Libertà Sicilia 10-09-14

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Attualità Canicattini Bagni approva il nuovo regolamento Tasi a pagina sette Anche se in attesa dell’esame del Dna La Sovrintendenza dice stop alle 501 villette a Tremmilia Dalla Sovrintenden- za ai beni culturali di Siracusa arriva un no secco alla realizza- zione di 501 villette che da progetto pre- sentato. A pagine due POLITICA CULTURA AMBIENTE L’OSSERVATORIO Cronaca Furti in appartamenti Due portopalesi denunciati a pagina cinque I due agguati nella zona alta del capoluogo lasciano riflettere Il ministro per i Beni cul- turali, Dario Franceschini ha firmato la scorsa setti- mana il decreto. A pagine tre Garozzo e il nuovo incarico Si svolgono oggi i funerali di Silvia Bonsiglio, la donna il cui cadavere è stato ripescato venerdì scorso nelle ac- que antistanti la baia di Santa Panagia. Non c’è ancora la matematica certezza che si tratti della donna . Si teme il battesimo di una nuova stagione di “fuoco” Mercato della droga e i nuovi equilibri di Salvatore Maiorca Sarà riaperto entro set- tembre il confronto sul destino del polo petrol- chimico di Priolo. Per Gela è già fissato per il prossimo giorno 15. “Ma per Priolo l’apertura del confronto è preliminar- mente condizionata dalla ostilità del territorio – ri- leva Emanuele Sorrenti- no, segretario Uiltec. – E questo vale non soltan- to per il gruppo Eni ma anche per Lukoil e gli altri gruppi già operanti sul territorio. Le aziende hanno progetti di svilup- po. Eni: in attesa del confronto a Roma di Concetto Alota L’escalation criminale in città che nel giro di appe- na dieci giorni hanno fatto registrare ben due plateali agguati, con altrettanti fe- riti, apre nuovi e inquie- tanti scenari sul fronte del- la criminalità siracusana finora apparentemente dormiente. E se l'evolversi degli eventi punta, a lume di naso, l'ago della busso- la verso il mercato della droga, e anche vero che le vecchie logiche di “buoni- smo silenzioso”. A pagina sei A pagine dodici mercoledì 10 settembre 2014 • Anno XXVII • n. 207 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 € 0,50 Mentre da pochi giorni il neo sovrintendente ai beni culturali di Siracusa, architetto Rizzutto. A pagine due Sovrintendenza presa di mira da Panorama Le preghiere di don Palmi- ro Prisutto e le nostre tante inchieste sull'inquinamento dell'ambiente nella zona in- dustriale siracusana, hanno cominciato a svegliare le coscienze che per tanti lun- ghi anni erano dormienti. A pagine cinque La vicenda veleni a Bruxelles Oggi i funerali della donna trovata in mare A pagine quattro Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

AttualitàCanicattini Bagniapprova il nuovoregolamento Tasi

a pagina sette

Anche se in attesa dell’esame del Dna

La Sovrintendenza dice stop alle 501 villette a TremmiliaDalla Sovrintenden-za ai beni culturali di Siracusa arriva un no secco alla realizza-zione di 501 villette che da progetto pre-sentato.

A pagine due

POLITICA CuLTurA

AMBIENTEL’OSSErVATOrIO

CronacaFurti in appartamenti

Due portopalesidenunciati

a pagina cinque

I due agguati nella zona alta del capoluogo lasciano riflettere

Il ministro per i Beni cul-turali, Dario Franceschini ha firmato la scorsa setti-mana il decreto.

A pagine tre

Garozzoe il nuovoincarico

Si svolgono oggi i funerali di Silvia Bonsiglio, la donna il cui cadavere è stato ripescato venerdì scorso nelle ac-que antistanti la baia di Santa Panagia. Non c’è ancora la matematica certezza che si tratti della donna .

Si teme il battesimo di una nuova stagione di “fuoco”

Mercato della drogae i nuovi equilibri

di Salvatore MaiorcaSarà riaperto entro set-tembre il confronto sul destino del polo petrol-chimico di Priolo. Per Gela è già fissato per il prossimo giorno 15. “Ma per Priolo l’apertura del confronto è preliminar-mente condizionata dalla ostilità del territorio – ri-leva Emanuele Sorrenti-no, segretario Uiltec. – E questo vale non soltan-to per il gruppo Eni ma anche per Lukoil e gli altri gruppi già operanti sul territorio. Le aziende hanno progetti di svilup-po.

Eni: in attesadel confrontoa roma

di Concetto AlotaL’escalation criminale in città che nel giro di appe-na dieci giorni hanno fatto registrare ben due plateali agguati, con altrettanti fe-riti, apre nuovi e inquie-tanti scenari sul fronte del-la criminalità siracusana finora apparentemente dormiente. E se l'evolversi degli eventi punta, a lume di naso, l'ago della busso-la verso il mercato della droga, e anche vero che le vecchie logiche di “buoni-smo silenzioso”.

A pagina sei

A pagine dodici

mercoledì 10 settembre 2014 • Anno XXVII • n. 207 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 0,50

Mentre da pochi giorni il neo sovrintendente ai beni culturali di Siracusa, architetto Rizzutto.

A pagine due

Sovrintendenzapresa di mirada Panorama

Le preghiere di don Palmi-ro Prisutto e le nostre tante inchieste sull'inquinamento dell'ambiente nella zona in-dustriale siracusana, hanno cominciato a svegliare le coscienze che per tanti lun-ghi anni erano dormienti.

A pagine cinque

La vicendavelenia Bruxelles

Oggi i funeralidella donnatrovata in mare

A pagine quattro

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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CrONACA DI SIrACuSA • 2 Sicilia • 10 SetteMbre 2014, Mercoledì

Mentre da pochi giorni il neo sovrin-tendente ai beni cul-turali di Siracusa, architetto Calogero Rizzutto, proveniente dalla vicina Palazzolo Acreide, dove fino alla scorsa settimana cura-va i beni archeologici e il museo Antonino Uccello, è alle prese con l’universo mondo e con tutte le pratiche

in sospeso, un siluro arriva dal settimana-le “Panorama” che prende di mira la So-vrintendenza aio Bei culturali di Siracusa al punto da chiedere l’intervento del pre-sidente del Consiglio dei Ministri, Renzi, per requisirla. In un articolo a firma del giornalista Carme-lo Caruso si prende a

prestito la vicenda in-tricata relativa ai vele-ni al palazzo di piazza Duomo, per puntare in alto. “La soprin-tendenza di Siracusa è l’ultima buona ra-gione che cercava il nostro premier per abolire questo istituto preunitario, insieme alle prefetture, e per riprendersi finalmen-te la Sicilia lasciata

nelle mani di Rosario Crocetta”, scrive Pa-norama su un articolo pubblicato ieri sul sito on-line del noto set-timanale. Ed ancora: “Affidato prima a un architetto che ha per-messo l’ingresso di un carosello di Ferrari all’interno del fragi-le Teatro, il presìdio dell’arte greca in Si-cilia è stato per vole-

re dell’ex assessore ai Beni culturali, Maria-rita Sgarlata, “conse-gnato” all’archeologa Beatrice Basile, da pochi giorni sostituita dal governo regionale dopo aver autorizzato l’installazione di una piscina prefabbricata nella villa della stes-sa Sgarlata a meno di 150 metri dal mare. Ebbene, non serve ri-

cordare che le soprin-tendenze in Italia, e soprattutto in Sicilia, vengono assegnate non in base ai saggi ma in base ai seggi”. Ed ancora: Dunque che dire ancora di quel soprintendente, sem-pre di Siracusa, Orazio Micali, lo stesso che ha permesso l’entrata dei bolidi nel teatro di Eschilo, che la Re-gione con due decre-ti il giorno prima ha reintegrato e il giorno seguente ha sospeso dagli incarichi dirigen-ziali dopo una condan-na per abuso d’ufficio e falso ideologico? Insomma, sarebbe ba-stata la leggerezza, an-che senza dolo, della Basile a giustificare la sostituzione”. Nell’ar-ticolo ce n’è anche per Rizzuto: “è lo stesso che da architetto della soprintendenza di Ra-gusa, aveva autorizza-to l’allargamento della villa dell’ex governa-tore Raffaele Lombar-do nel litorale di Ispi-ca, ritenuto abusivo dai magistrati tanto da rin-viare a giudizio sia il politico che il funzio-nario. Renzi dunque aggiunga il soprinten-dente al museo della rottamazione”. Insom-ma c’è di che scrivere.

Sovrintendenzapresa di mira“Matteo renzila requisisca”

Riprendonole attivitàal museodel mare

artIcolo crItIco PubblIcato da PanoraMa

CuLTurA Riprendono le iniziative culturali organizzate all’interno del Museo del mare, in via Gaetano Zummo 7, realizzate con la collaborazione del Comune e intitolate “Il mare al museo”.Due gli appuntamenti previsti nel corso della settimana. Il primo gio-vedì prossimo (11 settembre), alle 19,

quando si terrà una conversazione con Patrizia Maiorca e Vincenzo Pennone dal titolo: “Mermaid. Storie e pensieri sul nuoto, la donna e il mare”. A fine serata ci sarà una degustazione di vini a cura della delegazione di Siracusa dell'Onav, (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino).Il secondo appuntamento è il giorno

dopo (venerdì 12), alle 18,30, con “Labomerenda mitica”, un labora-torio creativo con merenda dedicato ai bambini e incentrato sul libro di Giusi Norcia, illustrato da Leandra La Rosa, "L'isola dei miti", pubblicato da Verbavolant Edizioni. Per parte-cipare occorre prenotasi al numero: 333.8672919.

Dalla Sovrintendenza ai beni culturali di Siracusa arriva un no secco alla realizzazione di 501 villette che da progetto pre-sentato e che prevede un inter-vento importante nella zona di Tremmilia su proposta del con-sorzio denominato Naturalmen-te Casa. L’ente di piazza Duomo ha ritenuto “non ammissibile” il progetto poiché “in contra-sto con le previsioni del parco archeologico della Neapolis, la nota porta la firma dello scorso 11 agosto.“Naturalmente Casa” aveva presentato ricorso al Tar di Ca-

tania per sollecitare il Comune di Siracusa a emettere un parere a seguito dei ritardi del Consiglio - afferma - a fronte del ricorso al tri-bunale amministrativo regionale, il Comune ha chiesto alla Soprin-tendenza un parere sulla fattibili-tà dell'opera e questa ha risposto che questa è incompatibile con la perimetrazione del Parco delle Mura Dionigiane. A nostro avviso la procedura della Soprintenden-za è corretta in quanto si chiede la compatibilità dell'opera con la previsione di un parco, quindi si ragiona su due previsioni".Il consorzio Naturalmente Casa è

Stop della Sovrintendenzaal progetto di 501 villettenella zona di Tremmilia

nato da un'idea di Confcooperati-ve Siracusa e il progetto prevede-va la costruzione di 880 alloggi e quasi 3.000 metri quadrati di su-perficie destinata ad attività com-merciale, con un investimento complessivo di oltre 200 milioni di euro mediante la costituzione di un fondo immobiliare. Si tratta di un programma di so-cial housing con la creazione di un vero e proprio quartiere ad alta sostenibilità ambientale con l'uti-lizzo dell'energia solare, sistemi costruttivi ecologici, ventilazione naturale, strutture di servizio co-muni.

In foto, la Sovrintendenza di Siracusa.

10 SetteMbre 2014, Mercoledì • Sicilia 3 • CrONACA DI SIrACuSA

Al via anche per quest’anno il “Festival Internazionale della Chitarra” giunto alla diciannovesima edizione. L’iniziativa si terrà da venerdì 12 settembre a sabato 20 settembre alla chiesa di San Giovannello alla Giudecca con inizio alle 21. Si articolerà in 5 appuntamenti con la partecipazione di artisti di provata esperienza. Il primo appuntamento venerdì 12 settembre con il “Classico terzetto italiano”.

