Vite in Ostaggio: l'industria della morte civile

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Estenuante, e finora infruttuosa, lotta per rivendicare il diritto al lavoro, costituzionalmente tutelato, ma negato dall’applicazione dell’interesse privatistico nella gestione delle risorse pubbliche.Denuncia la condizione di chi, ad onta del superamento di numerosi concorsi, vede mortificata qualsiasi speranza di esercitare il proprio diritto al lavoro, essendo i posti realmente disponibili, trattenuti dalle amministrazioni locali, e gestiti con logica privatistica, contro ogni principio di diritto costituzionale e comunitario. Coloro che colpiscono, impedendo l'accesso agli idonei, sono gli stessi che dispensano protezioni nella direzione delle agenzie interinali. Inutile rallegrarsi sui cambi al vertice nazionali, se non si pone alcun limite all'arbitrio delle amministrazioni periferiche.

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VITE IN OSTAGGIOlindustria della morte civile. (viaggio alla ricerca della dignit perduta)by: t_OSS_ika26

REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO? "LItalia fondata sul lavoro, che non c, fatto salvo per i mantenuti e i raccomandati. LItalia dove il potere nelle mani di caste, lobbies, mafie e massonerie. La raccomandazione nel pubblico impiego la negazione della meritocrazia e dell'efficienza, oltre ad essere un reato impunito e sottaciuto, dato che sono gli stessi raccomandati ad occuparsene. Disoccupazione, sfruttamento, infortuni e scioperi selvaggi, minano i diritti della parte pi debole della societ civile. Ognuno pensa che le disgrazie colpiscano solo gli altri, senza tener conto che gli altri siamo anche noi. Solo allora ci accorgiamo quanto il sistema non funzioni. Ma le istituzioni colluse, i media omertosi e i cittadini codardi fanno s che nulla cambi". (Antonio Giangrande)

Arbeit Macht Freiby: t_OSS_ika26

Il lavoro rende liberi (maggiore Rudolph Hss).

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Personaggi e interpreti principali.

Ferruccio Fazio Ministro della Salute

Ugo Cappellacci, Governatore; Claudia Lombardo Presidente del Consiglio - Regione Aut. della Sardegna

Antonello Liori & Simona De Francisci, Assessori Sanit R.A.S.

Emilio Simeone, Commissario Straordinario, poi Direttore Generale Asl8-CA

Antonio Garau, Commissario Straordinario, poi Direttore Generale Az.Osp.Brotzu-CA

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Con la NON partecipazione ordinaria di:

Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana

Tribunale per i Diritti del Malato (Cagliari, come Nuoro)

Con la partecipazione, imparziale, disinteressata e concreta dei Politici Nostrani:

Ritratti alla rinfusa, come le loro azioni.

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Noi.

Siamo gli Idonei in Graduatoria dei concorsi per Operatori Socio Sanitari nel Sud Sardegna. Ci siamo contati, incrociando le graduatorie dei 4 enti che rappresentano le strutture del S.S.R. a noi pi vicine: A.O.U. - CA, Az.Osp.Brotzu - CA, Asl8 - CA, Asl7 Carbonia - CA. Abbiamo analizzato 4 graduatorie con 165 posti messi a concorso, per un totale di 1.672 nominativi dichiarati idonei. Da tali elenchi sono state effettuate 259 chiamate (non considerando gli incarichi a T.D., ma solo le assunzioni in ruolo), residuando 1.413 nominativi in graduatoria. Questi numeri si possono rettificare, in ragione del fatto che un numero consistente di candidati ha conquistato lidoneit in pi graduatorie e/o la chiamata da pi Enti. Il numero totale delle persone fisiche si riduce a 1.004. Di questi, 514 (51,20%) sono presenti in una sola graduatoria, 337 (33,57%) in due, 128 (12,75%) in tre e 25 (2,49%) in tutte e quattro. Da tali graduatorie sono stati nominati in ruolo 249 operatori, residuando 755 idonei, in attesa di assunzione.

Distribuzione Idonei in Graduatoria, per et (aprile 2010) Concorsi del Sud Sardegna: Asl8 - CA, Asl7 Carbonia - CA, A.O.U. - CA, A.O.Brotzu - CA

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Idonei in 1, 2, 3 o 4 graduatorie e, loro malgrado, nullafacenti.

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2004 La Genesi.La Regione Autonoma della Sardegna, a met del 2004, per ultima, come da radicate consuetudini, avvi la formazione degli Operatori Socio Sanitari, figura professionale istituita con lAccordo Stato Regioni del 2001, i cui primi esemplari videro la luce nel febbraio 2007. LOperatore Socio Sanitario garantisce lassistenza di base, domestico alberghiera e coadiuva lInfermiere nellespletamento delle sue mansioni. In pratica, la stessa sopravvivenza di qualsiasi reparto ospedaliero dipende dalla presenza di questi uomini, deputati a vigilare sui malati, curare igiene e alimentazione dei non autosufficienti, occuparsi di referti, campioni biologici e vitto, accompagnarli ai servizi diagnostici e terapeutici, ecc., tanto che previsto per legge che lassistenza di base venga garantita dal Servizio Sanitario come Livello Essenziale di Assistenza. Senza braccia e senza gambe, nulla potrebbe la pi abile equipe medica, il pi illuminato infermiere, il pi tecnologico ospedale. I percorsi diagnostici e terapeutici non potrebbero essere realizzati, i malati morirebbero di fame fra i propri escrementi, le corsie non potrebbero fare altro che chiudere. La Sanit, storicamente oberata di debiti, ha compresso gli organici oltre ogni concepibile misura, complice la mancanza di ricambio delle figure infermieristiche, conseguenza dellinsufficiente programmazione universitaria. Gli Operatori Socio Sanitari si affacciavano al mercato del lavoro in un momento in cui la situazione diveniva esplosiva, e questo ci faceva confidare in un futuro privo di ostacoli. I primi 900 aspiranti lavoratori Sardi, pieni di entusiasmo e di belle speranze, furono licenziati nel 2007, alla fine di un corso finanziato da fondi europei riservati ai disoccupati, per accedere al quale bisognava affrontare un vero e proprio concorso, molto selettivo. Laspettativa di unimmediata svolta di vita, si scontr subito con la cruda realt dei fatti. Non potevamo ignorare le regole e prevaricare i diritti altrui. Bisognava aspettare che il sistema divenisse maturo. Bisognava attendere la riqualificazione del personale preesistente, il riconoscimento amministrativo della nuova qualifica, il rodaggio e linserimento della nuova professionalit nellorganizzazione del lavoro, lespletamento delle procedure concorsuali.

Noi abbiamo rispettato le regole. Non abbiamo invocato corsie preferenziali, Ci siamo messi in fila e le abbiamo rispettate tutte, ma non stato sufficiente. Ben presto abbiamo realizzato di essere approdati nel girone dei disoccupati. Un girone infernale di dannati, costretti al parcheggio indefinito dei propri progetti di vita, delle proprie speranze, aspettative, aspirazioni, sogni, senza voce in capitolo su alcuna ipotesi di integrazione nella societ produttiva, senza armi contro lemarginazione dalla societ civile. Non eravamo padroni del nostro destino, ma ostaggi di interessi altrui, che non riteniamo coincidere con quelli della collettivit. Vivevamo (e ancora viviamo) uno stato di morte civile. Ci volle tempo per capire che non eravamo semplici senzalavoro. Apparteniamo a un settore nel quale il disoccupato ha un proprio valore finch resta tale, proprio come la spazzatura, e nessuna forza sociale ha alcuna intenzione di intaccare quel capitale. O.S.S. diventato lacronimo di Operatore Senza Speranza.by: t_OSS_ika26 Pagina 7

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Palude Italia: lasciate ogni speranza voi che restate (di Dillinger.it, 1 novembre 2009)

LItalia ferma. Nepotismo, sperpero del denaro pubblico, raccomandazioni e inefficienza sono le regole del gioco. La classe dirigente fa schifo, i manager anche. Istruzione e formazione sono voci assenti dal bilancio pubblico. Il ricambio generazionale riguarda tutti gli altri paesi ma non lItalia, in tutti i campi. Ormai ci siamo rassegnati ad essere il fanalino di coda del mondo occidentale. Il nostro peso nelleconomia globale sceso dal 4% (1990) al 2% (2008). Ci stanno facendo tutti il culo, dalla Spagna allArabia Saudita. LEuropa e il resto del mondo corrono, e noi stiamo qui a lamentarci. Ma prima o poi la pagheremo. Laspetto peggiore di tutta questa situazione, infatti, che la colpa non dei politici che ci governano, ma nostra. Ci siamo completamente assuefatti ad essere dei perdenti. Ci interessano solo i gossip politici e siamo i primi a non credere pi nel futuro. Ma se non ci crediamo noi, chi pu farlo? Abbiamo davvero bisogno di una catastrofe per svegliarci?

