Le religioni del mondo - estratto - Paoline

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DAVID SELF LE RELIGIONI DEL MONDO

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Un’introduzione, riccamente illustrata, a principi di fede, tradizioni e feste delle grandi religioni del mondo. Conoscere il loro patrimonio è la strada maestra per l’accoglienza e il dialogo.

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DA

VID

SE

LF

Un’introduzione riccamente illustrata

a principi di fede, tradizioni e feste

delle grandi religioni del mondo,

ma anche delle religioni dell’Estremo Oriente

e di alcuni gruppi spirituali più recenti.

DAVID SELF

LE rELIgIonI DEL monDo

Le r

elig

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del

mon

do

DaviD Self è un fecondo e accreditato autore di libri nel campo dell’istruzione religiosa, dotato di uno stile di facile lettura. I suoi libri hanno venduto più di 150.000 copie in diversi Paesi. Le Paoline hanno pubblicato il suo volume Storie di saggezza da tutto il mondo (2009).

€ 19,00 R2H 85

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DAVID SELF

Le religioni del mondo

Page 3: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

Titolo originale dell’opera The Lion Encyclopedia of World Religions

© 2008 Lion Hudson plcWilkinson House, Jordan Hill Road Oxford OX2 8DR, England

Testo © 2008 David Self

Traduzione dall’inglese di Paolo Pellizzari

PAOLINE Editoriale Libri

© FIGLIE DI SAN PAOLO, 2010 Via Francesco Albani, 21 - 20149 Milano www.paoline.it [email protected] Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l. Corso Regina Margherita, 2 - 10153 Torino

Stampato in Tailandia

La ricerca delle foto qui sotto è dovuta alla cortesia di Zooid Pictures Limited.

akg-images: pp. 16/Erich Lessing; 41; 67/Archiv Gerstenbe/ullstein bild.Alamy: pp. 5/Images of Africa Photobank; 22b e 28b/Israel images; 27c/Danita Delimont; 40b/Barry Lewis; 44/North Wind Picture Archives; 50as, 68a, 69c, 71b, 91a, 92, 94b e 97ad/ArkReligion.com; 52s/Picture Contact; 54as, 78s, 89bd e 94a/World Religions Photo Library; 46/Tengku Mohd Yusof; 58/Mehdi Chebil; 61/Dinodia Images; 77a/David Bagnall; 85b/Richard Wareham; 89a/Robert Harding Picture Library Ltd; 97as/Gerry Walden; 103a/Devinder Sangha; 110cs/Eitan Simanor; 113d/Oliver Benn; 116a/colinspics; 120a/J Marshall - Tribaleye Images; 123as/Fabrice Bettex; 123ad/Henry Westheim Photography; 123bd/Tibor Bognar.Ancient Art & Architecture Collection: p. 60s/Husain A. Afsar/Ancient Art & Architecture Collection.Arabian Eye: p. 45a.Art Archive: pp. 8-9/Museo Nazionale Palazzo Altemps Roma/Dagli Orti.Bodleian Library, University of Oxford: p. 30.Bridgeman Art Library: pp. 15a/Giraudon; 35/University of Liverpool Art Gallery & Collections, UK.Christian Aid Photo Library: p. 38/Sarah Filbey.Circa Photo Library: pp. 97b e 101b/John Smith.Corbis UK Ltd: ppp. 6 e 34/The Art Archive; 12-13/Cheryl Diaz Meyer/Dallas Morning News; 20/Najlah Feanny; 21d/Claudia Kunin; 25a/David H. Wells; 25b/Pnc/Brand X; 31b/Atlantide Phototravel; 32b/Gleb Garanich/Reuters; 36-37/Pascal Deloche/Godong; 39d/Lars Halbauer/Dpa; 48b/Smithsonian Institution; 50bs/Lowell Georgia; 50as e 50bd/Image100; 56/Cesar Vera/Latinvisions; 59ad/DK Limited; 62-63/Christophe Boisvieux; 64a/Angelo Hornak; 64b/Historical Picture Archive; 69a e 73a/Jayanta Shaw/Reuters; 73b e 102s/Ajay Verma/Reuters; 74/Altaf Qadri/Epa; 78d/Paul Almasy; 81c/Galen Rowell; 89bs/Tim Graham; 90/Lindsay Hebberd; 92b e 100b/Amit Bhargava; 95a e 103b/Desai Noshir Sygma; 106 e 107a/Archivio Iconografico, S.A.; 107b/Earl & Nazima Kowall; 108a/Liu Liqun; 109b/China Photo/Reuters; 113s/Clay Perry; 115c/Hanan Isachar; 120b/Jason Reed/Reuters; 123cd/Leland Bobbè.Getty Images: pp. 45b/Awad Awad/AFP; 54bs/Mohammed Abed/AFP; 57bs/China Photos; 72a/Raveendran/AFP; 90-91/Martin Gray/National Geographic; 96, 98-99, 99as e 100a/Narinder Nanu/AFP; 101a/AFP; 117b/Carl De Souza/AFP.Michael Holford: p. 81a.Bury Peerless: p. 95b.PA Photos: pp. 21s/Franka Bruns; 43a e 71a/Associated Press; 70a/Binod Joshi/Associated Press; 70b/Ajit Solanki/Associated Press; 123bc/Manish Swarup/Associated Press.Riprodotte con il permesso della Bahá’í International Community: pp. 114; 115a.Rex Features: pp. 23/Sipa Press; 25c/Yael Tzur.Superstock Ltd: p. 104.Capt Suresh Sharma Photography: p. 102d/Photographers Direct.World Religions Photo Library: p. 92a/Christine Osborne.

