l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

68
685 maggio giugno 2013 685 maggio-giugno 2013 Fondata nel 1919 Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano 7 punti per l’Italia produttiva Assemblea ANIMA 25 marzo 2013 “Cambio di rotta”, il mittente conosciuto Movimentazione, sicurezza e formazione Pubblicazione bimestrale tecnico economica per gli atti dell’ANIMA NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale SPECIALE ENERGIA TERMICA Sen, necessaria applicazione Rendere efficace il Conto Termico

description

Pubblicazione bimestrale tecnico-economica per gli atti dell'ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine

Transcript of l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Page 1: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

685

mag

gio

giug

no 2

013

685maggio-giugno 2013Fondata nel 1919

Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e

Post

e Ita

liane

Spa

- S

ped.

in A

bb. P

ost.

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27.

02.2

004,

46) a

rt. 1

, com

ma

1, D

CB

Mila

no

7 punti per l’Italiaproduttiva

Assemblea ANIMA25 marzo 2013

“Cambio di rotta”, il mittente conosciuto

Movimentazione,sicurezza e formazione

Pubbl icazione bimestra le tecnico economica per g l i a t t i del l ’ANIMA

NUOVE TABELLEListino prezzi materiali di interesse della meccanicavaria

Computo costo orario mediodi un operaio del settore della meccanica generale

SPECIALE ENERGIA TERMICASen, necessaria applicazioneRendere efficace il Conto Termico

Page 2: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013
Page 3: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

MAESTRIA ITALIANA!

Cattedrale di San Rufi no, Assisi

Moltiplicatore di pressione rapporto 2:1 serie P+

PNEUMAX GREEN LINE: TECHNOLOGY & INNOVATION

www.pneumaxspa.com

Il valore del made in Italy

Page 4: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

organizzato da / organised by

MCE è il luogo di incontro ideale dell’intera filiera produttiva e distributiva delle soluzioni per il comfort abitativo.A disposizione di un pubblico diversificato e altamente specializzato proveniente da tutto il mondo, la vetrinadi eccellenza di tutte le tecnologie più innovative nei settori dell’idrotermosanitario, dei sistemi di climatizzazionee delle energie rinnovabili. L’evento mondiale in cui convergono business e aggiornamento professionale, innovazione e sviluppo, nuove relazioni e opportunità di crescita.

MCE 2014

Global comfort techNoloGy

39^ mostra convegno expocomfort

18-21 Marzo/March 2014

in collaborazione con / in cooperation with

Art

wo

rk b

y G

ram

ma

• w

ww

.gra

mm

aco

mun

icaz

ione

.it

www.mcexpocomfort.it

AcquA . wAter energiA . energycAldo . heAting freddo . cooling

Page 5: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Per mantenere sempre effi ciente il vostro

sistema termoidraulico, proteggetelo con

gli impianti Cillit®.

E’ la scelta più sicura, ecologica ed

economica, rispettano il DPR n. 59/2009,

nonché il DM n. 25/2012 e il DM n. 174/2004

sulla qualità e conformità dei materiali in

contatto con l’acqua potabile.

I clienti si fi dano di più del proprio

idraulico, interpellatelo.

Con gli apparecchi Cillit®, il DPR n. 59/09

può essere sempre rispettato.

Protezione, sicurezza e affi dabilità sono la costante garanzia di un impianto Cillit®

IMPIANTI DEPURAZIONE E TRATTAMENTO DELL’ACQUAPer maggiori informazioni rivolgetevi al vostro installatore di fi duciaVia Plinio, 59 - 20129 Milano - Tel. 02 2046343 r.a. - Fax. 02 201058

Cillit

®per un Pia

neta

B

lu

www.cillichemie.com

Apparecchi e prodotti conformi al DM 25/2012, al DM 174/2004 e al D.P.R. 59/2009

Page 6: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Proteggi dai trucioli

igus® S.r.l. Via delle Rovedine, 423899 Robbiate (LC)

Tel. +39 039 59 06 1Fax+39 039 59 06 [email protected]

con i nostri portacavi

energia, dati e fluidi

IT-930-chip protection 210x297_IT-930-chip protection 210x297 07.03.13 16:34 Seite 1

Page 7: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

La questione da cui dobbiamo partire è questa: come cominciare? (Friedrich Hegel 1770 - 1831)

SOMMARIOSOMMARIO

APPROFONDIMENTI TECNICI 35a cura dell’Area Tecnica ANIMA

ANIMA/FORMAMEC Formazione, le risorse ci sono 38

FIERE CORSI e CONVEGNI ,INTERNAZIONALIZZAZIONE 39• Omc, l’eccellenza delle valvole

industriali italiane• “L’albero della vita”, ecco l’Italia

all’Expo di Milano• Programma fieristico di ANIMA

e delle Associazioni Federate –Anno 2013

MERCATO 44• Accordo strategico tra Nke e

Stratasys per hardware e software 18• Nuova sede di Karrell

per Om Still 30• “Made in Rulmeca” l’estate porta

novità• Nuova filiale di Linde Material

Handling Italia• Cinquant’anni di Flygt in Italia• Caprari, elettropompe verticali

multistadio

RECENSIONI 48

NEWS 49

SPECIALE ENERGIA TERMICAEnergia, la stretta via dell’Italia 6Pierangelo Andreini

Conto Energia Termico 10Federico Musazzi

ANIMALa meccanica di ANIMA tiene seppure a fatica, sostenutadell’export 12Mariagrazia Micucci

ANIMA/COAERClimatizzazione, necessario sviluppo in Italia 16Mara Portoso

ANIMA/AISEMMaterials handling: la sicurezza passada manutenzione e formazione 20Intervista a Pietro Almici

ECONOMIANuove e vecchie frontieredell’automazione italiana 23Carlo Fumagalli

ANIMA/Progetto Dogana FacileIl “Mittente Conosciuto” cambio di rotta 24Alessandra Castaldo e KatiaMorichetti, Easyfrontier

ANIMA/ANASTA40 anni di saldatura, il passatoconsolida il futuro 28Giuseppe Maccarini

ANIMA/ASSOFOODTECCelle frigorifere prefabbricate, ora la marcatura Ce 32A cura di Assofoodtec

ANIMA/UCIF Ucif prende il volo 34Marcello Zinno

Pubblicazione bimestrale tecnico-economicaper gli atti di ANIMA

Registrazione Tribunale di Milano N. 427del 17.11.73

Direttore responsabileGiuseppe Bonacina - [email protected]

Direttore editorialeAlessandro Durante - [email protected]

Comitato EditorialeMichele Bendotti, Giuseppe Bonacina,Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni,Alberto Caprari, Alessandro Durante,

Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi,Emanuela Tosto

Comitato Tecnico-ScientificoPierangelo Andreini, Antonio Calabrese,

Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti,Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis,

Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

Direzione e RedazioneANIMA Federazione delle Associazioni

Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed AffineVia Scarsellini, 13 - 20161 Milano

Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545www.anima.it - [email protected]

RedattoreCarlo Fumagalli – [email protected]

Segretaria di redazioneCinzia Alchieri - [email protected]

ImpaginazioneFabio Lunardon - [email protected]

Responsabile della pubblicitàMario Salvi - [email protected]

Gestione, amministrazione,abbonamenti e pubblicità

A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l.Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano

Tel. 02/45418200

Abbonamento annuo (6 numeri)Cinzia Alchieri

Tel. 02/45418211 - [email protected] 80 euro - Estero 110 euro

Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero10 euro - Numeri arretrati il doppio

Si comunica ai Sigg. abbonati che,avvalendosi del contenuto dell’art. 74

lettera c del D.P.R. 26.10.1972N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l.

non emetterà fatture relative agli abbonamenti

StampaBonazzi Grafica - Sondrio

www.bonazzi.it

È vietata la riproduzione di articoli e illustrazionide “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione

e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata

insindacabilmente al giudizio della Redazione.

Le idee espresse dagli autori non impegnano né larivista né ANIMA e la responsabilità di quanto

viene pubblicato rimane degli autori stessi..

ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAROC N. 4397

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio)ultimo aggiornamento n. 671 – 1° Quindicinadi Aprile 2013

Computo costo orario medio di un operaiodel settore della meccanica generale ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013

INSERTI ECONOMICIa cura dell’Area Comunicazione,Marketing e Ufficio Studi

Maggio/Giugno 20Maggio/Giugno 20113 - n. 6853 - n. 685

L’INDUSTRIA MECCANICAL’INDUSTRIA MECCANICA

in copertinaMetal Work SpA – Via Segni 5-7-9 – 25062 Concesio (BS) – www.metalwork.it

Page 8: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Strategia Energetica Nazionale, un grazie in “tonalitàminore”

PIERANGELO ANDREINI

La Sen delinea le misure necessarie per il raggiungi-mento di una maggiore sostenibilità entro il 2020, per-seguendo l’efficienza energetica tramite lo sviluppo di

fonti quali solare termico, biomasse e geotermia. Tuttavia uno strumento di rifles-sione al momento “virtuale”, poiché non specifica nel concreto gli strumenti perraggiungere gli obiettivi stabiliti. Un’ulteriore passo dovrà essere il perseguimentodi una migliore organizzazione delle attività istituzionali, un monitoraggio più ef-ficace delle azioni autorizzate e del rispetto dei corrispondenti impegni, un più at-tento coordinamento della ricerca applicata di sistema e una comunicazione certae affidabile sui temi dell’energia.

Mario Silvestri(1), antesignano degli insegnamenti dienergetica e fondatore dell’impiantistica nucleare in

Italia, alla fine del 1988, concludendo una delle sue ultimefatiche, “il Futuro dell’Energia”(2), scriveva: «Agli estensoridel Pen (Piano Energetico Nazionale – ndr) va però datoatto che si trovavano davanti a un problema più difficile del-la quadratura del cerchio. Non solo essi dovevano esclu-dere l’energia nucleare dalle opzioni accettabili (pur do-vendo diversificare le fonti e ridurre la vulnerabilità del si-stema energetico totale ed elettrico), ma dovevano ritaglia-re il nuovo piano, tenendo conto della ideologizzazionedei problemi dell’ambiente imposta o subita dalle forze po-litiche, in assenza di proprie visioni filosofiche costruttive.[…] La loro immane e inane fatica mostra l’impossibilità diaffrontare la programmazione energetica nell’attuale situa-zione italiana. Ma un grazie lo meritano». A distanza di 25anni il magistrale commento conserva tutta la sua validitànel descrivere la situazione attuale e le difficoltà incontra-te dagli estensori della Strategia Energetica Nazionale(3), ildocumento di programmazione e indirizzo, approvato dalGoverno nel marzo scorso per guidare lo sviluppo energe-tico dell'Italia sino al 2020. Di nuovo l’imprevedibilità de-gli eventi: allora, due anni prima, la catastrofe di Cernobyl,

ora, due anni fa, quella di Fukushima, che in entrambi i ca-si hanno messo fuori gioco il nucleare. Ma, di nuovo, an-che le difficoltà della politica nell’individuare e perseguirecon la necessaria tenacia le priorità per guidare con suc-cesso la transizione energetica. E ciò, tenendosi in rappor-to costante con la realtà e con le sue evoluzioni tecnologi-che e sociali e distinguendo in tal modo gli interessi da sal-vaguardare. Tuttavia, allora come oggi, una strategia perammodernare il sistema energetico continua a essere difondamentale importanza per l’Italia. Un Paese che basala propria economia sulla trasformazione, la cui manifattu-ra è la seconda in Europa e la quinta al mondo. Un Paeseche sopporta un costo dell’energia molto più elevato diquello medio europeo, più del 25% per l’elettricità, cheper le imprese, specie medio piccole, implica un aggraviointollerabile, con progressiva perdita di competitività deiprodotti Made in Italy. Di nuovo un grazie, quindi, agli au-tori della Sen per lo sforzo compiuto, ma in tono minore.

Un colpevole ritardoE ciò per il ritardo di un quarto di secolo dalla precedentepianificazione, durante il quale il Paese ha colpevolmenteomesso di adeguare infrastrutture e modelli di produzione

Energia, la strettavia dell’Italia

6 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

SPECIALE ENERGIA TERMICA

(1) Mario Silvestri, 1919-1994, ingegnere e storico, ordinario di impianti nucleari, poi di fisica tecnica e quindi di energetica nella Facoltà di Ingegneria delPolitecnico di Milano, medaglia d’oro del Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano.(2) Ultime righe del capitolo finale “Il caso Italia” del volume “Il futuro dell’Energia” di Mario Silvestri, Bollati Boringhieri, ottobre 1988, Torino.(3) “Strategia Energetica Nazionale: Per un’energia più competitiva e sostenibile”. Approvata con decreto interministeriale del Ministro dello Sviluppo Eco-nomico e del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare dell’8.3.2013.

Page 9: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 7

e consumo, incapace di traguardare la transizione geopo-litica e sociale in atto con velocità ormai esponenziale. Unritardo ancor più colpevole, stante l’inveterata dipendenzadi oltre 4/5 dagli approvvigionamenti esteri di energia, e ilcorrispondente peso sulla bilancia dei pagamenti, fortuno-samente compensato dall’attivo commerciale del macrosettore della meccanica non elettronica, metalli, prodotti inmetallo e apparecchi elettrici, che difende il suo buon po-sizionamento. Un onere che è tra le principali cause delprogressivo indebolimento del nostro sistema produttivo esociale, con una produttività ferma da dieci anni, un im-pressionante calo di fatturato della manifattura, una disoc-cupazione prossima al 12% e sulla soglia del 40% per quel-la giovanile tra i 15 e i 24 anni. E con una produzione sem-pre più alle corde, anche per i manufatti tecnologici di ba-se o di largo consumo, pure di quelli storici sui quali si èfondato per decenni lo sviluppo italiano, come la chimica,l’automobile o la meccanica. E un ritardo che è causa del-la sostanziale stasi degli investimenti in un settore crucialeper gli assetti futuri del Paese e perciò responsabile dellecarenze delle reti infrastrutturali, dell’obsolescenza dellecentrali elettriche, peraltro in overcapacity, dell’insuffi-ciente innovazione tecnologica degli impianti di conver-sione e impiego dell’energia, specie per il suo risparmio elo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Un quadro a dir po-co sconfortante al quale nessun Governo, dal 1988, ha mes-

so risolutamente mano, lasciando colpevolmente crescereil costo dell’energia per l’anomalo mix energetico, conse-guenza della già detta insufficienza delle strutture e per l’e-levato carico fiscale e degli oneri impropri che grava suiprodotti energetici. Di qui la crucialità del “testimone” pas-sato alla nuova legislatura con il varo della Sen, che elen-ca una serie di problemi tuttora da risolvere per rimediarealle numerose inadempienze cronicizzate nei 25 anni ste-rilmente trascorsi dalla precedente programmazione(4).

Una strategia virtualeUna strategia, però, al momento “virtuale”, perché non spe-cifica nel concreto gli strumenti per raggiungere gli obiet-tivi stabiliti, esercizio difficile stante la rapidità dei cam-biamenti che interessano il settore. In ogni caso non cosìlargamente condivisa, come afferma l’introduzione al prov-vedimento, da alcune parti considerato improvvido per unGoverno al termine del mandato e squilibrato nell’enfasiassegnata alle alternative possibili. Né è immaginabile, perquest’ultima ragione, che l’attuale Parlamento possa rapi-damente tradurre la Sen in un quadro organico di azioni,stanti i veti incrociati sulle differenti opzioni, impliciti nelnuovo assetto politico. Ma è anche difficile che non ne con-divida pienamente la finalità, esplicitata in premessa al do-cumento, dove dice: «Il settore energetico ha un ruolo fon-damentale nella crescita dell’economia del Paese, sia co-

Pierangelo Andreini è ordinario di fisica tecnica nel Politecnico di Milano. Nato a Milanonel 1947, è ingegnere chimico. Dal 1974 al 2001 segretario generale, presidente e poi vi-cepresidente del Comitato Termotecnico Italiano. Dal 1992 vicepresidente generale del-l’Associazione Termotecnica Italiana. Dal 1988 presidente del comitato di Certificazionedi Icim, attualmente presidente di AssoIcim e Icim Spa. Dal 1986 direttore responsabiledel mensile “La Termotecnica”, organo ufficiale di Ati e Cti, dal 2006 condirettore del pe-riodico “Il Giornale dell’Ingegnere”, organo ufficialo del Collegio degli Ingegneri e Archi-tetti di Milano. È autore di oltre 150 pubblicazioni e 10 manuali in materia di termo-flui-dodinamica, trasmissione del calore, energetica industriale e civile, metrologia, norma-zione tecnica, qualità.

(4) Piano Energetico Nazionale (Pen) del 1988, attuato con la legge 9/91: Norme di attuazione per il nuovo Piano Energetico Nazionale: aspetti istituziona-li, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali e la legge 10/91: Norme di attuazione per il nuovoPiano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Vari decreti ap-plicativi dei due provvedimenti sono stati poi emanati con grande ritardo.

Milano, 24 giugno 2013

Per poter raggiungere l'efficienza energetica attraverso lo sviluppo delle rinno-vabili è necessario dare concretezza all’analisi della nuova Strategia EnergeticaNazionale.

A tale scopo ANIMA organizza un momento di condivisione per discutere i pun-ti necessari a dare una reale attuazione alle interessanti linee guida contenutenella Sen valutando, tra le altre misure, nuovi standard normativi, ricercando mec-canismi di incentivazione che siano all’altezza degli ambiziosi obiettivi europeidel 20-20-20, e prevedendo semplificazioni amministrative e burocratiche.

Interverranno rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, Enea, Gse, Rse e il Presidente di ANIMA.

L’evento avrà luogo in sede ANIMA, via Scarsellini 13, Milano Visita www.industriameccanica.it per informazioni dettagliate e compilare il form di partecipazione.

Page 10: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

8 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

SPECIALE ENERGIA TERMICA

me fattore abilitante (avere energia a costi competitivi, conlimitato impatto ambientale e con elevata qualità del ser-vizio è una condizione essenziale per lo sviluppo delle im-prese e per le famiglie), sia come fattore di crescita in sé(pensiamo per esempio al potenziale della Green eco-nomy). Assicurare un’energia più competitiva e sostenibile èdunque una delle sfide più rilevanti per il futuro del no-stro Paese». È nel raccogliere la sfida, infatti, che nasco-no i problemi, quando si passa a declinare le priorità e leazioni conseguenti. Perché nessuno può essere contrarioall’obiettivo della Sen di ridurre di 14 miliardi di euro al-l’anno la fattura per la fornitura estera di energia, rispetto ai62 miliardi attuali, da portare a 19 nel 2020, con un calodall’84 al 67% della dipendenza dall’estero per la coper-tura del fabbisogno energetico nazionale. E questo azio-nando le leve possibili: l’efficienza energetica, lo sfrutta-mento delle fonti rinnovabili, delle risorse fossili nazionalie una minore importazione di elettricità. Un importo checorrisponde a circa l’1% del Pil, capace di riportare final-mente in attivo la bilancia dei pagamenti. Ma rende per-plessi l’entità degli investimenti previsti dalla Sen: 180 mi-liardi di euro da qui al 2020, per promuovere le rinnovabi-li e l’efficienza energetica nella green e nella white eco-nomy, e per incrementare reti di distribuzione, rigassifica-tori, stoccaggi, sviluppo degli idrocarburi, nei settori piùtradizionali. Investimenti che, ovviamente, solo in piccolaparte sono supportati da incentivi e quindi prevalentemen-te privati. Certamente, in una fase meno critica dell’attuale e in uncontesto semplificato di procedure, gli impegni economi-ci attesi potrebbero essere plausibili e altrettanto la stimadei risultati. Indubbiamente un tale stanziamento avreb-be l’effetto di accelerare l’adozione delle “migliori prati-che” e un notevole impatto in termini di competitività esostenibilità del sistema energetico. In tal modo assicu-rando la graduale evoluzione del settore, così che al 2020raggiunga gli obiettivi stabiliti e possa rispettare ampia-

mente i target europei detti del 20 20 20: un calo delleemissioni di gas serra del 21% rispetto al 2005 (target eu-ropeo: 18%), del 24% dei consumi primari rispetto al-l’andamento inerziale (target europeo: 20%), il raggiun-gimento del 19-20% dell’incidenza delle energie rinno-vabili sui consumi finali lordi rispetto al circa 10% del2010 (target europeo: 17%). Per le rinnovabili la Sen pre-vede che arrivino a coprire una quota dei consumi pri-mari di energia pari al 23% e che diventino la prima fon-te nel settore elettrico, eguagliando o superando di pocoil gas. Complessivamente il traguardo fissato è, come detto, uncalo delle forniture estere di energia, una maggiore flessi-bilità del sistema e, quindi una maggiore sicurezza degliapprovvigionamenti, con l’obiettivo primario di abbassarei prezzi all’ingrosso dell’energia ai livelli europei.

Sette priorità Per raggiungere i vari target la strategia si articola in settepriorità da perseguire dando concreta attuazione a speci-fiche misure già avviate o in corso di definizione nei di-versi comparti. Il miglioramento dell’efficienza energetica,leva primaria il cui potenziale di miglioramento è ancorasignificativo e che agisce in senso trasversale per conse-guire tutti gli obiettivi. La promozione di un mercato delgas competitivo, integrato con l’Europa e con prezzi a es-sa allineati. La crescita sostenibile delle energie rinnova-bili, contenendo l’onere che grava sulle tariffe. Lo svilup-po di un mercato elettrico pienamente integrato con quel-lo europeo, con un graduale inserimento dell’elettricitàverde. La ristrutturazione del settore della raffinazione edella rete di distribuzione dei carburanti. Lo sviluppo so-stenibile della produzione nazionale di idrocarburi, nel ri-spetto dei più elevati standard internazionali in termini disicurezza e tutela ambientale, da cui sono attesi importantibenefici economici e di occupazione. La modernizzazio-ne del sistema di governance per rendere più efficaci edefficienti i processi decisionali.

Le sette priorità della Sen

La Sen – “Strategia Energetica Nazionale: Per un’energia più competitiva e sostenibile”, indica 7 priorità con obietti-vi specifici per raggiungere i quattro traguardi di fondo: ridurre i costi energetici, superare i target europei in materiaambientale, accrescere la sicurezza dell’approvvigionamento, potenziare lo sviluppo industriale del sistema energeti-co. 1. Efficienza energetica: (ridurre i consumi energetici primari; ridurre le importazioni di energia; rafforzare la norma-

tiva; prolungare e revisionare le detrazioni fiscali).2. Sviluppo mercato competitivo e Hub del gas sud-europeo: (allineare i prezzi a quelli dei principali Paesi europei,

creando un mercato concorrenziale; incrementare la sicurezza e la diversificazione delle fonti di approvvigiona-mento; completare l’integrazione con il mercato e la rete europea, consentendo all'Italia di diventare un Paese diinterscambio e di esportazione e di offrire servizi ad alto valore aggiunto).

3. Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili: (superare gli obiettivi di produzione europei 20 20 20, con un piùequilibrato bilanciamento tra le diverse fonti rinnovabili, in particolare in favore delle termiche; assicurare la soste-nibilità dello sviluppo del settore, con allineamento dei costi di incentivazione a livelli europei e graduale accom-pagnamento verso la grid parity; promuovere le tecnologie con maggiori ricadute sulla filiera economica naziona-le; progressiva integrazione con il mercato e la rete elettrica delle rinnovabili elettriche).

4. Sviluppo dell'infrastruttura e del mercato elettrico: (allineare i prezzi e i costi dell'elettricità ai valori europei; ri-durre il livello di importazioni nette di elettricità; assicurare la piena integrazione europea con la realizzazione di

Page 11: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 9

L’ottava priorità dellaricercaInfine, compiendo unvolo nel lontano futuro(2030 e 2050), piutto-sto modesto nei conte-nuti, la Sen fa sua laRoadmap europea2050 di sostanziale de-carbonizzazione del-l’economia, con un ab-battimento finoall’80% delle emissio-ni di CO2 equivalenterispetto ai livelli del1990. La penetrazioneelettrica dovrà assicu-rare il raddoppio della quota di consumi finali, fino al 36-39%, e contribuire a ridurre l’uso dei fossili nei settori deitrasporti e del riscaldamento, da cui dovrà prescindere lostesso sistema di generazione elettrica. Tutto ciò contandosui risultati attesi dal rispetto di un’ottava priorità di caratte-re trasversale, quella della ricerca e dello sviluppo tecnolo-gico. Una R&S che si spera introduca fattori di discontinuitàcapaci di generare una rapida riduzione dei costi delle tec-nologie rinnovabili e di accumulo, dei biocarburanti, dei si-stemi di cattura e stoccaggio della CO2, ecc. Ma anche deicosti di estrazione e conversione sostenibili di combustibilie vettori energetici innovativi, cui tende la ricerca nel mon-do. Tuttavia lo stesso volume di Mario Silvestri citato in pre-messa, mostrano come sia difficile prevedere il percorso del-l’evoluzione tecnologica e dei mercati, soprattutto su oriz-zonti di lungo periodo. Un esempio tra i tanti, per non par-lare della vicenda del nucleare passata e recente che ha va-nificato gli sforzi di due generazioni, la scelta di privilegia-re il gas naturale e la sottoscrizione di contratti oggi valuta-ti come molto onerosi, di cui pagano il conto le utenze do-mestiche e le imprese. E anche il grande vantaggio compe-

titivo riconosciuto alleenergie rinnovabili, ilcui peso ricade diretta-mente sulle bolletteelettriche pagate damilioni di consumato-ri. Così, in tanti anni,anche nei più recentinonostante la crisi, vi èstato un ingente trasfe-rimento di risorse fi-nanziarie a spese deicittadini con scarsi be-nefici per l’indotto tec-nologico e produttivonazionale. Per questo,in assenza di un’infor-

mazione esaustiva e organica sugli effetti e le interazioni del-le varie misure previste, è lecito che vari soggetti economi-ci considerino squilibrata l’enfasi assegnata nella Sen alleopzioni energetiche proposte e dubitino della loro conve-nienza. Una convenienza oltretutto condizionata da unquadro regolamentare tecnico e amministrativo da ammo-dernare che impedisce ai soggetti deputati a decidere ai va-ri livelli di operare in modo sollecito e omogeneo. Dunque,vi è un’ulteriore priorità, quella di una migliore organizza-zione delle attività istituzionali, potenziando le strutture pre-poste in modo che assicurino un monitoraggio più efficacedelle azioni autorizzate e del rispetto dei corrispondenti im-pegni, un più attento coordinamento della ricerca applica-ta di sistema e una comunicazione certa e affidabile sui te-mi dell’energia. Ancora un plauso, in ogni caso, agli esten-sori della Sen per l’impegno profuso. Ma è solo un primopasso, al quale occorre farne seguire rapidamente altri. Do-po il documentato richiamo della Sen sarebbe colpa graveperpetuare gli sprechi perversi che si sono per troppi anniverificati e non ridurre tra i tanti spread che penalizzano ilPaese almeno quello del costo dell’energia. ❒

nuove infrastrutture e l'armonizzazione delle regole di funzionamento dei mercati; mantenere e sviluppare un mer-cato elettrico libero e integrato con la produzione da fonti rinnovabili, eliminando progressivamente tutti gli ele-menti di distorsione del mercato stesso).

5. Ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti: (indirizzare il settore della raffina-zione a una progressiva ristrutturazione e ammodernamento, salvaguardando la sua rilevanza industriale e occu-pazionale; contenere i prezzi dei prodotti petroliferi e migliorare la qualità del servizio della distribuzione, razio-nalizzando e rinnovando le forme di gestione).

6. Produzione sostenibile di idrocarburi nazionali: (sviluppare la produzione nazionale di idrocarburi, con un ritornoai livelli degli anni novanta e un incremento del 7-8 % della copertura del fabbisogno nazionale, nel rispetto deipiù elevati standard ambientali e di sicurezza internazionali; promuovere lo sviluppo industriale di un settore checostituisce un importante motore di investimenti e occupazione e si avvantaggia della grande competenza ed espe-rienza internazionalmente riconosciute).