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Molti di noi, pieni di entusiasmo e senza concrete prospettive immediate, si proposero come volontari, presso le strutture pubbliche frequentate durante il tirocinio, in particolare lAzienda Ospedaliera Brotzu. Scoprimmo di essere bravi, apprezzati e indispensabili, in un contesto di drammatica carenza di personale. In questo modo il Brotzu, nelle more del concorso, si assicurava, per lungo tempo, manodopera qualificata, volenterosa e, sopratutto gratuita, dovendo patire i soli costi di copertura assicurativa per la Responsabilit civile. Lo sfruttamento selvaggio del lavoro, che nel privato divenuto prassi consolidata, viene fatto proprio anche dalle PP.AA., con lulteriore vantaggio che non pu essere prevista, n erogabile ad alcun titolo, alcuna forma di rimborso. Un vero e proprio stato dellarte. Le Aziende del Sistema Sanitario Regionale riqualificarono i propri dipendenti aventi diritto e curarono la riorganizzazione dei reparti, inserendo e collaudando la nuova figura professionale che, affiancando linfermiere, avrebbe dovuto compensarne la drammatica carenza. Per fronteggiare la quotidiana emergenza della vita di reparto, non bastavano dipendenti di ruolo riqualificati o in attesa di esserlo e volontari. I concorsi erano ancora lontani. Le aziende cominciarono ad attingere alle agenzie interinali. Chi confidava in una corsia preferenziale, conseguente allimpegno lungamente e gratuitamente profuso al Brotzu, dovette ricredersi. Solo pochissimi eletti ebbero la fortuna di un incarico a tempo, gli altri si videro affiancati da sconosciute new entries, retribuite a norma di legge, anche se con esperienza nulla. Ai primi, ironia della sorte, il compito di affiancare le acerbe reclute, affinch divenissero autonome. Chi, nonostante tutto, resisteva, non veniva allontanato, segno intangibile della qualit del lavoro svolto. Poteva solo scegliere se continuare o andar via. Si cominciava a sospettare che qualcosa non quadrasse. Alla fine, vista la defezione dei volontari, costretti dalle proprie necessit ad abbandonare il campo, anche questa azienda, al pari delle altre, consacr lerogazione dellassistenza di base al ricorso massiccio alle agenzie interinali. I proclami dellex Assessore Dirindin: metteremo i freni al precariato, la migliore arma per tenere alla larga clientelismo e sfruttamento il concorso pubblico (giugno 2007), divennero presto lettera morta. Si stavano gettando le basi per una nuova generazione di precari, da coinvolgere in una guerra tra poveri, non risolvibile senza il massacro di una delle opposte fazioni, al fine pratico di consacrare uno status quo, tanto illegittimo, quanto, per alcuni, redditizio. Finalmente, fra il 2008 e il 2009, vennero banditi ed espletati i primi concorsi (A.O.U., Brotzu, Asl8, Asl7), partecipando ai quali, conquistammo laccesso a pi di una graduatoria. Le speranze tornarono a fiorire, nonostante il ridicolo numero di posti dichiarati disponibili, rispetto a quelle che sapevamo essere le reali necessit delle aziende, oramai invase da lavoratori interinali. A.O.U.(vincitori 130, assunti 130), Brotzu (v.1, a.47), Asl8 Cagliari (v.15, a.47), Asl7 Carbonia (v.19, a.27) Il personale in affitto, anche dopo linquadramento dei vincitori e dei pochi ulteriori posti divenuti vacanti entro la data dei bandi concorsuali, non cess di esistere, anzi, con leccezione dellA.O.U., continu a rappresentare la maggioranza dei lavoratori del comparto. Nonostante, dal 2009 esistessero graduatorie di idonei certificati, le aziende perpetuavano luso massiccio del lavoro interinale. Non capivamo perch, se, i singoli enti avevano scelto, attraverso i concorsi, quelli che ritenevano essere i migliori, poi continuavano a dispensare le pubbliche e sempre pi esigue risorse, a personale notoriamente pi costoso e non selezionato. Ci sentivamo in gabbia. La societ civile aveva decretato, con un tacito e inossidabile accordo tra le parti sociali, la nostra morte civile. La situazione era paradossale: chi aveva conquistato lidoneit in 4 graduatorie, restava al palo, mentre lavorava chi non aveva superato alcun concorso. Chi era in cima alle liste poteva ammirare il panorama dalla finestra di casa propria, mentre, al suo posto percepiva lo stipendio chi era tanto in fondo da non doverby: t_OSS_ika26

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nutrire alcuna speranza. Chi non aveva superato uno specifico concorso, si trovava a lavorare nella stessa azienda che lo aveva trombato, certificandone lindesiderabilit (e aveva il coraggio di risentirsi se si rendeva pubblica la cosa). Hanno accolto nei reparti operatori eliminati da tutte le pubbliche selezioni (e possiamo fare nomi e cognomi) permettendogli di accumulare rendite finanziarie ed esperienza lavorativa (punteggio di carriera al prossimo concorso) ben superiore a quella di chi aveva acquisito diritti costituzionalmente tutelati a ricoprire quei ruoli. Per farlo, hanno dilapidato i soldi del contribuente, in appalti e compensi alle agenzie, oltre che in selezioni quasi inutili, dato che alla fine disattendono le graduatorie senza alcun pudore. Non sarebbe stato pi produttivo per il paese, ma sopratutto per il paziente, fare una bella e imparziale lotteria? In fin dei conti ottenere oggi un posto di lavoro pi difficile e aleatorio che centrare un terno al lotto. Inoltre, il paziente sarebbe pi tutelato, perch almeno qualcuno di quelli bravi gli potrebbe capitare. Magari non si vedrebbero elementi che staccano il deflussore dal flacone per farlo passere in una manica sporca e poi lo reinnestano (a prova che se non si hanno le basi, lesperienza non serve poi tanto). Il perdurare di questa situazione, alla fine si ripercuoter inevitabilmente anche sugli stessi interinali idonei (la loro stragrande maggioranza), cui resta una sola possibilit di conquistare una vita umana. Quel piazzamento in fondo alla graduatoria, che, se pur difficile, non sarebbe stato impossibile, ma, causa la immutabilit della situazione, col passare del tempo si fa sempre pi improbabile. E sullimminenza di nuovi concorsi non ci scommetterei troppo. La maggioranza dei lavoratori del comparto, operavano in barba ai principi costituzionali che prevedono il superamento di un concorso, in barba alle norme che prevedono limpiego del lavoro interinale per motivi eccezionali e di breve periodo. Non sostituivano alcun dipendente caduto in disgrazia, ma semplicemente occupavano, per lunghissimi periodi di tempo, posti necessari e indispensabili alla stretta sopravvivenza dei reparti che li accoglievano. Al massimo rimpiazzavano se stessi. E, da allora, la situazione non cambiata di molto. Non cambiata di un pelo. Dalle graduatorie, oltre gli arruolamenti gi citati, venivano attinti un esiguo numero di idonei per incarichi temporalmente inferiori a quelli degli interinali (Brotzu: 8 T.D. a 8 mesi e poi 4 + 4 a 4 mesi contro 58 interinali con contratti ben pi lunghi; Asl 8: nessun idoneo a T.D., solo interinali, circa 86 aprile 2010).

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Situazione in corsia, assistenza e personale, ieri come oggiPer comprendere il nostro punto di vista, premessa indispensabile, focalizzare lattenzione sullimmutabilit della situazione nel corso degli anni. I problemi dellassistenza di base (carenza di personale), delle strutture del S.S.R. restano inalterati, nonostante, corsi, concorsi, ricorsi e avvento del lavoro somministrato. Del problema se ne parla tanto, ma nessuna forza sociale vi mette mano con provvedimenti efficaci, se non a incrementare il fatturato delle agenzie, o a promettere tanto improponibili, quanto illegittime stabilizzazioni. Il malessere emerge periodicamente, come denuncia di questa o quella organizzazione sindacale o corrnte politica, molte soluzioni vengono invocate, ma lunica cosa attuata rimane lincremento del flusso di denaro pubblico verso limprenditoria privata. Sorge il sospetto che tanto discutere sia strumentalizzato al fine di ottenere una facile pubblicit e giustificare il reiterato ricorso a misure straordinarie. La successiva rassegna stampa, coinvolge sopratutto lAz. Osp. Brotzu, che balza agli onori della cronaca pi spesso delle altre strutture sanitarie. Al contrario di queste, non possiede un territorio da presidiare, capace di legittimarne lesistenza, anche se non pienamente sfruttata. Merita di esistere solo se eroga prestazioni a pieno regime, cosa per la quale si dotata delle pi alte competenze e tecnologie. E divenuta centro di eccellenza, e considerata tale dallintera popolazione sarda. Tutti vogliono andare al Bortzu, anche quando non avrebbero necessit di una prestazione ospedaliera. Si appena sopita la polemica sulle dimissioni precoci dellera Gumirato. LEnte non pu, o non vuole, cacciare nessuno. Il Brotzu ha sempre il tutto esaurito. La corsa agli armamenti tecnologici e intellettuali (oggi in esubero) ha sistematicamente trascurato il comparto dellassistenza di base, che non mai stata tenuta al passo di questo progresso, n, per lo meno, adeguata ai bisogni del pregresso. Ha subito la crisi delle vocazioni infermieristiche, linserimento di O.S.S., infermieri extracomunitari e lavoratori interinali, non adeguandoli mai ai reali carichi di lavoro, spesso incrementati. Le consistenze numeriche sono rimaste pressoch immutate, o addirittura diminuite, in uno scenario di drammatica carenza. Il rinforzo dei pochi O.S.S. regolarmente inquadrati o diversamente arruolati, stato vanificato dalla contestuale riduzione del personale infermieristico. Sono cresciuti malcontento e assenze per malattia. Si succedono periodiche azioni di protesta (pi che altro, i loro proclami). La Direzione Sanitaria ha perso credibilit, le sue promesse non trovano mai seguito. Chi pu, va altrove. Anche interinali ed extracomunitari. E perfino i primari. Nessuno vuole pi lavorare al Brotzu! Le Asl e in particolare la Asl8 di Cagliari, non se la passano certo meglio, se non per il fatto che i periodi di relativa calma conseguenti alla fluttuazione della domanda (che al Brotzu non avviene mai, perch sostenuta con ladeguamento dellofferta) concedono al personale, di ritemprare fisico e spirito, quel tanto che basta a stemperare i malumori. La ciliegina sulla torta rappresentata dal cancro degli emergenti appetiti fioriti intorno al mondo del lavoro in affitto, e cresciuti oltre ogni pi rosea aspettativa, che si alimentano della conservazione di una situazione prossima al collasso, tale da giustificare la necessit del ricorso a misure straordinarie. Le cronache ripetono situazioni immutate nel tempo, resistenti ai concorsi sia di infermieri, che di O.S.S. e dimostrano che non si mai fatto nulla per affrontare alla radice il problema, conseguendo anche un documentabile e considerevole risparmio. Al contrario, il ridicolo numero di posti resi disponibili, rispetto alle reali necessit aziendali, fa sospettare che il mantenimento dello stato di bisogno sia sempre stato la componente strategica dei social plan, studiati a tavolino per perpetuare lo status quo.by: t_OSS_ika26 Pagina 11

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2002 - le insane abitudini vengono da lontano

La Nuova Sardegna 15 mag. 02 AL POLICLINICO SI VIOLA LA LEGGE SULL'INTERINALE Lavoro temporaneo CAGLIARI. L'Universit di Cagliari ricorre in modo improprio al lavoro interinale nel policlinico universitario e il giudice del lavoro ha riconosciuto l'illegittimit del comportamento denunciato in un ricorso da Snur-Cgil (sindacato nazionale universit e ricerca). E' stata depositata la sentenza del giudice del lavoro del tribunale di Cagliari sul ricorso per il sistematico utilizzo di contratti di fornitura di lavoro temporaneo presso il policlinico universitario - scritto nella nota diramata dal sindacato -, in violazione della vigente normativa contrattuale. Il giudice del lavoro ha riconosciuto l'illegittimit del ricorso ai contratti di lavoro interinale per sopperire in modo stabile e continuativo a carenze di organico di diversi profili (specie infermieri professionali), anche per l'esecuzione di prestazioni lavorative non consentite... Il giudice del lavoro ha quindi stabilito che costituiscono comportamento antisindacale, ai sensi dell'articolo 28 legge 300 (lo statuto dei lavoratori promulgato nel 1970) le deliberazioni adottate nel corso dell'ultimo anno dal policlinico universitario di Cagliari in tema di contratti di lavoro interinale, in assenza di preventiva e completa informazione al sindacato. Questa sentenza - si commenta ancora - che conferma la fondatezza delle contestazioni prodotte dallo Snur in questi ultimi anni, impegna l'universit a ripristinare un terreno di legalit nell'uso del lavoro interinale e di correttezza nel sistema delle relazioni sindacali.

