Le Corone di Maria ai Savonesi del- Sta sorgendo in Italia...

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NelMaggioannunziavamol'aperturad'unanuovaLibreriaSalesianainLiguria, destinataacompierequasiunaformadiapostolatosottolaprotezionedell'Apostolo dellegenti,eraccomandavamoinprimafila Le CoronediMariaaiSavonesi del- l'Eminentissimo l'EminentissimoCardinaleAlimonda .Inquellibrotrovassiquestebelleparole " StasorgendoinItaliaungrantempio,cheverràconsecratoaldivinissimoCuore idiGesùCristo .Questotempioinchiudeunpensieromagnificodivitalitàmoderna ,;. OraabbiamolaconsolazionediannunziareainostriBenemeritiCooperatori ieCooperatrici,comeaccantoaquelgrantempiostasorgendoumileumilelaLi - ibreria,chedalSacroCuorepiglianome .Essa,benchèfinorapiccolina,miraadift'on- dere laluce,ilcalore,ilmoto,dicuiilsoledelSacroCuoreècentro, comescriveva ilCard .Pie . 3 L'ApostolodelSacroCuore,laB .MargheritaAlacoque,scrivevail10Agosto del1689alP .Croiset,scrittored'unlibrettosulSacroCuore ." Premesìardente bramaaldivinCuored'essereconosciuto,amatoedonoratodagliuomini che promettegrandiricompenseatutticolorochedarannooperaafarloregnare .Oh! voibeato,chesieteditalnumero ;perocchèsembramivolersuo,ch'iofacciasicurtà insuonome,chehatantoaggraditocotestovostrolibretto,darisolversididarea voilegraziedestinateadunaltro,checollascusadellesueoccupazioni,sièrimasto dalfarequellochevoiavetefatto ,, . Aggiungevaanzinellastessaletterapercoloro cheleggonoediffondono ;" Ohfavoreinsignecheeglihafattoaquellecareanime, facendoloroprontamentegustareunadivozionetantoacconciaasantificarle1Iole rimirotutteinqueldivinCuorecomealtrettanteanimeeletteepredestinateall'eterno amore,especialmentevirimiroilbuonlibraio,chesìvolenterososièsobbarcatoalle spese,econciòsièmeritatounpostoinquell'adorabileCuore,chesaràsuosicurori- fugionell'oradellamorte .Costuiperfermononhamaifattocosachepossaessergli megliopagata , . Cosìsaràdituttiquellichesifarannocooperatorineldiffondere libririguardantiquestarigeneratricedivozione . LaLibreriadelSacroCuoreraccomandainprimalinea : GesùCristonostroDioe'nostro Re. In-16 0 pie.L.0,05 . CopiecentoL . 2,50 Fuscrittoperriparareallebestemmied'ungiornaletorinese,eserveameravigliaperripararequelle nonmenospudorated'ungiornalemilanese,direcenterinnovate . FRASSINETTI . - Amiamo Gesi, . L .0,10 . Copiecento L .8. Copiemille . L .60 .

Transcript of Le Corone di Maria ai Savonesi del- Sta sorgendo in Italia...

Nel Maggio annunziavamo l'apertura d'una nuova Libreria Salesiana in Liguria,destinata a compiere quasi una forma di apostolato sotto la protezione dell'Apostolodelle genti, e raccomandavamo in prima fila Le Corone di Maria ai Savonesi del-l'Eminentissimol'Eminentissimo Cardinale Alimonda . In quel libro trovassi queste belle parole" Sta sorgendo in Italia un gran tempio, che verrà consecrato al divinissimo Cuore

i di Gesù Cristo. Questo tempio inchiude un pensiero magnifico di vitalità moderna ,; .Ora abbiamo la consolazione di annunziare ai nostri Benemeriti Cooperatori

i e Cooperatrici, come accanto a quel gran tempio sta sorgendo umile umile la Li -i breria, che dal Sacro Cuore piglia nome . Essa, benchè finora piccolina, mira a dift'on-

dere la luce, il calore, il moto, di cui il sole del Sacro Cuore è centro, come scrivevail Card. Pie .

3 L'Apostolo del Sacro Cuore, la B . Margherita Alacoque, scriveva il 10 Agostodel 1689 al P. Croiset, scrittore d'un libretto sul Sacro Cuore . " Preme sì ardentebrama al divin Cuore d'essere conosciuto, amato ed onorato dagli uominichepromette grandi ricompense a tutti coloro che daranno opera a farlo regnare . Oh!voi beato, che siete di tal numero ; perocchè sembrami voler suo, ch'io faccia sicurtàin suo nome, che ha tanto aggradito cotesto vostro libretto, da risolversi di dare avoi le grazie destinate ad un altro, che colla scusa delle sue occupazioni, si è rimastodal fare quello che voi avete fatto ,, . Aggiungeva anzi nella stessa lettera per coloroche leggono e diffondono ; " Oh favore insigne che egli ha fatto a quelle care anime,facendo loro prontamente gustare una divozione tanto acconcia a santificarle 1 Io lerimiro tutte in quel divin Cuore come altrettante anime elette e predestinate all'eternoamore, e specialmente vi rimiro il buon libraio, che sì volenteroso si è sobbarcato allespese, e con ciò si è meritato un posto in quell'adorabile Cuore, che sarà suo sicuro ri-fugio nell'ora della morte. Costui per fermo non ha mai fatto cosa che possa esserglimeglio pagata , . Così sarà di tutti quelli che si faranno cooperatori nel diffonderelibri riguardanti questa rigeneratrice divozione .

La Libreria del Sacro Cuore raccomanda in prima linea :

Gesù Cristo nostro Dio e' nostro Re. In-16 0 pie. L. 0,05 .

Copie centoL. 2,50Fu scritto per riparare alle bestemmie d'un giornale torinese, e serve a meraviglia per riparare quelle

non meno spudorate d'un giornale milanese, di recente rinnovate .FRASSINETTI . - Amiamo Gesi, . L. 0,10 .

Copie cento

L. 8.

Copie mille . L. 60 .

LIBRERIA DEL SACRO CUORE,-- ROMA

JANUA CELI

I L CUOR D I G E S U

L'ALBEROo LA

PEL SAC .

DELLA

T>O TT2 9gi< di i O

ETERNAGIOVANNI BONETTI

VITAIn-61,0 , pag . 182 L. 0,20

(p. C. io-3s°, pag. 32 ; L. 0,05 .Legato in tela .

» 0,30

In-32 0 , pag. 220 ; L. 0,30

Copie 100 .

. .

. » 4,00 .San Bonaventura paragonò il Sacro Cuore di Gesù alla Porta del Paradiso e la B. Alacoque paragonò la divozione

a questo divin Cuore ad un albero destinato a germogliare e metter radici, perchè avesse poi a stendere i suoi ramiin tutte le case dell'Istituto delle Salesiane, onde ciascuno ne cogliesse i frutti preziosi, poichè il Signore vuole con que-sto mezzo ridonare la vita . A sviluppare tali concetti e meglio ancora a ditfondere tale divozione mirano i libri sopraannunziati ed i seguenti .Adoratore del Sacro Cuore di Gesù ; in-64, pag . 96, (P .

Divozione vera al Sacro Cuore di Gesù, ossia ImitazioneB. A . 13) L. 0 10

Col Sacro Cuore come rimedio di tutti i mali ; in-64°Legato con aggiunte» 0 30

pag. 104 (P . B . A . 16)» 0 10

Contiene i nove utlizi, coroncina, sentimenti e pre-

Legato con aggiunte» 0 30ghiere• dei SS . Bernardo, Bonaventura, Francesco di Sr

In undici capitoli l'autore dimostra come il S . Cuore siales della B . Alacoque ed altri esercizi per un vero adoratore rimedio di tutti i mali, ed in alcune pratiche presenta idel S . Cuore . Legato, ha l'aggiunta delle preghiere de'

mezzi per applicare il rimedio . Legato ha l'aggiuntamattino e della sera, il modo di assistere alla S . Messa,

delle preghiere del mattino e della sera, il modo did' accostarsi alla Confessione e Comunione ed il Ve-

assistere la S . Messa, d'accostarsi alla Confessione espro della Domenica ecc . ecc .

Comunione ed il Vespro della Domenica ecc . ecc.

Comunione ad onore del Sacro Cuore ; Ediz . 30 in-32 Mese di Giugno consacrato al Sacro Cuore di Gesù. Dalpag. 32 (0 . C. 21) » 0 05

manuale del P . Secondo Franco ; 2' Ediz . in-32° p .Copie 100 » 4 00

126 » 0 20

Guardia d'Onore al Sacro Cuore di Gesù ; piccolo ma-

Non occorre dire che sono 30 considerazioni sul S .

nuale per uso degli aggregati all'Arciconfraternita ; in Cuore, le quali servono non solo pel mese di Giugno ;64° pag. 66 » 0 10 ma per tutti i mesi dell'anno .

Guardia d'Onore al Sacro Cuore di Gesù ; piccolo ma- Novena del Sacro Cuor di Gesù di sant'Alfonso Maria.

.male della Pia Associazione, coi Biglietti Zelatori

de' Liguori, in-64° pag. 64 . . .

» 0 10Son nove meditazioni seguite da affetti e preghiere

della la serie per le persone di comunità ; in-32° p .

P 188 • » 0 40 che servono non solo in preparazione alla festa del

2a serie, per le case d'Educazione . . . » 0 40 S. Cuore, ma in tutti i tempi .

3a serie, per le persone secolari . . . » 0 40 Orazioni al Sacro Cuore di Gesù ; in-32° p . 32 » 0 05Contiene : Atti di riparazione, Coroncina, Tre pre-

Laudi sacre in onore del Sacro Cuore e del SS . Sa- ghiere, Pratiche per la Comunione, Rosario del Sacrocramerito con Salmi ed Inni pel Corpus Domini ; in Cuore ecc .32 pag. 80 » 0 25 Pratica dei nove uffizi in onore del SS . Cuore di Gesù

Massime ricavate dagli scritti della Beata Margherita

ed altri divoti esercizi ; in-32 ; pag . 64 . » 0 10Alacoque, distribuite per ogni giorno dell'anno,

Regolamento, pensieri ed affetti per le figlie del Sacroin-32° pag . 88 » 0 10

Cuore di Gesù e di Maria SS. Immacolata, che fre-Questo libretto giova assai a santificare l'anno e quentano gli Oratori festivi ; in-64 pag. 48 » 0 10

specialmente il mese di Giugno. Ricordo del Mese del Sacro Cuore ; in-32 pag . 32 (0 . C .Mese di Giugno consacrato al Sacro Cuore di Gesù, di-

25) » 0 05retto a conoscerlo amarlo ed imitarlo ; 3a Ediz. in-32° Uffizi (Nove) del Sacro Cuore di Gesù ; in-32° pag . 32pag. 125 » 0 20

(0. C. 101) » 0 05

Foglietti di 4 pagine - L. 1 al 100.

Foglietti e Fotografie - al 100 L . 4 .Corona del Sacro Cuore di Gesù (13)

La Luce vera, offerta e fotogr. al Sacro Cuore di Gesù'(1)Corona 'ei Sacri Cuori di Gesù e di Maria (26)

Tesoro quotidiano del Cristiano (2)Divozione all'agonia del Sacro Cuore di Gesù 6)Litanie del Sacro Cuore di Gesù (12) .

Fotografie - al 100 L. 4,50 .Foglietti di 8 pagine - L. 2. al 100 .