Fonti: Cartina di pagina 119: BBC website.

Referenze iconografiche

È stato fatto tutto il possibile per individuare e contattare i titolari di copyright. Ci scu-siamo per eventuali omissioni o errori.

a=alto, b=basso, c=centro, s=sinistra, d=destra

David Alexander: pp. 8s; 12c/British Museum; 18c; 19a; 22s; 29a.Susanna Burton: pp. 33; 36c; 49; 123cs.Jacqueline Crawford: p. 7b.Anthony Etheridge: p.10-11b.Getty Images: pp. 1 e 105b/Neil Farrin/Asia Images; 7d/Kenneth Garrett/National Geographic; 9d e 28s/Martin Gray/National Geographic; 10c e 31a/Altrendo Travel; 11d/Harald Sund/Photographer’s Choice; 11a/Frans Lemmens/The Image Bank; 15b/Dorling Kindersley; 18-19b/Tom Stoddart Archive; 20s/Jewish School/Bridgeman Art Library; 26a/David Silverman; 29b/Santi di Tito/Bridgeman Art Library; 32s/Bob Thomas/Stone; 37a/Richard Koek/Stone; 39a/Terje Rakke/The Image Bank; 42b/China Photos/Stringer; 42s/Giotto di Bondone/Bridgeman Art Library; 47ad/Nakkas Osman/Bridgeman Art Library; 47bd/David Sutherland/Photographer’s Choice; 48s/Chris McGlashon/AFP; 51/Asif Hassan/AFP; 52bd/Cecile Treal e Jean-Michel Ruiz/Dorling Kindersley; 53a/Getty Images; 53b/Thomas Schmitt/Stone; 54-55b/Nabeel Turner/Stone; 57bd/Bruno Barbier/Robert Harding World Imagery; 59as/Peter Kramer; 59b/Per-Anders Pettersson; 60b/Ursula Gahwiler/Robert Harding World Imagery; 62s/Getty Images; 65b/Indian School/Bridgeman Art Library; 65a/Manan Vatsyayana/AFP; 69b/Tim Graham; 71cd/Robert Nickelsberg/Liaison; 72b/Paul Beinssen/Lonely Planet Images; 75b/Hilarie Kavanagh/Stone; 75a/Andrea Pistolesi/Riser; 77b/Topical Press Agency; 79b/Robert Nickelsberg; 79c/Elena Segatini/Stone; 81b/Getty Images; 82bd/Angelo Cavalli/The Image Bank; 82a/Alison Wright/Robert Harding World Imagery; 82bs/Martin Gray/National Geographic; 83b/Tai Power Seeff/The Image Bank; 84/Richard I’Anson/Lonely Planet Images; 85a/Sena Vidanagama/AFP; 86b/Alison Wright/National Geographic; 87/Jeff Brass; 88s/Shoko Yukitake/Taxi; 93bd/AFP; 99ad e 123bs/Narinder Nanu/AFP; 105a/STF/AFP; 109a/Liu Jin/AFP; 109b/China Photos; 111c/Gavin Hellier/Photographer’s Choice; 112/Paul Chesley/Photographer’s Choice; 113a/Time Life Pictures/Mansell; 115b/Gavin Gough/The Image Bank; 116b/Allan Tannenbaum/Time Life Pictures; 121b/David Silverman; 123ac/STR/AFP. Lion Hudson: pp. 14 e 121a/David Townsend; 24; 40s; 41d. Rex Nicholls: pp. 17; 35a.Steve Rock: pp. 36s; 66; 68c; 76b; 83a; 88bd; 110a; 111a; 117a; 122.Nick Rous: pp. 4-5b.Toybox/Richard Hanson, 2007 (www.toybox.org): p. 43b.Richard Watts: cartine a pp. 13a, 16a, 28b, 30c, 47a, 55a, 60a, 76a, 86a, 118-119c; disegni alle pp. 4-5 (e successive), 80, 119a.

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La ricerca di senso1 Cos’è la religione? 4