7. Modernizzazione del sistema di governance: (rafforzare e coordinare la partecipazione italiana ai processi interna-zionali, soprattutto europei, che determinano le scelte di lungo termine e definiscono gli strumenti normativi; mi-gliorare e semplificare il coordinamento “orizzontale” a livello nazionale, ovvero le modalità di interazione sui temienergetici tra i diversi soggetti: Ministeri, Autorità per l'energia elettrica e il gas, Gestori di reti e servizi; promuoveremigliori forme di coordinamento tra Stato e Regioni nelle attività legislative, e tra Stato, Regioni ed Enti locali per quel-le amministrative, per determinare un quadro di regole certe e una semplificazione e accelerazione significativa del-le procedure autorizzative, con l’obiettivo di rendere più efficaci e più efficienti i processi decisionali).

Grafico 1 - Scenari dei consumi energia primaria

Page 12: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

10 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

SPECIALE ENERGIA TERMICA

FEDERICO MUSAZZI

Il decreto sull’incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, pub-blicato in Gazzetta Ufficiale a gennaio, è anche frutto di un’intensa attività di ANI-MA (Assotermica e Co.Aer). Non tutti gli obiettivi iniziali sono stati raggiunti: i pros-simi mesi saranno importanti per rendere ancora più efficace questo strumento.

Già da diverso tempo è stato pubblicato in Gazzetta Uf-ficiale (n. 1 del 2 gennaio 2013) il Decreto Ministeria-

le 28 dicembre 2012 “Incentivazione della produzione dienergia termica da fonti rinnovabili ed interventi di effi-cienza energetica di piccole dimensioni”, meglio noto co-me “Conto Energia Termico”.Questo decreto, in attuazione del Decreto Legislativo 3marzo 2011 n. 28, che recepisce la Direttiva Europea2009/28/Ce sulle fonti rinnovabili, stabilisce le modalità diincentivazione per gli interventi di incremento dell’effi-cienza energetica e di produzione di energia termica dafonti rinnovabili, realizzati a decorrere dal 3 gennaio 2013,data di entrata in vigore dello stesso.La nuova misura legislativa è anche frutto di un'intensa at-tività che ANIMA e le sue associazioni (Assotermica eCo.Aer in particolare) hanno sviluppato nell'ultimo annoper sensibilizzare le Istituzioni sull'importanza delle tec-nologie impiantistiche legate all'edilizia.Gli obiettivi prioritari che hanno guidato le iniziative indu-striali verso le Istituzioni possono essere riassunti in ciò chesegue:• raggiungimento degli obiettivi europei al 2020 in termi-

ni di sviluppo delle rinnovabili e incremento dell’effi-cienza energetica;

• definizione di un meccanismo d’incentivazione stabile epotenzialmente più attrattivo rispetto alle detrazioni fi-scali, che periodicamente vengono messe in discussione

• ampliamento della platea dei soggetti aventi diritto al-l’incentivo;

• individuazione di uno strumento finanziariamente at-traente, sul modello delConto Energia del fotovol-taico, appetibile per ilmondo del credito e per lebanche;

• sostegno di una filiera spe-cialistica tipicamente na-zionale.

La pubblicazione del Decre-to “Conto Energia Termico” èsicuramente un fatto impor-tante, anche se è bene rileva-re che non tutti gli obiettiviiniziali sono stati raggiunti esarà importante continuare a

lavorare nei prossimi mesi per rendere ancor più efficacequesta leva incentivante. In particolare, se rapportato al Conto Energia per il foto-voltaico, o anche più semplicemente agli obiettivi estre-mamente ambiziosi che l’Europa ha assegnato all’Italia, ivalori dell’incentivo rischiano di non essere adeguati.Tra le novità principali del Decreto vi è il fatto che i bene-ficiari non sono più solamente i privati che effettuano degliinterventi migliorativi dell’impianto bensì anche le pubbli-che amministrazioni, il cui parco edilizio è largamente inef-ficiente dal punto di vista dei consumi e le potenzialità so-no assai elevate.Come inizio, per il 2013, lo Stato ha messo sul tavolo unvalore cumulato di 900 milioni di euro complessivi, a va-lere sulle tariffe del gas, destinando 700 milioni di euro perincentivi riconosciuti ad interventi realizzati da parte di sog-getti privati ed i restanti 200 milioni di euro per l’ammini-strazione pubblica. Le misure di incentivazione sarannosottoposte ad aggiornamento periodico con Decreto delMinistro dello sviluppo economico, di concerto con il Mi-nistro dell'ambiente e della tutela del territorio e del maree con il Ministro delle politiche agricole e forestali, decor-si due anni dalla data di entrata in vigore del provvedimentoe, successivamente, ogni tre anni. La tabella che segue ri-porta l’elenco dei soggetti ammessi e la durata dell’incen-tivo in anni in base alla tipologia di intervento (fonte Gse).Non da ultimo è bene ricordare che nel mese di aprile, adistanza di qualche mese dall’approvazione del “ContoEnergia Termico”, il Gse ha reso note le Regole Applicativeper l’attuazione delle disposizioni del Decreto con un arti-

colato documento che de-scrive tutte le diverse fasi perl’accesso agli incentivi; que-sto passaggio è ciò che ha da-to effettivamente piena ope-ratività al nuovo meccani-smo.Anche nelle fasi di consulta-zione svolte dal Gse, ANIMAe le sue associazioni hannodato un importante contribu-to tecnico alla definizione deldocumento con la richiesta disemplificare le procedure cheriguardano la richiesta di con-

Conto Energia Termico

Pannello solare termico (Wagner & Co.)

Page 13: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 11

cessione dell’incentivo a se-guito della realizzazione del-l’intervento, la documenta-zione da presentare e conser-vare, le modalità di calcolo edi erogazione degli incentiviper ciascuna tipologia di in-tervento, i controlli e le veri-fiche. In sostanza, come stabilitodal Decreto stesso, l'incenti-vo è erogato dal Gse, che hapredisposto un portale inter-net dedicato attraverso il quale i soggetti interessati a ri-chiedere l’incentivo possono compilare e inviare la docu-mentazione necessaria.Tra le principali criticità segnalate dall’industria del riscal-damento sia a Gse, ma soprattutto al Legislatore vi è il ne-cessario coordinamento con le detrazioni fiscali del 55% pergli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. La legge 27.12.2006, n. 296 (Finanziaria 2007) ha intro-dotto le agevolazioni relative agli interventi di riqualifica-zione energetica degli edifici, che comprendono, tra gli al-

tri, la sostituzione degli im-pianti di climatizzazione.Successivi provvedimenti, tra iquali il Decreto Legge n.83/2012, pubblicato in Gazzet-ta Ufficiale il 26 giugno 2012,hanno prorogato questi incen-tivi fino al 30 giugno 2013.A fine giugno, se non doves-sero esserci ulteriori proro-ghe, alcune tecnologie qualiad esempio la condensazioneapplicata ai generatori di ca-

lore (caldaie e generatori d’aria calda) si troverebbero sco-perte da qualsiasi incentivo per i privati con gravi effetti sulmercato e sugli obiettivi nazionali di efficienza energetica.Mentre nel caso delle pompe di calore, il conto termico,nonostante preveda incentivi anche in ambito privato, nonsembra sufficientemente remunerativo. L’industria sta per-tanto lavorando per rendere stabile e strutturale anche ladetrazione del 55% e sta formulando alcune proposte perrenderla ancora più efficace, tra le quali quella di ridurreda 10 a 5 anni il periodo di recupero dell’incentivo. ❒

Tipologia dell’intervento Soggetti ammessi Duratadell’incentivo

(anni)

Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato Amministrazioni pubbliche 5

Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volumeclimatizzato

Amministrazioni pubbliche 5

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore acondensazione

Amministrazioni pubbliche 5

Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusuretrasparenti con esposizione da ESE a O, fissi o mobili, non trasportabili

Amministrazioni pubbliche 5

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti diclimatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anchegeotermiche con potenza termica utile nominale inferiore o uguale a 35 kW

Amministrazioni pubblichee soggetti privati

2

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti diclimatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anchegeotermiche con potenza termica utile nominale maggiore di 35 kW e inferiore

o uguale a 1000 kW

Amministrazioni pubblichee soggetti privati

5

Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore Amministrazioni pubblichee soggetti privati

2

Installazione di collettori solari termici, anche abbinati sistemi di solar cooling,con superficie solare lorda inferiore o uguale a 50 metri quadrati

Amministrazioni pubblichee soggetti privati

2

Installazione di collettori solari termici, anche abbinati sistemi di solar cooling,con superficie solare lorda superiore a 50 metri quadrati e inferiore o uguale a

1000 metri quadrati

Amministrazioni pubblichee soggetti privati

5

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delleserre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati

da biomassa con potenza termica nominale inferiore o uguale a 35 kW

Amministrazioni pubblichee soggetti privati

2

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delleserre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentatida biomassa con potenza termica nominale maggiore di 35 kW e inferiore o

uguale a 1000 kW

Amministrazioni pubblichee soggetti privati

5

Pompa di calore (impianto Climaveneta)

Page 14: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

MARIAGRAZIA MICUCCI, RELAZIONI ESTERNE E COMUNICAZIONE ANIMA

Necessario rilanciare la crescita: presentati al Circolo della Stampa di Milano i da-ti di settore della meccanica varia nel corso della conferenza stampa che ha segui-to l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci ANIMA lo scorso 25 marzo. Il Presi-dente di ANIMA Sandro Bonomi espone 7 priorità per il nuovo Governo, indi-spensabili per avviare un percorso di ripresa per il comparto.

Senza governabilità anche l’export è a rischio. Questo ilfocus della Conferenza Stampa annuale della Federa-

zione ANIMA, tenutosi il 25 marzo scorso presso il Circo-lo della Stampa, accompagnato dalla presentazione dei da-ti congiunturali della meccanica varia, di preconsuntivo2012 e previsioni 2013.«Se fino a ieri le nostre aziende riuscivano a fronteggiare lacrisi grazie all’export – ha esordito Sandro Bonomi, Presi-dente ANIMA – oggi la crisidel mercato interno sta assu-mendo proporzioni tali chenon è più sufficiente neancheaggrapparsi alle esportazioniper mantenere i livelli di fattu-rato accettabili. Per questo ri-tengo sia fondamentale indi-rizzare al nuovo Governo cheverrà, qualunque esso sia, undocumento derivato anchedalla condivisione del recentedocumento programmaticopresentato da Confidustria

che abbiamo chiamato: ANIMA per l’Italia. Un percorso perlo sviluppo che meritiamo».Bonomi espone così i 7 punti programmatici che ritieneprioritari per la meccanica:1) Aumentare le esportazioni per puntare a raggiungere nelmedio periodo un incremento annuo dell’export pari al 9%;2) Investimenti di carattere fiscale, cioè non costi per lo Sta-to ma esenzioni per le aziende, per la modernizzazione del-

l’attuale parco macchine daproduzione così da assicura-re una crescita concreta, sta-bile e duratura;3) Efficienza energetica e svi-luppo delle rinnovabili termi-che: la Sen, Strategia Energe-tica Nazionale, presentata daiMinistri Passera e Clini, è unutile strumento di riflessioneche però non aiuta le nostreimprese. Abbiamo bisogno diuna strategia da mettere in at-to in tempi brevi per poter far

La meccanica di ANIMA tiene,seppure a fatica,sostenuta dall’export

12 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA

Sandro Bonomi e Andrea Orlando durante l’Assemblea dei Soci

Intervento di Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA

Sette punti per l’Italia produttiva

Page 15: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 13

ripartire il mercato interno, vero grande punto debole del-la nostra industria;4) Stimolare la collaborazione nelle filiere italiane, tra legrandi imprese appaltatrici che lavorano all’estero e le im-prese fornitrici meccaniche italiane, così da affidare allestesse la promozione delle produzioni Made in Italy all’e-stero e incentivare l’innovazione tecnologica e l’occupa-zione in Italia;5) Investire sul controllo del mercato, per impedire che ven-

gano commercializzati prodotti industriali che solo appa-rentemente sono conformi alle norme;6) Made in per la meccanica: ANIMA chiede una reale iden-tificazione dei prodotti in ingresso nella UE il che compor-ta l’adozione di nuovi criteri di valutazione;7) I titolari di gare d’appalto nazionali non hanno una suffi-ciente attenzione alla qualità delle forniture meccaniche: laricerca del minor prezzo va a scapito della qualità e ciò age-vola l’importazione di prodotti extra Ue di bassa qualità.

«La manifattura italiananel suo complesso va

addirittura meglio di Fran-cia e Germania, è la secon-da in Europa e la quinta almondo per valore aggiuntoma il fatturato totale dell’in-dustria italiana è trascinatoverso il basso dalla perditadi domanda interna». Que-sto il messaggio di MarcoFortis (Vice Presidente Fon-dazione Edison e Docentedi Economia industriale ecommercio estero, Univer-sità Cattolica di Milano), in-tervenuto alla conferenza stampa.Fortis si sofferma a tracciare il quadro attuale della mecca-nica italiana, che ha assunto un ruolo preponderante, rap-presentando ormai i tre quarti del manifatturiero, mentretessile e arredamento si sono indeboliti.Perdita di domanda interna, dunque, più che di competi-tività sui mercati internazionali, ecco il problema della no-stra industria. Il Trade Performance Index Unctad-Wto, nel considerare lacompetitività dei cosiddetti“Magnifici 7” cioè i settoridel manifatturiero a livellomondiale nell’anno 2011,(abbigliamento, prodotti inpelle, tessile, macchinenon elettroniche, lavora-zioni base, produzioni va-rie, tecnologie alimentari),ha collocato l’Italia al pri-mo posto nell’abbiglia-mento, nei prodotti in pel-le, nel tessile, mentre lameccanica italiana mantie-ne il secondo posto dopo laGermania. È questo il noc-

ciolo duro dell’industria ita-liana che all’estero appareun paese che ha ancora car-te da giocare.La manifattura italiana nelsuo complesso va addirittu-ra meglio di Francia e Ger-mania, è la seconda in Eu-ropa e la quinta al mondoper valore aggiunto. L’Italia,tuttavia, deve registraremolte inefficienze a livellopolitico, istituzionale, buro-cratico e infrastrutturale chepenalizzano le imprese e inparticolare il comparto del-

l’edilizia, colonna portante della nostra industria.L’Italia è uno dei soli 5 Paesi del G-20 (con Cina, Germa-nia, Giappone e Corea) ad avere un surplus commercialestrutturale con l’estero per i manufatti.Nel 2012 l’Italia ha fatto registrare il più alto attivo manifattu-riero della sua storia: 94 miliardi di euro e secondo paese piùcompetitivo al mondo per la capacità di presidiare mercati intermini di export e saldo commerciale (non energetico).La nostra capacità di diversificare i mercati è enorme: la

Russia rimane uno dei mer-cati più forti e l’espansionesui mercati asiatici è inespansione. La Fondazione Edison hacondotto una ricerca su4000 prodotti esportati nel2011 per individuare qualisiano i paesi che battono laGermania per attivo di bi-lancia commerciale: ne è ri-sultato che la Cina è al pri-mo posto con 2134 prodot-ti, seguita al secondo postodall’Italia con ben 1215prodotti, mentre al terzo e

Intervento di Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison

Le carte da giocare per il manifatturiero

Marco Fortis, relatore alla Conferenza Stampa

Dati Fondazione Edison

Page 16: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

14 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA

quarto posto sono Usa e Giappone. Per quanto riguarda iprodotti italiani, nei primi 50 circa la metà afferiscono alcomparto della meccanica. Fra questi valvole e rubinetti (al2° posto), turbine a gas, pompe per liquidi, banchi frigori-feri, compressori, macchine per la panificazione, pastic-ceria e pasta, scambiatori di calore, apparecchi per la pre-parazione di bevande e alimenti. Avere conquistato molte nicchie di mercato è importanteanche perché ormai molte produzioni sono dominate dal-l’Estremo Oriente.Purtroppo questi elementi incoraggianti non vengono pre-si in considerazione dall’Unione Europea, e la percezione

è che l’Italia non sia abbastanza competitiva, percezionealimentata in parte da noi stessi, dalla nostra cronica ten-denza all’autocommiserazione, che finisce per peggiorareall’esterno la nostra immagine.Fortis osserva come il nostro export, dopo il tonfo del 2008,abbia recuperato molti punti attestandosi nuovamente ai li-velli pre-crisi. L’export si conferma dunque sempre più pi-lastro della nostra economia, anche se l’anello debole ri-mane il mercato interno, penalizzato in gran parte dalla po-litica di austerità impostaci dall’Unione Europea. Quindi laresponsabilità della nostra condizione attuale è solo in par-te italiana, ma anche europea.

Un quadro dettagliato della situa-zione economica del comparto

è stato delineato dal Direttore Ge-nerale di ANIMA, Andrea Orlando. Orlando ha evidenziato la moltepli-cità di produzioni che afferiscono alcomparto della meccanica e le tan-te sfaccettature di trend: il dato ne-gativo di preconsuntivo 2012 (-0,8%) ne è il risultato, ma vi sono tut-tavia molte realtà positive da consi-derare. Come le turbine e le pompe,per fare un esempio, in netta ripresa.Male invece i dispositivi di sicurez-za, le macchine per pastifici, gli im-pianti di insonorizzazione. Un altro vantaggio che caratterizza la meccanica, è costi-tuito inoltre dalle attività su commessa di lungo periodo dimolti nostri settori, il che consente di fronteggiare la crisipiù agevolmente.L’elemento determinante che continua a sostenere la mec-canica italiana rimane comunque l’export: nel 2012 le no-stre esportazioni sono ancora aumentate, facendo salire laquota export/fatturato dal 50% del 2009 al 56% nel 2012.Il Direttore Generale di ANIMA osserva come la propensio-ne all’export delle aziende della meccanica sia riuscita inparte a contenere la cri-si del mercato interno,penalizzato soprattuttodal collasso dell’edili-zia pubblica e privatadegli ultimi anni che hatrascinato verso il bassotutto l’indotto. È lo stes-so comparto dell’edili-zia che si sta risollevan-do grazie ancora alleesportazioni.L’eccellenza della no-stra industria ha fama

mondiale, e ciò ha agevolato l’ac-cesso a mercati asiatici di alcuneproduzioni come le valvole, chehanno raggiunto gli stessi livelli dipenetrazione dei mercati europei.Paesi di sbocco tradizionali restanoFrancia e Germania che hanno ri-preso quota dopo il 2009, e gli StatiUniti, di nuovo cresciuti in modo si-gnificativo.L’indice delle esportazioni ha untrend in continua crescita. Nel 2012il 40% dell’export è stato rivolto al-l’Ue, mentre si è avuto un aumentoverso i paesi asiatici (+23%). Perquanto concerne il saldo commer-

ciale il trend è ampiamente positivo per l’estero.Settori in netta ripresa le turbine, le pompe, mentre motoria combustione interna, macchine per pastifici e per inso-norizzazione hanno indici negativi. Attualmente la perdita di competitività del mercato dome-stico è dovuta ad una serie di fattori concomitanti: elevaticosti del lavoro, dell’energia, dei materiali, dei trasporti.Per recuperare un cammino di crescita è dunque necessa-rio compensare questi elementi negativi. Le previsioni perl’anno in corso evidenziano un’ulteriore contrazione per le

difficoltà persistenti delmercato interno. L’eco-nomia italiana risultaquindi bloccata dal ca-lo dei consumi delle fa-miglie e dalla mancan-za di liquidità delleaziende per poter inve-stire.Da ultimo la persisten-te difficile situazionegovernativa che nonagevola la ripresa dellenostre aziende. ❒

Un quadro della meccanica varia

EXPORT (valori 25.659 mil/euro)

AFRICA7%

EXTRA EU2712%

AMERICA CENTRO SUD

7%

AMERICA DEL NORD

8%

ASIA23%

EU2740%

VARIE3%

(dati Ufficio Studi ANIMA)

13.000

13.500

14.000

14.500

15.000

15.500

16.000

16.500

17.000

2008 2009 2010 2011 2012

Saldo commerciale (dati Ufficio Studi ANIMA)

Page 17: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Gratifica i tuoi dipendenti e risparmia con Pellegrini Card, il buono pasto Italiano!Pellegrini Card è un marchio della Pellegrini, unica azienda a capitale interamente italiano che opera nel settore

della ristorazione da ben 48 anni dando lavoro a 7.500 persone.Siamo a tua disposizione, contattaci e confezioneremo una soluzione su misura per te:

Pellegrini spa - Divisione Buoni Pasto - tel 02.89130.519 - 02.89130.523 - [email protected]

Scopri quelle piccole gioie quotidiane che ti aiutano a vivere e a lavorare ... con il sorriso!

anima.indd 1 4/30/2013 3:05:16 PM

Page 18: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Presentati il 12 aprile scorso a Padova i risultati dell’indagine statistica Co.Aer 2012

MARA PORTOSO

Mercato Italia in calo per molti componenti per la climatizzazione. Fanno ecce-zione le pompe di calore. Tiene l’export per alcuni prodotti.Bellò: «I sistemi idronici italiani sono apprezzati in Europa e nel mondo. L’industrialocale del settore pompe di calore è molto preparata e capace: se adeguatamenteincentivata e valorizzata avrebbe un’importante ricaduta in termini di investimen-ti e creazione di nuovo lavoro».

«Nel campo della climatizzazio-ne e in particolare dei sistemi

idronici l’industria italiana continua adessere molto apprezzata in tutti i mer-cati, sia europei sia extraeuropei, perl’elevato livello di qualità e per l’ec-cellenza tecnologica. Questi fattori,pur nella strenua competizione con in-dustrie minori, ci consentono di man-tenere un buon livello di esportazione.Purtroppo la mancanza in Italia dichiare politiche governative per lo svi-luppo dell’efficienza energetica, dellerinnovabili termiche e, in particolare,delle pompe di calore non ha permes-so quegli attesi miglioramenti della do-manda interna che avrebbero consen-tito alla nostra industria di sfruttare adeguatamente i proprilivelli di capacità e operatività». È questa in sintesi l’opi-nione espressa da Bruno Bellò nel corso della presentazio-ne dei risultati dell’indagine statistica 2012 svolta da Co.Aersul mercato dei componenti per impianti di climatizzazio-ne: climatizzatori d’ambiente, climatizzatori sistemi split emulti split, condizionatori packaged e roof top, unità di trat-tamento aria, gruppi refrigeratori di liquido con condensa-zione ad aria e ad acqua, unità terminali. I risultati dell’in-dagine sono stati presentati a Padova il 12 aprile 2013 daCarmine Casale e commentati dai responsabili marketingdi alcune delle principali aziende del settore.

Il mercato dei sistemi split, multisplit e VrfL’indagine Co.Aer 2012 rileva nel complesso un ulteriorecalo di circa il 10% del mercato Italia della climatizzazio-ne, sia residenziale che terziario, rispetto al 2011, pur conandamenti diversi per le varie tipologie di prodotti. Nelcomparto residenziale, ad esempio, le vendite di condi-

zionatori d’ambiente trasferibili regi-strano un +13% e i climatizzatori mo-nosplit un aumento dell’1%, restandoperò molto lontane dalle quantità chesi registravano fino al 2008: poco più di700mila unità monosplit installate nel2012 contro il milione e oltre del pe-riodo pre-crisi. Decisamente in calo,intorno al -10%, le vendite dei multi-split e dei sistemi Vrf. La tenuta della li-nea dei prodotti monosplit, secondoAlessandro Viganò di Daikin e PaoloCaimi di Hitachi Air Conditioning Eu-rope, è quasi certamente dovuta allebuone condizioni climatiche dell’esta-te 2012. La distribuzione Eldom, unodei canali attraverso cui vengono ven-

dute queste apparecchiature, indicava a settembre-ottobre2012 i monosplit come una delle pochissime categorie diprodotti con un risultato significativamente positivo. Sem-pre secondo Caimi e Viganò è inoltre possibile che verso lafine dell’anno ci sia stato un trasferimento al mercato di pro-dotti non conformi alla direttiva ErP, come possono esserele macchine on/off, che dal primo gennaio 2013 non pos-sono più essere né prodotte né importate, e questo effettopotrebbe aver leggermente migliorato il dato delle venditedei monosplit. Secondo i commentatori ci sarà stato sicu-ramente qualcuno che ha approvvigionato volutamentequesta tipologia di prodotto riversandola sul mercato a fi-ne 2012 per cercare di fornire fino all’ultimo secondo di-sponibile un prodotto di fascia di prezzo molto bassa.Come detto all’inizio, il decremento dei multisplit è statopiuttosto importante (-10% rispetto al 2011): analizzandola differenza tra unità interne e unità esterne si deduce cheil mercato si è spostato progressivamente su macchine duale trial e che hanno sofferto maggiormente le macchine con

Climatizzazione, necessario sviluppo in Italia

16 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/CO.AER

Bruno Bellò, Presidente Co.Aer

Page 19: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 17

connessioni supe-riori. Mentre l’acquisto diun monosplit vienefatto di impulso, so-prattutto sulla basedelle condizioni cli-matiche estive, quel-lo di un sistema mul-tisplit viene pianifi-cato perché si trattadi una spesa impor-tante. «E sappiamotutti - ha commenta-to Viganò - che il po-tere di acquisto degliitaliani è calato ri-spetto al 2011 del5,8%». A confermadella scarsa capacitàdi spesa degli Italianic’è la forte differenza di andamento tra il canale professio-nale dell’idrotermosanitario, dove si trovano apparecchia-ture più performanti e più costose per l’utente e che ha sof-ferto sia sul multisplit che sul monosplit, e il canale dei ne-gozi e delle catene di elettrodomestici, che hanno avuto unbuon risultato. Per quanto riguarda i Vrf, purtroppo il mercato risente del-la situazione delle costruzioni. Secondo Caimi, sulle bassepotenze c’è stato quasi un fenomeno di cannibalizzazionetra mini Vrf e multisplit, un fenomeno non particolarmenteimportante che però ha lasciato qualche traccia. Dalla ri-levazione risulta anche che hanno tenuto un po’ di più gliimpianti Vrf a tre tubi a recupero di calore, un dato tuttosommato positivo dal punto di vista di miglioramento di tec-nologia; per contro c’è stata una diminuzione dei Vrf con-densati ad acqua, un’applicazione di nicchia in cui pochilavori possono spostare notevolmente il risultato finale.

Le apparecchiatureper impianti centra-lizzatiNegativa anche la si-tuazione nel com-parto centralizzato,analizzata da AndreaBorghin di Climave-neta e Pierluigi Cec-colin di Clivet: i rooftop hanno fatto regi-strare un decremen-to, a livello di merca-to Italia, di oltre il20% essenzialmentedovuto alla quasi to-tale mancanza dinuove aperture dicentri commerciali eal fatto che sono ri-comparsi sul merca-to italiano competi-

tor stranieri che nonpartecipano all’in-dagine Co.Aer. Perquesta tipologia dimacchine è diminui-to molto di più il mixmedio-grande ri-spetto ai roof top piùpiccoli. Il motivo stanel fatto che non si fapiù un investimentounico con macchinedi grossa potenzama si tende a fare in-vestimenti su piùstep con macchinepiù piccole.L’indagine rileva ca-li più contenuti dellevendite dei gruppirefrigeratori di liqui-

do con condensazione ad aria (-8%), che costituiscono lamaggioranza della produzione, e con condensazione adacqua (-2%). Quello dei gruppi refrigeratori di liquido è unsettore importante, che nel 2012 ha prodotto macchine percirca 430 milioni di euro, di cui 350 ad aria; un valore diun certo rilievo per la produzione delle aziende italiane. L’aspetto importante è che sta aumentando il mercato del-le pompe di calore, in particolare nelle taglie tra 18 e 50kW. Ad esempio per i refrigeratori di liquido con conden-sazione ad acqua il mercato Italia è calato in totale del 2%,ma per le macchine a pompa di calore è cresciuto del 20%.«Non smetterò mai di ricordare – è intervenuto Bellò - chequello delle pompe di calore è un settore in cui esiste un’in-dustria locale molto preparata e capace, un’industria chese adeguatamente incentivata e valorizzata avrebbe un’im-portante ricaduta in termini di investimenti e creazione dinuovo lavoro».Più complessa l’analisi del mercato delle unità di tratta-

mento aria, che sem-brerebbe far segnareun +7%, un dato –secondo FrancescoZoppellaro dell’o-monima società –che non è molto si-gnificativo perché ilpanel di aziende cheha risposto alla rile-vazione non com-prende molti produt-tori importanti. Intermini di fatturato edi numero di unitàprodotte il dato èquindi sicuramentesottostimato. Inte-ressante, sempre se-condo Zoppellaro, èil panel costante cheevidenzia una legge-

Fig 1 - Raffronto produzione pezzi/fatturato negli ultimi 10 anni

Fig 2 - Raffronto andamento mercato Italia negli ultimi 10 anni

Page 20: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

18 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/CO.AER

ra contrazione per quantoriguarda il mercato nazio-nale ma un aumento sensi-bile per quanto concerne laproduzione. Da segnalareinoltre che in Italia c’è latendenza a vendere l’unitàdi trattamento “nuda” e poil’installatore o chi per essoprovvede all’installazionedella componentistica diregolazione, mentre in Eu-ropa la macchine vengonovendute con regolazioneintegrata e quindi con uncosto molto più importante. Ancora in discesa il mercato dei fancoil con un -15% nel2012 rispetto al 2011. «Quello dei ventilconvettori – hacommentato Luca Binaghi di Sabiana – è un mercato par-ticolarmente complicato in Italia, che va fortunatamente unpo’ meglio in Europa. In Italia siamo reduci da due annimolto negativi e non sembra che ci siano segnali incorag-gianti per il futuro. Dal punto di vista dell’export il dato apanel costante è sostanzialmente invariato, questo signifi-

ca che a livello di vendita aldi fuori dell’Italia i produt-tori italiani sono riusciti amantenere gli stessi numeririspetto al 2011. Un aspettopositivo è che si registra unaumento delle vendite difancoil a portata variabilecon inverter (+30% per ilfatturato Italia e +64% perl’export). Quello che si eraintravisto già l’anno scorsosi sta quindi confermando:uno spostamento della ri-chiesta verso macchine amaggiore efficienza».