Al via a Siracusa il festivalinterazionale della chitarra

Economia civile: in cittàlaboratorio per imprenditoriLezioni dei do-centi e momenti di dialogo con personaggi delle istituzioni

da doManI a doMenIca ProSSIMo Il SuMMer School

La Sicilia è tra le Re-gioni del Meridione più all’avanguardia sul tema dell’economia civile; date a un Siciliano la possibi-lità di smontare le cose e fategli intravedere dei per-corsi alternativi: mostrerà grande passione, creativi-tà, inventiva, intelligenza. I Siciliani sono un popolo che sa cogliere le occa-sioni e trarne il meglio, se ne hanno a disposizione. E l’esperienza del Labo-ratorio Avolab, che da tre anni porta avanti con de-terminazione e costanza l’impegno su questo tema è la prima esperienza re-gionale che ha il merito di guardare con occhi nuovi i problemi attuali”. Così Stefano Zamagni, docente di Economia presso l’U-

niversità di Bologna e la John Hopkins University, presenta la terza Edizione della Summer School di Economia Civile. Quattro giorni intensi dall’11 al 14 settembre presso l’Istituto San Me-todio in Ortigia, Siracusa, per i giovani aspiranti imprenditori che assiste-ranno alle lezioni dei do-centi e parteciperanno a laboratori e momenti di dialogo con personaggi delle istituzioni, dell’eco-

nomia e della cultura at-torno al tema “L’impresa civile: natura, motivazioni e prospettive per lo svi-luppo di un nuovo welfare state”. La Summer School sarà anche un momento di scambio e dialogo con il territorio, le sue associa-zioni, i cittadini interessati al tema dell’economia ci-vile. “Occorre ritrovare il valore positivo della finan-za- aggiunge Zamagni-. Alla sua nascita, nel 1400, essa era l’arte di ciò che

ha un fine e tale fine era il bene comune. Il degra-do negli anni l’ha ridotta a un elemento pericoloso quando non nocivo. Oc-corre invertire la rotta. E’ possibile farlo attraverso una prospettiva comune, che rappresenta l’unica via d’uscita all’attuale crisi. Sapete quanto ci è costata la crisi del 2008? Trecento trilioni di dollari! Se ne ar-rivasse un’altra simile non avremmo in questo mo-mento le risorse necessarie per uscirne fuori”.Due i momenti aperti al grande pubblico: la pre-sentazione del libro di Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica, “Il valore di soldi. Banche, finanza ed etica oltre il mito della crescita” edito da San Pa-olo, prevista per giovedì 11 settembre alle 21 pres-so la Chiesa dei Cavalieri di Malta, a cui parteciperà Stefano Zamagni; il se-condo momento invece si svolgerà domenica 14 set-tembre alle 9 presso il sa-lone Borsellino di Palazzo Vermexio con la lectio di Luigino Bruni su “Rigene-rare relazioni ed economia nei territori”.

Il ministro per i Beni cul-turali, Dario Franceschini ha firmato la scorsa setti-mana il decreto con il quale nomina il nuovo consiglio d’amministrazione dell’i-stituto nazionale del dram-ma antico di Siracusa. Finisce l’era del commis-sario ad acta per restituire armi e bagagli alla città Come recita lo statuto del-la Fondazione, il presiden-te dell’Inda è il sindaco pro tempo di Siracusa, per cui, il ministro, applican-do lo statuto, ha nominato Giancarlo Garozzo nuovo presidente dell’istituto.Garozzo ringrazia, anche perché già da tempo ave-va fatto pressioni e viaggi a Roma perché il governo Renzi sciogliesse il busillis e restituisse il “maltolto” ai legittimi assegnatari. Da ricordare, infatti, che dopo le dimissioni del sindaco Roberto Visentin, l’ultimo presidente politico dell’In-da è stato l’allora vice sin-daco Concetto La Bianca“Posso garantirvi che non mi annoiavo a fare “solo” il sindaco - dice Garozzo, commentando sul social network la nomina del mi-nistro Franceschini - ma mi esalta la nuova nomina a Presidente della prestigiosa Fondazione Inda, anche su questo metterò il massimo impegno”. Non avevamo dubbi che il sindaco non si annoiasse al Vermexio. Ovviamente si riferiva alla simpatica com-pagnia di elementi distur-batori della quiete politica come i consiglieri Casta-gnino, Princiotta, Firenze e Sorbello a intermittenza. Per non farsi mancare nulla, ecco anche lo scontro in fa-miglia targato Pd. Una vera tragedia, tutta siracusana. Teatro greco escluso.

Garozzo“Da sindaconon mi annoio...e adesso c’è anche all’Inda”

“Un proficuo incontro che pone le basi per una collaborazione fondata sul lavoro di rete tra le istituzioni e le associazio-ni di volontariato operanti in provincia di Siracusa nell’ambito delle tematiche GLBT”. Lo afferma la presidente dell’As-sociazione Stonewall GLBT di Siracusa Tiziana Biondi che nei giorni scorsi ha incontrato l’assessora alle Politiche Sco-lastiche, Educative, Giovanili e Infanzia Valeria Troia. Un incontro interlocutorio durante il quale Biondi ha illustrato il la-

L’assessore Troia incontra la comunità Glbtvoro svolto dai volontari di Stonewall ne-gli ultimi sei anni in tema di divulgazione e sensibilizzazione sui diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Pro-getti portati avanti non soltanto nell’ambito dei diritti civili ma per estendere e consoli-dare le relazioni d’aiuto in favore delle per-sone GLBT, attraverso due strumenti. La creazione di uno sportello gestito dalle psicologhe, Sofia Milazzo e Laura Uccello, a cui rivolgersi per coloro che sentono il bi-sogno di un supporto per crescere.

ProfIcuo Incontro con l’aSSocIazIone Stonewall

In foto, il team del Summer school.

IndIcato coMe “non aMMISSIbIle”

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Oggi i funerali della donnaripescata alla baia S. Panagia

Si svolgono oggi i funerali di Silvia Bonsiglio, la donna il cui cadavere è stato ripescato venerdì scorso nelle acque antistanti la baia di Santa Pa-nagia. Non c’è ancora la matematica certezza che si tratti della donna in questione, perché non riconosciuta dai due testimoni a causa dello stato di avanzata decomposizione del cor-po. Ma ci sono parecchi indizi che la-sciano purtroppo pensare che si trat-ti proprio della donna scomparsa da casa lunedì della scorsa settimana.Ieri mattina all’obitorio dell’ospeda-le Umberto primo di Siracusa è stato eseguito l’esame autoptico. Per com-prendere con certezza se la vittima

sia deceduta a causa dell’annegamen-to, il medico legale Francesco Coco, che ha ricevuto formale incarico dal pm Caterina Aloisi, dovrà attendere l’esito degli esami istologico e tossi-cologico. E’ molto probabile comun-que, che si morta per annegamento. Il pm ha anche disposto l’esame del Dna per avere il riscontro scientifi-co sull’identità della donna. Un neo al seno, la corporatura e la vettura rinvenuta a ridosso della zona in cui i sub hanno individuato il cadavere a fior d’acqua non lasciano dubbi co-munque sull’identità della salma, che è stata restituita alla famiglia per l’e-secuzione del rito funebre.

Il Comune di Siracusa ha bandito quattro gare d’ap-palto attraverso il pubblico incanto. Due, riguardano servizi le-gati alle attuali cooperative: Util-service, Socosi e Stes che dal 2001, gestiscono i servizi esternalizzati, affidati senza alcuna gara ad evidenza pubblica, uti-lizzando in parte alcuni lavoratori ex LSU. Una riguarda gli Asili Nido dal 1995 in regime di accredito, senza mai aver fatto una gara ad evidenza pubblica. Infine la gestione del servizio idrico (ultima gara di 7 anni fa, abbastanza discutibile, quella indetta dall'Ato idrico per tutti i 21 comuni), oggi la indice il comune di Siracusa, vista l'assenza della Legge di riordino regionale. “Parliamo di gare d'appalto - afferma il primo cittadino di Siracusa, Giancarlo Ga-rozzo - che non hanno alcun precedente al Comune di Siracusa. Per le ultime due gare, si è sollevato un polverone mediatico non indifferente, siamo costretti a tutela del Comune che rappresentiamo, a formula-re un esposto denuncia alla

In foto, il sindaco Giancarlo Garozzo.

Quattro gare d’appaltoe il sospetto di una turbativasi configura il possibile reato di violazione dell’Art. 353 del codice penale “turbata libertà degli incanti”

Il SIndaco garozzo annuncIa un eSPoSto alla Procura

Procura, per il configurarsi di un possibile reato, la violazione dell'Art. 353 del codice penale "Turbata libertà degli incanti", che cosi recita: "Chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche Amministra-

zioni, ovvero ne allontana gli offerenti, è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da lire duecentomila a due milioni. Se il colpevole è persona preposta dalla legge o dalla Autorita' o agli incanti o alle licitazioni suddette, la reclusione e' da uno a cinque anni e la multa da lire un milione a quattro milioni. Le pene stabilite in

questo articolo si applicano anche nel caso di licitazioni private per conto di privati, dirette da un pubblico uf-ficiale o da persona legal-mente autorizzata; ma sono ridotte alla meta".Insomma, pubblico incanto e denunce alla Procura nel tentativo di chiarire l’intricata matassa che ap-pare come una delle ultime sponde politiche.

CrONACA DI SIrACuSA • 4 Sicilia • 10 SetteMbre 2014, Mercoledì

anche Se SI è In atteSa dell’eSIto dell’eSaMe del dna

AmbIente

A brucolie Augustaancoratroppiscarichia mareNon si è ancora conclu-sa la stagione balneare ma per molti bagnanti è quasi fuggi fuggi dalle località di Brucoli e in alcuni casi, da alcuni stabilimenti di Augusta. La puzza non si sopporta più e ci si mera-viglia di come questi luo-ghi non vengano preser-vati visto che considerati unici. “Ce lo chiediamo anche noi – sottolinea il segretario territoriale del-la Uil Stefano Munafò – perché non è possibile che gli scarichi a mare siano diventati così esa-gerati. E a causa di tutto ciò, a Brucoli ma anche ad Augusta non si respira più e la gente scappa per-ché non solo non si può fare il bagno, ma non ci si può nemmeno soffermare per una breve sosta. Da anni rivendichiamo una maggiore tutela delle no-stre coste e in particolare di una frazione così bella come Brucoli ma anche così abbandonata. Così come Augusta, i cui pro-blemi oramai non si con-tano più. E come al solito, le istituzioni fanno orec-chie da mercante e non riescono nemmeno a ga-rantire servizi essenziali e la tutela del nostro mare che potrebbe essere fonte di ricchezza”. Gli scarichi a mare sono un problema comune nelle località di tutta la provincia. Ma in alcuni casi si è riusciti a sopperire con apposite reti fognarie e impianti di de-purazione ad hoc, in altri casi, come a Brucoli e ad Augusta, appunto, siamo ancora all’anno zero.

10 SetteMbre 2014, Mercoledì • Sicilia 5 • CrONACA DI SIrACuSA

La vicenda dei velenidel petrolchimicoapproda all’Europarlamento

neI fIne SettIMana gaS nocIvI a volontà

Le preghiere di don Palmi-ro Prisutto e le nostre tante inchieste sull'inquinamento dell'ambiente nella zona in-dustriale siracusana, hanno cominciato a svegliare le coscienze che per tanti lun-ghi anni erano dormienti. Il capo della delegazione del Movimento cinque stelle al Parlamento Europeo, Ignazio Corrao, annuncia di voler portare all'atten-zione della massima assise europea le problematiche legate ai morti per cancro e tumore nei paesi viciniori al Petrolchimico siracusano. In primis Augusta, con la posizione sfavorevole sui venti che spirano, come in una morsa a tenaglia; i venti dominanti spingono la nube di gas tossiche e nocive delle industrie che si affacciano nella rada megarese verso Augusta, Melilli, Priolo, Città Giar-dino, Belvedere e la zona nord di Siracusa, in base

volte lambisce il Viale Tu-nisi, ma tutti indistintamen-te devono necessariamente emanare nell'atmosfera gas di risulta dei processi di raf-finazione, che tecnicamente è impossibile eliminare del tutto. Qualcuno ha detto, giustamente "non sono fabbriche di profumo", ma non possono essere quelli delle morte. L'attenzione in tal senso deve essere spostata nelle emissioni dei gas inquinanti liberi nell'a-ria nei fine settimana, dove la puzza è stata da sempre percepita dalle popolazioni più forte del solito e sempre più fastidiosa. A denunciare l'inghippo, o escamotage tecnico che dir si voglia, che le industrie del Petrolchi-mico mettono in campo nei fine settimana un addetto ai lavori, Roberto Vasile, ora in pensione, che dichiarò ai microfoni di Telemarte TV alla collega Carmen Sambito, come e perché gli

impianti nei giorni di saba-to, di domenica e festivi, sono spinti al massimo e i gas accumulati scaricati nell'aria fin dalle prime ore del mattino, approfittando della mancanza assoluta dei controlli. Testimone che, per la cronaca, non è stato mai sentito né come persona informata dei fatti né quale testimone atten-dibile essendo uno degli addetti agli impianti. Le coscienze in tal senso sono state sempre silenziose, forse complici d'industriali senza scrupoli che da mez-zo secolo hanno avvelenato l'aria, l'acqua, il mare e la terra, indisturbati e senza alcuna offensiva a favore della vita di tanti innocenti, in perenne connubio con i Palazzi del potere che gli hanno concesso di poter inquinare e avvelenare tanti innocenti rei di essere nati qui nell'inferno sulla terra.

