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SOMMARIO : Tutti i cuori . . . - Sotto la cupola dell'Ausiliatrice . - Dalle nostre Case. - Dalle nostre Missioni -Crociata Missionaria . - Per intercessione di Maria SS . e di S . Giovanni Bosco . - Consolatrix afliictorum . -Echi delle Feste di Don Bosco Santo . - Lettera di Don Giulivo ai giovani . - Necrologio .

PERIODICO MEN-SILE PER I COO-PERATORI DELLEOPERE E MISSIONIDI S. GIO. BOSCO

BOLLETTINOSALESIANO

Anno LIX - N. 8

AGOSTO

1935 - XIII

Tutti i cuori . . .Tutti i cuori sono omai protesi alla

grande opera dell'ampliamento della Basi-lica di Maria Ausiliatrice . N'abbiamo avutouna bella prova nella ricorrenza della festaonomastica del nostro Rettor Maggiore dicui diamo la cronaca in queste stesse pa-gine . Fu un plauso unanime al gesto delRettor Maggiore che nell'anno della Ca-nonizzazione ha voluto provvedere allo svi-luppo del culto della Madonna e del-l'infaticabile apostolo della sua divozione,compromesso omai dalla ristrettezza dellaChiesa. Colle lettere di augurio comincia-rono a giungere anche varie offerte perl'attuazione del grandioso disegno .

Nei nostri Collegi ed Oratori fu una veragara fra le varie associazioni e compagnieper mettere insieme qualche soldo . Piccolegocce in mezzo al mare, ma che rivelanol'affettuosa corrispondenza anche del pic-colo mondo dei nostri alunni . « Abbiamlavorato fino a mezzanotte - scrivevanoalcuni bambini di scuole elementari -per allestire la nostra piccola lotteria » edunivano tutto l'incasso : 125 lire . Gli an-gioletti di un asilo delle Figlie di MariaAusiliatrice portarono alle Suore un soldociascuno : soldini di rame, impreziositi dallapreghiera dell'innocenza . Ma coi soldinidei piccoli, eroismi dei grandi . I malatidelle nostre case di salute offrono i loropatimenti . I neofiti delle lontane missionisi impongono straordinarie mortificazioni

per contribuire anch'essi alla nobile im-presa . Spettacolo commovente quello dellemamme dei Salesiani ospitate nella Casadi Mathi che, sentendo un superiore par-lare del progetto di ampliamento, si sonotolte sull'istante anelli ed orecchini e lihanno deposti nelle sue mani per unirlia quelli di altre mamme generose e darmodo di convertirli in altrettanti mattoni .Parecchi Cooperatori e Cooperatrici, Ex-al-lievi ed Ex-allieve hanno già assicuratola loro cordiale e generosa adesione . Unapia signora facendo in questi giorni lasua offerta al Rettor Maggiore, non vollesaperne di ringraziamenti : « No, no, leinon mi deve affatto ringraziare : sono ioche debbo ringraziare la Madonna chemi ha concesso tanti favori . Questo nonè che un modesto segno della mia grati-tudine ». Noi ci auguriamo che moltidebbano dire la stessa cosa ; e che l'oboloche ci invieranno tutti i nostri Coopera-tori non sia altro che l'espressione mate-riale della loro gratitudine verso la VergineAusiliatrice per grazie ricevute. Così èsorto il Santuario . E così deve procederel'ampliamento .

Tutte le offerte si indirizzino sempre alRettor Maggiore, Via Cottolengo, 32,Torino, 109, al quale pure si prega diinviare sollecita relazione delle grazie otte-nute da Maria Ausiliatrice .

raggiungendo il santuario di S . Ignazio checonserva tanti ricordi della pietà e dell'apo-stolato di Don Bosco . Il tempo minacciosonon consigliava pellegrinaggi in comitiva . Nonmancarono però visite di devoti e Cooperatorialla spicciolata . Il mattino del giorno 6 inveceallegro scampanio e festa di fanciulli per l'am-ministrazione della S . Cresima in basilica .Un centinaio di bambini ed altrettante bam-bine della parrocchia ricevettero la Confer-mazione da S. E. Mons. Perrachon . Lo stessogiorno giunsero in pellegrinaggio i FratelliMaristi di Grugliasco coi loro Aspiranti, ilParroco di Grazzano Visconti con una cin-quantina di parrocchiani, una quarantina dipellegrini Argentini ed Uruguayani, 200 alunnidella Scuola di Avviamento Regina Elena diTorino e 45 alunni delle Scuole Elementaridi Gabbiano Monferrato . La domenica diPentecoste, vennero da Como 70 soci dell'A-zione Cattolica ; e, l'indomani, altre associa-zioni di A . C. da Sannazzaro e da Carugatecoi rispettivi Parroci ; il Prevosto di Locarnocon un bel numero di parrocchiani, ed alcuniAnciens Combattants di St-André-les-Alpes .Nei giorni seguenti : un pellegrinaggio da Bel-linzona, una trentina di fanciulle dell'Orfano-trofio femminile di Asti, pellegrini di Ferrered'Asti, ecc. Il giorno 12 l'Oratorio iniziò la

SOTTO LA CUPOLADELL'AUSILIATRICE

«Per Mariam ad Jesum »: Maria ci conducesempre a N. S. Gesù Cristo . Il fervore delmese mariano ha trovato nuovo alimento nelmese di giugno per le grandi feste liturgichedel Corpus Domini, della Pentecoste e del SacroCuore di Gesù, favorito anche dalle feste diSan Luigi e di San Pietro, che nelle Case sa-lesiane si celebrano con specialissima divozione,nonchè dal Congresso Mariano Torinese edalle Feste Centenarie della Consolata cuiabbiamo partecipato con tutta l'anima mobi-litando le nostre opere ed associazioni . Iltempio dell'Ausiliatrice continuò ad acco-gliere migliaia di pellegrini . Fin dalla primadomenica troviamo registrati devoti pellegri-naggi da Modena, da Merello di Novi Ligure,da Fagnano Olona, da Turbigo, da Como,da Villanova d'Asti, cui si aggiunsero nel po-meriggio gli aspiranti di A. C. del nostroOratorio di Asti .

Il giorno 3, un bel gruppo da Piacenza edun altro da Milano diretto a Lourdes . Il 4,l'Oratorio rimase invece quasi deserto perchèartigiani e studenti partirono di buon mattinoalla volta di Lanzo per la passeggiata annuale,

figuravano fra le congregazioni religiose ;mentre le associazioni parrocchiali delle nostredue parrocchie cittadine, di Maria Ausiliatricee di Gesù Adolescente, alimentavano il gruppodelle parrocchie dell'Archidiocesi e gli iscrittialle associazioni di Azione Cattolica maschilee femminile presero posto nei rispettivi gruppidell'Azione Cattolica .

Fu una giornata trionfale, piena di emozioniparticolari pei figli di Don Bosco che appreserola divozione a Maria SS . da Colui che, primadi essere apostolo dell'Ausiliatrice, fu un grandivoto della Consolata .

La Basilica di Maria Ausiliatrice fece allaConsolata anche l'omaggio di una magnificailluminazione tanto la sera della vigilia comequella della festa . All'apoteosi mariana seguìtosto la festa del Corpus Domini, e la bandadell'Oratorio prestò il tradizionale servizio allaprocessione della Cattedrale cui parteciparonoSalesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice e gio-vani numerosi. La sera dello stesso giorno igiovani diedero poi un riuscitissimo saggioginnastico, in cortile, alla presenza dei Su-periori, del Vice Presidente dell'O . N. B. edi varie personalità . Afflusso ininterrotto dipiccoli pellegrinaggi alla Basilica ed alle Ca-mere di Don Bosco . Le Figlie di Maria Ausi-liatrice celebrarono, il giorno 21, la festa ono-mastica della Superiora Generale Madre LuisaVaschetti, e vi intervenne il sig . D . Berruticon varie rappresentanze dell'Oratorio . Ladomenica seguente l'Oratorio s'unì alla par-rocchia per la festa esterna del SS . Sacramentocon processione eucaristica . Da Malnate giunseun bel pellegrinaggio delle maestranze delladitta Conti che, celebrando l'80 °di fondazione,vollero santificare la festa colla santa Messa aMaria Ausiliatrice, quindi visitarono l'Oratorioe la città di Torino . Contemporaneamentegiunsero altri pellegrini da Saronno e da Ba-lerna . Il 24, passò all'Oratorio e celebrò al-l'altare del Santo il Vescovo di Aukland(Nuova Zelanda) S. E. Mons. Liston . AltriEcc.mi Vescovi erano passati nei giorni prece-denti a venerare Maria Ausiliatrice ed il nostroSanto. Ricordiamo le LL . EE. Mons. Mele,Mons. Rossi di Asti, e Mons . Rosso di Cuneo .Tra i pellegrini degli ultimi giorni, notammogli alunni delle scuole elementari di Passeranod'Asti, e 70 pellegrini da Varese S . Fermo .

Il mese si chiuse con la festa esterna diS. Luigi, ritardata al giorno 30 giugno . Glistudenti ridestarono tutta la divozione versoil loro Patrono con solenni funzioni in Basilicae la processione pei cortili dell'Oratorio collastatua del Santo . Celebrarono il sig . D . Gi-

partecipazione ufficiale alle Feste Centenariedella Consolata con un devoto pellegrinaggioal suo Santuario ove il sig . Don Berruti celebròla S. Messa e D . Zerbino tenne un efficacefervorino . Il Rettor Maggiore assistette quindialla solenne apertura del Congresso marianoin San Filippo. Grande affluenza di pellegrininei giorni del Triduo della Consolata. Quasitutti fanno una visita anche al Cottolengo eda Maria Ausiliatrice . La seconda giornata delCongresso, mentre il teatro del nostro Oratoriofestivo ospitava i fanciulli cattolici dell'archi-diocesi sotto la presidenza di S. E. Mons. So-racco, vescovo di Fossano, scesero a MariaAusiliatrice gli alunni del piccolo SeminarioArcivescovile di Giaveno e, verso mezzogiorno,240 tra aspiranti, novizi e professi della PiaSocietà San Paolo di Alba. L'Em.mo Card .Arcivescovo volle portare la sua benedizioneai fanciulli cattolici e fu accolto con grandeentusiasmo. La domenica 16 giugno si sop-pressero le funzioni solenni nella Basilica diMaria Ausiliatrice per permettere il massimoconcorso dei Salesiani e dei giovani all'apo-teosi della Consolata . I nostri cantori coadiu-vati dai chierici del nostro Istituto TeologicoInternazionale fecero servizio alla Cattedralepel pontificale dell'Em .mo Card. Fossati,eseguendo assai bene la Messa del M° Tosi,e le grandiose antifone « Signum magnum»ed « Exultate Deo» del nostro Don Pagella .Nel pomeriggio poi i 700 alunni artigiani estudenti colla banda, ed i giovani esterni delprimo Oratorio festivo colla fanfara e collabanda «Cardinal Cagliero », raggiunsero ilposto di concentramento delle rappresentanzesalesiane per unirsi ai giovani dei nostri Oratoricittadini, « San Luigi », « Sant'Agostino », «Val-salice », «Michele Rua », « San Paolo », « Re-baudengo » e « Lucento », e con quelli deinostri Istituti « San Giovanni Evangelista »,«Rebaudengo », «Card . Richelmy » . Prece-dendo le alunne degli Oratori e Collegi delleFiglie di Maria Ausiliatrice formarono con esseil II gruppo della processione raggiungendo ilnumero di 5000 . La graziosa fanfarina dell'Ora-torio «Michele Rua » fu posta in testa e lebande dell'Istituto « Rebaudengo », e dell'Ora-torio «S. Paolo» furono distribuite tra gli Istitutimaschili e gli Oratori femminili . La banda del-l'Oratorio « Michele Rua », invece, con quelladella Casa Madre, la «Card . Cagliero », e lafanfara dell'Oratorio di Valdocco furono dislo-cate in altri gruppi. I nostri Confratelli e leFiglie di Maria Ausiliatrice della città parte-ciparono in massa : oltre 300 tra sacerdotie chierici e 280 Figlie di Maria Ausiliatrice

l'ufficio di segretaria, colla illusione di avera scrivere soltanto qualche indirizzo, e chesi sentì invece tosto infervorata dallo zelo diquel prodigio di iniziative ad un lavoro straor-dinario, seppe nascondere i suoi meriti perso-nali ed esaltare fervidamente le eccezionalivirtù di Don Trione .Ma il Rettor Maggiore, dopo alcune parole

del nostro missionario D . Tantardini - chedisse alle Dame-Patronesse la gratitudineparticolare dei missionari che godono annual-mente il beneficio della carità del Comitato -non volle rinunziare a rilevare l'ottima sceltafatta dal compianto D . Trione, accennando allebenemerenze dell'attivissima segretaria . Ringra-ziò quindi la signora Presidente e tutte quante leDame per lo zelo dispiegato anche quest'annonell'allestire tanti sacri arredi pei poveri mis-sionari e per procurare alla Società salesianatanta cordiale adesione di anime elette. Larecente erezione della diocesi di Viedma inPatagonia offrì lo spunto al sig . Don Rical-done per provare come la carità dei Coope-ratori trionfi attraverso l'opera dei missio-nari salesiani . E, rievocando ancora la carafigura di Don Trione, conchiuse segnalandodue caratteristiche esemplari del compiantoSegretario generale dei Cooperatori: il suozelo sempre ottimista e l'inalterabile soavitàdel suo dire che non conobbe mai la maldi-cenza: per tutti e per tutto egli aveva sempreparole di bontà .

Lungo il giorno affluirono all'Oratorio let-tere e telegrammi di auguri, visite di Coope-ratori e benefattori e del Consiglio Genera-lizio delle Figlie di Maria Ausiliatrice .

A sera l'ampio teatro si affollò di alunni edi rappresentanze dei nostri Oratori ed Istituticittadini per l'accademia tradizionale . Face-vano corona al Rettor Maggiore Superiori,Ispettori e Direttori di varie case, il ConteSen. Eugenio Rebaudengo, Presidente gene-rale dei Cooperatori, e l'Avv . Comm . FeliceMasera, Presidente degli Ex-allievi, con di-stinti benefattori e personalità del clero e dellaicato . Tra i doni figuravano artistiche carte-gloria miniate su pergamena dalle Figlie diMaria Ausiliatrice, un ricco tappeto, con telee statuette cinesi, inviate dalla nostra missione,e due ampi vassoi d'oggetti d'oro e d'argentoofferti dalle mamme dei salesiani ospiti dellacasa di Mathi, dalle mamme dei nostri allieviaspiranti missionari e da un gruppo di Coo-peratrici di Morialdo, il colle natio di S. Gio-vanni Bosco .

Alunni ed Ex-allievi, Salesiani e Figlie diMaria Ausiliatrice, vari Cooperatori e Coopera-

raudi e il Direttore e tenne il panegiricoD . Zortea. A sera fuochi, illuminazione, cantie concerto della banda dell'Oratorio .

La festa liturgica del Sacro Cuore fu unagiornata di intimo fervore e di adorazionecontinua al SS . Sacramento esposto, perchè lasolennità esterna viene, come sempre, riser-bata alla chiusura tradizionale dell'anno scola-stico-professionale verso la fine di luglio . -

Solennità eccezionale assunse invece la festadi San Pietro, anche perchè giorno onomasticodel nostro Rettor Maggiore, sig . D . PietroRicaldone . Diamo la cronaca un po' più det-tagliata .