Novena al Sacro Cuore di Gesù (6)

S. Cuore di Gesù (2)Aspirazione ed offerte al Sacro Cuore . .

Silografie - al 100 L. 2, con pizzo 3,50 .Sacro Cuore di Gesù e promessa dell'Alacoque (S . M . A . 4)

Musica.Apparizione alla B . Margherita Alacoque (S . M . A . 5)

Aspirazione ai SS . Cuori di Gesù e Maria (CaglieroSilografia di 4 pagine - L. 2,50 al 100 .

l36 L. 1 00

Sacro Cuore di Gesù con atto di consacrazione (SS . C . 1)

Aspirazione al Sacro Cuore di Gesù (Corradi 20-1)Gesù e S . Pietro in mare . Ricordo del mese di Giugno ( 12) ; Preghiera, Fac nos Domine ecc . (Cagliero 137) » 1 00

ANNO X - N. 6 .

Esce una volta al mese.

GIUGNO 1886

BOLLETTINOSALESIANO

DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N. 32, TORINO

SOMMARIO - Il Cuore di Gesù e le consolazioni delSoprannaturale-Il Cardinale Parocchi Protettore dellaCongregazione Salesiana-Cardinale Alimonda, Il mioEpiscopato-Ignobili insulti e generose proteste a Mi-lano-Per i maestri - Viaggio di Don Bosco-Bene-dizione della Chiesa di Viedma-Partenza dei Missio-narii - Grazia di Maria Ausiliatrice - Avviso - Bi-bliografia . .

IL CUOR DI GESU'e le consolazioni del SOPRANNATURALE .

Compivano due secoli il 31 maggio or orapassato, dacchè quell'umile e piissima ver-ginella salesiana, che fu la B. MargheritaAlacoque, vedeva al fine compiute nella pub-blica consacrazione al Cuor di Gesù dellacasa di Paray-le-Monial le promesse a leifatte dal Divin Redentore, e paghi i voti pu-rissimamente ardenti del suo cuore . Quellaconsacrazione segnava ne' suoi modesti prin-cipii la consacrazione futura di tutta quantala Chiesa cattolica, a cui assistemmo a' giorninostri ; quella prima umile cappella chiudevanella sua semplice grandezza i tempii son-tuosi e monumentali della seconda metà delsecolo XIX ; quei primi pubblici onori eranocome il crepuscolo foriero di quel largo eduniversal culto, a cui vediam presa l'età no-stra pel Cuor di Gesù. Or come e donde

ciò avvenne? Perchè questa divozione do-veva essere particolarmente predestinata adun impero così soavemente salutare e a ri-generatrice influenza? La ragione è chiara ;si è perchè essa soprattutto nell'indole enell'oggetto suo ci presenta il più acconciorimedio a quel terribile e più propagatomorbo della società attuale, che è il raffred-damento della carità cagionato dal sovrab-bondar dell'iniquità, raffreddamento che GesùCristo aveva già prima annunziato come ilprincipal segno foriero della prossima finedel mondo . Et quoniam abundavit iniqui-tas, refrigescet charitas multorum (1) . E ilrisveglio della carità , ossia dell'amore , èquello appunto che costituisce lo scopo prin-cipale e il frutto più nobile di questa soavis-sima divozione. Il Cuor di Gesù, che dà ilnome e alla divozione e alla festa , ne è sil'oggetto, poichè esso, come ogni altra partedel suo santissimo corpo, richiede per la suainseparabile unione col Verbo non solo tuttoil nostro affetto, ma ancora tutta la nostrapiena ed intera adorazione. Ma ne è l'og-getto visibile o sensibile che si voglia dire,il quale basta bensì perchè sia degno diculto, ma non basterebbe alla celebrazioned'una festa particolare . Anche le dita, adesempio, anche le mani del corpo di GesùCristo meritano un culto di adorazione ; ep-

(1) MATTH. XXIV, 12.

pure non se ne celebra, nè se ne celebreràmai la festa, chè anzi la Chiesa proibi giàda secoli di effigiare separatamente l'una ol'altra parte di quel Corpo sacratissimo . Seadunque noi tributiamo al Cuor di Gesù unculto speciale, se questo culto ora soprattuttoha tutte e particolari ragioni di essere pro-fondamente conosciuto e largamente propa-gato, si è particolarmente per l'oggetto in-visibile o sovrasensibile, di cui il Cuor diGesù è lo spontaneo e natural ricordo, ossiaper l'amore con cui egli ci amò. Sì l'amore,sole dell' anima, da cui partono i diversiraggi , che sono umiltà, castità, pietà e si-mili ; l'amore di cui non son che ordine,secondo la sapientissima frase di S . Agostino,le stesse virtù nostre, sian pure le più no-bili e sublimi ; l'amore che di sua divinafiamma e di sua sovranatural potenza scaldae sorregge tutto quanto il Cristianesimo ; l'a-more principio e centro di tutta la vita di-vina ed umana di Gesù .

Ma quest'amore è intrinsecamente ed ef-ficacemente operativo, e questa virtù opera-tiva noi la ravvisiamo nel mondo dello spi-rito , come nel mondo della materia , chèl'uno e l'altro non sono che una manifesta-zione dell'amor di Gesù Cristo .

Tre sono a detta del filosofo e martire SanGiustino (1) i nomi, con cui è designata nellaScrittura la seconda Persona della SS . Trinità,cioè Verbo per la generazione eterna dal Padre,Cristo, cioè Re e Signore, ossia Creatore, eGesù che val Salvatore o Redentore. Maqual si voglia adoperare di questi tre nomi,è sempre e tutta una sola la persona a cuis'indirizzano, vale a dire il Figliuol di Dio,ad un tempo Creatore, Redentore e Glorifi-catore. Guai a chi divide in qualsiasi modoGesù Cristo, che è sempre uno ed indivisi-bile ! Riguardar la vita di Gesù solo dall'In-carnazione è un impiccolirne il disegno sa-crosanto, giacchè l'idea dell'Incarnazione nonsi può assolutamente disgiungere dall'ideadella Creazione, che la presuppone realmente,come il crepuscolo mattutino presuppone l'e-sistenza del sole. Mysterium Incarnationis,scrisse quell'alto ingegno di S . Tommaso ,est quoddam generale principium, ad quodomnia Angelorum et hominem officia or-dinantur (2) . L'Incarnazione è il fine, ildecoro, il compimento della creazione e staa questa come l'intiero e il perfetto al di-mezzato ed imperfetto .

(1) Apolog . 11 .(2) P, l, q . LvII .

Ora la divozione e la festa del Cuor diGesù, in quella che è indirizzata a tenercisempre innanzi l'amore di lui, ci tiene pre-sente l'opera, la manifestazione estrinseca diquest'amore, opera e manifestazione che sisvolgono di mano in mano ne'sei giorni dellacreazione e si compiono nel settimo dell'Incarnazione. Di qui deriva l'intrinseca eccellenzanon solo, ma la sovrana opportunità di essadivozione a' nostri giorni, in cui Satana e isuoi seguaci mirano a demolire non più unaparte soltanto, ma tutto quanto l'ordine so-prannaturale, su cui si fonda il Cristianesimocattolico .

E qui vorremmo poter convenientementeritrarre, per quanto a mente finita é con-cesso di comprendere un'azione infinita , lemanifestazioni esteriori di quest'amore ope-rativo del Cuor di Gesù, Creatore, Reden-tore e Glorificatore . Eccolo, l'antico de'giornidel profeta Daniele (1), il primogenito ditutte le creature dell'Apostolo Paolo (2),affacciarsi sull'informe caos e trarne fuoricoll'onnipotente voce le cose che non sonocome quelle che sono, cominciando dal fir-mamento fino alla formazione dell'uomo . Eperchè questi non possa giammai smarrire l'i-dea del suo Creatore, gli plasma un corpo sulmodello del Cristo futuro, Adae qui est formafuturi (3), gli crea un'anima dotata ad im-magine della SS. Trinità, d'intelletto, volontàe potenza attiva per recar ad effetto quelloche avrà pensato e voluto. Con lui conversafamigliarmente, a lui imbocca il linguaggio,il cuor di lui riempie di discernimento e l'in-telletto di lui rischiara de' suoi lumi, lui in-fine costituisce padrone e signore di tuttaquanta la creazione. E quando pure l'uomoprevarica e pecca, Ei non l'abbandona ; Cristoe Creatore si fa a lui Gesù e Salvatore conla consolante immagine della futura reden-zione, che gli pone espressamente innanzi .

Nè qui si arrestano le sue affettuose cure.Padre, maestro e medico lo incoraggia albene, ne dirada le tenebre dell'oscurato in-telletto e ne sana le piaghe del deterioratocuore .

Ma ahimè ! l'ingratitudine dell'uomo passaogni confine ; ogni carne ha corrotto la suavia e il Cuore di Gesù, preso da intimo do-lore , tactus dolore cordis intrinsecus (4),delibera di cancellarlo dalla faccia della terracol diluvio universale . Ma anche qui quanta

(1) Cap . vII, 9.(2) Ad Coloss. cap . 1 . 15 .(3) Ad Rom . V. 14 .(4) Genesi, VI, 6.

misericordia precede, accompagna e seguequest'atto di giustizia ! E desso infatti che bencento anni innanzi ordina a Noè la fab-bricazione dell'arca a salutare ravvedimentode' perversi ; esso che, prima che si apranole cataratte del cielo, chiude al di fuori laporta dell'arca, perchè gli otto giusti arri-vino a salvamento ; esso che dopo i 40 giornie le 40 notti va a sprigionarneli, accogliel'offertogli sacrifizio, rinnova tutto l'insegna-mento e tutti i precetti già dati ad Adamo,e riconferma a' fortunati superstiti il dominiosopra tutte le cose create. Inorgoglisca pure,sempre ingrato , l'uomo , e sogni la costru-zione d'una torre che, ad evitar il futuro ca-stigo, tocchi con la sommità il cielo. Se ilCuor di Gesù come Dio punisce con la con-fusione delle lingue, come amante dell'uomodà luogo alla misericordia, presceglie la fa-miglia di Abramo e de' suoi discendenti, eforma con essi un popolo . di predilezione, acui affida tutto il deposito delle sue leggi edella sua dottrina, e cui regge e governa eglistesso visibilmente (1) . E chi non sa le te-nerezze del Cuor di Gesù verso questo po-polo ricalcitrante ad ogni tratto a' suoi av-visi, insensibile troppo spesso a' suoi benefizi,duro e grossolano da metterne a continuaprova la pazienza !