C.A.

Entro fine mese il Bilancio preventivo dell’amministrazione comunale di Siracusa dovrà essere trasmesso alle commissioni e sottoposto al consiglio comunale, ma fino adesso l’atto si trova nel cassetto di chi amministra. Interviene così sulla vicenda il consigliere di opposizione dell’NCD, Salvo Castagnino il quale rende noto che chiesto stamane in commissione Bilancio se la pre-visione di spesa 2014 fosse stata trasmessa all’organismo consiliare. La risposta è stata negativa, nonostante il sindaco, Giancarlo

Bilancio a settembre: “Troppo tardi”Garozzo avesse garantito che la sua ammini-strazione avrebbe portato in aula il Bilancio non più tardi di febbraio. Il consigliere Ca-stagnino fa sapere che la scadenza per l’ap-provazione dello strumento è fissata per il 30 settembre. Un comportamento indice di man-canza di trasparenza, come se non si volesse mostrare ai cittadini come il Comune prevede di amministrare la città e di spendere il denaro pubblico. Il consigliere di opposizione ipotiz-za che la maggioranza approverà alla svelta e senza troppi approfondimenti la manovra.

lo SoStIene Il conSIglIere coMunale caStagnIno

Sarebbero gli autori di una serie di furti in appartamenti avvenuti nelle scorse settima-ne a Portopalo. I poliziotti del commissaria-to di Pachino sono riusciti a risalire alla loro identità e a denunciarli per il reato di ricet-tazione. Denunciati in stato di libertà il di-

Furti in abitazioniDenunciatidue portopalesi

recuPerata dIverSa refurtva, reStItuIta aI ProPrIetarI ciannovenne S.G.E. , di origine venezuelana, già noto alle forze di polizia, e il ventiduenne G.V. residente in Portopalo di Capo Passero, anch’egli noto alle forze di polizia.I due giovani sono accusati di essere i princi-pali responsabili dei furti in abitazione con-sumati nelle settimane scorse. Gli agenti, se-guendo un canale investigativo poi rivelatosi esatto, sono riusciti a recuperare la refurtiva (vedi foto) consistente in una serie di oggetti in oro trafugati nelle abitazioni: anelli, spille, collanine, orecchini, bracciali per un valore complessivo di circa 1000 euro. I preziosi erano stati già piazzati presso un compra oro locale che, ignaro, li aveva acquistati regi-strando le operazioni compiute.

In foto, Ignazio Corrao. Sopra, la zona industriale.

In foto, Salvo Castagnino.

alla direzione del vento. Le più penalizzate sono Augusta e Melilli per la vicinanza con le raffinerie della Esso e dell'Isab im-pianti nord, ma soprattutto per l'orizzontale spirare dei venti dominanti a circolo in base alle stagioni che spingono la nube dei gas tossici dalle fabbriche del lato opposto alla rada, come gli impianti di raffinazione Isab Nord da un lato e la

Esso dall'altra e al centro quelle della chimica, men-tre quelli dell'Isab Sud e del pontile a mare situato sotto la zona abitata di Scala Greca, influenzano la puzza nell'aria nei centri attorno alla vecchia e famo-sa raffineria, cosiddetta di Garrone, Città Giardino, compreso i centri commer-ciali, Belvedere e tutta la zona nord che da Belvedere arriva alla Mazzarrona e a

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In foto, pattuglie di carabinieri e di polizia.

di Concetto Alota

L’escalation cri-minale in città che nel giro di appena dieci giorni hanno fatto registrare ben due plateali agguati, con altrettanti feri-ti, apre nuovi e in-quietanti scenari sul fronte della crimina-lità siracusana fino-ra apparentemente dormiente. E se l'e-volversi degli even-ti punta, a lume di naso, l'ago della bus-sola verso il mercato della droga, e anche vero che le vecchie logiche di "buonismo silenzioso" di colpo sono cambiate, la-sciando presagire che la "serie" non è affat-to finita e che gli at-tori e i registi potreb-bero essere cambiati in concomitanza con gli eventi delittuosi. I due agguati, il pri-mo sul Viale Santa Panagia una decina di giorni fa nelle vi-cinanze della sede della Cgil siracusana, e l'altro pochi giorni or davanti alla chiesa del popoloso quartie-re del Bosco Minniti, sembravano di primo acchito essere col-legati quale risposta l'uno dall'altro; ma i due feriti sarebbero parenti, quindi il ven-taglio delle ipotesi si allarga e la matassa si ingarbuglia in un giro vizioso: può essere una vendetta in fa-miglia, uno sgarro tra parenti; ma negli am-bienti investigativi sembrerebbe scartata questa ipotesi e piut-tosto sembra essere avvalorare la tesi di una nuova stagione di fuoco, scaturita da un nuovo rapporto di forza equilibrato in maniera diversa nel territorio cittadino o parte di esso. Il primo vantag-gio competitivo sul campo appare es-sere l'azione decisa di scoraggiamento della concorrenza, se il pensiero è di-retto a privilegiare il mercato locale della droga; la logica del sistematico avverti-mento con ferimenti e le auto in fiamme in maniera esponen-ziale, avvantaggia questa tesi, mentre l'uso di armi che non lasciano solo i bosso-li a terra, traccia una disciplina criminale all'altezza del compi-to che i protagonisti

Due plateali agguatimercato della drogae i nuovi equilibrisi vogliono assegna-re, utilizzando revol-ver invece delle solite pistole semiautomati-che. Il controllo del mer-cato della droga vale oggi tanti, troppi, sol-di e l'accaparramento d'ogni spazio diven-ta così prezioso e un sicuro guadagno. Da ciò la logica di creare un velo di terrore, di violenza, per poi ave-re il semplice ricono-scimento del potere temporale per riusci-re nell'efficacia co-ercitiva necessaria al rispetto delle nuove regole che si voglio-no mettere in campo. Il fenomeno descrit-to non è marginale o subalterno a qualcosa di diverso da ciò che appare logico, ma si proietta ai margini dell'economia som-mersa dall'uso conti-nuo degli stupefacen-ti: niente consumatori niente spacciatori; e mente una volta i tos-sicodipendenti era-

no una minima parte della popolazione, oggi ha raggiunto un numero elevato, im-pressionante, e non solo tra i giovani, dove il consumo è limitato alle droghe cosiddette leggere, ma sopratutto nella media borghesia e nell'alta società dove l'uso di droghe pesan-te raggiunge numeri davvero altissimi. Questo cambiamento, dettato dai fenomeni

d'ordine giudiziario. Rimane il business principe che ogni giorno arruola nuovi entusiasti adepti, la-voranti, membri della "cooperativa" d'ap-partenenza. L'altro collegato fe-nomeno fiorente è quello della coltiva-zione in proprio della canapa indiana in vasi o in terra; tante le sco-perte, ma tante le pos-sibilità di portare alla giusta maturazione la preziosa "erba" per la vastità del territo-rio da controllare e le favorevoli condizioni climatiche. Ma occor-re dire, ad onor della cronaca, che la stati-stica assegna un plau-so a tutti gli uomini delle forze dell'ordine siracusane, assegnan-dogli un buon voto nella media nazionale per numero di abitan-ti, classificandoli ai primi posti per impe-gno e professionalità. La competizione tra i gruppi è forte poiché tanti sono gli inte-ressi. Un pusher può guadagnare per il semplice smercio bre-vi mani anche intorno ai cinquecento euro a settimana, esentasse, e nel caso di arresto la famiglia avrebbe assicurato un vita-lizio e le necessarie spese giudiziarie, ma vigono il silenzio e il necessario periodo di detenzione, pena la decadenza delle age-volazioni e del "posto di lavoro". Alla fine si tratta, come per i secoli passati, di un semplice cambiamen-to delle regole socia-li e di un'evoluzione storica. Ma non per questo giustificata, anzi. I fatti appaiono alla fine semplici e logici, legati, piaccia oppure no, ai feno-meni della necessi-tà sociologica della comunità in tutto il mondo ricco, in cui si vive schiavi della glo-balizzazione, che osa, spinta dagli interessi dell'uomo moderno verso i propri simili, andare oltre i confini della normalità e che aumenterà con l'au-mentare della crisi economica, sia per il consumatore sia per il "commerciante" delle droghe: il primo per-ché annoiato, stressa-to, provato dai ritmi della vita, il secondo spinto del transitorio favorevole periodo del fiorente mercato.

sociali, agisce come un condizionamento silente e collettivo, che vede nel frattem-po una progressiva disintegrazione dei comportamenti delle masse, perdendo così i valori fondamentali della vita stessa. Verosimilmente, si trova l'incontro, una volta logicamente impossibile, tra l'alta borghesia e la delin-quenza, sia essa ma-fiosa o comune, una

cultura fuorviante e antistorica; il tutto considerato sempli-cemente come rivo-luzione sociale piut-tosto che un illecito penale. Siracusa è un termi-nal finale per il transi-to delle droghe, dove il suo rifornimento è facilmente reperibile senza tanti problemi, proveniente da diver-se città della Sicilia o dalla vicina Calabria. La vendita è ormai globalizzata in ogni angolo della città, che, pur con il mas-siccio impegno delle forze dell'ordine in-sufficienti per la mole di lavoro diventata abnorme, gli spaccia-tori sono acciuffati in minima parte peral-tro quasi sempre con escamotage e trucchi

I due feriti sarebbero pa-renti, quindi il ventaglio delle ipotesi si allar-ga e la matassa si ingarbuglia: negli ambienti investigativi sembra esse-re avvalorata la tesi di una nuova stagione di fuoco

CrONACA DI SIrACuSA • 6 Sicilia • 10 SetteMbre 2014, Mercoledì

Marziano“Con nuovaGiuntacomunalea Notomaggioranzapiù solida”“Esprimo sod-disfazione per il modo in cui si è concluso il rim-pasto di giunta a Noto, che confer-ma e rafforza la presenza del Parti-to Democratico». Sono le parole del presidente della Terza commissio-ne “Attività pro-duttive” dell’As-semblea regionale siciliana, Bruno Marziano, che è intervenuto a seguito del rinno-vamento dell’e-secutivo munici-pale da parte del sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. «La conduzione delle operazio-ni da parte del primo cittadino – ha dichiarato il deputato regio-nale Marziano -, ha contribuito a superare momen-ti delicati e di difficoltà. Bon-fanti, infatti, ha ancora una volta dimostrato la sua capacità di tenuta della coalizione e la fermezza nel portare avanti il programma amministrativo». Il parlamentare regionale è certo che la maggioran-za è uscita raffor-zata dall’operazio-ne e lo stesso Pd «manifesterà – ha proseguito Bru-no Marziano - lo stesso apprezza-mento e continue-rà con maggiore forza e convinzio-ne a sostenere una amministrazione che sta lavorando bene per la città e sta dando risulta-ti».

