l'Industria Meccanica n. 682, novembre-dicembre 2012

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682 novembre dicembre 2012 682 novembre-dicembre 2012 Fondata nel 1919 Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Stati Generali Anticontraffazione, lotta al “furto dell’idea” Assemblea Generale Ordinaria dei Soci ANIMA Milano, 9 ottobre 2012 “ANIMA per l’Italia”, il manifesto per la meccanica made in Italy Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia

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Pubblicazione bimestrale tecnico-economica per gli atti dell'ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine

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Stati GeneraliAnticontraffazione, lotta al “furto dell’idea”

Assemblea GeneraleOrdinaria dei Soci ANIMA

Milano, 9 ottobre 2012

“ANIMA per l’Italia”, il manifesto per la meccanica made in Italy

Pubbl icazione mensi le tecnico economica per g l i a t t i del l ’ANIMA

NUOVE TABELLEListino prezzi materiali di interesse della meccanicavaria

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Il primo dovere dell’uomo è essere se stesso. (Enrico Ibsen 1828 - 1906)

SOMMARIOSOMMARIO

ANIMA/UcifPassione, innovazione, al servizio del futuro 28Marcello Zinno

ANIMA/AssofoodtecImaforni, 50 anni di successi 36A cura di Maria Grazia Persico,Assofoodtec

Bere un caffè con più sicurezza

APPROFONDIMENTI TECNICI 39a cura dell’Area Tecnica ANIMA

MERCATO 44• Nuova sede italiana per Victor

Technologies 25• Valvole e attuatori Belimo

per la produzione di vini• Caprari pronta per il futuro• I primi 15 anni di Wärtsilä in Italia• Enolgas Bonomi, un percorso

per l’utilizzo razionale dell’energia

FIERE CORSI e CONVEGNI ,INTERNAZIONALIZZAZIONE 47• Programma fieristico di ANIMA e

delle Associazioni Federate – Anno 2012 - Traccia 1° semestreanno 2013

• Expo Milano 2015, la Germaniaformalizza la presenza

• Made Expo chiude con ottimirisultati

• MCE – Mostra ConvegnoExpocomfort 2014

NEWS 50

RECENSIONI 55

DONNE E UOMINI AL TIMONE 6Sistema Confindustria e altre organizzazioni

ECONOMIAIl furto dell’ingegno 7Carlo Fumagalli

ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIADEI SOCI ANIMA 2012 10Relazione del Presidente di ANIMA,Sandro Bonomi Intervento di Giorgio Squinzi,Presidente Confindustria

“Mech in Italy la sfida tecnologicaitaliana. Il benchmarking che fa beneal Paese”Interventi dei relatori

ANIMA/UccCaldareria, metodi alternativi di progettazione 26Arianna Veroni

ANIMA/Aisem 24FEM Congress, in Italia dopo più di 10 anniA cura di Andrea Pasquini e Herge Spelta

ANIMA“Necessario evitare la fuga della professionalità italiana verso l’estero” 29Intervista a Pellizzer, Presidente Ucc

Fare squadra in difesa del made in ItalyIntervista a Andrea Barazzoni,Presidente Fiac

ANIMA/UcomesaTutela e identificazione del marchiodi fabbrica di gru e macchine da cantiere 31

ANIMA/ItalcogenRecupero termico motoredell’innovazione 32A cura di Mauro Ferrarini e Alessandro Fontana

Pubblicazione mensile tecnico-economicaper gli atti di ANIMA

Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73

Direttore responsabileGiuseppe Bonacina - [email protected]

Direttore editorialeAlessandro Durante - [email protected]

Comitato EditorialeMichele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante,

Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi,Emanuela Tosto

Comitato Tecnico-ScientificoPierangelo Andreini, Antonio Calabrese,

Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti,Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis,

Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva,Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

Direzione e RedazioneANIMA Federazione delle Associazioni

Nazionali dell’Industria MeccanicaVaria ed Affine

Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545

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In redazioneCinzia Alchieri - [email protected]

Carlo Fumagalli - [email protected]

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e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata

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viene pubblicato rimane degli autori stessi.

ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAROC N. 4397

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio)ultimo aggiornamento n. 665 – 1° Quindicina di ottobre 2012ultimo aggiornamento n. 666 – 1° Quindicina di novembre 2012

INSERTI ECONOMICIa cura dell’Area Comunicazione,Marketing e Ufficio Studi

Novembre/Dicembre 2012 - n. 682Novembre/Dicembre 2012 - n. 682

L’INDUSTRIA MECCANICAL’INDUSTRIA MECCANICA

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ANTONINO RAPISARDI È MARKETING E BUSINESS DEVELOPMENTMANAGER DI MWHMWH - società multinazionale di ingegneria e consulenza nell’ambito di energia, acqua e infra-strutture - annuncia la nomina di Antonino Rapisardi a Marketing e Business Development Mana-ger di MWH.Rapisardi avrà l’incarico di gestire le attività commerciali di MWH IN Italia e nei principali merca-ti sud-europei. Nel suo nuovo ruolo Antonino Rapisardi riporta direttamente a Stefano Susani, Ope-ration Director di MWH in Sud Europa.Precedentemente alla nuova nomina, è stato Project Director MWH per la progettazione esecutiva

di numerosi e importanti interventi realizzati per conto di Clienti Multinazionali.

CONFINDUSTRIA ANIE: GIOVANNI MAFFEIS ALLA PRESIDENZA CSILe aziende dell’Associazione CSI - Componenti e Sistemi per Impianti - aderente a ConfindustriaANIE hanno designato quale loro nuovo Presidente Giovanni Maffeis. Giovanni Maffeis è in Vimar Spa sin dal 2006 e ricopre il ruolo di Direttore Commerciale Italia. Inquesti anni ha gestito con successo il passaggio dell’azienda da un’organizzazione di tipo com-merciale, a una di vendita diretta presente sul territorio in modo capillare. Dal 2012, a seguito del-l’acquisizione delle quote di maggioranza della Elvox Spa, società operante nella produzione dimateriale elettronico, da parte di Vimar Spa, Maffeis è delegato a coordinare per conto del Grup-po Vimar anche le attività della Direzione Commerciale Italia della Elvox.

Uno dei compiti più importanti che il Presidente Maffeis intende proseguire sarà quello di favorire la cooperazione fra idiversi segmenti rappresentati all’interno dell’Associazione, che nel passato risultavano ben distinti tra loro mentre oggisono sempre più integrati.

ASSOELETTRICA RINNOVA L’ESECUTIVO, ENTRA PIPPO RANCILa Giunta di Assoelettrica ha proceduto all’integrazione dei suoi componenti e all’elezione del nuo-vo Comitato Esecutivo, del quale è stato chiamato a far parte anche Pippo Ranci Ortigosa, attualepresidente del Comitato di Sorveglianza di A2a, già presidente dell’Autorità per l’energia.Gli altri membri del nuovo Comitato Esecutivo, oltre al presidente di Assoelettrica, Chicco Testa,sono: Miguel Antonanzas (Eon); Lucia Bormida (Erg); Raffaele Chiulli (Fusine Energia); Carlo Di Pri-mio (International Power); Paolo Gallo (Acea); Giovanni Milani (Enipower); Simone Mori (Enel); Ro-berto Potì (Edison) e Valentino Vascellari (Sicet).

PAOLO MASETTI AL VERTICE DEL GRUPPO ZEHNDERPaolo Masetti è il nuovo responsabile delle attività in Italia di Zehnder Group, multinazionale sviz-zera con ottant'anni di storia nel settore del riscaldamento.Bolognese, 51 anni, dal 2003 responsabile della divisione Zehnder Tecnosystems, Masetti assumela guida di tutte le attività del gruppo in Italia con i marchi Zehnder, Nest, Zehnder Tecnosystems eil marchio design Runtal.Ad affiancare Paolo Masetti un team composto da: Rossella Bonfanti, Sales Manager Radiatori Run-tal e Zehnder e Odoacre Oriani, Sales Manager Prodotti Zehnder Tecnosystems e Nest.La nomina completa la strategia di razionalizzazione delle attività Zehnder Group in Italia. Oggi il

Gruppo Zehnder è presente in tutto il mondo ed è leader nella produzione di radiatori, scalda-salviette, pannelli radiantie sistemi per la ventilazione meccanica controllata.

FEDERICO BENEVOLO UN NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE GEFRANFederico Benevolo è stato nominato Direttore Commerciale del Gruppo Gefran. Il gruppo Gefrancon l’ingresso di Federico Benevolo, intende consolidare la propria presenza sui mercati interna-zionali dell’automazione, attraverso una forza vendita solida, coordinata e in grado di cogliere ef-ficacemente e tempestivamente le migliori opportunità presenti sul mercato. Laureato in Ingegne-ria gestionale, Benevolo ha maturato in precedenza importanti esperienze manageriali in aziendemultinazionali quali Targetti Sankey, Gewiss, Schiedel, American Standard, Robert Bosch Automo-tive e Fiat Automobili.

DONNE E UOMINI AL TIMONE

6 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

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ECONOMIA

Grande attenzione alla comunicazione, in-dividuata fra gli snodi fondamentali per da-re il via a un approccio che vuole raggiun-gere – attraverso un messaggio unitario eforte – un cambiamento culturale. Addirit-tura «il punto primario» per Corrado Pas-sera, che nel suo intervento individua nel-la «formazione di cittadini e imprese il pas-saggio per generare una “sanzione socia-le”, analoga a quanto il Governo sta fa-cendo in tema di evasione fiscale». Ad af-fiancare poi l’auspicabile cambiamentoculturale viene individuata, nelle linee gui-da stilate dal Cnac, il rafforzamento delpresidio territoriale, che implica il lavoroda parte delle forze dell’ordine, delle Ca-mere di Commercio e delle Associazioni

dei consumatori, un’attenzione sempre più sensibile almondo del web, forte veicolo per la compravendita di mer-ci contraffatte, e, conclude Mainini, «semplificazione deibrevetti e incentivi per chi innova, per evitare il persisteredel furto dell’italianità». Molti i settori colpiti dal business della contraffazione, al-cuni più vicini alla conoscenza comune: giocattoli, moda,alimentari. «Il “parmigiano” più esportato in Australia è diorigine cinese» si è detto durante il convegno, o ancora,parlando di health care: «Esiste un falso Viagra colorato conil blu delle strisce dei parcheggi». Altri, come il mondo del-la meccanica, su cui è necessario promuovere una mag-

C’è chi, agli “Stati Generali” dell’anti-contraffazione, ha citato la «sala

della pallacorda». Nessuna ironia, l’obiet-tivo esplicito di Daniela Mainini, Presi-dente Cnac, è una vera “rivoluzione” cul-turale nella lotta al made in Italy contraf-fatto. Presentato a Milano, il 19 novembrescorso, il Piano nazionale per la lotta allacontraffazione, e consegnato direttamentenelle mani del Ministro Passera dopo lavoridurati più di un anno; uno strumento percombattere un «virus» che sottrae al Paesel’1% del Pil nazionale per un giro d’affaridi quasi 7 miliardi.«È un’emergenza che compromette la ri-presa stessa di questo paese» spiega il Pre-sidente Mainini, «e che in passato è statavittima di una sottostima: la si è spesso associata unica-mente al lusso, ma è in realtà da considerare un vero e pro-prio furto di tutte le proprietà intellettuali».Il nuovo Piano si presenta ora come una visione sistemicadel fenomeno, frutto di un lavoro rigoroso che ha coinvolto11 Ministeri, Anci, forze produttive, forze dell’ordine, 150Associazioni di categoria, tutti gli attori interessati insomma,ascoltati e coordinati per cambiare lo sguardo sul problema:«La lotta alla contraffazione non si guarda da “destra” e da“sinistra” (non ci sono cioè interessi elettorali in questo la-voro), ma si guarda dall’alto (per averne visione d’insieme)e dal basso (verso il mondo sommerso dell’illegalità)».

La presenza di ANIMA nel Consiglio nazionaleanti contraffazione (Cnac) dimostra il pericolodel prodotto “falso” in un settore di eccellenzacome la meccanica italiana

CARLO FUMAGALLI

Presentato a Milano il 19 novembre scorso il “Piano strategico nazionale” che perla prima volta riunisce tutti gli attori impegnati nella battaglia per la tutela del ma-de in Italy. Un documento frutto di una intensa attività di analisi, condotta da 11Ministeri e 150 Associazioni di categoria che aggruppa le macro-aree di priorità egli indirizzi per orientare l’azione delle amministrazioni e dei policy maker.

Il furto dell’ingegno

Tavola rotonda riservata ai rappresentanti delle Associazioni dicategoria durante gli Stati Generali per la lotta alla contraffazione

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giore sensibilità. Per illustrare la situazione del manifattu-riero italiano, e in rappresentanza delle varie categorie pro-duttive che sui mercati mondiali difendono le eccellenzemade in Italy è intervenuto il Presidente di ANIMA SandroBonomi: «Le forme più dannose di questo fenomeno sonoper noi rappresentate dall’elusione delle norme di confor-mità richieste dalle Direttive Comunitarie di prodotto, lemarcature Ce rilasciate da or-ganismi notificati poco scrupo-losi e quelle fasulle. In questocaso il “falso” coinvolge tutte leproduzioni meccaniche congravi rischi per la sicurezza de-gli operatori e del personalecoinvolto nella produzione».Un altro tipo di contraffazioneriguarda poi i materiali utiliz-zati per il contatto con acquapotabile e alimenti, come val-volame, rubinetteria, macchi-ne per la lavorazione alimenta-re, pentole e utensili da cucina:«La presenza sul mercato co-munitario di molti di questiprodotti a prezzi incredibil-

mente bassi – continua Bonomi – fa nascere il forte sospet-to che la materia prima e i processi usati per la loro co-struzione possano non essere quelli adatti alla salvaguardiadel consumatore e dell’utente finale».Un ulteriore passo è rappresentato dalla volontà di cerca-re, a partire dalle linee tracciate dal nuovo documento, unapossibile regolazione europea. L’enorme distorsione dei

traffici commerciali del merca-to e dei flussi finanziari, infatti,provocata dalla circolazioneintracomunitaria o da paesi ter-zi di merce contraffatta, provo-ca una perdita di entrate tribu-tarie per gli Stati dell’Ue (di cuiil 25% rimarrebbe al Paesemembro), e una concorrenzasleale per le imprese italiane. Aquesto proposito l’intervento diAntonio Tajani, Vice Presidentedella Commissione Europea,che raccomanda e auspica unacollaborazione fra i 27 Statimembri. Successo dunque per il Pianoche rappresenta la conclusione

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ECONOMIA

Associazioni di categoria, fondamentali per comunicarela cultura dell’”anti-contraffatto”

Intervista a Daniela Mainini, Presidente Consiglio Nazionale Anticontraffazione

Obiettivo del Piano Anticontraffazione è formare un atteggiamento. Esiste qualcosa dipiù difficile di un cambiamento culturale?Nulla di più difficile obiettivamente. Anche perché comunicare il divieto (“Non comprarecontraffatto”), è una formulazione molto più difficile da accettare della sua versione po-sitiva (“Fai questo”). Forse la comunicazione più efficace sarebbe la diffusione di imma-gini che colpiscano al cuore il consumatore: bambini costretti negli scantinati, lavoro ne-ro, lavoro minorile. Messaggi che evidenzino il mondo del sommerso e dell’illegalità ge-nerato dalla contraffazione.

Può funzionare per scoraggiare la contraffazione nel campo della moda, ma come comunicare il problema relativoai prodotti della meccanica?È importante il volto associazioni di categoria. Realtà associative dedicate a questo, poggiando sulla sinergia all’inter-no del Consiglio Nazionale, possono risultare fondamentali: possiamo infatti veicolare questo tipo di comunicazioneproprio a partire dai loro contributi. La contraffazione nella meccanica è fra le più pericolose, perché (oltre ai rischilegati alla sicurezza) riguarda brevettazioni per le quali sono stati impiegati anni di studio e investimenti, e in un mi-nuto il contraffattore ruba tutto. È questo passaggio che va combattuto, con forza. Si tratta di una comunicazione cer-tamente tecnica, ma anche in questo campo, se fatta – per esempio – con immagini di parti meccaniche prodotte inscantinati indecenti, con la sistematica violazione dei diritti del lavoro, sarebbe forse più efficace di molte parole.

Si è parlato anche di semplificazione, un tema di questi tempi caro a Confindustria.Un concetto fondamentale. Oggi in Italia sono stati fatti passi da gigante in materia di semplificazione nella brevetta-zione. Ancora però dobbiamo farne nella conoscenza dei mezzi di protezione che ci sono anche nelle aziende. È ilmomento oggi della consapevolezza da parte delle aziende. Significa accompagnare le aziende nella conoscenza ditutti i mezzi di protezione del cuore della loro impresa: spesso, infatti, c’è una delocalizzazione di know how senzaun’adeguata copertura. Questo è il cancro e il virus che si insinua nell’immediato. È necessario combattere insiemealle aziende questa campagna di legalità ad armi pari con i concorrenti.

Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo economico, agli StatiGenerali per la lotta alla contraffazione

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 9

di un lungo lavoro e una lunga sfida di sintesi e coordina-mento, e l’inizio di un nuovo modo per affrontare la con-traffazione nel suo insieme, non a caso presentato a Mila-no, che in vista di Expo 2015 mira a rendersi protagonistacome città-modello di questa battaglia. «Se si colpisce laqualità dei prodotti made in Italy, e non soltanto la quan-tità, si colpisce al cuore il sistema economico non solo na-

zionale ma europeo – conclude Tajani – «la lotta alla con-traffazione è uno strumento indispensabile anche per il pro-getto di reindustrializzazione del paese».

Su www.industriameccanica.it l’intervento integrale delPresidente Bonomi agli Stati Generali

Meccanica contraffatta, come evitare i rischiIntervista a Roberto Gherardi, Responsabile Ufficio intelligence - Area antifrode, Agenziadelle Dogane -Direzione Regionale per la Lombardiae

Contraffazione on line, quanto è alto il rischio per i prodotti della meccanica? Personalmente trovo impreciso parlare di “contraffazione on line”. È un concetto riferi-bile più propriamente alla contraffazione di interi siti internet oppure a fenomeni di traf-fic diversion dovuti all’inserimento di parole chiave all’interno della pagina Html che ri-chiamano brands famosi in ogni settore merceologico e portano a consultare siti non uf-ficiali, siti che offrono spessissimo prodotti contraffatti. Internet è pertanto soltanto il mez-zo per far incontrare la domanda e l’offerta ma poi il bene deve essere prodotto e tra-sportato ed è in questa fase che più efficacemente interviene l’Autorità Doganale. Primasi usavano altri media, il fax per esempio, ma ciò che conta, per le azioni di deterrenza

e contrasto sui prodotti, è la movimentazione della merce. Comunque internet ha sicuramente contribuito in manieraimportante ad aumentare la successiva circolazione di beni contraffatti.

Ma visto che si tratta di un mezzo in aumento, come riconoscere un falso?La difficoltà sta nel fatto che spesso le fotografie dei prodotti contraffatti reperibili on line raffigurano in realtà a un pro-dotto originale, immagine che, naturalmente, non corrisponde al prodotto messo in vendita. Il modo migliore, e piùsemplice, per andare sul sicuro è rivolgersi al sito ufficiale del produttore il quale normalmente veicola ogni informa-zione utile relativa alla filiera distributiva “sana”.

E se anche il sito web è, per così dire, contraffatto?Anche in questo caso si può ricorrere a mezzi molto semplici. Un buon metodo di valutazione può essere andare acontrollare chi ha registrato il sito, cosa che si può rapidamente scoprire inserendo l’indirizzo del sito web che vo-gliamo verificare in appositi portali on line, ad esempio nic.it, register.it o whois.net, portali che rivelano informazio-ni utili come, appunto, il nome del titolare del sito e dove, per i più esperti, si trova il server. Se il sito di un’aziendafamiliare risulta registrata da una persona che, osservando ad esempio il cognome, corrisponde al titolare dell’impre-sa, avremo un buon grado di certezza dell’originalità del sito. Oppure la posizione del server, nulla vieta che possa es-sere all’estero, ma se corrisponde alla zona geografica dell’azienda avremo un’ulteriore conferma positiva. Non è unmetodo, diciamo, scientifico, ma fornisce numerosi elementi che possono contribuire a destare l’attenzione.

Come possibile migliorare la comunicazione nel settore meccanico?Fondamentale il ruolo delle associazioni di categoria, che possono veicolare informazioni sconosciute a gran parte de-gli imprenditori, ad esempio la possibilità di presentare istanza di tutela dei propri diritti di proprietà intellettuale sia-no essi marchi, brevetti o modelli presso l’Ufficio Centrale Antifrode dell’Agenzia delle Dogane (www.agenziadoga-ne.gov.it), ottenendo così una tutela in tutti i 27 paesi dell’Unione a mente del Reg. CE 1383/2003; si può fare ancheon line iscrivendosi previamente al servizio telematico doganale, e inoltre è gratuita. La gestione attraverso il serviziotelematico doganale permette la modifica in autonomia delle informazioni qualificanti per la tutela del proprio dirit-to. È sicuramente consigliabile a chi ha investito, e molto, in termini di ricerca e sviluppo per non vedersi usurpare unaquota dei propri possibili utili per mancate vendite. L’Autorità Doganale, attraverso i propri funzionari infatti, provve-de in caso di constatazione dell’illecito per contraffazione o usurpazione, al sequestro della merce, accertata comecontraffatta, presentata in dogana.

Un accenno alle manifestazioni fieristiche: quali passi si devono compiere per ottenere il sequestro dei prodotti con-traffatti?Bisogna sempre tenere presente che un bene, quando è in una fiera, normalmente è stato precedentemente importa-to. Si può procedere tramite inibitoria civile (in tal caso se ne occupa l’azienda), oppure orientando l’azione penal-mente, rivolgendosi all’organo competente ad agire sul territorio una volta che la merce è stata immessa in libera pra-tica (normalmente la Guardia di finanza) il quale, accertata la contraffazione, provvede al sequestro della merce espo-sta. Questo accade spesso anche quando la merce entra sul territorio italiano da altre aree comunitarie per le quali,sin dal 1993, non c’è più il controllo doganale. Elemento fondamentale, in tutti i casi, è la presenza di un perito de-legato dall’azienda che possa individuare la merce come contraffatta.

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ANIMA per l’Italia, il manifesto a sostegno delle imprese

Relazione del Presidente di ANIMA, Sandro Bonomi

Le nostre aziende, media-mente, tengono solo grazie

alle esportazioni. L’Italia dellavoro, degli investimenti, deiconsumi è ancora ferma. Peraiutare il Paese a ripartire ri-tengo sia necessario mettere incampo la volontà, la forza e ladeterminazione di ognuno dinoi, cittadini, imprese, partisociali, enti e Istituzioni. Il percorso per uscire dalla crisipassa necessariamente attraver-so le eccellenze italiane. E la manifattura meccanica è una diqueste eccellenze, da cui il nostro Paese può e deve partire.