Ma ecco che spunta la pienezza de'tempie con essa pienezza il dilagare, per cosi dire,senza limiti e senza confini delle tenerezzedel Cuor di Gesù. Per una di quelle divineeconomie,che fanno cosi mirabilmente su-blime ed amabile la nostra fede santissima,il mondo, ossia le creature uscite dal Padrepel Verbo ritornano al Padre pel Verbostesso, che assume natura umana e compiela missione affidatagli per eterno decretoa soddisfazione della divina giustizia e a sal-vezza dell'umanità . Da una Vergine imma-colata, che egli si associa a corredentrice, dauna Vergine la più ricca di doni di natura

edigrazia,compendio di tutti gl' immensiinfiniti benefizi del Cuor suo, da questa Ver-gine, a cui Egli ha infuso e partecipato ilsuo amore per l'uomo, nasce Gesù povero enegletto ; in braccio a questa Vergine e Madre

(1) Chi facesse per caso le maraviglie su questoadoperar fin d'ora le voci Cristo e Gesù , voglia digrazia leggere la lettera cattolica di S . Giuda apostolo,che attribuisce appunto a Gesù la punizione degli angeliribelli e il castigo de' sozzi abitatori della Pentapoli ;come a Gesù la salvezza del popol suo dall'Egitto elo sterminio di quelli che non credettero . Importantiparole a farci comprendere quella gran verità che Dio èl'autore del Vecchio e del Nuovo Testamento, e che se-condo il gran principio di S . Paolo tutto quanto havvinell'antica Legge riguarda Gesù Cristo e la sua Chiesa .

e sotto forma di vezzoso e amabile bambinosi presenta all'affetto degli uomini. Circon-ciso, sottoposto alla fame, al freddo e a tuttele umane infermità, profugo in Egitto, oscuroe come annichilito per 30 anni nella casa d'unumile fabbro, direbbesi che il Cuor di Luistudii tutte le più affettuose industrie, perchèl'uomo non abbia da smarrirvisi, oppressodalla gloria della sua divina maestà. E quandocomincia la vita pubblica, il suo non èche un trascorrere di benefizio in benefizio,di favore in favore, fino alla consumazionesulla croce, in cui Cristo, Re e Signor no-stro, compie come Gesù Salvatore l'operasublime della Redenzione, presentandosi alPadre col principio dell'espiazione alla de-stra e con quello della solidarietà dalla partesinistra del suo Cuore amabilissimo. E diquesta solidarietà ci offre prova ineffabilenell'Eucaristia, nella quale si rivela l'abne-gazione di lui Dio-Uomo per amore a cagiondell'amore, come nella morte apparve l'abne-gazione sua per amore a causa di giustizia,nell'Eucaristia chiamata meritamente la ge-nesi della società cristiana. A' piedi dellaCroce, osserva un profondo intelletto, èl'uomo nella solitudine della sua naturada redimere, al desco Eucaristico siedel'uomo da salvare nella moltitudine degliindividui (1) .

Ma con la Creazione e con la Redenzioneterminano forse le sovrumane manifestazionidel Cuor di Gesù? No mai ! La vita di Gesù .già lo dicemmo, è vita di amore, e l'amoreè eterno, come il principio da cui emana . Equesto amore Ei lo continua alla destra delPadre, dove salì per viemaggiormente lar-gheggiar di doni verso gli uomini (2), edonde inviò lo Spirito Santo, che è l'amorsostanziale del Padre e del Figliuolo. E quichi sa dire qual largo campo ci si apre daspaziare innanzi sul primo e più gran donodel Cuor di Gesù Glorificatore, che è laChiesa cattolica . La Chiesa!! E chi ci daràparole acconcie all'alta idea? La Chiesa ,questa novella Eva, che emerge vivente dalcostato del novello Adamo Gesù , nell' attostesso che spicciano in terra le ultime stilledel sangue di lui, recando così con sè le dueimpronte incancellabili dell'amore e del do-lore. La Chiesa, cattedra di verità, (giacchenon vi ha ragione se non insegnata) presie-duta da un sovrano Mosè, il Vicario di Gesù

(1) Tosti, Proleg . alla Storia Universale della Chiesa,al cap. VI del periodo secondo, L'Eucarestia è il fon-damento della società cristiana .

(2) Ascendens in altura . . . dedit dona hominibus . AdEph. tv, 8.

Cristo, che assistito dalla virtù dell'Eternone segna i passi coll'infallibile suo magistero,e insieme con lui e sotto di lui novelli mitratiAronni che de' fedeli si dividono e guidan lefile nel cammino che conduce a Gesù, via, ve-rità e vita. La Chiesa con le sue ordinatefalangi e co'suoi risplendenti padiglioni . LaChiesa... Ed oh ! perché non riconosceremonella loro sublime profondità ed ampiezzagl'inestimabili benefizi che ci vengono dalCuor di Gesù Creatore, Redentore e Glori-ficatore ? E fino a quando tarderemo a com-prendere che è dal Cuor di Gesù, conosciutocom'è, vivo e intero nella Chiesa, che devevenire la ribenedizione dell'uomo e della so-cietà civile? Perchè non mostreremo col fattola gratitudine e l'amore che gli dobbiamo ,in questo mese soprattutto a lui sacro? Epoichè sorge colà nell'Eterna Città, che iposteri chiameranno un dì la Roma del SacroCuore, un tempio a Lui dedicato, poichè ilPapa, il sapientissimo Leone XIII, invitatutta l'umanità cristiana a concorrere a questomonumento di espiazione, d'amore e di fede,poichè l'Em .mo Pastore dell' Archidiocesi to-rinese, eco venerata e fedele del Vicario diGesù Cristo, rinnova il suo nobilissimo ap-pello e questo appello si chiude col 2 Lugliop. v., oh ! non passi questo mese, senzachètutti abbiam preso parte a quest'opera emi-nentemente religiosa, morale e civile, incuo-randovi ancora quanti abbiamo conoscentied amici. Come sarà bello mirar colà incisisu quella monumental facciata i nomi delle263 Diocesi d'Italia a perenne memoria dell'Im-mortal fatto! Come sarà consolante vedervicolà la nostra sicura salvezza contro l'im-monda fiumana, che da ogni parte ci minaccia !Oh ! allora il canto di adorazione e di amore,che suonerà sotto le sacrate volte del tempiodel Cuor di Gesù, sarà pure il canto di gra-titudine di devozione al suo augusto Vicario, eil monumento dell'umanità salvata al Cuordi Gesù, sarà anche il monumento dell'uma-nità riconoscente al Vicario di Gesù Cristo .

IL CARDINALE PAROCCHIProtettore della Congregazione Salesiana .Con biglietto della Segreteria di Stato in data

del 17 aprile p. p . Sua Santità si è degnata nomi-nare l'Em.mo e Rev.mo Cardinale Lucido MariaParecchi Protettore della Congregazione Salesiana .

Il fausto annunzio , arrivato pochi giorni in-nanzi che cominciasse all'Oratorio nostro di Torinoil Mese Mariano, non poteva a meno di colmaredi vivo giubilo Soci e Cooperatori Salesiani, che

l'ebbero per un segnalato favore di Maria Ausi-liatrice, sicchè, profondamente grati alla singo-lare degnazione del S. Padre, ci affrettammo atelegrafare ringraziamenti ed ossequii all'Em .moPorporato, che rispose tosto con parole di par-ticolare bontà e affettuosa deferenza verso l'ama-tissimo nostro D . Bosco .L'Em.mo Parocchi nacque a Mantova il 1°

agosto 1833. Vestito a 15 anni l' abito chie-ricale e recatosi quindi a Roma, attese consomma lode e singolarissimo profitto agli studi nel ,l'Università Gregoriana . Ordinato prete nel 1857,laureato in teologia e nell'uno e nell'altro diritto,tornò in patria, dove insegnò successivamentenel Seminario di Mantova la teologia morale, lastoria ecclesiastica e civile e il diritto canonico .Parroco quindi de' SS. Gervasio e Protasio, nonapparve men operoso e zelante nell'esercizio delsacro ministero, di quello che fosse stato fino adallora sulla cattedra dotto ed eloquente profes-sore, caro poi a tutti per la sua amabilità e dol-cezza. Ma ecco che il grido delle dottissime con-ferenze, da lui tenute e date poi alla stampa, controil protestantesimo ed il razionalismo pervienealle orecchie di Pio IX d'immortal memoria, chevuol guiderdonarne le nobilissime qualità di mentee di cuore . Prelato Domestico prima, quindi Ve-scovo di Pavia nel 1871, veniva trasferito il 12Marzo 1877 all'illustre Sede Arcivescovile di Bo-logna, ed a' 23 Giugno di quell'anno stesso, a soli44 anni, creato Cardinale di Santa Romana Chiesadel titolo di S. Sisto. Chiamato a Roma e nominatoda poco tempo Vicario di Sua Santità in sostitu-zione dell'Em .mo Monaco La Valletta, ora Peni-tenziere Maggiore, onora l'alta dignità, a cuivenne assunto dalla fiducia dell'Augusto Pontefice,con la squisita prudenza , l'operosità dello zeloaccoppiata a soave amabilità di modi, e l'elevatezzarara dell'ingegno , che lo colloca fra i più dottiPrincipi di Santa Chiesa .

Son pochi anni dacchè il sapientissimo LeoneXIII, con quell'intuito che comprende i tempi eli padroneggia , si accinse alla riforma intellet-tuale delle menti, dalla quale soltanto deve de-rivare la riforma morale de' costumi, giacchè leidee precedono i fatti, come la causa l'effetto . Orbene in quest'opera sublime, che con un ordinerigorosamente razionale piglia le mosse dallascienza prima, che è la filosofia, coll'EnciclicaAeterni Patris del 1879, si svolge con la Let-tera Pontificia sulla storia del 1883 e si compiecon quella recentissima sulle lettere del 20 Maggio1885, in quest'opera che a detta de' più dotti e-ziandio protestanti fa di Leone XIII il rigenera.tore delle scienze e delle lettere, Egli, l'augustoPontefice, si associò fra i suoi principali coopera-tori il nostro Cardinal Protettore . Infatti è dessol'Em.mo Parocchi uno de' componenti la celebreCongregazione Cardinalizia degli studi, egli a cui èindirizzata la lettera Pontificia sugli studi lette-rari del Clero, nella quale il dottissimo Pon-tefice pone nell'alto e giusto loro posto le lettere,ne addita la missione, ne segnala i doveri .Sia adunque benedetto il Signore del raro

dono, che Soci e Cooperatori ricevemmo dalla

bontà del Santo Padre. Quanto a noi, mentrerinnoviamo qui all'Em.mo nostro Cardinal Pro-tettore la più sincera riconoscenza ed illimitatadevozione, l'assicuriamo ancora che e noi e inostri giovinetti pregheremo ogni giorno il Cuordi Gesù e Maria Ausiliatrice per la prosperitàed incolumità sua. E perchè le nostre preghiereriescano efficaci, vogliamo che siano presentateal trono di Dio per mezzo di quel novello Santo,per la cui conferma e propagazione di cultol'Em.mo Parocchi ha lavorato cotanto, e con cuiha tanta somiglianza così d'ingegno come di vio-lenze patite per la causa della fede. Parliamo diS. Severino Boezio, di questo martire e filosofoillustre, di questa fulgida gloria di Roma Papale,che l'Alighieri chiama il suo dottore e collocanel Canto X del Paradiso fra quella corona diBeati, a capo de' quali sta il grande AquinateS. Tommaso, uno

... delli agni della santa greggia,Che Domenico mena per cammino .

Leone XIII, così pronto nell'esaltar la virtù el'ingegno, come sapiente nello scegliere il tempoa ciò più opportuno, dopo lungo e maturo esame,il 15 dicembre 1883 ne approvava solennementeil culto che ab immemorabili gli presta la Dio-cesi di Pavia, dove in Cieldauro, ossia nellaChiesa di S . Pietro, riposano le ossa del mar-tire filosofo , colà presso decapitato il 23 otto-bre 524, e lo estendeva ancora alla Chiesa uni-versale . Si, S . Severino Boezio ci ottenga da Diola conservazione ad multos annos dell'amatis-sime nostro Cardinal Protettore al bene dellaChiesa, a' decoro e alla rigenerazione delle scienzee delle lettere e all'affettuosa e riconoscentestima de' Soci e Cooperatori Salesiani.

CARD. ALIMONDA

IL MIO EPISCOPATOOmelie, Pastorali, Discorsi .