Il conclusione, il mercato Italia della climatizzazione è og-gi fermo a meno di 1 miliardo e 100 milioni di Euro (com-presi i sistemi split di importazione, che valgono circa 700milioni di Euro) contro il miliardo e 200 milioni del 2011.Unico dato “consolante” in questo quadro generalmentenegativo è quello relativo all’export: l’esportazione ha as-sorbito il 52% del totale della produzione nazionale, perun valore di circa 450 milioni di Euro. ❒

Alessandro Viganò e Paolo Caimi commentano la linea di prodottimonospilt

MERCATO

Si allarga l’offerta di prodotti informatici per l’ottimizzazione dei cicli produttivi,dell’ingegnerizzazione dei prodotti e della prototipazione rapida

Accordo strategico tra Nke e Stratasysper hardware e software

Nke (Negroni Key Engineering), unico ri-venditore Autodesk Platinum Partner del

sud Europa, con un’esperienza di oltre 20 an-ni di esperienza nella progettazione indu-striale Cad Cae Cam e Plm, ha stretto un ac-cordo con il leader del mercato delle stam-panti 3D, Stratasys. In effetti, l’accordo si inquadra in un conte-sto molto più ampio di completamento del-l’offerta hardware e software in grado di sup-portare al meglio le necessità dei clienti disistemi integrati affidabili e performanti asupporto delle applicazioni di: ideazione,sviluppo, analisi, ingegnerizzazione, proto-tipazione virtuale, realizzazione finale e ma-nutenzione nel tempo di nuovi prodotti di al-to valore qualitativo e di grande competiti-vità.L’accordo siglato da Nke, riguarda le linee di

stampanti 3D: Mojo; UPrint (simili alle stam-panti HP Designjet 3D, oggetto di un prece-dente accordo strategico tra le due case); Di-mension.Nke, che dispone in Italia di 10 sedi operati-ve e vanta oltre 2500 clienti, è oggi una fra lerealtà leader di mercato nella fornitura di so-luzioni Cad ad alto contenuto tecnologico,nell’implementazione di progetti Plm in gra-do di ottimizzare l’intero ciclo di produzionedelle moderne aziende manifatturiere, nel-l’installazione di soluzioni per l’industrial de-sign e nell’implementazione di progetti Bim.Inoltre, grazie alla qualifica di Hp Gold Part-ner, propone tecnologie hardware avanzate eaffidabili insite nelle workstation, nei server,nei plotter e nelle stampanti 3D per la proto-tipazione rapida, più diffusi in Italia e nelmondo.

Page 21: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

210x297.indd 1 28/02/2013 11.57.14

Page 22: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Il 4 aprile scorso a Made in Steel il convegno dedicato agli apparecchi di sollevamentoorganizzato da Aisem

INTERVISTA A PIETRO ALMICI, PRESIDENTE DI AISEM

La verifica del buon funzionamento di macchinari e apparecchiature è strettamen-te legato alla sicurezza degli utilizzatori e dei clienti. Un tema che (già affrontatosu queste pagine a inizio 2013) merita approfondimenti: il quadro legislativo in ma-teria di manutenzione e verifiche periodiche, infatti, non è sempre chiaro a tutte leparti. Anche la sorveglianza del mercato incide su questi temi, è infatti fondamen-tale evitare prodotti non conformi a norme di sicurezza.

La federazione europea del materialshandling (Fem) ha sempre incoraggiato

un’attenta sorveglianza dei mercati. Qual èl’importanza del pacchetto sulla marketsurveillance presentato in sede europea nelfebbraio scorso?Si tratta senz’altro di un decreto che forni-sce un importante aiuto alle imprese che in-vestono nella qualità dei propri prodotti, unaiuto soprattutto in termini di semplificazio-ne della legislazione esistente.È necessario che la Comunità europea sia in-cisiva, sempre di più. Perché soprattutto inalcuni dei settori rappresentati da Aisem leimportazioni di prodotti non conformi alle norme di sicu-rezza fanno male alle aziende e ai consumatori. Ed è pro-prio questa attenzione alla figura del cliente che deve di-ventare un passaggio fondamentale: è necessario fare inmodo, cioè, che lo stesso cliente sia sensibilizzato sull’ar-gomento, e che possa riconoscere alle aziende Aisem unquid in più rispetto ad altre. Un vantaggio rappresentato es-

senzialmente dall’alto livello di safety e pre-stazioni dei prodotti. Allo scopo stiamo or-ganizzando numerosi gruppi di lavoro e, co-me associazione, stiamo promuovendo con-vegni che abbiano come tema la sicurezzadelle macchine e la loro manutenzione.

Fa parte di questi il convegno organizzatoda Aisem nel corso di Made in Steel 2013?Precisamente. Si tratta di un convegno cheabbiamo voluto a Made in Steel, in quantoil mondo del sollevamento ha molti utiliz-zatori nella filiera dell’acciaio. Cerchiamo disensibilizzare manutentori, costruttori e uti-

lizzatori sui temi appena citati, fornendo un supporto infor-mativo su come debba essere svolta la manutenzione del-le macchine e migliorare così anche il livello di sicurezzadelle fabbriche; si pensi che dal 50 al 60 percento dei mac-chinari di sollevamento hanno ormai più di 30 anni.Stiamo inoltre producendo documenti che aiutino il ma-nutentore nel proprio lavoro. Ritengo sia un apporto inte-

Materials handling: la sicurezza passa da manutenzione e formazione

20 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/AISEM

Pietro Almici, Presidente di Aisem

Il Consiglio Direttivo dei soci Aisem (Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione) hanominato presidente dell’associazione nello scorso dicembre Pietro Almici.L’ingegner Almici è azionista della Carpenteria meccanica Almici SpA. È stato responsabile del Gruppo Sollevamentocostituito all’interno di Aisem. Aisem nasce come associazione nel 1992. Oggi annovera più del 70% delle imprese ita-liane operanti nei settori: trasporti continui; gru mobili; apparecchi di serie per il sollevamento e del sollevamento pe-sante; carrelli industriali e attrezzature.

Page 23: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 21

ressante, soprattutto perché, nel bene e nel male, chi me-glio di noi conosce le macchine che produciamo?

I dati di preconsuntivo 2012 evidenziano un lieve calo diproduzione ed export nei settori della movimentazionemerci.Non si può dire che il settore sia in crescita, risente anco-ra, infatti, della forte crisi che ha portato, come quest’anno,a perdere dal 2 al 3% in termini di fatturato. Dati negativiche tuttavia non ci impediscono di mantenere le nostre po-sizioni sul mercato. Si sta perdendo qualche unità anche intermini di occupazione, per quanto non in modo grave co-me altri settori. Il 2013 è e sarà probabilmente ancora dif-ficile, soprattutto considerando l’attuale instabilità politicache decisamente non ci aiuta: più credibilità al livello in-ternazionale gioverebbe sicuramente ai mercati. Detto que-sto, e nonostante l’export sia nel nostro settore leggermen-

te fermo, è un dato di fatto la competitività sempre alta del-la nostra manifattura.

Cosa possiamo aspettarci da Aisem in questo suo bienniodi presidenza?Durante la presidenza è mia intenzione rafforzare la presen-za di Aisem nei tavoli istituzionali per rendere la nostra asso-ciazione un interlocutore sempre più qualificato ed ascolta-to, confidando sulla grande professionalità ed esperienza del-le aziende associate. Nel mondo del sollevamento, inoltre,sono presenti moltissimi potenziali associati: l’incrementodella base associativa si sta verificando in forza di azioni mi-rate, che negli ultimi due anni hanno già portato buoni risul-tati, nonostante il periodo di crisi economica. Questo testi-monia il fatto che le aziende del settore sentono il bisogno diessere rappresentate da una voce autorevole come Aisem.L’industria manifatturiera merita, insomma, il nostro impegno.

enoizapuccOenoizatropsEenoizudorP

12/11 13/12 12/11 13/12 12/11 13/12

%

Totale -4,9 -0,2 -5,8 0,8 -0,7 0,0Impianti ed apparecchi per il sollevamento e trasporto -3,9 0,0 -8,9 1,2 -1,0 0,0

Carrelli industriali semoventi -7,5 -0,5 1,3 0,0 -0,4 0,0

Ruote 0,4 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0

............................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................................................

Logistica e movimentazione merci, andamento percentuale (dati Ufficio Studi ANIMA)

Formazione, patente per i carrellisti

Se per guidare un’autovettura è necessaria la patente diguida, così per guidare un carrello semovente con uo-

mo a bordo sarà necessario seguire un apposito percorsoformativo. La formazione per operatori di “Carrelli indu-striali semoventi” sarà condotta da Asa Srl, Società di Ser-vizi ANIMA, in partnership con le aziende del settore as-sociate ad Aisem.La Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 ha indi-viduato le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta unaspecifica abilitazione degli operatori nonché le modalitàper il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti forma-tori, la durata, gli indirizzi, e i requisiti minimi di validitàdella formazione.Asa Srl - Azienda Servizi ANIMA è la società che realizzatutte le attività commerciali della Federazione ANIMA e ditutte le Associazioni/Unioni ad essa federate. Asa si confi-gura come soggetto formatore abilitato secondo quantoprevisto dall’Allegato A, punto 1.1 d) dell’Accordo 22 Feb-braio 2012.

Asa ha individuato nelle aziende associate ad Aisem unpartner qualificato per le attività di formazione degli ope-ratori addetti alla conduzione dei carrelli semoventi conuomo a bordo avvalendosi in particolare delle competen-ze dei docenti individuati dalle singole aziende e delle se-di formative delle aziende e dei loro clienti.“Abbiamo accolto con favore la decisione della Conferen-za Stato Regione in quanto è necessario sviluppare un per-corso formativo garante della conduzione in sicurezza deimacchinari da lavoro. - dichiara Andrea Orlando, Ammini-stratore delegato di Asa Srl - Le aziende costruttrici di car-relli, associate ad Aisem, raccolgono al loro interno le mag-giori competenze disponibili in Italia in tema di utilizzo insicurezza delle macchine prodotte e hanno sviluppato unapluriennale esperienza nella formazione degli operatori.Asa, in partnership, permette ai produttori di rendere effi-ciente l’attività formativa al servizio dei clienti e dei singo-li. E’ un’iniziativa atta a armonizzare i percorsi formativi ele procedure d’esame per gli operatori sia a livello teorico

Page 24: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

22 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/AISEM

che a livello pratico”.Tale attività di formazione ri-sponde al D.Lgs. 81/08 e s.m.i.che ha previsto agli articoli 71 e73 l’obbligo della formazione eaddestramento dei lavoratoriche utilizzano tali attrezzature.A partire dal 12 marzo 2013, laformazione dovrà essere eroga-ta secondo quanto disposto dal-l’Accordo Stato Regioni del 22febbraio 2012.Aisem, l’associazione che rap-presenta i produttori dei sistemidi sollevamento, elevazione emovimentazione, ha redatto leLinee guida associative che pro-pongono la maniera miglioreper attuare in modo efficace iltesto di legge. La guida suggerisce come trasferire al futurooperatore le nozioni necessarie e fornisce al soggetto for-

matore gli strumenti necessariper organizzare e verificare laformazione dello stesso.Le Linee guida forniscono, dun-que, i suggerimenti di Aisem, as-sociazione storicamente impe-gnata a diffondere, al fianco deicostruttori associati, la culturadella sicurezza delle attrezzatu-re da lavoro.Asa Srl, in collaborazione conAisem, rilascerà agli utenti for-mati l’attestato di abilitazione eil tesserino di “operatore qualifi-cato Aisem”, garanzia di unaformazione svolta secondo le in-dicazioni della Linea Guida re-datta dall’Associazione. L’abili-tazione dovrà essere rinnovata

ogni cinque anni, come garanzia di una continuità di for-mazione e di aggiornamento da parte dell’operatore.

Ucc, Cicof e Aisem a Made in Steel

Stand delle associazioni ANIMA a Made in Steel 2013

Made in Steel per confrontarsi con il Paesereale e non delle parole. ANIMA ha parteci-pato all’evento fieristico con le associazioniAisem, Ucc e Cicof, per incontrare e dialoga-re con tutto il mondo che vive “di” e “per”l’acciaio.Sollevamento, forni industriali e caldareriasono, infatti, i tre settori che, tutelati dalle ri-spettive associazioni, hanno movimentato igiorni di fiera con la vasta presenza presso lostand istituzionale e i workshop e seminari realizzati sutematiche tecniche utili alle aziende.Aisem, presente a Made in Steel per la prima volta cosìcome Ucc, ha organizzato un seminario dal titolo “Si-curezza e manutenzione degli apparecchi di solleva-mento”, un tema molto caldo per gli addetti del settore.Cicof, presente a Made in Steelper la terza edizione, ha coltol'opportunità di accrescere lasua visibilità al pubblico delsettore siderurgico.Il flusso di visitatori anche stra-nieri, risulta positivo, indice diun risveglio del mercato, al-meno per quanto riguarda isettori rappresentati in ANI-MA.Il Presidente di Cicof, MicheleBendotti, ha dichiarato: «Cicofè una veterana di Made inSteel, ma l’edizione di que-st’anno, con il trasferimento a

Milano, nel cuore dell’industria italiana, haportato una ventata di novità e di internazio-nalità: tanti i visitatori stranieri, tante le occa-sioni per le aziende associate Cicof espositriciin fiera per consolidare rapporti e portare avan-ti discorsi già iniziati. La crisi purtroppo si faancora sentire e la produzione di forni rimaneancora ridotta ma la speranza al momento pre-sente viene dall’estero, e questa fiera ha costi-tuito per il nostro settore una grande opportu-

nità di ripresa».

«Esperienza complessivamente positiva – ha commenta-to il Presidente di Ucc, Luca Pellizzer – questo è il bi-lancio che posso dare della nostra presenza a Made inSteel. La nostra associazione ha suscitato interesse da par-

te di esponenti di settori cheruotano intorno al mondo del-la caldareria, interessati ancheai servizi che possiamo offrire.L’impressione generale che hopotuto raccogliere è stata unritorno di ottimismo, la rinno-vata volontà delle aziende dirimettersi a fare delle cose adispetto della situazione sta-gnante che sta vivendo il mer-cato domestico. Questa fieraci ha permesso di fare il puntodella situazione attuale ed èstata utile anche per questoaspetto».

Tutti gli approfondimentisu industriameccanica.it

Il convegno organizzato da Aisem allo Speaker corner diMade in Steel

Page 25: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 23

elettricamente con dispositivi di emergenza ad accumulodi energia meccanica: oggi si può davvero dire che l’Italia,di fatto, rappresenta il principale produttore mondiale divalvole a farfalla e a sfera ad alta tecnologia».Fra i primati che la nostra ingegneria può rivendicare, dun-que, rientra lo sviluppo dell’automazione nella produzio-ne di energia geotermica, dove gli italiani sono stati dei pre-cursori nel mondo, così come per la prima centrale elettri-ca termoelettrica in Europa e la prima centrale nucleare eu-ropea negli anni ’50. Eccellenze che si sono dovute scon-trare, tuttavia, con la storia recente: soprattutto nei confrontidi nucleare e acqua, infatti, sono evidenti –in particolareper l’intera industria nazionale - gli effetti nefasti del risul-tato dei due recenti referendum abrogativi del giugno 2011,che hanno provocato nell’industria una grande delusione.Soprattutto nel settore idrico si sente ora la necessità di unaforte ripresa degli investimenti, tema che avrà modo di es-sere affrontato durante il Festival dell’Acqua del prossimoautunno. Altro tema significativo, esposto da Marco Vecchio, segre-tario AssoAutomazione/Anie, riguarda la comunicazionewireless industriale. I dispositivi wireless, infatti, non sonopiù visti solo come alternativa ai cavi, ma come un aspettofondamentale del processo di ottimizzazione degli stabili-menti. Un’analisi di Frost & Sullivan rileva che il mercatomondiale ha prodotto entrate per 218 milioni di dollari nel2011 e stima che questa cifra raggiungerà quota 539,5 mi-lioni di dollari nel 2016. Il mercato del wireless industria-le dopo la crescita del 2011 di circa il 30% rispetto all’an-no precedente, nel 2012 registra risultati particolarmentepenalizzanti per quel che riguarda il mercato nazionale.Una delle cause maggiormente responsabili della situazio-ne è la stretta creditizia che ha di fatto reso complicato l'av-vio di programmi produttivi più corposi. Un’utile Guida perla tecnologia wireless sarà presentata a Sps Italia (Parma,21-23 maggio 2013). ❒

C. F.

Profibus & Profinet Day 2013: il tradizionale appunta-mento dedicato alle tecnologie della comunicazione in-

dustriale, si è svolto il 17 aprile scorso presso il Parco e Mu-seo del Volo Volandia di Somma Lombardo. Aperto dal Pre-sidente del Consorzio Pni Antonio Augelli, sono seguiti au-torevoli interventi in tema di automazione. Fra i relatori Maurizio Brancaleoni, Amministratore Delegatodi AUMA in Italia e Presidente di Avr, che ha sviluppato, fragli altri, il tema dell’automazione legata a impianti geotermi-ci il relativo impiego di valvole manuali o telecomandate.«Se si potesse sfruttare adeguatamente il calore contenutonei primi 5 chilometri della crosta terrestre si potrebbe sod-disfare un fabbisogno energetico pari a circa 500mila voltequello attuale». Questa la stima di uno studio del FinancialTimes che, nonostante le difficoltà di una disponibilità geo-termica non uniforme su scala globale, pone enfasi su unapossibilità per risolvere il grave problema dei cambiamenticlimatici legati alla crescente domanda di energia. Una ri-sorsa che, peraltro, non manca all’Italia: in Toscana, peresempio, Enel Green Power ha investito oltre 600 milioni diEuro per trasformare l’energia geotermica a bassa tempera-tura (o a bassa entalpia) in elettricità, ottimizzandone la ri-cerca e le tecniche di perforazione, implementando a tal fi-ne quello che è ormai conosciuto come Progetto Amis. «In una centrale geotermica moderna di tipo modulare ven-gono impiegate centinaia di valvole, manuali o teleco-mandate. Le valvole vanno da diametri relativamente pic-coli (50 mm) a diametri elevati (2 metri) e sono utilizzatecome organi finali di intercettazione e di regolazione deifluidi, sia liquidi che gassosi» ha spiegato Brancaleoni, sot-tolineando l’importanza di manovrabilità, affidabilità e ga-ranzia di funzionamento nel tempo per assicurare correttagestione degli impianti, nel rispetto della sicurezza e dellaprotezione dell’ambiente e delle persone. «Dalla strettacollaborazione fra industria italiana e Enel, emerse l’inte-ressante necessità di realizzare valvole a sfera e a farfallaad alte prestazioni e a tenuta metallica lamellare, azionate

Si è tenuto il 17 aprile scorso il Profibus & Profinet Day 2013

Fra i primati che la nostra ingegneria può rivendicare rientrano lo sviluppo del-l’automazione nella produzione di energia geotermica, termoelettrica e nucleare,settori che si sono dovuti scontrare con la storia recente e che necessitano di fortiinvestimenti. Questo uno dei temi affrontati durante il convegno.

Nuove e vecchiefrontieredell’automazioneitaliana

ECONOMIA

Page 26: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Nuove regole per la sicurezza nel trasporto aereodelle merci, ecco la certificazione che riduce tempi e costi

La definitiva applicazione delle nuove disposizioni sulla sicurezza dell’aviazionecivile è alle porte, anche se la pubblicazione del Regolamento comunitario nellaGazzetta Ufficiale Ue e la sua entrata in vigore risalgono a ormai tre anni fa. Tut-tavia, sono ancora poche le aziende che si sono già attivate per ottenere il ricono-scimento quale “mittente conosciuto”, certificazione che permette di evitare con-trolli di tipo screening sulle merci in partenza per via aerea.

Dal 29 aprile 2013(1) entrano pienamente in vigore lenuove disposizioni previste dal Reg. (Ue) n. 185/2010

sulla sicurezza dell’aviazione civile: a partire da tale datatutte le merci spedite per via aerea devono essere sottopo-ste a controlli di sicurezza prima di essere caricate a bordodi un aeromobile.L’esigenza di rendere ancora più sicuro il settore dei tra-sporti aerei trae origine dai tragici avvenimenti dell’11 set-tembre 2001: al fine di proteggere la sicurezza dell’avia-zione civile, era necessario adottare un approccio comune,definendo i principi fondamentali delle misure da adottare(ci si riferisce al Reg. (Ce) n. 300/2008) ed adottando poidisposizioni particolareggiate (il già citato Reg. (Ue) n.185/2010). Nella diffusa esigenza di salvaguardia, trae fon-damento la necessità di sviluppare le attività inerenti talesettore mantenendo un certo grado di riservatezza.Il controllo di security previsto dalla normativa è un con-trollo di tipo screening (controllo Rx), attuato con mezzi at-ti a rilevare la presenza di cosiddetti “articoli proibiti”, uti-lizzabili per commettere un atto di interferenza illecita chemetta in pericolo la sicurezza dell’aviazione civile. Tali con-trolli comportano un aggravio in termini di costi e tempi. Lostesso Regolamento prevede dunque alcune eccezioni checonsentono di evitare di sottoporre le merci allo screening.Si tratta, infatti, di un’analisi del rischio differenziata, checomporta oneri diversi, questo perché le varie attività eser-citate nel settore dell’aviazione civile non sono necessa-

riamente soggette allo stesso livello di minaccia (ad esem-pio, le merci possono viaggiare a bordo di aerei passegge-ri o su aerei cargo dedicati esclusivamente al trasporto mer-ci). In questo quadro, il Regolamento identifica ciascunsoggetto interessato dal “sistema merci” e riporta le ecce-zioni al precetto fondamentale, così come riepilogate intabella 1.La normativa comunitaria prevede che l’Enac(2), Autoritàcompetente per l’Italia, rediga un proprio “Programma Na-zionale per la Sicurezza dell’aviazione civile” (Pns), che de-finisca le responsabilità per l’attuazione delle norme fon-damentali comuni e gli adempimenti prescritti per i soggetticoinvolti. Il Reg. (Ce) n. 300/2008 stabilisce che l’Autoritàcompetente mette a disposizione le parti appropriate delProgramma ai soggetti che a suo giudizio hanno un legitti-mo interesse a riceverle, e che i provvedimenti attuativi (e,dunque, anche il Pns), che contengono informazioni riser-vate sotto il profilo della sicurezza, dovrebbero essere con-siderati come “informazioni classificate Ue”(3).Volendo fornire un quadro prettamente pratico in ordine al-le conseguenze che la nuova normativa avrà sul sistema deisoggetti coinvolti nella filiera della sicurezza delle spedi-zioni aeree, ci siamo rivolti a Fabrizio Piazzi, amministra-tore della società Improve Srl, che si occupa di consulenzae formazione professionale in materia di sicurezza dell’a-viazione civile, approfondendo con lui i temi di più diret-to interesse delle aziende associate.

ALESSANDRA CASTALDO E KATIA MORICHETTI, EASYFRONTIER

Il “MittenteConosciuto”,cambio di rotta

24 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE

(1) Si tenga conto che il presente articolo viene chiuso il 12 aprile, dunque prima della definitiva applicazione della normativa. Potrebbero pertanto verifi-carsi diversi scenari – tra cui anche una possibile proroga, che potrebbe scattare immediatamente prima del 29 aprile.(2) www.enac.gov.it (3) Le “informazioni classificate Ue”, ai sensi della Decisione 2011/884/Ce, sono distribuite solo alle persone aventi necessità di sapere e che hanno rice-vuto l’apposito nulla osta di sicurezza.

Page 27: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 25

Dottor Piazzi, come cambia il sistema di riconoscimentodello status di “mittente conosciuto” con l’entrata in vi-gore della nuova normativa?Si passa da un sistema basato su un rapporto “di reciprocafiducia” fra gli operatori, che vedeva l’agente regolamenta-to procedere direttamente al riconoscimento e alla desi-gnazione del mittente conosciuto mediante una “dichiara-zione d’impegno” avente un anno di validità, a un sistemaove la sicurezza degli operatori passa necessariamente peril vaglio e la certificazione dell’Enac che approverà, così,lo status di mittente conosciuto. In questo aspetto risiedeuna delle principali novità della normativa di riferimento infase di attuazione.

Cosa cambia, in concreto, dal 29 aprile 2013 nell’ambitodei controlli riguardanti la sicurezza?Il sistema e il modello basato su semplici “meccanismi difiducia” tra agente regolamentato e mittente conosciutonon sarebbe stato in grado di garantire con ragionevolecertezza la sicurezza delle merci destinate al trasporto ae-reo. Dal 29 aprile 2013 solo le merci aeree originate da unmittente conosciuto certificato dall’Autorità competenteEnac possono ottenere una sorta di “corsia preferenziale”.In tal modo, le aziende possono facilitare e semplificare leloro operazioni di esportazione evitando, così, il control-lo di sicurezza sulla propria merce presso i siti operatividegli agenti regolamentati e presso gli aeroporti. L’azien-da, che produce e distribuisce beni destinati ad essere tra-sportati come merci aeree, diventa corresponsabile dellasicurezza della propria merce (aerea) riducendo al con-tempo i tempi logistici legati alla movimentazione e ridu-cendo notevolmente gli alti corrispettivi previsti per i con-trolli di sicurezza.

E cosa accadrà materialmente alle aziende che, eviden-temente, non abbiano potuto certificarsi prima di quelladata?Tutte le merci aeree originate da aziende prive della certifi-cazione in parola saranno sottoposte a controlli di sicurez-za con conseguente aggravio di costi e di tempi. Però glioperatori non saranno obbligati a diventare mittenti cono-sciuti: si tratta solo di una semplificazione che può produr-re, in modo significativo, i benefici citati in precedenza.

Qual è la situazione attuale nel nostro Paese per quantoriguarda le aziende certificate?Dalle 00:00 del 29 aprile i mittenti conosciuti precedente-mente designati dagli agenti regolamentati perdono il loro sta-tus e, qualora di interesse, dovranno provvedere alla nuovacertificazione rilasciata dall’Autorità competente. È fonda-mentale ricordare che il termine indicato non è un termineperentorio per ottenere la certificazione: l’azienda potrà cer-tificarsi anche dopo tale termine. Pur trattandosi di una te-matica di grande interesse e valore per le imprese italiane, l’E-nac stesso ha confermato che, pur avendo ricevuto numero-se istanze di certificazione, sono davvero poche le aziende aessersi già attivate per ottenere in concreto tale status.