Per crescere in modo concre-to, stabile e duraturo occorreinoltre attivare maggiori siner-gie operative tra Istituzioni,rappresentanze di settore, Entidi normazione e Pubblica Am-ministrazione affinché sianorese più efficienti le strutture ele infrastrutture del “sistemaItalia”. Un esempio? Fare inmodo che qualsiasi adegua-mento alle normative di sicu-rezza previste, per qualunque

tipo di impianto, prodotto o macchinario preveda vincoliminimi di efficienza e innovazione nel momento in cui si

Assemblea Generale Ordinaria dei Soci ANIMAHotel Melià, Milano, 9 ottobre 2012

“Mech in Italy la sfida tecnologica italiana. Il benchmarking che fa bene al Paese” è stato il tema dell’Assem-blea Generale dei Soci ANIMA.La giornata si è articolata in diversi momenti:• Assemblea generale privata• Assemblea generale pubblica• Consegna ai soci degli attestati di Benemerenza e Premio• Workshop tematici

10 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

ASSEMBLEA ANIMA

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 11

renda necessario cambiare omodificare le tecnologie pre-se in esame. Per creare occupazione, lamanifattura ha bisogno di per-sonale specializzato, difficileda reperire e prezioso da te-nere. Occorre costruire un le-game funzionale e virtuoso tramondo dell’istruzione e indu-stria.Abbiamo la responsabilitàmorale di consegnare ai nostrifigli un mondo vivibile, alme-no quanto lo abbiamo ricevu-to dai nostri padri e madri. Icontributi che possiamo dareper favorire lo sviluppo e lacrescita del Paese sono trattidall’esperienza quotidiana edalle richieste del mercatoglobale in cui operiamo.Per quanto riguarda efficienzaenergetica e sviluppo delle rinnovabili termiche occorre ba-sare lo sviluppo di una politica industriale nazionale. Dadecenni, numerose eccellenze industriali che producononel nostro paese esportano le tecnologie più efficienti ver-so i mercati più virtuosi dal punto di vista ambientale, men-tre in Italia i nostri prodotti perdono quote di mercato neiconfronti di tecnologie obsolete, che aumentano i livelli diCO2 anziché contenerli e che presentano costi di manu-tenzione molto alti lungo l’intero ciclo di vita del prodotto.Mancano i decreti attuativi sulle rinnovabili termiche e l’ef-ficienza energetica, così come sul Conto Energia termico,che dovevano essere emanati a luglio 2011. Le detrazionidel 55% sono state prorogate solo fino a giugno 2013, po-ca cosa rispetto al supporto di medio-lungo termine neces-sario per poter avviare investimenti negli stabilimenti ita-liani. Serve una politica industriale a tutela e promozionedella filiera del made in Italy, anche in Italia. Potremmo be-neficiare tutti di un punto d’incontro stabile tra main con-tractor e filiera italiana di settore. Oltre il 57% delle vendi-te di meccanica varia proviene dall’export. Occorre forni-re un supporto all’internazionalizzazione delle impresedella meccanica, sia riuscendo a fare sistema con l’interafiliera anziché presentarsi come singoli fornitori di prodot-ti, sia ottenendo, dal punto di vista fiscale, un alleggeri-mento delle imposizioni per le produzioni all’estero legateal cosiddetto local content, procedura ormai standard perl’acquisizione di commesse all’estero.È necessario partire dalle eccellenze per trainare l’intera fi-liera. Si potrebbe abbassare il carico fiscale delle impresepremiando le imprese eccellenti e solo quelle. Premiandochi crea valore sul territorio nazionale a partire dal mante-nimento e dalla creazione di occupazione. Ad esempio, leaziende che negli ultimi tre anni non hanno licenziato po-trebbero ottenere uno sgravio dell’1% sull’imponibile com-plessivo; quelle che hanno assunto under 25 e over 45 inpercentuale pari almeno al 3% del personale complessivo,

possano aver diritto a unosgravio dell’1% sull’imponi-bile complessivo; se soddi-sfatti i punti precedenti, leaziende abbiano un ulteriore0,5% di detrazione.Far ripartire il mercato inter-no, vero tallone d’Achille del-le nostre imprese, l’introdu-zione di vincoli minimi di ef-ficienza, risparmio energeticoe utilizzo di energie rinnova-bili in caso di sostituzione emanutenzione degli impiantio del loro adeguamento a nor-mative generali sulla sicurez-za, come nel caso delle nor-me Uni, può rappresentare unulteriore elemento di sviluppodella domanda di tecnologiein cui siamo leader. Procede-re a un rinnovo tecnologico,in questo senso, consente

maggior efficienza, minori costi per le aziende e minoresposizione complessiva della nazione verso i fornitoriesteri di energia. Sempre sul fronte del mercato interno sa-rebbe auspicabile dare vita a formule finanziarie innovati-ve per sostenere l’impatto dell’applicazione della Direttivasui pagamenti a 30 giorni, che sarà applicata a partire dal1° gennaio 2013. Per esempio, forme di Buyer’s Credit per assicurare conti-nuità di azione alla filiera materie prime-produttore-clien-te in modo da evitare “blocchi” nei primi mesi di applica-zione del nuovo regime di pagamenti. Il rischio è, infatti,che una parte della filiera si trovi a dover anticipare la li-quidità necessaria per l’intera filiera, con i rischi conse-guenti che possiamo tutti ben immaginare.È necessaria l’eliminazione della burocrazia in eccesso e ladiminuzione degli enti e soggetti coinvolti nelle infrastrut-ture legate ad acqua, gas, energia, così come è fondamen-tale l’applicazione della legge sugli appalti contro la logi-ca del massimo ribasso, perché questa va a scapito di sicu-rezza, efficienza e costi se calcolati lungo l’intero ciclo divita del prodotto.E infine, problema fondamentale, il costo dell’energia a li-velli europei. Il maggior onere rappresenta un gap che civede partire sempre e comunque svantaggiati nei confron-ti dei nostri competitor. Senza intervenire pesantemente sull’attuale impianto nor-mativo, potrebbero essere operate alcune deroghe che po-trebbero generare un impatto positivo su più fronti, molti-plicando gli effetti positivi su diversi comparti. Ad esempiopotrebbero essere ipotizzate tariffe ad hoc per alcune tec-nologie estremamente competitive in modo da favorirnel’adozione in Italia, come nel caso delle pompe di calore.In generale, in ogni caso, potrebbe essere applicata una ta-riffazione diversificata per fasce di utilizzo, comparti e ter-ritori, dedicata alle aziende dedite alla trasformazione deiprodotti.

Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, con Giorgio Squinzi,Presidente di Confindustria

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ASSEMBLEA ANIMA

«Mai smettere di pedalare»

Sintesi dell’intervento di Giorgio Squinzi, Presidente Confindustria

Mi sono chiesto, visitando inquesto periodo gran parte

dell’Italia, quale futuro possa avereun Paese se non è capace di valo-rizzare le proprie eccellenze. Que-sto vale per quasi tutti i settori, masoprattutto per la meccanica che,rappresentando una parte fonda-mentale del made in Italy, esercitaun ruolo fondamentale nel riuscirea contenere il deficit della bilanciacommerciale del nostro Paese, an-che in un momento come questo: sempre più complicatoa livello europeo così come nell’area asiatica.Secondo l’Organizzazione Mondiale del Commercio, tra imembri del G20 l’Italia è il solo a essersi confermato espor-tatore netto negli scambi di prodotti industriali e manufattinon alimentari. Proprio in questa direzione possiamo confermare che il no-stro Paese è quello che ha saputo registrare la più grossacrescita percentuale del proprio surplus di bilancia, con un+46% nel 2010 davanti alla Cina (cresciuta del 27%), allaCorea del Sud (cresciuta del 20%), alla Germania del(+17%), mentre il Giappone è diminuito del 3%. Da tempo sostengo che è sempre più eclatante (e a voltepotrei definire insopportabile) la distanza che esiste tra ilpaese reale, il paese fatto dalle nostre imprese, e la sua fo-tografia, il racconto, cioè, che di questo paese reale vienepresentato al cittadino medio da parte anche della classepolitica e di coloro che si definiscono tecnici o esperti. In-sopportabile soprattutto se consideriamo che si tratta di pri-mati che siamo stati capaci di raggiungere operando in con-dizioni assolutamente sfavorevoli rispetto ai nostri princi-pali concorrenti. Le ragioni: il costo più elevato dell’energia, la tassazioneche ormai ha superato il livello di guardia, il peso della bu-rocrazia (sapete che io ho messo al centro del mio pro-gramma la semplificazione normativo-burocratica del no-stro paese come la madre di tutte le riforme), la mancanzadi considerazione di supporto praticamente di qualunquetipo per chi fa ricerca e innovazione, le carenze infrastrut-turali.Cosa dobbiamo fare? Io da ciclista sto rispolverando, anchevista la mia vicinanza personale e familiare di azienda alciclismo, uno slogan che mi sembra fotografi abbastanzabene la situazione di quello che si dovrebbe fare; lo sloganche abbiamo rispolverato quest’anno in occasione del 75°anniversario di fondazione del nostro Gruppo recita esat-tamente: “Mai smettere di pedalare”. Dobbiamo continuare con tenacia, con ostinazione sullastrada che abbiamo scelto e sulla quale tutti i giorni ope-

riamo puntando sulle eccellenze esulla capacità di fare innovazione.E questa è una strada che, non so-lo l’Italia, ma anche l’Europa nelsuo complesso, dovrà seguire sedavvero vuole porre le basi per unarinnovata competitività per ritrova-re una crescita.Dobbiamo tutti lavorare affinchésia fatta propria anche dal nostropaese e possa accelerare l’avvio diazioni concrete. Innanzitutto, è ne-

cessaria una minore tassazione, anche selettiva, su impre-se e lavoratori, questo attraverso l’adozione di un credito diimposta su ricerca e innovazione, uno strumento fonda-mentale anche per potenziare gli altri strumenti di finanzaper l’innovazione. Penso al finanziamento agevolato comeai nuovi strumenti di risk sharing facilities che anche su in-put europeo sono stati inseriti nel recente provvedimentodel governo. Ridurre i costi e migliorare la spesa non puònon servire anche a trovare risorse da rendere disponibiliper questi interventi. Ogni volta che parlo con esponenti del governo non man-co di sottolineare questa necessità. Poi dobbiamo rafforza-re sicuramente, anche vista la struttura del nostro sistemamanifatturiero, i cluster e le filiere potenziando in questomodo la capacità di essere competitivi anche a livello in-ternazionale. In questa direzione si è lavorato intensamen-te e dovremo continuare tutti a operare perché solo au-mentando la massa critica e cooperando con il sistema pub-blico di ricerca su progetti concreti potremo riprendere lacrescita. Infine, è necessario potenziare il ruolo della domanda pub-blica in una logica innovativa di commercial e pre com-mercial procurement. Ci sono settori fondamentali per il “si-stema in Italia” che potrebbe in questo modo avere unaspinta verso la crescita e l’innovazione.Al centro di tutto l’impresa manifatturiera. Ormai siamo unpaese che ha il 10,7% di disoccupati, che sale al 12,5% seincludiamo tra i disoccupati anche coloro che hanno ri-nunciato a cercare un lavoro: la crescita nel nostro paese èassolutamente necessaria. Siamo un paese che ha circa il35% di disoccupazione giovanile, quindi con il rischio diperdere per strada una e anche forse più d’una generazio-ne. L’unico modo che abbiamo per ritrovare la crescita è ri-mettere le nostre imprese, il manifatturiero, tutto quello chesono i servizi che aiutano il nostro manifatturiero a esserecompetitivi al centro dell’attenzione. Su questo Confindustria si batte e io, seppure da un setto-re diverso, quello della chimica, ci credo fortemente e nonperderò occasione per sottolineare questo a chi ci governa.

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Tutti i video dell’Assemblea su industriameccanica.it

Hai già visitato industriameccanica.it? Attraverso questo Qr Code si accede alla pagina con tutti ivideo dell’Assemblea.Fra gli intervistati, in esclusiva per L’Industria Meccanica, il Presidente di Confindustria GiorgioSquinzi, oltre a tutti i relatori intervenuti a “Mech in Italy” e ai partner dell’Assemblea GeneraleANIMA.Seguici su Youtube iscrivendoti al canale “industriameccanica”, sarai aggiornato su tutti i nuovi ser-vizi video curati dalla redazione.

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Contraffazione, un problema culturale

Sintesi dell’intervento di Daniela Mainini, Presidente del Consiglio Nazionale Anticontraffazione

Per quanto riguarda il settoredella meccanica si possono tro-

vare molti dati rassicuranti. Vorreipoter dire lo stesso per quanto ri-guarda il mondo della contraffa-zione. Il made in Italy è in assoluto il piùcopiato nel modo. La contraffazio-ne è un virus, che si insinua nel-l’economia assolutamente legale eruba il know how aziendale: èun’industria che non paga le tasse,è un’industria che viola sistematicamente la normativa dellavoro, è un’industria che certamente si collega con le or-ganizzazioni criminali. Ma attenzione: il fenomeno è di na-tura assolutamente culturale.Un problema che è stato sottostimato in quanto il fenome-no della contraffazione è stato relegato solo a esclusivi epochi mondi del lusso. Non è così. La contraffazione ri-guarda tutti i settori produttivi: certamente abbigliamento,arredo, moda sono fondamentali, ma l’Italia non è solo que-sto. L’Italia sono anche i poli tecnologici, i ricambi d’auto,le componenti elettroniche, le macchine, gli utensili.Evidentemente per la falsificazione dei prodotti che non ri-guardano il mondo del lusso, il consumatore è una vittima.È evidente che se il prodotto contraffatto è un prodotto del-la meccanica sarà certamente non sicuro, quindi il proble-ma riguarda anche la sicurezza del consumatore finale. Enon si tratta solo di soggetti, ancorché ve ne siano, all’in-terno e sottoposti negli scantinati con le violazioni del di-ritto del lavoro. Abbiamo anche degli imprenditori veri epropri di e-commerce con dei sistemi perfettamente fun-zionanti, con foto dei prodotti, con cataloghi con un’orga-nizzazione di base. È chiaro che il problema, la sfida futura, si muoverà in in-ternet, dove la violazione dei diritti di proprietà industrialeè una violazione assolutamente sistematica perché il mon-do virtuale, come è noto, non sempre è virtuoso. Lo sanno

bene le realtà che creano un’ideaimprenditoriale. L’idea ha succes-so, si muovono sul mercato congrande fatica e con grande deter-minazione, ma per rubare l’ideaimprenditoriale ci vuole veramen-te pochissimo tempo. Ma è evidente anche che fenome-ni come la globalizzazione, l’inter-nazionalizzazione e la delocaliz-zazione – soprattutto con un siste-ma a volte di brand protection al-

l’interno di piccole realtà aziendali – non sempre è così for-te, perché l’attenzione va posta nel paese di destino. Si pen-si alla tutela della proprietà intellettuale: non è un caso chenasca alla fine dell’Ottocento. Nelle grandi fiere si espo-nevano i beni dei grandi inventori e lì veniva rubata l’idea.Quindi, è nel paese di destino che dobbiamo stare moltoattenti a una tutela fondamentale della proprietà intellet-tuale. I numeri della contraffazione sono impressionanti. Se sipensa che sono 7 miliardi i numeri collegati al giro di affa-ri della contraffazione, se effettivamente questi 7 miliardifossero ricollocati in una economia, in una produzione le-gale, si avrebbe una produzione aggiuntiva di circa 13 mi-liardi di valore e per circa 5,5 miliardi di valore aggiunto.Per cui si determinerebbe un numero di posti di lavoro di110 mila unità che vengono rubati dalla contraffazione.Quindi si potrebbero avere riflessi assolutamente positivisul Pil. Questo dimostra a chiare lettere che si sta parlando di unproblema di concorrenza sleale gravissimo, nei confrontidel quale non dobbiamo assolutamente abbassare la guar-dia. Le iniziative ci sono, c’è anche l’entusiasmo. Il Presi-dente Squinzi ha detto che «non bisogna mai smettere dipedalare». E mi trovo perfettamente d’accordo, ma aggiun-go: non bisogna mai nemmeno abbassare la guardia su chici ruba la bicicletta, o peggio.

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ASSEMBLEA ANIMA

Produzione e distribuzione dell’energia, si punta sull’innovazione tecnologica

Sintesi dell’intervento di Alberto Grossi, Direttore Generale della Direzione Gene-rale Consumatori e Utenti – Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas

Il nostro compito è consentire uno svi-luppo armonico ed efficiente dei mer-

cati dell’energia. Gli interlocutori di que-sto processo, ovvero le imprese che ab-biamo di fronte nella regolazione, sono didue tipi: quelle che operano in monopo-lio (i distributori di energia elettrica e digas, chi fa trasporto gas e trasmissione dienergia elettrica), e le imprese che svol-gono una attività libera, i venditori. Nei confronti degli operatori in monopo-lio l’Autorità ha due leve fondamentali:una leva di tipo tariffario e una leva di ti-po non tariffario. Con la prima si è cerca-to di dare un adeguato riconoscimentoagli investimenti fatti. L’Autorità ritieneche in questo momento di difficoltà dicrescita per il paese sia molto importante favorire la robu-stezza e l’adeguatezza delle infrastrutture nel settore del-l’energia, ovviamente dando priorità a quelli che sono gliinterventi più efficaci e più importanti per il “sistema Pae-se” oltre a favorire l’efficientamento nella gestione dei ser-vizi. Nella bolletta di energia una parte, non preponderan-te ma significativa, è rappresentata dai costi di gestione deiservizi. Su questo l’autorità è intervenuta, in questi anni,chiedendo un efficientamento dei costi di gestione dei ser-vizi a beneficio della bolletta e della qualità dei servizi. Riguardo alla leva non tariffaria: voi sapete l’autorità ha in-trodotto sia per l’energia elettrica che per il gas dei sistemipremianti per il recupero di qualità del servizio. Per l’ener-gia elettrica si è tradotto in un miglioramento del 70% inquesti anni del numero di interruzioni di fornitura, ultima-mente anche un miglioramento sulla frequenza, sul nume-ro delle interruzioni e, in particolare, si è cominciato a la-vorare sulla qualità, quindi sulla tensione elettrica che, peralcune tipologie di produzione manifatturiera, risulta esse-re molto importante. Ciò ha comportato una regolazione degli output di qualitàdel servizio che ha spinto le imprese di distribuzione dienergia elettrica a intervenire con investimenti. Quindi ilrinnovo delle cabine primarie, inserimento di apparec-chiature di telecontrollo volute, di apparecchiature checonsentissero il ripristino in tempi rapidi della fornitura conun effetto benefico sulle imprese che operano e che pro-ducono questi componenti. Sul versante del gas si è fatta un’azione di incentivazionedi miglioramento della qualità del servizio. Un buon esem-pio può essere quello della sostituzione dei tubi obsoleti inghisa con giunti in canapa e piombo, che ha indotto un rin-

novo dell’infrastruttura di distribuzione.L’ultimo comunicato stampa parla appun-to di una riduzione del 12% delle disper-sioni di gas che, oltre a dare linfa alla pro-duzione delle tubazioni e di tutte le ap-parecchiature necessarie alla sostituzionee rimessa in esercizio delle nuove tuba-zioni, ha introdotto un miglior livello di si-curezza per tutti i cittadini. Oltre a questo c’è il grande tema dei mi-suratori teleletti, in cui l’Italia è all’avan-guardia. Ormai possiamo dire completatal’installazione, che ha superato il 95% deipunti di utenza dotati, attrezzati di questimisuratori. Nei prossimi anni la sostitu-zione avverrà anche per il settore del gase questo comporterà indubbiamente un

beneficio perché renderà più efficiente e più moderno il ser-vizio del gas.Il tema dell’efficienza energetica è importantissimo. Suquesto l’Autorità per l’energia ha lavorato insieme agli ope-ratori, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, e ri-teniamo che il risultato sia stato importante: attraverso ilprincipio dell’addizionalità siamo portati a premiare quel-le che erano le tecnologie più efficienti, le tecnologie difrontiera. L’autorità per l’energia non può scegliere le tec-nologie, non deve scegliere le tecnologie, deve favorire l’in-novazione tecnologica. Deve essere esigente negli outputdei servizi a vantaggio di tutti, dall’industria alla famiglia,e in questo modo spingere le imprese e gli operatori a in-novare a trovare le migliori soluzioni. Fra le novità di quest’anno l’estensione all’Autorità dell’e-nergia elettrica e del gas, dei poteri per i servizi idrici. È direcente pubblicazione il Decreto che conferma l’attribu-zione di pieni poteri di regolazione alla nostra Autorità an-che nel settore idrico e in questo l’Autorità opererà comeha già fatto per l’energia, introducendo delle regole che fa-voriscano servizi efficienti, adeguati investimenti, irrobu-stimento delle infrastrutture che, per una serie di motivi, daanni non vedono una adeguata infrastrutturazione e ma-nutenzione. Non ci possiamo più permettere sprechi comequelli che avvengono in acquedotti, dove oltre il 50% del-l’acqua immessa arriva poi al contatore delle famiglie.Quindi su questo occorre intervenire e credo che questocomporterà l’avvio di una nuova stagione di investimentidove non sempre verranno riconosciuti investimenti a pièdi lista ma verranno riconosciuti gli investimenti necessari.Il lavoro da fare è molto, ma questo settore potrà dare unvalido contributo alla ripartenza del Paese.

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Il decreto sviluppo nella panoramica della politica industriale italiana

Sintesi dell’intervento di Andrea Bianchi, Direttore Generale per la Politica Indu-striale e la Competitività – Ministero per lo Sviluppo Economico

Quando parliamo di politica indu-striale dobbiamo immediatamente

sgombrare il campo dai retaggi storici a ri-guardo. In genere parliamo di politica in-dustriale quando ci occupiamo di salva-taggi o di imprese in crisi: un riflesso con-dizionato che sicuramente va evitato. Lapolitica industriale moderna è in linea conle indicazioni che ci vengono anche daidocumenti europei, cioè una politica in-dustriale che ponga il tema dell’innova-zione e della ricerca al centro della pro-pria attenzione. In Italia abbiamo oscillato tra una politicaindustriale degli anni ’70 e fortemente in-vasiva del sistema produttivo attraversoscelte settoriali, interventi che hanno avu-to effetti ed esiti abbastanza disastrosi. Ma anche la politi-ca industriale degli anni ’80 e ’90 quando abbiamo prete-so di essere neutrali rispetto al mercato, probabilmente nonha dato gli esiti sperati. Politiche a pioggia sono state so-stanzialmente disastrose, molto costose per lo Stato e pocoefficienti per le imprese che ne beneficiavano e quindi ab-biamo avuto sicuramente un eccesso di frammentazionedegli strumenti, poca selettività nella capacità di selezioneda parte dell’autorità pubblica nel premiare i migliori, as-senza di un coordinamento tra amministrazioni regionali ecentrali. Ci sono dei casi eclatanti: non c’è ad esempiocoordinamento tra il Ministero dello Sviluppo Economicoe il Ministero della Ricerca per quanto riguarda gli incenti-vi alle attività di ricerca e sviluppo sperimentali. Molto spes-so esistono bandi sovrapposti e le imprese hanno difficoltàa orientarsi. Confusione che è ulteriormente aumentata conl’applicazione del “titolo quinto” e quindi con un ruolo for-te delle Regioni anche all’interno della politica industriale.La meccanica ha un ruolo importante nelle politiche che ilGoverno sta mettendo in campo a favore delle imprese, per-ché si stanno varando operazioni importanti. Attraverso il“Decreto salva Italia” cioè il primo decreto che ha fatto que-sto Governo è stata introdotta una misura chiamata Ace,cioè un sistema di tassazione che favorisce la capitalizza-zione della imprese, renda più favorevole il finanziamentodegli investimenti attraverso capitale proprio rispetto al-l’indebitamento che è uno dei problemi centrali che ha ilnostro paese. Inoltre, con il decreto sviluppo il nostro Mi-nistero è intervenuto anche sul sistema delle agevolazionifacendo due operazioni sostanziali. La prima operazione èquella di una grande semplificazione del numero di nor-me; noi avevamo un assetto di sistema di agevolazione ar-ticolato su oltre 50 sistemi agevolativi. Con il Decreto Svi-luppo il Ministro Passera ha proceduto con una operazio-

ne molto forte di delegificazione creandoun unico fondo (Fondo Sviluppo Sosteni-bile), unificando i sistemi, cercando dicreare un maggiore coordinamento nei si-stemi di agevolazione. L’altra grande operazione, attraverso ilDecreto Sviluppo, è stata sostanzialmen-te l’abolizione dell’incentivo a fondo per-duto. Si è passati così a un sistema di fi-nanziamento dell’innovazione attraversomeccanismi che facilitano l’accesso alcredito da parte delle imprese. Da questo punto di vista un passaggio an-cora più importante viene messo all’inter-no dell’agenda digitale: gli investimenti inricerca e sviluppo sono in innovazione.Sono investimenti particolarmente rischio-

si per il sistema delle banche, hanno una redditività moltodilazionata nel tempo e un tasso di rischio molto ampio.Lo Stato con le attuali risorse non è in condizione di spo-stare il sistema di scelta delle imprese perché non ha la di-mensione dell’intervento forte. L’obiettivo dello Stato èquello di orientare il sistema della finanza verso le attivitàdi ricerca e innovazione. Il meccanismo della risk sharingfacility è un meccanismo attraverso cui le risorse pubblichefunzionano da leva per la trazione di risorse private versol’innovazione e la ricerca, attraverso cui le risorse pubbli-che assumono il massimo del rischio del finanziamento diun investimento, mentre gli altri investitori privati (Bei, Cas-sa Depositi e Prestiti e altri) hanno una minore partecipa-zione al rischio. L’obiettivo è creare una finanza allo svi-luppo, un cambiamento totale nel paradigma del sistemadi agevolazioni. Non è più il Governo che ha un rapportodiretto con il sistema delle imprese, ma è il Governo cheutilizza risorse pubbliche per fare leva su risorse private chefiniscano verso il sistema delle imprese. Credo sia una ri-voluzione all’interno del sistema della politica industrialedi agevolazione all’innovazione e alla ricerca che credopossa nei prossimi anni, in linea con quelle che sono le in-dicazioni europee cambiare le modalità con cui la pub-blica amministrazione ci rapporta con il sistema delle im-prese. È chiaro che questo deve presupporre anche una ri-qualificazione del rapporto tra pubblica amministrazionee imprese: è una delusione quando un’impresa, per dimo-strare di essere sana, sostiene che non ha mai preso un eu-ro pubblico. Vuol dire che i soldi pubblici vengono consi-derati in qualche modo non come un elemento premiante,ma un elemento non valorizzante della qualità e del meri-to. Dobbiamo assolutamente cambiare questo sistema e ri-dare un percorso di fiducia nel rapporto tra pubblica am-ministrazione e imprese.