La festa del Rettor Maggiore.Fin dalla vigilia straordinario entusiasmo e

dimostrazioni affettuose al IV Successore diD . Bosco Santo . Prime a presentare solenne-mente i loro auguri furono le Dame Patro-nesse del Comitato Centrale che, dopo averascoltato la santa Messa celebrata da un mis-sionario salesiano nella cappella Pinardi, siraccolsero nel salone delle esposizioni peroffrire al sig . Don Ricaldone i frutti preziosidella loro inesauribile carità. Veramente nonavevano bisogno di esprimere i loro sensi didevozione, perchè ben 80 pianete, 4 paramen-tali completi, 4 piviali e rispettivi veli omerali,8 cassette-cappelle, 10 cassette-altari portatili,4 cassette pei sacramenti, 6 cassette di prontosoccorso ed un ricco ostensorio, insieme agliarredi inviati dalle Dame de La Spezia e diPordenone, documentavano eloquentementela nobile generosità del loro cuore e lo spiritosoprannaturale che informa l'attività delle il-lustri Dame, così ben diretta dalla Presidenteeffettiva, marchesa Carmen Compans di Bri-chanteau . Ma la solerte segretaria sig .na Con-tessa Maria Teresa Camerana seppe fare unquadro così vivo dell'attività del Comitatonell'anno corrente, da commuovere profonda-mente il Rettor Maggiore ed i missionari che,col Prefetto generale Don Berruti, assistetteroalla cara dimostrazione . Ricordò di volo gliavvenimenti più salienti, che rallegraronola vita del Comitato in questi ultimi mesi,indugiandosi particolarmente sulla augustavisita di S. M . la Regina d'Italia cui le Dame-Patronesse fecero degna corona il 13 delloscorso aprile. Con delicato pensiero rievocòinfine le Dame recentemente defunte, e spe-cialmente la soave figura dell'indimentica-bile Don Trione, Segretario generale deiCooperatori, ed anima del Comitato . La buonaContessa che, iq anni or sono, veniva pregatadal degno figlio di Don Bosco di assumere

ringraziando tutti e singoli, particolarmentele Figlie di Maria Ausiliatrice per le offertespirituali, ed il sig . Conte cui augurò, a suavolta, lunghi anni di vita . Con grande affettorievocò le figure scomparse del M . Doglianie di D. Trione e, protestando infine la suariconoscenza per quanti concorrono all'am-pliamento del Santuario, egli si augurò dipoter presto così provvedere allo sviluppodella divozione verso Maria Aus . ed il SantoFondatore : l'unica ragione che ispirò l'au-dace impresa cotanto urgente, in tempi purcosì difficili. Con viva emozione sottolineòl'omaggio delle buone mamme che si priva-rono dei più cari e preziosi ricordi per concor-rere alle spese dell'ampliamento, e quello deibimbi dell'Asilo che offersero i loro soldini .Su tutti invocò le celesti benedizioni, promet-tendo quotidiane preghiere .

L'indomani egli celebrò la Messa dellacomunione generale ed il sig. Don Berruticantò la Messa solenne. Un gruppo di Coo-peratori ed Ex-allievi guidati dal DirettoreDon Garbarino, vennero espressamente daGenova per presentare personalmente al RettorMaggiore i loro auguri e la loro offerta . Tuttala giornata trascorse serena nella gioia piùpura di quello spirito di famiglia che DonBosco ha saputo diffondere così saggiamentein tutte le sue Case .

trici avevano già a parte inviato il loro oboloper l'ampliamento del tempio dell'Ausiliatricee per l'altare a Don Bosco Santo. Dopo l'innod'occasione, lettura delle adesioni e presenta-zione dei doni, i giovani dell'Oratorio, gliallievi degli Istituti missionari ed un Diaconodell'Istituto Teologico Internazionale si suc-cedettero a presentare gli auguri al Successoredi Don Bosco, alternandosi con lo svolgimentodel programma musicale egregiamente ese-guito dalla « Schola Cantorum» e dalla bandadell'Oratorio e dalla « Schola Cantorum» del-l'Istituto Teologico Internazionale . Una caratradizione risorse applauditissima : la presenta-zione del XVI volume delle Memorie Biogra-fiche di S. Giovanni Bosco fatta dal successoredel biografo di Don Bosco, Don Ceria . Elettee toccanti le parole di omaggio e di affettuosadevozione che, a nome di tutti i Cooperatori,si degnò di rivolgere lo stesso PresidenteConte Sen . Eugenio Rebaudengo, alla vi-gilia del suo 73° compleanno, esaltando ledoti caratteristiche del sig . Don Ricaldonee la sua attività particolare nel campo dellebenemerenze della Società Salesiana verso laPatria e verso la Chiesa . Con un'alata improv-visazione l'avv. comm. Felice Masera rap-presentò quindi tutti gli Ex-allievi assicurandoper tutti il generoso concorso all'ampliamentodel Santuario. Chiuse il sig . Don Ricaldone,

DALLE NOSTRE CASE

BARI . - Inaugurazione del Tempio Sa-lesiano al Divin Redentore.

A chiusura dell'Anno Santo e nel ciclo deifesteggiamenti ad onore di S . Giovanni Bosco,Bari ha inaugurato il grandioso tempio alDivin Redentore, che sorge nel luogo già de-signato dal Servo di Dio Don Michele Rua,in uno dei quartieri più popolosi della città,denominato appunto « Redentore» . Iniziatodal compianto can . Beniamino Bux fu con-dotto felicemente a termine, dopo annosevicende, dai Salesiani col concorso generosodi devoti cittadini e di numerosi benefattorid'altri paesi . Esso domina oggi ed informatutta l'opera nostra favorendo lo sviluppo diquella cristiana educazione che trae la suaispirazione dalla chiesa .

Le feste si iniziarono col trasporto dellacolossale statua del Redentore, munifico donodell'ex-allievo Cesare Bonardi, benedetta nellachiesa di S . Rocco dal Rettore, P . Renzullodel Prez. Sangue . Una processione veramentetrionfale l'accompagnò al nuovo tempio ovel'attendeva una nicchia proporzionata sopral'altar maggiore . E sull'altar maggiore gi-ganteggiava già tra una selva di ceri, di fiori,di labari e di gagliardetti, il 29 aprile u . s .,quando S . E. l'Arcivescovo Mons . MarcelloMimmi procedette alla consacrazione dellachiesa, coll'assistenza del Capitolo Metropo-litano, presenti autorità civili, politiche e mi-

litari, ed un mare di folla accorsadalla città e dalla provincia . Al ter-mine del sacro rito S . E. impartì labenedizione, ed aggiunse la sua pa-rola al ringraziamento del Direttoredell'Istituto Don Stile, esaltandol'opera dei Salesiani ed auspicandocelesti benedizioni sulle autorità esul popolo diletto .

Nel corso del triduo solenne ce-lebrò il primo pontificale S . E. Mons.Federico Emanuel, Ausiliare di Sa-bina. La Schola Cantorum dell'Isti-tuto Salesiano interpretò magistral-mente, la Messa XIII del Pagella .

Intervenne alla funzione anche unpellegrinaggio da Triggiano .

La sera tenne il discorso S . E.Mons. Antonio Melomo, Vescovo diMonopoli ed impartì la benedizioneMons. Vito Vendemia, Decurionebenemerito dei Cooperatori Salesianidi Terra di Bari e Presidente delComitato dei festeggiamenti . Sabato4 Maggio, dopo la Messa con Co-

munione generale celebrata da Mons. Sa-marelli, Vicario dell'Archidiocesi di Bari, tennePontificale S. E. Mons. Domenico Argnaniallora Vescovo di Conversano . Si distinsedurante il Pontificale la rinomata Schola Can-torum di Terlizzi .

Alla benedizione del pomeriggio parlò S. E .Mons. Nicola Digirolamo, Vescovo di Caiazzoe impartì la benedizione S . E. Mons. GiovanniSanna, Vescovo di Gravino di Puglia .

La domenica mattina 5 maggio, il Santuariorigurgitava di fedeli per la Prima Comunionedi centinaia di bambini, mentre le voci bianchedella Schola Cantorum dell'Istituto diffonde-vano per l'aria angelici mottetti al Redentore .Magnifico il Pontificale di S . E. Mons. Arci-vescovo di Bari, assistito dal Capitolo Metro-politano, presenti tutte le autorità civili, poli-tiche e militari, dignità e personalità del clero edel laicato ed uno stuolo di Vescovi, coll'Eco-nomo Generale sig . Don Giraudi, il quale rap-presentava il Rettor Maggiore, e l'IspettoreDon Simonetti . All'Evangelo S. E. Mons.Mimmi pronunciò una vibrante Omelia, chefu un vero inno di gloria a S . Giovanni Bosco .

Durante il Pontificale la Schola Cantorumdella Basilica di S. Nicola, diretta dall'esimioMaestro Cav. Don Cesare Franco, eseguì mi-rabilmente la "Missa in honorem S . Ceciliae "del medesimo Maestro .

La cerimonia però più attesa dal popolo erala Processione coll'Icona di Gesù Redentore,

e colla Reliquia ex carne di S. Giovanni Bosco .Sfilarono migliaia di persone con la parte-cipazione di tutte le Arciconfraternite dellacittà, degli Ordini Religiosi e delle Associa-zioni Cattoliche . Imponente lo stuolo di Arci-vescovi e Vescovi di Puglia coll'Ecc .mo Arci-vescovo di Bari, preceduto dai Canonici delCapitolo Metropolitano e dai Professori edalunni del Seminario arcivescovile al completo .Di grande effetto il numeroso stuolo di alunnebianco vestite venute da Ruvo e accompagnatedalle Figlie di Maria Ausiliatrice, che svol-gono in quella città un attivo apostolato .

La Processione passò per i Corsi principalidella città illuminata da fantastiche luci e signo-rilmente pavesata, fra uno sventolìo di centinaiadi vessilli e il suono di varie musiche, portandoin una apoteosi di gloria la statua del Reden-tore che passava benedicendo le due fitte alidi popolo devoto . Quando raggiunse la piazzaantistante al nuovo tempio, la folla convenutanon si poteva contare. S. E. Mons . AndreaTaccone, Vescovo di Ruvo e Bitonto impartìla benedizione eucaristica dalla scalea esternadel Tempio . La festa si chiuse con la illumi-nazione di tutto il rione, lasciando nel cuore ditutti il ricordo di ore indimenticabili di fedee di sacro entusiasmo per le Opere Salesiane .

MILANO. - Insigne reliquia di Sant'Ago-stino alla nostra Prepositurale .

La sera del 2 maggio u . s . S. Em. il Card .Arcivescovo Ildefonso Schuster, circondatodalla sua corte, riceveva solennemente inarcivescovado il Prevosto Salesiano di San-t'Agostino con gli esponenti dell'Azione Cat-tolica e le più distinte personalità della par-rocchia e consegnava loro un'insigne reliquiadel Santo Patrono, che veniva immediata-mente trasportata, con un magnifico corteodi automobili, alla Prepositurale, ove Sale-siani, alunni e parrocchiani la ricevevanotrionfalmente e la recavano in processione,alla fantastica luce di centinaia di lampioncinialla veneziana per custodirla nel sacro tempiodevotamente in venerazione . Il dono pre-zioso era accompagnato da un autografo del-l'Em.mo Cardinale .

MALTA-Sliema. - Il Giubileo d'argentodell'Oratorio Salesiano e la festa diS. Giovanni Bosco .

Il nostro Oratorio di Malta ha ritardato lafesta di Don Bosco Santo per farla coinciderecol giubileo d'argento della istituzione dovuta

alla munificenza del comm . Alfonso Galea .Tutta la città ha partecipato al giubilo ed allafesta dei Salesiani, accorrendo, il 28 aprile,all'Oratorio ove Mons . Vicario Gen . ha be-nedetto la bandiera del Santo e, colle autoritàe personalità, ha assistito allo scoprimento diuna lapide commemorativa del XXV °, inaugu-rata con un magnifico discorso dell'avv . Pace,Presidente degli Ex-allievi. I giovani orato-riani allietarono il pubblico con ottime decla-mazioni e saggi e giochi ginnastici, accom-pagnati dalla banda del nostro Istituto S. Pa-trizio . L'indomani giunse S . E. il Vescovo diGozo il quale trasportò processionalmente lareliquia del Santo alla chiesa Matrice di StellaMaris, preceduto dal clero secolare e regolaree seguito da gran folla di popolo . Lo stessoEccellentissimo Vescovo presiedette, il giorno30, la commemorazione ufficiale del XXV °nel corso di una riuscitissima accademia mu-sico-letteraria tenuta nella Juventutis Domusdell'Oratorio .

Fu un'ora di vero godimento spirituale siaper l'atmosfera vibrante d'entusiasmo versoDon Bosco e l'opera sua, sia per la eletta mu-sica eseguita con accompagnamento di or-chestra diretta dal valente M .o Camilleri, siaancora pei poderosi e applauditi discorsi te-nuti dal direttore dell'Oratorio Don Scra-vaglieri, dal cav. A. E. Camilleri, dall'avv .E . Pace, dal magg . E . De Domenico, da mons .prof. can. E. Galea e da Sua Signoria l'on .sir A. Mercieca, Presidente della Magistra-tura di Malta . Le lingue italiana, inglese elatina si succedettero per esaltare il gran Santoe magnificare gli effetti salutari dell'aposto-lato svolto in Malta dai Salesiani .

Chiuse il trattenimento il nostro Don Al-legra, primo Direttore dell'Oratorio di Slie-ma, rappresentante anche l'Ispettore dei Sa-lesiani di Malta e Sicilia .

L'indomani ebbe inizio nella chiesa diStella Maris il solenne triduo in onore di DonBosco Santo, con una Messa in rito greco-cattolico . Ogni giorno Messa solenne in mu-sica e comunione generale e duplice funzionereligiosa al pomeriggio, con discorso e bene-dizione solenne .

Si succedettero al mattino in massa com-patta, da gremire letteralmente la vasta chiesa,gli alunni e le alunne delle scuole governative,i giovani dell'Oratorio, quelli dei vari Isti-tuti scolastici maschili e femminili, nonchéi Cooperatori, le Dame Patronesse, le Coo-peratrici, gli Ex-allievi e le Associazioni catto-liche dell'Isola . Nelle varie funzioni ufficiaronomonsignori e prelati, provinciali e superiori

delle varie comunità religiose, fra cui alunnied ex-allievi dell'Oratorio . Tennero il pul-pito i più noti oratori dell'isola D . Balzan,Mons. Bonnici, Prof. D . Catania, P. Portelli,P. Agius, P . Pàris, che in italiano e in malteseesaltarono, nei suoi molteplici aspetti, la grandefigura di Don Bosco Santo .

S. E. Mons. Gonzi, Vescovo di Gozo, de-legato di S . E. Mons. N. Caruana, Arcivescovo-Vescovo di Malta, impedito per malattia,pontificò i vespri, la vigilia, e celebrò il solennepontificale della festa . Disse il panegirico initaliano il parroco D . Capurro .

La processione di chiusura fu un vero trionfoper la partecipazione di dignità e clero, reli-giosi, personalità e associazioni, giovani e po-polo in un fervore ammirabile di santo entu-siasmo. La banda di S . Patrizio rallegrò finoa notte la cittadinanza con ottimo concerto .

MESSINA. - La nuova "Via San Gio-vanni Bosco ".A chiusura delle feste di Maria Aus. e di

San Gio. Bosco celebrate solennemente nellachiesa cattedrale, dopo la processione euca-

ristica e la benedizione, il 26 maggio u . s ., lafolla dei giovani dell'Oratorio Salesiano « Do-menico Savio» con stendardi e bandiere, se-guita da tutto il popolo intervenuto, si riversònella via in cui sorge la chiesa del SS . Salva-tore e l'annesso Oratorio Salesiano, per inau-gurare le targhe marmoree recanti il nome diSan Giovanni Bosco al quale il Municipio diMessina, con nobile pensiero, volle dedicarela via, aderendo alla proposta presentata dagliex-allievi di Don Bosco .

Tolti i drappi tricolori che coprivano letarghe, i presenti scoppiarono in evviva egrida di gioia, mentre una magnifica fiacco-lata illuminava la via S . Giovanni Bosco frale note della banda e il coro di centinaia digiovani .

Un applaudito concerto musicale nell'atriodell'Oratorio, fantasticamente illuminato, chiusela cara, indimenticabile giornata .

NAPOLI. - Il primo anno di vita del-l'Oratorio Salesiano di Via Nuova delCampo .

Benedetto dall'Em .mo Card. Ascalesi, arci-vescovo di Napoli, il 1° luglio dello scorsoanno, l'Oratorio Salesiano di Via Nuova delCampo, che la munificenza dell'avv . comm.Ernesto Menichini eresse per la cristiana edu-cazione della gioventù del rione, ha compiutoil suo primo anno di vita, offrendo allo stesso -Em.mo Arcivescovo ed alle autorità intervenuteper la festa di Don Bosco Santo, il 5 maggiou. s., uno spettacolo consolantissimo di vitae di gioia . Oltre settecento giovani lo frequen-tano infatti regolarmente, alimentando levarie associazioni che provvedono alla forma-zione religiosa ed all'Azione Cattolica, e nu-merose ormai si impongono anche le unionidei Cooperatori e delle Dame Patronesse. IlCardinale ebbe il conforto di distribuire atutti la santa Comunione durante la celebra-zione della Messa basso-pontificale, e nonpotè tenersi dal rivolgere commosse paroledi plauso e di esortazione a perseverare nellavia intrapresa . Alla Messa solenne celebratadal Superiore dei PP . Trinitari i giovani can-tori diedero un ottimo saggio della loro pre-parazione. Chiuse la festa Mons . Buonomo,dopo il panegirico detto dal parroco D . E-gidio Jovine. E animato di novello slanciol'Oratorio intensificò la provvida attività tra-dizionale delle opere di Don Bosco a vantaggiodella cara gioventù .

ROMA. - S . E. Mons. Guerra benedice lecampane del nuovo tempio di MariaAusiliatrice .