2 volumi in-8° di pagine 448-684, a L. 4 50 caduno.

« Ecco due volumi, usciti or ora dalla tipo-grafia Salesiana, splendenti per nitidezza di tipie leggiadria di carta, dove non si saprebbe direse più sia da ammirare l'intelletto robusto e pro-fondo, o il cuore affettuosamente grande e su-blime. Ed è sotto questo secondo aspetto soprat-tutto che noi presentiamo oggi ai nostri lettoriquesta nuova opera, o, diciam meglio, quest'altrogioiello che ci offre l'Eminentissimo ALIMONDA.Come è bello veder quivi ripresentati innanziquegli anni brevissimi sì, ma pieni di sante operee avvivati dalla più pura e ardente carità, in cuiAlbenga ebbe la fortuna di averlo a Vescovo !Come consola, in un secolo d'egoismo e d'orgo-glio, riconoscere nell'uomo di genio, innanzi,a cuisono costretti ad inchinarsi pur essi gli avversari,(chè nemici non ne può avere) l'uomo dal grancuore, che nell'Offerta a Maria proclama meglio

il soffrir per amore che il non saper amare, edha cara l'agonia della vita ché conduce allefelici risurrezioni.

Ma come e donde viene nell'ALIMoNDA questapotenza e santità d'affetto? Nella dìvozione aMaria. E qui vorremmo aver spazio da potercialquanto diffondere, vorremmo poter dire alcunche di quell'amore strapotente che alberga inpetto all'Eminentissimo nostro Arcivescovo perla Madre del bell'Amore, e ne infiora e ne ab-bella le pagine di celestiale bellezza . Maria in-fatti, la benedetta Maria, porge al novello Ve-scovo i più infuocati accenti nell'Addio ai Genovesi,come con Maria si accomiata Cardinale da' suoidilettissimi Albenganesi. Maria trae a lui di pettoi più nobili slanci dell'anima nella Fanciulla diNazaret al tempio. Maria ne sublima il genionella Vergine ed il Vescovo e nella Vergine Im-macolata e la Chiesa cattolica, e gli pone sullelabbra inspirati accenti. E che diremo dell'Of-ferta del Cuore a Maria, da cui gli si perennanoin petto le gioie del paradiso ? Chi può leggeresenza versar lacrime della più dolce tenerezza e,quel che è più, senza sentirsi santamente rinno-vellato il cuore di santo amore, la preghiera concui essa offerta si chiude? Oh! leggano questidue volumi i suoi antichi diocesani, li leggano inuovi, e vi vedranno il cuore del loro Pastoree Padre ; li leggano i sacerdoti, e ne trarrannole sacre faville da infiammare per Maria i lorouditori nel maggio a Lei dedicato ; li legganotutti, e impareranno a qual sovrumana altezzasollevi la mente e il cuore la divozione a Maria. »

(Dall'Unità Cattolica del 5 maggio 1886) .

IGNOBILI INSULTIe generose proteste a Milano .

Sotto questo titolo l'ottimo Corriere di Torinostampa l'articolo seguente, che noi riportiamosenza commenti» Un nobilissimo esempio ci viene da Milano;è esempio di virtù cristiana e di civile coraggio ;esempio di vera dignità, di generosa fermezzanel sostenere i più sacri diritti di cattolici e dicittadini .» Nel giorno di Venerdì Santo il Secolo diMilano stampò un brano di una lettera di VittorHugo, in cui si nega sfacciatamente la divinitàdi Gesù Cristo , presentando quindi il cristiane-simo come un'impostura .» La cattolica Milano seppe in modo solenne enobilissimo rintuzzare il sacrilego insulto, dandoa tutto il mondo uno splendido esempio della ge-nerosa energia, che si deve spiegare contro glioltraggiatori della fede. Una duplice manifesta-zione ebbe luogo : anzitutto una protesta dellanobiltà milanese, presentata lo scorso sabato alprefetto della provincia, comm. Basile ; poi unaadunanza popolare imponentissima, che si tennedomenica sera nel retro-coro della chiesa dì SanPaolo .

Il Prefetto , ricevendo la deputazione dellanobiltà milanese, protestò d'ignorare tutto perchéassente in quei giorni, essendosi dovuto recarea Roma. Egli espresse alla signora contessa Mi-nerva Castelbarco-Mancini, la quale era alla testadi quella nobilissima rappresentanza, tutta la suaindignazione e la disposizione sua a farsi renderragione dell'accaduto.

La protesta, che ha raccolto i più bei nomiche onorino Milano, è del seguente tenore» - Noi sottoscritti, cattolici ed italiani ad un

tempo, protestiamo dal più profondo dell'animocontro l'ignobile insulto lanciato a Gesù Cristo,Salvator nostro, da un giornale cittadino, di cuinon vogliamo neppure profferire il nome , nelgiorno stesso del Venerdì Santo, sacro ai doloriineffabili della Croce, insulto che ferisce il nostrocuore e la nostra coscienza di cristiani, non chel'onore di questa città, che respinge con orrorele sacrileghe menzogne, servilmente ricopiate dauno sciagurato straniero.-

» Il meeting poi fu un vero trionfo di fedevigorosa e potente, uno scoppio di pubblica in-dignazione contro l'ignobile foglio oltraggiatoredel Redentore divino . « A dir poco , scrive il

liberale Corriere della Sera , mille e cinque-cento persone avevano trovato posto in quellocale. Diciamo trovato perché vecchi operai,donne, fanciulli, s'erano arrampicati per fer-marvisi qualche ora, là dove parrebbe impos-sibile poter resistere dieci minuti . »» Erano in realtà adunate più di due mila

persone ; moltissime altre dovettero rimandarsiperché tutto lo spazio era letteralmente occupato .I giornalisti liberali di Milano non mancarono .L'Italia era rappresentata dal suo stesso diret-tore, Dario Papa ; il Secolo dal redattore-capo,avv. Romussi, seguito da una piccola squadrigliadi amici ; il Corriere della Sera dal signor Gra-mola ; il Caffè dal signor Rinino ; il signor DellaVecchia rappresentava la Gazzetta di Torino .V'era anche Felice Cavallotti, il Mussi ed altri .

» La sala era messa con semplicità ; tre grandilampadari la rischiaravano ; in fondo era elevatoil seggio presidenziale, sotto un grande quadrorappresentante Cristo Crocifisso .

Era una assemblea imponente.Alle 8,15 il signor conte Giuseppe Belgioioso

prese posto alla presidenza, e chiamò a sé glioratori : Sac. Davide Albertario, avv . Alberto DeMojana, l'operaio De Martini ; il posto d'onorefu occupato . dal M. R. D . Filippo Lattuada, Pro-posto di Santa Eufemia , nella giurisdizione delquale sta la chiesa di san Paolo .

» Recitate le preghiere d'uso, si udirono , inmezzo a frequenti entusiastiche acclamazioni, no-bili ed infuocati discorsi di fede , di amore al-l'Uomo-Dio , e di esecrazione per gli oltraggi acui fu fatto segno .

» L'adunanza terminò colla approvazione delseguente ordine del giorno :

» I. Riconfermiamo le promesse del santo Bat-tesimo, e giuriamo eterna fedeltà, eterno amore,adorazione eterna a Gesù Cristo, Uomo-Dio, Fi-glio di Maria Vergine, Nostro Salvatore, Autore

della fede, Fondatore della cattolica Chiesa, rap-presentato in terra dal Vicario suo , il Vescovodi Roma, attualmente Leone XIII .

»

II. Protestiamo da credenti con tutta la in-dignazione dell'animo nostro contro le bestemmiee gli oltraggi che il Secolo lancia contro GesùCristo, contro la religione cattolica , contro ilSommo Pontefice, contro le costumanze cristiane .

»

III . Protestiamo da cittadini contro la lesioneche il Secolo, oltraggiando Gesù Cristo , fa del1° articolo dello statuto, e contro la provocazionealla guerra civile che il Secolo compie coll'offen-dere la nostra coscienza, la fede, Iddio .

»

IV. Promettiamo di non abbonarci, di noncomperare, di non leggere l'empio giornale ilSecolo, e di dissuadere parenti, amici, conoscentidall'abbonarvisi , comperarlo , leggerlo : promet-tiamo di far conoscere a quanti potremo le em-pietà del Secolo .

»

V. Invitiamo tutti i giornali cattolici. italiania riprodurre le determinazioni di questo m eetingd'indignazione contro il Secolo .

»

VI. Facciamo voti che in ogni parte d'Italiaprotestino in nome di Gesù Cristo e della reli-gione, contro tutti gli atti che il liberalismo con-suma in odio alla nostra santa fede e contro lanostra coscienza, e oppongano a quegli atti pub-bliche dimostrazioni religiose, come pellegrinaggi,obolo di S. Pietro, fondazioni di Società catto-liche operaie, ecc .

»

Venne infine deliberato d'adoperarsi a cele-brare quest'anno solennemente la festa del SacroCuore di Gesù .

»

Fece profonda impressione sui liberali pre-senti al meeting il modo con cui l'ordine delgiorno fu approvato . L'avv. nob. De Moiana leg-geva frase per frase ogni articolo , che quinditutta l'assemblea ripeteva ad alta voce : « Questo

strano sistema di approvazione di un ordinedel giorno, scrive il Corriere della Sera, aveaqualche cosa d'imponente . »» Onore ai cattolici di Milano, e valga il loro

splendido esempio, a far sì che dappertutto si sap-pia con pari energia difendere ed esaltare l'onordella fede, il Nome adorabile di Gesù Cristo! »

PER I MAESTRI .Attenti! . . . In questi giorni la Società Editrice

di pubblicazioni popolari di Roma ha mandateuna circolare ai signori Maestri, nella quale é dettoche si mettono a loro disposizione varie qualitàdi opuscoletti morali e religiosi, e loro si man-deranno in numero proporzionato al numero degliscolari (gratuitamente o franchi di ogni spesa)dietro semplice domanda dei signori Maestri .

I titoli dei libercoli non possono essere più belli,mentre si notano fra gli altri - La potenza delperdono - Morte del giovanetto convertito - Da-niele e i suoi compagni - Davide - il giganteGolia - Il sacrificio d'Abramo - Giuseppe e isuoi fratelli - Sermone di N . S. G. C . - Pa-rabole - Miracoli - Conversioni-- Evangelosecondo S . Luca (rilegato in tela) - fin qui per

gli adulti - e poi i fanciulli vi hanno - Il verocoraggio - Raccolta d'inni sacri, ecc .

Malgrado però i bei titoli prenunciati e mal-grado che alla Circolare vada unito per saggio unestratto de' più innocui dei promessi opuscoli ; chiha avuto occasione di darvi una letta anche disfuggita, ha dovuto accorgersi che è merce dellasetta protestante, la quale sotto le vesti d'agnellocopre il lupo .

Ond'è che noi diamo l'allarme ai RR . Parrociad ai Maestri e specie alle Maestre, affinché ac-

colgano col beneficio dell'inventario i doni che lorovengono offerti. Sono vasi che hanno gli orli co-perti di miele, ma che tengono il veleno .

La propaganda protestante può per altro ser-vire d'eccitamento ai buoni per incoraggiarli a fa-vorire la buona stampa e la diffusione della me-desima, cosicché al veleno diffuso dai protestantisi opponga l'antidoto di buone letture .

VIAGGIO DI D. BOSCO .