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ASSEMBLEA ANIMA

“Mech in Italy”, un settore che ci rende competitivi

Sintesi dell’analisi macroeconomica di Marco Fortis, Vice Presidente FondazioneEdison

Negli ultimi anni il nostro si-stema manifatturiero è stato

messo a dura prova, sia nella fa-se della globalizzazione avviata-si nei primi anni del nuovo mil-lennio, sia nell’attuale contestodi crisi economica a livello mon-diale.Ma nel 2011, secondo le ultimestime del Wto, tra i membri del G-20 l’Italia è uno dei soli cinquePaesi a essersi confermato espor-tatore netto, cioè capace di gene-rare un avanzo positivo tra export e import negli scambi diprodotti industriali manufatti non alimentari. Il nostro Pae-se è inoltre quello che ha fatto registrare la più forte cresci-ta percentuale del proprio surplus, con un +46% sul 2010,davanti a Cina (+27%), Corea del Sud (+20%) e Germania(+17%), mentre l’attivo del Giappone è diminuito (-3%), an-che per effetto del terremoto che ha colpito il Paese lo scor-so anno, bloccando o rallentando per molti giorni le nor-mali attività produttive e commerciali.Questi dati dimostrano, dunque, quanto siano infondati iluoghi comuni sulla debole competitività dell’Italia una vol-ta che dal nostro commercio estero siano depurate le com-ponenti dell’energia e delle materie prime agricole, che cisfavoriscono enormemente rispetto agli altri Paesi. L’attivo italiano nei manufatti viene generato nei cosiddet-ti settori delle “4 A” (abbigliamento-moda, arredo-casa, au-tomazione-meccanica-gomma-plastica, alimentare vini):nel 2011 è stato pari a 107 miliardi di euro, grazie soprat-tutto al forte contributo della meccanica.Infatti, se storicamente la forza del manifatturiero italianoè sempre stataradicata nei set-tori dei beni perla persona (so-stanzialmentetessile-abbiglia-mento, calzatu-re, oreficeria,gioielleria, oc-chialeria, pel-letteria) e deibeni per la casa(mobilio, illu-mino tecn ica ,materiali da co-struzione comepiastrelle, cera-miche, vetro,cemento, calce-

struzzo ecc.), nel corso dell’ulti-mo decennio si è assistito a unaprofonda trasformazione dell’ex-port del made in Italy, che è di-venuto sempre più caratterizza-to dai beni della meccanica e daimezzi di trasporto diversi dagliautoveicoli, e sempre meno damoda, mobili e alimentari, cioè iprodotti tradizionalmente asso-ciati all’immagine del nostroPaese, che pure restano fonda-mentali.

L’automazione-meccanica-gomma-plastica infatti rappre-senta ormai oltre i due terzi del surplus di ciò che vienecomunemente definito come il “made in Italy”, cioè le “4A”: nei primi anni del nuovo millennio essa ha più checompensato l’erosione dell’attivo del resto delle “4 A” che,pur restando rilevante, si è contratto di quasi 10 miliardidi euro dal 2001 al 2011, mentre, nello stesso periodo, l’at-tivo commerciale con l’estero dell’Italia nell’automazione-meccanica-gomma-plastica è cresciuto di oltre 27 miliar-di di euro raggiungendo nel 2011 lo straordinario valoredi 74 miliardi, avvicinandosi al surplus record di 75 mi-liardi toccato nel 2007 e nel 2008, prima dell’esplosionedella crisi.Ma, anche senza considerare la gomma-plastica, nel 2011il surplus manifatturiero dell’aggregato “meccanica-mezzidi trasporto diversi dagli autoveicoli” è stato di ben 67,2 mi-liardi di euro, di cui circa i due terzi realizzato dalle solemacchine ed apparecchi meccanici (esclusi i prodotti elet-trici ed elettronici) che vi hanno contribuito per 44,4 mi-liardi. L’Italia è forte anche nei prodotti in metallo, con un

surplus che se-condo l’Istat nel2011 è stato pa-ri a 10,1 miliardidi euro.Inoltre, seguen-do la metodolo-gia dell’anno“scor revole” ,emerge che ne-gli ultimi 12 me-si disponibili(luglio 2011-giugno 2012) ilcontributo dellemacchine e ap-parecchi mec-canici al saldomanifatturiero

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Alimentari e vini Abbigliamento-moda-cosmeticiArredo-casa Automazione-meccanica-plastica-gomma

Il saldo commerciale con l'estero delle 4A del made in Italy: 1991-2011 (miliardi di euro)Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 17

nazionale è sta-to di ben 46,5miliardi di euro,su un totale di79,3 miliardi.La competitivitàdell’Italia emer-ge anche dal-l’OsservatorioGea-Fondazio-ne Edison, chenel 2010, sullabase della ban-ca-dati UN-Comtrade, haindividuato 923nicchie di pro-dotto in cui l’Ita-lia è primo, se-condo o terzoesportatore mondiale, per un valore di 173 miliardi di dol-lari. Di queste 923 nicchie ben 293 rientrano nel compar-to dei prodotti meccanici e dei mezzi di trasporto diversidagli autoveicoli, ma l’importanza di tale comparto è an-cora più evidente se si considera il valore dell’export di que-sti 293 prodotti, pari a 73,7 miliardi di dollari, corrispon-dente a oltre il 40% del valore dell’export complessivo deiprimati.In particolare, nel periodo considerato la meccanica italia-na detiene 86 prime posizioni, per un controvalore di 25,9miliardi di dollari; 95 seconde posizioni, che valgono altri24 miliardi di dollari; 112 terze posizioni per ulteriori 23,7miliardi di dollari.Nello specifico, tra i principali casi di prodotti meccaniciin cui l’Italia risulta leader mondiale, nel 2010 si possonocitare oltre 2 miliardi di dollari delle macchine e apparec-chi per impacchettare o imballare le merci; 1,7 miliardi del-le barche e panfili; 1,5 miliardi degli elicotteri; 1,4 miliar-

di delle parti dilavastoviglie ealtre macchine;1,1 miliardi del-le pompe per li-quidi; 3 miliardidei tubi e profi-lati cavi. Citia-mo inoltre, perla loro impor-tanza in terminidi valore assolu-to, i nostri treprincipali se-condi posti, rap-presentati dallenavi da crociera(2,5 miliardi didollari), dalleparti di turbine a

gas (2,2 miliardi) e dai lavori di alluminio (1,6 miliardi). Nonvanno inoltre dimenticati gli oggetti di rubinetteria (4,9 mi-liardi), gli ingranaggi e ruote di frizione per macchine (1,6miliardi), le parti di pompe per aria o per vuoto, di cappeaspiranti ad estrazione o a riciclaggio (1,3 miliardi), in cuil’Italia è il terzo esportatore mondiale.Tuttavia, i primati dell’export italiano a volte non rendonogiustizia al nostro Paese, che in determinati prodotti risultapenalizzato rispetto alle economie che presentano venditeall’estero più elevate delle nostre, ma al contempo anchevalori di import nettamente superiori. Emblematico il casodella rubinetteria italiana, nel 2010 superata da quella te-desca in termini di esportazioni (5,2 miliardi di dollari con-tro i 4,9 miliardi dell’Italia), ma saldamente al primo postose, anziché l’export, si considera il saldo commerciale: leesportazioni nette di rubinetteria italiana sono infatti statepari a 4,5 miliardi di dollari, quelle tedesche pari a 3,2 mi-liardi.

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1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011rett

Resto delle 4A Automazione-meccanica-plastica-gomma

Dinamica del saldo commerciale dell'Automazionemeccanica-gomma-plastica e del resto delle4A: 1991-2011 (miliardi di euro)Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat

Presentati durante l’Assemblea i dati congiunturali delcomparto della meccanica varia forniti dal Centro Studi

ANIMA. Il 2011 si conferma un anno a due velocità: dopol’accelerazione dei primi sei mesi, la brusca battuta d’arre-sto dell’estate – complice l’aggravamento della situazione fi-nanziaria internazionale – e il crollo della produzione dellaseconda parte dell’anno. A risentirne, come ormai da diver-si anni, il mercato interno, mentre l’export rimane l’ancoradi salvezza per molte aziende che in Italia faticano a mante-nere livelli produttivi elevati. Esaminando nel dettaglio le vo-ci congiunturali di consuntivo 2011 – che risultano purtrop-

po in ribasso rispetto al pre-consuntivo di dicembre 2011 –si evidenzia un dato di produzione sostanzialmente stabilerispetto al 2010 (0,4%), mentre le previsioni per l’anno incorso sono di un lieve decremento (-0,3), conseguenza del-la fase recessiva già subentrata negli ultimi mesi del 2011.Positivo rimane l’export nel 2011 (+2,8%) e anche per il2012 è atteso in ulteriore modesto aumento (+2,1%). Da ri-levare che il 57% dell’intera produzione è ormai destinataalle esportazioni. L’occupazione rimane la nota più dolen-te: rispetto al 2010 ha subito nel 2011 una contrazione (-1,7%) mentre dovrebbe mantenersi su livelli costanti nel-

Stime 2012: export in crescita, Italia giù

Consuntivi 2011 e stime 2012: meccanica stabile

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18 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

ASSEMBLEA ANIMA

l’anno in corsoI sei macrosettoriche fanno parte diANIMA, molto di-versi fra loro permerceologie, han-no avuto nel 2011trend molto diffe-renti.

Macchine e im-pianti per la produ-zione di energiaIl comparto ha avu-to nel 2011 untrend negativo diproduzione (-0,9%)che dovrebbe peg-giorare nell’anno incorso (-2,1%). Ex-port appena positi-vo (+0,8%) con unamodesta ripresa nel2012 (+1,9%).Occupazione: dato2011 complessivo:-3%. Previsioni2012 stabili.Nota: L’andamentocomplessivo delsettore è stato pe-santemente condi-zionato dal crollodella produzionedelle turbine a va-pore (-26,1%) inconseguenza di un’export sfavorevole(-19%).

Logistica e movi-mentazione dellemerciSostanziale stabi-lità nel dato di produzione a consuntivo 2011 (+0,4%). Perl’anno in corso è attesa una lieve flessione (-0,2%). Espor-tazione: positiva nel 2011 (+0,7%) in modesto aumentonella previsione 2012 (+3,6%).Occupazione: stabile nel 2011, in leggera contrazione nel-le previsioni 2012 (-0,1).Nota: Per i carrelli industriali semoventi è attesa per l’annoin corso una forte flessione nella produzione (-8%)

Tecnologie e attrezzature per prodotti alimentariSegno positivo per il consuntivo di produzione 2011 (+1%),dovuto a trend favorevoli di varie merceologie, eccezionfatta per gli impianti frigoriferi industriali (-3,2%), per lemacchine per gelato (-8%) e articoli casalinghi (-8,4%). Pre-visioni stabili di produzione 2012. Esportazioni: Consunti-vo 2011: +4,6%. Previsioni 2012: +1,6%Occupazione: in leggera flessione nel 2011 (-0,3%), stabi-

le nelle previsioni2012.

Tecnologie e pro-dotti per l’industriaSegno positivo peril consuntivo diproduzione 2011(+2,3%) e leggeraflessione previstaper l’anno in corso(-1,8%)Esportazioni: innetto aumento nel2011 (+7,5%), sta-bili nelle previsioni2012.Occupazione: mo-desta contrazionenel 2011 (-0,7%),stabile nell’anno incorso.Nota: Forte rialzonei livelli produttiviper il comparto de-gli impianti di fini-tura (+7%)

Impianti, macchinee prodotti per l’edi-liziaConsuntivo 2011 fa-vorevole (+1,7%) eancora trend positi-vo per il 2012(+1,9%). Esportazio-ni: in espansione sianel 2011 (+4,8%) sianelle previsioni2012 (+3,4%). Oc-cupazione: in calonel 2011 (-1,8%) ecostante nell’anno incorso.

Nota: Per le macchine edili, stradali, minerarie e affini siè registrato un parziale recupero della produzione(+5,5%), seppure insufficiente a ripristinare i livelli ante-cedenti al 2009, sostenuta dalle esportazioni 2011(+9,5%). Previsioni ancora positive per produzione(+5,4%) ed export (+8,1%). Tuttavia, la forte contrazionedei livelli occupazionali (-6,3%) è riprova delle difficoltàdel mercato interno.

Macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e del-l’ambienteConsuntivo 2011 in flessione (-0,7%) e previsioni 2012 sta-bili. Export in leggera contrazione nel 2011 (-0,3%), co-stante per l’anno in corso. Livelli occupazionali stabili.Nota: Per il settore Impianti di insonorizzazione si è deli-neato un forte decremento nei livelli produttivi sia nel con-suntivo 2011 (-12,5%) sia nelle previsioni 2012 (-14,3%).

Il fatturato totale è diviso tra i seguenti comparti:

2010 2011 2012 % 11/10 % 12/11

cio Studi ANIMA - luglio 2012

PRODUZIONE - milioni euro 43.379 43.566 43.450 0,4 -0,3

6,0-8,0ilaer inimret ni enoizairaV

EXPORT - milioni euro 24.328 25.013 25.544 2,8 2,1

INVESTIMENTI - milioni euro 918 935 939 1,8 0,4

OCCUPAZIONE (numero di addetti) 198.260 194.863 195.256 -1,7 0,2

ENERGIA

SICUREZZA

EDILIZIA

INDUSTRIA

ALIMENTARE

MOVIMENTAZIONE

Andamento del mercato dei comparti della meccanica rappresentati da ANIMA nel 2010e 2011 (consuntivi) e nel 2012 (previsioni) (Elaborazione dei dati: Ufficio Studi ANIMA,luglio 2012)

Il 2011 conferma un andamento di leggera crescita rispetto al 2010. Per il 2012 si prevedeuna leggera contrazione. (Elaborazione dei dati: Ufficio Studi ANIMA, luglio 2012)

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Assotermica, focus sulle direttive europee del settore

Si è tenuto nel pomeriggio del 9 ot-tobre il workshop organizzato da

Assotermica sulle direttive2009/125/EC e 2010/30/EC, inerentirispettivamente l’Ecodesign delle ap-parecchiature connesse all’energia el’Etichettature delle stesse. La sessione di lavoro, riservata ai soliassociati, ha definito lo stato dell’artedi queste importanti regolamentazio-ni europee, aggiornando l’industria del riscaldamento edella produzione di acqua calda sanitaria sui cambiamen-ti in atto e sui nuovi obblighi che l’attenderanno nel pros-simo futuro. Assotermica sta lavorando da diversi anni alla definizionedelle misure di attuazione specifiche, ben consapevole delfatto che il nuovo assetto legislativo comporterà un note-vole impatto su tutta la filiera. Alla base di tutto vi è, infat-ti, un’etichetta energetica che sarà uno strumento imme-diato di comunicazione delle performance dell’impianto

termico. Inoltre vi saranno limiti mi-nimi da soddisfare, sia per quanto ri-guarda i rendimenti d’impianto cheper le emissioni.Gli sforzi prodotti da Assotermica,congiuntamente con l’associazioneeuropea EHI (European Heating In-dustry), sono serviti a far rivedere ilproprio approccio iniziale alla Com-missione Europea, portando a una so-

stanziale semplificazione delle bozze attualmente in di-scussione. Ora, l’obiettivo è far sì che la futura etichettatu-ra energetica valorizzi nella giusta misura le tecnologie didominio dei costruttori italiani, su tutte la condensazione,che in termini di mercato hanno un altissimo potenziale daesprimere, soprattutto nella riqualificazione dell’ediliziaesistente. La nuove direttive Ecodesign e Labelling possonocostituire un’opportunità di ammodernamento di questi im-pianti, ma anche un rischio, se non affrontate correttamen-te e nei tempi dovuti.

Il Brasile continua a essere una opportunità

Fulvio Rossi (Studio f/r) - Il quadro macro-economico delBrasile è positivo. Il paese ha risentito marginalmente

della crisi mondiale e nel 2012 si stima una crescita eco-

nomica del 4% con inflazione in calo. Il Brasile presentaforti disomogeneità che tuttavia potrebbero costituire unvantaggio per gli investitori esteri. Nonostante il paese sia

Easyfrontier, export verso l’Iran e la Dogana del futuro

Nell’ambito del progetto Doganafacile, è stato organizzato il

workshop intitolato “export verso l’I-ran e la Dogana del futuro: comecambia il commercio mondiale”,condotto da Fulvio Liberatore, seniortrainer di Easyfrontier.Liberatore ha evidenziato la crescitaesponenziale degli accordi di originepreferenziale e il loro impatto sull’e-conomia globale, esortando gli imprenditori presenti a fa-re una riflessione su come le imprese italiane potrebberosfruttare le opportunità offerte dalle Free Trade Area (Fta),sia attraverso approcci più integrati ai mercati dell'East Asia,sia attraverso una presenza condivisa e coordinata sui mer-cati più remoti.Il workshop ha poi affrontato il tema delle restrizioni alleesportazioni verso l’Iran, sempre più severe, soprattutto sulversante dei movimenti finanziari, spesso bloccati in modoimproprio e con l'intento, evidente, di scoraggiare il com-mercio con l'Iran in assoluto, andando molto al di là delle

limitazioni poste normativamente daiRegolamenti comunitari e dalle riso-luzioni delle Nazioni Unite.Il suggerimento emerso dal workshopè quello di stimolare un’attenzionediversa da parte dei decisori comuni-tari, che possa condurre ad una ra-zionalizzazione o ad una esplicita-zione delle misure restrittive, senzaaprire il campo, a causa di compor-

tamenti "grigi" come quelli delle maggiori banche, a con-correnti che sfruttano le aree non perimetrate delle restri-zioni. Lo scopo di un'azione coordinata a livello comunitario èquello di evitare i molteplici danni che l’industria italianasubisce per effetto dell'incertezza dei comportamenti e del-la pretestuosa lentezza delle istruttorie.L’evento è stato ricco di confronti e di valutazioni costrut-tive tra i presenti, finalizzate a tracciare un sentiero che con-senta di giungere a un’interpretazione più oggettiva e so-prattutto più premiante per il nostro sistema economico.

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ASSEMBLEA ANIMA

Euler Hermes e ANIMA nel workshop dedicatoal credit management.

In occasione dell’Assemblea Gene-rale ANIMA 2012, nell’ottica di una

partnership consolidata nel tempocon l’Associazione, Euler Hermes Ita-lia (gruppo Allianz) ha tenuto una re-lazione dal titolo “Credit crunch,mancati pagamenti e trend delle in-solvenze aziendali in Italia e nel Mon-do”. Il Direttore Marketing, Paolo Car-rozza, ha presentato una panoramicasull’attuale scenario macroeconomico. «A fronte dell’evi-dente decelerazione economica globale, sono attesi in cre-scita i default aziendali» ha dichiarato Carrozza, «L’ufficioStudi Euler Hermes prevede infatti un incremento dell’Indi-ce delle Insolvenze mondiali per il 2012 pari al 4% e per il2013 pari al 3%». Entrando nel dettaglio della situazione ita-liana, si sono analizzati, nel corso del workshop, i dati sui

mancati pagamenti delle imprese do-po i primi nove mesi del 2012. «Gliindicatori hanno evidenziato uno sce-nario grigio per la maggior parte deisettori industriali (globalmente il nu-mero dei mancati pagamenti è cre-sciuta del 25% sul mercato domesti-co e del 5% sul mercato Export).Qualche spiraglio di positività è arri-vato proprio dal comparto della mec-

canica, che si difende con gli ordini esteri sui prodotti a va-lore aggiunto ed è dotata di imprese solide finanziariamen-te». Un interessante dibattito ha chiuso il workshop soprat-tutto quando il relatore ha focalizzato l’attenzione sull’uti-lizzo da parte delle Imprese assicurate delle valutazionicommerciali rilasciate dalla Compagnia, relative all'assicu-rabilità delle aziende su cui fare sviluppo commerciale.

Progetto Mecca Ru, scambio di know how fra due economie

La Russia è un Paese che mostra unacrescita positiva ormai da diversi

anni e conferma d’essere di estremointeresse per le nostre imprese. Larealtà è che ormai il Paese non richie-de più solamente prodotti finiti ma an-che tecnologia e know-how volti a in-crementare la produzione da destina-re al mercato interno e ad alcuni Pae-si dell’area.

Il progetto Mecca-Ru vuole coniuga-re entrambe le opportunità cercandodi far incontrare domanda e offertadei due Paesi e favorire uno scambiotecnologico-produttivo strategico dimedio-lungo periodo.All’incontro del 9 ottobre hanno par-tecipato imprese ed enti interessati asviluppare relazioni economiche per-manenti con il mercato russo. Massi-

considerato a basso rischio, qualsiasiinvestimento in loco non deve pre-scindere da una preventiva analisigeo-politica e da un opportuno scou-ting, valutando il ricorso alla rete diimprese.Luca Breveglieri (Studio BVS) - Tre so-no i possibili tipi di investimento per leaziende straniere: succursale o filiale,nuova società, joint venture o accordocontrattuale. Se il primo è desueto e richiede tempi lunghi,la forma societaria è di rapida realizzazione. La joint ventu-re è la soluzione più utilizzata e redditizia in quanto i part-ner brasiliani sono agevolati con linee di credito.Dal punto di vista fiscale le aziende di servizi sono parti-colarmente penalizzate dal cumulo di imposte locali e tas-se sulle importazioni. A questo problema si è cercato di ov-

viare già nel 1991 con un accordo Ita-lia-Brasile sulla doppia imposizionefiscale. I dazi sulle importazioni ri-mangono per molti prodotti elevati edinvestire nel paese è spesso la solu-zione più conveniente.Marcello Antonioni (Studiabo) - Incollaborazione con la Federazione,Studiabo ha realizzato "Ulisse perANIMA", portale che vuole fornire

supporto all'internazionalizzazione delle aziende. I datiraccolti evidenziano come tutti i cinque macrosettori dellameccanica afferenti ad ANIMA, in particolare quelli legatiai comparti oil&gas ed edilizia, hanno avuto un boom inBrasile. Il 70% delle vendite nel paese si colloca nella fa-scia media di prezzo che vede un buon posizionamento deiprodotti italiani.

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Assoferma, Assemblea annuale dei soci

In occasione dell’Assemblea ANI-MA ha avuto luogo l’incontro an-

nuale dell’Associazione Assoferma,tradizionale appuntamento associati-vo per ragionare sulle attività in cor-so e la pianificazione per il prossimoanno.Il pomeriggio si è aperto con la pre-sentazione di Armando Cirrincione,docente Sda Bocconi, invitato a pre-sentare una metodologia di analisi pensata per studiare i di-versi mercati e calcolare una dimensione prospettica delladomanda esprimibile in un periodo futuro di tre anni. Sono stati inoltre sviluppati una serie di temi che hanno vi-sto concretizzarsi varie opportunità per l’Associazione eche prevedono nuove evoluzione lungo il 2013: si è parla-to dell’importante argomento della formazione, da que-st’anno attiva con la convenzione siglata con il Corpo Na-zionale dei Vigili del Fuoco, e dell’istituzione di alcune

giornate sotto forma di convegni o se-minari rivolte a tutti gli operatori delsettore al fine di divulgare la cultura ela sensibilizzazione sui temi qualiquello della normazione europea edella sicurezza. Notevole è stato l’impegno di Asso-ferma sui tavoli tecnici: la più recen-te è l’iniziativa del CEN TC 33 WG4di valutare le possibili evoluzioni del-

le norme EN 179 (“Accessori per serramenti - Dispositiviper uscite di emergenza azionati mediante maniglia a levao piastra a spinta per l’utilizzo sulle vie di fuga - Requisitie metodi di prova”) e EN 1125 (Accessori per serramenti -Dispositivi per le uscite antipanico azionati mediante unabarra orizzontale per l’utilizzo sulle vie di esodo - Requisi-ti e metodi di prova). Temi sui quali l’associazione continuaa presiedere tavoli di lavoro al fine di tener monitorata l’e-voluzione normativa.

mo Metilli, Amministratore Delegato di Agenzia per la Rus-sia, ha brevemente illustrato il progetto, co-finanziato daRegione Lombardia e Camera di Commercio di Brescia, eha poi risposto alle diverse domande poste dai partecipan-ti. Inoltre, le partnership locali quali il Distretto Federale Si-beriano, l’Accademia delle Scienze e la Camera di Com-mercio di Novosibirsk sono fattore distintivo dell’impor-tanza del progetto e degli sviluppi futuri.Gli approfondimenti hanno riguardato prevalentemente te-

matiche quali le certificazioni dei prodotti, la proprietà in-tellettuale, la creazione di reti distributive, la creazione di so-cietà in loco e le modalità per la selezione di partner russi.È stato sottolineato inoltre l’importanza di vedere la Russianon solo come mercato di sbocco commerciale ma anchepotenziale partner per lo scambio di tecnologie e know-how.L’entrata del Paese nel Wto spinge sempre più l’economia lo-cale a potenziare e migliorare le proprie capacità produttiveper far fronte alla crescita della domanda interna.