Quantunque la consacrazione ed inaugu-razione del nuovo tempio a Maria Ausilia-trice presso l'Istituto Pio XI sia stata riman-data al maggio dell'anno prossimo per poterloterminare completamente senza precipitazione,la festa di quest'anno si è voluta allietare dellaconsacrazione delle 8 campane fuse dalla DittaBianchi di Varese . Compì il sacro rito il 19maggio u . sc. S. E. Mons. Guerra, arcivescovosalesiano, assistito dal Clero della parrocchia,dai Chierici dello Studentato Teologico Inter-nazionale del Sacro Cuore, di S . Callisto, ecircondato da una pittoresca schiera di chie-richetti, in veste rossa e cotta. La « ScholaCantorum» dell'Istituto eseguì egregiamentei canti liturgici, mentre la banda del «Pio XI »,prima e dopo la cerimonia, introducendo, aconsacrazione avvenuta, il suono delle nuovecampane, rese più lieta e festosa la cerimonia .

Compiuta la consacrazione, S . E. tenneun breve, appropriato discorso sul significatoreligioso e civile dei sacri bronzi ricordandocome essi siano la sollecita voce della Chiesa,Madre dei Santi, che accompagna l'uomoredento dalla culla alla tomba .

Funsero da padrini : S. E. il Marchese Ca-millo Serafini e Donna Camilla Ratti, sorelladi S. Santità ; S. E. il dott. De Estrada, Am-basciatore dell'Argentina presso la SantaSede e Signora ; S . E . Eguiguren, Ambascia-

tore del Cile presso la S . Sede ; S. E. il ConteNimbela, Ambasciatore del Perù presso laSanta Sede e Signora ; S. E. il Marchese Ta-lamo Atenolfi di Castelnuovo, Incaricatod'Affari d'Italia presso la S . Sede e Signora ;S. E. il dott . Cantillo, Ambasciatore dell'Ar-gentina presso il Quirinale e Signora; S . E .Manzanilla Prog . José Matias, Ambasciatoredel Perù presso il Quirinale e Signora : S . E .il Gr. Uff. Baistrocchi .

Le campane formano due concerti : il primoin do, mi, sol la, destinato al campanile didestra ; il secondo in re, fa, sibemolle, do, de-stinato a quello di sinistra di chi guarda lafacciata del tempio . Il primo è formato dallacampana più grande « Sacro Cuore » e dalletre campane intermedie maggiori: « San Giu-seppe» «Venerabile Domenico Savio» «S .Pio V» ; il secondo concerto è formato dallequattro campane intermedie minori : «MariaSantissima Ausiliatrice » «San Giovanni Bosco »«Pio VII » « Pio XI » .

Di particolare significato la scritta incisasulla campana che porta il nome del « Papadi Don Bosco ».« Pius XI res quondam insociabiles habitas

patriam apostolicamque sedem lateranensi foe-

dere id. febr. A. sal. MCMXXIX feliciterconciliavit » : Pio XI l' 11 febbraio dell'anno1929 con i patti lateranensi conciliò felice-mente la Santa Sede con l'Italia » . Perchè ilTempio dell'Ausiliatrice fu voluto dal Papaproprio in ringraziamento per l'avvenuta Con-ciliazione .

La consacrazione delle campane, accrebbel'entusiasmo della buona popolazione per lafesta di Maria Ausiliatrice che assurse adincomparabile solennità, quantunque fungesseda chiesa l'ampio cortile, essendo affatto im-possibile contenere la folla nella cappellaprovvisoria per le grandi funzioni. Interven-nero l'Em.mo Card. Enrico Gasparri e leLL. EE. Mons. Capettini, Mons . Cattaneo,Mons. Lisson, Mons . Migliorelli, Mons . Fi-lippo e Mons . Gabriele Perlo . La processionepittoresca, percorse le vie della Parrocchia,ricondusse associazioni e popolo nel cortilepel panegirico del P . Savi O . S. M. e la bene-dizione eucaristica impartita dall'Em .mo Car-dinale .

ROMA. - L'istituto Pio XI in udienzapontificia.

La vigilia del genetliaco di S . Santità, il30 maggio u. s . festa dell'Ascensione, lo stessoIstituto Pio XI ebbe la gioia, come gli altrianni, di presentare solennemente gli auguridei salesiani e dei giovani educati alla scuoladi Don Bosco al Santo Padre, nella superbasala del Concistoro .

In precedenza essi avevano umiliato al Vi-cario di Cristo un devoto indirizzo denso diconsolanti notizie sulla vita e lo sviluppo del-l'Istituto e dell'annessa parrocchia di MariaAusiliatrice .

Il Santo Padre, accolto dalle acclamationese dal Tu es Petrus, passò in rassegna, uno peruno, superiori ed alunni, prostrati al baciodella mano, poi si trattenne ad ammirare imodesti doni che i giovani avevano portatocome saggio dei loro progressi nella culturaprofessionale : un album musicale, con le Ac-clamationes di D. Antolisei, Carnevali e Ghe-dini ; finissime legature di libri ; un album conle più recenti fotografie del nuovo Santuariodi Maria Ausiliatrice ; due artistici candelabriin metallo ; oggetti in ferro battuto ; due con-solle in noce, ecc. V'era pure uno zucchettobianco, uscito dalla scuola professionale sarti,ed il Papa, a prova del suo augusto gradimento,se lo pose subito in capo, regalando alla scuolaquello che portava.

Assisosi quindi in trono, rivolse ai giovani

un paterno discorso riboccante di affetto, rin-graziandoli dei loro doni e specialmente dellaloro visita

« . . . Vi ringraziamo immensamente più -disse testualmente il Papa - per l'altro inesti-mabile dono della vostra presenza, della vostravisita filiale che, anche da sola, dice tante cosetutte belle e preziose per il cuore paterno. Cidice non solo che siete figli della grande famigliache il Signore ha voluto affidare alle Nostre cure,ma che siete figli buoni, particolarmente buoni,figli che hanno avuto il pensiero di andare a tro-vare il Padre, a portargli un saggio della loroabilità, chiedergli la Benedizione . Tale pensierogià basterebbe a mettervi tra ifigli migliori e piùcari della Nostra famiglia . Ma Noi vi vediamoancora sotto un altro aspetto sempre più caro econsolante : Noi vi vediamo sotto l'insegna diSan Giovanni Bosco, di Don Bosco Santo . Eraproprio, sin dal principio dell'opera sua (e Noine sappiamo qualche cosa ; lo abbiamo personal-mente conosciuto e ammirato, se non proprio agliinizi, certo quando l'opera sua era ancor giovane)era una specialità di questa opera quella di for-mare dei buoni, degli scelti figli della Chiesa,dei figli particolarmente affezionati alla SantaMadre Chiesa e quindi particolarmente affezio-nati al Papa, a quel Papa che, in qualunque mo-

mento egli venga e con qualunque nome si chiami,è sempre il Vicario di Gesù Cristo, il Padre ditutti i credenti, di tutti i figli della Chiesa uni-versale .

È dirvi con quale sentimento, con quale gioiaviva nel cuore siamo entrati in mezzo a voi, viabbiamo veduto, abbiamo risposto alle vostrefiliali accoglienze . E dirvi con quali sentimentirinascenti nel cuore per ciascuno di voi vi abbiamopassato in quella rapida rassegna che Ci ha datomodo di avvicinarvi ad uno ad uno con la gioiacosì preziosa per il cuore paterno, di poter farela conoscenza personale di ciascuno di voi .

SEMPRE PIÙ E SEMPRE MEGLIO .

Si direbbe che nulla si sarebbe potuto aggiun-gere a tante belle e care cose : eppure tante altrecosì belle e care ne abbiamo lette nell'indirizzoche Ci è stato dato per annunziarCi la vostravisita e presentarvi a Noi. Non già che Noi nonsapessimo quello che si fa e si fa fare nelle caseche prosperano sotto la protezione di San Gio-vanni Bosco; ma Noi abbiamo potuto vedere inquell'indirizzo le vostre speciali abilità ; abbiamoveduto con piacere, con paterna fierezza i vostrigrandi successi, i premi, le lodi, gli speciali cam-pionati che avete fatto vostri. Non possiamo cheaggiungere a tutto questo le Nostre congratula-

zioni che, per felice necessità, Ci ispirano quelsentimento, quel voto che formiamo ogni voltache Ci troviamo davanti a qualche cosa buonae meritevole : "sempre più e sempre meglio" . Questaè la legge del bene, e bisogna che essa sia ubbidita,perchè è la natura del bene quella di aspiraresempre più in alto, sempre più verso il meglio .La fiducia dell'avverarsi di questo augurio Civiene da quello che avete fatto e venite facendodietro la guida di quelli che così bene vi dirigonoe vi guidano .

IL DONO DEL PAPA .

Vi ringraziamo . dunque dei vostri doni edabbiamo pensato di farvene uno anche Noi . Eccoloqui, (ed il Santo Padre fece scoprire un bel-lissimo quadro in madreperla ad intarsio rap-presentante l'Ultima Cena) . Non è scolpito nellegno che può trattarsi magistralmente, ma hapure i suoi pregi, non solo per quello che rappre-senta e che è un soggetto così caro al cuore deifedeli, ma anche perchè esso viene da quella TerraSanta dove anche i figli di Don Bosco hanno leloro opere che prosperano con tanto beneficiod'anime. Ci siamo informati, a che punto statra voi la falegnameria e l'intarsio e Ci siamodetti che chissà non venga in mente a qual-cuno di quei bravi manipolatori di tradurlo inqualche altra materia : tradotto in legno po-trebbe guadagnare qualche cosa in purezza dilinee alle quali il legno risponde meglio della

madreperla. E pensiamo pure ad altra materia,al metallo, al ferro ; basta, non vogliamo metterlimiti alle vostre abilità e speriamo che veden-dolo, studiandolo, qualche cosa ne potrete ritrarre .

L'EDUCAZIONE CRISTIANADEI FIGLI DI DON Bosco .

È con questi pensieri e con tutte quelle altecompiacenze che Ci ispira l'indirizzo che il vostroRettore Ci ha presentato, e la vostra presenza,che vogliamo dare a ciascuno di voi quella Be-nedizione Apostolica che in spirito di fede e dipietà filiale, siete venuti a chiedere al Vicariodi Cristo, al Padre comune delle anime vostre :una grande Benedizione per tutti e ciascuno e pertutti quelli che dividono la vita con voi, le vostrefamiglie, le vostre parentele . Ma in particolarmodo (e crediamo con questo di interpretare lavostra pietà e riconoscenza filiale) una Bene-dizione ai vostri buoni Superiori, a tutti quelliche, sacerdoti o laici, in diversi modi collaborano,cooperano, vi assistono, vi fanno del bene, uncosì grande bene .

Parecchi sono i benefizi che ricevete sotto laprotezione di Don Bosco in ognuna di questearti, mestieri, abilità, virtuosità che sviluppanoin tutti i doni della natura e vi preparano nobilioccupazioni nella vita . E già questo un cumulodi grandi benefizi; ma quello che supera tutti glialtri immensamente e senza contrasto, quello cheè comune a tutti voi, a qualunque categoria ap-

parteniate e con qualunque nome vi distinguiate,è il benefizio della educazione cristiana, e nonuna educazione cristiana comune, ma come ifigli di Don Bosco la sanno impartire; non unaeducazione cristiana quale che sia, ma profonda,accurata, tale che possa servire a tutti i bisognidell'anima e della vita .

Dilettissimi figli, tutti quelli che vi voglionobene - e son tanti, sono tutti quelli che vi cono-scono, perchè voi siete la predilezione di coloroche sono più innanzi nella vita - vi auguranotante cose per l'avvenire . Ma voi tenete alta-mente questo pensiero, questo sentimento, che pergrandi che siano le fortune che vi possano toccare,nessuna ne potrete avere più grande, più preziosadi quella educazione cristiana che andate rice-vendo . E dire tutta la responsabilità che in gradosommo incontrano quelli che si consacrano adun'opera di tanto benefizio vostro . Sappiamobene con quanta devozione essi adempiono questogrande impegno che era l'anima dell'anima diDon Bosco. È dirvi con quanta diligenza doveteraccogliere anche le minime parti di quel tesoroche a voi viene distribuito ogni ora, ognimomento . E dirvi come dovete pensare aconservarlo quando, non più sotto le alidi Don Bosco, ma nella grande vita sa-rete, dove non vi mancheranno le diffi-coltà e anche, purtroppo, i nemici (do-lorosa parola) i nemici del bene . E perquesto che ora dovete attendere con tuttol'impegno non solo a profittare, ma acustodire gelosamente quel tesoro del-l'educazione cristiana che ora ricevete,in modo che i suoi inestimabili bene-fizi vadano sempre crescendo e molti-plicandosi . E che la Nostra Benedi-zione vi accompagni ora e sempre ».

Una lunga ovazione, che si ripetèquando il Santo Padre, sceso daltrono, lasciò la sala, dopo che i can-

tori ebbero eseguito l'inno a Don Bosco delPagella, disse al «Papa di Don Bosco » tuttol'affetto e la riconoscenza dei figli .

ROMA. - Una Missione Cinese visita leCatacombe di S . Callisto e la vicinaScuola Agraria S . Tarcisio.

Il 7 maggio u . s. le Catacombe di S . Callistoe la vicina Scuola Agraria ebbero l'onore diricevere la Missione Cinese, mandata dal Go-verno a studiare le moderne organizzazioni deiprincipali paesi d'Europa e d'America .I cinque illustri membri della Missione,

con due Capitani dell'Ambasciata Cinese aRoma e vari studenti Universitari Cinesi sce-sero commossi nelle Catacombe seguendo leillustrazioni del nostro Confratello cineseFranc. Wong, poi passarono alla scuola, ovegradirono alcuni prodotti e brindarono al Papa,alla Cina e a D . Bosco, con espansiva cordia-lità felicitandosi per l'ottimo funzionamentoe lo spirito di famiglia delle case di D . Bosco .

ASSAM (Shillong) .

Inaugurazione della Chiesa del SacroCuore.

Amatissimo Padre,« L'Assam in questi ultimi anni si è arric-

chito di alcune opere d'arte degne di ammira-zione» affermano le autorità civili della re-gione e ne dànno giustamente merito allaMissione cattolica, retta dai figli di San Gio-vanni Bosco, per lo zelo illuminato di S . E .Mons. Mathias, oggi arcivescovo di Madras .

Fra i monumenti architettonici più notevolidi tutto il vasto Governatorato inglese del-l'Assam, sono il monumento a Don Bosco,il Calvario prospiciente la cattedrale di Shil-long, la Chiesa di S . Teresa del BambinoGesù a Jowai, e l'artistico santuario del SacroCuore a Shillong .

Quest'ultimo protesterà ai posteri la rico-noscenza del Vescovo per tutti i benefizielargiti dal Cuore di Gesù alla nostra Mis-

sione in questi ultimi anni : sarà il centro diun gruppo di opere caritative e soprattuttoun'attrattiva per tutte le anime assetate divita soprannaturale e di amore di Dio .

La benedizione del sacro edifizio fu com-piuta, il sabato precedente la festività dellePalme, da S . E. Mons. Mathias, circondatoda tutti i chierici dello studentato e da unfolto gruppo di Salesiani con a capo l'IspettoreDon Scuderi . Intervenne l'orfanotrofio « DonBosco» con tutti i giovani e i superiori e tuttele associazioni cattoliche, guidate dall'infati-cabile parroco Don Vendrame . Sua Eccel-lenza celebrò per primo la S . Messa, distri-buendo la Santa Comunione al popolo chestipava la Chiesa .

Grandi funzioni si svolsero subito nel no-vello tempio; ma il Pontificale, per comodità ditutti, si tenne all'aperto . La processione euca-ristica fu un trionfo di amore al Sacro Cuore .I cattolici, accorsi da tutto il distretto conassociazioni giovanili e fanfare, attirarono anchela folla dei pagani e degli eretici a visitare ed

DALLE NOSTRE :MISSIONI

ammirare l'artistico Santuario con atteggia-mento rispettoso e divoto .

È bello! tutti esclamavano . E davvero il sa-cro tempio con la sua cupola snella e slanciata,con le vaste, eleganti cappelle laterali diMaria Ausiliatrice e di San Giovanni Bosco,con il pavimento, le colonne, i muri di lucidomosaico, elevato tra lo sfondo di folte pinete, èdegno di ammirazione . I cristiani, commossidallo zelo e dai sacrifici di Mons. Mathias nonsapevano rassegnarsi al pensiero che prestoli avrebbe lasciati per raggiungere la nuovasede di Madras .

La festa del Sacro Cuore si chiuse quindi inuno slancio di affettuosa gratitudine all'amatoPastore . Preghi, amato Padre, perchè il fruttodelle sue fatiche si moltiplichi incessante-mente a gloria di Dio ed a salvezza delle anime .

Shillong, 14 aprile 1 935 .Dev.mo figlio

Sac . ALBINO COMBA, Miss. Salesiano .

EQUATORE (Macas) .

