreo ai raggi X Il mare è sempre off limits Anche quest’estate non man- cano i problemi, dalla mu- cillagine al depuratore. E sale l’allarme per i rifiuti tossici Pag. 2 e 3 A Pozzuoli il trofeo di calcetto intitolato ai due ragazzi uccisi 6 anni fa: sul web il tam tam contro la violenza Pag. 7 Bognar, torneo dell’amicizia per ricordare Daniele e Loris A settembre ci sarà la settima edizione di Malazè. Dall’8 al 18 sono in programma dieci giorni dedi- cati alla promozione del territorio dei Campi Flegrei con la proposta di vini, piatti tipici e del meglio del territorio. «Quest’anno ci sono grosse novità – spiega Rosario Mattera, ideatore ed organizzatore di Malazè – a dimostrazione del fatto che in pochi anni siamo riusciti a seminare e a coinvolgere sempre più soggetti animati dalla volontà di migliorare i nostri Campi Flegrei. Con l’edizione 2012 diamo il via alla fase iniziale di quello che sarà il Distretto Culturale. Un gruppo di operatori turistici locali ha deciso di metter- si insieme per offrire, sul mercato turistico nazionale e internazionale, pacchetti turistici legati a Malazè. Il nostro modo di fare, così come l’entusiasmo che c’è alle spalle di questo movimento, è ormai riconosciuto da tutti. I pacchetti saranno un primo esperimento per mettere a sistema quello che abbiamo costruito: dopo sette anni molti sogni si sono realizzati ma adesso è necessario fare un salto di qualità». Tra le altre novità che si possono trovare nel programma: il Ciclo Wine Tour per le cantine di Quarto, un’occasione per riba- dire il “no” all’ipotesi della discarica al Castagnaro; poi ancora ci saranno le “Pagine da gustare” con un premio dedicato al poeta Michele Sovente ed incontri con importanti scrittori in ristoranti e vigne; e teatro in alcuni siti archeologici e in location particolari, come “u’ Valione”, la darsena di Pozzuoli. Il programma è stato presentato il 12 giugno nel cor- so di un evento pubblico a Villa Taurinus, dimora romana di Monterusciello. Tra gli interventi anche quello della giornalista e scrittrice Manuela Pian- castelli che, diciannove anni fa, grazie al sostegno del quotidiano “Il Mattino”, fu tra le organizzatrici della manifestazione “Viaggio nel Mito”. «Per la prima volta ci fu l’apertura di tutte le chiese e i monumenti del territorio – ha dichiarato Pian- castelli -. All’epoca non c’erano molti ristoranti e produttori di vino di qualità». Il programma completo è sul sito malaze.org. Settembre, andiamo: è tempo di Malazé Settima edizione della kermesse. E anche la gastronomia si mobilita per il Castagnaro Visita il nostro sito: www.segnideitempi.it

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Segni dei Tempi, testata di attualità sociale, culturale e religiosa

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n. 7/8 - luglio/agosto 2012 | anno XVIII | Registrazione del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 gennaio 2001 www.diocesidipozzuoli.org | www.segnideitempi.it

SEGNIdeiTEMPIgiornale di attualità sociale, culturale e religiosa

Il club sportivo, bene sequestrato ai clan, è stato affidato dalla Procura a Sos Impresa per diffondere i temi della legalità

DA QUARTO UN CALCIO AL PIZZOCuomo: «È una vera svolta, restituiamo la squadra ai cittadini onesti e agli imprenditori sani»

Nuova avventura dello sport flegreo nel segno della legalità e della trasparenza:

la Ssd Quarto diventa un club che porterà in giro per la Campania un messaggio antica-morra, insieme ai parroci di Quarto. Dopo il sequestro disposto un anno fa dalla Direzio-ne distrettuale antimafia, in quanto ritenu-to un bene indirettamente nella disponibilità di presunti affiliati del clan camorristico dei Polverino, la società sarà ora gestita dal coor-dinatore di Sos Impresa Luigi Cuomo. Una storia particolare in un territorio assediato dalla cosca egemone di Marano che, secondo le accuse dei pm della Dda Antonello Arditu-ro e Marco Del Gaudio, avrebbe controllato per anni anche il sodalizio sportivo. Tra i beni sequestrati ai Polverino l’anno scorso c’era in-fatti anche la Ssd Quarto, società calcistica che aveva anche stipulato con il Comune un contratto di comodato per l’uso dello stadio intitolato a Castrese Carandente Giarrusso, ex sindaco e padre dell’attuale primo cittadi-no. La squadra ha partecipato ai campionati minori (Eccellenza e Serie D) sotto la presi-denza dell’imprenditore Castrese Paragliola, arrestato nel maggio 2011 nell’ambito dell’o-perazione “Polvere”. Paragliola ha sempre negato ogni addebito ma, secondo le accuse ora al vaglio della magistratura, dietro il para-vento della squadra di calcio locale ci sarebbe stato il gruppo quartese capeggiato da Rober-to Perrone, ora collaboratore di giustizia. (continua a pag. 7)

Nello Mazzone

Ambiente flegreo ai raggi XIl mare è sempre off limitsAnche quest’estate non man-cano i problemi, dalla mu-cillagine al depuratore. E sale l’allarme per i rifiuti tossici

Pag. 2 e 3

A Pozzuoli il trofeo di calcetto intitolato ai due ragazzi uccisi 6 anni fa: sul web il tam tam contro la violenza