Il giorno 15 di maggio D . Bosco giungeva inTorino reduce dalla Francia e dalla Spagna . Fratante fatiche e strapazzi la sua sanità si è man-tenuta sufficientemente buona . Nulla diciamo delleaccoglienze cordiali che ebbe nelle varie città, edelle conferenze che tenne in Francia, ma ci limi-tiamo a dare un cenno della sua dimora in Barcel-lona. Egli prendeva stanza a Sarrià nella CasaSalesiana.

Fin dal primo arrivo fu grandissimo il con-corso per vederlo e riceverne la benedizione , enon diminuì punto nei giorni seguenti, anzi andòaumentando. Dalle prime ore del mattino sino anotte avanzata fu un continuo andare e venired'ogni condizione di persone .Lo stesso Vescovo di Barcellona S . E. Mon-

signor Català y Albosa si degnò recarsi a Sarriàper visitare D. Bosco , e quand'egli fu a resti-tuirgli la visita nell'Episcopio, lo trattenne peroltre un'ora, mostrando il più vivo interesse perle cose nostre.

Il 14 aprile accorse gran numero di personeper assistere alla Messa dí D . Bosco, servita dalpresidente dell'Associazione cattolica e dal vice-presidente ; molti signori e signore di quest'As-sociazione si trovavano presenti, e ben 200 fu-rono le comunioni. Dopo il pranzo D . Bosco andòa visitare il Collegio che hanno non lungi daSarrià le Dame del Sacro Cuore . Nel primo in-gresso vennero ad incontrarlo le giovani checome esterne frequentano le scuole, le quali conmolta maestria e gusto cantarono la nostra lodetorinese : O Maria Consolatrice. Fu questa unagratissima sorpresa . Poi si entrò in un gran sa-lone capace di ben 2000 persone . Le allieve tuttenero vestite con un velo bianco sul capo e convarii nastri, emblemi della Compagnia a cui ap-partenevano , stavano in bel modo schierate . Siavanzarono subito due di esse, ed una presentòuna bella borsa con una graziosa offerta e l'altralesse un bellissimo componimento . D. Bosco ri-volse a tutte la parola, raccomandando la fre-

quenza ai SS . Sacramenti, quindi ciascuna rice-vette dalle sue mani la medaglia e la benedizionedi Maria Ausiliatrice ; uscite le allieve, entrò lacomunità delle Suore, che erano ben 80 . Presen-tavano come loro dono a D . Bosco un magnificoostensorio. La Superiora non rifiniva di ringra-ziarlo , perchè , diceva, avendo l'anno scorsoscritto ben quattro volte a Torino per otteneregrazie speciali da Maria Ausiliatrice, sempre erastata esaudita. Simili accoglienze ebbe in variialtri istituti.

Il giorno 15 aprile l'Associazione cattolica diBarcellona, che è colà di alta importanza, perchéattivissima, e conta fra' suoi membri il fior deicittadini e le più nobili dame , inaugurava ilnuovo ed ampio locale delle sue adunanze . . Ap-profittò di questa occasione per dare un'Acca-demia in onore di D . Bosco, ed ascriverlo fra' suoimembri ; il che si fece con grandissima solennità.Tre vetture in grande gala l'accompagnarono daSarrià a Barcellona ; appena entrò nella grandesala, tutti quegli illustri signori si alzarono inpiedi, e tra gli applausi ed il suono di numerosaorchestra l'accompagnarono ad occupare il postopreparato per lui. Gli sedevano accanto il Vi-cario generale della diocesi e D . Rua. Dopo ilcanto maestoso dellaSalve Reginadel valentemaestro Frigola, il presidente dell'Associazione ,che è professore alla R. Università ed eccellenteoratore, lesse un applauditissimo discorso, e su-bito dopo il segretario lesse il decreto, col qualel'Associazione cattolica di Barcellona con votounanime ascriveva fra i suoi membri il sacer-dote Giovanni Bosco di Torino e gli conferiva lagran medaglia d'onore. L'entusiasmo e gli ap-plausi di tutta l'assemblea , composta di circa2000 persone, accompagnarono le parole del se-gretario. Rispose allora D . Bosco con un bellis-simo discorso per ringraziare i benemeriti Bar-cellonesi dell'onore conferitogli e dell'aiuto cheprestano ai Talleres Salesianos. Parlò in italiano,ma la sua parola chiara e vibrata fu udita e com-presa da tutti . Con grande fatica, dopo che fusciolta l'adunanza , potè liberarsi dalla numerosafolla, chè tutti volevano baciargli la mano e ri-ceverne la benedizione ; e solamente a notte avan-zata potè ritornare a Sarrià .

Non dobbiamo tacere della Conferenza tenutasiai Cooperatori salesiani nel giorno 30 aprile.Riuscì una dimostrazione così splendida, che DonBosco ebbe a dire di non aver mai visto un talespettacolo . I varii Comitati formatisi a fine diottenere che la Conferenza riuscisse numerosaed ordinata, lavorarono per quindici giorni , eraggiunsero il loro scopo oltre l'aspettazione. Fuscelta per la radunanza la chiesa di Belem . Questaparrocchia assai grande ha inoltre ben 30 vastis-sime tribune. La Conferenza era fissata per le4 pom. , ma già all'una il parroco dovette faraprire le porte alla moltitudine che irrompevasulla piazza e nelle vie attigue ; alle 3 si dovettechiudere la porta perché non vi era più luogo,e ciò non ostante la folla continuava a star fuorinella speranza o di vedere o di sentire qual-che cosa. La chiesa era tutta circondata dalle

guardie municipali. Non valse tuttavia la forzaa rattenere tanta gente che irruppe nella chiesa,rovinando la balaustrata della porta, e arrampi-candosi con gran disagio sulle colonne e sullefinestre, stava estatica contemplando . Se la chiesafosse stata due volte più grande, non avrebbetuttavia capito la gente che stava fuori aspet-tando. Era lo spettacolo imponente di almeno ventimila persone. La chiesa era addobbata nel suomassimo splendore, e migliaia di ceri illumina-vano le vaste navate . In cornu Evangelii stavaMonsignor Vescovo con a diritta D. Bosco e asinistra l'Abbate dei Trappisti con tutte le Au-torità ecclesiastiche della diocesi ; e in cornuEpistolae stavano molti rappresentanti delle Au-torità governative e militari con i varii direttoridei giornali e delle Società di Barcellona . Il Co-mitato dei signori Cooperatori e delle signoreCooperatrici, composto della più scelta nobiltàbarcellonese, occupava i primi posti .

Si incominciò coll'esposizione del SS . Sacra-mento, che durò alla pubblica venerazione tuttoil tempo della funzione, e dopo alcuni canti ese-guiti a piena orchestra da scelta cappella, salì ilpulpito il segretario del Vescovo, che lesse al-cune pagine della vita di S . Francesco di Sales .Poscia il Padre predicatore , il dottor Giulià ,andò a prendere la benedizione dal Vescovo , egli disse : - Che pensiero dovrò svolgere mag-giormente? - Parlate, rispose Monsignore, par-late della grand'opera di quest'uomo di Dio , efate che s'intenda la sua Missione ; e poi, volgendosia D. Bosco, gli disse : - Che gliene pare, D. Bosco?- Io, rispose egli tutto commosso, non posso ameno che esclamare : Deo gratias . - Il discorsodel Dottore entusiasmò tutto l'uditorio e lo com-mosse alle lagrime. Il suo discorso sarà prestopubblicato da parecchi giornali , perché egli èuno dei primi oratori della Spagna .

Dopo il canto di alcuni mottetti, D . Bosco andòalla balaustrata e disse che avrebbe desideratoaver la voce che avevano le trombe, di cui si famenzione nelle Sacre Carte, per farsi sentire eringraziare i Barcellonesi della dimostrazione difede, di religione, di carità e di simpatia ; an-nunziò che all'indomani nella medesima chiesaavrebbe detto la santa Messa per tutti i presenti,e che nella giornata aveva ricevuto per tele-gramma da Roma una speciale benedizione delSanto Padre per tutti i benefattori delle OpereSalesiane in Barcellona e per i presenti allaConferenza. Monsignor Vescovo scese dalla suacattedra , e, venuto anch'egli alla balaustrata ac-canto a D . Bosco, spiegò in lingua spagnuola leparole di D . Bosco, poi in pieno pontificale im-partì la santa benedizione assistito da un nume-roso clero, composto tutto di canonici vestiti ingran cappa . Si cantò poscia il bel coro La Ca-rità del Rossini e si terminò con la recita delDeprofundis in suffragio dei Cooperatori defunti.

Si riapersero allora le porte della chiesa perl'uscita, ma la folla, invece di partire, si gettòsu D . Bosco ; voleano vederlo, toccargli la sot-tana, sentire una parola . Per trarlo fuori ed ac-compagnarlo alla vettura dovettero durar fatica

alcuni robusti signori . Mentre attraversava lapiazza, benchè piovigginasse, tutta quella molti-tudine stava a capo scoperto .

Queste notizie con moltissime altre furono pub-blicate dai giornali Spagnuoli . Concludiamo di-cendo : Siano grazie a Dio che ha condotto ericondotto sano e incolume D . Bosco, mentreconserveremo eterna gratitudine ai nostri benefat-tori e cooperatori .

BENEDIZIONE DELLA CHIESA DI VIEDMA.

AMATISSIMO E VENERATISSIMO PADRE,

Il nostro amatissimo monsignor Cagliero miha dato il gratissimo incarico di mandarle unabreve relazione delle belle feste, che si fecero quiieri e avantieri per la benedizione della nuovachiesa, ed io faccio l'ubbidienza col maggior pia-cere, anche perchè mi offre occasione di presen-tarle un'altra volta i miei figliali ossequii esaluti .

Monsignore per fare questa funzione aveva so-speso la sua missione, che dava da un mese, super le rive del Rio Negro, e ne era disceso dopoun viaggio faticosissimo di ottanta leghe a ca-vallo . Il 20 del corrente mese, quarta Domenicad'Avvento , era il giorno fissato per la benedi-zione ; ma ecco che il sabbato si scatena una fu-riosa tormenta che dura tutto il giorno con taleun diluvio d'acqua e un così violento uragano ,che in Patagones crollarono tredici case e due beitratti di muro del nostro Collegio. Viedma poifu tutta allagata , cosicchè nel nostro cortile siandava in barca . Diciotto ore durò l'intemperiesenza interruzione . Il diavolo si sfogava , primacol fuoco, adesso coll'acqua, transivimus per ignemet aquam .E per una parte fu un bene, perché si ma-

nifestò così la necessità di rinforzare qualchepunto del nuovo edifizio , il che si fece pronta-mente. La benedizione si rimandò perciò alla vi-gilia del Santo Natale .

Intanto il mercoledì, 23, nel Collegio delle no-stre Suore ebbe luogo la solenne distribuzionedei premii ai nostri allievi e allieve, radunati eben ordinati in quel locale perchè presentava mag-gior comodità, trovandoci qui adesso nella stagionedell'estate e quindi delle vacanze . Intervenne Mon-signore, e gli facevan corona le nobilità di Viedmacolle più cospicue signore capitanate dalla sposadel signor governatore . Cominciò Don Fagnanocon un forbito discorso, e in seguito si declamaronocon molta grazia e disinvoltura parecchi dialoghie poesie; ed era bello veder alternarsi nel nobilearringo la povera India semplicetta colla figliuoladel capitano o del maggiore, e il semi-selvaggiogauchito collo sdegnoso rampollo del colonnello .Però tutti si elevarono all'altezza dei tempi, equalche volta il figlio del signor Argentino era sover-chiato dall'Indio nel garbo e nella spigliatezza deldire. La signora governatrice e tutte le stelle mi-nori brillavano d'entusiasmo, e ad ogni istante udi-vasi ripetere da cento bocche : M uy bien , muy

bien ! Si distribuirono i premii e monsignor Ca-gliero congedò gli adulti e i giovanetti con quattroparole da buon padre, facendo apprezzare la ne-cessità ed i vantaggi dell'educazione cristiana .