Fiac, il casalingo fatto e tutelato a regola d’arte

Martedì 9 ottobre, a seguito del-l'annuale Assemblea di ANI-

MA, si è svolto il workshop aperto alpubblico dal titolo “Pentole e posatenon si possono copiare: qualità, nor-me e salute per alluminio e acciaio”promosso da Fiac, l’Associazione cherappresenta i fabbricanti italiani degliarticoli casalinghi al cui interno con-fluiscono sei categorie merceologi-che quali posateria, coltelleria, pentolame, vasellame, caf-fettiere, articoli da regalo per la casa. Dopo un saluto delDirettore generale ANIMA Andrea Orlando e del Presiden-te Fiac Andrea Barazzoni, sono intervenuti Vanda Spina del-l’Istituto Tifq, in merito alla normativa sui materiali a con-tatto con gli alimenti, il legale Roberto Cattaneo di ANIMA,sull’anticontraffazione e tutela del prodotto, e AlessandroMaggioni di ANIMA in merito agli ultimi aggiornamentinormativi del mercato.L’associazione Fiac informa le aziende in merito ai provve-

dimenti che direttamente interessanol'attività di costruzione e commercia-lizzazione dei prodotti, supporta l’a-zienda associata analizzando il rap-porto tra norme tecniche volontarie eleggi, il rapporto tra legislazione co-munitaria e nazionale, la contraffa-zione e la falsa marcatura dei prodot-ti, la concorrenza e pubblicità ingan-nevole e la tutela della riservatezza,

analizza le informazioni economiche di congiuntura setto-riale attraverso l’Ufficio studi ANIMA che pubblica l’inda-gine congiunturale semestrale, l’indagine qualitativa trime-strale, le tabelle RST, il costo mano d’opera e il listino prez-zi, analisi settoriale e di mercato, l’osservatorio andamen-to costi delle materie prime, le indagini di mercato “adhoc”, i dati commercio estero, diffonde la cultura di pro-dotto attraverso gli organi di stampa, le relazioni istituzio-nali e i rapporti con le fiere competenti nazionali ed esteredel settore.

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Premio ANIMA per 50 anni di fedeltà associativaPremio alle aziende che nell’anno 1962 diedero la propria adesione ala Federazione ANIMA e ancora oggine fanno parte.

Automatismi Benincà Spa – Sandrigo (VI) - ritira ilpremio Sergio Benincà - (esportazione: 73%)

Lamborghini Calor Spa – Dosso (FE) - ritira il premioAlessandro Celli e Luca Giurgola(esportazione: 62%)

STF di Salvatore Trifone e Figli Spa – Magenta (MI) -ritira il premio Salvatore Trifone(esportazione: 50%)

Fratelli Pettinaroli Spa – S. Maurizio d’Opaglio (NO)- ritira il premio Laura Fortis Pettinaroli(esportazione: 92,35%)

Premio ANIMA per l’esportazionePremio alle aziende associate da almeno 20 anni e che esportano oltre il 50% della produzione.

Demag Cranes & Components Spa – Agrate Brianza(MB) - ritira il premio Matteo Frigo

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ASSEMBLEA ANIMA

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Cosmi Spa - Ravenna - ritira il premio Giuliano Resca Olivotto Ferrè Spa – Avigliana (TO) - ritira il premioEnrico Mozzi

Vomm Impianti e Processi Spa – Rozzano (MI) - riti-ra il premio Fabio Talamo

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Auma Italiana Srl – Cerro Maggiore (MI) - ritira il pre-mio Teresa Wagner

Automatismi Benincà Spa – Sandrigo (VI) - ritira ilpremio Sergio Benincà

Diploma ANIMA di benemerenza per 20 anni di anzianità associativaLa San Marco Spa – Gradisca D’Isonzo (GO); Zindo Srl – Barletta (BT)

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Dal 13 al 15 settembre scorso l’appuntamento biennaleeuropeo per il settore movimentazione, logisticae sollevamento

A CURA DI ANDREA PASQUINI E HERGE SPELTA

Record di presenze e grande interesse degli ospiti internazionali per l’evento orga-nizzato da Aisem. 197 partecipanti da 21 paesi si sono riuniti a Stresa per fare ilpunto sull’andamento del settore material handling e per un aggiornamento sullostato dell’arte normativo e tecnologico del settore. Grande spazio dedicato alla sor-veglianza del mercato.

Aisem, Comitato Italiano della Federa-zione Fem, ha organizzato dal 13 al

15 settembre 2012 a Stresa il Meeting Eu-ropeo per il settore movimentazione.Presenze record grazie a circa 200 mana-ger di aziende nazionali e internazionaliriuniti per l’evento, ampia rappresentati-vità internazionale degli ospiti provenien-ti da 21 Paesi. Sopra ogni aspettativa il ri-scontro ottenuto da Paesi extra Ue qualiAustralia, Stati Uniti, Cina, Giappone edEgitto. Rinforzare e allargare le collabora-zioni con le Federazioni internazionalirappresenta infatti uno dei principaliobiettivi su cui Fem intende lavorare neiprossimi anni.I tre giorni di meeting sono stati l’occasione per fare il pun-to sull’andamento del settore industriale della movimenta-zione merci e per un aggiornamento sullo stato dell’artenormativo e tecnologico del settore.Partendo da incontri su singoli gruppi di prodotto, si sonosusseguiti 21 workshop e approfondimenti culminati il 15Settembre con l'Assemblea Generale Fem.

Numerosi e autorevoli gli interventi nell'ambito dell'As-semblea:- Hans-Günther Vieweg, Senior Economist, IFO Institute"Risultati dello studio 2011 sulla competitività dell'indu-stria meccanica europea"- Ralph Wiechers, Chief Economist, VDMA "Panoramica sulmercato europeo mondiale del material handling"

- Phil Papard, President of ICSMS "Sorve-glianza del mercato: iniziative dell'Unio-ne Europea"- Olivier Janin, Segretario Generale FEM"Sorveglianza del mercato, aggiornamen-to sulle iniziative FEM" - Paolo Bertoldi, Action Leader EfficienzaEnergetica, Centro Comune di Ricerca del-la Commissione Europea "Iniziative euro-pee a promozione dell'efficienza energe-tica" - Kai Furmans, Direttore, Karlsruhe Insti-tute of Technology " Impatto sull'ambien-te dei sistemi material handling, modellied esperienze dalle macchine AS/RS"

- Jacopo Mattei, Professore al SDA Bocconi School of Ma-nagement - Dipartimento Banking and Insurance "L'Euro ela (in)stabilità dei mercati finanziari"

Particolare attenzione è stata dedicata al tema della sorve-glianza del mercato: Fem chiede da anni alle competentiautorità comunitarie e nazionali di instituire un sistema at-tento ed efficiente di sorveglianza del mercato, a tutela del-l’ambiente e della sicurezza degli utilizzatori e per scon-giurare la concorrenza sleale dei prodotti non conformi al-le disposizioni legislative.«Nel contesto globale si sta verificando che costruttori cheesportano in tutto il mondo, e così anche in Europa, non ri-spettano “le regole del gioco”, soprattutto per quanto ri-guarda la sicurezza» spiega Ambrogio Bollini, Past presi-dent di Fem e Aisem, «La Federazione europea ha iniziato

FEM Congress, in Italia dopo più di 10 anni

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ANIMA/AISEM

John Meale, Past President Fem, conMassimo Riggio, Presidente Aisem

Panoramica della saladove si sono svolte leriunioni del congressoFem

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già da qualche anno un percorso volto a ge-nerare una maggiore sensibilità in Europa ri-guardo al tema della sorveglianza dei mer-cati. Producendo varia documentazionetecnica riguardo al tema, è ormai stata pie-namente riconosciuta come una delle atti-vità più importanti per proteggere i costrut-tori e il know how europeo»

Jan Van der Velden è il nuovo Presidentedella FemIl 15 settembre l’Assemblea Generale haeletto all'unanimità Jan van der Velden co-me Presidente per il biennio 2012-2014.Van der Velden è System Senior Manager diVanderlande Industries, una società olan-dese che progetta, produce e installa siste-mi automatizzati di movimentazione mate-riali per centri di distribuzione, centri dismistamento e aeroporti. È stato attivo in

FEM per molti anni, sia in qualità di Presi-dente del Gruppo intralogistica sia comemembro del Consiglio Fem.Nel suo discorso introduttivo all'AssembleaGenerale, il nuovo Presidente ha annuncia-to i temi principali del suo mandato. «Perquanto riguarda la cooperazione interna-zionale, Fem rafforzerà la collaborazionecon i colleghi americani, cinesi e giappo-nesi, con l'obiettivo di aumentare la com-prensione comune di mercati e regolamen-ti, nonché delle tendenze del mercato del-la movimentazione dei materiali a livelloglobale». Il nuovo Presidente intende anchelavorare sull'immagine del settore. «Siamoun settore altamente innovativo e tecnolo-gico che contribuisce in modo sostanzialead affrontare una vasta gamma di esigenzedella società, sia nel campo della tutela am-bientale dell'energia». ❒

Il Grand Hotel des Iles Borromeesdi Stresa, sede del Fem Congress2012

FEM Congress, il video dell’evento

Hai già visitato industriameccanica.it? Attraverso questo Qr Code si accede alla pagina con tutti ivideo del Congresso.Fra gli intervistati, in esclusiva per L’Industria Meccanica, Massimo Riggio, Francesco Garotti, JohnMeale, Ambrogio Bollini, Klaus-Dieter Rosenbach e Juha Erikkila.Seguici su Youtube iscrivendoti al canale “industriameccanica”, sarai aggiornato su tutti i nuovi ser-vizi video curati dalla redazione.

MERCATO

L’azienda è all’avanguardia nella saldatura e nel taglio dei metalli

Nuova sede italiana per Victor Technologies

Victor Technologies ha direcente inaugurato la

nuova sede italiana a SanGiuliano Milanese (alle por-te di Milano). La strutturacomprende uno show roomper le dimostrazioni delletecnologie di saldatura e ta-glio, una sala per il training,magazzini di apparecchiatu-re e ricambi, uffici commerciali e amministrativi.Victor Technologies, il nuovo nome di Thermadyne, è unaholding che raggruppa la galassia dei prodotti Thermal Dy-namics, Tweco, Arcair, Victor, Ocim, Thermal Arc, Stoody,

Turbo Torch. Di recente è sta-ta acquisita la finlandese Ro-botronic “ProMotion Con-trols”, azienda leader nel set-tore dell’elaborazione softwa-re e produzione di hardwareper impianti di taglio automa-tici.Il nuovo marchio riposizionastrategicamente l’azienda co-

me fornitore di soluzioni ad alta tecnologia nel taglio avan-zato, la saldatura e le apparecchiature di controllo dei gas.La presenza globale di Victor Technologies consiste in unitàproduttive dislocate in Asia, America ed Europa.

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Lo scorso ottobre 3 giorni di formazione organizzatoda Ucc col supporto di Eleo2 Engineering Srl

ARIANNA VERONI

Presentati, con numerosi esempi pratici, metodi alternativi allo studio di apparec-chi in pressione e tubazioni, fondati sulla conoscenza e l’applicazione di metodo-logie di calcolo numerico “Finite Element Analysis”.

Si è svolto dal 23 al 26 ottobre scorso “Metodi alternati-vi di progettazione dei serbatoi in pressione e degli

scambiatori di calore, Design by Analisys" il corso di for-mazione organizzato da Ucc in collaborazione con Eleo2

Engineering per discutere di design e concentrarsi sui me-todi di progettazione agli elementi finiti: metodologia al-ternativa della tecnica di progettazione.Sono stati presentati, col supporto di numerosi esempi pra-tici, metodi definiti “alternativi” alla progettazione degli ap-parecchi in pressione e delle tubazioni. Tali metodi si fondano sulla conoscenza e applicazione dimetodologie di calcolo numerico (Finite Element Analysis).Un corso che si è proposto di fornire sia nozioni per l’ap-plicazione corretta del metodo sia sulle procedure previstedalle normative europee e Asme, spaziando da metodi eprocedure in campo elastico lineare, calcolo termico e di-namico, metodi e procedure di calcolo non lineari fino ametodi e procedure di calcolo in regime di scorrimento vi-scoso.L’Associazione Costruttori di Caldareria ha storicamenteofferto un calendario formativo destinato al settore delpressure equipement, tanto da aver sempre investito nel-l'organizzazione di eventi formativi ad alto contenuto tec-nico. Oggi più che mai il settore vive sull'innovazione esul miglioramento continuo dei processi; da qui la neces-sità di un costante aggiornamento dei tecnici operanti nel-l'industria. L’esigenza primaria delle aziende associate è infatti la for-mazione di figure professionali di officina ma anche ma-nageriali. L’associazione Ucc sta lavorando in sinergia conistituti superiori, accademie, università del territorio nazio-nale per creare partnership che offrano un livello formati-vo adeguato alle richieste dei nostri associati.

È proprio tale attitudine alla formazione che, nel realizza-re un percorso formativo pensato espressamente per i pro-gettisti di pressure equipement, ha portato alla collabora-zione con Eleo2 Engineering.«I partecipanti al corso sono tutti professionisti che si oc-cupano di progettazione di apparecchi e componenti inpressione nell’ambito delle loro specifiche applicazioniaziendali» spiega Luca Gaetani, fra i soci fondatori di Eleo2Engineering, «Sono tecnici altamente preparati con solidenozioni di meccanica che mirano ad approfondire le loroconoscenze nell’applicazione di metodologie di calcolonumerico “alternative” alla progettazione tradizionale de-gli apparecchi in pressione e delle tubazioni. I partecipan-ti al corso si sono mostrati molto interessati agli argomentitrattati ed hanno spesso partecipato attivamente alla di-scussione.».Entusiasmo e soddisfazione, dunque, per il risultato otte-nuto, con un piccolo primato per Ucc: «Vengo abbastan-za spesso in contatto con aziende che propongono corsisull’argomento di “Design by Analisys”» continua Gaeta-ni, ma è la prima volta che vengo in contatto con un’as-sociazione di categoria che offre questo servizio». E con-clude: «Credo che una buona conoscenza dei metodi al-ternativi di progettazione sia importante per integrare il giànotevole know-how che le nostre aziende già hanno; untale servizio, offerto con la garanzia dell’associazione Uccsi può rivelare particolarmente utile per le aziende. Corsicome questo, possono essere validi ausili alla progettazio-ne, specialmente in un contesto competitivo come quellomondiale in cui, oltre alla competitività economica, la dif-ferenza può farla la capacità di gestire sistemi e proble-matiche progettuali e costruttive di sempre maggiore com-plessità». ❒

Caldareria, metodi alternatividi progettazione

26 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

ANIMA/UCC

Sala in cui si è svolto, dal 23 al 26 ottobre scorso, il corso di formazioneorganizzato da Ucc

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Disegniamo il futuro dell’Energia

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50 anni di Pangborn Europe: associata storica di Ucif dal 1984

MARCELLO ZINNO

Il Presidente Manuela Casali ha consegnato la targa direttamente al Direttore Ge-nerale di Pangborn Europe Renzo Boarino, prima di una visita ai reparti produttiviche ha permesso ai presenti di assistere ai vari processi di lavorazione interni allafonderia. Nell’ultimo biennio questa realtà industriale è stata in grado di raddop-piare il proprio fatturato e sono in notevole aumento i Paesi che con essa entranoin contatto commerciale.

Sul calendario aziendale della Pangborn Europe, aziendadi Caronno Pertusella specializzata nella progettazione,

costruzione e installazione di macchine per la fonderia eper il trattamento di superfici metalliche, è stata evidenzia-ta con numerosi cerchi concentrici la data del 17 settem-bre 2012. Precisamente mezzo secolo fa, infatti, l’aziendaha mosso i primi passi proprio negli stabilimenti in cui an-cora oggi è presente dopo aver esteso la produzione e lapresenza territoriale anno dopo anno. Lo slogan dei festeg-giamenti per la ricorrenza è stato “Passione, innovazione,al servizio del futuro”: indicativo se si pensa che nell’ulti-mo biennio questa realtà industriale è stata in grado di rad-doppiare il proprio fatturato e sono in notevole aumento iPaesi che con essa entrano in contatto commerciale.Il Direttore Generale, Renzo Boarino, ha raccontato conpassione ed entusiasmo quanti sforzi sono profusi nelle re-lazioni internazionali che rappresentano al tempo stesso ilsegreto del loro successo in questo periodo storico in cui leaziende vivono difficoltà profonde. Tra i clienti che Pangborn Europe può vantare nella sua sto-ria c’è il Gruppo Fiat, le Ac-ciaierie Italsider, i Cantieri Na-vali Fincantieri, le grandi fon-derie come la Breda di Bari e laNecchi di Pavia, senza citare lemultinazionali con cui si gene-rano affari nell’est asiatico (co-me clienti e non come outsour-cer), area di forte business inquesto periodo per il gruppo.L’azienda infatti ha sviluppatole proprie attività non solorafforzando la fonderia, corebusiness dei primi anni ’60, maanche concentrandosi sui pro-cessi di finitura, in particolarmodo della pallinatura e grani-

gliatura la cui offerta trova applicazioni in svariati settori in-dustriali.Il Ceo del gruppo Pangborn, Henrik Jensen, ha voluto for-temente essere presente all’evento enfatizzando non solol’importanza del ramo italiano all’interno del gruppo maanche l’entusiasmo di Boarino e del suo staff nel far cre-scere sempre di più questa realtà. I momenti più significativi dell’evento hanno visto riper-correre i passi salienti degli anni di sviluppo dell’aziendacon dei contributi fotografici (rigorosamente in bianco enero) che hanno riportato tutti indietro nel tempo, quan-do si utilizzavano tecnologie oggi in disuso e periodi incui le “regole industriali” erano molto differenti da quel-le attuali. Sentiti sono stati gli interventi di Antonio Calamello, Rap-presentante delle maestranze dell’azienda, che hannorafforzato quanto entusiasmo ci sia a tutti i livelli azienda-li e quanto per una realtà che vuole imporsi a livello inter-nazionale siano importanti non solo le scelte strategiche mail lavoro che quotidianamente viene fatto in fabbrica. Ucif

ha consegnato un omaggio aPangborn Europe, una targa perrendere ancora più storico que-sto momento e per premiare uncaso di successo aziendale e altempo stesso di partecipazioneassociativa. Il Presidente UcifManuela Casali ha consegnatola targa direttamente al Diret-tore Generale Renzo Boarinoprima di una visita ai repartiproduttivi che ha permesso aipresenti di assistere ai vari pro-cessi di lavorazione interni allafonderia e in particolare assi-stere alla fase della colatura indiretta. ❒

Passione, innovazione, al servizio del futuro

28 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

ANIMA/UCIF

A sinistra Manuela Casali, Presidente di Ucif, al centro, RenzoBoarino con il premio associativo e, sulla destra, Henrik JensenCeo del Gruppo Pangborn

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 29

ANIMA

Luca Pellizzer, General Manager di Co.Ge.Costruzioni Generali di Ternate (VA), e Managing Director di SiSi, Busto Ar-sizio (VA) è stato eletto all'unanimità nuovo presidente di Ucc, associazione dei costruttori di caldareria.Il nuovo Presidente sarà affiancato da un nuovo consiglio direttivo composto dai Vice Presidenti Livio Crosta di Sicesed Emanuela Tosto della Walter Tosto, Past President Ucc, il tesoriere Franco Tartaglino di Air Com e da quattro consi-glieri: Cosimo Spagnoletti, Ansaldo Caldaie, Pier Eugenio Baldini, Cosmec, Federico Cattaneo, S.E.A. e Giulio Pontig-gia S.T.F.

«Necessario evitare la fuga della professionalità italiana verso l’estero»

INTERVISTA A LUCA PELLIZZER, PRESIDENTE UCC

Ainizio anno si prevedeva, per il 2012, unacrescita del 6,4% nel settore di compe-

tenza Ucc. Aspettative confermate?Si è verificata una flessione nella crescita di cir-ca un punto e mezzo rispetto alle aspettative.Come associazione stiamo cercando di assor-bire i dati che provengono dai nostri associa-ti, venendo in contro alle loro esigenze. È au-spicabile un recupero negli anni futuri inquanto la conoscenza e il know how italianoconsentiranno di risollevarsi da questa condi-zione di crisi. Certo, i dati che pervengono inquesta direzione non sono confortanti nell’imminente futu-ro, in quanto il problema è ulteriormente viziato da proble-matiche di mancanza di liquidità, che di fatto impedisce orallenta gli investimenti. Le prospettive per il 2013 sono co-munque di crescita; è necessario però tener presente gli ine-vitabili esiti che deriveranno da tale flessione. Un esempio,che deve preoccupare l’intero settore della meccanica, ri-guarda quell’8% circa di ingegneri meccanici occupati nelsettore italiano che sono stati prelevati dalla Germania conprospettiva di crescita professionale. Una tale situazionecomporta una fuga della professionalità del settore della cal-dareria all’estero. È necessario quindi occuparsi di situazio-ni come questa per evitare che le capacità italiane, venga-no disperse con una conseguente perdita di competitività.

2. La revisione della Direttiva Ped è un elemento fonda-mentale per tenere alta la competitività delle imprese.Quali saranno gli sviluppi più evidenti?Lo scorso giugno Ucc ha organizzato un importante even-to, presenti tutte le istituzioni na-zionali ed europee incaricate dellasupervisione della Direttiva Ped,per fare il punto sulla discussionein corso in merito alla necessitàdella revisione della Direttiva stes-sa.Come è emerso dalla discussione,

la decisione finale sarà presa sulla base deirisultati dell’indagine sullo stato di applica-zione della Ped in Europa, che la Commis-sione Europea ha realizzato nel corso del2012. Si tratta di un’indagine a tutto campo(che è stata aperta a tutti gli stakeholder delnostro settore) il cui obiettivo è avere la pa-noramica del settore alla luce del consolida-mento ormai decennale dello scenario ope-rativo introdotto dall’entrata in vigore dellaDirettiva Ped. La Commissione Europea do-vrebbe presentare i risultati completi e le ana-

lisi dello studio entro la fine dell’anno e, sulla base di que-sti risultati, sarà valutata l’opportunità di dare inizio a unavera e propria revisione della Direttiva. Come costruttori dicaldareria, ci aspettiamo in ogni caso che le future azionidel legislatore vadano nella direzione di sostenere la com-petitività delle nostre imprese; al di là dei risultati ufficialidello studio ritengo che la futura revisione della direttivadebba tenere in considerazione aspetti come il rafforza-mento della sorveglianza del mercato, l’eliminazione del-le differenze ancora esistenti tra stato e stato sulle proce-dure di valutazione della conformità di uno stesso prodot-to, disincentivare la continua spinta alla delocalizzazionedei processi produttivi verso paesi a basso costo.

3. Che tipo di innovazioni e di tecnologie possono contri-buire ad aumentare il valore aggiunto della produzione de-gli associati?La produzione Italiana, se vuole rimanere competitiva eavere un ruolo rilevante nell’economia globale, deve inve-

Produzione Esportazione

(Valori in milioni di euro)

Elaborazione cio Studi

ANIMAdicembre 2011

Consuntivo ‘10 Preconsuntivo ‘11 Previsioni ‘12

1.5901.4951.650

3.3443.132,243.368

Caldareria (dati Centro Studi ANIMA)

Page 32: l'Industria Meccanica n. 682, novembre-dicembre 2012

stire in leadership dei sistemi produttivi e del prodotto.È necessario investire nei fattori immateriali e qualitativi;collegare le imprese con i produttori di conoscenze su piat-taforme comuni o interfacce sostenute e orientate su setto-ri strategici. Queste due nuove sfide si intraprendono, a mioparere, attuando un forte cambiamento basato su cinqueleve: accelerazione delle trasformazioni; globalizzazionedelle economie e delle produzioni; multietnicità delle com-pagini sociali: il globale come identità; scienza e tecnolo-gia in grado di trainare l'economia e che configurano la so-cietà post industriale; modernità intesa come sintesi di unacomplessità diffusa. La modernità così definita, significa superare la produzio-ne delle conoscenze per arrivare a definire la condivisionedei saperi per un loro utilizzo, favorire la disseminazionedelle competenze e l’integrazione delle risorse, stimolaremassa critica di eccellenze, passare dai distretti industrialiai distretti tecnologici, sviluppare ricerca di frontiera e noncontingente, favorire l’hi-tech.

4. Quali punti ritiene più importante sviluppare in questosuo biennio di presidenza, in particolare per rendere Ucc

sempre più vicina alle esigenze dei soci?L’Associazione Ucc è il collettore delle esigenze del settoredella caldareria. Ha il compito di rispondervi e di supporta-re i propri associati con servizi e iniziative. A questo propo-sito l’Associazione sta lavorando in innovazione. Quattrotappe rispecchiano al meglio il piano da mettersi in atto perrendere Ucc vicina alle esigenze della caldareria:• consolidare e sviluppare l'infrastruttura di supporto agli

associati;• investire in attività di formazione per garantire uno svi-

luppo innovativo nelle imprese;• favorire, nella politica di investimento e di credito age-

volato, i progetti realizzati da cordate di industriali, dateam misti industria, ricerca, università;

• investire in attività di comunicazione atta a presentare almercato gli associati con le relative qualifiche.

Valorizzare il settore, è uno degli obiettivi che perseguiràl’associazione, di modo tale da lavorare sullo sviluppo dinuove attività ad alta intensità di conoscenza di valore ag-giuntivo e di occupazione. Il futuro della Caldareria italia-na, ovvero la "nuova" fase di sviluppo neo-industriale, si ba-sa sull'interazione sinergica tra industria e servizi. ❒

30 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

ANIMA

In occasione di Macef (Rho-Fiera Milano),l’Assemblea dell’associazione Fiac (Associazione fabbricanti italiani di arti-coli casalinghi) ha scelto all’unanimità come nuovo presidente Andrea Barazzoni, Amministratore Delegato dell’aziendaBarazzoni S.p.A., che guiderà Fiac per il biennio 2012-2014.