Pag. 7

Bognar, torneo dell’amiciziaper ricordare Daniele e Loris

A settembre ci sarà la settima edizione di Malazè. Dall’8 al 18 sono in programma dieci giorni dedi-cati alla promozione del territorio dei Campi Flegrei con la proposta di vini, piatti tipici e del meglio del territorio. «Quest’anno ci sono grosse novità – spiega Rosario Mattera, ideatore ed organizzatore di Malazè – a dimostrazione del fatto che in pochi anni siamo riusciti a seminare e a coinvolgere sempre più soggetti animati dalla volontà di migliorare i nostri Campi Flegrei. Con l’edizione 2012 diamo il via alla fase iniziale di quello che sarà il Distretto Culturale. Un gruppo di operatori turistici locali ha deciso di metter-si insieme per offrire, sul mercato turistico nazionale e internazionale, pacchetti turistici legati a Malazè. Il nostro modo di fare, così come l’entusiasmo che c’è alle spalle di questo movimento, è ormai riconosciuto da tutti. I pacchetti saranno un primo esperimento per mettere a sistema quello che abbiamo costruito: dopo sette anni molti sogni si sono realizzati ma adesso è necessario fare un salto di qualità». Tra le altre novità

che si possono trovare nel programma: il Ciclo Wine Tour per le cantine di Quarto, un’occasione per riba-dire il “no” all’ipotesi della discarica al Castagnaro; poi ancora ci saranno le “Pagine da gustare” con un premio dedicato al poeta Michele Sovente ed incontri con importanti scrittori in ristoranti e vigne; e teatro in alcuni siti archeologici e in location particolari, come “u’ Valione”, la darsena di Pozzuoli. Il programma è stato presentato il 12 giugno nel cor-so di un evento pubblico a Villa Taurinus, dimora romana di Monterusciello. Tra gli interventi anche quello della giornalista e scrittrice Manuela Pian-castelli che, diciannove anni fa, grazie al sostegno del quotidiano “Il Mattino”, fu tra le organizzatrici della manifestazione “Viaggio nel Mito”. «Per la prima volta ci fu l’apertura di tutte le chiese e i monumenti del territorio – ha dichiarato Pian-castelli -. All’epoca non c’erano molti ristoranti e produttori di vino di qualità». Il programma completo è sul sito malaze.org.

Settembre, andiamo: è tempo di MalazéSettima edizione della kermesse. E anche la gastronomia si mobilita per il Castagnaro

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Il valzer dei depuratori

Novità per il Depuratore di Cuma. Da fine marzo c’è un commissario voluto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti con il compito di “fronteggiare la situazione di criticità in atto negli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni e Cuma nel territorio della regione Campania”. Una scelta del Governo nazionale per coordinare e rendere efficace l’a-zione degli impianti nella zona che interessa Napoli e Caserta. A ricoprire l’incarico di commissario è l’ingegner Luigi Bosso; a lui spetta il compito di rappresentare il Governo. Archiviata quindi la gestione della Regione Campania e della società a cui era affidato l’impianto flegreo, l’Hydrogest, tristemente nota per i contenziosi del personale contro la Regione: nel 2009 alcuni dipendenti per “protesta” immisero in mare rifiuti liquidi senza nessun trattamento. Fu uno scandalo nazionale che provo-cò la caduta libera delle presenze di bagnanti nell’area, già soggetta ad emergenze ambientali. Il commissario (che resterà in carica fino al marzo del 2013) dovrà ade-guare gli impianti alla normativa avvalendosi anche di società a totale partecipa-zione pubblica e degli enti locali. Ma anche la Regione Campania interviene sulla questione depuratori. Palazzo Santa Lucia ha deciso la “rifunzionalizzazione”, con un spesa di 170 milioni di euro, non solo del depuratore flegreo ma anche per altri quattro impianti (Regi Lagni, Marcianise, Acerra e Napoli Nord) a cui si aggiungono altri fondi, 80 milioni, per gli impianti di Ischia. Progetti che, sulla carta, dovrebbero dare beneficio a tutta l’area nord della Campania, esclusa anche quest’anno dalle Bandiere Blu. Ma si tratta comunque di passi in avanti. Tutto questo servirà a far funzionare correttamente i depuratori? È quello che si augurano cittadini e opera-tori balneari di uno dei tratti di costa più belli d’Italia.

SEGNI FLEGREI PRIMO PIANO

Da Coroglio a Cuma tra inquinamento e abusivismo. I dati Arpac e la mappa del litorale flegreo: bene Bacoli e Monte di Procida

Sulla costa sventola la bandiera neraA Bagnoli bagni vietati, ma parte la mobilitazione per la spiaggia pubblica più grande di Napoli

Direttore Responsabile: Salvatore MannaDirettore Editoriale: Carlo LettieriRedazione: Paolo Auricchio, Pino Natale, Ciro Biondi Collaborano: Maddalena Annigliato, Vincenzo Boccardi, Valentina Cavaliere, Fabio Cutolo, Eugenio d'Accardi, Antonio Franco, Irene Ioffredo, Antonio Izzo, Gaetano Lombardi, Nello Mazzone, Maria Rosa-ria Merone, Giovanni Moio, Gianni Palmers, Raffaela Pingi, Angelo VolpeSegni dei Tempi on-line: Riccardo Lettieri - ZendoADV.it (portale)Grafica e impaginazione: Luca Scognamiglio (ZendoADV.it)Fotografie: Redazione Segni dei Tempi - Foto a pag. 1 di Nello Mazzone da Il Mattino Stampa delle 4.000 copie: STIEM S.p.A.Pubblicità e amministrazione: coop. Ifocs