10 SetteMbre 2014, Mercoledì • Sicilia 7 • CrONACA DI SIrACuSA

Approvato il regolamentoe l’aliquota della Tasi

un lungo dibattito ha caratterizza-to la seduta del consiglio comunale di canicattini, convocato dal presiden-te Antonino zocco

la previsione di incasso per il comune collinare sarà di 484 mila euro

Un lungo dibatti-to ha caratterizzato, nella serata di ieri, la seduta del Consiglio comunale di Cani-cattini Bagni, con-vocato dal presidente Antonino Zocco, lo scorso venerdì con i motivi d’urgenza, per l’approvazio-ne del regolamento e dell’aliquota Tasi 2014, e per la presa d’atto della norma che prevede l’anti-cipazione quota del fondo destinato al compenso squili-bri finanziari, nella misura del 40%, da parte della Regione a seguito della costitu-zione del fondo uni-co sul precariato.Ma è stata la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, decisa a livello nazionale, che con la Tari sui rifiu-ti urbani compone il pacchetto IUC, Im-posta Unica Comu-nale, che i Comuni sono costretti ad ap-plicare riscotendo dai cittadini per sop-perire agli introiti di Ici ed Imu, abolite, e agli ormai inesi-stenti trasferimenti di risorse finanziarie da parte dello Stato e della Regione, per garantire la fun-zio-nalità e l’erogazione dei servizi.È stato pertanto il

presidente Zocco a spiegare i motivi d’urgenza con il qua-le è stata convocata la seduta consiliare, dovuti principalmen-te alla scadenza del 10 settembre quale termine ultimo per l’approvazione della Tasi, pena il paga-mento da parte dei cittadini in unica rata a dicembre dell’im-posta con aliquota al minimo, l’1 per mil-le, che oltre a non poter garantire la co-pertura effet-tiva dei servizi avrebbe cer-tamente squilibrato il bilancio comunale, con il conseguente dissesto dell’Ente.E proprio i “motivi d’urgenza” sono stati lo spunto dell’inter-vento critico dell’op-posizione. Secon-do il capogruppo di “Trasparenza e Cambiamento”, Pie-tro Savarino, infatti, il Consiglio poteva essere convocato in tempi utili per dare a tutti i consiglieri la possibilità di una migliore e più appro-fondita analisi e veri-fica della situazione finanziaria dell’Ente in modo da dare un contributo fattivo al

di-battito, con pro-poste che possibil-mente avrebbero garantito un mag-gior taglio delle spe-se ed una riduzione dell’aliquota Tasi a carico dei cittadini e l’approvazione di un Regolamento più confacen-te alle esi-genze di alcune fasce sociali. Tutto questo non si è verificato, ha sottolineato nel suo in-tervento Savarino, annunciando, altresì, il voto contrario della minoranza. Savarino poi critica il rinvio, deciso nel-la convocazione del Consiglio, dell’ap-provazione dei ver-bali della seduta precedente, conside-rato, ha rimarcato, che sono trascorsi più di 40 giorni dall’ulti-ma seduta consiliare.A condividere l’in-tervento di Savarino sono stati anche il ca-pogruppo del Gruppo Misto, Sebastiano Cascone, e il con-sigliere Sebastiano Gazzara.Si passa così all’ap-provazione del Rego-lamento Tasi, e alla modifica dell’art. 4, erroneamente tra-scritto (dove si pre-

vede che l’affittuario contribuisce al paga-mento del 10% e il proprietario del re-stante 90%), con l’as-senza in aula dell’op-posizione.A spiegare tutto il procedimento Tasi e la scelta dell’Am-ministrazione di ap-plicare l’aliquota del 2,30 per le abitazioni principali, è stato il sindaco Paolo Amen-ta. Il primo cittadino si è detto amareg-giato per la dovuta applicazione di tas-sazioni decise dallo Stato che non trasfe-risce più finanza ai Comuni, imponendo agli Enti Locali di incassare le risorse finan-ziarie dai citta-dini per poter conti-nuare a garantire ser-vizi importanti come le manutenzioni, la sicu-rezza, i servizi socio-assistenziali, la Protezione Civi-le ed altro. Questo perché, ha ricordato Amen-ta, da oltre un milione e mezzo di trasferimenti che il Comune di Canicat-tini Bagni riceveva dallo Stato oggi il tra-sferimento si è ridot-to ad appena 112 mila euro, mentre la Re-

gione oltre a tagliare i propri trasferimenti, nell’ultimo triennio ha ridotto ad un terzo i fondi per i servizi socio-assistenziali. A ciò si aggiungano, nel caso di Canicatti-ni, il mancato trasfe-rimento da parte del-lo Stato della quo-ta Imu 1° casa per 590 mila euro, il vincolo imposto dal Patto di Stabilità di accanto-nare 400 mila euro, e altri 400 mila da garantire nel Fondo di Solidarietà nazio-nale. Per tutte queste imposizioni vinco-lanti, introdotte dallo Stato nei confronti degli Enti Locali, secon-do il sindaco Amenta, l’introito di 484 mila euro pre-visto dalla Tasi non riuscirà tuttavia a compen-sare i vuoti, per cui il Comune si troverà squilibrato di almeno 400 mila euro che bisognerà reperi-re attraverso ulteriori riduzioni e tagli alle spese di Bilancio. Riduzioni che il Co-mune in questi ultimi anni ha già operato, dalle spese telefo-niche a quelle elet-triche (addirittura in quest’ultimo caso, con un bando pubbli-co anche al di sotto delle tariffe imposte da Consip).

In foto, seduta del Consiglio comunale di Canicattini.

La competizione tra i gruppi malavitosi è forte poiché tanti sono gli interessi.

Un pusher può guadagnare per il sem-plice smercio brevi mani anche intorno

ai cinquecento euro a settimana

Page 5: Libertà Sicilia 10-09-14

10 SetteMbre 2014, Mercoledì • Sicilia 9 • VITA DI QuArTIErI

Grottasanta: “Aspettandoancora le spoglie di s. Lucia”

oggialla latomiadei cappucciniil comitato“giovaniper Siracusa”illustreràil programmadellecelebrazioni

Stasera alle 20,00 “ostentazione”della reliquia delle scarpette

Esiste una variante sulla traslazione del corpo di Lu-cia a Venezia, documentata da un codice del Seicento, o Cronaca Veniera, conserva-to nella Biblioteca Marcia-na di Venezia (It. VII, 10 = 8607, f. 15 v.): esso sarebbe stato portato a Venezia, as-sieme a quello di S. Agata, nel 1026, sotto il dogado di Pietro Centranico. Non conosciamo l’origine della notizia né se derivi da una fonte anteriore. E’

diffuso, invece, il fondato so-spetto di un errore meccanico di amanuense, che avrebbe letto 1026 invece di 1206, cioè gli anni dell’effettiva translatio. E nella Cronaca Veniera lo si accettò, legando il fatto al doge dell’epoca. La presenza del corpo di Lu-cia a Venezia sin dal 1026 è una notizia che va accolta con prudenza? Tra il 1167 e il 1182 a Vene-zia esisteva già una chiesa dedicata alla martire, come

Storia: “Lucia e Agatatornarono insiemeda Costantinopoli?”

attestato da documenti locali. Una delle più antiche tradi-zioni veronesi racconta che le spoglie della santa siracusana passarono da Verona durante il loro viaggio verso la Ger-mania intorno al sec. X, fat-to che spiegherebbe anche la diffusione del culto della santa sia a Verona che nel nord Europa. Secondo un’al-tra tradizione, il culto di santa Lucia a Verona risalirebbe al periodo di dominio della Se-renissima su Verona.

Stando a varIantI del racconto

Patrocinato poi da Italia Nostra oggi, mercoledì 10 set-tembre, alla Lato-mia dei Cappuccini avrà inizio il pro-gramma delle cele-brazioni predisposto dal Comitato “Gio-vani per Siracusa” in vera preparazio-ne dell'arrivo delle spoglie di Santa Lu-cia. Per concessione della Deputazione della Cappella di Santa Lucia arrive-ranno alle 20.00 una delle reliquie della

Santa custodite nella nostra città: le scar-pette che verranno consegnate dal Pre-sidente della Depu-tazione, Giuseppe Piccione ad Ales-sandro Maiolino, Presidente di Gio-vani per Siracusa. Subito dopo si pro-cederà alla colloca-zione delle stesse sul palcoscenico del piccolo teatro,

a seguito dei saluti di rito delle autorità avrà inizio la pri-ma conferenza del ciclo: "Santa Lucia nell'Arte", tenuta dalla prof.ssa Giu-seppina Cannizzo. La cittadinanza è in-vitata a partecipare. Pare che Lucia ab-bia patito il martirio nel 304 sotto Dio-cleziano ma vi sono studiosi che pro-

pendono per altre datazioni: 303, 307 e 310. Esse sono motivate dal fatto che la profezia di Lucia contiene ele-menti cronologici divergenti che spes-so non collimano fra loro: per la pace della chiesa tale profezia si dovreb-be riferire al primo editto di tolleranza nei riguardi del cri-

stianesimo e quindi sarebbe da ascrivere al 311, collegabile, cioè, all’editto di Costantino del 313; l’abdicazione di Diocleziano avven-ne intorno al 305; la morte di Massi-miano avvenne nel 310. È, invece, ac-cettata dalla mag-gioranza delle fonti la data relativa al suo dies natalis: 13 dicembre. Eppure, il Martirologio Ge-ronimiano ricorda Lucia di Siracusa in due date differenti: il 6 febbraio e il 13 dicembre. L’ultima data ricorre in tutti i successivi testi litur-gici bizantini e oc-cidentali, tranne nel calendario mozara-bico, che la celebra, invece, il 12 dicem-bre. Nel misterioso calendario latino del Sinai il dies na-talis di Lucia cade l’8 febbraio: esso fu redatto nell’Africa settentrionale e vi è presente un anti-co documento della liturgia locale nel complesso autono-ma sia dalla Chiesa di Costantinopo-li che da quella di Roma, pur rivelando fonti comuni al ca-lendario geronimia-no.

Devozioni:un nuovo ritornodella PatronaAssai diffusa è a tutt’oggi la cele-brazione del cul-to di Lucia qua-le santa patrona degli occhi. Ciò sembra suffragato anche dalla vasta rappresentazione iconografica, che, tuttavia, è assai va-riegata, in quanto nel corso dei seco-li e nei vari luoghi si è arricchita di nuovi simboli e di varie valenze. Ma è stato sempre così? Quando nasce in effetti questo patro-nato e perché? Dallo stesso Me-dioevo si va sempre più consolidando la taumaturgia di Lucia quale santa patrona della vista e dai secc. XIV-XV si fa largo spazio un ’ innovaz ione nell’iconografia: la raffigurazione con in mano un piattino (o una coppa) dove sono riposti i suoi stessi occhi. Come si spiega questo tema? È, forse, pas-sato dal testo orale al l ’ iconografia? Oppure dall’icono-grafia all’elabora-zione orale? Quale l’origine di un tale patronato? Esso è probabil-mente da ricercare nella connessione etimologica e/o paretimologica di Lucia a lux, molto diffusa soprattutto in testi agiografi-ci bizantini e del Medioevo Occi-dentale. Ma, quali i limiti della docu-mentazione e quali le cause del prolife-rare della tradizio-ne relativa all’ico-nografia di Lucia, protettrice della vista? Si può par-lare di dilatazione dell’atto di lettura nell’immaginario iconografico, così come in quello let-terario?

A sinistra unparticolare dellareliquia “Insigne”del corpodi Santa Lucia.

ASTE GIuDIZIArIE • 8 Sicilia • 10 SetteMbre 2014, Mercoledì

TrIBuNALE DI SIrACuSA ProssImA InserZIone:14/09/2014le VendIte GIUdIZIArIe

Tutti possono partecipare alle vendite giudiziarie, tranne il debitore esecutato - art.579 cpc - Non occorre l’assi-stenza di un legale o altro professionista. Ogni immobile è stimato da un perito del Tribunale. Oltre al prezzo si pagano i soli oneri fiscali (IVA o Imposta di Registro), con le agevolazioni di legge (1° casa, imprenditore agricolo ecc.). La vendita non è gravata da oneri notarili o di mediazione. Il decreto di trasferimento dell’immobile viene emesso dal giudice dopo 60 giorni - ex art.585 cpc - dal versamento del prezzo che va fatto entro 30 giorni dall’aggiudicazione definitiva. La trascrizione nei registri immobiliari è a cura del Tribunale. Di tutte le ipoteche e i pignoramenti, se esistenti, è ordinata la cancellazione. Le spese di trascrizione, cancellazione e voltura cata-stale sono interamente a carico della procedura. Per gli immobili occupati dai debitori o senza titolo opponibile alla procedura del Giudice, ordina l’immediata liberazione. L’ordine di sfratto è immediatamente esecutivo e l’e-secuzione non è soggetta a proroghe o a graduazioni. Eventuali spese legali sino a euro 516,46 sono a carico della procedura. Le Aste GIUdIZIArIe saranno inserite dalla data di pubblicazione del ban-do fino alla data prevista per l'asta sul sito:

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Domanda in carta legale (euro 10,33) con indicazione del bene, del prezzo offerto e dai termini di pagamento, da presentare in busta secondo i tempi e le modalità stabilite dall’organo che procede alla vendita e può essere presentata anche nella stessa data dell’esperimento di vendita; nella busta va inserito anche un assegno circolare non trasferibile di importo pari al 10% del prezzo offerto, quale cauzione, che verrà trattenuta in caso di revoca dell’offerta. Nel caso di più lotti di tipologia omogenea nella stessa procedura, l’interessato all’acquisto di un solo lotto può formulare offerte d’acquisto per più lotti allegando un solo assegno circolare corrispondente alla cauzione richiesta per il lotto di maggior valore, espressamente subordinato all’efficacia delle offerte relative ai lotti, la cui gara si svolge successivamente, alla mancata aggiudicazione a loro favore del lotto precedentemente posto in vendita. Nella domanda l’offerente deve indicare le proprie generalità (allegando fotocopia doc. identità ovvero visura camerale per le società), il proprio cod. fiscale, se intende avvalersi dell’agevolazione fiscale per la 1° casa e, nel caso in cui sia coniugato, se si trova in regime di separazione o comunione dei beni. Sulla busta deve essere indicato solo lo pseudonimo o motto dell’offerente (che consenta allo stesso l’identificazione della propria busta al momento dell’apertura della gara) la data della vendita e il nome del giudice senza nessuna altra indicazione (né nome del debitore o del fallimento, né bene per cui è stata fatta l’offerta). Prima di fare l’offerta leggere la perizia e l’ordinanza del giudice. A chi intestare l’assegno: a nome di “Procedura” aggiungendo le parole in calce ad ogni annuncio dopo l’indicazione Rif (per es. “Procedura RGE 100/99 Rossi”). Dove presentare al domanda: in Tribunale all’ufficio Vendite Immobiliari. Come visitare l’immobile: rivolgersi al curatore o al custode giudiziario indicati in calce all’annuncio; se non indicati inviare richiesta per la visita dell’immobile all’ufficio vendite immobiliari per posta al Tribunale di Siracusa - Ufficio Vendite Immobiliari - Viale Santa Panagia 96100 Siracusa, indicando l’immobile, il n. di Rif., la data della vendita, il proprio nome e recapito tel. L’ufficio comunicherà la richiesta all’Avvocato ceditore affinchè presenti istanza al Giudice per la nomina del Custode. La partecipazione all’incanto è disposta dal giudice dell’esecuzione con l’ordinanza di vendita, cui viene data adeguata pubblicità sul quotidiano di Siracusa «Libertà». Le vendite giudiziarie possono essere disposte: o dal giudice della esecuzione del Tribunale di competenza; o, su delega di quest’ultimo, da un notaio; oppure dal giudice del fallimento.

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trIbUnAle dI sIrAcUsA Avviso di vendita con incanto a prezzo

ribassatoProcedura esecutiva n. 193/2001 r.G.e.

l’11/11/2014, ore 11, presso il tribunale di Siracusa, il notaio alessia di trapani procederà alla vendita all’incanto dei seguenti immobili: lotto I: appartamento di 4 vani catastali, sito al pianterreno del fabbricato in Floridia, via Dante nn. 89/91 (già via dante n. 69), con annesso garage al pianterreno, esteso catastalmente mq. 22. l’appartamento in catasto fabbr. al f. 25, p.lla 3531 sub 8 (già f.28, p.lla 1680 sub 8); il garage in catasto fabbr. al f. 25, p.lla 3531 sub 7 (già f. 28, p.lla 1680 sub 7). base d’asta euro 16.973,82. aum. min. euro 1.000,00. lotto II: appartamento di 4,5 vani catastali, sito al primo piano del fabbricato in floridia, via dante nn. 89/91 (già via dante n. 69). In catasto fabbr. f. 25, p.lla 3531 sub 9 (già f. 28, p.lla 1680 sub 9). base d’asta euro 16.973,82. aum. min. euro 1.000,00. concessione in sanatoria n°. 123/98. Mancano notizie sull’abitabilità e sulla sussistenza di locazioni. Risultano in corso operazioni di rilascio. offerte presso lo studio in Siracusa, via S. Sebastiano n° 38, 1° piano, il giorno non festivo antecedente la vendita, dalle 9 alle 12. cauzione 10%, deposito spese 20% base d’asta, con 2 assegni circolari non trasferibili intestati notaio predetto. Saldo entro 60 giorni stesse modalità. Avviso di vendita integrale, ordinanza di delega e relazione dell’esperto disponibili, previo appuntamento, presso lo studio del notaio e sul sito www.astegiudiziarie.it

trIbUnAle dI sIrAcUsA Avviso di vendita con incanto a prezzo ribassato

Procedure esecutive riunite nn. 330/94+338/94+766/94+551/93 r.G.e.

l’11/11/2014 ore 11, presso il tribunale di Siracusa, il notaio alessia di trapani procederà alla vendita all’incanto del seguente immobile: lotto 2: immobile in noto, via ducezio, composto di 4 vani dammusati oltre acc. con ingresso dal civico 35 e appartamento di 5 vani oltre serv. e acc. al I piano con ingresso dal civico 37. Per una parte ante 1967 e per una parte mancano notizie urbanistiche. costo eventuale sanatoria euro 15.000,00. nel possesso della debitrice. In catasto fabbr. al fog. 427, p.lle 6093 sub. 6 e 6095 (graffate) già fog. 429, p.lle 580 sub 6 e 581 (graffate). base d’asta euro 134.758,40. aum. Min. euro 2.000,00. Mancano notizie sull’abitabilità, sulla sussistenza di locazioni e/o provv. di assegnazione. offerte presso lo studio in Siracusa, via S. Sebastiano n° 38, 1° piano, il giorno non festivo antecedente la vendita, dalle 9 alle 12. cauzione 10%, deposito spese 20% base d’asta, con 2 assegni circolari non trasferibili intestati notaio predetto. Saldo entro 60 giorni direttamente al creditore fondiario. Avviso di vendita integrale, ordinanza di delega e relazione dell’esperto disponibili presso lo studio del notaio e sul sito www.astegiudiziarie.it

Page 6: Libertà Sicilia 10-09-14

In agenda per la data di domenica 14 settembre 2014 una gita lungo il Fiume ciane in barca. Si tratterà di una visi-ta guidata promossa dall’associazione “Natura Sicula”. Informazioni mag-giori e prenotazio-ni sono possibili contattando la se-zione “Natura Si-cula” di Siracusa attraverso l’utenza telefonica cellulare 328.8857092. Per partecipare c’è ob-

bligo di prenotazio-ne. A fare da guida Fabio Morreale. Il raduno dei parte-cipanti è previsto per le 10:00 lungo via Elorina, presso il punto di imbarco individuato all’in-gresso della riser-va stessa in quella zona. La durata dell’escursione è stimata nella mezza giornata. Prosegui-mento pomeridiano facoltativo nel mare del Plemmirio. Il contributo richie-

sto a ciascun parte-cipante sarà di 12 euro. Un emozio-nante percorso in barca per verificare quanto esista anco-ra di quel fascino che nel 1776 Houel descrisse con que-ste parole: “Le sue acque hanno una grande profondità e formano all’ini-zio un bacino di una larghezza di 30 piedi. Sono di una notevole trasparen-za. (…) In barca su quest’acqua tran-

quilla e così traspa-rente che sfugge alla vista, si è ten-tati di credere che è sostenuta in aria per incantesimo, e si gode lo spettaco-lo di tutte queste fa-miglie acquatiche (i pesci, ndr) che gio-cano, che passeg-giano, o lottano nel fondo delle acque. Possiamo vederle nascondersi sotto le piante che sem-brano composte da un tessuto di deli-catissima seta”. La riserva è collocata alla periferia della città di Siracusa ed è costituita dal cor-so del fiume Ciane e dalla zona umida delle saline, posta vicino alla sua foce. Quest’area insieme al fiume Freddo, costituisce l’unico sito in cui il papi-ro cresce allo stato spontaneo. Il fiume Ciane, il cui nome viene dal greco cyanòs che signifi-ca azzurro, nasce a Cozzo del Pantano, nella pianura allu-vionale di Siracusa, dalle sorgenti Testa di Pisimotta e Testa di Pisima, quest’ul-tima è principale ed appare come un laghetto di acqua di colore azzurro, sul-le cui rive cresce il papiro. Il fiume Cia-ne, dopo un percor-so di 8 km in parte naturale ed in parte artificiale in seguito a numerosi inter-venti umani, sfocia nel Porto Grande di Siracusa. Nei pressi della foce si trovano le saline, rimaste in attività fino agli anni ottanta, sono state ormai abbandonate ed oggi costituisco-no un’importante zona umida per la sosta degli uccelli migratori. L’aspet-to più importante della flora della ri-serva è la presenza del papiro (Cyperus papyrus L.ssp. sicu-lus).

Devozioni: festeggiamenti per MariaSs delle Grazie dall’11 al 14 settembre

L’Amministrazione Comunale di Me-lilli contribuisce alla realizzazione dei festeggiamenti dedicati alla Madonna delle Grazie che si terranno dall’11 al 14 settembre in Piazza Umberto I, nella cittadina iblea. “La nostra Giunta Municipale, dice il Vice Sindaco Dott.ssa Arcangela Pal-meri, intende promuovere iniziative religiose e culturali radicate nel tessuto sociale del nostro territorio e che hanno la finalità di creare momenti di aggrega-zione popolare. I festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie sono molto attesi dalla collettività melillese e si svolgono nel quartiere ‘Torre’, zona del centro ibleo. Abbiamo voluto accogliere la proposta del Parroco di S. Antonio,

Don Gaetano Giuliano, per assicurare ai fedeli la realizzazione di una delle feste più sentite e attese dell’anno e garantire ai cittadini, in particolare a quelli che risiedono nel predetto quartiere, di vivere qualche serata di sano divertimento.” Di seguito il programma sponsorizzato dal Comune: Giorno 11 – Festival del rock - Associazione Sine Tempore. Giorno 12 – Spettacolo Musicale - Associazione Arcadia Onlus. Giorno 13 – Spettacolo Teatrale “Cu mangia fa muddichi” - As-sociazione Gruppo Teatro ‘76. Giorno 14 – Gimkana automobilistica – As-sociazione L’Araldo ibleo. Sfilata di moda – Dj Service. Sul sito istituzionale del Comune di Melilli il pieghevole dei festeggiamenti a cura della Parrocchia.

ePIPolI

Oggi lacomunitàparrocchialedella “Sacra famiglia” inpellegrinaggio

Oggi, mercoledì 10 settembre. Alle 18,00 presso la chiesa parroc-chiale di San Francesco d’Assisi che attualmente (e fino a giorno 15 set-tembre) ospita la reli-quia di Santa Rita e che da giorno 24 ospiterà quella di San Francesco d’Assisi recita del Rosa-rio a Santa Rita e Cele-brazione Eucaristica con la partecipazione della Parrocchia Sacra Fami-glia. (viale dei Comuni)Presiederà il parroco don Claudio Magro. La Par-rocchia Sacra Famiglia svolge la sua attività nel-la zona alta della città, in una delle aree maggior-mente problematiche, sul piano sociale, della Siracusa del nostro tem-po. Presso la Parrocchia Sacra Famiglia ha sede l'ufficio ecclesiastico di zona che fornisce i servi-zi parrocchiali. Oltre al servizio religio-so ed alle messe festive e feriali, la Parrocchia Sa-cra Famiglia organizza attività di ricreazione per ragazzi e bambini. Con l'espressione Sacra Fa-miglia, nella dottrina cri-stiana, si intende la fami-glia di Gesù, composta da Gesù stesso, da Maria e da Giuseppe. Nella dot-trina cristiana la Sacra Famiglia è stata sempre ritenuta un modello fon-damentale della famiglia umana. I legami di af-fetto, di amore, di com-prensione che le famiglie umane sono chiamate a rinnovare continuamen-te, sono particolarmente espressi e vissuti nella Sacra Famiglia. La festa Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe cade nel Tempo di Natale dei riti latini. Secondo il ca-lendario della forma or-dinaria del rito romano nella domenica che in-tercorre tra il Natale ed il Capodanno; in assenza della domenica la si fe-steggia il 30 dicembre.