Fare squadra in difesa del made in Italy

INTERVISTA AD ANDREA BARAZZONI, PRESIDENTE FIAC

Nonostante sia l’export a sostenere lameccanica varia, il settore di competen-

za Fiac sembra uno dei pochi a poter consi-derare il mercato interno come motore dellosviluppo. Può fornirci qualche dato?Il mercato interno rappresenta ancora unaparte importante per le aziende del nostro set-tore. Purtroppo il dato non è estremamentepositivo, a mio avviso significa che non siamoriusciti a diffondere in modo adeguato il Ma-de in Italy dei prodotti casalinghi nel mondo.Probabilmente questo è dovuto alla dimen-sione più modesta rispetto alle realtà che operano nell’ali-mentare della media delle aziende del nostro settore. A que-sto si aggiunga la scarsa propensione a riuscire a proporsicon il proprio marchio, e quindi il perdurare di una posi-zione “da terzista” nei confronti dei clienti esteri.Manca un “sistema Italia” che favorisca l’esportazione esupporti le realtà che per dimensione e struttura faticano arapportarsi ai concorrenti tedeschi, francesi o cinesi. Così

come probabilmente manca anche la capa-cità di fare squadra da parte del nostro siste-ma produttivo che vede nel dirimpettaio ilprincipale concorrente.

I prodotti delle aziende Fiac si rivolgonoprincipalmente a famiglie, che in questi tem-pi vedono sempre più ridotto il proprio po-tere d’acquisto. Qual è la ricetta per cresce-re ugualmente?Cambiare la mentalità di questo Paese chetassa lavoro e casa come fossero i mali e non

la ricchezza e la volontà di migliorarsi di una società.

È ancora riconosciuta, e quanto, l’eccellenza del Made inItaly negli articoli casalinghi?Si osserva un maggior interesse da parte del consumatorefinale nello scegliere prodotti made in Italy. Devo però se-gnalare che l’Europa sta ostacolando l’obbligatorietà del-l’indicazione di origine, sostenendo che non è importante

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 31

ANIMA/UCOMESA

la provenienza della merce e chesarebbe discriminatorio pensareche un prodotto made in Italy siasuperiore qualitativamente a unoad esempio prodotto in Cina. Unavisione molto, troppo liberista del-le problematiche relative al com-mercio. Bisognerebbe forse porta-re qualche nostro politico europeo a visitare le realtà pro-duttive dell’estremo oriente, facendo verificare se ci sonogli stessi livelli retributivi, gli stessi standard di sicurezza, lestesse limitazioni alla flessibilità lavorativa, gli stessi impe-dimenti burocratici, la stessa tassazione. Ci si renderebbefacilmente conto che è discriminatorio nei confronti del-l’Europa produttiva pensare che il resto del mondo opericon le stesse logiche di costo. Ci si renderebbe facilmenteconto che sono ben poche le realtà produttive al sicuro dal-la logica della produzione a basso costo (e oggi a buon li-vello di qualità).

Quali considera i punti fondamentali di questo suo bien-nio di presidenza?Difendere chi ha ancora la determinazione nel mantenere vi-vo il Made in Italy. Inoltre far rispettare le regolamentazioni sulprodotto, chiedendo che vengano fatte verifiche non solo achi produce e spesso è in regola, ma anche e soprattutto a chiimporta e spesso queste regole non le rispetta. Portare un mes-saggio di aggregazione tra le tante aziende produttive di que-sto Paese. Non è un male cercare di fare lobby e difendere in-teressi comuni. È un importante punto di forza che va sfrutta-to nei confronti dei nostri antagonisti a livello mondiale.

Produzione Esportazione

(Valori in milioni di euro)

Consuntivo ‘10 Preconsuntivo ‘11 Previsioni ‘12

565536510

778770770

Valvole e rubinetteria. Dati Centro Studi ANIMA

Pubblicato il Decreto che definisce le modalità di applicazione dell'imposta co-munale sulla pubblicità

Tutela e identificazione del marchio di fabbrica di gru e macchine da cantiere

Èstato pubblicato nella G.U. 185 del 9 Agosto 2012 il De-creto del 26 luglio 2012 “Modalità di applicazione del-

l'imposta comunale sulla pubblicità al marchio di fabbricaapposto sulle gru mobili, sulle gru a torre adoperate nei can-tieri edili e sulle macchine da cantiere”.“La pubblicazione del Decreto corona gli sforzi di Uco-mesa /ANIMA che si è fortemente impegnata, in particola-re per conto dei costruttori di gru a torre, per ottenere que-sto provvedimento - dichiara Luca Turri, Presidente Uco-mesa - Ucomesa continuerà a collaborare con le preposteAutorità a garanzia che le aziende agiscano in modo coe-rente all’obiettivo di tutela e identificazione del marchio difabbrica”."Ribadisco che si tratta di un'opportuna modifica che risa-na una situazione anomala – afferma Sandro Bonomi Pre-sidente ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionalidell'Industria Meccanica Varia e Affine – Da più di due an-ni ci battiamo, assieme all'associazione Ucomesa, nostrafederata che rappresenta i produttori di macchine edili, stra-dali, minerarie e affini, affinché questa imposta iniqua siaeliminata. Desidero ringraziare il lavoro svolto dai nume-rosi parlamentari che si sono adoperati per trovare questasoluzione. Si tratta di un emendamento che mette al cen-

tro la difesa dei marchi industriali che, anche nel settoredella meccanica, troppo spesso subiscono il fenomeno del-la contraffazione.Il decreto ministeriale indica i limiti al di sopra dei qualiviene applicata l'imposta di pubblicità, come già avvienein tutti i settori industriali, commerciali, privati e non, inquanto prevalente la finalità pubblicitaria rispetto alla tute-la del marchio del produttore. Il Decreto sancisce che “l'imposta non è dovuta per l'indi-cazione del marchio apposto con dimensioni proporzionalialla dimensione delle gru mobili, delle gru a torre adope-rate nei cantieri edili e delle macchine da cantiere, la cuisuperficie complessiva non ecceda i seguenti limiti:a) fino a 2 metri quadrati per le gru mobili, le gru a torre

adoperate nei cantieri edili e le macchine da cantiere consviluppo potenziale in altezza fino a 10 metri lineari;

b) fino a 4 metri quadrati per le gru mobili, le gru a torreadoperate nei cantieri edili e le macchine da cantiere consviluppo potenziale in altezza oltre i 10 e fino a 40 me-tri lineari;

c) fino a 6 metri quadrati per le gru mobili, le gru a torre ado-perate nei cantieri edili e le macchine da cantiere con svi-luppo potenziale in altezza superiore a 40 metri lineari.”

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 33

ANIMA/ITALCOGEN

Intervista a Silvio Rudy Stella, Presidente Italcogen

A CURA DI MAURO FERRARINI E ALESSANDRO FONTANA

Cosa devono considerare i progettisti quando si parla di cogenerazione e trigene-razione? Se ne è parlato il 9 novembre scorso al convegno sull’efficienza energeti-ca organizzato dall’associazione dei costruttori e distributori impianti per la coge-nerazione nell’ambito della fiera Key Energy di Rimini.

«La cogenerazione e la trigenerazionecome produzione combinata di ener-

gia termica, frigorifera ed elettrica rappresen-tano la migliore forma di utilizzo delle fontisia fossili che rinnovabili». Non lascia aditoa dubbi Silvio Rudy Stella, Presidente Italco-gen, associazione che riunisce i costruttori ei distributori di impianti per la cogenerazio-ne, intervistato a margine del convegno del-lo scorso 9 novembre 2012 “Efficienza ener-getica attraverso il Recupero termico”.Il convegno, organizzato in seno a KeyEnergy di Rimini, la fiera dedicata all’energiae alla mobilità sostenibile, ha visto la parte-cipazione di numerosi professionisti, intervenuti per sco-prire le opportunità legate all’impiego dei biocarburanti edei recuperi termici. L’obiettivo dell’incontro è stato, infat-ti, quello di fornire gli elementi per considerare i recuperitermici quale motore d’innovazione per le aziende e l’in-dustria italiane.

Il leit motif del convegno è stato "Recupero termico qua-le motore dell'innovazione", può esserlo davvero?Il recupero termico rappresenta per il settore terziario e in-dustriale un'opportunità concreta per la riduzione dellabolletta energetica, dato che si va a recuperare del calorealtrimenti disperso come scarto di processo, riutilizzando-lo o all’interno del processo stesso, o convertendolo in al-tre forme di energia, ad esempio elettrica o frigorifera.Ripensare al proprio processo industriale o alla propria at-tività terziaria come un ciclo chiuso, dove anche gli scartirappresentano un valore per l'azienda, significa per molteapplicazioni un'innovazione tecnologica.

Perché?Perché impone il ripensamento dei modelli economici e ge-

stionali finora applicati. Da qui l'innovazio-ne che porta allo sviluppo di nuove formecommerciali, per esempio nuove forme dicontratti o di vendita di beni e servizi legatiall’uso delle nuove tecnologie, macchine ocomponenti (si pensi ai gruppi frigoriferi adassorbimento e ai sistemi Organic RankineCycle). E ancora, nuovi servizi, per esempiola riduzione dell'impronta di carbonio, il ri-sparmio garantito, il finanziamento delleopere; nuovi prodotti delle imprese, come lapossibilità di immettere nel mercato prodot-ti che hanno un bilancio energetico "sosteni-bile", sia nella quantità di energia usata sia

nella natura della stessa, caratterizzando quindi la naturadei prodotti nella loro intima essenza.

Partecipando al convegno quali sensazioni ha potuto co-gliere dagli addetti ai lavori e dagli intervenuti sul temasempre più di attualità dell'efficienza energetica?Ho notato tra i partecipanti una viva preoccupazione sullostato dell'efficienza energetica, data dall’incertezza delquadro normativo. Pensi che sono in fase di scadenza (31dicembre 2012) i decreti del 2004 che hanno istituito i ti-toli di efficienza energetica (i “certificati bianchi”) e anco-ra non sappiamo se verranno sostituiti, integrati o cancel-lati. Sappiamo solo che alla fine del 2012 le competenzedovranno transitare dall'Autorità per l'Energia Elettrica edil Gas al Gestore dei Servizi Energetici.

Preoccupato?Mi domando se le istituzioni saranno in grado di essere finda subito efficienti, o se vi sarà un periodo transitorio che,di fatto, andrà a bloccare quello che finora si sta facendo.Come esperienza non siamo fiduciosi, basti pensare allaconfusione che ha prodotto presso gli operatori l'applica-

Recupero termicomotoredell’innovazione

Silvio Rudy Stella, Presidente Italcogen

Sala del convegnoorganizzato daItalcogen

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zione da parte del Gse del decreto sulla cogenerazione adalto rendimento.

A proposito di decreti, il quadro normativo sulle Fer (Fon-ti Energetiche Rinnovabili) è in rapido e continuo muta-mento. Può aiutarci a fare il punto della situazione con spe-cifico riguardo alla cogenerazione?La cogenerazione ad alto rendimento vede ora un quadronormativo regolato principalmente da quattro decreti mi-nisteriali e precisamente: il decreto 4 agosto 2011 di rece-pimento degli allegati della direttiva 2004/08/CE che, di fat-to, ha consentito solo nel 2011 l'applicazione della diretti-va europea sulla cogenerazione del 2004; il decreto 5 set-tembre 2011, che ha definito il regime di sostegno della co-generazione ad alto rendimento; il decreto del 27 ottobre2011, sulla semplificazione amministrativa degli impiantidi microcogenerazione e il decreto del 6 luglio 2012 sugliimpianti a fonte rinnovabile elettrica, che riconosce un in-centivo sulla produzione di energia elettrica se prodotta inassetto cogenerativo ad alto rendimento (Car).

Quali sono le vostre impressioni?In questo primo periodo applicativo riscontriamo interpre-tazioni contradditorie da parte delle amministrazioni tali daindurre le associazioni e gli stessi operatori a valutare pos-sibili interventi di tutela. La confusione scoraggia i possibi-li investimenti in un momento dove lo sviluppo di questetecnologie può dare un vantaggio competitivo al sistema in-dustriale italiano.

A Ecomondo 2012 i Ministri Corrado Clini del Maatm e Cor-rado Passera del MiSe hanno an-nunciato lo sblocco di 900 mi-lioni di euro per il Conto EnergiaTermico. Il settore che lei rap-presenta ne potrà, in maniera di-retta o indiretta, beneficiare?I recuperi termici vengonocoinvolti nel nuovo decretoesclusivamente nei piccoli in-terventi, come peraltro già de-finito nel D.lgs. 28/2011, che asuo tempo aveva disciplinato lamateria. Come associazioneabbiamo dei settori merceolo-gici che vengono coinvolti nel

decreto sulle rinnovabili termiche e riteniamo che tecnolo-gie innovative, quali le pompe di calore a gas, possano ave-re uno sviluppo interessante nel mercato. È comunque danotare che gli importi annuali complessivi messi a disposi-zione sono molto meno della metà di quelli finora regi-strati per le agevolazioni del 55% o del 50%, peraltro pre-visti solo per il settore privato, mentre ora ne potranno usu-fruire anche le Pubbliche Amministrazioni per 200 milionidi euro, non di meno la riduzione del periodo dai 10 anniai 2 anni è un segnale positivo, sebbene per l'erogazionedegli incentivi sia stato incaricato il Gse, che forse risulteràoberato di attività, dovendo pensare anche a questi inter-venti. Si constata l'assoluta importanza dello stesso nell'in-tero panorama dei meccanismi d'incentivazione, tale da es-sere l'unico riferimento a livello nazionale, ravvisiamo unaperdita di equilibrio fra i poteri all'interno dell'amministra-zione, con possibili rischi per i cittadini e gli operatori.

Industria e mondo delle professioni tecniche. Qual è ilmessaggio che ritiene sia importante arrivi ai tecnici e aiprogettisti (periti, geometri, ingegneri, progettisti) sulmondo della cogenerazione? C'è stato secondo lei un in-cremento di interesse da parte dei professionisti tecniciverso le tecnologie legate al recupero termico e alla coge-nerazione in generale?Sicuramente la cogenerazione e la trigenerazione comeproduzione combinata di energia termica, frigorifera edelettrica rappresentano la migliore forma di utilizzo dellefonti energetiche, sia fossili che rinnovabili in quanto, conquesta tecnica, si recupera nella conversione energeticaanche quello che in altre tecnologie è considerato scarto.

Ai progettisti consiglio di veri-ficare ove vi sia una domandaabbinata di energia elettrica etermica/frigorifera la possibi-lità di applicazione della co/tri-generazione, dato che rappre-senta, per la sua programmabi-lità, per la rapidità di adatta-mento del carico elettrico e perla qualità dell'energia elettricaprodotta, un valido aiuto ancheallo sviluppo delle smart grid,disponibile fin da subito e conridotti investimenti sulle retielettriche. ❒

34 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

ANIMA/ITALCOGEN

Stand dell’Associazione alla fiera Key Energy di Rimini

Obiettivo centrato per il focus Italcogen a Key Energy 2012

Il successo registrato dal convegno di Italcogen lo scorso 9 novembre quale ulteriore conferma del grande interesse at-torno alla tematica del recupero termico. Sala gremita e molte domande dei numerosi operatori professionali accorsiper un importante momento di confronto e aggiornamento, svoltosi lo scorso 9 novembre nel contesto fieristico di KeyEnergy a Rimini. Il convegno dell'associazione Italcogen conferma, anche per quest'edizione, la necessità di infor-mazioni e dialogo sul tema dell'efficienza energetica, con particolare riguardo al comparto cogenerazione.A fronte delle presentazioni istituzionali che hanno visto protagonisti Giuseppe Dell'Olio (Ministero dello SviluppoEconomico), Luigi De Sanctis (Enea), Silvio Rudy Stella (Presidente Italcogen) e Francesca Perinelli (Consip), si sonoalternate le esposizioni circa concrete e dettagliate soluzioni offerte dalle aziende associate Italcogen.In particolare il convegno ha avuto tra le presenze numerosi esponenti delle pubblica amministrazione, oltre a pro-fessionisti tecnici, operatori del settore energetico e energy managers di importanti realtà produttive.

Herge Spelta

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Belimo ha fornito e applicato 282 valvole motorizzate peril controllo delle vasche di fermentazione nell’azienda

vitivinicola Franz Haas in Alto Adige. La fermentazione del mosto è un processo molto delicatoe con una determinata durata temporale, avviene in grandicisterne in acciaio inox la cui temperatura deve essere mo-nitorata ogni 30 minuti e mantenuta in un range di valoripredefiniti. In particolare, si è reso necessario realizzare un sistema dimonitoraggio collegato a un software che gestisce la tem-peratura di ognuna. Ogni vasca infatti ha al suo interno una “camicia”, ovve-ro un circuito in cui, a seconda delle esigenze, passa ac-qua calda o fredda, che ha la funzione di regolare la tem-peratura del vino all’interno della vasca. Le valvole motorizzate Belimo regolano l’apertura o lachiusura del circuito. Quindi lo stato della fermentazione viene seguito attra-verso la variazione della temperatura nel tempo.Nell’impianto di fermentazione sono state utilizzate com-plessivamente 270 valvole di intercettazione a sfera a 2-viee 12 valvole a 6-vie, mentre 40 attuatori RobustLine sonostati installati per l’impianto generale di condizionamentoin ambiente con umidificazione.L’installazione di valvole Belimo nell’impianto di fermen-tazione ha migliorato il processo stesso e ottimizzata la ge-stione delle fasi di lavorazione. In particolare, le valvole a6-vie hanno consentito di utilizzare le funzionalità in ta-bella, con i conseguenti vantaggi per l’applicazione.

Valvole e attuatoriBelimo per la produzione di vini

MERCATO

Utilizzati per il controllo delle vasche difermentazione dell’azienda vitivinicola FranzHaas, in Alto Adige

Particolare della valvola CCV motorizzata applicata a una vasca di fermentazione

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L’azienda specializzata nella costruzione di macchine eforni per pasticceria e panetteria compie quest’annomezzo secolo di storia

A CURA DI MARIA GRAZIA PERSICO, ASSOFOODTEC

«Non intendiamo delocalizzare la produzione, perché vogliamo essere un punto diriferimento del made in Italy: ci interessa puntare sulla qualità e sulla ricerca peravere soluzioni nuove, per mantenere la posizione nel settore, con attenzione alcontenimento dei costi».

Imaforni, azienda di Colognola ai Colli, è specializzatanella produzione di linee complete per la preparazione e

la cottura di crackers e biscotti.Nel 1962 Demetrio Castello e Ugo Bademer hanno acqui-sito dal Liquidatore, Rag. Giovanni Chiampan, la societàI.M.A. di Marinoni, specializzata nella costruzione di mac-chine e forni per pasticceria e panetteria, di cui entrambierano dipendenti, fondando il 24 luglio 1962, esattamente50 anni fa, la società Imaforni.«Abbiamo colto l’occasione per rilevarla con l’intenzione,almeno inizialmente, di occuparci della manutenzione deiforni già installati», ricordano Demetrio Castello e Ugo Ba-demer, «ben presto abbiamo deciso però di ampliare l’atti-vità: negli anni Settanta, in concomitanza con il boom eco-nomico dell’Italia, abbiamo abbandonato il settore del paneper concentrarci sugli impianti per biscotti e dolci, che sonodiventati sempre più tecnologicamente avanzati». A partire dagli anni Ottanta,Imaforni ha iniziato a guar-dare anche oltre confine.«Avevamo intuito che ilmercato era il mondo e ab-biamo potenziato la nostrarete commerciale fino a di-ventare leader nel settore alivello internazionale» rac-contano i soci fondatori.«All’inizio del 2000 abbia-mo iniziato un graduale pas-saggio di consegne ai piùgiovani, inserendo figuremanageriali nei ruoli chiave,

senza aver paura di delegare, con l’obiettivo di formare nuo-ve professionalità, che potessero portare avanti l’azienda».A dispetto della crisi, il 2011 è stato un anno record in ter-mini di fatturato. Il giro d’affari è salito del 30%, passandodai 65 milioni di euro del 2010 agli 85 milioni del 2011. Aguardare i bilanci degli anni 70 i numeri del fatturato: 855milioni delle vecchie lire, meno di 500 mila euro di oggi. In37 anni l’azienda è cresciuta davvero moltissimo, e ha mol-tiplicato di quasi 200 volte il suo fatturato».Imaforni oggi è leader mondiale nel proprio settore ed èpresente in 83 paesi, con oltre 1000 linee installate.Imaforni, ha saputo fare dell’internazionalizzazione la pro-pria carta vincente. Il fatturato estero, infatti, rappresenta il93% del dato complessivo: la distribuzione dei prodottiImaforni copre 83 Paesi, sparsi in tutto il mondo. A spie-garlo è l’Ing. Pierluigi Castello, amministratore delegatodell’azienda, che all’inizio degli anni 2000 ha gradual-

mente preso in mano le re-dini della società assiemealla sorella Nadia e ai duesoci fondatori. «La nostrapresenza commerciale nonsi concentra in Paesi speci-fici e ciò ci consente di nondipendere da alcuna areageografica: attualmente l’A-sia è il continente trainantee rappresenta il 30% del no-stro mercato, ma esportia-mo molto anche in AmericaLatina (25% del giro d’affa-ri), nei Paesi dell’Est e in

Imaforni, 50 annidi successi

36 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

ANIMA/ASSOFOODTEC

Da sinistra, Ugo Bademer, Demetrio, Nadia e Pierluigi Castello

Sede principale di Imaforni a Colognola di Colli, Verona

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 37

Russia (20%), in MedioOriente e Africa (15%) e inEuropa (10%)», fa sapereCastello. «Il nostro core bu-siness sono gli impianti au-tomatici ad alta capacitàproduttiva per biscotti ecrackers: nel 2011 abbiamorealizzato 80 linee comple-te per complessivi 3,2 chilo-metri di forni costruiti».I prodotti vengono intera-mente costruiti nei due sta-bilimenti di Colognola aiColli, dove sono impiegaticomplessivamente 200 di-pendenti. «Non intendiamo delocalizzare la produzione,perché vogliamo essere un punto di riferimento del madein Italy: ci interessa puntare sulla qualità e sulla ricerca peravere soluzioni nuove, per mantenere la posizione di lea-der del settore, con anche una grande attenzione al conte-nimento dei costi», prosegue l’amministratore delegato diImaforni. «Per questo il 10% dei nostri ricavi viene investi-to in innovazione: all’interno del nostro stabilimento ab-

biamo un “centro pilota”,composto da due linee pro-duttive dedicate proprio al-la ricerca, che viene anchemesso a disposizione deiclienti per sviluppare nuoviprodotti». Tutto ciò è resopossibile anche per la pre-senza di 50 tecnici specia-lizzati dedicati alla proget-tazione.Attorno a Imaforni ruotanocirca 500 fornitori di cui ol-tre 200 specializzati in la-vorazioni meccaniche. «Lanostra società sta conti-

nuando a investire sul territorio: considerato il costante in-cremento di produzione, che necessita di spazi adeguati,abbiamo acquistato un nuovo terreno di 35mila metri qua-drati, che ci darà spazio per eventuali costruzioni future, inaggiunta agli attuali stabilimenti produttivi di 22mila metriquadrati», conclude Castello. «Abbiamo pertanto creato le premesse industriali per poterulteriormente crescere negli anni futuri». ❒

La sede di Viale del Lavoro

I produttori italiani aderenti ad Assofoodtec/Ucimac hanno promosso l’introduzio-ne della nuova norma UNI 11460, che regolamenta - per la prima volta in Italia - imetodi di prova e i limiti di migrazione di piombo e nichel negli apparecchi desti-nati alla preparazione e alla distribuzione di bevande calde utilizzati negli eserci-zi commerciali e nelle comunità.

Bere un caffè con più sicurezza

Per ribadire la propria posizione di eccellenza, i costrut-tori italiani aderenti ad Assofoodtec/Ucimac, l’associa-

zione di categoria che raggruppa le maggiori aziende ita-liane produttrici di macchine professionali per caffè, han-no deciso di dotarsi di uno standard capace di valutare siale macchine di nuova produzione che quelle già in uso.Un pool di esperti aziendali, forti del patrimonio di cono-scenza delle problematiche legate alla progettazione e al-l’utilizzo delle macchine, hanno così definito in stretta col-laborazione con UNI la norma UNI 11460, che regolamenta- per la prima volta in Italia - le metodologie di prova e i li-miti di migrazione di piombo e nichel negli apparecchi de-stinati alla preparazione e alla distribuzione di bevande cal-de. Determinanti per lo studio e la stesura della nuova nor-ma - entrata in vigore alla fine di settembre 2012 - sono sta-ti anche i risultati emersi da uno studio, condotto da un im-portante istituto internazionale, sul rischio tossicologico de-rivante dal rilascio di metalli pesanti nelle bevande calde.