Mensile della Diocesi di Pozzuoli, realizzato presso il Centro Studi per il Volontariato -Caritas diocesana, grazie alle collaborazioni gratuite ed all’utilizzo dei contributi giuntida: “otto per mille” e privati. Per contributi: Diocesi di Pozzuoli c/c postale 22293807Per la pubblicità: [email protected] del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 gennaio 2001

Redazione c/o Centro Studi per il Volontariato Via N. Fasano, 9 - 80078 Pozzuoli (NA) telefax 081.853.06.26 - 393.586.19.41 - e-mail: [email protected]

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anno XVIII - n. 7/8 - luglio/agosto 2012

Associato all’USPI

Federazione Italiana Settimanali Cattolici Unione Stampa Periodica Italiana

Associato alla Fisc

SEGNI DEI TEMPI

2luglio/agosto 2012

Se si parte da Coroglio e si arriva a Cuma non si con-

tano le emergenze e gli abusi che interessano la costa flegrea. Eppure si tratta di una fascia che comprende ben due aree marine protette: la Gaiola e Baia. Anzi tre, se si aggiunge, non molto lontano, il Regno di Nettuno che unisce le isole di Procida ed Ischia. Eppure, sulle spiagge sventola – quasi ovun-que - la bandiera nera.

Bagnoli: la bonifica degli are-nili attende da oltre venti anni, da quando per l’Italsider iniziò la dismissione. Solo a maggio è stata individuata l’azienda che si occuperà di rimuovere la col-mata e bonificare i fondali. Si dovranno eliminare le sabbie fino a sette metri di profondi-tà. La destinazione dei fanghi sarà Piombino, dove verranno utilizzate per edificare il nuovo porto. Durante i lavori un si-

stema di dighe dividerà l’acqua sottocosta dal resto del mare. Costi: quasi 50 milioni di euro. Tempi: due anni. E sulla que-stione balneabilità nell’area di Bagnoli è attivo il movimento “Una spiaggia per tutti” che unisce decine di associazio-ni e personalità del mondo della cultura. Il presupposto politico: il 2% dei napoletani possiede un’imbarcazione e il restante 98% possiede un co-

stume da bagno. L’obiettivo: la realizzazione della prima gran-de spiaggia pubblica di Napoli, due chilometri e mezzo di mare gratuiti. La strada intrapresa è la sensibilizzazione dell’opinio-ne pubblica e delle istituzioni e, soprattutto, raccogliere firme per arrivare ad un referendum comunale. La spiaggia di Ba-gnoli quindi diventa simbolo del diritto al mare, anche se anche per quest’anno, proprio in quelle acque, non ci si potrà bagnare. Infatti, nei dati sulla balneabilità diffusi dall’Arpac manca Bagnoli considerata “area non controllata in divieto permanente”. Diverso il discorso per il resto dell’area flegrea. «Abbiamo rielaborato i dati dell’Arpac – dice Stefano Erbaggio di Le-gambiente Pozzuoli e Campi Flegrei, componente del di-rettivo regionale – in linea di massima il 56% della costa di Pozzuoli non è balneabile, contro il 30% di Bacoli. Dato positivo a Monte di Procida, dove le acque sono definite già da qualche anno, tra le

migliori. Quello che denun-ciamo come Legambiente sono i tanti scarichi abusivi a mare. Sia per i laghi che per la costa sono necessari più con-trolli». Dalle analisi Arpac non mancano sorprese. La zona de La Pietra è considerata balne-abile, mentre è bandiera nera lungo via Napoli; off limits anche le acque che circonda-no il Rione Terra. È promossa, invece, la spiaggia di Lucrino con i numerosi lidi privati e qualche piccolo spazio pubbli-co. È scontata, purtroppo, la bandiera nera su tutta la zona che va dal Fusaro a Licola, esclusi brevi tratti. A Bacoli va bene ovunque tranne nella zona dei Cantieri di Baia e sul versante del Fusaro. Sempre a Bacoli, discorso a parte per le spiagge pubbliche, dove c’è il fai-da-te. Ad inizio giugno ol-tre cento volontari hanno ripu-lito la spiaggia del Poggio, una delle mete balneari più ambite dagli amanti del mare. Asso-ciazioni ed aziende autorizzate hanno rimosso rifiuti e imbar-cazioni affondate.