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2006

Sembra di oggi, ma del 2006. Le OO.SS. c'erano ieri come oggi... a Nuoro naturalmente (non certo a Cagliari). Gli ausiliari, gi non ci sarebbero pi dovuti essere, neanche a Nuoro.

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2007

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Il concorso O.S.S. si far per un n di posti ridicolo rispetto alle esigenze (UNO!)

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Caso Brotzu, l'organico il problema - La Nuova Sardegna del 23/06/2007 ed. Cagliari p. 2 http://212.17.223.166/intranets/ipasviDisplayIntranet.jsp?time=1182801040438 Nuove testimonianze dall'ospedale dopo lo scontro fra i poli CAGLIARI. All'ospedale San Michele alcuni problemi ci sono, vero, ma non si tratta di novit, piuttosto sono la pesante eredit lasciata dalle gestioni passate, lo dicono i medici. Il giorno dopo la missione dei consiglieri di centrodestra della commissione regionale alla Sanit - definito dal centrosinistra sciaccallaggio politico- il fuoco della polemica non si spegne. La lotta tra partiti, anche nella sanit, capace di modificare la realt e, in questo caso, ha esasperato la situazione, a dirlo Stanislao Lostia, rappresentante del Brotzu nell'associazione di medici AnaaoAssomed. Lui, nell'ospedale pi bersagliato degli ultimi tempi, ci lavora ogni giorno e ha un'altra visione dei problemi: vero: il personale scarseggia e qualche progetto fermo perch i soldi non bastano, ma si tratta - aggiunge - di una sofferenza che non nasce oggi, ma moltissimi anni fa. Con l'attuale dirigenza, prosegue Lostia, stiamo lavorando per risolvere i problemi, ma per raggiungere gli obiettivi serve un segnale forte della Regione che peraltro, in un incontro di qualche mese fa, ha assicurato il suo appoggio. Un appoggio che tradotto significa pi soldi e pi personale: quel che serve per ridare ossigeno a un'azienda eccellente s, ma che, insiste Stanislao Lostia, in questo momento annaspa. Anche Luisanna Giua, responsabile provinciale del Tribunale per i diritti del malato, ricorda come i problemi della pi grande azienda ospedaliera dell'isola non siano certo una novit. La questione della scarsezza d'infermieri, ad esempio, era stata gi al centro di un confronto con l'ex manager Franco Meloni: Ricordo bene - racconta - il giorno in cui, qualche anno fa, Meloni present con soddisfazione un bilancio chiuso con un segno pi Un buon risultato, dicemmo noi, ma a quale prezzo?. La risposta fu scontata ieri e lo oggi: Quello d'una carenza d'infermieri - dice la responsabile del Tribunale del malato - che ci port a sollevare la questione, con tanto di documentazione in cui, per ogni reparto, segnalavamo quanti infermieri mancassero all'appello. Graziano Lebiu, rappresentante del Nursind, il sindacato degli infermieri, preferisce stare lontano dalla polemica politica. Eppure sulla questione infermieri categorico: Sono anni che lo diciamo, e continuiamo a ripeterlo: al Brotzu l'organizzazione non all'altezza di un ospedale della sua portata. E aggiunge: Il manager Selis ha annunciato nuove assunzioni, ma abbiamo paura che serviranno a poco. L'Asl far il concorso e molti del Brotzu potrebbero trasferirsi. Adesso serve che l'azienda, dice il rappresentante del Nursind, capisca che il personale va incentivato e non logorato con turni massacranti e mansioni dequalificanti. Anche sul problema delle liste d'attesa troppo lunghe arriva qualche risposta. Perch il responsabile del reparto di Cardiologia pediatrica, Roberto Tumbarello, si lamenta per le liste d'attesa? - si chiede Luisanna Giua - Proprio lui, poco tempo fa, ci aveva annunciato di essere riuscito ad abbatterle del 50 per cento. Alla questione aveva fatto cenno, durante il blitz del Polo, anche il presidente dell'Associazione bambini cardiopatici, Antonio Serra che rivolto ai commissari aveva detto: In tanti anni abbiamo chiesto aiuto anche a voi. Ma non abbiamo mai avuto risposte.

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2008

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2009

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2010

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(la data in intestazione errata: leggi 24 marzo 2010)

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Ieri come oggi, poco personale, sfruttato ai limiti dellumana sopportazione, meglio se non fidelizzato da rapporti di lavoro capaci di sostenere un progetto di vita. Non alti e bassi, ma situazione immutata e immutabile, quasi punto di orgoglio del business plan aziendale. Periodicamente divampa qualche pubblica manifestazione dintolleranza, messa a tacere con un inadeguato e provvisorio contentino o, pi di frequente, una promessa da marinaio. I periodici passaggi sulla stampa ne sono la testimonianza. Non esiste alcuna forza politica disposta a farsi carico della situazione e proporre soluzioni definitive e condivisibili. Solo qualche personaggio attratto da personali interessi, tenta approcci non sempre disinteressati. Limportante dimostrare di essere in prima linea, sempre e dovunque, meglio se con lappoggio della stampa. Potremmo continuare a lungo, anche a ritroso nel tempo, ma la situazione non cambierebbe e finiremmo col diventare noiosi. l vero tallone di Achille del Brotzu resta, oggi come sempre, linadeguatezza numerica del personale dedicato all'assistenza di base. Quello deputato a garantire dignit e sicurezza al percorso del malato entro la struttura. Troppo spesso ci si dimentica che proprio il paziente, il cliente dell'Ente e che questo non desidera solo cure ai massimi tecnologici del progresso scientifico, ma esige una qualit nelle prestazioni, anche di quelle di esiguo livello, in linea con la dignit che una societ civile obbligata ad accordargli, senza porre alcuna condizione. La tecnologia e la buona volont degli operatori ha accresciuto la produttivit aziendale: i tempi medi dei ricoveri si sono contratti e, di conseguenza, sono cresciuti i carichi di lavoro, rendendo sempre pi insufficiente il gi esiguo personale a disposizione. Nessun provvedimento stato adottato in questa direzione, se non attraverso vane promesse ed estemporanei contentini, volti a placare l'ira dei lavoratori e indurli a interrompere la pubblicit negativa del dissenso organizzato. Chi ha potuto scappato verso altri lidi con mobilit e concorsi e chi pu scegliere, al Brotzu non ci va. Non a caso l'ente conta 94 I.P. interinali contro i 35 di tutta la Asl8! Il concorso per O.S.S., cui confidava anche il personale interno, non ha sortito effetti, dato che non hanno voluto (loro dicono potuto) inquadrarne un numero sufficiente, che va ben oltre la sostituzione dei 58 interinali che dichiarano avere in servizio al 31 dicembre 2010. Considerato l'arco temporale in cui il problema degli organici riaffiora nelle identiche proporzioni, eccepire patti di stabilit, blocchi delle assunzioni e del turnover, disavanzi e problemi di bilancio appare quantomeno pretestuoso. E ci fanno sorridere i documenti forniti dalla Direzione Sanitaria che dimostrano organici perfetti e al completo al novembre 2010. Il tempo per effettuare una seria programmazione e adottare gli opportuni correttivi c' stato e anche abbondante. Probabilmente mancava la volont o l'interesse a farlo.by: t_OSS_ika26 Pagina 28

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2010 - Ogni mondo paese.

"...l'avviamento al lavoro ha le sue regole e nessuna Autorit pu agire in deroga" resta da capire quali regole e di quale autorit, palese o occultaby: t_OSS_ika26 Pagina 29

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Ognuno tira lacqua al suo mulino

Il Brotzu pone al primo posto le macchine, al secondo, i medici (quelli non sostituiti e quelli in via di rottamazione 3+2), di striscio gli infermieri (15) che abbandonano incoscientemente il posto di lavoro senza alcuno scrupolo verso la collettivit che gli d da mangiare e, per ultimo, il paziente che dovrebbe essere loggetto della mission proclamata. Se 15 unit dovessero, per caso o meno, assentarsi arbitrariamente dal posto di lavoro, in altri ambienti si parlerebbe di ammutinamento e se ne impiccherebbe qualcuno all'albero maestro, a titolo dimostrativo. Al Brotzu, non vale le pena nemmeno di scomodare la magistratura. Conviene invece concentrarsi sulle macchine e i relativi appalti e sui concorsi per medici. Naturalmente, della situazione degli O.S.S. nemmeno una parola (sono tanti che la mattina fanno a spinta per entrare). L'O.S.S. non solo trasparente, ma anche inutile. Le commissioni in quel reparto, le espletano Primario e Caposala in persona. Che i politici facciano demagogia, non una novit. Che i dirigenti e le OO.SS. li assecondino non una sorpresa. Che i giornalisti scrivano quello che vuole il padrone, non una scoperta. Libert di stampa. Oh... ANDREA ARTIZZU, siamo nel 2010! Non dimenticare che oggi hanno un diploma anche i cestini della carta straccia e hanno studiato pure i tuoi lettori. Sarebbe ora di smettere di prenderli per i fondelli in modo tanto sfacciato. Certo che se continuano a comprare il tuo giornale per leggere queste fesserie, forse sono contenti e se le meritano. by: t_OSS_ika26 Pagina 30

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La scarsa formazione di infermieri impone il ricorso a manodopera extracomunitaria, con tutte le criticit del caso, in primis quelle comunicative, stante il differente idioma. Naturalmente, Pierpaolo Pateri, Presidente Provinciale del Collegio degli Infermieri, non accenna alloverdose di O.S.S. formati a spese dell'ignaro contribuente, col beneplacito di chi doveva valutare, programmare, vigilare e verificare. Certo, noi, cugini poveri, non abbiamo a difesa della nostra categoria unistituzione come la sua che, incassando la quota discrizione annuale moltiplicata per 11.627, rende un invidiabile fatturato. Non possiamo sostituire gli infermieri, ma il nostro principale ruolo non quello di giustificare i costi di formazione, preselezioni e pubblici concorsi. Se ci inserissero in numero adeguato, in affiancamento agli infermieri per le attivit previste dal nostro profilo, risolverebbero il problema della loro carenza, del nostro esubero, dei costi dei concorsi, delle loro sacrosante cause per demansionamento, del reclutamento interinale, dei corsi di alfabetizzazione per extracomunitari. Forse gli unici sani di mente, pardon, lungimiranti, sono quelli del Policlinico. Two, is meglio che One. Oh Pierpaolo! Anche a te la raccomandazione gi fatta ad Artizzu, che qui ti ospita: abbiamo studiato e sappiamo pure leggere. Non siamo scemi! E' logico che ognuno curi i propri interessi e al Collegio faccia comodo un maggior numero di iscritti. Questo impegno per il futuro remoto, non fa comodo a noi, alleconomia del paese e tantomeno agli attuali tuoi iscritti che, oltre a mantenerti, se fossero affiancati da un adeguato numero di O.S.S., otterrebbero un immediato e tangibile miglioramento delle condizioni di lavoro, oggi divenute insostenibili in molte unit operative. by: t_OSS_ika26 Pagina 31