Rev.mo Signor Don Ricaldone,Essendosi compiuto quest'anno il primo

decennio di lavoro svolto dai suoi figli missio-nari in questo Centro di Missione, credo farlecosa gradita a riassumere in brevi appuntie in poche cifre il lavoro missionario di questaprima tappa in Macas .Macas nel 1914 . - Quando nel 1914, ce-

dendo alle lusinghiere insistenze della popola-zione di Macas e dell'Autorità Ecclesiastica,cui tanto premeva che noi ci interessassimodel bene morale di questa zona, i Salesiani sistabilirono in questa Missione, da 27 annigli zelanti Padri Domenicani avevano dovutoritirarsi verso il Nord, abbandonando Macase i suoi dintorni alle cure spirituali sporadichedi qualche Missionario che, di passaggio,predicava a civilizzati e selvaggi la parola diDio. Il primo Missionario salesiano trovòperò ancora il ricordo dell'azione svolta daiPP. Domenicani e dai PP . Gesuiti che ave-vano irrigato queste terre coi loro sudori .Si reggeva ancora in piedi una vecchia cap-pella di legno con tetto di paglia, e la casa con-ventuale pure di legno e di paglia, ma conprofonde e irreparabili tracce del tempo di-struttore. I selvaggi facevano capolino contimore e solo per qualche traffico con i civi-lizzati. Una inveterata tradizione di diffidenzali teneva lontano dal bianco per timore di mal-trattamenti .

L'entusiasmo salesiano cominciò ad abbat-tere l'omai inservibile cappella e sulle rovinefece sorgere come per incanto un bel tempiodalle svelte linee architettoniche e dal tettosicuro di zinco, allestendo tutto intorno leindispensabili costruzioni per le opere ausi-liarie. Come due braccia di una nuova croceredentrice, sorsero le due case per i Missio-nari e per le Figlie di Maria Ausiliatrice frainevitabili diffidenze, curiosità e contrarietà .Ma poi il figlio della foresta vergine, attrattodalla novità, cominciò ad avvicinarsi e ad ade-rire a tutto quel movimento . Ricordo ancorai primi ragazzi kivari che si lasciarono indurrea frequentare la scuola! . . . Le foreste comincia-rono tutt'intorno a comunicarsi l'allegro ci-caleccio e il chiasso dei giuochi animatissimidella gioventù, e le scuole elementari accolserofino a più di 200 alunni. Poco a poco anche ilpiccolo selvaggetto, dimentico della sua innatadiffidenza, chiese ed ottenne di vivere semprenella Missione e si ebbe il primo nucleo di«interni». Alla scuola diurna si impose su-bito quella serale per i kivaretti che, nonpotendo frequentare di giorno, desideravanoimparare a leggere e scrivere . Oggi anchequesta è una consolante realtà, giacchè sonocirca 8o quelli che la frequentano .

Il mistero della foresta fu rotto un belgiorno e il silenzio secolare fu violato dallebriose note della banda musicale . Parve ilnon plus ultra . . . a tanta distanza dalle cittàpopolose che avevano un tal lusso!Quando nel 1875 il Santo nostro Padre

Don Bosco benedisse il primo drappello diMissionari, tra i ricordi che loro diede, insi-stette specialmente su questo : «Pigliatevi curadei poveri e degli ammalati». Era il comandodel Redentore : Curate infirmos . Anche inMacas, dapprima timidamente e poi con slan-cio che oggi causa meraviglia, si impiantòun ambulatorio che presto divenne insuffi-ciente e richiese un ospedale per curare mi-gliaia di malati di corpo e di anima . Speseenormi .

Il solo locale adatto ad ospedale fece in-vestire la non disprezzabile somma di 15 .000scudi ; le medicine che annualmente si con-sumano per l'ospedale, ci costano da 3 a 4 milascudi. Da 7 a 8 mila ammalati passano annual-mente nel nostro ridotto ospedaletto!

E il comandamento di Don Bosco : «andatealla gioventù », ha rallegrato la Missione diMacas di palestre, di giochi, di distrazionioneste e rappresentazioni drammatiche. Èsempre il Capo dei birichini che trionfa trai giovani cui si imparte bellamente l'utile col

dolce. Ma i giovani più grandicelli hanno sen-tito il bisogno di organizzarsi pel bene edhanno costituito il Circolo « San GiovanniBosco» con sede propria . Accanto al Circoloi selvaggetti hanno anche il loro « Club », chepiglia il nome dal loro grande mecenate,l'attuale Sommo Pontefice, Pio XI .

E c'è del vero progresso, anche materiale .Basta trovarsi dopo il tramonto, quando,

nella notte, fatta più oscura per le tenebredella secolare foresta, come toccate da manoinvisibile, s'accendono centinaia e centinaia dilampadine elettriche, che illuminano Mis-sione e tempio ; o anche durante il giorno,quando romba con sordo rumore la sega,la piallatrice e il tornio elettrico della Missione,per aver l'illusione di essere in un grandecentro di civilizzazione .

Oggi, dopo 10 anni di intenso lavoro, laMissione di Macas è diventata una citta-dina in miniatura . Le case si sono moltipli-cate. Le vecchie catapecchie hanno cedutoa comode case con tetto di zinco o tegole ;presto sarà una realtà anche tutto il fabbricatoche deve costituire l'orfanotrofio di Macasa pro dei selvaggi e orfani della zona .

Un quadro sommario lo possiamo . fissare così :1° Azione spirituale missionaria :

Bambini educati nella scuola maschile efemminile della Missione : in media 200 ognianno. Kivaretti educati nella Missione nei10 anni: 12ooo. Kivaretti interni nel 1935 : 6o .

Battesimi amministrati a selvaggetti la cuiformazione è assicurata : 210. Matrimoni pre-parati e celebrati cristianamente tra giovanikivari formati nella Missione nei 10 anni : 15 .

Comunioni amministrate in Macas durantei 10 anni: approssimativamente 16o.ooo .

Cappelle e centri missionari senza residenzafissa : 2 .

Visite apostoliche periodiche alle kivarie : 200 .2° Azione materiale missionaria:Fabbricati nuovi costruiti in 10 anni : 10,

del valore complessivo di 125 .000 scudi. Traessi ha il posto d'onore il tempio alla Madonnadi Macas, lungo 33 metri e largo 11, che costòcomplessivamente 30 .000 scudi. Un ospedale .Un orfanotrofio . Una sede pel Circolo di A . C .Uno Stadium per giuochi ed esercitazioniginnastiche. Una banda musicale . Un impiantoelettrico della potenza di 5 HP, che costituisceun vero trionfo, sia per la distanza dalla qualesi dovette trasportare il pesantissimo macchi-nario senza comodità di trasporto, sia per i

lavori eseguiti da un nostro confratello mec-canico con inappuntabile precisione ed ele-gante estetica, sia per lo sforzo di radunarele acque di un ruscello, assai incomodo .

A tutto ciò si aggiunga quell'azione mis-sionaria che non è riducibile a cifre e che nonsopporta statistiche . Altra volta le daremonotizie della nostra azione religiosa tra lafolta popolazione civile della città .

Da questi cenni della attività missionaria,ella può comprendere come il regno di Diosi faccia strada anche fra i nostri cari Kivari ;e noi confidiamo, colla grazia di Dio, dipoter fare sempre più e sempre meglio .

Ci aiuti, amato Padre, ci benedica ; e micreda, per tutti, suo dev .mo

Sac. Gio. M . VIGNA,Miss. Salesiano .

Crociata MissionariaBORSE COMPLETE .

Borsa EUCARISTICA DEL PICCOLO SERA-FINO G. BRUNI (7a) . Fondata in cinque annidi silenzioso lavoro da una pia persona e offertacome dono nuziale a Gesù Sacramentato, che s'èdegnato di unirla indissolubilmente a sè .

BORSE DA COMPLETARE.Borsa ANIME DEL PURGATORIO (3a) -Somma

prec . : 9632 - Buffa Ester, 5 - Ferrari DonGiovanni, 6 - Gavotti Maggiolini, 25 - G. A .,io - Botto Maria, 10 - Tot . L . 9688 .

Borsa BELTRAMI DON ANDREA (4a) - Sommaprec. : 2860 - Orlandi Benedetto, 50 - Tot .L. 2910 .

Borsa BERRUTI DON PIETRO - Somma prec . :952 - Prof. Gino Bernocco, 10o - M. R., 6- Tot. L. 10 58 .

Borsa DIVINA PROVVIDENZA - Somma prec. :6977,50 - Gilardi Angelino, 5 - Tot . L . 6982,50 .

Borsa DON BOSCO EDUCATORE (4a) - Sommaprec . : 2252,40 - A. M ., 100 - Pozzo Maria, 10- Colosetti L. ed A ., 10 - Rag. Guido Betta,20 - Tot . L . 239 2 ,40.

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Borsa DON BOSCO A MANDAS (Cagliari) -Somma prec . : 14.500 - N. N ., 1o - Tot .L . 14 .510 .

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Borsa EUCARISTICA DEL PICCOLO SERA-FINO GUSTAVO BRUNI (6a), a cura deiSac. Abbondio Anzini - Somma prec . : 10.819,65- Annetta Ved . Revelli, 77,35 - Anna Isola, 5- Sig .ra Giaccone, 10 - Brondola Agostino, 5- Rossi Maria, 10 - Amalia Napolitano, 4e -Magda Zavattaro, 50 - Zunini Leopoldo, 50 -Feregutti Amalia, 20 - I . T. R., 100 - Tot .L. 11 .187 .

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etta Luigina, 10 - Antonia Guzzo, Columbus,18o - Milano Rina, 1o - Teobaldi Lucia, 10- Manselli Giuseppina, 70 - S . Eisenegger, 30- Tot. L . 16412 .

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BIL, a cura di Angiolina Ferroglio De Giovanni- Somma prec . : 4800 - Nuova offerta, 1500 -Tot . L . 6300 .

Borsa MARIA AUSILIATRICE (26a) - Sommaprec . : 6404,30 - Vittoria Martino, 5 - AgostinoZagni, 20 - Mazzocca Umberto, 10 - Seba-stiano D'Urso, 10 - Silipo Umberto, 15 - Fu-sarini Giuseppe, 50 - Rossi Luigi, 100 - Tot .L . 6614,30 .

Borsa MARIA AUSILIATRICE IN S. DONÀDI PIAVE, a cura della casa salesiana - Sommaprec. : 6651 - Sac. Del Favero Giuseppe, 1470- Tot . L . 8121 .

Borsa MARIA AUSILIATRICE E S. GIOVANNIBOSCO (4a) - Somma prec . : 8556 - ModicaNunziatina, 5 - M. U . riconoscente, 66,2o -Casale Caterina, 1000 - Reviglio Domenica, 50N. N ., 5 - Tot . L . 9682,20 .

Borsa MORGANTI MONS. PASQUALE (2a)- Somma prec . : 270 - Facchini Giannina, 10- Tot . L . 28o .

Borsa NOGARA MONS. GIUSEPPE, ARCI-VESCOVO DI UDINE, a cura dell'unione ex-allievi - Somma prec . : 12 .561,75 - BattagliaOttavio, 10 - Bertoni Sante, 10 - Botto Anni-bale, 10 - Esente Renzo, 1o - Offerte varie, 30- Tot. L. 12 .631,75 .

Una parrocchia prediletta . - La devozione a M .SS. Ausiliatrice, entrata in questa chiesa, quasi direiper caso anni fa, ha preso uno sviluppo meraviglioso,riuscendo a interessare tutta la città . Il mese dimaggio, e più specialmente la novena, ha visto unavera folla di devoti venire ogni giorno a pregare confiducia, e la Madonna è stata generosissima, prodi-gando grazie e favori . Ne spigolerò qualcuna per ilBollettino .

Il bambino Rosetta Bruno, di circa cinque anni,è stato affetto da cinque malattie, tutte egualmentegravi, che nell'agosto attaccarono successivamente ilpiccolo corpicino con rabbia paurosa, fino a procu-rargli la sordità e la cecità . Tutto era pronto pei fu-nerali del piccino, così certa ne sembrava la morteai medici curanti . La famiglia non si è stancata dipregare l'Ausiliatrice, che ha restituito il piccino intie-ramente guarito ai desolati genitori, i quali l'hannoaccompagnato alla chiesa per ringraziare la Madonna .La signora Ruga Carmela, devotissima della

nostra Madonna, è caduta inferma di polmonite .S'immagini il dolore dei suoi . Quando sembravaguarita o almeno migliorata, eccola sorpresa da itteri-zia con conseguente alterazione cerebrale, per laquale, durante sei giorni, diventò pazza furiosa finoa richiedere l'imposizione della camicia di forza .Non volle alcun alimento e per 6 giorni non gustòneanche una goccia d'acqua: tenne però sempre inmano una immagine di M . SS. Ausiliatrice . La fa-miglia sgomenta, atterrita, pregò : la Madonna salvòla poveretta, che piena di riconoscenza ha chiestouna Messa solenne di ringraziamento.

In una famiglia s'era scatenato addirittura un ura-gano morale, con minaccia di divisioni coniugali do-lorose e scandalose . Ho lavorato parecchio tempo perridare la pace, ma invano . Ieri l'altro la lotta dome-stica è stata furibonda ; poco è mancato che non cifosse addirittura una mischia . Stando così le cose,mi sono ritirato in buon ordine, affidando la solu-zione a M . SS. Ausiliatrice e la soluzione è arrivatasubito, inattesa, completa .

Se dovessi numerare tutte le grazie elargiteci,occorrerebbero ore di lavoro e quaderni di scrittura.Digitus Dei est hic .

Coadiutoria parrocchiale di S . Sebastiano .Caltanissetta, 27 maggio 1935 .

Can. Dr . SANTE Comm . GANGARELLIRettore di S. Sebastiano

Professore di filosofia in Seminario .

Maria Ausiliatrice ottiene l'impiego ad un giovanedisoccupato . Maria SS.ma Ausiliatrice ha concessoun favore ben segnalato a mio fratello Alfredo DellaTolla, di anni 35 .Egli si trova da un anno e mezzo ad Atene, in

Grecia, e dal novembre scorso era disoccupato . Inpreda alla più indescrivibile angoscia, non sapeva piùcome tirare avanti. Ond'io, nel decorso mese di

Per intercessione di Maria SS . Ausiliatrice e diSan Giovanni Bosco .

maggio, cominciai con fiducia una novena allaSSma. Vergine Maria Ausiliatrice, e durante lanovena, fiducioso nella SS .ma Vergine, sollecitai dalDirettore di una Banca di qui, ottimo cattolicopraticante, una raccomandazione per la filiale dellasua banca ad Atene. Per prodigiosa disposizionedivina, quello stesso Direttore a cui mio fratello siera già presentato nello scorso novembre senza poteressere assunto per mancanza di posto disponibile,venne ad avere un posto proprio in quei giorni esubito lo assunse . La grazia è tanto più singolarein quanto che siffatti uffici difficilmente vengonoricoperti in un'epoca dove una crisi, più acuta chein altri paesi, travaglia la nazione .Riconoscentissimo alla Madonna Ausiliatrice,

adempio ora la mia promessa pubblicando la graziaottenuta .

Sac. GREGORIO DELLA TOLLAIstambul (Costantinopoli), Cattedrale S. Spirito,

21 giugno 1935 .Maria Ausiliatrice protegge i miei bambini . - Com-

pio il gradito dovere di attestare che, per interces-sione di Maria SS . Ausiliatrice e di S . GiovanniBosco, mio figlio Franco Maria Giovanni fu duevolte salvato da sicura morte .

A soli nove mesi di età, nei primi calori di giugno,era stato colpito da gravissima enterocolite emorra-gica, che lo tenne per 17 giorni tra la vita e la morte,ed impensierì assai il valentissimo pediatra curanteprof. dott . Siro Segagni, il quale lo curò con par-ticolare interessamento e lo nutrì e mantenne in vitaesclusivamente con varie qualità di iniezioni perso-nalmente praticategli . Invocammo la Madonna SS .ed il Santo Giovanni Bosco mediante una novena disante Comunioni e fummo esauditi, perchè Francoguarì perfettamente .

Esattamente un anno dopo, ancora convalescentedi angina, fu colpito da violenta polmonite lobale,che lo ridusse in imminente pericolo di vita e preoc-cupò nuovamente il sanitario curante sopra ri-cordato, anche per la qualità e la gravità della ma-lattia in un bimbo così tenero . Ed anche questa voltarinnovammo l'invocazione come sopra e Francoguarì completamente, senza pòstumi di sorta .

Ancora l'anno scorso Maria SS . Ausiliatrice eSan Giovanni Bosco, invocati con fede, chiaramentee particolarmente, protessero la mia piccola AnnaMaria affetta da morbillo, otite ed ipertosse, epreservarono un altro bimbo Marcello Maria, dalmorbillo prima e poi da otite purulenta postinfluen-zale, per quanto convivente con altri fratelli che neerano colpiti.

