l'Industria Meccanica 694 - novembre-dicembre 2014

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Poste Italiane SpA - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano lINDUSTRIAMECCANICA impresa. economia. politica. norme. export. FONDATA NEL 1919 694 NOVEMBRE DICEMBRE 2014 MAGAZINE UFFICIALE ANIMA | CONFINDUSTRIA All’interno: Tabella Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia n. 687 Macchine e automazione, il mercato interno si risveglia Componentistica e impianti la caldareria italiana nelle commissioni Asme Pressure equipment, cooperation between Usa and Italy think green Revisione Conto Termico, come farlo funzionare Efficienza energetica: dall’accordo quadro Anima/Enea gli strumenti per le imprese

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Pubblicazione bimestrale tecnico-economica per gli atti dell'ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine

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MAGAZINE UFFICIALEANIMA | CONFINDUSTRIA

All’interno: Tabella Listino Prezzi Materialidi Interesse della Meccanica Varia n. 687

Macchine e automazione,

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L’Industria Meccanica - Pubblicazione bimestrale di ANIMA/Confindustria Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73

Direttore responsabileGiuseppe Bonacina - [email protected]

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Comitato editorialeMichele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi,

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Comitato tecnico-scientificoPierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese,

Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

RedattoreCarlo Fumagalli - [email protected]

Segretaria di redazioneCinzia Alchieri - [email protected] - Tel. 02 45418.211

Hanno collaborato a questo numero:Laura Aldorisio, Alessandra Castaldo, Paolo Colaiemma,

Marco Fioretti, Fulvio Liberatore, Loredana Nicola, Gloria Presotto, Arianna Veroni

ImpaginazioneAlessia Garbujo e Fabio Lunardon

Responsabile della pubblicitàMario Salvi - [email protected]

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Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana ROC N. 4397

think GreenPensa verde. Un colore che si abbina senz’altro all’at-

tenzione ambientale, certo, ma che rappresenta una filosofia dai fondamenti essenzialmente economici: “produrre di più con meno”, attraverso processi e pro-dotti migliori. Presentiamo in questo numero il con-cetto di Efficienza energetica declinato nei vari campi della meccanica, a cominciare dall’accordo quadro ap-pena siglato fra Anima ed Enea, che offre alle imprese l’accesso a strumenti tecnologici per implementare le proprie performance. Temi che saranno inoltre fra le prossime sfide del nuovo semestre italiano alla presi-denza europea: ne parliamo con Adrian Harris Direttore Generale di Orgalime. Ma trattare di efficienza significa anche entrare nelle case degli italiani. Parliamo infatti di Conto Termico, il meccanismo incentivante nato per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici e spingere il settore italiano della climatizzazione e degli impianti termici: vi spieghiamo perché l’avvio è stato un flop, e come lavorare per rilanciarlo immediatamente. Efficienza inoltre significa anche per un’azienda avere il controllo dell’intero ciclo di vita del prodotto, abbiamo intervistato per questo Paolo Trezzi, di Siemens.Parliamo inoltre di due grandi settori: quello delle mac-chine e mezzi di produzione, che stanno mostrando, dopo anni difficili, importanti segnali sul mercato in-terno, come evidenziano le interviste a Ugo Ghilardi, Mauro Biglia, Maurizio Ravelli e Gianluca Branca. E quello dell’impiantistica industriale per cui intervistia-mo Mark Sheehan di Asme, che ci ha spiegato la nuova cooperazione fra Italia e Usa nella caldareria, che anche alla luce del prossimo TTiP Usa-Ue apre nuove possibi-lità alle Pmi.Passiamo poi alle novità in campo doganale emerse dal-la conferenza mondiale Picard 2014, e riflettiamo sulle integrazioni fra imprese per fronteggiare la crisi.Settori protagonisti di questo numero sono rappresen-tati da Avr, che si è da poco riunita in un convegno ricco di spunti, e da Assopompe, che ha appena pubblicato un importante studio settoriale.Notizie di mercato, news dalle aziende e le recensioni dei libri consigliati per voi concludono questo numero della rivista.

La Redazione - @IndMeccanica

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3 | nOVemBre dicemBre 2014

sOmmariO | numerO 694

“Tutti i grandi cambiamenti sono semplici”(Ezra Pound 1885 – 1972)

editOriaLe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

ruBrica | donne e uomini al timone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

neWs | from Bruxelles . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10il semestre europeo all’insegna della strategia energetica 2030intervista a adrian Harris, Orgalime

FOcus | macchine ed efficienzase si parla di crisi c’è chi risponde numeri alla mano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12di Carlo Fumagalli

il futuro del manufacturing - Future of manufacturing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16intervista a Paolo trezzi, siemens

FOcus | efficienza energetica“Patto” per l’efficienza tra anima ed enea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20di Laura Aldorisio

comunicare l’efficienza energetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

conto termico, i conti tornano mettendo mano a remunerabilità e procedure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24di Carlo Fumagalli

comfort technology in tour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

riciclare l’energia exploiting the heath produced by compressors to obtain energy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30di Paolo Colaiemma

FOcus | impiantisticai settori dell’impiantistica industriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

caldareria, anche i tecnici italiani nelle commissioni asme Pressure equipment, cooperation between usa and italy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36di Arianna Veroni

termOidrauLica | atisviluppare nuove soluzioni sostenibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

iL settOre PrOtaGOnista | avr / animaValvole e rubinetti pronti a ripartire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42di Loredana Nicola

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5 | nOVemBre dicemBre 2014

sOmmariO | numerO 694

anima | assemblea 2014export, riparte tutto dall’europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

neWs imprenditoria al femminile, silvia merlo vince il premio mela d’oro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48di Gloria Presotto

una vetrina per il gelato vince il compasso d’oro di Giò Ponti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

PrOGettO dOGana FaciLe | eventi internazionaliPicard 2014, alla vigilia delle grandi trasformazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50di Fulvio Liberatore e Alessandra Castaldo

strumenti cOntrO La crisiintegrazioni fra imprese: nuove sfide per la competitività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

Fiereitalia che esporta, numeri positivi alla fiera della perforazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

FLasH internaZiOnaLiZZaZiOne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

case HistOrYchimar la nostra visione è integrare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

mercatO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66Bosch rexroth vola nella stratosfera con il progetto Polaris50 anni di dupont al museo della scienzaun ottobre denso di impegni per clivetardea: Ozono Wedeco per dimezzare i fanghisistemi di trasmissione, movimento e potenzatripla ricertificazione per i sistemi di gestione esabdue riconoscimenti per il successo di sandvikcaprari amplia la linea desert con le nuove elettropompe sommerse

neWs | dalle aziende . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

aPPuntamenti anima . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

recensiOni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

taBeLLe aranciOListino prezzi materiali di interesse della meccanica varia - n. 687 (ottobre 2014) . . . . . . . . . . . . . . . 85

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EDITORIALE

7 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

Gli imprenditori che fanno

unita l’Europa

Mentre scrivo questo editoriale, sto preparando i discor-si per l’Assemblea di Orgalime del 5 novembre e per

l’Assemblea Anima del 10 novembre, l’ultima da Presidente della Meccanica italiana. In entrambi i casi mi trovo a riflettere sulle stesse necessità, le medesime opportunità che accomunano le realtà manifat-turiere italiane così come quelle di tutta Europa, che negli ultimi due anni ho avuto modo di conoscere più da vicino. Come mai prima d’ora, in questi giorni ci rendiamo conto che Europa e Italia sono facce della stessa medaglia, un tassello dentro l’altro. Non solo perché abbiamo il grande onore della Presidenza di turno dell’Unione Europea. Ma perché oggi più che mai abbiamo l’onere di prendere l’iniziativa per cambiare il modo di intendere la politica, il lavoro, la produzione indu-striale, l’approccio ai mercati, le relazioni umane, giacché ora la nostra visione abituale non è più adatta a supportare la mutata realtà sociale intorno a noi. Sarebbe un errore cedere alla tentazione di accontentarsi di ciò che abbiamo fatto e ottenuto in passato. Guardiamo avanti, al futuro. Ogni im-prenditore sa che questo è il momento più critico da supera-re, la fase delicatissima che deve trasformare l’entusiasmo del successo in energia, essenziale per nuovi obiettivi da rag-giungere, limiti da superare, sogni da realizzare. La mia impressione è che nei Governi di molti Paesi dell’U-nione questa sensazione sia diffusa avendo ottenuto o con-quistato quasi niente, se non lievi boccate d’ossigeno che riempiono di speranza lo spazio di una stagione. Politiche miopi e a senso unico – austerità senza sviluppo - ci hanno portato 7 anni di decrescita che hanno messo in evidenza tutti i limiti di un’Europa incompiuta. Siamo lontani dalla visione che unì i padri fondatori della Cee alla firma del pri-mo trattato costitutivo dell’Unione a Roma nel 1957. Sono convinto che tutto quello che l’Europa è riuscita a costruire in 57 anni sia stato fatto essenzialmente grazie all’industria e alla volontà di crescita degli imprenditori che ha rappre-sentato l’unica vera visione condivisa e partecipata che ha unito gli ormai prossimi 28 Paesi Membri che formano l’Eu-ropa odierna. Una Comunità che ha un cuore industriale e una vocazione manifatturiera che va ben oltre le promesse, ahimè spesso effimere, della Politica. Manufacturing at Heart è il nome del manifesto che mira a riportare la produzio-ne industriale europea a rappresentare, ancora una volta, il motore della nostra economia di oggi e di domani a partire dalla condivisione della passione imprenditoriale che ci ac-comuna tutti da Lisbona a Tallin, da Helsinki a Roma. Mai come ora il Manifesto dell’Industria rappresenta un pe-rentorio last call per l’Europa, per l’Industria e per tutti noi. Non perdiamo l’occasione, cogliamo l’opportunità. Sicura-mente, ci vorranno duro lavoro, fatto di umiltà e pazienza, ma al tempo stesso determinazione e perseveranza. Virtù personali e morali che sono le necessarie stelle polari.Con molto fiducia, molto coraggio e tanta Manifattura nel cuore.

Sandro BonomiPresidente Anima

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ruBrica | donne e uomini al timone

Claudio Andrea Gemme nuovo Presidente Comitato Strategico Centro Studi Grande Milano

Anie Confindustria aderisce in qualità di socio al Centro Studi Grande Milano e il Presidente, Claudio Andrea Gemme, ha ricevuto l’incarico di Presidente del Comitato strategico. Il Centro Studi Grande Milano è un’associazione nata con lo scopo di promuovere e divulgare l’idea e i valori di una Milano sempre più grande e autorevole, al passo con le diverse realtà metropolita-

ne europee ed internazionali. “È una nomina che accetto con grande orgoglio – ha commentato Gemme. - Milano ha davanti a sé sfide affascinanti dal punto di vista economico, sociale e culturale.

Expo 2015 non sarà solo un grande evento, ma rappresenterà un vero laboratorio di eccellenza.”

Andrea Villa nuovo Amministratore Delegato di Auma Italiana

Il Gruppo Auma annuncia la nomina di Andrea Villa a nuovo Amministratore Delegato della filiale Auma Italiana. Nel gennaio 2014 è nominato Direttore Generale di Auma Italiana, occupandosi principalmente della riorganizzazio-ne della rete di vendita nazionale e dell’efficientamento dei processi azienda-li. Dal 1 novembre 2014, Andrea Villa sarà il nuovo Amministratore Delegato dell’azienda, con l’incarico di accompagnare Auma Italiana in una nuova fase.“Ho accolto con gratitudine ed entusiasmo questa nuova sfida lavorativa. Auma Italiana si è costruita negli anni una reputazione di azienda affidabile, solida ed attenta all’innovazione; proprio su questi cardini vorrei impostare anche in futuro lo sviluppo della società”.

Andrea Villa succede nell’incarico a Maurizio Brancaleoni, che passa il te-stimone proprio nell’anno in cui si festeggiano anche i 50 anni del Gruppo AUMA. Nel prossimo futuro, Maurizio Brancaleoni - nell’ambito del grup-po AUMA - continuerà comunque ad operare come suo rappresentante ed esperto di normativa tecnica presso gli organismi nazionali ed internazionali (UNI, CEN, ISO, ISA), dove ha rivestito e riveste ruoli direttivi.

Manuela Taccia, nuovo General Manager in Emerson

Nell’ottica di perseguire l’ obiettivo di imporsi quale player di riferimento in ambito di drives & mo-tors technology, Emerson Industrial Automation ha nominato Manuela Taccia, General Manager

della sede italiana. La nuova nomina si inserisce all’interno di una più ampia strategia aziendale volta a sostenere ed accelerare la crescita sul mercato italiano nei settori del manufacturing automation e process. Taccia si occuperà di definire le linee strategiche dell’azienda, sostenerne la crescita e consolidarne il ruolo di leader. Classe 1972, laureata in chimica, Manuela Taccia

vanta una vasta esperienza nel mondo del processo e dell’automazione avendo ricoperto negli anni diversi incarichi in Emerson Process Management.

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9 | nOVemBre dicemBre 2014

ruBrica | donne e uomini al timone

Thorsten Klapproth è il nuovo Ceo Hansgrohe

Thorsten Klapproth entra in carica come Ceo Hansgrohe SE al posto di Siegfried Gänßlen nell’a-zienda produttrice di rubinetteria e docce. Fondata nel 1901 a Schiltach, da Hans Grohe, l’azien-da che ancora oggi porta il suo nome. Thorsten Klapproth ha ricoperto varie posizioni direttive nel settore distribuzione e marketing presso Siemens e Bosch-Siemens. Nel 1996 passa alla Gaggenau dove svolgerà il ruolo di portavoce della Direzione a livello mondiale per le divisioni

distribuzione, marketing e sviluppo commerciale, incorporate poi in Bosch-Siemens. Siegfried Gänßlen in Hansgrohe da vent’anni, dal 2008 è stato al vertice di Hansgrohe. Fino a maggio 2015

affiancherà Keith Allman Ceo di Masco Corporation per l’orientamento strategico.

Fabio Santini e Andrea Cardillo nuove nomine in Microsoft Italia

Microsoft Italia annuncia la nomina di Fabio Santini quale Direttore della divi-sione developer experience and evangelism. Santini ha l’obiettivo di guidare il costante impegno verso i giovani, gli sviluppatori e i professionisti dell’IT, definendo strategie e azioni volte a offrire strumenti tecnologici e oppor-tunità di crescita per consentire a chiunque di trasformare le proprie idee

in progetti concreti. Microsoft Italia affida la guida della divisione cloud & enterprise ad Andrea Cardillo, che nel nuovo ruolo dirigerà il team dedicato all’in-

novazione dell’information technology delle aziende di grandi, medie e piccole dimensioni.

Nuovo management team in Siemens Italia

Con l’inizio dell’esercizio fiscale 2015, Siemens Italia – guidata dal Presidente e Amministratore delegato Federico Golla - annuncia il nuovo management team, a regime dal 1° ottobre 2014.Le nomine riguardano i capi delle Divisioni in cui sono state organizzate le attività di Siemens nell’ambito del rialline-amento strategico, annunciato il 7 maggio scorso. La Divisione Power and Gas che include, tra gli altri, il portafoglio relativo alle grandi turbine a gas e vapore, compressori e turbine per la generazione di energia distribuita sarà guida-ta da Luigi Velati. Wind Power and Renewables è la divisione che si focalizza sul mercato della generazione eolica onshore e offshore. Il responsabile sarà Alessandro Mancino. Power Generation Services comprende il business del service per l’ampia base installata di Siemens. La divisione sarà diretta da Heider Gilberto Castro. Building Technologies offre soluzioni di automazione integrata e tecnologie intelligenti per gli edifici e a guidare la divisione sarà Fabio Del Prete. Mobility include le attività le-gate alla tecnologia dei treni e all’automazione fer-roviaria per il mercato della Smart Mobility con soluzioni integrate e intelligenti. Il responsabile della divisione sarà Gimmi Trombetta. Entram-be le divisioni – Digital Factory e Process Indu-stries – vedranno la guida di Giuliano Busetto.

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l’industria meccanica 694 | 10

neWs | From Bruxelles

A novembrel’Assemblea Orgalime

mette in campo energia e politica industriale

D al 1 luglio al 31 dicembre l’Italia assume la Presi-denza del Consiglio dell’Unione Europea, presie-

derà le riunioni a tutti i livelli nell’ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell’Ue in seno al Consiglio.

In quale scenario si è aperto il semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea? Lo scorso 23 ottobre l’Unione europea ha approvato l’o-biettivo di riduzione dei gas a effetto serra per il 2030 di almeno il 40% rispetto al 1990, insieme agli altri principali elementi costitutivi del framework 2030 per clima ed energia, come già proposto dalla Commissione europea nel gennaio 2014. Questo quadro politico mira a rendere il sistema di economia ed energia dell’Unione europea più competitiva, sicura e sostenibile e stabili-sce anche un obiettivo di almeno il 27% per il risparmio energetico e di energie rinnovabili entro il 2030. È in questo contesto che si focalizzano i principali argomenti da trattare. Ora con una nuova Commissione e un nuovo Parlamento inizia il tempo di discutere e prendere deci-sioni, spero che la presidenza italiana porti buoni frutti, devo ammettere che incontrare personalmente i mini-stri italiani non è sembrato sempre così facile, almeno in questi primi frangenti.

Quali punti in particolare dovranno essere trattati per assicurare che gli obiettivi di sostenibilità am-bientale siano perseguiti salvaguardando la com-petitività delle imprese?Le argomentazioni maggiori vertono in particolare su due elementi: politica industriale ed energia. Riguardo alla politica industriale avevamo già avuto una discus-sione a marzo, nell’ottica di individuare gli elementi per adottare una strategia volta a un nuovo Industrial Rena-iassance europeo. Riguardo all’energia è necessario pren-dere posizione sui target climatici e iniziare riflessioni per l’Europa. Nel caso specifico dell’efficienza energetica, intesa nell’ambito dell’energy security, Orgalime auspi-cava un obiettivo al 40% entro il 2030, o eventualmente un 30%. La decisione di puntare al 27% ci spinge dunque

il semestre europeo

all’insegna della strategia energetica

2030

Puntare su sostenibilità e uso efficiente delle risorse per un nuovo Rinascimento industriale

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11 | nOVemBre dicemBre 2014

neWs | From Bruxelles

Intervista ad Adrian Harris, Direttore Generale Orgalime

ad aumentare l’attenzione a efficienza, risparmio ener-getico e di energie rinnovabili, per arrivare a risultati adeguati.

Quali punti forti emergono dall’assemblea di Or-galime del 5 e 6 novembre?L’Assemblea generale è per noi un appuntamento molto importante, a maggior ragione quest’anno, in cui Orga-lime celebra il suo sessantesimo anniversario. Durante questo appuntamento vengono trattati in particolare tre temi. Innanzitutto una sessione speciale è dedicata al tema dell’energia, segue una discussione che riguarda il Parlamento europeo con una focalizzazione sull’ambien-te. Importante poi un confronto che ripercorre l’evolu-zione della politica industriale in Europa, con gli inter-venti del Presidente di Ogalime Sandro Bonomi insieme agli ultimi quattro Past President.

Come si presenta il mercato europeo secondo i dati dei comparti rappresentati da Orgalime?Il mercato europeo è davvero molto variabile. Gli econo-misti di Orgalime hanno previsto un aumento della pro-duzione dell’1,1% per quest’anno: un segnale positivo dopo due anni in tono minore. Speriamo il trend possa migliorare, in questo siamo ottimisti, anche se le diffi-coltà nell’area ucraino-russa rende il tutto più variabile. Quale futuro si apre dunque per l’industria mani-fatturiera europea? Lo sviluppo dell’industria in Europa passa dall’imple-mentazione di processi produttivi, servizi e sistemi at-traverso una “rivoluzione” all’insegna di innovazione tecnologica e formazione per le imprese. E potremo tornare a crescere proprio grazie al valore aggiunto che viene dall’integrazione di software nelle macchine e nei processi, oltre che dalle possibilità generate dall’utilizzo dei big data. Ci avviamo verso una nuova era di sviluppo delle tecnologie. In Europa abbiamo le conoscenze per portarla a termine. Ci riusciremo, ne sono convinto e con me tanti impren-ditori europei. □

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FOCUS | Macchine ed Efficienza

l’indUStria MECCaniCa 694 | 12

di Carlo Fumagalli

Segnali positivi per l’Italia dei robot e delle macchine utensili: nel 2014 la crescita dei consumi nazionali sale a 2,1 miliardi di euro. Ma la strada è ancora lunga. Ecco le imprese che a Bimu Sfortec lo hanno dimostrato

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FOCUS | Macchine ed Efficienza

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Se si parla di crisi del mercato in italiac’è chi smentisce con numeri alla mano

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FOCUS | Macchine ed Efficienza

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«Guardi, il nostro gruppo ha da poco investito 15 mi-

lioni di euro per produrre il tornio Nlx250Sy/700 nello stabilimento di Brembate». Se si parla di immobilità del mercato interno Ugo Ghilardi ci smentisce con una sola frase. Del re-sto se la filosofia di Dmg Mori, di cui è Amministratore Delegato in Italia, è quella di produrre le proprie mac-chine “a chilometro zero” rispetto al mercato in cui se ne prevede l’utiliz-zo, un simile investimento è indice di un dinamismo da rimarcare. «Per conseguire le capacità di produzio-ne», continua Ghilardi, «sono stati inoltre rinnovati gli impianti stessi, rivisto il layout di fabbrica e le faci-lity». Interventi a tutto tondo che sem-brano andare, per così dire, contro-corrente rispetto alla media italiana degli anni di crisi. «In Italia registria-mo una crescita fortissima», conclu-de Ghilardi, «per quanto ci riguarda prevediamo di raggiungere un mar-ket share che coprirà il 25% del mer-cato italiano, significa un aumento di quasi 10 punti in tre anni». Segnale positivo dunque. E non è l’unico. Nei giorni della biennale dedicata alla macchina utensile, la ventino-vesima edizione di Bimu Sfortec (a Milano dal 30 settembre scorso al 4 maggio scorso), non sono po-chi i commenti in cui emerge un certo ottimismo fra gli espositori. Anche Mauro Biglia, fra i titolari dell’omonima azienda che da più di cinquant’anni è protagonista nella produzione di impianti di tornitura e che divide equamente la propria quota export e quella domestica, parla di un 2014 – visto il periodo –

sorprendente: «Se nel 2013 abbiamo chiuso con un fatturato di 55 milioni di euro» spiega Biglia, «prevediamo di attestarci quest’anno intorno ai 60 milioni, proprio grazie alla cre-scita della raccolta ordini sul mer-cato interno», notizia che, peraltro, va a confortare una situazione di incertezza su alcuni scenari esteri come ad esempio quello russo, in cui le sanzioni recentemente applicate rendono incerta l’evasione degli or-dini acquisiti. Analogo ottimismo anche da par-te di Ts Robot, storica azienda del bresciano specializzata in soluzio-ni per l’automazione: «Nonostante uno strano alternarsi fra buone pre-stazioni del mercato, cali e riprese» spiega il presidente Maurizio Ravel-li, «bisogna ammettere che la vivaci-tà e la voglia di investire registrate quest’anno nel settore della robotica non si erano viste con la stessa in-tensità lo scorso anno». Insomma, il robot italiano si pre-senta quest’anno con una maggiore sicurezza, confermando in parallelo i dati elaborati da Ucimu Sistemi per produrre, che da ventinove edizioni promuove la Bimu: se infatti non si può ancora parlare di rimbalzo del mercato, la crescita dei consumi na-zionali di macchine utensili prevista per il 2014 del 3,3% (fino ad arri-vare a 2,1 miliardi di euro) indica una seppur timida ripresa. Dato che autorizza per una volta a un po’ di positività, e che va di pari passo con la previsione di un aumento della produzione del 4,7%, pari a 4,7 mi-liardi di euro, dei quali 1,1 miliardi saranno legati alle consegne dei co-struttori sul mercato italiano. «Gli incrementi non sono certo

Ugo Ghilardi, Dmg Mori: “A Brembate investimento

di 15 milioni, si prevede forte crescita”

Mauro Biglia: “Prevediamo aumento

di fatturato grazie al mercato domestico”

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FOCUS | Macchine ed Efficienza

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soddisfacenti», spiega il presiden-te di Ucimu Luigi Galdabini, anche alla luce del generale contesto di incertezza, «È infatti evidente la debolezza della domanda italiana, nonostante il positivo andamento nell’utilizzo della nuova legge Sa-batini», che infatti ha permesso fi-nanziamenti agevolati da aprile ad agosto per 1,9 miliardi di euro. In-dicazioni che per Galdabini «dimo-strano la presenza di una domanda “latente” di macchinari in Italia, con il rischio, però, che ancora una volta resti bloccata a causa della mancan-za di visibilità sul medio periodo».Del resto per portare vantaggi eco-nomici duraturi in Italia è senz’altro necessario portare ogni anno sul mercato prodotti nuovi, tema questo protagonista proprio al convegno inaugurale della manifestazione a fiera Milano: «È necessario innovare continuamente» ha spiegato fra gli altri Giulio Sapelli, docente di storia economica all’università di Milano, «investendo sul capitale umano e rendendo così la manodopera sem-pre più competente e specializzata». Punto di forza della nostra indu-stria è poi la capacità di interpretare le esigenze del cliente, cliente che spesso, tuttavia, è oltreconfine. Per le macchine utensili italiane l’export vale infatti tre quarti dei ricavi, ed è solo grazie alla tenuta dell’export che l’Italia rimane terzo esportatore al mondo, alle spalle delle sole Ger-mania e Giappone.«Il mercato oggi è per noi molto po-sitivo grazie soprattutto all’automa-zione che viene esportata all’estero», racconta Gianluca Branca, Ceo in Italia di Kuka, storico produttore te-desco di robot industriali, «in questo

modo siamo cresciuti molto negli ultimi tre anni». Tanto più che per i “robot arancioni” ci sono mercati importanti che crescono a due ci-fre: «come la Cina» continua Branca, «dove Kuka ha aperto a marzo una nuova sede dove facciamo anche produzione per il mercato locale, è su questi investimenti che costruia-mo il nostro futuro».Un fronte estero che, per citare nuovamente i dati Ucimu, ha visto quest’anno un rimescolamento geo-grafico: nel periodo gennaio-giugno 2014, le vendite italiane di macchine utensili oltreconfine infatti hanno patito il rallentamento della doman-da espressa dai Brics e dagli Usa, ottenendo invece buoni risultati nei paesi di area euro. I principali mer-cati di sbocco sono risultati: Cina (–25,8%), Germania (+4,1%), Stati Uniti (–18,3%), Francia (+15,6%), Russia (–19,4%), Polonia (+28,5%), Turchia (–11,9%), India (–31,4%) e Brasile (–33,9%).Ma l’ottimismo in Italia non deve sparire, e gli esempi positivi non sono da vedere come casi isolati. «Forse come italiani pensiamo di es-sere sempre gli ultimi dell’Europa» conclude a questo proposito Mauri-zio Ravelli, «e invece per molti set-tori siamo i primi, soprattutto nei processi di Automazione e quindi di evoluzione nell’ottimizzazione dei costi di produzione» ovvero il mezzo per diventare competitivi sul mercato estero; «Le proposte che anche noi forniamo devono essere però supportate dall’evoluzione del mercato, è insomma necessario che le aziende credano a quello che si sta proponendo e credano al loro svilup-po interno». □

Gianluca Branca, Kuka Roboter: “Ma l’export rimane la principale via di crescita”

Maurizio Ravelli, Ts Robot: “Quest’anno nuova vivacità, ma le aziende devono credere al loro sviluppo interno”

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autOmaZiOne | meccatronica

Intervista a Paolo Trezzi, Business developement manager

di Siemens ItaliaGestire il processo produttivo durante l’intero ciclo di vita

del prodotto

È la ricetta di Siemens per il

futuro del manufacturing

Guarda iL VideO deLL’interVista a PaOLO treZZineLL’amBitO deLLa 29^ Bi.musu industriameccanica.it

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S aper utilizzare al meglio l’enorme mole di dati dispo-nibili in una smart factory è la chiave per prepararsi

alla quarta rivoluzione industriale. Alla ventinovesima edizione di Bimu Sfortec, la biennale dedicata alla mac-china utensile a Fiera Milano lo scorso ottobre, Siemens ha presentato le diverse fasi di gestione dei processi produttivi durante l’intero ciclo di vita del prodotto: dal product design alla pianificazione della produzione, fino all’engineering, l’esecuzione dei prodotti in macchina e le attività di service e di formazione.