Domani, giovedì 11 set-tembre, alle 18,00, pres-so la chiesa parrocchiale di San Francesco d’As-sisi che attualmente (e fino a giorno 15 settem-bre) ospita la reliquia di Santa Rita e che da gior-no 24 ospiterà quella di San Francesco d’Assisi, recita del Rosario a San-ta Rita e Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa. S. E. Rev.ma Mons. Salvatore Pap-palardo, il nostro arcive-scovo, è nato a Nicolosi (Arcidiocesi di Catania) il 18 marzo 1945 ed è stato ordinato presbitero il 30 giugno 1968. Dopo gli studi nel Seminario arcivescovile di Catania, ha conseguito la licenza in Teologia e il dotto-rato in Diritto Canoni-co presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Nella diocesi agatina ha ricoperto i se-guenti incarichi: coope-ratore parrocchiale nella parrocchia cittadina di S. Luigi; insegnante di reli-

In foto, S.E. mons. Salvatore Pappalardo.

Epipoli: celebrazione eucaristicapresieduta da mons. Pappalardonel quadro dei numerosi eventi liturgici legatiall'esposizione della reliquia di s. rita nel quartiere

aPPuntaMento annotato In agenda Per Il PoMerIggIo dI doManI

gione nelle scuole stata-li; incaricato dell'Ufficio Catechistico diocesano; vice-rettore del Semina-rio; parroco della parroc-chia Santa Maria dell'O-digitria (Chiesa Madre) di Viagrande dal 1974 al 1976; Parroco della parrocchia Spirito Santo (Chiesa Madre) di Ni-colosi dal 1976 al 1989

; cancelliere della Curia Arcivescovile di Cata-nia. Dal 1989 al 1998 è stato Vicario generale di Catania. Eletto vescovo di Nicosia il 5 febbraio 1998, è stato ordinato vescovo il 5 marzo 1998 nella Basilica Cattedrale di Catania. Inizia il suo ministero episcopale nel-la diocesi di Nicosia il

25 marzo 1998. Il 12 set-tembre 2008 Sua Santità Benedetto XVI lo elegge Arcivescovo Metropolita di Siracusa. Inizia il mi-nistero pastorale nell'Ar-cidiocesi l'8 novembre 2008. Attualmente, in seno alla Conferenza Episcopale Siciliana, è Vescovo delegato per la Liturgia. Da Settembre 2010 è anche membro della Commissione Epi-scopale per la Liturgia della Conferenza Epi-scopale Italiana. Per il proprio motto, Mons. Pappalardo ha scelto le parole 'Servus per Iesum' con la ferma volontà di seguire l'esempio del Maestro che è «venuto non per essere servito ma per servire e dare la pro-pria vita in riscatto per molti» (Vangelo secondo Marco 10,45). Lo scudo arcivescovile è diviso in tre sezioni: la parte di si-nistra presenta uno sfon-do verde che simboleg-gia il fiorire della natura, la rinascita a una nuova vita, quella stessa vita donata da Gesù.

VITA DI QuArTIErI • 10 Sicilia • 10 SetteMbre 2014, Mercoledì

“un MoMento dI quella fede collettIva Molto radIcata nel noStro terrItorIo”

Neapolis: una nuovaescursione al CianeStavoltai soci di“naturaSicula” nepropongonola visitain barca

In foto, il Cianepercorso in barca.

Fede: un altro Sebastianofesteggiato oggi in calendarioNella lunga storia dell’evangelizzazione del Giappone, si ebbero due periodi di terribile persecuzione contro i missionari stranieri e contro i cristiani giapponesi. La prima iniziata il 9 dicembre 1596 ad opera dello ‘shogun’ Hideyoshi, portò al martirio i primi 26 cattolici fra cui tre gesuiti giapponesi e sei france-scani, crocifissi e trafitti il 5 febbraio 1597, nella zona di Nagasaki sulla ‘santa collina’; i martiri furono proclamati santi da papa Pio IX nel 1862. La seconda persecuzione, dopo un proficuo periodo di pace che vide l’arrivo di altri missionari, non solo gesuiti e france-scani, ma anche domenicani ed agostiniani, si scatenò ad opera dello ‘shogun’ Ieyasu, dal 1614 e con i suoi successori fino al 1632; una furiosa carneficina che colpì missionari, catechisti, laici di ogni condizione sociale, perfino bambini e intere famiglie; uccisi secondo lo stile orientale, fra vari e raffinati supplizi. La maggior parte dei martiri, che furono migliaia, morirono legati ad un palo e bruciati a fuoco lento, cosicché la ‘santa collina’ di Nagasaki, già teatro della prima persecuzione, fu sinistramente illuminata dalla fila di torce umane per parecchie sere e notti; altri martiri furono decapitati o tagliati membro per membro. Di questa seconda, più lunga e numerosa persecuzione, raccogliendo testimonianze, la Chiesa ha potuto riconoscere, fra le varie migliaia di vittime, la validità storica del martirio per almeno 205 di esse, che papa Pio IX, il 7 luglio 1867 proclamò Beati. Fra essi si annovera il beato Sebastiano Kimura, discen-dente del primo neofita istruito e battezzato a Hirado da s. Francesco Saverio e parente di altri due martiri giapponesi, Kimura (Le-onardo) e Kimura (Antonio) che diverranno Beati anch’essi. Sebastiano Kimura nacque a Firando nel 1565 in una famiglia convertita al cattolicesimo, al battesimo gli fu dato anche il nome cristiano di Sebastiano. Ad 11 anni, si dedicò al servizio della chiesa dei Gesuiti nella città di Firando, poi passò a Bungo nel Seminario dei padri gesuiti; a 19 anni chiese ed ottenne di entrare a far parte dell’Ordine di Sant’Ignazio. Da seminarista fece il catechista a Meaco e nel distretto dello Scimo, poi si trasferì nel colle-gio di Macao in Cina per studiare la teologia. Nel settembre 1601, tornato in Giappone, fu ordinato sacerdote a Nagasaki, il primo della Nazione giapponese. Infuriando la seconda feroce persecuzione contro i cristiani, padre Kimura (Sebastiano), che era dotato di spic-cata eloquenza, fu abilissimo nel camuffarsi e trasformarsi, per eludere le spie, nei più svariati personaggi, come soldato, mercante, agricoltore, vetturale, medico. Riusciva così a penetrare nei luoghi più pe-ricolosi perfino nelle carceri per confortare i futuri martiri. Saputo che era ricercato, il padre Provinciale dei Gesuiti, lo esortò ad allonta-narsi il più presto possibile da Nagasaki, ma era troppo tardi, il 30 giugno 1621, tradito da una schiava coreana, padre Kimura fu arrestato mentre era ospite in casa di Antonio da Corea cattolico, con lui furono presi anche i suoi catechisti e rinchiusi nella prigione di Suzuta, dove erano già prigionieri, da ben quattro anni, padre Carlo Spinola (1564-1622) e quattro novizi. Le condizioni dei prigionieri erano terribili, il carcere si trovava sopra una vetta di montagna, gelida ed esposta a tutti i venti, e a loro veniva data una sola coperta, come cibo un po’ di riso e due sardine, giusto per tenerli in vita ma senza soddisfare la fame. Le condizioni igieniche erano miserevoli, senza poter lavare un panno e senza poterli asciugare un po’ al sole.

10 SetteMbre 2014, Mercoledì • Sicilia 11 • VITA DI QuArTIErI

Page 7: Libertà Sicilia 10-09-14

l’osserVAtorIo

Ripresa fra tante difficoltàe opportunità mortificateTempi stretti per i lavori dell'autostrada: un anno per completare due lotti su tre. In caso di ritardo si perderanno i fondi europei

Gli edili sperano nella Sr-Gela, i metalmeccanici in Punta Cugno

di Salvatore Maiorca

Si ricomincia. E si ricomincia con i guai per sviluppo e lavoro e con i disastri provocati, senza tregua, senza pudore, dalla politica: da questa politica.Si ricomincia, si fa per dire, con tutto fermo. Anzi, con una sola cosa in crescita: la disoccu-pazione. E qualcuno comincia a capire che questa zona industriale non doveva esser di-strutta bensì risanata e rilanciata.Uno spiraglio si potreb-be aprire nell’edilizia. I lavoratori edili sperano infatti nell’apertura dei cantieri per la co-struzione dei lotti 6, 7 e 8 della cosiddetta autostrada Siracusa-Gela: il nuovo tronco

che dovrà prolungarla da Rosolini a Modica. Ma con i tempi della

metalmeccanici con il rilancio della base di Punta Cugno per la

il ministero dell’Am-biente, nei cui meandri il progetto giace da due anni in attesa delle autorizzazioni di legge. E poi si aggiungeranno i tempi della Regione.Per la cosiddetta auto-strada Siracusa-Gela una cosa è certa: alme-no i primi due lotti do-vranno esser completa-

ti entro il 31 dicembre dell’anno prossimo. Pena la perdita del cofi-nanziamento europeo. Che praticamente do-vrà coprire un terzo del fabbisogno finanziario per la realizzazione dei lavori. Gli altri due terzi sono a carico dello Stato e della Regione.Una domanda: dopo tante lungaggini at-traversate per arrivare all’appalto dei lavori è mai pensabile che, come con un colpo di bacchetta magica, si comincino subito i lavori e si completino in poco più di un anno per la costruzione dei primi due lotti? A volere (e dovere) essere razionali la ri-sposta non può che esser no. Ma siccome non si può (e non si

Regione…. Un altro spiraglio si potrebbe aprire per i

costruzione della piat-taforma Vega B. Ma qui ci si mette anche

Provincia in controtendenza: i progetti per lo sviluppo non mancano ma restano bloccati per l'ostilità preconcetta del territorio

deve) assumere il ruolo della cassandra di turno aspettiamo e speriamo. Ma si può (e si deve) es-ser vigili e, ognuno per la sua parte, richiamare l’attenzione di chi può (e deve) assumere le decisioni e fare le cose.E’ un fatto che se si per-de il cofinanziamento europeo questo tronco autostradale non si fa più. E nelle mani del

Primo appuntamento giorno 15fra l’Eni e il sindacato per Priolo

Sarà riaperto entro settembre il confron-to sul destino del polo petrolchimico di Priolo. Per Gela è già fissato per il pros-simo giorno 15. “Ma per Priolo l’apertura del confronto è pre-liminarmente condi-zionata dalla ostilità del territorio – rileva Emanuele Sorrenti-no, segretario Uiltec. – E questo vale non soltanto per il gruppo Eni ma anche per Lu-koil e gli altri gruppi già operanti sul ter-ritorio. Le aziende hanno progetti di svi-luppo. Nonostante la crisi. Ma temono di bruciarli nell’impat-to con l’ostilità del territorio. “Allora – ribadisce Sorrentino – qua si deve decidere: vo-gliamo questa indu-stria, ovviamente si-cura e pulita secondo

legge, o no? Voglia-mo tornare all’agri-coltura e illuderci col turismo? Facciamo-

IndUstrIA appello di emanuele Sorrentino per salvare il lavoro che c'è

E a don Prisutto, che si è guadagna-to la citazione del Tg2 elencando i morti per tumore di Augusta, Sorrenti-no replica: “Chi gli dice che questi tu-mori siano stati pro-vocati dal’industria? Guardi piuttosto le statistiche. Cerchi di capire perché il pri-mato dei morti per tumore in Italia spetti a Sondrio, città che dalle fabbriche è lon-tana mille miglia”.Il segretario Uiltec affronta poi un’ana-lisi serena, obiettiva, della situazione: sia per gli assetti indu-striali, presenti e fu-

lo pure. Ma sia ben chiaro che togliamo ogni prospettiva ai nostri figli. Perché è

altrettanto chiaro che qui di agricoltura e turismo soltanto non si vive”.

turi, sia per le ricadu-te occupazionali.“Abbiamo dei punti di forza – rileva anzi-tutto. – Ma abbiamo anche dei punti di debolezza. Restiamo chiusi in un circolo vizioso dal quale non si esce se non si tro-va il giusto mezzo, il giusto punto di equi-librio, nell’affrontare le questioni”.Primo punto le raffi-nerie Esso e Lukoil. La Esso ha appena completato il nuovo impianto di cogene-razione elettrica. E’ un segno di stabilità e di sguardo al fu-turo. Ma i problemi non mancano: la cri-si della raffinazione, per esempio, e l’osti-lità del territorio.Lukoil. Non manca-no segni di conso-lidamento, anzi di espansione. Ma non mancano nemmeno segni di ostilità del territorio che fan-no nutrire ai vertici