Ne siano rese lodi e ringraziamenti al Signore,alla Madonna SS. ed al « nostro » Santo, che chia-ramente protegge me, mia moglie ed i miei settebimbi con prove evidenti ed in varie occasioni .

Torino, 7 giugno 1935 -XIII .AMEDEO MARTINACCI .

antico alunno salesiano di Lanzo Torinese e Chieri .

Grazia prodigiosa . - Col cuore pieno di ricono-scenza invio la relazione di una grazia ottenuta perintercessione di Maria SS . Ausiliatrice e di S . Gio-vanni Bosco .

Un bambino, di appena 4 anni, figlio di una miaamica, nel mese di luglio del 1933 si era addormen-tato in aperta campagna sotto un albero non troppofolto e fu colpito da un raggio di sole . A mezzogiornoil padre lo portò a casa addormentato e non essendoriuscito a farlo svegliare pel pranzo lo mise a lettocredendo che avesse ancora sonno . .

Siccome alle 16 non dava ancor segno di svegliarsi,la povera mamma venne a pregarmi di andarlo avedere . Corsi immediatamente e lo trovai con gliocchi spalancati che guardavano non so dove, icapelli ritti che sembravano spine, e tutto inondatodi sudore . Nè grida, nè scosse valsero a cavarlo dalsuo torpore . Pareva un pezzo di legno .

Alle grida di disperazione della mia amica accorsemolta gente e chi volle prodigare un rimedio e chiun altro ; ma il bimbo non faceva che peggiorare .Mentre si attendeva il dottore, il bambino fu presoda forti convulsioni e venne nero come un carbone .Giunto il dottore dichiarò il caso gravissimo e ordinòle cure che credette più opportune, ma inutilmente .Il bimbo durò in quello stato tutta la notte, e lamattina si addormentò di nuovo e profondamente .

La mia amica raccomandò molto in quella notted'angosce il suo bambino a Maria Aus . e a DonBosco Santo e io pure al mattino mi recai in chiesadavanti all'immagine del mio protettore e, più colcuore che colle labbra, lo supplicai di strappare aMaria SS. la salvezza del caro angioletto, ed a darmiil conforto di vederlo in quel giorno stesso migliorarealquanto e sentirlo balbettare qualche parola . Alle12 mi recai al suo capezzale e posi sotto il guancialele immagini di Maria Aus. e di Don Bosco Santo .Dopo una mezz'ora ecco che apre gli occhi e dice :« Mamma, voglio da bere! . . . » . Oh, bontà infinitadi Maria, la grazia era ottenuta!

Alla sera ritornò il dottore che con grande mera-viglia trovò il caro Giovannino fuori pericolo, erivoltosi alla madre le disse : e Potete fare un belquadro alla Madonna, perchè vostro figlio è salvoper miracolo! » .

Il piccino infatti ben presto si rimise e d'allorain poi non sofferse più nulla . Speriamo che colcrescere negli anni, crescerà anche nell'affetto enella riconoscenza verso i suoi celesti protettori .

Sardigliano, 16 -4-1935 .MOLO MARIA in DAGLIO .

Cooperatrice Salesiana .

Guarita da esaurimento nervoso . - Da due annisoffrivo di un esaurimento nervoso che mi avevaridotto in uno stato compassionevole . Nè i mediciconsultati, nè le medicine provate giovarono a nulla .Ricorsi più volte con grande fede a San GiovanniBosco e a Maria Aus . ed ottenni il miglioramentotanto desiderato.

Con sentimenti di vivissima riconoscenza,San Vittore, 9 - 5 -1935 .

SANTARELLI AMEDEA .

Guarigione perfetta . - Una mia nipote investitada una bicicletta fu gettata violentemente a terrariportando la rottura della base cranica . Speditadai medici la raccomandammo a Maria Aus . ed aSan Gio. Bosco, e dopo alcuni giorni riacquistò isensi migliorando sensibilmente. Ora sta propriobene, e non ha conseguenze di sorta .

Siano rese grazie a Maria Aus . e a Don BoscoSanto .

Laveno Mombello, 7 -5-1935 .FELMINI GIUSEPPINA .

Bambina guarita. - La nostra unica bimba Lu-ciana, da 45 giorni s'era ammalata di bronchitecapillare, e negli ultimi sette giorni s'era fatta gra-vissima. Si disperava oramai della sua guarigione,e s'attendeva d'ora in ora la catastrofe . In un mo-mento di supremo sconforto, invocammo con fedeSan Giovanni Bosco, promettendo un'offerta per leMissioni Salesiane . Il glorioso Santo non tardò adesaudirci . Ci ridonò subito la bimba e la felicità .A Lui la nostra perenne gratitudine!

Soave (Verona) 15 - 5 -1935 .I coniugi IDA e MASSIMILIANO BETTILI .

Guarigione perfetta . - Il mio bambino era tantodelicato d'intestino, che andava soggetto a frequentienterocoliti . Piena di fede invocai il gran SantoGiovanni Bosco ed ottenni la grazia d'una guarigioneperfetta .

Vittorio Veneto, 6-1-1935MARIA LoLLo BONOTTO .

La terza grazia . - Nel mese di dicembre 1934,la bambina Norma Della Schiava, di due anni, ca-deva sopra un lungo e acuminato chiodo di un ra-strello da campo che le penetrava le carni in pro-porzioni non potute ben determinare . Il medicodichiarò il caso molto dubbio prevedendo una fataleperitonite . La madre della bimba, ex-alunna sa-lesiana, ricorse immediatamente a Don Bosco fa-cendo benedire la bambina che soffriva sintomiallarmanti, ferma nella fiducia che Don Boscogliela avrebbe salvata . La notte, la bimba dormì,e pochi giorni dopo venne in chiesa con la piamamma a sciogliere il voto . È la terza grazia spe-ciale ottenuta con l'invocazione di Don Bosco inquest'anno .

Villa Regina (Rio Negro) 15-1-35 .P. M. GARDIN .

Guarita da un insidioso mal di gola . - L'annoscorso fui colpita da un forte mal di gola . Provaimolte cure, consigliatemi da vari medici, ma in-vano. Uno dei dottori non mi nascose che tratta-vasi di cosa grave. Desolata mi rivolsi con fiduciaa S. Giovanni Bosco, perchè mi ottenesse da MariaAusiliatrice la sospirata guarigione, promettendoun'offerta per le Missioni e la pubblicazione dellagrazia . Il caro Santo esaudì la mia supplica, ed io,riconoscente, sciolgo la mia promessa ringraziandolodal più intimo del cuore .

Asti. 6-2-1935RAMPONE BENILDE, Insegnante .

Guarito da polmonite infettiva. - Il 6 dicembrep. p. il Rettore del Collegio Rotondi in Gorla Mi-nore (Varese) mi avvertiva che mio figlio Giancarlodi anni 10 da due giorni si trovava ricoverato nellainfermeria affetto da morbillo e che la malattiaprendeva sviluppo . Accorsi immediatamente edottenni di condurre il malato in famiglia . Ma, lanotte susseguente, si manifestò una frebbre altissima,ed il medico riscontrò una bronco-polmonite seccainfettiva consecutiva al morbillo . Iniziò subito lacura del caso, ma la febbre andò sempre aumentandoed il fanciullo passava ore agitatissime, delirandocontinuamente. La temperatura raggiunse i 41gradi e vi si mantenne tanto a lungo che stimammonecessario un consulto col Prof. Moretti di BustoArsizio, il quale confermò la diagnosi del medicocurante e dichiarò il malato in condizioni preoccu-panti .

Avvertito nostro zio Parroco, cominciò senz'altroun triduo a S. Giovanni Bosco invitandoci tuttia pregarlo con viva fede . Tuttavia il povero soffe-rente peggiorava fino a giungere in condizioni allar-manti. Ma prima che lo zio ultimasse con noi ilterzo triduo, ecco un primo miglioramento, se-guito da riposo e da abbassamento di temperatura .Il 19 la febbre scomparve interamente ed il malatoera fuori pericolo .

Per precauzione lo si voleva tenere a letto ancoraper qualche settimana, ma Giancarlo il 22 dicembrevolle alzarsi per annunziare allo zio che Don Boscolo aveva guarito e che lo voleva alzato per passareil S . Natale coi genitori e coi parenti . Egli è ormaiperfettamente guarito e dalla seconda settimana digennaio ha ripreso la scuola godendo ottima salute .

Ringraziando Iddio e Don Bosco santo, adempiola promessa fatta .

Verghera di Samarate, 14 febbraio 1935 .ROBERTO MACCHI .

Intervento evidente . - L'otto novembre 1934,nostra mamma, dopo avere fatto spesa, rincasavacon acutissimi dolori . L'indomani il medico neordinava il trasporto all'ospedale per appendiciteacuta .

Alcuni dottori che la visitarono credettero doversiescludere l'appendicite. S'attese il primario, cheebbe un moto d'impazienza quando seppe l'etàdell'ammalata : 68 anni. Fu trasportata d'urgenzanella sala operatoria . Dopo un'ora e mezzo d'ope-razione, il chirurgo, solo per pietà, ci disse che nontutte le speranze eran tramontate .

Più tardi venimmo a sapere che egli temeva lacatastrofe o durante l'atto operatorio o subitodopo. Ma perchè ? Tanto grave era l'appendicite?Purtroppo non si trattava di appendicite . La nostrapovera mamma aveva accumulato ben quattromali tutti richiedenti l'intervento chirurgico . Fragli altri, il più grave, la pancreatite acuta, vale adire dissoluzione del pancreas con cancrena . Unmale che non perdona .Ci raccomandammo a Don BoscoMentre tutti, dottori, parenti ed amici dispera-

vano, noi soli confidavamo, proseguendo una novenadopo l'altra fino a guarigione completa .

Alla fine della prima si notò un leggero miglio-ramento ; allo scadere della seconda, l'addome,enormemente gonfiato, improvvisamente ripresel'aspetto primitivo ; al nono giorno della terza, eradichiarata fuori pericolo . L'8 dicembre, festa dellaMadonna, ritornava in famiglia . Il taglio lunghissimoche ricorda l'operazione e il male s'è completa-mente cicatrizzato .

L'intervento di Don Bosco, è stato evidente .S. Lorenzo di Mossa (Gorizia) 1-3-1935 .

MARIA e LUIGI ZOFFI .

Disperato dal medici, guarito da Don Bosco . -Mio marito, colpito da mali inesplicabili, eraridotto in fin di vita . Fu trasportato all'ospedalee sottoposto a radiografia, fu giudicato tanto graveda non poter far nulla e immediatamente rimandatoin famiglia . Ognuno può immaginare lo strazio mioe di tutti i miei cari! Gli furono amministrati isanti Sacramenti e da un momento all'altro si te-mava di perderlo ! Una ex-allieva dei collegi delleFiglie di M. A., amica di famiglia, saputa la cosacorse a noi con una Reliquia di Don Bosco e colBollettino Salesiano, consigliando e promettendouna novena al Santo . Con gran fede, applicammosubito la reliquia ove il caro ammalato sentiva piùforte il male e cominciammo la novena. Dopo alcunigiorni si notò un lieve miglioramento, poi un veropeggioramento, tanto che si credette necessario unatto operatorio . Ma la nostra fede in Don Bosco siaccrebbe e il caro Santo ci volle esaudire . Mio marito,senza intervento chirurgico, è fuori pericolo . Adem-pio con gioia la promessa d'una visita di ringra-ziamento, d'una offerta per l'altare di Don Bosco

e della pubblicazione della grazia ricevutaValmadrera, 9 marzo 1935 .

LINA RUSCONI in DELL'ORO .

Sollievo immediato . - Il giorno 10 corr . venniassalita da un forte attacco di appendicite . Scon-fortata mi rivolsi a San Giovanni Bosco per impe-trare una sollecita guarigione, mentre una miacollega iniziava la novena . Alla sera misi la reliquiadel Santo nella parte che doleva, promettendo chein caso di grazia ne avrei dato notizia nel Bollet-tino Salesiano . Mi rivolsi quindi a Maria Ausilia-trice e quando riuscii a prendere sonno sognai cheSan Giovanni Bosco mi aveva esaudita . Mi sve-gliai e non sentii più alcun dolore tanto che il mat-tino stesso, 11 corr., potei tranquillamente, secondoil solito, recarmi a scuola .

Le Kef (Tunisia) 11-3-1935CARMELITA BENUSSI .

Guarita da bronco-polmonite . - Ringrazio di grancuore il caro Santo Don Bosco che colla sua in-tercessione mi ha ottenuto da Dio la perfetta gua-rigione d'una bronco-polmonite acuta da cui fuicolpita in dicembre .

Verificatisi nel corso della malattia altri graviinconvenienti, sempre mi raccomandai al Santocon grande fiducia, ed Egli si è degnato di ascol-tare ed esaudire le mie povere suppliche .

Coll'animo pieno di riconoscenza desidero sia

resa pubblica questa segnalata grazia perchè ladevozione verso il dolce Santo si estenda semprepiù .

Palazzo Canavese, 14 marzo 1935 .DOMENICA MOSCA, Insegnante.

Una bella grazia . - Sin dai miei primi anni an-davo soggetto molto frequentemente ad acuti dolorinella regione addominale dorsale . Parecchie volte mifeci visitare dai medici, ma nessuno seppe scoprirechiaramente la causa dei dolori. Il medico curantemi disse affetto da peritonite sierosa .

Mi curai con continui bagni di sole e per alcuntempo i dolori cessarono . Ma trascorsi non più dicinque anni, ecco rinnovarsi lo stesso dolore piùacutamente . Fattomi visitare nuovamente daldott . Gili fui trovato affetto da appendicite cro-nica . Era necessario un atto operatorio . Non sem-brando però d'urgenza assoluta, di mio arbitrio,attesi qualche tempo .

Ma il giorno 2o gennaio di quest'anno 1935,benchè il disturbo accennasse a diminuire, decisidi farmi operare .

Credo sia stato Don Bosco a ispirarmi così .Infatti il Primario dell'ospedale di Cles dott . En-

rico Nardelli, nella prima visita notò un gonfioreinsolito al ventre. Riconobbe che io ero affetto da .appendicite acuta e mi sottopose ai raggi confer-mando la diagnosi . All'operazione ritrovò l'appen-dice perforata da circa tre giorni, sotto il fegato,con ascesso, aderenze sulla schiena e peritonite .Ormai pareva inutile l'operazione . Solo un mira-colo poteva salvarmi. Pensai subito a Don Bosco,feci una breve preghiera e i miei familiari promi-sero una offerta per le sue Opere, con la pubblica-zione della grazia sul Bollettino Salesiano se avessiottenuta la guarigione .

Don Bosco credo ispirò e guidò il Primario nelladifficilissima operazione che durò un'ora e più eche riuscì, grazie all'aiuto del Santo, benissimo .Per quattro giorni rimasi sempre grave . Ma lefervorose preghiere che si facevano specialmentenel Collegio Salesiano ove mi trovo, mi ottennerola guarigione .

La crisi si dileguò, cominciai a migliorare, edora sono di nuovo in collegio a Trento, dopo duesoli mesi e mezzo d'assenza, sano come non fui mai .

Trento, 6 - 4-1935 .CORNELIO BERTAGNOLLI

Allievo Missionario Salesiano dell'Istituto MariaAusiliatrice in Trento .

Una campana di 10 quintali precipita senza rom-persi e senza far danno ad alcuno. - Era il giovedì5 aprile u . s. e dal campanile della vecchia chiesaparrocchiale si stava togliendo le campane che ilgiorno dopo, con altre cinque nuove, dovevanoessere consacrate da Sua Eminenza il CardinaleSchuster, nostro amatissimo Arcivescovo . Per unincidente imprevisto la seconda campana piccolache col ceppo in ghisa pesava oltre dieci quintaliprecipitò dal campanile e, tra lo spavento deglioperai e dei curiosi, andò a battere sul tetto delcoro, sopra il muro maestro .

Se fosse caduta all'esterno urtando contro terrasi sarebbe certamente rotta ed avrebbe potutoprodurre più di una disgrazia ; infatti proprio inquel luogo si trovava l'argano che serviva a calarle altre e attorno a questo si trovavano molte persone .Invece la campana, dopo aver rotto il tetto e spro-fondata la volta, cadde, senza rompersi, nel corodietro l'altare maggiore largo solo metri 5,6o, senzadanneggiare l'artistico altare in marmo .