L’industria italiana soffre ancora di un costo dell’energia molto elevato, attraverso quali cana-li Siemens va incontro all’esigenza del risparmio energetico?Oltre a ottimizzare progettazione e costruzione utiliz-zando particolari componenti, è a livello di soluzioni che si vede l’innovazione maggiore: in ogni controllo

numerico che equipaggia una macchina, dedichiamo una sezione della superficie operativa al monitoraggio dei consumi. Siemens offre appositi multimetri ad alta tecnologia Sentron-Pac, per analizzare la corrente con-sumata nei vari punti nevralgici della macchina utensile e conseguentemente ottimizzare i componenti per ot-tenere macchine sempre più efficienti energeticamente. Attraverso le pagine della nostra interfaccia operativa Sinumerik Operate e la funzionalità Control-Energy, il costruttore può scegliere i vari momenti di operatività

Future of manufacturingmanage the production process

during the entire product lifecycleInterview with Paolo Trezzi,

Business developement manager at Siemens Italia

Knowing how to make the most of the huge amount of data avai-lable in a smart factory is the key to getting ready for the fourth industrial revolution. At the twenty-ninth edition of Bimu Sfor-tec, the biennial machine tool exhibition held at Fiera Milano in October, Siemens presented the various production management phases for the whole product lifecycle: product design, production planning, engineering, production execution and service and trai-ning activities.

High energy costs are still negatively impacting on Italian industry; what channels does Siemens use to meet the need to save energy?In addition to streamlining design and construction, using special components, the greatest innovation can be seen at the level of solu-tions: every numerical control fitted to a machine includes a section of the operating surface dedicated to monitoring consumption. Sie-mens delivers special high-tech Sentron-Pac measuring devices to analyse the current consumed at all the key points of the machine tool, and as a consequence to optimise the components in order to obtain increasingly energy-efficient machines. Manufacturers can use our Sinumerik Operate interface and Control Energy function to select the range of operating times to ensure that the machine configuration is optimised for energy saving.

Optimising energy is also one of the points that characte-rise Industry 4.0: how popular is this “revolution” in Italy?In a decade or so, Industry 4.0 will be a reality in Italy. In the mean-time, manufacturers need to set themselves up, and we are getting a lot of requests from them to find out the best way to get ready for this. This is also why we recently entered into a collaborative agreement with Kuka, to help make machines more efficient (by integrating the robotic unit with the Siemens Sinumerik 840D sl CNC). Italy is getting ready and we’re helping Italy set itself up.

Lots of solutions for the future of manufacturing were pre-sented at the recent Bimu; what are your proposals in this area?Siemens offers the possibility of covering the whole production cycle. All these phases were presented at the exhibition, including production: we even took two machine tools there, producing the pieces created by our integrated NX CAD/CAM system. In addition to the integration concept, we also presented a wide range of pro-ducts: motor spindles, CNCs, including the 840D Solution Line, a

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autOmaZiOne | meccatronica

cutting-edge control system designed for hi-tech machines but that is also an excellent solution to help the entire Italian market.

How do you see the machine tool market right now?For the Italian market, I hope the new laws (such as the new Sa-batini law) can help the manufacturing industry break out of its deadlock. The situation is still very tough, there’s no denying that. Still, manufacturing market is recording some improvements, pro-vided by its strong propensity towards exports.

What do you think could drive revival? The first step to kick-start production in Italy could be to boost in-centives for scrapping old machines. We carried out some studies in this area and discovered that the average age of Italian machines is quite dated. So we set up a group to help our shops carry out retrofits, revamping the installed machines and making them more efficient.

per far sì che la macchina si presenti nella configurazione ottimale per risparmiare energia.

Ottimizzare l’energia è peraltro uno dei punti che caratterizza l’Industria 4.0: quanto è già diffusa in Italia questa “rivoluzione”?Fra una decina d’anni l’Industria 4.0 sarà una realtà in Italia, nel frattempo bisogna attrezzarsi, e in questo sen-so sono molte le richieste che ci arrivano dai costruttori, curiosi di sapere come prepararsi al meglio. A tale scopo abbiamo recentemente avviato una collaborazione con Kuka che aiuterà a rendere le macchine più efficienti (at-traverso l’integrazione dell’unità robotica con il control-lo numerico Siemens Sinumerik 840D sl). L’Italia si sta preparando, e noi la aiutiamo in tal senso.

Molte soluzioni che rappresenteranno il futuro del manufacturing sono state presentate alla re-cente Bimu, quali sono state le vostre proposte in quest’ambito?Siemens offre possibilità che coprono l’intero ciclo pro-duttivo. Tutte queste fasi sono state presentate in fiera, compresa la produzione: abbiamo portato infatti due macchine utensili che hanno prodotto pezzi creati dal nostro sistema Cad-Cam Nx. Oltre al concetto di inte-grazione abbiamo presentato prodotti di vario genere: elettro-mandrini, controlli numerici, tra cui l’840D Solu-tion Line, un controllo di ultima generazione rivolto non soltanto a macchine hi-tech, ma che rappresenta una ot-tima soluzione per aiutare tutto il mercato italiano.

Come vede attualmente il mercato della macchina utensile?Per quanto riguarda il mercato italiano, spero che le nuo-ve leggi (ad esempio la nuova legge Sabatini) possano aiutare la produzione a uscire da questa fase di stallo. Non posso negare che la situazione sia ancora molto difficile, tuttavia il mercato dei costruttori, data la forte propensione all’export, registra dei miglioramenti.

Quale potrebbe essere, a suo avviso, una buona spinta per ripartire?Un primo passo per far ripartire la produzione in Ita-lia, potrebbe essere incentivare la rottamazione delle vecchie macchine. Abbiamo fatto delle analisi in questo senso, rilevando come il parco macchine italiano abbia una media d’età abbastanza alta. Abbiamo così creato un gruppo che aiuta le nostre officine a fare retrofit, am-modernando e aumentando l’ efficienza delle macchine installate. □ c.f.

Fra 10 anni l’Industria 4.0 sarà una realtà in Italia

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FOCUS | Efficienza Energetica

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Non si tratta di un convegno come tanti e non è una specu-

lazione teorica sul tema energia. Gli Stati Generali dell’efficienza energe-tica, promossi da Enea nell’ambito di Smart Energy Expo, sono la con-clusione e la ripartenza di un lungo lavoro. Anima c’è. Per due ragioni essenziali. Anima rappresenta i pro-duttori e gli utilizzatori di energia. In forza di questo, Anima ed Enea hanno firmato un accordo quadro presentato ai media e al pubblico il 9 ottobre, alla seconda giornata degli Stati Generali. In rappresentanza di Anima era pre-sente Paola Ferroli, Past President Assotermica, che si è confrontata sul tema con esponenti del Gse, di Enea e alcuni esponenti politici. Presente inoltre il Ministro dell’Am-biente Gian Luca Galletti che ha con-fermato che «investire in efficienza energetica significa risparmiare fino al 40% di quello che si spende in gas ed elettricità, con un ritorno fortis-

simo in spending review nell’ambito della pubblica amministrazione». E non solo. «Fare efficienza energeti-ca sicuramente riduce le bollette di famiglie e imprese», ha dichiarato il Commissario dell’Enea, Federico Testa.Gli elevati costi dell’energia, per i quali l’Italia detiene il primato ri-spetto ai principali Paesi europei, impattano direttamente sui costi di produzione delle imprese e in par-ticolar modo sulle piccole e medie imprese, vero tessuto industriale e patrimonio nazionale dagli anni del dopoguerra.E in questo contesto l’industria manifatturiera italiana guarda con favore al semestre di Presidenza ita-liana del Consiglio europeo attual-mente in corso. Il Governo Italiano può infatti dettare un’agenda che marchi in maniera netta il percorso verso l’efficienza energetica.Il protocollo d’intesa tra Anima ed Enea segue questa direzione per-

ché mira a sostenere la crescita del sistema Paese in modo particolare attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili termiche quale asset tec-nologico del nostro Paese. È la con-creta possibilità di mettere la miglio-re ricerca italiana a disposizione del sistema produttivo del Paese e, nel caso specifico, dei servizi alle impre-se. Anima, con le sue Associazioni (Assoclima, Assopompe, Assotermi-ca, Climgas, Italcogen), rappresenta le aziende italiane che producono sistemi, macchinari e tecnologie ad alta efficienza energetica e che uti-lizzano fonti rinnovabili termiche. Il protocollo d’intesa ha l’obiettivo di sostenere le eccellenze della ma-nifattura meccanica nazionale af-fiancando le Pmi nei programmi di innovazione tecnologica.Il patto siglato, secondo Federico Te-sta, «mette a disposizione del siste-ma delle piccole e medie imprese ita-liane la capacità di ricerca, di studio, di approfondimento, oltre a un col-

di Laura Aldorisio

Enea e anima,patto per l’efficienza

FOCUS | Efficienza Energetica

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FOCUS | Efficienza Energetica

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legamento internazionale nell’am-bito della ricerca di Enea, che è il fattore principale di competitività del sistema industriale italiano. Per fare efficienza energetica serve un sistema di imprese capaci, portate all’export, portate all’innovazione, che è proprio il nostro patrimonio da sempre. L’efficienza energetica può dare un contributo fondamen-tale allo sviluppo del Paese».Paola Ferroli, da imprenditrice e da rappresentante di un’associazione di imprese, esprime la piena soddisfa-zione per l’accordo con Enea perché «ribadisce la necessità di sviluppare strategie di medio-lungo periodo che pongano la “questione energeti-ca” come un’assoluta priorità e che diano stabilità alle aziende, troppo spesso disorientate in una giungla di provvedimenti. Le tecnologie per l’efficienza energetica e le rin-novabili termiche trovano una loro naturale collocazione nel comparto dell’edilizia, che detiene circa il 40%

dei consumi complessivi di energia in Europa e che può giocare un ruolo di rilievo se accompagnato da misu-re legislative di semplificazione. In particolare riteniamo che sia neces-sario puntare sulla riqualificazione degli edifici esistenti, a maggior ra-gione in un contesto di crisi e di sta-gnazione della nuova edilizia».Anima ha in programma con Enea lo sviluppo di un programma di for-mazione per gli operatori del settore dato che, come ha sottolineato il Past President Paola Ferroli, «soluzioni anche molto valide alle volte sono penalizzate da una cattiva installa-zione e progettazione del sistema impianto. Siamo pertanto assoluta-mente favorevoli a compartecipare a qualsiasi iniziativa di formazione della filiera e di comunicazione verso le imprese e l’utente finale per pro-muovere i benefici che vi sono nel fare efficienza energetica».Tanto più oggi dove risulta sempre maggiore il rischio che operatori

scorretti approfittino della situa-zione per immettere sul mercato prodotti non conformi, ma puntan-do unicamente sulla certezza degli scarsi controlli attualmente in uso. È indispensabile che vi sia un chiaro impegno dell’Europa e un sostegno agli Stati Membri affinché effettui-no una sorveglianza del mercato che eviti il probabile diffondersi di prati-che scorrette. □

Affiancare le Pmi nei programmi di innovazione tecnologica e di efficienza energetica, sostenere leimprese per aumentare la competitività sui mercati internazionali

Enea e anima,patto per l’efficienza

FOCUS | Efficienza Energetica

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FOCUS | Efficienza Energetica

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Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sono 5 le priorità emerse dal-

la consultazione pubblica lanciata da Enea e durata cinque mesi. Da maggio 2014 Enea ha raccolto in-fatti le provocazioni e le richieste di enti pubblici e privati, associazio-ni, imprese e cittadini interessati a rispondere a una importante sfida: contribuire e definire le misure ne-cessarie a rendere efficaci le migliore pratiche di efficienza energetica. Il

30% dei contributi sono pervenuti dalle aziende del settore. Ecco nello specifico da dove ripartire, punto per punto, soluzione per soluzione.Il primo tema da affrontare è la “Semplificazione”, intesa come ri-forma del processo normativo che ora vede tempi lunghi e rallenta-menti burocratici. Spesso le condi-zioni non facilitanti fanno desistere gli investitori dall’investire. Ma non solo. La semplificazione procedurale renderebbe appetibile anche l’utiliz-zo di tecnologie avanzate e innovati-ve che alimenterebbero la tanto ago-

gnata efficienza energetica. Ora, in mancanza di una uniformità e chia-rezza legislativa, di frequente si opta per tecnologie desuete e semplici. Si favorisca, quindi, un testo unico na-zionale sull’efficienza energetica che non preveda eccezioni regionali. Si valutino i meccanismi di incentiva-zione. Si potenzi la formazione per ottenere domande di efficientamen-to energetico qualificate.Nell’affrontare il secondo punto, la

“Finanziabilità”, si evidenza una dif-ficoltà nel reperire i finanziamenti atti allo sviluppo di efficienza ener-getica sia come privati che come pubblico. I tempi di ritorno dell’investimento sono considerati troppo lunghi ed è un rischio che oggi pochi possono correre. Si prevedano agevolazioni per chi effettua interventi di effi-cienza energetica. Si promuovano forme di finanziamento per chi ha difficoltà ad accedere al credito. Si potenzi il meccanismo dei Certificati bianchi e delle detrazioni fiscali.

La “Formazione” invece è tanto più necessaria laddove, come in questo caso, si discute di efficienza energe-tica ma spesso non se ne ha piena consapevolezza. La corretta informazione ai citta-dini e la specializzazione di figure aziendali sono elementi necessari a un comportamento corretto nell’uso dell’energia. Si predispongano linee guida condivise sul risparmio e l’ef-ficienza energetica che costituisca-no l’offerta formativa in sinergia tra enti e aziende. Sarebbe poi necessario integrare la formazione curriculare a tutti i livel-li con i temi dell’efficienza energeti-ca, attraverso ad esempio master o percorsi di laurea per progettisti che abbiano le competenze per inter-venti di riqualificazione energetica.Altro punto nodale riguarda la “Di-namica domanda/offerta”.Si può notare in questo caso una situazione definita per la doman-da, che nasce da norme e standard energetici, e una meno definita per l’offerta, in difficoltà nel proporre soluzioni tecnologiche a sviluppo delle politiche ambientali viste le condizioni di concorrenza e non solo. Si garantiscano in questo senso attività di controllo adeguate. Si crei una rete che ottimizzi la domanda delle amministrazioni e l’offerta del-le imprese impegnate nell’efficienza energetica. Si ristrutturi il mercato

Comunicare l’efficienza energetica

L’efficienza energetica è una scelta che attraversa la quotidianità di ogni singolo cittadino; non esistono ad oggi informazioni trasparenti, diffuse e chiare sul consumo energetico pubblico e privato

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FOCUS | Efficienza Energetica

23 | nOVEmBrE diCEmBrE 2014

Mettere a disposizione delle Pmi strumenti e impianti sperimentali,

oltre a formazione e accesso ai bandi di ricerca europei: ecco il valore dell’accordo Anima-Enea per le imprese

di Andrea Lazzari, Enea

Il protocollo siglato fra Enea e Anima è molto ampio: oltre a permetterci di organizzare workshop e seminari congiunti e realizzare position paper settoriali, ha il significativo obiettivo di far conoscere alle Pmi le compe-tenze e le strutture di Enea sul territorio e di metterle così a loro disposi-zione anche per progetti specifici. Spesso, infatti, importanti strumenti per la competitività non sono accessibili alle imprese, mentre già a partire da dicembre inizieranno le prime visite di associati Anima al “Centro Ri-cerche della Casaccia” a Roma, il più grande complesso Enea di laboratori e impianti sperimentali e dimostrativi a supporto dei programmi di ri-cerca, dove lavorano 1185 ricercatori in un contesto che comprende 190 edifici diversi. In questo modo le imprese possono capire quali strutture sono a disposizione per le loro specifiche esigenze e avere accesso a stru-menti complessi e spesso inarrivabili.Inoltre le imprese potrebbero beneficiare in questo ambito di prodotti che Enea sta mettendo a punto in maniera prototipale ma ancora da indu-strializzare, un trasferimento sul mercato che può essere attuato proprio grazie alle aziende interessate. Un’altra importante proposta ad aver già preso il via è quella di colla-borazione relativa formazione e informazione sui temi dell’efficienza energetica, in base al Decreto 102/2014; Enea, in collaborazione con le associazioni, deve infatti predisporre un piano triennale di formazione finalizzato all’uso efficiente dell’energia. Un ulteriore progetto pronto a partire è l’attività di supporto alle Pmi nella procedure di accesso ai progetti di ricerca europei. Un obiettivo am-bizioso in questo senso potrebbe essere la nascita di una task force fra Enea, Associazioni e imprese, capace di strutturare proposte di ricerca complete da presentare all’Unione europea.

Insieme a semplificazione, finanziabilità, formazione e dinamica domanda/offerta, ecco gli elementi emersi dalla consultazione pubblica di Enea

dei Titoli di efficienza energetica evi-tando possibili speculazioni.La Comunicazione è risultata il fat-tore vincente, il più richiesto. L’ef-ficienza energetica è una scelta che attraversa la quotidianità di ogni singolo cittadino. Tale consapevo-lezza è determinante. Il semplice at-teggiamento corretto di ognuno può produrre un risparmio fino al 20% circa anche senza alcun tipo di tec-nologia. Non esistono ad oggi infor-mazioni trasparenti, diffuse e chiare sul consumo energetico pubblico e privato. Mancano figure speciali-stiche e non c’è un piano di comu-nicazione sistematico e condiviso a livello nazionale. Si riformulino le bollette in modo più chiaro e si ren-da più consapevole l’utente tramite i contatori intelligenti. Si differenzi la comunicazione a seconda dei target spogliandola di tecnicismi laddove necessario. Si valuti l’efficacia degli strumenti di comunicazione. Si pre-dispongano in tal senso linee guida per enti locali e operatori di mercato. Da quanto emerso dalla consultazio-ne pubblica, i cittadini richiedono a gran voce un aiuto concreto su un risparmio effettivo in bolletta.L’efficienza energetica è una respon-sabilità, un vantaggio e un compito di tutti, dalla pubblica amministra-zione all’imprenditore fino al consu-matore, nessuno escluso. □ l.a.