L'indomani poi di buon mattino eccoci tutti colbecco in su a far pronostici sul tempo : soffia ilvento nel deserto ; dunque il tempo sarà buono ;e fu così. Alle sette Monsignore col suo segre-tario avevano passato il fiume ; alle otto si odonosquilli di trombe ; il 5° reggimento di cavalleriaargentina, che è qui di guarnigione per tenerel'ordine nelle tribù degli Indii sottomessi, siavanza schierato e prende posizione dirimpettoalla chiesa. Il generale Lorenzo Wintter, padrinodella festa, in gran tenuta militare , seguito daun codazzo di ufficiali ed impiegati, viene a sa-lutar Monsignore, che esce di casa in mantellettae rocchetto , attorniato da' suoi sacerdoti e chie-rici salesiani in cotta . I soldati s'inginocchiano ,Monsignore li benedice, ed entra nella chiesavuota ancora, ma fresca del pennello , e quindicosì pulita y airosa, direbbero qui, che dabagusto il guardarla. Poco dopo giunge la madrina,la signora Rosa Herrero de Wintter, la gover-natrice . Il Vescovo veste allora gli ornamentipontificali e comincia la benedizione ; coll'issopointinto nell'acqua benedetta e ricevuto dalle manidel governatore , purifica le pareti esterne edinterne dell'edifizio, ed il Clero accompagna inprocessione il suo Prelato , recitando le sublimiorazioni del Rituale ed i salmi di Davide : Lae-tatus sum in his, quae dicta sunt mihi ; indomum Domini ibimus ; rallegrati, o popolo diViedma ; anche tu hai, la casa del. Signore. Edil popolo accalcato sulla piazza entra con giubilonella sua chiesa ed ascolta la parola vibrante delsuo Pastore, che gli consegna, per dir così, ilsuo tempio con una tenerissima allocuzione« Eccoti , o popolo amato , la tanto sospiratachiesa ; eccoti la casa dei Signore e la porta delcielo, non est hic aliud nisi domus Dei et portacoeli ; eccoti la fontana della rigenerazione , lapiscina probatica, il tabernacolo dell'alleanza , lacasa del Pane. Qui troverai la pace del cuore,la purità della coscienza, l'unione con Dio ; quitroverai pietà a' tuoi affanni, conforto alle tribo-lazioni, santificazione alle tue gioie : In ipsa omnisqui petit accipit, qui quaerit invenit, et pulsantiaperietur ; ma bisogna domandare, bisogna cer-care, bisogna picchiare . Sì, o popolo di Viedma,questa è la casa dell'orazione ; domanda il pre-zioso dono della carità di Gesù Cristo, che è via,verità e vita ; picchia pentito al suo Cuore mi-sericordioso , cercalo ne' suoi Sacramenti e tro-verai il cammino del cielo, la verità fra tantierrori del secolo, la vera vita spirituale pel tempoe per l'eternità . »

Questi pochi pensieri espresse il nostro Ve-scovo con quel suo fare da apostolo, senza pre-tese, ma tutto zelo per la salvezza delle anime .Il governatore e le autorità ed il popolo pende-vano dalle sue labbra, e col contegno della per-sona e l'espressione della fisionomia parve rispon-dessero tacitamente : Sì , o buon Pastore , noifaremo ciò che tu dici .

Finita questa funzione, celebrò la santa Messa :dopo di lui celebrarono Don Fagnano, che tantoha lavorato per la costruzione di questa chiesa .e il nostro D . Remotti . Ecco quindi che GesùSacramentato aveva preso possesso ; il Figlioc'era, sì, ma la Madre mancava, la Madreche deve intercedere presso il Figlio , la nostrabuona Madre che è la bellezza, il tesoro, il com-plemento della nostra santa religione cattolica !Qui poi Maria SS. aveva diritti particolari, per-chè Ella è che ha dato il nome a questa nuovapopolazione mista ancora di cristiani e d'infedeli .,Ella che è la titolare del nuovo tempio dedicatoa N. S. della Mercede. Perciò alle 5 pomeri-diane di quel giorno, per Mercedes de Viedmamemorando, Monsignore col suo Clero, il gover-natore e le Autorità, popolo e soldati, si reca-vano processionalmente col medesimo apparatodella mattina alla sala, che fin qui aveva servitodi cappella, per prenderne l'umile, ma divotastatua di Nostra Dama della Mercede e traspor-tarla alla chiesa . Aprivano la marcia in due filecome costì, ma qui è una novità, tutte biancove-stite, le numerose Figlie di Maria, primi fioriche monsignor Cagliero fece sbocciare in questafino ad ora arida terra della Patagonia ; le segui-vano le Suore e le altre signore del paese, maqueste non più in fila, ma a gruppi, come qui sicostuma ; poi il Clero, accompagnando il Vescovoin piviale e con pastorale e mitra ; e chiudevanola processione il padrino e la madrina colla co-mitiva ufficiale . I soldati rendevano gli onori .Giunti alla porta della sala, il generale Winttersi avanzò e con lodevolissimo esempio pose manoad una delle stanghe che reggevano la statua ;ciò veduto il comandante della regione e i dueprimi impiegati della Gubernacion afferrarono lealtre, e benchè fra statua , piedestallo, fiori edornamenti fosse un peso non leggero , lo porta-rono per un buon tratto , surrogati poi da altriufficiali e borghesi . Al primo apparire della sta-tua, i trombettieri del reggimento diedero fiàtoalle trombe, la banda del nostro collegio di Indiiartigiani di Patagones, fe' udire le sue miglioriarmonie, ed i soldati fecero la salva di onore spa-rando i loro moschetti . Fu uno spettacolo mai piùvisto in Viedma, che fremeva di giubilo, nel salutareil trionfo della sua Regina ; ed era anche la primavolta che il sole della Patagonia faceva scintillarel'oro d'una mitra . Tutti si scoprivano rìverenti, ed ipoveri Indios guardavano a bocca aperta una scenacosì nuova, che sarà il principio della loro conver-sione. Con tante emozioni, come avrebbe Monsi-gnore potuto tacere? E parlò una seconda volta,cantando, più che dicendo, le lodi dell'amabile Re-gina di Viedma, esortando il popolo ad amarla ed in-vocarla, ringraziando le Autorità del buon esempiodato, facendo risaltare la bellezza delle feste catto-liche . Si finì colla benedizione del Venerabile im-partita dal Vescovo con tutta la possibile solennità .Litanie e Tantum Ergo in musica, voci alte ebasse, ma ben accordate di quattro cantori salesiani,armonium con pretese di organo, scampanio festoso,spari di fucile, elettrizzarono le orecchie e i cuoridi questa popolazione, che riempiva la chiesa .

Dopo tutto ciò, Monsignore si mise a confes-sare, e mentre tutti gli altri riposavano o sisparpagliavano qua e là, egli continuava a lavo-rare per attrarre a Gesù tante povere anime . Intutta la sera fu un continuo sparar di fucili, dirazzi, bombas y colietes per manifestar più ru-morosamentc la gioia comune ; ed ecco alle un-dici le campane prorompere un'altra volta neiloro allegri suoni e colle loro lingue di bronzoannunziare agli abitanti della Patagonia il grandeavvenimento, che gli angelici santi annunziaronodiciannove secoli fa ai pastori di Betlemme . Ilnostro infaticabile Prelato volle celebrare le treMesse della Noche buena ed ebbe la consolazionenon solo di vedere anche a quell' ora la chiesapienissima , ma ancora di distribuire ad una ses-santina fra giovanetti e giovanette la santa Co-munione. E parlò una terza volta, e parlò del-l'Infante divino e della gran Notte e dei semplicie buoni pastori e della felicità di ricevere neinostri cuori quello stesso Gesù adorato sulla pagliadel presepio.

L'indomani, solennità del Santissimo Natalecominciarono di buon'ora e seguirono tutta lamattina le Messe. Alle undici Don Fagnano ,che già aveva cantato la Messa di mezzanotte aPatagones, venne a cantar qui con diacono e sud-diacono la Messa di mezzogiorno, e Monsignorevi assistette pontificalmente. I cantori si feceroun'altra volta onore, i soldati si schierarono sulsagrato, e il governatore in gran gala colla ma-drina in posti riservati e con tutto lo stato mag-giore udirono col più corretto contegno la santaMessa, e non si allontanarono se non quando ilPrelato depose gli abiti pontificali .

Fin qui tutto era andato à las mil maravillas,ma il diavolo ci volle mettere un poco della suacoda, e suscitò nel pomeriggio un gran vento (ilvento qui è cosa tutta particolare e quando soffiatoglie la cuffia), che ci fece temere per la pro-cessione, la quale doveva uscir di chiesa allecinque pomeridiane e dar volta per tutto il pueblo .Tuttavia si potè senza troppi inconvenienti faril giro della piazza collo stesso ordine della vi-gilia, gareggiando i borghesi coi militari nel por-tare il simulacro della loro celeste Patrona. Tor-nati in chiesa, Monsignore diresse, com'è solito,la parola ai fedeli, eccitandoli alla divozione dellaVergine, che tante grazie si prepara ad ottenereper questo popolo, se accorrerà a domandarglielecon umiltà e con fede, insistendo che per esseresuoi veri divoti bisognava non fossero nemici delsuo Figlio Gesù col peccato .

Il tutto fu coronato colla benedizione del San-tissimo Sacramento impartita dal Vescovo, e cosìebbero termine le nostre feste , le quali hannofatto un grandissimo bene a questa povera popo-lazione .

Eccole, amatissimo Padre, descritte in brevele funzioni che, coll'aiuto di Dio, si poterono fi-nalmente celebrare in questo importante puntodella nostra Missione. Non devo tacerle che ilgovernatore ne è rimasto altamente soddisfatto .e che, recatosi a salutar Monsignore alla spiaggiadel Rio Negro, che doveva attraversare in barca

per far ritorno a Patagones, gli disse belle e con-solanti parole, che speriamo daranno a suo tempoil loro frutto .

Gli esami che si diedero nei nostri collegi ma-schili e femminili del Nord e del Sud ebbero ilmiglior risultato, ed oggi si fa con un teatrinola distribuzione dei premii ai nostri allievi diCarmen de Patagones ; domani alle scuolare delleSuore.D. Milanesio , D. Panaro e il catechista Fac-

cini si trovano in viaggio per una missione frale Ande, e già ci fecero sapere del loro arrivo aChoele-Choel. Vanno a più di mille chilometri didistanza, con nessun altro mezzo di comunicazioneche i cavalli .

Intanto noi qui, radunandoci in Patagones, ciprepariamo al ritiro dei santi spirituali esercizi,che saran dettati da monsignor Cagliero, il qualeper grazia di Dio si mantiene in buona salute ,malgrado tante fatiche e malgrado . . . il debito dicinquemila scudi che ha dovuto contrarre perquesta chiesa! In cauda venenum .

I confratelli pure e le Suore stan tutti abba-stanza bene, e tutti imploriamo dal Signore unfelicissimo anno al nostro amatissimo Padre DonBosco, e tutti gli baciamo con trasporto le manie ci raccomandiamo alle sue sante orazioni .