Quali sono gli step da seguire per ottenere la certificazio-ne di mittente conosciuto da parte di Enac?Gli operatori interessati devono presentare domanda di ap-provazione presso la Direzione Aeroportuale Enac compe-tente nel territorio in cui insiste la sede legale della societàrichiedente. Una volta ricevuta comunicazione del suo ac-coglimento, il soggetto interessato, recandosi presso la Di-rezione Aeroportuale di competenza, potrà avere la “Gui-da per i Mittenti conosciuti”(4), un documento riservato con-tenente le disposizioni necessarie al fine di poter valutare irequisiti di sicurezza previsti per l’ottenimento della certi-ficazione in oggetto.

E una volta ottenuta la “Guida”?L’approvazione come Mc da parte di Enac è relativa ad unsito specifico o a più siti specifici, assoggettati a una verifi-ca in loco da parte degli ispettori dell’Autorità. Il sito ope-rativo dovrà rispondere a determinati requisiti che garanti-scano la sicurezza delle merci quali, per esempio, limita-zione e controllo agli accessi al sito nonché possibilità diavere accesso alla merce aerea soltanto in capo al perso-nale operativo che ha seguito un apposito training profes-sionale certificato.

Ha parlato di “training”, in cosa consiste e chi sono i de-stinatari?Il training riguarda due tipologie di interventi presso leaziende richiedenti, tenuti da parte di Istruttori certificatiEnac: una prima formazione è diretta al Responsabile del-

Soggetto Definizione Eccezioni

agente regolamentato(AR)

soggetto che garantisce l’effettuazione di controllidi sicurezza sulle merci

spedizione sottoposta ai previsti controlli da parte di unAR e protetta da interferenze illecite fino all’imbarco

mittente conosciuto(MC)

mittente da cui originano merci soggette aprocedure conformi a norme e disposizioni

comuni di sicurezza tali da consentire il trasportodella merce su aeromobili di qualsiasi tipo

spedizione sottoposta ai prescritti controlli da parte diun MC e protetta da interferenze illecite fino

all’imbarco

mittente responsabile(MR)

mittente da cui originano merci soggette aprocedure conformi a norme e disposizioni tali

da consentire il trasporto della merce in questionesu aeromobili cargo

spedizione sottoposta ai previsti controlli da parte di unMR, protetta da interferenze illecite fino all’imbarco e

non trasportata da un aeromobile per il trasporto dipasseggeri

Tabella 1 - Soggetti interessati dal “sistema merci” ed eccezioni previste

(4) È lo stesso Reg. (Ue) n. 185/2010 ad individuare la “Guida”, rimandando ad una Decisione della Commissione non pubblicata nella Gazzetta Ufficialedell’UE. Viene da chiedersi come la riservatezza potrà essere garantita quando la “Guida” sarà presso gli operatori. Inoltre, è on line la “Guidance for KnownConsignors” del Department for Transport inglese, volta alla valutazione delle misure di sicurezza esistenti in base ai criteri richiesti per la qualifica di Mc.

Page 28: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

la sicurezza che deve essere, pertanto, speci-ficamente individuato. La seconda tipologiadi formazione riguarda il personale operativoche, per ragioni di servizio, può avere acces-so alla merce identificabile per essere suc-cessivamente trasportata via aerea. Al termi-ne delle sessioni didattiche saranno rilasciatigli attestati di formazione che verranno suc-cessivamente controllati dall’ispettore diEnac in sede di verifica ispettiva del sito.

L’attività posta in essere dall’azienda richie-dente ai fini della certificazione si limita agliadempimenti richiesti dalla “Guida”: protezione del sito eformazione del personale?No, non solo. All’azienda viene, inoltre, richiesto di predi-sporre un proprio “Programma di sicurezza” in cui si do-cumentano le misure e procedure di sicurezza che si ap-plicano all’interno del sito per garantirne la sicurezza del-la merce aerea. Una volta erogata la formazione, verifica-ta la rispondenza ai requisiti della “Guida” e predisposto ilProgramma di sicurezza, l’azienda è pronta per richiederel’intervento di Enac per la certificazione del sito, o dei siti,operativi.

In cosa consiste l’intervento di Enac presso l’azienda? Èpossibile conoscerne in anticipo la durata?L’Enac verificherà sia la rispondenza del sito a quanto sta-bilito nel Programma di sicurezza ed in generale dalla spe-cifica normativa comunitaria di settore, sia l’avvenuta for-mazione del personale. L’attività di verifica dell’ispettore diEnac si svolgerà mediamente nel corso di una mezza gior-nata per ogni sito operativo coinvolto anche in ragione del-l’effettiva estensione nonché delle dimensioni del sito inte-ressato. Al termine della visita ispettiva, la Direzione Aero-

portuale Enac competente comunicherà l’esi-to positivo della verifica alla Direzione Cen-trale Coordinamento Aeroporti la quale, a suavolta, provvederà all’inserimento delle coor-dinate del mittente conosciuto nel “DatabaseUe degli agenti regolamentati e dei mittenticonosciuti”. Il responsabile della sicurezza ri-ceverà tramite posta elettronica una comuni-cazione contenente i “codici per l’accesso” al-la banca dati citata. Soltanto dal momento del-l’inserimento nel Database Ue il soggetto in-teressato acquisisce la certificazione di mit-tente conosciuto.

Dal colloquio con Fabrizio Piazzi sono emerse molte infor-mazioni preziose circa lo sviluppo della procedura di certi-ficazione; vale però la pena di svolgere alcune ulteriori con-siderazioni, in particolare in merito alla rilevanza, previstadal Reg. (Ue) n. 185/2010, della titolarità di un certificatoAeo da parte del richiedente lo status di mittente conosciu-to. Se ne è fatto accenno già nel precedente articolo pub-blicato su L’Industria Meccanica(5), con riferimento ai van-taggi indiretti della certificazione(6): la legislazione nel set-tore dell’aviazione costituisce proprio uno dei casi di rico-noscimento dello status di Aeo da parte di altre Autorità di-verse da quelle doganali. Nel processo di verifica, infatti, l’E-nac deve considerare se il richiedente sia un soggetto certi-ficato Aeo, evitando così di gravare con ulteriori controlli si-curezza luoghi già verificati in precedenza dall’Autorità do-ganale.Il Progetto Dogana Facile è a disposizione delle aziende as-sociate per avviare le procedure per ottenere la certifica-zione di Mc e assiste gli operatori, con la collaborazione dipartner qualificati, nelle fasi legate al rilascio della certifi-cazione e fino all’ottenimento della stessa. ❒

26 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE

Fabrizio Piazzi, AmministratoreDelegato di Improve Srl

(5) L’Operatore Economico Autorizzato secondo la Dogana Europea, L’Industria Meccanica, 2013, 684, pp.32-35.(6) Documento Taxud/B2/047/2011 – Rev 3 – Operatori Economici Autorizzati – Orientamenti, del 17 aprile 2012, di cui la Commissione europea ha re-centemente fornito agli Stati membri le versioni linguistiche ufficiali e cui si fa riferimento a decorre dal 1° gennaio 2013.

Dogane efficienti, ANIMA al Capacity Building CommitteeEasyfrontier, partner tecnico della Federazione ANIMA per il Progetto Dogana Facile, è stata invitata a partecipare al-la quarta sessione del “Capacity Building Committee” della World Customs Organization (Wco, l’Organizzazione Mon-diale delle Dogane - www.wcoomd.org), tenutasi a Bruxelles dal 25 al 27 febbraio 2013 con la partecipazione di rap-presentanti di moltissime dogane da tutto il mondo e del settore privato.Il ”Capacity Building Committee” (Cbc) si inserisce nell’approccio strategico globale della Wco, fornendo assistenzaai suoi Membri in materia di capacity building e supportando le attività di assistenza alle Amministrazioni doganali neiloro sforzi di riforma e modernizzazione. A tal fine, il Cbc definisce standard per lo sviluppo delle capacità professio-nali, propone strumenti e iniziative per migliorare la formazione e l’assistenza tecnica, promuove il miglioramento del-l’efficacia delle Dogane, favorisce lo scambio di opinioni, esperienze, ricerche e best practice e facilita una migliorecooperazione fra le Amministrazioni doganali, il settore privato e le organizzazioni internazionali.Fra i numerosi temi affrontati, particolarmente sentito quello della necessità di un adeguamento delle dogane alle cre-scenti esigenze di fluidità del commercio mondiale, coerentemente con uno degli obiettivi prioritari del Cbc: metterele dogane in grado di svolgere una funzione efficace ed efficiente nell’ambito della trade facilitation. In particolare, te-matica fondamentale è il riconoscimento effettivo e concreto della certificazione Aeo, questione di una certa familia-rità per le aziende italiane che hanno intrapreso il processo di certificazione e che, lamentando proprio qualche diffi-coltà nel percepire e misurare concretamente i vantaggi derivanti dall’acquisizione dello status di Aeo, sentono sem-pre di più la necessità che semplificazioni e vantaggi promessi dalla certificazione siano reali, effettivi e misurabili. Iltema è sentito, a quanto pare, in tutto il mondo: lamentavano, infatti, un non sufficientemente adeguato riconosci-mento della certificazione anche i rappresentanti del Private Sector presenti ai lavori.

Page 29: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

IL SEGRETO DI UN DESIGN VINCENTE?GERARCHIE DISTINTE.

Customer First: il cliente prima di ogni cosa. E l’operatore prima di tutti. Questa è la filosofia su cui si basa il concetto «Smooth Operator» della nuova gamma BT Optio serie L. Con un gradino di accesso molto basso, lo sterzo completamente regolabile e il sistema FAS (Frequency Adapted Suspension) che riduce al minimo le vibrazioni, offre un livello di comfort e di produttività senza precedenti nel commissionamento degli ordini. Pertanto è con grande orgoglio che riceviamo il premio iF Gold Award 2012 per l’eccellenza del design del prodotto e lo dedichiamo alle migliaia di operatori che rappresentano la nostra principale e inestimabile fonte di ispirazione e di informazione. Questo riconoscimento è per tutti voi!

Lei è il suo capo.

www.toyota-forklifts.it

Lui è il responsabile della progettazione.

ADV IF Optio-210x297+5.indd 1 07/06/12 11:57

Page 30: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Il 10 aprile scorso l’Assemblea generale di Anasta hacelebrato l’importante anniversario ed eletto il nuovoPresidente per il prossimo triennio

GIUSEPPE MACCARINI

La volontà di favorire la collaborazione e la cooperazione fra imprese emerge co-me una delle attività più intense degli ultimi anni, e che Anasta si propone di in-crementare nell’immediato futuro. Così come lo studio dei problemi di caratteretecnico, commerciale, economico e fiscale connessi alle attività di categoria. L’e-sperienza associativa pone le aziende produttrici di apparecchi e prodotti per la sal-datura e taglio operanti in Italia ai primi posti tra i paesi produttori

L’Associazione Anasta èstata legalmente e auto-

nomamente costituita il 12giugno 1973 a Milano pres-so la sede ANIMA. Nel 2013è entrata nella FederazioneANIMA con tutte le altre as-sociazioni della meccanicavaria. Dopo la prima scelta diuscire dalle associazioniAnie, ANIMA e Nufe per co-stituire una associazione au-tonoma ed indipendente,quarant’anni dopo i rappresentanti delle aziende decidonodi entrare in una Federazione Settoriale affiliata a Confin-dustria. La scelta di ANIMA oltre ad essere adeguata setto-rialmente è anche motivata dalla convivenza con altre as-sociazioni che sono la maggioranza degli utilizzatori.L’evoluzione dei mercati nel tempo favorisce il “fare siste-ma” dalla semplice autonomia. Non per caso nel richia-mare gli scopi associativi, si invitano i rappresentanti delleaziende a tener presente che l’Associazione avrà lunga vi-ta e corrisponderà agli scopi, soltanto se gli associati vi par-teciperanno con elevato spirito associativo.Alla costituzione dell’Associazione, tra gli scopi è priorita-ria la partecipazione ai Comitati Nazionali, europei ed in-ternazionali affinché non vengano prese decisioni contra-

rie agli interessi del settore. Il risultati nel 2013 sono lequattro Commissioni Tecni-che Operative di Anasta:Fiamma Gas; Saldatrici,Consumabili e Automazio-ne di Saldatura e Taglio cheannoverano la partecipazio-ne diretta di trentacinquedelegati delle aziende perconto di ventiquattro azien-de associate ad Anasta. Il dato esprime appieno l’im-portanza delle attività Tecni-

co normative dei Gruppi Professionali Anasta, il cui benefi-cio ricade su tutto il comparto della Saldatura e Taglio Italia-no. I tavoli di lavoro a cui i delegati tecnici partecipano so-no sette. Con la conferma del metodo e della composizionesi arriva al futuro in cui si decide di chiedere alla DirezioneTecnica di ANIMA di accettare la proposta delle aziende del-l’automazione di avere un loro rappresentante quale coordi-natore della Commissione Tecnica Automazione.Emerge che Anasta ha una base solida di scopi, obiettivi edattività per cui può contare in un futuro altrettanto impor-tante se saprà mantenere, evolvere ed aggiornarsi.L’attività tecnica normativa è uno strumento “commercia-le”, per la libera circolazione delle merci in Europa, ma an-che una garanzia di qualità in tutto il mondo. Essendo l’I-

40 anni di saldatura, il passato consolidail futuro

28 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/ANASTA

Luigi Frasson, nuovo Presidente di Anasta con il predecessore Giuseppe Maccarini

Sala dove si è svoltal’Assemblea generaledei soci Anasta

Page 31: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 29

talia una delle poche nazioni europee con prevalente eco-nomia manifatturiera ci coinvolge la trasversalità legislati-va e il numero di leggi in aumento.Nel futuro dobbiamo rendere concreti questi rapporti conle istituzioni nazionali (Ministeri, Enti ecc.) e internaziona-li con Orgalime (organizzazione di raccordo delle proble-matiche di settore con la Comunità Europea). Più solida ecostruttiva deve diventare l’attività di collaborazione con leAssociazioni Federate ad ANIMA, che rappresentano i set-tori prevalenti degli utilizzatori della saldatura e taglio.La promozione di tutte le iniziative nell’interesse generaledella categoria rientra negli scopi di Anasta (pubblicazioni,corsi professionali, mostre, concorsi, congressi, formazio-ne, ecc.). Dalla fondazione dobbiamo ricordare la “Mostra della Sal-datura” a Genova organizzata dall’Istituto Italiano della Sal-datura, il “Mondo della Saldatura” all’interno della Bimu,“Saldat Mostra Convegno” organizzata con successo daAnasta a Verona per tre edizioni, continuando poi con dueedizioni di “Saldat Forum” con una formula più attuale.

Dati del settoreIl profilo congiunturale del settore Saldatura e Taglio è ela-borato da Anasta con l’Ufficio Studi di ANIMA con la stes-sa metodologia utilizzata per tutte le associazioni aderentiper comporre quello totale della meccanica varia.Per quanto riguarda il setto-re della meccanica varia, idati di preconsuntivo 2012indicano una leggera contra-zione del livello produttivopari a −0,8% e di un ulterio-re −0,4% stimato per il2013, dovuto all’eteroge-neità del campione preso inesame.Eterogeneo è anche il setto-re della “Saldatura, taglio etecniche affini” che chiude il2012 con una diminuzione

del valore della produzione (−4,5%). Le previsioni per il2013 sono di un parziale recupero, si prevede infatti unacrescita (+1,1%) rispetto al 2012. Le esportazioni sono di-minuite (−2,5%), mentre si prevede un parziale recuperonel corso del 2013 (+1,6%).I nostri 5 gruppi professionali spaziano dal prodotto di con-sumo, all’investimento corrente e quello produttivo.I prodotti di consumo rappresentano circa il 43% del tota-le fatturato nazionale 2012. La stabilità del risultato inquantità evidenzia un utilizzo stabile della saldatura nel-l’industria italiana.Gli investimenti produttivi dei gruppi automazione saldatu-ra e taglio evidenziano un calo del fatturato nel 2012 di qual-che punto percentuale. L’industria italiana non è statica e sista attrezzando per migliorare la produttività e qualità.Il primo gruppo professionale rappresenta gli apparecchiper la saldatura ed il taglio ossigas manuale, essendo unatecnologia matura, seguono il generale andamento del set-tore metal-fabrication.Purtroppo questo andamento si ripercuote anche su quelleapparecchiature, in particolare riduttori di pressione e val-vole di sicurezza, che dovrebbero essere controllate, ma-nutenute ed eventualmente sostituite periodicamente pergarantire maggiore sicurezza nell’ambiente di lavoro.In tema di maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro, nel2012, la nostra Associazione si è attivata per sensibilizzare

maggiormente il mercato. Asupporto, la CommissioneTecnica Operativa del grup-po ha attivato un progetto perla realizzazione di una nor-ma relativa alla manutenzio-ne delle attrezzature ossigas. Il secondo gruppo professio-nale rappresenta il materialearco e resistenza. L’analisidelle vendite deve essere fat-ta separando i risultati dellesaldatrici arco da quella del-le macchine a resistenza,

Luigi Frasson è il nuovo Presidente di AnastaLuigi Frasson è stato nominato nuovo Presidente di Anasta, Associazione NazionaleAziende Saldatura Taglio e Tecniche Affini, federata ANIMA. Il Presidente Frasson, originario di Cittadella, è laureato in Economia Aziendale all’U-niversità Ca’ Foscari di Venezia.Già membro del Consiglio Direttivo di Anasta e Presidente del Terzo gruppo consu-mabili di saldatura, Frasson ha maturato la propria esperienza presso l’azienda Ine SpAIndustria Nazionale Elettrodi, di Cittadella di cui è Amministratore Delegato.La prima dichiarazione programmatica del neoeletto ha già rilevato una personalità for-te e rinnovatrice: «Ringrazio vividamente il lavoro svolto in questi anni dal PresidenteMaccarini che mi ha lasciato con fiducia il testimone. Sono conscio dell’impegno chel’Associazione pretende dato il ruolo fondamentale che ricopre per il nostro settore» -ha dichiarato il neo Presidente - «Tutto il mio entusiasmo seguirà una scia di mante-nimento e consolidamento delle attività attuali nei contesti nazionale ed estero e saràall’insegna del rinnovamento per altri aspetti quali la formazione, la tutela e la promozione del settore. Abbiamo inanimo di coinvolgere maggiormente la filiera in un’ottica di collaborazione e convogliare così le sinergie per il benecomune della nostra industria e del nostro Bel Paese».

█ Produzione █ Esportazione

(Valori in milioni di euro)

Consuntivo 2011 Preconsuntivo 2012 Previsioni 2013

1.081 1.032 1.043

702,5 685 696

Grafico 1 (fonte Ufficio Studi ANIMA)

Page 32: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

30 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/ANASTA

sempre per applicazione manuale. Per le prime siamo arri-vati ai livelli minimi degli ultimi dieci anni, mentre le se-conde, resistenza manuale, si mantengono ai livelli media-mente costanti nel lungo periodo con variazioni non im-portanti e paragonabili a quelle degli investimenti produtti-vi. Il risultato negativo delle vendite del materiale arco sulmercato nazionale del −14% si ripartisce in modo analogoper i vari procedimenti di saldatura, ed in sintonia con il pro-dotto di consumo. L’export, con un risultato seppur negati-vo del −4%, da un po’ di ossigeno alle aziende.Oggi che l'appuntamento con l’importante fase di rinnova-mento verrà imposta con nuovi Regolamenti e Direttive, inostri associati sono pronti ad accettare la sfida nel miglio-ramento dell'efficienza energetica.Il terzo gruppo professionale rappresenta i prodotti consu-mabili. Sul mercato nazionale il 2012, rispetto al 2011, se-gna una diminuzione sia della quantità venduta −3,27%, siadel volume d’affari −5,27%. Numeri che indicano che laquantità di saldatura è quantitativamente invariata, ed un piùattento esame fa emergere la differenzazione nei settori ap-plicativi ed una evoluzione tecnologica e di composizione. Per quanto riguarda l’attività tecnica, oltre a sottolineare ivari incontri tenuti presso le sedi istituzionali, vorremmo sof-fermarci sulla evoluzione della Direttiva Cpd che evolve inRegolamento Europeo 305/2011/Ce - Cpr, che entrerà in vi-gore con il 1° luglio prossimo nel settore delle costruzioni. La differenza sostanziale è quella tipica tra un regolamen-to europeo ed una direttiva, che diventa quindi applicabi-le in forma unificata in tutta Europa, senza recepimenti na-zionali, per cui le norme armonizzate non sono più volon-

tarie ma obbligatorie. L’Associazione Anasta ha predispo-sto un documento che comprende i dati delle prestazionedel prodotto di saldatura per dare al direttore dei lavori unostrumento uniforme in Italia ed in tutta Europa.L’andamento del mercato del quarto Gruppo Professiona-le, che rappresenta l’automazione di saldatura, nel 2012 siè confermato sostanzialmente stabile e lontano dai valoriantecedenti la crisi, con i valori del fatturato del compartopressoché allineati all’anno 2011.La Commissione tecnica dell’automazione di saldatura e ditaglio sta lavorando con il supporto della struttura ANIMAper approfondire temi legati all’applicazione delle recentinormative agli impianti automatici di saldatura.L'obiettivo è quello di arrivare a un documento Anasta cheindichi alcune linee guida e raccomandazioni per l'appli-cazione agli impianti di saldatura delle nuove normative disicurezza. Ciò anche al fine di elevare la sicurezza degliimpianti mediante un'azione di formazione degli operato-ri e di rendere le soluzioni più' "robuste" di fronte agli or-ganismi di controllo. Le vendite sul mercato nazionale del quinto gruppo pro-fessionale che rappresenta l’automazione di taglio, dopo un2011 in calo del 3,64% sul 2010, è continuato il trend ne-gativo. Il 2012 ha così fatto segnare un ulteriore –4,39% ri-spetto all’anno precedente Nonostante questo risultato ne-gativo, le vendite 2012 (108 milioni di euro) restano anco-ra sopra rispetto ai valori registrati nel 2009 (102 milioni dieuro). Le commesse anche se in calo, permettono alleaziende del settore di continuare a produrre, anche se conmargini segnalati in riduzione. ❒

Destinata alla commercializzazione e all’assistenza di carrelli nuovi e usati

Nuova sede di Karrell per Om Still

Karrell, concessionario uf-ficiale di Om Still, ha

inaugurato la nuova sede diPontemerlano di Roncofer-raro, nei pressi si Mantova.Complessivamente la strut-tura occupa un’area di 6000metri quadrati, di cui 2600coperti, e ospita gli ufficiamministrativi, un’officina,un magazzino ricambi, unasala per corsi di formazionedi circa 300 metri quadrati eulteriori due piani dedicati a sviluppi futuri. Impiega unatrentina di persone.Le aspettative di Karrell sulla nuova struttura sono importa-ti in termini sia di fatturato, in considerazione della posi-

zione strategica rispetto alNord Italia, sia di efficienzae produttività. La nuova se-de è infatti dotata di struttu-re e tecnologie all’avan-guardia: officina meccanicaed elettronica con pedanedi sollevamento, carro pon-te, sistemi di diagnostica econtrollo, due forni di verni-ciatura, area di lavaggio estoccaggio carrelli, magaz-zino verticale automatico

per i ricambi. In totale sono tre le sedi del gruppo Karrell, già concessio-nario ufficiale di Om Still per le provincie di Trento e Bol-zano.

MERCATO

Page 33: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

IL FUTURO DEL TAGLIO AUTOMATICO

La nuova ESAB Suprarex HD (Heavy Duty) è molto più di una macchina da taglio.

Rappresenta una concezione totalmente innovativa ed è il risultato della competenza e dell’esperienza

di tanti anni nelle tecnologie di taglio. E’ studiata per offrire i massimi livelli di produttività, precisione,

fl essibilità e sicurezza anche nelle condizioni di lavoro più impegnative. Può gestire fi no a 4 torce plasma

o 6 cannelli ossitaglio, oppure una combinazione tra di essi. I sistemi di sicurezza, in conformità a tutte

le norme internazionali e alla nuova normativa macchine rappresentano una soluzione unica sul

mercato, garantendo la più completa sicurezza senza limitare l’operatività e la produttività dell’impianto.

Per ulteriori informazioni, visitate il sito www.esab.it o utilizzate il codice QR a fi anco

ESAB / esab.it

adv_suprarex_210 x297_a.indd 1 06/05/13 16:37

Page 34: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Le celle frigorifere prefabbricate vengono impiegate per stoccaggio di derrate freschee congelate, sono di dimensioni sufficienti a permettere l’ingresso alle persone

A CURA DELLA SEGRETERIA ASSOFOODTEC

Verifica dell’isolamento delle celle: un argomento più volte affrontato senza tutta-via trovare una concretizzazione finale. La recente presa di posizione della Com-missione europea sembra ora segnare uno storico punto di svolta, sintetizzando ilavori svolti dall’Eota (European Organization for Technical Approvals) per quasiun ventennio.

Ciclicamente l’argomento della verifica dell’isolamentodelle celle per la valutazione del reale consumo di

energia viene trattato in diversi ambiti che ne esaltano lanecessità e poi il tutto si assopisce e si disperde in rivoli piùo meno sconosciuti. Oggi sembra che questa problematicasia stata affrontata dalla Commissione europea includendoil prodotto walk-in cold room nell’Entr Lot. 1. Questa vo-lontà sembra confermata dal fatto che nel Mandato n. 495viene affidato al Cen/TC44 “Commercial refrigerated cabi-nets, catering appliances and industrial refrigeration” l’in-carico di predisporre le norme europee per le celle mu-tuando per quanto possibile dalla Guida Eota 21. Il comi-tato Cen/TC44 si è riunito il 23 marzo 2012 ed ha costitui-to i gruppi di lavoro per la preparazione delle norme En ri-chieste dal suddetto mandato. Queste poche righe riassumono all’incirca 18 anni di lavo-ro effettuato principalmente all’Eota (European Organiza-tion for Technical Ap-provals) e che verrà oraproseguito in sede Cen. Lo studio della GuidaEota inizia nel lontano1995 con un contratto diricerca tra l’Associazio-ne Costruttori ImpiantiFrigoriferi di ANIMA el’Icite - Istituto Centraleper Industrializzazionee la Tecnologia Ediliziadel Cnr per studi e speri-mentazioni sulle celleisotermiche. Questasperimentazione e ricer-ca era il supporto tecni-co per verificare ed ef-

fettuare prove di conferma ai requisiti che venivano indi-cati durante lo studio della Guida Eota 21. Questo contratto è stato successivamente perfezionato conItc–Cnr (Istituto per le Tecnologie della Costruzione, già Ici-te) nel maggio 2003 per continuare lo studio della GuidaEota 21 e portare le aziende associate ad avere prodotticonformi ai requisiti richiesti ed iniziare lo studio degli Etaapplicabili ai prodotti che venivano immessi sul mercato. La Guida Eota 21 inizialmente doveva essere un documentoobbligatorio per i prodotti da introdurre nel quadro di rife-rimento operativo derivante dall’applicazione della Diret-tiva 89/106/Cee “Prodotti da costruzione” (attualmente so-stituito dal Regolamento 305/2011). Tale Regolamento pre-vede il rispetto dei seguenti requisiti essenziali:• resistenza e stabilità;• sicurezza in caso di incendio;• igiene, salute e ambiente;

• sicurezza e accessibi-lità nell’uso;

• protezione contro ilrumore;

• risparmio energetico eritenzione del calore;

• uso sostenibile dellerisorse naturali.