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Conto termico:Era nato per spingerela filiera tutta italiana della climatizzazione e degli impianti termici. L’avvio è stato un flop, ma i conti possono tornare mettendo mano a remunerabilità e semplificazione delle procedure

di Carlo Fumagalli

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FOCUS | Efficienza Energetica

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A metà ottobre sono poco più di 8000 le richieste inviate al

Gse da soggetti privati e pubbliche amministrazioni per accedere agli incentivi del Conto Termico, il mec-canismo nato a fine 2012 per pro-muovere interventi tesi a migliorare l’efficienza energetica degli edifici già esistenti e la produzione di ener-gia da fonti rinnovabili. Poche? No. Pochissime. Soprattutto se compa-rate ai numeri che descrivono gli accessi ad altre forme di incentivo, come le circa 350 mila richieste per l’eco-bonus del 65% (di cui poco più di un terzo relative agli impianti). Al 30 settembre scorso le richieste accolte dal Gestore dei servizi ener-getici per il Conto Termico, fra con-tratti già attivati e da attivare, sono 4215 e solo il 2% di queste riferite

alla Pa. A voler guardare il lato posi-tivo significa che il potenziale di cre-scita per usufruire in pieno dei 900 milioni di euro annui messi sul piat-to per l’incentivazione è enorme. In negativo (o meglio, realisticamente) significa che qualcosa non va.Eppure i presupposti per uno stru-mento di successo ci sarebbero tutti. Il Conto Termico nasce nel momen-to in cui viene recepita in Italia la direttiva europea sull’energia rinno-vabile (Renewable Energy Sources), con l’intento, oltre a premiare il binomio tecnologie rinnovabili ed efficienti, di andare a sostituire nel breve periodo il provvedimento re-lativo alle detrazioni fiscali (l’allora 55%) che ogni anno andava – come oggi – inevitabilmente in scadenza accompagnato dalla consueta in-

cognita di una proroga. Insomma, a differenza degli eco-bonus, il Con-to Termico avrebbe tutte le carte in regola per dare finalmente certezze al mercato, che non può certamen-te vivere a lungo di strumenti non strutturali. Ma non solo, un’altra nota positiva del meccanismo del Conto Termico è la possibilità di dare incentivi in rap-porto al risultato, e non alla spesa. Incentivi che vengono inoltre eroga-ti in tempi brevissimi (rispetto ai 10 anni del 65%, può infatti variare, a seconda della tecnologia installata, da 2 anni fino a un massimo di 5) e il tutto tramite bonifico, andando così a eliminare il limite costituito dalla capienza dell’utente. Uno strumento potenzialmente funzionale dunque, che già nella

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fase di proposta si era scrollato di dosso tutti gli errori commessi in casi precedenti, come negli incentivi al fotovoltaico. Ma allora cosa non sta funzionando?Oltre a problemi di comunicazione – a livello intuitivo è probabilmente più semplice per il mercato assimi-lare il numero di una percentuale – i fattori più critici possono essere for-se rintracciati in alcuni importanti limiti di remunerabilità e nella com-plessità delle procedure.Proprio per fare fronte a quest’ul-timo fattore, oltre che ai criteri di ammissibilità richiesti per ogni ti-pologia di intervento, il Ministero dello sviluppo economico si è re-centemente aperto alla valutazione di proposte costruttive. E a questo scopo (come previsto dal Decreto “Sblocca Italia”) il Gruppo consultivo tecnico del Cti sta attualmente lavo-Dati aggiornati al 15 ottobre 2014

rando alla revisione del decreto che ha istituito il Conto Termico. Anche Assoclima e Assotermica (le associa-zioni che rappresentano in Anima i costruttori di sistemi di climatizza-zione e i produttori di apparecchi e componenti per impianti termici) che del Conto Termico sono stati genitori, hanno da poco presentato alcune proposte di revisione.Il primo punto a cui mettere mano, e su cui entrambe le associazioni han-no richiamato l’attenzione, riguarda la procedura per accedere ai fondi del Conto Termico, un’operazione gestita dal Gse attraverso l’apposi-to portale online (portaltermico.it, lanciato a fine 2013). Per eliminare le complicazioni da molti riscontrate nella fase di ac-cesso, viene ad esempio proposto di ridurre il più possibile la fase di istruttoria da parte del Gse facendo in modo che il soggetto responsabi-le possa compilare fin da subito la scheda-contratto per l’erogazione degli incentivi senza dover aspetta-re ulteriori 60 giorni; una misura che permetterebbe di evitare ripetuti passaggi di contratti e analisi preli-minari, su documenti spesso obbli-gatori per legge, dando inoltre un messaggio di maggiore semplicità all’utenza (lasciando naturalmente al Gse la possibilità di effettuare in seguito le verifiche su soggetti scelti a campione). Ma non solo, un ulte-riore semplificazione deriverebbe evitando di richiedere l’invio di un documento di difficile gestione da parte del soggetto che richiede l’ac-cesso al Conto Termico (ad esempio eliminare l’obbligo di inviare foto caricandole elettronicamente sosti-tuendole con un’autocertificazione) o di documenti già obbligatori per legge.Uno snellimento nelle procedure che andrebbe a tamponare il dato più tri-ste di questa inaugurazione del Con-to Termico: la scarsissima risposta da parte della pubblica amministra-

riCHiEStE inViatE aL GSE

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zione (solo 2,5 milioni di euro ero-gati fin ora) uno dei principali target per i quali era stato pensato il Conto Termico. È comunque evidente – al di là delle specifiche competenze del Cti, che ha titolo per lavorare sulle procedure ma non sull’incentivo – che un’operazione di semplificazione procedurale servirà comunque a ben poco se non si potrà mettere mano anche alla remunerabilità. Se è vero infatti che il Conto Termico risulta conveniente nel caso, ad esempio, delle biomasse, non può certamen-te dirsi lo stesso per una tecnologia come le pompe di calore: allo stato attuale il meccanismo del Conto Termico riesce a malapena a incen-tivare, secondo Assoclima, meno del 25% della spesa dell’impianto, tanto da renderlo poco appetibile in caso di sostituzione dell’impianto termi-co esistente.Dove invece il Gruppo consultivo tecnico del Cti può lavorare è sicu-ramente nel campo dei criteri di ammissibilità che, sempre nel caso già sfortunato delle pompe di calo-re, risultano paradossalmente più onerosi. Ciò è soprattutto dovuto ai parametri richiesti nel caso dei co-efficienti di prestazione minimi per pompe di calore elettriche per pom-pe di calore a gas; parametri che, analoghi a quelli richiesti nel caso dell’eco-bonus del 65%, aggiunge due importanti parametri: i valori di efficienza Cop e Gue vengono ri-chiesti anche a -7 gradi centigradi per determinate zone climatiche, oltre ai consueti +7 gradi. Un dato di prestazione che già sarebbe di peso se bastasse una dichiarazione dell’a-zienda costruttrice, ancor peggio se (come previsto dall’allegato II del de-creto che istituisce il meccanismo) per verificare tale criterio di ammis-sibilità vi sia invece l’obbligo di un test specifico il laboratorio svolto da un ente terzo accreditato. Tradotto: più tempo e più soldi da mettere a budget. Semplificazione, remune-

rabilità e allineamento dei criteri di ammissibilità all’incentivo per le pompe di calore a quelli delle detra-zioni fiscali. Ma sono solo alcuni dei punti a cui poter mettere mano per rendere più efficace il Conto Ter-mico. Uno fra tutti, di stringente attualità, è la possibilità di far rien-trare nel meccanismo incentivante anche le installazioni di apparecchi ibridi fra pompa di calore e calda-ia a condensazione, vista la rapida diffusione che stanno registrando e le riconosciute elevatissime pre-stazioni che renderanno questa tec-nologia con ogni probabilità molto sviluppata nel prossimo futuro. Una proposta che va incontro al privato, che nel caso di installazione di una caldaia combinata con pompa di ca-lore o solare dovrebbe fare due pra-tiche diverse per accedere allo stesso incentivo.

Il Gruppo consultivo tecnico del CTI sta lavorando alla revisione del decreto che istituisce il Conto Termico

Assoclima e Assotermica: poche e semplici proposte per rendere lo strumento incentivante più efficace

C’è tempo fino al 31 dicembre, stan-do allo “Sblocca Italia”, per rivede-re almeno i criteri di ammissibilità (ancora nulla si può dire rispetto alla remunerabilità dello strumento) e dare così nuovo slancio a un mec-canismo dalla forza potenzialmente tanto importante quanto disattesa nella pratica. E gli esempi virtuosi non mancano: l’avvio oltremanica del Renewable Heat Incentive, ad esempio, dopo essere stato rinfor-zato nei contenuti, in pochi anni ha cambiato il mercato. Se una si-mile dinamica non avvenisse anche in Italia riguardo al Conto Termi-co dovremmo davvero parlare con rammarico di un’occasione sprecata, essendo infatti nato per incentivare una filiera, quella del solare termico, delle pompe di calore, delle biomas-se, che a differenza del fotovoltaico è squisitamente italiana. □

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Fiere

comfort technology in tourParte da Milano il 20 novembre prossimo il tour di Roadshow di Mce, obiettivo informazione e formazione in materia di Efficienza Energetica

Forte del successo del tour Comfort Technology Roadshow

del 2013, con oltre 1.000 operatori presenti nelle 4 tappe, Mce – Mo-stra Convegno Expocomfort torna sul territorio con una nuova serie di appuntamenti.L’obiettivo è fare il punto sulle tecno-logie impiantistiche che possono es-sere messe in campo per ottimizzare le prestazioni energetiche degli edi-fici, integrando funzionalità, stru-menti di gestione e controllo in gra-do di assicurare il massimo comfort con consumi ridotti. Un approccio che non si esaurisce solo all’interno

dell’edificio, ma si estende al territo-rio e ai quartieri per arrivare alle cit-tà del futuro, le Smart Cities. In uno scenario normativo internazionale e nazionale complesso, dove il rece-pimento di alcune direttive europee ha affidato alle Regioni il compito di predisporre programmi per rendere più efficiente il patrimonio edilizio esistente, sono sempre più forti le esigenze d’aggiornamento. Inoltre, il Dlgs 115/2008 prevede l’obbligo della Diagnosi Energetica per gli edifici pubblici o a uso pubbli-co, rimandando all’Enea la definizio-ne di procedure e modelli di diagnosi

e l’obbligatorietà di questo strumen-to anche per le grandi imprese e per quelle energivore con cadenza qua-driennale. «Il quadro legislativo e politico – dichiara Massimiliano Pierini, Business Unit Director di Reed Exhibitions Italia, organizzatore di Mce – sta generando un momento di grande trasformazione in ma-teria di efficienza energetica, che coinvolge l’intera filiera industriale presente a Mce». In quest’ottica si inserisce la nuova edizione del Ro-adshow, che andrà ad approfondire tutti gli aspetti di maggior attualità del settore: da Smart plant e smart city, dall’integrazione impiantistica tra edificio e territorio all’aggiorna-mento sul quadro legislativo per l’ef-ficienza energetica degli edifici, dal recepimento nazionale delle norme tecniche europee per l’efficienza energetica alla diagnosi, dalle tecno-logie per l’efficienza energetica alle potenzialità di mercato ed opportu-nità finanziarie. I 6 appuntamenti di Comfort Technology Roadshow 2015 si rivol-gono ai professionisti dell’efficienza energetica: progettisti, imprese di installazione, gestori e manutento-ri, ma anche a grandi utenti. □

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EfficiEnza EnErgEtica | case history

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ricicLarEL’EnErgia

Di Paolo Colaiemma

Risparmiare annualmente 26,7 Tep e ottenere un’incentivazione di circa 45mila euro in cinque anni: è possibile grazie alla tecnologia degli assorbitori, che trasformano in refrigerazione l’energia termica dispersa dai compressori d’aria

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Per l’industria della climatizza-zione si presentano ora nuove

opportunità dettate dalle attuali pressanti esigenze di maggiore effi-cienza energetica; ciò in particolare per applicazioni nel settore indu-striale. La produzione di aria com-pressa è responsabile di circa il 10% dei consumi totali di energia elet-trica nel settore industriale. L’aria compressa è largamente utilizzata in diversi processi: nel trasporto e nella movimentazione di merci, per i cuscini ad aria, negli utensili di alta precisione e in numerose applicazio-ni nella tecnologia del vuoto e degli imballaggi.Un impianto che utilizza aria com-pressa è spesso caratterizzato da prestazioni insoddisfacenti relati-vamente all’efficienza energetica: i margini di miglioramento quan-tificabili con opportuni interventi possono variare fra il 10% e 40%, a seconda della tipologia di soluzione adottata.Il mercato dei compressori d’aria propone infatti nuove soluzioni tecniche al fine di incrementarne le prestazioni e ridurne i consumi energetici. Come è noto, circa il 90% dell’energia elettrica utilizzata dai compressori si trasforma in energia termica. Per tale motivo, utilizzando appositi scambiatori, risulta interes-sante recuperare il calore generato nella compressione per produrre acqua calda. Se si recuperasse tut-ta l’energia termica prodotta nella compressione, si potrebbe ottenere acqua calda il cui valore energetico è superiore all’80% dell’energia elet-trica assorbita. Tale valore potrebbe poi arrivare al 105%, se si conden-sasse anche il vapore d’acqua conte-nuto nell’aria compressa: l’energia impiegata verrebbe così utilizzata ben due volte.L’acqua calda di recupero è dispo-nibile a una temperatura compresa tra 70 °C e 90 °C, intervallo di valo-ri adatto anche a varie applicazioni

di processo. Tra queste è di grande interesse la generazione di acqua refrigerata ottenuta per mezzo di macchine frigorigene particolari, gli assorbitori, apparecchiature il cui effetto utile è conseguito appunto tramite energia termica fornita a un opportuno livello di temperatura. Le macchine ad assorbimento sono attualmente oggetto di un rinnova-to interesse, in quanto costituiscono un’alternativa ai tradizionali gruppi a compressione e quindi all’uso dei fluidi frigorigeni basati sugli idro-carburi alogenati, con benefici am-bientali rispetto alle problematiche di impatto sull’effetto serra e di mantenimento e riciclaggio tipiche dei fluidi frigorigeni quali i Cfc e gli Hcfc. Le apparecchiature frigori-gene ad assorbimento sono infatti percorse da una miscela binaria di fluidi costituita da acqua e bromuro di litio.Sono dispositivi che a fronte di ener-gia termica immessa sotto forma di acqua calda a temperature anche re-lativamente basse, sino a 70° C, ren-dono energia frigorifera sotto forma di acqua refrigerata con temperature minime di 5,5 °C. Le prestazioni termodinamiche no-minali degli assorbitori sono sin-tetizzate dal Cop (Coefficiente di Prestazione) che è il rapporto fra potenza frigorifera ricavata e quella termica utilizzata, il cui valore è pari a 0,7. L’utilizzo di questa tecnologia, per la verità poco nota, si traduce nella possibilità di non avvalersi dell’e-nergia elettrica necessaria per l’a-zionamento dei tradizionali gruppi a compressione di vapore usualmente adottati. Ciò permette di conseguire un altro vantaggio in quanto si evita l’emissione della CO2 che verrebbe generata per la produzione dell’e-nergia elettrica necessaria all’azio-namento dei tradizionali gruppi sostituiti. Gli assorbitori sono peraltro carat-

Energy recycledExploiting the heat produced by compressors to obtain energy

An ecological way of recycling heat energy produced by compressors

is possible and economically advantageous, thanks to

absorption technology

Production of compressed air is responsi-ble for about 10% of total electricity con-sumption in the industrial sector. Compres-sed air is widely used in various processes: in transport and movement of goods, for air bags, for high-precision tools and in nu-merous applications of vacuum technology and packaging.A plant using compressed air often per-forms unsatisfactorily as far as energy ef-ficiency is concerned. The margins for me-asurable improvement following suitable intervention can vary from 10% to 40%, depending on type of solution chosen.The air compressor market, indeed, offers new technical solutions to increase perfor-mance and reduce energy consumption. It is known that about 90% of electricity used by compressors is transformed into heat energy. This is why it would be good, using special exchangers, to recover the heat generated during compression to produce hot water. If all the heat energy produced by compression were recovered, the energy value of hot water obtained could be over 80% of the electricity absorbed. This value might reach 105%, if the steam contained in the compressed air were also condensed - the energy involved would thus be used twice over.Recycled hot water is available at a tem-perature between 70°C and 90°C, a range suited to various process applications. One very interesting application is the genera-tion of chilled water obtained using special refrigerant machines, absorbers, which work using heat energy supplied at a cer-tain temperature level. Absorbers are currently arousing renewed interest, as they are an alternative to the traditional compressors and therefore to the use of refrigerant fluids based on halo-genated hydrocarbons, with environmental benefits compared with problems of impact

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EfficiEnza EnErgEtica | case history

l’industria mEccanica 694 | 32

terizzati, al contrario dei gruppi a compressione, da una sostanziale assenza di parti meccaniche in movi-mento con conseguente silenziosità, affidabilità e ridotta manutenzione.Oltre a questi aspetti tecnici e am-bientali, a rendere attraente la tec-nologia proposta sono anche dei fattori economici, che ne potrebbe-ro accelerare la diffusione. In Ita-lia il recupero di calore da cascame termico è oggetto di riconoscimen-to di Titoli di Efficienza Energetica (Tee) secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 28/12/2012, con la scheda tecnica Enea n. 35E, allegata. Utilizzando l’algoritmo di calcolo ivi proposto, è possibile quantificare sia i risparmi di energia primaria conseguibili, sia la conse-guente incentivazione economica. Si prenda ad esempio un compressore da 150 kW; secondo quanto sopra

on the greenhouse effect and storage and recycling of refrigerant fluids like CFCs and HCFCs. A binary mixture of fluids made up of water and lithium bromide runs through the refrigerant absorbers. With a heat energy input in the form of hot water even at relatively low temperature, up to 70°C, these devices generate cooling energy in the form of chilled water with minimum temperature of 5.5°C. The nominal thermodynamic performance of the absorbers are described by the Coef-ficient of Performance (COP) which is the ratio between cooling power obtained and heating power used, for a value of 0.7. This little-known technology makes it possible to avoid using the electricity nee-ded to run the traditional steam compres-sors usually used. This makes it possible to achieve a further advantage in that it avoids emission of the CO2 that would be generated for the production of electricity required to operate the traditional com-pressors replaced. The absorbers also, unli-ke compressors, have practically no moving mechanical parts, resulting in silence, relia-bility and reduced maintenance.In addition to technical and environmental aspects, this technology also has attractive economic features, which might speed up its diffusion. In Italy, the recovery of heat from wasted energy is recognised by Ener-gy Efficiency Certificates (TEE) as determi-ned by Ministerial Decree of 28/12/2012, with Enea technical data sheet no. 35E, attached. Using the algorithm proposed therein, it is possible to quantify both the primary energy savings achieved and the resulting economic incentive. Take for example a compressor 150 kW: as indicated above, using an absorber with an efficiency yield of 70 %, one can produce 100 refrige-ration kW. Assuming two working shifts, for a total of about 4000 hours/year, this plant configuration gives an annual saving of 26.7 Tonnes of Oil Equivalent (TOEs) of primary energy, which corresponds to about 90 TEEs per year. Considering a TEE unit value of 100 Euro, we would obtain an overall incentive of about 45 thousand Euro in five years, the time period specified in the above-mentioned law. All this comprises a considerable economic incentive, which would notably reduce ROI times for purchase of the absorber and bu-ilding the associated plant. □

indicato, utilizzando una macchina ad assorbimento con un rendimen-to di trasformazione pari al 70%, si possono produrre 100 kW frigorife-ri. Supponendo due turni di lavoro, per un totale di circa 4000 ore/anno, questa configurazione impiantistica permette di risparmiare annual-mente 26,7 di Tonnellate di Petrolio Equivalente (Tep) di energia prima-ria, che corrispondono a circa 90 Tee annui. Considerando un valore uni-tario dei Tee di 100 euro, si otterreb-be un’incentivazione complessiva di circa 45 mila euro in cinque anni, intervallo temporale previsto dalla legge sopra indicata. Tutto ciò costituisce un consistente incentivo economico, che ridurreb-be considerevolmente i tempi di ri-torno dell’investimento necessario all’acquisto dell’assorbitore e alla re-alizzazione del relativo impianto. □

In figura è rappresentato l’assorbitore di potenza frigorifera nominale pari a 100 kW considerato nell’esempio citato

nell’articolo. L’azionamento dello stesso è operato con acqua calda alla temperatura di 88°C

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l’industria meccanica 694 | 34

iL settOre PrOtaGOnista | assopompe/anima

Overview 2014:il settore pompe continua a crescere

L’analisi di un’eccellenza italiana

pubblicata in un volume

«Una punta d’eccellenza nel sistema manifatturiero na-

zionale». Così Carlo Banfi, Presiden-te di Assopompe ed Europump, defi-nisce il settore italiano delle pompe, industria che nel 2013 ha fatturato circa 2 miliardi di euro e prevede di crescere ulteriormente nei prossimi tre anni.«Abbiamo affrontato la crisi sen-za subirne troppo le conseguenze grazie a un export molto forte, che coinvolge più del 70% della nostra produzione» continua il Presidente «L’Italia è infatti tra i primi cinque produttori di pompe al mondo; in alcuni specifici rami è addirittura prima, davanti alla Germania».Per quanto orientate a un mercato estero, tuttavia «le nostre imprese ritengono il mantenimento del-la propria produzione in Italia un obiettivo strategico». Ma quale futuro possiamo imma-ginare per il settore delle pompe in Italia e quali sono le prospettive di una parte così rilevante della nostra industria? È per rispondere a queste domande che Assopompe ha pubblicato L’in-dustria delle pompe in Italia. Over-view 2014, un documento, realizzato dall’ufficio studi insieme a un team di ricerca accademico e a cui la com-missione marketing di Assopompe ha partecipato indirizzando il taglio dello studio, su cui fondare analisi

e prospettive e con cui introdurre il lettore in un mondo importante per l’industria nazionale. È inoltre proposta un’analisi congiunturale del settore delle pompe industriali con focus sul suo peso all’interno del macro-comparto dell’impianti-stica industriale, al quale le pompe contribuiscono con ben il 16%: «La produzione italiana di pompe rap-presenta una fetta importante del-la nostra impiantistica» conferma

infatti Banfi, «e continuerà a essere scelta per il suo alto valore tecnolo-gico e d’innovazione».Lo studio prosegue con la presen-tazione dei dati import-export nel quinquennio 2008-2012, che com-parano il mercato italiano delle pompe a quello dei principali com-petitor mondiali: Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone. Da queste rilevazioni si può notare come, no-nostante la crisi che ha attraversa-to il nostro Paese, il settore abbia mantenuto una posizione di primo piano.Nell’ultima sezione della pubblica-zione sono state condotte delle in-terviste in profondità, supportate dall’analisi dei documenti ufficiali (bilanci e relazioni sulla gestione). Dopo aver analizzato la catena del valore vengono individuate le prin-cipali tendenze attuali e prospetti-che, tra cui spiccano una forte vo-cazione internazionale, una decisa specializzazione ed una marcata differenziazione da cui conseguono notevoli vantaggi competitivi. Da ultimo viene proposta un’anali-si di tipo finanziario indirizzata al riesame dei principali indicatori di bilancio, su una base che compren-de la quasi totalità delle imprese del settore, in modo da valutarne la performance economica e l’adegua-tezza della struttura finanziaria nel quinquennio 2008-2012. □

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FOCUS | Energia e incentivi

35 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

I settori dell’impiantistica industriale

Anima supporta attivamente, oltre che col proprio patrocinio, l’iniziativa di Animp - Sezione Compo-

nentistica d’Impianto: in questa edizione del Convegno Animp sono stati affrontati temi che riguardano gli sce-nari internazionali e gli indirizzi del mercato, ed è stato presentato lo “Studio dei settori dell’impiantistica indu-striale”. Questi argomenti hanno un enorme impatto sul business delle società di engineering & contracting, e delle imprese fornitrici di beni e servizi.Del resto dibattere con i thought-leader dell’industria italiana e consolidare i rapporti di partnership e di svi-luppare nuove relazioni commerciali è fondamentale in un settore come l’industria petrolifera, del gas, del-la chimica e petrolchimica, e dell’energia globale, che si trovano ad affrontare sfide importanti che coinvolgono il valore degli appalti e le attività della supply chain. Le pressioni sui costi stanno costringendo i contractor e gli end -user a ottimizzare le loro operazioni strategiche. Il rapporto cliente/fornitore è diventato fondamentale e le attività di procurement globale sono in cima alle agende di tutte le aziende del settore. □

Il 30 ottobre scorso ha avuto luogo il Convegno Animp della Sezione Componentistica d’Impianto, giunto alla sua 20° edizione

Animp in collaborazione con Anima e Anie per far dialogare le imprese che compongono la filiera e discutere le strategie globali e industriali sostenibili con opportunità di crescita per le imprese

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FOCUS | Energia e incentivi

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Caldareria, anche i tecnici italiani nelle commissioni aSmE

Intervista a Mark Sheehan, ASME S&C Managing Director Development

di Arianna Veroni

L’International Working Group tra Asme e Ucc darà slancio allo sviluppo degli standard

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FOCUS | Energia e incentivi

37 | nOVEmBrE diCEmBrE 2014

Pressure Equipment,cooperation between Usa and italy

Interview with Mark Sheehan, ASME S&C Managing Director Development

ASME Italy International Working Group (BPV VIII)’s project in collaboration with UCC Association and Fe-derazione Anima has started. What do you expect from this collaboration?At ASME, we began the International Working Group program about three years ago. We realized that the number of manufac-turers certified to apply the ASME mark was growing faster in-ternationally than in the US. In fact, at about the same time, the number of certified manufacturers outside the US surpassed the number certified inside the US, and that growth trend continues to this day. What that means is that there are more technical experts using the ASME Boiler and Pressure Vessel (BPV) Code outside the US than within. We realized that in order to keep the ASME BPV Code truly relevant to the global pressure equipment industry, we needed to encourage participation by those foreign experts on our standards development committees. Now that this opportunity is available, ASME sees the UCC Association and Federazione Anima as the focal point of the pressure vessel industry in Italy. We realize that they are in a unique position to bring together the best pressure vessel experts in Italy, and keep the momentum of the IWG at a high level.

What contribution ASME IWG Italia should give to in-crease and develop ASME BPV Code?ASME looks for the experts on the BPV VIII IWG Italia to bring their experiences to the table for discussion by the group. The results

È iniziato il Progetto di Asme International Wor-king Group con Ucc e la federazione Anima.

Cosa vi aspettate da questa collaborazione?Come Asme abbiamo cominciato il programma Interna-tional Working Group circa tre anni fa, quando ci siamo resi conto che il numero dei Fabbricanti certificati Asme stava crescendo più velocemente nel panorama interna-zionale che in quello degli Stati Uniti. Di fatto il nume-ro dei Fabbricanti certificati all’estero ha sorpassato il numero di quelli certificati negli Stati Uniti, e il trend continua tuttora. Ciò significa che è più alto il numero di tecnici esperti che utilizzano ogni giorno il Codice Asme Bpv fuori dagli Stati Uniti, rispetto a quelli che lo usano in territorio statunitense. Alla luce di questa situazione, per mantenere il Codice Asme Bpv realmente significativo per l’industria mon-diale delle apparecchiature in pressione, abbiamo valuta-to la necessità di incoraggiare la partecipazione di questi esperti all’interno delle nostre commissioni dedicate all’implementazione e allo sviluppo degli standard. Oggi tutto questo è realtà: Asme vede come punto di rife-rimento dell’industria delle apparecchiature in pressio-ne in Italia, l’Associazione Ucc e la Federazione Anima. Riteniamo, infatti, che l’Associazione e la Federazione avranno la capacità di riunire i migliori esperti di Pres-sure Equipment nel panorama italiano e mantenere lo slancio del progetto Iwg a un alto livello.