Pregiudizi e speculazioni spengono le speranze dei nostri figli

Cas (Consorzio auto-strade siciliane), che vuol dire nelle mani della Regione, il peg-gio deve sempre esser previsto. Lo scandalo della Siracusa-Gela continua. E questa sì che sarà una certezza.Si perpetua soprattutto lo scandalo Regione. E si perpetuano i guai che questa Regione fa pas-sare ai siciliani. Lo ha

evidenziato nei giorni scorsi Nino Sunseri con due interviste bomba a Maurizio Belpietro (lombardo) e a Pie-trangelo Buttafuoco (siciliano). Entrambi gl’intervistati hanno additato un solo impu-tato per questo delitto che si va perpetrando ai danni della Sicilia inte-ra e di tutti i siciliani: la Regione. Entrambi

hanno evidenziato gli sperperi e gli sprechi, i tempi interminabili per qualsiasi procedura, gli organici enormemente gonfiati, l’autoreferen-zialità di questa Regio-ne e dei suoi cosiddetti parlamentari. La Sicilia è infatti l’unica Re-gione d’Italia la quale, invece di un Consiglio regionale, ha un parla-mento; la quale, invece di qualche decina di consiglieri regionali ha novanta (novanta!) deputati; i quali si sono autoequiparati ai senatori (a quelli del vecchio Senato!) con indennità che di fatto superano quelle

dei senatori per via di prebende varie; i quali deputati, forse per un barlume di equità e di pudore, hanno equipa-rato anche l’apparato regionale a quello se-natoriale, superandolo poi per sprechi e sper-peri, costituendo un esercito di dipendenti e un altro di precari (naturalmente in attesa, tutti, di una stabilizza-zione). L’elenco dei guai con-tinua. E non si può non porre l’accento sulla inespugnabile fortez-za della burocrazia, politicizzata anch’es-sa, e sull’inestricabi-le intreccio politica-

burocrazia: procedure che durano anni senza una risposta, progetti che svaniscono, inve-stimenti che saltano o rimangono in stand by. Le aziende hanno in-fatti i loro progetti. Ma temono d’imbarcarsi, presentandoli, fra i marosi delle procedure autorizzative di questa Regione.In questo “mirabile” contesto si assiste an-che alla pantomima di un deputato regio-nale (Pippo Gianni) il quale invita il presi-dente della Commis-sione per le Attività produttive dell’Ars (il suo collega Bruno

Non ancora presentati i progetti di Lukoil ed Eni. Fermo da due anni al ministero dell'Ambiente il progetto della piattaforma petrolifera Vega B. E così ai nostri giovani non rimane che il biglietto per il Nord

Marziano) a convocare Lukoil ed Eni davanti alla commissione. Le due aziende, secondo Gianni, dovrebbero essere “interrogate” sui motivi dei ritardi per i loro investimenti a suo tempo previsti e annun-ciati. E questa potrebbe anche essere “cosa buona e gusta”. Ad una condizione però: che cioè la commissione potesse a sua volta offrire alle due aziende “interrogate” garanzie sui tempi delle proce-dure autorizzative, con precise scadenze. Altrimenti al nero del presente si aggiungerà il nerissimo del futuro. E non resterà che con-venire con Pietrangelo Buttafuoco, il quale amaramente sentenzia: “Per i giovani siciliani l’unico pezzo di carta che vale è il biglietto del treno per il Nord”.Domanda finale: a chi dobbiamo tutto questo? Ineludibile risposta: alla classe politica certamente, a questa classe politica; ma anche, altrettanto certamente, a noi stessi che con il nostro voto la esprimiamo e con i nostri comportamenti la alimentiamo.

aziendali ipotesi di abbandono.“Lukoil – ricorda Sorrentino – ha re-centemente acquisito Isab Energy da Erg. E questo è il primo segnale positivo. Ha inoltre una trattativa in stato avanzato per acquisire da Erg la rete di distribuzione. Quest’acquisizione completerebbe la fi-liera Lukoil per il petrolio e i suoi deri-vati: estrazione, raffi-nazione, distribuzio-ne. Lukoil è infatti un colosso mondiale del settore. E, con l’e-strazione, ha il pos-sesso della materia prima. Esattamente come l a Esso, altro colosso mondiale che ha in mano la filiera completa del petrolio.“Queste caratteristi-che possono consen-tire ai due colossi di tenere il mercato. Ma devono potersi garantire produtti-

vità e competitivi-tà. Cosa che Lukoil non può fare se non realizza il piano di ammodernamenti da un miliardo e mez-zo, a suo tempo an-nunciato ma ancora fermo al palo. E a tenere tutto fermo è proprio l’incertezza che all’azienda de-riva dalla ostilità del territorio. Chi va ad

investire dove non è accettato?”.Sorrentino richia-ma ancora una volta l’attenzione proprio sul fatto che Lukoil ed Esso sono due colossi mondiali con filiera completa. Pro-prio questa caratteri-stica può consentire loro di prendere una decisione drastica: chiudere le rispettive

raffinerie e trasfor-marle in depositi co-stieri. Manterrebbero così la posizione di presidio al centro del Mediterraneo, ma la-sciando ad altri loro siti il compito della produzione. “Ma questo – avver-te il segretario Uil-tec - significherebbe un taglio drastico dei livelli occupaziona-

li: significherebbe passare dalle attua-li migliaia di posti di lavoro a poche centinaia. Possiamo permettercelo? Con quali conseguenze per l’intero territorio provinciale?”.Sul fronte Eni in-combono le decisioni che prenderà il nuo-vo amministratore delegato Claudio De Scalzi. “Se De Scalzi dovesse decidere di bloccare il progetto elastomeri, da tempo ormai previsto per Priolo ma finora non presentato , sarebbe la fine della chimica a Priolo. Finirebbe infatti per chiudere anche l’impianto di etilene, che pur è sta-to recentemente rin-novato e potenziato. Non basta infatti ad assorbirne la produ-zione l’utilizzo di Gela, dove il pro-dotto di Priolo arriva tramite l’etilendotto a suo tempo costru-

ito. Né l’etilene è un prodotto facilmente trasportabile su stra-da o ferrovia o per mare. E’ indispen-sabile utilizzarlo nel luogo di produzione: a Priolo. E questo sarà possibile soltan-to se il nuovo impian-to utilizzatore (quello per la produzione di elastomeri e collanti vari) sarà costruito. Altrimenti anche per l’etilene si prospette-rebbe la chiusura. E tutti a casa.“Naturalmente – conclude Emanuele Sorrentino – que-sti discorsi presup-pongono, sempre e comunque, la tute-la della sicurezza e dell’ambiente. A proposito, che fine ha fatto il progetto delle bonifiche, a suo tempo deliberato, fi-nanziato e poi rima-sto impigliato fra le maglie di burocrazia e politica?”.

s.m.

ATTuALITà • 12 Sicilia • 10 SetteMbre 2014, Mercoledì 10 SetteMbre 2014, Mercoledì • Sicilia 13 • ATTuALITà

La base cantieristica di Punta Cugno

La piattaforma petrolifera Vega A in funzione

Sopra uno scorcio di Polimeri Europa. A destra Emanuele Sorrentino

Il primo tronco dell'autostrada Siracusa-Gela

Page 8: Libertà Sicilia 10-09-14

Movimentato pomeriggio in centro città a Ragusa per una rissa piuttosto violenta scop-piata tra (ex?) amici per futili motivi. Polizia di Stato e Ca-rabinieri, tempestivamente in-tervenuti grazie alle numerose telefonate a 112 e 113, hanno posto fine all’alterco arrestando in flagranza di reato tre perso-ne e denunciandone altre due a piede libero. Tre i feriti, di cui uno, apparentemente piut-tosto grave, è in osservazione in ospedale a Ragusa. Verso le 16.30 le centrali operative del comando provinciale carabi-nieri e della questura sono sta-te tempestate di telefonate di cittadini, residenti tra via San Francesco e via Rapisardi, in centro a Ragusa, decisamente allarmati per le grida scaturite da una violenta zuffa scoppiata in strada. I due operatori, avuta anche notizia della presenza di una persona a terra apparente-mente morta e di spranghe me-talliche, hanno deciso di far in-tervenire in forze le squadre che presidiano e controllano il terri-torio. Ed è così che, fulminee, una pantera e una gazzella sono piombate sul posto, dove è stata fatta convergere anche un’auto-ambulanza del 118. All’arrivo delle pattuglie sul posto c’era-no cinque persone, tre uomi-ni e due donne, di cui tre evi-dentemente feriti, entrambe le

Cronaca: “un movimentatopomeriggiodi fine estate”

raguSa: cc e PS Intervengono Per Sedare un vIolento alterco

In foto, Dumitru M. Negrea.

donne e un uomo con la faccia gonfia. Quest’ultimi tre sono stati portati in pronto soccorso mentre i primi due in questura. Sul “campo di battaglia” ancora presenti una spranga e un tubo, repertati entrambi e sottoposti a sequestro. Divisi tra gli uffici della questura e gli ambulatori del pronto soccorso, poliziotti e carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire la dina-mica. Nel frattempo gli opera-tori delle due centrali operative hanno richiamato tutti i cittadini che avevano segnalato la rissa per raccogliere ulteriori dettagli sulla dinamica della stessa. Dal-la ricostruzione operata, i due fratelli sarebbero andati da un amico (forse ora ormai ex ami-co) per chiarire una questione d un debito di lavoro, peraltro un debito di pochi euro (forse addirittura solo cinque). Forse qualcuno aveva bevuto un po’ troppo, s’è infatti scoperto che la mattina i tre erano andati a pescare insieme e s’erano sco-lati diverse birre. Fatto sta che dopo i primi scambi verbali era-no partite parole grosse e urla minacciose, finché la situazione era precipitata, con l’immedia-ta comparsa di due spranghe, e i tre avevano iniziato a darsele di santa ragione. Ovviamente i due fratelli stavano riuscendo a sopraffare l’avversario, sebbe-ne questo fosse davvero impo-

nente. Pertanto le due cognate di quest’ultimo, allarmate dalla situazione sono scese in strada per cercare di portare la pace ma sono rimaste coinvolte anch’es-se nella lite. Avendo peraltro la peggio sicché addirittura una delle due è finita in terra e i te-stimoni dicono che sembrava fosse morta. E ai sanitari questo era da subito apparso il caso più grave, slavo poi affievolirsi in poche ore. Infatti le due sorelle hanno riportato solo contusioni varie nonché rispettivamente un labbro rotto e un’infrazione del-lo sterno. Se la caveranno con 10 e 15 giorni di convalescen-za. Il loro cognato ha in realtà avuto la peggio poiché i medici sospettano che il suo volto tu-mefatto celi una frattura dello zi-gomo, hanno quindi provveduto a ricoverarlo in osservazione stimando una prognosi di qua-ranta giorni. I tre uomini – il cui comportamento è apparso più grave agli occhi degli operanti – sono stati arrestati ipotizzando a loro carico i reati di rissa plu-riaggravata (dalle lesioni e dai futili motivi), lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offen-dere. I tre sono stati identificati in: Ionut Negrea, 27enne già de-nunciato dalle FF.OO., suo fra-tello Dumitru Negrea, 32enne incensurato e Gheorghe Tufaru, 46enne incensurato, tutti e tre muratori. Per le due sorelle, I.C.

23enne e M.C. 25enne, entram-be badanti incensurate, invece solo una denuncia a piede libero per rissa pluriaggravata. Infor-mato il pubblico ministero, dott.ssa Monica Monego, e svolti i rilievi foto-dattiloscopici, i tre arrestati sono stati sottoposti ai domiciliari in attesa della con-valida del giudice. Questo è il quarto caso di rissa con deter-minante intervento congiunto delle due forze di polizia a com-petenza generale registratosi in due anni. Segue quelli presso un locale di Santa Croce e poi presso un night-club in cen-tro città, per finire con quella fuori da un bar vicino al palaz-zo di giustizia. In tutti questi casi l’intervento determinato e congiunto di Ps e Cc ha porta-to arresti sequestri di coltelli e oggetti contundenti. L’affiatato coordinamento tra le due cen-trali operative è determinante per un concertato movimento delle forze in campo secondo i dettami del piano coordinato di controllo del territorio dettato dal Prefetto di Ragusa. Al per-sonale che ha operato è giunto il plauso del neo comandante pro-vinciale dei carabinieri di Ra-gusa, Colonnello Sigismondo Fragassi, che ha piacevolmente riscontrato l’ottimo coordina-mento sin dal suo primo giorno di comando, auspicando che si continui su tale strada.