I suddetti requisiti sonostati precedentementetenuti in considerazionenell’elaborazione dellaGuida 21. L’Eota prevedeva, trami-te il benestare tecnico,la predisposizione dispecifiche tecniche ar-

Celle frigorifere prefabbricate,ora la marcatura Ce

32 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/ASSOFOODTEC

Page 35: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 33

monizzate il cui rispetto permette di apporre sul prodottola marcatura Ce che garantisce i requisiti essenziali previ-sti dal Regolamento. Dal momento che non si è ancora in presenza di una nor-ma europea per apporre la marcatura Ce, rimane semprevalida l’alternativa del Benestare Tecnico Europeo (Eta), os-sia un’approvazione dell’idoneità all’impiego, coerentecon linee guida (Etag), predisposte anch’esse su mandatoda un’apposita organizzazione europea Eota. Quindi un Etaè una valutazione tecnica positiva dell’idoneità all’impie-go di un prodotto per un uso previsto, basata sul soddisfa-cimento dei requisiti essenziali. Il rilascio di un Eta è com-petenza di un Approval Body (per l’Italia Itc – Cnr). Che siaun Eta o una norma En armonizzata, il produttore deve ap-plicare le procedure per l’attestazione della conformità. Secondo le indicazioni Eota le celle prefabbricate doveva-no essere obbligatoriamente marcate Ce a partire dal 22agosto 2008. Per eventi burocratici tutt’oggi non ancorachiariti, è stato aperto il periodo di transizione, cioè com-mercializzazione con e senza marcatura Ce, che non è sta-

to mai chiuso e quindi si è continuato ad immettere sul mer-cato prodotti anche non marcati Ce.Per l’ottenimento dell’Eta e quindi la possibilità di applica-re la marcatura Ce, i costruttori diligenti hanno investito ri-sorse per:• istituire un controllo di processo di fabbrica;• effettuare prove iniziali di Tipo sul Prodotto;• assoggettarsi all’ispezione iniziale di Fabbrica e del Con-

trollo del processo di Fabbrica;• assoggettarsi alla sorveglianza continua della corretta ap-

plicazione del processo di Fabbrica da parte dell’Organi-smo Notificato.

La disponibilità del mercato di premiare i costruttori che ri-spondono a tali requisiti, scegliendo celle frigorifere mar-cate Eta Ce, è un presupposto fondamentale per permette-re agli utenti di disporre di prodotti per la conservazionenei vari ambiti applicativi che permettono una reale soste-nibilità del prodotto stesso, sia in termini economici (di ca-rattere gestionale, soprattutto), che ambientali e di sicurez-za e salubrità. ❒

Le regole della marcatura

Pur non esistendo una norma En armonizzata, obbligatoria e preventiva, è stata prevista e costituisce cogenza per ta-le marcatura di prodotto il rilascio di un Benestare Tecnico Europea (Eta), ossia un’approvazione dell’idoneità all’im-piego coerente con linee guida (Etag) predisposte anch’esse su Mandato Ce da una apposita organizzazione europeal’Eota (European Organization for Technical Approvals) composta da Amministrazioni Nazionali e Istituti competentialla valutazione dell’idoneità tecnica di prodotti innovativi.Le celle si possono dunque marcare Ce con sistema di Attestazione (AoC). Se esiste un Eta il produttore può marcareCe in accordo con il proprio Eta, in mancanza di un Eta il produttore non può marcare Ce.Un Eta riguarda esclusivamente il prodotto oggetto del benestare tecnico. È come una norma europea riferita esclusi-vamente ad uno specifico prodotto e valida solo per quello. Il produttore dichiara la conformità Ce del proprio pro-dotto alla propria norma, l’Eta.

Che cosa si intende per cellarefrigerata

Le celle prefabbricate hanno almeno una parte di di-mensioni sufficienti a permettere l’ingresso alle perso-ne. Lo scopo principale è lo stoccaggio di derrate fre-sche e congelate e vengono ampiamente utilizzate insupermercati, ristoranti, alberghi, macellai e fiorai. In accordo con la norma sulle “walk-in coldrooms”, at-tualmente in fase di definizione ,sono stati definiti dueambiti di temperature : T< -5° C è definita Bassa Temperatura (Lt)T>- 5°C è definita Media Temperatura (Mt)Nel caso di Bassa Temperatura di funzionamento le cel-le sono denominate per “alimenti congelati “nel casodi funzionamento a Media Temperatura sono denomi-nate “per alimenti freschi”. Alcune celle possono avere due compartimenti con di-verse temperature. Possono essere locate sia all’interno che all’esterno diedifici. Inoltre le celle possono essere configurate perrefrigerazione remota o plug-in.

Page 36: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

40 anni e non sentirli. Quest’anno l’anniversariodell’Unione dei costruttori impianti di finitura

MARCELLO ZINNO

Lo scorso 6 marzo si è tenuta presso ANIMA l’Assem-blea Generale Ordinaria dei Soci di Ucif che ha visto,per l’occasione, un’attivissima partecipazione. Non siè trattato di un incontro elettivo, ma l’intenso numerodi attività in programma per il 2013 ha permesso di av-viare un utile confronto tra tutti i presenti.

L’Assemblea Ucif quest’anno ha rappresentato un’occa-sione di importanti festeggiamenti. Il 2013 per l’asso-

ciazione è un anno molto importante poiché compie 40 an-ni dalla sua fondazione. Eppure, tramite le attività e il con-fronto vissuti in occasione dell’ultimo incontro assemblea-re, possiamo dire che Ucif è nel pieno della giovinezza. In-nanzitutto al discorso del Presidente si è preferito suddivi-dere la presentazione per singoli gruppi di lavoro costituitida qualche anno in Ucif, in modo che ciascun responsabi-le potesse condividere con i soci presenti le attività svoltenel 2012 e quelle pianificate per il 2013, alla luce del pro-prio mandato. Il Consiglio Direttivo, eletto dai soci ha rite-nuto pregnante e corretto nei confronti degli associati pre-sentare tutte le attività tramite le quali l’associazione ha of-ferto servizi o ha goduto di visibilità; ne è emerso uno sce-nario intenso e attivo: due sessioni formative in ambito tec-nico, due occasioni fieristiche (Metef-Foundeq e Airet) nel-le quali Ucif è stata presente, tre incontri con gli Associatiper diffondere cultura specifica, diciannove contributi edi-toriali pubblicati in un solo anno sulle riviste di settore (L’In-dustria Meccanica, Ipcm, Rmo) esclusa la pubblicazione diun articolo Ucif su Il Sole 24 Ore del settembre scorso.Ma l’agenda era anche ricca di nuove iniziative, soprattut-to legate alla cadenza quarantennale di Ucif: un evento perfesteggiare questa data che avrà luogo il 20 giugno prossi-mo (poiché proprio in occasione del 20 giugno 1973 fu si-glato l’atto costitutivo), una nuova campagna pubblicitariavolta a rafforzare la rappresentanza di Ucif nel settore del-la finitura e la diffusione dei propri prodotti in tantissimi set-

tori industriali, la pubblicazione di un libro dedicato ai trat-tamenti superficiali che conterrà le interviste ai principalipersonaggi che in questi quaranta anni hanno contribuitoallo sviluppo del nostro settore.Durante l’assemblea sono stati presentati anche altri nuoviprogetti. Tra quelli conclusi è stato condiviso l’aggiorna-mento dell’albero merceologico che costituisce la mappadella attività rappresentate dall’associazione. Più lungo èrisultato l’elenco delle attività a piano: le quattro giornatedi formazione dedicate alla documentazione tecnica a cor-redo di un impianto e il percorso formativo sul tema del-l’internazionalizzazione e del diritto commerciale interna-zionale hanno riconfermato l’attenzione di Ucif al temadella cultura. Inoltre l’associazione è molto impegnata sulfronte della comunicazione: tramite la newsletter l’asso-ciazione è in grado di offrire informazioni tempestive e uti-li a più di 140 aziende del settore.L’incontro assembleare di quest’anno è stato organizzato inuna sala con un tavolo circolare in modo che fosse veicola-to un messaggio preciso ai soci di confronto e di contributoverso lo sviluppo associativo. L’invito è stato accolto piace-volmente dagli oltre trenta presenti che durante l’ultima ses-sione hanno offerto idee e opinioni sulla direzione da dare aUcif riconoscendo nel presente dell’associazione una mag-giore incisività in termini di iniziative e una spiccata dina-micità nel rispondere alle esigenze degli associati. Con que-sti presupporti non poteva esserci un compleanno più belloper Ucif che prende il volo per i prossimi 40 anni di grandisuccessi associativi. ❒

Ucif prende il volo

34 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/UCIF

Gli appuntamenti dell’anniversario

Le occasioni nell’anno per festeggiare i 40 anni di Ucif saranno numerosissimi a partire da una pub-blicazione che raccoglierà le interviste degli imprenditori del comparto della finitura rappresentan-ti della vecchia e della nuova generazione. La storia delle imprese costituisce l’ossatura stabile an-che delle attività attuali dell’associazione canalizzandone le iniziative e avanzando proposte volteal bene dell’imprenditore e del cliente.

“Giro di tavolo”all’Assemblea Ucif 2013

Page 37: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 35

APPROFONDIMENTI TECNICI

LA PLENARIA DEL CEN TC33 18-19 APRILE, BRUXELLES

Lo scorso 18 e 19 aprile a Brussels, presso la sede del CEN, si è tenuta l’an-nuale riunione plenaria del CEN TC 33 “Doors, windows, shutters, buildinghardware and curtain walling”, il Comitato Tecnico Europeo che ha in caricolo sviluppo delle norme tecniche nel campo:• delle finestre, anche incorporate nelle coperture;• delle porte, interne ed esterne;• delle persiane e tende, interne ed esterne;• degli accessori per serramenti, come i dispositivo per le uscita d'emergen-

za, i dispositivi di chiusura controllata delle porte, cilindri per serrature, ser-rature e chiavistelli, lucchetti;

• delle porte e cancelli industriali, commerciali e da garage;• delle facciate continue

La riunione plenaria è stato il momento in cui i diversi gruppi di lavoro han-no presentato il bilancio di un anno di attività e in cui sono state presentatee condivise le linee guida operative per il nuovo anno. Nella due giorni di lavoro è stato quindi fatto il punto della situazione relati-vamente ai gruppi:• Ad-hoc group ‘Fire/smoke’;• Ad-hoc group ‘Powered pedestrian doorset’;• WG 1 “Windows and doors’;• WG 3 ‘Blinds and shutter’;• WG 4 ‘Building hardware’;• WG 5 ‘ Industrial and garage doors/gates’;• WG 6 ‘Curtain walling’

In più è stato presentato il nuovo WG 7 “Burglary resistance”, chiamato a la-vorare sulla serie di norme nel campo della “resistenza all’effrazione”.Soffermandoci brevemente sullo stato di avanzamento dei lavori normativiportati avanti in alcuni di questi gruppi.

• Il prEN16034 “Pedestrian doorsets, industrial, commercial, garage doorsand windows - Product standard, performance characteristics - Fire resi-stance and/or smoke control characteristics” (product standard per i pro-dotti con caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo), a se-guito di alcune osservazione formulate dal CEN Consultant, è attualmenteoggetto di un rimaneggiamento finalizzato al alla razionalizzazione delledisposizioni in esso contenute, alla luce della EN14600 “Porte e finestreapribili con caratteristiche di resistenza al fuoco e/o tenuta al fumo - Re-quisiti e classificazione”;

• sono partiti i lavori di revisione della EN1125 “Requisiti e metodi di provaper i dispositivi per le uscite antipanico azionati mediante una barra oriz-zontale per l'utilizzo sulle vie di esodo” e della EN179 “Requisiti e metodidi prova per i dispositivi per uscite di emergenza azionati mediante mani-glia a leva o piastra a spinta per l'utilizzo sulle vie di fuga”;

• è in fase di completamento il prEN14351-2, la Norma di prodotto per le fi-nestre e porte esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuocoe/o di tenuta al fumo;

• è in sviluppo di un progetto di norma per gli accessori meccatronici.

NOTIZIEGURI

DATA: 11 marzo 2013 – GURI n. 59ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Svi-luppo EconomicoTITOLO: Decreto 15 febbraio 2013AMBITO: EnergiaDESCRIZIONE: Stoccaggio associato al servi-zio di rigassificazione e approvvigionamentodi gas naturale liquefatto per le imprese. Il DM è destinato alle imprese del sistema delgas naturale che esercitano l’attività di im-portazione, rigassificazione e stoccaggio digas naturale, nonché alle imprese industriali.Di questa capacità di stoccaggio di GNL, 50milioni di mc sono assegnati “agli utenti delservizio di rigassificazione, a garanzia del ri-spetto dei programmi di rigassificazione inpresenza di eventi imprevedibili”, 450 milio-ni di mc sono invece assegnati “per l’offertadi servizi integrati di rigassificazione, com-prensivi dello stoccaggio di gas naturale, fi-nalizzati a consentire l’approvvigionamentodiretto di GNL dall’estero alle imprese indu-striali”.

DATA:13 marzo 2013 – GURI n. 61 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero delle In-frastrutture e Trasporti TITOLO: Decreto 21 gennaio 2013AMBITO: Trasporto merci pericolose – nor-mativa ADRDESCRIZIONE: Recepimento della direttiva2012/45/UE della Commissione del 3 dicem-bre 2012 che adegua per la seconda volta alprogresso scientifico e tecnico gli allegati del-la direttiva 2008/68/CE del Parlamento euro-peo e del Consiglio relativa al trasporto inter-no di merci pericolose.

DATA: 20 marzo 2013 – GURI n. 67ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero del LavoroTITOLO: Comunicato 20 maro 2013AMBITO: Segnaletica stradaleDESCRIZIONE: la Comunicazione del Mini-stero del Lavoro e delle Politiche Sociali infor-ma della pubblicazione – sul portale del pre-detto Ministero (http://www.lavoro.gov.it/La-voro/SicurezzaLavoro) del Decreto Intermini-steriale individuante i criteri generali di sicu-rezza relativi alle procedure di revisione, in-tegrazione e apposizione della segnaleticastradale destinata alle attività lavorative che sisvolgono in presenza di traffico veicolare (cri-teri che non precludono l’utilizzo di altre me-todologie di consolidata validità).Il Decreto, in particolare, prevede un articolospecifico (art. 3) sull’informazione e forma-zione dei lavoratori - in relazione alle proce-dure apposizione della segnaletica stradale –nonché un articolo (art. 4) per i dispositivi diprotezione individuali.

DATA: 25 marzo 2013 – GURI n. 71ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero della Sa-lute TITOLO: Decreto 4 febbraio 2013 n. 23AMBITO: Materiali a contatto con alimenti DESCRIZIONE: Regolamento relativo all’ag-giornamento del decreto del Ministro della sa-nità 21 marzo 1973, recante: “Disciplina igie-

Page 38: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

NOTIZIEGUUE

36 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

APPROFONDIMENTI TECNICI

EN16005 – PORTE PEDONALI MOTORIZZATE - SICUREZZA IN USO - REQUISITI E METODI DI PROVAA fine 2012 il CEN ha rilasciato la norma EN 16005 sulla sicurezza in uso del-le porte pedonali motorizzate e successivamente è entrata a far parte del par-co normativo nazionale.La norma, che definisce i requisiti minimi di sicurezza che devono essere sod-disfatti da tutte le tipologie di porte pedonali motorizzate (scorrevoli, battentie girevoli), fatte salve alcune specifiche esclusione (porte poste sulle piattafor-me di metropolitane e ferrovie con treni senza manovratore, porte di compar-timentazione antincendi ecc.) affronta con approccio dinamico le problemati-che relative alla sicurezza in uso delle porte pedonali motorizzate, definendosemplicemente i rischi che devono essere protetti e i requisiti minimi di prote-zione accettabili, lasciando ai costruttori totale libertà di scelta delle tecnicheda adottare per raggiungere gli obiettivi di sicurezza richiesti, quindi consen-tendo loro non solo di predisporre soluzioni tecniche adeguate alla situazionespecifica e alle richieste del committente ma dando loro la possibilità di valu-tare la sicurezza di porte innovative nell’ottica dell’evoluzione tecnica dei pro-dotti.Recentemente, con Comunicazione 2013/C99/01 - pubblicata sulla GazzettaUfficiale dell’Unione Europea n.99 del 5 aprile 2103 – la EN 16005 è stata in-serita nell’elenco delle norme armonizzate alla Direttiva Macchine.Da questa data, quindi, il rispetto delle prescrizioni di cui alla EN16005, en-tro i limiti del campo di applicazione della stessa, conferisce la presunzione diconformità con i pertinenti Requisiti Essenziali di Sicurezza della Direttiva Mac-chine.

AMBIENTE: AIUTARE LE IMPRESE A ORIENTARSI NEL LABIRINTO VERDE La Commissione europea propone metodologie valide in tutta l’UE per la mi-surazione delle prestazioni ambientali per prodotti e organizzazioni e invita gliStati membri e il settore privato ad applicarle. Al giorno d’oggi le imprese che vogliono mettere in rilievo le prestazioni am-bientali dei loro prodotti devono affrontare diversi ostacoli: devono districarsitra diverse metodologie promosse nel quadro di iniziative pubbliche e private,affrontare diversi costi per fornire informazioni in materia di ambiente e fare iconti con la sfiducia dei consumatori confusi dalla giungla di etichette infor-mative che rendono difficile il confronto dei prodotti. In base all’ultimo Euro-barometro sui prodotti verdi il 48% dei consumatori eu-ropei è confuso dal flusso di informazioni sull’ambiente. Anche diverse fede-razioni industriali hanno invocato un approccio paneuropeo basato su valuta-zioni scientifiche e analisi del ciclo di vita a livello europeo. Le stesse temonoche una moltitudine di iniziative a livello di Stati membri possa essere contra-ria ai principi del mercato unico e non faccia che creare confusione tra i con-sumatori e maggiori costi per l’industria.Il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik ha sostenuto: "Se vogliamo fa-vorire la crescita sostenibile dobbiamo assicurarci che i prodotti più efficientisotto il profilo delle risorse e più ecologici sul mercato siano conosciuti e ri-conoscibili. Fornire ai consumatori informazioni affidabili e confrontabili sugli impatti am-bientali e sulle credenziali di prodotti e organizzazioni vuol dire metterli incondizione di scegliere, mentre aiutare le imprese ad allineare le metodologie

NOTIZIEGURI

nica degli imballaggi, recipienti, utensili, de-stinati a venire in contatto con le sostanze ali-mentari o con sostanze d’uso personale”

DATA: 27 marzo 2013 – GURI n. 73ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Svi-luppo EconomicoTITOLO: Comunicato MiSE 27 marzo 2013AMBITO: SEN Strategia Energetica Naziona-le DESCRIZIONE: il comunicato informa che indata 8 marzo 2013 è stato adottato il decretointerministeriale del Ministro dello sviluppoeconomico e del Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare con cui e’approvato il documento contenente la Strate-gia energetica nazionale. Il testo integrale del decreto e dei relativi al-legati sarà reso disponibile sul sito web delMinistero dello sviluppo economico,www.sviluppoeconomico.gov.it.

DATA: 28 marzo 2013 - GURI n. 74ENTE DI RIFERIMENTO: Presidenza della Re-pubblica TITOLO: Decreto Legislativo 5 marzo 2013 n.26AMBITO: Regolamento (CE) n. 842/2006 gasfluorurati ad effetto serraDESCRIZIONE: Disciplina sanzionatoria perla violazione delle disposizioni di cui al re-golamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluo-rurati ad effetto serra.Entrata in vigore: 12 aprile 2013.

DATA: 2 Marzo 2013ENTE DI RIFERIMENTO: Parlamento e Consi-glio EuropeiAMBITO: veicoli agricoli e forestaliTITOLO: REGOLAMENTO (UE) N. 167/2013DESCRIZIONE: REGOLAMENTO (UE) N.167/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO EDEL CONSIGLIO del 5 febbraio 2013 relativoall’omologazione e alla vigilanza del mercatodei veicoli agricoli e forestali

DATA: 6 Marzo 2013ENTE DI RIFERIMENTO:Commissione EuropeaAMBITO: quota di energia da fonti rinnovabiliprodotta a partire da pompe di caloreTITOLO: 2013/114/UEDESCRIZIONE: DECISIONE DELLA COMMIS-SIONE dell’1 marzo 2013 che stabilisce gliorientamenti relativi al calcolo da parte degliStati membri della quota di energia da fonti rin-novabili prodotta a partire da pompe di caloreper le diverse tecnologie a pompa di calore anorma dell’articolo 5 della direttiva 2009/28/CEdel Parlamento europeo e del Consiglio

Page 39: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 37

applicate equivale a tagliare i loro costi e oneri amministrativi."La proposta presentata oggi sotto forma di una comunicazione dal titolo “Co-struire il mercato unico dei prodotti verdi” e di una raccomandazione sull’usodelle metodologie è volta a fornire informazioni ambientali confrontabili e af-fidabili, a dare fiducia ai consumatori, ai partner commerciali, agli investitorie ad altre imprese interessate. La proposta• promuove due metodologie che consentono di misurare le prestazioni am-

bientali per tutto il ciclo di vita rispettivamente dei prodotti (Product Envi-ronmental Footprint - PEF) e delle organizzazioni (Organisation Environ-mental Footprint - OEF);

• raccomanda agli Stati membri, alle imprese, alle organizzazioni private aalla comunità finanziaria di applicare su base volontaria queste metodo-logie;

• preannuncia una fase di prova di tre anni che consenta di sviluppare normespecifiche per prodotto e per settore nel quadro di un processo che coinvol-ge portatori d’interesse a diversi livelli, dando modo alle organizzazioni chesi avvalgono di altre metodologie di valutare queste ultime;

• formula principi per comunicare le prestazioni ambientali, tra cui la traspa-renza, l’affidabilità, la completezza, la comparabilità e la chiarezza;

• sostiene gli sforzi compiuti a livello internazionale per un maggiore coor-dinamento nello sviluppo di metodologie e nella messa a disposizione deidati.

Prossime tappeSi prevede che la fase di prova di tre anni sia avviata poco dopo l’adozione del-la comunicazione. La Commissione pubblicherà un appello sui portali web PEF (Product Envi-ronmental Footprint) e OEF (Organisation Environmental Footprint), con cui in-viterà le imprese, le organizzazioni industriali e le organizzazioni dei portato-ri d’interesse nell’UE e in paesi terzi a partecipare, su base volontaria, all’ela-borazione di norme specifiche per categorie di prodotti e settori. La seconda fase si baserà su una valutazione approfondita delle conclusionidel periodo di prova triennale e di ulteriori azioni realizzate nel quadro dellacomunicazione e della raccomandazione. In funzione di questa valutazione laCommissione deciderà le future strategie politiche relative alle metodologiePEF e OEF.

ContestoQueste azioni contribuiscono ad attuare la tabella di marcia per un’Europa ef-ficiente nell’impiego delle risorse, in particolare la sezione dedicata al consu-mo e alla produzione sostenibili. Tra le azioni previste figurava l’elaborazione di un approccio metodologico co-mune e per tutto il ciclo di vita che consenta agli Stati membri e al settore pri-vato di valutare, illustrare e misurare le prestazioni ambientali di prodotti, ser-vizi e imprese nonché la diffusione di informazioni migliori sull’impronta am-bientale dei prodotti.Il mercato unico dei prodotti verdi è stato indicato come azione fondamenta-le nell'Atto per il mercato unico1 del 2011 e nella comunicazione del 2012che aggiorna una comunicazione precedente in materia di politica industria-le2. Le metodologie PEF e OEF sono state sviluppate dal Centro comune di ricercadella Commissione europea. Sono basate sulla valutazione del ciclo di vita epossono pertanto riguardare gli impatti ambientali (e indicare opportunità dimiglioramento) dall'estrazione delle materie prime allo smaltimento di un pro-dotto (o di una gamma di prodotti nel caso di organizzazioni).

(fonte Commissione Europea)

NOTIZIEGUUE

DATA: 13 Marzo 2013ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Euro-peaAMBITO: dispositivi di protezione individuale– norme armonizzateTITOLO: 2013/C 74/02DESCRIZIONE: Comunicazione della Com-missione nell’ambito dell’applicazione delladirettiva 89/686/CEE del Consiglio, del 21 di-cembre 1989, concernente il ravvicinamentodelle legislazioni degli Stati membri relative aidispositivi di protezione individuale

DATA: 15 Marzo 2013ENTE DI RIFERIMENTO: Consiglio EuropeoAMBITO: AntidumpingTITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE(UE) N. 214/2013DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECU-ZIONE (UE) N. 214/2013 DEL CONSIGLIOdell’11 marzo 2013 che istituisce un dazio an-tidumping definitivo e dispone la riscossionedefinitiva dei dazi provvisori istituiti sulle im-portazioni di determinati prodotti d’acciaio a ri-vestimento organico originari della Repubblicapopolare cinese

DATA: 19 Marzo 2013ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Euro-peaAMBITO: sistema comunitario di ecogestione eauditTITOLO: 2013/131/UEDESCRIZIONE: DECISIONE DELLA COMMIS-SIONE del 4 marzo 2013 che istituisce le lineeguida per l’utente che illustrano le misure ne-cessarie per aderire a EMAS, a norma del rego-lamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sull’adesione volontariadelle organizzazioni a un sistema comunitariodi ecogestione e audit (EMAS)

DATA: 19 Marzo 2013ENTE DI RIFERIMENTO: Consiglio EuropeoAMBITO: proprietà intellettualeTITOLO: 2013/C 80/01DESCRIZIONE: Risoluzione del Consiglio rela-tiva al piano d’azione doganale dell’UE in ma-teria di lotta contro le violazioni dei diritti diproprietà intellettuale per il periodo 2013-2017

DATA: 21 Marzo 2013ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Euro-peaAMBITO: Regolamento REACHTITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE(UE) N. 254/2013DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECU-ZIONE (UE) N. 254/2013 DELLA COMMIS-SIONE del 20 marzo 2013 che modifica il re-golamento (CE) n. 340/2008 della Commissio-ne relativo alle tariffe e agli oneri pagabili al-l’Agenzia europea per le sostanze chimiche anorma del regolamento (CE) n. 1907/2006 delParlamento europeo e del Consiglio concer-nente la registrazione, la valutazione, l’autoriz-zazione e la restrizione delle sostanze chimiche(REACH)

Page 40: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

A livello nazionale e regionale sono disponibili diversi strumenti finanziari per so-stenere i processi di accrescimento del capitale umano; FormaMec affianca le im-prese nella pianificazione organica della formazione continua e nell’accessibilitàai finanziamenti disponibili

Uno dei luoghi comuni imperanti nell’attuale momentocritico è che manchino risorse finanziare sufficienti a

sostenere la tenuta e lo sviluppo delle imprese, soprattuttodi quelle piccole e medie che più risentono delle difficoltàcreditizie. In realtà, il sistema pubblico delle politiche disviluppo mette a disposizione diversi strumenti di finanzaagevolata e a fondo perduto per consentire alle aziende diavviare processi di formazione, innovazione e internazio-nalizzazione sostenibili dal punto di vista finanziario. Oc-corre però avvalersi del supporto di un ente accreditato chegestisca la progettazione e l’erogazione delle attività for-mative e consulenziali. FormaMec, ente di formazione del-la Federazione ANIMA, certificato e accreditato presso Re-gione Lombardia, è titolare di finanziamenti pubblici a fa-vore della competitività delle imprese e dell’occupabilitàdei lavoratori. Come soggetto accreditato e gestore di pro-getti-quadro finanziati, garantisce alle imprese e ai lavora-tori l’accessibilità ai finanziamenti a fondo perduto per laformazione, erogati da enti pubblici, Fondimpresa (fondocostituito da Confindustria e Cgil-Cisl-Uil) e altri Fondi pa-ritetici interprofessionali per la formazione continua. Eccodi seguito un quadro delle risorse oggi a disposizione del-le imprese per investire sul proprio sviluppo e successo du-revole.

Finanziamenti a fondo perduto• Bonus economico per l’assunzione di tirocinanti. 8000

euro per le imprese lombarde che ospitano tirocinanti trai 18 e i 19 anni e che provvedono all’assunzione del gio-vane per un periodo di almeno 12 mesi.

• Welfare aziendale per la conciliazione famiglia/lavoro:fino a 100 mila euro per pagare ai dipendenti delle im-prese lombarde le rate dell’asilo nido, quote dei centriestivi, buoni pasto, buoni spesa, eccetera. Il contributo afondo perduto copre l’80% della spesa sostenuta.

• Finanziamenti Formazione Continua Regione Lombar-dia: 100 mila euro per la formazione di tutti i lavoratorie degli imprenditori lombardi. È possibile presentare unprogetto aziendale per la singola impresa, un progetto in-teraziendale (che permetta alle imprese di prenotare unpacchetto di ore) e un progetto di rete.

• Sviluppo delle competenze e conoscenze legate allo svi-luppo della rete di impresa. fino a 15 mila euro per il pia-no formativo su misura, che integrano l’accantonato Con-to Formazione Fondimpresa, per aziende che hanno uncontratto di rete.