Quale contributo Asme Iwg Italia può dare per la crescita e lo sviluppo del codice Asme Bpv?Asme si aspetta che i membri di Iwg Italia Bpv VIII con-dividano la loro esperienza all’interno del gruppo. Il ri-sultato di questi confronti potrà essere trasmesso alla Commissione Asme Standards Committee on Pressure Vessels (BPV VIII) sotto forma di proposta di revisione della Sezione VIII del Codice Asme. Il gruppo potrà discutere anche richieste di interpreta-zione del Codice da sottoporre alla Commissione di rife-rimento; tali interpretazioni serviranno a tutti gli utenti della Sezione VIII del Codice Asme per facilitare la com-prensione del codice. La Standard Commitee potrà invitare i membri di Iwg Italia a partecipare ai lavori di altri gruppi, focalizzati su problematiche sollevate da altri canali; in tal modo, le esperienze e le conoscenze italiane hanno l’occasione di diventare parte integrante dello sviluppo di importanti revisioni del Codice Asme Bpv.

Qual è la vostra idea sul settore italiano delle at-trezzature in pressione?

Intervista a Mark Sheehan, ASME S&C Managing Director Development

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FOCUS | Energia e incentivi

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Quali i pregi e le debolezze?L’industria italiana delle apparecchiature in pressione è da sempre un’eccellenza nel mondo. Asme ha iniziato a certificare i fabbricanti fuori dagli Usa all’inizio degli anni ’70 e l’Italia è stata, per più di 35 anni, la nazione con il maggior numero di aziende certificate, subito dopo gli Stati Uniti.Recentemente è stata sorpassata dalla Cina e dal Sud Corea, tuttavia l’Italia è la terza nazione al mondo per il numero di fabbricanti certificati Asme fuori dagli Usa. L’Italia ha da sempre una tradizione di fantasia e innova-zione nell’ingegneria, e le apparecchiature in pressione sono tra i più alti prodotti d’ingegneria attualmente sul mercato. Inoltre, l’Italia gode di un vantaggio geografi-co: la sua posizione è perfetta per lavorare con il mer-cato Europeo e per commerciare con il Nord Africa, il Medio Oriente, l’Asia minore, etc. Laddove l’industria dell’Oil&Gas è fiorente ci sarà sempre più bisogno di pro-dotti ad alto contenuto ingegneristico, per le raffinerie e per l’industria di processo. Per come la vedo, l’unica sfida che l’Italia si trova a combattere è socio-economica, non tecnologica. La relativa forza dell’euro e l’impegno ad assicurare un ambiente favorevole al successo del set-tore manifatturiero sono le chiavi per il futuro successo dell’industria italiana delle attrezzature in pressione.

Guardando al futuro, quali potrebbero essere i nuo-vi punti in comune sui quali collaborare con Asme, the American society of Mechanical Engineers?La normazione è solo uno dei fattori su cui Asme lavora per innovare la scienza dell’ingegneria e della progetta-zione nel mondo. Man mano che l’economia globale si sviluppa compaiono sempre nuove sfide per rendere tale crescita sostenibile; sfide le cui soluzioni arriveranno da-gli ingegneri e dagli scienziati. Asme realizza oltre 300 programmi di formazione in tutto il mondo, per fornire agli ingegneri ed ai tecnici di domani le conoscenze e gli strumenti utili per essere vincenti nel futuro. Asme è sempre alla ricerca di partner qualificati che collaborino nella formazione dei tecnici del domani ed, a questo scopo, una collaborazione con l’Associazione Ucc e con la Federazione Anima sarebbe un ottimo risultato. □

of those discussions can then be transmitted to the ASME Stan-dards Committee on Pressure Vessels (BPV VIII) in the form of proposed revisions to the Section VIII Codes. Discussions may also result in the submittal of an inquiry to the Standards Committee that will result in an interpretation that all users of Section VIII can use to help clarify their understanding of Code rules. The Standards Committee will also call upon the experts on the IWG Italia to join project teams working on proposals generated through other chan-nels, to ensure that the experiences and knowledge in Italy are part of the development of significant Code revisions.

What’s your idea about Italy’s pressure equipment indu-stry? In your opinion, what are strengths and weaknes-ses?Italy’s pressure equipment industry has always been a world lea-der. ASME began certifying manufacturers outside the US in the early 1970’s and Italy held the position of most certificate holders outside the US for more than 35 years. Recently, Italy was overta-ken by China and South Korea, but still holds the position of third most ASME certified manufacturers outside the US. Italy has a tradition of ingenuity and innovation in engineering, and pressure equipment is among the most highly engineered products on the market today. Italy also enjoys a geographic advantage. Its loca-tion puts Italy in perfect position to serve the market in mainland Europe, and to ship products to North Africa, the Middle East, Asia Minor and beyond. Wherever the oil and gas industries are flouri-shing, there will be a need for large, highly engineered vessels in refineries and process plants. As I see it, Italy’s only challenge is socio-economic, not technological. The relative strength of the Euro and maintaining an environment favorable to the success of the manufacturing sector are keys to the future success of the Italian pressure equipment industry.

Looking forward, what should be the new common points for us on which collaborating with ASME the American society of Mechanical Engineers?Standards are just one of the things ASME does to advance the science of engineering around the world. As the global economy continues to grow, there will be severe challenges to making that growth sustainable. The solutions to those challenges will come from engineers and scientists. ASME has over 300 training pro-grams delivered all over the world to help provide the engineers and technical workforce of tomorrow with the knowledge and tools they will need to be successful in the future. ASME is always looking for partners to help train the workforce of tomorrow, and would welcome collaboration with UCC Association and the Federazione Anima in advancing those goals. □

Si ringraziano, oltre all’intervistato, Steve Rossi (ASME S&C Project Engineering Advisor, Liaison to Italy IWG-VIII), Giancarlo Gobbi, FOMAS Quality Group Senior Coordinator e membro inter-nazionale del comitato ASME per le certificazioni nucleari, e Giu-lio Pontiggia, STF Project Engineer e Chairman del gruppo ASME Italy International Working Group (BPV VIII).

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Focus Italcogen

DEE 2012/27/UEEfficienza Energetica:una direttiva, molte opportunità.Giovedì 6 novembre 2014ore 10.00, sala Mimosa 2 presso Fiera Key Energy, Rimini

Partecipazione gratuita previa iscrizione,fino a esaurimento posti disponibili.

Media e Partner

ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI DI IMPIANTI DI COGENERAZIONE

Convegno organizzato da

10:00 - Introduzione e saluti. Silvio Rudy Stella, Presidente Italcogen

10:10 - DLgs 102/14: gli obiettivi italiani e i DM attuativi alla luce del PAEE 2014. Marcello Capra, Direzione Generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare - Ministero dello Sviluppo Economico

10:30 - European energy and climate framework: EED an outlook to the european 2020 opportunities and what the 2030 targets imply. Fiona Riddoch, Managing director - COGEN Europe

10:45 - DLgs 102/14: possibili scenari evolutivi per la normativa sull'efficienza energetica.Giuseppe dell'Olio, Direzione Efficienza Energetica ed Energia Termica - Gestore Servizi Energetici

11:00 - L'evoluzione del meccanismo dei TEE e l'implementazione del d.lgs.102/14. Marco De Min, Direzione Mercati. Unità Produzione di energia, fonti rinnovabilied efficienza energetica - Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico

11:15 - CODE2: Roadmap per la Cogenerazione in Italia. Giorgio Tagliabue, consulente FAST

11:30 - Il ruolo delle ESCo nello sviluppo dell’efficienza energetica. Andrea Tomaselli, Presidente AssoEsco

11:45 - Presentazione best technology. 2G Italia

12:05 - Presentazione best technology. AB Energy

12:25 - Presentazione best technology. Turboden

12:45 - Question time e chiusura dei lavori

l’INDUSTRIAMECCANICAimpresa. economia. politica. norme. export.

Per maggiori informazioni

Segreteria Italcogen - via Scarsellini 13 - 20161 Milanotel. +39 0245418.500 - fax +39 [email protected] - www.italcogen.it

REGISTRATISUBITO

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TERMOTECNICA | Ati

l’INdusTRIA MECCANICA 694 | 40

Ati, sviluppare nuove soluzioni sostenibili con opportunità di crescita

per le impreseInnovazione al centro del 69° Congresso dell’Associazione Termo-tecnica Italiana, l’evento si è tenuto a Milano dal 10 al 12 settembre scorso e ha visto, fra i 210 partecipanti a questa edizione, la parte-cipazione di numerose personalità scientifiche di alto rilievo nazio-nale e internazionale, che si sono confrontate sulle principali novità tecniche e sulle prospettive di sviluppo del settore.

Intervista a Maurizio Brancaleoni,Presidente Ati Lombardia

Da sempre il Congresso Ati è un’occasione di incontro fra il mondo dell’Università e della

Ricerca e il mondo industriale, una sinergia che di-venta ancora più importante in tempi di crisi eco-nomica, su quali temi in particolare si sta lavoran-do per una sempre maggior cooperazione?Dal 1947 - anno della sua Fondazione - l’Ati ha sempre operato a favore dello sviluppo della cultura tecnica, del-la ricerca scientifica e industriale, dell’innovazione tec-nologica e dell’applicazione della normativa nei settori dell’energia e dell’ambiente. Con la scelta di organizzare a Milano la 69° edizione del suo Congresso Annuale, l’As-sociazione ha voluto dare il proprio contributo al poten-

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TERMOTECNICA | Ati

41 | NOVEMBRE dICEMBRE 2014

ziamento dei rapporti tra il mondo accademico e quello Industriale, alla diffusione della conoscenza e alla crea-zione di nuovo valore aggiunto per tutto il Paese. In un momento così difficile per l’economia nazionale – carat-terizzata da una produzione che stenta a decollare anche per la mancanza di investimenti nel settore energetico e da una preoccupante situzione dal punto di vista dell’oc-cupazione, in particolare quella giovanile – momenti come questo possono servire a creare nuove occasioni di incontro e di scambio di conoscenze. Per questo sia-mo particolarmente soddisfatti dell’esito di questo con-vegno, che ha visto l’adesione dei più importanti atenei e centri di ricerca italiani, con la presentazione di oltre 130 memorie tecniche dedicate alle tematiche congres-suali, spesso sviluppate in collaborazione tra Università e azienda.

Il tema dello sviluppo sostenibile, sia ambientale che economico, è un punto chiave da tenere in con-siderazione per un’industria competitiva.Il titolo scelto per l’edizione 2014 del Congresso Ati “L’innovazione termotecnica per uno sviluppo sosteni-bile e competitivo”, riassume due tendenze di grande attualità. Da una parte, infatti, c’è il bisogno di ridare competitività al nostro Paese, che continua a subire l’ef-fetto negativo dell’instabilità politica, della corruzione e di un’economia ancora sostanzialmente stagnante, a dispetto delle previsioni. Dall’altra c’è il tema della sostenibilità, vista come chiave per uno nuovo sviluppo sociale ed economico più con-sapevole, nel quale giocano un ruolo di primo piano la ricerca e l’innovazione tecnologica. Da quanto emerso durante le varie fasi del Congresso, questi due aspetti dovranno imparare sempre più ad andare di pari passo, al fine di aumentare la competitività della nostra eco-nomia sullo scenario internazionale. Nei prossimi anni assisteremo a una trasformazione radicale della società, che l’edilizia (smart bulidings), le città (smart cities), le reti energetiche (smart grids), la mobilità (veicoli ibridi plug-in ed elettrici), la produzione e il consumo di ener-gia. È fondamentale quindi iniziare fin da subito mettere in campo una politica scientifica e industriale lungimi-rante, in grado di unire lo sviluppo di nuove soluzioni sostenibili con nuove opportunità di crescita per le im-prese.

Quali sono le principali innovazioni tecnologiche per il settore dell’efficienza energetica e rinnova-bili?Tra le memorie tecniche presentate in occasione del Con-gresso, un’elevata percentuale ha approfondito il tema delle energie alternative e rinnovabili, dell’efficienza

energetica e delle soluzioni sostenibili per la produzione e l’utilizzo di energia. Per quanto riguarda le rinnova-bili, sono stati presentati numerosi progetti afferenti al settore delle biomasse e del biogas, che sembrano avere ancora notevoli potenzialità di sviluppo anche nel nostro Paese, in particolare per quanto riguarda le applicazioni nel settore agricolo e nel waste-to-energy. Da segnala-re anche alcune soluzioni tecnologiche particolarmente innovative che sono riuscite ad integrare nello stesso impianto diverse fonti di energia alternativa, ad esempio eolico e fotovoltaico oppure biomasse e fotovoltaico o solare termico.

Attraverso quali canali è possibile ottenere finan-ziamenti adeguati per questo genere di applica-zioni?Per lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologicamente avanzate e rispettose dell’ambiente, fondamentale di-venta la capacità di trovare finanziamenti: in questo senso, il Congresso Ati ha voluto dare spazio anche alla presentazione delle più interessanti opportunità dei bandi internazionali. Partendo dall’analisi dei Fondi Ue 2014-2020, si è parlato in particolare di Horizon 2020, programma finanziato dedicato ai progetti di ricerca e innovazione, e del nuovo Fondo Crescita Sostenibile, avviato con la riforma degli incentivi alle imprese, che prevede finanziamenti agevolati all’innovazione. □

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IL SETTORE PROTAGONISTA | Avr / Anima

l’INduSTRIA mEccANIcA 694 | 42

Valvole e rubinetti: pronti a ripartire

di Loredana Nicola

Il convegno Avr a Baveno:come migliorare la visione del settore per stare al passo col cambiamento

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IL SETTORE PROTAGONISTA | Avr / Anima

43 | NOVEmBRE dIcEmBRE 2014

Quali spinte stanno modificando l’industria mondiale e come può reagire il settore manifatturiero ai nuovi orientamenti?

I l convegno organizzato dal’As-sociazione italiana costruttori

valvole e rubinetteria ha avuto lo scopo di aggiornare la visione della produttività e della competitività del settore, valutandone pregi e di-fetti. Oggi il comparto manifattu-riero deve infatti considerare diversi e importanti cambiamenti, poten-zialmente in grado di modificare il panorama dell’industria mondiale: una sfida importante è quella di an-ticipare e reagire a queste tendenze. Il comparto valvole e rubinette-ria presenta tutte le caratteristi-che tipiche dell’industria italiana: tradizione secolare, dimensioni di piccola e media impresa, flessibili-tà produttiva, forte orientamento

all’esportazione, concentrazione in aree territoriali. Ma essere vincenti nell’attuale contesto europeo non è certamente facile, nonostante effi-cienza, qualità e affidabilità restino gli elementi fondamentali della pro-duzione delle nostre aziende e non venga trascurata l’innovazione nella tecnologia e nel design.La ricetta del successo arriva da Gior-gio Ziemacki: «Partire dalle analisi di mercato e dalla definizione di obiet-tivi ambiziosi, attraverso un approc-cio globale a un mercato di nicchia, essere innovativi e al contempo vicini al cliente: così i membri Avr possono trovare competitività nello scenario attuale». Continua sempre il fondatore di Gz Consultans, che si

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IL SETTORE PROTAGONISTA | Avr / Anima

l’INduSTRIA mEccANIcA 694 | 44

concentra particolarmente sulle op-portunità di crescita di piccole e me-die imprese: «Tutti voi sapete come realizzare ottimi prodotti ma non è sempre facile comprendere quale processo vi porterà i migliori ricavi». Un punto d’estrema urgenza è anche quello di «restare focalizzati sullo “Ue Sme”, se vogliamo supportare lo sviluppo delle imprese nel nostro settore» come afferma il Presidente Avr Ugo Pettinaroli alla fine della presentazione. Un’occasione mondiale per le com-

pagnie del settore è invece Expo 2015, come sottolineato da Sandro Bonomi, Presidente di Anima: «Expo sarà la prima grande occasione per Italia ed Europa di voltare pagina in senso positivo: la sua portata globa-le farà giungere milioni di turisti», spiega Bonomi. «Per avere un’idea di ciò che accadrà possiamo citare l’esempio della Cina: al momento la difficoltà principale che stiamo affrontando riguarda la possibilità di fornire visti turistici a più di sei milioni di turisti cinesi che hanno già inviato la richiesta di venire ad

Expo 2015 e pianificato la loro visita al resto dell’Europa». È poi seguito un aggiornamento sulle iniziative e le posizioni dell’As-sociazione Europea con l’intervento del presidente Ceir Klaus Schneider, che ha illustrato «L’importanza di Ceir nel presente contesto Euro-peo», sottolineando la necessità di essere attivi a livello europeo.Di economia italiana in generale e del settore valvole e rubinetti nello specifico ha discusso invece Marco Fortis, vice presidente della fonda-

zione Edison recentemente nomi-nato Consulente dell’economia dal Premier Renzi: «I dati italiani di produzione ed esportazione sono molto positivi. Abbiamo un export di più di 113 miliardi di Euro, in cui il settore valvole e rubinetteria rappresenta una punta d’eccellenza. Inoltre l’Italia ha accumulato il più alto government primary surplus del mondo nelle ultime due decadi. È importante sottolineare come seb-bene la burocrazia e la debolezza del Paese stiano minacciando la forza del manifatturiero, i nostri associati

non debbano essere identificati dalle agenzie di rating con gli aspetti ne-gativi dell’Italia».Maurizio Brancaleoni, past Presi-dent Avr e Vice Presidente Anima, ha poi illustrato i fattori chiave del settore italiano valvole: «Un esem-pio di eccellenza nel mondo, dice Brancaleoni, «basti pensare che una valvola su quattro nel mondo è di nostra produzione». Dove si potreb-be arrivare – dunque – con un Go-verno efficiente?Ugo Pettinaroli, presidente Avr, ha concluso affermando che le nostre compagnie non possono vincere i cambiamenti mondiali da sole, ma è necessario mantengano una forte cooperazione all’interno dell’ Asso-ciazione Europea Ceir dando, rice-vendo e condividendo idee. «Bisogna dare forma al futuro se-guendo queste parole chiave: sem-plicità, chiarezza, fiducia nel futuro e visione pragmatica, in Italia così come in tutta l’Unione Europea, in modo tale da sostenere lo sviluppo del mercato interno Europeo, dove la nostra competenza nel manifat-turiero è nata e cresciuta nei secoli e dove, ne sono certo, continuerà a svilupparsi in termini di sempre maggior internazionalizzazione».Nel pomeriggio i partecipanti hanno visitiato il Jrc, Joint Research Cen-ter di Ispra. Terzo sito più impor-tante della Commissione europea dopo Bruxelles e Lussemburgo, con un’area di 167 ettari, 183 strutture e 850 addetti, dopo più di 50 anni di sviluppo è uno dei maggiori campus di ricerca europei. Al suo interno vi sono i seguenti istituti scientifici: sviluppo e sostenibilità, parte dell’i-stituto dell’energia e dei trasporti e parte dell’istituto per gli elementi transuranio. Alcuni rappresentanti di Jrc, collegati in video-conferenza da Siviglia, hanno presentato le ulti-me news sugli studi preparatori del Meerp per l’applicazione dell’eco-design a valvole e rubinetti. □

“L’ industria manifatturiera in Europa, pregi e difetti: una visione strategica, le sfide di Avr”

Ugo Pettinaroli, Presidente Avr

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FOCUS | Energia e incentivi

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EXPOrt 2015:riparte tutto dall’EuropaTorna l’annuale Assemblea Generale Ordinaria Anima, che si terrà a Milano il 10 novembre a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari 6. Focus di quest’anno saranno le prospettive introdotte da Expo 2015 e l’evoluzione delle attività di internazionalizzazione, che da sempre vede Anima accanto a imprese e istituzioni con azioni e progetti di supporto concreto.Il programma, suddiviso in due momenti principali, consisterà in una prima parte (dalle 9.00 alle 10.00) dedicata esclusivamente ai soci, con l’assemblea privata ANIMA, e in una seconda (dalle 10 alle 12.30) aperta al pubblico e intitolata “Export 2015: riparte tutto dall’Europa”.Nel corso della giornata interverranno:• Giorgio Squinzi, presidente Confindustria, • Sandro Bonomi, presidente Anima e presidente Orgalime,• Marco Fortis, Consigliere economico del governo Renzi e Vice Presidente della Fondazione Edisone numerosi altri ospiti.Fo

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FOCUS | Energia e incentivi

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l’industria meccanica 694 | 48

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imprenditoriaal femminile

Silvia Merlo ha vinto

la Mela d’Oro: uno spicchio a tutte le donne

dell’azienda

R iconoscere la leadership fem-minile come fondamentale per

lo sviluppo del nostro Paese e pre-miarne i successi: questo il proposi-to della Mela d’Oro, premio istitui-to dalla fondazione Bellisario, nata nel 1989 da un’idea di Lella Golfo e ispirata alla prima donna manager italiana, Marisa Bellisario, storico amministratore delegato di Italtel. A ricevere l’edizione 2014 di questo prestigioso omaggio è la cuneese Silvia Merlo, vincitrice della “Mela d’oro” Marisa Bellisario “Donne ad Alta Quota”, che la premia in quan-to “donna italiana esportatrice di eccellenze nel mondo”. Un riconoscimento che l’impren-ditrice piemontese, amministrato-re delegato del Gruppo Merlo, ha accolto con grande emozione: «Il momento della premiazione è stato molto inteso» racconta Silvia Merlo. «Questo premio, ricevuto alla pre-senza di Napolitano, rappresenta un traguardo importante non solo per me ma per tutta l’azienda. Ne

a alla prima donna manager italiana, Marisa Bellisario, storico amministra-tore delegato di Italtel. A ricevere l’edizione 2014 di questo prestigioso omag-gio è la cuneese Silvia Merlo, vincitrice della “Mela d’oro” Marisa Bellisario “Donne ad Alta Quota”, che la premia in quanto “donna italiana esportatrice di eccellenze nel mondo”. Un riconoscimento che l’imprenditrice piemontese, amministratore delega-to del Gruppo Merlo, ha accolto con grande emozione: «Il momento della premiazione è stato molto inteso» racconta Silvia Merlo. «Questo premio, ricevuto alla presenza di Napolitano, rappresenta un traguardo importante non solo per me ma per tutta l’azienda. Ne

consegno idealmente un “pezzo” a ciascuna delle donne che contribu-iscono ogni giorno, col loro lavoro, al successo della nostra impresa. Lo dedico inoltre alle figure femmini-li della mia famiglia, che mi hanno ispirata in tutti i campi, non solo in quello imprenditoriale. Sono loro ad avermi insegnato a essere donna e imprenditrice, a coniugare impegni lavorativi e cura per la famiglia». Una fatica non da poco: «ma il multi-tasking è caratteristica tipicamente femminile».La Mela d’oro non è l’unico motivo per cui la ditta Merlo festeggia: nel 2014 l’impresa di San Defendente di Cervasca ha compiuto il suo cin-quantesimo anno di attività. Era infatti il 1964 quando Amilcare e Natalina Merlo fondarono la loro azienda specializzata nella pro-duzione di sollevatori telescopici; impresa che negli anni crebbe e si sviluppò fino a trasformarsi in un gruppo. Dopo tutto questo tempo, Merlo SpA è ancora molto legata al di Gloria Presotto

Marisa Bellisario, icona di un Premio per donne ad “Alta Quota”Una donna manager che nell’Italia degli anni Sessanta sfida i pregiudizi di genere, si immette in un settore- quello delle nuove tecnologie- allora poco noto e scala le vette dell’imprenditoria. Questa l’icona che ispira il Premio “Mela d’oro” Marisa Bellisario, promosso dall’omonima Fondazione, sorta nel 1989 da un’idea di Lella Golfo (per ricordare lo storico amministratore delegato di Italtel.) Nata nel 1935 fra le colline di Cuneo, Marisa si laurea in Economia e inizia la sua carriera alla Olivetti, nell’allora semi-inseplorato settore dell’informatica. Dotata e intraprendente, la manager nel 1965 approda in America, dove grazie alle sue doti viene in seguito nominata Presidente della Olivetti Corporation of America. Tornata in Italia nell’81, diventa amministratore delegato di Italtel, ribaltando le sorti di un’azienda che sembrava destinata a fallire

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territorio d’origine e investe tutto nell’unico stabilimento piemontese, con l’obiettivo di realizzare prodot-ti interamente concepiti e lavorati in Italia, pur avendo un mercato proteso soprattutto verso l’estero. «Esportiamo quasi il 90% della no-stra produzione» ci conferma Silvia Merlo, «siamo market leader in Ger-mania e nel Nord Europa; abbiamo inoltre una forte presenza in Inghil-terra e operiamo attraverso 600 con-cessionarie e sei filiali di proprietà: attualmente stiamo aprendo la set-tima negli Stati Uniti». Per quanto riguarda il mercato interno, certo, la contrazione attuale dell’edilizia non ne aiuta l’espansione: «Speriamo nei prossimi anni di vedere un migliora-mento anche in quest’ambito» con-clude l’imprenditrice cuneese.Ma il successo dei Merlo comincia ben prima dei sollevatori telescopici: «Sono ormai cent’anni che la mia fa-miglia è nell’attività imprenditoria-le» ci racconta Silvia «Cominciò tutto un secolo fa, con mio nonno Giusep-pe Amilcare che, fabbro di professio-ne, possedeva una bottega artigiana di lavorazione in ferro. All’epoca era già noto sulla piazza locale per es-sere un artigiano molto fantasioso, pronto a cercare sempre nuove solu-zioni di mercato: insomma, un vero e proprio fabbro-imprenditore». Cent’anni di imprenditoria che sono stati premiati dalla Camera di Com-mercio con l’assegnazione alla ditta del logo di “azienda storica”. □

e che invece, grazie alla sua sapiente ristrutturazione, torna in attivo nell’arco di tre anni. Ispirandosi all’esempio della Bellisario, il Premio omaggia le donne che ogni anno si distinguono nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia e nel sociale, sia a livello nazionale che internazionale. La Fondazione, inizialmente nata per promuovere il Premio, ha nel tempo ampliato i suoi obiettivi rivolgendosi a diversi progetti che richiamino l’atten-zione sul mondo delle eccellenze al femminile. L’idea è proprio quella di tenere puntati i riflettori della politica, delle Istituzioni, dell’imprenditoria e del mondo del lavoro su progetti che affermino e promuovano le professionalità femminili. Uno dei progetti della Fondazione è quello dell’Archivio storico: fondato in occasione del ventennale del Premio intende ordinarne e valorizzarne la memoria storica, rendendola disponibile a studiosi e ricercatori.