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Luglio 2010 - eMail al Grande SaggioOnorevole Presidente,

(inviata tramite https://servizi.quirinale.it/webmail/)

Le strutture del SSN del Sud Sardegna hanno espletato 4 concorsi per Operatori Socio Sanitari, le cui graduatorie di idoneit sono ancora valide. Nonostante ci, a tutt'oggi, la maggior parte della forza lavoro appare ancora attinta dalle agenzie interinali. La P.A. continua a utilizzare la somministrazione del lavoro, ignorando l'esistenza delle graduatorie di merito, da essa stessa stilate e dal pubblico contribuente pagate. In questo non ci aiuta la situazione contingente e il riassetto dei costi che, per arginare lo spreco di denaro hanno di fatto decretato il blocco delle assunzioni, perpetrando il ricorso alla forme di impiego pi costose e meno efficienti e imparziali della storia. Questa situazione sembra ripetersi in fotocopia in tutte le altre regioni e P.A. del paese (INPS, Ministero dell'Interno, ecc.) consacrando una situazione paradossale in cui, per riuscire a far parte degli eletti, pare che il pi importante titolo preferenziale sia avere fallito tutti i concorsi fin qui banditi, mentre, possedere la idoneit in qualche, o peggio, tutte le graduatorie, costituisce un chiaro elemento di demerito. Con buona pace del buonsenso, dei principi di buona amministrazione e della efficienza ed efficacia della azione della P.A. che ha prodotto quel dissesto economico capace di innescare e perpetuare la situazione attuale. Sembra quasi che l'art. 97 della Costituzione e i principi da esso sanciti possano essere considerati oramai tanto obsoleti da giustificarne la almeno parziale abrogazione (in capo al terzo comma e al dettato buon andamento e imparzialit dell'amministrazione). Non capita spesso di sentirsi fieri di vivere in questo Stato. E' sconsolante arrivare a considerare che non vivere in uno Stato di diritto o viverci senza l'enunciato dei principi disattesi, sarebbe senz'altro meno triste. Riprendendo le Sue parole ...servir un vero e proprio cambiamento anche negli atteggiamenti di tutti. Ci si deve confrontare, su quali priorit far emergere nei prossimi anni nella gestione della finanza pubblica, in un contesto di complessiva severit, di complessivo rigore, che comporter inevitabilmente sacrifici diffusi di abitudini e di aspettative radicatesi nel tempo... non posso fare a meno di notare che il popolo da Lei rappresentato ha storicamente dimostrato di essere capace di grandi sacrifici. E' incontrovertibile che l'averne potuto condividere i motivi non mai stata cosa di secondaria importanza per la partecipazione alla causa comune. Le rammento una volta per tutte la vicenda dell'"Oro alla Patria". Attualmente il nostro stato d'animo ben rappresentato dalle parole di Baglioni: "...l'unica paura che resta del futuro di non esserci tra sparare oppure sparire scelgo ancora di sperare..." Se il nostro destino deve essere quello di sparire, ci chieda di farlo o ci dia almeno un perch. Con profonda e sincera stima, La ringrazio per la cortese attenzione e porgo distinti ossequi: Non ha mai risposto. Nemmeno per il tramite di un collaboratore interinale.by: t_OSS_ika26 Pagina 32

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Settembre 2010, organizzarsi o sparire.Abbiamo visto che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale mettono a concorso un numero di posti risibili rispetto alle reali esigenze delle proprie Unit Operative. Come previsto e prevedibile, questi lavoratori non sono in grado di erogare unassistenza di base capace di rispettare i Livelli Essenziali di Assistenza imposti per legge, per cui si continua a ricorrere a personale in somministrazione. Questo, nonostante spesso preponderante rispetto ai ruoli, non riesce comunque a garantire gli standard minimi di assistenza. La confusione regna sovrana. Leterna lotta alla quotidiana emergenza continua a essere il dato di fatto, che pone a rischio la sicurezza sia di operatori, che di utenti. Cresce il malcontento tra i lavoratori, a causa delle condizioni di lavoro invivibili, conseguenti alla carenza di personale. E noi ci troviamo in un vicolo cieco, senza prospettive dinversione di rotta. Incapaci a gridare al mondo la quotidiana ingiustizia, di cui, tuttora, ci riteniamo vittime. Le graduatorie sono vive ma paralitiche, a beneficio degli interinali, di quelli bene introdotti nel giro delle raccomandazioni. Si, la guerra tra poveri non esiste solo tra noi e loro, ma anche tra loro, in un si salvi chi pu, che non favorisce il pi forte, ma solo il pi ricattabile, al punto che gli interinali, la cui maggior parte anche idonea in graduatoria, sono scoraggiati dallunirsi alla protesta o esprimere la propria opinione di dissenso in pubblico. Le agenzie di somministrazione dichiarano che le chiamate avvengono su indicazione nominativa da parte delle strutture sanitarie. Queste negano tutto. Siamo in balia degli eventi. Possiamo solo assistere al saccheggio dei nostri diritti da dietro il filo spinato. I pi audaci prendono qualche timida e isolata iniziativa. Qualcuno invia una eMail alle testate giornalistiche locali o si rende ridicolo presso le pi alte cariche della Repubblica Italiana. Qualcun altro contatta il rappresentante sindacale di turno o uno studio legale. Da tutti giunge la stessa risposta: non si pu fare niente. Un muro di gomma. Appare evidente che la situazione supera le forze del singolo. Senza alcuna programmazione, non riusciremo mai a reclamare nulla. Dovevamo organizzarci, contarci, riunirci e trovare una sigla sindacale che ci permettesse di manifestare le nostre rivendicazioni nei limiti consentiti da quelle regole che non abbiamo mai voluto violare. Oh, gioveni! Quando vi dico sequitemi miei pugnaci, dovete sequire et pugnare! Poche conte! Se no qui stemo a prenderci per le natiche.(Brancaleone) Ci riunimmo in un comitato spontaneo, con tanto di sigla, a memoria del pi vilipeso articolo della Costituzione Italiana, e cominciammo a lavorare insieme, a una strategia di lotta comune.

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Come strumento di comunicazione potevamo contare sugli spazi messi gentilmente a disposizione dal collega Giuseppe Midiri su operatoresociosanitario.net, e in particolare sul forum: http://www.operatoresociosanitario.net/forum

Queste pagine ripercorrono la storia delle nostre battaglie, quotidianamente commentate sul nostro forum, delle iniziative intraprese per farci riconoscere dalla collettivit come esseri umani, non solo obbligati ad assolvere ai propri doveri, ma anche portatori di diritti inalienabili, ai quali ancora oggi ci viene precluso laccesso. Il diritto alla non discriminazione, alluguaglianza, al lavoro, sono riconosciuti e tutelati dal diritto nazionale e internazionale di qualsiasi ordinamento civile. Dobbiamo solo capire perch non valgano nei nostri confronti.

Nellottica della ricostruzione storica, le varie tappe, riflettono i singoli eventi in corso dopera e possono essere affette da conoscenze e giudizi destinati a evolvere nel corso del tempo, ma senza mai discostarsi troppo dai tristi presentimenti che li hanno generati.by: t_OSS_ika26 Pagina 34

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Il percorso della nostra guerra civile, lunga ed estenuante, verr raccontato senza troppe omissioni. Preferiamo rischiare di apparire noiosi e ripetitivi, piuttosto che esporre delle conclusioni non suffragate da sufficienti elementi di prova. I vari eventi, i commenti e gli interventi, pro o contro, questo o quel personaggio, se letti singo larmente, possono apparire note di colore, che suscitano un sorriso per la ingenuit delle illogiche contraddizioni della personalit di turno. Questi comportamenti apparentemente folcloristici o bislacchi, se visti nel loro divenire, nella loro quantit, nella loro perseveranza, se non considerati in antagonismo, ma in piena sinergia tra loro, assumono, invece, un diverso e ben pi inquietante significato. LAssessore fa e disfa, dice e disdice in un turbinio di incoerenza. La maggioranza al potere designa i vertici aziendali che ignorano gli Idonei e si servono degli Interinali, Le forze allopposizione inveiscono allo scandalo, ma votano le norme salva raccomandati. Chi sostiene la causa dei precari non in graduatoria, lo fa in modo tanto spudorato da rendere inevitabile il rinvio delle norme illegittime alla Corte Costituzionale, che puntualmente le invalida. Le OO.SS. si ripetono monotone sulla stampa, senza esigere fatti concreti, appagate dal risultato della citazione giornalistica. Questo modus operandi, visto nel suo divenire e nella sua globalit, suscita il convincimento che il contesto attuale, quello contro cui ci opponiamo con tutte le nostre forze, rappresenti non la situazione di partenza, ma lo stato dellarte, caparbiamente perseguito e difeso da tutte le forze sociali coinvolte nella sua gestione. Lo status quo accontenta proprio tutti. Chiunque pu dimostrare di voler fare, e fare senza nulla fare, e volere continuare a farlo. E nata, ed stata perfezionata, lindustria dellApartheid. La segregazione razziale sarda, non contrappone le razze di idonei e interinali, accordando privilegi di casta a una delle due fazioni, come succedeva con neri e bianchi dun tempo, ma spreme quanto pi possibile da entrambe, e si assicura che restino tali in eterno. Le contraddizioni, il fare e disfare senza nulla cambiare, il dire e disdire, non appaiono pi frutto di accidentali cadute di stile, ma conseguenti a una precisa strategia, che implica lesistenza di una casuale unanimit dintenti (difficile da sostenere) o di unesperta regia, pi adeguata a comprendere il perfetto controllo delle istituzioni, di cui non sappiamo individuare i responsabili. La moderna Anonima Sequestri si liberata dellonere e del rischio di gestire i corpi. Si specializzata nella tratta delle vite. Quelle nostre. Ci siamo trovati ostaggi, senza renderci conto del rapimento. Non esiste possibilit di pagare un riscatto. Non esiste possibilit di spezzare le catene. Non esiste possibilit di invocare le Autorit. Le Autorit sono loro.

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Inizia la stagione delle manifestazioni.

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21 ottobre 2010 - I Manifestazione Assessorato alla Sanit R.A.S

Antonello Liori (ex) Assessore alla Sanit - Regione Autonoma della Sardegna

Avanti c posto!