Il particolare che dà all'incidente un qualche cosadi miracoloso è questo : dieci minuti prima dell'in-cidente venni pregato di togliere dall'altare mag-giore il quadro e la Reliquia di Don Bosco ivi espostiper procedere alla pulizia dell'altare stesso, datoche il giorno seguente S. E. il Cardinale dovevaentrarvi ad assumere i sacri paramenti per portarsialla nuova chiesa . Tolsi il quadro e mentre stavoper portarlo ad un altro altare laterale, non so perquale ragione, lo volli invece portare nel coro elo appoggiai sopra il sedile di legno ; la reliquia in-vece che stavo per mettermi in tasca per portarlacon me, come al solito, la lasciai nel reliquiarioe la misi pure dietro il medesimo altare nel piccolotabernacolo dove in passato era custodita la re-liquia della S . Croce. La campana cadde precisa-mente tra il quadro e la reliquia nello stretto spaziodel coro. Il quadro di Don Bosco rimase intattomentre un altro appeso sopra, meno sporgentedi questo, andò completamente in frantumi . E nonsi mosse affatto quantunque la campana abbiaasportato metà del sedile sul quale l'avevo posto .La ruota della campana che cadendo avrebbe cer-tamente rovinato l'altare, per l'urto ricevuto sultetto, rotto il ceppo di ghisa, si fermò sul tettostesso .

Le giovani che al momento del disastro si tro-vavano sull'altare a far pulizia non riportaronodanno di sorta .

Il fatto, a detta di tutti i presenti, fu stimato dav-vero soprannaturale, anche per questo, che nellostesso giorno, nel paese vicino, un'incidente di moltoinferiore entità aveva procurata la morte a duebambini. Siano rese grazie a Dio ed a Don BoscoSanto .

Usmate, 19-IV-1935 .Don ANDREA VALSECCHI . Coadiutore .

TESORO SPIRITUALE.I Cooperatori che, confessati e comunicati, visite-

ranno una chiesa o pubblica cappella pregandosecondo l'intenzione del Sommo Pontefice (i Reli-giosi e le Religiose, la loro cappella privata) possonoacquistare l'indulgenza plenariaOgni mese:

1) In un giorno del mese a loro scelta.2) II giorno in cui fanno l'Esercizio di Buona Morte .3) Il giorno in cui partecipano alla Conferenza men-

sile salesiana .Nel mese di Agosto anche :

1) Il giorno 6: Trasfigurazione di N . S . G. Cristo.2) Il giorno 15: Assunzione di Maria SS . al Cielo.3) Il giorno 16: S. Rocco .

CONSOLATRIX AFFLICTORUMTorino cattolica ha vissuto giornate indi-

menticabili dal 12 al 20 giugno u . s . cele-brando il centenario della prodigiosa libera-zione dal colèra, ottenuta per intercessionedella Vergine Consolatrice nell'agosto del 1835 .Preparata remotamente dalle sacre missionipredicate nelle singole parrocchie e, duranteil triduo precedente la festa della SS . Trinità,da un solenne congresso mariano, diede allasua celeste Patrona una di quelle dimostra-zioni d'affetto e di venerazione che solo lafede sa ispirare . Chi potè assistere all'apoteosimariana di quella domenica e seguire dallostorico Santuario, per via Garibaldi, piazzaCastello, via Po, la grandiosa processioneche riversò migliaia e migliaia di fedeli nel-l'immensa piazza Vittorio Veneto, al ritmocadenzato di una trentina di bande musicali,alternato dal canto delle lodi più belle e piùcare alla Vergine benedetta, tra l'ondeggiardi oltre settecento vessilli tricolori e di tre-centoventi labari e stendardi, ha negli occhie nel cuore la visione e il ricordo di uno spet-tacolo incantevole. Preceduta immediatamentedagli Ecc.mi Vescovi del Piemonte e dall'Em .Cardinale Arcivescovo di Torino, seguita dallemassime autorità civili, politiche e militari,la taumaturga effigie della Consolata è pas-sata in un trionfo di gloria, benedetta, invo-cata, applaudita da una folla di oltre 100 .000spettatori .E noi abbiamo avuto l'onore di offrire

all'apoteosi della Madonna il carro trionfaledell'Ausiliatrice, sfavillante d'oro e di luci,in un profumo di fiori . Lo scortavano i nostrigiovani del circolo Auxilium, del primoOratorio festivo di Valdocco, successori diquei birichini che Don Bosco crebbe ungiorno al culto della Vergine Consolatrice .Poichè è risaputo che, se il Santo divenne,per divina missione, l'apostolo di Mariasotto il titolo di Ausiliatrice quando la Chiesaebbe speciale bisogno di ricorrere a questoufficio della nostra celeste Madre, fin daipiù teneri anni egli apprese sulle ginocchiamaterne la divozione caratteristica dell'Ar-chidiocesi Torinese a Maria Consolatrice .

Fanciullo e giovinetto egli protese da lungiil suo affetto al Santuario della Consolata,e quando raggiunse Torino lo fece centro dipredilezione per le pratiche di pietà. All'al-tare di Maria Consolatrice celebrò la suaseconda Messa e sfogò tante volte la piena

di ambasce, di aspirazioni, di sogni e di penedel suo grande cuore di apostolo . Al San-tuario della Consolata conduceva per lo piùi suoi birichini randagi nel periodo fortunosodella fondazione dell'Oratorio . E quandopotè mettere piede stabilmente alla tettoiaPinardi, per due anni, 1846-1847, continuòa condurre i suoi giovani a cantare il TeDeum alla Consolata durante il mese di maggio,celebrando egli la Messa di ringraziamentoe distribuendo a tutti la santa Comunione.E questo, oltre il pellegrinaggio tradizionaleed il concorso alla festa annuale cui si parte-cipa ancora sempre, con banda e clero, dallaCasa-Madre. Le Memorie Biografiche ciconservano delle pagine commoventi a testi-moniare la divozione nutrita ed inculcatada S. Giovanni Bosco alla Vergine Consola-trice. Quando, il mattino del 16 giugnou. s. noi assistevamo in cattedrale alla esecu-zione della Messa del Tosi e dei mottetti diDon Pagella, cantati magistralmente dallanostra schola cantorum, pensavamo istintiva-mente alla prima messa cantata dai biri-chini di Don Bosco alla Consolata nel 1848 .Se ne legge la cronaca a pagina 148 delvolume III, e c'è un episodio assai curioso .« Fu invitato una volta coi suoi giovani a can-tare una messa nel santuario della Consolata,ed egli vi si recò all'ora convenuta con pochicantori, recando con sè il cartolare di unaMessa da lui composta. Organista di quellachiesa era il celebre maestro Bodoira. DonBosco gli chiese, con un misterioso sorriso, seavrebbe potuto accompagnare il canto, essendola Messa affatto nuova . « Qualche cosa farò »rispose alquanto risentito il Bodoira, il qualeera valente nell'interpretare a prima vistaqualunque musica anche delle più difficili. Enon volle dare neppure uno sguardo a quellospartito che Don Bosco gli presentava. Scoccal'ora della Messa, apre il fascicolo contenentela musica, dà uno sguardo, crolla il capo, etenta di suonare . Tutti i cantori sono fuori ditono. «Ma chi ci capisce ? Qual chiave è questa ?Io ne ho abbastanza » esclama, e preso il cap-pello, scende in chiesa, e se ne va pei fatti suoi.Don Bosco, che aveva preveduto questa riti-rata, siede all'organo e con maestria accom-pagna la Messa sino al fine senza che i giovanisgarrassero una sola nota. La bellezza delle voci,il loro contegno divoto, e i volti che esprimevanofede e innocenza attraevano i cuori del popolo .

Venuti i giovani in sagrestia, ebbero moltielogi pel loro canto, come pure fu lodato il suo-natore dell'organo credendo quei religiosi chefosse il maestro Bodoira . E questa lode riuscìtutta ad onore di Don Bosco, che aveva accom-pagnato così bene, e tanto più sincera quantomeno era sospetta » . (cfr. vol. cit) .

Quante altre volte i suoi cantori fecero poiancora risuonare delle loro voci argentine lemaestose volte del sacro tempio! Di annoin anno con crescente maestria e crescentesuccesso! . . . Ma quella prima Messa, compostaed accompagnata dal Santo, quante coseci dice e quanta poesia ci canta! . . .Ebbene ascoltiamo ancora un altro canto .

Il canto dell'anima di Don Bosco che parlaai suoi giovani, nel santuario della Consolata,al termine di un devoto pellegrinaggio lostesso anno 1848. Ce ne offre alcuni periodiil citato volume delle Memorie Biografichea pag. 322 :«Maria - diss'egli tra le altre cose -

Maria è la creatura più amata e la più amante .L'ama Iddio Padre, l'Ama Gesù, suo divinFigliolo, l'ama lo Spirito Santo, l'amano gliAngeli, l'amano i Santi, l'amano tutti i cuoriben fatti. Questo medesimo Santuario è unaprova lampante del come in questa città siasempre stata amata Maria . Ella poi ama noicoll'amore di una madre : e se ama tutti i cri-stiani in genere, porta un amore più tenero alla

gioventù. Maria fa come il divin suo FiglioGesù, il quale voleva tanto bene ai fanciulli,che li avrebbe sempre voluti presso di sè a farglicorona. Se Gesù diceva agli Apostoli : « La-sciate che i fanciulli mi vengano a trovare »,Maria va pure ripetendo a sua volta : « Chiè piccolo venga da me : si quis est parvulus veniatad me ». È soprattutto col suo amore dolcissimoche Ella si mostri la Consolatrice degli afflitti« Consolatrix afflictorum ». Rendiamole dunqueil contraccambio, amiamola ancor noi, mieicari figliuoli ; e per amor suo fuggiamo il pec-cato. A ricordo poi di questa divota visitalasciamo qui appiè di Maria il nostro poverocuore, e preghiamola che lo accetti e ce lo con-servi sempre puro ed immacolato; facciamosì che all'ombra del suo manto noi possiamovivere contenti e morire consolati » .

La Vergine Consolatrice non tardò a dareun segno assai sensibile di gradimento del-l'omaggio dei birichini di Don Bosco . L'8settembre del 1853, Torino, ricordando laprodigiosa liberazione da un fortissimo eser-cito francese, ottenuta per grazia di Marianel 17o6, non volle rinunziare alla tradizio-nale processione di ringraziamento . Ma itempi correvano tristi per la Chiesa . E le sétte,padrone del campo, proibirono alle autoritàed alla forza pubblica qualsiasi intervento esguinzagliarono tutta la teppa a disturbarla .I buoni Torinesi furono testimoni di scenevolgari . Cinque mesi prima, il 18 aprile giàera stata sacrilegamente rubata la preziosastatua di argento puro che pesava 14 Mg . ela si era dovuta sostituire provvisoriamente conuna statua in legno che raccolse tutta l'ondadei dileggi e delle contumelie della ciurmaglia .Orbene, appena costrutta la statua attuale inrame rivestito di lamina d'argento, la dileggiatastatua di legno fu acquistata dal marcheseFassati che ne fece dono a Don Bosco per lachiesa di San Francesco di Sales, ove si con-serva tuttora in venerazione . (Mem. Biog .,vol. IV, pag. 636). Il caro dono accese anchepiù il cuore del Santo e dei suoi giovinetti diparticolare amore verso la Vergine Consola-trice . Soppressi dal governo settario gli Oblatidella Consolata, affittata ad un albergatoreparte del chiostro nel 1855, e sfrattati comple-tamente nel 1857, sostituiti dai Frati Minori,per tutto il periodo dell'incresciosa vertenzatra l'autorità civile e l'autorità ecclesiastica,a salvare il decoro del culto, Don Bosco misea disposizione del Santuario i suoi chiericied i suoi cantori per le principali novene efeste dell'anno . (Mem. Biog., vol . V, pag. 701) .E particolarmente commovente fu il concorso

del Santo alle funzioni riparatrici del sacrilegiodel 1862, quando, ancora per la processionedell'8 settembre, mentre la statua di Mariaattendeva nel santuario, un disgraziato siscagliò sul suo trono e, a colpi di scure, mozzòil capo e un braccio del Bambino, suscitandouno sdegno ed un panico indescrivibile . (Mem .Biog ., vol . VII, pag. 248). La divozione aMaria Consolatrice non scemò punto quandoDon Bosco fu chiamato da Dio ad essereapostolo dell'Ausiliatrice ; perchè, oggetto delladivozione essendo sempre la stessa Personacui convengono tutti i mirabili titoli delleLitanie, al culto di Maria egli aveva consa-crato se stesso ed i suoi Istituti e non si la-sciava sfuggire occasione per renderle omaggioed invocarne aiuto .

Chi visita oggi l'Oratorio può ammirare nellaCappella-ricordo dell'antica tettoia Pinardi, suuna mensoletta di marmo, tra luci e fiori, inaffettuosa venerazione, una modesta, ma gra-ziosa statuetta di Maria Consolatrice. Sulmarmo che la regge si legge quest'altra in-vocazione : « Causa nostrae laetitiae, ora pronobis : tu che sei fonte della nostra gioia, pregaper noi ». E par che ad essa risalga tutto ilfremito della gioconda vita che, da quasi unsecolo, scorre, in quel luogo benedetto dal

suo materno sguardo, allietata dal suo sorriso .È infatti l'antica storica statua acquistata

da Don Bosco il 2 settembre del 1847 e dalSanto stesso esposta alla venerazione dei suoibirichini che solevano portarla in processionenelle principali feste di Maria . Rimase nel-l'Oratorio fino al 1856 quando, costruitaornai la chiesa di San Francesco di Sales edemolita la tettoia Pinardi, venne piamentetrafugata dal venerando Don Giacomelli,compagno di Seminario e poi confessore diDon Bosco, il quale, fatto cappellano dell'Ospe-daletto della marchesa Barolo, se la portòprima alla sua residenza al Rifugio, e poi alsuo paese natio di Avigliana, ove in ringra-ziamento, per la sensibile protezione d'unasua sorella in una pericolosa caduta, le feceerigere, nel 1882, un pilone che si conservatuttora. Rintracciata dal nostro Economo ge-nerale nel 1929, dopo 73 anni di assenza, essaritornò trionfante all'Oratorio, il 12 aprile,LXXXIII° anniversario della sua fondazione,accolta dal Rettor Maggiore Don Rinaldi,dai salesiani e dai giovani con indicibile festae ricollocata in posto d'onore nella artisticacappella che sorge sullo stesso luogo dellaprimitiva tettoia, come il più caro ricordodelle umili origini della Casa-Madre .

Echi delle feste di D. Bosco Santo

Con rescritto in data 15 aprile u . s . la Sacra Con-gregazione dei Riti ha concesso la proroga di sei mesialla celebrazione dei Tridui solenni della Canoniz-zazione di Don Bosco, per soddisfare la pietà di co-loro che non li hanno potuti celebrare durante l'annoregolare. Varie città e paesi dell'Italia e dell'Esterogià ne hanno approfittato ; altri lo possono fare finoal prossimo ottobre, celebrando il Triduo solennecon tutti i privilegi annessi . Noi conserviamo pertantolo stesso titolo della rubrica per segnalare queste festestraordinarie, alle quali uniamo qualche relazione difeste anteriori giuntaci, con estremo ritardo, mentrepubblicavamo il numero precedente. Ripetiamo aicorrispondenti che non terremo conto dei ritagli digiornali ; ma che sunteggeremo unicamente le rela-zioni manoscritte o dattilografate espressamente pelBollettino .

CALUSO . - Anche Caluso, ove vivono ancoraparecchi che hanno conosciuto personalmente DonBosco ed ove tutta la popolazione lo venera con de-voto affetto, ha festeggiato solennemente la suaCanonizzazione nel maggio dello scorso anno .

Una devota processione trasportò la sua statua ela sua reliquia dalla Casa delle Figlie di Maria Ausi-liatrice alla Chiesa Parrocchiale, splendidamenteaddobbata, pel triduo predicato dal salesiano dott.

Don Alessio Barberis . L'arciprete teol. Ravetti invitòa celebrare la Messa della comunione generale S . E .Mons. Filippello, vescovo diocesano e S . E. Mons .Perrachon dei Missionari della Consolata per laprocessione . Impedita dalla pioggia, S . E. chiuse lafesta colla eucaristica benedizione dopo il panegiricodetto dal nostro Don Carnevali .

CAVAGNOLO . - Nel corso del mese dell'Ausi-liatrice, intronizzata in parrocchia fin dal 1922, unanno prima che le Figlie di Maria Aus . venisserochiamate alla direzione dell'asilo « Martini », il can .Scarabello ha predicato il triduo di preparazionedisponendo fervorosamente il popolo ed i giovanialla grande festa, cui intervenne l'Ecc .mo Vescovodi Asti, Mons. Umberto Rossi . S. E., consacratoun nuovo artistico calice, celebrò la Messa dellacomunione generale ed assistette pontificalmente aquella solenne, tessendo un bel panegirico del Santo .Il prof. Piglia ha accompagnato personalmente laMisa pontificalis del Perosi in cui i giovani cantoridella parrocchia, curata con tanto zelo dal PrevostoDon Macagno, si distinsero egregiamente . A mezzo-giorno anche i poveri fecero festa, grazie ad unalarga distribuzione di buoni . Alla solenne processione,nel pomeriggio, con S . E. Mons. Vescovo e nume-roso clero anche dei paesi vicini, parteciparono tuttele autorità, associazioni e popolo al completo .La festa si chiuse a notte con illuminazione e

fuochi artificiali .