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PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali

l’INDusTRIA mECCANICA 694 | 50

Picard 2014: alla vigilia delle grandi trasformazioni

di Fulvio Liberatore e Alessandra CastaldoEasyfrontier, Progetto Dogana Facile

Innovazione tecnologica in campo doganale, trade facilitation, compliance doganale e contrasto al commercio illegale:

questi i temi guida della Conferenza Picard 2014, oggetto dei numerosi lavori presentati da ricercatori ed esperti in materia doganale provenienti da università, amministrazioni doganali e private sector di tutto il mondo

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PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali

51 | NOVEmBRE DICEmBRE 2014

Anche quest’anno Anima, rap-presentata da Easyfrontier,

ha partecipato ai lavori di Picard, Partnerships in Customs Academic Research and Development. Picard 2014 si è svolto a Puebla (Messico), grazie all’organizzazione congiunta della Dogana messicana, del Politec-nico de Monterrey e, naturalmente, della World Customs Organization.La Conferenza annuale è sempre un’ottima occasione per conoscere i problemi, le soluzioni, le visioni e l’evoluzione concreta degli istituti doganali e degli strumenti per lo sviluppo del commercio internazio-nale, così come condivisi e studiati in tutte le dogane del mondo: la plu-ridimensionalità dei temi trattati consente di comprendere meglio le necessità di protezione e promo-zione dei commerci e delle imprese – necessità che, nel loro apparente contrasto, sono invece complemen-tari.Ma quali sono stati i temi affrontati in modo più approfondito?

Impatti dell’Agreement on Tra-de FacilitationAnzitutto, di importante attuali-tà sono stati l’Agreement on Trade Facilitation (Atf)1 e le sue numerose implicazioni per la dogana, con par-ticolare riferimento alla protezione dei confini (attività che, con locuzio-ne estremamente “politica”, viene definita border management), agli accordi di libero scambio (gli ormai noti Free Trade Agreements) e alla capacità di riscossione delle dogane (le customs revenue).Tra gli impegni previsti dall’Atf vi è il miglioramento delle movimen-tazioni e dello sdoganamento delle merci attraverso le frontiere, in ter-mini di efficienza, rapidità, proce-dure comuni e requisiti documentali uniformi2, ma in tutte le dogane del mondo resta fortissima la percezio-ne che, una volta attraversato il con-fine (in entrambi i sensi, in uscita

e in ingresso), non vi siano rimedi efficaci contro il commercio illegale, l’usurpazione dei diritti di proprietà intellettuale, le violazioni degli em-barghi. Sul tema, particolarmente interessante è stato l’intervento di Patricia Kumenko Furlan, dell’Uni-versità di Sao Paulo, che ha messo in luce taluni aspetti critici del border management in Brasile, caratteriz-zato da problematiche simili a quelle europee, tra cui la forte interdipen-denza tra burocrazia e flussi fisici, la mancanza di coordinamento ope-rativo, la parziale o mancata imple-mentazione di sistemi informatici efficienti.La dogana unionale (nel senso di dogana dell’Ue e di tutte le istitu-zioni di governo comuni delle do-

gane nell’Unione europea) e quella italiana hanno peraltro individuato una soluzione magistrale (anche se non tutti i Paesi Wco la condivido-no senza riserve): semplificazione e trade facilitation devono passare da un incremento della compliance doganale degli operatori economici. Creare sportelli unici, coordinamen-to telematico della documentazione necessaria per gli sdoganamenti, interfacce tra amministrazioni pub-bliche titolari dei poteri di control-lo e autorizzazione, infatti, è un meritorio e importantissimo passo avanti, ma si tratta pur sempre della rimozione di ostacoli ingiustificati, di efficientamento dell’azione della Pubblica amministrazione, non di semplificazione vera e propria. Essa,

infatti, può avvenire solo quando la Pa potrà bypassare i controlli senza assumere rischi significativi e agire con più efficienza per la tutela degli interessi collettivi mondiali. Una strada percorribile solo nella misura in cui le aziende aderiscano a quel-la partnership tra imprese e doga-ne, fortemente promossa da più di 90 Paesi nel mondo, che va sotto il nome di Aeo, Authorised Economic Operator.Secondo quanto previsto dall’Agree-ment on Trade Facilitation, le autori-tà doganali sono tenute a semplifica-re le procedure commerciali a livello globale; d’altro canto, la moltiplica-zione degli accordi di libero scambio e la non armonizzazione delle rego-le di origine creano di fatto l’effetto

contrario. Accordi e regole, infatti, hanno profonde influenze sui flus-si commerciali e sulla facilitazione del commercio: poiché gli accordi concedono preferenze tariffarie sul-la base dell’origine dei prodotti, la proliferazione di accordi con regole di origine divergenti (non a caso si parla di “Noodle Bowl Syndrom”, la sindrome della scodella di spaghet-ti) spesso complica le procedure di attestazione e verifica dell’origine, le quali possono comportare un au-mento dei costi di conformità per le imprese, creando di fatto un’ulte-riore barriera al commercio stesso. Sul tema, di particolare interesse è il lavoro di Jisoo Yi, dell’Università di Canberra, sull’effettivo sfruttamen-to degli Fta i cui risultati, sebbene

Semplificazione e trade facilitation devono passare da incremento di compliance doganale e operatori economici

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PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali

l’INDusTRIA mECCANICA 694 | 52

basati sull’osservazione condotta presso alcune aziende produttrici coreane, sono condivisibili in parti-colare da quegli operatori che muo-vono i primi passi all’interno della tematica della gestione dell’origine: le procedure necessarie per avva-lersi degli Fta comportano oneri in termini di costi interni, stimati nel costo e nel tempo necessari per conformarsi alle norme di origine da parte dello staff coinvolto e nella preparazione dei documenti, e costi esterni (ad esempio per consulenze), che risultano tipicamente più one-rosi per le imprese di più piccole di-mensioni. In un contesto globale di sempre nuovi e intricati accordi, con regole di origine diverse, dovrebbe-ro essere attivate iniziative volte a ridurre tali costi di conformità, costi che possono ridurre sensibilmente i benefici derivanti dagli accordi di

libero scambio.La maggior parte delle misure pre-viste dall’Atf sono pensate per mi-gliorare e snellire i processi doga-nali. Tuttavia alcuni governi, in partico-lare quelli dei Paesi meno sviluppati, dove una quota sostanziale delle en-trate fiscali è rappresentata proprio dalle customs revenue (dazi), hanno manifestato una certa preoccupazio-ne verso i potenziali impatti dell’Atf, temendo perdite e impatti negativi sulla propria fiscalità. Sebbene un limitato numero di misure possa potenzialmente provocare, ma in

modo pressoché trascurabile, una diminuzione delle revenue doganali, l’attuazione dell’Atf non dovrebbe incidere (stando ai paper presenta-ti proprio da ricercatori e studiosi provenienti da tali Paesi) sul volume delle riscossioni delle dogane; anzi, il previsto aumento negli scambi transfrontalieri reso possibile da procedure più trasparenti e prevedi-bili dovrebbe portare effetti positivi anche su questo versante.

Strumenti per l’anticontraffa-zioneUn altro tema emerso dai lavori pre-sentati e dal dibattito sviluppatosi durante la Conferenza, particolar-mente sentito anche dalle aziende del nostro comparto, è stato quello del ruolo delle dogane nel rendere si-cura la supply chain e nel prevenire il commercio illegale.

Vi è sempre più consapevolezza del-la necessità di una gestione rapidis-sima dei traffici alle frontiere, volta a eliminare barriere inutili e a ridurre gli oneri sul commercio; tuttavia, la globalizzazione ha facilitato anche il commercio illegale, con impatti ne-gativi su crescita economica, stabili-tà, salute e sicurezza. Per far fronte alla continua evoluzione di tali mi-nacce transfrontaliere, vi è la neces-sità di una maggiore cooperazione fra le diverse agenzie specializzate e di un miglioramento del ruolo che le dogane, grazie alla loro posizione “unica” alle frontiere, possono gio-

care sul fronte della lotta al com-mercio illegale, che si sta spostando sempre più verso la contraffazione e la violazione della proprietà intellet-tuale. E proprio il tema della tutela dei diritti di proprietà intellettuale (che va ad agganciarsi alle più acute preoccupazioni delle imprese italia-ne capaci di fornire grande valore aggiunto ai prodotti industriali: pro-tezione del made in, lotta alla con-traffazione, tutela della riservatezza commerciale) è quello che polarizza oggi l’attenzione delle dogane e che rende delicatissima la transizione verso il pacchetto di semplificazioni previsto dalla Wto.Nel nostro comparto la contraffazio-ne è molto insidiosa, sia dal punto di vista degli operatori da essa dan-neggiati, sia per la sicurezza delle persone in quanto, a prima vista, i prodotti contraffatti sono molto meno facilmente individuabili dai consumatori rispetto a quelli di altri settori quali, ad esempio, il tessile e l’abbigliamento. Si pensi all’utilizzo di acciai radioattivi, materiali che hanno un’intrinseca pericolosità riscontrabile sul lungo periodo, ma che non creano all’utilizzatore nes-sun tipo di disturbo tecnico-operati-vo nell’immediato: difendersi da tale forma di illicit trade è molto difficile per le aziende che operano nella pie-na legalità. A livello globale, le tutele sono an-cora poco armonizzate e talora con-traddittorie ed è qui che l’azione del-la Wco sarà particolarmente intensa nei prossimi anni, favorendo proto-colli di intesa ma anche l’adozione di norme più coerenti, che consentano di ridurre un fenomeno altrimenti destinato a crescere in modo espo-nenziale.

Il digital dilemmaAltro tema caldo della conferenza è stato poi quello del cosiddetto “di-gital dilemma”, ossia dell’impatto che la crescente digitalizzazione dei

Lotta al falso: necessarie norme più

coerenti e protocolli di intesa da parte della Wco

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PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali

53 | NOVEmBRE DICEmBRE 2014

Validazione dei Programmi Formativi Anima da parte di Incu

Proprio durante la Conferenza Picard 2014, il Progetto Dogana Facile di Anima ha ottenuto da Incu – International Network of Customs Uni-versities, di cui la Federazione è membro – il riconoscimento dei pro-pri programmi formativi su tematiche doganali. Tali percorsi formati-vi, articolati in moduli tematici, sono declinati allo scopo di guidare le aziende attraverso il tortuoso cammino del commercio internazionale e sono progettati per fornire loro la comprensione di base, gli strumen-ti e le conoscenze necessarie per essere compliant con la normativa, in modo da governare i numerosi adempimenti, documenti e dichiarazioni che riguardano la movimentazione delle merci nei traffici internazionali, affinché possano gestire le procedure e le attività doganali con maggiore consapevolezza.Il primo incontro formativo dopo il positivo riconoscimento di Incu si è tenuto il 24 settembre scorso presso la sede di Anima, sul tema della classifica doganale. Il 22 ottobre scorso si è tenuta un’altra giornata sulla conoscenza delle regole e dei criteri per la determinazione del valore delle merci in dogana, le voci di costo che concorrono a definire il valore e le sue eccezioni.

commerci comporta sull’operatività delle dogane.La crescita del commercio elettroni-co pone, infatti, una sfida non sol-tanto per la tassazione sul reddito delle aziende che operano nel mon-do degli scambi di bit, ma anche per la tassazione doganale. Grazie all’e-commerce, i consumatori di un Pa-ese possono acquistare da venditori situati in altri Paesi senza la necessi-tà di un intermediario fisico. Nel caso di vendita di beni, l’ogget-to viene intercettato dalla dogana al passaggio del confine e viene da questa tassato, non rilevando la lo-calizzazione di chi vende ma solo quella di chi acquista (entro certi li-miti). Tuttavia, il problema diviene acuto e inedito per la dogana quan-do la vendita riguardi quei prodotti realizzati attraverso strumenti elet-tronici (quali, ad esempio, progetti e disegni per la realizzazione remota di prodotti mediante stampanti 3D) che fisicamente non “passano” attra-verso le frontiere geografiche vigila-te dalle dogane.

Le tematiche emerse a Picard 2014, sulle quali Wto e Wco stanno lavo-rando, non riguardano perciò solo contesti locali limitati, ma stimola-no un crescente livello di attenzione in tutto il mondo, attribuendo alle dogane un ruolo sempre più ampio di controllo e “gestione” dei confini, intendendo per tali non solo quelli geograficamente posti tra un Paese e il resto del mondo ma soprattut-to quelli idealmente collocati sulla soglia delle aziende, laddove concre-tamente si realizzano gli interessi degli operatori economici. A questi ultimi resta, pertanto, la scelta di percorrere la strada di una collaborazione aperta con le am-ministrazioni doganali del mondo, attraverso l’adozione delle certifica-zioni previste da tutte le normative dei Paesi aderenti alla Wco come, ad esempio, l’Aeo. □

1Accordo sottoscritto in sede di World Trade Organization (Wto) a Bali, nel dicembre 2013, con la volontà di giungere finalmente a vere facilitazioni procedurali, garantendo al contem-po la sicurezza degli scambi. Nonostante l’immediata accoglienza molto positiva e l’impe-gno aperto e incoraggiante dei vari membri Wto, l’accordo ha subito una grave battuta d’ar-resto quando è venuto a mancare, in corrispondenza della deadline prefissata al 31 luglio 2014, il consenso all’adozione del Protocollo che avrebbe dovuto aggiungere l’Atf all’attuale framework normativo della Wto. Le riflessioni e le consultazioni con i singoli membri per cercare di sbloccare la situazione e arrivare a un’intesa comune sono già state avviate.

2Alcune facilitazioni tecniche erano già presenti nelle Guidelines for Immediate Release of Consignments by Customs adottate nel 2007 dalla Wco, che riflettono i principi applicati dalle moderne amministrazioni doganali nel garantire sdoganamenti rapidi, tenendo conto dell’uso diffuso dello scambio elettronico dei dati; i Paesi che già hanno dato implemen-tazione alle linee guida Wco si troveranno, pertanto, più facilitati nell’implementazione delle previsioni dell’Atf. Vedi: Dr. Cezary Sowinski, Dhl Express: “Wco Immediate release guidelines – State of application in the eve of the Tfa adoption”.

Le sfide dell’e-commerce: come tassare un prodotto stampato in 3D?

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Strumenti contro la crisi

l’induStria meccanica 694 | 54

di Marco Fioretti

integrazioni fra imprese: nuove sfide per la competitività

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Strumenti contro la crisi

55 | nOVemBre dicemBre 2014

N el difficile contesto economico degli ultimi anni è sempre più

evidente che le Pmi, a causa delle loro ridotte dimensioni, hanno pro-gressivamente perso di competitivi-tà nel settore di riferimento. Tra le motivazioni più rilevanti ci sono la produzione di prodotti o servizi limitati, che non completano le esigenze dei clienti; una ristretta estensione geografica dell’attività e una pressoché nulla internaziona-lizzazione; la mancanza di ricerca e quindi di sviluppo di competenze; il fatto che l’impresa non riesca a ottimizzare gli acquisti perché non ha massa critica e infine una scarsa solidità finanziaria, che preclude in-vestimenti e appalti di rilievo. Davanti a tali difficoltà una valida soluzione – adottata sempre più spesso dalle aziende – è l’integra-zione con altre imprese allo scopo di raggiungere una massa critica suffi-ciente per svolgere attività che non sarebbero altrimenti alla portata della singola azienda.

L’associazione temporanea tra imprese (Ati) L’associazione temporanea tra im-prese è certamente la forma di integrazione-collaborazione più semplice e più economica, un’aggre-gazione temporanea e occasionale per lo svolgimento di un’attività, limitatamente al periodo necessario per il suo compimento. Essa nasce dalla convenienza, per due o più im-prese che partecipano ad una gara d’appalto (o che stipulano contrat-ti di grande valore con la pubblica amministrazione), a collaborare tra loro, con lo scopo da un lato di ga-rantire al committente l’esecuzione integrale e a regola d’arte dell’opera, e dall’altro di non essere costrette a ricorrere alla costituzione di un’im-presa comune o di un consorzio che, in caso di esito negativo della gara, sarebbe destinato a scomparire im-mediatamente, con dei costi peral-

tro difficilmente recuperabili.Con la costituzione dell’associazione temporanea, le imprese associate, pur restando giuridicamente sogget-ti distinti, possono quindi formulare un’offerta congiunta, obbligandosi a realizzarla congiuntamente. Questa offerta viene presentata per il tra-mite di una delle imprese associate, che assume la veste di impresa capo-gruppo e si assume l’impegno di cu-rare i rapporti tra il raggruppamento e il committente. Il rapporto esisten-te tra le associate e la capogruppo si identifica con la figura del mandato collettivo con rappresentanza. Pri-ma della presentazione dell’offerta, infatti, le imprese associate devo-no conferire un mandato collettivo speciale con rappresentanza a una di esse, qualificata capogruppo, che

formula l’offerta in nome e per conto proprio e delle mandanti.Ci possono essere Ati di tipo oriz-zontale, quando le società parteci-panti effettuano la medesima attivi-tà e si costituiscono in Ati solo allo scopo di dividere un lavoro di eleva-te dimensioni, oppure ATI verticali, che si caratterizzano invece per la presenza di imprese che effettuano attività differenti ma corrisponden-ti a parti complementari di un’opera complessa.Per la costituzione è necessaria la stipula di un atto pubblico o di una scrittura privata autenticata.Dal punto di vista fiscale, tranne il caso in cui le opere siano indivisibili o le imprese si comportino in modo unitario, ogni azienda mantiene la

sua individualità e un suo distinto rapporto fiscale con l’Erario.

L’Associazione temporanea di scopo (Ats) L’Ats è invece una forma di Ati co-stituita per il raggiungimento di un determinato scopo, per esempio lo sviluppo di un progetto di R&S com-plesso (l’Ati di solito è invece utiliz-zata per la partecipazione ad appalti consistenti).In genere quando nella Associazione Temporanea vengono coinvolti Isti-tuti Universitari o Centri Pubblici di Ricerca che non sono inquadrabili tra le ordinarie imprese industriali, di servizi o commerciali aventi come fine il lucro, si opta per la Ats , il cui scopo è lo sviluppo del programma di R&S.

Quando viene costituita una Ati o Ats è necessario dettagliare accura-tamente gli oneri e gli obblighi del Capofila verso terzi e verso i membri nonché gli oneri degli altri membri, le modalità e le percentuali di ripar-tizione dei costi e dei ricavi.Di norma ricade sulla impresa Capo-fila il coordinamento e la rendicon-tazione al committente.

I contratti di reteA differenza dell’Ati, il contratto di rete costituisce una forma di asso-ciazione e integrazione non occasio-nale ma stabile allo scopo di portare avanti nel tempo una attività comu-ne fra le imprese.Nel momento in cui è previsto un fondo patrimoniale comune (una

Collaborare è spesso l’unica via per svolgere attività altrimenti non alla portata della singola azienda

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Strumenti contro la crisi

l’induStria meccanica 694 | 56

sorta di capitale sociale) e un organo di gestione, il contratto di rete assu-me una fisionomia giuridica assimi-labile, secondo alcuni, al Consorzio di imprese con attività esterna. In pratica si passa da una “rete contrat-to” a una “rete soggetto” che può as-sumere impegni con soggetti terzi.Il contratto di rete è soggetto a iscri-zione nella sezione del registro delle imprese presso cui è iscritto ciascun partecipante e l’efficacia del contrat-to inizia a decorrere da quando è sta-ta eseguita l’ultima delle iscrizioni prescritte a carico di tutti coloro che ne sono stati sottoscrittori origina-ri. Le modifiche al contratto di rete sono redatte e depositate per l’iscri-zione a cura dell’impresa indicata

nell’atto modificativo, alla sezione del registro delle imprese presso cui è iscritta la stessa impresa. L’ufficio del registro delle imprese provvede alla comunicazione della avvenuta iscrizione delle modifiche al con-tratto di rete a tutti gli altri uffici del registro delle imprese presso cui sono iscritte le altre partecipanti, che provvederanno alle relative an-notazioni d’ufficio della modifica; se è prevista la costituzione del fondo comune, la rete può iscriversi nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede. Con l’iscrizione nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscri-zione è stabilita la sua sede la rete acquista soggettività giuridica. Per acquistare la soggettività giuridica il contratto deve essere stipulato per atto pubblico o per scrittura privata

autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’articolo 25 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82.Dal punto di vista fiscale solo nel caso di “rete soggetto” si viene a creare una nuova entità autonoma, distinta dalle imprese o cooperative partecipanti, e pertanto titolare di partita Iva e soggetto a Ires e Irap.Per i contratti di rete era prevista un’agevolazione fiscale che consi-steva in una sospensione d’imposta della quota degli utili dell’esercizio destinata, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, al fon-do patrimoniale comune o al patri-monio destinato all’affare. La quota degli utili doveva essere

accantonata in una apposita riser-va e concorreva a formare il reddito se utilizzata per scopi diversi dalla copertura delle perdite di esercizio ovvero venendo meno l’adesione al contratto di rete.L’importo che non concorre alla for-mazione del reddito d’impresa non poteva, comunque, superare il limite di un milione di euro.C’è inoltre la possibilità di accedere a finanziamenti, contributi in conto interesse e contributi in conto capi-tale previsti da vari bandi promossi da Enti Pubblici in corso continuo di aggiornamento.

La fusioneLa fusione societaria consiste in un procedimento di integrazione, per sua natura definitivo e irreversibile, attraverso il quale due o più società confluiscono in una unica entità so-

cietaria.Esistono due tipi essenziali di fusio-ne: quella che comporta la costitu-zione di una nuova società (fusione propriamente detta o in senso stret-to) e quella in cui una o più società si fondono in una di esse, che le as-sorbe (fusione per incorporazione).Di seguito vengono esaminati i prin-cipali vantaggi e scopi della fusione: • produttivo: migliore utilizzo e

sfruttamento degli impianti; aumento ed integrazione delle capacità produttive; integrazio-ne delle fasi produttive;

• commerciale: aumento della competitività; riduzione della concorrenza mediante l’acqui-sizione di una impresa concor-rente; ampliamento e integra-zione della gamma dei prodotti; miglioramento della posizione contrattuale o delle possibilità in tema di pubblicità e tecniche di commercializzazione;

• tecnologico: acquisizione di marchi, brevetti, licenze, segreti di fabbricazione, know-how, di-ritti di sfruttamento; consegui-mento di economie di scala; svi-luppo di ricerca e progettazione;

• amministrativo: riduzione dei costi amministrativi; uso di strutture e sistemi informativi avanzati;

• logistico: ottimizzazione del processo distributivo (traspor-to, magazzinaggio ecc.);

• finanziario: compensazione di squilibri nelle strutture delle imprese che si fondono; mi-glioramento delle condizioni di negoziazione con gli istituti di credito.

La fusione viene realizzata per mez-zo di un iter complesso, disciplinato dagli art. 2501-2505 quater CC.I principali passaggi per porre in essere una fusione sono i seguenti: progetto di fusione, delibere di fu-sione, atto di fusione, adempimenti contabili e fiscali successivi. □

Associazioni temporanee, contratti di rete e fusioni sono le principali forme d’integrazione

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globalcomforttechnology

MCE organizza il Roadshow

COMFORT TECHNOLOGYProgettare e installare l’integrazione per l’efficienza

La partecipazione agli incontri sarà gratuita e darà diritto a ricevere crediti formativi.È richiesta la preregistrazione

online su www.mcexpocomfort.it

Smart plant e smart city, l’integrazione impiantistica tra edificio e territorio.