Le aziende associate Assofoodtec/Ucimac, sulla base deiprincipi di qualità e sicurezza da sempre applicati nella rea-lizzazione dei loro prodotti, hanno ritenuto fosse necessa-rio profondere sforzi e risorse per tutelare il mercato e ilconsumatore da possibili rischi derivanti da macchine co-struite con materiali inadatti al contatto con gli alimenti. Lanuova norma UNI 11460, potrà essere inoltre una utile ba-se per una futura norma europea. «Vedere riconosciuti, anche in forma ufficiale, i principi dicorrettezza costruttiva da sempre applicati alle proprie pro-duzioni – afferma Pietro Osnato, Presidente di Assofood-tec/Ucimac – è un risultato estremamente significativo perle aziende associate. L’auspicio è che la norma possa rap-presentare per le autorità preposte alla sorveglianza delmercato un utile strumento di verifica, ai fini della salva-guardia della salute del consumatore e per il mercato unalinea di demarcazione tra produzioni ingannevoli e produ-zioni attente al rispetto delle norme».

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UscitaEHEuropeSA:01Andaf 28/11/12 14:23 Pagina 1

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 39

APPROFONDIMENTI TECNICI

IL CALCOLO DELLA QUOTA DI ENERGIA RINNOVABILE NEI NUOVI EDIFICI

Il decreto n. 28/2011, che recepisce la direttiva 2009/28/CE, prevede l’ob-bligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzio-ne e negli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni rilevanti. In particolarel’Allegato 3 al comma 1 richiede quanto segue:“Nel caso di edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, gliimpianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realiz-zati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramiteil ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e delle seguenti per-centuali della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il ri-scaldamento e il raffrescamento:a) il 20 per cento quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presen-

tata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013;b) il 35 per cento quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presen-

tata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016;c) il 50 per cento quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è rilascia-

to dal 1° gennaio 2017”Nonostante la prima scadenza del 31 maggio sia stata abbondantemente su-perata, ad oggi manca uno strumento operativo che permetta di effettuare uncalcolo univoco della quota di energia che, nei nuovi edifici e in quelli sot-toposti a ristrutturazioni rilevanti, deve essere coperta utilizzando fonti ener-getiche rinnovabili.Questo ritardo sta mettendo in serio imbarazzo i progettisti, che non hannouno strumento condiviso e ufficiale sul quale impostare i propri progetti. Inaggiunta a ciò, l’industria termotecnica è seriamente preoccupata perché inuovi obblighi rischiano di fissare obiettivi difficilmente praticabili sul pianotecnico e gravosi dal punto di vista dei costi e benefici. È bene ricordare che l’inosservanza dell’obbligo di cui al comma 1 dovreb-be comportare il diniego del rilascio del titolo edilizio.La situazione è quindi paradossale e l’intera filiera sta chiedendo una proro-ga dell’entrata in vigore delle disposizioni di cui sopra ed una revisione deivalori fissati per tenere conto delle principali prassi progettuali e dell’evolu-zione del mercato impiantistico nei prossimi anni. È indubbio infatti che al-cune configurazioni impiantistiche che vanno per la maggiore, quali ad esem-pio la combinazione tra una caldaia a condensazione e un pannello solaretermico (ma anche le pompe di calore nell’ambito del terziario dove la fun-zione di raffrescamento è rilevante) avrebbero serie difficoltà a rispettare i va-lori fissati dal decreto.In questo contesto, il Comitato Termotecnico Italiano, su invito del Ministerodello Sviluppo Economico, sta sviluppando con gli operatori del settore ter-motecnico una metodologia di calcolo che permetta di verificare la frazionedi energia coperta nei nuovi edifici con fonti rinnovabili. La prima bozza di Raccomandazione, attualmente in discussione, tiene con-to dell’esperienza e dei concetti legati alle norme UNI/TS 11300 e di alcuneindicazioni del ministero stesso ed è stata recentemente fatta circolare da CTIad un gruppo di esperti tra cui anche i rappresentanti delle Associazioni dicategoria interessate e federate ad ANIMA (Assotermica, Climgas, Co.Aer eItalcogen). Entrando nel merito della metodologia, i fabbisogni dell’edificio di energia

ATTREZZATURE E ACCESSORI PER GPLUNI EN 12252:2012 Attrezzature e accesso-ri per GPL - Equipaggiamento delle cisterneper il trasporto su strada di GPL Commissioni Tecniche: [Recipienti per iltrasporto di gas compressi, disciolti o li-quefatti]

BOMBOLE PER GASUNI EN ISO 7225:2012 Bombole per gas - Eti-chette informativeUNI EN ISO 7866:2012 Bombole per gas -Bombole per gas ricaricabili di lega di allu-minio senza saldatura - Progettazione, co-struzione e proveCommissioni Tecniche: [Recipienti per il tra-sporto di gas compressi, disciolti o liquefatti]

CARRELLI INDUSTRIALIUNI EN ISO 3691-1:2012 Carrelli industriali- Requisiti di sicurezza e verifiche - Parte 1:Carrelli industriali motorizzati, esclusi quellisenza conducente, i telescopici e i trasporta-tori per carichi Commissioni Tecniche: [Trasporti internI]

CAPPE DI ASPIRAZIONEUNI EN 14175-7:2012 Cappe di aspirazione- Parte 7: Cappe chimiche per alta temperatu-ra e carica acida Commissioni Tecniche: [UNICHIM - associa-zione per l'unificazione nel settore dell'indu-stria chimica]

CISTERNE PER IL TRASPORTO DI MERCI PE-RICOLOSEUNI EN 16257:2012 Cisterne per il trasportodi merci pericolose - Equipaggiamento di ser-vizio - Dimensioni delle valvole di fondo ec-cetto quelle di 100 mm di diametro (nom) Commissioni Tecniche: [Recipienti per iltrasporto di gas compressi, disciolti o li-quefatti]

GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI ALEGNA O ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLI-DIUNI 10683:2012 Generatori di calore ali-mentati a legna o altri biocombustibili solidi- Verifica, installazione, controllo e manuten-zione Commissioni Tecniche: [CTI - Comitato Ter-motecnico Italiano]

GOMMAUNI ISO 21461:2012 Gomma - Determina-zione dell’aromaticità dell’olio nelle mescoledi gomma vulcanizzata Commissioni Tecniche: [Gomma]

IMPIANTI DI CO-COMBUSTIONE, INCE-NERIMENTO E CO-INCENERIMENTOUNI/TS 11461:2012 Impianti di co-combu-stione, incenerimento e co-incenerimento -Determinazione della frazione di energia rin-novabile prodotta dall’impianto mediante lamisura del 14C Commissioni Tecniche: [CTI - Comitato Ter-motecnico Italiano]

NORMATIVA

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40 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

APPROFONDIMENTI TECNICI

termica utile e di energia elettrica si calcolano su base mensile secondo le nor-me UNI TS 1300-1:2008 e UNI TS 1300-2:2008, in relazione al servizio ener-getico considerato: climatizzazione invernale o estiva, acqua calda sanitaria,ventilazione e illuminazione. I fabbisogni annui si ottengono in base alla som-ma dei fabbisogni mensili per il periodo di attivazione del servizio energeticoconsiderato.Al fabbisogno del servizio energetico si devono aggiungere le perdite di im-pianto, salvo le perdite di generazione, calcolate secondo UNI TS 11300-2:2008 o UNI TS 11300-3:2010.Tra le varie opzioni si sta valutando anche la possibilità di calcolare la QR (quo-ta rinnovabile) utilizzando le energie “finali”, ovvero non tenendo conto deifattori di conversione in energia primaria; la differenza fondamentale nell’ap-proccio sulla base di energia primaria e sulla base di energia finale consistenella valorizzazione dei vettori energetici finali ed essenzialmente dell’ener-gia elettrica consegnata da rete. Ciò porta a differenze importanti tra i due me-todi per le tecnologie che utilizzano energia elettrica e in particolare per lepompe di calore mentre per altre soluzioni non sembrano esserci scostamentisignificativi.Le intenzioni del CTI sono quelle di ultimare la bozza di Raccomandazioneentro l'autunno, così da fornire un documento al Ministero dello Sviluppo Eco-nomico che effettuerà le proprie ulteriori valutazioni; sulla tempistica per-mangono ancora incertezze, stante la complessità della materia.

Federico Musazzi

REGOLAMENTO MOTORI ELETTRICI640/2009/CE – PROPOSTA DI EMENDAMENTOI costruttori di motori, le organizzazioni ambientali non governative e le auto-rità di sorveglianza del mercato degli stati membri dell’unione europea hannosegnalato alla Commissione Europea l’esistenza sul mercato di motori elettricinon conformi al regolamento 640/2009/CE che disciplina la progettazione eco-compatibile dei motori elettrici in attuazione della direttiva ErP (Energy Rela-ted Products)Il Regolamento esenta dal campo di applicazione dello stesso i motori proget-tati specificatamente per operare oltre determinate altitudini o a temperatureritenute estreme per i motori convenzionali. Esclusioni aggiuntive sono ripor-tate per motori per usi speciali, come ad esempio l’uso in atmosfere poten-zialmente esplosive. Le esclusioni sono motivate dal fatto che i motori per usi speciali non possonosempre raggiungere i livelli di efficienza dei motori convenzionali senza pre-giudicarne la sicurezza e l’affidabilità.La classificazione energetica dei motori del Regolamento ricalca quella con-tenuta nella norma IEC EN 60034-1 Rotating electrical machines – Part 1: Ra-ting and performance. La norma riporta inoltre le stesse esclusioni dal campo di applicazione del Re-golamento. Dato che la norma è attualmente in fase di revisione e le esclusioni dal suocampo di applicazione saranno riviste come risultato del progresso tecnolo-gico e il conseguente adattamento del mercato verso classi di rendimento su-periori, la Commissione Europea propone di allineare le esclusioni dal cam-po di applicazione del Regolamento con le nuove esclusioni contenute nellanorma.

NORMATIVA

IMPIANTI DI ODORIZZAZIONE E DEPOSI-TI DI ODORIZZANTI PER GAS COMBUSTI-BILIUNI 9463-1:2012 Impianti di odorizzazionee depositi di odorizzanti per gas combustibi-li impiegati in usi domestici o similari - Parte1: Termini e definizioni ;UNI 9463-2:2012 Impianti di odorizzazionee depositi di odorizzanti per gas combustibi-li impiegati in usi domestici o similari - Parte2: Impianti di odorizzazione - Progettazione,costruzione, collaudo e sorveglianza;UNI 9463-3:2012 Impianti di odorizzazionee depositi di odorizzanti per gas combustibi-li impiegati in usi domestici o similari - Parte3: Depositi di odorizzanti - Progettazione, co-struzione ed esercizio;UNI 9463-4:2012 Impianti di odorizzazionee depositi di odorizzanti per gas combustibi-li impiegati in usi domestici o similari - Parte4: Modalità di fornitura di odorizzanti.Commissioni Tecniche: [CIG - Comitato Ita-liano Gas]

INFRASTRUTTURE DEL GASUNI EN 12007-1:2012 Infrastrutture del gas -Condotte con pressione massima di esercizionon maggiore di 16 bar - Parte 1: Raccoman-dazioni funzionali generali;UNI EN 12007-2:2012 Infrastrutture del gas -Condotte con pressione massima di esercizionon maggiore di 16 bar - Parte 2: Raccoman-dazioni funzionali per condotte di polietilene(MOP fino a 10 bar);UNI EN 12007-4:2012 Infrastrutture del gas -Condotte con pressione massima di esercizionon maggiore di 16 bar - Parte 4: Raccoman-dazioni funzionali specifiche per il rinnova-mento;UNI EN 12327:2012 Infrastrutture del gas -Collaudi a pressione, procedure di messa inesercizio e di messa fuori esercizio - Requisi-ti funzionali;Commissioni Tecniche: [CIG - Comitato Ita-liano Gas]

MACCHINE FORESTALI E DA GIARDI-NAGGIO - CODICE DI PROVA DEL RU-MOREEC 1-2012 UNI EN ISO 22868:2011 Macchi-ne forestali e da giardinaggio - Codice di pro-va del rumore per macchine portatili manual-mente con motore a combustione interna -Metodo tecnico progettuale (classe di preci-sione 2) Commissioni Tecniche: [CUNA - Commissio-ne Tecnica di Unificazione nell'Autoveicolo]

MISURATORI DI GASUNI EN 12405-2:2012 Misuratori di gas - Di-spositivi di conversione - Parte 2: Conversio-ne in energia Commissioni Tecniche: [CIG - Comitato Ita-liano Gas]

PITTURE E VERNICIUNI CEN/TS 16358:2012 Pitture e vernici -Prodotti e sistemi di verniciatura per legnoper impieghi esterni - Valutazione dell’inci-

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 41

Tali nuove esclusioni permetteranno di evitare che i costruttori continuino adavere la possibilità di evitare l’applicazione del Regolamento indicando che imotori sono progettati per funzionare ad altitudini o a temperature al di fuoridello scopo dello stesso.Di seguito la proposta di modifica proposta all’articolo 1 del Regolamento chene definisce il campo di applicazione

Article 1 Subject matter and scope 1. This Regulation establishes ecodesign requirements for the placing on themarket and for the putting into service of motors, including where integratedin other products. 2. This Regulation shall not apply to: (a) motors designed to operate wholly immersed in a liquid;(b) motors completely integrated into a product (for example gear, pump, fanor compressor) that cannot be tested separately from the machine even withprovision of a temporary end-shield and drive-end bearing and for which theseparation of the motor from the rest of the product would render the motorinoperative; (c) motors designed to operate exclusively: (i) at altitudes exceeding 4000 metres above sea-level; (ii) where ambient air temperatures exceed 60 °C; (iii) in maximum operating temperature above 400°C; (iv) where ambient air temperatures are less than −20 °C for any motor or lessthan 0 °C for a motor with water cooling; (v) where the water coolant temperature at the inlet to a product is less than 5°C or exceeding 25 °C; (vi) in potentially explosive atmospheres as defined in Directive 94/9/EC(*); (d) brake motors

Inoltre il Regolamento 640/2009/CE definisce le informazioni che il produtto-re deve fornire sulla targhetta o in prossimità di essa. Tra queste informazionivi è l’efficienza nominale (η) al 100%, al 75% e al 50% del carico e della ten-sione nominale.I produttori hanno segnalato l’impossibilità di includere tutte queste informa-zioni in maniera leggibile sulle targhette di motori piccoli a causa della man-canza di spazio.La Commissione propone dunque di aggiungere tra i requisiti informativi unafrase che permetta ai produttori, in caso di mancanza di spazio, di dichiarareil valore dell’efficienza nominale al 75% e al 50% del carico e della tensionenominale sulla documentazione tecnica e sui siti web aziendali, lasciando intarghetta il solo valore di efficienza nominale al 100% del carico e della ten-sione nominale.Di seguito il testo proposto ad integrazione dell’allegato I punto 2 del Regola-mento 640/2009/CE che definisce i requisiti informativi:Where the size of the rating plate makes impossible to mark all the informationreferred to in point (1), only the nominal efficiency (η) at full rated load volta-ge (UN) shall be marked. The two efficiencies at 75% and 50% rated load andrated voltage (UN) shall be given in the product documentation or on a freeaccess Web.

Le modifiche proposte saranno discusse il 20 Novembre in un consultation fo-rum per la direttiva ErP.

Andrea Pasquini

sione di aria/micro bolle nei film di rivesti-mento;UNI EN ISO 13076:2012 Pitture e vernici - Il-luminazione e procedura per la valutazionevisiva dei rivestimenti;UNI EN ISO 13632:2012 Leganti per pitturee vernici - Colofonia - Campionamento e pre-parazione del campione per la misura del co-lore;UNI EN ISO 2812-3:2012 Pitture e vernici -Determinazione della resistenza ai liquidi -Parte 3: Metodo che utilizza un mezzo assor-bente;UNI EN ISO 9117-4:2012 Pitture e vernici -Prove di essiccamento - Parte 4: Prova che uti-lizza un misuratore meccanico;UNI EN ISO 9117-5:2012 Pitture e vernici -Prove di essiccamento - Parte 5: Prova modi-ficata di Bandow-Wolff;UNI EN ISO 9117-6:2012 Pitture e vernici -Prove di essiccamento - Parte 6: Valutazionedell’assenza di impronta;EC 1-2012 UNI EN ISO 2812-1:2007 Pitturee vernici - Determinazione della resistenza ailiquidi - Parte 1: Immersione in liquidi diver-si dall'acqua;UNI CEN/TS 16359:2012 Pitture e vernici -Prodotti e sistemi di verniciatura per legno perimpieghi esterni - Valutazione della resisten-za allo scolorimento dei rivestimenti in pros-simità delle nodosità del legno.Commissioni Tecniche: [UNICHIM - Associa-zione per l'Unificazione nel settore dell'In-dustria Chimica]

PRODOTTI PETROLIFERI LIQUIDIUNI EN 14214:2012 Prodotti petroliferi li-quidi - Esteri metilici di acidi grassi (FAME) permotori diesel e per impianti di riscaldamento- Requisiti e metodi di prova. Commissioni Tecniche: [UNICHIM - Associa-zione per l'Unificazione nel settore dell'In-dustria Chimica]

PROVE DI RESISTENZA AL FUOCO E/OCONTROLLO DELLA DISPERSIONE DELFUMO UNI EN 15269-2:2012 Applicazione estesadei risultati di prove di resistenza al fuoco e/ocontrollo della dispersione del fumo per por-te, sistemi di chiusura e finestre apribili e lo-ro componenti costruttivi - Parte 2: Resisten-za al fuoco di porte in acciaio su cerniere osu perni Commissioni Tecniche: [Comportamento al-l'incendio]

PROVE NON DISTRUTTIVE - ESAME AD UL-TRASUONIUNI EN ISO 2400:2012 Prove non distruttive- Esame ad ultrasuoni - Specifica per bloccodi taratura N° 1 Commissioni Tecniche: [Prove non distruttive] EC 1-2012 UNI EN ISO 10863:2012 Provenon distruttive delle saldature - Controllo me-diante ultrasuoni - Tecnica della diffrazionedel tempo di volo (TOFD) Commissioni Tecniche: [Saldature]

NORMATIVA

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42 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

APPROFONDIMENTITECNICI

PUBBLICATA LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA Sulla Gazzetta Ufficiale europea del 14 novembre è stata pubblicata la nuova DIRETTIVA 2012/27/UE sull'EfficienzaEnergetica.

La Direttiva stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell’efficienza energetica in Europa, al fine di ga-rantire il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dei consumi energetici del 20% entro il 2020. Formalmente l’entra-ta in vigore della Direttiva L’entrata in vigore della nuova Direttiva 2012/27/UE è previsto per il 4 dicembre 2012, affinché le misure previste daltesto legislativo divengano effettive è necessario che gli Stati membri provvedano entro 5 giugno 2014 alla pubblica-zione del relativo decreto di recepimento nazionale.Il testo finale del provvedimento pubblicato in Gazzetta è il risultato di un intenso lavoro durato più di due anni e tra-duce in misure vincolanti i principali aspetti del piano di efficienza energetica (PEE), pubblicato a marzo del 2011. L’importanza di questa nuova Direttiva sta nel fatto che l’efficienza energetica è una materia di rilevanza strategica, siaa livello industriale – se si considerano i numerosissimi investimenti che vengono fatti anche dalle imprese italiane o cheoperano in Italia – sia per l’intero sistema Paese. L’efficienza energetica rappresenta sicuramente lo strumento più economicamente sostenibile ai fini del raggiungi-mento degli obiettivi vincolanti sui consumi da fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2 (ex Diretti-va 28/2009/CE) e delle previsioni contenute nella “Roadmap for moving to a competitive low carbon economy in2050”. La nuova Direttiva sull’efficienza energetica abroga inoltre le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE è ha l’obiettivo prima-rio di rafforzare il quadro giuridico europeo atto al perseguimento degli obiettivi di efficienza energetica al 2020, con-siderando che gli obiettivi previsti dalle due direttive attuali non hanno raggiunto i livelli prefissati sia a livello europeoche a livello italiano.In realtà la nuova Direttiva sull’efficienza energetica definitivamente approvata è il frutto di un compromesso tra le com-petenze delle istituzioni comunitarie e dei singoli paesi; gli Stati Membri si sono infatti sempre opposti con decisione al-l’imposizione di target vincolanti a livello nazionale. Per questo motivo l’obiettivo della riduzione del 20% dei consumi energetici dell’Unione Europea diventa in un certosenso indicativo, tanto che il risultato atteso è di un’effettiva riduzione dei consumi energetici del 15% al 2020, ben aldi sotto di quanto stabilito nel 2007. Per compensare questo gap la Direttiva prevede di integrare nei prossimi mesi questo obiettivo con un regolamento perl’efficienza dei carburanti per le auto e definendo nuovi standard per alcuni prodotti come i boiler, collegati alla Diret-tiva europea Ecodesign. Ciò dovrebbe innalzare il risparmio di energia al 17%.Tra gli aspetti chiave della nuova legislazione europea sull’efficienza ci sono i piani nazionali. Entro aprile 2013 gli Sta-ti Membri dovranno presentare i loro programmi nazionali e calcolare quale obiettivo essi intendano raggiungere in ter-mini di risparmio energetico; seguirà poi la valutazione ad hoc della Commissione. Se la Commissione dovesse ritene-re che i piani nazionali per l’efficienza energetica non siano in linea con l’obiettivo del 20% s’impegnerà ad aggiunge-re ulteriori misure vincolanti in modo da coprire il divario. Se gli Stati Membri non adotteranno le misure addizionalipreviste dalla Commissione, questa proporrà specifici obiettivi vincolanti. Gli effettivi risparmi saranno calcolati dal 2014e ci sarà una nuova revisione nel 2016.L’Unione Europea al 2020 nel suo complesso non dovrà comunque superare consumi pari a 1.474 Mtep (o 1.078 Mtepse si considerano i consumi finali); dunque una riduzione del 20% sulle proiezioni di consumo.Tra i principali elementi che caratterizzano la nuova Direttiva ricordiamo:• la richiesta alle compagnie energetiche di ridurre le loro vendite di energia alle imprese, industrie e famiglie di alme-

no l’1,5% all’anno.• Un tasso di ristrutturazione annuale per l’edilizia pubblica di almeno il 3% (senza dubbio molto insufficiente secon-

do molti osservatori).• L’obbligo per ciascun paese membro di elaborare una strategia utile a rendere l’intero parco edilizio pubblico e pri-

vato più efficiente entro il 2050.Inoltre, sono previste specifiche misure per audit energetiche e per la gestione dell’energia rivolte alle grandi imprese,analisi per lo sviluppo della cogenerazione ad alta efficienza e per il public procurement.

Alessandro Maggioni

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 43

NUOVO CONTO ENERGIA PER LE FONTI RINNOVABILI TERMICHE Finalmente, dopo una lunga attesa da parte degli operatori del settore e ripetute sollecitazioni da parte dell’Unione Eu-ropea, è stato pubblicato, con l’approvazione dei ministeri competenti, lo schema del decreto ministeriale destinato aregolamentare gli incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili (conto energia termico). Con il “Decreto rinnovabili termiche” si intende rivedere il meccanismo di incentivazione che attualmente prevede esclu-sivamente la detrazione fiscale del 55% dell’importo dell’intervento effettuato, inserendo un meccanismo di incentiva-zione simile a quelle fino ad ora in essere nell’ambito degli impianti fotovoltaici. Tale provvedimento, che passa ora all’esame della Conferenza Unificata per l’approvazione definitiva, si propone sia di

dare impulso all’impiego delle fonti rinnovabili termiche (riscalda-mento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling)sia di accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifi-ci pubblici. Il tetto di spesa annua cumulata fissata dal decreto è complessiva-mente pari a 900 milioni di euro. Di questi, 700 sono riservati ai pri-vati e 200 alle pubbliche amministrazioni. Le richieste di accesso all’incentivo saranno accettate dal GSE, il Ge-store dei servizi elettrici fino al sessantesimo giorno successivo alraggiungimento delle relative soglie di spesa annua (700/200 milio-ni di euro).Il nuovo sistema incentivante promuove, in particolare, interventi dipiccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e piccole azien-de, fino ad ora poco supportati da adeguate politiche di sostegno. Gli incentivi, inoltre, possono essere assegnati solo per interventi chenon accedono ad altri incentivi statali (eccetto i fondi di garanzia,quelli di rotazione e i contributi in conto interesse). Per quanto riguarda le tecnologie incentivate, esse si dividono in duecategorie. Per le rinnovabili termiche - solare termico, caldaie a biomassa,pompe di calore e scalda acqua a pompa di calore - il nuovo "con-to energia termico" vale sia per i privati che per le amministrazionipubbliche, mentre per gli interventi di efficienza energetica – isola-mento, serramenti e sostituzione degli impianti di riscaldamento concaldaie a condensazione – gli incentivi sono destinati soltanto allaPubblica Amministrazione: per questi interventi, infatti, i privati pos-

sono usufruire delle detrazioni fiscali del 55%, che per ora sono prorogate solo fino al 30 giugno 2013 ma che potreb-bero essere riformate e rese strutturali. Per le energie rinnovabili termiche vengono incentivati gli impianti con potenza fino a 500 kW con determinati requi-siti prestazionali. Fino a 35 kW l'incentivo è erogato su 2 anni, sopra quella taglia su 5 anni. Per tutte le tecnologie ammesse a incentivo,il nuovo decreto stabilisce una serie di valori prestazionali minimi. Nello specifico, l'incentivo è commisurato all'energia rinnovabile prodotta e al risparmio energetico conseguito e saràdifferenziato per taglie e zone climatiche. Per quanto riguarda gli interventi di efficienza energetica, l'incentivo riservato agli enti pubblici è pari a una percentua-le della spesa, fatti salvi massimali di spesa diversificati, a volte, secondo le zone climatiche. Per tutti gli interventi di efficientamento, come anche per gli scaldacqua a pompa di calore incentivabili anche per i pri-vati, l'incentivo copre il 40% della spesa.Obiettivo prioritario del Conto termico è rafforzare la leadership tecnologica della filiera nazionale in comparti con unforte potenziale di crescita internazionale. Secondo molte associazioni di categoria il sistema, così concepito, da solonon è sufficiente a questo scopo ma rappresenta, senza dubbio, un importante passo avanti per un settore, quello dellerinnovabili termiche, sinora colpevolmente trascurato.