• Piani formativi finanziati attraverso Fondimpresa con in-tegrazione di 3000 o 8000 euro: l’unico vincolo è di nonaver mai utilizzato la medesima integrazione.

• Sostegno alle aziende colpite da crisi: fino a 100 mila eu-ro per finanziare i piani formativi rivolti ai lavoratori a ri-schio di perdita del posto di lavoro.

• Brevettazione di prodotto e valorizzazione di brevetti giàesistenti: 70 mila euro dal ministero dello Sviluppo Eco-nomico per le aziende micro, piccole e medie con sedelegale in Italia.

• Promozione di sistemi di gestione ambientale: fino a 30mila euro per le micro, piccole e medie imprese italianeper la registrazione Emas, certificazione Iso 14001 e Emasper pmi già certificate Iso 14001.

Formazione, le risorse ci sono

38 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

ANIMA/FORMAMEC

Il libretto formativo. Validazione e certificazione delle competenze:una responsabilità socialeIl 15 maggio la Tavola rotonda organizzata da Formamec nella sede ANIMA di via Scarsellini con l’obiettivo di condi-videre con istituzioni (amministrazione regionale), parti sociali (datoriali e sindacali), e soggetti tecnici (enti accredi-tati) gli elementi di governance e le procedure per certificare le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici attraver-so il libretto formativo.Barbara Pigoli e Elena Righetti hanno presentato la pubblicazione “I l libretto formativo e la certificazione delle com-petenze: il ruolo delle imprese”, che offre elementi di riflessione sull’attuale sistema di articolazione della domandaformativa, e sulle sperimentazioni in atto per la certificazione delle competenze attraverso il libretto formativo.La riflessione intende sollecitare l’emersione di elementi di convergenza e soluzioni operative per certificare le com-petenze dei lavoratori e delle lavoratrici delle piccole e medie imprese manifatturiere. Ciò al fine di condividere solu-zioni attivabili presso le imprese poco strutturate, per evitare che anche la certificazione delle competenze e il libret-to formativo siano strumenti che accumulano condizioni di svantaggio per i soggetti con interessi recessivi nel siste-ma (le Pmi manifatturiere).

Page 41: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 39

FIERE, CORSI E CONVEGNI

«Le aziende del settore Oil & Gas hanno diversificato i loro sforzi riuscendo a con-centrarsi sui principali mercati internazionali». Intervista a Maurizio Brancaleoni,Presidente Avr, in occasione dell’Offshore Mediterranean Conference, a Ravennadal 20 al 22 marzo con oltre 13.700 partecipanti. I produttori di grandi macchina-ri, valvole, serbatoi in pressione, caldareria e pompe sono realtà fondamentali an-che per il benessere della nostra bilancia dei pagamenti.

Omc, l’eccellenza delle valvoleindustriali italiane

Come vede in questi primi mesi del 2013il mercato del settore Oil & Gas?

Il mercato Oil & Gas vede le industrie ita-liane particolarmente attive anche grazie auna forte attività delle società di ingegneriae delle principali aziende che si occupanodella progettazione e costruzione in Italia,le quali portano avanti moltissimo i prodot-ti e i componenti italiani.I mercati di principale sviluppo sono at-tualmente quelli del Medioriente, dell’E-stremo Oriente, del Sudamerica e della Rus-sia. In questo settore i produttori di grandimacchinari, di serbatoi in pressione, calda-reria, pompe, valvole ecc. sono realtà fondamentali ancheper la nostra bilancia dei pagamenti. Non va infatti dimen-ticato che nel settore della meccanica una forte attività del-le nostre imprese, soprattutto sull’export, permette di bi-lanciare in maniera positiva la nostra bilancia, e questo èvero in particolar modo nel caso di componenti utilizzatinel settore Oil & Gas. Nel settore della produzione di energia e delle grandi ope-re pubbliche, bisogna dirlo, abbiamo avuto un forte calonell’immediato passato anche per effetto dei due ben notireferendum: il primo, riguardante il blocco nella privatiz-zazione del settore idrico, e il secondo ha portato al ban-do la costruzione degli impianti nucleari che stavano ini-ziando a essere realizzati nel nostro Paese. Tutto questo haobbligato le aziende a modificare le proprie strategie e a di-versificare gli sforzi e a concentrarsi molto di più sui mer-cati internazionali.

Come Presidente di Avr, come valuta in questo contesto laproduzione di valvole e rubinetteria?Per quanto riguarda il settore delle valvole industriali, è dariconoscere una presenza capillare della maggior parte del-le aziende italiane in tutti i paesi del mondo, presenti nellecosiddette “vendors’ list”. Aziende che quindi riescono aesportare anche in Paesi molto lontani, quali ad esempio In-dia e Cina: paesi nei quali vediamo crescere, al contrario, inostri principali concorrenti nel settore della rubinetteria sa-

nitaria e del valvolame idrotermosanitario ingenere. In definitiva, al settore delle valvole italianeè ancora riconosciuto un alto livello di qua-lità, anche da parte dei Paesi emergenti, do-ve il petrolio e il gas rappresentano delle fon-ti primarie. Mi riferisco in particolar modoall’Arabia Saudita, al Qatar, al Bahrain, agliEmirati Arabi e, esempio significativo, allaRussia, dove continuiamo ad esportare mol-tissimi prodotti della meccanica (tra cui val-vole, compressori, pompe e turbine). I risul-tati finora conseguiti e le prospettive nel me-dio termine sono più che confortanti, la-

sciando capire come i mercati di riferimento (Oil & Gas edenergia, in primis) continuino a dare segni di forte stabilitàe di apprezzamento per il “Made in Italy”.Tanto che in questi mesi del 2013 rileviamo un aumento si-gnificativo delle commesse in fase di acquisizione. Buonparte dei produttori nazionali, operanti in questi mercati,hanno, oggi, un portafoglio ordini abbastanza consistente,a differenza di un altro settore, quello delle valvole per l’in-tero settore delle risorse idriche, dove nel settore delle ope-re pubbliche è da registrare un totale blocco di investimenti,sia per la realizzazione di nuovi impianti che per la mo-dernizzazione e manutenzione degli esistenti.

Un suo commento su questa edizione dell’Offshore Medi-terranean Conference.Omc è una manifestazione che cresce di volta in volta. Ri-spetto alle precedenti edizioni e a quella di due anni fa, inparticolare, ho notato un notevole incremento dello spa-zio espositivo e delle aziende internazionali qui presenti,sia come fornitori, come realizzatori di impianti (EPC) checome Clienti Finali, che sono venuti a Ravenna da tutti ipaesi del mondo per presentare le loro più recenti e pros-sime realizzazioni impiantistiche. È quindi è una vera epropria vetrina dove le imprese italiane hanno l’opportu-nità di consolidare i rapporti e continuare a farsi conosce-re al mondo.

C. F.

Maurizio Brancaleoni, Presidente Avr

Page 42: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

40 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

FIERE, CORSI E CONVEGNI

Presentato lo scorso 19 aprile il progetto che darà il volto al “Padiglione Italia”: ve-trina strategica per il Made in Italy a Expo 2015. L’articolazione volumetrica delprogetto è basata su quattro blocchi principali, organizzati intorno ad un vuoto-piazza centrale, collegati tra loro da elementi-ponte; al loro interno sono organiz-zate le macro funzioni principali: area espositiva, auditorium, uffici e sale riunioni.

“L’albero della vita”, ecco l’Italia all’Expo di Milano

L’avventura del Padiglione Italia di ExpoMilano 2015 è entrata nel vivo. È stato

presentato lo scorso 19 aprile il progettovincitore del concorso di progettazione del-l’area dedicata al nostro Paese all’internodel sito dell’Esposizione Universale. il design architettoni-co del Padiglione Italia sarà il “volto”, il biglietto da visitacon cui le Regioni, le Province e i Comuni italiani si pre-senteranno al mondo.Dopo la presentazione del concept, avvenuta il 20 novem-bre scorso, e il successivo lancio del Concorso internazio-nale di progettazione per “Casa Italia”, si è giunti alla fase

di aggiudicazione della gara.La Commissione Giudicatrice ha terminatoi lavori di selezione delle 68 proposte per-venute, e durante un evento pubblico allaTriennale di Milano è stato presentato il pro-

getto di Nemesi&Partners, Proger e Bms Progetti, vincitoredel concorso. Un’idea studiata come spazio in dialogo con l’ambiente cir-costante, che i suoi autori hanno così descritto: «L’alberodella vita. Questo simbolo, stimolante sotto il profilo figu-rativo, ci interessa soprattutto per il valore della intercon-nessione che l’albero della vita rappresenta: attraverso le

Page 43: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 41

sue fronde l’albero della vita stabilisce un contatto con l’uo-mo che lo rigenera e lo nutre e quel nutrimento diventaenergia vitale quando si diffonde alla comunità degli uo-mini». Hanno aperto l'incontroClaudio De Albertis, pre-sidente della Triennale diMilano, e di Paolo Pe-luffo, sottosegretario allaPresidenza del Consigliodei Ministri. È intervenu-ta Diana Bracco, Presi-dente di Expo 2015 SpA.e Commissario Generaledi Sezione del PadiglioneItalia, oltre a GiuseppeSala, Amministratore De-legato di Expo 2015 SpA,Marco Balich, ideatoredel concept del Padiglio-ne Italia, e Antonio Acer-bo, presidente dellaCommissione Giudicatri-ce del concorso.L’area dedicata all’Italiain Expo Milano 2015 saràuna vetrina imperdibileper il “Made in Italy”, conl’importante compito dirappresentare e valoriz-zare la cultura, la tradi-zione, le eccellenzeagroalimentari e la capa-cità di innovazione checaratterizzano la storiadel nostro Paese.Il progetto dell’architettu-ra del Padiglione Italia sicostruisce come una co-munità riunita attorno al-la sua piazza: è il vuotoche accoglie il fulcro sim-bolico dello spazio espo-sitivo e che dà forma aivolumi dell’architettura;la stessa architettura èconcepita non come ununico contenitore, macome un sistema di volu-mi/spazi in relazione si-stemica tra loro.«Attraverso l’immagineavvolgente e accoglientedel nuovo Padiglione Ita-lia – scrivono i progettisti– intendiamo dare vita eforma al tema della con-nessione e della condivi-sione, e quindi al valore della Comunità, inteso sia comeaspetto peculiare del Paese-Italia, sia come invito a tutto ilmondo a una maggiore responsabilità e solidarietà nella

condivisione e gestione delle risorse del Pianeta».

Palazzo Italia: architettura, urbanità e naturaL’articolazione volume-trica del progetto è basa-ta su quattro blocchi prin-cipali, organizzati intor-no ad un vuoto-piazzacentrale, collegati tra lo-ro da elementi-ponte; alloro interno sono orga-nizzate le macro funzio-ni principali: area esposi-tiva, auditorium, uffici esale riunioni. I quattro volumi architet-tonici, come se si trattas-se di alberi, presentanodegli appoggi massivipuntuali a terra che simu-lano le grandi “radici” delpercorso espositivo delpiano terra; gli stessi vo-lumi, visti dall’internodella piazza, aprendosi eampliandosi verso l’alto,si liberano poi con “chio-me” leggere, attraversosuperfici vetrate su cui siallungano “rami” che inmaniera dinamica tesso-no la trama di questechiome. La forma dell’edificioprevede inoltre un gran-de spazio interno aperto,la cui chiusura superioresarà realizzata medianteun lucernario vetrato. Ribaltando il concettotradizionale di scatolaespositiva, il Palazzo Ita-lia accoglie il visitatore alpiano terra con uno spa-zio aperto, permeabile eavvolgente, posto in con-tinuità con il percorsoespositivo principale delCardo. Un livello mezzaninoprevede lo spazio Vivaio,per attività ed eventi le-gati ai giovani talenti, co-sì come ai temi della ri-cerca ed innovazione. Da qui il visitatore ha ac-cesso ai livelli espositivi,dove, attraverso un per-

corso circolare, avrà modo di percorrere interamente lospazio architettonico, riprendendo poi la scala per rag-giungere i livelli successivi.

Secondo progetto classificato

Terzo progetto classificato

Quarto progetto classificato

Page 44: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

42 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

FIERE, CORSI E CONVEGNI

PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATETRACCIA ANNO 2013

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONIACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delleacque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionalefabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione,la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato -COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMAcostruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi);ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPEassociazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICAassociazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOFcomitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per laclimatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria,vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttoricaldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNACassociazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

EFFE

TTUA

TEDA

EFFE

TTUA

RE

data (*) nome sede Associazioni di riferimento15-18 GENNAIO B CHEMTECH +Pharma World Expo MUMBAI, India ANIMA / settori chimica24-27 GENNAIO A MACEF PRIMAVERA MILANO, Italia FIAC12-15 MARZO A MIPIM CANNES, Francia ANIMA/Federcostruzioni12-16 MARZO B I S H FRANCOFORTE, Germania ANIMA / settori 'comfort'20-22 MARZO B O M C RAVENNA, Italia ANIMA / settori energia3-5 APRILE B MADE IN STEEL MILANO, Italia AISEM, CICOF8-12 APRILE B COMVAC/ Hannovermesse HANNOVER, Germania ANIMA, COMPO9-12 APRILE A DJAZAGRO ALGERI, Algeria ASSOFOODTEC15-17 APRILE A WETEX DUBAI, U.A.E. ANIMA / settori energia- ambiente15-21 APRILE T BAUMA MONACO, Germania UCoMESA19-21 APRILE A KBIS Kitchen & Bath Industry Show NEW ORLEANS, USA ANIMA, AVR4-9 MAGGIO T IFFA FRANCOFORTE, Germania ASSOFOODTEC19-23 MAGGIO A LIBYA BUILD TRIPOLI, Libia ANIMA settori edilizia21-23 MAGGIO A SPS / IPC / DRIVES Italia PARMA, Italia ANIMA - L'Industria Meccanica25-26 GIUGNO B VALVE WORLD EXPO AMERICAS HOUSTON. Tex., USA AVR16-21 SETTEMBRE Qa SCHWEISSEN & SCHNEIDEN ESSEN, Germania ANASTA18-21 SETTEMBRE BAUMA AFRICA JOHANNESBURG, S. Africa UCoMESA23-27 SETTEMBRE A CERSAIE BOLOGNA, Italia AVR24-26 SETTEMBRE B CHEM MED (RIC MACH) MILANO, Italia ANIMA / settori chimica26-28 SETTEMBRE B GIS Giornate Italiane del Sollevamento PIACENZA, Italia AISEM, UCoMESA2-5 OTTOBRE B MADE MILANO, Italia ASSOFERMA, UNAC, ASSOSIC,

CIADI, ASSOGRIGLIATI, UCoMESA16-19 OTTOBRE B AMBIENTE LAVORO (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia ASSOSIC16-19 OTTOBRE B SAIE BOLOGNA, Italia AISEM, UCoMESA17-20 OTTOBRE EXPO TUNNEL (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia UCoMESA29 OTT-1 NOV. A PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) MOSCA, Russia ASSOPOMPE, AVR, COMPO17-18 OTTOBRE A TT Expo Mostra Convegno Trattamenti Termici e Tecnologie collegate PIACENZA, Italia CICOF18-22 OTTOBRE B HOST MILANO, Italia ASSOFOODTEC6-9 NOVEMBRE A ECOMONDO RIMINI, Italia ANIMA6-9 NOVEMBRE A KEY ENERGY RIMINI, Italia ITALCOGENNOVEMBRE A S.I.T.P. Salon Int. Travaux Publics ALGERI, Algeria UCoMESA9-12 DICEMBRE A MS Africa middle east Marmomacc Samoter show IL CAIRO, Egitto UCoMESA

Page 45: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Federata ANIMA / Confindustria

1973

2013

Ucif, Unione Costruttori Impianti di Finitura,

celebra 40 anni di impegno, di passione, di traguardi raggiunti con successo portandoall’eccellenza il Made in Italy. La finitura accompagna ogni processo produttivo sin dal suo inizio. Lo sapevi?Se fai prodotti di qualità sicuramente sì!

Apparecchiature, impianti

e macchine di:

• granigliatura

• vibrofinitura

• lavaggio

• verniciatura

• movimentazione e robotica

• depurazione aria e acqua

Ucif, finitura per passione. Un punto di riferimento per tutta l’industria d’eccellenza.

Per maggiori informazioni: Ucif Unione Costruttori Impianti di Finitura | www.ucif.net | [email protected]

Page 46: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

44 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

MERCATO

Da giugno una nuova gamma di prodotti per la logistica interna. La serie resapossibile dall’intensa attività di Ricerca e Sviluppo svolta dall’azienda testimonial’impegno dell’azienda sul mercato italiano.

“Made in Rulmeca”, l’estate porta novità

Apartire da giugno 2013, Rulmeca, azien-da con sede ad Almè in provincia di Ber-

gamo, presenterà una nuova gamma di com-ponenti per la logistica interna, tutti a mar-chio Rulmeca. Termina contemporaneamen-te l’accordo di distribuzione in Italia dei pro-dotti del partner storico.Rulmeca conferma con questi investimenti lapriorità data al settore del trasporto indu-striale.La rinnovata gamma di prodotti Rulmeca perla logistica interna comprenderà rulli, moto-rulli, mototamburi per la movimentazione dimateriali nonché corsie e moduli per sistemi di magazzi-naggio dinamico. Una lunga serie di prodotti, dunque, re-sa possibile dall’intensa attività di Ricerca e Sviluppo svol-ta dall’azienda, e che sarà presentata al pubblico degli ad-detti ai lavori da giugno 2013.

Abbiamo intervistato l’amministratore delegato di Rulme-ca Marco Ghisalberti.

Investire in Ricerca e Sviluppo è un passo importante, so-prattutto in questo momento.È fondamentale. Per noi si tratta di dare continuità al lavo-ro sin qui fatto nell’ottica di soddisfazione dei bisogni delcliente, in particolare sul mercato italiano. Per Rulmeca so-no ormai ben 50 anni di lavoro nel settore della movimen-tazione merci. Produciamo e commercializziamo compo-nenti all'avanguardia e continueremo a farlo. È questo ilmodello in cui crediamo: vogliamo restare vicini ai nostriClienti, continuare a crescere con loro per essere presentiquando ci sarà bisogno di nuove soluzioni e creatività.

Puntate molto sul mercato italiano, come influisce sul vo-stro settore la generale crisi didomanda interna?Anche per noi si è presentataqualche criticità sul mercato in-terno, ma nonostante il conte-sto generale non sia facile ab-biamo molta fiducia nei nostrimezzi. Da giugno proporremouna gamma, per così dire, più“Made in Rulmeca”, ancor piùdi quanto lo fosse già prima econ una continuità di impegnodavvero importante da parte

dell’azienda. Altro punto di forza che ci per-mette di essere competitivi in Italia è la no-stra forte specializzazione: il nostro è un set-tore molto di nicchia, abbiamo investito tan-to per mantenere alto il nostro valore.

Quanto è importante fare rete? In questo momento è strategico. Le espe-rienze fatte da Rulmeca non rientrano for-malmente nella categoria della rete d’impre-sa, ma lo sforzo fatto in questa circostanzada Rulmeca si è concretizzato in un raffor-zamento dei rapporti con i nostri partner. Si-

gnifica apprendere sempre nuovo know how e crescere: so-no tutti ingredienti di collaborazioni importanti e strategi-che e si tratta di esperienze per noi significative.

✽ ✽ ✽

Rulmeca è nata nel 1962 ad Almè, in provincia di Berga-mo, dalla volontà e dallo spirito imprenditoriale di AntonioGhisalberti.Durante i primi anni di attività la produzione si concentrasullo sviluppo e la produzione di rulli per convogliatori anastro di grande e media portata per impiego in cave e mi-niere. L'esperienza e la competenza acquisite negli annihanno permesso all’azienda di crescere costantemente eampliare la gamma degli articoli prodotti, fino ad arrivarefra i primi posti per produzione di componenti e soluzioniper la movimentazione di materiali sfusi.Rulli Rulmeca S.p.A. ha costituito a partire dal 2000 un im-portante Gruppo internazionale di aziende, denominato"Gruppo Rulmeca", specializzato nello sviluppo, nella pro-duzione e nella vendita di rulli/stazioni, mototamburi, tam-buri ed altri componenti per il trasporto a nastro di prodot-

ti sfusi (Bulk Handling). Il Gruppo Rulmeca, con sedecentrale a Bergamo, conta og-gi oltre 1200 dipendenti in 19aziende nel mondo, tutte spe-cializzate nella produzione evendita di rulli, mototamburi ecomponenti per la movimenta-zione di materiali. Rulmeca èpresente con propri uffici ven-dite in 20 paesi nel mondo.

C. F.

Page 47: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 45

È destinata a servire i clienti delle Province di Bologna, Ravenna, Forlì Cesena, Pe-saro Urbino, Rimini e Repubblica di San Marino. L’azienda, in crescita anche nel2012 nonostante la generale recessione del mercato, presenta una nuova interes-sante generazione di carrelli retrattili per magazzino.

Nuova filiale di Linde Material Handling

Èstata inaugurata ufficialmente a Castel Maggiore, neipressi di Bologna, nell’aprile scorso (sebbene operativa

dal settembre dello scorso anno) la nuova filiale diretta diLinde Material Handling (MH) Italia. È destinata a servirecon attività di post vendita, vendita e back office i clientidelle Province di Bologna, Ravenna, Forlì Cesena, PesaroUrbino, Rimini e Repubblica di San Marino. Si prevede cheentro l’anno raggiunga un organico di 20 persone.Nonostante una generale recessione del mercato, il fattu-rato di Linde Material Handling è cresciuto anche nel 2012(+9,8%), arrivando a 3132 milioni di euro (pari al 66,3%del fatturato consolidato di Kion, di cui fa parte). Partico-larmente elevata la crescita del segmento dei carrelli nuo-vi (+16%), con in testa i carrelli elettrici. Significativa peròanche la crescita sia dei segmenti relativi al “service” e alnoleggio.Di recente la società ha presentato al mercato la nuova ge-nerazione di carrelli retrattili R14 / R20 con portata da 1,4a 2 t e altezza di sollevamento sino a 13 m, che si caratte-rizzano per molteplici innovazioni tecniche e l’ergonomia.Oltre diciassette sono le configurazioni base tra cui sceglie-re, senza contare le numerose lunghezze e larghezze del te-laio, le versioni drive-in o celle frigorifere, le batterie di di-verse dimensioni e le centinaia di ti-pologie di montanti.Da segnalare l’innovativo conceptdel montante, realizzato con profilipiù resistenti e rinforzati, che con-sentono una riduzione delle oscil-lazioni abbinata a una portata resi-dua incrementata fino al 20%. Ilpreciso ed efficace assemblaggiodei profili del montante, delle guidecatene e dei cilindri di sollevamen-to permette di ottenere una visibilitàottimale attraverso il montante.I nuovi carrelli possono raggiunge-re una velocità di sollevamento di0,55 m/s, con un incremento del41% rispetto alla serie precedente(0,7 m/s senza carico, con un mi-glioramento del 27%). Anche la ve-locità di abbassamento senza cari-co è stata incrementata del 22% ri-spetto ai modelli precedenti fino araggiungere 0,55 m/s. Per allineareil più possibile il consumo energe-tico alla produttività, è possibile se-lezionare una tra le tre differenti pa-

rametrizzazioni dinamiche di guida: “Performance”, per lamassima produttività, “Efficiency”, per combinare le pre-stazioni con l’efficienza energetica, ed “Economy” per leapplicazioni più leggere.Il design del carrello retrattile è stato progettato attorno al-l’operatore e al posto di guida, ruotato di 90°. Grazie allacombinazione della doppia pedaliera Linde e dello sterzoa 180°, i carrelli retrattili possono girare velocemente e conprecisione anche in spazi ridotti. Ciò significa: raggio di vol-ta ridotto al minimo e massima manovrabilità nei corridoi.L’elevato livello di affidabilità rappresenta una priorità as-soluta per l’operatività di un carrello. ed il tempo di inatti-vità deve essere sempre ridotto al minimo. Per questo mo-tivo Linde ha ulteriormente migliorato l’accesso ai compo-nenti per la manutenzione, rendendo gli interventi più ve-loci ed efficienti. Gli operatori influenzano significativamente le prestazionidei carrelli. Per queste ragioni, Linde ha prestato molta at-tenzione al miglioramento dell’ergonomia. Le migliorie in-trodotte riducono lo stress per il conducente e contribui-scono a salvaguardare la sua salute. Gli operatori possonoregolare la console di comando, il volante, il display, i joy-stick e il bracciolo, in modo da adattare perfettamente il po-

sto di guida alle proprie esigenze. Levibrazioni causate da superfici irre-golari, dossi o pavimentazioni dan-neggiate vengono ridotte al minimograzie a un sedile ammortizzato adaria. In relazione al peso dell’ope-ratore, è anche disponibile il posi-zionamento automatico ottimaledella corsa del sedile. Inoltre, am-mortizzazione all’avanguardia pro-teggono l’operatore da urti e colpi ela cabina, isolata dal telaio, evita latrasmissione delle vibrazioni. I carrelli possono essere equipaggia-ti con il nuovissimo tettuccio pano-ramico in vetro antisfondamento cheprotegge l’operatore dalla caduta ac-cidentale di oggetti e consente unavisuale superiore senza alcun osta-colo. Sistemi di sicurezza supple-mentari, alcuni dei quali in opzione,includono la protezione addiziona-le all’altezza delle spalle, il disposi-tivo Linde BlueSpot con tecnologia aled che informa preventivamentetutto il personale nelle vicinanze cir-

Page 48: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

46 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

MERCATO

ca l’imminente uscita del carrello dal corridoio e i quattro si-stemi di frenatura indipendenti, che garantiscono spazi di fre-natura ridotti anche nei casi di emergenza.Molte delle nuove funzioni e delle innovazioni del carrel-lo retrattile sono già incluse nella versione di serie. Esterno della sede della nuova filiale diretta di Linde Mate-rial Handling Italia a Castel Maggiore, nei pressi di Bolo-

gna, destinata al servizio dei clienti delle Province di Bo-logna, Ravenna, Forlì Cesena, Pesaro Urbino, Rimini e Re-pubblica di San MarinoLa nuova generazione di carrelli retrattili Linde R14/R20comprende modelli con portata da 1,4 t a 2 t, raggiungonoun’altezza di 13 m e si caratterizzano per molteplici inno-vazioni tecniche e per l’ergonomia.