Aggiornamento sul quadro legislativo per l’efficienza energetica degli edifici.

Il recepimento nazionale delle norme tecniche europee per l’efficienza energetica degli edifici.

La diagnosi energetica degli edifici, aspetti applicativi e procedurali.

Le tecnologie per l’efficienza energetica, elementi di innovazione in relazione al nuovo contesto: impianti e building automation.

Riqualificazione energetica degli edifici: potenziali di mercato ed opportunità finanziarie.

I temi portanti

Gli incontri del RoadshowMilano / Politecnico Bovisa ~ 20 novembre 2014

Padova / Villa Ottoboni ~ 26 febbraio 2015

Roma /Università La Sapienza ~ 22 aprile 2015

Catania /Università degli Studi ~ 18 giugno 2015

Bari /Politecnico ~ 24 settembre 2015

Milano /Politecnico Bovisa ~ 19 novembre 2015

Per informazioni:[email protected] - tel. 02.43517026

www.mcexpocomfort.it

con il patrocinio di:

in collaborazione con:organizzato da:

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FIERE

l’IndustRIa mEccanIca 694 | 58

numeri positivia Geofluid

Italia che esporta

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FIERE

59 | nOVEmBRE dIcEmBRE 2014

A ottobre la ventesima edizione della fiera della perforazione

Soluzioni all’avanguardia e una forte propensione all’export:

questi gli elementi presenti fra gli stand di Geofluid, la biennale dedi-cata alla perforazione e ai lavori del sottosuolo svoltasi a Piacenza tra il 1 e il 4 ottobre.Alla mostra erano rappresentati tut-ti i settori del comparto, dalla ricer-ca e perforazione di pozzi d’acqua, ai pozzi esplorativi e geotermici a bassa entalpia fino alle più recenti macchine e tecnologie per la messa in opera di fondazioni speciali, dalle metodologie di indagine geotecnica, geologica e geofisica al risanamento idrogeologico e ambientale. Quattro le aree tematiche principali: Geo-tech, dedicata alle macchine e alle at-trezzature per le indagini geognosti-che e geotecniche; Geotunnel, in cui l’esposizione verteva su attrezzature e strumentazioni per la costruzione di gallerie; No Dig, focalizzata sulla perforazione guidata e la trivellazio-ne orizzontale e infine Geocontrol, con l’esposizione di strumentazioni ed attrezzature per analisi, monito-raggio ambientale, bonifica dei ter-reni, idrogeologia e difesa del suolo. «I clienti vengono perché hanno un interesse specifico, sanno bene cosa e chi troveranno», conferma Federi-co Pagliacci, Developement Vice Pre-sident di Soilmec, ditta che ha pun-tato molto sulla nuova perforatrice idraulica per pali di grande diametro SR-45.

Un risultato positivo, ma che attual-mente non apre tuttavia spiragli su un’immediata ripartenza del mer-cato domestico: i contatti creati in fiera sono stati infatti, a detta delle aziende espositrici, quasi tutti este-ri. Comportamento che è una proie-zione del trend economico attuale: «I nostri clienti sono per lo più stranie-

ri: quest’anno sono entrati in gioco anche gli africani» conferma Ilaria Favella, marketing manager di Saer, che per quanto riguarda il mercato interno sostiene invece che «pur-troppo è fermo e non vediamo, a bre-ve, segnali di ripresa». Leggermente più positiva l’opinione di Raffaella Viola, addetta marketing di Comac-chio Srl, azienda che a Geofluid ha presentato quattro nuovi modelli di macchine, tutte relative al settore delle fondazioni: «In Italia qualcosa in più rispetto all’anno scorso c’è, ma i segnali di ripresa sono molto deboli». L’azienda esporta infatti quasi il 95% della produzione, in un centinaio di Paesi diversi «Si va dai mercati del Nord Europa, dove siamo tradizionalmente molto for-ti, fino ad arrivare agli Usa e all’A-merica latina». Più ottimista Silvia Barone, marketing manager di Mat-tei, azienda specializzata nella pro-duzione di compressori nudi, ossia privi di motore abbinato «Per noi la fiera è stata molto positiva: abbia-mo registrato diversi nuovi contatti, anche italiani, interessati alle nostre novità, vale a dire i compressori M e Mc. D’altronde i nostri clienti sono in gran parte essi stessi espositori di Geofluid». Espositori che a Geofluid hanno raggiunto in questa edizione il numero di 244, e con 331 brand e 12 mila visitatori, la fiera si è con-fermata un evento ad alto contenuto specialistico e una manifestazione completa in termini di offerta espo-sitiva del settore di riferimento.Oltre alla parte espositiva, la fiera ha ospitato una serie di convegni di grande interesse a attualità, orga-nizzati da associazioni, istituzioni e università. Iniziative che hanno co-stituito un’utile occasione di aggior-namento professionale presentando nuove normative, tecnologie inno-vative e anticipando le tendenze di mercato. □

g.p.

Italia che esporta

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FOCUS | Sicurezza nel Mercato

l’indUStria MeCCaniCa 694 | 60

flash interna zionalizzazioneROMANIA - Il piano Grande Infrastruttura in Com-missione EuropeaIl Ministero dei Fondi Europei ha trasmesso il 15 ottobre alla Commissione europea tramite il sistema informatico di comunicazione – Structural Funds Communication, la proposta del Programma Operativo Grande Infrastrut-tura 2014 - 2020. Questo programma ha un’allocazione finanziaria di circa 9,4 miliardi di euro e promuove gli investimenti d’interesse nazionale nei settori trasporti, ambiente e gestione del rischio energetico. L’invio della proposta ufficiale del Programma è un passo importante per la Romania, date le sfide dello sviluppo nel periodo 2014 - 2020 e l’esperienza del periodo 2007 -2013 e di-mostra l’importanza di un coordinamento efficace e di una visione strategica nella promozione delle infrastrut-ture nazionali. (ICE BUCAREST)

ROMANIA - Il governo promuove rinnovabili, bio-masse e cogenerazione Per promuovere le energie rinnovabili, i programmi 2014-2020 del governo romeno prevedono importanti sovvenzioni per la produzione di biocombustibile e una allocazione di quasi 245 milioni di euro per la crescita della capacità installata derivante da fonti rinnovabili di energia elettrica e termica e per la promozione dell’uti-lizzo della cogenerazione energetica (elettrica e termica) ad alto rendimento (fonte newsletter DEI/Sole 24 Ore)

RUSSIA - Accordo con la Cina per fornitura gasEntrato in vigore l’accordo delle forniture del gas russo verso Cina attraverso il gasdotto orientale – firmato ieri il rispettivo accordo intergovernativo russo – cinese. Il Ministro dell’energia Alexander Novak e il Presidente dell’Ente statale dell’Energia della Cina hanno firmato ieri l’accordo di collaborazione nel settore delle forniture del gas naturale russo attraverso il gasdotto orientale,

dice il lancio pubblicato sul sito web del Governo russo.Il 21 maggio scorso Gazprom e la Cnpc avevano sot-toscritto un accordo trentennale per la fornitura di 38 miliardi di metri cubi di gas naturale lungo il gasdotto Sila Sibiri (tratto orientale) dai giacimenti Ciajanda e Kovykta a partire dal 2019. L’importo complessivo del contratto è di $400 miliardi. E’ stato sottoscritto pure l’allegato tecnico all’accordo – dallo stesso Miller e dal vice presidente Cnpc Wang Yongchun. Il contratto di maggio prevede che la Cina versi a Gazprom un anticipo di 25 miliardi di dollari da destinare a coprire le spese di costruzione del gasdotto Sila Sibiri. In effetti, i lavori sono iniziati il 1° settembre scorso.

BRASILE - Distribuzione di gas naturaleCon la prospettiva di un aumento dell’offerta di gas na-turale nel Paese, derivante principalmente dallo sfrutta-mento della falda del prè-sal nei prossimi anni, i princi-pali distributori di energia elettrica stanno investendo in un nuovo ramo: la gestione e la commercializzazione di gas naturale. In accordo con il Piano decennale di espan-sione dell’energia 2023 (Pde), la produzione di gas natu-rale del Brasile dovrà crescere dagli attuali 62,2 milioni di metri cubi giornalieri ai 134,31 milioni in dieci anni. Lo studio fatto dalla Epe, indica anche che la domanda di energia in Brasile crescerà da 82,5 milioni di metri cubi giornalieri a 127,7 nello stesso periodo. Considerando soltanto la domanda dell’industria si stima che passe-rà dai 32,2 milioni di metri cubi ai 54,3 milioni entro il 2023. Così la Comerc ha creato una joint-venture con la Gas Energy per prestare servizi nell’area del gas naturale chiamata Comerc Gas (la Comerc detiene il 60% e la GE il 40%). La nuova impresa prevede una crescita del 40% per il mercato industriale di gas naturale nei prossimi cinque anni con la commercializzazione di piú di 40 mi-lioni di m3 giornalieri. (ICE SAN PAOLO)

l’indUStria MeCCaniCa 694 | 60

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FOCUS | Sicurezza nel Mercato

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flash interna zionalizzazioneARGENTINA - PlusPetrol acquisisce ApcoLa compagnia Pluspetrol, importante produttore del settore petrolifero in Argentina, Perù, Bolivia e Angola, ha dichiarato venerdì di aver raggiunto un accordo per l’acquisto di Apco Oil & Gas, per 427 milioni di USD dol-lari. WPX energia, che controlla il 69% di Apco, si dichia-rata a favore dell’accordo. (ICE BUENOS AIRES)

ARGENTINA - Cresce del 2,26% l’indicatore Con-struya L’lndicatore Construya (IC), che misura l’evoluzione dei volumi di materiali da costruzione venduti al settore privato dalle imprese leader del settore, parte appunto del Grupo Construya (mattoni ceramici, cemento Port-land, calcestruzzo, tondino in acciaio, infissi in allumi-nio, pavimenti e rivestimenti ceramici, adesivi, pitture impermeabilizzanti, sanitari, rubinetteria e tuberie per l´acqua), ha segnalato che le vendite delle imprese del gruppo, corrette per stagionalitá, hanno avuto un incre-mento mensile pari al 2,26 % nel mese di settembre c.a. rispetto ad agosto.(ICE BUENOS AIRES)

MESSICO - Aumenta la domanda di componentisti-ca automtiveCresce la domanda di componenti per il settore automo-tive messicano. L’ingresso produttivo nel Paese Latinoa-mericano delle maggiori case automobilistiche mondiali ha generato una vigorosa domanda di componenti, so-prattutto di secondo e terzo livello, non soddisfatta a livello locale. Il Messico importa 71,764 miliardi di dollari in compo-nenti per il settore automotive, pari a circa il 71% della domanda domestica. Nel paese operano 1.500 imprese del comparto di cui cui 345 sono fornitori di primo li-vello (tier 1). Delle maggiori 100 imprese mondiali del

settore 89 sono presenti in Messico con stabilimenti produttivi. Il superministro dell’economia Videgaray ha chiesto al Banco Nacional de Comercio Exterior (Banco-mext) di lanciare un programma per aumentare il conte-nuto nazionale del settore automotive.(ICE CITTÀ DEL MESSICO)

THAILANDIA - Piano di sviluppo infrastrutturale Il piano di sviluppo infrastrutturale annunciato dal nuo-vo governo avrà un valore di quasi 20 miliardi di Euro, sensibilmente ridotto rispetto al piano da 50 miliardi del governo precedente. La priorità va al trasporto su rotaia, soprattutto a Ban-gkok con 6 nuove linee metropolitane; a seguire, auto-strade, aeroporti (priorità al Terminal 2 dell’aeroporto internazionale di Bangkok) e porti.

ITALIA - La presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo – Rapporto ANCE Fatturato prodotto all’estero più che triplicato in meno di 10 anni (dai 3 miliardi del 2004 ai 9,5 del 2013), pro-duzione aumentata dell’8,6%, portafoglio commesse ar-ricchito di 319 nuovi lavori per complessivi 17 miliardi di euro. Sono i risultati dell’indagine Ance sulle imprese di costruzione italiane presenti all’estero.

SUD AFRICA - Progetto macchine per industria ali-mentare CE L’Associazione federata Assofoodtec, insieme a Con-findustria, ha recentemente incontrato esponenti del Department of Trade and Industry del Sud Africa per analizzare le opportunità e verificare la fattibilità di una missione imprenditoriale nel paese incentrata sulle mac-chine per trasformazione, conservazione e confeziona-mento alimentare.

61 | nOVeMBre diCeMBre 2014

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FOCUS | Energia e incentivi

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Una vetrina per il gelato vince il Compasso d’Oro di Giò Ponti

Ifi si dedica alla cultura dell’innovazione fin dagli anni ,60

V incere il premio più importan-te del design grazie a una vetri-

na per il gelato: è il caso di Ifi, che con Bellevue Panorama ha ricevuto a maggio di quest’anno il Compas-so d’Oro, vero e proprio Oscar del design nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti e assegnato ogni tre anni da Adi, la celebre Associazione per il Disegno Industriale. L’azienda di Tavullia ha vinto gra-zie al tavolo-bacheca Bellevue con tecnologia Panorama, oggetto inno-vativo disegnato da Marc Sadler in collaborazione con il dipartimento R&D di Ifi.

La novità principale di questo pro-dotto – oltre all’innegabile valore estetico – è stata coniugare caratte-ristiche finora ritenute inconciliabi-li: la perfetta conservazione del gela-to nei banchi a pozzetto e la visibilità dei gusti nelle vetrine. In Bellevue ciò è reso possibile da un sistema che sostituisce i classici coperchi rotondi con chiusure erme-tiche in vetro pirolitico, temperato e riscaldato. Coperchi che, sollevati, fungono anche da barriera tra ope-ratore e consumatore e permettono al contempo di vedere il prodotto e conservarlo in modo ottimale. Le

vasche, dalla struttura a U, posso-no essere accostate potenzialmente all’infinito, mantenendo le carapine sempre equidistanti. L’altezza ri-bassata del piano (87 cm invece dei consueti 95 cm) permette infine di vedere meglio il gelato rispetto ai pozzetti tradizionali.Così ha commentato il Presidente di Ifi, Gianfranco Tonti: «Ricevere il massimo riconoscimento nel campo del design è una grande soddisfa-zione, e una testimonianza per le aziende che, con passione e sacrifi-cio, intendono continuare a operare e a dare lavoro in Italia, un’occasione

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Ifi sarà ambasciatrice a Expo 2015 del “saper fare” nazionale

per rilanciare il messaggio che guar-dare al domani significa veicolare nuovi linguaggi, nuove idee, nuovi percorsi». D’altronde Ifi si dedica alla cultura dell’innovazione fin da-gli anni Sessanta, quando progettò il primo banco bar industriale, e prosegue su questa via grazie al suo dipartimento di ricerca e sviluppo, dove oltre trenta professionisti in-terni lavorano con industrial desi-gner affermati ed emergenti e col-laborano con gli studenti di design. «Per la nostra filosofia e per la nostra vision» continua Tonti «il Compasso d’Oro è il traguardo più ambito, una

medaglia che tutti, alla Ifi, possono appuntarsi con merito e orgoglio. Allo stesso tempo va inteso come una responsabilità e un nuovo pun-to di partenza, perché, come è giusto che sia, ci impone di essere onorato nel tempo a venire, nel segno dell’in-novazione». Un premio ancor più importante poiché si tratta del Compasso d’Oro più recente, quello con cui l’Adi si presenterà all’Expo Universale del 2015 e tramite cui Ifi diventa amba-sciatrice nel mondo del “saper fare”

nazionale. Inoltre, vincere il Compasso d’Oro significa per un’azienda entrare a far parte della Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro Adi, dichia-rata “Bene di interesse Nazionale”.Il marchio non è nuovo ai ricono-scimenti per le idee innovative: ave-va già ottenuto una Segnalazione Compasso d’Oro con la vetrina ge-lato Tonda nel 2008, oltre a diverse selezioni negli annuari Adi Design Index. □ g.p.

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FOCUS | Energia e incentivi

La nostra visione è

intEgrarEChimar:

In tempi di crisi vince chi è capace di trasformarsi. E il 2009 è stato l’anno della svolta per Chimar, l’azienda fondata a Carpi da Giovanni Arletti e il figlio Marco: invece che dedicarsi esclusivamente alla produzione di imballaggi, ha sviluppato la logistica per offrire un servizio totale

Intervista a Marco e Giovanni Arletti, Ceo e Presidente di Chimar SpA

Chimar trasforma legno, compensato, cartone, plastica, per produrre imballaggi in grado di pro-teggere prodotti in trasporti di lunga durata. Ma c’è molto altro: soluzioni su misura, stoccaggio, carico, collaudo a destinazione.Chimar ha al suo interno due anime. La prima è quel-la produttiva/manifatturiera, con la quale siamo nati: è composta da una apposita divisione in grado ormai di offrire la produzione di tutte le tipologie di imballaggio.L’altra anima, nata nel 2009, in pieno periodo di crisi eco-nomica per il mercato italiano, è una divisione dedicata interamente alla logistica, rendendo l’azienda un vero e proprio provider di servizi a tutto tondo.Insomma, nati con un’attività di produzione packaging abbiamo integrato la dimensione del servizio di logistica, e i numeri danno ragione a questa strategia: oggi lavoria-mo su 18 stabilimenti produttivi e servizi logistici, fattu-riamo 40 milioni di euro e diamo lavoro a più di 300 per-sone. Ed è proprio la parte dedicata alla logistica che ci permetterà di crescere ulteriormente, prevediamo infatti di chiudere il 2014 con un +25% rispetto all’anno scorso.Fra i nostri clienti ci sono, ad esempio, New Holland, Iveco, e siamo l’unico centro ricambi al mondo di Lam-borghini.

CaSE HiStOry

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65 | nOVEMBrE DiCEMBrE 2014

Che genere di iniziative possono essere prese in tema responsabilità sociale?Come Chimar consegniamo circa 2000 metri cubi di le-gno al mese, ed è per questo motivo che ci siamo impe-gnati verso la tutela ambientale. Oltre alla realizzazione di prodotti ad hoc, come ad esempio la linea di casse ri-utilizzabili “E-Box” che vanno a sostituire i tradizionali imballi a perdere, abbiamo ottenuto la certificazione al Pefc, il Programma per il riconoscimento di schemi na-zionali di Certificazione Forestale. Con questa certifica-zione ci impegniamo ad acquistare legname soltanto da operatori che garantiscono un taglio legale e responsabile dei boschi. Certo, una scelta ambientale come questa genera dei co-sti, ma che possono diventare un’opportunità e partendo da un concetto di ambiente abbiamo stravolto l’organiz-zazione dei nostri stabilimenti.

In che modo si può rendere economicamente soste-nibile una scelta ambientale?Invece di alzare il prezzo dei nostri prodotti abbiamo de-ciso di investire in una ristrutturazione della nostra rete informatica, della rete commerciale, oltre alla program-mazione e progettazione del lavoro, utilizziamo anche un apposito software 3D per individuare le misure di sezio-namento del legno in ottica di risparmio del materiale: tutte misure che ci permettono di avere meno scarti e meno consumo energetico. Inoltre da 3 anni abbiamo aperto un impianto a biomasse (che stiamo modificando in un impianto di gassificazione) per il recupero energe-tico da scarti di produzione: con questa soluzione siamo autonomi nel nostro stabilimento principale a Limidi sia per quanto riguarda l’energia elettrica sia per l’energia termica. □

Quali soluzioni per integrare ulteriormente la di-mensione logistica?Proprio allo scopo di sviluppare i trasporti internazionali e offrire un servizio a 360 gradi, è da poco nata una rete di impresa, si chiama Scinet, frutto dell’intesa fra Chi-mar, la Arcese di Arco, grande player nel settore spedi-zioni come e la Ventana Serra di Cavenago, partecipata al 100% dal gruppo Arcese e specializzata nelle spedizioni mare-aereo. In questo modo il cliente può relazionarsi con un unico referente per le operazioni non solo di im-ballaggio, ma anche di logistica e spedizioni.Con il raggio d’azione di Scinet si apre così la possibilità di conquistare, oltre a Italia ed Europa –anche commesse e affari oltreoceano, in particolare in paesi in forte espan-sione, come ad esempio il Brasile.

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l’industria meccanica 694 | 66

mercatO

Bosch rexroth vola nella stratosfera con il progetto PolarisLa tecnologia Bosch Rexroth,

partner del progetto studente-sco Polaris, è salita nella stratosfera a bordo del pallone BEXUS-18, de-collando dalla base spaziale svedese Esrange, a 150 km a nord del Circolo Polare Artico, il 10 ottobre. Polaris, creato da un team compo-sto da studenti iscritti alle facoltà di Ingegneria Aerospaziale, Elettrica, Elettronica ed Informatica dell’U-niversità di Padova, è un progetto finalizzato allo sviluppo di un inno-vativo concetto di radiatore per ap-plicazioni spaziali o planetarie e re-lativo test in ambiente stratosferico.Con i profili di alluminio Rexroth è stata costruita la struttura di soste-gno di Polaris. Il prodotto, per la sua alta affidabilità e modularità, è stato la prima scelta nella progettazione meccanica di Polaris. Le caratteristiche di Polaris, quali l’originalità e l’innovazione, sono stati il motivo per cui gli esperti dell’Educational Office dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno scelto questo progetto tra centinaia di altre proposte.Il radiatore Polaris, differentemen-te dalla maggior parte dei radiatori oggi esistenti, è in grado di modifi-care attivamente la propria forma. Grazie a questa proprietà è possibile controllare la quantità di calore ce-duta all’ambiente ed è quindi relati-vamente facile ottenere un controllo termico attivo che supera le criticità tipicamente connesse al controllo dei radiatori spaziali (utilizzo di ri-scaldatori, fluidi o attuatori tradi-zionali con meccanismi e organi in movimento). La sua notevole inno-

Utilizza profili d’alluminio Rexrtoh la tecnologia ideata dall’Università di Padova per

testare un innovativo radiatore spaziale.

vazione si basa su due aspetti: da un lato sull’architettura originale a piastra multipla che ne permette un facile controllo meccanico, dall’altro sull’utilizzo di attuatori basati su polimeri elettroattivi, una partico-

lare classe di materiali gommosi con prospettive molto interessanti nel campo della robotica spaziale. Un progetto tecnologicamente avanza-to e riconosciuto per aver sviluppato un nuovo concetto di radiatore. □

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mercatO

50 anni di dupont al museo della scienza

Nell’ambito delle celebrazioni per il suo 50° anniversario in

Italia, DuPont ha inaugurato la mo-stra “Scienza fatta Innovazione – 50 anni di DuPont in Italia”, frutto della collaborazione con il Museo Nazio-nale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano.L’esposizione, inaugurata da Ellen Kullman, DuPont Chair and Chief Executive Officer, sarà aperta al pub-blico per un mese, dal 16 ottobre al 16 novembre, e offrirà ai visitatori la possibilità di scoprire come la scien-za applicata diventa innovazione. Questa mostra su DuPont propone un’istallazione per esplorare i due secoli di storia di una società che ha saputo trasformarsi costantemente,

L’azienda festeggia il 50° anniversario con una mostra al Museo Nazionale

della Scienza e della Tecnologia

prestando sempre maggiore atten-zione ai problemi che affliggono il nostro pianeta, lasciandosi guidare dalla ricerca di prodotti più efficien-ti e sostenibili, evolvendosi dalla chimica tradizionale in una società basata sulla scienza che si occupa di agricoltura, alimentazione, materia-li avanzati e soluzioni bio. Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia «Leonardo da Vinci», dichiara, «Abbiamo voluto coglie-re la sfida di esplorare e raccontare concretamente, in maniera semplice e intuitiva ai non addetti ai lavori, come la scienza si sia evoluta e si evolva ogni giorno».La mostra trae ispirazione da due

tematiche principali: il percorso evo-lutivo che partendo da un approccio scientifico di tipo tradizionale ac-cademico ci ha proiettati in un pre-sente che non può più prescindere dall’applicazione della scienza alle bioscienze e ai biomateriali e la ricer-ca di soluzioni che siano sempre più performanti ed efficienti, attente al risparmio energetico e al rapporto costi-benefici. I due argomenti ven-gono sviluppati in tre grandi settori di applicazioni di DuPont, che costi-tuiscono le aree in cui è divisa l’espo-sizione: i prodotti che si indossano, i prodotti che ci circondano nella no-stra quotidianità e le soluzioni che non hanno un impatto visivo ma che permettono di produrre molto di ciò che giornalmente consumiamo. Luigi Coffano, Country Leader Du-Pont Italiana, commenta, «Abbia-mo deciso di rendere protagonisti di questa esposizione solo alcuni tra i prodotti di DuPont che sono entrati a far parte della storia, come nylon e DuPont Kevlar, per citarne due tra i più famosi. Attraverso tali prodotti è possibile ripercorrere le singole fasi aziendali e industriali che hanno cambiato nel corso degli anni l’approccio che dalla scienza conduce all’innovazione. Grazie alle sinergie e collaborazioni con part-ner pubblici e privati e alle scienze integrate, siamo riusciti a sostitui-re prodotti presenti sul mercato da molto tempo con nuovi prodotti più efficienti, più sostenibili e pertanto rispettosi delle persone e dell’am-biente in cui viviamo». «Questa mo-stra per celebrare il nostro anniver-sario in Italia è motivo di orgoglio e di incoraggiamento per i nostri dipendenti a fare di più, insieme ai nostri partner, per rispondere alle sfide sempre più impegnative che il mondo ci lancia, applicando la scienza con nuovi strumenti, prodotti e soluzioni che contribui-scano a creare un mondo migliore» conclude Coffano. □