2 Antico Egitto 6

3 Gli dei dell’Antica Grecia e di Roma 8

4 Religioni indigene 10

5 Un solo Dio 12

Ebraismo 6 Mosè e l’esodo 14

7 La Terra Promessa 16

8 Il Tanak 18

9 Casa e sinagoga 20

10 Cosa significa essere ebreo? 22

11 Feste ebraiche 24

12 Ebraismo nel mondo moderno 26

Cristianesimo 13 L’uomo chiamato Gesù 28

14 La diffusione del cristianesimo 30

15 Il Nuovo Testamento 32

16 « Io credo… » 34

17 Chiese, cappelle e cattedrali 36

18 La vita cristiana 38

19 Feste e giorni santi 40

20 Cristianesimo in azione 42

Islam21 Il Profeta 44

22 La diffusione dell’islam 46

23 Il Corano 48

24 I cinque pilastri 50

25 La moschea 52

26 Vivere da musulmani 54

27 Digiuno e feste 56

28 Conflitti e convinzioni 58

29 Religioni orientali - Zoroastrismo 60

Induismo 30 Gli inizi dell’induismo 62

31 Un solo Dio o molti dei 64

32 Scritti sacri induisti 66

33 Puja e il mandir 68

34 Essere induista 70

35 Feste induiste 72

36 Ganga Ma: Madre Gange 74

37 Induismo in India e nel mondo 76

Buddhismo38 Il principe e la verità 78

39 Seguendo il sentiero 80

40 Templi e santuari 82

41 Vivere da monaco 84

42 Un sentiero, due vie 86

43 Il buddhismo oggi 88

44 Il giainismo 90

Sikhismo 45 Guru Nanak 92

46 I dieci guru 94

47 Il Guru Granth Sahib e il gurdwara 96

48 Il Tempio d’Oro 98

49 Jorhmela e gurpurb 100

50 Le cinque K 102

Religioni dell’Asia Orientale51 La religione in Cina 104

52 Confucianesimo 106

53 Taoismo 108

54 Shintoismo 110

Religioni moderne55 Nuovi gruppi cristiani 112

56 La fede bahá’í 114

57 Nuovi movimenti religiosi 116

Conclusioni58 La fede nel mondo di oggi 118

59 Conflitti religiosi - Gerusalemme 120

60 Vivere insieme - La regola d’oro 122

Indice analitico 124

Indice generale

Page 5: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

LA RICERCA DI SENSO

Per milioni di persone in tutto il mondo

la fede religiosa è ciò che aiuta a dare senso

alla propria vita.« Com’è iniziato il mondo? ». « Cosa c’è sopra il cielo? ». « Chi ha fatto il sole e le stelle? ». « Chi ha progettato la creazione in modo che un seme diventi un fiore o una pianta produca cibo? »

L’uomo si fa queste domande da migliaia di anni. Ai nostri giorni, gli scienziati offrono alcune risposte, ma la gente continua a chiedersi: « Chi ha fatto il mondo? ». Molti sono sicuri che tutto sia stato fatto da un Essere speciale che esisteva prima che l’universo fosse fatto.

Grandi domandeLe diverse religioni del mondo cercano di rispondere non solo alla do-manda « Come è iniziato il mondo? », ma anche a domande come: « Cosa succede quando muoio? ». « Perché siamo qui sulla terra? », e « Come possono le cose andare meglio? ».

Molte persone trovano che la religione dia un senso alla vita e sia aiuto e forza. Di loro si dice che sono « religiosi », che credono. Essi so-litamente:

• leggono i libri sacri della loro religione;• pregano o meditano;• si riuniscono con altri credenti per pregare;• aiutano coloro che si trovano nel bisogno.

Alcune religioni devono l’inizio a una persona, qualcuno che per primo ha insegnato o rivelato quella fede specifica, come Buddha, Gesù Cristo, il profeta Maometto o Guru Nanak. Altre religioni si sono formate progressivamente nei secoli, come l’induismo.

Alcune religioni offrono la speranza di una vita eterna dopo la vita sulla terra. Altre no.

Al di là di come sono iniziate e quali che siano le loro differenze, esse sono importanti per i rispettivi seguaci. Ad essi dicono: « C’è qualcosa oltre quanto possiamo vedere e toccare. C’è qualcosa di santo che è più grande di noi ».

1 Cos’è la religione?

I simboli delle religioni del mondo

INDUISMO Questo simbolo (detto

« Om ») rappresenta ciò che non può essere immaginato, Brah-man.

EBRAISMO La « menorah », un cande-

labro a sette braccia, è il simbolo della religione ebraica e anche dello stato d’Israele. La « stel-la di Davide » (un re del popolo ebraico) è conosciuta anche come « maghen David » ed è il simbolo più antico e più diffuso.

BUDDHISMO La ruota a otto raggi è il

simbolo dell’insegnamento del Buddha.

CRISTIANESIMOLa croce su cui Gesù fu

messo a morte ricorda ai cristia-ni come Gesù è morto ed è risorto per tutta l’umanità.

ISLAMPer gli abitanti dei caldi

Paesi desertici, che spesso si muo-vono con il fresco della notte, le stelle sono una guida e la luna illumina il cammino. L’islam gui-da e illumina i suoi seguaci nel viaggio della vita.

Page 6: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

Vedi anche

5 Un solo Dio 29 Religioni orientali

46 I dieci guru54 Shintoismo (Creazione)

58 La fede nel mondo di oggi60 Vivere insieme

SIKHISMOIl simbolo khanda mostra

una spada a doppio taglio (il khan-da) inserita in un cerchio, affian-cato da due kirpan (o spade), ed è il simbolo della Khalsa.

LA RELIGIONE BAHÁ’Í Il simbolo di questa religione

è una stella a nove punte.

RELIGIONI CINESIPer i cinesi, il simbolo « yin

e yang » significa equilibrio; ogni metà contiene il seme dell’op-posta.

SHINTOISMOIl « torii », o portale, raffigura

l’entrata al santuario shintoista.

GIAINISMO Nel 1975, il giainismo ha adottato come suo simbolo

il palmo della mano, segno di pace. Spesso su di esso è scritta la parola « ahimsa » (non violenza).

ZOROASTRISMOQuesto simbolo raffigura il

fravashi, o spirito protettore, un segno che Dio è dentro la gente.

Storie di creazione

La storia ebraicaL’antico popolo ebraico credeva che « in principio » Dio ha creato l’universo. Poi ha creato la tenebra e la luce. Il giorno successivo ha creato il cielo, e poi i mari e la terra asciutta e quindi le piante. Il quarto giorno ha creato il so-le, la luna e le stelle. Il quinto, tutte le creature che vivono nel mare e quelle che volano. Il sesto, ha creato gli animali e infine gli esseri umani. Il settimo giorno si è riposato.