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lAssessorato in una rara immagine priva di manifestantiPagina 36

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Un folto gruppo di O.S.S. Idonei in Graduatoria, sotto legida della O.S.USB/RdB, con bandiere, striscioni e trombette, ha dato vita a una colorata e festosa manifestazione, presso l'Assessorato all'Igiene e Sanit della R.A.S., chiedendo un incontro allAssessore. Liori ha accettato di riceverci. Per 45 minuti, ha ascoltato le nostre lagnanze, riguardo le mancate assunzioni a vantaggio degli incarichi concessi ai lavoratori interinali e ha dichiarato che ci saremmo dovuti rivolgere alle aziende della Asl8. Non a lui! Ha affermato di non essere a conoscenza del numero di interinali in servizio presso le sue aziende, di non voler finire in galera per non aver rispettato le leggi, dato che i concorsi (Asl8 e Brotzu) sono stati banditi per un determinato numero di posti e non ci piove che quel numero vada rispettato! Il fatto che poi si sia andati oltre da imputare alla sostituzione del personale andato in pensione. (in 18 mesi: 46 al Brotzu e 42 alla Asl8. Nei successivi 15 mesi: quasi pi nessuno ???). Ci ha assicurato che chieder una relazione alle Aziende, per capire il perch delle chiamate interinali in luogo dello scorrimento dalle graduatorie, ma sempre a tempo determinato! Ha affermato di non essere a conoscenza del prossimo rinnovo o proroga di appalto allAgenzia RealJob e che i contratti a T.D. attualmente in essere a 8 mesi, non verranno rinnovati. Si dichiara intenzionato a far scorrere le graduatorie fino alla loro naturale scadenza e bandire un nuovo concorso accorpandovi le esigenze pi Asl. Il suo obiettivo risparmiare! Non capiamo perch abbia appena approvato lo stanziamento di 4 milioni di euro all'agenzia e perch voglia bandire un nuovo megaconcorso, quando non sono stati ancora espletati quelli di Olbia e Oristano. Non capiamo perch i contratti degli Idonei in Graduatoria non possano essere rinnovati, ma quelli di tutte le altre figure professionali si (delibera 1041 12 ottobre 2010 magazzinieri e coadiutori amministrativi al fine di garantire la continuit nellattivit intrapresa).

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Il ruolo del Tribunale del Malato

Invito alla manifestazione del 21 ottobre [email protected] Spett: tribunale per i diritti del malato - Sezione di Cagliari, presso cittadinanza attiva [email protected] Come noto, gli enti sanitari della RAS (Asl8 e Brotzu) hanno espletato i concorsi per Operatore Socio Sanitario ma si guardano bene dall'attingere alle graduatorie di idonei, o lo fanno il meno possibile, preferendo ricorrere al lavoro interinale con conseguenze a dir poco tragicomiche: - un aggravio di spesa da parte della P.A. in un momento di grave crisi finanziaria. - l'impiego dei lavoratori meno qualificati, dato che coloro i quali sono stati dichiarati idonei in una o pi graduatorie restano a casa mentre prestano servizio persone sistematicamente scartate in tutte le pubbliche selezioni. Gli OSS idonei in graduatoria poco gradiscono questo stato di cose e si interrogano su liceit ed appropriatezza del comportamento delle P.A. www.operatoresociosanitario.net/forum/31...&start=880#27689 (nel caso non si riuscisse ad entrare con il link diretto: www.operatoresociosanitario.net, poi forum, graduatorie, asl8 Cagliari) Sulla vicenda emergono dei risvolti a dir poco raccapriccianti: - il grave sospetto che non tutti gli OSS in servizio siano titolari della necessaria qualifica. Se i consiglieri regionali hanno presentato formale richiesta di spiegazioni, c' da ritenere abbiano prove concrete del fatto (nomi e cognomi). INTERROGAZIONE n. 320/A ESPA - DIANA Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure di assunzione di personale presso l'Azienda ospedaliera G. Brotzu di Cagliari. .. 3) se il personale reclutato da agenzie interinali sia in possesso della qualifica per la quale richiesta la somministrazione di lavoro; .. - la certezza che buona parte degli interinali avviati al lavoro dalla Asl8 non sono stati sottoposti ad alcun accertamento sanitario (abbiamo i nomi e i cognomi e la loro piena disponibilit) I dipendenti di ruolo (sia nel pubblico che nel privato), devono periodicamente essere sottoposti ad accertamenti presso strutture abilitate a rilasciare l'idoneit allo specifico tipo di lavoro (Rx, ECG, spirometria, visita oculistica, visita otorino, esami ematologici e delle urine), con un duplice scopo. Da un lato proteggere la P.A. da danni economici derivanti da eventi che possano fare precipitare la situazione di individui non perfettamente in forma. Se ti assumo e diventi invalido lo Stato paga sia l'indennizzo che la pensione. La invalidit da risarcire dovrebbe essere tutta conseguente a un evento lavorativo e non precedentemente dissimulata dallo stesso lavoratore Dall'altro lato proteggere i terzi, colleghi, pubblico e pazienti, dal rischi conseguenti a una forma non smagliante. Si pensi alle malattie infettive che consapevolmente o meno si possono trasmettere a persone gi messe a dura prova da un infelice destino. Un OSS non pu evitare contatti diretti con le persone o sottrarsi alle attivit di sporzionamento e distribuzione degli alimenti Si pensi anche ai rischi legati dal dovere intraprendere manovre che richiedono un impegno fisico superiore a quanto sopportabile da un fisico gi patologicamente minato. Oltre al rischio " caduto", si introduce la nuova fattispecie: il rischio "mi caduto...". Se scontato considerare che non tutti gli interinali siano da rottamare, pure legittimo sospettare che, visti i non trascurabili

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numeri in gioco, alcuni elementi non idonei siano stati e siano sicuramente ancora in servizio e alcuni eventi avversi si siano gi verificati. Quanti? Quali? Quanto ci costa? Chi paga? - la consapevolezza che buona parte delle mansioni per le quali siamo stati formati a spese del contribuente (trasporto di campioni biologici, referti e documentazioni, viveri, farmaci) viene oggi attribuita ad altre figure (lavoratori delle agenzie di pulizie e ausiliari di fresca nomina) che non hanno il bagaglio culturale necessario a svolgere quelle attivit (nozioni sul rischio biologico e sulla riservatezza dei dati). - la presa di coscienza dei notevoli maggiori costi del lavoro somministrato (compensi alle agenzie pi IVA, straordinari e ferie pagate raramente concesse al lavoratore di ruolo,mancato accesso agli sgravi fiscali legati alle nomine in ruolo). Ai costi economici immediati si aggiungono poi quelli organizzativi: dovere essere continuamente addestrati in enti e U.O. differenti causa una inefficienza che ha un costo economico meno facilmente valutabile ma una ricaduta immediata e tangibile sulla utenza). Oggi rivendichiamo il nostro diritto a coprire i posti di lavoro per i quali siamo stati formati e dichiarati idonei e combattiamo il sopruso di essere scavalcati da ogni sorta di individui (interinali, cassaintegrati che non hanno passato i concorsi o non hanno nemmeno provato a farli, ausiliari che vengono continuamente assunti nonostante la categoria sia stata dichiarata ad estinzione), gente con scarsa idoneit culturale e dubbia idoneit fisica. Perch cercare di coinvolgerVi nella nostra lotta? Alla fine dei giochi resta sempre e "solo" il paziente, persona minata nel fisico e nello spirito dal suo triste destino che si trova a dover fare i conti non solo col suo stato ma anche con i costi economici e umani di un sistema antieconomico, inefficiente, inefficace e disorganizzato. Rendere efficacia ed economicit al sistema significa liberare risorse a vantaggio delle persone da voi istituzionalmente tutelate. Questo lo si pu fare solo facendo valere quei diritti riconosciuti da ampia giurisprudenza e in primo luogo dall'articolo 97 della Costituzione, secondo il quale "ai pubblici impieghi si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge". Gioved 21 Ottobre 2010, cercheremo di dare visibilit ai nostri disagi con un sit-in all'Assessorato Igiene e Sanit in Via Roma. Ho pensato di darvene comunicazione affinch, se lo desiderate, possa avere voce anche la categoria che resta sotto le macerie della guerra tra poveri, quella dei malati da Voi rappresentati. Durante la manifestazione chiederemo un incontro con l'Assessore. Se ci verr concesso, sarebbe bello se potesse intervenire uno dei vostri rappresentanti Ringraziando per la cortese attenzione, porgo un cordiale saluto: t_OSS_ika26 (presente in 3 graduatorie e attualmente senza lavoro).

Sollecito invito alla manifestazione del 21 ottobre [email protected] Spett: tribunale per i diritti del malato - Sezione di Cagliari, presso cittadinanza attiva [email protected] Cagliari, l 19 ottobre 2010 OGGETTO: Invito alla manifestazione del 21 Ottobre 2010 - ore 9,30 - Assessorato Igiene e Sanit Via Roma 243 Cagliari Mi permetto di rammentare l'appuntamento alla prima manifestazione promossa dal nostro gruppo di OSS idonei in graduatoria (in pi concorsi) ma mai assunti, n chiamati per contratti a tempo determinato, a vantaggio dell'abusivismo che di fatto oggi monopolizza la assistenza diretta al paziente. Non chiediamo di schierarvi al nostro fianco ma solo di ascoltarci, senza alcun timore che la nostra lotta possa divergere dalla tutela degli interessi della categoria dei malati da Voi rappresentata. Rivendichiamo il diritto tutelato dallArt. 97 della costituzione Italiana e dalla costante giurisprudenza della Corte Costituzionale ai pubblici impieghi si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge. Crediamo ancora di vivere in uno stato di diritto e che lapplicazione di questo non sia in contrasto con linteresse della P.A. Luso delle graduatorie di idonei garantirebbe un recupero di efficienza e la liberazione di risorse economiche a tutto vantaggio della utenza, di quel malato che deve essere al centro della azione ed attenzione della P.A.

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Ci sentiamo lavoratori delusi e disillusi, contribuenti spremuti per le inefficienze di un sistema che fa acqua da tutte le parti, futuri malati impauriti dalle condizioni cui versa quel sistema sanitario che dovr un giorno risolvere i nostri problemi. Il nostro obiettivo la assunzione a tempo indeterminato nei ruoli in cui abbiamo guadagnato il diritto di accedere. Il nostro obiettivo l'allontanamento del personale abusivo dalle mansioni che non gli competono. Il nostro obiettivo la razionalizzazione della spesa pubblica in campo sanitario. Il nostro obiettivo rendere efficace ed efficiente la azione del SSN . Il nostro obiettivo rendere giustizia al paziente contribuente. Cordiali saluti: t_OSS_ika26

Il presidente George W. Bush e Colin Powell stanno facendo quattro chiacchiere in un vecchio pub. Un giovane li vede, va dal barista e gli fa: - Oh, ma quelli non sono Bush e Powell? - Eh si - risponde il barista. Il giovane insiste: - Ma che ci fanno qua? Bush lo sente e gli risponde: - Stiamo progettando la terza guerra mondiale! Vuoi dare unocchiata? - FIGO! - dice il giovane - Come inizia? Bush apre una cartina geografica e mostra al giovane lIran: - Ecco, vedi, in questo punto del mondo noi faremo fuori 40 milioni di arabi pi una bionda con due enormi tette! Il giovane, un po perplesso, chiede: - Una bionda con due enormi tette??? Ma ma chi ? E perch la fate fuori? Bush con aria soddisfatta si gira verso Powell, gli da una pacca sulla spalla e commenta: - Hai visto vecchio mio? Dei 40 milioni di arabi non gliene inporta un cazzo a nessuno.