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un ottobre denso di impegni per clivetIl 3 ottobre 2013 ha avuto luogo

la visita tecnica agli stabilimenti Clivet di AIPI, l’Associazione indu-striale dei progettisti italiani.I soci AIPI, accompagnati dal presi-dente di Confindustria Belluno Gian Domenico Cappellari e dal presiden-te di AIPI Ambrogio Nicora, hanno fatto il punto sulla situazione attua-le dell’industria italiana e sulle sue prospettive future e visitato i 50.000 metri quadrati di stabilimenti di Clivet, esempio di un’azienda dalla produzione esclusivamente italiana, ma con un export molto sviluppato, capace di generare valore.Commenta Bruno Bellò, fondatore e presidente Clivet: «È stato un pia-cere ospitare la delegazione AIPI, condividere con gli industriali pro-venienti da tutto il nord Italia l’entu-siasmo per le sfide che il mercato ci pone e approfondire insieme le op-portunità che la qualità e la compe-tenza delle aziende italiane offrono in termini di sviluppo economico ed occupazionale per il nostro paese».Il 2 e il 3 ottobre è stata invece la volta dei centri assistenza Clivet di tutta Italia, che si sono confrontati con Clivet sullo stato dell’arte del servizio post vendita e hanno avu-to modo di fare squadra con l’intero staff Clivet: un forte segnale di coe-sione e di condivisione dei principi fondamentali alla base dell’innova-tiva proposta Clivet tra le persone impegnate sul campo e le varie fun-zioni aziendali. L’After Sales Mee-ting è stato inoltre l’occasione per i centri assistenza di conoscere i nuovi strumenti del servizio post vendita ed esprimere i loro suggeri-

Porte aperte in Clivet per l’associazione

AIPI e i centri assistenza Clivet di

tutta Italia

menti sull’implementazione di quel-li esistenti, quali ad esempio la Clive-tAPP, al fine di generare un flusso più fluido di informazioni con lo scopo comune di soddisfare nel più breve tempo possibile e nel modo più effi-cace le esigenze del cliente.Commenta Riccardo Bianchi, re-sponsabile del Servizio Post Vendita Clivet: «Come lo scorso anno anche quest’anno abbiamo voluto mettere al centro dell’After Sales Meeting la squadra e il contatto diretto con l’azienda. La nostra è una squadra fatta di persone giovani che ogni giorno svolgono il proprio lavoro

con passione e competenza, carat-teristiche che ci accomunano con i centri assistenza sul territorio e che ci permetteranno insieme di af-fermarci sempre più come punto di riferimento per il comfort completo e sostenibile nei settori residenziale, terziario e industriale». □

Bruno Bellò, Presidente e fondatore di Clivet

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ardea: Ozono Wedeco per dimezzare i fanghi

Il depuratore di Ardea serve una vasta zona tra Pomezia ed Anzio,

zona originariamente con vocazione turistica, che negli ultimi anni si è popolata notevolmente diventando una zona periferica di Roma.Progettato originariamente per 60mila abitanti equivalenti, que-sto impianto si trova oggi a dover-ne sopportare 72mila. Un carico maggiorato che Idrica, la società che gestisce l’intero servizio idrico integrato, ha potuto fronteggiare utilizzando le tecnologie più avan-zate per incrementare l’efficienza dell’impianto, mantenendo elevata però la qualità delle acque depurate, che devono essere sversate in mare in una zona che non ha perso la sua vocazione turistica.Inoltre l’impiego di tecnologie all’a-vanguardia permette a Idrica di con-tenere i consumi energetici a tutto beneficio dei costi sopportati dalla popolazione.Uno dei problemi che ha dovu-to affrontare Idrica nella gestione dell’impianto di depurazione di Ar-dea è dato dalla quantità dei fan-ghi da smaltire che sono cresciuti proporzionalmente all’aumento del carico dell’impianto. I costi di smal-timento di questo rifiuto sono or-mai di oltre 130 euro per tonnellata, una quota significativa dei costi di gestione che, per essere contenuta, ha portato alla scelta di utilizzare la tecnologia dell’ozonolisi dei fanghi.L’ozono è una molecola triatomica

di ossigeno, altamente reattiva e in grado di rompere i legami chimici di molecole complesse che i norma-li procedimenti di ossido-riduzione degli impianti di depurazione non riescono a trattare. L’ozonizzazione dei fanghi di supero permette quindi di ridurre notevolmente la quota di fanghi da smaltire e aumenta la quo-ta di materiale biodegradabile nella depurazione.Nell’impianto di Ardea è stato perciò installato un sistema Wedeco per la produzione di ozono ed approntate le vasche di contatto con i fanghi do-tate di appositi diffusori a bolle fini.Xylem Water Solutions, di cui We-deco è uno dei marchi, ha proposto e installato in prova una soluzione pre-allestita del generatore di ozono e dei relativi sistemi di gestione per la distribuzione del gas. Tale soluzio-ne, alimentata ad ossigeno liquido, realizzata in fabbrica e alloggiata in un apposito container pronto per l’allaccio all’impianto, ha permesso

tempi estremamente rapidi per l’in-stallazione.Trascorsi sei mesi di prove per mo-nitorare i risultati anche in relazio-ne alle variazioni stagionali di carico dell’impianto, i risultati sono stati estremamente soddisfacenti per Idrica, che ha deciso di acquistare il generatore ozono.A regime, dopo un anno di funzio-namento i fanghi portati in discarica sono diminuiti del 43% (circa 1300 tonnellate) con un risparmio eco-nomico sui costi di smaltimento di oltre 170 mila euro che permette di calcolare l’ammortamento in soli due anni dell’investimento sostenuto. Come ulteriore beneficio per Idrica si è osservato anche un interessante ri-duzione delle ore di lavoro necessarie per la rimozione dei fanghi da smal-tire: dalle 10 ore giornaliere iniziali, dopo la messa a regime dell’impianto Wedeco sono state necessarie solo 16 ore settimanali di lavoro con un ri-sparmio ulteriore nei costi generali. □

Dopo un anno di funzionamento i fanghi da smaltire sono diminuiti del 43% (circa 1300 tonnellate) con un risparmio di oltre 170 mila euro

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tripla ricertificazione per i sistemi di gestione esabEsab, uno dei più grandi ed esper-

ti fabbricanti di prodotti di sal-datura e taglio, ha ottenuto la ricer-tificazione ISO 9001, ISO 14001 e Ohsas 18001 per i sistemi di gestio-ne qualità, ambiente e salute e sicu-rezza sul lavoro. Interessa tutte le attività, persone e unità dell’azienda nel mondo: oltre 8700 dipendenti e stabilimenti produttivi in quattro continenti.Esab è stata la prima società nel settore a ottenere una certificazio-ne esterna completa per questi tre

fondamentali standard di gestione. La completa ricertificazione, ese-guita ogni tre anni, certifica tutti gli aspetti dell’attività commerciale in-ternazionale e testimonia l’impegno della società verso un continuo mi-glioramento. L’International Orga-nization for Standardization (ISO) è l’ente di sviluppo e pubblicazione più grande del mondo in materia di standard internazionali. I rigidi cri-teri sono riconosciuti in quasi 200 paesi nel mondo. La certificazione ISO 9001 accerta che i processi e i

sistemi di qualità di Esab soddisfino criteri specifici per garantire sistemi di qualità unificati e in continuo mi-glioramento in grado di ottempera-re alle richieste dei clienti. L’Ohsas 18001 è considerato il più noto tra gli standard dei sistemi di gestio-ne di salute e sicurezza sul lavoro. Questo sistema di gestione aiuta l’a-zienda a identificare e controllare in modo coerente i rischi per la salute e la sicurezza, a ridurre il potenziale per gli incidenti e a migliorare le pre-stazioni operative generali. □

vuto principalmente a due fenomeni: il primo, più strutturale, legato alle esportazioni indirette, ovvero la ven-dita di componenti a clienti nazionali che esportano prodotto finito all’e-stero e il secondo, che sta prendendo piede nell’ultimo anno, del “resho-ring”, ovvero la rilocalizzazione di al-cune produzione in Italia a seguito di una prima fase di internazionalizza-zione. Per le importazioni si eviden-zia una buona tenuta dell’Europa, un buon trend dell’America settentrio-nale, mentre sono in calo le impor-tazioni dall’America centro-meridio-

nale e ancor più dall’Asia (Giappone, e Corea in particolare). Per l’export tiene l’Europa, grazie anche all’otti-mo trend dei paesi fuori dall’Unione monetaria (+9,8%), mentre si regi-stra un calo verso l’America setten-trionale. Il primo paese a cui sono de-stinate le nostre esportazioni resta la Germania, ma sono positivi anche i trend del Belgio (+6,8%) e della Cina (+16,1%). Il trend nella prima parte di quest’anno mostra una sostan-ziale stabilità rispetto al 2013, che si prevede si manterrà per i restanti mesi. □

sistemi di trasmissione,movimento e potenza L’industria italiana dei sistemi

di trasmissione, movimento e potenza si conferma in salute, pur a fronte di un contesto macroeco-nomico ancora debole e nonostan-te dati generali del manifatturiero ancora negativi. È questo quanto emerge dai dati presentati da Assiot (l’Associazione italiana costruttori organi di trasmissione, movimen-to e potenza) all’Assemblea dei soci nel luglio scorso. Infatti, il 2013 si è chiuso per l’industria italiana del settore con un fatturato comples-sivo di oltre 6,2 miliardi di euro e quindi con un leggero incremento (+0,7%) rispetto al 2012. Le consegne sul mercato interno presentano un dato sostanzialmente positivo (+0,4% rispetto al 2012) do-

I dati di Assiot indicano un mercato in leggera ascesa nel 2013 (+0,7%) nonostante la crisi

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due riconoscimenti per il successo di sandvik nella sostenibilità: Ftse4Good e ethibel excellenceSandvik è stata nuovamente in-

clusa nel prestigioso FTSE4Go-od Index, che misura le performance ambientali, sociali e di governance delle aziende internazionali. Lan-ciato per la prima volta nel 2001, il FTSE4Good Index fornisce agli in-vestitori uno strumento per identi-ficare le imprese che, a livello globa-le, meglio si allineano agli standard aziendali di sostenibilità.Il FTSE4Good Index è, insieme al Dow Jones Sustainability Index, uno dei più riconosciuti indici in-ternazionali sulla sostenibilità. Il FTSE4Good valuta le imprese sulla base di informazioni rese pubbliche riguardanti tre aree chiave – Am-bientale, Sociale e di Governance - con più di 300 indicatori.«Abbiamo obiettivi ambiziosi nel campo della sostenibilità, poiché siamo convinti che ciò ci condurrà, tra l’altro, a incrementare la soddi-sfazione dei clienti e di conseguen-za la crescita. Oltre a ciò, porterà benefici nel nostro impegno per attrarre investitori internazionali e futuri dipendenti», ha dichiarato Olof Faxander, Presidente e CEO del Gruppo Sandvik.Un altro ottimo risultato per Sandvik è la riconferma nell’Ethibel Excel-lence Investment Register: aumen-ta l’attrattività per gli investimenti e attesta il lavoro svolto fino ad ora

Il Gruppo Svedese si riconferma tra le aziende eccellenti

a livello globale per l’impegno verso una crescita sostenibile

per diventare una delle aziende lea-der nel campo della sostenibilità.La classifica – stilata da Forum Ethi-bel, agenzia di consulenza per la responsabilità sociale delle impre-se (CSR) e gli investimenti social-mente responsabili (SRI) – include infatti le aziende best performer di settore nella Corporate Social Re-sponsibility (CSR). Il punteggio del-la graduatoria è assegnato in base alla valutazione delle aree aziendali legate alla CSR e di una consultazio-ne di tutti gli stakeholder rilevanti dell’azienda.Questi due riconoscimenti sono un’importante dimostrazione dell’impegno e degli obiettivi rag-giunti a livello globale da Sandvik nell’integrare sempre di più la so-stenibilità nella cultura aziendale e in tutte le attività di business del Gruppo.Il Gruppo Sandvik, storico player nella produzione di utensili da taglio, nella fabbricazione di acciai e leghe speciali, e di macchine e attrezzature per l’industria estrattiva, è presente in tutto il mondo con diverse società e marchi. Sandvik ha oltre 47.000 di-pendenti in 130 Paesi e un fatturato globale di 10 miliardi di euro. È presente in Italia dal 1950, dove fattura complessivamente oltre 350 milioni di euro e impiega 700 per-sone. □

Olof Faxander, Presidente e CEO del Gruppo Sandvika

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mercatO

Nel 2011 Caprari ha lanciato per la prima volta sul mercato le

elettropompe sommerse da pozzo 4” Desert con l’obiettivo di rispondere alle applicazioni con forte contenuto di sabbia e sostanze solide.Gli ottimi risultati riscontrati e la crescente richiesta di elettropom-pe Desert hanno spinto Caprari ad ampliare la gamma con nuovi mo-delli 4” e con l’estensione alla gran-dezza 6”. Caprari offre così una linea comple-ta per queste applicazioni estreme: la linea Desert.

E4XED e E6XD Rendimenti e prestazioni al vertice del settore;Macchine conformi alla Direttiva 2009/125/CE (EcoDesign - ErP) e al Re-golamento 547/2012;Bussole in materiale an-tisabbia;Cuscinetti protetti dal-l’ingresso di sabbia; Giranti in tecnopolimero resistente all’abrasione;DEFENDER (Caprari In-ternational Patent): so-luzione brevettata per la passivazione dell’acciaio inox che garantisce mas-sima durata e affidabilità contro la corrosione;SAND-OUT System (Caprari International Patent): sistema brevet-tato per veicolare signi-ficative quantità di sab-bia e contenuti solidi;

Dopo la crescente richiesta si aggiungono

i nuovi modelli 4” e con l’estensione alla grandezza 6”

SMART-FIX System (Caprari Inter-national Patent): sistema brevet-

tato di bloccaggio idoneo per alte pressioni;Le macchine Desert sono certificate per l’impiego in acqua potabile se-condo le leggi vigenti.

E4XPD e E6XPD Alcuni modelli della linea Desert, grazie alla struttura dei diffusori ancora più rinforzata e ai condotti idraulici più ampi, sono in grado di lavorare con contenuti di sostanze solide fino a 450 g/m3.Sono macchine eXtra Performace appositamente studiate da Caprari

per applicazioni specifi-che ad elevatissimo con-tenuto di sabbia.Il gruppo Caprari è tra le principali realtà interna-zionali nella produzione di pompe ed elettropom-pe centrifughe e nella creazione di soluzioni avanzate per la gestione del ciclo integrato dell’ac-qua. Grazie al know-how esclusivo e diversificato, vengono fornite le mi-gliori e più efficienti so-luzioni per le principali esigenze idriche: dalle captazioni nei pozzi pro-fondi al sollevamento, delle acque reflue e di drenaggio, dall’alimen-tazione e distribuzione idrica nei settori civile, industriale e agricolo, alle più svariate appli-cazioni nel trattamento delle acque. □

caprari amplia la linea desert con le nuove elettropompe sommerse

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[email protected]

FILIALI: Altopascio, Ancona, Anzola E., Bari, Caserta,Frosinone,Milano,Padova, Reggio Emilia, Rimini, Treviso

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NEWS | Dalle Aziende

l’iNDuStriA mEccANicA 694 | 74

www.bosch.itCaldaia a condensazione Versatile ed economica, consente di adattare i consumi al fabbisogno

Junkers, marchio della Divisione Termotecnica di Bosch, presenta Ce-rapurcompact, la caldaia a condensa-zione versatile ed economica.L’efficienza e il comfort sanitario a 3 stelle (EN 13203) della caldaia as-sicurano acqua calda istantanea in qualsiasi momento e una temperatu-ra costante. Inoltre, lo scambiatore primario in alluminio-silicio garan-tisce rendimenti fino al 109% .Cerapurcompact, con una modu-lazione di potenza 1:8, consente di adattare i consumi ai reali fabbiso-gni, senza sprechi. Conforme all’E-nergy performance building direc-tive, la modulazione consente un dimensionamento corretto dell’im-pianto termico in combinazione all’isolamento dell’involucro abitati-vo (tetto, cappotto, ecc.). La modula-zione è resa possibile da un sistema pneumatico che ottimizza il tubo di Venturi e rende la caldaia particolar-mente affidabile nel tempo. Inoltre, può essere facilmente integrata in un impianto solare termico. La con-versione elettronica da gas metano a GPL è possibile senza bisogno di ul-teriori accessori adattabile, quindi, ad ogni contesto abitativo.Il controllo, la gestione e la regola-zione della caldaia è possibile sia tra-mite il display LCD retroilluminato, dotato di pulsanti intuitivi, sia da remoto tramite l’app JunkersHome.

www.datalogic.comScanner omnidirezionaleAssicura alte performance nell’acquisizione di codici a barre

Datalogic amplia la propria offerta di scanner bar code con il nuovo Cobal-to CO5300, scanner omnidireziona-le con tecnologia laser high perfor-mance per l’acquisizione dei codici a barre in ambienti retail e office.La finestra di scansione dello scan-ner è circondata da un anello blu ‘Ring of Light’, che diventa verde quando la lettura è andata a buon fine. Inoltre, essendo dotato di un al-toparlante polifonico di alta qualità, può essere customizzato con suoni o jingle personalizzati, per un’ulte-riore conferma audio di una buona scansione del codice a barre.Tramite il trigger ‘SCAN’ posto sulla parte superiore del prodotto è possi-bile attivare la lettura a linea singola che, combinata ai grip in gomma e alla possibilità di ruotare di 30° il modulo di lettura, permette a Co-balto di essere usato comodamente come se fosse un lettore portatile. Cobalto è dotato di tecnologia di scansione 1D ad alte prestazioni, con modalità di lettura omnidire-zionale a 20 linee e 1.500 scansioni al secondo. La scansione omnidirezionale per-mette all’operatore di presentare allo scanner il codice a barre indipenden-temente dall’orientamento del pro-dotto, aumentando così l’efficienza delle operazioni in fase di check-out.

www.emerson.comPacchetti per la refrigerazione industriale Consentono di controllare senza sensori i motori a magneti permanenti

Control Techniques e Leroy-Somer, business unit di Emerson presentano nuovi pacchetti composti da conver-titori di frequenza e motori elettrici. Control Techniques ha presentato i suoi nuovi convertitori Powerdri-ve F300. Integrabili in un armadio elettrico, permettono di controlla-re senza sensori i motori a magneti permanenti, una gamma flessibile di ventilatori, pompe e compressori of-frendo un PLC integrato e un’ampia scelta di taglie di potenza da 1,1 kW a 2,8 mW. Della soluzione fanno par-te i nuovi convertitori di frequenza Powerdrive MD2M di Leroy-Somer., con le stesse caratteristiche dei mo-delli Powerdrive MD2, famiglia di convertitori di frequenza di alta po-tenza di utilizzo immediato inseriti in un involucro con grado protezio-ne IP54, che combinano semplicità e possibilità di controllare senza sen-sori i motori a magneti permanenti. Entrambe offrono l’integrazione im-mediata con la gamma di motori di Leroy-Somer, come le serie LSRPM (IP55) e PLSRPM (IP23) ad altissi-ma efficienza energetica Super Pre-mium, che superano i requisiti IE4 e i nuovi motori a induzione IMfinity ad alta efficienza e Premium (IE2 & IE3).

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75 | NOVEmBrE DicEmBrE 2014

www.gravograph.comEnergy 8, un laser economicoDimensioni ridotte e flessibilità di parametri

Energy 8 appartiene alla gamma di soluzioni per l’incisione pensata per rispondere al meglio alle necessità del mercato. Le funzionalità ergo-nomiche del laser grande formato LS1000 XP quali il caricamento fron-tale, il pilotaggio del laser tramite il pannello di controllo interattivo del-la macchina, le capacità di stoccaggio integrate, l’autofocus si ritrovano anche nell’Energy 8.Con Energy 8, il gruppo Gravotech focalizza la sua attenzione alle ne-cessità degli utilizzatori occasionali che non hanno un’attività di marca-tura intensa. Con le sue dimensioni ridotte (775 x 725 x 450 mm), Energy 8 può essere facilmente installato in un piccolo laboratorio e permette di realizzare incisioni immediate. Il cliente può scegliere direttamente il materiale da incidere tra l’ampia gamma di pro-dotti laserabili proposta da Gravo-graph. Energy 8 viene consegnato di serie con GravoStyle Discovery, che offre nello stesso tempo la sicurezza di un software affidabile e la flessibi-lità di parametri salvati in relazione ai materiali scelti.Ergonomia, polivalenza, performan-ce sono le caratteristiche che per-mettono a una macchina laser dal costo ridotto grandi prospettive di lavoro e risultato.

www.honeywell.itOcchiali di sicurezza Design moderno e performance ottimali

Honeywell ha lanciato la nuova ge-nerazione dei suoi occhiali di sicu-rezza Millennia 2G.Gli occhiali Millennia 2G hanno una struttura della lente avvolgente che offre una protezione superiore de-gli occhi e degli zigomi contro pro-iezione di particelle in movimento, polvere e rischi da impatto. Gli oc-chiali offrono una visione periferica eccezionale e una piccola sporgenza in corrispondenza dell’arcata supe-riore impedisce alla polvere di cade-re dall’alto attraverso la montatura. Il comfort è garantito dai materiali morbidi e flessibili integrati nella montatura e nelle stanghette, men-tre i morbidi naselli impediscono agli occhiali di scivolare assicurando stabilità. Sono disponibili con montatura nera e sei colorazioni di lenti che includo-no incolore, grigio, giallo HDL, ar-gento I/O, IR 3 e IR5, per performan-ce ottimali in qualsiasi condizione di luce. Presentano un trattamento antigraffio esterno ultra resistente (marcatura K in tutti i codici) e un rivestimento antiappannamento interno di qualità superiore (marca-tura N - cod. 10 32179, 1032181 & 1032180). Certificati in base ai re-quisiti delle norme EN166, il design dielettrico del modello Millennia 2G ne consente l’utilizzo anche in caso di rischio elettrico.

www.kennametal.comSistemi di fresaturaLavorano leghe ad elevata durezza

Gli utensili e gli inserti ad alte presta-zioni per elevati avanzamenti 7793 sono una delle numerose soluzioni di spicco Stellram ora disponibili presso Kennametal. Il portafoglio di prodot-ti Stellram include i sistemi di utensili di fresatura ad elevato avanzamento 7792 e 7793 e il sistema di utensili di fresatura ad Istrice 5230 (Chevron Long Edge), oltre alla tecnologia de-gli inserti al carburo X-Grade. Questa specifica gamma di prodotti è stata studiata per lavorare con alte perfor-mance materiali come le leghe di Tita-nio, a basso peso ed elevata resistenza meccanica e leghe resistenti al calore utilizzate nel settore aerospaziale. Le gamme di fresatura Stellram 7792 e 7793 ad alto avanzamento sono dise-gnate per orientare le forze di taglio lungo l’asse del mandrino, riducendo l’usura dello stesso e migliorando la stabilità durante la lavorazione. Le frese Stellram 7792 possono essere applicate anche a operazioni in ram-pa ed apertura di fori con interpola-zione elicoidale comprese le opera-zioni a tuffo. Gli inserti di fresatura ad alto avanzamento Stellram sono disponibili anche con la tecnologia X-Grade, che utilizzando il rutenio in combinazione con il Cobalto migliora la resistenza allo shock termico e alla fessurazione. La serie di frese ad Istri-ce Stellram 5230 permette di ridurre i tempi di lavorazione delle leghe ad elevata durezza.