Questo racconto si trova nel primo libro delle Bibbie ebraiche e cristiane, chiamato Genesi. Questo è l’insegnamento anche del Corano, il libro sacro musulmano. Alcuni ebrei, cristiani e musulmani credono che sia successo esattamente così; altri credono che Dio abbia fatto tutto questo, ma in un pe-riodo più lungo di sei giorni.

Il Creatore del mondoI nativi americani raccontano una storia sul Creatore del mondo. Egli era sem-pre solo e intorno faceva sempre buio. E cominciò a piangere lacrime salate. Queste si raccolsero e formarono gli oceani, dai quali si sviluppò la vita.

UnkulunkuluSecondo la tradizione del popolo africano degli zulù, il creatore di tutto si chiamava Unkulunkulu o « l’Antico ». Egli era sorto dai canneti paludosi e da essi aveva tratto le prime persone e i primi armenti. Egli aveva creato i corsi d’acqua, i serpenti e tutti gli altri animali. Poi aveva insegnato agli zulù come cacciare, accendere il fuoco e coltivare piante per produrre cibo.

Page 7: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

LA RICERCA DI SENSO

L’Antico Egitto era una terra

con molti dei e dee, e il più importante

era il dio sole.Il più antico testo scritto che si conosca risale circa al 3500 a.C. Per questo, sappiamo molto poco delle storie che i primi uomini si raccon-tavano o di quello che credevano. Tuttavia, sappiamo che 19.000 anni fa la gente faceva disegni e incisioni sui muri delle grotte in cui viveva. Alcuni di questi disegni rupestri mostrano che i primi uomini pensa-vano che esistessero esseri speciali i quali meritavano rispetto: esseri che ora sono chiamati « dei ».

Una delle più antiche religioni che conosciamo è la religione dell’An-tico Egitto, fiorita tra il 2500 e il 500 a.C. Anche se gli egizi del tempo non scrivevano le storie dei loro dei, possiamo conoscere un po’ di quello che essi credevano da quanto è scritto nelle sepolture del tempo e sui resti dei templi.

Alcuni di questi scritti sono stati incisi sui muri delle tombe dei re dell’Antico Egitto. Ogni re (o « faraone ») era ritenuto figlio del dio sole, Ra, e così gli antichi egizi adoravano i faraoni, Ra e altri dei.

2 Antico Egitto

Il dio sole

« Dove va il sole di notte? Per-ché sembra che si muova nel cie-lo? ». Come molti altri popoli an-tichi, gli egizi adoravano il sole. Era la loro sorgente di calore e di luce. Era la cosa più importante nel loro mondo.

Il dio sole degli egizi si chia-mava Ra. Essi credevano che ogni mattina Ra cominciasse un viag-gio, muovendosi attraverso il cie-lo: era un giovane. A mezzogiorno era un uomo nella sua maturità, forte. Verso sera, era vec-chio e debole, e infine mo-riva. Durante la notte, viag-giava attraverso un terribile mondo sotterraneo; ma ri-nasceva sempre l’indoma-ni mattina. E per questo lo ringraziavano.

Il dio egizio del sole, Ra, men-

tre si sposta nel cielo come su

una imbarcazione.

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Page 8: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

Un Dio o molti dei?Uno dei faraoni dell’Antico Egitto si chiamava Amenofi IV. Egli ha regna-to all’inizio del XIV secolo a.C. e sua moglie era una donna bellissima, di nome Nefertiti. Egli credeva che ci fosse un solo dio, il dio sole, Ra.

Amenofi cambiò il suo nome in Akhenaton e chiuse tutti i templi degli altri dei d’Egitto. Akhenaton significa « spirito di Aton ». Aton era uno dei nomi del sole.

Alla sua morte, divenne re il giovane figlio Tutankhamon, il quale riprese ad adorare gli altri dei.

Tardo EgittoDagli anni 300 a.C. l’Egitto cadde in mano all’impero greco, e più tar-di al potere romano. In questi periodi, gli egizi venerarono dei greci e romani. Più tardi ancora, il cristianesimo divenne una religione im-portante in Egitto. A partire dal 642 d.C. il Paese divenne in gran parte musulmano.

Vedi anche

3 Gli dei dell’Antica Grecia e di Roma

5 Un solo Dio

Dei egizi

Gli egizi pensavano che gli dei vivessero in cielo o in un mondo sotterraneo. Spesso erano raffi-gurati in forme umane con teste di animali. Horo, dio del cielo, aveva testa da falcone; Anubi, dio dei morti, aveva testa da sciacal-lo, mentre Thoth (dio della luna) aveva la testa di un ibis.

Molti animali, specialmente uccelli e gatti, erano considerati esseri quasi divini. Ad esempio, la dea Bastet (dea della fertilità, che faceva crescere i raccolti lungo il Nilo) era sempre rappresentata sotto forma di gatto.

Statua della dea Bastet.

Le piramidi

Gli antichi egizi credevano che l’anima o lo spirito di una persona non potesse tro-var pace dopo la morte finché non riposava nel proprio corpo. Per fermare la decom-posizione del corpo, esso veniva conservato, o « mummificato », e sepolto con tutti i beni di cui poteva aver bisogno nell’oltretomba.