Una lunga storia di innovazioni tecnologiche, di passione e di collaborazione coni clienti per raggiungere insieme l’eccellenza tecnica e gestionale degli impianti

Cinquant’anni di Flygt in Italia

Per molti anni quella che oggi è XylemWater Solutions è stata identificata dal

mercato con il nome del suo marchio piùconosciuto: Flygt. Tutti sanno che Flygt hainventato la pompa sommergibile, risol-vendo molti dei problemi del pompaggiodi acque cariche, con un successo di mer-cato immediato e duraturo, che ha ridefi-nito i concetti tecnici base del pompag-gio. La storia dell’azienda svedese in Italia co-mincia il 29 aprile del 1963 con la crea-zione a Milano della società Flygt ItaliaSpA. Le prospettive sono subito interessanti, soprattutto neicantiere, dove le elettropompe sommergibili, così efficien-ti per mantenere asciutti gli scavi, semplici da installare eda spostare all’interno del cantiere, riscuotono immediatosuccesso. Fin dall’inizio la ricerca e lo sviluppo continuodi prodotti e tecnologie innovative è una costante di tuttele scelte aziendali. Già nel 1968 la nuova potentissimapompa da drenaggio B 2250, ancora oggi in produzione,viene presentata alla 46° Fiera Campionaria e ottiene unimmediato riscontro da parte del mercato. L’innovazione epocale arriva però con l’estensione del con-cetto di “pompa sommegibile” anche alla realizzazionedelle stazioni di sollevamento fognario. I vantaggi in termi-ni di riduzione dei costi, semplicità d’installazione e ge-stione sono talmente evidenti che presto questa soluzionediventa uno standard per questa tipologia di impianti. Nel1977 un'altra invenzione Flygt che cambierà gli standarddel mercato nel settore del trattamento delle acque reflue.Arriva il primo mixer sommergibile: una macchina moltoefficiente e che permette grandi risparmi energetici, moltosilenziosa e robusta, estremamente versatile e può essereinstallata senza problemi in ogni tipo di vasca senza svuo-tarla. Nello stesso periodo i Tecnici di Flygt Italia realizza-no il sistema di aerazione meccanica Flo-Get che si evol-verà poi in diverse versioni negli anni successivi.L’innovazione non si ferma neppure nel settore del pom-paggio con le nuove pompe sommergibili ad elica utiliz-

zate come idrovore per portate fino a 5m3/s. La loro installazione è molto sem-plice perché basta calarle all’interno di untubo-contenitore e sono pronte a entrarein servizio. La produzione in serie di que-ste pompe ha permesso di standardizzarei particolari costruttivi semplificando laprogettazione, sia dei nuovi, che nella ri-conversione di vecchi impianti. Risalgonoal 1981 le prime tre pompe idrovore 7080da 110 kW installate nell’impianto idro-voro di San Michele al Tagliamento.Naturalmente non è possibile citare nel

dettaglio il grande numero di impianti a cui Flygt Italia hafornito macchinari e apparecchiature, ma la filosofia azien-dale, che sta alla base del lavoro di tutti questi anni, è sem-pre la ricerca continua delle soluzioni tecniche, economi-che e gestionali più vantaggiose. È questa una caratteristi-ca che da allora non si è mai modificata, la costante colla-borazione con i clienti insieme ai quali si è sempre cerca-to di trovare la soluzione innovativa più efficiente ed effi-cace per ottimizzare i loro impianti di sollevamento o de-purazione. Il rapporto di collaborazione tra Flygt ed utilizzatore finalenon si conclude con la vendita, ma prosegue lungo tutto ilciclo di vita del prodotto. L’assistenza continua e le manu-tenzioni programmate periodiche sono garantite dai 3 Cen-tri service e le 67 Officine Autorizzate, in modo che le pom-pe Flygt mantengano inalterate nel tempo le loro presta-zioni al massimo dell’efficienza.Anche le stazioni di pompaggio diventano la soluzione perrisolvere problemi storici di allagamento in alcune citta co-me Roma, dove oltre 30 impianti di sollevamento di gros-se dimensioni lungo i fiumi Tevere e Aniene hanno risoltoil problema degli allagamenti periodici e il recapito delleacque reflue ai depuratori.Efficienza e rapidità di intervento di Flygt Italia, in suppor-to alla Protezione Civile, sono stati risolutivi durante le al-luvioni come con lo svuotamento del Lago di Pola nel 1987in Valtellina, l’intervento di pompaggio del lago effimero

Page 49: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 47

nel ghiacciaio sul Monte Rosanel 2002, l’alluvione di Ca-poterra in Sardegna nel 2008 o l’intervento per lo svuota-mento della linea 3 della Metropolitana Milanese allagatadall’esondazione del torrente Seveso nel 2010. Sono anni in cui diventa anche importante l’aggiornamen-to di vecchie stazioni di pompaggio e le pompe Flygt ven-gono utilizzate per sostituire le vecchie idrovore nella “Bo-nifica Agro Pontino” e nell’Agro Romano. Nel 2001 Flygt introduce ancora una volta una pompa tal-mente innovativa da rappresentare negli anni che segui-ranno un punto di riferimento per il pompaggio di acquereflue: è la pompa N con una girante inintasabile a eleva-to rendimento in grado di pompare senza problemi refluifognari contenenti solidi di dimensioni rilevanti. Il succes-so è immediato e i risultati misurabili sia come riduzioneeffettiva dei consumi energetici che come drastica riduzio-ne dei costi per gli interventi di manutenzione e sbloccag-gio delle pompe. Contemporaneamente i sistemi di telecontrollo Flygt ven-gono sempre più utilizzati per automatizzare le reti di sta-zioni di sollevamento distribuite sul territorio conferendoall’Ente Gestore un controllo totale su loro funzionamento. Nel 2008 cambia nome e diventa ITT Water & Wastewater

riunendo in un’unica società il marchio Flygt, Sanitaire peri sistemi di aerazione a bolle fini, Leopold per la filtrazio-ne, Wedeco per gli impianti UV e ozono e Godwin per lepompe per drenaggio con motore diesel o elettrico dallecaratteristiche di prestazione superiori. Prosegue e si svi-luppa ulteriormente anche il Dewatering & Noleggio, unservizio in più, che propone soluzioni complete per il dre-naggio e la realizzazione di bypass con motopompe au-toadescanti e sistemi wellpoint. Nel 2011 nasce, dallo spin-off del gruppo ITT, la nuova so-cietà Xylem Water Solutions e, ancora una volta, cambia ilnome per adeguarsi alle rinnovate ambizioni del gruppoche, avendo deciso di dare completa autonomia al settoreoperativo sull’intero ciclo dell’acqua, si pone a livello mon-diale come entità esclusivamente orientata a questo benesempre più prezioso.Nel 2012 arriva un nuovo caposaldo della tecnologia Flygt:Flygt Experior, non un semplice prodotto ma un sistema perridurre del 30% i consumi di energia per il funzionamentodelle stazioni di pompaggio delle acque reflue con l’idrau-lica N adattiva, motori ad alta efficienza e l’innovativo si-stema di controllo basato sulla variazione della frequenzacon funzioni avanzate chiamato Smart Run.

Lanciata una nuova linea di prodotti in linea con la direttiva Erp-EcoDesign,performanti dal punto di vista dell’efficienza energetica

Caprari, elettropompe verticalimultistadio

Dal primo gennaio 2013 è entrata ufficial-mente in vigore la Direttiva 2009/125/CE,

meglio conosciuta come Direttiva ErP–EcoDesi-gn, che impone a tutti i costruttori di pompe diimmettere sul mercato prodotti sempre piùperformanti dal punto di vista dell’efficienzaenergetica. Caprari ha lanciato la nuova gamma di elettro-pompe verticali multistadio in acciaio inox stam-pato con bocche di ingresso/uscita in-line. Que-sta nuova serie garantisce elevata efficienza deigruppi elettropompa ai vertici del settore, un pro-dotto qualitativamente al top e una gamma este-sa che soddisfa tutte le esigenze applicative.I motori accoppiati alle nuove idrauliche sono inclasse di efficienza IE2, secondo la classificazio-ne prevista per i motori di superficie normalizza-ti contenuta nel Regolamento 640/2009. I rendi-menti della serie CVX Energy sono in linea o mi-gliori di quelli della migliore concorrenza.Costruttivamente le macchine si caratterizzano per robu-stezza, inossidabilità e protezione delle parti massive: tut-te le parti a contatto con il liquido sono in acciaio inox, le

parti massive in ghisa sono protette e verniciateper cataforesi. Le macchine hanno tutte le certi-ficazione per l’impiego in acqua potabile secon-do le diverse legislazioni nazionali.È stato inoltre affinato il progetto delle flange che,per facilitare il collegamento alle tubazioni, so-no di tipo flottante, offrendo così maggior facilitàd’installazione.Caprari ha introdotto la configurazione delle elet-tropompe CVX Energy con CapDRIVE integrato:il variatore di frequenza evoluto e intelligente di-rettamente montato sulla macchina. Il gruppo Ca-prari è tra le principali realtà internazionali nellaproduzione di pompe ed elettropompe centrifu-ghe e nella creazione di soluzioni avanzate perla gestione del ciclo integrato dell’acqua. Grazie al know-how esclusivo e diversificato, of-fre le più avanzate ed efficienti soluzioni per leprincipali esigenze idriche: dalla captazione nei

pozzi profondi al sollevamento delle acque reflue e di dre-naggio, dall’alimentazione e distribuzione idrica nei setto-ri civile, industriale e agricolo alle più svariate applicazio-ni nel trattamento delle acque.

Page 50: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

DARE FORMA E SENSO AI PRODOTTI.Il contributo deldesign ai processid'innovazione

A cura di L. RampinoEd. FrancoAngeli2012Euro 19,00

Che cosa ha a che fare il design con l'in-novazione? Nonostante l'intenso dibattitodell'ultimo decennio su questo tema, la ri-sposta alla domanda non è né banale néscontata. Proprio a partire dall'analisi di ta-li debolezze inizia questo libro, il cuiobiettivo è chiarire - prima di tutto ai desi-gner - il contributo che il design può dareall'innovazione di un prodotto. Per questaragione, il testo offre un resoconto dei prin-cipali strumenti utili per sostenere le variefasi del processo creativo.I primi due capitoli sono dedicati a una de-finizione ragionata dei due termini chiave:design e innovazione. Gli ultimi due capi-toli analizzano come si svolga nelle azien-de lo sviluppo di prodotti innovativi e ilruolo che il design può assumere in taleprocesso. Infatti, il successo di un'innova-zione guidata dal design dipende, oltre cheovviamente dalla qualità del designer, dal-la qualità del rapporto che si stabilisce tradesigner e impresa.

MANAGEMENTDEI SERVIZIPUBBLICIPer lo sviluppocompetitivo e la crescita del sistema paese

A cura di S. Cherubinie A. PadulaPrefazione di G. De Rita

Ed. FrancoAngeli 2012, Euro 36,00

L'importanza dei servizi pubblici per lacrescita di un paese a livello economico,sociale, tecnologico e per la sua competi-tività è ormai riconosciuta sia dagli studio-si sia dagli operatori.L'impostazione complessiva del lavorocombina la dimensione concettuale piùaggiornata con quella pratica-operativa co-sì da risultare interessante e funzionale siaa chi vuole potenziare le proprie cono-scenze, a partire dagli studenti universita-ri, sia a chi cerca spunti operativi per favo-rire il reale conseguimento di risultati si-gnificativi. I servizi pubblici sono fattore diproduttività per le imprese e di qualità del-la vita per i cittadini. Questo libro vuolecontribuire ad accelerare questa evoluzio-ne, cercando di sfatare alcuni tabù, comequello del necessario orientamento al mer-cato di tutti i servizi pubblici, siano essierogati dalla pubblica amministrazione odai concessionari.

IL PRIVATEINSURANCE IN PRATICA

A cura di A. Deianae B. ZanaboniPrefazione di Biagio MassiEd. Gruppo24Ore2012Euro 25,00

Gli italiani sono restii a programmare il fu-turo. Tendono a essere un po’ fatalisti e adaffidarsi al destino, ignari di rischi che po-trebbero cambiare anche drasticamente leproprie sorti. Eppure i passaggi generazio-nali sono all’ordine del giorno, le situazio-ni familiari si fanno sempre più comples-se. Tutto ciò dovrebbe far riflettere… e agi-re. Come? In molti casi sottoscrivendo unapolizza, come dimostra questo libro. Do-po Il Private Insurance del 2009, AIPB pro-pone un manuale che illustra a privatebanker, consulenti e potenziali clienti co-me le polizze possono proteggere patri-monio e tenore di vita nel tempo e nelle ge-nerazioni. Accanto a un’analisi puntualedel settore e delle possibilità di sviluppo, illibro si concentra sui bisogni di manager,professionisti e imprenditori a cui le poliz-ze possono dare risposta.

AEC Master Broker è sponsor dell’iniziati-va editoriale e in pari tempo ha contribui-to alla redazione dello stesso volume.

L’ORGANIZZAZIONEDAVVEROECCELLENTE.I 25 errori da evitare

A cura di S. GrecoEd. FrancoAngeli2012Euro 15,00

Una guida pratica per consentire alle pic-cole imprese di evitare i più diffusi erroriche ne compromettono la qualità dei pro-dotti e dei servizi. Perché se è vero che“sbagliando s’impara” è altresì vero che“saperlo prima è meglio”!L'organizzazione davvero eccellente èquella utile, utilizzabile e desiderabile perchi ci lavora, per chi ne acquista prodotti eservizi e per l'ambiente.L'eccellenza nelle organizzazioni, infatti,rischia di rimanere un'astratta idea-mito senon viene ancorata alla concretezza dellecompetenze, alla qualità dei prodotti e deiservizi e soprattutto a prassi managerialiorientate alla prevenzione di quegli errori- di cui l'autore ne evidenzia i venticinquepiù diffusi e nello stesso tempo più peri-colosi - che possono compromettere losviluppo dell'azienda o la sua stessa esi-stenza.

PUBBLICITTÀ.Forme pubblicitariedel moderno

A cura di S. AntonioniEd. FrancoAngeli2012Euro 18,00

La pubblicità è in crisi, la pubblicità è fini-ta, la pubblicità è ripetitiva. Questo il giu-dizio espresso da molti non addetti ai lavo-ri. Come si sta trasformando la comunica-zione di carattere promozionale, quali so-no i nuovi abiti che indossa per cercare diapparire sempre seduttiva e coinvolgente?Oggi più che mai vale la pena chiederseloripercorrendo le principali tappe evolutiveche hanno interessato le teorie della co-municazione, dei media e della pubblicità.Vale la pena, inoltre, interrogarsi sull'at-tualità e sulla validità del concetto di per-suasione, che generalmente si ritiene sia loscopo principale della pubblicità.Il nodo centrale, infatti, pare essere proprioquesto: il modo di interpretare la pubblicità- da parte degli studiosi - e nel contempo difarla - da parte di chi ci lavora - necessita diun ripensamento sia dei paradigmi inter-pretativi, sia della pratica professionale, inmaniera che non sia più concepita comeun'attività che abbia lo scopo di ottenere ri-sultati sulle persone ma con le persone.

TECNICHE DICOMUNICAZIONEPer gli IstitutiProfessionaliServizicommerciali

A cura di I. Porto,G. CastoldiEd. Hoepli 2012Euro 25,00

Il testo è diviso in quattro moduli secondoun preciso percorso di apprendimento:dalle nozioni fondamentali relative alla co-municazione fra le persone, si passa all’a-nalisi della comunicazione compiuta daimass media e all’influenza della relazionesulla comunicazione, per concludersi conle indicazioni su come può essere gestita,alla luce di quanto appreso nei moduli pre-cedenti, la comunicazione aziendale. Inappendice è affrontato il tema della com-pilazione del curriculum vitae e della ge-stione dei colloqui da sostenere nella ri-cerca di lavoro. La trattazione è organizza-ta in paragrafi brevi ed è arricchita di nu-merosi esempi che si riferiscono all’espe-rienza diretta degli studenti. L’opera si ca-ratterizza per la chiarezza espositiva e peril linguaggio, volutamente piano e collo-quiale. Le numerose illustrazioni e gli schemi rias-suntivi hanno la funzione di sintetizzare lenozioni fornite e di evidenziare il percorsologico seguito.

48 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

RECENSIONI

Page 51: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 49

NEWS

Climatizzatori inverter

Ariston Thermo presenta Kyris, nuo-vo climatizzatore 3D Inverter che

precorre i tempi dettati dal Regola-mento ErP e con ben quattro anni dianticipo ottiene la Classe di efficienzaA++. Con la nuova tecnologia sonoassicurati un maggiore risparmio ener-getico, il controllo e la contempora-nea modulazione di tutti i principaliparametri del climatizzatore. Il designè elegante e lineare, ma sempre pen-sato per una pronta accessibilità. Ilprodotto è disponibile nei modelli conpotenza da 3 kW e 3,5 kW.L’assoluta novità Ariston 2013 è unsensore di presenza intelligente, ingrado di rilevare i movimenti dellepersone in una stanza. Se non vienerilevata alcuna presenza nell’ambien-te climatizzato, il sistema attiva la mo-dalità di funzionamento di risparmioenergetico.Il climatizzatore nasce con un filtropredisposto: basta acquistare l’olio es-senziale della fragranza preferita, met-terne alcune gocce sulfiltro, e si può deodora-re l’ambiente attraversoun originale diffusore difragranza che emana ungradevolissimo aroma. Con la funzione FollowMe è possibile un con-trollo più puntuale del-

la temperatura. Con il telecomando,che diventa un termostato grazie alsensore integrato, è possibile far fun-zionare il climatizzatore in relazionealla temperatura effettiva rilevata nelpunto dell’ambiente in cui il teleco-mando è posizionato. Il filtro Platinumrimuove batteri, muffe e previene lecause delle comuni allergie, catturan-do gli allergeni presenti nell’aria erompendo la loro struttura.Per ognuna delle tre velocità base (hi-gh, med, low) il climatizzatore dispo-ne di ulteriori tre sottolivelli di velo-cità impostati automaticamente. Que-sti, sommati alle velocità delle funzio-ni deumidificazione, turbo e silence,consentono di disporre in tutto di ben12 velocità del flusso d’aria.La funzione Memory permette di im-postare e memorizzare sia la tempe-ratura che la velocità della ventola(anche la funzione Sleep, se attivata)per garantire maggior comfort allasuccessiva accensione.

www.ariston.com

Telefono cellulare a sicurezza intrinseca

Ecom presentauna nuova ge-

nerazione di te-lefoni cellulariGSM 07 per zone2/22. Si tratta diapparecchi basatisulla piattaformadell’Ex-Handy 07Ex-GSM 07 e sonoideali per l’usonelle aree a ri-schio di esplosione. Inoltre, si caratte-rizzano per la flessibilità delle funzio-ni, l’autonomia e il display a elevatocontrasto. Le principali caratteristiche tecnichesono: reti supportate Triband; GSM900 / 1800 / 1900 MHz: trasferimen-to dati GPRS & EDGE classe 12; di-splay LCD da 5 cm (2 pollici) (240 ×320 pixel); batteria Li-Ion 1950 mAh;dimensioni: 126 × 60 × 25 mm; pesocirca 200 g; temperatura di lavoro da-20 a +55 °C; grado di protezioneIP68; certificazioni: Atex, II 3G Ex icIIC T4 Gc, II 3D Ex ic IIIB T130°C DcIP5X.

www.ecom-ex.com

Dispositivo per la sicurezza“PSS4000” della Pilz Italia è un siste-ma per tutte le funzioni di automazio-ne. Riunisce infatti le funzioni stan-dard, di sicurezza, motion control,diagnostica e visualizzazione in ununico dispositivo, che permette diprogrammare operando da una piat-taforma di controllo con elevate pre-stazioni. Si caratterizza per semplicitàd’utilizzo grazie alla disponibilità di

Colonnine luminose

Eaton presenta una nuova serie dicolonnine luminose modulari in

due versioni: “SL7” (diametro 70 mm)ed “SL4”(diametro40 mm). Sip o s s o n ocombina-re fino a 5moduli inun’unicac o l o n n i -na. L’uso diled (a scel-ta a 24,120 e 230V) rende lecolonnine

molto visibili. La gamma di segnala-zioni ottenibile è amplissima: sceltatra 6 colori (rosso, giallo, verde, blu,bianco e arancione/ambra), a lucecontinua, flash, strobe e multistrobe. Isegnalatori acustici hanno fino a 8 dif-ferenti tonalità per distinguere chiara-mente i diversi stati da segnalare epossibilità di regolazione del volumefino a 100 dB.Il nuovo sistema a baionetta e innestorapido semplifica le operazioni per-ché consente di smontare e rimontarea scatto la colonnina, realizzando inun unico gesto le connessioni mecca-nica ed elettrica.Tutte le colonnine sono robuste e han-no grado di protezione IP66.

www.eaton.eu

Page 52: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

50 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

NEWS

linguaggi di programmazione confor-mi a IEC 61131-3 all’interno dellapiattaforma di gestione e programma-zione Pilz Automation Suite. Lo strumento consente di realizzareuna soluzione di automazione alta-mente decentrata, ma gestita central-mente, con i vantaggi di tempi di rea-zione rapidi, elevata disponibilità eflessibilità. Il collegamento dei dispo-sitivi e la comunicazione avvengonotramite SafetyNET p, Real Time Ether-net di sicurezza.

www.pilz.it

Tubi per trasporto di petrolio e gas

Itubi prodotti da lamiere placcatemetallurgicamente per co-lamina-

zione sono un’ottima scelta tecnica edeconomica per il trasporto di petrolioe gas. Al riguardo Allied International,che riunisce unità produttive e com-merciali nel mondo garantendo il ci-clo completo di produzione, stoccag-gio e commercializzazione di ogni ti-pologia di fitting e piping per i merca-ti dell’energia, presenta i suoi prodot-ti claddati e la sua Unità GieminoxTectubi Raccordi Welded Pipes Divi-sion, uno dei pochi produttori a livel-lo mondiale di tubi placcati saldatilongitudinalmente, in acciaio inossi-dabile, duplex, superduplex e leghe dinichel. Si tratta di tubi placcati meccanici (li-ned) e metallurgici (clad) fino a 12 mdi lunghezza, ottenuti grazie ad avan-zate tecnologie di produzione. Affrontano il severo controllo del dia-metro interno, per garantire condi-zioni ottimali nel fit-up di saldatura epurezza della passata di radice, inmodo da soddisfare le tolleranze piùstrette, fino a ±0,25 mm alle estremitàdei tubi.

www.allied-group.com

Controllori di sicurezzamodulari

Re e rp r e -

senta lalinea dicontrol-lori di si-curezzamodula-re “Mo-saic”, ingrado di concentrare in un unico di-spositivo la gestione delle funzioni disicurezza di una macchina o di un im-pianto. La linea è stata ora arricchitacon i modelli: “MOR4”, “MU1” ed“MU2”. Il modulo MOR4 comprende4 relè di sicurezza con contatti guida-ti, le cui uscite possono essere confi-gurate, tramite il software MSD, come4 uscite mono-canale in categoria disicurezza 1 o 2 o 2 uscite bi-canali incategoria 4. Integra 4 ingressi per feed-back esterni. Il modulo “MOR4 S8” dispone inoltredi 8 uscite di stato programmabili. I moduli MV1 e MV2 consentono ilcontrollo in sicurezza della velocità didue assi indipendenti. Possono con-trollare: velocità zero, massima, rangedi velocità e direzione di movimento.Il software MSD permette di configu-rare fino a 4 soglie di velocità per ogniuscita logica (asse). Possono esserecollegati encoder incrementali del ti-po TTL, HTL o Sin/Cos e proximityPNP/NPN.

www.reer.it

Servoazionamentiintegrati

La serie “Lexium ILM 62” fa parte deiservoazionamenti PacDrive 3 di

Schneider Electric che, insieme ai ser-voazionamenti per armadio di con-trollo (serie LXM 62), sviluppano unconcetto di soluzioni multiasse conunità dotate di software reciproca-mente compatibili. I servomoduli (flangia 70, 100 e 140mm) e i drive singoli e doppi sonoazionati dallo stesso alimentatorecentrale. Cavi ibridi collegano con-temporaneamente il bus di aziona-mento dal controller, passando per l’a-limentatore, e il bus DC che lega l’ar-

madio con iservomoduli abordo mac-china. I cavipossono esse-re usati conscatole di di-s t r i buz ioneper creare strutture lineari, ad alberoo un mix delle due varianti. Inoltre, viè un modulo di connessione per col-legare la prima scatola di distribuzio-ne di una rete di ILM 62 a un alimen-tatore, che è anche componente delsistema multiasse. L’integrazione por-ta vantaggi anche per le funzioni di si-curezza in configurazioni con più ser-vomoduli, permettendo di integrare idisegni di sicurezza EN 954-1 Cate-goria 3 o EN 13849/PLd.

www.schneider-electric.it

Analizzatori di spettro

Te k -t r o -

nix haamplia-to lagammadi ana-lizzatori di spettro introducendo duenuovi modelli con tecnologia DPXche permette l'acquisizione velocedell'intero range da 1 Hz a 26,5 GHze la possibilità di catturare segnali condurata di 3,7 µs. Inoltre, c’è possibilitàdi trigger su qualsiasi segnale visua-lizzato sullo schermo e di catturare ra-pide variazioni di frequenza e am-piezza, di analisi correlate nel domi-nio del tempo e della frequenza (ana-lisi del segnale acquisito in ampiezza,fase, frequenza e modulazione).RSA5000” (nella figura)combinano lemigliori prestazioni della categoria RFfino a 110 MHz di larghezza di ban-da con la terza generazione della tec-nologia DPX, che arriva a processarefino a 292.000 spettri al secondo. Ilrange di frequenza va da 1 Hz a 3, 6,2,15, 26,5 GHz, La larghezza di bandareal time è 25 MHz standard (opzio-nale 40, 85, 110 MHz) con 100% diprobabilità di cattura di eventi con du-rata minima di 31 µs, 24 µs, 5,8 µs edSFDR fino a -78 dBc

www.tek.com

Page 53: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Water • To live • To work • Together

High Flow Line è la nuova linea di prodotti e soluzioni dedicata al pompaggio di grandi portate d’acqua. I prodotti di questa gamma sono interamente concepiti, ingegnerizzati e costruiti per rispondere a tutte le esigenze di pompaggio, con una scelta che permette ai progettisti e agli utilizzatori di ottimizzare prestazioni e costi di esercizio. Sono prodotti studiati per garantire altissimi livelli di efficienza, durata e affidabilità. Per ogni progetto, High Flow Line offre la soluzione più idonea e con il miglior LCC - Life Cycle Cost. Poiché ogni impianto è unico, fin dalla fase di progettazione vengono applicati i seguenti criteri guida:• selezione del prodotto più centrato all’applicazione• miglior rendimento ottenibile • affidabilità del sistema per limitare al minimo la manutenzione • durata nel tempo a garanzia dell’investimento.exclusive on: www.caprari.com

Acquedottistica IndustriaProduzione di energia

Acqua di mare Fish farmingIrrigazione / Bonifica

210x297 HIGH FLOW ita.indd 1 17/02/12 11.59

Page 54: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Analizzatore di umidità

L’a n a -lizza-

tore diumidità ac a n a l es i n g o l o“dew.IQ”di GEMeasure-ment & Control è stato progettato perun utilizzo con le consolidate sondedella serie M dell'azienda o con lanuova sonda IQ, in grado di rilevarecambiamenti di parti su miliardo nel-la concentrazione di umidità. L'analizzatore include un'interfacciautente intuitiva. L'orologio in temporeale e il data logger permettono ilmonitoraggio della performance e unaefficiente funzionalità di ricerca gua-sti. La sonda IQ. è caratterizzata da unmodulo elettronico integrale che me-morizza i dati di calibrazione nel sen-sore e comunica con l’analizzatore di-gitalmente per mezzo di un doppinointrecciato standard. Tutte le sonde utilizzano un sensoreall'ossido di alluminio in grado di fun-zionare a pressioni di processo chevanno dal vuoto a 345 bar. Ciò garan-tisce una misurazione affidabile con ilsensore installato sul punto di misura-zione e l’analizzatore posizionatonella sala dell'analizzatore, che puòessere a un'elevata distanza.

www.ge.com

Pompa di calore inarmonia con l’ambiente

Schüco Italiapresenta una

pompa di calo-re da 100 litriecocompatibilee ad alto rendi-mento energeti-co, pensata siacome prodottounico, sia comesoluzione inte-grata con un im-pianto fotovol-taico. L’energia elettrica richiesta èsoltanto quella necessaria per far fun-zionare il ventilatore che cattura l’ariae il compressore che fa circolare il flui-

do frigorigeno nel circuito.Grazie alla possibilità di connessionee dialogo tra la pompa di calore e l’in-verter Schüco, è possibile utilizzarel’energia fotovoltaica per il riscalda-mento dell’acqua. Questa funzioneviene attivata automaticamente nelleore diurne, quando l’impianto sta pro-ducendo energia e spesso in assenzadelle persone che abitano l’edificio,sfruttando al massimo le potenzialitàdel sistema e in quasi totale autono-mia dalle rete. Maggiori infatti sono iconsumi dell’abitazione durante laproduzione di energia fotovoltaica,maggiori i benefici dati dall’impianto. La nuova pompa di calore è sempliceda installare. Dotata di sistema dimontaggio a parete e grazie alle di-mensioni compatte non richiede gran-di spazi e può essere installata anchein abitazioni prive di locale termico.