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www.linde-mh.itCarrelli retrattili Incluse importanti funzioni di sicurezza

Linde Material Handling (MH) ha introdotto nella propria gamma i nuovi carrelli retrattili Linde R10B-R16B con portate da 1,0-1,6 t.Le principali caratteristiche inclu-dono una postazione di lavoro con regolazione indipendente, un qua-dro di comando regolabile longi-tudinalmente, il sistema di sterzo reologico (progressivo e reattivo), il sedile del conducente regolabile in altezza, i freni sulle ruote di carico, l’ammortizzazione del fine corsa del montante durante il brandeggio ed il sollevamento. Incluse anche im-portanti funzioni di sicurezza quali Linde Curve Assist, che riduce la velocità di marcia in curva in modo proporzionale, quattro sistemi fre-nanti completamente indipendenti e display con visualizzazione dell’al-tezza di sollevamento una volta su-perata l’alzata libera.I carrelli retrattili versione B sono equipaggiati con motori di trazione trifase da 6,5 kW esenti da manuten-zione per una velocità di traslazione fino a 11 km/h con/senza carico. Oltre alla versione Triplex, i carrelli possono essere dotati di montante Simplex, sempre anti-torsione. Il se-dile del conducente è ammortizzato meccanicamente ed assorbe i sobbal-zi causati da superfici irregolari. Le batterie da 360 a 620 Ah sono dispo-nibili per i carrelli a 48-volt.

www.mueller.itSensori modulari economiciPer controllo temperatura, pressione, livello e portata

Dopo l’introduzione sul mercato delle linee di sensori MH, per appli-cazioni in processi anche gravosi, e MK, per le fasce di mercato a basso costo, Mueller GmbH e Innovative Instruments presentano la nuova linea di sensori ME, di caratteristi-che intermedie tra le due preceden-ti. Questa nuova serie di apparecchi viene costruita in diverse versioni, per il controllo della temperatura, della pressione, del livello e della portata; tutti i modelli sono equi-paggiati con segnale 4-20 mA 2 fili, protocollo Hart e due switches o re-lay di allarme. In opzione è disponi-bile la trasmissione dati via radio e i tasti con tecnologia M-touch.I sensori hanno una testa in Policar-bonato opaco e un display integrato a 4 digits. La testa può ruotare di 300° e il di-splay può essere rovesciato di 180° se montato sopra la testa.Per le applicazioni in ambiente far-maceutico/alimentare si tengono in considerazione le norme igienico-sa-nitarie, usando materiali (es. acciaio inox) e lavorazioni appropriate, così come attacchi al processo flangiati.La modularità di questa linea con-sente inoltre esecuzioni cieche senza display per il cliente finale e/o ver-sioni OEM per essere abbinate ai vari costruttori di sensoristica.

www.olimpiasplendid.comVentilradiatore con pannello radianteDimensioni ridotte e risparmio energetico

Si chiama Bi2 Smart il nuovo ven-tilradiatore total flat con pannello radiante brevettato e prodotto da Olimpia Splendid che riscalda o raf-fresca con la rapidità di un fan coil, mantiene la temperatura senza con-sumare energia e regola il tasso di umidità.Grazie al design ultra piatto, carat-terizzato dalla totale assenza di gri-glie frontali, Bi2 Smart è facilmente integrabile in qualsiasi ambiente. Ha uno spessore di appena 12,9 cm che lo rende fino al 50% più sottile dei fan coil tradizionali e fino al 25% più leggero rispetto a una normale pia-stra radiante. Bi2 Smart concentra le prestazioni e il risparmio energetico della tec-nologia made in Italy di Olimpia Splendid, unendo all’irraggiamento di un pannello radiante classico la ventilazione di un tradizionale fan coil: una volta raggiunta la tempe-ratura ambiente con l’ausilio del ventilatore, questo si spegne auto-maticamente lasciando al pannello radiante il compito di mantenere il comfort impostato con un consumo elettrico pari a zero. Inoltre, insieme al riscaldamento o al raffrescamento deumidifica e fil-tra l’aria. Infine, è estremamente si-lenzioso grazie alla speciale ventola tangenziale.

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77 | NOVEmBrE DicEmBrE 2014

www.panasonic.itUn nuovo tablet 5’’ Un dispositivo all-in-one piccolo e resistente

In occasione di IFA, la fiera dell’elet-tronica di Berlino, Panasonic ha lan-ciato uno dei tablet 5’’ più resistenti al mondo, dotato di funzionalità dati e voce. I due dispositivi Toughpad FZ-E1 (Windows Embedded 8.1 Handheld) e Toughpad FZ-X1 (AndroidTM) riuniscono il meglio di palmari, smartphone e tablet in un device rugged, semplice da usare e dotato di grande autonomia: il dispositivo ideale per i mobile worker di settori come trasporti, logistica, pubblica amministrazione, servizi di pronto intervento, utility, commercio, atti-vità manifatturiere e aviazione.“Nonostante le piccole dimensioni, i nuovi Panasonic Toughpad, rispetto ai device della stessa categoria, sono più resistenti, più potenti, e sono do-tati di maggiore autonomia; rispon-dono così alle sfide delle aziende alla ricerca dei dispositivi più adatti al lavoro in mobilità” ha affermato Jan Kaempfer, General Marketing Ma-nager di Panasonic Computer Pro-duct Solutions. Il Toughpad FZ-E1, dotato di Win-dows Embedded 8.1 Handheld, e il Toughpad FZ-X1, dotato di sistema operativo Android 4.4.2, rappresen-tano un importante ampliamento della gamma Panasonic Toughpad: la più vasta linea di tablet professionali al mondo.

www.parigispa.comTubi estraibiliAtossici e di design

Docciamix è il flessibile Parigi per i rubinetti estraibili installati sui la-velli delle cucine. Alla versione tradizionale in EPDM si affianca quella in silicone platini-co, certificata in tutta Europa, anche nei Paesi Scandinavi, sempre molto selettivi con riferimento ai materiali a contatto con l’acqua potabile.Docciamix è dotato inoltre di un raccordo anti torsione brevettato, che permette al flessibile di non attorcigliarsi mai e di essere estre-mamente maneggevole. I raccordi possono essere fabbricati anche in ottone CW 602N (ADZ) e CW510L. Parigi produce anche tubi flessibili equipaggiati con raccordi fabbricati su disegno del cliente.CRG, è la versione più competitiva per il tubo pull-out, utilizzabile nei rubinetti da cucina e in particolari applicazioni nelle cabine doccia. Il tubo corrugato interno garantisce massima flessibilità e resistenza allo schiacciamento. Glideflex è il flessi-bile elegante, scorrevole, ultraleg-gero, utilizzabile come pull-out nei miscelatori da cucina, sulle maniglie dei rubinetti installati sui lavatesta dei parrucchieri, sui lavamani e lava piedi e in particolari applicazioni nelle cabine doccia; un pull-out di alta gamma, con tubo interno atos-sico e innovativo, approvato in molti paesi per il contatto con acqua po-tabile

www.om-still.itCarrelli elettrici compatti e maneggevoliCon batteria di 1240 Ah possono lavorare senza soste per più turni

OM Still ha realizzato i nuovi carrelli elettrici “RX 60 60/80” con portata sino a 8 t. Sono particolarmente efficienti ma anche compatti e maneggevoli. Il motore a corrente trifase da 80 V e raggiunge velocità di marcia di 17 km/h; la batteria, sostituibile lateralmente, è di 1240 Ah per cui i carrelli possono lavorare su più turni senza necessità di soste per la ricarica. Le dimensioni compatte e la mano-vrabilità ne fanno la soluzione ideale per lavorare in corridoi di stivaggio inferiori a 5 m, mentre l’ingombro ri-dotto del telaio consente l’impilaggio a blocchi.La visuale a 360 gradi è garantita dal sedile di guida elevato, dalla cabina di guida spostata lateralmente, dalla grande finestra d’ispezione nel tet-tuccio e dal montante posteriore. Il basso baricentro del veicolo e l’asse di trasmissione con cuscinetto oscil-lante alto garantiscono stabilità. La cabina di guida è spaziosa, confor-tevole e personalizzabile. La facilità di accesso ai comandi, il servosterzo idraulico con volante piccolo e il quadro strumenti centrale garantiscono una movimentazione semplice e precisa.

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www.siemens.itNuovi motori SimoticsElevata efficienza, risparmio energetico e bassi costi di gestione

Siemens prosegue il suo percorso verso un futuro a elevata efficienza energetica con i motori Simotics a bassa tensione, basati sulla tecnolo-gia a induzione, nella classe di effi-cienza più alta. I motori con classe di efficienza IE4 delle serie Simotics GP e Simotics SD sono caratterizzati sia da un numero ridotto di perdite sia da un livello di efficienza superiore del 14% rispetto ai motori in classe IE1. Ciò consente di ottenere rispar-mi energetici particolarmente ele-vati e di beneficiare di una riduzione di costi operativi e di manutenzione. I motori Simotics della classe di effi-cienza IE4 sono progettati secondo lo standard DIN EN 50347, grazie al quale è possibile sostituire facil-mente i motori delle classi IE1, IE2 o IE3. In considerazione delle norme sul risparmio energetico, Siemens è in prima fila per equipaggiare gli impianti industriali del futuro. I motori Simotics a bassa tensione nella classe di efficienza IE4 sono adatti per l’utilizzo su pompe, venti-latori e compressori e in molte altre applicazioni industriali. Basati sulla piattaforma 1LE1, i motori altamen-te efficienti della classe IE4 sono di-sponibili in alluminio (Simotics Ge-neral Purpose) con potenze da 2,2 a 18 kW, o in ghisa (Simotics Severe Duty) da 2,2 a 200 kW, in versione a 2 e 4 poli.

www.tycoretailsolutions.comSoftware per l’inventory visibility Consente ai retailer di accelerare le implementazioni dell’RFID su larga scala

Tyco Retail Solutions presenta True-VUE 5.1, che accelera i tempi delle implementazioni RFID su larga scala in ambito retail a costi più contenuti. Con la versione 5.1, Tyco permette implementazioni retail su larga sca-la. I recenti avanzamenti migliorano i cicli di conteggio e abilitano un mag-gior numero di utenti e di sessioni di conteggio a operare simultaneamen-te sull’inventario degli store su un unico server centralizzato. La repor-tistica sulle prestazioni aggiuntiva fornisce informazioni sui conteggi, assicurando ottimizzazione di pro-cessi, produttività dei dipendenti ed efficienza operativa. I recenti potenziamenti estendono inoltre il valore delle tecnologie mobile nel punto vendita. La piattaforma sfrutta l’investimento dei retailer in dispositivi iOS dal costo contenuto con reader RFID add-on, rafforzan-do gli obiettivi strategici di mobilità in store dell’azienda. Inoltre è sta-to progettato un nuovo sled reader RFID per comunicare con una device host mediante tecnologia Bluetooth I prodotti già assemblati montano i device iOS sul reader, sfruttando i di-spositivi portatili già in uso presso lo store come per esempio iPhone o iTouch.

www.vortice.comAsciugacapelli e asciugamani da paretePermette di ottimizzare spazi e costi

Easy Dry Dual 1300 è un unico appa-recchio che svolge la doppia funzio-ne di asciugacapelli e asciugamani, permettendo di otti-mizzare spazi e costi.È stato rinnovato il design della boc-chetta erogatrice che, di sezione più ampia, assicura un’uniforme eroga-zione dell’aria e favorisce un’asciuga-tura più veloce. Anche la posizione della bocchetta è stata ristudiata cosicché si possa uti-lizzare in modo comodo anche come asciugacapelli.È particolarmente adatto a un uso intensivo tipico di locali pubblici, centri benessere, palestre episcine.Le sue principali caratteristiche sono:- Modello ad azionamento manuale attivabile premendo il pulsante. L’e-rogazione dell’aria è reimpostabile da 5 a 60 secondi circa;- Coperchio frontale in resina ABS autoestinguente V0.- Filtro antipolvere per proteggere la componentistica interna.- Grado di protezione IPX4.- Dimensioni H (inclusa bocchetta) 380 mm – base 248 mm – profondità 160 mm

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www.nsk.comCuscinetti per pompeRealizzati secondo specifiche richieste per ogni tipologia di macchine

A seconda del design e della tipolo-gia, i cuscinetti in una pompa pos-sono sostenere carichi assiali, radiali o agenti in entrambe le direzioni. Le velocità ammissibili possono varia-re in maniera significativa, mentre la lubrificazione condiziona le presta-zioni in termini di durata e di inter-vallo tra i guasti.NSK fornisce soluzioni specifiche per i cuscinetti rispetto a ogni tipo di pompa.Per le pompe centrifughe dispone di cuscinetti radiali rigidi a sfere ad alta capacità (“serie HR”) che han-no elementi volventi di dimensioni maggiori rispetto ai cuscinetti ra-diali rigidi a sfere standard. Questo design garantisce un aumento del carico dinamico fino al 19%.Per le pompe a pistone ha sviluppato un cuscinetto radiale a rulli cilindrici con la speciale gabbia L-PPS, che ga-rantisce elevata resistenza al calore e all’usura e grande stabilità chimica.Per le pompe a immersione ha svi-luppato una soluzione antiscorri-mento che integra un doppio anello o-ring nella superficie esterna del cuscinetto. Per le pompe per GNL (gas naturale liquefatto), che operano in condizio-ni molto severe, ha sviluppato cusci-netti radiali rigidi a sfere utilizzando materiali speciali (come acciaio mar-

tensitico che garantisce ottima resi-stenza alla corrosione). La gabbia del cuscinetto è in fluororesina, un materiale che garantisce eccellenti proprietà di autolubrificazione, an-che alle temperature più basse.

www.hoffmann-group.comCarrello portautensili Protegge efficacemente anche i materiali delicati e di precisione

Il carrello portautensili “Garant” della Hoffmann, è dotato di siste-ma ComfortClose, che assicura una morbida e silenziosa chiusura dei cassetti grazie a un sistema di rien-tro automatico per gli ultimi 30 mm. La guida di uscita evita sollecitazioni da urto sugli utensili contenuti, una precauzione importante soprattutto per utensili di precisione e di elevato valore.Il carrello ha un’altezza di 950 mm e una base con superficie di 720 x 464 mm. È disponibile a scelta con 6, 7, 8, 9 o 10 cassetti di altezza 60 mm o 120 mm, incluse i divisori. I cassetti dispongono di una superficie utiliz-zabile di 530 x 390 mm.Hoffmann Group è un’azienda tede-sca che, in qualità di System Partner leader in Europa per utensili di qua-lità, garantisce agli oltre 135mila clienti sicurezza di approvvigiona-mento, qualità e produttività nel settore degli utensili, offrendo anche consulenza a partire dall’analisi indi-viduale di fabbisogno fino all’impie-go efficiente dei prodotti.

www.bohler-uddeholm.itLavorazione acciai, scegliere il trattamento termicoContinua la collaborazione per supportare i clienti

A dieci anni dall’avvio del progetto di qualifica del servizio di Trattamento Termico, Böhler e Uddeholm conti-nuano con profitto la collaborazione con il gruppo di aziende selezionate al fine di poter offrire ai propri clien-ti un valido supporto nella scelta del trattamento termico. Il trattamento termico riveste un ruolo di grande im-portanza nel processo di lavorazione degli acciai per utensili, garantendo il pieno sviluppo delle potenzialità del materiale, migliorandone la resisten-za e in generale aumentandone il livel-lo di prestazioni. Consapevoli di ciò, Böhler e Uddeholm hanno elaborato una severa specifica tecnica in collabo-razione con i reparti tecnologici delle acciaierie e seguono costantemente le attività di qualifica del servizio offer-to. Gli elenchi dei trattamentisti che hanno superato l’audit annuale con-dotto dall’ente certificatore Intertek Italia sono disponibili sui siti www.bohler.it e www.uddeholm.it

Nel numero 693 di questa rivista è stato citato l’anno 1890 come fonda-zione di Böhler Uddeholm, una data che, specifichiamo, fa riferimento all’inizio dell’attività della sola divi-sione Böhler in Italia, mentre l’inte-ra organizzazione Böhler Uddeholm Italia Spa è operativa in Italia nell’at-tuale forma societaria dal 1999

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l’industria meccanica 694 | 80

eVenti anima

Le attività di anima per le imprese

novembre - dicembre 2014

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81 | nOVemBre dicemBre 2014

eVenti anima

novembre - dicembre 2014

Iniziative per la crescita sui mercati esteri

Novembre

2/8 novembre 2014 - HavanaPartecipazione collettiva alla Fiera Internazionale de l’Havana – FIHAV

7 novembre 2014 - Roma Seminario con la Banca Africana di Sviluppo

8/12 novembre 2014 - Giordania e Kurdistan IrachenoSeminario macchine per le costruzioni (presenza Ucomesa) in Giordania e Kurdistan Iracheno

9/12 novembre - Astana-Almaty Kazakistan: Missione imprenditoriale

25 novembre 2014 - Milano (sede Anima)Roadshow Confindustria - Dogana e internaziona-lizzazione (seconda tappa)

Eventi istituzionali di promozione del comparto e delle tecnologie

Novembre

5/8 novembre 2014 - Rimini Fiera Key Energy 2014 (presenza Italcogen)

10 novembre 2014 – Milano ASSEMBLEA GENERALE ANIMA

20 novembre 2014 - MilanoRoadshow MCE Comfort Technology (patrocinio e presenza Anima)

Aggiornamenti normativi, legislativi e tecnici

Novembre

6 novembre 2014 - Rimini FieraDEE 2012/27/UE Efficienza Energetica: una diretti-va, molte opportunità - Convegno Italcogen

27 novembre 2014 - Padova Uman: Sicurtech Village

Dicembre

3/12 dicembre 2014 - Milano

Workshop Anima “Come muoversi nella giungla dei conti e dei finanziamenti bancari: dal controllo alla tutela dei propri diritti” – nell’ambito del Progetto Checking Bank

11 dicembre 2014 - MilanoSeminario Anima, Animp e Ipma Italy - “La compe-titività delle imprese nella gestione dei progetti”

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INSIEME PER UNA NUOVA

CULTURA ANTINCENDIO

DIVENTA SPONSOR

padovaCentro Congressi “A. Luciani”Via Forcellini, 170

27 novembre2014

ore9-18

PREVISTI

CREDITI

FORMATIVI

Una mostra-seminarioitinerante dedicata ai temi riguardanti la «cultura della sicurezza antincendio, le soluzioni e gli aspetti tecnico-normativi-impianti fissi antincendio» (art. 7 del D.M. 05 Agosto 2011 e s.m.i.). L’obiettivo è far conoscere e divulgare le più recenti innovazioni con il contributo di tecnici, professionisti, addetti antincendio, addetti ai servizi di sicurezza e di prevenzione, consulenti, esponenti degli ordini professionali, aziende, imprenditori.

Ministero del lavoro e delle politiche Sociali

CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATIPRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

PARTECIPAZIONE

GRATUITA

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Recensioni

83 | noVeMBRe DiceMBRe 2014

Comunicazione integrata e PR: istruzioni per l’uso. Strategie, strumenti e tecniche nel secolo della trasparenzaRaoul Romoli Venturi, Cecilia Casalegno, Pasquale De Palma - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 25,00

Ipercompetizione, tecnologia, cambiamenti nelle attitudini mediatiche e di quelle al consumo hanno spin-to le imprese a ripensare alle proprie strategie di comunicazione. Come si ridisegna la Comunicazione d’impresa, la Comunicazione integrata in questo nuovo contesto? Quale il ruolo delle PR? Quali gli stru-menti più efficienti per coinvolgere il consumatore e tutti gli stakeholder ? Domande alle quali intende dare risposta questo volume. Per farlo, cerca di porre le basi per un vocabolario comune alla professione e di fornire indicazioni utili circa i metodi preferibili di misurazione dei risultati. La particolarità del testo sta nell’essere frutto del lavoro di tre sensibilità diverse: accademica, manageriale e consulenziale.

Tecniche di web marketing. E-commerce digitale e social media: tutte le opportunità per le PmiAndrea Boscaro, Riccardo Porta - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 25,00

Questo libro è rivolto a imprenditori e direttori marketing, consapevoli del ruolo che il digitale può giocare nel marketing mix della propria azienda e nei processi di competizione e internazionalizzazione, offrendo strumenti concettuali e leve operative per accelerare il business e la performance della propria strategia multicanale. Particolarmente utile a chi desidera orientarsi fra motori di ricerca, social media, performan-ce marketing, smartphone e tablet, eBay e tutti gli altri elementi che compongono questo complesso - ma non complicato - mondo che è il marketing digitale. Gli autori vogliono offrire alle PMI, alle imprese del Made in Italy e della grande distribuzione, una guida utile sulle prospettive che il digitale può offrire.

Branded content. La nuova frontiera della comunicazione d’impresaPaolo Bonsignore, Joseph Sassoon - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 16,00

Il Branded Content rappresenta una grande novità nel mondo della comunicazione d’impresa. Tre ele-menti principali ne alimentano la diffusione: l’esigenza per le aziende di limitare costosi investimenti in pubblicità; la spinta dei social media che stimola le aziende a diventare publisher capaci di proporre validi contenuti informativi ed educativi; la notevole disponibilità di canali, anche televisivi, interessati a ospitare contenuti di qualità di fonte aziendale, a costi molto bassi o nulli. Sebbene il fenomeno stia diventando sempre più rilevante, sono ancora pochi i testi che aiutano ad inquadrarlo e a comprenderlo. Con una scrittura scorrevole e informale, un taglio pragmatico e una ricca serie di case histories (illy, Hyunday, CocaCola, Lacta Greece, Ibm) e interviste ai maggiori esperti sul tema.

La riscossa competitiva delle pmi del territorio. Come sviluppare imprenditoria e benessere in sintonia con l’ambiente, la comunità, le forze locali e l’occupazione giovanilePaolo Ricotti - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 30,00

Una guida innovativa per imprenditori, amministratori locali e decisori nazionali per favorire un vero e proprio rinascimento dell’economia italiana. Efficienza, dimensione di scala, fusioni, outsourcing, deloca-lizzazioni sono tutte best practices che caratterizzano le grandi multinazionali e i grandi paesi emergenti. Per l’Italia la possibilità di definire una dimensione competitiva sostenibile può realizzarsi solo tramite una chiaro indirizzo di sviluppo economico imperniato sulle PMI di territorio. Per queste imprese occorre riformulare una nuova cultura d’impresa e un indirizzo complessivo che superi quello oggi proposto.

Analisi Pushover. Calcolo non lineare per la verifica degli edifici esistenti e ottimizzazione dei nuoviAngelo Biondi - Ed. Dario Flaccovio Editore 2014 - Euro 28,00

Il testo descrive, dal punto di vista prettamente pratico e operativo, le diverse modalità di impiego dell’a-nalisi pushover, come procedura necessaria a svolgere la verifica dei fabbricati esistenti e alla valutazione della vulnerabilità sismica degli stessi, ma anche come strumento per il controllo dei fabbricati nuovi e l’ottimizzazione del loro progetto. Il tecnico professionista della progettazione strutturale e del recupero del patrimonio esistente troverà utili indicazioni sulla scelta delle procedure e degli strumenti più adatti, nonché alcuni validi suggerimenti per la risoluzione dei problemi che insorgono in questo campo; il tutto, ovviamente, nel rispetto delle prescrizioni e indicazioni previste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni.

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ABBONATI SUBITOAttualità tecnica, economica, normativa, gestionale di settore. Novità produttive, eventi e �ere

a cura della Redazione e dell’U�cio Studi ANIMA - per richieste contattare: [email protected] - [email protected](disponibili anche in inglese)

INSERTI ECONOMICIListino prezzi materiale di interesse della meccanica variaComputo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generaleRilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tari�e prestazioni di personale Italia / estero

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INSERTI ECONOMICIListino prezzi materiale di interesse della meccanica varia | Tabella arancioultimo aggiornamento n. 687 - 1^ Quindicina di ottobre 2014pubblicata su questo numero de L’Industria Meccanica n.694 (novembre-dicembre 2014)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale | Tabella azzurraultimo aggiornamento n. 20 - 24 gennaio 2014pubblicata su L’Industria Meccanica n. 689 (gennaio-febbraio 2014)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tari�e prestazioni di personale Italia / estero | Tabella bianca1° gennaio 2014 “Settore industria meccanica varia ed a�ne” e “Settore impianti e componenti di grande dimensioneper la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 690 (marzo-aprile 2014)

l’INDUSTRIAMECCANICAimpresa. economia. politica. norme. export. FONDATA NEL 1919

MAGAZINE UFFICIALEANIMA | CONFINDUSTRIA

687SETTEMBREOTTOBRE

2013

INTERVISTAAL PM GUARINIELLO

SICUREZZAle vie dell’antincendio

ACQUAchi la tratta bene

RINNOVABILIcogenerazione verso il 20/20/20

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TABELLE 1^ QUINDICINA DI OTTOBRE 2014 | Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia N. 687 (Piazza di Milano)

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TABELLE 1^ QUINDICINA DI OTTOBRE 2014 | Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia N. 687 (Piazza di Milano)

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

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TABELLE 1^ QUINDICINA DI OTTOBRE 2014 | Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia N. 687 (Piazza di Milano)

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TABELLE 1^ QUINDICINA DI OTTOBRE 2014 | Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia N. 687 (Piazza di Milano)

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TABELLE 1^ QUINDICINA DI OTTOBRE 2014 | Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia N. 687 (Piazza di Milano)

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