I faraoni e altre persone ricche costruirono tombe immense, a forma di piramide, come loro ultima dimora dopo la morte. I loro corpi mummificati venivano traspor-tati nelle tombe su chiatte, lungo il fiume Nilo. Una delle tombe più famose è quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922 d.C.

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Page 9: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

Vedi anche

1 Cos’è la religione?14 La diffusione del cristianesimo

LA RICERCA DI SENSO

Si pensava che gli dei della Grecia e di Roma si

schierassero nelle dispute, guerre e vicende

amorose umane.

8

3 Gli dei dell’Antica Grecia e di Roma

Religione

La parola « religione » viene dalla parola latina religio. Per i romani, la cui lingua era il latino, la pa-rola significava due cose. La pri-ma: il legame o collegamento tra gli dei e gli uomini; la seconda: l’impegno degli esseri umani a venerare gli dei.

Oggi, la parola « religione » si-gnifica un sistema di credenze che spesso (ma non sempre) le-gano gli esseri umani e Dio, e spesso (ma non sempre) inclu-dono il culto.

I resti del Partenone di Atene, un tempio alla

dea greca Atena.

I greci credevano che esistessero molti dei e dee oltre ai dodici principali (vedi l’elenco a p. 9). Come gli uomini, spesso questi dei erano gelosi gli uni degli altri, oppure litigavano o si innamoravano. I greci raccontavano storie su di essi per cercare di spiegare perché nel mondo accadono certe cose (come guerre o terremoti).

Alcune storie degli dei passavano di bocca in bocca, e alla fine sono state messe per iscritto, come nei famosi poemi Iliade e Odissea, entrambi attribuiti a un poeta di nome Omero. In questi lunghi poemi gli eroi umani prendono parte a guerre e viaggi epici, talvolta aiutati da dei diversi.

Il culto degli dei greciI greci hanno costruito templi ai loro dei e dee. Uno dei più famosi è il Partenone di Atene, dedicato alla protettrice della città, Atena. A Delfi c’era un santuario dedicato ad Apollo, e anche un oracolo (come in altri luoghi). La gente si rivolgeva agli oracoli per avere consigli in momenti di bisogno. A Delfi l’oracolo aveva preso la forma di una sacerdotessa la quale proferiva parole di saggezza, che lei riceveva direttamente da Apollo, per trasmetterle a chi cercava aiuto.

Page 10: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

Molti greci avevano anche nelle case piccoli santuari in onore di un dio o di una dea particolare.

Un po’ alla volta, la credenza negli dei si è affievolita e le leggende su di essi furono viste come « storie con un senso », e non come eventi storici. Questo fu dovuto agli insegnamenti di famosi pensatori come Socrate.

La religione di RomaQuando Roma conquistò le terre attorno al Mediterraneo, adottò anche la religione dei greci, ma diede nomi romani agli stessi dei. I romani pen-savano che quegli dei e dee proteggessero lo Stato e, più tardi, l’impero. Furono costruiti templi e si tennero cerimonie speciali per assicurare benedizioni all’impero o a una città particolare. I romani celebravano anche feste nel corso delle quali nei templi si facevano preghiere e si tenevano cerimonie presiedute dai sacerdoti per compiacere gli dei.

La religione romana non insegnava alla gente come comportarsi gli uni con gli altri; e la gente normale non visitava i templi per venerare gli dei e le dee. Tuttavia, molti romani (come i greci) consultavano gli oracoli e molte case avevano dei santuarietti, dove si venerava soprat-tutto la dea Vesta.

Siccome la gente normale non era tenuta a visitare i templi, dapprima i romani permisero ai popoli sottomessi (come gli ebrei) di pregare secondo il loro costume. Più tardi, pretesero che venerassero gli dei romani.

In seguito, alcuni imperatori romani affermarono di essere loro stessi degli dei, e ordinarono che tutti i sudditi dell’impero li adorassero. I cristiani non obbedirono a questo e molti furono perseguitati.

Tutto cambiò quando l’imperatore Co-stantino divenne cristiano egli stesso e il culto degli dei romani si affievolì. Pro-gressivamente, certe festività romane si trasformarono in celebrazioni cristiane. Ad esempio, una festa romana invernale fu scelta come data in cui molti cristiani ricordano la nascita di Gesù.

Gli dei dell’Olimpo

Si pensava che i principali do-dici dei greci vivessero sul mon-te Olimpo, la montagna più alta della Grecia. Più tardi i romani diedero loro nuovi nomi (qui tra parentesi).

Zeus, capo degli dei (Giove).Era, sua moglie e sorella, dea

del matrimonio (Giunone).Apollo, figlio di Zeus e dio del-

la musica, della poesia e del sole (Apollo).

Atena, dea della saggezza (Mi-nerva).

Ermes, messaggero degli dei (Mercurio).

Poseidone, dio del mare (Net-tuno).

Artemide, dea della caccia (Diana).

Ares, figlio di Zeus e di Era, dio della guerra (Marte).

Efesto, dio del fuoco e della la-vorazione dei metalli (Vulcano).

Demetra, dea dell’agricoltura (Cerere).

Estia, dea della casa e del fo-colare (Vesta).

Un altro dio greco, Ade o Plu-tone, viveva negli inferi e li go-vernava.

Resti del tempio del dio Apollo a Delfi,

in Grecia.

Scultura romana con gli dei Giove, Plutone,

Proserpina (una dea degli inferi),

Nettuno e Anfitrite (dea del mare).