Mercedes de Viedma, territorio della Patagonia, 26 di-cembre 1885 .

aff mo ubb .mofiglio in G . C.Sac. ANGELO PICCONO. "

COLEGIO PIO IX DE ARTES Y OFICIOSSan Carlos en Almagro, Buenos-Ayres, 12 marzo 1886 .

CARISSIMO E REVERENDISSIMO SIG . D. Bosco,Dopo l'ultima mia del 2 corrente sorsero al-

cune novità che credo bene comunicare allaPaternità sua , pensando le giungeranno care .Come ebbi più volte a scrivere, nel tempo dinostra dimora in Patagones, l'amatissimo nostroMonsignore coll'affabilità sua propria e co' beimodi e franchi, che lo caratterizzano quale pri-mogenito del carissimo nostro Padre D . Bosco,si attirò l'ammirazione prima, e poscia, poco apoco, una generale simpatia delle Autorità, , dellepopolazioni di entrambe le sponde del Rio Negro .

Di questi giorni Monsignore ha ricevuto unalettera da D . Milanesio, il quale annunziava es-sere giunto a Malbarco al principio di febbraio,aver finora battezzato più di mezzo migliaio dipersone, gran parte creature di Indii, e sperarassai bene da quella popolazione numerosissima .

Egli di là potè traversare le Ande e discenderein Chile fino alla città di Chillan per alcuni af-fari della Missione .

Nella traversata dal fortin Roca alle ColonieMalbarco, ci scrive che ebbero a soffrir assai lafame, e che certamente sarebbero tutti periti, sela Divina Provvidenza non avesse fatto loro in-contrare nel deserto una vacca perduta da moltotempo e quasi selvatica, colta la quale al laccioed uccisa, poterono ristorarsi colle sue carni .

D. Savio continua lavorando nella colonia diSanta Cruz , e presto speriamo sapere sue no-tizie .D. Beauvoir partì il giorno 3 corrente per il

Cabo de les Virgenes, ove si scopersero le mi-niere d'oro e sta formandosi una colonia . Questopunto dista da Santa Cruz circa 250 miglia eforse più .D. Fagnano, appena sbrigato di alcuni affari

che lo ritengono in Patagones, partirà per PuntaArenas, Terra del Fuoco e Malvine .

Carissimo D. Bosco, ecco le Missioni aperte !Ma, oh ! mio buon Dio, con quanto poco per-

sonale! Eppure forza è contentarsi così, almenoper ora .

Nel giro dato in questi due mesi per le nostreCase d'America, l'amatissimo Monsignore ebbe atoccar con mano il molto bisogno di aiuto chetutte e ciascuna di loro ha, e quindi, anzichè di-minuire il personale per provvedere alle neces-sità delle Missioni , è costretto ad aiutarlo convarie vestizioni e ordinazioni sacre .

Perciò sei dei nostri ebbero l'abito religioso ,quattro furono insigniti degli ordini minori, uno

fu ordinato suddiacono, sette vennero promossial Sacerdozio .

Con tutte ciò non sa ove rivolgersi per prov-vedere di un buon Cura la parrocchia di Viedma,essendo D . Remotti stanco ed invalido, cui con-viene richiamare in Buenos-Ayres quanto prima .

Ma questi fastidii li vuole tutti per sè l'ama-tissimo Monsignore, il quale, sempre fisso mentee cuore lassù unde veniet auxilium, di nullateme, e da queste stesse difficoltà sentesi vieppiùanimato a tirar innanzi, persuaso che, quanto piùdifettano gli umani soccorsi, altrettanto abbondala grazia di lassù .

Carissimo sig . D. Bosco, al principio del pros-sino aprile faremo ritorno, a Dio piacendo, alladiletta nostra residenza di Patagones .

Preghi e faccia molto pregare per Monsignore,affinché il Signore gli conceda sempre un'ot-tima salute , quale finora godette , sicchèpossa condurre a buon fine le incominciato santeimprese a gloria di Dio e di Maria Ausiliatriceed a bene di tante povere anime ; e preghi eziandioper tutti noi, suoi affezionatissimi figli d'America,che tanto l'amiamo nel Signore, al quale lo rac-comandiamo ogni giorno ed ogni ora con tuttol'ardore di un affetto figliale ardentissimo . Nèvoglia dimenticarsi di me, che tanto ho bisognodelle sue sante orazioni per corrispondere degna-

mente agli innumerevoli favori, di cui sono aDio ed a Maria SS . Ausiliatrice ed a V. S. de-bitore .

Suo affezionatissimo nel SignoreSac. ANTONIO RICCARDI .

PARTENZA DI MISSIONARINei primi giorni d'Aprile partivano dall'Oratorio

di S. Francesco di Sales sei missionarii Salesianiper l'America del Sud : quattro erano destinatipel Brasile ; due ritornavano a Montevideo .

Pubblichiamo la seguente lettera per dare notiziedesiderate dai loro parenti ed amici .

Dall'Oceano Atlantico. 12 aprile 1886 .

MOLTO REV. E CARISSIMO SIG . DIRETTORE .

Credo che non le dispiacerà saper nostre no-tizie ; non ho nulla di straordinario da contarle .perché il nostro viaggio, se togliamo una nottein cui vi fu festa da ballo, quantunque fosse unvenerdì di quaresima (ma pare che il mare nonsia guari cristiano), del resto fu il viaggio piùfelice di questo mondo . Il Mediterraneo lo pas-sammo senz'accorgercene , tanto era tranquillo,è vero che l'abbiamo allungata di 2 o 3 giornipel giro che si fece sino a Napoli ; ma, a dirlaverità, non ci rincrebbe punto di poter goderecoi nostri proprii occhi della vista tanto decan-tata della baia di Napoli ; la vedemmo di giorno(e scendemmo pure a terra) e la vedemmo ancorpiù bella alla sera illuminata dai fanali dellacittà e da quel gran faro che è il Vesuvio, chedurante il giorno si limita a fumare la sua pipa .

Lasciata Napoli e traversato il Mediterraneo,passando per lo stretto di Bonifacio, due giornidopo salutavamo i nostri confratelli di Sarrrià epranzavamo con loro il giorno 6. Avevamo unapiccola speranza di poter rivedere ancora unavolta il nostro padre D . Bosco e riceverne colà labenedizione, ma era aspettato per due giornidopo, e non potemmo vedere altro che l'entu-siasmo dei fratelli e dei Cooperatori, che vannoa gara per preparargli un bel ricevimento, equesto ci consolò assai. Potemmo anche allasfuggita vedere la bella Barcellona e percorrerein tutta la sua lunghezza la famosa Rambla, cheè un magnifico viale per passeggio, reso moltopoetico dalla vendita dei fiori in una parte edegli uccelli in altra, per cui prende rispettiva-mente il nome di Rambla de las flores e Rambiade los pàjaros.

Ma il nostro tempo era limitato, ed alle 4 tor-navamo a bordo . Fin qui il nostro Nord-Americaandava a tutta macchina e faceva 18 miglia al-l'ora, consumando coi suoi 35 fornelli da 90 a100 tonnellate di carbone al giorno . Di lì , pereconomizzare carbone, spensero 5 fornelli, ed at-tualmente ha la velocità di circa 15 miglia all'ora, che è però sempre il maximum dei basti-menti ordinarii. Un mare d'olio ci accompagnòfino a Gibilterra; ma quando entrammo nell'Atlan-tico, parve che non fosse troppo di buon umore,e ci giuocò nella prima notte il brutto scherzo difarci alzar da letto per organizzare il ballo piùoriginale che si possa immaginare, essendo i bal-lerini non solamente i passeggieri, ma anche, edin modo molto più fragoroso, le casse, i bicchierie le bottiglie, che ballavano e suonavano nellostesso tempo, mentre il bastimento maestosamentene dirigeva tutti i movimenti e faceva la battutain un tempo, che non ho mai trovato in nessunmetodo di musica .

Questo non durò molto tempo , e diede luogoa varii episodii prodotti dalla paura di alcunipasseggieri. Noi altri due non abbiamo avuto nulla

assolutamente da soffrire nè in quella notte, nèprima, nè dopo ; io specialmente ne sono assaimaravigliato, perchè temeva di dovermi coricarea Genova per alzarmi a Montevideo, come press'apoco ho fatto viceversa tre mesi fa ; invece nonho sofferto il minimo sconcerto ; ne siano perciògrazie al Signore ed a coloro che pregano pernoi. Tutti gli uffiziali ci trattano con somma cor-tesia, ed il capitano particolarmente s'intrattienevolentieri con noi, e pose a nostra disposizione ilsalone di prima classe, perchè a bordo non c'èalcun altro che sappia raschiare un po' di piano,e perciò mi fanno molte feste e la migliore ar-monia regna fra tutti.

Finisco perchè non ho altro a dirle che meritidi essere riferito . Favorisca di presentare in nomedi D. Calcagno le mie più sincere espressioni diaffetto e gratitudine ai Superiori, a tutti gli amaticonfratelli, ed a tutti i cari giovani dell'Oratorio ,raccomandandoci alle loro fervorose preghiere .Ella poi riceva i nostri rispettosi saluti, si ricordidi noi e specialmente del suo

Obb.mo ed aff.mo in G. C.D. ROTA .

GRAZIA Di MARIA AUSILIATRICE.

M, R . E STIM.MO SIGNORE,Le scrivo per sciogliere un voto . Alcuni giorni

prima delle feste Pasquali sono stato sorpreso daun malore così grave, che mi faceva temere dellamia vita. La prospettiva delle gravissime e perme inevitabili fatiche dei giorni che si avvici-navano, il danno spirituale che sarebbe derivatoalla popolazione della mia parrocchia, mi pose intale apprensione da cagionarmi una dolorosissimatristezza .

In questo stato procurai di giovarmi dei ri-medi creduti efficaci : ma niente approfittandocolle mie cure , ricorsi alla cara Madre nostraMaria Ausiliatrice, Salute degli infermi e Con-solatrice degli afflitti : e non fu delusa la miasperanza ; poichè Essa, che non resiste alle pre-ghiere di quei che implorano la sua interces-sione e chieggono il suo patrocinio, ascoltò pie-tosa i gemiti del mio cuore tribolato, e quasi adun tratto io mi son trovato libero da' miei mali,ed ora continuo a portare con energia le fatichedel mio ministero. Siccome io avea promessoalla SS. Vergine che, qualora avesse esaudita lamia preghiera, ne avrei fatto cenno nel Bollet-tino Salesiano, così ora adempio alla fatta pro-messa. Se Ella perciò crede sia cosa convenientee fruttuosa l'inserire o in altre modo far cennodi questa mia lettera nel Bollettino Salesiano,gliene sarò riconoscente .

Intanto protesto che non mi dimenticherògiammai di Maria Ausiliatrice, e che mi adopreròperchè il suo culto si estenda . insieme all'al=tetto, all'amore e alla speranza nell'infallibile emisericordiosa sua intercessione a conforto della

Chiesa, a conversione de' traviati e a confusionedegli empi. Riceva, Ill .mo sig. D. Bosco, le espres-sioni della mia gratitudine e della mia venera-zione, e mi creda

Cremona, 30 aprile 1886 .

L'umilissimo ed ossequiosissimo servoUN SACERDOTE COOPERATORE .