Lo stalking ripetuto nei confron-ti dell’ex consorte ha fatto scat-tare una denuncia dei Carabinie-ri di Comiso nei confronti di un giovane di origini comisane. I due, poco più che ventenni, con un matrimonio alle spalle e con figli ancora piccoli, hanno visto incrinarsi ancor di più il loro rapporto quando il ragazzo ha iniziato a minacciare ripetu-tamente la ex: la separazione che

Cronaca: Stalker denunciato all’AG dai CarabiniericoMISo: aveva PreSo dI MIra la Sua ex conSorte

non è andata giù e l’affidamento dei figli le ragioni scatenanti tale comportamento criminoso, mani-festato anche attraverso telefonate “pesanti”, che hanno creato uno stato d’ansia e il cambiamento delle proprie abitudini di vita della giovane donna. minacce e mole-stie, talmente reiterate nel tempo e divenute così insistenti, che hanno fatto scattare l’intervento e la de-nuncia a piede libero a carico del

ATTuALITà • 14 Sicilia • 10 SetteMbre 2014, Mercoledì

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giovane da parte dell’Arma locale nei confronti dello stesso comisa-no che, dinanzi all’Autorità Giudi-ziaria iblea, dovrà rispondere del reato di atti persecutori, meglio noto come “Stalking”. sulla vicen-da ora resta l’attenzione degli in-vestigatori. Di recente, sono state introdotte nuove misure per il contrasto della violenza che prevedono una mag-giore tutela delle donne, ma an-che misure di prevenzione, con tre nuovi tipi di aggravanti. la legge ha voluto tutelare l’incolumità indivi-duale nell’ipotesi in cui violenza e minacce mettano in pericolo l’in-tegrità psico-fisica della vittima.

In foto, Ionut I. Negrea.

10 SetteMbre 2014, Mercoledì • Sicilia 15 • SPOrT SIrACuSA

Se drammatizzare già alla prima gior-nata una situazione ancora. tutto somma-to, rimediabile, può apparire giustamente un’esagerazione, è altrettanto vero che non si fanno gli in-teressi del Siracusa minimizzando i di-fetti che sono apparsi agli occhi di tutti. Il discorso è rivolto a chi ha visto un’altra partita e si compor-ta di conseguenza, rifiutando aprioristi-camente le critiche, anche quando, come nel nostro caso, sono costruttive. Dalla panchina aretu-

sea si può anche ave-re avuto l’impres-sione di un dominio pressoché incontra-stato degli azzurri, ma la verità è che il Siracusa è caduto nel-la trappola preparata-gli per l’occasione, che era poi identica a quella dell’anno scorso. Far sfogare il Siracusa, contenerne i suoi slanci offensi-vi, il più delle volte apparsi sterili e vel-leitari, e punirlo alla minima distrazione. Ed è quello che è accaduto ancora una volta contro lo Scor-dia ad un Siracusa che si è incaponito

a tentare di sfondare sulle fasce. A quel punto bisognava cambiare registro, riordinando la linea di difesa, rimodulan-do il centrocampo, fino a quel momento poco propositivo se si eccettuano i lan-ci dalla distanza che andavano il più delle volte fuori misura o trovavano i difensori pronti al rinvio, e ri-correndo, in sostitu-zione dei cross dalla bandierina, alla ver-ticalizzazione dei ri-fornimenti agli avan-ti. Uno schema che Anastasi avrà prova-to chissà quante vol-

te, ma che i giocatori hanno completamen-te ignorato forse per la mancanza lì da-vanti di un giocatore rapido nei movimenti e veloce nelle ese-cuzioni che giocasse in linea coi difensori avversari per bugge-rarli nello scatto. E quando tutti si aspet-tavano l’adozione di adeguate contromi-sure per cambiare la deriva dell’incontro, il Siracusa continua-va imperterrito a

macinare gioco a te-sta bassa, ad insistere su trame scontate e ripetitive senza che l’assetto tattico mu-tasse di una virgola. Colpa della panchina che non le suggerì o dei giocatori che non eseguirono ? Ma lo Scordia non si è li-mitato solo a vincere, come ha fatto, senza rubare alcunché, ma anche a dar ragione a chi come noi ha det-to e ripetuto fino alla nausea che le buone

squadre, a prescinde-re dal campionato in cui giocano, si crea-no per gradi. Come ha fatto saggiamente la società rossoblù e come purtroppo non ha fatto il Siracusa che ha preferito in-vece consegnare ad Anastasi una squadra nuova di zecca. E i risultati, come si può vedere, sono arrivati puntualmente, anche se di segno opposto a quello voluto.

Armando Galea

Esagerato drammatizzarema vietato minimizzareSiracusa, correttivi cercansi

In foto, azione di gioco contro il Scordia

Problema “under”, registrazione della difesa, centrocampo da rivitalizzare, posizione di Mascara da definire e manovra d’attacco da semplificare e velocizzare sono i principali nodi che anastasi è chiamato ad affrontare

Terzo posto a Mazzarino per Enrico AnninoIn foto, Enrico Annino

Ai Campionati Regionali Individuali di Atletica Leggera - Prove Multiple - Pentathlon, Categoria Cadetti/e, unica rappresentativa siracusana, con l'atleta Enrico Annino per la A.S.D. Atletica Siracusa, ha ottenuto un prestigioso 3° posto, salendo così sul gradino più basso sul podio. L'impegnativo programma di gara, ha previsto in un'unica giornata la corsa dei 100m ostacoli, seguita dal salto in lungo, lancio del giavellotto, salto in alto e corsa di 1000m.Il Pentathlon è uno sport che richiama in fondo l'antico spirito dei giochi olimpici e sot-topone gli atleti a prove diversificate in cui occorre dare il massimo delle prestazioni, a fronte di un'attività intensa di allenamenti multidisciplinari che richiedono rigore, impegno e capacità fisiche non comuni.Annino ha in particolare fatto registrare: un 5° posto nei 100m ostacoli con il tempo di 16"0 netti, un 1° posto nel salto in lungo con la misura di 5.84m, un 2° posto nel lancio del giavellotto con una distanza di 36.58m, un 2° posto nel salto in alto con la misura di 1.59m ed un tempo di 3'31" nei 1000m.

Comincia con una vittoria esterna il campionato l'unica "gioia" siciliana dell'Akragas che supera per 2-1 in tra-sferta l'Agropoli. Una prima giornata che vede sconfitte la Leonfortese, 2-0 contro il Comprensorio Montalto, il Noto, 1-0 con-tro la Nerostellati Frattese e la Tiger che perde in casa contro il Roccella. Pareggio interno a reti bianche per l'Orlandina contro il Torrecuso, mentre la Due Torri impatta 1-1 con la Nuova Gioiese.I risultati della prima giornataAgropoli - Akragas 1-2Comp. Montalto - Leonfortese 2-0HinterReggio - Neapolis 2-0Nerostellati Frattese - Noto 1-0Nuova Gioiese - Due Torri 1-1Orlandina - Torrecuso 0-0Progreditur Marcianise - Sorrento 1-0Rende - Battipagliese 0-0Tiger - Roccella 1-2

Serie D, Akragas l’unica “gioia” in Sicilia

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SPOrT • PagIna 16 • 10 SetteMbre 2014, MercoledìSicilia

Le Formiche proseguono la preparazione: “Quest’anno uno stimolo in più, il mister”

venerdìamichevolein famigliacontro la maschile di serie D

"quest'anno gli allenamenti sono molto completi, basati sulla forza fisica che sull'atteggiamento mentale"

A Palermosecondopostoper l'aretuseoMarquez sui 2000mtLa bella gioventù dell’atletica leg-gera siciliana ci ha regalato una nuova grande prestazione. Sta-volta l’autore è il messinese Tinda-ro Lisa dell’Indo-mita Torrregrotta che nella riunio-ne di due giorni addietro che si è svolta presso la pista di atletica del Cus Palermo, ha corso i 2000 metri in 5’38”8 strappando il re-cord regionale della categoria Cadetti, al cata-nese Giovanni Gulinello (Liber-tas Militello), un 5’39”8 che resi-steva dal lontano 1994. Per Lisa (allievo del prof. Antonazzo), si tratta anche della migliore presta-zione nazionale di questo 2014. Una batteria dei 2000 che ha vi-sto, certificando-ne la qualità, il piazzamento al secondo posto di Wilson Marquez (Siracusatletica) in 5’56”8 e il ter-zo di Samuele Li-cata della Young Runner Gela, fresco primati-sta regionale nei 1000 metri. Feli-ce naturalmente per la prestazione Tindaro che ha di-chiarato al nostro sito: " sono molto contento e questo risultato mi da molta fiducia in vista dei campio-nati italiani che si svolgeranno il prossimo mese in Trentino".

Prosegue a ritmo serrato il program-ma di allenamenti in vista del debutto casalingo in cam-pionato, per la se-conda stagione in serie A, della for-mazione Le Formi-che Siracusa. Agli ordini di mister Toti La Bianca le atlete siracusane hanno concluso la terza settimana di preparazione pres-so la Cittadella del-lo Sport. Dal punto di vista atletico le

ragazze hanno so-stenuto ulteriori ca-richi di lavoro sia in palestra che su stra-da, mentre in cam-po hanno prose-guito l'allenamento tecnico-tattico. Un cronoprogramma che nonostante i pesanti carichi di lavoro svolti, ha dato già buone in-dicazioni sia sul piano fisico che

del gioco espresso. Nel fine settimana squadra alla prova con una prima ami-chevole disputata al PalaLobello contro lo Sporting Club Formiche, conclusa con la vittoria della formazione di La Bianca. “Il gruppo si allena con grande spirito di sacrificio e impegno ed è in continua crescita

dal punto di vista psicofisico, dell'ap-proccio mentale allo sforzo e al lavo-ro tattico”- dichiara con entusiasmo il tecnico palermi-tano. Della stessa opinione la capita-na Simona Guardo, pronta a guidare le compagne in questa nuova impegnati-va stagione in serie A. “Quest’anno gli

allenamenti sono molto completi, basati sulla for-za fisica ma anche sull’atteggiamento mentale. Un bino-mio che servirà a fare gruppo per af-frontare al meglio il campionato e rag-giungere l’obietti-vo play off. Da ca-pitana, - ribadisce Guardo – penso che oggi abbiamo uno stimolo in più grazie alla presen-za del mister La Bianca e del vice La Rosa. La loro impostazione ci completa, dandoci fiducia e rispetto, sentimenti che ri-tengo irrinunciabili per rendere il grup-po competitivo e che noi ricambiamo con tanto lavoro ed entusiasmo”. Dopo 2 giorni di riposo concessi alla squa-dra, la preparazione riprende oggi e pro-seguirà fino a ve-nerdì sera (dalle ore 20 alle 22.00), sem-pre al PalaLobello, dove Le Formiche saranno nuovamen-te impegnate con una altra amichevo-le in famiglia, que-sta volta contro la maschile di serie D.

In foto, il capitanoSimona Guardo

Dopo la sessione di ieri, organizzata in funzione del recupero di chi ha giocato a Vercelli, inizia oggi la pre-parazione vera e propria in vista del primo vero scoglio stagionale: la trasferta di Perugia, un appuntamento col riscatto che Pellegrino non potrà fallire. Il tecnico, che nella giorna-ta di ieri, insieme al team manager Maurizio Patti e a Ciro Capuano, ha rappre-sentato i colori rossazzurri nel corso del tradizionale incontro d'inizio stagione

tra allenatori, dirigenti e cal-ciatori delle squadre impe-gnate nel campionato cadet-to, e gli arbitri della Can B, riprenderà questa mattina le redini della squadra per pre-pararla, fisicamente, tattica-mente, ma soprattutto men-talmente, all’insidioso match in terra umbra.Saranno tante le cose da ri-vedere, a partire dalla rior-ganizzazione di tutta la fase difensiva, perché sei gol in appena due gare, costituisco-no un dato allarmante, che non può passare inosserva-

Catania, ancora troppopresto per un bilancio

to, indice di un malfunzio-namento nell’impostazione generale della squadra. Una squadra ancora a caccia di un’identità, con un centro-campo a tratti inconsistente e un attacco che, seppur forte di individualità in grado di fare la differenza, sembra ancora lontano dal trovare il giusto assetto. Poco carattere, poca carica agonistica, poco cinismo. Tanti, troppi, errori indivi-duali, che non hanno rispar-miato neanche la porta, e una panchina che inevitabilmen-te inizia a scricchiolare. Per questo, da oggi e fino a saba-to, Pellegrino proverà a rime-scolare le carte e a tirar fuori dal cilindro quello spirito di squadra latitante nelle prime due apparizioni,

PellegrIno Proverà ancora una volta a MeScolare le carte