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Page 11: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

Nei tempi antichi, prima che le grandi religioni dei nostri giorni si diffondessero sulla terra, in ogni parte del mondo vi erano religioni locali o indigene. Ogni tribù poteva avere le proprie credenze e adorare i propri dei particolari. In altre zone, le stesse credenze erano praticate da gruppi molto più numerosi di persone.

Forse i seguaci di queste religioni non hanno imparato l’arte di scri-vere, ma le storie che si sono tramandati per generazioni mostravano un grande rispetto per la forza della natura e la loro comprensione della santità della vita.

Quando il cristianesimo e l’islam hanno diffuso la loro religione nel mondo, molti seguaci delle religioni indigene sono diventati cristiani o musulmani. Le loro credenze sono scomparse o sono state assorbite negli insegnamenti cristiani o musulmani. E tuttavia le religioni indigene sono sopravvissute in certe aree del Rio delle Amazzoni, in alcune isole indonesiane, e in alcune parti dell’Africa o dell’India.

In altre aree sono nuovamente rispet-tate. Un tempo i governi degli Stati Uniti hanno cercato di bandire le credenze e le pratiche dei nativi indiani, ma ora esse sono assecondate. In Australia, un tempo gli aborigeni erano spogliati di terre ritenute sacre, ma ora anche le loro credenze godono di maggior rispetto. Anche le tradizioni dei maori in Nuova Zelanda sono sopravvissute fino ai tem-pi moderni.

Il mondo degli spiritiOgni religione indigena ha le sue credenze, ma molte insegnano che c’è un mondo degli spiriti. In questo mondo vivono spiriti buoni che pos-sono aiutare gli uomini e spiriti cattivi che possono causare disastri.

Vedi anche

1 Cos’è la religione?59 Conflitti religiosi

LA RICERCA DI SENSO

In molte aree del mondosopravvivono antiche religioni tradizionali.

4 Religioni indigene

L’era dei sogni

Gli aborigeni dell’Australia cre-dono che la loro terra sia stata modellata in un lontano passato, che chiamano « era dei sogni ». Nell’« era dei sogni » vivevano strane creature, alcune delle qua-li giganti, e questi esseri sono gli antenati degli attuali aborigeni.

Le creature ancestrali, spo-standosi sulla terra, hanno se-gnato il paesaggio. Un gigantesco serpente, strisciando, ha formato la valle di un fiume. Un dingo dell’« era dei sogni », raggomito-landosi per riposare, ha formato una buca profonda. Un uovo di un emù gigante è diventato una collina rocciosa.

Le storie dell’« era dei sogni », raccontate di generazione in ge-nerazione, si sono anche espresse in danze e riti. Siccome la ter-ra è stata modellata dagli spiriti dell’« era dei sogni », gli aborigeni credono che debba essere trattata con molto rispetto.

Scultura sul tetto di una casa di incontri

dei maori, in Nuova Zelanda.

Uluru – conosciuto anche come Ayers Rock –

nell’Australia centrale è un luogo sacro

per gli aborigeni.

Page 12: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

I seguaci delle religioni indigene spesso officiano cerimonie per entrare in contatto con gli spiriti buoni e ottenere benedizioni per la tribù o una famiglia particolare, ad esempio per ottenere la guarigione di un bimbo malato. Altre cerimonie sono celebrate per tenere lonta-ni gli spiriti malvagi che possono causare la perdita di un raccolto, o prendere possesso di una persona.

Per questa ragione, certi riti speciali sono importanti. E lo è anche la convinzione che non si deve disturbare o danneggiare il mondo naturale perché si disturberebbero gli spiriti della terra, degli alberi e dei fiumi.

In alcune religioni indigene hanno molta importanza gli sciamani. Si ritiene che essi abbiano poteri che permettono di entrare in contatto con gli spiriti e di visitare il loro mondo. Alcuni sciamani, special-

mente in Sudamerica, mangiano funghi che con-tengono sostanze che li mandano

in trance, permettendo loro di stabilire questi contatti.

Il Grande Spirito

La maggior parte degli amerindi crede che il mondo sia stato creato da un « Grande Spirito » che ha molti nomi. Gli indiani Sioux Lakota chiamano lo spirito Wakan Tanka; gli Irochesi usano il nome Orenda.

Oltre al Grande Spirito, gli amerindi onorano altri spiriti che possono essere contattati con l’aiuto di uno sciamano, conosciuto talvolta come « uomo medicina » perché porta guarigione dal mondo degli spiriti agli uomini.

Per gli amerindi è molto importante raccontare storie e il cantastorie di una tribù (solitamente un uomo o una donna anziani) è molto rispettato per-ché mantiene vive le vecchie storie della tribù, molte delle quali spiegano perché il mondo è quello che è.

Molte storie riguardano gli ani-mali. Una di esse racconta del coiote astuto (Speel-yi) che ha cercato di ruba-

re la luce del sole e della luna, lasciando così che il freddo entrasse nel mondo. Una storia apache racconta come il coiote abbia cercato di inganna-re anche il sole rubandogli del tabacco, salvo poi essere ingannato dagli Apache.

Gli amerindi esaltano la

loro storia familiare con

grandi sculture di legno

conosciute come « totem ».

Uno sciamano sudamericano.

Page 13: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

LA RICERCA DI SENSO

Ebrei, cristiani e musulmani credono tutti in un solo Dio.