Maria Elena Proietti

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44 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

MERCATO

Le pompe per acqua dell’azienda sono già conformi alla Direttiva europea ErP(Energy related Products-2009/125/CE) e al Regolamento dell’Unione Europea547/2012

Caprari pronta per il futuro

La Direttiva europea ErP(Energy related Pro-

ducts-2009/125/CE) defini-sce un quadro legislativogenerale riguardante i con-sumi dei "dispositivi checonsumano energia" allaquale tutti i produttori do-vranno adeguarsi. I costrut-tori dovranno aumentarel'efficienza energetica deiloro prodotti e ridurre quin-di il loro impatto ambienta-le. Interessa direttamente più di 1000 categorie di prodot-ti, tra cui macchinari e attrezzature per l'industria manifat-turiera. Sebbene i risparmi principali possano essere ottenuti con ilmiglioramento dei rendimenti dei motori, nel nostro setto-re di costruttori di pompe centrifughe uno dei fattori checontribuisce a diminuire il consumo è senz’altro il miglio-ramento dell’efficienza energetica della pompa. Pertanto,le pompe per acqua rappresentano un prodotto per il qua-le è prioritario stabilire una progettazione ecocompatibile.Le pompe per acqua sono utilizzate in grandi quantità nel-l'Unione Europea e in tutto il mondo. Il consumo di energia nella fase di servizio è sicuramenterilevante sotto l’aspetto ambientale, più importante di tuttele altre fasi del ciclo di vita del prodotto. Il consumo annuostimato è di circa 109 TWh di elettricità (dato del 2005 perl’UE), equivalenti a 50 Mt di CO2. Se non si adotteranno provvedimenti, si ipotizza un au-mento del consumo di energia fino a 136 TWh nel 2020.In conclusione, lo sviluppo della tecnologia che permet-te un miglioramento significativo dei dati di consumo dienergia elettrica nella fase di servizio è una priorità asso-luta.Criteri precisi di progettazione ecocompatibile sono previ-sti per ciascuna categoria di prodotto e fissati dall'adozio-ne di Regolamenti UE, il cui rispetto è obbligatorio per i sin-goli Paesi aderenti alla UE.La conformità al Regolamento è legata alla marcatura CEdel prodotto, che è essenziale per la commercializzazionedi un prodotto sul mercato dell'UE. In aggiunta ai requisitiche riguardano nello specifico il prodotto, l’azienda pro-duttrice deve anche attenersi ad altri obblighi relativi alladocumentazione e alla gestione dei materiali: la dichiara-zione di conformità, la valutazione della conformità e leinformazioni da riportare in targa del prodotto ecc.Il Regolamento dell’Unione Europea 547/2012 specificoper le pompe per acqua prevede per alcuni tipi di pompe

(per adesso quelli rientratinel Lotto 11, dopo segui-ranno altri modelli e tipolo-gie), un indice minimo diefficienza (MEI, MinimumEfficiency Index), parame-tro diverso e da nonconfondersi con il rendi-mento del prodotto. L’applicazione della diretti-va permetterà la vendita deisoli prodotti che hanno:• MEI ≥ 0,10 dal gennaio

2013;• MEI ≥ 0,40 dal gennaio 2015.Lo stesso Regolamento 547/2012 definisce come bench-mark, ovvero come “migliore tecnologia disponibile sulmercato" quelle pompe che hanno:• MEI ≥ 0,70 ÷ 0,80 Il nuovo regolamento definisce un metodo analitico per ri-cavare/verificare il MEI di una pompa.

✽ ✽ ✽

Tutti i prodotti Caprari interessati sono già conformi al Re-golamento UE (Lot 11) “ErP Ready”. Molti prodotti Capraririentrano poi tra quelli che il Regolamento definisce come“riferimento per la migliore tecnologia disponibile sul mer-cato” avendo MEI 0,70 ÷ 0,80. Caprari li definisce “Best inClass” .Inoltre, Caprari, in linea con le direttive europee (ErP, in par-ticolare), già da alcuni anni ha messo in gamma e promuovemotori ad alto rendimento.Per Caprari l’attenzione all’ambiente è un valore impor-tante: significa ritenere prioritario, in tutte le fasi del cicloproduttivo, l’utilizzo di risorse materiali e immateriali eco-compatibili. L’energia si risparmia investendo in qualità.Caprari ha posto sotto un controllo rigido tutte le fasi dellapropria attività produttiva, partendo dalla filosofia proget-tuale, che da sempre privilegia il minor assorbimento dienergia possibile, per continuare con la scelta dei materia-li impiegati e degli strumenti di produzione e di lavoro adot-tati.Caprari valuta le interazioni con l’ambiente, così da lavo-rare nell’ottica della prevenzione di rischi ambientali pa-rallelamente alla minimizzazione dei costi di esercizio.Grazie alla lunga durata dei propri prodotti, Caprari offre ilmiglior vantaggio economico per il cliente utilizzatore e ilminor impatto sull’ambiente. ❒

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L’azienda finlandese dà lavoro a 1400 persone nell’area triestina

San Dorligo, i primi 15 anni di Wärtsilä in Italia

La storia di Wärtsilä Italia hainizio nel 1997 quando il

gruppo finlandese Wärtsilä Cor-poration acquista Grandi Moto-ri Trieste, uno stabilimento cheancor oggi rappresenta una del-le più grandi aziende della pro-vincia di Trieste. Il 22 settembre scorso, a distan-za di cinque anni, Wärtsilä ItaliaSpA ha riaperto i cancelli dellostabilimento di San Dorligo del-la Valle Trieste ai dipendenti, aicollaboratori e alle loro famiglie. L’occasione è stata quella di festeggiare il 15° anniversariodi insediamento della società finlandese in Italia. In questagiornata si è voluto condividere i valori aziendali, nonchéevidenziare il ruolo di Wärtsilä Italia nel panorama econo-

mico locale e nazionale, con unocchio ai risultati raggiunti nelpassato e soprattutto ai progettidi sviluppo. Wärtsilä è leader a livello mon-diale nella fornitura di soluzio-ni per la generazione di energiaper l’intero ciclo di vita degliimpianti, progettate per il setto-re marino e dell’energia. Nel 2011 ha realizzato un fattu-rato di 4,2 miliardi di euro, conpiù di 18mila dipendenti. L’azienda dispone di unità ope-

rative dislocate in 160 siti, distribuiti in 70 paesi sparsi intutto il mondo. In Italia occupa direttamente oltre 1400 persone e coin-volge un indotto di almeno 500 persone.

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46 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

MERCATO

Grazie alla Divisione Sistemi l’azienda si presenta al mercato con progetti ad altovalore aggiunto, che contribuiscono a qualificare la distribuzione offrendo prodot-ti di semplice installazione ma ricchi di contenuti innovativi e di alta qualità

Enolgas Bonomi, un percorso per l’utilizzo razionale dell’energia

Enolgas Bonomi è una realtà che in oltremezzo secolo di storia ha scelto e per-

corso la sua strada con chiarezza, determi-nazione, lungimiranza. È proprio la lungi-miranza che ha portato l’azienda a sce-gliere oggi il percorso dell’utilizzo razio-nale dell’energia come frontiera del rispar-mio energetico e del rispetto ambientale. La tradizione e lacompetenza nel mondo dell’idraulica, della gestione flus-si, dell’elettronica e termotecnica, della meccatronica, han-no portato alla nascita dellaDivisione Sistemi.La Divisione Sistemi, la più giovane dell’azienda, progettasistemi integrati per l’automazione domestica e la sosteni-bilità ambientale: contabilizzatori di calore, valvole auto-matiche termostatiche e pressostatiche, sistemi LDS per l’in-tercettazione delle perdite di acqua e nodi domotici per laprevenzione di fughe di gas/acqua e la gestione climaticadegli ambienti.Enolgas Bonomi ha scelto, grazie alla Divisione Sistemi, dipresentarsi al mercato con progetti ad alto valore aggiuntoche contribuiscono a qualificare la distribuzione offrendoprodotti di semplice installazione ma ricchi di contenuti in-novativi e di alta qualità.È stata presentato a MCE 2010 Energysat, il satellite di zo-na studiato per distribuire il calore e l'acqua sanitaria alleutenze di un impianto centralizzato, assicurando la rego-lazione e la contabilizzazione dei consumi per una gestio-ne davvero consapevole.È di questi giorni il lancio di LDS (Leak Detection System)innovativo sistema di rilevazione di erogazioni anomale in

grado di gestire autonomamente una seriedi misure di sicurezza a seconda del livellodi anomalia, che vanno dalla semplice se-gnalazione acustica all’interruzione delflusso di adduzione acqua. Nella logica del-l’utilizzo razionale delle risorse, LDS nonsolo previene gli allagamenti, ma gestisce

l’utilizzo energetico. Il sistema inoltre può inviare messag-gi telefonici o SMS con indicazione del problema rilevatoed eventuale blocco dell’erogazione.Nel mondo del gas Enolgas Bonomi ha scelto il “sistema”.Easygas è un vero e proprio kit che prevede al suo internotutti i componenti necessari a effettuare installazioni dimassima sicurezza e qualità. Interessante anche dal puntodi vista commerciale: sull’intero kit, il tubo è omaggio.Infine, un occhio di riguardo all’estetica e al design con In-gastyle, l’innovativo rubinetto a sfera per gas da incasso,con dispositivo a scomparsa. Nessun impatto estetico sulla cucina, massima comodità diaccesso per l’utente.Enolgas Bonomi oggi ha scelto di lavorare insieme alla di-stribuzione, considerandola un partner importante, offren-dole prodotti con alto contenuto di innovazione, forti ar-gomenti di vendita, in linea con le tendenze del mercato,sempre più attento a un uso consapevole delle fonti ener-getiche e, soprattutto, di facile installazione. Il risultato? Una realtà in costante crescita con una presen-za importante nel settore sia domestico che industriale euna vasta produzione tecnologicamente avanzata, che sicaratterizza per la qualità distintiva dei prodotti made inItaly, realizzata interamente nell’area bresciana.

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 47

FIERE, CORSI E CONVEGNIEF

FETT

UATE

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATETRACCIA ANNO 2012

data (*) nome sede Associazioni di riferimento26-29 GENNAIO A MACEF PRIMAVERA MILANO FIAC28 FEB.-3 MARZO T IPACK IMA MILANO, Italia ASSOFOODTEC, ANIMA13-15 MARZO A WETEX DUBAI, U.A.E. ANIMA / settori energia-ambiente27-30 MARZO B MCE EXPOCOMFORT MILANO, Italia ANIMA/settori HVAC + energia

(Acism, AquaItalia, Avr,Assopompe,Assotermica, Climgas, CoAer,Imp. Frigoriferi, Italcogen, Ucc)

16-21 APRILE T INTERMAT PARIGI, Francia UCoMESA18-21 APRILE B METEF + Foundeq Europe VERONA, Italia UCIF9-11 MAGGIO A SOLAREXPO + GREENBUILDING VERONA, Italia COAER13-15 MAGGIO B OIL & NON-OIL MODENA, Italia ACISM22-24 MAGGIO A SPS / IPC / DRIVES Italia PARMA, Italia ANIMA - L'Industria Meccanica23-25 MAGGIO B ACCADUEO FERRARA, Italia ACISM, AVR24-27 MAGGIO T EUROCARNE VERONA, Italia ASSOFOODTEC27-30 MAGGIO A IRAN FOOD + BEV TEC TEHERAN, Iran ASSOFOODTEC29 MAG-2 GIUGNO A CTT MOSCA, Russia UCoMESA18-22 GIUGNO T ACHEMA FRANCOFORTE, Germania ANIMA / settori ind. chimica17-20 OTTOBRE A MADE MILANO, Italia ASSOFERMA, ASSOGRIGLIATI,

ASSOSIC, UNAC31 OTT. - 3 NOV. A PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) MOSCA, Russia ASSOPOMPE, AVR, COMPO7-10 NOVEMBRE A ECOMONDO RIMINI, Italia ASSPSIC, CIADI, UIDA7-10 NOVEMBRE A KEY ENERGY RIMINI, Italia ITALCOGEN15-17 NOVEMBRE B TT Expo PIACENZA, Italia CICOF21-25 NOVEMBRE A SITP Salon Int.Travaux Publics ALGERI, Algeria UCoMESA

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONIACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acqueprimarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serratureferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e laconservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato - COMACA costruttori macchineper la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industriaalimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttoriitaliani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazioneitaliana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVRassociazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori edistributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricantiitaliani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCCunione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNACassociazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

DA EF

FETT

UARE

data (*) nome sede Associazioni di riferimento26-29 GENNAIO A AED Convention & Condex exhibition LAS VEGAS, U.S.A. UCoMESA15-18 GENNAIO B CHEMTECH +Pharma World Expo MUMBAI, India ANIMA / settori ind. chimica24-27 GENNAIO A MILANO, Italia MILANO, Italia FIAC4-8 FEBBRAIO A The WORLD OF CONCRETE (WOC) LAS VEGAS, U.S.A. UCoMESA5-8 FEBBRAIO B bC India (Bauma Conexpo Show) MUMBAI, India UCoMESA12-16 MARZO B ISH FRANCOFORTE, Germania ANIMA / settori “comfort”20-22 MARZO B O M C RAVENNA, Italia ANIMA / settori energia3-5 APRILE B MADE IN STEEL MILANO, Italia CICOF8-12 APRILE B COMVAC/ Hannovermesse HANNOVER, Germania COMPO9-12 APRILE A DJAZAGRO ALGERI, Algeria ASSOFOODTEC15-17 APRILE A WETEX DUBAI, U.A.E. ANIMA / settori energia-ambiente15-21 APRILE T BAUMA MONACO, Germania UCoMESA4-9 MAGGIO T IFFA FRANCOFORTE, Germania ASSOFOODTEC8-10 MAGGIO A SOLAREXPO + GREENBUILDING MILANO, Italia ANIMA / settori energia19-23 MAGGIO A LIBYA BUILD TRIPOLI, Libia ANIMA / settori edilizia21-23 MAGGIO A SPS / IPC / DRIVES Italia PARMA, Italia ANIMA - L'Industria

TRACCIA 1° SEMESTRE ANNO 2013

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

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48 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

FIERE, CORSI E CONVEGNI

La firma della Repubblica Federale Tedesca rappresenta un nuovo importante pas-so in avanti verso la costruzioni dell’esposizione universale milanese

Expo Milano 2015, la Germaniaformalizza la presenza

Il 25 settembre scorso, la Repubblica Fede-rale di Germania ha firmato il contratto dipartecipazione all’Esposizione Universaleche si terrà nel capoluogo lombardo dal 1°maggio al 31 ottobre 2015.Il contratto è stato sottoscritto da Dietmar Schmitz, Com-missario Generale di sezione del Padiglione tedesco, e Giu-seppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 SpA, al-la presenza del Commissario Generale dell’Expo Milano2015, Roberto Formigoni.La firma, avvenuta presso la sede di Expo 2015 SpA, rap-presenta un nuovo importante passo in avanti verso la co-struzione dell’Esposizione Universale milanese. Punto di ri-ferimento economico e politico a livello internazionale, laGermania occuperà un posto di rilievo all’interno del sitoespositivo: si è assicurata, infatti, il lotto di maggiori di-mensioni. Il padiglione tedesco sorgerà su un’area di 4.913metri quadrati.«Il contratto firmato – ha spiegato Roberto Formigoni, Com-missario Generale dell’Expo Milano 2015 - assume unastraordinaria rilevanza: un gigante come la Germania hadeciso di investire in Expo Milano 2015 perché la conside-ra, un’opportunità irripetibile di sviluppo e di crescita peril proprio sistema paese e una vetrina unica delle proprieeccellenze. È questo un segnale di piena fiducia nell’espo-sizione milanese e in particolare sul suo tema Nutrire il Pia-

neta, Energia per la vita, a cui il padiglionetedesco, apporterà contenuti di altissimo va-lore e qualità. Una tale scommessa dellaGermania nei confronti dell’Italia assumepoi anche connotati fortemente simbolici,

perché contribuisce a rafforzare ulteriormente le relazionigià molto positive tra i due paesi e a rilanciare prospettivecomuni in questi tempi di difficoltà».«La Germania, come membro attivo e dedicato della co-munità globale, ha sempre partecipato a tutte le Esposizio-ni Universali autorizzate dal BIE (Bureau International desExpositions) – ha affermato Dietmar Schmitz, CommissarioGenerale di Sezione del Padiglione Tedesco –. Anche al-l’Expo del 2015 saremo presenti e ancora una volta avre-mo uno dei padiglioni più grandi. A Milano metteremo inluce le straordinarie capacità e le competenze del nostroPaese».«Siamo in una fase – ha dichiarato Giuseppe Sala, Ammi-nistratore Delegato di Expo 2015 SpA – in cui i rapporti ope-rativi con i Paesi partecipanti si stanno facendo sempre piùconcreti. La firma di oggi ne è un esempio eccellente. LaGermania, infatti, avrà un ruolo fondamentale all’interno diExpo Milano 2015: siamo certi che il padiglione tedesco in-terpreterà in modo originale il tema ‘Nutrire il Pianeta, Ener-gia per la Vita».

C.A.

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 49

Alla Fiera il mondo delle costruzioni ha dimostrato in questi quattro giorni tutta lacapacità di reagire e ha lanciato messaggi importanti alle istituzioni e al mercato.

Made Expo chiude con ottimi risultati

Con 1532 espositori Made Ex-po si conferma l’evento pri-

vilegiato, in cui convergonooperatori italiani e internaziona-li. 231.729 presenze (-8,6%), dicui 31.235 estere rappresentanoun risultato concreto in uno sce-nario economico internazionaleancora in difficoltà. Un’edizione, quella del 2012,dedicata alla riqualificazione edilizia e alla messa in sicu-rezza del territorio, all’ecosostenibilità e alla salvaguardiadell’ambiente, al risparmio energetico, alle tecnologie in-novative e ai materiali performanti, tematiche queste ultimeaffrontate con grande successo all’interno del progetto SmartVillage con un panel di relatori di caratura mondiale.La manifestazione milanese è stata anche occasione perlanciare proposte concrete come Carta di Identità degli Edi-

fici (Cie) che contenga tutte le informa-zioni utili per valutare la qualità e la so-stenibilità dell’immobile di riferimento.Da Made Expo avviata anche la sotto-scrizione del manifesto per la prorogaal 2020 del 55% per gli interventi di ri-qualificazione. L’edizione 2013 di MA-DE expo, che si terrà dal 2 al 5 ottobre,segnerà una svolta nella strategia espo-sitiva. Tre saranno le linee di azione fon-

damentali: biennalità, specializzazione e internazionalità.Con questa riorganizzazione Made Expo, a partire dal2013, avrà una cadenza biennale e si terrà negli anni di-spari, con un’offerta merceologica suddivisa in sei saloniverticali e con lo sviluppo di progetti di relazione e incon-tri internazionali per favorire l’export e la penetrazione del-le aziende del settore verso nuovi mercati.

C.A.

Prosegue con successo la campagna adesioni a Mostra Convegno Expocomfort, lamanifestazione biennale mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella cli-matizzazione e nelle energie rinnovabili in calendario dal 18 al 21 marzo 2014.

MCE - Mostra Convegno Expocomfort 2014

Marcia a pieno ritmo la campagnaespositori della prossima edizione di

MCE – Mostra Convegno Expocomfort, ol-tre il 40% della superficie espositiva pre-notata, per la fiera che ogni due anni oc-cupa l’intero polo fieristico di Rho. Unsuccesso che conferma, ancora una volta,la leadership internazionale dell’eventoper tutti i settori rappresentati - caldo, freddo, acqua e ener-gia - in grado di sfidare la difficile situazione che tuttora per-mane su diversi mercati mondiali.MCE 2014 si delinea fin d’ora come un grande evento. Unaconferma viene dai numeri: ad oggi sono più di 500 leaziende espositrici iscritte, di cui oltre il 30% dall’estero.Più in dettaglio, sono quasi al completo gli spazi dedicatiai comparti del riscaldamento, delle tecnologie sanitarie,della componentistica, del trattamento delle acque. La manifestazione promette già una rassegna espositiva ingrado di disegnare un lay out ideale per presentare un’of-ferta a 360°, frutto dell’avanguardia dell’impiantistica civi-

le e industriale adatta ad un’integrazionecon le altre tecnologie. “Al centro del parterre espositivo di MCE2014 – spiega Massimiliano Pierini, Busi-ness Unit Director Reed Exhibitions Italia -c’è un comparto industriale tra i più attivial mondo, che da anni si distingue per gliinvestimenti in innovazione e tecnologie

per realizzare prodotti, soluzioni e sistemi in grado di mi-gliorare la prestazione energetica degli edifici, contribuen-do così a raggiungere gli obiettivi, sempre più vicini, del2020”. Accanto al panorama espositivo MCE 2014 pro-porrà una fitta programmazione d’iniziative culturali escientifiche per offrire spunti e riflessioni utili all’aggiorna-mento e alla programmazione del business dell’oggi e deldomani. Global Comfort Technology è il tema scelto per il2014 inteso come un insieme unico ed organico che rac-chiude in sé i 4 ambiti dell’abitare - caldo, freddo, acqua eenergia.

C.A.