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PRIMO PIANO SEGNI FLEGREI

Le emergenze ambienta-li nell’area flegrea sono

tante, ma la mobilitazione popolare contro la discarica del Castagnaro ha fatto met-tere al primo posto la que-stione rifiuti. «L’apertura di quella discarica – dice Rosa Matarazzo del Coordina-mento Civico Flegreo – ag-giungerebbe un altro tassello al disastroso stato in cui versa l’ambiente a nord di Napoli». Ecco una breve ricostruzione della vicenda che ha portato migliaia di cittadini a scen-dere in piazza. Tutto parte dall’Accordo di Programma Provinciale sul ciclo dei rifiu-ti a cui fa seguito, nell’ottobre dello scorso anno, la richiesta da parte dei sindaci flegrei di restringere ai soli quattro co-muni flegrei l’area che dovrà sviluppare il processo del rici-clo: un atto di responsabilità da parte delle amministrazio-ni. Ma chi decide è il com-missario straordinario propo-sto dal Governo, Annunziato Vardè, il quale individua nella sola area flegrea ben diciotto ex cave: una delle potenziali pattumiere si trova nei pressi del lago d’Averno. La prima cava nella lista è al Castagna-ro, perché considerata la più idonea ad ospitare rifiuti. Il Castagnaro, amministrativa-

mente nel territorio del co-mune di Pozzuoli, si trova al confine con Quarto. È un’a-rea a “protezione integrale” secondo il Piano Paesistico Territoriale dei Campi Fle-grei approntato dalla Provin-cia ed è limitrofa all’area del Parco Regionale dei Campi

Flegrei. Ma cosa si dovrebbe conferire al Castagnaro? «Il cosiddetto “compost fuori specifica” – spiega Matarazzo - cioè un rifiuto che, secondo il Decreto Ronchi del 1997, deve essere utilizzato solo in alcuni casi e per alcune cave previa autorizzazione regio-

nale». Ma il commissario Vardè, in virtù della legge in deroga, ha poteri che pos-sono superare le norme in materia ambientale. Intanto contro la discarica del Casta-gnaro si sono espressi i due rami del Parlamento, la Re-gione, la Provincia, i comuni

dell’area flegrea e il comune di Napoli, il Parco, la Chiesa con le le parrocchie, le forze politiche locali di destra, di centro e di sinistra. E dopo le dichiarazioni e le prote-ste? Il commissario Vardè ha chiesto ai sindaci di trovare un’alternativa. Ma i comu-ni flegrei non hanno ancora trovato soluzioni. «Come Coordinamento – dice Rosa Matarazzo – abbiamo pro-tocollato un piano rifiuti alternativo sia al comune di Pozzuoli che al comune di Quarto. Ma visto che tut-ti agiscono nell’emergenza, anche noi proponiamo del-le misure ad alto impatto e senza costi per la comunità: divieto di somministrazione in monouso nei bar, obbligo di utilizzo di posate persona-li nelle mense scolastiche e aziendali. Chiediamo anche di potenziare la raccolta dif-ferenziata. Ogni amministra-zione spende circa 210 euro per ogni tonnellata di rifiuti spedita in discarica: abbia-mo chiesto più volte quanto costa fare la raccolta porta a porta per capire quale delle due soluzioni conviene di più. Noi la risposta già l’ab-biamo, ma attendiamo la risposta ufficiale dai comu-ni…».

È l’ora di mettere regole

«La raccolta differenziata è partita in molti quartieri di Pozzuoli ma non è anco-ra sufficiente – dice Cristina Canoro, presidente di Legambiente Pozzuoli e Campi Flegrei – per esempio a via Napoli dobbiamo registrare che non funziona. Ci sono solo poche campane, sempre piene, e non vengono rispettati i giorni di raccolta da parte del comune. Le amministrazioni locali dovrebbero fare molto di più per scon-giurare la crisi dei rifiuti». Ma Legambiente è impegnata anche nella lotta alle eco-mafie: «E’ bene differenziare – spiega Canoro - quelli che sono le situazioni legate alla raccolta dei rifiuti solidi urbani rispetto a quelle dei rifiuti tossici. Quest’ultima è un’emergenza nazionale in cui le mafie, al nord come al sud, hanno un ruolo de-terminante. Anche il nostro territorio è interessato a questo problema. Negli ultimi anni sono stati individuate molte discariche in cui sono stati depositati rifiuti peri-colosi». Fermento anche sulla questione cementificazione nei Campi Flegrei, dove è attivo il comitato del Forum nazionale “Salviamo il paesaggio – difendiamo i terri-tori”. A comporlo sono associazioni, comitati e singoli cittadini che si oppongono al processo di urbanizzazione senza regole e si stanno impegnando per il censimento degli edifici vuoti, proponendo la loro conversione. «Ogni giorno – dicono i compo-nenti del comitato flegreo – in Italia vengono consumati 130 ettari di terreno, quasi come la superficie della Foresta di Cuma». “La salvaguardia del paesaggio è rivolta – si legge in uno dei documenti diffusi dal comitato locale - a bloccare il consumo di suolo e all’applicazione di politiche condivise ed anti-speculative”. Esempi: con-servazione e recupero del Rione Terra come luogo della memoria; uso efficace ed efficiente dell’edilizia economica popolare come i rioni Toiano, Monterusciello, 167 di Quarto e 101 Alloggi a Bacoli; riqualificazione delle ex-aree industriali interessate al progetto Waterfront che tanto sta facendo discutere i cittadini di Pozzuoli.  