Ci che non passato inosservato alla manifestazione odierna, stata la grande assenza del Tribunale del Malato. Non possono dire di non essere stati invitati. Avremmo avuto il piacere di ospitare un loro osservatore, ma non hanno ritenuto opportuno inviarlo. Peccato! Il malato non ha il sex appeal della bionda, e anche se lo avesse un tempo posseduto, lo vede messo a dura prova dal suo stato, di cui non si certo dotato per libera scelta. La sua consistenza, bench degna della legge dei grandi numeri, non sufficiente a contrastare quella del pi forte e lindifferenza generale, proprio come i 40 milioni di arabi. Alla fine a farne le spese sempre lui. Nessuno gli fa pi caso, nemmeno le istituzioni nate e sovvenzionate per tutelarlo. Se passa una bionda, di sicuro si girano tutti. Sarebbe stata una buona occasione, riuscire a dar voce alla nostra utenza, verso la quale nasciamo con mandato esclusivo. Per loro farla sentire, come obbligo umano prima che istituzionale. Sarebbe stata una bella vittoria, vederci affianco nel rivendicare il rispetto di un principio costituzionale che riguarda da vicino anche i nostri assistiti. Proprio quelli che, in certi momenti, si accontenterebbero di vedersi applicare la Convenzione di Ginevra, oggi non hanno avuto alcuna considerazione. E' triste che alla fine, a fare le maggiori spese nella guerra per la spartizione della torta, sia sempre e solo l'utente contribuente, e proprio nel momento di maggiore bisogno.

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lUomo, prima di agire, deve capire

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22 ottobre 2010 - Botta e risposta con la Asl 8

Laltro Uomo, invece, ha gi capito tuttoVICENDE CONCORSUALI 01Concorso O.S.S. Asl8 G.U. 41 del 27/05/2008 02 Delibera Asl8 70 del 27/10/2010 - Rettifica Graduatoria finale di merito (in allegato) e assunzione a T.I. di 15 O.S.S.: i vincitori della graduatoria del concorso in oggetto - dal 1 al 15 T.I. 03 Delibera Asl8 231 3/3/2010 - Assunzione a T.I di 30 O.S.S. da graduatoria 15 posti - nelle more dell'espletamento delle ordinarie procedure di reclutamento, si provveduto all'attivazione in misura consistente dei contratti di somministrazione al fine di garantire i LEA che risulterebbero compromessi in assenza di personale specializzato. - l'art 36 del D.Lgs 165/2001, cos come modificato dal decreto legge 112/2008 e successive integrazioni e modificazioni, dispone che: "per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le P.A. assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato...", ci al fine di ridurre il ricorso al lavoro flessibile, in un ottica di stabilizzazione del rapporto di lavoro.

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- di assumere... al fine di garantire i LEA che verrebbero compromessi se non venisse assicurata la necessaria dotazione di personale specializzato. - dal 16 al 46 T.I. uno in pi perch il 17 ha rinunciato 04 Delibera Asl8 307 del 23/3 /2010 - Assunzione T.D. di 45 O.S.S. da graduatoria - al fine di garantire la continuit del servizio nelle more dell'espletamento delle ordinarie procedure di reclutamento, si proceduto all'attivazione di contratti di somministrazione - in un'ottica di riduzione del ricorso ai suddetti contratti, cos come espressamente richiesto dall'art.36 del D.lgs. 30 marzo 2001, novellato dal D.lgs. 150/2009, appare inopportuno rinnovare tali tipologie contrattuali, preferendo, invece il ricorso il ricorso a contratti di lavoro subordinato a termine - che sussiste la necessit di garantire i LEA - dal 47 al 91 T.D. - che in caso di rinuncia alla assunzione dei suddetti signori si proceder alla assunzione del successivo avente diritto e alla stipula del relativo contratto mediante scorrimento graduatoria. 05 Delibera Asl8 803 del 28/7/2010 - Assunzione T.D. di 31 O.S.S. da graduatoria per. SS.Trinit, Marino, Businco e Hospice - dal 92 al 122 T.D. - che in caso di rinuncia alla assunzione dei suddetti signori si proceder alla assunzione del successivo avente diritto e alla stipula del relativo contratto mediante scorrimento graduatoria. Se i dispositivi di tutte le delibere fossero stati rispettati come sostiene la Asl8: - essendo arrivati a chiamare con la delibera 803 il 144 (il 145, M.G.M. ancora in attesa), hanno rinunciato solo 22 persone (144-122), quindi non si capisce a chi abbiano offerto i nostri posti di lavoro dato che hanno registrato ben 38 rinunce! - dato che le defezioni possono essere ascritte solo all'ultima chiamata che elencava tassativamente i PP.OO. SS.Trinit, Marino, Businco ed Hospice, non si capisce come qualcuno abbia potuto rifiutare Muravera e/o Isili, visto che potevano essere offerti solo ai chiamati della precedente delibera 307, che invece hanno accettato tutti! Muravera e/o Isili non sono mai stati proposti salvo il caso di una collega che ha preteso Muravera, e pare sia stata accontentata. La Asl8 parla di 38 rinunce, contro le 22 matematicamente accertate. La differenza 16. A noi risulta che: - anche nella prima tornata di chiamate a T.D. (Delibera Asl8 307 del 23/3 /2010 dal 47 al 91 T.D.) ci siano state parecchie defezioni, da parte di chi non rinunciava a un lavoro nel privato a T.I. per un incarico di 8 mesi. Ci sembra di ricordare 16. - Il dispositivo della delibera 307 imponeva di scorrere la graduatoria dei successivi aventi diritto fino alla stipula del numero di contratti in previsione. - Ci non stato fatto, essendo partiti con la delibera successiva (Delibera Asl8 803 del 28/7/2010 dal 92 al 122 T.D.) dal 92 candidato. Si conclude che alla delibera 307 non stata data completa attuazione. Difficile credere a una dimenticanza, data la sopravvenienza della successiva 803 prima del pieno soddisfacimento della 307 e senza alcun suo esplicito richiamo alla necessit di soddisfare anche gli arretrati della precedente. Pertanto siamo propensi a sollecitare il parere delle autorit competenti in relazione all'ipotesi di omissione di atti d'ufficio riguardo la incompleta attuazione della delibera in questione. Per pura coincidenza, i posti dichiarati ancora occupati dagli interinali e a disposizione per le prossime chiamate a T.D. sono 16: corrisponde con il numero dei posti che sospettiamo imboscati dalla incompleta attuazione della delibera 307 e non con il numero effettivo degli interinali ancora in servizio presso le strutture della Asl8 che a noi risulta essere ben pi consistente. I 16 interinali residui dichiarati dalla Asl8 il numero dei posti che la Asl8 disposta a sostituire con le chiamate a T.D. dalla graduatoria e non il numero effettivo dei lavoratori in affitto operanti all'interno della azienda. Delibera n. 958 del 21/09/2010 Prosecuzione contratto servizio somministrazione di lavoro temporaneo di personale categorie diverse, aggiudicato con delib. N.1222 del 28.10.09, per un anno. Aggiudicatario Agenzia Real Job spa, per un anno. Spesa presunta . 4.240.000,00 per somministrazione lavoro, compenso d'agenzia e iva ove dovuta. Nonostante il documento faccia riferimento a personale di categorie diverse, lo stanziamento (che, come usi e costumi, verr integrato prima della scadenza) appare comunque manifestamente eccessivo e del medesimo ordine di grandezza di quelli precedenti. Dato che i geni della Asl sanno fare bene i conti di ci che hanno in tasca e sono a perfetta conoscenza di avere solo 16 O.S.S. interinali, che se ne fanno di presumere una simile spesa di rifinanziamento della RealJob (per circa 170 lavoratori da 25.000 euro annui)? E' logico accantonare tale importo (presumo infruttifero) sapendo che non potr mai essere utilizzato?

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4 novembre 2010 - II Manifestazione - Asl 8

Emilio Simeone Commissario Straordinario, poi Direttore Generale Asl 8 - Cagliari

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Direzione Asl 8 - via Pier della Francesca - CagliariPagina 47

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Lincontro con Simeone ha sortito un impegno e una promessa. Limpegno che il lavoro interinale sarebbe stato in breve tempo azzerato. La promessa nata dal dubbio su quale pianta organica si dovesse prendere in considerazione per quantificare le immissioni in ruolo da graduatoria. La giurisprudenza discorde sul fatto che ci si debba riferire alla pianta organica in vigore al momento di indizione del bando concorsuale, piuttosto che a quello di approvazione definitiva della relativa graduatoria, eventualmente rettificata. Nel secondo caso potrebbe essere legittimamente ammesso ai ruoli un consistente numero di ulteriori idonei. Per dirimere il problema senza strascichi giudiziari in capo alla dirigenza, sarebbe stato necessario acquisire il parere degli uffici legali. Nella medesima giornata, l'Assessore Liori, incontrato (per caso?) nel cortile degli uffici di via Pier della Francesca, confermava la possibilit di acquisire tale parere legale.

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Per molti mesi non abbiamo saputo pi nulla al riguardo, tranne alcune insistenti voci, secondo le quali Simeone, a pi riprese, avrebbe dichiarato alle OO.SS. maggiormente rappresentative che sarebbe stato disponibile ad assumere immediatamente, se solo Liori gli avesse concesso il permesso di farlo. Allo stato attuale, sarebbe proprio l'Assessore a opporsi ad ulteriori immissioni in ruolo, decretandone il divieto e l'obbligo di ricorrere a prestazioni interinali o a chiamate a tempo determinato.

Presa di coscienza, una questione di punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto.(Paolo Cananzi)

Grazie, Liori!

LAssessore ha dichiarato che quei lavoratori hanno moralmente ragioneby: t_OSS_ika26

Cha faccia tosta!

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16 novembre 2010 - III Manifestazione - Az. Osp. Brotzu Cagliari

Azienda Ospedaliera G. Brotzu Piazzale A. Ricchi - Cagliari

Mission (dalla Homepage): Fornire ai cittadini prestazioni sanitarie di alta qualit, rispetto della dignit e della privacy, ambiente gradevole, cortesia e umanit, umanizzazione dei rapporti tra il personale e gli utenti. Questi i principali compiti dell'Azienda Ospedaliera Brotzu.