www.schueco.it

Maniglia di sicurezza

Tritecni-ca pre-

senta lanuova ma-niglia mul-tifunziona-le di sicu-rezza “Eu-chner ESL”per la chiu-sura e il controllo di posizione dei ri-pari di protezione di macchine e im-pianti. Il dispositivo è realizzato conuna maniglia metallica con robustabattuta di fermo in cui è integrato unsensore di sicurezza a transponderche ne permette l’utilizzo anche inambienti gravosi secondo la normaEN ISO 13849-1. Infatti, le nuove ma-niglie sono conformi alla categoria 4e al PLe e garantiscono il massimo li-vello di protezione anche contro lemanomissioni. Inoltre, nelle versionicon centralina elettronica integrata èpossibile collegare in serie sino a 20sistemi ESL. Ogni maniglia è equipag-giata con 2 led ad alta visibilità chepermettono la visualizzazione dellostato e la diagnostica in modo sempli-ce e rapido. La forma compatta e ilparticolare design ne permettono lafacile installazione sui profili stan-dard, nonché l’utilizzo su porte incer-

nierate sia a destra che a sinistra. Il col-legamento elettrico avviene per mez-zo di un connettore M12 che può es-sere ruotato di 180° per permettere ilmontaggio anche su porte con cernie-re in posizioni opposte. Un dispositi-vo di chiusura a chiave impedisce l’a-pertura accidentale del riparo.

www.tritecnica.it

Condizionatori d’arialocali

Per ridurre glielevati con-

sumi elettrici deiclimatizzatori edei ventilatori,l’Unione Euro-pea ha emanatoil Regolamento 6marzo 2012, n.206/2012 UE ina p p l i c a z i o n edella DirettivaErP 2009/125/CE che prevede specifi-che tecniche per la progettazione eco-compatibile da applicare ai condizio-natori d'aria alimentati da rete elettri-ca con capacità frigorifera (o capacitàcalorifera, se non possiede la funzio-ne di raffreddamento) nominale mi-nore o uguale a 12 kW.In applicazione della nuova normati-va Vortice ha adeguato la serie deicondizionatori d’aria locali “all inone” Vort-Kryo Polar. Gli apparecchisono in classe A e dotati di doppia mo-dalità di funzionamento: aria/aria eacqua/aria (adiabatica); quest’ultimagarantisce maggiori capacità refrige-ranti e un significativo miglioramentodell’efficienza energetica.Le principali specifiche di prodotto so-no: 4 modalità di funzionamento (au-tomatico, raffrescamento, deumidifi-cazione, ventilazione); gas refrigeran-te R 410 A; timer programmabile; fun-zione “sleep” che ottimizza i consuminotturni; comandi elettronici con di-splay LCD e telecomando a infrarossiper il controllo a distanza; sistema discarico continuo che trasforma auto-maticamente la condensa in vaporeche viene poi espulso all’esterno; si-stema di filtri antipolvere facilmenteaccessibili e lavabili.

www.vortice.com

52 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

NEWS

Page 55: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 53

Interruttori di manovra-sezionatori

ABB ha ampliato e migliorato lagamma degli interruttori di ma-

novra-sezionatori “OTDC”, capaci diinterrompere correnti continue da100 a 250 A a 1000 V c.c. con soli duepoli e dimensioni molto compatte(113 × 126 mm). Questi dispositivi ga-rantiscono il necessario isolamentogalvanico e nel mercato del fotovol-taico sono utilizzati come interruttoridi manovra sezionatori per la discon-nessione di ogni stringa, del quadro dicampo e come sezionatori generalidel lato c.c.La soluzione tecnologica brevettataDMB (Dual Magnetic Breaking) co-stituisce un’innovazione nel settoredelle applicazioni in corrente conti-nua, poiché ha permesso di progetta-re delle camere spegniarco per otti-mizzare il potere di interruzione del-l’arco elettrico e il sezionamento del-le linee (positiva e negativa) con solidue poli. La nuova gamma di OTDC include 4taglie elettriche da 100 A, 160 A, 200A, 250 A (categoria DC-21B) a 1000V c.c., conformi alla norma IEC60947-3 e due taglie da 100 A e 200A conformi alla norma americanaUL98B. La tecnologia impiegata con-sente di offrire prestazioni più elevatecon la taglia fisica da 1500 V c.c. inversione tripolare.Il design simmetrico permette al mec-canismo di manovra di essere situatotra i poli o sul lato dell’interruttore;speciali versioni tetrapolari possonoessere realizzate per applicazioni adoppio circuito (2 × 1000 V c.c.).

www.it.abb.com

Rivelatore di compostiorganici volatili

“IonScience Ga-s C h e c k

TVOC”, commer-cializzato da CramiGroup, è il primostrumento fisso PID(Atex) per la rilevazione continua e lamisura dei composti organici volatili(VOC). È semplice da montare e, gra-zie all’uscita analogica 4-20 mA, puòessere inserito agevolmente in un si-stema di controllo.Le principali caratteristiche tecnichesono: sensore di rilevazione lampadaPID 10,6 eV con tecnologia brevetta-ta; sicurezza intrinseca II 2 G EEx ia T4e IECEx; alimentazione da 5 a 28 Vc.c., max 65 A; campo di misura0,1–100 ppm, 1-1000 ppm seleziona-bile; monitoraggio a diffusione; tempodi risposta con sensore T90 meno di 5s, con rivelatore 1 min come standard;accuratezza 0-100 ppm inferiore al2%, 100-1000 ppm inferiore al 5%; li-nearità 0-100 ppm superiore al 98%;calibrazione ad accesso magnetico,con accessorio KIT 100 ppm con iso-butilene; campo di lavoro con tempe-ratura da -20 a +50 °C e 0-95% di umi-dità.

www.crami.it

Saldatrici portatili

Le nuove saldatrici portatili a inver-ter “Caddy® Mig C160i” e

“C200i”di Esab sono compatte, legge-re e potenti. Entrambe sono state svi-luppate per la massima semplicitàd’uso: basta impostare lo spessore delmateriale e i parametri di saldatura so-no regolati automaticamente. La dotazione standard delle macchi-ne comprende la torcia con cavo da3 m, il cavo di alimentazione da 3 m,il tubo di alimentazione per il gas diprotezione, il cavo di massa con mor-setto e cinghia a tracolla per il tra-sporto, una bobina contenente 1 kgdi filo Esab per saldatura OK Autrod12.51.Il modulo ad alta efficienza PFC(Power Factor Correction) miglioral’efficienza energetica con il risultatoche il 30% in più di energia è effetti-

vamente disponibile per la saldatura,a parità di potenza dissipata rispettoalle macchine convenzionali.

www.esab.it

Catene portacavi

Con las e r i e

di prodotti“R4.1-Li-ght”, Iguspresentac a t e n eportacavic h i u s especifica-m e n t eprogettateper l'impiego su macchine utensili,che combinano caratteristiche di sta-bilità, tenuta e rapidità di montaggiocon un peso ridotto. Le catene sono disponibili nelle ver-sioni con altezza interna di 38 mm, 31mm e 48 mm. In tutte le misure pos-sono contare su un vano interno mol-to liscio. I vari componenti della se-parazione interna contribuiscono amigliorare la protezione dei cavi daabrasione e usura mentre il designesterno del coperchio garantisce unariduzione delle aperture fra le magliee quindi una migliore tenuta della ca-tena, consentendo un'ottima prote-zione dei cavi anche dopo milioni dicicli. Le nuove catene offrono anchela possibilità di apertura su ambo i la-ti (cosa che semplifica il montaggiodei cavi), un'altissima stabilità (fino a26 kg di carico al metro) grazie a uncollegamento perno/foro che consen-te un'ottima resistenza alla torsione eun doppio dente di fermo con ampiesuperfici in grado di distribuire il cari-co in modo ottimale.

www.igus.it

Page 56: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Monitor per ambientiindustriali

Pepperl+Fuchs presenta un nuovomonitor della serie VisuNet 922

con schermo da 22”, ampliando lagamma che comprendeva due model-li, da 15” e da 19”.Realizzato per resistere agli urti, allevibrazioni e ai lavaggi ha classe di pro-tezione IP66, che indica la completaprotezione contro polveri e acqua(escluso l’immersione). È certificatoper aree pericolose Classe I, Div. 2.

Inoltre è idoneo per installazione inzona 2 secondo la classificazioneAtex. Il monitor è inserito in un allog-giamento resistente e compatto di ti-po 4/4X in acciaio inossidabile 316 L,oppure verniciato, con giunture sal-date in modo continuo e accurata-mente molate. La custodia, con eleva-ta resistenza meccanica, dissipa il ca-lore prodotto all’interno senza doverricorrere a dispositivi di ventilazioneo raffreddamento.Altri vantaggi sono: elevata risoluzio-ne di 1680 × 1050, WSXGA, ampiospazio per la visualizzazione, superfi-ci inclinate per impedire il ristagnodell’acqua, tastiera resistente agliagenti chimici; design privo di spigolivivi; ventola di raffreddamento.La temperatura di esercizio va da -20a +50 °C.

www.it.pepperl-fuchs.com

Unità di condizionamento

Tra le recenti novità di prodotto del-la Rittal si segnalano le unità di

condizionamento della linea Blue “e”

che offrono un risparmio energeticosuperiore al 45% rispetto ad altreunità sul mercato e una considerevo-le riduzione delle emissioni di CO2,grazie soprattutto alla funzione dicontrollo “eco-mode control”, chepermette una gestione del clima mira-ta alle reali esigenze. Il concetto Blue “e” trova applicazio-ne nel nuovo TopTherm Chiller, svi-luppato come soluzione standardiz-zata dedicata ai mondi dell'automa-zione industriale e dell’IT e caratteriz-zata da una struttura modulare e da undesign che assicura una superficie diingombro minima e una notevole fa-cilità di montaggio, manutenzione esostituzione di moduli con potenzafrigorifera diversa.Rittal SpA è la filiale italiana del grup-po internazionale tedesco Rittal, lea-der a livello mondiale nel settore de-gli armadi per quadri di comando,della loro climatizzazione e di com-ponenti per la distribuzione di cor-rente elettrica.

www.rittal.it

Gruppo di trasporto in vuoto

Robuschi, azienda specializzatanella produzione di compressori a

bassa pressione e pompe industriali,presenta soluzioni all’avanguardia perimpianti di trasporto pneumatico. Lesoluzioni comprendono: i gruppicompressori “Robox Screw” versione

WS 65/F e versione WS 65/F low pres-sure (fino a 1000 mbar); il gruppoaspiratore “Robox evolution” versioneES 55/dv; il gruppo per vuoto KRVSversione 17 (nella figura). In particolare, a completamento dellagamma in vuoto, il gruppo KRVS 17 ècostituito da pompe per vuoto adanello liquido della serie RVS, con ser-batoio di separazione per il ricircoloparziale del liquido di servizio e discambiatore di calore nella versione aricircolo totale. Estremamente silen-zioso e semplice, Il gruppo può rag-giungere una portata fino a 4200 m³/he pressione fino a 33 mbar. È utilizza-bile per molteplici applicazioni in di-versi settori industriali.

www.robuschi.it

Controller per macchiee impianti

Siemens introduce una famiglia dicontrollori di nuova generazione

“Simatic S7-1500” per macchine di fa-

scia medio-alta e per impianti. Di-spongono di diverse funzionalità inte-grate di serie facilmente implementa-bili, tra cui Motion Control, SecurityIntegrated per la massima sicurezzainformatica e Safety Integrated per lasicurezza delle applicazioni.Grande efficienza per un funziona-mento semplice e una messa in servi-zio sicura è data dalle funzioni di dia-gnostica dello stato dell’impianto fa-cilmente configurabili e dall’integra-zione in TIA Portal, che consente di ri-durre i costi di progetto. Inizialmente, il portafoglio dei nuovicontrollori sarà costituito dai tre tipi diCPU per la fascia di potenza media,ciascuna disponibile anche in versio-ne F (fail-safe) per applicazioni sicure,con diverse caratteristiche prestazio-nali.

www.siemens.com

54 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

NEWS

Page 57: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

www.enolgas.it

vedi sul nostro sito tutto il decreto legge 192/05

LA PERFETTA EvoLuzionE

Nel corso degli anni Enolgas, da produttore leader di valvole, ha ampliato la propria offerta includendo,

in linea con i nuovi concetti di comfort e risparmio energetico, sistemi integrati intelligenti sempre più evoluti,

capaci di migliorare la qualità della casa.

Da questa ricerca è nato EnergySat, il contabilizzatore interamente costruito da Enolgas, che ha tutti i vantaggi del

sistema termoautonomo e - allo stesso tempo - di quello centralizzato.L’agio di decidere la temperatura desiderata,

senza avere all’interno dell’appartamento la caldaia,condivisa con le altre unità abitative.

La sicurezza di essere a norma di legge.Libertà, sicurezza, risparmio energetico ed economico:

la perfetta evoluzione.

Page 58: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

56 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

NEWS

Dall’acciaio dolce ai foripronti per il bullone

Produrre costantemente fori di qua-lità con un sistema automatizzato

di taglio al plasma può essere una sfi-da difficile nel campo delle lavorazio-ni meccaniche. La qualità finale deltaglio non dipende solo dalla qualitàdei singoli componenti del sistema(generatore, torcia al plasma, control-ler CNC, sistema di controllo dell’al-tezza di torcia e banco di taglio) maanche dal fatto che tali componentisiano correttamente integrati tra loro eassicurino un controllo preciso di tut-te le variabili coinvolte nel processo ditaglio. I migliori risultati si possono ot-tenere con un sistema pienamente in-tegrato che consenta al controllerCNC di coordinare con intelligenza lepotenzialità di un generatore avanza-to di elevata precisione, come un ge-neratore Ultra-Cut® di Victor ThermalDynamics.

L’azienda ha sviluppato la tecnologiaDiameter PRO, che facilita l’integra-zione tra i componenti consentendo aigeneratori al plasma di elevata preci-sione di tagliare fori pronti per il bul-lone con conicità minima o nulla. Appena tagliati i fori, il pezzo è pron-to per la finitura o il montaggio, ri-sparmiando tempo e denaro grazieall’eliminazione di ulteriori processie al conseguente aumento di produt-tività. Questo è il processo ideale quando sidevono tagliare fori con rapporti dia-metro/spessore 1:1 o superiori su ac-ciaio dolce da 3 a 50 mm di spessore.Diameter PRO è una soluzionesoftware integrata nei controlleriCNC™ XT di Victor Thermal Dyna-mics e consente ai generatori Ultra-cut di tagliare fori ottimizzati di ele-vata qualità con il semplice clic su unpulsante nel software CNC.

www.victortechnologies.com

Unità mobile di trasferimento per SF6

Con la nuova unità mobile di tra-sferimento “GTU-10” Wika entra

nel mercato delle attrezzature per ilriempimento e la gestione per gas SF6(esafluoruro di zolfo). L’apparecchio èparticolarmente interessante sia per leelevate prestazioni sia per il funziona-mento semplice e intuitivo.Gestisce portate di gas fino1,8 m3/h (tra le più elevatedel mercato), mentre ilcompressore del tipo “oil-free” evita la contamina-zione da lubrificante delgas SF6. Il principio di fun-zionamento esclude l’e-missione di gas nell’am-biente. I lunghi intervalli dimanutenzione consentonodi ridurre i costi di esercizioin modo significativo.Il nuovo apparecchio com-

pleta la gamma di prodotti e servizi diWika per SF6, che comprende: stru-mentazione di misura della densità(densimetri, densostati, manodenso-stati, trasmettitori di densità); valvolee connessioni di tenuta; unità di riem-pimento e gestione del gas; analizza-tori di gas e localizzazione perdite.

www.wika.com

Rubinetto tecnologico

Parigi Industry ha investito nella ri-cerca e nello sviluppo di un pro-

dotto destinato alle rubinetterie d’a-vanguardia. Sempre di più, infatti, leaziende di questo settore sono orien-tate a proporre al mercato rubinetti didesign e tecnologici, soluzioni desti-nate a impreziosire l’ambiente bagnoe la cucina.In quest’ottica, una delle nuove esi-genze che le migliori rubinetterie ri-chiedono, è quella di poter istallareled luminosi in vari parti del rubinet-to, soprattutto in corrispondenza delpunto di uscita dell’acqua. La maggiordifficoltà riscontrata nella fase di pro-gettazione di un prodotto di questo ti-po, è stata quella di poter far “corre-re” un filo elettrico di pari passo a untubo per il passaggio dell’acqua. Perrisolvere questa difficoltà, Parigi Indu-stry ha realizzato e brevettato Parili-ght,. un tubo in silicone, quindi contutte le approvazioni di potabilità a li-vello mondiale, in cui l’interno vieneseparato in due differenti sezioni, laprima dove far passare l’acqua e l’al-tra destinata al passaggio del filo elet-trico.La soluzione, applicabile sui tubi pull-out per rubinetti da cucina o sui tubi

per docce con cromoterapia, rendemolto semplice l’istallazione e per-mette di mantenere un elevato livellodi sicurezza all’impianto nel suo in-sieme, garantendo la separazione net-ta tra il passaggio acqua e il cavo elet-trico, evitando anche gli inestetismidovuti al solito posizionamento ester-no al tubo del filo elettrico.Il nuovo tubo è disponibile nelle ver-sioni nei DN 8 e DN 10 a seconda del-l’utilizzo a cui viene destinato ed es-sendo approvato presso i maggiori en-ti di certificazione di prodotto nelmondo può essere utilizzato in qual-siasi Paese sia europeo sia extra euro-peo. L’azienda ha previsto anche unagamma completa di raccordi che con-sente di soddisfare ogni possibile esi-genza.

www.parigispa.com

Page 59: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Maggio/Giugno 2013 - L’Industria Meccanica 57

Ricordo di Giacomo Elias (1937-2013)

Il primo maggio scorso è mancato, a 75 anni, Giacomo Elias, parte della storia di ANI-MA, docente, manager, e fra i “grandi” della normazione europea.Della Federazione della meccanica varia fu Vice Presidente dal 1984 al 1994 con de-lega ai Rapporti Interni .

Ingegnere per oltre 50 anni, ha espresso nell’insegnamento le sue capacità: professo-re ordinario di fisica tecnica dal 1976, prima nell’Università di Palermo e poi, dal 1983,all’università Statale di Milano.È ricordato come parte della storia della normazione e dell’unificazione. Dal 1983 èstato, per quattro mandati, Presidente del Comitato Termotecnico Italiano, al quale hatrasmesso un forte impulso di rinnovamento. Dal 1985 al 1999 Elias ha ricoperto la ca-rica di Presidente dell'Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, oltre ad essere sta-to Presidente del Cen nel biennio 1993/1994 e di Presidente dell’Iso nel biennio1999/2000.

Lo stesso Uni, ricordandone la figura il giorno successivo alla scomparsa, scrive: «Nei15 anni di presidenza, Elias ha guidato l'Uni con lungimiranza politica, accrescendone la visibilità e credibilità anchea livello internazionale. Con passione e competenza ha guidato la riorganizzazione della struttura – razionalizzando iprocessi e valorizzando le risorse umane interne – raggiungendo risultati di efficienza e qualità che hanno avvicinatoaziende, professionisti e pubbliche amministrazioni alla normazione con la consapevolezza dell'importanza di avereun Ente di normazione efficiente, che rappresenti gli interessi italiani anche in sede internazionale».

Ma ancor prima, dal 1976 al 1990, Elias è stato l’artefice di un’opera assai più rilevante con la grande mole dei risul-tati prodotti dal Progetto finalizzato Energetica Cnr-Enea, nelle due fasi del suo sviluppo (76-81 e 83-89) di cui ha di-retto i lavori. Esperto di problemi energetici e ambientali, con all'attivo oltre 150 pubblicazioni, Elias ha diretto il Pro-getto impegnando magistralmente le sue grandi doti intellettuali per sfruttare appieno il potenziale culturale del Paesenel settore dell’energia. E questo attuando forme innovative di organizzazione e gestione della ricerca, sia dal lato del-la proposta, che da quello della valutazione, stimolando nel settore pubblico e privato la formazione della figura car-dine del manager della R&S, il cui ruolo era fondamentale per il successo delle singole iniziative e l’impiego ottimaledelle risorse.

Le conseguenze di questa sistematica azione, che ha rinnovato il settore dell’energia, sono ben visibili nella miriade dipubblicazioni cui hanno dato origine le attività del Progetto, anche dopo la sua conclusione, oltre che negli indirizziche hanno guidato in quegli anni la stesura di norme e regole tecniche in materia di energia, come la legge 308/82 sul-lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e le fondamentali leggi 9 e 10 del gennaio 1991, attuative del Piano Ener-getico Nazionale.

In anni più recenti, a partire dal 2005, Elias è stato di nuovo chiamato a Roma, dal Ministro dell'Istruzione, dell’Uni-versità e della Ricerca a presiedere la Commissione incaricata di predisporre gli indirizzi per la valutazione del servi-zio scolastico, attività che ha proseguito dopo il 2009 come consigliere scientifico dell’amministrazione. Essendo sta-to uno dei suoi più diretti collaboratori mi è grato poterne qui ricordare la figura di docente e di manager, il costanteesempio del suo tenace, responsabile, lungimirante impegno nel ricercare e conoscere, la sua capacità di entrare nelconcreto delle cose per superarne le prospettive, affinché la conoscenza diventasse azione e si tramutasse poi in orga-nizzazione. L’incontro con lui era sempre un arricchimento, sia che si parlasse di scienza, di management o di mora-le, e richiamo al proposito la sua ultima fatica “Elogio dell’incompetenza”, pubblicato nel 2010 con Bruno Bordignonper Rubettino(1), un agile saggio che riflette sui concetti di competenza e conoscenza e sulle grandi sfide che pone il rin-novamento del sistema educativo alle prese con una realtà sempre più complessa e difficile da leggere. Era una di quel-le rare figure di scienziato-manager che sono state di grande importanza in settori chiave del nostro Paese. Con il Suoesempio non ha mancato di dirci cosa fare per proseguire il cammino. A noi ora la responsabilità di continuarne il la-voro, nel grande rimpianto per la Sua scomparsa, con un accorato grazie per il Suo prezioso lascito.

Pierangelo Andreini

(1) Elogio dell’incompetenza. Riflessioni a quattro mani. Giacomo Maria Elias – Bruno Bordignon – Casa Editrice Rubettino, 2010, Soveria Mannelli,Calabria.

Page 60: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

Per richieste urgenti contattare: [email protected] - [email protected]

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio)ultimo aggiornamento n. 671 – 1° Quindicina di aprile 2013

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 685 (maggio-giugno 2013)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 685 (maggio-giugno 2013)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personaleItalia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2013)- “settore industria meccanica varia ed affine”- “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia”

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 683 (gennaio-febbraio 2013)

INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA

attualità tecnica

fiere

economicanormativa

gestionale di settorenovità produttive

eventi

conoscereper crescere

da oggi anche online! www.industriameccanica.it

PER INFORMAZIONI:A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. - tel 02.45418.200 - fax 02.45418.240 - www.industriameccanica.it

nome cognome azienda indirizzo cap città prov. telefono fax email attività dell'azienda

I dati raccolti verranno trattati in riferimento al D. Lgs. n. 196 /2003 sulla Privacy.Con l'invio del presente modulo si dà il consenso al trattamento degli stessi.

Versamento: c/c postale n. 35822204 intestato ad ASA srl Milano

abbonamento annuale alla rivista 6 numeri (80 euro)comprensivo dei supplementi pubblicati nell’anno e dell'invio anche online degli aggiornamenti delle tabelle ANIMA

tabelle ANIMA • computo costo orario • listino prezzi materiali• rilevazioni statistiche quotazioni medie tariffe per prestazioni fuori sede

SUPPLEMENTI

abbonarsi conviene

testi in italiano-inglesecontatti

produzioneiittallliiano-iingllleseng

58 L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

Page 61: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

LISTINO PREZZIMATERIALI DI INTERESSE DELLAMECCANICA VARIA N. 671(Piazza di Milano)

1a QUINDICINA DI APRILE 2013

Page 62: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 63: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 64: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 65: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

Onere Orario

Euro in % A) RETRIBUZIONE DIRETTA 1) Retribuzione minima media 9,03 2) Indennità vacanza contrattuale 0,00 3) Ex premio di produzione 0,06 4) Superminimo individuale e collettivo 0,45 5) Aumenti periodici di anzianità 0,77 6) Elemento distinto di retribuzione 0,00

Totale 10,32 47,73 B) RETRIBUZIONE INDIRETTA

7) Ferie 1,00 8) Festività nazionali e infrasettimanali 0,54 9) Gratifica natalizia 1,08 10) Onere per malattia e infortunio 0,32 11) Onere per permessi retribuiti 0,67 12) Mensa 0,33 13) Premio di produzione 0,31

Totale 4,26 19,69 C) ONERI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI

14) Fondo pensione lavoratori dipendenti 3,47 15) Disoccupazione involontaria 0,23 16) T.F.R. 0,03 17) Cassa Assegni Familiari 0,10 18) Cassa Integrazione Guadagni ordinaria 0,32 19) Cassa Integrazione Guadagni straordinaria 0,09 20) INAM-Cassa malattia addizionale 0,32 21) INAM-Tutela lavoratrici madri 0,07 22) INAIL-Assicurazione infortuni malattie professionali 1,02 23) Contributi di mobilità 0,04

Totale 5,70 26,37 D) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 1,34 6,21

COSTO ORARIO TOTALE 21,62 100,00

Variazione rispetto alla tabella N. 18 del 26-01-12 = 0,981% NUMERO INDICE BASE 1-04-2000 = 134,872 NUMERO INDICE BASE 1-01-1987 = 250,473

Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale

A) RETRIBUZIONE DIRETTA 1) Retribuzione minima media – Calcolata tenendo conto della distribuzione percentuale delle maestranze per i livelli dal 1 al 5 (secondo indagine statistica) che riportiamo di seguito: 1° livello: 0,1%; 2° livello: 4,6%; 3° livello: 35,3%: 4° livello: 28,5%; 5° livello: 31,5%. 2) Indennità vacanza contrattuale – L’importo è stato soppresso a partire dal 1 gennaio 2006 3) Ex premio di produzione - L’importo rimane congelato come da Art. 9 CCNL vigente: Dall’entrata in vigore del nuovo CCNL non trova più applicazione la disciplina per l’istituzione del “premio di produzione” di cui all’art. 9 del CCNL 14 dicembre 1990 e l’indennità sostitutiva di cui al punto 4 dell’articolo sopracitato, per le aziende dalla stessa interessate, resta definitivamente fissata negli importi in essere al 30 giugno 1994 ai fini della retribuzione dei lavoratori. 4) Superminimo individuale e collettivo - Come risulta da indagine ANIMA. 5) Aumenti periodici di anzianità - Considerando un’anzianità di 10 anni. 6) Elemento distinto della retribuzione - In base al protocollo luglio ‘92 sul costo del lavoro viene inglobato nel minimo tabellare. B) RETRIBUZIONE INDIRETTA Per la determinazione dell’onere sulle retribuzioni indirette si è tenuto conto: di 1.637,133 ore lavorative annuali N.B. : a decorrere dall’anno 2001 la festività del 2 giugno è stata ripristinata andando ad aumentare su base annua il numero delle ore perse e di conseguenza a diminuire il numero delle ore lavorative. 7) Ferie = ore 160 8) Festività nazionali e infrasettimanali = ore 86,658 9) Gratifica natalizia = ore 173 10) Oneri per malattia e infortunio = ore 51,710 C) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI 14) Fondo pensioni lavoratori dipendenti = 23,81% 15) Disoccupazione involontaria = 1,61% 16) T.F.R. = 0,20% 17) Cassa Assegni Familiari = 0,68% (2,48% - 1,80% esonero Cuaf) 18) Cassa Integrazione Guadagni ordinaria = 2,20% 19) Cassa Integrazione Guadagni straordinaria = 0,60% 20) INAM Cassa malattia addizionale = 2,22% 21) INAM Tutela lavoratrici madri = 0,46% 22) INAIL – Assicurazione infortuni malattie professionali – dall’indagine effettuata presso un gruppo di aziende associate ANIMA, è risultato che il contributo medio per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è pari al 7,03%. 23) Contributi di mobilità = 0,30% D) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Comprende la quota maturata durante l’anno comprensiva della rivalutazione del Fondo T.F.R. dell’anno precedente e l’onere derivante dalla indicizzazione della quota accantonata, secondo le disposizioni vigenti dall’1.1.90 (Legge 29.05.82).

TABELLA N. 19 (14 gennaio 2013)

11) Oneri per permessi retribuiti : - festività soppresse = ore 32 - riduzione di orario = ore 72 - permessi – sindacali studio = ore 4,08 12) Mensa = valore rivalutato annualmente (indice ISTAT) 13) Premio di produzione = elargito in forma forfettaria

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 66: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 67: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013
Page 68: l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013