3 luglio/agosto 2012

pagine 2 e 3 a cura di Ciro Biondi

La discarica dei veleniAttesa per il Castagnaro

Calcinacci, automobili, bombole di gas. I materiali ingombranti vengo-no abbandonati anche sulle spiagge. E non mancano materiali pericolosi come l’amianto. E se sono noti i nomi e i cognomi degli operai della Sofer morti a causa del minerale killer, non è possibile conoscere il livello di pericolo e i decessi dei cittadini per tumore alle vie respiratorie provocati dall’amianto abbandonato. «È un materiale parti-colarmente pericoloso – ricorda Anto-nio Chiocca, volontario delle guardie del Roas, Raggruppamento operativo ambientale speciale – ed è molto dif-fuso nell’area flegrea, a Bacoli come a Pozzuoli. La legge 257 del 1992 sulle norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto, prevedeva che ogni Regione provvedesse al cen-simento dell’amianto. Ma in Campa-nia un censimento non c’è mai stato». Il compito che si sono date le guardie del Roas è quello di pattugliare, mo-nitorare e segnalare alle autorità com-petenti - guardia forestale, comuni e asl - le aggressioni all’ambiente del

territorio. E le segnalazioni di amian-to sono tante, troppe. Nel 2010 sono state individuate tegole, per un tota-le di circa sette metri quadrati, sulla spiaggia del Fusaro, ma altri pannelli sono stati trovati a Licola e a Mon-terusciello. «Le autorità intervengono – spiega Chiocca - ma i tempi tecnici della rimozione, affidati a ditte spe-cializzate, richiedono molto tempo e questo non ferma la contaminazio-ne. L’amianto è molto insidioso e può nascondersi tra le tubature, pitture e parti di automobili». Ma l’azione del Roas diventa interessante anche per la mappatura delle emergenze ambien-tali del territorio. «I piccoli autotra-sportatori – continua Chiocca - sanno dove scaricare abusivamente in assolu-ta tranquillità. Piccole discariche sono ovunque. Per esempio a Quarto, su via De Falco e alla fine di via Santa Maria». L’elenco è lungo. Tra i rifiu-ti più diffusi: pneumatici e materiale edilizio. «Abbiamo trovato – conclude Chiocca - anche medicinali non anco-ra scaduti, ma senza le fustelle».

Tra i rifiuti si nasconde un killerIl Roas: mai realizzato in Campania il censimento dell’amianto

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4luglio/agosto 2012

SEGNI DEI TEMPI

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luglio/agosto 2012

DENTRO LA DIOCESI

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SEGNI DEI TEMPI

Si è svolto a Milano il VII Incontro mondiale delle

Famiglie sul tema “La fami-glia: il lavoro e la festa”, che ha avuto la sua prima par-te nel Congresso teologico pastorale svoltosi al Fiera Milano City dal 30 maggio al 1 giugno. Hanno parteci-pato circa seimila congressi-sti provenienti da 152 paesi diversi e il suo apice è stato raggiunto nella celebrazio-ne eucaristica presieduta da Benedetto XVI, domenica 3 giugno. Essenzialmente ci si è posti una domanda: “Che significato ha, oggi, un incontro mondiale delle famiglie?”. Le risposte for-nite sono state tante, a par-tire da quanto affermato dai cardinali Antonelli e Scola, i quali hanno sottolineato che si è trattato di un evento straordinario “voluto, pen-sato e programmato” per potenziare la vita ordinaria della Chiesa, per rilanciare la famiglia normo-costituita, la coppia stabile con due o più figli, che è più felice per le persone che la compongo-no e più vantaggiosa per la società, come dicono anche le indagini sociologiche. An-che se più povera sul piano economico, è più ricca di re-lazioni e capace di generare capitale umano di qualità.Il Congresso ha avuto 104 relatori internazionali e si è sviluppato fra sessioni plenarie (al mattino) e in-contri tematici in contem-poranea (nel pomeriggio), alcuni si sono svolti anche in altre diocesi della Lom-bardia. È stata una ulteriore presa di coscienza del ruolo delle famiglie, delle loro re-sponsabilità, dei loro diritti, della necessità di rivendica-re un’attenzione vera per la famiglia come ha affermato Benedetto XVI: «Lo Stato è a servizio e a tutela della persona… a cominciare dal diritto alla vita… ed è chia-mato a riconoscere l’identità propria della famiglia fonda-

ta sul matrimonio e aperta alla vita».Significativa è stata la par-tecipazione, durante vari momenti del Forum, di fa-miglie provenienti dai paesi che oggi vivono la precarietà per il terremoto.Un momento molto inten-so è stato vissuto durante la “veglia delle testimonianze”, che si è svolta presso il cam-po di volo di Bresso sabato 2 giugno. Nel corso della sera-ta alcune famiglie hanno ma-nifestato al Papa le loro ansie e i loro interrogativi, ai quali Benedetto XVI ha puntual-mente risposto. Abbiamo sentito i giovani africani in-terrogarsi sul senso che oggi ha l’espressione “per sem-pre”, una famiglia brasiliana chiedere quali parole e segni di speranza si possono offri-re per quanti sperimentato il fallimento nel matrimonio e come non farli sentire esclu-si. Sono state chieste risposte per le famiglie, come quelle della Grecia, che si trovano di fronte alla crisi economica in atto e sono state eviden-ziate la difficoltà di trovare maggior tempo da dedicare alla famiglia, nella frenesia degli impegni e del lavoro.Il Santo Padre ha richiamato la centralità dell’annuncio cristiano e la necessità che la Chiesa mostri il suo vol-to di madre; riferendosi alle coppie divorziate e risposate ha sottolineato come “queste persone devono vedere che la Chiesa li ama, è questo il grande compito della par-rocchia e della comunità”.A questo intenso momento di comunione ecclesiale ha partecipato anche la nostra diocesi, con una rappresen-tanza guidata dal nostro ve-scovo, Gennaro Pascarella, composta da don Giovanni Illiano, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e della vita, con don Giovanni Di Meo, i coniugi Lucia e Rodolfo Giordano, Gilda e Gennaro

Ioffredo. Tra i presenti anche 56 famiglie del Cammino neocatecumenale con i figli.I coniugi Gillini – Zattoni, esperti di counselling fami-

liare, hanno così sintetizzato l’esperienza di Milano: «Le famiglie partecipanti porta-no a casa la rassicurazione di non essere sole nel loro cer-

care, perché hanno un Pasto-re che li guida nel loro stare insieme. La ragione ultima della festa è la Resurrezione».

r.g.