Lospedale, inaugurato nel 1982 con oltre 600 posti letto su 14 piani e circa 1.800 dipendenti, costituito in Azienda Ospedaliera Autonoma con decreto del Presidente della Giunta regionale nel luglio 1996, stato intitolato al Prof. Giuseppe Brotzu (1885 1976), ricordato dallumanit per la scoperta delle cefalosporine, a fianco immortalato in unespressione di velata perplessit sul futuro legato al suo nome.

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Le dichiarazioni di Antonio Garau.http://www.videolina.it/view/servizi/5492.html

001 Intervista Garau.mp4

VIDEOLINA: Si tratta di lavoratori disoccupati, sia in un caso, sia nell'altro. Il ricorso allinterinale deriva dal fatto che l'interinale risponde nell'immediato alle esigenze di sostituzioni di pi breve durata. Si potrebbe considerare che la differenza tra le due popolazioni di disperati stia nella qualit, cosa non trascurabile quando si chiamati a gestire la ben pi rilevante precariet della salute altrui. Gli idonei in graduatoria sono stati dichiarati tali in seguito a pubblico concorso, con regole deliberate e applicate dagli stessi enti che li hanno banditi (e quindi per loro perfette e verificate) e hanno un inequivocabile posizionamento di merito rispetto ai medesimi criteri. Gli interinali, semplicemente non si sa, salvo sospettare il contrario. Se pure abbracciassimo il punto di vista della dirigenza, in ordine allindifferenza sulla qualit, resterebbe il non trascurabile dettaglio del maggior costo del lavoro in affitto. A parit di spesa si potrebbero ingaggiare pi unit, che di certo non guastano, in relazione ai carichi di lavoro gravanti sulle nostre U.O. e la pretesa di umanizzazione dellassistenza, che non pu esistere, se non attraverso l'opera del personale. In alternativa si potrebbe realizzare un consistente risparmio che, visti i problemi della Sanit Sarda ed il lungo periodo di grandi sacrifici imposti alla collettivit, non sarebbe di certo inopportuno, n sgradito al contribuente. Che l'interinale risponda prima alle chiamate non risponde a realt. Oggi, fra noi, erano presenti i 12 operatori che hanno concluso i contratti a T.D. di 8 e 4 mesi, trovando alla loro uscita dallazienda, un settore privato oramai saturo. Solo uno di questi avrebbe tardato per lasciare altro incarico. Gli altri 11 erano immediatamente disponibili. E avendo ancora le divise nei reparti ove prestavano servizio, potevano essere operativi in 5 minuti 5, senza particolari riaddestramenti e ulteriori visite mediche. Per lo meno lubicazione dei servizi entro il complesso, la conoscono. E non cosa da poco vista la complessit della struttura. Per ovviare alle emergenze, basta prevenirle. La dirigenza profumatamente pagata (con le nostre tasse) per questo. E sufficiente destinare un adeguato numero di operatori a disposizione della Direzione Sanitaria, da impiegare dove e quando servono. Non impossibile preventivare le esigenze (malattia, maternit, infortuni), sulla base dellesperienza pregressa di unazienda cos grande, e provvedere di conseguenza. Trentanni di storia (la vita dell'azienda), dovrebbero essere sufficienti. Invocare situazioni di emergenza di breve periodo non ha alcun pregio. E fatto storicamente conosciuto (turni di servizio alla mano) che i lavoratori caduti in disgrazia per malattia, gravidanza e infortunio, non sono mai stati sostituiti, restando a carico della buona volont del personale ancora capace di respirare, lespletamento delle incombenze rimaste orfane. Lo status quo consolidato che linterinale debba sempre e solamente sostituire se stesso. In tale ottica, se fai contratti da 1, 3, 12 mesi, sai da almeno altrettanto prima quando scadranno e hai tutto il tempo di provvedere da graduatoria.http://www.youtube.com/watch?v=VOwKQMzUhJs&feature=player_embedded

002 Cagliari 16.11.2010. Presidio Brotzu.flv

SARDEGNA 1: In genere si procede per sostituzione di lavoratori assenti per periodi lunghi, attingendo dalle graduatorie che si sono formate per effetto di questi concorsi. Quando invece si deve sostituire personale per periodi brevi, di un mese, due mesi, tre mesi si ricorre all'interinale che ci da la garanzia di assumere personale nell'immediato, cio nel giorno in cui ci serve. Sulla brevit della durata delle sostituzioni, stendiamo un velo pietoso, dato che conosciamo perfettamente la lunghezza dei contratti concessi e reiterati alla maggior parte degli interinali in servizio presso lente. I posti in pianta organica ricoperti da anni da precari a rotazione, senza alcuna urgenza, n emergenza, smentiscono categoricamente queste affermazioni. Tali posti sono vacanti gi dalla pianta organica precedente. Non serve invocarne una nuova come spesso accade. Al limite, ci piacerebbe leggere quella vecchia. Pare non riescano a vederla neanche i primari. E' meglio custodita del Santo Graal.by: t_OSS_ika26

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Non esistendo alcun O.S.S. idoneo, allopera, in questo momento, parrebbe che non vi sia da sostituire alcun operatore per lunghi periodi. La ricognizione dei turni di servizio dei vari reparti in nostro possesso, rende oltre il 30% dei posti del comparto, sistematicamente occupati da interinali a rotazione. In realt, riteniamo che superino il 50%. Se non un favoritismo questo, non sappiamo come chiamarlo. Difficile pensare al caso, quanto a un disegno preciso e premeditato. Ci che non cessa di stupire che Antonio Garau, nascendo come commercialista dovrebbe essere in grado di vedere, a colpo d'occhio, ci che altri non immaginerebbero neppure di riuscire a guardare dopo approfonditi studi, sopratutto riguardo alle questioni economiche. Gli avremmo chiesto volentieri qualche chiarimento, se solo ci avesse dato modo di farlo. Per esempio, dato che i lavoratori in affitto allopera presso la sua azienda superano i ruoli, se intervengono solo per sostituire questi, quanti interinali occorrono per espletare le mansioni di un unico lavoratore dipendente? O ancora, sempre considerando il rapporto tra precari e ruoli, questi ultimi sono attualmente tutti sostituiti per motivi urgenti o evenienze emergenti? Manco ci fosse una epidemia di ebola o la rivolta degli uccelli di Hitchcock o di Siffredi (v.poi)... Perch questo signore si ostina ad agire contro gli interessi della propria azienda?

Sempre pi preoccupato

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La situazione si fa confusa.Campionato di nuoto per handicappati: sulle pedane sono tutti pronti, chi senza un braccio, chi senza un gamba. Ma nell'ultima corsia c' solo una testa. Viene data la partenza e tutti scattano, anche la testa a cui viene dato un calcio per farla tuffare. Alla fine vince un uomo senza un braccio e una gamba ma tutti guardano la testa che ancora galleggia girando in tondo vicino al suo blocco di partenza. Un commissario la prende e le chiede cosa sia successo: "Ci ho messo 24 anni ad imparare a nuotare con le orecchie e un coglione mi ha messo la cuffietta!" In un comunicato stampa dicono che attendono un parere legale per sbloccare le assunzioni in ruolo, in un altro parlano di nuovi concorsi, Simeone (Asl8) si sbarazza degli interinali, Garau (Az.Osp.Brotzu) degli idonei, Liori (Assessore) sta a guardare. Ognuno fa come gli pare. Una bella coerenza. Siamo amministrati da chi sa il fatto suo. C' di che essere orgogliosi, per averceli direttamente o indirettamente mandati. Poi ci lamentiamo se Berlusconi usa i pubblici denari per andare a donne. Questi, mi sa che ne avrebbero un gran bisogno. O forse, vogliono solo farcelo credere, avendo adottato una precisa strategia di conservazione della specie praecarius intaerinalis? E' evidente che cercano di imbavagliarci usando tutti mezzi a loro disposizione, gli stessi mezzi dinformazione che cerchiamo di usare noi, ma con esperienza e "conoscenze" maggiori delle nostre. Incoerenza, incongruenza, confusione, mancanza di un referente certo, attendibile, autorevole e autoritario, un impenetrabile muro di gomma. Se i mezzi sono quelli, perch quelli sono, noi abbiamo dalla nostra parte il diritto e il fine: la Costituzione, la dignit umana, i lavoratori, i malati, l'economia del paese.

Il leone lotta per la cena, ma la gazzella combatte per la vita. Siamo noi quelli pi motivati e determinati. Togliamoci la cuffietta e rendiamogliela difficile! Riguardo allipotesi di un nuovo concorso, non credo che non ci opporremo ad esso. Anzi, ci piacerebbe far addebitare a chi non utilizza le graduatorie i costi patiti dal contribuente per quello vecchio, come danno erariale, oltre naturalmente al maggior costo del lavoro interinale.

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18 novembre 2010 - IV Manifestazione Azienda Ospedaliera G. Brotzu Cagliari, provincia di Kabul

Antonio Garau Commissario Straordinario, poi Direttore Generale, Az.Osp. Brotzu - Cagliari

Direzione Sanitaria in pausa relax.