PAULLO LODIGIANO ha celebrato le festedella Canonizzazione- dal 17 al 26 maggio u . s . Ilnuovo Prevosto can . Acquistapace ha benedettosolennemente la statua del Santo, donata da unapia persona, ed ha predicato il triduo, nel corso delquale il M.o Manfrè ha tenuto anche una appro-priata commemorazione del grande Educatore aglialunni delle Scuole elementari che fecero poi lacomunione generale con edificante fervore . Per lafesta, il paese apparve trasformato in un vero giar-dino. L'ex-Prevosto Mons . Giovanni Comizzoli,Prot. Ap., tenne solenne pontificale e S . E. Mons .Vescovo Calchi Novati giunse al termine della fun-zione per impartire la santa Cresima, sotto gli auspicidel « Santo dei giovani « . Nel pomeriggio convennea Paullo tutta la gioventù di Azione Cattolica dellaplaga . S. E. Mons. Vescovo pontificò ai Vespri,assistito da numeroso clero e presiedette la proces-sione che raccolse circa 10.ooo persone al trionfo diDon Bosco Santo . Intervenne il Comune col gonfa-lone e tutte le autorità civili, politiche e militari,associazioni locali e rappresentanze di vari paesivicini . La processione fece una breve sosta davantialla chiesetta delle Figlie di Maria Ausiliatrice, poisfociò nella piazza maggiore ove, da un palco improv-visato, S. E. impartì la benedizione all'immensafolla . La festa si chiuse colla proiezione del filmDon Bosco nel cortile dell'Oratorio maschile, allapresenza dello stesso Ecc .mo Vescovo .

COSTARICA - CARTAGO . - Presidenti, Mini-stri e Deputati rendono omaggio a Don BoscoSanto . - L'omaggio della Repubblica a San Gio-vanni Bosco si è iniziato nella Capitale il 21 aprile1934 con feste di giovinezza nell'Oratorio e nellachiesa salesiana di San Josè . Ma raggiunse lamassima solennità durante il triduo ufficiale nellachiesa della Mercede, ove la parola di distinti ora-tori e specialmente del can . Zuniga, ch'ebbe lafortuna di conoscere Don Bosco in Roma in oc-casione della consecrazione della basilica del SacroCuore, attrasse folle di popolo strabocchevoli allevarie funzioni e preparò magnificamente la granfesta del 29 aprile . L'Ecc.mo Arcivescovo benedisse la statua del Santo ed assistette pontificalmentealla messa solenne ed alla processione che trascorseper le vie della città fino all'Oratorio S . Josè fral'entusiasmo incontenibile di migliaia di giovani edi devoti, presenti tutti , nostri istituti della Re-pubblica . Pose il colmo alla gioia l'arrivo di S . E .il Nunzio Ap. Mons. Chiarlo il quale presiedettel'accademia serale nel grande teatro gremito dipubblico, ove affezionati ex-allievi cantarono le gloriedel Maestro Santo .

Da Costarica l'entusiasmo passò a Cartago checominciò subito il solenne ottavario per preparareuna vera apoteosi a Don Bosco Santo, la domenica6 maggio. L'Ecc.mo Nunzio Ap . Mons. Chiarlo,celebrò la messa della comunione generale ed assi-stette pontificalmente a quella solenne, nel SantuarioNazionale di N . S. Regina degli Angeli, dopo averbenedetta una statua del Santo simile a quella diCostarica. Coi benefattori ed amici dell'Opera sale-siana erano autorità e personalità distinte dellacittà e della capitale . Dopo la funzione si ordinòun'imponente processione che trasportò la statuaper le vie cittadine, fra canti e suoni ed entusiasmo

straordinario, fino al Collegio Salesiano, ove la testasi chiuse colla benedizione e con una accademia digloria a Don Bosco e di onore all'EccellentissimoNunzio, alle autorità, cooperatori e benefattori .All'omaggio dei giovani e del popolo seguì piùtardi l'omaggio ufficiale del Governo e della Camerain occasione degli esami semestrali e finali .

Aderendo all'invito del direttore D. Lunati,ben quattordici Deputati col Vice-presidente dellaRepubblica dott . Julio Acosta ed il Presidentedella Camera dott. Arturo Volio, si degnarono di

presiedere gli esami semestrali il 30 luglio . Agliesami finali poi, il 2 dicembre 1934, intervenne lostesso Ecc.mo Presidente della Repubblica dott .Riccardo Jimenez Oreamuno, col Ministro dellaEducazione Pubblica, dott . Picado Mikalsky, ilMinistro della Gobernación (Interni) ing . SantosLeón Herrera, il Ministro delle Finanze, dott.Carlos Brenez Ortiz, Presidente anche della Giuntadell'Ospizio degli Orfani, il Regio Incaricato dellaLegazione d'Italia sig . Giuseppe Gambatti e tuttala Colonia italiana. Tanto l'Ecc.mo Presidente,come i ministri, deputati ed autorità intesero cosìdi rendere pubblico omaggio al grande EducatoreSanto. Ed ebbero accoglienze trionfali ed ottimeimpressioni, rinnovatesi alla festa della Distribu-zione dei Premi (10 dicembre 1934), in cui l'Ecc .moPresidente della Repubblica volle ritornare in-sieme con S . E. il Nunzio Apostolico Mons . Chiarloe col Ministro della Educazione, per premiare per-sonalmente, alla presenza della Colonia italiana enumerosissimo pubblico, i giovani migliori .

La soddisfazione dell'Ecc.mo Presidente fu tantache, dopo d'aver distribuito 22 diplomi di compiutotirocinio, fece a due tipografi la grata sorpresadell'immediata eccezionalissima assunzione alla Ti-pografia Nazionale . La solenne cerimonia si svolsenel grande cortile, nel corso di una splendida ac-cademia durante la quale un coro imponente haeseguito coll'orchestra, anche « Gli aranci olez-zano » della Cavalleria Rusticana . . . I premi eranoforniti in gran parte dalla Colonia italiana. I 164alunni interni del Collegio colle due bande musi-cali strapparono frequenti applausi al pubblicoammirato .PALESTINA : BEITGEMAL . - La solenne

festa commemorativa della Canonizzazione di SanGiovanni Bosco è stata tenuta il 31 marzo scorso.

Alla simpatica cerimonia intervennero, oltre loStudentato di Cremisan e la Scuola Italiana diGerusalemme, i vari superiori delle Case Salesianedella Palestina, diversi sacerdoti del PatriarcatoLatino e i PP . Gesuiti .

La Messa della Comunione generale venne cele-brata dal M. R. Padre Fernandez, S . J ., mentre ilsolenne Pontificale fu tenuto dal ReverendissimoDr . Mauro Kaufmann, Abate dei Benedettinidella Dormizione sul Monte Sion . Il panegirico delSanto fu tenuto dal salesiano Don Forastelli . Nelpomeriggio ebbe luogo una riuscita accademiacon un discorso di Don Sacchetti, direttore dellalocale Scuola Agricola salesiana, il quale sunteggiònei suoi brani più significativi l'articolo fresco frescodi uno scrittore protestante che ha definito DonBosco « un tesoro dell'umanità » .

La festa si chiuse nella serata con una grandeluminaria e con una rappresentazione teatrale .

Alla celebrazione si notò con particolare piacerela presenza di parecchi notabili dei villaggi limitrofi.PALESTINA : BETLEMME. - Il piccolo paese

che diede i natali a Gesù ha festeggiato la Cano-nizzazione di Don Bosco con un triduo solenne chefu fissato nei giorni 16, 17, 18 Maggio 1935, conduplici funzioni quotidiane nella Chiesa Salesiana

del S . Cuore, riccamente addobbata per la circo-stanza . Il 16 mattino celebrò la S . Messa a tutte lescolaresche maschili della città il Rev .mo PadreGuardiano dei Francescani ; il 17 mattino celebròil Direttore dell'Orfanotrofio salesiano per tutte lescolaresche femminili ; il 18 celebrò il Superiore deiPadri del Sacro Cuore di Betharram per gli Stu-dentati teologici e filosofici religiosi (francescani,betharramesi e salesiani) . Ad ogni funzione, cantodi sacri mottetti e Comunione generale . Le funzionidella sera videro attorno al magnifico altare del Santo,religiosi, alunni e ogni ceto di persone, accorse perascoltare le conferenze in arabo, dette con caldaeloquenza dal M . Rev. Don Bisciara Fàruagi, unodei più apprezzati oratori sacri di Palestina . Dopola benedizione solenne col Santissimo, luminariaesterna del grandioso campanile, della Chiesa edell'Orfanotrofio annesso .

La vigilia fu caratterizzata da un aumentato fer-vore di preparazione spirituale . Dopo l'ultima fun-zione del Triduo, a sera inoltrata, sul vasto terrazzoantistante la Grotta della Natività di Gesù, la grandefascia colla luminosa scritta « Viva Don Bosco Santo »e un'immensa stella di luci policrome, sembravarivelare fino ai lontani monti di Giuda l'epifaniagloriosa del povero contadinello dei Becchi, dalgiudizio infallibile della Chiesa elevato all'onoredegli altari . Il 19 fu la giornata di chiusura .

La Messa della Comunione generale, allietata dalcanto di sacri mottetti, fu celebrata dal Predicatoredel triduo, che ebbe la consolazione di distribuiremoltissime Sante Comunioni . Alle 9,3o arrivòfesteggiatissimo S . E . Rev . ma Mons. Gustavo Testa,Delegato Apostolico, che, accolto dal canto delSacerdos et Pontifex e indossati i sacri paramenti,iniziò il Pontificale solenne durante il quale il pre-dicatore tessè un inno entusiastico a Don Boscoe alla sua Opera . Sua Ecc . Mons. Testa volle trascor-

rere tutta la giornata con i Salesiani e cogli alunni,rispondendo con paterno affetto ai devoti indirizzidi omaggio rivolti a Lui e al Papa di Don Bosco .Al pomeriggio, solenne Te Deum di chiusura e trinabenedizione eucaristica, impartita da S. E. Mons .Delegato, il quale, a sera, col Vice-Console d'Italia,le rappresentanze di tutte le istituzioni religiose enumeroso pubblico, presiedette la commemora-zione civile tenuta dal salesiano D . Pietro Pivano .La memoranda giornata, ha fatto rivivere a S . E .tante belle memorie delle sua gioventù, trascorsacome alunno tra i figli di Don Boso .In tutto il periodo delle feste, i piccoli cantori

dell'Orfanotrofio Salesiano, coadiuvati dagli alunnidello Studentato Teologico Salesiano, seppero egre-giamente superare le non poche e non lievi difficoltàdel ricco programma musicale .

Lettera di Don Giulivo ai Giovani .Cari amici,

È partito da Roma un fervido appello a tutti ifanciulli del mondo cattolico per un grandioso omaggioeucaristico al « Papa dell'Eucaristia » il S . PadrePio X, in occasione del centenario della sua nascita, av-venuta in Riese il 2 giugno 1835 e del XXV dellapubblicazione del Decreto Quam singulari, che per-mise la prima Comunione all'uso di ragione (8 agosto1910 ) . L'omaggio consisterà in una Comunione generaledi fanciulli, la prossima festa dell'Assunzione di MariaSS. al cielo . Voi sarete invitati dai vostri reverendiParroci ad accostarvi al banchetto eucaristico, in quelfausto giorno, ed io spero che vi accosterete in massadisponendo bene i vostri cuori con una santa Confes-sione . Chissà come godrà dal Cielo il grande Papa cheha aperto i tabernacoli ai bambini e che ha solennementeautorizzato e diffuso la pia pratica della Comunionefrequente, di cui fu apostolo provvidenziale, in tempiassai difficili, il nostro Santo Don Bosco . Nella Co-munione di quel giorno pregate anche ardentemente il

Signore a benedire la Causa di Canonizzazione diPio X, ma domandategli soprattutto la grazia di farsempre bene le vostre Comunioni. È la grazia piùgrande che si possa avere quella di unirci intimamentea Dio, e di godere di tutta la dolcezza, la forza e lavita dell'Eucaristia . Sappiatene quindi approfittaresovente, e fervorosamente con animo grato verso chivi ha reso così facile cotanta gioia .

Iddio vi benedica e vi conservi sempre santamenteallegri .

Vostro aff.mo DoN Giulivo .

DALL'ALBO D'ORODEI COOPERATORI SALESIANIAl chiudersi dell'anno della Canonizzazione, che

la S . C . dei Riti ha protratto di sei mesi per favorirele feste commemorative in molti paesi ove non fupossibile organizzarle prima dell'aprile u . s ., tornacara l'eco della venerazione che già circondavaDon Bosco vivente e che diffuse la fama della suasantità . Uno dei più eminenti suoi ammiratori edei più generosi suoi cooperatori fu indubbiamenteil compianto Cardinal Francesco di Paola Cas-setta, che passò alla storia col titolo glorioso di Padredei poveri. La carità del suo cuore paterno ebbe predi-lezioni speciali per le nostre case del Lazio e per lenostre missioni in Palestina, ma tutte le opere diDon Bosco ebbero nell'Em .mo un munifico coope-ratore. Perchè S. Eminenza aveva conosciuto DonBosco e ne aveva compreso la santità interiore e lamissione provvidenziale . Mons. Vistalli nel magnificovolume dedicato alla memoria del Card . Cassetta (Il

Card. Francesco Di Paola Cassetta, nella sua età e nellasua opera . Bergamo, Società Editrice S . Alessandro)riporta una nota del diario di S . Eminenza che cidà il tema di un bel panegirico : « Con Don Bosco -scrisse l'Em.mo il 31 gennaio 1888 - è passatoall'eternità un vero uomo di Dio . . . un apostoloquale era richiesto dai bisogni delle anime in questinostri tempi » . (pag. 467) . Questo alto concettospiega tutto l'affetto dell'Em .mo Porporato verso laSocietà Salesiana e lo zelo dispiegato e le sommeimpiegate per la fondazione o l'incremento dellenostre opere . Basterà rileggere quanto scrive ancoraMons. Vistalli a proposito del nostro Oratorio diCapo Croce : « E perchè le parrocchie della dio-cesi si avessero dinanzi l'esempio tipico di unoratorio che servisse di modello per le più op-portune iniziative e forme d'assistenza, a tutte suespese, eresse presso il santuario di Capo di Croce- che è come il cuore del Frascatese - la casa el'oratorio che affidò ai Salesiani . I quali mirabil-mente corrispondendo ai suoi disegni fecero e fannoancor oggi immenso bene fra la gioventù del Tuscolodi cui si sono guadagnate le simpatie » (vol . cit .pag. 338) .Ringraziamo il Signore che Mons . Vistalli abbia

messo in piena luce la figura dell'Em.mo a docu-mento di uno zelo e di una carità prodigiosa, adesempio mirabile di attività pastorale . E ci auguriamoche i nostri Cooperatori ne traggano ispirazione edincoraggiamento.

NECROLOGIOSalesiani defunti.COSTAS GIOVANNI, coad. da Bouzas (Spa-

gna), † a Vigo (Spagna) il 22-III-1935 a 74 annidi età .TARABLE ANTONIO, coad. da Pocapaglia

(Cuneo), † a Magellano (Patagonia) il 31-III-1935a 8o anni di età .

Era ormani il veterano dei missionari salesiani

della Patagonia Merid . e Terra del Fuoco . Passò21 anni all'Isola Dawson ed altri 26 a Punta Arenaslavorando indefessamente con vero spirito missio-nario fra eroici sacrifici .DE LUIGI LUIGI, ch, da Morsasco (Alessandria)

† a Poppi (Arezzo) il 7-V-1935 a 18 anni di età .ALESSI ANTONIO, coad. da Nove (Vicenza),

† a Milano l'11-V-1935 a 59 anni di età .Eccellente tipografo e religioso esemplare, tra-

scorse trentadue anni nel nostro Istituto di Milanodirigendo la scuola tipografica, caro agli allievi estimatissimo in città .

Cooperatori defunti .S. E. Rev.ma Mons. AURELIO BACCIARINI,

Amministratore Apostolico di Lugano .