In migliaia da tutto il mondo a Milano per l’incontro con il Papa. Folta delegazione flegrea alla veglia delle testimonianze

La famiglia: il lavoro e la festaGenitori e figli, quel nucleo vitale che costituisce il capitale umano alla base della società

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SEGNI DEI TEMPI

luglio/agosto 2012

Nella parrocchia Imma-colata, san Raffaele Ar-

cangelo e san Giorgio Martire di Agnano, si è ormai conso-lidata una fruttuosa collabo-razione tra Centro Caritas e Gruppo Culturale. Grazie alla disponibilità del parroco, don Vincenzo Sannino, i gruppi parrocchiali sono cresciuti e si sono consolidati. Nel mese di maggio in particolare è stato organizzato uno spettacolo teatrale per raccogliere fondi a sostegno del pellegrinaggio dei giovani della parrocchia. Lo spettacolo, "Napoli in al-legria", era articolato in due momenti: i giovani, infatti, hanno suonato e cantato, guidati dal maestro Gerardo Berlangieri, poi è stata mes-sa in scena la commedia “La miseria di una famiglia”, sog-getto e regia di Antonio De Luca. Nella commedia, che tratta di una famiglia alle pre-se con il disagio economico e sostenuta dalla solidarietà, si è evidenziato un tema attua-lissimo, legato alla povertà, con un messaggio di carità,

di altruismo e di speranza.. In un clima assolutamente fa-miliare la comunità di Agna-no sta crescendo tra le mille difficoltà e nella consapevo-lezza di vivere in un territo-rio disgregato che attraversa una profonda crisi spirituale-culturale-sociale-economica e ambientale. Un cammino tut-to in salita, ma la comunità di

Agnano è sempre spronata da una frase del parroco che dà coraggio: “Andiamo avanti”. La parrocchia oltre ai corsi di teatro per adulti e bambini, ai corsi di musica per ragazzi e bambini, sta continuando a progettare nuove iniziative per promuovere e diffondere il messaggio di carità.

Mariarosaria Schioppo

Agnano, con l’allegria a teatrola parrocchia aiuta le famiglie

Giovani a Cavalleggeri

Giovedì 24 maggio, nella parrocchia Sacri Cuori di Gesù e Maria a Cavalleggeri, guidata dal parroco don Enrico Mon-frecola, i giovani hanno animato un incontro di preghiera dal tema: ”Maria madre della Chiesa”. Questo evento li ha visti per la prima volta esecutori di un momento interamente prepara-to da loro. Supportati dai catechisti, hanno coinvolto l’intera parrocchia a riflettere sulla fede, speranza e carità di Maria, attraverso preghiere, segni e danze. Questa realtà giovanile è nata circa sette anni fa, grazie anche al supporto dato da giovani seminaristi gesuiti che allora prestavano servizio nella parrocchia. Negli anni sono diventati parte integrante della comunità parrocchiale sostenendo le iniziative della Caritas, la liturgia come cantori, lettori e ministranti, prodigandosi in attività di animazione e svago per i più giovani e supportando il neonato oratorio “ don Giustino”.

Paola Tuccillo

A Nisida si fa festa

Domenica 22 aprile è stato un giorno speciale per la comunità dei giovani ospiti di Nisida: venti emozionantissimi ragazzi hanno ricevuto, mediante l'unzione del crisma sulla fronte, il sacramento della Confermazione. Durante l’omelia monsignor Gennaro Pascarella, facendo riferimento al sigillo dello Spirito Santo che i cresimandi stavano per ricevere in dono, ha esorta-to a non dimenticare mai, anche nei momenti più tristi, che si appartiene a Cristo. Facendo riferimento alla liturgia della Paro-la ha invitato ad accogliere il dono della pace, superando ogni sconvolgimento e paura personale. I giovani si sono preparati a questo momento sotto la guida di don Fabio De Luca, del seminarista Emanuele e sono stati accompagnati, da dicembre 2011, da diversi ragazzi e ragazze del Cammino neocatecu-menale. Ogni sabato, divisi in due gruppi, uno per le ragazze e uno per i ragazzi, affiancati da due coppie, hanno incontrato gli ospiti di Nisida, riflettendo con loro sul messaggio cristiano.