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Anche se sembra esistano molte differenze tra ebraismo, cristianesimo e islam, essi hanno molti elementi in comune, tra cui la fede in un solo Dio, e anche le radici nella stessa parte del mondo. Ebrei, cristiani e mu-sulmani insegnano tutti che uno dei « padri » della loro fede si chiamava Abraham, Abramo o Ibrahim, nome che significa « padre di molti ».

Per questo le tre religioni talvolta sono dette religioni abramitiche.

AbramoPer gli ebrei, Abramo è il padre fon-datore, o « patriarca » del loro popolo e della loro religione.

Non sappiamo con certezza quan-do sia nato, ma si dice che sia vissuto vicino a una città di nome Ur, in una terra allora nota come Mesopotamia, nel nord dell’attuale Iraq. La Meso-potamia si trova tra i fiumi Tigri ed Eufrate, e il suo nome significa « tra i due fiumi ».

Abramo era amareggiato dal fatto che la gente della regione adorasse molti dei e seguì quella che credeva essere la chiamata dell’unico vero Dio a lasciare la sua terra.

5 Un solo Dio

Monoteismo

« Monoteismo » è la credenza che c’è un solo e unico Dio, il Dio che ha fatto esistere tutte le cose e si prende cura di ciascuno.

Non sappiamo con esattezza come questa credenza si sia ori-ginata, ma forse in uno di questi due modi:

• L’uomo in origine credeva in un solo Dio. La Bibbia ebraicae cristiana comincia con la sto-ria di Dio che crea il primo uo-mo, Adamo, il quale (con la moglie Eva) credeva nell’uni-co Dio. Successivamente l’uma-nità finì per adorare molti dei. Secondo gli ebrei (e i cristiani) sono stati i profeti (o maestri) a ricondurre la gente ad adorare l’unico Dio. I musulmani, inve-ce, ritengono sia stato il profeta Maometto a restaurare la fede in un solo Dio.

• L’uomo in origine credeva in molti dei. Progressivamente, di-versi popoli finirono per cre-dere che un solo Dio (tra i mol-ti dei) fosse speciale per loro. E infine arrivarono a credere che c’è un solo e unico Dio.

Lo Shatt al Arab, una via d’acqua

dove confluiscono i fiumi Eufrate e Tigri,

nei pressi di Bassora, nell’attuale Iraq.

Scultura rinvenuta vicino ad Ur, l’antica città

che sarebbe stata il luogo di nascita di Abramo.

La scultura risale circa al 2500 a.C.

Page 14: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

Mar Morto (Mare Salato)

M ar Mediterraneo

EufrateTigri

NiloMar

Caspio

Golfo Persico

D e s e r t oA r a b i c o

Lago Urmia

Sinai

Gio

rdan

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Babilonia

ME S

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BABILONIACANAA

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Ur

Gerusalemme

Giza

Tiro Damasco

0

400 km0

300 miglia

Vedi anche

6-12 Ebraismo13-20 Cristianesimo

21-28 Islam29 Religioni orientali

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Il sacrificio

Un giorno Abramo ricevette da Dio l’ordine di condurre il figlio unico, Isacco, su una montagna, e lì di sacrificarlo come offerta a Dio (allora gli uomini sacrifica-vano animali su un fuoco, come offerta in onore di Dio). Abramo era obbediente a Dio, e quindi era disposto anche a sacrificare il figlio.

E così Abramo caricò la legna per il fuoco su un asino, e partì con Isacco verso la lontana zo-na montagnosa. Mentre saliva-no per il pendio, Abramo teneva un coltello e carboni ardenti per accendere il fuoco, mentre Isac-co portava la legna. Isacco chiese dove si trovasse l’agnello per il sacrificio, e Abramo rispose che Dio lo avrebbe procurato.

All’arrivo, Abramo preparò il fuoco, legò il figlio e prese in ma-no il coltello. E proprio in quel momento, mentre stava per sa-crificare Isacco, Abramo udì una voce. Si volse e vide un ariete im-pigliato in un cespuglio. E la voce gli disse: « Abramo, uccidi questo ariete al posto di Isacco, perché hai dimostrato di essere un ser-vo leale e fedele. Sono davvero compiaciuto di te ». Abramo capì allora che Dio lo aveva messo alla prova e non aveva mai voluto la morte di Isacco.

E così divenne un errante, o « nomade », spostandosi a ovest verso una terra chiamata Canaan.

Il libro della Genesi, il primo libro sacro di ebrei e cristiani, racconta che Dio strinse con lui un patto, o « alleanza », promettendogli di dare quella terra (« dove scorre latte e miele ») ai suoi figli, poi conosciuti co-me popolo ebraico. Essi sono chiamati anche « figli di Israele », perché il nipote di Abramo, Giacobbe, fu chiamato anche Israele.

I cristiani onorano Abramo come uomo fedele e buono, obbediente a Dio in ogni tempo, anche quando Dio gli chiese di lasciare la Mesopo-tamia e successivamente di sacrificargli il figlio Isacco.

Per i seguaci dell’islam, egli è il « primo musulmano », ed è chiamato Ibrahim (traduzione araba del nome Abramo). Assieme a Mosè, Ibrahim è il profeta più nominato nel Corano, dove si dice che egli rifiutò il culto del sole, della luna e delle stelle e si rivolse all’unico Dio creatore.

Il mondo di Abramo, conosciuto anche come Mezzaluna Fertile perché si allunga dal

fiume Giordano fino alla foce dell’Eufrate (nel Golfo Persico).