AVVISO_

Nell'ultimo numero del Bollettino Salesianoabbiamo pubblicato l'invito a tutte le pie Con-gregazioni delle Figlie di Maria e a tutte le gio-vanette cattoliche, acciocchè vogliano prenderparte alla festa delle nozze d'oro di Sua SantitàLeone XIII. Si tratta di onorare chi rappresentasulla terra Iddio, Colui al quale fu dato ognipienezza di potestà sulla terra nella Chiesa , ilPadre di tutti i fedeli. Ogni cuore sensibile, especialmente quello di tante buone figliuole, devenaturalmente commuoversi in così solenne e caracircostanza , e cercare ogni mezzo per dare lamaggior consolazione possibile al padre angustiatofra tante afflizioni. Ogni offerta sarà coscienzio-samente registrata, e sarà notato nell'album dapresentarsi al Sommo Pontefice il nome eziandiodi chi avesse data l'elemosina di un soldo .

TORINO, Via Giulio N 20, Piazza della Consolata

Dam. LORENZINA MAZÉ DE LA ROCHE

BIBLIOGRAFIA.

Il Giubileo-Istruzione per gli ec-clesiastici e pei laici per FORTU-NATO NERI, parroco dei Ss . Giuseppe e Cri-stoforo nell' Ospedaletto . - Napoli , 1886 .Tip. G. Rondinella nel R . Albergo dei Poveri .Un volumetto in-8° di pag . 80. Vendesi nelladetta parocchia per cent. 25.

Tra tanti opuscoletti sul Giubileo che ci sonovenuti fin ora nelle mani, ci sembra uno dei piùcompleti. Copia di dottrina, chiarezza nella espo-sizione e tenuità di costo. A questo aggiungiamoaverlo quasi fatto suo l'Em .mo cardinale Sanfe-lice coll'accettarne la dedica . Sì gli ecclesiasticiche i laici non avranno che desiderare a nostrogiudizio ; e però noi lo raccomandiamo a tutti,nella certezza che ci saranno grati d'averlo fattoconoscere .

LIBRERIA SAN GIOVANNI EVANGELISTA - TORINO .L'Apostolo S . Giovanni e la Chiesa primitiva narrazioni per cura del Sac. G. B. Lemoyne 2 v . in-32, p . 520 L . 1 00

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.

» 5 00San Giovanni fu il primo divoto del Sacro Cuore di Gesù, perchè avendo posato il capo sul seno del Divin Maestro, pel primo udì i pal-

piti del suo Cuore . Esso fu eziandio come la prima guardia d'onore del Cuor trafitto dalla lancia . Non diffuse tal divozione nella Chiesa primi-tiva, perchè come rivelò a S . Geltrude ' sua missione era di predicar nella Chiesa la Divinità del Verbo Incarnato i ma la soavità del suo Cuore,Iddio si riservò di manifestarla negli ultimi tempi, nella vecchiezza del inondo, affino di riaccendere la carità notabilmente raffreddata ,, .

Una tal vita è quindi particolarmente atta ad accendere e propagare la divozione al Sacro Cuore .

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9 00Il Cuore di Gesù fu la vita intima di S . Francesco di Sales , . Così l'Edouard al paragrafo S. Fran-

cesco di Sales, Dottore del S. Cuore, nella sua opera sulla Vita del Santo . Basta leggere la prefa-zione del Teotilno per iscorgere una tale verità . la essa il Santo ìnvoca l'onnipotente protezione di S .Giuseppe e di Maria SS ., affinchè ottengano, pei meriti del Cuore, Re dei cuori, di accendere neisuoi lettori il fuoco del divin amore, nel che è riposto il fine ultimo della divozione al Sacro Cuore di Gesù .

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sù ; in-32 0 15Vita ed Opere della Beata Margherita Maria Alacoque ; prima versione italiana del P .

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Quello che fu di S . Francesco di Sales, che cioè il Cuore di Gesù fu la vita intima di lui, lo fu puroper le salesiane da lui istituite . Lo studio quindi del Cuore di Santa Giovanna Francesca Chantal equello della Vita e delle Opere della Beata Margherita Maria Alacoque è efficacissimo per la vera divo-zione al Sacro Cuore di Gesù .

Il Tesoro della Vera Santità, ossia pratica di onorare il Sacro Cuore di Gesù, u-tilissimo a tutte le anime che desiderano avanzarsi nella cristiana perfezione ; seconda edizione, coll'adgiunta della Novena e di molti altri esercizi divoti ; in-32, pag.520. Legato in tela . .

,,

1 40' P4 un ricco tesoro, è una perla preziosa, il tuo Cuore, o buon Gesù . , Questo affetto di S . Bernardo,

stampato sulla prima pagina di questo libro, rivela lo spirito delle altre 412 pagine . Seguono quindi104 pagine su Maria SS . del Soccorso.

ALTRE OPERE SULLO STESSO ARGOMENTO.Amore e Riparazione . L . 3 00AMBROSL Il venerdì dedicato al C . di Gesù „ 1 80BADO . La scuola del Divino amore aperta „ 1 80BOTTALLA. SS . Cor Jesu „ 2 50BOUGAUD . Storia della B . Alacoque con litog. . „ 3 00BOULANGÈ . Vita della B . M . Alacoque . „ 2 00CABRINI . Pratiche divote in onore dei SS . C . . „ 0 30Catechismo sulla divozione al S . C . di Gesù . . „ 0 25CHIARINI . Delizie e pene dell'amor divino . . n 0 40COULIN . La vera divozione al S . Cuore . . . „ 2 50Cuore fil) SS . di Gesù nostra salvezza . . . „ 0 8 .5DEHAM . Il Sacro Cuor di Gesù„ 0 25Delizie e pene dell'amor divino„ 0 40DEROUVILLE . Esercizio di Meditazione . . . „ 1 00DESTEFANIS. Il divoto dei SS . Cuori . . . „ 2 00Divoto (11) del S . Cuor di Gesù„ 0 15Divoto del S . Cuor negli esercizi . „ 0 80Divozione (La) al S. C . presentata ai fanciulli „ 0 65Divozione (La) al S . Cuore di Gesù inspirata ,, 0 50FRANCO. Della divozione al S . Cuore . .

n 1 50Manuale dei divoti al S . Cuore „ 1 25

FUMEL . Il culto dell'amor divino, l eg . in tela ., 1 50GAUTRELET . Il mese di giugno consacrato . . „ 0 75GIRELLI . Manuale completo del S . C . di Gesù . „ 1 60

INNY . Il SS. Cuore di GesùL 0 50MALOCCHI . Il nome di Gesù 0 75MANNING . Le glorie del S . Cuore2 00Manuale dell'apostolato della preghiera . . . . „ 0 30MERRA . Il cuore di Gesù e le speranze . . . „ 0 60blese del S. Cuor di Gesù ; tradotto dal francese , 0 75MICHETTONI . illese di divoti esercizii al S . C . „ 0 80NICOSIA . L'anima cristiana guidata 0 50NILLES . Esercizii in onore dei SS . Cuori . . , 0 60NOBERASCO . Gli esempi del Cuor di Gesù . . , 0 40NOUET. Il venerdì dedicato al C. di Gesù . . „ 1 00OLMI . Il Cuor di Gesù al cuore della giovinetta „ 1 00- La manna dell'anima amante del C . di Gesù „ 2 00- Piccolo manuale delle ascritti . . . , 0 30

Passione (La) del Cuor di Gesù rinnovata . . , 1 30PELLICANI . Un'ora di Carnevale consacrata . . 0 10ROSSI Il culto al S. Cuor di Gesù 0 60Santuario (Il) al S . Cuor di Gesù in Roma . . , 0 40Slanci dell'anima che sospiran 0 20VINCENZO . (P.) . Il mese di Giugno 1 50TEPPA . Gesù al cuore del divoto di Maria „ 0 50Tesoro (II) delle vera santità, legato . . . . a 1 40Vita (Breve) della B . Alacoque0 20

OPPORTUNITÀ PEL MESE DI GIUGNO DEL 1886 .Lo Spirito Santo e i conforti della vita ; Omelia del Card . Alimonda in-8° . . . . L . 0 60Dell'Ispirazione Religiosa nella festa dello Spirito Santo ; Omelie dello stesso . . . » 0 60Novena dello Spirito Santo ; Meditazioni in apparecchio alla festa della Pentecoste (VACCmHA) » 0 10Istruzione Catechistica intorno al Sacramento della Cresima con Novena (DAi,Fi) . . » 0 30Ricordo della Cresima ; avvisi ai fanciulli che hanno ricevuto la Cresima (Vico) . . . . » 0 05

Copie 100

. . . . » 4 00Veni Creator Spiritus, invocazione allo Spirito Santo a tre voci (CACLÌFuo 209)

. » 0 15-

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- Inno alternato con canto del popolo per due tenori e basso (CAGLIERO 122) » 0 40Il mio Episcopato . Omelie, pastorali e discorsi del Card . Alimonda già Vescovo d'Albenga, 2 vol. » 9 00

Sant'Agostino chiama il dì della Pentecoste Dies natalis Spiritus Sancti, la natività dello Spirito Santoquasi parallela a quella del figlio di DioE la festa della santificazione umana : dopo il giorno della sua cre-azione l'uomo non ne ebbe altro così felice . Queste parole estratte dalle due prime Omelie soprannunziate ri-velano l'importanza di questi libri . Il mio Episcopato poi, se non è opera che tratti esclusivamentedello Spirito Santo, contiene però magnifiche parlato ai giovani che no hanno ricevuta laa grazia nella Cresima .D'altronde l'Episcopato Cattolico è l'opera per eccellenza dello Spirito Santo, il quale, come scrisse S . Paolo .pone i vescovi a reggere la Chiesa di Dio. Il mio Episcopato quindi, mentre rivela l'uomo dall' immenso cuore,rivela eziandio l'opera dello Spirito divino nella sua Chiesa .

1'erchè vi son sempre Vescovi$ ossia l'ordine dell'episcopato, spiegato al popolo da I . M . Viso » 0 25Perchè vi son sempre Preti? ossia l'origine dei veri amici del popolo, per I. M. Viso . . » 0 25

" Siccome Cristo venne a precettore universale di religioneLo Spirito Santo rinnovando tra gli uomini lesue mistiche discese, deve universalmente ammaestrarli dei loro doveri religiosi e della loro spirituale sal-vezza, come se tuttavia Gesù Cristo fosse presenteAl Vescovo si appartiene anzi tutto come a dottornella fede dischiudere agl'intelletti il lume delle verità rivelate . „ In queste parole tolte dal mio Epi-scopato c'è la ragione dei due libretti del Vigo, degnissimi d'esser diffusi in occasione di Consacrazioni Epi-scopali e di ordinazioni Sacerdotali e specialmente nella prossima occasione delle quattro tempora .

Annali Storico-Polemici degli Apostoli Pietro e Paolo confermati di monumenti Antichi, Cristiani,Giudaici Pagani con illustrazioni opportune ; 2 vol . in-8° gr. p. 1108 » 12 00

Legati elegantemente in tela

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. » 15 00La terra che echeggia al suono apostolico ed apparecchiasi a mutare inoltre ributtando il paganesimo per

abbracciare il cristianesimo, è opera dello Spirito Santo », scrive l'Alimonda nelle Omelie sopra annunziate .Chi vuol conoscere una tale opera meravigliosa ed accendersi d'amore dello Spirito Santo e dei primi fonda-tori della Chiesa Cattolica prenda e legga questi Annali, compilati in Roma stessa dal Sec . Luigi Ferri de' Ferrari .