Dopo lunghe sofferenze, sopportate con ammirabilerassegnazione ed eroico spirito di sacrificio si èspento il 27 giugno u . s . S . E. Mons. Aurelio Baccia-rini, Amministratore Apostolico di Lugano, a 62anni di età e 18 di Episcopato. Temprato fin daiprimi anni alla scuola del dolore e del lavoro, perla prematura morte del padre, crebbe forte nellafede, corrispondendo generosamente alla vocazionedel Signore, che ne fece un sacerdote secondo ilsuo cuore . La parrocchia di Arzo fu la prima agodere del suo ministero pastorale finchè il pio par-roco non fu chiamato a più delicata missione comedirettore spirituale nel Seminario di Pollegio . Mal'anima ardente del giovane sacerdote anelava aduna vita di maggiori rinunzie e di più vasto aposto-lato per gli umili e pei poveri . Vinta finalmenteogni difficoltà, l'anno 1906 entrava nella Congre-gazione dei Servi della Carità e, dopo un sessenniodi ministero in Como, passava a reggere la popolosaparrocchia di S. Giuseppe in Roma. In questovasto campo rifulsero le eccezionali doti di mentee di cuore che consigliarono al venerato fondatore, ilServo di Dio Don Luigi Guanella, la nomina diDon Aurelio a suo successore nel governo generaledella Congregazione . Roma confermò la scelta ed iServi della Carità benedissero il Signore di averpreparato così provvidenzialmente il degno succes-sore di tanto Padre .Ma non passarono due anni che la S . Sede con-fidava alla sua virtù ed al suo zelo anche il governodella Diocesi natia, consecrandolo Vescovo titolaredi Daulia, Amministratore Apostolico di Lugano .Occorrerebbero molte pagine per ricordare tutto ilbene prodigato alla diocesi nei 18 anni di Episco-pato. Fu un fiorire di vita cristiana e di opere di caritàmeravigliose, tra cui siamo lieti di contare il nostrobel Collegio . Fu infatti Mons . Bacciarini a chiamarcia Lugano ed a soccorrerci con una prima offerta di40.000 franchi. La diocesi non potrà mai scordarela pietà e lo zelo, la carità inesauribile dell'amatoPastore che s'immolò fino all'ultimo per la salvezzadelle sue pecorelle . Noi abbiamo nel cuore le caretestimonianze del suo affetto e della sua devozionea Don Bosco Santo e lo raccomandiamo caldamenteai copiosi suffragi dei nostri Cooperatori .

Mons. ALBERTO FABOZZI, Condirettore deiCooperatori Salesiani, † a Napoli il 23 maggio u . s .

Celebre in tutta Italia per l'oratoria calda, affa-scinante, per l'ingegno e la vasta dottrina che nehanno fatto uno dei più ricercati oratori di questotempo, Mons . Fabozzi era caro a Napoli soprattuttoper la sua attività nel campo giovanile . Da 25 anniegli dirigeva infatti le Opere giovanili cattoliche, edopo aver fondato il Circolo giovanile « AnnibaleCesareo », costituiva il Circolo Universitario Cattolico .

Nominato Canonico della Cattedrale, fu As-sistente Ecclesiastico della Giunta Diocesana e

Delegato Arcivescovile per l'insegnamento religiosonelle Scuole Medie. L'amore santo alla gioventùegli lo attingeva alle due grandi fiamme della di-vozione alla Madonna e a S . Gio. Bosco .

Oratore della Basilica di Pompei, sapeva suscitaretrasporti di devozione alla Vergine Santa .

Per Don Bosco ebbe vere predilezioni e non nefaceva mistero .

Le nostre Opere l'ebbero consigliere, amico, ilpropagatore zelante . Nell'anno della Canonizzazionefu l'araldo di D . Bosco, a cominciare dal bellissimoindimenticabile discorso che tenne nella Cattedraledi Napoli, nella Pentecoste del 1934, alla presenzaaugusta del Principe Ereditario, del CardinaleArcivescovo, di tutte le Autorità cittadine e di unafolla innumerevole . Don Bosco gli avrà certo af-frettato la gloria del Cielo .

Mons. EVARISTO SARTORI, Arciprete Abatedi S. Tecla - Este, † il 1° giugno u . sc . Elettissimoingegno, anima d'apostolo, profuse nel sacro mi-nistero i tesori del suo spirito e l'affetto del suogrande cuore, accendendo di ammirabile fervore lavita religiosa nella sua parrocchia e moltiplicandole opere di carità . Fervido Cooperatore salesiano edentusiasta delle Opere di Don Bosco cooperò ediresse le due feste di Beatificazione e Canonizza-zione del Santo con cuore devoto, e con slancioammirabile. Fu dei primi ad accogliere l'iniziativadelle Borse Missionarie Salesiane ed in meno diun anno consegnò le ventimila lire raccolte nellasua Parrocchia.

I Salesiani del Collegio Manfredini ricordanocon riconoscenza il suo valido appoggio in oredolorose, la simpatia costante con cui seguival'Opera Salesiana in Este ed il suo zelo straordinarioper le vocazioni missionarie .

È morto sulla breccia, coronando le sue fatichepastorali col santo Giubileo di tutti i suoi par-rocchiani .

MADDALENA PRUNETTI ved. VALLAURI.Madre di S . Ecc. il Prof. Giancarlo Vallauri, nellabella età di 88 anni chiuse una vita esemplare, adornadi virtù esimie, tutta spesa nell'esercizio della caritàcristiana. Ebbe predilezione per le opere di DonBosco cui professava tenera divozione .

Altri Cooperatori defunti .

Acquarone Antonietta, S . Lazzaro Reale (Im-peria) - Arnaud Caterina, Bellino (Cuneo) - AveriniComm. Giuseppe, Roma - Ballabio Paolina Ved.

Monti, Barlassina (Milano) - Barbareschi ErminiaCattaneo, Orzinuovi (Brescia) - Belli Giovanni, Vi-cenza - Berno Prof. Paolo, Stellanello (Savona) -Borsoi Giuseppe, Villa Garibaldi (Brasile) - CambriaVincenza, Messina - Conti Saverio, Piazza Arme-rina (Enna) - Cuccurullo Gennaro, Portici (Napoli)- Deleidi Battistina, Monasterolo del Castello (Ber-gamo) - Della Rosa Rosa, Ciriè (Torino) - Del Mo-lino Antonia, Villa di Chiavenna (Sondrio) - Deste-fanis Carlo, Somano (Cuneo) - Emanuelli Irma,Salsomaggiore (Parma) - Ferraris Eusebio, Moncri-vello (Vercelli) - Frizza Giovanni, Edolo (Brescia) -Gai Sebastiano, Vinovo (Torino) - Gamba Regina,Torino - Genta Francesca, Pralormo (Torino) -Gritti Luigia, Alzano Maggiore (Bergamo) - LaliaComm. Enrico, Palermo - Mallia Serafina, Acqua-viva Platani (Caltanissetta) - Marsigli March . Laita,Bologna - Meda Accattino Giuseppina, Lu Monf.(Aless .) - Michelini D. Salvatore, Matraia (Lucca)Mori Ermellina, S. Maria a Monte (Pisa) -. MottiCaterina,Arena Po (Pavia)-Nuzzi Domenico,Camugnano (Bologna) - Paluzzo Carlo, Morlupo(Roma) - Panizzari N . D. Maria, Borgomanero (No-vara) - Pastorino Assunta, Campoligure (Genova) -Pederiva Battista, Soraga (Trento) - Persichetti En-richetta, Torricella Peligna (Chieti) - Pierucci Prof .Luigi, Pisa - Piossasco d'Airasca C .ssa Felicita,Torino - Pucci Quintilio, Umbertide (Perugia) -Pugnani Emma, Torino - Rigoli Domenico, Lam-brugo (Como) - Siletti Lucia, Caravino (Aosta) -Siletti Maria Giovanetti, Caluso (Aosta) - TarascoCandida, Verolengo (Torino) - Tardelli Margherita,Vergemoli (Lucca) - Toffoli D . Angelo, LoreggiaPadova) - Toniazzi D . Virginio, Montecchio Mag-giore (Vicenza) - Tufariello Mons. Vincenzo, Ceri-gnola (Foggia) - Zacchero Maria Micheletti, Foglizzo(Torino) - Zambelli Federico, Sorisole (Bergamo) .

Anime riconoscenti a Maria Ausiliatricee a San Giovanni Bosco .

Ci hanno segnalato grazie ottenute per intercessione diMaria SS. Ausiliatrice o di S . G. Bosco, e alcunihanno anche inviato offerte per la celebrazione diSante Messe di ringraziamento, per le Missioni Sa-lesiane o per altre Opere di D . Bosco, i seguenti :A. B. F. di Sant'Antonino di Susa, Albenga,

Albertini Farinelli Teresa, Albini Enrichetta, AlbiniTeresa, Ambrosione Francesca, Angeleri Emma,Angelini Fernanda, Antolini Santa ved . Salgari,Artari Luigia, Assunto Rossi Maria, Audetti, Ava-taneo Pietro, Avenati Clara, Avenati Edoardo .

Bacci Vittorio, Bagnotto Giovanni, Barra Orsola,Battisti Francesca, Battisti Giuseppe, Battisti Te-resa, Bazzi Giuseppe . B . C., B. G., Behaz Letiziaed Enrichetta, Bellora Claudio, Bernardi Enrico,Berrino A., Besini Maria, Bestonzo, Bestoso Anto-nietta, Bezzato Palmira, Bianco Clementina, Biettoconiugi, Birolo fam .a, Bisi Elide, Blanche SuorApollonia, Boggio Giusto, Boggio Maria Alberta,Bolzesi Bonetti Mina, Bondioni Ippolito, Bon-mazar, Bono coniugi, Borasio Ida, Borgarello Erme-linda, Borgarello Matteo e fam .a, Borromeo Cont .ssaMargherita, Bosio Margherita, Botta Caterina,

Botta Cesare, Bovo Germano, Bracco Clara, BrunaFranca, Brusa Carolina, Bucci Nunzia, ButtiglieroMargherita .

Cabirati Gina, Calcagni Borgialli Maria, CaloriLuisa, Cantoni Marietta, Capriolo Giuseppina,Carando Elena, Carena Amalia, Carena Lucia,Carrà Emilia, Casa Maria, Casale Luigi, CasaliCostante, Casalis Michele, Casanova Giuseppina,Castagno Pasqualina, Ceca Severino, Cedrino,Cena Angela, Cena Laurina, Cena Teodolinda,Certano Angelina, Cerutti, C . G., Champier Luigia,Chiappo Maria, Chiei Gamacchio Carolina, ChionioCristina, Ciocca Margherita ved . Unia, CiriniDon Cesare, C . M., Comino Silvestro, ComoglioPietro, Corio Giuseppina, Corsini Elodia, C . PóG. A., C . St . San Bernardo, Culasso Ercole .D. A., Dabottini, Dal Fior Giovanni, D . B. di

Casale, Debernardini Concetta, De Caroli Virginia,De Francesco Vittoria, De Giglio-Gorgelino Ing .,Della Valle Teresa, De Martini Maria, De MarzianiGiuseppe, De Michelis Margherita, De Rocco .

E. F., E . R., Erbè Guglielmina .F. A., Ferrari Antonietta, Ferraris Adelaide,

Fiammeni Giuseppe, Fornara Clara, Fornara Maria,Franchi Gaetanina, Fulle Don Giacomo .Gallea Fiorentina, Gallenca coniugi, Gamarino

Giuseppina, Garbolino Rosa, Garda Modesta,Garrione Agnese, Gaudio Giovanni, GavinelliEnrica, Gays Angela, Gedda Marchiorina, GelminiFrancesca, Genisio Teresa, Giolitto fam .a ., GhettiMaria, Ghiglione Maria, Giannitrapani Giacomo,Giuliano fam.a, Gonella, Gramoni Maria, GrangeRosa, Grassi Ernesto e fam .a, Grasso Enrichetta,Gribaudo Francesca, Griccioli Maria, Grosso Rina,Guglielmoz Adele .

Henriet Virginia .I. M. di Borghetto .Lacqua Baldizzoni Marietta, Lacqua Pietro,

Leser Alberto, Lettoli Girolamo .Macchi Maddalena, Maccone Domenica, Ma-

donini Pietro, Maina Tomaso, Majolo Elda, ManaraClemente, Mancinelli, Manfredi Angela, MantellinoCarlo, Marchesi Maria, Marescotti Maria, MaritanoLuigi, Marocco Gabriele, Marocco Margherita,Martinani Amedeo, Mauri Maria, Mazzola coniugi,M. B., Mignano Giovanna, Mione Lidia, MioneRenato, Molino Bernardo, Monaci Nina, Monaste-rolo Martino, Moneta Albino, Moriondo Teresa,Moscardelli, M. R .N. E. di Chivasso, Negronida Rosa ved . Maz-

zucchelli, Neirotti Teresa, Nicolini Marianna,N. N. (spalline), N. N. di Camogli, di Carrù, diCrema e di Mergoscia, Novarino Giuseppe .Paracchini Felicita, Parini Martina, Passarin

Angela e Gino, Pastorino Assunta, Pennazio Mar-gherita, Peron, Pesando Giuseppe, Petitti Francesco,Pezzana Mario, Picco Angela, Picco Margherita,Pie persone di S. Quirico di Orsara Bormida, PigaiRoberto, Piné Elisa, Piola Giuseppe, Piretto Cri-stina, Piretto Maria, Poggi Antonio, Poggi Paolo,Pollino Ausonia, Ponzio Teresa, Popolazione diCunico Monf.to per voto a M . Aus . contro la grandi-

ne, Portis Sofia, Possetto Lucia, Pronino Isabella,Provana, Provenzale Sergio .

Quattroccolo .Rapelli Rina, Raveglia Clotilde, Reggiani Marina,

Reinaut Lucia, Reynaud Ippolito, R . G., ReviglioDomenica, Ricona Consolina, Rivolo Teresa, Ri-votti Ernestina, Roà sorelle, Roero di CortanzeMarch.a Sofia, Rolle Lucia, Rollone Albina, Rol-lone Carlo, Ronco Caterina, Rossello Barbarina,Rossetto Pietro, Rossi Teresa .

Salmoiraghi Rosa, Sannazzaro, Sburlati TerzuoloMaria, Scavarda Francesca, Serazzi Maria, SezioneGiovanile A. C. S. Cuore di Maria, Sofia Lina,Sogni Giuseppe, Sala Giuseppe, Sorisio, S . T .,Stradella Fiorito .

Tamburini, Trasanatto Pasquina, Tepati Vittorio,Tesio Caterina, Tesio Giuseppe e Maddalena,Testa Giuditta, Testa Maria, Tissino Emilia,Tissino Maria, Toesca Giulio, Torricelli Teresa,Torta Giuseppe, Tosco, Tosi Anna, TraversoGiovanni, Tresso Angela, Tuninetti Maria .

Un Cooperatore salesiano di Roma .Vacotti Pietro, Valente Elvira, Valsesia Zaninetti

Giuseppina, Valsiga Anna, Vanni Giuseppina,Vannone Francesca, Vanoli Marina, Varengo Capel-lo Maria, Varetto Giovanni, Vassallo Margherita,Vegezzi Enrico, Verga Cafici Francesca, VianoTeresa, Viano Vittore, Vigilante Enrichetta, ViscontiLucia, Voglino Francesco, Volpe Natale .Zanna Domenica, Zanone Rosina, Zorttnikta

coniugi .

In fiduciosa attesa .Raccomandiamo caldamente alle preghiere di tutti

i nostri Cooperatori, le seguenti persone e le loroparticolari intenzioni :A. B. F. di S'Antonino di Susa, Algostino Anto-

nietta, Arscone Anna, Balanzino Margherita, B . C .,B. E., Beltramino Francesco, Beone sorelle, Berto-lino Giovanni, Boero Francesco, Bordone, BorgoGiuseppina, Bosi Maria, Ceccato Virginia, CerrettiVincenzo, Chiampo Maria, Chiappa fama, Corbel-laro Maria, Cornalino Maria, Coscia, C . R., Cro-setto Anna, De Andrea Giovanna, DemichelisCarlo fu Luigi, Dionisio Ricci Maria, DugoneMaria, Fassio Angela, Febbrario Arturo, FerroTeresa, Filippi Simone, Frasso Carlo, GavinaGiuseppina, Genta Maddalena, Givogre, GuastelliF. S., Imoda Teresa, Loss, Lupi Angela, Mac-chiarallo Clotilde, Maccono, Maffei Federico,Maglione Maria, Malvani Maria, Monaci Nina,Navone fam.a, Nicolello, N . N. di Trinità, N . S .,Olivetti Giovanni, Pagliassotto Margherita, PasiniDomenica, Pasquinelli, Pastore Pasqualina, PiaPersona, Piovano Caterina, Poma, Puttero fama,Quero Ernesta, Rainero Giuseppina, RamaccottiGiuseppe, Reano Estella, Rolfo Angiolina, Ruz-zeddu, Suora di M. Aus., Tarditi Pietro, R. T .,Tento Caterina, Tomatis Luigia, Travaini Mercedes,Vajo Maria ved. Spillèr, Valente Primo, Verbano,Vercellotti Maria, Vergnano, Visetti D ., VoglianoTeresa, Zuliani Maria .