I giovani neocatecumenali

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Page 7: Luglio-Agosto

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SPORT

luglio/agosto 2012

Il messaggio è stato diffuso sul web: “L'asfalto batte sul

cemento del campetto... Gli spalti custodiscono quest'are-na... Alzando gli occhi al cielo, vedi una nuvola a forma di finestra che passeggia nell' az-zurro, da quella nuvola sono pronti ad affacciarsi i nostri amici. Il Trofeo Loris e Danie-le sta per iniziare.... Ed ecco lo slogan pubblicato sulla pagina di facebook “Trofeo Loris e Daniele”: Mai per glo-ria solo in memoria. E’ stato così annunciato, agli ami-ci di sempre, l’inizio della quinta edizione del torneo in memoria dei due giovani amici, brutalmente uccisi da un coetaneo, il primo per motivi di gelosia e il secon-do per aver difeso l’amico in difficoltà. In autunno ricorrerà il sesto anniversario dalla scomparsa del piccolo Daniele Del Core e del suo amico Loris Di Ro-berto; chi è stato loro vicino non dimentica e gli amici vogliono impegnarsi affinché anche i più giovani sappiano e ricordino.Il torneo, organizzato sul campetto del Parco Bognar a Pozzuoli, è cominciato il 18 giugno, appuntamen-to per la finale il 15 luglio: un torneo inusuale, carico di emozioni. Al momento della presentazione del tor-neo i promotori dell’evento si sono stretti in un grande abbraccio, sottolineando che la legalità si costruisce con

la conoscenza delle regole, il rispetto dell'altro e dei beni comuni. E nel rispetto del-la legalità perché lo sport si fonda guarda caso su regole

accettate da tutti. Attraverso lo sport, inteso come attività di gruppo, si sviluppa un dia-logo alla pari, reso tale dai va-lori dell’amicizia, della lealtà,

dell’impegno, dell’aspirazio-ne a migliorarsi. Attraverso il gioco si trasmette il messag-gio che lo sport contribuisce ad educare alla legalità. Basta

vedere il funzionamento del-la macchina organizzativa. Sono i ragazzi, infatti, a ge-stire la piccola struttura nei pressi della stazione della metropolitana; si autotassa-no, puliscono, recintano e preparano il campetto per il grande momento. Da sei anni, ormai, i riflettori sul quel campo si riaccendono solo in occasione del torneo; durante tutto il mese in cui si svolgono le partite la zona ritorna a vivere, il cuore del parco batte di nuovo, e tutto solo per ricordare due angeli, volati via troppo presto.Il calendario è semplice: si svolgono partite di calcio un-der e over 18, nonché partite di basket, vengono chiama-ti arbitri professionisti per controllare la regolarità delle partite, viene montata una consolle sugli spalti per ani-mare le tifoserie. E tantissimi ragazzi fanno il tifo per Da-niele e Loris.La finale è molto sentita, la coppa è ambita, perché quel trofeo è ricco di simbologia: il valore dell'amicizia, il sacrifi-cio di Daniele, la stupidità di certa gioventù. Insomma, un mix di ricordi, lacrime e vo-glia di vivere, mentre il tor-neo cresce anno dopo anno, un momento di incontro per centinaia di ragazzi puteolani che alla fine dell’evento già sono pronti ad organizzare il nuovo appuntamento. Per non dimenticare…

Carmen Del Core

Pozzuoli. Al Parco Bognar trofeo di calcetto per ricordare Loris e Daniele, i due ragazzi uccisi da un coetaneo sei anni fa

Quando l’amicizia scende in campoIl passaparola sulla rete per far conoscere un torneo inconsueto, nato per battere la violenza

SEGNI DEI TEMPI

(segue dalla prima pagina)

Il club fu affidato dalla Procura a un ammini-stratore giudiziario, l’avvocato Luca Catalano. Un anno di gestione e poi la cessione ufficiale, formalizzata a fine giugno con la dirigenza affi-data a Cuomo, che avrà potere monocratico di firma e rappresentanza. C’è chi ha ribattezzato il nuovo club «Quarto Antiracket Football Club», a testimonianza di un sentire comune del cam-biamento. La nuova compagine calcistica si batte per lo scudetto della legalità, come spiega Luigi Cuomo, referente di Sos Impresa e membro della Fondazione antiusura Paulus fondata dal vescovo

di Pozzuoli Gennaro Pascarella: «Restituiamo la squadra di calcio a tutti quei cittadini onesti e a quegli imprenditori sani che da anni si battono contro la camorra. Si volta pagina, rafforzando quel percorso di liberazione delle coscienze dal giogo criminale già avviato con lo sportello anti-racket inaugurato a fine maggio da don Vittorio Zeccone nella parrocchia di Santa Maria. La Pro-cura ha dato l’ok a questo nuovo corso, al quale speriamo di avvicinare centinaia di altri impren-ditori onesti per una cordata di legalità e traspa-renza». Da un punto di vista sportivo, il Quarto, retrocesso quest’anno in Promozione dopo lo spareggio salvez-

za perso contro il Volla, riparte da zero. E tra i primi impegni simbolici ci sarà un’amichevole con la na-zionale dei magistrati insieme a una rappresentativa delle forze dell’ordine. Oltre al gemellaggio con il Napoli di De Laurentiis. Intanto, al nuovo corso plaude anche il sindaco. «E’ una svolta importan-tissima perché riconsegneremo il calcio e lo sport alla città, con la speranza che i cittadini possano appassionarsi nuovamente alla squadra – dichiara Massimo Giarrusso – Sono doppiamente soddisfat-to perché lo stadio è intitolato alla memoria di mio padre che, durante il suo mandato, fece tanto per lo sviluppo dello sport locale nei primi anni Ottanta».