Page 15: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

EBRAISMO

Per gli ebrei, Mosè è « il servo di Dio » e il loro

più grande leader.

Secondo le scritture sacre dell’ebraismo, Dio promise ad Abramo e ai suoi discendenti che, un giorno, avrebbero avuto una loro terra. A quel tempo essi erano conosciuti come israeliti o ebrei. Prima di stabilirsi in Canaan, la loro « Terra Promessa », furono costretti a vivere come schiavi in Egitto, dove si erano trasferiti in un tempo di carestia, sperando di trovare cibo.

In Egitto gli israeliti furono obbligati a pesanti lavori di costruzione e soffrirono molto. Ma Dio promise di condurli fuori dall’Egitto, verso la loro terra. A un certo punto, uno di loro, di nome Mosè, divenne loro capo e portavoce.

Numerose piaghe colpirono l’Egitto. Dopo ogni piaga, Mosè parlò al sovrano egiziano (forse il faraone Ramsete II) promettendo la fine del-le sofferenze se avesse permesso agli Israeliti di lasciare il Paese. Ogni volta Ramsete disse di essere d’accordo, per poi rimangiarsi la parola al cessare della piaga.

Una notte morirono molti ragazzi egizi. Le scritture ebraiche raccontano che, quella notte, la morte « passò oltre » le case degli Israeliti e nessuno dei loro figli morì. Allora finalmente il faraone permise loro di lascia-re l’Egitto, cosa che fecero. Questo evento è conosciuto come « esodo ».

Guidati da Mosè, gli Israeliti trascorsero i 40 anni successivi come nomadi, errando nel deserto del Sinai prima di raggiungere la « Terra Promessa » di cui Dio aveva parlato ad Abramo.

6 Mosè e l’esodo

Il monte Sinai

La Bibbia racconta che, men-tre gli Israeliti erano nel deserto, Mosè salì sul monte Sinai, dove incontrò Dio.

Secondo gli ebrei, sul monte Sinai Dio diede a Mosè i « Dieci Comandamenti », scritti su tavole di pietra, e altre leggi. Per secoli gli ebrei le hanno conservate in uno scrigno speciale chiamato « arca dell’alleanza ».

Sempre secondo gli ebrei, sul monte Sinai, fu stabilito un ac-cordo, o « alleanza », tra Dio e il suo « popolo eletto »: Dio lo avreb-be conservato e protetto se es-so avesse seguito le leggi di Dio. L’arca dell’alleanza era un segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo.

Monte Sinai.

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Page 16: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

Vedi anche

5 Un solo Dio7 La Terra Promessa

8 Il Tanak9 Casa e sinagoga

Pesach Gli ebrei continuano a celebrare la Pasqua ogni anno con una festa chiamata « Pesach », e con una cena speciale che inizia con la domanda: « Perché questa notte è diversa da tutte le altre? ».

La risposta è perché essa ricorda l’uscita dall’Egitto, un evento pro-babilmente accaduto più di tremila anni fa. Gli ebrei lo ricordano con questa « Cena pasquale », o « Seder », che significa « ordine ». Essi la con-sumano a casa, in famiglia e con molti amici. Sulla tavola si mettono le stoviglie più belle, c’è un bicchiere da vino per ciascuno, anche per i bambini, e al centro della tavola si trova il « piatto del Seder ».

Il capofamiglia recita una preghiera, intinge del prezzemolo in acqua salata e lo distribuisce a tutti. Poi spezza una « matzah » in due pezzi, di cui uno viene condiviso tra tutti. Poi il figlio più piccolo deve fare la domanda: « Perché questa notte è diversa da tutte le altre notti? ».

E il padre racconta la storia dell’uscita dall’Egitto.

Il piatto del SederSul piatto del Seder sono sistemati cibi speciali che ricordano il senso della festa:

Matzot: cialde di pane non lievitato

per ricordare che gli Israeliti lasciarono

l’Egitto così in fretta da non aver il tempo

di cuocere del vero e proprio pane da

portare con sé.

Una verdura o un’erba verde, come prezzemolo o lattuga: per

ricordare che Pesach è una festa

primaverile.

Osso d’agnello arrostito: in ricordo

della cena consumata nell’ultima

notte in Egitto.

Un uovo: simbolo

di una nuova

vita nella Terra

Promessa.

Erbe amare: di solito rafano

in ricordo dell’amarezza

del tempo trascorso dagli

israeliti in Egitto.

Haroset: un misto di mele, noci,

cannella e vino, simbolo di libertà

e anche ricordo della malta che

gli israeliti usavano per costruire

mattoni per gli egizi.

Acqua salata: in

ricordo delle lacrime

versate in schiavitù.

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Schiavi egizi costruiscono un muro.

Page 17: Le religioni del mondo - estratto - Paoline

DA

VID

SE

LF

Un’introduzione riccamente illustrata

a principi di fede, tradizioni e feste

delle grandi religioni del mondo,

ma anche delle religioni dell’Estremo Oriente

e di alcuni gruppi spirituali più recenti.

DAVID SELF

LE rELIgIonI DEL monDo

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elig

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del

mon

doDaviD Self è un fecondo e accreditato autore di libri nel campo dell’istruzione religiosa, dotato di uno stile di facile lettura. I suoi libri hanno venduto più di 150.000 copie in diversi Paesi. Le Paoline hanno pubblicato il suo volume Storie di saggezza da tutto il mondo (2009).

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