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Cervelli in saldo e uteri in affitto. Fecondare o Morire!Garau ha spiegato alla nostra delegazione che non intende chiamare alcun idoneo in graduatoria per non doversi accollare i costi delle malattie e sopratutto delle gravidanze dei lavoratori assunti in ruolo, che graverebbero, secondo lui, interamente sulla sua azienda e non sull'ente previdenziale. Per valutare il modus operandi del nemico, bisogna calarsi nei suoi panni, fare proprie le sue idee e valutare la coerenza con cui vengono applicate. Partiamo dal presupposto che le indennit assistenziali restino realmente a totale carico del Brotzu. E' pacifico che la componente femminile della forza lavoro stata sempre storicamente rea di farsi ingravidare a tradimento a destra e a manca, senza alcuno scrupolo, sopratutto quando ha la garanzia di una pubblica rendita. Garau, con l'occhio di falco del commercialista navigato, ha ravvisato subito la inveterata abitudine della componente femminile in ruolo di farsi premeditatamente fecondare a spese della propria azienda. In questa ottica, applica la giusta diligenza del buon padre di famiglia nel tenere lontano tutto questo bagassimini di idonee in graduatoria, nell'interesse delEnte e della patria. Tra vedere e non vedere fa bene a non risparmiare neanche i casi di menopausa zaccata, non fidandosi neppure del buon Ciocci. Casomai esistesse anche un solo caso di partenogenesi, lui non vuole correre alcun rischio. E' un atto dovuto evitare quante pi donne possibili in ruolo. Le precarie che volessero farsi intordare, durante la pausa quotidiana (non certamente in orario di lavoro), che portino le conseguenze della propria ninfomania altrove e senza alcuna prebenda. Quindi, in ruolo prevalentemente uomini, sperando che siano loro a vincere i concorsi. Oltre questa speranza non esistono strumenti per selezionare il sesso del personale a tempo indeterminato. Le donne interinali vanno invece benissimo, purch disposte a fornicare solo durante le pause o al di fuori dell'orario di lavoro. Anzi, vanno meglio, essendo in grado di tenere alto il morale dei ranghi, notoriamente spremuti fino all'osso. A questo punto possiamo dimostrare che Garau non in grado di applicare una strategia coerente nemmeno col suo pensiero. Le sue azioni contro evidenza, esperienza, convenienza, palesano una irrazionalit tanto evidente da farci gridare alle sue dimissioni. Tonino... ma Tonino... temi il ciccio ma non hai paura del maschio? Gli uomini dove li lasci? Perch non formuli anche una analoga considerazione sugli inestimabili danni che un solo pisello interinale pu produrre a tutto lo staff fecondo dei ruoli sanitari, tecnici e direttivi? E non si tratta di uccelli stanziali, ma migratori, che volando di reparto in reparto, di ospedale in ospedale, si fermano il minimo indispensabile a inseminare qualsiasi utero ancora pulsante. Vi siete mai chiesti perch la suore sono scomparse dagli ospedali? Ma perch non faceva piuu!!! Un solo pisello vagante pu ingravidare parecchie gnocche. Ricordiamo che un utero necessita di 9 mesi per ricaricarsi, mentre una mazza, se funzionante e ben manutenuta pu essere significativamente pi produttiva. Un singlo uccello in grado di vanificare tutto l'impegno necessario a tenere lontane le giovenche idonee in graduatoria e tradurre in spreco, l'impegno economico necessario a resistere alle azioni giudiziarie conseguenti alla discriminazione sessuale dei lavoratori. I maschi interinali, al contrario delle femmine da monta (da graduatoria), sarebbero facilmente evitabili dato che le chiamate dei lavoratori in affitto avvengono con una certa discrezionalit. Chi se ne frega delle discriminazioni, se sono per una giusta causa. Ma noi sappiamo che i maschi interinali ci sono e continuano ad essere chiamati. Riguardo alla malattia pacifico anche che le donne abbiano da sempre fatto pi ricorso alla malattia che gli uomini. Al loro impegno lavorativo si somma quello del menage familiare. Lei pensa alla casa, lava, stira, pulisce, accudisce i bimbi, la nonna, il marito, fa la spesa, cucina, organizza. Mai un attimo di respiro. Lo stress e la stanchezza fisica la obbliga a cercare dei momenti di stacco e la disponibilit di un medico compiacente di certo non disincentiva il ricorso al millantato malessere. Lui, al massimo, dopo gli impegni lavorativi e inseminativi (tromba in reparto perch la compagna troppo stanca per dargliela), accende la Tv e passa la serata a scorreggiare sul divano. Per fare questo non serve mettersi in malattia. Anche qui meglio avere ruoli maschili e interinali femminili. Questa selezione di razza ben lungi da essere nel comparto interinale in servizio al Brotzu e dimostra l'incapacit del Commissario Straordinario a tradurre in fatti concreti le proprie idee. In punta di diritto, sul fatto che i costi assistenziali di gravidanza e malattia restino a carico dell'ente, i dubbi residui meritano un supplemento di indagini. (to be continued...)

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Il lavoratore somministrato non rientra nel computo dell'organico dell'impresa che lo utilizza per l'applicazione delle normative di legge e del contratto ad eccezione di quelle in materia di igiene e sicurezza. Bravo Tonino, con questo ciuli anche la quota riservata agli invalidi! Il reato di somministrazione di lavoro fraudolenta di cui all art. 28 del D.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 punisce chi pone in essere la somministrazione di lavoro con la specifica finalit di eludere norme inderogabili di legge o di contratto collettivo.

Guarda chi si vede! Se se ne accorto anche lui, c da scommetterci

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LANMIL stata puntualmente informata della della situazione posta in essere Spett: P ANMIL Onlus Via Adolfo Rav 124 00142 Roma [email protected] [email protected] http://www.anmil.it/

e-mail:

Cagliari, l 27 novembre 2010 Il Dott. Antonio Garau, Commissario Straordinario dell'azienda, ha informato una nostra delegazione, accompagnata da Federico Carboni, rappresentante della O.S. USB/RdB, che non intende in alcun modo ricorrere agli idonei in graduatoria per soddisfare le esigenze della sua azienda, stante il fatto che in caso di maternit e/o malattia e legge 104, i relativi oneri graverebbero sul suo ente piuttosto che sulla agenzia interinale. Il Dott. Garau ha tenuto a puntualizzare l'esempio esplicito delle eventuali gravidanze, magari premeditate ed esibite immediatamente dopo la chiamata in ruolo, che ritiene costituiscano un problema inaccettabile per la economicit di esercizio della sua Azienda. Considerando questo atteggiamento, gi tradotto da mesi in fattivo modus operandi, offensivo e lesivo dei diritti umani e dei lavoratori coinvolti, riteniamo opportuno trasmettere questa informativa, affinch, ravvisando eventuali abusi possiate intraprendere le iniziative che riterrete opportune. Il malcostume del ricorso massiccio da parte di tutte le PP.AA. al lavoro in affitto (non solo delle aziende del SSN sardo) rende fortemente aleatori non solo i diritti cos faticosamente conquistati e quotidianamente difesi dalle lavoratrici madri, ma anche quelli delle categorie deboli da voi rappresentate. I lavoratori somministrati vengono arruolati in modo poco cristallino e riconfermati o meno, a piacimento delle aziende attrici del loro destino, con conseguente volontaria rinuncia alla richiesta dei benefici della 104 nel timore di tragiche ripercussioni sul loro status gi sufficientemente precario. I lavoratori somministrati non rientrano nel computo dell'organico delle imprese che li utilizzano per l'applicazione delle normative di legge e del contratto ad eccezione di quelle in materia di igiene e sicurezza. In questo modo le aziende committenti si sottraggono dal soddisfare le quote riservate alle categorie protette. Non siamo al corrente di eventuali interventi a tutela dei propri iscritti.

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Non abbiamo trovato traccia di repliche della Garfagna e siamo rimasti disorientati dal vederli sedut i allo stesso tavolo, in un evento dedicato alla violenza sulle donne. La presenza di Garau appare adeguata al contesto, come quella di Giro Limoni al pranzo dell'UNICEF o di Ceauescu alla cena dell'ONU. La storia ha dimostrato la assoluta estraneit ai fatti ascritti al primo, ma non credo che al nostro possa accadere altrettanto. La sua linea di pensiero era nota gi da mesi entro l'Azienda, riferita mille volte da colleghi (interinali) che pensavamo agissero motivati da personale esercizio di arroganza. Non gli abbiamo creduto finch non labbiamo udita dalla diretta voce del suo fautore e siamo rimasti sorpresi da tanta ingenua sincerit, ma non stupiti.by: t_OSS_ika26 Pagina 72

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Constateremo in seguito che queste dichiarazioni verranno totalmente disattese.

abbiamo sollecitato lAssessore ad autorizzareby: t_OSS_ika26 Pagina 73

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Il dipendente si pu spremere fino allosso, ma quando si tratta di pagarlo Per le rappresentanza sindacali interne, le carenze infermieristiche, passano in fondo alla lista delle priorit.

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Il ruolo della politica.Non riuscendo ad ottenere risposte concrete dai vertici aziendali, abbiamo deciso di esplorare la strada della soluzione politica, rivolgendoci alle istituzioni preposte a indicare i principi, dettare le regole e verificare che vengano applicate dalla macchina amministrativa: il Consiglio della Regione Autonoma dalla Sardegna.

Abbiamo esperito una lunga serie di contatti (Capigruppo, Commissione Sanit, Presidente Lombardo e singoli Consiglieri Regionali) e uninterminabile sequela di manifestazioni sotto i portici di Via Roma. Gli esponenti del partito al potere, il PdL, semplicemente ci ignoravano. Per loro eravamo tanto indegni, quanto trasparenti. Non ci davano neanche la soddisfazione di mostrarsi infastiditi. Al contrario, durante i nostri sit-in, venivamo spontaneamente avvicinati dai membri dellopposizione, che manifestavano piena solidariet ai nostri diritti offesi. Ci sentivamo toccati e commossi da tanta partecipazione. Nei loro blog si profondevano in filippiche anticorruzione, commentavano la cronaca degli avvenimenti e producevano toccanti interventi a sostegno degli idonei. In Consiglio presentavano interrogazioni e interpellanze contro la scandalosa gestione della finanza pubblica, soprattutto nel settore sanitario. Ma quando si trattava di votare una norma salvaaccozzi che, direttamente ci avrebbe messo fuori gioco, o indirettamente avrebbe compromesso la nostra causa, consacrando il principio dellirrilevanza del principio, erano tutti in prima fila, uniti e compatti, a garantirne (solo talvolta a non impedirne) lapprovazione, nonostante la piena coscienza di anticostituzionalit. Sempre e solo il gioco delle tre carte, con attori e compari.

Fate la vostra puntata Naturalmente, se si trattava di appoggiare un emendamento che perorasse la nostra causa, non riuscivano ad ammetterlo nenache a votazione perch: affinch possa essere discusso, occorre lunanimit dei capigruppo. Ma allora, per quali oscure trame di palazzo, permettete che giungano a votazione le norme contrarie a noi e allesercizio della democrazia nellisola? Solo per poter manifestare unipocrita disapprovazione a danno gi fatto, contro levidenza del ruolo di compari interpretato nellombra? Nessuno capisce che sopire ogni desiderio di giustizia sociale, promettendo improbabili e inesistenti paradisi, la base della tirannia?by: t_OSS_ika26 Pagina 75

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Il mestiere del politico non cercare di imprimere una direzione positiva e sostenibile al futuro della collettivit che gli ha affidato le proprie sorti, ma quello di condurre unincessante campagna elettorale. Limportante promettere. Le promesse generano buone aspettative e infondono ottimismo. Gli sgarri si dimenticano presto. Ci accorgemmo ben presto che lunico loro interesse sembrava quello di sistemare i precari. Non noi. Quelli loro. Gli accozzati storici e ancor di pi quelli non storici, che, anche attraverso la loro intercessione, riuscivano a esercitare unattivit retribuita, in modo spesso continuativo. Col senno di poi, abbiamo realizzato che il loro fine non tanto sistemare i precari, quanto incrementarne il numero, adottando una strategia di fumo negli occhi come prudente mimetismo. E il loro impegno in questo senso comincia ben prima della nascita degli Idonei. Qualche esempio: I primi