Nello Mazzone

Nasce il Quarto Antiracket Football Club

Page 8: Luglio-Agosto

8luglio/agosto 2012

Bacoli ha ospitato il primo “Torch Relay”, staf-fetta commemorativa del passaggio della fiacco-

la olimpica in occasione delle Olimpiadi di Roma 1960. L’iniziativa non competitiva, ma con finalità specifiche, ossia promozionare lo spirito olimpico tra i giovani in un anno tra l’altro olimpico con lo svolgimento dei Giochi dei Cinque Cerchi a Londra ha coinvolto numerosi studenti delle scuole flegree tra cui il Comprensivo Gramsci, il Pareto, il Pita-gora ed il Virgilio che parallelamente all’iniziativa sportiva hanno partecipato anche al concorso arti-stico-letterario denominato ‘La Bandiera Olimpica’, indetto per sensibilizzare ed indirizzare nei giovani lo spirito olimpico. La staffetta si è sviluppata su un percorso di dieci chilometri divisa in varie tappe con i ragazzi che hanno coperto il tracciato dal punto di ritrovo in piazza Alcide De Gasperi a Baia toccando poi i principali punti della città di Bacoli tra cui il viale Olimpico a Cappella ed il centro storico, per ritrovarsi di nuovo a Baia. Successo ha riscosso anche il concorso artistico-let-terario con i numerosi lavori esaminati dalla com-missione che ha premiato in campo artistico Alessia Schiano Moriello ed in campo letterario Francesca Iasevoli entrambe del comprensivo Gramsci. La pre-miazione è stata effettuata dai figli di Aldo Romeo, il tedoforo che nel 1960, portò per le strade di Bacoli la fiaccola olimpica diretta a Roma. La famiglia Ro-meo ha consentito che i giovani tedofori potessero compiere il percorso con la stessa fiaccola utilizzata dal padre per la XVII Olimpiade ed hanno offerto i premi messi in palio per il concorso. La manifestazio-

ne, nata da un’idea di Eliana Esposito, è stata curata per l’aspetto organizzativo dal Csi di Pozzuoli con il supporto dei volontari dell’associazione “Un’ala di riserva” d’intesa con l’assessorato all’istruzione del comune di Bacoli che ha offerto il patrocinio morale e l’apporto della polizia municipale.

Giuseppe Moio

A Bacoli “Bandiera Olimpica” per festeggiare i GiochiStaffetta e cultura con i ragazzi delle scuole flegree

SPORTSEGNI DEI TEMPI

I concorsi del Memorial OlimpicoQueste le classifiche relativamente ai primi tre posti del concorso artistico e letterario:Concorso artistico “Memorial Olimpico”:1) Alessia Schiano Moriello – 1° A I.C.S. Gramsci2) Alberto Scotto di Carlo – 2° B I.C.S. Gramsci3) Filomena Scotto di Perta – 1° A I.C.S. Gramsci

Concorso letterario “Memorial Olimpico”1) Francesca Iasevoli - 1° B I.C.S. Gramsci2) Claudio Romano - 4° B L.S. Pitagora3) Giovanni Di Bonito - 4° B L.S. Pitagora

Torneo Città di Monte di Procida

La sinergia tra il Centro Sportivo Italiano – Centro Zona di Pozzuoli e la famiglia Marasco ha permesso di riproporre il “Memorial Tommaso Marasco” e di disputarne la quinta edizione riservata alla categoria “Al-lievi”. Sul campo comunale di Monte di Procida cinque squadre si sono date battaglia per la conquista del trofeo messo in palio dai familiari di Tommaso per ricordare il congiunto che negli anni passati ha tanto dato come atleta e soprattutto come dirigente alla crescita dell’entità sportiva nel comune flegreo. La vittoria è andata alla Juve Domizia che in finale ha battuto lo Sporting Bagnoli Soccer per 2-1. Bene anche le perfoman-ces del Monte di Procida a cui è andata la Coppa Fair Play e del Golden Calcio. La manifestazione ripresa dopo qualche anno di pausa è stata ben apprezzata dagli sportivi locali che numerosi si sono assiepati sulle scalee del civettuolo impianto montese. Le buone intese tra Csi, che ha curato la direzione tecnica, e società sportiva locale per il futuro promet-tono di rilanciare la manifestazione in grande stile, ampliandola anche a scuole calcistiche extraterritoriali.

Torneo Città di Pozzuoli

La terza edizione del “Città di Pozzuoli” terzo millennio riservato alla categoria Giovanissimi è stata vinta dalla “Juve Domizia”. La squadra che ha lanciato nella massima serie Gennaro Sardo, ex difensore esterno del Chievo in procinto di accasarsi all’Atalanta, ha battuto in finale l’undi-ci della “Enzo Zazzaro” per 4-1. E’ il terzo successo di fila della squadra domiziana autentica fucina di talenti. La coppa disciplina è stata appan-naggio dell’”Agostino Gamba”, sfortunata protagonista della manifesta-zione ed uscita in semifinale dopo un autentica battaglia agonistica con la “Enzo Zazzaro”. Miglior cannoniere del torneo: Gennaro Romano della “Juve Domizia”, già brillante protagonista nella passata edizione. La ma-nifestazione organizzata dal Csi Pozzuoli con il supporto della società “A. Gamba”, che ha ospitato nella propria struttura di Monterusciello tutte le gare, ha visto ai nastri di partenza sei squadre suddivise in due gironi, tutte seguite da un cospicuo gruppo di appassionati. La direzione tecni-ca del torneo è stata degli arbitri del Csi coordinati da Fortunato Grippa, Raffaele Di Fraia e Girolamo Catalano.