Page 52: l'Industria Meccanica n. 682, novembre-dicembre 2012

Interruttori orari

Per il set-tore resi-

denziale et e r z i a r i o ,ABB propo-ne la “LineaD 365”,v e r s i o n eannuale de-gli interrut-tori orari di-gitali mo-dulari. Per-mettono di programmare e comanda-re più utenze o gruppi di utenze cherichiedono comandi differenziati tem-poralmente, ma con un unico riferi-mento orario. Caratteristica della lineaè l’integrazione del protocollo di co-municazione PowerLine, usato pertrasmettere i dati attraverso i cavi dialimentazione, cosa che consente direndere automatizzabile ogni puntodell’edificio, dove sia presente l’ali-mentazione elettrica. Infatti, la lineaha due uscite indipendenti, che pos-sono arrivare a otto, tramite moduli diespansione D 365 CE installabili inpiani diversi dell’edificio, rispettandola distanza massima di 50 m. Questi interruttori si caratterizzanoanche per la semplicità di utilizzo, undisplay retroilluminato, 4 pulsanti diprogrammazione, menù multilingue,un’ampia memoria (800 passi) eun’interfaccia IR. La programmazione può essere ese-guita direttamente sul dispositivo otramite PC con il software di pro-grammazione D SW e il moduloD365LAN con web server integrato.

www.it.abb.com

Climatizzatori a cassetta

Airwell propone svariati tipi di split,studiati per adattarsi alle più di-

verse applicazioni. Nella gamma de-dicata al “light commercial” vi sonomonosplit a cassetta, che unisconotecnologia a un design moderno. Il cli-matizzatore a giri fissi CAF ha poten-za da 6,8 a 12 kW con sistema refri-gerante R410A; il modello CAD hapotenza da 8,6 a 10,8 kW. Entrambihanno un funzionamento a pompa dicalore che garantisce alte prestazioni

sia in riscaldamento sia in raffredda-mento. Sono inoltre dotati di presad’aria fresca, presa d’aria esterna e diquattro alette di distribuzione d’ariamotorizzate, che consentono di distri-buire l’aria fino a un locale distante.La versione CAD è dotata di tecnolo-gia DC inverter, che permette la mo-dulazione della potenza erogata dallamacchina in maniera proporzionaleall’effettiva richiesta di caldo o freddo,evitando continue accensioni e spe-gnimenti. La regolazione e la programmazioneavvengono elettronicamente median-te un telecomando sia a controllo re-moto sia a filo. Inoltre, opzionalmen-te, si può preferire un controllo cen-

tralizzato con timer settimanale, perun totale di 16 unità.

www.airwell.it

Pompe di caloreidroniche

Le nuove pompe di calore aria/ac-qua idroniche a ciclo reversibile

“Hydronic Unit” sono state progettatedalla Beretta soprattutto per applica-zioni residenziali. Ideali per il riscal-damento, il raffrescamento e la pro-duzione di acqua calda sanitaria, so-no disponibili con potenza di 4, 6, 8,12 e 15 kW. Equipaggiate con compressore TwinRotary con tecnologia DC-inverter,queste pompe di calore hanno campo

di funzionamento da -20 a +47 °C eraggiungono una temperatura di ri-scaldamento di 60 °C tramite unoscambiatore lato acqua a piastre ad al-ta efficienza e basse perdite di caricocon isolamento termico a cellule chiu-se. La produzione di acqua calda sa-nitaria avviene mediante il comandodi una valvola a tre vie esterna e l’usodi un bollitore. Le pompe sono inoltre dotate di con-trollo remoto evoluto, in grado di go-vernare due zone impianto e possonolavorare a temperatura variabile me-diante una sonda esterna. Il pannellodi controllo remoto è in grado anchedi comandare una sorgente di caloreausiliaria (caldaia o resistenza elettri-ca) a integrazione o in sostituzione.

www.berettaclima.it

Pulizia delle camere di combustione

Cillichemie ha messo a punto unospecifico prodotto per pulire du-

rante gli interventi di manutenzione lecamere di combustione delle caldaiea condensazione. Denominato “Cillit-KK Cleaner”, può essere utilizzato ef-ficacemente per tutti i metalli con iquali vengono realizzate le camere dicombustione: rame, acciaio inossida-bile, leghe di alluminio ecc.Il prodotto non è né acido né alcalino,non è né infiammabile né comburen-te, è biodegradabile ed ecocompatibi-le, non esala odori sgradevoli o irri-tanti, non danneggia la protezione an-tifiamma sul fondo delle camere dicombustione e non è pericoloso neiconfronti del manutentore.Alla fine dell’intervento e della puli-zia, la camera di combustione può es-sere lavata con acqua che può esseretranquillamente scaricata.Il Cillit-KK Cleaner è disponibile inconfezioni da 1 kg, 5 kg e 10 kg.

www.cibemi.it

50 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

NEWS

Page 53: l'Industria Meccanica n. 682, novembre-dicembre 2012

Da ora la saldatura ad arco sommerso non sarà più la stessa

Aristo® 1000 AC/DC DC AC

STRENGTH THROUGH COOPERATION

ESAB Saldatura SpA – Via Novara 57 / 59, 20010 Bareggio – MI – Tel. 02 979681 – [email protected] – www.esab.it

Oltre ogni aspettativa di effi cienzaIl nuovo generatore ESAB a inverter Aristo® 1000 AC/DC detta un nuovo standard di riferimento per la saldatura ad arco sommerso: mantiene inalterati i parametri di saldatura e la forma d’onda anche con cavi molto lunghi grazie al suo esclusivo brevetto Cable Boost™, consente di passare da corrente continua a corrente alternata senza spegnere l’arco grazie all’esclusiva funzione “AC-DC on the fl y” ed è progettato per far risparmiare energia: fattore di potenza 0,94, effi cienza 88% e consumo a vuoto di soli 240 W.

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52 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

NEWS

Celle di carico in miniatura

Le celle di carico a trazione/com-pressione “serie 8416” e “serie

8417” della Burster sono ora disponi-bili in range di misura più piccoli da0…20 N a 0…100 N, ma disponibilia magazzino fino a un range di0…5000 N. Sono ideali per applica-zioni nel settore della meccanica diprecisione. Con un diametro esternodi soli 8…9 mm sono ideali per l’in-tegrazione in strutture piccole, limita-te e strette. Grazie al corpo del senso-re che ha un peso di soli 2g, possonoessere applicate anche su componen-ti leggeri e delicati. Nonostante la lo-ro miniaturizzazione, queste celle dicarico sono adatte al settore indu-striale, grazie al cavo di connessioneresistente e adatto per applicazioni ro-bot, all’ottima qualità di misura e alrange operativo di temperatura da 0a80 °C. Accanto alla versione stan-dard, soprattutto il modello subminia-tura a trazione e compressione 8417,viene costruito anche in varie versio-ni custom, che includono: filetti perl’avvitatura con misure diverse l’unodall’altro, combinazioni di filetti a si-nistra e a destra, così come il cavo diuscita centrato sull’asse dei filetti, lun-ghezze del cavo speciali, standardiz-zazione del valore nominale e rangeampliato di temperatura compensata. Tutti i sensori sono forniti completi dicertificato di collaudo. Su richiestapuò essere fornito anche un certifica-to di calibrazione WKS (equivalenteISO 9000) o DKD (equivalente SIT).

www.burster.it

Carrelli frontali elettrici

Grazie all’impiego di organi mec-canici sigillati con grado di pro-

tezione IP54 i nuovi carrelli frontalielettrici CAT della gamma “EP13-20(C)PN(T)”, sono adatti a impieghi inambienti umidi o polverosi, assicu-rando nel contempo grande comfortper l’operatore. Commercializzata inItalia da CGM, distributore unico diCAT Lift Trucks, questa famiglia di car-relli comprende numerosi modellicon portata di 13, 15, 16, 18 e 20quintali (tre ruote) e 16, 18 e 20 quin-tali (quattro ruote). Tutti sono dotati dimotori AC e alimentati conbatteria a 48 V.I nuovi carrelli possono es-sere completamente lavaticon acqua e hanno ridottenecessità di manutenzio-ne, risultato ottenuto an-che tramite l’impiego difreni a disco in bagno d’o-lio. La galvanizzazioneopzionale del telaio e delmontante, inoltre, rendequeste macchine partico-larmente resistenti alla

corrosione.Le emissioni sonore sono limitate a 67dB(A) per i modelli a quattro ruote e a66 dB(A) per i modelli a tre ruote. Al-tre caratteristiche sono l’ampliamentodegli spazi di salita e discesa, lo ster-zo completamente elettrico molto ra-pido, l’arresto a rilascio, la riduzioneautomatica di velocità nelle svolte, lostop in rampa, il sistema di sicurezzaPDS+ che rileva la presenza dell’ope-ratore, il display digitale multifunzio-ne a colori e il comodo bracciolo conle minileve di azionamento integrate.

www.cgmcarrelli.it

Indumento protettivo

DuPontha svi-

l u p p a t o“ T y v e kC l a s s i cXpert”, in-d u m e n t oche forni-sce un ele-vato livellodi prote-zione ecomfort. Supera il nuovo rigoroso testdi Tipo 6 (EN ISO 17491-4 MetodoA:2008) e il severo test di spruzzo diTipo 4 sull’intero indumento (EN ISO17491-4 metodo B). Il nuovo tessuto ècertificato anche per offrire protezio-ne contro gli agenti infettivi (EN14126), così come contro la permea-zione chimica da prodotti chimici dibassa concentrazione a base acquosa.Il nuovo indumento protettivo nasceda una riprogettazione completa, chefornisce una elevatissima protezione achi lo indossa: il cappuccio si adattaperfettamente ai contorni del viso e

del collo e riduce l'esposizione al ri-schio, mentre la manica lunga assicu-ra una perfetta vestibilità, anche quan-do le braccia sono estese sopra la te-sta. Il design dell’indumento è ergo-nomico e lascia grande libertà di mo-vimento.Un elastico incollato anziché cucitoriduce il numero di cuciture, dandomaggiore forza e meno possibilità diperdite interne. La tuta è robusta e re-sistente all'abrasione, munita di tratta-mento antistatico su entrambi i lati, èpriva di silicone e ha un rilascio di fi-bre eccezionalmente basso. È dotato di un tiretto più grande dellacerniera lampo per rendere più facileallacciare o slacciare l’indumento purindossando i guanti. Il bloccaggiodella cerniera garantisce inoltre che latuta non si apra accidentalmente du-rante il lavoro. Infine, essendo per-meabile sia all'aria che al vapore ac-queo, l’indumento massimizza la tra-spirazione e il comfort di chi lo in-dossa offrendo al tempo stesso un’ec-cellente protezione.

www.dpp-europe.com

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Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 53

Commissionatoreorizzontale

OM Still presenta “COP”, il com-missionatore orizzontale che

combina elevata agilità, eccellenti di-namiche di guida e grandi prestazioninella raccolta del materiale al primo esecondo livello di presa. È disponibi-le in tre configurazioni, che garanti-scono ogni tipo di necessità:“COP20”, classico commissionatoreorizzontale per picking, disponibilecon pedana fissa e pedana elevabile;“COP-H10”, disponibile con pedanasia fissa sia mobile, è un commissio-natore con sollevamento posteriore

delle forche a 900 mm; “COP-L” è uncommissionatore verticale con peda-na sollevabile a 1200 mm e forche fis-se o mobili. Uno dei punti di forza del nuovo com-missionatore è il sistema dì stabilità“IntelliDrive”, basato sull’efficaciacombinata di molle a spirale e pneu-matiche per offrire una stabilità otti-male in tutte le condizioni. Inoltre, èdotato di un sistema di sterzo elettri-co, mentre la trazione AC da 3 kW ga-rantisce alta dinamica di guida, bassilivelli di rumorosità, recupero di ener-gia per ridurre i consumi e assenza dimanutenzione.La velocità massima raggiungibile è 14km/h. Ciò non inficia però sulla sicu-rezza perché la velocità è infatti para-metrizzabile tramite consolle, mentre isensori di presenza posizionati sul ti-mone non permettono il raggiungimen-to della massima velocità se l’operato-re non è posizionato correttamente enon ha entrambe le mani sul timone. In-fine, grazie alla sua conformazione tec-nica, con il timone che sale con l’ope-ratore unitamente alla pedana elevabi-le a 900 mm, il commissionatore per-mette all’operatore nel picking di primoe secondo livello di compiere la cosid-detta “diagonale” in salita e discesa, au-

mentando di almeno il 40% la produt-tività rispetto a un pari carrello senzaquesta caratteristica.

www.om-still.it

Tablet PC per utentimobili

“Toughbook CF-C2” di Pananso-nic è un un computer per uten-

ti mobili con prestazioni di sistemaelevate e uno schermo full HD. Conun form factor piccolo e compatto èdotato di un sistema a “tripla cernie-ra” per una rotazione dello schermopratica e sicura.Il display capacitivo 5-fingers multi-touch può essere utilizzato in moda-lità sia tablet sia notebook. Lo scher-mo è dotato della tecnologia IPS perun angolo di visione estremamenteampio, di una struttura rinforzata perresistere agli urti, di un elevato rap-porto di contrasto e brillantezza a 500cd/m2, uniti al layer antiriflesso peruna lettura dei dati ottimale anche sot-to la luce del sole.Dotato della terza generazione di tec-nologia Intel CoreTM, il dispositivo hauna capacità di calcolo dedicata alleesigenze degli utenti professionali esenza necessitare di ventole di raf-freddamento, per un’operatività silen-ziosa e affidabile. È dotato inoltre diuna batteria tampone che permette disostituire la batteria principale senzadover spegnere il dispositivo. Dotato di tastiera e touchpad resisten-ti all’acqua e di un vetro rinforzato po-sto sopra lo schermo LCD, il tough-book è stato progettato per sopporta-re gli urti e in grado di resistere a ca-dute fino a 76 cm (6 angoli).

http://panasonic.net

Sensore per la misuradel gas

Om -r o n

Corpora-tion, so-cietà al-l ’ a v a n -gua rd i anelle tec-no log i edel l ’au-tomazio-ne, ed STMicroelectronics, produttoreall’avanguardia nel settore dei semi-conduttori, hanno completato lo svi-luppo del sensore di flusso per gas“D6FG” basato su tecnologia MEMS(Micro-Electro-Mechanical System),che incorpora un esclusivo meccani-smo di correzione in base alle diffe-renze nella composizione dei gas.Analogamente a quanto avviene per lamisura delle utenze elettriche, anchenella misura delle utenze gas si stan-no abbandonando le tradizionali so-luzioni meccaniche per passare a con-tatori elettronici intelligenti dotati difunzioni di lettura automatiche. Oltre a garantire elevata precisione eaffidabilità, il nuovo sensore consentel’utilizzo di contatori intelligenti per leutenze gas meno ingombranti, menocostosi e più efficienti dal punto di vi-sta energetico rispetto agli apparaticonvenzionali. In pratica, combina il trasduttore ter-mico di flusso basato su tecnologiaMEMS della Omron con un circuitointegrato ad alte prestazioni della STMicroelectronics contenente le fun-zioni di front-end analogico. I contatori del gas che utilizzano ilD6FG come soluzione non necessita-no di essere configurati per un deter-minato tipo di gas al momento dellaspedizione o dell’installazione, poi-ché sono intrinsecamente capaci dicompensare le variazioni di tempera-tura e di pressione e sono inoltre do-tati di un circuito incorporato checompensa le variazioni della compo-sizione dei diversi gas. Il sensore èprotetto contro la polvere, per rispet-tare gli standard internazionali suicontatori del gas.

www.omron.it

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54 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

NEWS

Stazione didistribuzione per acquacalda e riscaldamento

“Regudis W” di Oventrop è ungruppo di distribuzione per

singola abitazione senza alimentazio-ne esterna che permette di ottenereacqua calda sanitaria e per riscalda-mento grazie alla trasmissione del ca-lore fornito da un impianto di riscal-damento centralizzato. Il sistema per-mette quindi di evitare l’installazionedi un serbatoio acqua calda sanitaria.Il gruppo, completamente preassem-blato, comprende: uno scambiatore dicalore a piastre per la produzione igie-nica di acqua calda sanitaria attraver-so un regolatore di flusso proporzio-nale che non necessita di energia au-siliaria; un regolatore di pressione dif-ferenziale; una valvola di zona; un fil-tro; un termostato con sonda a im-mersione. Si assicurano così la rego-lazione idraulica e termica dell’acquacalda sanitaria e precisi conteggi deiconsumi energetici per ciascuna abi-tazione grazie a contatori di calore edi flusso integrabili nel gruppo.La nuovastazionedi distri-buzioneu t i l i z z ascambia-tori di ca-lore in ra-me o ac-ciaio inoxo nichel-brasati e tubazioni in acciaioinox di qualità e, tra i numerosi van-taggi, spiccano sia i minori costi di in-stallazione, sia l’ottima protezione daidepositi di calcare. A seconda dei dif-ferenti campi di impiego, ha portatemassime di prelievo di acqua calda sa-nitaria di 12, 15 e 17 litri/min e, concontenuto d’acqua nella tubazionedell’acqua calda sanitaria maggiore di3 litri, non necessita di alcuna con-duttura di ricircolo. Tutti i modelli sono disponibili anchecon scambiatori di calore nichel-bra-sati per le applicazioni in impianti mi-sti o nelle zone con acqua particolar-mente aggressiva e dove gli scambia-tori di calore rame brasati non posso-no essere utilizzati. La stazione di di-stribuzione è disponibile in tre versio-ni: “Regudis W-HTU” con tre gamme

di potenza e circuiti di riscaldamentonon miscelati; “Regudis W-HTF”,ideale per il montaggio a parete; “Re-gudis W-TU” per la sola produzione diacqua calda sanitaria con portatemassime di prelievo di 17 litri/min.

www.oventrop.it

Refrigeratori d’acqua

Irefrigeratori d’acqua centrifughicondensati ad aria “Unico Turbo FL”

della RC Group hanno caratteristichecostruttive e funzionali che rispondo-no alle normative in materia di rispar-mio energetico e green economy.L’impiego di motocompressori centri-fughi a doppio stadio azionati da in-verter e di motoventilatori assiali bru-shless di tipo EC riduce l’energia elet-trica richiesta sia per gli spunti di av-viamento sia, soprattutto, ai vari regi-mi di funzionamento, con fat-tori di potenza sempre supe-riori a cosfi 0,9 e rapporti di ef-ficienza energetica EER anchesuperiori a sette. L’evaporatoredi tipo allagato, oltre a miglio-rare l’efficienza di scambio ter-mico acqua/refrigerante, per-mette di variare la portata del-

l’acqua in circolo in funzione del ca-rico frigorifero richiesto, con benefi-cio per il consumo elettrico dellepompe del circuito primario. Le batte-rie di condensazione a microcanali,con un solo rango di tubi, minimizza-no la perdita di carico lato aria, ridu-cendo il consumo di energia elettricaper l’azionamento dei motoventilato-ri anche al massimo carico frigorifero.I compressori centrifughi a levitazio-ne magnetica (“oil free”) eliminanocompletamente la presenza di lubrifi-canti. Le batterie di condensazione ditipo a microcanali di alluminio con-tengono una minore quantità di refri-gerante, riducendo l’impatto ambien-te potenziale e quello in caso di per-dite. l refrigeratori sono disponibilicon capacità frigorifere da 280 a 1500kW e aria di raffreddamento dei con-densatori fino a 45 °C.

www.rcgroup.it

Tubi antivibranti

“AVT-I” è la risposta di Parigi In-dustry all’esigenza dei profes-

sionisti idrotermosanitari di poter di-sporre di un tubo antivibrante in gradodi sopportare una pressione di eserci-zio medio-alta nel collegamento tra larete idrica e le pompe, le caldaie e leautoclavi. Da alcuni decenni in tutto ilmondo si è assistito a un generale svi-luppo “verticale” delle costruzioni, cheha creato l’esigenza di dotare gli im-pianti di distribuzione dell’acqua e gliimpianti di riscaldamento di tubi ido-nei a resistere a pressioni nettamentesuperiori alle normali pressioni di eser-cizio (anche di 25 atmosfere costanti).Il nuovo tubo di Parigi Indu-stry, oltre a svolgere le nor-mali funzioni dei tubi anti-vibranti, consente di lavora-re a pressioni fino a 30 bare con acqua a temperaturadi 90° C, garantendo pres-

sioni di scoppio fino a 4 volte la pres-sione di esercizio. Disponibile esclusi-vamente con treccia in acciaio inox, iltubo AVT-I garantisce un’ottima resi-stenza alla corrosione da agenti esternie permette, negli impianti di condizio-namento e riscaldamento, di esserecoibentato per evitare la perdita di ca-lore dell’acqua. È disponibile nei dia-metri dal ½” fino al 2”, con raccordifemmina e maschio, sia con filettatureeuropee sia con quelle americane. Inriferimento agli impianti in cui sono uti-lizzati, i tubi AVT-I ne incrementanol'efficacia, riducono il rumore e ne ga-rantiscono la protezione.

www.parigispa.com

Page 57: l'Industria Meccanica n. 682, novembre-dicembre 2012

Novembre/Dicembre 2012 - L’Industria Meccanica 55

Salvare il capitalismo. Come riprendere il controllo dellafinanza e tornare a creare valore a lungo termine

Alfred Rappaport Ed. FrancoAngeli,2012Euro 28,00

I dirigenti d'azienda sono ossessionati daiguadagni trimestrali e dal prezzo correntedelle azioni. C'è una ragione che spiegaquest'ossessione: i loro bonus sono nor-malmente basati sui profitti immediati an-ziché sulla creazione di valore a lungo ter-mine. Nulla è tuttavia più dannoso per leaziende e per l'intera economia.Questo libro è un appassionato appello aporre fine all'approccio dello "shortermi-smo" che sta distruggendo l'economiamondiale e a tornare sulla strada dellacreazione di un valore stabile e duraturo.La soluzione di Rappaport al problema èsemplice, ma non banale: occorre ri-alli-neare gli interessi dei manager aziendali edei manager dei fondi d'investimento conquelli dei loro azionisti e investitori. Se i dirigenti nel mondo aziendale e inquello degli investimenti non affronteran-no il problema, altre crisi finanziarie po-trebbero arrivare, probabilmente assai piùampie e devastanti di quella del 2008.

Umanesimo nelleorganizzazionile emozioni allavoro

Fulvia Ceccarelli,Roberto Ceccarellie Carmelo TorrisiEd. LALBERO, 2011Euro 16,00

Umanesimo nelle organizzazioni parla diemozioni al lavoro nel duplice senso diemozioni che portiamo con noi, in quantopersone, quando svolgiamo attività neiluoghi di lavoro, ma anche di emozioni chelavorano dentro e intorno a noi, inducen-do comportamenti, riflessioni, pensieri inogni momento delle nostre giornate. Loscopo del testo è proprio quello di fornireal lettore immediati spunti per una serenaauto riflessione sulla propria esperienza la-vorativa.Perché focalizzare l’attenzione su questetematiche, a prima vista molto distanti daquestioni strettamente organizzative e ge-stionali, significa investire in qualità di cli-ma aziendale e dei processi decisionali.Questa scelta premia, perché favorisce lanaturale fidelizzazione dei dipendenti, chesi sentono visti e riconosciuti come perso-ne prima ancora che come dipendenti.

La formulazionedel giudizioestimativo per il C.T.U.

Giuseppe MassimoInnocentiEd. DarioFlaccovio, 2012Euro 25,00

Il testo vuole essere un valido supportooperativo ed esemplificativo per il C.T.U.,nell’ambito delle responsabilità attribuite-gli a seguito dell’affidamento dell’incaricoperitale da parte del giudice e, in partico-lare, nell’ambito delle competenze estima-tive.Il volume introduce la figura di C.T.U., trat-teggiandone le particolare e specifichecompetenze professionali, ai fini dell’iscri-zione all’Albo dei consulenti tecnici delTribunale e al successivo affidamento del-l’incarico peritale (con alcuni cenni all’iterprocedurale di formalizzazione dell’inca-rico, di convocazione in udienza per il giu-ramento di rito e l’assegnazione dei quesi-ti, nonché alle modalità di svolgimentodelle indagini peritali). Vengono inoltre il-lustrate le nozioni fondamentali di estimoe le principali metodologie adottate nellaformulazione del giudizio estimativo. Am-pio spazio è dedicato infine a diverseesemplificazioni pratico-applicative.

Il Primo Zanichellidi Francese

Simona MambriniEd. FrancoAngeli,2012Euro 28,00

Il Primo Zanichellidi francese è un di-zionario innovativoper lo studio del

francese di oggi. L'opera mette in primopiano le esigenze della scuola, facilita l'ap-prendimento, la comprensione dei testi ela scrittura.Un dizionario Zanichelli per partire nelmodo giusto: completo e chiaro per sem-plificare la consultazione, arricchito da no-te d'uso e di cultura e disegni a colori perstimolare e soddisfare la curiosità.960 pagine; 53,000 voci, frasi ed esempi incui si evidenziano le diversità tra il france-se e l'italiano; indicazione della pronun-cia; segnalazione delle parole più impor-tanti da conoscere; oltre 1200 note d'usoper risolvere i dubbi ed evitare gli errori piùcomuni; oltre 500 tabelle di coniugazionecon tutte le forme verbali principali; 300 il-lustrazioni per chiarire i concetti e poten-ziare l'acquisizione del lessico; 100 noteculturali e 300 falsi amici; il Point de dé-part: 48 pagine di informazioni essenzialiper comunicare subito e cominciare a fa-miliarizzare con la grammatica.

Introduzione alla meccanica del continuo

R. Di FrancescoEd. Dario FlaccovioEditore, 2012Euro 58,00

Fino all’introduzio-ne del principio del-le tensioni efficaci

(1923), il comportamento dei terreni è sta-to inquadrato nell’ambito della Meccanicadel Continuo, da cui poi la Meccanica del-le Terre si è distaccata (1936). Da questebasi, il testo “Geotecnica del terzo millen-nio” offre diverse chiavi di lettura: l’anellodi congiunzione tra la Scienza delle Co-struzioni e la Meccanica delle Terre; unostudio sistematico della Meccanica deiMezzi Continui.Oltre all’analisi di diversi materiali sia na-turali sia artificiali - tra i quali la baritina, ilcloruro di sodio, il molibdeno, i vetri, gliacciai, i calcestruzzi, i terreni, le leghe dialluminio e il kevlar®, particolare enfasi èstata posta alla trattazione del campo ela-stico e di quello plastico dei materiali dacostruzione, dimostrando matematica-mente e sperimentalmente che entrambisono influenzati dalla composizione chi-mica e dalla microstruttura interna.

Lean and Digitize:An IntegratedApproach to ProcessImprovement

Bernardo NicolettiEd. GowerPublishing,Abingdon, UK, 2012

Il libro è appena stato pubblicato. Vi è l’op-portunità fino al 31 dicembre 2012 di or-dinarlo con il 35% di sconto per cortesiadell’Autore. Lo si può ordinare online awww.gowerpublishing.com, citando il co-dice sconto G12HAM35.

In situazioni di crisi è essenziale accresce-re il valore dei propri prodotti e servizi perraggiungere l’eccellenza. Una strada effi-cace ed economica per ottenere questiobiettivi è l’utilizzo della metodologia delLean Six Sigma e il ricorso all’automazionedei processi aziendali. In questo volume si presenta in modo as-solutamente originale una metodologiaper trattare le due problematiche in ma-niera integrata e gli strumenti per la sua ap-plicazione. La metodologia è indicata co-me Lean & Digitize. Essa è basata sul prin-cipio di snellire i processi e al tempo stes-so automatizzarli.

RECENSIONI

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56 L’Industria Meccanica - Novembre/Dicembre 2012

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Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 18 – 26 gennaio 2012

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 675 (marzo 2012)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personaleItalia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2012)- “settore industria meccanica varia ed affine”- “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia”

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 674 (gennaio 2012)

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